Fuga da Arkham

di S05lj
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ora d'Aria ***
Capitolo 2: *** Evasione! ***



Capitolo 1
*** Ora d'Aria ***


Fuga da Arkham

Arkham Asylum, ora d’aria.

Le guardie armate se ne stavano ferme ad ogni entrata dell’ampio salone dedicato alla ricreazione dei detenuti, dritti sulla schiena e rigidi sulle spalle tanto da far credere che come requisito per entrare lì dentro bisognasse infilarsi una scopa in culo.

L’ora d’aria per i detenuti più pericolosi e terribili di Gotham solitamente si svolgeva in questa maniera:
L’Enigmista se ne andava in giro a fare indovinelli, tutti gli risolvevano, e lui andava a piangere in un angolo come una femminuccia e ad autocommiserarsi. Solo la vista delle sue tutine attillate lo tirava un po' su di morale.

Due Facce tirava la monetina per decidere se tirare la monetina.

Il Joker faceva il ganzo raccontando di tutti i suoi colpi, di quanto fosse figo, forte, bello etc… salvo poi arrivare Harley Quinn che lo additava con nomignoli come “pasticcino” “zucchino” “ricottino” “tesorino” e così via facendo scoppiare tutti a ridere. Seguiva a ruota un’asta di vendita che partiva dai 2 centesimi, in cui il Joker tentava di vendere la sua fidanzata a qualcun altro. Mai riuscito nell’impresa.

Il Pinguino veniva solitamente acciuffato da Bane e Killer Crok che lo usavano come palla per una partita a basket quando andava bene, altrimenti il baseball.

Lo spaventapasseri se ne stava in un angolino in disparte, nessuno mai lo guardava, né parlava con lui, poiché essendo ipersensibile, si innervosiva subito e sganciava poderosi peti allucinogeni.

Zsaz se ne andava in giro a far vedere le sue tacche su tutto il corpo, indicando con orgoglio il posto dedicato a Batman, ovvero il mignolo destro, del piede sinistro. Nessuno ha mai capito di che cosa si facesse, quindi lo lasciavano perdere.

Catwoman si limitava a passare, avanti e in dietro sculettando in maniera provocante e facendo sbavare tutti gli uomini come lumache.

Poison Ivy invece passava le giornate a curare le sue piantine di Marijuana.

1° tentativo
Un giorno come tanti, ma forse un po’ più asfittico del solito, il Joker ebbe una brillante idea.

-Perché non evadiamo? - Chiese tutto contento, voltandosi alla sua destra e accorgendosi con un urlo disumano di aver rivolto quella domanda alla guardia che lo stava scortando al cortile.

Per tutta risposta si dovette fare 2 giorni di isolamento, ma tanto lui era matto e quindi parlava tra se, tutto contento.

2° tentativo
Quando fu fuori, e nuovamente nel cortile si rivolse a Due Facce.
-Perché non evadiamo? -
-Aspetta che tiro la moneta. - Guardò il risultato. -Si, ci sto. -
Il Joker si guardò attorno. -Facciamo una bella fuga in massa, che ne dici? -
-Aspetta che tiro la monetina. -
-Potremmo organizzarci tutti insieme, fare una specie di rivoluzione. -
-Ora tiro la monetina. -
-E poi una volta fuori potremmo organizzare un colpo tutti insieme. -
-Non mi ricordo più testa buona che cosa avevo scelto. -
-E poi uccideremo Batman, e conquisteremo Gotham, e poi ci allargheremo a tutta l’America, diventerò presidente degli Stati Uniti, e poi di tutto il mondo! -

Scoppiò un boato di applausi di tutti i criminali che si erano riuniti a sentirlo parlare e slogan Joker for President, già si levavano nell’aria.
-E come prima legge abolirò le storie Yaoi! - Gridò il Joker, ma subito dopo gli arrivò uno stivale con un tacco 12 che lo centrò in pieno naso gettandolo a gambe all’aria per terra.
-Ma sei pazzo?! - Gridò un Robin più incazzato che mai. -Io ci campo con quelle storie. E’ l’unico modo di essere ricordato! - Si riprese la scarpetta e in un silenzio agghiacciante se ne tornò da dove era venuto, fuori dal penitenziario.

Il Joker si rialzò dolorante ancora sconvolto per la tranvata ricevuta.
-Comunque noi ci stiamo. - Disse Due Facce mostrando la monetina.
-Perfetto. - Il pagliaccio si rivolse a Bane. -Dobbiamo fare un piano di fuga. -
-Io ce l’ho. - Disse il gigante strafatto di Venom.
-Ah si? -
-Si, però c’è un piccolo inconveniente. -
-Si può risolvere vendendoti la mia fidanzata Harley Quinn? -
-No. - Rispose secco l’altro. -Io posso farvi uscire, ma poi c’è bisogno che voi facciate uscire me. -
-Eh dai! Poi un modo si trova. - Sentenziò anche Due Facce. -Dicci come volevi fare. -
-E’ molto semplice. - Bane afferrò il Pinguino che cominciò subito a dimenarsi urlando a squarciagola di metterlo giù. Per tutta risposta l’energumeno lo lanciò in aria e gli piantò un calcio rinviandolo oltre il muro di cinta che circondava Arkham.

Tutti rimasero ad osservare il Pinguino mentre atterrava su di un campo con una poderosa culata, venne raggiunto dalle guardie che lo avevano visto tentare la fuga, lo picchiarono con i manganelli e poi lo trascinarono nuovamente dentro, promettendogliele dell’altre e gli prescrissero sedute di terapia con il dr Hugo Strange, noto maniaco sessuale fissato con pipistrelli e altri oggetti sadomaso.

Joker storse la bocca. -Forse codesto non è proprio un piano infallibile. -
-Eh… allora provaci te a mettere a punto un piano, itelligentone. -
Sulla testa del Joker apparve una lampadina.
-Ce l’ho! Venderò Harley Quinn alle guardie, in cambio della libertà! - Si girò verso una delle guardie sulla torretta. -Hey sbirro, se ti vendo Harley Quinn ci fai uscire? -
-Piuttosto la morte! - E si gettò dalla torretta di guardia schiantandosi sull’asfalto.
-Dai… se tutti reagiscono così tempo 3 settimane occuperemo l’Arkham. - Scherzò Due Facce divertito.
-Uffa… mai nessuno che me la compri. - Brontolò il Joker mentre Harley arrivava con una torta di lumache e cavolo.
-Pasticcino guarda cosa ti ho preparato? Sei contento? -
-Nooooo!!!! - Il Joker corse spaventato a nascondersi dietro Killer Croc che si stava scaccolando.
-Pasticcino? Dove sei? Tesoruccio? - Stringendosi nelle spalle la bionda psichiatra guardò Bane. -Oh poco male vuol dire che ce la mangeremo noi, vero ragazzi? -

Ci fu un fuggi fuggi generale, le guardie preoccupate per una sommossa intervennero per sedare Harley Quinn che stava facendo trangugiare con un imbuto quell’obrobrio all‘Uomo Calendario.

