Finché un figlio non ci separi

di HikariKanna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 mese-La notizia ***
Capitolo 2: *** 2 mese-Reazioni di Natale ***
Capitolo 3: *** 3 mese-La prima ecografia ***
Capitolo 4: *** 4 mese- La stanza del bambino ***
Capitolo 5: *** 5 mese- Baby Shopping ***
Capitolo 6: *** 6 mese- Il corso pre-parto ***
Capitolo 7: *** 7 mese-Voglie e falsi allarmi ***
Capitolo 8: *** 8 mese-Rinunce ***
Capitolo 9: *** 9 mese-La nascita ***
Capitolo 10: *** 10 mese-Epilogo ***



Capitolo 1
*** 1 mese-La notizia ***


“Vuoi tu, Yamato Ishida, prendere la qui presente Sora Takenouchi come tua legittima sposa

“Vuoi tu, Yamato Ishida, prendere la qui presente Sora Takenouchi come tua legittima sposa?”

Una piccola chiesa. Poche persone, in un giorno così speciale. Due anime che stanno per essere unite, indissolubilmente.

Il celebrante continua, imperterrito e cantilenante, con la sua formula ancestrale, sempre la stessa da innumerevoli anni, squadrando il giovane sposo biondo. “Per amarla ed onorarla finché morte non vi separi?”

Una pausa. Il testimone dello sposo ridacchia, come per circoscrivere il bivio davanti cui Yamato si trova:o con lei o senza di lei. Ma ha fiducia in lui, dopotutto; se d’altro canto prova a dire di no a Sora, potrà dire addio anche ad un’esistenza serena.

Yamato sorride, stringe la mano delicata e tremante di Sora, prima di proferire:“Sì, lo voglio.”

Il vecchio sacerdote lo scruta, soddisfatto, per poi rivolgersi, in una sfumatura più dolce, alla bellissima sposa. “E vuoi tu, Sora Takenouchi, prendere il qui presente Yamato Ishida come tuo legittimo sposo, per amarlo ed onorarlo finché morte non vi separi?”

Sora non ha ripensamenti, guarda gli occhi cerulei di Yamato e risponde: “Sì, lo voglio.

 

Finché un figlio non ci separi- 1° mese(La notizia)

Yamato sfoglia le pagine di un album. Non sembra vecchio,sicuramente è legato a qualche avvenimento recente…Ci avviciniamo, e scopriamo che il biondo ventottenne sta rivedendo le foto del suo matrimonio. Un lieve sorriso gli increspa le labbra. Sembra ieri, ed invece sono passati sei mesi…Ormai è novembre.

Yamato si alza, chiudendo di scatto l’album e riponendolo in un cassetto con cura. Le foglie ricoprono col loro manto giallo tutti i marciapiedi della città, al punto che sembra di vivere non nella solita Tokyo, ma in un’utopia color ambra e nocciola. Creando una macchia di vapore col proprio respiro, il ragazzo tamburella con le dita sulla finestra. In attesa che torni sua moglie dall’atelier, Yamato si diverte a creare una storia per ogni persona che vede. Per esempio, è sicuro che quella ragazzina con i codini abbia appena litigato con la madre e stia andando dalle sue migliori amiche per farsi consolare, probabilmente con una bella cioccolata calda. E quella signora a spasso col cane? Oh, è brutta, sarà sicuramente una donna sola e bisbetica, a giudicare dall’espressione. Quei due ragazzi che si tengono per mano, invece, sono di certo una coppia inesperta ai primi appuntamenti. Ecco da chi ha preso Takeru i geni favolistici…

Uno scatto della serratura.

“Ciao, amore!”dice Sora, serena.

Lui non dice nulla, bastano un caldo abbraccio e baci intensi a dire tutte le parole di questo mondo, così piccole ed insignificanti, ora… e tutte le storie inventate si disperdono come quell’alone sulla finestra. È tempo di vivere la loro storia.

 

****Qualche giorno dopo****

 “Dai, pigrona! Svegliati!”

Un raggio del pallido sole autunnale filtra dalla tenda rosa della finestra. Sora si rigira nel letto, come una bimba capricciosa che si rifiuta di andare a scuola. E, come per le bimbe, anche Sora ha bisogno di una spinta per incominciare la giornata. Chiamata colazione a letto.

Ma che buon profumino…Yamato, quando hai imparato a cucinare?”scherza la rossa, nascondendosi sotto un cuscino.

“Guarda che io cucino da quand’avevo quattordici anni, donna di poca fede!” replica fintamente offeso lui, riuscendo con l’inganno ad imboccarla con un pezzo di brioche.

“No, Yama…ho mal di stomaco, davvero…”rifiuta Sora garbata.

“Come mai?”

“Tu mi vizi troppo, sarà una piccola indigestione!”lo tranquillizza lei, decidendo finalmente di alzarsi dal letto.

E allora questa me la mangio io…”sussurra lui, consolandosi con la brioche al cioccolato.

Sora fa scorrere l’acqua calda sul suo viso, massaggiandosi gli occhi ancora intorpiditi. Afferra uno spazzolino, frizionandosi i denti bianchi.  Si strofina lo stomaco, facendo una smorfia. Cerca di ricordare cos’ha potuto mangiare la sera precedente, per evitare di poterlo di nuovo cucinare…anche se ormai è Yamato che si occupa di tutto questo! Ahia… uno spasmo,e Sora si accascia. Ma che diavolo…? Poi da di stomaco.

È strano.

Non è cioccolata.

A dir la verità, non c’è niente di solido…Solo liquidi. E come diamine è possibile?

La ragazza si terge la fronte, preoccupata, ma al contempo presa da un’idea folle. Afferra il cellulare, componendo febbrilmente il numero della sua migliore amica, Mimi, mentre Yamato bussa, imprecando che il bagno serve anche a lui.

********

Sora si trova nel suo appartamento vecchio di soli pochi mesi, seduta sul divano. Yamato si trova al lavoro, a concludere non si sa cosa per la nuova missione spaziale…Ma lei non è da sola. Accomodata vicino a lei, intenta a sorseggiare una tazza di the caldo, c’è Mimi, la sua migliore amica, con l’aria di chi la sa lunga.

“Mimi…e se mi sbagliassi? E se non fossi incinta?”

La castana sospira, dandole un colpetto. “Quando la smetterai, chiamami…Sora, mi hai trascinato qui, non mi hai nemmeno spiegato niente per telefono! Insomma…tu hai mal di stomaco, ma, dal momento che non hai vomitato nulla di solido, credi di essere incinta?”chiede Mimi, confusa.

Sora annuisce, con aria colpevole, estraendo un apparecchio oblungo da una bustina.

“Per questo ho comprato il test di gravidanza, stamattina…”

“Perché fai difficili anche le cose più semplici? Dai, fallo…in fin dei conti, non puoi equivocare il colore. Questi nuovi test sono molto chiari:o sei incinta o non lo sei, e Jyou mi ha spiegato che ormai sono affidabilissimi!”

Poco convinta, Sora si avvia in bagno, con il test in mano. E se fosse incinta? O peggio, se non lo fosse?

-Basta…togliamoci il pensiero.- decide, prendendo in mano quel maledetto oggetto.

********

 

“Mimi, ti prego, guarda tu…Non ho il coraggio!”

Sora porge insicura il test alla sua confidente speciale.

Mimi lo esamina accuratamente. Ma perché i caratteri sono così piccoli?! Forse è il caso di farsi vedere da un’oculista, come le ricorda “gentilmente” Koushiro da tempo.

“Allora?”
“Un attimo!Non riesco a mettere a fuoco come si deve!”si lamenta Mimi.

“Oh, fammi vedere!”

Sora strappa nervosa il piccolo oggetto, deglutendo e decidendo di accettare la realtà, qualunque sia.

“Dunque? Aspetti una peste sì o no?” chiede Mimi, strofinandosi gli occhi stanchi

Sora si gira incredula, in trance. Il suo sguardo è imbambolato, trasognato, fuori dal mondo e vacuo. La voce tremula si sforza di pronunciare poche lettere fondamentali.

“Sono…incinta…”ammette, scoppiando in un pianto e insieme in una risata liberatoria. Mimi l’abbraccia, pensando di aspettare ancora un po’ ad avere un figlio con Koushiro, se sono quelli gli effetti iniziali.

Ed ora come dirlo a Yamato?

“Oh cielo…Come posso dirlo a Yamato?!”fa agitata Sora, sfoderando una gomitata a Mimi per sbaglio e camminando nervosa, disegnando così grossi cerchi sul pavimento.

 “AHIA!”

Mimi si massaggia la mandibola crudelmente ferita.

Ci vogliono calma e pazienza… Doti che le mancano.

“Sora,credo che lui sia uno di quei tipi che odia i giri di parole. Diglielo e basta!”conclude spicciola Mimi, invitandola con un braccio a sedersi.

Rialzandosi di scatto, Sora esclama: “Ma ci vorrà un po’ di preavviso!Un minimo, quantomeno!”

Passandosi una mano sulla fronte, Mimi cerca di calmarla e di farla sedere un’altra volta.

“Non per spegnere gli entusiasmi, sia chiaro, ma io farei una bella capatina dal ginecologo, prima di dirgli qualunque cosa…E poi, che razza di preavviso gli vuoi dare? Lo faresti agitare ancora di più!”
“Certo, hai
ragione!Vieni con me!”

Sora la strattona, riuscendo a tirarla in piedi, laddove Mimi vorrebbe solo sedersi e finire la propria tazza di the.

********

È quasi sera. Anche il 14 novembre sta per spegnersi, in un fiammeggiante tramonto che illumina Tokyo. Sora è tornata a casa. Adesso è sola, fresca di visita medica;Mimi, ringraziata tantissimo per il supporto morale, è tornata anche lei da suo marito. Sora sospira. Non ci può credere…è incinta. Questo comporta che tra nove mesi avrà un bambino! Che lei e Yamato saranno genitori! Che…Oh, la portata di questa notizia è straordinaria. Si prende il viso tra le mani, sorridendo da sola. Gioisce come un bambino che ha ricevuto il suo giocattolo preferito quando apre la porta a Yamato, saltandogli addosso e prendendo a baciarlo ripetutamente.

Dal canto suo, Yamato è piacevolmente sorpreso. Lui e Sora…non sono mai stati particolarmente aperti ed…espansivi. Ogni minimo gesto simboleggia qualcosa. Ciò significa che c’è decisamente qualcosa sotto…

“Ehi, come mai così allegra?”chiede, appendendo il cappotto.

“Ho una notizia da darti!”rivela lei ilare, regalandogli un altro bacio a fior di labbra.

“Oh, hai ricevuto una promozione?”
“Acqua…”
“Abbiamo vinto ad una lotteria!”

“Acqua…”
Il gioco li diverte e si inseguono per le varie stanze della casa.

“Un vecchio zio è morto ed abbiamo ricevuto una cospicua eredità!”

“Acquazzone!”ride lei.

“Riguarda noi due?”chiede lui, prendendola delicatamente. I due si stendono sul letto, scambiandosi piccole effusioni.

“Fuoco…”

Dai, dimmi…Non sto più nella pelle!”

Sora si lascia ghermire dalle sue braccia, sussurrando: “Aspetto un bambino, Yamato…”

 

Allora…da dove partire, per spiegare la genesi di questa fic, l’ennesimo esaurimento nervoso?? Tutto è partito perché Sora89 compie 18 anni proprio oggi, il 7 settembre!

AUGURI TESORO!!!!!!!**

E allora, quale regalo migliore di una fic Sorato? Ma mi serviva assolutamente un’idea, ero proprio a corto di ispirazione! Quando poi ho constatato che la cara dolce Sora in metà delle mie fic su Digimon è incinta…ho realizzato quest’idea! Una fic sulla difficoltà di avere figli, e sulle diverse reazioni dei due sessi alla notizia! Non che io poi abbia questa grande esperienza sull’argomento “avere figli”(^///^°°°°), ma ci tenevo a pubblicare questa chicca per Sora89!Saranno dieci capitoli, credo, uno per ogni mese di gravidanza + un piccolo epilogo!^^ Non vi dovrete preoccupare, almeno per un po’, degli aggiornamenti, visto che alcuni cappy li ho già scritti! Cos’altro posso aggiungere? Ah, che la formula matrimoniale in realtà non è proprio corretta…Non si dice più “Vuoi tu prendere…?”ma “Vuoi tu accogliere…?”,solo che la sottoscritta è rimasta legata alla tradizione!XD E poi che questi personaggi non sono miei, ma appartengono di diritto al mitico Akiyoshi(*.*) e alla TOEI Animation! Spero che sarete numerosi nei commenti!^^

HikariKanna

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Capitolo 2
*** 2 mese-Reazioni di Natale ***


 

Finché un figlio non ci separi- 2° mese(Reazioni di Natale)

 “Guarda,Yamato!”

13 dicembre.

Fuori il freddo ha reso la città irriconoscibile…da un manto nocciola e giallo intenso,si è del tutto imbiancata, come in una favola dove i protagonisti attendono solo il riposo dalle loro fatiche.

E, forse, quella di Sora e Yamato non è una storia del tutto dissimile da una favola. O forse non era.

Sora indica come una bimba il mondo oltre quella finestra.

Cosa?”

Yamato arriva solerte, preoccupato di qualche complicazione.
“Tokyo!”risponde lei con una parola, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

“Mi fai spaventare…!”

Yamato sospira. Non riesce a credere che sia passato un mese dalla notizia. La notizia.

Ricorda perfettamente quel giorno- e come dimenticarsene?-, lui incredulo che non è capace di proferire parola, lei che lo abbraccia al settimo cielo.

Avranno un figlio.

Non è da Yamato provare una gioia inconsulta alle novità, quindi Sora non si è scomposta più di tanto alla sua reazione apparentemente fredda. Anche se forse si sarebbe aspettata qualcosina in più…

Le uniche cose che Yamato ha espresso prima di svenire, infatti, sono state: “Wow. Un figlio.”

Poi freddo…Buio.  

Yamato osserva, con una tazza di the, la città che ferve per i preparativi natalizi. E ricorda di come il 15 novembre si sia svegliato, credendo che fosse tutto uno scherzo. Ma il viso raggiante di Sora, che lo invitava a sfiorarle la pancia e faceva mille pose davanti allo specchio di profilo, non scherzava affatto.

Yamato non ci crede ancora. Un figlio.

Ma il guaio è che non ne è contento come dovrebbe.

Avrebbe voluto godersi Sora ancora un po’, avrebbe voluto dapprima sistemarsi a dovere…Questo è un fulmine a ciel sereno. Non si sente all’altezza…Non è responsabile, non ancora come si conviene per un figlio!

Non hanno ancora voluto dirlo a nessuno, il primo mese è passato tra controlli su controlli, per essere certi al 100%. Ma i risultati parlano chiaro, inevitabile, cristallino.

Sora è incinta.

E la neve che inizia a discendere dall’alto, causando le grida eccitate di sua moglie, non cambierà le cose.

********

“Allora, annunceremo la magnifica notizia oggi?”

Sora si è appena svegliata, felice come non mai. Se fosse per lei, sarebbe incinta per sempre…si sente bene, in forma, nonostante qualche piccola nausea, ed è così contenta di dare un figlio al suo Yamato. Che ora sbadiglia rumorosamente, manifestando un disinteresse assurdo.

“Quale magnifica notizia?Che oggi è il compleanno di mio fratello?”bofonchia, nascondendo un altro prodigioso sbadiglio sotto la mano.

“Sì, ma che c’entra ora il venticinquesimo compleanno di Takeru??Pensavo…oggi che è la sua festa e tutti noi siamo riuniti…ci sono anche i tuoi,no?...Ecco, perché non dire oggi che sono incinta?Chiamo mia madre e la porto con noi alla festa, dato che ancora non sa niente!”

Il padre di Sora è morto molto tempo prima, non potrà assistere alla nascita del suo nipotino…

La voce della ragazza è ansiosa, ma anche offesa. D’accordo, Yamato non è quella che si definisce una persona espansiva, ma queste tragiche dimenticanze non sono da lui. È più importante il compleanno di suo fratello che l’annunciare la gravidanza?!

“Dire tutto…oggi?!

Sora annuisce piano, mentre il cervello di Yamato comincia a connettere. Questo implica che…l’indomani tutti sapranno che aspettano un figlio.

Bene.

“Ho quasi paura della reazione dei miei…”ammette, stiracchiandosi.

Cosa vuoi che facciano, saranno contenti!” esclama lei stizzita, gettandogli dei vestiti sul letto.

–Non certo come te- pensa, infuriata.

“Vestiti, dai! È tardissimo!”
Yamato ubbidisce
docile, ripensando a come porre la notizia.

In modo ramificato?

“Devo dirvi una cosa importantissima… Sora è incinta!”, detto prima a suo fratello e ai fratelli Yagami, lasciando poi a Taichi l’onere di far dilagare la notizia?

Sora lo ucciderebbe, meglio di no .

En passant?

“Ehi, sapete che aspettiamo un bambino?”, per poi sgusciare via con un bicchiere di liquore per festeggiare suo fratello?

Peggio ancora.

E poi c’è la terza ipotesi…La peggiore e, in assoluto, la più imbarazzante.

Catalizzare l’attenzione su di sé per annunciare la notizia al mondo intero e ricevere miliardi di pacche sulle spalle e congratulazioni per qualcosa che non riesce ancora a realizzare completamente…

“Ancora così?! Guarda che vado al lavoro da sola!!”gli intima Sora, vedendolo seminudo a ponderare il tutto.

Yamato finisce di infilarsi la camicia in tre secondi netti, pur di accompagnare Sora all’atelier.

********

La sera cala sulla capitale del Sol Levante; Yamato accarezza i capelli morbidi di Sora, accoccolatagli vicino, la sua testa sul petto di lui. Gli mancavano queste piccole tenerezze quotidiane…

“Mmm… è tardi, queste riviste le vedi domani, ok?”fa lui dolcemente, continuando incessante le sue coccole.
Sora, naturalmente, sfoglia dei settimanali su quanto si ingrassi in gravidanza, su cosa mangiare in gravidanza, su cosa non fare assolutamente in gravidanza.

“Yama…Il fumo è assolutamente nocivo per il bambino!”

Yamato smette immediatamente di carezzarle la testa. “Amore, guarda che il bambino è dentro di te! E poi non fumo così tanto!”
“Certo, solo una ciminiera ti farebbe concorrenza!”

“Sora! Sei solo al secondo mese!”
“Appunto!! Il primo trimestre è quello più critico, stupido!”
“Ti prometto che ridurrò drasticamente la quantità di fumo, d’accordo?”
“Vorrei che smettessi di fumare.”
“Amore, ne abbiamo già parlato quando ci siamo messi insieme, sposati, eccetera eccetera… Lo sai benissimo che non è così facile smettere!”
Sora lascia cadere il discorso, immusonita.

“Spero che oggi, alla festa di Takeru, non ci sia anche il loro gatto... riflette.

Perché, scusa? Hai sempre adorato quel gatto!”
“E se becco la toxoplasmosi, poi?”domanda lei, angosciata.

Toxo…cosa?” chiede Yamato, preoccupato sullo stato mentale di sua moglie. La gravidanza la sta cambiando, decisamente.

“A contatto con i gatti, si può prendere questa malattia, che è assolutamente dannosa per il bambino!!Oh, cielo, e adesso?”
“Basterà spiegare a Takeru e Hikari che…nostro figlio… è a rischio. Vedrai che capiranno.”
Lo sforzo fatto per dire “nostro figlio” sembra essere sufficiente a Sora per risolvere alcuni dubbi. Tanto che scatta subito in piedi, sorridente. “Dai, è tardi! Non vorremo far tardi, non oggi!”

Yamato si chiede quanti altri grandi giorni dovrà vedere, entro quei nove mesi.

********

E tua madre?”

