Her Personal Wedding Planner

di hjsdjmples
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Io? Una Wedding Planner? Stai scherzando? ***
Capitolo 2: *** Jenny, sei una cogliona. ***
Capitolo 3: *** Cugina di 47esimo grado ***
Capitolo 4: *** Organizzare un matrimonio in tre mesi e mezzo. Roba da niente! ***
Capitolo 5: *** Pino L'Albrerello. ***
Capitolo 6: *** Luigi xxxxxx farà il testimone al mio matrimonio. ***
Capitolo 7: *** 7. Harry e Jenny si sposeranno! ***
Capitolo 8: *** BOB. Se lo dici al contrario è BOB. ***
Capitolo 9: *** Voglio che sembrino scritti da un gattino. ***
Capitolo 10: *** 10. Bomboniere. Zayn dice che non dovremo metterle. ***
Capitolo 11: *** Gis Boom Pouh ***
Capitolo 12: *** Un bacio dimenticato. ***
Capitolo 13: *** Amici. ***
Capitolo 14: *** New York. ***
Capitolo 15: *** Simpy Bieber. ***
Capitolo 16: *** New town, new umbrella, new ... banana? ***
Capitolo 17: *** Non è stata colpa mia. E' il destino. ***
Capitolo 18: *** Non posso … non ne ho la forza. Non ce la faccio a riportare su la valigia. ***
Capitolo 19: *** I'm your personal wedding planner. Right? ***



Capitolo 1
*** Io? Una Wedding Planner? Stai scherzando? ***




1.
Io? Una wedding planner? Stai scherzando?

 
- Jenny me lo ha chiesto!– dice la voce di Cara non appena metto la cornetta all’orecchio
Com’è strana certa gente. Che cosa ne so io di cosa le ha chiesto? Che poi chi glielo ha chiesto? E quando? Beh, potrei chiederglielo invece di farmi 334567098765434567 seghe mentali.
Decido di risolvere il tutto con una sola frase.
- Chi lo ha chiesto, cosa a chiesto, dove l’ha chieste, perché l’ha chiesto, come lo ha chiesto, , quando lo ha chiesto? Sei sicura che lo abbia chiesto a te? – dico tutto d’un fiato
- È?
- Ciupa, Cara, ciupa.
- Non capisco …
Senti Cara, sei una cara amica, e non potresti non esserlo visto il tuo nome, ma quando fai così sembri più stupida di un bradipo che dorme. Perché? Perché hai l’intelligenza di una noce di cocco che rotola e finisce contro un panda col rossetto. Si, i panda mettono il rossetto.
- Cara, ti ho chiesto cosa è successo. – spiego pazientemente
- Aaaaaaah. Ricordi Harry? Il ragazzo riccio che ti ho presentato? Quello che faceva il cantante? – chiede su di giri
Certo. Come non ricordare la pop star. Il ragazzo con in testa un … lasciamo perdere.
- Direi di si, hai avuto un solo fidanzato famoso – e simpatico più di un dito in un occhio, ma dettagli – . E comunque state ancora insieme, giusto?
- Già e … me lo ha chiesto!
Rieccoci. Se non mi dici cosa, tesoro mio, che cazzo ne posso sapere io? Bah …
- Cara Marie Nilson, dimmi cosa ti ha chiesto o divento più pericolosa di un panda col rossetto.
Si, sono anche pericolosi, creatura dalle quali è meglio stare alla larga.
- Mi ha chiesto di sposarlo, ti rendi conto? – dice facendo un gridolino
Porca puttana merda del cazzo. Non può sposarsi con quella sottospecie di ragazzo con un topo morto in testa. Voglio dire, ma si rende conto di cosa porta sulla zucca? Quanta gente strana c’è a questo mondo. Poi se si sposassero sarei costretta a vederlo quasi ogni giorno, visto che sono la migliore amica di Cara … oddio mi viene un brivido solo a pensarlo.
- E tua hai rifiutato spero. – chiedo, o meglio supplico
- Certo che no! Sciocca!
Mi ha detto sciocca? Diventiamo trasgressive.
- Cazzarola. – borbotto e non so nemmeno se lei mi ha sentita
- E volevo chiederti due favori visto che sei la mia migliore amica, e mi fido di te. Ecco …
Non me lo chiedere, ti prego, ti supplico, non chiedermelo. Giuro sui panda col rossetto che mi comporterò bene da ora in poi, e andrò in bagno solo quando la maestra dice di si.
- Vorresti fare la damigella d’onore al mio matrimonio? – chiede – Ed in più, visto il tuo lavoro, volevo che fossi tu ad organizzare il mio matrimonio. Si dice che tu sia una delle migliori wedding planner di Londra …
No, tesoro mio. Con i lecca menti di culo non ottieni nulla, eh eh.
Magari se faccio la finta tonta lascia perdere.
- Chi? Io? Una wedding planner? Stai scherzando? – dico iniziando a ridere
Già, sono una grande attrice. Pensa che alla in terza elementare sono anche riuscita ad ottenere il ruolo dell’albero. Era di grande importanza. L’unico problema era che ero fin troppo credibile e la recita era all’aperto … e … insomma … un cane ha rilasciato i suoi bisogni sulle mie scarpe. È stato una specie trauma. Meno male che non c’era in giro un panda col rossetto. Comunque ho avuto molti ruoli di grande importanza, ho fatto il punto interrogativo nello spettacolo in quinta elementare, la panchina in quello in seconda media, la suora sordomuta e paralizzata in quello di seconda superiore. Insomma, pure Nicole Kidman supplica un mio autografo, ma io l’ho rilasciato solo a Madonna e Meryl Streep.
- Già, proprio te. Non fare la finta stupida. Ci stai?
Porca puzzola addormentata, mi ha sgamato. E comunque no, non ci sto. Nemmeno se mi paghi. Nessuna delle due. Nemmeno se mi supplichi in cinese ostrogoto. (anche perché sarebbe inutile visto che non lo conosco). Nemmeno se mi porti un panda col rossetto domestico che balla la samba.
- Okay, ci sto!
Jenny, ma che cazzo dici? Tu non vuoi! Tappa quella boccaccia!
- Mi farebbe molto piacere, Cara.
Oh mio dio. Sono proprio stupida.
- Che bello! Ti richiamo per i dettagli. Ciao, tesoro.
- Ciao. – dico in trans
Jennyfer Elizabeth Hilect, ti stai cacciando in un brutto bruttissimo guaio.



 

ggiao.
(si, questo sarà il nuovo saluto. quindi per tutta la fanfic vi romperò con il mio "gggiao.")

eccomi con una nuova fanfic ndsnfdsfsbf. 
questa volta su hazzus (?) 
va beeeeh. direi di dirvi come immagino i personaggi. 
allur, jenny la immagino come amanda seyfred. quella gnocca nel banner, bionda. cioè, è ndsadsdghs. 
no, seriamente è bellissima. a me lei piace più di megan fox. e megan fox è gnocca. 
cara la immagino come ... ooooh ... dakota fanning. ewhwdebwd
si, ho scelto tutta gente figa per il cast (?). 
se somiglia a una fanfic che avete già letto, vi prego, ditemelo, thanks. 

va buono, ve saludo.
se avete qualche domanda (o semplicemente volete parlare ncdns) su twitter sono @hjsdjmples e su ask boccciuolo (con tre c). 

ggggggiao. 



 

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Capitolo 2
*** Jenny, sei una cogliona. ***




 
2.
Jenny, sei una cogliona.

 


- Jenny … sei unna cogliona. – deduce Jasmine
Abbasso lo sguardo.
- Harry Styles non ha un topo morto al posto dei capelli, Harry Styles ha i capelli ricci più fighi d’Inghilterra, anzi del mondo. E sei ancora più cogliona perché non ci vai d’accordo.
No, fatemi capire. Le ho raccontato di Cara e del matrimonio, e dopo 40 minuti di meditzione e massaggi ai piedi … mi dice che il topo morto in testa e un capello figo? WTF?
- Minne … Vaffanculo! – levando le mie mani dai suoi piedi
Ride. Che cazzo ridi delle sventure della tua migliore amica? Certo, non sei te ce ti ritrovi in un guaio peggiore che stare in una gabbia con i panda col lucidalabbra (si, micidiali ance quelli).
Dunque si, Jasmine (o Minne) è la mia migliore amica. A Cara voglio bene, ma … insomma, non è il mio tipo. Chiariamoci, non sono lesbica.
- Ma sei una cogliona di norma, quindi non sono stupita più di tanto. – riprende ed alza le spalle levando i piedi dall’acqua
Afferra un asciugamano e lo porta vicino ai piedi per asciugarli.
- Wow, così si che mi aiuti. Che sono una cogliona è risaputo.  – mi lamento rubandole l’asciugamano di mano e tirandoglielo in faccia
Cosa che forse non è stata una grande idea, visto che mi sta per lan … mi è arrivato un cuscino in faccia.
 
- Tregua! – urla Jasmine dopo una mezz’ora di battaglia
Poso il cuscino e scendo da lei. Ci distendiamo sul tappeto Nelle battaglie con i cuscini sono invincibile. Insuperabile. Inarrestabile. In … no, così sembro Denny di Grease quando parla della macchina. “Questa macchina è ultramatica, megamatica, idiomatica”, fa tipo così. Ma che ne so, è un’eternità che non guardo Grease.
- Minne, ti va di guardare Grease? – chiedo d’un tratto
Mi guarda storta. Okay, forse senza sapere i miei ragionamenti profondi potrei sembrare stupida.
- Questa da dove viene fuori? Lasciamo perdere … Comunque, cos’hai intenzione di fare? – chiede col fiatone
Eh eh, perché lei ha ancora il fiatone, mentre io nemmeno un po’, perché io invincibile. Inarrestab … basta.
- Onestamente? – rispondo – Non lo so. Senza contare che non sopporto il ragazzo con il topo … cioè … lo sposo, che essendo un divo vorrà avere tutto sotto controllo, e Cara gli lascerà organizzare tutto in quanto non sia una maniaca del controllo e dovrò passare quasi tutto il tempo con “mi sento figo perché ho un topo morto in testa”! Ti rendi conto?
Sto iniziando ad uscire di me, infatti non me ne rendo nemmeno conto che sto scuotendo Jasmine per spalle.
- Minne, questa è una tragediaaaa. – urlo melodrammatica
Mi sta guardando impaurita. Beh, in effetti ho impaurito persino me.
- Jenny, calmati. E poi … l’hai visto quanto è bono? Cavolo! – esclama incredula
Che palle. Non mi interessa vederlo.
- Non ho mai cercato sue immagini su internet!
- Già, ma l’hai incontrato.
Beh … diciamo che quel giorno ero senza lenti. – ammetto mordendomi il labbro – E quando l’ho visto gl’ho urlato che aveva un topo morto sulla testa. Lui si è toccato il capo e ha detto che erano i suoi capelli, sono scoppiata a ridere e si è incazzato. E diciamo che non ci siamo molto … ehm … simpatici, ecco.
Jasmine mi guarda male. Uffa.
- Che cazzo di culo che hai. Passerai mooolto tempo con lui e … non te ne frega niente.
- Già, non me ne frega proprio niente. Anzi, se potessi ne farei volentieri a meno.  Che poi che fanno questi Dairecion One? Rock, punk, rap? – chiedo
- I One Direction – dice marcando bene il nome – fanno pop, Jenny, pop. E se vuoi potrei farti sentire una loro …
- No! Posso morire senza aver ascoltato i One Dairecion.
- One Directiooooooon! – urla
- E io che ho detto? – gesticolo sconvolta
Jasmine inizia a sbattere i piedi per terra. Mi sta preoccupando. Sono cinque minuti e 47 secondi che salta furiosamente e fa urletti isterici.
- Minne … ? – tento
Si ferma. Respira e si siede sul divano accanto a me.
- Tu non meriti questa opportunità! – si lamenta lei
Opportunita? Di che diavolo … ?
- Minne, di che stai parlando? – domando stranita
- L’opportunità di farlo innamorare di te! – esclama ovvia
Ovvia quanto un panda col rossetto! Si, ne ho visto uno da bambina e ne sono rimasta traumatizzata. No, non ero allo zoo, ero a casa, ed era in televisione. Ognuno ha le sue.
Sbuffo. Ma quanto può essere lunatica questa ragazza? Certo, avvolte io lo sono mooolto di più, ma … insomma!
- Senti capisco che i tuoi sogni dai one dairescionina … - inizio
- Directioner. – ribatte
- Si, quello. Insomma … si sta per sposare!
- Se solo ci fossi io al tuo posto … - sussurra sognante
Scommetto che sta pensando a delle scenette non molto piacevoli per i bambini insieme al signor “mi sento figo perché ho un topo morto in testa”.
- Oh, se potessi ti lascerei il mio posto …
Okay, adesso sono io quella sognante. Ma sto pensando a scene non molto belle per le directioner. Io che gli tiro il topo morto i capelli e lui che strilla come una ragazzina. Oh, yeah.
Un momento …
- Minne, mi è venuta un’idea geniale! – sussurro furba
Mi guarda impaurita. Devo capire perché le persone mi guardano sempre in questo modo quando lo dico.
- Farai finta di essere me! – continuo ignorando i suoi sguardi – Mi ha visto solo una volta, ed eccetto per i capelli noi ci somigliamo abbastanza.
- Jenny, io e te non ci somigliamo per niente.
- Pace, non si ricorderà di me!  Tu prenderai il mio posto, ti dirò come lavorare e lo farai. Mi sembra perfetto.
- Non mi convince …
- Vi seguirò! E tramite un auricolare ti comunicherò cosa fare! Sarà perfetto, e molto stile agente 007.
È il suo punto debole. Ha sempre desiderato essere una spia.
- Okay … ci sto!
Non dovrò passare le mie giornate con “sono figo perché ho un topo morto in testa”. Posso morire felice. Certo dovrò seguirli, ma dettagli. 



gggiao. 

alllur ... prima di tutto ci tengo a ringraziare le ragazze che hanno recensito il primo capitolo, che sono davvero molte più di quanto mi aspettassi.
ringrazio anche chi ha messo tra le seguite/preferite/ricordate. e ringrazio anche chi ha semplicemente letto senza vomitare. insomma, ringrazio tutti. 
passiamo al capitolo, vi piace? ancora harreh non è comparso, ma don't worry, arriverà presto. e arriveràààà il sapore del bacio più dolce un'abbraccio (?)
sorry, mi sono lasciata prendere.
comunque è entrato un nuovo personaggio nella storia, che sarà marginale, ma comunque troveremo spesso: jusmine, o meglio minne. 
è ispirata ad una mia amica del mare. il carattere non è proprio uguale, ma dettagli lol. 
comunque la immagino com victoria justice. 
per chi volesse parlare con me, su twittah sono @hjsdjmples e su ask boccciuolo (con tre c). 

ggggiao.

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Capitolo 3
*** Cugina di 47esimo grado ***




3.

Cugina di 47esimo grado



 
Ahia! Che male! Porca puttana mi sono punta! E per la cronaca: no, non sto cucendo. Sono dentro ad un cespuglio a spiare quella testa di caccola della mia migliore amica, che sorride come un ebete al signor “sono figo perché ho un topo morto in testa”.
A proposito, è troppo lungo da pensare, quindi sarà Mr. S.F.P.H.U.T.M.I.T. .
Cazzo, no.  Forse non è stata una grande idea mandare la sua fan più accanita ad interpretare me. No, non lo è stato decisamente visto che adesso è attaccata gamba e lui cerca di scrollarsela di dosso spaventato. Avrei dovuto ingaggiare un’attrice. O magari avrei dovuto ingaggiare me, visto che sono un’attrice provetta. Si, la prossima volta farò così. O forse no. Anche perché starei con lui comunque. La prossima volta ingaggerò Amanda Seyfred che mi somiglia molto. Yessaa.
- Cazzo! – urlo
Fooooorse, e dico fooorse, avrei potuto pensarlo invece di urlarlo. Ma mi ha punto una spina! Che potevo farci?
Mr S.F.P.H.U.T.M.I.T. alza un sopracciglio, avrà sentito il mio urlo. Anche questo nome è troppo lungo. Lo chiameremo semplicemente Harry. Tanto noi sappiamo come la penso sul suo topo morto sui suoi capelli. Quindi ogni volta che pronuncerò il suo nome lo prenderò in giro, ma lui non lo saprà. Sono veramente malvagia.
- Da quando in qua i cespugli parlano?
Da quando è permesso portare capelli come i tuoi senza pagare una multa per disturbo alla vista pubblica.
- Esci. – continua il riccio
Si, certo, riccio.
Va beh, tanto vale uscire, ormai mi ha beccata.
- Tu non hai visto niente … - cantileno facendo versi strani con le mani cercando una via di fuga
Troppo tardi, mi ferma per un polso. E adesso per fortuna c’è la mia Fiesta ricca di … no, va beh, niente.
Momento. La fiesta ce l’ho veramente. La tiro fuori implorando il cielo che Harry ci cada.
- La vuoi una fiesta? – chiedo sperando che l’accetti e mi lasci andare via
Mi guarda scettico con un sopracciglio alzato, mentre gli tendo la fiesta.
- La prendo io! – esclama una voce
Mi giro e vedo un biondino appena uscito dal cespuglio accanto al mio e passa da noi sfilandomela di mano, per poi ritornare dentro il cespuglio con nolachance.
Minne inizia a fare urli isterici ed a tirare Harry per il braccio.
- Quello è … è … è … è Niall Horan! Oddio, non ci posso credere, è lui! In persona! Oddio, oddio! Posso morire felice! Lui è la mia vita.
Che vita di merda.
Dev’essere il biondo ossigenato della band. È l’unico che mi piace, visto che ha i capelli biondi come me! Cioè, ha fatto una bella scelta a tingerseli! Il biondo è un colore bellissimo! No, okay, ho sempre voluto tingerli, ma mia madre non me lo ha mai permesso. Cioè, avrò 25 anni tra 6 anni e mezzo! Una volta è entrata dal parrucchiere mentre ero andata e ha minacciato la parrucchiera di infilarle la testa nel gabinetto se mi avesse tinta. Lasciamo perdere, va.
- Perché ti sei portato la scorta dietro? – chiedo incuriosita
- Avevo paura che quella Jenny mi picchiasse, ma a quanto pare non si è presentata. – ammette
Okay, forse quella storia di quando l’avevo conosciuto ho tralasciato qualche piccolo ed insignificante dettaglio. Forse non piccolo, forse medio. Forse gl’ho tirato i capelli per testare che non fossero un topo morto.
In mia difesa posso dire che ero nel mio periodo animalista, ed uccidere un topo per usarlo come parrucchino non è una bella cosa. Giusto? Giusto.
- Sei proprio una femminuccia! – lo prendo in giro
- Tu non l’hai vista! Quella si fa di brutto! È anche pazza! – dice spaventato
Mi sta dando della drogata? E della pazza? A me? Roba dell’altro mondo.
- Brutto rimbecillito, della drogata darai a tua cugina di 47esimo grado! – sbotto
La sua espressione passa del terrore allo sdegno.
- Stai per caso offendendo Molly? – chiede arrabbiato
- Conosci tua cugina di 47 esimo grado? – chiedo sbalordita
Che fortuna! Ho sempre voluto conoscere mia cugina di 47esimo grado.  Ogni anno lo mettevo sulla lista di babbo natale. Ognuno ha i suoi sogni nel cassetto, il mio è questo. È stupendo, no?
- No … - ammette abbassando la testa – ma è il mio sogno da sempre conoscerla. Oltre che fare il cantante intendo.
Sono sbalordita. Mette “fare il cantante” prima di “conoscere tua cugina di 47esimo grado”? E poi quello è il mio sogno! Non può rubare il mio sogno.
- Brutto bacucco, non puoi rubare il mio sogno! – esclamo infuriata – Ti rendi conto che stai compiendo due reati in questo momento?!
- Vale a dire? – chiede
- Porti quei capelli e rubi il mio sogno! – urlo
Sbuffa. Che minchia sbuffa? Io dovrei sbuffare. Quindi sbuffo. Ecco, ho sbuffato.
- Ed io con questa ci dovrei passere l’estate ed organizzarci il matrimonio? Rischierò la morte!
La stai già rischiano signor “sono figo per … voglio dire, Harry.
Lampo di genio. Sono un mito.
- Sai … potresti dire a Cara che vuoi cambiare Wedding Planner. – la butto lì
Lui mi guarda confuso e poi fa un sorrisino maligno. È come se mi avesse sgamata, ma non so a fare cosa.
- Tu! – dice puntandomi un dito contro
- Chi? – rispondo e giro la testa verso la direzione che sta indicando
Magari riesco a confonderlo.
- Tu! – insiste
- Io?
- Si, tu!
- Che?
- Cosa?
- Dove?
- Come?
- Quando?
- Ma che diavolo … ?
L’ho confuso abbastanza.
- Di che stavamo parlando? – domando
- Non ricordo … - sussurra pensieroso mettendo una mano dietro la nuca imbarazzato
- Bene. Arrivederci, adios, ciao, bye, addio, sayonara (se si dice così), goodbay, e chi più ne ha più ne metta. – dico sventolando una mano
Faccio per andarmene.
- No, aspetta! – esclama quello ce si spaccia per riccio
Mi giro e lo guardo con un sopracciglio alzato.
- Che vuoi?
- Tu, tu non vuoi organizzare il matrimonio. – inizia
Eccoci, avrei dovuto andarmene, senza neppure girarmi.
- Ne fare la damigella. – continua – Ma non te la senti di dirlo a Cara. Dico bene.
- No! Dici moooolto male.
- Bene. Ma io non farò niente per un eventuale cambio di wedding planner.
Faccio un urletto isterico e giro i tacchi.
Ho fame. E il biondino mi ha pure mangiato la Fiesta. Non è giusto.



gggiao

i'm back bitches (?)
prima di dire qualsiasi cosa ringrazio le meraviglie che mi hanno recensito lo scorso capitolo sxnndsdnfds. 
ringrazio anche chi segue/ricorda/preferisce/legge. siete dnabchscshcd
adesso parliamo del capitulosss (il mio spagnolo lascia a desiderare, lo so lol) 
compaiono un hazza con dei capelli dal taglio discutibile e un horan molto molto affamato lol. 
direi che è tutto. 

ggiao. 

