Non me lo sarei mai aspettata

di Hiseyesaremine
(/viewuser.php?uid=325387)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** si ritorna a scuola ***
Capitolo 3: *** Il ragazzo nuovo ***
Capitolo 4: *** Lui non è chi mi aspettavo ***
Capitolo 5: *** Amici come sempre ***
Capitolo 6: *** Dubbi e chirimenti ***
Capitolo 7: *** L'amica della mamma ***
Capitolo 8: *** Non tutto è come sembra ***
Capitolo 9: *** Quel biondo irlandese ***
Capitolo 10: *** Verità ***
Capitolo 11: *** Un cambiamento ***
Capitolo 12: *** Un imprevisto nella strada di ritorno ***
Capitolo 13: *** Sorpresa ***
Capitolo 14: *** Incomprensioni ***



Capitolo 1
*** PROLOGO ***


Ei, mi chiamo Faith ho 17 anni. Ho dei capelli lisci e biondi, dei grandi occhi castani e delle labbra finissime, sono abbastanza alta e tutto sommato ho un bel fisico. Sono una ragazza semplice, ma piena di complessi... mi guardo spesso allo specchio e così posso dare l'impressione di essere troppo vanitosa o troppo attenta al mio aspetto, ma in realtà è perchè ho una costante paura del giudizio degli altri. Non voglio che qualcuno possa trovare in me qualcosa di sbagliato, qualcosa che possa dare loro l'occasione di ridere di me... Frequento il liceo, e grazie ad esso ho conosciuto persone stupende, in particolare un ragazzo di nome Zayn, il mio migliore amico. Lui è davvero un ragazzo speciale, unico. E' alto, moro ha i capelli neri con un adorabile ciuffo all'insù ha gli occhi color nocciola e un sorriso che sembra essere costantemente stampato sul suo viso, ha un fisico perfetto, e oltre ad avere un bell'aspetto è anche dolce e comprensivo, penso che se non ci fosse lui io mi sentirei persa.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** si ritorna a scuola ***


 

CAPITOLO 1

Dopo le vacanze era ricominciata la scuola, però la mia voglia di ritornare a studiare non era molta. Arrivata a scuola mi resi conto che c'era un pò troppa agitazione tra i miei compagni e non ne capivo affatto il motivo, dato che in quell'edificio ci aspettavano solo compiti in classe, interrogazioni  e professori noiosi, schizzati e con strane manie. Per capire un pò meglio la situazione andai da Zayn che mi aspettava come sempre davanti al cancello, rivederlo lì davanti mi era mancato  nelle vacanze.

 

- Ei Zayn ma che succede?

 

- Ciao! E bhè nella nostra classe hanno aggiunto dei ragazzi dell'altra sezione perchè non bastavano più le aule.

 

- Ah, ok ma quindi ora con noi ci sarebbe..

 

Mentre cercavo di capire e realizzare chi poteva essere stato aggiunto alla nostra classe i miei pensieri vennero interrotti dal suono della campanella, allora Zayn mi prese la mano e pensando a come i professori avrebbero reagito al nostro ennesimo ritardo iniziammo a ridere e a correre verso l'entrata per  arrivare in classe in tempo. Durante la corsa però vidi un ragazzo che non si preoccupava minimamente del continuo suonare della campanella, lui era rimasto immobile appoggiato a quel muro con le sue cuffie nelle orecchie, aveva lo zaino a terra e guardava me e Zayn correre, sorridendo.

 

‘’Perché sorride? Ride di noi? Ci crede stupidi? E poi lui perché sta fermo lì? Dovrebbe essere in ritardo, come noi, ma non sembra essere preoccupato ‘’ in testa cominciai ad avere mille domande

 

 

Lo vidi di sfuggita per circa cinque secondi, ma mi bastarono per squadrarlo il più possibile; era alto, con i capelli castano chiaro lisci e poco lunghi fino alle orecchie, occhi di un castano chiaro che non avevo mai visto prima d’ora, ma il suo sguardo.. aveva una luce negli occhi straordinaria.

‘’Chissà a cosa starà pensando, i suoi occhi hanno sembrano brillare’’ continuai a pensare

 

Io e Zayn arrivammo qualche istante dopo la fine del suono della campanella ma per nostra sfortuna la prof era arrivata in classe prima di noi, allora appena ci vide, con  un sorriso odioso, ci segnò il ritardo.

 

-Ah, Malik e Smith ancora una volta in ritardo.-disse la prof

 

 Allora Zayn non molto d’accordo con la prof iniziò a risponderle

 

-Professoressa ma siamo arrivati subito dopo il suono della campana.

 

-Malik non fare l’impertinente vai a sederti decido io se e perché segnare i ritardi

 

Zayn era pronto a continuare ma io lo tirai per il braccio e ci andammo a sedere.

 

-Sembrava quasi che quella vecchia balena ci godesse nello scrivere i nostri cognomi sul registro.-mi sussurrò Zayn

 

-Hai ragione ma non possiamo farci niente…- risposi io sottovoce per paura che la vecchia megera ci sentisse e non ero in cerca di guai

 

-Perché non mi hai permesso di continuare a discutere con la balena?!

 

-Zayn non voglio problemi, siamo ancora all’inizio e non voglio ricominciare la scuola con una prof che ci odia e che saremo costretti a vedere tutti i giorni..

 

Poi ci sedemmo ai nostri posti e mentre la prof stava facendo l’appello entrò il bidello con sei nuovi alunni  tra cui quel ragazzo, il ragazzo di stamattina, quel bellissimo ragazzo che appoggiato al muro ascoltava la musica con aria solitaria

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Il ragazzo nuovo ***


 

CAPITOLO 2

Entrò il bidello in classe e dietro di lui c'erano i sei ragazzi dell'altra sezione che aspettavano di entrare, il bidello iniziò a parlare con la prof che poi ci annunciò la sua decisione.

 

-Ragazzi qui ci sono sei nuovi alunni verranno assegnati ad alcuni di voi per farli ambientare meglio, li assegneremo a un gruppo di ragazzi più estroversi, dato che ancora non vi conoscete.

 

Sì, io facevo parte di quel gruppo e dato che in classe non stavo un attimo zitta ero considerata dai prof un tipo moooooolto socievole.

Mentre il bidello elencava i nomi dei ragazzi nuovi, io continuavo a guardare quel ragazzo, tra quei nomi sentii Liam e lui alzò la testa,  ovviamente era il suo, il suo nome. Nella mia testa risuonava quel nome all’infinito

 

‘’Liam Liam Liam è questo il suo nome quindi, che bellissimo nome, è bello perché è suo e lui è bellissimo.’’  Non riuscivo a pensare ad altro e non capivo affatto il perché.

 

-Liam  va a sederti vicino a Smith- disse fredda la prof

 

Appena lui si sedette vicino a me io non trovai cosa fare, non sapevo se parlargli, se ignorarlo.. quel ragazzo mi incuriosiva, volevo conoscerlo

 

-quindi ti chiami Liam?-gli chiesi

 

-Si, e il tuo nome invece quale sarebbe?-mi rispose

 

-Faith, mi chiamo Faith.

 

Stavamo parlando, o almeno avevamo appena iniziato una conversazione, la nostra prima conversazione, mentre chiaccheravamo, lui  giocava con la calcolatrice, scriveva parole la faceva girare e faceva ridere la classe. Allora la professoressa si accorse di ciò che stava succedendo e lo richiamò

 

-Payne hai finito con quella calcolatrice?-

 

-Emm si professoressa ..-

 

-Portala qui e fammi vedere-

 

-No no prof non c’è bisogno la calcolatrice sta bene qui sul mio banco.-

 

-Mi stai prendendo in giro Payne?-

 

-No prof assolutamente no le ho solo detto come stanno le cose.-

 

Stranamente quella strega non continuò la discussione, ma si limitò ad interrogarlo per tutta l’ora, lo guardai per tutta l’interrogazione e vidi che non aveva alcun problema ad eseguire tutti quei calcoli senza pensarci troppo. Mi resi conto così che lui non era solo un bel ragazzo, ma era anche molto intelligente. Però non riuscivo a capire il suo comportamento, se era così intelligente perché si comportava da perfetto idiota con tutti? Per adeguarsi alla massa di stupidi che cresce sempre di più? .. Queste domande mi tormentavano e non riuscivo assolutamente a capacitarmi di tutto ciò.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Lui non è chi mi aspettavo ***


 

CAPITOLO 3

 

Alla fine dell’ora Liam era ancora alla lavagna, quell’arpia della prof cercava di spiazzarlo facendogli domande in continuazione sull'intero programma e lui rispondeva tranquillamente come se le formule matematiche fossero cose ovvie che si conoscono quasi come una preghiera. Fu bellissimo vederlo lì a rispondere per le rime a quell’obrobrio di insegnante. Non me lo sarei aspettata affatto da un tipo come lui, pensavo fosse completamente diverso, mi ha sorpreso, ma in senso buono. Avevo immaginato fosse uno spaccone, un buffone un po’ troppo superbo e narcisista… ma adesso mi stavo ricredendo, non mi sembrava affatto così.. al contrario mi sembrava solo sicuro di sè ed intelligente .

Poi finì la lezione e la campanella suonò segnando l’inizio della ricreazione e io andai da Liam.

 

-Liam, wow hai risposto davvero bene alla prof!-

 

-Bhè si niente di chè ho solo ripetuto quelle quattro cose che mi ricordavo..-

 

-Quelle quattro cose? Ma se sei stato bravissimo sembrava che per te fossero elementari, ripetevi con una naturalezza che..

 

Non mi fece finire di parlare mi prese per il braccio e mi portò verso un piccolo corridoio

 

-Si sono bravo a scuola, vado bene so molte cose e studiare mi viene facile, ma per favore…. Non dirlo in giro

 

-Peeeeeeeeeeeeeeerchè?!?! Che motivo hai di nasconderlo? Non ha completamente senso!!

 

-Tu sei tu Faith, e io sono io. Magari non la pensiamo allo stesso modo.. Ma io non ho affatto voglia di essere il secchione della classe, di venire preso in giro per quello che so..

 

-Solo perché sei più intelligente, perché fai meno fatica a ragionare, perché dovrebbe essere un difetto essere così? Non ti rendi conto della fortuna che hai? Insomma sei perspicace, divertente, sveglio, simpatico, brillante, bello…

 

Lui iniziò a ridere e io mi fermai, stetti in silenzio guardandolo ridere per qualche istante, avrei potuto continuare per ore e ore elencando tutti i suoi pregi ma lui mi interruppe con la sua splendida risata, appena si rese conto del mio silenzio anche lui si zittì e mi guardò. Stettimo qualche minuto guardandoci e senza dire nulla e poi lui mi spinse al muro e mi baciò.

 

‘’Perché lo sta facendo? Non ci conosciamo affatto e lui mi bacia… Anche se è dolcissimo non riesco a capirlo..’’ pensai

 

Io non lo respinsi, e fu strano e non riuscivo a trovare una ragione valida per giustificare il suo gesto. Non sapevo se essere felice o sconvolta bhè mi sa che ero un po’ entrambe le cose.

Dopo il bacio lui mi abbracciò e mi strinse forte come se avesse paura che io scappassi via da lui.

