Harry Potter e la fine di un incubo

di Laja
(/viewuser.php?uid=2739)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


La morte di Silente, il tradimento di Piton e tutto ciò che era successo durante quell’anno, ancora riempiva di tristezza l’atmosfera ma bisognava andare avanti

La morte di Silente, il tradimento di Piton e tutto ciò che era successo durante quell’anno, ancora riempiva di tristezza l’atmosfera ma bisognava andare avanti.

Bill, appena dimesso dall’infermeria dio Hogwarts, aveva ufficialmente chiesto a Fleur di sposarlo ottenendo un’entusiasta risposta da parte dei genitori di lei.

Harry e Ginny nonostante abitassero sotto lo steso tetto non si parlavano più, Harry faceva accuratamente attenzione ad evitarla e lei faceva altrettanto.

Tra Ron ed Hermione la situazione sembrava più complicata del previsto, entrambi si piacevanmo, entrambi facevano di tutto per stare vicini ma quando questo accadeva fra loro scendeva una nebbia di imbarazzo che li portava a stuzzicarsi a vicenda fino al litigio vero e proprio.

Per il resto, la famiglia Weasley occupata 24 ore su 24 ad organizzare il matrimonio non si accorse di ciò che stava accadendo ai 4 ragazzi.

Finalmente arrivò il gran giorno…

Come tradizione il matrimonio doveva essere celebrato in Francia nel paese nativo della sposa e così fu.

Era una bella giornata estiva, il grande parco, molto simile a quello di hogwarts si stendeva alle spalle di una bella villa borghese.

L’altare era stato sistemato all’ombra di una grande quercia, mentre erano state disposte semplici panche in legno bianco per gli ospiti.

Harry poteva vedere di profilo Ginny, seduta fra Fred e George alla sua estrema sinistra ed un panca innanzi a lui.

Indossava un grazioso abito celeste pastello, di un morbido tessuto che si poggiava perfettamente sulle forme della ragazza. Le ginocchia nude e dei sandali bianchi con il tacco ne slanciavano maggiormente la figura. I capelli raccolti in un elegante e sofisticato chignon, Harry sorrise, quella ragazza non sembrava per niente la Ginny di cui si era innamorato: spigliata, semplice, divertente eppure doveva ammettere che era davvero bellissima.

-Vuoi tu Bill prendere come tua legittima sposa Fleur Delacoure, per amarla, rispettarla ed onorarla tutti i giorni della tua vita, in amore ed in malattia, nella gioia e nel dolore finché morte non vi separi?-

Erano stati insieme qualche mese, ma erano stati i migliori della sua vita, con lei tutto sembrava diverso…

Lei si voltò guardando nella sua direzione, sentì di nuovo il cuore battere a mille incrociando lo sguardo di lei, poi forzando se stesso tornò a guardare l’altare.

Distolse lo sguardo dagli occhi verdi di lui tornando a guardare nuovamente verso l’altare.

Bill aveva già pronunciato il suo solenne si.

-Vuoi tu Fleur prendere come tuo legittimo sposo Bill Weasley, per amarlo., rispettarlo ed onorarlo tutti i giorni della tua vita, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia finchè morte non vi separi?-

-Oui…-

Ginny si morse il labbro inferiore sperando di riuscire ad arginare le lacrime, poi però fu costretta a tamponarsi l’angolo dell’occhio per evitare alla singola lacrima di rovinare il suo perfetto trucco.

-Non ti preoccupare Gin, Flebo non verrà a vivere dalle nostre parti, la dovremo sopportare solo lo stretto necessario…- disse Fred mettendole una mano sulla spalla….

-già- mormorò la ragazza, ispirò profondamente, nessuno doveva vederla piangere, lei era forte, lo era veramente e l’avrebbe dimostrato!!

 

Quando vi deciderete a fare pace?-sussurrò Hermione indicando con il capo Ginny che si tamponava gli occhi.

