Avventure scolaresche

di sakura alexia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno a scuola ***
Capitolo 2: *** L'ora delle presentazioni ***
Capitolo 3: *** Incontri pomeridiani ***
Capitolo 4: *** I bulli della 4b ***
Capitolo 5: *** Un piccolo ringraziamento ***
Capitolo 6: *** Pensieri e vendette ***



Capitolo 1
*** Ritorno a scuola ***


CAP 1 – RITORNO A SCUOLA

 

Settembre era tornato di nuovo purtroppo, e ciò significava di nuovo scuola, erano le 8.30 di mattina, e io stavo ancora dormendo, quando una dolce voce molto famigliare mi svegliò, accompagnata dalla lingua di un cane.

Apro gli occhi e, ancora un po' intontita dal sonno cerco di capire chi mi ha strappato dal mio sogno, anche se so già che si tratta della mia sorellona, Robin, e la nostra cagnolina, Stella, d'altronde viviamo solo noi tre in questa casa.

Sakura, è ora di svegliarsi” mi dice dolcemente.

Mi alzò lentamente sbadigliando, non riesco a capire come faccia mia sorella a svegliarsi tutte le mattine all'alba, a volte non dorme neanche, ma nonostante questo non mi ha mai imposto di fare come lei, noi due siamo diverse, ma è proprio questo il bello, se fossimo completamente uguali chissà che noia.

Ad esempio anche a colazione, io bevo sempre una buona tazza di latte caldo con tanti biscotti, invece a lei basta una misera tazza di caffè.

Come prevedibile trovo già tutto pronto sul tavolo della cucina, Robin pensa sempre a tutto, e la cosa mi fa sorridere.

Dopo più o meno un quarto d'ora finisco di mangiare, ci metto sempre tanto.

Vado in bagno, e poi torno nella mia stanza, scelgo i vestiti, un paio di leggins blu lunghi fino al ginocchio e una maglietta a maniche corte bianca con la bandiera americana, e poi mi metto un paio di scarpe dell'adidas bianche e blu.

Lo so, sono una ragazza, dovrei essere più femminile ma non mi piace, non ho bisogno di mettermi eccessivamente in mostra per dimostrare di essere carina.

E per ultima cosa penso ai capelli, i miei lunghissimi capelli albini, mi arrivano fino alle ginocchia, li pettino per bene per poi legarli in una coda alta, ho solo un ciuffo ribelle che mi cade sull'occhio destro, l'ho sempre tenuto, mi ricordo che mia madre mi diceva che erano i primi capelli che mi erano cresciuti, e per ciò ho deciso di tenerli sempre così, inoltre anche Robin li adora.

Mi guardo allo specchio, si così vado bene, allora prendo la mia borsetta nera, il primo giorno non devo portare molto, solo il diario, un astuccio, il cellulare, le chiavi di casa e, più importante di tutto, il mio MP3, quello non deve mai mancare.

Una volta messo dentro tutto, la chiudo e la metto a tracolla, sono 9.30, meglio che vada ora, la scuola non è lontana, più o meno 500 metri da casa mia, per ciò ci vado a piedi.

Saluto la mia sorellona con un forte abbraccio e le auguro buona fortuna per il suo nuovo lavoro, è stata licenziata da poco ma intelligente com'è ne ha trovato un altro in un batter d'occhio.

Non ho alcuna fretta, visto che devo andare in quarta superiore il primo giorno entro alle 10, ogni classe ha il suo orario, ovvero le prime alle 8, seconde e terze alle 9, e quarte e quinte alle 10, e io appartengo al terzo gruppo.

Non posso fare a meno di chiedermi che compagni mi troverò, spero non siano come quelli degli altri anni, non dico che mi erano antipatici, ma non eravamo per così dire amici, al di fuori di qualche parola ogni tanto non interagivamo mai, chissà che quest'anno non cambi qualcosa, sarebbe bello.

Arrivo al parcheggio della scuola qualche minuto prima dell'annuncio delle classi, vedo uscire il preside Sengoku dalla scuola con la sua capretta, un microfono ed gli elenchi delle classi.

Inizia ad annunciare i nomi, io sono nella prima classe la 4A, sono sempre stata in questa sezione alle superiori, la mia aula è la numero 19, si trova al primo piano, ed è una delle più spaziose, non come il buco in cui ci avevano messo l'anno scorso.

Sono una delle prime ad arrivare e subito prendo uno dei posti in fondo, a sinistra, proprio vicino alla finestra, è stupendo stare qui, così se mi annoio posso guardare fuori, i posti dove ci sono finestre sono sempre i più ambiti, mi scappa una risata, sono fortunata a quanto pare.

Siamo ancora in pochi per ora, vedo entrare tre ragazze famigliari, sono Perona, Bonney e Polluce.

La prima ha i capelli rosa legati in due strani codini, come al solito, ha gli occhi molto grandi, adora i fantasmi e tutto ciò che è macabro, ma ha il terrore degli scarafaggi, come ho visto l'anno scorso quando ne è entrato uno in classe, che risate che ho fatto, è un tipino snob, ed ha una risata davvero irritante.

