And we'll drive to the stars

di hellosunshjne
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo Due ***
Capitolo 3: *** Capitolo Tre ***
Capitolo 4: *** Capitolo Quattro ***
Capitolo 5: *** Capitolo Cinque ***
Capitolo 6: *** Capitolo Sei ***
Capitolo 7: *** Capitolo Sette ***
Capitolo 8: *** Capitolo Otto ***
Capitolo 9: *** Capitolo Nove ***
Capitolo 10: *** Capitolo Dieci ***
Capitolo 11: *** Capitolo Undici ***
Capitolo 12: *** Capitolo Dodici ***
Capitolo 13: *** Capitolo Tredici ***
Capitolo 14: *** Capitolo Quattordici ***
Capitolo 15: *** Capitolo Quindici ***
Capitolo 16: *** Capitolo Sedici ***
Capitolo 17: *** Capitolo Diciassette ***
Capitolo 18: *** Capitolo Diciotto ***
Capitolo 19: *** Capitolo Diciannove ***
Capitolo 20: *** Capitolo Venti ***
Capitolo 21: *** Capitolo Ventuno ***
Capitolo 22: *** Capitolo Ventidue ***
Capitolo 23: *** Capitolo Ventitre ***
Capitolo 24: *** Capitolo Ventiquattro ***
Capitolo 25: *** Capitolo Venticinque ***
Capitolo 26: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo Uno ***


«Styles vedi di scomparire altrimenti ti faccio pentire di essere nato!» urlai dal mio letto sentendomi addosso due occhioni verdi addosso.
 «Bimba ho fame ed è sabato mattina, muoviti!» disse Harry sbucando dalla porta con il viso attorniato da quei ricci perfetti.
Mugugnai qualcosa d’incomprensibile e Sophie, la mia migliore amica nonché compagna di stanza, mi diede una cuscinata mentre stava sotto il mio letto.
«Spiegami cosa stai facendo, anzi perché stai sotto il mio letto»
«Perché ieri sera hai indossato i miei tacchi rossi e ora li sto cercando». Annuii senza dire nulla, mi alzai dal letto e caddi all’indietro. Sophie mi venne vicino ma con la mano le feci segno di allontanarsi. Premetti le mie braccia sul materasso per rialzarmi, mi massaggiai le tempie cercando di mandare via quel terribile mal di testa. Mi guardai allo specchio, vidi tutta la matita sciolta e i capelli in uno stato terribile. Andai in bagno ed entrai nella doccia. Rimasi almeno una mezz’oretta sotto il getto di quell’acqua gelata. Uscii e mi avvolsi dentro un asciugamano.
«Io esco con Chris! Ci vediamo dopo» urlò Soph dalla camera.
Cazzo urla a prima mattina.
Mi lavai i denti,pettinai i capelli e li lasciai gocciolare sulla mia schiena umida.
«Posso?» disse Liam, già dentro la stanza.
«Ormai già sei dentro. Mi spieghi perché ho un terribile mal di testa?» dissi mentre tornavo in camera.
«Quindi non ricordi nulla? Non ci credo»
«Capitan ovvio, spara!»
«Boom» disse lui soddisfatto.
«Squallido, come sempre d’altronde. Stamattina non è aria quindi vai, vi raggiungo dopo». Liam uscì dalla stanza ridendo e io feci un sospiro. Aprii l’armadio e presi l’intimo, degli shorts di jeans, una canotta e una felpa azzurra. Indossai le mie Superga azzurre, un filo di matita ,un po’ di correttore per nascondere i residui della notte precedente e scesi giù in mensa dagli altri.
«La bella addormentata si è svegliata, a quanto pare» disse Harry con il suo solito sorriso stampato su quelle labbra rosse. Non dissi nulla e mi sedetti al tavolo, guardai nelle tazze per vedere se c’era ancora un po’ di caffè. Mi alzai e andai al bancone a prendere caffè e cereali, quando mi sentii prendere i fianchi.
«Allora, ti è piaciuto ieri sera?» disse il ragazzo con un tono abbastanza malizioso.
«Josh neanche se avessi bevuto tutti gli alcolici della festa sarei venuta a letto con te.» dissi guardandolo fisso negli occhi, che sapevano tanto di umiliazione. Si sentirono in sottofondo dei vocii sulla scenetta appena assistita, ma non ci diedi peso. Tornai al mio tavolo e i ragazzi mi guardavano sorridenti.
«Batti il cinque sorella, sei stata grande!» disse Louis sorridendo a 32 denti mentre mi porgeva la mano. Gli ricambiai il cinque e cominciai a fare la mia colazione sotto lo sguardo di tutti.
«Si può sapere cosa volete stamattina da me?» chiesi inacidita.
«Ieri sera hai dato spettacolo Holly»
«Louis sei il solito esagerato»
«Questa volta non scherza! Liam ti ha fatto un video e abbiamo dovuto prenderti a due di noi perché non volevi tornare» disse Zayn che guardava fisso il fondo della sua tazza mentre beveva il caffè.
«Oddio! Liam fammi vedere il video, subito!». Liam mi porse il suo telefono ed io azionai il tasto play. Guardai il video e rimasi senza parole.
«Holly, Sophie non è scesa con te?» mi chiese Niall.
«Ehm..no è uscita con Chris» dissi dispiaciuta guardandolo nei suoi occhi blu come il mare. Niall aveva una cotta per la mia migliore amica da almeno 7 mesi, ma non si decideva mai a dichiararsi.«Perché non mi avete fermato invece di filmare il video?»
«Perché eri estremamente sexy bimba»
«Hazza taci.»
«Ma è la verità» disse convinto. Mi girai verso di lui e lo fulminai con lo sguardo. I ragazzi divertiti dalla scena scoppiarono in una fragorosa risata ed io li seguii a ruota.
«Ragazzi dell’ultimo anno, ormai siamo arrivati alla fase finale: lunedì dovrete sostenere il test orale! Dopo di che dovrete affrontare la vita che vi aspetta al di là del cancello, dovrete affrontare gli ostacoli che v’impediranno di seguire i vostri sogni e..» disse dall’altoparlante il preside della mia scuola.
«Ci voleva solo questo coglione a peggiorare la mattinata!» dissi buttando la mia roba nel cestino e posando il vassoio nell’apposito contenitore. «Allora siete pronti?Liam hai preso i soldi?Louis le chiavi della macchina?». Annuirono tutti quanti e ci dirigemmo verso il parcheggio. Salimmo tutti quanti in macchina sotto lo sguardo degli altri studenti,trasmettevano I wanna go di Britney Spears alla radio e così cominciammo a gasarci tutti e sei. Dopo poco arrivammo, scendemmo dall’auto e rimanemmo incantati a guardare la casa di fronte a noi, la nostra futura casa. Dopo 10minuti l’agente immobiliare ci raggiunse per darci le chiavi della casa, entrammo e ognuno andò in giro ad esplorarla. Appena si entrava c’era a sinistra il soggiorno abbinato alla sala da pranzo, con due divani grandi, un tavolino, una libreria e un tavolo lungo da pranzo. Dopo la porta scorrevole c’era la cucina con un ripiano adatto per la colazione. A destra dell’entrata, invece, c’erano le scale che portavano al piano di sopra.
«Ragazzi venite qua!» urlò Zayn da una camera.
«Ehm.. volevo dirvi proprio questo..» disse l’agente immobiliare mentre salivamo le scale. Raggiungemmo tutti quanti Zayn e poi guardammo la signora.
Nervosa com’ero stavo per strangolarla!

Buongiorno a tutti (:
Questo è il primo capitolo, spero che vi sia piaciuto e che continuerete a seguirlo!
Che idee vi siete fatti? Avete letto la trama?
Spero di trovare delle vostre risposte al mio ritorno (:
Baci, illa <3

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Capitolo 2
*** Capitolo Due ***


«Mi hanno avvisato solamente ieri che il secondo bagno è interno ad una stanza»
«Okkei lo prendo io» disse Harry storcendo le labbra.
«No lo prendo io! Ci metto più tempo io con il ciuffo» disse Zayn
«Io mangio di più di voi quindi..»
«Niall non continuare la frase! Non vi è passato per l’anticamera del cervello che questa stanza spettasse a me?»
«No» dissero tutti insieme ridendo.
«Va bene, vi aspetto fuori in giardino» disse l’agente immobiliare mentre scendeva le scale.
«Ragazzi non ha tutti i torti..cinque animali come noi e lei è l’unica femmina»
«Qualcuno sano di mente c’è allora, grazie Liam!»
«Va bene, vada per te bimba». Scendemmo tutti quanti giù e salutammo la signora dandole il restante dei soldi. Eravamo rimasti solo noi 6 nella nostra futura casa.
«Non riesco a crederci, giuro! Mi sembra un sogno..tra pochi giorni verremmo ad abitare qui» disse Louis mentre si buttava sul divano.
«Vero» dissi con gli occhi sognanti. «Ragazzi il tempo è volato, è orario di pranzo! Ritorniamo oggi che cominciamo a portare le nostre cose». Ci avviammo tutti fuori e io chiusi la porta a chiave. Rimasi ancora lì a guardarla mentre sentii prendermi le mani.
«Chissà quante cose succederanno qua dentro bimba, nelle camere!» disse Hazza maliziosamente.
«Evito di risponderti, allora vieni con la rossa stasera?»
«Sisi..dopo potrei portarla qui!»
«Provaci e ti faccio diventare liscio!». Scoppiò a ridere e Liam suonò il clacson così entrammo anche noi in macchina. Dopo pochi minuti stavamo di nuovo a scuola, io e Niall ci fiondammo direttamente al tavolo mentre i ragazzi si fermarono a parlare con un gruppo di amici.
«Siete andati nella casa nuova?» disse Sophie sedendosi al tavolo tutta sorridente.
«Ehi Sò! Sisi..oggi vieni con noi, è bellissima! Ma a te è successo qualcosa?»
«Ehm direi di si..poi ne parliamo in stanza» disse guardando me e poi Niall. Capii subito e sorrisi anche io a 32 denti.
«Vado a prendere io la roba». Mi alzai e mi avvicinai al bancone facendo attenzione a non incontrare Josh ma fu inutile.
«Holly, allora stasera verrai alla festa?»
«Se ci sei tu no»
«Ma perché fai così? Lo so che mi vuoi..i miei occhi leggono i tuoi!»
«E si vede che sei dislessico, sparisci Josh» dissi cercando di spostarlo. I miei tentativi furono vani, lui mi strinse i polsi facendomi male.
«Perché scappi? Quella notte ti è piaciuto però eh? Insulti me e poi tu sei la prima ad usare le persone!». Non ebbi il tempo di rispondere che Josh si ritrovò a terra con il labbro sanguinante mentre Zayn aveva gli occhi fissi su di lui e io sul suo pugno ancora chiuso.
«Eccoli qui, i tuoi 5 principi azzurri! Ti piace darla solo a loro, giusto? Sei solo una puttana!» . Zayn non ci vide più e stava per sferrare un altro suo pugno quando per fortuna Louis e Liam lo portarono via mentre Harry sputò su Josh.
«Provaci di nuovo e giuro che ti ammazzo»
 Intorno a noi si era creato un silenzio imbarazzante, le mie mani cominciarono a sudare, i miei occhi vedevano tutto sfocato. Niall e Sophie mi presero per mano e mi portarono in stanza.
Mi sedetti sul letto senza dire nulla, il mio sguardo vagava nel vuoto. I ragazzi mi guardavano preoccupati aspettando una mia reazione. Loro più di tutti sapevano cosa era successo quella notte, sapevano che nonostante il mio corpo stava tra quelle luride mani di Josh, la mia mente non era lì.
«Ho fame» dissi guardando Sophie  che subito mi portò un pacco di crackers.
«Ragazzi ho sonno, vengo io da voi più tardi». Mi alzai e diedi un bacio sulla guancia ad ognuno di loro. Arrivata ad Harry gli alzai il viso prendendolo per il mento «Grazie riccio», lui mi abbracciò forte e poi seguì gli altri. Solo in quel momento notai che Zayn non c’era, ero troppo distrutta per cercarlo così mi misi sotto le lenzuola e presi il mio iPhone bianco.
«Scusa se non sono venuto in camera, avevo bisogno di stare da solo. Zayn xx». Lessi quel messaggio svariate volte, senza mai trovare il coraggio di rispondere. Misi il telefono al suo posto e mi addormentai.
«Charlie, Ellen! Rispondetemi» urlavo con tutta la voce che avevo senza ricevere risposta. Il fumo continuava ad uscire, le gemelle non rispondevano. BOOOOM! Pezzi di macchina ovunque, le fiamme erano sempre più alte. «Charlie, Ellen! Vi prego rispondetemi» quelle erano le uniche parole che riuscivo a far uscire dalla mia bocca. La gente correva verso di noi, la macchina continuava a stare con le ruote in aria, i sedili si erano ribaltati e vedevo soltanto due chiome bionde che sbucavano dai sediolini posteriori. Il manubrio era sporco di sangue ma di mio padre non c’erano tracce.
«Charlie, Ellen! Vi tiro fuori, ve lo prometto!» urlai e caddi dal letto.
«Holly, amore! Era solo un incubo..calmati piccola» disse Sophie mentre mi teneva tra le sue braccia e mi accarezzava i capelli. Io ero tutta bagnata di sudore, non era la prima volta che mi sognavo quell’episodio. Ormai mi faceva compagnia almeno due volte al mese.
«Vado a farmi una doccia, grazie». Mi alzai e le diedi un bacio sulla fronte. Mi scaraventai dentro la doccia evitando di bagnare i capelli, avevo bisogno di piangere ma era inutile. Dopo quella sera non avevo più pianto, le lacrime non mi uscivano. Nonostante io mi sforzassi i miei occhi non si bagnavano più da un anno.
Sentii vibrare il telefono e uscii fuori dalla doccia avvolgendomi dentro l’asciugamano.
«Te la senti di venire stasera? Altrimenti resto con te»
«Voglio uscire, Hazza dopo vieni qui che non so cosa mettermi!»
«A dopo bimba»
Dopo 10 minuti Harry spalancò la porta con il suo sorriso mozzafiato.
«Se ero nuda?»
«Giri per camera nuda? Allora devo venire più spesso!»
«Ma se c’hai fatto la muffa qui» dissi ridendo mentre mi aggiustavo l’asciugamano per non farla cadere.
«Allora vediamo un pò» aprii l’armadio e cominciò a cacciare tutti i vestiti fuori. Io seguivo con lo sguardo ogni suo movimento.
«Dopo metti in ordine tu?»
«Fai silenzio che mi deconcentri ». Soffocai una risata e poi guardai i suoi occhi illuminarsi quando trovò il vestito adatto.
«Questo è perfetto!E con queste scarpe»
«Perché?»
«Perché questo dice: Finalmente è l’ultima festa prima dell’esame orale, stasera ho voglia di divertirmi ma non voglio esagerare, voglio stare semplicemente con i miei 5 migliori amici e dimenticarmi del resto». Scoppiai a ridere piegandomi in due, trasportai con me anche Harry finchè non suonò il suo telefono.
«Okkei Liam ha finito con il bagno, tocca a me! A dopo bimba, fatti bella!». Uscì dalla porta tutto contento ed io cominciai a cambiarmi.
Dopo una mezz’oretta ero prontissima, vestita, truccata e borsa preparata.( http://i43.tinypic.com/msksc5.jpg).Mi guardai per l’ultima volta allo specchio e poi andai ad aprire la porta.
«Troia santa..» disse un ragazzo con i pantaloni beige, la camicia bianca e le sue solite bratelle.
«Da quanto le troie sono sante?»
 


Eccomi qui **
Abbastanza pieno questo capitolo, ma nei limiti u.u
Cosa ne pensate del vestito?
Del sogno?
Reeeecensite <3
Baci, illa!

 

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Capitolo 3
*** Capitolo Tre ***


«Sei proprio una gran gnocca!»
«Louis, la tua finezza mi sconvolge sempre di più!Andiamo che di sicuro gli altri ci stanno aspettando». Chiusi la camera a chiave ed andammo nel locale dove si sarebbe tenuta la festa per i ragazzi dell’ultimo anno. In effetti Martedì sera si sarebbe tenuta quella ufficiale, con vestiti eleganti e gente importante. Salimmo in macchina e notai che gli altri non c’erano.
«Sono già andati perché Niall pensava che tu venissi con Soph e non voleva incontrarla». Io annuii e lui mise in moto.
«Louis»
«Si?»
«Ti voglio bene»
«Piccola Holly mia, anche io ti voglio bene! Voglio vedere sempre il sorriso sulle tue labbra okkei?». Annuii di nuovo e gli scombussolai i capelli, guardai fuori al finestrino e sorrisi dolcemente. Parcheggiò la macchina e mi venne ad aprire la portiera.
«Louis non farlo mai più, sia chiaro!»
«Mi sembrava strano che stasera eri dolce». Gli diedi un bacio sulla guancia ed entrammo. Musica a tutto volume, gente che ballava già, alcolici e troiette a volontà.
«Holly amica miaa» disse Sophie mentre si dirigeva verso di me, barcollando con un bicchiere in mano di non so cosa.
«Sophie dov’è Chris?»
«A scoparsi qualcuna no? Per lui funziona così»
«Soph cazzo dici?». Guardai Louis che mi aiutò a far sedere Sophie su uno sgabello.
Iniziamo bene la serata, sto coglione di Chris! Ma dove sono gli altri?
«Che succede? Sophie?»
«Niall dove sono gli altri? Sophie ha bevuto troppo..»
«Me la vedo io con lei, voi andate». Lo guardai negli occhi e lui mi sorrise dolcemente, sapeva bene cosa gli stavo dicendo con quello sguardo. Tra di noi funzionava così, veramente con tutti. Eravamo qualcosa di eccezionale. Noi 6, semplicemente noi.
«Biiimba! Sei stupenda stasera, l’ho detto io che tengo l’occhio» disse Harry venendo con Liam e Zayn un po’ più indietro che parlava con una mora. Cercai di spingermi un po’ per vedere chi era ma Liam mi colse di sorpresa.
«E’ Jane, quella del terzo» disse sussurrandomi all’orecchio, io ringraziai con un sorriso.
«Hazza ma allora quella?»
«Oddio mi aspetta da 10 minuti vicino al bagno»
«Fai schifo». Ridemmo tutti quanti e andammo in pista, Louis prese tre drink e li distribuì. Iniziammo a ballare e a ridere. Louis cominciò a fare la sua solita mossa “Stop the traffic and let them through” e Liam lo seguì con il suo “ 1..2..3..Flick”. Io a quella scena cominciai a ridere come la pazza e mi avvicinai a loro per ballare. Mi sentii trascinare indietro e mi girai di scatto.
«Non stavi con Jane tu?»
«Appunto, stavo! Balla con me». Prese le mie braccia e se le mise sul collo, iniziò a dondolare ed io poggiai la mia testa sulla sua spalla.
«Non è un lento Malik»
«Lo so Holly, lo so». Rimanemmo così, la musica continuava e noi ormai eravamo immobili. Non so neanche io cosa stavamo facendo, ma una cosa è certa: Ci stavamo trasmettendo mille emozioni.
Holly è uno dei tuoi migliori amici, staccati ora. Ho detto ora porca miseria! Ma a chi vuoi darla a bere..si vede lontano un miglio che hai una cotta per lui da più di un anno oramai!Oddio si vede?
«Ma quei due? Oddio che teneri» disse Liam vicino a Louis, ma feci finta di nulla e non mi girai.
«Vero! Chissà come sta Soph, andiamo a vedere?»
«Ma sta con Niall»
«Ah giusto..mi ero dimenticato»
«Louis tutto bene?»
«Si ho bisogno d’aria». Sentii tutto il discorso e non sapevo che fare, volevo sapere Louis che aveva ma non avevo intenzione di lasciare lì Zayn. Alla fine decisi che era meglio rompere l’atmosfera, lo guardai negli occhi e per pochi secondi ho creduto di essermi persa in quel color nocciola, lui mi guardò come per darmi il consenso. Mi allontanai e fui fermata da Harry.
«Hazza che vuoi? Ti sei fatta quella si?» dissi ridendo.
«Oh yes baby! Poi l’ha chiamata il ragazzo e sono andato via»
«E che cazzo! Comunque sto andando da Louis, prendi Liam e Zayn e cerca di rintracciare Niall»
«Ok bimba, a dopo». Mi diede un pizzico sulle guance come si fa con i bimbi e io raggiunsi Louis. Stava una marea di gente e non riuscivo a trovarlo, mi feci piccola piccola e riuscii a farmi spazio tra la gente. Eccolo, era lì. Stava da solo seduto su un muretto e così decisi di raggiungerlo.
«Che ci fai qui tutto solo?»
«Ehy, tu non eri occupata a ballare?»
«Ora sono qui, che succede? Dai torniamo dentro» dissi allungandogli la mano.
«Torna tu, io rimango un po’ qui e poi ti raggiungo. Promesso»
«No, se rimani tu rimango anche io! Allora a cosa pensi?»
«Va bene allora entriamo» disse ridendo, mi prese per i fianchi ed entrammo dentro. Stavano tutti vicino al bancone così li raggiungemmo.
«Niall che cazzo hai fatto all’occhio?»
«Tesoro tranquilla..Chris ha frainteso un po’ le cose, ora Soph sta con lui..»
«Come cazzo si è permesso?! E Sophie è la solita cogliona» dissi nervosa gesticolando mentre immaginavo la scena.
«Non ti preoccupare, un po’ di ghiaccio e passa…Ora dato che siamo tutti qui, che ne dite se andiamo a casa nostra?»
«Ma lì non c’è nulla di nostro, come facciamo?» disse Harry guardandoci uno ad uno. Zayn alzò le spalle mentre mordicchiava la cannuccia del suo drink.
«Facciamo così, oggi torniamo nelle nostre stanze che è stata una giornata abbastanza pesante». Sospirai pensando a tutto quello che era successo. «E domani portiamo la nostra roba lì, ripetiamo le ultime cose per lunedì e rimaniamo lì»
«Va bene, ci sto! Ora torniamo? Mi annoio, c’è sempre la stessa gente» disse Liam proprio nel momento in cui comparve Josh. Lui e i ragazzi si scambiarono uno sguardo da far paura, mi vennero i brividi per la paura.
Fa che non succeda nulla, ti prego.
«Sisi! Andiamo, subito!»
«A me è venuta voglia di rimanere ora» disse Louis mentre continuava a guardare Josh e si scrocchiava le dita delle mani.
«Tu non porti i tacchi 12, quindi ora andiamo via». Zayn mi guardò e poi riguardò Josh, storse le labbra in segno di disprezzo e cinse i miei fianchi con un braccio e fece segno ai ragazzi di andare via. Mi sentivo totalmente osservata, da quando era entrato quel rimbecillito fornito di un solo neurone l’attenzione era ricaduta su di noi. Mi sentivo protetta, loro erano i miei angeli custodi.
Con un’espressione fiera e convinta guardai la sala per poi uscire e dividerci nelle macchine.
Dopo poco stavamo a scuola, le nostre stanze non distavano molto infatti Liam aveva proposto di stare tutti in camera loro ma ero davvero stanca così diedi un bacio a tutti sulla guancia e rientrai nella mia camera. Cercai Sophie ma non la trovai, posai l’iPhone sul comodino e mi sfilai tacchi e vestito, appoggiandolo sulla sedia. Sentii il telefono vibrare, presi il telefono e mi sedetti sul letto.
«Buonanotte bimba xx ». Lessi il messaggio, sorrisi e risposi con un «Anche a te Hazza». Mi alzai per prendere la mia maglia extra-large. Andai in bagno e sentii vibrare di nuovo il telefono, stavano arrivando più messaggi insieme. Mi lavaii i denti, indossai la maglia e lessi tutti i messaggi.
«Amore scusa per stasera, sto da Chris. Domani ti dico tutto! Notte <3». Sospirai e le feci uno squillo.
«Grazie per stasera, notte bella gnocca». Risi al messaggio e risposi con le stesse parole.
«Io e te dobbiamo parlare, la mia migliore amica non può tenermi dei segreti. Notte Holly xx». Sorrisi a 32 denti e decisi di rispondere a Liam così: «Non ti nascondo nulla, se vuoi essere più tranquillo domani parliamo. Notte tesoro»
«Holly, ho sbagliato di nuovo..Ho bisogno di te <3». Mi rattristai al messaggio e decisi di rispondere così: «Ehi Horan, ti prometto che andrà tutto bene..A domani <3».
Mi aspettavo anche un altro messaggio che non arrivò. Sentii bussare alla porta e mi affrettai ad aprire.
«E’ lei Lullaby Anderson?»
«Si, desidera?» chiesi mentre sentii il telefono suonare.


Ciiiiiiiiiao :3
Eccomi qui con un nuovo capitolo!
Allora da qui si capisce che per Holly non sono tutti allo stesso livello d’amicizia. O meglio per uno in particolare!
Non succede molto in questo capitolo perché più che altro è di passaggio.
Ci vediamo al prossimo. Baci illa <3 

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Capitolo 4
*** Capitolo Quattro ***


«Questo è per te, devi solo lasciare una firma» disse il ragazzo con un berretto arancione davanti a me. Feci quello che mi disse e rientrai dentro non badando al telefono.
Chissà che c’è dentro.
Aprii frettolosamente il pacco e trovai dentro un vestito meraviglioso. (http://i40.tinypic.com/o7u13n.jpg)
Rimasi a guardarlo e poi presi in mano anche le scarpe abbinate. Notai dopo il biglietto, lo tolsi dalla busta e cominciai a leggerlo con gli occhi che pizzicavano. «Amore spero che questo vestito ti piaccia. Mi dispiace molto ma non potrò vedertelo addosso. Non riesco a venire martedì, ancora non sopporto sentirmi osservata. Non so tuo padre se verrà, di sicuro starà in giro con quella sgualdrinella! Ti voglio bene piccola mia, sono fiera di te. Lo siamo tutti!»
Lessi quel biglietto sentendo un vuoto nello stomaco, avrei voluto spaccare tutto.
Non piangere, non devi piangere.
Gettai tutto a terra, uscii in punta di piedi ed entrai nello stesso modo in camera dei ragazzi. Trovai subito i ricci che stavo cercando, mi avvicinai e gli tappai la bocca per non farlo parlare. Si girò spaventato per poi rilassarsi quando si accorse che ero io. Lo feci alzare dal letto e sgattaiolammo nella mia camera.
«Holly mi sento rapito» disse ridendo per poi guardare il casino che c’era a terra.
«Voglio fare l’amore con te» dissi sicura di quello che dicevo.
«Cosa cavolo hai detto?»
«Hai ragione, ti amo come migliore amico..quindi forse è fare sesso in questo caso». Guardai i suoi occhi scrutare i miei, cercava di capire cosa mi era successo.
«Holly non hai bevuto. Quindi davvero non capisco! Sei la mia migliore amica cazzo»
«Appunto, ora ho bisogno di questo!»
«Ma perché io? Cioè ci sono mille motivi validi ma..» disse sorridendo
«Perché è te che voglio ora, ho bisogno di dimenticarmi tutto. Mi sei venuto in mente tu, ti prego Harry» dissi mentre mi avvicinavo a lui, fino a sfilargli la maglietta. Lui rimase immobile, sentivo che voleva ma allo stesso tempo era terrorizzato. Harry era così, non gli importava mai di nessuna ragazza. Solo una volta si era innamorato ma fu deluso, per il resto era solo una botta e via per lui, quindi sapevo che avrebbe ceduto. Decisi io di mettere fine a quell’imbarazzo e colmai la distanza tra le nostre labbra. Finalmente sentii anche lui, incastrò le sue mani nei miei capelli mentre le nostre lingue giocavano. Mi posò sul letto per poi guardarmi negli occhi, io annuii e lo tirai a me. Mi sfilò la maglietta, che andò a posizionarsi vicino alla sua. Dopo poco tutti i nostri vestiti si erano adattati al pavimento. Lo allontanai poco da me per osservarlo in tutta la sua bellezza e anche lui fece lo stesso.
«Sei…» pronunciò senza continuare, sorrisi e cominciai a baciargli l’incavo tra il collo e la spalla. Lui era già sul mio ventre per arrivare alle mie cosce, e poi al loro interno. Strinsi con le mani sulla sua schiena per fargli capire che era arrivato il momento, lui non perse tempo ed io cominciai a sentire il piacere arrivare.
Quella notte fu passionale, aggressiva, dolce. I nostri corpi si unirono per diventare una sola cosa. All’inizio pensai che sarebbe stato un po’ imbarazzante, ma non fu così. Ci conoscemmo meglio, ora davvero sapevamo tutto l’uno dell’altro. Conoscevamo ogni piccolo aspetto di noi.
Sentii un calore sulla mia pelle umida e aprii gli occhi.
Dannata finestra!
Ero bloccata dal suo braccio sul mio petto, lo spostai leggermente per girarmi a guardarlo.
Cazzo quant’è bello.
Rimasi lì ad osservarlo, guardai ogni suo minimo dettaglio. Avevo voglia di baciarlo.
Holly stai ferma! Non combinare altri guai… Uh, si è addormentato col sorriso!
Mi scappò un sorriso e poi vidi i suoi capelli ancora più ricci del solito, a causa del sudore.
All’improvviso mi ricordai che la sera precedente qualcuno mi aveva chiamato, mi girai per prendere il telefono e vidi una chiamata senza risposta e un messaggio.  La chiamata era di Zayn
Oh cazzo!
Lessi il messaggio, era di Liam: «Ho troppa fame, tra 15 minuti sono da te!». Scesi giù per vedere a che ora lo aveva inviato.
Cazzo cazzo cazzo!
«Harry! Svegliati!». Scesi dal letto e raccolsi tutta la roba che stava a terra. « Harry cazzo! Muoviti, Liam tra 5 minuti starà qua!».
Sentii borbottare qualcosa d’incomprensibile e mi avvicinai sorridendo mentre mi preparavo per una doccia. Gli diedi un bacio a stampo e lo scoprii. «Devi muoverti, tra pochissimo Liam starà qua!»
«Cooosa?! Dov’è la mia roba, che gli dico?Dove ho dormito stanotte?» disse mentre s’infilava i pantaloni.
«Eccola, e comunque digli che sei stato da quella di ieri sera!»
«Aaaah! Okkei a dopo» disse infilandosi la maglia mentre uscì dalla mia camera. Io corsi nella doccia e in pochissimo ero già vestita e truccata.
«Posso entrare Holly?»
«Ehm sisi!»
«Sono affamatissimo, andiamo? Sembri agitatissima». Posò lo sguardo sul letto e mi guardò «Ho disturbato?»
«No macchè! Non pensare a male, è che stanotte ho fatto gli incubi».  Lui annuì e fece per avvicinarsi al letto. «No!»
«Volevo solo metterlo in ordine, Holly tutto ok?»
«Sisi!Mi piace il disordine, lo sai. Dai andiamo che ho fame». Buttai delle cose sul letto per non far vedere nulla e raccolsi il vestito che mi aveva mandato mia madre.


«Per me due caffè e un muffin ai mirtilli» dissi a Liam mentre mi andai a sedere al tavolo. Dopo poco mi raggiunse seguito da Niall che aveva il vassoio pieno.
«Niall hai svaligiato tutto come sempre, quella ragazza ti ha guardato stortissimo»
«Ma questo nessuno lo voleva!»
«E ci credo! Chi fa colazione con uno yogurt verde?»
Scoppiai a ridere mentre seguivo la discussione di Niall e Liam, mangiammo in fretta.
«Holly stamattina mi superi!» disse Niall guardandomi arrivare con il secondo vassoio.
«Chissà stanotte che ha combinato eeeeeh!» disse Louis, che ci aveva raggiunto da poco con tutti gli altri. Harry si diede degli schiaffi sul petto per evitare di affogarsi con un pezzo di cornetto, andatogli storto.
«Louis se non vuoi che i tuoi capelli diventino dello stesso colore dello yogurt di Niall è meglio che taci» dissi divertita mentre gli altri scoppiarono a ridere.
«Recepito! Io ho invece ho dormito benissimo, sono di buon umore»
«Lo ero anche io fino a che tu aprissi la bocca Tommo». Gli altri continuarono a ridere e mi sentii bersagliare da due occhi color nocciola. Non riuscivo a guardarlo negli occhi, come avevo potuto?
Holly tu non l’hai tradito, tra voi non c’è nulla quindi sii te stessa. Cazzo dovevo rispondere a quella chiamata, chissà che voleva dirmi!
«Come sei pensierosa però stamattina, che palle!». Risposi tirandogli un panino in faccia, lui ricambiò con lo stesso panino. Le cose stavano degenerando dopo l’intervento della frutta.
«Louis, Holly: finitela! Altrimenti scatenerete qualcosa di irrefrenabile» disse Liam serio mentre Zayn ed Harry ridevano come i pazzi.
«Harry ma stanotte dove sei andato? Mi sono svegliato e tu non c’eri. Non farmi più questi scherzi» disse Niall mostrando il suo labbro inferiore. Io cominciai a fissare le unghie delle mie mani mentre tutti guardavano Harry che non si muoveva a rispondere.
«Hai perso la lingua?» disse Zayn sorridendo.
«Nah, secondo me tanto che l’ha usata stanotte che ora non riesce a muoverla» disse Liam
«Liam e che cazzo!» disse Niall ridendo. «E poi c’è anche Holly»
Parla, parla Harry. Digli qualcosa, accontentali! Ma non stare in silenzio.
Sentii il mio nome senza aver ascoltato gli altri: «Cosa Holly?»
«Sono stato con quella di ieri sera, niente di che». Ci guardammo negli occhi per qualche frammento di secondo. Mi sentii morire in quel momento, mi sarei voluta riprendere con una telecamera.
«Vabbè è ancora fuori fase, allora andiamo?» disse Zayn mentre prese il suo cellulare.

