Brucaneve e i setteGnomi (una favola molto confusa)

di Dark Ailbhe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Brucaneve ***
Capitolo 2: *** La Strega ***
Capitolo 3: *** Il Cacciatore ***
Capitolo 4: *** Il Forfolletto ***
Capitolo 5: *** I setteGnomi ***
Capitolo 6: *** L' incantesimo ***
Capitolo 7: *** Il cumulo di neve ***
Capitolo 8: *** Sonno ***
Capitolo 9: *** Il Principe ***
Capitolo 10: *** epilogo ***



Capitolo 1
*** Brucaneve ***


C'era una volta un regno lontano lontano.

Un bel giorno d'inverno i sovrani di quel regno lontano lontano ricevettero la visita di una cicogna. Fu così che quel regno lontano lontano ebbe la sua principessina.

Quel giorno d'inverno accadde un'altra cosa, in quel regno lontano lontano. Cominciò a nevicare.

Ben presto la terra di quel regno lontano lontano fu coperta da una coltre di neve bianchissima.

Purtroppo in questo modo gli uccellini non potevano più mangiare, in quel regno lontano lontano.

E lo stesso valeva per tutte le altre creaturine che popolavano i boschi del regno lontano lontano.

Allora la piccola principessina del regno lontano lontano, commossa, decise di aiutare gli animaletti.

Iniziò quindi a mangiare la neve come una mucca mangia l'erba. Fu così che, in quel giorno d'inverno, la principessina prese il nome di Brucaneve, per la gioia delle bestioline che popolavano i boschi del regno lontano lontano.

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Capitolo 2
*** La Strega ***


Passarono gli anni e Brucaneve crebbe nella maniera che più si addiceva a una principessina di quel regno lontano lontano.

Ogni giorno la principessina Brucaneve si recava a lezione dalla bellissima Strega che abitava in una casetta ai margini del bosco di quel regno lontano lontano.

Quando la principessina Brucaneve ebbe raggiunto l’età di dodici anni, i sovrani di quel regno lontano lontano decisero che la sua istruzione era completa.

Così, la principessina Brucaneve si recò a salutare per l’ultima volta la bellissima Strega che abitava ai margini del bosco di quel regno lontano lontano, portandole in dono uno specchio, nella speranza di allietarla con il suo regalo.

La bellissima Strega fu invero molto felice dell’omaggio fattole dalla principessina Brucaneve e il loro commiato era gioioso fino a quando, purtroppo, accadde una disgrazia in quella ridente casetta ai margini del bosco di quel regno lontano lontano.

La principessina Brucaneve, infatti, inciampò in un ramo e finì col rovinare addosso alla bellissima Strega, rompendole un’ unghia. La Strega, tanto bella quanto vanitosa, si infuriò al punto tale da mutare forma, in un modo che mai fino allora si era veduto, in quel regno lontano lontano.

La bellissima Strega prese a invecchiare e imbruttirsi sempre più, sotto gli occhi allibiti e costernati di Brucaneve, la principessina di quel regno lontano lontano.

Alla fine la Strega divenne talmente vecchia e brutta che nemmeno la sua immensa magia avrebbe più potuto aiutarla a tornare come prima. Fu così che la Strega di quel regno lontano lontano perse per sempre tutta la sua bellezza, e maledì Brucaneve, e giurò alla principessina che un giorno si sarebbe vendicata.

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Capitolo 3
*** Il Cacciatore ***


Era un bianco giorno d’inverno quando la Strega di quel regno lontano lontano decise di attuare la sua vendetta sulla principessina Brucaneve.

La strega convocò quindi il Cacciatore nella sua casetta ai margini del bosco di quel regno lontano lontano. Sapendo bene che il Cacciatore amava uccidere bestiole di ogni sorta, ella gli disse di stare pronto, ché la sua prossima preda sarebbe stata la principessina Brucaneve.

Così, il Cacciatore andò ad aspettare la sua preda nel bosco di quel regno lontano lontano, proprio dietro l’albero indicatogli dalla Strega. Steso sulla neve, il Cacciatore attese lì nascosto per giorni e giorni, finché la principessina Brucaneve uscì dal castello per la sua passeggiata settimanale.

