Le infauste avventure di Neville

di Tonksgiuly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1: una brutta sorpresa ***
Capitolo 2: *** 2: cercando una soluzione ***
Capitolo 3: *** il passaggio segreto ***



Capitolo 1
*** 1: una brutta sorpresa ***


Ciao ragazzi!!!questa storia è stata scritta a quattro mani da me e da alex...è la prima volta che scriviamo una fanfiction, vi prego siate clementi!!!


LE INFAUSTE AVVENTURE DI NEVILLE

CAPITOLO 1…. UNA BRUTTA SORPRESA
Durante la lezione di Pozioni, il più illustre allievo di Hogwarts (veramente è solo bravo in Erbologia), Neville, ebbe una piccola discussione con il professor Piton…
“FUORIIII!!!!!!!!!”abbaiò Piton.
“Non sono stato io...”pigolò Neville.
“OSI CONTRADDIRMI PACIOCK?” urlò Piton, ormai furibondo.
“Ma se le dico che non sono stato io a mettere la tintura bionda nel suo shampoo, significa che non sono stato io!” ribattè Neville, che non aveva più paura di Piton, ora che quest’ultimo aveva i capelli color giallo pannocchia con dei bellissimi colpi di sole arancione sulle due ciocche frontali.
“Esci subito fuori di qui altrimenti ti metto in punizione, Paciock.”
Neville, che non era per niente desideroso di sprecare il suo tempo in castigo, uscì dall’aula in silenzio, ma non del tutto rassegnato.
                                                     *               *              *                              
La mattina dopo, Neville, mentre stava andando al tavolo dei Grifondoro per la colazione, guardò Piton con uno sguardo che pareva dire “beccati questo biondino!!”.
Ma, inspiegabilmente, Piton lo guardò sorridendo.
“Ciao Neville, che punizione ti ha dato Piton? Una notte nella foresta proibita?Un fine settimana per due nella stamberga strillante con la Umbridge?Oppure ti ha fatto pulire la Guferia?” ironizzò Ron, che era di buon umore.
“TI piacerebbe!...Me ne sono andato a testa alta da quella classe, non puoi immaginare la soddisfazione...”
“Ma….non sei stato tu, vero Neville?” chiese dubbiosa Hermione.
“Certo che no….non potevo fare tutto da solo...” a queste parole Ron ed Harry si guardarono negli occhi e scoppiarono in una sonora risata.
“Chi vi ha fornito i materiali?” Chiese Hermione con un’ occhiata di disapprovazione.
“Fred e George, naturalmente”, disse Ron con disinvoltura.
“Ma chi è stato a commettere il reato? Forse tu, Harry? Ron e Neville non lo farebbero mai, hanno troppa paura...”
“Ah, Ah, Ah” rise Ron sarcastico.
“Non lo scoprirai mai! E’ genialicamente furbo, dal passo felpato, gli occhi così impenetrabili che appena li guardi un brivido ti sale lungo la schiena e ti paralizza...”
“E’ stato Dobby, vero?”
“Accidenti…non hai proprio fantasia, vero Hermione?”
In quel momento Piton passò da lì e disse: “Buongiorno. Spero che vi stiate divertendo” e avvicinandosi a Neville gli sussurrò: “Oggi la colazione è particolarmente buona, vero Paciock?”  
“LA COLAZIONE CHE COSA?” disse Ron, appena Piton si fu allontanato.
“Lascia perdere Ron, è solo arrabbiato, gli passerà” rispose sicuro Neville.
“Mmm….. non ne sono del tutto convinto…..” disse Harry dubbioso “Piton è di una perfidia unica, non credo che te la lascerà passare così facilmente…….Se fossi in te mi guarderei le spalle”. Neville scrollò le spalle e bevve un sorso di succo di zucca.
                                                     *                *               *
“AAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH” urlò Neville il mattino seguente appena si  fu guardato allo specchio. “Lo sapevo che non erano le mie orecchie!”.
Era diventato un Lepricano.  
Non appena Harry e Ron si svegliarono, videro il simpatico Lepricano-Neville seduto sul letto con lo specchio in mano.
Ron si tenne a debita distanza, leggermente spaventato, ma Harry si avvicinò curiosamente.
“Chi sei?” chiese educatamente.
“Sono un Lepricano venuto dall’ arcobaleno per portarti fiumi d’ oro………DEFICIENTE, SONO IO, NEVILLE!!!”
“Ceeerto” rispose Ron, e poi in un sussurro rivolto ad Harry: “Ci conviene assecondarlo, i pazzi sono pericolosi”.
“Ma non sono pazzo!!!! Ve lo giuro ragazzi, sono io! Stamattina mi sono svegliato, mi sono guardato allo specchio e………” indicò se stesso “Capite?”
“OK, noi siamo tuoi amici, ora vieni con noi, ti porteremo da una persona molto simpatica che ti aiuterà a tornare a casa….. da qualunque posto tu venga” disse Ron col tono di uno che parla con un ritardato mentale.
“Potrei dire cose su di te che farebbero rabbrividire………Ron-Ron” ringhiò minaccioso Neville.
Ron rimase pietrificato.
“Sei davvero tu, Neville?” Chiese Harry ancora dubbioso.
“Alleluia, l’ ha capito!”
“Miseriaccia….. Cosa proponete di fare?” chiese Ron.
“Io direi di…. andare da Hermione. Magari lei saprà cosa fare” suggerì Harry.
Così i tre scesero nella sala comune e attesero che Hermione arrivasse. Non appena la ragazza li ebbe raggiunti, Ron esclamò “finalmente!”, la afferrò per il braccio e la trascinò fuori dalla sala comune affollata.
“Mi spiegate cosa succede?” chiese Hermione seccata. Neville uscì dalla borsa di Harry, dentro la quale si era nascosto per non farsi vedere dai compagni.
“Abbiamo un problema” le disse serio Harry.
                                                       *                *               *                                                                    
“D’ accordo, forse so cosa fare” sospirò Hermione dopo che i ragazzi le ebbero spiegato la situazione.
“Grazie Hermione, sei un angelo!” le disse Neville
“Si, ma comunque dovreste sbrigarvela da soli! Così imparate a fare dispetti ai professori…. soprattutto a Piton!”
“E dai Hermione, piantala! La situazione è già abbastanza problematica senza che ti ci metta anche tu!” Ribatté Ron.
“Conosco qualcuno che può aiutarci” disse Hermione.
“Chi, Silente?”chiese Ron, convinto per una volta di pensare la stessa cosa di Hermione.
“Non…..non credo sarebbe una buona idea...potremmo finire nei gu...”
“No, non Silente”, lo interruppe Hermione scocciata. “Ricordi il passo felpato…”


