Fighting for love di Soly_D (/viewuser.php?uid=164211)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pretending – Naruto/Sakura ***
Capitolo 2: *** Someone like you – Sasuke/Hinata ***
Capitolo 3: *** Just a dream – Naruto/Sakura ***
Capitolo 4: *** What if – Sasuke/Hinata ***
Capitolo 5: *** Politik – Naruto/Sakura ***
Capitolo 6: *** Over and over – Sasuke/Hinata ***
Capitolo 7: *** Shattered – Naruto/Sakura ***
Capitolo 8: *** Something to believe in – Sasuke/Hinata ***
Capitolo 9: *** Life without you – Naruto/Sakura ***
Capitolo 10: *** A thousand years – Sasuke/Hinata ***
Capitolo 11: *** Everytime – Naruto/Sakura ***
Capitolo 12: *** This girl – Sasuke/Hinata ***
Capitolo 13: *** Say ok – Naruto/Sakura ***
Capitolo 14: *** Bleeding love – Sasuke/Hinata ***
Capitolo 15: *** Your guardian angel – Naruto/Sakura ***
Capitolo 16: *** A little too not over you – Sasuke/Hinata ***
Capitolo 17: *** A neverending dream – Naruto/Sakura ***
Capitolo 18: *** Try – Sasuke/Hinata ***
Capitolo 19: *** Paradise – Naruto/Sakura ***
Capitolo 20: *** Don’t wanna miss you – Sasuke/Hinata ***
Capitolo 1 *** Pretending – Naruto/Sakura ***
1. Pretending –
Naruto/Sakura
Will we forever
only be pretending?
[Pretending
– Cast Glee]
Naruto allungò timidamente il braccio verso le spalle di
Sakura.
«Cosa diavolo stai facendo?». Il tono di voce della
ragazza era così calmo da risultare minaccioso.
«Io? Mi sto stiracchiando». Naruto
sbadigliò subito dopo, sollevando le braccia per aria e
fingendo di sgranchirsi le ossa in seguito a una lunga dormita.
Sakura, scettica, tornò a guardare il film. Non ricordava
né quando, né come quel baka del suo compagno di
team l’avesse convinta a passare la serata insieme. Ma ora
era lì e non poteva tirarsi indietro.
Poco dopo, notò che il braccio di Naruto si stava
– di nuovo – avvicinando pericolosamente alle sue
spalle. Le ci volle un secondo per capire il tutto e assestare un bel
pugno nello stomaco del ragazzo.
«Sakura-chaaaaaan, perché mi hai fatto male,‘ttebayo?!»,
urlò il biondo massaggiandosi la parte dolorante.
La ragazza incrociò le braccia al petto, per nulla
impietosita dallo sguardo supplicante di Naruto.
«Te lo sei meritato, baka», rispose con
tranquillità. «Non c’è
bisogno di fingere: l’ho capito benissimo, sai? Se avevi
tutta questa voglia di abbracciarmi, bastava chiedere il
permesso».
A quelle parole, gli occhi di Naruto brillarono.
«Posso abbracciarti, Sakura-chan?».
«No».
Al biondo, per poco non cascò la mascella per terra.
«Ma tu mi hai detto che bastava chiederti il
permesso!».
«E allora? Non ho mica aggiunto che avrei
acconsentito!».
Sakura non lo avrebbe
mai ammesso, ma adorava farsi desiderare da Naruto.
Note dell'autrice:
Di NaruSaku e SasuHina non ce n'è mai abbastanza: ecco da
dove nasce questa raccolta. ^^
Ovviamente, nella prima flash, non potevo non parlare del mio OTP per
eccellenza.
Fatemi sapere cosa ne pensate, grazie ;) Accetto critiche
e consigli di tutti i tipi.
Alla prossima!
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Capitolo 2 *** Someone like you – Sasuke/Hinata ***
2. Someone like you – Sasuke/Hinata
I
couldn't stay away, I couldn't fight it
[Someone
like you - Adele]
Hinata aprì lentamente gli occhi – un tempo
bellissimi e luminosi – ora gonfi di lacrime e cerchiati da
profonde occhiaie. La testa sembrava voler scoppiare, le gambe
tremavano e le ferite bruciavano terribilmente, ma il dolore fisico non
era niente confrontato a ciò che provava dentro.
Avrebbe dovuto sentirsi felice e sollevata, dal momento che la guerra
era finita e tutti i suoi cari erano ancora con lei. Ma come poteva
sorridere davanti a Sakura che, invece di raggiungere Sasuke, prestava
soccorso a Naruto e non
solo? Era ormai palese che tra quei due ci fosse qualcosa
di più della semplice amicizia, ma Hinata aveva sperato fino
alla fine di avere una possibilità con il biondo.
E solo in quel momento, si rese conto che forse Sasuke era nella sua
stessa situazione.
Forse, anche lui era solo.
Si fece coraggio, determinata a raggiungerlo e soccorrerlo. In fondo,
anche lui ci aveva quasi rimesso la pelle nello scontro.
«Non ci provare, Hyuuga», furono le parole del moro
non appena scorse Hinata che gli veniva incontro. La ragazza non lo
stette ad ascoltare, inginocchiandosi al suo fianco e passandogli una
mano sul ventre ferito per curarlo con il poco chakra che le rimaneva.
Sasuke le colpì violentemente la mano. «Sei
ridotta male, non ti conviene».
Hinata abbassò lo sguardo. «Non importa, ormai non
ho più motivi per andare avanti».
L’Uchiha rivolse lo sguardo verso Naruto e Sakura, cogliendo
al volo il significato di quelle parole.
«C’è sempre qualcosa per cui valga la
pena vivere», la rimproverò con sguardo severo.
«Io l’ho capito solo adesso».
Hinata sorrise appena: il suo primo vero sorriso dopo tanto tempo.
Quello era
l’inizio di una nuova vita. Per tutti.
Note dell'autrice:
Spero che anche questa flash vi sia piaciuta, la canzone
che ho scelto mi ispirava molto XD Ho anche deciso di metterci
un'immagine d'apertura, spero che vi piaccia *___* Vi ringrazio per
tutte le belle recensioni che mi avete lasciato alla prima flash e
soprattutto per il numero di seguite/preferite/ricordate
che aumenta ogni giorno ^^ Fatemi sapere cosa ne pensate anche
di questo capitolo, grazie ;)
A presto
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Capitolo 3 *** Just a dream – Naruto/Sakura ***
3. Just a dream – Naruto/Sakura
See her pretty face run my
fingers through her hair
[Just
a dream - Nelly]
Naruto sgranò paurosamente gli occhi nell’istante
in cui le labbra di Sakura combaciarono in modo tutt’altro
che perfetto con le sue.
Quanto tempo aveva aspettato perché succedesse?
Quante volte aveva desiderato farlo?
Quante volte si era chiesto se mai sarebbe stato possibile?
E fu tutt’altro che un bacio dolce e passionale,
tutt’altro che un contatto lieve e delicato.
Sakura l’aveva baciato quasi con disperazione, con
aggressività, con impazienza. Dimostrargli con le parole
quanta paura aveva avuto di perderlo non sarebbe affatto bastato,
mentre quel gesto – così semplice, ma
così significativo – avrebbe trasmesso ogni
singola emozione provata durante la Guerra Ninja: il terrore di non
farcela, la delusione di vite stroncate per sempre, la determinazione
di andare avanti, la speranza in un futuro migliore.
Strano come il destino li avesse uniti, alla fine di tutto.
Strano come Sakura avesse sempre creduto che il suo primo bacio sarebbe
stato con Sasuke.
Strano come Naruto non avrebbe mai pensato di poter conquistare la
ragazza che amava.
E nonostante fossero entrambi sudati, sporchi e feriti, nonostante si
trovassero in una landa desolata reduce da uno scontro epico,
nonostante le loro lacrime si confondessero con le gocce di pioggia,
nonostante tutte le parole non dette e nonostante l’imperfezione di
quel bacio rubato, Sakura e Naruto erano certi di non voler essere in
nessun altro posto al mondo, in quel preciso istante.
«Non sto sognando, vero?», chiese il biondo
specchiandosi in quegli occhi verde smeraldo e scostando qualche ciocca
di capelli dal viso della ragazza.
Sakura accennò un sorriso, mollandogli un innocuo pugno
sulla testa.
Era la pura
realtà e lei non avrebbe mai immaginato di poterla vivere
con Naruto.
Note
dell'autrice:
Sono un po' in ritardo: ho avuto problemi con il pc, ma
ora è tutto risolto e credo che potrò aggiornare
più regolarmente.
Spero che la flash vi sia piaciuta, io il loro primo bacio me lo
immagino così *___* gradirei una recensione!
Ringrazio, inoltre, chi segue e commenta questa raccolta
perchè mi ta davvero a cuore <3
A presto!
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Capitolo 4 *** What if – Sasuke/Hinata ***
4. What if – Sasuke/Hinata
What if what I
want makes you sad at me?
[What if
- Safetysuit]
Sasuke uscì dall’ospedale, stanco di dover
poltrire in quella stanza che odorava di fiori e disinfettante.
Con
passo lento e cadenzato, scese in strada per prendere una boccata
d’aria e riflettere sul da farsi: rimanere a Konoha oppure
andarsene definitivamente? C’erano Naruto, Sakura e Kakashi
al suo fianco, ma ormai
sentiva di non appartenere più al villaggio nel quale aveva
trascorso la sua infanzia: troppi ricordi, troppi sguardi ancora
diffidenti, troppe persone conosciute.
Sasuke aveva bisogno di
“staccare la spina”, di iniziare una nuova vita e
lasciarsi alle spalle il proprio passato: Konoha non era certo il posto
giusto per farlo.
