God help the outcasts.

di Dars_Leona
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Salvate mia figlia,vi prego. ***
Capitolo 2: *** I prigionieri. ***
Capitolo 3: *** La cella,i prigionieri...una nuova speranza? ***
Capitolo 4: *** La fuga. ***



Capitolo 1
*** Salvate mia figlia,vi prego. ***


Capitolo 1

Gli inverni in Francia sono terribili: nevica,fa freddo e per chi come Kidja non ha un posto dove andare è difficile sopravvivere. Kidja una volta aveva una casa,ma è stato molto tempo fa quando lei aveva appena scoperto di essere incinta. Viveva in un tendone con i suoi parenti ed anche alcuni che non conosceva nella periferia fuori Parigi. Lei era la figlia di Amidia,una delle più belle gitane che circolavano in Francia,una chiara bellezza che veniva rispecchiata nei morbidi lineamenti del viso,nei profondi occhi verdi e dai folti capelli color rame. Kidja non aveva mai conosciuto suo padre,ne sua madre ne aveva mai parlato; ogni volta che provava a chiedere di suo padre alla madre,otteneva solo risposte vaghe e talvolta le sue domande,non venivano risposte. Kidja,aveva diciannove anni quando aveva conosciuto Liam. Liam era il figlio del capitano delle guardie,il più acclamato di tutta Parigi e i due per vedersi dovevano organizzare incontri clandestini che venivano coperti con le scuse più banali. Kidja se ne era subito innamorata: Il ragazzo aveva infatti una notevole bellezza caratterizzata da folti riccioli neri,occhi azzurri profondi,braccia forti ed il petto muscoloso. Così Kidja era rimasta incinta di una bambina. Liam non ne fu molto contento,dopo il primo mese di gravidanza lui aveva già trovato una compagna ed erano prossimi a sposarsi. Kidja ne aveva sofferto tantissimo ma con l'aiuto di sua madre decise di portare a termine la gravidanza. Arrivata al settimo mese,un giorno,mentre aiutava dei bambini a portare dei rametti di legno,alcune guardie arrivarono mettendo a ferro e fuoco le capanne dei poveri gitani che scappavano via terrorizzati. Lei e sua madre furono catturate e per scappare Amidia dovette sacrificare la propria vita. Si era ritrovata,dunque,sola con una bambina in grembo,la fame e le occhiaie che le crescevano a vista d'occhio sul bel volto. Ben presto,arrivò al nono mese. Più ore passavano,più  la possibilità che la bambina nascesse salivano e ancora più preoccupante era il fatto che Kidja,non sarebbe mai riuscita ad affrontare altri giorni di cammino era ammalata,dopo essere stata anche per molte notti al freddo a dormire in fienili abbandonati di polmonite,che sicuramente l'avrebbe portata alla morte.
 
Camminava a passi lenti nella neve,con i piedi nudi che sprofondavano al suo interno e la facevano rabbrividire,si reggeva il pancione sperando che la bambina stesse al sicuro ed arrivò finalmente davanti al portone della cattedrale,la più bella di tutta Parigi,Notre Dame. Bussò più volte urlando: << Asilo! Chiedo Asilo,per favore abbiate pietà! >> finchè non le fu aperta la porta: << Santi numi! Venga signora,venga e si sieda! >> l'aveva accolta l'arcidiacono. Tossendo Kidja si sedette su una panca,un dolore alla parte inferiore del busto le fece capire che la bambina aveva voglia di uscire. Ora.
 
