All I Ever Wanted.

di Louissbottom
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo, Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***



Capitolo 1
*** Prologo, Capitolo 1. ***


Trailer Fanfiction: All I Ever Wanted 




Prologo.




Otto ragazzi, di cui due ragazze. Tutti amici dall’infanzia, vicini di casa. Inglesi, londinesi, più precisamente. Le loro età vanno dai diciotto ai ventun anni. Per aver disobbedito ai loro genitori si ritrovano ad affrontare i cinque anni del liceo in Italia come punizione. I loro genitori sapevano che non si sarebbero voluti distaccare dalla loro amata Londra per nessun motivo, così i genitori delle due ragazze decisero di mandarle a studiare in un liceo di Milano. I genitori dei ragazzi ebbero la stessa idea, cosa che nessuno sapeva. Così gli otto amici si ritrovano di nuovo insieme, per la loro felicità. I loro nomi sono Josh, Niall, Zayn, Christine, Liam, Harry, Cher e Louis.
 
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Capitolo 1.




5 Dicembre, venerdì. Ore 07:30, Milano.
 
Io: Cher, dai. Alzati. Dobbiamo andare a scuola. –
 
Cher: Chris, non ho voglia. Ho mal di testa. E poi fa freddo. –
 
Io: Dai, è il nostro ultimo anno, così poi finalmente torniamo in Inghilterra. –
 
Cher: Cavolo, non è giusto. I nostri genitori hanno esagerato a darci questa punizione. Io non volevo studiare in Italia, avrei preferito la mia amata Oxford. –
 
Disse alzandosi.
 
Io: A parte che costa un casino, e poi dai, abbiamo esagerato anche noi quando per l’ultimo giorno di scuola di terza media siamo tornate così tardi. Abbiamo fatto un lavoro di squadra e abbiamo ricevuto tutti la stessa punizione, cosa vuoi di più dalla vita di ricevere la stessa punizione con i tuoi migliori amici? –
 
Cher: Un lucano. Intanto è colpa loro se adesso siamo qui. –
 
Io: Dai, smettila. Quattro anni li abbiamo già passati. Ci manca l’ultimo! –
 
Cher: Finalmente. –
 
Disse sospirando. Non so perché ma quella mattina avevo una strana voglia di andare a scuola, forse perché si stava avvicinando il periodo natalizio, boh. Ci preparammo e dopo essere salite sulla mia auto, andammo a scuola.
 
Io: Tomlinson, Horan, dove sono gli altri? –
 
Gli dissi salutandoli. Cher fece lo stesso.
 
Louis: Stanno venendo con Harry. –
 
Io: Oddio, poveri loro. –
 
Dissi battendo una mano sulla mia fronte.
 
Cher: Mi secca aspettarli, entriamo? –
 
Niall: Sì, infatti. Fa freddo. –
 
Entrammo e ci andammo a sedere ai nostri posti. Dopo qualche minuto arrivarono gli altri.
 
Io: Josh, la prossima volta avresti potuto rispondere ai miei messaggi. –
 
Josh: No, perché è una cosa normale mandare messaggi alle tre di notte. –
 
Io: Signorino, io sono più importante del tuo sonno, capito? –
 
Dissi seria.
 
Josh: Oh sì, certo. –
 
Disse abbracciandomi. Era un angelo quel ragazzo! Fummo interrotti dalla prof di francese. Era la mia materia preferita.
 
Prof: Basta con queste smancerie. Andatevi a sedere. – disse avvicinandosi alla sua sedia – come devo fare, tutti a me capitano. – disse sottovoce.
 
Io: Come, scusi? –
 
Ho detto che era la mia materia preferita, non che lo fosse anche la prof! Certi dettagli sono indispensabili. Potevo permettermi di risponderle perché ormai la conoscevo bene: quando qualcuno s’incazzava con lei, o le rispondeva male, lei si ‘vendicava’ facendo un’interrogazione (che cogliona), e io potevo benissimo risponderle, perché essendo la più brava della classe, la sorprendevo sempre. Dall’inizio della scuola fino a quel giorno avevo già avuto tre interrogazioni valutate tutte con otto. La media delle mie interrogazioni in francese era sempre la più alta della classe perché litigavamo sempre. Ho raggiunto le venti interrogazioni al terzo superiore. Era stato l’anno più bello, solo a pensarci mi vien da ridere.
 
Prof: Morrison, ti ho interrogata due giorni fa, mi scoccia interrogarti di nuovo. Quindi basta. –
 
Io: Prof, ma io non sto litigando! –
 
Dissi con un sorrisetto. Non mi avrebbe mandata dal preside perché lei con lui non aveva niente a che fare, credo si sia presa una bella cotta, oddio. Che schifo.
 
Prof: Dai, vieni alla lavagna. Ti faccio fare una frase da tradurre. –
 
Io: Certo! –
 
Mi alzai ed andai alla lavagna. Si sentì una risata dal fondo della classe, dove erano seduti quei coglioni dei miei amici. Li seguii. Dentro stavo morendo dal ridere. Finito di farle quella traduzione (Finito di farla contenta), andai a sedermi.
 
Harry: Siamo alla quarta vero? –
 
Disse colui che si trovava dietro me.
 
Io: Sì, AHAHAHHA oh mio Dio. –
 
Le mie risate furono interrotte dal signor Mario. Portò una circolare dove c’era scritto che ci saremmo dovuti organizzare per la festa di Natale. L’ora dopo saremmo dovuti scendere in palestra per un’assemblea d’istituto. La prof firmò la circolare e poi fece l’appello.
 
Prof: Devine Josh. –
 
Josh: Qui. –
 
Prof: Horan Niall. –
 
Niall: Qui. –
 
Prof: Malik Zayn. –
 
Zayn: Non mi vede? –
 
È cretino quel ragazzo. Troppo montato. Solo che lo monterei io. È un figo della madonna.
 
Prof: Malik, smettila. Continuiamo. Morrison Christine, e lo so che c’è. –
 
Io: Quello perché prima di fare l’appello mi interroga. –
 
Non mi considerò quella stronza. I miei amici cominciarono a ridere, OVVIO! Cazzo, anche Cher si ci mise di mezzo. Ormai l’avevo persa.
 
Prof: Payne Liam. –
 
Liam: Qua’ prof. –
 
Leccaculo.
 
Prof: Styles Harry. –
 
Harry: Presente, prof! –
 
Leccaculo numero due.
 
Prof: Smith Cher. –
 
Cher: Qui. –
 
Prof: Tomlinson Louis. –
 
Louis: Anche io sono qui. Bella la gonna, prof. –
 
Scoppiammo a ridere. Non gli diede conto e continuò l’appello dicendo i nomi di coloro che non consideravo nemmeno nella mia classe. Quando finì, si rivolse a me.
 
Prof: Mi spiegate come mai siete finiti tutti insieme? –
 
Io: E che ne so io? Cher, Harry ed io siamo regolari, sono gli altri che sono ritardati. –
 
Zayn: Appena mi chiedi lo specchietto, stronza. –
 
Disse serio.
 
Io: Ah, ecco che dovevo fare. Dammelo. –
 
Zayn: Okay, tesoro. Tieni. –
 
Ho già detto che è cretino, vero?
 
Louis: Prof, è stato il destino. Io e Devine siamo stati bocciati 3 volte, Horan, Malik e Payne, invece, solo un anno. E grazie al destino ci siamo ritrovati tutti insieme. Non è una cosa stupenda ritrovarsi con i propri migliori amici? –
 
Prof: Sì, okay. Ho capito. Non m’interessa più. Abbiamo un progetto da fare per la settimana prossima, per mercoledì. Adesso faccio i gruppi. Devine e Horan vi metto insieme da soli perché credo che siate i più ‘normali’. –
 
Cher: Sì, certo. –
 
Prof: Ah! – disse sospirando. Povera. – poi, Malik, Morrison e Payne fanno il secondo gruppo. Styles, Smith e Tomlinson fanno il terzo. –
 
Harry: No, prof. Io con Tomlinson non ci sto. Mi sta antipatico. –
 
Io: Ma se abitate insieme! –
 
Harry: Shh! –
 
Che coglione.
 
Prof: Styles, sto seguendo l’appello. –
 
Harry: Un’eccezione la può fare! –
 
Liam: Vuoi cambiare con me, Harry? –
 
Prof: Se ti va bene, per me passa. –
 
Harry: Sì, perfetto! –
 
Disse guardando Malik. Subito dopo mi guardarono entrambi. Oh, cazzo. La mia tortura stava per iniziare. La vedo dura portare il progetto a termine. Guardai Cher in cerca di aiuto, ma credo che la mia faccia sia stata un po’ buffa perché Cher mi guardò sorridendo e poi scrollò le spalle. Mi sbattei una mano sulla fronte e vidi Styles e Malik che ridevano come dei rincoglioniti.










Hi, it's me!

Buona sera carissimi lettori.
(Buona sera perché sto pubblicando di sera.)
Eccomi qui con la mia seconda FF.
(La prima era: Hands are silent, voice is numb)
Ho voluto scrivere questa nuova FF perché
non riesco proprio a stare con le mani in mano
ed eccomi qui, quindi. :)
Beh, che dire?
Non aspetto altro che una vostra recensione.
Un piccolo parere di almeno dieci parole.
Siate sinceri, e buona permanenza.

Non vi deluderò, I promise. ;)

Se non avete EFP e volete comunque contattarmi,
vi lascio il mio twitter:
Louissbottom

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***



Capitolo 2




Suonò la campana e scendemmo in palestra..
Il rappresentante d’istituto ci comunicò quello che avrebbe voluto organizzare per il giorno prima delle vacanze di Natale. Voleva che la mattina avremmo dovuto portare qualche dolce, e che lo avremmo consumato in palestra. Come una fiera del dolce, che palle. E poi la sera saremmo dovuti andare in un locale.
 
Io: Dai, Lou. Sparatene una! –
 
Louis: Perché? –
 
Io: Perché sei quello delle feste tu. Dai, dai. –
 
Lo pregai. Si sistemò i pantaloni ed andò verso il rappresentante d’istituto. Prese il microfono in mano e cominciò a parlare.
 
Louis: Ragazzi, la mia amica mi ha fatto venire un’idea. – disse indicandomi, che coglione. – Per andare a quel locale, dovremmo pagare l’affitto, giusto? Dato che abbiamo una stupenda palestra, perché non ci organizziamo qui? Il dj ce l’abbiamo. – non dirmi che si riferisce a Zayn, per favore. – dj Malik è sempre disponibile! –
 
Oh cazzo. È proprio coglione.
L’idea piacque molto a tutto l’istituto così ad assemblea conclusa, decidemmo che la mattina avremmo fatto lo stesso la fiera del dolce, e poi alle 11:30, i ragazzi delle quinte classi, avremmo iniziato a pulire e sistemare la palestra. Dopo l’assemblea, tornammo ognuno a casa propria.
I ragazzi abitavano in due case in affitto. In una ci stavano Styles, Malik e Tomlinson, e nell’altra Horan, Devine e Payne. Io e Cher prendemmo una casa piccolina, adatta a noi, che volevamo stare da sole. Le case di quei sei deficienti erano distanti l’una dall’altra qualche casa, mentre quella mia e di Cher distava da loro qualche strada (per non dire che eravamo dall’altro lato della città, dettagli). Quando fummo spediti tutti in Italia, eravamo tutti di pessimo umore perché sapevamo che non ci saremmo più rivisti fino alla maturità. Quelli più sfigati furono Josh, Zayn, Liam, Louis e Niall perché loro avevano già iniziato la scuola in Inghilterra (anche se si fecero bocciare come dei coglioni), e quindi una volta in Italia, dovettero cominciare il percorso di studi tutto da capo.  Il destino non gioca sempre brutti scherzi, così quando quel dieci settembre ci ritrovammo tutti allo stesso aeroporto, ci sembrò un sogno. I nostri genitori ebbero tutti la stessa idea perché sapevano che non avremmo mai voluto lasciare l’Inghilterra, e il bello è che noi non gliel’abbiamo mai detto che siamo tutti nella stessa città. Mica siamo scemi? Se lo scoprissero, non credo che avrebbero una reazione così positiva. Quando con i ragazzi ci incontrammo, offrirono a me e Cher di abitare con loro, ma sia io che la mia migliore amica sapevamo come sarebbe andata a finire: loro scansafatiche a non fare un cazzo tutto il giorno, o a giocare alla play-station, e noi a gestire la casa. Oltre lo studio. No! Non poteva finire così. Infatti, avemmo entrambe la stessa idea di dire che avevamo già dove abitare, cosa non vera. Assolutamente. La prima sera dormimmo in un hotel, e l’indomani andammo ad abitare nella nostra attuale casa. Abbiamo fatto una cosa molto intelligente. Quei cretini ci stavano appiccicati come cozze, erano insopportabili, però gli volevamo bene. Eravamo un ottimo gruppo di amici. Sempre insieme, mai un litigio (a parte quando si ubriacavano, ma va beh) e quello perché ci conoscevamo dall’infanzia e sapevamo l’uno il comportamento dell’atro a memoria. Tutti ci invidiavano.
 
Io: Ragazzi, il progetto dobbiamo iniziarlo oggi? –
 
Niall: Sì, la prof ha detto che ci vorrà un bel po’ di tempo. –
 
Josh: Horan noi lo facciamo a casa nostra, vero? –
 
Io: Ah, ecco. Organizziamoci per dove dobbiamo farlo. –
 
Zayn: Cosa vuoi fare tu? –
 
Io: Zayn smettila. Sei insopportabile. Alle tre a casa mia, va bene? –
 
Dissi rivolgendomi anche a Styles. Harry e Zayn annuirono.
 
Cher: Quindi, Lou, io e Liam veniamo a casa tua? –
 
Louis: Okay, perfetto. –
 
Io: Apposto. Adesso che ci siamo sistemati, andiamo a casa, sto morendo di fame. –
 
Io e Cher salutammo i ragazzi e dopo essere salite in auto, tornammo a casa.
 
Cher: Chris, il pranzo è pronto. –
 
Io: Arrivo! –
 
Dissi spegnendo il pc ed andando a tavola.
 
Io: Oddio, Cher, mi devi aiutare. Ora come faccio io con quei due deficienti? Perderemo solo tempo, lo so. Solo a pensare al pomeriggio che mi si presenta davanti, mi viene da vomitare. –
 
Cher: Oddio, ma perché? Sì, è vero. Sono dei cretini, ma in fondo sono dei buoni amici. –
 
Io: Ma proprio in fondo, in fondo, però. Come faremo il progetto sapendo che loro troveranno in qualsiasi cosa un doppio senso? Oggi in classe si sono dati un sorriso troppo euforico e poi mi hanno guardata. Oddio, non voglio immaginare il casino che succederà. Appena dicono qualcosa di sbagliato, mi metto a gridare, così si spaventano e se ne vanno. Che dici, funziona? –
 
Cher: Oi, basta! Adesso mangia. E non pensarci. Ti stai facendo troppi complessi. –
 
Io: Hai ragione. –
 
Finimmo di pranzare e guardai l’orologio.
 