«B-buongiorno, Sasuke-kun».
La voce flebile e delicata di Hinata lo destò dai suoi
pensieri. Fece una smorfia, ricordando ciò che si erano
detti sul campo di battaglia un po’ di tempo prima e
chiedendosi perché fosse tornata a balbettare. Si
voltò, limitandosi ad un cenno della testa.
Hinata sorrise appena, poi si bloccò a fissare lo sguardo
vacuo di Sasuke.
«Ma sei... sei triste!», disse con quella dolcezza
che da sempre la caratterizzava.
Sasuke scrollò le spalle. «A te che
importa?».
La ragazza abbassò lo sguardo, arrossendo lievemente.
«B-Beh... mi importa... perché... se tu sei
triste, lo sono anche io».
Il moro la fissò scettico, inarcando un sopracciglio.
«Tu, Hyuuga, sei troppo ingenua». Non riusciva a
capacitarsi che in quel corpo di donna, così formoso e
affascinante, si nascondesse l’animo di una ragazzina, dolce
e innocente.
Fece per voltarsi, ma la mano di Hinata si posò leggermente
sul suo braccio.
«Non sei solo». Nessuna ombra di incertezza in
quelle parole.
E bastò uno sguardo, un solo sguardo per far cambiare idea
all’ex traditore della Foglia.
Sasuke aveva finalmente
trovato un motivo valido per restare a Konoha.
Note dell'autrice:
Sono molto soddisfatta di questa flash, era proprio ciò che
volevo scrivere fin da quando mi è venuta l'idea ascoltando
la canzone.
Spero che piaccia anche a voi, fatemi sapere cosa ne
pensate. Un grazie immenso a tutti i mie lettori, vi adoro
♥
A presto.
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Capitolo 5 *** Politik – Naruto/Sakura ***
5. Politik –
Naruto/Sakura
Give me time and
give me space
[Politik
- Coldplay]
Sakura sopraggiunse sul balcone, respirando a pieni polmoni
l’aria mattutina e godendo ad occhi chiusi del sole appena
sorto che le riscaldava il viso. Subito le arrivarono alle orecchie i
rumori ovattati di Konoha che stava lentamente riemergendo dalla Guerra
Ninja e le voci di coloro che contribuivano ai lavori di
ristrutturazione. Aprì gli occhi e volse lo sguardo in
lontananza, intravedendo nuove impalcature e sempre più
uomini che si adoperavano tra le strade del villaggio per rifarne
più resistenti la struttura e gli impianti.
Sorrise lievemente e fece per rientrare nella sua stanza, quando...
«Sakura-chaaaan!».
La ragazza si affacciò dal balcone e trovò Naruto
che l’aspettava sulla soglia della porta.
«Suonare alla porta come tutte le persone normali no, eh
baka?».
Naruto si grattò la testa, imbarazzato, e Sakura scese al
piano di sotto per accoglierlo. Arrivata nell’ingresso, si
diede una rapida occhiata allo specchio e si ravvivò i
capelli con un gesto veloce della mano. Da quando voleva mostrarsi bella agli occhi di
Naruto?
Aperta la porta, il ninja la salutò con un sorriso genuino e
«Questi sono per te, Sakura-chan!», disse
porgendole un mazzo di fiori, «Me li ha consigliati
Ino!».
La ragazza, incredula, prese i fiori tra le mani e li fissò
perplessa.
«Allora, ti va di uscire con me questa mattina?».
Fissò prima Naruto, poi ancora i fiori: era davvero pronta?
«Ehm... Naruto... devi darmi tempo... e spazio».
Il biondo inarcò le sopracciglia, poi sorrise e si
allontanò fino alla fine della strada, rimanendo fermo in un
angolo per una manciata di secondi. Sakura seguì basita i
suoi movimenti.
«E’ abbastanza tempo e abbastanza spazio,
così?», urlò Naruto
dall’altra parte della strada.
Sakura scoppiò a ridere, lieta che la guerra non avesse
cambiato l’animo del ninja: il solito vecchio baka!
«Aspettami lì, prendo la borsa e
arrivo!».
Ancora non era certa di
essere pronta, ma mai Sakura avrebbe rinunciato al sorriso di Naruto.
Note dell'autrice:
Non potevo non ispirarmi ai miei amati Coldplay per una Naruto/Sakura,
le loro canzoni sembrano fatte apposta per 'sti due ♥
Spero che la flash vi sia piaciuta, gradirei ricevere un
vostro parere
:D E ringrazio infinitamente chi ha recensito gli scorsi capitoli e chi
segue in generale questa raccolta che mi sta molto a cuore. Grazie
davvero!
A presto.
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Capitolo 6 *** Over and over – Sasuke/Hinata ***
6. Over and over – Sasuke/Hinata
Over and over, I fall for you
[Over
and over – Three Days Grace]
Semplice coincidenza...,
continuava a ripetersi Sasuke fissando i propri piedi che avanzavano
lentamente verso il fondo della strada, ...nient’altro che
semplice coincidenza. Strano come ogni tragitto da
percorrere lo conducesse sempre e
inesorabilmente verso villa Hyuuga. Ancora più strano era il
fatto che, quando rivolgeva accidentalmente lo sguardo verso
l’immensa abitazione, Hinata era sempre con il viso
appiccicato al vetro della finestra e gli occhi fissi su di lui. Non può essere altro
che coincidenza!, continuava ad
auto-convincersi l’Uchiha, le mani in tasca e
l’espressione apparentemente impassibile.
«Sasuke!».
Avrebbe riconosciuto quella voce tra mille. Si voltò,
l’aria visibilmente annoiata.
«Dobe, qual buon vento?».
Naruto, il sorriso ancora più smagliante del solito, si
avvicinò all’amico e gli mise una mano sulla
spalla.
«Sto andando da Sakura-chan!».
Sasuke annuì poco interessato e spostò la mano di
Naruto dalla sua spalla con fare stizzito.
«Non sarai mica gelos-».
Il biondo non riuscì a terminare la frase che una figura
familiare, i lunghi capelli corvini a ricaderle sulle spalle e due
splendide perle a decorarle il volto, fece capolino dal giardino di
casa Hyuuga. Hinata arrivò con la leggerezza di una
farfalla, un piccolo
sorriso ad esaltare la sua bellezza, mentre Naruto la fissava ad occhi
sgranati e Sasuke si chiedeva semplicemente perché.
«S-Sasuke-kun!», le brillarono gli occhi.
«Ehm... c-ciao anche a te Naruto-kun, n-non ti avevo
visto...», rispose subito dopo, rivolgendo una veloce
occhiata verso l’altro.
Naruto fissò prima la ragazza, poi il suo migliore amico.
«Non sapevo che vi foste messi insieme!»,
esclamò sorridendo e non seppe stabilire con precisione se
fosse più intenso il rossore sulle guance di Hinata o
l’imbarazzo che Sasuke si ostinava a nascondere.
«Allora io vado, fate i bravi!», e così
dicendo, Naruto sparì dietro l’angolo.
Sasuke si diede una manata in faccia, guardando di sottecchi Hinata che
rischiava di svenire.
«L-lui crede che noi... m-ma non è vero... io devo
dirglielo!».
Il ragazzo sospirò e «Avanti, ti
accompagno...», disse voltandosi e cominciando a camminare.
«Aspettami, Sasuke-kun!».
Hinata non sapeva che
quella passeggiata avrebbe reso la cotta per Naruto-kun solo un lontano
ricordo.
Note dell'autrice:
Una SasuHina imbevuta di NaruSaku, cosa c'è di meglio? XD
spero che la flash vi sia piaciuta e grazie mille a tutti coloro che
leggono/seguono/recensiscono, vi adoro ♥ E vi
adorerò ancora di più se mi commenterete anche
questo capitoletto ^___^
Alla prossima!
Pubblicità:
So che questa è la sezione meno adatta, ma se
vi incuriosisce la coppia Renzo x Lucia dei Promessi Sposi (non
metterevi a ridere), ho iniziato una raccolta di drabble Innamorarsi
nel Seicento. Grazie a chi passerà :)
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Capitolo 7 *** Shattered – Naruto/Sakura ***
7. Shattered –
Naruto/Sakura
The reflection
of a lie will keep me waiting
[Shattered
– Trading Yesterday]
Se gli avessero detto che un giorno sarebbe arrivato a tanto, Naruto
non vi avrebbe mai creduto. Il fatto era che, essendo stato rifiutato
talmente tante volte dalla ragazza che amava, ormai si era rassegnato
all’idea che lei non lo avrebbe mai guardato con lo sguardo
che un tempo riservava solo a Sasuke e, addirittura, era quasi certo
che quei due prima o poi sarebbero finiti insieme.
E invece eccolo lì, alla fine della Guerra Ninja, a cenare
da Teuchi con la sua Sakura-chan.
Non Sasuke, c’era lui – proprio Naruto! –
accanto all’ormai famosa medic-ninja che in guerra si era
distinta per la sua perseveranza e determinazione. E
quest’ultima non sembrava nemmeno desiderare che ci fosse il
suo primo grande amore
al posto dell’eroe di Konoha: Naruto riuscì quasi
a scorgere un velo di allegria in quegli occhi verdi che tanto amava e
che troppe volte aveva visto piangere.
«Naruto, mi stai ascoltando?».
L’aveva colto in flagrante. Perché ovviamente no,
non la stava ascoltando, e i lineamenti del suo viso lo interessavano
molto più di quelle inutili questioni sulla scienza e la
medicina moderna.
«Ehm… ecco... io... stavo pensando...».
