Probably a family! di Nicoletta1993 (/viewuser.php?uid=58687)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
PROBABLY A FAMILY!
-
Itachi, coraggio, alzati. E' ora di andare in Accademia! - disse
amorevolmente Sakura, donando un bacio sulla guancia del figlio.
Il
bambino si rigirò più volte nel sonno, scocciato
di esser stato disturbato mentre faceva proprio un bel sogno: il suo
papà, chiunque fosse, e la sua mamma insieme.
-
Se entro cinque minuti non scendi, vestito di tutto punto ritorno qui e
ti porterò di sotto con la forza! - avvertì la
donna, richiudendo la porta e scendendo per preparare la colazione.
La
rosa mise sul fuoco un padellino con del latte e attese che questo si
scaldasse; la giovane kunoichi sobbalzò, non appena
sentì il campanello di casa suonare continuamente: Naruto.
-
Sakura-chan! E' pronta la colazione, 'ttebayo? -
urlò lui, entrando in cucina.
-
Naruto! Ti sembra questo il modo di suonare alle porte degli altri? -
rispose lei, facendo finta di essere adirata.
Il
biondino si accomodò su una sedia della cucina, in attesa
che Sakura preparasse un caffè per lui, cosa che accadeva da
un bel po' di tempo: Naruto partecipava alla colazione e poi
accompagnava Itachi, tutte le mattine, in Accademia. Non era mai
successo che l'Hokage accompagnasse a scuola persolamente un bambino
qualunque, ma Itachi non era un bambino qualunque, lui era il figlio
del suo migliore amico, Sasuke Uchiha.
-
Naruto, hai avuto notizie di Sasuke? - chiese speranzosa Sakura.
L'Uzumaki
sospirò debolmente e disse:
-
Purtroppo no Sakura-chan, ma non disperare! Ho mandato una squadra con
il compito di cercarlo e riportarlo, anche con la forza, qui al
Villaggio! -
La
ragazza versò del caffè nella tazzina e lo
appoggiò sul tavolo, accanto a Naruto.
-
Non mi interessa che torni al Villaggio, voglio solo che riconosca
Itachi come suo figlio, poi per me può anche andars...-
disse Sakura, interrompendo il discorso, in quanto Itachi era entrato
in cucina.
-
Buongiorno zio Naruto! - urlò il bambino, correndo ad
abbracciare l'Uzumaki.
-
Buongiorno a te Itachi-chan! - rispose calorosamente l'Hokage,
ricambiando l'abbraccio.
-
Ecco a te la tua colazione Itachi, mangia in fretta, sei in ritardo! -
disse Sakura, dolcemente.
Il
bambino trangugiò la sua colazione e si affrettò
ad uscire di casa mano nella mano di Naruto.
-
Ciao mamma, a dopo! - urlò Itachi, chiudendo poi la porta di
casa.
Sakura
sorrise e un occhio le cadde sul calendario, esattamente sulla data del
giorno successivo: 23 luglio. Il
compleanno di Sasuke .. e di suo figlio Itachi.
- Bene
ragazzi! Cerchiamo di riportare la calma. Dunque, come abbiamo detto
Minato ed Eiko rimarranno al villaggio, mentre io e Itachi affronteremo
quella piccola missione. Tutto chiaro? Ordini superiori dell'Hokage. -
spiegò Kakashi.
I
tre bambini davanti ai suoi occhi annuirono e i due nominati salutarono
il loro maestro e il compagno, per dirigersi in accademia, mentre il
piccolo Itachi gli si affiancò.
-
Dove dobbiamo andare maestro? - chiese il fanciullo.
-
Te lo spiegherò strada facendo, Itachi.- disse il sensei,
cominciando a incamminarsi.
-
Allora FronteSpaziosa! Come stai? Preparata la festa per Itachi? -
chiese Ino, rivolgendosi all'amica.
-
E' tutto pronto, maial-Ino e sappi che ovviamente tu, Sai ed Eiko
dovete arrivare in anticipo per darmi una mano con i festoni! - sorrise
sorniona la rosa.
-
Ci puoi giurare! Hai avuto notizie di Sasuke? - chiese dubbiosa la
bionda.
La
rosa accennò un no con la testa e la Yamanaka non
proferì alcuna parola, non aveva intenzione di continuare il
discorso ulteriormente in quanto sapeva quando l'amica soffrisse.
Kakashi
Hatake aveva un piano: era a conoscenza dell'attuale posizione di
Sasuke Uchiha e aveva intenzione di far incontrare il ninja e il
figlio, per la prima volta. Sasuke se n'era andato da ormai cinque anni
e non era venuto a conoscenza dell'esistenza del figlio. Ritornato a
casa dopo la Quarta Guerra dei Ninja, vi era rimasto per ben due anni,
aveva allacciato una relazione con Sakura, ma per oscuri motivi se
n'era andato di nuovo, lasciando tutti nella confusione più
totale.
Il
sensei e il piccolo Uchiha si appostarono dietro un cespuglio, dal
quale si vedeva una piccola casetta di legno, alquanto malmessa.
-
Vieni qui Itachi. Ho bisogno che entri in quella dimora. Una volta
accolto all'interno dovrai chiedere di Sasuke e consegnargli questa
pergamena. Una volta consegnata, ritorna immediatamente al Villaggio,
senza fare alcuna sosta. E' chiaro? - chiese l'Hatake.
Il
bambino annuì, prese in mano la pergamena e si diresse alla
porta della casetta; egli bussò e gli aprì un
giovane ninja, dai capelli azzurri e i denti da squalo.
Toc
toc.
-
E adesso chi accidenti è? - si chiese Suigetsu, alzandosi
svogliatamente dalla sedia sulla quale era accoccolato, insieme alla
sua ragazza, Karin.
Il
ragazzo aprì la porta e si ritrovò davanti un
bambino, di circa cinque anni, con corti capelli neri e occhi dello
stesso colore, con uno sguardo profondo e penetrante. Il ninja lo
osservò bene: accidenti se quel bambino assomigliava a
Sasuke!
-
E tu che ci fai qui? - chiese il ninja.
Il
bambino arrossì leggermente ed entrò in
quell'abitazione.
-
Sto cercando un certo Sasuke, ho il compito di consegnare questa
pergamena. - rispose Itachi, indicando il documento che teneva in mano.
-
Puoi consegnarla a me, la persona che stai cercando in questo momento
è nella sua stanza a riposare. - consigliò
Suigetsu, porgendo la mano al bambino.
-
Mi dispiace signore. Ho il compito di consegnarla personalmente a
Sasuke. Potrebbe farla venire qui? - chiese nuovamente il bambino.
Suigetsu
si voltò sbuffando verso Karin e le indicò di
chiamare Sasuke: si sarebbero presi una bella strigliata!
Itachi,
intanto, andò ad accomodarsi su una sedia: odiava aspettare!
L'attenzione
del bambino fu catturata dal suono di una porta che si apriva.
-
Si può sapere che c'è? - chiese scorbuticamente
un giovane uomo, dai lunghi capelli neri e gli occhi color onice.
L'attenzione
di Sasuke fu richiamata dalla vista di un bambino, seduto su una sedia
del salotto, con in mano una pergamena. Un bambino
troppo
somigliante a lui.ù
Itachi
si rialzò e chiese:
-
E' lei Sasuke? La persona che sto cercando? -
Il
moro annuì, in attesa delle parole del bambino.