'

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Capitolo 4
*** Organizzare un matrimonio in tre mesi e mezzo. Roba da niente! ***





4.
Organizzare un martimonio in tre mesi e mezzo. Roba da niente!


 
 
Devo trovare un modo per non passare un anno ad organizzare un matrimonio in compagnia di quello lì. È ovvio che ne organizzerò almeno altri quattro contemporaneamente, ma sento che con lui passerò più tempo che con tutte le altre spose.
Devo alzarmi da questo letto. È un quarto d’ora che me lo ripeto. Devo andare dal … dall’Harry. Uno … due … tre … niente. Dai che tra poco più di un’ora e mezza devi essere nel centro alla Starbucks. Speriamo che con tutti quei soldi che ha la pop star ti paghi almeno la colazione.
Uno … due … tre … e … su! Si, su, con la testa però. Se qualcuno entrasse in questa stanza penserebbe sicuramente che sto dormendo.
Jenny cazzo alzati, se no ti mollo un ceffone.
Okay, mi sono alzata, adesso devo solo vestirmi. Un momento … che ore son … oh, cazzo, sono le 10.30! Sono in ritardo, porca puttana, dovrei essere lì a quest’ora!
Mi infilo a tempo di record i vestiti e, sperando di essermi messa i pantaloni esco di casa. Magari devo controllare. Okay, non ho messo i pantaloni, ma ho un vestito, quindi va bene, e visto che siamo a fine maggio e fa abbastanza caldo posso non mettere le calze. Che tra l’altro non metto nemmeno con 15° sotto zero.
Raggiungo a corsa la Starbucks e vedo Harry … no a dir la verità e Harry non lo vedo. C’è solamente un tavolino con tre ragazze, un tavolino con una coppia, un tavolino di sei amici, un tavolino un tavolino con un ammasso di ragazze, un tavo … aspetta. Vedo spuntare un topo morto tra le teste di ragazze. Si, è lui.
Mi avvicino e mettendo il pollice e l’indice della mano destra in bocca e fischio. Beh, un anno e mezzo di vita a New York sono serviti a qualcosa.
Tutte le ragazza si girano nella mia direzione.
- Vi consiglierei di levarvi dalle scatole, visto che devo organizzargli il matrimonio. – suggerisco con voce da stronza
- Ciao Jenny.
- Ciao Harry.
Mi siedo di fronte a lui ed iniziamo a guardarci con aria di sfida, finché la cameriera non ci distrae per ordinare. Fortunatamente il primo a staccare lo sguardo è lui.
- Una cioccolata calda, un caffè ed un muffin al cioccolato. - ordino
- Tutta questa roba? Sai, dovresti conoscere Niall, c’andresti molto d’accordo. – dice sorpreso
- Non penso che scorrerebbe buon sangue. Mi ha rubato la Fiesta.
Già, me la sono segnata questa. E non è un modo di dire, ho un quadernino in cui scrivo tutte le persone a cui devo farla pagare perché mi hanno fatto un torto. Niall non è in cima alla lista, fortunatamente per lui. Harry? Harry si.
- Per me un cappuccino. – finisce di ordinare Harry, e la cameriera dopo aver sbavato un po’, si defila
D’improvviso mi viene un dubbio. Quanti anni ha Harry? Non sembra essere molto più grande di me. Certo, è alto il doppio, ma si vede che eravamo su per giù coetanei. E per la precisione: no, non sono bassa. È lui che è troppo ma troppo alto.
- Harry, posso chiederti quanti anni hai? – chiedo
- Ehm … diciotto. Perché?
Di … diciotto? Mi strozzo con la mia stessa saliva. Oh dio, non ci posso credere. Cara sta con uno più piccolo. Di quattro anni. Già, Cara ne ha ventidue. Oh dio. E a me che non piace quando c’è qualche mese di differenza tra lei e lui e lei è più grande. Porca puzzola addormentata che balla il tango con un panda col rossetto sbavato che si è messo il mascara per l’occasione che però non è sbavato perché è waterproof. Sempre che si scriva così, ma dettagli.
- Di che mese sei? – indago
Magari sono più grande di lui, visto che sono nata a Marzo.
- Febbraio. - dice – Tu?
Che palle. Lui è più grande.
- Marzo. – rispondo sconfitta
- Anno?
- 94.
- Si! Sono più grande di te.
Alzo gli occhi verso il cielo. Cosa c’entra? Sicuramente io sono molto più matura. Non è da tutti avere un buon lavoro a diciotto anni. Io faccio la wedding planner, e guadagno piuttosto bene, lui invece … no, okay, guadagna più di me. Ma lui ha partecipato ad un talent show e puff … soldi a palate. Io invece ho dovuto faticare!
Arrivano le ordinazioni e la cameriera si ferma davanti a noi.
- Le serve qualcosa? – chiedo io notando che non si muove
- Beh … posso fare una foto con te? – mi chiede
Con me? Forse con Harry.
- Con lui, intendi.
- No, no. Con te. Hai organizzato il matrimonio di mi madre, ed è stato meraviglioso, e lei non ha nemmeno fatto una foto con te! E poi perché dovrei volere una foto con lui? È un bel ragazzo, ma mi sembra esagerato farsi fotografare.
Harry si alza indignato con la bocca spalancata.
- Ma io sono Harry Styles, il cantante dei One Direction.
La ragazza sembra colta di sorpresa.
- Si, ma a me … a me non me ne frega niente di te, questo ti farà rabbia e ci proverai con me, lascerai quella poco di buono di Cara Nilson, io farò la difficile, poi cederò, ci sposeremo, e vivremo per sempre felici e contenti.
Wow. Deve essere proprio una grande fan. E pensare che di questi castelli di sabbia se ne fanno in tante.
Noto sul suo braccio un tatuaggio, lo guardo e … oddio, non ci posso credere. C’è scritto Harry Styles.
Lo faccio notare ad Harry che passa dallo stranito al terrorizzato.
Tira fuori i soldi dal portafoglio, che per la precisione sono quindici sterline (che bastano per 3 o 4 persone a fare colazione), e prende la roba che abbiamo ordinato.
- Può … può tenersi la mancia. – sussurra mentre mi trascina via
 
Ci appoggiamo alla prima panchina che troviamo (si, tre isolati dopo) e levandomi il muffin di bocca scoppio a ridere.
- Harry, gl’hai lasciato 8 sterline di mancia! - rido
- Smettila. Piuttosto, parliamo del matrimonio.
- Ehm, si … lo vorresti fare verso giugno dell’anno prossimo, giusto? – domando estraendo un blocco per gli appunti
Prendo la mia cioccolata e bevo.
- No, ma che! Lo voglio fare a settembre di quest’anno.
Ecco la cioccolata è tutta in terra. Perché? L’ho sputata.
- Harry, ma che cazzo dici? Non posso organizzarti un matrimonio in tre mesi e mezzo! Devo perlomeno partire otto mesi prima! Non puoi trovare una location a tre – quattro mesi di distanza! – sbotto scioccata
- Jenny, non ti preoccupare. Sono Harry Styles, tutto è possibile per me.
- Bene, e quando lo vorresti fare e dove?
- Beh … il 23 settembre. Si sono sposati i miei genitori in quel giorno.
- Davvero? Oddio, anche i miei! E dove vorresti fare il tuo matrimonio? – esclamo sorpresa
- Allora … la cerimonia alla chiesa di S. Patrick, dove è stata battezzata Cara, a quanto ho capito e la festa al “Bvlgari Hotel  & Resorts”.
- Stai scherzando? – domando io
Lui fa segno di no con la testa.
- Sai che il Bvlgari è uno degli hotel più richiesti per i matrimoni? E sai che devi prenotare minimo dieci anni prima? Il primo posto disponibile, se sono brava, è nel 2020.
- Smettila di fare la rompicoglioni e informati.
- E sai quanto costa? – continuo – Un’esagerazione! Ti costerà quasi mezzo milione solo la sala!
Cioè … lui pretende che gli organizzi il matrimonio in uno dei posti più IN di Londra in … tre mesi e mezzo? Questo si fa le canne.
- Senti i soldi non sono un problema. Fai quello che puoi!
- Va bene. Per domani voglio la lista degli invitati. – dico furba
Lui mi mette alle strette? Io lo metto alle strette.
- Che cosa? Ma non ce la farò mai in un giorno solo! – si lamenta
- Voglio anche i nomi dei testimoni e le damigelle. – continuo io
- D’accordo. Ci vediamo domani. – dice alzandosi dalla panchina e se ne va
 
 
- Bvlgari Hotel & Resort, posso aiutarla? – sento una voce dall’altro capo del telefono
- Ehm … si, sono Jennyfer Hilect, organizzo matrimoni. Vorrei un appuntamento per ordinare la sala. – dico cordiale
- Oh, certo, le passo la direttrice, è con lei ce deve parlare.
- Grazie.
Sento un bip e risponde una seconda voce.
- Pronto.
- Sono Jennyer Hilect, vorrei un appuntamento per ordinare la sala dell’hotel per un matrimonio.
- Oh, capisco. Che ne dice di domani mattina? Avrei un altro appuntamento, ma lei ha organizzato il matrimonio di mia cugina, quindi penso che rimanderò.
- Oh, la ringrazio. A domani, allora. Di chi devo chiedere?
- Di Emily Regast. A domani.
Bene, se non altro ho un barlume di speranza di trovare il posto che Harry desidera, visto che sono tra le grazie della proprietaria.



gggiao. 

alcune mie frasi potrebbero sembrare stupide e senza senso, ma capitemi. le mie sorelline di 8 anni (gemelle) hanno fatto la festa di compleanno oggi (anche se sono nate a luglio), e mia mamma ha organizzato un pigiama party. cazzus, io il mio primo pigiama party l'ho avuto lo scorso anno cwc. ed è stato l'unico lol. ah, e non vi ho detto la parte più divertente. me le sono sorbite tutta la serata. 
sono finalmente scappata alle 10 e sono stata via per un ora e mezza, maaaa ora sono tornata e mi sta venend lo sclerto, perché tizia vuole stare a dormire accanto a caia, sempronia che vuole un altro cuscino, perché quello non le piace, gertrude che non vede la televisione, gigina che ... insomma, cose del genere. finalmente adesso stanno guardando un film, e sembrano degli angioletti, ma sono delle belve.

ok, passiamo alle cose importanti. ringrazio tutte le ragazze che recensiscono/preferiscono/ricordano/seguono/leggono la storia. siete dncsbchs come sempre. 
voglio dire che non ho la minima idea di come si organizzi un matrimonio. la cosa più matrimoniale che mi riguarda è il letto di mia mamma (nel quale fra l'altro devo dormire stasera perché mi hanno fregato il materasso). quindi scusatemi se ci saranno scritte cazzate abnormi. però ho letto un libro. quello della saga di i love shopping "i love shopping in bianco" che è tipo sbdcdhsdbvhd, ve lo consiglio. 
adesso mi defilo. 

gggiao. 

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Capitolo 5
*** Pino L'Albrerello. ***




5.
Pino L'Albrello.


 

- Dunque, lei signorina, vorrebbe affittare alcune camere del nostro albergo e la sala con soli tre mesi d’anticipo? – chiede la signora bionda davanti a me
Ebbene si, sono andata dalla direttrice del posto in cui Harry vuole organizzare il suo matrimonio e mi sto prendendo il cazziatone al posto suo. Naturalmente lui non si è presentato, o è in ritardo visto che avrebbe dovuto essere qui mezz’ora fa.
Annuisco.
- Beh, in verità la proposta è stata in questi giorni, e … diciamo che hanno una certa fretta. – mento
Non hanno fretta vogliono solo rendermi la vita impossibile. Brutti bacucchi.
- Ma lei sa quanto è rinomato il nostro hotel? Alcuni fissano dieci anni prima per occupare la sala il giorno del matrimonio.
- Ne sono consapevole, ma …
Vengo interrotta dall’aprirsi violento della porta dell’ufficio. E chi c’è? Harry ed un altro tizio. Ed adesso mi chiedo: com’è che deve sempre arrivare in ritardo?
- Buongiorno! – esclama Harry
- Mi scusi signorina Regast, ho provato a fermarlo, ma questo signorino ha insistito per entrare durante l’appuntamento della signorina Hilect. – si scusa il vecchietto dietro al “riccio”
La signora davanti a me mi guarda curiosa, per capire chi sia.
- È lo sposo. – spiego
La signora fa un cenno d’assenso e manda via il vecchio, facendo accomodare Harry accanto a me.
- Sa che mi sembra di averlo già visto da qualche parte? – sussurra la signora Regast
- Ehm … faccio parte dei One Direction. – spiega
- Oh. Mio. Dio. Mia figlia ti adora! Sai, se tu facessi una foto con me e mi lasciassi un cd autografato probabilmente troverei il posto …
Brutta bacucca.
- Oh, certo!
Harry tira fuori un cd dalla mia borsa, lo autografa e glielo porge.
Come. Caspita. C’è. Finito. Quel. Coso. Dentro. La. Mia. Borsa. ?
- Harry come …
- Lo metto dentro tutte le borse delle persone che conosco. E faccio bene, può sempre servire.
Questo è psicopatico.
- Bene, la data è fissata, potete andare. Per qualsiasi cosa chiamatemi. – sorride la Regast
Non posso crederci. Mezz’ora che tento di convincerla e non ci riesco. Lui si presenta, ed ha la sala ordinata e la completa disponibilità.
 
Usciamo e lui sorride soddisfatto.
- Di che non sono un grande! – mi sfida
- Non sei un grande. Mi hai portato la lista degli invitati, i testimoni e le damigelle? – domando
- No … ma è quasi pronta!
- MMmh …
- E comunque sai persino tu che sono fantasticamente bello e bravo.
- Penso che tu sia un po’ troppo montato. – dico decisa
Magari così lo smonto. Anche perché tenerselo così che se la tira per tutta l’estate sarebbe veramente dura.
- Già, ma io posso, voglio dire, sono Harry Styles, faccio parte dei One Direction, la band del momento.
- One Dairescion! – lo riprendo
Possibile che nemmeno lui sappia il nome della sua band? Hanno scelto un nome troppo complicato, fine.
- No, One direction.
- Sono sicura che Minne ha detto One Dairescion. O forse no … va beh, ho ragione io. Voi vi chiamate One Direction, smettila di dire il contrario.
- Ma io … - protesta
- Non ribattere! – lo brontolo
Sbuffa. Ma questo ragazzo non sa fare altro.
- Comunque, - riprende – dovresti vantarti di conoscermi.
- Guarda che io conosco persone mooolto più famose di te. Conosco persone che tu nemmeno conosci perché sono troppo conosciute, Sai, conosco un cantante di fama a livello internazionale!
Okay, forse sono un pochino delle balle.
- Sarebbe?
- Sarebbe … Pino … L’Alberello. Si, lui. È un cantante italiano. Ha venduto milioni di dischi. È molto conosciuto, ha pure scritto una nuova canzone, bellissima, altro che la vostra con cui mi scoccia ultimamente Minne, Live quella roba lì Young.
- Ma davvero? – dice divertito stando al gioco
Okay, ho detto un cretinata bella e buona, ma non posso dire che me lo sono inventata!
- Certo! Te lo faccio conoscere.
Okay, e adesso? Non ci vedo più dalla fame! Per fortuna … No, la Fiesta questa volta non può salvarmi.
Eccolo! Ho trovato il mio Pino L’Alberello. L’ho visto un paio di volte a giro, secondo me ci sta al mio gioco. È un omino barbuto sulla mezza età un po’ scossa, conosciuta in tutto il quartiere.  Lavora da qualche parte non mi ricordo dove, di preciso.
- Pino! – esclamo
Si gira e sorride. Ci sta. Incredibile.
- Dunque tu sei Pino. – dice Harry divertito col sorriso sotto i baffi
- Si, perché? – risponde il diretto interessato
Non posso crederci, me ne sta andando una giusta.
- Ho sentito che hai venduto milioni di dischi.
Bastardo.
- Beh, ora, milioni non proprio. Ma diciamo che ho un negozino che mi da discreti guadagni.
Harry fa un risolino e continua, poi, serio.
- E ho saputo che sei molto conosciuto nel tuo paese. Talmente conosciuto, che io non ti posso conoscere.
- Si … beh, più che altro in casa mia, mio babbo mi riconosce, mia mamma mi riconosce, mia sorella mi riconosce, mio fratello anche, mio nonno … ecco, mio nonno a volte non mi riconosce. Ma quello, secondo me, è rintronato di suo.
Oh mio dio, non posso crederci.
- Mmh … ho anche sentito  che hai scritto una nuova canzone.
- Si, si chiama venti. È ispirata all’estate. Battete le mani a tempo, che ve la canto.
Facciamo come ha detto.
- Uno … Due … Tre … Quattro …
Fa che sia buona, fa che sia decente, fa che sia una canzone, fa che …
- Cinque, sei, sette, otto, nove, dieci, undici, dodici, tredici, quattordici, quindici, sedici, diciassette, diciotto, diciannove, VENTI!
Non ci posso credere. Ma una bene a me non me ne può andare? Non mi sembra di chiedere la luna!
Harry Scoppia a ridere, piegandosi e asciugandosi le lacrime agli occhi.
- Vaffanculo. – sussurro pestandogli un piede e zittendolo, o meglio facendogli trattenere le risate
Mi rivolgo a “Pino”.
- È stato un piacere, ma adesso dobbiamo proprio andare.
Trascino via Harry che però si blocca.
- Che dobbiamo fare? Devi farmi conoscere un’altra star internazionale?
- Ora ti infilo un bastone in culo! – sbotto
Facciamo per andarcene ma una frase ci blocca.
- Arrivederci fratelli?
Fratelli? Che sia un predicatore?
- Fratelli? – chiedo
- Fratelli?
Ecco, ci mancava solo che la super star mi facesse eco.
- Certo, fratelli. Tutti noi discendiamo da una donna, Eva, e da un uomo …
- Diabolik! – lo interrompe Harry
Lo guardo storto. Non può averlo detto veramente.
- Adamo, Harry, Adamo. Sai, dovresti tagliarti i capelli. Credo che ti offuschino il cervello. Sempre che abbino qualcosa da offuscare, certo …
Lui sbuffa. Cioè, dopo una cazzata simile ha pure il coraggio di sbuffare?
Altri tre mesi e mezzo così. Non posso farcela.



gggiao. 
 

dovete sapere che sono mooolto giù di morale cwc. 
non è successo niente di particolare, ma domani inizia la scuola, e a meno che non arrivino i one direction a casa mia a dirmi "it's time to get up" io non voglio alzarmi. 
passiamo ai ringraziamenti. ringrazio chi legge/recensisce/segue/preferisce/ricorda questa fanfic. vi amo. ci sposiamo? può organizzarlo jenny il matrimonio uu. 
ppoi ringrazio quel coglione di styles che mi ha fatto andare in limit ma non mi ha seguita (a proposito, sono @hjsdjmples on twittaaah, e @boccciuolo con tre c su ask).
da oggi pubblicizzerò qualche fanfic o OS che me gusta. 
Broken Smiles  

passateci, è semplicemente meravigliosa. 
e anche da questaaa. 
Fix a Heart 
sono di Tay_ entrambe e sono  dsbfvsadhfavdfs. quindi passateci. 

gggggiao.

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Capitolo 6
*** Luigi xxxxxx farà il testimone al mio matrimonio. ***




6.
Luigi xxxxxx farà il testimone al mio matrimonio. 

 


Sono a dir poco incazzata come una biscia. Harry non si è degnato di portarmi la lista degli invitati. La chiesa è ancora da preparare. I testimoni sono ancora da decidere.
Diciamo che c’è da fare tutto eccetto che prenotare la sala.
Oggi dovrei … oh porca merda disgraziata di una cicogna. Devo prenotare la chiesa.
Compongo il numero di Harry in fretta e furia.
- Pronto? – risponde con voce assonnata
Assonnata? Sono le undici! Certo, io sto ancora facendo colazione, ma …
- Harry, abbiamo un problemino. – dico innocente
- Di che si tratta?
- Ecco … la chiesa. Devi prenotarla tu. Io non posso.
- Perché? – chiede divertito
Ha capito molte cose di me.
Esito sul rispondere, appoggiando la tazza di latte sulla penisola. Insomma dare della verginella ad una suora non è il massimo. Okay, forse ho fatto anche qualcos’altro. Forse. Okay, non forse, sicuramente. Diciamo che … ecco … forse mi sono cascati accidentalmente dei libri antichi nel gabinetto.
- Fammi indovinare … Ha tirato i capelli anche a lui?
- Aveva il parrucchino. E si, glielo ho levato. – confesso – Ho dato della verginella ad una suora e gettato un libro antico nel cesso.
Scoppia a ridere. Alzo gli occhi al cielo nonostante lui non possa vedermi. Perché la gente deve sempre ridere delle mie sventure?? Uffa.
- Comunque va bene, glielo dirò io. Stai tranquilla. – mi tranquillizza tra una risata e l’altra
Harry io ti am … am … am … no, è inutile, non ci riesco.
- Okay, grazie. – mi limito mettendo in bocca un pezzo di brioche
- Oh, ecco cosa volevo dirti! Ho pronta la lista degli invitati e dei testimoni.
Finalmente. Ora dovrei cantare “We are the champions”.
No, non è il caso. Dire che sono stonata è fare un complimento.
Prendo il bicchiere con il caffè e faccio per ingurgitarlo.
- Mmh, e quanti sarebbero su per giù?
- Boh … saranno … 300 – 400 persone.
Sputo tutto il caffè che ho in bocca. 300 – 400 … persone? Sta scherzando?
- Stai scherzando.
- Si, saranno anche 500.
- Harry, la sala è per 200 persone a mala pena. – ribatto
- Oh, troverai il modo. Ci vediamo tra due ore al ristorante in centro. A dopo.
Riattacca.
Oh, mio dio. Cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo?
 