Sakura assottigliò gli occhi con fare minaccioso,
visibilmente infastidita dal fatto che l’amico non stesse
più seguendo il suo discorso – sperava inutilmente
che ne avesse almeno sentito la prima parte.
«Mi chiedevo cosa ha significato per te quello che
è successo alla fine della guerra», disse il
biondo tutto d’un fiato, grattandosi timidamente la nuca.
«Intendo... il bacio».
La ragazza deglutì a vuoto, avvertendo le guance avvampare,
e si portò una mano sul cuore, quasi volesse farlo
rallentare. Sapeva che, prima o poi, Naruto avrebbe tirato in ballo
quell’argomento.
«Ero preoccupata per te... tutto qui», rispose
senza scomporsi. «Non farti strane idee, in fondo era un
semplice bacio».
Naruto abbassò lo sguardo. «Un semplice
bacio...», ripetè atono.
Un secondo dopo, i suoi occhi erano nuovamente fissi sulla ragazza. Le
si avvicinò quanto più poteva e poggiò
le mani ai lati del suo sgabello, inchiodandola tra il suo corpo e la
parete retrostante. Li divideva ancora una sottile linea
d’aria, quel muro che per anni Sakura aveva cercato di
fortificare e Naruto di abbattere.
«C-che diavolo stai facendo?»
«Un semplice bacio, l’hai detto tu».
E Sakura si
sentì sprofondare, perché rifiutando quegli occhi
azzurri così limpidi e quel sorriso sincero avrebbe solo
preso in giro se stessa e il suo cuore.
Note dell'autrice:
Sono così terribilmente in ritardo che
capirò se non mi degnerete nemmeno di una recensione
>.< chiedo venia, ho avuto una settimana terribile e solo
ora trovo il tempo per continuare questa raccolta. Da oggi in poi,
dovrei aggiornare con regolarità. Nel frattempo, ringrazio
infinitamente chi ha recensito gli scorsi capitoli ♥ i
vostri pareri sono ciò che mi mandano avanti.
Grazie ancora, a presto.
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Capitolo 8 *** Something to believe in – Sasuke/Hinata ***
8. Something to
believe in – Sasuke/Hinata
How did you ever
see behind my tears?
[Something
to believe in – Spectacular Cast]
Camminando per le vie di Konoha insieme a Hinata, Sasuke si rese conto
di quanto fosse cambiata negli anni in cui era stato lontano dal
villaggio: la timida ragazzina dallo sguardo perennemente imbarazzato
aveva lasciato il posto ad una donna matura e responsabile, con ideali
ben definiti e sogni da realizzare. Ciò che era rimasto
invariato era il suo cuore, puro e costantemente innamorato di Naruto.
Sasuke si chiese cosa avesse di tanto speciale quella testa quadra del
suo amico da attirare una ragazza così bella e intelligente
come la Hyuuga. Non che se ne intendesse particolarmente, ma
l’Uchiha era certo che le donne preferissero un tipo come
lui: Sakura e Ino erano state innamorate di lui fino a poco tempo
prima, perfino Temari e TenTen avevano fatto apprezzamenti sul suo
fascino.
L’unica che non l’aveva mai guardato con quello sguardo, con
lo sguardo di chi ama, era proprio Hinata. Lei arrossiva per
Naruto-kun, lei sveniva per Naruto-kun, lei aveva combattuto per
Naruto-kun. E lui? Aveva mai dato importanza a quel sentimento?
«Eccolo!», esclamò la ragazza
bloccandosi di colpo davanti all’Ichiraku.
Sasuke sbuffò: perso com’era nei suoi pensieri,
aveva dimenticato che era in compagnia di Hinata per cercare Naruto.
«S-spero solo che mi creda...», disse Hinata
affrettando il passo. «N-non voglio che si faccia
un’idea sbagliata di me... e di noi».
Arrossì lievemente e Sasuke pensò di non aver mai
visto qualcosa di più bello.
Poi Hinata si bloccò davanti al locale, così il
moro le si avvicinò con sguardo accigliato: se ne stava
immobile davanti alla tenda, i meravigliosi occhi chiari spalancati e
la bocca dischiusa.
«Su, che aspetti? Vai a parlargli».
Hinata non rispose. Abbassò semplicemente lo sguardo
– Sasuke giurò di averci visto tracce di lacrime
– e corse via, lontano da tutto e da tutti. Il moro,
sorpreso, spiò all’interno del locale:
Naruto e Sakura, seduti al bancone, erano talmente vicini da pensare
che si stessero baciando.
Comprendere i sentimenti
degli altri non era mai stato il suo forte, ma andare ad asciugare le
lacrime di Hinata gli sembrò la cosa più giusta e
naturale da fare.
Note dell'autrice:
Eccomi qui, perennemente in ritardo, ma ci sono! XD Vorrei aggiornare
una volta a settimana, ma sorgono sempre nuovi impegni e il tempo
è quello che è... Spero, comunque, che la flash
vi sia piaciuta e che mi lascerete un commentino ;) GRAZIE a
chi legge e recensisce. A presto.
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Capitolo 9 *** Life without you – Naruto/Sakura ***
9. Life without
you – Naruto/Sakura
I’m
learning how to miss you
[Life
without you - Stanfour]
Era come se il mondo si fosse bloccato nello stesso istante in cui
Sakura si rese conto della reale vicinanza di Naruto e del battito
frenetico del proprio cuore, che non dimostrava altro se non
l’irresistibile voglia di accontentare le eterne fantasie del
biondo. “Fantasie” era dire poco, perché
Sakura era ben consapevole che Naruto provasse per lei un sentimento
che andava ben oltre la semplice attrazione ed era proprio questo che
la spaventava: ricambiare quel sentimento con la stessa
intensità.
In quel momento, la sua mente confusa e il suo cuore in tumulto la
indussero a fare l’unica cosa necessaria per tornare lucida:
fuggire all’istante.
Il suo sguardo si posò per un attimo sulle labbra di Naruto,
estremamente vicine alle proprie, e sui suoi occhi azzurrissimi,
limpidi e sinceri. Nell’ultimo periodo, era stata
così presa dalla nuova vita che non si era nemmeno resa
conto dei cambiamenti del compagno. Da quando era diventato
così carino?
Quando aveva deciso di lasciarsi crescere i capelli? Quando aveva
cominciato ad assumere le sembianze di uomo?
Non poteva permettersi di rimanergli accanto un secondo di
più.
«Scusa».
Scostò Naruto dal suo corpo senza fatica e uscì
velocemente dal locale, dirigendosi a grandi falcate verso la propria
casa, dove sarebbe stata al sicuro da ogni nuovo e
irrefrenabile sentimento.
O almeno così credeva. Perché Sakura, infatti,
non immaginava minimamente che avrebbe trascorso i giorni successivi
con la mente fissa sul ricordo di quel giorno.
«Sakura, non ti stai applicando».
Shizune, a lavoro, cercava di invogliarla a fare del suo meglio. Ma
Sakura non sembrava più la stessa: svolgeva i suoi compiti
con indifferenza, quasi fosse scemato il suo amore per la medicina. La
verità era che il suo cuore si stava lentamente infettando di un
altro tipo di amore.
«Dannazione Sakura, sei un completo disastro in questi
giorni!».
La voce solenne e imperiosa di Tsunade, invece, non faceva altro che
confonderla ancora di più. Sbagliare le medicine da
somministrare ai pazienti e non ricordare le tecniche mediche di base
non era da Sakura Haruno.
«Se hai qualche problema, vedi di risolverlo al
più presto. Rivoglio indietro la mia pupilla!».
Fu allora che Sakura capì.
Allontanarsi non aveva
fatto altro che incrementare il suo dolore: sentiva per la prima volta
la mancanza
di Naruto.
Note dell'autrice:
Eccovi qui un'altra flash appena sfornata, spero che vi sia piaciuta ^^
mi sono concentrata esclusivamente sui sentimenti di Sakura, mentre
nella prossima ci vedremo quelli di Naruto. Grazie a chi legge e
recensisce, vorrei sapere ancora una volta la vostra opinione.
A presto.
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Capitolo 10 *** A thousand years – Sasuke/Hinata ***
10. A thousand years – Sasuke/Hinata
How can I love
when I’m afraid to fall?
[A
thousand years – Christina Perri]
Sasuke non aveva mai compreso a fondo perché Hinata avesse
coltivato i suoi sentimenti per Naruto durante tutti quegli anni,
nonostante sapesse perfettamente che il biondo era innamorato di
Sakura. L’Uchiha riteneva che l’amore non
corrisposto
– l’amore in generale – fosse una noiosa
perdita di tempo, una distrazione sia per la mente che per il corpo. E
poi l’amore non faceva altro che portare sofferenza, ne aveva
avuto la conferma poco prima quando Hinata aveva visto Naruto e Sakura
baciarsi ed era scappata via in preda alle lacrime.
Sasuke si chiese, quindi, perché sentisse il bisogno di
andarla a cercare. Non era semplice compassione: aveva visto piangere
tante persone e non aveva mai mosso un dito per aiutarle. E allora
perché voleva essere certo che Hinata non stesse
così male da commettere qualche stupidaggine?
Perché la sua mente non smetteva nemmeno per un secondo di
focalizzare l’immagine della ragazza con gli occhi liquidi e
il cuore a pezzi?
E al diavolo la
razionalità, si disse tornando indietro.
Nessuno gli aveva imposto di lasciar perdere Hinata: Sasuke Uchiha
faceva quel che voleva.
Non fu difficile trovare l’oggetto dei suoi pensieri: Hinata
aveva percorso solo un piccolo tratto di strada ed ora camminava
rasente al muro, l’andatura decisamente afflitta e lo sguardo
basso.