Io: Cazzo, sono già le due e io devo ancora farmi la doccia! –
 
Dissi urlando.
 
Cher: Vai a farti sta doccia, i piatti li lavo io. –
 
Io: Grazie, non sai quanto ti adoro! –
 
Dissi schioccandole un bacio sulla guancia e andando sotto la doccia. Finii di lavarmi e vestirmi e cominciai ad asciugarmi i capelli. Erano le 14:45.
 
Cher: Chris, io vado da Tomlinson. –
 
Disse urlando.
 
Io: Okay, a stasera. E non fate niente di losco! –
 
Risposi a tono.
 
Cher: Finiscila, cogliona. –
 
Quanto l’amavo. Sentii il portone chiudersi e mi asciugai i capelli. Erano le 15:00 e andai in cucina ad aspettare che arrivassero quei cretini. I miei pensieri furono interrotti dal suono del citofono. Cazzo che palle, erano già arrivati.
 
Io: Arrivo. –
 
Dissi roteando gli occhi e andando ad aprire.
 
Io: E Harry? Che fine ha fatto? –
 
Zayn: Ora viene, tranquilla. –
 
Io: Ma scusa, non abitate insieme? –
 
Non mi rispose e andò a sedersi sul divano, seguito da me. Di scatto si alzò e andò verso il muro.
 
Zayn: Oddio, cazzo. Mi sono fatto male. –
 
Mi preoccupai e gli andai incontro.
 
Io: Zayn, che è successo? –
 
Zayn: Ho preso una scossa alla mano! –
 
Io: Vediamo. –
 
Gli presi la mano e cominciai a massaggiarla. Sentii l’altra mano di Zayn che s’infilava tra i miei capelli, dietro la nuca, e la sua bocca che si avvicinò al mio collo, dandomi un bacio.
 
Zayn: Fai un buonissimo odore. Mmh. –
 
Commentò. Mi allontanai respingendolo.
 
Io: Ma sei cretino? Mi hai fatto prendere un infarto con la tua mano del cazzo. Cazzo, lo sapevo che te l’eri inventato, cazzo. –
 
Zayn: Hai finito di dire cazzo? Se vuoi… -
 
Io: Smettila, Zayn. Da quanto tempo non ti sbatti qualcuno? –
 
Zayn: Vuoi essere tu? –
 
Io: Ancora? Finiscila, cretino. E poi sta arrivando Harry. –
 
Zayn: Vorresti dire che se lui non dovesse arrivare, ci avresti pensato? E poi lui non arriverà fino alle quattro. Gli ho detto che tu ci aspettavi a quell’ora. –
 
Io: Coglione, hai finito? Adesso chiama Harry e digli che viene subito. –
 
Mi guardò con un sorrisetto malizioso e chiamò Harry. Io e Zayn ci sedemmo di nuovo sul divano aspettando che arrivasse il riccio.
 
Zayn: Dammelo un bacio. –
 
Io: No. –
 
Zayn: Te lo do io? –
 
Io: Ma neanche per sogno! –
 
Zayn: Dai, un bacio tra amici. –
 
Io: No. –
 
Zayn: Vuoi diventare la mia scopa-amica? –
 
Io: Zayn, basta. Mi hai scassato la minchia. –
 
Finalmente era arrivato Harry, così andai ad aprirgli.
 
Harry: Che c’è? Sembri incazzata. –
 
Io: Chiedilo a Zayn. Mi scassa sempre le palle. –
 
Harry si avvicina a Zayn e tutti e due si salutano dandosi il cinque.
 
Io: Allora, cominciamo? –
 
Dovevamo portare alla professoressa un cartellone dove noi avremmo dovuto mettere delle foto che ci aveva consegnato lei. Non era un lavoro abbastanza difficile, ma se sbagliavamo di una virgola, era la nostra fine perché non si poteva riparare. Misi tutto l’occorrente sul tavolo della cucina: matite colorate, pennarelli e colla. Poi presi le foto datemi dalla prof, e cominciammo a lavorare.
 
Harry: Ho fame, Chris. –
 
Io: E che vuoi? –
 
Harry: Offrimi qualcosa! –
 
Io: Senti, finiamo questo lavoro, o almeno ne facciamo una buona parte, e poi andiamo in qualche bar, okay? Sono già le quattro e mezza e non abbiamo fatto molto. –
 
Harry: A meno che non vuoi offrirti tu. –
 
Io: Oh, ma che è oggi? Ce l’avete con me? Bastardi che non siete altro, vi siete alleati? –
 
Zayn: Ma io ero serio. –
 
Io: Sì, certo. Finiscila. –
 
Harry: Cosa intendi? –
 
Guardai Zayn e poi sospirai.
 
Io: Niente. Dai finiamo. –
 
Harry rivolse lo sguardo a Zayn e poi calò il silenzio più abissale. Qualcosa non andava, ma cosa? Zayn dopo un bel po’ di tempo, interruppe quel silenzio che si era creato.
 
Zayn: Chris, devo andare a pisciare. Vado qui o sopra? –
 
Io: Vai sopra. –
 
Zayn: Okay. –
 
Si alzò e andò in bagno.
 
Harry: Chris? –
 
Io: Dimmi Harry. –
 
Harry: Ma cosa intendevi poco fa? –
 
Io: Cosa? No, niente, tranquillo. –
 
Harry: Io non ci sto tranquillo. Che ti ha detto? –
 
Io: Niente, lo sai com’è fatto Zayn. Mi sa che è da un bel po’ di tempo che non si sbatte qualcuno. –
 
Harry: Oh Dio, ci ha provato? –
 
Disse alzando un po’ il tono di voce.






Saaalve!


Buonasera carissimi lettori (?)
Come state? Spero bene.
Io sono stanchissima, oggi sono stata ad una
scampagnata con amici e non capisco niente, tipo.
Ma che minchia vi frega a voi? Boh.
Coooomunque. Come vi sembra questo secondo capitolo?
DDDDIO, povero Zayn. Più avanti capirete perché
Chris lo tratta così.
Non è che lo odia, anzi. Gli vuole molto bene.
Che sia chiaro :)
Adesso vi lascio con questa gif di Lou che ho visto oggi mlmlml


Per favore, lasciate una recensione di almeno dieci parole
(se proprio volete)
Vi amo, ma questo lo sapete già. ♥

Twitter: Louissbottom

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***







Capitolo 3





Io: Boh, che ne so. Basta parlarne. –
 
Dissi ad un tono un po’ più basso. Da qualche giorno Harry era strano. Non riuscivo a capire cos’avesse. Forse gli mancava la sua famiglia. È la cosa più credibile, lui ci soffre molto. Però in quella nostra discussione la sua famiglia non c’entrava un bel cavolo, in effetti. Zayn tornò dal bagno.
 
Harry: Chris, sono le sei, io mi sto annoiando. Siamo già a metà lavoro, ammettilo. E poi abbiamo anche la settimana prossima! Ti prego, basta. –
 
Guardai Harry e poi il lavoro che avevamo fatto. Aveva ragione, eravamo a buon punto. Sospirai.
 
Io: Okay, andiamo. –
 
Harry lanciò un gridolino di vittoria.
 
Zayn: Io non vengo. –
 
Io: Perché? –
 
Zayn: Ho un impegno. –
 
Io: Oh Dio. Speriamo sia una ragazza. –
 
Harry scoppiò a ridere e Zayn lo accompagnò nella risata.
 
Zayn: No, devo fare un’altra cosa. –
 
Io: Ho capito. Non dirmi che stai andando a farti un nuovo tatuaggio! –
 
Zayn: Ca minchia, no! Non puoi sempre sapere tutto. –
 
Disse avvicinandosi a me e cominciando a farmi il solletico. Harry si alleò con lui. Alla fine mi fecero cadere a terra, stavo soffocando.
 
Io: Non..vi..permettete mai..più. –
 
Dissi con fatica e cercando di riprendere fiato. Loro si misero a ridere.
 
Zayn: Okay, va bene! Adesso vado, ci sentiamo stasera! –
 
Io e Harry lo salutammo ed io andai nella mia stanza a prendere il mio giubbotto. Harry mi seguì. Dopo averlo indossato, uscimmo da casa.
 
Io: Harry, dobbiamo andare con la tua auto perché la mia l’ha presa Cher. –
 
Harry: Sì, okay. Non è un problema. –
 
Io: Apposto. Ah, a proposito di Cher. Adesso la chiamo e vediamo se hanno finito, così vengono con noi. –
 
Harry: No! –
 
Lo guardai stranita.
 
Harry: Ceh, volevo dire, secondo me non hanno ancora finito. –
 
Io: Boh, allora le mando un messaggio e glielo chiedo. –
‘tesoro, io e i ragazzi abbiamo finito per oggi, adesso io e Styles stiamo andando a prendere una cioccolata al bar. Voi avete finito?’ – ‘no, non ancora. Non credo che vi raggiungeremo.’ – fu la sua risposta.
 
Io: Harry, non vengono. Dai andiamo. –
 
Annuì. Mise in moto e partì. Dopo cinque minuti circa arrivammo in un bar molto piccolo, ma carino. Entrammo e prendemmo le nostre ordinazioni. Harry era molto silenzioso.
 
Io: Ehy, che hai? Sei strano oggi. –
 
Harry: Niente. – sorrise sforzato.
 
Io: Non prendermi per il culo. So che c’è qualcosa che non va, quindi adesso parla. –
 
Harry: Non è niente, davvero. –
 
Io: Harry.. –
 
Harry: Okay, mi manca mia sorella. –
 
Io: Oh, tesoro. – dissi alzandomi e abbracciandolo. – Tranquillo. Per Natale torniamo a casa. Ti accompagno, okay? –
 
Harry: Va bene, grazie. –
 
Io: E di cosa? –
 
Arrivò la cameriera a portare le nostre ordinazioni. Lanciò uno sguardo malizioso a Harry e poi tornò dietro al bancone.
 
Io: La uccido a quella. –
 
Harry: La cameriera? Perché? –
 
Io: Ma non l’hai visto come ti guardava? Sembrava volesse scoparti adesso. –
 
Harry: E quindi? Che c’è di male? –
 
Disse sorseggiando la sua cioccolata.
 
Io: Che c’è di male? CHE C’È DI MALE? I miei amici non si toccano. Solo io ho l’onore di stare con voi. –
 
Harry: Ma se tu non sei disponibile, è ovvio che io cerchi altre ragazze. –
 
Disse ridendo.
 
Io: Harry, smettila. Lo sai cosa intendo. Non ricordi com’è finita l’ultima volta? Tu non riesci ad essere quel ragazzo da una botta e via, perché ti affezioni troppo facilmente alle persone. –
 
Harry: Lo so. –
 
Consumammo la nostra ordinazione e dopo aver pagato, uscimmo dal locale, diretti a casa sua. Arrivammo e Louis ci aprì la porta.
 
Io: Vediamo, a che punto siete? –
 
Cher: Ehy. A buon punto, dai. –
 
Guardai il loro lavoro e poi mi buttai sul loro divano. Era troppo comodo. Presi il pc che si trovava sul loro tavolinetto e lo accesi. Si avvicinò Harry.
 
Harry: Che fai? –
 
Io: Mi sto connettendo un po’ a twitter. Vediamo che si dice. –
 
Annuì.
 
Io: E questo chi cazzo è? –
 
Harry: Chi? –
 
Disse avvicinandosi e vedendo colui che mi aveva menzionata. Mi scrisse: ‘Ehi bellissima, follow back? Voglio parlare un po’ con te.’
 
Io: Non lo so. Non lo conosco. Nel suo nick si chiama Andrew, però boh. –
 
Harry: Non dirmi che lo stai seguendo indietro! –
 
Io: Certo che lo sto facendo. Che c’è di male? Sono curiosa di sapere cosa mi dirà –
 
Harry: Hai ragione. Sei curiosa. –
 
Disse ridendo.
 
Io: Guarda Harry, mi ha appena mandato un DM! –
 
Dissi urlando. Liam e gli altri si avvicinarono.
 
Louis: Chi? Che ti ha scritto? –
 
Io: ‘Splendore, grazie per avermi seguito indietro. Ci speravo. Volevo conoscerti un po’. Ma sono sicuro che una bella ragazza come te è già impegnata.’ Che cazzo gli rispondo? Ah, sì. ‘Ciao. No, ma che dici. Non sono impegnata.’ –
 
Harry sbuffò.
 
Io: Che c’è? –
 
Gli ringhiai.
 
Harry: Nemmeno lo conosci! –
 
Io: Infatti lo voglio conoscere. –
 
Non mi rispose.
 
Io: Cher, torniamo a casa? –
 
Cher: Sì, ma guidi tu perché io sono stanca. –
 
Io: Okay. Liam, ti serve un passaggio per caso? –
 
Liam: Sì, grazie. –
 
Salutammo i ragazzi e dopo aver dato un passaggio a Liam, tornammo a casa. Eravamo davanti casa nostra quando il cellulare di Cher squillò. Era Zayn.
 
Io: Che vuole? –
 
Cher: Boh, lo sai com’è. Vuole venire a cena da noi. –
 
Io: Va beh, allora scendi che vado a prendere delle pizze. –
 
Cher annuì ed io andai in pizzeria.
 
Io: Buona sera. –
 
Commesso: Salve. Deve ordinare? –
 
Io: Sì, tre patapizze da portare via. Quanto tempo ci vuole? –
 
Commesso: Le facciamo adesso. Circa un quarto d’ora. Il tempo della cottura. –
 
Io: Va bene. Aspetto qui. –
 
Il commesso annuì ed io andai a sedermi ad un tavolo, inviando un messaggio a Cher dove le dicevo che le pizze sarebbero state pronte quindici minuti dopo, e che avrei aspettato lì. Mi collegai a twitter nella speranza che questo Andrew mi avesse scritta. E fu così. Mi disse che gli aveva fatto piacere parlare un po’ con me e che avrebbe dovuto disconnettersi. Mi spuntò un piccolo sorriso e gli risposi di stare tranquillo. La mia tranquillità fu interrotta dall’entrata in pizzeria di alcuni ragazzi molto rumorosi. Uno mi colpì molto. Era alto, un po’ biondo, viso angelico ed occhi verdi stupendi. Per non parlare del suo sorriso. Si misero ad un tavolo vicino al mio e chiamarono il commesso per ordinare. Dopo aver ordinato, il commesso tornò dietro al bancone.
 