“Ah, non so perché, ma si trova già lì a casa di Takeru.”
“Sarà diventata amica di mia madre…”
“Probabile, visto che entrambe vivono senza un uomo.

Yamato preferisce non affrontare il discorso sulla separazione dei suoi, e si affretta a oltrepassare quel semaforo prima che diventi rosso.

“Yama, non così veloce!”
“Sora…Il bambino non risentirà di una differenza di velocità…”
“Ma la madre sì!”

Così, si svolgono molte delle loro giornate, con il fantasma di questo bambino che inizia a star stretto all’indipendenza che Yamato ha conquistato gelosamente.

“Arrivati…” fa, cercando in tutti i modi di non inchiodare di botto.

L’espressione di disappunto dipinta sul viso di Sora esprime chiaramente il fallimento di quell’intenzione.

Una volta entrati, vengono accolti da una folla festante che li etichetta subito come i ritardatari.

“C’è persino Daisuke!” osserva sorridente Hikari, la fidanzata storica del festeggiato, ora avvinghiata a lui, che la stringe forte.

“Ciao fratellone… Capirai anche tu che…”
“Sì, capisco perfettamente che tu preferisca un abbraccio di Hikari ad uno mio. Auguri, comunque.”ridacchia lui, lasciando in bella vista sul tavolo il loro regalo per lui.

Sora rivolge loro un sorriso materno, dando un buffetto al biondino più giovane. Viene subito braccata da un’altra ragazza.

“Mimi, cavolo, mi hai spaventata!” strepita, indovinando all’istante chi fosse l’attentatrice al suo cuore.

“Sora, cara, come stai?”chiede lei, non accennando minimamente a qualche scusa. Dopotutto, non è da Mimi.

“Io…Bene. Davvero, non capisco come la maggior parte delle donne stia malissimo.”
“Tutta fortuna, cara. E…”
“Yamato è strano. Forse non vuole un figlio…”
Sora ha
colto al volo l’allusione.

Mimi inarca fortemente un sopracciglio, scoccando un’occhiataccia al maritino della sua migliore amica.

Se è così, farò in modo che non abbia più figli.”
“MIMI!”

Sicuramente non vuole misure così drastiche.
“Eh, scusami, ma certo non è normale!”
“Penso solo che abbia paura… Sai, è un grande passo e…”
“Se la faccia passare, qui non abbiamo bisogno di paurosi, ma di uomini.”
Mimi continua a sorseggiare un po’ di vino, sorridendo in direzione di Takeru e Hikari.

“Guardali: non sposati, senza figli, con un solo gatto… Si godono la vita, non c’è che dire!”

Ora qualcuno balla, qualcuno parla, qualcuno mangia. Sora si chiede quando sarà il momento opportuno per annunciare ciò che il suo cuore non vuole più nascondere.

Yamato, intanto, ha raggiunto Taichi, il suo testimone. Chissà se glielo dirà adesso.

Passa mezzora, un’ora, un’ora e mezza…A mezzanotte, sono tutti esausti, pieni di cibo fino a scoppiare- almeno Sora ha la scusante di poter mangiare per due-, e nessuno sa ancora niente.

“Bè, ora aprirò i regali!”annuncia trionfante Takeru.

Meno male che il gattino di casa Takaishi è rimasto a dormire per tutta la serata, scongiurando il rischio di contrarre la toxoplasmosi.

Tre maglioni, quattro orologi, svariati capi d’abbigliamento tra sciarpe, guanti e cappelli… la fortuna di essere nato a dicembre.

Ma, per uno come Takeru, l’importante è passare una bella giornata in compagnia dei propri cari. E i suoi genitori sono miracolosamente riuniti qui, suo fratello è presente assieme a sua moglie…e la sua ragazza è splendida, ogni giorno di più.

Takeru ringrazia tutti quanti- Hikari con un bacio, ovviamente dopo un coretto di applausi e incitamenti.
“Sora, bambina mia, c’è qualcosa che non va?”
La signora Takenouchi accarezza il viso pallido della figlia, che suda freddo.

“Lo scoprirai presto, mamma. Lo scoprirai.”
Sora, con passo malfermo, afferra per la collottola Yamato, sussurrandogli: “Direi che è il momento.”
“Sì, ma glielo dici tu?”

Poi qual è il sesso debole?

Sora cerca invano di attirare l’attenzione su di sé, con dei timidi: “Scusate…”, “Io vorrei dire…”, “Ma mi ascoltate?”
Mimi, intanto, osserva la scena divertita profondamente.
“Non riuscirai mai a parlare, così!”

Poi esplode in un: “SILENZIO!!”tale da far tacere tutti in un colpo.

Persino Izzi, abituato agli strilli della sua compagna, aggrotta la fronte, incuriosito. Lui non sa niente, evidentemente.

“Cosa diavolo c’è?!”chiede Taichi, sturandosi le orecchie. “Per poco non ci rompevi i timpani!”
“Sora- e Yamato- vi devono dire una cosa molto importante. Comunica lei, serafica, prendendo posto accanto a Koushiro, che non riesce ad ottenere anticipazioni soddisfacenti.

“Avanti, fratello, spara!”
“Sora…figlia mia, cosa ci devi dire?”
Yamato aveva visto giusto. Terza ipotesi, la più imbarazzante. Sora sembra voler sprofondare in un abisso tortuoso senza fine e si sente il palato bloccato. Yamato capisce che deve prendere lui le redini della situazione.

“Aspettiamo un bambino.”

Silenzio.
Forse la più laconica delle situazioni, ma sortisce il suo effetto.

Ancora silenzio.

I pesci sarebbero più loquaci, pensa Yamato, che in cuor suo sa che andava fatto tutto in un altro modo.

Poi, un boato.

E, come previsto, congratulazioni a non finire, auguri, Mimi fintamente sorpresa che abbraccia Koushiro,ignaro di tutto fino a due secondi fa, Taichi che per poco non sputa il sakè e da in una tosse feroce, Ken e Miyako assolutamente attoniti e felicissimi, Takeru che ammette, pallido, che il suo compleanno in confronto è nulla…Ma i futuri nonni sono la ciliegina sulla torta.

Gli ex coniugi Ishida si abbracciano, fuori di sì dalla gioia- e questo vale per Takeru e Yamato più di mille maglioni-, la madre di Sora scoppia in lacrime, riuscendo solo a gridare: “LA MIA BAMBINA!!!

Sora viene travolta da una marea di abbracci, che ricambia felice.

Sarà madre, e potrà contare sull’appoggio di tutte quelle persone. E Yamato…il suo Yamato ha solo bisogno di tempo.

********

È passato pochissimo dall’annuncio, e gli ultimi strascichi della festa si sentono addosso agli invitati, sorpresi dalla notizia e satolli al punto giusto.

Molti sono andati via, specialmente i più “vecchi”- tra cui i futuri nonni, che non se ne sono andati senza ovviamente altre congratulazioni ed altre lacrime facili- e le coppie- Mimi ha stritolato un’altra volta Sora, ricordandole quanto le vuole bene e rinnovando le minacce a Yamato.

In parole povere, sono rimasti i due proprietari di casa, i rispettivi fratelli, Daisuke e Sora.

Taichi è lì, di fronte al suo migliore amico, pronto a scoprire il perché della sua espressione stranita.

“Tu non me la conti giusta.”

“Neanche a noi.”esclamano all’unisono Takeru e Hikari, scrutandolo.

Perché?”chiede nervosamente lui, con gocce di sudore che gli imperlano la fronte.

“Come, perché? Sarai padre e hai quella faccia!” lo accusa il bruno.

“Ho sempre la stessa faccia.”
“Non fare lo stupido, sai cosa intendo.”
“La verità è che…”
“…Che ti sembra un passo troppo azzardato per una coppia che ha appena trovato un equilibrio stabile, che non ti senti responsabile a dovere, e forse ancora un po’ egoista per crescere un bambino, che un figlio è qualcosa di troppo grande.” Azzarda Hikari, in veste di psicologa.

“Esatto.”risponde lui, folgorato da tanta chiarezza.

“Sono le stesse cose che mi ha detto Hikari di non volere mai sentire quando avremo un figlio.”s’intromette Takeru.

“Confortante…”
“Avanti, cerca di capire Sora. Lei ti ama, e ora aspetta un figlio tuo… Non è normale che sia entusiasta?”

Questo sesto senso femminile.

“Ma sì, però pensavo fosse…diverso.”
“Yamato, dovrai pur crescere!” gli dice Taichi, l’eterno Peter Pan.

“Parli tu, eh?”

“Smettetela, per favore. Yamato, il problema è che hai paura. E lei più di te, perché dovrà partorire, vomitare, avere le doglie e controindicazioni varie. Per favore, è già difficile così…”
fa Hikari, palesemente dalla parte di Sora.

“Ma certo, solo che non voglio rinunciare a ciò che sono per un bambino.”

“Guarda che amare è anche un po’ rinunciare… Ad ogni modo, sono sicura che quando vedrai quel piccolo fagottino che ti somiglierà ti commuoverai così tanto che avrai dimenticato tutte queste stupide titubanze!”
“Cos’è, una manovra per farmi capire che vuoi un figlio?” domanda Takeru, sogghignando.

“Non siamo nemmeno sposati, io e te!” sorride Hikari amaramente.
“Ah, a questo si può rimediare subito…Hikari…Io…”
Takeru fruga ripetutamente nella sua tasca, alla ricerca di un piccolo cofanetto blu intenso.

Yamato e Taichi si guardano negli occhi, allontanandosi pian piano e reprimendo ogni risata, ma con scarso successo.

“Tu lo sapevi?”chiede il brunetto, dedicandosi ad un altro bicchiere di qualcosa non meglio identificato.

Cosa? Che ho assistito alla più strana proposta di matrimonio di tutti i tempi?” ridacchia Yamato, osservando dal bordo del bicchiere Hikari che piange di gioia, o forse è dovuto al troppo alcool nel suo corpo? Macché, è davvero contenta.

“Yama, saremo parenti!!

“Uh…Questo lo sapevamo fin da quando si sono conosciuti.”
I due amici di vecchia data guardano teneramente i fratellini cresciuti troppo, o forse troppo in fretta.

Ed ora anche Takeru si sposa…”

Che dici, devo fare la solita scenetta del fratello geloso?”
“Taichi, sei ubriaco.”
“Anche tu.”
“No.”
“Sì, invece. E voglio vedere come guiderai, ora che Sora è…”
“Ora che io sono cosa?”

La voce minacciosa di Sora, ma addolcita dall’altra notizia, interrompe il discorso molto lucido dei due.

“…Incinta, naturalmente.”

Taichi beve tutto d’un fiato il restante contenuto del bicchiere.

“Bene…io direi che posso tornare a casa…”
“E tu quando deciderai di sistemarti?”chiede Sora, strappando di mano un ulteriore bicchiere al biondino.

“Al momento io e Jun non abbiamo di queste velleità!” esprime in tono plateale l’interrogato, salutando tutti e stampando un bacio sulla guancia della sorella, al settimo cielo.

“Chissà poi perché Jun non è venuta.”si chiede Yamato, pensoso.

“Devo essere gelosa ?”

“Non ce n’è motivo… mia sorella non si sentiva bene, semplicemente. S’intromette Daisuke, stranamente silenzioso.

“Com’è che tu sei rimasto zitto tutto questo tempo?” gli chiede sospettoso il fratello del festeggiato.

“Oh, bè, sono stanco per il viaggio. Lo sai benissimo che vivo in America, ormai… Non è una passeggiata andare e venire.”
“Curioso che tu sia venuto proprio per il compleanno di Takeru. Fa scettico Yamato.
“Glielo dovevo, visto quanto l’ho ostacolato in passato. Ma ora…sono contento per loro.”
“Per fortuna…”sospira Sora. “Fin quando resterai?”
“Oh, il mio volo parte tra poche ore, a dir la verità. Ora vado anch’io… è stato un piacere rivedervi, e mi raccomando! Fatemi sapere quando nasce il bimbo, vedrò di fare una scappata!”
“Senz’altro.”risponde atono Yamato.

Daisuke si congratula vivamente- e sinceramente- con i futuri sposi, prima di tornare nel Nuovo Continente, dalla sua dolce metà che lo aspetta. È cresciuto anche lui, a conti fatti.

“Tocca anche a noi andarcene…”
“Spero solo che non ti fermi nessuno, ti ritirerebbero la patente.”osserva Sora.

Ma no, non lo faranno…”
“A proposito, la macchina è sportiva, non va certo bene per una famiglia!”
“Ne riparliamo un altro giorno, ok?”replica Yamato, esasperato.

********

Forse è stato un po’ egoista da parte loro pretendere le attenzioni su di sé, vista l’occasione.

Ma no, con la sua proposta di matrimonio Takeru ha superato le aspettative di chiunque… Ad ogni modo, è avvenuto tutto con una tale semplicità…Beati loro!
“Ora tutti sanno che aspetto un bambino.”
Sora spezza il silenzio irreale creatosi nella vettura.

“Già.”
“Potresti sforzarti di non rispondermi a monosillabi?”
“Scusa.”
“Come non detto…”
Sora alza un sopracciglio, stanca. Può solo contare sull’effetto del tempo.

Yamato non risponde affatto, ora, e parcheggia, ripassando per tutta la sera il discorso di Hikari, anche quando ormai Sora è placidamente addormentata al suo fianco.

… il problema è che hai paura…

…amare è anche un po’ rinunciare…

quando vedrai quel piccolo fagottino che ti somiglierà ti commuoverai così tanto che avrai dimenticato tutte queste stupide titubanze…

Yamato compie uno sforzo immane, accarezzando il ventre appena gonfio di sua moglie. Sudato, appigliatosi a tutta la sua forza di volontà, chiude gli occhi, cercando ristoro e risposte nel sonno.

…il problema è che hai paura…

 

 

Tecnicamente dovevo postare ad ottobre, ma…Ce l’avevo già pronto questo cap e mi dispiaceva lasciarlo marcire nei meandri del mio computer!XD

Come si vede che l’ispirazione non ha confini! XD Scusate, ma io adoro questa fic!!!! Mi piace davvero tanto, descrivere il povero Yamatuccio!XD Dunque, dunque… Eccoci in periodo natalizio- almeno nella fic-, con una proposta (giustamente, la mia indole takari emerge in qualunque fic io scriva) di matrimonio ed un annuncio importante!! Spero che vi sia piaciuto, cari, ma comunque questo non è che un assaggio…Le vere risate cominciano a breve! E per la data di nascita di Takeru, nonché delle date di nascita in generale dei digiprescelti, ringrazio tantissimo DarkSelene89 Noemi, che oggi è venuta a Foggia solo per conoscermi(sembravo una guida turistica per Foggia…ma vabbè, dettagli!XD), per tutte le ore che abbiamo passato a collaborare per scegliere segni, ascendenti e date! Ringrazio anche chi mi ha recensito!!!

DarkSelene89 Noemi: Era stranissimo vederti dal vivo teso!XD Ti capisco se eri in imbarazzo, dopotutto solo io posso cantare e ballare per strada a quella maniera!Comunque…grazie di tutto davvero!Tvtrb!

Kari 89: Un grazie enorme anche a te!So che detesti questa coppia…^^°°° Comunque, si saprà presto il sesso del pargoletto!XD tvtb!

DenaDena: Eh shi, te l’ho detto che in effetti quando ho cominciato a scrivere mi è venuto in mente Hugh alle prese con i pannolini!Tenero!XD Eh si, sarà proprio carino, già me lo immagino…XDXD Grazie di tutto bella!!=) tvtb!

Sae: Teso!!XD Ma quante pazzie ci escono, eh? Ti dovrei chiamare, ora che ci penso!Vabbè, se trovo qualche promozione o cosa del genere!XD in questo cap non succede ancora niente di che, ma non ti preoccupare, che le risate sono assicurate!XD Almeno, lo spero…Un baci fortissimo teso!Tvtrb

Memi: Yamato non sarà costretto solo a correre da una parte all’altra!XD Bè, teso, spero proprio di non averti deluso con questo cap, ma comunque l’altra fic di cui ti parlavo la posterò tra moooooooolto tempo…!XD Nel frattempo finisco tutte le cose che ho in corso!XD Ci sentiamo presto!tvtb

E ultimo il mio tesoruccio per cui è partito tutto!
Sora89…Me intimidita…Teso era il minimo che potessi fare per quanto ti adoro!XD E sono davvero contenta di essere riuscita nel mio intento!Sniff sniff sono commossa io ora!XD Ovviamente poi domani ti chiamerò per chiederti come ti è andata a scuola…!XD Perché anche tu cominci ora…Teso spero proprio che questo cap ti piaccia!!Tv1kdb!

Valefantasy94:oh una nuova lettrice di manganet!Sono proprio felice che ti appassioni questa fic!Continua a seguirmi!

E un grazie a chi legge soltanto!

HikariKanna

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Capitolo 3
*** 3 mese-La prima ecografia ***


Finché un figlio non ci separi- 3° mese(La prima ecografia)

Finché un figlio non ci separi- 3° mese(La prima ecografia)

Anno nuovo, vita nuova, Yamato.

O almeno è questo che si sta ripetendo da circa 8 giorni, cioè dall’inizio di quel nuovo anno civile.

Ma quale vita nuova, la sua esistenza è stata già abbastanza sconvolta da quella metà novembre.

Yamato sospira, inalando a fondo l’odore acre di quell’ultimo tiro, per poi gettare il mozzicone.

Non era così che aveva immaginato il suo ventinovesimo compleanno, il giorno prima. Eh no.

Non viste le tutine, le calzette, le scarpine, i ciucciotti che gli hanno regalato. Soltanto Tai ha avuto il buon gusto di regalargli un bel libro di fotografie “spaziali”, anche se in effetti può benissimo reperirle da solo, visto il lavoro che compie...Ma è il gesto ad essere apprezzabile!

29 anni...E già un figlio.

Yamato accarezza piano la pelle del suo divano, immobile, con un’espressione sghemba stampata sulla pelle diafana.

Adora Sora, e farebbe di tutto per lei.

Ed ormai è tardi per porre fine alla gravidanza. Cavoli, già terzo mese...E poi, non sarebbe giusto, sarebbe un assassino e...

Un momento, perché il terzo mese gli ricorda qualcosa in particolare?

 

********

“Così, mi stava dicendo, questa gravidanza non è stata proprio voluta, eh?”

Sora sorride educata, nascondendo a stento la voglia di scappare via e di urlare.

Dov’è finito suo marito?

“Bè...Sì, in effetti io e Yamato siamo stati colti...impreparati.”
“Non si è mai preparati per certe cose, mi creda. Specialmente se si è uomini.”

L’infermiera sbuffa, continuando a gesticolare esaltata. Quella ragazza è così tenera, ma suo marito, quel mascalzone, è sparito!
Certo, quel discorso non aiuta Sora.

“Ah” sente dire la sua voce, senza che lei nemmeno lo voglia. “Lei ha figli?”

“Chi, io? Nemmeno morta!”

Sora inarca un sopracciglio.

Questa donna decisamente non aiuta le cose.

“I signori Ishida? Per la prima ecografia?”domanda una segretaria, impettita nella sua aria professionale, uscendo dalla sala preposta alle ecografie.

Sora deglutisce, sentendo la gola secca e la voce tremula.
Yamato oggi non cenerà.

“Sono io”

 

*********
“E’ sicura che voglia farla anche da sola?”

Un medico con folte sopracciglia e candidi baffi è sinceramente preoccupato della sua espressione ansiosa.

“Certo”assicura Sora con voce malferma. “Ma...Mi dovrò sottoporre anche ad altri esami?Tipo amniocentesi e...”

“Cara ragazza, se non vuole no! In realtà, sarebbe opportuno prima un bel consulto genetico tra lei e suo marito, così controlliamo le vostre anamnesi e il rischio che corre il bambino di contrarre certe malattie o di nascere con determinate anomalie.”
Il dottore le da un buffetto sulla guancia; Sora potrebbe avere l’età di sua nipote.