Eccoooooomi qua! :)
Questo è il capitolo per cui il rating è arancione :’)
Piaciuto? Cosa ne pensate?
Ringrazio tutte quelle che mi hanno messo nelle seguite e nelle preferite *-*
Aspetto vostre recensioni!
Baci illa <3

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Capitolo 5
*** Capitolo Cinque ***


Prendemmo tutti gli scatoloni che avevamo preparato precedentemente e li portammo nella nuova casa. Passammo tutto il pomeriggio a sistemare le nostre cose. Ci divertimmo da matti, musica a tutto volume e cazzate a non finire.
«Basta! Sono sfinito..Mai più» disse Zayn mentre si buttava sul divano seguito da tutti gli altri. Io andai in cucina a prendere dei dolcetti.
«Oddio e questi da dove sono usciti? Ti amo lo sai?»
«Mi ami solo se porto da mangiare biondo!» dissi ridendo e sdraiandomi a terra sul tappeto mentre gli altri mi guardavano storto. «Oh ma che volete, ho caldo»
«Siete pronti per domani? Non vedo l’ora che finisca tutto!»
«Diciamo, anche se preferito aver studiato di più! Ma fanculo» disse Louis assecondato da Harry.
«Allora riccio, ora ci vuoi raccontare di stanotte?»
«Infatti ha ragione il biondino, c’hai sempre detto tutto!» disse Zayn con la bocca piena di quelle meringhe. Louis guardando Zayn scoppiò a ridere mentre con l’indice lo indicava.
«Dio ragazzi ma siete peggio delle femmine! I cazzi vostri no?» dissi alzando il viso verso di loro.
«Questi sono cazzi nostri» disse Louis facendo la finta faccia seria.
«Non c’è nulla da dire davvero! Sempre le stesse cose, prima una sviolinata per farla cadere ai miei piedi e poi a letto. Nulla di nuovo»
«Si ma stamattina non hai parlato,eri stanco.»
«E quindi?» disse Niall mentre s’ingozzava.
«Niall pensa a mangiare! Quindi vuol dire che questa ci sa fare no?».
Affondai la mia faccia nel tappeto facendomi male, quelle cose non volevo sentirle. Sapevo benissimo le cose com’erano andate ed arrossii all’improvviso. Harry non parlava e i ragazzi continuavano a guardarlo.
«Insomma ci vuoi far penare?» disse Liam spazientito.
«Nah, secondo me non vuole dircelo altrimenti andiamo anche noi da lei» disse Louis mentre andava a prendere l’acqua in cucina. «Dobbiamo fare la spesa però»
«Louis! E comunque si ci sapeva fare..è stata una notte abbastanza forte, fin troppo»disse abbassando il viso mentre si torturava il labbro.
Avrei voluto guardarlo negli occhi ma non ne avevo la forza, o meglio il coraggio. Cosa ci saremmo detti? Ora eravamo complici. E’ vero, quella notte era stata aggressiva, sfrenata.
«Tutte Hazza le trova queste che fanno sesso sfrenato oh!» disse Liam mettendo il broncio con le braccia incrociate.
«Per favore! Basta con questi discorsi. Cambiamo argomento, della notte focosa di Harry poco mi frega» dissi alzandomi da terra, esplodendo in quella frase. Mi guardarono assottigliando il loro sguardo.
«Film? Ne ho presi un paio l’altro giorno»
«Zayn che film?»
«Li ho lasciati su in camera, li vado a prendere»
«Vengo con te». Mi allungò la mano per aiutarmi ad alzare e io l’afferrai senza pensarci due volte. Salimmo sopra mentre Louis e Niall litigavano per l’ultima meringa, sentivo lo sguardo nervoso di Harry sulla mia pelle.
«Non mi ricordo dove li ho messi, aiutami Holly». Annuii e cominciai a cercarli. Inciampai su uno scatolone e caddi trascinando con me Zayn. I nostri nasi si stavano sfiorando, il mio cuore stava gridando qualcosa ma non riuscivo a sentirlo, ero troppo occupata a ritrovare la strada per uscire da quel color nocciola.
«Che è successo? Si è sentito una botta!» urlò Niall dal piano di sotto facendoci sobbalzare. Ci guardammo per una manciata di secondi e poi mi aiutò, di nuovo, ad alzarmi.
«Eccoci, con i film!» disse Zayn mettendone uno nel portatile.
«Qual è?» chiese Liam sistemandosi sul divano pronto a guardarlo.
«In time, è uscito da poco» dissi mentre mi sdraiavo sul divano. Appoggiai la testa sulle gambe di Louis che iniziò ad accarezzarmi i capelli durante il film. Sentii perforarmi ogni singolo angolo del mio corpo dagli occhi di Harry.
Girati ora Holly, nessuno vi vedrà
Assecondai la vocina nella mia testa e mi girai incrociando il suo sguardo, sorridemmo entrambi e poi volsi la mia attenzione al film.
Dovrei ringraziare mia madre? Ma per cosa? Per avermi rovinato tutto come sempre? Per avermi fatto andare a letto con Styles? Per cosa? Ho sempre la solita testa di cazzo oh. Inutile che cerco di evitare il discorso Zayn con me stessa. Che sto combinando? Devo trovare subito una risposta. Perché continua a guardarmi? Lui ha scelto il film ma non lo sta vedendo davvero, lo so. Chissà se anche lui sta pensando alla caduta in camera.
 
Era arrivato il giorno di quella stramaledettissima festa. L’esame era andato a tutti bene, per fortuna. Rimanemmo nel campus, volevo stare con Sophie quella giornata. Lei sarebbe partita dopo la festa, aveva scelto un’università piuttosto lontana.
«Allora come sto?» disse voltandosi su se stessa per farsi vedere tutta.
«Sei bellissima! Vieni qui» dissi allungandole le braccia. La strinsi forte a me, non avrei voluto più lasciarla. Sarebbe stata l’ultima nostra giornata insieme.
«Mi mancherai da morire Holly! Verrò a trovarvi il più possibile..lo giuro!»
«Mi mancherai anche tu Soph! Non rimpiazzarmi subito!» dissi scherzando per poi sciogliere l’abbraccio.
Finimmo di prepararci e devo dire la verità: mia madre aveva sempre un buon occhio. Il colore del vestito era identico a quello dei miei occhi, azzurro cielo. Ci guardammo allo specchio e annuimmo. Eravamo davvero belle entrambe. Non sono mai stata una di quelle ragazze che si trascurava o che non si piaceva ma c’erano giorni in cui poco m’importava del mio aspetto.
«Holly sono arrivati i miei genitori, sicura che non vuoi venire con noi?»
«Tra 5 minuti Liam è qui, ci vediamo in sala».
Forza Holly, l’ultimo sforzo. L’ultimo tuo giorno da studentessa, sei pronta?
Liam passò per la mia stanza e insieme ci dirigemmo in sala. «Sei bellissima tesoro» disse sussurrandomi mentre mi portava al centro della sala dagli altri.
Harry si girò e deglutì dopo avermi guardata da capo a piede. Frenai una risata e sorrisi beffarda.
«Sei bellissima Holly» disse Niall facendomi fare un giro su me stessa. «Dopo voglio un ballo eh! Ora vado alla ricerca dei miei parenti»
«Sei favolosa scricciolo!» disse Louis dandomi un bacio sulla guancia.
Zayn mi fissò senza dire nulla. Non sapevo che fare.
«Che figurino che abbiamo stasera oh!» dissi sorridendogli. «Anzi lo siete tutti!»
Passammo metà serata a fare foto e a parlare con gli altri amici nella scuola. Il preside fece il suo discorso per ringraziare e poi diede il via alle danze.
«Posso?»
«Certo Hazza, ma non provare a toccarmi che ti do un calcio nelle palle». Mi prese sotto braccio e mise le braccia intorno alla mia vita cominciando a muoversi.
«Sei bellissima stasera, prima io…»
«Shh» lo bloccai con una mano sulle sue labbra. Appoggiai la mia testa sul suo petto e continuammo a ballare quel lento.
«L’altra notte..io e te..»
Holly chiudi quella cazzo di bocca e stai zitta!
«E’ stato bellissimo Styles»
Ecco appunto!
«Ecco, mi hai rubato le parole di bocca. Scusa per i ragazzi l’altro giorno»
«E perché mai, loro non sapevano nulla. Hanno fatto come sempre» dissi sorridendo divertita. «Scusa, ero nervosa con mia madre»
«Mi sento un po’ usato sai? Ma infondo ho fatto anche io la stessa cosa con te». Non risposi a quelle parole quando vidi Zayn ballare con un’altra. Rimasi immobilizzata a guardarli, lui se ne accorse ma non fece nulla per rimediare. Presi il volto di Harry tra le mani e gli stampai un bacio sulla fronte.
«E questo?»
«Prendilo come un ringraziamento».
Finì la serata dopo poco, erano le due di notte. Decidemmo di andare tutti quanti a dormire a casa nostra. Dopo la buonanotte, estremamente stanchi, andammo nelle rispettive camere.
Mi sfilai il vestito e lo poggiai su una scatola. Feci la stessa cosa con le scarpe e presi dall’armadio il mio pigiama, o meglio una maglietta bianca semplice ed un pantaloncino blu.
Andai davanti allo specchio per sfilarmi la collana ma sentii delle mani calde farlo al posto mio. Vidi il suo riflesso affianco al mio nello specchio e sorrisi. Mi venne la pelle d’oca a quel contatto.
«Malik, non si usa più bussare?». Lui non rispose e posò la collana sulla scrivania.
«Balli con me?»
«Per un’intera serata sei stato distante un miglio ed ora mi chiedi di ballare, per lo più in queste condizioni!». Sembrò non ascoltare proprio le mie parole e mi strinse a sé, cominciando a dondolare. La musica in quel momento la stavamo componendo noi, in silenzio. Dopo una decina di minuti decisi di interrompere, per la seconda volta, l’atmosfera.
«Malik ho i piedi uccisi, ho sonno. Sono le 3 della notte e sono completamente sfinita. Non mi va di interrompere tutto ma sto per crollare su di te»
«Recepito! Vado a dormire anche io, notte Holly» . Mi diede un bacio sulla guancia e poi uscì chiudendo la porta. Senza neanche accorgermene la mia mano stava sulla guancia appena toccata dalle labbra di Zayn.
M’infilai sotto le coperte e chiusi gli occhi con il sorriso sulle labbra. 

Eccomi qua! :)
Allora da qui si comincia a capire che c'è qualcosa che non va u.u
Dal prossimo capitolo ci sarà una sorpresa!
Baci illa <3
ps: Grazie a chi legge silenziosamente e chi mi ha messo tra le preferite e le seguite *-* Mi farebbe piacere se commentaste! :D

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Capitolo 6
*** Capitolo Sei ***


# Sei mesi dopo

«Ragazzi mi raccomando, niente terzo grado come vostro solito. Okkei? »
«Noi non facciamo il terzo grado, non siamo i tipi!» disse Liam mentre accarezzava i capelli di Niall.
Dlin dlon
M’infilai le scarpe ed andai ad aprire.
«Ciao Tom, vieni entra. Prendo la borsa e il cappotto e sono pronta. Loro sono..»
«Piacere Harry, e tu sei Tom? Dove la porti?»
«Piacere sono Niall, se mangia troppi zuccheri comincia a dire cose senza senso quindi è meglio che evita»
«Piacere sono Liam, vai a scuola? E’ tua la macchina?»
Guardai i ragazzi come se volessi fulminarli, mi girai verso Zayn e Louis che stavano uscendo per andare in discoteca.
Salutare no?Bah
«Scusa non farci caso. Mordono solo la prima volta!» dissi guardandoli un ultima volta per poi uscire di casa con Tom che ancora non aveva detto nulla. Mi aprì la portiera e fece un sospiro per poi entrare e mettere in moto la macchina.
«Tu..tu abiti con 5 ragazzi?»
«Sisi, sono i miei migliori amici. Come fratelli direi»
«Oh..capito!»
Andammo prima al cinema e poi fuori a cena. Passai una bella serata ma c’era qualcosa in lui che non andava. Mentre mi parlava del suo lavoro guardavo ogni suo minimo dettaglio.
Dio ma non sta mai zitto questo. Oddio si è messo la cravatta e neanche me n’ero accorta, perché si è messo la cravatta? Bah. Cazzo è così tardi? Bene, è arrivato il momento.
«Ehi Tom, non mi sento molto bene. Potresti riaccompagnarmi a casa?». Lui annuì e pagò il conto. Riaprì la portiera della macchina e mi accompagnò fuori la porta di casa.
Mica si pensa che lo bacio? Sta fuori strada questo.
Gli porsi la guancia e me la baciò. Aspettai che tornasse in macchina ed entrai. Mi sentii 10 occhi su di me, infatti così fu.
«Mi stavate aspettando?»  dissi mentre mettevo il cappotto e la sciarpa sull’attaccapanni.
«Certo, allora? Com’è andata la serata?» mi chiese Louis mentre si strofinava gli occhi.
«Mmm..pfff» dissi buttandomi sul divano con le gambe divaricate.
«Sembrava carino però» disse Horan
«Ma se aveva la cravatta dai! Manco se fosse la regina Elisabetta» disse Harry mentre faceva alzare Louis per portarlo a letto.
«Grazie Hazza, il solito gentile! Dai ragazzi avete certi occhi..andiamo a dormire»
«Zayn domani mi accompagni tu a lavoro?» disse Niall mentre saliva le scale accompagnato da Liam. Zayn alzò la mano per dirgli che andava a bene e si girò dall’altro lato del divano per continuare a dormire.
Dio com’è bello.
Andai in cucina e presi un bicchiere per poi riempirlo col latte. In questi sei mesi non erano cambiate molte cose, io frequentavo l’università con Liam, Niall lavorava da Nandos, Zayn lavorava in un negozio di musica e Harry..Harry cercava il lavoro perfetto!
«Zayn perché non vai in camera a dormire?». Rispose borbottando qualcosa d’incomprensibile e si mise un cuscino in testa. Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui.
«Domani ho lezione presto, se ti sveglio poi non rompere eh!»
«Perché?»
«Cosa perché? Perché fai sempre così scemo»
«Perché sei uscita con Tom». Rimasi un attimo spiazzata da quella domanda, se era una domanda. Le cose con Zayn non erano andate molto avanti, anzi. Lui stava anche uscendo con una ragazza, o meglio se la portava a letto e basta.
«Zayn hai bevuto, è meglio che vai di sopra»
«Non mi hai risposto. Che c’è? Ti faccio schifo?» disse mentre si sedette sul divano cercando di guardarmi negli occhi.
«Zayn che diavolo stai dicendo! Sei tu che esci con quella lì»
«Lo sai benissimo che non ci esco Holly!» disse alzando la voce.
«Si ma te la porti a letto. Sei ubriaco domani non ricorderai nulla di questa sera, io ho lezione presto. Buonanotte» . Decisi di andare sopra in camera lasciandolo lì ma mi bloccò con la sua presa. Guardavo la sua mano stringere il mio polso
«Holly..io..io devo vomitare» disse correndo in bagno. All’inizio lo seguii ma poi tornai in cameretta. Odiavo questo suo comportamento del cazzo, il mondo non girava intorno a lui. Mi sfilai il vestito gettandolo per terra, indossai la felpa di Niall, che ormai era mia, e mi misi sotto le coperte.
Perché mi ha detto quelle cose? Perché non mi fa mai un discorso serio? Perché è così dannatamente Zayn Malik? Che voglia di prenderlo a schiaffi. Se continuo ad aspettarlo mi faccio vecchia!

Il suono della mia sveglia mi fece letteralmente sobbalzare dal letto. Le diedi un pugno per farla zittire, contai fino a 10 e mi alzai dal letto infreddolita. Andai in camera di Liam per svegliarlo, di lui però non c’era traccia. Andai a controllare in bagno ma nulla, scesi le scale e vidi il paradiso davanti ai miei occhi.
«Buongiorno tesoro, non riuscivo a dormire ed ecco qui»
«L’ho detto io che ti sposo!». Gli diedi un bacio sulla guancia e mi ingozzai con i cornetti sul tavolo. Presi un goccio di caffè e poi andai in camera a prepararmi.
Dopo 20 minuti eravamo entrambi pronti e ci dirigemmo con la metro all’università. Stavo torturando il mio labbro inferiore al pensiero della notte passata.
«Come sei silenziosa, questo Tom ti ha sconvolto così tanto?»
«Idiota! No veramente neanche un po’..non credo che lo rivedrò»
«E allora si può sapere che hai?». Quando stavo per risponderlo mi squillò il telefono.
«Oggi vengo a prenderti io! A dopo bimba». Non risposi al messaggio e posai il telefono nella borsa.
«Dato che tu esci dopo, mi passa a prendere Harry»
«Ah okey, allora dicevamo?»
«Zayn»
«Oddio che bello! Finalmente vi siete dichiarati allora!»
«Liam col cazzo! Ieri mi ha aggredito perché io sono uscita con Tom, mi ha chiesto perché non lui. E io ho ribattuto dicendo che lui esce con quella. Poi mentre voleva dirmi qualcosa è andato a vomitare» dissi storcendo le labbra.
«Oh..che situazione la vostra. Neanche uno psicologo vi capirebbe! E comunque sta iniziando la lezione, ci vediamo a casa!». Mi diede un bacio in fronte come i bambini e si volatilizzò dietro la porta. Mi diressi anche io alla mia lezione.
Il professore stava sostenendo una lezione sul perché esistiamo sulla terra, argomento che non c’entra nulla con il suo corso. Non ascoltai mezza parola e quando suonò la campana neanche me ne accorsi.
«Holly è finita. Ci sei?» disse Charlie agitando una mano davanti alla mia faccia.
«Oh sisi, ero sovrappensiero.»
«Vuoi un passaggio? Liam non c’è..cioè non che io sappia i suoi orari eh!»
«Grazie Charlie ma viene Harry, a domani!»
Charlie era una ragazza che frequentava i miei stessi corsi e spesso uscivamo insieme. Dopo Sophie non avevo fatto grande amicizia con le altre ragazze. Con lei stavo bene ma dovevo ancora capire se potevo fidarmi. Ah Charlie ha una cotta folle per Liam se non si era capito!

«Hazza rallenta! Ma a te chi diavolo l’ha data la patente? Il tuo superfighissimo ego?»
«Da quando in qua ti dà fastidio se vado veloce?»
«Da oggi va bene Harry so-tutto-io Styles?»
«Mi sa che ti deve venire il ciclo, meglio non risponderti». Lo fulminai con lo sguardo e lui alzò le mani in segno di rinuncia.
«Metti quelle cavolo di mani sul volante, squilibrato mentale!»
«Posso farti una domanda?» disse tornando serio mentre guardava le macchine in fila nel traffico.
«Anche se ti dicessi no me la faresti comunque, quindi spara»
«Hai mai più ripensato a quella notte?»
Era meglio che mi accompagnava Charlie.
«Perché questa domanda?»
«Odio quando mi rispondi con un’altra domanda»
Sbuffai.«E’ capitato..» dissi sincera mentre arrotolavo una ciocca dei miei capelli.
«E cosa hai provato?»
«Styles che domanda è! Non ho provato nulla..cioè non fraintendere. Ma è successo così per caso, lo sai»
«Non proprio per caso in verità. E comunque anche io c’ho pensato..». Suonò il clacson per far muovere la macchina davanti a noi e poi mi guardò negli occhi. Odiavo quando mi guardava negli occhi perché sapeva di giocare sporco, era impossibile resistergli. «E ho sentito una sensazione strana, come se mi mancasse»
«Cosa ti è mancato?»
«Fare l’amore con te Holly».
Rimasi di sasso a quelle parole, sentii le mie guance cambiare colore ogni secondo. Grazie a Dio suonò il telefono.
«Hey Charlie, dimmi..Certo non ci sono problemi! No sono sicura che gli farà piacere. Alle 8 da noi! A dopo bella».
«Che voleva?»
«I suoi genitori non sono in casa e non voleva rimanere da sola..quindi verrà da noi. Devo far succedere qualcosa con Liam!»
«Si, li vedo davvero bene quei due» disse freddamente. Sapevo che prima o poi quel discorso sarebbe ritornato a galla ma quando vidi il sentiero di casa nostra provai un senso di sollievo. Scesi dalla macchina ed aprii la porta. Buttai la mia borsa a terra, corsi in cucina e assistetti ad una scena che avrei preferito non vedere mai.

Eccomi qua! :D
Allora è entrato a far parte un nuovo personaggio che c’accompagnerà per tutta la storia!
Charlie! Ho deciso di dare un volto sia a lei che alla nostra Holly.
Holly me la immagino come Victoria Justice
Charlie come Taylor Swift
Spero che anche questo capitolo vi piaccia :D
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http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1002948&i=1

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Capitolo 7
*** Capitolo Sette ***


«Oh ragazzi..ciao, preparavamo il pranzo. Vi unite a noi?». Continuai a guardarla senza rendermi conto che Harry era andato a sbattere contro la mia schiena e stava sogghignando alla vista di una ragazza mezza nuda nella nostra cucina.
«Tu prepari il pranzo conciata così? No grazie non ho fame.» dissi guardandola disgustata evitando lo sguardo di Zayn.
«Jane forse è meglio che tu ti vesta» disse Zayn buttandole una maglia addosso. «Non pensavo tornaste così presto. Harry tu mangi?»
«No ho preso un panino prima di andare da Holly, Louis?»
«Non mi ha detto dove andava, o forse sono io che non l’ho sentito».
 Harry sorrise complice con Zayn e poi mi diede una gomitata.
«Hazza saliamo sopra, ho bisogno di una doccia» dissi prendendogli la mano e salendo le scale.
«Ah voi due state insieme?» disse la bionda rifatta. Nessuno dei due rispose, molto probabilmente perché eravamo già saliti sopra. Feci attenzione ad un eventuale risposta di Zayn, ma che non ci fu.

«Holly?»
«Hai detto che ti mancava no?» dissi mentre aprivo l’acqua della doccia levandomi la maglietta e il pantalone.
«Si ma non ora e non così»
«Insomma ti muovi? L’acqua sta diventando calda» dissi mentre ero già entrata nella doccia aspettando che Harry mi raggiungesse.
Sapevo di sbagliare in quel momento, non potevo usare Harry in quel modo. Non potevo farlo con lui solo quando avevo bisogno di distrarmi.
In fondo è un’ottima distrazione. Finalmente si è deciso ad entrare!

«Sono a casa! Già è arrivata Charlie?» urlò Liam dal piano di sotto. Io mi stavo asciugando i capelli mentre Zayn e Harry stavano giocando alla wii in salotto. Sentii un chiacchiericcio tra i ragazzi e così corsi in camera a vestirmi. Presi un paio di leggins e una felpa lunga. Ero troppo stanca per passarmi la piastra così avvolsi i capelli in uno chignon disordinato e scesi giù.
«Ma Niall non doveva tornare da almeno mezz’oretta?»
«Boh, provo a chiamarlo. Qualcuno chiami Louis intanto»
Presi il telefono e mandai un messaggio a Louis chiedendogli dove stava e raggiunsi gli altri sul divano.
«Zayn perché non prepari la tavola per una santissima volta?» chiese Liam mentre gli faceva la linguaccia. Trattenni una risata e accesi la tv.
Dlin dlon
«Hey Charlie ti stavamo aspettando»
«Ciao Harry, ho portato le pizze!»
«Ed io ho le patatine!» disse Niall mentre entrava dalla porta osservando i due.
«Bene! Ora manca solo quel coglione di Louis, gli ho mandato un messaggio ma non mi ha risposto»
«Ho troppa fame, iniziamo dai»
«Zayn ci credo, chissà che cosa avete combinato tu e Jane oggi» disse Harry mentre si sedeva a tavola ridendo con Niall. Liam mi lanciò un’occhiata che io ricambiai, dopo di che subito abbassai la testa e presi una patatina.
Che diavolo mi ha detto la testa?!
«Che mi sono perso?» chiese Louis mentre buttava le chiavi sul tavolino nel salotto.
«La scopata di Zayn e Jane oggi» disse Harry mentre apriva le birre.
«Ah allora nessuna novità. Comunque una ce l’ho io! Mi hanno accettato!»
«Che cavolo dici? Sono così orgogliosa di te, piccola carota!» dissi saltandogli in braccio.
«Qualcuno può spiegare anche a noi?» chiese Niall mentre ingurgitava il secondo pezzo di pizza.
«Avevo fatto domanda in una scuola di musica e mi hanno preso! Non l’ho detto a nessuno per scaramanzia, ma Holly come sempre mi ha sgamato»
«E’ bellissimo Lou! Allora bisogna brindare» disse Zayn alzando la sua bottiglia di birra. Ne afferrammo una a vicenda e brindammo a Louis. Mi sedetti al mio solito posto e presi un pezzo di pizza. Cominciai a guardare gli occhi di Liam ogni volta che Charlie diceva qualcosa.
Se le piacesse me lo direbbe no? Gli si illuminano gli occhi! Devo fare qualcosa, si!
«Vogliamo giocare a obbligo, giudizio o verità? » dissi dopo aver finito di mangiare.
«Si! Vado a prendere una carota»
«Io le patatine!»
«Ma io con chi sono capitata?»
«Bimba lo sai che loro vivono di carote e patate!». Scoppiammo tutti quanti a ridere e per due secondi incrociai lo sguardo di Zayn che faceva conversazione con Charlie.
Me l’ha fatta trovare in casa oh! Sapeva che tornavo a quell’ora, lo sapeva!
«Ehm, okey ci sto» dissi Liam sedendosi a terra.
«Inizio io! Allora..Louis! Obbligo verità o giudizio?» disse Zayn
«Verità!»
«Bene! Allora in quest’ultimo periodo sei abbastanza felice..c’è qualcuno nell’aria? O meglio qualcuna?» chiese guardandolo negli occhi mentre tutti ci avvicinammo al suo viso trattenendo una risata.
«E’ impossibile tenervi nascosto qualcosa oh! Ho conosciuto una ragazza quando sono andato ad iscrivermi. So solo il nome, ma..quel sorriso!»
«Bene bene bene! Qualcuno qui ha una cotta! Ora tocca a me! Liam decidi» dissi entusiasta.
«Giudizio! Holly mi raccomando»
«Oh certo..Charlie! da 1 a 10?»
Il viso di Charlie divento paonazzo e abbassò la testa, Liam mi fece un’occhiata infuocata per poi rispondere sicuro.
«Direi 10..o meglio 9 e mezzo!». Tutti  quanti lo guardarono stupido ma sorridenti allo stesso momento. Charlie non alzò il viso ma si intravide un sorriso.
«Ma perché io non capisco mai nulla? Vabbè vado io! Niall!»
«Bene Hazza..mmm Obbligo!»
«Siii! Perfetto..aspettami qua». Harry si alzò ed andò nella cucina. Tornò dopo 5 minuti con un bicchiere in mano, aveva un colore marroncino e lo portava a distanza.
«Che roba è?» squittì Charlie disgustata.
«Allora coca cola, fragole, limone, peperoni avanzati, parmigiano e salsa tonnata»
«Harry!» gridammo tutti quanti all’unisono disgustati. Niall allungò le mani e si tappò il naso. Tutti quanti lo guardammo stupiti, Zayn mi passò un cuscino per farmelo mordere, come mio solito.
Perché deve essere così dannatamente attraente?!
«Harry giuro che me la paghi questa! Bene, decidi che fare» disse Niall sfregandosi le mani.
«Verità biondino». Niall cambiò espressione, molto probabilmente voleva obbligo.
«Okkei..ti ha mai attratto una tua amica?»
Harry prese il restante di quello che stava nel bicchiere e lo bevve tutto d’un sorso. Gli altri ragazzi lo guardavano tipo : WTF? Io non sapevo che fare, strinsi ancora di più il cuscino tra i denti.
Niall aspetta che tocchi di nuovo a me e ti faccio fritto.
«Amico ti sei bevuto il cervello?» disse Liam mentre apriva le braccia per poi posarne una su una spalla di Charlie.
«Harry rispondi o aspetti che venga il Messia?»
«No..cioè ho molte amiche! Penso sia capitato..non lo so!»
«Prendi Holly per esempio! Amici da così tanto tempo non potresti mai essere attratto da lei»
«Perché dovete sempre mettermi in mezzo? Faccio io la domanda ora! Charlie..decidi»
«Obbligo»
«Bene, stanotte dormi qui!»
«Ma che razza di obbligo è» disse Zayn dandomi una spinta. Ricambiai con una gomitata nelle costole.
«Caaalmi! Vado io..Zayn decidi» disse Charlie sogghignando.
«Verità» disse girandosi verso di me. Sostenni lo sguardo, mi stavo perdendo in quegli color cioccolato. Sembravano fluidi.
«Ti interessa qualcuna? Che non sia Jane..». Liam si girò verso di lei e poi subito verso Zayn.
«Ma che domanda è!» sbottò Louis incrociando le braccia. Niall si girò verso Zayn toccandosi la pancia.
«Probabile» disse alzando le spalle e mangiando delle patatine come se quella domanda gli fosse stata indifferente. Charlie mise il broncio come se si aspettasse una risposta diversa. «Holly decidi»
«Obbligo»
«Dirmi di si ad ogni cosa che ti chiedi fino a mezzanotte»
«Ma! Non è giusto Malik»
«Si invece tesoro bello! Zayn uno Holly zero!». Scoppiarono tutti quanti a ridere mentre Liam aiutò Charlie ad alzarzi.
«Ragazzi sono un po’ stanca, Holly prendo una maglia da te okkei? Ma dove dormo?» chiese Charlie guardandomi negli occhi.
«Potresti venire da me..cioè se ti va, non sei obbligata..cioè scelta tu..». Charlie lo zittì con un dito vicino alle labbra e lui sorrise.
«Per me va bene, buonanotte a tutti! Grazie per la serata». Mi venne vicino per stamparmi un bacio sulla guancia e poi con un gesto della mano salutò gli altri. Liam ci guardò come se dovesse chiedere il permesso.
«Liam aspetti che ti chiama lei?Datti una mossa oddio!» dissi buttandolo sulle scale.
«Holly ho sete, mi prendi l’acqua?» mi chiese Zayn soffocando una risata. Presi un grande respiro e andai a prendergli un bicchiere d’acqua. Glielo diedi fulminandolo con lo sguardo e guardai l’orologio.
«Hai altri 15 minuti! Grazie a Dio»
«Ragazzi io sono stanco, buonanotte! Andiamo Niall». Niall non si mosse dal divano, molto probabilmente già dormiva. Hazza lo alzò di peso e lo portò in camera.
«Louis non hai voglia di qualcosa da mangiare?». Louis scoppiò a ridere portando la testa all’indietro e alzando le gambe.
«Si Zayn, ho sonno però. Ci vediamo domani! Notte tesori belli»
Mi sedetti affianco a Zayn sul divano aspettando un’altra sua richiesta. Lui si guardava intorno, come se stesse cercando qualcosa. Sarei rimasta a guardarlo per ore, ma avevo un sonno incredibile. Mannaggia a me e quei stupidi giochi che mi venivano in mente.
«Chissà Liam e Charlie cosa staranno facendo»
«Vai a spiarli!»
«Zayn, no!»
«Eheh non puoi! Dai vengo anche io». Sbuffai e c’incamminammo fino ad arrivare alla porta di Liam. Spinsi un po’ la porta e vidi due corpi nel letto. Non riuscivo a distinguerli. Misi a fuoco e notai che Liam la teneva abbracciata.
Badabooom
«Ma che caz..Zayn!». Cominciai a ridere a crepapelle con le lacrime agli occhi, a malapena respiravo.
«Si grazie sto bene» disse mentre si alzava da terra. Io continuavo a ridere mentre lui mi guardava storto.
«Baciami». Rimasi a guadarlo stupita, si era bevuto il cervello? Stava fuori! Soprattutto oggi poi..
«Sono mezzanotte e due minuti, buonanotte Malik» gli diedi un bacio sulla guancia e corsi in camera mia. Mi tuffai sul letto pensierosa. Vidi il mio telefono illuminarsi e lo presi dal comodino.
«Pronto?»


Seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeera! :D
allora questo capitolo non mi piace molto ma ho deciso di postarlo perché non avrei saputo fare di meglio.
Non stasera comunque!
Buonanotte dalla vostra illa <3

 

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Capitolo 8
*** Capitolo Otto ***


«Ma buonasera signorina! Riconosce ancora la mia voce?»
«Oh porca trota! Sophie cazzo sei tu?!»
«La solite fine sei rimasta eh? Si sono decisamente io! Mi manchi troppo»
«Sophie anche tu! Quante cose che ho da dirti»
«Anche io! Inizia tu dai»
«Nono tu»
«Se proprio insisti! Dai allora qui alla Sourbonne è tutto bellissimo, i ragazzi sono strafighi e il mio accento inglese è rimasto sempre quello però!»
«Interessanteeee! Ragazzi?»
«Si chiama Carl, biondo, occhi verdi, alto e bel fisico! Tu?»
«Oh sono uscita con qualche ragazzo ma nulla di importante»
«E con..»
«Esce con una che si chiama Jane ma si comporta in modo strano con me. Diciamo che siamo andati un po’ più avanti ma nessuna gran novità»
«Tanto figo ma in queste cose è un imbranato! Quindi mi vuoi dire che non fai sesso da..da quanto!?!?»
«Idiota! E’ mai possibile che pensi sempre alla stessa cosa? E comunque..meglio che te lo dico di persona!»
«Si così mi fai morire e non me lo dici più. Nome cognome età e se lo conosco»
«Harry». Ci fu un silenzio tombale, non sentivo neanche il suo respiro. «Sei viva?»
«Ti sei fatta Harry Styles?!» urlò dal telefono e dovetti allontanarlo dal mio orecchio.
«Ma sei impazzita? Stavo per rompermi i timpani! E’ stato un caso..cioè..la sera del ballo e ieri sera »
«E questo lo chiami caso?Non voglio sapere nient’altro! Dammi 3 giorni e sono da te»
«Tu sei pazza, ma ti amo per questo!». Lei sospirò e poi riagganciò il telefono. Posai il telefono sul comodino e andai sotto le coperte.

«Buongiorno a tutti»
«Giorno Holly, come mai già sveglia? Sono solo le 12!»
«Spiritoso Louis, spiritoso» dissi sedendomi a tavola e appoggiando la testa sul tavolo. Allungai la mano nel cesto senza guardare e non toccai nulla. Alzai il volto e vidi che era vuoto. «Dove diavolo sono le mie ciambelle? HORAN!»
«Questa volta non è colpa mia giuro, è stato Liam! Liam diglielo anche tu». Mi girai verso Liam con una faccia alquanto assonnata e furiosa.
«Pensavo che non facessi più colazione, scusa dai..ti preparo un caffè!»
«Io direi meglio una camomilla» disse Zayn con lo sguardo fisso sul giornale. Gli tirai il cesto addosso provocando la sua risata e quella di Niall.
«Stanotte ti ho sentito parlare Holly» disse Harry mentre scendeva dalla scale, spazzolando i suoi ricci. Lo guardai negli occhi per capire se avesse sentito qualcosa della telefonata e poi presi un sorso del mio caffè.
«Mi ha chiamato Sophie e abbiamo fatto tardi. Tra qualche giorno verrà qui!»
«E me lo dici così? Quando? Che bello!»
«Niall non so se viene..beh se viene da sola!»
«Ah..Vabbè fa niente». Louis si catapultò addosso a Niall scompigliandogli tutti i capelli. Cominciò a fargli il solletico e alla fine riuscì a farlo ridere.
Come farei senza di loro!
«Allora che facciamo oggi? E’ sabato e nessuno di noi ha da fare e non mi va di stare a casa» disse Zayn buttando il giornale sul tavolino.
«Perché non andiamo a fare un campeggio? Torniamo lunedì mattina! Ci divertiremo sicuramente» disse Louis alzandosi e cominciando a saltellare.
«Perché no! Basta che si mangia però»
«Horan! Io direi basta che c’è un bagno»
«Holly certo che ci sarà. Allora si parte?» disse Liam ordinando tutto in cucina.
«Si parte! » urlammo all’unisono.

Dopo un’oretta avevamo già messo tutti i borsoni in macchina, i ragazzi si erano occupati delle tende e io e Niall del mangiare. Entrammo in macchina e un po’ stretti riuscimmo ad entrarci tutti e sei. Avevo pensato anche di chiamare Charlie ma in così poco tempo non ce l’avremmo mai fatta, così decisi di inviarle un messaggio più tardi per chiederle di raggiungerci.
«Ma quando arriviamo? Non mi sento più le chiappe»
«Louis sei peggio di una femmina! Liam quanto manca?»
«Una mezz’oretta ragazzi. Holly cambia canzone che questa non la sopporto più!»
«Niall sta per sbavare sopra di me! Qualcuno faccia qualcosaaaaa!» urlò Zayn agitando le mani in aria. Ci girammo verso di lui e scoppiammo in una fragorosa risata. Io e Liam ci girammo verso la strada e appoggiai la mia testa sul finestrino continuando a sorridere.
Che banda di pazzi che siamo.
«Facciamo un gioco! Io dico una parola e voi dite un aneddoto che si ricollega a quella parola »
«Hazza ma sempre lo stesso gioco proponi?Dai inizia»
«Mare»
«Io io! Allora mi ricordo di quando per il compleanno di Niall andammo a mare e la notte c’addormentammo sulla spiaggia. La mattina quando ci svegliammo trovammo Louis sul materassino in acqua!» disse Liam mentre sbatteva le mani sul manubrio dal ridere. Ridemmo tutti quanti e Louis diede uno schiaffo dietro al collo a Liam.
«Per ripicca vado io..mmm macchina»
«Io! Mi ricordo di quando Harry prese la patente e uscì da scuola. Si ritrovò una macchina con un enorme fiocco sopra, ci andò vicino e fece per aprirla convinto gliela avesse regalata il padre. Dopo 5 minuti scoprì che era del ragazzo dell’ex!» disse Zayn mentre spostava Niall.
«Per favore non ricordarmi quel momento, che imbarazzo! E voi che non mi dicevate nulla»
«Vado io..birra»
«Questa è facilissima! Mi ricordo quando Susan fece la festa del suo 17esimo compleanno e Holly si ubriacò, rovesciò mezza birra sulla moquette e scappammo prima che qualcuno ci vide» disse Louis sporgendosi con il viso in avanti
«Verissimo! Se solo lo scoprisse mi fucilerebbe!»
«Siamo arrivati»
Scendemmo tutti dalla macchina e prendemmo ognuno le sue valige. Una delle cose belle è che non mi consideravano sempre con una femmina, mi piaceva essere autonoma. Mi faceva piacere prendermi la borsa e sistemarmi da sola.
«Come ci sistemiamo nelle tende?» chiese Louis avvicinandosi ad Harry con fare malizioso. Scoppiai letteralmente a ridere mentre vidi Zayn scuotere la testa.
«Io sto con Niall» disse Liam mentre dava degli schiaffetti a Niall per farlo svegliare per bene.
«Noi stiamo insieme» dissero Harry e Louis insieme. Io e Zayn ci guardammo e annuimmo entrambi. Avrei dovuto dormire in una tenda 1x2 metri con Zayn per due notti.
Beeeeeeeene.
«Io devo fare pipì, qualcuno viene con me?» chiese Liam
«Vengo io! Che prendo anche la legna» disse Zayn passandomi di fianco e accarezzandomi la schiena. Sorrisi e poi andai ad aiutare i ragazzi con le tende.
«Posso farvi una domanda?» chiese Niall mentre s’ingozzava di patatine

Seeeeeeeeera!
Scusate il ritardo u.u
In questi giorni non ci sarò, cerco di aggiornare il prima possibile!
Allora che ne dite? Cosa volete che succeda nella tenda? ehehe!
Recensiteeeee!
Baci illa <3

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Capitolo 9
*** Capitolo Nove ***


«Certo, dici!»
«Secondo voi a Liam piace Charlie?»
«Horan ma..cioè boh! Mi stupisci sempre di più lo sai? Ragazzi voi c’eravate arrivati?» chiesi ironica mentre davo una spallata a Niall.
«Cretina! Ma perché non ci capisco mai nulla?»
«Perché vivi nelle nuvole Niall»
«Louis non dire nuvole che mi fanno venire in mente la panna montata!»
«Tu hai s e r i problemi» scandii bene la parola seri mentre aprivo la zip della tenda.
«Di che si parlava?»
«Già siete tornati? Comunque nulla di importante»
«Veramente pensavamo di chiamare Charlie e d’invitarla. Che ne pensate?» disse Niall facendomi un occhiolino. Quest’idea già mi frullava nella testa da stamattina quindi per me non c’erano problemi
«Per me va bene, ma dove andrà? Non abbiamo un’altra tenda» disse Zayn buttando a terra la legna e poi rivolgendo lo sguardo verso Liam.
«Ehm..Io potrei…insomma potrei chiederle di stare con me in tenda. Ma..»
«Ma nulla! Niall verrà con noi o con loro» disse Harry indicando me e Zayn.
«Meglio con voi» disse Zayn tranquillo.