 

‘’Glicemia portami viaaaaaaaa, penso che sto per avere un adorabile attacco di diabete ma quanto può essere tenero e dolce’’ continuavo a pensare

 

-Quindi sono bello?- mi disse con tono di scherzo



-Si bellissimo, molto più di quanto immagini, maaa non montarti troppo adesso ahah.- gli risposi io ridendo

-Non ti prometto niente.- disse ridacchiando -Ma tu rimani con me.-disse diventando d’un tratto serio prendendomi la mano

-Perché mi hai baciata?

 

-Perché non mi hai respinto?

 

Ci guardammo sorridendo e iniziammo a camminare verso l’aula dato che la ricreazione stava per finire. Ma vicino alla porta c’era Zayn che ci guardò con aria stranita, bhè anche io avrei reagito allo stesso modo, non capita tutti i giorni che da un momento all’altro la tua migliore amica va in giro abbracciata ad  un ragazzo conosciuto il giorno stesso e di cui non conosci assolutamente niente.

 

POV ZAYN

Che sta succedendo? Che fa Faith con quello? Perché girano abbracciati per la scuola? E poi non riesco a capire perché non me ne abbia parlato. Davvero sono confuso… pensavo che la nostra amicizia fosse qualcosa di importante…

Mi avvicinai a Faith

 

-Faith posso parlarti?- le domandai con un tono freddo

 

-Si certo Zayn- rispose con aria preoccupata

 

-Emmm.. in privato…- continuai io

 

-Si, io me ne stavo giusto andando.- disse Liam salutando Faith con un bacio e una carezza

 

-Comunque Faith, ma che sta succedendo??- le chiesi un po’ irritato

 

-Si Zayn hai ragione, ma il fatto è che è successo tutto così in fretta che non ho avuto nemmeno il tempo di realizzare il tutto..

 

-Ah ok, ma per favore rendimi partecipe di quello che ti capita.. Sai che mi interessa e che ci sono sempre per te. Non voglio che cambi qualcosa tra noi, non voglio che ci allontaniamo

 

-Lo so che ci sei sempre, e non ci allontaneremo mai- disse abbracciandomi

 

Lei è importantissima per me e non voglio perderla e poi mi preoccupo per lei, bhè quel tipo è un estraneo, non sappiamo niente di lui. Devo parlare con lei di questo ma ora non è affatto il momento. La loro storia mi sembra insensata, ma non posso dirglielo così, devo farle capire che sta correndo troppo e che sta sbagliando..

 

POV FAITH

Si ha ragione Zayn, dovevo avvertirlo, ma quando? Quando avrei potuto farlo? E’ stato tutto così veloce che quasi non riesco nemmeno a credere che sia accaduto, mi sembra un sogno, magari da un momento all’altro mi sveglierò e mi renderò conto che tutto questo non è mai successo che è stato tutto finto e tutto frutto della mia immaginazione.

Liam è davvero stupendo e Zayn lo capirà, e secondo me basterà una loro chiacchierata per fare sì che lo capisca.

Rientrammo in classe e io e Liam parlammo tutta l’ora raccontandoci delle nostre famiglie e imparammo molte cose l’uno dell’altra. Fu stupendo e dopo la scuola io e Liam ci salutammo e come al solito tornai a casa con Zayn.

Mentre camminavamo verso casa Zayn sembrava pensieroso

 

-Zayn a che pensi?- gli chiesi ma lui non mi prestò la minima attenzione

 

-ZAYN A COSA STAI PENSANDOOO??- gli urlai

 

-Eh? No a niente a niente tranquilla, ma perché urli?

 

-Ahahahah lascia stare, oggi vieni a casa mia, così parliamo e ti racconto tutto?

 

-Certo – rispose finalmente sorridendo di nuovo

 

Ero riuscita a far tornare il sorriso a Zayn mi sentii davvero soddisfatta e poi dato che ci saremo visti nel pomeriggio avrei avuto l’opportunità di parlargli di Liam e anche di ricordargli che tra noi non è cambiato niente e che lui per me è sempre importante.

Arrivammo davanti le nostre case, ci dividemmo e ci diedimo appuntamento al pomeriggio.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Amici come sempre ***


CAPITOLO 4

Arrivato il pomeriggio ero ad aspettare Zayn a casa da sola, perché come capitava quasi sempre i miei genitori fossero per lavoro, ma stavolta era diverso, non so ero nervosa. Zayn veniva spesso a casa mia, ma questa volta mi sentivo strana ad aspettarlo, forse perché solo l’idea di parlargli di Liam mi rendeva ansiosa. Pensai e ripensai alla sua espressione della mattina quando mi vide abbracciata a Liam e poi alle sue parole e ai suoi dubbi sulla nostra amicizia..

Non sapevo come far cambiare l’opinione che si era fatto  Zayn di Liam, ancora non lo conosceva, e secondo me era solo questo il problema.

Andai davanti allo specchio per fare le prove di quello che avrei potuto dire a Zayn

 

-Bhè Zayn Liam è un ragazzo dolce simpatico e..

No!  così non va affatto.

Liam non è come sembra, lui è intelligente non uno stupido buffone…

No.. neanche così va bene

 

Non riuscivo a trovare le parole giuste e mentre provavo suonò il campanello, e allora scesi le scale e andai ad aprire. Era Zayn ovviamente

 

-Ei Faith.-esclamò lui con aria felice

 

-Ciao Zayn.- dissi pensierosa perché ancora non sapevo cosa dire a Zayn

 

-Vuoi farmi rimanere tutto il giorno qui fuori o mi fai entrare?.-

 

-Oh, certo! Scusa entra entra.-

 

Entrò e salimmo in camera mia, ormai casa mia era casa sua. Appena entrato si sdraiò sul mio letto e mi tirò con lui, iniziammo a ridere e poi ci sedemmo e lui iniziò a parlare di Liam.

 

-Ma ora quindi tu e Liam .. state insieme?-

 

-Non lo so a dire la verità..-

 

-Come non lo sai? Non ne avete parlato?-

 

-Bhè no.. è complicato.

 

-Cosa è complicato? O state insieme o non state insieme, e poi vi conoscete da così poco..

 

-Non abbiamo parlato espressamente dello stare insieme, e si, ci conosciamo da poco ma non so, lui è dolce e tra noi è scattato qualcosa, abbiamo parlato poi lui mi ha baciata, ed è cambiato tutto..

 

-COSA?! Ti ha baciata?!- disse alzando la voce e mettendosi in piedi

 

-Si.. ma io non l’ho respinto.. e …

-Ah..

 

-Zayn io ti sto raccontando tutto e devi capirmi è tanto strano per te quanto lo è per me, è stato tutto così veloce e non sto capendo neanche io niente. Penso che a te basterebbe conoscerlo un po’ di più per apprezzare la persona che è, e per sapere così che non è come appare al primo impatto.

 

-Faith tu ci tieni a quel ragazzo?

 

-Si .- gli risposi decisa

 

-Allora farò il possibile per accettarlo e conoscerlo.-

 

Al suono delle sue parole così dolci gli saltai addosso abbracciandolo, lo stinsi fortissimo penso che davvero non avrei mai potuto trovare un altro amico come lui.

 

-Sei unico- gli sussurrai all’orecchio

 

 

E lui mi strinse ancora di più a sé. Dopo gli raccontai per filo e per segno tutto ciò che era successo tra me e Liam  e lui mi ascoltò attento facendo solo ogni tanto qualche commento sarcastico su Liam.

Ma lui oggi mi aveva fatto pensare ad una cosa… Io e Liam stavamo insieme? In effetti non avevo assolutamente la risposta a questa domanda..

 

POV ZAYN

Avevamo parlato finalmente, ero riuscito a farle capire cosa pensavo, mi sentii sollevato ma ancora un po’ preoccupato, avevo intenzione di parlare con quel Liam e per vedere che tipo era , se era  una persona affidabile, se poteva andare bene per Faith.. Avevo paura che l’avrebbe potuta fare soffrire e io avrei fatto sempre di tutto per evitarlo.

La vidi un po’ assente allora misi della musica e iniziai a cantare come un idiota

 

- I gotta feeling... That tonight's gonna be a good night …-

-Zayn che ti è preso?-dissi cercando di trattenere le risate

 

-Niente ti ho vista strana e volevo farti ridere un po’-rispose serio

 

-Com’è che faceva la canzone quindi?-dissi canticchiando la canzone che ancora continuava

 

Ci mettemmo a scherzare fino a sera poi lui restò a cena da me, ordinammo la pizza e vedemmo un film, si era fatta già sera.

 

-Zayn, ricordi cosa mi hai detto stamattina?

 

-Vagamente, a cosa ti riferisci?

 

-Intendevo quando mi hai detto che non volevi che ci allontanassimo

 

-Ah si, ma avevo solo paura di perderti

-Si, ma non succederà, noi saremo sempre come in questo momento, capito?

 

-Certo, insieme per sempre. Quindi amici come sempre.

 

-Amici come sempre.

 

 

Si era fatto tardi così lui tornò a casa sua, ero davvero felice, avevo passato una bella giornata con Zayn, avevamo chiarito le nostre tra noi ed era tutto perfetto. L’indomani mattina avrei visto Liam, il ragazzo con cui stavo iniziando  una storia bellissima, si, ovviamente eravamo solo all'inizio, ma speravo che saremo stati insieme per moltissimo tempo. Aver conosciuto Liam era stata una cosa meravigliosa e che darei mai aspettata completamente. Non vedevo l'ora di addormentarmi così da svegliarmi la mattina del giorno seguente, ma questo mi rendeva ancora più agitata e rendeva l'addormentarsi ancora più difficile.. Rimasi sveglia fino a tardi ma poi riuscii ad addormentarmi.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Dubbi e chirimenti ***


CAPITOLO 5

Era arrivata la mattina del giorno seguente. La notte prima non ero riuscita ad addormentarmi subito, quindi ero rimasta fino a tardi a pensare. Riuscita ad a prendere sonno poi nessuno avrebbe potuto svegliarmi.. Ad un tratto

 

-Faith!!!!!! Alzatiiiiii!!!  Faith è tardi!!!!!!!! Svegliaaaaaa– urlò Zayn che non avendomi visto a scuola era venuto a casa mia per vedere se mi era successo qualcosa.

 

-Eh? Che succede?- risposi io senza rendermi conto di che ora fosse

 

-Faith hai dormito fino ad ora? Non ti sei accorta di che ore sono?

 

-Emm si bhè ho dormito…ma che ore sono? E.. la scuolaaaaa!!!!

 

-Si infatti la scuola. Vestiti, dai, che alla ricreazione vediamo come entrare in classe

 

-Va bene, sisi mi vesto di corsa e usciamo, stanotte ho dormito poco e stamattina non ho affatto sentito la sveglia 

 

Zayn uscì dalla stanza lasciando  la porta aperta, io iniziai a cambiarmi di fretta,nel frattempo sentivo lui canticchiare,  mi vestii subito e scesi da lui, era già pronto così uscimmo subito. Avevamo ancora un’ora prima della ricreazione e la scuola distava circa un quarto d’ora da casa mia, suonò il telefono di casa e dopo qualche squillo lo presi, non si vedeva il numero sullo schermo ed era strano perché la maggior parte dei numeri di chi conoscevo era memorizzata.

 

-Pronto?- dissi io con voce insicura

 

-Faith? Sono anni che non ti sento, ma come sei cresciutaaa

 

Era la voce di una donna, era una voce a me familiare,  cercavo di collegare quella voce ad un volto e nel frattempo Zayn mi guardava con sguardo confuso

 

-Si sono io Faith, ma chi parla?