Allora??? che ne pensate???  ce lo lasciate un commento???

Tonksgiuly&Alex

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Capitolo 2
*** 2: cercando una soluzione ***


Eccovi il secondo capitolo..... sperando che il primo vi sia piaciuto!!!

CAPITOLO 2….. CERCANDO  UNA SOLUZIONE
“HARRY POTTER SIGNORE!!!”
Hermione li aveva portati nelle cucine per parlare con Dobby.
“Ciao Dobby, come va?”chiese Ron.
“Oh, molto bene signore, si lavora sodo qua nelle cucine...” Dalla faccia di Hermione si capiva che non era molto felice di quell’ affermazione, ma andò avanti dicendo:
“ Dobby, ci serve il tuo aiuto”
“Qualsiasi cosa per voi. Dobby è felice di poter aiutare Harry Potter signore e i suoi amici”.
All’improvviso Neville uscì dalla borsa di Harry e disse: “Ti prego, Dobby dimmi che puoi aiutarmi!”
“Chi sei?”chiese stupefatto Dobby.
“Sono io, Neville. Piton mi ha trasformato in un Lepricano per vendicarsi del nostro piccolo scherzo”.
“Dobby l’ aveva detto che non era una buona idea...”
“Prima Hermione, e adesso anche tu! Puoi aiutarci sì o no?” chiese Ron.
“Dobby sa come fare!” disse eccitato l’elfo. “Dobbiamo andare nella terra dei Lepricani, per prendere il Quadrifoglio magico, l’unica pianta che è in grado di ridare a Neville le sue sembianze.”
“Ok, come ci arriviamo?” chiese Harry, già desideroso di vivere una nuova avventura.
“C’è un passaggio segreto ai Tre Manici di Scopa”.
“Allora non c’è un minuto da perdere. Andiamo!” esclamò Neville.
Mentre uscivano dalle cucine Harry fu colto da un pensiero improvviso:
“Hermione”, cominciò, “come facevi a sapere che Dobby avrebbe potuto aiutarci?”
“Ti ricordi quando, al quarto anno, sono scesa nelle cucine per parlare con gli elfi?” rispose Hermione “Ho fatto una lunga chiacchierata con Dobby, e mi ha parlato dei Lepricani. A  quanto pare c’è un lontano legame di parentela tra elfi domestici e Lepricani, anche se questi ultimi sono folletti.”
                                                    *                  *                  *                                                                               
Quella sera decisero che la mattina dopo avrebbero approfittato della gita al villaggio di Hogsmeade per raggiungere la terra dei Lepricani. Esposero il loro problema anche a Ginny, la quale assicurò che se la McGranitt o qualche altro professore avesse chiesto di loro, lei avrebbe detto che erano andati a trovare Hagrid.
                                                    *                  *                  *         
La mattina della missione si svegliarono tutti di buon’ ora e scesero nelle cucine per chiamare Dobby.
Appena furono usciti dal castello si diressero senza perder tempo verso i Tre Manici di Scopa.
“Dov’è il passaggio, Dobby?” sussurrò Hermione una volta entrati nel pub sovraffollato.
“I Lepricani sono molto furbi” spiegò Dobby “Nessuno sospetterebbe mai che l’ entrata della loro terra è………….nel bagno delle ragazze!”
“Ma perché sempre nel bagno delle ragazze?” chiese Ron, stanco della solita storia.
“Forza, entriamo” disse Neville, sempre nascosto nella borsa del povero Harry, che ormai non si sentiva più la spalla.
Entrarono tutti e chiusero a chiave la porta. Dobby afferrò la levetta dello sciacquone, ma invece di girarla come se dovesse tirare l’ acqua, la ruotò nel senso opposto. Sotto lo sguardo sbigottito di tutti il water si spostò, mostrando loro, attraverso un piccolo buco circolare nella parete, un magnifico paesaggio: prati verdi scintillanti punteggiati di macchie colorate costituite da migliaia di fiori di tutti i tipi e colori.
“Mmm…….il passaggio è troppo piccolo. Gli unici  in grado di oltrepassarlo sono Dobby e Neville”. Disse Hermione.
“Uffa che sfiga!!!” esclamò Ron seccato, “non vedevo l’ ora di avventurarmi in posti nuovi!!!”
“o forse non vedevi l’ ora di avere una buona scusa per saltare le lezioni” lo rimbeccò Hermione. Ron aprì la bocca per ribattere ma Harry li interruppe: “Mi dispiace, ma a quanto pare dovrete cavarvela da soli” disse rivolto a Neville e a Dobby.
Preso da indomito coraggio, Neville afferrò la mano di Dobby e si guardarono per un istante. Sapevano quello che li attendeva oltre quel varco, ma non avevano paura. Così saltarono dentro e il passaggio si richiuse alle loro spalle.
“buona fortuna” disse Ron in tono solenne. Il trio uscì dal bagno e si incamminò di nuovo verso il castello.