Avevamo appena finito di mangiare e Louis e Zayn avevano acceso il fuoco. Liam gironzolava intorno impaziente di vedere Charlie, anche se non lo ammetteva le piaceva e non poco. Niall e Harry erano andati a preparare le tende dentro, in effetti la loro era quella più grande quindi non ci sarebbero stati problemi.
«Eccola!» disse Louis indicando una macchina da cui scese una biondina con jeans, felpa e UGG.
«Chaaaaaaarlie!» le corsi incontro e lei fece lo stesso. Ci abbracciamo forte e poi la portai dagli altri. «Eccola,finalmente!»
«Ciao ragazzi!» disse mentre dava un bacio sulla guancia a tutti per poi tornare al mio fianco. «C’è il fuoco! »
«Si ma qualcuno qui si è dimenticato gli alcolici» disse Harry alludendo a me e Niall che rispondemmo con una linguaccia.
«Potevo mai non portarli? Chi mi aiuta? Stanno in macchina». Si avviarono lei e Zayn verso la macchina mentre noi ci accomodammo a terra. I ragazzi ci raggiunsero e prendemmo una birra ciascuno. Niall andò a prendere la sua chitarra e il sole cominciò a tramontare.
Liam e Charlie si scambiarono un sorriso mentre stavano uno di fronte all’altro. Niall cominciò a suonare e Zayn e Harry a cantare. Sapevo quant’erano bravi ma ogni volta che cantavano era un’emozione. Louis occupato a sgolarsi la seconda bottiglia batteva la mano sulla gamba a ritmo e io lo seguii. Niall cominciò ad intonare She will be loved dei Maroon 5 e Liam andò a sedersi affianco a Charlie. Sorridemmo tutti quanti istintivamente e presi anche io la seconda bottiglia. Mi fermai ad osservare Zayn, la volontà con cui cantava, la sua testa alzata verso l’alto con la mano sul diaframma.
E’ così perfetto
Harry si girò verso di me e mi sorrise, mi venne la pelle d’oca. Aveva un sorriso perfetto, ero in totale confusione. Buttai giù anche l’ultimo sorso di quella bottiglia, cominciava a fare effetto. Vedevo Louis ciondolare e ridere, ma quello non era effetto della mia birra ma della sua! Zayn si girò verso di me quando cantò il ritornello. Sorrisi di rimando e appoggiai la mia testa sulla spalla di Niall.
Passammo tutta la serata a cantare, ridere e scherzare. Io, Louis, Charlie e Harry non eravamo molto lucidi e finimmo col rotolarci a terra senza motivo. Poi Niall, Zayn e Liam ci presero come tanti sacchi di patate e ci portarono nelle rispettive tende.
«Buonanotte a tutti!» disse Liam salutando con la mano.
«Qualcuno mi auguri buona fortuna con questi due» disse Niall roteando gli occhi. Ridemmo tutti quanti e poi entrammo nelle tende.

«Ma perché tu non sei ubriaco come me?» dissi piegando la testa verso destra e assottigliando gli occhi.
«Perché non ho bevuto quanto te?»
«Giusta osservazione Malik, giusta osservazione». Zayn guardò la mia espressione e si mise a ridere. Mi allungò il mio pigiama e fece la mossa di uscire. «Dove vai?»
«Mentre ti cambi vado a prendere una boccata d’aria» disse mentre apriva la zip, si girò verso di me un’ultima volta e poi uscì. Feci presto a cambiarmi ed entrai nel mio sacco a pelo. Zayn non rientrava e io non avevo sonno così aspettai altri 5 minuti e poi decisi di andare a cercarlo. L’effetto post-sbornia cominciava a farsi sentire.
Uscii dalla tenda stringendomi nella felpa per il freddo che faceva fuori, guardai le altre tende e solo quella di Liam e Charlie aveva ancora la lanterna accesa. Cominciai a camminare con la nostra lanterna per cercare Zayn, vidi una figura seduta su un muretto che faceva uscire il fumo dalla sua bocca. Rimasi ferma per osservarlo meglio, il modo in cui fumava quella benedetta sigaretta era fin troppo attraente. Ad un tratto alzò la testa verso l’alto come se volesse guardare il cielo o chiedere aiuto.
«Cazzo» sputai dalla bocca a causa di un ragno che stava cercando di salire sulla mia gamba. Zayn si girò di scatto ed io arrossii.
«Che stai facendo?»
«Aspettavo che i ragni mi assalissero! Che posso fare? Non tornavi e mi sono preoccupata»
Lui batté la mano sul muretto per farmi segno di andarmi a sedere lì. Ripresi la lanterna che avevo poggiato a terra e mi accomodai al suo fianco. Presi la sigaretta dalla sua bocca e l’avvicinai alla mia, feci un tiro e poi gliela riposizionai tra le sue labbra. Cacciai il fumo fuori e alzai la testa verso l’alto.
«E così ti sei preoccupata per me»
Ovvio genio, con tutti gli animali che ci sono avevo paura per te!
«Solo perché ho paura di dormire da sola lì dentro»
«Liam e Charlie hanno ancora la luce accesa»
«Si ho visto, speriamo che vada bene tra quei due.. Mi piacciono insieme»
«Vero»
«A te con Jane? Potresti invitarla qui..» dissi girando la faccia verso di lui.
«L’ho lasciata prima di partire»
«Oh..Perchè?»
«Vuoi la verità?». Avevo paura di rispondere, anzi avevo paura di quello che avrebbe potuto rispondere lui.
«Se vuoi dirmela..»
«Mi sono stancato della solita scopata»
«Che intendi?»
«Per lei non provo nulla, è solo brava a letto. E penso ad un’altra quando sto con lei» disse questa volta incrociando i miei occhi. Rimanemmo così per qualche secondo, o per qualche anno.
Si alzò dal muretto e buttò la sigaretta a terra schiacciandola col piedi per spegnerla. Mi porse la mano e l’afferrai per scendere anche io. Mentre andavamo nella tenda, mano nella mano, Liam e Charlie avevano spento la luce ed entrambi sorridemmo. Zayn aprì la porta ed entrai prima io.
«Allora notte Malik»
«Notte Holly». Si mise nel suo sacco a pelo aspettando che io m’infilassi nel mio, ma non fu così. Riaprii il suo e m’infilai anche io lì dentro. Era piccolissimo e sembravamo due sardine ma non faceva nulla in quel momento. Lui allargò il braccio destro per farmi mettere lì, mi strinse forte a sé. Gli diedi un bacio sulla guancia e crollai in un sonno profondo mentre lui mi accarezzava i capelli.

Scuuuuuuuuusate!
C'ho messo tantissimo ad aggiornare è vero!
Mentre scrivevo mi immaginavo le scene *-* Mio Dio!
Mi dite cosa ne pensate? Cosa volete che accade nel prossimo capitolo? Non ho idee quindi mi piacerebbe avere qualche consiglio <3
Baci, la vostra illa <3

ps: Grazie per chi mi ha messo nelle seguite, nelle preferite e nelle ricordate! Per me è fondamentale **

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Capitolo 10
*** Capitolo Dieci ***


«Papà dove sei? Papà aiutami!» urlavo dalla paura. Il suono delle sirene sovrastavano la mia voce. «Ellen mi senti? Charlie rispondimi!». Un signore mi trascinò su qualcosa di bianco e mi mise una mascherina intorno alla bocca. La spostai per parlare «Le mie sorelle! Sono piccole, sono due gemelle bionde. Faccia qualcosa cazzo»
«Holly»
«Faccia qualcosa cazzo!»
«Holly. Holly!». Mi alzai di scatto e mi misi a sedere, vidi la faccia preoccupata di Zayn che mi scrutava. Allungò le mani per poggiarle sul mio viso tutto sudato. «Lo hai sognato di nuovo Holly»
«Sembrava così realistico..». Affondai il mio corpo ansimante fra le sue braccia, mi strinse forte e lui e mi rilasciò piccoli baci tra i capelli.
«Ci sono io ora, andrà tutto bene»
«Sento le voci fuori, staranno già svegli. Ho fame ma non ho voglia di uscire»
«Aspettami qui». Si alzò dal sacco a pelo e si aggiustò la maglietta, aprì la cerniera e uscì fuori.
«Buongiorno ragazzi»
«Giorno bel tenebroso! Holly?» chiese Liam mentre versava il caffè nelle tazze
«Si sta svegliando, le porto qualcosa da mangiare»
«Perché non sa più muoversi da sola?» chiese ironico Harry. Da quel momento non sentii più niente, ero sicura che gli avesse raccontato dell’incubo. Mi sedetti meglio e aggiustai i miei capelli fino a quando non entrò Zayn.
«Si sono finiti quasi tutto! Come duriamo un altro giorno non lo so. Ecco il caffè e il cornetto comunque»
«Grazie Zayn»
«Come ti senti?»
«Meglio, scusa se ti ho svegliato» dissi addentando il cornetto.
«Non preoccuparti. Secondo me dovresti ved..»
«Meglio uscire va!». Sapevo dove voleva andare a parare così cercai di sviare il discorso e uscii dalla tenda.
«Biiimba!»- «Tesoro!» dissero Harry, Liam e Niall all’unisono.
«Giorno ragazzi, Charlie dov’è? ». Liam m’indicò un muretto su cui stava seduta la bionda in questione mentre stava a telefono. Mi avvicinai a lei e le schioccai un bacio sulla guancia, le mi rispose sorridendo e facendomi segno che non poteva attaccare.
«Che facciamo oggi?» chiese Louis mentre giocava con le sue bretelle portandole avanti e indietro.
«Direi di non fare un cazzo» dissi sdraiandomi a terra affianco a Niall.
«Dai no mi annoio così!»
«Andiamo a farci un giro e vediamo cose c’è da queste parti!» disse Harry mentre s’infilava le scarpe.
«Siiii! Sisisisi!» disse Louis mentre saltellava su e giù. «Ma oggi che giorno è?»
«19 perché?». Appena sentii pronunciare 19 da Liam sbiancai e ripensai a quelle parole di Harry “Mi sa che ti deve venire il ciclo, meglio non risponderti”. Avevo un ritardo di una settimana e neanche me ne ero resa conto.
«No perché in questi giorni dovrebbero chiamarmi quelli del conservatorio. Holly tutto bene?»
«Eh? Sisi tutto bene..Allora andiamo a vestirci su» dissi distratta mentre andai nella tenda per prendere i vestiti. Lì c’era già Zayn a petto nudo, deglutii silenziosamente e sorrisi nervosa. Zayn mostrò un ghigno sulla sue labbra, compiaciuto e poi s’infilò la maglietta.

«Lo sapevo che finiva così! E ora? Louis fa qualcosa dannazione!»
«Holly non mettermi l’ansia, ora chiamo Niall». Louis prese il telefono e compose il numero di Niall, osservai i suoi movimenti. Cambiava continuamente posizione al telefono. «Cazzo non prende!»
Merda! Ci siamo persi. E ora?
«Louis!»
«Holly finiscila!»
«Lo sapevo che dovevamo girare a destra, perché seguo sempre te? Stupida carota!»
«Veramente sei tu quella che voleva girare a sinistra!»
«Oh Louis taci se non vuoi finire su quell’albero..impiccato!» dissi nervosa provocando la sua risata isterica. Cominciava a farsi buio e degli altri nessuna traccia. Cercai gli occhi di Louis per trovare un po’ di coraggio, ma quel celeste cristallino aveva dato spazio ad un celeste cupo, preoccupato.
«Facciamo così, io vado alla ricerca di qualcuno. Tu rimani qui e non muoverti, okkei scricciolo?»
«Si ma fai presto che si sta facendo buio»
Passarono quindici minuti da quando Louis era andato via, cominciavo ad avere paura. Non ero mai stata così sola in quel momento. Pensai all’incubo della notte passata, al ritardo che avevo e qualcosa nello stomaco reagì male. Sentii dei passi sulle foglie cadute e cominciai a guardarmi intorno impaurita. Vidi una luce farsi sempre più vicina, ora era proprio puntata sui miei occhi. Alzai una mano e la misi sulla fronte per coprirmi dalla luce.
«Chi sei?»


Saaaaaalve :3
Okkei questo capitolo è cortissimo e fa un pò schifo .-.
Ma purtroppo servono anche questi capitoli! Il prossimo e anche quello dopo saranno pieni pieni *-*
Ringrazio tutti quelli che recensiscono e che mi seguono *-*
Sto pensando di aprire un'altra FF ma ancora non sono sicura .-.
Vaaaaaaaaaaaaaaa bieeen! Ora vado a studiare!
Baci, la vostra illa <3

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Capitolo 11
*** Capitolo Undici ***


«Holly sono io. Ci stavamo preoccupando! Come stai? Dov’è Louis?»
«Hazza! Io sto bene, Lou si è incamminato da circa 15 minuti. Ha detto che sarebbe tornato ma presto ma ancora nulla» dissi saltandogli addosso.
«Cazzo, andiamo a cercarlo. Si sta facendo notte» disse Harry dandomi una torcia enorme.
«E se si fosse fatto male? Qui non prende neanche la linea»
«Non ti preoccupare, ora lo troviamo»
Mi strinse e poi mi prese la mano. Intrecciai le mie dita con le sue e cominciammo ad urlare il nome di Louis. Nessuna risposta.
Quanto potrà essere andato lontano, speriamo non gli sia successo nulla. Menomale che è venuto Harry. Cazzo Harry…
«A che cosa pensi?»
«A nulla di importante»
«Non è vero, non sei mai così silenziosa. Louis non è scemo, stai tranquilla»
Mi limitai a rispondere con un sorriso e strinsi di più la mano e lo fece anche lui di rimando. Mentre camminavamo per il sentiero lo osservavo e speravo davvero che fosse un ritardo banale. Io non ero pronta a diventare madre tanto quanto lui non lo era a diventare padre. Era una cosa alquanto sciocca la nostra, priva di senso. Almeno lo era per me, e proprio per questo sarei dovuta essere più attenta l’ultima volta. Dovevo fare il test il prima possibile.
«Harry, posso farti una domanda?»
«Si dimmi» rispose Harry mentre faceva spazio tra l’erba alta.
«No niente più»
«Dai dici!»
«Volevo sapere soltanto quanto manca» mentii ma avevo paura a chiederglielo. Avrebbe potuto sospettare qualcosa.
«Siamo quasi arrivati, riconosco quel palo. Ora dimmi cosa volevi chiedermi»
«Odio il fatto che tu mi conosca così bene»
«Vedi?»
Forza Holly, prendi un bel respiro e..
«Ragazzi! Oddio siete arrivati!» disse Niall correndo verso di noi. Lasciai la mano di Harry e gli andai incontro, lo abbracciai e lui mi diede un bacio in fronte. «Come stai? Lou?»
«Io sto bene..Louis non so dove sia! Si era incamminato da solo e io lo stavo aspettando»
«E poi sono arrivato io. Dobbiamo trovare Louis!»
Intanto io avevo salutato Charlie, Liam e ora mi stavo avvicinando a Zayn. Lui allargò le sue braccia e io mi fiondai dentro. Mi diede un bacio tra i capelli e mi accarezzò la guancia.
Nell’abbraccio mi avvicinai al suo orecchio per non farmi sentire dagli altri. «Per due minuti ho sperato che fossi tu»
Lui fece la stessa cosa. «Avrei voluto ma Harry ha insistito e ho preferito aspettarti qui»
Quelle parole mi rincuorarono molto e mi fecero tremare le gambe. Mi sentivo un po’ osservata così sciolsi quell’abbraccio e mi avvicinai alla roba da mangiare.
«Ragazzi, Holly! Allora sono vivo!» disse Louis correndo verso di noi.
«Louis finalmente! Quanto siamo stati in pensiero» urlò Charlie mentre lo raggiungeva. Ci abbracciamo tutti e poi scoppiammo a ridere.
«Ora mangiamo? Con tutta questa preoccupazione la mia fame è aumentata»
«Horan questa potevi risparmiartela, davvero» dissi gesticolando con le mani facendo ridere gli altri. «Vado un attimo a cambiarmi»
«Si anche io» disse Louis. Lo abbracciai da dietro e lui mi diede un bacio in testa.
Adoravo quando mi davano i baci in testa, mi facevano sentire piccola. Entrai nella tenda e aprii la mia borsa, presi una felpa con il cappuccio con le orecchie e un leggins.
«Hey» disse Zayn prendendomi per i fianchi. Io gli davo le spalle e incrociai le mie mani con le sue sul mio ventre.
«Hey, devo cambiarmi
«Lullaby devo parlarti»
«Di solito la frase “ devo parlarti” è quella che fa paura ma a me “Lullaby” mi preoccupa» dissi mimando le virgolette e girandomi verso di lui. «Non chiamarmi Lullaby mai più, intesi?» gli domandai retorica poggiando le mie braccia sul suo collo.
«Va bene signorina» disse posando le sua braccia sulla mia schiena. «Ho avuto paura, paura che ti fosse successo qualcosa»
«Fermi tutti! Zayn che ha paura? Cavolo mi sento davvero importante»
«Lo sei». Sorrisi dolcemente e appoggiai la mia fronte sulla sua. Intrecciai le mie mani nei suoi capelli e lui fece una smorfia buffa. Portò una sua mano sul mio viso ed io lo avvicinai al suo. Avevo il cuore a mille, stava per succedere. Desideravo quel momento da non so quanto tempo. Chiuse gli occhi e sentivo il suo respiro sulla mia pelle, sulle mie labbra. Chiusi istintivamente anche io gli occhi quando sentii il tocco delle sue labbra sulle mie. Le nostre bocche si allargarono in un sorriso mentre schiusi le labbra per permettergli di approfondire il bacio. Non aspettò molto che sentii la sua lingua cercare la mia. Strinse di più la presa sulla mia schiena ed io spostai la mia mano sul suo collo.
«Ehm..Scusate non volevo..cioè io» fummo interrotti dalla voce di Harry.
Cazzo
«Harry..Non preoccuparti» disse tranquillo Zayn girandosi verso il riccio. Io abbassai istintivamente la testa, manco se lo stessi tradendo.
«No è che Niall ha fame..Vabbè venite quando volete»
«Harry»
«Sarò muto come un pesce, tranquilli»
Harry richiuse la tenda e Zayn mi prese il volto tra le mani.
«Te ne sei pentita? Hai una faccia»
«No macchè! Devo uscire da qui dentro» dissi mentre mi infilavo l’altra felpa. Mi avevano già visto in intimo quindi non mi feci molti problemi. Zayn deglutì rumorosamente e mancava poco che sbavava.
«Perché?». Non lo risposi e gli accarezzai una guancia e poi uscii fuori.

Stavo osservando Charlie da un po’ ed ero sempre più convinta che lei e Liam fossero perfetti insieme. Mi ricordai improvvisamente di quando si presentò e mi disse il suo nome: Charlie. Mi venne subito in mente mia sorella, avevano lo stesso nome e a volte chiamarla mi faceva male.
Avevamo finito di mangiare da un po’ e ora Louis e Niall stavano mettendo in scena uno spettacolo. Erano abbastanza ubriachi per non capire quello che stavano facendo. Bevvi un sorso di birra e poi passai la bottiglia a Charlie. Zayn si stava accendendo una sigaretta, segno che era nervoso e io non potei fare a meno di sentirmi in colpa. Harry non mi aveva rivolto né la parola né uno sguardo da quando ero uscita da quella porta. Ma cosa pretendeva da me? In fondo non avevo fatto nulla di male, lui sa quando io tengo a Zayn. Non aveva senso il suo comportamento.
Liam si girò verso di me e aggrottò le sopracciglia. Mi stava chiedendo cosa avesse Zayn e io alzai le spalle. Non vedevo l’ora di dirglielo ma non mi sembrava il momento ora.
«Non ci meritiamo un applauso?» chiese Niall mentre stava a testa all’ingiù e Louis lo teneva per i piedi. Applaudimmo tutti quanti e iniziammo a ridere, anche quella sera le birre stavano iniziando a fare il loro dovere.
«Dai ora tocca a voi, Harry e Zayn? Iniziate voi?» chiese Louis portano Niall alla normalità.
Zayn fece spallucce e buttò la sigaretta a terra. Harry sgranò gli occhi e rispose di no.
«Perché? Dai Hazza» lo spronò Zayn offrendogli la mano.
«Ho detto di no. Cosa non riesci a capire, Cristo!». I ragazzi si scambiarono uno sguardo interrogativo e poi guardarono Harry. Io mi misi le mani nei capelli, io sapevo tutto.
«Harry calmati, se non ti va okkei» disse Zayn storcendo la bocca.
«No che non mi calmo! Qua le cose se non le facciamo come vuoi tu non vanno bene!» urlò Harry. Era fuori di sé, e stava davvero esagerando. Io mi alzai istintivamente e con me anche Liam.
«Ohh! Si può sapere che vi prende? » chiese Liam mettendosi in mezzo ai due. Harry si girò verso di me alla ricerca dei miei occhi, lucidi oramai. Zayn seguì lo sguardo di Harry fino ad arrivare a me ed aprì la bocca senza dire nulla.
«Niente, scusate ho esagerato. Vado in tenda» disse Harry guardandomi. Io lo seguii e gli presi il braccio. «Che diavolo vuoi?»
Dovetti fare forza per non piangere, come ho già detto non piangevo da quella notte ma, quella situazione mi faceva davvero male. Harry notò il mio stato d’animo e ammorbidì lo sguardo.
«Non capisco perché reagisci così»
«Ho bevuto troppo tutto qui. Scusa, davvero. Sono felice per te se lo sei anche tu»
«Io non sto con Zayn, Harry»
«Non sembrava però. Vi stavate baciando Holly, sono innamorato non scemo» disse tutto d’un fiato. Io rimasi immobile a quelle parole. Aveva detto innamorato o avevo sentito male? Intanto si era girato ed era andato nella sua tenda. Continuai a rimanere in quella posizione, con lo sguardo perso nel vuoto e la bocca semi aperta.
Si è innamorato ed io non mi sono resa conto di nulla, o ho fatto finta di nulla.


Ciiiiiiiiao belle :3
Questo capitolo è siluafudglisgfalidgfali *w*
Succedono tantissime cose! 
Vi è piaciuto? Cosa vi aspettate nel prossimo? Uhuh ahahahahahahaha
A presto <3

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Capitolo 12
*** Capitolo Dodici ***


Ero entrata nella tenda senza salutare gli altri, ero come paralizzata. Quel campeggio non era andato come previsto, o almeno era finito in modo diverso. Mi levai i vestiti e mi misi una felpa lunga con dei pantaloncini. Questa volta m’infilai nel mio sacco a pelo e chiusi gli occhi sperando di addormentarmi.
«Holly, sei sveglia?»
Ero indecisa se rispondere ma alla fine decisi di alzarmi e di mettermi a sedere. «Si Liam»
«Tutto bene? Cos’è successo?»
«Liam ho fatto un casino e non so neanche se posso parlartene»
«Mi fai preoccupare così»
«Mi vuoi bene?»
«Più di quanto immagini! Dimmi cosa posso fare»
«Devi accompagnarmi in città, ti prego»
«A quest’ora? Perché?»
«Dobbiamo trovare una farmacia di turno. Vatti a sciacquare la faccia io mi cambio»
«Va bene ma voglio capirci qualcosa». Io annuii distrattamente e cominciai a cambiarmi, mi sciolsi i capelli dalla coda e li buttai all’indietro. Infilai le scarpe ed uscii fuori, di nascosto mi avvicinai a Charlie e le diedi un bacio. «Scusami, poi ti spiego»
«Sono qui»
Ero indecisa se avvicinarmi a Zayn che stava fumando la sua sigaretta sul muretto, sul nostro muretto. Preferii di no e poi osservai Niall e Louis lavare i piatti, che cosa buffa soprattutto perché Niall allacciava un grembiule a Louis.
Si sono portati un grembiule? Bah
«Eccomi sono pronto, andiamo?»
«Sisi»
Salimmo in macchina ed accesi la radio. Nessuno dei due parlava, io appoggiai la mia testa al finestrino e lui sospirava di tanto in tanto. Dopo poco Liam parcheggiò davanti ad una farmacia ed era aperta. Gettò le mani sul manubrio e si girò verso di me in cerca di una risposta alle sue silenziose domande.
«Faccio subito. Aspettami qua». Scesi dalla macchina e mi coprii la testa con il cappuccio dato che pioveva. Entrai in farmacia e mi avvicinai al dottore, non c’era nessuno e questo andava a mio favore.
«Ehm..io dovrei chiederle una cosa»
«Mi dica signorina»
«Ecco..dove posso trovare i test..i test di..»
«I test di gravidanza? Infondo a destra»
«Grazie» dissi arrossendo e seguendo le sue indicazioni. Li guardai attentamente aspettando che avessi l’ispirazione per quello che diceva “ prendimi e non sarai incinta”. Scossi la testa per levare quei pensieri e ne afferrai uno. Andai alla cassa, pagai e rientrai di corsa in macchina.
«Allora cos’hai comprato?»
«Questo» dissi cacciando il test di gravidanza fuori. La faccia di Liam acquisì diversi colori fino a fermarsi a quello bianco pallido.
«Tu sei..tu sei..Holly cazzo dimmi qualcosa»
«Liam non mi svenire qua..Io non sono incinta okkei? Chiariamo! Questa è una prova. Ho solo un ritardo ma non vuol dire nulla»
«Hai bevuto come la dannata in questi due giorni!» urlò.
«Ho detto che non sono incinta cazzo!» urlai di rimando.
«E se davvero lo fossi? Hai pensato anche a questo lato? E poi di chi cazzo è il bambino?»
«Non esiste nessun bambino dannazione!»
«Pensavo ci dicessimo tutto io e te. Ora stiamo in macchina durante un campeggio, sotto la pioggia davanti ad una farmacia e tu rischi di essere incinta!»
«Ci diciamo tutto..ma questo..»
«Quindi con Zayn..?»
«Con Zayn proprio nulla! Anzi…qui sorge il problema! Oggi ci siamo baciati, abbiamo parlato..»
«Ti prego spiegati» disse appoggiandosi completamente al sediolino.
«Non posso dirtelo Liam»
«Come vuoi» disse in maniera distaccata. Girò la chiave nel quadro e partì. Io chiusi gli occhi nella speranza di addormentarmi e di non dover sopportare quel silenzio imbarazzante. Ad un certo punto sentii la macchina fermarsi e Liam guardarmi.
«Harry?»
«Harry cosa?» il mio cuore in quel momento batteva a 3000.
«Sei stata con Harry, Holly?»
«Liam per favore eh»
«Holly! E’ l’unica spiegazione ai comportamenti che avete voi tre stasera. Come ho fatto a non accorgermene prima? Segue tutti i tuoi movimenti, non esce più con nessuna, chiede di te, ha convinto Zayn a venirti a cercare lui»
«Oh Liam ti prego sono stanca»
«No Holly»
«Si sono stata con Harry. E’ stato uno sbaglio, uno sbaglio capitato due volte. Il punto è che lui si è innamorato»
«Due volte!? Innamorato? Harry!?»
«Si Liam,si!»
«E tu? E Zayn?»
«Ed io lo sono di Zayn e questo bambino non deve esistere. Ora possiamo tornare? Ho bisogno di sapere»
Liam non rispose ma mi strinse forte nelle sue braccia, avevo bisogno solo di quell’abbraccio. Dopo 5 minuti ripartimmo ed arrivammo al campeggio. Tutti sembravano dormire così mi avvicinai al bagno e feci quel maledetto test. Seguii bene tutte le istruzioni e Liam entrò quando avevo finito. 3 santissimi minuti e avrei saputo la verità.
«Qualsiasi cosa io sono con te»
«Ti voglio bene!»
Passati i 3 minuti Liam mi passò il test e lo confrontammo con il foglietto illustrativo.
DIO GRAZIE! GRAZIE!
Avremmo voluto urlare in quel momento ma ci limitammo a saltare come due imbecilli in un bagno da campeggio. Eravamo così contenti. Lo salutai e gli diedi la buonanotte.
Entrai nella mia tenda silenziosamente per non svegliare Zayn, mi cambiai velocemente ed entrai nel mio sacco a pelo. Avevo una voglia tremenda di stare di nuovo tra le sue braccia ma immaginavo fosse nervoso.
«Holly»
«Sei sveglio» dissi girandomi verso di lui.
«Non riuscivo a dormire, dove siete andati tu e Liam?»
«Dovevo fare una cosa. Ora è tutto apposto»
«Devi dirmi qualcosa?»
«No perché?»
Ti prego fa che non abbia notato nulla.
«Così» fece spallucce. «Harry mi ha chiesto scusa per prima anche se non ho capito perché ha reagito così»
«Oh..boh» dissi spostando lo sguardo dai suoi occhi.
«Perché non mi guardi?»
«Ti sto guardando…i piedi ma ti sto guardando!» dissi ridendo e rise anche lui.
«Oggi noi..»
«Shh..» dissi avvicinandomi a lui e azzittendolo con l’indice sulle sue labbra. Lui mi tirò a sé con la schiena e posò le sue labbra sulle mie. Io premetti sempre di più e decisi in quel preciso istante che quel bacio sarebbe dovuto essere stato eterno. Dentro di me stavano nascendo mille brividi, tutti provenienti da quel bacio. Le nostre lingue giocavano tra di loro mentre le nostre mani si intrecciavano. Sapevamo che non saremmo andati  oltre ma rimanemmo così per altri 5 minuti.
Mi addormentai tra le sue braccia, nel posto migliore al mondo in quel momento.

«Guarda che io mi sono portato i miei cereali! Tu prendi gli altri»
«Horan non li trovo, ti prego dammeli!»
«Noooo Harry tu me li finisci»
«Giuro di no, dai che svegliamo gli altri!»
«Te li metto io altrimenti no»
«Manco se li contassi! Va bene»
«Vado a prenderli…Dove cazzo sono i miei cereali?»
«Giuro che non li ho presi!»
«Harry sei l’unico che li voleva!»
Silenzio.
«Louis perché hai le labbra sporche di cioccolato?...Ti sei mangiato i miei cereali idiota!»
«Niall posa quella padella mi fai pauraaa»
Quando sentimmo quella frase io e Zayn ci guardammo in faccia e capimmo che era il caso di intervenire. C’eravamo svegliati da 15 minuti ma eravamo rimasti in tenda a farci le coccole ma l’atmosfera era finita quando Niall e Harry avevano iniziato a litigare per i cereali. Uscì prima Zayn e poi io.
«Ragazzi che succede? Niall dammi quella padella» disse Zayn strofinandosi gli occhi. Cavolo com’era bello.
«Zaaaayn si sono mangiati i miei cereali» disse Niall piagnucolando.
«Dai Niall mangia i miei biscotti»
«Davvero Holly?»
«Si davvero! Ora finitela di litigare..Harry prendili anche tu»
«Mi è passata la fame. Vado a vestirmi». Lo guardai allontanarsi e decisi di seguirlo quando ad un tratto sentii prendermi il braccio.


Seeeera :3
E’ vero c’ho messo tanto ad aggiornare! Non mi uccidete vi prego *wwwwwwwww*
Ho tanti compiti da fare .-.