-
Ho questo documento da consegnarle. - spiegò lui, porgendo
la pergamena nelle mani di Sasuke.
Una
volta che l'Uchiha prese in mano il documento, il piccolo
uscì dalla dimora ed eseguì l'ordine di dirigersi
al Villaggio della Foglia.
Sasuke
aprì il manoscritto e cominciò a leggere:
"Sasuke,
l'esistenza di questo foglio non la conosce nessuno del Villaggio. Ho
bisogno di parlarti urgentemente. Recati fuori dalla tua dimora.
Kakashi"
Sasuke
accartocciò il documento e prese la sua katana dalla sua
stanza.
-
Dove credi di andare? Sei in fase di recupero e devi riposare! - disse
una Karin alquanto stizzita.
-
Ritorno tra poco. - rispose lui, malamente, uscendo di casa.
Eccolo
lì il suo vecchio allievo. Sasuke si guardava intorno, alla
sua ricerca. Il sensei uscì dal suo nascondiglio e si
diresse verso il ragazzo.
-
Che bisogno c'era di mandarmi qui quel bambino Kakashi? -
domandò il moro.
-
Sasuke dobbiamo parlare di una questione. Il bambino che vedi
è tuo figlio. C'è bisogno che tu torni al
Villaggio in modo da firmare la dichiarazione di riconoscimento. Se non
desideri riconoscere che Itachi sia tuo basta dirmelo e lo
comunicherò a chi di dovuto. Quel bambino ha bisogno di
felicità e senza nessun cognome non possono essergli
garantiti nè l'Accademia nè il servizio medico. -
spiegò brevemente Kakashi.
-
Che significa senza nessun cognome? - disse Sasuke, incuriosito.
-
Come ben immagini quel bambino è figlio tuo e di Sakura. Per
rispetto nei tuoi confronti lei non ha voluto assegnare immediatamente
il suo cognome al bambino. Se desideri che Itachi abbia il tuo cognome
ti prego di seguirmi al Villaggio. - suggerì l'uomo.
-
Come vedi Kakashi ho un problema di salute per il quale non posso fare
grandi spostamenti. Domani verrò alla Foglia e
farò il riconoscimento dovuto, dopodichè me ne
andrò. - spiegò Sasuke, voltandosi per rientrare
in casa.
-
Ti aspettiamo. - rispose il sensei, allontanandosi.
Kakashi
era certo che Sakura avrebbe fatto i salti di gioia: era un perfetto
regalo di compleanno per Itachi, conoscere finalmente suo
papà!
Eccomi
qui con una long fresca fresca! Non so come mi sia venuta fuori, ma
come inizio mi piace proprio!! Voi che ne pensate?
A
presto!
Nicoletta1993
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
PROBABLY A
FAMILY
Itachi
correva lentamente, dopo aver portato a termine la missione affidatagli
da Kakashi; senza rendersene conto il bambino fu superato dal suo
sensei.
- Maestro Kakashi! - lo chiamò.
L'uomo si fermò e si voltò in direzione del suo
allievo.
- Ancora qui Itachi? Vedo che sei alquanto lento! - disse bonariamente
l'Hatake.
- Non è vero! Maestro, la sfido a una gara di corsa, chi
arriva prima al Villaggio vince! Se vinco io, cosa probabile, mi deve
offrire una cena, se vince lei vince una cena a casa mia! - propose il
bambino.
I due cominciarono a correre, ma come previsto l'aveva vinta Kakashi la
sfida!
- E va bene, questa volta ha vinto lei maestro, ma la prossima gara la
vincerò io sicuramente! Si ferma a cena questa sera? -
chiese il bambino, quasi supplicandolo.
Itachi cercava un continuo appoggio da delle figure paterne: ricercava
affetto in Naruto, ma a causa dei suoi impegni di Hokage non era sempre
presente, e le cercava danche in lui, per ottenere un minimo di
affetto, che non riceveva da un padre.
- D'accordo, mi fermo volentieri, ma Itachi di questa missione non ne
devi parlare a tua madre, sarà una sopresa! -
avvertì l'uomo.
I due fecero ritorno a casa e Sakura non si stupì di trovare
a cena il suo vecchio sensei e aggiunse un piatto in più a
tavola.
- Che avete fatto oggi? - chiese la donna, rivolgendosi al figlio.
- Io e il maestro siamo andati in missione, ma è una
missione top secret non posso dirti niente! - rispose il bambino,
mostrando un sorrisone.
Dopo aver visto l'espressione buffa del figlio, Sakura
scoppiò a ridere e cominciò a togliere le
stoviglie dal piatto.
- Itachi, che ne dici di andare a metterti il pigiama? Devo
parlare un attimo con tua madre. - chiese gentilmente l'Hatake.
- D'accordo! Ci vediamo domani maestro! - disse il bambino, correndo ad
abbracciare il suo sensei e poi dirigendosi ad indossare il suo
pigiamino.
Kakashi, intanto, si era accomodato nuovamente sulla sedia della
cucina, mentre la rosa era intenta a lavare i piatti.
- Sakura volevo chiederti che intenzioni hai con il riconoscimento di
Itachi, dato che Sasuke non si riesce a trovare e dubito che ritorni
molto presto. - domandò il sensei.
- Non aspetterò più, Sasuke non si
farà vivo e devo assegnare a Itachi il mio cognome. Domani
sarà il suo compleanno e non posso più
aspettare, sa bene anche lei che compiendo sei anni dovrà
affrontare un esame ninja ed è necessario che abbia un
cognome. Non ho intenzione di proseguire ulteriormente con questa
storia: Sasuke non si farà vivo e non voglio aspettare
ancora. - spiegò la rosa.
- D'accordo, allora domani mattina alle 7 recati da Naruto con Itachi,
se ne occuperà lui. - spiegò l'uomo.
Dopo aver ottenuto questa spiegazione, Kakashi si congedò e
ritornò a casa.
Sakura, intanto, mise a dormire Itachi e si stese nel suo letto, con il
pensiero fisso sulla giornata seguente: 23 luglio.
La mattina, Kakashi si alzò molto presto e si diresse alle
porte del Villaggio; se conosceva bene il suo ex allievo sapeva molto
bene che si sarebbe presentato presto, per evitare di incontrare
chiunque avrebbe potuto parlare con Naruto o con Sakura. Il
presentimento dell'Hatake si rivelò un successo: dalla folta
foresta che precedeva l'ingresso al Villaggio vide spuntare Sasuke,
accompagnato dai suoi due compagni di team.
- Kakashi. - salutò lui.
- Sasuke. Vieni, andiamo. - disse lui, voltandosi.
- Dove dobbiamo andare? - chiese Sasuke, titubante.
- Da Naruto, ovviamente. Se ne occuperà lui del
riconoscimento. - spiegò l'uomo, cominciando ad incamminarsi
verso l'ufficio dell'Hokage.
- Allora Naruto? Quanto dobbiamo aspettare? Dammi le carte
così firmo, lo sai bene
che ho impegni urgenti questa mattina - disse spazientita
Sakura, facendo intendere a Naruto che doveva terminare i preparativi
per la festa in onore di Itachio che si sarebbe tenuta il pomeriggio.