                                                                               *********************************************************
 
<< Povera donna. >> disse l'arcidiacono coprendo il volto della donna con un panno. Il suo caldo viso che una volta era stato sempre sorridente si era spento per sempre,il fantasma della sua ultima lacrima impresso sul volto: << Non è riuscita a resistere al parto. Almeno la bambina è salva. >> disse ancora una volta volgendo lo sguardo al frate accanto a lui che teneva tra le braccia una neonata,racchiusa in una coperta che dormiva beatamente: << E ora la bambina? Dove andrà senza la madre? >> disse il frate posando la creaturina all'interno di una cesta. L'arcidiacono scosse la testa: << Non lo so,vedremo se potrà essere accolta da qualcuno... >> volse lo sguardo alla donna: << Dobbiamo aiutare questa povera anima innocente che è andata incontro alla morte compiendo un gesto nobile,questa donna ha dato la sua vita per sua figlia è giusto renderle una degna sepoltura. Prepara gli oli,la seppelliremo qui dietro >> il frate annuì e si chiuse la porta alle spalle. L'arcidiacono sospirò,sbirciò all'interno della cesta e ne scorse la neonata che dormiva beatamente. Ricordò le parole che le aveva detto la donna mentre gli ultimi attimi di vita l'abbandonavano: Vi prego,salvate mia figlia. Datele un nome e rendetele la vita migliore. Chiamatela Nyra,per favore. 
L'arcidiacono doveva mantenere la sua promessa,posò l'indice sulla testa della bambina e sussurrò: << Tu,o mia splendida creaturina,ti chiamerai Nyra per volontà di tua madre. Dio,fa che questa bambina possa crescere nell'armonia e nella pace a cui ogni uomo spetta e che la sua bellezza sia pari a quella della madre e che abbia lo stesso forte coraggio.. >> poi baciò la testa della bambina ed uscì dalla stanza.
 
Poco dopo furono celebrati i brevi funerali di Kidja e poi tutti tornarono a quello che stavano facendo. Il mattino dopo la bambina fu portata dal Duca Constant Edgard che accolse la bambina,nonostante fosse una "zingara". Il Duca infatti aveva contribuito a molte stragi di questa povera gente che veniva insultata,emarginata e dispregiata. Ovviamente l'arcidiacono e il Duca dovettero scendere a patti,la bambina una volta raggiunta la maggiore età doveva lavorare per il Duca e per i suoi guerrieri. Nonostante la cosa non fosse dignitosa per la bimba,l'arcidiacono dovette accettare e lasciò la custodia della bimba al Duca.
 
La ragazza non venne mai a sapere di essere una gitana.
 

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Capitolo 2
*** I prigionieri. ***


Capitolo 2
I prigionieri.
 
I don't know if You can hear me   
Or if You're even there
I don't know if You would listen
To a simple prayer
Yes, I know I'm just an outcast
I shouldn't speak to you
Still I see Your face and wonder
Were You once an outcast too?....
 
Quel freddo inverno passò,le stagioni cominciarono a susseguirsi una dopo l'altra,mentre la piccola Nyra cresceva bella e forte nel palazzo del Duca,che teneva la ragazza lontana dal mercato e dal resto della città. In un primo momento,la ragazza rispettava le leggi imposte dal tutore ma quando ebbe raggiunto un'età più matura ella cominciò a stancarsi di vedere sempre il solito giardino e sempre le solite mura e cominciò a fare domande che a volte non trovavano risposta. Spesso l'arcidiacono faceva visita alla ragazzina e le teneva compagnia,cercando di consolarla anche se la voglia di uscire e vedere il mondo della giovane donna,ostacolate dai capricci del Duca, erano inconsolabili. 
Gli anni passarono e Nyra crebbe finchè non raggiunse l'età di diciassette anni. La bellezza ereditata da sua madre,cominciava a farsi notare: morbidi capelli neri le scendevano sulle spalle,la pelle scura,la bocca delicata che si lasciava sfuggire delicate parole,gli occhi verdi e profondi che brillavano di gioia quando la giovane sorrideva. Molti erano i suoi pretendenti a palazzo e spesso la ragazza veniva presentata a giovani nobili che venivano respinti con secchi "no". Il Duca,anche se aveva cresciuto lui la piccola,non riusciva a volerle bene.
Dopotutto,era una sporca zingara,come affermava lui.
 