Vi piace questo capitolo?  A me si u.u
Aggiorno a 3 recensioni! Baci <3

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Capitolo 13
*** Capitolo Tredici ***


«Niall dimmi» mi girai nervosa.
«Volevo chiederti se stava succedendo qualcosa. C’è una tale tensione da ieri sera..»
«Oh, no  niente di importante. Cioè lo è ma spero di risolvere tutto!»
«Qualsiasi cosa sono qui, okkei Holly? »
«Certo! Ti voglio bene Horan» dissi abbracciandolo forte. Avevo bisogno di acquisire della forza per affrontare Harry. Guardai Zayn scherzare con Louis e poi lanciai uno sguardo a Niall. Presi un grande respiro e corsi dietro Harry fermandolo per un braccio.
«Holly»
«Harry»
«Holly»
«Harry»
«Che vuoi Holly?» disse dolcemente. Quel suo cambio di voce mi bloccò il respiro.
«Io..Io devo parlarti»
«Ti ascolto anche se non credo di volerlo fare»
«Harry io sono molto confusa. Non puoi lanciare la bomba e poi fuggire in questo modo!»
«Non sto fuggendo, mi sto solo proteggendo»
«Mi sento un mostro…»
«Non dirmi che non ti eri accorta di nulla Holly. E’ da quella maledetta notte, ho provato a fartelo capire in tutti modi. Che altro dovevo fare? Dimmelo tu.»
«Lo so Harry, hai pienamente ragione. Come una cretina non ho capito nulla…Mi sento così tremendamente in colpa!»
«Non fare la vittima Holly, non con me» disse a voce più alta.
«Non sto facendo la vittima Harry! Non voglio perdere la nostra amicizia»
«Okkei saremo amici comunque. Ora devo andare che dobbiamo partire» disse girandosi di spalle. Lo feci girare nuovamente e lo presi per le mani.
«Harry non dico che mi sei indifferente»
«Ma?»
«Ma..»
«Ho capito. Zayn ha quel più che io non ho»
«Non è proprio così» dissi abbassando la testa. «Con lui io sto bene»
«Io ti faccio schifo? Ti ho fatto stare male? Non so Holly. Io non credo!» urlò Harry allargando le braccia.
«Non ho detto questo Harry!» cominciai ad alzare anche io la voce. «Ho passato momenti stupendi con te! Ma capiscimi cazzo…»
«Io provo a capirti ma tu prova a farlo con me. Non chiedermi di essere amici, non farlo più Holly» disse con gli occhi lucidi.
«Giurami che tornerà tutto come prima.» dissi lasciando scorrere le prime lacrime sulle mie guance. «Giuramelo Harry cazzo!» urlai in preda al panico. Lui rimase davanti a me con gli occhi gonfi di lacrime senza dire nulla. Con le dita asciugò le mie lacrime che ormai si erano trasformate in fiumi. Si avvicinò a Liam e gli disse qualcosa nell’orecchio. Liam notò le lacrime di Harry e annuì per poi girarsi verso di me. Io mi girai subito di spalle ma sapevo che da lì a poco mi avrebbe raggiunto. In quel momento però volevo stare solo sola così mi allontanai un po’ dagli altri e mi sedetti su una roccia. Lasciai il via libera alle mie lacrime e la mia testa crollò fra le mie mani.
Cazzo Lullaby, fai solo guai! Ora hai perso uno dei tuoi migliori amici. Perché sei un egocentrica del cazzo! Ecco perché!
«Mi manca Liam» esclamò Niall mentre giocava a Fruit Ninja con l’iPad di Liam.
«Horan sta nell’altra macchina. Lo vedrai tra 3 ore, non morirai!» disse Louis acidamente. Io senza girarmi roteai gli occhi e guardai infine Louis intento a vedere il semaforo passare a verde con la testa inclinata verso sinistra. Feci lo stesso movimento anche io e poi cambiai stazione. C’era Party Rock Anthem ma in macchina non c’era l’animo per una festa. Quando Liam aveva deciso di accompagnare Alice nella sua macchina temevo che Louis si offrisse ma vanamente le mie preghiere servirono a qualcosa. Louis era uno sfrenato in macchina e il che mi metteva paura. Mentre muovevo la testa avanti e indietro guardai dallo specchietto Zayn e Niall appoggiati l’uno all’altro che sbadigliavano. Non avevamo incontrato traffico infatti mancava poco al nostro arrivo. Durante il tragitto io e Zayn ci eravamo scambiati sguardi e sorrisi complici. Odiavo quella situazione. Harry aveva chiesto a Liam di stare con lui e Charlie in macchina al ritorno. Nessuno aveva osato avvicinarsi a nessuno di noi due. Solo Zayn mi era venuto vicino per aiutarmi con le borse. Mi aveva appoggiato una mano sulla spalla per farmi capire che lui c’era. Nonostante i miei occhi arrossati ero riuscita a strappare sia a me che a lui un sorriso.
Dopo un’altra ora eravamo arrivati fuori casa e portammo tutte le borse dentro. Liam e Harry già stavano in casa perché la porta non era chiusa a chiave e dal piano di sopra si sentivano dei passi. Ognuno di noi prese le proprie borse e ci dirigemmo nelle rispettive camere.
Entrata nella mia respirai a fondo quell’aria e mi sdraiai sul mio letto.
Toc Toc
«Avanti»
«Posso?» chiese Zayn mostrandomi uno dei suoi migliori sorrisi. Rimasi senza parole e annuii con veemenza. «Come va?»
«Bene» mentii.
«Si ma come va?»
«Andrà meglio.»
«Mi dispiace Holly. Mi sento in colpa» disse sedendosi al mio fianco sul letto.
«E per cosa» dissi io spostandomi per farlo sdraiare al mio fianco.
«Avete urlato ad un certo punto» puntualizzò Zayn per farmi capire che avevano sentito parte del discorso.
«Ahh..Non volevo sentiste. Scusa tu»
«Perché non mi hai detto nulla?»
«Perché ancora non so che siamo. Voglio andarci piano..Ho perso Harry e non voglio creare altri danni Zayn» dissi in tutta sincerità. Lui si limitò ad annuire e mi strinse a lui cingendomi con un braccio intorno alla mia spalla. Posò un bacio tra i miei capelli e cominciò a cullarmi quando le lacrime continuarono a rigare il mio volto.

«Ragazzi lasciamola dormire. La chiamiamo quando sono arrivate le pizze» disse Louis.
«Si sono d’accordo. Harry quando arrivano?» chiese Niall.
«Aveva detto massimo mezz’ora, quindi dovrebbe stare qua da un momento all’altro» rispose Harry. Avevo sentito bussare alla porta e poi un momento di silenzio.
«Holly..Sei sveglia?» mi chiese dolcemente Louis vicino al mio orecchio.
«Si. Sono arrivate le pizze?»
«Si. Vuoi che te la porto su?»
«No Tommo, aspettami che scendiamo insieme» dissi alzandomi dal letto. Ad un tratto mi ricordai la scena di Zayn al mio fianco, probabilmente mi aveva lasciato dormire. Mi aggiustai un po’ e mi sciacquai la faccia per poi scendere in cucina con Louis.
Già stavano tutti al tavolo e appena scesi Zayn mi accolse con uno dei suoi meravigliosi sorrisi. Notai con imbarazzo che l’unico posto libero era affianco ad Harry. Entrai nel pallone, non volevo sedermi lì ma non volevo metterlo in difficoltà. Guardai subito Liam che sembrò capirmi a volo infatti si alzò dal tavolo. «Siediti qui, io ho finito». Lo ringraziai con un sorriso e cominciai a mangiare la mia pizza.
Dopo 15 minuti stavamo tutti quanti sul divano a guardare per l’ennesima volta The Hunger Games, film che avevano scelto Harry e Liam. Sentimmo bussare alla porta e ci guardammo in faccia tutti quanti, tranne me ed Harry ovviamente.
«Louis vai tu» disse Liam.
«Niall» disse Louis.
«Holly» disse Niall.
«Zayn» dissi io.
«Harry» disse Zayn.
«Liam» disse Harry.
«Vi sento! Qualcuno mi viene ad aprire qua fuori che mi sto congelando? Diaaamine!»
Avrei riconosciuto quella finezza e quella voce tra mille. Era lei, era tornata la mia migliore amica. Ci alzammo di scatto tutti quanti e ci scaraventammo alla porta.
«Porca miseria, Sophie!» urlai stritolandola tra le mie braccia. Rimanemmo in quell’abbraccio per almeno 5 minuti. Ne ero sicurissima infatti i ragazzi si erano anche andati a sedere. Dopo Sophie passò nelle braccia di tutti e notai con piacere che non si era portato il francesino. Guardai Niall che stava sfornando un sorriso a 32 denti quando notò che dietro di lei non c’era nessuno.
Era mezzanotte oramai ed eravamo tutti quanti stanchi così senza neanche farla sedere sul divano dissi a Louis di portare le sue borse sopra. Io e Sophie ci poggiammo a vicenda le braccia sulle rispettive spalle e salimmo in camera. Guardammo Louis uscire dalla camera e poi i nostri sguardi s’incrociarono.
«Voglio sapere tutto, sottolineo t u t t o» sibilò Sophie tra i denti incrociando le gambe sul letto.

EEEEEEEECCOMI! 
Dai non c'ho messo tantissimo ad aggiornare u______________________U
Mentre scrivevo la parte Hally(?) mi si stringeva il cuore! D:
C'è molta amicizia in questo capitolo *-* E ora è venuta SOPPPPHIEEEE! Le due amiche si daranno da fare :')
Vi avviso che nel prossimo ci sarà molto Zolly(?) *-* E una bella parte dedicata alle due amiche!
basta ora vado! Notte a tutti <3
ps: ajug sligligfdlsfgbsl *-* Grazie per chi mi ha messo nelle preferite/seguite/ricordate <3

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Capitolo 14
*** Capitolo Quattordici ***


SCUSAAAAAAAAAATE! Sono imperdonabile lo so!
C'ho messo tantissimo ad aggiornare ma la scuola non mi lascia un attimo di tregua!
Chiedo ancora umilmente scusa .-.

Spero di essermi fatta perdonare un pò con questo capitolo.
E' lunghissimo ed intenso *-* Insomma pop corn e una bella poltrona :D

Illa <3


«Praticamente mi stai dicendo che sei stata a letto, anzi non ci sei stata proprio a letto, con Harry , hai rischiato di essere incinta di Styles e lui si è innamorato di te? E ora stai con Zayn e Harry non ti parla più?»
«Non sto con Zayn ,Sophie. E nessuno lo sa! Cioè Niall e Louis non lo sanno.» dissi bevendo un sorso della mia cioccolata.
«Ho bisogno di un bicchiere d’acqua»
«Dai non fare l’esagerata!»
«Esagerata io?!» domandò retorica Sophie. «Ti rendi conto che non posso lasciarti da sola 6 mesi che mi combini tutto questo?! E poi chi diamine è questa Charlie!?» domandò nervosa.
«Oh ti piacerà! Sta per nascere qualcosa tra lei e Liam sono sicura! »
«Pf..»
«Oh gelosona mia quanto mi sei mancata!» dissi saltandole praticamente addosso. Ci stringemmo forte entrambi e poi scoppiammo a ridere. «Dimmi qualcosa di te ora!»
«Non c’è granché da dire! All’uni va tutto bene, la mia famiglia pure. »
«E quel Carl?»
«Non sa neanche che sono qui» disse Sophie scrollando le spalle.
«Fiuf! Abbiamo parlato per tutta la notte e non ti ho chiesto quanto ti fermerai»
«Le lezioni iniziano tra 20 giorni. Pensavo di passare il Natale qui se non ci sono problemi?»
«Porca miseria! Già ti ho detto che ti amo vero? Cazzo che va benissimo!»
«Ma menomale! Pensavo fossi diventata una perfettina del cazzo che non dice parolacce!»
«Non bestemmiare please. Ora vado a farmi una doccia»
«Okkei io mi faccio 5 minuti»
Mi alzai dal letto sorridendo a 32 denti perché Sophie era lì, era tornata la mia Sophie. Presi l’intimo e i vestiti ed entrai nel mio bagno. Aprii l’acqua della doccia e cominciai a farla scorrere mentre mi legavo i capelli. Entrai nella doccia e alzai la faccia per farmi colpire dal getto d’acqua forte.

«Buongiorno Holly»
«..»
«Dai dormigliona svegliati!» disse Zayn appoggiandosi sul letto.
«..»
«Ehi» disse Zayn con voce dolce. «Oggi sei mia. Dai alzati». Zayn alzò le lenzuola e s’intrufolò nel letto di Holly e cominciò a baciarle il collo ma..
«AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!» urlò Sophie che si era svegliata a causa del contatto con Zayn.
«AAAAAAAAAAAAAAAAA!» urlò di rimando Zayn spaventato.
«Che diavolo suc…Zayn? Sophie? Che porca puttana state facendo nel mio letto?» urlai in preda al panico sull’uscio della porta del bagno.
«Io..» disse Zayn guardando prima Sophie e poi Holly e di nuovo Sophie-Holly.
«Che è successo? Abbiamo sentito un urlo e…Zayn? Sophie?» chiesero Liam e Louis, che stava con lo spazzolino in bocca.
«Qualcuno mi può spiegare?» chiesi impaziente.
«Io pensavo fossi tu! Che ne sapevo che ci stava Sophie» disse Zayn sorridendo imbarazzato.
«Confermo! Cioè non confermo un accidenti ma mi aveva preso per te per davvero» disse Sophie aggiustandosi i capelli. Li guardai e scossi la testa sorridendo. Mi era praticamente venuto un infarto.
«Si ma SSayn perché sssstavi entttando nel letto di Holly?» disse Louis mentre continuava a lavarsi i denti.
Merda
«Io..Io dovevo chiederle il caricabatterie del telefono perché non trovo il mio!»
«Ah va bene» disse Louis scrollando le spalle e uscendo dalla camera.
«Quando avete intenzione di dirglielo?» chiede Liam appoggiato allo stipite della porta.
«Dirgli cosa?» chiese facendo la finta tonta.
«Che la storia del cavolo è finta e che Babbo Natale non esiste!»
«Babbo Natale non esiste?» chiese ironica Sophie alzandosi dal letto.
«Vieni con me? Preparo i pancakes!»
«Va bene Payne, così mi racconti che hai combinato mentre ero via»
Seguii con lo sguardo Sophie e Liam uscire dalla stanza e mi girai verso Zayn che ormai distava due centimetri da me.
«Buongiorno signorina» disse con voce alquanto…sensuale.
«Buongiorno a lei. E così stava venendo da me eh?»
«Volevo darle il buongiorno e dirle che stasera è tutta mia.» disse poggiando le sue labbra sulle mie.
«E dove mi porta? Non provare a dire su una stella!»
«Cavolo allora non so cosa risponderti»
«Cretino!» dissi dandogli una spallata mentre rideva. «Se esci mi cambio baby»
«Allora rimango!» disse guardandomi maliziosamente. Mi avvicinai a lui e gli stampai un bacio sulle labbra e poi lo spinsi fuori.
«Dammi due minuti e scendo!»
«Seh..»

«Sicura che non ti dispiace?»
«Ma che sei scema? Vai e divertiti! Abbiamo tutto il tempo per noi. Se avete bisogno della casa libera squilla e porto fuori i ragazzi»
«Idiota! Zayn sono pronta!» urlai vicino alla porta.
«Dove andate? Posso venire anche io? Mi stanco di stare a casa!» si lamentò Niall guardandoci con gli occhi da cucciolo.
«Niall speravo che mi portassi in qualche locale. Questo posto mi è mancato un casino» intervenne Sophie per aiutarci.
«Oh va bene! Vado a vestirmi»
«Grazie» le sussurrai e presi il cappottino grigio. Mi piacevo come stavo vestita: Maglioncino turchese, pantaloncino grigio, calze e ballerine grige. «Dove andiamo?» chiesi curiosa come una bambina di due anni.
«E’ una sorpresa, esci» mi rispose Zayn spingendomi fuori.
«Dai dai dimmi dove andiamo» chiesi mentre lui continuava a spingermi e io mi giravo verso di lui. Lui rideva e scuoteva la testa. Notai una vespa rossa davanti a noi  con due caschi a terra.
«E’ questa la sorpresa?» chiesi divertita.
«No. Allacciati il casco». Obbedii e mi girai a vedere le borse che c’erano dietro di noi. Erano piene di roba da mangiare e vestiti.
«Oh oh è questa la sorpresa?»
«No Holly! Taci un po’ ora». Zayn mise in moto ed io mi strinsi a lui ed appoggiai la testa sulla sua schiena. Ci guardammo dallo specchietto, lui mi sorrise ed io mi sentii morire. I miei lunghi capelli al vento e il suo modo di padroneggiare la vespa mi facevano venire in mente Vacanze Romane.
«Tra quanto arriviamo?»
«Siamo arrivati!». Mi guardai intorno e vidi il nulla. O meglio stavamo in una campagna e di fronte a noi c’era un garage o qualcosa di simile ad esso. Zayn suonò il clacson e si accese una luce fortissima sull’entrata del garage. Continuai a guardare quella luce che sembrava essere proiettata da un proiettore per film e Zayn mi aiutò a scendere. Esplosi in un sorriso a 32 denti mentre mi toglievo il casco estasiata. Lo poggiai a terra, Zayn intrecciò le sue dita con le mie e ci sedemmo su un divano rosso al centro.
Quando uscì la scritta “Colazione da Tiffany con Audrey Hepburn e George Peppard”mi girai verso Zayn e gli strinsi forte la mano. Quello era in assoluto il mio film preferito, per tanti motivi. Perché i miei genitori mi avevano dato il nome Lullaby come la protagonista di questo film, perché mi chiamavano Holly come la protagonista di questo film, perché avevo il carattere e conducevo la mia vita proprio come la protagonista di questo film. Amavo Audrey Hepburn in ogni sua singola sfaccettatura, sapevo ogni suo film ed ogni sua attività. E tutto questo Zayn lo sapeva. Ecco perché ero lì tra le sua braccia forti e sicure mentre mi godevo il m i o film. Lui sorrideva ogni volta che precedevo la battuta ma quel film lo sapevo a memoria ed era più forte di me.
«Ti ci vorrebbero almeno quattro secondi per andare di qui alla portate ne do due» pronunciai la frase insieme ad Audrey. Zayn mi guardò e rise.
Dopo un po’ la scritta “The end” comparve su quello schermo. Io e i miei occhi lucidi rimanemmo immobili su quel divano.
«Bel film è?» chiese ironico Zayn.
«Oh si, carino diciamo»
Mi avvicinai a lui continuandogli a stringere la mano che non avevo mai lasciato per tutta la durata del film, gli sfiorai il naso e sorrisi emozionata. Lui premette le sue labbra sulle mie e mi lasciai andare ad un bacio con foga. Lo desideravo da tanto tempo, quel momento era in assoluto quello perfetto.
Holly qualcuno avrà dovuto accendere il proiettore, no?
Non riuscivo a mettere fine a quel bacio, non volevo farlo e così mi precedette lui.
«Dobbiamo andare»
«Non voglio tornare, ti prego!»
«Infatti non dobbiamo tornare, dobbiamo andare da un’altra parte. Salta in sella»
Avevo ancora gli occhi lucidi e non riuscivo a spiegarmi il perché, o forse non volevo semplicemente ammetterlo. Sfrecciammo tra le vie illuminate e poi incontrammo il buio. Mi strinsi ancora di più a Zayn che canticchiava la canzone del finale del film.
«Chiudi gli occhi»
«Ho paura»
«Chiudi gli occhi ti ho detto»
«Ho paura ti ho detto»
«Ti fidi di me?». Sospirai e chiusi gli occhi cosciente del fatto che mi fidavo di Zayn. Cominciammo a camminare e sembrava di sentire il suono del mare. Zayn mi trascinava con la mano e poggiai i miei piedi su qualcosa di estremamente morbido.
E’ sabbia? Stiamo al mare?
«Si» rispose Zayn.
«Mi leggi nella mente?»
«Ora puoi aprire gli occhi»
Feci come mi aveva detto e mi trovai davanti il mare ma non era quella la cosa straordinaria. C’era tutto un percorso tracciato con le candele che finivano davanti ad un tavolino basso. Camminai tra le candele coprendomi il viso dallo stupore. Zayn era dietro di me. Arrivai al tavolino e vidi tanti piatti preparati. Scossi la testa perché era tutto così incredibile e Zayn mi cinse i fianchi abbracciandomi da dietro. Mi baciò il collo e mille brividi mi percorsero la schiena, senza farsi scappare neanche una vertebra.
«Tu..Tu..Non so che dire! E’ tutto così meraviglioso, perfetto! Non posso crederci. Io non merito questo. Io..io non so davvero che dire»
«Non dire nulla allora»
Zayn sorrise e mi fece voltare verso di lui. Non ci misi molto a far cadere le mie braccia sul suo collo e ad assaporare di nuovo le sue labbra, ad esplorare di nuovo la sua bocca. Gli accarezzai il viso e lui mi fece sedere a terra. Era tutto così buono che ero sicuro avesse cucinato qualcun altro ma poco m’importava. Mi girai di nuovo indietro e vidi che le candele si erano spente.
Il vento Holly geniaccia.
«Ma come hai fatto? Insomma le candele, il cibo»
«La fata turchina!»
«Oh me la fai conoscere? Ti preeeego» dissi alzandomi e sedendomi sulle sue gambe.
«Ha tre nomi in realtà. Anzi quattro!» rispose Zayn bevendo l’acqua.
«Ovvero?»
«Liam, Louis , Niall e Sophie»
«Ma quindi Louis e Niall sanno tutto?»
«Tutto cosa?» chiese sorridendo sfacciatamente.
«Beh di questo» risposi imbarazzata.
«Questo cosa?»
«Oh insomma vaffanculo!». Scoppiò in una risata fragorosa mentre io lo guardavo imbronciata a braccia conserte.
«Sei bellissima quando fai la bambina» disse tutto d’un fiato. Girai il mio volto verso di lui e le mie guance avvamparono nel giro di 2 secondi.
«Tu sei bellissimo» mi lasciai scappare. Lui sorrise e mi prese in braccio facendomi girare. Sentivo il vento di dicembre tra i capelli, le sue braccia calde che mi facevano volare in tutti i sensi. Mi aggrappai al suo collo e risi. «Voglio fare il bagno»
«Va bene!» disse Zayn convinto.
«Mi hai detto davvero va bene? E’ dicembre!»
«Stiamo al mare no? Ho portato il cambio
«Hai pensato davvero a tutto..Sei incredibile!»
«Non ti abituare però eh» disse preoccupato. Io scoppiai a ridere e cominciai ad avvicinarmi a riva. Mi prese la mano e decidemmo di contare fino a 3 ma vanamente dato che mi aveva presa in braccio e buttata in acqua.
«E’ g-g-gelata!» urlai dal freddo.
«Cazzo si!» disse Zayn tremando.
«Forse non è stata una buona idea!» dissi portandomi i capelli all’indietro. Zayn mi tirò a sé e mi baciò con molta passione. In quel momento il freddo scomparve, anzi sentivo caldo. Quel bacio mi stava travolgendo in pieno. Le nostre lingue giocavano tra di loro, le mie mani s’intrecciavano nei suoi capelli e le sue mani sfregavano le mie cosce. Approfondii il bacio e lo strinsi di più a me, gli morsi il labbro e lui strinse ancora di più la presa. Quel bacio sembrò durare un’eternità e ci sarei davvero rimasta per sempre. Eravamo noi due, tutto il resto l’ho scordato.
Più di cinque minuti quel bacio era durato ed era terminato soltanto per prendere fiato. Evitai il suo sguardo imbarazzata ma lui con due dita alzò il mio mento fino a perdermi nei suoi occhi color cioccolato. Mi diede un bacio sul naso e notò che stavo tremando così mi trascinò fuori e corse a prendere delle asciugamani. Me la mise attorno e sfregò forte in modo da farmi prendere calore, ma era alquante impossibile in pieno inverno.
«Zayn sto congelando»
«Vieni con me»
Prese la borsa e cominciammo a camminare verso una specie di capanna. Entrammo dentro e vidi che era tutto preparato. C’era un materasso con almeno 4 coperte sopra, le candele, i petali di rosa e la legna che aspettava solo di essere accesa. Rimasi incantata da tutto quello e scoppiai in un pianto isterico. Zayn rimase stupito dalla mia reazione e subito mi strinse tra le sua braccia. Le mie lacrime divennero singhiozzi che mi facevano tremare tutta quanta. Sentivo anche la sua paura. Nessuno dei due si aspettava una reazione del genere. L’ultima volta che avevo pianto seriamente era stata per le mie…insomma per l’incidente. Anche con Harry avevo dato il via libera alle lacrime ma questa volta era diverso, lo percepivo. Cercai di frenare le mie lacrime ma inutilmente.
Holly cazzo calmati. C’è Zayn ora.
«Ci sono io ora» disse stringendomi. Era spaventoso il modo in cui mi capiva, pensavo seriamente mi leggesse nella mente. Mi feci forza e frenai le mie lacrime, asciugai le guance con la coperta che mi aveva messo attorno.
«Zayn, scusa»
«Shh..non dirlo neanche per scherzo.»
«Non so cosa mi è preso» dissi mentre mi faceva sedere sul materasso con lui al mio fianco. «O meglio lo so. Non ho retto. Era da troppo che mi trattenevo.»
«Sono qui, sfogati ti prego. Fammi capire»
«E’ che…prima la lite con Harry, l’arrivo del Natale. Tu. Tutto questo, è perfetto davvero. Questa serata è stata un’emozione una dopo l’altra. Ancora non posso crederci a tutto quello che hai fatto per me»
«Holly guardami negli occhi» disse cercando il mio sguardo, subito obbedii. «Sono io che devo scusarmi con te, te ne rendi conto? Tutto questo che ho fatto avrei dovuto farlo tanto tempo fa. Invece ho sempre preferito stare in silenzio, sopprimere la mia gelosia, reprimere la voglia di prenderti e baciarti, così davanti a tutti. Avrei sempre voluto fare di più, avrei voluto starti accanto costantemente. Riesci a cambiarmi la giornata con uno dei tuoi sorrisi, ogni tuo gesto, ogni tuo movimento smuovono qualcosa in me. Le farfalle nello stomaco? A me c’è proprio uno zoo che balla la conga! Sono stato sempre marchiato come quello che si porta a letto le ragazze e poi le lascia, e forse davvero sono così. Ma non questa volta, non con te.»
Mentre continuava il suo discorso non riuscivo più a seguirlo, gli occhi mi si ero appannati di nuovo e si potevano sentire i battiti del mio cuore. Quegli occhi color cioccolato mi stavano dicendo che ogni sua minima parola era vera, era sentita. Non potevo crederci che il ragazzo di cui ero perdutamente innamorata da due anni mi stava dinanzi e mi diceva tutte quelle cose. Lui mi guardava in silenzio, aveva la mascella serrata e scrutava ogni mio impercettibile movimento. Cominciai a guardargli i capelli, le labbra, le braccia, il petto. Sorrisi a 32 denti e mi morsi il labbro.
«Ti amo Zayn. Ti amo come una ragazza può amare in segreto un ragazzo da due anni. Io ti amo tanto quanto Niall ama i suoi cereali. Io ti amo tanto quanto Louis ama cantare. Io ti amo tanto quanto Liam ama essere dolce. Io ti amo tanto quanto Harry ama i suoi ricci.». Zayn mi guardò con gli occhi lucidi ed un sorriso mozzafiato, si guardò intorno ed io afferrai il suo volto. Ci guardammo negli occhi e la scena sembrò arrestarsi in quel momento, come nei finali dei film. Mi accarezzò la guancia e cominciò a lasciarmi tanti piccoli baci su tutto il viso, poi passò al collo ed io feci la stessa cosa con lui. Mi fece sdraiare sul letto ed io lo attirai a me. Mi baciò con foga mentre le sue mani iniziavano a conoscere il mio corpo. 


SCUSAAAAAAAAAATE! Sono imperdonabile lo so! C'ho messo tantissimo ad aggiornare ma la scuola non mi lascia un attimo di tregua! Chiedo ancora umilmente scusa .-.
Spero di essermi fatta perdonare un pò con questo capitolo. E' lunghissimo ed intenso *-* Insomma pop corn e una bella poltrona :D
Illa <3

«Praticamente mi stai dicendo che sei stata a letto, anzi non ci sei stata proprio a letto, con Harry , hai rischiato di essere incinta di Styles e lui si è innamorato di te? E ora stai con Zayn e Harry non ti parla più?»
«Non sto con Zayn ,Sophie. E nessuno lo sa! Cioè Niall e Louis non lo sanno.» dissi bevendo un sorso della mia cioccolata.
«Ho bisogno di un bicchiere d’acqua»
«Dai non fare l’esagerata!»
«Esagerata io?!» domandò retorica Sophie. «Ti rendi conto che non posso lasciarti da sola 6 mesi che mi combini tutto questo?! E poi chi diamine è questa Charlie!?» domandò nervosa.
«Oh ti piacerà! Sta per nascere qualcosa tra lei e Liam sono sicura! »
«Pf..»
«Oh gelosona mia quanto mi sei mancata!» dissi saltandole praticamente addosso. Ci stringemmo forte entrambi e poi scoppiammo a ridere. «Dimmi qualcosa di te ora!»
«Non c’è granché da dire! All’uni va tutto bene, la mia famiglia pure. »
«E quel Carl?»
«Non sa neanche che sono qui» disse Sophie scrollando le spalle.
«Fiuf! Abbiamo parlato per tutta la notte e non ti ho chiesto quanto ti fermerai»
«Le lezioni iniziano tra 20 giorni. Pensavo di passare il Natale qui se non ci sono problemi?»
«Porca miseria! Già ti ho detto che ti amo vero? Cazzo che va benissimo!»
«Ma menomale! Pensavo fossi diventata una perfettina del cazzo che non dice parolacce!»
«Non bestemmiare please. Ora vado a farmi una doccia»
«Okkei io mi faccio 5 minuti»
Mi alzai dal letto sorridendo a 32 denti perché Sophie era lì, era tornata la mia Sophie. Presi l’intimo e i vestiti ed entrai nel mio bagno. Aprii l’acqua della doccia e cominciai a farla scorrere mentre mi legavo i capelli. Entrai nella doccia e alzai la faccia per farmi colpire dal getto d’acqua forte.

«Buongiorno Holly»
«..»
«Dai dormigliona svegliati!» disse Zayn appoggiandosi sul letto.
«..»
«Ehi» disse Zayn con voce dolce. «Oggi sei mia. Dai alzati». Zayn alzò le lenzuola e s’intrufolò nel letto di Holly e cominciò a baciarle il collo ma..
«AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!» urlò Sophie che si era svegliata a causa del contatto con Zayn.
«AAAAAAAAAAAAAAAAA!» urlò di rimando Zayn spaventato.
«Che diavolo suc…Zayn? Sophie? Che porca puttana state facendo nel mio letto?» urlai in preda al panico sull’uscio della porta del bagno.
«Io..» disse Zayn guardando prima Sophie e poi Holly e di nuovo Sophie-Holly.
«Che è successo? Abbiamo sentito un urlo e…Zayn? Sophie?» chiesero Liam e Louis, che stava con lo spazzolino in bocca.
«Qualcuno mi può spiegare?» chiesi impaziente.
«Io pensavo fossi tu! Che ne sapevo che ci stava Sophie» disse Zayn sorridendo imbarazzato.
«Confermo! Cioè non confermo un accidenti ma mi aveva preso per te per davvero» disse Sophie aggiustandosi i capelli. Li guardai e scossi la testa sorridendo. Mi era praticamente venuto un infarto.
«Si ma SSayn perché sssstavi entttando nel letto di Holly?» disse Louis mentre continuava a lavarsi i denti.
Merda
«Io..Io dovevo chiederle il caricabatterie del telefono perché non trovo il mio!»
«Ah va bene» disse Louis scrollando le spalle e uscendo dalla camera.
«Quando avete intenzione di dirglielo?» chiede Liam appoggiato allo stipite della porta.
«Dirgli cosa?» chiese facendo la finta tonta.
«Che la storia del cavolo è finta e che Babbo Natale non esiste!»
«Babbo Natale non esiste?» chiese ironica Sophie alzandosi dal letto.
«Vieni con me? Preparo i pancakes!»
«Va bene Payne, così mi racconti che hai combinato mentre ero via»
Seguii con lo sguardo Sophie e Liam uscire dalla stanza e mi girai verso Zayn che ormai distava due centimetri da me.
«Buongiorno signorina» disse con voce alquanto…sensuale.
«Buongiorno a lei. E così stava venendo da me eh?»
«Volevo darle il buongiorno e dirle che stasera è tutta mia.» disse poggiando le sue labbra sulle mie.
«E dove mi porta? Non provare a dire su una stella!»
«Cavolo allora non so cosa risponderti»
«Cretino!» dissi dandogli una spallata mentre rideva. «Se esci mi cambio baby»
«Allora rimango!» disse guardandomi maliziosamente. Mi avvicinai a lui e gli stampai un bacio sulle labbra e poi lo spinsi fuori.
«Dammi due minuti e scendo!»
«Seh..»