- Abbi pazienza Sakura-chan, dobbiamo aspettare il maestro Kakashi, mi
ha chiesto di attenderlo, voleva esserci anche lui! - spiegò
il biondo.
Kakashi e il suo piccolo seguito varcarono la soglia del Palazzo
dell'Hokage e si diressero verso l'ufficio di Naruto. L'Hatake
bussò alla porta e fu invitato ad entrare: nel momento in
cui la porta venne aperta, Sakura e Naruto sgranarono gli occhi alla
vista di Sasuke.
- Ma che! Che ci fai qui? - chiese Naruto, sconvolto.
- Sono venuto per il riconoscimento di mio figlio, ma non farti strane
idee. Appena avrò firmato quel documento
ritornerò da dove sono venuto. - rispose atono il moro.
L'Uchiha si voltò verso Sakura e i loro occhi si
incontrarono nuovamente, verde nel nero.
Naruto porse il documento a Sasuke, che lo firmò senza
alcuna esitazione.
- Sasuke, ti prego di fermarti cinque minuti, devo parlarti di una
cosa. - chiese Naruto.
Il moro annuì e invitò Suigetsu e Karin ad uscire
dall'ufficio; Itachi guardava ammirato l'uomo che aveva incontrato in
missione, chiedendosi chi fosse. L'attenzione del bambino fu catturata
da Kakashi, che si abbassò al suo livello e disse:
- Itachi, voglio presentarti il tuo papà, Sasuke Uchiha.
Questo è il mio regalo di compleanno, tanti auguri
nanerottolo - disse Itachi, dando un buffetto sulla testa del bambino.
- E' il miglior regalo di sempre, Kakashi-sensei! - disse l'Uchiha
minore, abbracciando il maestro.
L'Hatake uscì dall'ufficio, per lasciare soli Naruto,
Sasuke, Sakura e il piccolo Itachi.
- Sakura, per favore potresti uscire un attimo con Itachi? Voglio
parlare da solo con Sasuke. - chiese gentilmente Naruto.
La rosa uscì anch'essa dall'ufficio, lasciando soli i due
ragazzi.
- Se mi stai chiedendo di rimanere al Villaggio, scordatelo Naruto. Non
ho intenzione di stare qui. - disse risoluto il moro.
- Non ti sto chiedendo niente di tutto questo Sasuke. Ti sto solo
chiedendo di passare il giorno del tuo compleanno con tuo figlio. Per
lui significherebbe tanto, dato che è anche il suo di
compleanno. Sai che ti dico? Che mi deludi, e anche parecchio. Stai
regalando la tua stessa infanzia a tuo figlio, gli stai procurando lo
stesso dolore. Sta crescendo solo grazie a Sakura, che è
costratta a supplire la tua mancanza. Non stai considerando tuo figlio,
come pensavi che anche tuo padre facesse. Non fare gli stessi errori
Sasuke, passa questa giornata con lui. - asserì il biondo.
L'Uchiha, rigirò i tacchi e uscì da dove era
entrato; quando richiuse la porta si trovò davanti due occhi
neri come i suoi che lo scrutavano attentamente.
- Se non hai niente da dire, Sasuke, noi ce ne torniamo a casa. - disse
Sakura, dura.
Non ottenendo risposta, la rosa prese per mano un Itachi deluso e
cominciò ad avviarsi verso casa.
- Non lasciare che tuo figlio se ne vada Sasuke, potresti non rivederlo
più. Una giornata qui non ti causerà danni
irrimediabili alla vista, puoi stare tranquillo. - suggerì
Karin.
Dopo aver ascoltato quelle parole il moro si incamminò nella
direzione in cui si erano incamminati suo figlio e Sakura.
- Mamma sai, sono contento! Anche se papà non sta qui con me
sono felice lo stesso di averlo conosciuto! Mi spiegherai un giorno
come vi siete conosciuto e mi racconterai della vostra storia? Ti
pregoo! - chiese il bambino, supplicando la madre.
- Un giorno, forse Itachi. Non è ancora il momento. Forza,
vai a giocare in giardino, io rientro a casa e comincio a preparare il
pranzo ok? - disse l'Haruno, entrando nel cortiletto della sua casa.
Il bambino annuì e corse sull'altalena, cominciando a
dondolarsi; guardò sorridendo il cielo azzurro che
sovrastava su tutto: era proprio una bellissima giornata! Itachi,
però, non si accorse che si stava dondolando troppo e perse
l'equilibrio, rischiando di cadere per terra; egli chiuse gli occhi e
si portò le mani avanti per evitare un impatto rovinoso sul
terreno, ma due braccia forti lo presero, prima che potesse farsi male.
Il bimbo riaprì gli occhi e si ritrovò davanti
Sasuke, suo padre, che lo appoggiava a terra.
- Papà! Hai deciso di stare con me oggi vero? - chiese
entusiasta il bambino.
Il moro annuì e il bambino si precipitò in casa
urlando:
- Mamma prepara per 3 oggi, papà si ferma a pranzo! -
Sasuke guardò suo figlio e gli scappò un lieve
sorriso, quel bambino era una vera forza della natura!
Eccomi qui con il
secondo capitolo!! Finalmente Sasuke e Itachi si sono incontrati!! Che
ne pensate?
Ringrazio:
- chi l'ha inserita tra le seguite: ioanafolo e mary Uchiha
- chi l'ha inserita tra le preferite: ioanafolo, Orihime
Hyuuga e terry5
- chi l'ha inserita tra le ricordate: 11 novembre
- chi ha recensito: Hikari93, mary Uchiha, Uchiha29,
Sakurachan2326
Hikari93:
Ciao cara, grazie per aver recensito il primo capitolo! Eh
sì in questo chappy comincia a capirsi qualcosa, ma non
è tutto! Alla prossima, un bacio!
mary Uchiha:
grazie per la tua recensione! Spero che recensirai anche questo! Alla
prossima!
Uchiha29: ti
ringrazio per i tuoi complimenti, sono contenta che ti sia piaciuta!
Alla prossima!
Sakurachan2326:
Buon anno anche a te e grazie per la tua recensione! Eh sì,
l'ho fatto finire sul più bello perchè altrimenti
che gusto c'è? Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!
Alla prossima!
Dunque ragazzi, il
prossimo aggiornamento sarà sabato 12 gennaio!
Alla prossima!
Nicoletta1993
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
PROBABLY A
FAMILY
-
Mamma prepara per 3 oggi, papà si ferma a pranzo oggi! -
Sakura
guardò suo figlio entrare tutto entusiasta in casa per
dirigersi, in tutta fretta, in camera sua. La giovane donna sorrise e
continuò a preparare il pranzo, incurandosi del fatto che
Sasuke era entrato in cucina e la stava osservando, curioso.
-
Come se la cava, Itachi, in accademia? - chiese il moro, facendo
intendere dalla sua voce una nota di curiosità.
-
Se la cava bene. E' in squadra con il maestro Kakashi. - rispose lei,
fredda.
Sasuke
stava per domandare altro alla rosa, ma fu interrotto da Itachi che era
entrato nel locale, prendendolo per mano e cercando di trascinarlo
fuori di casa.
-
Andiamo papà voglio farti vedere cosa ho imparato negli
ultimi allenamenti! - urlò il bambino, entusiasta.