3° tentativo
Il Joker tornò vicino a Due Facce. -Allora questa fuga? Ci hai pensato? -
-Si, però la faccia buona della monetina non vuole, mentre quella cattiva mi suggerisce una strage. -
Il pagliaccio gli passò una mano intorno alle spalle. -Harvey, te lo devo dire… questa tua fissazione per la dualità mi preoccupa, e te lo dico da amico. Hai mai pensato di farti vedere da uno psichiatra in gamba? Harley ad esempio è brava. Te la vendo. Guarda ti ci metto anche il completino da infermiera sadomaso, che ne dici? -
-Ti do il mio budino a mensa se mi dai il completo da infermiera. -
-Ci sto. -
A loro due si avvicinò Killer Croc, masticandosi un femore. -Hey smilzi, io ce l’ho un piano di fuga efficace. -
-Ah si? - I due criminali si voltarono verso l’energumeno verde.
-Si, state a vedere. - Così dicendo partì di corsa verso i bagni pubblici, scardinò una porta rivelando Hush seduto sulla tazza con il giornalino di Batman, lo scaraventò fuori senza troppi complimenti e si gettò nel gabinetto.

Tutti rimasero ammutoliti nell’osservare un energumeno di 4 metri e passa tentare di infilarsi nel buco di scarico del cesso, finché non rimase solo un braccio che spuntava fuori, tirò lo sciacquone e ridendo come un ossesso sparì completamente con un ultima frase di saluto.
-Addio imbecilli! Hahahahahahahaha! -

Due facce si voltò verso il Joker. -Però funziona. Vuoi andare avanti te? -
-Sai… ho appena ritirato la camicia pulita dalla lavanderia… e… poi sono allergico agli stronzi. -
-Ecco perché sei tutto bianco. -
-Hahahahahahahaha!!!!!!!!! - Scoppiarono a ridere insieme come due deficienti, vennero riportati in cella che ancora stavano ridendo.

4° tentativo
Essendo Giovedì i detenuti di Arkham anziché la solita ora d’aria, avevano 2 ore di aerobica con il Direttore del penitenziario Hugo Strange, che si presentò in tutù fuxia spara flash attillato che metteva tutto in evidenza, subito appena lo videro 7 o 8 detenuti vollero ritirare la loro offerta di insanità mentale, ci provò anche il Joker, ma visto in che condizioni stava non lo presero neppure in considerazione.

Mentre Strange si esibiva nell’esercizio principale, ovvero il ballo dell’oca, in fondo alla sala, nascosti dalle siluette femminili che andavano pazze per le ore di aerobica e dell’Enigmista, che ogni scusa era buona per lui per tirare fuori la sua tutina verde super aderente che gli metteva in evidenza le natiche, il Joker stava parlando con Harvey Dent di un possibile piano di fuga. Vicino a loro Bane si era estorto tutto il Venom dal corpo tornando a divenire alto un metro e un tappo con il fisico di un camionista campione di trangugia bistecche alla fiera del cavallo, e siccome l’ora d’aerobica faceva schifo anche a Zsaz, c’era pure lui.
-Lo sai cosa? - Disse il Joker. -Potremmo scavare un tunnel sotterraneo. -
-Io taglio, io taglio! - Cominciò a saltellare Zsaz.
-Bisogna scavare, non tagliare. - Gli fece notare Bane.
-Volete vedere dove mi farò la prossima tacca? -
-Oioia, facci vedere questo posto e poi chetati, che stiamo parlando di cose serie. - Sbottò Harvey guardandolo con la parte cattiva.
Zsaz cominciò a sganciarsi i pantaloni e subito Bane, pensando che gli volesse mostrare il tizio con un occhio solo gli tirò una tranvata in testa facendolo svenire sul posto.
Gli altri due guardarono il poveraccio riverso a terra con la bava alla bocca e il corpo che si contraeva in spasmi di convulsioni.
-Ricordami di non venire mai al cesso con te. - Gli disse il Joker spaventato.
-E se invece del tunnel ci calassimo nel condotto della biancheria sporca? - Chiese Harvey Dent.
-Io non striscio sulle sgommate di cacca delle mutande altrui. - Rispose il clown schifato. -Sono un criminale di classe io. -
-Io ci sto. E’ un buon piano. - Disse Bane. -Se te non vieni, evadiamo solo noi e a te ti si lascia qui con lui. - E indicò Hugo Strange che stava facendo finta di salire la corda.
-No! Vi prego, non fatemi una cosa del genere! Vi regalo Harley Quinn… vi invito nelle fan fiction hard che le fangirl scrivono su di me… non mi lasciate qui da solo vi prego. -
Mossi a compassione i due criminali accettarono di trovare un piano di fuga congeniale a tutti.

Le loro chiacchiere vennero interrotte dall’arrivo di un altro detenuto, legato con catene a mani e piedi, neppure fosse Superman.
-Hey… bada chi hanno portato? - Fece Bane indicandolo. -Io lo conosco quello. -
-Chi è? - Volle sapere Due Facce.
-E’ Ras’al Ghul. - Gli spiegò il Joker. -Il cattivo del primo film, quello che nel fumetto nessuno sa chi è, ma quando arriva tutti si spaventano e se la fanno addosso. - Non appena disse quella frase lo Spaventapasseri tirò un peto tremendamente nocivo che fece il vuoto intorno a lui. Intervennero le guardie che lo sedarono e lo portarono via.
Il Joker si voltò verso i suoi compagni di evasione e gli portò una mano sulle spalle. -State pensando a quello che penso io? -
-Si, tiriamo la monetina. - Disse Due Facce.
-Mettiamo un tappo in culo allo Spaventapasseri. - Fece Bane.
-No! - Gli guardò sconcertato. -Potremmo chiedergli se ci sta ad evadere con noi. -

La loro attenzione si focalizzò sul nuovo arrivato che tutti stavano guardando.
-Questa è l’ora di aerobica Ras, devi fare come me. - E Hugo Strange attaccò a dimenare il culo.
-Io sono Ras’al Ghul… - Cominciò quello con voce tonante e fiera. -… sono stato l’unico a rimanere in piedi contro l’esercito dei Mongoli, ho ucciso più persone di quante stanno leggendo questa fan fiction, anche se non ci vuole molto… Ho solcato questa terra per più di tutti i vostri anni messi insieme… e non dimenerò il culo come fossi una checca isterica qualsiasi. -
La guardia lì vicino gli piantò il taser dietro l’orecchio facendolo piombare al tappeto scosso da convulsioni. Tutti rimasero ad osservarlo scosso dall’elettricità e poi presi da un attacco irrefrenabile di aerobica si misero tutti a ballare per non rischiare di essere fulminati dalle guardie col taser.

