mario brothers 2: addio stelle iride!

di Rosalinathebest
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una tranquilla giornata ***
Capitolo 2: *** Il Bar ***
Capitolo 3: *** Iniziano i guai... ***
Capitolo 4: *** Nuovo membro al gruppo ***
Capitolo 5: *** Fallimenti ***
Capitolo 6: *** una soluzione... Stramba! ***
Capitolo 7: *** Tutto è bene quel che finisce bene ***



Capitolo 1
*** Una tranquilla giornata ***


Era una normale giornata nel Regno dei Funghi, il sole splendeva nel cielo limpido, tutti erano felici e la vita scorreva tranquilla come sempre.
Mario, invitato per il puntuale thè dalla Principessa Peach, lo stava sorseggiando, senza preoccupersi degli orribili gorgoglii che faceva ingurgitandone enormi quantità.
Peach lo guardava allibita, portandosi elegantemente alla bocca un biscottino per poi pulirla con un candido tovagliolo.
Ad un certo punto l’idraulico prese il tovagliolo, si pulì le mani e, sospirando si alzò facendo tremare il tavolo a cui erano seduti.
-Mario… Potresti essere leggermente più cauto? E’ la quarta volta che rischi di rovesciarmi il tavolo… Sai è un regalo di mia madre…-
L’idraulico, come tornato sulla terra dalle nuvole si rese conto che Peach, sull’argomento madre poteva diventare un po’ irascibile e quindi sgattaiolò via senza fiatare.
Uscito dal castello tirò un enorme sospiro di sollievo, e, lontano dal pericolo si mise a fischiettare beatamente per l’immenso giardino.
Ma scorse una figura oscura che si stava avvicinando…
-Ti ho beccato Luigi!- Esclamò fieramente Mario.
-Mario! L’unico tentativo di spaventarti andato in fumo… Quattro anni di preparazione…
-Ehm… Weegie ti senti bene?
E i due idraulici scoppiarono a ridere, come se nulla fosse accaduto.
-Mario che ne dici di andare nel Regno Innevato a fare una corsa? Chi arriva primo alla bandiera vince! (non so se è molto chiaro ma questa è più o meno la trama di Super Mario Bros. Cioè vinci il percorso arrivando alla bandiera)
-Ottima idea Weegie!-
E così i due fratelli spensierati come sempre saltarono nel lucente tubo verde che li avrebbe trasportai in un mare… DI GUAI! 

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Capitolo 2
*** Il Bar ***


Mario & Luigi, spuntati dal tubo, rimasero stupefatti nel vedere Bowser in persona steso per terra a fare angeli di neve. Appena li Re Koopa si accorse dei due stupefatti si alzò frettolosamente e si affrettò a dire –Ehmbè? Voi non li fate mai gli angeli di neve?- Mario rispose che se voleva poteva unirsi a loro (vi ricorda nulla “Paper Mario”) e fare il percorso “tutti insieme appassionatamente”. Il tartarugone accettò molto volentieri e i 3 si diressero verso l’inizio del percorso, per fare rifornimenti al bar “Power-Up”. -Cosa ordinate “amiiiciiii?”- Bowser strascicò la I di amici per far riflettere ai due idraulici sul guaio in cui si erano cacciati. -Ehm… Io volevo il fungo… ROSSO. Sì rosso come il mio cappello… Ma Mario si interruppe appena vide chi era la cameriera del bar. -P-P-Peach!? Che ci fai qui?- -AH AH! Credevi che una sciocca principessina come me non potesse trovarsi un lavoro alternativo? Sei proprio come mia madre non fai altro che dire che io dovrei stare nel castello, procreare, sposare un riccone senz’anima, stare tutto il giorno a bere thè e sprecare così la mia vita! NE HO ABBASTANZA! Spiacente ma il bar è chiuso!- E con quest’ultima imprecazione chiuse a chiave la porta del bar, chiuse le finestre e, come le ciliegina sulla torta, un bel CLOSED stampato sulla porta. Bowser fu il primo dopo 10 minuti belli buoni a parlare. -Stavolta l’hai fatta grossa.