***************************


 
Quella mattina Nyra si svegliò molto presto:i primi raggi di sole entravano dalla finestra con prepotenza, illuminando la stanza della ragazza. Si mise a sedere,passandosi una mano tra i capelli per districare i nodi che si erano formati durante la notte mentre un sonoro sbadiglio mattutino le spuntava sul volto. Scese dal letto stiracchiandosi e si chiuse in bagno. Dopo aver riempito d'acqua calda la vasca,vi si immerse lasciandosi cullare dal piacevole tepore dell'acqua. Quando ebbe finito,si vestì e scese nella sala da pranzo dove il Duca faceva colazione,sorseggiando una tazza di thè: << Buongiorno,signore >> disse Nyra chinando lievemente il capo. Il Duca posò la tazza sul tavolo e congiunse le dita,osservando la ragazza: << Buongiorno mia cara,hai dormito bene? >> chiese,sorridendo falsamente. Nyra si sedette a tavola: << Ho dormito splenditamente e voi? >> chiese << Ho dormito bene,grazie >> e ritornò silenzioso,concentrandosi sulla tazza di thè. Nyra prese una brioche e la inzuppò nel latte: <<  Signor Duca...le volevo chiedere se è possibile che io possa.. >> 
<< No >> tagliò corto il Duca. Nyra sbuffò: << La prego,non sono mai uscita dalle mura del castello...vorrei solo fare un giro! >>. Il Duca scosse la testa: << Un giorno mi ringrazierai,il mondo là fuori e pieno di cose orribili e qualcuno potrebbe farti del male! >> si alzò facendo scivolare le scheletriche dita sugli schienali delle sedie per poi posarle sulle spalle della ragazza: << Lo faccio per te >> sussurrò l'uomo. Nyra abbassò lo sguardo: << Lo..lo capisco,mi dispiace >>.

 
Dopo colazione la ragazza scese in giardino con un libro sotto braccio,da leggere all'ombra di un albero. Mentre si apprestava a leggere,uno rumore di cavalli in corsa la fece correre al cancello del palazzo. Due uomini a cavallo,trascinavano una carrozza dalle finestre sbarrate. Il Duca scese poco dopo ordinando alle sentinelle di aprire il cancello. Gli uomini a cavallo entrarono e dopo essere scesi da cavallo,aprirono le porte trascinando fuori due ragazzi e una ragazza. Il primo ragazzo aveva i capelli biondi a caschetto, gli occhi verdi ed il petto muscoloso e le braccia muscolose. L'altro ragazzo aveva i capelli neri,un pizzetto piazzato sul mento aguzzo e due occhi azzurri che trasmettevano intelligenza. La ragazza invece,aveva le labbra carnose,gli occhi grandi e scuri,folti capelli neri ed i fianchi larghi. Nyra si avvicinò,anche se si tenne ad una certa distanza.
<< Mio signore,abbiamo scovato questi zingari nelle periferie di Parigi. Gli altri sono scappati,loro sono gli unici che siamo riusciti a prendere >> disse uno degli uomini a cavallo. Edgard si avvicinò ai tre prigionieri: << E dunque? Perchè li avete portati qui? >> chiese << La prigione più vicina era piena,abbiamo pensato che voi potevate rinchiuderli nelle vostre segrete finchè la prigione non si fosse svuotata >>. Il Duca parve rifletterci qualche secondo poi fece cenno alle due sentinelle di portare via i prigionieri e di rinchiuderli nelle prigioni. Nyra,nascosta dietro un albero seguì con lo sguardo gli strani personaggi che venivano portati via,il ragazzo biondo si girò verso di lui.
I loro sguardi s'incrociarono. Nyra rimase qualche secondo ferma a fissare il giovane,poi rendendosi conto di quello che stava facendo corse via,lasciandosi dietro lo sguardo confuso del prigioniero dalla chioma bionda.

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Capitolo 3
*** La cella,i prigionieri...una nuova speranza? ***


Capitolo 3
La cella,I prigionieri...una nuova speranza?