5° tentativo
Due Facce stava giocando a testa o croce con Zsaz, ma visto che la sua monetina aveva solo testa, vinceva sempre lui e Zsaz si incacchiava e cominciava a urlare minacce contro la monetina, dicendogli che aveva un cm di pelle libero apposta per lei.
Il Joker arrivò tutto felice e si sedette vicino all’ex procuratore.
-Allora? Novità? -
-Sempre le solite cose. - Gli disse lui liquidando Zsaz che andò a stressare con le sue tacche l’Uomo Calendario.

-Hai sentito Ras’al Ghul? Ci sta? -
-Ha detto che non sono il suo tipo. - Il Joker e Due Facce si guardarono un po’ negli occhi e poi scoppiarono a ridere divertiti.
-Hahahaha… ma dove le trovi. - Harvey Dent si asciugò una lacrima. -Dai davvero… ci sta? -
-Devo chiederglielo, ho preferito che ci fossi anche tu. - Alzò la testa indicando il criminale seduto in disparte, sembrava in meditazione. -Andiamo… -
-Aspetta… magari non è il caso di aspettare Bane? -
-Macché… ora noi due secondo te non siamo in grado di convincere qualcuno da persone civili quali siamo? E poi miseria sbudellata, sei o non sei un ex procuratore distrettuale? -
Tutti convinti i due si avvicinarono a Ras’al Ghul.
-Hey… psst… - Il Joker cominciò a fargli gesti per richiamare la sua attenzione.
-Cosa volete? -
-Non dirlo a nessuno… - Bisbigliò l’ex procuratore. -Ma stiamo organizzando una cosa di nascosto… -
-Si una cosa proibita. - Il Joker si sporse a pochi cm dalla sua faccia. -Una cosa di gruppo, abbiamo già sentito Bane, lui ci sta, e visto che ti conosce abbiamo pensato di farci entrare anche te. -
Ras’al Ghul cominciava ad avere un’espressione abbastanza spaventata e gli guardava guardingo.
-Sarà una cosa rapida… ci ritroviamo tutti insieme  e budubum di qua e budubum di là, siamo tutti felici. -

Prima che Harvey potesse ragguagliare il pagliaccio sulle sue parole abbastanza ambigue, il poveraccio cominciò ad essere malmenato con poderosi manrovesci.
-Come osi tu… insulso pervertito venire qui da me, Ras’al Ghul e propormi tale sconcerie. Io, che ho avuto più donne di quante storie hentai girino sul web. Io che non sono mai stato nominato in una storia Yaoi nemmeno per sbaglio… -
Poi una guardia gli sparò un tranquillante elettrico alla nuca che lo fece volare al tappeto scosso da convulsioni.
Il Joker si rialzò dolorante, aiutato da Harvey Dent.
-Ma che ho detto che non va? -
-Io te lo volevo dire che eri un pochino ambiguo. -
Poi arrivarono le guardie e portarono via Ras'al Ghul che ancora si contorceva per l'elettricità.

6° tentativo
Una volta risolto il malinteso con Ras’al Ghul, il capo della Setta delle Ombre fu ben felice di aggregarsi al simpatico gruppetto di evasori.
-Perché non chiami i tuoi ninja? - Gli chiese Bane. -E già che ci sei chiami Talia… arf arf arf… -
Mentre il gigante sbavava come un alano Ras lo fulminò con lo sguardo.
-Poi te la sposi vero? -
Bane si ricompose subito. -Dicevo per dire… per scherzare… -
-Non posso chiamare i ninja… non ho il cellulare. - Ras si massaggiò la barbetta. -Avete una mappa di Arkham? -
Tutti si guardarono nelle tasche, e il Joker estrasse un cuscino che faceva le pernacchie.
-Senti… - Prrrrrrr.
E i 3 attaccarono a ridere divertiti. Bane che non aveva mai visto una cosa del genere come un bimbetto cominciò a giocarci nemmeno fosse la cosa più bella al mondo.

Ras’al Ghul si stava nascondendo agli occhi degli altri detenuti e delle guardie con una mano, vergognandosi di aver accettato di far parte di quella combriccola e probabilmente dell‘intera fan fiction.

-Dobbiamo ottenere una mappa di Arkham. - Disse infine. -Come possiamo fare? -
-Il Pinguino ha tutto quello che può servire, ma non è detto che ci aiuti. - Gli disse Due Facce.
-Ogni uomo ha un prezzo… - L’attenzione di Ras venne catturata da Harley Quinn che si fece spazio fra Bane e il Joker furiosa come non mai.
-Sei tu Ras’a qualcosa? - Chiese imbizzarrita.
-Sono io. - Rispose quello sollevando un sopracciglio.
-Mi hanno riferito che tu hai picchiato il mio pasticcino l’altro giorno. - Harley si chinò in avanti.
-Harley… - Il Joker tentò di intervenire e si beccò uno schiaffone dalla sua fidanzata.
-Zitto tesoruccio, ci pensa la mammina a questo balordo. -
-Balordo a me? - Ras si alzò. -Ma lo sai con chi stai parlando donna? Io sono Ras’al Ghul… -
Harley gli piantò un ceffone talmente forte da farlo volare contro le pareti della prigione. Subito tutti si misero in cerchio urlando: -Botte! Botte! -
Ras si staccò dal muro. -Dico ma sei impazzita? -
-Se ti azzardi a toccare ancora il mio tesoruccio ti do anche il resto. -
Poi sculettando se ne tornò tra le file dei carcerati.
Ras sembrava scioccato e si massaggiava il mento sentendolo scricchiolare ad ogni movimento.
-Ha una forza sovrumana. E’ la tua fidanzata? Posso reclutarla nella Setta delle Ombre? -
-Certo! Anzi guarda, te la regalo, e in omaggio solo per te, perché mi sei simpatico ti regalo anche il completo da psicologa sadomaso. - Gli dette di gomito. -Eh che ne dici? -
Purtroppo per il Joker l’affare andò a monte quasi immediatamente perché Harley tornò con un pasticcio che a suo dire doveva essere mousse al pappagallo e provola e lo piantò sotto il naso di Ras guardandolo con un sorrisone che andava da un orecchio all’altro.
-Facciamo la pace? Non voglio essere una di quelle fidanzate gelose degli amici del proprio pasticcino. Ho fatto questo piatto apposta per te. -
Lasciando la nauseante melma nelle mani di Ras'al Ghul, tutta contenta l’ex psichiatra se ne andò saltellando, il Joker fece per dire qualcosa a proposito della sua abilità ma l’altro lo guardò male.
-No. Ci ho ripensato. -
Tutto mogio il pagliaccio incrociò le braccia sul petto. -Uffa… ci ero quasi riuscito. -
Harvey gli dette una pacca sulle spalle. -Non ti abbattere, prima o poi ci riuscirai a venderla. -

1° passo: Ottenere le Mappe dal Pinguino
Durante l’ora d’aria il gruppetto di criminali si ritrovò per mettere a punto un piano.
-Dov’è Ras? - Chiese il Joker.
-Arriverà un po’ più tardi, ieri sera ha buttato quell’affare che gli aveva dato Harley Quinn nel cesso e adesso gli si è intasato e quando le guardie gli hanno detto di stasarlo lui ha cominciato con la sua solita tiritera di: Ma lo sapete chi sono io? Sono Ras’al Ghul… etc… etc…
E si è beccato una teiserata alla nuca e adesso è in infermeria. Comunque poi ci raggiunge. -

