Fighting for love

di Soly_D
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pretending – Naruto/Sakura ***
Capitolo 2: *** Someone like you – Sasuke/Hinata ***
Capitolo 3: *** Just a dream – Naruto/Sakura ***
Capitolo 4: *** What if – Sasuke/Hinata ***
Capitolo 5: *** Politik – Naruto/Sakura ***
Capitolo 6: *** Over and over – Sasuke/Hinata ***
Capitolo 7: *** Shattered – Naruto/Sakura ***
Capitolo 8: *** Something to believe in – Sasuke/Hinata ***
Capitolo 9: *** Life without you – Naruto/Sakura ***
Capitolo 10: *** A thousand years – Sasuke/Hinata ***
Capitolo 11: *** Everytime – Naruto/Sakura ***
Capitolo 12: *** This girl – Sasuke/Hinata ***
Capitolo 13: *** Say ok – Naruto/Sakura ***
Capitolo 14: *** Bleeding love – Sasuke/Hinata ***
Capitolo 15: *** Your guardian angel – Naruto/Sakura ***
Capitolo 16: *** A little too not over you – Sasuke/Hinata ***
Capitolo 17: *** A neverending dream – Naruto/Sakura ***
Capitolo 18: *** Try – Sasuke/Hinata ***
Capitolo 19: *** Paradise – Naruto/Sakura ***
Capitolo 20: *** Don’t wanna miss you – Sasuke/Hinata ***



Capitolo 1
*** Pretending – Naruto/Sakura ***


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1. Pretending – Naruto/Sakura

Will we forever only be pretending?
[Pretending – Cast Glee]

Naruto allungò timidamente il braccio verso le spalle di Sakura.
«Cosa diavolo stai facendo?». Il tono di voce della ragazza era così calmo da risultare minaccioso.
«Io? Mi sto stiracchiando». Naruto sbadigliò subito dopo, sollevando le braccia per aria e fingendo di sgranchirsi le ossa in seguito a una lunga dormita.
Sakura, scettica, tornò a guardare il film. Non ricordava né quando, né come quel baka del suo compagno di team l’avesse convinta a passare la serata insieme. Ma ora era lì e non poteva tirarsi indietro.
Poco dopo, notò che il braccio di Naruto si stava – di nuovo – avvicinando pericolosamente alle sue spalle. Le ci volle un secondo per capire il tutto e assestare un bel pugno nello stomaco del ragazzo.
«Sakura-chaaaaaan, perché mi hai fatto male,‘ttebayo?!», urlò il biondo massaggiandosi la parte dolorante.
La ragazza incrociò le braccia al petto, per nulla impietosita dallo sguardo supplicante di Naruto.
«Te lo sei meritato, baka», rispose con tranquillità. «Non c’è bisogno di fingere: l’ho capito benissimo, sai? Se avevi tutta questa voglia di abbracciarmi, bastava chiedere il permesso».
A quelle parole, gli occhi di Naruto brillarono.
«Posso abbracciarti, Sakura-chan?».
«No».
Al biondo, per poco non cascò la mascella per terra.
«Ma tu mi hai detto che bastava chiederti il permesso!».
«E allora? Non ho mica aggiunto che avrei acconsentito!».

Sakura non lo avrebbe mai ammesso, ma adorava farsi desiderare da Naruto.













Note dell'autrice:
Di NaruSaku e SasuHina non ce n'è mai abbastanza: ecco da dove nasce questa raccolta. ^^
Ovviamente, nella prima flash, non potevo non parlare del mio OTP per eccellenza.
Fatemi sapere cosa ne pensate
, grazie ;) Accetto critiche e consigli di tutti i tipi.
Alla prossima!


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Capitolo 2
*** Someone like you – Sasuke/Hinata ***


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2. Someone like you – Sasuke/Hinata


 I couldn't stay away, I couldn't fight it
[Someone like you - Adele]


Hinata aprì lentamente gli occhi – un tempo bellissimi e luminosi – ora gonfi di lacrime e cerchiati da profonde occhiaie. La testa sembrava voler scoppiare, le gambe tremavano e le ferite bruciavano terribilmente, ma il dolore fisico non era niente confrontato a ciò che provava dentro.
Avrebbe dovuto sentirsi felice e sollevata, dal momento che la guerra era finita e tutti i suoi cari erano ancora con lei. Ma come poteva sorridere davanti a Sakura che, invece di raggiungere Sasuke, prestava soccorso a Naruto e non solo? Era ormai palese che tra quei due ci fosse qualcosa di più della semplice amicizia, ma Hinata aveva sperato fino alla fine di avere una possibilità con il biondo.
E solo in quel momento, si rese conto che forse Sasuke era nella sua stessa situazione.
Forse, anche lui era solo.
Si fece coraggio, determinata a raggiungerlo e soccorrerlo. In fondo, anche lui ci aveva quasi rimesso la pelle nello scontro.
«Non ci provare, Hyuuga», furono le parole del moro non appena scorse Hinata che gli veniva incontro. La ragazza non lo stette ad ascoltare, inginocchiandosi al suo fianco e passandogli una mano sul ventre ferito per curarlo con il poco chakra che le rimaneva.
Sasuke le colpì violentemente la mano. «Sei ridotta male, non ti conviene».
Hinata abbassò lo sguardo. «Non importa, ormai non ho più motivi per andare avanti».
L’Uchiha rivolse lo sguardo verso Naruto e Sakura, cogliendo al volo il significato di quelle parole.
«C’è sempre qualcosa per cui valga la pena vivere», la rimproverò con sguardo severo. «Io l’ho capito solo adesso».
Hinata sorrise appena: il suo primo vero sorriso dopo tanto tempo.

Quello era l’inizio di una nuova vita. Per tutti.











Note dell'autrice:
Spero che anche questa flash vi sia piaciuta, la canzone che ho scelto mi ispirava molto XD Ho anche deciso di metterci un'immagine d'apertura, spero che vi piaccia *___* Vi ringrazio per tutte le belle recensioni che mi avete lasciato alla prima flash e soprattutto per il numero di seguite/preferite/ricordate che aumenta ogni giorno ^^ Fatemi sapere cosa ne pensate anche di questo capitolo, grazie ;)
A presto

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Capitolo 3
*** Just a dream – Naruto/Sakura ***


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3. Just a dream – Naruto/Sakura


See her pretty face run my fingers through her hair
[Just a dream - Nelly]

Naruto sgranò paurosamente gli occhi nell’istante in cui le labbra di Sakura combaciarono in modo tutt’altro che perfetto con le sue.
Quanto tempo aveva aspettato perché succedesse?
Quante volte aveva desiderato farlo?
Quante volte si era chiesto se mai sarebbe stato possibile?
E fu tutt’altro che un bacio dolce e passionale, tutt’altro che un contatto lieve e delicato.
Sakura l’aveva baciato quasi con disperazione, con aggressività, con impazienza. Dimostrargli con le parole quanta paura aveva avuto di perderlo non sarebbe affatto bastato, mentre quel gesto – così semplice, ma così significativo – avrebbe trasmesso ogni singola emozione provata durante la Guerra Ninja: il terrore di non farcela, la delusione di vite stroncate per sempre, la determinazione di andare avanti, la speranza in un futuro migliore.
Strano come il destino li avesse uniti, alla fine di tutto.
Strano come Sakura avesse sempre creduto che il suo primo bacio sarebbe stato con Sasuke.
Strano come Naruto non avrebbe mai pensato di poter conquistare la ragazza che amava.
E nonostante fossero entrambi sudati, sporchi e feriti, nonostante si trovassero in una landa desolata reduce da uno scontro epico, nonostante le loro lacrime si confondessero con le gocce di pioggia, nonostante tutte le parole non dette e nonostante l’imperfezione di quel bacio rubato, Sakura e Naruto erano certi di non voler essere in nessun altro posto al mondo, in quel preciso istante.
«Non sto sognando, vero?», chiese il biondo specchiandosi in quegli occhi verde smeraldo e scostando qualche ciocca di capelli dal viso della ragazza.
Sakura accennò un sorriso, mollandogli un innocuo pugno sulla testa.

Era la pura realtà e lei non avrebbe mai immaginato di poterla vivere con Naruto.











Note dell'autrice:
Sono un po' in ritardo: ho avuto problemi con il pc, ma ora è tutto risolto e credo che potrò aggiornare più regolarmente.
Spero che la flash vi sia piaciuta, io il loro primo bacio me lo immagino così *___* gradirei una recensione!
Ringrazio, inoltre, chi segue e commenta questa raccolta perchè mi ta davvero a cuore <3
A presto!

