Belieber's Dream

di BlazeHope
(/viewuser.php?uid=167926)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Potevi anche non investirmi volendo ***
Capitolo 2: *** 2.You're beautiful like a diamond in the sky... ***
Capitolo 3: *** 3.Call me ,maybe? ***
Capitolo 4: *** 4.Nobody's Businnes ***
Capitolo 5: *** 5.Final Goodbye ***
Capitolo 6: *** 6.Love the way you lie ***



Capitolo 1
*** 1.Potevi anche non investirmi volendo ***



1.Potevi anche non investirmi volendo...


"Che nervi! Non ci credo. Come fa a sparire sempre sto cane? Cioè, non é normale. Ma appena lo trovo, non lo sa cosa gli succede....Caspita, ci mancavano i paparazzi! Mi odiate?! Cel'avete con me oggi?!!..... Oh, basta... Oddio!!!! S...sstai bene??"
"Ehm.. Si si, tutto bene!" 
"Riesci ad alzarti?"
"Si, tutto bene grazie"
"Lo vedo come ci riesci, dai vieni che ti aiuto"
"No"
"Ma se non ti sai muovere, su.."
"Ti ho detto NO"
"Uno cerca di aiutare e tu fai pure la difficile"
"Mi avresti aiutato non mettendomi sotto con la macchina"
"Ahah, fai la spiritosa dai"- un furgone nero si vede in lontananza-"Come caz..ehm, come caspita hanno fatto a trovarmi?!?"
"Cos.." 
"Vieni!"
Mi prese in braccio e c'infilammo in una stradina. Cercavo di liberarmi dalla presa, ma niente.
 
"Lasciami!! Ti ho detto di lasciarmi! Sei impazzito? Non solo mi hai quasi fatta fuori, adesso mi porti pure via?!? TI HO DETTO DI LASCIARM.."
"Fai silenzio."- Mi disse mettendo mi una mano sulla bocca. 
 
Appena arrivammo davanti una piccola strettoia si fermò.
 
"Venite, è andato di qua!"-si sentiva correre, poi delle urla, e il rumore dello scatto di una macchina fotografica.
 
Il ragazzo-almeno credo-mi spinse all'interno della strettoia e si accostò davanti a me, spingendomi sul muro.
"Ti prego, non fiatare. Se ne vanno e ti lascio libera."- disse il biondo guardando di lato per vedere cosa accadeva.
Annui con un cenno della testa. 
"Possiamo andare ora."-disse qualche minuto dopo scostando la sua mano dalle mie labbra e voltandosi verso di me.
I nostri sguardi s'incontrarono. Due enormi occhi color nocciola mi fissavano. Un lieve sorriso gli si dipinse sul volto.
Si, era un ragazzo, e che ragazzo. Lui era Justin. Justin Bieber. Quel ragazzo canadese che speravo d'incontrare da quando avevo 12 anni. Bene, ne avevo 17 e finalmente lo avevo  davanti. E pensare che non ci speravo più. Ed era proprio lui, il mio idolo che ormai da 20 minuti mi teneva stretta tra le sue braccia.
Deglutii rumorosamente mentre continuavo a fissarlo negli occhi.
Lentamente mi lasciò poggiare i piedi a terra sorreggendomi ancora per la schiena.
 
“Ti fa male?”-chiese premuroso
“Non molto”
“Scusami mi dispiace tantissimo… che testa che ho… io..”
“Tranquillo, non mi hai mica fatta fuori.. anche se tra poco ci riuscivi”
“Sono veramente mortificato. Dai, vieni che ti accompagno a casa”
“Non è necessario, posso fare sola”-dissi facendo un posso, poi, dopo qualche secondo vidi la mia faccia a un millimetro dall’asfalto e qualcosa che mi sosteneva. Era lui. Mi prese in braccio e mi mise in macchina.
“Andiamo in ospedale”-disse mettendo in moto la macchina
Sbuffai, se avessi detto di no saremmo andati ugualmente quindi non apri bocca.
 
