Il castello dello stregone del toro era stato quasi completamente distrutto
dalle fiamme. L’incendio era stato domato, ma non ci si poteva ancora avvicinare
alla fortezza: gli impianti erano instabili e il rischio di crolli era alto.
Juma era disteso a terra all’interno della rocca. Non si muoveva. A quella
visione Baba, che dalla folla si era avvicinata per vedere le condizioni dell’
amico, rimase impietrita. Un silenzio calò all’improvviso, rotto pochi secondi
dopo dallo stesso Juma. Con grande stupore della veggente, l’amico era rimasto
accasciato a terra per proteggere il vestito da sposa della figlia. Acclami di
gioia avevano iniziato a farsi strada tra i cittadini, sollevati nel rivedere in
piedi la loro guida. Nonostante quel brutto incubo, non c’erano state vittime.
Il castello sarebbe stato ricostruito ed ognuno avrebbe ripreso la propria vita
di sempre lì al villaggio. Tutti meno Chichi. La ragazza arrivò poco dopo con la
nuvola d’oro insieme a Goku. In lacrime dalla gioia, corse ad abbracciare il
padre. Juma era soddisfatto di aver salvato il vestito che molti anni prima era
stato indossato dalla consorte. Non essendoci più, quello rappresentava un bene
materiale estremamente prezioso per lui e la figlia, ma di certo non valeva la
vita di una persona. Per quel motivo la diciottenne esplose in un rimprovero che
finì per divertire tutti. Tutto sembrava essere ritornato alla normalità, ma per
occhi attenti come quelli dello stregone, il cambiamento era evidente: Goku e
Chichi erano prossimi a nozze. La figlia avrebbe iniziato una nuova vita,
lontano da lui e dalle persone che conosceva. Adesso era Goku che doveva
occuparsi di lei, difenderla e renderla felice. Era contento: Chichi aveva
trovato una persona straordinaria con cui passare il resto dei suoi giorni. Ma
non nascondeva un po’ di amarezza nel tono.
La ragazza, dopo essersi ritirata dallo stretto abbraccio del padre, prese la
mano del futuro marito e con tono soave annunciò che il matrimonio si sarebbe
svolto l’indomani mattina. La notizia allarmò un po’ tutti. Per organizzare una
degna festa erano necessari almeno un paio di giorni. Col castello in rovine
avrebbero dovuto pazientare molto di più. Inoltre c’era la questione degli
invitati e dei regali. Non si poteva fare tutto all’ultimo momento, non per
organizzare il matrimonio della figlia dello stregone del toro. Juma iniziò a
sudare, conscio del poco tempo a disposizione. Chichi lo rasserenò, dicendogli
che tutto ciò che voleva era già lì.
- La vedi questa radura papà? È perfetta. C’è Goku e ci sei tu: non ho
bisogno di nient’altro e di nessuno.-
- Tua madre sarebbe molto orgogliosa di te, lo sai?- disse Juma, iniziando a
lacrimare.
- Oh papà, ti voglio tanto bene.- si ricongiunsero in un abbraccio. Juma si
rivolse poi a Goku
- Figliolo…- lo fissò con gli occhi ancora bagnati.
- Ehm… dice a me?- chiese confuso il ragazzo, che fino a quel momento era
rimasto in silenzio ad osservare tutta la scena.
- Grazie per avermi salvato e benvenuto in famiglia!- detto questo si
avvicinò e lo strinse come poco prima aveva fatto con la figlia. Goku rimase
sorpreso dal gesto. Chichi lo aveva già informato che, una volta sposato, Juma
sarebbe diventato anche suo padre. Non era abituato ad essere un figlio. Non
sapendo cosa fare, ricambiò la stretta, impedendo all’uomo massiccio di
respirare.
- Papà, tutto bene?- chiese Chichi preoccupata, vedendo la faccia del padre
diventare viola. Goku lasciò andare la presa. Dopo essersi ripreso con un sorso
d’acqua, lo stregone si rivolse a Goku
- Vedo che la tua forza è aumentata in modo incredibile rispetto a quando eri
solo un bambino!- esclamò ridendo.
- Mi scusi…avvolte non mi so controllare.- prese a ridere anche lui, insieme
a Chichi.
- Ragazzo sei stato straordinario a spegnere l’incendio, quasi non ci
credevo- si congratulò Baba, ritornata dal giro di perlustrazione del castello.