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Capitolo 4
*** What if – Sasuke/Hinata ***


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4. What if – Sasuke/Hinata


What if what I want makes you sad at me?
[What if - Safetysuit]

Sasuke uscì dall’ospedale, stanco di dover poltrire in quella stanza che odorava di fiori e disinfettante.
Con passo lento e cadenzato, scese in strada per prendere una boccata d’aria e riflettere sul da farsi: rimanere a Konoha oppure andarsene definitivamente? C’erano Naruto, Sakura e Kakashi al suo fianco, ma ormai sentiva di non appartenere più al villaggio nel quale aveva trascorso la sua infanzia: troppi ricordi, troppi sguardi ancora diffidenti, troppe persone conosciute.
Sasuke aveva bisogno di “staccare la spina”, di iniziare una nuova vita e lasciarsi alle spalle il proprio passato: Konoha non era certo il posto giusto per farlo.
«B-buongiorno, Sasuke-kun».
La voce flebile e delicata di Hinata lo destò dai suoi pensieri. Fece una smorfia, ricordando ciò che si erano detti sul campo di battaglia un po’ di tempo prima e chiedendosi perché fosse tornata a balbettare. Si voltò, limitandosi ad un cenno della testa.
Hinata sorrise appena, poi si bloccò a fissare lo sguardo vacuo di Sasuke.
«Ma sei... sei triste!», disse con quella dolcezza che da sempre la caratterizzava.
Sasuke scrollò le spalle. «A te che importa?».
La ragazza abbassò lo sguardo, arrossendo lievemente.
«B-Beh... mi importa... perché... se tu sei triste, lo sono anche io».
Il moro la fissò scettico, inarcando un sopracciglio.
«Tu, Hyuuga, sei troppo ingenua». Non riusciva a capacitarsi che in quel corpo di donna, così formoso e affascinante, si nascondesse l’animo di una ragazzina, dolce e innocente.
Fece per voltarsi, ma la mano di Hinata si posò leggermente sul suo braccio.
«Non sei solo». Nessuna ombra di incertezza in quelle parole.
E bastò uno sguardo, un solo sguardo per far cambiare idea all’ex traditore della Foglia.

Sasuke aveva finalmente trovato un motivo valido per restare a Konoha.












Note dell'autrice:
Sono molto soddisfatta di questa flash, era proprio ciò che volevo scrivere fin da quando mi è venuta l'idea ascoltando la canzone.
Spero che piaccia anche a voi, fatemi sapere cosa ne pensate. Un grazie immenso a tutti i mie lettori, vi adoro ♥
A presto.

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Capitolo 5
*** Politik – Naruto/Sakura ***


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5. Politik – Naruto/Sakura


Give me time and give me space
[Politik - Coldplay]

Sakura sopraggiunse sul balcone, respirando a pieni polmoni l’aria mattutina e godendo ad occhi chiusi del sole appena sorto che le riscaldava il viso. Subito le arrivarono alle orecchie i rumori ovattati di Konoha che stava lentamente riemergendo dalla Guerra Ninja e le voci di coloro che contribuivano ai lavori di ristrutturazione. Aprì gli occhi e volse lo sguardo in lontananza, intravedendo nuove impalcature e sempre più uomini che si adoperavano tra le strade del villaggio per rifarne più resistenti la struttura e gli impianti.
Sorrise lievemente e fece per rientrare nella sua stanza, quando...
«Sakura-chaaaan!».
La ragazza si affacciò dal balcone e trovò Naruto che l’aspettava sulla soglia della porta.
«Suonare alla porta come tutte le persone normali no, eh baka?».
Naruto si grattò la testa, imbarazzato, e Sakura scese al piano di sotto per accoglierlo. Arrivata nell’ingresso, si diede una rapida occhiata allo specchio e si ravvivò i capelli con un gesto veloce della mano. Da quando voleva mostrarsi bella agli occhi di Naruto?
Aperta la porta, il ninja la salutò con un sorriso genuino e «Questi sono per te, Sakura-chan!», disse porgendole un mazzo di fiori, «Me li ha consigliati Ino!».
La ragazza, incredula, prese i fiori tra le mani e li fissò perplessa.
«Allora, ti va di uscire con me questa mattina?».
Fissò prima Naruto, poi ancora i fiori: era davvero pronta?
«Ehm... Naruto... devi darmi tempo... e spazio».
Il biondo inarcò le sopracciglia, poi sorrise e si allontanò fino alla fine della strada, rimanendo fermo in un angolo per una manciata di secondi. Sakura seguì basita i suoi movimenti.
«E’ abbastanza tempo e abbastanza spazio, così?», urlò Naruto dall’altra parte della strada.
Sakura scoppiò a ridere, lieta che la guerra non avesse cambiato l’animo del ninja: il solito vecchio baka!
«Aspettami lì, prendo la borsa e arrivo!».

Ancora non era certa di essere pronta, ma mai Sakura avrebbe rinunciato al sorriso di Naruto.












Note dell'autrice:
Non potevo non ispirarmi ai miei amati Coldplay per una Naruto/Sakura, le loro canzoni sembrano fatte apposta per 'sti due ♥
Spero che la flash vi sia piaciuta, gradirei ricevere un vostro parere :D E ringrazio infinitamente chi ha recensito gli scorsi capitoli e chi segue in generale questa raccolta che mi sta molto a cuore. Grazie davvero!
A presto.

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Capitolo 6
*** Over and over – Sasuke/Hinata ***


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6. Over and over – Sasuke/Hinata


Over and over, I fall for you
[Over and over – Three Days Grace]

Semplice coincidenza..., continuava a ripetersi Sasuke fissando i propri piedi che avanzavano lentamente verso il fondo della strada, ...nient’altro che semplice coincidenza. Strano come ogni tragitto da percorrere lo conducesse sempre e inesorabilmente verso villa Hyuuga. Ancora più strano era il fatto che, quando rivolgeva accidentalmente lo sguardo verso l’immensa abitazione, Hinata era sempre con il viso appiccicato al vetro della finestra e gli occhi fissi su di lui. Non può essere altro che coincidenza!, continuava ad auto-convincersi l’Uchiha, le mani in tasca e l’espressione apparentemente impassibile.
«Sasuke!».
Avrebbe riconosciuto quella voce tra mille. Si voltò, l’aria visibilmente annoiata.
«Dobe, qual buon vento?».
Naruto, il sorriso ancora più smagliante del solito, si avvicinò all’amico e gli mise una mano sulla spalla.
«Sto andando da Sakura-chan!».
Sasuke annuì poco interessato e spostò la mano di Naruto dalla sua spalla con fare stizzito.
«Non sarai mica gelos-».
Il biondo non riuscì a terminare la frase che una figura familiare, i lunghi capelli corvini a ricaderle sulle spalle e due splendide perle a decorarle il volto, fece capolino dal giardino di casa Hyuuga. Hinata arrivò con la leggerezza di una farfalla, un piccolo sorriso ad esaltare la sua bellezza, mentre Naruto la fissava ad occhi sgranati e Sasuke si chiedeva semplicemente perché.
«S-Sasuke-kun!», le brillarono gli occhi. «Ehm... c-ciao anche a te Naruto-kun, n-non ti avevo visto...», rispose subito dopo, rivolgendo una veloce occhiata verso l’altro.
Naruto fissò prima la ragazza, poi il suo migliore amico.
«Non sapevo che vi foste messi insieme!», esclamò sorridendo e non seppe stabilire con precisione se fosse più intenso il rossore sulle guance di Hinata o l’imbarazzo che Sasuke si ostinava a nascondere. «Allora io vado, fate i bravi!», e così dicendo, Naruto sparì dietro l’angolo.
Sasuke si diede una manata in faccia, guardando di sottecchi Hinata che rischiava di svenire.
«L-lui crede che noi... m-ma non è vero... io devo dirglielo!».
Il ragazzo sospirò e «Avanti, ti accompagno...», disse voltandosi e cominciando a camminare.
«Aspettami, Sasuke-kun!».

Hinata non sapeva che quella passeggiata avrebbe reso la cotta per Naruto-kun solo un lontano ricordo.












Note dell'autrice:
Una SasuHina imbevuta di NaruSaku, cosa c'è di meglio? XD spero che la flash vi sia piaciuta e grazie mille a tutti coloro che leggono/seguono/recensiscono, vi adoro ♥ E vi adorerò ancora di più se mi commenterete anche questo capitoletto ^___^
Alla prossima!

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So che questa è la sezione meno adatta, ma se vi incuriosisce la coppia Renzo x Lucia dei Promessi Sposi (non metterevi a ridere), ho iniziato una raccolta di drabble Innamorarsi nel Seicento. Grazie a chi passerà :)

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Capitolo 7
*** Shattered – Naruto/Sakura ***


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7. Shattered – Naruto/Sakura


The reflection of a lie will keep me waiting
[Shattered – Trading Yesterday]

Se gli avessero detto che un giorno sarebbe arrivato a tanto, Naruto non vi avrebbe mai creduto. Il fatto era che, essendo stato rifiutato talmente tante volte dalla ragazza che amava, ormai si era rassegnato all’idea che lei non lo avrebbe mai guardato con lo sguardo che un tempo riservava solo a Sasuke e, addirittura, era quasi certo che quei due prima o poi sarebbero finiti insieme.
E invece eccolo lì, alla fine della Guerra Ninja, a cenare da Teuchi con la sua Sakura-chan.
Non Sasuke, c’era lui – proprio Naruto! – accanto all’ormai famosa medic-ninja che in guerra si era distinta per la sua perseveranza e determinazione. E quest’ultima non sembrava nemmeno desiderare che ci fosse il suo primo grande amore al posto dell’eroe di Konoha: Naruto riuscì quasi a scorgere un velo di allegria in quegli occhi verdi che tanto amava e che troppe volte aveva visto piangere.
«Naruto, mi stai ascoltando?».
L’aveva colto in flagrante. Perché ovviamente no, non la stava ascoltando, e i lineamenti del suo viso lo interessavano molto più di quelle inutili questioni sulla scienza e la medicina moderna.
«Ehm… ecco... io... stavo pensando...».
Sakura assottigliò gli occhi con fare minaccioso, visibilmente infastidita dal fatto che l’amico non stesse più seguendo il suo discorso – sperava inutilmente che ne avesse almeno sentito la prima parte.
«Mi chiedevo cosa ha significato per te quello che è successo alla fine della guerra», disse il biondo tutto d’un fiato, grattandosi timidamente la nuca. «Intendo... il bacio».
La ragazza deglutì a vuoto, avvertendo le guance avvampare, e si portò una mano sul cuore, quasi volesse farlo rallentare. Sapeva che, prima o poi, Naruto avrebbe tirato in ballo quell’argomento.
«Ero preoccupata per te... tutto qui», rispose senza scomporsi. «Non farti strane idee, in fondo era un semplice bacio».
Naruto abbassò lo sguardo. «Un semplice bacio...», ripetè atono.
Un secondo dopo, i suoi occhi erano nuovamente fissi sulla ragazza. Le si avvicinò quanto più poteva e poggiò le mani ai lati del suo sgabello, inchiodandola tra il suo corpo e la parete retrostante. Li divideva ancora una sottile linea d’aria, quel muro che per anni Sakura aveva cercato di fortificare e Naruto di abbattere.
«C-che diavolo stai facendo?»
«Un semplice bacio, l’hai detto tu».