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Capitolo 3
*** Iniziano i guai... ***


Però i due Mario Bros. Non ci fecero molto caso. Le sfuriate di Peach erano superate da quelle di Daisy. Perche? Lì c’era il bonus delle racchettate. -Zaino in spalla ragazzi!- Secondo Luigi, non c’era miglior frase per incominciare un percorso. Mario si ricordò che teneva in tasca un Fungo Rosso e un Fiore Fuoco così li primo se lo mangiò lui e il secondo lo diede al desideroso fratello. Bowser, stupito chiese il suo potenziamento. -I potenziamenti sono roba da tappi. Tu non ne hai bisogno non sei tappo.- Fu la risposta del capogruppo. -Let’s Go!- Gridarono insieme i fratelli Mario, iniziando così il famigerato percorso. -Allora… Visto che abbiamo già il potenziamento in quel blocco dovremo trovare la stella Iride!- Disse Luigi con gli occhi sbrilluccicanti. Così prese la rincorsa, spiccò un salto degno di un atleta, (musica intro Mario sports mix naturalmente) e, momento degno di video battè una chiorbata nel blocco senza alcun risultato. Controllò che ci fosse il punto domanda sapete com’è certe volte ci si confonde ma… C’era!? Così chiamò Bowser & Mario, per illustrare il fatto. Tutti provarono a saltare in tutti i versi sul cubo ma niente da fare. Allora Bowser ipotizzò che quello si trattasse di un rarissimo difetto di programmazione, a nessuno importò tanto il fatto così l’allegra compagnia ripartì. Incontrarono un altro cubo. Testarono pure quello ma… niente da fare. Perché tutte le stelle Iride non erano più nei blocchi? Che cosa faranno i nostri eroi? (vi dice nulla “Pokemon”)

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Capitolo 4
*** Nuovo membro al gruppo ***


Mario, Luigi & Bowser si stavano fissando nelle palle degli occhi da troppo tempo. Dovevno reagire oppure rischiavano di rimanere congelati tra la bufera di neve. Così Luigi, raccolse tutto il coraggio che aveva (fino all’ultima briciola) e si buttò di pancia su un Goomba spaventatissimo. Così fecero gli altri due (poveri Goomba brutta vita che fanno) e in un attimo furono fuori dal gioco.
-Che cosa intendi fare ora Mammol… Ehm volevo dire Luigi?- Domandò perplesso Bowser che, con quel cervelletto da tartaruga che si ritrovava (senza offesa tartarughe) non capiva nulla.
-Dobbiamo chiamare Peach no? C’è scritto nell’introduzione! Faresti meglio a leggere il copione prima di iniziare a recitare!- Ribattè Mario che, sul lavoro diventava serissimo.
-Ma che ne so io di quel che scrive quella matta al computer, cancella ogni due secondi e io faccio la figura dell’idiota che si rotola nella neve… Ma lasciamo stare.- Bowser preferirei che non intervenissi nelle mie scritture ma così il racconto diventa più interessante… Scusate era una mia riflessione torniamo alla storia:
La Mario& company si diresse verso il sontuoso castello di Peach. La suddetta (incavolata nera) al primo tentativo di scuse chiuse la porta in faccia a tutti. Ma dopo tre secondi eccola lì sulla porta a offrire thè e a porgere le sue più sincere scuse. (Peach… Reagisci! Non lo vedi che ti stanno manipolando?)
I tre ora diventati quattro si riunirono in cerchio a discutere del misfatto appena scoperto. Dopo aver ascoltato attentamente tutta la spiegazione Peach, assorta nei suoi pensieri disse:- Aspettate. Ho una mappa di tutto il regno. Escludendo che a far sparire le stelle sia stato il qui presente Bowser dobbiamo trovare criminali che supponendo avrebbero compiuto l’infrazione. In questa mappa vi sono riportati tutti i covi dei malefici sospettati. Voi che ne dite dove partiamo?-
Gli altri che non avevano capito un acca del discorso della principessa indicarono un punto a caso facendo “ambarabaciccicoccò”. Bhè almeno avevano detto qualcosa. Il risultato? Nascondiglio segreto di Tatanga*!
 
NOTA D’AUTRICE:
Non so a voi ma a me piace un sacco questo capitolo forse perché si aggiunge Peach… O forse per il mio “dialogo” con Bowser. XD Qui si intravede un briciolo della mia pazzia di scrittrice sfrenata XD e della mia passione per la faccia XD ora vi lascio alle traduzioni.
 