“Siamo arrivati”-disse aiutandomi a scendere dall’auto.
“Grazie”
“Signor Bieber, che succede… Lo sa che io sono un dottore e che non trovo cani giusto?”-disse sarcastico
Justin rimase impassibile davanti l’uomo.
“Ho inavvertitamente investito… Aspetta, com’è che ti chiami?”-disse imbarazzato
“Blaze”
“Ho inavvertitamente investito la signorina Blaze con la mia macchina. Non riesce a camminare molto bene”
“Diamo un’occhiata… Lei deve aspettare fuori”
“No!”
“F-u-o-r-i”
“Con la calma”- bha…
 
“Quindi?”-chiese un voce preoccupata da dietro la tenda.
“Ah… ha una lieve distorsione al ginocchio. Non potrai fare attività fisica per un po’ e dovrai portare una ginocchiera.”
“C..Co..come..io”-abbassai lo sguardo
“La devi riportare tra una diecina di giorni Bieber”
“io… ok..”
 
Uscimmo dallo studio. Continuava a sostenermi. Ormai si era fatto buoi. Ripensando alle parole del dottore gli occhi cominciarono a diventare sempre più lucidi. Cercavo di soffocare quei singhiozzi per dire l’indirizzo a Justin ma me ne feci scappare uno.
 
“Ehi, piccola.. che succede?”
“Niente. Siamo arrivati!”
“Sicura?”
“Ti puoi fermare qui”-mi aiutò a scendere dalla macchina. Mi accompagno fino davanti la porta e dopo un bacio sulla guancia sparì nella notte.
 
Entrai  a casa e mi buttai sul letto esasperata. Dopo aver accuratamente sistemato gli auricolari nelle orecchie sprofondai in un sonno profondo.
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2.You're beautiful like a diamond in the sky... ***


2.You're Beautiful like a diamond in the sky

Ma quanto è bella?... Quei  capelli rosso scuro sempre legati e spettinati, la carnagione chiara e quei meravigliosi occhi color ghiaccio coperti dagli enormi occhiali neri… e poi, quel sorriso stupendo, che farebbe invidia anche al sole e quelle labbra … rosee e carnose tutte da baciare. Per completare il tutto uno stile un po’ pazzo che la rende unica nel suo genere…
“Ma quanto sei bella?”                                                                                                                                                                  
“Ma che stai dicendo Bieber… se vuoi ti presto i miei occhiali”                                                                                           
“Stai ferma… e lasciami fare!”                                                                                                                                                                     
“Ma di che s…”

“JUSTIN!! Smettila di baciare il cuscino e svegliati?”                                                                                         
 “Cos..io..Buongiorno Sel…”                                                                                                                                                                    
 “Saresti così gentile da spiegarmi per quale motivo stavi baciando il cuscino?”                                                                         
“Io..n..niente”
“Mi spieghi perché eri al centro di Los Angeles con un ragazza in braccio ieri?”-disse Scooter piombando nella camera da letto.                                                                                                                                       “AVEVI UNA RAGAZZA IN BRACCIO?? Chi? Cosa? Dove? Come? Quando? Perche? Per fortuna che stavi cercando il cene!!
“Con la calma…Ma di chi state parlando?? Comunque buongiorno anche  te Scoot!”-rispose con la voce ancora impastata dal sonno.
« Di lei Justin…Lei! »
« Justin..J..Justin…Justiiiin.. JUSTIN! »
« Si, cosa ? »
« Allora ?? chi è ? »
« Ieri sera l’ho investita per sbaglio.. »
“Ci mancava che l’investivi per passatempo”
“ Ah, ah, ah.. non fa ridere … Comunque ho fame? Che ore sono??”                                                                                                         
“Le 16 in punto Bieber”                                                                                                                                                                       
“Porco due.. devo scappare”-disse addentando un cornetto.