«Sicura che non ti dispiace?»
«Ma che sei scema? Vai e divertiti! Abbiamo tutto il tempo per noi. Se avete bisogno della casa libera squilla e porto fuori i ragazzi»
«Idiota! Zayn sono pronta!» urlai vicino alla porta.
«Dove andate? Posso venire anche io? Mi stanco di stare a casa!» si lamentò Niall guardandoci con gli occhi da cucciolo.
«Niall speravo che mi portassi in qualche locale. Questo posto mi è mancato un casino» intervenne Sophie per aiutarci.
«Oh va bene! Vado a vestirmi»
«Grazie» le sussurrai e presi il cappottino grigio. Mi piacevo come stavo vestita: Maglioncino turchese, pantaloncino grigio, calze e ballerine grige. «Dove andiamo?» chiesi curiosa come una bambina di due anni.
«E’ una sorpresa, esci» mi rispose Zayn spingendomi fuori.
«Dai dai dimmi dove andiamo» chiesi mentre lui continuava a spingermi e io mi giravo verso di lui. Lui rideva e scuoteva la testa. Notai una vespa rossa davanti a noi  con due caschi a terra.
«E’ questa la sorpresa?» chiesi divertita.
«No. Allacciati il casco». Obbedii e mi girai a vedere le borse che c’erano dietro di noi. Erano piene di roba da mangiare e vestiti.
«Oh oh è questa la sorpresa?»
«No Holly! Taci un po’ ora». Zayn mise in moto ed io mi strinsi a lui ed appoggiai la testa sulla sua schiena. Ci guardammo dallo specchietto, lui mi sorrise ed io mi sentii morire. I miei lunghi capelli al vento e il suo modo di padroneggiare la vespa mi facevano venire in mente Vacanze Romane.
«Tra quanto arriviamo?»
«Siamo arrivati!». Mi guardai intorno e vidi il nulla. O meglio stavamo in una campagna e di fronte a noi c’era un garage o qualcosa di simile ad esso. Zayn suonò il clacson e si accese una luce fortissima sull’entrata del garage. Continuai a guardare quella luce che sembrava essere proiettata da un proiettore per film e Zayn mi aiutò a scendere. Esplosi in un sorriso a 32 denti mentre mi toglievo il casco estasiata. Lo poggiai a terra, Zayn intrecciò le sue dita con le mie e ci sedemmo su un divano rosso al centro.
Quando uscì la scritta “Colazione da Tiffany con Audrey Hepburn e George Peppard”mi girai verso Zayn e gli strinsi forte la mano. Quello era in assoluto il mio film preferito, per tanti motivi. Perché i miei genitori mi avevano dato il nome Lullaby come la protagonista di questo film, perché mi chiamavano Holly come la protagonista di questo film, perché avevo il carattere e conducevo la mia vita proprio come la protagonista di questo film. Amavo Audrey Hepburn in ogni sua singola sfaccettatura, sapevo ogni suo film ed ogni sua attività. E tutto questo Zayn lo sapeva. Ecco perché ero lì tra le sua braccia forti e sicure mentre mi godevo il m i o film. Lui sorrideva ogni volta che precedevo la battuta ma quel film lo sapevo a memoria ed era più forte di me.
«Ti ci vorrebbero almeno quattro secondi per andare di qui alla portate ne do due» pronunciai la frase insieme ad Audrey. Zayn mi guardò e rise.
Dopo un po’ la scritta “The end” comparve su quello schermo. Io e i miei occhi lucidi rimanemmo immobili su quel divano.
«Bel film è?» chiese ironico Zayn.
«Oh si, carino diciamo»
Mi avvicinai a lui continuandogli a stringere la mano che non avevo mai lasciato per tutta la durata del film, gli sfiorai il naso e sorrisi emozionata. Lui premette le sue labbra sulle mie e mi lasciai andare ad un bacio con foga. Lo desideravo da tanto tempo, quel momento era in assoluto quello perfetto.
Holly qualcuno avrà dovuto accendere il proiettore, no?
Non riuscivo a mettere fine a quel bacio, non volevo farlo e così mi precedette lui.
«Dobbiamo andare»
«Non voglio tornare, ti prego!»
«Infatti non dobbiamo tornare, dobbiamo andare da un’altra parte. Salta in sella»
Avevo ancora gli occhi lucidi e non riuscivo a spiegarmi il perché, o forse non volevo semplicemente ammetterlo. Sfrecciammo tra le vie illuminate e poi incontrammo il buio. Mi strinsi ancora di più a Zayn che canticchiava la canzone del finale del film.
«Chiudi gli occhi»
«Ho paura»
«Chiudi gli occhi ti ho detto»
«Ho paura ti ho detto»
«Ti fidi di me?». Sospirai e chiusi gli occhi cosciente del fatto che mi fidavo di Zayn. Cominciammo a camminare e sembrava di sentire il suono del mare. Zayn mi trascinava con la mano e poggiai i miei piedi su qualcosa di estremamente morbido.
E’ sabbia? Stiamo al mare?
«Si» rispose Zayn.
«Mi leggi nella mente?»
«Ora puoi aprire gli occhi»
Feci come mi aveva detto e mi trovai davanti il mare ma non era quella la cosa straordinaria. C’era tutto un percorso tracciato con le candele che finivano davanti ad un tavolino basso. Camminai tra le candele coprendomi il viso dallo stupore. Zayn era dietro di me. Arrivai al tavolino e vidi tanti piatti preparati. Scossi la testa perché era tutto così incredibile e Zayn mi cinse i fianchi abbracciandomi da dietro. Mi baciò il collo e mille brividi mi percorsero la schiena, senza farsi scappare neanche una vertebra.
«Tu..Tu..Non so che dire! E’ tutto così meraviglioso, perfetto! Non posso crederci. Io non merito questo. Io..io non so davvero che dire»
«Non dire nulla allora»
Zayn sorrise e mi fece voltare verso di lui. Non ci misi molto a far cadere le mie braccia sul suo collo e ad assaporare di nuovo le sue labbra, ad esplorare di nuovo la sua bocca. Gli accarezzai il viso e lui mi fece sedere a terra. Era tutto così buono che ero sicuro avesse cucinato qualcun altro ma poco m’importava. Mi girai di nuovo indietro e vidi che le candele si erano spente.
Il vento Holly geniaccia.
«Ma come hai fatto? Insomma le candele, il cibo»
«La fata turchina!»
«Oh me la fai conoscere? Ti preeeego» dissi alzandomi e sedendomi sulle sue gambe.
«Ha tre nomi in realtà. Anzi quattro!» rispose Zayn bevendo l’acqua.
«Ovvero?»
«Liam, Louis , Niall e Sophie»
«Ma quindi Louis e Niall sanno tutto?»
«Tutto cosa?» chiese sorridendo sfacciatamente.
«Beh di questo» risposi imbarazzata.
«Questo cosa?»
«Oh insomma vaffanculo!». Scoppiò in una risata fragorosa mentre io lo guardavo imbronciata a braccia conserte.
«Sei bellissima quando fai la bambina» disse tutto d’un fiato. Girai il mio volto verso di lui e le mie guance avvamparono nel giro di 2 secondi.
«Tu sei bellissimo» mi lasciai scappare. Lui sorrise e mi prese in braccio facendomi girare. Sentivo il vento di dicembre tra i capelli, le sue braccia calde che mi facevano volare in tutti i sensi. Mi aggrappai al suo collo e risi. «Voglio fare il bagno»
«Va bene!» disse Zayn convinto.
«Mi hai detto davvero va bene? E’ dicembre!»
«Stiamo al mare no? Ho portato il cambio
«Hai pensato davvero a tutto..Sei incredibile!»
«Non ti abituare però eh» disse preoccupato. Io scoppiai a ridere e cominciai ad avvicinarmi a riva. Mi prese la mano e decidemmo di contare fino a 3 ma vanamente dato che mi aveva presa in braccio e buttata in acqua.
«E’ g-g-gelata!» urlai dal freddo.
«Cazzo si!» disse Zayn tremando.
«Forse non è stata una buona idea!» dissi portandomi i capelli all’indietro. Zayn mi tirò a sé e mi baciò con molta passione. In quel momento il freddo scomparve, anzi sentivo caldo. Quel bacio mi stava travolgendo in pieno. Le nostre lingue giocavano tra di loro, le mie mani s’intrecciavano nei suoi capelli e le sue mani sfregavano le mie cosce. Approfondii il bacio e lo strinsi di più a me, gli morsi il labbro e lui strinse ancora di più la presa. Quel bacio sembrò durare un’eternità e ci sarei davvero rimasta per sempre. Eravamo noi due, tutto il resto l’ho scordato.
Più di cinque minuti quel bacio era durato ed era terminato soltanto per prendere fiato. Evitai il suo sguardo imbarazzata ma lui con due dita alzò il mio mento fino a perdermi nei suoi occhi color cioccolato. Mi diede un bacio sul naso e notò che stavo tremando così mi trascinò fuori e corse a prendere delle asciugamani. Me la mise attorno e sfregò forte in modo da farmi prendere calore, ma era alquante impossibile in pieno inverno.
«Zayn sto congelando»
«Vieni con me»
Prese la borsa e cominciammo a camminare verso una specie di capanna. Entrammo dentro e vidi che era tutto preparato. C’era un materasso con almeno 4 coperte sopra, le candele, i petali di rosa e la legna che aspettava solo di essere accesa. Rimasi incantata da tutto quello e scoppiai in un pianto isterico. Zayn rimase stupito dalla mia reazione e subito mi strinse tra le sua braccia. Le mie lacrime divennero singhiozzi che mi facevano tremare tutta quanta. Sentivo anche la sua paura. Nessuno dei due si aspettava una reazione del genere. L’ultima volta che avevo pianto seriamente era stata per le mie…insomma per l’incidente. Anche con Harry avevo dato il via libera alle lacrime ma questa volta era diverso, lo percepivo. Cercai di frenare le mie lacrime ma inutilmente.
Holly cazzo calmati. C’è Zayn ora.
«Ci sono io ora» disse stringendomi. Era spaventoso il modo in cui mi capiva, pensavo seriamente mi leggesse nella mente. Mi feci forza e frenai le mie lacrime, asciugai le guance con la coperta che mi aveva messo attorno.
«Zayn, scusa»
«Shh..non dirlo neanche per scherzo.»
«Non so cosa mi è preso» dissi mentre mi faceva sedere sul materasso con lui al mio fianco. «O meglio lo so. Non ho retto. Era da troppo che mi trattenevo.»
«Sono qui, sfogati ti prego. Fammi capire»
«E’ che…prima la lite con Harry, l’arrivo del Natale. Tu. Tutto questo, è perfetto davvero. Questa serata è stata un’emozione una dopo l’altra. Ancora non posso crederci a tutto quello che hai fatto per me»
«Holly guardami negli occhi» disse cercando il mio sguardo, subito obbedii. «Sono io che devo scusarmi con te, te ne rendi conto? Tutto questo che ho fatto avrei dovuto farlo tanto tempo fa. Invece ho sempre preferito stare in silenzio, sopprimere la mia gelosia, reprimere la voglia di prenderti e baciarti, così davanti a tutti. Avrei sempre voluto fare di più, avrei voluto starti accanto costantemente. Riesci a cambiarmi la giornata con uno dei tuoi sorrisi, ogni tuo gesto, ogni tuo movimento smuovono qualcosa in me. Le farfalle nello stomaco? A me c’è proprio uno zoo che balla la conga! Sono stato sempre marchiato come quello che si porta a letto le ragazze e poi le lascia, e forse davvero sono così. Ma non questa volta, non con te.»
Mentre continuava il suo discorso non riuscivo più a seguirlo, gli occhi mi si ero appannati di nuovo e si potevano sentire i battiti del mio cuore. Quegli occhi color cioccolato mi stavano dicendo che ogni sua minima parola era vera, era sentita. Non potevo crederci che il ragazzo di cui ero perdutamente innamorata da due anni mi stava dinanzi e mi diceva tutte quelle cose. Lui mi guardava in silenzio, aveva la mascella serrata e scrutava ogni mio impercettibile movimento. Cominciai a guardargli i capelli, le labbra, le braccia, il petto. Sorrisi a 32 denti e mi morsi il labbro.
«Ti amo Zayn. Ti amo come una ragazza può amare in segreto un ragazzo da due anni. Io ti amo tanto quanto Niall ama i suoi cereali. Io ti amo tanto quanto Louis ama cantare. Io ti amo tanto quanto Liam ama essere dolce. Io ti amo tanto quanto Harry ama i suoi ricci.». Zayn mi guardò con gli occhi lucidi ed un sorriso mozzafiato, si guardò intorno ed io afferrai il suo volto. Ci guardammo negli occhi e la scena sembrò arrestarsi in quel momento, come nei finali dei film. Mi accarezzò la guancia e cominciò a lasciarmi tanti piccoli baci su tutto il viso, poi passò al collo ed io feci la stessa cosa con lui. Mi fece sdraiare sul letto ed io lo attirai a me. Mi baciò con foga mentre le sue mani iniziavano a conoscere il mio corpo. 


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Capitolo 15
*** Capitolo Quindici ***


«Shhh! Svegliamo qualcuno» dissi cercando di infilare la chiave nella serrature. Invano provai a spostare le labbra di Zayn dal mio collo. Con tutti quei brividi era quasi impossibile aprire quella dannata porta. Grazie a qualcuno lassù riuscii a girare le due mandate e ad entrare dentro. Controllammo che non ci fosse nessuno, infondo erano le 7 del mattino. Nessuno si svegliava a quell’ora. Zayn mi prese per il polso e mi trascinò sul divano. Mi lasciai spingere su di esso e lo tirai per la camicia. Buttai la borsa a terra e premetti le mie labbra sulle sue.  Schiusi le labbra per permettergli di approfondire il bacio, intrecciai le mie dita con le sue.
«Ehm..» tossì qualcuno davanti a noi. Aprii gli occhi e mi ritrovai Sophie che sbadigliava, sembrava essere appena uscita da un tornado.
«Tu! Che ci fai sveglia a quest’ora?» chiesi cercando di ricompormi.
«Io..io..Cioè io..»
«Sophie ti sei persa?» chiese qualcuno dalle scale, riconoscerei quella voce tra mille.
«Nialler che ci fai tu…» chiese Zayn interrompendosi quando vide anche il suo di stato. Feci balzare il mio sguardo da Sophie a Niall e da Niall a Sophie.
Stiamo scherzando?
«Oh Cristo! Voi due?» domandai io sbattendo le mani come i pinguini. Zayn si alzò e diede una pacca sulla spalla all’amico tipo “Yeah brò”.
Sophie e Niall si scambiarono uno sguardo imbarazzato e poi il biondino le si affiancò cingendole le spalle. Lei dolcemente appoggiò la testa sulla sua spalla creando una scena tenerissima.
«Queste cose dolci fatele da qualche altra parte però eh» dissi prendendo il latte dal frigo. Zayn si era completamente sdraiato sul divano con un braccio penzolante.
«Me lo porti anche a me?»
«Alza il culo e vienitelo a prendere» dissi sedendomi vicino al tavolo. Infondo erano solo le sette.
«A voi come è andata la serata romantica?» chiese Sophie prendendo i cereali e versandoli in una ciotola enorme. Mi girai verso Zayn che mi fece l’occhiolino.
«E’ andata…magnificamente direi!»
Niall si buttò sopra Zayn che emise un urlo strozzato. Io e Sophie scoppiammo a ridere. Sembrava una scena da film.
Posai la mia ciotola nel lavandino e feci segno a Sophie di seguirmi. Salimmo in camera e ci buttammo sui rispettivi letti.
«Inizia tu!» dicemmo all’unisono. Scoppiammo a ridere di nuovo e facemmo la conta per vedere chi doveva parlare prima. Vinse lei.
«Alloooora..Mi ha portato da Nandos e poi ci siamo fatti un giro per la città. Avevamo bevuto birra in un bar e quando siamo usciti c’era una coppia che cantava e suonava. Mi ha chiesto di ballare e..»
«Oddio oddio!» urlai aggiustandomi per bene sul letto.
«e mi è sembrato il ragazzo più bello a questo mondo, più dolce, più divertente, più tutto! Come ho fatto a non accorgermene prima? Sono una cogliona!»
«Si lo sei, pure perché non hai mai parlato così di Chris..ora continua!»
«Si. Lui mi ha stampato un bacio sulle labbra e poi mi ha chiesto scusa. Senza dire nulla l’ho baciato io e siamo finiti in camera sua…»
«Non posso crederci!»
«E’ stato stupendo, magnifico. Dio mi sento ancora tutta elettrizzata! Quei suoi modi di fare, quel suo..» disse con gli occhi sognanti.
«Hey!» urlai mettendole una mano davanti alla bocca. «Non voglio saperli i particolari!»
«Scusa mi stavo facendo travolgere!»
«Soph e ora? Cioè..tu stai in Francia!»
«Lo so. Non voglio rovinarmi la giornata..dimmi di te!» disse  toccandomi una spalla.
«Immagino che tu sapevi tutto..quindi inutile dirti cosa c’era, giusto?»
«Sisi. Vai al sodo babe»
«Ci siamo fatti il bagno ed eravamo congelati. Ma è stato bellissimo, cioè..» mi bloccai pensando a quelle scene. Sophie mi passò una mano davanti agli occhi e mi spronò a continuare. «Dicevo..Era bellissimo, perfetto. Siamo entrati lì dentro, in quella capanna»
«Due cuori e una capanna» disse facendo spallucce.
«Taci! Dicevo..ho visto tutto quello e sono scoppiata in lacrime». Mi bloccai nuovamente chiudendo gli occhi per poi riaprirli per vedere una Sophie più emozionata di me. «Lui mi ha stretto e mi ha chiesto di spiegargli. Così gli ho detto tutto. Mi ha detto che mi ama da tanto tempo, che è stato un coglione a non fare nulla prima.»
«Oh mio Dio!E tu?» saltò Sophie sul letto.
«Svegli gli altriii! E comunque io gli ho detto la stessa cosa..cioè che lo amavo segretamente da troppo tempo!»
«E poi?» disse alzando e abbassando le sopracciglia.
«Frena i tuoi ormoni! Poi niente! Coccole a volontà ma non siamo andati oltre. Era perfetto così, voglio andarci piano. Può sembrare stupido ma è così»
«C’entra qualcosa Harry?»
A quella domanda sbarrai gli occhi e posi la stessa domanda a me stessa.
No, non c’entra. Vero?
«Soph non lo so. Non me la sentivo di farlo con Zayn con tutta questa situazione. Vorrei davvero, ma voglio sistemare le cose.»
«Penso che tu faccia bene, è una cosa importante!»
«Senti chi parla!» dissi ridendo e lei fece la finta offesa mettendo il broncio. Dopo altre chiacchiere tra amiche mi andai a fare una doccia e sentii addosso l’odore del mare, l’odore di Zayn. Mi vestii in fretta per andare a seguire l’ultimo giorno di corsi prima delle vacanze di Natale. Jeans, felpona e UGG e scesi giù.
Stavano tutti quanti intorno a tavolo a fare colazione, compresa Charlie e tranne Zayn e Niall che dormivano beati sul divano. Salutai Charlie con un bacio e poi mi sedetti anche io. Evitai di salutare tutti con un bacio perché si sarebbe creato l’imbarazzo con Harry, così mi limitai ad un «Buongiorno gente»
«Buongiorno Holly» risposero in coro tutto, o  meglio quasi tutti.
Mi mancava sentire la sua voce, mi mancavano i suoi abbracci, mi mancavano i suoi occhi, i suoi sorrisi. Mi mancava lui. Il mio umore cambiava radicalmente, se due minuti prima stavo in fibrillazione per la serata passata ora mi sentivo calpestata da 300 elefanti inseguiti da un topolino.
«Non mi va proprio di seguire le lezioni oggi. Per fortuna è l’ultima» disse Charlie sbuffando. Liam annuì e concordò con lei. Come poteva non farlo d’altronde.
«Oggi vado al conservatorio, Sophie ti va di accompagnarmi?» chiese Louis alzandosi dal tavolo e spingevo la sedia verso di esso.
«Certo, due minuti che mi metto le scarpe»
«Fammi sapere come va con quella ragazza Tommo»
«Credo che oggi mi presenterò!»
«A teee!» urlai divertita battendogli il cinque. Forse urlai un po’ troppo dato che Zayn e Niall si mossero ma senza alzarsi.
Così al tavolo rimanemmo in 4, ma era come se fossimo rimasti in 3.
Forza Holly, digli qualcosa. Parla!
«Io vado a lavarmi» disse Harry dirigendosi al piano di sopra.
Troppo tardi.
Liam si girò verso di me e mi riservò un sorriso accondiscendente. Mi conosceva benissimo, sapeva cosa stessi pensando.

Rientrai in casa con Liam e Charlie, che praticamente ora stava sempre con noi, cosa che piaceva a tutti. Quei due ancora non si decidevano a dichiararsi, o almeno davanti a noi sapevano fingere bene. Qualcosa c’era stato per forza, lo notavo. Mi affacciai in soggiorno e trovai Niall e Harry a giocare a Just Dance con la Wii.
«Niall, Sophie?» chiesi appendendo il cappotto.
«Sono andati a fare la spesa!»
Annuii senza rispondere e notai l’orologio. Erano appena le sei e mezza e Zayn finiva il turno alle sette. Il tempo giusto per una doccia o un bagno caldo. Salii di sopra lasciando Liam e Charlie a fare il tifo rispettivamente per Niall e Harry.
Mi chiusi in bagno e feci riempire la vasca. Mi tolsi delicatamente i vestiti e m’immersi nell’acqua calda profumata di vaniglia.
Un tonfo mi fece riaprire gli occhi. Cavolo mi ero addormentata! Mi sciacquai in fretta e mi avvolsi nell’accappatoio. Mi asciugai ed infilai l’intimo e una felpa lunga che terminava su metà coscia.
Uscii dal bagno e delle mani calde mi strinsero i fianchi da dietro. Tanti baci sul collo mi stavano lasciando delle labbra, le sua labbra. Non mi girai ed appoggiai la mia testa alla sua lasciandomi andare a quel piacere.
«Mi sei mancata»
«Interessante» risposi allacciando le braccia al collo.
«Dovresti dire anche tu..di solito così si fa!»
«Ho mai fatto qualcosa che rientra nella normalità?»
«No. Per questo ti amo». A quelle parole lo baciai con foga sbattendolo a muro, lui strinse la presa sulla mia schiena e mi aggrappai come una scimmia.
«E’ pronto!» urlò Louis dal basso.
Ci scambiammo un’occhiata scocciata e scendemmo giù, mano nella mano. Tutti si girarono a guardarci e tutti posarono il loro sguardo sull’intreccio delle nostre mani.  Partì un coro di “oooh” “Azzòòòò” “Ce l’avete fatta” e cose del genere. Entrambi ridemmo e ci sedemmo al tavolo.
«Louis allora?»
«Ho il suo n u m e r o» scandì bene l’ultima parola esultando come un bambino. Mi alzai un po’ e gli diedi un bacio sulla guancia.
«Grande Tommo, grande!»
Passammo la cena a ridere e a fare gli scemi come sempre. Le battute mie e di Louis avevano fatto scompisciare mezza tavola.
«Tocca a me adesso!» urlò Louis.
«Uffa che palle! » ribattei io piccata.
«Perché un libro di matematica va dallo psicologo? »
Silenzio assoluto, solo la risata di Niall e Sophie che ridevano anche prima di sentire le risposte.
«Perché ha molti problemi dentro!»
Tutti a ridere con le mani sulla pancia tranne io, anche se avrei voluto ma dovevo mantenere la mia posizione da superiore. Louis mi fece la linguaccia e di solito arrivati a questo punto Harry si metteva in mezzo per difendermi. Silenzio di nuovo. Nessuno disse nulla, neanche Zayn. Si limitò a stringermi la mano.
«Harry» riuscii a pronunciare. Lui alzò di scatto lo sguardo, lo avevo sorpreso.
Avevo sorpreso anche me.

Staseera, che sera nananana.
Okkè basta u__U
Madò che sonno! Coooomunque piaciuto? Dai si, carino! :)
DOMANI HO UFFICIALMENTE CHIUSO CON STA CAZZO DI SCUOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA SIIIII!
Pronti al prossimo capitolo? MUAHAHAHAHA non vi anticipo nulla!
Ora vado, notte <3

ps: Ho iniziato una nuova FF se volete fateci un salto <3

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Capitolo 16
*** Capitolo Sedici ***


Tutti in silenzio ad osservarci. Non volava una mosca e soprattutto lui non parlava. Ci guardavamo negli occhi, gli altri spostavano lo sguardo prima su di lui e poi su di me, e viceversa.
Ti prego parla.
«Harry» ripetei.
«Lo so come mi chiamo» rispose grattandosi una guancia.
«Ho bisogno di parlarti» mi feci coraggio e notai Liam sorridere.
«Dimmi» disse allargando le braccia in modo strafottente.
«Da soli»
«Se Zayn è d’accordo» disse alzando le sopracciglia. Non lo riconoscevo, perché faceva così? Notai la mascella serrata di Zayn, segno che si stava innervosendo.
«Harry finiscila» intervenne Louis.
«Stanne fuori» sputò. La situazione stava degenerando senza un vero motivo. Sentivo gli occhi pizzicarmi. Che mi stava succedendo? Prima riuscivo a malapena a provare un’emozione e ora l’unica cosa che volevo fare era piangere, tra le sua braccia. Tra le braccia del mio amico.
Mi alzai e lui fece la stessa cosa. Ci spostammo dagli altri e ci trovammo di fronte alle scale.
«Harry ti prego guardami. Non ce la faccio senza di te»
«Come è andata ieri con Zayn?»
«Finiscila!» alzai la voce.
«No finiscila tu Holly! Non puoi venirmi vicino a dirmi non ce la faccio senza di te! Sono io che sono costretto a vederti tra le braccia di un’altra persona che non sono io! Lui non è me Holly!» disse alzando la voce anche lui.
«Che vorresti dire con questo?» dissi allargando le braccia.
«Nulla lascia stare»
«No ora parli cazzo!»
«Quanto durerà? Due settimane? Lo sai Zayn com’è!»
«Tu non lo conosci» sibilai.
«Oh si che lo conosco!» rise nervosamente.
«E tu saresti diverso Harry? No illuminami!»
«Si Holly, lo sai Cristo»
«Vuoi il mio male Harry? No dimmelo se è così! Vuoi farmi stare male? Io lo amo. Lo sai bene, lo hai sempre saputo» urlai tra una lacrima un’altra.
«Se volessi davvero il tuo male mi basterebbe dire una semplice cosa Holly» disse puntando i miei occhi.
«Non ti riconosco più»
«Mi hai portato tu ad essere così» urlò.
«Ti odio Harry! Ti odio!». All’improvviso sentii più occhi addosso, avevo paura di girarmi. Come gli avrei spiegato ora le cose a Zayn? Non mi avrebbe mai perdonato. Gli altri non avrebbero mai capito.
«Che cosa dovrebbe dire?» sentenziò Zayn, nervoso. Abbassai la testa in segno di rassegnazione, sperai con tutto il mio cuore che non dicesse nulla.
«Ragazzi diamoci una calmata tutti» entrò in mia difesa Liam.
«Holly» mi richiamò Zayn. Non alzai la testa.
«Zayn lasciala stare» intervenne Sophie, guardandosi con Liam facendogli capire che lui sapeva.
«No. Harry parla. Ora»
«Harry!» urlò Liam vedendolo in procinto di parlare.
«Ma qua tutti sanno qualcosa che io non so!» urlò Zayn.
«Nulla Zayn. Era solo un modo di dire» sentenziò Harry. A quelle parole lo guardai stralunata. Adesso cosa si aspettava? Che lo avessi perdonato per quelle parole? Che adesso  la cosa si sarebbe fermata lì? Sto cazzo.
«Harry, Holly a che gioco state giocando?» chiese Louis. Mi girai verso di lui, inerme. Non riuscivo a dire nulla. Sophie mi si avvicinò e mi strinse a lei forte. Sembrava una bella scena da riprendere. Io ed Harry uno di fronte all’altro, io inginocchiata con le lacrime che mi rigavano il volto tra le braccia di Sophie. Zayn che ci guardava cercando una risposta, gli altri che ci guardavano esterrefatti.
«Diglielo. Tanto un giorno o l’altro uscirà fuori questa cosa. Sei così stronzo che non riusciresti a tenertela per te. Non voglio stare sotto un tuo ricatto. Io e te siamo sempre stati una sola cosa, e adesso? Adesso mi faccio schifo tanto quanto me lo fai tu.» dissi alzandomi puntando i suoi occhi dentro i suoi. Lo stavo sfidando.
«Dirmi cosa porca puttana?» sbraitò Zayn.
«Io e Holly siamo andati a letto insieme» disse Harry continuando a guardare i miei occhi. Sorrisi ironica mentre lui lo faceva beffardamente. Sentì il respiro degli altri fermarsi, l’assenza di uno però era più presente rispetto agli altri.
«Cosa?» disse calmo Zayn.
«Hai capito bene. A scuola e qui» ripetè strafottente.
«Holly?»
«E’ la verità.» dissi evitando di incrociare il suo sguardo.
«Guardami negli occhi e dimmi che sei stata con Harry». Chiusi gli occhi stringendo forte i pugni, non ce l’avrei fatta.
«Holly ho detto guardami negli occhi e dimmi che sei stata con Harry!» urlò tanto da farmi tremare.
«Io..» non riuscii a continuare la frase ma lui capì subito. I suoi occhi si erano spenti, guardò Harry e poi me.
«Mi fate schifo» disse prima di sbattere la porta di casa, chiudendosela alle spalle.
Corsi in camera lasciando tutti così. Ora avevo bisogno solo di stare da sola, anzi con Zayn ma non potevo. Mi trascinai fino al letto per soffocare i miei singhiozzi sotto il cuscino.
Perché? Perché lo aveva fatto? Dice di essersi innamorato di me e poi mi umilia in quel modo. Non sa cos’è l’amore. Non è cresciuto, non è me e Zayn.
L’errore è stato solo mio però.
Presi il cellulare e provai a chiamare Zayn, ma rispose la segreteria. Gli mandai un messaggio dicendogli che avevo bisogno di parlargli.
Dopo 10 minuti passati a pensare cosa fare della mia vita in questo momenti sentii bussare alla porta. Non risposi.
«Posso?» chiese Niall.
«Si». Non sapevo mai dire di no al mio angelo.
«Come va?» disse sedendosi accanto a me, accarezzandomi i capelli.
«Una merda». Lui non disse nulla e mi baciò in testa, mi cullò per un po’ asciugando le ultime lacrime. «Niall»
«Si aggiusterà tutto. Dagli il tempo di accettare la cosa»
«Se potessi tornare indietro»
«Perché l’hai fatto? Cerca di capire il senso con cui te lo chiedo»
«Avevo bisogno di distrarmi. Sono stata una stronza lo so». Vidi Niall scuotere la testa ma era inutile. Nessuno ora avrebbe potuto fare qualcosa.
Non so come ma mi svegliai dopo un’oretta con affianco Sophie, al posto di Niall. Mi faceva male la testa in una maniera incredibile. Causa: lacrime. Mi avvicinai allo specchio e notai che era mezzanotte. Uscii dalla stanza e passai davanti a quella di Zayn. Era vuota, così come il mio stomaco a quella vista. Scesi le scale in fretta sperando di trovarlo lì. Nulla, non c’era neanche là.
Dove starà? E se ha fatto qualche cazzata?
Mi misi il cappotto in fretta, avevo anche le pantofole ma non ci diedi peso ed uscii di corsa. Faceva un freddo bestiale e iniziai a correre contro il vento. Dovevo trovarlo. Lo cercai per ogni strada, ogni quartiere ma di lui non c’era traccia. Tra una lacrima e l’altra mi ricordai di non aver preso neanche il telefono. Intrapresi la strada di casa e quando arrivai sbattei la porta di casa. Trovai accesa la luce del salotto che prima era spenta. Mi affacciai e notai che c’era Zayn con la testa tra le mani e i gomiti sulle ginocchia.
«Ti ho cercato dappertutto»

Tadaaaaaaaaaaaadan!
Ve lo aspettavate? muaahahahhahahahaahha
Prima o poi sarebbe dovuto succedere!
Non sono molto in vena stasera quindi vi lascio presto..volevo solo ringraziare chi mi ha messo tra le preferite/seguite e ha recensito! E anche chi legge in silenzio.
Baci <3

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Capitolo 17
*** Capitolo Diciassette ***


VE LO GIURO SUI ONE DIRECTION CHE ERO CONVINTA DI AVER POSTATO QUESTO CAPITOLO! NON POSSO CREDERCI...ORA STAVO PER PUBBLICARE QUELLO DOPO E HO L'ABITUDINE DI RILEGGERE QUELLO PRECEDENTE.
SONO RIMASTA SCONVOLTA..NON CAPISCO COME SIA POTUTO SUCCEDERE!
SCUSATE PER L'ATTESA MA DAVVERO NON DOVEVA ANDARE COSì!
SPERO CHE VI PIACCIA ALMENO IL CAPITOLO :)

PS: Qualche recensione in più mi farebbe venire la voglia di continuare .-.





«Avevo bisogno di una boccata d’aria» disse senza alzare la testa. Mi avvicinai a lui barcollando, non sapevo se potevo avvicinarmi, non sapevo che cosa fare.
«Dimmi qualcosa»
«Non ti piacerebbe sentire quello che ho da dirti»
«Dimmelo comunque, parlami! Sono una puttana lo so» dissi trattenendo le lacrime.
«Non lo sei» disse chiarendo ogni singola parola.
«Non voglio essere giustificata per il mio passato. Ho fatto uno sbaglio, dovevo dirtelo»
«Non dovevi andarci a letto Holly, non dovevi tenermelo nascosto, non dovevi dirmi ti amo, non dovevi parlarmi della situazione con Harry!» disse guardandomi negli occhi per la prima volta quella sera.
«Zayn ti prego» dissi tra una lacrima e l’altra. «farei qualunque cosa»
«Dammi tempo»
«Quanto?»
«Non lo so. Ora come ora ho l’immagine vivida delle mani di Harry sul tuo corpo e sto trattenendo l’istinto di picchiarlo» disse guardando la libreria, ma con sguardo assente. Scoppiai in un pianto silenzioso mordendomi le labbra per soffocare i singhiozzi. Lui non mi guardava come prima, lui non mi guardava più e basta.
«E ieri sera?» riuscii a dire a stento.
«Io non so niente Holly, non mi ricordo neanche come mi chiamo». Non lo avevo mai visto così, mai. Aveva tutto il diritto di starci ma avevo bisogno di lui. Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui. Aveva gli occhi lucidi anche lui, non dovevo permetterlo, era colpa mia.
Si girò verso di me e crollai tra le sue braccia, lui fece lo stesso ed entrambi lasciammo che le lacrime bagnassero le rispettive maglie. Non so quanto tempo siamo stati in quell’abbraccio ma quando l’abbiamo sciolto ho sentito un pezzo di me rompersi, infrangersi. Ci dirigemmo entrambi nelle rispettive camere, sicuri di amarci, sicuri che nessuno dei due avrebbe dormito quella notte.

Non chiusi occhio tutta la notte e mi addormentai verso le 5. Mi alzai verso le 11 e senza guardarmi allo specchio scesi giù, sperando di non trovare nessuno. Cosa impossibile in una casa di 7/8 persone.
«Giorno Holly» mi accolse Sophie con un sorriso comprensivo. Non risposi, mi limitai ad un sorriso costretto e presi una tazza mettendoci i cereali dentro. «Che ne dici di andarci a fare un giro al centro commerciale? Sai i primi regali» tentò.
«Non ne ho voglia, casomai domani»
«Domani diventerà dopodomani Holly»
«Ho detto che non ho voglia Sophie!» urlai di getto. Mi sentii subito in colpa.
«Scusa»
«No scusami tu. Domani davvero, oggi voglio stare chiusa in camera evitando di guardare gli altri»
«C’hai parlato?»
«Ha detto che non sa cosa pensare, che pensa a me e ad Harry insieme, è arrabbiato, deluso. Abbiamo pianto insieme. Io ho paura» crollai di nuovo, non ero in me. Sophie subito mi strinse in un abbraccio da migliori amiche che piano piano si afflosciò. La guardai contrariata e notai che puntava i suoi occhi su un’altra figura alle nostre spalle. Mi girai e incontrai gli unici occhi che non avrei voluto incontrare in quel momento. Gli avrei spaccato la faccia in quel momento, ma aveva lo sguardo spento. Lo aveva fatto per amore, ma a me?Non ci aveva pensato.
Mi alzai di scatto dal tavolo e salii in camera, passandoci accanto.
Invece della doccia preferii farmi un bel bagno caldo così presi le mie cose e andai nel bagno dei ragazzi. Chiusi a chiave e m’infilai dentro, andando sott’acqua sperando che li rimanessero i miei pensieri. Mi avvolsi nell’asciugamano e pettinai i capelli lasciandoli gocciolare sulla schiena.
«Dammi due minuti! Mi lavo i denti e sono pronto» urlò Harry.
Mi lavo i denti?
«Chi c’è?» . Guardai la porta e notai la maniglia muoversi.
Cazzo
Aprii la porta e lo guardai senza dire nulla, prima mi fece una radiografia e poi aprì la bocca per dire qualcosa, ma a quanto pare non ci riuscì.
«Avevo bisogno di un bagno» dissi dirigendomi verso la mia camera. Guardai l’orologio e notai che tra 15 minuti Zayn, anche Niall, sarebbe tornato da lavoro. Mi vestii e misi un cerchietto, mi guardai allo specchio e buttai i capelli in avanti e misi un filo di mattina.
«Posso?»
No.
«Lo so che sei lì Holly»
Sei proprio un genio allora!
«Dobbiamo parlare Holly, ti prego apri questa maledetta porta»
Mi avvicinai alla porta e con un gesto violento l’aprii e lo feci entrare, lasciandola aperta.
«No Harry. Io devo parlare, tu devi solo ascoltare»
Stava per ribattere quando io gli feci segno di stare zitto. Lo guardai negli occhi ma non riuscii a capire cosa trasmettevano, sembravano oscurati.
«Li vedi i miei capelli? Bene sono bagnati. Sai perché? Perché non ho voglia di asciugarli. Non mi va Harry! Sono stanca, annoiata. Non voglio fare nulla, non ho la forza di fare nulla. Dimmi un valido motivo per cui tu l’hai fatto! Io non riesco a trovarlo. Anzi forse ce l’ho ma è così che credevi di poter risolvere le cose? Rispondimi!»
«Holly allora..»
«No stai zitto. Te lo dico io! No Harry, no. Questo è il tuo modo di volermi bene? Mi hai distrutto. Cosa hai risolto? Ti stai facendo odiare da me, odio me stessa e ora anche Zayn non vuole vedermi, parlarmi!»
Minuto di silenzio.
«Adesso? Adesso che si fa Harry?E’ tutta colpa tua! Te ne rendi conto? Se avessi chiuso la bocca, se avessi mantenuto il segreto!» urlai.
«Adesso basta!» si alzò di scatto da letto. «Ho fatto una cazzata me ne rendo conto. Non voglio perderti Holly, mi passerà. Ma non allontanarmi, da soli non siamo nulla. Sto odiando me stesso per quello che ho fatto, non riesco a guardarmi allo specchio. Mi faccio schifo.»
Quelle parole mi fecero perdere un battito, lo guardai. Era sempre il mio Harry, avevo bisogno di lui ma come potevo perdonarlo per avermi portato via la cosa più bella che mi era capitata in questi due anni? Abbassai lo sguardo e pensai che era il caso di buttare quelle vecchie pantofole. Mi lanciò un ultimo sguardo ed uscì da quella camera dato che Louis ci aveva appena avvisato che era pronto.
Ora dovevo soltanto preparami ad affrontare lui. Potevo farcela.
Scesi le scale molto lentamente sperando che una voragine m’inghiottisse ma con pochi risultati. Raggiunsi i ragazzi a tavola e vidi Liam e Charlie sul divano a farsi le coccole. Sorrisi ma subito pensai che io ora non potevo farlo. Aiutai Sophie a mettere i piatti a tavola. Avevamo dei piani da rispettare e quel giorno sarebbe toccato a me cucinare ma lei mi aveva preceduta.
«Grazie» le sussurrai e lei mi rispose con uno dei suoi sorrisi più belli.
«A tavola è pronto!» urlò Sophie rompendomi i timpani.
«Ma ti sei rincoglionita!» urlai a mia volta massaggiandomi l’orecchio. Louis e Niall iniziarono a ridere coinvolgendo anche me. Li ringraziai mentalmente.
Mangiammo velocemente e per la maggior parte del tempo c’è stato silenzio, tranne per qualche battuta o racconto di Niall.
Mi sentivo così in colpa, quel silenzio era assordante più di un cannone in azione.
Mentre Niall raccontava di come una signora gli aveva chiesto un’informazione per andare al centro commerciale, mi ritrovai a guardare quel ragazzo dalla pelle più scura che cercava di torturava delle foglie di insalata. Era assente, almeno quanto me.
Liam mi diede un calcio ed io gli rivolsi subito uno sguardo che lui ricambiò, era dispiaciuto per me. Odiava vedermi così. Tentai di gettare indietro le lacrime ma inutilmente così dicendo mi alzai dal tavolo e dissi di dover andare in bagno. Con passo accelerato mi chiusi nel mio bagno lasciando scorrere sul mio viso tutte le lacrime possibili.
Un rumore, sembravano forchette.
«Non si può andare avanti così», era la voce di Liam.
«Io non riesco a vederla così. C’è troppa tensione in casa..» Sophie.
Nessuna risposta, nessun rumore.
«Zayn va da lei» era Harry.
Cosa?
«Perché non ci vai tu?!» la sua voce
«Non iniziate a litigare cazzo», era Louis.
«Zayn vuole te dannazione! Che aspetti?»
«Decido io quello che devo fare, non tu. Tu già hai fatto abbastanza»
«Che ne dite di provare a ragionare con calma?»Charlie.
«Harry come ti sei sentito quando ci hai visto nella tenda? Bene, è come mi sento io ora»
Silenzio, di nuovo.
«C’è una differenza però, lei a te ti ama. A me no.»
«Mi ama? Bel modo di dimostrarmelo!»
No, Zayn no!
«Finiscila di fare il bambino cocciuto! Lo sai anche tu. E’ stato prima di te, se è successo la colpa è solo tua»
«Questa è bella!»
«Se lei è venuta con me è stato solo perché tu non c’eri! Di questa cosa ne ero pienamente cosciente ma il pensiero che potessi condividere con lei qualcosa soltanto nostro mi portava a non ragionare!»
«Non voglio sentire altro Harry»
«Zayn forse Harry ha ragione» tentò Niall.
«Ha capito quanto la vostra storia sia importante e si sta mettendo da parte», era Liam.
Boom. Era il rumore della porta, appena sbattuta. Chi era andato via?
Zayn, senza alcun dubbio.
Mi alzai da terra e mi buttai nel letto.
Decisi di affogare nelle lacrime almeno per un po’.