Poi c'è Bonney, anche lei ha i capelli rosa, più lunghi e scuri rispetto a Perona, un tatuaggio a forma di mezzaluna sulla guancia, è vestita in modo indecente, ha dei pantaloncini cortissimi ed una canottiera scollatissima, niente di nuovo, e per ultima cosa adora mangiare.

Per ultima c'è Polluce, la più viziata, ha i capelli di uno strano verde acqua ed un abbigliamento talmente strano che non riesco nemmeno a descrivere.

Dietro di loro c'è un'altra ragazza dai capelli blu e con gli occhiali che non conosco, da quello che posso vedere sembra abbastanza normale.

Vedo anche due ragazzi, Kidd e Law, quei due non vanno mai d'accordo, da quello che so in prima superiore sono stati bocciati entrambi perchè litigavano di continuo.

Kidd è muscoloso, ed ha una cresta di capelli rossi fuoco, è un ragazzo molto presuntuoso, mentre Law è un po' più mingherlino, moro, ma porta sempre uno strano cappellino, nessuno sa che taglio porti, ha molti tatuaggi, come carattere è abbastanza calmo, entrambi si siedono uno di fianco all'altro nell'ultima fila, ma a destra, perchè a sinistra ci sono io.

Dopo di loro ci sono altri due ragazzi che non conosco, uno dai capelli verdi e uno biondo, anche loro non sembrano andare d'accordo, uno è vestito come un buzzurro mentre l'altro è molto elegante, loro hanno preso posto davanti a me.

Vedo il biondino girarsi verso di me, mi guarda in maniera strana.

Ma che visione celestiale, sei un angelo sceso sulla Terra, sei stupenda” mi fa le moine, non deve essere molto normale.

Sta zitto damerino!!” gli urla l'altro, facendolo arrabbiare.

Vuoi litigare?”

I due stavano per darsele ma furono interrotti da un altro ragazzo che è entrato urlando, seguito a ruota da un altro, forse pensavano di essere in ritardo, i due si mettono di fianco a me, visto che gli unici due posti rimasti sono quelli di fianco al mio.

Ora che li guardo meglio quello alla mia destra ha uno strano cappello di paglia, è moro ed ha una curiosa cicatrice sotto l'occhio sinistro, l'altro invece ha un naso molto lungo, anche lui è moro, indossa una bandana con sopra degli occhiali che non avevo mai visto prima.

Il primo sembra essere piuttosto scalmanato, mentre il secondo deve essere molto pauroso.

Non facciamo in tempo a presentarci perchè il prof è già entrato, non l'ho mai avuto quindi devo ancora inquadrarlo, ha i capelli rossi e delle cicatrici sull'occhio sinistro.

Oi!!! ciao Shanks!!!” urla il ragazzo con il cappello di paglia.

 

Eccomi ancora qui ^^

Spero vi piacerà questa fic scolaresca, dove sarà presente ancora una volta la mia OC Sakura

Per quanto riguarda la scuola avrà un sistema un po' strano, che vedrò di spiegare nel migliore dei modi nel prossimo capitolo

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Capitolo 2
*** L'ora delle presentazioni ***


CAP 2 – L'ORA DELLE PRESENTAZIONI

 

Siamo rimasti tutti di sasso, davvero il ragazzino di fianco a me ha salutato il professore come se lo conoscesse da tanto tempo?

Ehi Rufy!” lo saluta lui di rimando, con un cenno della mano, si, questi due si conoscono, ormai è certo.

Allora ragazzi, mi presento, io sono il professor Akage, ma potete chiamarmi tranquillamente Shanks, e sarò il vostro insegnante d'inglese” si presentò.

Da quando è entrato ho avuto la sensazione che fosse simpatico, e spero di aver ragione, riguardo alla materia che insegna non ho problemi, l'inglese è sempre stata la materia in cui vado meglio, anche se non la mia preferita.

Sicuramente non tutti siete stati nella stessa terza, quindi io direi di iniziare con una piccola introduzione, iniziamo dai due ragazzi laggiù” disse indicando Kidd e Law.

Il rosso si alzò ed iniziò a parlare “Mi chiamo Eustass Kidd, ho 18 anni, e sono iscritto al corso di ingegneria e meccanica” come sempre ha un tono burbero

Subito dopo anche l'altro fece lo stesso “Io sono Trafalgar Law, come il rosso ho 18 anni, e frequento il corso di medicina”

Dopo poche persone tocca al trio odioso, la prima a presentarsi è la ragazza fantasma.

Il mio nome è Yurei Perona, ho 17 anni, e frequento il sociale, Horohorohoro” eccola la sua orribile risata, non posso proprio sentirla.

Poi c'è la svergognata, come la chiamo io “Io sono Jewerly Bonney, ho ben 17 anni, e sono iscritta al corso alberghiero, è un piacere conoscerla” non perde l'occasione di fare il filo al prof.