-Non posso Herm, lo faccio per il suo bene…- la ragazza scosse la testa, poi guardò Ron, anche egli guardava preoccupato la sorella.

 

*

Gli elfi domestici avevano allestito un elegante buffet, pieno di ogni prelibatezza poco distante dal piccolo lago.

Harry aveva poca fame, lasciò in fretta il suo piatto e si diresse silenzioso lungo le sponde del laghetto, aveva bisogno di solitudine e di pensare, proprio come al funerale del preside.

Ron era pronto a seguirlo quando Hermione lo bloccò tenendolo per un braccio, non disse niente ma si limitò a guardare una figura che si avvicinava al lago, Ron annuì, guardò Hermione tornando verso gli altri invitati.

-Ginny…- mormorò appena Harry vedendola arrivare

-Harry dobbiamo parlare, non hai fatto che ignorarmi in tutto questo tempo!-

-Non abbiamo niente da dirci Ginny, te l’ho già detto, ne abbiamo già discusso!-

-NO!- sbottò la ragazza- Non abbiamo discusso un bel niente, tu hai parlato poi te ne sei andato io non ho detto niente è diverso!!! Harry non riuscì ad aprire bocca che la ragazza come una furia continuò a parlare

-Non ti sei chiesto cosa ne pensavo io?Cosa volevo fare io? Non mi hai neanche dato possibilità di scelta…questo non si chiama Discutere!!! Io ti amo Harry e non ho nessuna intenzione di lasciarti andare via, io verrò con te, ovunque tu vada!- il ragazzo e poggiò le mani sulle braccia cercando di calmarla.

 

-Guarda Arthur, hai mai visto Ginny così arrabbiata?-disse Molly tirando una leggera gomitata al marito, anche il signor Weasley guardò verso la coppia ferma sulle sponde del lago, Ginny gesticolava frettolosamente e non sembrava per niente contenta. Poi  la scena cambiò in pochi istanti…

-La mia ba..bambina!-balbettò il signor Weasley, Molly fece trasfigurare una sedia proprio dietro il marito prima che cadesse per terra come una pera cotta

-Sono carini non trovi?-mormorò poi poggiando entrambe le mani sulle spalle del marito.

 

-Ginny io ti amo è per questo che ti devo lasciare perché…- ma Harry non riuscì a terminare la frase che si ritrovò con le labbra premute contro quelle della ragazza.

Le passò un mano fra i capelli liberando alcune ciocche dallo chignon, che ricaddero morbide sulle spalle nude. Lei si strinse più a lui accarezzandone delicatamente il volto.

Sentiva nuovamente il suo cuore battere a mille, niente aveva più senso solo il loro amore poi all’improvviso come un fulmine la parola Amore tuonò nella sua testa, no, non poteva amarla!

La staccò da se guardandola tristemente

-Ginny non posso, non capisci?Io ti amo è proprio per questo ti devo lasciare, Voldermort non aspetta altro che un’altra persona da uccidere, i miei genitori, Sirius, Silente….Ginny io non potrei accettare di perdere anche te…-

La ragazza lo guardò tenendo fissi i suoi occhi nello sguardo di lui, gli posò le braccia sul petto…

-Harry loro hanno scelto ed hanno scelto di accompagnarti, di stare con te, cosa credi che sceglierei io tra una vita di pace e tranquillità lontano da te e un giorno con te fra pericoli e problemi?-

Harry sospirò sapeva già la risposta, lo sguardo di Ginny era ancora fisso nel suo

-Ho provato a dimenticarti Harry, lo sai, ho avuto altri ragazzi: Micheal, Dean, ma come vedi i miei tentativi sono stati inutili, credi che riuscirei a rimanere a casa? Credi che riuscirei a tornare a scuola a Settembre non sapendo dov’è e come sta il ragazzo che amo?-

Di nuovo Harry sentì una fitta al cuore e la bocca dello stomaco chiusa in una morsa. Chiuse gli occhi attirandola  a se per baciala di nuovo, Ginny si strinse maggiormente a lui ricambiando il bacio.