L'Uchiha
lo seguì in giardino, dove il bambino si
allontanò leggermente da lui. Itachi cominciò a
comporre dei sigilli con le mani e Sasuke sgranò gli occhi.
-
Arte del fuoco! Tecnica della palla di fuoco suprema! -
pronunciò il bambino, facendo fuoriuscire dalle
sue labbra una palla di notevoli dimensioni.
Sasuke
sorrise, quel bambino era un portento!
-
Che te ne pare papà? L'ho imparata settimana scorsa grazie
al maestro Kakashi! Mi ha spiegato come dovevo fare con i sigilli ed
è venuto tutto da sè! - spiegò lui.
-
Penso che è un buon punto per poterti allenare intensamente,
sono sicuro che raggiungerai livelli molto alti. - rispose atono
l'Uchiha maggiore.
-
Ti faccio vedere un'altra co..- cominciò Itachi, ma fu
interrotto da Sakura che li avvisava che il pranzo era pronto.
Nel
frattempo che Sasuke e Itachi erano in giardino, la rosa aveva
annullato la festa che si sarebbe tenuta in onore del figlio, in quanto
non poteva permettere che vedessero Sasuke; preferiva che padre e
figlio passassero una giornata insieme, senza l'intrusione di altre
persone.
I
suoi due uomini rientrarono in casa e si accomodarono e cominciarono a
gustarsi il pranzo, preparato in onore di Itachi.
-
Mamma è tutto squisito! Gnam gnam! - disse il bambino,
sorridendo alla madre.
Anch'ella
rispose con un sorriso, ma il suo sguardo cadde su Sasuke. Era
particolarmente strano: il ragazzo si portava incentro la forchetta
alle labbra e mangiava molto lentamente, troppo lentamente per i suoi
standard.
Terminato
il pranzo Itachi corse in bagno a farsi una doccia veloce e
pregò il padre di aspettarlo, ci avrebbe messo pochissimo!
Sakura
riordinò i piatti, mentre Sasuke si accomodò
sulle sedie della cucina.
-
Sasuke, che problemi hai alla vista? - chiese lei, azzardando un inizio
di conversazione.
-
Non ho nulla, perchè questa domanda Sakura? - rispose lui,
stizzito.
-
Ho visto il modo in cui ti sei portato la forchetta alle labbra, non
sono stupida - continuò lei, voltandosi verso il giovane
uomo.
-
Qualsiasi cosa io abbia non è affar tuo. - concluse lui,
alzandosi dalla sedia e recandosi in salotto.
Sakura
posò lo strofinaccio sul tavolo, sbuffando. Non era cambiato
di una virgola!
Sasuke,
intanto, fissava una fotografia appesa al muro del soggiorno; in
realtà consisteva in un insieme di fotografia, che creavano
quasi un puzzle: ritraeva Sakura in gravidanza, Sakura con Itachi
appena nato in braccio e Sakura e Itachi abbracciati in occasione di
ogni ricorrenza del compleanno del bambino. Il giovane notò
che vi erano due buchi e vi erano appiccicati due post-it: in uno c'era
scritto, molto probabilmente da Itachi, le parole io e papà,
mentre nell'altro vi era scritto: il mio sesto compleanno.
La
sua attenzione fu catturata da Itachi che lo fissava sorridendo.
-
Ti piacciono le mie foto papà? Ogni anno io e la mamma ne
aggiungiamo sempre una, come a creare un mega puzzle della mia
infanzia! - spiegò il bambino.
Sasuke
annuì, notando una nota di tristezza nel volto del figlio.
-
Che succede, Itachi? - chiese il moro.
L'Uchiha
si stupì della nota paterna con cui aveva pronunciato la
domanda.
-
Niente, mi chiedevo se ti andava di fare una foto con me,
così quando te ne andrai potrò tenermela, per
ricordo! - propose titubante il piccolo.
-
Per me va bene - rispose lui, notando l'espressione di gioia dipinta su
Itachi, nel momento in cui aveva acconsentito alla sua porposta.
-
Scusate se vi interrompo, ma Sasuke alla porta c'è Karin,
del tuo team. Ti ha portato la medicina per la tua vista, non mi avevi
detto che non avevi problemi? Tu ed io dobbiamo parlare. - disse una
Sakura accigliata, rivolgendosi al padre di suo figlio.
Sasuke
notò lo sguardo alquanto adirato della ragazza: era proprio
nei guai! Accidenti a Karin!
Eccomi
qui con il terzo capitolo? Che ne pensate?
Voglio
ringraziare:
- chi ha recensito: Hikari93, Uchiha29, Orihime
Hyuuga, ioanafolo e itachichan
- chi l'ha aggiunta tra le preferite: carmelina
89, Jelena_99, lisetta95
- chi l'ha aggiunta tra le seguite: anika23,
Saku944e, shiva85, Uchiha29, yukiyama, yuki_22
Mi
scuso se non posso rispondere alle vostre recensioni, prometto di farlo
appena ho un pochino di tempo! Il prossimo aggiornamento
sarà il giorno 19/01/2013!
Alla
prossima!
Nicoletta1993
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
PROBABLY A FAMILY
- Scusate se vi interrompo, ma
Sasuke alla porta c'è Karin, del tuo team. Ti ha portato la
medicina per la tua vista, non mi avevi detto che non avevi problemi?
Tu ed io dobbiamo parlare. - disse una Sakura accigliata.
Sasuke notò
lo sguardo alquanto adirato della ragazza: era proprio nei guai!
Accidenti a Karin!
Sakura prese dalle mani della rossa il medicinale e successivamente le
richiuse la porta in faccia; Itachi, dallo sguardo omicida di sua
madre, capì che doveva allontanarsi il più
possibile e decise di lasciare soli la mamma e il papà per
farli parlare, dirigendosi in giardino per giocare.
- Allora Sasuke? - chiese la giovane donna, guardando accigliata il suo
vecchio compagno di team, sempre tenendo in mano la boccettina che
aveva portato Karin.
Il ragazzo gliela strappò dalle mani e bevve il contenuto
della bottiglietta.
- Ti ho detto che non sono affari tuoi Sakura. Non faccio
più parte della tua vita, devi lasciarmi in pace. - rispose
lui, girando le spalle alla ragazza e avviandosi verso la porta
d'ingresso.
La rosa appoggiò una mano sulla sua spalla e, con una forza
disumana, lo sbattè per terra.
- Sì è vero, non fai più parte della
mia vita, ma sei un pezzo importante per Itachi e che tu lo voglia o
no, grazie a lui tu sei legato a me. Ora lascia che ti visiti e poi ti
lascerò in pace! - obiettò l'Haruno.
Senza opporre alcuna resistenza, l'Uchiha si accomodò sul
divano e senza alcun indugio la ragazza cominciò a
visitarlo. Sasuke cominciò a percepire lo stesso calore che
avvertiva quando la ragazza era nelle sue vicinanze, lo stesso calore
che percepiva nel momento in cui erano insieme; il ragazzo si
dette dello stupido a ripensare a quelle cose, ormai era acqua passata.
- Digli alla tua amica che sta eseguendo una pessima cura sui tuoi
occhi; con quell'intruglio perderai la vista solo più
rapidamente. E' troppo concentrato e invece di avere l'effetto
desiderato ha quello completamente opposto. - sentenziò la
giovane, alzandosi dal divano.
