Non me lo sarei mai aspettata di Hiseyesaremine (/viewuser.php?uid=325387)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** si ritorna a scuola ***
Capitolo 3: *** Il ragazzo nuovo ***
Capitolo 4: *** Lui non è chi mi aspettavo ***
Capitolo 5: *** Amici come sempre ***
Capitolo 6: *** Dubbi e chirimenti ***
Capitolo 7: *** L'amica della mamma ***
Capitolo 8: *** Non tutto è come sembra ***
Capitolo 9: *** Quel biondo irlandese ***
Capitolo 10: *** Verità ***
Capitolo 11: *** Un cambiamento ***
Capitolo 12: *** Un imprevisto nella strada di ritorno ***
Capitolo 13: *** Sorpresa ***
Capitolo 14: *** Incomprensioni ***
Capitolo 1 *** PROLOGO ***
Ei, mi chiamo Faith ho 17 anni. Ho dei capelli lisci e biondi, dei grandi occhi castani e delle labbra finissime, sono abbastanza alta e tutto sommato ho un bel fisico. Sono una ragazza semplice, ma piena di complessi... mi guardo spesso allo specchio e così posso dare l'impressione di essere troppo vanitosa o troppo attenta al mio aspetto, ma in realtà è perchè ho una costante paura del giudizio degli altri. Non voglio che qualcuno possa trovare in me qualcosa di sbagliato, qualcosa che possa dare loro l'occasione di ridere di me...
Frequento il liceo, e grazie ad esso ho conosciuto persone stupende, in particolare un ragazzo di nome Zayn, il mio migliore amico.
Lui è davvero un ragazzo speciale, unico. E' alto, moro ha i capelli neri con un adorabile ciuffo all'insù ha gli occhi color nocciola e un sorriso che sembra essere costantemente stampato sul suo viso, ha un fisico perfetto, e oltre ad avere un bell'aspetto è anche dolce e comprensivo, penso che se non ci fosse lui io mi sentirei persa. |
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Capitolo 2 *** si ritorna a scuola ***
CAPITOLO
1
Dopo
le vacanze era
ricominciata la scuola, però la mia voglia di ritornare a
studiare non era
molta. Arrivata
a scuola mi resi
conto che c'era un pò troppa agitazione tra i miei compagni
e non ne capivo
affatto il motivo, dato che in quell'edificio ci aspettavano solo
compiti in classe,
interrogazioni e
professori noiosi,
schizzati e con strane manie. Per capire un pò meglio la
situazione andai da
Zayn che mi aspettava come sempre davanti al cancello, rivederlo
lì davanti mi
era mancato nelle
vacanze.
-
Ei Zayn ma che succede?
-
Ciao! E bhè nella nostra
classe hanno aggiunto dei ragazzi dell'altra sezione perchè
non bastavano più
le aule.
-
Ah, ok ma quindi ora con
noi ci sarebbe..
Mentre
cercavo di capire e
realizzare chi poteva essere stato aggiunto alla nostra classe i miei
pensieri
vennero interrotti dal suono della campanella, allora Zayn mi prese la
mano e
pensando a come i professori avrebbero reagito al nostro ennesimo
ritardo
iniziammo a ridere e a correre verso l'entrata per
arrivare in classe in tempo. Durante la corsa
però vidi un ragazzo che non si preoccupava minimamente del
continuo suonare
della campanella, lui era rimasto immobile appoggiato a quel muro con
le sue
cuffie nelle orecchie, aveva lo zaino a terra e guardava me e Zayn
correre,
sorridendo.
‘’Perché
sorride? Ride di
noi? Ci crede stupidi? E poi lui perché sta fermo
lì? Dovrebbe essere in
ritardo, come noi, ma non sembra essere preoccupato
‘’ in testa cominciai ad
avere mille domande
Lo
vidi di sfuggita per
circa cinque secondi, ma mi bastarono per squadrarlo il più
possibile; era
alto, con i capelli castano chiaro lisci e poco lunghi fino alle
orecchie,
occhi di un castano chiaro che non avevo mai visto prima d’ora,
ma il suo
sguardo.. aveva una luce negli occhi straordinaria.
‘’Chissà
a cosa starà
pensando, i suoi occhi hanno sembrano brillare’’
continuai a pensare
Io
e Zayn arrivammo qualche
istante dopo la fine del suono della campanella ma per nostra sfortuna
la prof
era arrivata in classe prima di noi, allora appena ci vide, con un sorriso odioso, ci
segnò il ritardo.
-Ah,
Malik e Smith ancora
una volta in ritardo.-disse la prof
Allora Zayn non molto
d’accordo con la prof
iniziò a risponderle
-Professoressa
ma siamo
arrivati subito dopo il suono della campana.
-Malik
non fare l’impertinente
vai a sederti decido io se e perché segnare i ritardi
Zayn
era pronto a continuare
ma io lo tirai per il braccio e ci andammo a sedere.
-Sembrava
quasi che quella
vecchia balena ci godesse nello scrivere i nostri cognomi sul
registro.-mi sussurrò
Zayn
-Hai
ragione ma non possiamo
farci niente…- risposi io sottovoce per paura che la vecchia
megera ci sentisse
e non ero in cerca di guai
-Perché
non mi hai permesso
di continuare a discutere con la balena?!
-Zayn
non voglio problemi,
siamo ancora all’inizio e non voglio ricominciare la scuola
con una prof che ci
odia e che saremo costretti a vedere tutti i giorni..
Poi
ci sedemmo ai nostri
posti e mentre la prof stava facendo l’appello
entrò il bidello con sei nuovi
alunni tra cui quel
ragazzo, il ragazzo
di stamattina, quel bellissimo ragazzo che appoggiato al muro ascoltava
la
musica con aria solitaria
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Capitolo 3 *** Il ragazzo nuovo ***
CAPITOLO
2
Entrò
il bidello in classe e dietro di lui c'erano i sei ragazzi dell'altra sezione che aspettavano di entrare, il bidello iniziò a parlare con la prof che poi ci annunciò la sua decisione.
-Ragazzi
qui ci sono sei
nuovi alunni verranno assegnati ad alcuni di voi per farli ambientare
meglio, li assegneremo a un gruppo di ragazzi più estroversi,
dato che ancora non vi conoscete.
Sì,
io facevo parte di quel
gruppo e dato che in classe non stavo un attimo zitta ero considerata
dai prof
un tipo moooooolto socievole.
Mentre
il bidello elencava i
nomi dei ragazzi nuovi, io continuavo a guardare quel ragazzo, tra quei
nomi
sentii Liam e lui alzò la testa,
ovviamente era il suo, il suo nome. Nella mia testa
risuonava quel nome
all’infinito
‘’Liam
Liam Liam è questo il
suo nome quindi, che bellissimo nome, è bello
perché è suo e lui è
bellissimo.’’
Non riuscivo a
pensare ad altro e non
capivo affatto il perché.
-Liam va a sederti vicino a
Smith- disse fredda la
prof
Appena
lui si sedette vicino
a me io non trovai cosa fare, non sapevo se parlargli, se ignorarlo..
quel
ragazzo mi incuriosiva, volevo conoscerlo
-quindi
ti chiami Liam?-gli
chiesi
-Si,
e il tuo nome invece
quale sarebbe?-mi rispose
-Faith,
mi chiamo Faith.
Stavamo
parlando, o almeno
avevamo appena iniziato una conversazione, la nostra prima
conversazione, mentre
chiaccheravamo, lui giocava
con la
calcolatrice, scriveva parole la faceva girare e faceva ridere la
classe. Allora
la professoressa si accorse di ciò che stava succedendo e lo
richiamò
-Payne
hai finito con quella
calcolatrice?-
-Emm
si professoressa ..-
-Portala
qui e fammi vedere-
-No
no prof non c’è bisogno
la calcolatrice sta bene qui sul mio banco.-
-Mi
stai prendendo in giro
Payne?-
-No
prof assolutamente no le
ho solo detto come stanno le cose.-
Stranamente
quella strega
non continuò la discussione, ma si limitò ad
interrogarlo per tutta l’ora, lo
guardai per tutta l’interrogazione e vidi che non aveva alcun
problema ad
eseguire tutti quei calcoli senza pensarci troppo. Mi resi conto
così che lui
non era solo un bel ragazzo, ma era anche molto intelligente.
Però non riuscivo
a capire il suo comportamento, se era così intelligente
perché si comportava da
perfetto idiota con tutti? Per adeguarsi alla massa di stupidi che
cresce
sempre di più? .. Queste domande mi tormentavano e non
riuscivo assolutamente a
capacitarmi di tutto ciò.
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Capitolo 4 *** Lui non è chi mi aspettavo ***
CAPITOLO
3
Alla
fine dell’ora Liam era
ancora alla lavagna, quell’arpia della prof cercava di spiazzarlo
facendogli domande in
continuazione sull'intero programma e lui rispondeva tranquillamente come se le
formule
matematiche fossero cose ovvie che si conoscono quasi come una
preghiera. Fu
bellissimo vederlo lì a rispondere per le rime a
quell’obrobrio di insegnante.
Non me lo sarei aspettata affatto da un tipo come lui, pensavo fosse
completamente diverso, mi ha sorpreso, ma in senso buono. Avevo
immaginato
fosse uno spaccone, un buffone un po’ troppo
superbo e
narcisista… ma adesso mi stavo ricredendo, non mi sembrava affatto così.. al contrario mi sembrava solo sicuro di sè ed intelligente .
Poi
finì la lezione e la
campanella suonò segnando l’inizio della
ricreazione e io andai da Liam.
-Liam,
wow hai risposto
davvero bene alla prof!-
-Bhè
si niente di chè ho
solo ripetuto quelle quattro cose che mi ricordavo..-
-Quelle
quattro cose? Ma se
sei stato bravissimo sembrava che per te fossero elementari, ripetevi
con una
naturalezza che..
Non
mi fece finire di
parlare mi prese per il braccio e mi portò verso un piccolo
corridoio
-Si
sono bravo a scuola,
vado bene so molte cose e studiare mi viene facile, ma per
favore…. Non dirlo
in giro
-Peeeeeeeeeeeeeeerchè?!?!
Che motivo hai di nasconderlo? Non ha completamente senso!!
-Tu
sei tu Faith, e io sono
io. Magari non la pensiamo allo stesso modo.. Ma io non ho affatto
voglia di
essere il secchione della classe, di venire preso in giro per quello
che so..
-Solo
perché sei più
intelligente, perché fai meno fatica a ragionare,
perché dovrebbe essere un
difetto essere così? Non ti rendi conto della fortuna che
hai? Insomma sei perspicace,
divertente, sveglio, simpatico, brillante, bello…
Lui
iniziò a ridere e io mi
fermai, stetti in silenzio guardandolo ridere per qualche istante,
avrei potuto
continuare per ore e ore elencando tutti i suoi pregi ma lui mi
interruppe con
la sua splendida risata, appena si rese conto del mio silenzio anche
lui si
zittì e mi guardò. Stettimo qualche minuto
guardandoci e senza dire nulla e poi
lui mi spinse al muro e mi baciò.
‘’Perché
lo sta facendo? Non
ci conosciamo affatto e lui mi bacia… Anche se è
dolcissimo non riesco a
capirlo..’’ pensai
Io
non lo respinsi, e fu
strano e non riuscivo a trovare una ragione valida per giustificare il
suo
gesto. Non sapevo se essere felice o sconvolta bhè mi sa che
ero un po’ entrambe
le cose.
Dopo
il bacio lui mi
abbracciò e mi strinse forte come se avesse paura che io
scappassi via da lui.