Allora il Cacciatore osservò Brucaneve mentre lei, con la caratteristica grazia di una principessina di quel regno lontano lontano, mangiava la neve come una mucca mangia erba.

Il Cacciatore decise infine di passare all’azione ma, siccome la principessina Brucaneve mentre mangiava somigliava incredibilmente alle mucche che in quel momento pascolavano lì vicino, e siccome la sua vista non era più la stessa di un tempo, l'uomo si concesse qualche attimo di esitazione, prima di fare la scelta più logica.  Fu così che il Cacciatore cominciò, al colmo della gioia, a uccidere tutte le mucche che pascolavano in quel regno lontano lontano.

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Capitolo 4
*** Il Forfolletto ***


Brucaneve, la principessina di quel regno lontano lontano, era triste.

Non soltanto negli ultimi tempi la principessina non poteva più vagare liberamente all’aperto per mangiare la sua amata neve, ma correva anche voce che il Cacciatore andasse in giro ad uccidere le mucche di quel regno lontano lontano.

La principessina Brucaneve, non potendo far nulla per aiutare le sue amate mucche, decise un giorno di consolarsi recandosi in gran segreto a mangiar neve in una vallata di quel regno lontano lontano.

Raggiunta la vallata di quel regno lontano lontano però, Brucaneve si accorse di non conoscere la strada del ritorno. Disperata, la principessina cominciò a piangere a dirotto.

Brucaneve pianse così a lungo e così forte che quando smise era già buio. Solo allora la principessina di quel regno lontano lontano si accorse di essere affamata.

Così, la principessina Brucaneve si mise a mangiare la neve della valle di quel regno lontano lontano.

A un tratto, Brucaneve si fermò. La principessina si accorse di avere in bocca qualcosa che, per sapore e consistenza, comprese non essere neve. Stupita -poiché era sempre stata bene attenta a non mangiare null’altro che non fosse la neve- la principessina Brucaneve si portò una mano alla bocca e sputò. Si ritrovò in mano una creaturina che mai aveva visto, in quel regno lontano lontano.

L’esserino sembrava un ometto in miniatura ed era assai piccolo. Basti pensare che stava sulla mano della principessina di quel regno lontano lontano.

Da principio la bestiolina si arrabbiò e urlò contro Brucaneve ma poi, resosi conto che la principessina di quel regno lontano lontano era realmente dispiaciuta e compreso che non era assolutamente intenzionata a mangiarlo, la rabbia dell’omino scemò come neve al sole, fino a sparire del tutto.

Allora l’esserino si presentò alla principessina come Fofò, e le disse di essere un Forfolletto. Da sempre, le narrò Fofò, i Forfolletti vivevano in quel regno lontano lontano ma purtroppo non avevano mai avuto vita facile.

In particolar modo, aggiunse Fofò, da quando c’era la Strega che abitava in una casetta ai margini del bosco di quel regno lontano lontano. Fofò spiegò alla principessina che quella Strega odiava i Forfolletti perché loro volevano essere liberi di poter produrre la loro amata forfora, che la Strega invece detestava.

Questo racconto commosse profondamente la principessina Brucaneve, che si sentì in dovere di raccontare al Forfolletto dell’incidente avvenuto con la Strega, di come un tempo era stata sua maestra, e di come questa si era infuriata e l’aveva maledetta, e di come aveva giurato di vendicarsi, quel giorno nella casetta ai margini del bosco lontano lontano.

Allora toccò a Fofò commuoversi per il racconto della principessina. Fu così che Brucaneve e il Forfolletto divennero amici, in quella valle innevata di quel regno lontano lontano.

 

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Capitolo 5
*** I setteGnomi ***


Quando la principessina Brucaneve confessò al Forfolletto Fofò di essersi persa, l’esserino non esitò un istante prima di offrirsi di aiutarla a trovare il modo per uscire dalla valle di quel regno lontano lontano e tornare a casa.