Mi preparai alla velocità della luce e in pochi minuti sfrecciai dirigendomi in quella casa. Ma la strada? Non la ricordo! Caccola.. che faccio ora…
Girai a vuoto per una buona mezz’ora, poi intravidi una casa che mi risultava conosciuta.
“Si, è questa”
Sistemai la macchina nascosta tra degli alberi per evitare paparazzi e roba simile così mi avvicinai alla casa e suonai il campanello. Niente.. provai a bussare e la porta si aprì sola.
In un’unica camera erano contenute tre stanze. Camera da letto, cucina e salotto tutto in uno… sfruttando al meglio gli spazi.
“Blaze… ci sei?.. Permesso! “                                                                                                                                                         
 Ma da dove viene questa musica? E questi passi? “Blazeeee!!”
Mentre guardavo attentamente la casa notai una scaletta accostata alla parete.. Sali con cautela considerando la  qualità della scala e arrivai in una specie di porta segreta. L’aprii e m’intrufolai all’interno. Una ragazza dai capelli bordeaux stava ballando sulle note di Falala poi un botto. Delle lacrime cominciarono a rigarle il volto.
“Blaze! Tutto bene?”
« Cos..J..Ju..Justin? tu.. cos., com .. » farfuglio tra un singhiozzo e l’altro
“Non puoi ballare.. te lo ha detto il dottore”
“Ma io mi devo allenare!  Il saggio.. il concorso..poi quando torno che faccio? Mi devo allenare per forza … io non posso lasciare tutto così non posso..”-continuava a piangere.
Le asciugai delicatamente le lacrime e l’aiutai ad’alzarsi mentre prendevo la ginocchiera che pochi minuti prima aveva lanciato. Poi reagii d’impulso e l’abbracciai.
"Non piangere piccola.."
la strinsi forte a me e cominciammo a ballare Falala..

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 3.Call me ,maybe? ***


Call me, maybe?

 
Justin continuava ad’asciugare le lacrime che continuavano a solcare le mie gote. Era così dolce e delicato.
Mi sollevò da terra continuando a tenermi stretta a se. Passo il suo braccio dietro la  mia schiena e adagiò il mio sul suo collo, poi prese l’altra e incastrò le nostre dita. Cominciammo a ballare una specie di valzer sempre sulle note di falala… i piedi dolevano a causa delle scarpette ma non m’importava niente. Ero stretta a lui e tutto intorno a me non aveva più senso.
La canzone finì così mi staccai da lui. Il suo profumo era fisso nella mia mente, era qualcosa di meraviglioso.  Avvicinò delicatamente il suo naso al mio collo lo sfiorò e un brivido percorse la mia schiena.
“Someday?”
“Cosa?”
“Il profumo che usi!”
“No, non cel’ho someday… si chiama Immortal”
“Capito… Guarda e impara baby!”-disse infine ammiccando.
 Nel frattempo era cominciata Candy di Robbie William. A Justin s’illuminarono gli occhi. Si mise al centro della sala e cominciò a ballare.
“E’ per caso una sfida questa?”
“E cosa sennò?!!?”
“Bene, accetto!”
“Si dai, vediamo cosa si fare”
Cominciai a muovermi al centro della sala ogni passo che facevo mi fermavo e continuava Justin e così via.
“allora?”
“Uhm.. non c’è male.. ma nessuno batte il grande Bieber”
“Bene, allora Bieber, lo sai fare questo??”
“Certo, è troppo poco per le mie capacità!!”
“Fammelo vedere allora… ahaha visto che sei caduto!! Non ci riesci!!” u.u  
“Ah si, allora vuoi la guerra eh!
“No, Justin ti prego!! Il solletico noooo!!”
Cominciammo ad inseguirci per tutta la stanza. Ballavamo come pazzi, cantavamo e imitavamo gli animali. Sembravamo bambini dell’asilo. Giocano insieme due secondi e sono già migliori amici.
 Dopo aver esaurito le nostre forze ci buttammo stremati sul divanetto. Justin guardò attentamente la camera. Era una stanza gigante, con uno specchio a parete di fronte a noi e sulle pareti laterali le sbarre per il classico. Su ogni parete c’era l’ingrandimento di una star. A destra Rihanna, a sinistra lui (imbarazzo quando justin lo vide) e al centro Michael Jackson.
“cioe, fammi capire, tu hai una stanza enorme vuota e vivi in una stanzetta di un metro quadrato?”
“Si, qui mi alleno… questa stanza era un segreto..”
Tolsi le punte, i piedi mi sanguinavano. Justin lo notò così li nascosi dentro i miei anfibi.
“Senti Blaze… non è che mi daresti il tuo numero?”
“certo.. 5745782210”
“Grazie tante”
“Di niente.. io devo andare…”
“Ok, ciao!”
“ciao”
Detto ciò andò via. Feci ripartire la playlist per continuare l’allenamento. Infilai la ginocchiera e aumentai il volume.
Call me maybe… quale canzone più azzeccata?!?

