The sky was blu when i saw you.

di ElMcLinson_90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I got lost in your eyes ***
Capitolo 2: *** Your lips in my lips... ***
Capitolo 3: *** Avviso! ***



Capitolo 1
*** I got lost in your eyes ***


"Maledette analisi!" dissi correndo verso la porta dell'ospedale dove avrei dovuto ritirarle.

Entrai e mi diressi velocemente verso il banco informazioni quando sbattei contro qualcosa e caddi a terra.

"Cazzo!" disse qualcuno.

Intorno a me c'erano un sacco di fogli sparpagliati ma sembrava non interessare molto all'uomo davanti a me che mi si era già chinato sopra e mi guardava spaventato.

"Tutto bene?" chiese.

"Beh che dire? Stavo meglio prima però non mi sono fatta granchè, stia tranquillo" risposi forse un po' troppo secca.

"Meno male" continuò "la aiuto ad alzarsi!" finì porgendomi una mano.

Quando mi alzai lo aiutai a raccogliere i fogli caduti a terra e notai che erano analisi del sangue. "Anche lei le analisi eh?" chiesi sorridendogli.

E' davvero bello.

"A quanto pare, comunque piacere William Tomllinson" rispose.

"Margot McReef, piacere mio" strinsi la sua mano.

E che begli occhi.

"Va beh io vado a ritirare le analisi" dissi tutto d'un fiato.

Niente fede al dito, perfetto.

"Se vuole l'accompagno e poi andiamo a prendere qualcosa da bere al bar qui vicino" mi sfiorò la mano.

Oddio.

"Ma no, non si deve scomodare, davvero!" lo ripresi io.

"Davvero non è un disturbo per me e poi devo ripagarla per averla fatta cadere, mi dispiace" disse abbassando lo sguardo a terra.

Ah si? E come vorresti ripagarmi? BASTA Margot, vergognati!

"Se è così, beh grazie!" risposi cercando il suo sguardo.

Mi accompagnò al banco e ritirai le analisi, sembrava essere tutto a posto.

Camminammo verso il bar-ristorante e una volta entrati ci sedemmo ad un tavolino. Subito dopo arrivò un cameriere.

"Avete deciso cosa prendere?" ci chiese.

"Io un cappuccino, grazie." dissi io.

"Cappuccino?" mi guardò stralunato "Ci porti una bottiglia di champagne, dobbiamo festeggiare!" Disse prontamente lui.

Il cameriere lo guardò stralunato ma poi se ne andò.

Ti credo, erano le 10.30 di mattina.

"William sono le 10.30 di mattina, mi sembra ridicolo bere a quest'ora, no?" gli chiesi.

"Non è ridicolo brindare alla donna più bella del mondo" disse mostrando un sorriso.

Arrossii violentemente.

Ecco ci mancava solo questa, ma chi sei il re della seduzione?

Lo champagne non tardò ad arrivare ed io a differenza del bel ragazzo con gli occhi azzurri ero già andata al terzo bicchiere.

"Forse non dovresti più bere" mi diceva sorridendo mentre mi versavo il quarto bicchiere.

Il mio medico mi aveva diagnosticato una specie di deficit al cervello, diceva che non era grave però è normale che non appena io beva anche solo tre bicchieri cominci a sbandare.

"Macchè, s-sono ancora sobria!" dissi con voce leggermente rotta.

Si alzò di scatto e mi fissò a lungo, lui sembrava essere tranquillo.

Si diresse verso il bancone e chiese il conto, una volta pagato tornò al tavolo.

"Andiamo ti riaccompagno a casa!" disse sorridendomi.

"Da quando siamo passati al "tu"?" chiesi un po' confusa.

"Da quando hai cominciato a farlo tu al terzo bicchiere di champagne" decretò lui convinto.

 

Usciti dal locale camminammo di nuovo verso all'ospedale.

"Dove stai di casa?" chiese.

Ci pensai un po' e lui disse "Andiamo non te lo ricordi?"

"Sulla Brampton Road al numero 30" dissi ancora poco convinta.

"Sicura?" chiese lui un po' perplesso.

"S-si!" risposi. Inspirò rumorosamente e mi prese per mano, sussultai a quel contatto.

Che carino mi riporta a casa.

 

Entrammo in un SUV rosso parcheggiato vicino al marciapiedi.

"Che bella macchina" dissi quasi sognante "io è già tanto se ho una vespa" conclusi poi.

"Io adoro la vespa" disse voltando e sorridendo.

Ma come fai mi chiedo.