E Sakura si sentì sprofondare, perché rifiutando quegli occhi azzurri così limpidi e quel sorriso sincero avrebbe solo preso in giro se stessa e il suo cuore.













Note dell'autrice:
Sono così terribilmente in ritardo che capirò se non mi degnerete nemmeno di una recensione >.< chiedo venia, ho avuto una settimana terribile e solo ora trovo il tempo per continuare questa raccolta. Da oggi in poi, dovrei aggiornare con regolarità. Nel frattempo, ringrazio infinitamente chi ha recensito gli scorsi capitoli ♥ i vostri pareri sono ciò che mi mandano avanti.
Grazie ancora, a presto.

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Capitolo 8
*** Something to believe in – Sasuke/Hinata ***


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8. Something to believe in – Sasuke/Hinata

How did you ever see behind my tears?
[Something to believe in – Spectacular Cast]

Camminando per le vie di Konoha insieme a Hinata, Sasuke si rese conto di quanto fosse cambiata negli anni in cui era stato lontano dal villaggio: la timida ragazzina dallo sguardo perennemente imbarazzato aveva lasciato il posto ad una donna matura e responsabile, con ideali ben definiti e sogni da realizzare. Ciò che era rimasto invariato era il suo cuore, puro e costantemente innamorato di Naruto.
Sasuke si chiese cosa avesse di tanto speciale quella testa quadra del suo amico da attirare una ragazza così bella e intelligente come la Hyuuga. Non che se ne intendesse particolarmente, ma l’Uchiha era certo che le donne preferissero un tipo come lui: Sakura e Ino erano state innamorate di lui fino a poco tempo prima, perfino Temari e TenTen avevano fatto apprezzamenti sul suo fascino.
L’unica che non l’aveva mai guardato con quello sguardo, con lo sguardo di chi ama, era proprio Hinata. Lei arrossiva per Naruto-kun, lei sveniva per Naruto-kun, lei aveva combattuto per Naruto-kun. E lui? Aveva mai dato importanza a quel sentimento?
«Eccolo!», esclamò la ragazza bloccandosi di colpo davanti all’Ichiraku.
Sasuke sbuffò: perso com’era nei suoi pensieri, aveva dimenticato che era in compagnia di Hinata per cercare Naruto.
«S-spero solo che mi creda...», disse Hinata affrettando il passo. «N-non voglio che si faccia un’idea sbagliata di me... e di noi». Arrossì lievemente e Sasuke pensò di non aver mai visto qualcosa di più bello.
Poi Hinata si bloccò davanti al locale, così il moro le si avvicinò con sguardo accigliato: se ne stava immobile davanti alla tenda, i meravigliosi occhi chiari spalancati e la bocca dischiusa.
«Su, che aspetti? Vai a parlargli».
Hinata non rispose. Abbassò semplicemente lo sguardo – Sasuke giurò di averci visto tracce di lacrime – e corse via, lontano da tutto e da tutti. Il moro, sorpreso, spiò all’interno del locale: Naruto e Sakura, seduti al bancone, erano talmente vicini da pensare che si stessero baciando.

Comprendere i sentimenti degli altri non era mai stato il suo forte, ma andare ad asciugare le lacrime di Hinata gli sembrò la cosa più giusta e naturale da fare.













Note dell'autrice:
Eccomi qui, perennemente in ritardo, ma ci sono! XD Vorrei aggiornare una volta a settimana, ma sorgono sempre nuovi impegni e il tempo è quello che è... Spero, comunque, che la flash vi sia piaciuta e che mi lascerete un commentino ;) GRAZIE a chi legge e recensisce. A presto.

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Capitolo 9
*** Life without you – Naruto/Sakura ***


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9. Life without you – Naruto/Sakura


I’m learning how to miss you
[Life without you - Stanfour]

Era come se il mondo si fosse bloccato nello stesso istante in cui Sakura si rese conto della reale vicinanza di Naruto e del battito frenetico del proprio cuore, che non dimostrava altro se non l’irresistibile voglia di accontentare le eterne fantasie del biondo. “Fantasie” era dire poco, perché Sakura era ben consapevole che Naruto provasse per lei un sentimento che andava ben oltre la semplice attrazione ed era proprio questo che la spaventava: ricambiare quel sentimento con la stessa intensità.
In quel momento, la sua mente confusa e il suo cuore in tumulto la indussero a fare l’unica cosa necessaria per tornare lucida: fuggire all’istante.
Il suo sguardo si posò per un attimo sulle labbra di Naruto, estremamente vicine alle proprie, e sui suoi occhi azzurrissimi, limpidi e sinceri. Nell’ultimo periodo, era stata così presa dalla nuova vita che non si era nemmeno resa conto dei cambiamenti del compagno. Da quando era diventato così carino? Quando aveva deciso di lasciarsi crescere i capelli? Quando aveva cominciato ad assumere le sembianze di uomo?
Non poteva permettersi di rimanergli accanto un secondo di più.
«Scusa».
Scostò Naruto dal suo corpo senza fatica e uscì velocemente dal locale, dirigendosi a grandi falcate verso la propria casa, dove sarebbe stata al sicuro da ogni nuovo e irrefrenabile sentimento.
O almeno così credeva. Perché Sakura, infatti, non immaginava minimamente che avrebbe trascorso i giorni successivi con la mente fissa sul ricordo di quel giorno.
«Sakura, non ti stai applicando».
Shizune, a lavoro, cercava di invogliarla a fare del suo meglio. Ma Sakura non sembrava più la stessa: svolgeva i suoi compiti con indifferenza, quasi fosse scemato il suo amore per la medicina. La verità era che il suo cuore si stava lentamente infettando di un altro tipo di amore.
«Dannazione Sakura, sei un completo disastro in questi giorni!».
La voce solenne e imperiosa di Tsunade, invece, non faceva altro che confonderla ancora di più. Sbagliare le medicine da somministrare ai pazienti e non ricordare le tecniche mediche di base non era da Sakura Haruno.
«Se hai qualche problema, vedi di risolverlo al più presto. Rivoglio indietro la mia pupilla!».
Fu allora che Sakura capì.

Allontanarsi non aveva fatto altro che incrementare il suo dolore: sentiva per la prima volta la mancanza di Naruto.















Note dell'autrice:
Eccovi qui un'altra flash appena sfornata, spero che vi sia piaciuta ^^ mi sono concentrata esclusivamente sui sentimenti di Sakura, mentre nella prossima ci vedremo quelli di Naruto. Grazie a chi legge e recensisce, vorrei sapere ancora una volta la vostra opinione.
A presto.

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Capitolo 10
*** A thousand years – Sasuke/Hinata ***


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10. A thousand years – Sasuke/Hinata


How can I love when I’m afraid to fall?
[A thousand years – Christina Perri]