I threw a wish in the well,
Don't ask me, I'll never tell
I looked to you as it fell,
and now you're in my way

I trade my soul for a wish,
pennies and dimes for a kiss
I wasn't looking for this,
but now you're in my way

Your stare was holdin', Ripped jeans, skin was showin'
Hot night, wind was blowin'
Where you think you're going, baby?

 

La canzone si bloccò a causa di un messaggio.
 
“Ciao Sweety ;)
Posso chiamarti sweety vero? Comunque sono Justin baby… ti va di andare al mac domani?”
 
Un urlo usci sordo dalle mie labbra.
 
“Cao Jus, certo che puoi. Comunque, volentieri, grazie ;)”
 
“Perfetto swetty, domani ti chiamo per i dettagli. Buonanotte Darling ;)”
 
“Buonanotte Jus”
 
 

Hey, I just met you,
and this is crazy,
but here's my number,
so call me, maybe?

 
 
 
SPAZIO AUTRICE U.U
Salve a tutte.. chiedo umilmente perdono per il ritardo errori ecc… questo capitolo fa un po’ molto schifo… mi dispiace
Recensioni? Ringrazio di <3 una ragazza speciale che mi ha cercato per chiedermi di aggiornare. Un bacio :*

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 4.Nobody's Businnes ***



 

4. Nobody's Business


You'll always be mine, sing it to the world
Always be my boy, i'll always be your girl
Nobody's business, ain't nobody's business
Ain't nobody's business, but mine, and my baby

 
(Nobody’s business- Rihanna ft. Chris Brown)



 
Allora.. che mi metto….che mi metto non lo so…
Alice smettila di farti tutti questi problemi… suvvia che sarà mai un appuntamento con Justin Bieber… ma cosa dico… Vestiti come vuoi, dimentica tutto e tutti e sii te stessa!!
 
Quindi leggings neri, felpa, converse e cuffie. Semplice rispetto al solito ma ok.. ( immagino così lo stile di Blaze  http://www.polyvore.com/cgi/set?id=64725597&.locale=it ) PRONTA!
 
Nell’aria si sente il profumo della primavere, con quel leggero venticello che ti costringe a indossare le maniche lunghe nonostante il sole. L’atmosfera e magica ma questo vuol dire che sta per finire tutto.
 
*Shine bright like a diamond… Shine bright like a diamond…*-il mio cellulare
“Pronto?... Al Mac tra mezz’ora?!.. Perfetto!”
 
Uscii di casa diretta verso il fastfood ma, un attimo!! Dov’è?
Vagavo per le vie ormai da dieci minuti finché Justin non arrivò in mio soccorso.
“Serve un passaggio?”
Un ragazzo su i 17 anni guidava una decappottabile nera. I capelli color grano erano mossi dal vento e la sua voce.. il suo sorriso…ritorniamo sulla terra.
“Si, grazie”
“E di cosa bellezza”
Pochi minuti dopo arrivammo a destinazione.
 
