L'amore a volte non basta.

di Amazing
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio di tutto ***
Capitolo 2: *** Il mio inizio sei tu ***
Capitolo 3: *** io voglio te. e tu?? ***



Capitolo 1
*** L'inizio di tutto ***


Da Bambina credevo molto all'amore, quel sentimento magico che lega delle persone in un modo particolare. Da bambina ho sempre pensato che l'amore ti rendesse la vita più bella, che era quel desiderio a cui non potevi farne a meno.
Tutto ebbe inizio proprio quando ti incontrai, tu con quei capelli castani quasi color cioccolato, con quei occhi verdi che quando mi guardavano sembravano quasi mi ipnotizzassero, con quelle mani con cui dolcemente mi accarezzavi, tutto mi piaceva di te. Sicuramente non ti avrei desiderato più perfetto di quanto già eri.
10 settembre 2010.
In quel giorno ti incontrai e con il tuo sguardo più penetrante di cento lame taglienti mi chiesi:
<< Ciao, sono Kevin, allora va bene se alle nove domani sera ti passo a prendere?? >>
<< Si, va benissimo comunque piacere Kristine >> risposi quasi intimorita.
<< Perfetto! >> mi rispose dopo una risatina, poi si girò e se ne andò.
Quella sera non feci altro che pensare a lui, quasi che immaginavo il suo volto accanto a me.
<< Mi sono perdutamente innamorata >> pensai, quando poi piano piano chiudendo gli occhi mi addormentai.
11 settembre 2010.
 Andai come ogni giorno a scuola ed ero ancora felicissima per ciò che mi era successo il giorno precedente ma cercai di contenermi. Arrivai a scuola e lì su una panchina c'era lei, Cris, la mia migliore amica:
<< Cris, Cris! non sai e non puoi neanche immaginare cosa mi è successo ieri!>>
<< Cosa?? >>
<< Un ragazzo mi ha chiesto di uscire stasera! >>
<< Davvero?? chi è?? >>
<< Bè non lo ho mai visto prima ma so solo che si chiama Kevin, è bellissimo! >>
<< Ti sei innamorata?? >> domandò lei.
<< Bè penso proprio di si! >> risposi.
Lei mi guardò e mi fece un sorrisetto, poi ci salutammo e andammo ognuno nella nostra classe.
Ad un certo punto, durante la lezione di storia il piccolo display del mio cellulare si illuminò. Era lui! Era un suo messaggio.
aprii il messaggio e lessi.
<< Ciao Kristine sono sempre io, Kevin. Non volevo disturbarti ma ci tenevo a dirti che stasera sono molto felice di passare del tempo con te. P.S: tranquilla il tuo numero me lo ha dato Cris.>>
In quel momento il mio viso si arrossì.
Dopo pochissimo tempo, una voce non molto lontana da me, urlò:
<< Kristine>> alzai gli occhi e mi trovai di fronte il mio professore di storia che mi guardava con aria abbastanza arrabbiata e io con un filo di voce risposi:
<< Mi scusi professore, non succederà mai più! >>
Il professore mi guardò, si girò e si allontanò da me poi si sedette e mi fissò per tutta la durata dell'ora.
Io non ascoltavo la lezione, c'ero, ma solo fisicamente, con la mia testa intanto fantasticavo su quanto sarebbe stato bello che lui fosse lì, proprio vicino a me.
Sono le 13.00: << Drin >> . Suonò la campanella di fine scuola e mi accorsi all'uscita.
Mentre stavo andando a prendere la mia corriera mi arrivò un suo messaggio, lo aprii:
<< voltati dietro >>
Mi girai, era lui, era proprio dietro di me, poi mi venne incontro e mi disse con tono sensuale:
<< Pensavi che sarei riuscito a stare fino a stasera senza vedere il tuo sorriso?? >>
<< Si ?? >> risposi.
<< No, risposta sbagliata! >> ribadì lui.
<< Bè, allora visto che sei qua perchè limitarsi solo a un sorriso?? >>
Lui mi guardò, prese la mia testa fra le sue mani, e mi baciò.
Ero al settimo cielo, mi sentivo davvero completa.
Poi tutto venne interrotto quando arrivò lei, Cris:
<< guardali un po', che carini che siete! >>
<< ora capisco cos'era quel sorrisetto di stamattina quando ti ho parlato di Kevin >> dissi io.
<< Io?? io non so niente >> sorrise di nuovo.
<< Certo, e scommetto che non sei stata tu a dargli il mio numero >>
Lei non parlò, sorrise e basta.
Ad un certo punto la voce bellissima di Kevin ci interruppe:
<< Allora? Andiamo? Dai, vi accompagno io >>
<< Vi dovevate incontrare prima voi due >> disse Cris.
Mentre camminavamo il suo braccio mi avvolse, mi sentivo davvero al sicuro e poi prima di entrare in macchina mi baciò in fronte.
Eccola lì, la sua audi TT grigia, quasi che sotto i raggi del sole sembrava di colore argento.
Entrammo e subito partì la musica del suo disco: erano i “the doors con touch me” cantata da Jim Morrison, e arrivato il ritornello alzò il volume e mi dedicò queste parole:
<< Io ti amerò,
fino a che non smetterà di piovere
Io ti amerò,
fino a che le stelle non cadranno dal cielo
Per te e me >>
In quel momento lo avrei voluto uccidere di carezze e di baci ma mi limitai a un semplice:
<< Sei dolcissimo >>
Lui mi guardò, e ancora una volta sfoderò il suo bellissimo sorriso.
Ero innamorata persa, lo ammetto.
Arrivai a casa, stavo per scendere dalla macchina quando prendendomi per un braccio mi bloccò, io mi voltai, e senza perdere tempo mi baciò e mi sussurrò:
<< Stasera alle nove sono da te, non farmi attendere troppo >>
Io annuì ridendo, poi scesi e lo vidi piano piano allontanarsi.  