*Tatanga:
Tatangaè un personaggio della serie di Super Mario. Egli fa il suo debutto in Super Mario Land , dove è l' antagonista principale. Tatanga è un alieno dalla pelle viola che sta sempre sopra la sua navicella, in Super Mario Land conquista la terra di Sarasaland e rapisce la sua sovrana: la Principessa Daisy. Mario dovrà attraverare vari mondi per sconfiggerlo, e, finito ogni mondo, si crederà di aver salvato Daisy, ma in realtà è soltanto un nemico travestito. Nell'ultimo livello si dovrà affrontare Tatanga a bordo della sua navicella. Una volta sconfitto si libererà la vera Daisy. 

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Capitolo 5
*** Fallimenti ***


 
Secondo la mappa di Peach, l’enorme rupe scoscesa che si trovavano davanti dovrebbe essere stato il covo di Tatanga. Dalle espressioni degli altri Mario dedusse che non ci capivano nulla. Un’enorme rupe, sconfinata, la punta era nascosta dalle nubi temporalesche. Fecero qualche volta il giro della rupe ma la superficie era compatta e uniforme. Dopo un’oretta di giri a vuoto a tutti facevano male i piedi, così Peach tirò un calcio alla parete rocciosa e… Ci venne un mezzo buco!CARTONE!? Una montagna di cartone? Dopo la scioccante scoperta Bowser si lisciò la chioma rossa fuoco e con tutta la forza che aveva colpì la parete con una possente spallata, che aprì uno squarcio enorme.
-Ecco fatto no problem- Disse con aria di superiorità l’enorme Koopa.
Tutti passarono per lo squarcio senza tanti problemi (tranne Peach poveraccia con quel vestito che le fate fare i salti mortali?) ed arrivarono in una stanza ripiena di Computer & Monitor di ogni genere. Alla base di quello centrale, il più grande sedeva comodamente Tatanga, limandosi le unghie e smaltandosele.
-Tatanga restituisci subito le stelle Iride o sarà PEGGIO per te!- Esclamò Mario lo spirito battagliero.
-Le… CHE? Scusate ma io non capisco di cosa stiate parlando- Disse l’esserino per tutta risposta.
Così tutti si misero a scuriosare per tutto lo studio di Tatanga per confermare la sua risposta. Purtoppo di stelle non ce n’era l’ombra e quindi i quattro chiesero scusa all’alieno per avergli distrutto la parete e se ne andarono via a controllare la mappa.
TAPPA 2: FABBRICA DI BOB-OMBE!
La fabbrica di Bob-Ombe era un luogo enorme, ormai disabitato da tempo. Si trovava nelle località delle valli desolate dove di solito nessuno ficcava il naso. Quale antagonista si nascondeva dietro le spesse porte d’acciaio della fabbrica? Io non so che dire forse Peach si è sbagliata… Ma ad un certo punto ai nostri amici cadde addosso un’enorme rete…  Peach aveva ragione: c’era qualcuno in quella fabbrica! Una roca voce impartiva ordini in una lingua che la compagnia non comprendeva… Il Re Bob-Omba!
-Hey tu tira fuori le stelle Iride!- Sbraitò Luigi che non aveva molta voglia di essere rapito.
Il Re Bob-Omba si sistemò il mantello e incominciò a parlare in Bob-Ombese.
-Guarda che non ti capiamo! Parla in italiano!- Ribattè Bowser della stessa idea di Luigi.
-Allora…- il re si schiarì la gola –Io le vostre stelle Iride non le ho. Questo è un messaggio promozionale. Vuoi una bob-omba? La vuoi funzionante? Vai nella fabbrica di Bob-Ombe! Ne troverai per tutti i gusti!- e con questo finì il discorso con un possente colpo di tosse.
-Ci vediamo nonno- lo salutò Mario sconsolato come il resto del gruppo.
Dove sono le Stelle Iride? Chi le custodisce?
 
NOTA D’AUTRICE:
Anche questo capitolo lo adoro perché si entra nel vero mistero. Io so già la conclusione della storia e vi assicuro che non indovinerete mai di cosa si tratta! Come sono spregevole! Comunque se volete scoprire il seguito 1) mettete una recensione 2) se non mettete la recensione io continuerò la storia ma non la pubblicherò e voi non scoprirete mai come va a finire! 