‘’Glicemia
portami
viaaaaaaaa, penso che sto per avere un adorabile attacco di diabete ma
quanto
può essere tenero e dolce’’ continuavo a
pensare
-Quindi
sono bello?- mi
disse con tono di scherzo
-Si
bellissimo, molto più di
quanto immagini, maaa non montarti troppo adesso ahah.- gli risposi io ridendo
-Non
ti prometto niente.-
disse ridacchiando -Ma
tu rimani con me.-disse diventando
d’un tratto serio prendendomi la mano
-Perché
mi hai baciata?
-Perché
non mi hai respinto?
Ci
guardammo sorridendo e
iniziammo a camminare verso l’aula dato che la ricreazione
stava per finire. Ma
vicino alla porta c’era Zayn che ci guardò con
aria stranita, bhè anche io
avrei reagito allo stesso modo, non capita tutti i giorni che da un
momento all’altro
la tua migliore amica va in giro abbracciata ad un
ragazzo conosciuto il giorno stesso e di
cui non conosci assolutamente niente.
POV
ZAYN
Che
sta succedendo? Che fa
Faith con quello? Perché girano abbracciati per la scuola? E
poi non riesco a
capire perché non me ne abbia parlato. Davvero sono
confuso… pensavo che la
nostra amicizia fosse qualcosa di importante…
Mi
avvicinai a Faith
-Faith
posso parlarti?- le
domandai con un tono freddo
-Si
certo Zayn- rispose con
aria preoccupata
-Emmm..
in privato…-
continuai io
-Si,
io me ne stavo giusto
andando.- disse Liam salutando Faith con un bacio e una carezza
-Comunque
Faith, ma che sta
succedendo??- le chiesi un po’ irritato
-Si
Zayn hai ragione, ma il
fatto è che è successo tutto così in
fretta che non ho avuto nemmeno il tempo
di realizzare il tutto..
-Ah
ok, ma per favore
rendimi partecipe di quello che ti capita.. Sai che mi interessa e che
ci sono
sempre per te. Non voglio che cambi qualcosa tra noi, non voglio che ci
allontaniamo
-Lo
so che ci sei sempre, e
non ci allontaneremo mai- disse abbracciandomi
Lei
è importantissima per me
e non voglio perderla e poi mi preoccupo per lei, bhè quel
tipo è un estraneo,
non sappiamo niente di lui. Devo parlare con lei di questo ma ora non
è affatto
il momento. La loro storia mi sembra insensata, ma non posso dirglielo
così,
devo farle capire che sta correndo troppo e che sta sbagliando..
POV
FAITH
Si
ha ragione Zayn, dovevo
avvertirlo, ma quando? Quando avrei potuto farlo? E’ stato
tutto così veloce
che quasi non riesco nemmeno a credere che sia accaduto, mi sembra un
sogno,
magari da un momento all’altro mi sveglierò e mi
renderò conto che tutto questo
non è mai successo che è stato tutto finto e
tutto frutto della mia
immaginazione.
Liam
è davvero stupendo e
Zayn lo capirà, e secondo me basterà una loro
chiacchierata per fare sì che lo
capisca.
Rientrammo
in classe e io e
Liam parlammo tutta l’ora raccontandoci delle nostre famiglie
e imparammo molte
cose l’uno dell’altra. Fu stupendo e dopo la scuola
io e Liam ci salutammo e
come al solito tornai a casa con Zayn.
Mentre
camminavamo verso
casa Zayn sembrava pensieroso
-Zayn
a che pensi?- gli
chiesi ma lui non mi prestò la minima attenzione
-ZAYN
A COSA STAI
PENSANDOOO??- gli urlai
-Eh?
No a niente a niente
tranquilla, ma perché urli?
-Ahahahah
lascia stare, oggi
vieni a casa mia, così parliamo e ti racconto tutto?
-Certo
– rispose finalmente
sorridendo di nuovo
Ero
riuscita a far tornare
il sorriso a Zayn mi sentii davvero soddisfatta e poi dato che ci
saremo visti
nel pomeriggio avrei avuto l’opportunità di
parlargli di Liam e anche di
ricordargli che tra noi non è cambiato niente e che lui per
me è sempre
importante.
Arrivammo
davanti le nostre
case, ci dividemmo e ci diedimo appuntamento al pomeriggio.
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Capitolo 5 *** Amici come sempre ***
CAPITOLO
4
Arrivato
il pomeriggio ero ad
aspettare Zayn a casa da sola, perché come capitava quasi
sempre i miei genitori
fossero per lavoro, ma stavolta era diverso, non so ero nervosa. Zayn
veniva
spesso a casa mia, ma questa volta mi sentivo strana ad aspettarlo,
forse perché
solo l’idea di parlargli di Liam mi rendeva ansiosa. Pensai e
ripensai alla sua
espressione della mattina quando mi vide abbracciata a Liam e poi alle
sue
parole e ai suoi dubbi sulla nostra amicizia..
Non
sapevo come far cambiare
l’opinione che si era fatto Zayn
di
Liam, ancora non lo conosceva, e secondo me era solo questo il problema.
Andai
davanti allo specchio
per fare le prove di quello che avrei potuto dire a Zayn
-Bhè
Zayn Liam è un ragazzo
dolce simpatico e..
No!
così non
va affatto.
Liam
non è come sembra, lui
è intelligente non uno stupido buffone…
No..
neanche così va bene
Non
riuscivo a trovare le
parole giuste e mentre provavo suonò il campanello, e allora
scesi le scale e
andai ad aprire. Era Zayn ovviamente
-Ei
Faith.-esclamò lui con
aria felice
-Ciao
Zayn.- dissi
pensierosa perché ancora non sapevo cosa dire a Zayn
-Vuoi
farmi rimanere tutto
il giorno qui fuori o mi fai entrare?.-
-Oh,
certo! Scusa entra
entra.-
Entrò
e salimmo in camera
mia, ormai casa mia era casa sua. Appena entrato si sdraiò
sul mio letto e mi
tirò con lui, iniziammo a ridere e poi ci sedemmo e lui
iniziò a parlare di
Liam.
-Ma
ora quindi tu e Liam ..
state insieme?-
-Non
lo so a dire la
verità..-
-Come
non lo sai? Non ne
avete parlato?-
-Bhè
no.. è complicato.
-Cosa
è complicato? O state
insieme o non state insieme, e poi vi conoscete da così
poco..
-Non
abbiamo parlato
espressamente dello stare insieme, e si, ci conosciamo da poco ma non
so, lui è
dolce e tra noi è scattato qualcosa, abbiamo parlato poi lui
mi ha baciata, ed
è cambiato tutto..
-COSA?!
Ti ha baciata?!-
disse alzando la voce e mettendosi in piedi
-Si..
ma io non l’ho
respinto.. e …
-Ah..
-Zayn
io ti sto raccontando
tutto e devi capirmi è tanto strano per te quanto lo
è per me, è stato tutto
così veloce e non sto capendo neanche io niente. Penso che a
te basterebbe
conoscerlo un po’ di più per apprezzare la persona
che è, e per sapere così che
non è come appare al primo impatto.
-Faith
tu ci tieni a quel
ragazzo?
-Si
.- gli risposi decisa
-Allora
farò il possibile
per accettarlo e conoscerlo.-
Al
suono delle sue parole
così dolci gli saltai addosso abbracciandolo, lo stinsi
fortissimo penso che
davvero non avrei mai potuto trovare un altro amico come lui.
-Sei
unico- gli sussurrai
all’orecchio
E
lui mi strinse ancora di
più a sé. Dopo gli raccontai per filo e per segno
tutto ciò che era successo
tra me e Liam e lui
mi ascoltò attento
facendo solo ogni tanto qualche commento sarcastico su Liam.
Ma
lui oggi mi aveva fatto
pensare ad una cosa… Io e Liam stavamo insieme? In effetti
non avevo
assolutamente la risposta a questa domanda..
POV
ZAYN
Avevamo
parlato finalmente,
ero riuscito a farle capire cosa pensavo, mi sentii sollevato ma ancora
un po’ preoccupato,
avevo intenzione di parlare con quel Liam e per vedere che tipo era ,
se era una persona
affidabile, se poteva andare bene
per Faith.. Avevo paura che l’avrebbe potuta fare soffrire e
io avrei fatto
sempre di tutto per evitarlo.
La
vidi un po’ assente
allora misi della musica e iniziai a cantare come un idiota
- I
gotta feeling... That
tonight's gonna be a good
night …-
-Zayn
che ti è preso?-dissi
cercando di trattenere le risate
-Niente
ti ho vista strana e
volevo farti ridere un po’-rispose serio
-Com’è
che faceva la canzone
quindi?-dissi canticchiando la canzone che ancora continuava
Ci
mettemmo a scherzare fino
a sera poi lui restò a cena da me, ordinammo la pizza e
vedemmo un film, si era
fatta già sera.
-Zayn,
ricordi cosa mi hai
detto stamattina?
-Vagamente,
a cosa ti
riferisci?
-Intendevo
quando mi hai
detto che non volevi che ci allontanassimo
-Ah
si, ma avevo solo paura
di perderti
-Si,
ma non succederà, noi
saremo sempre come in questo momento, capito?
-Certo,
insieme per sempre.
Quindi amici come sempre.
-Amici
come sempre.
Si
era fatto tardi così lui
tornò a casa sua, ero davvero felice, avevo passato una
bella giornata con Zayn, avevamo chiarito le nostre tra noi ed era
tutto perfetto. L’indomani mattina avrei
visto Liam, il ragazzo con cui stavo iniziando una storia
bellissima, si, ovviamente eravamo solo all'inizio, ma speravo che
saremo stati insieme per moltissimo tempo. Aver conosciuto Liam era
stata una cosa meravigliosa e che darei mai aspettata completamente.
Non vedevo l'ora di addormentarmi così da svegliarmi la
mattina del giorno seguente, ma questo mi rendeva ancora più
agitata e rendeva l'addormentarsi ancora più difficile..
Rimasi sveglia fino a tardi ma poi riuscii ad addormentarmi.
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Capitolo 6 *** Dubbi e chirimenti ***
CAPITOLO
5
Era
arrivata la mattina del
giorno seguente. La notte prima non ero riuscita ad addormentarmi
subito,
quindi ero rimasta fino a tardi a pensare. Riuscita ad a prendere sonno
poi
nessuno avrebbe potuto svegliarmi.. Ad un tratto
-Faith!!!!!!
Alzatiiiiii!!! Faith
è tardi!!!!!!!! Svegliaaaaaa– urlò Zayn
che non avendomi visto a scuola era venuto a casa mia per vedere se mi
era
successo qualcosa.
-Eh?
Che succede?- risposi
io senza rendermi conto di che ora fosse
-Faith
hai dormito fino ad
ora? Non ti sei accorta di che ore sono?
-Emm
si bhè ho dormito…ma
che ore sono? E.. la scuolaaaaa!!!!
-Si
infatti la scuola. Vestiti,
dai, che alla ricreazione vediamo come entrare in classe
-Va
bene, sisi mi vesto di
corsa e usciamo, stanotte ho dormito poco e stamattina non ho affatto
sentito la
sveglia
Zayn
uscì dalla stanza lasciando
la porta aperta, io
iniziai a cambiarmi
di fretta,nel frattempo sentivo lui canticchiare, mi
vestii subito e scesi da lui, era già
pronto così uscimmo subito. Avevamo ancora un’ora
prima della ricreazione e la
scuola distava circa un quarto d’ora da casa mia,
suonò il telefono di casa e
dopo qualche squillo lo presi, non si vedeva il numero sullo schermo ed
era
strano perché la maggior parte dei numeri di chi conoscevo
era memorizzata.
-Pronto?-
dissi io con voce
insicura
-Faith?
Sono anni che non ti
sento, ma come sei cresciutaaa
Era
la voce di una donna,
era una voce a me familiare, cercavo
di
collegare quella voce ad un volto e nel frattempo Zayn mi guardava con
sguardo
confuso
-Si
sono io Faith, ma chi
parla?