-Vabbé tanto per convincere il Pinguino bastiamo noi. -
In verità non fu affatto facile convincere il Pinguino, prima perché appena li vide avvicinarsi il criminale se la dette a gambe, e solo dopo una buona mezz’ora riuscirono ad afferrarlo, a quel punto si ritrovarono davanti alla cruda verità.
-Io non vi do proprio un bel niente perché siete tutti degli stronzi. Soprattutto lui. - E indicò Bane.
-Andiamo Pingui, un favore da criminale a criminale, potrai evadere con noi. - Il Joker gli mise un braccio intorno alle spalle. -Immagina… noi soli soletti su di un isola tropicale… -
-Alla fine sei diventato frocio? - Gli chiese il Pinguino. -Ma togliti dalle scatole te e le tue isole tropicali. Non vi do proprio niente perché siete degli stronzi che mi trattate sempre male. Harvey mi ruba sempre le patate a mensa, te mi metti sempre il cuscino pernacchioso sotto al culo quando mi siedo, e lui mi usa come palla da basket o da baseball. - Incrociò le braccia sul petto mentre gli altri 3 ridevano divertiti e si facevano i complimenti per le loro birbonerie. -Non vi do nemmeno una caccola. -
Terminò il Pinguino.
-Eddai Pingui… ti vendo Harley Quinn come fidanzata. Che ne dici? Un cesso come te la accetterà di sicuro. -
-No. La tua fidanzata cucina come un cane, anzi peggio. E i cani non hanno il pollice opponibile. - Si massaggiò il mento. -Però facciamo così… se convincete Catwoman a passare una notte con me, accetterò di aiutarvi. -
-Affare fatto. -
Si allontanarono e subito Harvey Dent si avvicinò al Joker.
-Dico ma sei scemo? Non riusciremo mai a convincerla a passare una notte con quello? Ma lo hai visto? Neppure un fans di Marilyn Manson ci passerebbe una notte. -
Il pagliaccio si strinse nelle spalle. -E’ la nostra unica occasione Harvey… - Lo osservò pensieroso. -Ma lo sai che non ci avevo mai fatto caso? Il tuo nome è simile a quello di Harley? Questo vuol dire che siete fatti l’uno per l’altra… -
-Dacci un taglio. Non la voglio. -
-Si però anche te con la faccia che tieni sei troppo pretenzioso. -
-Ragazzi… - Bane si intromise tra i due. -Mi è sorto un dubbio… lo sapete vero che chi di noi andrà a parlare con Catwoman si beccherà non pochi schiaffoni? -
In quel momento ebbero tutti la medesima idea vedendo entrare Ras’al Ghul, e gli furono subito addosso. Lo informarono degli sviluppi.

-Qual è Catwoman? - Chiese lui e non appena glie la indicarono tutti e 4 cominciarono a sbavare come delle lumache. -E’ un vero crimine. Non c’è un altro modo? -
-No. A meno che tu non chiami Talia, che accetta di travestirsi da Catwoman. -
-Mia figlia non accetterebbe mai di passare una notte con quel mostro! - Si inalberò.
-Si… certo… convincetene. - Bane gli dette qualche pacca consolatoria sulla spalla. -Ras… non è bello sentirselo dire ma… tua figlia è molto generosa… molto… ma molto, molto, molto… -
-E piantala! Ho afferrato il concetto! -
-E’ questo il destino della prole femminile negli universi comics. - Cercò di tirarlo su l’ex procuratore.
-Perché pensi che io non abbia avuto figli? -
-Perché sei brutto? -
-Sei impotente? -
-Non sai come si fa? -
Harvey gli fulminò con lo sguardo. -Avete finito? Non è che voi siete degli adoni. -

Comunque riuscirono a convincere Ras ad andare a chiedere a Catwoman di passare una notte con il Pinguino, nel frattempo che il ninja si avviava a svolgere la sua missione loro 3 si misero a giocare a carte.
-Voi che ne dite? Forse dovevamo dirglielo che Selina non è così generosa come sembra? - Chiese Bane.

-Porco! - L’urlo riecheggiò in tutto il cortile e poi un sonoro CIAF a seguire fece voltare tutti i presenti verso Ras’al Ghul incastonato nuovamente contro il muro di cinta del cortile.
-Forse dovevamo avvertirlo… si. - Dissero gli altri due osservando l’intervento delle guardie, che pensando fosse un tentativo di fuga lo fulminarono col taser e fecero rientrare tutti quanti nelle proprie celle.

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Capitolo 2
*** Evasione! ***


1° passo:
2° tentativo di convincimento del Pinguino

-Dobbiamo convincere qualcun’altra a passare la notte con il Pinguino. - Disse il Joker.
-Magari Poison Ivy… è una gran gnoccolona pure lei, andrà bene lo stesso. - Disse Harvey.
-E poi le piacciono le piante, quindi magari è contenta. -
-Bane, il Pinguino al limite è un animale. - Lo corresse Ras’al Ghul.
-Si, ma è una testa di cavolo! - E tutti e 3 riattaccarono a ridere mentre l’altro alzava lo sguardo al cielo esasperato chiedendosi come mai non fosse finito in una fan fiction meno idiota. Eppure aveva buone referenze.

I suoi sproloqui mentali vennero interrotti dal Joker.
-Ras, vai tu a convincere Poison Ivy. -
-Cosa? Perché ci devo tornare io? Ho fatto la mia parte con Catwoman e mi sono beccato uno schiaffo. -
-Ma io non ci posso andare, poi chi la sente Harley… a proposito sei sicuro di non volerla ad un prezzo ragionevole? Ti ci includo anche il gatto a 9 code. Che ne dici? -
-No. E poi non può farlo Bane o Dent? -
-Io lo farei volentieri, ma da quando ha saputo che il Venom che ho nel corpo è un estratto vegetale e che quindi hanno ucciso delle piante… Pamela non vuole più vedermi… Buuuu, sigh, sob, sigh. - E attaccò a piangere disperato.
-Ecco! Hai fatto piangere Bane! Vergognati! - Gli urlò contro Dent posando un braccio intorno alle spalle del muscoloso criminale.
-Non piangere… ecco il cuscino pernacchioso. - Gli disse il Joker, salvo poi guardare male il capo della Setta delle Ombre. -Guarda cosa hai fatto? Neppure il cuscino pernacchioso riesce a tirarlo su di morale. Sei proprio perfido, cattivo, egoista… -
-Ho capito, va bene. Vado io. - Sbuffando si avviò verso Poison Ivy che stava curando le sue piantine.