«Hinata».
La ragazza si bloccò di colpo e ciò che vide le
mozzò il fiato.
Sasuke se ne stava davanti a lei, le braccia conserte e
l’espressione impassibile.
Abbassò lo sguardo subito dopo, mentre i capelli le
ricadevano davanti al viso.
«Hinata», la incitò Sasuke.
«S-sono inguardabile...».
Non fece in tempo a terminare la frase, che il ragazzo le aveva alzato il mento con due dita ed ora fissava i suoi occhi chiari
– arrossati e colmi di lacrime – alla ricerca di
spiegazioni.
«Voi donne siete tutte uguali», dichiarò
scocciato. «Eternamente fissate con l’aspetto
fisico».
Hinata mostrò un’espressione mortificata, mentre
Sasuke si preparava a ciò che non avrebbe mai immaginato di
poter fare: si avvicinò alla ragazza e la prese in braccio,
poi saltò sul ramo dell’albero più
vicino e cominciò a muoversi per i tetti del villaggio.
Accadde tutto così velocemente che Hinata capì
cosa fosse successo solo nel momento in cui percepì il
profumo e il calore emanato dal corpo di Sasuke. Alzò lo
sguardo e osservò per un momento il suo volto, serio e
perfetto come quello di una statua. Sasuke le rivolse
un’occhiata fugace e Hinata arrossì subito dopo,
chiudendo gli occhi e godendosi il viaggio.
Non sentì nemmeno l’esigenza di chiedergli dove la
stesse portando e perché: le sue braccia bastavano ad
infonderle fiducia.
La paura di amare e
cadere un’altra volta era tanta, troppa, ma in quel momento fidarsi
era il primo grande
passo verso la sua nuova vita: Hinata ne era certa.
Note
dell'autrice:
Un aggiornamento a settimana: quasi non ci credo di essere stata
puntuale questa volta!
Beh, spero che la flash vi sia piaciuta. Le recensioni stanno diminuendo
e questo un po' mi rattrista, ma mi basta sapere che la raccolta
è seguita da tanti NaruSaku/SasuHina-dipendenti *___* certo, ricevere un commentino
mi farebbe piacere!
A presto.
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Capitolo 11 *** Everytime – Naruto/Sakura ***
11. Everytime – Naruto/Sakura
My weakness
caused you pain
[Everytime – Britney Spears]
Erano passati giorni dal suo ultimo
incontro con Sakura, e Naruto non era mai stato così
desideroso di rivederla. Aveva bisogno di spiegazioni, di risposte, di
conferme. Forse le mancava Sasuke? Forse non riusciva ancora a
comprendere i sentimenti che lui aveva sempre provato per lei? Forse
non se la sentiva di guardarlo con occhi diversi? Naruto avrebbe fatto
di tutto pur di tornare a veder sorridere la sua Sakura-chan, perfino
dimenticare tutta quella storia e proporle di rimanere semplici amici.
Perché, in fondo, ciò che desiderava era proprio
la felicità della ragazza. E non importava se dietro i suoi
sorrisi si celasse solo un profondo sentimento di amicizia, bastava che
sorridesse.
Era proprio per questo che quella mattina si trovava
all’ospedale di Konoha con la scusa più banale che
avesse mai inventato per incontrare la kunoichi.
Sakura era intenta a occuparsi di alcune erbe medicinali, quando
udì bussare alla porta. Non fece nemmeno in tempo a
rispondere, che una massa di capelli biondi e un paio di occhi cerulei
irruppero nel suo studio.
Quando realizzò che l’oggetto dei suoi pensieri si
era magicamente materializzato davanti al suo sguardo, gli occhi della
kunoichi si spalancarono e le scivolò dalle mani la boccetta
di vetro che teneva stretta fino a pochi secondi prima. Avrebbe toccato
il pavimento e si sarebbe rotta in mille pezzi, ma Naruto fu
più veloce e con un balzo riuscì ad evitare il
guaio.
A Sakura mancò il respiro nel momento in cui si
ritrovò il viso di Naruto a pochi millimetri dal proprio. Il
biondo sorrideva calorosamente e teneva le mani protese verso di lei,
per ridarle indietro la boccetta. «Grazie», si
limitò a dire, afferrandola e poggiandola sulla scrivania.
Respirò profondamente per rallentare il battito cardiaco e
poi si rivolse nuovamente al compagno di team, mordendosi le labbra per
alleviare la tensione.
«Cosa... cosa ci fai qui?».
Naruto si grattò la testa. «Ecco, io non mi
sentivo tanto bene...».
Sakura annuì poco convinta e lo invitò ad
avvicinarsi, cominciando a scrutarlo attentamente.
«Cos’hai esattamente?».
Naruto deglutì a vuoto. Ed ora cosa le rispondeva? Non
poteva mica spiegarle che si era inventato tutto solo per farsi
visitare da lei.
«Mal di testa», rispose sospirando. Sakura gli mise
una mano sulla fronte e i loro sguardi si incrociarono per pochi ma
decisivi istanti. «Caldo, molto caldo»,
continuò Naruto. «Confusione totale, battito
cardiaco accelerato e salivazione azzerata».
Non stava
mentendo: era Sakura a fargli quell’effetto.
La ragazza decise di stare al suo gioco.
«E da quanto tempo ti senti così male?».
Naruto sorrise. «Da tutta la vita, più o
meno».
Un sorrisetto sghembo si fece largo sul viso di Sakura, per la prima
volta dopo giorni.
«Mi dica, dottoressa, qual è il
rimedio?».
La ragazza abbassò lo sguardo per un momento e i capelli le
ricaddero davanti agli occhi.
«Sei uno stupido, Naruto».
Un momento dopo, il verde degli occhi di Sakura si mescolò
all’azzurro di quelli di Naruto e il biondo si
ritrovò improvvisamente stretto tra le esili ma potenti
braccia della compagna.
Sakura si ripromise che la sua debolezza non avrebbe più
causato dolore a Naruto: avrebbe imparato ad essere forte.
Per se
stessa, per lui, per loro.
Note
dell'autrice:
Sono in un imperdonabile ritardo ç.ç ho avuto una
settimana terribile: casa-scuola-casa-scuola.
Spero che la flash vi sia piaciuta, gradirei un commentino. Grazie,
come sempre, a chi segue la raccolta ♥
A presto.
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Capitolo 12 *** This girl – Sasuke/Hinata ***
12. This girl – Sasuke/Hinata
I know that our
forever’s gonna start right now
[This girl – Laza Morgan]
I movimenti di Sasuke erano talmente veloci
e aggraziati che Hinata avrebbe potuto addormentarsi se non ci fossero
stati quegli occhi corvini – attenti e impenetrabili
– ad attirare costantemente la sua attenzione. Mentre
l’Uchiha attraversava il villaggio balzando e ribalzando sui
tetti delle case e sui rami degli alberi, Hinata ebbe modo di osservare
quelle due perle scure che incorniciavano il suo volto diafano e di
fare tesoro di ogni impercettibile cambiamento d’espressione.
Per anni non aveva fatto altro che perdersi nell’azzurro
caldo e sincero dello sguardo di Naruto, mentre ora si rendeva conto
che anche il nero poteva trasmettere le stesse emozioni, seppur in
maniera differente.
Senza che se ne fosse accorta, le sue lacrime si erano asciugate e i
suoi occhi erano tornati a risplendere.
Quando Sasuke fece un salto più lungo dei precedenti e si
bloccò con i piedi ben piantati sulla superficie della
roccia, Hinata capì che il viaggio era finito. L'Uchiha non
si premurò di darle spiegazioni: diminuì
semplicemente la stretta intorno al suo corpo e Hinata scese per terra,
rivolgendogli un lieve sorriso.
Si trovavano su un’altura rocciosa, costellata da qualche
albero e sovrastata da un cielo azzurrissimo.
«Questo posto ha qualcosa di familiare...»,
sussurrò la ragazza, avanzando verso il dirupo e rivolgendo
lo sguardo all’orizzonte: davanti ai suoi occhi si estendeva
l’intero villaggio appena ricostruito. «Siamo in
cima alla montagna degli Hokage!», esclamò
entusiasta, abbassando lo sguardo verso le facce dei capi del
villaggio, accuratamente scolpite nella roccia.
Sasuke la raggiunse e si sedette per terra, con le gambe penzoloni nel
vuoto.
«Vengo qui quando ho bisogno di riflettere»,
spiegò, assottigliando gli occhi, come per reprimere un
ricordo lontano che avrebbe voluto dimenticare.
Hinata lo imitò, sedendosi accanto a lui.
«Grazie», sussurrò con un sorriso amaro,
«ma non ho bisogno di riflettere. Credevo di aver
dimenticato, e invece devo ancora rassegnarmi all’idea che lui e lei si
amano».
Sasuke rimase impassibile. «L’amore non ha senso,
porta solo sofferenza e la sofferenza porta l’odio».
Hinata si voltò verso di lui e lo fissò per un
breve istante, comprendendo quanto dovesse essere difficile per lui
esternare i suoi sentimenti. «È perché
non sei mai stato innamorato», gli rispose quasi con
insistenza.
«Io amavo la mia famiglia, e guarda come sono stato
ripagato!». Gli occhi di Sasuke brillavano, ma di una luce
spenta. Hinata gli prese delicatamente una mano e la strinse forte;
l’Uchiha osservò perplesso quel gesto,
rivolgendole poi un’occhiata interrogativa.
«E allora riprovaci!», esclamò Hinata con un
sorriso. «Riprova ad amare!».
Sasuke spostò lo sguardo verso l’orizzonte.