Nella macchina si stava creando un silenzio carico d'imbarazzo così cominciai a parlare, gli parlai della mia casa, della mia vita e del perchè avevo fatto le analisi del sangue e conclusi col parlargli del mio disturbo al che mi fermò e disse "Tu non reggi l'alcol per questo motivo e io ti ho fatto bere" disse guardandomi negli occhi preoccupato.

"Guarda la strada" risposi io. "Comunque non lo sapevi e io non sono riuscita a dire di no ai tuoi bellissimi occhi celesti" dissi tutto d'un fiato.

Cos'ho fatto? Gli ho detto "bellissimi occhi celesti"?

Sorrisi appena visibilmente in imbarazzo.

Lui si limitò a guardarmi accennando un "grazie".

Che figura!

"Siamo arrivati" disse accostando.

Mi tolsi la cintura e aprii la portiera, mi girava la testa e appena misi un piede fuori dalla macchina caddi in terra. "Ahi! Che dolore, ma è possibile?" urlai.

"Shh, calma. Ti sei fatta male?" una dolce voce mi sussurrava all'orecchio, rabbrividii e mi comparve uno stupido sorriso sulle labbra.

"Ora che ci sei tu sto meglio grazie!"

Ora che ci sei tu? Ma sto scherzando? Terra chiama Margot, terra chiama Margot, urgente, codice rosso, ripeto codice rosso.

Arrossii violentemente e gli presi la mano.

"Forse è meglio se ti accompagno io...!" disse poi sorridendomi e aiutandomi ad alzarmi.

"F-forse sì!" gli risposi.

 

Arrivati davanti alla porta cercai le chiavi in borsa e trovatele aprii la porta.

"Vuoi entrare, cioè a me farebbe piacere, voglio dire sei stato carino, cioè dico..." non feci a tempo a finire questo discorso sconclusionato che "Sì mi piacerebbe!" concluse lui.

Entrammo e chiusi la porta.

William mi sorreggeva tenendo le mani sui miei fianchi.

"Mi accompagni su in camera, ho sonno?" chiesi voltandomi verso di lui con aria innocente arrossendo violentemente a causa della sua vicinanza con me.

"Sì" rispose semplicemente.

 

Salimmo in camera mia e accesi la luce, mi lasciai guidare da lui verso il letto e poi mi ci stesi sopra.

Prima di stendermi completamente lo presi per il colletto e lo trascinai addosso a me ridendo.

"Margot penso che tu debba andare a letto ora" disse con aria divertita.

"Io penso invece che io e te dovremmo divertirci un pochino" affermai facendolo scivolare accanto a me e mettendomi a cavalcioni su di lui.

"Margot!" mi rimproverò.

Mi chinai su di lui e gli baciai il collo.

"Margot forse è meglio che io vada non voglio che la situazione degeneri" mi alzò il mento con una mano per guardarmi negli occhi lucidi.

"Ma dai, io mi voglio divertire, tu non ti vuoi divertire con me?" chiesi scostando la sua mano e appoggiandogliela su un mio fianco.

Ripresi a baciargli il collo e a mordicchiarglielo.

"Non voglio 'divertirmi' con te quando sei ubriaca" rispose preoccupato

"Ma io non lo sono, guarda!" dissi alzandomi da lui e facendolo mettere a sedere sul bordo del letto.

Cominciai a togliermi la maglietta e la feci cadere sul pavimento, poi cominciai a sbottonarmi i pantaloncini e li feci scorrere lungo le mie gambe. William si alzò bruscamente e mi fermò.

Lo guardai con le lacrime agli occhi "perché non mi vuoi? Non sono una modella però non ho un brutto fisico e ho le gambe lunghe e slanciate come piacciono a voi maschi e so fare dei bei pomp.." mi tappò la bocca prima che potessi fiatare ancora e dire una delle mie solite cazzate."sei bellissima però non voglio farlo ora, domani mattina non ti ricorderai più niente!" disse dolcemente.

Scoppiai a piangere "Non ti piaccio, lo sapevo sei troppo bello e intelligente per me, sei fuori dalla mia portata!"

Dico sei scema? Ti ha appena detto che sei bellissima.

"Ma che dici, shh non piangere, l'alcol ti fa straparlare non ti farò bere mai più, piccola" disse stringendomi a sé.

Mi poggiò dolcemente sul letto e...

Un secondo, time out, torna indietro, com'è che mi ha chiamata? Oddio, piccola? Wow.

Mi aiutò ad infilarmi il pigiama e mi misi sotto le coperte. Avevo smesso di piangere però mi sentivo un po' stupida ripensare a quello che avevo appena fatto.

Si stava alzando dal letto ma lo fermai aggrappandomi al suo braccio.

"Rimani con me?" chiesi con uno sguardo tra il supplichevole e il disperato.

Sorrise "ok, ora però dormi" mi rispose sdraiandosi accanto a me.

