Le Figlie della Morte

di Purple 99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nel nulla della notte ***
Capitolo 2: *** Ragazzi che... ***
Capitolo 3: *** Le altre tre ***



Capitolo 1
*** Nel nulla della notte ***


“Sei pronto a morire? Io mi prenderò la tua anima e la porterò via da qui, in un mondo dove non esiste il tempo. Ma ti ho già detto troppo, vieni con me”. Fu proprio quella l’ultima frase che James sentì. Ormai Sally, dando un colpo di falce, si prese la sua anima; da qui si levò in volo.
Tirò fuori dal medaglione color nero una piccolissima zucca, che in pochi secondi divenne grandissima, tanto da potersi sedere sopra. Fu proprio quello che Sally fece. Quell’ anima era l’ ultima da prendere oggi, la giornata era finita, così Sally tornò a casa. Lei e le sue quattro sorelle vivevano in un portale spazio-dimensionale, ai confini del mondo. Mentre percorreva il sentiero della notte illuminata dalla luna piena, a cavallo della  sua zucca, pensava alla lista di anime che il giorno dopo avrebbe dovuto strappare dai corpi delle persone.
 
“Perché la lista dei mortali arriva sempre la mattina alle cinque in punto. Io a quel ora dormo e vorrei rimanerci, vado avanti così da 150 anni e almeno una volta vorrei…”
 
“Vorresti cosa sorellina?” chiese una voce da dietro Sally.
 
“Ehmm….una zucca nuova, lo sai che questa è vecchia”
 
 
 Infatti quella era di sua madre, era un vecchio modello. Erano due mesi che ne chiedeva una nuova. Ma in realtà lei voleva essere normale, non voleva uccidere, desiderava solo una vita senza regole né leggi. Purtroppo questo era impossibile per lei.
Si udì una risata che si interruppe subito. Silenzio. La voce di prima sembrava sparita nel nulla. Ma rieccola ancora che rideva come quando un bambino faceva uno scherzo scemo ad un altro. La misteriosa voce prese forma. Una ragazza con una maglietta viola e una scollatura che arrivava a coprire metà seno, una gonna gialla e due calze di colori diversi: viola scuro e celeste. Era stesa a pancia in giù, che rideva e rideva senza smettere un solo attimo. Anche lei era su una zucca, ma la sua era più bella e nuova di quella di Sally. La ragazza era sua sorella maggiore Crazzy.
 
“Sei già in ritardo, muoviti o farai tardi. Ahahaha.”  Disse Crazzy.
 
“ No andate senza di me, non voglio venire”
 
“Lo sai che succede se non vieni, vero?”
 
Sally sbuffò con il capo chino. Allora entrambe si levarono in cielo e in un ttimo esse sparirono nel nulla della notte.

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Capitolo 2
*** Ragazzi che... ***


Mentre Sally e Crazzy fluttuavano verso casa sulle loro zucche, uscì il discorso dei ragazzi:
 
“Hai visto John, quello fico e alto, quanto è carino” disse Crazzy  “ha comprato un nuovo contenitore di anime a forma di teschio, lui si che è avanti…”
 
“A noi invece tocca uno a forma di zucca… una misera zucca” continuò Sally
 
“ Esagerata. E’ così comoda e portatile. Ma tornando a noi, sono sicura che ti piace qualcuno,avanti confessa.”
 
“Nessuno…” disse Sally rossa in viso
 
“E perché sei diventata rossa come un pomodoro? Dai ammettilo, c’ è qualcuno che ti piace, dì la verità”
 
Ormai erano passati giorni , ma Sally non aveva dimenticato il pallido volto di un ragazzo che doveva uccidere, ma che risparmiò perché in lui aveva visto qualcosa di diverso dagl’altri  umani. Lui era, si spaventato, ma era così giovane, così bello. Sally poteva vedere il suo riflesso nei suoi occhi neri, la sua giacca nera di pelle con le borchie quadrate era leggermente rovinato. I suoi capelli erano scompigliati e Sally li toccò dicendo: “ Sei troppo giovane, vai via prima che cambi idea…” detto questo la ragazza fece un balzo e volò via con la sua zucca.
Non aveva detto niente a nessuno. E voleva che rimanesse un segreto.
 
“…Ehm…ti vuoi muovere che facciamo tardi e  tu sai cosa succederà in tal caso”
 
 
Crazzy non poteva darle torto. La loro madre era molta severe riguardo a certe cose. Arrivate ai confini del mondo Crazzy tirò fuori dalla maglietta un medaglione con una pietra nera. Questa pietra cominciò a sciogliersi e a diventare enorme fino a formare un buco nero gigantesco. Entrambe le sorelle vennero inghiottite e sparirono insieme al vortice.
 
 
 

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Capitolo 3
*** Le altre tre ***


 
Entrate nel vortice, dopo qualche secondo, le accolse una voce:
 
“Salve signorine, vostra madre e le vostre sorelle vi attendono nel Salone de Noiret. Potete darle a me le anime, le porterò subito a Misteria.”
 
“Grazie Gilda. Ecco” risposero insieme le due sorelle.
 
Gilda era la loro cameriera. Quando Sally e le altre quattro sorelle erano piccole faceva loro da balia ed era anche molto brava con i bambini. Ma dopo un tragico incidente, perse il braccio e così non riuscì a riavere più la sua normale vita.
Dopo aver percorso un po’ di strada nel vortice  insieme alla donna  arrivarono a un grande portone. Bussarono tre volte di seguito e immediatamente le porte si aprirono. Entrarono e percorsero un lungo corridoio, salirono le scale decorate con ali di pipistrello, girarono a sinistra ed entrarono nel Salone: un’ enorme stanza con un divano nero al centro, mobili di legno scuro, vasi con rose nere e foglie appassite appoggiati su scaffali e su un grande tavolo con sedie nere e rosso sangue. Le pareti erano di color rosso scuso con decorazioni nere a spirali, mentre il pavimento era in marmo nero a macchie bianche.
In quella stanza vi erano tre ragazze molto giovani. Una era sul divano stesa a pancia in giù con una gamba alzata che leggeva “Morte misteriosa di un’ anima”, un’altra era sdraiata per terra che fissava il soffitto e ascoltava musica con le gambe accavallate, mentre l’ altra, appena vide Sally, lanciò uno dei coltelli che aveva in mano sullo stipite destro della porta d’ ingresso sussurrando: “mancata”.
L’ atmosfera era allegra come sempre (si fa per dire) e appena Sally e Crazzy entrarono nella stanza si udì una voce femminile:
 
“Figlie mie, vi ho convocato qui per complimentarvi con voi del lavoro svolto. Sally, potresti venire nel mio covo,devo parlarti.”
 
“Stavolta l’ hai combinata grossa Sally, che hai fatto?” chiese quella che lanciava i coltelli.
 
“Zitta Seji” rispose Sally
 
Uscita dalla stanza, girò a sinistra ed entrò in un altro corridoio ancora più lungo e si ritrovò in un  giardino con piante secche. Arrivata a un certo punto Sally si disolse e si teletrasportò in una caverna.
“Finalmente sei arrivata. Ora dimmi di quel ragazzo umano che ti piace” disse una voce proveniente da infondo alla caverna
 
“Chi è quell’ idiota che ti ha detto una cosa del genere” chiese Sally arrabbiatissima
 
“Il narratore dei questa storia”
 
“Brava la fessa” mi
 rimproverò Sally
“Non è colpa mia, non volevo morire adesso, devo ancora finire di scrivere la storia”
 
 
 
 
CONTINUA….
 
(metterò delle foto dei vari personaggi che ho fatto io stessa più avanti)

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