“Allora, io prendo due panini a tre strati, le patatine maxi, coca maxi, nuggets da ventiquattro…. E il gelato!”
“Poca fame vedo…”
“Si, ho preso solo due pan..”
“Ho sentito…. Hai impiegato dieci minuti per dire tutto…. Per me nuggets da nove, coca media e patatine media e l’insalata!!”
“Mangi poco… “
“No, sei tu che mangi troppo!!.... adoro le schifezze!!”
“A chi lo dici!”
 
Il Mac non era molto affollato così mangiammo indisturbati. Finimmo e cominciammo a guardarci intorno. Notammo dei bambini che si divertivano nella casa dei giochi. Io e Justin ci guardammo negli occhi e senza aprire bocca ci fiondammo tra le palline colorate. Era tutto così piccolo-ok, eravamo noi grandi ma.. Dettagli!- cominciammo a scivolare tra i tubi di plastica arcobaleno comunemente chiamati scivoli finchè Jus non s’incastrò in uno di essi. Scivolai dietro di lui per sbloccarlo ma rimasi anche io incastrata. Una guardia ci notò e visto che il gioco era per bambini al di sotto dei sette anni e noi ne avevamo diciassette e diciotto, cominciò a sgridarci ma noi continuavamo a divertirci così anche lui entro nella casetta. Somigliava a Kirby di Zac e Cody, infatti s’incastrò in uno scivolo e noi riuscimmo a scappare. Correvamo per il parco tenendoci per mano. Ci sedemmo su una panchina per riprendere fiato.
 
“Tra tre giorni ti devo accompagnare dal medico!!”
“Già…”
 
*You'll always be mine, sing it to the world
Always be my boy, i'll always be your girl….*-il telefono di Justin.
“Pronto?... Amore… Come va a Londra? Oh che bello.. torni domani?? Veramente?? Ok… a domani.. ti amo Sel!”
 
“Allora, stavamo dicendo??.. che succede?”
“Quella canzone…”
“Cosa?”
“E’ la mia preferita!”
“Bhe, anche la mia!!”
“Wow…”
“senti, mi accompagni a fare shopping?”
“ovvio!”
 
Un’ora dopo..
“Justin.. smuoviti!! Sei dentro il camerino da mezz’ora!!”
“Ci sono quesi… Eccomi!!”
“Togliti immediatamente quella tuta arancione da detenuto per favore…. Sembri un Umpalumpa!”
“grazie”
“ E di che!!”
“uffa.. devo trovare qualcosa di carino per domani!! Voglio portare Sel a cena!... dove vai?”
“Ecco a te, prova questi!!”
“Pronto…allora?”
“Ecco, stai benissimo!! Adesso andiamo!”
 
Andammo allo starbucks a prendere una cioccolata. Era veramente bello passare il tempo con lui. Potevo essere me stessa, anche se mentirgli mi stava distruggendo. Con me non era la super star che tutti immaginano era un semplice ragazzo di diciotto anni capace di ingurgitare quantità  stratosferiche di cibo e farmi ridere come nessuno al mondo.
 
Tornammo al parco. Passeggiavamo, ridevamo, ci raccontavamo tutto, come dei veri migliori amici.
Mi sedetti su una panchina. Justin prese il telefono e mise della musica.
 

You'll always be mine, sing it to the world
Always be my boy, i'll always be your girl
Nobody's business, ain't nobody's business
Ain't nobody's business, but mine, and my baby
Mine, and my baby, but mine, and my baby
But mine, and my baby, oooh





“Posso avere l’onore di questo ballo signorina?”
“Justin, siamo in mezzo  a un parco!”
“E quindi?”
“Va bene”
 
 

Your love is perfection, please point me in the right direction
I'mma give you all my affection
Every touch becomes infectious
Let's make out in this Lexus
There's no other love just like this
A life with you I want, then can we become love's persona

You'll always be the one that I wanna come home to
Boy let me love you and show you how special you are
I wanna be your baby, you'll always be my baby
Tell me what you want now


Mentre continuava a tenermi stretta a se cominciò a sussurrare vicino al mio orecchio le parole di quella canzone.