Sasuke non aveva mai compreso a fondo perché Hinata avesse coltivato i suoi sentimenti per Naruto durante tutti quegli anni, nonostante sapesse perfettamente che il biondo era innamorato di Sakura. L’Uchiha riteneva che l’amore non corrisposto – l’amore in generale – fosse una noiosa perdita di tempo, una distrazione sia per la mente che per il corpo. E poi l’amore non faceva altro che portare sofferenza, ne aveva avuto la conferma poco prima quando Hinata aveva visto Naruto e Sakura baciarsi ed era scappata via in preda alle lacrime.
Sasuke si chiese, quindi, perché sentisse il bisogno di andarla a cercare. Non era semplice compassione: aveva visto piangere tante persone e non aveva mai mosso un dito per aiutarle. E allora perché voleva essere certo che Hinata non stesse così male da commettere qualche stupidaggine? Perché la sua mente non smetteva nemmeno per un secondo di focalizzare l’immagine della ragazza con gli occhi liquidi e il cuore a pezzi?
E al diavolo la razionalità, si disse tornando indietro. Nessuno gli aveva imposto di lasciar perdere Hinata: Sasuke Uchiha faceva quel che voleva.
Non fu difficile trovare l’oggetto dei suoi pensieri: Hinata aveva percorso solo un piccolo tratto di strada ed ora camminava rasente al muro, l’andatura decisamente afflitta e lo sguardo basso.
«Hinata».
La ragazza si bloccò di colpo e ciò che vide le mozzò il fiato.
Sasuke se ne stava davanti a lei, le braccia conserte e l’espressione impassibile.
Abbassò lo sguardo subito dopo, mentre i capelli le ricadevano davanti al viso.
«Hinata», la incitò Sasuke.
«S-sono inguardabile...».
Non fece in tempo a terminare la frase, che il ragazzo le aveva alzato il mento con due dita ed ora fissava i suoi occhi chiari – arrossati e colmi di lacrime – alla ricerca di spiegazioni.
«Voi donne siete tutte uguali», dichiarò scocciato. «Eternamente fissate con l’aspetto fisico».
Hinata mostrò un’espressione mortificata, mentre Sasuke si preparava a ciò che non avrebbe mai immaginato di poter fare: si avvicinò alla ragazza e la prese in braccio, poi saltò sul ramo dell’albero più vicino e cominciò a muoversi per i tetti del villaggio.
Accadde tutto così velocemente che Hinata capì cosa fosse successo solo nel momento in cui percepì il profumo e il calore emanato dal corpo di Sasuke. Alzò lo sguardo e osservò per un momento il suo volto, serio e perfetto come quello di una statua. Sasuke le rivolse un’occhiata fugace e Hinata arrossì subito dopo, chiudendo gli occhi e godendosi il viaggio.
Non sentì nemmeno l’esigenza di chiedergli dove la stesse portando e perché: le sue braccia bastavano ad infonderle fiducia.

La paura di amare e cadere un’altra volta era tanta, troppa, ma in quel momento fidarsi era il primo grande passo verso la sua nuova vita: Hinata ne era certa.














Note dell'autrice:
Un aggiornamento a settimana: quasi non ci credo di essere stata puntuale questa volta!
Beh, spero che la flash vi sia piaciuta. Le recensioni stanno diminuendo e questo un po' mi rattrista, ma mi basta sapere che la raccolta è seguita da tanti NaruSaku/SasuHina-dipendenti *___* certo, ricevere un commentino mi farebbe piacere!
A presto.

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Capitolo 11
*** Everytime – Naruto/Sakura ***


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11. Everytime – Naruto/Sakura


My weakness caused you pain
[Everytime – Britney Spears]

Erano passati giorni dal suo ultimo incontro con Sakura, e Naruto non era mai stato così desideroso di rivederla. Aveva bisogno di spiegazioni, di risposte, di conferme. Forse le mancava Sasuke? Forse non riusciva ancora a comprendere i sentimenti che lui aveva sempre provato per lei? Forse non se la sentiva di guardarlo con occhi diversi? Naruto avrebbe fatto di tutto pur di tornare a veder sorridere la sua Sakura-chan, perfino dimenticare tutta quella storia e proporle di rimanere semplici amici. Perché, in fondo, ciò che desiderava era proprio la felicità della ragazza. E non importava se dietro i suoi sorrisi si celasse solo un profondo sentimento di amicizia, bastava che sorridesse.
Era proprio per questo che quella mattina si trovava all’ospedale di Konoha con la scusa più banale che avesse mai inventato per incontrare la kunoichi.
Sakura era intenta a occuparsi di alcune erbe medicinali, quando udì bussare alla porta. Non fece nemmeno in tempo a rispondere, che una massa di capelli biondi e un paio di occhi cerulei irruppero nel suo studio.
Quando realizzò che l’oggetto dei suoi pensieri si era magicamente materializzato davanti al suo sguardo, gli occhi della kunoichi si spalancarono e le scivolò dalle mani la boccetta di vetro che teneva stretta fino a pochi secondi prima. Avrebbe toccato il pavimento e si sarebbe rotta in mille pezzi, ma Naruto fu più veloce e con un balzo riuscì ad evitare il guaio.
A Sakura mancò il respiro nel momento in cui si ritrovò il viso di Naruto a pochi millimetri dal proprio. Il biondo sorrideva calorosamente e teneva le mani protese verso di lei, per ridarle indietro la boccetta. «Grazie», si limitò a dire, afferrandola e poggiandola sulla scrivania.
Respirò profondamente per rallentare il battito cardiaco e poi si rivolse nuovamente al compagno di team, mordendosi le labbra per alleviare la tensione.
«Cosa... cosa ci fai qui?».
Naruto si grattò la testa. «Ecco, io non mi sentivo tanto bene...».
Sakura annuì poco convinta e lo invitò ad avvicinarsi, cominciando a scrutarlo attentamente. «Cos’hai esattamente?».
Naruto deglutì a vuoto. Ed ora cosa le rispondeva? Non poteva mica spiegarle che si era inventato tutto solo per farsi visitare da lei.
«Mal di testa», rispose sospirando. Sakura gli mise una mano sulla fronte e i loro sguardi si incrociarono per pochi ma decisivi istanti. «Caldo, molto caldo», continuò Naruto. «Confusione totale, battito cardiaco accelerato e salivazione azzerata».
Non stava mentendo: era Sakura a fargli quell’effetto.
La ragazza decise di stare al suo gioco.
«E da quanto tempo ti senti così male?».
Naruto sorrise. «Da tutta la vita, più o meno».
Un sorrisetto sghembo si fece largo sul viso di Sakura, per la prima volta dopo giorni.
«Mi dica, dottoressa, qual è il rimedio?».
La ragazza abbassò lo sguardo per un momento e i capelli le ricaddero davanti agli occhi.
«Sei uno stupido, Naruto».
Un momento dopo, il verde degli occhi di Sakura si mescolò all’azzurro di quelli di Naruto e il biondo si ritrovò improvvisamente stretto tra le esili ma potenti braccia della compagna.

Sakura si ripromise che la sua debolezza non avrebbe più causato dolore a Naruto: avrebbe imparato ad essere forte.
Per se stessa, per lui, per loro.













Note dell'autrice:
Sono in un imperdonabile ritardo ç.ç ho avuto una settimana terribile: casa-scuola-casa-scuola.
Spero che la flash vi sia piaciuta, gradirei un commentino. Grazie, come sempre, a chi segue la raccolta ♥
A presto.

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Capitolo 12
*** This girl – Sasuke/Hinata ***


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12. This girl – Sasuke/Hinata


I know that our forever’s gonna start right now
[This girl – Laza Morgan]

I movimenti di Sasuke erano talmente veloci e aggraziati che Hinata avrebbe potuto addormentarsi se non ci fossero stati quegli occhi corvini – attenti e impenetrabili – ad attirare costantemente la sua attenzione. Mentre l’Uchiha attraversava il villaggio balzando e ribalzando sui tetti delle case e sui rami degli alberi, Hinata ebbe modo di osservare quelle due perle scure che incorniciavano il suo volto diafano e di fare tesoro di ogni impercettibile cambiamento d’espressione. Per anni non aveva fatto altro che perdersi nell’azzurro caldo e sincero dello sguardo di Naruto, mentre ora si rendeva conto che anche il nero poteva trasmettere le stesse emozioni, seppur in maniera differente.
Senza che se ne fosse accorta, le sue lacrime si erano asciugate e i suoi occhi erano tornati a risplendere.
Quando Sasuke fece un salto più lungo dei precedenti e si bloccò con i piedi ben piantati sulla superficie della roccia, Hinata capì che il viaggio era finito. L'Uchiha non si premurò di darle spiegazioni: diminuì semplicemente la stretta intorno al suo corpo e Hinata scese per terra, rivolgendogli un lieve sorriso.
Si trovavano su un’altura rocciosa, costellata da qualche albero e sovrastata da un cielo azzurrissimo.
«Questo posto ha qualcosa di familiare...», sussurrò la ragazza, avanzando verso il dirupo e rivolgendo lo sguardo all’orizzonte: davanti ai suoi occhi si estendeva l’intero villaggio appena ricostruito. «Siamo in cima alla montagna degli Hokage!», esclamò entusiasta, abbassando lo sguardo verso le facce dei capi del villaggio, accuratamente scolpite nella roccia.
Sasuke la raggiunse e si sedette per terra, con le gambe penzoloni nel vuoto.
«Vengo qui quando ho bisogno di riflettere», spiegò, assottigliando gli occhi, come per reprimere un ricordo lontano che avrebbe voluto dimenticare.
Hinata lo imitò, sedendosi accanto a lui. «Grazie», sussurrò con un sorriso amaro, «ma non ho bisogno di riflettere. Credevo di aver dimenticato, e invece devo ancora rassegnarmi all’idea che lui e lei si amano».
Sasuke rimase impassibile. «L’amore non ha senso, porta solo sofferenza e la sofferenza porta l’odio».
Hinata si voltò verso di lui e lo fissò per un breve istante, comprendendo quanto dovesse essere difficile per lui esternare i suoi sentimenti. «È perché non sei mai stato innamorato», gli rispose quasi con insistenza.
«Io amavo la mia famiglia, e guarda come sono stato ripagato!». Gli occhi di Sasuke brillavano, ma di una luce spenta. Hinata gli prese delicatamente una mano e la strinse forte; l’Uchiha osservò perplesso quel gesto, rivolgendole poi un’occhiata interrogativa.
«E allora riprovaci!», esclamò Hinata con un sorriso. «Riprova ad amare!».
Sasuke spostò lo sguardo verso l’orizzonte. «Non mi è rimasto più niente».
«Hai Naruto, hai Sakura, hai Kakashi e tutti i tuoi amici», spiegò lei, sentendosi improvvisamente più forte. «E hai me», terminò la frase quasi in un sussurro.
Sasuke sorrise lievemente, mentre un strana sensazione di calore gli invadeva il petto.