Arrivo al ristorante dieci minuti prima. Dieci minuti prima di mezz’ora di ritardo. Eh eh.
Cerco un tavolo per due ma … niente.
No. Ho trovato uno con i capelli uguale ad Harry. È seduto in un tavolo con altri quattro. Devo fargli una foto. No, aspetta. Quello è Harry.
- Ehi … - dico imbarazzata notando gli altri ragazzi
Già … altri ragazzi. Tutti boni come pochi.
- Ciao Jenny! Loro sono Louis, Liam, Zayn e Niall.
No, mi rimangio tutto. Boni per niente.
L’ultimo elencato si gira, visto che mi da le spalle e si gira.
- Hai un’altra fiesta? – chiedo con una faccia da cucciolo
- No! Okay … aspetta che controllo. – cedo intenerita
Guardo nella borsa e ne tiro fuori una e gliela porgo.
- Hai una carota? – interviene un ragazzo con gli occhi azzurri e i capelli castani
- No …
- Ed un cucchiaio? – chiede un altro
- Forse … - cerco nella borsa e faccio per tirarlo fuori
- No! Non tirarlo fuori per nessun motivo.
- Okay … okHarry! Hai messo un altro CD nella mia borsa? – chiedo scioccata
- No! – ribatte – Ce ne ho messi due! Ed anche un DVD e le foto autografate.
- Tu sei pazzo!
Alza le spalle e tutti annuiscono d’accordo con me.
Mi siedo e ordino alla cameriera, che preferisce prestare attenzione ai ragazzi intorno a me. Sono famosi, c’è da aspettarselo.
- Oh, Jenny, tieni la lista dei testimoni e quella degli invitati, che sono 387.  – dice porgendomi dei fogli
- Oh, okay.
Scorro la lista, ma mi soffermo su un nome. Lo guardo sconcertata.
- Che razza di nome è questo? – domando – Luigi XXXXXX Tomlinson? Seriamente?
- Sono io! – dice il ragazzo della carota offeso
- E ti chiami Luigi XXXXXX Tomlinson?
- No, ma le X sono fighe. E per il matrimonio voglio essere chiamato Luigi XXXXXX. – spiega
- Ti rendi conto che per colpa tua e della Peazer, lo dice sempre Minne, la matematica subirà un grande plagio? Le moltiplicazioni se ne andranno! – dico disperata
Mi guardano tutti straniti. Sembra che si siano bloccati. Si sono bloccati i loro cervelli e non possono più muoversi. No, aspetta … loro non hanno cervelli.
Harry sembra risvegliarsi.
- Tranquilli, le cazzate le spara sempre.
Tutti emettono un sospiro di sollievo.
-  Harry. Vaffanculo.
 
Dopo una mezz’ora trascorsa a parlare di quanto siano orribili i capelli di Harry, decido di affrontare un argomento serio.
- Dunque Harry, chi saranno i testimoni di nozze? – chiedo mettendo in bocca una forchettata di spaghetti
- Ce li hai davanti: Lou, Zayn, Niall e Liam. – dice entusiasta
- Ne puoi scegliere solo due.
Il suo entusiasmo adesso è pari a quello di un ragazzo in una gabbia piena di panda con il rossetto pronti ad attaccarti.
- Oh … capisco.
- Io mi ritiro! – esclama Zayn sollevato – Cioè … sicuramente loro lo vogliono più di me …
- Io … io preferisco stare con Danielle durante la cerimonia.
Sto per scoppiare a ridere. Due di loro non volevano fare i testimoni.
- Bene, allora è deciso! – esclamo solenne – Louis e Niall faranno i testimoni.
- No, Jenny. Non Louis. Luigi XXXXXX farà il testimone al mio matrimonio.
Oh, dio. Sono in una gabbia di matti.


gggiao. 

ringrazio come sempre chi recensisce/segue/preferisce/ricorda/legge. siete ehfegdshahsd.
si, questi aggettivi come dbsvdshgd, fgdsvabawd, cbvdbcnxbvnx mi piacciono molto, in caso non si fosse notato lol. 
passando al capitolo. anche io voglio luigi xxxxxx come testimone al mio matrimonio. pero' se mi sposassi con lui sarebbe un bel problema. 
allora ci sarà aroldo xxxxx. ma se mi sposerò anche con lui? e se mi sposerò con tutti e cinque? e poi zayn cosa sarebbe, zaino xxx? 
per questa indecisione ho consultato cleverbot (il robot per asociali, con cui puoi parlare lol) ma i risultati non sono stati molto, ecco ... d'aiuto. 
ecco la conversazione lol: 
"allora, è successa una cosa, posso parlartene?"
"si, è morto mio nonno e sto piangendo molto"
"si si, come vuoi. comunque sto scrivendo una fanfic, su harry che si sposa e lou fa da testimone,
ma si fa chiamare luigi xxxxxx, e anche io voglio come testimone luigi xxxxxx, ma se mi sposo con lui come faccio?
ho detto, "metto aroldo xxxxx", ma io sposo tutti e cinque come faccio? mi dai un suggerimento?"
"che maleducato che sei?"
"perché?"
"lo amo ancora..." 
"chi? harry, louis, o tuo nonno?"
"harry styles"
"wtf? stai scherzando spero. "
"no."
"no, che cazzo levati dalle palle. lui è innamorato di me, anche se ancora non lo sa, sks."
"no, mikuro is the prettiest lady."
"ma ti sei fatto una canna?"
"si"
adesso spiegatemi. veramente, se trovate il senso della conversazione spiegatemelo. 
va beh, dai. pubblicizzo una os che mi è piaciuta taaanto. 
"Larry Stylinson: the greatest friendship of all time
a me è piaciuta tantissimo, e chi l'ha scritta è un fottuto genio, punto."
adesso me ne vado. 

gggggiao. 

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Capitolo 7
*** 7. Harry e Jenny si sposeranno! ***



 

7.
Jenny ed harry i sposeranno!

 

- Quindi, cosa abbiamo fatto fino ad ora? Location, fatta. Lista degli invitati. Fatta. Testimoni e damigelle, fatti. Il ristorante. Manca il ristorante. – dico d’un tratto
Harry mi scruta attentamente. Sembra che mi stia ascoltando, ma contemporaneamente stia pensando ad altre cose. È piuttosto strano. Molto. Non ha detto una cosa cretina da quando è arrivato, stamattina quando gl’ho chiesto di venire a casa mia perché non volevo usicre non ha obbiettato, ha sempre la stessa espressione pensierosa e … che altro? Oh, si. Un ornitorinco addormentato sarebbe più di compagnia.
- A quello ci pensa Cara. – dice sospirando
Sembra quasi che nominarla gli dia fastidio. Forse dovrei chiedergli cos’ha.
- Harry è tutto okay? – chiedo premurosa sistemandomi a sedere per bene sul divano
Lui mi guarda sorpreso. Che c’è? Non posso avere anche io dei sentimenti? Tipo la pena e roba varia?
- Si, - si decide a rispondere – è che mi stanno venendo dei dubbi. Mi chiedo se sposare Cara sia la cosa giusta. Insomma, ha cinque anni più di me, ho paura che … non so. Ho paura di fare un errore, Jenny.
Lo guardo intenerita. È veramente dolce in questo momento.
- Sai, di solito il matrimonio io lo organizzo con la sposa, - faccio una risatina – e le insicurezze sul matrimonio vengono sempre fuori nell’organizzarlo. Solo che … non mi era mai capitato uno sposo insicuro. Stai tranquillo. Il vostro matrimonio sarà bellissimo, e vivrete bene insieme.
Sorridiamo entrambi.
- Grazie Jenny. – sibila
Ho sentito male? Mi ha ringraziata?
- Cosa hai detto?
- Che al ristorante ci pensa Cara, ma dobbiamo fissare le prove per i vestiti. – si riprende subito allegro come sempre
- Ah, ecco. mi pareva di aver sentito male. Comunque dobbiamo fissare il fotografo, occuparci degli abiti, delle bomboniere, dei fiori, dell’auto per la sp …
Vengo zittita da Harry che mi ha messo un cuscino in bocca.
- Lo so Jenny, me lo avrai detto più di mille volte. E per il fotografo ho sentito Paul Rotifer, che c’ha fatto alcune foto e sono venute molto bene.
- E … ? – lo incito a continuare
- Ha accettato. – finisce
Paul Rottinfer … mi ricorda … oh, porca merda.
- Senti, non è che … insomma ci sono tanti altri fotografi … - la butto lì
- Cosa hai combinato? – chiede sempre più divertito dalla situazione
Beh, ecco … diciamo che ho buttato sua moglie in una fontana per farla sciogliere, pensando che fosse una strega. Ma quella diceva tutte cose senza senso. Probabilmente perché era araba.
- Io? Niente! – rispondo
- Bene, allora non c’è problema se lo ingaggiamo.
- No, assolutamente! Informati, io invece organizzo le prove per i vestiti, sia vostri che dei testimoni e le damigelle. – lo informo
Annuisce.
- Possiamo uscire? – chiede dopo un momento di silenzio
A dir la verità non ne ho proprio voglia, ma sembra veramente depresso, quindi.
- Okay …
 
 
- Harry, non mi cambia niente se avete vinto tanti, troppi, premi. A me sembrate stupidi lo stesso. – dico esasperata
- Bè, ma non hai detto che non ti piacciamo! – continua
- Vuoi che lo dico? E comunque non potre dire “Non mi piacciono i One Direction perché …”, semplicemente non mi va di ascoltare le vostre canzoni. Ne ho sentita una e … sembrava un tributo a Grease. Ed io odio Grease.
- Perché? – chiede
- Io e Olivia Newton John non andiamo proprio … ecco, d’amore e d’accordo.
Harry mi guarda stupito, con uno sguardo a pesce lesso. Quindi è un pesce con un topo in testa. Che meraviglia.
- Co … conosci Olivia Newton John? – mi domanda
- Certo, l’ho anche mandata a farsi fottere.
- E perché?
- Perché ha fatto l’occhiolino al mio ex ragazzo.
- Tutto qui?
- No, certo che no. Le ho anche spezzato un’unghia e tirati capelli. Vedessi come si è messa a frignare. Poi le ho dato della finta bionda, lei mi ha detto che era bionda naturale, e io le ho detto che aveva la ricrescita, ha incominciato a toccarsi i capelli e fare “Ma come, sono andata ieri dal parrucchiere”. – racconto entusiasta
- Tu sei pazza. – dice lui guardandomi male
Alzo le spalle.
- Comunque, - riprende – dovresti comprare un nostro CD.
- Si, e magari un nuovo stereo da mettere in bagno. – dico sarcastica
- Vuoi lanciare una nuova moda? – chiede interessato
Oh Dio, non ha capito.
- No, era un modo carino per dirti che il vostro CD fa cagare.
Fa una faccia offesa e poi scuote la testa.
- Piuttosto che ne diresti di andare a prenotare per le prove degli abiti?
- Dico che è una buona idea. – sorride
Dopo una mezz’oretta siamo dentro ad un negozio di vestiti da sposa.
- Mi scusi, - dico ad una signora sulla settantina, che dev’essere la segretaria – vorremmo fissare una prova per l’abito da sposa il prima possibile.
La signora mi guarda, poi guarda il computer davanti a lei e mi sorride.
- Martedì prossimo va bene? – chiede gentilmente
- Si, perfetto. Arrivederci.
- Arrivederci, e congratulazioni.
- Oh, non sono io a sposarmi. – sottolineo
- Oh, tesorino, non devi avere paura. Siete proprio una bella coppia, sapete.
- No, signora, non ci siamo intese, forse. Io sono l’organizzatrice e lui lo sposo. Non abbiamo niente a che fare se non per il fatto che devo organizzargli il matrimonio. – ripeto pazientemente
La signora sbuffa.
- Si vede benissimo che siete una coppia! Lavoro da più di trent’anni nel campo dei matrimoni!
Ecco, devo solo litigare con la vecchina e poi le ho fatte tutte.
- Jenny, lascia fare, andiamo via. – mi sussurra Harry
- Oh, che dolce, ti sussurra frasi romantiche all’orecchio!
Io ora questa la meno di santa ragione.
- Senta signora, non capisce che io non voglio sposarmi con questo qua?! – sbotto indicandolo
- Ma se proprio un bel giovanotto! E poi vedi come ti guarda? È innamorato perso!
- Ma è lei persa! Io e lui ci detestiamo!
- Come ti chiami cara? – domanda d’un tratto
Che cosa? Come mi chiamo?
- Jenny …
- E tu ragazzino?
- Harry. – risponde un po’ titubante
La signora annuisce prende uno sgabello e ci monta in piedi.
- Attenzione, attenzione! – urla – Jenny ed Harry si sposeranno!
- NO! – urliamo all’unisono
Faccio un urlo isterico e trascino fuori Harry. Che cosa imbarazzante.


ggggiao. 

iniziamo col ringraziare chi recensisce/legge/preferisce/segue/ricorda. vi amo xbsfvcgdsfvdhsn
e adesso passiamo al capitolo (si, così velocemente lol)
vi aspettavate una svolta, eeeeh? invece è solo una vecchina rimbambitaaa AHHAHAHAHHAHA
pppoi, avete saputo che liam e danielle si sono lasciati? personalmente mi dispiace, era carina lei, ma avranno avuto i loro buoni motivi uu. 
e ora vorrei pubblicizzare una delle storie più belle (per me) di questo fandom che è vebfhdsfnba. giuro, la amo follemente. (cliccate sul nome lol)
Amici di letto. 
detto questo me ne vado. dsffads

ggiao. 

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Capitolo 8
*** BOB. Se lo dici al contrario è BOB. ***




8.
BOB. Se lo dici al contrario è BOB. 




- Harry, che fine hai fatto? – domando incazzata al telefono
- Che fine ho fatto? Tu che fine hai fatto! – risponde con lo stesso tono lui
Oddio, ora lo strozzo. Sono due ore (dieci minuti) che lo aspetto dentro il negozio e lui cosa fa? Ribatte?
- Harry dove diavolo sei? Sono due ore che ti aspetto!
- Beh, non è colpa mia se arrivi troppo presto! E comunque sono dieci minuti, l’orario stabilito, che ti aspetto. E a proposito, ho visto la tua sosia identica, sai? Nel negozio! Ti giuro è identica, ha pure il tuo stesso cellu …
- Harry. Ti vedo. Sono io.
- Che cosa? Mi ami? Mi dispiace ma …
- Ma cosa dici? Sto solo dicendo che ti vedo!
- Appunto! In Avatar ti vedo vuol dire ti amo!
- No! Nel senso che sei a quindici metri da me e la ragazza che mi somiglia sono io.
- Sei sicura?
Mi avvicino a lui.
- Si, sono sicura. E direi che adesso posso anche attaccare.
- È maleducazione attaccare il telefono in faccia.
Sbuffo e butto giù.
- Forza coglione, andiamo ai camerini.
 
Okay, devo ammettere che se non fosse per quel topo morto in testa Harry sarebbe topo. Ma ha un topo quindi non è topo. Cioè quindi se un ce l’ha non lo è. Insomma se io ho un maschio sono una femmina giusto? Lasciamo perdere.
Conclusione. Ha dei muscoli incredibili.
E tutte le cose che ha provato fino ad ora gli stanno da dio. Ma ovviamente questo lui non lo saprà mai. Anzi gli dirò che farà schifo, almeno cadrà in depressione. Però … no, va beh.
Bene, ora glielo dico.
- Come mi sta? – chiede uscendo dal camerino
- Oh, cazzo. – mi lascio scappare
Va beh, glielo dico al vestito dopo.
Lui sorride e rientra nel camerino. Dopo cinque minuti ne riesce.
Bene, adesso posso dirgli … no, non posso. Merda. Trovo che futuro sposo di una mia amica sia figo.
Il mio cellulare prende a squillare. Grazie chiunque tu sia, ti amerò, venererò, loder … no, tutti ma non lei. Brooke Davis. La fidanzata di Louis. E il fatto che sia la fidanzata di Louis lascia intendere molte cose. Per l’amor del cielo, è simpatica ma è PAZZA.  È completamente andata. Prima di stare con Cara Harry stava con sua zia, tutta una storia complicata.
- Brooke? – chiedo indecisa
Magari sta prendendo la mia posizione attraverso questa chiamata per venire ad uccidermi.
- Jenny, sono nella merda, devi venire ad aiutarmi! – mi dice disperata
Oh Dio, sembra preoccupata. Forse si tratta di qualcosa di serio.
- Okay, dieci minuti e sono da te. 
Cavolo. Magari le è andata a fuoco la casa.
 
- Brooke, che è successo? – chiedo agitata mentre lei sta sullo sgabello in cucina bevendo una coca
Alza la testa e sorride.
- Eccoti finalmente! – esclama sollevata
Dopo qualche secondo si decide a spiegarmi l’urgenza per cui mi ha chiamata.
- Non capisco una cosa … che razza di nome è BOB? – urla – Cioè se lo scrivi al contrario è BOB, se lo pronunci al contrario è sempre BOB. E poi è il diminutivo di cosa? Bobley? Bobman? Bobben? Che non esistono nemmeno questi nomi! Forse Bobby? Ma anche questo è un diminutivo! E poi è un ingranditivo di BOB allora? E poi BOB potrebbe tranquillamente dire Bambino Obeso Babbeo. Che poi ti immagini se un Bambino Obeso Babbeo si chiama BOB? Poverino!
No. Oddio, si è drogata.
- Alexiiiisss! – urlo
Una ragazza dai capelli rossi esce dal bagno confusa.
- Ti sembra normale? – chiedo
- Chi?
- Chi? Brooke!
- Ferma! – sento urlare – Jhonny Depp mi sta per sposare, minchia, mi hai interrotto sul più bello!
No, ti prego, aiutami tu che stai la su e fa curucucu. Ti prego BOB aiutami.
- Ripeto. Ti sembra normale?
- No, in effetti BOB è un nome strano.
- Cazzo, intendo Brooke.
- Ah, lei. Eccesso di zuccheri.
- Okay, io vado.
Faccio per arrivare alla porta che una ragazza mi si attacca alla gamba.
- Io sono un panddaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!! – esclama
Altro che eccesso di zuccheri, questa è proprio schizzata.
 
- Jasmine? – urlo varcando la soglia di casa della mia migliore amica
Entro nella casa e vedò Minne in pantaloncini e maglietta scarabocchiata.
- Jenny! Oh, fortuna che sei arrivata.
- Ti prego non mi dire che hai un problema con il nome BOB.
- No, perché? Mio zio si chiama BOB. E perché lo dici come se fosse scritto in maiuscolo? Non potresti semplicemente dire Bob? Cos’hai contro Bob? Ti da noia sentirlo? Bob, Bob, BOOOOB.
Menomale che la migliore amica me la sono scelta normale. Cioè, normale, ma relativamente.
- No, è che Brooke …
- Brooke chi?
- La fidanzata di Louis.
- La fidanzata di Louis chi?
- Brooke.
- Brooke chi?
- La fidanzata di Louis chi?
- Minne, Louis ne ha una di fidanzata.
- No. Ha detto che tutte le sue fan sono le sue ragazze, quindi tecnicamente lo sono anche io.
Oh, dio. Non posso credere che l’ha detto davvero.
- Si, ma solo una ci scopa, e quella è Brooke Devis.
- Anche io ci scopo. Nei miei sogni, ma comunque ci scopo.
Oddio, no. Ti prego, no. Cosa ho fatto di male nella mia vita?
- Basta ci rinuncio.  – mi arrendo
Prendo la borsa e vado verso casa. Questo mondo è pieno di matti.



giao. 

questo giao è molto triste con solo una g. ma sta piovendo e io odio la pioggia. cwc
ringrazio come al solito chi segue/preferisce/recensisce/ricorda/legge. siete tutte ndnswfdbhdb. 
devo dire alle ragazze che recensiscono una cosetta: siete dolcissime bdnsdsbd. 
CREDITI a Sabrinah per i personaggi di BROOKE e ALEXIS. e crediti a lei anche per l'idea BOB. 
tutto preso dalla sua storia terribilmente fantastica "Lieto fine? Nah ... troppo scontato!"
poi volevo chiedervi un consiglio sulla prossima fanfic. su chi vi piacerebbe? almeno inizio a pensarci c: 

gggiao. 
(sono di nuovo happy).

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Capitolo 9
*** Voglio che sembrino scritti da un gattino. ***




9.
Voglio che sembrino scritti da un gattino



 - Minne, che ore sono? – chiedo sbadigliando
La guardo e sta ancora dormendo. Cogliona dei miei stivali.
Prendo il telefono. Sono solo le 11.00, non sono in ritardo, dovevo essere da Harry alle 10.30. No, aspetta. Oh porchi cazzo minchia merda caccola cacca pipì … e diamoci un taglio.
Non mi preoccupo di svegliare Jusmine ed esco di casa, vestita ovviamente.
Corro verso al negozio per i biglietti del matrimonio con un caffè in mano ed una fiesta.
 
Oh, cavolo. Non c’è solo Harry. Ci sono anche gli altri quattro. E Niall.
Mi avvicino a loro e porgo la fiesta a Niall senza che lui neanche me la chieda mentre bevo il caffè velocemente, lo sputo in faccia ad Harry. Insomma una cosa di routine. Perché? Perché dopo non avrò da bere, e non potrò sputargli in faccia quando mi dirà qualche minchiata.
- Perché. L’hai. Fatto. – dice tirando i muscoli
- Perché nel caso tu sparassi qualche minchiata dentro io non avrò da bere e non potrò sputarti in faccia. – spiego
Tutti mi guardano come se fossi una pazza. Ah no, Harry annuisce, per dire che il mio ragionamento è intelligente. Zayn sta guardando il suo riflesso nei miei occhi. Louis sta contando le righe sulla mia maglia, e perdendosi ogni volta ricomincia da capo. Niall finge di prestare attenzione perché gl’ho dato la merendina. Liam … Liam sembra l’unico scandalizzato. Mah, quel ragazzo. Lo strano del gruppo.
 
