We, girls. di Yssis (/viewuser.php?uid=145803)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ~ Prologo ***
Capitolo 2: *** ~ Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** ~ Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** ~ Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** ~ Capitolo 3 {Space} ***
Capitolo 6: *** ~ Capitolo 4 ***
Capitolo 7: *** ~ Capitolo 5 ***
Capitolo 8: *** ~ Capitolo 6 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 1 *** ~ Prologo ***
~ Prologo
Un giorno qualunque, in un posto imprecisato, una ragazza rientrò a casa dopo la mattinata scolastica.
Tirava un forte vento, e stretta nella calda sciarpa, la ragazza entrò nel portone di casa.
Appoggiò lo sguardo distratto sulla casella di posta; un movimento quotidiano, quasi involontario.
Sbalordita, si ritrovò a sfilare una busta; non c'era niente di particolare in essa, era come una normale bolletta della luce o del gas.
L'unica cosa un po' strana era il sigillo... Un fulmine.
La cosa che però lasciò più sbalordita la ragazza era il suo nome, scritto sul retro di della busta.
Di norma lei non riceveva nulla: arrivavano le bollette per i suoi genitori... Al massimo qualche cartolina per sua sorella.
Lei, di bollette da pagare o cartoline, non ne riceveva mai...!
Per questo, leggendo il suo nome, si sentì per la prima volta desiderata, cercata da qualcuno.
Era una bella sensazione, certo, ma ancora non sapeva il contenuto di quella busta, nè il mittente: non era stato scritto...
Salì velocemente le scale, entrando in casa: dopo aver consumato in modo frettoloso il pasto, aprì con mani tremanti la busta.
Davanti ai suoi occhi sbalorditi, si materializzarono queste parole...
Cara signorina,
E' invitata a iscriversi ad una scuola sorta allo scopo di verificare le sue conoscenze sull'anime su cui scrive con impegno e passione, a suo dire.
Presentando questa lettera potrà avere accesso alla struttura scolastica che l'accoglierà nel miglior modo possibile.
Speriamo che il nostro invito venga accolto con entusiasmo e di avere quindi la possibilità di incontrarci di persona.
Siamo proprio curiosi di sapere fino a quanto arrivano le Sue conoscienze.
"Si reputa fan...? Lo dimostri!"
Cordiali saluti
Inazuma Japan & Co.
Non riuscì a trattenere un urletto di sorpresa, dopodichè iniziò a saltellare per il corridoio di casa.
Qualche minuto dopo, chiamò sua sorella: doveva assolutamente avvisarla della novità...
Nello stesso istante, altre nove ragazze stavano aprendo quella busta, all'interno della loro casa.
Dieci ragazze molto lontane tra di loro, presto si sarebbero ritrovate tutte nella stessa scuola.
Fra di loro, molte non si conoscevano nemmeno, ma stando per qualche tempo insieme, avrebbero capito di avere molto in comune.
Ma, in quel momento, ancora non sospettavano nulla...
~ .~ .~ .~ .~
Intanto, in un altro posto, molto lontano dalle dieci ragazze, c'era un gruppo di persone riunite intorno ad un lungo tavolo, in una stanza scura...
-Perchè dobbiamo per forza stare al buio ragazzi?
-Haruna! Hai interrotto una voce narrante talmente intrigante e ben avviata!- esclamò un ragazzo dai grandi occhi scuri e una fascia arancione calata sui ciuffi ribelli.
-Vedi Endou-kun, io penso che il narratore sia stato bravissimo, ma potremo anche accendere la luce!- protestò la blu
In quel momento, la luce del lampadario illuminò l'ambiente...
-Ecco fatto!- concluse con voce pacata Kazemaru.
-Ci siamo tutti?- chiese allora Hiroto, quasi con dolcezza.
-Sembrerebbe di sì...- sussurrò Midorikawa, guardandosi attorno.
-Io continuo a pensare che non sia stata una buon idea...!- sbuffò allora Kidou, contrariato.
-Oh insomma! E' da quando abbiamo scritto quelle lettere che non fai altro che lamentarti!- esclamò Gouenji, quasi a voler stuzzicare il castano.
Quello stava per ribattere, quando si intromise Fubuki.
-Anche io ed Atsuya non siamo così convinti...!-
-EHI! Shirou-san, non mettermi in mezzo!- si difese subito Atsuya
-Ragazzi, quel che è fatto è fatto. Quindi adesso dobbiamo solo impegnarci dando il meglio di noi!- prese allora parola Endou, con quel sorriso che tanto lo caratterizza.
-Uhm... Non sò, io ho comunque un brutto presentimento...!- sbuffò nuovamente Yuuto, mentre tutti lasciavano la stanza.
Dopo qualche minuto, era solo, con Shirou di fianco.
L'albino gli si avvicinò, poggiandogli una mano sulla spalla in modo rassicurante: - Hai ragione Kidou-kun... Abbiamo invitato delle matte...!-
I due sospirarono, avviandosi verso l'uscita.
Prima di chiudersi la porta alle spalle, Kidou sbuffò, rivolto più al cielo sopra di lui che al compagno di fianco: -Speriamo solo di uscirne vivi...!-
~ Devo trovare un nome decente a ques'angolino...
Konnichiwa minna!
Sì, il prologo è orribile, lo so.
Ma non è uscito niente di lontanamente simile ad un lavoro decente in questi giorni... Quindi appioppatevi questo e poi si vedrà. *^*
Beh, c'è poco da dire.
La ragazza all'inizio del "capitolo" sarei io, ma non temete: presto forse arriveranno anche le altre ragazze. ^^
Devo ringraziare le mie amiche, che hanno accolto con entusiasmo quest'idea e hanno deciso di darmi una mano! ;D
Arigatou minna!