“Ma io avevo letto che tra l’8° e la 12° settimana di gravidanza, bè, si potevano fare diversi test sulla salute del nascituro, che ne so, il test dell’alfafetoproteina, il bi-test, la stessa amniocentesi...Il test della traslucenza...”

Sora sputa tutti i nomi che ha inglobato nella sua mente dopo tante riviste accumulate sul suo comodino.

“Signora Takenouchi, adesso controlleremo con la prima ecografia, poi se vuole, nei prossimi giorni, tornerà con suo marito e faremo ogni tipo di esame a cui vorrà sottoporsi, d’accordo?”

Il gentile dottore la rincuora col suo caldo sorriso. Sicuramente ha molta esperienza.

“D’a...D’accordo”

Sora non può che sorridere a sua volta, palesemente sollevata.

“Ed ora, passiamo all’ecografia! È una cosa importante, vuole registrare il suo bambino?”
Sora lo osserva stralunata.

“Registrare?”
“Bè, siamo nel Terzo Millennio, può fare un filmato al suo bambino!”
“Credevo...Che fossero cose da film!”
“Non le pare che a volte la realtà è più fantasiosa di un film?”

Sora annuisce; è facile acconsentire ad ogni frase di quel bravo medico.

“Potrò saperne il sesso?”
“Naturalmente! Lo vuole sapere?”
“Sì! Nel caso mi regalassero tutine rosa e fosse un maschio, bè, avrei qualche problema, non trova? E...Chissà, quel filmino potremmo rivedercelo un giorno, tutti insieme e...”
Sora sente una lacrima scivolare per la guancia.

“Quando anche lui, o lei, sarà grande per avere un bambino...”
Il dottor Saotome sospira, comprensivo. “So che è normale essere ipersensibili in gravidanza, ma non faccia così! Ad ogni modo, ho avuto anch’io all’epoca la stessa trovata...Mia figlia, quando l’ha visto dopo molti anni, era contenta che molto tempo prima fosse stata così magra...Mio figlio non riusciva a credere di poter essere così piccolo...Dovrebbe vederlo adesso, è un armadio ambulante!”
Sora tossisce divertita.

Il medico arrossisce. “Mi scusi, mi ero perso nei ricordi! Eravamo rimasti a...Ah, certo l’ecografia! Si spogli, prego!”

Sora si porta una mano al petto, istintivamente.

“Non faccia così, come faccio a farle vedere suo figlio se è coperta da tre maglioni??”
“E va bene...”

Sora si scopre la pancia e si siede sul lettino.

Non è ancora così visibile, la sua gravidanza, ma Sora sente che la sua piccola-o il suo piccolo- è lì, da qualche parte. Ed anche se non volesse...E’ già parte intrinseca di lei.

“Pronta?”

 

**********
Yamato ancora non riesce a liberarsi di quella strana sensazione.

Cos’è che gli dovrebbe ricordare il terzo mese?

Inquieto, si domanda anche dove sia Sora.

Decide di accendere il computer, nuovo di zecca, che fortunatamente non da ancora segni di lentezza.

Sul primo motore di ricerca che trova tra le mani, digita le parole “3° mese gravidanza”, ed esce una schermata piena zeppa di notizie.

“Calendario della gravidanza:3° mese... 9 MESI INSIEME: CALENDARIO GRAVIDANZA. 3° MESE ... I sintomi iniziali della gravidanza, inclusi urinare frequentemente, sensibilità del seno...No, direi di no...”

Yamato scorre i titoli imbarazzato, finché non giunge alla fine della pagina.

“Analisi in gravidanza: i primi tre mesi... Quali analisi effettuare durante i primi tre mesi di gravidanza. Genitori - > Gravidanza - > Analisi ed Ecografie in gravidanza. 7.1 Il primo trimestre di ...”

Impallidisce prima ancora di aprire la finestra proposta.

Ecografia.

Al 3° mese la madre si deve sottoporre alla prima ecografia.

Cazzo.

 

********
Forse salterà il pranzo.

E forse anche la cena.

E sicuramente i pasti del giorno dopo.

O quelli di una vita.

Yamato sfreccia a più non posso con la sua automobile, diretto all’ospedale, pregando tutti gli dei esistenti che Sora non abbia ancora iniziato.

 

***********
“Complimenti, il bambino è sano come un pesce, la gravidanza sta procedendo a gonfie vele.”
“Bambino?”
Sora si strofina la pancia cosparsa di uno strana crema, quasi in trance.

Non riesce a credere che quel piccolino, quella macchia indistinta che vedeva sul monitor...Tra sei mesi...Verrà alla luce.

“Si sente bene?”
“Sì...Io...Sì.”afferma, risoluta.

“NON ME NE FREGA UN BEL NIENTE, SI TRATTA DI MIA MOGLIE!”

Sora si sta aggiustando il maglione, quando un tornado non meglio identificato divelta la porta, rosso per lo sforzo.

“Sora”è tutto ciò che riesce ad ansimare Yamato, deglutendo.

Quant’è bella...Ehi ma...

“Cosa ci fai seminuda?”

Sora riduce gli occhi a due fessure, pronta a vomitare ogni sorta di veleno.

“Sbaglio o dovevo fare un’ecografia, Yamato? Pretendevi che la facessi con tre maglioni?”

Il dottor Saotome inarca un sopracciglio, ravvisando aria di burrasca.

“Signori Ishida, questo è la vostra videocassetta...Buona fortuna.”sussurra a Sora, che risponde di rimando: “Lui ne avrà bisogno.”

 

*********
“Sai, mi hanno fatto entrare grazie ad un’infermiera un po’ sovrappeso, credo si sia invaghita di me.”
Yamato tenta di instaurare una conversazione.

È ancora peggio del solito.

Sua moglie non ha urlato, né fatto scenate. Non ha detto nulla. Assolutamente nulla.

Guarda fuori dal finestrino, con le braccia conserte e quella videocassetta stretta a sé. Quando ha avuto il tempo di comprarne una?

Un semaforo ferma la mite andatura di Yamato.

“Mi dispiace di non essere venuto prima.”
Sora s’irrigidisce.

“E’ solo che ho fatto tardi al lavoro,amore, che te lo dico a fare...La nuova missione dovrebbe essere prevista per agosto, o giù di lì.”

“Agosto?”

La voce di Sora è innaturalmente innalzata di almeno due ottave. Forse è ancora più spaventosa di quand’era zitta.

“Sì, perché?”
“Nostro...Figlio dovrebbe nascere ad agosto.”

Ha tutto il tono di una minaccia definitiva.

“Oh. Bè, ci vuole ancora tempo...”

“Yamato. Sono solo sei mesi. E se tu non ci sei quando nasce il bambino...Io divorzio.”

Il bagliore sinistro nell’espressione di Sora fa prendere corpo a tutti i timori di Yamato:sa che è vero.

“Ci sarò, amore.”riesce a biascicare, accelerando.

“Ad ogni modo”Sora inspira, invitando se stessa alla calma. “Dovrò tornare in ospedale a breve. Con te.”sottolinea sprezzante.

“Non...Non sta procedendo bene?”
“Oh no. Benissimo. Ma dovremo fare un consulto genetico e dovrò sottopormi all’amniocentesi.”

Yamato deglutisce, terrorizzato dal suono minaccioso di quelle parole.

“Sai almeno il sesso del bambino?”

Sora lo guarda con tanto d’occhi. “Certo che sì.”
“E?”

“Non te lo dirò.”

Un sottile sorriso si disegna sul volto serafico della donna, mentre finalmente il loro appartamento si staglia all’orizzonte.

“Dai, non farmi stare sulla graticola.”

“Amore”accentua scura lei “Scordatelo. Facciamo così...”

Il suo tono di voce si ammorbidisce.

“Sì?”Yamato si appende ad un tenue filo di speranza.

“Quando cambierai la macchina te lo farò sapere.”

E la sua voce è tanto ferma ed aspra che Yamato non ha possibilità di risposta.

 

Il chiavistello che Sora porta sempre con sé gira lentamente nella serratura...Yamato sta cercando- in mente- tutti i modi possibili per far pace. Preparare una cena afrodisiaca?

O semplicemente prostrarsi ai piedi di Sora e chiedere perdono in ginocchio?

Qualcosa però gli dice che potrebbe scalare anche il monte Fuji e non ottenere clemenza.

“Salve ragazzi”

Taichi alza un bicchiere di birra in segno di saluto.

Sora si strofina gli occhi stanchi.

Ok ipersensibilità, ma da qui a vedere le allucinazioni...

No, Taichi non se ne va.

“TU COSA CI FAI IN CASA MIA?!”strepita Yamato, già abbastanza provato.

“Ehi, volevo venirvi a trovare...Hai una ruga in più, sai?”
“Sarà che ieri ho compiuto 29 anni.”reclama indispettito il padrone di casa, sfilandosi il caldo giubbotto.

“Eh sì. Sora, sei sempre più in splendida forma.”

Con i nervi fior di pelle, Sora sbatte la porta della cucina.

“L’hai fatta arrabbiare?”

Yamato evita di replicare, depresso.

“Ti prego, taci.”Si prende i dorati capelli tra le mani, esasperato.

“Non ho detto nulla!”

Taichi trangugia un altro sorso, chiudendo gli occhi beato.

“Taichi, te lo dirò con tutta la calma di cui sono capace in questo momento”

Sora è appena spuntata dalla cucina, lanciando verso i due amici un corpo contundente che somiglia molto ad una videocassetta.

“Io sono molto provata. E devo preparare la cena...”
“In effetti, ho fame”ammette Tai, sfiorandosi lo stomaco borbottante.

“Appunto”riprende Sora infastidita. “Perciò, per piacere, evitate qualsiasi rumore o qualsivoglia comportamento che solo il cromosoma Y prevede; in parole povere, Yamato, se vuoi davvero...bè...farti perdonare...Quello è il primo filmino di tuo figlio.”

Sora stempera il suo duro tono, nascondendosi tra i fornelli.

Yamato afferra la cassetta delicatamente.

“Ma oggi c’è la partita!”

Gli occhi azzurri di Yamato impediscono alcun’altra reazione da parte di un intimorito Taichi.

Inserisce la cassetta tremando.

Come diavolo fa quel corpuscolo ad essere suo figlio??
Sembra...

“UN’ ARACHIDE! Io sto qui a casa del mio migliore amico per vedere cosa??Un’arachide!”

Taichi scalcia, e Yamato scopre altre due bottiglie vuote che rotolano, sporcando il tappeto.

Però, non è che abbia tutti i torti, quella creatura è davvero così piccola...Ma quando gli entrerà in testa che sta per essere padre?

“Sei ubriaco fradicio.”
Le pupille dilatate di Taichi, assieme alle sue profonde occhiaie cerchiate di rosso, bastano come risposta.

“E tu sei il padre di un salatino.”

Yamato sorride, e i due prorompono in una sonora risata.

“Un salatino, eh?”

“Sora, non equivocare, stavamo solo scherzan...”

“Sai che c’è, Yamato Ishida? Oggi dormi assieme al tuo caro amico sul divano! Taichi...Yamato...Buonanotte.”

“Amore, non...”

Ma la porta della camera da letto è già sprangata, e Yamato sente singhiozzi provenire dall’altra parte.

Si accascia impotente contro la porta.

“Amore, ti scongiuro...Non fare così...Per me è importante, io stavo solo...Bè, non lo so, hai ragione, sono un immaturo, ma ti prego, non fare così!”

Batte i pugni contro il duro legno, e Sora risponde con voce soffice.

“La cosa che più mi dispiace è che sono sempre da sola, Yamato. Ho fatto tante scelte...Sola. ho rinunciato a tante cose. Sto accogliendo una nuova vita. Ma tu...Tu sei pronto ad essere meno egoista?”

Yamato si alza, ma la sua espressione indecifrabile è sempre ferma sullo stipite.

“Lasciami almeno le coperte, Sora...”mormora affranto.

Sora fa scattare la serratura, donando a Yamato due morbide coperte di pile.

Per un breve istante, le loro dita si sfiorano, e Yamato bacia a fior di labbra sua moglie.

“Prometto che cercherò di cambiare.”
“Non basta volerlo.”
E la porta si chiude definitivamente, stanotte.

 

*********

“Ancora non mi hai spiegato come sei arrivato qui?”
“Te l’ho detto, volevo venirti a trovare.”
Che squallore...Due amici troppo cresciuti, sul divano, a vedere la tv e a nutrirsi di pop-corn. Nemmeno nel peggiore B-movie americano sui teenager.

“Sì, grazie, e chi ti ha aperto?”
“Forse non ci crederai, ma era già aperto. Fortuna che non è arrivato nessun ladro, ma un amico responsabile.”

Yamato si lascia sfuggire un ghigno di disapprovazione.
“Fra te e un ladro non so chi preferire, sinceramente...Possibile che nella fretta abbia dimenticato di chiudere??”
Il biondo si passa una mano tra i capelli. Ci vuole un attimo di pausa.

“Dimmi l’ultima giornata di normalità che hai passato, amico.”

“Se lo sapessi, ti risponderei volentieri, Tai...”
Stesi sul divano, i due guardano il soffitto. Due facce della stessa medaglia.

“Jun mi ha lasciato.”

“Ecco il vero motivo per cui sei qui.”

Yamato continua imperterrito a fissare il soffitto. “E perché?”
“Perché vuole avere un bambino, ed io non me la sento. Non ancora, almeno.”
“E giustamente tu sei venuto proprio qui per farti consolare?!”

L’assurdità dei ragionamenti di Taichi lo sorprende sempre.

“Siete i miei migliori amici, e chi meglio di te può capirmi?”
“Già”

“Sora si è davvero arrabbiata, eh?”

“Non sai quanto”replica a mezza voce.

“Ma è rimasta con te.”
“Taichi, non è che ogni situazione sia uguale per tutti! Questo bambino non l’abbiamo voluto, ci è semplicemente...Capitato. Tu devi solo riflettere un po’, e capire se per te Jun è la persona adatta per costruire una famiglia.”
“Io la amo, Yamato. E non riesco ad immaginarmi senza lei. Non sobrio, almeno. Stiamo così bene, insieme...proprio per questo, mi chiedo perché mai dovremmo rovinare questa splendida intesa per un bambino! Siamo ancora giovani, potremo averne quanti ne vorrà!”
“Non sai come ti capisco...”

“Ma ha detto che forse per un po’ è meglio stare lontani.”
“Se la ami va da lei...Una soluzione la troverete.”
“Come te e Sora.”
“Divertente.”sorride Yamato amaramente.

“Scusa, com’è che ci trovo niente da ridere?”

“E si vede che ti sei rammollito...”

Taichi non risponde nemmeno al pugnetto di sfida del biondo.

“Ho paura che abbia un altro.”
“Sciocchezze, lo sai anche tu.”

“Chi è certo in amore, Yamato?”
“Bella domanda.”
“Dormiamoci su, è meglio.”
“’Notte, Taichi...Prova a scalciare o a togliermi le coperte che vedi che ti combino!”
“Mi vuoi cacciare anche tu, ora?”
Yamato si rifugia sotto le coperte.

“Zitto e dormi. Domani è un altro giorno.”
“Non sapevo ti piacesse ‘Via col Vento’!”
“Vedi che ora stai meglio? Inizi già a sparare battute che non fanno ridere neppure un po’!”
“Non è vero, ho visto l’angolo della tua bocca che si piegava.”
“Dormi.”
“Buonanotte, Yamato. Non prendermi per Sora, nel sonno.”
“Non sarà difficile. Buonanotte, Taichi.”

 

Ma salveeeee bella gente!!!Ihih ma io da quant’è che non aggiornavo?Oddio 23 settembre???????????Vabbè...Sorvoliamo!XD XD Scusatemi davvero per l’abnorme ritardo...Spero che questo misero cap vi piaccia!XD Povero Yamatuccio, e povera Sora!!La scena con Tai ubriaco non era prevista, ma sapete com’è, la mia mente sforna sempre nuove idee...^^ Sorry se non vi ringrazio uno ad uno, miei fedelissimi lettori, ma sappiate che vi ringrazio dal profondo del mio cuoricino immerso nella cioccolata di Pasqua(se se se io sto a dieta!)...Davvero, io che farei senza di voi??? E un ringraziamento immenso ai coraggiosi che hanno questa storia tra i preferiti!Su ragazzi spero di non farvi aspettare molto per il 4° cap...^^ Intanto AUGURISSIMI a tutti voi!!!

Vostra HikariKanna

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** 4 mese- La stanza del bambino ***


Finché un figlio non ci separi- 4° mese(La stanza del bambino)

Finché un figlio non ci separi- 4° mese(La stanza del bambino)

 

“Alzatevi immediatamente!”

Sora, già incollerita di prima mattina, sbatte un cucchiaio contro un qualcosa che somiglia ad un gong. In realtà, è il coperchio di una pentola.

Questa scena si ripete da qualche giorno.

Sora è entrata nel quarto mese. E la vita di Yamato-e Taichi- sta precipitando.

Già,perché Taichi non è ancora rientrato da Jun, nonostante le tremila bozze di lettere scritte, le telefonate fatte alle quattro del mattino e i ripetuti tentativi. Lei è irremovibile, Sora sempre più irritabile.

In quel preciso momento, la padrona di casa si chiede se non dovrebbe fare come Jun, abbandonare Yamato per un po’ e vedere. Ma non avrebbe tutta questa forza.

“Sì, amore, ci alziamo. Taichi, vale anche per te!”

E’ un mese che non dormono più insieme, marito e moglie. Yamato è sull’orlo di un esaurimento nervoso. Vorrebbe solo sua moglie. Solo ed esclusivamente sua moglie.

“Taichi, tra poco è San Valentino. Non dovremmo fare qualcosa?”

“Io con Jun non so più che fare”grugnisce alzandosi lentamente.

L’amico si gratta la testa, confuso. Yamato sospira, mentre Sora si allontana sempre di più.

 

*********

Sora è davanti allo specchio, pallida e naturalmente ingrassata.

Si sente sola come non mai.

Ed è già febbraio. Tra due giorni è San Valentino.

La casa adesso è miracolosamente silenziosa, sia Yamato sia Taichi sono a lavoro.

Per oggi, invece, il suo atelier non aveva bisogno di lei.

Certo che però la casa avrebbe bisogno di qualche miglioria...Non c’è una stanza per il bambino-maschio, ma Yamato non lo sa perché non ha ancora cambiato macchina-. Ma in effetti quel ripostiglio semivuoto potrebbe servire allo scopo...

Sora compone il numero di Mimi. Lei sicuramente è più aggiornata sugli architetti in!

#Tesoro!Come va?Yamato si è arreso su tutti i fronti?#

Mimi suona allegra e spensierata.

#Non direi. Ma ha cinque mesi per capitolare del tutto. Ha visto il filmino del bambino, sta riducendo il fumo e lo sto costringendo a dare un’occhiata ad automobili più grandi. È già qualcosa.#

#Ti sento nervosa.#

#Lo sono, Mimi. La presenza di Taichi non mi aiuta nell’impresa.#

#Ok, oggi lo chiamo e gli faccio un bel discorsetto.#

#Grazie, ma...Non è per quello che ti chiamo.#

#Ah, no?#

#No#

Sora ridacchia. La sua migliore amica è adorabile.

#Conosci qualche architetto brillante specializzato in arredamento e design d’interni?Specialmente per ciò che riguarda...#

 

#Ooooh, la stanza del bambino! Ma certo, ci sarebbe un mio caro amico proprio adatto all’impresa...Solo che...E’ un po’ particolare...#
#Non m’interessa minimamente, l’arredamento me lo farò valere come regalo di San Valentino...E come compenso di tante altre cose.#

#Tesoro, dagli tempo.#

#Siamo a metà gravidanza, Mimi. Quanto altro devo aspettare?#

Un sospiro comprensivo fa da risposta.