- Voglio che sembrino scritti da un gattino. – afferma Harry
Da un … gattino? No, vi prego, ditemi che non fa sul serio. Che poi com’è che sono? Cioè dei biglietti per un matrimonio scritti da un gattino.
- Harry, stai scherzando? Ti supplico dimmi di si. – lo supplico
Sembra confuso. Dovrei essere io quella confusa, cazzo. Non lui. Io che gl’ho sentito dire che i biglietti per il suo matrimonio devono essere scritti da un gattino.
- Questo è il momento in cui io ti avrei sputato in faccia il caffè. Vedi? Sono stata previdente! - dico
- Jenny, sono serio, voglio che sembrino scritti da un gatto. E ci devi mettere delle zampette ai bordi. – ribatte lui
Oh, madre di Dio.
Guardo gli altri quattro in cerca di soccorso. Nessuno parla. Louis però … oh, Louis ti amerò per tutta la mia vita.
- Harry ma che dici? – sbotta
Oh, bravo, digliene!
- Accanto alle zampette ci vanno anche due carotine!
No, dai, non puoi farmi questo. Cazzo.
- E magari possiamo metterci dei biscotti. Veri, eh. – interviene Niall
- Si, e poi la parte dietro invece che di cartoncino di specchio, almeno le persone possono vedersi.
No, pure Zayn.
Harry annuisce a tutte le proposte dei suoi amici.
- A me va bene, basta che non ci mettete i cucchiai. – dice Liam
- Si, e poi la busta potremo farla a righe, e i biglietti saranno portati a destinazione da un piccione. – continua Louis
No, vi prego, no.
- Harry, farò io i biglietti. - annuncio
- NO! – esclamano i quattro che avevano avuto delle idee
- Si, invece. Facciamo che chiamo Cara e li facciamo io e lei i biglietti. Anche perché tra dieci minuti – dico guardando l’orologio – dovrei essere dall’altra parte del centro di Londra per la prova dell’abito. No, aspetta. Merda.
Prendo la borsa e mi dirigo fuori dal negozio dopo aver salutato Harry (è ancora un insulto), il ruba merendine, mister carota, Zayn e il ragazzo strano.
 
- Ci sono! - esclamo col fiatone davanti a Cara
- Beh, meno male! Se tu non ci fossi sarei pazza, perché ti vedo. – risponde
Alzo un sopracciglio confusa ed entriamo dentro il negozio.
Oh, no. La signora dell’altro giorno. Magari non si ricorda di me! Si, come fa a ricordarsi?
- Oh, ma tu sei l’adorabile zuccherino dell’altro giorno che si sposa! – esclama
Merda.
- NO! Quante volte glielo devo dire che non sono io a sposarmi?! – urlo isterica
La signora mi guarda perplessa. E poi si gira verso Cara.
- Ma che problemi ha? – domanda
Aspetta … forse stava parlando con Cara.
 
- Jenny che ne dici di questo? – domanda Cara uscendo dal camerino
Porta un vestito bianco che le ricade lungo i fianchi.
- Non male.  – dico
Lei sbuffa e rientra nel camerino. Ne riesce dopo cinque minuti. Cazzo. Adesso si che è perfetta. Indossa un vestito lungo, sempre bianco, con il corpetto con delle perline, lavorato a mano e la gonna abbastanza gonfia.
Si guarda allo specchio e sorride. È lui. Sono sicura. Sicuramente è Harry che rompe i coglioni mentre una delle mie amiche più care si sta provando l’abito da sposa per il suo matrimonio.
- Pronto? – dico estraendo il telefono dalla borsa
- Jenny, siamo nella merda. Quella marrone scura.
- Perché esiste anche quella marrone chiara? – domando
- No.
- Ma perché siamo nella merda marrone scura?
- Vieni immediatamente a casa mia e capirai.
- Okay. - dico in fretta e riattacco
Spiego la situazione a Cara che annuendo mi lascia andare via.
Corro fino alla macchina riattaccando un paio di volte ad Harry che si ostina a chiamare.
Mi metto alla guida e vado verso casa. Ma io non so dov’è casa sua. Ecco perché mi chiamava.
- Pronto? – risponde all’ennesimo squillo
- Non sai dove abito.
- Fin qui c’ero arrivata.
 
Entro nella casa. No. Entro nella villa. Nemmeno. Entro nel castello. Ecco così va meglio.
Entro nel luogo dove vive Harry e appena mi viene ad aprire lo vedo che ha una faccia stravolta. E indossa i vestiti per il matrimonio. Io questo lo uccido se ha combinato qualcosa.
- Harry. Cosa hai fatto? – chiedo mantenendo la calma
- Beh … diciamo che … ecco io ho provato l’abito. E mi sono accorta che manca un bottone alla camicia! – esclama
Guardo … non posso crederci.
- Harry …
- Guarda! Ne manca uno! – mi interrompe indicandomi la parte del colletto
- Harry non …
- Io giuro che non ho fatto niente!
- Porcacacca, Harry mi ascolti! – sbotto
Lui impaurito arretra.
- L’hai semplicemente allacciata male, coglione.
- No!
- Scommetti?
- Vediamo.
Mi avvicino a lui e bottone, bottone gli sistemo la camicia. Però. Ha un bel fisico. Proprio niente male.
Basta Jenny. Smettila, piantala. Alzo gli occhi dalla camicia e incontro il suo viso. È ad un centimetro di distanza da me. Probabilmente se non fosse il futuro sposo di una mia amica lo bacerei. O magari  no perché è un coglione. Ma Minne dice che anche io sono una cogliona. Ma lui lo è per davvero, io no. O forse si.
Mi allontano.
- Spero che almeno papillon te lo sai agganciare. – borbotto per smorzare la tensione
Niente. Lui mi fissa. Fissa i miei occhi. Magari si è incantato. Faccio un passo verso sinistra ed il suo sguardo mi segue.  Ritorno verso destra e mi segue ancora.
- Sai … - inizia – forse, hai ragione dovrei tagliarmi i capelli.
Non è possibile. Si sta guardando nel riflesso dei miei occhi.



gggiao. 

i'm back, don't kill me. è passato tanto tempo, i know, ma mi sono fatta perdonare, vi ho scritto un capitolo ... dimmerda. 
ringrazio le ragazze che recensiscono/leggono/ricordano/preferiscono/seguono. dbggfhds
va beh, parliamo del capitolosss. jenny si accorge di quanto harry sia gnocco, e lui si accorge che jenny ha ragione sui suoi capelli. ecco tutto. 
ggomunque, avete sentito la notizia? sdbsgfvdbwh i one direction in italia dvffghwdbgwn c'': 
se vi va di parlare su twittah sono @hjsdjmples e su ask boccciuolo (con tre c).
adesso pubblicizzo un paio di os dbwdbwhdb
Keep Fighting è una OS in onore della giornata del bullismo, e trovo che sia bellissima. 
e Summer Paradise che è su un paradiso estivo (?)
no, ok, me ne vado. 

gggggiao. 

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Capitolo 10
*** 10. Bomboniere. Zayn dice che non dovremo metterle. ***




10.
Bomboniere. Zayn dice che non dovremmo prenderle.
 



- A me piacciono queste. – dico indicando una bomboniera sul rosa pesca
Harry mi guarda pensieroso. Ho detto solo che mi piacciono, non che me le voglio sposare. Niente. Non la smette. Oddio ora muore per eccesso di sforzo mentale.
- Harry … stai … bene? – domando stranita
- Ehm … si … è che, cioè …
- Arriva al punto.
- Zayn dice che non dovremo prendere delle bomboniere.
Oddio no, uno dei suoi amici. Vi prego buttatemi da una finestra, una a caso.
- E perché?
- Perché nella parola bomboniera c’è la parola bomba e le bombe non portano niente di buono. In Pakistan ai matrimoni certe volte mettono delle bombe dentro le bomboniere. E io non voglio bruciare tutta la sala, quindi niente bomboniere. – spiega ansiosamente
- Harry, farò io le bomboniere, adesso scegline una che ti piace, e non it preoccupare non farò delle bombe.
- Mmh … a proposito. L’addio al celibato. – dice sorridendo malizioso
Malizioso nel senso che ne vuole combinare una grossa. E non è per niente un buon segno.
- Harry, io non c’entro niente con l’addio al celibato. Devono essere i tuoi amici ad organizzarlo. – spiego
- Perché, tu non sei mia amica? – dice guardandomi con gli occhi da cucciolo
Sono sua amica.
- No.
- Come?
- No.
- Solo per i capelli?
- In parte.
- E daaaaaiiii.
- Harry, - inizio – dovrò essere all’addio al celibato di Cara. È una delle mie migliori amiche, non posso mancare. E poi, dovreste essere tutti uomini, giusto?
- Appunto! Se vieni te non saremo tutti uomini ti preeeeeeeeeeeeeeegooooooooooooooo.
- Harry, ho detto di no.
- Jenny, veramente, se non ci sarai te … ehm … ecco.
- Cosa?
- Liam ha proposto di andare in giro per la città a far firmare una petizione contro i cucchiai, Louis di rincorrere i piccioni in piazza, Zayn di fare un trattamento di bellezza tutti insieme e Niall … Niall niente, lui si è limitato a mangiare ed annuire a qualsiasi idea. A parte quella di Liam, non sa come mangiare il budino se no.
Adesso devo capire come abbiano fatto a diventare famosi con quella sottospecie di cervello di lombrico spiaccicato contro una macchina guidata da un panda col rossetto.
- E non hai altri amici? – domando
- Si, ma sono tutti di Holmes Chapel. Cioè, ne ho anche a Londra, ma non molto stretti. Potrei chiedere a Brooke, la fidanzata di Louis! – esclama d’un tratto
Oh, bene, chiederà a Bro … oh merda.
- No, Harry, non farlo.
- Perché no?
- Perché quella è …
Non finisco la frase che sento che qualcuno mi chiama.
- Jenny!
Minchia. Cazzo. Merda. Cacca. Piscia. A E I O U Y. Panda col rossetto che si droga.
- Che fai? – domanda la ragazza di fronte a me
- I panda col rossetto si drogano. Cioè … ciao Brooke. Alexis. – le saluto
- Hai risolto poi con … BOB?
- BOB? Chi è BOB? – domanda la castana stranita
- Nessuno. – le risponde Alexis battendomi sul tempo
- Già, è solo lo zio di Minne.
- Minnie? La ragazza di topolino?
- No, Minne. La mia migliore amica.
- Ahhh. Capito.
Annuisce. Mi guardo intorno, ma non ci sono vie di fuga. Peccato.
- Senti, Brooke. Non ti andrebbe di organizzare il mio ad … aiha! – urla Harry dopo che gl’ho tirato un pestone per zittirlo
Quando ci vuole ci vuole.  
- Il tuo che? Il tuo Adaiha? E cos’è un adahia? È qualcosa di musulmano?
- No, Brooke. Non è niente. È che Harry è un po’ … suonato, ecco. - spiego
- Din don.
Din … don? Che cosa … ?
- Che cosa?
- Hai detto suonato.
- Ah, okay. Ciao Brooke. – mi affretto a dire
 
Dopo circa un’ora e mezza abbiamo finalmente scelto la bomboniera.
- A Zayn non piacerà. – dice Harry convinto mentre torniamo verso casa sua
- Beh, se la farà piacere.
- Va bene. Piuttosto, parliamo del mio addio al celibato.
Già. Alla fine ho ceduto. Ma che dovevo fare? Lasciarli a quella squinternata di Brooke? Che fra l’altro sarà una delle damigelle, insieme a me ed altre tre ragazze. No, grazie.
- Aspetta. Ma io non dovrò venire, vero?
- No, certo che no.
- Bene, allora cosa c’entro io? –chiedo inarcando un sopracciglio
- Non lo so. Ma altrimenti non so chi potrebbe organizzarlo l’addio al celibato.
Annuisco e lui annuisce con me.
- Sai che non lo organizzerò mai, vero? – domando scettica
- Si, lo so. Ma volevo darti noia.
- Oh, fanculo.
Detto questo me ne vado a casa. No, ho sbagliato direzione. Quel coglione di Harry mi sta rincoglionendo. E questa frase ne è la dannata prova.



ggiao. 

sono in un ritardo inaccettabile (?)
no, seriamente, mi dispy (?)
ma ho tre valide giustificazioni: 
a) sono in prima liceo scientifico e devo ancora abituarmi, percoò il tempo che ho è pari aaa ... ZERO. 
b) ho avuto molte meno recensioni del solito, e la mia ispirazione è andata a farsi fottere. 
c) non ricordo la terza giustificazione, ma giuro che era buona. 
ccomunque ringrazio come al solito chi legge/segue/recensisce/preferisce/ricorda. siete dvfgdvbsnaa. 
però volevo chiedervi una cosetta. non sta peggiorando questa storia? magari è troppo noiosa, scritta male, o roba varia.
fatemi sapere, perché mi sto scoraggiando tantissimo. 
però sono anche contenta per tre motivi: 
a) è uscita little things, e giuro, è una delle canzoni più belle che ho sentito in vita mia. è dolciosa, e sheeran è una sottospecie di poeta. 
(non sono una sua fan, ma ha tutto il mio rispetto se ha scritto quella canzone)
b) hanno annunciato le date per il tour, e se riesco ad accumulare i soldi (e prendere i biglietti, più che altro) ci andrò c': 
c) oggi ho fatto solo un'ora su quattro a scuola è sono tipo dbfshsbdhs
su twittah sono @hjsdjmples, per qualsiasi cosa, anche se volete sapere di che colore comprare le mutande, scrivetemi se volete. su ask sono boccciuolo (con tre c)

ggiao. 

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Capitolo 11
*** Gis Boom Pouh ***




11.
Gis boom pouh. 


- Bene, vediamo di dare un’ultima occhiata alla lista. – dico prendendo in mano la lista di nozze che io Harry e Cara abbiamo buttato giù
Scorro la lista e mi blocco ad un punto. Un paio di pantaloni fucsia, ma non proprio fucsia ma fucsia fucsia di raso. Che se ne fa Harry di un paio di pantaloni fucsia. E soprattutto: perché li mette nella lista di nozze.
- Harry, perché ci sono dei pantaloni fucsia di raso nella lista di nozze? – domando corrugando le sopracciglia
Harry mi guarda sconcertato. Forse non ce li a messi lui.
- Non ho messo nessun pantalone fucsia.
- Qui c’è scritto: un paio di pantaloni fucsia, ma non troppo fucsia, ma fucsia fucsia.
- Ah, quelli. Bastava dirlo prima.
- Quindi?
- Beh, perché se qualcuno ha dei gusti orrendi mi prende quelli! – esclama
Annuisco. Ormai tanto è così. Dice cazzate su cazzate su cazzate. Su cazzate. Insomma ne dice tante.
 
- Jenny, quanto manca al matrimonio? – domanda Minne mentre finisco di metterle lo spalto sulle dita
- Meno di un mese. – rispondo alzando gli occhi – Perché?
- Perché se vuoi che vada a finire che Harry s’innamora di te devi sbrigarti.
Ancora? Ancora con questa storia?
- Minne, io non …
- Si certo, certo, come dici tu.
Faccio un verso isterico. Io non voglio rubare Harry a Cara. Harry non mi piace.
- Eh dai, Jenny. Non puoi dire che non ti piacerebbe se lui mollasse Cara per te.
- Ancora non l’hai capito? Non. Mi. Piace. – dico scandendo le parole per bene
 
- Jenny?  Devi venire immediatamente qui. – mi dice Cara per telefono con la voce distrutta
Porca. Chi sa che ha combinato Harry.
- Che è successo?  - domando curiosa
- Vieni, Jenny, ti prego. Ho bisogno di te.
- Okay, okay. Arrivo. – attacco il telefono
Non ho mai sentito Cara così. Deve essere successo qualcosa di molto grave.
 
Apro la porta di Cara, visto che ho le chiavi e la guardo stranita. È sul divano, che piange. Mi avvicino a lei e le siedo accanto, stringendola in un abbraccio. Sarà anche vero che certe volte non la sopporto perché è una gallina stupida, ma è comunque una delle mie migliori amiche. È come il rapporto con tua sorella, non la sopporti a volte, ma le vuoi un bene immenso.
- Cara che è successo? – le domando ancora avvinghiata a lei
Lei mi scrolla di dosso e si asciuga una lacrima.
- Il vestito che mi è arrivato non è bianco. Da sul rosso. – dice
Oh dio. E io che pensavo che il matrimonio fosse saltato.
- Aspetta qui. – le dico
Lei annuisce e vado in camera sua. Apro l’armadio è guardo il vestito. È bianco. Magari è lei daltonica. No. Aspetta. Oh dio. Non posso credere che sia così stupida.
- Cara. – urlo leggermente nervosa
Lei sembra alzarsi dal divano e raggiungermi a passo lento. Già, perché io ho tutta la giornata, sono qui apposta per lei, magari mi distendo anche in terra, almeno non si sporca i piedi e monta sopra di me.
- Che c’è? – domanda
- Il vestito non è rosso. È bianco, vedi? – dico gesticolando all’italiana
Lei scruta per bene il vestito.
- No, è rosso.- ribatte
Oh dio.
- Cara sono i neon che sono rossi. – spiego pazientemente
Le mi guarda ancora più stranita di prima.
- Che cosa sono i neon? – domanda terrorizzata
Oh, merda.
 
Rientro in casa leggermente … scossa, scioccata, isterica, su di giri.
C’è Minne che abbraccia il mio telefono. Sta abbracciando un telefono. Il mio telefono. Non il suo o quello di qualcun altro. Il MIO. Solo e soltanto MIO telefono. 
- Ehi Jen … - dice Minne appe a mia vede, ma la interrompo prima che riesca a finire la frase
- Che minchia stai facendo con il mio cellulare? – chiedo cercando di mantenere la calma
Già, quando sono isterica sono impossibile, e molto, ehm … possessiva, ecco.
- Tu Jenny non puoi capire cosa è successo.
Quella bastarda mi ha rotto il telefono. Ma io la uccido. Io la sotterro viva. Io la rinchiudo dentro a un frizer. O friser. Boh, quella roba lì. Riprendiamo. Ma io la metto dentro un forno. Ma io la faccio sotterrare dai rifiuti tossici. Ma io la metto in una stanza con Niall a digiuno e la mando in macchina con Louis. Già, è stata una brutta esperienza.
- Beh, Niall ha chiamato sul tuo telefono. Le ho detto che eri uscita, mi ha chiesto se ero la ragazza dell’altra volta, io ho detto di si, e dopo varie chicchere mi ha chiesto di uscire. Cioè, asdfghjk.  – dice
Sono sbalordita. Che culo. Cioè, Niall è belloccio. È figo. Minchia. Dovrò comprare molte merendine visto che Minne vive in pratica a casa mia. E voglio organizzare il loro matrimonio. Ma cavolo, ho già fatto la damigella a un matrimonio, la farò per la seconda, e dicono che alla terza non ti sposi. Porca puttana.
- Minne, non potrò fare la damigella. Cioè, la farò al matrimonio di Cara, e l’ho fatto a quello di Chelsea e Brooke. Ma un matrimonio a coppie vale come un matrimonio solo vero? Si, certo.
Minne mi guarda storta. Ho detto qualcosa di male? E c’è anche un altro problema. Diceva di voler chiamare i suoi figli Niall, Liam, Zayn, Harry e Louis. Ma adesso che Niall sarà il padre come si chiamerà il povero piccolo? Niall Junior? Niall Junior Super Sayan?
- Jenny, di che diavolo parli?
- E poi: i figli. Come fai a chiamarlo Niall, se Niall è il padre? Eh? Me lo dici? Io di certo non chiamerò mio figlio Niall al posto tuo! – sbotto
Se crede che chiamerò Niall mio figlio, si sbaglia di grosso. Certo, se mi viene figo come il biondino … No, non lo chiamerò Niall. Che poi che nome è Niall? E tutti lo chiamerebbero “Niall” invece che “Naial”. Oddio non voglio che mio figlio venga bullizzato per il nome.
- Ma che ..
- Non voglio che mio figlio venga bullizzato per il suo nome! – urlo
- Jenny.  Niall mi chiede di uscire e tu ti metti a fare discorsi da psicopatica? Io dovrei fare i discorsi da psicopatica. Cavolo passerò del tempo con uno dei miei idoli!
- Io passo molto tempo con i tuoi idoli.
- Già. E questo non è giusto.
- Aspetta. Oh mio dio, Niall ti ha chiesto di uscire! – scatto
Monto sul divano e inizio a saltare come una pazza. Oh dio, oh dio, o dio.

Minne mi guarda stranita. Sono felice per lei ed è stranita? TELLMEWHY.
- Anche se hai avuto reazione a scoppio ritardato … – inizia mantenendo un tono di voce basso – Oddio! Sono felicissima, tu non puoi capire! È una cosa asdfghjkl.
Okay, adesso sta urlando. È felice, si.
- No. – ribatto -  Non è asdfghjkl. È meglio è gis boom pouh! 
Scoppiamo entrambe a ridere. E dopo qualche minuto (o forse di più) di salto sul divano ci distendiamo sul tappeto ridendo ancora.
- Siamo proprio due esaurite. – sussurra Minne divertita
- Parla per te vecchia bacucca. Tu sei già quasi sposata col signor Horan, io sono libeeeeeerrraaaaaaaaaaa.
- Si, certo, come credi.
- Fanculo.
E anche questa è andata. 



ggiao. 

mi scusissimo (?) per il ritardo penoso. sono 5543456 anni che non aggiorno. sorry people. 
il capitolo non è gis boom pouh come sembrava dal titolo , maaa spero vi sia piaciuto lol. 
adesso avrei una piccola domandina. qualcuno di voi è riuscito a prendere i biglietti per il concerto? befhds
io no lol. non ho fatto in tempo perché ho una connessione di merda. spero solo che siano riuscite a prendere i biglietti solo le persone che ci tengono veramente. 
ccomunque è uscito take me home dbfvsgdhs. le canzoni sono veramente fbdsdhs. 
a me piace tanto little things, heart attack, summer love, they don't know about us e last first kiss. 
ma sono tutte ndbsfhdsfs. 
adesso mi defilo. 
(twittah: @hjsdjmples, ask: boccciuolo con tre c)

ggiao.