 

-E’ passato molto tempo di sicuro non ti ricorderai di me ma sono un’amica di tua madre, mi chiamo Anna, mi sono trasferita tempo fa e volevo parlare con tua madre

 

-Anna siii mi ricordo di teee. Ma adesso la mamma non è in casa, le dirò che hai chiamato ma ora devo andare, ciano

 

-Ciao Faith ci sentiamo presto.

 

Si adesso mi ricordavo era la migliore amica di mia madre lei me ne ha parlato e mi pare che sia venuta qualche volta anche  a casa mia, ma  quando ero molto piccola.
Poi si è trasferita e non si è sentita spesso con mia madre.
Dopo aver chiuso il telefono io e Zayn uscimmo e ci incamminammo verso la scuola.
Camminavamo per quelle strade che conoscevamo ormai a memoria e nel frattempo ci guardavamo e chiacchieravamo del più e del meno. Arrivammo a scuola e aspettammo per qualche minuto il suono della ricreazione per entrare. Suonò la campana e aprirono il cancello e nel cortile vidi da lontano Liam che parlava con un ragazzo allora andai verso di lui, ma arrivata lì vicino non lo vidi più tra tutta quella gente, e ad un certo punto mi sentii prendere per i fianchi e così mi girai di scatto, era lui. Liam mi aveva vista e mi stava abbracciando.

 

-Come mai sei arrivata così tardi?

 

-Non ho sentito la sveglia stamattina, ma ora sono qui.

 

-Menomale, non riuscivo a non pensarti, non sarei potuto stare ancora senza vederti o abbracciarti.

 

Mi si illuminarono gli occhi a queste parole. Mai un ragazzo mi aveva detto una cosa del genere. Penso che ormai non ci fossero più dubbi, noi stavamo insieme. Vicino a noi c’erano Zayn e quel ragazzo con cui stava parlando Liam; un ragazzo alto,con i capelli castani e lisci , gli occhi azzurri e non so il motivo ma mi inspirava tanta dolcezza.
Liam si accorse che lo guardavo allora ci presentò

 

-Faith, lui è Louis, è uno dei ragazzi che come me sono stati aggiunti alla vostra classe.-disse guardando, per una frazione di secondo, anche Zayn .- E’ un ragazzo divertente e simpatico, penso che con lui non si possa essere seri.-continuò

 

Louis mi porse la mano per stringerla, e io risposi al suo gesto ovviamente.

‘’Penso che io e Louis andremo molto d’accordo, non so come ma me lo sento.’’ Pensai mentre prendevo la mano di Louis.

 

-Faith piacere.-gli dissi stringendogli la mano

 

Poi Louis si girò verso Zayn e porse la mano anche a lui, i due si presentarono e poi si misero a parlare e a ridere come fossero amici di vecchia data. Io intanto mi guardavo intorno, vedevo moltissime persone in quel cortile immenso, non era come al solito, alla ricreazione non eravamo più solo io e Zayn a girare per il cortile, stavolta c’erano anche  Louis e Liam, il mio ragazzo.
Si potevo dirlo e se mi fosse andato avrei anche potuto urlarlo, Liam era il mio ragazzo. Ero felicissima.
Finì la ricreazione e andammo in classe, ero una ragazza tra tre bei ragazzi, e questo non andava tanto a genio alle mie compagne, prima non mi si avvicinavano perché gelose di Zayn, si immaginavano chissà che cosa tra noi due, ora la situazione vista da questo verso era peggiorata. Ma non mi
importava molto, dato che io stavo benissimo con  loro.
In classe a me e a Zayn segnarono la presenza e poi rimasimo a scuola per le altre due ore che restavano. Ci fu un’ora di supplenza allora io Liam Louis e Zayn ci sedettimo in un banco nell’ultima fila e iniziammo a parlare. Zayn era freddo con Liam, invece con Louis era tutt’altra cosa.

   

-Ragazzi domani vi andrebbe di andare al bowling?-propose Louis

 

-Si ma dipende a che ora- rispose Zayn

 

-Per me va bene a qualunque ora.- disse Liam

 

-Io devo chiedere, ma vi farò sapere.-continuai io

 

-Ma domani pomeriggio dovremo studiare per il compito di Storia.- ci ricordò Zayn

-Ah, giustoo! Allora rimandiamo dai ribatté- Louis.

 

Le ore di scuola con loro passarono subito, non mi accorgevo nemmeno del tempo che passava, in un attimo la giornata scolastica era finita e già stavamo tornando a casa.
Avevo superato da poco il cancello e poi Liam mi chiamò e così tornai da lui.

 

-Liam cosa c’è?

 

-Faith, hai scordato il libro.-disse porgendomi il libro di storia

 

-Grazie! – risposi prendendolo

 

-E Faith…

 

-Si?

 

-Hai dimenticato anche questo

 

-Cosa?

 

Si avvicinò e mi baciò ancora, mi cadde il libro a terra ma non mi importava. Dopo lui si allontanò un po’ e mi disse che ci teneva troppo a me, io arrossii e lui rise. Poi Liam fece un segno di saluto a qualcuno dietro di me, allora mi girai e vidi che Zayn era rimasto ad aspettare che tornassi per andare a casa insieme. Salutai Liam e gli diedi un altro bacio e poi andai da Zayn e andammo verso casa.  Quando ci trovammo lì di fronte casa mia vidi la macchina di mia madre posteggiata allora entrai e Zayn mi salutò e andò via. 

 

-Ciao mamma!

 

-Ei tesoro

 

-Mamma come mai qui? Non dovevi essere fuori per lavoro?

 

-Sono tornata per il weekend ma poi dovrò ripartire

 

Mia madre non tornava spesso infatti era sempre via per lavoro e non la vedevo mai.
Sentivo che dovevo dirle qualcosa ma non ricordavo cosa. Dopo un po’ mi tornò in mente.

 

-Ah mamma mi ero scordata di dirti che ha chiamato Anna.

 

-Anna? La mia amica Anna.- disse con tono sorpreso e meravigliato

 

-Si mamma proprio lei, voleva parlarti di qualcosa dovresti richiamarla

 

-La chiamo subito

 

La chiamata dell’amica di mia madre mi aveva lasciata un po’ perplessa e incuriosita. Stranamente adesso volevo sapere cosa volesse dire Anna a mia madre. Salii in camera mia e aspettai che mia madre chiamasse Anna per poi tornare giù per sapere di cosa avevano parlato.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** L'amica della mamma ***


CAPITOLO 6

Mia madre chiamò Anna e dalla mia stanza, al piano di sopra sentivo risate e parole confuse, si sapevo  bene che non è giusto origliare le conversazioni altrui, ma ero troppo curiosa, aspettavo e aspettavo e mi sembrava che la loro chiamata non sarebbe mai finita. Ma ad un certo punto sentii un ‘’Ciao ci sentiamo presto ‘’ allora scesi di corsa le scale quasi scivolando sugli ultimi due scalini, e andai in cucina da mia madre e iniziai a chiederle della telefonata.

 

-Mamma, ma quiiiiiiiindi di cosa hai parlato con Anna?

 

.-Abbiamo parlato un po’ di tutto, sai sono circa 12 anni che non ci vediamo, ci siamo sentite qualche volta per messaggi ma niente più di questo.

 

-Ah, ma mamma non ti manca Anna?

 

-Si certo amore che mi manca, ma io lavoro e viaggio spesso per lavoro, lei anche è una donna che lavora quindi non avevamo il tempo di vederci frequentemente.

 

-Mamma ma Anna come mai si è fatta sentire proprio oggi e non per qualche festa o non so?

 

-Ha chiamato oggi perché voleva farmi sapere che stava tornando per qualche giorno quì con la sua famiglia e voleva avvertirmi per incontrarci.

 

-Che bella cosa, così potrò rivederla anche io, perché non la ricordo tanto bene…

 

-Certo che potrai vederla! E siccome tuo padre non tornerà questo mese le ho detto che sarebbe potuta rimanere qui a casa nostra.

 

-Fantastico mamma ma quindi quando arriverebbero?

 

-Domani mattina, e dato che è sabato penso non sia un problema per te sistemare la tua stanza e aiutarmi a sistemare anche il resto della casa.

 

-Va bene perfetto mamma vado in camera mia a sistemare così poi ti aiuto e mi rimane anche un po’ di tempo per passare a casa di Zayn.

 

Andai di nuovo nella mia stanza per sistemare, ma c’era un caos inimmaginabile, vestiti appallottolati e messi sotto i cuscini, coperte in giro, carte di caramelle fogli accartocciati e buttati in giro, insomma avevo un bel lavoro da fare e non sarei mai riuscita a finire in tempo per andare da Zayn allora presi il cellulare e gli mandai un messaggio:

 

‘’Zayn oggi non arrivo a venire a casa tua, domani mattina arrivano a casa mia Anna, l’amica di mia madre, e la sua famiglia quindi devo sistemare la stanza, e sai che è un’impresa ahahah e penso che neanche domani potremo vederci, in caso passa così ci vediamo, ciaoo ‘’

 

Dopo aver scritto il messaggio a Zayn ne mandai uno molto simile a Liam dicendo che il giorno dopo sarei stata impegnata e non sarei potuta uscire,  poi tornai a mettere in ordine la mia stanza; iniziai piegando i vestiti in giro, poi le coperte e dopo un’oretta ebbi finito. Poi aiutai mia madre e nel frattempo le feci qualche domanda sull’arrivo di Anna.

-Ma quindi Anna verrà domani mattina con la famiglia?

 

-Si come ho detto prima verranno Anna, suo marito e mi pare che abbia una figlia della tua età. Ti andrebbe bene se la sistemassimo in camera tua?

 

-Certo mamma nessun problema, magari faremo anche amicizia, sarebbe una cosa carina.

 

Ok adesso sapevo che avrei trovato finalmente un’amica, una ragazza come amica, non vedevo l’ora che arrivasse. Speravo di piacerle, di esserle simpatica.
Ero troppo emozionata andai verso il mio armadio, presi i vestiti più belli che avevo, li misi sul letto e iniziai provandoli uno per uno, non avevo mai avuto un’amica e volevo apparire al meglio. Scelsi un vestito che mi piaceva da impazzire: era un tubino bianco panna a fiori rosa pesca, corto due mani  sopra il ginocchio, senza maniche; con dei sandali color panna con il tacco.
Avevo tutto pronto, la casa era sistemata, i vestiti anche. Ed ero in orario perfetto quindi chiamai Zayn e gli dissi che alla fine potevo andare da lui e poi mi incamminai verso casa sua.
Avevo così tanta voglia di andare a parlare con lui che uscii di casa senza cambiarmi e così rimasi in pantaloncini stivali e con una canotta. La strada per casa di Zayn era poca, casa sua non era affatto lontana. Arrivai subito, suonai il campanello e lui scese subito ad aprirmi.

 

-Eiiiiiii- dissi balzandogli in braccio

 

-Ciao! Ma tutto questo entusiasmo?

 

-Sai, domani mattina arriva la figlia di Anna, sono felicissima

 

-E’ carina?- disse e dopo ridacchiò

 

-Veramente non l’ho mai vista, ma non mi importa- risposi ridendo con lui

 

Ero troppo euforica per l’arrivo di questa ragazza non vedevo l’ora. Rispondevo a macchinetta alle domande di Zayn, quasi non respiravo tra una parola e l’altra tanta era l’emozione.

