Lui è mio

di Onedloveme69
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non ce la farò mai ***
Capitolo 2: *** Non può essere vero ***
Capitolo 3: *** 3 ***



Capitolo 1
*** Non ce la farò mai ***


Piacere, sono Chiara. Ho 18 anni e vivo a Roma. I miei amici e i miei parenti continuano a ripetermi che sono bella, ma io non vedo affatto quello che vedono loro. Vedo solo una massa piatta e senza forma di capelli biondi, labbra troppo piccole...l'unica cosa che mi piace di me sono gli occhi: verdi smeraldo con qualche sfumatura azzurra. Le uniche persone che mi fanno sentire davvero bella sono loro,i One Direction. Sono i miei idoli. Il mio unico sogno è quello di vederli cantare. Ma non sono certo la preferita della dea bendata. Per questo motivo eccomi a piangere sul letto con i loro stupendi visi che mi guardano dai poster. Attacco l'Ipod all'amplificatore e schiaccio il tasto "casuale",mi piace vedere la scelta che farà il fato al posto mio. Questa volta non sbaglia parte "What makes you beautiful". Già mi sento meglio,ma non riesco a fermare le lacrime. La canzone finisce ma le lacrime continuano a scendere. Questa volta parte "Little things", adoro quella canzone.Ecco l'assolo di Niall, le lacrime si bloccano e il cuore comincia a battere forte. "Chiara,Chiara! Scendi! Veloce!"

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Capitolo 2
*** Non può essere vero ***


-Non può essere vero-
 

 

