We, girls.

di Yssis
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ~ Prologo ***
Capitolo 2: *** ~ Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** ~ Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** ~ Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** ~ Capitolo 3 {Space} ***
Capitolo 6: *** ~ Capitolo 4 ***
Capitolo 7: *** ~ Capitolo 5 ***
Capitolo 8: *** ~ Capitolo 6 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** ~ Prologo ***


~ Prologo

Un giorno qualunque, in un posto imprecisato, una ragazza rientrò a casa dopo la mattinata scolastica.
Tirava un forte vento, e stretta nella calda sciarpa, la ragazza entrò nel portone di casa.
Appoggiò lo sguardo distratto sulla casella di posta; un movimento quotidiano, quasi involontario.
Sbalordita, si ritrovò a sfilare una busta; non c'era niente di particolare in essa, era come una normale bolletta della luce o del gas.
L'unica cosa un po' strana era il sigillo... Un fulmine.
La cosa che però lasciò più sbalordita la ragazza era il suo nome, scritto sul retro di della busta.
Di norma lei non riceveva nulla: arrivavano le bollette per i suoi genitori... Al massimo qualche cartolina per sua sorella.
Lei, di bollette da pagare o cartoline, non ne riceveva mai...!
Per questo, leggendo il suo nome, si sentì per la prima volta desiderata, cercata da qualcuno.
Era una bella sensazione, certo, ma ancora non sapeva il contenuto di quella busta, nè il mittente: non era stato scritto...
Salì velocemente le scale, entrando in casa: dopo aver consumato in modo frettoloso il pasto, aprì con mani tremanti la busta.
Davanti ai suoi occhi sbalorditi, si materializzarono queste parole...

Cara signorina,
E' invitata a iscriversi ad una scuola sorta allo scopo di verificare le sue conoscenze sull'anime su cui scrive con impegno e passione, a suo dire.
Presentando questa lettera potrà avere accesso alla struttura scolastica che l'accoglierà nel miglior modo possibile.
Speriamo che il nostro invito venga accolto con entusiasmo e di avere quindi la possibilità di incontrarci di persona.
Siamo proprio curiosi di sapere fino a quanto arrivano le Sue conoscienze.
"Si reputa fan...? Lo dimostri!"
Cordiali saluti
Inazuma Japan & Co.

Non riuscì a trattenere un urletto di sorpresa, dopodichè iniziò a saltellare per il corridoio di casa.
Qualche minuto dopo, chiamò sua sorella: doveva assolutamente avvisarla della novità...

Nello stesso istante, altre nove ragazze stavano aprendo quella busta, all'interno della loro casa.
Dieci ragazze molto lontane tra di loro, presto si sarebbero ritrovate tutte nella stessa scuola.
Fra di loro, molte non si conoscevano nemmeno, ma stando per qualche tempo insieme, avrebbero capito di avere molto in comune.

Ma, in quel momento, ancora non sospettavano nulla...

~ .~ .~ .~ .~

Intanto, in un altro posto, molto lontano dalle dieci ragazze, c'era un gruppo di persone riunite intorno ad un lungo tavolo, in una stanza scura...
-Perchè dobbiamo per forza stare al buio ragazzi?
-Haruna! Hai interrotto una voce narrante talmente intrigante e ben avviata!- esclamò un ragazzo dai grandi occhi scuri e una fascia arancione calata sui ciuffi ribelli.
-Vedi Endou-kun, io penso che il narratore sia stato bravissimo, ma potremo anche accendere la luce!- protestò la blu
In quel momento, la luce del lampadario illuminò l'ambiente...
-Ecco fatto!- concluse con voce pacata Kazemaru.
-Ci siamo tutti?- chiese allora Hiroto, quasi con dolcezza.
-Sembrerebbe di sì...- sussurrò Midorikawa, guardandosi attorno.
-Io continuo a pensare che non sia stata una buon idea...!- sbuffò allora Kidou, contrariato.
-Oh insomma! E' da quando abbiamo scritto quelle lettere che non fai altro che lamentarti!- esclamò Gouenji, quasi a voler stuzzicare il castano.
Quello stava per ribattere, quando si intromise Fubuki.
-Anche io ed Atsuya non siamo così convinti...!-
-EHI! Shirou-san, non mettermi in mezzo!- si difese subito Atsuya
-Ragazzi, quel che è fatto è fatto. Quindi adesso dobbiamo solo impegnarci dando il meglio di noi!- prese allora parola Endou, con quel sorriso che tanto lo caratterizza.
-Uhm... Non sò, io ho comunque un brutto presentimento...!- sbuffò nuovamente Yuuto, mentre tutti lasciavano la stanza.
Dopo qualche minuto, era solo, con Shirou di fianco.
L'albino gli si avvicinò, poggiandogli una mano sulla spalla in modo rassicurante: - Hai ragione Kidou-kun... Abbiamo invitato delle matte...!-
I due sospirarono, avviandosi verso l'uscita.
Prima di chiudersi la porta alle spalle, Kidou sbuffò, rivolto più al cielo sopra di lui che al compagno di fianco: -Speriamo solo di uscirne vivi...!-

 

~ Devo trovare un nome decente a ques'angolino...
Konnichiwa minna!
Sì, il prologo è orribile, lo so.
Ma non è uscito niente di lontanamente simile ad un lavoro decente in questi giorni... Quindi appioppatevi questo e poi si vedrà. *^*
Beh, c'è poco da dire.
La ragazza all'inizio del "capitolo" sarei io, ma non temete: presto forse arriveranno anche le altre ragazze. ^^
Devo ringraziare le mie amiche, che hanno accolto con entusiasmo quest'idea e hanno deciso di darmi una mano! ;D
Arigatou minna!
Grazie al loro aiuto, cercherò di aggiornare senza farmi attendere troppo... Ma non prometto nulla. DX
Sì, sono molto occupata, di recente... E la mia fonte di distrazione viene comunemente chiamata Raven Cullen con la quale mi ritrovo a messaggiare ogni giorno. çOç
E ovviamente, anche tutte le altre ragazze, che nel momento più inaspettato, aggiornano le loro meravigliose long, costringendomi a posticipare il momento della scrittura.
Quindi siete TUTTE colpevoli dei miei potenziali ritardi... Sappiatelo. *u*
... Wow, oggi sono più sadica del solito. ^^
Oh beh.
Kisses for everyone! <3

Sissy

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Capitolo 2
*** ~ Capitolo 1 ***


 ~Capitolo 1
 
-UUUUUFFFFFFFAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!! Mi sto proprio annoiandooo!-
Con decisione una ragazza dai grandi occhi scuri spalancò la porta della sua camera, avventurandosi per i corridoi dell’enorme edificio.
Qualche giorno prima aveva ricevuto l’invito e non era riuscita a resistere alla curiosità: senza avvertire nessuno aveva preso e, in giornata, aveva lasciato casa.
La sua fretta però le era costata cara: le lezioni sarebbero cominciate solo quando tutte e dieci le alunne sarebbero entrate a scuola.
In quei giorni di attesa, nessuno si era fatto vivo, e lei stava letteralmente scoppiando dalla noia. Ma anche la curiosità era tantissima: i ragazzi di Inazuma esistevano davvero? O si sarebbe rivelato tutto uno scherzo? Chi sarebbero stati gli insegnanti? E le altre ragazze? Le conosceva oppure no? Come si sarebbero svolte le lezioni? Per quanto sarebbero durate? E perché proprio lei era stata scelta? Perché nessuno le veniva a spiegare nulla?!
Rimuginando, non si accorse che un’altra ragazza stava venendo dal senso opposto, e così le due si scontrarono.
Sissy cadde miseramente al suolo, mentre l’altra riuscì a mantenere l’equilibrio.
La ragazza dai lisci capelli castani, fra cui si intravedevano alcune meche bionde, sbottò: -Oh insomma! Si può sapere cos…- Ma Sissy, tutta emozionata, saltò in piedi e stringendo con enfasi le mani sottili e affusolate della ragazza mingherlina che aveva di fronte, esclamò: Oh! Finalmente qualcuno è arrivato! Mi sembra di aspettare da un’eternità! Anche a te è arrivata la lettera, vero?- così dicendo sventolò davanti al viso della ragazza la sua busta- Questo vuol dire che saremo compagne! E… Questo cos’è?- s’interruppe Sissy, alludendo alla collana a forma di drago che pendeva dal collo della sconosciuta.
-Oh… Questo? E’ una collana che indosso sempre. Lo chiamo…-
-Il mio marchio di fabbrica...!- esclamarono contemporaneamente le due.
-KyaaaaaaaaaaaaaaaH! Che cosa meravigliosa!- affermò Sissy con enfasi. – Oh, scusa, mi sono dimenticata di presentarmi! Io sono Sissy, tu come ti chiami?-
-S…Sissy?!- sbottò a quel punto la ragazza dagli occhi castani, incredula – Ma stai dicendo sul serio?!-
-Saprò ben come mi chiamo, non credi?- la mora le strizzò l’occhiolino, e a quel punto la ragazza cominciò a saltellare dalla gioia.- AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!! Non posso crederci! CI SEI ANCHE TU!! Sono Angy, Sissy!-
A quel punto una ragazza dai lunghi capelli castano scuro e gli occhi di un verde vibrante, passando per il corridoio, vide due pazze urlanti saltellare, e decise che era conveniente avvicinarsi: anche se svitate, quelle due erano le uniche forme di vita intelligenti che aveva avuto l’onore di vedere da quando era arrivata.
Questa ragazza era seguita da un’altra, più giovane, dai grandi occhi azzurri come il cielo e i capelli corti, castani, che inizialmente la trattenne, ma poi si lasciò convincere e seguì la compagna.
Sissy e Angy intanto avevano smesso di saltellare, e notarono le due ragazze avvicinarsi.
-Oh! Nuovi amici!- esclamò raggiante Sissy, correndo loro incontro.
Le due, lanciandosi una veloce occhiata, si scansarono; senza che nessuno potesse fare nulla, Sissy le superò e sarebbe andata a sbattere contro la porta appena dietro, se non fosse stato per un’altra ragazza, dagli scuri e vaporosi capelli ricci, che usciva in quel momento dalla stanza.
Sissy la travolse con un abbraccio che le fece ruzzolare entrambe per terra.
-Grazie! Grazie! Grazie! Se non fosse stato per te, adesso sarei schiacciata contro la tua porta! Non saresti potuta essere più puntuale!-
-Sì, sì, sì… Tutto quello che vuoi. Adesso però potresti levare il tuo sederino dalla mia schiena, se non ti è di troppo disturbo…?!- affermò con tono sarcastico la ragazza.
Quando le due si rimisero in piedi, si strinsero la mano, guardandosi intensamente negli occhi.
-Selena… Grazie ancora!- Sissy venne subito interrotta dalla ragazza dagli occhi grandi e verdeggianti, spuntata alle sue spalle:- Semmai dovresti dirle “Scusa”!-
Sissy si portò una mano dietro la nuca, ridacchiando nervosetta: -Eh eh eh! Mi sa che hai proprio ragione… Ehm… Temo di non…-
-Raven. Sono…-
-Rae-chaaaaaaaaaan!!- enfatizzò a quel punto Sissy, lanciandole le braccia al collo. Quella rimase un poco stordita, poi ricambiò l’abbraccio.
-Sono Sissy, Raven…- sussurrò poi la mora nell’orecchio della compagna che dalla sorpresa allentò la presa sull’amica, che rischiò di ruzzolare a terra per la terza volta in mezz’ora. Questa volta ad impedirle la rovinosa caduta ci pensò la ragazza dai chiari occhi celesti, della sua stessa età, con un timido sorriso sulle labbra rosee.
-Grazie! Tu invece sei…-
-Io… Puoi chiamarmi Judd…-
-JUDDINAAAAAAAA!!- scattò nuovamente Sissy, riacquistando il poco equilibrio che si ritrovava per poi perderlo subito dopo lanciandosi verso l’amica.
-Non ci posso credere… Ci siete proprio tutte…!- sussurrò commossa la ragazza con la rosa bianca fra i capelli scuri e leggeri.
-AH! SENTILA! Ha anche la faccia tosta per dirlo!- si sentì sbuffare dal corridoio.
Una ragazza fece il suo ingresso nel corridoio; portava un cappello di lana blu dal quale uscivano lunghi capelli corvini, che incorniciavano un viso contratto dallo stupore, ed anche un tantino innervosito.
-Un po’ di gelosia non fa mai male…- sussurrò Sissy provocatoria, avvicinandosi il più possibile alla ragazza di fronte a sé, e, mantenendo sempre la debita distanza, continuava ad osservarla – Uhm… Arianne, giusto?- concluse sorridendo.
Quella le si lanciò incontro, raggiante: -Sì, sì! Lo sapevo: Sissy-chan è leggenda!-
Le due si abbracciarono, quando, ad un tratto…
-SISSY!- tuonò una voce in lontananza – PRENDI QUESTOOO!!-
Da una porta rimasta fin a quel momento nell’ombra comparvero due ragazze che, con gridolini di gioia, presero a correre all’impazzata verso la povera ragazza.
Le sue inseguitrici erano evidentemente sorelle, visto che si assomigliavano un sacco: avevano entrambe i capelli lunghi e bruni. La più grande aveva degli occhi verde acerbo, mentre quelli della più piccola erano castani e molto espressivi.
A Sissy non restò altro da fare che abbandonare tutti e scappare, inseguita dalle due sorelle.
-Lucchan!- esclamò allora Selena, riconoscendo dal tono di voce la più piccola del gruppo – Cosa ti ha fatto Sissy? Chi sono quelle due? Da dove sono sbucate? E perché la stanno inseguendo?!-
La ragazza dai lunghi capelli boccolati assottigliò gli occhi per poi sussurrare in tono macabro e sadico: - E’ venuta qui senza dirmi niente… E io mi sono dovuta arrangiare da sola con i nostri genitori…! Dovevo vendicarmi! E così…- concluse accarezzandosi una ciocca di capelli bruni – Ho chiamato Hichiyo ed Emma, due delle sue fan più convinte e testarde, e gliele ho lanciate contro!
Mentre Lucchan raccontava, Sissy…
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!! SONO TROPPO GIOVANE PER MORIREEEEE!!-
La ragazza zigzagava per i corridoi, cercando di seminare le sue inseguitrici, che non erano intenzionate a mollare, dal canto loro.
-SISSY-CHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAANNNNN!!-
D’un tratto, Sissy si ritrovò in un vicolo cieco, ed ebbe il tempo di pensare “E’ la fine…” che le due ragazze le saltarono addosso, riempendola di abbracci e lacrime di commozione.
La mora inizialmente non oppose neanche resistenza: era alquanto stanca, inoltre le piaceva farsi un po’ coccolare da quelle due fan stregate dei suoi lavori come scrittrice.
Ma, dopo una mezz’ora abbondante di lodi ed abbracci decise che era più che sufficiente: -Ragazze! Ragazze! Adesso basta! Siete gentilissime, e vi ringrazio dal profondo del cuore, ma mi state soffocando!-
Hichiyo, mortificata, abbassò lo sguardo: -Scusaci Sissy-chan, noi…-
-Aaawww, fatevi abbracciare voi due…!- la zittì la mora, stringendole entrambe in un abbraccio più sciolto, ma pieno d’affetto.
Quando si staccarono, Sissy si voltò: le altre le avevano raggiunte, mentre Selly trascinava per un orecchio Lucchan, la quale silenziosamente ingiuriava contro sua sorella e la sua follia.
Angy fece un rapido conto, ed esclamò: -Ma siamo nove! Ne manca una all’appello!-
A quel punto, intervenne Raven: -E io so chi è.-
Mentre il suo sguardo si incrociava con quello di Sissy, Hichiyo e Selena, i loro pensieri andarono a focalizzarsi su una sola persona “Marty”.
-Lasciate fare a me!- esclamò Sissy quando a tutti fu chiaro chi era l’alunna mancante – Ho già in mente un piano…
Poco dopo, il gruppetto fece scivolare un biglietto da sotto la porta della camera della ragazza in questione.
Marty era comodamente seduta  sul letto a leggere, quando si vide scivolare fra i piedi un foglietto con su scritto “Sorpresa nell’atrio fra 10 minuti”.
Incuriosita, sistemò il segnalibro fra le pagine sottili, chiuse il libro lasciandolo sulle coperte morbide e, assicurato il biglietto in tasca, si richiuse la porta alle spalle.
Intanto, nell’atrio…
-Voi nascondetevi qui intorno. Io arriverò di là. Così facendo, quando lei arriverà da lì, poi…-
-Scusami Sissy-chan, ma non c’ho capito nulla!- sbuffo la ragazza dai lunghi capelli corvini.
-Così adesso puoi capire cosa provo ogni volta che leggo un tuo capitolo…!- enfatizzò con tono drammatico l’amica.
-E poi- intervenne Juddina – Perché le hai scritto proprio “sorpresa”?! Altro che sorpresa! Io mi prenderei un infarto!-
-Grazie Juddy. Ti voglio bene anch’io.- sorrise ironica Sissy, per poi zittire tutte le compagne con un rapido gesto della mano: -Sta arrivando! Tutte ai propri posti!-
Marty fece il suo ingresso nell’atrio ora deserto con un po’ di circospezione.
Cominciava a dubitare di aver fatto la scelta giusta: il messaggio non era stato firmato, inoltre…
Ma non riuscì a ragionare su altro, perché un urlo, accompagnato dal rumore di passi svelti, proveniente dal corridoio attirò la sua attenzione: - MARTYYYYYYY!!-
Le correva incontro una ragazza con indosso un paio di jeans chiari, una maglietta gialla a maniche corte; gli occhi scuri e grandi, la bocca aperta in un sorriso smagliante e fra i capelli mori una molletta a forma di rosa bianca che teneva a bada alcuni corti ciuffi arricciati.
Correva talmente veloce che Marty non ebbe il tempo materiale per spostarsi, e così venne investita dalla ragazza più giovane.
-Ma insomma! Ti sembra una cosa normale travolgermi in questo modo?!- sbottò contrariata, non appena si riprese dallo stupore.
-Io?! Normale?! Starai scherzando spero! Di me si posson dire tante cose, ma la normalità proprio non mi si addice!- si impettì allora Sissy, già in piedi.
Una scintilla balenò nello sguardo di Marty, accendendolo di meraviglia e stupore: -Sissy-chan…?-
-In persona!- Esclamò tutta contenta la mora, porgendo una mano alla compagna per permetterle di alzarsi.
Detto fatto, le due cominciarono a saltellare dalla felicità.
-Andiamo, vah.- sussurrò Raven uscendo dal suo nascondiglio e seguita a ruota dalle altre ragazze.
-Sissy-chan! Dovevi darci il segnale per uscire!- la sgridò a quel punto Emma.
-Scusate, la colpa è di Marty: ci ha messo più del previsto a riconoscermi e così…-
-Con questo cosa vorresti dire scusa…?!- sussurrò Marty con aria minacciosa.
-Ragazze per favore, non iniziate già da adesso a litigare!- le implorò Selly, riportando l’ordine nel gruppo.
Sissy guardò le sue compagne, una ad una, con gli occhi lucidi dalla felicità.
Voleva a tutte un bene pazzesco, ma non poteva negare che erano ragazze molto diverse fra loro, a partire dall’età: una cosa però le riuniva tutte, ed era proprio il motivo per cui adesso si trovavano lì.
Loro erano amanti, scrittrici e fan indemoniate di Inazuma Eleven, e questo bastava a renderle già tutte amiche per la pelle!