 

-Quindi stai aspettando una ragazza che non conosci, e sei così felice?

 

-Bhè si.. di lei so pochissimo ma mi basta

 

-Cosa sai finora?

 

-So che ha vissuto in Irlanda e che sa suonare la chitarra. Mia madre mi ha saputo dire solo questo…

 

-Non è molto, ma non è neanche niente.

 

-Zayn si sta facendo tardi, io vado domani ti aggiorno su tutto- lo salutai dandogli un abbraccio 

Poi uscii andando a casa. Dove mangiai un pezzo di pane in fretta e poi andai subito a dormire per far passare prima il tempo e far arrivare presto il giorno dopo.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Non tutto è come sembra ***


CAPITOLO 7

Mi svegliai verso le sei del mattino, grazie ad una chiamata di Zayn, che mi avvisava che sarebbe venuto ad aspettare con me l’arrivo degli ospiti. Non sentii affatto il campanello, ed  ero ancora in intimo quando vidi Zayn appoggiato alla mia porta, mi guardò con uno strano sorriso e io appena mi accorsi di lui gli tirai addosso un cuscino.

 

-Ehi, attentaaaa!- disse ridendo e rilanciando il cuscino sul mio letto.

 

-Esci da qui devo vestirmi!

 

-Dai come se non ti avessi mai vista, dai fammi rimanere sto buono buono seduto sul letto e tanto devi solo metterti il vestito

 

- Si va bene.. passami il vestito allora

 

-Tieni -disse porgendomi il vestito

 

Lui era sdraiato sul mio letto e io mi stavo infilando il vestito che avevo scelto la sera prima, Zayn era in silenzio e mi guardava serio, non so cosa stesse pensando in quel momento, era così assorto nei suoi pensieri..

 

-Zayn

 

-Si Faith?

 

-Mi aiuti?

 

-Certo, cosa devo fare?

 

-Tirami su la cerniera che da sola non ci riesco

 

Zayn si alzò dal letto, venne dietro di me, io mi scostai i capelli verso sinistra così non si sarebbero impigliati nella lampo. Lui mi alzò pian piano la cerniera con molta attenzione e poi rimase fermo e mi abbracciò da dietro, mi teneva tra le sue braccia e avvicinava sempre di più il suo viso al mio. Ad un certo punto squillò il mio telefono e ci allontanammo. Io presi le scarpe e le misi, e lui prese il mio telefono e rispose. Non sapevo con chi stesse parlando, sentii solo alcune parole

 

‘’ Pronto, sono Zayn

Si lei è qui con me, ma si sta cambiando non può parlare’’

 

Poi chiuse il telefono e andò verso le scale, io non mi insospettii affatto e andai in bagno per sistemarmi i capelli.

 

POV ZAYN

Suonai a casa sua, mi aprì sua madre dicendomi di salire in camera sua. Arrivato lì la visti, era stupenda come sempre, era in intimo e infatti mi cacciò dalla stanza, ebbimo una piccola discussione ma alla fine mi fece rimanere. Poi mi chiese di chiuderle la lampo così mi avvicinai a lei, lei spostò i suoi capelli e io le alzai la lampo del vestito e poi la avvicinai sempre di più a me, non riuscivo a capire cosa stessi facendo, lei stava con Liam e poi era la mia migliore amica, e poi era un’amicizia troppo bella da rovinare in questo modo.
Mi stavo avvicinando sempre di più al suo viso, quando ad un certo punto si sentì suonare il suo telefono poggiato sul comodino vicino al letto, era lì che suonava e così quell’aggeggio meccanico aveva rovinato un momento che poteva essere qualcosa di speciale.
Presi io il telefono, e lei non obbiettò così risposi.

-Ei Faith

 

Era la voce di Liam, del ragazzo che mi aveva portato via Faith. Gli risposi freddamente e cercai di farlo ingelosire

 

-Pronto, sono Zayn

 

-Zayn, Faith è con te? Potresti passarmela?

 

- Si lei è qui con me, ma si sta cambiando non può parlare

 

-Sei con lei e lei si sta cambiando?- disse irritato

 

-Certo ciao.-risposi chiudendogli in faccia il telefono

 

Non so cosa mi fosse preso, avevo fatto una cosa orribile, sapevo benissimo che questa telefonata avrebbe avuto delle conseguenze. Ma al solo sentire la voce di lui era scattato qualcosa in me... che non ero riuscito a fermare.
Così andai verso le scale, e lei entrò in bagno a sistemarsi.

 

POV FAITH

Finii di sistemarmi e andai da Zayn, scendemmo insieme in cucina e ci sedemmo. Eravamo seduti ai lati opposti del tavolo e lui mi guardava in modo strano. Poi iniziai a domandargli della telefonata di prima.

-Ma quindi chi era al telefono?

 

-No nessuno di importante..

 

-Dai dimmii

 

-Era Liam, voleva parlare con te ma ti stavi preparando

 

-Ah potevi dirmelo, avrei potuto parlargli non ero così impegnata..

 

Non mi arrabbiai con lui, non era una cosa tanto grave, ma presi il cellulare e chiamai subito Liam, lui era strano, sembrava distaccato.

 

-Liam sono Faith

 

-Come mai stavolta non risponde Zayn?- disse con tono sarcastico

 

-Scusa è che non potevo rispondere e poi lui ha preso il telefono…

 

-Lo so, mel’ha detto ti stavi cambiando..

-Si.. ma non proprio.. sembri freddo..

 

-Non sono freddo.. sono solo infastidito..

 

-Perché?

 

-Perché tu sei mia e non mi va che stai sempre con lui

 

-Certo che sono tua, ma lui è il mio migliore amico, siamo come fratelli, di lui non devi preoccuparti.

 

-Hai ragione scusa per essermi arrabbiato, posso venire da te? Mi manchi.

 

-Certo, così conoscerai una ragazza che viene a stare a casa mia.

 

Dopo la chiamata tornai da Zayn e ricominciammo a parlare della figlia di Anna, poi suonarono alla porta, andai impaziente ad aprire. Era Liam, lo tirai dentro casa, gli chiesi scusa per il malinteso e lo baciai. Lui mi prese in braccio e poi sentimmo

 

-Hem Hem- Zayn si schirì la voce facendoci capire che nella stanza non eravamo soli

 

Poi si udì bussare alla porta e stavolta non c’erano dubbi, doveva essere Anna con la sua famiglia. Apriii immediatamente mentre urlavo a mia madre di scendere in fretta.
Anna era una donna bionda con gli occhi chiari e molto elegante; indossava un abito rosso e delle scarpe beige. Suo marito era alto con i capelli molto scuri e gli occhi castani, continuai a guardarli invitandoli ad entrare. Mia madre scese e si mise subito a parlare con Anna, si abbracciarono e iniziarono a raccontarsi tutto quello che non avevano potuto dirsi in tutti questi anni. Ma io non vidi la loro figlia, erano entrati solo marito e moglie, così li salutai e poi chiesi loro della ragazza.

-Scusate ma vostra figlia non è venuta?

 

-Nostra figlia?- I due mi guardarono con sguardo confuso

 

-Si, non avete una figlia per caso?

 

-Bhè no, noi non abbiamo una figlia…

 

Ad un certo punto dalla porta rimasta aperta entrò un ragazzo biondissimo, dagli occhi del colore dell’oceano, era alto e bellissimo. Liam e Zayn come me lo guardavo stupiti.
Entrò, andò verso Anna e il marito e si mise a parlargli di un problema all’auto.
Anna poi mi fece avvicinare presentandomi il ragazzo.

 

-Faith, lui è Niall,mio figlio.

 

-Ah suo figlio?!..

 

-Si io ho solo un figlio maschio, lui ha la tua età e penso che andrete molto d’accordo.

 

Io e Niall ci guardammo per un po’, realizzando che avremmo vissuto nella stessa stanza per un po’ dato che a casa mia non c’erano molti letti disponibili.
Anche mia madre era rimasta sorpresa, anche lei era convinta che la sua cara amica avesse una figlia.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Quel biondo irlandese ***


CAPITOLO 8

Mia madre e i genitori di Niall uscirono e ci lasciarono a casa per conoscerci meglio, Liam e Zayn andarono via e io e Niall rimanemmo  soli a casa e andammo  in camera mia a svuotare le sue valigie. Aveva due grandi borsoni, e una chitarra. Aveva l'aria da cagnolino bastonato, sembrava triste e non capivo il perchè, tra noi c'era silenzio. Ma lui lo ruppe facendomi una domanda.

-Sei delusa?

 

-Per cosa?

 

-Perché non sono chi ti aspettavi..

 

-Nono tranquillo, non fa niente. E’ solo che mi aspettavo una ragazza

 

-Chi sono quei due ragazzi che prima erano di sotto?

 

-Sono Liam, e Zayn

 

-Mi guardavano come fossi un alieno

 

-Si.. perché sono un po’ gelosi.. e io e te dovremo dividere la stanza per un po’

 

-Gelosi di me?- disse avvicinandosi a me e prendendomi per i fianchi

 

-Si…-risposi io cercando di indietreggiare

 

Io indietreggiavo e lui si avvicinava sempre di più, poi io caddi sul letto e lui mi seguì, mi spingeva contro il letto e iniziò a baciarmi il collo allora io lo spinsi via.

-Ma che fai?!

 

-Pensavo che..

 

-Pensavi cosa!!! Bhà! Che idiota- urlai uscendo e sbattendo la porta

 

Poi tornai dentro lo feci alzare e lo buttai fuori urlando.

-E’ la mia stanza esci tu!!!!
 

Lui abbassò la testa e uscì in silenzio.
Non era affatto come mi aspettavo. No, assolutamente no. Dopo averlo buttato fuori, continuai a sbraitare come una casalinga di una telenovela spagnola. Guardandomi in giro vidi i suoi borsoni, e ripensai a lui che mi teneva sul letto, che mi baciava il collo…
Mi passai una mano toccandomi il collo, mi guardai allo specchio e vidi che aveva lasciato il segno. E se Liam l’avesse visto? Avrebbe frainteso sicuramente…
Non riuscivo a pensare, nella mia mente c’era solo Niall su di me, quell’immagine nei miei pensieri mi dava un fastidio immenso.
Allora mi buttai sul letto presi il cuscino ci affondai la faccia e cacciai un urlo.
Mi sentivo un po’ meglio adesso, ma il segno c’era ancora.
Andai in bagno presi la mia trousse stracolma di trucchi e uscii tutti i correttori, le ciprie e i fondotinta e provai in tutti i modi a cancellare quel segno sul mio collo. Si vedeva, si vedeva lo stesso, non sapevo come eliminarlo. Alla fine mi misi una sciarpa, anche se faceva caldo, la tenni lo stesso e nel frattempo mi tolsi quel vestito che ormai non avevo più motivo di tenere addosso.

