Lucynda Diggory

di Katnip_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** “piacevole risveglio” ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** “piacevole risveglio” ***


           CAPITOLO 1       

“piacevole risveglio”

 

Un timido sole fece capolino dalle dolci colline ad est della campagna inglese, portando luce sul piccolo paesino ancora mezzo addormentato.
Tra le poche persone già sveglie, una in particolare, era estremamente ansiosa. Il sole raggiunse una finestra di una casupola ai margini del paese, una figura scura osservava con meraviglia lo spettacolo di colori brillanti che si accendevano tutto attorno. La figura aprì la finestra e l’aria fresca del mattino le colpì la faccia svegliandola del tutto, i lunghi ricci castani le ondeggiarono graziosamente sulla schiena, la ragazza fece un lungo respiro. Si scostò dalla finestra, attraversò la sua stanza semi circolare dipinta di un grazioso color lilla, sfiorò con le dita il profilo del letto in ferro battuto e raggiunse una scrivania dal profilo barocco. Con movimenti lenti staccò dal muro un calendario dove quasi tutti i giorni del mese di agosto erano cancellati con un pennarello. Il penultimo giorno d’estate era cerchiato in rosso  e con fare entusiasta la ragazza lo cancellò. Il giorno che aspettava da 3 mesi era finalmente arrivato.
All’ improvviso la porta della stanza si schiuse, fece capolino la chioma castana di un ragazzo.
– Lucy,  sorellina sei sveglia?- sussurrò il ragazzo. Lucynda sussultò
 – cavolo Ced! Mi hai spaventata!-
-scusami, sbrigati a prepararti che la signora weasley ci aspetta per colazione!- Cedric scomparve nella penombra e chiuse la porta.
Proprio in quel istante lucy sentì un frullo d’ali, si voltò verso la finestra aperta appena in tempo per veder atterrare un grosso gufo marroncino sul suo letto.
Lei si avvicinò, il grosso gufo dall’ aria malandata le mostrò la zampa su cui aveva attacata una busta. La ragazza riconobbe immediatamente l’animale, si trattava di Errol ,il gufo della famiglia Weasley. Lucy eccitata aprì la lettera e lesse.
Ciao lucy! Finalmente il grande giorno è arrivato! Io e Hermione non vediamo l’ora di rivederti, per il vostro arrivo tutti si sono alzati all’ alba e la mamma vi sta perparando tantissimi dolci. Mi raccomando arrivate puntuali!
Tua, Ginny.
p.s. ti prego di riportarmi Errol, sarà sicuramente collassato sul tuo letto.