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Capitolo 18
*** Capitolo Diciotto ***


Nuovo sole, nuova mattina, nuovo giorno.
Mi alzai volenterosa dal letto e andai direttamente nel bagno per farmi una doccia. Jeans, maglione lungo, sciarpa e UGG. Scesi le scale di corsa e vidi tutti a tavola, tranne Liam, a fare colazione.
«Buongiorno a tutti» riuscii a dire mentre bevevo una tazza di caffè dopo aver dato un morso alla fetta biscottata di Louis. Sophie mi guardò tutta sorridente, sicuramente per la mia allegria abbastanza strana dato la situazione. «Sophie devo fare un servizio, ci vediamo tra un’oretta al centro okkei?»
«Va bene tesoro» rispose facendomi l’occhiolino.
«Lou posso prendere la tua macchina? Ti prego!»
«Va bene, ma mi raccomando eh, trattala bene!».
Gli schioccai un bacio sulla guancia ed uscii senza guardare nessun’altro. Misi la giacca e notai che stranamente non pioveva ma c’era un forte odore di neve.
Girai la chiave nel quadrante e poi accesi la radio. Stavano trasmettendo Unfaithful di Rihanna e  cantai con lei a squarciagola. Presi due mazzi di fiori e andai lì.
Quella canzone mi aveva dato ancora più forza, potevo farcela.
Dopo venti minuti di viaggio parcheggiai la macchina e di fronte a quel cancello enorme trassi un sospiro per prendere coraggio.
Seconda fila a destra.
I miei occhi divennero lucidissimi ma riuscii a trattenere le lacrime per un po’. Poggiai i fiori vicino a quelle piccole lapidi dove vi erano custoditi i resti delle mie sorelle. Accarezzai la foto e m’inginocchiai davanti a loro. Senza dire nulla scoppiai in un pianto silenzioso guardando i loro volti sorridenti, distrutti da un bastardo.
Mi strinsi nella giacca e parlai a loro di tutto quello che era successo. Non che potessero rispondermi o darmi consigli, ma loro erano sempre state un pezzo importante della mia vita e continuavano ad esserlo.
Era strano per me provare tutto quel dolore per Zayn, non l’avevo mai provato prima per qualcun altro. Solo per loro e quindi pensai di trovare la situazione con loro.
«Ho bisogno di voi. Quanto mi mancate. Vi chiedo aiuto, è inutile lo so.»
Rimasi un altro po’, con le ginocchia su quella ghiaia, cercando di riordinare i miei pensieri.
Ad un tratto sentii una mano sulla guancia così mi girai verso destra. Non c’era nessuno ma sentivo la mia guancia rossa, come se fosse stata appena accarezzata. Dei brividi mi percorsero tutta la schiena.
No. Non è possibile.
Poggiai la mia mano su quella delle mie sorelle e sorrisi facendo scendere le ultime lacrime. Annuì a me stessa e mi alzai. Sfiorai di nuovo i loro volti e corsi via in macchina.
Iniziò a nevicare ed in fretta cercai di arrivare a casa ma la bufera di neve rendeva impraticabili le strade. Presi il telefono per chiamare Sophie e dirle che avrei fatto tardi ma non c’era linea.
Cazzo.
Il cimitero si trovava molto in periferia, se non nelle campagne che portavano alla statale. Non sarebbe passato nessuno, soprattutto con quella neve.
Faceva un freddo bestiale così accesi l’aria calda ma la situazione cambiò di pochissimo. Riaccesi la radio mentre aspettavo che quella bufera si calmasse. Non prendeva nessuna stazione, perfetto.
Era una delle opzioni più assurde ma qualcosa dovevo pur fare. Scesi dalla macchina e fui avvolta da un vento gelido. Mi alzai la sciarpa per coprirmi anche la bocca e guardai a destra e a sinistra nella speranza che passasse una macchina.
Erano passate tre ore e la bufera non si era placata, anzi sembrava essere peggiorata. Presi di nuovo il telefono ricordandomi che per le emergenze si poteva chiamare. Composi subito il numero e cercai di dire nella situazione in cui mi trovavo ma la linea era stata interrotta.
Faceva sempre più freddo e l’aria calda in macchina non serviva a nulla. Vidi due fari e così scesi di corsa. Inciampai rovinosamente a terra e così la macchina passò senza notare la mia presenza.
«Vaffanculo!Vaffanculo!» urlai in preda al panico.
«Questo era l’aiuto che dovevate darmi? Beh grazie mille!» urlai al cielo.
Erano le 4 del pomeriggio e la luce del sole era completamente svanita.
Maledetta Inghilterra.
Faceva seriamente freddo e cominciarono a tremarmi i denti. Non ero una tipa che andava nel panico ma in questo caso, in mezzo ad una bufera di neve, senza linea, al buio, il panico era inevitabile.
Provai a chiudere gli occhi e a chiudermi bene nella giacca ma era impossibile addormentarmi con la paura di essere assalita da un orso o qualsiasi animale che fosse il doppio di me.
Sentii un tonfo e così aprii gli occhi nella speranza che la situazione si fosse placata. Avevo dormito per due ore. Scesi dalla macchina cercando di capire quel rumore a cosa fosse dovuto e mi ritrovai un cucciolo infreddolito vicino alla portiera.
Poteva essere un labrador, lo presi in braccio e lo sentii tremare.
«Solo tu ci mancavi!» dissi accarezzandolo. Mi tolsi la sciarpa e l’avvolsi attorno a questo cucciolo.
Vidi di nuovo dei fari puntare sulla mia macchina e socchiusi gli occhi per la luce accecante. Le macchine stavano per accostarsi così scesi anche io lasciando il cagnolino in macchina. Quando le riconobbi tirai un sospiro di sollievo.
«Brutta stronza di merda! Ci hai fatto prendere un colpo!» urlò Sophie correndo verso di me. Non dissi niente e la strinsi forte. Finalmente!
«Come stai?» chiese Charlie abbracciandomi.
«Infreddolita» riuscii a dire con i denti che mi tremavano. Liam subito mi poggiò una coperta sulle spalle e mi diede un bacio tra i capelli. «Come avete fatto a capire?»
«Dopo esserci fatti tutta la città…Qualcuno ha pensato a questo posto» rispose Niall accarezzandomi una spalla.
Qualcuno.
Quella parola mi fece arrivare altri brividi, ma non per il freddo.
«Vi lasciamo soli» disse Louis dopo avermi dato un bacio sulla guancia per poi allontanarsi con gli altri.
Tenni lo sguardo alzato nonostante avessi una paura incredibile di trovare i suoi occhi, che non ci misero molto a raggiungere i miei.
«Come ti senti?» disse Zayn avvicinandosi.
«Sono stata meglio» risposi sincera, il motivo però non lo specificai.
Allargò le braccia e mi sorrise. Risposi nello stesso modo e mi fiondai nella sua stretta.
«Scusa» dissi trattenendo le lacrime.
«No, scusa tu» ripetè lui. Mi diede un bacio nei capelli . «Andiamo a casa?»
«Insieme?»
«Assolutamente!» mi rispose velocemente. Lo strinsi ancora per un po’ a me e poi entrammo in macchina.
«Ah c’è un nuovo amico..»
«Chi?» pronunciò prima di urlare in preda alla felicità. Prese quel cucciolo di Labrador tra le mani e iniziò a dirgli tante cose smielate con una vocina di cazzo.
Scossi la testa e fece un grande sospiro.
Tutto era ritornato alla normalità.
Forse.



EEEEEECCOMI! :D
é vero è corto ma vi spiego il motivo. Volevo dare la giusta importanza a questa scelta di Holly e non mettere troppo in un capitolo :)
Mi rifaccio al prossimo non preoccupatavi *w*
Mi date una mano con il nome del cagnolino? Ditemi voi come lo chiamareste **
illa <3

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Capitolo 19
*** Capitolo Diciannove ***


«Cosa non capisci di: ho freddo?» gli chiesi per l’ennesima volta.
«Cosa non capisci di: Io no?»
«Zayn la camera è la mia, il letto è il mio, la finestra è mia! Chiudila dannazione!»
«E che mi dai?» chiese maliziosamente.
«La bella cosa» scoppiai a ridere e lui si alzò a chiudere la finestra. Tornò da me e mi prese il viso tra le mani prima di darmi un bacio a stampo. Gli morsi il labbro superiore e glielo tirai un po’.
«Ora dormiamo però»
«Ma mi avevi detto che…»
«Ho passato un’intera giornata al freddo e al gelo!»
Zayn sbuffò e io gli diedi un altro bacio. «Mi farò perdonare, promesso»

«Zayn ho caldo, levati» sbottai alle 9 del mattino.
«Io ho freddo!» disse stringendosi ancora di più a me.
Oh Gesù.
«Eddai spostati amore!»
Che cosa ho detto? A che?
Lui si alzò di scatto ed io potevo anche mimetizzarmi come un peperone in quel momento.
«Come mi hai chiamato?» disse sorridendo.
«Io non ti ho chiamato» risposi guardando verso la porta. Non che la porta in quel momento mi interessasse, si aveva un bel colo..L’avevo chiamato amore.
«Sarà!»
«Io inizio a scendere» dissi infilando i piedi nelle pantofole ed avvicinandomi alla porta.
«Va bene…amore» enfatizzò l’ultima parola con un sorriso a 32 denti. Mi girai di scatto verso di lui e feci volare le pantofole mentre correvo verso il letto. Mi sedetti a cavalcioni su di lui e iniziai a dargli tanti baci, uno dopo l’altro.«Se ti fa quest’effetto devo chiamarti più volte così!». Gli diedi un buffetto leggero e subito approfondì il bacio, lasciando scivolare la sua lingua tra le mie labbra. Strinsi le mani nei suoi capelli mentre lui mi spingeva sulla schiena.
«Ho fatto i pancakes!» urlò Liam da sotto. Io e Zayn ridemmo durante il bacio e ci alzammo dal letto, insoddisfatti.
«C’è bisogno di urlare idiota?!» chiese Louis retoricamente. Ci sedemmo tutti quanti a tavolo dopo esserci scambiati il buongiorno.
«Charlie con la panna tu?» chiese Liam dolcemente alla sua ragazza. Si ora stavano davvero insieme ed erano stupendi.
«Si grazie!» rispose dandogli un bacio sulla guancia. Si guardarono e sorrisero.
«Ma ve li immaginate Holly e Zayn così?» disse Niall tra una risata e un’altra.
Sophie gli diede uno schiaffo dietro la nuca. «Cafone!»
Ridemmo tutti. «Penso che lo prenderei a schiaffi!» risposi io.
«Ed io ti farei stare al freddo!» rispose Zayn.
Ecco, la miccia era scoppiata. Iniziammo a mandarci frecciatine a volontà, ovviamente scherzavamo e stranamente rideva anche Harry con gli altri.
«Io vado che ho da fare» disse quest’ultimo.
«Cosa?» chiesi guardandolo.
«Una cosa»
«Oh ma davvero?»
«Sisi!» rispose scherzando. Tutti stavano aspettando che Harry parlasse.
«Ma in questa casa tutti devono sapere tutto?»
«Si!» rispondemmo all’unisono tutti. Harry scosse la testa divertito.
«Beh lo scoprirete quanto prima»

Io e Sophie passammo tutta la giornata al centro commerciale. Comprammo un sacco di cose per noi e poi iniziammo a fare alcuni regali.
Avevamo conosciuto anche due ragazzi. Per loro noi eravamo Jessica e Marilyn.
Poi dicemmo ai due che eravamo lesbiche e si dileguarono in un batter d’occhio. Non che fossero brutti ma forse eravamo entrambe troppo innamorate per dare retta a dei ragazzi.
«Oggi ci siamo chiamati amore per la prima volta» dissi io sorridendo come l’ebete sulle scali mobili.
«Oddio che belli che siete! E’ una cosa importante lo sai?»
«Si certo che lo so. A te come va con Niall?»
«Benissimo! Credo che mi sto innamorando per davvero. Cioè è da poco che stiamo insieme ma sono giorni pieni. Ogni volta che mi accarezza, mi sorride, mi guarda negli occhi mi sento sulle nuvole. Per non parlare di quando mi bacia o facciamo l’amore! Mi sembra di stare in paradiso»
Sorrisi ascoltandola, era impossibile non farlo. Salimmo nel taxi e dissi la via di casa.
«A te con Zayn? Com’è a letto? Come ce lo immaginavamo?» disse soffocando una risata.
«Veramente noi..» lasciai intendere che ancora non avevamo fatto nulla.
«Scherzi!?» urlò Sophie.
«Zitta! Abbassa la voce»
«Non ci credo. Giura?!»
«E’ che prima il fatto di Harry, io e la neve, poi Liam che urla che i pancakes sono pronti!» scimmiottai.
Sophie rise e poi scendemmo dal taxi, pagammo e rientrammo in casa.
«Io direi che stasera potremmo lasciarvi casa libera» sussurrò Sophie mentre appendeva i cappotti.
La guardai e prima di risponderla chiesi chi c’era in casa.
«Noi!» urlarono contemporaneamente Zayn e Niall. Entrammo in salotto e vidi Niall guardare una partita mentre Zayn stava sotto tre coperte e aveva un secchio vicino al divano.
«Che fate?»
«Zayn si è preso la febbre» disse Liam entrando in salotto con il termometro in mano. Lo presi e lessi la temperatura, 38. Mi avvicinai a lui e gli toccai la fronte. Aveva una faccia da cucciolo pentito che mi faceva morire.
Gli diedi un bacio sulle labbra che scottavano e poi salii di sopra a cambiarmi, lanciando uno sguardo a Sophie.
«Preparo da mangiare allora?» chiese Harry andando vicino ai fornelli.
«Si Hazza. E mettici il sale questa volta!» dissi soffocando una risata per non svegliare Zayn, che era riuscito ad addormentarsi. Mi alzai e mi affiancai ad Harry per fare il brodo al mio ragazzo dato che non riusciva ad ingoiare.
«Che fai?»
«Metto a fare qualcosa di caldo per Zayn»
«Ah»
Quando passerà?
«Vai dagli altri, lo faccio io»
Sogno o son desta?
«Scusa?» gli chiesi sbarrando gli occhi.
«Ho detto che lo faccio io. E stai tranquilla non lo avveleno»
«Sei sicuro?»
«Che non lo avveleno?». Ridemmo entrambi e poi gli scompigliai i capelli.
Mi sedetti sulla poltrona con Louis, lo guardai ma lui non sembrò ricambiare. Era stato strano tutto il tempo e soprattutto era stato in silenzio. Qualcosa non andava.
Portai il mio sguardo sugli altri. Harry cucinava con un grembiulino, Liam e Niall stavano seduti a terra a giocare alla play, ai piedi di Zayn che dormiva sul divano col naso tutto arrossato. Sophie e Charlie si stavano mettendo lo smalto viola e io stavo con Louis sulla poltrona.
In quel momento mi accorsi di quanto eravamo belli, eravamo diventati proprio una bella famiglia.
I problemi si stavano risolvendo piano piano e tutto sembrava andare per il meglio.
Il camino acceso, le coperte, la playstation. Era tutto perfetto.
Dopo pochi minuti che avevo trascorso con il sorriso sulle labbra, Harry ci chiamò a tavola.
Anche Zayn si svegliò.
«Louis come vuoi festeggiare il tuo compleanno quest’anno?» chiese Zayn mentre si strofinava gli occhi. Quant’era bello tutto assonnato.
«Non lo so.»
Okkei, c’era qualcosa che non quadrava. Louis adorava le feste e soprattutto il suo compleanno e inoltre non rispondeva mai così.
«E’ successo qualcosa Lou?» chiese Sophie appoggiandogli una mano sulla spalla.
«No! Proprio nulla!» disse di botto alzandosi dal tavolo e tornando in camera. Tutti quanti ci guardammo sconvolti. Non era da lui.
Mi alzai e lentamente lo raggiunsi in camera.«Posso?»
«Entreresti comunque»
In effetti…
«Cos’è successo Tommo? Anzi cosa non è successo?»
Lui mi guardò e mi abbracciò forte. Ricambiai anche io e poi gli presi il viso tra le mani.
«Mi sono innamorato Holly»
Sorrisi felice.«Ed è bellissimo! Di quella ragazza vero?»
«No»
Wow.«E di chi?»
«Non posso dirtelo»
«Sono Holly. Puoi dirmelo lo sai»
«Giura che non urli, che non ti arrabbi e che soprattutto non lo dici a nessuno»
«Promesso. Sei gay?»
«No idiota!»
«Scusa..continua»
«Mi sono innamorato di…Charlie»
Ecco. Come non detto.

Devo scappare! Non ho tempo per lo spazio mio u.u
Spero che vi piaccia :D
a me è piaciuto u.u
Fatemelo sapere con delle recensioni :) Aggiornerò solo le supero le tre recensioni!
Zayn e Holly aifgakygfkgalgalaglaighlad
Louis? Cazzo u.u
A presto, spero <3

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Capitolo 20
*** Capitolo Venti ***


«C-cosa?» balbettai agitando le braccia. «O meglio, chi!?»
«Ti prego non dirmi nulla. Giuro che è più forte di me. Ho provato a non..» prese un respiro «vederla come la ragazza più bella che io abbia mai visto. Ho provato a non sentire le farfalle nello stomaco quando mi parla. Ho provato a starle distante..Ho provato a non esserne geloso»
Rimasi spiazzata da quelle parole, non pensavo si fosse arrivato a tanto e soprattutto aveva sempre tenuto tutto per lui.
«Da quanto?»
«Da quando ce l’hai presentata»
Sgranai gli occhi. «Louis! Sono passati tantissimi mesi!»
«Lo so Holly,lo so. Ma avevo capito che a lei piacesse Liam e quindi sono sempre stato zitto. Adesso si sono fidanzati e io..»
Non dissi nulla ma lo abbracciai, ero sicura che ne avesse bisogno. Non mi piaceva vedere Louis stare male, non era da lui.
«Bisogna fartela passare. E poi quella ragazza del conservatorio? Perché non provi ad uscirci?»
«E a che servirebbe Holly?»
«Provaci almeno..»
«Hooooolly!» urlò Zayn dal piano di sotto.
Guardai Louis e roteai gli occhi. «Solo la febbre ci mancava! Comunque al tuo compleanno festeggiamo e non accetto no»
«Grazie Holly, davvero»
«Non dirlo neanche Tommo». Gli diedi un bacio tra i capelli e scesi le scale di corsa per raggiungere gli altri giù.
Avevo tutti gli occhi puntati addosso ma mi soffermai a guardare una delle scene più belle che avevo visto in quei giorni. Harry teneva la mano sulla fronte di Zayn e intanto gli faceva gli impacchi con l’acqua  fredda.
«Allora?!» domandò Liam sventolandomi una mano davanti agli occhi.
Louis si è innamorato della tua ragazza.
«No nulla di importante, ha avuto un litigio con quella ragazza»
«Oh..» disse Charlie appoggiando il mento sulla spalla di Liam mentre lo abbracciava da dietro. Sorrisi nervosa e poi mi avvicinai a Zayn.
«Sophie domani hai da fare?»
«Domani è tutta mia!» rispose Niall dandole un bacio sulla guancia.
Annuii e poi guardai Harry. «Domani mi servi! Non si accettano no»
«Ma perché lei si e io no?»
«Taci Harry, taci» dissi scompigliandogli i capelli. Zayn aveva chiuso gli occhi mentre parlavamo. Piano piano le cose tra noi tre sarebbero andate meglio, ne ero sicura.
Harry si allontanò lasciandoci soli e mi sedetti al fianco di Zayn. Gli accarezzai una guancia e gli sorrisi.
«Come ti senti?»
«Ora meglio» disse cercando di alzarsi. Lo aiutai ad alzarsi e dissi agli altri che ci saremmo visti la mattina dopo.
Salimmo in camera e andai a prendergli il pigiama mentre lui si andò a sciacquare un po’. Tornammo insieme in camera e lo aiutai a cambiarsi, era così debole che mi veniva voglia di abbracciarlo per sempre.
«Stanotte avrai la migliore croce rossina che si potesse mai avere Malik»
«Ti metti anche il camice?»
«Quello lo sfrutto per quando ti sentirai meglio» dissi maliziosa.
Lui mi fermò e mi fece sedere in braccio a lui. Mi accarezzò i capelli portandomeli all’indietro e poi fece esplodere di nuovo tutta la sua dolcezza con un bacio a fior di labbra. Appena schiusi la bocca per approfondirlo sentimmo bussare alla porta.
«Si?»
«Sono Charlie, Holly dovrei parlarti»
Guardai Zayn e mi raccomandai che si mettesse sotto le coperte. Aprii la porta e la chiusi alle mie spalle, appoggiandomi.
«Dimmi Charlie» dissi cercando di sorridere senza pensieri.
«Ti volevo parlare di una cosa abbastanza importante..riguarda me e Liam»
«Ti prego se sei incinta fammi sedere e dammi una camomilla»
«Nono è proprio questo il punto. Liam ci va mooolto lento..» disse facendomi l’occhiolino.
Prima aggrottai le sopracciglia e poi scoppiai a ridere.
Perché vengono tutti da me? Perché?
«E tu sei venuta da me perché….?»
«Perché siete migliori amici! Lo conosci meglio di me sicuramente»
«Oh..beh..Forse non vuole…non vuole ancora intendo!Ci parlerò dai. Dagli tempo»
Ma che cazzo di consigli sono?
Louis mi stai mandando nel pallone.
«Grazie!» disse stritolandomi. «Sei una vera amica»
«Neanche ti immagini guarda» dissi scuotendo la testa. Aspettai che si dileguasse e poi entrai dentro.
«Che cazzo mi guardi così?»
Zayn se ne stava con le braccia incrociate e la bocca storta.«Ho sentito sai»
«Devo comprarti i tappi» dissi mentre mi mettevo il pigiama.
«Lo sai qual è il problema di Liam, perché non gliel’hai detto?»
Lo guardai e senza dire nulla mi infilai sotto le coperte girandomi dall’altra parte.
«Hooolly!» disse con tono di tihosgamato.
«Voglio parlarne prima con Liam okkei?»
«Va bene! Notte scema»
Mi girai e gli diedi un bacio sulle labbra prima di addormentarmi sul suo petto, tra le sue braccia.

04:00

«Stai vomitando anche l’anima» dissi con la mano sulla fronte di Zayn mentre stava con la testa attaccata al water. Era più di un’ora che stava in quelle condizioni. A turno erano venuti anche gli altri ragazzi perché avevano sentito dei rumori. Niall per un po’ mi aveva dato il cambio ma era debole di stomaco e stava per rimettere anche lui.
«Penso che sia fini..» neanche finì la frase che continuò. Mi girai dall’altro lato e pensai a quanto dovessi amarlo.
«Come sta?» chiese Louis strofinandosi gli occhi. Feci spallucce e gli chiesi a lui la stessa cosa. «Una merda come prima»
«Mi gira la testa» concluse Zayn sedendosi a terra. Mi abbassai ai suoi livelli e gli passai la mano sulla fronte sudata. Guardai Louis e mi aiutò a farlo sedere sulla vasca.

5:00
«Sto meglio davvero, andiamo in camera» disse Zayn lavandosi i denti. Guardai Harry che era venuto a fare il cambio a Louis e lo portammo insieme in camera.
«Adesso torno da me allora..buonanotte ragazzi» disse Harry guardando il pavimento.
«Harry» lo chiamò Zayn. Aspettò che si girasse e poi continuò. «Grazie, spero che ritorni tutto come prima»
Harry sorrise a 32 denti, quanto mi piaceva quel sorriso. «Lo spero anche io amico»
Si guardarono per dei millesimi di secondo e poi Harry uscì dalla stanza in modo che potessimo riposare.
Per fortuna riuscimmo a dormire entrambi e quando la mia sveglia suonò la buttai a terra maledicendola. Zayn aveva un sonno molto pesante quindi non lo disturbai minimamente. Mi alzai dal letto e mi feci una coda alta. Scesi giù e salutai Louis, Harry e Liam.
«Harry usciamo tra mezz’ora okkei?»
Annuì bevendo il suo latte e menta e poi salì di sopra.
«Dove dovete andare?» chiese Louis.
«A fare un servizio, non puoi sapere sempre tutto Lou!» dissi scherzando. Lui mi fece un’occhiataccia ma feci finta di non accorgermene.
«Tommo che ne dici di andarci a fare un giro?» chiese Liam innocentemente.
«Non mi va di fare il terzo incomodo» rispose freddo.
«Ma Charlie non c’è. Siamo noi due, Lilo!»
«Oh..»
«Dai Lou che dovresti fare a casa poi?» lo incitai guardandolo storto.
«Eh va bene!» sorrise e si diresse di sopra a cambiarsi.
Mi assicurai che fossimo da soli e poi richiamai l’attenzione di Liam.«Non parlargli di Charlie né di altre ragazze però»
«Oh certo, già lo avevo pensato di mio» socchiuse gli occhi e poggiò una mano sulla mia. «C’è dell’altro Holly? Ti vedo…spaesata»
«Nono. Appena Zayn sta meglio che ne dici di dedicarci una giornata solo per noi? Come ai vecchi tempi?»
«Penso sia perfetto!»
Annuii, gli diedi un bacio sulla guancia e corsi a vestirmi. Mi misi delle calze rigate, un pantaloncino e un maglione con scritto su Wings. Misi la sciarpa nella borsa e poi andai in camera di Niall per rubargli le Supra.
«Ma non abbinano!» urlò Harry sul ciglio della porta.
Lo guardai alzando un sopracciglio e poi uscii di casa, senza non prima aver lasciato un biglietto a Zayn.
Salimmo in macchina e guidai io.
Prima tappa: Conservatorio.
«Che dobbiamo fare qui?» si chiese Harry continuando a seguirmi. Non lo risposi e salii le scale.
Bussai ad una porta che indicava la segreteria.
«Tu rimani indietro. Se mi servi ti chiamo» dissi ad Harry spingendolo dietro una colonna.
«Desidera?» chiese la ragazza in questione guardandomi con aria scocciata.
«Ciao, volevo chiederti un favore. L’altro giorno ho accompagnato un mio amico qui e per sbaglio ho preso la sciarpa di una ragazza e vorrei restituirgliela» spiegai cacciando la sciarpa dalla borsa.
«E io cosa dovrei fare scusa?»
Buttati da un ponte.
«Ho solo le ultime 3 cifre del numero. Se tu potessi dirmi il numero intero o almeno il nome, un indirizzo!»
«Non penso di poterti aiutare mi dispiace» concluse tornando a guardare il computer.
Okkei, piano B
Andai vicino ad Harry e lo trascinai vicino alla segretaria che subito alzò lo sguardo e ci mostrò un sorriso enorme. Harry fece lo stesso e avevo tanta voglia di spaccargli la faccia ma mi serviva in quel momento il suo bel faccino.
«Sai per noi sarebbe molto importante, vero Harry?» chiesi nella maniera più dolce possibile.
«Oh si!» rispose Harry senza sapere nulla.
La ragazza spostò gli occhi da me a lui. «Ma state insieme?»
«No!» rispondemmo all’unisono.
«Mmm..Non so, sono cose private che non possa dare di solito»
Il mio viso cambiò totalmente espressione e mi toccai il lobo, cosa che facevo sempre quando qualcosa non andava nel verso giusto, nel mio verso.
Harry mi guardò e poi si avvicinò alla ragazza muovendo i suoi ricci.«E se per caso mentre io e te decidessimo una data per uscire e Holly, sempre per caso, desse uno sguardo a quel registro?»
«Potrebbe succedere, per caso.»
La ragazza si alzò e non diedi peso alla conversazione che stava avendo con il riccio qui presente ma, mi affrettai a prendere nome, numero ed indirizzo.
Ringraziammo e ritornammo in macchina.
Seconda tappa: Casa di Amber.
«Si chiama Amber!» urlai mentre facevo retromarcia.
«No Jennyfer» rispose sicuro.
«Che?»
«Si chiama Jennyfer la ragazza della segreteria»
«Ma che cazzo me ne fotte! La ragazza che stiamo cercando si chiama Amber!» esclamai dirigendomi verso quell’indirizzo.
«Io non neanche chi stiamo cercando, so solo che ci ho rimediato una scopata facile»
Mi girai verso Harry e poi decisi di non risponderlo. Il mio stomaco però mi stava dicendo qualcosa.
Gelosa di Styles? Non ne avrei motivo ma la sensazione era quella. Non come quando vedo Zayn parlare con una ragazza ma una cosa molto simile.
Raggiunto l’indirizzo scesi e dissi ad Harry di rimanere in macchina. Fece un po’ di storie ma riuscii a convincerlo.
Bussai alla porta e mi aprì una ragazza snella, capelli sul castano e ondulati.
«Ciao, sono Holly. Cerco una certa Amber, Amber Holdson»
«Piacere..sono io. Ci conosciamo?»
«No veramente no. Conosci un mio amico. Louis, Louis Tomlinson»
La ragazza parve illuminarsi e subito annuì. «Si Louis! Come sta? Non si è fatto più sentire..» finì in tono malinconico. Le chiesi se potevo entrare e accettò subito. Diedi un’occhiata ad Harry e poi seguii Amber, questa ragazza già mi stava simpatica.
«Per cosa posso aiutarti?»
«Ti volevo invitare a cena da me stasera»
«Scusa?» sgranò gli occhi la ragazza.
«Si lo so, mi potresti prendere per una pazza ma…Allora ti spiego. Louis è un mio caro amico, e tu gli piaci molto. Solo che sta passando un periodo un po’ difficile e non vuole includere altre persone nella sua vita. Così io gli starei dando una mano, a sua insaputa»
«Ah capisco! E se lui non fosse d’accordo una volta lì? Anche a me piace molto Louis, oltre ad essere un bel ragazzo ha una voce da brividi ed è simpaticissimo»
«Sarà d’accordo, e non sei obbligata comunque»
Parve pensarci un po’ e poi annuì contenta.«Dove?»
Le diedi l’indirizzo e l’orario, la salutai affettuosamente e ritornai in macchina da Harry.
«Missione compiuta!»
«Cos’è questo?» mi domandò Harry sventolando uno scontrino di una farmacia in mano.
Merda

Seeera :3
questo è abbastanza lunghetto dai :D
Spero vi sia piaciuto,  a me si u.u poi il prossimo sarà aliufhalfhalihfali yo!
ahahahahahhahahahahahahahahahahaha Vi ricordate quando Holly è andata in farmacia con Liam? ecco .-.
Aspetto sempre le 3 recensioni(questa volta una l'ho avuta come email) e ringrazio tantissimo chi lo ha fatto e chi legge questa storia *-*
Notte notte!
ps: Tanti auguri a Eleanor :)

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Capitolo 21
*** Capitolo Ventuno ***


«E’ uno scontrino» dissi facendo retromarcia.
«Questo lo vedo anche io. C’è scritto che è stato comprato un test di gravidanza» disse continuando a guardarmi fisso.
«Davvero?» feci la finta e presi in mano lo scontrino falsamente incredula.
«Quindi non sai di chi è?»
«Io?Nono»
«E se Liam non c’avesse detto qualcosa? Appena torniamo a casa ci parliamo!»
Lo guardai e annuii nervosa. Bene ora solo questo ci mancava, non bastava Louis innamorato di Charlie, il triangolo delle Bermuda e tutto il resto.
«Aspetta qui, vado a prendere le crocchette per Kevin»
Scesi dalla macchina ed entrai nel negozio per gli animali, chiesi consiglio al commesso perché di cani poco me ne intendevo. Presi anche una cuccia, delle ciotole e delle palline, pagai e tornai in macchina facendomi aiutare dal commesso nel trasporto della cuccia. Diedi la busta ad Harry e uscii dal parcheggio.
«Hai fatto spese!»
«Anche lui ha bisogno delle sue cose oh»
«Dove stiamo andando?»
«Da Luke»
«A fare?»
Non risposi, scendemmo entrambi dalla macchina ed entrammo nel locale di Luke. Chiesi al barista di lui e dopo una decina di minuti ci raggiunse.
«Scusate avevo dei fornitori» disse prima di salutarci con un bacio a me e una stretta di mano ad Harry. «In cosa posso esservi utili ragazzi?»
«Volevamo chiederti se il 24 notte fai qualcosa, anzi veramente dalla sera..»
«Il 24 è il compleanno di Louis giusto?»
«Sisi, lui non vuole festeggiare ma è fuori discussione!»
«Capito. Beh ragazzi noi iniziamo con la cena e poi è disco. Prenoto per 6?»
«No prenota per..6..7..8..9..Vabbè fai per 10!» dissi infine contando sulle dita.
«Perfetto. Holly organizzo qualcosa di mio?»
«Si grazie, è un casino ultimamente. Per il prezzo non ti preoccupare! Harry alzati»
Harry mentre si ingozzava di noccioline si alzò e strinse la mano a Luke. Ingoiò tutto e salì in macchina.
«Oggi sei tipo…Holly sprint!»
«Sembra una marca di caramelle alla menta Styles»
«Hai ragione bimba»
Bimba.
Ci guardammo per una manciata di secondi e poi sorridemmo entrambi. Non mi chiamava così da tanto, troppo tempo. Arrivammo a casa e mentre lui scese la cuccia io misi apposto le altre cose.
Giù non c’era nessuno, segno che ancora non erano tornati così mentre Harry andò a controllare Zayn sopra io mi misi a cucinare.
Preparai il risotto con i funghi, che c’aveva spedito la mamma di Niall dal Mullingar.
Appena arrivarono Liam e Louis mi aiutarono a preparare la tavola. Li vidi ridere e scherzare tra di loro e ringraziai Dio che tra di loro nulla fosse cambiato.
«Allora vi siete divertiti?» chiesi mentre giravo il risotto.
«Sisi!» risposero all’unisono mentre mettevano le posate.
«Eccoci!» urlò Niall fiondandosi in cucina e sorridendomi con due occhi a cuoricino.  La mamma sapeva che Niall provava un profondo amore per i funghi ma a noi non piacevano molto così non li mangiavamo quasi mai. Ricambiai il sorriso e sporsi la guancia per farmi dare un bacio. Dopo di che sentii un tonfo e corsi vicino alle scale, insieme agli altri.
Scoppiai a ridere quando vidi Kevin leccare la faccia di Sophie, caduta a culo a terra.
«Toglietemi questo cane da dosso!» urlò stizzata. Liam l’aiutò ad alzarsi dato che era l’unico che era riuscito a calmarsi.
«Ma come sei caduta?» chiese scoppiando di nuovo a ridere Liam.
«Questo cane!»
«Che ha fatto?» chiese Zayn accarezzando Kevin tutto dispiaciuto.
«Sophie è inciampata su di lui e poi caduta» riuscì a dire Niall.
Harry di tutta risposta scoppiò a ridere in faccia a Sophie, ricevendo uno pugno sul braccio che non lo scalfì neanche.
«Dai andiamo a pranzo»
Ci sedemmo tutti quanti a tavolo e iniziai a servire i piatti, quello più grande al mio biondo. Diedi un bacio a Zayn sulla guancia e poi mi sedetti al suo fianco mentre gli altri iniziavano a conversare del più e del meno. Appena ricevetti un calcio cacciai un urlo, poi ancora un altro e capii che era Harry. Mi scusai con gli altri e poi guardai Harry. Con la testa mi indicava Liam e io non riuscivo a capire.
«Allora Liam..c’è qualcosa che vuoi dirci?» introdusse Harry. Appena capii bevvi un sorso d’acqua veloce e feci segno a Liam di stare zitto.
«No perché?»
«Ho trovato questo..» disse cacciando lo scontrino dalla tasca. «Qualcuno ha comprato un test di gravidanza»
I volti di tutti cambiarono, Liam non si girava verso di me ed io non sapevo come fargli segno.
«Non è mio»
«E allora di chi è? Sophie?»
«Non è mio!» rispose sgranando gli occhi. Capii che anche lei aveva capito quando cominciò a dire che forse non era nostro e a tirare in ballo le scuse più banali.
Mi alzai dal tavolo e presi la coca cola.
«Dammi un pò». Zayn prese lo scontrino e iniziò a leggerlo.
«Secondo me ci state dando troppo preso» tentai mentre guardavo il mio piatto.
«Ma tra di noi non ci sono più segreti oramai quindi..comunque è vero, non è nostro»
«Finalmente!»
«Perché?» chiese Harry.
«Perché noi stavamo in campeggio quand’è stato comprato e poi era sera tar…» Zayn si interruppe e si girò verso di me.
Ma perché? Perché? Dovevo scegliermi uno meno intelligente lo sapevo. Liam aveva iniziato a tossire e Sophie si era messa una mano sulla fronte. Io deglutii a vuoto sperando che non facesse scenate e che gli altri non c’arrivassero.
«Dimmi che è solo l’effetto della febbr
«E’ tuo? Perché in macchina mi hai detto di no?»
«Harry sveglia!» urlò Zayn alzandosi dalla sedia.
«Zayn finiscila, non esagerare come tuo solito»
«Holly ma ti senti?»
«Io non sono incinta! E non lo sono mai stata»
Zayn aprì la bocca e poi la richiuse, capendo che non aveva nulla su cui ribattere. Infondo lui proprio non c’entrava.
«Ora capisco..quando avevi intenzione di dirmelo?» disse Harry avvicinandosi.
«Oh Harry non è successo nulla, non c’era proprio nulla da dire
«Era una cosa che dovevamo affrontare insieme!»
«Avevo Liam con me, non ero sola. E poi è stata tutta una questione di ore»
«Addirittura Liam e non me?! Ma quando cambierai? Devi crescere Holly! Devi imparare a fare la cosa giusta!» mi urlò contro. Gli occhi iniziarono a diventare lucidi, non poteva dirmi quelle cose, non lui. «Forse se quella sera tu avessi rispettato le regole della strada non avresti perso le tue sorelle!»
Le mie cinque dita avevano lasciato il loro segno sulla guancia di Harry.
«Non.rivolgermi.mai.più.la.parola. Noi due abbiamo chiuso»
Senza dire nient’altro salii di corsa in camera e mi chiusi dentro.