Bane alzò la testa di scatto. -Ci è cascato? -
-Interpretazione da Oscar gigante. - Harvey gli dette una pacca sul braccio e osservarono l’esito della missione.
-Che dite… dovevamo dirglielo che anche Pamela non è molto propensa a… -

CIAF. -Ma come ti permetti?! - E indignata se ne andò sculettando, mentre Ras’al Ghul se ne stava impalato con una guancia rossa per lo schiaffo e sulla testa un vaso rotto che tra l’altro gli aveva aperto una sottile ferita che adesso gocciolava sangue.
Ras tornò dal trio che lo stava osservando. -Ha ragione il Pinguino, siete veramente stronzi. -
-Il problema persiste… non abbiamo ancora una donna per il Pinguino. - Disse Harvey del tutto incurante del criminale con ancora il vaso di terracotta spaccato in testa, ma fu proprio grazie a quel vaso che il criminale ebbe una rivelazione fuori dal comune.
Mentre si stava togliendo i cocci dalla testa e i residui di terra, volse lo sguardo alla sua destra, dove, seduto su di una panchina, in una delle sue tutine attillate, sedeva l’Enigmista, tutto intento a terminare il Sudoku facilitato.
-Mi è venuta un’idea. - Ras si avvicinò ai suoi compagni e gli espose il suo lampo di genio.

L’Enigmista era finalmente riuscito, dopo 2 ore di meditazione al gabinetto e una sbirciata alle soluzioni, a completare il primo riquadro del gioco per lui così ostico.
Una strana sensazione di pericolo si impossessò di lui.
Alzando la testa si vide avvicinare con aria minacciosa Bane, Joker, Due Facce e Ras’al Ghul.
Edward Nigma, nonostante non fosse una cima, sapeva che quando 4 uomini condannati all’ergastolo ti si avvicinano con aria guardinga, non può esserci niente di buono in forno. Nelle migliori delle ipotesi volevano ucciderlo.
Urlando come un’aquila, gettò in aria il giornalino e fece per scappare.
Riuscì a scartare Due Facce e Bane per un pelo, ma il Joker e Ras’al Ghul gli erano alle costole.
-Fermati scemo. Vogliamo solo parlare! - Stava urlando il Joker allungando una mano.
Edward scartò a destra, poi a sinistra evitando per un pelo Catwoman che urlò spaventata e finì al tappeto letteralmente investita dal capo della Setta delle Ombre.

Fuori uno, ma gli altri 2 lo stavano nuovamente raggiungendo.
Due Facce gli tirò la sua monetina alla nuca mentre stava saltando un tizio che faceva gli addominali, facendogli perdere lo slancio e cadere a terra.
Bane e Joker lo acciuffarono immediatamente tenendolo fermo.
-Noooo!!! Fermiii!!! Sono etero!!! Sono eteroooo!!!! -
Bane gli piantò uno scapaccione. -Ma piantala idiota. Figurati se ti vogliamo violentare. -
Edward gli guardò titubante. -Sicuri? Perché nel film le Ali della Libertà…- Tutti e 3 gli piantarono un altro scapaccione.
-Idiota. -
Tirando un sospiro di sollievo l’Enigmista li guardò divertito. -No… sapete, mi ero preso uno spavento. Temevo che vi foste fatti condizionare dalle mie tutine attillate… a proposito avete visto questa com’è attillata? - E si mise a sculettare tutto felice.
-Bleah! - Con smorfie di disgusto i 3 si coprirono gli occhi poi Bane gli tirò un altro scapaccione e quindi per fortuna smise di sculettare.
-Dobbiamo chiederti un favore… - Il Joker si guardò attorno. -Ma dove si è cacciato Ras questa volta? -
Si voltarono e lo videro piegato in due con una mano a tenersi in mezzo alle gambe con espressione sofferente. Infatti Catwoman quando se lo era visto arrivare addosso, pensando che fosse un tentativo di approccio sessuale, aveva pensato bene di fargli passare i bollenti spiriti con una poderosa ginocchiata nei genitali. Salvo poi urlargli qualche offesa e andarsene sculettando.
-Insomma Ras! Stiamo lavorando anche per te! Vieni! -
L’uomo gli raggiunse sempre mezzo piegato in 2.
-Dicevo… ci devi fare un favore. Se ce lo fai, ti faremo evadere con noi. -
L’Enigmista sembrava interessato. -Che dovrei fare? -
-Ti devi vestire da Catwoman e passare una notte con il Pinguino. -
L’Enigmista annuì. -E basta? -
-Si, certo. -
-E poi potrò evadere con voi? -
-Ovviamente. -
-Va bene ci sto. - Tutto felice se ne tornò a finire il Sudoku facilitato.
-Joker… credi che sappia cosa vuole fare il Pinguino con Catwoman questa notte? - Chiese Bane.
-Naa. -
-E credi che dovremmo dirglielo? -
Il Joker si guardò con i suoi compagni e poi insieme decretarono. -Naa. -
Il loro attimo di tranquillità venne interrotto dall’arrivo di Harley Quinn che spostò di peso Bane e Joker e si portò con il volto vicino a quello di Ras’al Ghul.
-Senti un po’ tu… mi hanno riferito che hai fatto proposte oscene alle mie amiche e che hai aggredito Selina! -
-Prima di tutto sono vittima di malintesi. Non ho fatto niente di tutto questo. E in secondo luogo mi vedo costretto a farti presente che le tue amiche si sanno difendere benissimo da sole… -
-Non sono qui per questo! - Sbraitò la bionda. -Perché hai fatto quelle proposte solo a loro e a me no?! Cosa c’è?! Sono meno attraente?! Mi trovi grassa?! - Senza dargli il tempo di dire niente gli piantò un manrovescio che lo fece letteralmente volare ad incastonarsi nel muro. -Bastardo! - Gli urlò. Poi guardò il Joker con sguardo assassino, assatanato e furioso. -Tu pasticcino vero che mi trovi sexy? -
-La più sexy del mondo. -
-E allora dimostramelo! - Lo afferrò per la collottola della camicia e lo trascinò via, incurante delle grida del clown, mentre con le unghie graffiava il cemento.
-Aiutatemiiiii!!!!! Amici fraterniiiii!!!!! -
Dent e Bane lo osservarono mentre veniva trascinato via, poi si voltarono verso Ras’al Ghul che veniva fulminato con il taser, picchiato dalle guardie, da Catwoman e Poison Ivy, e portato in cella perché sospettato di tentare la fuga.
-Avremo fatto bene ad aggregarci a quei due? - Poi voltandosi Dent vide Bane che stava giocando con il cuscino pernacchioso e sospirando disperato scosse la testa. -Speriamo bene. -