 
 

   

Let's sing it to the world
Baby give me time
I'mma be your girl

I wanna make you mine

And it ain't nobody's business

It ain't nobody's business

It ain't nobody's business
It ain't nobody's business
Just mine, and my baby

Un brivido attraversò la mia schiena. Ci fissammo negli occhi.
Justin continuava ad’avvicinarsi sempre di più finche le nostre labbra si adagiarono l’una sull’altra a completarsi.
 
“J..JUSTIN?”-qualcuno interruppe quel dolce bacio..

“Oh… c..ciao Sel…”



Spazio Autrice
Salve a tuttteee ;)
Ok, lo so sono pessima.. mi dispiace non riuscrire ad'aggiornare mai. Allora.. Alice? ma non si chiama Blaze? e di che segreto parla?? bhe.. lo scoprirete solo continuando a seguire la storia ;)
Mi lasciate qualche recensione *occhi da cucciolo* per favore??
Scusate sempre per errori ecc.... Baci Marina ;)

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** 5.Final Goodbye ***


Final Goodbye



“Ma tu non dovevi tornare domani?”
“Oh, scusami se ti volevo fare una sorpresa.. ma a quanto pare la sorpresa l’hai fatta tu a me..”
“Non è come pensi.. lui, ecco… ti stava organizzando una sorpresa.. e si stava allenando con me.. per farla riuscire meglio”-feci un finto sorriso per rendere il tutto più credibile
“Non penso fosse necessario provare il bacio, non sarebbe stata la prima volta”
“Scusa, mi sono lasciato trasportare”
“Perdonato, ma tu.. aspetta, io ti conosco!! Sei quella della foto, brutta ss.. so io cosa, ammettilo, avevi programmato tutto!”
“Q..quale ff..foto?’ io..”
“Non fare l’ingenua..”
“Selena basta…”
“Che fai? La difendi pure?? Si è presa gioco di te..!”
“Scusate, tolgo il disturbo”-presi le mie cose e tornai a casa
 
Passò qualche giorno, non sentivo Justin da quel pomeriggio al parco, mi sentivo vuota. Selena aveva ragione in parte, avevo preso in giro Jus. La mattina mi alzai di buon’ora, feci una doccia e uscci. Dopo una passeggiata al parco m’incamminai verso lo studio medico. Il dottore confermò la mia sensazione, il ginocchio si stava sgonfiando ma, grazie a ciò notò che la rotula era lussata. Fantastico direi! Tornai a casa e davanti la porta trovai Justin ad aspettarmi.
“Dov’eri finita? Ti dovevo portare dal medico!”-disse serio
“Buongiorno Bieber, felice di vederti”
“Smettila.. e rispondimi”
“Ero dal medico”
“Ma ti ci dovevo portare io!”-protestò
“Invece sono andata sola… così non avrai problemi”
“Ma dai, smettila!”
 
Gli andai incontro e lo abbracciai.
“Addio Justin”-sussurrai, poi entrai a casa. Lui rimase lì, immobile davanti la porta per un po’, poi sfrecciò via sulla sua ducati.
Feci una lunga doccia bollente, mi misi a letto e ripensai a quella giornata. Ripensai a quell’addio.
Blaze non esiste, sparirà per sempre. Ormai manca poco, pochissimo e finirà tutto.
 
***
Che cavolo le era preso’ perché mi ha detto addio? Io non voglio lasciarla. Lei è la mia migliore amica. Io ho bisogno di lei, si, ne ho bisogno. Non voglio non poterla più vedere a causa di Selena, come lei ha i suoi amici io ho i miei. Mica vado a farle questioni, certo, lei non se li va a baciare parchi parchi. Ma quel giorno non so cosa mi sia preso, sentivo il bisogno di farlo. Mi sono perso in quei suoi occhi color ghiaccio a dir poco stupendi.
Devo fare qualcosa, subito!
 