-E’
passato molto tempo di
sicuro non ti ricorderai di me ma sono un’amica di tua madre,
mi chiamo Anna,
mi sono trasferita tempo fa e volevo parlare con tua madre
-Anna
siii mi ricordo di
teee. Ma adesso la mamma non è in casa, le dirò
che hai chiamato ma ora devo
andare, ciano
-Ciao
Faith ci sentiamo
presto.
Si
adesso mi ricordavo era
la migliore amica di mia madre lei me ne ha parlato e mi pare che sia
venuta
qualche volta anche a
casa mia, ma quando
ero molto piccola.
Poi si è trasferita e non si
è sentita spesso con mia madre.
Dopo aver chiuso il telefono
io e Zayn uscimmo e ci incamminammo verso la scuola.
Camminavamo per quelle
strade che conoscevamo ormai a memoria e nel frattempo ci guardavamo e
chiacchieravamo
del più e del meno. Arrivammo a scuola e aspettammo per
qualche minuto il suono
della ricreazione per entrare. Suonò la campana e aprirono
il cancello e nel
cortile vidi da lontano Liam che parlava con un ragazzo allora andai
verso di
lui, ma arrivata lì vicino non lo vidi più tra
tutta quella gente, e ad un
certo punto mi sentii prendere per i fianchi e così mi girai
di scatto, era
lui. Liam mi aveva vista e mi stava abbracciando.
-Come
mai sei arrivata così
tardi?
-Non
ho sentito la sveglia
stamattina, ma ora sono qui.
-Menomale,
non riuscivo a
non pensarti, non sarei potuto stare ancora senza vederti o
abbracciarti.
Mi
si illuminarono gli occhi
a queste parole. Mai un ragazzo mi aveva detto una cosa del genere.
Penso che
ormai non ci fossero più dubbi, noi stavamo insieme. Vicino
a noi c’erano Zayn
e quel ragazzo con cui stava parlando Liam; un ragazzo alto,con i
capelli
castani e lisci , gli occhi azzurri e non so il motivo ma mi inspirava
tanta
dolcezza.
Liam si accorse che lo
guardavo allora ci presentò
-Faith,
lui è Louis, è uno
dei ragazzi che come me sono stati aggiunti alla vostra classe.-disse
guardando,
per una frazione di secondo, anche Zayn .- E’ un ragazzo
divertente e
simpatico, penso che con lui non si possa essere
seri.-continuò
Louis
mi porse la mano per
stringerla, e io risposi al suo gesto ovviamente.
‘’Penso
che io e Louis
andremo molto d’accordo, non so come ma me lo
sento.’’ Pensai mentre prendevo
la mano di Louis.
-Faith
piacere.-gli dissi
stringendogli la mano
Poi
Louis si girò verso Zayn
e porse la mano anche a lui, i due si presentarono e poi si misero a
parlare e
a ridere come fossero amici di vecchia data. Io intanto mi guardavo
intorno,
vedevo moltissime persone in quel cortile immenso, non era come al
solito, alla
ricreazione non eravamo più solo io e Zayn a girare per il
cortile, stavolta c’erano
anche Louis e Liam,
il mio ragazzo.
Si potevo dirlo e se mi
fosse andato avrei anche potuto urlarlo, Liam era il mio ragazzo. Ero
felicissima.
Finì la ricreazione e
andammo in classe, ero una ragazza tra tre bei ragazzi, e questo non
andava
tanto a genio alle mie compagne, prima non mi si avvicinavano
perché gelose di
Zayn, si immaginavano chissà che cosa tra noi due, ora la
situazione vista da
questo verso era peggiorata. Ma non mi
importava molto, dato che io stavo
benissimo con loro.
In classe a me e a Zayn segnarono
la presenza e poi rimasimo a scuola per le altre due ore che restavano.
Ci fu
un’ora di supplenza allora io Liam Louis e Zayn ci sedettimo
in un banco nell’ultima
fila e iniziammo a parlare. Zayn era freddo con Liam, invece con Louis
era tutt’altra
cosa.
-Ragazzi
domani vi andrebbe
di andare al bowling?-propose Louis
-Si
ma dipende a che ora-
rispose Zayn
-Per
me va bene a qualunque
ora.- disse Liam
-Io
devo chiedere, ma vi
farò sapere.-continuai io
-Ma
domani pomeriggio
dovremo studiare per il compito di Storia.- ci ricordò Zayn
-Ah,
giustoo! Allora
rimandiamo dai ribatté- Louis.
Le
ore di scuola con loro
passarono subito, non mi accorgevo nemmeno del tempo che passava, in un
attimo
la giornata scolastica era finita e già stavamo tornando a
casa.
Avevo superato da poco il
cancello e poi Liam mi chiamò e così tornai da
lui.
-Liam
cosa c’è?
-Faith,
hai scordato il
libro.-disse porgendomi il libro di storia
-Grazie!
– risposi
prendendolo
-E
Faith…
-Si?
-Hai
dimenticato anche
questo
-Cosa?
Si
avvicinò e mi baciò
ancora, mi cadde il libro a terra ma non mi importava. Dopo lui si
allontanò un
po’ e mi disse che ci teneva troppo a me, io arrossii e lui
rise. Poi Liam fece
un segno di saluto a qualcuno dietro di me, allora mi girai e vidi che
Zayn era
rimasto ad aspettare che tornassi per andare a casa insieme. Salutai
Liam e gli
diedi un altro bacio e poi andai da Zayn e andammo verso casa. Quando ci trovammo
lì di fronte casa mia vidi
la macchina di mia madre posteggiata allora entrai e Zayn mi
salutò e andò via.
-Ciao
mamma!
-Ei
tesoro
-Mamma
come mai qui? Non dovevi
essere fuori per lavoro?
-Sono
tornata per il weekend
ma poi dovrò ripartire
Mia
madre non tornava spesso
infatti era sempre via per lavoro e non la vedevo mai.
Sentivo che dovevo dirle
qualcosa ma non ricordavo cosa. Dopo un po’ mi
tornò in mente.
-Ah
mamma mi ero scordata di
dirti che ha chiamato Anna.
-Anna?
La mia amica Anna.-
disse con tono sorpreso e meravigliato
-Si
mamma proprio lei,
voleva parlarti di qualcosa dovresti richiamarla
-La
chiamo subito
La
chiamata dell’amica di
mia madre mi aveva lasciata un po’ perplessa e incuriosita.
Stranamente adesso
volevo sapere cosa volesse dire Anna a mia madre. Salii in camera mia e
aspettai che mia madre chiamasse Anna per poi tornare giù
per sapere di cosa
avevano parlato.
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Capitolo 7 *** L'amica della mamma ***
CAPITOLO
6
Mia
madre chiamò Anna e dalla
mia stanza, al piano di sopra sentivo risate e parole confuse, si
sapevo bene che non
è giusto origliare le
conversazioni altrui, ma ero troppo curiosa, aspettavo e aspettavo e mi
sembrava
che la loro chiamata non sarebbe mai finita. Ma ad un certo punto
sentii un ‘’Ciao
ci sentiamo presto ‘’ allora scesi di corsa le
scale quasi scivolando sugli
ultimi due scalini, e andai in cucina da mia madre e iniziai a
chiederle della
telefonata.
-Mamma,
ma quiiiiiiiindi di
cosa hai parlato con Anna?
.-Abbiamo
parlato un po’ di
tutto, sai sono circa 12 anni che non ci vediamo, ci siamo sentite
qualche
volta per messaggi ma niente più di questo.
-Ah,
ma mamma non ti manca
Anna?
-Si
certo amore che mi
manca, ma io lavoro e viaggio spesso per lavoro, lei anche è
una donna che
lavora quindi non avevamo il tempo di vederci frequentemente.
-Mamma
ma Anna come mai si è
fatta sentire proprio oggi e non per qualche festa o non so?
-Ha
chiamato oggi perché voleva
farmi sapere che stava tornando per qualche giorno quì con
la sua famiglia e
voleva avvertirmi per incontrarci.
-Che
bella cosa, così potrò
rivederla anche io, perché non la ricordo tanto
bene…
-Certo
che potrai vederla! E
siccome tuo padre non tornerà questo mese le ho detto che
sarebbe potuta
rimanere qui a casa nostra.
-Fantastico
mamma ma quindi
quando arriverebbero?
-Domani
mattina, e dato che
è sabato penso non sia un problema per te sistemare la tua
stanza e aiutarmi a
sistemare anche il resto della casa.
-Va
bene perfetto mamma vado
in camera mia a sistemare così poi ti aiuto e mi rimane
anche un po’ di tempo
per passare a casa di Zayn.
Andai
di nuovo nella mia
stanza per sistemare, ma c’era un caos inimmaginabile,
vestiti appallottolati e
messi sotto i cuscini, coperte in giro, carte di caramelle fogli
accartocciati
e buttati in giro, insomma avevo un bel lavoro da fare e non sarei mai
riuscita
a finire in tempo per andare da Zayn allora presi il cellulare e gli
mandai un
messaggio:
‘’Zayn
oggi non arrivo a
venire a casa tua, domani mattina arrivano a casa mia Anna,
l’amica di mia
madre, e la sua famiglia quindi devo sistemare la stanza, e sai che
è un’impresa
ahahah e penso che neanche domani potremo vederci, in caso passa
così ci
vediamo, ciaoo ‘’
Dopo
aver scritto il
messaggio a Zayn ne mandai uno molto simile a Liam dicendo che il
giorno dopo
sarei stata impegnata e non sarei potuta uscire, poi
tornai a mettere in ordine la mia stanza;
iniziai piegando i vestiti in giro, poi le coperte e dopo
un’oretta ebbi
finito. Poi aiutai mia madre e nel frattempo le feci qualche domanda
sull’arrivo
di Anna.
-Ma
quindi Anna verrà domani
mattina con la famiglia?
-Si
come ho detto prima
verranno Anna, suo marito e mi pare che abbia una figlia della tua
età. Ti
andrebbe bene se la sistemassimo in camera tua?
-Certo
mamma nessun
problema, magari faremo anche amicizia, sarebbe una cosa carina.
Ok
adesso sapevo che avrei
trovato finalmente un’amica, una ragazza come amica, non
vedevo l’ora che arrivasse.
Speravo di piacerle, di esserle simpatica.
Ero troppo emozionata andai
verso il mio armadio, presi i vestiti più belli che avevo,
li misi sul letto e
iniziai provandoli uno per uno, non avevo mai avuto un’amica
e volevo apparire
al meglio. Scelsi un vestito che mi piaceva da impazzire: era un tubino
bianco
panna a fiori rosa pesca, corto due mani sopra
il ginocchio, senza maniche; con dei
sandali color panna con il tacco.
Avevo tutto pronto, la casa
era sistemata, i vestiti anche. Ed ero in orario perfetto quindi
chiamai Zayn e
gli dissi che alla fine potevo andare da lui e poi mi incamminai verso
casa
sua.
Avevo così tanta voglia di
andare a parlare con lui che uscii di casa senza cambiarmi e
così rimasi in
pantaloncini stivali e con una canotta. La strada per casa di Zayn era
poca,
casa sua non era affatto lontana. Arrivai subito, suonai il campanello
e lui
scese subito ad aprirmi.
-Eiiiiiii-
dissi balzandogli
in braccio
-Ciao!
Ma tutto questo
entusiasmo?
-Sai,
domani mattina arriva
la figlia di Anna, sono felicissima
-E’
carina?- disse e dopo
ridacchiò
-Veramente
non l’ho mai
vista, ma non mi importa- risposi ridendo con lui
Ero
troppo euforica per l’arrivo
di questa ragazza non vedevo l’ora. Rispondevo a macchinetta
alle domande di
Zayn, quasi non respiravo tra una parola e l’altra tanta era
l’emozione.