 

POV NIALL

Eravamo di fronte casa dell’amica di mia madre, era un quartiere davvero a modo. La casa era una piccola villetta singola con un bel giardino. I miei genitori entrarono e io rimasi fuori per prendere i bagagli in macchina. Appena entrai vidi una ragazza bellissima, aveva dei lunghi capelli biondi , degli occhi color nocciola che mi guardavano fisso, la sua espressione era stranita, dietro di lei c’erano altri due ragazzi tutti mi guardavano turbati. Solo dopo capii il perché, si aspettavano tutti una ragazza, e poi arrivai io.
Poi a casa rimanemmo solo io e Faith, parlammo dei due ragazzi e lei mi disse che erano gelosi di me, io fraintesi la situazione e allora non resistetti, la spinsi sul letto e le baciai con foga il collo. Lei mi respinse e mi cacciò fuori. Allora scesi in cucina, mi era venuta fame…
‘’Ora lei mi odierà.. Ho sbagliato tutto, non avrei dovuto farlo..­Sono una persona orribile, anzi, non mi sono comportato da persona, ma da animale.’’ Pensai
La vidi scendere le scale in pigiama, aveva dei pantaloncini a sbuffo rossi e una canotta dello stesso colore e una sciarpa bianca, ma non ne capivo il senso dato che non c’era tutto questo freddo... Venne anche lei in cucina ma non mi guardò nemmeno.

 

-Faith.. scusa per prima

 

-Le tue scuse non cancelleranno quello che hai fatto

 

-Lo so ma spero che almeno servano a farti capire che mi dispiace e che non sono la persona che credi..

 

-Anche dicendomi che ti dispiace non farai sparire questo! – gridò togliendosi la sciarpa e scoprendo un succhiotto sul collo

 

Ero stato io, ovviamente, e lei ora era non voleva più avere a che fare con me..
Non potevo biasimarla.. Non sapevo cosa dirle, non sapevo cosa fare.. Lei scoppiò a piangere e io provai ad avvicinarmi a lei per consolarla, le chiesi scusa altre mille volte ma lei non volle ascoltarmi. Salì in camera sua e si chiuse lì dentro. C’era qualcuno alla porta, io aprii e vidi Zayn, l’amico di Faith.

 

-C’è Faith?

 

-Si è in camera sua…

 

Ci limitammo a scambiarci queste poche parole poi lui mi guardò squadrandomi e salì le scale. Lei era chiusa lì sopra ma forse a lui avrebbe aperto.. Lei era su a piangere speravo tanto che quel Zayn l’avrebbe tirata su di morale. Ero in  pensiero per lei.

 

POV FAITH

Sentii dei passi sulle scale e continuavo a piangere guardandomi il collo davanti allo specchio, inizia a urlare dalla porta pensando che fosse Niall che cercava di nuovo di farsi aprire la porta

-Vattene subito! E non provare mai più ad avvicinarti a me!

 

-Sono Zayn, Faith stai bene? Mi ha fatto entrare Niall, sembrava preoccupato…

 

-Zayn!

 

Aprii di corsa la porta e lo abbracciai forte, lui richiuse la porta e continuando a tenermi si avvicinò al letto e si sedette con me tra le sue bracci, mi accarezzò i capelli e ripeteva che niente poteva essere così grave da rovinare il mio viso con delle lacrime

 

-Raccontami sai che con me puoi parlare di tutto.

 

-Cerca di stare calmo però, Insomma… Niall…. Lui..

 

-Starò calmo, ma parla dai

 

Mentre cercavo le parole giuste da dire a Zayn, mi scivolò via la sciarpa e si scoprì il succhiotto che mi aveva lasciato Niall, lui lo vide e iniziò a guardarmi incredulo.

 

-E’ stato lui?

 

-Si…ma si è scusato, è pentito…

 

Si alzò, si mise a camminare avanti e indietro per un po’, poi diede un pugno al muro e tornò a sedersi vicino a me, si limitò a fare questo.

 

-Pensi di dirlo a Liam?

 

-Credo che sia giusto farglielo sapere… ma ho paura della sua reazione..

 

-Non potrai tenere a lungo la sciarpa, sospetterebbe sicuramente qualcosa, farai meglio a dirglielo

 

-Lo so.. glielo dirò appena posso.

 

Liam, lui era tutto per me. Quando sono con lui non capisco niente, quando lui mi abbraccia mi sento unica e quando lui mi bacia è come se tutti scomparissero, e al mondo esistessimo solo io e lui . E se quello che era successo oggi rovinasse tutto? Non voglio perdere quello che era nato tra noi due…

 

-Lui capirà.-disse per tranquillizzarmi andando via.

 

Zayn era uscito, era andato via e io ora ero di nuovo sola con Niall. Non ne avevo paura, ma mi aveva dato fastidio ciò che aveva fatto. Ero sul mio letto e ad un certo punto bussarono alla porta della mia stanza, era Niall, stavolta gli dissi che sarebbe potuto entrare, così senza esitare entrò.
Lo guardai e lui aveva un aria afflitta, si sentiva ancora in colpa..

 

-Ti va se dimentichiamo tutto e ricominciamo daccapo?

 

-Certo! Facciamo come non sia successo niente allora

 

Mi guardò sorpreso e sorrise, poi prese un’enorme custodia nera, dalla forma si capiva subito cosa contenesse, era una chitarra. La uscì dalla fodera ed era stupenda, era ai lati marrone mogano e davanti di un marrone molto più chiaro, simile al colore della sabbia delle spiagge. La prese, e iniziò a suonarmi una canzone, “Stereo Hearts” dei Gym Class Heroes. Era bravissimo, non ci sono parole per descrivere quanto fosse bravo, mentre suonava sorrideva, si vedeva che era a suo agio, che stava bene. Presa dalla canzone mi misi a cantare e lui mi seguì, cantavamo e stavamo bene, avevamo trovato un interesse comune; la musica. Quando finì di suonare la canzone posò la chitarra sulla scrivania, tolse i borsoni dal letto e iniziò a sistemarlo.

 

-Chi ti ha insegnato a suonare?

 

-Ho imparato da solo.

 

-Ah wow, e ti andrebbe di insegnarmi?

 

-Certo, non ho mai insegnato a nessuno, ma certo, ci proverò.

 

L’avevo giudicato male, anzi malissimo, è un ragazzo simpatico, disponibile, dolce leale e di cui penso di potermi fidare.

 

-Faith! Niall! Siamo tornatiiiii, scendete dobbiamo parlarvi- gridarono i nostri genitori tornati finalmente

 

-Si arriviamoooo- risposi io

 

Io e Niall scendemmo e nel frattempo tra di noi ci domandavamo cosa dovessero dirci di tanto importante da non poter aspettare di parlarne a cena. I suoi genitori e mia madre erano in piedi e ci aspettavano, sembravano impazienti di comunicarci qualcosa.

 

-Ragazzi, abbiamo parlato tra di noi e avremo delle opportunità di lavoro con dei soci in Irlanda, dovremo partire, ma Niall, tu puoi restare qui con Faith se ti va

 

Niall acconsentì subito, si vede che già si era affezionato a me, e poi almeno non sarei rimasta sempre sola a casa.. I miei non c’erano mai, mio padre viveva lontano per lavoro e tornava ogni tanto per le feste, e anche mia madre lavorava fuori, ma di tanto in tanto tornava per qualche settimana e rimaneva con me. Così io stavo sempre da sola, ogni tanto però rimaneva Zayn con me oppure passava qualche mio parente per sapere come stavo. Per me sarebbe stato un bene che Niall rimanesse con me.

 

-Quando partirete?- chiesi io

 

- Tra una settimana, nel tempo che saremo qui però volevamo sbrigare qualche commissione

 

-Per noi va bene, ora però andiamo di sopra a sistemare le cose di Niall

 

Tornammo su e io iniziai a fissare il letto cercando una soluzione al nostro problema: un ragazzo, una ragazza e un solo letto. Non potevamo dormire insieme..  Insomma, era sbagliato, no?

 

-Niall come facciamo con il letto?

 

-Sinceramente non ne ho idea..

Ad un certo punto presi i cuscini, li misi in fila al centro del letto e creai una “barriera” tra i due lati del letto. Era un letto grande, a due piazze e ci saremo entrati perfettamente noi e anche una terza persona. Lo spazio non mancava e grazie alla barriera che avevo fatto potevamo stare tranquilli. Così il problema non esisteva più.
Non avevamo tanta fame, ma scendemmo lo stesso; per cena mia madre aveva preparato una focaccia condita, in cucina erano tutti seduti a tavola e mia madre aveva apparecchiato con il servizio buono e la tovaglia per gli avvenimenti importanti, prendemmo solo una fetta di focaccia a testa e poi salimmo senza toccare altro cibo. Sistemammo il letto e lui andò in bagno a mettersi il pigiama, tornò con un un pigiama rosso, come il mio, allora io scoppiai a ridere

 

-Non è stato fatto apposta, è stato un caso che io mi abbia portato solo un pigiama rosso-disse lui serio come per giustificarsi.

 

-Non fa niente!

 

-Si ma ora facciamo ridere..

 

-Tanto chi ci deve vedere?

 

Dalla porta entrarono mia madre e i suoi genitori con un’antica macchina fotografica, una di quelle che non si vede spesso in giro. Una polaroid se non mi sbaglio, ridendo e ripetendo che eravamo carinissimi ci scattarono delle foto

 

-Come non detto- continuai io ridendo sempre di più

 

-Si.. non ci vedrà nessuno..- rispose lui

 

Ridendo poi uscirono dalla stanza lasciandoci soli, così spegnemmo la luce grande e ci sdraiammo, all’inizio fu abbastanza imbarazzante, poi iniziammo a raccontarci storie e a parlare di noi, così da conoscerci un po’ meglio. Mi raccontò di una volta che dopo carnevale volle rimanere per una settimana vestito da spiderman, e che lui non sopportava i cartoni della Disney, quando io al contrario li adoravo e ne conoscevo tutte le canzoni a memoria. Dopo la nostra lunga chiacchierata notturna ci addormentammo e ci svegliammo la mattina seguente con tutti i cuscini a terra.
Poi andammo a fare colazione e uscimmo, non ci andava di rimanere a casa e poi lui era arrivato da poco e ancora non aveva visto niente della città.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Verità ***


CAPITOLO 9

Andammo in giro per la città, gli feci vedere un po’ di posti
Visitammo il British Museum e poi lo portai a vedere il Big Ben. Poi mi venne un po’ di fame così gli chiesi se voleva andare in un
 fish&chips, un posto dove servivano pesce e patatine fritte, cosa che io adoravo mangiare.
Ci incamminammo verso il fish&chips più vicino, e sorpassammo
Molti alberghi,ristoranti bed and breakfast per la colazione, pub e  molte caffetterie.
Per arrivare però mancava un altro po’ di strada, così prendemmo la metropolitana, trovammo rappresentanti di tutti i gruppi sociali, di tutte le età: dagli scolari ai pensionati, dagli operai ai banchieri, dalle casalinghe ai funzionari dello stato. Molti, anzi la maggioranza, leggeva giornali vari e libri. Poi finalmente arrivammo, era un locale davvero carino, c’era un grande bancone dove ordinare, poi c’erano molti tavoli con sopra tovaglie con il simbolo del ristorante, le pareti erano giallo ocra e avevano appesi dei quadri e delle bandiere. Andammo al bancone e ordinammo due porzioni piccole di fish and chips, poi ci sedemmo a un tavolo aspettando di mangiare, il cameriere non ci mise molto a portarci le ordinazioni così subito dopo mangiato uscimmo nella strada di fronte. Io e Niall, non ricordo neanche, come ci perdemmo di vista per un po’ e io entrai nel panico.