Un rumore ambiguo e insolito echeggiò ad un tratto intorno ai quattro. Chichi,
impaurita, si strinse a Goku. Con meraviglia, la ragazza scoprì che il rumore
che aveva appena percepito proveniva proprio dalla pancia del suo compagno.
- Urca che fame! Non è che è rimasto qualcosa da mangiare?- chiese speranzoso
Goku. I tre si guardarono sconcertati dal ragazzo.
- Qui è tutto distrutto…- disse Baba, pochi secondi dopo.
A Goku non rimaneva che andare dal Genio. Chiamò così la nuvola speedy, e con
Chichi cominciò ad allontanarsi.
- A dopo papà!- salutò la ragazza dall’alto.
- A presto bambina mia!- urlò per farsi sentire, ma Goku e Chichi erano già
schizzati a super velocità nell’orizzonte. Così come erano arrivati, se ne erano
andati.
- Sei preoccupato per Chichi?- chiese incuriosita Baba, vedendo lo sguardo
dell’amico.
- No, lo sono per Goku. Non sa cosa lo aspetta: mia figlia ha un bel
caratterino- disse sorridendo.
La nuvola viaggiava ad una velocità impressionante. I capelli dei due
promessi sposi oscillavano senza fine.
- Non vedo l’ora che sia domani, anche tu vero?- chiese conferma la ragazza.
Goku non ci aveva ancora pensato: l’indomani si sarebbe sposato. Il pensiero lo
turbò: non era preoccupato per cosa lo aspettava dopo la cerimonia, anzi la cosa
cominciava anche a piacergli, ma era intimorito per la cerimonia stessa: che
cosa avrebbe dovuto fare? Avrebbe dovuto combattere? Mangiare? Ci pensò un po’
su. Non venendone a capo, lo chiese alla donna che avrebbe presto sposato. La
ragazza, esasperata, si portò una mano al viso: se Goku non sapeva cosa era un
matrimonio era logico che non sapesse neanche come si svolgeva. Iniziò così a
spiegarli, dapprima dolcemente, ma a lungo andare, ripetendo sempre le stesse
cose, cominciò ad alzare la voce e ad agitarsi. Era impossibile. A Goku non
entrava niente in testa.
- Ma allora sei proprio tonto!- esclamò la ragazza.
- Se lo dici tu ti credo… ma cosa significa "tonto"?- chiese innocente.
Chichi spalancò gli occhi increduli, e dopo pochi secondi rispose con un
sorriso
- Significa che sei unico!-.
Goku non riusciva a capire niente. Che cosa voleva intendere con quel
"unico"? Era un qualcosa di negativo? Il sorriso però lo portava a credere che
si trattasse di una cosa positiva. Finalmente una persona dal cui sguardo poteva
intuire il significato. Quante volte Crilin e Bulma avevano usato termini
complicati rimasti incomprensibili al ragazzo nonostante le loro varie
spiegazioni!
- Goku!- Chichi richiamò l’attenzione del giovane, al cui richiamo si girò. A
quel punto la ragazza gli stampò un bacio sulla guancia. Goku arrossì, e a
differenza di quando si trovava ancora al torneo, sorrise. Entrambi poi si
fissarono per qualche secondo, a distanza di pochi centimetri come già si
trovavano i loro visi. Goku iniziò a tremare, seguito da Chichi. Una sensazione
strana prese possesso dei loro corpi e delle loro menti. Si avvicinarono
ulteriormente e le labbra del ragazzo toccarono leggermente quelle di lei,
finendo in un bacio appassionato, al quale seguì un altro e un altro ancora. Il
vento aveva preso forza, ma niente riusciva a staccarli. La nuvola manteneva una
direzione rettilinea, per cui non c’erano rischi di caduta. Goku non sapeva cosa
gli stesse succedendo. Provava una sensazione strana, nuova, mai provata prima.
Dentro di sé sentiva una forza straordinaria, ma niente a che vedere col
combattimento perché ciò che percepiva era una carica di energia spirituale. Si
sentiva invincibile: con lei era completo finalmente. Non si era mai sentito
così bene in tutta la sua vita. La donna gli era entrato nell’anima, mentre lui
faceva già parte di lei da quando avevano solo dodici anni. Goku non immaginava
che un giorno si sarebbe trovato in una situazione simile. Solo qualche giorno
prima era intenzionato a sposarla per mantenere la promessa fattole da bambino,
ma ora non ne era tanto sicuro. Sentiva anche lui di volerlo. Il viaggio per
spegnere l’incendio gli aveva fatti conoscere meglio, ma solo in quel momento
Goku sentiva di provare qualcosa. Un pensiero lo attraversò: forse aveva trovato
uno scopo nella vita che non riguardava la lotta, e quel fine era proprio
Chichi.