L’aveva portata lì per alleviare il suo dolore e invece Hinata aveva finito per alleviare il suo.
E non era proprio dove finiva il dolore che iniziava una vita nuova?














Note dell'autrice:
Spero di non aver reso Sasuke troppo OOC, è un po' difficile parlare di lui in fase di innamoramento XD
C'è bisogno di dire che mi farebbe molto piacere una vostra recensione? Grazie a tutti voi che leggete/recensite questa raccolta, è proprio grazie a voi se trovo la voglia e l'ispirazione per andare avanti.
Alla prossima.

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Capitolo 13
*** Say ok – Naruto/Sakura ***


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13. Say ok – Naruto/Sakura

Let me know that you'll keep me safe
[Say ok – Vanessa Hudgens]

Sakura non credeva che i tacchi facessero così male e che un leggero strato di trucco le avrebbe provocato prurito su tutto il volto. A stento riusciva a muovere un piede dopo l’altro, stringendo con una mano il colletto del lungo cappotto e tenendo con l’altra l’ombrello colorato. A Konoha c’era sempre il sole, ma il destino aveva deciso che per quel giorno – il giorno del suo primo appuntamento – il cielo dovesse incupirsi e le nuvole dovessero portare un gelido e deprimente acquazzone.
La giovane kunoichi arrivò nel luogo dell’incontro, un lieve sorriso a decorarle il volto. A differenza di ciò che credeva, Naruto le aveva dato appuntamento al parco e non all’Ichiraku. Sakura non avrebbe mai immaginato che un giorno sarebbe uscita proprio con lui, il suo baka personale. La cotta per Sasuke-kun era ormai un ricordo, mentre un nuovo e profondo sentimento cresceva nel suo cuore e la rendeva felice come non lo era mai stata.
Si riparò nel chiosco del parco e mise via l’ombrello, attendendo l’arrivo del biondo.
Fuori pioveva ancora, quando Sakura si rese conto che l’ora dell’appuntamento era ormai trascorsa da un pezzo.
Osservando le gocce di pioggia che si staccavano dalle travi del gazebo e precipitavano per terra formando piccole pozze d’acqua, la kunoichi si chiese se Naruto le avesse realmente dato buca. Eppure i suoi occhi avevano brillato quando lei aveva acconsentito di cominciare a frequentarsi in maniera più intima.
Sakura mugugnò di dolore, guardandosi le scarpe nuovissime, e strizzò gli occhi, mentre imprecava silenziosamente verso l’ombretto luccicante e il lucidalabbra profumato che le era venuto in mente di provare. Solo per Naruto, si era detta quel pomeriggio, ma a cosa era servito sistemarsi in quel modo se poi lui non era lì con lei?

E mentre perdeva le speranze, un «Sakura-chaaaaan!» in lontananza le fece alzare lo sguardo.
Un Naruto trafelato e spettinato le correva incontro, riparandosi dalla pioggia con il cappuccio della felpa. Sakura emise un sospiro di sollievo e uscì dal gazebo, dirigendosi verso il biondo con l’intenzione di invitarlo a ripararsi sotto il suo ombrello.
«Oh, grazie Sakura-chan», disse Naruto rivolgendole un sorriso.
Sorriso che si trasformò in una smorfia di puro dolore nel momento in cui il pugno della ragazza si infranse contro la sua mascella. «Sei in un ritardo pazzesco, te ne rendi conto?!».
Naruto le rivolse un’occhiata di scuse.
«Tsunade ba-chan mi ha trattenuto per alcune pratiche... Non dimenticarti che sto per diventare Hokage!».

Sakura lo prese a braccetto e lo trascinò per la strada bagnata costellata di alberi. «Dovrai proprio stupirmi per farti perdonare: questo lo sai, vero?». Naruto sorrise di rimando e si bloccò in mezzo alla strada, tanto che Sakura si voltò perplessa.
Prese il volto della kunoichi tra le mani e puntò i propri occhi nei suoi. La osservò sorridere con un velo di rossore sulle guance e distogliere lo sguardo subito dopo.
«Te l’ho detto che sei bellissima questa sera, Sakura-chan?».
Sakura avrebbe voluto rispondere – magari dirgli che lei non era bella e che lui era troppo sdolcinato – ma le labbra di Naruto si erano impossessate delle sue e la sua mente si era svuotata di qualsiasi pensiero.
Dimenticandosi completamente dell’ombrello che teneva in mano e che in quel momento cadde per terra, Sakura allacciò le braccia intorno al collo del ragazzo e rispose al bacio con la stessa intensità. «Direi che ti perdono», sorrise contro le labbra di Naruto, mentre la pioggia inzuppava i loro vestiti.

Sakura non sapeva se fosse vero amore, ma era certa che Naruto non l’avrebbe mai lasciata e che con lui si sarebbe sempre sentita al sicuro. E questo bastava, per il momento.












Note dell'autrice:
Spero che con l'arrivo delle vacanze di Natale, io riesca ad aggiornare regolarmente ç.ç Sono sempre in ritardo, ma voi continuate a leggere e recensire ogni capitolo e per questo vi ringrazio infinitamente. E grazie a coloro che commenteranno anche questa "svolta" incentrata su Naruto e Sakura *__*
Alla prossima.

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Capitolo 14
*** Bleeding love – Sasuke/Hinata ***


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14. Bleeding love – Sasuke/Hinata

Nothing’s greater than the risk that comes with your embrace
[Bleeding love – Leona Lewis]


Il terreno e l’aria tremavano in sincronia con i pesanti colpi dei due esperti ninja che si affrontavano sotto il cielo scuro puntinato di stelle, mentre la luce della luna piena illuminava flebilmente le loro figure e l’ambiente che li circondava.
Per loro, la notte non era un problema: erano gli occhi a guidarli.
Sharingan contro Byakugan, Uchiha contro Hyuuga. Una lotta senza pari.
Il volto di Sasuke era impassibile, mentre evitava le mosse dell’avversaria e contrattaccava senza paura. Era passato troppo tempo dall’ultima volta che aveva combattuto, e lei appariva proprio come l’occasione perfetta per sperimentare ancora una volta le sue potenzialità. L’ex nukenin sapeva che la vittoria sarebbe stata sua, sapeva che Hinata non era alla sua altezza, ma osservarla muoversi da una parte all’altra e ansimare con il sorriso stampato sul volto era senza dubbio meglio che stare a casa e crogiolarsi nel dolore dei ricordi.
Hinata aveva la fronte sudata e il fiato corto mentre utilizzava tutte le tecniche ninja a sua disposizione, era stanca e avrebbe voluto arrendersi, ma non smetteva di sorridere. E sapeva che quello era il posto giusto dove trascorrere la notte, seppur preferisse la morbidezza del suo letto e il calore della sua stanza. Non aveva mai visto Sasuke così felice – per quanto quella parola fosse adatta a lui – ed era certa che quella nuova luce nei suoi occhi fosse merito suo. Per questo, non avrebbe mai smesso di presentarsi ai loro appuntamenti notturni.
«Stanca, Hyuuga?», chiese lui, con un sorriso malizioso.
«Affatto, potrei continuare in eterno!», rispose Hinata risoluta, ma aveva la voce rotta dallo sfinimento e Sasuke comprese che lo scontro era giunto al suo termine.
Così disattivò lo Sharingan e le sferrò il colpo decisivo.
Hinata non ebbe nemmeno il tempo di capire cose stesse succedendo, che si ritrovò stesa per terra.
«Per oggi, abbiamo finito», concluse Sasuke, voltandosi per riprendere la strada di casa.
Ma Hinata non si era ancora rialzata e i capelli le coprivano il volto sudato, nascondendo quelle due perle chiare che Sasuke aveva imparato ad amare. Le si avvicinò, inginocchiandosi e sfiorandole un braccio con la mano, ma lei non reagì.
«Hinata», sussurrò piano, «ho detto che per questa notte basta così, puoi tornare a casa».
Una folata di vento le sfiorò i capelli, rivelando le palpebre abbassate.
«Stupida, sei così stanca che stai per addormentarti. Forza, alzati».
Ma Hinata non accennava nessuna reazione e il cuore di Sasuke saltò un battito.
La afferrò per le braccia e la scrollò lievemente, per ridestarla.
«Hinata, svegliati», c’era preoccupazione nella sua voce. «La tua famiglia sarà in pensiero».
Sasuke era convinto che a quelle parole Hinata avrebbe aperto gli occhi, ma non successe niente.
«Dannazione, Hinata, io non volevo farti realmente del male!», esclamò, prendendole il volto tra le mani.
La pelle della ragazza brillava a contatto con la luce lunare e Sasuke giurò di non aver mai visto niente di più bello.
Ma dov’erano le sue perle chiare? Dov’era il suo dolce sorriso?
«Ti prego, apri gli occhi». Sasuke abbassò lo sguardo e sentì il cuore pesante.
Poi due esili braccia gli cinsero il collo accompagnate da un profumo delicato, e una sensazione di calore gli invase il petto, ancora una volta. Hinata lo strinse forte a sé, con la testa sulla sua spalla. Sasuke assecondò piano quella stretta.
«Volevo vedere se ci tieni davvero a me e ne ho avuto la conferma!».
Sasuke borbottò imbarazzato.
«Non farti strane idee, Hyuuga. Ero solo preoccupato di non avere più un degno avversario contro cui combattere».
La kunoichi rise di gusto e lo abbracciò ancora.