1° passo:
3° tentativo di convincimento del Pinguino
-Siete tutti e 4 degli stronzi! - Gli urlò contro il Pinguino indicandoli con un dito. -Mi avete mandato l’Enigmista vestito da Catwoman. E’ meglio che non sappiate a che punto me ne sono accorto! Stavo per morire d’infarto e mi sono anche pisciato addosso per lo spavento. -
Bane, Due Facce e Ras’al Ghul stavano sghignazzando immaginandosi la scena.
-Noi eravamo in buona fede. Visto come sei cesso pensavamo che uomo o donna per te non facesse più alcuna differenza. - Tentò di spiegare il Joker.
Gli altri 3 ormai si stavano scompisciando dalle risate e il Pinguino gli guardava furioso più che mai.
-Non vi do proprio niente. Basta! -
-Eddai Pingui… -
-E non chiamarmi Pingui che mi sta sulle palle! -
Il Joker lo afferrò per le spalle voltandolo verso di se. -Va bene, abbiamo sbagliato. Scusa. Ma eravamo in buona fede. Te lo giuro. E poi… ci devi capire… dove la troviamo una donna disposta a passare una notte con te? Andiamo, sii realistico. -
Il Pinguino storse la bocca. -E va bene. Quando è giusto è giusto. Allora vi chiedo un altro favore. - Aveva così catalizzato l’attenzione su di se. -Voi sapete che sono uno studioso di uccelli. Se riuscite a farmene studiare uno raro, vi darò le mappe. -
I 4 si guardarono preoccupati, poi Bane corse lontano lasciando dietro di se una scia di fumo, spaccò il muro di cinta e via verso l’infinito e oltre. Lo ripresero 5 minuti dopo, che stava mangiando un gelato a Viareggio.

Il Joker guardò gli altri due che avevano ancora la bocca e occhi vacui spalancati.
-Vabbè vai… ho capito. Mi dovrò sacrificare io per il bene dell’evasione. - Il Joker cominciò a sganciarsi i pantaloni e il Pinguino appena si accorse che cosa aveva intenzione di fare, cominciò a smanacciare e gridare di fermarsi.
-Ma che hai capito idiota?! -
-Volevi un uccello raro? Io ho i peli verdi… - Poi indicò i suoi 2 compagni rimanenti. -…avanti ragazzi, tirate fuori le rarità. -
Il Pinguino prese un ombrello e lo tirò in testa al Joker, rompendolo.
-Scemo! Io intendevo i pennuti! -
-Ma c’era bisogno di picchiarmi scusa? - Il Joker si ricompose. -Va bene, se vuoi un uccello, non c’è problema. Te lo troviamo noi. - Poi si voltò verso tutti i detenuti nel cortile. -Qualcuno di voi ha un uccello da dare al Pinguino?! - Gridò facendo voltare tutti sconcertati, ma dalla folla si fece avanti solo Robin, nuovamente infiltratosi, non si sa come, nel penitenziario.
-Io ho un fringuellino. - Disse con voce stridula ed effeminata.
-Ma vattene! - Lo afferrarono e lo gettarono al di fuori della prigione. -Qui ci stanno solo i criminali! -
-Che omaccioni violenti! - E se ne andò.

A parte Robin, tutti gli altri erano rimasti a bocca aperta, sconvolti e pietrificati nelle posizioni in cui stavano, quando era stata fatta la richiesta.
Il Pinguino stava già brandendo un altro ombrello infuriato come una cernia, con la malsana idea di infilarlo in posti poco belli del pagliaccio, quando si fece avanti l’unico idiota che non aveva frainteso la domanda del Joker. Ovvero l’Enigmista.
-Se volete un uccello perché non chiedete a Bird? -

In tutta la sua idiozia, effettivamente Edward questa volta aveva ragione.
Ma Bird, anche solo il nome diceva tutto, era leggermente assatanato, gli andava bene tutto, e aveva una malsana ossessione per gli uccelli, ma non solo i pennuti.
Il Joker guardò preoccupato i suoi amici, rimpiangendo l’isolamento di Bane, sarebbero riusciti a farsi dare un uccello raro da Bird senza dover scendere a compromessi?
Quel quesito ebbe subito una risposta.
Il biondo criminale che stava accarezzando un cardellino gli osservò da dietro le sue lunghissime ciglia rimmellate, sbattendole più volte e facendo correre un brivido lungo la schiena ai 3 criminali che gli erano di fronte.
-Si dà il caso che abbia proprio tra le mani un cardellino di una rarità incredibile… e magari sarei anche disposto a cedervelo in cambio di un favore. -
-Ti vendo la mia fidanzata Harley. -
-No grazie. -

Bird osservò Harvey e Ras’al Ghul che si lanciarono un’occhiata preoccupata. -Questi due non gli ho mai palpati… da quant’è che siete qui? - Chiese alzandosi in piedi sui suoi tacchi 12 firmati Gucci.
-Se è per codesto non hai mai palpato neppure me. - Disse il Joker cercando di ricordare. -O si? -
-No… ma a che mi serve, se voglio divertirmi con fantasie su di te basta che accenda internet e mi leggo una fan fiction hard… - Gli agitò una mano smaltata con unghie rosse davanti. -Bricconcello che cosa non si legge. - Poi tornò ad osservare i 2 di prima. -Ma su voi due… non c’è niente… -
-Ci sarà il suo motivo. - Disse subito Ras’al Ghul. -Non siamo dei tipi che piacciono, basti pensare che nessuno sapeva neppure che esistessi… e lui… -
-Io sono sfigurato… insomma non si leggono fan fiction erotiche sulle persone sfigurate… mai letto niente su Darkman? E’ normale, insomma chi è che si fa fantasie erotiche su di me… -
-Io anche se avevo le cicatrici in faccia ce le avevo le mie fangirl assatanate. - Disse il Joker e Harvey gli piantò un pestone su di un piede facendolo saltellare dolorante per tutta la cella.

Bird si era concentrato su Ras’al Ghul, che subito alzò una mano.
-Hey… aspetta un attimo… cioè stai davvero pensando di provarci con me? - Indietreggiò preoccupato vedendo Bird avvicinarsi. -Quale mente perversa potrebbe mai immaginarmi in una sorta di storia amorosa… - Storse la bocca osservando verso l’alto. -Ah già… l’autrice. -
Ormai il muro gli impediva un ulteriore indietreggiamento e così serrò la mascella in un’espressione di disappunto osservando Bird mentre ancheggiava mettendo in evidenza le gambe pelose mal nascoste dietro le calze a rete Golden Lady, che arrivavano fin sotto la minigonna rossa.
Ma prima che potesse avvicinarsi ancora un sonoro GONG risuonò nella stanza, Bird cadde a terra con gli occhi rivolti verso l’alto, dietro di lui il Joker impugnava un oggetto dorato dalla forma di un omino con le mani incrociate. -E poi dicono che gli Oscar non servono a niente. -
-Dico… ma lo sanno i lettori che non sei quello del film? - Chiese Harvey e subito il Joker gli piantò un’Oscherata nel capo facendolo stramazzare al suolo.
-Zitto scemo! Così ci giochiamo i lettori! Tsk! - Poi si rivolse a Ras. -Dai prendiamo il cardellino e togliamoci da qui. -

Ras’al Ghul sospirò di sollievo, l’aveva scampata bella, rivolse lo sguardo verso l’alto. -Perché sei una mia fan? Cioè voglio dire… il Joker, l’Enigmista, lo Spaventapasseri, Bane! Fra tutti, perché proprio io? Perché mi fai questo? Voglio dire, le altre fans fanno questo ai loro personaggi preferiti…? - Poi osservò il Joker che stava sollevando da terra Harvey Dent, finendo in pose poco belle. -Hai ragione… gli fanno finire in storie Yaoi… no, meglio questa idiozia. Grazie. -
-Se hai finito di parlare da solo, puoi venire a darmi una mano?! - Gridò il Joker.