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Capitolo 2
*** Il mio inizio sei tu ***


Aprii la porta di casa, salii le scale e mi trovai di fronte lei la donna più bella del mondo: mia mamma.
E’ stata operata pochi anni fa per un tumore al cervello ed ora è totalmente disabile, darei la mia stessa vita per farla stare bene.
Come sempre andai là e la salutai con un bacio in fronte, poi mi girai e andai a cucinare.
Finito di fare pranzo andai in camera e accesi il computer, lo sfondo del desktop già diceva tutto, eccolo lì, bello come il sole: Leonardo di Caprio.
E’ stato fin da quando ero bambina il mio attore preferito, lo adoro.
Ad un certo punto il telefono di casa squillo, risposi:
<< Pronto? >>
<< Kristine sono io, Cris >>
<< Dimmi tutto >>
<< Allora  ti sei già preparata per stasera?? >>
<< Sinceramente non so proprio cosa mettermi >>
<< Lo sapevo… ci devo sempre pensare io per te >> rispose con tono sorridente.
<< Menomale che ci sei tu. >>
<< Dai tra cinque minuti vengo da te e andiamo a fare un po’ di compere >>
<< Ok >>
Poi riagganciò il telefono.
Dopo esattamente cinque minuti il citofono squillò, era proprio lei più puntuale di un orologio svizzero.
Aprii la porta e uscì.
Arrivate in centro mi portò subito su un negozio di vestiti, e li vide un vestito color salmone stretto sui fianchi e anche un po’ arricciato senza spalline.
Me lo fece provare. Uscii dal camerino e sentì la sua voce dire:
<< Kristine sei fantastica, stasera Kevin non potrà resistere. >>
A dire la verità non mi sentivo per niente a mio agio, ma devo essere sincera, sarei stata una scema a non comprare quel vestito, mi stava benissimo.
Alla fine mi convinsi. Ad un tratto sentii Cris dire:
<< Per un vestito stupendo ci vogliono delle scarpe altrettanto belle >>  e mi porse davanti delle scarpe con tacco 10-12 cm color nero. Erano bellissime, quindi comprai anche quelle.
Una volta finito andammo alla cassa e pagammo il tutto.
Mentre uscivamo continuava a ripetere:
<< Vedrai stasera come sarà felice Kevin >> sempre sorridendo.
<< Lo spero davvero >> risposi.
<< Andrà tutto benissimo >> ribadì lei.
Finito lo shopping, andammo in pizzeria a mangiare. Proprio in quel momento sentii una canzone.
Era la canzone che avevo sentito in macchina di Kevin, e subito non feci altro che pensare a lui.
Questo era un segno del destino. Lui era sempre con me, in qualsiasi momento c’era qualcosa che me lo faceva ricordare.
Verso le sette e mezza della sera andammo a casa, mi feci la doccia, mi vestii, e mi truccai.
Proprio appena avevo finito di mettermi il mio mascara nero il mio cellulare squillò.
Era lui, il mio piccolo e dolce Kevin. Guardai l’orario, erano le nove.
Risposi al cellulare e una voce mi disse:
<< Ehi piccola, sono qui sotto. >>
<< Ok allora adesso scendo >>
<< Corri, ho una voglia matta di vederti >> rispose lui.