In quel momento qualcuno bussò alla porta di casa Haruno e
la giovane andò ad aprire, rivelano i nuovi compagni di team
di Sasuke: Suigetsu, Karin e Juugo; ella li fece entrare e accomodare,
accanto a Sasuke.
- Proprio te stavo cercando, Karin! Devo dire che come medico ninja non
sei un granchè!L'intruglio che stai somministrando a Sasuke
sta facendo l'effetto contrario: invece che contrastare la
cecità la stai solo fomentando. Detto questo, Sasuke, se
vuoi perdere per sempre la tua vista quella è la porta, se
vuoi cercare in qualche modo di contrastarla puoi rimanere al Villaggio
e lasciarti curare. Terminata la cura, ovviamente, te ne potrai andare
se è ciò che vuoi. - propose la kunoichi.
- Ho già espresso a Naruto la mia intenzione di non rimanere
al Villaggio; io sono venuto qui solo su richiesta di Kakashi per poter
consentire a mio figlio di avere il mio cognome. - rispose
testardamente il giovane.
- Sasuke non comprendi la gravità della questione! Come
faremo noi se tu diventerai cieco? Non potrai più essere il
leader della nostra squadra e saremo costretti a scioglierci. Se ci
scioglieremo, inoltre, ognuno andrà per la sua strada e tu
sarai completamente solo e cieco. Vuoi vivere così tutti gli
anni che ti aspettano? - chiese Suigetsu, mostrano una vena di affetto
nei confronti dell'Uchiha.
- Ha completamente ragione. Se non vuoi farlo per te stesso, fallo per
tuo figlio. Ha bisogno di te. - proferì saggiamente Juugo.
Sasuke parve pensarci su, ma poi disse:
- E sia. Rimarrò qui giusto il tempo di terminare la cura,
ma voglio stare a casa mia, nel mio quartiere. -
- Fai come ti pare. - rispose la rosa.
La porta si spalancò, e una furia dai capelli neri
entrò in casa, correndo ad abbracciare Sasuke.
- Evviva il mio papà rimane qui!!! - urlò il
bambino, contento.
- Itachi, è solo una cosa temporanea. - disse Sakura,
spezzando l'entusiasmo del figlio.
- Non importa, ma almeno rimane qui un po'! - continuò il
bambino, saltellando per casa.
Karin, Suigetsu e Juugo si congedarono dal loro leader e fecero ritorno
al loro covo, in attesa che Sasuke si fosse ripreso.
- Papà possiamo andare a fare una passeggiata insieme? -
propose il bambino.
Sebbene di controvoglia, Sasuke accettò la proposta e i due
uscirono insieme.
- Sai papà sono davvero contento che tu rimanga qui, anche
se non per sempre! La mamma quasi sempre non è casa
perchè deve lavorare e io passo un sacco di tempo con il
maestro Kakashi o con Minato! - cominciò a raccontare Itachi.
- Suppongo che la mamma lavori in ospedale, corretto? - chiese Sasuke,
curioso.
- Certo che sì! Ha preso il posto della Quinta Hokage come
primario dell'ospedale e dirige l'intero plesso ospedaliero! Per questo
motivo non è molto a casa, la chiamano in continuazione!-
rispose il piccolo. - Sai papà, voglio portarti nel posto
dove io e mamma, quando abbiamo un pochino di tempo, ci rechiamo
spesso. -
- E dove si trova questo luogo? - chiese l'Uchiha.
- E' una sorpresa! - rispose il bimbo, entusiasta.
I due camminarono per un piccolo pezzo e raggiunsero i confini a est
del Villaggio della Foglia, dove Sasuke si ritrovò davanti
un immenso monumento commemorativo. All'Uchiha prese un colpo quando
notò l'incisione in quella statua:
In memoria di Itachi Uchiha.
Verrà ricordato per il suo coraggio di proteggere il bene
del Villaggio.
- Io e la mamma
veniamo sempre qui e posiamo dei fiori. Mamma non mi ha raccontato chi
sia questo Itachi, nè perchè io abbia il suo
nome, ma mi ha detto che è una persona molto importante e
che un giorno mi racconterà la sua storia. L'hanno
construita da non molto grazie alla mamma e a zio Naruto che hanno
voluto venisse costruita. Tu lo conoscevi papà? -
chiese Itachi, guardando curioso il padre.
- Sì. Lo conoscevo molto bene. - rispose lui, atono.
- Mi racconti di lui? - chiese Itachi.
Sasuke si sedette ai piedi del monumento e lo fece anche il bambino.
- Devi sapere che Itachi Uchiha è stato un valoroso ninja
che ha sacrificato la vita della sua famiglia e del suo clan per non
far scoppiare una guerra che avrebbe distrutto il nostro Villaggio.
Devi sapere, inoltre, che Itachi Uchiha è mio fratello.
Itachi Uchiha è tuo zio. - cominciò a raccontare
l'Uchiha maggiore.
Eccomi
di nuovo qui con il quarto capitolo! Ci sono un po' di
novità questa volta! Che ne pensate di questo capitolo?
Ringrazio:
- chi ha recensito: Hikari93 e Uchiha29
- chi l'ha inserita tra le storia da
ricordare: Sakurachan2326
- chi l'ha inserita tra le seguite:
Deby92, Sakurachan2326 e valepassion95
Hikari93:
cara, grazie mille per la tua recensione! Anche io adoro vedere Sasuke
nelle vesti di papà e penso che sia perfetto per questo
ruolo! L'idea delle foto mi è venuta per un preciso motivo e
scoprirai leggendo che c'è un stretto collegamento tra
Itachi bambino e Sasuke bambino! alla prossima, un bacio!
Uchiha29:
grazie mille per la tua recensione! Spero che anche questo
capitolo ti sia piaciuto! Alla prossima!
Carissimi lettori
il prossimo aggiornamento sarà domenica 27 gennaio 2013 e,
per vostra sfortuna, non vi anticipo nulla! eheh!
Alla prossima!
Nicoletta1993
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
PROBABLY A
FAMILY
- Devi sapere che Itachi Uchiha
è stato un valoroso ninja che ha sacrificato la vita della
sua famiglia e del suo clan per non far scoppiare una guerra che
avrebbe distrutto il nostro Villaggio. Devi sapere, inoltre, che Itachi
Uchiha è mio fratello. Itachi Uchiha è tuo zio. -
Il piccolo Itachi, a quella rivelazione rimase stupefatto, rimanendo in
silenzio per permettere al padre di continuare con la sua storia.
- Dopo una lunga lotta per il controllo del potere tra il clan Uchiha e
il clan Senju, questi ultimi ottennero il comando del Villaggio e noi
fummo relegati in un angolo del Villaggio, come se fossimo in
isolamento, dopo che Madara Uchiha aveva tentato di ribellarsi al
potere dei Senju. Il clan Uchiha tramò un colpo di stato per
impadronirsi del Villaggio,ma le alte sfere se ne accorsero e mandarono
una spia all'interno del clan e si trattava di Itachi Uchiha.