Quando si staccarono sembrava che fosse passata un’eternità, Ginny l’abbracciò poggiando la testa sulla sua spalla.

-Partirò fra una settimana, hai tempo per pensarci…- sussurrò appena

-Non voglio ripensarci…ho deciso!- rispose lei in un soffio staccandosi da lui.

 

-Non so- disse Ron pensieroso – se preferisco Ginny in lacrime o vederli baciare- Hermione scoppiò a ridere, il ragazzo lo guardò interdetto

-Scusami, ma devi essere molto geloso per preferire tua sorella in lacrime!-cercò di spiegare la ragazza continuando a ridere-.

 

Per il resto della festa Harry sentì su di se lo sguardo compiaciuto della Signora Weasley e lo sguardo interdetto del signor Weasley che ancora incredulo si soffermava a guardare lui e Ginny quando si sedevano vicini o si prendevano la mano.

 

-Aiuto!!-esclamò Fred mettendosi fra Ginny ed Harry, nuovamente fermi sulla sponda del lago

-mamma ci sta assillando!!- Fred poggiò le braccia sulle spalle dei due ragazzi.

-E’ una pasqua, sta già organizzando il prossimo matrimonio- piagnucolò George

Harry e Ginny si guardarono perplessi

-E chi altro vuole far sposare?non mi dire che sta organizzando qualcosa con Gabrielle la sorella di Flebo, chi dei due è il fortunato?- esclamò Ginny guardando i gemelli

Fred e Gerorge guardarono la sorella

-Beata innocenza!-esclamò Fred alzando le mani al cielo

-Sveglia Ginny!- sbotto George – mamma sta organizzando il tuo matrimonio!!!_

Ginny ed Harry si guardarono interdetti poi Fred continuò:

-So sta già commuovendo al solo pensiero di sentirti chiamare Signora Ginevra Potter…-

-Ginevra Potter?-continuò George – ma non suona un granché…senza offesa Harry naturalmente!-

Ginny si districò dall’abbraccio di Fred e rimase per qualche istante ad osservare i fratelli ed Harry

-Ma…beh…a me piace Ginevra Pott…Potter- balbettò il ragazzo, Ginny guardò lo sguardo perplesso di Harry poi scoppiò a ridere, le lacrime che le scendevano dagli occhi non riuscendo a calmare le risate.

I tre la guardarono interdetti

-Scusa non capisco cosa ti faccia ridere Gin: Ginevra Potter o il fatto che mamma ti sta organizzando il matrimonio? Io non ci trovo niente da ridere…tu Fred?-

-Pienamente d’accordo con te George è una questione seria!- asserì il fratello.

Lo sguardo di Harry passava sempre più perplesso da Ginny in preda ad un attacco di risa incontenibili ai gemelli che stranamente sembravano davvero seri.

-Scu…scusate…- Ginny si asciugò le lacrime sbavando in parte il trucco – no, non ridevo per questo è solo che…- non riuscì a terminare la frase che era già scoppiata nuovamente a ridere – ci vorrebbe una fotografia!!!-

Fred ,George ed Harry si guardarono perplessi, poi quando finalmente Ginny si calmò disse:

-Harry, hai fatto una faccia bellissima, quando ti hanno detto che mamma sta organizzando il nostro matrimonio, sembrava ti avessero detto che Voldermort è tuo zio!!!- Ginny ristoppiò a ridere, Fred e George guardarono Harry poi facendo spallucce esclamarono all’unisono:

-Boh!- e se ne andarono. Ginny ancora in preda alle risate tornò ad abbracciare Harry.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


La settimana che seguì la festa fu carica di tensione, Harry non faceva che pensare a quello che avrebbe dovuto aspettarsi

La settimana che seguì la festa fu carica di tensione, Harry non faceva che pensare a quello che avrebbe dovuto aspettarsi.