Successivamente c'è la bimba viziata “Io sono Akutoku Polluce, 17 anni, e faccio il sociale” concluse con uno stupido sorrisetto.

Ora tocca alla ragazza nuova “Io mi chiamo Megane Tashigi, anche io ho 17 anni, e faccio il corso grafico”

Dopo un po' finalmente tocca ai ragazzi nuovi e strambi di prima, il primo è il biondo

Io sono Karuniru Sanji, ho 19 anni, frequento il corso alberghiero, e vorrei diventare un grande chef, per tutte le belle ragazze” che tipo strano questo ragazzo.

Roronoa Zoro, 19 anni, corso sociale” accidenti, non si può dire che è uno che si perde in chiacchiere, e ciò mi piace.

Io sono Nagaihana Usopp, ho 18 anni, e faccio il corso di grafica” rispose insicuro il ragazzo col nasone.

Shishishi, io mi chiamo Monkey D. Rufy, ho 17 anni, e anch'io sono del sociale” disse il ragazzo dal cappello di paglia, quella strana D poi, mi incuriosisce non poco, ma bando alle ciance, ora tocca a me.

Mi alzo sicura di me, ed inizio a parlare “Io sono Sakura Alexia Fujiwara, ho 17 anni, e sono iscritta all'indirizzo di grafica pubblicitaria”

Il trio delle odiose mi guarda in cagnesco, io e loro non ci sopportiamo proprio, o meglio, non ci sopportiamo perchè io ai loro occhi sembro una povera sfigata, perchè io, al contrario di loro non mi vesto come una svergognata e non sono vanitosa.

La voce del prof ci riporta all'ordine “Ragazzi, prima di lasciarvi fare ciò che volete devo spiegarvi alcune cose, come sapete tutti i corsi hanno delle materie comuni, come italiano, matematica o inglese, durante queste ore sarete tutti insieme in questa classe, mentre le materie specifiche dell'indirizzo a cui siete iscritti le farete nelle aule apposite insieme agli iscritti allo stesso indirizzo delle altre quarte, le materie che non farete insieme quest'anno sono quattro su dieci, è tutto chiaro?” domandò al termine, tutti annuirono, me compresa.

Per ultima cosa ora vi consegno i vostri orari, le materie scritte in rosso sono quelle che farete separati”

Il professore passa di banco in banco, solo quando arriva vicino a me mi accorgo che ha un braccio solo, sono curiosa di sapere cosa gli è successo, ma è meglio non essere indiscreta.

Dopo esser passato da me è andato dal ragazzo con il cappello di paglia, il mio vicino, ed i due si strinsero amichevolmente le mani.

Allora Rufy, vedo che hai ancora il mio cappello” gli disse contento.

Shishishi, è il mio tesoro” sorrise lui a trentadue denti.

Dopo che il prof se ne fu andato ne approfitto per scambiare due parole con mio vicino.

Sembra che tu conosca bene il prof” inizio io.

Shishishi, l'ho conosciuto quando ero piccolo” mi risponde.

Sai anche perchè ha un solo braccio? Sono curiosa”

Ed anche maleducata” mi risponde il ragazzo dai capelli verdi.

Non parlare male ad una ragazza!” gli urla il biondo di fianco a lui.

E chi me lo impedisce!” gli risponde di rimando.

Io!” sbraita ancora l'altro.

Ehi ragazzi basta” cerco di calmarli alzandomi in piedi, la cosa sembra funzionare.

Quando torno a casa devo sgridare Robin per avermi attaccato questa sua curiosità.

Allora, lasciamo perdere la questione, ok?” chiedo amichevolmente, tutti sono d'accordo con me.

Con la coda dell'occhio noto il comportamento strano del ragazzo col naso lungo, sembra che ci voglia chiedere qualcosa, ma che abbia paura di farlo.

Guarda che non ti mangia nessuno” mi rivolgo a lui mentre mi siedo sul mio banco appoggiando la schiena alla finestra, sembra avermi sentito perchè si è voltato verso di me, ma ancora non si decide a parlare.

Sei in grado di rispondermi?” è una domanda che mi sorge spontanea.

Certo che sono capace!” mi risponde alterato.

Bene, meglio per te” gli dico, e lui annuisce.

Sei ancora più maleducata di quello che pensavo prima” mi dice ancora il verde.

Smettila di parlarle così!” gli urla di nuovo il biondo.

Questa volta gli do ragione, sei tu il maleducato che giudica le persone senza conoscerle, stavo solo cercando di essere gentile, visto che mi sembrava un po' nervoso!” questa volta mi sono arrabbiata sul serio, come si permette quella testa di muschio.

Tze, stupida femmina” borbotta lui, lo sento ma decido di non prolungare la cosa.

Non prendertela, ho apprezzato il gesto” mi dice il naso lungo.

Buono a sapersi” sorrido vittoriosa verso la testa verde, lui si voltò dall'altra parte.

Tra tutte le discussioni non ci siamo accorti che le due ore che dovevamo trascorrere sono passate, infatti la campanella è appena suonata, e tutti usciamo.