<< Farò il prima possibile >> e riagganciai.
Come sempre prima di andare via salutai mia madre e uscii di casa.
Entrai nella macchina e subito mi guardò e sgranò gli occhi.
<< Cosa c’è? Non ti piace? >> dissi.
<< No, tutt’altro, sei fantastica >> e mi diede un bacio.
<< Grazie mille >> riposi.
Accese la macchina e partimmo.
Il suo profumo riempì la macchina, era buonissimo, era il nuovo profumo di dolce e gabbana da uomo.
Dopo un po’ mi disse:
<< Allora, hai fame? >>
<< Un po’ >>
Sorrise.
Arrivammo in riva al mare. Dissi:
<< Dove mi porti? >>
<< Chiudi gli occhi >> e mi bendò.
Dopo cinque minuti disse:
<< Ok siamo arrivati >> mi levo la benda.
Aprii gli occhi e mi trovai di fronte una cena in riva al mare. Era stupendo, tutto curato nei minimi dettagli.
Era l’appuntamento più bello che un uomo mi aveva organizzato.
<< E’ di suo gradimento? >> mi chiese.
<< Altro che si >> risposi felicissima, poi mi baciò nuovamente.
Ci sedemmo. Era bellissimo vedere la luna specchiarsi nel mare limpido.
Parlammo molto quella sera, lui mi raccontò tutto di lui e io di me, era bellissimo sentirsi per una volta DAVVERO felici.
<< Allora? Sei felice con me? >> mi domandò lui.
<< Come potrei non esserlo? >> risposi.
<< Sono felice >> sorrise, e io ricambiai.
Dopo la cena andammo a casa sua, ci coccolammo per molto tempo e lui mi disse parole dolcissime.
Ero davvero la donna più felice del mondo.
Ad un tratto mi sussurrò:
<< Devi andare via? >>
<< Non ho un orario preciso, ma andare un po’ da mia madre mi farebbe molto piacere >>
<< Tranquilla, sono felice solo se lo sei anche tu >>
Salimmo in macchina e ci incamminammo verso casa mia.
Prima di scendere mi disse:
<< Domani riceverai mie notizie >>
<< in che senso >> risposi.
<< Lo scoprirai >> mi disse con tono seducente, e per l’ennesima volta mi baciò.
 
 
 
   

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Capitolo 3
*** io voglio te. e tu?? ***


12 settembre 2010

Il mattino mi svegliai con un suo messaggio, e diceva:

<< Affacciati dalla finestra >>

Subito non capii cosa volesse dire, ma comunque sia, eseguì il suo ordine. Mi alzai dal letto e mi affacciai. Come alzai la serrandina vidi uno striscione che diceva:

<< Buongiorno principessa >>.

li capii che cosa volesse dire con la frase, domani avrai mie notizie la sera precedente.

subito mi emozionai e scoppiai in un terribile pianto di commozione.

In quel momento il mio telefono squillò, era sempre lui e singhiozzando risposi:

<< Sei fantastico, grazie >>

<< per te farei questo e altro >> ribadii lui.

Poi dopo una lunga chiacchierata mi disse:

<< quando posso rivederti? >>

<< quando vuoi, tu hai la priorità su tutto >>. risposi.

<< ok, allora ci sentiamo per domani va bene?? >>

<< è perfetto >>

<< un bacione >> rispose dopo una risatina e poi riagganciò.