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Capitolo 12
*** Un bacio dimenticato. ***




12.
Un bacio dimenticato. 


- Victoriaaaaaaa. – chiamo mia cugina
Chi è Victoria? Mia cugina. Una quindicenne strana, stupida, antipatica, repellente. Non la sopporto, giuro gl’infilerei la testa del gabinetto. 
- Che vuoiiiiiii? – risponde dall’altra parte della casa
Funziona così, quando stiamo in casa io e lei. Non ci possiamo vedere, perciò stiamo in due stanze diverse e se dobbiamo dirci qualcosa urliamo.
- Di a mia madre che vado a lavoro.
Lei scende dal piano superiore e mi guarda sospetta.
- A lavoro. Di domenica? Che razza di lavoro fai?
- La Wedding Planner. E se vuoi scusarmi adesso Harry mi aspetta. Devo andare dal fioraio, e sono di fretta.
- Harry … - sospira mia cugina
La guardo storta. Lei non sa nemmeno che io lavoro per Harry. Magari è il ragazzo che le piace, e si chiama Harry. O magari … o magari boh.
- Perché hai sospirato?
- Perché quello si chiama come Harry, Harry Styles dei One Direction. Cioè è bellissimo. Sono innamorata di lui. Ma adesso si sposa con quella sgualdrina di Cara Nelson. Aspetta … io conosco Cara Nelson. Ecco dove l’ho già vista. Due natali fa, è venuta a comprarti il regalo … e tu … tu stai organizzando il matrimonio ad Harry Styles. Oh dio.
Merda. Adesso vorrà venire con me.
- Già … sto organizzando il matrimonio a Harry. È da due mesi e mezzo che lo organizzo e … fra due settimane e mezzo ci sarà il matrimonio, quindi mi devo sbrigare, visto che devo ancora fare il bouquet.
- E non ce l’hai fatta a fregare Harry a Cara? Perché a questo punto tu lo freghi a lei, io lo frego a te.
Vaffanculo. E poi dovrei adorare mia cugina.
- Victoria, non voglio fregare Harry a Cara, okay? – le dico cercando di essere convincente
Lei annuisce, mi giro e sto per uscire di casa, che mi blocca.
- Posso venire con te? – domanda
- NO!
 
Entro nel negozio ed appena vedo Harry lo abbraccio. Se non fosse per lui sarei ancora con mia cugina. Ed io detesto mia cugina.
Appena mi stacco Harry mi guarda stranito. L’ho solo abbracciato. È davvero così strano? È tre mesi che passiamo ogni singolo giorno insieme, direi di no.
- Che cosa …?
- Se non fossi dovuta venire da te sarei rimasta con mia cugina. Che è una vostra fan tra l’altro.
Harry annuisce.
- Ma le nostre fan sono simpatiche.
- Non tutte, credimi.
Passiamo per tutti i fiori e ad un certo punto Harry si ferma. Peccato che non ho acqua o caffè da sputargli in faccia, perché sicuramente adesso ne dice una delle sue.
Va vicino ai non ti scordar di me e li annusa.
- Certo che questi non ti scordar di me puzzano forte, eh … voglio dire, come fai a scordarti di una puzza del genere?
Scoppio a ridere all’istante senza riuscire a fermarmi, mentre la fioraia vicino a noi mi guarda stranita.
Riprendiamo a camminare e mentre guardo le rose e le margherite, penso a come stia stravolgendo il mio cervello questo ragazzo. Sta diventando un buon amico, e con lui mi diverto. Probabilmente sarà straziante non sentire più le sue cretinate ogni giorno. Mi sto affezionando. Forse … forse gli voglio bene. FORSE. Più no che si. FORSE.
No, la verità è che adesso gli voglio bene. E sono fortunata ad averlo come quasi amico. Magari anche lui mi reputa un’amica. Chissà.
- Devo dirti una cosa. – dico ancora con il sorriso sulle labbra
Prima che io possa continuare mi interrompe.
- Sei innamorata di me e mi chiederai di scappare insieme, ma io ti risponderò che non posso perché mi sto per sposare, giusto?
Ecco. Deve sempre rovinare i miei momenti poetici. Volevo dirgli che dopotutto non era così male, e lui … manda tutto a panda col rossetto.
Mi guarda come se mi avesse beccata sul fatto. Non lo sopporto.
- No. Giusto proprio per niente. E mi hai fatto anche passare la voglia di dirtelo.  – borbotto imbronciata
Harry mi guarda supplicante, facendo il labbruccio. Ma io non ce … oh, com’è dolce. No. Stavo dicendo che non cedo.
- No, Harry.
- Bene, - replica lui – se non me lo dici ti butto in piscina.
Mi blocco d’un tratto quasi inciampando per i tacchi.
In … piscina?
- Harry … - schiocco la lingua - siamo in un negozio.  – dico gesticolando con le mani
Secondo me questo ragazzo ha dei problemi, seri.
- Oh, non ti preoccupare, un modo lo trovo. – sussurra furbo
A dirla tutta mia fa paura, alle volte.
- Su, dimmi. – insiste
- No, non ora.
-Ora?
- No.
- Ora?
- No
- E ora?
- Cazzo, Harry, basta!
- E quando?
- Mai.
- Bene.
Mi prende a sacco di patate, fortuna che ho messo i pantaloni, e mi trascina fuori dal negozio.  Entra in un edificio bianco poco distante che sa di … oh, merda. È una piscina pubblica.
- Fermo! –urlo sperando di farlo ragionare
- Ti sei decisa?
- NOOO! – ribatto piccata battendo i pugni sulla sua schiena – Fammi scendere.
Alza le spalle e mi continua a trascinare. Ora mi attacco a qualcosa. Mi attacco a … a … a un ombrellone! Si!
Non mi fai staccare, non mi fai staccare. Mi ha fatto staccare.
Mi mette in braccio al bordo della piscina. Getto la borsa in terra, preparandomi al mio destino. Destino crudele.
- Ti prego, ho le scarpe di camoscio! – provo
Lui sembra non sentirmi e continua per la sua strada finche non arriva al bordo.
- Quindi me lo dici? – chiede per l’ennesima volta
Mi mordo il labbro. Dirglielo o farmi buttare in acqua? Opto per la prima. Ma intanto mi disfo delle scarpe.
- Okay … abbasso lo sguardo. Non sei proprio così male … infondo sei … simpatico. E … nel profondo … ma molto nel profondo … forse … tvgbn.
- È?
- ti vogane
- Cristo Santo, parla per bene!
- Ti voglio bene! – esclamo
Per la sorpresa mi lascia cadere in acqua, ma siccome sono attaccata a lui ci finiamo entrambi.
Entrare in acqua con giacca camicia e jeans non è proprio il massimo.
Riemergo e mi ritrovo davanti a due occhi verdi. Molto verdi. Verdissimi. Verdissimissimissimi. Insomma, verdi.
Lo guardo bene, sta sorridendo. Anzi sta proprio ridendo divertito. Mi aggiungo alla risata quando capisco il perché. Mi sta tenendo per la schiena perché non ci tocco, mentre lui ci appoggia tranquillamente la pianta del piede. Sono insalvabile, adesso che ho cominciato a ridere nessuno mi può più fermare. Butto la testa all’indietro per le troppe risate, e quando la riabbasso mi blocco. Harry è danti a me a pochi centimetri. E cosa più strana ho un’improvvisa voglia di baciarlo. Ed è singolare visto che l’unica cosa che finora mi suscitava era la violenza.
Spero non se ne accorga. Certo, Jenny, il fissargli le labbra non è che aiuti. Smettila. Ma non sto … okay, forse un pochetto si. Alzo lo sguardo e vedo che gli occhi di Harry fanno ciò che facevano i miei. Cazzo, Harry, non mi sei d’aiuto. Spero nell’aiuto di qualche panda con il rossetto.
- Adesso, in teoria, io dovrei baciarti. – sussurra
- No. – rispondo deglutendo con un filo di voce
- Quando mai ho fatto quello che mi hai detto?
Non faccio in tempo a capire il senso della frase che la mano con cui non mi tiene la schiena mi accarezza la guancia e la sua bocca è sulla mia. E adesso sto anche ricambiando il bacio.
Jenny, che minchia fai? È il fidanzato, anzi promesso sposo, di una delle tue più care amiche. Smettila, cazzo, sei una zoccola!
Mi stacco immediatamente.
- Scusami, io ... io non posso farlo. – sussurro uscendo dalla piscina
Torno a casa, fradicia, ma non mi importa. Sto piangendo, ma non si vede. La gente per strada mi guarda scandalizzata, ma non devo dare spiegazioni. L’unica cosa di cui m’importa è quel bacio. Perché? Perché mi devo sempre innamorare della persona sbagliata?
Non dimenticherò quel bacio. Ma dovrò fingere di farlo.


gggiao. 

ecco il tanto atteso baccccio. ditelo che non ve lo aspettavate, eh eh. 
ok, se ve lo aspettavate cazzi vostri, dite che non lo aspettavate, e fatemi felice, plz. 
cccomunque di sicuro le cose non sono finite, ma è solo l'inizio (?) 
no, siamo a circa metà fanfic anche di più, solo che state certe che non si metteranno insieme solo perché si sono baciati. 
ripeto, non so neanche io come andrà a finire sta cosa. HAHAHAHAH
ringrazio taaanto chi legge/segue/preferisce/recensisce/ricorda dbfbdwd
ccomunque questa storia sta ricevendo molto meno recensioni del solito :c. 
ditemi qualcosa, vi prego. mi basta anche un "ehi ciao, fai cagare, ritirati. non aggiornare più perché, veramente, fa cagare sta storia di merda" 
no, ok, magari un po' più dolci lol. 
ssso, adesso me ne vado, ma prima vi lascio il link di una fanfic molto dbdwhdbsa
"I've always dreamt a life like this
è stupenda. ggiuro. 

ggggiao. 

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Capitolo 13
*** Amici. ***




13.
Amici. 


Okay, tutto okay. Harry mi ha baciata, sono scappata, mi è piaciuto e lui si sta per sposare. Perfettamente normale come cosa. No? No? NO.
Che poi mi sono innamorata di uno che nel CD nuovo nella canzone numero 6 Heart Attack sembra che riceve un calcio nelle palle. Si, ho comprato il loro nuovo CD. E anche quello vecchio. E anche i biglietti per i concerti. E anche … e basta. Va bene, anche i libri, il DVD e la tavoletta per il water. Ah, e la mia camera non sembra più la mia camera, è piena di poster di Harry, Zayn, Liam, Louis e Niall. Ma quello l’ha fatto mia cugina. Che a proposito mi sta assillando per avere il numero di Harry. Brutta zoccola, non posso averlo io, non lo avrei tu quello zoccolo.
Ah, e come se non bastasse ho la febbre, e dopo due giorni non faccio che pensare a quel bacio. Minchia. Io voglio Harry. Harreeeeehhhhh. Uffa. E non mi rompe più coglioni quello lì, dopo avermi baciata.
- Ah! Ti ho beccata! – urla mia cugina scendendo al piano di sotto
Io mi stringo nelle coperte sul mio divano. Che minchia vuole questa? Io boh.
La guardo interrogativa e lei mi lancia un giornalino in faccia.
- Pagina 7, a destra.
Apro il giornalino. “Vuoi un seno rassodato e pieno? Usa somatoline!” 
Guardo Victoria interrogativa. Poi guardo le mie tette. Forse pensa che uso quella roba.
- Vicky, non uso queste cose io. Perché mi fai vedere la pubblicità di questa roba? – domando confusa
Mia cugina si avvicina e guarda il giornalino. Lo butta in terra, e me ne butta in faccia un altro.
“Nuove fiamme per i One Direction. Il cantante Niall Horan è stato avvistato insieme alla londinese Jusmine Jefferson, si dice che i due siano usciti e hanno intenzione di uscire. Lo stesso Niall conferma <
>
Ma non è finita qui, anche Harry Styles pare avere una nuova fiamma. Secondo alcune fonti pare che si trovasse alla piscina nel centro di Londra insieme alla propria wedding planner Jennyfer Hilect, nell’acqua in un’atmosfera non proprio formale. Sarà quindi annullato il matrimonio? Sotto una foto dell’avvistamento dei due.”

Guardo la foto sotto. Ci siamo io ed Harry che ci baciamo.
Cazzo. Questa non ci voleva. Fanculo a quegli occhi verdi. Fanculo a quelle labbra perfette. Fanculo a quel topo morto che ha al posto dei capelli. Fanculo a lui che mi ha fatto innamorare. Fanculo a Cara che si sceglie sempre fidanzati di merda, e quando ne trova uno che mi piace  se lo sposa. Fanculo al mondo.
- Così … tu ed Harry. – fa mia cugina
- Io e chi? Pff. Quella non sono io.
- Sei tu. Hai gli stessi capelli. La stessa borsa. Le stesse scarpe. E sei l’unica che può stare in quella foto. E … e ti ho visto tornare a casa fradicia, quindi qualche dubbio mi viene.
- Ehi, guarda, che molte ragazze tornano a casa fradice.
Mi guarda e ride. Sospira, e mi guarda come se fossi un caso perso. Ricambio lo sguardo, come a non capire.
- Jenny, Jenny, Jenny. Ti rendi conto che hai baciato uno dei ragazzi più desiderati nel mondo?
- Sinceramente? No. Non me ne rendo conto. Non mi rendo conto del fatto che il ragazzo che mi ha baciati si stia per sposare con una delle mie migliori amiche. Sinceramente, non ci riesco. – dico
Okay, la mia reazione non è quella che mia cugina si aspettava. Perché non sia aspettava di trovarmi che sto una merda. Perché io sto veramente di merda. E adesso dovrò parlare con Cara. Probabilmente mi farà fuori. Ma prima dovrei chiarire con Harry, ma non ne ho voglia.
Suonano al campanello, dovrebbe essere Minne. L’ho chiamata per venire, e sicuramente l’avrà scoperto.
E infatti mi ritrovo davanti Harry. Sicuramente vorrà sapere perché sto cos … no, aspetta. E infatti mi ritrovo davanti … oh, porca zoccola. Cazzoculominchia. Qualsiasiparolacciaesistentesulpianetaterra. Panda col rossetto. Panda col lucidalabbra alla pesca. Panda struccato. Panda che usa L’OREAL perché lui vale. Minchia, non ho ricomprato lo shampoo.
- Vicky. Puoi farmi un favore? – sussurro
Non mi risponde. Forse p un po’ scioccata per l’arrivo di Harry, è immobile.
- Vicky. Puoi farmi un favore? – ripeto sussurrando
Questa volta sembra dare dei segni di vita. Come il pesciolino rosso di zia Marvey prima che morisse.
- Se riuscissi a muovermi, credimi, farei qualsiasi cosa, tranne che quella. – risponde tenendo la bocca sigillata
Che stronza di cugina che ho.
Sicuramente è venuto per parlare. Meglio che inizio io.
- Harry. – dico sospirando – Come mai sei qui? Vuoi … una tazza di te? Ti è finito il limone? Strano però che ti fai tre kilometri per prenderti un limone. Ma non hai il market vicino casa? Tu sei proprio strano, amico.
Okay, forse non è questo che dovevo dire di preciso.
- Jenny, no. Sono venuto qui per parlarti.
- Sei venuto qui per parlarmi di quanto sia scandaloso che io non abbia in casa una bottiglia di sciampo di riserva? Perché stavo per andare a comprarla, sai.
- No, Jenny. Sono qui per parlarti di quello che è successo l’altro giorno in piscina. E quello che sta succedendo ora.
Wow. Non l’ho mai visto così serio, in effetti.
- Che sta succedendo? – domando innocentemente
Victoria sentendosi di troppo sviene. Almeno non sente la conversazione. Io piuttosto sarei uscita, ma sono scelte.
- Sto parlando della foto. È su tutti i giornali.
- Quale foto? – faccio indifferente
Non voglio parlarne. Quindi cerco di sviare l’argomento. Sono furba, eh?
- Quella che hai in mano. 
- Quale mano?
Harry sospira. Okay, forse sto esagerando. Si siede sul divano accanto a me e si mette sotto le coperte.
- Harry ho la febbre. – sussurro piantando gli occhi su mia cugina
- Non mi interessa, Jenny. Voglio parlare con te. – sussurra al mio orecchio
Ma vuole parlare, o portarmi a letto? No, perché di questo passo ci riuscirebbe, eh. Cioè, non può fare così. Mi fa venire i brividi, minchia.
- A me sembra che mi vuoi esortare al sesso. –sibilo involontariamente
Accidenti a quando non sto zitta. Me lo diceva sempre miss Borbury, ma no, io dovevo continuare a parlare e parlare e parlare. Ero una bambina così carina però.
- Che cosa? – domanda incredulo e divertito contemporaneamente
- Che a me sembra che mi vuoi … essere messo. – dico
Non ha proprio senso. Pace, tanto lui è stupido.
- Essere messo? Dove? E poi io avevo capito esor …
- Se stiamo dietro a ciò che capisci tu siamo messi male. – lo interrompo – Adesso parla e poi vai via. Mi è venuta la febbre, devi cercare un’altra wedding planner, non posso continuare il lavoro.
Fa male dire queste parole. Ma è ciò che devo fare. Per me, per Harry, per Cara. Per tutti.
- Non ho intenzione di sposarmi. – dice lui deciso
Lo guardo spalancando gli occhi.
- Che cosa? Perché? – domando, rendendomi conto troppo tardi di saper benissimo il motivo
- Andiamo, Jenny, non sei stupida. Lo sai, e anche se avessi ancora intenzione di sposarmi non penso che Cara sarebbe d’accordo.
- Harry … senti, è stato uno sbaglio. Tutti sbagliamo nella nostra vita. Sono sicura che Cara ti perdonerà. Sbagliare è umano, e credimi, Cara lo sa.
Mi guarda pensieroso. Fa per parlare ma richiude subito la sua bocca perfetta. Oddio, ho detto veramente perfetta? Porca trottola. Panda col mascara waterproof.
- Bene, mi bastava sentire questo. – sussurra Harry alzandosi dal divano
Lo guardo, sembra quasi arrabbiato. Prende il giubbotto, e non appena arriva sull’uscio della porta di casa sento il dovere di fermarlo-
- Che cosa avrei dovuto dire Harry? Cosa? Che sono innamorata di te? Avrei dovuto chiederti di lasciare Cara per me? Beh, spiacente, ma questo succede solo nelle favole.
Si blocca tutto d’un tratto, con ancora la mano sulla maniglia della porta.
- Sai, ho sempre pensato di voler vivere una favola. Ma a quanto pare non …
- Harry, non intendevo dire questo. – lo interrompo – Senti, io non … non so veramente cosa dirti. Cosa vuoi sentire Harry? Perché, veramente, sono indecisa su cosa dirti. Ho dei pensieri totalmente opposti e non ho la più pallida idea di cosa stia succedendo, Harry. Sai, tu sei stato una botta di vita. Una di quelle forti, che ti arrivano all’improvviso. Con te sono più cazzona del solito, sai? E questo è un bene, credo. Con te non perdo mai il sorriso. Ma tu, Harry, stai con Cara. Sei un amico, solo un amico.
Mi sento fiera. È un discorso che fa capire tutto. Sono brava, eh?
- Un … amico? – ripete, non molto convinto
- Si, Harry, un amico. Dimenticheremo entrambi quel bacio. Tu ti sposerai con cara, e avrai il tuo happy ending. Anche io ce l’avrò un giorno. Trascorreremo il resto della nostra vita e se ci troveremo per strada ci saluteremo, ma come amici, non come quello che ho baciato prima del mio o suo matrimonio. A me dispiace di questa situazione, Harry, ma non posso fare altrimenti. Perciò, per favore, cerca di capirmi.
Harry mi guarda negli occhi. E mi rendo sempre più conto che sono innamorata di lui. Non me ne ero mai accorta, perché ero troppo impegnata a ridere.
- Hai ragione Jenny. Adesso vai a vestirti, che andiamo da Cara. – annuisce Harry
- Ehm … io, ecco, veramente preferirei …
- Fila.
- Okay, d’accordo. – sbuffo
 
Siamo davanti alla porta di Cara. Da circa un quarto d’ora. Zitti, muti. Forse Harry si è congelato. No, siamo in agosto. O magari si è sciolto. No, avrei sentito i piedi bagnati. O magari sta pensando quello che io sto pensando e dovrei dargli dei segni di vita per fargli capire che non sono morta. Oppure potrei non fare proprio nulla. Si, me gusta.
Questa situazione mi sta dando ai nervi.
- Porca zoccola, Harry, mi faresti il piacere di suonare? – sussurro
Lui si gira e fa un sospiro di sollievo.
- Ah, credevo fossi morta. Comunque, suona tu.
- No, tu.
- No, tu.
- No, tu.
- No, tu.
- No, io.
- No, io.
- Okay, per me va bene. Adesso suona, Harry.
Io si che sono un genio. La mia genialità è insuperabile.
- Ma non è giusto ..
- Harry, suona o ti prendo a manate.
- Okay. Ma suona tu perché l’hai ..
Lo guardo male come se a momenti potessi saltargli a dosso. E probabilmente se lo facessi finirei per stuprarlo, ma dettagli.
Dopo cinque minuti di “metto la mano sul campanello e la ritiro perché sono stupido” Harry riesce a suonare.
Vedo la porta aprirsi con una Cara arrabbiata e stupita.
- Cosa c’è? Siete venuti di persona per dirmi che state insieme? Grazie, ma potete andarvene. – dice
È strano. Questa scena l’ho già vista. Cazzoculos. Ma sta dicendo le battute del suo film preferito. Non chiedetemi come si chiama, perché non lo so.
- Cara, ci fai entrare? – le chiedo, tra l’altro seguendo il copione
- Per cosa? Per soffrire ancora? Andate via! Via!
- Okay, smettiamola con questo teatrino e facci entrare. – dico
 
- Quindi? – domanda Cara leggermente imbarazzata
Prendo un respiro profondo e inizio a parlare.
- Quindi volevamo chiederti scusa. Non … non volevamo. Non c’è stato niente. Solo un bacio.
- Un bacio. Beh, dipende dal bacio. Non avete sentito niente? Nulla? – chiede la bionda
Guardo Harry. Io ho sentito in quel bacio. Ho sentito tutto. Ma Harry ama Cara, e Cara ama Harry. Ed anche se io amo Harry è giusto che la faccenda si concluda col loro matrimonio. Farà male, si, ma dovrà essere così, ed in nessun’altro modo.
Dovrà finire così, ma adesso sto sperando con tutto il mio cuore che Harry dica “No, cazzo, io amo Jenny.” ma la verità è che non lo dirà mai, perché non è affatto innamorato di me.
- Niente. Il niente più assoluto. – dice Harry
Questo fa male. Molto. Perché mentre a me crollava il mondo addosso nel bacio, lui non provava niente.
- Neanche io. E adesso vi lascerei un po’ di privacy e torno a casa mia. Ah, e Cara, per evitare problemi vari penso che non potrò finire di organizzare il tuo matrimonio, ne tanto meno fare la damigella. Va bene? – domando
- Si, certo, se non te la senti non è un problema. – annuisce Cara
 
Non appena torno a casa mi metto a fare le valigie. Andare a New York mi farà bene.
- Dove vai? – chiede Minne entrando in camera mia
- Torno a New York.
- Che? Che cosa? Oddio, stai scherzando? – urla
- No. Paro immediatamente.
- Perché?
- Perché sono innamorata di Harry, e non ce la faccio a vederlo insieme a Cara, veramente. Anzi, devo tagliare i rapporti con Cara. Non posso passare anni e anni a inventarmi scuse per non vederli. – dico infilando in valigia tutto ciò che mi passa tra le mani
Trovo anche lo shampoo della Pantene, ma non lo prendo perché io non valgo più.
- No, cazzo. Tu resti qui, non puoi fuggire dai tuoi problemi. Non è nel tuo stile fuggire dai problemi. Jenny, tu sei forte. Perché lo stai facendo? Perché stai scappando?
- Perché si, Minne. Tu … tu esci con Niall adesso, Cara sta con Harry, Brooke sta con Louis. Non … non ce la faccio io. Devo andarmene.
- Va bene. – acconsente Minne – E’ la tua vita, non posso decidere io per te. Ma almeno parti domani, okay? Stasera guardiamo i voli e compriamo il biglietto, domani parti.
- Grazie Minne.
Ci abbracciamo. L’ultima volta che sono andata a New York ci sono rimasta per un anno. Questa volta ci rimarrò di più.  