 

-Niall!!  Niall!! – iniziai a chiamarlo più volte

 

“Oh no! Dove sarà? Come faccio ora? Faith stai calma ora lo trovi, è un ragazzo grande e vaccinato. Non è affatto stupido e non è un bambino.’’
Continuai a gridare il suo nome e a scrutare tra la gente cercando il suo volto.

 

-Ti stavi preoccupando, eh?- Sentii dire da dietro di me

 

-Stupido! Non si fanno scherzi del genere! – dissi arrabbiata

 

-Scusa.. Non volevo farti innervosire, stavo giocando

 

-Non si gioca così. Ora andiamo dai

 

-Hai ragione, facciamo come dici tu capo!

 

Andammo verso la metropolitana per tornare a casa e quando ad un tratto vidi Liam, era così attento a leggere il libro che teneva in mano che non si accorse di me e Niall  stavo per chiamarlo ma mi accorsi che stavolta  avevo dimenticato a casa la sciarpa e senza quest’ultima non avrei potuto coprire il segno e Liam se ne sarebbe accorto;  così mi chiusi la felpa che indossavo fino al collo e alzai un po’ il cappuccio in modo da nascondere il segno che ancora era visibile. Avevo deciso di fargli una sorpresa, dato che era sempre lui che mi abbracciava da dietro o che mi chiamava o veniva a casa.

Andai accanto a lui e lo spinsi un po’ fingendo di essergli caduta addosso.

 

-Cerca di stare attento!- mi disse lui irritato

 

-Scusa.. – risposi io cercando di trattenere le risate, mi veniva troppo da ridere vedendolo sgridarmi così

 

-Non sono modi questi!- continuò lui

 

Poi alzai la testa e lui capì che ero io, allora rise e mi abbracciò, anche Niall rideva, guardava le espressioni delle persone  rimaste perplesse in metropolitana che avevano assistito alla scena. Mentre ci abbracciavamo il mio collo si scoprì e lui vide quella cosa simile a un livido che avevo sul collo.

 

-Cos’è quello?!- disse sfiorando il mio collo

 

-Bhè niente… è che..-balbettai io, non sapevo come giustificarlo

 

-Sono stato io.-interruppe Niall

Liam lo guardò incredulo e nel frattempo arrivammo alla nostra fermata così scendemmo dalla metro. Liam e Niall si guardavano.

 

-Cosa?! Tu? Perché?

 

-E’ stato uno sbaglio, lei non voleva ma io..

 

-Non voleva e tu hai insistito! Non devi toccarla né avvicinarti a lei!

 

-Avevo frainteso..

 

Liam si avvicinò a Niall e gli diede un pugno in faccia, Niall si accasciò a terra dal dolore.

 

-Liam non vedi che gli hai fatto male?! Smettila!- gridai io con tutta la voce che avevo

 

 Liam stava per continuare ma io mi misi tra di loro e lo fermai. Niall aveva sbagliato, ma non si meritava questo… Mi abbassai, accarezzai il viso di Niall e lo aiutai a tirarsi su.

 

-Dopo quello che ti ha fatto vai ancora ad aiutarlo?

 

-Liam, lui non è cattivo, tutti possono sbagliare, e io l’ho perdonato.

 

Liam fece per andarsene ma io gli andai dietro e lo fermai, abbracciandolo gli dissi che pur avendo sbagliato Niall si era pentito, mi aveva chiesto scusa mi aveva detto che era sua intenzione chiarire al più presto la questione.

 

-Liam, è successo il giorno che Niall è arrivato, stavamo parlando poi lui si è avvicinato di più a me e poi mi ha baciato il collo, io l’ho respinto e gli ho urlato contro, lui si è allontanato, dopo abbiamo chiarito mi ha chiesto scusa e la storia è finita lì.

 

-Come puoi fidarti di lui? Vivete nella stessa casa per ora, come sai che non ci riproverà?

 

-E’ un bravo ragazzo e poi io non penso di interessargli più, è stato solo un momento.

 

Liam si avvicinò a Niall, che appena lo vide accostarsi a lui fece un passo indietro, ma poi  quando capì le intenzioni di Liam, che stavolta non erano affatto di fargli del male, ma al contrario, si avvicinò a Niall, gli tese la mano chiedendogli scusa, e poi i due si abbracciarono. Io li guardavo sorridendo, e appena ebbero chiarito del tutto, andai da loro e poi insieme andammo verso le nostre case. Arrivammo di fronte casa mia Niall entrò in casa, ma io rimasi a salutare Liam, ma non volevo lasciarlo andare via, non volevo che andasse via, così rimanemmo un po’ in giardino sul dondolo, quasi sdraiati, dondolando, la mia testa era poggiata sul suo addome e lui mi accarezzava i capelli.

 

-Ti amo-mi disse con tono dolce ma allo stesso tempo serio

 

-Anche io-dissi spostandomi e appoggiandomi su di lui baciandolo

 

Mi sentivo in paradiso, ero con lui e tutti i miei problemi erano spariti. Esistevamo solo io e lui. Avrei voluto che quel momento non finisse mai. Ma poi uscì di casa Niall

 

-Faith dov’è il ghiaccio? Non riesco assolutamente a trovarlo

 

-Aspetta, ti sta uscendo un po’ di sangue, sarebbe meglio prima disinfettare

 

Salutai Liam in fretta con almeno cinque baci a stampo uno dopo l’altro e poi entrai subito a disinfettare la ferita di Niall. Rientrata pensavo a Liam, al fatto che era la persona giusta per me, andai in bagno  e presi dal comodino in alto del cotone idrofilo e dell’acqua ossigenata, salii con Niall nella mia stanza, lo feci sedere sul letto e con molta cura gli tamponai la ferita con il cotone imbevuto di acqua ossigenata, quando ebbi finito gli diedi il ghiaccio e andai a preparare la cena. Mi sentivo una mammina provetta, e penso che anche Niall pensasse lo stesso.  

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Un cambiamento ***


Dopo la serata di ieri pensavo troppo a Liam e Niall, scendendo le scale mia madre mi fermò, era tutta emozionata e teneva un foglietto in mano, io la guardavo confusa; ero appena sveglia e per niente lucida e lei sulle scale mi parlava così in fretta che riuscivo solo a recepire alcune delle parole che diceva, ma nonostante questo continuavo ad annuire con la testa facendole cenno che avevo compreso ciò le lei mi diceva.

 

-Faith non puoi capire cosa mi ha regalato Anna, questo buono per il parrucchiere più costoso della città, è il migliore, e dato che io poi devo partire lo volevo dare a te. Sai queste cose non capitano tutti i giorni, è una vera occasione.

 

Io mezza addormentata ancora e lei tutta arzilla e felice che parlava a macchinetta, le misi una mano sulla spalla

 

-Mamma si ok, ma ora fammi andare a fare colazione

 

-Faith, prendi il volantino, anzi te lo lascio sul tavolo vicino ai biscotti

 

Detto questo mia madre corse di sotto e io come se non fosse successo niente continuai lenta a scendere i gradini uno per uno e tra uno sbadiglio e l’altro ricollegai i fili al cervello e mi resi conto del discorso di poco prima di mia madre. In effetti non era una cattiva idea per distrarsi un po’, però di tagliarli non se ne parla affatto, mi piacciono lunghi così come sono, magari qualche colpo di sole o qualcosa del genere.
In cucina il foglietto era come aveva detto mia madre accanto ai biscotti, lo presi e lessi più volte cosa diceva. La maggior parte di ciò che c’era scritto riguardava la fama e la bravura del proprietario, questo mi incuriosì e decisi di andare lì il giorno stesso.

 

-Niall, ora escooo!

 

-Ah ok, ma dove vai?

 

-Segreto, ma quando tornerò mi troverai un po’ diversa

 

-Diversa? Perché?

 

-Lo vedrai

 

Salii le scale e corsi a vestirmi per uscire, rovistai nell’armadio per un po’, fino a quando non li vidi, una maglietta con stampata su la bandiera americana e dei pantaloncini di jeans un pò strappati che ci stavano una meraviglia. Li presi e li indossai velocemente, poi presi il primo paio di scarpe più vicino a me e uscii di casa.

“si, penso che un piccolo cambiamento non mi possa far male, magari poi sarò anche più bella per Liam, voglio fargli una sorpresa, chissà cosa dirà quando mi vedrà, non vedo l’ora’’

 Senza rendermene conto sbattei contro Louis, e stavo quasi per finire a terra, lui mi prese per il braccio e mi tirò sù evitando così un incontro troppo ravvicinato tra me e il marciapiede.

 

-Oh Louis, grazie

 

-Di niente, ma stai più attenta quando cammini, potresti farti male

 

-Si ho notato, se non mi avessi presa a quest’ora sarei per terra con il sedere dolorante

 

-Eh già, ma allora a cosa pensavi? Cosa ti distraeva tanto dalla strada?

 

-Un’idea che ho in mente

 

-Idea? Sarebbe?

 

-No niente, un piccolo cambiamento, comunque scappo ciaoo!

 

Lo salutai di fretta e ripresi a camminare verso il salone del parrucchiere migliore della città,”si dovrebbe esserlo.. o almeno è quello che dice il dèpliant…’’
Dopo un po’ di strada arrivai lì davanti, più che il negozio di un parrucchiere sembrava un enorme negozio di caramelle, vedevo rosa da tutte le parti, mille lecca lecca giganti di plastica, enormi girandole colorate, era tutto un po’ esagerato, ma alla fine mi ispirava molta dolcezza.

Andai verso la prima persona che trovai

 

-Scusi avrei questo volantino, e volevo sapere come dovrei fare

 

-Ah si, perfetto si sieda lì, la prima poltrona a sinistra

 

Mi andai a sedere, e davanti a me avevo uno specchio stupendo, la poltrona su cui ero seduta era rigorosamente rosa e non passò nemmeno tanto che arrivò dietro di me una ragazza che mi chiese il dèpliant e subito dopo iniziò a farmi lo shampoo.

 

-Cosa le andrebbe di fare ai suoi capelli?

 

-Bhè avevo pensato a dei colpi di sole, i miei capelli sono già molto chiari, e quindi..

 

Neanche il tempo di finire la frase che lei subito disse ad un'altra ragazza che doveva farmi dei colpi di sole. Mi fece lo shampoo e poi mi mise una cosa a me sconosciuta sui capelli, poi passò un balsamo e li rilavò, io la guardavo attenta, ignorando però quello che stava facendo.. Dopo mi asciugò i capelli e mi fece guardare allo specchio.

 

-I miei capelli… i mie capelli sono..

 

-Si signorina, ci ho messo un po’ perché sa, ha dei capelli bellissimi, ma sono anche abbastanza lunghi quindi il trattamento ha richiesto più tempo. Comunque qui abbiamo finito, è libera di andare

 

Uscii senza dire nient’altro, ero rimasta malissimo, vedere i miei capelli diventati così mi rendeva incapace anche di guardarmi allo specchio.. Ero rimasta un po’ scossa, certo era una cosa stupida, ma a me dava fastidio. Decisi di tornare a casa con un cappello però, non volevo che Liam mi vedesse in questo stato. Non mi ero resa conto che si era fatto già pomeriggio, tra il tempo che avevo messo per arrivare lì, poi il tempo che ho passato dal parrucchiere ora era già tardi.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Un imprevisto nella strada di ritorno ***


Mentre tornavo a casa incontrai dei ragazzi che non conoscevo, che iniziarono a tirarmi, e a spingermi tra di loro, ridevano, e io avevo seriamente paura come non ne avevo mai avuto fino ad ora. Ero da sola e loro erano in quattro. Continuavano a dirmi di togliere il cappello, e che ero una bella ragazza in giro da sola, io iniziai a spaventarmi ancora di più volevo urlare, provai anche ma non mi uscì che un filo di voce che nessuno avrebbe mai potuto sentire.