Dopo suo fratello Itachi, Hinata Hyuuga era stata l’unica a fargli provare la sensazione di sentirsi a casa con un semplice abbraccio.













Note dell'autrice:
Come precedentemente detto, ero certa di aggiornare puntuale ed eccomi qui, allo scoccare della settimana di distanza tra un aggiornamento e l'altro XD ringrazio infinitamente tutti coloro che continuano a seguire questa raccolta, gradirei sapere ancora una volta la vostra opinione su questa flash.
Alla prossima, spero presto XD

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Capitolo 15
*** Your guardian angel – Naruto/Sakura ***


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15. Your guardian angel – Naruto/Sakura

I'll be there for you through it all
[Your Guardian Angel – Red Jumpsuit Apparatus]


Nel momento in cui sentì suonare alla porta, Naruto andò ad aprire con aria vagamente annoiata e si trovò davanti una massa di capelli rosa confetto e un paio di occhi smeraldini. «Ciao, Naruto!», esclamò Sakura raggiante, sporgendosi in avanti e baciandolo lievemente sulle labbra. Gli occhi del ninja brillarono e le sue gote si tinsero di imbarazzo, nonostante non fosse la prima volta che Sakura si comportava in quel modo. Stentava a credere che, dopo tanto tempo, il sogno di conquistare la ragazza che amava si fosse realizzato.
«Sakura-chan, che ci fai qui?».
La kunoichi sollevò un sopracciglio, lievemente stizzita, e indicò le due buste che aveva tra le mani: traboccavano di detersivi per il pavimento e per i piatti, spugne, stracci e scope. «Fino a prova contraria, io sono ancora la tua ragazza», spiegò Sakura, mentre Naruto la accoglieva in casa, «e se non vuoi che ti lasci, prendi uno straccio e comincia a pulire».
Il biondo deglutì a vuoto e si grattò la testa, disorientato.
«Ma per quale motivo, Sakura-chan?! A me la mia casa piace così com’è!».
Sakura poggiò le buste per terra, senza far trasparire dal viso alcuna emozione, e allungò un braccio verso Naruto.
«Ne abbiamo parlato ieri», disse apparentemente calma, prendendolo per il colletto della giacca. «E ti ho già spiegato che non sopporto tutto questo sporco, quindi... a lavoro!», esclamò infine, rafforzando la presa, mentre Naruto annuiva spaventato.

Eppure lui non ricordava niente... Probabilmente Sakura gliene aveva parlato mentre cenavano da Teuchi (e lui si era incantato a guardarla) o forse quando erano tornati a casa (ma le labbra e i fianchi di Sakura avevano avuto la meglio sulla sua concentrazione).
Non volendo far arrabbiare la ragazza, si diresse nella sua stanza e cominciò a mettere in ordine, mentre Sakura si occupava dei punti più disastrati della casa.
Alla kunoichi non piaceva poi così tanto fare le pulizie, ma non era esattamente una bella sensazione tornare a casa di Naruto dopo una serata passata insieme e non sapere dove mettere i piedi a causa del disordine. E mentre si dava da fare con straccio e spugna, pensò che in fondo lo faceva anche per lui, perché non si sentisse in imbarazzo inciampando davanti a lei in un paio di boxer o in una scatola di ramen sparsi per terra.
«Mai visto niente del genere...», sussurrò Sakura a se stessa, scuotendo la testa, mentre raccoglieva i vestiti di Naruto e li metteva a lavare. Ma tutto quell’arancione e quell’odore di ramen la facevano sorridere, e allora pensava che non fosse poi così pesante pulire per lui. Poi una foto, riposta nel taschino dei pantaloni del ninja, attirò la sua attenzione: c’era lei da bambina, e sorrideva con le guance rosse. Ma lei sapeva che quel sorriso e quell’accenno di imbarazzo erano rivolti a Sasuke, eppure Naruto si era sempre accontentato della sua sola presenza.
Sakura sentì il cuore stringersi in una morsa dolorosa e istintivamente andò a cercare Naruto.
Lo trovò steso per terra, con le braccia e le gambe divaricate, lo straccio in una mano e il detersivo nell’altra. Sonnecchiava tranquillo, con la guancia premuta contro il pavimento.
Sakura sorrise e lo aiutò a sedersi sul divano, poi pensò che per quel giorno fosse abbastanza e si stese accanto a lui.
«Non dovrai più accontentarti del riflesso di un altro amore, Naruto», gli sussurrò in un orecchio, per poi stampargli un bacio sulle labbra e stringersi contro il suo petto.


Naruto c’era sempre stato per Sakura e ora toccava a lei dimostrare che non l’avrebbe mai lasciato.















Note dell'autrice:
Eccomi con un po' di sano NaruSaku, spero che possiate apprezzare e magari lasciarmi un commentino *___*
Grazie a chi ha recensito i prossimi capitoli, la raccolta terminerà al 20°.
Ultimamente nel fandom c'è molto più rosa, ve ne siete accorti? XD
A presto.

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Capitolo 16
*** A little too not over you – Sasuke/Hinata ***


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16. A little too not over you – Sasuke/Hinata

I try to hide what I feel inside
[A Little too not over you – David Archuleta]

«Come stai?», chiese Naruto, poggiando le bacchette sul tavolo e allontanando la scodella vuota.
Alzò lo sguardo e si voltò verso l’amico, che lo fissava in maniera alquanto stralunata.
«Ma che razza di domanda è?», lo rimbeccò Sasuke, portandosi una mano sulla fronte con tono esasperato. Aveva dimenticato quanto potesse essere deficiente e imprevedibile Naruto, e forse gli era anche mancato.
«Avanti, rispondi», continuò il biondo, serio. «Avrei dovuto chiedertelo alla fine della guerra, ma credevo che il ritorno a Konoha e l’accoglienza da parte di tutti noi bastasse a farti sentire bene».
Sasuke inarcò un sopracciglio, sinceramente stupito dalla profondità di quelle parole. Pensò che forse Naruto facesse sul serio e sollevò gli angoli della bocca in quello che doveva sembrare un sorriso di gratitudine. «Sto bene», rispose. «La gente è ancora piuttosto sospettosa nei miei confronti, ma credo che sia normale. E poi c’è da dire che tu, Sakura, Kakashi e gli altri rompete le scatole anche più di prima... Però, tutto sommato, penso che non sia stata una brutta idea tornare a... », si soffermò per trovare la parola giusta e poi terminò con «casa».
Sasuke non era stato pienamente sincero, e Naruto lo aveva intuito immediatamente.
«Voglio la verità, tutta la verità. Avanti, sputa il rospo!», gli rispose, scrutando attentamente il suo sguardo.
L’espressione di Sasuke non fece una piega, ma l’amico vi lesse sorpresa e smarrimento.
«Non ti si può nascondere niente, eh?», mormorò l’Uchiha, con un sorriso amaro. «Il fatto è che... mi sembra che manchi qualcosa... ecco». Naruto gli chiese spiegazioni con un’occhiata perplessa.
«Al mio ritorno, ho trovato tutto com’era prima che me ne andassi. Mi avete accolto come se non vi avessi mai traditi, mi avete trattato come un vecchio amico e mi avete fatto capire che c’è ancora speranza per il futuro. Ma ora questo... non basta più».
Naruto rimase a fissarlo per alcuni secondi, cercando di capire cosa si celasse dietro quelle parole. Cos’era che a Sasuke mancava per essere finalmente felice? Cos’era che Sasuke non aveva, a differenza di Naruto?
Un bagliore istantaneo avvolse gli occhi azzurri dell’eroe di Konoha quando comprese che la risposta ai suoi dubbi si trovava nella conversazione di quella sera: Sasuke si era lasciato sfuggire una parola sulla sua amicizia con Hinata.
«L’amore!», esclamò raggiante. «Come ho fatto a non pensarci?!».
Sasuke inarcò un sopracciglio, piuttosto scettico, e mostrò una smorfia di disappunto.
«Guarda me, sai perché sono felice? Perché il mio migliore amico e la ragazza che amo sono finalmente con me», spiegò il biondo. «E allora perché non puoi esserlo anche tu?».
Sasuke si arrese all’evidenza. «Non credo di esserne in grado».
Naruto scosse la testa, tornando serio. «Questa sera, sii sincero con Hinata e poi fammi sapere se sei ancora dell’idea che amare non faccia per te. Ora devo andare, altrimenti è la volta buona che Sakura-chan mi lascia per essere arrivato in ritardo all’ennesimo appuntamento. Ci vediamo, ‘ttebayo!».
Il moro rifletteva ancora sul significato di quelle parole che Naruto era già uscito dal locale con il sorriso stampato sul volto abbronzato.

Sasuke aveva finalmente capito che, nascondendo i propri sentimenti, non avrebbe fatto altro che allargare la voragine che gli squarciava il petto, ma soprattutto che la soluzione si trovava a un passo dal problema.