Commesso: Signorina Christine, la sua ordinazione è pronta. –
 
Io: Arrivo. –
 
Mi alzai e dopo aver pagato uscii dalla pizzeria diretta a casa.  Mi sentii seguita. Ero seguita. Cazzo, il ragazzo stupendo di poco tempo prima.
 
Lui: Christine? Chris? –
 
Io: Ci conosciamo? –
 
Mi voltai indietro.
 
Lui: Su twitter ti chiami Chris? –
 
Io: Ehm, sì. Perché? –
 
Lui: Piacere, Andrew. –
 
Cazzo. Vi prego. Ditemi che non è vero. Non riuscivo a crederci.
 
Andrew: Che fai tutta sola? –
 
Io: Beh, ho appena preso delle pizze. I miei amici mi aspettano a casa per cena. –
 
Andrew: Sei ancora più bella dal vivo, sai? –
 
Io: Grazie. –
 
Dissi arrossendo un poco.



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Salve! :)



Beeene. E questo chi cazzo è adesso?
Secondo voi cosa succederà più avanti nei capitoli?
Dai, ditemi tutto quello che pensate *-*

Volevo ringraziare particolarmente KikkaLoveTommo che
è stata la prima a recensire la storia asdfghjkl
e poi volevo anche ringraziare tutti coloro che l'hanno messa
tra le preferite e seguite. Siete fantastiche, davvero. ♥

Questo è Zayn durante i concerti, ditemi se è normale:


Madonna. Lo fa apposta AHHAHAHAH
Adesso vado, a presto cari lettori.

Vi prego di lasciare una recensione (se proprio volete)
di almeno dieci parole.
Un bacio, Debora. ♥

Il mio twitter:
Louissbottom

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***



 




 

Capitolo 4



Io: Adesso dovrei, beh.. –

 

Andrew: Sì, tranquilla. Adesso vai. Altrimenti le pizze si raffreddano. È stato un piacere vederti. –

 

Ci salutammo ed entrai in macchina diretta a casa. Non riuscivo ancora a crederci. Quant’era dolce! Colpo di fulmine? Boh. Arrivai a casa ed entrai urlando.

 

Io: Cazzo Cher. Non sai cosa mi è appena successo. Grazie Zayn ti amo! –

 

Dissi abbracciandolo.

 

Zayn: Chris, stai bene? –

 

Mi guardò stranita.

 

Cher: Tesoro, calmati, che è successo? –

 

Io: L’ho visto, cazzo! –

 

Zayn: Ma chi? –

 

Cher: Sto cazzo! Stai zitto e fai parlare lei. –

 

Mi calmai un po’ e cominciai a parlare.

 

Io: Andrew. L’ho visto in pizzeria. Abbiamo parlato. È troppo dolce. –

 

Zayn: Ma chi è questo? Vuole botte? La mia amica non si tocca. Zayn spacare botilia, amazare familia. Prendere coltelo, taliare piselo suo, se lui fare male a te. –

 

Io: Zayn smettila di fare il coglione. –

 

Cher: Chris. Dimmi. Com’è? Figo? –

 

Io: Figo? Mi chiedi se è figo? Hai presente le foto che aveva su twitter? Bene. Lì era un cesso a confronto. –

 

Cher: Oh cazzo. Minchia Cher, se ti fai scappare un altro ragazzo io ti giuro che ti uccido. Zayn, prepara le botilie per Chris. –

 

Io: Avete finito di fare i coglioni tutti e due? Comunque ancora non è detto niente. Ci conosciamo da quanto? Qualche ora? Non si può dire niente. –

 

Cher: Giusto. Calmiamoci. Adesso ceniamo. –

 

Posai le pizze sul tavolo e cominciammo a cenare. Quando finimmo sentii un’auto arrivare. Uscii di casa e vidi Harry che scese dalla sua auto. Dietro la sua auto vidi alcuni ragazzi che stavano camminando. Cazzo. In quel momento sarei potuta morire in pace.

 

Era lui. Andrew. Lo vidi avvicinarsi. Un calore raggiunse le mie guance quando lui si avvicinò. Arrivò prima Harry a salutarmi.

 

Io: Ehy tesoro. Vai dentro che fa freddo. Adesso arrivo. –

 

Harry: Okay. –

 

Harry entrò e subito dopo Andrew mi salutò.

 

Andrew: Due volte in una sera! È il mio giorno fortunato. Che ci fai qui? –

 

Io: Beh, forse ci abito. Tu piuttosto come mai da queste parti? –

 

Andrew: Sono ospite da mia zia che abita qualche metro più avanti. –

 

Io: Uhm, capisco. –

 

Dissi tremando.

 

Io: Magari adesso entro, fa un po’ freddo. –

 

Andrew: Certo, non voglio che tu ti ammali. Quindi, a presto bella. Ci sentiamo su twitter. –

 

Io: A presto, Andrew. –

 

Mi diede un bacio sulla guancia e dopo avermi sussurrato un ‘buonanotte’ se ne andò seguito dai suoi amici. Entrai in casa.

 

Harry: Era lui? –

 

Io: Sì. –

 

Dissi sorridendo.

 

Io: Cazzo Harry non puoi essere felice per me, almeno per una volta? –

 

Harry: Io voglio che tu sia felice. Non vorrei mai vederti soffrire. –

 

Io: Cazzo quanto ti voglio bene. –

 

Dissi abbracciandolo.

 

Zayn: Ma questo Andrew però non è più scopabile di me, ammettilo. –

 

Io: Minchia Zayn. Quando finisci di fare il coglione potresti avvisarmi? Tanto non te la dò. –

 

Zayn: Finiscila scema. Lo sai che scherzo. Ammettilo che sono bravo a letto. –

 

Io: Ero ubriaca, non me lo ricordo. –

 

Harry: Ne avete ancora? –

 

Io: Okay, hai ragione. Basta. Piuttosto organizziamoci per domani sera. –

 

Harry: Io direi di andare al solito locale, voi che dite? –

 

Cher: Per me va benissimo. –

 

Continuammo a parlare della serata del giorno dopo fino a quando non arrivarono le 23:30 ed i ragazzi sarebbero dovuti tonare a casa.

 

Zayn: Ragazze, noi andiamo. Devo andare a fare il mio sonno di bellezza altrimenti domani non sarò perfetto. Pff, ma che dico? Io sono sempre perfetto. –

 

Io: Mi sa che è l’orario. –

 

Dissi guardando Harry. Lui mi diede ragione.

 

Harry: Allora, a domani ragazze. –

 

I ragazzi ci salutarono e poi li accompagnammo alla porta d’ingresso. Harry si avvicinò al mio orecchio.

 

Harry: Per qualsiasi cosa, chiama. –

 

Io: Tranquillo Harry. Non preoccuparti. –

 

Lo baciai sulla guancia e lui salì sulla sua auto insieme a Zayn. Io e Cher entrammo in casa e riordinammo la cucina.

 

Io: Cher, com’è andata da Tomlinson? –

 

Cher: Ci siamo divertiti tantissimo, con Louis il divertimento non manca mai. –

 

Disse ridendo.

 

Cher: Ah, devo dirti una cosa. Però non devi fare parola con nessuno. –

 

Io: Okay, certo. Dimmi. –

 

Dissi con aria curiosa.

 

Cher: Ti racconto. Stavamo per attaccare l’ultima foto quando ci siamo accorti che si è finita la colla, così Louis ha mandato Liam nella sua stanza a prendere quella nuova. Poi Liam siccome non l’ha trovata, si è messo ad urlare dicendo che appunto, non l’aveva trovata. Così Lou mi ha chiesto se sarei potuta andare a vedere io. Ovviamente ci sono andata. Sono entrata nella stanza e ho visto Liam che si disperava a cercare quella fottuta colla. Gli ho detto di calmarsi e dopo averla trovata gli ho detto che saremmo potuti tornare da Lou. Mentre stavamo uscendo dalla stanza, lui mi ha presa per il polso e io ovviamente mi sono girata come per chiedergli ‘Che c’è?’ e lui mi ha detto che doveva fare quella cosa, e che se non l’avrebbe fatta al più presto, probabilmente non avrebbe più avuto l’occasione. Quindi lentamente mi ha presa per i fianchi e dopo che il mio corpo era praticamente appiccicato al suo, mi ha messo una mano sulla guancia e mi ha dato un bacio. Non so perché ma non l’ho respinto. –

 

Io: Cazzo, Cher. Vi siete baciati nella stanza di Lou? –

 

Cher: Sì, ma il punto non è questo. Il punto è che si è pentito subito dopo e mi ha chiesto scusa. –

 

Io: E tu? –

 

Cher: Gli ho detto di non preoccuparsi. Che dovevo dirgli? Poi però durante il pomeriggio non è successo nient’altro. –

 

Io: Beh, che ti aspettavi? Che lo facevate sul letto di Louis? –

 

Cher: Cogliona. Intendo dire che lui si è comportato come se non fosse successo niente, come se non gl’interessasse. –

 

Io: Ma perché, scusa, a te interessa qualcosa? –

 

Cher: Chris, non è normale che due amici si bacino. –

 

Io: Ma vi conoscete da quando eravate piccoli. È un segno d’affetto. Tranquilla che non era assolutamente niente. Allora io che dovrei dire che sono stata a letto con Zayn? –

 

Cher: Va beh, eri ubriaca. –

 

Io: In effetti non mi ricordo come sia potuto succedere. –

 

Dissi con aria pensierosa.

 

Cher: Visto quanto sei cogliona? –

 

Le sorrisi, e dopo aver finito di sistemare la cucina, salii in camera mia a mettere il pigiama, aspettando Cher che mi venisse a dare la buona notte (Sì, come fanno le madri con le proprie figlie. Cher ed io abbiamo una stupenda amicizia).

 

P.O.V. Cher.

 

Stavo per sistemare l’ultima sedia della cucina quando sentii il campanello della porta. Chi cazzo era? Andai davanti alla porta e vidi dall’occhiello che non era nessuno dei ragazzi, così aprii la porta.

 

Io: Ehm, ciao. Tu sei.. Andrew? –

 

Andrew: Sì, piacere. Il tuo nome? –

 

Io: Sono Cher, piacere. –

 

Dissi stringendogli la mano.

 

Io: Ti serve qualcosa? –

 

Andrew: Beh, sì. Volevo sapere se Chris era in casa. –

 

Io: Certo che è dentro. Adesso te la chiamo. Tu aspetta qui che lei arriva. –

 

Dissi entrando ed urlando a Chris di scendere.

 

P.O.V. Chris.

 

Qualcuno suonò alla porta. Era di sicuro uno dei due coglioni che erano venuti quella sera. Avevano dimenticato qualcosa, cretini com’erano. Cambiai subito idea quando sentii Cher urlare. Molto fine.

 

Cher: Chris, scendi. Ti cercano. –

 

Io: Arrivo! –

 

Urlai. Presa dalla curiosità, misi una giacca e dopo aver preso cellulare e sigarette, scesi al piano di sotto. Sì, avevo un bruttissimo vizio. Colpa di Zayn che mi ha fatto provare. Ecco perché lo tratto sempre male, diciamo.

 

Io: Ehm, Andrew. Che ci fai qui? –

 

Andrew: Volevo parlare un po’ con te. –

 

Io: Okay. –

 

Dissi invitando Cher ad andare a dormire ed uscendo insieme ad Andrew. Ci sedemmo in una panchina davanti casa mia. Inizialmente non parlò.



----------------------

Salve! :)

Cazzo, scusatemi, davvero.
Non ho aggiornato prima perché ero troppo presa da Dark, un a delle più belle fan fiction che abbia mai letto.
Non sapete di cosa sto parlando?
Beh, vi consiglio assolutamente di andare a leggerla, alla fine vi lascerò il link.

Bene, passiamo al capitolo. Che ne pensate di questo Andrew?
Sarà il ragazzo giusto per Chris oppure sarà il solito
testa di cazzo con la voglia di figa?
Sono poco delicata, lo so.
Ma è per andare dritti al punto.
Che ne pensate?

Spero di ricevere un vostro parere. A presto.
Vi prego di lasciarmi una recensione, dieci parole almeno. Grazie.♥

Twitter:
Louissbottom  


Tranquille, non ho dimenticato di lasciarvi i link.
Link storia: Dark
Trailer:
Dark - A Harry Styles Fanfiction (questo è il mio preferito.)
Trailer 2:
DARK (fan fiction) Trailer ( e questo è quello più adatto.)

Ma cazzo:
GIF
Sto sclerando!
-Debora.♥

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***



 


Capitolo 5






Io: Ne vuoi una? –

 

Dissi indicando il pacchetto di sigarette.

 

Andrew: Te fumi? Ma sei scema? –

 

Disse serio.

 

Io: Beh, sì. Da un paio d’anni. Il mio amico mi ha fatto provare e adesso non riesco a smettere. –

 

Andrew: Wow, abbiamo una cosa in comune. –

 

Io: Cioè? –

 

Dissi accendendo una sigaretta.

 

Andrew: Fumo anche io. –

 

Disse mostrandomi il suo accendino.

 

Andrew: Dai, ti faccio compagnia. –

 

Si accese una sigaretta e dopo il primo tiro, mi lasciò una boccata di fumo in faccia.

 

Io: Ma sei cretino? –

 

Andrew: Ehy, tutta questa confidenza? –

 

Disse ridendo.

 

Io: Ma smettila di parlare di confidenza. Sei il primo che vuole prendere confidenza con me. E comunque sai che quando un ragazzo lascia una boccata di fumo in faccia ad una ragazza, significa che vuole un suo bacio? –

 

Lo provocai. In fondo anche io lo volevo. E dubito che lui non lo sapesse.

 

Andrew: Ma dai? Sai, non sono nato l’altro ieri. –

 

Io: Ah, no? E io che pensavo il contrario. –

 

Dissi buttando a terra il mozzicone di sigaretta ormai consumato.

 

Andrew: Metti caso che io volessi questo bacio, tu che diresti? –

 

Io: I baci non si chiedono. I baci si rubano. –

 

Andrew: Giusto. –

 

Disse, buttando a terra anche il suo mozzicone consumato.

 

Andrew: Sai che mi ha fatto bene parlare con te? Adesso dovrei andare, altrimenti trovo mia zia addormentata e poi dovresti ospitarmi a casa tua stanotte. Un casino, insomma. –

Mi provocò. Non dirmi che se ne stava andando così. Dopo avermi tenuta al freddo, un bacio ci stava. Era gay?

 

Io: Ci vediamo domani allora? –

 

Dissi appoggiata al muro.

 

Andrew: Sì, certo. –

 

Si avvicinò a me dandomi un bacio sulla guancia. Stava per darmi un altro bacio sull’altra guancia quando sentii la sua mano destra accarezzare la mia guancia sinistra. Molto lentamente le sue morbide labbra si poggiarono sulle mie. Una sensazione indescrivibile. Rimasi inizialmente immobile, presa dal momento, ma poi misi le mie mani dietro al suo collo, facendomi trasportare dal sapore di quel bacio.