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Capitolo 3
*** il passaggio segreto ***


Lo so, sto aggiornando dopo un periodo di tempo vergognosamente lungo^^'!!! Ma è venuta a mancare l’ ispirazione, senza la quale io e la mia collaboratrice (Alex) non riusciamo a scrivere. Senza contare che siccome questa FF la stiamo scrivendo insieme, per scrivere dobbiamo essere insieme, appunto. Se vi va siete liberi di punirci come più vi piace… Chiediamo perdono e vi presentiamo il terzo capitolo (che è la seconda volta che scrivo, perché quel simpaticone del mio pc ogni tanto decide di cancellarmi files a suo piacimento… per fortuna che la prima stesura del capitolo l’ avevo scritta a mano su un block notes!!) buona lettura!!!

Le infauste avventure di Neville

Capitolo 3: il passaggio segreto

Atterrarono sul morbido. Non appena Neville aprì gli occhi si ritrovò in mezzo al paesaggio che avevano ammirato pochi istanti prima attraverso il buco nel muro. Il fatto di trovarcisi dentro non lo rendeva meno simile ad un enorme, surreale quadro.
"Bene, dobbiamo muoverci" disse Dobby. "Per prima cosa dovremmo andare dal capovillaggio".
"Ok" replicò Neville, "mettiamoci in marcia!"
Non appena Neville mosse il primo passo, accadde una cosa molto strana.
Si sentirono sollevare entrambi per aria, prima solo di qualche centimetro, poi sempre di più, fino a ritrovarsi sospesi ad un metro da terra. All' improvviso ricaddero tra l' erba alta.
"Ehi, ma che cosa è successo?" chiese Neville, leggermente stordito dalla caduta. "sono i miei occhi, o l' erba è cresciuta all' improvviso?"
"Dobby pensa che sia il contrario, signore" rispose l' elfo, "Dobby pensa che siamo noi ad esseci rimpiccioliti, signore"
"Rimpiccioliti??? Non solo sono diventato un Lepricano, ma ora sono pure in miniatura!!! Wow, si vede che ho bevuto un calderone di Felix Felicis stamattina!"
"No, signore! è pericoloso, signore! Il professor Lumacorno lo dice sempre, signore, il signore non doveva farlo..."
"Dobby... era solo una battuta." disse Neville stancamente.
"Oh. Dobby non l' aveva capito, signore."
"Non fa niente. Che facciamo adesso?"
"Non si preoccupi, signore!" esclamò l' elfo, "Dobby sa esattamente dove dobbiamo andare e come arrivarci!"