 
A cena,ovviamente, il Duca non disse nulla a Nyra riguardo i tre prigionieri e nemmeno la ragazza ebbe il coraggio di chiedere al riguardo,avrebbe scoperto qualcosa di più da sola. 
Quando ebbero finito di cenare,Nyra si ritirò nelle sue stanze per andare a "dormire".
Ovviamente questo era quello che credeva il Duca. In realtà,la giovane,dopo essersi cammuffata come meglio poteva si diresse in punta di piedi verso le segrete. Non ci mise molto a trovare la cella in cui erano stati rinchiusi,dato che le altre erano completamente vuote (fatta eccezione per qualche topo o ragno). Con grande sollievo della ragazza,la cella non era sorvegliata quindi avrebbe potuto spiare i tre ragazzi con tutta tranquillità. La cella in cui erano stati rinchiusi era piccola e spoglia,l'unica fonte di luce era la finestra da cui filtravano i deboli raggi della luna che illuminavano il volto del giovane ragazzo biondo,seduto a spalle al muro mentre si rigirava una mela tra le mani: << Come va con il piano d'evasione? >> chiese il tizio biondo all'amico che stava in piedi,appoggiato ad un palo.
Quello si girò verso di lui,mentre gli si sedeva accanto sorridendo, follemente: << Allora: ecco il piano,noi rubiamo delle provviste,prendiamo dei cavalli e poi ce ne torniamo a Parigi! >>
<< Prendiamo delle provviste? >> 
<< Esatto >>
<< E rubiamo anche dei cavalli >>
<< Si >>
<< Bene,mi piace! Come usciamo dalla cella? >> chiese il biondo.
Il moro sembrò rifletterci qualche secondo,poi si rivolse ancora una volta all'amico:<< Allora,rubiamo delle provviste,prendiamo dei cavalli e poi ce ne torniamo a Parigi! >> disse,soddisfatto. Il biondo si portò una mano alla tempia: << La prigionia deve averti dato alla testa >>
<< E allora pensa tu ad un piano,genio! >> disse l'altro alzandosi. A quel punto intervenne la ragazza,che era rimasta in silenzio nell'angolo a contemplare  un topo che rosicchiava una crosta di formaggio: << Smettetela! Il problema principale sono i topi! Guardate come rosicchia quel pezzo di formaggio,magari durante la notte rosicchierà le nostre dita! >> urlò,stringendosi al petto le ginocchia. I due ragazzi si guardarono le scarpe e rabbrividirono: << Semmai dobbiamo preoccuparci di quel tizio,il Duca. Sicuramente ci brucerà al rogo tutti quanti! >> disse il moro sferrando un pugno al muro dove era appoggiato il biondo.

Nyra alzò un sopracciglio: perchè mai il Duca doveva bruciare vivo qualcuno? forse avevano rubato qualcosa e dovevano essere puntiti. Mentre era assorta nei suoi pensieri,non si accorse di aver urtato con il piede una scodella di latta che andò a sbattere contro una delle sbarre della cella. Il rumore attirò l'attenzione dei tre giovani: << Chi è là?! >> disse il tizio biondo alzandosi di scatto. Nyra mosse alcuni passi togliendosi lo scialle che si era arrotolata attorno alla testa sempre restando nell'ombra. I tre prigionieri si guardarono,perplessi: << Chi sei tu? >> chiese dopo un po' la ragazza. Nyra,dopo qualche secondo rispose: << Sono Nyra. Non preoccupatevi non voglio farvi del male >> 
<< N-noi non a-abbiamo mica paura di te! >> disse il tizio moro,tentando di essere convincente: << Alì,non dire stupidaggini. Io sono Elena e loro sono Miguel.. >> ed indicò il tizio biondo: <<  ... e Alì >> disse indicando l'altro ragazzo. Nyra avanzò ancora,mostrando finalmente il suo volto. Miguel esclamò: << Ma allora sei la tizia nascosta dietro il cespuglio! >> Nyra arrossì: << Si..mi trovavo nei paraggi ed ho visto la scena...perchè siete stati rinchiusi qui? >> Alì sospirò: << Nulla,noi stavamo lì a fare un po' di musica,cercando di guadagnare qualche soldo,quando sono arrivate le guardie del Duca..credo che ci abbia imprigionato perchè siamo zingari >> 
<< Zingari....? >> disse, perplessa,Nyra. << O gente di strada,come preferisci >> disse Elena alzandosi: << E tu invece perchè sei qui? >> domandò sempre lei. Nyra abbassò lo sguardo: << Mia madre è morta dandomi alla luce,sono stata affidata al Duca...mi ha cresciuta lui,anche se non mi ha mai permesso di uscire da queste mura >> I tre sgranarono gli occhi: << Non sei mai uscita da qui?! Dico,scherziamo! Non sai cosa ti perdi,bella >> disse Miguel appoggiandosi alle sbarre. Nyra inclinò la testa: << Cosa c'è di solito in città? >> 
 
<< Oh,tante belle cose ragazza mia. Le fiere,i mercatini,le feste e tanto altro ancora! >> disse Elena saltellando. A Nyra brillavano gli occhi dall'emozione: le sarebbe piaciuto moltissimo partecipare ad una fiera e di comprare qualcosa al mercato,di conoscere nuova gente e di godersi i raggi del sole sul volto. La conversazione fu interrotta dal rumore di chiavi che tintinnavano,probabilmente alcune delle guardie stavano entrando: << Vedrò di trovare il modo di farvi uscire da qui,tenete duro >> disse Nyra guardando i prigionieri. Miguel sorrise e prese le mani della ragazza: << Grazie,Nyra >>. Lei arrossì e poi corse via,lasciandosi ancora una volta dietro lo sguardo del ragazzo biondo.
 