 

Io: Devo entrare, Andrew. Domani ho scuola. –

 

Andrew: A domani tesoro. E grazie. –

 

Io: Grazie di cosa? –

 

Andrew: Di aver accettato il mio bacio. –

 

Risi arrossendo un po’ e dopo avergli lasciato un bacio sul suo labbro inferiore, gli diedi la buona notte entrando in casa e dirigendomi in camera mia. Cher si era già addormentata, così le posai un bacio sulla guancia ed andai a dormire anche io. Mi addormentai pensando a quello che mi era appena successo. Mi sentivo strana, all’altezza dello stomaco. Le mie farfalle avevano ripreso vita. Con il sorriso sulle labbra, crollai nel più profondo dei sogni.

Erano le sei di mattina quando il mio cellulare squillò.

 

Io: Pronto, Harry? –

 

Harry: Chris, è successa una cosa. Ho fatto un bruttissimo sogno. –

 

Disse piangendo.

 

Io: Harry, non piangere. Stai tranquillo. Adesso mi vesto e vengo da te, okay? –

 

Harry: Okay. –

 

Disse singhiozzando e chiudendo la chiamata subito dopo. Mi vestii di fretta e dopo aver preso le chiavi della mia macchina, mi diressi verso casa di Harry. Appena arrivai gli mandai un messaggio. Non volevo suonare il campanello per paura di disturbare gli altri. Appena aprì la porta, senza dirmi niente, mi abbracciò.

 

Io: Ehy, va tutto bene. Adesso ci sono io qui con te. Sediamoci e raccontami tutto. –

 

Harry annuì e ci andammo a sdraiare sul suo letto ancora caldo.

 

Io: Cos’hai sognato? –

 

Harry: È stato un incubo. Eravamo tutti insieme e poi ad un tratto eravamo solo io e te, gli altri erano spariti. Mentre ti parlavo, piano piano sparivi anche tu. Ho paura Chris, ho paura di restare solo, e il mio sogno vuole dirmi proprio questo, che un giorno resterò da solo. –

 

Io: Tesoro. Non dire fesserie. Qualsiasi cosa accada, io sarò sempre con te. Anche se tu dovessi diventare un maniaco assassino, io sarò al tuo fianco, non preoccuparti. E poi era solo un sogno, non devi badare alle piccole cose. –

 

Dissi abbracciandolo. Singhiozzava ancora, così per tranquillizzarlo cominciai ad accarezzare i suoi capelli.

[…]

Erano le 07:30 e mi svegliai di soprassalto quando la sveglia del mio cellulare suonò. Mi trovai Harry che dormiva sul mio ventre, ed io ero appoggiata allo schienale del suo letto. Lentamente lo svegliai.

 

Io: Harry, tesoro. Dai alzati. Dobbiamo andare a scuola. –

 

Harry: Lou, altri cinque minuti. –

 

Io: Sono io, Chris. –

 

Si alzò di colpo e mi guardò stranito, poi ricordò. Aveva un’espressione strana, gli occhi ancora gonfi dal pianto, ed uno sguardo ancora preoccupato. Mi diede il buongiorno ed andò in bagno.

 

Harry: Cazzo, sembro un mostro. –

 

Io: Tranquillo, ti sistemo io. –

 

Presi la mia borsa ed entrai in bagno con lui.

 

Harry: Ma sei pazza? Io non lo metto quel coso. –

 

Disse indicando il correttore.

 

Io: Dai Harry, almeno copriamo quegli occhi gonfi. –

 

Si convinse di malavoglia. Dopo averlo sistemato, si sentirono dei passi avvicinare. Vidi un Zayn con il letto ancora appiccicato al suo corpo entrare in bagno.

 

Zayn: Tesoro, che ci fai qui? Mi cercavi? –

 

Ma quanto era odioso? Anche di mattina, oh.

 

Io: No, Zayn. Adesso non rompere il cazzo e vai a fare colazione. –

 

Zayn: Subito. –

 

Disse ridendo ed andando in cucina.

 

Io: Ehy, Harry. Promettimi che non penserai mai più di restare da solo, okay? –

 

Dissi sottovoce e prendendo il suo viso tra le mani.

 

Harry: Okay. –

 

Io: Ci sarò sempre io con te. –

 

Harry: Va bene. –

 

Sospirai e lo abbracciai.

 

Louis: Ehy Harry, dove sono i preser.. Oh, ciao Chris. –

 

Io: Ciao. –

 

Dissi aggrottando le sopracciglia. Avevo sentito qualcosa di strano.

 

Io: Ehm, Harry. Adesso vado a casa a preparare lo zaino. Ci vediamo a scuola. –

 

Harry: Ehm, okay. –

 

Louis: C’è qualcosa che non va? –

 

Harry: No, tutto apposto. –

 

Disse poco convinto. Gli lasciai un bacio sulla guancia ed uscii da quella casa andando nella mia. Harry era sensibile, molto, ma non lo avevo mai visto piangere per una cretinata. Qualcosa mi diceva che quello che mi aveva raccontato era una balla, ma conoscendolo, e sapendo quanto tiene alla nostra amicizia, gli ho creduto, diciamo. Arrivai a casa e trovai Cher che aveva appena finito di far colazione.

 

Cher: Buongiorno, che è successo al riccio? Ho visto il bigliettino che hai lasciato sul tuo letto questa mattina. –

 

Io: Lascia perdere, ha fatto un incubo e ci è rimasto troppo male. Sono andata a consolarlo. Anche se credo che sia una balla. –

 

Cher: Ma cos’ha sognato? –

 

Io: Che ad un certo punto restava da solo senza amici, senza noi. Però non capisco, perché ha chiamato me? C’erano Zayn e Louis in casa. –

 

Cher: Allora hai ragione, era una balla. E devi assolutamente scoprire di che si tratta. –

 

Sospirai ed andai a preparare il mio zaino. Quella mattina avevo già sospirato troppe volte. Prevedevo una brutta mattinata. Cambiai pensieri quando vidi il mio pc in stand-by. Lo accesi e vidi che stavo sul profilo twitter di Andrew. Improvvisamente mi tornò a mente tutto quello che era successo la sera precedente ed un sorriso si fece padrone delle mie labbra. Iniziavano i dubbi, i primi dubbi. Cosa significava? Quando l’avrei rivisto? E quando ci saremmo rivisti, come l’avrei dovuto salutare? Mi piaceva? Tutte domande a cui avrei trovato risposta quando lo avrei rivisto…

In fretta mi preparai e con Cher ci dirigemmo a scuola.

 

Io: Ma come mai non sono ancora arrivati quei cre… –

 

Non finii di pronunciare quella frase che sentii la risata di Nialler. Mi girai e lo vidi, con i suoi soliti occhiali da sole, scendere dall’auto di Josh, seguito da lui. Mi avvicinai a loro.

 

Io: Tutte queste risate di prima mattina? –

 

Niall: Perché AHAHAHA doveva prendere un caffè corretto ed ha detto alla cameriera che AHAHAHAH voleva che gli correggesse il caffè AHAHAH –

 

Io: Niall, non fa ridere. –

 

Lo guardai. Mi guardò. Tornò serio.

 

Niall: Cazzo fattela una risata! Ridi solo per le battute di Louis. –

 

Io: Veramente non rido nemmeno alle sue perché siete tutti dei cretini. Escluso Josh.

 

Josh: Grazie. Te ne sarò riconoscente. –

 

Lo guardai con un sorriso e poi gli corsi incontro ad abbracciarlo.

 

Io: Tu sei l’unico normale. Anche se qualche volta ho i miei dubbi. –

 

Josh: Eeh. –

 

Mi guardò un po' male. Credeva stessi scherzando.




 

Salve! :)

Passata bene la festa della donna? Spero di sì.
Allora, inizio con l'augurarvi una buona Domenica,
anche perché domani è lunedì e c'è scuola. Cazzo.
Piaciuto il capitolo?
C'è una parte che vi piace in particolare?
Fatemi sapere.
Voglio lasciarvi una gif molto mlmlml (clicca
qui)
Adesso vado a scrivere l'altro capitolo e a studiare
(sì, come no.)
A presto splendori. ♥

Twitter:
Louissbottom

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


 



Capitolo 6






Mentre stavo praticamente appiccicata a lui come una cozza, vidi in lontananza un ragazzo che sembrava..Cazzo era lui!
 
Io: Josh, adesso devi sopportare la mia scenata, ti prego. –
 
Gli dissi sussurrando.
 
Josh: Quale scenata? –
 
Io: Quella che sto per fare, idiota. –
 
Dissi stavolta, con un tono assassino.
 
Josh: Okay. –
 
Io: Razza di coglione ritardato, ma che ti salta in mente? Ti ho mai dato il permesso di abbracciarmi? Non lo fare mai più! – Urlai. – Ciao! – Dissi rivolgendo ad Andrew un sorriso. Venne verso di me, così gli feci l’incontro.
 
Andrew: Ciao splendore. Buongiorno. –
 
Io: Ciao Andrew. –
 
Mi diede un bacio sulla guancia. Che delusione cazzo. Fosse stato per me, avrei saltato scuola e lo avrei portato a casa mia a…Okay, basta. Si tolse gli occhiali da sole e li mise sulla sua testa.
 
Andrew: Dormito bene? –
 
Io: Sì, abbastanza. Che ci fai qui? Anche tu frequenti questa scuola? –
 
Andrew: Cosa? Io? No, assolutamente. Io mi sono diplomato l’anno scorso. Sono venuto qui a lasciare mio cugino Valerio, lui non ha la patente, quindi gli ho dato un passaggio. –
 
Io: Capito. Scusa la domanda, ma quanti anni hai? –
 
Mi sentivo una cretina. Infatti lui sorrise prima di rispondere.
 
Andrew: 19. Te, scommetto che ne hai uno in meno di me, giusto? –
 
Io: Sì, esatto. Momento. Ma come fai a saperlo? –
 
Andrew: Perché qualche giorno fa l’ho letto in uno dei tuoi tweets. A proposito, tu sei così come su twitter? –
 
Cazzo.
 
Io: Così come? –
 
Andrew: Così sfacciata. –
 
Io: Meglio i discorsi diretti, giusto? –
 
Andrew: Ecco perché ho voluto conoscerti. –
 
Mi salì un brivido quando una sua mano salì su una mia guancia dandomi un bacio sulle labbra. Come la sera precedente. Volevo che quel momento non finisse più, ma fui interrotta da quella campanella di merda che non voleva smettere di suonare.
 
Harry: Ehm, - si schiarì la voce – dovremmo entrare. –
 
Cazzo Harry. Lo avrei voluto uccidere.
 
Io: Sì, hai ragione. –
 
Andrew: Io vado, ci sentiamo. –
 
Disse prendendo il mio cellulare e scrivendo il suo numero, facendo squillare il suo telefono. Un timido sorriso spuntò sulle mie labbra.
 
Io: Ci sentiamo. –
 
Dissi immobile con il mio cellulare in mano. Mi lasciò un bacio sulla fronte e salì sulla sua auto, andandosene.
 
Harry: Oh, riprenditi. –
 
Disse agitando una mano davanti al mio viso. Cominciai a dargli colpi fino a quando non tolse la mano.
 
Io: Smettila di fare il coglione. Non rompere il cazzo. –
 
Harry: Ooh, qui c’è la mia Chris! –
 
Io: Io non sono di nessuno, capito? –
 
Rise. Cominciammo a camminare verso l’entrata della scuola.
 
Harry: Sembra carino questo… -
 
Io: Andrew. Comunque sì, lo è molto. –
 
Mi vennero subito in mente i suoi baci. Mi morsi il labbro cercando di sentirne ancora il gusto. Entrammo a scuola e dopo quelle cinque ore di lezione, uscimmo finalmente, diretti tutti a casa propria.
*Una settimana dopo*
 
Con Andrew era tutto perfetto. Non potevo dire di essere innamorata perché era comunque presto, ma c’era qualcosa di lui che me lo faceva piacere. Un po’ mi piaceva, è vero. Non avrei però messo la mano sul fuoco che sarebbe successo qualcosa.
 
Louis: Ragazzi, ma per stasera, quindi? –
 
Harry: Al solito, Lou. –
 
Io: Chi viene a prendere me e Cher? –
 
Harry: Se vuoi passo io. –
 
Zayn: Sì, certo. –
 
Io: Zayn, te lo dico per l’ultima volta. Se cominci a fare il deficiente, giuro che quei capelli te li taglio. –
 
Zayn: Tesoro, io scherzo. Lo sai. –
 
Io: Sì, okay. Comunque allora è deciso, cioè… -
 
Non continuai a parlare perché mi era appena arrivato un messaggio e rimasi senza parole appena lo lessi. ‘Oggi pomeriggio alle 16:30 ti passo a prendere e andiamo un po’ in giro. Non dirmi che non puoi, per favore.’ Improvvisamente tornò il sorriso sulle mie labbra e gli risposi. ‘Non vedo l’ora. Ci vediamo pomeriggio.’
 
Cher: Ehm, Chris? Tutto bene? –
 
Io: Certo. –
 
Dissi riponendo il cellulare in tasca.
 
Josh: Oh, ma quant’è dolce quando è innamorata! –
 
Disse abbracciandomi. Gli sorrisi.
 
Zayn: Sei innamorata Chris? –
 
Io: NO! Non sono cazzi tuoi. –
 
Gli urlai.
 
Zayn: Cazzo, ma perché mi tratti così male? –
 
Io: Beh, forse perché lo meriti. –
 
Niall: E basta! –
 
Lo guardai e poi non parlai più. Non mi andava di prendere a parole pure lui.
 
Cher: Allora ragazzi, adesso andiamo a pranzo. Oggi pomeriggio che facciamo? Ci vediamo in webcam come al solito? Oppure venite a casa nostra? –
 
Louis: Io non esco, preferisco la webcam. –
 
Harry: Chris, io e Zayn possiamo venire a casa tua? –
 
Io: No. –
 
Harry: Ci avrei scommesso. Comunque stavo scherzando. –
 
Lo ignorai e dopo aver salutato tutti andai a casa con Cher. Quel mezzogiorno Niall e Josh pranzarono da noi.
 
Io: Cazzo, sono stanchissima. –
 
Dissi entrando in casa e buttando lo zaino per terra. Josh e Niall aiutarono Cher ad apparecchiare la tavola, mentre io preparavo il pranzo. Dopo aver pranzato, sistemammo i piatti nella lavastoviglie e ci andammo a sedere sul divano a guardare un po’ di televisione. Niall si addormentò, seguito dieci minuti dopo da Cher, che si appoggiò alla sua spalla.
 