Mentre torno a casa non posso fare a meno di pensare se prima o poi riuscirò ad andare d'accordo con qualcuno.

 

Spero che vadano bene i cognomi che ho inventato, sono tutte parole giapponesi, che dovrebbero andare bene per loro, queste sono le traduzioni, o almeno sono quelle che mi ha dato il traduttore XD

Akage – capelli rossi

Yurei – fantasma

Akutoku – vizio

Megane – occhiali

Karu – ricciolo

Niru – cuoco

Nagaihana – naso lungo

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Capitolo 3
*** Incontri pomeridiani ***


CAP 3 – INCONTRI POMERIDIANI

 

Torno a casa e appena entrata, con mia grande sorpresa, arriva anche Robin.

Ciao sorellona” la saluto vivacemente.

Ciao sorellina” mi risponde lei.

Anche Stella ci saluta contenta, scodinzolando e saltandoci addosso, la prendo in braccio, e mi lecca tutta la faccia.

Insieme a mia sorella inizio a preparare per il pranzo, come al solito lei cucina, perchè sono piuttosto imbranata, ed io preparo la tavola.

Quando ho terminato penso anche alla nostra cucciolotta, prendendo il suo cibo e mettendolo nella sua ciotola, che poi premurosamente metto nel solito angolo.

Dopo aver annusato un paio di volte, Stella si mette a mangiare, e poi una volta pronto io e Robin facciamo altrettanto.

Com'è andata a scuola?” mi chiede, mi aspettavo questa domanda.

Al solito, non sono riuscita a far amicizia con nessuno, ho persino litigato con un ragazzo nuovo” le rispondo delusa, vorrei davvero riuscire ad avere almeno un amico, fin da piccola sono stata odiata da tutti, perchè ero bassa, perchè i miei capelli erano bianchi, perchè ero cieca dall'occhio destro, perchè ero timida e non sapevo difendermi, e altre stupide ragioni, ciò che cambia ora è l'altezza, infatti sono la ragazza più alta della classe, e il mio carattere di ora è stupido e arrogante, inoltre sono diventata fin troppo manesca, e secondo me questo è ancora peggio di prima.

Sakura non ti disperare, prima o poi troverai qualcuno che ti accetterà per quello che sei” la vedo che allunga un braccio verso di me, mi accarezza dolcemente la guancia, ha ragione, però io so che soffre anche lei, perchè oltre a me non ha nessuno che le vuole bene, e le uniche persone che glie ne hanno voluto erano sua madre e la mia che tempo fa l'ha adottata, lei non ha nemmeno potuto conoscere nostro padre, neanche io a dire il vero.

Anche tu Robin, anche tu troverai qualcuno che ti voglia bene, a parte me ovviamente” le dico sorridendo, e riesco a strapparne uno anche a lei.

Velocemente terminiamo di mangiare, sistemiamo tutto, e una volta fatto mi metto sul divano di pelle nero del salotto comunicante con la cucina, e Stella mi segue saltandomi addosso, non ho idea di cosa fare, il mio sguardo di posa sulla Wii, anch'essa nera, giocherò un pochino, per passare il tempo.

Ehi Robin, vuoi giocare con me?” le chiedo, anche se ha 28 anni si diverte anche lei a giocare con me, ed è anche brava.

D'accordo tanto non ho nulla da fare” mi risponde.

Ok, scegli tu il gioco” le propongo mentre accendo la console ed i due telecomandi.

Si avvicina a me e prende uno dei giochi dal ripiano sotto alla tv, dove ci sono anche vari oggetti tecnologici.

Una volta tutto sistemato iniziamo a giocare, in questi casi il tempo passa molto più in fretta di quanto si crede, e, quando una volta stanche ci fermiamo, scopro che sono passate ben tre ore.

Questa volta abbiamo davvero esagerato” dico ridendo.

Già” annuisce mia sorella “E a proposito, devi portare Stella fuori, oggi tocca a te”

Adesso che ci penso è vero, ieri è stata lei a farle fare un giro, e oggi è il mio turno, infatti ci alterniamo i giorni per portarla nel parco non molto lontano da casa nostra.

Prima di uscire ovviamente prendo il sacchettino per i cani, ed il guinzaglio color porpora, appena lo vede Stella mi salta addosso felice, le metto il collare ed usciamo.

Dopo aver percorso un paio di strade arriviamo al parco di Koen, che divide Myranoid dal paese vicino, per questo ci sono sempre tante persone, a volte anche con i loro cani.

Appena arrivati tolgo il guinzaglio a Stella e la lascio libera, io la seguo a distanza, sia io che Robin abbiamo sempre fatto così e non è mai scappata.

Annusa un po' ovunque e fa i suoi bisogni che io poi ripulisco, e poi getto via il sacchetto nel primo cestino che trovo, Stella intanto si è allontanata un po', la seguo prima che non riesca più a vederla del tutto.

 

Io ed il maestro chi stiamo allenando nel parco, quando c'è il sole e fa caldo lo facciamo sempre, invece di allenarci nel dojo.