«Non mi è rimasto più niente».
«Hai Naruto, hai Sakura, hai Kakashi e tutti i tuoi
amici», spiegò lei, sentendosi improvvisamente
più forte. «E hai me»,
terminò la frase quasi in un sussurro.
Sasuke sorrise lievemente, mentre un strana sensazione di calore gli
invadeva il petto.
L’aveva
portata lì per alleviare il suo dolore e invece Hinata aveva
finito per alleviare il suo.
E non era proprio dove
finiva il dolore che iniziava una vita nuova?
Note
dell'autrice:
Spero di non aver reso Sasuke troppo OOC, è un po' difficile
parlare di lui in fase di innamoramento XD
C'è bisogno di dire che mi farebbe molto piacere una vostra
recensione? Grazie a tutti voi che leggete/recensite questa raccolta,
è proprio grazie a voi se trovo la voglia e l'ispirazione
per andare avanti.
Alla prossima.
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Capitolo 13 *** Say ok – Naruto/Sakura ***
13. Say ok
– Naruto/Sakura
Let me know that
you'll keep me safe
[Say ok
– Vanessa Hudgens]
Sakura non credeva che i tacchi facessero
così male e che un leggero strato di trucco le avrebbe
provocato prurito su tutto il volto. A stento riusciva a muovere un
piede dopo l’altro, stringendo con una mano il colletto del
lungo cappotto e tenendo con l’altra l’ombrello
colorato. A Konoha c’era sempre il sole, ma il destino aveva
deciso che per quel giorno – il giorno del suo primo
appuntamento – il cielo dovesse incupirsi e le nuvole
dovessero portare un gelido e deprimente acquazzone.
La giovane kunoichi arrivò nel
luogo dell’incontro, un lieve sorriso a decorarle il volto. A
differenza di ciò che credeva, Naruto le aveva dato
appuntamento al parco e non all’Ichiraku. Sakura non avrebbe
mai immaginato che un giorno sarebbe uscita proprio con lui, il suo
baka personale. La cotta per Sasuke-kun era ormai un ricordo, mentre un
nuovo e profondo sentimento cresceva nel suo cuore e la rendeva felice
come non lo era mai stata.
Si riparò nel chiosco del parco
e mise via l’ombrello, attendendo l’arrivo del
biondo.
Fuori pioveva ancora, quando Sakura si rese
conto che l’ora dell’appuntamento era ormai
trascorsa da un pezzo.
Osservando le gocce di pioggia che si staccavano dalle travi del gazebo
e precipitavano per terra formando piccole pozze d’acqua, la
kunoichi si chiese se Naruto le avesse realmente dato buca. Eppure i
suoi occhi avevano brillato quando lei aveva acconsentito di cominciare
a frequentarsi in maniera più intima.
Sakura mugugnò di dolore, guardandosi le scarpe nuovissime,
e strizzò gli occhi, mentre imprecava silenziosamente verso
l’ombretto luccicante e il lucidalabbra profumato che le era
venuto in mente di provare. Solo
per Naruto, si era detta quel pomeriggio, ma a cosa era
servito sistemarsi in quel modo se poi lui non era lì con
lei?
E mentre perdeva le speranze, un
«Sakura-chaaaaan!» in lontananza le fece alzare lo
sguardo.
Un Naruto trafelato e spettinato le correva
incontro, riparandosi dalla pioggia con il cappuccio della felpa.
Sakura emise un sospiro di sollievo e uscì dal gazebo,
dirigendosi verso il biondo con l’intenzione di invitarlo a
ripararsi sotto il suo ombrello.
«Oh, grazie
Sakura-chan», disse Naruto rivolgendole un sorriso.
Sorriso che si trasformò in una
smorfia di puro dolore nel momento in cui il pugno della ragazza si
infranse contro la sua mascella. «Sei in un ritardo pazzesco,
te ne rendi conto?!».
Naruto le rivolse un’occhiata di
scuse.
«Tsunade ba-chan mi ha trattenuto per alcune pratiche... Non
dimenticarti che sto per diventare Hokage!».
Sakura lo prese a braccetto e lo
trascinò per la strada bagnata costellata di alberi.
«Dovrai proprio stupirmi per farti perdonare: questo lo sai,
vero?». Naruto sorrise di rimando e si bloccò in
mezzo alla strada, tanto che Sakura si voltò perplessa.
Prese il volto della kunoichi tra le mani e
puntò i propri occhi nei suoi. La osservò
sorridere con un velo di rossore sulle guance e distogliere lo sguardo
subito dopo.
«Te l’ho detto che sei
bellissima questa sera, Sakura-chan?».
Sakura avrebbe voluto rispondere
– magari dirgli che lei non era bella e che lui era troppo
sdolcinato – ma le labbra di Naruto si erano impossessate
delle sue e la sua mente si era svuotata di qualsiasi pensiero.
Dimenticandosi completamente
dell’ombrello che teneva in mano e che in quel momento cadde
per terra, Sakura allacciò le braccia intorno al collo del
ragazzo e rispose al bacio con la stessa intensità.
«Direi che ti perdono», sorrise contro le labbra di
Naruto, mentre la pioggia inzuppava i loro vestiti.
Sakura
non sapeva se fosse vero amore, ma era certa che Naruto non
l’avrebbe mai lasciata e che con lui si sarebbe sempre
sentita al sicuro. E questo bastava, per il momento.
Note dell'autrice:
Spero che con l'arrivo delle vacanze di Natale, io riesca ad aggiornare
regolarmente ç.ç Sono sempre in ritardo, ma voi
continuate a leggere e recensire ogni capitolo e per questo vi
ringrazio infinitamente. E grazie a coloro che commenteranno anche
questa "svolta" incentrata su Naruto e Sakura *__*
Alla prossima.
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Capitolo 14 *** Bleeding love – Sasuke/Hinata ***
14. Bleeding love
– Sasuke/Hinata
Nothing’s
greater than the risk that comes with your embrace
[Bleeding love – Leona Lewis]
Il terreno e l’aria tremavano in
sincronia con i pesanti colpi dei due esperti ninja che si affrontavano
sotto il cielo scuro puntinato di stelle, mentre la luce della luna
piena illuminava flebilmente le loro figure e l’ambiente che
li circondava.
Per loro, la notte non era un problema: erano gli occhi a guidarli.
Sharingan contro Byakugan, Uchiha contro Hyuuga. Una lotta senza pari.
Il volto di Sasuke era impassibile, mentre evitava le mosse
dell’avversaria e contrattaccava senza paura. Era passato
troppo tempo dall’ultima volta che aveva combattuto, e lei appariva
proprio come l’occasione perfetta per sperimentare ancora una
volta le sue potenzialità. L’ex nukenin sapeva che
la vittoria sarebbe stata sua, sapeva che Hinata non era alla sua
altezza, ma osservarla muoversi da una parte all’altra e
ansimare con il sorriso stampato sul volto era senza dubbio meglio che
stare a casa e crogiolarsi nel dolore dei ricordi.
Hinata aveva la fronte sudata e il fiato corto mentre utilizzava tutte
le tecniche ninja a sua disposizione, era stanca e avrebbe voluto
arrendersi, ma non smetteva di sorridere. E sapeva che quello era il
posto giusto dove trascorrere la notte, seppur preferisse la morbidezza
del suo letto e il calore della sua stanza. Non aveva mai visto Sasuke
così felice
– per quanto quella parola fosse adatta a lui – ed
era certa che quella nuova luce nei suoi occhi fosse merito suo. Per
questo, non avrebbe mai smesso di presentarsi ai loro appuntamenti
notturni.
«Stanca, Hyuuga?», chiese lui, con un sorriso
malizioso.
«Affatto, potrei continuare in eterno!», rispose
Hinata risoluta, ma aveva la voce rotta dallo sfinimento e Sasuke
comprese che lo scontro era giunto al suo termine.
Così disattivò lo Sharingan e le
sferrò il colpo decisivo.
Hinata non ebbe nemmeno il tempo di capire cose stesse succedendo, che
si ritrovò stesa per terra.
«Per oggi, abbiamo finito», concluse Sasuke,
voltandosi per riprendere la strada di casa.
Ma Hinata non si era ancora rialzata e i capelli le coprivano il volto
sudato, nascondendo quelle due perle chiare che Sasuke aveva imparato
ad amare.
Le si avvicinò, inginocchiandosi e sfiorandole un braccio
con la mano, ma lei non reagì.
«Hinata», sussurrò piano, «ho
detto che per questa notte basta così, puoi tornare a
casa».
Una folata di vento le sfiorò i capelli, rivelando le
palpebre abbassate.
«Stupida, sei così stanca che stai per
addormentarti. Forza, alzati».
Ma Hinata non accennava nessuna reazione e il cuore di Sasuke
saltò un battito.
La afferrò per le braccia e la scrollò
lievemente, per ridestarla.
«Hinata, svegliati», c’era preoccupazione
nella sua voce. «La tua famiglia sarà in
pensiero».
Sasuke era convinto che a quelle parole Hinata avrebbe aperto gli
occhi, ma non successe niente.
«Dannazione, Hinata, io non volevo farti realmente del
male!», esclamò, prendendole il volto tra le mani.
La pelle della ragazza brillava a contatto con la luce lunare e Sasuke
giurò di non aver mai visto niente di più bello.
Ma dov’erano le sue perle chiare? Dov’era il suo
dolce sorriso?
«Ti prego, apri gli occhi». Sasuke
abbassò lo sguardo e sentì il cuore pesante.
Poi due esili braccia gli cinsero il collo accompagnate da un profumo
delicato, e una sensazione di calore gli invase il petto, ancora una volta.