-Quindi
stai aspettando una
ragazza che non conosci, e sei così felice?
-Bhè
si.. di lei so
pochissimo ma mi basta
-Cosa
sai finora?
-So
che ha vissuto in Irlanda
e che sa suonare la chitarra. Mia madre mi ha saputo dire solo
questo…
-Non
è molto, ma non è neanche
niente.
-Zayn
si sta facendo tardi,
io vado domani ti aggiorno su tutto- lo salutai dandogli un
abbraccio
Poi
uscii
andando a casa. Dove mangiai un pezzo di pane in fretta e poi andai
subito a
dormire per far passare prima il tempo e far arrivare presto il giorno
dopo.
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Capitolo 8 *** Non tutto è come sembra ***
CAPITOLO
7
Mi
svegliai verso le sei del
mattino, grazie ad una chiamata di Zayn, che mi avvisava che sarebbe
venuto ad
aspettare con me l’arrivo degli ospiti. Non sentii affatto il
campanello, ed ero
ancora in intimo quando vidi Zayn appoggiato
alla mia porta, mi guardò con uno strano sorriso e io appena
mi accorsi di lui
gli tirai addosso un cuscino.
-Ehi,
attentaaaa!- disse
ridendo e rilanciando il cuscino sul mio letto.
-Esci
da qui devo vestirmi!
-Dai
come se non ti avessi
mai vista, dai fammi rimanere sto buono buono seduto sul letto e tanto
devi
solo metterti il vestito
-
Si va bene.. passami il
vestito allora
-Tieni
-disse porgendomi il
vestito
Lui
era sdraiato sul mio
letto e io mi stavo infilando il vestito che avevo scelto la sera
prima, Zayn
era in silenzio e mi guardava serio, non so cosa stesse pensando in
quel
momento, era così assorto nei suoi pensieri..
-Zayn
-Si
Faith?
-Mi
aiuti?
-Certo,
cosa devo fare?
-Tirami
su la cerniera che
da sola non ci riesco
Zayn
si alzò dal letto,
venne dietro di me, io mi scostai i capelli verso sinistra
così non si
sarebbero impigliati nella lampo. Lui mi alzò pian piano la
cerniera con molta
attenzione e poi rimase fermo e mi abbracciò da dietro, mi
teneva tra le sue
braccia e avvicinava sempre di più il suo viso al mio. Ad un
certo punto
squillò il mio telefono e ci allontanammo. Io presi le
scarpe e le misi, e lui
prese il mio telefono e rispose. Non sapevo con chi stesse parlando,
sentii
solo alcune parole
‘’
Pronto, sono Zayn
Si
lei è qui con me, ma si
sta cambiando non può parlare’’
Poi
chiuse il telefono e
andò verso le scale, io non mi insospettii affatto e andai
in bagno per
sistemarmi i capelli.
POV
ZAYN
Suonai
a casa sua, mi aprì
sua madre dicendomi di salire in camera sua. Arrivato lì la
visti, era stupenda
come sempre, era in intimo e infatti mi cacciò dalla stanza,
ebbimo una piccola
discussione ma alla fine mi fece rimanere. Poi mi chiese di chiuderle
la lampo
così mi avvicinai a lei, lei spostò i suoi
capelli e io le alzai la lampo del
vestito e poi la avvicinai sempre di più a me, non riuscivo
a capire cosa
stessi facendo, lei stava con Liam e poi era la mia migliore amica, e
poi era
un’amicizia troppo bella da rovinare in questo modo.
Mi stavo avvicinando sempre
di più al suo viso, quando ad un certo punto si
sentì suonare il suo telefono
poggiato sul comodino vicino al letto, era lì che suonava e
così quell’aggeggio
meccanico aveva rovinato un momento che poteva essere qualcosa di
speciale.
Presi io il telefono, e lei
non obbiettò così risposi.
-Ei
Faith
Era
la voce di Liam, del
ragazzo che mi aveva portato via Faith. Gli risposi freddamente e
cercai di
farlo ingelosire
-Pronto,
sono Zayn
-Zayn,
Faith è con te? Potresti
passarmela?
-
Si lei è qui con me, ma si
sta cambiando non può parlare
-Sei
con lei e lei si sta
cambiando?- disse irritato
-Certo
ciao.-risposi
chiudendogli in faccia il telefono
Non
so cosa mi fosse preso,
avevo fatto una cosa orribile, sapevo benissimo che questa telefonata
avrebbe
avuto delle conseguenze. Ma al solo sentire la voce di lui era scattato
qualcosa in me... che non ero riuscito a fermare.
Così andai verso le scale, e
lei entrò in bagno a sistemarsi.
POV
FAITH
Finii
di sistemarmi e andai
da Zayn, scendemmo insieme in cucina e ci sedemmo. Eravamo seduti ai
lati
opposti del tavolo e lui mi guardava in modo strano. Poi iniziai a
domandargli della
telefonata di prima.
-Ma
quindi chi era al telefono?
-No
nessuno di importante..
-Dai
dimmii
-Era
Liam, voleva parlare
con te ma ti stavi preparando
-Ah
potevi dirmelo, avrei
potuto parlargli non ero così impegnata..
Non
mi arrabbiai con lui,
non era una cosa tanto grave, ma presi il cellulare e chiamai subito
Liam, lui
era strano, sembrava distaccato.
-Liam
sono Faith
-Come
mai stavolta non
risponde Zayn?- disse con tono sarcastico
-Scusa
è che non potevo
rispondere e poi lui ha preso il telefono…
-Lo
so, mel’ha detto ti
stavi cambiando..
-Si..
ma non proprio.. sembri
freddo..
-Non
sono freddo.. sono solo
infastidito..
-Perché?
-Perché
tu sei mia e non mi
va che stai sempre con lui
-Certo
che sono tua, ma lui
è il mio migliore amico, siamo come fratelli, di lui non
devi preoccuparti.
-Hai
ragione scusa per
essermi arrabbiato, posso venire da te? Mi manchi.
-Certo,
così conoscerai una
ragazza che viene a stare a casa mia.
Dopo
la chiamata tornai da
Zayn e ricominciammo a parlare della figlia di Anna, poi suonarono alla
porta,
andai impaziente ad aprire. Era Liam, lo tirai dentro casa, gli chiesi
scusa
per il malinteso e lo baciai. Lui mi prese in braccio e poi sentimmo
-Hem
Hem- Zayn si schirì la
voce facendoci capire che nella stanza non eravamo soli
Poi
si udì bussare alla
porta e stavolta non c’erano dubbi, doveva essere Anna con la
sua famiglia. Apriii
immediatamente mentre urlavo a mia madre di scendere in fretta.
Anna era una donna bionda
con gli occhi chiari e molto elegante; indossava un abito rosso e delle
scarpe
beige. Suo marito era alto con i capelli molto scuri e gli occhi
castani,
continuai a guardarli invitandoli ad entrare. Mia madre scese e si mise
subito
a parlare con Anna, si abbracciarono e iniziarono a raccontarsi tutto
quello
che non avevano potuto dirsi in tutti questi anni. Ma io non vidi la
loro
figlia, erano entrati solo marito e moglie, così li salutai
e poi chiesi loro
della ragazza.
-Scusate
ma vostra figlia
non è venuta?
-Nostra
figlia?- I due mi
guardarono con sguardo confuso
-Si,
non avete una figlia
per caso?
-Bhè
no, noi non abbiamo una
figlia…
Ad
un certo punto dalla
porta rimasta aperta entrò un ragazzo biondissimo, dagli
occhi del colore dell’oceano,
era alto e bellissimo. Liam e Zayn come me lo guardavo stupiti.
Entrò, andò verso Anna e il
marito e si mise a parlargli di un problema all’auto.
Anna poi mi fece avvicinare
presentandomi il ragazzo.
-Faith,
lui è Niall,mio
figlio.
-Ah
suo figlio?!..
-Si
io ho solo un figlio
maschio, lui ha la tua età e penso che andrete molto
d’accordo.
Io
e Niall ci guardammo per
un po’, realizzando che avremmo vissuto nella stessa stanza
per un po’ dato che
a casa mia non c’erano molti letti disponibili.
Anche mia madre era rimasta
sorpresa, anche lei era convinta che la sua cara amica avesse una
figlia.
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Capitolo 9 *** Quel biondo irlandese ***
CAPITOLO
8
Mia
madre e i genitori di
Niall uscirono e ci lasciarono a casa per conoscerci meglio, Liam e
Zayn
andarono via e io e Niall rimanemmo
soli
a casa e andammo in
camera mia a svuotare
le sue valigie. Aveva due grandi borsoni, e una chitarra. Aveva l'aria
da cagnolino bastonato, sembrava triste e non capivo il
perchè, tra noi c'era silenzio. Ma lui lo ruppe facendomi
una domanda.
-Sei
delusa?
-Per
cosa?
-Perché
non sono chi ti
aspettavi..
-Nono
tranquillo, non fa
niente. E’ solo che mi aspettavo una ragazza
-Chi
sono quei due ragazzi
che prima erano di sotto?
-Sono
Liam, e Zayn
-Mi
guardavano come fossi un
alieno
-Si..
perché sono un po’
gelosi.. e io e te dovremo dividere la stanza per un po’
-Gelosi
di me?- disse
avvicinandosi a me e prendendomi per i fianchi
-Si…-risposi
io cercando di
indietreggiare
Io
indietreggiavo e lui si
avvicinava sempre di più, poi io caddi sul letto e lui mi
seguì, mi spingeva
contro il letto e iniziò a baciarmi il collo allora io lo
spinsi via.
-Ma
che fai?!
-Pensavo
che..
-Pensavi
cosa!!! Bhà! Che
idiota- urlai uscendo e sbattendo la porta
Poi
tornai dentro lo feci
alzare e lo buttai fuori urlando.
-E’
la mia stanza esci
tu!!!!
Lui
abbassò la testa e uscì
in silenzio.
Non era affatto come mi
aspettavo. No, assolutamente no. Dopo averlo buttato fuori, continuai a
sbraitare come una casalinga di una telenovela spagnola. Guardandomi in
giro
vidi i suoi borsoni, e ripensai a lui che mi teneva sul letto, che mi
baciava
il collo…
Mi passai una mano
toccandomi il collo, mi guardai allo specchio e vidi che aveva lasciato
il
segno. E se Liam l’avesse visto? Avrebbe frainteso
sicuramente…
Non riuscivo a pensare,
nella mia mente c’era solo Niall su di me,
quell’immagine nei miei pensieri mi
dava un fastidio immenso.
Allora mi buttai sul letto
presi il cuscino ci affondai la faccia e cacciai un urlo.
Mi sentivo un po’ meglio
adesso, ma il segno c’era ancora.
Andai in bagno presi la mia
trousse stracolma di trucchi e uscii tutti i correttori, le ciprie e i
fondotinta e provai in tutti i modi a cancellare quel segno sul mio
collo. Si
vedeva, si vedeva lo stesso, non sapevo come eliminarlo. Alla fine mi
misi una
sciarpa, anche se faceva caldo, la tenni lo stesso e nel frattempo mi
tolsi
quel vestito che ormai non avevo più motivo di tenere
addosso.
POV
NIALL
Eravamo
di fronte casa
dell’amica di mia madre, era un quartiere davvero a modo. La
casa era una
piccola villetta singola con un bel giardino. I miei genitori entrarono
e io
rimasi fuori per prendere i bagagli in macchina. Appena entrai vidi una
ragazza
bellissima, aveva dei lunghi capelli biondi , degli occhi color
nocciola che mi
guardavano fisso, la sua espressione era stranita, dietro di lei
c’erano altri
due ragazzi tutti mi guardavano turbati. Solo dopo capii il
perché, si
aspettavano tutti una ragazza, e poi arrivai io.