All'improvviso noto che un piccolo cane con il pelo marroncino e la coda nera, il mio primo impulso sarebbe quello di cacciarlo via, visto che ci ha interrotto, ma il maestro mi ferma.

Perchè vorresti cacciare questa dolce creatura? È così bella” lo vedo accovacciarsi ed accarezzare quell'animale, non sopporto gli animali!

Stella!!” sento una voce femminile, deve essere la sua padrona, guardo meglio è una ragazza, la riconosco, è quella piccola maleducata di stamattina, dunque il cane è suo.

 

Finalmente riesco a riprenderla, si è fermata a farsi accarezzare da una persona, e ce ne un'altra di fianco, mi sembra di riconoscerla, è quella testa di muschio che mi ha insultata.

Mi avvicino di corsa per riprendere la mia cagnolina, per fortuna l'amico del verde l'ha fermata.

Grazie mille per averla fermata” li ringrazio, se non fosse per loro chissà dove sarebbe andata.

Veramente è lei che è venuta da noi” mi sorride lo sconosciuto.

Grazie lo stesso, e adesso monella ritorniamo a casa” dico scherzando a Stella, rimettendole il guinzaglio.

Dovresti tenere a bada il tuo cane” mi dice il verde, solo ora noto che ha tre katane alla cintura, quindi è uno spadaccino.

E' la prima volta che mi scappa, di solito non si allontana mai molto, ma forse è stata attratta da voi” spiego, lui sbuffa.

Scusate, non vorrei essere indiscreto ma sembra che voi vi conosciate” si intromette l'altra persona, anche lui ha una spada.

Siamo solo compagni di classe” rispondo io.

Spero che riusciate ad andare d'accordo” ci dice, lui sbuffa ancora e io alzo gli occhi al cielo, sembra capire che tra noi non c'è buon sangue.

Vabbè io devo andare, altrimenti mia sorella si preoccupa” mi scuso velocemente per poter scappare al più presto dalla testa di muschio.

Accidenti proprio lui dovevo incontrare? Che tipo odioso, spero davvero di vederlo il meno possibile, almeno fuori dalla scuola, non lo sopporto proprio, ma un po' ci sono abituata, lui non è l'unica persona con cui non vado d'accordo, spero solo che non diventi odio puro tra me e lui.

 

Ecco il terzo cappy, prometto che nel prossimo pubblicherò una foto di Stella se siete curiosi ^^

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Capitolo 4
*** I bulli della 4b ***


CAP 4 – I BULLI DELLA 4B

 

Entro in casa sbattendo la porta, Robin mi guarda incuriosita, sa che sono arrabbiata anche senza chiedermelo.

Ho trovato al parco quello con cui ho litigato stamattina” le dico automaticamente, non ho bisogno che mi chieda cosa fosse successo, noi due riusciamo a capirci anche solo guardandoci in faccia.

Mi spiace per te” mi risponde comprensiva. “Vieni a mangiare?” chi chiede dopo

Non mi ero accorta di aver passato così tanto tempo per cercare Stella, così tanto che era già ora di cena.

Mi siedo ed inizio a mangiare senza dire una parola, anche mia sorella non mi chiede niente, in questi casi anche lei sa che è meglio non parlare, soprattutto perchè sono nervosa, e finirei per risponderle sgarbatamente.

Dopo cena vado a farmi una doccia veloce per calmare i bollenti spiriti, con scarso successo, ma almeno mi rilasso un po'.

Una volta fatto anche quello vado in camera mia, dopo essermi messa il pigiama mi corico nel mio letto per cercare di addormentarmi il prima possibile, sia perchè domani mi devo svegliare presto, sia perchè non voglio prolungare troppo questa giornata snervante.

Il giorno dopo mi sveglio con il suono stridente della sveglia, invece che la voce dolce di Robin.

Mi alzo stordita e mi dirigo in cucina, trovo un biglietto è di mia sorella, c'è scritto che è dovuta uscire presto per andare al lavoro, che Stella è già uscita, e, tipico da lei mi augura buona giornata, spero lo sia davvero.

Dopo la colazione e la solita routine al bagno vado a vestirmi, oggi metto un altro paio di leggins, simili a quelli di ieri ma di colore nero, una canottiera nera con un disegno floreale di vari colori a lato, ed un paio di ballerine nere.

Decido di legarmi i capelli in una lunga treccia che mi arriva fino al sedere, lascio libero solo il solito ciuffo sull'occhio, però sento che manca ancora qualcosa, infatti faccio una capatina nella camera di Robin, e cerco tra il suo vario assortimento di cappelli da cowboy, ne ha di tutti i colori, scelgo quello nero che è in tinta con i miei vestiti.

So che non si arrabbierà se lo faccio, mi presta spesso le sue cose, come io a lei, e soprattutto sa che adoro i suoi cappelli.

Prendo la mia borsa, guardo l'orario di oggi, ho solo materie del mio indirizzo, ciò significa che non sarò in classe con testa di muschio, sorrido, almeno è una buona notizia.