Josh: Chris, ma poco fa con chi stavi messaggiando? Con Andrew, vero? –
 
Io: Cosa? Ehm, sì. –
 
Mi spuntò un sorriso sulle labbra. Notai una cosa: ogni volta che parlavo con o di Andrew, sorridevo. Forse mi avrebbe reso felice.
 
Josh: Ma almeno ti piace? Voglio dire, cosa provi per lui? –
 
Io: Non lo so ancora. Un po’ mi piace, sì. Ho solo paura di correre troppo.. –
 
Josh: In che senso correre troppo? –
 
Io: Nel senso che quando lo vedo, ho sempre più voglia di stare con lui. –
 
Josh: Lui ti ha dimostrato qualcosa? –
 
Io: Sì, beh. Ci siamo già scambiati un bacio, non è cosa da poco. Cioè, siamo ancora due estranei. –
 
Josh: Ah, quindi. Cioè, già il lavoro sta procedendo? –
 
Io: Josh, smettila. Se dovevi prendermi in giro, non ti avrei detto niente. –
 
Dissi incazzata sbuffando.
 
Josh: No, ma che dici, Chris? Anzi, sto cercando di farti confidare con me, dato che di solito non lo fai con nessuno. –
 
Io: Ah, grazie Josh. –
 
Gli sorrisi e lo abbracciai baciandolo sulla guancia. Niall si svegliò perché il suo cellulare cominciò a squillare.
 
Niall: Sì, pronto? –
 
Liam: Io sono appena arrivato a casa, quando tornate? –
 
Niall: Sì, stiamo tornando. –
 
Disse alzandosi e staccando la chiamata.
 
Niall: Dai, Josh. Andiamo? –
 
Josh: Sì. –
 
Disse alzandosi di malavoglia. Li accompagnai alla porta e li salutai. Poi tornai da Cher, che stava ancora dormendo sul divano. Mi sedetti vicino a lei e guardai un po’ di televisione. Presi il pc e mi collegai aspettando quei coglioni in webcam. Arrivarono qualche minuto dopo e accendemmo la web. Tre webcam accese e otto ragazzi in collegamento. I nostri pomeriggi quando faceva freddo.
 
Io: Ehi Lou, domani andiamo a fare shopping? –
 
Louis: Of course, babe. –
 
Io: Dai, non fare il cretino. Quindi verso le cinque domani pomeriggio passi? –
 
Louis: Sì, okay. –
 
Zayn: Ehi, ci sono anche io. –
 
Io: Zayn, non cominciare. –
 
Intanto Cher si svegliò e si mise vicino a me.
 
Zayn: Devo comprare un paio di maglie nuove, idiota. –
 
Io: E non chiamarmi idiota! Zayn, se io fossi lì ti farei sparire quel coso che ti ritrovi lì sotto. Tanto non ti serve. –
 
Prima che lui potesse ribattere, Harry rideva e Niall ci interruppe.
 
Niall: Dai basta. Non siamo qui per litigare. –






Dai, salutate questi cinque idioti.



Salve!




Ehy, come state? Bene, vero?
Sì, avete ragione, ho detto che avrei postato appena la scuola sarebbe finita,
ma ho avuto un lutto proprio quando avrei dovuto aggiornare.
Anyway, eccomi qui.
Che ne pensate del capitolo?
Desidero un vostro parere c:
Anche se dovreste indicarmi gli errori grammaticali, ma per favore, ditemi tutto.


Ps: Se volete essere aggiornati su twitter, lasciatemi il vostro nick in una recensione
oppure menzionatemi, sono
Louissbottom

E se volete rompermi su ask, vi lascio il link: Debora

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


 

Capitolo 7







Io: Sì giusto, hai ragione. –

 

Josh: Ecco. –

 

Io: Comunque adesso io devo andare. Ci sentiamo più tardi. –

 

Harry: Dove vai? –

 

Io: Ehm, devo fare una cosa. Scusa, sono in ritardo. A dopo. –

 

Cher: Dove vai Chris? –

 

Io: Devo uscire con… -

 

Non finii di parlare che suonarono al citofono. Erano le quattro e mezza. Era molto puntuale.

 

Cher: Ho capito. –

 

Disse sorridendomi.

 

Louis: Harry vai a vedere chi è, hanno citofonato. –

 

Harry: Coglione hanno suonato da Cher e Chris. –

 

Zayn: Cher, chi è? –

 

Cher: Ehm, credo che sia per Christina. Se n’è appena andata. –

 

Zayn: Oh, ho capito. –

 

Sentii tutta la discussione e poi uscii di casa salendo sull’auto di Andrew.

 

Io: Ehi. –

 

Andrew: Ehi bellissima. –

 

Cazzo, stavo cominciando a sudare. Mise in moto ed andammo al duomo. Scesimo dall’auto e ci sedemmo sulle gradinate. Parlammo del più e del meno fino a quando la discussione non si fece più interessante..

 

Andrew: E quindi tu abiti qui da cinque anni con i tuoi amici? –

 

Io: No. Io abito con una mia amica, Cher. Siamo solo noi due in casa, gli altri hanno due case a parte. –

 

Andrew: Gli altri? Scusa, quanti siete? –

 

Io: Beh, siamo otto. –

 

Andrew: Due ragazze e sei ragazzi. –

 

Io: Sì. Esatto. –

 

Si erano fatte le sei e mezza così decidemmo di andare via, anche perché stava iniziando a fare molto freddo. Salimmo in macchina e dopo una manciata di minuti arrivammo a casa mia.

 

Andrew: Ci sentiamo bella. –

 

Io: Certo. Stasera hai impegni? –

 

Andrew: Ehm, si credo che non uscirò. Tu che fai stasera? –

 

Io: Esco con i miei amici, andremo in qualche pizzeria, credo. –

 

Andrew: Capito, quindi, a presto. –

 

Disse sorridendo. Gli sorrisi di ricambio e dopo avergli lasciato un bacio sulle labbra entrai in casa.

 

Cher: Già dentro? –

 

Io: Sì, devo andare a farmi la doccia. –

 

Cher: Sì, ma vai di sopra. –

 

Io: No, mi secca salire le scale. –

 

Cher: Chris. –

 

Disse lanciandomi un’occhiata. Mi avvicinai a lei.

 

Io: Chi c’è nel bagno? –

 

Cher: Ehm, Liam. Quando abbiamo staccato la chiamata, visto che ero sola, è venuto a farmi compagnia. –

 

Io: Sì, certo, compagnia. –

 

Dissi ridendo.

 

Cher: Chris, forse si sta innamorando. O forse mi sto innamorando io. Cazzo, sono confusa. –

 

Io: Cos’avete fatto? –

 

Cher: Ci siamo, ehm, baciati. –

 

Io: Only this? –

 

Cher: Sì, ho il ciclo. –

 

Io: Ma cazzo, proprio perché hai il ciclo, c’è meno rischio di gravidanza. –

 

Le schiacciai un occhio ma lei ridendo mi lanciò il telecomando.

 

Liam: Ehi Chris. Sei già qui? –

 

Lo sentii da dietro. Pregai che non avesse sentito una parola.

 

Io: Certo, è casa mia, coglione. –

 

Dissi dandogli un leggero pugno sul braccio.

 

Liam: Vuoi che me ne vada? –

 

Io: Assolutamente no. Sei Liam, mica Zayn o Harry. –

 

Liam: Eddai, basta, poveri. Li tratti peggio dei cani. –

 

Io: Vuoi unirti al branco? –

 

Liam: Ma che cazz? Meglio che me ne vada, altrimenti in tua presenza rischio di diventare pazzo. –

 

Disse ridacchiando. Poi guardò l’orologio.

 

Liam: Tra circa due ore al massimo noi saremo qui. Ce l’avete il tempo per essere pronte in tempo? (?) –

 

Scosse la testa cercando di analizzare quello che aveva appena detto, lo guardai male.

 

Io: Certo che sì, devi chiederlo a Zayn. Di solito l’unico ritardatario è lui perché perde sempre tempo con quei capelli del cazzo. –

 

Cher: Ma perché, dimentichi Louis? Quello ci sta almeno un’ora a scegliere i vestiti. –

 

Io: Già, avevo dimenticato. –

 

Liam: Ecco, infatti. Adesso vado Chris. A dopo. –

 

Si avvicinò a me e mi lasciò un leggero bacio sulla fronte.

 

Liam: A stasera picc..ehm, tesoro. –

 

Disse baciandola sulla guancia. Uscì di casa con Cher che lo accompagnò e poi mi fiondai finalmente sotto la doccia. Quando finii, Cher entrò in bagno cominciando a fare pure lei una doccia, mentre io asciugai i miei lunghi capelli. Mi sembrava di aver sentito il telefono fisso squillare, così spensi il phon ma non sentii più niente. Subito dopo sentii il mio cellulare squillare. Corsi in camera e risposi.

 

Io: Cazzo Zayn, se avessi saputo che fossi tu non sarei corsa a rispondere. –

 

Zayn: Sì anche io ti voglio bene. Comunque perché non hai preso il telefono fisso? –

 

Io: Beh, forse perché mi stavo asciugando i capelli e non ho sentito lo squillo. –

 

Zayn: E Cher non poteva rispondere? –

 

Io: È sotto la doccia. Che dici, che usciva dalla doccia tutta nuda e bagnata per rispondere? –

 

Zayn: Avrei voluto essere lì a vedere la scena. –

 

Io: Dai, smettila. Vai al sodo. –

 

Zayn:  Stasera devi vederti con Andrew? –

 

Io: Ehm, non credo. Mi ha detto che stasera non sarebbe uscito. Ma cosa t’interessa, scusa? –

 

Zayn: Ah, e lui proprio di sabato sera non esce? Credo sia una balla, scusa. –

 

Io: Zayn non iniziare. Finiscila. Non ho voglia di trattarti male. Hai chiamato solo per questo motivo? –

 

Zayn: No, per dirti che dopo aver finito di cenare andiamo in un pub. –

 

Io: Okay, a dopo allora. –

 

Staccammo la chiamata e cominciai a vestirmi. Quando finii erano già le otto, Cher aveva appena finito di indossare i suoi amati 12 centimetri, ed insieme corremmo in bagno iniziando a truccarci. Erano le 20:35 quando sentimmo arrivare un'auto ed un suono al campanello di casa subito dopo. Scesi ad aprire e mi trovai davanti Zayn e Harry più belli che mai. Certo, erano rompipalle, ma non potevo dire che erano dei brutti ragazzi. Forse era l'unica cosa che li salvava. Mi sorrisero e li feci accomodare sul divano.

 

Zayn: Sei bellissima, Chris. -

 

Io: Grazie Zayn. E tu Harry, non mi dici niente? -

 

Harry: C-cosa? I-io veramente.. Sì, dai, sei stupenda. -

 

Disse sorridendo e facendomi un cuore con le mani. Salii di sopra ad avvisare Cher, che mi seguì di sotto pronta per uscire. I due deficienti ci fecero salire in macchina e subito dopo l'auto partì. Arrivammo una mezz'oretta dopo in quello che sembrava un pub.. UN PUB? Non dovevamo andare in pizzeria? Sono delle teste di cazzo. Scendemmo dalla macchina.

 

Io: Un pub? Non dovevamo andare in pizzeria? Siete delle teste di cazzo. -

 

Ma non dovevo solo pensarlo?

 

Zayn: Zitta tesoro. Se non sai le cose, salle. -

 

Disse sorridendo. Salle? Ma che lingua sta parlando? Che è cretino lo so, però. No, senza però. Lui è cretino e basta.

 

Io: Spiegami allora. -

 

Harry: Dietro il pub c'è una piccola pizzeria. Ceniamo lì e poi passiamo la serata qui. Che te ne pare? -

 

Disse con un sorriso a trentadue denti.

 

Io: Intelligenti. Due piccioni con una fava. -

 

Gli sorrisi.

 

Louis: Qualcuno sta parlando di me? -

 

Disse Louis che era appena arrivato. Mi girai e lo salutai.

 

Io: No, Lou. Va beh, lasciamo perdere che è meglio. -

 

Salutai gli altri tre ed entrammo. Io ed Harry entrammo per primi.

 

'Posso aiutarvi?'

 

Disse un signore sulla mezza età, avvicinatosi a noi.

 

Harry: Sì, abbiamo un tavolo prenotato per otto persone a nome di Styles. -

 

'Laggiù in fondo.'

 

Disse sorridendo. Minchia ride?

 

Harry: Dai, andiamo. -

 

Disse appoggiando la sua mano su una mia spalla. Arrivammo al nostro tavolo e dopo esserci seduti, gli altri ci raggiunsero. Si sedettero e dopo circa dieci minuti arrivò una cameriera a prendere le nostre ordinazioni. Prima prese l'ordinazione di Zayn.

 

Zayn: Una al salame piccante. -

 

Cameriera: Molto piccante. -

 

No, dico. Ma doveva commentare per forza?

 

Cher: Amore, mi passi l'acqua? -

 

Amore? Ma che cazz? La guardai male. Poi capii. Brava ragazza. La cameriera guardò i due in segno di scusa e poi passò alle altre ordinazioni. Non fece più nessun altro commento fino a quando non arrivò da me ed Harry. Prima prese la mia ordinazione e poi quella di Harry. Mentre lui parlava, lei cercava di mettere più in evidenza possibile il suo seno (rifatto, sicuramente). Ma lui non la guardò nemmeno.

 

Harry: Una pizza al cacio. -

 

Io: Cosa amore? Vuoi un bacio? E lo chiedi pure? -

 

Dissi prendendo il suo viso tra le mani e stampandogli un bacio sulle labbra, che poi diventò un bacio un po' più appassionato. La (troia) cameriera se ne andò guardandomi un po' sconvolta mentre si sentivano le risate di Cher in sottofondo.

 

Harry: Ma che minchia ti è preso? -

 

Io: Oh, andiamo. Non dire che ti dispiace. -

 

Harry: N-non voglio dire questo, ma voglio solo sapere perché tu l'abbia fatto! -

 

Io: Per salvarti da quella troia. -

 

Harry: Cosa? -

 

Io: Ehm, no. Niente. Cher mi fai compagnia al bagno? -

 

Cher: Certo. - Disse sorridendo. - Bella mossa con Haz. -

 

Io: Modestia a parte, io faccio sempre belle mosse. -

 

Dissi ridendo. Andammo al bagno per lavarci le mani, e quando tornammo vidi che mancavano Harry e Zayn. WTF?

 

Io: Ragazzi, dove sono i Zarry? -

 

Liam: Sono usciti fuori. Zayn sta fumando. -

 

Io: Grazie Payne. Cher, vieni. -

 

Uscimmo fuori e vidi l'ombra di due ragazzi dietro l'angolo. Erano loro così decidemmo di origliare. Si sentì solo un piccolo 'Vorrei succedesse più spesso, però' 'Falla innamorare di te' 'Facile a dirsi'. Non riuscii a capire da chi provenissero entrambi le voci. Ma di cosa cazzo stavano parlando?