Egli faceva il doppio gioco, fornendo ai due poli delle
informazioni sull'altro. Le alte sfere gli assegnarono una missione
segreta e quella missione consisteva nello sterminio del clan Uchiha,
per cercare di mantenere la pace. Itachi aveva assistito a una guerra
ninja che gli aveva mostrato la morte e la distruzione e da quel
momento era divenuto un pacifista. Giunse la notte dello sterminio, ma
l'unico che non ebbe il coraggio di uccidere sono io, il suo amato
fratello. - cominciò a raccontare Sasuke.
Itachi ascoltava ammirato le parole del padre, curioso di conoscere la
verità sullo zio.
Sasuke stava per ricominciare a parlare, ma fu fermato dall'arrivo di
Sakura.
- E' ancora troppo piccolo per capire certe cose, come puoi pensare di
raccontargli la storia di Itachi? - chiese la donna.
- Dai mamma, era una storia interessante! - chiese il bambino,
supplicando la madre.
- No, Itachi. Io devo andare a lavorare e tuo papà deve
venire con me in ospedale per farsi visitare. Tu non devi allenarti con
il maestro Kakashi oggi? - domandò la madre.
Il bambino annuì e corse a prendere le sue cose, per recarsi
dal suo sensei.
Sakura e Sasuke si avviarono in ospedale e la ragazza lo fece
accomodare in una stanza, dicendo che sarebbe tornata in poco tempo, in
quanto doveva andare a prendere gli strumenti per effettuare una visita.
La ragazza si recò nel suo ufficio, prese gli attrezzi e
ritornò nella stanza dove aspettava pazientemente l'Uchiha.
Senza che il ragazzo spiaccicasse una parola l'Haruno
effettuò il suo controllo e constatò uno stato di
cecità piuttosto avanzato.
La dottoressa sbuffò e Sasuke si rese conto della reazione
della ragazza.
- Che succede Sakura? - chiese, preoccupato.
- Hai uno stato avanzato di cecità, le cure della tua
compagna non sono state per niente efficaci, alcune volte ha peggiorato
la situazione. Ora dovrai decidere cosa fare Sasuke: rimani a curarti o
vuoi andartene per la tua strada rischiando di diventare cieco per
sempre? -
L'Uchiha rimase stupefatto dalla franchezza della ragazza,
sospirò e le comunicò le sue intenzioni: sarebbe
rimasto per curarsi.
- Benissimo, ora vieni con me; Shizune ti porterà in una
stanza con un lettino. Starai qui almeno fino a domani, così
potrò fare altri controlli più approfonditi. Dopo
questo piccolo ricovero potrai tornare a casa e continuare la cura da
casa, sempre sotto il mio controllo. E' tutto chiaro? -
domandò risoluta la ragazza.
Il moro annuì e insieme si avviarono verso l'ufficio di
Shizune; la ragazza accompagnò Sasuke nella sua stanza,
mentre Sakura ritornò nel suo ufficio; chiuse la porta a
chiave e camminò fino a ritrovarsi quasi attaccata al muro.
La ragazza eseguì una serie di sigilli molto complicati e
successivamente fece un passo indietro: in quella parte di muro
comparve una porta, lei lìaprì e si
ritrovò in una stanza d'ospedale, ma una stanza speciale, un
luogo segreto a tutti, tranne che a lei.
Quando la ragazza entrò nella stanza, ritrovò il
ragazzo ospite di quel luogo,da molti anni, intentò a
guardare una fotografia.
- Che ci fa qui Sasuke? Avverto il suo chakra Sakura. - chiese il
ragazzo.
- E' qui a farsi curare, proprio come te. Sta perdendo la vista, ma
dopo le mie cure starà bene. - rispose lei, sedendosi
accanto a lui.
- Perchè hai fatto tutto questo? Cosa ti ha spinto a mentire
per tutti questi anni, a tenermi qui nonostante tu rischi il posto? -
la interrogò.
Gli occhi smeraldo di lei guizzarono su quelli scuri di lui,
poggiandogli una mano sulla spalla.
- Lo stesso motivo per cui tu hai sacrificato tè stesso,
Itachi. L'amore per Sasuke. - rispose lei, serena.
Il ragazzo sospirò, amareggiato, e si alzò dalla
sedia recandosi alla finestra che mostrava il panorama di Konoha.
- Per quanto tempo dovrò rimanere in questa stanza? - chiese
Itachi.
- La tua cura è terminata, potrai andartene quando vorrai.
Ti aiuterò a uscire di qui e potrai recarti dove vuoi, da
quel momento in poi sarai libero. - spiegò la kunoichi.
- Prima di andarmene voglio vedere mio fratello. Ho bisogno di vederlo,
come anche lui ha questo bisogno. Concedimelo Sakura, per favore. -
supplicò l'uomo.
- Vedrò quello che posso fare Itachi. - rispose lei, uscendo
dalla stanza.
Sakura sosprirò: che avrebbe fatto ora?
La ragazza si avviò verso la stanza di Sasuke, doveva
sapere, avere il diritto di conoscere la verità. Sasuke
Uchiha doveva sapere che Itachi era ancora vivo e non aspettava altro
che incontrarlo.
Eccomi qui con il
quinto capitolo! Lo so, lo so, non è ancora chiaro come
Itachi sia presente, ma i dettagli e le spiegazioni non posso di certo
anticiparvele! Allora, che ne pensate?
Ci tengo a
ringraziare:
- chi ha aggiunto la storia tra le preferite: Mells_
- chi l'ha aggiunta tra le seguite: farshid, naikechan,
Nirvana96 e sakura92
- chi ha recensito: Hikari93 e Uchiha29
Hikari93: Che ne
pensi di questo colpo di scena? Sorpresa eh? Anche io penso che quando
ci sia di mezzo Itachi la storia sia tenera! Alla prossima cara!
Uchiha29: Grazie
per la tua recensione! Che ne pensi di questo capitolo nuovo? A presto!
Eccoci qui! Dunque
il prossimo aggiornamento sarà sabato 2 febbraio 2013 e si
scopriranno altre cose nuove!
Alla prossima!
Nicoletta1993
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Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
PROBABLY A FAMILY
Sakura
sospirò: come avrebbe potuto dire a Sasuke che suo fratello
era vivo e che voleva vederlo prima di andarsene?
La ragazza ripensò a quel fatidico giorno in cui
salvò Itachi Uchiha dalla morte.
*******
La
giovane Haruno era venuta
conoscenza della verità sul fratello del compagno di squadra
grazie a dei documenti segreti, che la ragazza aveva sottratto
dall'ufficio dell'Hokage; dopo aver compreso gli innumerevoli scandali
dietro alla faccenda, la ragazza era riuscita a individuare il luogo in
cui il nukenin si nascondeva e lo aveva fatto seguire grazie alla sua
tecnica del richiamo.
Il
giorno dello scontro
dei due fratelli Uchiha arrivò e Sakura era presente: temeva
per la vita di Sasuke, ma nel caso in cui lui avesse vinto, le sarebbe
dispiaciuto che Itachi fosse morto non meritandoselo: il ragazzo era
stato "costretto" a sacrificare la sua famiglia, il suo clan per
mantenere la pace nel Villaggio, ma non era stato in grado di uccidere
la persona più importante della sua vita, l'amato Sasuke. La
battaglia infuriò e successivamente sia Itachi sia Sasuke si
accasciarono a terra; Madara Uchiha si affrettò a recuperare
il cadavere del minore e l'Haruno colse l'occasione per correre accanto
a Itachi. Ella applicò delle tecniche mediche molto
complicate strappando Itachi alla morte. Sakura riuscì a
trasportare il corpo del ragazzo fino a casa e, dopo la morte di
Tsunade, portò Itachi nella stanza segreta, fino ai giorni
nostri.