Dopo due ore di cammino...

"Dobby? Quanto manca ancora?"
"Pochissimo, signore!"
"Hai detto così anche un ora fa... Sarà mia impressione, ma mi pare di essere già passato di qui. Ho già visto questo fungo. Non è che stiamo girando in tondo, per caso?"
"No, signore. Qui è pieno di funghi, signore."
"Si, ma funghi a righe? E poi ha questa forma strana..."
"I funghi hanno sempre forme strane. una volta Dobby ne ha trovato uno a forma di..."
"Ok, basta, ho capito. Però riposiamoci un pochino, ti prego. Non ne posso più di camminare!" disse Neville sedendosi sopra lo strano fungo.
"D' accordo, signore. Ma Dobby è sicuro che l' entrata alla città dei Lepricani è vicina!"
"Lo spero tantoooo....!!!!"
Neville era sparito. La sua voce adesso proveniva dal fondo di un lungo tunnel verticale la cui apertura si trovava dove prima c'era il gambo del fungo.
"Ehm... Neville Paciock signore? Va... tutto bene?" chiese Dobby esitante.
"Una meraviglia!!! A parte il fatto che sono appena caduto dentro un tunnel lungo due metri e che mi fa male dapertutto!!! Sto una favola, davvero!"
"Beh, almeno ha trovato l' Ingresso Visitatori, signore!"
"'Ingresso visitatori'? E che siamo, al Ministero?"
"Sto arrivando, signore!"
E così dicendo, Dobby saltò dentro al tunnel.
"Che facciamo adesso?" chiese Neville, alzandosi da terra, non appena l' elfo l' ebbe raggiunto.
"Proseguiamo" rispose Dobby indicando un corridoio di pietra che si stendeva di fronte a loro.
"Ok, muoviamoci."
Camminarono per una buona mezz' ora, finchè non si ritrovarono in una piccola stanza quadrata, di pietra come il corridoio, completamente vuota.
"E ORA???" gridò Neville, che stava cominciando a diventare legermente isterico.
"Si calmi, Neville Paciock signore!Troveremo il modo di uscire!"
Neville sbuffò sonoramente e si sedette sul pavimento, appoggiandosi stancamente contro una parete. Dobby, intanto, perlustrava la stanza.
Un urlo improvviso ruppe il silenzio.
"AHHHHHHH!!!!!"
"Cos..."
Dobby si voltò di scatto e si ritrovò davanti Neville disteso a terra, la parete contro la quale si era appoggiato erta scomparsa.
L' elfo corse verso di lui urlando: "Neville Paciock signore ha trovato l' uscita!"
"Fantastico" fece Neville sarcastico mentre si alzava massaggiandosi la testa. "Simpatici questi Lepricani... forse anche troppo!"
"Lì c'è una porta" disse Dobby, indicando verso la parete alle spalle di Neville.
Il ragazzo (o, meglio, il Lepricano^^) si voltò. Davanti a loro c' era una porta a righe, come il fungo che celava l' entrata al passaggio segreto, e con la maniglia d' oro a forma di quadrifoglio.
"Girala tu, Dobby" disse Neville "non mi fido più di questi Lepricani."
Dobby si diresse verso la porta, mise una mano sulla maniglia e la girò.
Neville, che si era tappato gli occhi con le mani, li riaprì.
"MA LE BECCO SOLO IO LE COSE COL TRABBOCCHETTO???"

fine terzo capitolo

Eccomi di nuovo qui! come vi è sembrato questo capitolo? lo so, è un po' cortino... spero di riuscire ad aggiornare in tempi decenti questa volta, anche se non prometto niente dato che tra una settimana (MANCA COSì POCO???) ricomincia la scuola e tornano le valanghe di compiti...
Ringrazio fumiko per la recensione anche a nome della mia collaboratrice... si, in effetti l' idea di Piton biondo è stato un autentico colpo di genio^^ (non mio, purtroppo, ma di Alex) e si, Neville nei libri non è così, ma è un personaggio che mi piace molto, e qualunque cosa dicano, per me è coraggiso (altrimenti non avrebbe preso parte all' "avventura di fine anno" alla fine dell' Ordine della Fenice), e comunque questa sua qualità comincia a saltare fuori solo negli ultimi libri...
Ora che ne dite di seguire l' esempio do fumiko e di lasciare una bella recensione anche voi? accettiamo tutto, critiche, lodi, e suggerimenti... anche pomodorate se la storia proprio non vi piace!
Baci a tutti!

Tonks@&Alex

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