Scusate vado di corsa!
Comunque ho avuto un  lutto in famiglia e non mi andava molto di scrivere..
Ora sono qui :)
Spero il capitolo vi piaccia e continuo alle 3 recensioni *-*
Baci, illa <3

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Capitolo 22
*** Capitolo Ventidue ***


Era arrivato il fatidico 24 Dicembre , le cose non erano cambiate molto. Io ed Harry non ci parlavamo. Per me era già tanto che vivevamo ancora sotto lo stesso tetto.
Con Zayn invece le cose andavano alla grande, giorno dopo giorno stavamo costruendo qualcosa di importante. La cena con Amber era stata rimandata per motivi ovvi, avevamo optato per una cioccolata calda noi 4. Non so ancora come avevo convinto Louis a fare quell’uscita ma fatto stava che sembrava stare un po’ meglio. Mi ha anche confidato ieri che tra lui ed Amber ancora non c’era stato nulla, neanche un bacio. Diceva che non se la sentiva, che sembrava di prenderla in giro e che Charlie continuava a fargli lo stesso effetto. Niall e Sophie ormai vivevano allegramente alla giornata. Secondo me scopano più di due porcellini ma se sono contenti così..ben venga! Liam continuava a stare al mio fianco come un fratello, ogni tanto partiva anche qualche scenata di gelosia tra lui e Zayn, ovviamente scherzando. Tra lui e Charlie andava tutto benissimo, cosa alquanto brutta per Lou. A proposito di Charlie! Aveva organizzato la mattinata tutta nei minimi dettagli. Diceva che sentiva il bisogno di godersi una mattinata mia e sua e che voleva capire di più su tutta quella storia.
Avevo appena finito di sistemare i capelli quando Charlie fa capolinea vicino alla porta sventolando le chiavi della macchina, suo regalo per Natale. Presi la borsa e andammo in un bar lì vicino per fare colazione.
«Due caffè Kinder grazie» rispose Charlie al cameriere. «Allora..come va?»
Guardai distrattamente intorno a me prima di ricevere una gomitata dalla mia amica.«Non so risponderti»
«Qualcosa dovrai pur provare! Insomma..mi sento un po’ all’oscuro ecco.»
La guardai e poi sospirai. Era un argomento troppo delicato per me, faceva ancora male..bruciava più delle fiamme.
«Scusa..non volevo essere invadente»
«No Charlie. Tu hai perfettamente ragione..Sono io che..» mi fermai quando arrivò il cameriere e poi ricominciai. «Quasi due anni fa ho perso le mie due sorelle»
«Liam mi ha accennato qualcosa..ma ha detto che me ne avresti parlato tu quando te la saresti sentita. Non voglio darti fretta davvero..»
«Erano la mia vita. Le ho cresciute io..fino a quando ho potuto a causa della scuola. Facevo di tutto con loro, vivevamo in simbiosi. Eravamo una famiglia molto unita» presi una pausa, ingoiando un cucchiaino di panna mentre le scene cominciavano a farsi vivide. «Quella sera..quella maledetta sera chiesi a mio padre di insegnarmi a guidare e loro insistettero per venire con noi. Ci mettemmo in moto e andavo abbastanza bene, merito dei ragazzi che già mi avevano insegnato qualcosa. Volevo che le mie sorelle fossero fiere di me e decisi di fargli provare il brivido della velocità. Mio padre me lo vietò e mise le mani sul manubrio. Io come una sciocca capricciosa sbattei il piede a terra e..» cercai di trattenere le lacrime che ormai già si stavano facendo spazio sul mio volto. Quel dolore bruciava dentro peggio della vodka. «..premetti il tasto dell’acceleratore e andammo a finire contro un camion. E’ una cazzata, può sembrare un’enorme cazzata. Ma questa cazzata l’ho pagata con la perdita delle due persone più importanti della mia vita. Cercai di aiutarle ma era impossibile muoversi. La mia famiglia da quel giorno si è sfasciata, i miei hanno divorziato e mio padre starà con qualche cubana da qualche parte. Mia madre credo da uno psicologo..Non andai al funerale, preferii passare la serata tra le luride braccia di uno schifoso Josh. Me ne sono pentita ma ormai era troppo tardi. Iniziai a vivere come se loro ci fossero ancora, i ragazzi e Sophie mi sono stati vicini in un modo per cui non finirò mai di ringraziarli. Non sono mai riuscita ad andare al cimitero, solo al loro compleanno e l’altro giorno. Ho sempre portato con me i sensi di colpa, sempre. Faccio incubi minimo una volta al mese, ho le scene bene impresse nella mente..»
«Oh Holly..è tutto così..»
«Surreale? Si lo è. I ragazzi, Harry, sanno quanto sono stata male. Ho provato anche la droga per mandare via il dolore ma era l’ennesima cazzata. Tu non c’eri, ma quando Harry mi ha detto quella frase è stato come se il mondo non riuscisse a sopportare il mio peso. Mi sono sentita piccola e insignificante. Una totale cogliona. Non doveva farlo, non si doveva permettere. Non lui, nessuno di loro»
«Avete provato a parlare?»
«Per me già è tanto che respiriamo la stessa aria. Ne ha combinate tante, troppe»
Le suonò il telefono e mentre parlava cambiava espressione continuamente. Chiuse il telefono e mi guardò dispiaciuta. Si scusò ma la mamma aveva bisogno di lei con il cenone della vigilia, così dopo un lungo abbraccio rimasi io da sola al tavolo. Pagai e iniziai a fare un giro per il paese comprando gli ultimi regali. Passai davanti all’Apple Store e vidi una cover per iPhone con la faccia di un gatto. Harry l’avrebbe adorata pensai. Nello stesso istante mi vibrò il telefono, era Zayn. Sorrisi e risposi.
«Hey amore»
«Stamattina sei andata via senza salutarmi, cattiva»
«Hai ragione ma stavo in un tremendo ritardo. Comunque sto tornando» dissi guardando quella cover.
«Ah okkei..senti..ma ad Harry hai comprato qualcosa per Natale?»
«Zayn non mi rompere i coglioni!»
«Dai è Natale, tutti più buoni no?»
«Ci vediamo a casa»
Non aspettai la risposta e attaccai, presi un profondo respiro ed entrai nel negozio per comprare quella cover.
Tornai a casa e posai il regalo nel cassetto dei calzini prima di scendere giù dagli altri.
«Abbiamo preparato i panini dato che stasera mangeremo molto» spiegò Niall mentre mi passava il mio.
«Che ti metti stasera?» mi chiese Sophie. Feci spallucce e mi sedetti in braccio a Zayn, sotto lo sguardo di Harry. Ormai mi ero abituata, poteva fare e dire quello che voleva, io non riuscivo a perdonarlo.
La sera arrivò presto, a Louis non dicemmo nulla. Io e Sophie indossammo due abiti corti ma a maniche lunghe. Io rosso e lei blu. Ci facemmo i capelli a vicenda e lo stesso facemmo con il trucco. Quando i nostri due ragazzi vennero a bussare alla porta noi eravamo più che pronte. Ci guardammo allo specchio e poi li raggiungemmo. Zayn mi fece fare un giro su me stessa per poi soffiarmi nell’orecchio che ero meravigliosa. Sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia. In effetti neanche lui era niente male, anzi risvegliava tutti i miei ormoni che stavano in circolo.
Raggiungemmo il locale di Luke che era stracolmo di gente, poi ci portò nel privè dove c’era una tavola allestita solo per noi. Con tanto di decorazioni e frasi per Louis. Lui incredulo ci abbracciò uno alla volta. Ci sedemmo a tavola e dopo poco ci raggiunse Amber. Era bellissima, indossava un vestitino nero che le fasciava il seno e poi scendeva un po’ più largo per poi diventare di nuovo stretto e finire sotto al fondoschiena. Louis deglutì quando la vide e si alzò per farla accomodare al suo fianco. Sperai in quel momento che Lou si dimenticasse di Charlie, che c’avrebbe raggiungo dopo le 11 perché doveva cenare con i genitori.
Dopo aver cenato e aver fatto così tanti brindisi da non ricordare neanche più cosa si festeggiava lasciammo la saletta e andammo in pista per raggiungere la vera festa. Vedevo Louis divertirsi e questo mi faceva stare bene, invitò Amber a ballare e vidi che Harry fece lo stesso con una tipa al bancone. Io avevo accompagnato Zayn a fumare un sigaretta fuori mentre Liam ballava con Niall e Sophie. Vidi entrare Charlie e sperai che Louis la vedesse il più tardi possibile.
«Tutto bene?» mi chiese Zayn buttando la sigaretta a terra e pestandola poi con un piede. Io annuì e lo strattonai a me. Avevo una voglia di lui pazzesca. Stava con quei jeans stretti e una camicia che evidenziava i suoi pettorali. Lui capì subito e posò le sue labbra sulle mie. Non mi piaceva avere delle effusioni in mezzo alla gente, così gli presi la mano ed entrammo dentro con uno scopo.
«Eccovi! Vi stavamo cercando, tra poco è mezzanotte» ci urlò nell’orecchio Niall per sopraffare la musica del locale. Io e Zayn ci guardammo e alzammo gli occhi al cielo prima di raggiungere gli altri.
Col sorriso sulle labbra affiancai Louis che stava davanti alla sua torta a tre piani fatta a strisce blu e bianche con il simbolo di Superman sopra, e lo spronai a fare un discorso.
«Beh che dire..Volevo ringraziarvi per essere qui e aver reso anche questo compleanno uno dei più belli. Avrei un pensiero su ognuno di voi ma sento già le persone che fanno il countdown, quindi non avrei tempo. Vorrei ringraziare soprattutto Holly per aver organizzato tutto questo, e le auguro di vivere questo Natale in maniera migliore di quello dell’anno scorso» disse guardandomi mentre i miei occhi già diventavano lucidi. Zayn mi strinse e poi Louis continuò. «Vorrei anche che tra alcuni componenti di questa meravigliosa famiglia le cose tornassero in ordine. Ve lo chiedo come regalo per il mio compleanno, capito Harry e Holly? Giusto per non fare nomi insomma» ridemmo tutti quanti ma nessuno dei due interpellati disse nulla al riguardo. «E vorrei dare anche il benvenuto ad un nuovo membro, Amber. Sono sfacciato si ma quello che ho da dirle lo dico a solo a lei» disse sorridendo malizioso. Ridemmo tutti quanti e poi soffiò sulle candeline, dopo aver espresso il desiderio. Scoccò nello stesso momento la mezzanotte e ci facemmo tra di noi gli auguri. Vidi Louis andare vicino ad Amber e tirarla a sé prima di baciarla con tutta la foga che potesse avere. Partì un coro di “uuuh” “oooh” ed io sorrisi contenta, avvicinandomi suadentemente a Zayn.


Sono imperdonabile lo so, ma non avevo più ispirazione. Tra il lutto e il matrimonio di mia sorella non ho avuto tempo e pensieri!
Infatti il capitolo non è che mi faccia impazzire però valeva la pena pubblicarlo!
Sto pensando alla fine perchè prima o poi dovrà finire .-. Anche se non ho idee!
Vabbè continuo sempre alle 3 recensioni :)
Baci, illa vostra <3

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Capitolo 23
*** Capitolo Ventitre ***


«Torniamo a casa?» mi chiese a due centimetri dalla mia bocca. Annuii e sorrisi intrecciando le sue dita con le mie.
Tornammo a casa e senza neanche darmi il tempo di aprire la porta Zayn già si era fiondato su di me. Risposi al suo bacio mentre cercavo di centrare la serratura, dopo aver aperto la porta Zayn la chiuse con un calcio e mi prese in braccio fino in camera.
«Mmh, che intenzioni hai?» dissi mordendomi il labbro.
Rise sulle mie labbra e mi cullò fino a farmi appoggiare sul letto. Lo guardai negli occhi e in quel momento capii quanto volevo che diventasse mio, in quel senso. Quanto volevo unirmi a lui, quanto volevo che il nostro amore diventasse ancora più forte. Lo desideravo si, ma lo amavo di più. Posai le labbra sui suoi zigomi, sul suo mento, sulla sua mascella mentre lui lentamente mi sfiorava col i polpastrelli le spalle che diventavano sempre più scoperte. Mi sfilò il vestito e lo gettò a terra e così feci con la sua camicia. Iniziò un gioco di baci difficile da spiegare, bellissimo da provare. Lo accarezzavo e sentivo i brividi su di me. Quando prese ad assaporare ogni mio lembo di pelle capii che avevo bisogno di lui, in quel preciso istante. Lo afferrai per la nuca e iniziai a baciarlo con più foga mentre cercavo di sbottonargli il pantalone. Ridemmo insieme perché non ci riuscivo così mi diede una mano lui. Riprendemmo quel gioco di lingue mentre ci privavamo di ogni singolo indumento. Lo guardai negli occhi e lui si alzò per prendere le giuste precauzioni. In quegli istanti che rimasi sola pensai che stava succedendo, dopo Harry lui era il primo con cui tornavo a sentirmi viva. Harry. Scossi quel pensiero appena si riavvicinò e iniziai ad accarezzarlo dappertutto. Iniziò a sfiorarmi dolcemente l’interno coscia mentre con le labbra stava sacrificando il mio ventre.
«Dio Zayn..»
Sorrise sulla mia pelle, prima di tornare con il viso sul mio.
«Ti amo» mi disse con voce roca ed eccitata nel momento che ci unimmo.
«Ti.. amo anche io» riuscii a dire prima di dare vita alla mia eccitazione.
Se un vicino c’avesse sentito avrebbe pensato di stare tipo in qualche giungla, penso!
Con movimenti più forti unì anche le nostre labbra e pensai tipo di stare in paradiso. Si poteva amare così tanto una persona? Non pensavo di esserne davvero capace.
Era una sensazione bellissima, dopo tutti questi anni ora era qui affianco a me distrutto e con l’affanno. Presi ad accarezzarlo e lasciargli piccole carezza sul viso e sull’addome.

Finalmente era arrivato questo Natale. Sentii delle canzoni natalizie provenire dal piano di sotto e sorrisi sicura che si trattava di Niall. Quando si trattava di queste cose era peggio di un bambino. Mi girai e incontrai un viso angelico che riposava dopo avermi donato una delle notti più belle. Gli lasciai un bacio sulle palpebre e mi infilai dell’intimo e un pigiama velocemente. Scesi le scale di corsa e saltai addosso a Niall.
«Buon Natale Irlanda!» dissi scoccandogli un bacio.
«Buon Natale anche a te Holly! Sei di buon umore eh?»
Lo guardai negli occhi e annuii. «Si, sono di buon umore!»
«Posso immaginare perchè» disse soffocando una risata. Mi porse un cornetto che afferrai con i denti. Poi andai in cucina e preparai la colazione sul vassoio.
Mentre stavo per salire sopra scese Harry. Trasalii e continuai a fare la mia strada, fino ad entrare nella camera. Appoggiai il vassoio sul comodino e mi sedetti al fianco di Zayn.
«Amore..Amore?». Bene non voleva svegliarsi.
Sorrisi. Intrufolai le mani sotto il piumone e iniziai a fargli il solletico e appena si girò gli lasciai un bacio sulle labbra.
«Buon Natale amore!»
Un grugnito fu la sua risposta, scoppiai a ridere e poi mi seguì sedendosi appoggiato alla spalliera del letto. Facemmo colazione in silenzio, dato che entrambi odiavamo parlare appena svegli.
Dopo di che si vestì anche lui e scendemmo giù, mano nella mano.
«Buongiorno a tutti» disse Zayn entrando in cucina. Io gli lasciai la mano ed andai a salutare gli altri.
«Dov’è Louis?» chiesi sedendomi a tavola.
«Eccomi! Buongiorno» disse entrando dalla porta e buttandosi sul divano. Ci girammo tutti quanti verso di lui e lo guardammo incuriositi.
«Indossi gli stessi vestiti di ieri Tommo. Ci devi dire qualcosa?» chiese Liam offrendogli un caffè. Louis sorrise e afferrò il caffè. «Sono stato da Amber. Adesso vado a farmi una doccia» concluse con un sorriso a 32 denti.
Lo seguii di corsa. «allora?» chiesi speranzosa.
«Allora che?» disse prendendo dei vestiti puliti dall’armadio. «Ho notato che tu e Zayn ad un certo punto siete andati via ieri!»
«Si ma adesso dimmi di Amber!»
«E tu di Zayn!»
«Dio che palle che sei. Dai che hai capito!»
Fece due saltelli ed io scossi la testa rassegnata. «Siii! Ce l’avete fatta cazzo! Bravo il mio Zayn!» disse annuendo.
«E tu?»
«Facciamo così, mi faccio la doccia e poi parliamo. Va bene?»
«Giuro che se non lo fai il regalo te lo scordi!»
Strabuzzò gli occhi e corse in bagno. «Faccio prestissimo giuro!»
Risi fragorosamente e poi scesi giù al piano di sotto. «Che si fa?»
«Apriamo i regali!» urlò Sophie tutt’emozionata.
«No ci deve essere Louis idiota!». Mi fece una linguaccia e si accomodò addosso a Liam che aveva occupato tutto il divano. Quest’ultimo mi fece segno con la testa di parlare con Harry che stava andando in cucina a dare da mangiare a Kevin, feci finta di non capire e iniziai a sparecchiare.
Perché dovevo parlarci? Io non volevo. Mi aveva ferito come non mai.. Mi mancava si ma aveva sbagliato lui questa volta.
Andai in cucina per ripulire. Feci cadere le 3 tazze che avevo in mano quando sentì tirare su con il naso. Stava piangendo. Lui si girò di scatto e incrociò il mio sguardo.
«Ti sei fatta male?» mi chiese guardando la mano. La guardai anche io e notai un po’ di sangue.
«Non è nulla..»
«Fammi vedere» disse avvicinandosi. Appena mi toccò sentii tremila brividi percorrermi per tutto il corpo. Notò la tensione e poi avvicinò la sua bocca al mio taglio.
Con nonchalance succhiò via il sangue e poi posò il suo sguardo nel mio.
«G-grazie..» riuscii a dire con voce rauca.
«Tutto bene di là?» urlò Zayn.
«Si!» mi affrettai a dire. Sperai con tutto il mio cuore che non venisse, io e Harry eravamo troppo vicini, avrebbe frainteso e poi volevo rimanere da sola con lui.
«E’ meglio pulire» disse sforzandosi, lo notai.
Si abbassò e iniziò a raccogliere i cocci. «Perché piangevi?»
«Io..non piangevo» disse dandomi le spalle.
Mi avvicinai a lui e poggiai le mie mani sulle sue sul lavandino.
«Io non la reggo questa situazione Holly. Io non ho sbagliato a dire quelle parole.. io..io l’ho fatto apposta»
«Non ti seguo Harry..» dissi asciugando una prima lacrima.
«Non potrei mai pensare quello che ho detto Holly! Quando ho capito che tu avevi avuto paura di avere un bambino da me, ho capito pure che tu non mi amerai mai quanto ami lui!Anzi tu non mi amerai mai quanto io amo te..» silenzio, un tuffo al cuore. «Quindi l’unico modo era allontanarti da me, pensavo che dicendoti quelle parole io e te non avessimo più parlato e così io mi sarei dimenticato di te. Sarei andato avanti..»
Un’altra lacrima.
«Ma invece rischio di impazzire senza parlarti, senza vederti sorridere per qualcosa che ho fatto io, senza abbracciarti, senza sentire il tuo profumo sulla mia pelle, senza…»
Non continuò la frase che sentii il sapore delle sue labbra sulle mie.
Rimasi interdetta, non sapevo che fare. Ma istintivamente chiusi gli occhi.
Mi unii a quel bacio anche io.

SONO QUIIIIIIIIIII! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
Perdonatemi ma avevo deciso di chiudere con le FF ma poi c'ho ripensato!
Questo capitolo me gusta :3
Spero anche a voi! Mi fate sapere se siete proHarry o proZayn? Thank you u.u
Grazie per chi mi segue ancora <3
illa vostra!

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Capitolo 24
*** Capitolo Ventiquattro ***


Che cavolo stavo facendo?
Dio perché non riuscivo a fermarmi?
Quel sapore, il suo sapore che in quel momento sapeva di caffèlatte, si unì con il mio. Sentii i suoi riccioli farmi il solletico e provocarmi uno strano brivido.
Il tocco delle nostre lingue mi aveva riportato a quella notte, alla nostra prima volta. Quel ricordo fece tornare a galla tutto il resto.
Fece tornare a galla Zayn.
Zayn.
Cazzo.
«N-no» dissi spostandolo con le mani sul suo petto.
«Non ti vedo molto sicura» disse sarcastico appoggiando la sua fronte sulla mia.
«Ci sta ancora la cioc..Ho disturbato?» chiese Niall innocentemente posando lo sguardo sulle mie mani, che frettolosamente feci scendere lungo i fianchi.
«No perché dovresti. La cioccolata comunque è lì» dissi velocemente indicando una ciotola sulla credenza. Mi girai verso Harry che aveva assunto un’espressione molto tranquilla, come se il fatto non fosse il suo.
«Niall hai ordinato poi in rosticceria la pasta?»
«Si Hazza, la va a prendere Liam dopo»
«Io vado a fare la cameretta» dissi lanciando uno sguardo poco convinto a Niall.
Mi dileguai al piano di sopra e mi chiusi la porta alle spalle. Merda, merda.
Cosa mi era passato per il cervello? Perché glielo avevo permesso? Perché non mi sono spostata? Eppure ero cosciente, o quasi. Chissà adesso lui cosa si pensa, io amo Zayn ma non so perché l’ho baciato. Sentivo qualcosa da dentro durante il bacio che faceva così tanto rumore da mandarmi in pappa il cervello.
Mi lasciai andare sul letto, quel letto che era appena stato testimone dell’amore mio e di Zayn.
Mi facevo ribrezzo io da sola, come avevo potuto baciare Harry dopo aver fatto l’amore con Zayn? Per lo più a Natale!
Scattai all’in piedi quando vidi la maniglia della porta abbassarsi, sperai con tutto il cuore che non fosse né Zayn né Harry.
«Si può?» chiese Liam sbucando con la testolina dalla porta.
Annuii e gli feci segno di entrare.
«Louis è pronto, scartiamo i regali?»
Strabuzzai gli occhi. «Perché non dopo mangiato a questo punto?»
«Ma se tu hai proposto di aspettare Lou»
«Beh prima!» dissi togliendo le lenzuola dal letto.
«Ma prima di cosa?» disse Liam prendendone un paio pulite.
«Prima Liam, prima!»
«Holly stai fusa? L’hai detto prima di sparecchiare, poi sei entrata in cucina, hai parlato con… Oh mio Dio, Harry! Che è successo?»
«A volte mi fai paura, seriamente» dissi infilando il cuscino nella federa mentre lui metteva il lenzuolo di sotto.
Alzò le sopracciglia e mi incitò a spiegare. «Credo che.. per sbaglio insomma.. ci siamo baciati.. si»
Liam si affogò con la sua stessa saliva.«Ma che cazzo dici? Ti sei impazzita?! Baciati baciati?»
Annuii e abbassai la testa. «E’ successo per sbaglio!»
«Ah si? Per sbaglio la tua lingua è inciampata sulla sua?!» disse agitandosi.
«Senti non mettermi ansia eh! Già ho i miei sensi di colpa, non ingranare la dose cazzo»
Si sedette ai bordi del letto scuotendo la testa. «E Zayn?»
«C’ho fatto l’amore stanotte»
«H O L L Y!» urlò prima di scendere al piano di sotto.
Risi dal nervoso e corsi al piano di sotto dove Sophie si metteva lo smalto, Zayn dormiva e Louis faceva la tintura a Niall.
Alt. Louis che? Indietreggiai e guardai attentamente Louis tutto concentrato a spalmare quella sostanza gialliccia sui capelli di Niall. Scossi la testa e poi cercai di trovare Liam.
«Dov’è Liam?» chiesi.
Niall mi indicò il giardino fuori ed uscii.
«Per quale motivo ti arrabbi tu?»
«Si può sapere che cazzo stai combinando Lullaby?!»
«Non. chiamarmi. con. questo. nome»
«E’ il tuo nome, che tu voglia accettarlo o meno»
«Ma che ti prende? Mi hai sempre chiamato Holly e adesso..» dissi allargando le braccia in alto
«Non accetti il tuo nome, sbagli! Sbagli su tutto! Hai una testa di cazzo ecco che mi prende» disse urlando.
«Ma come ti permetti! Non mi urlare contro! Non capisco che hai contro di me, neanche avessi fatto un torto a te»
«E’ come se lo avessi fatto a me» disse placando il tone di voce.
«Non mi sembra di aver tradito te..»
«Sono i miei amici e tu stai giocando con i loro sentimenti, da troppo! Stai giocando ad un gioco dove tutti e tre sarete dei perdenti e in questo modo mandi a puttane anche un’amicizia.» prese un respiro. «Fatti un esame di coscienza e cerca di capire cosa davvero vuoi perché se solo Zayn dovesse venire a sapere di questa cosa non so cosa potrebbe accadere e Harry già ha parlato una volta, potrebbe rifarlo benissimo un’altra volta.»
Rimasi a bocca aperta consapevole del fatto che avesse ragione.
«Harry ti ama, Zayn ti ama, tu a chi ami?»
«Io..» provai a pronunciare.
«Non ho intenzione di rovinarmi questo Natale quindi adesso tutto torna normale. Io vado a ritirare le cose da mangiare, ci vediamo dopo» sibilò prima di voltarmi le spalle e salire in macchina, lasciandomi pietrificata e congelata dato i 3 gradi.
«Vaffanculo! Vaffanculo, vaffanculo a me stessa, vaffanculo!» urlai in preda ad un attacco di nervi. Rientrai dentro e per fortuna Zayn continuava a dormire e Niall e Louis stavano sgombrando la roba da salone. Dov’era Sophie?
Salii di sopra cercando di essere il più calma possibile ma mi era troppo difficile.
Liam aveva fin troppo ragione ma non sapevo che fare. Era stato un errore che non doveva più capitare, uno stupido e ridicolo errore.
Era Natale, non volevo pensarci e così entrai nella stanza dove stava Sophie.
«Che ti metti?»
«Mmh pensavo al vestito verde che abbiamo comprato l’altro giorno, tu?»
«Quello corallo, mi rifai i boccoli?»
«Certo» mi rispose alzandosi da terra e soffiando un ultima volta sullo smalto sui piedi. «Tutto bene tesoro?»
Annuii e andai in bagno ad attaccare il ferro. Lei prese la sedia e io iniziai a spazzolarmi i capelli.
«Credo che vado con Niall per qualche giorno in Irlanda» disse mentre avvolgeva la seconda ciocca di capelli nel ferro.
«Davvero? Ma non pensi che.. insomma..»
«Mi presenterà come una sua amica e lo abbiamo deciso insieme»
«Oh, e a te va bene?»
«Certo, ti ho detto che lo abbiamo deciso insieme. Sarebbe inutile dire altro se poi io devo ripartire e chissà..»
Annuii e poi continuai a guardare i nostri riflessi nello specchio.
«Pensavo di mettere le scarpe tue, ti va bene?»
«Certo» risposi fredda.
Mi interessava davvero ciò che diceva Sophie ma non in quel momento.
«Pensavo di farmi i capelli verdi sai» disse per mettermi alla prova.
«Ho litigato pesantemente con Liam»
Sophie aggrottò le sopracciglia e mi spronò a continuare.
«Si è arrabbiato perché dice che sto rovinando tutto e gioco con i sentimenti delle persone» dissi atona.
«Ma come cazzo si permette? Da dove è uscito, oh?» disse gesticolando con il ferro in mano.
«Io e Harry ci siamo baciati, Sophie»
Spalancò gli occhi e diedi un urlo quando mi scottò con il ferro.
«Ma sei idiota?» urlai soffocando una risata.
«Tu. Tuuuu! Che cosa hai fatto? Quando?»
«In cucina, prima.»
«Oh mio Dio.. E Zayn?»
«Zayn non lo sa» dissi tamponandomi con l’acqua.
«Si ma state insieme giusto? Cioè stanotte voi due..»
«Mi faccio schifo da sola. Che cazzo ho combinato» dissi dando il via libera alle lacrime. Sophie mi corse vicino e mi strinse forte come quando avevo gli incubi al liceo.
«Sshh, calmati» disse accarezzandomi i capelli.
«Perché sbaglio sempre?Eh? Questa volta me lo gioco per davvero.»
«Non ti giochi nulla» rispose un’altra voce, la sua voce.
Ci girammo entrambe verso di lui e Sophie lasciandomi un bacio tra i capelli ci lasciò soli.
Entrò in bagno e chiuse la porta dietro di se.
«Non mi piace vederti piangere»
Non dissi nulla.
«Sai credo stiamo nella tipica situazione Edward, Bella, Taylor» disse mettendomi un braccio intorno alla spalla e stringendomi a se.
«Io non sono così scema» dissi tra un pianto e una risata.
«Però io sono figo come Jacob»
Sorrisi triste e lo guardai, aspettando che continuasse.
«Io ti amo, e tu ami. Ma non quanto lui. Lo accetto. Voi due starete insieme, io starò un po’ più indietro sempre a braccia aperte.. come..amico. Avrò bisogno di tempo ma io ci sarò, come tu ci sarai per me. Avrai voglia di un bacio unico? Io ci sarò» disse ironizzando e asciugando le mie lacrime. «Avrai bisogno di un consiglio? Io ci sarò. E’ stato un bacio d’addio, ci doveva stare. Con Niall ho sistemato tutto io. Siamo Bella e Jacob»
«Oh Harry» lo abbracciai talmente forte che gli bloccai il respiro.
Mi strinse anche lui e lo sentii sorridere. «Adesso hai fatto proprio come lei!»
«Mi prometti una cosa?»
«..Te lo prometto»
Ci guardammo con due sguardi sorridenti.
Mi aiutò ad alzarmi dalla vasca e mi sciacquai la faccia ed uscimmo dal bagno.
Oh merda.
Dio ce l’aveva con me.
Sbarrai gli occhi alla sua vista.
«Cosa stavate facendo nel bagno, voi due?» chiese retorico Zayn serrando la mascella.
Harry sorrise. «Mi ha ribadito quanto ti ama Zayn, sei fortunato» disse dandogli una pacca sulla spalla prima di lasciarci da soli.
Sorrisi appena si girò verso di me. «E’ vero?»
«Che ti amo da impazzire? Si, è vero»


Devo scappaaaaaare! Avviso che ci saranno altri due capitoli e poi fine :(
Baci a tutti, scusate! <3

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Capitolo 25
*** Capitolo Venticinque ***