Hinata lo strinse forte a sé, con la testa sulla sua spalla.
Sasuke assecondò piano quella stretta.
«Volevo vedere se ci tieni davvero a me e ne ho avuto la
conferma!».
Sasuke borbottò imbarazzato.
«Non farti strane idee, Hyuuga. Ero solo preoccupato di non
avere più un degno avversario contro cui
combattere».
La kunoichi rise di gusto e lo abbracciò ancora.
Dopo suo fratello Itachi, Hinata Hyuuga era stata l’unica a
fargli provare la sensazione di sentirsi a casa con un semplice
abbraccio.
Note dell'autrice:
Come precedentemente detto, ero certa di aggiornare puntuale ed eccomi
qui, allo scoccare della settimana di distanza tra un aggiornamento e
l'altro XD ringrazio infinitamente tutti coloro che continuano a
seguire questa raccolta, gradirei sapere ancora una volta la vostra
opinione su questa flash.
Alla prossima, spero presto XD
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Capitolo 15 *** Your guardian angel – Naruto/Sakura ***
15. Your guardian
angel – Naruto/Sakura
I'll be there
for you through it all
[Your Guardian Angel – Red Jumpsuit Apparatus]
Nel
momento in cui sentì suonare alla porta, Naruto
andò ad aprire con aria vagamente annoiata e si
trovò davanti una massa di capelli rosa confetto e un paio
di occhi smeraldini.
«Ciao, Naruto!», esclamò Sakura
raggiante, sporgendosi in avanti e baciandolo lievemente sulle labbra.
Gli occhi del ninja brillarono e le sue gote si tinsero di imbarazzo,
nonostante non fosse la prima volta che Sakura si comportava in quel
modo. Stentava a credere che, dopo tanto tempo, il sogno di conquistare
la ragazza che amava si fosse realizzato.
«Sakura-chan, che ci fai
qui?».
La kunoichi sollevò un
sopracciglio, lievemente stizzita, e indicò le due buste che
aveva tra le mani: traboccavano di detersivi per il pavimento e per i
piatti, spugne, stracci e scope.
«Fino a prova contraria, io sono ancora la tua
ragazza», spiegò Sakura, mentre Naruto la
accoglieva in casa, «e se non vuoi che ti lasci, prendi uno
straccio e comincia a pulire».
Il biondo deglutì a vuoto e si
grattò la testa, disorientato.
«Ma per quale motivo,
Sakura-chan?! A me la mia casa piace così
com’è!».
Sakura poggiò le buste per
terra, senza far trasparire dal viso alcuna emozione, e
allungò un braccio verso Naruto.
«Ne abbiamo parlato ieri», disse apparentemente
calma, prendendolo per il colletto della giacca. «E ti ho
già spiegato che non sopporto tutto questo sporco, quindi...
a lavoro!», esclamò infine, rafforzando la presa,
mentre Naruto annuiva spaventato.
Eppure lui non ricordava niente...
Probabilmente Sakura gliene aveva parlato mentre cenavano da Teuchi (e
lui si era incantato a guardarla) o forse quando erano tornati a casa
(ma le labbra e i fianchi di Sakura avevano avuto la meglio sulla sua
concentrazione).
Non volendo far arrabbiare la ragazza, si
diresse nella sua stanza e cominciò a mettere in ordine,
mentre Sakura si occupava dei punti più disastrati della
casa.
Alla kunoichi non piaceva poi
così tanto fare le pulizie, ma non era esattamente una bella
sensazione tornare a casa di Naruto dopo una serata passata insieme e
non sapere dove mettere i piedi a causa del disordine. E mentre si dava
da fare con straccio e spugna, pensò che in fondo lo faceva
anche per lui, perché non si sentisse in imbarazzo
inciampando davanti a lei in un paio di boxer o in una scatola di ramen
sparsi per terra.
«Mai visto niente del
genere...», sussurrò Sakura a se stessa, scuotendo
la testa, mentre raccoglieva i vestiti di Naruto e li metteva a lavare.
Ma tutto quell’arancione e quell’odore di ramen la
facevano sorridere, e allora pensava che non fosse poi così
pesante pulire per lui. Poi
una foto, riposta nel taschino dei pantaloni del ninja,
attirò la sua attenzione: c’era lei da bambina, e
sorrideva con le guance rosse. Ma lei sapeva che quel sorriso e
quell’accenno di imbarazzo erano rivolti a Sasuke, eppure
Naruto si era sempre accontentato della sua sola presenza.
Sakura sentì il cuore stringersi
in una morsa dolorosa e istintivamente andò a cercare Naruto.
Lo trovò steso per terra, con le
braccia e le gambe divaricate, lo straccio in una mano e il detersivo
nell’altra. Sonnecchiava tranquillo, con la guancia premuta
contro il pavimento.
Sakura sorrise e lo aiutò a
sedersi sul divano, poi pensò che per quel giorno fosse
abbastanza e si stese accanto a lui.
«Non dovrai più accontentarti del riflesso di un
altro amore, Naruto», gli sussurrò in un orecchio,
per poi stampargli un bacio sulle labbra e stringersi contro il suo
petto.
Naruto
c’era sempre stato per Sakura e ora toccava a lei dimostrare
che non l’avrebbe mai lasciato.
Note dell'autrice:
Eccomi con un po' di sano NaruSaku, spero che possiate apprezzare e
magari lasciarmi un commentino *___*
Grazie a chi ha recensito i prossimi capitoli, la raccolta
terminerà al 20°.
Ultimamente nel fandom c'è molto più rosa, ve ne
siete accorti? XD
A presto.
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Capitolo 16 *** A little too not over you – Sasuke/Hinata ***
16. A little too
not over you – Sasuke/Hinata
I try to hide
what I feel inside
[A Little too not over you – David Archuleta]
«Come
stai?», chiese Naruto, poggiando le bacchette sul tavolo e
allontanando la scodella vuota.
Alzò lo sguardo e si voltò verso
l’amico, che lo fissava in maniera alquanto stralunata.
«Ma che razza di domanda è?», lo
rimbeccò Sasuke, portandosi una mano sulla fronte con tono
esasperato. Aveva dimenticato quanto potesse essere deficiente e
imprevedibile Naruto, e forse gli era anche mancato.
«Avanti, rispondi», continuò il biondo,
serio. «Avrei dovuto chiedertelo alla fine della guerra, ma
credevo che il ritorno a Konoha e l’accoglienza da parte di
tutti noi bastasse a farti sentire bene».
Sasuke inarcò un sopracciglio, sinceramente stupito dalla
profondità di quelle parole. Pensò che forse
Naruto facesse sul serio e sollevò gli angoli della bocca in
quello che doveva sembrare un sorriso di gratitudine. «Sto bene»,
rispose. «La gente è ancora piuttosto sospettosa
nei miei confronti, ma credo che sia normale. E poi
c’è da dire che tu, Sakura, Kakashi e gli altri
rompete le scatole anche più di prima... Però,
tutto sommato, penso che non sia stata una brutta idea tornare a...
», si soffermò per trovare la parola giusta e poi
terminò con «casa».
Sasuke non era stato pienamente sincero, e Naruto lo aveva intuito
immediatamente.
«Voglio la verità, tutta la
verità. Avanti, sputa il rospo!», gli rispose,
scrutando attentamente il suo sguardo.
L’espressione di Sasuke non fece una piega, ma
l’amico vi lesse sorpresa e smarrimento.
«Non ti si può nascondere niente, eh?»,
mormorò l’Uchiha, con un sorriso amaro.
«Il fatto è che... mi sembra che manchi
qualcosa... ecco». Naruto gli chiese spiegazioni con
un’occhiata perplessa.
«Al mio ritorno, ho trovato tutto
com’era prima che me ne andassi. Mi avete accolto come se non
vi avessi mai traditi, mi avete trattato come un vecchio amico e mi
avete fatto capire che c’è ancora speranza per il
futuro. Ma ora questo... non
basta più».
Naruto rimase a fissarlo per alcuni secondi, cercando di capire cosa si
celasse dietro quelle parole. Cos’era che a Sasuke mancava
per essere finalmente felice?
Cos’era che Sasuke non aveva, a differenza di Naruto?
Un bagliore istantaneo avvolse gli occhi azzurri dell’eroe di
Konoha quando comprese che la risposta ai suoi dubbi si trovava nella
conversazione di quella sera: Sasuke si era lasciato sfuggire una
parola sulla sua amicizia con Hinata.
«L’amore!», esclamò raggiante.
«Come ho fatto a non pensarci?!».
Sasuke inarcò un sopracciglio, piuttosto scettico, e
mostrò una smorfia di disappunto.
«Guarda me, sai perché sono felice?
Perché il mio migliore amico e la ragazza che amo sono
finalmente con me»,
spiegò il biondo. «E allora perché non
puoi esserlo anche tu?».
Sasuke si arrese all’evidenza. «Non credo di
esserne in grado».
Naruto scosse la testa, tornando serio. «Questa sera, sii
sincero con Hinata e poi fammi sapere se sei ancora dell’idea
che amare
non faccia per te. Ora devo andare, altrimenti è la volta
buona che Sakura-chan mi lascia per essere arrivato in ritardo
all’ennesimo appuntamento. Ci vediamo, ‘ttebayo!».
Il moro rifletteva ancora sul significato di quelle parole che Naruto
era già uscito dal locale con il sorriso stampato sul volto
abbronzato.
Sasuke aveva finalmente capito che, nascondendo i propri sentimenti,
non avrebbe fatto altro che allargare la voragine che gli squarciava il
petto, ma soprattutto che la soluzione si trovava a un passo dal
problema.