HI WE'RE ONE DIRECTION. (ggiao.)


ho attirato la vostra attenzionee? eh? eh? beh, sappiate che non me ne fregava niente lol. 
ssscusate tanto per l'ennesimo ritardo ma sto capitolo è stato difficile da partorire (?)
non sapevo come concluderlo e ci ho messo di mezzo NEW YOOOORK, NEW YOOOOOOORK. (leggetelo come lo dicono in madagascar. se non l'avete mai visto siete delle sfiggy). 
comunque è piuttosto lungo rispetto a quelli che metto di solito, quindi apprezzatemi (?) 
*piccolosfogo*
i heaaaaar your heaaart beaaat to the beaaaat of the druuuummmss
oh what a shame that you came heeeere with someooooone
so while you0re in my arms. 
let's make the most of the nighttt like we're gonna dieee youngggggg
we're gonna die younngg
let's make the most of the nifht like we're gonnaaa dieee younggggggg.
ok, finito, canterei anche qualcos'altro, mma ho maldigola e sono terribilmente stonata.
ccomunque rincrazio (molto stile crazie crazie) tutte le giovincelle che leggono/preferiscono/ricordano/seguono/recensiscono sfhds. 
se vi va passate dalla mia OS a cui tengo taaanto uu.
Don't forget.

insomma, se vi va passateci c: xccdxsaa

ggggiao.

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Capitolo 14
*** New York. ***




14. 
New York



Sarà tutto molto più semplice dopo che sarò partita. Harry e Cara si sposeranno senza intralci e io non soffrirò. Si, sarà tutto molto più semplice.
Varco l’ingresso dell’aeroporto a passo lento, guardando il mio biglietto, chiedendomi se sia il caso di usarlo o meno. Magari invece che a New York potrei andare in Italia, da zia Maria. No, New York è New York.
Appoggio la valigia da una parte e mi metto su una sedia.
- Ciao! – esclama una ragazza accanto a me sui sedici anni
- Ehm … ciao (?) – rispondo guardando impaurita la ragazza di fronte a me
Sta sorridendo. Troppo per i miei gusti. Si vedono anche le gengive.
- Tu non puoi capire quanto sono feliceeeeeeeeeeeee! Sono felicissima, sono aqzsdrtyurtehwrgr. – urla iniziando a saltare
Madre de dios, questa si droga.
 - Ah ... e che è successo? – le domando tirandola per un braccio, per farla smettere di saltare come una pazza sclerotica
- Io sono a Londraaaaaa. Vedi, sono tedesca, ma vengo a Londra per un anno e incontrerò i One Direction e ci sposeremooooo. Asdwfergfes.
- Mi dispiace, ma uno di loro si sta già sposando. – sussurro, involontariamente.
- Si, ma secondo me si mette con la wedding planner. Sono uscite varie foto, oltre che quella del bacio, e stavano molto bene insieme … cazzo. Tu sei … oh porca, grazie dio, grazieeeeee. Ti hanno mandato i ragazzi a prendermi perché sono la loro più grande fan, vero? Oddio, DIO MIO, aaaaaaaaaaaaaaaah. – urla, ricominciando a saltellare come una pazza sclerotica
Nel frattempo io mi defilo, non si sa mai.
- Madre de dios. Tu eres la novia de Harry Styles dei One Direction? Io te amo. Mi hija te ama. Tu eres muy guapa y linda. Cara es fea. No es simpatica.
Questa mi fa paura.
- Ma lei ... chi è? – domando
- Io? Maria Consuelo Ines Voregada de Los Ninos de Cammoregia.
- Chi?
- Maria Consuelo Ines Voreg ...
- No, no, ho capito. Adesso io, ehm … vado al … al bagno, ecco.
Sorrido alla signora, e dopo aver preso la valigia scappo letteralmente. Stanno per chiamare il mio volo.
- Scusi! – urla una voce femminile
Sembra sia indirizzata a me. Mi giro e vedo due sedicenni, una castana e una mora.
Devo scappare. Chi sa che vogliono queste due.
- Scusi! – urla una delle due ragazze di nuovo
Mi giro e la guardo male. Che cosa vuole, questa?
- Questa non è la mia valigia. – dice
E io che c’entro? Aspetta mi ha scambiato per un’hostess. Forse è meglio stare al gioco. Ma si, dai.
- Il suo nome? – domando cordiale
- Ilaria Marchetti. – dice porgendomi la targhetta della valigia
Guardo e c’è scritto “Ilaria Marchetti”. Sta scherzando spero.
- Che c’è? – domanda lei incuriosita dal mio sguardo
- Ecco … questa è la sua valigia.
-Cosa?- chiedono le due in sincrono
Mostro loro la targhetta e la moretta, che dovrebbe essere “Ilaria” inizia a parlare.
-Oh, ma guardi un po’. Ha ragione. Ci scusi ma il volo è stato pesante e poi non abbiamo dormito molto ieri sera quindi siamo stanche. Fra l’altro la mia amica si è pure imparata che cos’è un vombato dal naso peloso, quindi è proprio esaurita. Ci scusi ancora, arrivederci.
Vombato che cosa?
- Ferme. Che cos’è un vombato? – domandò urlando
La castana si gira sorridente e inizia a farmi tutta l’analisa di questo animale, peggio di un’enciclopedia.
- Il vombato dal naso peloso settentrionale, noto anche come yaminon, è una delle tre specie di vombato. Fino a non più di 100 anni fa era diffuso in Nuovo Galles del Sud, Victoria e Queensland, ma attualmente sopravvive soltanto in una piccolissima area di 3 km² all'interno del Parco Nazionale di Epping Forest, nel Queensland. Più grande degli altri vombati e pesante circa 30 kg, questa specie mostra una corporatura tozza e massiccia. Il corpo, lungo circa un metro, è rivestito da una soffice pelliccia setosa di colore marrone-grigiastro, con degli anelli scuri che circondano gli occhi. Gli arti sono corti e possenti, muniti di robuste unghie per poter scavare le tane. Le femmine possiedono un marsupio con apertura nella regione posteriore per impedire l'ingresso di terra durante la fase di scavo. Il nome comune deriva dall'ampio muso ricoperto da baffi sottili. Come tutti i vombati, anche questa specie è erbivora e notturna e trascorre le calde giornate sottoterra, dove produce un complesso sistema di gallerie usate in contemporanea da gruppi di 4-5 individui. Le femmine partoriscono un solo piccolo che successivamente si sposta nel marsupio, dove trascorre circa 9 mesi per completare lo sviluppo. In natura può vivere anche più di 23 anni. È uno dei grandi mammiferi più rari del mondo ed è in pericolo critico. Leggermente più grande del vombato comune, è in grado di riprodursi un po' più velocemente (due piccoli ogni tre anni). Il suo habitat è stato infestato da una graminacea africana, Cenchrus ciliaris, che sta lentamente soppiantando le erbe originarie predilette dal vombato. Nel 2000 è stato costruito un recinto a prova di predatori alto due metri, ma al momento i programmi di riproduzione in cattività e di reinserimento in altre aree sono stati abbandonati, poiché la popolazione dell'unica colonia di yaminon rimasta è considerata troppo piccola per consentire il prelievo dei 15 o 20 esemplari necessari per costituire una nuova colonia e più di un decennio di tentativi per far riprodurre in cattività il vombato comune e quello dal naso peloso meridionale ha dato solamente scarsi risultati. La Zoological Society Of London, considera questa specie una delle 100 specie di mammiferi a maggiore rischio di estinzione.
- Wow. – dico
- Ed è anche cuccioloso! – conclude la mora – Adesso dobbiamo andare.
Detto questo cominciano a correre.
Questi sedicenni che fanno uso della droga.
- Si pregano i passeggeri che devono imbarcarsi sul volo per New York di dirigersi verso il posto d’imbarcazione. – dice una voce metallica
Prendo la valigia e dopo poco salgo sull’aereo.
Mi siedo e penso alle sei ore di volo che mi dovrò fare.
Dopo circa mezz’ora l’aereo finalmente parte. Adesso me ne andrò. Definitivamente.
- Ciao. – dice una voce dietro di me
Deve essere il ragazzo che sta accanto a me, altrimenti non mi avrebbe detto ciao. Forse.
Mi giro e … o porco panda col rossetto. No, non è Harry. Ne Zayn. Ne Liam. Ne Louis. Ne Niall. Ne … chi è rimasto? Comunque è …
- Oddio, tu sei Justin Biebeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeer. Oddio, oddio, oddio. Tu, devi sapere che io ti amo. Okay, forse non molto, ma sei comunque una persona famosa. – urlo
Mi guarda impaurito.
- Fortuna che non sei una beliebers.
- ODDIO. OH MY GOD. Justin Bieber è il mio compagno di viaggio.  – dico
Mi guardo intorno e non c’è nessun’altra persona famosa. Bene.
- Ehiiiii, voi passeggeri! Justin Bieber starà accanto a me per sei ore, e di più. – urlo alla gente
Vedo Justin guardarmi terrorizzato e girarsi verso una signora dietro.
- Ashley, possiamo fare a cambio di posto? – domanda a bassa voce
- NO. – risponde la signora guardandomi male
Tutti con me ce l’hanno. Ma cosa ho fatto io di male?
- Certo che tutti con me ce l’avete, eh. – sbuffo
Dopo dieci minuti ho voglia di parlare. Cavolo, non posso parlare con Justin.
Dopo qualche secondo sento un telefono suonare, e Justin risponde, visto che è il suo.
- Pronto? Oh, ciao Niall. Si, New York, perché? Ah, si, okay, passami Harry. Ciao Harry. Si, certo, ma non ti garantisco niente. – dice
Oh, porca troia inculata da un mammut. Niall. Harry. Porca zoccola. Porco panda col rossetto. Cazzo culo.
- Merda zoccola. – sussurro
- Eh? – dice Justin smettendo di parlare
Faccio un gesto, come a lasciar perdere e lui ricomincia a parlare con Harry.
- Che? No, no, è solo la svitata vicino a me. Ehm … bionda. Ha gli occhi … azzurri, o verdi. Verdi, si, verdi. Ed una psicopatica. Ah. – continua lui e si gira verso di me – Come ti chiami?
- Jenny, perché? – rispondo, per poi rendermi conto che Harry gli sta chiedendo se sono io
- Si chiama Jenny. Ah, vuoi che te la passo? Sei sicuro? Non sembra una raccomandabile. Okay, come vuoi.
Justin fa per porgermi il telefono e io lo prendo. Devo affrontare il problema.
- Jenny? Se sei tu, ti prego, rispondimi. Torna a Londra, ti prego. – dice Harry dall’altra parte del telefono
- Jenny? Chi è Jenny? Io sono … ecco … Emily. Emily Lalalalala. È il mio nome. Bel nome, eh? Adesso scusa, ma devo andare al supermercato, ciao. – concludo e riattacco
Porgo il telefono a Justin che mi guarda male. Ma dico, che cosa vuole?
- Bieber, che cazzo guardi? – domando
- Tu sei Jenny?
- Si.
- E perché hai detto di essere Emily Lalalalala?
- Perché … è il mio secondo nome.
- No. Tu sei Jennyfer Elizabeth Hilect. Giusto? Niall mi ha parlato di te. Dice che sei intelligente. Ma non sembra molto.
Lo guardo con la bocca aperta. È un veggente?
- Sai com’è, - rispondo – i cinque sono stupidi. E poi Liam è strano. Non l’hai visto?
- Ehm, si. Ha qualcosa che non va quel ragazzo. Ma adesso raccontami che è successo.
- Devo proprio? Potrei anche raccontarti qualche barzelletta, dirti cos’è un vombato dal naso peloso. Tante cose. Possiamo anche giocare a uno.
- No, m’interessa quella del vombato. – dice serio
- Allora il vombato dal naso peloso è … è … è cuccioloso.
- Ah. Adesso parlami di te ed Harry.
- Ma moooooolto cuccioloso. Cucciolosissimo. – continuo – Va bene.
Inizio a raccontare tutto dall’inizio. Abbiamo sei ore tanto. 





gggiao.

guindi? e' entrato bibbbbbbber in scena. 
c'è qualche fan di bibbber? 
io comunque non sono una belieber, e so a mala pena una decina di canzoni, quindi posso dire "si, è bravo", ma non ritenermi una sua fan, ecco. 
bbboi. spero che questo capitolo vi piaccia. come tutti gli altri del resto lol
volevo parlare dello scorso capitolo faceva così cagare? perché, insomma, dicono che non dovrebbe importarci di quante recensioni ci arrivano, ma dovremmo scrivere solo perché ci piace, ma a dir la verità io alle recensioni tengo molto. cioè se mi arrivano poche recensioni dico "fa cagare, devo eliminarlo". perciò se fa realmente cagare ditemelo. 
invece che non recensire andrebbe bene anche una recensione negativa o neutra. 
sinceramente, ho pensato di eliminarla. 
quindi, veramente, se al prossimo capitolo non arrivo almeno a 12/14 recensioni la chiudo. anche perché mi dispiacerebbe visto che mancano solo 5 capitoli alla fine, e già ne ho scritti due.
CREDITI A MrsMalikLoves1D PER LE DUE RAGAZZE CHE SCAMBIANO JENNY PER UNA HOSTESS, E PER IL VOMBATO. OKAY? OKAY. E PASSATE DALLA SUA FANFIC AKWDGFYDU
I've always dreamt a life like this.

comunque per vostra sfortuna ho già iniziato a pensare a due nuove fanfic, e una di queste la sceglierò per mandarla avanti appena finita questa. 
sono malvagia, si. 
va beh, me ne vado. 
per chi volesse "contattarmi" su twittaaaaah sono @hjsdjmples , ricambio todas. e fatemi qualche domandina su assssk (boccciuolo con tre c). 

ggiao. 

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Capitolo 15
*** Simpy Bieber. ***





15.
Simpy Bieber.


- Yo Bibbbbbbeeeeeeeeeeeer. – urlo aprendo la porta della mia camera
Mi guarda male. Ma cosa? Pensavo fosse superata la fase “guardiamo Jenny come una pazza sclerotica anche se non lo è”.
Ah, già. Abbiamo appena scoperto che io Jus stiamo nello stesso albergo. Nello stesso piano. E sono due camere comunicanti. E ogni dieci minuti apro la porta che comunica le due camere per urlargli qualcosa. Sembra quasi disperato.
Richiudo la porta e disfo la valigia. Ho tanta roba, forse dovrei fare una selezione. Ma no. sistemo dei vestiti nell’armadio, e nelle varie mensole.
Ritorno verso la porta e urlo.
- Justeeeeeeeeeeeeeeeeeen.
Lui sospira e mi guarda più male di prima.
- Che cosa vuoi? – chiede mantenendo la calma
- Niente.
- E perché mi chiami?
- Volevo imitare la Minaj. Mado’ sei uno strazio. – sbuffo
Lui annuisce per poi guardarmi male. Di nuovo. Non capisco cos’ho che non va?
- Jenny, sono le una. Io vado a pranzo, vuoi venire anche tu? – mi domanda
Annuisco.
- Certo, ma devo cambiarmi. – dico
- E non potevi cambiarti invece di rompermi la minchia?
Ci penso. In effetti potevo. Ma dargli noia è così divertente. È così funny (?).
Come Disney Channel. È funny. Al contrario di Disney XD. Che poi perché XD? Come la faccina? Io odio le persone che scrivono XD. Che cazzo vuol dire? XDXDXDXDXDXDXDXDXDXDXDXDXDXDXDXDXDXDXDXDXDXDXDXDX. 
È una cosa deprimente, dai. Non si può. C’è chi può e chi non può. Disney XD non può. Io può, stop.
- Allora? Vai? – mi risveglia la voce di Jus
- NO. – rispondo
- “No” cosa?
- “No” dovevo romperti la minchia per forza. – spiego – Adesso vado a cambiarmi.
 
Esco dalla stanza, dopo essermi cambiata, e vado verso l’area ristoro.
- Ciao Justina. – lo saluto
Mi guarda con gli occhi di fuoco. Molto ARGH, devo dire.
- Come mi hai chiamato scusa? - domanda infuriato
- Justina. E dai, scherzo. Come fanno a reggerti le persone? – chiedo incredula
- Già, sono io il problema. – mugugna e poi si riprende – Ho già ordinato. Comunque, Gennaro, dovresti dirmi una cosa. Niall …
- Gennaro? – lo interrompo – E chi minchia è questo? Il tuo amico immaginario?
- No. Sei tu, al maschile.
- Oh, come sei simpy.
- Tu sei più simpy di me.
- Questo mi sembra ovvio. Se un antipatico.
Justin sbuffa.
- Jenny, ti stavo chiedendo una cosa. Niall sta uscendo con una ragazza. Jasmine, giusto?
Annuisco, interessandomi sempre di più.
- La conosci? Ovvio che non la conosci. Beh, Niall sembra essere veramente innamorato di questa ragazza. Ma devo confessarti una cosa. Me la sono portata a letto. Qualche anno fa.
Spalanco la bocca. Che minchia dice sta testa di cazzo. Minne non è andata a letto con Justin Bieber.
- Justin, ma ti droghi?
- No, affatto. È londinese, ma era venuta a New York a trovare un’amica.
- Sono io quell’amica! – esclamo
- Quindi tu conosci …
- Già, io conosco. Minne è la mia migliore amica. Sei uno sfigato però, eh.
- Beh, che ne so io? Su tutta Londra proprio la migliore amica dovevo beccarmi?
Un cameriere mi arriva da dietro e ci interrompe.
- Ecco le vostre ordinazione. – dice di scatto
Sobbalzo saltando, il cameriere perde l’equilibrio e boom. Tutto addosso a Bibbbber.
Io l’avevo detto che è uno sfigato.
- La sfiga ti perseguita Bibber. – dico – Adesso vado in camera, non ho più fame.
Mi alzo con gran classe e torno in camera mia.
 
Come ha potuto quella zoccola non raccontarmi che si è fatta Justin Bieber?
La chiamo e dopo poco risponde.
- Dio mio, Minne, sei una troia! – urlo buttandomi sul letto
- Perché? – domanda stranita
- Perché? E me lo chiedi pure? Ho incontrato Justin Bieber e mi ha detto della vostra sveltina.
- Justin Bieber? Io non ho mai visto Justin Bieber in vita mia! È figo? L’hai chiamato Jussteeeeeen?
- Non hai mai visto Justin Bieber? E come hai fatto a scoparci? Comunque si, è figo, e si, l’ho chiamato Justeeeeeeen.
- Oh, bene.
- Adesso scusami, ma vado a cercare se Justin ha della roba in camera.
- Okay, ciao Jenny.
- Ciao Minne. – la saluto e riattacco
Corro in stanza di Bieber per cercare. Sarà interessante.
 