Lucy lesse con entusiasmo la lettera dell’ amica, prese con delicatezza il gufo malnadato che ormai si era abbandonato sul suo letto e lo ripose dolcemente in una gabbia argentata. In quel istante planò un altro uccello nella stanza e si appollaiò sull’elaborata testiera del letto. Lucy salutò con una carezza la sua civetta candida  e più rapidamente possibile scrisse su in pezzo di pergamena una breve messaggio in risposta per l’amica. Dopo aver assicurato il messaggio alla zampa della civetta lucy rifece il letto, si infilò i suoi jeans preferiti ed una maglietta con lo scollo a “ V”. Raccolse le ultime cose e le infilò in uno zaino già stra colmo accanto alla porta , con lo zaino in spalla e la gabbia nell’altra diede un ultima occhiata alla stanza. Uscì nel pianerottolo, sciese le scale e trovò suo fratello cedric seduto su uno sgabello nella cucina anch’essa circolare con le pareti in grandi lastroni di marmo.
-eccomi Ced, sei pronto?- disse al fratello che era tutto concentrato nella lettura di un trafiletto della “ gazzetta del profeta”. In prima pagina appariva un immagine animata di un grande campo da gioco costeggiato da grandi tribune .
-papà ha mandato un gufo dal ministero e ha detto che ci raggiungerà alla coppa- disse cedric con una nota di dispiacere nella voce. Nenache lucy era contenta , in fondo i due ragazzi non potevano farci niente.
- ho ricevuto un gufo da ginny che ci ricordava di arrivare per colazione.- disse lucy per esortare il fratello ad alzarsi.
-allora sarà meglio sbrigarsi… hai già portato fuori il tuo baule?- disse cedric piegando il giornale ed infilandolo in una cartella. Lucy si diresse nel sottoscala, aprì una piccola potra cigolante e ne estrasse a fatica un grosso baule nero con incise le sue iniziali ed un colorato stemma.
-eccolo, ti dispiacerebbe darmi una mano?- ansimò lucy nel tentativo di estrarre dall’ angusto sottoscala il grosso baule. Il fratello estrasse la bacchetta dalla tasca, mormorò a mezza voce un incantesimo ed il grosso baule di lucy iniziò a galleggiare a mezzaria.
I due fratelli portarono tutti i bagagli in giardino, l’erba era ancora piena di rugiada che bagnò loro le scarpe. Si strinsero l’uno all’altra stringendo forte anche le loro borse, ma lucy all’ improvviso si ricordò di avere lasciato in casa la sua scopa. Corse dinuovo in camera sua , aprì l’armadio e afferrò con mano salda la sua nuovissima Firebolt regalatagli dal padre per il suo quindicesimo compleanno. Il manico in quercia luccicava ai timidi raggi del sole mentre lucy ritornava in giardino come un fulmine.
-ced ti prego evita di lasciare qui metà delle cose- disse sarcastica al fratello. Lui le fece una smorfia – non preoccuparti, mi sono allenato tutta l’estate-
-Anche l’altra volta lo hai detto e infatti mi hai tagliato in 2 la nimbus –
All’ improvviso lucy si sentì la testa vorticare vigorosamente assieme al suo stomaco vuoto. Sentì un sonoro crak* e si ritrovò a gattoni sul prato con ancora la scopa in mano. Si rialzò a fatica e tirò un pugno sulla spalla del fratello. –ma sei impazzito? Vuoi farmi morire?- le urlò.
-ma dai era solo uno scherzetto! Comunque guarda… siamo arrivati- .