Non ci credo, era rimasto con me, dopo quello che avevo cercato di fare, chi era? Un angelo?

Facendo questi pensieri mi addormentai con la testa appoggiata al suo petto mentre mi lisciava i capelli.

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Capitolo 2
*** Your lips in my lips... ***


Aprii piano piano gli occhi e guardai l'orologio sul comodino. 18.30.

Ma quanto ho dormito?

Mi girai verso la finestra e mi accorsi che qualcosa era steso accanto a me, un uomo.

Will, è concora qui? È rimasto?

Mi spostai lentamente per non svegliarlo e mi misi a fissarlo.

Presi un laccino dal comodino e mi legai i lunghi capelli biondi, poi uscii dalla stanza e mi diressi in cucina.

Il freddo del pavimento mi fece rabbrividire.

Dovrei preparare qualcosa da cena, magari ha fame anche lui.

Aprii il frigo e guardai il deserto al suo interno.

Sbuffai rumorosamente e lo chiusi con una botta sperando di non aver svegliato Will.

Aprii la dispensa e trovai dei toast già pronti che avrei potuto scaldare e un pacco di pop-corn, perfetti per stare sul letto a guardare un bel film,

Scaldai i toast, poi stappai una bottiglia di aranciata e una di birra.

Misi tutto su un vassoio e mi incamminai verso la mia stanza.

Poggiai la cena sul tavolo ai piedi del letto e mi stesi accanto a will.

Gli lasciai piccoli baci sul collo e poi sulla guancia.

Ha uno sguardo così rilassato!

"Buongiorno!" disse distogliendomi dai pensieri.

"buongiorno" ricambiai sorridendo. "Sono le 19.00 e si è vero è un po' presto per mangiare ma visto che non abbiamo pranzato, se tu non hai impegni, potresti rimanere qui, potremmo guardare un film, ho preparato dei toast, sempre che tu voglia ecco..." quasi inciampai nelle mie parole.

"ehi, tranquilla" disse sorridendomi come a volermi rassicurare "Rimarrei davvero con grande piacere!".

Le mie labbra si aprirono in un rorriso a trentadue denti.

Mi alzai dal letto per andare a prendere un vassoio e lo appoggiai sulle sue ginocchia.

Il suo sguardo saettò velocemente da me al vassoio e il suo sorriso si spense.

"Che c'è? Non ti piace? Posso preparare qualcos'altro se vuoi!" chiesi allarmata dal suo sguardo.

"No, macchè!" disse scoppiando a ridere propabilmente guardando la mia faccia.

"E allora che c'è?" chiesi un po' stupita.

Will alzò la mano e con l'indice indicò la bottiglia di birra sul vassoio.

Ah ora capisco tutto.

"ahh, ma dai...era per...te!" balbettai in cerca di una scappatoia.

Ma che cazzo, neanche la birra? E quella non era manco forte, l'avrei sicuramente retta!

"ecco, brava!" disse battendo più volte la mano sul letto facendomi cenno di andare accanto a lui.

"Dormito bene?" sviai discorso.

"Sì, come un'angioletto! Te? Passata vedo eh?" disse con un velo di ironia.

"Si, ma ho ancora un po' di mal di testa." risposi.

Per un tempo che mi parve infinito ci guardammo intensamente neglio occhi fino a quando Will si leccò le labbra e arrossii violentemente facendolo ridere.

Mi allontanai di poco da lui abbandonandomi sul cuscino, "Allora me lo passi il toast o vuoi continuare a ridere?" chiesi sistemando le coperte.

"Certamente piccola!" rispose prontamente lui.

Ecco, "piccola" era già la seconda volta, ma dico vuole uccidermi?

Mi porse il panino e lo ringraziai.

"vogliamo vederci un film?" chiesi.

"Perchè no?"

"Scegli tu, a me vanno bene tutti! Sono lì nella libreria" dissi dando un morso al toast.

"Mmh, vediamo un po', jennifer's body, saw, scream, scream 2, scream 3, scream 4, harry potter, the oc, sex and the city 1 e 2, letters to giuliet, the nigthmere before christmas, beh hai una bella varietà di film...." disse voltandosi.

"Non ho un genere di film che mi piace e passo dallo sdolcinato all'horror senza problemi, ma il mio preferito ora è Jennifer's body!" dissi con la bocca piena cercando di non far uscire niente.

"Vada per Jennifer's body allora!" disse ridendo per la mia buffa faccia.

Lo estrasse dalla libreria e lo infilò nel lettore dvd sotto la mia tv.

Si sistemò cauto vicino a me cominciando a mangiare il toast.

Calò un silenzio imbarazzante coperto solo dalle voci degli attori in scena.