Note dell'autrice:
Scusate il ritardo, ma ho avuto parecchio da fare XD spero che la flash
non vi abbia annoiato (visto che non è pienamente incentrata
su Sasuke e Hinata), ma serve per spiegare ciò che
succederà nel prossimo capitolo su loro due. Fatemi sapere
cosa ne pensate *__*
Vi ringrazio per le recensioni e vi dò l'appuntamento al
prossimo capitolo (NaruSaku, of course)
A presto!
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Capitolo 17 *** A neverending dream – Naruto/Sakura ***
17. A neverending
dream – Naruto/Sakura
I'm turning off
my eyes and hiding my shame
[A neverending dream – Cascada]
Era
il giorno del compleanno di Naruto, e Sakura non gli aveva ancora
trovato il regalo adatto.
Il fatto era che lui non aveva mai preteso nulla da lei. Si
accontentava di qualche bacio o di qualche semplice carezza e non le
dava mai l’impressione di desiderare altro dal loro rapporto.
D’altra parte, Sakura si era spesso chiesta cosa ci trovasse
Naruto in lei con tante belle ragazze che si trovavano a Konoha.
Insomma, lui – nonostante si comportasse da idiota
– era così bello e dolce... E lei? Lei era un
medico, un irascibile e piuttosto riservato medico. Non era bella come
Ino, dolce come Hinata o solare come Tenten, ma Naruto
l’amava così com’era e Sakura non
avrebbe mai potuto dubitarne.
Con questi pensieri per la testa, creando e scartando ancora ipotesi
sui possibili regali, la ragazza era arrivata al negozio di fiori
Yamanaka. Sorpresa per il fatto che non vi fosse nessuno e attirata da
alcuni strani rumori, si trascinò verso il ripostiglio e la
scena che le si presentò davanti le mozzò il
fiato: non fu facile comprendere dove terminasse Ino e iniziasse
Shikamaru in mezzo a quel groviglio di pelle e di vestiti. La foga con
cui si stavano baciando fece arrossire di botto Sakura, mentre i suoi
occhi si sgranavano alla vista delle mani del ragazzo sotto la gonna
della bionda. Ino e Shikamaru le urlarono contro per
l’imbarazzante intrusione, ma Sakura non ebbe nemmeno il
coraggio di scusarsi che era già fuori dal negozio.
Una nuova consapevolezza si faceva strada nella sua mente: se
ciò che Naruto desiderava ardentemente – oltre a
diventare Hokage – era proprio lei, allora perché
non donarglisi completamente
come regalo di compleanno?
Ma più si avvicinava l’ora della festa,
più questa consapevolezza cominciava a vacillare.
Quella sera, alla festa dei diciotto anni di Naruto, c’erano
proprio tutti i suoi amici. Sakura aveva organizzato tutto in grande
stile e, al momento dei regali, aveva incuriosito Naruto con un
«Il mio regalo te lo darò alla fine della
festa».
E così, quando se ne furono andati tutti, Sakura
portò Naruto in camera e si stese sul letto, invitandolo ad
avvicinarsi.
«Sakura-chan...?», chiese perplesso lui, mentre
Sakura cominciava a sbottonarsi la camicetta con movimenti lenti e
tremanti.
«Buon compleanno, Naruto», gli soffiò in
un orecchio, arrossendo non poco. «Spero che il regalo ti
piaccia», aggiunse, afferrando una mano del biondo e
portandosela su una gamba. Lo guidò a infilare la mano sotto
il tessuto dell’indumento, percorrere tutta la curva del
fianco e raggiungere un seno, mentre Naruto spalancava paurosamente gli
occhi e la sua gola si seccava.
«Be’, grazie! Direi che è il regalo
più bello che potessi farmi», ammise, ridacchiando
e baciando la pelle scoperta del collo e della spalla della fidanzata.
Sakura sussultò a contatto con le labbra del biondo e solo
allora capì di non essere realmente pronta per il grande
passo, ma il sorriso di Naruto era talmente bello che non ebbe il
coraggio di interromperlo.
Eppure, Sakura avrebbe dovuto immaginare che il ninja le avrebbe letto dentro.
Naruto si accorse immediatamente del tremore che scuoteva il corpo
della ragazza mentre la baciava e la accarezzava con delicatezza, e non
si lasciò sfuggire nemmeno le lacrime che minacciavano di
rigarle le guance da un momento all’altro.
E fu così che si staccò a malincuore da lei,
donandole un leggero bacio a fior di labbra.
«Non ora, Sakura-chan. Arriverà il momento giusto
anche per questo».
E Sakura si sentì improvvisamente nuda agli occhi di Naruto,
ma ancora una volta quel sorriso rassicurante le fece comprendere che
con lui non avrebbe mai dovuto provare vergogna.
Note dell'autrice:
Riguardo questo capitolo, c'è da dire che non sono sicura
dell'IC di Sakura. Spero di non averla resa troppo dolce, ma
soprattutto spero che l'idea vi sia piaciuta XD non ho resistito a
infilarci lo ShikaIno, in fondo sono gli unici dai quali Sakura avrebbe
potuto prendere spunto per un regalo del genere! XD grazie a tutti
coloro che hanno recensito e recensiranno anche questa flash. Siamo
agli sgoccioli anche qui ç__ç
Alla prossima.
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Capitolo 18 *** Try – Sasuke/Hinata ***
18. Try
– Sasuke/Hinata
Just because it
burns, doesn’t mean you’re gonna die
[Try – Pink]
Sasuke
se ne stava seduto per terra con la schiena poggiata contro un albero,
sicuro di ciò che avrebbe fatto quella notte, ma la
probabilità che non sarebbe andato tutto come sperava e
l’attesa che gli rimaneva da sopportare lo logoravano dentro.
Era sempre stato un tipo riflessivo, uno che prima di agire pensava ed
elaborava la strategia migliore per riuscire nel suo intento. E invece
questa era la prima volta che arrivava al momento decisivo senza aver
meditato sulle possibili mosse ed essersi chiesto quali conseguenze
avrebbe portato il suo comportamento. Avrebbe agito
d’istinto, così si era detto quella notte.
«Sasuke-kun!». Una leggera folata di vento gli
sfiorò il viso e lo ridestò dai suoi pensieri.
La giovane Hyuuga, più bella di come la ricordasse, era
piombata davanti ai suoi occhi con la leggerezza di una farfalla, ed
ora lo salutava con uno sguardo languido ed un sorriso genuino.
Sasuke si alzò silenziosamente da terra e si diresse a passo
lento e cadenzato verso la ragazza, che continuava a sorridergli
calorosamente. Man mano che la distanza si riduceva, il ninja
cominciava a vedere in modo sempre più chiaro ciò
che gli era successo in quegli ultimi mesi. La consapevolezza che tutto
sarebbe potuto cambiare, che anche lui avrebbe potuto godere di un
po’ di quel sentimento chiamato felicità,
lo rianimò improvvisamente e lo condusse a pochi centimetri
da Hinata.
«S-Sasuke-kun?», chiese incerta lei, mentre il
sorriso lasciava il posto ad un’espressione confusa e
lievemente impaurita.
Sasuke non si premurò di darle spiegazioni, né di
lasciarle il tempo per comprendere ciò che sarebbe successo
di lì a poco.
Semplicemente, la baciò. E a Hinata sembrò che il
mondo le fosse crollato addosso.
Quando il ninja inclinò la testa verso di lei e le loro
labbra si incontrarono, il suo cuore prese a battere così
forte che sarebbe potuto scoppiare. Di felicità o di paura?
Forse entrambe. Ma quando le mani piccole e delicate di Hinata
raggiunsero il petto di Sasuke con l’intenzione di
allontanarlo a causa dell’emozione, il risultato fu che
quelle stesse mani strinsero forte la stoffa della maglia e costrinsero
il giovane a farsi più vicino.
La stessa Hinata si stupì di quella sua reazione, e
pensò che forse... forse avrebbe potuto lasciarsi andare,
forse Sasuke le avrebbe potuto restituire quella felicità
che aveva perso dalla fine della guerra. E forse lo stava
già facendo.
Poi le mani di Sasuke scivolarono sui fianchi della ragazza e il bacio
si fece sempre più intenso, e allora Hinata non
potè evitare di irrigidirsi all’improvviso. Sasuke
avvertì il cambiamento e si staccò da lei, per
scoprire la sua reazione: era rossa in volto, ma sembrava felice. «N-Non qui», spiegò lei, abbassando lo
sguardo per nascondere l’evidente imbarazzo.
Sasuke incurvò gli angoli della bocca in un mezzo sorriso e
si abbassò verso di lei per prenderla in braccio. La
trasportò fino a casa sua, quella casa che gli era sempre
sembrata fredda e vuota, e che forse avrebbe potuto riacquistare il suo
splendore originario.
Hinata si lasciò guidare in quella danza sfrenata e
impossibile, amò e si lasciò amare da Sasuke.
Ed ogni sguardo, ogni bacio, ogni carezza alimentavano quel fuoco che
le stava nascendo dentro.
«Lo fai per riportare in vita il tuo clan?».
Sasuke le accarezzò il viso. «Gli Uchiha sarebbero
fieri di una nuova stirpe provvista sia di Sharingan che di Byakugan,
ma in realtà lo faccio solo per me stesso, Hinata».
La ragazza pensò che quelle parole valessero molto
più di un “Ti amo” e sorrise,
stringendosi più forte tra le braccia del ninja.
Dentro si sentiva ardere, ma era un fuoco che non bruciava, che la
rendeva finalmente... viva.