Esco e vado a scuola, come al solito sono in anticipo, la campanella non è ancora suonata e le porta sono ancora chiuse, anche alcuni dei miei compagni sono già arrivati tra cui cappello di paglia, il biondo e il nasone, testa verde non c'è ancora, menomale.

I tre mi chiamano e mi avvicino a loro.

Ciao” li saluto sorridente.

Sei ancora più bella oggi” mi dice il biondo con gli occhi a forma di cuore.

Shishishi che bel cappello”

Grazie, è di mia sorella” rispondo.

Davvero, io invece ho due fratelli” sorride cappello di paglia, sento la curiosità salire a livelli astronomici.

Più grandi o più piccoli di te?” chiedo curiosa.

Tutti e due più grandi, sono entrambi fantastici” dice felice.

Si ti capisco, anche mia sorella lo è, la adoro” sorrido, sono contenta di non essere la sola che non è figlia unica in classe.

E scommetto che è anche bellissima” si mise a sognare il biondo.

Questa è più una cosa che devono giudicare i ragazzi, però si è piuttosto bella, visto il successo che ha con gli uomini” dico ridendo, infatti ogni volta che andiamo in giro tutti gli uomini si voltano sempre a guardarla.

Quindi è impegnata?” mi chiede deluso.

Assolutamente no, ma credo che tu sia troppo giovane per lei” gli rispondo ancora ridacchiando, facendolo deprimere ancora di più.

Dopo suono la campanella e tutti ci dividiamo, rimaniamo solo io ed il ragazzo dal naso lungo fuori dall'aula dei computer, che si trova esattamente di fianco alla nostra classe.

Siamo fuori dall'aula ad aspettare che la bidella venga ad aprire la porta, è sempre chiusa visto che l'anno scorso c'erano stati dei furti, i ladri avevano rubato di tutto e da allora dobbiamo sempre aspettare che vengano ad aprire alla prima ora.

Ci sono tanti ragazzi che non conosco, la maggior parte sono delle altre quarte, come al solito siamo almeno una trentina, troppi per i computer della classe, che sono solo venti, spero di riuscire a rimanere da sola, perchè l'anno scorso ho finito per fare il lavoro di due persone.

Mentre aspettiamo noto dei ragazzi alquanto famigliari, sono un gruppo di sette persone, l'unica ragazza è bionda e porta gli occhiali, uno ha un paio di corna da toro, un ha la faccia dipinta e dei capelli lunghissimi, uno piuttosto grasso con una cerniera sulla bocca, uno con una faccia da maniaco, uno con il naso quadrato, e l'ultimo con un piccione sulla spalla, sono famosi per essere i bulli della scuola, non ho idea di quanti anni abbiano, ma sicuramente sono più grandi di me, fanno sempre delle cose orribili, ma non sono mai stati espulsi dalla scuola, perchè da quello che so hanno uno del governo che li protegge, questa cosa mi disgusta.

Vedo che il mio compagno trema, quelli si avvicinano a noi.

Ma guarda guarda, c'è il nostro vecchio amico Usopp” dice il ragazzo con il piccione in tono ironico, Usopp si nasconde dietro di me tremando come una foglia, evidentemente devono avergli fatto qualcosa di brutto.

Che cosa volete da lui?” chiedo senza alcuna paura, non mi importa se sono più grandi di me, ho intenzione di difendere il mio compagno di classe da questi stupidi bulli, e poi non sopporto persone del genere.

E tu che cosa vuoi?” mi domanda irritato quello con la faccia da pazzo.

Sono io che lo chiedo a te!” rispondo alterata.

Non ti arrabbiare micetta, vogliamo solo fare un piccolo saluto al nostro vecchio amico” mi risponde presuntuoso quello con il piccione mentre allunga la mano verso Usopp.

Io non credo che siate tanto amici” gli dico di rimando afferrando con forza il suo polso, e poi non mi va giù il modo in cui mi ha chiamata.

Attenta ragazzina non ti conviene farci arrabbiare!” cerca di intimidirmi, ma con me non funziona.

Mi dispiace, ma non ho affatto paura di voi” gli sorrido sadica.

E fai male!” mi urla mentre mi sferra un pugno in faccia, mi centra in pieno e mi fa anche male, non cado a terra ma il cappello scivola dalla mia testa, e questo mi fa arrabbiare davvero, ci tengo alle cose di mia sorella.

Non avresti dovuto farlo!” la mia voce è piena di rabbia, vorrei prenderlo a grandi schiaffoni ma non posso perchè all'improvviso è arrivato il preside che ci ha fermato.

Cos'è successo questa volta?” non è la prima che il preside Sengoku è alle prese con ciò che combinano questi maledetti.

Niente stavamo solo salutando un amico e questa gattina si è messa in mezzo” disse in tono ironico il pazzo.

Sarà ma non vi credo” risponde il preside.

Che cosa vuole fare, sospenderci?” lo provocò di nuovo, sembrano tutti così sicuri perchè hanno il governo dalla loro parte.