I due persero ogni cognizione del mondo esterno: non si accorsero neanche di
essere già arrivati all’isola. Il richiamo di Pual li fece distaccare e
riportare i piedi a terra. Goku e Chichi si trovarono dinanzi l’intero gruppo di
amici rimasti completamente a bocca aperta. Il Genio, Crilin e Oolong non
riuscirono a nascondere la gelosia che provavano nei confronti di Goku ad aver
una bellissima ragazza come Chichi. Anche Yamcha si unì al trio di disperati,
facendo imbestialire Bulma. Quest’ultima, come Tenshinhan, Rif e Pual, era
rimasta senza parole: Goku aveva una ragazza e da quel che aveva capito
l’avrebbe anche sposata. Lui, il bambino ingenuo senza macchia e senza paura
dotato di una forza incredibile che l’aveva seguita e aiutata a realizzare il
proprio sogno. Il bambino sempre pronto ad aiutare tutti, incapace di dire di
no. Nel tempo era cresciuto, ma Bulma lo aveva continuato a vedere nello stesso
modo di sempre. Anche lei d’altronde non era cambiata molto. Credeva che il
tempo non esisteva, ma si sbagliava. Quel bellissimo bambino era diventato un
stupendo ragazzo. Il tempo era passato e lei neanche se ne era accorta. Goku
aveva trovato la propria strada, mentre lei si era persa. Era felice per il suo
migliore amico, ma anche un po’ invidiosa perché desiderava vivere la vita che
lui stava per intraprendere. Gli sguardi con Yamcha non erano ricchi come quelli
dei due novelli. Qualcosa le mancava, una parte di se era vuota. Questo non era
da Bulma: lei aveva sempre avuto tutto ciò che desiderava. Non era ancora
pronta, completa e le dava rabbia sapere che Goku lo fosse.
- Si può sapere dove ti eri cacciato?- strillò all’improvviso la donna, ma
nessuno le rispose. Il Genio si avvicinò a Chichi e la invitò ad entrare,
avvicinando le mani in punti non molto opportuni. In risposta, Chichi lanciò
l’anziano pervertito contro il muro della casa, prendendo poi la mano di Goku
per entrarci. Goku era imbarazzato dal grande affetto che dimostrava la ragazza,
e adesso di più perché si trovava davanti ai suoi amici. Crilin prese l’uomo per
il braccio in disparte e cominciò ad assalirlo chiedendo come l’aveva fatta a
conquistare.
- Sinceramente io non ho fatto niente- rispose tranquillo, nonostante
l’agitazione dell’amico.
- Non dire sciocchezze, avanti dimmelo: come ti sei messi con una così
bella…- a quest’ultima parola gli occhi iniziarono a luccicare – …ragazza?-
- Davvero, non ho fatto niente!- replicò Goku col proprio tono ingenuo.
- Ho capito- disse all’improvviso Crilin, cambiando espressione – Non hai
fatto niente- ripeté ad alta voce, mostrando un occhiolino all’amico, credendo
che Goku non glielo volesse dire perché temeva che la ragazza lo sentisse.
Goku guardò l’amico: un’altra volta non riusciva a capire niente. Lo sguardo
passò poi di nuovo su Chichi: da lei riusciva a capire ogni segnale, era davvero
speciale.
Anche Yamcha si avvicinò, tirando un pugno sulla spalla di Goku, e dandoli il
benvenuto nel mondo degli adulti.
- Vedi, io so tutto in materia. Qualsiasi consiglio tu voglia, te lo passo
dare io – si vantò- so tutti i più banali trucchetti per far cadere le ragazze
ai tuoi piedi.- aggiunse, rivolto a Crilin questa volta.
- E con che trucco mi avresti conquistata?- si intromise seria Bulma. Yamcha
restò immobile. L’aveva combinata.
- N-nessuno…- rispose fissando il pavimento, non avendo coraggio di alzare lo
sguardo.
Crilin e Goku si lasciarono in una risata.