Dopo due ore che cerco da qualsiasi parte ottengo più o meno … niente. Solo mutande. Possibile che quel ragazzo abbia così tante mutande? Viola, verdi, fucsia, rosa, celesti, nere, blu, marroni, gialle, bianche, grigie, rosse, jeans, porpora, beige, bicolore, tinta unita, con le stelle, con i cuori, fosforescenti, a strisce, a pois, a quadretti, a scacchi, a boxer, a slip. Qualsiasi tipo di mutanda esistente. Io mi chiedo che se ne faccia centonovantadue paia di mutande. Seriamente, quel ragazzo a dei problemi. Ho trovato anche un paio di mutande davanti gialle e dietro marroni. Ma è ancora da verificare che non sono sporche.
- Che. Cosa. Ci. Fai. Nella. Mia. Camera? – urla una voce alle mie spalle
- Ehm … mi servivano un paio di mutande. – la butto lì
Lui annuisce. Ma poi si fa pensieroso.
- Da uomo? – domanda
- Ognuno ha i suoi hobby. Tu hai milioni di mutande, io le porto da uomo. Okay, no. ho chiamato Minne e mi ha detto che non ti ha mai visto in vita sua. – ammetto
- Lo sapevo. – dice
- Eccoci, lo sapevamo. Ma cosa sapevamo? – domando
- Lei, vedi … è mia sorella. – ammette
La mia bocca prende la forma di una O.
- Ma non glielo hanno ancora detto, suppongo. – continua – Insomma, ha diciotto anni, dovrebbero dirle che è stata adottata e suo fratello è Justin Bieber.
- Porca merda, Bieber, mi prendi per il culo? – chiedo urlando
Lui alza il viso con un’espressione tristissima e poi mi sorride.
- SI! – dice e scoppia a ridere – E poi eri tu quella divertente! Io sono fantastico, non c’è niente da fare. Chiedilo a qui 32 milioni di beliebers, bitch.
Mi ha dato della stupida, della cogliona e della puttana in una sola frase. Wow.
- Sei un deficiente! Hai idea di quanto mi ha fatto preoccupare? Minne è la mia migliore amica!
- E poi dici che non sono forte, pff.
- Da quanto sei simpatico dovrebbero chiamarti “Simpy Bieber”. – gli faccio il verso
Lui scoppia a ridere balbettando cose insensate, muovendo un dito come a ricollegare tutti i punti della battuta.
Tutto d’un tratto si ferma e diventa serio.
- NO. Io sono “Supersimpy Bieber”
- No, simpy Bieber è più bello.
Simpy mi guarda perplesso.
- Hai ragione, sai?
Annuisco e gli do una pacca sulla spalla.
- Fattene una ragione, Simpy. Io non ho mai torto.
Justin annuisce e mi sorride.
- Però ammettilo che sono simpatico e divertente.
- Certo, Simpy, certo. – annuisco sarcastica
Sarò una lunga permanenza finché ci sarà lui.  


ggggiao. 

si, sono io dopo SOLO QUATTRO GIORNI.
okay, dite che ci siete rimaste male quando bibbbber ha detto a jenny che minne era sua sorella e che era andata a letto con lui. Lol
se non ci siete rimaste male ditelo lo stesso.
ma sicuramente ci sarete rimaste male, sks.
ringrazio sabrinah che sta diventando la mia psicologa/consulente di fanfic.
grazie a lei so come finire la storia. e mi ha dato un’idea troppo ndnsagdhmsb.
gggiuro. lol
insomma, io la amo se non si era capito.
saluto quella stronza della mia migliore amica (si ti voglio bene), perché mi risponde su twittah e se ne va. mi risponde su facebook e se ne va. amo’, cagami un pochino.
parliamo del capitolo. dunque (?) dallo scorso capitolo sono ritornata ai miei soliti capitoli coglioni, quindi no problema con la depressione (?). ok, non so che dire del capitolo.
ringrazio tantissimo le ragazze che mi hanno recensita lo scorso capitolo, sndmdbs.
ringrazio tantissimo callmymaybe, perché è stata a dir poco dolcissima, veramente.
cccomunque ho deciso di continuare questa fanfic fino alla fine, perché mi dispiacerebbe troppo non farla finire dopo 15 (mi pare) capitoli.
(SE NON VOLETE LEGGERE QUESTO POEMA SALATATE E ANDATE AL PUNTO DOPO)
però non penso che scriverò ancora fanfic (nonostante ne abbia il computer pieno, ma sono tutte bozze) fino alle vacanze di pasqua, circa. penso farò una mini-long, di circa 10 capitoli, e poi continuerò in estate. questo non per le recensioni, ecc … ma perché ho problemi con la scuola. ho preso tre a storia e devo recuperare entro la fine del quadrimestre, e dopo poco ci sono le vacanze di pasqua comunque, quindi. sono dopo circa un mese se non erro.
sicuramente pubblicherò qualche one shot qua e là, ma non posso pubblicare una fanfic col rischio di stare di stare tipo due mesi senza aggiornare. cioè, se vi va bene che pubblico una volta al mese magari potrei anche, ma a questo punto preferisco scrivere una storia per bene e pubblicarla con calma. se poi vedo che mi sono abituata ai ritmi e tutto magari ci sta che pubblicherò, ma per ora no.
okay, stop discorsi seri eeee … parliamo di KISS YOU nhdffdsesd.
okay, è cretino il video. (zayn ha spacciato a tutti e cinque, gurls. o forse è stata jenny) ma vogliamo parlare di quanto attizza niall quando è in prigione? defhdfeufhdkd. o louis mentre guida? o liam in non mi ricordo dove? o harry quando si tocca le tette che non ha? (seriamente, secondo me stava controllando) o zayn con i braccioli? 
AHHAHAHAHHAH, è meraviglioso. efghjfgbhqbdmhsdjq.
ok, ho già rotto i coglions abbastanza direi. o forse no.
volevo chiedervi di passare da queste due mie OS (nuove lol) e quella di una mia amica. le prime due sono mie, l'altra della miaaa stronza (sulla swift). 
irresistable. 
Unbroken.
You belong with me. 
su twitter sono @hjsdjmples e su ask boccciuolo (con tre c), se vi va si parlare.

gggiao. 

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Capitolo 16
*** New town, new umbrella, new ... banana? ***





16.
New town, new umbrella, new ... banana?

 


- Quindi? Dove andiamo? – domando io, una volta alzato da un tavolino della Starbucks
- Non saprei, dove vuoi andare? – mi risponde Justin
- Beh, se te l’ho chiesto sarà perché non ne ho idea, no?
Justin annuisce. Poi gli si illuminano gli occhi vedendo una cosa alle mie spalle. Non ne capisco il perché finché non mi giro e … NO.
- Justin, non pensarci neanche.
- Ma dai, solo un minuto.
- No.
- Neanche un sec .. ?
- No.
- Un millesimo di ..
- No.
- Un millesimo di millesimo ..
- NO, Justin, NO. Hai fin troppe mutande. Comprarne un altro paio non servirà a niente.
- Ma guarda che io devo comprarne almeno un paio al giorno!
- Che cosa? – domando bloccandomi sul posto e guardandolo male
Ho paura di sapere il perché, seriamente. Magari è una mafioso. Si, i mafiosi comprano un paio di mutande al giorno. Okay, forse no. Ma secondo me si.
- Le vendo su e-bay. Tutte le beliebers vogliono un paio di mutande di Justin Bieber. E io voglio fare in modo che io loro sogni si realizzano. Ah, e guadagno cento euro a mutanda.  Avevo pensato di vendere anche la mia cacca. Ma poi hanno detto di no. – spiega
Scoppio d’improvviso a ridere.
- Ammettilo che Justin Bieber non se lo incula nessuno ma fa soldi solo con le mutande. – rido
Lui abbassa lo sguardo, imbronciandosi.
- E dai, Justeeen, stavo scherzando.
- Mmh. – mugugna
Sbuffo. Che palle che è sto ragazzo.
Vedo una ragazza passare davanti a noi. E Justin le guarda il culo. Minchia, ero convinta fosse gay. Insomma, quale etero si farebbe chiamare Simpy? Certo, Justen è figo, però ero convinta fosse gay.
- Oh, cazzo Justin, ma non eri gay?
- Che cosa? Io? NO! Per l’amor del cielo. – dice inorridito
Lui è contro gl’omosessuali. Stronzo bastardo.
- Hai qualcosa contro gli omosessuali? Bene, allora lo ripeto. OMOSESSUALE. OMO. SESSUALE. PERSONA A CUI PIACE UN’ALTRA DELLO STESSO SESSO. O – M – O – S – E – S – S – U – A – L –E .  OMOSESSUALE. – inizio a urlare
La gente mi guarda male. Molto male. Super male. Più male dei panda col rossetto misti con vombati cucciolosi. Non riesco a dir di peggio.
- Ho capito. – sussurro ricomponendomi – Ti piace la patata. Che imbarazzo, magari ci hai anche provato con me.
- No, non c’ho provato con te.
- No, grazie. Mi stai dando della ragazza per la quale non vale la pena di provarci? Bravo, seriamente, sei gentilissimo. – sbotto offesa
- Ma sta con Harry …
- A. io non sto con Harry. B. non valgo la pena? Bravo, seriamente.
- No, è che ... e poi io sto con Selena, Jenny. – balbetta
Continuo a guardarlo piuttosto offesa.
- Okay, c’ho provato con te.
Spalanco la bocca. Che cosa? Lui sta con Selena, dio mio.
- Justin, no! Tu stai con Selena! Oddio, adesso mi sento in colpa. – dico mettendomi una mano sulla fronte
Justin mi guarda stralunato. Forse per lui è normale tradire la propria ragazza.
- Ma come Jenny? – domanda sbalordito
- Zitto, sorvoliamo.  
 
Continuiamo per due ore a camminare, con sosta di dieci negozi di mutande, ma alla vista di un negozio mi blocco. Un negozio di ombrelli. Interamente di ombrelli. Non ombrelli ed altra roba. Ombrelli e ombrelli. E ombrelli. È sempre stato il mio sogno vedere un negozio di ombrelli.
- Justen, entriamo! – esclamo eccitata
- No! – ribatté stranito
- Si invece! – continuo piccata
Bibber sbuffa e lo trascino nel negozio. Ombrelli, ombrelli ovunque. Il mio sogno si sta realizzando. God.
Mi guardo intorno alla ricerca di un bell’ombrello.
- Ehi, vieni a vedere questo! – urla – È bellissimo!
Corro raggiungendolo. Non appena vedo l’ombrello rimango delusa. C’è lui sopra un ombrello. Cazzo. Dovrei avere anche io un ombrello con la mia immagine sopra.
- Non è affatto giusto. – borbotto – Io non ho mai trovato un ombrello con me sopra.
Sposto gli occhi e ne trovo uno con sopra Harry.
Faccio finta di niente, non servirebbe a niente continuare a fissarlo. Okay, non sto proprio facendo finta di niente. Lo sto continuando a fissare.
- Già, perché a te non piace Harry. – sussurra Justin
Lo guardo con un sopracciglio alzato. Non mi piace Harry. Okay, forse un po’ si, ma solo un po’. Proprio pochino pochino. Un caccolino piccino picciò.
- Ma … io non stavo guardando l’ombrello con Harry. Stavo guardando quello accanto, con … Nicki Minaj. Cazzo, pure lei ha un ombrello. Roba da matti. – sbuffo
Vado dall’altra parte del negozio, con ombrelli NORMALI, e ne trovo uno meraviglioso. Tutto a pois. Nero e bianco. Molto stile una zebra a pois.
Lo prendo e vado alla cassa. Pago e me ne vado.
Eppure dimentico qualcosa. Merda. Justin.
Rientro dentro il negozio di ombrelli, e vedo Justin ancora di fronte al suo ombrello. Quel ragazzo è un narciso nato.
- Justin andiamo. – lo scuto
Lui annuisce. Usciamo, e non appena mi guarda spalanca gli occhi. Forse un panda col rossetto mi ha assalita e non me ne sono accorta. O magari è stato un panda col lucidalabbra. Oh God.
- Che cazzo ti compri un ombrello ad agosto? Ci saranno quaranta gradi! – esclama incredulo
Alzo gli occhi al cielo.
- Sai com’è il detto londinese? – domando
- Veramente no.
Minchia. Speravo lo sapesse. Ed ora che ci penso bene nemmeno io lo so cazzo.
- Ehm, new town, new umbrella, new … banana? – dico senza pensarci due volte
Mi guarda ancora male. E dai, è così il detto.
- Sai, ora che ci penso l’ho già sentita dire questa cosa. – annuisce
Menomale che almeno lui l’ha sentita.
- Visto. Quindi andiamo al mercato, e compriamo una banana.
Annuisce, ma poi si ferma.
- Ma qui non c’è un mercato.
- Oh, giusto. Allora andiamo al supermercato.

 
gggiao.

inizio con lo scusarmi immensamente (?) per il mio ritardo.
scusatemi taaaaaantissimo. Veramente, SCUSA SCUSA SCUSA. 
l’ispirazione era veramente andata a farsi fottere. quindi vi chiedo ulteriormente scusa.
ringrazio la solita miriade di gente, mando a fanculo la mia professoressa e basta.
mi scuso anche per il fatto che il capitolo è cortissimo. lol
ringrazio Sabrinah e Tay_ che mi sostengono sempre, su facebook. no, ok, Tay_ no, ma è la mia migliore amica, e devo metterla.
ringrazio callmemaybe perché mi lascia delle recensioni dolcissime.
per la prima volta non ho niente da dire. #proud
adesso me ne vado.

ggggiao. 


*notareilbannernuovofigoechenehoaltricambiatineivaricapitoli*


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Capitolo 17
*** Non è stata colpa mia. E' il destino. ***




17.
Non è stata colpa mia. E' il destino. 

 

 
 
- Allora Bieber, andiamo a mangiare? – domando mentre lui è intento a sistemare le mutande comprate stamattina
- Si, finisco qui e vengo.
Annuisco e mi dirigo verso camera mia. Il telefono squilla. È Minne. A pensarci bene è molto tempo che non la sento. Povera, si starà preoccupando.
- Jasmineee. – la saluto buttandomi a peso morto sul letto
- Due settimane. Sono tre settimane che sei a New York. Ti. Rendi. Conto.? Cara ed Harry si sposeranno la settimana prossima. Minchia. Tu sei innamorata di Harry, perché lasci che la tua felicità abbia la peggio? Non ti riconosco più. – dice al telefono
Guardo il calendario, ed in effetti è il 16 di settembre. Sembrava solo ieri che avevo comprato il mio ombrello a pois. Sembrava solo ieri che avevo visto per la prima volta Simpy comprare delle mutande. Solo ieri. E invece erano passate tre settimane. Tre settimane passate per New York a comprare mutande insieme a Bieber.
Riesamino la frase di Minne e d’improvviso sento una fitta dentro. Si sarebbe sposato Harry tra una settimana. Il ragazzo di cui spmo persa. Il ragazzo che probabilmente è innamorato di un mia amica, e si sposerà con lei.
- Ehm, si, già, Harry. Come … come sta? Li hai più rivisti? Lui e Cara intendo.
- Si. E lei un’arpia. Gli sta sempre appiccicata. Lui invece sembra perennemente triste. Per come la vedo io è innamorato di te. Anzi, per come la vedono tutti, eccetto voi due. – dice
- No, lui non è innamorato di me. Se lo fosse non si starebbe per sposare, non credi? Comunque con Niall, invece? Come vanno le cose?
- Bene.
- Lo so. Siete su tutti i giornali. L’altro giorno una ragazza mi ha fermato e si è messa ad urlare dicendo”OH MIO DIO, tu sei l’amica di Jasmine!” ed io ero molto stranita. – rido – Adesso però devo andare perché Justin non ha più cassetti dove mettere mutande e devo aiutarlo. Ciao Minne.
- Ciao. – mi saluta
Raggiungo Bieber e lo aiuto a sistemare le varie mutande. Cosa non si fa per gli amici.
- Dunque. Quante ne hai vendute oggi? – domando incuriosita, riferendomi alle mutande
- Ehm … aspetta che guardo. – dice e va verso il computer
- Settecento. Era un anno che non mettevo in palio le mie mutande, e sono andate a ruba. I calzini invece meno, solo cinquecentoottantasette. Ma non mi posso lamentare.
Ero strabiliata. Chi comprerebbe delle mutande usate? Io non di sicuro. Non è una coaa intelligente. Che te ne fai poi? Le appendi in salotto? Per l’amor del cielo. Le metti? Che schifo.
- Bieber, ma cosa ne fanno poi le beliebers? E poi … quanto le fai pagare per delle mutande?
E mi viene un flash. Che mi ricorda tutti i mesi passati. No, non quelli con Harry, sarebbe romantico, ma un paio di mutande di Bieber non possono essere così significative per il nostro “rapporto” amichevole. Più o meno. Un flash che mi ricorda Vicki. Che per giunta si fa sentire molto più spesso del solito. Dovrebbe anche venire a trovarmi, fra una settimana. Purtroppo. Ricordo due anni fa. Quando Vicki doveva comprare quelle benedette mutande. Ma la connessione le era andata via. Perciò era corsa da me, derubandomi del mio computer, ed eravamo state cinque ore ad aspettare quelle mutande che non eravamo riuscite a prendere. Era riuscita ad aggiudicarsi solo la canottiera. Ma quella non le andava bene, voleva le mutande. Voglio dire, molto meglio la canottiera. Fatto sta che per mesi ci connettevamo ogni giorno per riuscire a prenderle, ma non ci riuscivamo mai. E dire che stavamo cercando di prendere delle mutande.
- Ehi ci sei? – mi sventola una mano davanti alla faccia Bibber
Scuoto la testa, mi ero distratta con quell’orbile ricordo. Solo a pensarci mi vengono i brividi.
- Si, scusa. Me ne terresti un paio? – domando – Sai, lo scorso anno mia cugina Vicky è stata per una settimana davanti al computer per comprare quelle mutande.
- Le regalo anche un cappello se vuole. – sorride Justin
- Vada per le mutande ed il cappello.
- Comunque – riprende il discorso Justin – ogni beliebers sogna le mie mutande. E le faccio pagare quaranta dollari l’una.
- Che cosa? Ma è una cosa spregevole. Quaranta dollari per un paio di mutande? Tu sei pazzo. Ecco come fai ad avere tutti quei soldi. Anche perché, i tuoi cd, chi se li caga?
I dilemmi della vita.
 
Porca troia in queste mutande ci si affoga. Sono già le una e mezza, ed io ho fame.
- Bieber, basta. Andiamo a mangiare, spicciati. Sono novanta minuti che sistemiamo mutande, e non ne posso più. Adesso ce ne andiamo, okay? Okay.
Bieber alza gli occhi al cielo ed annuisce, seguendomi fino alla sala da pranzo.
Ci sediamo al primo tavolo che troviamo libero e dopo poco il cameriere arriva. E non un cameriere qualsiasi, quello figo, in prova. Avrà si e no ventidue anni ed è a dir poco … figo.
- Volete qualcosa? – domanda
Si, il tuo numero.
- Un piatto di spaghetti al ragù. – dice Justin
- Due. – ripeto incantata
- Qualcos’altro?
Si, il tuo numero.
- No, siamo apposto così. – mi precede Bieber
Lo ringrazio mentalmente e prendo il Blackberry, uno dei miei due (o forse tre. Ok, cinque) telefoni, incominciando a scrivere a Minne quanto cazzo sia figo il cameriere.
“Minne, tu non puoi capire quanto cazzo è figo il cameriere. Dovrei chiedergli il numero. Oppure potrei aspettare che sia lui a chiedermelo. E se non me lo chiedesse? Ho provato a fargli una foto ma non ci sono riuscita. Tu non puoi capire. Riccio, occhi verdi, alto. Chiamami dopo.”
Ripongo il mio cellulare in borsa e nel frattempo il cameriere figo ci porta l’acqua. 
Merda, quanto è gnocco.
- Jenny, pensavo, oggi pomeriggio ti andrebbe di venirmi a vedere alle prove? Perché sai ho un’esibizione. Al Madison Square Garden. – dice, aspettandosi che io spalanchi la bocca
Ma la verità è che non sono così sorpresa.
Inizia a blaterare di chissà cosa mentre io penso a quanto possa essere figo il cameriere.
- Sai, è un posto molto importante per i cantanti.
Mentre parla per sbaglio do una gomitata alla bottiglia e l’intero contenuto va addosso a Justin.
Scoppio a ridere mentre lui rimane pietrificato. Povero racazzo.
- Mi dispiace Bieber, ma non è stata colpa mia. È il destino. – annuncio con tono solenne
Justin mi guarda alzando un sopracciglio e va in camera a cambiarsi, promettendo di tornare in meno di tre minuti. Come se fosse possibile. Conoscendolo ci metterà venti minuti e sistemerà anche delle mutande.
Nel frattempo mi arriva una risposta da Minne.
“Bene, se ha un fratello fatti dare il numero. Ma pensavo … non è che somiglia un po’ ad Harry? Perché sai, la descrizione coincide.”
Non perdo tempo a risponderle.
“No! Ma cosa vai a pensare, cogliona. Il cameriere è riccio, occhi verdi, alto. Harry è alto, riccio, occhi verdi. Quindi il cameriere è riccio, Harry è alto. Il cameriere ha gli occhi verdi, Harry è riccio. Il cameriere è alto, Harry ha gli occhi verdi. Nota bene.”
Ripongo il cellulare in tasca e con mia grande sorpresa mi ritrovo davanti Bieber, già cambiato.
Inizia di nuovo a parlare di qualche argomento non molto interessante.
- Sai Jenny, penso che non avresti dovuto lasciare Harry a Cara. – dice, e divento tutto d’un tratto attenta – Insomma, se eri veramente innamorata di lui perché avresti dovuto?
- Non lo so. È come se Cara avesse avuto la precedenza. E poi lui le ha chiesto di sposarla, non penso che avrebbe buttato all’aria il loro matrimonio per una stupida amica.
Smetto di ascoltarlo quando vedo Harry. In persona, non in televisione. Harry Styles, a New York, nel mio hotel. Che diavolo ci fa qui? Insomma, non dovrebbe essere con Cara? Cazzo. È bello. Molto più del cameriere.
Alla vista del riccio sputo l’acqua in faccia a Bieber, che si alza e butta le mani al cielo.
- Ma ce l’avete con me oggi? – urla
Sbuffa e si siede.
- Comunque non penso che per Harry tu fossi solo una stupida amica.
Merda. Faccio cenno a Bieber di stare zitto, ma sembra non cogliere il messaggio.
Gli pesto un piede.
- Eh dai, cosa ti ho fatto di male? – borbotta
Gli indico con lo sguardo Harry e capisce.
- Ah. Oh. Ciao Styles. – balbetta grattandosi la nuca imbarazzato
 

 
ggiao.

 
dddunque. è arrivato harrreeeeh. non ve lo aspettavate, eeeeeeeh? eeeeh? eeeeh? se ve lo aspettavate dite che non ve lo aspettavate, ok?ok.
comunque voglio ringraziare le ragazze cdadgbhsd che hanno recensito, e chi segue/ricorda/leggere/preferisce.
ringrazio anche le racazze cbfshdbshd che mi hanno inserita tra gli autori preferiti. era tipo dall’inizio della storia che non andavo a vedere e siete taaaaantissime dsvhfbshd.
ah, ricordate, recensire non nuoce gravemente alla salute, ok?ok.
comunque ho già deciso la fanfic prossima che scriverò (penso) da pasqua o poco dopo.
(sabrinahh, sorry, ma non so quelle che avevi detto AHHAHAHHAHAHA)
se vi va (tanto per cambiare lol) ho scritto una nuova one shot. 
I'm alright
(se odiate la swifffft non leggetela, perché è anche su di lei uu) 

non so cos’altro dire (?) quindi mi defilo e vado a studiare storia.
 
ggiao. 