2° passo:
Organizzare una rivolta.
Harvey giunse tutto trafelato dal Joker che stava tenendo un’asta nella vana speranza di vendere Harley Quinn a qualcuno. -Hey… Ras’al Ghul e Bane ci stanno aspettando. -
Si riunirono tutti e 4 insieme.
-Allora quel’è il prossimo passo? - Chiese il Joker.
-Dobbiamo organizzare una rivolta. - Disse subito Ras’al Ghul tutto contento, come c’era da rovesciare qualcosa lui era sempre al settimo cielo, fosse stato anche solo rovesciare una scodella di pasta in testa al Pinguino.
-Lo facciamo adesso? - Chiese il Joker.
-Si… prima è, meglio è, così nessuno si ammosca niente. Spargete la voce, e dite a tutti di coprirsi il volto, mi raccomando. -
I 4 criminali cominciarono a spargere la voce e in men che non si dica, tutti nel cortile erano pronti per la grande fuga.
-Adesso come facciamo a distrarre le guardie? - Chiese Bane.
Ras’al Ghul gli indicò lo Spaventapasseri, in un angolo, da solo, in disparte. -Guardate tutti Crane! - Gridò il capo della Setta delle Ombre.

Jonathan Crane alzò lo sguardo allampanato verso il gruppo di criminali che lo stavano osservando, subito cominciò a tremare e fare smorfie, poi come se stesse compiendo uno sforzo incredibile cominciò a ponzare e divenire tutto rosso. -Mi sento osservato. - Disse. -Perché tutti mi osservano? -
Un suono simile ad un tuono decretò infine il piano di elusione di Ras’al Ghul. Una nube verde cominciò ad espandersi a macchia d’olio dallo Spaventapasseri, in tutto il cortile, e prima che le guardie potessero intervenire, la nube nauseabonda, allucinogena e mefitica ricopriva l’intero cortile impedendo ai poliziotti di vedere alcun ché.
A quel punto tutti si adoperarono per buttare giù le porte, tranne l’Uomo Calendario, perché a suo dire quel giorno non era l’anniversario di nessuna evasione.
Una volta buttata giù la porta, si ritrovarono in un lungo corridoio illuminato alternativamente da sirene rosse che facevano riecheggiare l’allarme.

Nel frattempo nell’ufficio del direttore:
Hugo Strange stava allenano il dito mignolo, pulendosi gli orecchi, quando dalla porta entrò il capo delle guardie.
-Direttore abbiamo un problema! - Gridò. -I detenuti stanno evadendo! -
-Quali? -
-Tutti signore! -
Hugo Strange smise di pulirsi le orecchie e si girò verso i monitor. -Oh… non preoccuparti, non andranno molto lontano, questo posto è un labirinto, dì agli uomini di prepararsi a lanciare i gas soporiferi attraverso i condotti di areazione, e poi raccattateli e riportateli nelle loro celle, che al loro risveglio gli sottoporrò ad una lezione privata di aerobica. Sbav, sbav, arf, arf gghhh. -
Il capo delle guardie lasciò Hugo Strange alle sue fantasie perverse e tornò dai suoi uomini.

I criminali si erano riversati lungo i corridoi e correvano da tutte le parti come un branco di scimmie urlatrici.
-Allora! Che è questa indisciplina?! - Gridò Ras. -Tornate qui! - Nessuno gli dette ascolto, ovviamente, tranne pochi, che rimasero lì al suo fianco. -Sembra di stare in Italia. - Sentenziò. -Non ti ascoltano ma nemmeno… -
Si voltò verso i pochi rimasti insieme a lui, il Joker stava facendo suonare il cuscino pernacchioso e Bane rideva tutto contento battendo le mani insieme, Dent tirava la monetina, l’Enigmista sculettava e il Pinguino lo punzecchiava con l’ombrello appuntito. Quando si accorsero dello sguardo contrariato dell’uomo si voltarono verso di lui.
-Stavi dicendo qualcosa? - Chiesero tutti insieme.
-Lasciamo perdere. Chi ha le mappe? -
-Ce l’ho io. - Il Pinguino prese le mappe e cominciò a guardarle. -Questo posto è un labirinto, quindi seguite me. -
-Ha anche l’andatura da Pinguino. Se camminiamo come lui sembreremo un branco di pinguini e passeremo inosservati. - Disse Bane.
-Si, e se ci mettiamo a ballare il tip tap crederanno che siamo quelli di Happy Feat e magari ci faranno uscire loro. -
-Ma che bella idea Harvey! - Il Joker e Bane si misero a camminare come pinguini, dietro al Pinguino e ballare il tip tap, mentre Dent gli osservava sconvolto e Ras passandogli accanto gli dette una pacca sulla spalla consolatoria.

Dopo ore e ore di cammino, però non avevano ancora trovato l’uscita e tra il gruppo cominciava a serpeggiare il nervosismo.
-Adesso basta dammi quella cartina! - Sbottò Bane cercando di afferrare il Pinguino.
-No! E’ mia! -
-Dammela o la prossima volta ti uso come spazzolone del cesso! -
-Sei uno stronzo! Siete tutti degli stronzi! -
-Va bene basta! - Intervenne il Joker. -Calmiamo i bollenti spiriti. Pingui posso vedere la cartina? -
-NO! -
-Dammi quella cartina razza di bidè vestito da pinguino! - Il Joker gli saltò addosso, ma quello scappò urlando, nascondendosi dietro gli altri del gruppo.
-Se viene testa buona gli rubo la mappa, se viene testa cattiva gli sparo. -
-Con la violenza non si ottiene niente. - Catwoman si fece avanti ancheggiando, avvicinandosi al Pinguino con mosse sensuali, quando gli fu vicino gli carezzò una guancia, piegandosi verso di lui.
-Me la daresti la cartina tesoro! - Gli chiese con una voce che aveva lasciato tutti gli altri a bocca aperta e una gocciolina di bava che scendeva dal lato della bocca.
-Solo se mi dai un bacio! - Disse il Pinguino. -E con la lingua! -
Prima che Selina potesse rispondere, una poderosa legnata in testa fece stramazzare il criminale per terra, con la lingua di fuori e gli occhi rigirati all’indietro.
Ras’al Ghul prese la cartina dalle sue mani inermi, che si contorcevano in spasmi muscolari.
-Non si scende a compromessi con i criminali. - La guardò attentamente, se la rigirò fra le mani, continuò a guardarla pensieroso, mentre la souspance cresceva tra il gruppo che lo osservava, alla fine il capo della Setta delle Ombre, alzò i suoi occhi chiari, quasi inespressivi sul Pinguino che si stava rialzando in quel momento massaggiandosi l’enorme bernoccolo sulla testa. Quando si voltò e vide Ras con in mano la cartina gli puntò contro l’ombrello appuntito.
-Brutto stronzo, mi hai fatto male! Adesso io… -
L’ombrello gli venne strappato dalle mani da un incazzassimo Ras’al Ghul che gli spiaccicò la piantina in viso. -Imbecille che non sei altro! Questa è la piantina di Black Gate! Razza di represso rimbecillito! -
Il Pinguino guardò la piantina sconvolto. -Bé… che ne so io… sono sempre stato chiuso a Black Gate… non sono mica pazzo come voi io… io sono intelligente… -
Ras lo afferrò e ignorando le sue urla ed il suo continuo dimenarsi cominciò a fargli mangiare la piantina, poi non contento prese l’ombrello, ma per fortuna per il Pinguino, intervennero gli altri che glie lo tolsero di mano.
-Ti uso come portaombrelli! Razza di cesso su gambe! - Continuava ad urlare furioso come un caimano.
Il Pinguino lo guardava risentito. -Sei uno stronzo! Almeno potevi condirla un pochino quella cartina, mi è rimasta tutta sullo stomaco. -
Anche Bane dovette intervenire per tenerlo fermo.
-Ras, calmati… - Il Joker cercò di far da paciere. -Ti vendo la mia fidanzata. -
Siccome quella proposta stava per costargli un occhio, il pagliaccio si ritirò velocemente spaventato.
-So io come farlo calmare. - Dent afferrò Zsaz che stava incidendo delle tacche sul muro e lo mise davanti a Ras’al Ghul, dopodiché dette ordine di lasciarlo.