 

 Immagine  che idiota .-.

Alla prossima, crazy mofos OuO

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Louissbottom

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***







Capitolo 8



 

Io: Cher, fammi compagnia, il tempo di una sigaretta. -
 
Dissi alzando un po' la voce.
 
Zayn: Anche voi qui? -
 
Io: Sì. Diamo fastidio? -
 
Zayn: Nono, assolutamente. -
 
Io: Di che parlavate? -
 
Harry: No, niente. Tranquilla. Entriamo? -
 
Io: Sì, certo. -
 
Entrammo dentro dopo una mezz'oretta e notai che con mio grande stupore avevamo già le pizze in tavola. Quando finimmo di cenare, andammo a fare una passeggiata al parco lì vicino e verso la mezzanotte andammo di nuovo dentro, dato che la confusione si stava creando sempre più all'entrata del pub. Appena dentro, partì 'Scream&Shout' una di quelle canzoni che mi davano la carica.
 
Io: Dai, andiamo a ballare! -
 
Dissi urlando. Presi la mano di Harry e lo portai in pista. Ballammo per un bel po' di tempo, dopo che ci avevano raggiunti gli altri, e poi decidemmo di andare a prendere da bere.
 
Io: Liam, Niall, andiamo. -
 
Zayn: Ehi, Chris. Aspetta. Andiamo solamente io e te. -
 
Io: Perché? -
 
Zayn: Perché vedo Andrew in lontananza seduto con una bella bionda. -
 
Alzai lo sguardo per cercarlo, lo vidi.
 
Io: Andiamo Zayn, accompagnami a salutarlo. -
 
Zayn: S-sì, certo. -
 
Disse guardandomi dubbioso. Gli presi la mano per paura di perderlo in mezzo alla folla, coglione com'è, ed arrivai al tavolo di Andrew.
 
Io: Oh, ma guarda chi si vede. Tutto bene? -
 
Andrew: Oh, ciao Chris, non dovevi andare in pizzeria? -
 
Io: Non dovevi stare a casa? Peccato che la pizzeria era quella qui dietro. -
 
Dissi prendendo in mano il suo bicchiere e versandoglielo sui pantaloni.
 
Andrew: Posso spiegarti, dammi un minuto. -
 
Disse alzandosi.
 
Io: No, non c'è bisogno. Non voglio più vederti. Vaffanculo. Ah, e se lo vuoi sapere, quella sera il tuo bacio ha fatto schifo. -
 
Lo lasciai senza parole, in piedi con quella troia che gli stava alle calcagna. Da quel momento non lo avrei più rivisto. Uno meno. Con Zayn ci dirigemmo al banco e dopo aver preso le ordinazioni, tornammo dai nostri amici.
 
Cher: Tutto questo tempo? -
 
Io: Diciamo che sono stata un po' impegnata a mandare a 'fanculo il mio caro Andrew. Un sollievo, giuro. -
 
Dissi ridendo, con Zayn che mi veniva dietro.
 
Cher: Magari mi racconti meglio. -
 
Io: No, non faccio perdere tempo anche a te. -
 
Dopo aver ricevuto le nostre ordinazioni e aver passato un po' di tempo a divertirci e ballare, prendemmo in considerazione l'idea di tornare a casa.
 
Harry: Ti serve un passaggio? -
 
Io: Sì, certo. Grazie. -
 
Salimmo in macchina e mi accompagnò a casa.
 
Harry: Posso stare con te, questa notte? Mi secca andare a casa con Zayn che comincia a ballare come un deficiente e Louis che ride solo. Per favore. -
 
Mi supplicò.
 
Io: Sì, okay. Vai nella mia stanza. Io devo struccarmi prima, mi metto il pigiama e poi arrivo. -
 
Harry: No, non c'è bisogno di metterlo. -
 
Io: Cosa? -
 
Harry: Eh? No, niente. -
 
Disse sorridendo. Andai in bagno e come detto al riccio, mi struccai e dopo aver messo il pigiama, andai nella mia stanza, trovandolo addormentato. Mi avvicinai a lui, e cominciai a baciargli la fronte. Lo so, potrebbe sembrare un po' strano dal modo in cui lo trattavo solitamente, ma quando dormiva sembrava più che un angelo.
 
Harry: Ma quanto tempo ci hai messo? -
 
Disse svegliandosi e mettendosi con la schiena completamente stirata al letto.
 
Io: Finiscila di fare il cretino. -
 
Gli dissi rannicchiandomi a lui e cercando di prendere sonno. D'un tratto lui mi prese e mi mise su di lui.
 
Io: Ehy, ma che fai? -
 
Dissi un po' seccata.
 
Harry: Dai, non fare finta di niente. Ammettilo che non ti da fastidio. -
 
Io: Harry, smettila. -
 
Dissi cercando di nascondere la mia risata. Cominciò a farmi il solletico sui fianchi facendomi mettere seduta su di lui.
 
Harry: Mmh, questa posizione mi piace. -
 
Disse serio. Gli presi le mani cercando di farle intrecciare alle mie.
 
Harry: Eri bellissima questa sera. -
 
Disse con un tono di voce alquanto serio.
 
Io: Anche tu non eri male. -
 
Mi avvicinai a lui per dargli un bacio sulla guancia, un bacio per augurargli la buonanotte. Così non fu perché lui girò il viso fino a far incontrare le nostre labbra. Quello era più che un semplice bacio, come quello scambiato al ristorante, era un bacio che fece accelerare di poco i battiti del mio cuore.
 
Harry: Chris, sento che mi sto innamorando di te. -
 
Io: Non dire minchiate. -
 
Harry: Sono serio, in questo momento. Perché non mi credi? -
 
Io: Fai in modo che io ti creda. -
 
Harry: Va bene, accetto la sfida. -
 
Disse lasciandomi un ultimo bacio e posizionandomi di fianco a lui. Posizionò pure i suoi occhi nei miei e sentii che quello sguardo mi stava sprofondando dentro. Mai nessuno mi aveva guardata così. Vidi qualcosa di diverso nei suoi occhi, quello non era uno sguardo da regalare ad una semplice amica.
Spensi anche l'ultima luce che illuminava la stanza e cercai di dormire, non pensando alle sue parole.
 
Harry.
 
Che cazzo mi sta succedendo? Non mi ero mai dichiarato a qualcuno, se non ne fossi stato certo. Lei è qualcosa di speciale e merita di ricevere tutto l'amore possibile di questo mondo. Domani mattina la sveglierò come non si è mai svegliata.
 
Io: Chris. -
 
Chris: Mh? -
 
Mugolò.
 
Io: Ho la prova. -
 
Chris: Cioè? -
 
Io: Sono un po' ubriaco. E quando la gente è ubriaca di solito dice la verità.
 
Chris: No, ma sei cretino? Mi svegli per dirmi una cosa del genere? –
 
Disse tornando a dormire. Sorrisi.
 
 
Christine.
 
Cazzo, vero. Perché non ci avevo pensato prima? Aveva ragione per una volta. Ma il fatto era che io non capivo cosa provavo per lui. Cioè, lo trattavo male, ma quando eravamo soli era tutto diverso.. tornai a dormire.
 
Harry: Buongiorno. –
 
Mi sentii accarezzare una guancia, per poi ricevere un bacio in fronte.
 
Io: Buongiorno anche a te. –
 
Mi misi seduta sul letto notando che Harry mi aveva preparato la colazione. Si sedette vicino a me e insieme, cominciammo a fare colazione.
 
Io: Dormito bene? –
 
Harry: Sì, tu? Ti muovevi sempre. –
 
Io: Io ho dormito splendidamente. –
 
Risi un po’ pensando che mi svegliai durante la notte, avvicinandomi a lui facendo finta di dormire, ma lo svegliai e notai che mi strinse di più a sé.
Dopo aver fatto colazione, essendo Domenica, ci vestimmo e chiamammo gli altri per vederci da qualche parte.
Ci incontrammo in un bar vicino ad un parco, dove passammo anche tutto il pomeriggio fino alle sette.
 
Io: Ragazzi, dovrei tornare a casa. Harry, mi accompagni? –
 
Harry: Okay, andiamo. –
 
Salutammo tutti e tornammo a casa, dove lui mi lasciò senza scendere dalla macchina. Stavo per infilare la chiave nella serratura quando un ‘Hey’ mi fece girare.
 
Io: Dimmi Styles. –
 
Harry: Non mi saluti? –
 
Disse ammiccando un sorrisetto.
 
Io: Nah, troppa strada. –
 
Scese velocemente dalla macchina e cominciò a correre venendo verso di me.
Avvicinò una mano al mio viso, la portò dietro il mio collo spostando i capelli e portandoli alle mie spalle, così da potersi permettere di avvicinare le sue labbra al mio collo lasciando dei piccoli baci umidi.....







 





CAZZO.CAZZO.CAZZO.


Anyway.
Nel prossimo capitolo ci sarà qualcosa che sconvolgerà tutto,
che cambierà completamente tutto quello che è successo fino ad ora.
No, tranquille, non muore nessuno lol.
O forse si .-.

Vabbè, lo scoprirete :3

Sono su twitter (
Louissbottom)
E su ask (
Debora)

Ah, cambierò di nuovo nick, sarò Louissbottom.
Tornerò come prima.


Ultimo saluto, alla prossima.♥
Ah, e grazie ai lettori, che amori che siete :*



 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Leggete a fine capitolo, ho una cosa da dirvi c:





Capitolo 9


 

Cher: Ehy, Chris. Oddio, Chris. CAZZO ZAYN CHIAMA QUALCUNO! –
Io: Cher, non urlare, ma dove cazzo… -
Cher: Tranquilla, stai calma. Non muoverti, stanno arrivando i medici. –
Io: Cher, che succede? –
Cher: Amore, non ricordi? Hai avuto un incidente, sei in coma da sette mesi. –
Io: Cazzo. –
Sibilai. Subito vidi due infermieri venire verso il mio letto.
 
Medico: Come stai? Cosa senti? –
Io: Sto bene, un po’ intontita, sto cercando di ricordare come mai io mi trovi qui. –
Infermiera: È un miracolo, davvero. Rispetto alle condizioni in cui sei arrivata qui sette mesi fa, adesso stai alla grande. Ti terremo per oggi sotto controllo, e se va tutto bene, potrai anche uscire. –
Disse togliendomi la maschera per l’ossigeno e le macchine attaccate al mio corpo, per poi prendere un po’ del mio sangue con una siringa. Poi uscì dalla stanza.
 
Cher: Zayn, lasciaci sole, per favore. –
Mi girai verso Zayn e lo vidi annuire, per poi uscire e chiudere la porta alle sue spalle.
 
Cher: Tesoro, mi sei mancata tantissimo. – disse abbracciandomi. – Qual è il tuo ultimo ricordo? –
Io: Il giorno in cui Harry ha dormito da me, la domenica dopo essere andati in discoteca. –
Cher: Discoteca? Non ci siamo mai andate, non ci andiamo da Settembre e Harry non ha mai dormito a casa. –
Io: Certo che non lo sai, tu non c’eri. Eravamo soli e tu hai dormito da Liam, visto che c’è qualcosa tra voi. –
Cher: Ma stai scherzando?! Tra me e Liam non c’è proprio niente. –
Io: Ma se vi siete baciati! –
Cher: Chris? Che cazzo dici? –
Io: Cher.. quando sono arrivata in ospedale? Che mese era? –
Cher: 28 novembre, perché? –
Io: Cazzo. –
Mi guardò con una faccia interrogativa.
 
Io: Tutto quello di cui ti sto parlando, è successo a Dicembre. –
Cher: Oddio, credo di sapere cosa è successo. Hai vissuto in un mondo parallelo, può darsi? –
Io: Non fare la cogliona. –
Cher: Sdrammatizzavo –
Disse sorridendo.
 
Io: Allora tutto quello che è successo a dicembre l’ho semplicemente sognato? –
Cher: Può darsi. –
Annuii un po’ delusa. Cher lo notò ma non fece in tempo a chiedermi qualcosa che bussarono alla porta. Erano il resto dei ragazzi, venuti a farmi visita.
 
Josh: Oddio, quanto mi sei mancata. –
Disse abbracciandomi.
Io: Anche tu, tesoro. –
Ricambiai l’abbraccio. A giro mi abbracciarono tutti, e, preoccupati, mi chiesero come stessi.
 
Io: Ma..quindi, che giorno è oggi? –
Cher: Siamo al 23 giugno, da due giorni è estate. –
Io: Ah. –
Vidi tornare l’infermiera di poco tempo prima, e facendo uscire tutti i ragazzi tranne Cher, cominciò a parlare.
 
Infermiera: Signorina, io davvero non riesco a capire come sia potuto accadere che lei si sia ripresa così, da un momento all’altro, e non potrei essere che felice. Le ho portato i risultati delle analisi che le ho fatto poco fa e con mio grande piacere, le dico che stanotte potrà già dormire a casa sua. –

La ringraziai dopo la bella notizia che mi diede, e chiesi a Louis (solo perché era l’unico di buon gusto) di passare da casa mia per portarmi un ricambio. Passai tutto il giorno a scherzare con i miei amici, non vedendo l’ora di tornare a casa e fare una dormita come si deve. No, non mi erano bastati sette mesi di coma. Avrei dovuto iniziare a riprendere il ritmo della mia solita vita.
 



**
 
Dopo un’abbondante ma leggera cena, io e Cher decidemmo di guardare un bel film, cosa che non sarebbe stata possibile dato che ricevemmo visite. Harry. Ah, Harry. Dovevo chiarire un paio di cose con lui.
Cher: Ehy, Chris è sul divano, vi lascio soli? –
Harry: Sì, le voglio parlare. –
Cher: Mi raccomando, non andarci pesante. –
Harry annuì raggiungendomi.
 
Harry: Ehy. –
Gli sorrisi.
Io: Dov’è Cher? –
Harry: Credo sia andata da Louis.. Non sai niente per ora, ti spiegherà lei. –
Io: Mmh, ho capito. – lo fissai mentre si torturava le mani – Ehy Harry, che hai? Sei troppo serio. –
Harry: Niente, mi sei mancata. –
Disse rivolgendomi uno sguardo e abbracciandomi, cogliendomi di sorpresa.
Io: Anche tu. –
Ci staccammo e mi guardò senza parlare.
 
Harry: Dio santissimo. Ancora non riesco a credere di parlare con te, più tempo passava, più avevo paura di perderti. Ti sono stato molto vicino, sai? Ogni volta che tornavo da lavoro venivo da te e ti raccontavo la mia giornata, tutto quello che mi succedeva. E mentre facevo ciò, contemplavo la tua innocente bellezza, e mi sentivo in colpa io per il tuo incidente, anche se in quel momento eri sola. Adesso quel bastardo ha dovuto pagare tutti i danni, la tua auto è tornata nuova, e mi ero promesso che se anche tu non fossi tornata nuova, gli avrei fatto fare la stessa fine dell’auto. –
 
Io: Ehy, basta. Ormai è passato, io sto bene. –
Dissi sorridendogli.
 