Sfortunatamente, i Forfolletti non sono famosi per il loro senso dell’orientamento. E questo la principessina di quel regno lontano lontano lo scoprì presto e se ne dispiacque almeno quanto il povero Forfolletto suo amico.

Allora Fofò si offrì di ospitare la principessina Brucaneve presso la sua gente, nel villaggio dei Forfolletti nella valle di quel regno lontano lontano.

Giunti al villaggio dei Forfolletti di quel regno lontano lontano, Fofò presentò la principessina Brucaneve ai suoi amici e loro l’accolsero festanti.

Bucaneve, principessina di quel regno lontano lontano, non sapendo più come tornare a casa, decise di restare coi Forfolletti suoi nuovi amici.

Il tempo passò, e tutti erano sempre allegri e felici. Poi, un giorno, il capo dei Forfolletti chiese alla principessina di quel regno lontano lontano se per caso poteva fargli il favore di contare i Forfolletti.

Vedi, spiegò a Brucaneve il capo dei Forfolletti, noi non sappiamo contare perché non abbiamo ricevuto alcuna istruzione. Invece tu, proseguì il capo dei Forfolletti, sei la principessina di quel regno lontano lontano e hai senz’altro ricevuto ottimi insegnamenti.

La principessina Brucaneve dovette pensarci un po’ su. Non voleva deludere i suoi amici Forfolletti, però loro erano davvero tanti, e lei non aveva mai visto tante bestioline tutte insieme in quel regno lontano lontano.

Sono talmente tanti, rifletté Brucaneve, che non bastano nemmeno tutte le otto dita delle mie tre mani per contarli. Però, lei era la principessina di quel regno lontano lontano, e quindi non poteva rispondere che nemmeno lei era in grado di contarli. Decise dunque di affidarsi alla fantasia.

Quindi la principessina Bucaneve gli rispose che loro erano esattamente setteGnomi. Al che tutti i Forfolletti esultarono e fecero festa, urlando e cantando a squarciagola di essere i setteGnomi. Fu così che, nella valle di quel regno lontano lontano, i Forfolletti divennero setteGnomi.

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Capitolo 6
*** L' incantesimo ***


L’inverno cedette il passo alla primavera, a cui si susseguì l’estate e la neve si sciolse in quel regno lontano lontano. Fu allora che la Strega comprese che il Cacciatore non le sarebbe stato utile nella sua vendetta contro la principessina Brucaneve.

La Strega si mise dunque a cercare la principessina in tutto quel regno lontano lontano, tranne che nella valle popolata dagli odiati Forfolletti, ribattezzati setteGnomi.

Alla fine, persino la Strega dovette desistere dal cercare Brucaneve. Ma non rinunciò a vendicarsi della principessina. Utilizzando tutta la sua magia, la Strega trasformò quel regno lontano lontano e tutti coloro che lo abitavano in un unico ammasso di neve, fatta eccezione per la valle dei Forfolletti, ribattezzati setteGnomi, che resisteva alle sue arti magiche.

Dopodiché la Strega, che aveva dato fondo a tutte le sue energie per compiere l’incantesimo, vendicandosi così del torto subito dalla principessina Bucaneve, morì. Fu così che quel regno lontano lontano e tutti i suoi abitanti divennero un cumulo di neve.

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Capitolo 7
*** Il cumulo di neve ***


La principessina Brucaneve aveva passato molti giorni felici coi Forfolletti, ribattezzati setteGnomi, ma quando giunse l’estate e la neve iniziò a sciogliersi, sentì più che mai il bisogno impellente di tornare a casa sua, in quel regno lontano lontano, dove tutti conservavano sempre della neve fresca apposta per lei nelle loro ghiacciaie.

Ma più la principessina pensava alla strada che avrebbe dovuto percorrere, più si scoraggiava, e quel regno lontano lontano le appariva sempre più distante e sfocato.

Poi un giorno, Brucaneve vide una mucca dall’aria familiare camminare nella valle, e decise di fermarla e parlarci. La povera mucca, però, per quanto si sforzasse non riusciva proprio a rispondere alle domande della principessina di quel regno lontano lontano.