 
Note dell'autrice:
Allora carissimi/e! Che ne dite di questo capitolo? Vi è sembrato divertente? Ho cercato con tutta me stessa di renderlo un po' comico. Me lo fate sapere con una piccola recenzione? :33
Baci,baci 
EsmeraldaHP (Dars_Leona). 

Ps: Scusate se ho deciso di eliminare la storia precedente,per quelli che (spero) la seguivano. Ho deciso di eliminarla perchè voglio riscriverla al meglio e poi vedrò se pubblicarla. A presto :**
Facebook: http://www.facebook.com/pages/If-you-can-dreamyou-can-do-it/379884788785449?skip_nax_wizard=true#  Verrai aggiornato sull'uscita dei capitoli in anteprima! 
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Capitolo 4
*** La fuga. ***


Capitolo 4
La fuga.
 
Dopo l'incontro con i tre prigionieri,dormire si rivelava un'impresa troppo complicata per Nyra. La sua testa era in piena attività,e la stanchezza stava alla larga dalla giovane che percorreva con la mente tutto ciò che le era capitato in quella giornata. Doveva assolutamente aiutare Elena,Miguel e Alì a fuggire,ma come? Il castello era uno dei luoghi più protetti di Parigi e fuggire era come darsi fuoco. Passò tutta la notte a tormentarsi la mente,finchè le prime luci dell'alba non fecero capolineo nella stanza. Si alzò,si lavò la faccia,si vestì e poi scese nella sala.
Il Duca non c'era.
 Sebbene la fame stesse corrodendo a morte il suo stomaco,ignorò il caldo latte e le profumate baguette e scese in giardino. Il cielo era di un'azzurro intenso,senza nuvole e il sole,sorto da poco, offriva agli occhi color smeraldo della ragazza,uno spettacolo che la lasciò senza parole. Era come un bellissimo quadro. Un meraviglioso dipinto. Nyra si lasciò sfuggire un sorriso,tutto in quel momento era magico e meraviglioso e la ragazza si dimenticò di tutto,compresa la fame. 
<< E' uno spettacolo meraviglioso,non trovi? >> disse una voce. La ragazza si girò e vide il conte,con le mani incrociate dietro la schiena che come lei osservava il paesaggio. L'azzurro del cielo si rifletteva negli occhi grigi dell'uomo,che rimaneva immobile come una statua. << Si,è vero >>  rispose Nyra. I due rimasero un po' in silenzio,finchè il Duca non parlò:  << Manca una settimana al tuo compleanno,giusto? >> chiese. La ragazza annuì: << Esattamente,signore >>
<< Compirai finalmente 18 anni >> continuò l'uomo.
<< Esattamente signore >>  ripetè lei. Sulle labbra del Duca, apparve uno strano sorriso, un sorriso che esprimeva gioia e allo stesso tempo malvagità:
<< E' tempo quindi che tu sappia cosa ti aspetta,mia cara >> Nyra guardò il tutore con aria interrogativa: << Quello che mi aspetta...? >>
<< Certo! Quando ti ho accolta in questa dimora, ho fatto un patto con l'arcidiacono. Tu, mia cara, diventerai una delle mie serve non appena compirai i tuoi 18 anni >> specificò il Duca con freddezza. A Nyra mancò l'aria,diventare una delle serve del Duca? orribile,piuttosto la morte! Il Duca osservava la ragazza con la coda dell'occhio, sorridendo compiaciuto. Poi lasciò sola la ragazza, strisciando via come il più letale e malvagio dei serpenti. Nyra si appoggiò al tronco di un albero e si lasciò cadere a terra,stringendosi le gambe al petto. Si abbandonò a singhiozzi e a silenziose lacrime, finchè la soluzione non le arrivò chiara e veloce nella testa della ragazza. Sarebbe scappata con Miguel, Elena e Alì, quella stessa notte.
 

