Brucaneve e i setteGnomi (una favola molto confusa) di Dark Ailbhe (/viewuser.php?uid=27542)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Brucaneve ***
Capitolo 2: *** La Strega ***
Capitolo 3: *** Il Cacciatore ***
Capitolo 4: *** Il Forfolletto ***
Capitolo 5: *** I setteGnomi ***
Capitolo 6: *** L' incantesimo ***
Capitolo 7: *** Il cumulo di neve ***
Capitolo 8: *** Sonno ***
Capitolo 9: *** Il Principe ***
Capitolo 10: *** epilogo ***
Capitolo 1 *** Brucaneve ***
C'era
una volta un regno lontano lontano.
Un
bel giorno d'inverno i sovrani di quel regno lontano
lontano ricevettero la visita di una cicogna. Fu così che
quel regno lontano
lontano ebbe la sua principessina.
Quel
giorno d'inverno accadde un'altra cosa, in quel regno
lontano lontano. Cominciò a nevicare.
Ben
presto la terra di quel regno lontano lontano fu coperta
da una coltre di neve bianchissima.
Purtroppo
in questo modo gli uccellini non potevano più
mangiare, in quel regno lontano lontano.
E
lo stesso valeva per tutte le altre creaturine che
popolavano i boschi del regno lontano lontano.
Allora
la piccola principessina del regno lontano lontano,
commossa, decise di aiutare gli animaletti.
Iniziò quindi a mangiare
la neve come una mucca mangia l'erba. Fu così
che, in quel giorno d'inverno, la principessina prese il nome di
Brucaneve, per la gioia delle bestioline che popolavano i boschi del
regno lontano
lontano.
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Capitolo 2 *** La Strega ***
Passarono
gli anni e Brucaneve crebbe nella maniera che più
si addiceva a una principessina di quel regno lontano lontano.
Ogni
giorno la principessina Brucaneve si recava a lezione
dalla bellissima Strega che abitava in una casetta ai margini del bosco
di quel
regno lontano lontano.
Quando
la principessina Brucaneve ebbe raggiunto l’età di
dodici anni, i sovrani di quel regno lontano lontano decisero che
la sua
istruzione era completa.
Così,
la principessina Brucaneve si recò a salutare per
l’ultima volta la bellissima Strega che abitava ai margini
del bosco di quel
regno lontano lontano, portandole in dono uno specchio, nella speranza
di
allietarla con il suo regalo.
La
bellissima Strega fu invero molto felice dell’omaggio
fattole dalla principessina Brucaneve e il loro commiato era gioioso
fino a
quando, purtroppo, accadde una disgrazia in quella ridente casetta ai
margini
del bosco di quel regno lontano lontano.
La
principessina Brucaneve, infatti, inciampò in un ramo e
finì col rovinare addosso alla bellissima Strega, rompendole
un’ unghia. La
Strega, tanto bella quanto vanitosa, si infuriò al punto
tale da mutare forma,
in un modo che mai fino allora si era veduto, in quel regno lontano
lontano.
La
bellissima Strega prese a invecchiare e imbruttirsi
sempre più, sotto gli occhi allibiti e costernati di
Brucaneve, la
principessina di quel regno lontano lontano.
Alla
fine la Strega divenne talmente vecchia e brutta che nemmeno la sua
immensa magia avrebbe più potuto aiutarla a tornare come prima.
Fu così che la
Strega di quel regno lontano lontano perse per sempre tutta la sua
bellezza, e maledì Brucaneve, e giurò alla principessina che un giorno si sarebbe vendicata.
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Capitolo 3 *** Il Cacciatore ***
Era
un bianco giorno d’inverno quando la Strega di quel
regno lontano lontano decise di attuare la sua vendetta sulla
principessina
Brucaneve.
La
strega convocò quindi il Cacciatore nella sua casetta ai
margini del bosco di quel regno lontano lontano. Sapendo bene che il
Cacciatore
amava uccidere bestiole di ogni sorta, ella gli disse di stare pronto,
ché la
sua prossima preda sarebbe stata la principessina Brucaneve.
Così,
il Cacciatore andò ad aspettare la sua preda nel bosco di quel
regno lontano lontano, proprio dietro l’albero indicatogli
dalla Strega. Steso
sulla neve, il Cacciatore attese lì nascosto per giorni e
giorni, finché la
principessina Brucaneve uscì dal castello per la sua
passeggiata settimanale.