Poi a casa rimanemmo solo io
e Faith, parlammo dei due ragazzi e lei mi disse che erano gelosi di
me, io
fraintesi la situazione e allora non resistetti, la spinsi sul letto e
le
baciai con foga il collo. Lei mi respinse e mi cacciò fuori.
Allora scesi in
cucina, mi era venuta fame…
‘’Ora lei mi odierà.. Ho
sbagliato tutto, non avrei dovuto farlo..Sono una persona
orribile, anzi, non
mi sono comportato da persona, ma da animale.’’
Pensai
La vidi scendere le scale in
pigiama, aveva dei pantaloncini a sbuffo rossi e una canotta dello
stesso
colore e una sciarpa bianca, ma non ne capivo il senso dato che non
c’era tutto
questo freddo... Venne anche lei in cucina ma non mi guardò
nemmeno.
-Faith..
scusa per prima
-Le
tue scuse non
cancelleranno quello che hai fatto
-Lo
so ma spero che almeno
servano a farti capire che mi dispiace e che non sono la persona che
credi..
-Anche
dicendomi che ti
dispiace non farai sparire questo! – gridò
togliendosi la sciarpa e scoprendo
un succhiotto sul collo
Ero
stato io, ovviamente, e
lei ora era non voleva più avere a che fare con me..
Non potevo biasimarla.. Non
sapevo cosa dirle, non sapevo cosa fare.. Lei scoppiò a
piangere e io provai ad
avvicinarmi a lei per consolarla, le chiesi scusa altre mille volte ma
lei non
volle ascoltarmi. Salì in camera sua e si chiuse
lì dentro. C’era qualcuno alla
porta, io aprii e vidi Zayn, l’amico di Faith.
-C’è
Faith?
-Si
è in camera sua…
Ci
limitammo a scambiarci
queste poche parole poi lui mi guardò squadrandomi e
salì le scale. Lei era
chiusa lì sopra ma forse a lui avrebbe aperto.. Lei era su a
piangere speravo
tanto che quel Zayn l’avrebbe tirata su di morale. Ero in pensiero per lei.
POV
FAITH
Sentii
dei passi sulle scale
e continuavo a piangere guardandomi il collo davanti allo specchio,
inizia a
urlare dalla porta pensando che fosse Niall che cercava di nuovo di
farsi
aprire la porta
-Vattene
subito! E non
provare mai più ad avvicinarti a me!
-Sono
Zayn, Faith stai bene?
Mi ha fatto entrare Niall, sembrava preoccupato…
-Zayn!
Aprii
di corsa la porta e lo
abbracciai forte, lui richiuse la porta e continuando a tenermi si
avvicinò al
letto e si sedette con me tra le sue bracci, mi accarezzò i
capelli e ripeteva
che niente poteva essere così grave da rovinare il mio viso
con delle lacrime
-Raccontami
sai che con me
puoi parlare di tutto.
-Cerca
di stare calmo però,
Insomma… Niall…. Lui..
-Starò
calmo, ma parla dai
Mentre
cercavo le parole
giuste da dire a Zayn, mi scivolò via la sciarpa e si
scoprì il succhiotto che
mi aveva lasciato Niall, lui lo vide e iniziò a guardarmi
incredulo.
-E’
stato lui?
-Si…ma
si è scusato, è
pentito…
Si
alzò, si mise a camminare
avanti e indietro per un po’, poi diede un pugno al muro e
tornò a sedersi
vicino a me, si limitò a fare questo.
-Pensi
di dirlo a Liam?
-Credo
che sia giusto
farglielo sapere… ma ho paura della sua reazione..
-Non
potrai tenere a lungo
la sciarpa, sospetterebbe sicuramente qualcosa, farai meglio a dirglielo
-Lo
so.. glielo dirò appena
posso.
Liam,
lui era tutto per me.
Quando sono con lui non capisco niente, quando lui mi abbraccia mi
sento unica
e quando lui mi bacia è come se tutti scomparissero, e al
mondo esistessimo
solo io e lui . E se quello che era successo oggi rovinasse tutto? Non
voglio
perdere quello che era nato tra noi due…
-Lui
capirà.-disse per tranquillizzarmi
andando via.
Zayn
era uscito, era andato
via e io ora ero di nuovo sola con Niall. Non ne avevo paura, ma mi
aveva dato
fastidio ciò che aveva fatto. Ero sul mio letto e ad un
certo punto bussarono
alla porta della mia stanza, era Niall, stavolta gli dissi che sarebbe
potuto
entrare, così senza esitare entrò.
Lo guardai e lui aveva un
aria afflitta, si sentiva ancora in colpa..
-Ti
va se dimentichiamo
tutto e ricominciamo daccapo?
-Certo!
Facciamo come non
sia successo niente allora
Mi
guardò sorpreso e
sorrise, poi prese un’enorme custodia nera, dalla forma si
capiva subito cosa
contenesse, era una chitarra. La uscì dalla fodera ed era
stupenda, era ai lati
marrone mogano e davanti di un marrone molto più chiaro,
simile al colore della
sabbia delle spiagge. La prese, e iniziò a suonarmi una
canzone, “Stereo
Hearts”
dei Gym Class Heroes.
Era bravissimo, non ci sono parole per descrivere
quanto fosse bravo, mentre suonava sorrideva, si vedeva che era a suo
agio, che
stava bene. Presa dalla canzone mi misi a cantare e lui mi
seguì, cantavamo e
stavamo bene, avevamo trovato un interesse comune; la musica. Quando
finì di
suonare la canzone posò la chitarra sulla scrivania, tolse i
borsoni dal letto
e iniziò a sistemarlo.
-Chi
ti ha insegnato a suonare?
-Ho
imparato da solo.
-Ah
wow, e ti andrebbe di insegnarmi?
-Certo,
non ho mai insegnato a nessuno, ma certo, ci proverò.
L’avevo
giudicato male, anzi malissimo, è un ragazzo simpatico,
disponibile, dolce
leale e di cui penso di potermi fidare.
-Faith!
Niall! Siamo tornatiiiii, scendete dobbiamo parlarvi- gridarono i
nostri
genitori tornati finalmente
-Si
arriviamoooo- risposi io
Io
e Niall scendemmo e nel frattempo tra di noi ci domandavamo cosa
dovessero
dirci di tanto importante da non poter aspettare di parlarne a cena. I
suoi
genitori e mia madre erano in piedi e ci aspettavano, sembravano
impazienti di
comunicarci qualcosa.
-Ragazzi,
abbiamo parlato tra di noi e avremo delle opportunità di
lavoro con dei soci in
Irlanda, dovremo partire, ma Niall, tu puoi restare qui con Faith se ti
va
Niall
acconsentì subito, si vede che già si era
affezionato a me, e poi almeno non
sarei rimasta sempre sola a casa.. I miei non c’erano mai,
mio padre viveva
lontano per lavoro e tornava ogni tanto per le feste, e anche mia madre
lavorava fuori, ma di tanto in tanto tornava per qualche settimana e
rimaneva
con me. Così io stavo sempre da sola, ogni tanto
però rimaneva Zayn con me
oppure passava qualche mio parente per sapere come stavo. Per me
sarebbe stato
un bene che Niall rimanesse con me.
-Quando
partirete?- chiesi io
-
Tra una settimana, nel tempo che saremo qui però volevamo
sbrigare qualche
commissione
-Per
noi va bene, ora però andiamo di sopra a sistemare le cose
di Niall
Tornammo
su e io iniziai a fissare il letto cercando una soluzione al nostro
problema:
un ragazzo, una ragazza e un solo letto. Non potevamo dormire insieme.. Insomma, era sbagliato,
no?
-Niall
come facciamo con il letto?
-Sinceramente
non ne ho idea..
Ad
un certo punto presi i cuscini, li misi in fila al centro del letto e
creai una
“barriera” tra i due lati del letto. Era un letto
grande, a due piazze e ci
saremo entrati perfettamente noi e anche una terza persona. Lo spazio
non
mancava e grazie alla barriera che avevo fatto potevamo stare
tranquilli. Così
il problema non esisteva più.
Non
avevamo tanta fame, ma scendemmo lo stesso; per cena mia madre aveva
preparato
una focaccia condita, in cucina erano tutti seduti a tavola e mia madre
aveva
apparecchiato con il servizio buono e la tovaglia per gli avvenimenti
importanti, prendemmo solo una fetta di focaccia a testa e poi salimmo
senza
toccare altro cibo. Sistemammo il letto e lui andò in bagno
a mettersi il
pigiama, tornò con un un pigiama rosso, come il mio, allora
io scoppiai a
ridere
-Non
è stato fatto apposta, è stato un caso che io mi
abbia portato solo un pigiama
rosso-disse lui serio come per giustificarsi.
-Non
fa niente!
-Si
ma ora facciamo ridere..
-Tanto
chi ci deve vedere?
Dalla
porta entrarono mia madre e i suoi genitori con un’antica
macchina fotografica,
una di quelle che non si vede spesso in giro. Una polaroid se non mi
sbaglio,
ridendo e ripetendo che eravamo carinissimi ci scattarono delle foto
-Come
non detto- continuai io ridendo sempre di più
-Si..
non ci vedrà nessuno..- rispose lui
Ridendo
poi uscirono dalla stanza lasciandoci soli, così spegnemmo
la luce grande e ci
sdraiammo, all’inizio fu abbastanza imbarazzante, poi
iniziammo a raccontarci
storie e a parlare di noi, così da conoscerci un
po’ meglio. Mi raccontò di una
volta che dopo carnevale volle rimanere per una settimana vestito da
spiderman,
e che lui non sopportava i cartoni della Disney, quando io al contrario
li
adoravo e ne conoscevo tutte le canzoni a memoria. Dopo la nostra lunga
chiacchierata
notturna ci addormentammo e ci svegliammo la mattina seguente con tutti
i
cuscini a terra.
Poi
andammo a fare colazione e uscimmo, non ci andava di rimanere a casa e
poi lui
era arrivato da poco e ancora non aveva visto niente della
città.
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Capitolo 10 *** Verità ***
CAPITOLO
9
Andammo
in giro per la città,
gli feci vedere un po’ di posti
Visitammo il British Museum
e poi lo portai a vedere il Big Ben. Poi mi venne un po’ di
fame così gli
chiesi se voleva andare in un fish&chips, un posto
dove servivano pesce e patatine fritte, cosa che io adoravo mangiare.
Ci
incamminammo verso il fish&chips più vicino, e
sorpassammo Molti
alberghi,ristoranti bed and breakfast per la colazione, pub e molte caffetterie.
Per
arrivare però mancava un altro po’ di strada,
così prendemmo la metropolitana,
trovammo rappresentanti di tutti i gruppi sociali, di tutte le
età: dagli
scolari ai pensionati, dagli operai ai banchieri, dalle casalinghe ai
funzionari dello stato. Molti, anzi la maggioranza, leggeva giornali
vari e
libri. Poi finalmente arrivammo, era un locale davvero carino,
c’era un grande
bancone dove ordinare, poi c’erano molti tavoli con sopra
tovaglie con il
simbolo del ristorante, le pareti erano giallo ocra e avevano appesi
dei quadri
e delle bandiere. Andammo al bancone e ordinammo due porzioni piccole
di fish and
chips, poi ci sedemmo a un tavolo aspettando di mangiare, il cameriere
non ci
mise molto a portarci le ordinazioni così subito dopo
mangiato uscimmo nella
strada di fronte. Io e Niall, non ricordo neanche, come ci perdemmo di
vista
per un po’ e io entrai nel panico.
-Niall!! Niall!! –
iniziai a chiamarlo più volte
“Oh
no! Dove sarà? Come faccio ora?