- Se mai vorrò i tuoi i consigli non avrò problemi a chiederteli,
tranquillo!- disse Crilin alla vittima.
- I miei complimenti Chichi, hai un ottimo stile della tartaruga! Tuo padre
ti ha insegnato proprio bene le arti marziali.- si congratulò il Genio.
- Grazie- sorrise dolce la giovane.
- Io ti ho riconosciuta subito Chichi, non come ha fatto Goku, lo sai?- ci
provò Oolong.
- A si? Eppure io non mi ricordo affatto chi sia tu!- lasciò spiazzato il
maialino che già si era fatto delle illusioni.
- Scusa se te lo chiedo Goku, ma non era meglio eliminare Junior?- chiese
preoccupato Crilin.
-Non rappresenta più una minaccia.- rispose calmo il giovane.
- Si…Forse hai ragione- rifletté Crilin.
- Ma che sciocchezze andate a dire? Junior è il figlio di Al Satan! Io non mi
sento per niente al sicuro adesso che è rimasto libero. Avresti dovuto
eliminarlo!- rispose infuriata Bulma, preoccupata di essere attaccata da quella
creatura.
- Calmati, Junior in fondo non è cattivo, credimi, io lo so. E se non l’ha
già fatto, un giorno cambierà.-
- Esseri come quello là non cambiano mai- rispose determinata Chichi,
sostenendo la ragazza.
- È difficile a dirlo…- si fece serio anche il Genio–…Chi ha fame?- cambiò
discorso, ritornando a un tono allegro e spensierato. Bulma gli tirò addosso una
mazza.
- Stavo giusto morendo di fame! Ihhi!- rispose felice Goku.
- Specialità alla Rif pronta a tavola!- urlò il minuto dalla cucina.
- Ciao Rif!- salutò felice Goku, andandoli incontro.
- Goku! Tu devi essere Chichi- disse rivolto alla mora.- Oolong mi ha detto
che…- Stava per continuare, ma il maialino lo fermò
- Chiudi il becco razza di stupido!- gli tirò un colpo in testa.
Il gruppo si sedette a tavola e Goku cominciò a divorare tutto ciò che si
trovava sul tavolo, accompagnato dal resto del gruppo ad eccezione delle
ragazze.
- Ma sono sempre così educati gli amici di Goku?- chiese sconcertata Chichi
alla vicina.
- Si, sono proprio del fannulloni!- rise Bulma, accompagnata dalla mora e da
Lunch.
- Goku, quando glielo diciamo?- sussurrò poi al compagno.
- Dile cola?- parlò con la bocca ancora piena.
- Del matrimonio… ti sei già dimenticato?- gli bisbigliò con tono severo.
- Ah! No no, si.. Ehm..- cominciò a blaterare: che cosa doveva dire riguardo
al matrimonio?- Chichi gli lanciò un’occhiata fredda e Goku capì che doveva
cominciare assolutamente a dire qualcosa.
- Devo dirvi una cosa riguardo al matrimonio- alzò il tono in modo che tutti
ascoltassero bene le parole.- Ma sinceramente non mi ricordo cosa!- rise tra sé,
portandosi una mano dietro la testa, come era solito fare.
Chichi gli calpestò il piede, e poi si alzò prendendo lei il discorso
- Domani io e Goku ci sposiamo- disse emozionata.
- D-domani? Intendi dire in un domani futuro, vero?- Chiesero all’unisono
l’intera compagnia sputando tutto ciò che avevano in bocca.
- No, proprio domani.- Chiarì Goku, ritornandogli tutto in mente.
- Ovviamente siete tutti invitati. Siete gli amici di Goku e non potete
mancare. Purtroppo il castello di mio padre, come già forse saprete, è andato
distrutto dall’incendio. La cerimonia sarà semplice e piccola.- riprese Chichi
stringendo la mano di Goku.
- M-ma Goku! Tu sei ancora troppo giovane! E poi è come se l’avessi appena
conosciuta!- ribatté Bulma, cercando conferma tra gli altri.
- Mmm… Goku, tu sei il mio allievo. Avresti dovuto chiedermelo prima di
impegnarti… Le cose che ha detto Bulma sono esatte… Tuttavia ti obbligo di non
ascoltarla e prendere Chichi in moglie!- appena terminò la frase saltò addosso
alla mora, contento di avere una altra giovane donna nel gruppo.
Chichi lo sbatté nuovamente a terra.