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Capitolo 6
*** una soluzione... Stramba! ***


RIEPILOGANDO:
Mario, Luigi, Bowser & Peach si sono cimentati in un’avventura che per ora non sta dando frutti. Né Tatanga né il Re Bob-Omba possedevano stelle iride. Allora chi le nasconde?
NOTA:
Ho detto che non avrei pubblicato la storia ma… Mi dispiaceva tantissimo! Così mi sono tradita! Ecco perché non trovate ancora nessuna recensione e il testo già pronto *sigh*
 
La compagnia diede un’ultima occhiata alla mappa: Non c’era più nessun punto in tutta la galassia! Sì sì lo so a che state pensando… Proprio così. Se non l’avete pensato allora lo leggerete. (vai così si fa prima)
Ma figuriamoci se i maschi si mettono a pensare… Naturalmente Peach, dopo un momento di riflessione fece la sua ipotesi: - E se fossero… Nello spazio?- (W le donne!)
-Arguta osservazione cara, ma nello spazio… COME CI ARRIVIAMO?-Fu la risposta di Bowser che, (ricevendo uno strano incantesimo da una strega di passaggio oppure *ipotesi più corretta* aveva tirato a caso) sembrava stranamente più pronto degli altri due.
-Giusta risposta Bowser!- Fecero gli idraulici a pappagallo.
Discussero tantissimo sul come e sul quando sarebbero arrivati nello spazio e poi… tipico colpo di genio.
-figuriamoci se in un videogioco valgono le leggi della fisica!- Sbraitò Mario, rendendosi conto che quello che aveva detto era (o sembrava) insolitamente intelligente.
-Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!- fu la reazione a quell’osservazione. Tutti più motivati andarono a sfasciare casa di Mario & Luigi (Pure gli stessi idraulici presi dalla foga) per cercare qualcosa di interessante per rompere la gravità e tutto ciò che centra con la gravità.
Ironia della sorte si trovò quella specie d’innaffiatore che usava Mario in Super Mario Sunshine.
-Potremo aumentare la potenza del getto d’acqua, in modo da sollevarci uno per volta fino allo SPAZIO! Ah e sarà meglio portarci anche queste due pistole: sono Off Limits. Sono presenti solo in un gioco di super M. vietato ai minori di QUALSIASI ETA’. Potrebbero esserci ZOMBIE da spappolare come inMinecraft.- Lo spirito assassino\omicida\compulsivo di Peachy stava letteralmente venendo a galla. (Eh eh qui gioco le mie carte speciali: l’ironia e la pazzia! Bwahahahahah!)
Lavorarono tutta la notte e metà del giorno seguente per ultimare l’innaffiatore. (io lo chiamo innaffiatore non so voi mi ricordo che aveva un nome ma non lo ricordo)
Alla fine venne fuori un trabiccolo enorme, con una cisterna che poteva contenere tutta l’acqua del mondo. Ai lati naturalmente erano stati appiccicati con lo scotch i due fucili tanto amati da Peach.
Riuscirà la Mario & co. Ad andare nello spazio? Lo scoprirete nel prossimo emozionante capitolo!
 
NOTA D’AUTRICE 2:
Ve lo sareste mai aspettato? Io no! Cioè se non fossi stata l’autrice della storia… Via lasciamo stare è troppo complicato da scrivere mi ci vuole un anno. Io ADORO (non solo perché sono l’autrice ma mi piace tantissimissimissimo) questa storia! Mi sembra intrigante il giusto, divertente il giusto… Per la grammatica lascio la parola a voi! Io non uspo termini ricercti perché non si potrebbero capire ma, come avrete certamente notato scrivo un po’ di DIALETTESE… Io non dico altro… Solo una parola:RECENSITEEEEEEEEEEEEE!  

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Capitolo 7
*** Tutto è bene quel che finisce bene ***


NOTA
Questo è l’ultimo capitolo se la storia è gradita leccatevi le dita.
 