 
“Chiara, Chiara! Scendi! Veloce!” Che palle, cosa voleva ora mio padre?
Lasciai finire la musica, non sopportavo l’interruzione di una canzone, era come se qualcosa di incompiuto rimanesse nell’ aria e nel mondo e non volevo lasciare niente in disordine.
Appena finì corsi di sotto ed entrai nello studio di mio padre, la camera dove si rintanava protetto dai suoi amati libri. Quell’uomo di mezza età con gli ultimi capelli neri, ma gli occhi azzurri ancora pieni di vita, era mio padre. Non ci potevo ancora credere. Vi chiederete perché, bè molto spesso sento dire da mio padre: “Non la riconosco più la mia  bambina, adesso è una donna, alta e bellissima.” Ed è cosi anche per me, non lo riconoscevo più il mio papà, era invecchiato.
Nessuno dei due parlava, lui era immerso nei suoi pensieri ed io nei miei. Scrollò la testa come per uscire da un mondo di pensieri e uscire dalla realtà e mi disse: “Amore mio, sai che giorno è oggi? ” Annui. Certo che lo sapevo, era passato un anno, un anno da quel fottutissimo giorno, un anno da quella fottutissima notte sull’aurelia, un anno da quando quel fottutissimo ubriaco  aveva portato via il mio mondo, mia madre. Era anche questo la causa delle mie lacrime ma avevo troppo orgoglio per ammetterlo, volevo sembrare forte. Mentre papà parlava guardavo la sua scrivania, piena di fogli e libri sparsi e si ricordo una frase del suo libro preferito che finalmente aveva senso, “circolari timbrate e dimenticate si accartocciavano tra un libro e l’altro. La vita è più o meno così, pensò. Senza ordine, senza regole. Sfugge da tutte le parti. Ed è maledettamente priva di senso estetico”.
Mio padre continuò: “è passato un anno. Tu sei cambiata da quando tua madre…” perché cavolo non riusciva a dirlo MORTA! Ne ero consapevole era inutile evitare quella parola! Ma più tardi ho capito che non l’evitava per me ma per se stesso, ho capito perché aveva i capelli di colpo bianchi, ho capito perché si rifugiava tra i libri. L’amava, e le mancava ogni singolo mese, ogni singola settimana, ogni singolo giorno, ogni singola ora, ogni singolo minuto e persino ogni singolo secondo. Ma questo lo capito solo dopo. “Bè sei cambiata. Sai perché ti chiami Chiara?” feci no con la testa “Allora, quando tua m…madre-ricordarsi di lei era sempre uno sforzo-era incinta non avevamo ancora deciso come chiamarti, ma poi quando sei nata con quella luce negli occhi smeraldo che hai rubato alla mamma non potevamo che chiamarti Chiara. E sai perché? Perché Chiara, dal latino Clarus, significa illuminata, luce. Quella luce si è spenta con tua madre come se anche la tua anima fosse morta,  ma tu sei ancora qui! Voglio che quella luce torni a brillare, voglio che il tuo volto sia ancora illuminato dalla felicità. Quindi ti ho fatto un regalo.” Mi porse una busta, pensava che con un semplice regalo mi sarebbe tornata la felicità! SI sbagliava di grosso, ma non immaginavo cosa ci fosse dentro. Aprì la busta e…NON POTEVA ESSERE VERO!
 La busta conteneva un biglietto di andata per Londra (senza quello di ritorno),un biglietto per il concerto dei Oned,e un’altra busta, apri anche quella, conteneva la lettera d’amissione ad Oxford. Mi scese una lacrima, mio padre aveva fatto tutto questo per me! Infondo ero la sua principessa lo diceva sempre! Dopo il  momento di commozione ci fu quello di pazzia! Lol! Saltavo, cantavo le loro canzoni, strillavo, correvo e piangevo di gioia e gridavo grazie al mio papone :3 .Come sempre mio padre mi capì e aspetto che mi calmassi. Poi si avvicino e mi portò a uno specchio e mi disse: “ è questa la luce di cui parlo, e non voglio che si spenga mai più! Promesso?”
“Promesso” ripetei io
Gli scoccai un bacio sulla guancia. Mi disse che fra 5 giorni sarei partita e che aveva comprato un bel appartamento, quindi non dovevo pagare l’affitto. Mi avrebbe dato 700 euro, io mi sentivo ricca lol, ma poi avrei dovuto guadagnare da sola ciò che mi sarebbe servito. Ero tranquillo come non lo ero mai stata. Non mi preoccupava  la lingua, conoscevo l’inglese perfettamente. Sempre grazie ai ragazzi, infatti appena ero diventata directioner mi ero incaponita su un corso di inglese avanzato nella speranza che il mio sogno si sarebbe realizzato. Salì in camera e riacesi la musica. Questa volta optai per Ed Sheeran, adoro quel ragazzo! Misi “The A Team” è la mia canzone preferita :3 insieme a “ Save you tonight”.
Mentre ascoltavo la voca melodiosa di Ed ripensai un po a tutto, scoppiai di nuovo a piangere. Avrei dovuto lasciare il mio migliore amico e la mia migliore amica! Loro mi avevano sostenuto per tutto questo anno e io li lasciavo così…decisi di chiamare lui,che con la sua spensieratezza riusciva sempre a farmii tornare il sorriso. Presi il mio Black Bery sgangerato e mal ridotto che mi ricordò una nostra avvebtura, quando c’eravamo lanciati i cellulari dal balcone a vicenda perché ognuno ne voleva uno nuovo per poi dare la colpa all’altro ai genitori…peccato che quel Black Berry aveva resistito. Composi il numero che ormai sapevo a memoria.
-Pronto?-
-ehi giò-
-principessa-ci chiamiamo così come vieni come se fossimo fidanzati e ci consoliamo del nostro forever alone :’)-perché questa voce triste?-
-bè, principe mio, una brutta notizia-
-secondo me non è così brutta, affacciati alla finestra amore mio!-
-tutto quello che vuole Capitano!-scoppiammò entrambi a ridere,intanto mi avvicinavo alla finestra
-orsacchiotto peloso, mi sta prendendo in giro? Fuori dalla finestra niente e nessuno si ammira-
-Oh Cazzo, ho sbagliato finestra!- Lo vidi arrivare correndo e risi fino alle lacrime
-non c’è niente da ridere-disse lui facendo il finto offeso
-va bene scusa-
allora rifacciamola-disse come se stessimo girando un film-affacciati all finestra amore mio!- ripetè io risi di nuovo e mi riaffacciai
-oh mio bel principe che sorpresa inaspetata-
-si vabbè ora fammi entrare, e chiudi che spendi soldi-
-PFF, soliti uomini; dove è finita la dolcezza?-dissi prima di attaccare.
Corsi alla porta e gridai a papà: “ c’è Giòòò!!!!” lui sorrise, ci conoscevamo da quando ero piccola così! Andai ad aprire ed esordì gentilmente con: “entra pure merdina!”
“caccola mia ho una sorpresa per te…”
 