~.~ .~.~ .~

-VISTO?! Avete visto che cos’è successo?!
-Calmati Yuuto. E’ successo che le ragazze si sono tutte ritrovate… Che c’è di così strano?-
-CHE C’E’ DI COSI’ STRANO?! Hiroto dico io, hai visto?! Sono bastate un paio d’ore e quelle sono già un gruppo unito e affiatato!-
-Guarda che anche per noi è successa la stessa cosa: sono bastate un paio di partite, e siamo diventati una squadra affiatata e compatta…!-
-Kazemaru… MA VANNEGGI O COSA?! Un paio di partite?! Sai quanto durano un paio di partite?! Sai quant’impegno, determinazione e fiducia verso i propri compagni serve a vincere un paio di  partite?! No, assolutamente no. Il paragone non sta né in cielo né in terra…! E la chiave di tutto è lei!- così dicendo il regista puntò la matita che teneva in mano contro un’immagine trasmessa dalla telecamera che riprendeva Sissy ridere affiancata dalle sue amiche – Lei le conosce tutte! E’ lei che le tiene insieme! Il capo delle pazze squilibrate!-
-Onii-chan, sei tu che vaneggi…!- lo interruppe dolcemente Haruna, facendolo sedere e porgendogli una borraccia – Sei troppo agitato… Calmati…!-
Yuuto iniziò a bere lentamente l’acqua fresca, mentre Gouenji prese parola: -Sì, in effetti Sissy pare
essere l’unica a conoscere tutte le altre nove. Fra loro, invece, alcune non si conoscono. Si può pensare quindi che sia proprio Sissy a tenerle insieme, ma è anche vero che sono state un gruppo solo per qualche ora… E’ troppo presto per arrivare a delle conclusioni…!-
-Però! Pensate un po’: Sissy tiene insieme le sue compagne proprio come Endou-kun fa con noi…!-
Per poco Yuuto non si rovesciò tutta l’acqua addosso.
-Shirou-san! MA TI RENDI CONTO DI COS’HAI DETTO?! Tu credi di poter paragonare quella pazza di Sissy al nostro capitano?! E la squadra della Raimon a quel gruppetto di squilibrate?! Ma dico io, cos’avete tutti oggi?! Pongo al posto del cervello?!-
Endou, che era rimasto fino a quel momento in silenzio, saltò su:- Ehi minna! Andiamo a giocare a calcio?-
In coro tutti esclamarono un bel “Sìì!!” carico di entusiasmo, lasciando il povero Kidou solo in mezzo alla stanza.
-Possibile che non mi riescono ad ascoltare un attimo?! Il calcio dovrebbe essere il nostro ultimo problema adesso…-
Lanciata un’ultima occhiataccia alle telecamere, il rasta sbuffò.
-Aaaahhh… Se ne accorgeranno, i miei compagni, di cosa sono capaci quelle dieci tutte insieme…!-
E uscì dalla stanza, diretto al campo.

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Capitolo 3
*** ~ Capitolo 2 ***


~ Capitolo 2
"Buon giorno a tutte ragazze. Con piacere abbiamo potuto vedere che siete arrivate, e quindi, se siete d'accordo, noi avremo intenzione di inizare le lezioni..."
-SE SIAMO D'ACCORDO?! Ma che domande sono?! Siamo iper-extra-super pronte!!- esclamò sprizzante di energia Juddina, levandosi di scatto dal letto.
"Perfetto! Allora, tra mezz'ora in II B...! Vi aspettiamo!"
La voce dell'autoparlante, più squillante ed allegra rispetto a quella che aveva iniziato il discorso, si arrestò, e la ragazza si fiondò in bagno; con il viso ancora umido uscì dalla stanza, intenzionata ad andare a svegliare le sue compagne.
E aveva previsto bene: nel corridoio incontrò solo Lucchan, Hichiyo, Emma e Selena.
Il resto stava ancora ronfando beatamente sotto le calde coperte del letto.
Le ragazze si guardarono, scuotendo il capo...
-Per oggi può andare...- sorrise infine Emma
-... Ma se pensano che faremo loro da baby-sitter per il resto delle mattine, si sbagliano di grosso!- chiarì Selly con le mani sui fianchi.
Dopodichè, visto che erano in cinque e ne mancavano altrettante all'appello, decisero che: Juddina avrebbe svegliato Arianne, Hichiyo avrebbe pensato a Marty, Lucchan si sarebbe occupata di sua sorella, Emma avrebbe svegliato Raven e Selena Angy.
Chiariti i compiti, le cinque si dileguarono.

In quei venticinque minuti in cui rimasero separate, successe l'inimmaginabile.

Dalle varie camere si sentirono urla, esplosioni di bombe atomiche, galline fare uova d'oro, il flusso torrentizio delle cascate, gatti miagolare, televisioni trasmettere noiose pubblicità, barriti di elefanti e forni sfornare biscotti... Il resto ve lo lascio immaginare (?).
Dopodichè, eccole.
Tutte e dieci le ragazze erano pronte, fresche e riposate dentro le nuove uniformi scolastiche.
Portavano una camicetta blu pastello di cui spuntavano solo le maniche e il colletto sopra un golfino bianco; su un lato, lo stemma della Raimon, il fulmine dorato.
Collants color perla coprivano le gambe, e indossavano una gonna, una vera scocciatura per molte, anch'essa celeste.
In generale, comunque, sembravano a proprio agio, e anche un tantino emozionate...
-Scusate ragazze, ma perchè stiamo qui a fissarci come delle dementi?! Sono delle belle uniformi, ma avremo modo e tempo per ammirarle più tardi! Se non ve ne foste accorte, siamo già in madornale ritardo! - intimò Angy, già pronta a scattare verso il piano superiore dell'edificio.
-Ai posti di partenza...!- esclamò a quel punto Sissy, sistemandosi una rosa turchina fra i capelli vaporosi - Pronte...- le compagne le si misero di fianco, preparandosi allo scatto: - ... VIAAA!!-
Come il baleno, tutte e dieci, in contemporanea, schizzarono le ragazze, con urla di gioia e frenesia; in un attimo, eccole al piano delle II.
-Adesso, non ci resta che trovare la "B"...- osservò Lucchan, frenando la corsa, al contrario delle altre che si fiondarono contro la prima porta che trovarono sul loro percorso.
Dopo aver udito un forte trambusto, la ragazza più giovane sospirò, avvicinandosi cautamente alla porta che le compagne avevano sfondato; "II B" lesse stupita.
"Quando si dice sesto senso...!" osservò, varcando definitivamente la soglia.

L'aula era grande, la cattedra al centro, di un legno chiaro e semplice, la lavagna vicino alle finestre e ai termosifoni, a sinistra della stanza; i banchi erano disposti a ferro di cavallo, e facevano da ghirlanda ai muri, tenendo al centro della stanza la cattedra.

Su di essa erano saltati gli "insegnanti", probabilmente dallo spavento.
Le ragazze ancora raggomitolate ed intricate su loro stesse, si rizzarono in piedi, udite le esclamazioni di stupore sopra di loro.
La prima, neanche a dirlo, fu Sissy, che pestate le dita di Angy e districatosi dall'abbraccio di Selena, con un balzo fu di fianco a Yuuto.
-KIDOU-CHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAANNN!!-
Il povero regista non riuscì neanche a voltarsi, perchè si ritrovò in un attimo sbattuto sul pavimento, con addosso Sissy che continuava a sbaciucchiarlo e le sue amiche, chi accorsa in soccorso di Yuuto, e chi intenzionata a togliere le labbra della mora da quelle del castano.
-Ragazzeeeeee...!- si lamentò la giovane dagli occhi scuri, una volta essere stata allontanata a forza dal "suo Kidou" - Siamo già gelose? Non sopravviveremo molto, se da subito non ci capiamo a vicenda...!-
-Tu prova ancora ad avvicinare una sola volta il viso a Yuu-kun, e vedi come mi faccio capire... Al volo, proprio...! Chiaro?!- sussurrò con fare diabolico e poco rassicurante Marty avvicinandosi con fare losco all'amica.
Questa le sorrise, dichiarandosi "disposta all'obbedienza"... per il momento.
-FUBUKI-CHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAANNNN!!
Il gruppetto si voltò, appena in tempo per vedere i due albini venire sommersi da Emma, Hichiyo, Angy e Marty, tutte sprizzanti di cuoricini.
Sissy lanciò un'occhiata allibita a Raven: - Ma se un attimo fa mi stava minacciando... Come fa adesso a saltare addosso a Fubuki-san?!
-Sissy, tu sei l'ultima che deve lamentarsi, in fatto di incomprensibilià...- frecciò Lucchan, comparendole da dietro le spalle.
-Uuuuufff- sbuffò la mora - E va bene, andiamo ad aiutare i due gemellini, vah.-
E dopo svariate lamentele e minaccie di morte, i ragazzi si poterono considerare al sicuro.
Burn, a suo dire, aveva avuto una "trovata geniale", che aveva risolto tutti i loro problemi.
Legate al rispettivo banco con pesanti catene d'acciaio stavano tutte e dieci le ragazze, più una puzzola.
-Ricordatemi perchè abbiamo una puzzola in classe...?- brontolò Midorikawa
-Perchè a me piacciono!- esclamo Hiroto, pieno di enfasi.
-Ah... Allora va bene- si arrese Ryuuji
-Ooooooohhhh... Che carini!!- saltò su Angy, ma fu prontamente bloccata dal saltar addosso ai due dalle costrizioni ai polsi.
-Non è giusto, così, però...!- si lamentò Arianne, mentre Burn sorrideva soddisfatto.
-Senza di me, non riuscireste a sopravvivere... RINGRAZIATE IL GRANDE BURN!!-
-Sì, certo... Per il mal di testa!- Atsuya si tappò le orecchie, infastidito, mentre Hiroto cominciò a prendere in considerazione l'idea di mettere a tacere una volta per tutte quel suo compagno tanto antipatico quanto arrogante.
Gouenji, guardandosi intorno circospetto, si avvicinò ad un grande armadio lì di fianco, e bussò con impeto: -SHIROU-SAN! KIDOU-KUN! POTETE USCIRE ADESSO!!-
-S...Sei sicuro Shuuya?
-Ti metterei mai in pericolo?
-... Sì.
-Non parlavo con te Yuuto! Dicevo a Fubuki!
-E perchè io non posso dire la mia!?
-Nessuno ti ha interpellato!
-E nemmeno a te!
-R...Ragazzi...?
-Ma mica posso lasciarvi qui dentro!
-Nessuno ha chiesto il tuo parere. Fosse per me non ci sarei neanche venuto, in questa scuola...
-Oh Kidou quanto sei pesante...! Ormai è fatta, ci sei dentro fino al collo, quindi mettiamoci una pietra sopra e FINIAMOLA CON QUESTO GIOCO STUPIDO!-
-Guarda che io non sto giocando, dico sul serio: mio padre a casa non c'è, quindi per quanto me ne importa potrei rimanermene qua dentro fino alla fine delle lezioni!
-... Shirou-san? Almeno tu? Esci?
-Mmmmhhh... Sai, Shuu-kun, io...
-OH MA COME SIETE PESANTI VOI TRE!- con un colpo secco, Kazemaru spaccò la porta dell'armadio, e Fubuki, Kidou e Gouenji si ritrovarono per terra, sommersi dall'armadio.
-KIDOU-CHAAAAAAAAAAAANNNN!!!-
-SHIROU-SAAAAAAAAAAAAAAANNNNN!!-
-Uuuufff... E noi non esistiamo?- si lamentò ironico Endou
-Ma certo che esistete, ma adesso ci sono loro in vitale pericolo!- esclamò Sissy, parlando per tutte.
-Allora, iniziamo sì o no questo stupido test?- Midorikawa cominciava ad impazientirsi.
E i ragazzi sapevano quanto poteva essere pericoloso Ryuuji arrabbiato, quindi senza più osare rivolgersi una sola parola, si alzarono in piedi e, ricomponendosi, si misero intorno alla cattedra.
-Test!?- ebbero l'ardore di chiedere, in coro, le ragazze quando furono sicure che il pericolo era scampato.
-Esattamente.- sul volto di Hiroto comparve un sorrisetto che non prometteva nulla di buono - Visto che da qualcosa dovremo pur iniziare, ma il programma è molto vasto, abbiamo deciso di sottoporvi ad un compito, come test d'ingresso, per valutare le vostre conoscenze iniziali e sapere, più o meno precisamente, da dove incominciare.
Juddina alzò la mano: - Ma che genere di domande ci farete?-
-Sono tutte indirizzate sull'argomento Inazuma Eleven, che, presumiano, sarà quello in cui troverete meno difficoltà... Ma questo è ancora tutto da dimostrare. -rispose Kidou, con una strana increspatura della voce.
-Quando fa così... C'è da preoccuparsi.- si agitò Marty, ma Raven le sorrise di rimando e in qualche modo la ragazza si calmò.
-Bene, adesso vi consegneremo il test, sono tutte domande a scelta multipla a cui dovrete rispondere; avete un'ora precisa. Buon lavoro. - sorrise Endou, mentre Hiroto, Burn e Midorikawa distribuivano alle ragazza il foglio.
-Whoaaaaaaaa!!- esclamò Hichiyo, tutta contenta.
-Tutte queste domande?! In un'ora soltanto?!- si stupì Selena, ma le lamentele le si congelarono sulle labbra incontrato lo sguardo torvo di Gouenji, già innervosito di suo.
-Qual maraviglia...!- esclamò invece Sissy, piena di emozione ed entusiasmo.
-E'... Una citazione dalla Divina Commedia, neh Sissy-chan?- le sorrise Angy
-Eh eh... Ormai ce l'ho nel cuore...!-
Tutte le ragazze, chi più chi meno ovviamente, sentirono le lacrime agli occhi, e Raven scoppiò in singhiozzi.
-NON IN QUEL SENSO!- sbuffò Sissy, spazientita.
Possibile che fossero tutte così sentimentali?
-Che succede?!- Brun si voltò, guardandole negli occhi una ad una... Poi si rivolse a Hiroto: - E possibile che si commuovano davanti a delle domande così banali?-
-Ah, tu non capisci niente!- esclamò tutt'ad un tratto Sissy, volendo difendere le sue amiche.
-Come hai detto scusa...?- Gli occhi dorati, o meglio dire infuocati di Haruya si accesero di colpo, ustionandole lo sguardo.
-Uuuuuffff...!- Sissy incrociò le braccia, contrariata.
Emma le mise un braccio intorno alle spalle, sorridendole bonaria, mentre da lontano Lucchan e Selena le strizzarono l'occhio.
-Inizate a lavorare, SU!- le intimorì Kazemaru.
Sissy abbassò gli occhi sul suo foglio, fingendo di concentrarsi; poi però, decise che non sarebbbe stata tutto il tempo zitta... oh no.
Le sue amiche la guardarono, mentre sul suo volto si dipinse un ghigno di sfida.
-Volete la guerra... E che guerra sia!-
 ~ .~ .~ .~ .~
-Ragazze il tempo è scaduto. Consegnate.-
Lentamente, tutte si alzarono dai propri banchi, e fecero per avvicinarsi alla cattedra...
-EHI! Ma siamo bloccate!-
-Uh sì, hai ragione!- Endou si battè con forza una mano contro la fronte - Beh, liberiamole!-
-NEANCHE PER SOGNO!- saltò su Kidou - Ci tengo alla mia vita, se non ti dispiace...!
E i tre ex-alieni fecero di nuovo il giro della classe, facendo attenzione a non avvicinarsi troppo alle alunne e ritirandone velocemente solo i fogli.
-Nel pomeriggio avrete i vostri risultati. Adesso potete andare nelle vostre camere...- si limitò a dire Kidou, sistemando i test dentro una valigetta nera (?), prima di scomparire, seguito dai ragazzi, per i corridoi dell'edificio.
Appena tutti gli "insegnanti" ebbero varcato la soglia, le catene si smaterializzarono completamente.
-Puf!!- esclamò Angy, sorridendo.
-Come "Puuf"?! Sarei rimasta legata ai polsi e alle ginocchia per tutto questo tempo da una cosa che poteva svanire in qualsiasi momento?!-
Sì, Arianne era davvero adirata.
Juddina le fu accanto in un attimo, e in qualche modo la convinse a ritornare a respirare regolarmente (?).
-Aaaaaahhh... Avrò fatto orrore! ORRORE!-
-Ma dai Nee-chan! Non dire così... Sono sicura che, invece, sei stata bravissima!- Hichiyo sorrise bonaria alla sorella maggiore, che sembrava sempre molto demoralizzata.
Sissy varcò la soglia per ultima, con lo sguardo a terra, assente...
-Sissy-chan...!- le si avvicinò Raven che non aveva fatto caso allo strano comportamento della mora. - Quando abbiamo iniziato il test sembravi tanto intenzionata a fare chissà che cosa... Invece poi non è successo niente!-
-Ah, sono sicura che la nostra Sissy-chan ha di sicuro escogitato qualcosa... Ne sono certa!- Marty si affiancò a Raven, strizzando l'occhiolino a Sissy.
L'attenzione del gruppetto, per il resto del pomeriggio, fu focalizzata sulla puzzola di Hiroto, mentre Sissy rimase in disparte... taciturna...


~ Angolino che non ha ancora un nome...
Buonsalve a tutte, ragazze!
Mi devo scusare per... un sacco di cose. ^^"
Facciamo con ordine:
Mi scuso con tutte voi per l'immenso ritardo: dovete sapere che questo capitolo io l'avevo finito di scrivere (su un foglio) ma una parte è stata stracciata miseramente... çOç
E così io avevo solo metà lavoro pronto... Ma visto che non mi sembrava giusto ritardare ancora, mi sono detta "Ma sì, pubblicherò in due parti..:!"
Spero che possiate perdonarmi, per il ritardo e per la sua causante: ho solo metà capitolo. *u*
Beh, guardatela in questo modo... Aumento un po' la suspance!
"Cos'avrà mai Sissy? Ha qualcosa in mente, oppure è caduta in depressione? Come saranno andati quei test? Perchè Hiroto ama le puzzole? Emma fa bene a disperarsi oppure no? Le ragazze troveranno un po' di tempo per ammirare le loro uniformi?"
Tutte le risposte nella prossima puntata! ^^"
A proposito; che ne pensate delle uniformi?
In principio volevo farle uguali a quelle che indossano Aki e Haruna, poi ho pensato che era troppo banale per una tipa come me copaire dall'anime... E così me le sono inventate, tenendole sempre come punto di rifermento, però. ;D
Come primo approccio con i ragazzi... Beh, diciamo che alcune sono partite con il piede storto...! *fischietta*
Ah, ma non avete ancora visto niente... Se avrete un po' di pazienza, riscriverò l'altro pezzo del capitolo, e vi prometto che lo farò a breve. çOç
Inoltre mi devo scusare con tutte voi che avete aggiornato le vostre storie: abbiate fede, prima o poi troverò il tempo di lasciare una recensione a tutte quante! ;D
Ditemi... Vi sto rendendo bene o sono completamente fuori strada?
In effetti, non è che vi conosco quel granchè...
E "gli insegnanti"? Sono un po' troppo simili a noi, in quanto pazzia, oppure sono abbastanza IC? *u*
Io sinceramente non lo so... ^^"
Come ultima cosa, vi chiedo un favore: utilizzando la vostra fervida fantasia (?), sareste in grado di fornirmi qualche consiglio utile per il nome da dare alla materia principale, più comunemente detta "riguardante Inazuma Eleven"?
Io non so più dove sbattere la testa... çOç
Nessun nome mi va a genio... Magari voi avete delle idee migliori. ^^
Bene, prometto che mi farò presto viva con l'altra parte del capitolo... Per ora vi lascio un po' di suspance. *u*
Non odiatemi troppo, ve ne prego...