No, ma giuro che al prossimo atto di bullismo che farete, non mi importa se avete l'intero governo dalla vostra parte, vi sbatterò fuori da questa scuola a calci!” li minaccia, e a quanto pare ha avuto effetto, tutto ad un tratto non sono più tanto spavaldi.

Li vedo che se ne vanno brontolando, e Sengoku che si avvicina a me.

Stai bene?” mi chiede.

Si, non mi ha fatto così male” gli sorrido.

Mi fa piacere sentirlo” anche lui mi sorride e poi se ne va.

Sakura, grazie” mi ringrazia Usopp mentre si avvicina a me e mi porge il cappello.

Di nulla” gli dico io riprendendo l'oggetto.

Ma non ti dispiace di esserti rovinata la faccia?” mi domanda premuroso.

No, sai mi dispiace più per il cappello che per la mia faccia” è semplicemente la verità, cerco di ripulirlo e fortunatamente ritorna come prima, menomale, mi sarebbe dispiaciuto se si fosse rovinato.

Sai, quelle persone mi hanno fatto delle brutte cose, è per questo che avevo così paura ieri” mi confessa.

Tranquillo, gli unici che di solito si picchiano sono Kidd e Law, ma lo fanno tra di loro, quindi non c'è pericolo” gli sorrido.

E' finalmente ora di entrare in classe, chissà che prof avremo oggi, lo scoprirò tra poco.

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Capitolo 5
*** Un piccolo ringraziamento ***


Ehilà è un bel po' che non pubblico qualcosa, ma la scuola non mi ha dato tregua un secondo, sono settimane che continuo a studiare, quindi non avevo assolutamente tempo per scrivere, mi dispiace di averci messo tanto :(

 

CAP 5 – UN PICCOLO RINGRAZIAMENTO

 

Io ed Usopp entriamo nell'aula computer, veramente ci siamo letteralmente catapultati dentro per poter riuscire a prendere un computer per non essere costretti a stare in coppia con qualcuno.

Riusciamo ad accaparrarci i primi che troviamo, il numero 3, quello vicino alla porta se lo prende Usopp, mentre io riesco ad aggiudicarmi quello di fianco nella stessa fila, il 7, sospiro contenta, ce l'abbiamo fatta.

Poco dopo entra la prof, è la una delle sorelle Boa, è Sandersonia, l'anno scorso avevo Marigold, era una scansafatiche, non era mai in classe e non ci ha insegnato praticamente nulla, pensare che con lei abbiamo fatto un solo lavoro in tutto l'anno, verifiche escluse ovviamente, spero che la sorella sia un po' diversa.

Dopo essersi presentata la prof ci fa accendere i nostri computer e ci da la password dei nostri account e ci dice di cambiarla con una personale, e poi visto che è la prima lezione con lei ci lascia fare ciò che vogliamo per tre intere ore.

Io ed Usopp soprattutto ascoltavamo musica, sia quella che piace a me sia quella che che piace a lui condividendola con l'altro dal suo computer con le mie cuffiette.

Invece dal mio navigavamo sui siti più svariati, scoprii che lui aveva una passione per le armi ed il tiro al bersaglio, sport che praticava dopo la scuola.

Mi piacerebbe vederti in azione” gli dico, sinceramente sarei curiosa di vedere se è un bravo tiratore.

Sono le 11.40 è suonata la campanella dell'intervallo, spegniamo i computer ed usciamo, dobbiamo andare nell'aula accanto, ma prima facciamo un giro alla macchinette dove ritroviamo anche gli altri intenti a prendere i panini, solitamente io non compro niente qui, ho sempre la merenda che mi porto da casa.

Guardo nella borsetta alla ricerca del cibo, però non provo niente, e nemmeno il portafoglio.

Non ci posso credere!” mi innervosisco, non ho nulla da mangiare e non posso neanche prenderlo, gli altri si sono voltati verso di me sentendomi sbraitare.

Che succede?” mi chiede cappello di paglia con la bocca piena.

Mi sono dimenticata la merenda” dico sconsolata, a quanto pare dovrò passare altre tre ore con lo stomaco che brontola e quando tornerò a casa mangerò anche le gambe del tavolo come al solito.

Non preoccuparti te la offro io” mi dice Usopp.

Ma no, non è necessario” rinuncio spontanea, non ne ho veramente bisogno e poi non voglio che spenda dei soldi in più per una quasi sconosciuta.

Io insisto, in fondo ti devo un favore” mi spiega semplicemente, io nego ancora, lui insiste, andiamo avanti così per un po', ma alla fine sono costretta a cedere.

Mentre sto mangiando noto il verde che mi guarda in maniera strana.

Perchè mi guardi così?” gli chiedo inarcando un sopracciglio.

Niente, qualcuno ti ha colorato la faccia” mi risponde ridendo sguaiatamente, ha notato i lividi sulla mia guancia.

Ma che scoperta, non lo sapevo” gli dico sarcastica.

Chi è stato a ridurti così? Lo prendo a calci nel sedere!” si mise ad urlare cappello di paglia.

Ed io lo aiuterò!” sbraitò anche il biondo.