Note dell'autrice:
Scusate il ritardo, ma ho avuto parecchio da fare XD spero che la flash non vi abbia annoiato (visto che non è pienamente incentrata su Sasuke e Hinata), ma serve per spiegare ciò che succederà nel prossimo capitolo su loro due. Fatemi sapere cosa ne pensate *__*
Vi ringrazio per le recensioni e vi dò l'appuntamento al prossimo capitolo (NaruSaku, of course)
A presto!

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Capitolo 17
*** A neverending dream – Naruto/Sakura ***


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17. A neverending dream – Naruto/Sakura

I'm turning off my eyes and hiding my shame
[A neverending dream – Cascada]

Era il giorno del compleanno di Naruto, e Sakura non gli aveva ancora trovato il regalo adatto.
Il fatto era che lui non aveva mai preteso nulla da lei. Si accontentava di qualche bacio o di qualche semplice carezza e non le dava mai l’impressione di desiderare altro dal loro rapporto. D’altra parte, Sakura si era spesso chiesta cosa ci trovasse Naruto in lei con tante belle ragazze che si trovavano a Konoha. Insomma, lui – nonostante si comportasse da idiota – era così bello e dolce... E lei? Lei era un medico, un irascibile e piuttosto riservato medico. Non era bella come Ino, dolce come Hinata o solare come Tenten, ma Naruto l’amava così com’era e Sakura non avrebbe mai potuto dubitarne.
Con questi pensieri per la testa, creando e scartando ancora ipotesi sui possibili regali, la ragazza era arrivata al negozio di fiori Yamanaka. Sorpresa per il fatto che non vi fosse nessuno e attirata da alcuni strani rumori, si trascinò verso il ripostiglio e la scena che le si presentò davanti le mozzò il fiato: non fu facile comprendere dove terminasse Ino e iniziasse Shikamaru in mezzo a quel groviglio di pelle e di vestiti. La foga con cui si stavano baciando fece arrossire di botto Sakura, mentre i suoi occhi si sgranavano alla vista delle mani del ragazzo sotto la gonna della bionda. Ino e Shikamaru le urlarono contro per l’imbarazzante intrusione, ma Sakura non ebbe nemmeno il coraggio di scusarsi che era già fuori dal negozio.
Una nuova consapevolezza si faceva strada nella sua mente: se ciò che Naruto desiderava ardentemente – oltre a diventare Hokage – era proprio lei, allora perché non donarglisi completamente come regalo di compleanno?
Ma più si avvicinava l’ora della festa, più questa consapevolezza cominciava a vacillare.
Quella sera, alla festa dei diciotto anni di Naruto, c’erano proprio tutti i suoi amici. Sakura aveva organizzato tutto in grande stile e, al momento dei regali, aveva incuriosito Naruto con un «Il mio regalo te lo darò alla fine della festa».
E così, quando se ne furono andati tutti, Sakura portò Naruto in camera e si stese sul letto, invitandolo ad avvicinarsi.
«Sakura-chan...?», chiese perplesso lui, mentre Sakura cominciava a sbottonarsi la camicetta con movimenti lenti e tremanti.
«Buon compleanno, Naruto», gli soffiò in un orecchio, arrossendo non poco. «Spero che il regalo ti piaccia», aggiunse, afferrando una mano del biondo e portandosela su una gamba. Lo guidò a infilare la mano sotto il tessuto dell’indumento, percorrere tutta la curva del fianco e raggiungere un seno, mentre Naruto spalancava paurosamente gli occhi e la sua gola si seccava.
«Be’, grazie! Direi che è il regalo più bello che potessi farmi», ammise, ridacchiando e baciando la pelle scoperta del collo e della spalla della fidanzata. Sakura sussultò a contatto con le labbra del biondo e solo allora capì di non essere realmente pronta per il grande passo, ma il sorriso di Naruto era talmente bello che non ebbe il coraggio di interromperlo.
Eppure, Sakura avrebbe dovuto immaginare che il ninja le avrebbe letto dentro. Naruto si accorse immediatamente del tremore che scuoteva il corpo della ragazza mentre la baciava e la accarezzava con delicatezza, e non si lasciò sfuggire nemmeno le lacrime che minacciavano di rigarle le guance da un momento all’altro.
E fu così che si staccò a malincuore da lei, donandole un leggero bacio a fior di labbra.
«Non ora, Sakura-chan. Arriverà il momento giusto anche per questo».

E Sakura si sentì improvvisamente nuda agli occhi di Naruto, ma ancora una volta quel sorriso rassicurante le fece comprendere che con lui non avrebbe mai dovuto provare vergogna.
















Note dell'autrice:
Riguardo questo capitolo, c'è da dire che non sono sicura dell'IC di Sakura. Spero di non averla resa troppo dolce, ma soprattutto spero che l'idea vi sia piaciuta XD non ho resistito a infilarci lo ShikaIno, in fondo sono gli unici dai quali Sakura avrebbe potuto prendere spunto per un regalo del genere! XD grazie a tutti coloro che hanno recensito e recensiranno anche questa flash. Siamo agli sgoccioli anche qui ç__ç
Alla prossima.

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Capitolo 18
*** Try – Sasuke/Hinata ***


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18. Try – Sasuke/Hinata

Just because it burns, doesn’t mean you’re gonna die
 [Try – Pink]

Sasuke se ne stava seduto per terra con la schiena poggiata contro un albero, sicuro di ciò che avrebbe fatto quella notte, ma la probabilità che non sarebbe andato tutto come sperava e l’attesa che gli rimaneva da sopportare lo logoravano dentro.
Era sempre stato un tipo riflessivo, uno che prima di agire pensava ed elaborava la strategia migliore per riuscire nel suo intento. E invece questa era la prima volta che arrivava al momento decisivo senza aver meditato sulle possibili mosse ed essersi chiesto quali conseguenze avrebbe portato il suo comportamento. Avrebbe agito d’istinto, così si era detto quella notte.
«Sasuke-kun!». Una leggera folata di vento gli sfiorò il viso e lo ridestò dai suoi pensieri.
La giovane Hyuuga, più bella di come la ricordasse, era piombata davanti ai suoi occhi con la leggerezza di una farfalla, ed ora lo salutava con uno sguardo languido ed un sorriso genuino.
Sasuke si alzò silenziosamente da terra e si diresse a passo lento e cadenzato verso la ragazza, che continuava a sorridergli calorosamente. Man mano che la distanza si riduceva, il ninja cominciava a vedere in modo sempre più chiaro ciò che gli era successo in quegli ultimi mesi. La consapevolezza che tutto sarebbe potuto cambiare, che anche lui avrebbe potuto godere di un po’ di quel sentimento chiamato felicità, lo rianimò improvvisamente e lo condusse a pochi centimetri da Hinata.
«S-Sasuke-kun?», chiese incerta lei, mentre il sorriso lasciava il posto ad un’espressione confusa e lievemente impaurita.
Sasuke non si premurò di darle spiegazioni, né di lasciarle il tempo per comprendere ciò che sarebbe successo di lì a poco.
Semplicemente, la baciò. E a Hinata sembrò che il mondo le fosse crollato addosso.
Quando il ninja inclinò la testa verso di lei e le loro labbra si incontrarono, il suo cuore prese a battere così forte che sarebbe potuto scoppiare. Di felicità o di paura? Forse entrambe. Ma quando le mani piccole e delicate di Hinata raggiunsero il petto di Sasuke con l’intenzione di allontanarlo a causa dell’emozione, il risultato fu che quelle stesse mani strinsero forte la stoffa della maglia e costrinsero il giovane a farsi più vicino.
La stessa Hinata si stupì di quella sua reazione, e pensò che forse... forse avrebbe potuto lasciarsi andare, forse Sasuke le avrebbe potuto restituire quella felicità che aveva perso dalla fine della guerra. E forse lo stava già facendo.
Poi le mani di Sasuke scivolarono sui fianchi della ragazza e il bacio si fece sempre più intenso, e allora Hinata non potè evitare di irrigidirsi all’improvviso. Sasuke avvertì il cambiamento e si staccò da lei, per scoprire la sua reazione: era rossa in volto, ma sembrava felice. «N-Non qui», spiegò lei, abbassando lo sguardo per nascondere l’evidente imbarazzo.
Sasuke incurvò gli angoli della bocca in un mezzo sorriso e si abbassò verso di lei per prenderla in braccio. La trasportò fino a casa sua, quella casa che gli era sempre sembrata fredda e vuota, e che forse avrebbe potuto riacquistare il suo splendore originario.
Hinata si lasciò guidare in quella danza sfrenata e impossibile, amò e si lasciò amare da Sasuke.
Ed ogni sguardo, ogni bacio, ogni carezza alimentavano quel fuoco che le stava nascendo dentro.
«Lo fai per riportare in vita il tuo clan?».
Sasuke le accarezzò il viso. «Gli Uchiha sarebbero fieri di una nuova stirpe provvista sia di Sharingan che di Byakugan, ma in realtà lo faccio solo per me stesso, Hinata».
La ragazza pensò che quelle parole valessero molto più di un “Ti amo” e sorrise, stringendosi più forte tra le braccia del ninja.

Dentro si sentiva ardere, ma era un fuoco che non bruciava, che la rendeva finalmente...
viva.
