Cinque minuti dopo Ras sembrava essersi finalmente calmato, Zsaz era divenuto della consistenza della maionese, e del colore del Ketchup.
-Idea! - Si voltò verso Poison Ivy. -Togliti le calze. -
Quella gli piantò una poderosa ginocchiata nei preferiti.
-Sudicio! Maiale! Porco! -
-Ma io volevo usarle tipo filo di Arianna. - Si lamentò mentre rantolava dal dolore.

L’idea andò a genio a tutti i presenti, un po’ perché così avevano la scusa di guardare le gambe a Poison Ivy, un po’ perché in effetti era una buona idea.
Finalmente videro l’uscita, ma nel cortile esterno che gli separava dal cancello principale, c’era una trappola.
Infatti non riuscendo a prenderli all’interno della prigione, tutte le guardie si erano appostate nel cortile esterno in attesa del loro arrivo.
Non appena il gruppetto di criminali fu a metà strada le luci si accesero rivelandoli allo scoperto con centinaia di fucili puntati su di loro.
-Che stronzi… ci hanno teso una trappola. - Il Pinguino si guardava attorno contrariato. -Ma se devo morire, voglio almeno baciare una bella donna. - Si voltò e afferrò la prima cosa che trovava alla sua destra, afferrò l’Enigmista e gli dette un conturbante bacio con la lingua.
Un quinto delle guardie decise di suicidarsi, un altro quinto venne affetto da vomito perenne, patologia tra l’altro molto comune tra i secondini di Arkham e coloro che leggono fan fiction senza leggere gli avvertimenti.
-Fateli smettere o vi ammazziamo con una bomba al napalm! - Gridò il capo delle guardie.
Bane piantò un cazzotto in testa per uno e i due si accasciarono al suolo.
-E adesso arrendetevi. -

-Ragazzi… - Il Joker alzò le mani. -Al mio 3, sparpagliatevi. - Tutti si lanciarono uno sguardo d’intesa. -Uno… due… Tre! - Alcuni si buttarono in terra, altri corsero velocemente in una direzione, dal centro del gruppo un solo uomo non si era mosso.
Un tipo segaligno, vestito da far schifo, con capelli neri unti che gli ricadevano sulla fronte e vacui occhi blu. L’individuo alzò lo sguardo verso i cecchini.
-Mi sento osservato. - Si lamentò cominciando a ponzare vistosamente.
-Oh no! E’ Crane! - Il capo delle guardie non fece in tempo a gridarlo che una putrescente nube verde cominciò ad espandersi dall’ex psichiatra. Lo Spaventapasseri decollò come un missile, finendo fuori dalle mura, e la nube copriva alla vista dei cecchini i suoi compagni di fuga che tentavano di coprire i metri che li separavano dal cancello correndo più velocemente possibile.

Un reparto speciale delle guardie gli parò l’avanzata, ma Bane afferrò il Pinguino e usandolo come palla da bowling lo tirò contro i poliziotti facendo Strike!
-Correte! - Gridava il Joker, quando una voce lo chiamò alle spalle, voltandosi il pagliaccio vide Harley Quinn tenuta in ostaggio dal capo delle guardie.
-Joker fermati, o non rivedrai più la tua fidanzata! -
Il Joker attaccò a ridere a crepapelle, gli fece il gesto dell’ombrello, si mise a sculettargli davanti e corse verso il cancello. -Te la regalo scemo! -
Harley però teneva nascosto un avanzo del suo ultimo esperimento culinario, ovvero rognone di cernia in salsa di Big Buble masticate, lo estrasse e glie lo fece mangiare.
Il povero disgraziato morì di schifo ancora prima di averlo ingoiato.
-Tesoruccioooooo!!!!! -

Ras’al Ghul era quasi al cancello quando si vide passare accanto una specie di saetta bianca, verde e viola che per poco, passandogli vicino non gli portò via i pantaloni.
-Ma che ca… -
Poco dopo vide Harley Quinn correre dietro alla saetta. -Pasticcinoooooo!!!!! -
-Ma che stai a guardare! Corri! - Lo esortò il Pinguino, poi arrivò Bane che lo afferrò e lo scaraventò oltre il cancello, mandandolo tra l’altro a sbattere contro lo Spaventapasseri che stava per entrare in orbita. -Sei proprio stronzo! - Gridò il Pinguino mentre volava verso l’ex psichiatra.

Hugo Strange scese dal suo studio e si preparò ad affrontare gli evasi al cancello, ma quando arrivò lì, nel cono di luce delle lampade che illuminavano il cortile c’era una sola figura, snella, vestita con una tutina attillata che sculettava tutto contento pensando di essere alla prima di un saggio musicale a teatro.
Non gli era chiaro perché avessero lasciato in dietro proprio l’Enigmista, ma in verità poco gli importava. L’importante era che almeno uno, fosse riuscito a richiapparlo.
-He… he… hi… hi… gghh…. Arf, arf, sbav sbav. -



Note: Perché fa male studiare, e/o lavorare troppo? Perché c'è il rischio che sia una scrittrice di fan fiction e il suo cervello in cerca di svago vada in tilt, producendo queste oscenità. Mi dispiace per i miei personaggi preferiti... mi sa che dovrò lavorare ancora molto in questi giorni. He... he... hi... hi... gghh...

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