#Dai, ora chiamo il mio amico Tsuyoshi. Non credo abbia impegni, quindi potrebbe venire questo pomeriggio?#

Sora sorride. Per la prima volta nella giornata.

#Quando vuole. Grazie di tutto, Mimi!#

#Figurati! A dopo!#

 

*********

Sora lo sta facendo preoccupare.

Gira per la casa con aria fin troppo critica. Inoltre, il ripostiglio è stato completamente svuotato.

Taichi è inerme sul divano.

“Ti riprendi, per cortesia?”
“No.”
“Hai pensato a cosa regalarle?”
“No.”
Yamato è sempre più sconcertato e sceglie di cambiare domande.

“Ti manca?”
“N...Sì.”

Taichi sorride.

“Vedendo Sora, quant’è felice per il bambino, non posso fare a meno di pensare che forse è giusto che anche Jun si senta così. E non voglio che Jun si senta così male per colpa mia come Sora per te.”
“Grazie, sei di una consolazione tremenda.”
“Non sto scherzando, Yamato. Non aiuti affatto.”
“Lo sai che la amo. E che senza di lei non saprei stare...Ma tutti questi sconvolgimenti...”
“Tra cui io”
“Anche...Io non so più che pensare...Non sono in grado di prendermi cura di un’altra vita...Pensa a come vivevo da single!”
“Nello schifo più assoluto!”
“Appunto...Ti paio pronto per un bambino?”
Taichi alza le spalle.

“Io ci ho pensato tanto. Sono arrivato alla conclusione che non posso più stare qui. Uno, per voi, perché già avete tanti problemi da soli; due, perché mi manca Jun; tre...”
Taichi prende tempo e fiato.

“Tre, perché mi sento pronto per avere un bambino.”
Yamato si volta lentamente a guardarlo.

Non l’ha mai visto così...serio.

“TU? Dici davvero?”
“Sì, credo. Perciò il mio regalo di San Valentino...Bè...Sarò io!Che si può volere più dalla vita?”

Si batte una mano sul petto, compiaciuto.

Yamato ride, sempre più sconfortato.

E dovrai aspettare due giorni?”
“Oh no, l’anticipo. Ho preparato la valigia, ho parlato con Sora...Adieu!”fa con tono melodrammatico.

E lo dici così?Con questa faccia?”

“Con che faccia dovrei dirlo, scusa?”

Taichi afferra la valigia, con fare veramente teatrale, e Yamato non può fare a meno di ripensare quand’erano rivali in tutto.

“A presto Taichi...E buona fortuna!”

Taichi gli fa l’occhiolino, salutando anche Sora con una mano.

Si chiude la porta alle spalle, uscendo di corsa così come era entrato.

“Devo ammettere che ti ha battuto.”
“In che senso, amore?”
“Bè, lui ci ha messo un mese per capire che aveva sbagliato. Tu, dopo quattro, sei ancora restio.”

“Sora, per favore, puoi sederti un secondo?”
Sora ubbidisce, nervosa perché Tsuyoshi ancora non si vede.

Yamato le mette un braccio attorno al collo, accarezzandole la pancia.

Sì che vuole il bambino.

Però...Che vita gli darà?

“Dicevi davvero prima?”
“Quando
?”
La voce di Sora trema appena, appoggiandosi su di lui.

Che bello, dopo tanto tempo, potersi accoccolare sul suo petto.

Quando dicevi che mi amavi e che non sapresti stare senza di me”sussurra, rossa.

Yamato la guarda incredulo negli occhi.

“Te lo ripeto ogni giorno da quando ho quattordici anni.”
Le accarezza il viso, piano, quasi stesse toccando del cristallo allo stato puro.

“Ultimamente non mi sembrava più vero.”

Yamato la bacia delicatamente, sussurrandole ad un orecchio: “Questo perché c’era un terzo incomodo...Anzi, un quarto.

“Non parlo solo dell’ultimo mese.”
“Sora”

“Sì?”
“Io ti amo. E l’ultima cosa che voglio è ferirti. Però devi capire anche me...”

Sora si addolcisce, ma non può fare a meno di mormorare:“Ormai è tardi per tornare indietro, Yamato.”
“Lo so, e comunque non voglio tornare indietro.”

Le prende la mano, debole, piccola e la posa sul suo ventre rigonfio.

Sora è luminosa.

Gli riempie la faccia di baci fugaci interrotti da qualche “ti amo” qui e lì.

Yamato la prende in braccio, dirigendosi verso...

Drinn.

Ops.

Il campanello.

Yamato si dirige alla porta, lasciandola adagio.

“Sora, aspettavi qualcuno?”

 

***********

“Lietissimo di fare la vostra conoscenza!!Tsuyoshi Kurai!E questo è il mio assistente Sota!”

L’architetto porge sorridente la mano dapprima a Yamato e poi a Sora, seguito dal piccolo assistente.

Yamato crede di essere appena atterrato su un altro pianeta, Sora sorride isterica.

“Yamato Ishida...E questa è mia moglie Sora.”proferisce Yamato con un lieve accenno di possessività.

Quest’uomo sembra un folletto.

Ride, si agita, contempla la casa e si frega le mani in un’impaziente attesa.

“Allora, qual è la stanza atta a contenere il mondo del bebè??

domanda entusiasta.

Sora, con un’espressione tra il confuso, l’adorante e il colpevole, sorride.

“Per di qua”

Yamato la trattiene un attimo.

“C’è qualcosa che forse dovrei sapere?”

“Non ti preoccupare, è tutto a posto. Tutto a posto.”ripete, più a se stessa.

Rivolge un largo sorriso all’architetto.

“Oh, forse il paparino non è molto d’accordo?”

Yamato in tutta risposta ringhia quasi.

Ma no, anzi, lui adesso deve andare a lavorare, vero?”

Sora gli pizzica un braccio.

Yamato le scocca un’occhiata interrogativa, prima di riprendere tutto il proprio contegno.

“Esatto...Vi lascio alle vostre faccende.

-Di qualunque natura siano-borbotta tra sé e sé.

“C’è da dire che incassa i colpi con classe...Che charme!” mormora l’architetto, non appena Yamato chiude la porta.

Poi Sota, un tipetto zitto con i capelli neri cortissimi, gli passa una mano davanti il viso.

Ma noi siamo qui per il bambino!”pare rinsavire.

L’assistente sospira di sollievo, roteando gli occhi.

Ebbene, come la vogliamo questa stanza?Innanzitutto, è un maschietto? Una femminuccia?”

Sora ritorna a proprio agio.

“Un maschietto.”
Oooooh, un adorabile combina- guai che diventerà un atleta!”

I suoi occhi luccicano, e Sota si passa una mano sui suoi, di occhi.

“Dipende, se prenderà da Yamato è più probabile che diventi un poeta o un musicista.”
Tsuyoshi congiunge le mani adorante.

“Un’anima sensibile e romantica in questo mondo così...gretto!”

E se prendesse da me...bè, potrebbe entrare nel campo della moda...”azzarda Sora, divertita e confusa.

Tsuyoshi la guarda stralunato.

“Ah bè, in quel caso forse non sarà poi più un maschietto...

Cosa?!”

“Niente, pensavo all’alta incidenza di donne e affini nel campo della moda.”sorride l’architetto, sornione.

“Parla lui che è gay”sussurra a mezza voce Sota, sorridendo.

“Cos’hai da dire, tu?!”

“Signori, per favore!Dal momento che non è ancora nemmeno nato, potremmo occuparci non tanto del suo probabile comportamento, quanto della sua stanza?!

Ecco perché guardava Yamato con interesse.

Ci mancava soltanto un architetto invaghito di suo marito.

 

*******

Certo che però ci sa proprio fare.

In un pomeriggio è già quasi tutto stabilito.

Carta da parati, giochi, culla...Tendine, pavimentazione...

Forse Yamato capirà da solo di che sesso è il bambino, vedendo tutto quell’azzurro che sormonta i dépliant di cui è carica Sora adesso.

Lo sente arrivare. Gli deve qualche spiegazione.

Lui sorride alla sua espressione serena e amorevole, ma ricordandosi ciò che è successo quel pomeriggio tenta di assumere un composto broncio.

“La smetti, per favore?”
“Io? Per una volta da mesi che riesco ad intavolare un discorso civile con mia moglie, spunta un perfetto sconosciuto!”

“Sembri una donnetta isterica, Yamato”

Sora corruga la fronte.

“PURE!”

Lei ride, e cerca di abbracciarlo da dietro.

Lui cerca di opporsi, o meglio cerca di fingere, ma tanto non ci riesce e finisce col cullarla tra le sue braccia.

“Mi vuoi spiegare cos’è tutta questa storia?”

“Ho deciso di affidare ad un architetto la progettazione della stanza del bambino.”
“La stanza...?

“Del bambino”ripete Sora con voce malferma.

“Oh, certo...Sarà azzurra?”

“Sì”

Sora fa una smorfia.

“Sarà...Maschio?”

Yamato la osserva, emozionato, quasi si rendesse conto soltanto ora della grande avventura in cui si sta per imbattere.

“Sì. Un Ishida due. La vendetta.”
“Non ti invidio”

“Nemmeno io”

Si guardano e scoppiano a ridere nello stesso istante.

“Ho paura, Yamato...”
“Di cosa?”

Lei si appoggia a lui, premendo forte la testa sul suo petto.

“Di tutto questo.”

Yamato sospira. Vedesse lui, allora.

“Ce la faremo, non so come ma ce la faremo. Dopotutto, ce l’ha fatta la signora Yagami con  Taichi, permetti?”
La battuta sembra risollevare un po’ Sora, decisa a tirar fuori anche l’ultimo rospo.

“Io e Tsuyoshi...”
“L’architetto?”

Sora fa un cenno rapido con la testa.

“...Bè, abbiamo concertato la data d’inizio dei lavori.”
“Ossia?”

“14 febbraio...”

Lei congiunge gli indici, sentendosi colpevole.

“Al diavolo la serata romantica?”

“Mi sa proprio di sì...Però non credo che i lavori si protrarranno fino a sera...Anche perché all’inizio sarà un problema di misure e basta...”

La voce di Sora è davvero fievole, e Yamato si sente prosciugato di ogni energia.

“Posso uscire fuori dal balcone un nanosecondo?”
“Quand’è che smetterai?”

Il tono di lei si irrigidisce.

“Una...solo per oggi, una sigaretta.”

Il capo di sua moglie acconsente, il suo sguardo un po’ meno.

 

********

Yamato si trova sul balcone, nella fredda e pungente aria di febbraio.

Fa un lungo tiro.

E pensare che quest’anno voleva fare una cosa seria, dal momento che sarebbe stato l’ultimo San Valentino... per così dire, in pace. Non che gli interessi la data in particolare.

È questo subordinare il proprio matrimonio al bambino.

Nonostante, anche se non lo ammetterebbe mai adesso, si stia affezionando anche lui all’idea di avere un’altra creatura in casa. Un...Ishida due.

Solo che Sora vede esclusivamente i lati positivi della cosa, lui l’esatto contrario.

Quanto costerà questa gravidanza in termini di serenità domestica?

Un lungo sospiro accompagna il mozzicone lasciato finire sotto i suoi piedi, seguito a ruota da un altro profondo, dovuto ad una salutare raccomandazione di sua moglie.

“Yama, lo sai che non fa bene...E non dovresti smettere solo di fumare...Quand’è che si cambia la macchina?”

Yamato rotea gli occhi.

Costerà tutto davvero tanto.

Soprattutto un tavolino ergonomico che sicuramente suo figlio non apprezzerà mai e che invece Tsuyoshi e Sora letteralmente adorano.

 

Salveeeeeeeee!

Sì, sono stranamente ancora viva, non si sa come. XD

E STRANAMENTE aggiorno. Finalmente, anche questa storia. XD XD XD Bè, gente, teoricamente il prossimo aggiornamento in questa sezione dovrebbe essere Panchine, ma sapete com’è, anche la mia ispirazione è in vacanza e attende il 19(PESCHICIIIII)per ricaricarsi completamente le batterie. Ad ogni modo, so che non basteranno tremila scuse per il ritardo(quasi 4 mesi...XD)...Spero che gran parte dell’opera di benevolenza la faccia il cap...L’architetto è liberamente ispirato a Fronck, quello de “Il padre della sposa”...Adoro quell’uomo!!** XD Mi fa troppo ridere!!!(e in quest’epoca in cui ritrovo traumi infantili del calibro di Red & Toby e Pocahontas, fa bene!)

Aaaaah boys and girls!Ieri(cioè, alle 4 di stanotte)…Ho fatto diverse scoperte!Non so quanto possano essere valide, ma per il mio cuoricino takari è tantissimo!

A QUANTO PARE, infatti, Takeru e Hikari nell’ormai celeberrimo episodio 13 della seconda serie si baciano(cosa che però, sempre A QUANTO PARE, compare solo nel suddetto episodio in giapponese)...E già questa è una grande consolazione...

Ma la più grande è che,sempre nell’edizione giapponese, Takeru e Hikari si sposano, perché infatti Gatomon parla di Takeru a Hikari come suo marito, e il figlio di Taichi chiama ZIO Takeru, e anzi lo stesso Takeru, scrivendo, ammette che sono  passati 25 anni e che lui...SQUILLO DI TROMBE, RULLO DI TAMBURI...

SI E’ SPOSATO CON HIKARI!

Ripeto, la cosa è sempre da prendere con le pinze, ma l’ho visto scritto sul blog di un ragazzo che giura di aver visto tali episodi in giapponese!^^
Al che, ragazzuoli, sperando che questo blogger non abbia detto cavolate(ma dubito fortemente), vi lascio...Con la mia più grande gioia per quanto riguarda i digimon!!^^ ^^ ^^*_*

E’ tutto il giorno che vado avanti così perché è da quando ho 8 anni che sogno l’ufficialità di questa coppia!

Quindi scusate per questo sproloquio, ma immaginate che notizia sia per me???XD
In effetti non c’entra molto con questa fic Sorato, ma loro due sono una coppia bell’e prestabilita anche in Italia!=) =) =)

Ringrazio i lettori che hanno letto anche questo piccolo spazio da esauritaXD XD

E soprattutto chi ha letto e commentato il precedente capitolo!Thank you very much!!

HikariKanna(più takarista che mai!)

 

 

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Capitolo 5
*** 5 mese- Baby Shopping ***


Finché un figlio non ci separi- 5° mese(Baby Shopping)

Finché un figlio non ci separi- 5° mese(Baby Shopping)

 

Marzo.

Con tutto quel rumore per i lavori in casa, nemmeno la tiepida e timida aria d’inizio primavera si può godere fino in fondo.

Yamato si stiracchia su un fianco.

È domenica.

Ma quegli indiavolati di operai sono comunque lì.

Ad occhi chiusi, cerca Sora nel grande letto matrimoniale.

Troppo grande per chi è solo come lui, ora.

*******

“Yamato, ti sei alzato finalmente!”

Con un’espressione d’intelligenza pari ad un orso appena uscito dal letargo, il biondo Ishida scruta la situazione.

Sora, come ben immaginava, era a congetturare con il suo architetto preferito.

“Oh, lascialo fare...E’ terribilmente sexy in pigiama!”tuba Tsuyoshi, adorante.

“Siamo qui per la stanza.”sibila Sora, anteponendosi a Yamato.

“Sbaglio o siamo un po’ gelosette?”sussurra quest’ultimo all’indirizzo di un fascio di nervi umano.

“Aggiungerei anche nervosette, i lavori procedono a rilento.”
“Oh no” bela Sota, intromettendosi. “Si può dire tutto tranne questo! Dobbiamo solo sistemare poche cose...Diciamo che si protrarranno per un altro mesetto?”

Yamato strabuzza gli occhi.

Dev’essere un incubo. Torno a dormire.”

Sora lo pizzica gentilmente.

“E dai amore!Fa almeno finta d’interessarti!”
“Sora...E’ mattina, domenica mattina!Come...Come faccio a mostrare qualcosa che non sia sonno?”

Lei sbuffa sonoramente, poi cerca di capire la differenza reale tra quella sfumatura di giallo ocra e quella di giallo aranciato tendente al senape, per dei cuscini decorativi.

“Cuscini decorativi?”
Tsu dice che sono in!”si giustifica sua moglie con un sorriso.
“Ma certo, chére!”
TSU??”

“Yamato, non sarai geloso tu adesso?”

Lui resta a bocca aperta, non capacitandosi dell’assurdità della situazione.

“Forse è davvero meglio se vai a dormire, Yama.

Sora gli da un bacio leggero a fior di labbra.

“Sicuro...Amore, un’ultima cosa...Ti ricordi che questo pomeriggio c’è l’armata dei quasi nonni che pretende di fare con te shopping per il bambino?”

********

Figurarsi se Yamato poteva prendersi un giorno di ferie e soprattutto la briga di stare con lei.

Sora ricontrolla per l’ennesima volta l’orologio, quando un macinino sgangherato versione famiglia accosta.

Sua madre e Natsuko.

Sora si avvicina per baciarle entrambe sulla guancia, quando osserva sua suocera controllare istericamente il polso.

Dove-diavolo-è-Hiroaki?”sillaba furiosamente.

“Calmati, tesoro, starà arrivando.”
Ecco. Sua madre era diventata “Cara” e sua suocera “Tesoro”. Hiroaki, suo suocero, era sempre stato alla stregua di un innominato.

“Pensavo fosse solo una cosa per donne.”fa confusa Sora.

“Oh no. Non quando c’è di mezzo un nonno che si vuole far perdonare di non aver fatto il genitore. Stiamo combattendo per la culla, al momento.”
“Ti fai
troppi problemi, tesoro. Lasciala pagare a lui, no?”

E fargli credere che così ha scontato quasi trent’anni di mancanze? No, grazie, cara!”
“Pensavo si fossero riavvicinati...”sussurra Sora alla madre.

“Oh, era così, finché non è uscita fuori questa cosa assurda della culla. A quanto pare, ne hanno vista una -la stessa, tra l’altro, modello unico, incantevole- e la volevano comprare entrambi. Solo che Hiroaki, bè, voleva pagare da solo, tesoro pure...”
“E adesso tocca sorbire a me la faida familiare Ishida-Takaishi.”mormora Sora funerea.

“Scusate il ritardo!!

Hiroaki boccheggia.

È un po’ invecchiato, e a prima vista non sembrerebbe il padre del suo Yamato.

Ma è anche a lui che deve quel carattere difficile in cui ha saputo costruirsi un varco.

Forse è anche a lui che deve quest’insofferenza alla responsabilità.

Se dovessero fare un esame su quanto sei stato bravo a fare il genitore ti darebbero 0 spaccato. Vedi di non fare lo stesso per quanto riguarda tuo nipote.”afferma acidamente Natsuko.

“Sempre la solita dolce e gentile donna che ho sposato, eh?”

“Possiamo per favore soprassedere a queste sciocchezze e comprare qualcosa per mio figlio?”

 

*********

Ora sì che sembrano ragionare.

Sora e l’allegra- al vetriolo- combriccola di quasi nonni si trovano nel più grande centro commerciale a Tokyo per la primissima infanzia.

Praticamente il paradiso per chi è incinta.

Sora si trova estasiata di fronte a cuscini adattabili alla crescita del piccolo, a meravigliose tutine azzurre e di altri mille colore, a giochino minuscoli e cappellini adorabili.

“Oh Kami...Quante cose...”
Improvvisamente scoppia a piangere.

È troppo, troppo vero.

Sta facendo shopping per suo figlio.

Non ha niente a che vedere con le frenetiche sedute di shopping del passato, quando con Mimi cercava mise per piacere a Yamato.

Questo è...altruista.

È per qualcun altro.

Per il suo piccolo qualcun altro.

Ma cos’ha?Non si sente bene?”

Hiroaki, è normale che le donne incinta siano ipersensibili. Anch’io ero così...”
E sulla guancia di Natsuko scorre un piccolo diamante.

“Oh, tesoro, anch’io!!