 

-Per favore lasciatemi stare..

 

-Ma non ti stiamo facendo niente, tranquilla-disse uno di loro avvicinandosi a me con un tono che non mi tranquillizzava assolutamente

 

-Per favore fatemi andare via.. Per favore

 

-Togliti il cappello, sei così bella-continuò a dire un altro ignorando la mia richiesta

 

Non riuscivo più a farcela, volevo solo andare via così li accontentai e mi tolsi il cappello, e subito mi scivolarono fino alle spalle i miei lunghi capelli che ora erano di un colore tra il castano e il nero. Così quei ragazzi iniziarono a fischiare e quello più vicino a me mi prese per il braccio mentre cercavo di andare via. Scoppiai a piangere, e non facevo altro che ripetergli di lasciarmi andare a casa. Quando quello sconosciuto mi tirò ancora più vicino a sé ero terrorizzata e ad un certo punto

 

-Lasciatela! Ora.- gridò un altro ragazzo arrivato dal nulla

 

-Chi sei tu? Cosa vuoi?- iniziò a urlargli quello che mi teneva e  accarezzandomi il viso, cosa che a me non  piaceva affatto

 

-Chi sono io non importa, ma sappiate che il sottoscritto ha appena chiamato la polizia che già sta arrivando.- disse allora il ragazzo con aria soddisfatta

 

-Vai via ragazzo e smettila di dire stupidaggini

 

-Ma è verissimo quello che ho detto- disse lui mostrando il cellulare

 

-Ah ma noi stavamo già andando via- detto questo i cinque sconosciuti scapparono via per paura dell’arrivo imminente della polizia.

 

 Appena furono andati via, io mi abbassai a terra fino a sedermi, e piangendo guardavo il ragazzo che mi aveva appena salvata, aveva dei capelli riccissimi, castani con il ciuffo davanti alzato un po’ verso l’alto, occhi verdi e indossava un lungo cappotto marrone, lui vedendomi a terra si sedette con me. Mi avvicinò un fazzoletto, le lacrime mi avevano sbavato tutto il trucco…

 

-Tieni, asciugati le lacrime e stai tranquilla adesso

 

-Grazie per il fazzoletto e per prima

 

-Di niente, vuoi che ti riaccompagni a casa?

 

-Se puoi si…

 

-Certo che posso, e poi non ti lascerei da sola dopo la scena di poco fa

 

-Oggi è stata una giornata orrenda..

 

-Per quei ragazzi?

 

-Non solo.. Ad iniziare dai miei capelli

 

-Che hanno i tuoi capelli di sbagliato?

 

-Fino a stamattina erano biondi, poi c’è stato un problema dal parrucchiere.. e ora.. sono orrendi

 

-Non è assolutamente vero, per me sono bellissimi

 

-Grazie, e comunque il mio nome è Faith

 

-Ah e il mio è Harry, ora sarebbe meglio iniziare ad andare verso casa tua, mi sembra che sta iniziando a piovere

 

-Hai ragione andiamo

 

Si alzò e poi mi porse la mano e mi aiutò ad alzarmi, appena fui in piedi lo abbracciai, ripendogli più volte “grazie’’.
Lui mi fece sorridere anche con i capelli in quel modo, anche dopo quello che era successo prima, dopo tutto quello che mi era successo in questa giornata orrenda, lui era riuscito  a farmi sorridere. Ad un certo punto iniziò a piovere come aveva detto lui, per non farmi bagnare si tolse la giacca e la  mise in alto per ripararci un po’, e ci mettemmo a correre verso casa, per arrivare prima che la pioggia aumentasse. Arrivati a casa lo feci entrare e in cucina ci accolse Niall che era rimasto a casa per tutto questo tempo.

 

-Faith, e lui?

 

-Niall lui è Harry- dissi io a Niall indicando Harry

 

-Harry, ciao, ma noi due non andiamo nella stessa scuola?- disse curioso Niall

 

-Si, non ti sbagli, sono uno dei ragazzi nuovi- rispose Harry

 

“In effetti dei nuovi ragazzi avevo fatto caso solo a Liam, e poi lui mi aveva presentato Louis,Niall aveva ragione, Harry era in classe con noi, strano che non me ne sia accorta prima..”

-Faith, che hai fatto ai capelli?

 

“Vero, i capelli. Mi ero completamente dimenticata dei miei capelli.”
Niall mi guardava come se avessi qualcosa che non andasse,era stranito
Corsi di sopra senza rispondergli, e lasciando Harry di sotto.

 

POV HARRY

Camminavo tranquillo e vidi una ragazza che piangeva, accerchiata da cinque ragazzi e intuii subito la situazione, andai da lei e iniziai a dire a quei ragazzi che avevo chiamato la polizia e che stava arrivando, così da farli scappare via e a lasciare stare la ragazza.
Lei si sedette per terra piangendo, e io cercai di consolarla, era così bella, non volevo che piangesse, così cercai di tirarla su. Ovviamente non l’avrei lasciata andare a casa da sola dopo quello che era successo, così la accompagnai a casa, e nonostante la pioggia arrivammo lì per lo più asciutti, arrivati lì mi presentò Niall, un biondo simpatico al vedersi, lei parlò con lui, e quando lui le chiese dei suoi capelli lei corse via salendo delle scale e lasciandomi con Niall.

 

-Ma che ha?

 

-Ha passato una brutta giornata..

 

-Tu sai cosa le è successo?

 

-Si, ma non so se lei vorrebbe che io te lo dicessi

 

-Dai a me puoi dirlo, ma che ha fatto ai capelli intanto?

 

-Mi ha detto che è andata dal parrucchiere e le hanno sbagliato a sistemarle i capelli, e a lei non piacciono affatto, tanto che prima indossava un cappello per non farli vedere

 

-Ah capito, ora è in camera sua, io faccio una piccola telefonata, e tu vai di sopra a parlarle, ok?

 

-Perfetto

 

Salii quelle scale e cercai di trovare la stanza di Faith tra le tante camere che avevo davanti a me, prima entrai per sbaglio in bagno, poi in una camera da letto, e dopo finalmente trovai la sua stanza. Bussai, e chiesi di entrare

 

-Faith, sono Harry posso entrare?

 

-Harry, si entra.

 

-Volevo parlarti un altro po’ di quello che ti è successo prima, io non ho detto niente a Niall, penso che lo vorrai fare tu

 

-Si infatti, lo farò io

 

-E poi tranquilla per i tuoi capelli, sei bellissima

 

Appena le dissi questo lei arrossì e si girò dall’altra parte, era molto tenera come reazione al mio complimento, e poi io le avevo detto solo quello che pensavo, non mi aspettavo di metterla in imbarazzo con così poco..

 

-Ti ringrazio, anche se io non la penso affatto così

 

-Non hai bisogno di quel cappello, non devi nascondere niente

 

-Non voglio farmi vedere così dal mio ragazzo, ho paura di non piacergli così..

 

-Sai, io non posso giudicare ovviamente, non so come stavi prima, quando eri bionda, ma dopo qualche lavaggio penso che i tuoi capelli torneranno come prima, non è una cosa permanente.

 

Aprirono la porta e entrò Niall, che disse qualcosa riguardo una partenza

 

-Faith mentre non c’eri tua madre ha detto che aveva avuto degli imprevisti, così lei e i miei genitori sono dovuti partire stasera. Hanno lasciato dei fogli con dei numeri di telefono per le emergenze, sono di sotto in cucina.

 

-Grazie Niall, ora scendo a controllarli

 

Faith si rimise il cappello e scendemmo tutti e tre verso la cucina.
“Mi sentivo un po’ un intruso, come fuori luogo, io Faith l’avevo conosciuta oggi pomeriggio, e già ero a casa sua con un suo amico e non conoscevo molto di loro, ma avevo capito che erano due ragazzi apposto, e simpatici”

 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Sorpresa ***


CAPITOLO 12

POV FAITH

Scendemmo in cucina per vedere i numeri che avevano lasciato i nostri genitori, e trovammo Liam, Zayn e Louis di sotto ad aspettarci, dopo la giornata che avevo passato appena li vidi gli corsi in braccio, Zayn e Liam mi presero al volo, e mi strinsero entrambi forte, tra le loro braccia mi sentivo al sicuro, protetta. Volevo sentirmi così, non volevo più provare quella sensazione di panico, solitudine e paura che avevo provato tra quei ragazzi sconosciuti.

 

-Perché il cappello?-chiese Zayn sfiorandolo con una mano

 

-Avevo un po’ di freddo così l’ho messo..-risposi io

 

Harry tossì come per smentire ciò che avevo detto, e così facendo attirò l’attenzione dei ragazzi, era dietro me e Niall e li guardava con aria curiosa, lo feci avvicinare e lo presentai a tutti, in men che non si dica già aveva legato con tutti.

 

-Faith io e i ragazzi abbiamo saputo che tu e Niall sarete soli e quindi volevamo restare con voi per un po’ di tempo e farvi compagnia- disse Louis

 

-Certo! Ma come lo avete saputo?- risposi io

 

Si girarono tutti verso Niall, e lui guardandomi semplicemente sorrise. Fu un gesto molto carino portarli tutti qui, insieme ci saremo divertiti tantissimo e poi così non sarei mai rimasta sola e non avrei più avuto motivo di avere paura.

 

-Harry, tu?- domandò Liam

 

-Io cosa?

 

-Rimani con noi quì?

 

-Mi piacerebbe ma non so se per Faith e Niall …

 

-Certo che puoi rimanere!- interruppi io

 

Harry si allontanò un po’ per chiamare i suoi genitori e chiedere il permesso e io andai da Niall per ringraziarlo di tutto. Poi i ragazzi presero i loro bagagli all’ingresso e iniziarono a salire verso le camere da letto. Harry ci raggiunse dopo poco, contento e esaltato dato che anche lui sarebbe rimasto con noi.

Eravamo cinque ragazzi, una ragazza e una casa tutta per noi; il mio ragazzo, il mio migliore amico, e gli altri tre ragazzi più importanti per me tutti insieme.

Eravamo tutti davanti le stanze e iniziammo a ragionare

 

-Ci sono due camere da letto e noi siamo sei… ma non possiamo fare tre e tre…perché Faith, bhè lei è una ragazza- iniziò a dire Niall

 

-A me non cambia, non ho nessun problema- risposi io

 

-Si ma chi starà in camera con lei?- chiese Louis

 

-Io lì avrei già le mie cose..-disse Niall

 

-Perfetto allora chi verrà a stare in stanza con me e Niall?- dissi io

 

I ragazzi non sapevano decidersi, per me non faceva differenza, dato che non sapevano scegliere alla fine decidemmo di affidare tutto al destino, prendemmo una busta e la riempimmo con dei bigliettini con i loro nomi, poi ne estraemmo due e ci sistemammo nelle stanze. Finii in camera con Niall e Harry . Ci sistemammo per la notte; i ragazzi mi lasciarono il letto e si misero sul tappeto con dei cuscini e una coperta.