-Peachy, tu che sei un fruscellino devi partire per prima. Consumerai meno acqua. Poi partiremo io e Luigi ed infine Bowser. Ci state?- Mario iniziò la sua tesi m fu bloccato subito dalla fulminante occhiata di Peach.
-Pensi che io sia un fruscellino? Che ne dici di partire tu per primo? Non voglio fare le cavia per testare se l’innaffiatore scoppia o no!
-Scusami Mario ma ha ragione la Principessa… Anzi non scusarmi!- Ribattè l’enorme tartaruga che aveva seguito con molta più  attenzione Peach che Mario.
Allora l’idraulico rassegnatosi al proprio triste destino, impugnò saldamente le maniglie dell’innaffiatore e premette il pulsante d’accensione. Sentì l’acqua dietro di sé ribollire finchè… Un’enorme un enorme getto d’acqua lo fece sollevare da terra schizzando un po’ tutti quelli che erano rimasti al pari.
-Un po’ più su… Così…- Pensava Mario, al confine tra la terra e lo spazio. Con un ultimo sforzo arrivò a galleggiare completamente. Lasciò l’innaffiatore cadere giù fino a raggiungere i suoi compagni. Poi un dubbio sorse lento e spaventoso nella sua testolina: E… L’ARIA? Si mise le mani alla bocca come se stesse soffocando poi… Non successe nulla.
- Ecco. Sono morto.- Pensò lo sconsolato idraulico. –O madre poiché a così breve vita mi generasti almeno doveva la gloria darmi la Nintendo!- (frase gentilmente offerta da Omèro non òmero) Aprì gli occhi e si ritrovò Peach che lo guardava con sguardo spaventato e dietro gli altri due.
-Mario? MARIO! Ma che fai? Sei svenuto senza senso, quando sono salita ti ho trovato qui galleggiante come un salame! Mi vuoi far prendere un infarto?!- La principessa si era spaventata tanto che stava tremando tutta.
-N-N-No Peach non mi sono fatto nulla sono solo svenuto per… Non lo so. – Fu la risposta di Mario.
-bhè io direi di partire no? L’universo è…INFINITO!- Disse Luigi… filosofico.
Così l’allegra compagnia si mise a fluttuare beatamente gridando -stelle stellucce? Dove siete?-  ma da un certo punto videro un’enorme (e quando dico enorme è davvero enorme) cometa, seguita da tante piccole altre. Mario che aveva letto guida galattica per autostoppisti si autonominò capo della spedizione e fece il pollice in alto per dire alla cometa di fermarsi. (cioè ma vi rendete conto? Chiedere ad una cometa di fermarsi) Stranamente l’enorme fascio di luce si spense e ne uscì fuori un’elegante struttura rosa e gialla, tutta a punta e rifinita nei minimi dettagli. Una voce risuonò nel silenzio: -Benvenuti nell’Osservatorio Cometa. Se volete fare un tour interdimensionale dite “tour” se siete qui per visitare l’osservatorio dite “osservatorio” se sei Mario o compagnia dì “Mario”.-
Tutti insieme dissero “Mario” così dall’Osservatorio si materializzò un ponte d’orato. Tutti attraversarono il ponte e si ritrovarono sull’astronave. La voce continuò –Adesso sono occupata. Siete pregati di venire in biblioteca.-
-E dov’è la biblioteca?- Chiese incuriosito Bowser.
-Seguite me io sono già stato in questo posto- rispose Mario con aria di superiorità. Camminarono in lungo e in largo fino ad arrivare in una strana casetta dal tetto ricurvo adibita a biblioteca.
-E’ permesso?- Sussurrò la comitiva. Ma furono bloccati dallo spettacolo che si ritrovarono davanti. Un’enorme bagliore proveniva da quella stanza. Milioni di stelle di ogni genere erano rannicchiate sul tappato della biblioteca, alcune si confondevano pure con i libri. Gialle, rosse, rosa, blu… Grandi, piccole medie e minuscole… E soprattutto… LE STELLE IRIDE!
-E così io costruii questo osservatorio per accogliere tutte le stelle del mondo e per crearne altre.- La voce di una donna seduta su una comoda poltroncina a dondolo aveva interrotto il silenzio di Mario, Luigi, Bowser e Peach.
-Uh ciao! Sì lo so che non avrei dovuto portare qui le stelle Iride ma… Mi mancavano! Prometto che appena finita la storia le farò ridiscendere a terra. Vi preego… - Disse la donna facendo gli occhioni lucidi.
-Va bene. Ma riportacele ne abbiamo un grandissimo bisogno!- Risposero gli altri.
Così Rosalinda si offerse di riportarli a casa insieme alle Stelle. Io direi che la storia è finita… Bhè se vi è piaciuta recensite!
 
NOTA D’AUTRICE:
Benissimo questa storia mi piace moltissimo, non so a voi, recensite, recensite, RECENSITEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE! Detto questo io a scrivere la storia c’ho messo… cinque giorni. Io non so più che scrivere lascio a voi la parola! R-E-C-E-N-S-I-T-E-! 

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