- Certo che hai molta più forza di Bulma e Lunch!.- Pensò ad alta voce.
Tutti si congratularono uno ad uno con i due promessi sposi, anche Bulma alla
fine, nonostante continuasse a non smentirsi.
Come la tradizione voleva, Goku e Chichi non avrebbero potuto vedersi fino al
giorno dopo alla cerimonia. Il ragazzo allora la riaccompagnò dal padre,
salutandola con un bacio. Tornò poi a casa del Genio che gli aveva offerto di
rimanere per la notte. Al ritorno Tenshinhan, Rif e Lunch se ne erano andati.
Insieme ai proprietari di casa erano rimasti i vecchi amici d’infanzia: Bulma,
Yamcha, Pual, Crilin ed Oolong.
- Adesso siamo soli, dai dicci tutto!- Crilin riprese il discorso che aveva
iniziato nel pomeriggio, questa volta insieme a Yamcha.- Come l’hai
colpita?-
- Be… lo colpita con un pugno.- Disse, pensando che i due si riferivano al
torneo.
- Davvero?- chiesero sbalorditi entrambi. Bulma, da dietro, sentì ogni
cosa.
Il Genio interruppe il loro discorso per annunciare l’evolversi della
serata.
- Sta sera dobbiamo festeggiare due cose molto importanti: la vincita di Goku
e il suo fidanzamento!-
Tutti presi dalla novità del giovane, si erano scordati che si trovavano di
fronte al campione del mondo.
I lottatori cominciarono a discutere del torneo, degli avversari, e il tempo
sembrò passare molto velocemente. Questo non valeva per Chichi, che lontana
miglia e miglia, non riusciva a chiudere occhio, emozionata per il giorno
dopo.
Alla Kame House il discorso tornò sulla bella mora. Goku aveva passato gli
ultimi giorni sempre a fianco a lei e adesso che non c’era più le mancava
davvero molto.
- Non ti ho mai visto così amico- iniziò Crilin – Sono felice per te! Spero
che mi inviterai spesso a casa tua!-
Il Genio accorse di colpo alla conversazione
- Non avrai bisogno di andarlo a trovare perché Goku vivrà qui con noi!-
detto quello, cominciò ad arrossire pensando alla graziosa fanciulla con cui
presto avrebbe coabitato.
- Veramente il padre di Chichi ha promesso di trovarci un posto. Io inoltre
ho intenzione di ritornare sui monti Paoz. Il paesaggio è bello e tranquillo.
Avrò tutto lo spazio a disposizione per allenarmi.-
Il Genio iniziò a piangere. I suoi sogni erano distrutti. Si avvicinò così
all’allievo calvo.
- Tu ti devi muovere a cercare una moglie, mi hai sentito?- cominciò a
scuoterlo.
- S-si- Rispose intimorito Crilin, ridendo poi sotto i baffi per l’astuto
piano che aveva escogitato: se stendere a terra una ragazza era il segreto per
conquistarla, non avrebbe avuto troppi problemi.
Bulma gli tirò una padella in testa.
- Non pensare neanche ad un momento a quella cosa! Ti ho capito, sai? E
credimi che non funziona così!- rispose Bulma che fino a quel momento era stata
a leggere una rivista sul divano.
- Io credo di si invece! Oltre all’esempio di Goku c’è il tuo! Oolong mi ha
raccontato che eri a terra quando hai preso una cotta per Yamcha!- svelò ad alta
voce.
- E così io ti piacevo non appena mi hai visto per la prima volta?- chiese
altezzoso Yamcha.
- Questa volta non la passerete liscia!- urlò la donna a Crilin e ad
Oolong.
Il Genio, insieme a Goku, rimase perplesso. Qual era il motivo di tutta
quella agitazione?
- Goku ha svelato a Crilin e a Yamcha come ha conquistato Chichi- spiegò
Pual. Il Genio, dopo essere venuto a conoscenza del segreto si lanciò davanti a
Bulma, e con una mossa da maestro, la colpì sulla guancia facendola cadere.
Goku, Crilin e la Tartaruga furono gli unici ad andare a vedere le condizioni
dell’amica.
- Non ti permetterò di portarmela via nonnetto!- urlò Yamcha, spaventato non
per la salute della donna a terra, ma per il fatto che in quel momento alla
ragazza avrebbe potuto piacere Muten – Goku, dici che se le tiro un altro pugno
ritornerà da me?- domandò Yamcha, ansioso di sapere la risposta.