Niall si mise a letto e non ci mise tanto per addormentarsi, ma io non ci riuscivo, la situazione di oggi mi aveva scosso.. così andai a vedere come si erano sistemati i ragazzi nell’altra stanza, erano tutti e tre nel letto matrimoniale, Louis era messo tutto storto, e aveva la testa appoggiata al braccio di Liam, che a sua volta era appoggiato a Zayn.

Tornai in stanza e mi misi sul letto, c’era caldo così non mi misi sotto le coperte, riuscii a prendere sonno, ma non riuscivo a dormire tranquilla, mi giravo e mi rigiravo nel letto, continuavo a sognare quegli sconosciuti.

 

POV HARRY

Andammo a dormire ero in stanza con Niall e Faith, lui crollò subito, ma lei ci mise un po’ ad addormentarsi, quando finalmente anche io riuscii a prendere sonno fui svegliato dalle urla di Faith, si rotolava nel letto e non stava un attimo ferma.

 

-Faith? Faith?

 

Non mi rispondeva, si vede che stava ancora dormendo.. Mi alzai e mi misi vicino a lei, le tolsi il cappello, accarezzai i capelli e la abbracciai, rimasi con lei finchè non si calmò un po’, magari sentendo una persona vicina si sarebbe calmata

 

-Faith tranquilla, ci sono io qui con te

 

A queste parole lei si girò stringendomi a sé, a questo punto non potevo andare via senza svegliarla, così cercai di rimanere sveglio fino a quando anche lei non si fosse svegliata così da potermi spostare senza disturbarla più di tanto. Però dopo un po’ non riuscii più a rimanere sveglio e mi addormentai accanto a lei

 

POV NIALL

Mi alzai presto la mattina seguente, mi era venuta fame e volevo scendere per mangiare qualcosa, mi girai e non vidi Harry, andai verso la porta e lo trovai abbracciato a Faith.

“Cosa faccio li sveglio? Oppure lascio il mondo così com’è, vado di sotto mangio e torno a letto come se non avessi visto niente? Ma se non li sveglio e Liam poi li vede? Succederebbe un casino..’’

 Decisi di svegliarli, o almeno di svegliare Harry, mi avrebbe spiegato più avanti. Così mi avvicinai a lui e piano gli dissi di svegliarsi

 

-Harry, sveglia

 

-Eh? Niall, ah si

 

-Ma che ci fai qui?

 

-Lei non si stava ferma, sono andato a controllare, l’ho fatta calmare e poi mi sono addormentato

 

-Capito, ma ora dovresti spostarti

 

-Buona idea, aiutami a uscire da qui senza svegliarla

 

-Ok, io le tengo la testa e tu esci

 

La spostai un po’ per far spostare Harry, lui stava uscendo e lei ancora dormiva tranquilla, ad un certo punto entrò Zayn noi immediatamente gli dicemmo di chiudere la porta e non fare rumore

 

-Che succede?!- disse lui accostando la porta

 

-Niente, assolutamente niente ma non svegliamo Faith- gli rispose Niall

 

-Non fare rumore e ti spiegherò appena esco da qui- aggiunse Harry

 

-Ma che sta succedendo?!-disse Zayn

 

-Tranquillo Zayn, è stato un caso, mi sono addormentato- disse Harry

 

Io ancora tenevo Faith e feci scivolare via Harry così da non svegliarla.
Riuscimmo a far spostare Harry, ma Zayn sembrava molto irritato.
Io avevo ancora fame così li lasciai in camera e  scesi di sotto a preparare qualcosa da mangiare, sperando che la madre di Faith ci avesse lasciato qualcosa di pronto o di veloce e facile da preparare. Ancora nell’altra stanza gli altri stavano dormendo, così non li svegliai e continuai ad andare verso la cucina, trovai latte, biscotti, cereali, frutta insomma c’era di tutto e di più, così mi misi a fare colazione tranquillo.

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Incomprensioni ***


CAPITOLO 13

POV ZAYN
Non capivo cosa stesse succedendo e soprattutto cosa ci facesse Harry nel letto di Faith, lei aveva già un ragazzo e non era affatto il tipo da storie di una notte e per di più avendo nella stanza accanto il suo fidanzato. Presi Harry e lo sbattei contro il muro

 

-Cosa ci facevi con lei?!

 

-Zayn calmo non è successo niente

 

-E allora perché eri nel suo letto!

 

- Zayn non è come sembra

 

-Non dire cazzate, Harry

 

-Zayn davvero ascoltami, lasciami parlare

 

Mi aveva chiesto di lasciarlo spiegare, dalla rabbia diedi un pugno al muro, cosa avrebbe potuto dire per cambiare ciò che pensavo? Non era già ovvia la situazione?
Mi era sembrato un ragazzo apposto non credevo fosse capace di una cosa del genere, ma ero prevenuto, dovevo almeno lasciargli raccontare cosa fosse successo

 

-Parla..

 

-Ti spiego, lei non dormiva tranquilla, così mi sono avvicinato a lei per farla tranquillizzare

 

Non mi sembrava una ragione valida per rimanere con lei tutta la notte, ma non era nemmeno una motivazione assurda o qualcosa che non sarebbe potuto accadere.. Non sapevo se credergli, ma sembrava sincero…

 

-Ma perché sei rimasto con lei, ha un ragazzo!

 

-Si hai detto bene ha un ragazzo, ma quello non sei tu.

 

Faith si svegliò, evidentemente il tono di voce alta e il mio pugno contro il muro l’avevano svegliata, non capiva la situazione, era ancora assonnata iniziò a guardarci con aria curiosa

 

-Ragazzi che succede?- chiese Faith ancora un po’ addormentata

 

-Niente, scendiamo a fare colazione dai- rispose Harry

 
Lei si alzò e uscì dalla stanza, io e Harry la seguimmo e andammo in cucina, Niall ci aveva sistemato sul tavolo di tutto, c’era tutto quello che potevamo immaginare per una colazione coi fiocchi.
Ma Louis e Liam erano ancora di sopra, così Faith salì a chiamarli, appena salì io presi una bottiglia d’acqua dal frigo e mettendola sul tavolo mi avvicinai a Harry

 

-Non è finita..- gli dissi

 

Lui si limitò a guardarmi e ad annuire

 

-Ragazzi ma che avete combinato prima di sopra? Ho sentito dei rumori-chiese Niall

 

-Una piccola incomprensione tra me e Zayn, niente di grave

 

POV FAITH
Mi sveglia d’un tratto sentendo un colpo contro il muro, aprendo gli occhi vidi Zayn e Harry accostati al muro, si intuiva una forte tensione fra i due, non ne capivo il motivo così iniziai a fargli domande, ma non troppo dirette

 

-Ragazzi che succede?- chiesi

 

-Niente, scendiamo a fare colazione dai-  mi rispose Harry

 

Poi andammo di sotto dove Niall stava preparando la colazione, cosa che mi sorprese molto dato che quando eravamo solo io e lui in questa casa lui non si era mai preoccupato di farmi trovare qualcosa di pronto da mangiare; ancora Liam e Louis erano a letto quindi salii da loro per svegliarli.
Arrivata in cima alle scale andai verso la porta della loro stanza che Zayn aveva lasciato socchiusa, la aprii piano e entrai, prima svegliai Louis

 

-Lou, Louis sveglia – gli sussurrai all’orecchio

 

Non ricevetti nessuna risposta, lui ancora dormiva ancora profondamente

 

-Louis, sveglia, svegliati sono Faith

 

Dopo qualche altro tentativo si svegliò, finalmente anche Louis era sveglio, gli dissi di fare piano, stava per svegliare Liam, io lo fermai e dissi che avrei svegliato io Liam e poi saremo scesi di sotto, lui sorrise e uscì dalla stanza

 

-Buona fortuna, vi lascio soli-disse un attimo prima di uscire

 

Io salii sul letto e andai vicino a Liam, non riuscivo a decidere il modo più dolce per svegliarlo, ero accanto a lui, così gli scostai i capelli dal viso, gli diedi un bacio in fronte, poi uno sulla guancia e infine uno a stampo sulle labbra

 

-Amore, apri gli occhi

 

A ogni parola che dicevo aggiunsi un bacio, pensavo che stesse ancora dormendo, e invece ricambiò il bacio e mi girò nel letto, ero sdraiata sotto di lui, tra le sue braccia ci stavamo baciando ed era tutto assolutamente perfetto.

 

-Ti amo- disse lui tra un bacio e l’altro

 

-Ti amo anche io, sei la mia vita- risposi io

 

Tra le lenzuola spiegazzate e i cuscini sparsi per tutto il letto lui mi baciava il collo e io lo stringevo forte, ad un certo punto sentimmo un rumore che ci interruppe, era la porta, qualcuno era entrato nella stanza, ora non eravamo più soli, ci fermammo e vedemmo Harry fermo davanti alla porta

 

-Scusate ho interrotto qualcosa?-disse Harry

 

-No .. niente- disse Liam

 

Mi scostai da Liam e mi sistemai i capelli, poi entrambi ci alzammo dal letto e scendemmo in cucina con Harry lui ci guardava come si sentisse in difetto, stava in silenzio  e questo mi faceva ridere.

 

-Harry tranquillo- dissi io passandogli accanto

 

In cucina ci sedemmo al tavolo e iniziammo a fare colazione, Harry e Zayn si guardavano in modo strano, chissà cosa era successo tra quei due… Appena finimmo di mangiare Louis propose di uscire tutti insieme, così andammo a vestirci, mentre salivamo le scale Zayn mi tirò indietro e mi abbracciò

 

-Zayn poi ti devo ancora raccontare una cosa..

 

-Riguarda i tuoi capelli? Perché Niall cel’ha detto e sei sempre bellissima

 

-Nono non c’entra con i miei capelli… cioè si.. è successo lo stesso giorno..

 

-Dimmi ti ascolto

 

-Aspetta te lo dico di sopra

 

Salimmo e ci preparammo, dopo quando gli  altri erano già pronti, li lasciammo andare avanti e dicemmo loro che li avremmo raggiunti presto, così andarono  via, Liam prima di uscire mi baciò davanti a Zayn come per evidenziare il fatto che stavamo insieme..

 

-Adesso gli altri non ci sono possiamo parlare

 

-Allora, questo sarebbe il modo in cui ho conosciuto Harry

 

-Racconta, dai

 

-Bhè ero appena uscita dal salone dove mi avevano sistemato i capelli, e verso la strada di casa …. Verso la strada ho incontrato dei ragazzi, o meglio loro sono venuti da me, io non  li conoscevo e loro erano intorno a me, ho cercato di andarmene ma non mi facevano allontanare, poi … poi è arrivato Harry, che li ha fatti andare via.

 

-Ti hanno fatto qualcosa?!

 

-No Harry è arrivato prima

 

-Menomale, ma perché non lo hai detto subito?

 

-Ero scossa, anzi lo sono ancora, non voglio più stare da sola

 

-Tranquilla non sarai più sola, ci sono io con te

 

Mi abbracciò forte e tra le sue braccia ero al sicuro, ora che glielo avevo detto mi sentivo più libera, come se mi fossi tolta un peso, ora ne avrei parlato con Liam. Uscimmo di casa e raggiungemmo gli altri che erano ancora vicini, andai da Liam e lui mi prese sotto braccio e andammo verso un posto scelto da Niall, aveva da tempo il desiderio di andare in spiaggia, così prendemmo il pulmino della madre di Louis e andammo verso il mare.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1594183