Allora
il Cacciatore osservò Brucaneve mentre lei, con la
caratteristica grazia di una principessina di quel regno lontano
lontano,
mangiava la neve come una mucca mangia erba.
Il
Cacciatore decise infine di passare all’azione ma,
siccome la principessina Brucaneve mentre mangiava somigliava
incredibilmente
alle mucche che in quel momento pascolavano lì vicino, e
siccome la sua vista
non era più la stessa di un tempo, l'uomo si concesse qualche attimo di
esitazione, prima di fare la scelta più logica. Fu così che il
Cacciatore cominciò, al colmo
della gioia, a uccidere tutte le mucche che pascolavano in quel regno
lontano
lontano.
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Capitolo 4 *** Il Forfolletto ***
Brucaneve,
la principessina di quel regno lontano lontano,
era triste.
Non
soltanto negli ultimi tempi la principessina non poteva
più vagare liberamente all’aperto per mangiare la
sua amata neve, ma correva
anche voce che il Cacciatore andasse in giro ad uccidere le mucche di
quel
regno lontano lontano.
La
principessina Brucaneve, non potendo far nulla per aiutare
le sue amate mucche, decise un giorno di consolarsi recandosi in gran
segreto a
mangiar neve in una vallata di quel regno lontano lontano.
Raggiunta
la vallata di quel regno lontano lontano però,
Brucaneve si accorse di non conoscere la strada del ritorno. Disperata,
la
principessina cominciò a piangere a dirotto.
Brucaneve
pianse così a lungo e così forte che quando smise
era già buio. Solo allora la principessina di quel regno
lontano lontano si
accorse di essere affamata.
Così,
la principessina Brucaneve si mise a mangiare la neve
della valle di quel regno lontano lontano.
A
un tratto, Brucaneve si fermò. La principessina si accorse
di avere in bocca qualcosa che, per sapore e consistenza, comprese non
essere
neve. Stupita -poiché
era sempre stata bene attenta a non mangiare null’altro che
non fosse la neve- la
principessina Brucaneve si portò una mano alla bocca e
sputò. Si ritrovò in
mano una creaturina che mai aveva visto, in quel regno lontano lontano.
L’esserino
sembrava un ometto in miniatura ed era assai
piccolo. Basti pensare che stava sulla mano della principessina di quel
regno
lontano lontano.
Da
principio la bestiolina si arrabbiò e urlò contro
Brucaneve ma poi, resosi conto che la principessina di quel regno
lontano
lontano era realmente dispiaciuta e compreso che non era assolutamente
intenzionata a mangiarlo, la rabbia dell’omino
scemò come neve al sole, fino a
sparire del tutto.
Allora
l’esserino si presentò alla principessina come
Fofò,
e le disse di essere un Forfolletto. Da sempre, le narrò
Fofò, i Forfolletti
vivevano in quel regno lontano lontano ma purtroppo non avevano mai
avuto vita
facile.
In
particolar modo, aggiunse Fofò, da quando c’era la
Strega
che abitava in una casetta ai margini del bosco di quel regno lontano
lontano.
Fofò spiegò alla principessina che quella Strega
odiava i Forfolletti perché
loro volevano essere liberi di poter produrre la loro amata forfora,
che la
Strega invece detestava.
Questo
racconto commosse profondamente la principessina Brucaneve,
che si sentì in dovere di raccontare al Forfolletto
dell’incidente avvenuto con
la Strega, di come un tempo era stata sua maestra, e di come questa si
era
infuriata e l’aveva maledetta, e di come aveva giurato di
vendicarsi, quel
giorno nella casetta ai margini del bosco lontano lontano.
Allora
toccò a Fofò commuoversi per il racconto della
principessina. Fu così che Brucaneve e il Forfolletto
divennero amici, in
quella valle innevata di quel regno lontano lontano.
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Capitolo 5 *** I setteGnomi ***
Quando
la principessina Brucaneve confessò al Forfolletto
Fofò di essersi persa, l’esserino non
esitò un istante prima di offrirsi di
aiutarla a trovare il modo per uscire dalla valle di quel regno lontano
lontano
e tornare a casa.