Note dell'autrice:
Perchè io l'inizio di Sasuke e Hinata ce lo vedo così, dritto al sodo XD spero che la flash vi sia piaciuta, mi fate sapere cosa ne pensate? Grazie, come sempre, a tutti coloro che seguono questa raccolta (siete in tantissimi!) e alle anime pie che mi regalano delle bellissime recensioni.
Alla prossima :)

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Capitolo 19
*** Paradise – Naruto/Sakura ***


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19. Paradise – Naruto/Sakura

When she was just a girl, she expected the world
[Paradise - Coldplay]

A dodici anni, Sakura Haruno immaginava il suo splendido futuro al fianco di Sasuke Uchiha: dopo il matrimonio del secolo, i due avrebbero abitato insieme in una sontuosa villetta circondata da un grande giardino con alberi di ciliegio e un grazioso laghetto con i cigni, avrebbero avuto due bellissimi figli con i capelli e gli occhi neri, e avrebbero passato tutta la vita insieme coronando il loro sogno d’amore.
A sedici anni, in piena Guerra Ninja, quella stessa bambina dall’aria ingenua comprendeva che quel sogno d’amore apparteneva solo a lei, e che Sasuke non l’aveva mai considerata più di una semplice amica.
A diciotto anni, quella ragazzina alle prime armi era diventata una donna, ma di ciliegi in fiore e laghetti con i cigni non ne aveva ancora visti nel suo giardino. Il fatto era che lei non aveva un giardino, e nemmeno una sontuosa villetta con cui fare invidia alle sue amiche. Abitava in un appartamento un po’ malandato, con le scale che scricchiolavano e il tetto che gocciolava durante le giornate di pioggia.
«Naruto, dovremmo riparare il tetto».
Il ninja scosse la testa, ingoiando il boccone di ramen. «No, non credo. A me sembra che vada beniss-», si interruppe improvvisamente, quando sentì una goccia gelata posarsi sul naso. Alzò lo sguardo verso il soffitto e un’altra goccia gli andò in un occhio. «Hai ragione, Sakura-chan», constastò sbuffando, mentre la ragazza gli tirava un buffetto sulla nuca e gli ricordava che lei aveva sempre ragione.
Quella vita le piaceva: Sakura aveva imparato che casa non era una bella villa con il giardino, ma un posto dove si sentiva al sicuro. Quel posto era l’abitazione mezza diroccata di Naruto, era lo stesso Naruto, perché solo lì riusciva a percepire il calore di casa.
«Su, tocca a te», lo incitò, accarezzandogli i capelli. Erano sul divano, e Naruto la teneva stretta a sé con un braccio, mentre terminava la sua abbondante porzione di ramen.
«Sai che taglia fa Tsunade ba-chan?».
Sakura arrossì fino alla punta dei capelli e lo colpì in pieno viso.
«Ma ti sembrano domande da fare?!», gli urlò contro, staccandosi da lui e incrociando le braccia al petto.
Naruto rise e, quando lui le chiese se volesse scegliere obbligo o verità, lei ovviamente optò per l’obbligo, beccandosi l’umiliante punizione di portare in braccio Naruto fino al palazzo dell’Hokage.
«A chi hai dato il tuo primo bacio?», chiese lei, con sguardo curioso.
Naruto sorrise al ricordo di due bocche che cozzavano per sbaglio l’una contro l’altra. «Obbligo».
Aspettò che Sakura si infervorasse dalla rabbia e forse dalla gelosia, ma ciò che gli arrivò pochi secondi dopo fu una carezza tra i capelli e un bacio passionale. Erano di nuovo incollati l’uno all’altro, le labbra che si modellavano e le mani che si cercavano freneticamente, su quel divano un po’ spelacchiato, con il soffitto che gocciolava.
Fai l’amore con me. Una richiesta muta, nello sguardo languido di Sakura.
Naruto capì che era arrivato davvero il momento, glielo lesse negli occhi, perché questa volta non c’era niente di programmato.
Né il posto, né il giorno, né l’ora: due ragazzi qualunque, innamorati l’uno dell’altra, che sentivano il bisogno di unirsi in ogni modo umanamente possibile.
«Ti amo», le sussurrò in un orecchio, facendola arrossire, e poi la abbracciò forte.

Da piccola, Sakura si aspettava il mondo, poi trovò Naruto e di quei sogni di bambina non le importò più niente.

«Comunque dovrebbe essere una settima abbondante, o forse un’ottava».
«Ed io il mio primo bacio l’ho dato a Sasuke, ma devo ammettere che non è stato affatto mal-AHI! Sakura-chaaaan, scherzavo!».

















Note dell'autrice:
Spero che come finale per la storia di Naruto e Sakura vi sia piaciuto, mi fate sapere cosa ne pensate?
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito le flashfic dedicate a questa coppia, vi adoro *__*
Nella prossima flash, il finale della storia dedicata a Sasuke e Hinata!
A presto.

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Capitolo 20
*** Don’t wanna miss you – Sasuke/Hinata ***


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20. Don’t wanna miss you – Sasuke/Hinata

Take my hand, I just wanna have you always near
[Don’t wanna miss you – Catalin Josan]

Dopo un lungo bagno rilassante, Hinata si chiuse nella sua stanza e si posizionò davanti al grande specchio dalla cornice di legno intarsiato, facendo scivolare l’asciugamano per terra. Dopo quello che era successo aveva bisogno di sapere cos’era cambiato in lei: il suo primo bacio era coinciso con la sua prima volta e la cosa più impensabile era il fatto che non era successo con il ragazzo che aveva sempre amato, ma con il suo migliore amico ed ex traditore di Konoha.
Non le importava più del passato di Sasuke, non le importava delle occhiate diffidenti che gli abitanti del villaggio rivolgevano a lui e degli sguardi sbalorditi che ricadevano su di lei, quando venivano visti insieme per le strade di Konoha. Non le importava, perché semplicemente lei era riuscita a penetrare con la sua purezza in quegli occhi apparentemente freddi e apatici, e a raggiungere gli angoli più remoti di quel cuore, rimasto intrappolato nel ghiaccio per troppo tempo.
Lo specchio rifletteva l’immagine di una ragazza formosa e attraente, ma dallo sguardo ancora ingenuo.
Era sempre stata molto pudica, d’altronde le sue guance si coloravano al solo pensiero di aver trasgredito alle regole che si era imposta da bambina: il primo bacio al secondo appuntamento, il primo “Ti amo” solo dopo mesi di fidanzamento, la prima volta con un ragazzo che conosceva da anni. Invece Sasuke le aveva sconvolto completamente i piani, e tutto quello che si era prefissata era successo in una sola notte.
Sorrise al proprio riflesso, osservando timidamente quelle curve che l’Uchiha aveva violato con il suo silenzioso permesso solo qualche giorno prima e scoprendo nuovi particolari che prima di quella notte non aveva mai notato: era diventata una donna, grazie a lui.
Con il cuore un po’ più leggero, si preparò per quella sera e poi uscì di casa: non sapeva che, dietro la porta d’ingresso di villa Hyuuga, Sasuke si chiedeva se fosse opportuno aspettare o bussare subito per accompagnarla alla festa. Quando la porta venne aperta, il ninja abbozzò un sorriso nel ritrovarsi a pochi centimetri di distanza il corpo di Hinata fasciato da un elegante kimono viola.
«Sasuke-kun, sei in anticipo!», esclamò lei, arrossendo al ricordo di quelle grandi mani pallide che percorrevano le sue nivee curve.
«Il fatto è che ho terminato prima del previsto e allora...», non riuscì a terminare la frase, perché Hinata gli aveva allacciato le braccia al collo e lo aveva baciato delicatamente. Sasuke avrebbe voluto approfondire il contatto, ma la ragazza lo prese per mano e lo trascinò via verso il centro di Konoha, dove le strade erano in fermento per la Festa della Primavera.
A Sasuke non erano mai piaciute le feste, eppure si ritrovava a gironzolare per le strade con un tradizionale kimono nero. Si chiese a cosa fosse dovuto quel cambiamento, e trovò la risposta nello sguardo sognante di Hinata che saettava da una bancarella all’altra. Sembrava tornata bambina, con la luce soffusa delle lanterne che le illuminavano il viso incorniciato dai capelli neri perfettamente acconciati. Poi voci familiari attirarono la loro attenzione, e i due si voltarono incuriositi.
«Sakura-chaaaan, hai visto quella bancarella? Vende pupazzetti che rappresentano me, ‘ttebayo!».
«Se ti esalti per così poco, allora cosa farai quando diventerai Hokage?!».
Lo sguardo di Sasuke ricadde nuovamente su Hinata, preoccupato per la sua reazione. Inaspettatamente, la ragazza sorrise e gli si avvicinò di più, cercando timidamente la sua mano. La trovò e la strinse forte, mentre Sasuke voltava lo sguardo imbarazzato e otteneva la conferma di ciò che aveva sempre sperato.

Hinata lo aveva curato, ora toccava a lui farle capire che non l’avrebbe mai lasciata sola.













Note dell'autrice:
Siamo arrivati alla fine anche per Sasuke e Hinata, spero che vi sia piaciuta quest'ultima flash.
Ringrazio coloro che hanno seguito e recensito questa parte della storia, non credevo che avrebbe avuto successo quanto la NaruSaku. Grazie a tutti *__* Ora mi prenderò un periodo di "riposo" dal fandom. Tornerò presto con nuove idee, non temete! XD

Soly Dea

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