Un bacione,

Sissy

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Capitolo 4
*** ~ Capitolo 3 ***


-Aaaaaawwwww…!! Che amore…!
-E ha un pelo morbidissimo…!-
-Che occhioni dolci…!-
-Ho deciso! Quando torno a casa, voglio anch’io una puzzola domestica!!!-

Attendendo la correzione dei test d’ingresso, il gruppo di ragazze si era rintanato nella cucina scolastica, da cui proveniva il bel calduccio del forno acceso e… Inutile dirlo, la curiosità che vigeva sulla puzzola di Hiroto era stata impossibile da trattenere. In quattro e quattr’otto, la mitica decina si era ritrovata ad inseguire la puzzola senza un attimo di tregua per strapparle una carezza o un abbraccio.
Sissy intanto era stranamente silenziosa e rischiava spesso di ritrovarsi in disparte; alcune ragazze se n’erano accorte, e stavano cercando di svegliarla da quel coma momentaneo in cui era caduta.
D’un tratto, mentre stava coccolando la puzzola, Arianne si avvicinò fumante alla mora, e scrollandosi d’intorno Juddy, Selena, Raven e Hichiyo, senza tanti complimenti mollò un sonoro schiaffo sul viso della compagna. –Allora!! Ti sveglio o no?!-
Nella stanza, in cui era calato un silenzio glaciale, l’eco del gesto violento ed implusivo della ragazza dai vaporosi capelli neri risuonò in modo pressoché spaventoso.
Sissy sbarrò gli occhi, che parvero sbiancarsi; in un attimo tuttavia recuperarono la loro vivacità e lucentezza, mentre la ragazza mora sfoggiava un enorme sorriso.
Guardò una ad una le sue compagne, che sbalordite erano rimaste senza parole, per poi esclamare: - Caaaaaaaaaaspita!! E’ stato fortissimooo!!-
Poi, realizzando di essere in cucina e non in un’aula… - Che ne dite di cucinare dei biscotti?-
Detto questo, tutta contenta iniziò a rovistare fra gli scaffali e le mensole; le sue amiche intanto, grattandosi la testa perplesse, scrollarono le spalle e decidendo di lasciar correre il buffo evento, focalizzarono la propria attenzione sulla preparazione dei biscotti.
-250 grammi di burro…- sussurrò Sissy appena avvertì le sue ragazze accanto. Si guardò attorno, indecisa sul da farsi. Aveva fretta, e non poteva aspettare che il burro si sciogliesse da solo… Juddina, intuendo quello che passava in testa all’amica, spalancò la bocca del forno, e prendendo il burro dalle mani dell’altra, lo ficcò senza tanti complimenti direttamente nel forno.
-Mi piace come ragiona la tua testolina… Assomiglia alla mia!- esclamò Sissy, battendosi il cinque con la ragazza al suo fianco.
Sfregandosi le mani soddisfatta, Sissy saltò sul tavolo da cucina e, legatosi il grembiule intorno al collo a mo’ di mantello, cominciò ad impartir ordini alle compagne.
-Lucchan! Selly! Prendete 200 grammi di zucchero e il burro e cominciate a mescolare finchè non ottenete un composto chiaro e spumoso! Mi raccomando, spumoso! E non voglio vedere grumi di nessun tipo!
-Signor sì-
 -Subito Sempai!- E le due ragazze iniziarono a mescolare lo zucchero da solo, poiché nel frattempo il burro era ormai evaporato (?).
-Juddy! Arianne! Voi due prendete 120 grammi di cornflakes e cominciate a frantumarli! Potete usare il…-
Belle contente, le due iniziarono a ridurre in briciole i cornflakes usando i batticarne; e Sissy pensò che ricordare loro l’esistenza del frullatore non fosse propriamente una buona idea… Così passò avanti.
-Emma! Hichiyo! Voglio 250 grammi di cioccolato tagliato a dadini diversamente regolari!-
-Diversamente regolari?!-
-Diamoci da fare…!- sospirò la maggiore, porgendo alla sorella un coltello.
-Attente!- le ammonì allora Sissy – Quelli tagliano!-
-Lo so!- esclamò Hichiyo… E un attimo dopo cacciò un urlo.
-Ve l’avevo detto che tagliavano…!- sospirò Sissy, riprendendo il suo compito.
-Quindi, quindi quindi…! Ah già! Marty e Raven! Voi due dovreste setacciare con cura 250 grammi di farina,
mezza busta di lievito per dolci e un pizzico di sale! E… il setaccio, mi raccomando.- Aggiunse, ammonendo più Marty che Rae.
-E io?!- chiese Angy, stupita.
-Tu? Tu tu…! Tu aiuti che vedi in difficoltà- esclamò dopo un attimo di insicurezza Sissy, raggiante – E se non hai proprio niente da fare, controlli che il tavolo sia pulito, che tutte si siano lavate le mani prima di toccare il cibo, che il forno non si spenga e cose del genere…!- Concluse, saltando giù dal tavolo e buttandosi di peso a sedere su una sedia.
-Che coooooooosa? – sbottò a quella vista Selly – Tu ti aspetti forse che noi ci mettiamo a sgobbare mentre tu ti siedi?!-
-Assolutamente no. – La mora scrollò la testa, tranquillissima – Io mi assicurerò personalmente che il vostro lavoro alla fine risulti mangiabile e controllerò personalmente ogni passo della ricetta!-
Visto e considerato che sembrava irremovibile, le ragazze ripresero i loro compiti; intanto Sissy cominciò a dire…
-Da quando i ragazzi mi hanno ripresa in classe… Cioè, è stato fortissimo! Come se fossi caduta in trance!! Mi sono mossa e ho detto cose senza che ne fossi cosciente!! Dovreste provarlo anche voi!-
-Ma anche no, vah.- Fu la risposta secca di Lucchan, che proseguì, passando il mestolo a Selena per concludere il loro incarico: -Dicci piuttosto: che biscotti sono questi?-
-Cookies!- rispose allegra la sorella maggiore – Sono i miei biscotti preferiti!- ammise poi, con già l’acquolina in bocca.
-A questo punto Sissy-chan?- chiese Selly – Come si procede?-
La mora si avvicinò alle due ragazze e lanciando una rapida occhiata al composto zuccheroso, sorrise alle due, per poi rivolgersi alle più grandi del gruppo: -Come va la farina?-
-Abbiamo appena finito…!- sospirò esausta Marty, soffiando sulle dita arrossate dal continuo sfregare.
-Immagino. Una fatica terribile.- commentò Sissy ironica, meritandosi un’occhiataccia da parte di Marty e un sorriso rassicurante da parte della compagna, che gentile le porse il contenitore.
-Angy! Mi prendi le uova?-
-Ecccccoooolllleeeeeee!!- A causa di un gesto brusco, la ragazza dalle mesh bionde perse l’equilibrio e le due uova che teneva in mano presero il volo.
Sissy allora si lanciò nella loro direzione e contorcendo il polso riuscì a far sbattere i gusci sul bordi del contenitore; in questo modo albumi e tuorli ne caddero all’interno, mentre i gusci si frantumarono definitivamente sul pavimento.
Sissy cadendo rotolò per terra, ma il contenitore era salvo.
-Grande Sissy!-
-Sei mitica!-
-Ti sei fatta male?-
-Wow che salto!-
-Accipicchia! Sei stata bravissima!-
-Troppo buone! Troppo buone!- si inchinò la mora, dopo essersi rialzata – MaH! Passiamo alle cose importanti. Ari-chan! Juddy! Sono pronti i cornflakes?-
-Non abbiamo avuto pietà!- esclamò la ragazza dagli occhi color del mare, mostrando orgogliosa il loro composto dorato e granulato.
-Siete proprio bravissime! Tutte quante! Ora, voglio con me Angy, Marty, Raven e Lucchan; mi aiuteranno a finire d’impastare. Le altre aiuteranno Emma ed Hichiyo a finire di tagliare il cioccolato!-
Detto questo, prese il mestolo dalle mani di Selena e cominciando a lavorare la farina con le uova.
-Ah! Quindi adesso ti metti a fare qualcosa anche tu?!- sbuffò Emma,raccogliendosi in una cosa i lunghi capelli castani.
-Oui mademoiselle! Non posso permettere che stia a voi tutto il divertimento!-
-Ehm… Sissy…?-
-No Raven. Come vedi adesso sto lavorando l’impasto.-
-Sì certo Sissy-chan, ma…-
-Non devi assolutamente preoccuparti Rae-chan, è tutto sotto controllo…-
-Vedi, ci sarebbe…-
-Devi sapere Raven che io ho un particolare senso artistico per la cucina, e quindi sotto la mia guida saremo capaci di fare dei biscotti davvero meravigliosi.-
-Non ne dubito Sissy-chan, però…-
-Oh, che bel composto che sta venendo…! Noi…-
Marty a quel punto intervenne per l’amica – STAI FACENDO SCHIZZARE TUTTO L’IMPASTO BAKATA CHE NON SEI ALTRO!!-
-… Ops!- Fu tutto quello che disse Sissy, prima di scoppiare a ridere e lanciare le braccia intorno al collo dell’amica, mollando così la presa sul contenitore.
Questa volta fu Lucchan che, tuffandosi, impedì al loro lavoro di non finire rovinosamente sul pavimento.
-Ti voglio bene Marty-chan!-
-Anch’io Sissy… Anch’io. Però adesso levati!-
Quando le due giovani si alzarono, Raven si avvicinò alla compagna: -Marty, io…-
-Dovere cara dovere.- le sorrise l’amica.
-Mentre voi chiacchierate amabilmente C’E’ GENTE CHE LAVORA QUI!!- le stuzzicò Sissy che, affiancata da Angy e Lucchan, univa i vari ingredienti ottenuti in un unico contenitore.
Dopo aver lavorato a lungo il composto, le cinque lo misero a riposare in frigo, dopodiché si unirono al resto del gruppo per finire di tagliuzzare il cioccolato.
-E’ davvero infinito…!- si lamentò Hichiyo, sfregandosi le mani doloranti.
-Ma siamo dieci adesso! Vuoi che qualche grammo di cioccolata da sminuzzare possa spaventare la mitica decina?!-
-Come hai detto Sissy-chan?-
-Ehm… Grammo di cioccolata?-
-Ma no! Intendevo il nostro gruppo…-
-Ah: “mitica decina”! Perché, vi non piace?-
Chiacchierando animatamente, le ragazze finirono il loro lavoro e, dopo aver unito il cioccolato all’impasto, iniziarono a dar forma ai loro biscotti.
Sissy prese un po’ di impasto, e cominciò a farne una pallina, dicendo: -Dovete fare così, guardate me; palline grandi come albicocche.-
Chissà come, le albicocche delle ragazze si tramutarono in pesche, poi in mele, pian piano in meloni per diventare infine angurie.
Arianne squadrò con attenzione le teglie che straboccavano di biscotti dalla ambigua regolarità, per sentenziare: -Beh… Sempre di biscotti si tratta, no?-
-E’ così che si ragiona!- esclamò Sissy, lanciandole entusiasta le braccia intorno al collo e trascinandola con sé per terra, mentre ridevano entusiaste.
Con l’intervento di Juddina ed alcune altre ragazze, in qualche modo si riuscì a liberare Ari-chan dalla presa di Sissy…
In quel momento, accadde che per un indicibile destino avverso, Sissy perse l’equilibrio, e cadde, trascinandosi appresso tutte le compagne che le si erano radunate attorno; andarono a sbattere contro un piano d’appoggio della cucina, ma fortunatamente i biscotti non caddero…
-Sissy!!-
-Scusateeeeee…-
-Ah, sei un caso disperato!- si lamentò Hichiyo, alzandosi in piedi. –Meno male che non è successo nulla ai biscotti!-
-Se fosse successo qualcosa, ti avrei sistemato per le feste!- sbraitò Marty, con ovvio riferimento alle sue dita massacrate.
-Eh smettila! Non sei stata l’unica a pelare il cioccolato, se è per questo!-
-Pelare il cioccolato? … Però, mi piace! Adesso anch’io dirò sempre così!-
-RAGAZZE!!- entrò in quel momento Selena, che si era allontanata senza che nessuno se ne accorgesse – I “prof” di là hanno finito. E’ da mezz’ora che cercano di mettersi in contatto con noi… Sbrighiamoci prima che si arrabbino ulteriormente.- spiegò sospirando
-Aaaaahhh!! Che scocciatura! Ma non si può aspettare dieci minuti? Così mangiamo i biscotti…!-
-Eh no Sissy-chan! Dobbiamo andare!- Lucchan la afferrò per un orecchio, e così facendo la trascinò fuori dalla cucina. A ruota seguirono tutte.
Accadde che Angy, essendosi assentata dalla scena per andare ad infornare una teglia di biscotti, non vide più nessuno, tornando in cucina. Non se ne curò più di tanto, in effetti, e portò a termine il suo lavoro…
Nessuno si accorse però, che effettivamente qualcosa era finito nei biscotti…
Dentro una mensola, in un angolo, stava infatti uno strano vaso, il cui contenuto era misterioso a tutte. Visto che però, secondo Sissy ogni ricetta che si rispetti deve avere un ingrediente segreto, la ragazza aveva pensato bene di mettere una manciata di quella polvere nell’impasto, all’insaputa di tutte.
Quello che aveva combinato, lo capirono solo dopo…

~ .~ .~ .~ .~

-FINALMENTE! FINALMENTE! LE NOSTRE VERIFICHE!!-
Le ragazze, forse per nascondere la paura, forse per puro divertimento, stavano addosso a Hiroto e Haruya che reggevano i loro test d’ingresso. Selena guidava il gruppo, per una volta: Sissy sapeva di averla fatta grossa, per questo preferiva, adesso che il test era bello che corretto, fare la brava.
Avrebbe solo peggiorato ulteriormente la situazione, se avesse fatto la sciocchina; non che le importasse davvero, ma per questa volta usò codesta scusa per far andare avanti le altre, e rimanere un pochino a distanza.
Minacciando di legarle di nuovo ai banchi, Nagumo ottenne l’attenzione di tutte le ragazze, che docili come agnellini si misero a sedere; Sissy troneggiava in mezzo alla formazione “ferro di cavallo” che ancora aveva l’aula.
-Ebbene, ragazze…- iniziò Kazemaru, asciugandosi la fronte – Abbiamo qui i vostri test. Noi…-
Raven alzò la mano: -Sono andati bene Kaze-chan?-
-Ehm…- Il celeste si grattò una guancia, fra il preso alla sprovvista e il perplesso: -Sì… Diciamo.-
-Non ci state rassicurando.- Li ammonì Emma, la voce ferma che tradiva un’agitazione terribile.
A quel punto intervenne Kidou, rimasto in silenzio fino a quel momento: -E perché dovremmo? La verità è che come inizio non ci siamo per niente! Sono stati veramente orribilI!-
-NO KIDOU!!- lo implorò Juddina – Non fare così, che ci terrorizzi!-
-E fate bene a terrorizzarvi! Io…-
-Yuu-chan. Va bene così. Calmati adesso, non sono andati poi così male…-
-Non sono andati poi così male?! Ma Gouenji! Che fai, vanneggi?! Quelle erano domande basilari, dovevano prendere tutte dieci in un test così semplice!!-
-In effetti… Però…!-
-Qualche dieci c’è stato prof?- chiese Selly, cercando di cambiare argomento prima che i due insegnanti cominciassero a litigare sul serio.
Kidou in effetti era alquanto irritabile… Si poteva facilmente notare come non fosse a suo agio in una situazione del genere, considerando che aveva metà classe che lo guardava in maniera troppo… melensa. E adorabile. Anche se a suo dire erano semplicemente spaventose. Null’altro.
-Sì, dieci ce ne sono stati. E questo è molto positivo a mio parere. Così come lo sono stati i voti più bassi.- intervenne Endou, con il suo sorriso a illuminare la stanza e gli occhi dei ragazzi. –Perché vuol dire che siete brave, ma ci sono alcune cose su cui lavorare. Ma in fondo siamo qui apposta, no?- esclamò ancora, tutto elettrizzato.
Gli altri insegnanti, dietro di lui, non poterono fare a meno che sorridere, annuendo.
I cuori delle ragazze intanto, battevano all’impazzata, dall’emozione suscitata dalla carica delle parole di Endou.
“E’ proprio tutt’altra cosa, dal vivo…” Si ritrovò a pensare Emma, con le lacrime agli occhi.
Prendendo i test, Mamoru sciolse l’incanto, e nell’aula tornò la situazione precedente… Più o meno.
Né i prof né le alunne osavano infatti aprir bocca, e in un’atmosfera di assoluto silenzio e suspance, i test vennero consegnati.
Quando tutte e dieci le alunne ebbero in mano la loro verifica, i professori cominciarono la correzione.
-Le risposte errate vi sono già state segnate, nonostante questo abbiamo deciso di correggere lo stesso, in modo da poter riflettere sui vostri errori e capire quali sono stati i vostri dubbi. – sentenziò Gouenji, dopodiché dietro la cattedra apparve un’enorme schermata dove era proiettato il test, dalle risposte ancora da crocettare.
-Andremo a correggere insieme la vostra verifica: siete pronte?- chiese Endou, rivolgendosi ancora alle alunne.
Dopo il coro di “sììììì” ed esclamazioni di stupore, gli insegnanti passarono dunque alla prima domanda; tutti i ragazzi si misero a girare fra i banchi, mentre Hiroto e Kazemaru sarebbero rimasti alla tastiera a segnare le risposte esatte.

CORREZIONE

…/1 Quanti anni fa l’Inazuma Eleven ebbe l’Incidente?
50
40 X
10
100

-Qui…- iniziò Endou – Avete risposto tutte correttamente, a parte due. Un errore è stato il più comune, ovvero è stato selezionato “50”. In questo caso, analizziamo insieme le varie date. Cinquant’anni fa , mio nonno giocava a calcio… Siamo un po’ troppo indietro, non vi pare? Quarant’anni fa era la risposta corretta. Dieci anni fa… Ebbene, se si ragionasse all’interno della stagione del Go, sarebbe da rispondere che dieci anni fa l’Inazuma Japan vinse il campionato internazionale…-
-Quindi voi conoscete anche il Go?- chiese Marty, un po’ scettica. – Non siete un po’ troppo piccoli…? Nel senso, nella stagione successiva voi siete molto più grandi…-
-Ovvio! L’ho appena detto: sono passati dieci anni.- spiegò calmo Mamoru.
-Non è molto chiaro…- sentenziò Arianne, massaggiandosi i lunghi capelli corvini.
-Cent’anni fa era la risposta più sbagliata…- continuò Endou a quel punto – Sissy, si può sapere perché hai fatto questa scelta?-
Gli occhi di tutti si puntarono sulla mora, che sogghignando maliziosamente stava per dirne un’altra delle sue; Lucchan lo avvertì, e cercò di bloccarla, ma non fece in tempo… E Sissy parlò.
-Cent’anni fa… Viveva Mussolini…- e dopo una breve pausa, concluse – Chi ha orecchi per intendere, intenda…!-
-Oh Sissy!!- Lucchan sbattè con forza la testa sul banco – Ma cos’ho fatto di male per avere una sorella tanto bakata…!-
Sissy per tutta risposta le stampò un bacio sulla fronte, per poi guardare dritto negli occhi Endou, che spaesato non aveva capito pressoché nulla… Ma fece finta di niente.
-Bene…! Andiamo avanti, adesso.-
Hiroto allora fece scorrere lo schermo, che mostrò la domanda successiva.

…/1 Come si chiama la squadra aliena che aveva come capitano un portiere?
Zeus Jr. High
Genesis
Epsilon X
Raimon Jr. High

Questo fu il turno di Nagumo.
Si avvicinò con aria minacciosa ai banchi, scorrendo gli sguardi di tutte.
Alla fine, si avvicinò a Raven: -Si può sapere cosa ti sei fumata per crocettare “Genesis”?! Quell’idiota seduto alla cattedra ti sembra forse un portiere?!-
Hiroto a quel punto balzò in piedi: -Cos’hai detto…?-
Raven avrebbe voluto sprofondare in quel momento, con gli occhi dorati di Burn incollati ai suoi, verdastri e pieni di vergogna, che la sottile montatura nera degli occhiali non riusciva a nascondere.
Per fortuna, intervenne di nuovo Sissy, alzandosi in piedi dal banco: -Non ti interessa sapere cosa mi sono fatta io per dare la risposta che ho dato?!-
-Mah… Sinceramente abbiamo già capito che tipetto sei. Una scansafatiche che non sa niente e fa la furbetta…-
-… Uff! E’ già saltata la copertura, a quanto vedo.- Sissy si scostò con la mano la frangia che le finiva sugli occhi, si era dimenticata di risistemare la sua rosa fra i capelli, sorridendo rea - Mi dispiace per voi, però; perché io ne so molto di più di quanto possa dire uno stupido test!-
-Intanto quello stupido test…-
-Non mi importa che voto ho preso! Sinceramente non m’importa nulla… Fosse per me potrei anche prendere 1, non ha importanza. Ma non ti permetto di usare quel tono con una mia amica, chiaro? Né con lei, né con nessun’altra. Siamo in una scuola, mi pare, e non alla Bastiglia! Quindi ti convien cambiare tono con noi, perché non hai idea di cosa potrei fare…-
Detto questo, la ragazza si rimise a sedere, come se niente fosse.
Nella stanza era calato un silenzio impressionante, e Raven aveva le lacrime agli occhi dalla commozione.
Sissy le fece l’occhiolino, sorridendole benevola; poi, per cogliere l’attimo, continuò tranquilla: -Ah, comunque. Io non mi fumo l’erba… Me la mangio!-
E tutto il gruppo di giovani alunne scoppiò a ridere, rilassandosi dalla tensione accumulata.
Senza più parole, Nagumo si ritirò, lasciando spazio di nuovo spazio a Endou.