-No, non se ne parla neanche…- sbottò Ron –Harry non puoi permetterglielo!- Harry guardò Ron senza proferire parola.

-Harry, che c’entra Harry? Ho deciso io!- esclamò offesa Ginny incrociando le braccia al petto.

-Tu non puoi prendere questo tipo di decisioni Ginny sei ancora piccola!- quelle parole sembrano infuriare ancora di più la ragazza.

-Sono troppo cosa?Io ho solo un anno in meno di te e se non te lo ricordi c’ero anche io al Ministero e c’ero anche io a combattere ad Hogwarts l’anno scorso!- anche Ginny era paonazza in volto come Ron.

Hermione sbirciò appena da dietro il libro poi scuotendo la testa tornò ad immergersi nelle sue letture. Harry la invidiò, quanto avrebbe dato per estraniarsi in una lite furibonda fra la sua ragazza ed il suo migliore amico.

-Ginny ma è pericoloso, Harry diglielo anche tu!- continuò Ron rosso fino alla cima dei capelli, Ginny si voltò a guardarlo…

-Ok, basta così!- concluse Harry – Io gliel’ho detto Ron, così come l’ho detto a te, ma lei è tua sorella ed è testarda come te, ha deciso che vuole venire con noi punto e basta che ci posso fare io?- Ginny sorrise poi guardando nuovamente Ron aggiunse:

-Che ti dicevo?comunque io vengo con voi, che voi lo vogliate o no!- Hermione alzò nuovamente gli occhi dal libro, guardò Ginny e sorrise

-Allora quando si parte?- Ron sprofondò nella poltrona accanto ad Hermione mentre Ginny organizzava con Harry tutto il viaggio.

 

*

 

-e così mi sa che non possiamo convincerti a cambiare idea…- mormorò serio il signor Weasley quella sera a cena, harry aveva appena finito di raccontare della loro partenza –Tutti e quattro siete ben decisi allora?- i ragazzi annuirono

-Come farete con la scuola?- domandò Molly, Harry era già pronto a rispondere per dire che non avevano più intenzione di tornarci quando Ron gli tirò un calcio da sotto il tavolo, mentre Ginny prendeva la parola:

-Per ora dobbiamo fare alcune cose, poi al termine dell’estate probabilmente avremo finito tutto e torneremo ad Hogwarts!- la Signora Weasley la guardò contrariata quel “probabilmente” non le era affatto piaciuto.

A mal in cuore i signori Weasley avevano dovuto accettare la decisone dei ragazzi ed il giorno successivo li videro partire.

Solo in serata arrivarono a destinazione, senza Stan Picchetto il viaggio in Nottetempo era tutt’altra cosa.

I quattro rimasero silenziosi per gran parte del viaggio, quasi si poteva toccare la tensione di Harry, Ginny per la prima volta si sentì impotente e si limitò a prendergli la mano ricavandone un vago sorriso.

 

“Qui giacciono Lily Evans e James Potter, coraggiose ed innocenti vittime di voi-sapete-chi!”

 

Harry provò un certo disgusto nel vedere “voi-sapete-chi” incisa sulla marmorea lapide dei genitori, avevano affrontato Lord Voldermort, erano morti con coraggio perché continuare a nascondersi dietro uno stupido epiteto “voi-sapete-chi”?

Harry non seppe con esattezza quanto rimase davanti a quella lapide, in un certo senso si era sentito più vicino ai suoi genitori in molte altre occasioni, quando li aveva visti nello specchio o quando erano usciti dalla bacchetta di Voldermort, ma non in quel momento.

IL ragazzo si sentì uno sciocco pensando che in quel posto avrebbe trovato delle risposte o degli indizi.

