Drops di Valsi_inkheart (/viewuser.php?uid=153057)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Would you please shut up? - Kurbastian ***
Capitolo 2: *** Breathe - Niff ***
Capitolo 3: *** Smell - Brittana ***
Capitolo 1 *** Would you please shut up? - Kurbastian ***
Piccole e
brevi note:
Essendo la mia prima raccolta di
flashfic (anzi, più che
altro un miscuglio delle cose che scrivo quando mi capita un documento
word tra
le mani… flashfic, siete il mio sogno segreto) non sapevo
bene come regolarmi
con le informazioni, quindi chiedo venia nel caso ci sia qualche
errore. Ah!
Credo inoltre di aggiornare ogni giorno, più o meno. Ho
materiale a
sufficienza.
Enjoy!
Would
you please shut up?
1: Kurtbastian (244
parole)
-
Sebastian, è inutile che neghi. Ti. Ho. Visto. –
Il suo
dito vaga nell’aria e l’altra mano è
poggiata ad un fianco. Tutto di lui, in
questo momento, urla “sono arrabbiato”.
-
Kurt.
-
Smettila! Ho pensato che fossi una persona diversa, a
questo punto. Ma non è così. Sei lo stronzo di
sempre, - una lacrima, una, gli
riga il volto. Questa lacrima è l’unico lusso che
Kurt ha intenzione di
permettersi. Un unico pezzo di lui sfuggito alla crepa di rabbia che si
è
creato.
-
Kurt. Se mi lasciassi…
-
Cosa? Spiegare? Vuoi dire che c’è anche da
spiegare? Tu
che mi chiami e mi dici che devi aiutare tuo fratello a traslocare
mentre
invece sei in giro con Hunter Clarington,
cosa diamine c’è da spiegare, Sebastian?
-
Ci compravo il tuo fottuto anello di fidanzamento, e
smettila di puntarmi quel dito, sai quanto mi dia fastidio.
-
Tu.. cosa? Compravi il mio anello con Hunter
Clarington? Non hai trovato proprio nessuno con un
po’ più
gusto di lui? – Un’altra lacrima. No, due. E un
abbraccio. E poi ancora lacrime,
ma non come quelle di prima.
Sebastian
lo bacia. Forte. Lo guarda. Forte.
-
Dio, quanto ti amo. E prova a dire la prossima volta che
sono io lo stronzo, e chiedo il divorzio.
-
Non mi hai ancora chiesto di sposarti, in realtà.
– E un
bacio. E un altro.
-
Kurt Hummel, nonostante me ne stia già pentendo…
vuoi
sposarmi?
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Capitolo 2 *** Breathe - Niff ***
Note:
Okay, non mi aspettavo affatto che la
raccolta venisse così
apprezzata. Risponderò al più presto alle
recensioni e vi ringrazio, di tutto
cuore.
Spero che questa Niff sia di vostro
gradimento.
Vals.
PS, sneak peek di domani: Brittana.
Titolo: “Your Smell”.
Breathe
2
– Niff (222 parole)
-
Nicky, Nicky! Ti
prego, non lasciarmi andare, ti prego!
– Il bimbo biondo stringe forte le mani dell’altro,
mentre cerca di muovere i
piedi nell’acqua, riuscendo solo ad incresparla.
-
Come fai ad imparare a nuotare se non ti lascio, Jeff? –
risponde l’altro bambino, in piedi nella piscina, senza
lasciare le mani del
piccolo biondo davanti a lui.
-
Non so cosa fare, non voglio annegare, voglio prima
diventare grande. – Nick ride. Lui ha imparato a nuotare
quand’era piccolo, e
ora, a otto anni, si sente
quasi un piccolo pesce. Attraverso l’acqua, sa di poter
raggiungere qualsiasi
posto del mondo… però, vuole che Jeff vada con
lui. Non vuole andare da nessuna
parte senza Jeff.
Così,
ha deciso di insegnargli come si nuota.
-
Jeff, qui si tocca! Dai, prova da solo, - lo sprona,
lasciandogli le mani. – Muovi le braccia, le braccia! No,
anche le gambe. La
bocca chiusa, Jeff! – L’altro si volta per
rispondergli, e apre la bocca.
Quando
capisce che l’amico ha ingerito un bel po’ di
acqua,
Nick corre ad aiutarlo a raggiungere la scaletta, per tornare sulla
terraferma.
Jeff ansima, alla ricerca di aria.
-
Tutto bene?
-
No… - Si lamenta Jeff, sedendo per terra. Nick gli si
avvicina, e gli dà un piccolo, timido e ancora bagnato
d’acqua, bacio sulla
guancia.
-Meglio?
-
Ora sì.
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Capitolo 3 *** Smell - Brittana ***
Noticine:
Spero davvero non siate scomparsi,
perché questa cosa mi
piace troppo e non vorrei smettere. A voi.
Grazie a tutti coloro che hanno
letto, commentato, e
apprezzato in silenzio.
Oh, un’altra cosa: ho
finalmente un profilo autore (potete aggiungermi
qui: http://www.facebook.com/valsiinkheart.efp
) :D
Smell
3-
Brittana (352 parole)
Nero,
nero, nero e ancora nero da due anni. Da 730
giorni, ogni secondo era scandito dallo stesso, identico
nero che le abitava in testa. Il colore, non se lo ricordava nemmeno
come fosse
fatto. Dove fosse.
Eppure le piaceva sentirlo sulla pelle quel sole, e ogni momento era
perfetto
per un po’ di calore sulla pelle.
Aveva
un odore strano, di caldo, indescrivibile: si diceva che, quando manca
un
senso, tutti gli altri si amplificano per rimpiazzarlo. Era
così, infatti.
Sentiva l’odore di qualsiasi cosa e ogni profumo era
così diverso dall’altro.
Il profumo delle persone da quello del sole –così
diversi-; il profumo di una
persona – così diverso al profumo di
un’altra. Non le piaceva toccare gli
altri, aveva dunque, per necessità, dovuto sviluppare quel
senso così
sottovalutato.
Ora, nei corridoi della scuola quasi deserti, un odore acre. Pesante.
In una
parola, disgustoso.
- ehi, cieca. Se fai 100 punti alle freccette, ti offro una cena che te
la
mangeresti con gli occhi!
Ecco, c’era da dire che molto spesso l’odore era lo
specchio di chi lo
possedeva. Si voltò di nuovo verso la finestra, il sole di
mezzogiorno era
meraviglioso e aromatico.
- mi senti? Sei cieca o sorda? – Aveva imparato a non
rispondere, non era più
la stessa, da 730 giorni prima. Aveva imparato a lasciare quelle
persone – che prima
avevano paura di lei – col loro odore. E a voltarsi.
Perché aveva davvero altro
di cui curarsi.
Dall’altra parte dall’odore orrendo, ce
n’era un altro, che racchiudeva in sé
quello meraviglioso del sole e lo arricchiva di fragranze che
sembravano musica
perfetta. Si avvicinava velocemente, sbattendo i piedi per terra.
Contatto tra
l’odore buono e quello atroce, il risultato era qualcosa di
strano.
- Smettila. Questo è bullismo, e non lo permetto.
Va’ via, lasciala stare, sei
una persona orrenda. Lei è meravigliosa, e ringrazia che non
ti risponda. Lei
ha solo bisogno d’amore! – La voce cristallina,
pura e semplice. Santana
avrebbe tanto voluto vederla.
Quel profumo fu ovunque. Poi, senza che lei sapesse come, le si
avvicinò. Le
prese la mano.
- Hai un buon profumo, sai?
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