…/1 Qual è la tecnica più forte di Mark nella seconda stagione?
Pugno di Fuoco
Vera Mano di Luce
Pugno di Giustizia X
Mano del Colosso

Mamoru spiegò che qui, di errori se ne poteva commettere semplicemente selezionando la sua tecnica più forte in assoluto, oppure confondendo la seconda stagione con la terza.
E Sissy, essendo questa una delle nove risposte che aveva azzeccato, stette in silenzio…

…/1 Quale squadra è allenata dal nonno di Mark?
Orpheus
Raimon
Unicorn
Little Gigant X

-Qui l’unica difficoltà- spiegò paziente ancora Endou - Era ricordarsi che mio nonno ha allenato due squadre: i Little Gigant… E l’Inazuma Eleven. Che era sì il team della Raimon, ma non si chiamava così. Comunque mi sembra che le risposte date siano tutte corrette…- e lanciò un’occhiata allusiva a Sissy, che ovviamente la escludeva da quel “tutte”.
Endou a quel punto fece cenno ad Gouenji che cominciasse pure a parlare.

…/1 Chi voleva che Axel lasciasse la squadra nel FFI?
Ray Dark
Percival Travis
Symour Hillman
Suo padre X

-Se le altre domande richiedevano soprattutto attenzione al momento della lettura, perché una sola parola mal interpretata avrebbe comportato un errore, qui c’era da applicare pura e semplice conoscenza. Chi ha sbagliato evidentemente non ha idea della situazione che vige nella squadra e soprattutto in casa mia poco prima della finale del Girone Asiatico del Football Frontier International. Questo è tutto.-
-Whoaaaaa! Che paroloni!! Mi scoppia la testa!- Juddina si prese il capo fra le mani, scuotendolo leggermente.
-Io sono rimasta a “attenzione”…- si lamentò Lucchan, perplessa.
E finalmente Kidou ebbe il suo esordio…

…/1 Chi esegue la tecnica chiamata “Pinguino Imperatore”?
David Sanford
Jude alla Raimon
Axel Blaze
Jude alla Royal X

-Diciamo che qui vi ho fregate tutte per benino…- sorrise rivolto alle giovani.
-Perché più che un sorriso quello mi ricorda tanto un ghigno spaventoso?!- enfatizzò Sissy, retorica.
Kidou evidente però, aveva intenzione di giocare un bel po’ con le loro emozioni.
-Perché hai sbagliato tutto!-
-Me ne farò una ragione, cosa ne pensi…?- un lampo di fuoco brillò negli occhi sfavillanti della ragazza; come le piaceva stuzzicarli…!
-Penso che devi darti una regolata, signorinella, perché qui siamo in una scuola e io…-
-Tu cosa?! Non sei mica un prof! Sei un ragazzo proprio come me, e io dei ragazzi che fanno i saputelli me ne faccio un baffo!- ribattè ancora Sissy, scostandosi il ciuffo con un colpo del capo.
Yuuto prese un bel respiro, dopodiché ricominciò a parlare, mentre al suo fianco era apparsa una lavagna luminosa.
-Magnifico!!- esclamò Angy – Voglio anch’io una cosa così a casa!!
-Adesso osservate con attenzione questo schemino, così eliminiamo il problema sul nascere.
L’unico e solo Pinguino Imperatore che avete l’onore di vedere, è quello che io eseguo con i ragazzi della Teikoku. Quello che viene eseguito alla Raimon non è già più l’originale, infatti è chiamato “Pinguino imperatore numero 2.”
L’1 non è come il Pinguino Imperatore. Sono una tecnica completamente diversa.
Il Pinguino Imperatore numero 1 è eseguito da un solo giocatore, e comporta degli effetti collaterali che possono alla lunga danneggiare gravemente e in modo permanente l’atleta, per questo è considerata una tecnica proibita. Il Pinguino Imperatore invece azzera il rischio d’infortunio perché lo sforzo è spartito fra i tre giocatori che eseguono la tecnica. Il Pinguino Imperatore numero 3 è quello utilizzato nella nazionale giapponese; il 7 nella squadra di calcio della Teikoku nella stagione Go e infine il Pinguino Imperatore X è l’evoluzione dell’1 che permette al giocatore che utilizza questa tecnica di non risentire dello sforzo eccessivo.
Ho preferito mettere in questa domanda il nome considerato “generico” appunto per vedere fin dove le vostre conoscenze sono ben sistemate ed organizzate.-
Le ragazze si guardarono fra loro: solo in quattro avevano ottenuto il punto pieno.
-E diciamo che sono rimasto alquanto deluso dalle mie fan. Tutte a credere di sapere chissà cosa sul mio conto e alla fine si scopre che non sono capaci a fare nemmeno questo tipo di ragionamento così banale e pratico… - E lanciata un’occhiata generale alle ragazze, in particolare soffermandosi su Sissy, Kidou passò la parola ai due Fubuki.

…/1 Qual è la tecnica caratteristica della Farm?
Ciclone Incrociato
Muraglia Infinita X
Colpo Supremo
Pugno Propulsore

-Ragazze mie – esordì il rosa – La questione non mi riguarda, ma qui si trattava solo di ricordare le tecniche più importanti e che in qualche modo simboleggiano le varie squadre che la Raimon ha affrontato durante il torneo nazionale!-
-Vediamole insieme.- proseguì il fratello – Il Ciclone Incrociato secondo questi dati pare essere la tecnica di parata utilizzata dalla Shuriken Jr. High. La Muraglia Infinita è senz’altro la risposta corretta; il Colpo Supremo non ci dovrebbero essere dubbi che è la tecnica micidiale usata da Terumi e infine il Pugno Propulsore è di nuovo una tecnica di parata. Brainwashing Jr. High c’è qui scritto. Tutto chiaro?- sorrise tenero, e metà della classe si sciolse letteralmente.
Prima che potessero saltare addosso ai due Fubuki, Hiroto passò alla schermata successiva, e i gemelli si poterono considerare al sicuro… Per il momento.
A quel punto saltò su Angy con una domanda che teneva serbata per troppo tempo ormai, e la curiosità le stava semplicemente rodendo lo stomaco: -Hiro-san…! Dov’è Mido-chan?!- chiese con voce tenera e dolce, marcando sui vezzeggiativi – State sempre insieme voi due…-
Hiroto arrossì di colpo, iniziando a balbettare; e Angy considerò che, davanti a quella scena “dal vivo”, poteva ritenersi la ragazza più felice del mondo.

…/1 Chi è la prima ragazza che entra a far parte della squadra della Raimon?
Silvia Woods X
Lina Shiller
Victoria Vanguard

-Ebbene- sentenziò Endou, prendendo a quel punto parola – L’allenatrice era di certo da scartare subito, ma ci sono stati un po’ di contrasti fra Aki e Touko: qual era la risposta giusta?
In effetti “squadra” vi ha lasciate un po’ perplesse a quanto pare. Voi avete potuto ragionare in due modi; o avete detto “La prima è stata Aki, Touko è venuta dopo.” Ma altre hanno potuto pensare “Aki non ha mai giocato nella squadra, quindi la prima ragazza ad indossare la maglia dei giallo-blu è stata Touko.”  Dovete sapere però, che la squadra è formata dalla rosa, ovvero dai ragazzi che effettivamente giocano, e dallo staff, quindi le manager e l’allenatore.
Questo concetto è stato chiarito anche nell’anime, quando prima della finale del torneo internazionale il mister ha fatto l’appello; e ha chiamato anche le ragazze dello staff.
Quindi la risposta giusta era Aki, anche se si può dire che era questa una domanda un po’ più difficile delle altre, in un certo senso…-

…/1 Di che colore ha i calzettoni Axel?
Verdi
Bianchi
Arancioni X

-Qui ci serve solo attenzione ragazze.- disse con freddezza il bomber di fuoco – Non vi starò certo a sgridare perché magari non avete mai guardato i miei piedi, ma… Diciamo che con tutte le volte che avete avuto la possibilità di notare che il colore delle mie calze è diverso da quello del resto della squadra…! Facciamo i complimenti a chi ha crocettato a caso e l’ha azzeccata, per il resto: sarà per un’altra volta…!- E con un sorrisetto malizioso sulle labbra, fece per farsi da parte, ma Kidou lo pregò: -Ti prego Gouenji. Risparmiami la tortura di dover correggere la prossima domanda. Perché davvero potrei mettere le mani addosso a qualcuno, in questo momento.-

…/1 Qual è il cognome di Jude?
Law
Sharp X
Meli

E Shuuya, scrollando il capo, spiegò semplicemente che Jude Law è un attore, e Manuel Meli è il doppiatore italiano di Yuuto. Inoltre aggiunse che chi ha sbagliato anche questa, evidentemente si era davvero fumata qualcosa. Ma qualcosa di pesante…!

…/1 Come si chiamava il portiere della Inazuma Eleven?
Symour Hillman X
David Evans
Mark Evans
Darren LaChance

Endou riprese parola: le ragazze costatarono in un tacito accordo che Mamoru-san aveva corretto davvero tante domande… In effetti molte erano incentrate su di lui. Oppure era l’unico che in qualche modo trovava piacevole quel genere di lavoro.
-In questa domanda vi siete un po’ confuse riguardo i tempi. Mio nonno è stato un portiere, ma all’epoca dell’Inazuma Eleven non era un giocatore, bensì allenava! Il portiere del club della Raimon è mister Hillman. Quindi non sono né io, né Tachimukai-kun né tantomeno mio nonno.
Chiaro a tutte?-
Eh già… Endou si divertiva proprio. Ma nei suoi occhi le ragazze non percepivano la stessa malizia di Haruya o lo scoraggiamento di Kidou, né l’indifferenza di Gouenji e la sicurezza mal celata dei due Fubuki. No. Endou era tutto particolare. Sembrava che parlare di quegli argomenti davanti a loro non recasse nessun particolare moto di imbarazzo o scocciatura. Era semplicemente piacere. In fondo, sempre di calcio stavano parlando, alla fine dei conti.

…/1 Di quanti membri è formato il club di calcio nell’episodio 18?
11
7
14 X

Suo malgrado, Kidou dovette riprendere parola.
-Qui proprio mi avete dimostrato che non sapete avere un briciolo di immaginazione. E, cosa peggiore, non sapete neanche fare i conti! Diventerò pazzo, quando inizieremo le lezioni…
-Sei il nostro insegnante di matematica Kidou-kun?- chiese allora Marty
-Sì.-
-Sono morta.- sentenziò allora la sedicenne, con un moto di disperazione nella voce.
-Undici- proseguì Yuuto – è il numero di titolari in una squadra che si rispetti.
Sette, è il numero di titolari in una squadra come la Raimon…-
-Eh Ehm!?- si fece allora sentire Gouenji, apparendo dietro le spalle del compagno.
-Stavo scherzando…!- sussurrò il regista con una punta di malizia nella voce, per poi correggersi: -Sette è il numero di titolari di cui disponeva la Raimon Jr. High quando ha dovuto affrontare l’amichevole contro la Teikoku Gakuen, poco prima del Football Frontiere. Infine, quattordici è il numero di giocatori che fanno parte della Raimon durante la partita contro la Farm, ovvero nell’episodio 18. Ragazze mie, entro in squadra con il numero 14! Se proprio non sapevate dove sbattere la testa, ma vi foste ricordate che episodio tratta il mio esordio…! Che faticaccia…!-
-Focaccia? Io voglio focaccia!- esclamò Sissy, tutta contenta.
-Tu è meglio che taci. Hai presentato un test orribile. Sarebbe meglio che fossi espulsa subito.
-Ma se io me ne vado, poi voi chi sgridate?- si rivolse allora la ragazza agli insegnanti. – Ammettetelo- proseguì con gli occhi pieni di vanto – Urlarmi è un toccasana per voi tutti! Senza di me proprio non riuscireste a sfogarvi così bene!-
Chissà come, nessuno ebbe il coraggio di proferir parola…

…/1 Dove Mark e Austin si incontrano per la prima volta?
Per strada X
Al fiume
Nel club

…/1 Qual è il nome giapponese della Royal Academy?
Teikoku Academy
Shin Teikoku Gakuen
Teikoku Gakuen X

Kidou sospirò, e poi riprese parola: -Farò questa sacrificio, e le correggerò entrambe io. Perdiamo più tempo a darci sempre il cambio con Endou… Tanto vale.
La prima, riguarda lo stesso discorso che vi ha fatto all’inizio Gouenji-san: qui non serve aguzzare l’ingegno e provare a ragionare un po’ su cosa chiede di preciso la domanda. Qui o la sapevate oppure no. E la risposta è “Per strada”, mentre si dirigevano al club. Nell’ultimo episodio dell’anime prenderanno poi la strada più lunga, passando anche per il fiume. La prima volta però, l’incontro si svolge nella strada.
Invece la Teikoku, ragazze mie… Mi fate cadere le braccia.
La Shin Teikoku Gakuen è l’Absolute Royal Academy.
Teikoku Academy ditemi, per favore, come avete fatto a crocettarla!
E’ solo questione di attenzione: guardate bene. Non soffermatevi solo alla prima parola che vedete!
Siete… Siete davvero impossibili.
-Perché?- chiese allora Raven – Tu non hai mai sbagliato un test?
-A domande così idiote per prima cosa non ho mai dovuto rispondere. E, seconda cosa, quando leggo un test a crocette, il più facile fra tutti, presto molta attenzione a quello che dico: io come tutti, penso. Anzi, pensavo. Perché dopo queste verifiche non ho più certezze riguardo nulla.
-Dimmi ‘na cosa bello mio- intervenne a quel punto Sissy, senza neanche guardare il ragazzo e giocando invece con una ciocca di capelli – Hai mai avuto certezze tu nella vita?-
-Ti conviene non fare tanto la furba, Sissy, e mi sembra di averti già ammonito una volta.-
-Sì… - proseguì Sissy, con aria annoiata – In effetti tendi a essere un po’ ripetitivo…!-
Le ragazze, soprattutto Juddina, Raven e Ari-chan, avevano davvero difficoltà a credere alle loro orecchie: Sissy si permetteva di dire cose del genere a Kidou?! Di essere così sfacciata nei suoi confronti?! Eppure, quando ne parlava con loro, Yuuto pareva essere l’essere perfetto, meraviglioso, magico, incantevole… Insomma, non si poteva toccare. Possibile che adesso si comportasse in questo modo?! Erano davvero basite.
E la ragazza percependo questa incredulità, sorrise alle sue amiche, con gli occhi gai, vispi e attenti: sembravano brillare. Evidentemente era molto emozionata, ma dovevano riconoscere che, in quanto a mascherare i suoi sentimenti, poteva far competizione al ragazzo che aveva di fronte.
-Andiamo avanti adesso prof?- chiese ancora Sissy, prendendo a sbadigliare e facendo scappare qualche risatina fra le sue compagne. – Sa, ci sta un po’ tediando, adesso…!-
Kidou si afflosciò su una sedia, tenendo una mano sulle tempie.
Quella ragazza lo devastava.
In soccorso dell’amico arrivarono i due Fubuki, che presero parola dando tempo al rasta di riprendersi un poco.
    
 …/1 Cosa fa la Zeus per essere così forte?
Si allena molto duramente
Sabota gli avversari per assicurarsi la vittoria
Beve il Nettare degli Dei X

-Beh- sorrise Atsuya – Questa era molto buffa come domanda. Diciamo che non ci sono stati errori e forse, avrete sorriso anche voi di fronte a una domanda del genere…

…/1 Con quale tecnica la Raimon passa in vantaggio contro la Zeus Jr. High?
Calcio Gemello Infuocato
Tornado di Fuoco
Tri-Pegaso

-Invece- prese parola Shirou – Questa effettivamente è potuta sembrarvi un po’ più cattivella, perché se non avevate ben chiara la sequenza di azioni e quindi di goal che si succedono nella finale del Football Frontiere…!-
Dopo una breve pausa, l’albino riprese: -Ci siamo accorti tardi che c’è stato tuttavia un errore, e quindi ogni vostra risposta è stata contata come giusta. Per scusarci della nostra disattenzione…-
-Fratellino! “Nostra disattenzione”?! E’ quell’impedito di Burn che ha voluto a tutti i costi mettere una domanda che non interessava la sua storia e, quel che è peggio, non ha contemplato neanche la risposta giusta fra le opzioni! Se avesse dato retta a noi, non sarebbe accaduto!-
E, a quel punto, Endou non riuscì più a trattenere l’ex capitano della Prominence, che scattò infuriato contro i Fubuki.
I due gemelli si fiondarono fuori dall’aula, e Nagumo prese ad inseguirli per i corridoi.
Di loro tre in un attimo si persero le tracce.
Mentre le ragazze ridevano a crepapelle, Hiroto fece cenno a Endou di continuare a parlare, altrimenti la situazione sarebbe degenerata al punto di divenire incontrollabile.
-Ascoltatemi ragazze!- si fece silenzio Mamoru – So che evidentemente adesso siete stanche, ma mancano quattro domande e noi ci teniamo un sacco a correggerle, quindi per favore concedetemi ancora un po’ di attenzione. Poi per oggi avremo finito.-
-E credo ben!- esclamò Selena, tutta su di giri dalla scena di prima.
-Dai, coraggio allora.-

 …/1 Cosa significa “Sakka Youroze!”?
Giochiamo a calcio! X
Campo da Calcio
Non ha nessun significato particolare: è un esclamazione che usa spesso Endou per motivare e dar forza alla sua squadra.

…/1 Dove studiava Axel prima di andare alla Raimon?
Zeus Jr. High
Royal Academy
Kirkwood Jr. High X

-Sakka Youroze sapete benissimo tutte che significa “Giochiamo a calcio”. “Sakka” sarebbe la traduzione di calcio e “youroze” è gioco, giocare.
Invece Goenji-san studiava alla Kirkwood e quando abbiamo giocato contro questa squadra abbiamo avuto modo di approfondire molto quest’argomento, nell’anime. Comunque se ci tenete, poi potremo riprendere l’argomento un’altra volta.-
 
…/1 Chi sono gli ultimi avversari della Inazuma Japan nel torneo mondiale?
Zeus Jr. High
Royal Academy
Piccoli Giganti X

-Qui, ragazze, non c’è niente da dire. Al massimo potevate confondere i vari tornei, ma non mi pare che questo sia successo.. .A parte qualche rara eccezione.-
Eccezione che in quel momento stava pensando a tutt’altro, e non prestava la minima attenzione alla correzione…!

…/3 Chi sono i personaggi che sappiamo essere morti?
Ray Dark X
Eric Eagle
Byron Love
Hayden Frost X
David Evans
Xavier Shiller X
Mark Evans

-L’unico ad avervi fregato qui è stato il punteggio; infatti questa era l’unica domanda dove le risposte giuste erano più di una, esattamente tre. Adesso diciamo i voti e abbiamo finito.-
Chissà come, chissà perché, l’attenzione che si era un po’ dispersa nella classe subito tornò, e si focalizzò sul foglio che Kazemaru teneva in mano…!