Io: Ti ho sentito molto vicino, infatti non ho fatto altro che stare con te in questi sette mesi, non so come definirlo, se era un sogno o meno. Però sono stata bene. –
Abbassai lo sguardo.
Harry: Ha-hai sentito cosa ti dicevo? –
Io: Nono, assolutamente. Cosa mi dicevi di così sconvolgente d’aver la voce tremante? –
Harry: Niente. – sorrise – Te lo dirò con più calma. –
Io: Vieni qui. –
Lo tirai verso di me, facendolo stendere su di me, baciandogli la guancia e abbracciandolo.
 
Io: Ti voglio bene, Harry. –
Harry: Anche io, e non sai quanto. Non mi avevi mai detto certe cose, di solito ci tratti tutti male. –
Giurai stesse sorridendo.
Io: Beh, sono diversa adesso. Ho capito che siete la cosa più importante che mi sia potuta capitare. –
Mi diede un piccolo bacio sul collo, cosa che adoravo, e lui lo sapeva. Lo stato di coma mi aveva cambiata letteralmente. O almeno con lui. Avrei aspettato il giorno dopo per rivedere gli altri. Ci addormentammo, come avrei immaginato..





 



TU FUMI TROPPO, AMORE MIO :o



Tornando a noi, che ne pensate?
Ho cambiato tutto, già c:
La piega che sta prendendo la storia, mi piace un casino *w*
Volevo dirvi una cosa, adesso che ho postato questo capitolo 'stravolgente'
Andate al primo capitolo, subito sopra il banner, c'è il trailer che ho fatto *-*
Spero vi piaccia :)

Vi lascio come contattarmi.


Twitter: Louissbottom

Ask: Debora


Ps: se volete essere avvisati quando aggiorno su twitter, lasciatemi il vostro nick nelle recensioni.
Oppure se non siete iscritte ad EFP potete semplicemente contattarmi c:

Un bacio, Debora.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***




Capitolo 10





P.O.V. Harry.
 
Mi svegliai di soprassalto quando sentii il mio cellulare vibrare, un messaggio. Non lo lessi nemmeno. Mi alzai dal divano cercando di fare mente locale di come mi trovavo lì, poi ricordai. Vidi Chris dormire come un angelo e decisi di farla dormire su qualcosa di più comodo di un divano, come il suo letto per esempio. Risi del mio stesso pensiero, sono davvero un’idiota. Durante il tragitto dal salotto alla sua stanza non riuscivo a staccare gli occhi da lei, era come se fosse rinata, era più serena.. Arrivai davanti la sua stanza e dopo essere entrato, la poggiai sul suo letto, subito dopo averle lasciato un bacio in fronte. Mi sdraiai dietro lei, circondandole la vita, da tenerla così stretta per proteggerla. Non so da cosa.
 
P.O.V. Cher.
 
Tornai a casa verso le dodici e mezza ma non trovai nessuno in cucina, così l’istinto mi consigliò di andare nella stanza di Chris, dove la trovai dormire con Harry.

Io: Harry. –

Harry: Mh. –
Io: Non devi andare a casa? –
Harry: No, fammi restare. Domani è lunedì, non devo andare a lavoro di mattina. –

Mi mandò letteralmente a fanculo, e ridendo, uscii dalla stanza per andare a dormire.
Quando l’indomani mattina mi svegliai, trovai Harry e Chris ridere e scherzare mentre facevano colazione.
 
P.O.V. Chris.
 
Sentii il sole cominciare ad entrare nella mia stanza, accarezzando la mia pelle, così decisi di alzarmi. Appena andai in bagno a sciacquarmi il viso, un buon profumino inebriò le mie narici quando uscii. Ricordai di essermi addormentata con Harry la sera prima, così decisi di scendere in cucina sperando di trovarlo ancora in casa mia.
Ero scalza con una maglia larga che arrivava fin sotto il sedere, non mi andava di indossare pure i pantaloncini, anche perché faceva caldo. Appena vidi Harry alle prese con i fornelli, apparve un sorriso sul mio viso.

Io: Ehy. –
Harry: Ehy, buongiorno. –

Si avvicinò a me e dandomi un piccolo bacio su una guancia, continuò a parlare.

Harry: Che ci fai già sveglia? Sono le nove, potevi ancora dormire. Stavo per salire in camera da te per portarti la colazio… -
Io: Basta, Harry, ormai sono sveglia. Dai, che ho fame. –

Dissi dandogli una pacca sulla spalla e sedendomi a tavola. Lo guardavo mentre preparava la colazione e la metteva a tavola, mi era mancato. Facemmo colazione e poi restammo a parlare un po’.

Harry: Perciò, come…come stai? –
Io: Benissimo. Sto una meraviglia. Mi siete mancati tantissimo. –
Dissi giocherellando con il cucchiaino e la tazza.

Harry: Già, anche tu. –
Disse sbuffando un sorriso. Sentimmo dei passi provenire dalle scale, Cher si era appena svegliata.

Cher: Tranquilli, io bevo solo un po’ di caffè e poi vado a lavorare. –
Sorrise.

Io: Ah, Cher. Ma per il mio lavoro? Ti hanno detto qualcosa? –
Cher: Sì, mi hanno detto che ti hanno riservato il posto perché non potevano perdere una doppiatrice come te. –
Io: Bene. Più tardi chiamo. –
Cher mi sorrise e dopo aver bevuto il caffè, tornò nella sua stanza a prepararsi.

Harry: Ma tu saresti pronta a lavorare di nuovo? Cioè, insomma.. –
Io: Tranquillo, è l’unica cosa che voglio fare, riprendere la mia routine quotidiana. –
Gli sorrisi cercando di convincere anche lui. Mi alzai cominciando a sparecchiare, per poi lavare ciò che avevamo sporcato. Dopo un po’ iniziai a parlare.

Io: Harry, dimmi che vi siete divertiti questi mesi in cui non ci sono ‘stata’. –
Harry: Beh, sì. Però non era la stessa cosa senza te. Ti pensavo sempre. –
Sorrisi e quando finii andai ad abbracciarlo.

Io: Adesso vado a vestirmi. –
Harry: Va bene. Ti porto in un bel posto, okay? –
Io: Ma fa caldo. –
Harry: Appunto. Metti una maglia e un paio di pantaloncini. –

Disse con il suo sorriso malizioso. Gli sorrisi di ricambio ed andai a cambiarmi. Quando fui pronta, scesi le scale mentre mi attaccavo i capelli con un elastico. Appena mi vide, andò verso la porta e dopo averla aperta mi incitò ad uscire fuori ed andare verso la sua auto. Dopo dieci curiosi minuti di auto arrivammo in un posto a me molto familiare.. La sua casa?!

Io: Mi hai portata a casa tua? Che ‘bel’ posto. –
Dissi mimando le virgolette. Lui mi sorrise scuotendo la testa e mi fece entrare.

Harry: Non c’è nessuno dentro. Vieni in giardino. –
Lo seguii e quello che mi apparse davanti, era qualcosa di incredibile. Una bella piscina si presentò davanti i miei occhi. Spalancai la bocca.

Harry: Che aspetti? Spogliati e buttati! –
Disse sorridendo.

Io: Ma sei fuori? Non ho nemmeno un costume. –
Harry: Ecco perché te ne ho comprato uno. –
Io: Ma quando l’hai comprato? –
Harry: Ieri mattina, appena ho saputo che ti eri ripresa, sono corso con Louis al primo negozio che ho incontrato e te l’ho comprato. Ti piace? –
Disse uscendo una piccola busta da un ripiano lì vicino. Appena lo vidi rimasi stupita, aveva dei bei gusti il ragazzo.

Io: Vado. –
Dissi sorridendo e correndo verso il bagno. Subito dopo averlo messo corsi fuori in giardino e mi buttai in piscina, seguita da Harry. Passammo un po’ di tempo a scherzare, e poi stanchi, ci appoggiammo al bordo della piscina.

Harry: Piaciuta la sorpresa? –
Io: Me lo stai chiedendo? Lo sai vero che da oggi in poi io mi trasferirò qui? –
Harry: E mi sa che non ti conviene. –
Io: Perché? –
Dissi ridendo.

Harry: Anzi, non conviene a Zayn e Lou. Sentiranno sempre le nostre grida. Cioè quelle che ti farò fare io. –
Sorrise maliziosamente. Misi le mani sulla sua testa e lo feci andare sott’acqua.

Harry: Mi sa che ho esagerato. –
Disse mentre se la rideva appena uscì dall’acqua.

Harry: Quando torni a lavoro? –
Io: Non lo so. A proposito, adesso chiamo. –
 
*FLASHBACK, un anno prima*
 
Avevamo appena finito gli esami ed eravamo tutti stati diplomati con voti abbastanza alti. Arrivai a casa ed il mio cellulare cominciò a squillare ed apparve un numero a me sconosciuto.

Io: Pronto? –
X: Ehy, Christine. Sono la professoressa di inglese. Ho una buona notizia per te, pomeriggio vieni a scuola alle 17:00 se vuoi un impiego, poi ti spiego meglio. –
Io: Prof, non mi dica che mi ha trovato un lavoro? –
Prof: Una specie, hanno visto il tuo percorso scolastico ed hanno notato che, dato che sei inglese, te la cavi molto bene con l’apprendimento dei testi e vorrebbero averti come interprete in un’agenzia di viaggi. Ti va bene? –
Io: Se mi va bene? È, diciamo, il mio sogno. Alle 17 sarò a scuola. –

Dissi entusiasta.

Prof: A dopo, allora. –

Staccò la chiamata e cominciai ad urlare, correre e saltare per tutta la casa. Cher mi guardava male, e con un sorriso a trentasei denti, le dissi ciò che la professoressa mi aveva riferito. Il pomeriggio andai a scuola, conclusi il colloquio con un appuntamento direttamente all’agenzia per la settimana dopo, per iniziare a lavorare. Tutti i ragazzi avevano trovato lavoro lì in Italia e dopo aver parlato con i nostri genitori, decidemmo di restare in Italia, perché insomma, ci eravamo affezionati. I nostri anni più belli li passammo lì.
 
*FINE FLASHBACK*
 
Chiamai in agenzia e mi dissero che avrei avuto il giorno dopo libero, giusto per riprendermi un po’ e che poi avrei ripreso a lavorare. Staccai la chiamata e mi sdraiai su una sdraio con Harry a prendere il sole.

Io: Harry, lo so che potrebbe sembrare strano, ma vorrei chiederti di ricordarmi come è successo l’incidente. –

Lo notai irrigidirsi sul posto e poi si sedette con i gomiti sulle sue ginocchia e cominciò a parlare.

Harry: Sicura? – gli feci cenno di sì – Allora, era sera, ed avevi avuto una piccola discussione con Zayn, una cosa di niente. Siccome lui ti irrita sempre, quella sera te la sei presa un po’ ed avevi deciso di andare da un’amica che avevi conosciuto al lavoro. Allora siccome avevi dimenticato i documenti dentro, cercai di raggiungerti con la mia auto, vedendo una confusione pazzesca, per un incidente successo al momento. Non volevo crederci, appena scesi per vedere cosa fosse successo, e vidi un’auto abbastanza familiare, chiamai subito l’ambulanza, appena arrivò, i medici dissero che sarebbe stato quasi impossibile fare qualcosa, ed entrasti subito in coma. Zayn si sente un po’ in colpa anche se tu ci ridevi su, abbiamo cercato di convincerlo che non era colpa sua, ma di quell’uomo ubriaco che ti tagliò la strada, era senza luci e tu non l’hai visto, ma la colpa resta sempre la sua. Ora, ce l’hai con Zayn? –

Io: No, assolutamente. Anzi, non vedo l’ora di rivederlo. –
Abbassò la testa e sbuffò un sorriso.

Io: Che c’è? –
Harry: No, niente. Quella sera avevo deciso di fare una cosa ma il fato non ha voluto.. –






x: Qual è la tua passione?
Niall: Il cibo e la musica.

VITA MIA.






Secondo voi cos'avrà Harry da dire a Chris?
Invia la tua risposta al 48069
ok, no.
Mi ritiro che è meglio.

Fatemi sapere i vostri pareri tramite recensione
o twitter (Louissbottom)

se volete chiedermi qualcosa, c'è Ask (Debora)

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***






Capitolo 11






 

Io: Harry, cosa? –
Harry: No, niente. Davvero. –
Io: Harry, cosa dovevi dirmi? Parla. Ora. –
Harry: Ti fidi di me? Non è niente..di importante.. –

Annuii, me lo avrebbe detto in un altro momento..

Io: Va bene.. comunque adesso mi accompagni a casa? Devo preparare il pranzo. –
Harry si alzò e dopo essermi cambiata e sistemata i capelli, mi accompagnò a casa. Arrivammo davanti casa mia e Harry mi accompagnò fino al portone.
Io: Harry, non ho bisogno del bodyguard. –
Dissi scherzando.

Harry: Scusa, ora me ne vado senza salutarti. –
Mise un finto broncio e stava per andarsene quando lo trattenni per un braccio.

Harry: E certo. –
Sorrise e mi posò un bacio sulla guancia.

Harry: Adesso vado. Fatti sentire! –
Mi sorrise e se ne andò. Entrai, e dopo aver pranzato chiamai Josh.

Io: Ehy, hai da fare? –
Josh: Bella, no perché? –
Io: Sempre Chris.. Comunque mi  chiedevo se ti andasse di parlare un po’ perché sai, è da molto che non lo facciamo. Non pensare male. –
Josh: Certo. – Lo sentii ridere – vuoi venire da me? –
Io: Va bene. Arrivo. –

Staccai la chiamata e lo raggiunsi a casa sua. Citofonai ma ad aprirmi fu Niall.
Io: Ehy! –
Niall: Oddio, Chris. Mi sei mancata. –
Mi abbracciò.

Niall: Se cerchi Josh è di là al pc, mi ha detto che saresti venuta. –
Lo ringraziai con un cenno ed andai da Josh.

Io: Josh! –
Mi venne incontro abbracciandomi. Minchia quanto odio gli abbracci.
Josh: Hai già qualche novità, vero? Ti hanno detto qualcosa? –
Io: E tu devi dirmi qualcosa? –
Lo sfidai.
Josh: Dai, parla. –
Mi sorrise mettendosi in una posizione d’ascolto (?). Gli raccontai di Harry, tutto quello che era successo nel mio stato di coma e lui mi ascoltava in silenzio.