Spazio mee
Ciauuu vi chiederete perché ho continuato così presto, bé ero curiosa :3
Comunque scusate se vi ho parlato troppo sulla storia della madre morta ma volevo farvi capire come si sente lei :( poi ditemi se questa lunghezza va bene e un’altra cosa la frase sulla musica incompleta lo tratta da “cose che nessuno sa” di Alessandro D’Avenia il mio libro preferito :3 e anche quella della vita ciau ciauu
Ps:non odiatemi per la suspance

 

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Capitolo 3
*** 3 ***


G:’Hey caccola mia ho una sorpresa per te!’
 

STOOOOOPPP(?) lol adesso stoppiamo un secondo e vi descrivo Giò.
In una parola: perfetto, molte volte mi chiedo come mai non mi innamori di lui. È alto, ha i capelli neri e gli occhi verdi come i miei agsj, è veramente bellissimo. Inoltre è simpaticissimo, dolce, mi capisce sempre e c’’è sempre quando ho bisogno. E inoltre è un Directioner Boy ahskj. L’ho conosco dall’asilo, eravamo molto amici lui però si era dovuto trasferire e non ci eravamo più sentiti. In seconda media mentre ero a scuola, come al solito in ritardo lol, correvo per i corridoi e sono andata a sbattere contro un ragazzo con due occhi verdi che mi si puntarono dritti nei miei, era lui; mi riconobbe e mi abbracciò e da allora non ci staccammo più.
Okayy, adesso posso continuare la storia lol
 

C:‘In realtà anche io ho una cosa da dirti’
G:’Dimmi dai’
C:’Emmh, eh, allora ecco devopartireperlondrafrapocoenonsoquandotornerò’
G:’C-cosa?’
C:’lo so scusami…’
Lui scoppio a ridere.
C:’Che cazz’? Io ti dico sta cosa e tu ridi?!?’
G:’ ci sei cascata tuo padre ha comprato il biglietto anche per me vengo con te AHAHAHAH’
C:’Ma vaffanculo scusa, però sono feliceeeee yo yo party hard’
G:’No, ok, Chiara perfavore no’
C:’AHAHAHAHAHAH dai saliamo sopra’
 

Quindi Giò sarebbe venuto con me a Londra, ero felicissima, la persona più importante della mia vita sarebbe venuto con me a realizzare il nostro sogno, cazzo ero davvero felice.
 

Io e Giò ci sdraiammo sul divano e parlammo, parlammo di tutto e poi decidemmo di uscire per fare spese per il viaggio.
Presi la borsa la giacca salutammo papà e uscimmo.
G:’Tesoro in che negozio vuoi andare?’
C:’Non lo so a Londra fa freddo no?’
G:’si,credo..’
 

Stavamo camminando abbracciati, sembravamo una coppia di fidanzatini innamorati (?) ma il nostro rapporto era sempre stato così, eravamo come fratello e sorella. Passammo di fronte a un negozio che vendeva solo cose dei ragazzi e tutti e due eccitatissimi decidemmo di entrare. Io sembravo una maniaca che aveca trovato il suo mondo e Giò non era tanto da meno. Andavamo tutti e due in giro dicendo tipo ‘guarda là, e lì, o mio Dio guarda qui che c’è’ e la commessa sembrava abituata a queste scene lol. Svaligiammo quasi tutto il negozio mi comprai una felpa ‘I love Oned’ una canotta con Niall, una maglietta con tutti i ragazzi, la maglietta con scritto ‘leeyam, nialler, hazza, dj malik, boo bear’ una con scritto ‘tonight let’s get some and live while were young’ altre 14335782 magliette che non perdo tempo a descrivere e 237274 poster e un paio di pantaloncini e delle vans con i ragazzi. Tipo che quando siamo usciti la commessa era tipo ‘yeeee se ne sono andati’ lol. Continuammo a girare per negozi e comprai altre cose per il viaggio. Poi Giò mi riaccompagnò a casa.
 