"Non lo avevo mai visto, non sembra così male!" disse lui.

Avevamo ormai finito di magiare il toast e avevamo aperto i pop-corn.

Ad un certo punto mettemmo entrambi la mano nel pacchetto e lui sfiorò la mia; un brivido mi percorse la schiena e alzai lo sguardo verso di lui.

Eravamo vicinissimi, i nostri nasi si sfiorarono e io trattenni il respiro a quel contatto.

Insomma Margot ma cosa ti prende, è solo molto vicino a te, riprenditi!

Ero ancora persa nei miei pensieri quando sentii le sue labbra sfiorare appena le mie, non mi mossi.

Si sposto appena guardandomi negli occhi come per cercare un cenno d'assenso.

Annuii leggermente avvicinandomi a lui, lo sentii sorridere quando poggiai le mie labbra sulle sue.

Ricambiò il bacio approfondendolo, poggiò una mano sul mio fianco destro e con l'altra mi massaggiò appena la schiena.

Cacchio, bacia pure bene, possibile che ce l'abbia tutte lui?... No scusa Margot lui ti bacia e tu pensi alle sue qualità? O.O Ma insomma!

Mi protesi in avanti spingendolo a sdraiarsi e così fece, il bacio diventava sempre più intenso e man mano che passava il tempo i nostri respiri diventavano sempre più affannati.

Mi misi a cavalcioni su di lui che mugugnò in risposta spostando la sua mano sul mio fondoschiena.

Sorrisi e mi staccai appena per poterlo guardare meglio.

E' bellissimo.

Lui aprì gli occhi un po' confuso ma il mio sorriso lo rassicurò, mi abbandonai tra le sue braccia posando la testa sul suo petto.

Non so quanto tempo passammo in quel modo, a me sembrò infinito.

Finì il film ed erano quasi le dieci.

"Io forse dovrei tornare a casa" disse ribaltandomi e mettendosi sopra di me.

Misi il broncio e lui in risposta si chinò baciandomi il naso.

Stava per alzarsi quando misi una mano sulla sua schiena per bloccarlo, poi allungai l'altra mano sul suo collo e lo avvicinai a me per baciarlo.

Fu un bacio casto, innocente, privo della passione che ci aveva padroneggiati tempo prima.

Lo guardai intensamente negli occhi, luccicavano, erano ancora più belli.

Lo vidi portare una mano alla tasca posteriore dei pantaloni e estrarne il cellulare.

Capii quello che voleva fare così lo scostai facendolo cadere al mio fianco e mi allungai verso il comodino per prendere il mio.

Ci scambiammo i numeri e poi lui si alzò dal letto.

"Ti chiamo domani mattina, verso le 10 e mezza va bene?" chiese sorridendo.

"meglio alle 11.00, così sono in pausa." dissi ricambiando il sorriso.

"Mmh, a proposito dove lavori?"

"Lavoro all' "American Time", il ristorante all'angolo tra la Bill street e la Bracher street, ma domani devo andarci solo per pulire un po', ieri sera c'è stata una grande festa ma non abbiamo finito di ripulire e oggi il ristorante era chiuso." dissi tutto d'un fiato.

"Che ne dici se ti passo a prendere e facciamo una passeggiata allora, io lavoro lì vicino e posso venire a piedi" propose.

"mmh fammici pensare, non sarebbe una cattiva idea però devo tornare per le 16 e 30 a casa per finire l'articolo che sto scrivendo per "Cosmopolitan" ".

"Agli ordini!" disse portandosi la mano alla fronte.

Scoppiai a ridere.

"Aspetta, ma tu non lavoravi al ristorante?" chiese poi perplesso

"si ma faccio tre lavori, come pensi che mi possa permettere una casa col giardino su due piani a Londra altrimenti?"

"Ah, ci vediamo domani allora" si avvicinò piano piano a me baciandomi a stampo e poi lo accompagnai alla porta.

"A domani piccola!" sussurrò sulle mie labbra.

"A domani Will" risposi.

E ora come farò a dormire? Insomma sono troppo emozionata!

Stranamente pur avendo tutte queste preoccupazioni riuscii a prendere sonno tra le coperte che ancora profumavano di William.



Salve lettrici!
Spero che questo capitolo vi piaccia di più di quello precedente, proprio per questo vorrei che recensiste così posso capire se vi piace o no.
Detto questo, buona domenica a tutte, al prossimo capitolo! :D xo xo

 

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Capitolo 3
*** Avviso! ***


So di essere sparita, mi scuso tanto ma non sapevo più cosa scrivere, ho cominciato un'altra FF "You and Me" spero passerete a leggerla. ricomincerò il prima possibile anche questa.

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