Josh: Ma..a te piace? –
Io: Eh, sai che non lo so? Cioè, appena mi sono ripresa ero un po’ delusa che non fosse reale, quindi non lo so. Non so cosa pensare. –
Josh: Perché non ci provi? Che hai da perdere? –
Io: Lui. Se ci provo e poi non succede niente lo so che lo perderò. –
Josh: Fidati di me. Provaci, in fondo sei una bella ragazza e lui ha sempre avuto un debole per te. Ti cerca sempre, state sempre insieme, viene sempre a casa tua. Quando usciamo solo i ragazzi lui si annoia e dice sempre che vorrebbe anche te e Cher, ma soprattutto te perché lo fai ridere. Boh, io fossi in te ci proverei. –

Io: Boh, è che abbiamo sempre detto che non si sarebbero dovute formare coppie tra noi. –
Josh: Ma che ti frega? Se ti piace e se più avanti lo amerai, non puoi fermare l’amore che provi per lui, l’amore non si ostacola. E poi non saresti la prima. –
Io: A cosa ti riferisci? –
Josh: A Lou e Cher. Oh, non sai niente? –
Io: Ehm, non abbiamo avuto come dire, tempo per parlare. Appena la vedo le faccio il terzo grado. –

Dissi seria. Josh scoppiò a ridere, probabilmente immaginando come mi sarei comportata con Cher. E va beh, capita. Ok, no. Passammo almeno un’altra mezz’ora a ridere, cosa ovvia con me, fino a quando il mio telefono non cominciò a squillare. Cher. (Parlando del diavolo..)
Io: Pronto? –
Cher: Dove minchia sei? –
Io: Ehy bela bimba, tu stare calma o io fare esplodere te e casa tua. –
Cher: Cogliona, è pure casa tua. E basta spararti canne con Zayn! Che palle, dove sei? –
Io: Sono da Josh, sto tornando a casa. –
Cher: Va bene, io sto entrando in doccia. –
Io: Okay, arrivo. –
Staccai la chiamata e vidi Josh che si tratteneva dal ridere.

Io: Che cazzo ridi? –
Josh: No, niente. Era Cher? –
Io: Sì, sarà appena tornata dal lavoro e si sarà trovata sola. Ora è meglio che vada. –
Josh annuì e mi accompagnò alla porta.
Io: Nello, mi raccomando. Non mangiare troppo o starai male, ti verrà un collasso seguìto da un attacco cardiaco e morirai. –

Urlai.

Niall: Troia! –
Mi urlò di ricambio. Giurai si fosse toccato i gioielli di famiglia. Dopo aver riso interiormente, lasciai un bacio sulla guancia di Josh e mi avviai a casa.

‘Sono a casa!’ urlai appena dentro. Mi sedetti sul divano e presi il pc per ascoltare un po’ di musica. Sentii dei passi venire verso di me, mi girai ed era Cher che si stava pettinando i capelli. Mi sorrise e si sedette vicino a me.
Io: Hai qualcosa da dirmi? –
Cher: E tu? –
Io: Dai, parla. –
Cher: Ti racconto. Era l’ultimo giorno dell’anno e avevo deciso di passarlo con te in ospedale. Gli altri volevano venire ma gli ho detto di no. Al momento del conto alla rovescia sento aprire la porta di scatto e appena si sente il ‘tre, due, uno’ viene Lou verso di me e mi bacia. Da quel momento ci stiamo, diciamo..frequentando? –

Io: Oddio cazzo. Sono troppo felice. –
L’abbracciai.
Cher: Stasera dobbiamo, beh, uscire. Però mi dispiace. –
Io: Ti dispiace cosa? –
Cher: Di lasciarti sola. –
Io: No, tranquilla. Fai bunga bunga con Lou. –
Cher: Che devo fare? –
Rise.

Io: Esci, tranquilla. Guarderò un film dai. –
Cher: Ah, si è finita la quarta stagione di The Vampire Diaries, il tuo telefilm preferito. Se vuoi vederlo. –
Io: Oddio, cazzo. Ecco cosa farò. –
Dio, quanto amo quel telefilm.
Cher: Con Harry? –
Io: Cosa? –
Cher: Sai, è stato più lui con te, che io. –
Io: Come mai? –
Cher: E boh, devi saperlo tu. Che avete fatto stamattina? –
Sorrise maliziosamente.

Io: Niente, siamo stati a casa sua, mi ha fatto vedere la piscina e ci siamo fatti il bagno. –
Cher: Apposto. Appena l’ha montata ha detto che la prima persona a farcisi il bagno dovevi essere tu. Sarà felicissimo immagino. Ti ha detto altro? –

Ne avrei dovuto parlare come ho fatto con Josh, o no?

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***




Capitolo 12







Avevano appena citofonato, era Louis che aspettava che Cher fosse pronta. Nel frattempo, decise di parlare un po’ con me.

Louis: Bellissima. –

Io: Ehy. –

Sorrisi.

Louis: Harry te l’ha già detto. –

Io: Non ancora, spero pres.. Aspetta, ma a cosa ti riferisci? –

Louis: Ehm, che ti.. cioè, della piscina. Te l’ha fatta vedere? –

Disse correggendosi.

Io: S-si. Ci siamo fatti il bagno stamattina. Lou, che mi nascondi? –

Louis: Minchia, sono un coglione. Comunque niente, te lo dirà lui. –

Io: Voglio saperlo adesso. –

Dissi fissandogli gli occhi.

Louis: Non l’hai ancora capito? –

Cher: Tesoro, sono pronta. –

Disse scendendo le scale e interrompendo tutto. Dopo averli salutati, decisi di far caricare le puntate del telefilm e le guardai sulla panchina fuori.

 
P.O.V. Harry.
 
Quei coglioni di Louis e Zayn mi avevano lasciato da solo. Zayn da Niall a giocare all’ x-box come due dementi, Louis con Cher, dato che era lunedì e non c’era nessuno in giro, decisero di fare una passeggiata al Duomo. Io che minchia ci facevo dentro? Ero un po’ stanco dal lavoro anche se avevo lavorato dalle 15:00 alle 20:30 quindi verso le 22:30 decisi di salire in macchina e fare un giro.

Non so né come, né perché, ma mi trovai davanti casa di Chris e Cher. Decisi di scendere. Appena chiusi la macchina e misi l’allarme, mi avviai verso il portone. C’erano le luci ancora accese, segno che Chris stava ancora sveglia. Porca troia, mi sbaglio sempre. C’era il portone socchiuso e una ragazza sdraiata sull’altalena con un pc in mano. Sì, era lei, Chris. Che idiota che è la mia piccola. Cazzo stavo dicendo? Ero stanco, un po’ di comprensione. Le tolsi il pc dalle gambe e dopo averla presa la portai sul suo letto.
Scesi di nuovo per recuperare il pc abbandonato fuori e quando entrai quella stronza mi fece prendere uno spavento. Fortuna che tenevo stretto il pc.

Io: No, dico. Ma sei scema? Mi hai fatto prendere un colpo. E se mi cadeva il pc? Non te lo avrei pagato, cara. –

Chris: E infatti non è il mio, è di Zayn. –

Io: Cazzo succede? Zayn ti ha prestato qualcosa di suo? –

Chris: A dire il vero, no. Zayn l’ha portato al lavoro e l’ha dimenticato lì, quindi Cher l’ha visto e l’ha portato dentro. Tra un po’ lo viene a prendere. –

Io: Se Cher non lavorasse nello stesso posto di Zayn, lui dimenticherebbe anche il cervello a volte. –

Chris: Zayn ha un cervello? –

Disse mettendo due dita sotto al mento e riflettendo.

Io: Sicura di non averlo scambiato con te? –

Chris: Il cervello? Boh. –

 

P.O.V. Chris.
 
Mi guardò male. Ma perché? Ok, basta. Lo feci accomodare in cucina, dove preparai la cioccolata calda, la nostra bevanda preferita anche in estate.

Harry: Ma come si chiamava quella ragazza morettina che è venuta a farti visita? –

Io: Chi? La birra? –

Dissi normalmente, sorseggiando la mia cioccolata. Mi guardò preoccupato, quindi non riuscii ad ingoiare, sputando tutto in faccia ad Harry. Sorrise e mi guardò con uno sguardo che mi diceva ‘scappa, sto per rincorrerti’ infatti fu quello che successe. Ci stavamo rincorrendo attorno al tavolo quando decisi di andare verso il divano, non guardando dove mettevo i piedi e constatando di essere caduta con addosso Harry dopo aver preso in pieno un cuscino. Diventammo seri.

Harry: Si dice che sei pulita in viso. –

Io: Ma anche di te si dice, sai? –

Si tolse la maglia asciugando il mio viso. Mentre lo faceva, qualcosa come una calamita, spinse le mie labbra contro le sue.

Harry: Cazzo, no. –

Disse alzandosi e mettendosi sul divano. Mi alzai e lo raggiunsi.

Io: Scusa, è che non lo so che mi è preso, solo che, cazzo … -

Mi tappò la bocca ma io parlavo ugualmente ‘shh’ sussurrò e lentamente mi sdraiò sul divano. Tolse la mano e cominciammo a darci uno di quei baci che tutti sognano, mentre le mie labbra cercavano le sue, la sua lingua cercava la mia. Ci staccammo due secondi e cominciò a parlare.

Harry: Dovevo essere io a baciarti per primo. –

Mi sorrise. Senza farmi rispondere, riprendemmo il nostro bacio, stavolta con più passione. Lo feci alzare ed appoggiare allo schienale del divano, sedendomi sopra e di fronte a lui, aiutandolo a togliermi la maglia. Le sue mani sui miei fianchi, le mie sui suoi capelli, ed i nostri occhi che fino a poco tempo prima erano chiusi per assaporare meglio il bacio, ora erano aperti e fissi gli uni negli altri non appena sentimmo il campanello. Harry bestemmiò, io lo stavo per fare, ma mi trattenni, porco..di un cane. ‘Arrivo!’ urlai, e dopo essermi rivestita, andai ad aprire. Se fossero stati Cher e Louis, avrei bestemmiato. Era Zayn, che fortuna. Rompipalle ugualmente.

Zayn: Ehy. –

Disse un po’ imbarazzato. Lo abbracciai.

Io: Mi hanno detto che ti senti in colpa. Sei un coglione, solo se lo pensi ancora. –

Mi sorrise e abbassò lo sguardo. Lo feci entrare per fargli salutare Harry (come se non si vedessero mai) e dopo avergli dato indietro il pc, lo accompagnai fuori.

Zayn: Se torni tardi mi trovi mentre dormo. –

Harry: Tranquillo. –

Zayn: Che film stavi guardando? Il nostro? –

Io: Già. –

Dissi sorridendo.

Zayn: Troia, io ti ho aspettata, lo vedremo insieme, okay? –

Io: Okay, testa di cazzo. Ti odio, marò. –

Gli sorrisi e poi dopo un saluto finale, tornai dentro.

Io: Ehi, dove eravamo rimasti? Ah, sì. –

Dissi andando verso Harry e mettendomi di nuovo sopra lui, riprendendo il nostro bacio. Si alzò, prendendomi di peso e cominciando a camminare, mentre mi baciava, verso le scale. Arrivammo nella mia stanza dove aprì la porta con un calcio e la chiuse allo stesso modo. Mi sdraiò sul letto, posizionandosi su di me, e sentii le sue labbra che dalle mie, scendevano verso il mio collo, per poi arrivare al centro del mio seno. Risalì, riprendendo le mie labbra, con una mano fece scivolare la bretella del mio reggiseno, e mi baciò la spalla, scendendo fino ad arrivare alla mia mano. La prese con la sua, e la portò al suo petto già  nudo.

Harry: Senti? È il mio cuore, ma ormai non lo è più. Me l’hai rubato. –

Non sapevo che dire, solo che mi stavo innamorando seriamente, non come quegli amori adolescenziali. Non mi fece rispondere, che mi baciò di nuovo. Mi sbottonò i pantaloncini, per poi abbassarli e toglierli. Mi passò un dito sulla coscia, per farmi solletico, cosa che mi fece subito venire la pelle d’oca e ritirai la gamba. Rise. Dio, la sua risata. Mi baciò sotto al seno, provocandomi dei brividi, poi scese fino ai miei slip, passandoci sopra con dei baci e arrivando al mio interno coscia.

Harry: C-Chris, cos’hai qui? –

Mi paralizzai. Persi qualche battito.

Io: N-Niente. –

Dissi mettendomi seduta quasi per scendere dal letto, probabilmente per cercare i miei pantaloncini, indossarli e bloccare quel momento.

Harry: Ferma! –

Disse bloccandomi per le caviglie e fissandomi negli occhi. Mi tirò per le caviglie e mi fece stendere di nuovo. Mi lasciò dei piccoli baci su quella cicatrice nascosta, poi l’accarezzò. Lo feci poi sdraiare sotto di me, aiutandolo a togliersi i pantaloni di jeans, gli tolsi pure i boxer, lasciandolo un po’ sorpreso.
Lui non ce la faceva più, mi abbassò gli slip, accarezzando la mia intimità con le dita. Poi ci lasciò un bacio, facendomi solletico con la lingua, facendola scivolare un po’ dentro, contatto che mi fece inarcare un po’ la schiena.

Si avvicinò alle mie labbra, e dopo avermi baciata e allargato le gambe, entrò in me lentamente. Quando il mio corpo cominciò ad abituarsi al suo, entrò più in profondità, facendomi gemere, ma fermandomi con un bacio. Mise le sue mani dietro la mia schiena, mi sollevò e mi fece sedere, tutto mentre eravamo ancora uniti. Ero seduta sopra di lui, dove stavo letteralmente svenendo. Non mi sentivo più il cuore, forse era scoppiato. Mentre ci muovevamo, affondai le mie mani nei suoi capelli e tirandoli leggermente, lui prese possesso dei miei fianchi, facendomi prendere contatto con lui sempre di più.

Stava per arrivare all’orgasmo, così mi fece stendere ed uscì lentamente da me, proprio come era entrato. Dopo qualche secondo il mio battito stava cominciando a regolarsi sempre più, e lui si mise su di me, baciandomi con foga, come se non ci vedessimo da una vita.. Mise un po’ di musica rilassante e io mi accasciai sul suo petto.









Sorry. scusate se vi ho fatto aspettare così tanto ma ho avuto un casino di problemi col pc.
Nel frattempo ho scritto una os verde
(OS) di cui sicuramente farò una FF rossa che ho già cominciato a scrivere.
Da verde a rosso? Sì, io lo posso fare c:
Ora non ho il pc da una settimana, mi è arrivato stamattina.
Dopo pranzo ho finito di scrivere il capitolo e adesso lo sto pubblicando.
(Sono le 17:30)

Al solito, twitter (Louissbottom)

e ask (Debora)

Baci, Debora

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