- Dipende dalla forza: se ne usi troppa potrebbe non rialzarsi più.-
Rispose.
Yamcha fulminò il Genio, il quale non poté che esultare.
- Sta bene. È solo svenuta.- disse ad alta voce Crilin. – Spero si sia
dimenticata della lezione che voleva darmi- aggiunse.
Bulma aprì gli occhi poco dopo. Si alzò e guardò negli occhi Muten. Con un
cenno gli indicò di avvicinarsi. Il Genio non se lo fece ripetere più volte e a
passo esaltato si avvicinò alla donna. Bulma era sempre stata la sua preferita.
Adesso finalmente avrebbe fatto un passo avanti con lei. Tutti rimasero
allibiti. Il Genio e Bulma?
Yamcha rimase in allerta. Stava per attaccare il vecchio, quando Bulma lo
precedette, bastonandolo con la propria borsetta. Poi corse allo specchio, e
fissò l’enorme colpo subito. Era ancora rosso, ma il giorno dopo sarebbe
sicuramente diventato un brutto livido nero.
- Si girò poi verso l’anziano a terra e si lanciò furibonda pronta a
massacrarlo ulteriormente. Yamcha l’appoggiò, anche se la ragazza gli conservò
uno schiaffo per non essere andato ad occuparsi di lei come avevano fatto Goku e
gli altri. Ad un tratto i nomi di Crilin e Oolong risuonarono nella casa.
- Voi sarete i prossimi. Mi avete messa in imbarazzo! La pagherete tutti!-
urlò Bulma minacciosa.
In modo da avere un appoggio al momento del proprio turno, Crilin,
consapevole che prima o poi sarebbe toccato anche a lui subire l’ira della
donna, decise di aiutare Muten. Anche Oolong si schierò dalla sua parte. Pual,
invece, stette da quella di Bulma e Yamcha. La Tartaruga era neutrale e si
godeva lo spettacolo.
- Ahia!-
- Aahhhh!-
Bulma infilò nella bocca del Genio un paio di calzini sporchi ed iniziò a
schiaffeggiarlo. Muten cercava di allontanarla premendo contro il suo seno.
Yamcha allora lo prese per la testa e lo buttò a terra, ma lo seguì poco dopo
colpito a sorpresa da Crilin. Pual lanciò una scopa alla ragazza e questa prese
a colpire Crilin col manico. Oolong, in sua difesa, tirava violentemente i
capelli alla donna. Pual si unì contro il Genio che, riprendendosi, aveva
iniziato a combattere seriamente contro Yamcha. Crilin non poteva colpire Bulma.
Si limitava così ad evitare i colpi che gli lanciava, cercando un modo per
stenderla senza farle troppo del male. Si avvicinò poi di scatto, la prese per
il piede e la alzò in volo, capovolgendola a testa in giù.
- Lasciami andare, razza di ingrato!- urlava la ragazza – Ma lentamente!-
Aggiunse.
Pual si buttò sulla faccia di Muten, impedendoli la vista. Yamcha ebbe così
il tempo per lanciare una scarpa sulla faccia di Crilin che lasciò cadere la
donna facendole del male.
- Yamcha! Sei impazzito!- urlò isterica.
- Credevo di aiutarti!- rispose, ma in ben che non si dica si trovò davanti
Junior.
- J-Junior!- mormorò Bulma a pochi centimetri di distanza dal proprio
ragazzo, diventando bianca in volto.
L’uomo verde se ne stava lì impalato di fronte a tutti loro. Il gruppo era
terrorizzato: l’avversario aveva una faccia per niente amica. Nessuno riusciva a
fiatare. Il silenzio era disturbato solo da Goku, che disteso sul divano, stava
russando, nonostante quel finimondo poco prima. Nessuno sapeva cosa fare: il
figlio di Al Satan era proprio in mezzo tra loro e il dormiente. Ognuno voleva
gridare il nome di Goku, per svegliarlo, ma nessuno aveva coraggio di aprire
bocca o di muoversi. Bulma l’avrebbe fatta pagare all’amico: solo nel pomeriggio
l’aveva rassicurata su quella creatura. Non poteva morire così giovane. Non
aveva ancora combinato niente! Non era giusto! Il genio si strinse a lei, almeno
prima di morire le avrebbe voluto dare un bacio. Ma Bulma non si lasciava
toccare neanche in quelle condizioni. Gli tirò uno schiaffo e si chinò a terra
per proteggersi dall’eventuale reazione del nemico all’azione da lei appena
compiuta nei confronti del Genio. Credendosi spacciata, urlò il nome del
campione, ma Goku sembrava non aver sentito niente. Junior prese a camminare in
direzione del gruppo, portandosi dietro un sorriso sfacciato. Si avvicinò alla
donna, ma Yamcha le fece scudo, preparandosi al peggio. In un batter di ciglia,
però, Junior scomparve e il suo posto fu preso da Oolong.