Faith stai calma ora lo trovi, è un ragazzo grande e
vaccinato. Non è affatto
stupido e non è un bambino.’’
Continuai a gridare il suo nome e a
scrutare tra la gente cercando il suo volto.
-Ti
stavi preoccupando, eh?- Sentii
dire da dietro di me
-Stupido!
Non si fanno scherzi del
genere! – dissi arrabbiata
-Scusa..
Non volevo farti innervosire,
stavo giocando
-Non
si gioca così. Ora andiamo dai
-Hai
ragione, facciamo come dici tu capo!
Andammo
verso la metropolitana per
tornare a casa e quando ad un tratto vidi Liam, era così
attento a leggere il
libro che teneva in mano che non si accorse di me e Niall stavo per chiamarlo ma mi
accorsi che stavolta avevo
dimenticato a casa la sciarpa e senza
quest’ultima non avrei potuto coprire il segno e Liam se ne
sarebbe
accorto; così
mi chiusi la felpa che
indossavo fino al collo e alzai un po’ il cappuccio in modo
da nascondere il segno
che ancora era visibile. Avevo deciso di fargli una sorpresa, dato che
era
sempre lui che mi abbracciava da dietro o che mi chiamava o veniva a
casa.
Andai
accanto a lui e lo spinsi un po’
fingendo di essergli caduta addosso.
-Cerca
di stare attento!- mi disse lui
irritato
-Scusa..
– risposi io cercando di
trattenere le risate, mi veniva troppo da ridere vedendolo sgridarmi
così
-Non
sono modi questi!- continuò lui
Poi
alzai la testa e lui capì che ero
io, allora rise e mi abbracciò, anche Niall rideva, guardava
le espressioni
delle persone rimaste
perplesse in
metropolitana che avevano assistito alla scena. Mentre ci abbracciavamo
il mio
collo si scoprì e lui vide quella cosa simile a un livido
che avevo sul collo.
-Cos’è
quello?!- disse sfiorando il mio
collo
-Bhè
niente… è che..-balbettai io, non
sapevo come giustificarlo
-Sono
stato io.-interruppe Niall
Liam
lo guardò incredulo e nel
frattempo arrivammo alla nostra fermata così scendemmo dalla
metro. Liam e
Niall si guardavano.
-Cosa?!
Tu? Perché?
-E’
stato uno sbaglio, lei non voleva
ma io..
-Non
voleva e tu hai insistito! Non
devi toccarla né avvicinarti a lei!
-Avevo
frainteso..
Liam
si avvicinò a Niall e gli diede un
pugno in faccia, Niall si accasciò a terra dal dolore.
-Liam
non vedi che gli hai fatto male?!
Smettila!- gridai io con tutta la voce che avevo
Liam stava per continuare ma
io mi misi tra di
loro e lo fermai. Niall aveva sbagliato, ma non si meritava
questo… Mi
abbassai, accarezzai il viso di Niall e lo aiutai a tirarsi su.
-Dopo
quello che ti ha fatto vai ancora
ad aiutarlo?
-Liam,
lui non è cattivo, tutti possono
sbagliare, e io l’ho perdonato.
Liam
fece per andarsene ma io gli andai
dietro e lo fermai, abbracciandolo gli dissi che pur avendo sbagliato
Niall si
era pentito, mi aveva chiesto scusa mi aveva detto che era sua
intenzione
chiarire al più presto la questione.
-Liam,
è successo il giorno che Niall è
arrivato, stavamo parlando poi lui si è avvicinato di
più a me e poi mi ha
baciato il collo, io l’ho respinto e gli ho urlato contro,
lui si è
allontanato, dopo abbiamo chiarito mi ha chiesto scusa e la storia
è finita lì.
-Come
puoi fidarti di lui? Vivete nella
stessa casa per ora, come sai che non ci riproverà?
-E’
un bravo ragazzo e poi io non penso
di interessargli più, è stato solo un momento.
Liam
si avvicinò a Niall, che appena lo
vide accostarsi a lui fece un passo indietro, ma poi
quando capì le intenzioni di Liam, che
stavolta non erano affatto di fargli del male, ma al contrario, si
avvicinò a
Niall, gli tese la mano chiedendogli scusa, e poi i due si
abbracciarono. Io li
guardavo sorridendo, e appena ebbero chiarito del tutto, andai da loro
e poi
insieme andammo verso le nostre case. Arrivammo di fronte casa mia
Niall entrò
in casa, ma io rimasi a salutare Liam, ma non volevo lasciarlo andare
via, non
volevo che andasse via, così rimanemmo un po’ in
giardino sul dondolo, quasi
sdraiati, dondolando, la mia testa era poggiata sul suo addome e lui mi
accarezzava i capelli.
-Ti
amo-mi disse con tono dolce ma allo
stesso tempo serio
-Anche
io-dissi spostandomi e
appoggiandomi su di lui baciandolo
Mi
sentivo in paradiso, ero con lui e
tutti i miei problemi erano spariti. Esistevamo solo io e lui. Avrei
voluto che
quel momento non finisse mai. Ma poi uscì di casa Niall
-Faith
dov’è il ghiaccio? Non riesco
assolutamente a trovarlo
-Aspetta,
ti sta uscendo un po’ di
sangue, sarebbe meglio prima disinfettare
Salutai
Liam in fretta con almeno
cinque baci a stampo uno dopo l’altro e poi entrai subito a
disinfettare la
ferita di Niall. Rientrata pensavo a Liam, al fatto che era la persona
giusta
per me, andai in bagno e
presi dal comodino
in alto del cotone idrofilo e dell’acqua ossigenata, salii
con Niall nella mia
stanza, lo feci sedere sul letto e con molta cura gli tamponai la
ferita con il
cotone imbevuto di acqua ossigenata, quando ebbi finito gli diedi il
ghiaccio e
andai a preparare la cena. Mi sentivo una mammina provetta, e penso che
anche
Niall pensasse lo stesso.
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Capitolo 11 *** Un cambiamento ***
Dopo
la serata di ieri
pensavo troppo a Liam e Niall, scendendo le scale mia madre mi
fermò, era tutta
emozionata e teneva un foglietto in mano, io la guardavo confusa; ero
appena
sveglia e per niente lucida e lei sulle scale mi parlava
così in fretta che
riuscivo solo a recepire alcune delle parole che diceva, ma nonostante
questo
continuavo ad annuire con la testa facendole cenno che avevo compreso
ciò le
lei mi diceva.
-Faith
non puoi capire cosa
mi ha regalato Anna, questo buono per il parrucchiere più
costoso della città,
è il migliore, e dato che io poi devo partire lo volevo dare
a te. Sai queste
cose non capitano tutti i giorni, è una vera occasione.
Io
mezza addormentata ancora
e lei tutta arzilla e felice che parlava a macchinetta, le misi una
mano sulla
spalla
-Mamma
si ok, ma ora fammi
andare a fare colazione
-Faith,
prendi il volantino,
anzi te lo lascio sul tavolo vicino ai biscotti
Detto
questo mia madre corse
di sotto e io come se non fosse successo niente continuai lenta a
scendere i
gradini uno per uno e tra uno sbadiglio e l’altro ricollegai
i fili al cervello
e mi resi conto del discorso di poco prima di mia madre. In effetti non
era una
cattiva idea per distrarsi un po’, però di
tagliarli non se ne parla affatto,
mi piacciono lunghi così come sono, magari qualche colpo di
sole o qualcosa del
genere.
In cucina il foglietto era
come aveva detto mia madre accanto ai biscotti, lo presi e lessi
più volte cosa
diceva. La maggior parte di ciò che c’era scritto
riguardava la fama e la
bravura del proprietario, questo mi incuriosì e decisi di
andare lì il giorno
stesso.
-Niall,
ora escooo!
-Ah
ok, ma dove vai?
-Segreto,
ma quando tornerò
mi troverai un po’ diversa
-Diversa?
Perché?
-Lo
vedrai
Salii
le scale e corsi a
vestirmi per uscire, rovistai nell’armadio per un
po’, fino a quando non li
vidi, una maglietta con stampata su la bandiera americana e dei
pantaloncini di
jeans un pò strappati che ci stavano una meraviglia. Li
presi e li indossai
velocemente, poi presi il primo paio di scarpe più vicino a
me e uscii di casa.
“si, penso che un
piccolo
cambiamento non mi possa far male, magari poi sarò anche
più bella per Liam,
voglio fargli una sorpresa, chissà cosa dirà
quando mi vedrà, non vedo
l’ora’’
Senza
rendermene conto
sbattei contro Louis, e stavo quasi per finire a terra, lui mi prese
per il
braccio e mi tirò sù evitando così un
incontro troppo ravvicinato tra me e il
marciapiede.
-Oh
Louis, grazie
-Di
niente, ma stai più
attenta quando cammini, potresti farti male
-Si
ho notato, se non mi
avessi presa a quest’ora sarei per terra con il sedere
dolorante
-Eh
già, ma allora a cosa
pensavi? Cosa ti distraeva tanto dalla strada?
-Un’idea
che ho in mente
-Idea?
Sarebbe?
-No
niente, un piccolo
cambiamento, comunque scappo ciaoo!
Lo
salutai di fretta e
ripresi a camminare verso il salone del parrucchiere migliore della
città,”si
dovrebbe esserlo.. o almeno è quello che dice il
dèpliant…’’
Dopo un po’ di strada
arrivai lì davanti, più che il negozio di un
parrucchiere sembrava un enorme
negozio di caramelle, vedevo rosa da tutte le parti, mille lecca lecca
giganti
di plastica, enormi girandole colorate, era tutto un po’
esagerato, ma alla
fine mi ispirava molta dolcezza.
Andai
verso la prima persona
che trovai
-Scusi
avrei questo
volantino, e volevo sapere come dovrei fare
-Ah
si, perfetto si sieda
lì, la prima poltrona a sinistra
Mi
andai a sedere, e davanti
a me avevo uno specchio stupendo, la poltrona su cui ero seduta era
rigorosamente rosa e non passò nemmeno tanto che
arrivò dietro di me una
ragazza che mi chiese il dèpliant e subito dopo
iniziò a farmi lo shampoo.
-Cosa
le andrebbe di fare ai
suoi capelli?
-Bhè
avevo pensato a dei
colpi di sole, i miei capelli sono già molto chiari, e
quindi..
Neanche
il tempo di finire
la frase che lei subito disse ad un'altra ragazza che doveva farmi dei
colpi di
sole. Mi fece lo shampoo e poi mi mise una cosa a me sconosciuta sui
capelli,
poi passò un balsamo e li rilavò, io la guardavo
attenta, ignorando però quello
che stava facendo.. Dopo mi asciugò i capelli e mi fece
guardare allo specchio.
-I
miei capelli… i mie
capelli sono..
-Si
signorina, ci ho messo
un po’ perché sa, ha dei capelli bellissimi, ma
sono anche abbastanza lunghi
quindi il trattamento ha richiesto più tempo. Comunque qui
abbiamo finito, è
libera di andare
Uscii
senza dire nient’altro,
ero rimasta malissimo, vedere i miei capelli diventati così
mi rendeva incapace
anche di guardarmi allo specchio.. Ero rimasta un po’ scossa,
certo era una
cosa stupida, ma a me dava fastidio. Decisi di tornare a casa con un
cappello
però, non volevo che Liam mi vedesse in questo stato. Non mi
ero resa conto che
si era fatto già pomeriggio, tra il tempo che avevo messo
per arrivare lì, poi
il tempo che ho passato dal parrucchiere ora era già tardi.
|
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Capitolo 12 *** Un imprevisto nella strada di ritorno ***
Mentre
tornavo a casa
incontrai dei ragazzi che non conoscevo, che iniziarono a tirarmi, e a
spingermi tra di loro, ridevano, e io avevo seriamente paura come non
ne avevo
mai avuto fino ad ora. Ero da sola e loro erano in quattro.