*******
Sakura si
avviò nella stanza di Sasuke dove il ragazzo indossava una
benda all'occhio destro.
-
Si può sapere perchè ho questa cosa sul mio
occhio? - chiese il ragazzo, infastidito.
-
E' una medicazione. Cominceremo da quello destro con la cura.
C'è qualche problema? - domandò la rosa, alquanto
irritata dalla richiesta del moro.
L'Uchiha
sbuffò e guardò attentamente la
kunoichi: in quei 5 anni era cambiata ulteriormente; dopo la nascita
era diventata una vera donna.
-
Sasuke ti devo parlare di una cosa alquanto delicata. -
iniziò lei, determinata.
La
giovane, notando di aver attirato l'attenzione di Sasuke,
continuò nel suo discorso:
-
Devi sapere che sottraendo dei documenti a Tsunade venni a
sapere della storia del tuo clan, della storia di Itachi. -
A
sentire quel nome l'Uchiha scattò, guardando la ragazza in
modo truce.
-
Non guardarmi così. Su quello non ti dirò
nulla, non sono la persona adatta. Devi sapere che il giorno del tuo
scontro con tuo fratello io ero presente. Non ve ne accorgeste mai, lo
so, eravate troppe presi in quel momento. Nel momento in cui Madara
è venuto a recuperarti io mi sono fatta avanti. Itachi non
è morto Sasuke, Itachi è vivo. -
spiegò la rosa.
-
Che significa che è vivo? Sakura tu stai farneticando,
devi essere malata! Itachi è morto. Lui è morto
quel giorno. - sentenziò il moro.
-
Scusami un attimo, ritorno subito. - dichiarò la ragazza,
alzandosi e uscendo dalla stanza.
Sakura
si precipitò nel suo ufficio, compose i soliti
sigilli ed entrò nella camera di Itachi, trovandolo seduto
sul letto.
-
Sakura! Hai bisogno di qualcosa? - chiese gentilmente l'Uchiha
maggiore.
-
Itachi andiamo. E' il momento di incontrare Sasuke. - rispose lei,
sorridendo.
Il
ragazzo si alzò in gran fretta e mise addosso un mantello
che le prestò la giovane, uscendo in corridoio e dirigendosi
da Sasuke; Sakura rientrò, guardò Sasuke negli
occhi e gli disse:
-
Buon compleanno, Sasuke . - disse lei, scansandosi, permettendo a
Itachi di entrare nella stanza.
-
Buon compleanno otouto - disse Itachi, sorridendo al fratello.
Sasuke
si era alzato un attimo per sistemare il cuscino, ma fu
costretto a sedersi in quanto non sapeva se stava delirando: Itachi era
vivo, ed era proprio davanti a lui.
Eccomi qui
finalmente con questo capitolo!! Finalmente i due fratelli si sono
incontrati!! Che ne pensate di questo capitolo?? Scusate se aggiorno
solo oggi, ma ho avuto l'influenza e non ero molto attiva!
Ci tengo a
ringraziare:
- chi l'ha aggiunta tra le seguite: alaska fredda,
Black_Yumi, dream94, stellina95, terry5
- chi ha recensito: Hikari93 e alaska fredda
Hikari93:
Visto cara? Sorpresina! Eh sì Itachi è vivo :)
Ahahah eh sì posso immaginare che appena hai capito che
Itachi era vivo ti sia resettato tutto! Purtroppo non soddisfo subito
la tua curiosità: socprire la reazione di Sasuke!
Chissà eheh! Alla prossima cara!
alaska
fredda: grazie per la tua recensione! Ti ringrazio per il complimento,
sono felice che la storia ti piaccia!
Ringrazio
tutti quelli che recensiranno e altro, il prossimo aggiornamento a
sabato!
Alla
prossima!
Nicoletta1993
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Capitolo 7 *** Capitolo 7 ***
PROBABLY
A FAMILY
Sasuke si
era alzato un attimo per sistemare il cuscino, ma fu
costretto a sedersi in quanto non sapeva se stava delirando: Itachi era
vivo, ed era proprio davanti a lui.
- Vi
lascio soli - disse Sakura, accingendosi ad uscire dalla stanza.
-
No Sakura, rimani qui. - ordinò Sasuke.
La
ragazza rimase sorpresa della frase del ragazzo, ma successivamente
chiuse la porta alle sue spalle. Era meglio così: non poteva
conoscere la reazione del ragazzo, e aveva un po' di paura.
-
Come è possibile? - chiese l'Uchiha minore. - Tu dovresti
essere morto, io mi ricordo perfettamente che ti sei accasciato ai miei
piedi. -
Itachi
si sedette accanto al fratello e cominciò a
raccontare la sua storia:
-
Sì è vero, mi sono accasciato ai tuoi piedi, ma
ero ancora vivo. Se non fosse arrivata Sakura a salvarmi, probabilmente
sarei morto lì. Se non fosse stato per lei io a
quest'ora non sarei qui a parlarti, otouto. Dopo che Madara ha
prelevato il tuo corpo, lei mi ha scortato al Villaggio, rischiando
grosso. Mi ha tenuto nascosto in casa sua e dopo la morte di Tsunade mi
ha portato qui in una stanza segreta, per curare la mia
cecità avanzata. Devo la vita a Sakura, non me lo
dimenticherò mai. -
Sasuke
non riusciva a dire una parola: il suo sguardo si alternava da
Itachi a Sakura e viceversa. Dopo la scoperta sulla verità
di Itachi aveva sempre desiderato un incontro con suo fratello, ma ora
che se lo ritrovava davanti non riusciva a far uscire un suono.
Improvvisamente
l'Uchiha si scaraventò sul fratello, non con
l'intenzione di attaccarlo: le sue braccia si strinsero al corpo di
Itachi e cominciò a singhiozzare.
-
Scusami nii-san, scusami. Non avrei mai voluto odiarti per tutto
questo tempo, ma non conoscevo la verità. Scusami ancora,
perdonami. - implorò il giovane.
-
Non devi preoccuparti otouto. Io non ti ho mai colpevolizzato per
questo: sono stato io ad implorare il Terzo Hokage di non raccontarti
la verità, volevo solo proteggerti, ma così ho
causato solo il tuo dolore. Vedo, tuttavia, che grazie a questa ragazza
sei riuscito in parte a ritrovare la luce nella tua vita. - disse
Itachi, voltandosi verso l'Haruno.
Anche
Sasuke voltò i suoi occhi verso la ragazza, che
sorrideva felice.
-
Dobbiamo tanto a Sakura e voglio che tu non te ne dimentichi mai,
Sasuke. - affermò serio Itachi.
-
Che farai ora? - chiese Sasuke, rivolgendosi al suo nii-san.
-
Benchè il mio nome sia stato riabilitato io non voglio
rimanere qui. Non ha senso per me. - rispose l'Uchiha maggiore.