“Salve dottore”
“Bieber, a che devo l’onore di questa visita? La sua ragazza è già stata qua!”
“Lei non è la mia ragazza..comunque, quando ha la prossima visita?”
“Dopodomani, alle 11.30”
“Perfetto, grazie”
 
 
Sono le 00.30 ma non riesco proprio a dormire. Quelle fottute parole mi danno il tormento ‘addio’ lei stava scherzando, sicuramente.
Illuminazione!
***
Dormivo beata nel mio letto quando sentii bussare. Guardai la sveglia, erano le 02.00. chi poteva mai essere? Mi catapultai giù dal letto e aprii la porta. Nessuno, sul gradino una scatolina rossa con un bigliettino: Per Blaze
Presi il pacchettino e rientrai a casa . lo aprii e all’interno vi trovai un braccialetto con metà croma, sulla quale era inciso Justin con accanto il simbolo dell’infinito. E anche un bigliettino
 

Ciao splendore <3
Scusa se ho fatto qualcosa di sbagliato e perdona l’aggressione di Selena..
Volevo dirti che ti voglio bene
Se stai cercando l’altra metà del braccialetto, sappi che si trova attaccato al mio polso.
 
p.s. Non ti azzardare mai più a farmi uno scherzo simile a quello di oggi u.u
‘addio’ ahaha.. non faceva ridere u.u
 

Buonanotte

 
Una lacrima cadde sul foglietto, magari fosse uno scherzo…
Ci conoscevamo da poco, eppure era così dolce e coccoloso. Mi tratta come una principessa e mi fa sentire bene, amata, felice. E io, come ricambiavo’ mentendogli spudoratamente. Ma ormai il danno è fatto e non posso più rimediare, pochi giorni 3 si dimenticherà di me..
 
 
***
-Driiiin- scaraventai quell’aggeggio infernale contro il muro. Guardai l’orologio, porco disco! Sono le 10.30, devo andare a prendere Blaze. Mi vestii in fretta e furia e sfrecciai verso la sua abitazione.
 
“Blaze??.... Blaze, sono Justin!.... Blazee.. dai apri, ti prego…. Blaze.. dai.. BLAZE!!! Ti devo portare dal dottore su..”
“Ragazzo, non vedi il cartello?? Quella casa è in vendita! Non ci abita nessuno..”
“Non è vero, qua ci abita la mia amica..”
“No ragazzo, guarda il cartello..”
Vendesi
“Oh.. grazie”

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** 6.Love the way you lie ***


Qualche anno dopo…

Capitolo 6.

Just gonna stand there
And hear me cry
But that’s alright
Because I love
The way you lie

 
(Love the way you lie- Eminem ft. Rihanna)

 
 

Ero circondato da ballerine ventenni, belle, ed erano tutte li per me. C’erano ragazze di colore, mulatte, cinesi, russe, italiane e chi più ne ha più ne metta. Venivano da tutte le parti del mondo, erano qua, a Londra, solo per queste audizioni. Erano milioni ma ne avrei dovute scegliere solo venti. Panico!
Le osservavo da dietro la porta mentre provavano la coreografia per le audizioni. Erano brave, molto brave, e scegliere non sarebbe certo stato semplice.
Stavano provando le italiane, sentivo la voce dell’insegnante ma non riuscivo a vederla, era nascosta da una colonna.
Le prove finirono e tutte le pretendenti uscirono. Decisi di entrare per conoscere quell’insegnate ma qualcuno mi fermò, Scooter.
“Justin, lo sai che non puoi stare qua. Le ragazze non sanno di quale star si tratti!”
“Lo so Scoot… Infatti non mi ha riconosciuto nessuno!”
“Torna all’albergo, dai.”
“Ok, aspetta tre secondi..”
 
Entrai nella sala, ma l’insegnante non c’era più, la vidi sfilare via dalla porta sul retro. Era magra, altra capelli raccolti da un cappello rosso, portava delle vans rosse, una maglietta bianca e dei pantaloncini di jeans.
“Justin! All’albergo!”
“Se gridi il mio nome lo scopriranno tutti chi sono, genio”
“oh..”
Andai in albergo, cenai e mi misi a letto. Il giorno seguente il grande mistero sarebbe stato svelato.
 