Quando le tenebre calarono, Nyra si trovava già fuori dalla sua stanza con legato alla cintura un sacchetto di monete che tintinnavano dolcemente ad ogni passo della ragazza. Con sua fortuna,anche quella sera la cella non era sorvegliata e potè avvicinarsi senza problemi. I tre prigionieri erano seduti tutti e tre a terra,con i visi imbronciati nel più assoluto silenzio. Nyra restò qualche secondo a fissarli,indecisa se agire o no, quando finalmente parlò: << Ehi..ragazzi.. >>.
I tre si girarono verso di lei: << Nyra! Finalmente,ti aspettavamo! Allora,hai trovato un modo per farci uscire di qui? >> la ragazza dagli occhi color smeraldo annuì:
<< Però devo chiedervi una cosa >> disse: << Una volta fuori,voi dovrete portarmi a Parigi. Voglio venire con voi >>. Elena si lisciò la gonna e la guardò con aria sospettosa: << Cos'è questo improvviso cambiamento? Cosa vuoi da noi? >>. Nyra abbassò lo sguardo: << Devo fuggire,altrimenti il Duca mi renderà sua schiava. Evidentemente mi ha accolta solo per questo... >> disse sentendo che le lacrime tornavano a ricolmarle gli occhi. 
<< E chi ci dice che tu non stia mentendo? >> chiese Alì. Nyra alzò lo sguardo,puntando gli occhi smeraldini contro quelli celesti del ragazzo: << Appena saremo arrivati a Parigi, potrete anche andarvene. Dovete solo aiutarmi ad arrivarci >> il moro si girò verso gli amici. Miguel allora si fece avanti,tendendo la mano alla ragazza: << Affare fatto allora >>. Nyra strinse la mano del ragazzo. Poi si passò una mano tra i capelli e ne tirò fuori una forcina,la infilò nella serratura della cella che si aprì,cigolando. I quattro,si avviarono quindi in punta di piedi verso l'uscita. Passarono attraverso una botola (con grande disappunto di Elena,che non voleva ritrovarsi tra i piedi qualche topo gigante) e si ritrovarono in giardino. Il cancello ovviamente era sorvegliato dalle guardie ed era impossibile passare. Si nascosero dietro un cespuglio:
<< E ora che si fa? >> chiese Alì,osservando le guardie: << Ora,aspetteremo il cambio di turno e poi... >> ma prima che Nyra potesse completare la frase,un urlo di Elena la fece sussultare: 
<< UN RATTO! UN RATTO! ODDIO! >> urlò la gitana dalle labbra carnose. L'urlo ovviamente attirò l'attenzione delle guardie che subito corsero verso di loro,urlando: << I prigionieri! Stanno scappando! Prendiamoli! >>. I quattro schizzarono subito in piedi: << E adesso cosa facciamo?! >> chiese Alì: << Il muro! Dobbiamo scavalcarlo! >> urlò Nyra,mentre con la coda dell'occhio vedeva i soldati avvicinarsi: << Ma sei impazzita?! E' impossibile! >> urlò a sua volta Miguel.
Nyra cominciò ad arrampicarsi: << Hai scelte migliori?! >>. I tre guardarono le guardie  che si avvicinavano e poi Nyra che scalava il muro: << Va bene,forse hai ragione! >> e si arrampicarono anche loro. Quando arrivarono in cima,volsero lo sguardo alle guardie. Anche il Duca era accorso,insieme ad altri seguaci: << Nyra,adesso cosa facciamo?! >> chiese Alì,guardando in basso: << Come faremo a scendere?! >>. Nyra si morse un labbro: << C'è un unica soluzione, dobbiamo saltare! >> 
<< Saltare?! Ma sei matta?! >> disse Elena. Nyra la guardò: << Possiamo farcela! >> . Alì annuì e afferrata la mano di Elena saltò giù. Miguel allora,prese la mano della ragazza: << Pronta? >>
<< Prontissima >> rispose lei. 
 
Prima di saltare,Nyra riuscì a vedere un'ultima volta il volto del Duca,che imprecava a voce alta. 





Angolo autrice:
Allora? Vi è piaciuto questo nuovo capitolo? Che ne pensate? Scusate se sono stata molto assente,lo studio si è fatto valere molto! Comunque sia,sto lavorando ad una nuova storia,non appena avrò concluso questa,comincerò a pubblicarla.
Lasciate il vostro parere se vi va! 
Baci
-Dars_Leona

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