Hiroaki Ishida osserva stralunato il trio.

Una incinta e due in menopausa, c’è da chiedersi su chi sia più suscettibile...”borbotta, prima di dirigersi allo stand di quella stramaledettissima culla.

 

**********

“Ti ho detto che la pagherò io!”
Nessuna traccia della madre comprensiva di poco fa.

Quella che sta di fronte a Hiroaki e ad una splendida culla bianca supertecnologica, è una iena aggressiva.

“IO!Voglio rendermi utile per questo bambino!!
Ora la strapperanno quasi, e un commesso già li fissa allarmati.

Sentite, adesso basta. Dividetevi il pagamento a metà.”

I due si fissano, dubbiosi, con le braccia ancorate ai due estremi del lettino da neonato.

“Non ci avevo pensato.”
“Nemmeno io.”deglutisce a fatica Natsuko, mantenendo la presa.

“Lascia, starò ai patti.”
“Sarebbe la prima volta.”
“Adesso basta, Natsu.”
Hiroaki le porge una mano grande e callosa, che lei stringe a fatica. Quasi avesse paura di cambiare troppo idea nei confronti del suo ex grande amore.

“Visto, tesoro?Tutto è bene quel che finisce bene!”
“Sì, cara, ma i guantini li compro io.

 

***********

“Che ne dici di questo biberon con gli orsacchiotti gialli?”
“E guarda questo passeggino estivo...E’ un amore!!
“Ehi, e se regalassimo al pupo uno di questi giocattoli da vero macho?”

“Vero macho?Nemmeno nato?Hiroaki, ma che hai in quella testa?!

Sora si è momentaneamente isolata.

Sente le voci dei suoi tre accompagnatori lontane.

Non ha praticamente comprato nulla da sé. Tutti regali, regali, regali. Ovviamente scelti da loro.

Per carità, carini e tutto il resto.

Ma il bambino avrà davvero bisogno di tutte quelle tutine da sci?

Si strofina gli occhi, stanca.

Sarebbe tanto meglio se il discreto Yamato fosse lì con lei.

“Ora sciò, siamo all’abbigliamento pre-maman!”

*********

“Secondo me, qualche completino intimo non guasterebbe, sappiamo tutte come gli uomini si sentano esclusi durante questi nove mesi...

“Mamma!!”

Per questo compito, meglio Mimi.

Sua madre...Che da consigli su come sedurre Yamato, è surreale.

“Non solo loro, cara”sussurra la dolce signora francese, abbassando gli occhi.

Sora si sente solidale con lei, ma c’è quel completino viola che la stuzzica tanto e...

“Cosa ne pensi di questo di pizzo rosso?”
“Mica è capodanno!No, stavolta scelgo io!!”ride Sora, afferrando dei campioni, mentre Hiroaki fischietta fuori dal reparto.

 

**********
Grazie al cielo la cavalleria non s’è estinta del tutto.

Hiroaki l’ha aiutata con le tremila buste e gli innumerevoli pacchetti comprati.

Dove entrerà tutta questa roba?!

“Ecco...l’ultimo...”
“Grazie mille, signor Ishida.”
“Questo ed altro per la mia nuora preferita
. Ma non lo dire ad Hikari.”le fa l’occhiolino lui.

“Credo che Yamato stia dormendo...Era stanco, oggi.”mormora, imbarazzata.

“Sora...Voglio dirti solo una cosa...Conosco quel testardo di mio figlio, so che non è affatto bravo ad esprimere i suoi sentimenti-tutto suo padre, in questo,ma so anche che...che ti ama davvero.”

Prende un respiro profondo prima di continuare.

“Lui non...non ama gli sconvolgimenti in famiglia, sai com’è. Ti chiedo di avere solo un po’ di pazienza. Lui...non è così testardo e cocciuto come sembra.”
“Lo so bene.”sussurra Sora con dolcezza.

“Grazie di stare a sentire un vecchio solo, piccola.”

Hiroaki le scompiglia i capelli amorosamente.

“Non fate mai lo stesso errore di me e Natsuko. Non sarà mai abbastanza ripetere quanto vi amate l’un l’altra. Non sprecate questa fortuna...L’amore...Che bella cosa, poter dire di amare qualcuno...Rende coraggiosi...Folli...E fa semplicemente vivere. Vivi per Yamato, Sora. E’ tutto quel che ti chiedo.”
“Io sono di Yamato dal primo momento in cui l’ho visto, signore. Ma mi sembra di capire che...Signor Hiroaki...Ha mai detto a sua moglie che l’ama ancora?”

La domanda sembra cogliere di sprovvista l’unico membro castano della famiglia Ishida.

“Amare ancora?”
Sora sorride.

“Corra da lei. Mia madre, con la sua amicizia, non potrà lenire molte cose.”
“Bambina, ormai per noi è tardi.”
“Forse no.

Hiroaki le rivolge un sorriso grato.

“Quella gran testa dura di mio figlio è proprio fortunato.”
“E’ quello che gli ripeto ogni giorno.”scherza Sora. “Buonanotte.”
Buonanotte, Sora.”

Sora entra piano in casa.

Sente la pancia ancora più gonfia. Sarà che sua madre le ha organizzato un buffet a sorpresa per il quale è tornata più tardi stasera.

Poi sente una piccola scossa interna.
Un calcio.

Il suo bambino si muove in lei.

Dall’emozione, scoppia in lacrime, irrompe in camera da letto.

Ma Yamato dorme come un angelo.

Incurante di avere ancora addosso i vestiti, Sora si sdraia accanto a lui.

Gli prende una mano con delicatezza per non svegliarlo.

“Questo è il tuo papà, bambino. Il tuo splendido papà.”
La conversazione con Hiroaki le ha riempito il cuore di gioia.

Poi si avvede di un piccolo biglietto sul comodino.

“Forse quando tornerai sarà tardi e sarò crollato.

Volevo dirti che ho riferito a Jyou che non ti sentivi abbastanza bene per uscire per festeggiarne il compleanno.

Mi ha incaricato di mandarti i suoi migliori auguri e la sua amicizia.

Ti amo,

Yamato”

Il compleanno di Jyou, cazzo.

Il suo piccolo ha completamente oscurato il ricordo che quel 18 marzo un suo grande amico compiva gli anni.

Sora accarezza la guancia di suo marito, trovatosi lì per lì ad inventare una scusa.

L’indomani chiamerà Jyou per scusarsi.

Ma quei pugnetti del bambino non placano l’orrenda sensazione di aver iniziato a dimenticare tutto ciò che non fa parte dell’universo della prima infanzia.

“Ti amo anch’io”sussurra al suo angelo addormentato, quasi potesse sentirla. “Prometto che sarò più presente nella vita di tutti i giorni...E forse avremo un lieto evento da festeggiare...Chissà se dopo più di vent’anni i tuoi...Tuo padre è simpatico. Tua madre, forse, un po’ provata, ma...Sto parlando ad un addormentato,che stupida.”
Si asciuga delle piccole lacrime nascenti, cullandosi nella sensazione che ha il suo bambino in grembo e il suo grande amore al suo fianco.

“Ti amo. Sono io la fortunata ad avere te.”sussurra ancora, prima di addormentarsi esausta.

 

 

Oooook XD Vi rendete conto che ho aggiornato dopo nemmeno solo un mese?*_* XD

WOW!!C’è da dire che questo è un cap corto e fa anche abbastanza schifo, ma insomma...^^ Era in realtà per il mitico 7 settembre, ma l’ho finito quasi un mese prima, quindi per quella fantastica data spero di postare il 6^^ Che dire, spero che un po’ vi piaccia!

Besos

HikariKannaJ

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Capitolo 6
*** 6 mese- Il corso pre-parto ***


Finché un figlio non ci separi- 6° mese(Il corso pre-parto)

Finché un figlio non ci separi- 6° mese(Il corso pre-parto)

 

 “Amore! Guarda come sta uscendo bene la camera del bambino!!

La voce estatica di Sora risveglia la mente di Yamato da strani conti astratti. Deve riuscire a ritardare la missione almeno a settembre-ottobre. Ci sarà pur qualche calcolo che gli è sfuggito, qualche eclissi di una luna gioviana!

Nemmeno un asteroide non calcolato.

Yamato si alza, stordito dai troppi numeri e dal cinguettio esagerato di Tsuyoshi Kurai, l’architetto preferito di sua moglie che, da circa due mesi, ci prova incessantemente con lui.

“Oh, caro! Cosa ne dici di questa sfumatura cerulea anziché questa madreperla démodé?

Uno sguardo furibondo di Sora gli fa capire all’istante che, per la sua incolumità e per l’estetica, il madreperla è necessario.

“Credo che il madreperla andrà benissimo. Da quando s’è saputo che il piccolo è maschio, siamo ricoperti di azzurro in tutte le salse.

Ma d’altronde, hai ragione! Hai degli occhi di un celeste talmente splendente che si deve notare da solo! Non possiamo mettere tutto quest’azzurro, Sota!!

“S-signorsì!”

Sora si avvicina a suo marito, regalandogli un bacio a fior di labbra.

“Incredibile l’ascendente che hai su di lui.”
“Non quanto il tuo su di me.”

Yamato sfiora dolcemente il viso di Sora. Quanto sono diventati rari questi piccoli momenti.

“Sooooooraaaaaa!” strilla l’architetto dall’altro capo della stanza.

Lei si rifugia tra le braccia di Yamato, distrutta.

“Ti prego, rispondigli tu!”
Yamato la culla delicatamente.

“Amore, ti sembra che io sappia anche solo di cosa stia parlando quell’uomo? E poi chi è che s’intende di moda in questa casa?

 

******

 

“Tesoro, piantala di ingurgitare tutto quel cacao!”
“Mimi, posso permettermi di mangiare per due. E studi provenienti dall’Università di Helsinki dimostrano che la cioccolata influisce positivamente in gravidanza.
“Sì, e anche che le mamme determinano, quasi, i gusti dei nascituri. Vuoi che tuo figlio diventi obeso?”
“Oh, no, certo che…”
“E allora dai fondo a questo!”

È sempre piacevole andare a pranzo con la propria migliore amica. Tranne quando questa ti propina strane ricette macrobiotiche.

“Ma…”
“Non voglio sentire ma! Le carote fanno bene, avanti!”
Come una bambina, Sora è costretta a mangiare quelle verdure crude e scondite.

“Yamato ha ritirato, poi, la cassetta della seconda ecografia?”
“Sì, certo. Ha rischiato di perdere anche quella, per non so quale sciame meteorico.”

“Se un giorno si ritrova davvero per le stelle, sappi che sarà a causa mia.”

“Lavora tanto per pagare la cameretta. A proposito, Tsuyoshi è davvero bravo. Solo che…Credo ci sia stato un forte rallentamento nei lavori. Sono due mesi che io e Yama non dormiamo!

“Kurai è un istrione. Probabilmente si starà immedesimando a tal punto da starsene per giorni e giorni a contemplare la stanza, senza effettivamente far nulla, solo per pensare alla migliore sistemazione da dare.”

Sora la guarda allibita.

“Credevo che ogni volta si sedesse per rivedere il progetto!”

“Capisci ora le crisi che ha comportato a Kou la casa nuova da ristrutturare?”

“Cavoli, Mimi, è tardissimo! Non è che potresti accompagnarmi un attimo in ospedale?
“Quanti altri controlli vuoi fare??”
“Non si tratta di test, dopo l’amniocentesi ho deciso di fare soltanto l’ultima ecografia!”
“E allora che cosa dobbiamo fare?!

 

********

 

“Ti prego, posso partecipare anch’io? Ti prego, ti prego, ti prego!!

“Oh, Mimi, se fosse per me volentieri! È così bello poter contare su di te!”
Mimi saltella e trattiene a stento le risate.

“Sora, ti scongiuro, filma Yamato!”

 

*********

 

La casa, nel primo pomeriggio, è stranamente silenziosa.

Sora posa la mano sulla parete intonacata di fresco.

La stanza del suo bambino ancora senza nome.

Un improvviso capogiro la costringe ad appoggiarvisi contro.

È così che Yamato la trova, non appena apre la porta.

“Amore! Che hai?”

Sora si tuffa letteralmente su di lui, piangendo.

Yamato le bacia la fronte.

“I tuoi ormoni sono ufficialmente impazziti.”

Mi…mi mancava il profumo della tua pelle.”
Lui la fissa a lungo negli occhi.

“Sora, io sarò sempre con te. Se vuoi starmi vicino, io ci sarò sempre, per sempre. A costo di cacciare Tsuyoshi.”
“Oh, amore, scusa. È che sono un po’ nervosa.”
Yamato le asciuga le lacrime con le labbra, sorridendo. Quella è la donna che ha sposato.

“Cos’è che ti turba tanto?”
Sora lo guarda, colpevole.

Ehm…C’è una piccola, ma proprio infima, cosa riguardante il sesto mese, di cui non ti ho parlato.”

 

**********

 

“Amore, ed io qui cosa c’entro?!

Yamato espira profondamente.

‘Magari chiudi gli occhi e poi tutte queste signore spariscono.pensa, autoconvincendosi.

Non appena li riapre, però, una signora dal paffuto volto roseo lo elogia.

“Sono certa che sia almeno la seconda gravidanza! Guardate qui il signore; lui sì che sa come si fa! Giovani papà, prendete esempio da lui!”

La signora Kuno gli rifila una poderosa pacca sulla spalla, andandosi poi a sedere al centro di quell’assurdo raduno.

Seduto lì sulle ginocchia, Yamato cerca sguardi complici. Non è difficile trovarne. Molti futuri padri sembrano lì per una crudele ironia del destino.

Sora sorride nervosamente.

“Visto, ti hanno addirittura fatto i complimenti!”

“Amore, ne riparliamo a casa.”

“Allora!” grida la vigorosa signora, sicuramente abituata a strillare, visti i decibel appena utilizzati.

“Ora, vi spiegherò come si articola esattamente questo corso pre-parto! La prima fase è detta teorica; essa è tenuta dal ginecologo, dall’ostetrica, dal pediatra e dalla puericultrice. Tutte queste figure professionali mirano a fornire informazioni circa la gestazione in sé, le nausee e gli eventuali disturbi, il travaglio, il parto e il puerperio. Ed ecco a voi il nostro staff. Scegliendo la nostra struttura, avete fatto sì che il vostro piccolo nasca in ottime mani!

“Sembra abbia imparato uno slogan pubblicitario a memoria”mormora Yamato, semi-divertito.

“Dai! È il suo mestiere!”

“Il dottor Saotome in qualità di ginecologo, la signora Ayumi come ostetrica, il pediatra Kyou e la puericultrice Fyugo. Io mi occuperò della seconda parte!”

I quattro menzionati prendono posto accanto a lei; ognuno incomincia a parlare del proprio campo, e Sora è rassicurata nel vedere almeno il dottor Saotome.

 

************

 

Bene…Ringraziamo i nostri specialisti! Torneranno al prossimo incontro, se avete domande non avete che da porle!”

Con un sforzo non indifferente per la propria schiena, il dottor Saotome si alza, seguito da tre professionisti abbastanza imbarazzati dalla prorompente signora.
Dopo un’ora e mezza in cui Yamato ha capito solo la parola “nascituro”, la signora Kuno riprende le redini della situazione.

“La parte pratica, naturalmente, cambia da struttura a struttura. Generalmente, però, tutte le tecniche possibili v’insegnano a reagire nel modo migliore. Essere madre è una delle esperienze più belle della vita, mie care signore, ma, durante le contrazioni e il travaglio, potreste ricredervi di parecchio. Ecco perché v’insegniamo a rilassare i muscoli e a respirare correttamente. Dal prossimo incontro, poi, preparate tutto l’occorrente per scendere in acqua: le nuove teorie dimostrano che il parto, se avviene in acqua, è di gran lunga facilitato.”

La signora fa una lunga pausa studiata.

Naturalmente…Questo non dispensa i padri dal venire qui! È, a dir poco, fondamentale che i compagni sappiano cosa succederà alle madri. Per esempio, lei potrebbe aver bisogno di un massaggio o di carezze durante il travaglio. Oppure potrebbe volere solo l’ostetrica. Comunque, disponetevi ordinatamente e seguite ciò che faccio io.

Con incredibile, e inaspettata, agilità, la signora Kuno si alza, ritmando una respirazione lenta.

Fin qui è tutto semplice, ma Yamato non ha mai avuto particolare propensione per lo sport, o qualsivoglia affinità con esso.

“La respirazione è vitale. Sostenete le vostre compagne…non così, signor Kobe!

Passa tra le coppie, con sguardo vigile; quando esso si posa sulla coppia Takenouchi-Ishida è soddisfatto.

“Un po’ di stretching!”

Qui le cose, per Yamato, cominciano a complicarsi.

Mentre Sora, nonostante il suo pancione inizi a intravedersi, se la cava bene tra “1, 2, 3 sinistra e 1, 2, 3 destra”, Yamato sembra la brutta copia di un burattino i cui fili sono spezzati.

“Signor Ishida! Faccia coppia con me, prima, così capisce esattamente cosa deve fare!

La prospettiva allarma Yamato.

Infatti, se Sora è così esile e fare coppia con lei è semplicissimo, la signora Kuno è di tutt’altra pasta. Dopo una mezzoretta buona di stretching, Yamato vede davvero le sue stelle.

“Non pensate che sia finita qui! Ora viene la parte rilassante…Yoga e un po’ di meditazione!Signore, può tornare da sua moglie, se lo desidera.
Prima ancora che il “se lo desidera” fosse formulato dal cervello, Yamato era già accanto alla sua Sora.

“Provate la posizione del fenicottero.”

Con invidiabile aplomb, tutte le signore incinte mantengono la posizione per qualche minuto. Yamato, il signor Kobe e qualche altro padre, crollano miseramente al primo tentativo.

Santo cielo, che uomini di pastafrolla! Signore, voi siete state bravissime. Voi uomini provate con me la posizione del guerriero.

Chi ha mai detto che fare yoga è semplice??

Yamato cerca di distanziare i piedi di tre volte il suo bacino, per effettuare la posizione, ma il suo baricentro è pericolosamente minato. No, i piedi neppure ne vogliono sapere di essere allineati. Per non parlare di quanto sia ridicola quella posizione.

“Facciamo un po’ di meditazione, forse le cose vanno meglio. In posizione “fior di loto”, su!”

“Ahia!”

“Yamato! Devi solo tenere incrociate le gambe!”lo sgrida silenziosamente Sora, perfettamente composta.

“La fai facile, tu! Mi si stanno addormentando i piedi!”

“Chiudete gli occhi e cercate di spaziare nelle più cavernose pieghe dell’infinito delle vostre menti!”

Yamato non può fare a meno di trattenere un risolino, ma chiude gli occhi, pronto.

Improvvisamente, è tutto bianco e azzurro, Sora lo guarda a metà tra ansia e gioia. Questo è il piccolo Ishida…

Yamato vuole raggiungerla, ma è sempre più lontana. Corre, lui, si affanna, ma niente.

Questo è il nostro bambino, Yamato…

Ma dove sei?, grida lui. Dove?

Yamato…

Lo chiama dolcemente, più volte. Eppure, l’ultima sembra una nota stonata rispetto alla delicatezza delle altre.

“YAMATO!!

Lui apre gli occhi di colpo, stupefatto.

Sora lo fissa più arrabbiata che mai.

“COME-HAI-FATTO-AD-ADDORMENTARTI-MENTRE-FACEVAMO-MEDITAZIONE?!”

Yamato diventa bordeaux.

Mi…sono addormentato? Non è possibile, sentivo la tua voce che mi chiamava!
“Appunto! È da un quarto d’ora che sto cercando di svegliarti! Il corso è finito, dai, andiamo! Che figura…

Sora recupera velocemente il soprabito, salutando distrattamente qualche sua “collega”.

“Non preoccuparti, amico. È successo anche a me per il primo!” lo consola un futuro padre. “È che gli ormoni sono sballati, tutto qui.”