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Capitolo 18
*** Non posso … non ne ho la forza. Non ce la faccio a riportare su la valigia. ***




18.
Non posso … non ne ho la forza. Non ce la faccio a riportare su la valigia.

 
 
 
 
 
 
- Ah. Oh. Ciao Styles. – balbetta Justin grattandosi la nuca imbarazzato
- Ciao. – risponde freddo
Poi prende una sedia dal tavolo accanto e si siede insieme a noi.
- Quindi Justin … - dico nonchalance, come se l’arrivo di Harry non mi avesse smosso – Di cosa stavamo parlando?
- Stavo dicendo che Harry … il cameriere, lui, ecco … non lo so. – ammette Justin sull’orlo del pianto – Io me ne vado!
Si alza dalla sedia e corre via. Io penso che quel ragazzo non sia normale, seriamente. Dovrebbe farsi vedere da qualcuno di bravo.
- Io, ecco, dovrei, cioè, andare, io … al bagno! – balbetto agitata
Faccio per andare ma Harry si alza e mi prende a braccetto.
- Che. Cazzo. Stai. Facendo? – domando stranita
- Non lo so. Ma devo parlarti e nei film le ragazze quando si parlano stanno sempre a braccetto.
- Ma tu non sei una ragazza.
Harry sembra rifletterci e poi annuisce, staccandosi. Ne approfitto iniziando a scappare per tutto l’hotel. Giro a destra, sulle prime scale che trovo, per poi proseguire sempre a destra, per poi prendere l’ascensore e ritrovarmi Harry davanti appena scesa. Merda.
- Che diavolo … ? – dice lui
Scuoto la testa.
- Cosa vuoi? – domando uscendo dall’ascensore
Andiamo a sederci su dei divani nella reception e Harry sembra imbarazzato.
- Voglio che torni a Londra, Jen. Mi manchi. Tanto. Manchi a tutti, non solo a me. Anche a Victoria. Che a proposito mi viene a suonare tutte le mattine per sapere se posso lasciare Cara e mettermi con lei. Seriamente, devi parlare con tua cugina. Comunque ... anche a Minne manchi. Devi parlare con lei, perché si è stabilita a casa nostra. Manchi anche a Brooke che non sa più con chi fingere gli scleri. Manchi a …
- Fingere? Che cazzo? Non è veramente pazza Brooke? – domando scioccata
- No, macché. Era solo per farti credere di non essere l’unica strana. Tornado a noi … voglio che tu stia al mio matrimonio. Sei diventata la mia migliore amica in tre mesi, ed io ci tengo a te, Jenny. Ti prego. Anche Cara, che dovrebbe essere furiosa con te, ti vuole. Lei sa che io sono qui. Ciò che è successo è stato uno sbaglio, capita a tutti di sbagliare, no? - conclude
Ciò che è successo è stato uno sbaglio, capita a tutti di sbagliare, no? Queste parole fanno male. per lui è stato tutto un fottuto sbaglio. Per me è stato importante.
- Io … io devo pensarci. – balbetto
- Come vuoi. Io parto domani. Sta a te decidere se venire con me o meno. Ciao Jen. – dice e si alza, andandosene
 
Forse dovrei partire. Forse non dovrei. Forse partirò perché Harry mi piace ancora. Forse non partirò perché Harry mi piace ancora. Forse sono una cogliona. Forse non … no, sono decisamente cogliona, su questo non c’è ombra di dubbio.
Partirò. Perché la c’è gente che ha bisogno di me. Perché quei poveri cristi di Harry, Zayn, Louis, Niall e Liam non possono sopportare Minne all day all night. Partirò perché Cara ha bisogno di una vera wedding planner. Partirò perché Justin finirà per impazzire se resterò ancora con lui. Partirò perché … perché boh. Partirò perché …
I miei pensieri vengono interrotti da una porta che si apre di scatto. A quel rumore improvviso salto in aria e cado di sotto dal letto matrimoniale.
- Oh fanculo. – mormoro alzandomi in piedi
Vedo Justin fissarmi.
- Allora, cosa farai? – mi domanda guardandomi, forse per la prima volta, serio
- Non lo so. Penso che partirò. O forse no. – dico, poggiando una mano sulle valige pronte
- Bene, perché Harry è fuori che ti aspetta. Devi decidere in fretta.
Mi mordo il labbro e mi torna in mente un ricordo.
 
- Un bacio. Beh, dipende dal bacio. Non avete sentito niente? Nulla? – chiede la bionda
- Niente. Il niente più assoluto. – dice Harry

Scuoto la testa e prendo la valigia decisa ad andare.
- Ciao Justin. – dico triste, perché infondo (ma molto infondo) è un ragazzo simpatico
- Ciao Jenny. Mi mancherai. – sussurra
Sembra un cucciolino. Faccio un mugolio sdolcinato e lo abbraccio.
- Simpy, mi mancherai anche tu. – dico per poi battere l’indice sul suo naso
Simpy Bibber sorride e mi aiuta a portare le valige.
Scendiamo e mi ritrovo davanti Harry.
Niente. Il niente più assoluto.
- Allora vieni?
- Si. Come vedi ho la valigia. – borbotto
Niente. Il niente più assoluto. Niente. Il niente più assoluto.
Sto per uscire dall’hotel e solo in quel momento mi rendo conto di ciò che sto facendo. Sto andando a vedere il matrimonio del ragazzo di cui sono persa. Sono. Una. Stupida. Cogliona.
- Scusami Harry. Non posso. – dico fermandomi improvvisamente.
- Perché? – domanda
- Non ce la faccio. Mi dispiace.
Sto per piangere, ma non voglio che Harry mi veda piangere, perciò scappo in camera.
Fanculo a tutti i ragazzi. A parte Simpy. Lui va bene. Tutti gli altri NO.
Non appena Justin mi vede piombare in camera mi guarda stranito. Corro dal lui mente piango e lo abbraccio.
- Jenny, che cosa è successo? – domanda lui
- Non posso … non ne ho la forza. Non ce la faccio a riportare su la valigia. Fanculo, c’ho messo mezz’ora per portarla giù. Ah, e mi sono resa conto che non voglio assistere al matrimonio del ragazzo che mi piace.
Justin annuisce, come dire di aver capito, si volta, esce da camera mia chiude la porta e bussa. Avrà dimenticato qualcosa. La apro, ed un urlo mi investe.
- Ma sei cogliona o cosa? Se Harry è venuto qui è solo per capire se lo ami. La mente maschile pensa che tu, visto che non lo stai seguendo, non sei realmente innamorata di lui. Sei una fottuta imbecille. Anzi sei imbeciulla. IMBECIULLA.
Imbeciulla? Che cazzo vuol dire?
- Imbeciulla? – domando asciugandomi una lacrima stranita
- Si. Imbeciulla. Im. Be. Ciul. La. IMBECIULLA.
Sorridi e annuisci, Jenny, sorridi e annuisci, prima o poi i panda col rossetto verranno a salvarti e ti porteranno nella terra degli arcobaleni. L’importante è crederci.
 
 
 
 
-  Sei giorni dopo –
 
 
- Jenny, senti, dovresti smetterla, seriamente. Ti stai auto deprimendo. – conclude Justin seduto sul letto
- Si hai ragione, - inizio convinta – ma Harry fra dodici ore, quaranta minuti e cinquantanove secondi si sposerà. – riscoppio nel mio pianto isterico
- E dai … magari sono tredici ore e dieci minuti, magari sono in ritardo. – cerca di consolarmi lui
Lo guardo con cattiveria. Se sta cercando di tirarmi su il morale, beh, sta facendo acqua da tutte le parti. E dico sul serio perché con le mie lacrime sto allagando la camera. Tipo Alice nel paese delle meraviglie. Magari la bottiglia mi porta da Harry.
- Basta Jenny. Ora io e te andremo a quel maledetto matrimonio, e prima che sia troppo tardi dirai ad Harry ciò che veramente provi e …
- Zittisciti Simpy. – dico dandogli un colpetto
Ma forse ha ragione. Forse dovrei andare. Forse sono una stupida.
Mi alzo dal letto sgranchendomi sotto lo sguardo stupito di Simpy.
- Oh mio dio, pensavo che questo momento non sarebbe mai arrivato. – butta le mani al cielo
- Non è che hai un jet privato?
- Ti sembra che sarei venuto in aereo con te da Londra a New York se lo avessi? Okay, ce l’ho, solo che lo uso per altri scopi.
- Quali scopi?
- Ecco … io … porta le mutande alla gente che le compra.
Oh. Questo ragazzo non finirà mai di stupirmi.
- La seconda classe andrà bene. Prepara le valige Bieber, si va a Londra.
 
 
- Merda Bieber, fra otto ore si sposeranno. E per arrivare ci vogliono sette ore. Non ce la farò mai.
- Jenny calmati.
- Okay, okay. Siamo arrivati?
- No.
- Adesso?
- No.
- E adesso?
- No.
- E adesso?
- Si.
- Davvero?
- NO.
- Bieber sei una pacchia.
 
- Sette ore dopo –
 
- Bieber, fra quanto arriviamo?
- Fra qualche minuto, Jenny,smettila di chiederlo.
- Okay. Ma tu sei una pacchia.
- Hai imparato una nuova parola?
- Pacchia? Già. Non è carinissimo?
- Bellissimo.
- Stiamo atterrando. Si pregano i passeggeri di allacciare le proprie cinture di sicurezza, grazie. – dice una voce metallica.
Finalmente. Finalmente. Fi. Nal. Men. Te. Si, ho iniziato a ripassare la divisione in sillabe insieme a Simpy.
 
 
 

 
ggiao.
 
nanananannananananana cause we’re youuuung, we’re youuuung, we’re youuung.
oggi, ragazze, canto. AHHAHAHHAHAH ed è finita questa, quindi ne iniziamo un’altra, tsk.
gguindi, ringrazio le ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo. siete ndnfrgfr, veramente.
mi scuso infinitamente per il ritardo, ma questo capitolo è stato …
wake me upppp, wake me up inside, can’t wake uuuup, wake me up inside, save meeee, call my name and save me from the daaaaaark. waaake me up, bid my blood to ruuun , can’t wake uuup, before i come undone, save meeee, save me from the nothing I've become.
(mi scuso per le parole probabilmente inventate lol)
comunque, prima di farmi prendere (?) dicevo che sto capitolo è stato peggio di un parto HAHHAHHAHAHAHHAHA. non avevo la minima idea di cosa volevo succedesse. lol
spero che comunque vi sia piaciuto dnebfdeh
 
su twittaaaah ho cambiato (tanto per cambiare) nick e mi chiamo @hjsdjmples, mentrre su ask sono sempre @boccciuolo . scrivetemi uu. è un ordine.  e poi voglio pubblicizzare due one shot.
The moment i knew di swiftssmile
Picturs di Carter_
mi sono piaciute taaaaaanto, quindi PASSATECI lol.
e se vi va passate anche dalla mia che nessuno si è cagato c’’: I’m al right.
 
me ne vado (finalmente)
 
gggiao.
 
 
piesse.
 
tell them all i knooow nowww
shouttt it from the roof topssss
write on the skyyyliiineee
all we had is goneee knowww
teeell them I was happyyy
and my heart is broken
all my scars are opeeen
tell them what I hoped would be impossibleeee.
 
 
piesse due.
le tre canzoni che ho cantato sono stupende, ascoltatevele uu.
sono young di tulissssssssa, bring me to life degli evanscence e impossibile che sarebbe di shontelle ma io ascolto quella di james arthur perché io può. 

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Capitolo 19
*** I'm your personal wedding planner. Right? ***



 

 

19.

I'm your personal wedding planner. Right?

 


- Fanculo. Fanculo. Fanculo. Fanculo. Fanculo. Fanculo. Fanculo. Fanculo.
- Jenny, urlare fanculo di sicuro non ti farà correre più veloce.
Si, sto urlando fanculo da 10 minuti mentre corro fuori dall’aeroporto. Ma ho le mie ragioni, quindi Bieber deve stare zitto.
- Taci, Simpy.
Continuo a correre, alla ricerca di qualche altra parolaccia. Vagina. Vagina è perfetto.
- Vagina, vagina, vagina, vagina, vagina, vagina, vagina, vagina, vagina.
Mi fermo stanca e mi appoggio alla valigia.
- Porca vagina.
Justin sta peggio di me. E lui non ha neppure la valigia, ma solo una borsa, visto che si tratterrà poco.
Vedo una macchina nera ed enorme passarci davanti. Justin fa un cenno di saluto all’autista e mi ritrovo ad amarlo.
Saliamo entrambi in macchina, dopo aver caricato le valige, e l’autista si gira verso di me.
- Dove? – chiede
- Alla chiesa di St. Patrick. Veloce. – dico, guardando l’orologio, visto che mancano poco più di venti minuti
 
- Oh, ma fanculo. – urlo
Proprio oggi doveva esserci traffico? Ce l’hanno tutti con me.
- Di questo passo Jenny non ce la faremo mai. – dice Bieber – Scendi, io ti raggiungo dopo. Corri
Guardo Simpy come se fosse impazzito, ma in effetti ha ragione.
Scendo dalla macchina, ed inizio a correre. Sto correndo, devo dire ad Harry ciò che provo.
Forse i tacchi non aiutano. Mi levo le scarpe e riinizio a correre.
 
Dopo dieci minuti sono davanti alla chiesa. Ci sono tre entrate però. Harry aveva scelto quella … a destra, si quella a destra.
Senza fermarmi mi schianto contro la porta aprendola.
- Fermi tutti, vi prego! – urlo.
Tutti mi guardano male. Guardo verso Harry. Momento. Harry non c’è.
All’altare c’è una coppia di vecchietti. Merda, forse dovevo andare nella porta di sinistra.
- Cioè, no, ecco, volevo dire … ehm … continuate pure! – balbetto per poi sorridere imbarazzata
Richiudo le porte velocemente, e corro verso l’altra porta. La apro silenziosamente, rinunciando alla mia entrata scenica e con mia fortuna non vedo i due sposi all’altare.
Riconosco Liam tra la folla e decido di avvicinarmi.
- Liam! – lo chiamo
Lui si gira e spalanca gli occhi non appena mi vede
- Dov’è Harry? – domando
Lui si guarda un po’ intorno e dopo essersi alzato mi fa cenno di seguirlo.
Annuisco e gli vado dietro, attraversando una porta. Andiamo in un corridoio bianco, dove a quanto pare dovrebbe esserci Harry, ma invece mi trovo davanti Cara.
Lei si gira e sorride. Minchia sorridi? Ti volevo scippare il ragazzo, ricordi?
- Jenny! – esclama sorridente e mi abbraccia
Ricambio l’abbraccio, perché infondo le voglio bene.
Guarda poi in direzione di Liam e Kate, la nuova damigella, e chiede loro un po’ di privacy.
- Potete lasciarci sole? – domanda gentilmente, ed i due escono
- Ehi. – dico
- Ehi. Senti, vorrei parlarti. Che dici, ci sediamo?
Annuisco e ci sediamo su una delle due poltroncine.
- Senti Jenny. Io, ecco … vorrei dirti una cosa. Non sono convinta di amare Harry. E sento che sto per fare uno sbaglio, perché sono convinta che anche se lo amassi lui non ricambierebbe. È innamorato di un’altra ragazza. – spiega abbassando lo sguardo
Un’altra? Cioè, io e Cara non gli bastiamo. Stronzo puttano di merda che non è altro. Se lo trovo giuro che lo faccio fuori. FUORI. F. U. O. R. I. Quel coglione. E io pensavo che fosse un bravo ragazzo.
- È innamorato di te Jenny. – conclude – E penso che anche tu sia innamorata di lui. Ti si legge negli occhi. Non guarderà mai me come guarda te. E io non lo guarderò mai come lo guardi tu. Siete fatti per stare insieme.
Scherzavo. È fantastico, perfetto, bellissimo, fantastico, buono, bravo, bello, chic. È nenufrefurfhr. E anche un po’ gis boom pouh.
- Cosa … cosa hai intenzione di fare? – domando ascoltando in silenzio
- Io … non lo so. Anzi, lo so. Ma devi aiutarmi, ho avuto un’idea.
 
 
Sono sempre più convinta che l’idea di Cara sia del tutto fuori luogo. Devo ancora capire perché ho accettato. Insomma, avrei potuto dire “No, Cara, ti ringrazio, sembra una cosa carina, ma no.”
- Jenny, muoviti. – dice la prendendomi per la mano, insieme a Jasmine, che nel frattempo ci ha raggiunte
La guardo terrorizzata e lei mi sorride, come rassicurandomi.
- Sei pronta? – domanda mio padre, che fortunatamente era al matrimonio
Annuisco incerta e lo abbraccio. La musica parte.
Attraverso la navata insieme a lui, Cara e Minne fino a trovarmi davanti ad Harry.
Lui sorride e capisce tutto. E pure io capisco che sto facendo la scelta giusta.
- Jennyfer Elizabeth Hilect, vuoi prendere il qui presente Harold Edward Styles come tuo legittimo sposo … – inizia il parroco
Fa tutto quel discorso enorme, di cui non ho mai capito il senso e giunge alla fine.
- finché morte non vi separi? – domanda
- Si, lo voglio. – rispondo sicura mentre sorrido
Si rivolge poi ad Harry.
- Harold Edward Styles, vuoi prende la qui presente Jennyfer Elizabeth Hilect come tua legittima sposa … finché morte non vi separi.
- Si, lo voglio. – risponde lui con altrettanta decisione
Ci scambiamo le fedi, ma non appena ce le danno vedo Harry tirarne una fuori dalla tasca, e la sostituisce con quella che ci avevano dato.
- Speravo venissi. – sussurra al mio orecchio infilandomi la fede
Prendo la sua e gliela infilo.
- Speravo che mi amassi. – rispondo io
Lui sorride.
- Può baciare la sposa. - dice il parroco
Harry si avvicina a me e mi bacia.
Io ed Harry ci giriamo verso gli altri e vedo che tutti sorridono.
Louis, Zayn, Liam, Niall, Brooke, Alexis, Cara, Jasmine, Simpy.
Ci sono tutti. Tutte le persone che reputo importanti.
- Viva gli sposi! – sento urlare Bieber
Non appena la gente sente questa frase iniziano a tirarci riso e scoppio a ridere. Pensare che l’avevo comprato io quel riso.
- Ti amo Jenny. – mi dice Harry
- Ti amo anche io. Dopo tutto sono la tua personale wedding planner, giusto? – rido guardando i suoi occhi verdi
- Già. E sei solo mia.
 
Non avrei mai creduto di sposarmi a diciotto anni. Ho sempre pensato che fosse una cosa da stupidi ed immaturi, da persone che non capiscono ciò che vogliono veramente, e affrettano i tempi. Ma adesso, mentre guardo Harry sorridere capisco che ciò che sto facendo è giusto, ed è tutto ciò che desidero.
 
 

- sei mesi dopo –
 
Il telefono sta squillando dieci minuti. Ma ne io ne  Harry abbiamo la forza di alzarci.
- Penso che dovremmo rispondere. – dico io
- Ecco, appunto rispondi.
Fanculo, stronzo.
- Pronto? – domando prendendo il mio cellulare
- Jenny? Sono Justin. – mi dice una voce dall’altra parte del telefono
- Oh, ciao Simpy. Come va?
- Bene. Volevo chiederti una cosa. Vedi, ho chiesto a Selena di sposarmi. Volevo che fossi tu a organizzare il mio matrimonio.
Che cosa? NO.
- Scusa Bieber, ma non vorrei finire per sposarmi con te. – dico
- Che cosa? – chiede lui confuso
- Ciao Simpy. – lo saluto
- Ma io …
- No.
- Per..
- NO. Simpy, sto bene con Harry, non mi voglio sposare con te, ciao.
Il mio lavoro è faticoso, perdincibacco.
 

 



gggiao.

ok,ragazze,ci credete se vi dico che sto piangendo? ecco, non credeteci, perché non è assolutamente vero. AHHAHAH
no, però sono emozionata a chiudere questa fanfiction di 19 capitolo molto intensi (?)
ok, non è che siano stati proprio intensissimi, ma dettagli HAHAHHA
detto questo oggi voglio fare i rinccccraziamenti.
ringrazio le ragazze dolcissime che hanno recensito questa storia, e soprattutto ringrazio quelle che ci sono state fino alla fine lol.
seriamente, le vostre recensioni sono state qualcosa di fantasticherrimo. *cuoricino*
ringrazio le persone che hanno messo nei preferiti questa storia, siete dande dande (?)
ringrazio chi ha seguite this story, o che l'ha messa nelle ricordate.
ma ringrazio soprattutto tutte quelle che hanno letto questa merdina, che chiamiamo fanfiction. anche chi ha letto solo il primo capitolo.
vi ringrazio infinitamente.

ringrazio infine i miei idoli che mi hanno dato ispirazione, tenchiu aidols.

se vi interessa ho iniziato la mia nuova fanfiction sui one direction dhebfue. 
14 going on 20 e spero che vi piacciaa. 

e anche una su bibber. 
How to conquest Justin Bieber in 15 days. 

se vi va di parlarmi su twitter sono @xdemsvojce e su ask @boccciuolo con tre c. 
un saluto alla mia twitgemy/gemy/twitty/twitgemela. ti vu bi. 
me ne vado dopo questo ultimo spazio autrice :cc

ggiao. 

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