Angy. Punti: 20.5/22. Voto: 9+
Arianne. Punti: 19/22 Voto: 8.5
Emma. Punti: 22/22 Voto: 10
Juddina. Punti: 20/22 Voto: 9
Lucchan. Punti: 20.5/22 Voto: 9+
Marty. Punti: 20.5/22 Voto: 9+
Raven. Punti: 16/22 Voto: 7
Hichiyo: Punti: 22/22 Voto: 10
Selena. Punti: 17.5/22 Voto: 8-
Sissy: Punti: 9/22 Voto: 4

~ .~ .~ .~ .~

Era ormai notte fonda, e le ragazze dopo aver chiacchierato a lungo erano crollate dal sonno.
Sissy all’improvviso, rigirandosi nel letto, avvertì uno strano odore provenire dal corridoio, e chiese con la voce ancora impastata dal sonno:
-Ragazze…! Non ci stiamo dimenticando qualcosa…?-
Fra chi dormiva già e chi stava lentamente perdendo i sensi, si levò un coro di lamenti e frasi insensate, fra cui la ragazza sentì chiaramente un “Naaaaaaaaah.”
Rincuorata, si girò dall’altra parte, addormentandosi.
Peccato, che qualcosa se l’erano dimenticate per davvero…

La mattina dopo, si risvegliarono in una scuola completamente saltata in aria a causa di un certo forno che, per motivi ancora ignoti, si era surriscaldato troppo ed era esploso.
Erano state ritrovate tracce di cioccolato sparse ovunque, nel luogo che effettivamente aveva preso fuoco: poi la fiamme erano divampate ovunque, e avevano distrutto tutto.
-Forse…- commentò Sissy con compagne – La cottura dei biscotti non è poi da sottovalutare così tanto, dopotutto…

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Capitolo 5
*** ~ Capitolo 3 {Space} ***


14 pagine… 14pagine!
Ma chi è il pazzo che scrive 14 pagine in un solo capitolo?
Ma ovviamente io, Sissy-chan! <3
Ciao a tutte ragazze. Il capitolo era troppo lungo, così ho deciso di mettere lo space a parte ^^”
Ditemi, vi è piaciuta la parte dei biscotti? xD Se poi volete avere maggiori informazioni, chiedete pure: vengono dei biscotti deliziosi… *u*
MAH! Sorprese, neh?
Sono riuscita a prendere 4!!
E’ il mio primo 4, ragazze! *coriandoli*
Ma l’ho fatto per tre motivi, che non è solo quello di farmi odiare dagli insegnanti (xD), anzi sono molto seri.
Uno è che non volevo che ci fosse “quella che ha preso meno di tutte”; “quella che non sa niente”; “quella che ha sbagliato tutto”. Insomma, non volevo che una qualunque di voi venisse considerata la meno istruita, da questo punto di vista. Perché sinceramente anche solo il pensiero mi dà molto fastidio.
Poi c’è anche il fatto che, a rigor di logica, che io facessi il test è una cosa pressoché assurda.
In questa fanfic gli insegnanti sono gli inazumiani, ma poi alla fin fine sono io che ho inventato le domande, io che ho fatto quell’errore stupido (pardon, s’il vous plait. ç.ç), io che ho corretto i test. Quindi avrei potuto prendere anche 11, volendo. (?)
Nel senso, è assurdo che io faccia bene le verifiche; le risposte le so già a prescindere.
E non ho voglia di essere la secchiona del gruppo anche qui.
Quindi ho deciso che io sarò la lavativa. *u*
Nel senso, poi voi lo sapete benissimo che le risposte le so, e quindi a maggior ragione farò la parte della buffona che prende sempre le insufficienze. ;D
Inoltre, c’è un terzo motivo: io non voglio che si creino competizioni fra di noi.
Davvero, non è il caso. Siamo insieme in una scuola per divertirci, per passare un po’ di tempo con gli inazumiani, per farci due risate e per far esplodere tutto (?). xD
A proposito: la scuola è esplosa, siete contente?
Effettivamente, siamo proprio una squadra ben organizzata, neh?
Siam troppo in gamba, noi. *u* Riusciamo pure a far saltare in aria una scuola così ben organizzata.
Pensavo di approfittare di questo inconveniente per rimandare di qualche mese gli aggiornamenti.
Mi dispiace tanto, ma a causa dell’ormai vicino esame mi sono accorta di non avere più tempo per aggiornare costantemente. Inoltre credevo di aver finalmente il computer a posto, invece abbiamo dovuto rimandarlo a sistemare perché, nonostante i vari controlli e riparazioni recenti, mi dà ancora dei problemi.
Quindi, riguardo la shot… Ditemi voi. O continuiamo in estate, oppure ci sentiamo direttamente a settembre.
Per me è uguale: in ogni caso, adesso mi dovete lasciare due mesi di pausa.
Mi dispiace davvero tantissimo, ma non riesco a fare altrimenti.
Do la mia parola a Raven e Juddina, con le quali sto lavorando distintamente ma in modo assiduo, perché hanno bisogno di me e quindi prometto di farmi sentire almeno una, due volte a settimana.
Riguardo invece chi scrive storie che in qualche modo riesco a seguire e recensire vediamo Arianne (che spero mi stupisca presto con altri capitoli, perché sto seriamente schiattando dalla curiosità da quando mi ha scritto quel capitolo di spoiler. *u*), Emma (che vedo aggiorna con costanza ed impegno e questo mi riempie d’orgoglio. In qualche modo recensirò tutti i capitoli arretrati, tranquilla ^^”) e Marty (che colgo l’occasione di rassicurare; non sono affatto arrabbiata con te, anzi sono contentissima di sentirti di nuovo. Spero che anche tu aggiornerai presto, e sappi che anche a te in qualche modo recensirò. ;D).
Tutte le altre, cercherò di mandarvi dei messaggi, a volte, per rassicurarvi sul fatto della mia sopravvivenza e, al massimo, mandatemi voi messaggi a raffica: mi farò viva in qualche modo con tutte, lo prometto.
Ah, un’ultima cosa: se volete lasciare delle recensioni, potete farlo indistintamente in questo capitolo di space oppure dove effettivamente ho pubblicato il capitolo. A me non fa differenza.
Mi pare di aver detto tutto.
Vi abbraccio tutte, siete stupende. <3
Sissy-chan ^^

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Capitolo 6
*** ~ Capitolo 4 ***


~ Capitolo 4

C’era una volta un gruppetto di ragazze, che chiacchieravano animatamente percorrendo un viale alberato.
Soffiava un brezza gelida, infatti molte portavano al collo dei foulard se non addirittura delle sciarpe. La luna era ancora alta e brillante nel cielo terso, che si stava tingendo di tenui colorazioni azzurrastre.
Vari lampioni a lato della strada illuminavano il paesaggio, e pochi passanti intralciavano i passi concitati e infreddoliti delle giovani studentesse.

Perché sì, si trattavano molto probabilmente di un gruppetto di scolare: indossavano tutte la stessa uniforme – una cosa molto insolita da queste parti – che le faceva assomigliare a delle studentesse di qualche college. Pochi negozi – in particolare forni e focaccerie – erano già aperti a quell’ora del mattino.
Nell’aria si respirava la loro emozione e la loro contentezza: osservando da vicino le giovani però, si poteva notare facilmente come alcune di loro fossero anche un tantino preoccupate…

-Whooaaaahhhhh…!! – sbadigliò ad un certo punto una delle ragazze più grandi, sbattendo gli occhi verdi dietro le lenti d’occhiale – Che sonno…! Mi ero proprio abituata a dormire, st’estate…!-
Seguirono a ruota degli sbadigli assonnati.
-Oh Rae! Non dirlo a me! Mi sto praticamente portando sulle spalle Arianne, e non credere che sia proprio un fuscello!!-
La ragazza che si era lamentata sbuffando riguardo la sua amica beatamente addormentata sulla sua schiena sembrava letteralmente fumare dalla rabbia: aveva degli occhi chiari, chiarissimi, che sembravano tuttavia sprizzare fuoco e fiamme. Aveva un taglio di capelli corto, castano, e tutti il ciuffo riccio che ricadeva sulla fronte corrugata dalla fatica e dallo stress.
La compagna che si portava addietro era placidamente appoggiata alla sua schiena, i lunghi capelli neri come la pece che ricadevano sulle spalle della ragazzina più giovane, gli occhi chiusi dietro la montatura viola degli occhiali.

Un’anima pia sbucata da dietro le spalle del buffo duetto decise di aiutare la ragazza dagli occhi celesti e darle in cambio: Arianne venne spostata – o meglio sbattuta- sulla schiena dell’anima pia in questione.
Era una ragazza anche lei molto alta, dai capelli castani lisci e due occhi castani che da un'espressione serena e un po' assonnata si strabuzzarono di colpo, una volta presa sulla schiena la ragazzina più piccola, che a peso morto dormiva tranquillissima e calma.
-Oh accipicchia! Pesa sul serio, Juddy!-
-Vuoi che non lo sappia?! L’ho portata fino ad ora! Non so come ho fatto a scendere dal pullman indenne!-
A quel punto Marty si afflosciò senza tanti complimenti al suolo, facendo sobbalzare le compagne.
Raven, che camminava al suo fianco, si chinò e chiese all’amica se non stesse bene.
Questa risposte insultando allegramente la forza di gravità e la sua inutilità.
Dopo che si fu rialzata, il gruppetto procedette claudicante.
Arrivate davanti a un forno che prometteva davvero bene, si fermarono e una volta abbandonata per qualche istante la bella addormentata sul ciglio della strada, entrarono nell’ambiente.
Le accolse il tepore caldo del forno acceso e l’inebriante quanto dolce profumo delle brioche appena sfornate.
Comprate le loro colazioni, fosse stato per Marty avrebbero potuto stabilirsi in quel forno a tempo indeterminato, ma Juddy non era molto d’accordo sul fatto di lasciare Arianne da sola per strada.
Ci volle del tempo per convincere la maggiore del gruppo a uscire dal negozio, in quanto sosteneva che Dante aveva dovuto attraversare tutti e tre i regni ultraterreni prima di giungere in paradiso, e invece loro erano state così fortunate da trovare quest’ultimo ancor prima di passare attraverso gli altri, soprattutto l’inferno, che precisamente era il luogo in cui si stavano dirigendo.
Un bel pezzo di focaccia calda e morbida alla fine la convinse, e le tre ragazze più la quarta dormiente si rimisero in cammino.
Si fermarono di botto, vedendosi spuntare due figure losche dal buio di un vicolo laterale.
Nel silenzio di quella mattinata spettrale, Juddy sentì le campane in lontananza risuonare, per avvisarle che mancava mezz’ora all’inizio delle lezioni. Ma in quel frangente, nessuna ci fece davvero caso.
Raven chiuse gli occhi, aggrappandosi alla sua compagna Marty che, già sotto il peso di Arianne, si sentiva già stanca… E non erano nemmeno le otto!
-Ehi ragazze! Che facce sono quelle?!-
-Non vi sarete spaventate spero!-
Le figure finalmente apparvero sotto la luce del lampione lì accanto.
Erano due ragazze dai lunghi capelli castane; una li portava sciolti sulle spalle, mentre quelli della più grande erano legati in una coda bassa. Gli occhi ridenti, di un castano splendente di Hichiyo tranquillizzarono un poco il gruppetto, e il sorriso della sorella maggiore quietò gli animi una volta per tutte. – Non ci avevate riconosciuto?! E’ passato un po’ di tempo, ma insomma…!-
Si squadrarono tutte per un istante, e poi la più giovane del gruppetto esclamò: - Marty-chan! Che…-
-No comment, please. Rae-chan, di grazia… POTRESTI LEVARTI ADESSO?!-
In tutta risposta ragazza dai capelli castano scuro assottigliò gli occhi, soffiando: -Shh! Svegli Ari-chan!-
-E CHE SI SVEGLI!! Mica può stare in classe e dormire, ti pare?! Se così non fosse, lo farei anch’io, oh! -
E mentre il gruppetto rideva, la ragazza dai lunghi capelli corvini su cui restava in equilibrio, sfidando le leggi della fisica, un capellino di lana blu, continuava a dormire placidamente, ignara che le sue compagne l’avessero buttata giù dal letto a forza e le avessero fatto fare tutta quella strada…

Mentre si camminava tranquillamente per le stradine della città, le ragazze raccontavano le une alle altre che cosa avevano fatto dopo il loro ultimo non tanto piacevole incontro, e che cosa si aspettavano questa volta. Ad un certo punto, sentirono una voce tuonare alle loro spalle: - AVETE INTENZIONE DI CORRERE ANCORA PER MOLTO?!?!??!?! Siete proprio sorde, a quanto pare!!-
Si fermarono tutte, come congelate sul posto. Poi lentamente si voltarono, ad eccezione di Marty che avrebbe rischiato di capitombolare per l’ennesima volta per terra, che continuò quindi a dare le spalle alla voce che avevano sentito perché, a suo dire, era finalmente riuscita a trovare un equilibrio stabile e si rifiutava con tutta sé stessa di perderlo.
Davanti agli occhi delle quattro ragazze che si erano voltate apparvero due giovani; una, di corporatura esile e i capelli corti tutti spettinati, che correva affannata e piena di rabbia negli occhi color nocciola.
L’altra, che procedeva dietro alla compagna con un’andatura più composta, ma assai scoraggiata, lo sguardo rivolto verso il basso mentre le labbra si increspavano spesso in sbuffi contrariati.
Il gruppetto di quattro fece fatica a riconoscere quest’ultima ragazza, perché si era fatta crescere i capelli scuri fino alle spalle, e adesso li portava lisci lisci.

Alla fine le due ragazzine le raggiunsero, unendosi al gruppetto: mentre Angy ancora ansimava, Selly spiegò candidamente che erano sempre state alle loro costole e le avevano chiamate più volte, anche sul pullman, ma evidentemente erano più sorde di quanto ricordava, e non le avevano sentite fin ora. Ed Angy aggiunse che avrebbero dovuto portare anche lei in braccio per averle fatto fare una faticaccia del genere.
E fu così che Marty venne definita un cavallo da soma, almeno per quella mattinata.
Mentre la ragazzina incespicava ad ogni passo maledicendo la pigrizia altrui e la sua bontà d’animo, finalmente le compagne si accorsero che mancava ormai poca strada prima di arrivare alla loro scuola.
Tutte sprizzanti di carica ed entusiasmo, le giovani fecero per svoltare l’ennesimo vicolo della mattinata, quando all’improvviso Raven, che era davanti a tutte, si fermò.
Inutile dire che si verificò una caduta generale, che come una reazione a catena costrinse le studentesse a terra.
-Rae-chan!! Si può sapere che ti è preso?! Eravamo arrivate…!- sbuffò Juddy, scrollandosi la gonna celeste che portava sopra i caldi collant color perla, come tutte del resto.
-Scusatemi ragazze. E’ che…-
-Spero per te che tu abbia una motivazione convincente, perché altrimenti…!-
Su una cosa, tutte le giovani erano d’accordo: Marty sapeva essere convincente. Molto.
-… Pensavo che manca Sissy.- proferì dopo qualche istante di silenzio la ragazza dagli occhi verdastri, alzandoli sul cielo già chiaro alla ricerca di qualche stella ancora visibile, probabilmente.
Emma stava per dire qualcosa, muovendo un passo verso la sedicenne, ma non fece in tempo che una voce sopra di loro risuonò allegra e sbarazzina nel riverbero del mattino.
-Chi mi cerca!? Chi mi vuole?!-
In contemporanea, tutte e otto le ragazze alzarono lo sguardo, alla ricerca della proprietaria della voce.
Ed eccola,
Sissy.
Era stata definita in molti modi. C’era chi l’aveva definita “unica e inimitabile”. Chi molto poeticamente una pittrice delle parole, una maestra dei suoni e dei pensieri.
La sua figura si stagliava contro la luce del sole nascente alle sue spalle; portava l’uniforme scolastica della scuola, un golfino bianco da cui spuntavano solo colletto e polsi della camicetta azzurra, e la gonna celeste. A cingerle le spalle, una felpa turchese legata intorno al collo con le maniche spiegazzate. Portava una rosa turchina fra i capelli corti e scurissimi; gli occhi, anch’essi neri e brillanti, erano offuscati da un sottile velo di lacrime di gioia, che tuttavia le ragazze non riuscirono a vedere. Sorrideva radiosa e maliziosa al tempo stesso, in quella posa sopra le tegole di una casa alla sinistra delle sue amiche, colpita dai raggi trasparenti del sole appena sorto. La sua pelle sembrava ancor più chiara, quasi cerea.
Angy, che avendo visto molte opere d’arte soprattutto scultoree – di cui preferiva quella appunto bianche, calcaree -, considerò che in quel momento la loro amica poteva quasi essere confusa con una scultura, tanto era ferma e posata la sua figura sopra il tetto dell’edificio.
Ad un certo punto una voce stressata risuonò stridente alle orecchie di tutte, rompendo l’incanto.
Le ragazze parvero scongelarsi di colpo, così come Sissy. Cominciò a ondeggiare pericolosamente avanti e indietro – e se non fosse stata quella una situazione di pericolo piuttosto seria, le sue amiche avrebbero potuto sospirare, sconsolate, ché in quasi un anno di tempo l’equilibrio di Sissy non aveva affatto dato cenni di miglioramento – e piombò giù.
La caduta fu scoscesa e piuttosto dolorosa.
Le giovani, atterrite, stettero immobili, con il fiato sospeso e il cuore a mille, a vedere Sissy inciampare e rotolare pericolosamente veloce, giù, verso il suolo...
Alcune tegole mal fissate si staccarono dal tetto, rendendo ancor più spaventosa e pericolosa la caduta.
Sissy scivolava di schiena, e mentre invano cercava di frenare con i piedi e aggrapparsi i coppi dell’edificio si vedeva sempre più vicina alla caduta.

Alla fine, sotto di lei il tetto finì. E lì cominciò a precipitare.
Raven e Juddy chiusero gli occhi, atterrite. Hichiyo si strinse alla sorella maggiore, nascondendo il viso contro la spalla di Emma, che stringeva forte la mano ad Angy. Selly rimase immobile, incapace di muoversi, mentre Marty metteva ironicamente una mano sopra gli occhi chiusi di Arianne, che ancora dormiva ignara di tutto.
Sissy intanto cadeva. Fu questione di qualche istante, ma tanto bastò. La giovane teneva gli occhi aperti, le mani distese lungo i fianchi e il vento a scompigliarle i capelli bruni.
La rosa aveva preso il volo, e molto probabilmente adesso il vento stava disperdendo i petali turchesi nell’aria intorno a lei.
A questo pensò Sissy mentre cadde, la mente completamente estranea a qualsiasi altro pensiero che non fosse la rosa celeste, sgualcita, a lato del marciapiede, mentre i petali leggeri svolazzano sollevati dalla brezza mattutina.

Ad un certo punto, a due metri da terra, Sissy ebbe un flash del rumore che avrebbe fatto il suo corpo una volta toccato il suolo.
Un suono secco e rotto, mentre i suoi occhi vuoti e freddi avrebbero fissato il nulla; il sangue che lento sarebbe uscito dal cranio per sporcare quei capelli così freschi e vaporosi.

Sangue. Rosso sangue.
Fu l’ultima cosa che avvertì, prima di perdere i sensi.

Alcune ragazze cominciarono a strillare, altre si accasciarono a terra ché le loro gambe non le reggevano più, tanto erano emozionate. Altre ancora non riuscirono a smuoversi dalla loro posizione, ma avvertirono comunque il cuore rallentare i battiti, per poi accelerarli di botto.
Un coro unanime accompagnò le agili gambe che si adagiarono salde al suolo.
-SISSY!-
Un mantello vermiglio svolazzava al vento, uno sguardo sanguigno e serissimo appoggiato gentilmente sul viso pallido della giovane, stranamente rilassato.
-KIDOU!-
Sissy giaceva priva di sensi fra le braccia forti di Yuuto, che l’avevano afferrata a poco più di due metri da terra. 
Era arrivato, come sempre, nelle fiabe,
all’ultimo momento.
D’un tratto, Selena mise a fuoco la figura di una ragazzina al suo fianco, dai corti capelli riccissimi e scuri, gli occhi grigi rinchiusi in un muto terrore malcelato.
-Lucchan…- sibilò allora, richiamando l’attenzione della più piccola.
-Sei stata tu ad urlare, prima? Quando Sissy era ancora sul tetto?-
Non c’era rimprovero nella domanda di Juddy, ché quasi era un’affermazione.
Lucchan assentì con un cenno del capo, per poi rivolgersi a Yuuto: - C-C-Come sta…?-
-Non si è spaccata la testa, se è quello che temevate. – rispose freddissimo Kidou, gli occhi vermigli verso l’alto, a fissare nessuna in particolare – Vedete bene di non fare più altri giochi stupidi come questo. Perché veramente rischiate tanto. Entrate nelle vostre stanze adesso, le lezioni inizieranno alle 9 e mezza, eccezionalmente.-
E senza aggiungere altro, depose Sissy ai suoi piedi incamminandosi all’interno dell’edificio scolastico davanti a loro, che era stato rimesso in sesto dopo l’incidente di molti mesi prima.
Tutte e otto rimasero a fissare la figura seria e composta di Yuuto allontanarsi, poi si fiondarono sulla loro amica.
Mentre Raven le stringeva forte la mano, Angy prese la bottiglietta d’acqua acquistata poco prima che era ancora fredda e la depose sulla fronte della ragazza svenuta.
Aveva il golfino tutto graffiato, i polsi della camicia strappati, così come i collant. La gonna era piena di spiegazzature e anch’essa rovinata in più punti. I capelli erano tutti spettinati, e Hichiyo si strinse contro la guancia l’unico petalo rimasto casualmente impigliato ai capelli. Le mani erano tutte graffiate, ma non erano ferite gravi, inoltre aveva perso le scarpe.
Il viso tranquillo e l’espressione serena della ragazza però riusciva in qualche modo a tranquillizzare le sue compagne, che ansiose aspettavano che riprendesse conoscenza.