Sfortunatamente,
i Forfolletti non sono famosi per il loro
senso dell’orientamento. E questo la principessina di quel
regno lontano
lontano lo scoprì presto e se ne dispiacque almeno quanto il
povero Forfolletto
suo amico.
Allora
Fofò si offrì di ospitare la principessina
Brucaneve
presso la sua gente, nel villaggio dei Forfolletti nella valle di quel
regno
lontano lontano.
Giunti
al villaggio dei Forfolletti di quel regno lontano
lontano, Fofò presentò la principessina Brucaneve
ai suoi amici e loro
l’accolsero festanti.
Bucaneve,
principessina di quel regno lontano lontano, non
sapendo più come tornare a casa, decise di restare coi
Forfolletti suoi nuovi
amici.
Il
tempo passò, e tutti erano sempre allegri e felici. Poi,
un giorno, il capo dei Forfolletti chiese alla principessina di quel
regno
lontano lontano se per caso poteva fargli il favore di contare i
Forfolletti.
Vedi,
spiegò a Brucaneve il capo dei Forfolletti, noi non
sappiamo contare perché non abbiamo ricevuto alcuna
istruzione. Invece tu,
proseguì il capo dei Forfolletti, sei la principessina di
quel regno lontano
lontano e hai senz’altro ricevuto ottimi insegnamenti.
La
principessina Brucaneve dovette pensarci un po’ su. Non
voleva deludere i suoi amici Forfolletti, però loro erano
davvero tanti, e lei
non aveva mai visto tante bestioline tutte insieme in quel regno
lontano
lontano.
Sono
talmente tanti, rifletté Brucaneve, che non bastano
nemmeno tutte le otto dita delle mie tre mani per contarli.
Però, lei era la
principessina di quel regno lontano lontano, e quindi non poteva
rispondere che
nemmeno lei era in grado di contarli. Decise dunque di affidarsi alla
fantasia.
Quindi
la principessina Bucaneve gli rispose che loro erano
esattamente setteGnomi. Al che tutti i Forfolletti esultarono e fecero
festa,
urlando e cantando a squarciagola di essere i setteGnomi. Fu
così che, nella
valle di quel regno lontano lontano, i Forfolletti divennero setteGnomi.
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Capitolo 6 *** L' incantesimo ***
L’inverno
cedette il passo alla primavera, a cui si susseguì
l’estate e la neve si sciolse in quel regno lontano lontano.
Fu allora che la
Strega comprese che il Cacciatore non le sarebbe stato utile nella sua
vendetta
contro la principessina Brucaneve.
La
Strega si mise dunque a cercare la principessina in tutto
quel regno lontano lontano, tranne che nella valle popolata dagli
odiati
Forfolletti, ribattezzati setteGnomi.
Alla
fine, persino la Strega dovette desistere dal cercare
Brucaneve. Ma non rinunciò a vendicarsi della principessina.
Utilizzando tutta
la sua magia, la Strega trasformò quel regno lontano lontano
e tutti coloro che
lo abitavano in un unico ammasso di neve, fatta eccezione per la valle
dei
Forfolletti, ribattezzati setteGnomi, che resisteva alle sue arti
magiche.
Dopodiché
la Strega, che aveva dato fondo a tutte le sue energie per
compiere l’incantesimo, vendicandosi così del
torto subito dalla principessina
Bucaneve, morì. Fu così che quel regno lontano
lontano e tutti i suoi abitanti divennero un cumulo di
neve.
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Capitolo 7 *** Il cumulo di neve ***
La
principessina Brucaneve aveva passato molti giorni felici
coi Forfolletti, ribattezzati setteGnomi, ma quando giunse
l’estate e la neve
iniziò a sciogliersi, sentì più che
mai il bisogno impellente di tornare a casa
sua, in quel regno lontano lontano, dove tutti conservavano sempre
della neve
fresca apposta per lei nelle loro ghiacciaie.
Ma
più la principessina pensava alla strada che avrebbe
dovuto percorrere, più si scoraggiava, e quel regno lontano
lontano le appariva
sempre più distante e sfocato.
Poi un giorno,
Brucaneve vide una mucca dall’aria familiare camminare nella
valle, e decise di
fermarla e parlarci. La povera mucca, però, per quanto si
sforzasse non
riusciva proprio a rispondere alle domande della principessina di quel
regno
lontano lontano.