-
Te ne andrai di nuovo? Mi lascerai un'altra volta? Mi dispiace
Itachi, ma non ho nessuna intenzione a lasciarti andare. Non questa
volta! Voglio venire con te! - quasi urlò il moro.
-
Non puoi lasciare questo posto, otouto. Devi curarti. Non fare il
testardo come il tuo solito - affermò Itachi, rimproverando
il fratello minore.
-
Ti seguirò e mi curerò, nello stesso momento.
Sakura, vieni via con noi - propose l'Uchiha più piccolo.
La
rosa sussultò sentendosi dire una frase del genere: se li
avesse seguiti, che ne sarebbe stato della sua vita al Villaggio?
Avrebbe abbandonato tutti i suoi amici, il lavoro tanto amato e, cosa
più importante, avrebbe strappato Itachi alla sua vita
quotidiana.
-
Itachi verrà con noi, Sakura. Starà bene,
è un Uchiha - dichiarò Sasuke.
-
Ci penserò su, Sasuke. Ora vi lascio soli, devo fare delle
visite. - asserì Sakura, lasciando la stanza.
-
Non vedo l'ora di conoscere anche tuo figlio, sai Sasuke? - disse
Itachi, sorridendo.
Il
moro osservò il viso e il sorriso di suo fratello: quanto
gli erano mancati!
Eccomi
qui con questo capitolo nuovo nuovo! Finalmente è
avvenuto l'incontro tra Sasuke e Itachi! Che ne pensate?
Voglio
ringraziare:
- Gol D Roger, moment 4 life e oana98 per averla aggiunta tra
le preferite
- antonella81, LaDyDeBbS, oana98 per averla inserita tra le
seguite!
Alla
prossima!
|
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
PROBABLY A
FAMILY
Sakura si
chiuse nel suo studio e cominciò a esaminare della carte; la
sua attenzione, tuttavia, fu catturata dalle parole di Sasuke che le
frullavano nella mente. Come avrebbe potuto lasciare Konoha proprio ora
che aveva costruito qualcosa di importante? Itachi si era fatto degli
amici e sarebbe stato difficile separarsi.
Improvvisamente
sentì bussare alla porta e vide spuntare una testolina nera
da dietro la porta.
-
Mamma posso parlarti? - chiese Itachi, arrossendo.
-
Dimmi tutto tesoro! - disse la rosa, sorridendo amorevolmente al figlio.
-
Posso andare a trovare papà? - domandò il bambino.
-
Ma certo Itachi, non c'era bisogno che me lo chiedessi! Puoi andare
tutte le volte che vuoi - affermò la ragazza.
Il
bambino, sentita la risposta, uscì di tutta fretta per
dirigersi dal padre.
-
Che hai fatto in tutti questi anni? - chiese Sasuke al fratello.
-
Sono rimasto in una stanza di ospedale a curarmi. Benchè il
mio nome fosse stato riabilitato, Sakura non ha voluto correre rischi e
mi ha permesso di stare in una stanza segreta dell'ospedale che conosce
solo lei. - rispose Itachi, sedendosi.
La
porta si aprì improvvisamente, da cui entrò
Itachi.
-
Papà, papà! Come stai! - urlò il
bambino, fermandosi non appena vide Itachi.
-
Itachi, vieni entra. Ti devo presentare una persona. -
spiegò Sasuke.
Il
bambino entrò timorosamente nella stanza, non staccando gli
occhi di dosso dallo zio.
-
Non c'è bisogno papà. So chi è lui:
Itachi Uchiha, tuo fratello e per dirla tutta mio zio. Non capisco
tuttavia come sia qui visto che è morto alcuni anni fa. -
sentenziò il bambino, guardando attentamente l'Uchiha
maggiore.
-
Verrà il momento in cui capirai tutto. Piacere di
conoscerti, Itachi. - affermò l'uomo, porgendo la mano al
nipote.
Il
bambino non ci pensò un attimo e corse ad abbracciarlo,
contento.
-
Finalmente ho una vera famiglia! - urlò il bambino,
cominciando a piangere.
"
Saremo una famiglia, Itachi, te lo prometto" pensò Sasuke.
Purtroppo un
capitolo corto, ma solo perchè è di passaggio!
Che ne pensate dell'incontro zio/nipote?
Nel prossimo
capitolo succederanno tante cose e ci saranno tante novità!
Vado di fretta, ma
ringrazio tutti quelli che hanno recensito, aggiunto tra le preferite,
ecc ecc!
Alla prossima!
Nicoletta1993
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Capitolo 9 *** Capitolo 9 ***
PROBABLY
A FAMILY
5
anni dopo
Itachi si
allenava senza sosta da ora, insieme a suo zio.
-
Itachi possiamo fermarci per oggi, stai facendo molti progressi, sono
fiero di te! - disse Itachi, sorridendo al nipote.
-
Hai visto nii-san? Ha preso tutto da me - sentenziò Sasuke,
uscendo da casa accompagnato mano nella mano da Sakura.
La
vista del ragazzo era quasi guarita, ma per il momento necessitava di
un'accompagnamento per potersi ristabilire completamente.
-
Come sei modesto Sasuke! Ti ricordo che, fortunatamente, ha preso da me
la mia forza! - disse ridendo Sakura.
-
E anche il tuo carattere così noioso.. - disse
flebilmente il moro, ricevendo una gomitata nelle costole dalla moglie.
-
Mamma oggi possiamo ritornare a Konoha a trovare il maestro Kakashi, lo
zio Naruto e tutti i miei amici? - chiese speranzoso il bambino.
-
D'accordo Itachi! Andiamo tutti al Villaggio! - urlò
entusiasta Sakura, andando in casa a prepararsi.
5 anni prima
- Itachi
posso parlarti un attimo? - chiese la rosa, rivolgendosi al figlio.
I
due si chiusero nello studio della donna e cominciarono a parlare.
-
Vedi Itachi io e te dobbiamo prendere una decisione molto importante.
Devi sapere che quando papà terminerà la cura se
ne andrà dal Villaggio della Foglia insieme a zio Itachi e
mi ha chiesto di seguirlo, per poter stare tutti insieme, come una vera
famiglia. Sai bene che è importante che tu termini gli studi
all'accademia. Terminati gli studi io rinuncerò volentieri
alla mia carriera pur di renderti felice, se il tuo desiderio
è stare con tuo papà. Devi pensarci bene tesoro
mio, è una decisione importante. - spiegò Sakura.
-
Io voglio andare via con papà mamma! Tutto quello che voglio
è che stiamo tutti insieme e quando arriverà il
momento io voglio allontanarmi con papà e lo zio! - rispose
il bambino, alzandosi in piedi dalla sedia.
La
ragazza annuì, sorridendo.
Sasuke
conversava tranquillamente con suo fratello, quando la porta della
camera si aprì improvvisamente, da cui spuntò
Itachi che urlò:
-
Papà la mamma ha detto di sì! Staremo sempre
insieme! -
Il
moro sorrise, abbracciando il bambino e guardando felice Sakura, che
nel frattempo era entrata nella stanza.
-
Grazie Sakura, ora saremo una vera e propria famiglia!
Eccoci
arrivati alla fine! Che ne pensate di questa fine? Spero vi piaccia!
Voglio
ringraziare tutti quelli che mi hanno seguito e spero che continuiate a
leggere le mie fiction!
Alla
prossima!
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