La scena mi fa ridere un pochino, ma è meglio calmarli, non voglio che si mettano nei guai con il preside, e poi mi è bastato vedere le facce di quei bulli stamattina.

Ragazzi non c'è bisogno di scaldarsi tanto, non è nulla, il preside ha già risolto tutto” cerco di spiegare senza entrare troppo nei dettagli.

Ha ragione, e poi Sakura mi ha difeso da alcuni bulli, è stata coraggiosa” mi appoggia Usopp.

I tuoi complimenti mi lusingano ma non ho fatto nulla di speciale” non voglio prendermi il merito di questa cosa, l'unica cosa che ho fatto è stata prendermi una pezza in faccia.

Non me ne frega, vado a dargli una bella lezione” urla ancora il moro correndo via, lo seguo e riesco a fermarlo fortunatamente.

Aspetta, fermati!” lo prendo per un braccio.

Non fare pazzie! E poi cosa te ne importa?” gli chiedo cercando risposte per il suo comportamento.

Perchè siamo nakama!” la sua risposta mi spiazza completamente, mi considera già un'amica?

Ma se mi conosci appena” gli rispondo con voce tremante.

Certo” non sento esitazione nelle sue parole, ma rimango comunque turbata, non ho tempo di rispondere perchè suona la campanella.

Andiamo in classe” dico senza pensare, per la testa ho altri problemi, lui non ha idea di cosa significano per me le sue parole.

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Capitolo 6
*** Pensieri e vendette ***


CAP 6 – PENSIERI E VENDETTE

 

Per le ultime tre ore siamo nell'aula di grafica, la numero 17, entriamo, ci sono due tavoli piuttosto grandi, uno a destra e uno a sinistra, sempre a destra c'è la cattedra dei professori, mentre a sinistra si trova un tavolo più piccolo con un computer, e appesa al muro c'è una lavagna per un proiettore ed in fondo alla stanza ci sono le finestre che danno sul giardino.

Io ed Usopp andiamo a sinistra, ci sediamo ai primi due posti dando le spalle alla lavagna, di fronte a me noto che si siede una nostra compagna di classe, è la ragazza con gli occhiali, non mi ricordo il suo nome, forse più tardi glie lo chiederò, adesso ho altro per la testa.

Quel maledetto ragazzino con il cappello di paglia, come ha potuto dire quelle cose senza pensare, lui non mi conosce nemmeno, non sa quanto male mi facciano quelle parole, io non ho mai avuto nessun amico, non so che significa.

Temporaneamente mi distraggo perchè è entrato il nostro professore, è un tipo alto moro e con i capelli ricci, è il prof di tecnica pubblicitaria il suo nome è Aokiji, è anche uno dei tre vicepresidi della scuola, ma sembra un tipo tranquillo ed anche piuttosto simpatico.

Ha fatto l'appello e ho scoperto che la ragazza di fronte a me si chiama Tashigi, questa volta devo ricordarmelo, dopotutto è una mia compagna.

Per ora tutti i miei pensieri sono temporaneamente allontanati dal passatempo che ci ha dato il prof, ovvero disegnare tutto ciò che ci viene in mente, così mi distraggo un po'.

 

Nel frattempo nell'aula 19

 

Sono comodamente seduto sulla mia sedia con i piedi sul banco, menomale che le prime lezioni possiamo fare quello che vogliamo, però io mi annoio, ed il mio amico Zoro sta dormendo.

Non so cosa fare, mi guardo in giro, c'è un gruppo di sette persone, sembra stiano pianificando qualcosa, quei tipi non mi piacciono per niente.

Sento che stanno parlando di una vendetta o qualcosa del genere, forse ce l'hanno con qualcuno, visto che mi annoio decido di ascoltarli.

“Quella ragazzina dai capelli bianchi non la passerà liscia” uno di loro dice, mi chiedo di chi stiano parlando, chissà se è la mia nuova nakama.

“Mi sembra di riconoscerla, credo si chiami Sakura, è piuttosto famosa, si dice che si metta spesso nei guai” dice l'unica ragazza del gruppo.

“Che altro sai di lei?” chiede uno con il naso lungo e quadrato incuriosito.

“Da quello che so non ha più genitori e che viva con la sorella maggiore, e che nonostante sia una femmina pare sia piuttosto forte fisicamente” spiegò la bionda.

“Se sia forte o meno lo vedremo e comunque non può affrontarci tutti insieme, e in quanto a guai questa volta si è cacciata in uno molto più grande di lei, le faremo rimpiangere di averci sfidati” dice minaccioso quello che sembra essere il capo del gruppo.

“Che vorresti fare?” chiede uno di loro.

“La affronteremo di nuovo dopo la scuola, il preside non ha autorità fuori di qui, e le faremo rimpiangere di averci sfidato” spiega il suo piano.

Sento la rabbia salirmi in petto, e così quei maledetti vorrebbero punire la mia nakama per una cosa così ridicola? Dovranno prima vedersela con me, quando usciremo li seguirò e difenderò la mia nakama.

 

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