Continuavano a dirmi
di togliere il cappello, e che ero una bella ragazza in giro da sola,
io
iniziai a spaventarmi ancora di più volevo urlare, provai
anche ma non mi uscì
che un filo di voce che nessuno avrebbe mai potuto sentire.
-Per
favore lasciatemi
stare..
-Ma
non ti stiamo facendo
niente, tranquilla-disse uno di loro avvicinandosi a me con un tono che
non mi
tranquillizzava assolutamente
-Per
favore fatemi andare
via.. Per favore
-Togliti
il cappello, sei
così bella-continuò a dire un altro ignorando la
mia richiesta
Non
riuscivo più a farcela,
volevo solo andare via così li accontentai e mi tolsi il
cappello, e subito mi
scivolarono fino alle spalle i miei lunghi capelli che ora erano di un
colore
tra il castano e il nero. Così quei ragazzi iniziarono a
fischiare e quello più
vicino a me mi prese per il braccio mentre cercavo di andare via.
Scoppiai a
piangere, e non facevo altro che ripetergli di lasciarmi andare a casa.
Quando
quello sconosciuto mi tirò ancora più vicino a
sé ero terrorizzata e ad un
certo punto
-Lasciatela!
Ora.- gridò un
altro ragazzo arrivato dal nulla
-Chi
sei tu? Cosa vuoi?-
iniziò a urlargli quello che mi teneva e accarezzandomi
il viso, cosa che a me non piaceva
affatto
-Chi
sono io non importa, ma
sappiate che il sottoscritto ha appena chiamato la polizia che
già sta
arrivando.- disse allora il ragazzo con aria soddisfatta
-Vai
via ragazzo e smettila
di dire stupidaggini
-Ma
è verissimo quello che
ho detto- disse lui mostrando il cellulare
-Ah
ma noi stavamo già
andando via- detto questo i cinque sconosciuti scapparono via per paura
dell’arrivo imminente della polizia.
Appena furono andati via, io
mi abbassai a
terra fino a sedermi, e piangendo guardavo il ragazzo che mi aveva
appena salvata,
aveva dei capelli riccissimi, castani con il ciuffo davanti alzato un
po’ verso
l’alto, occhi verdi e indossava un lungo cappotto marrone,
lui vedendomi a
terra si sedette con me. Mi avvicinò un fazzoletto, le
lacrime mi avevano
sbavato tutto il trucco…
-Tieni,
asciugati le lacrime
e stai tranquilla adesso
-Grazie
per il fazzoletto e
per prima
-Di
niente, vuoi che ti
riaccompagni a casa?
-Se
puoi si…
-Certo
che posso, e poi non
ti lascerei da sola dopo la scena di poco fa
-Oggi
è stata una giornata
orrenda..
-Per
quei ragazzi?
-Non
solo.. Ad iniziare dai
miei capelli
-Che
hanno i tuoi capelli di
sbagliato?
-Fino
a stamattina erano
biondi, poi c’è stato un problema dal
parrucchiere.. e ora.. sono orrendi
-Non
è assolutamente vero,
per me sono bellissimi
-Grazie,
e comunque il mio
nome è Faith
-Ah
e il mio è Harry, ora
sarebbe meglio iniziare ad andare verso casa tua, mi sembra che sta
iniziando a
piovere
-Hai
ragione andiamo
Si
alzò e poi mi porse la
mano e mi aiutò ad alzarmi, appena fui in piedi lo
abbracciai, ripendogli più
volte “grazie’’.
Lui mi fece sorridere anche
con i capelli in quel modo, anche dopo quello che era successo prima,
dopo
tutto quello che mi era successo in questa giornata orrenda, lui era
riuscito a farmi
sorridere. Ad un certo punto iniziò a
piovere come aveva detto lui, per non farmi bagnare si tolse la giacca
e la mise in alto
per ripararci un po’, e ci
mettemmo a correre verso casa, per arrivare prima che la pioggia
aumentasse.
Arrivati a casa lo feci entrare e in cucina ci accolse Niall che era
rimasto a
casa per tutto questo tempo.
-Faith,
e lui?
-Niall
lui è Harry- dissi io
a Niall indicando Harry
-Harry,
ciao, ma noi due non
andiamo nella stessa scuola?- disse curioso Niall
-Si,
non ti sbagli, sono uno
dei ragazzi nuovi- rispose Harry
“In
effetti dei nuovi
ragazzi avevo fatto caso solo a Liam, e poi lui mi aveva presentato
Louis,Niall
aveva ragione, Harry era in classe con noi, strano che non me ne sia
accorta
prima..”
-Faith,
che hai fatto ai
capelli?
“Vero,
i capelli. Mi ero
completamente dimenticata dei miei capelli.”
Niall mi guardava come se
avessi qualcosa che non andasse,era stranito
Corsi di sopra senza
rispondergli, e lasciando Harry di sotto.
POV
HARRY
Camminavo
tranquillo e vidi
una ragazza che piangeva, accerchiata da cinque ragazzi e intuii subito
la
situazione, andai da lei e iniziai a dire a quei ragazzi che avevo
chiamato la
polizia e che stava arrivando, così da farli scappare via e
a lasciare stare la
ragazza.
Lei si sedette per terra piangendo,
e io cercai di consolarla, era così bella, non volevo che
piangesse, così
cercai di tirarla su. Ovviamente non l’avrei lasciata andare
a casa da sola
dopo quello che era successo, così la accompagnai a casa, e
nonostante la
pioggia arrivammo lì per lo più asciutti,
arrivati lì mi presentò Niall, un
biondo simpatico al vedersi, lei parlò con lui, e quando lui
le chiese dei suoi
capelli lei corse via salendo delle scale e lasciandomi con Niall.
-Ma
che ha?
-Ha
passato una brutta
giornata..
-Tu
sai cosa le è successo?
-Si,
ma non so se lei
vorrebbe che io te lo dicessi
-Dai
a me puoi dirlo, ma che
ha fatto ai capelli intanto?
-Mi
ha detto che è andata
dal parrucchiere e le hanno sbagliato a sistemarle i capelli, e a lei
non
piacciono affatto, tanto che prima indossava un cappello per non farli
vedere
-Ah
capito, ora è in camera
sua, io faccio una piccola telefonata, e tu vai di sopra a parlarle, ok?
-Perfetto
Salii
quelle scale e cercai
di trovare la stanza di Faith tra le tante camere che avevo davanti a
me, prima
entrai per sbaglio in bagno, poi in una camera da letto, e dopo
finalmente
trovai la sua stanza. Bussai, e chiesi di entrare
-Faith,
sono Harry posso
entrare?
-Harry,
si entra.
-Volevo
parlarti un altro po’
di quello che ti è successo prima, io non ho detto niente a
Niall, penso che lo
vorrai fare tu
-Si
infatti, lo farò io
-E
poi tranquilla per i tuoi
capelli, sei bellissima
Appena
le dissi questo lei
arrossì e si girò dall’altra parte, era
molto tenera come reazione al mio
complimento, e poi io le avevo detto solo quello che pensavo, non mi
aspettavo di
metterla in imbarazzo con così poco..
-Ti
ringrazio, anche se io
non la penso affatto così
-Non
hai bisogno di quel
cappello, non devi nascondere niente
-Non
voglio farmi vedere così
dal mio ragazzo, ho paura di non piacergli così..
-Sai,
io non posso giudicare
ovviamente, non so come stavi prima, quando eri bionda, ma dopo qualche
lavaggio penso che i tuoi capelli torneranno come prima, non
è una cosa
permanente.
Aprirono
la porta e entrò
Niall, che disse qualcosa riguardo una partenza
-Faith
mentre non c’eri tua
madre ha detto che aveva avuto degli imprevisti, così lei e
i miei genitori
sono dovuti partire stasera. Hanno lasciato dei fogli con dei numeri di
telefono per le emergenze, sono di sotto in cucina.
-Grazie
Niall, ora scendo a
controllarli
Faith
si rimise il cappello
e scendemmo tutti e tre verso la cucina.
“Mi sentivo un po’ un
intruso, come fuori luogo, io Faith l’avevo conosciuta oggi
pomeriggio, e già
ero a casa sua con un suo amico e non conoscevo molto di loro, ma avevo
capito
che erano due ragazzi apposto, e simpatici”
|
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Capitolo 13 *** Sorpresa ***
CAPITOLO
12
POV
FAITH
Scendemmo
in cucina per vedere
i numeri che avevano lasciato i nostri genitori, e trovammo Liam, Zayn
e Louis
di sotto ad aspettarci, dopo la giornata che avevo passato appena li
vidi gli
corsi in braccio, Zayn e Liam mi presero al volo, e mi strinsero
entrambi
forte, tra le loro braccia mi sentivo al sicuro, protetta. Volevo
sentirmi
così, non volevo più provare quella sensazione di
panico, solitudine e paura che
avevo provato tra quei ragazzi sconosciuti.
-Perché
il cappello?-chiese
Zayn sfiorandolo con una mano
-Avevo
un po’ di freddo così
l’ho messo..-risposi io
Harry
tossì come per
smentire ciò che avevo detto, e così facendo
attirò l’attenzione dei ragazzi, era
dietro me e Niall e li guardava con aria curiosa, lo feci avvicinare e
lo
presentai a tutti, in men che non si dica già aveva legato
con tutti.
-Faith
io e i ragazzi
abbiamo saputo che tu e Niall sarete soli e quindi volevamo restare con
voi per
un po’ di tempo e farvi compagnia- disse Louis
-Certo!
Ma come lo avete
saputo?- risposi io
Si
girarono tutti verso
Niall, e lui guardandomi semplicemente sorrise. Fu un gesto molto
carino
portarli tutti qui, insieme ci saremo divertiti tantissimo e poi
così non sarei
mai rimasta sola e non avrei più avuto motivo di avere paura.
-Harry,
tu?- domandò Liam
-Io
cosa?
-Rimani
con noi quì?
-Mi
piacerebbe ma non so se
per Faith e Niall …
-Certo
che puoi rimanere!-
interruppi io
Harry
si allontanò un po’ per
chiamare i suoi genitori e chiedere il permesso e io andai da Niall per
ringraziarlo di tutto. Poi i ragazzi presero i loro bagagli
all’ingresso e
iniziarono a salire verso le camere da letto. Harry ci raggiunse dopo
poco,
contento e esaltato dato che anche lui sarebbe rimasto con noi.
Eravamo
cinque ragazzi, una
ragazza e una casa tutta per noi; il mio ragazzo, il mio migliore
amico, e gli
altri tre ragazzi più importanti per me tutti insieme.
Eravamo
tutti davanti le
stanze e iniziammo a ragionare
-Ci
sono due camere da letto
e noi siamo sei… ma non possiamo fare tre e
tre…perché Faith, bhè lei è
una
ragazza- iniziò a dire Niall
-A
me non cambia, non ho
nessun problema- risposi io
-Si
ma chi starà in camera
con lei?- chiese Louis
-Io
lì avrei già le mie
cose..-disse Niall
-Perfetto
allora chi verrà a
stare in stanza con me e Niall?- dissi io
I
ragazzi non sapevano
decidersi, per me non faceva differenza, dato che non sapevano
scegliere alla
fine decidemmo di affidare tutto al destino, prendemmo una busta e la
riempimmo
con dei bigliettini con i loro nomi, poi ne estraemmo due e ci
sistemammo nelle
stanze. Finii in camera con Niall e Harry . Ci sistemammo per la notte;
i
ragazzi mi lasciarono il letto e si misero sul tappeto con dei cuscini
e una
coperta.