Subito chiamai Cris, e le dissi:

<< Cris, corri e vieni da me >>

<< due minuti e sono lì >> rispose lei.

Quando arrivò la feci affacciare dalla finestra e vide anche lei la frase con cui Kevin mi aveva dato il suo buongiorno.

Sentii urlare:

<< Oddiooooo, che carino >> poi si girò e mi guardò.

<< sono ufficialmente innamorata persa di lui >> risposi.

Lei mi guardò con aria commossa e poi disse:

<< Dai andiamo a fare colazione al bar, ho una fame più grande di me >> mi prese per un braccio e mi trascinò fuori casa.

Mentre camminavamo non feci altro che pensare a lui, era bellissimo ciò che aveva fatto per me. Potevo solo che dire una cosa: lo amavo.

Arrivate al bar io ordinai la mia solita brioches fortemente farcita con la nutella e il mio quotidiano estathè alla pesca.

Finito di mangiare, pagammo e uscimmo, ma non feci in tempo a varcare la soglia della porta quando mi bloccai.

<< Kristine, che è successo? >> disse Cris impaurita, mi guardò e segui il mio sguardo fisso.

Quando anche lei vide la macchina di Kevin parcheggiata davanti al bar con lui e un'altra ragazza dentro che si stavano baciando disse:

<< Oh cazzo >>

<< Che bastardo >> ribadii io

in quel momento Kevin si girò e ci vide. Scese dalla macchina e disse:

<< Kristine, posso spiegarti >>

<< Stai zitto stronzo, e sparisci per sempre dalla mia vita. >> presi Cris per un braccio, e insieme a lei andai dietro casa mia dovevo c'era il suo striscione. A terra c'era ancora la bomboletta azzurra che aveva usato. Sotto scrissi:

<< Addio stronzo >> poi entrai in casa.

Mentre guardavo fuori dalla finestra, passò lui con la sua macchina, scese e fissò ciò che avevo scritto sotto, poi si inginocchiò e iniziò a piangere.

Per due giorni interi non fece altro che chiamarmi senza però una mia risposta.

14 settembre 2010 ore 14.00

Mi chiamò per l'ennesima volta, e questa volta risposi:

<< senti hai ottenuto il tuo scopo, farmi innamorare e poi illudermi, ora che altro vuoi? >>

<< voglio te >> rispose

<< e pensi che adesso perchè tu mi hai detto questa frase io ti riapra così come se niente fosse il mio cuore? >>

<< Kristine, lo so, mi sono comportato in modo orrendo, ma se volevo solo illuderti non avrei sprecato con te il mio tempo a chiamarti giorno e notte o a piangere per la frase addio stronzo, me ne sarei fregato ma io ti amo e non voglio perderti, dammi una seconda possibilità. >>

<< ok, te la do questa ultima possibilità ma deludimi pure questa volta e con me hai chiuso. >>

<< preparati sto venendo da te >>

<< ok >> poi riagganciai.

Quando entrai in macchina lo salutai dicendo:

<< ciao >>

lui provò a baciarmi ma io mi spostai.

<< ok va bene non mi vuoi baciare, è comprensibile >>

<< direi più che comprensibile. Io Kevin ti amo davvero e se ti do questa possibilità è perchè penso sul serio che tu potresti essere l'uomo che fa per me, ma non voglio essere portata in giro >>

<< lo so e ti giuro, non succederà mai più, proprio per questo con te voglio giocarmi tutte le carte possibili che ho per farmi perdonare quindi... >>

<< quindi? >>

<< Vorresti essere ufficialmente la mia ragazza? >>

lo guardai, e poi dissi:

<< ed è proprio perchè io ti amo più di ogni altra cosa al mondo che voglio rischiare tutto quello che ho con te quindi... >>

<< quindi? >>

<< si >> e poi ci baciammo.

Mi fissò per molto tempo quando dalla sua bocca uscì queste parole:

<< sei bellissima, e credimi, non ti deluderò ancora. >>

<< Lo spero davvero Kevin! Senti ora devo tornare a casa, chiamami tu quando vuoi. >>

<< ok, ciao piccola >>

gli sorrisi e scesi dalla macchina.

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