La principessina Brucaneve allora, comprendendo quanto quella bestiola, anche se muta, fosse buona di cuore ed essendo consapevole del grande senso di orientamento delle mucche di quel regno lontano lontano, la pregò di condurla verso casa.

La mucca ammiccò a Brucaneve in chiaro segno d’assenso, e si incamminò verso quel regno lontano lontano, prontamente seguita dalla principessina e dai suoi amici Forfolletti, ribattezzati setteGnomi.

Cammina e cammina, la mucca condusse la principessina Brucaneve e i Forfolletti, ribattezzati setteGnomi, nel luogo in cui secondo lei doveva esserci quel regno lontano lontano.

Ma, con gran sorpresa per la mucca, costernazione per la principessina e perplessità per i Forfolletti, ribattezzati setteGnomi, al posto di quel regno lontano lontano c’era solo un immenso cumulo di neve.

Afflitta quanto affamata, la principessina Bucaneve decise di mangiare quel cumulo e, dato che non sapevano che quell’ammasso di neve era in realtà quel regno lontano lontano e tutti i suoi abitanti trasformati da un incantesimo della Strega, né la mucca né i Forfolletti, ribattezzati setteGnomi, ebbero nulla da obiettare.

Fu così che la principessina Brucaneve divorò quel regno lontano lontano e tutti i suoi abitanti.

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Capitolo 8
*** Sonno ***


La principessina Brucaneve mangiò e mangiò, fino a quando non esaurì tutto il cumulo di neve. A quel punto sbadigliò, si stiracchiò un poco e, infine, si addormentò, sorvegliata dalla mucca e dai fedeli Forfolletti, ribattezzati setteGnomi.

Dopo tre giorni e tre notti in cui la principessina non fece altro che dormire, la mucca tentò di svegliarla, senza ottenere risultato alcuno.

Giunse l’autunno, e Brucaneve ancora dormiva. Allora la mucca decise che la principessina non si sarebbe più svegliata e se ne andò via, triste e sconsolata.

Il giorno successivo alla partenza della mucca, i Forfolletti, ribattezzati setteGnomi, tentarono nuovamente di svegliare la principessina, ma nemmeno loro ottennero risultato alcuno.

Giunse l’inverno, e Brucaneve ancora dormiva. Allora i Forfolletti, ribattezzati setteGnomi, decisero che la principessina non si sarebbe più svegliata e se ne andarono via, tristi e sconsolati.

Il giorno successivo alla partenza dei Forfolletti, ribattezzati setteGnomi, prese a nevicare. Fu così che la neve coprì come una coperta la principessina Brucaneve, ancora addormentata.

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Capitolo 9
*** Il Principe ***


Capitò che un giorno passasse da quelle parti, proprio accanto alla principessina addormentata e coperta da una coltre di neve, il centauro Principe Bianc’Azzurro, che si era smarrito molti giorni prima durante una battuta di caccia.

Siccome stava morendo di fame, il centauro Principe Bianc’Azzurro si costrinse a mangiare la neve. Iniziò quindi a brucare la neve esattamente nel punto in cui dormiva la principessina Brucaneve.

In quella, la principessina Brucaneve si destò dal suo lungo sonno. Il centauro Principe Bianc’Azzurro la osservò, interessato ma per nulla stupito di vederla.

La principessina Brucaneve allora gli sorrise timidamente e il centauro Principe Bianc’Azzurro sorrise a sua volta.

Il centauro Principe Bianc’Azzurro si presentò educatamente alla principessina e lei fece altrettanto. Lui allora le chiese di sposarlo e Bucaneve, che già in cuor suo sentiva di amare profondamente Bianc’Azzurro, accettò con gioia. Fu così che Brucaneve sposò Bianc’Azzurro e andò a vivere con lui nel celeste castello lontano lontano.

E vissero.

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Capitolo 10
*** epilogo ***


C’era una volta un celeste castello lontano lontano.

Ora non c’è più.

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