Dopo qualche minuto, Sissy cominciò a strizzare gli occhi. Prima lentamente, poi sempre con più coordinazione finché non li tenne spalancati. Mosse lentamente prima le dita, poi le mani.
Si guardò intorno, e incontrò solo i sorrisi commossi e rasserenati delle sue amiche.

-Sono morta?- sussurrò poi, mimando quella voce patetica e sibilata.
-ACCIDENTI A TE E AL TUO EQUILIBRIO! LO SAI CHE PER POCO NON CI AMMAZZAVI A NOI, DALLO SPAVENTO?!?!-
Sissy si portò entrambe le mani alle orecchie, simulando un’espressione di fastidio: -Oh Marty! Guarda che dovresti avere a cuore il mio udito…! Non puoi urlare a questo modo, vai a mio discapito…-
-Ma sentitela come parla…! Sta benissimo, altroché!- Marty sbuffò sonoramente, strappandole un buffetto sulla guancia.
Dopodiché si allontanò di un passo, permettendo a tutte le altre di saltare al collo della ragazza.
-Oh Sissy!-
-Ci hai fatto tanto preoccupare!!-
-Quando sei caduta dal tetto ho pensato che saresti morta!-
-Vieni qui! Fatti abbracciare…!-
-Che paura che ho avuto…!-
-Hai fatto un volo altissimo!-
-Whoaaa! Salvata da Yuu-kun!! Che emozione!!-
Sissy al suono di quelle parole si staccò da tutte, rivolgendo la propria attenzione solo alle parole di Juddy.
-Che hai detto scusa?-
-Ma come non hai visto?!- intervenne Raven, stritolandola in un abbraccio: - Proprio quando stavi per PUM! cadere a terra… E’ arrivato Yuuto! Ti ha preso fra le braccia e tu non sei caduta!! E’ stato un eroeee…!-
-Hai visto Sissy?- assentì Selly avvicinandosi e abbracciando l’amica – Allora non è vero che ti odiava così tanto, se ti ha salvata… - e le strizzò l’occhiolino, mentre la ragazza appena rivenuta sorrideva di rimando.
Poi fece per rimettersi in piedi, ed esclamò: - Ah beh. Se la questione funziona così, allora vuol dire che mi butterò giù dai tetti più spesso!-
-NON CI PENSARE NEMMENO!!- Emma le strinse forte la mano, mettendosi davanti a lei.
Sissy le sorrise benevola, dimostrando che stava scherzando, e scostatosi l’amica, poté guardare dal basso la loro nuova scuola.
-E vediamo questa volta di non farla saltare in aria, intesi?-
Si girò verso le sue amiche, che risposero con un coro entusiastico.
Soddisfatta, la mora si diede una sistematina ai capelli e alla gonna, per poi esclamare: - Bene! Allora svegliamo Ari-chan, così entriamo!-

~Troverò un nome a quest’angolino. Lo giuro.

Ah-ha!
E cinque sconvolgenti pagine torno ad aggiornare questa long!! ^^
Credevate forse che l’avrei abbandonata?
Sì??
Allora imparate bene: Sissy non abbandona mai le sue long. Se inizia un lavoro, lo porta a termine. Sempre e comunque.
Questo ricordatelo sempre. *ç*
Comunque questo è un capitolo “presentativo”, per così dire: assomiglia un po’, come senso, al prologo, o al capitolo 1.
Cioè: non succede niente d’importante, più che altro volevo avvisarvi che d’ora in avanti tornerò ad aggiornare più o meno regolarmente.
Tutto dipende dai miei impegni scolastici, comunque penso di riuscire a pubblicare costantemente… Poi si vedrà.
Come vi pare il capitolo?
Diciamo che come inizio è abbastanza spericolato… >.<
Chissà che fine farò quando la long giungerà alla sua conclusione, se al 4° capitolo rischio già di rimanerci secca! Dx
BAH! ^^”
Quindi quindi quindi…
Più che altro, vorrei ringraziare le mie amiche che accoglieranno con gioia la notizia che riprendo ad aggiornare - e intanto ne approfitto pure per chiedere scusa per non averle avvisate dell'aggiornamento, che quindi è anche per loro una sorpresa. ^^" Mi dispiace ragazze, ma non ho avuto il tempo materiale per avvisarvi, ma prometto che non lo farò più. ç.ç - e le casuali quanto anonime lettrici che saranno interessate/continueranno a seguire questa mia long. <3
Siete meravigliose, tutte, a prescindere! (?)
TVBBBB!

Sissy


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Capitolo 7
*** ~ Capitolo 5 ***


~ Capitolo 5

Da quel rientro a scuola assai spericolato, le mattinate proseguirono regolarmente.
Le dieci ragazze seguivano le lezioni con interesse e partecipazione.
Ovviamente ci furono i giorni di svago, e spesso gli insegnanti dovettero urlare e volarono “Tornadi di Fuoco” più spesso di quanto fosse stato immaginato in precedenza dagli stessi “prof”.
Alcuni amavano particolarmente la classe, altri continuarono invece ad avere i propri dubbi e risentimenti riguardo le giovani allieve.
Queste rimasero all’interno della loro scuola, condividendo insieme le lezioni e i pomeriggi liberi, divertendosi e studiando.
Così, passò il primo trimestre dell’anno…

-Buondì!-
-Eccovi ragazze!
-Buon giorno a tutte!-
-Ehm… Arianne?-
-Sì cara?-
-Posso avere l’ardore di chiederti cosa diavolo ci fai lassù…?-

Nell’aula c’era un gran calore quel giorno: i caloriferi erano accesi, finalmente, e le tre ragazze entrando poterono tirare un sospiro di sollievo.
Nonostante tutto, Emma, Hichiyo e Selena notarono subito che sì, decisamente quella classe aveva qualcosa di strano, quella mattina.

-Cosa diavolo state combinando?!-
-Calmati Selly! Stiamo solo decorando un po’ la classe!-

Davanti agli occhi sbigottiti e ancora pesti di sonno delle tre arrivate, l’aula si presentava completamente in subbuglio, sommersa di stelle filanti, addobbi, palline, coriandoli, stelline, campanellini…

Lucchan correva da una parte all’altra dell’aula, attaccando decorazioni colorate e luccicanti e palline e campanelli alla maniglia della porta e alle sedie… Arianne, appesa ad un filo che Juddy reggeva dal lampadario, dondolava da una parte all’altra del soffitto, lanciando stelle filanti ad addobbare la lavagna e le architravi delle porte… Dalla cucina lì accanto comparve in quel momento Angy con una teglia di biscotti a forma di fiocco di neve (?) e pacchetti regalo (?) fumante.

-Okay. – sospirò profondamente Emma, sorridendo in modo forzato e piuttosto ambiguo. – Io adesso ESIGO sapere cosa state facendo. Non dovremo avere lezione?!-

-No! – Rispose tutta sorridente Juddy, che in quel momento Selena si premurò di notare aveva addosso non la solita uniforma scolastica, ma un paio di pantaloni bianchi e una maglia con le maniche lunghe e larghe stretta ai polsi, anch’essa bianchissima, con una semplice cordicella argentata a segnarle la vita e fra i capelli ricci una spruzzata di brillantini. A decorare il tutto, un paio di ali turchesi di carta da zucchero a cingerle le spalle. – Ha pensato a tutto Sissy!-

-Okay. Li avrà chiusi in una camera bunker. Magari anche mentre dormivano. Sissy ne sarebbe capace. Non ha paura di nulla, quella ragazzina…-
-Senza che stiate troppo a lamentarvi voi tre, venite piuttosto a darci una mano!!-
-Arrivo!! – esclamarono sorridenti le due sorelle dai lunghi capelli castani, mentre Selena con un sospiro si avvicinava a Lucchan, che in assenza di Sissy organizzava la situazione.

-Ari-chan… Ti rendi conto che io sono sempre quella a cui tocca reggere il tuo dolce peso?!- sbuffò la fatina vestita di candore, scostandosi un riccio ribelle dalla fronte e rischiando in quel frangente di far precipitare l’altra al suolo.
-Qualcuno doveva pur farlo Juddy, rassegnati… E TIENIMI MEGLIO! Continui a farmi sbattere la testa contro la porta d’ingresso!-
E Juddy pensò che, visto che non riusciva a non farla sbattere, allora conveniva farle prendere un colpo bello forte. Così magari la smetteva di starnazzare… Aah, come avrebbe voluto scendere…

Intanto a terra, Lucchan arbitrava la situazione…
-Hichiyo-chan, sali sulle spalle di Selly e attacca questo alla finestra! Emma! Aiuta Angy ad appendere quei biscotti a… L’albero! Dov’è l’albero?! Dove sono finite quelle du-

-Eccociiiii ~ -

Marty e Rae fecero il loro trionfale ingresso nell’aula trascinandoci all’interno un abete plastificato, lungo quanto loro due messe insieme, e, a detta loro, il doppio più pesante.

-Questo non giustifica il vostro ritardo! Sono ore che siete uscite!!-

-Ma se ci abbiamo messo un quarto d’ora al massimo…?! – sussurrò Marty all’orecchio dell’amica, senza riuscire a nascondere una punta di nervosismo nella voce.
Rae sorrise nei suoi occhi verdi e brillanti: - Non trovi che però si somiglino, lei e Sissy?-
Marty alzò a sua volta lo sguardo sulla più piccola del gruppo, che continuava a sbraitare contro la loro mancata puntualità, inarcando un sopracciglio.
Alla fine anche a lei scappò un sorriso: -Già, in effetti… Si assomigliano, anche se non si direbbe…-
Le due scoppiarono a ridere, e Lucchan di fronte a tanta ilarità dopo la sua sfuriata, chinò il capo, sconsolata, e una cascata di ricci castani le piovve sulla fronte.

-Beh. Non importa. Adesso, visto che è arrivato anche l’albero…-
Ma non riuscì a concludere il suo discorso, ché Juddy ebbe la favolosa idea di stringersi meglio la cordicella alla vita, che si era allentata, e così Arianne cadde al suolo, precisamente sopra l’albero, ovviamente trascinando con sé anche la fatina in questione.

Dopo il boato che seguì la caduta e prima che chiunque delle presenti potesse dire alcunché, spuntò un ammasso di vaporosi capelli corvini e un sorriso smagliante dagli aghi verde plastica dell’abete.
-DECORIAMO L’ALBERO DI NATALEEEEEE!!-

**

“Punto primo!
Tiriamo in piedi l’albero e apriamo bene tutti i rami!”

Marty e Rae si astennero immediatamente, sostenendo che loro avevano contribuito a quel passo del lavoro trasportando l’albero fin lì. Le due ragazze più grandi vennero quindi promosse a “coordinatrici del sollevamento abete”

-Un nome bislacco, non c’è che dire… Ma mi piace! -
-Già, anche a me, è carino!-

-Ragazzeee!! Dovete darci qualche indicazione, da qua sotto non si vede nulla!-
-Sì sì…- fece vaga Marty con un gesto della mano. – Un po’ a sinistra… Sì, bene… Adesso sollevate un poco… No! No! Troppo a destra Juddy! Hichiyo, sei sbilanciata rispetto a Selena, così non lo solleverete mai!! Adesso. Emma rimani a sostenere l’albero di là sotto, Lucchan e Arianne, ai lati, voi sollevate. Piano, piano… Dai Angy! Un po’ di forza in quelle braccia!!-
-Aaahhhh… - sospirò Rae, un sorriso enigmatico sul volto – Vado a prendere una carrucola… Forse con quella ce la facciamo…!-

“Punto secondo!
Luci e festoni!”

-Vorrei proprio sapere chi ha inventato questo aggeggio infernale!-
-Arianne… Quello non è un aggeggio infernale… E’ una catenella rossa con tante campanelle appese! E’ da mettere sull’albero!-
-Lo so dove devo piazzare ‘sto coso! E’ che non riesco nemmeno a prenderlo in mano!!
-Ehi! Sono io quella che ha impastato i biscotti!
-Lo so! Ma questo cosa centra?!-

E mentre Angy e Selly cercavano inutilmente di spiegare a Ari-chan come mettere sull’abete quella cordicella di fiocchi e campanelli, Juddy e Emma con coordinazione ed entusiasmo riempivano l’albero di Natale di lucine rosse, gialle e blu, girandoci attorno.
Marty di lato, senza farsi sentire, avvolse di festoni rossi e argentei la gemella che, ignara, cercare di far funzionare un carillon scoperto all’interno di uno scatolone in cui erano conservate tutte le decorazioni che avevano fino ad ora utilizzato.

-EHI! Ma che stai facendo?!
-Oh Gemeh! Sei tu?! Ma guarda te… Mi sembravi l’albero di Natale!!-
-LIBERAMI IMMMEDIATAMENTE MARTY!!-
-Naaaah. Sei così carina, tutta luccicosa…!-
-Appena ti prendo…!-

“Punto terzo!
Palline e campanelle!”

-Yeeeeaaahh!!-
-Scusami, cara. Come dovrei interpretare questo tuo ululato?-
-Punto primo; non è un ululato, è un’esclamazione. Punto secondo: precisamente è un’esclamazione di gioia!
-Sì, decisamente sì.-
-Decisamente sì… Cosa?!-
-Sì, decisamente assomigli a tua sorella.-
-C-Cosa?! … RIPETILO SE HAI IL CORAGGIOOOO!!!!-
-Angy cara, fossi in te comincerei a correre…!-

Intorno all’albero di Natale tutto accesso e brillante, sette ragazze piene di entusiasmo e allegria si ingarbugliavano fra i rami verdeggianti dell’albero infilando palline e campanelli.
Sullo sfondo, un scuola silenziosa e una notte ancora buia e fredda, fuori della finestra…
E ovviamente Lucchan che inseguiva rabbiosa e fumante (?) un’ignara Angy, che la prossima volta avrebbe tenuto per sé, come tutte del resto, il paragone fra la più piccola del gruppo e la sorella.

-A proposito. – esclamò Hichiyo ficcando una mano nello scatolone alla ricerca dell’ennesima decorazione – Sapete che fine ha fatto Sissy? Non si è ancora vista…-
-Non saprei – scosse il capo Juddy – Quando mi sono alzata era già sveglia, mi ha detto di prendere lo scatolone e di addobbare l’aula. Ha aggiunto che al resto avrebbe pensato lei.-
-Beh… - Sorrise Rae – Prima o poi arriverà, ne sono certa!-
-E poi – si aggiunse Selena – Ormai conosciamo bene la nostra Sissy. E’ totalmente imprevedibile!-

L’attenzione del gruppetto venne improvvisamente attirato da uno strano rumore… Un rosicchiamento continuo…
-MARTY?????!!!! – saltò su la giovane dagli occhi acerbi, le mani sui fianchi e un sorriso intimidatorio sulle labbra rosee – Non dirmi che stai mangiando i biscotti che ha fatto Angy e che bisognava mettere sull’albero.-
E Marty sentì improvvisamente l’attenzione focalizzata su di sé, al che cercò di rimediare, ingoiando lesta e rumorosamente i residui di biscotto.
Con un sorriso abbozzato, rispose, candidamente: - Okay Rae-chan. Non sto mangiando i biscotti che ha fatto Angy e che bisognava mettere sull’albero.-

Rae la guardò malissimo, ma la ragazza si sentì ugualmente gratificata dalle risatine che scivolavano silenziose fra le labbra della maggior parte.
Sorrise la giovane, sistemandosi una ciocca di capelli castani dietro l’orecchio destro, gli occhi bruni che brillavano di malizia: - Tanto li avremmo mangiati lo stesso!-

Al che tutte scoppiarono a ridere, e mentre Rae non riusciva più a sostenere lo sguardo di sfida assunto in precedenza, le ragazzine si lanciarono sulla teglia che Marty aveva lasciata incustodita alle sue spalle.
E fu così che, per quell’anno, all’albero furono appese solo palline dorate e argento, fiocchetti di vari colori e campanelli rossi.
La Mitica Decina quasi al completo constatò però all’unisono che i biscotti erano davvero buoni, e se Angy fosse sopravvissuta alla furia di Lucchan, avrebbero dovuto farle i complimenti.

 

 

-Aaahh… Ho le gambe tutte intorpidite…!-
-Però, dai! Ne è valsa la pena!-
-Guardate che meraviglia!-

L’albero di Natale poteva considerarsi definitivamente addobbato.
La classe, così come l’abete stesso, brillava e luccicava, e in quell’atmosfera così calda, gioiosa e tranquilla, le ragazze si sentirono davvero emozionate e felici.
Felici di essersi incontrate. Felici di poter godere di esperienze meravigliose, insieme.
Felici di considerarsi “amiche”.

Si guardarono negli occhi, e la gioia del momento si realizzò in un abbraccio collettivo, in un qualcosa di semplice ma scaturito da sentimenti profondi e importanti.

Quando si separarono, e ognuna poteva ancora sentire la stretta di una e dell’altra compagna, Hichiyo lanciò uno sguardo fuori dalla finestra, e sulle labbra morbide sbocciò un nuovo, bellissimo sorriso.

-Guardate ragazze! Nevica!-

Tutte si lanciarono alla finestra, e dal cielo ancora scuro e coperto da fitte nubi, videro soffici batuffoli candidi cadere dolcemente, in una danza scandita dal gelido vento del mattino.

Era un momento magico, un momento perfetto e pieno d’emozione…
Poi, quel momento finì.

-Ma che neve e neve…! Questa è Sissy che sta facendo cadere del cotone da… Da… -
-SISSYYYYYY!! NON DIRMI CHE SEI DI NUOVO SUL TETTOOO!?!?!?!-

E una risata sottile da qualche parte, lassù, sopra il tetto, sopra il cielo, sopra la cappa di nubi scure, si disperse nel cielo che stava tingendosi di color pastello e nella luce tenue delle stelle che stavano spegnendosi nell’albeggiare del sole.

-Scendo scendo…!-

  **

Qualche notte dopo…

Una figura silenziosa e scura aprì piano la porta dell’aula, scivolò sull’uscio e si lasciò alle spalle l’oscurità del corridoio.
La luce che l’avvolse era calda, e festosa.
L’albero di Natale era uno dei più belli che avesse mai visto; non così alto, ma ben decorato.
Le luci intermittenti davano risalto e luminosità agli angioletti appesi fra i rami dell’albero, e anche le palline nella loro sfericità assumevano strane forme e colori sfocati.
Sorrise impercettibilmente, la figura, chinandosi per terra e appoggiando con delicatezza i pacchi che teneva in un sacco alle sue spalle.

La forma del fiocco e il colore di ogni pacchetto era diverso, e nel poggiarlo ai piedi dell’abete decorato a festa, la figura passava le sue dita sottili e screpolate sulla superficie lucida, come a lasciarci la sua impronta, il suo tocco.

Quando ebbe finito il suo lavoro, si rialzò in piedi, soddisfatta.
L’albero adesso sembrava ancor più allegro e brillante, le sembrava quasi di avvertire già il clima d’ilarità e festa che si sarebbe respirato la mattina seguente.

La giovane drizzò le spalle, e qualche brillantino delle sue ali nivee si sperse sul pavimento.
Contro le luci colorate e intermittenti dell’abete, la ragazza risultava pallida, gli occhi bruni ridenti e brillanti come due stelle, i corti capelli sembravano quasi aver inghiottito l’oscurità dell’ambiente da quanto eran neri, sormontati da un buffo capello rosso alla cui punta c’era un campanellino che le ricadeva sulle spalle, tintinnando ad ogni movimento.