Sempre a bordo del notte tempo quella notte viaggiarono fino ad un paesino tranquillo

-Privet Drive- esclamò il nuovo bigliettaio – Prego scendere-

-Silente voleva che tornassi qui almeno una volta prima di compiere 17 anni…- spiegò appena Harry percorrendo il vialetto fino all’abitazione dei Dursley.

-Harry- esclamò zia petunia vedendolo innanzi alla porta affiancato da 3 ragazzi

-Ciao Zia- mormorò il ragazzo entrando in casa seguito dagli amici

-Che ci fai tu qui?_ sbraitò zio Vernon, Hermione e Ginny si buttarono addosso a Ron per calmarlo, mentre Harry rassegnato rispose

-Il preside aveva detto che sarei dovuto tornare qui…ma non vi preoccupate, presto me ne vado di nuovo e non mi vedrete più…- poi notando che l’attenzione degli zii era attratta dagli amici aggiunse – e questi sono i miei amici Hermione Granger, Ron e Ginny Weasley, ma non preoccupatevi possono dormire nella mia camera, non vorrei crearvi problemi – zio Vernon sembrò tranquillizzarsi a quelle parole, mente zia Petunia sembrava rattristarsi, ma Harry non ne volle scoprire il motivo.

Quella sera i ragazzi rimasero in camera cercando di studiare un piano…

-Potremmo andare a Grimmauld place…- propose Ron poco convinto, harry era pensieroso altri 3 Horcrux, la coppa di tassorosso, un oggetto di Grifondoro o Corvonero e Nasini, ma come fare a trovarli ed eliminarli? Ed in più chi era R.A.B.?

-Dobbiamo tornare ad Hogwarts – Harry si voltò di scatto per guardare Hermione, se avesse solo nominato i M.A.G.O: l’avrebbe uccisa sul momento ne era sicuro – Si, ragionate è li che Voldermort ha iniziato, è lì che voleva tornare, lì potremo scoprire se c’è qualcosa appartenuto a Corvonero o Grifondoro, lì potremo imparare altri incantesimi,  ad Hogwarts c’è la più grande biblioteca magica  di tutta l’Inghilterra, dopo quella del ministero, lì troveremo scuramente qualcosa su R.A.B. e potremo muoverci meglio e poi Hogwarts è uno dei posti più sicuri che conosciamo!- disse tutto d’un fiato la ragazza

- Odio doverlo ammettere Harry, ma questa volta Hermione ha ragione, dobbiamo tornare ad Hogwarts! –asserì Ron, il ragazzo con gli occhi verdi rimase silenzioso

-sia chiaro che se tu decidessi di non tornarci noi comunque ti seguiremo!- continuò Ginny, Harry sorrise

-Non ce ne sarà bisogno, torniamo ad Hogwarts, dominai torneremo alla tana così potremo preparaci meglio all’arrivo di settembre…-

-E magari – biascicò Ron – io e te possiamo fare l’esame di Materializzazione!

 

*

 

-Oh Merlino!- esclamò Molly – Arthur vieni, sono tornati!- la donna si buttò addosso ai figli, Harry ed Hermione appena usciti dalla metropolvere

-Atrthur, avevi ragione!- continuò ad esclamare la Signora – Merlino che bellezza rivedervi qui….sono stata così in pena!-

Harry si sentì in colpa per aver fatto preoccupare i signori Weasley inutilmente, se solo avesse parlato prima con i suoi amici, avrebbe risparmiato alla famiglia weasley tante preoccupazioni ed ansie.

 

*

 

-Ragazzi siete pronti?- il signor Weasley indossava dei pantaloni babbani a vita altissima color marrone ed una camicia a quadri in perfetto stile babbano. Anche Harry e ron vestivano come i babbani con dei jeans e delle semplici magliette – e le ragazze? – continuò l’uomo addentando una fetta biscottata.