La principessina
Brucaneve allora, comprendendo quanto quella bestiola, anche se muta,
fosse
buona di cuore ed essendo consapevole del grande senso di orientamento
delle
mucche di quel regno lontano lontano, la pregò di condurla
verso casa.
La mucca ammiccò a
Brucaneve in chiaro segno d’assenso, e si
incamminò verso quel regno lontano
lontano, prontamente seguita dalla principessina e dai suoi amici
Forfolletti,
ribattezzati setteGnomi.
Cammina e cammina, la
mucca condusse la principessina Brucaneve e i Forfolletti, ribattezzati
setteGnomi, nel luogo in cui secondo lei doveva esserci quel regno
lontano
lontano.
Ma, con gran sorpresa
per la mucca, costernazione per la principessina e
perplessità per i
Forfolletti, ribattezzati setteGnomi, al posto di quel regno lontano
lontano c’era
solo un immenso cumulo di neve.
Afflitta quanto
affamata, la principessina Bucaneve decise di mangiare quel cumulo e,
dato che non
sapevano che quell’ammasso di neve era in realtà
quel regno lontano lontano e
tutti i suoi abitanti trasformati da un incantesimo della Strega,
né la mucca
né i Forfolletti, ribattezzati setteGnomi, ebbero nulla da
obiettare.
Fu così che la
principessina Brucaneve divorò quel regno lontano lontano e
tutti i suoi
abitanti.
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Capitolo 8 *** Sonno ***
La principessina
Brucaneve mangiò e mangiò, fino a quando non
esaurì tutto il cumulo di neve. A
quel punto sbadigliò, si stiracchiò un poco e,
infine, si addormentò,
sorvegliata dalla mucca e dai fedeli Forfolletti, ribattezzati
setteGnomi.
Dopo tre giorni e tre
notti in cui la principessina non fece altro che dormire, la mucca
tentò di
svegliarla, senza ottenere risultato alcuno.
Giunse l’autunno, e
Brucaneve ancora dormiva. Allora la mucca decise che la principessina
non si
sarebbe più svegliata e se ne andò via, triste e
sconsolata.
Il giorno successivo
alla partenza della mucca, i Forfolletti, ribattezzati setteGnomi,
tentarono
nuovamente di svegliare la principessina, ma nemmeno loro ottennero
risultato
alcuno.
Giunse l’inverno, e
Brucaneve ancora dormiva. Allora i Forfolletti, ribattezzati
setteGnomi,
decisero che la principessina non si sarebbe più svegliata e
se ne andarono
via, tristi e sconsolati.
Il giorno successivo
alla partenza dei Forfolletti, ribattezzati setteGnomi, prese a
nevicare. Fu
così che la neve coprì come una coperta la
principessina Brucaneve, ancora
addormentata.
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Capitolo 9 *** Il Principe ***
Capitò che un giorno
passasse da quelle parti, proprio accanto alla principessina
addormentata e
coperta da una coltre di neve, il centauro Principe
Bianc’Azzurro, che si era
smarrito molti giorni prima durante una battuta di caccia.
Siccome stava morendo
di fame, il centauro Principe Bianc’Azzurro si costrinse a
mangiare la neve.
Iniziò quindi a brucare la neve esattamente nel punto in cui
dormiva la
principessina Brucaneve.
In quella, la
principessina Brucaneve si destò dal suo lungo sonno. Il
centauro Principe
Bianc’Azzurro la osservò, interessato ma per nulla
stupito di vederla.
La principessina
Brucaneve allora gli sorrise timidamente e il centauro Principe
Bianc’Azzurro
sorrise a sua volta.
Il centauro Principe
Bianc’Azzurro si presentò educatamente alla
principessina e lei fece
altrettanto. Lui allora le chiese di sposarlo e Bucaneve, che
già in cuor suo
sentiva di amare profondamente Bianc’Azzurro,
accettò con gioia. Fu così che
Brucaneve sposò Bianc’Azzurro e andò a
vivere con lui nel celeste castello
lontano lontano.
E
vissero.
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Capitolo 10 *** epilogo ***
C’era una volta un
celeste castello lontano lontano.
Ora
non c’è più.
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