“Scusami? Chi avrebbe gli ormoni ‘sballati’?”

“Oh, no, niente, amore, era giusto così per dire.”

‘Fantastico’, pensa Yamato. ‘Davvero un bell’aiuto.”

Si precipita fuori ad aprirle la portiera in macchina; lei per tutta risposta si mette dietro.

Il ritorno a casa prosegue così, in un brutto déjà-vu.

“Per la cena puoi pensarci tu da solo…Non ho fame.” sono le uniche parole che lei gli rivolge, una volta di sopra.

“Amore, ma tu devi mangiare! Soprattutto nelle tue condizioni! Lo sai che ho letto su un sito che ‘placenta’, in latino, voleva dire ‘focaccia’?

“Come fai a scherzare su una cosa del genere?”

“Amore, cercavo di sdrammatizzare. Devi mangiare. Sei già debole…

“Yamato, smettila! È proprio questo che non vuoi comprendere!! Io sto bene! È una delle cose più belle della mia vita, e non capisco, davvero non capisco, perché stai facendo così tanta ostruzione!
, nessuno mi aveva parlato di corso pre-parto!”
“E c’era bisogno di parlarne? Non puoi fare una cosa semplicemente perché potrebbe farmi piacere?

“Amore, io…
“Non chiamarmi così!”

Lacrime iniziano a rigare il volto di Sora.

Quando lui cerca di abbracciarla, lei si oppone.

Sora…Ascoltami, per favore! Io sono una delle persone più scoordinate del pianeta! E non riesco ad amare la meditazione, l’ho dimostrato, no?
“Perfettamente.”è la fredda replica.

“E allora perché fai così? Se avessi voluto un atleta, avresti dovuto sposare Taichi!

Sora sgrana gli occhi.

“COSA? Yamato, sei impazzito?! Non ti ho chiesto, né ti chiederò mai di diventare un atleta, perché so che non ti piacerebbe. Io non voglio un atleta. Voglio solo che mio marito dimostri di tenerci a questa creaturina che sta crescendo dentro me! Voglio che mi dia aiuto, non che mi complichi le cose. Non è facile, sai? Si è distrutte, si vede il proprio corpo mutare e non si può far niente! Ma la gioia di creare una nuova vita mi permette di accettare questi cambiamenti…Evidentemente non è così per te.

Sora cerca di tamponare le lacrime, con scarso successo.

Yamato tace. Entra in camera da letto, afferrando cuscino e coperta.

Lei lo guarda perplessa.

“Immagino che dovrò dormire sul divano anche stavolta, no?”

“Oh, sì. Sì, certo.”

Sora gli sbatte la porta in faccia, continuando a singhiozzare.

L’orgoglio di Yamato lo paralizza e lo mantiene ben sveglio per quasi tutta la notte.

 

Bonjour tout le monde!! Aaaah non pensavate sarei arrivata presto anche con questo capitolo, vero?? Ebbene, dopo un mese esatto dalla data prevista di pubblicazione(cioè, dopo un anno e un mese xD), eccolo! Tomoyo, questo è per te! Anche se, appunto, è passato un mese dal 7 settembre!

Mi dispiace avervi fatto attendere così a lungo, sul serio! E non posso garantirvi altri tempestivi aggiornamenti! Il prossimo dovrebbe essere “Angeli del Cuore”, ma non so quando tornerò ad utilizzare il portatile! E non credo di riuscire a scrivere un altro capitolo in un paio di giorni xD Comunque, ci proverò! Né tantomeno so quando riprenderò in mano questa fan fiction! Attualmente, mancano 3 capitoli più l’epilogo, e so cosa scrivere ;) Ma lo so in quasi tutte le mie storie, quindi non è una garanzia molto valida xD Grazie per i commenti J Al prossimo capitolo, “Voglie e falsi allarmi”!

HikariKanna

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Capitolo 7
*** 7 mese-Voglie e falsi allarmi ***


Finché un figlio non ci separi


7 mese(Voglie e falsi allarmi)



Amore, io mi sono ufficialmente stufata di litigare continuamente con te. È maggio, la primavera è nell'aere e io ho solo voglia di stare col mio maritino preferito a godermi questo clima!”
“Maritino preferito? Quanti ne hai?”

Idiota, hai capito.”

Sora sorride, poggiando un palmo di Yamato sulla sua pancia ormai evidente.

Scalcia, amore, lo senti?”

Yamato osserva con tenerezza l'emozione della moglie. Essere seduto su quella panchina, sotto l'ombra ampia di alberi secolari, con sua moglie, solo con sua moglie, rende Yamato un po' più sicuro circa questa gravidanza.

Yamato sente suo figlio scalciare, bacia piano Sora, sfiorandola come se fosse di cristallo.

*******

Quella piacevole digressione al parco restituisce a Yamato la forza di affrontare Tsuyoshi, dopo che l'architetto ha interrotto la loro pace, chiamandoli al telefono.

Tsu, spero che tu ci abbia chiamato per un motivo importante!”lo minaccia Sora, neanche troppo velatamente. È difficile concedersi preziosi momenti con Yamato, oramai, pure senza che un architetto folle ci si metta in mezzo.

Ovvio!Ragazzi...guardate l'opera conclusa!”

Yamato spalanca la bocca.

Hai finito i lavori?”

Certo, caro Yamato!!”squittiscono sia Sota sia Tsu all'unisono.

Sora, esterrefatta, comincia a piangere istericamente.

Amore! Perché piangi?!”

Sora si asciuga le guance col dorso delle mani.

È...è che...vederne la stanza completata...me lo rende ancora più vicino...”

Sora irrompe in una fontana di lacrime copiose.

Yamato l'abbraccia.

Sora, ti emozioni ancor prima di guardare la stanza?”

No, hai ragione, Tsuyoshi...Dai, osserviamo questo capolavoro!”

******

Immagino ti dovrò una barca di soldi!”

Yamato rimane stupefatto.

Quell'uomo ha rovinato la loro vita coniugale, negli ultimi mesi, ma è un genio. La stanza è semplicemente perfetta. Né troppo classica- è pur sempre un maschietto e non può crescere in mezzo a bambole rétro che ricordano vagamente l'età vittoriana, né troppo moderna- il Giappone ha le proprie tradizioni radicate nel cuore-: una sintesi spettacolare, una fusione di ogni gamma di azzurri ed ecco il risultato.

Yamato si ritrova egoisticamente a pensare che anche lui avrebbe voluto vivere un'infanzia così. Anche solo per quella cameretta. E un'improvvisa ondata di malinconia lo assale. Dev'essere per il suo passato che non riesce a vedersi padre. Se è vissuto nell'incubo di genitori separati, come può liberarsene ora?

Sora”sussurra “ giurami che non ci separeremo mai.”

Sora lo fissa, confusa. “Certo che no. Che cosa te lo fa pensare?”
“Oh, niente. Ricordavo...”

L'atmosfera sognante della giovane coppia è spezzata bruscamente dalla parcella chilometrica che Sota presenta loro.


******

Non ci posso credere!! Certo, con lo stipendio di non so quanti mesi ma...Se n'è andato, se n'è andato, se n'è andato!”

Apparentemente fuori di sé, Yamato inscena un improvviso balletto, trascinando la moglie.

Piano, piano! Non vedi che sono un pallone ormai? Che agilità posso avere?”
Sora si sfiora ancora la pancia.

Sto diventando orribile...”

Messasi a sedere, mentre Yamato s'è un attimo allontanato per cercare lo champagne, Sora inizia a piangere a dirotto.

Su, dai, ho stappat...amore, che hai?”

Yamato lascia perdere l'alcol, per adesso.

Sora è un fiume in piena.

C'è che...Sono grassa, orribile, tu non vuoi questo figlio e io sarò abbandonata e tu fuggirai con una modella biondissima, magrissima e bellissima e io poi che farò senza di te e...”
Yamato sospira.

Amore, la smetti di fare la paranoica? Spero siano gli ormoni, perché stai sragionando! Innanzitutto, sei ingrassata per motivi fisiologici...E sei più bella che mai.”
Yamato la fissa, deciso e innamorato.

Sora” mormora, baciandola sulla fronte e stringendola a sé “...nemmeno per un momento ho pensato di lasciarti sul serio. Ci sono e ci saranno incomprensioni, ma resti per me quello che tutti cercano, in questa vita: il vero e unico amore.”

Sora si asciuga le lacrime, incantata.

Questa l'hai presa da Takeru.”
“Sì, bè, un fratello scrittore può sempre servire in determinate occasioni.”scherza lui, con l'ombra delle paure di Sora addosso, pesante come un macigno. Uno strano rumore gli ricorda cos'ha in tasca.

Non ci provare neppure.”

Nemmeno per festeggiare?”

Neppure. Questo schifo ti ucciderà di cancro. Inoltre, i figli di fumatori sono molto più soggetti a diventare fumatori anch'essi!”
Yamato getta il pacchetto nella spazzatura, brontolando.

Amore, che ne dici di dare un'occhiata a questi?”
Lui la osserva scettico e divertito.

Ah, no. I dépliant su macchine per famiglia non li vedo, non oggi.”


********

Sora girovaga per la casa come un'anima in pena. Nonostante le dolcissime parole di Yamato-per quanto rubate da un latin lover come Takeru-, non può fare a meno di sentirsi brutta e indesiderabile.

Si appoggia ad una parete fredda, in trance.

Mi manca l'atelier” mormora, stanca.

Sora prende il cellulare, cercando la sua migliore amica.

Fortuna che Mimi c'è sempre, quando c'è bisogno di lei.


*********

Tesoro!Oh, come sei...ti sei irrobustita un sacco!”

Mimi è sempre la solita gal svampita.

Ah, adesso si dice così?”

Mimi le sorride, accomodandosi.

Non volevo dirti che sei ingrassata, ma, Sora, è normale. Bè, che lavoro ha fatto Tsu?”

Sora le mostra la stanza, estasiata.

Wow, fantastico!!Dai, se io fossi un bambino e avessi dei genitori che mi hanno fatto una stanza così, bè, non so che farei!Oh, ma che carina la culla!”

Mimi cinguetta adorante.

Qualcosa mi dice che anche tu vuoi diventare madre.”

Mimi la guarda triste.

Io e Koushiro ci stiamo provando, ma per ora non arriva. Ma...arriverà, ne sono certa. Arriverà” sembra sussurrare per far forza a se stessa. “Ancora problemi con Yamato? Perché, se sì, lo strozzo e...”
“Ma no, anzi. Oggi è stato molto dolce...Però...Non lo so, Mimi. Forse è normale che sia spaventato, non credi?”
“Intanto sediamoci, ti faccio un the. Comunque, Sora...Yamato ha due fondamentali problemi che gli impediscono di vivere la quasi paternità serenamente.”
“Cioè?”

Suonano alla porta; Mimi impedisce all'amica di andare ad aprire.

Con una teiera in mano, si trova di fronte due esaltate Hikari e Miyako.

Sora! Come stai?”

Oh, bene, cognatina acquisita.”
“Quasi”precisa Hikari, al culmine della felicità. In un lampo, Sora rivede se stessa prima di sposare Yamato. Un fiore. E adesso, sembra più un'ortica.

Io e Takeru eravamo usciti per cercare bomboniere per il matrimonio, ma abbiamo trovato questa.”
“Io l'ho leggermente modificata, speriamo non ti dispiaccia.”aggiunge Miyako.

Sora strappa la carta con avidità.

Mentre Mimi serve un the a tutte, Sora estrae un'armonica giocattolo. Già questo basta a riempirle il viso di lacrime.

È dura avere gli ormoni impazziti.

Non sapevo che Yamato suonasse l'armonica”l'interrompe dolcemente Miyako.

Sì, quando ci siamo conosciuti, sì. Credo sia lo strumento perfetto per lui, d'altronde è stato il primo che abbia mai avuto. Ma non capisco dove sia stato modificato...”

Oh, a questo ci penso io. Accendi un attimo il computer, Sora...”

Miyako collega velocemente l'armonica, tramite un cavo, all'hardware del computer, facendo visualizzare così sul monitor delle note musicali.

Oh, il piccolo potrà, quindi, imparare le note da qui?”

Questa era la funzione originale, Sora.”

E i versi degli animali!”

Anche questo faceva parte della versione originale...”

Miyako clicca su una finestra apertasi.

Sora, anziché i versi degli animali segnalati dall'icona, comincia a sentire delle voci conosciute.

Ma questa...è Biyomon!”
Miyako e Hikari sorridono.

Palmon!!” strilla Mimi, impazzita, incollandosi allo schermo. “Dovrò dire a Koushiro di attrezzarsi.”

Tu l'hai modificata in modo che il bambino possa sentire non i versi degli animali ma le voci dei Digimon? Oh, Miya, è fantastico!”

Sarà pur sempre il bambino di due digiprescelti.” puntualizza Hikari, stritolata in un abbraccio da Sora, assieme a Miya.

A proposito...”interviene Mimi, sovrappensiero. “Ma come lo chiamerete?”


******

Yamato, devo farti vedere una cosa stupenda. Oggi sono venute a trovarmi Mimi, Hikari e Miyako...Guarda qui!”

Yamato, distrutto dopo calcoli astrusi che sicuramente gli costeranno un po' di miopia, si sforza per restare sveglio. Ciò che vede indistintamente è uno strumento.

Stupefatto, si rende conto che è un'armonica.
“Ma cosa...”
“L'hanno comprata Takeru e Hikari. Ma vuoi sapere come l'ha resa Miyako?”

Le labbra di Yamato si aprono in un largo sorriso, insolito per uno come lui.

Bè, piccolo” Yamato picchietta leggermente il ventre di Sora. “Ti aspetta proprio un bella vita.”

Come potremmo chiamarlo?”
La domanda di Sora, a bruciapelo, è più che legittima.

Taichi?” propone Yamato.

Ahi!” si lamenta Sora. “Mi ha dato un calcio. Ciò vuol dire che non gli piace Taichi. E se usassimo il nome di tuo padre?”
“Hiroaki, dici? Ma...”
“No, mi ha dato due calci stavolta.”

Yamato sorride.

Abbiamo ancora un paio di mesi per pensare al nome. Andiamo a dormire, amore...”

La bacia delicatamente.

Sì, ma potrebbe essere tardi e metti che nasce prem...”

Zitta...”
Yamato continua a baciarla, con sempre più voglia e passione, quando Sora lo ferma.
“Dai, amore, tutti i sessuologi del mondo dicono che...”
“Non m'interessa! A nanna!”

E fu così che la libido crollò paurosamente...”borbotta lui, corrucciato.

Che hai detto, amore?”

Oh, nulla. Sono stanco, andiamo?”



Tuttavia, malgrado l'enorme stanchezza, Yamato non riesce a chiudere occhio. Meno due mesi. Meno soli due mesi.

Sora dorme placidamente affianco a lui.

Quanto t'invidio, amore mio...Tu che sai sempre quel che vuoi...Quanto t'invidio...Quanto...”

******

Yamato!”

Ahi.

Unica espressione verbale che Sora riesce a proferire in questi istanti. Ahia. Una fitta dopo l'altra, e una ancora.

YAMATO!”strilla con tutto il fiato che ha in gola.

Lui apre gli occhi, segnati da profondi cerchi viola.

Amore, mi sono addormentato mezzora fa...Sono ancora le 3.35, che c'è?”

Sora respira a fatica, trattenendo gemiti e smorfie di dolore.

Improvvisamente desto, Yamato sgrana gli occhi.

Non può essere...!”
“Te l'avevo detto che poteva essere prematuro!”

Affidandosi ad ogni santo di ogni religione, Yamato espira ed inspira, cercando di non cadere nel panico e di condurre immediatamente sua moglie in ospedale.


********

Toglimi una curiosità...Oltre al the, cos'hai bevuto e/o mangiato con le altre, oggi?”
E' quasi l'alba a Tokyo.

Sora e Yamato stanno rientrando a casa in auto.

Sora si sente disperatamente in colpa e profondamente stupida.

Lo so, avrei dovuto distinguere tra doglie e indigestione.”

No, amore, scusa. È che sono distrutto, ma non te ne faccio una colpa. Ora però dormiamo sul serio, eh?”


********

Mmm, sabato sera di metà maggio. È quasi estate, senti che caldo. Che facciamo stasera?”

A parte tentare di conquistare il mondo?”ironizza Sora, con un'antiestetica fascia ai capelli e un giornale che le fa da ventaglio.

Oh, sì, quello è implicito. Dai, andiamo al cinema?”

Yama, ho seriamente paura che possa avere le doglie da un momento all'altro.”

Sora, non sei una bomba. E poi, al corso, non hanno detto che le doglie possono durare ore?”
“Sì, ma c'è una percentuale di donne a cui, invece, durano pochissimo. E se io appartenessi a quella percentuale? Vuoi che partorisca tuo figlio in un cinema?! E se stiamo vedendo un horror, come cresce? Ci credo che poi si metterebbe a piangere...”
Yamato ride.

Sei diventata esattamente il tuo peggior incubo.”

Cosa?”
“Odiavi tua madre perché era estremamente apprensiva. Guardati, ora.”

Yamato le accarezza i capelli, baciandola dolcemente sul collo.

Sono davvero psicotica?”

Abbastanza.”
“E va bene, vada per il film, stasera!”
“Noleggio e pizza?”
“Accordato!”

Amore, però, una commedia romantica no!”
“Io non vedrò mai quell'ultimo thriller che vuoi vedere tu!Scherzi? M'impressionerei a vita!”

Yamato sospira.

Almeno per una commedia demenziale?”

*********

Hai visto? Divertente! Meglio che vedere zombie squartati...”
“Macché, ti saresti vista un grande film degli ultimi tempi!”

Oh, diciamo a papà che noi siamo contenti così, vero, piccolo?”

Inutile, siete coalizzati! Oserei dire che siete un tutt'uno!”
“Oggi siamo allegri e pronti alle battute squallide, eh, Yamato?”
“Sei tu che hai insistito per una commedia stupida. Wow, non m'ero accorta che fosse così tardi. Andiamo a nanna?”
“Mmm...”

Sora sembra rifletterci un po' su.

Veramente, ad essere proprio sinceri, sai che avrei voglia di una cosa? Oh, non quello che pensi tu, non fraintendere. Ho voglia di...Gelato all'anice.”

Deluso per aver completamente equivocato, Yamato replica: “Gelato all'anice?”
“Sì, hai presente quello blu che mi ricorda tanto i tuoi occhi? Lo fanno proprio alla gelateria qui sotto...”
“Domani te ne compro una vaschetta, d'accordo.”
“Ma io non so se ne avrò voglia domani. Io lo desidero
adesso.”
“Sora, ma è tardi.”
“Però è sabato sera. Dai...dai...!”

Passami le chiavi di casa e il portafoglio.”

Yamato soppesa attentamente le parole, stanco e preoccupato.


La gelateria è, fortunatamente, ancora aperta.

É invasa da ragazzi che avranno a stento diciott'anni. Yamato prova una strana sensazione a mischiarsi tra di loro. Poco prima apparteneva a quella cerchia...

Tutti lo additano come vecchio, sicuramente. Ed è semplicemente ridicolo presentarsi a notte fonda a chiedere un gelato all'anice.

Ma la gente, si sa, è solita perdere la dignità per amore.

Gelato all'anice? Mi spiace, signore. La gelateria sta per chiudere e l'ultimo gelato all'anice l'abbiamo venduto a quel ragazzo lì, lo vede?”
Ignorando ogni regola del
bon ton e polverizzando il record di velocità mondiale, Yamato si fionda da quel ragazzo.

Ragazzino? Scusa, dovrei dirti una cosa...”

Il ragazzo si allontana, spaventato, mentre i suoi amici guardano Yamato come se fosse un pazzoide. Sono tutti curiosamente vestiti di nero e viola e hanno espressioni funeree.