La figura lanciò una veloce occhiata alla punta dell’albero, scoperta e quasi invisibile nell’oscurità dell’ambiente, e voltò le spalle all’albero di Natale.
Fece qualche passo verso la porta, il sacco ora vuoto appoggiato su una spalla.

Sembrò poi ripensarci, e si voltò nuovamente verso l’aula.
Un sorriso candido e ribelle si dipinse sulle labbra screpolate della ragazza…

-Sssh…! Buon Natale a tutti! ~

Con uno schiocco impercettibile delle dita, la giovane si voltò definitivamente, richiudendosi la porta alle spalle.

Sulla punta dell’albero di Natale, in quel momento, apparve come per magia una stella, grande, blu, brillante come il sole dentro il mare.
E fuori dalla finestra, cominciò lentamente a nevicare…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sissy si fece largo fra i corpi già sprofondati del sonno delle sue compagne, e con una gomitata di lì e una spinta di qua, raggiunse il suo tatami.
Stava quasi per appisolarsi, cullata dai respiri lenti e regolari delle amiche, quando una voce strozzata dal sonno la fece sobbalzare: -Sissy…! Non lo senti anche tu?-
-Juddy! – si voltò di lato la giovane, incontrando gli occhi color cristallo dell’amica – Mi hai spaventata… Cosa dovrei sentire?-
-C’è… Uno strano odore…-
Sissy prese ad annusare l’aria con più attenzione, e ad un certo punto…

-Eh NO! Stavolta non andrà così…!- le due giovani si lanciarono uno sguardo complice, ed entrambe si misero ad urlare: -SVEGLIAAAAAAA!!-
La Mitica Decina si svegliò di soprassalto, alcune urlarono spaventate, altre si rigirarono dall’altra parte, altre ancora non si premurarono di dire ad alta voce ciò che pensavano riguardo Sissy e Juddy.
-Non c’è tempo per queste sciocchezze adesso! In piedi, tutte quante! Angy, Lucchan! Arianne, Raven! Marty, Selly! Emma, Hichiyo!
Forza ragazze tutte in piedi! Dobbiamo correre in classe, subito!!-

 

Quando le nove ragazze spalancarono la porta dell’aula, vennero prese dal panico.
Alte fiamme si alzavano dall’Albero, palline e festoni si stavano sciogliendo e tutto prendeva fuoco!
-Cosa facciamo minna?!- chiese Arianne, presa dallo spavento.
-Non lo so… - Biascicò Juddy, la fronte contratta alla ricerca di una soluzione.
-Ci serve un’idea… Ci serve subito…!-

-Qualcuno mi ha chiamato?! – Tutte si voltarono, estasiate.
Alle loro spalle, Sissy era apparsa con quel suo sguardo convinto e fiero, con quel suo sorriso particolarmente gaio anche in una situazione di pericolo, con quella sua strana e euforica luce negli occhi che le ragazze non avevano mai smesso di vedere. Neanche quando stava precipitando nel vuoto, neanche allora aveva perso quella luce particolare che animava i suoi occhi scuri. Quelle pozze nere e piene di lacrime…

Ma la cosa che più animò e diede coraggio alle ragazze fu il fatto che Sissy brandiva come un bazooka un estintore, e sulla schiena ne portava altri.
E, cosa più sorprendente, dava pure l’idea che sapeva come azionarli.

-SISSY! –
-Lo dovreste sapere, che Idea è il mio secondo nome. –
-Non era Silvia?-
-Ne riparliamo, okay?!-

-Lascia stare il nome. Li sai usare?-
Sissy dedicò alle sue amiche un sorrisetto malizioso e pieno di sfida, mentre davanti a loro la classe era preda delle fiamme… -State a vedere.-

E passati gli altri estintori che era riuscita a trovare per i corridoi, Sissy si mise davanti alle sue compagne che la guardavano incantate, ma un po’ intimorite.
Lasciandole tutte di stucco, Sissy si librò delicatamente in volo, come una foglia sollevata dal vento, e proteso l’estintore come un arco, infilò i suoi occhi nel fuoco, e si infiammarono.
-QUESTA. E’. SPARTAAAAA!!!-

Le ragazze proruppero in un grido di gioia e ilarità, stupite e letteralmente meravigliate dalla situazione che pareva quasi impossibile, come in una di quelle fan fiction che erano abituate a leggere e scrivere.
Mentre Emma si raccoglieva i capelli in una coda bassa e gli occhi di Juddy si scurivano a contatto con tale calore, divenendo di un castano vibrante, anche il gruppo di ragazzine prese a lanciare schiuma o qualunque altra cosa fosse contenuta all’interno di quei dannati aggeggi non propriamente cilindrici (?), tinteggiando la classe di biancore e spuma.

**

Mamoru, Gouenji, Shirou e Kidou accorsero il più velocemente possibile appena seppero quello che stava succedendo.
Mentre correvano per i corridoi, Shuuya ingiuriava contro le dieci ragazze che non riuscivano mai a far qualcosa senza che la scuola prendesse fuoco e Shirou inutilmente cercava di persuaderlo a calmarsi.
Quando però Kidou si sporse all’interno della classe intravedendo Sissy volare da una parte all’altra del soffitto confusa fra il mare di schiuma biancastra, richiuse la porta, un sorriso sadico sul volto.
E si rincamminò verso le loro stanze, lasciandosi alle spalle i tre compagni sbalorditi dalla sua calma e compostezza.
-Lasciatele fare. Hanno la situazione sotto controllo…-

 

 ~ Entro la fine della long – ppff!! – troverò un nome a quest’angolino?

Yay! (?)
Ho dato di nuovo fuoco all’aula… Muahahahahah!
Ciao a tutti ragazzi, che sorpresona, neh?!
Un nuovo aggiornamento, giusto giusto per Natale.
L’ho fatto per diversi motivi, in effetti...
Uno, mi sono accorta che non aggiornavo da troppo tempo, e dovevo farvi avere mie notizie.
Due, volevo augurare a tutte voi mie carissime amiche “Buon Natale!” e mi è sembrato un espediente perfetto! ^^”
Allora, che ve ne pare del capitolo?
Ho fatto un po’ di decorazioni natalizie, yay!
Mi son divertita come una matta a scrivere, e spero di ricevere presto vostri racconti per sapere come avete decorato l’albero (?) a casa vostra!
Vi penso sempre ragazze, e scusatemi se in questo periodo soprattutto con alcune non mi sono più fatta sentire.
Davvero, perdonatemi. Spero di poter recuperare, durante questa pausa natalizia! *ç*
La parte in cui io vado a mettere i doni sotto l’albero doveva essere il finale, in teoria.
Ma poi ho pensato che un piccolo incidente… Ci stava, ci stava. ~

Spero di avervi fatto una sorpresa gradita, ma soprattutto di avervi fatto divertire con questo capitolo!
Ci sentiamo presto, promesso? *w*
Buon Natale ancora a tutti, ciao!

Sissy

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Capitolo 8
*** ~ Capitolo 6 ***


~ Capitolo 6

Dal “piccolo incidente” natalizio sono passati mesi e le ragazze ora hanno iniziato a prendere il ritmo fra lezioni ed impegni scolastici.
Sono rimaste nella loro scuola anche durante il periodo estivo e hanno avuto modo di distrarsi dalle pressioni dei compiti e occuparsi dei loro interessi.
Inutile dire che gli insegnanti hanno munito la scuola di estintori e qualsiasi genere di precauzione possibile in modo da evitare che la scuola vada a pezzi per l’ennesima volta.
La Mitica Decina continua a crescere e affiatarsi, finché una mattina degli ultimi giorni di agosto…

“Buon giorno ragazze. In via del tutto eccezionale vi chiedo di presentarvi con l’uniforme scolastica fra un’ora in classe: da oggi cominceranno le lezioni. Risponderemo a eventuali domande solo per iscritto. A tra poco.”

-Odio quel coso… Perché dobbiamo avere un altoparlante in camera?-
-Perché Kidou è sadico e ci odia.-
-I-Il mio Kidou-kun mi odia..?-
-Sissy ti scongiuro, non attaccare con questa solfa altrimenti ti infilo la mia uniforme in bocca!-
-In realtà preferirei dei biscotti, ma se proprio scarseggiano mi mangerò i calzini Raven, d’accordo.-
-Cosa c’entrano i miei calzini?!-
-Ma Marty ha detto che…-
-Ragazze, ho un'altra idea: e se dormissimo ignorando Kidou?! Tanto, per un giorno, cosa volete che succeda…?-
-Non mi sembra così male Selly… E poi sono sicura che Yuuto da solo ha organizzato questa cosa: Mamoru non avrebbe mai permesso a noi, poveri piccoli e dolci angioletti, di iniziare la scuola di quasi tre settimane prima del tempo!-

“Buondì ragazze, sono Mamoru e volevo dirvi che io e i miei compagni abbiamo preparato una sorpresa per tutte, ma abbiamo concordato nel darvela solo se vi presenterete alla lezione! Ciaoo~”

-… Secondo me è sempre Kidou con la voce in falsetto. Non fidiamoci, è una fregatura!-
-Yuuto non potrebbe mai fingersi Endou per attirarci in una trappola! Okay, forse alcune di noi non gli stanno propriamente simpatiche, ma non arriverebbe a tanto!-
-Fidati, arriverebbe a tanto.-
-Perché improvvisamente non ti fidi più di Yuuto, Sissy?-
-Non è che non mi fido di Yuuto, Emma… E’ solo che so bene che vuole ucciderci di algebra… L’ultimo compito è andato male e vuole farmela pagare… Me lo sento…!-
-Come se gli altri fossero andati meglio fatina…-
-Juddy, così non mi aiuti.-
-Coraggio Sis!- esclamò Rae mentre cercava nell’armadio la sua uniforme – Vestiamoci e andiamo.-
-M-Ma siete tutte così convinte…?- Sissy non voleva desistere.
Eppure tutte le sue compagne erano saltate giù dai letti, più o meno vivacemente, e si stavano preparando per andare in classe.
-Uff uff…- sbuffò la ragazza passandosi una mano fra i corti capelli castani – In questo caso mi alzo anch’io, ma solo perché non posso lasciarvi nelle grinfie di quel mostriciattolo matematico.-
-Uhuh, Sissy non ti sei svegliata molto propositiva oggi neh? -
-Pensavo che ormai vi foste abituate a vedermi la mattina Angy… Sono piuttosto tendente a sbalzi d’umore, ma poi mi passa.-

-Ciao piccolina ~ - Mentre un sortito numero di ragazze stava intorno al letto di Sissy cercando inutilmente di convincerla a uscire dalle coperte, Lucchan e Hichiyo facevano le coccole al cucciolo di puzzola che per tutto quel tempo avevano tenuto con loro.
-Chissà che regalo ci hanno preparato…-
-Lo scopriremo presto! Coraggio, tutte pronte?-
-Yes!- esclamò Lucchan allegra e prendendo a braccetto la sorella stranamente collaborativa e silenziosa, giudò il gruppetto fra i corridoi della scuola.

**

-E’… Un procione?-
-Uhuhuhuh~~ Pucci procione!-
-Ma che carino…!-
-E’ adorabile~-
-Sarebbe per questo che ci avete costretto a venire qui?-

Shirou ridacchiò nell’osservare la scena, la classe in subbuglio mentre le ragazze giravano circospette attorno al cucciolino seduto compostamente su un banco di fronte alla cattedra.
Shuuya era piuttosto sconsolato mentre Hiroto guardava Endou tutto gongolante.
Da come sorrideva, si poteva capire abbastanza facilmente che l’idea di proporre un nuovo cucciolo alle ragazze era stata sua.
Nagumo parlava con Midorikawa di affari loro, e considerando la faccia preoccupata e leggermente paonazza di Ryuuji, il rosso non aveva in programma niente di buono.
Il più impassibile era Kidou, girato di schiena a scrivere alla lavagna non aveva ancora degnato di uno sguardo le alunne.

-Come lo chiamiamo?-
-Guardate che occhioni dolci…-
-E’ bellissimo…!-
-Deve fare amicizia con la nostra cucciolina!-
-Ma l’abbiamo lasciata nel dormitorio!-
-Allora bisogna andare subito a prenderla!-

-Ferme lì!- l’ammonimento secco di Yuuto bloccò sul posto Angy e Selly che stavano per lasciare l’aula – Siete in classe e dobbiamo far lezione. Prenderete il vostro cucciolo di puzzola una volta che io vi darò il permesso.-
-Ma Yuuto…!- cercò di intervenire Arianne, ma il cipiglio decisamente adirato del giovane con il mantello la convinse a rimettersi al suo posto. Le due allora, sconsolate, tornarono ai propri posti.

Endou, notando il clima di tensione che stava già creandosi, salutò e augurò a tutte buona lezione, ma mentre stava per uscire dalla classe si ritrovò una Sissy attaccata alle gambe.
-Ti prego Mamoru, ti scongiuro! Non lasciarci sole con questo mostro! Portaci con teeeee!-
Kazemaru intervenne prontamente e staccò la giovane dalla gamba del capitano, dopodiché richiuse la porta con un colpo secco.

Sissy, osservando la porta chiusa davanti a sé e sentendo la voce fredda di Kidou richiamarla al suo posto, concluse che era davvero una prigione. Il loro anno scolastico non poteva cominciare così drasticamente… Serviva inventarsi qualcosa… Qualcosa di strabiliante!
-Ehm… Kidou-san? Posso andare in bagno?-
-D’accordo, ma fa presto.-
“Sarò un lampo…” pensò la castana fra sé e sé, richiudendosi la porta dell’aula alle spalle e dirigendosi verso le cabine telefoniche all’ingresso – era stato loro espressamente vietato di usare i cellulari all’interno dell’edificio scolastico.
Mentre cominciava a digitare i primi numeri, le labbra della giovane si incresparono in un sorrisetto poco rassicurante…
-Pronto?-

**

Passarono le ore e presto le ragazze si accorsero che per tutta la giornata avrebbero avuto solo lezione con Kidou, e ciò equivaleva – perché ormai le equazioni le avevano imparate - a ben sette ore filate di espressioni algebriche e problemi di geometria piana.
Alcune all’inizio della terza ora cominciarono a buttarsi giù dalla finestra dalla disperazione, ma tutte vennero intercettate prontamente dal regista che senza batter ciglio continuava imperterrito la sua spiegazione.
-Se vedo ancora un solo numero vomito.- sussurrò a bassa voce Selly alla compagna al fianco, che rispose con un movimento sconsolato del capo.
Gli sguardi delle giovani erano persi nel vuoto, si sentivano la testa a pezzi e volevano solo che Yuuto smettesse di parlare.
Ad un certo punto Sissy si alzò in piedi e sollevò anche la mano: Kidou alzò gli occhi dal libro che stava leggendo alla classe e dopo un attimo di silenzio permise alla ragazza di parlare. – Cosa c’è Sissy?-
-Yuuuuutoooo~ - attaccò la castana con voce mielosa – Possiamo finire l’ora e poi smettere di fare matematica? Noi siamo stancheeeee ~ -
Sissy rimase in piedi, Kidou riappoggiò gli occhi sul testo scolastico.
In classe non volava una mosca, tutte attente speravano in una risposta benevola dell’insegnante.
-Facciamo così. Se riesci a eseguire correttamente questa equazione alla lavagna, dopo avrete il permesso di chiudere i libri e vi porterò fuori.-

-DAVVERO?!- dopo quelle parole si alzò un coro di esclamazioni gioiose, mentre Sissy abbassava lo sguardo. Annuì, accarezzandosi il ciuffo con le dita sottili.
-D’accordo Kidou, accetto la sfida. Io contro di te, e se batto le tue equazioni infernali ci permetterai di lasciare l’aula.-
-Bene, avvicinati alla lavagna allora.-

Veniva quasi da ridere a osservare la scena ora: sembrava che Yuuto avesse capito come interagire con la classe e soprattutto con Sissy.
Sclerando non avrebbe risolto nulla, invece così aveva animato il gruppo ma per il momento non aveva concesso nulla.
Era tutto nelle mani della giovane che ora stava avvicinandosi alla lavagna mentre lui concludeva di scrivere il testo iniziale dell’esercizio.
I due si scambiarono uno sguardo di sfida, un brivido passò di mano in mano mentre si sfioravano le dita.
Trapelò un sorriso di cattiveria, o forse di semplice sadismo, dalle labbra del ragazzo, ma Sissy accolse la sfida con un sorriso altrettanto carico e tenace.
Se pensava di spaventarla con così poco, si sbagliava di grosso!

A metà della terza riga, cominciava già ad avvertire le orecchie calde e le mani sudate, impiastricciate di gesso.
Non avevano mai svolto equazioni così lunghe, ma Sissy procedeva lentamente, prendendosi  tempo per controllare ogni passaggio. “Piano, con calma…” si ripeteva, cercando di concentrarsi.
Sentiva le sue amiche da dietro bisbigliare ogni tanto qualcosa, ma non erano suggerimenti: sapevano che Yuuto non accettava quel genere di scherzetti, e ora in palio c’era un’uscita accompagnate dall’insegnante più scorbutico e indisponente che avevano! Non dovevano far scherzi, si sentivano un tutt’uno con la ragazza che aveva preso su di sé la responsabilità della prova.
Avrebbe potuto andarci qualcun’altra, in classe c’era chi se la cavava meglio di lei in matematica, ma quella era più che una semplice equazione: quello era un modo per Sissy di far capire a Yuuto che poteva valere anche nelle sue materie, se la spronava nel modo giusto.
E così, dopo quarant’un minuti dall’inizio della prova, Sissy concluse l’equazione.
Il risultato era 0; proprio deprimente, considerando quanto ci aveva messo per arrivarci!

Si voltò verso il giovane seduto in cattedra con un sorriso strepitoso sul volto, decisamente stanco e coperto di polvere di gesso, ma assai soddisfatto.
-Ce l’ho fatta Kidou! Ce l’ho fatta!- gli saltò al collo, abbracciandolo forte e sollevando una nuvoletta di gesso che fece starnutire il ragazzo.
Sissy rise, e rilassò la stretta. Fece l’occhiolino a Yuuto che la guardava sbigottito e saltò in direzione delle sue compagne, tutte in piedi pronte a festeggiarla.
-Grande Sis!-
-Ci sei riuscita!-
-Che faticaccia… Ma l’importante è essere arrivata in fondo!-
-Complimenti, sei stata eccezionale!-
-Oh ragazze siete troppo buone… Ho solo fatto un’equazione… In ogni caso ce l’ho fatta, ho vinto!-
Sissy sollevò il cucciolo di procione che lanciava versetti festosi tutto contento; la ragazza gli accarezzò la coda morbida ed esclamò: – Anche tu sei contento vero? Ora andiamo a prendere la puzzolina e vi portiamo a fare un giro!-
-Ehi ehi ferme, nessuno ha mai detto che avrei acconsentito pure ai vostri cuccioli di lasciare la scuola!-
-Oh suvvia Yuu-kun… Li teniamo noi, tu ci porti solo fuori~ -

**

-Non ci credo che mi sono fatto trascinare in tutto questo. Siete completamente impazzite!-
-Kidou come al solito sei esagerato. Cosa vuoi che succeda?-
-Tra poco sarà periodo di caccia, non dovremo essere qui.-
-Yuuto, senti. Ti sembra che qui, al limitare del bosco tutto illuminato e verdeggiante possa venire qualcuno a spararti? Al massimo puoi veder passare un leprotto ma non penso che ti aggredirà, quindi rilassanti e goditi questo meraviglioso spettacolo!-

La Mitica Decina camminava lesta e curiosa intorno un campo verdeggiante; tutto intorno vedevano solo arbusti pieni di bacche e meravigliose farfalle sui fiori. Se attraversavano la radura si entrava in un boschetto fresco e tranquillo, brulicante di piccoli insetti e profumi del sottobosco.
I due cuccioli si rincorrevano nel prato e nel gruppo c’era chi già non aveva resistito e si era lanciata a correre nel campo colorato.
Il cielo sopra di loro era di un azzurro limpido e lucente, le rare nuvole che passavano erano soffici e pannose alla vista, un vero spettacolo.
Kidou sbuffava contrariato a ogni versetto stridulo delle ragazzine, ma, sebbene non lo desse a vedere, anche a lui faceva piacere camminare un po’ all’aria aperta.