Le cose in casa sembrarono migliorare, Niall e Sophie erano andati in Irlanda dalla famiglia del biondo, Liam era andato a sciare con Charlie e io, Zayn, Harry,Louis e Amber eravamo rimasti a casa.
Spesso Amber si fermava a casa e avevo modo di conoscerla meglio. Era una ragazza a modo, simpatica e giusta per Louis, col passare dei giorni sembrò capirlo anche lui.
«Holly stasera arriva mia sorella» mi disse Zayn entrando in camera.
«Chi?»
«Waliyha, prima che inizi di nuovo la scuola»
Annuii contenta. Io e quella ragazza andavamo molto d'accordo e speravo fosse lo stesso nonostante adesso fossi.. Sua cognata!
Ero intenta a mettere in ordine quella stanza, che ormai condividevo a tempo pieno con Zayn e per questo motivo regnava il caos più assoluto.
«Potresti darmi anche una mano invece di stare lì a girarti i pollici!»
«Esco con Harry, devo vestirmi»
Mi girai verso di lui e inclinai la testa. «Sono le 7 di sera, non mangiate qui? O meglio state fuori tutta la serata?»
«Si, Harry mi porta in un posto»disse schioccandomi un bacio sonoro sulle labbra.
Rielaborai la frase «Harry mi porta in un posto»e andai dritta in camera di Harry. Entrai senza chiedere il permesso e lo ticchettai sulla spalla.
«Tu»lo minacciai puntandogli l'indice contro.
Harry guardó prima il dito e poi me. «Dimmi bimba»
«Dov'è che devi portare Zayn? Ti ricordo che lui è fidanzato!»
«Lo so benissimo che è fidanzato Holly»mi rispose guardandomi fisso negli occhi. Era capace di mettermi in imbarazzo ogni volta.
«Harry»lo canzonai.
«Dai stai tranquilla, ci andiamo a fare una birretta tra amici. Non è questo che vorresti?»
Era sempre stato uno stronzo
e questo si sapeva, peró infondo aveva ragione, avrei fatto di tutto per far si che tornassero amici.
Uscii dalla camera più tranquilla e mi ritrovai Zayn, nel bagno, a petto nudo che si radeva la barba. Molto probabilmente doveva venirmi il ciclo perchè oltre alla voglia di cioccolata ne avevo un'altra, e mi sentivo tutta in sobbuglio.
«Amore ti serve qualcosa?»
Annuii ed entrai dentro, chiudendomi la porta alle spalle, e mi avvicinai a lui prima di cingerlo alla vita da dietro. Guardammo i nostri riflessi nello specchio e sorridemmo contemporaneamente. Si giró lentamente verso di me in modo da stare faccia a faccia, mi alzai sulle punte e gli posai un bacio sulle labbra, poi un altro e ancora un altro.
«Stai per caso cercando di distrarmi?»
«Mmm no, peró potresti dire ad Harry che fai un pó più tardi!»Dissi facendo scendere le mie mani sul suo petto, sfiorandogli il tatuaggio che aveva fatto da poco.
Lui sorrise maliziosamente e mi diede un bacio sul naso. «Per quanto io voglia fare l'amore con te in questo momento, tra un'ora, tra due ore, tra un mese, tra un anno, insomma sempre.. Non mi sembra il caso oggi»
Non sapevo se sorridere per le parole che mi aveva detto o arrabbiarmi per il rifiuto. «e perchè mai?»
«Amore ti deve venire il ciclo in questa settimana e preferirei non fare nessun guaio.. Sai com'è, l'ovulazione..»
Ma che cazzo stava farfugliando? Molto probabilmente era andato su yahoo. In tutto questo almeno sapevo che avevo ragione prima. «B
eh allora portami almeno un pó di cioccolata!»urlai prima di uscire dal bagno e raggiungere Louis nel salotto.
Mi buttai sul divano e cambiai subito canale, fregandomene della partita che Louis stava seguendo.
«Holly che cazzo fai? Sto guardando la partita!»
«Deve iniziare la tata, taci!»
«Mi sa che deve venirti il ciclo, meglio che vada a prepararti la camomilla»
Sbuffai sonoramente vedendolo dirigersi in cucina.
«Noi andiamo! Fate i bravi»
«No mi metto a cavalcare unicorni, sparite!» urlai sdraiandomi sul divano.
«Ragazzi non lasciatemi da solo, vi prego» uscì Louis dalla cucina con il pentolino in mano.
I due scapparono in men che non si dica, ma insomma ero così terribile?
Provai a rilassarmi fermandomi su sky cinema e decisi di guardare il film che stava facendo. Premetti sul tasto info e nella descrizione portava drammatico/romantico, perfetto per me.
«Holly ecco a te, io vado in camera, ok?» disse Louis posando la camomilla sul tavolino e dirigendosi verso le scale.
Mi girai verso di lui e poi afferrai la camomilla. «Dai resta qua con me, fa un film bello» dissi prima di prendere un sorso e maledirmi per non aver aspettato.
«Devo finire di sistemare delle cose» tentennò.
«Faccio la brava, giuro»
Lo vidi rilassarsi e scendere i pochi gradini che aveva fatto.«Promesso?»
Annuii e baciai due volte le dita incrociate a mò di giuramento. Prese la coperta di pail e si stese affianco a me, coprì entrambi ed alzò il volume con il telecomando.
Dopo un’oretta sentimmo suonare al campanello, ci guardammo entrambi annoiati perché nessuno dei due aveva la forza di alzarsi e andare ad aprire. Alla fine dovetti arrendermi perché stavo io fuori, così spostai il braccio di Lou dal mio ventre e mi recai alla porta.
«Tesoro!» urlai accogliendo tra le mie braccia la ragazza dai capelli neri, occhi da orientale e pelle ambrata.
«Holly!»
«E io sono Louis!» urlò sporgendosi con la testa oltre il bracciolo del divano. Presi le borse di Waliyha mentre lei andò a salutare Louis.
«Dove sono gli altri? Zayn?» chiese buttandosi sulla poltrona.
«Zayn e Harry sono usciti ma torneranno tra poco, Niall e Sophie in Irlanda e Liam e Charlie in gita sulla neve»
Lei annuì interessata e iniziò a straparlare su tutto quello che aveva fatto in questi mesi e accennò anche qualcosa su un ragazzo dicendo che poi mi avrebbe confidato tutto. Io e Waliyha, nonostante avesse 15 anni, avevamo sempre avuto un bel rapporto, anche perché tempo fa ero andata a dormire da loro in estate e quindi avevo avuto modo di conoscerla meglio.
«E voi che mi dite?»
Louis si girò verso di me con uno sguardo malizioso. «Non lo so, Holly che le diciamo?»
Pregai che non dicesse nulla su me e Zayn e probabilmente qualcuno lassù mi sentì perché dopo aver visto la mia faccia diventare dello stesso colore del latte iniziò a parlare di Amber.
«Siamo tornati» disse Harry entrando in casa, mi girai verso di loro e a quanto pare Zayn non si accorse della presenza della sorella dato che venne dritto dritto verso di me e senza dire nulla mi stampò un bacio sulle labbra, che sembrava chiedere qualcosa di più.
Sentimmo una tosse e subito ci staccammo.
«W-waliyha! Quando sei arrivata?» chiese imbarazzato mentre l’abbracciava.
«Un po’ di tempo fa.. e così voi due state insieme?» chiese guardando prima lui e poi me, e poi di nuovo lui e me.
«Beh si» rispose lui sorridendo.
«Ce l’avete fatta finalmente! Holly ora siamo cognate» disse esaltata. Scoppiai a ridere più per la sua reazione che per il fatto in se per se.
«Che avete fatto signorini?» chiesi alzando lo sguardo verso Harry che stava al mio fianco all’in piedi. Lui scrollò le spalle. «Ci siamo divertiti, vero Malik?»
«Assolutamente!» disse prima di scoppiare a ridere. Li guardai straniti, e solo allora capii che avevano alzato un po’ il gomito.
Squillò il telefono di Louis e si allontanò per rispondere, intanto andai a posare la tazza di camomilla in cucina.
«Oh mio Dio!» urlò Louis saltando addosso ai due coglioni. Tornai in salotto e strabuzzai gli occhi.
«Louis che è successo?» dissi sorridendo dato che lo faceva anche lui.
«Ho passato l’esame! Al conservatorio, sono passato!»
Corsi ad abbracciarlo fiera di lui e poi proposi un brindisi. Harry andò a prendere bottiglia e bicchieri mentre io cercavo di non pensare al dolore alla pancia.
«Aspettatemi un attimo». Andai in bagno et voilà, avevano ragione. Sconfortata tornai in salotto dove i ragazzi stavano già in cerchio e Louis aveva la bottiglia in mano pronto a stapparla.
«Ragazzi» si girarono tutti verso di me. «mi è venuto il ciclo»
Boom. La bottiglia si era stappata.

I'm come baaaaack babes.
Ebbene si, sono di nuovo qui! Questo capitolo è vuotissimo HAHAHAHAHA ma non potevo farla finire direttamente.
Argomento ciclo perchè la cosa mi riguarda da vicino in questi giorni HAHAHAHAHA CHE PALLE!
Comunque il prossimo sarà l'ultimo, non posso crederci! Mi ero affezionata ad Holly, al triangolo amoroso e tutto il resto!
Non mi dilungo che devo andare a studiare, a presto <3

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Capitolo 26
*** Epilogo ***


Se qualcuno me lo avesse detto qualche anno fa mi sarei giocata la testa che era uno scherzo e invece ora era tutto reale. Più guardavo la nostra casa investita da un tulle bianco e lilla e più la malinconia si appropriava di me.
Erano le 4 del mattino del 3 maggio, non faceva troppo freddo ed io stavo in cucina seduta al tavolo con la mia solita felpa extra large e i leggins. Non riuscivo a dormire, per quanto poteva sembrare assurdo la paura si era impossessata di me. Paura di cosa?
Avevo fatto attenzione a non far casino, a non disfare nulla e con la luce del telefono ero riuscita a mettere un po’ d’acqua sui fornelli per una camomilla.
«Ne fai una anche a me?» mi chiese Sophie con gli occhi lucidi. Mi girai verso di lei e trattenendo le lacrime, annuii. Sentii lo stridio della sedia sul pavimento e capii che si stava sedendo.
«Come mai sveglia?»
«Non riuscivo a dormire, tu?» risposi mentre versavo lo zucchero in due tazze.
«Anche..e volevo controllare che fosse tutto in ordine»
Mi sedetti a capotavola, al suo fianco. «Sei emozionata?»
«Non lo so. Ho la sensazione di dover vomitare, oppure mi sento lo stomaco come prima di un’interrogazione. Solo che sembra che sia impreparata, non voglio prendere una F»
La guardai e notai che stava iniziando a straparlare. Le posai una mano sulla sua. «Hey Sophie cosa stai farfugliando?»
«Non lo so Holly, non lo so»
«E’ normale che tu stia così, ok? Domani è il giorno più importante della tua vita! Sono accettate tutte le paure e i dubbi stanotte, domani quando starai su quell’altare decorato con i tuoi fiori importati da Timbuctu o chissà dove, tutto scomparirà.»
Mi sorrise dolcemente. «Credo di aver fatto tutto nella mia vita, o meglio tutto quello che ho sempre voluto fare. Ho una paura folle di dover abbandonare tutto questo, se non fossi pronta? Se fosse una scelta avventata?»
Era l’ansia a parlare e c’era solo un modo per mandarla via. «Quando eravamo adolescenti ed avevamo paura per uno stupido test che pensavamo c’avesse cambiato la vita, andavamo in giro per il college oppure andavamo dai ragazzi, ricordi?»
«Come dimenticarselo!»
«Perfetto, alzati» le ordinai. Spensi il gas e afferrai entrambi i cappotti, le gettai il suo addosso e poi indossai il mio.
«Che vuoi fare?» chiese indossando il suo con un sorriso di eccitazione.
«Non lo so, l’ultima trasgressione prima che tu diventi la signora Horan»
Sophie mi chiuse in un abbraccio, in uno di quegli abbracci che ti parlano in silenzio. Mi scappò qualche lacrima, entrambe coscienti che stavamo mettendo un punto alla nostra adolescenza, che in teoria era finita già da un po’.
Aprimmo la porta di casa cercando di non rompere il fiocco sul pomello e poi corremmo fuori dal vialetto. L’aria fredda ci inondò, buttando i capelli all’indietro mentre le nostre risate già rimbombavano nella notte.
Qualche locale era ancora aperto ed entrammo nel primo che rassicurava un po’ di più.
«Buonasera signorine, cosa volete?»
«Due tequila, grazie!» dissi lasciando due banconote vicino alla cassa. Subito arrivarono e chiesi anche due fazzoletti. Frugai nella borsa e trovai due forcine, perfetto.
Legai i due fazzoletti, bianchi, con le forcine nei capelli di Sophie. «Ecco il tuo velo!» dissi soddisfatta del mio lavoro.
Lei subito prese il telefono e impostando la telecamera interna ci scattammo una foto. «A che brindiamo?»
«A domani, al tuo matrimonio!» dissi alzando su il bicchiere.
Lei avvicinò il suo. «E a noi!»
Feci sbattere i due bicchieri e poi buttammo tutto giù in un sorso. Uscimmo da quel pub e iniziammo a camminare per le stradine inglesi.
«Certo che ne abbiamo passate tante insieme, eh?» chiese retorica Sophie.
«Si, direi tutte!»
«Nessuna però è rimasta incinta»
«No, ma ci sono andata vicina» dissi storcendo la bocca al ricordo di qualche anno fa.
«Domani non è solo il giorno del mio matrimonio, cara Holly»
«Lo so, cara Sophie» le risposi mentre mi prendeva a braccetto.
«Sei pronta?»
«Penso di si, insomma è passato così tanto tempo.»
«Ti è mancato mai?»
«Da morire Soph, quante volte ho pensato di prendere un aereo e volare da lui»
«Ma?»
«Ma poi mi giravo e incontravo gli occhi, il sorriso della persona che amo che mi levava qualsiasi pensiero dalla testa..Oddio non tutti!» conclusi ridendo.
Continuammo a camminare per un po’, entrammo anche in una panetteria che stava sfornando i primi panini della giornata e passammo il tempo a ricordare i momenti più belli.
Distrattamente alzai lo sguardo sulla parete e rimasi shockata dall’orario che segnava l’orologio.«Cazzo Soph sono le 6 e mezza!»
«Che diavolo stai dicendo?» disse alzandosi e indossando il suo cappotto in fretta. «Io tra 6 ore devo sposarmi!» urlò in preda al panico. L’afferrai per mano e iniziammo a correre il più in fretta che potevamo.
«Holly non abbiamo pagato!»
Oh merda. Scoppiammo a ridere entrambi ma quando vedemmo la porta di casa l’ansia si riappropriò di noi.
«Holly»
«Mmh?»
«Grazie!» disse abbracciandomi di nuovo.
«No ma dico, siete impazzite?!» sentii urlare Liam verso la nostra destra. Ci girammo entrambe con gli occhi colmi di lacrime. «Che cazzo è successo? State bene? Perché piangete?»
«Calma Liam, stiamo bene. E’ solo emozione!»
«Ma dove stavate? Per fortuna mi sono alzato solo io per ora»
«A fare un giro» rispose Sophie con nonchalance. «Vado a svegliare quel coglione del mio futuro marito»
Liam si girò verso di me e mi sorrise comprensivo, cinse le mie spalle con il suo braccio ed entrammo dentro.
«Vado a vedere Zayn a che punto sta»
«Io preparo la colazione»
Salii di sopra e lentamente mi avvicinai al letto, mi sedetti e diedi un bacio sulla guancia sinistra di Zayn.
«Hey, sei tornata» riuscì a dire con la voce impastata dal sonno.
Sgranai gli occhi. «Ma..»
«Vi ho sentite, o meglio ho sentito che ti eri alzata e stavo per seguirti quando ho visto scendere Sophie e poi il portoncino» disse mettendosi a sedere.
«Lo sai che ti amo, vero?»
«Ti amo anche io amore mio»
La nostra dolcezza terminò in un casto bacio a stampo.
«Meglio alzarci, Dio che ansia che ho! Eppure si deve spostare Niall, mica io!»
Scoppiai a ridere. «E’ il tuo migliore amico, è ovvio»
«E’ diverso, è mio fratello» disse sospirando ma contento.
Scendemmo giù, dove c’erano tutti gli altri, anche Louis era venuto a fare un salto nonostante non abitasse più con noi da un po’. Dovevamo iniziare a lavarci dato che da lì a poco sarebbero arrivate estetiste e parrucchiere.
«Harry mi ha chiamato mezz’oretta fa, era appena atterrato.»
Panico. Ansia. Terrore. Felicità. Tremolio. Tutto in un solo pacchetto.
Evidentemente avevo cambiato espressione dato che Niall mi diede una gomitata nello stomaco.
«Perfetto!» esclamò Sophie battendo le mani. «Tutto secondo i piani»
«Ragazzi…devo annunciarvi una cosa» sussurrò Niall guardandoci negli occhi.
Lo spronammo a continuare.«Non ho fame!» esclamò sbalordito.
Presi un cuscino e glielo tirai addosso, senza pensarci due volte. Così anche Louis e Zayn.
«Ma dico, sei coglione? E poi volevi aver fame anche stamattina?» gli chiese Zayn spettinandogli i capelli.
Iniziammo a dividerci i compiti, chi era andato a farsi la doccia, chi sistemava le ultime cose e chi era andato a ritirare il vestito all’ultimo momento, si il mio ragazzo. In tutto questo la casa era diventata un fioraio
Dlin dlon.
«Il prossimo che si sposa negli inviti deve specificare che non si accettano fiori! Non riesco a finire nulla che compare il fioraio nascosto dalla pianta»
Dlin dlon.
«Un attimo cazzo!» urlai mentre mi dirigevo alla porta con lo smalto fresco sulle unghie dei piedi, nonostante dovessi indossare scarpe chiuse.
Aprii la porta pronta ad accogliere un altro cestino, e invece mi ritrovai lui davanti agli occhi.
Non riuscii a dire niente, come se mi fossi dimenticata come si parlava eppure lui era lì con un sorriso mozzafiato mentre teneva stretta in una mano una valigia nera e nell’altra un beauty case… rosa. Rosa?
«H-harry..»
Molto probabilmente anche lui era stato affetto da una momentanea dislessia perché non diceva nulla.
«Harry mi vieni a dare una mano?» urlò una voce alle sue spalle, una voce femminile.
Lui si girò in quella direzione ed anche io mi sporsi con lo sguardo oltre la sua spalla. C’era una ragazza con la testa dentro il cofano del taxi, si vedevano solo i capelli castani che finivano in boccoli ondulati al punto giusto. Il profilo sembrava minuto e slanciato ma non continuai la radiografia quando Harry si girò verso di me.
«Holly, sei.. sei..» sbiascicò.
«Sono?»
«Cresciuta»
Erano tre anni che non lo vedevo, ero cresciuta? Inclinai la testa verso destra e sentii un senso di disagio dentro di me. «E-entra, entrate anzi..» lasciai intendere anche alla ragazza che gli si era appena affiancata.
«Ragazzi! C’è Harry!» urlai per farmi sentire anche al piano di sopra.
Il tempo di farli accomodare in salotto che Sophie gli si buttò addosso letteralmente. «Haaaarry» urlò mentre se lo abbracciava. «Dio non vedevo l’ora che arrivassi, adesso ci siete tutti!»
Harry la strinse a sé così forte che si poteva percepire anche da fuori. «Oh insomma fatti guardare futura signora Horan». Sophie fece un giro su se stessa per farsi ammirare, aveva i capelli metà bagnati e indossava una vestaglia di raso lilla. «Sei uno schianto!»
«Heey è mia» rispose Niall andandogli incontro prima di abbracciarlo, così fecero anche Liam, Louis e Zayn, con lo stesso affetto di sempre.
«Ragazzi lei è Judit, la mia ragazza» disse presentando la ragazza che aveva appena fatto un passo avanti. A quell’affermazione qualcosa dentro di me reagì male, avevo voglia di spaccarle la faccia, sia a lei che a lui in effetti. Insomma non lo vedevo dopo tre anni e lui si presentava con Judit, chi cazzo è Judit? La squadrai da capo a piede mentre gli altri si presentavano. Era proprio una bella ragazza, così come doveva essere per stare al fianco di Harry, del mio Harry. Le strinsi la mano cacciando uno dei miei migliori sorrisi, sforzati. Harry lo notò perché fissò i suoi occhi dentro i miei, ed io feci lo stesso.
«Niall tra poco devo preparami, devi trovarti fuori di qui nel giro di una mezz’oretta» gli ricordò Sophie con una mano sul fianco.
«Piccola Sophie sarà la ventesima volta che me lo ricordi! Louis mi accompagna in hotel dai miei tra 15 minuti, tranquilla» le disse posandole un bacio sul naso e dandole uno schiaffetto sul fondoschiena. Più li guardavo e più non mi capacitavo del loro matrimonio, erano una coppia bellissima e su questo non ci pioveva.
Sophie aveva organizzato tutto nei minimi dettagli ed io l’avevo aiutata, inoltre era molto superstiziosa quindi bisognava rispettare determinate regole e proprio per questo motivo le avevo comprato una giarrettiera con un fiocchettino blu.
«Allora si deve fare qualcosa?» chiese Harry dando una pacca sulla spalla di Zayn.
«No nulla, dobbiamo soltanto vestirci e aspettare fotografi e roba varia. Voi maschi non dovete fare nulla» rispose Sophie.
«Posso essere utile?» chiese Judit con una voce dolcissima.
«No, grazie tranquilla. Al piano di sopra scegli una stanza e puoi cambiarti lì»
«Casomai andiamo nella mia, se non c’è nessuno» rispose Harry facendo spallucce.
«Ci sono solo degli scatoloni, per il trasloco» esordii io che ero rimasta in silenzio a guardare la scenetta.
«Amore accompagna Judit sopra mentre noi facciamo due chiacchiere con Harry dato che non ci volete tra i piedi» mi spronò Zayn. Sorrisi e dissi a Judit di seguirmi, ovviamente lei guardò Harry che la rassicurò dicendole che sarebbe salito tra pochi minuti anche lui.
L’aiutai con le borse e salimmo al piano di sopra. «E’ la seconda sulla destra»
Aprii la porta e vidi che si guardava intorno. «E così questa era la camera di Hazza»
Mi girai verso di lei incredula da come lo aveva chiamato. «Scusa?»
«So che tu gli hai dato questo soprannome e quindi ho pensato fosse una cosa carina, scusa..non volevo..»
«Nono, figurati! Non pensavo te l’avesse detto, tutto qua»
«Ah no, lui mi ha detto molte cose di voi»
Mi schiarii la voce. «Cose, cosa?»
Molto probabilmente notò la tensione che si appropriava di me perché le spuntò un sorrisino beffardo, stronza. «Che eravate migliori amici, avete condiviso molto insieme e lui ti è stato vicino in momenti difficili della tua vita.»
Chissà cosa sapeva dei momenti ‘difficili’.
«E che è stato anche innamorato di te, ma tu stavi con Zayn, se non sbaglio.»
Un tuffo al cuore, mi appoggiai alla scrivania cercando di stare tranquilla. Annuii, se avessi parlato avrebbe scoperto la mia voce tremolante.
«Non capisco in realtà come tu abbia fatto a non essere innamorata di lui, non si può non esserlo» disse lei con gli occhi che le si illuminavano.
Quindi Harry non le aveva detto tutta la verità, mi sentii meglio, era una cosa mia e sua e tale sarebbe rimasta, per sempre.
«Vado a vestirmi, se hai bisogno di altro..»
Non le dissi che come lui aveva amato me io avevo fatto lo stesso con lui, non le dissi che lei starà anche ricevendo tutto il suo amore ma la sua prima volta sono stata io, non le dissi che lui sarà per sempre un po’ mio come io sarò sempre un po’ sua, non le dissi dei messaggi poco innocenti che mi aveva mandato qualche mese fa.
Mi avvicinai alla porta per uscire quando mi chiamò, mi girai. «Io e Harry stiamo insieme da un anno, ma penso che sarò sempre gelosa di te, come parla di te non parla di me.»
Rimasi sbalordita da quelle parole, lei abbassò il capo ed io uscii da quella stanza, contenta.
Come parla di te non parla di me.
«Hey tutto bene con Jude?» mi chiese Harry interrompendo i miei pensieri.
«Si, ti sta aspettando!» dissi avvicinandomi alle scale.
«Holly»
«Devo scappare, è arrivata l’estetista e devo essere sicura che Niall sia andato via» dissi scendendo le scale, tutto pur di evitarlo.
Dopo due ore eravamo truccate e pettinate, i ragazzi erano vestiti e anche io, adesso toccava aiutare Sophie nell’indossare il suo vestito. Presi la giarrettiera ed entrai nella sua stanza.
«Si può?» chiesi affacciandomi dalla porta.
«Sei.. uno schianto!» urlò voltandosi verso di me.
Indossavo quest’abito: http://data.whicdn.com/images/51713436/tumblr_mhv9g20nLs1s3nhn0o1_400_large.jpgpiù lungo però, lo avevamo scelto insieme subito dopo aver trovato il suo. Zayn non aveva voluto vederlo, voleva la sorpresa ed io amavo stare in quell’abito. «Grazie, ma ora tocca a te!»
Tirai giù la zip dal porta abito di Sophie prendendolo da sopra e da sotto lo appoggiai sul letto, lo sfilai dalla gruccia e lei si alzò con gli occhi lucidi. Il suo abito sopra era seguiva questo:http://data.whicdn.com/images/51857330/529310_519625138078166_2000738_n_large.jpgmentre sotto questo: http://data.whicdn.com/images/52061185/tumblr_me8prlPjlU1qe7ryio1_500_large.jpg
L’aiutai ad indossarlo, la stessa cosa con le scarpe e infine le diedi la giarrettiera. Ci promettemmo di non far scendere neanche una lacrima, nonostante il trucco fosse waterproof e professionale. L’abbracciai forte e un flash illuminò i nostri visi emozionati. I fotografi ci tennero occupate per il resto del tempo.
Scattammo tantissime foto, i ragazzi erano andati da Niall mentre Amber e Judit erano rimasta con noi.
Amber era la damigella ed io quella d’onore.
Arrivato il momento salimmo nella berlina che avevano noleggiato per l’evento, con un po’ di difficoltà per il suo voluminoso vestito, i genitori stavano dietro con la macchina.
Arrivati fuori chiesa le aggiustai il vestito e ci posizionammo l’una davanti all’altra, l’emozione ci invase quando sentimmo le prime note della marcia nuziale. Mi girai verso di lei «Sei pronta?» le mimai con la bocca.
Lei annuì e strinse il braccio del padre che le stava a sinistra, pronto a portarla all’altare.
Varcammo tutta la navata centrale, vidi i miei genitori sulla mia destra e tutti gli amici del liceo e che avevamo incontrato in questi anni, più avanti sull’altare c’erano i miei 5 uomini ed io salii i pochi scalini a sinistra, seguita da Amber. Feci l’occhiolino a Zayn che aveva un sorriso a 32 denti mentre mi squadrava da capo a piedi, anche Amber e Louis si guardarono e poi portammo l’attenzione su Niall che accoglieva sull’altare Sophie.
La cerimonia iniziò seguendo la prassi, di tanto in tanto guardavo Zayn che percependo il mio sguardo si voltava nella mia direzione.
Arrivati al momento fatidico i miei occhi già lacrimavano, così come quelli di Amber. Notai infondo alla chiesa anche Charlie, che nonostante non stesse più con Liam da un bel po’, causa un suo tradimento con il maestro di Yoga, era comunque presente in un momento importante.
«Vuoi tu Niall James Horan prendere come tua legittima sposa la qui presente Sophie Melanie Bring, per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi ?»
«Si lo voglio»
«Vuoi tu Sophie Melanie Bring prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Niall James Horan , per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?»
«Si lo voglio»
Quelle parole mi fecero venire la pelle d’oca e ormai le lacrime stavano rigando le mie guance senza sosta.
«Vi dichiaro marito e moglie. Lo sposo può baciare la sposa»
Un applauso sincero sbocciò quando le labbra di Niall sfiorarono quelle di Sophie. Inconsciamente spostai lo sguardo su Zayn che si asciugava una lacrima, non potetti non sorridere davanti a quella scena. Mi sentii guardata e notai che erano gli occhi verdi di Harry a farmi sentire tale, sorrisi dolcemente e poi portai l’attenzione sulla mia migliore amica.

Una cena perfetta, cibo buonissimo, intrattenimento fantastico, avevamo ballato, cantato e fatto tanti di quei giochi stupidi che si fanno ai matrimonio, come il lancio del bouquet, preso da una cugina di Niall e togliere la giarrettiera con i denti. Ovviamente mi stavo scompisciando dalle risate in quel momento.
Adesso eravamo tutti seduti ai propri tavoli e si stava avvicinando il momento dei brindisi, e ovviamente toccava a me. Mi alzai dal tavolo sussurrando a Zayn nell’orecchio che andavo in bagno ad aggiustarmi, annuì e poi mi allontanai con la porchette.
Nel bagno c’erano due ragazzine, se non erro cugine di Sophie che si stavano mettendo il lucidalabbra. Nella mia mente spuntò l’immagine mia e di Sophie di qualche anno fa, quando ci preparavamo per andare ad una festa.
Le due ragazze uscirono ed appoggiai i palmi della mano sul lavandino, mi guardai allo specchio e presi un forte respiro. Era stata una giornata piena di emozioni, prima Harry, poi quella Judit e le sue insinuazioni, il matrimonio della mia migliore amica. Sorrisi mentalmente al pensiero che uno dei momenti più belli della giornata li avevo passati con Zayn. Gli sguardi in chiesa, i suoi complimenti e non sempre casti sussurrati all’orecchio, le nostre mani intrecciate mentre camminavamo nel giardino della villa, il mio ti amo mentre il fotografo a sorpresa ci scattava una foto.
«Si può?»
Nonostante avessi riconosciuto la sua voce mi girai comunque. Stava con le gambe incrociate, appoggiato alla porta con l’indice che bussava alla porta.
«Non posso vietarti di entrare» dissi appoggiandomi al lavandino. Niente tono duro, niente fuga.
«Ma se l’avessi potuto fare, l’avresti fatto. Giusto?» si chiuse la porta alle spalle.
«Come stai? » gli chiesi sinceramente, e lui lo capì.
«Ho paura a dirlo ma tutto bene. Il lavoro va a gonfie e vele per fortuna, tra poco acquistiamo anche un dominio sul web, è un affare di tanti milioni di dollari e tu?» mi spiegò.
Harry aveva intrapreso la carriera d’imprenditore, gestiva un’azienda con un suo socio e il completo giacca e cravatta era diventato una routine.
«Oh mi fa davvero piacere. A me anche, tra poco laurea e potete chiamarmi dottoressa» risi, lui si avvicinò.
«Non mi hai risposto a quei messaggi, anche se un po’ me lo aspettavo»
Più si avvicinava ed io più mi allontanavo, fino a trovarmi all’angolo tra il marmo del lavandino e il muro.
«Non mi hai detto che c’era una Judit» sviai il discorso alzando il mento, mantenendo il suo sguardo.
«Avevo detto a Sophie che avrei portato qualcuno, pensavo ti avesse avvisato»
Stronza.
«A quanto pare no»
«No, non lo ha fatto. Da quanto state insieme?»
«Più o meno un anno» rispose guardandosi allo specchio.
«E non c’hai detto nulla in tutto questo tempo?!» lo feci voltare verso di me.
«Gelosa?»
«Harry.» lo richiamai.
Lui rilassò le spalle. «I ragazzi lo sapevano»
Sbarrai gli occhi, incredula. Mi avevano tenuto tutti all’oscuro di tutti. «Non ci credo!»
«Non arrabbiarti bimba, non è il momento» spalancò le braccia.
Iniziai a camminare avanti e indietro. «Non chiamarmi così! Ah e questo nomignolo Judit non lo sa?»
Mi guardò torvo.
«Prima, a casa, abbiamo fatto una chiacchierata. Mi ha detto un po’ di cose»
«Ah, del tipo?»
«Quello che sa di noi.. e poi ha detto una frase»
Rimase in silenzio, come a farmi capire di continuare.
«’Io ed Harry stiamo insieme da un anno, ma penso che sarò sempre gelosa di te, come parla di te non parla di me’»
Harry abbassò il capo, come se si sentisse colpevole e d’istinto lo feci anche io. Avevo sbagliato a dirgli quelle cose, non volevo creargli problemi ma mi avevano tenuto all’oscuro della sua relazione e la cosa mi aveva fatto imbestialire.
«I-io ci provo a non paragonarvi, a-ad non vedere in lei la mia Holly ma in certi momenti non è facile.» sembrò fare uno sforzo immane. «Prima di conoscere lei ho avuto altre storielle, stavo bene. Poi l’ho incontrata e me ne sono innamorato, quasi come quando ero innamorato di te.»
Ha parlato al passato, è passato avanti.
«Sto benissimo con lei, è una ragazza dolcissima e passionale. Intelligente, buona, brava e bella. Ma a volte non è te»
«Harry..»
«No ferma. Non pensare che io stia ‘tornando’. Mi hai fatto stare così male che non lo farei per nulla al mondo, forse ho bisogno di tempo, lei lo sa. Lo sappiamo entrambi.»
Mi diede un bacio sulla fronte, lungo e poi si avvicinò alla porta.
«Anche io ho pensato a noi due che facevamo l’amore quella sera del messaggio. Come se fosse il nostro anniversario. Mi sono sentita uno schifo e non parlavo con nessuno, né tanto meno con Zayn. Mi sono sentita una stupida mentre sorridevo e l’adrenalina scorreva dentro le mie vene più leggevo quelle maledette tue parole. Penso che sia la cosa erotica più dolce che io abbia mai letto Hazza. Mi manchi quando scendo nel soggiorno e non trovo la tua testa riccia sbattuta sul tavolo, mi mancano i tuoi panni per casa.» poche lacrime scesero sul mio volto. «Mi mancano i tuoi abbracci Harry. Lo so che sei partito anche per noi e per questo non ho risposto a quel messaggio, perché se lo avessi fatto avrei preso un aereo e sarei volata in America. Ma siamo cresciuti.»
Avevamo entrambi gli occhi lucidi.
«A volte mi prende una malinconia ed ho l’impressione che Zayn lo sappia che sia per te, anzi ne sono certa. Sono contenta che tu abbia trovata Judit, ti auguro di scambiarvi tutto l’amore di questo mondo perché è bello. Ho sempre detto che non avrei mai donato tutta la mia vita a qualcuno. Ma amo Zayn più di quanto io ami me stessa, e adoro ammetterlo.»
In due passi mi strinse tra le sue braccia, forte forte. Mi asciugò le lacrime ed io feci lo stesso con lui.
Entrò in quel momento Liam e ci staccammo all’istante, non stavamo facendo nulla di male dato che era solo un abbraccio agli occhi degli altri.
«Vi davamo per dispersi, è il momento del brindisi» disse grattandosi la testa.
«Si andiamo!» dissi uscendo dalla porta, non prima di ricevere un’occhiataccia da parte sua.
Zayn serrò la mascella quando ci vide uscire dal bagno e mi avvicinai subito a lui, sorridendo a 32 denti.
«Scusa!» dissi baciandogli la guancia.
«Ho mandato io Liam» disse con tono freddo.
«Potevi venire tu» dissi bevendo un sorso d’acqua dal bicchiere.
«Sentivo che era meglio che venisse lui» disse accarezzandomi la gamba.
Mi sentii a disagio con quella frase ma sorrisi e posai la mia mano sulla sua. «Forse è arrivato il momento del discorso»
«Si lo penso anche io amore, non dire cazzate!» concluse ridendo.
Gli diedi uno schiaffo sulla spalla e buttai giù lo spumante che stava nel suo bicchiere.
Mi alzai e feci tintinnare il coltello vicino al bicchiere richiamando l’attenzione verso di me.
«Scusate se sto interrompendo il vostro dessert ma ebbene si, come ogni degno matrimonio non può mancare il brindisi, giusto?» sorrisi e mi girai verso Sophie e Niall. «Quanti brindisi abbiamo fatto io e te eh, mia piccola Sophie? Tanti, così tanti che ormai ho perso il conto. Dio già piangi? Contieniti su! Avevo deciso di scrivere su un fogliettino ciò che avevo da dire ma l’ho dimenticato a casa!» spiegai scatenando le risate della sala. «Che dirvi? Sophie e Niall che si sposano, incredibile vero? Se raccontassi alla gente qui presente la vostra storia si metterebbe le mani nei capelli»
«Hooolly!» mi richiamò Sophie ridendo.
«Tranquilla non lo farò. Voglio solo dire due parole.. Questi anni li abbiamo sempre passati insieme, l’uno al fianco dell’altro. Noi sette fin dall’inizio, ora siamo un po’ di più ma è meraviglioso che sia così» dissi facendo l’occhiolino ad Amber. «Sapete quando uno dice ‘ne abbiamo passate di tutti i colori’? Beh per noi è davvero stato sempre così, a partire dai colori della parete nella casa! Casa.. è così quando sto con voi. Mi sento a casa. Chi meglio di voi sa che io una casa l’ho persa anni fa ma penso che Dio mi abbia voluto ripagare con voi, e non posso chiedere di meglio. Non posso parlare di noi perché sarebbe troppo lungo e vedo già gente che sta sbavando alla vista del buffet dei dolci quindi voglio solo augurarvi il meglio. Tutto l’amore di questo mondo perché lo meritate per davvero. Vedervi così felici oggi mi rende piena, non so neanche che vuol dire ma è così che mi sento. Ho imparato a mie spese che spesso l’amore può trarti in inganno ma quando trovi la persona per cui moriresti devi tenertela stretta» dissi guardando verso Zayn. Notai che Louis prese per mano Amber. « perché non ricapita più. Puoi innamorarti tante volte, e chissà forse puoi amare anche più persone ma come dicevi tu Sophie, in una sera dove le bottiglie di birra stavano in fila vuote nella nostra camera? Ah si. ‘Quando troverò la persona che mi farà sentire i mammut nello stomaco non me lo farò scappare! A costo di legarlo ad una sedia, tanto già so che un giorno all’altro George Clooney mi chiederà di sposarlo’» altre risate in sala. «Niall sinceramente? Tu sei molto meglio di George e credo che non potevo trovare un amico migliore, anche quando giri per casa in boxer eruttando qua e là. Non potevo trovare amici migliori. Quello che posso dirvi è solo grazie. Grazie di essere così meravigliosi come siete, a tutti e 8.» asciugai una lacrima e un applauso riempì la sala in festa. «Quindi propongo un brindisi a voi due. A Niall e Sophie!»
«Stronza mi hai fatto commuovere» urlò Niall mentre stringeva a sé sua moglie.



FINE.
Uno. Non ho mai scritto un capitolo così lungo :O HAHAH Ma non potevo dividerlo nè togliere qualche parte..
Vi piace com'è finito? Effetto sorpresa! :)
E' brutto quando finisce una ff ma non possono continuare per sempre :(
Già mi manca quella stordita di Holly e il triangolo amoroso ajksdgfakjgalk
La scena in bagno me la sono immaginata mentre la scrivevo AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!
Fatemi sapere cosa ne pensate! 
Grazie a tutti per aver seguito questa storia ed aver vissuto come la strana vita di Holly <3

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