Non voglio né violentarti né venderti droga o che so io”parte Yamato, conscio che presentarsi come ha fatto lui possa causare un po' di travisamenti.

E allora che vuole, signore?”
“Il tuo gelato. Non hai ancora iniziato a mangiarlo, ti prego, ne ho bisogno.”

Ma io adoro il gusto all'anice. E perché dovrei darglielo?”
Yamato conta fino a dieci.

Esplode.

SENTI-SONO-DISTRUTTO-IO-AL-CONTRARIO-VOSTRO-LAVORO-E-MIA-MOGLIE-CHE-E'-INCINTA-VUOLE-QUESTO-DANNATO-CONO-ALL'-ANICE-QUINDI-TI-PREGO-DAMMELO-TE-LO-PAGO-IL-DOPPIO-BASTA-CHE-TU-ME-LO-DIA!”

Il ragazzo lo fissa terrorizzato.

Yamato gli porge degli yen.

Tieni, comprati qualcosa per la tua ragazza. E, per favore, togliti quel trucco e quella smorfia dal viso.”


*********

Amore? Tieni, ho trovato il gelato che volevi...”

Yamato entra di malagrazia in casa, contorcendosi per non far colare il cono.

Sente lo sciacquone del bagno scattare.
“No, amore, guarda, ho la nausea. Meglio lasciar stare. Buonanotte, ti amo.”

Sora gli lancia un bacio al volo.

Yamato si sforza per non imprecare, appellandosi a tutto l'amore incondizionato che prova per lei.

E pensare che a me l'anice nemmeno piace...”



Povero Yamato xD Nonostante io faccia parte della fazione femminile, scrivere questa storia mi rende il settore maschile molto più vicino ;) Mi sono divertita un sacco a scrivere soprattutto l'ultima parte (xD), come sa bene la mia beta Padme ;) Bene, cari, recensite e accontentavi di questo capitolo fino a non so quando xD Lunedì, infatti, ripartono i corsi e poi ci sarà il brutto periodo esami, quindi fate un po' voi ;) A presto!!

HikariKanna

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Capitolo 8
*** 8 mese-Rinunce ***



Finché un figlio non ci separi

8 mese(Rinunce)


E' notte fonda.

Uno starnuto disgrega rapidamente la quiete di casa Ishida-Takenouchi.

Yamato tira su col naso, alzandosi, non del tutto conscio delle proprie azioni, per controllare se sia acceso il condizionatore.

La risposta affermativa è la più scontata, visto il regnante gelo.

16 gradi?!

Yamato spegne la sorgente di tanto freddo, ritirandosi nelle lenzuola.

Non fa in tempo ad appisolarsi che Sora si dimena.

Amore, fa caldissimo.”
“Amore, si
congela. Mi sto raffreddando, e siamo a giugno!”

Sì, ma tu ti copri. Io più di così non riesco a scoprirmi!”
Sventolandosi una mano sul viso, Sora riaccende la macchina infernale.

A Yamato non resta che rispolverare il plaid.


Amico, hai una faccia a dir poco inquietante. Pensavo che il tizio se ne fosse andato.”
“L'architetto se n'è andato, infatti. È che...avevo bisogno di caldo.”
Taichi fissa Yamato confuso.

Caldo? Ulteriore caldo?! Ti rendi conto che teoricamente non è ancora estate e già si boccheggia?!”
Yamato si sfrega le braccia con forza.

Tra l'altro, s'è anche rotto l'impianto refrigerante. Non so davvero che abbia combinato Jun!”
“Dì a Jun, appena rientra, che non le sono mai stato così grato in vita mia.”

Ma quanto freddo hai preso? Sei un ghiacciolo...”

È che Sora...Ha le vampate. E in casa non si può più stare.”
“Non si può stare fisicamente o psicologicamente?”

Jun entra piena di buste della spesa, di quelle da film, quelle buste di carta da cui periodicamente oscilla il sedano.

Taichi l'aiuta, sorridente.

Jun, scusa, ho interrotto la vostra intimità.”s'imbarazza Yamato.

Macché...Immagino soltanto cos'abbia combinato lui tra te e Sora!”

Yamato sorride tristemente all'immagine di un'arachide.

Ha soltanto evidenziato i problemi, Jun.”
“Sì, ma ti chiedo di nuovo...Quale clima è irrespirabile? Qual è il vero gelo?”

Yamato starnutisce.

Taichi sopraggiunge: “Credo che, in questo momento, prevalga quello atmosferico! Vieni, dai, di là, nascosta in qualche scatola, c'è una stufa. Anche se sarai scandaloso, con una stufa d'estate.”


Amore! IO potrei PARTORIRE da un momento all'altro, e tu cosa fai? Vai a trovare Taichi?”

Yamato si alza la zip della felpa, tremando all'ingresso nella sua dolce dimora.

Sora...Scusami, sono distrutto. L'ultimo...”
“Sì, hai ragione. Ed era solo salsiccia piccante, non certo un parto. Ho paura di non riuscire a riconoscere il vero momento e che...”

Sora scoppia a piangere. Per la terza volta, a dirotto, in circa due ore.

Amore...”

Yamato le carezza la testa dolcemente.

Quanto vorrebbe poter scoppiare a piangere anche lui, e scaricare così la tensione.



Oggi finisce il corso pre-parto, sai? Alcune hanno anche già partorito.”

Oh...”fa Yamato-fintamente-deluso. “Amore, mi dispiace, devo assolutamente...”
“Sì, lo so, la missione. Fa niente. Poi, per quanto tu sia utile, lì...”
“Ehi”

Yamato inizia ad alterarsi, anche se non vorrebbe del tutto.

Io ho fatto del mio meglio.”
“Ma non è abbastanza”

Sora si scosta dalla sua presa, con vigore, nonostante l'evidente prominenza causata dal suo bambino.

Sora...!”

Ma lei è già via.

Yamato si prende il viso tra le mani, spegnendo poi il condizionatore.

Quand'è cambiato tutto, qui?”


Sora, ma tu ne sei davvero convinta? Yamato sa di questa decisione?”

Lui al lavoro va a piedi o prende i mezzi. La macchina adesso serve a me, per spostarmi...Visto questo ingombro.”

Vostro figlio non è un ingombro.”

Per me, non lo è. Ma lui...preferisce le stelle alla realtà. A me.”

Taichi le prende la mano.

Ehi...Adesso piantala. Lo sai che non è così! Altrimenti, non ti avrei mai lasciata a lui.”
Sora gli sorride dolcemente, rivangando vecchi ricordi.

Signora...vogliamo concludere l'affare?”
“Sì, certo. Rottamo questa, allora. E...andrà bene questa multipla.”
Sora deglutisce piano, firmando il contratto. Yamato adora la sua macchina, conquistata per lei e per sé dopo anni di sacrifici...Adorerà di più suo figlio?


Yamato scosta per l'ennesima volta la tendina.

Dove sarà Sora?

Sono passate diverse ore da quando se n'è andata infuriata, dopo strani discorsi.

Lui s'è recato al centro, per definire gli ultimi dettagli della missione. Ma come può pensarci, ora? Sua moglie è sparita...E lui ha rinunciato alla missione.

E manca ancora un mese.

Fumo.

Yamato trema violentemente.

È l'ora di sporca, dannosa, ineluttabile nicotina.

Contenuta in tante, troppe sigarette...

Alcune sono sfuggite al raid di Sora, e finiscono sotto forma di catrame sui polmoni dell'astronauta.

Yamato le mulina una dopo l'altra, macinandole senza nemmeno sentirne il sapore.

Una bella multipla blu, nuova di zecca, si ferma sotto il palazzo.

Yamato sospira pesantemente, allontanandosi e spegnendo il mozzicone.

Un passo leggero sulla scalinata lo insospettisce. Sora?

Ma è seguito da un altro passo...D'accordo che sono in due, Sora e il bambino, ma...

La porta si apre di scatto.

La chioma di Taichi fa capolino, mentre lui rimane a metà con la sigaretta.

Sora lo fissa, avvelenata, ma con i sensi di colpa stampati in viso.

Appena palpa la nebbia fumosa, ogni malefatta sembra dileguarsi, per far posto alla rabbia.

Taichi le lascia le chiavi dell'auto...Yamato resta interdetto.

Corre alla finestra, realizzando lentamente dov'è stata Sora.

E tu l'hai lasciata fare?”sibila, rivolto al suo -ex?-migliore amico.

Io...direi di non intromettermi tra voi due. A presto!”

Taichi lascia loro il tempo della resa dei conti.

Yamato la fissa, livido.

Incapace anche solo di pensare un'accusa.

Sora attraversa velocemente lo spazio che li separa, strappandogli il mozzicone e rovesciando tutte le sigarette nella spazzatura.

Yamato la blocca, quando lei sta per aprire la finestra.

Ah, è così? Vuoi che mi affumichi?”

Hai voluto che mi congelassi, in questi giorni. Io non valgo più niente?”

Sora è al limite dell'esasperazione.

Ma se non ci sei mai!”

Cosa?!”

Yamato, guarda in faccia la realtà!Dimentichi l'ecografia, il corso? Tutte le volte che ci sono andata da sola, vergognandomi come una ladra? Perché non ero abbandonata, ma lo sembravo? E forse...A questo punto lo ero davvero!Non te n'è mai importato nulla!”

MA CHE CAVOLO DICI! E allora perché ho rinunciato alla missione?”

Sora si apre in un mezzo sorriso.

Hai rinunciato a...”

Sì! Ed adesso mi rendo conto che solo io ci ho perso! Ci ho perso in salute, ci ho perso in tempo...”
“No, in salute no!Stai fumando questo schifo da mezzora!”

Sora indica la pattumiera, in lacrime.

E tempo?! Come puoi dire di aver perso tempo? Io sono una perdita di tempo?”

Yamato è stanco.

Sora, lo sai che...”
“NO! Io non so più niente! Non mi parli più, te ne stai sempre per i fatti tuoi...”
“Sora! Ma se i tuoi tentativi di conversazione si riducono a...”

Yamato s'interrompe, tristemente.

Avevamo dei progetti...”

Yamato...è lui il nostro progetto più importante!”
“Più importante del consultarmi quando hai deciso di cambiare macchina?”

Non ti saresti mai deciso a cambiarla...”
“Invece sì. Volevo solo più tempo.”
“Più tempo? Quanto altro tempo devo darti, Yamato? Potrei partorire da un momento all'altro!NON C'È TEMPO!”

Yamato si mette una mano sul viso.

Hai venduto la mia macchina.”

Ma...ma vedi com'è bella la multipla?”
“Sora, non avevi il diritto! Punto e basta!”

Lei ricaccia indietro l'ultima lacrima.

Non hai il diritto tu di dirmi queste cose...Tu questo figlio non l'hai mai voluto!”
“No, Sora! Ma per me non è facile!”
“Yamato, non sei l'unica persona al mondo che ha avuto problemi familiari! E mio padre, che non c'era mai?E Takeru, allora? Perché lui non è così?”

Yamato si zittisce, sospirando.

Se non ti va bene come sono, allora forse abbiamo sbagliato quindici anni fa.”mormora, duro.

L'ultima lacrima viene versata...E non è sola.

Se tutto questo è uno sbaglio...È il più bello che abbia mai commesso.”
Sora entra come una furia in camera, preparando alla bell'e meglio una borsa e componendo in fretta il numero di un taxi.

Dura un attimo, Sora apre la porta di casa loro...Incrocia lo sguardo di Yamato.

Solo un'altra volta lui ha avuto quello sguardo, ma lei non può saperlo.

Richiude la porta in fretta, scoppiando in lacrime non appena sente la voce calda di Mimi che la rassicura...e, sì, può rimanere da lei e Koushiro fino a data da destinarsi.

Yamato si asciuga una lacrima silenziosa, sentendo tutto il peso della solitudine.

Ricordando uno spaventoso déjà-vu e gli occhi di sua moglie, così simili agli occhi di sua madre, venticinque anni prima.




Manca l'ouverture della quinta di Beethoven e sprofondiamo nell'ansia totale xD La mia beta sa bene quanto è stato sofferto questo capitolo ç_ç Ho odiato scriverlo xD Ma sarebbe tutto un po' noioso se andasse sempre tutto liscio, no? E non sarebbe veritiero...Indi, in onore alla mimesi greca, devo imitare la natura umana -.- E sono abbastanza convinta che Sora e Yamato avrebbero reagito così xD Fatemi sapere che ne pensate :) E grazie, mille volte grazie, per il vostro sostegno!

HikariKanna

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Capitolo 9
*** 9 mese-La nascita ***



Finché un figlio non ci separi

9 mese(La nascita)


Mai come quest'anno il Giappone è stato investito da un'ondata di alta pressione; quest'estate si candida forse ad essere la più torrida degli ultimi secoli?”

Yamato lascia al conduttore del programma la sua domanda atmosfericamente esistenziale, scegliendo di non vedere il programma su quanto tremenda sia quell'estate.

Perché, in fondo, lo sta verificando sulla propria pelle.

Comincia a vestirsi, con calma, usando quell'armadio multifunzionale che è diventata la sedia.

Sbagliando le asole periodicamente, cercando disperatamente i calzini per ogni cassetto.

Sora manca anche in queste inezie.

Yamato fissa la propria immagine, prima di recarsi al centro. Ormai è troppo tardi per partecipare alla missione; comunque, non vorrebbe, non visto il parto imminente.


Tutta la mia roba su una sedia
come si è allargato questo letto
la tua foto che mi odia
vivo in un disordine perfetto.
Barba di uno zingaro felice
sopra la montagna del bucato
non ho più camice
sono un po’ ingrassato
un disastro nello specchio”


Il parto...Yamato sofferma per un secondo il proprio sguardo stanco e segnato da occhiaie su una foto non troppo vecchia. Appartenente ad un album che sfogliava prima di avere LA notizia.

Tutto quel bianco e quell'amore, però, adesso sembrano così fuori luogo.


*********************


Assurdo non riuscire a fumare ora che non c'è nessuno che glielo vieti espressamente.

Oltremodo curioso, guidare una multipla da solo.

Desolante, la solitudine fuori e dentro Yamato in quella Tokyo colma di afa.


Appena fuori dal centro, colpito da continue occhiaie di compassione, Yamato capisce di essere scampato ad un veloce e violento temporale estivo.

Mentre torna in macchina, spunta un'irrefrenabile nostalgia di ciò che non ha potuto fare con i suoi genitori quand'era bambino. Per esempio, pescare. Anche se è sempre stato un disastro in qualunque cosa per cui servisse manualità, salvo la musica.


E' finito adesso un temporale
la finestra è piena di giardini
viene voglia di pescare
di guardare un film da bambini
vedi caro amore dittatore
si continua a vivere lo stesso
e mi batte il cuore
senza il tuo permesso
oggi e poi domani si vedrà”


Oppure stare chiusi in casa, con i cuscini sulle orecchie, per non sentire il suono. Avere la consapevolezza di poter abbracciare i propri genitori in caso di paura.


****************


È così che vuoi che cresca tuo figlio?”

Ci manca solo che tu venga a farmi la paternale.”
“Certo!Sono tuo fratello, si parla di mio nipote e, soprattutto, sto dimostrando molta più maturità di te, nonostante i tuoi quasi trent'anni!”

Takeru incrocia le braccia, palesemente irritato.

Ma, in quanto a testardaggine, è una dura contesa.

Quando Hikari sarà incinta, ne riparleremo.”
“Yamato...Io ne sarò contento. E, sinceramente, non capisco.”
“Certo che non puoi capire! Eri...”
Takeru sbuffa visibilmente.

Non è possibile che tu stia rovinando la cosa più bella che hai a causa del divorzio dei nostri genitori, lo sai questo, vero?”

Yamato si perde, con lo sguardo, nei meandri di quella casa.

È...così vuota.

Inutile.

Non è solo per quello...”
“Ma
soprattutto per quello.”

Yamato arriccia le labbra, stanco.

E poi, io sono cresciuto senza un padre.”continua Takeru.

Non voglio che io e Sora facciamo la stessa fine di mamma e papà.”
Takeru inarca un sopracciglio, soddisfatto.

Guarda che loro hanno cominciato così. E il resto l'ha fatto l'orgoglio...Perciò, se ne sei veramente innamorato, lascia perdere, per favore, queste stupidaggini...Ma va da lei e descrivile lo schifo in cui stai vivendo.”
“Era una metafora esistenziale o la reale condizione della casa?”
Takeru sorride. “Entrambe. Vuoi una mano a pulire?”


****************


Un dolcissimo buongiorno alla futura mamma più bella del mondo!”

Sora distende le braccia, ricordandosi dopo qualche secondo che quella cosa morbida che stringe non è suo marito, bensì un peluche formato gigante che Koushiro, tanto tempo prima, aveva vinto per Mimi.

La sua migliore amica apre le finestre, inondando di calda luce dorata tutta la stanza.

Stanza che le è totalmente estranea.

Sora tenta di rialzarsi, intontita com'è.

Buona, buona, ti ho portato un cuscino.”fa Mimi, premurosa.

Ma...quanto ho dormito?”
“Oh, bè, stanotte hai pianto come una forsennata almeno fino alle 3, se non alle 4 di notte...Te lo dico perché io e Kou ti sentivamo e io mi sono riaddormentata poco dopo, e già c'era qualche segno dell'auror...”
“Mi dispiace...”
“Macché.”l'abbraccia l'amica. “Comunque, sono le 14. Hai fame?”

Ci pensa lo stomaco di Sora a rispondere.

Da morire. Però...”
“No, ehi, non sei una ragazzina di quindici anni che può permettersi il lusso di chiudersi lo stomaco per amore. Non per altro, ma c'è una creatura indifesa che non deve pagare le vostre insulse beghe!”

Non sono così insulse!”

Ah, no? Come lo chiami prendersela per il fatto che tuo marito rida ad una battuta sul confronto tra il bambino e un'arachide? Oppure litigare per un'automobile? Insulso, ecco cos'è!”

Sora sospira.

Mimi, credimi, non è una benedizione così come potresti pens...”

Non puoi dirmi questo, quando io e Koushiro cerchiamo a tutti i costi di avere figli.”

Sora si zittisce di colpo, mordendosi un labbro. Era così che doveva andare. Doveva essere tutto programmato. Lui doveva volerlo davvero, il bambino.

Koushiro fa capolino nella stanza, con gli occhi cerchiati e, tuttavia, un largo sorriso.

Buongiorno, Sora. Posso rubarti la tua preziosissima amica un picosecondo?”

Sora lo guarda interrogativa. “Non sono io che conosco i prefissi matematici per le potenze, ma...”
Lacrime iniziano a sgorgarle dalle guance, copiose, inarrestabili.

Al diavolo tu e il maledetto vizio di parlare scientificamente!”lo maledice Mimi. “Hai vanificato l'azione di un'intera nottata!”
Koushiro congiunge le mani, chiedendosi come si possa rimediare alla separazione tra Sora e Yamato al più presto.


*******************


La situazione è tragica?”

Peggio, Taichi, peggio.”

Mimi si strofina gli occhi.

Io non dormo più, Kou non ne parliamo, Sora piange in continuazione; in più, tutti la consideriamo una bomba ad orologeria. Sono passati giorni, e resta tutto uguale. Potrebbe partorire da un momento all'altro, da due giorni ha superato il traguardo dei nove mesi. Yamato come sta?”

Taichi sospira, ricordando l'incontro del giorno prima con il suo migliore amico.

Non l'ho mai visto così, Mimi. Io e Jun siamo passati dopo che Hikari e Takeru avevano cercato di farlo ragionare...Sembra, anzi, è...Il fantasma di se stesso. Hai presente quando qualcuno non vive, ma si lascia vivere? È proprio così.”
“Male, quindi, eh?”
“Malissimo. Già Yamato non è particolarmente attivo di carattere, ma adesso ha perso tutte le energie vitali. Mangia in modo disordinato, non dorme, non fa nulla...Jun s'è offerta di aiutarlo nelle faccende domestiche e non ha di certo rifiutato. Sora?”