G:’Hey piccola ti va di dormire da me oggi?’
C:’Va bieen, lo dico a papà prendo le cose e arrivo’
 

Entrai dentro e corsi da papà, lo abbracciai, non so tanto il perché, ma dopo tutte le sorprese che mi aveva fatto se lo meritava. Mi diede il permesso di dormire da Giò allora corsi sopra. Presi il pigiama un cambio per il giorno dopo, spazzolino e naturalmente Ipod e cuffiette. Corsi sotto, salutai papà e andai fuori dove il mio migliore amico mi aspettava. Salimmo sulla moto e partimmo (?)
G:’Adesso andiamo a comprare un po di schifezze per ilnostro pigiama party’
 

Non mi vergognavo a dormire da lui o a farmi vedere in pigiama lol, ormai dormivamo l’uno a casa dell’altro quasi ogni sabato quindi ero abituata. Comprammo popcorn, patatine di tutti i tipi, caramelle, cornetti e ciambelle, saremmo rimasti leggeri lol.
 

Giò aprì la casa, che era come anche mia, e io mi diressi senza aspettarlo da sua mamma. Da quando la mia è morta e come se lei fosse mia madre, io e lei facciamo insieme tutto ciò che fanno una madre e una figlia.

F:’Chiara, tesoro mio, dormi qui stasera?’ mi disse venendomi ad abbracciare
C:’Si Fra’ la tratto come se fosse la mia migliore amica ‘sai che fra poco partiamo?’
avevo paura di lasciare anche lei e in quel momento pensai anche a mio padre, lui amava veramente la mamma, non l’aveva mai dimenticata, sarebbe riuscito a resistere senza di me?
F:’Certo che lo so! Io e tuo padre ci siamo organizzati insieme! Ti piace la casa? L’hai vista in foto? Ti posso assicurare che è stupenda!’
C:’Grazie, grazie davvero’
Ci abbracciamo. Ed a quel punto arrivò il rompicoglioni di Giò
 

G:’Scusa mamma se  vi interrompo, ma oggi la ragazza è solo mia!’ disse prendendomi in braccio e portandomi su le scali mentre io gli tiravo calci e pugni ma lui era alto quasi 2 metri e tutto muscoloso, io non gli facevo niente. Mi buttò sul suo letto matrimoniale, era così comodo, e si sdraiò accanto a me. Mi alzai in piedi sul e iniziai a saltare sul letto

C:’Allora lo iniziamo questo party hard?’
Scoppiò a ridere
G:’no dai così sei ridicola…ma vabbene!’
Si alzò anche lui e cominciamo a saltare insieme. Ci divertimmo un mondo tutta la notte ma alle 7 di mattina io gli crollai addosso addormentata.
 

Mi risvegliai ed ero sola sotto le coperte così mi alzai e mi diressi sotto dove c’erano Giò la madre e la sorella, Sara, che guardavano la t.v. Mi andai a sedere accanto a loro
 

C:’Hey Ma non facciamo colazione?’
G:’Colazione?!’
Annuii e lui scoppiò a ridere.
G:’Sono le 5 di pomeriggio e tu vuoi fare colazione?!’ continuò a ridere
C:’Sono le 5! Perché non mi avete svegliata!’
G:’Eri così cucciola mentre dormivi, guarda ti ho fatto anche delle foto!’
 

Mi mostrò delle foto orribili mentre dormivo. Mi misi a gridare e iniziammo a litigare perché io volevo che le cancelasse. Alla fine vinsi io e le cancellò e dopo mi riaccompagnò a casa.


La settimana passò in fretta e arrivò il giorno della partenza


SPAZIO ME
Allora scusate il ritardo ma ho avuto molto da fare. Spero che vi piaccia e ditemi se così vi va bene la lunghezza ;)

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