Il grande giorno era giunto. Mi prepara e andai all’accademia. Entrai nella sala dove si sarebbero tenuti i provini. Svariati urli accompagnarono il mio ingresso. Sorrisi, poi tornai serio e feci partire i provini. Camminavo tra loro scrutandone ogni movimento, dovevo sceglierne venti più la protagonista. Passò il primo turno, il secondo e anche il terzo, ma dell’insegnate italiana nemmeno l’ombra, eppure, il suo gruppo aveva già fatto le audizioni.
Uscii fuori a prendere un po’d’aria.
“Salve Bieber, come va?”-chiese sorridente la direttrice italiana
“Salve-dissi- male, sono confuso, troppi talenti.. non sono in grado di scegliere”
Continuavo a parlare con la direttrice quando la vidi passare.
“Ehi, ehi… togliti un attimo quelle cuffie. Senti, le ragazze hanno già provato quindi..”-blaterava Sofia, la direttrice. La ragazza si voltò..
“Blaze!”
“Ragazzo, guarda che lei si chiama Alice..”
“Oh.. lei, assomiglia a una mia amica.. Ma Blaze ha i capelli rossi-le sfilai il cappello, aveva i capelli rossi- e un tatuaggio sul polso con una chiave di violino-le presi la mano e guardai il suo polso, il tatuaggio- ma..ma lei ha un braccialetto u..uguale al tuo, ma sul suo c’è scritto…”
“Justin..io…”
“Ah, ma allora vi conoscete”-s’intromise Sofia
“..”
“Si, Blaze, anzi.. Alice, era la mia migliore amica, la ragazze che aveva ritrovato il vero Justin. La ragazza della quale senza volerlo mi ero innamorato. Probabilmente l’avevo capito troppo tardi, perché quando andai a dirglielo lei non c’era più. Solo un enorme cartello con scritto vendesi su quella porta bianca…”
“Justin.. io..”
“Oh mio Dio, ragazze.. guardate, è Justin!!”
“Ti prego possiamo fare una foto??”
 
***
Cacca cacca cacca! Scappai, andai nella mia camera e mi chiusi dentro. Come ha fatto a trovarmi? E poi, come fa a ricordarsi ancora di me? Sono passati due anni!
 
“Posso entrare??”-chiesi con un filo di voce dopo aver bussato alla sua porta.
“Chi sei?”
“Alice”
“E’ il tuo vero nome o è un’altra delle tue tante identità?”
“Genio sono io, dai. Apri!”
“E’aperto”
“Ciao Jus -fece un cenno col capo-Posso parlarti??”
Annuì. “Scusa, scusa per tutto. No, non mi chiamo Blaze, mi chiamo Alice e sono italiana. Adesso di anni ne ho 19. probabilmente non mi crederai e se non mi vorrai più parlare ti do tutte le ragioni del mondo, ma te lo giuro.. sto dicendo la verità.
Non era mia intenzione ferirti, assolutamente. Nessuno sa che sono stata un anno a Los Angeles, nessuno sa dell’incidente, di Blaze, dei miei gusti, delle mie passioni. La vera me, la conosci solo tu. Quella che hai conosciuto ero veramente io, ok, non avevo il mio nome ma ero me stessa. Hai visto come sono vestita? Jeans, maglia, converse. Niente leggins fantasia, niente anfibi.. bhe, dei capelli rossi non si era accorto ancora nessuno, fino a oggi, quando mi hai intelligentemente tolto il cappello. Per loro sono solo Alice, quella che sostituisce l’insegnante di Hip hop quando sta mele, quella timida, che non può più salire sulle punte a causa di un problema al ginocchio…”
 
“Che ci fai li impalata, davanti la porta?”
“Scusa.. tolgo il disturbo”
“Prima vieni subito ad abbracciarmi”
Sorpresa, mi fiondai su quella figura esile che giaceva sul letto stringendola forte a me.
“Mi sei mancata Sweety”
“Anche tu Justin”- detto ciò ci addormentammo abbracciati.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1326353