Niall
si mise a letto e non ci
mise tanto per addormentarsi, ma io non ci riuscivo, la situazione di
oggi mi
aveva scosso.. così andai a vedere come si erano sistemati i
ragazzi nell’altra
stanza, erano tutti e tre nel letto matrimoniale, Louis era messo tutto
storto,
e aveva la testa appoggiata al braccio di Liam, che a sua volta era
appoggiato
a Zayn.
Tornai
in stanza e mi misi
sul letto, c’era caldo così non mi misi sotto le
coperte, riuscii a prendere
sonno, ma non riuscivo a dormire tranquilla, mi giravo e mi rigiravo
nel letto,
continuavo a sognare quegli sconosciuti.
POV
HARRY
Andammo
a dormire ero in
stanza con Niall e Faith, lui crollò subito, ma lei ci mise
un po’ ad
addormentarsi, quando finalmente anche io riuscii a prendere sonno fui
svegliato dalle urla di Faith, si rotolava nel letto e non stava un
attimo
ferma.
-Faith?
Faith?
Non
mi rispondeva, si vede
che stava ancora dormendo.. Mi alzai e mi misi vicino a lei, le tolsi
il
cappello, accarezzai i capelli e la abbracciai, rimasi con lei
finchè non si
calmò un po’, magari sentendo una persona vicina
si sarebbe calmata
-Faith
tranquilla, ci sono
io qui con te
A
queste parole lei si girò
stringendomi a sé, a questo punto non potevo andare via
senza svegliarla, così
cercai di rimanere sveglio fino a quando anche lei non si fosse
svegliata così
da potermi spostare senza disturbarla più di tanto.
Però dopo un po’ non
riuscii più a rimanere sveglio e mi addormentai accanto a lei
POV
NIALL
Mi
alzai presto la mattina
seguente, mi era venuta fame e volevo scendere per mangiare qualcosa,
mi girai
e non vidi Harry, andai verso la porta e lo trovai abbracciato a Faith.
“Cosa
faccio li sveglio?
Oppure lascio il mondo così com’è, vado
di sotto mangio e torno a letto come se
non avessi visto niente? Ma se non li sveglio e Liam poi li vede?
Succederebbe
un casino..’’
Decisi
di svegliarli, o
almeno di svegliare Harry, mi avrebbe spiegato più avanti.
Così mi avvicinai a
lui e piano gli dissi di svegliarsi
-Harry,
sveglia
-Eh?
Niall, ah si
-Ma
che ci fai qui?
-Lei
non si stava ferma,
sono andato a controllare, l’ho fatta calmare e poi mi sono
addormentato
-Capito,
ma ora dovresti
spostarti
-Buona
idea, aiutami a
uscire da qui senza svegliarla
-Ok,
io le tengo la testa e
tu esci
La
spostai un po’ per far
spostare Harry, lui stava uscendo e lei ancora dormiva tranquilla, ad
un certo
punto entrò Zayn noi immediatamente gli dicemmo di chiudere
la porta e non fare
rumore
-Che
succede?!- disse lui
accostando la porta
-Niente,
assolutamente
niente ma non svegliamo Faith- gli rispose Niall
-Non
fare rumore e ti
spiegherò appena esco da qui- aggiunse Harry
-Ma
che sta
succedendo?!-disse Zayn
-Tranquillo
Zayn, è stato un
caso, mi sono addormentato- disse Harry
Io
ancora tenevo Faith e
feci scivolare via Harry così da non svegliarla.
Riuscimmo a far spostare
Harry, ma Zayn sembrava molto irritato.
Io avevo ancora fame così li
lasciai in camera e scesi
di sotto a
preparare qualcosa da mangiare, sperando che la madre di Faith ci
avesse
lasciato qualcosa di pronto o di veloce e facile da preparare. Ancora
nell’altra
stanza gli altri stavano dormendo, così non li svegliai e
continuai ad andare
verso la cucina, trovai latte, biscotti, cereali, frutta insomma
c’era di tutto
e di più, così mi misi a fare colazione
tranquillo.
|
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Capitolo 14 *** Incomprensioni ***
CAPITOLO
13
POV
ZAYN
Non capivo cosa stesse
succedendo e soprattutto cosa ci facesse Harry nel letto di Faith, lei
aveva
già un ragazzo e non era affatto il tipo da storie di una
notte e per di più
avendo nella stanza accanto il suo fidanzato. Presi Harry e lo sbattei
contro
il muro
-Cosa
ci facevi con lei?!
-Zayn
calmo non è successo
niente
-E
allora perché eri nel suo
letto!
-
Zayn non è come sembra
-Non
dire cazzate, Harry
-Zayn
davvero ascoltami,
lasciami parlare
Mi
aveva chiesto di
lasciarlo spiegare, dalla rabbia diedi un pugno al muro, cosa avrebbe
potuto
dire per cambiare ciò che pensavo? Non era già
ovvia la situazione?
Mi era sembrato un ragazzo
apposto non credevo fosse capace di una cosa del genere, ma ero
prevenuto,
dovevo almeno lasciargli raccontare cosa fosse successo
-Parla..
-Ti
spiego, lei non dormiva
tranquilla, così mi sono avvicinato a lei per farla
tranquillizzare
Non
mi sembrava una ragione
valida per rimanere con lei tutta la notte, ma non era nemmeno una
motivazione
assurda o qualcosa che non sarebbe potuto accadere.. Non sapevo se
credergli,
ma sembrava sincero…
-Ma
perché sei rimasto con
lei, ha un ragazzo!
-Si
hai detto bene ha un
ragazzo, ma quello non sei tu.
Faith
si svegliò,
evidentemente il tono di voce alta e il mio pugno contro il muro
l’avevano
svegliata, non capiva la situazione, era ancora assonnata
iniziò a guardarci
con aria curiosa
-Ragazzi
che succede?-
chiese Faith ancora un po’ addormentata
-Niente,
scendiamo a fare
colazione dai- rispose Harry
Lei si alzò e uscì dalla
stanza, io e Harry la seguimmo e andammo in cucina, Niall ci aveva
sistemato
sul tavolo di tutto, c’era tutto quello che potevamo
immaginare per una
colazione coi fiocchi.
Ma Louis e Liam erano ancora
di sopra, così Faith salì a chiamarli, appena
salì io presi una bottiglia
d’acqua dal frigo e mettendola sul tavolo mi avvicinai a Harry
-Non
è finita..- gli dissi
Lui
si limitò a guardarmi e
ad annuire
-Ragazzi
ma che avete
combinato prima di sopra? Ho sentito dei rumori-chiese Niall
-Una
piccola incomprensione
tra me e Zayn, niente di grave
POV
FAITH
Mi sveglia d’un tratto
sentendo un colpo contro il muro, aprendo gli occhi vidi Zayn e Harry
accostati
al muro, si intuiva una forte tensione fra i due, non ne capivo il
motivo così
iniziai a fargli domande, ma non troppo dirette
-Ragazzi
che succede?-
chiesi
-Niente,
scendiamo a fare
colazione dai- mi
rispose Harry
Poi
andammo di sotto dove
Niall stava preparando la colazione, cosa che mi sorprese molto dato
che quando
eravamo solo io e lui in questa casa lui non si era mai preoccupato di
farmi
trovare qualcosa di pronto da mangiare; ancora Liam e Louis erano a
letto
quindi salii da loro per svegliarli.
Arrivata in cima alle scale
andai verso la porta della loro stanza che Zayn aveva lasciato
socchiusa, la
aprii piano e entrai, prima svegliai Louis
-Lou,
Louis sveglia – gli
sussurrai all’orecchio
Non
ricevetti nessuna
risposta, lui ancora dormiva ancora profondamente
-Louis,
sveglia, svegliati
sono Faith
Dopo
qualche altro tentativo
si svegliò, finalmente anche Louis era sveglio, gli dissi di
fare piano, stava
per svegliare Liam, io lo fermai e dissi che avrei svegliato io Liam e
poi
saremo scesi di sotto, lui sorrise e uscì dalla stanza
-Buona
fortuna, vi lascio
soli-disse un attimo prima di uscire
Io
salii sul letto e andai
vicino a Liam, non riuscivo a decidere il modo più dolce per
svegliarlo, ero
accanto a lui, così gli scostai i capelli dal viso, gli
diedi un bacio in
fronte, poi uno sulla guancia e infine uno a stampo sulle labbra
-Amore,
apri gli occhi
A
ogni parola che dicevo
aggiunsi un bacio, pensavo che stesse ancora dormendo, e invece
ricambiò il
bacio e mi girò nel letto, ero sdraiata sotto di lui, tra le
sue braccia ci
stavamo baciando ed era tutto assolutamente perfetto.
-Ti
amo- disse lui tra un
bacio e l’altro
-Ti
amo anche io, sei la mia
vita- risposi io
Tra
le lenzuola spiegazzate
e i cuscini sparsi per tutto il letto lui mi baciava il collo e io lo
stringevo
forte, ad un certo punto sentimmo un rumore che ci interruppe, era la
porta,
qualcuno era entrato nella stanza, ora non eravamo più soli,
ci fermammo e
vedemmo Harry fermo davanti alla porta
-Scusate
ho interrotto
qualcosa?-disse Harry
-No
.. niente- disse Liam
Mi
scostai da Liam e mi
sistemai i capelli, poi entrambi ci alzammo dal letto e scendemmo in
cucina con
Harry lui ci guardava come si sentisse in difetto, stava in silenzio e questo mi faceva ridere.
-Harry
tranquillo- dissi io passandogli
accanto
In
cucina ci sedemmo al
tavolo e iniziammo a fare colazione, Harry e Zayn si guardavano in modo
strano,
chissà cosa era successo tra quei due… Appena
finimmo di mangiare Louis propose
di uscire tutti insieme, così andammo a vestirci, mentre
salivamo le scale Zayn
mi tirò indietro e mi abbracciò
-Zayn
poi ti devo ancora
raccontare una cosa..
-Riguarda
i tuoi capelli? Perché
Niall cel’ha detto e sei sempre bellissima
-Nono
non c’entra con i miei
capelli… cioè si.. è successo lo
stesso giorno..
-Dimmi
ti ascolto
-Aspetta
te lo dico di sopra
Salimmo
e ci preparammo,
dopo quando gli altri
erano già pronti,
li lasciammo andare avanti e dicemmo loro che li avremmo raggiunti
presto, così
andarono via, Liam
prima di uscire mi
baciò davanti a Zayn come per evidenziare il fatto che
stavamo insieme..
-Adesso
gli altri non ci
sono possiamo parlare
-Allora,
questo sarebbe il
modo in cui ho conosciuto Harry
-Racconta,
dai
-Bhè
ero appena uscita dal
salone dove mi avevano sistemato i capelli, e verso la strada di casa
…. Verso la
strada ho incontrato dei ragazzi, o meglio loro sono venuti da me, io
non li conoscevo e
loro erano intorno a me, ho
cercato di andarmene ma non mi facevano allontanare, poi …
poi è arrivato
Harry, che li ha fatti andare via.
-Ti
hanno fatto qualcosa?!
-No
Harry è arrivato prima
-Menomale,
ma perché non lo
hai detto subito?
-Ero
scossa, anzi lo sono
ancora, non voglio più stare da sola
-Tranquilla
non sarai più
sola, ci sono io con te
Mi
abbracciò forte e tra le
sue braccia ero al sicuro, ora che glielo avevo detto mi sentivo
più libera,
come se mi fossi tolta un peso, ora ne avrei parlato con Liam. Uscimmo
di casa
e raggiungemmo gli altri che erano ancora vicini, andai da Liam e lui
mi prese
sotto braccio e andammo verso un posto scelto da Niall, aveva da tempo
il
desiderio di andare in spiaggia, così prendemmo il pulmino
della madre di Louis
e andammo verso il mare.
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