Note dell'autrice:
Perchè io l'inizio di Sasuke e Hinata ce lo vedo
così, dritto al sodo XD spero che la flash vi sia piaciuta,
mi fate sapere cosa ne pensate? Grazie, come sempre, a tutti coloro che
seguono questa raccolta (siete in tantissimi!) e alle anime pie che mi
regalano delle bellissime recensioni.
Alla prossima :)
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Capitolo 19 *** Paradise – Naruto/Sakura ***
19. Paradise
– Naruto/Sakura
When she was
just a girl, she expected the world
[Paradise - Coldplay]
A
dodici anni, Sakura Haruno immaginava il suo splendido futuro al fianco
di Sasuke Uchiha: dopo il matrimonio
del secolo, i due avrebbero abitato insieme in una
sontuosa villetta circondata da un grande giardino con alberi di
ciliegio e un grazioso laghetto con i cigni, avrebbero avuto due
bellissimi figli con i capelli e gli occhi neri, e avrebbero passato
tutta la vita insieme coronando il loro sogno d’amore.
A sedici anni, in piena Guerra Ninja, quella stessa bambina
dall’aria ingenua comprendeva che quel sogno
d’amore apparteneva solo a lei, e che Sasuke non
l’aveva mai considerata più di una semplice amica.
A diciotto anni, quella ragazzina alle prime armi era diventata una
donna, ma di ciliegi in fiore e laghetti con i cigni non ne aveva
ancora visti nel suo giardino. Il fatto era che lei non aveva un
giardino, e nemmeno una sontuosa villetta con cui fare invidia alle sue
amiche. Abitava in un appartamento un po’ malandato, con le
scale che scricchiolavano e il tetto che gocciolava durante le giornate
di pioggia.
«Naruto, dovremmo riparare il tetto».
Il ninja scosse la testa, ingoiando il boccone di ramen. «No,
non credo. A me sembra che vada beniss-», si interruppe
improvvisamente, quando sentì una goccia gelata posarsi sul
naso. Alzò lo sguardo verso il soffitto e un’altra
goccia gli andò in un occhio. «Hai ragione,
Sakura-chan», constastò sbuffando, mentre la
ragazza gli tirava un buffetto sulla nuca e gli ricordava che lei aveva
sempre ragione.
Quella vita le piaceva: Sakura aveva imparato che casa non era una
bella villa con il giardino, ma un posto dove si sentiva al sicuro.
Quel posto era l’abitazione mezza diroccata di Naruto, era lo
stesso Naruto, perché solo lì riusciva a
percepire il calore di
casa.
«Su, tocca a te», lo incitò,
accarezzandogli i capelli. Erano sul divano, e Naruto la teneva stretta
a sé con un braccio, mentre terminava la sua abbondante
porzione di ramen.
«Sai che taglia fa Tsunade ba-chan?».
Sakura arrossì fino alla punta dei capelli e lo
colpì in pieno viso.
«Ma ti sembrano domande da fare?!», gli
urlò contro, staccandosi da lui e incrociando le braccia al
petto.
Naruto rise e, quando lui le chiese se volesse scegliere obbligo o
verità, lei ovviamente optò per
l’obbligo, beccandosi l’umiliante punizione di
portare in braccio Naruto fino al palazzo dell’Hokage.
«A chi hai dato il tuo primo bacio?», chiese lei,
con sguardo curioso.
Naruto sorrise al ricordo di due bocche che cozzavano per sbaglio
l’una contro l’altra. «Obbligo».
Aspettò che Sakura si infervorasse dalla rabbia e forse
dalla gelosia, ma ciò che gli arrivò pochi
secondi dopo fu una carezza tra i capelli e un bacio passionale. Erano
di nuovo incollati l’uno all’altro, le labbra che
si modellavano e le mani che si cercavano freneticamente, su quel
divano un po’ spelacchiato, con il soffitto che gocciolava.
Fai l’amore
con me. Una richiesta muta, nello sguardo languido di
Sakura.
Naruto capì che era arrivato davvero il momento, glielo
lesse negli occhi, perché questa volta non c’era
niente di programmato. Né il posto, né il giorno,
né l’ora: due ragazzi qualunque, innamorati
l’uno dell’altra, che sentivano il bisogno di
unirsi in ogni modo umanamente possibile.
«Ti amo», le sussurrò in un orecchio,
facendola arrossire, e poi la abbracciò forte.
Da piccola, Sakura si aspettava il mondo, poi trovò Naruto e
di quei sogni di bambina non le importò più
niente.
«Comunque dovrebbe essere una settima
abbondante, o forse un’ottava».
«Ed io il mio primo bacio l’ho dato a Sasuke, ma
devo ammettere che non è stato affatto mal-AHI! Sakura-chaaaan, scherzavo!».
Note dell'autrice:
Spero che come finale per la storia di Naruto e Sakura vi sia
piaciuto, mi fate sapere cosa ne pensate?
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito le flashfic dedicate a
questa coppia, vi adoro *__*
Nella prossima flash, il finale della storia dedicata a Sasuke e Hinata!
A presto.
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Capitolo 20 *** Don’t wanna miss you – Sasuke/Hinata ***
20.
Don’t wanna miss you – Sasuke/Hinata
Take my hand, I
just wanna have you always near
[Don’t wanna miss you – Catalin Josan]
Dopo
un lungo bagno rilassante, Hinata si chiuse nella sua stanza e si
posizionò davanti al grande specchio dalla cornice di legno
intarsiato, facendo scivolare l’asciugamano per terra. Dopo
quello che era successo aveva bisogno di sapere cos’era
cambiato in lei: il suo primo bacio era coinciso con la sua prima volta
e la cosa più impensabile era il fatto che non era successo
con il ragazzo che aveva sempre amato, ma con il suo migliore amico ed
ex traditore di Konoha.
Non le importava più del passato di Sasuke, non le importava
delle occhiate diffidenti che gli abitanti del villaggio rivolgevano a
lui e degli sguardi sbalorditi che ricadevano su di lei, quando
venivano visti insieme per le strade di Konoha. Non le importava,
perché semplicemente lei era riuscita a penetrare con la sua
purezza in quegli occhi apparentemente freddi e apatici, e a
raggiungere gli angoli più remoti di quel cuore, rimasto
intrappolato nel ghiaccio per troppo tempo.
Lo specchio rifletteva l’immagine di una ragazza formosa e
attraente, ma dallo sguardo ancora ingenuo.
Era sempre stata molto pudica, d’altronde le sue guance si
coloravano al solo pensiero di aver trasgredito alle regole che si era
imposta da bambina: il primo bacio al secondo appuntamento, il primo
“Ti amo” solo dopo mesi di fidanzamento, la prima
volta con un ragazzo che conosceva da anni. Invece Sasuke le aveva
sconvolto completamente i piani, e tutto quello che si era prefissata
era successo in una sola notte.
Sorrise al proprio riflesso, osservando timidamente quelle curve che
l’Uchiha aveva violato con il suo silenzioso permesso solo
qualche giorno prima e scoprendo nuovi particolari che prima di quella
notte non aveva mai notato: era diventata una donna, grazie a lui.
Con il cuore un po’ più leggero, si
preparò per quella sera e poi uscì di casa: non
sapeva che, dietro la porta d’ingresso di villa Hyuuga,
Sasuke si chiedeva se fosse opportuno aspettare o bussare subito per
accompagnarla alla festa. Quando la porta venne aperta, il ninja
abbozzò un sorriso nel ritrovarsi a pochi centimetri di
distanza il corpo di Hinata fasciato da un elegante kimono viola.
«Sasuke-kun, sei in anticipo!», esclamò
lei, arrossendo al ricordo di quelle grandi mani pallide che
percorrevano le sue nivee curve.
«Il fatto è che ho terminato prima del previsto e
allora...», non riuscì a terminare la frase,
perché Hinata gli aveva allacciato le braccia al collo e lo
aveva baciato delicatamente. Sasuke avrebbe voluto approfondire il
contatto, ma la ragazza lo prese per mano e lo trascinò via
verso il centro di Konoha, dove le strade erano in fermento per la
Festa della Primavera.
A Sasuke non erano mai piaciute le feste, eppure si ritrovava a
gironzolare per le strade con un tradizionale kimono nero. Si chiese a
cosa fosse dovuto quel cambiamento, e trovò la risposta
nello sguardo sognante di Hinata che saettava da una bancarella
all’altra. Sembrava tornata bambina, con la luce soffusa
delle lanterne che le illuminavano il viso incorniciato dai capelli
neri perfettamente acconciati. Poi voci familiari attirarono la loro
attenzione, e i due si voltarono incuriositi.
«Sakura-chaaaan, hai visto quella bancarella? Vende
pupazzetti che rappresentano me, ‘ttebayo!».
«Se ti esalti per così poco, allora cosa farai
quando diventerai Hokage?!».
Lo sguardo di Sasuke ricadde nuovamente su Hinata, preoccupato per la
sua reazione. Inaspettatamente, la ragazza sorrise e gli si
avvicinò di più, cercando timidamente la sua
mano. La trovò e la strinse forte, mentre Sasuke voltava lo
sguardo imbarazzato e otteneva la conferma di ciò che aveva
sempre sperato.
Hinata lo aveva curato, ora toccava a lui farle capire che non
l’avrebbe mai lasciata sola.
Note dell'autrice:
Siamo arrivati alla fine anche per Sasuke e Hinata, spero che vi sia
piaciuta quest'ultima flash.
Ringrazio coloro che hanno seguito e recensito questa parte della
storia, non credevo che avrebbe avuto successo quanto la NaruSaku.
Grazie a tutti *__* Ora mi prenderò un periodo di "riposo"
dal fandom. Tornerò presto con nuove idee, non temete! XD
Soly Dea
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