Te l'ho detto, una fontana vivente. Adesso dorme.”
“Ma continua a voler meno di venti gradi?”
“Bè, sì, nella sua stanza sì. Ma non ci tange poi molto. Posso capire perché Yamato si lamentasse, effettivamente...”

Dai, la ospitiamo io e Jun allora, per qualche giorno. Dopodomani è agosto, ci diamo il cambio.”
“Oh, ma a noi non da fastidio! È solo che...bè, io e Koushiro siamo pur sempre una coppia...Per esempio, il 18, che era il compleanno di Kou, bè, non ci siamo risparmiati molto in quanto a coccole, lo ammetto...E le ricordiamo Yamato, sempre. Cosa che fareste anche tu e Jun...Non vedo, dunque, molta differenza. E poi, Yamato viene spesso a trovarti...Se si incontrassero ora, non so davvero come finirebbe.”


***********************


320...329...331...333...335...338...339...340...345...348...

Il metodo di contare le pecore non funziona più.

Sora si rigira senza pace nel letto, gettando all'aria il peluche che tutto fa fuorché lenire l'assenza di Yamato.

Avverte dei dolori addominali acutissimi, eccoli nel basso ventre.

Una fitta le toglie il fiato.

Alzandosi, Sora perde quasi subito l'equilibrio.

È notte, e a tentoni riesce a raggiungere la camera da letto di Mimi e Koushiro.

Un solo pensiero le lacera la mente.

Il bambino.

A fatica, Sora cerca di aprire la porta, ma...

Dai rumori che i due tentano di soffocare, capisce che non è il caso di interromperli proprio in un momento così.

Subito, un altro pensiero fa capolino tra i tanti, confusi, di questa notte.

Yamato.

Sora afferra la valigia per le emergenze, quelle nel caso in cui avesse partorito a notte fonda.

Vestendosi alla bell'e meglio, compone il numero di suo marito.


**************************


Yamato e il caffè sono diventati una cosa sola.

E che importa se sono le 3 di notte?

Una notte insonne in più non farà troppi danni.

Tra ventiquattr'ore, anzi ventuno, dirà addio al luglio più brutto della sua vita.


Ogni giorno che passa diventa più dura
e quello che non si sa
ci fa sempre paura
ma questa è la libertà
Ed è già domenica
anche senza te
che sei troppo libera
per pensare a me
Questo amore è l'ultimo
lo sapevo già
e ora quanto mi manchi
accidenti alla libertà”


Sora lo sgriderebbe, se vedesse quest'abuso di caffeina a quest'ora improponibile.

Ma, se dorme, sogna solo lei. Oppure incubi.

Tanto vale non dormire.

Il telefono squilla, improvvisamente.

Yamato impreca tra sé e sé sugli scherzi telefonici di pessimo gusto e lo lascia squillare.

Gli scorre tutto addosso...

Al terzo tentativo, però, anche Yamato perde la pazienza.

#Senti, chiunque tu sia, ti sembra il caso di...#

#YAMATO!#

Un colpo al cuore, tanto che smette di battere per qualche frazione di secondo.

#Sora...#

#Yamato, scusa, stavi dormendo?#

Si scusa anche?!

#Sora, sta succedendo qualcosa al bambino?#

#Non credo sia più un falso allarme...#

Yamato inspira a fondo, neanche fosse lui a dover partorire.

#Ti vengo a prendere tra pochi minuti. Resisti, am...Sora.#

Sora chiude la telefonata.

La sua voce era poco più di un sussurro strozzato.


***********************


Fortunatamente, vista l'ora e il periodo, non c'è quasi nessuno per le vie di Tokyo.

Ho preso la multipla per venirti a prendere.”
“Bè”fa Sora, salendo in macchina, tra le lacrime per il dolore “Non che avessi tutta questa scelta.”

Yamato sospira.

Come stai, Yamato?”
“Uno schifo, ma sicuramente meglio di te adesso...Siamo quasi arrivati, Sora.”

Una volta parcheggiata l'auto, i due si affidano a Jyou, cui oggi tocca il turno di notte.

Ragazzi, c'è un mio collega bravissimo; Sora, puoi affidarti a lui senza problemi!”

Jyou li direziona verso il dottor Asaki, un medico di una certa età con un sorriso bonario stampato in volto.

Il dottor Asaki la fa stendere delicatamente su un lettino.

Quando sono cominciate le doglie?”
“Mi sono svegliata in preda al dolore poco più di mezzora fa...”
“Perciò, potrebbe volerci tempo. Stiamo monitorando l'attività, signora Ishida...Eh, no, pare che il vostro bambino voglia prepotentemente nascere!”

Sora e Yamato tentano di interpretare astrusi segni sul macchinario adiacente al lettino.

Deve entrare in sala parto, assolutamente. Signore, lei che ha intenzione di fare?”
“Oh, no, partorisco da sol...”

Entro.”decide Yamato, deglutendo.

Sora sgrana gli occhi; Yamato le stringe la mano e gliela bacia.

Sii forte, amore...Ci sono io con te.”


*****************************


Come abbiamo potuto non accorgercene?!”

Amore, io ero un tantino impegnato in altre faccende!”

Chiamo Takeru e gli altri?”
“Certo! Se le previsioni di Jyou sono corrette, sta per nascere il bambino, Mimi!”


*****************************


Wow, è emozionante sapere di diventare zio!”
“Risparmiati l'emozione per quando partorirà mia sorella, Takeru.”

Hikari sbadiglia, appoggiandosi al suo Takeru, dopo il gentile intervento di suo fratello.

Tutti i digiprescelti presenti a Tokyo sono riuniti lì, in quella sala d'attesa.

Jyou ne esce trionfante.

Bel maschietto, sano, pesa 4 chili e 100 grammi!”

Tutti si abbracciano, in preda all'euforia, cercando la stanza dove ora riposa Sora.

La scena che si presenta loro, dall'esterno di quei vetri trasparenti, è di una dolcezza senza pari.

Sora stringe il bambino, che ha vispi occhi chiari e un ciuffetto di capelli color carota. Pochi secondi dopo, si addormenta sfinita.

Dov'è Yamato?

Eccolo, le lascia un bigliettino, le bacia la fronte, le sfila delicatamente il piccolo, affidandolo alle cure di un'infermiera.

Nessuno dei ragazzi vuole intervenire, nemmeno Takeru, che scambia un'occhiata significativa con la propria dolce metà.


****************************


Sora, è bellissimo!”

Mimi abbraccia vigorosamente la propria migliore amica, seguita a ruota da Miyako, Hikari e tutti gli altri.

Dov'è Yamato?”

Takeru si gratta piano la testa.

Se n'è andato, vero?”
Taichi annuisce, seccato.

Sora trattiene una lacrima che, tuttavia, dispettosa, le sfugge.

Come si chiama?”domanda Ken, cercando di spezzare parzialmente la tensione.

Recuperando il foglietto che le ha lasciato Yamato, Sora risponde, decisa:“Ecco, io avevo pensato a...”






No, non è incompleto il capitolo xD L'ho proprio voluto concludere così...Bè, i discorsi strappalacrime li riservo al prossimo capitolo, previsto per il 7 aprile, quando scoprirete il nome del bambino! Tanto da oggi sto in ferie per Pasqua :D A presto ragazzi!!
HikariKanna^^

Ps:La canzone, parzialmente citata, è “Viva la libertà” di Marco Masini!




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Capitolo 10
*** 10 mese-Epilogo ***



A Sora89, sempre



Finché un figlio non ci separi


10 mese-Epilogo


#Oh, Mimi! È a dir poco fantastico! Quindi, nascerà all'incirca ad aprile...#

Sora allontana il cellulare dall'orecchio destro, per evitare di essere travolta dalla gioia prorompente della sua migliore amica. Che è in ospedale e ha appena scoperto di essere...incinta.

È orribile dover fingere così tanto appassionamento alla vicenda, ma poi pensa all'attesa patita da Mimi e Koushiro per avere questo bambino e si congratula sinceramente con entrambi.

Tanto sono tutt'e due così felici che nemmeno si accorgono della stanchezza nella sua voce.

Da un certo punto di vista, è un po' invidiosa.

È stata la prima, nel vecchio gruppo, ad avere un figlio. Tutte, Mimi, Miyako, Hikari pendevano dalle sue labbra e credevano, come fossero oro colato, a tutte le sue parole, magari anche quelle utilizzate per descrivere semplici nausee mattutine.

Haruhiko dorme, inconsapevole e perciò felice.

Sora sorride guardandolo. Purtroppo...o per fortuna, gli occhi azzurri ereditati dal padre sono chiusi, ora.

Ma dove sarà quella maledetta maglietta?!”
Scompaginando completamente l'assetto della valigia, già precario di per sé, Sora si arrende all'evidenza.

Devo averla lasciata...”
Dire le parole “ a casa” è troppo.

Per fortuna che Taichi la porta fuori ad un bar, quella mattinata estiva. Così allegra per gli altri.

Deve esser depressione post partum.


*****************************


#Dormivi?#

#Non ci riesco, Taichi, ho caldo. Tu perché mi chiami a quest'ora?#

#Hai caldo, eh?#

È evidente che il suo migliore amico non gli crede.

Yamato nasconde il viso segnato dall'insonnia sotto il cuscino, per proteggersi anche dal sole che prepotentemente entra dalla finestra.

#Comunque, Yamato, non è questo il punto. È pur sempre agosto, vorrei vedere se non facesse caldo!A fine mese sono...bé...18 anni che ci conosciamo.#

#Che cosa romantica...#sbuffa ironico il biondino, ricordando i festeggiamenti fatti con Sora ogni anno, quella data del 31 agosto.

#Idiota. Ti ho sempre amato ma tu hai preferito una donna!#strepita Taichi, ridendo.

#Se l'intento era di risollevarmi un po', te lo concedo, ci stai riuscendo.#

#Modestamente. Ti chiamavo proprio per questo, ti va un caffè?#


Yamato si alza, stordito.

La voce dirompente di Taichi non è esattamente un ottimo risveglio. Non quando si è abituati a svegliarsi con i piedi freddi di Sora contro...

Sora.

È un pensiero fisso, un pugnale nel cuore, un crudele promemoria. Come tutta la casa, troppo silenziosa e simile a lui. Anche in una piena giornata d'estate.


********************


Sssh, piccolino...Lo zio Taichi arriva presto. O almeno lo spero per lui”

Sora culla il piccolo nel passeggino. È seduta ad un vecchio bar, uno di quelli che frequentava con Taichi e Yamato quand'era prima una liceale e poi un'universitaria piena di ideali.

Ovviamente, Taichi è in ritardo.

Haruhiko sembra non trovar pace, stamattina.


********************


Yamato accelera il passo, scrutando l'orologio. Non è da lui essere così in ritardo. Non è da lui essere così trasandato...Non è da lui questa vita.

Al bar in cui si sono dati appuntamento, Yamato vede di tutto, fuorché Taichi.

Due adolescenti con un maxigelato davanti-uno dei due è l'ex emo!-, un gruppo di vecchietti arzilli che discutono del tempo e...

Yamato chiude gli occhi, per poi riaprirli di colpo.

Questa è la volta buona che ammazzo Taichi!”digrigna, dirigendosi immusonito verso sua moglie.

La riconoscerebbe tra mille, naturalmente, ma le arriva di spalle.

È seduta lì, più bella che mai.

Tutto il finto rancore dipinto sul volto di Yamato sparisce non appena vede la culla accanto a lei.

Il bambino piange, ma Sora si tiene le tempie con la punta delle dita. Dev'essere stanca.

Yamato non ci pensa due volte; con tutta la dolcezza e la delicatezza che sa usare, prende in braccio il bimbo, cullandolo e baciandolo sulla fronte.

Si specchia nei suoi occhi, che in fondo sono marchio Ishida-Takaishi, per poi incrociare uno sguardo stupito.

Yamato...”


E adesso siamo qua
è finita l'estate dei nostri peccati
seduti in questo bar
a invidiare le coccole dei fidanzati
cosa succederà?
Finiremo in un gioco di amore incrociati
o ci si perderà
e sarebbe da idioti
accidenti alla libertà
sì sarebbe da idioti se tutto finisse qua”


Anche Sora capisce al volo lo scherzo di Taichi e non può fare a meno di sorridere.

Credo che abbia fame”

Yamato fa scivolare il piccolo nelle braccia della madre, sedendosi a sua volta.

Sorride come ipnotizzato dall'allattamento.

Ssh...Amore, dormi adesso...”

Sora rimbocca il lenzuolino del bambino, nella culla-passeggino ipertecnologica acquistata dopo tanta bagarre.

Ci voleva lui per farci incontrare, vero?”
“Suppongo di sì, Yamato. Né io né te brilliamo per capacità di riconoscimento dei propri errori.”
“E abbiamo orgoglio da vendere.”
“Già.”

Una lieve brezza estiva s'interpone tra le laconiche frasi, che suonano di circostanza.

Perché non sei rimasto?”

Yamato capisce subito a cosa alluda Sora.

Se io fossi rimasto, non mi avresti odiato?”
Sora lo fissa per pochi secondi. Ma fa male quello sguardo color ghiaccio, e abbassa gli occhi, confusa.

Non ti capisco...Perché ti avrei odiato, sentiamo?”
“Perché...Sarebbe sembrato dovuto, non credi? Quello che voglio dire è...Sora...Io non sono Takeru, non sono bravo con le parole e non ho la verve di Taichi. Ma, a modo mio, ti amo più di quanto riesca davvero ad esprimere e dimostrare. Lo so, sono un disastro e te lo dico raramente. Però...Sai che è così.”

Sora sorride, gustando quelle parole tutte per sé.

Yamato continua, in uno sforzo indicibile per uno come lui.

Non posso sapere se anche per te è stato così, ma per me questi giorni sono stati un autentico inferno. Per tua gioia, se la cosa può ancora interessarti...Non riesco più a fumare. E ho smesso di dormire, in pratica. Avresti potuto partorire da un momento all'altro, e non concepivo l'idea di dormire mentre succedeva una delle cose più belle della mia vita.”
Sora si sporge leggermente in avanti, accarezzandogli una guancia ispida.

Si vede, hai una cera orribile.”
“Grazie, amore. È sempre bello ricevere dei complimenti.”

Sora si lascia sfuggire una lacrima, che Yamato asciuga in fretta con un bacio.

Non ce la faccio più a starti lontana. E se per te sono stati un inferno...oh, non riesco a trovare una metafora adatta per descriverti i miei giorni lontani da casa.”

Sora” Yamato le stringe entrambe le mani “Io non sono rimasto quella notte, il 31 luglio, perché non voglio che...che tu pensi che io sia tornato esclusivamente per salvare le apparenze! Io sono qui perché ti amo disperatamente, senza più via di uscita. E non la voglio trovare nemmeno questa via d'uscita...Voglio avere te in questa vita, finché vivrò...E lui. So che ti sembrerà assurdo...Ma solo ora che ho potuto cullarlo, ho realizzato quanto sono maledettamente felice di essere...padre.”

Sora scoppia in lacrime.

Credevo che gli ormoni fossero tornati a posto...”ironizza Yamato.

Stupido! Come fai a...a farmi sciogliere così! Yamato Ishida, io ti odio! E ti amo...”

Sora si asciuga il viso, tirando su col naso.

Quando fai così, sembri l'adolescente delle nostre primi liti, lo sai?”

Sora sorride tra le lacrime.

Si chiama Haruhiko. Avrei voluto dargli come secondo nome Hiroaki, ma non trovi sarebbe stato abbastanza cacofonico? Ho seguito il consiglio alla lettera, è il caso di dirlo.”
“Mmm...Haruhiko Hiroaki. No, magari Hiroaki ce lo riserviamo per il prossimo figlio. È meglio che lui si chiami come tuo padre, Sora.”

Il prossimo figlio?” ripete Sora, incredula.

Sì, bé, mi sono abituato e l'idea mi piace...”

Nella prossima vita nasci donna e partorisci...Poi ne riparliamo!”

Yamato le si inginocchia davanti.

Torna a casa, ti prego...Mi manchi da morire. E la lavatrice, quella credo mi odi.”

Yamato...Non hai sbagliato solo tu. Anzi, forse ho esagerato solo io. Ti ho chiesto di rinunciare a cose per cui prima mi lamentavo poco o niente. Mi dispiace...Mi dispiace averti ammorbato per nove mesi con le mie paturnie, con l'architetto, con la macchina, con il fumo...”

Ehi...”Yamato le solletica la punta del naso con un dito. “Indovina, ho scoperto che non m'importano assolutamente queste cose, non di fronte alla voragine lasciata dalla tua assenza. Sei...Siete parte di me. E, da grande egoista quale sono, non posso vivere incompleto.”
“Non sei egoista, tendi a mettere sempre gli altri davanti.”
“Come nella missione. A quest'ora saranno anni luce lontano da qui. A proposito...Ieri ho scoperto una nuova stella.”

Yamato estrae dalla tasca un certificato ruvido.

L'ho portato in giro con me nell'irrazionale speranza di incontrarti. Naturalmente...l'ho chiamata Sora.”
Lei non tenta nemmeno più di frenare le lacrime.

Bè...Pensavi fosse impossibile incontrarmi per caso? O credi impossibile il fatto che possa tornare a casa?”
“Da buon astronauta, so che non esiste l'impossibile, ma l'estremamente improbabile.”

Suppongo, allora, di dover dar voce a quello 0,01 % di volte in cui accade l'estremamente improbabile. Ti amo tanto, Yamato...”

Yamato le accarezza il viso, finalmente baciandola, sotto uno scroscio d'applausi da parte degli altri consumatori.


*************************


Amore, ti prego...Vai tu?”

Yamato si alza per la quarta volta, quella notte.

Certo che suo figlio promette di diventare un ottimo cantante, altroché!

Sfilandolo con dolcezza dalla culla, Yamato lo stringe a sé, canticchiando una ninnananna.

Sora, pur stanca, si alza per osservare la tenerissima scena.



**********************


Proprio un peccato che sia ancora così piccolo. Avrebbe potuto fare il paggetto!”

Fratello, lascia perdere mio figlio e pensa a sposarti, per oggi!”

Takeru gongola di gioia, lì, all'altare, osservando con gioia ed orgoglio tutti gli invitati. Daisuke dagli Stati Uniti...Mimi col pancione...Suo fratello e sua moglie finalmente in pace, con la loro piccola peste.

E un Taichi trafelato che percorre tutta la navata.

Cos'è successo, Taichi? E Hikari?!”
“Oh, la tua dolcissima quasi sposa sta arrivando. Yamato, Sora, non crederete mai a...”
Taichi prende fiato, cercando di ricomporsi.

Cosa?”esclamano i due all'unisono.

Jun... È INCINTA!”


Perché due innamorati

ce l'hanno la libertà”


Sì, è finita <3 Ora, lasciate che mi lanci almeno un pochino nelle lacrime e nell'esaurimento da “Oh! Ho appena finito una fanfiction!”; questa storia oggi compie 31 mesi ed era giusto finirla =P Più che altro, era tempo perché s'è protratta anche troppo! Ma è stata anche lei una parte fondamentale del mio percorso da ficwriter ;) Mi mancherà per un po' scrivere di solo e sano Sorato...Ma non temete, ho nuove idee per voi! E credo non tarderanno ad arrivare!!
Un ringraziamento doveroso va naturalmente a chi ha letto questa fanfic, a chi vi s'è affezionato, a chi l'ha aggiunta tra i preferiti, a chi mi ha commentato, a chi mi segue sempre con affetto, alla mia beta che sta subendo ogni tipo di vessazioni, ma soprattutto a
Sora89, senza la quale non avrei scritto questa e molte altre delle mie fanfiction...I love you, Tomo-chan! <3

HikariKanna

Ps:Qui ho citato la seconda parte della canzone di Marco Masini, “Viva la libertà”

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