NOTA AUTRICE ~

Salve a tutti questo è il mio primo racconto che pubblico. Se vi è piaciuto il primo capitolo lasciate una recensione... sono curiosa di sapere il vostro punto di vista! e se avete piacere sto finendo il secondo capitolo.

Un bacio Katnip_



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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Lucy alzò lo sguardo e sul suo volto apparve un enorme sorriso.
In fondo al prato si ergeva una torreggiante costruzione che pareva reggersi assieme soltanto per magia. Dal tetto rosso spuntavano 4 comignioli fumanti, i piani inferiori a seconda delle finestre sembravano disposti a casaccio.
I due fratelli presero le loro cose e si incamminarono verso la costruzione, all entreta del giardino un grande cartello informava i visitatori che la costruzione era “ la Tana” della famiglia Weasley. Attraversarono il giardino poco curato e bussarono alla porta. La grande porta in legno scrostata si aprì e lucy venne avvolta da due braccia esili. Ginny la abbracciò fino a soffocarla, un altro paio di braccia la afferrarono e questa volta fu Hermione che la abbracciò e la baciò .
Lucynda e Cedric entrarono nel salotto affollato dove ancora una volta vennero abbracciati e baciati dalla signiora Weasley, una donna bassa ed in carne che li fece subito accomodare su delle poltrone sgangherate e ripetutamente rattoppate.
-oh cari che piacere rivedervi!-disse la signiora Weasley. –avrete molta fame per il lungo viaggio!-
- a dire la verità, signiora, il viaggio è durato solotanto un secondo- ribattè Cedric sarcastico.
Ginny e Hermione si sedettero sui braccioli della poltrona di Lucy abbracciandola ancora. –oh quanto ci sei mancata! Dobbiamo raccontarti un mucchio di cose – disse Ginny – oh si tantissime … approposito gli altri sono fuori- ribattè maliziosa Hermione. Lucy fece finta di non sapere di cosa stava parlando Hermione ma proprio in quel momento la grande porta si aprì. Un ciuffo di capelli rossi apparve , lucy sapeva esattamente chi era, infatti il motivo per cui aspettava da tanto quel giorno entrò nella stanza.
-buon giornoo!- disse il ragazzo.
-buon giorno Fred!- ricambiò cedric. Ma dalla bocca di lucy uscì solo un sospiro, Ginny prontamente le diede una gomitata e finalmente riuscì a mugugniare un timido “ ciao” .
La signiora Weasley scomparve attraverso una piccola porta diretta verso la cucina, pochi minuti dopo riapparve tutta pimpante con due vassoi d’argento ossidato stracolmi di deliziosi dolcetti ed una teiera riccamente dipinta che galleggiavano a mezz’aria. Lucy si servì immediatamente una tazza di te bollente e gustò gli ottimi pasticcini accontentando il suo stomaco brontolante.
Finiti i deliziosi pasticcini Ginny si alzò dal bracciolo della poltrona –su forza andiamo a sistemare le tue cose in camera mia- disse con fare malizzioso e facendo un cenno ad Hermione .
Lucy goffamente e controvoglia si alzò dalla poltrona che, ora, le sembrava la più comoda del mondo e trascinando il suo enorme baule seguì le amiche al piano superiore.
Entrarono in una stanza rettangolare con un’enorme finestrone, Ginny si sedette pesantemente sul primo letto ed indicò a Lucy un’armadio pericolante dove riporre il baule.
-         Su, forza, siediti e raccontaci tutto della romania- incalzò Hermione curiosa.
-oh beh cosa vi posso dire.. è stato fantastico- inventò Lucy al momento. –su forza Hermione, a Lucy interessano ben altri argomenti che riguardano la sfera maschile, dico bene?-ribattè maliziosa Ginny dando una gomitata all’ amica.
-accidenti, mi sono appena ricordata che devo finire i compiti di Trasfigurazione! Hermione mi daresti una mano?- Lucy cambiò discorso, non le andava di affrontare quell’argomento dopo averlo appena rincontrato dopo 3 mesi. –si d’accordo,che ne dite, andiamo in cortile?-.
Le tre ragazze si alzarono, presero dei rotoli di pergamena ed una scorta di inchiostro e si diressero verso la porta.
I raggi del sole avevano iniziato ad illuminare il retro della bizzarra casa che ospitava un piccolo giardino recintato da un muretto a secco. Sul pericolante muretto erano sedute tre figure tutte con una chioma rossa impegnate a discutere animatamente sul gioco del Quidditch. Le ragazze si avvicinarono, Ginny diede una gomitata a lucy che si accirse soltanto in quell’ istante che stava fissando a bocca aperta Fred. Il ragazzo le sorrise e lucy arrossì violentemente assumendo sulle guance una sfumatura rossastra. – Ciao lucy, come stai?- disse Ron abbracciandola. -Ciao Ron- rispose in ritardo lucy, ridestandosi dalla catalessi- ma quanto sei cresciuto ques’t estate!- Ron gonfiando il petto arrosì a sua volta. – oh si con tutta la roba che mangia è strano che sia cresciuto soltanto in altezza!- sghignazzò George con faccia furbetta sferrando un pugno sul petto di Ron che iniziò a tossichiare febbrilmente.    
Il pomeriggio passò in fraetta tanto che lucy si dimenticò dei compiti di trasfigurazione, ricordandosene soltanto nel bel mezzo del banchetto che la signiora weasley aveva preparato quella sera in occasione della fine dell’ estate. Erano riuniti tutti nel giardino, illuminato da piccole lanterne fluttuanti, gustando tutte le prelibatezze preparate con tanto zelo dalla signora weasley e, in quel momento, lucy si rese conto di aver trascorso il più bel pomeriggio di fine estate da quando aveva memoria.

Nota autrice-

ciao a tutti!! ecco il secondo capitolo della mia fiction, scusate il ritardo ma la mia musa mi aveva abbandonato :( spero che vi piaccia e non esitate a commentare!!!

Un Bacio e al prossimo capitolo!!!

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