C’era chi rincorreva farfalle, chi intrecciava collanine di fiori di campo, chi si infilava più nei cespugli sfidando insetti e spine pur di mangiare qualche mora succosa…
Sissy guardava le sue amiche sorridere e giocare da un’altura, leggermente scostata dal campo dove il gruppo si era fermato.
Yuuto era seduto su un grande masso all’ombra e teneva la situazione sotto controllo: alla ragazza venne da ridere, sembrava un baby-sitter esasperato che doveva tenere a bada una gang di mocciose scatenate. Appena le sembrò che non guardasse nella sua direzione prese a correre forte verso il bosco, fino a quando non si ritrovò completamente immersa dall’ombra e dal ronzio proveniente dalle piante tutt’attorno.
Si fermò un secondo, scostandosi il ciuffo dalla fronte accaldata, e con la coda dell’occhio vide la coda soffice del procione, seguita dagli squittii ben conosciuti della puzzolina.
Subito si agitò: e se Kidou li avessi visti? Sperava di no, altrimenti forse era già sulle loro tracce.
Poi riconsiderò la situazione e concluse che no, certamente Kidou non avrebbe lasciato la sua postazione di vigilanza solo per andar dietro ai due cucciolini.
Quindi, per il momento, tutto stava procedendo per il meglio.
Si mise subito all’inseguimento degli animaletti: -Ehiii! Venite qui! Non dovete andare in giro da soli, rischiate di perder-
Appena fuori dal cespuglio la ragazza rimase a bocca aperta, senza più parole dalla meraviglia.
-Ma si può sapere dove sono finita?-
-Eccoti qui Sis!-
-E io che pensavo non ci avrebbe mai trovate!-
-L’intuito di Sissy-chan non sbaglia mai!-

-Siete qui! Siete venute davvero!-
-Come potevamo mancare?-
-Giusto il tempo di mettere due cose in valigia e ci siamo precipitate qui, cosa credevi?-
-Ti mancavamo per caso cucciolina?-
-Oh fatevi abbracciare~ -

~ Angolino depresso perché non ha ancora un nome (?)


Yay! (?)
Ehi ehi, che sorpresona, neh?!
Sembra impossibile eppure Sissy è tornata con questa long!
… Pensavate di esservi liberati di me, eh? uwu
Invece no! (?)
Ho avuto molti dubbi sul come e sul perché questa long dovesse continuare…
Ma alla fine mi sono decisa a continuare a scriverla, in fondo è un piccolo sogno che condividiamo tutte insieme, e lasciarlo a prendere polvere mi sembrava sbagliato…
Ecco qui quindi un nuovo aggiornamento ^^
Sì, so che ho scritto capitoli che hanno fatto più ridere; mi ci sono sforzata ma è da tanto che non rileggevo più questi capitoli e ci ho perso la mano. -.-“
Ma prometto che aggiornerò più velocemente ora – pff! (?) – quindi yay, spero di tornare a scrivere come vi piaceva.
Un cucciolo di procione non poteva mancare, altrimenti la puzzola era sola poi. *ç*
E, il piatto principale di oggi – sì, ho già fame (?) – è proprio l’arrivo di nuove alunne!
Nuovi amici, shiiii~

Le partecipanti a questa long ovviamente sono già state informate dei nuovi acquisti, per i lettori anonimi e non invece tutte le risposte arriveranno nel prossimo capitolo! – che pubblicherò a breve questa volta, promesso ^^”
Ringraziando quelli che ancora continuano a seguire questa long, penso di potervi salutare.
Un abbraccio forte alle mie best e a Kidou che ci sopporta continuamente! xD
Smack, un bacione! <3 A tutti quanti, a presto
~



Sissy



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Capitolo 9
*** Capitolo 7 ***


~ Capitolo 7

-Devo assolutamente chiamare le altre! – esclamò Sissy concitata. –Così poi torniamo a scuola tutte insieme!-
-Sissy aspetta! Noi non abbiamo-
Ma prima che la giovane dai ricci capelli ambrati potesse finire di parlare, Sissy era già scomparsa attraverso il cespuglio da cui era arrivata.
Gli occhi le si scurirono di colpo, prendendo tonalità più cupe.
Prima che potesse iniziare a dar calci in aria, una ragazza al suo fianco le posò una mano sulla spalla, sorridendo con fare rassicurante.  –Sappiamo com’è fatta Sissy-chan, non sa stare ferma.-
Si scostò i lunghi capelli castani dalle spalle, gli occhi avevano il colore delle cortecce degli alberi coperte dai licheni verdeggianti. Profumava di natura e di burrocacao. – Sono sicura che tornerà presto, sta tranquilla.-
-Ma poteva almeno farmi finire di parlare!-
-E pensi che questo l’avrebbe fermata?-
-Non spuntare così all’improvviso da dietro, sei impazzita?! Mi hai fatto prendere un colpo!-
La più grande del gruppetto emise un verso divertito, un risolino a fior di labbra.
-Vi eravate già dimenticate che ero qui?-
-Non è questo…- la riccia strinse i pugni, guardando verso il bosco.
–Secondo voi ci faranno davvero entrare?- chiese con tono casuale la ragazza dai lunghi capelli castani, ingoiando una mora e sporcandosi di rosso le labbra sottili.
-Aaah, se Kidou prova a dire di no a Sissy se la dovrà vedere con me! – gli occhi della ragazza divennero ancora più scuri, sembrava veramente arrabbiata e tesa.
-Aawn, non c’è da preoccuparsi. – la più grande sorrise con i suoi occhi castano vibrante, per poi chinarsi sui due cucciolini che si erano messi a giocare fra le sue gambe. – Datemi una mano con loro due piuttosto. Dobbiamo impedire che se ne scappino da altre parti!-

**

-Ragazze ragazze! – Sissy apparse in mezzo al gruppetto correndo come impazzita, e Lucchan le fu subito addosso.
-Ma si può sapere dove ti eri cacciata, razza di sprovveduta?! Eravamo tutte in pensiero, Kidou è andato a cercarti!-
-KIDOU HA FATTO COSA?! Oh no, accidenti! E ora come facciamo? Se le trova siamo rovinate… -
-Calma calma calma. – Sissy sbatté gli occhi qualche volta. Si ritrovò davanti gli occhi vellutati d’azzurro e di preoccupazione di Juddy e pensò di essersi svegliata da un sogno – Fatina, stop. Parla piano, e spiegati. Cosa dobbiamo fare? Chi dovrebbe trovare Yuuto? E perché ne sei così spaventata?-
La castana fece un respiro profondo, chiudendo gli occhi. Si concentrò sul suo respiro, e si accorse che le gambe tremavano dalla fatica. All’improvviso perse l’equilibrio e cadde a terra, trascinandosi dietro anche l’amica. Allora aprì gli occhi chiedendo scusa, poi incontrò il sorriso delicato della ragazza e si rilassò: si sistemò la bandana verde che portava fra i capelli – ormai la sola molletta a forma di rosa non bastava più a tenere i capelli a posto – e sorrise.
-Minna, ho bisogno del vostro aiuto.-
Alzò lo sguardo e vide Arianne, capelli lunghissimi e neri come la notte, che porgeva una mano per rialzarsi a lei e all’amica.
-Grazie- esclamò, e si tirò in piedi. – Sto bene, grazie.-
-Allora. – esordì Hichiyo, negli occhi una curiosità impossibile da celare – Coraggio, racconta tutto.-
-Ecco, è andata così…

-E ora sono in una radura nel bosco! Ma se Kidou le trova prima di noi, tutto questo piano potrebbe andare in fumo!-
-Tu questo lo chiami piano?- si lasciò sfuggire Raven ridacchiando –Sis, è un’idea carinissima ma c’è organizzazione zero! Avresti potuto dircelo prima, così ci preparavamo in tempo e meglio. Ora cosa possiamo fare? -
-Fidatevi, abbiamo la situazione sotto controllo. Più o meno… Aargh, quello che conta è che se Yuuto le trova prima di noi anche quella piccola possibilità che abbiamo di farle entrare a scuola sarà annullata. Per favore, aiutatemi!-
-Siamo tutte con te Sissy, non hai neanche bisogno di chiederlo. – Selena fece un passo in avanti, e annuendo lentamente tutte strinsero il cerchio attorno alla castana. – Faremo quello che possiamo per aiutare queste ragazze a sfuggire all’ira dei prof, in particolare di Kidou-kun.-
-Grazie ragazze! –esclamò gioiosa allora, stringendo il cerchio di amiche in un abbraccio. – Siete le migliori!-
-Coraggio! –esclamò Emma concitata – Sono proprio curiosa. Andiamo a rintracciarle!-

**

-Secondo voi perché Sissy ci mette così tanto? Non doveva chiamare le sue amiche e tornare subito qui?- la mora giocherellava con il cucciolo di procione, eppure il suo tono era leggermente preoccupato.
-Beh, non è che è stata chiarissima a riguardo… - La ragazza seduta sul prato al suo fianco si passò una mano nella frangia simmetrica, perennemente in disordine, sbuffando contrariata mentre faceva dondolare un rametto davanti agli occhietti curiosi della puzzola.
-Andrò a dare un’occhiata lassù, magari si vede qualcosa…- La ragazza concluse di raccogliere i voluminosi capelli castani in una treccia chiusa da un stelo abbastanza resistente di un fiore, e si alzò in piedi scrollandosi di dosso i petali di margherita che erano andati ad attaccarsi sui suoi pantaloncini.
-Non andare, potrebbe essere pericoloso – l’ammonì la più grande, staccando per un attimo gli occhi dal cucciolo che teneva fra le braccia. – Sissy ci ha detto di rimanere ferme fin quando non torna.-
-In realtà non è stata chiara neanche in questo…-
-Sei piuttosto brontolona oggi neh? -
-Non ne parliamo…-
-Coraggio, sta serena. Sissy tornerà presto. Ehi ehi, staccati cucciolino, mi stai mordendo tutto il braccio!-
-Molla l’osso, BESTIA!-
-E vabbeh, non esagerare. Non vedi quanto è teneroso~?
-M-Ma…!-

**

“Erano qui, da qualche parte…! Non può essere molto più distante…”
-Sissy, allora come va? Ti sembra che questa sia la strada giusta?-
-E’ da molto ormai che camminiamo in tondo Sis! -
-Lo so lo so… Mi dispiace, non riesco più a orientarmi – ammise la ragazza, affranta e affaticata.
-Ho un’idea. – disse allora Raven, cogliendo al volo la difficoltà dell’amica e cercando di andarle incontro – Ci possiamo dividere. In questo modo esplorare la radura qua intorno sarà più facile e veloce; ci rivediamo fra mezz’ora in questo punto. Creiamo cinque gruppi da due e vedrete che faremo molto più velocemente! –
Tutte concorde con la ragazza dai occhi verdi scuro sormontati dalla sottile montatura d’occhiale, si organizzarono in cinque coppie: Marty con Raven, Angy con Selly, Arianne con Juddy, Hichiyo ed Emma, Sissy e Lucchan. Dopodiché si diressero in diverse direzioni leste e silenziose, alcune tenendosi per mano, altre semplicemente guardandosi con un sorriso.

**

Passavano i minuti e della radura dove Sissy aveva lasciato le amiche nemmeno l’ombra. La ragazza non riusciva a capire come potesse essere sparita nel nulla… Dovevano fare in fretta, non c’era più molto tempo.
Ad un certo punto le parve di sentire delle voci.

“E’ troppo in alto, cadrai!”
“Ma state tranquille, sono un’esperta di queste cose io!”
“Sei troppo sbilanciata, attenta che lì c’è un ragno!”
“UN RAGNO?! COSA?! DOVE?!”

-Aaaaaaahhhh!! – di colpo Lucchan vide dondolare davanti ai suoi occhi una spessa treccia di capelli castani e un volto ben conosciuto, ugualmente spaventato e urlante.
-Aaaaaaahhhh!!-
-Ire! Ire! Calmati! Non sei caduta, sei tutta intera! … Almeno spero.-
-Lu! Che succede? IRENE?! S-Stai bene?-
-LUCCHAN!! – la castana prese a divincolarsi, ignorando le due amiche e cadde definitivamente a terra. – Sei tu! Aaaaw~ - Prese a stritolare la più piccola, mentre Lucchan ricambiava la stretta ma con tono preoccupato esclamava: - Potevi farti male sul serio! Sei sicura di sentirti bene?-
-Sto benone, non preoccuparti!-
-Ehi ehi, e a me neanche un abbraccio? -
-Aaw, la sorellona è gelosa?-
-Eccome sciocchina! La prossima volta puoi evitare di apparire penzolando da un ramo però? Mi hai fatto prendere un colpo a sentire quelle urla!-
-Farò il possibile cara, ma non prometto nulla.-

-Si può sapere dove sei finita Irene? -
-Ci senti?!-

La ragazza con la treccia spettinata dalla caduta ridacchiò: - Queste sono le altre che chiamano. Allora, che dicono le tue amiche? Possiamo venire?-
-Te l’ho detto Ire, il problema sono i prof! Le ragazze sono entusiaste, siamo tutte venute a cercarvi! Ma ora non ho tempo di spiegare, dobbiamo tornare indietro…-
-Va bene, ho capito. Allora chiamo le altre e veniamo con te.-
Irene sparì attraverso il cespuglio, e poco dopo rispuntò con le due ragazze al seguito.
Il gruppetto di cinque si abbracciò, dopodiché Lucchan si pose a capofila e si misero in moto verso il punto di raduno, mentre Sissy spiegava alle amiche cosa era successo…
-Ah-ah, e così Yuuto ci starebbe dando la caccia?!-
-Veramente lui…-
-Basta solo che provi a sfiorarmi e gli faccio vedere io di cosa sono capace!-
-Non ne dubito, ma a essere sincera…-
-Non sa contro chi si è messo…!-
-Mi volete ascoltare un secondo?! Grazie. Ragazze, lui non sa niente di voi. Sa solo che non mi ha più vista ed è venuto a cercarmi. Il punto è che se vi trova così… Ecco… Sarà molto arrabbiato, e non è il posto ideale per presentarvi come nuove alunne.-
-Questo sarebbe il tuo piano Sissy-nee? Andare da Kidou quando è tranquillo e dirgli che d’ora in avanti loro tre verranno a scuola con noi?!-
-Ehm… A essere sincera sì, Lù. Qualsiasi cosa detta con quel tono risulterebbe pessima però…!-
-E io che pensavo che per una volta avessi organizzato qualcosa di sensato…-
-Oh non fare così Lucchan… Ci sono qui io~ -
-Lo so Ire, e ti voglio tanto bene però… Così… Non respiro… Aspe… Staccati… Irene… Soffoco…!-
-ECCOCI! Raven! Marty! Siamo qui! – Sissy sventolò la mano in direzione delle compagne e prese a camminare più velocemente.
-Coraggio Lù! Muoviti!-
-Sorella degenere… Sto soffocando e non viene nemmeno ad aiutarmi!-

Sissy corse fra le braccia di Raven, poi chiese delle altre. –Sono ancora in giro a cercare. – rispose la più grande sistemandole i capelli dietro le orecchie – Ma torneranno a momenti.-
-Perfetto, ti ringrazio per prima.-
-Non c’è di che cara. Allora sono loro?- esclamò la giovane, indicando il trio alle spalle di Sissy.
-Ah-ah! – esclamò allora lei, imbarazzata –Che stupida, allora… Loro sono-
-SISSY! MINNA! Siete qui?-
-Ah eccole, le avete trovate!-
Sissy si voltò di scatto e vide spuntare dal fogliame il resto della classe, sorridente e sporco di terra. –Siete tutte qui, fantastico! Così facciamo le presentazioni per bene… Allora, ragazze, queste sono tre mie care amiche che ho informalmente invitato a darci una mano a scuola, e che con un po’ di fortuna otterranno il permesso di stare con noi… Sono Lau… – indicando la ragazza dai corti capelli castani, che teneva in braccio i due cucciolini - … Asdy – la ragazza biondiccia con gli occhi a mandorla fece un cenno di saluto con la mano, concentrando il suo sguardo profondo su ognuna delle ragazze che le stavano di fronte - … E Irene – Quando si voltò per indicarla però non la trovò, allora si girò avanti e indietro per un paio di volte, mentre le amiche cominciava a ridere prima con moderazione, poi sempre più forte.
-Cosa c’è da ridere?!- sbottò ad un certo punto Sissy, e in quel frangente si accorse che la compagna le era sempre stata appiccicata dietro, talmente repentina negli spostamenti che si confondeva con la sua stessa ombra. E le aveva raccolto in piccole treccine tutti i capelli dietro.
-Che amore~ - trillò Irene ridendo – Sta tranquilla Sissy, stai benissimo!-
-Ma come hai fatto a intrecciarli? -
Con un sorriso furbetto la ragazzina tirò fuori dalla tasca tutti degli aghi di pino e steli di margherite: -Li ho raccolti nel prato mentre ti aspettavo. Fortuna che non mi sono caduti quando mi sono quasi ammazzata su quel ramo!-
-D’accordo, d’accordo… - si arrese la castana ridendo – Ora andiamo, finchè abbiamo un vantaggio su Yuuto dobbiamo approfittarne!-
Lau venne subito al suo fianco, e la puzzola si accomodò sulle spalle della più piccola mentre il procione rimaneva attaccato alle braccia dell’altra.
-Perché scusa? Non dobbiamo chiedere a Yuuto?- Asdy fece un passo avanti con aria perplessa.
-Nient’affatto! Kidou adesso è furibondo, ci caccerebbe tutte via! Torniamo a scuola piuttosto, e chiediamolo ad Endou. Sicuro sarà più magnanimo e ci darà ascolto! Coraggio, sbrighiamoci!-
-Sissy-chan ha ragione. – Assentì Juddy, affiancandosi alla compare ma stando attenta a non farsi toccare dalla puzzola. – Torniamo a scuola.-
Il gruppo allora, convinto, si diresse a passo lesto verso la scuola. Le nuove arrivate vennero poste al centro e stimolate dal chiacchiericcio delle altre presero a parlare anche loro. Irene scivolava da una spalla all’altra intrecciando capelli mentre parlava, stritolava Lucchan e sembrava molto allegra. Asdy prese a parlare con Angy e Selena, dopo pochi minuti sembravano amiche di sempre. Solo Lau stava un poco più in disparte, appiccicata a Sissy come una cozza; c’era chi la guardava con un certo disappunto, ma Sissy era allegra e cercava di appianare le divergenze spartendo equamente sorrisi e abbracci. Tornarono all’edificio scolastico che il sole non era ancora tramontato: all’occorrenza erano state veloci.

-Sperando che Kidou non sia già tornato…-
-Tu dici che avrebbe avuto il coraggio di tornare a scuola e lasciarci lì?-
-Tipo Hansel e Gretel!-
-Ehssì, proprio malvagio.-
-La strega doveva essere bella panciuta per mangiarci tutte!-
-Magari teneva alcune di noi da parte… Oppure ci cucinava tutte e faceva un polpettone!-
-Un polpettone?!-
-Eccoci arrivate!-

 Attraversando i corridoi della scuola il gruppo si ritrovò davanti alla porta della sala insegnanti, da cui si poteva accedere anche alle stanze dei ragazzi.
-Incrociamo le dita…-

**

-CE L’ABBIAMO FATTA!-
Nella grande camera delle alunne erano stati sistemati tre nuovi letti, il gruppetto aveva organizzato una festa dell’ultimo minuto: avevano gonfiato insieme dei palloncini colorati, e su ognuno avevano scritto il proprio nome. Si erano messe in cucina e avevano preparato nuovamente i loro biscotti, questa volta facendo attenzione a non dar fuoco a nulla, e ora stavano banchettando ballando e cantando come delle pazze.
Un karaoke al sapore di cioccolato e risate, persino le più timide non erano rimaste in un angolo a osservare: lì si sentivano fra amiche, l’imbarazzo non aveva motivo di esistere.

Alle due di notte, stremate di sonno, tutte dormivano profondamente: alcune avevano ancora briciole di biscotti sui vestiti, arrotolate una nel letto dell’altra le ragazze finalmente dormivano.
Tenendosi tutte per mano.

 

**

Intanto, nella camera dei prof...

-Ragazzi... Ma avete idea di dove sia finito Kidou?  

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