-Stanno scendendo caro…- rispose Molly porgendo le fette biscottate ricoperte di marmellata ai ragazzi, harry  Ron si guardarono perplessi

-Perché anche Ginny ed Hermione vengono con noi?-

-si hanno detto che vogliono guardare la biblioteca ministeriale mentre voi fate l’esame – in quel momento entrarono in cucina Ginny ed Hermione, anche loro con dei jeans e delle magliette colorate, nel gruppo erano probabilmente le più “babbane” come Harry.

Attraversarono con la metropolitana tutta Londra, mentre il signor weasley osservava eccitato delle copie abbandonate sul sedile del Times,

-Interessante, interessante…- mormorava entusiasta – football gran bello sport, ottimo ottimo!-

-Che avete intenzione di fare?- bisbigliò Harry

-Sicuramente troveremo qualcosa su R.A.B. nella biblioteca ufficiale del mistero della magia

-In pratica ottimazione i tempi…- sussurrò Ginny in un largo sorriso.

E così fecero: Hermione e Ginny si trasformarono in topi di biblioteca, mentre Harry e Ron  tentavano di passare l’esame di Materializzazione.

Qualche ora più tardi…

-Allora avete trovato qualcosa?- bisbigliò harry sedendosi accanto a Ginny

-Altro che – mormorò lei, mentre Hermione era ancora immersa in un grosso tomo- questa biblioteca è stata intitolata proprio ad un certo Rodulfus Adam Branwell…-

-Auror di grande coraggio, ha fatto arrestare molti mangiamorte, sfoltendo di gran numero le fila di voi-sapete-chi – iniziò Hermione senza alzare la testa dal libro – mago purosangue ha frequentato Hogwarts negli stessi anni di Tom Ridde, prima di diventare un brillante Auror, carriera splendida in pochi anni è diventato capo del corpo Auror ed è stato vicino all’essere eletto come Ministro….-

-E’ senza dubbio lui R.A.B.: Rodulfus Adam Branwell!!! –esclamò Harry entusiasta di essere arrivato alla fine del suo rompicapo, tutto filava un auror che sta cercando di distruggere gli Horcrux di Voldermort per aiutarlo…

 

-Si, si potrebbe essere lui….- mormorò Ginny con scarso entusiasmo – peccato che è morto circa 20 anni fa nel tentativo di salvare una comunità di babbani!- Harry e Ron rimasero a bocca aperta

-E…e allora? –balbettò Ron incerto

-E allora siamo punto a capo!- sbottò nervosa Hermione ancora immersa nella lettura del grosso manuale.

-Non toccate questo tasto- Ginny alzò il sopracciglio indicando l’amica – la ricerca del fantomatico R.A.B. la sta distruggendo!-

I duye ragazzi sorrisero appena, poi entrambi tornarono a ragionare sul rompicapo: Rodulfus Adam Branwell, auror di estremo coraggio….tutto era perfetto a parte quel piccolo particolare che era morto 20 anni prima!

-Ragazzi?!- la voce del signor weasly arrivò dopo qualche ora interrompendo la silenziosa ricerca dei quattro- sbrighiamoci o chi la sente Molly se arriviamo tardi per pranzo?-

-Ma tanto adesso possiamo materializzarci direttamente a casa, senza dover fare tutto il giro in metropolitana vero?- domandò Ron entusiasta, il Signor Weasley annuì un po’ deluso dall’idea di non tornare nel mondo babbano.

I quattro ragazzi e il signor Weasley uscirono dalla biblioteca…

-allora possiamo tutti materializzarci legalmente tranne Ginny, - esordì l’uomo – per te si può ricorrere alla materializzazione con un altro capace…- l’uomo si interruppe- è semplice ginny ti devi solo attaccare al braccio di uno di noi…- Arthur alzò leggermente il braccio destro per farvi  aggrappare la figlia, Ginny sorrise si mise al fianco di Harry abbracciandolo – hem…già dimenticavo!- balbettò l’uomo abbassando il braccio. Harry diventò rosso pomodoro con Ginny attaccata al suo fianco.