- Accipicchia…il tempo è esaurito!- bisbigliò.
Bulma si alzò dritta in piedi e con espressione soddisfatta prese il
sacchetto della spazzatura e vi infilò dentro il maialino.
- Complimenti mi hai letteralmente terrorizzato con il tuo trucco! Ma ora
sarò io il tuo peggior incubo e non ho limiti di tempo.- Rise gelida. Detto
quello, lo cominciò a scaraventare contro il muro come se fosse un pallone da
calcio.
Il Genio arrivò in aiuto, lanciando un secchio d’acqua alla giovane,
permettendo ad Oolong di liberarsi dalla plastica. Bulma stava per scaraventare
una sedia addosso all’anziano, ma Crilin intervenne spremendo la panna montata
che aveva trovato nel frigo sulla sua faccia. Yamcha tirò un calcio sulla testa
calva dell’amico, ma scivolò cadendo a terra, colpendo dolorosamente Pual che si
trovava proprio la sotto. La Tartaruga annunciò che la squadra composta da
Muten, Oolong e Crilin aveva vinto! Bulma se la prese con Yamcha il quale non si
poté neanche difendere dato che era ancora a terra dolorante. Ognuno era rimasto
sfigurato, non era il massimo per presentarsi a un matrimonio il giorno
seguente.
La compagnia cominciò pian piano a calmarsi e a sedersi sul pavimento a
parlare.
- Certo che Goku è proprio raro! Non si è accorto di nulla!- esclamò
Bulma.
- Vi rendete conto che domani si sposa?- disse serio Crilin.
- Si, è pazzesco! Ricordo come se fosse ieri quando l’ho incontrato sui monti
Paoz! - affermò la donna.
- Lo rivedremo ancora secondo voi?- Chiese malinconico Crilin.
- È ovvio sciocchino! Ma penso che dovremo andare noi a trovarlo: questo
zuccone è capace di sparire per anni e tornare come se non fosse mai andato
via!- rispose Bulma.
- Adesso che metterà su famiglia smetterà di combattere?-
- Non credo Yamcha. Ricordi cosa ha detto prima? Aveva intenzione di
ritornare sui monti Paoz perché li c’è molto spazio per allenarsi.- Rispose il
Genio.
- È tutto così strano. Mi sembra di essere invecchiata!- Disse la donna.
- Dalla faccia che ti ritrovi adesso, ti do retta!- Rise Yamcha, ma fu subito
colpito dalla donna. Il livido stava venendo fuori, oscurando metà viso della
giovane.
Crilin sorrise.
- E voi che farete? Non ci sono altri tornei in vista. Dove andrete?-
- Noi ritorneremo alla Capsule Corporation. – sostenne Bulma.- Tu?-
- Rimarrò qui con il Genio.-
- Ma ci pensate che questa potrebbe essere l’ultima sera in cui siamo tutti
insieme? Non dovremo svegliare anche Goku?- Chiese la donna.
- No, lasciamolo riposare, se lo merita. Gli ultimi giorni sono stati molto
duri. Il combattimento e l’incendio lo devono aver sfinito.- Disse comprensivo
Muten.
- E poi dubito che siamo in grado di svegliarlo!- Aggiunse Crilin, seguito da
un coro di risate.
Erano le due di notte e tutti, quasi contemporaneamente, si addormentarono
per terra in mezzo al salotto.
Era una splendida notte. Il cielo era sereno. Non una nuvola, ma il buio
impediva di vederlo. Lì, in mezzo all’oceano, in una piccola isoletta, gli otto
amici, gli otto compagni di avventura, riposavano felici uno vicino all’altro.
Per uno di loro, il destino nascondeva un futuro incredibile e straordinario, ma
Goku ancora non sapeva che si trattava proprio di lui.