-Beh figliolo, stringila bene però, non vorrei che un parte di Ginny rimanesse qui al ministero-borbottò l’uomo

-Già già …- balbettò Harry facendo passare un braccio dietro la vita di Ginny stringendola a se.

-Bene adesso possiamo partire…- continuò Arthur distogliendo lo sguardo dai due – uno…due…tre…-

Crack

 

************************************************************************

Spero vi piaccia…fatemi sapere….spero di riuscire a postare presto il 3° capitolo…

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

Capitolo 3

 

 

-Secondo voi Lumacorno rimarrà il professore di Pozioni?- Harry guardò Neville ponendosi lo stesso interrogativo

-Spero di si,- esclamò Luna alzando lo sguardo dal Cavillo – ma Hermione dov’è?-

-Nel primo vagone, ci raggiungerà a momenti… ora è Caposcuola!- rispose Ginny guardando fuori dal finestrino

Ron ed harry erano entrambi silenziosi

-Chi pensate diventerà il nuovo preside?- mormorò Ron

-Spero con tutto il cuore la McGrannit…- sussurrò appena Ginny prendendo la mano di harry ed accarezzandola dolcemente.

 

*

 

La cerimonia di smistamento fu più breve del solito e molti alunni degli altri anni non si presentarono neanche.

Alla fine della cena, la professoressa McGrannit si alzò in piedi e in tutta la sala calò il silenzio

-Scusatemi, ma credo non sarò capace di fare i discorsi come il Professor Silente, ma essendo la nuova preside almeno ci dovrò provare – la voce seria tradiva la tristezza – Il professor Lumacorno rimarrà quest’ anno come professore di Pozioni e sarà il direttore della casa serpeverde…-  La Mc Grannit si fermò non volendo nominare piton, poi cambiando la voce aggiunse – la cattedra di Difesa contro le arti oscure invece è stata assegnata al professor Branwell- gli occhi di tutta la sala si spostarono su un uomo alto e magro sui 40, 45 anni al massimo, con i capelli neri e gli occhi azzurri seduto al posto del professo Piton – Mi preme ribadire che l’accesso alla foresta Proibita è vietato, detto questo vi auguro buona notte ed un buon anno scolastico!- la McGrannit si mise a sedere.

-Forza andiamo!- disse Ron distogliendo l’attenzione di Harry dal professor Branwell. In quel momento la Mc Grannit arrivò verso di loro, con il suo camicione scuro svolazzante

-Harry Potter!- disse con la sua solita voce squillante- Harry con me in presidenza…- il tono non ammetteva repliche.

I tre ragazzi si guardarono, con un sospiro Harry fece un’alzata di spalle pronto  aseguire la preside

-Ci vediamo più tardi Harry…-

-Ti aspettiamo in sala comune…-sussurrò Ginny, il ragazzo annuì seguendo la preside nei corridoi verso i due gargoyle.

Arrivata davanti alle due statue di pietra Minerva disse

-Animagus- ed esse si aprirono lasciando spazio alla scala a chiocciola che giungeva sin nello studio della presidenza, Harry la guardò perlesso, la Mc Grannit agitò appena un braccio facendo svolazzare la veste e si scusò

-E’ davvero scontato lo so, ma devo ancora abituarmi a questa carica… -.

Silenziosi percorsero la scalinata fino all’ufficio quasi, quando una voce ruppe il silenzio

-Qualcuno Finalmente!- esclamò una voce molto nota. Harry e la Preside accelerarono i passi, coprendo in brevi sitanti la distanza che mancava dall’ufficio, quando finalmente entrarono Minerva parlò per prima:

-Albus, eccoti harry….-a professoressa si rivolgeva ad un grande ritratto – io vado, tornerò fra un quarto d’ora….- 

Harry rimase allibito nel vedere il ritratto del preside Silente muoversi e parlare come se nulla fosse accaduto, si era completamente dimenticato che nel mondo della magia non sempre la morte è la fine di tutto.

-Grazie Minerva- disse Silente guardando la preside andare via – ed ora a noi mio caro Harry come stai? Sei tornato dai tuoi zii questa estate?- Harry annuì ancora troppo emozionato per parlare

-Bene bene, ascolta Harry, per caso non è che hai il medaglione preso nella caverna?-

-Si..- il ragazzo inziò a frugare nelle tasche, poi trovato l’oggetto lo mostrò al ritratto – c’era un biglietto all’interno professore…-

-si, mi ricordo, ma leggimelo di nuovo Harry…- il ragazzo rilesse il biglietto ad alta voce scandendo ogni singola parola. Al termine della lettura Silente sembrava una pasqua.

-Bene, benissimo… ricordavo bene!!-

-Professore, ma lei sapeva che il medaglione non era autentico?-

-Si Harry, è stata la più bella scoperta che io abbia mai fatto, davvero un’ottima notizia, senza dubbio. –

-Ma…- Harry era ancora perplesso, tutta l’estate rifletteva su quel medaglione senza trovare una soluzione

-Harry, non capisci? Qualcuno combatte con te, sono sollevato a questo pensiero, temevo di lasciarti da solo in questa grande impresa, ed invece qualcuno ti aiuterà…-

-Professore lei sa chi è R.A.B.?- i passi lungo le scale annunciavano il ritorno della Mc Grannit

-Ascolta bene Harry, devi fidarti di R.A.B.-

-Ma non so chi sia!- protestò il ragazzo

-Harry, fidati di un vecchio…- il vecchio preside stava per dire “uomo” ma poi si corresse – ritratto, fidati di una gran bel vecchio ritratto!- appena Silente finì di pronunciare quelle parole entrò Minerva.

-Scusami, Albus, se vuoi torno più tardi…- era strano vedere la Mc Grannit chiedere scusa per essere entrata nel suo ufficio, Silente sorrise, poi congedò Harry.

 

*

Più tardi in sala comune…

-Fidarti di R.A.B.?- esclamò Hermione alzando gli occhi dal suo nuovo libro, l’amico annuì confuso

-Credete che Silente, cioè il ritratto di Silente, non sappia che l’unico R.A.B. che abbia senso è morto 20 anni fa?-

-Non dire sciocchezze Ron, certo che lo sa- lo imbeccò Ginny – e secondo me sa anche qualcos’altro che noi non possiamo ancora capire!- La ragazza si voltò a guardare Harry cercando la sua approvazione, ritrovandosi a pochi centimetri dal suo volto. I due rimasero alcuni lunghissimi istanti a guardarsi a vicenda persi entrambi nello sguardo dell’altro, Harry fece passare una mano sulla guancia della ragazza guardandola negli occhi… la sua Ginny… si avvicinò maggiormente a lei per baciarla…

-HEM HEM- sbottò Ron, facendo sobbalzare la coppia, Hermione non curante era di nuovo immersa nella lettura – Andiamo a letto è tardi! –esclamò il rosso, Harry diventò paonazzo, mentre Ginny guardava glaciale il fratello.

-Buona notte Ron!- lo apostrofò con freddezza, Hermione rise alzandosi dalla poltrona, prese per mano Ron e lo portò verso i corridoi.

-Buona notte ragazzi…- quando i due sparirono su per le scale, Harry tornò a guardare Ginny.

-Dove eravamo rimasti?- sussurrò lei avvicinandosi maggiormente al ragazzo, senza farselo ripetere due volte Harry la baciò.

 

 

 

 

 

 

 

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

 

Perdonate il ritardo di questo aggiornamento… alla fine il libro della Rowling è uscito ed io non ho ancora finito la mia ff… faccio proprio schifo!!!

Spero di aggiornare i prossimi capitoli più rapidamente!

 

ciao

 

 

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=69743