Grazie al loro aiuto, cercherò di aggiornare senza farmi attendere troppo... Ma non prometto nulla. DX
Sì, sono molto occupata, di recente... E la mia fonte di distrazione viene comunemente chiamata Raven Cullen con la quale mi ritrovo a messaggiare ogni giorno. çOç
E ovviamente, anche tutte le altre ragazze, che nel momento più inaspettato, aggiornano le loro meravigliose long, costringendomi a posticipare il momento della scrittura.
Quindi siete TUTTE colpevoli dei miei potenziali ritardi... Sappiatelo. *u*
... Wow, oggi sono più sadica del solito. ^^
Oh beh.
Kisses for everyone! <3
Sissy
|
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Capitolo 2 *** ~ Capitolo 1 ***
~Capitolo 1
-UUUUUFFFFFFFAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!! Mi sto proprio annoiandooo!-
Con decisione una ragazza dai grandi occhi scuri spalancò la porta della sua camera, avventurandosi per i corridoi dell’enorme edificio.
Qualche giorno prima aveva ricevuto l’invito e non era riuscita a resistere alla curiosità: senza avvertire nessuno aveva preso e, in giornata, aveva lasciato casa.
La sua fretta però le era costata cara: le lezioni sarebbero cominciate solo quando tutte e dieci le alunne sarebbero entrate a scuola.
In quei giorni di attesa, nessuno si era fatto vivo, e lei stava letteralmente scoppiando dalla noia. Ma anche la curiosità era tantissima: i ragazzi di Inazuma esistevano davvero? O si sarebbe rivelato tutto uno scherzo? Chi sarebbero stati gli insegnanti? E le altre ragazze? Le conosceva oppure no? Come si sarebbero svolte le lezioni? Per quanto sarebbero durate? E perché proprio lei era stata scelta? Perché nessuno le veniva a spiegare nulla?!
Rimuginando, non si accorse che un’altra ragazza stava venendo dal senso opposto, e così le due si scontrarono.
Sissy cadde miseramente al suolo, mentre l’altra riuscì a mantenere l’equilibrio.
La ragazza dai lisci capelli castani, fra cui si intravedevano alcune meche bionde, sbottò: -Oh insomma! Si può sapere cos…- Ma Sissy, tutta emozionata, saltò in piedi e stringendo con enfasi le mani sottili e affusolate della ragazza mingherlina che aveva di fronte, esclamò: Oh! Finalmente qualcuno è arrivato! Mi sembra di aspettare da un’eternità! Anche a te è arrivata la lettera, vero?- così dicendo sventolò davanti al viso della ragazza la sua busta- Questo vuol dire che saremo compagne! E… Questo cos’è?- s’interruppe Sissy, alludendo alla collana a forma di drago che pendeva dal collo della sconosciuta.
-Oh… Questo? E’ una collana che indosso sempre. Lo chiamo…-
-Il mio marchio di fabbrica...!- esclamarono contemporaneamente le due.
-KyaaaaaaaaaaaaaaaH! Che cosa meravigliosa!- affermò Sissy con enfasi. – Oh, scusa, mi sono dimenticata di presentarmi! Io sono Sissy, tu come ti chiami?-
-S…Sissy?!- sbottò a quel punto la ragazza dagli occhi castani, incredula – Ma stai dicendo sul serio?!-
-Saprò ben come mi chiamo, non credi?- la mora le strizzò l’occhiolino, e a quel punto la ragazza cominciò a saltellare dalla gioia.- AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!! Non posso crederci! CI SEI ANCHE TU!! Sono Angy, Sissy!-
A quel punto una ragazza dai lunghi capelli castano scuro e gli occhi di un verde vibrante, passando per il corridoio, vide due pazze urlanti saltellare, e decise che era conveniente avvicinarsi: anche se svitate, quelle due erano le uniche forme di vita intelligenti che aveva avuto l’onore di vedere da quando era arrivata.
Questa ragazza era seguita da un’altra, più giovane, dai grandi occhi azzurri come il cielo e i capelli corti, castani, che inizialmente la trattenne, ma poi si lasciò convincere e seguì la compagna.
Sissy e Angy intanto avevano smesso di saltellare, e notarono le due ragazze avvicinarsi.
-Oh! Nuovi amici!- esclamò raggiante Sissy, correndo loro incontro.
Le due, lanciandosi una veloce occhiata, si scansarono; senza che nessuno potesse fare nulla, Sissy le superò e sarebbe andata a sbattere contro la porta appena dietro, se non fosse stato per un’altra ragazza, dagli scuri e vaporosi capelli ricci, che usciva in quel momento dalla stanza.
Sissy la travolse con un abbraccio che le fece ruzzolare entrambe per terra.
-Grazie! Grazie! Grazie! Se non fosse stato per te, adesso sarei schiacciata contro la tua porta! Non saresti potuta essere più puntuale!-
-Sì, sì, sì… Tutto quello che vuoi. Adesso però potresti levare il tuo sederino dalla mia schiena, se non ti è di troppo disturbo…?!- affermò con tono sarcastico la ragazza.
Quando le due si rimisero in piedi, si strinsero la mano, guardandosi intensamente negli occhi.
-Selena… Grazie ancora!- Sissy venne subito interrotta dalla ragazza dagli occhi grandi e verdeggianti, spuntata alle sue spalle:- Semmai dovresti dirle “Scusa”!-
Sissy si portò una mano dietro la nuca, ridacchiando nervosetta: -Eh eh eh! Mi sa che hai proprio ragione… Ehm… Temo di non…-
-Raven. Sono…-
-Rae-chaaaaaaaaaan!!- enfatizzò a quel punto Sissy, lanciandole le braccia al collo. Quella rimase un poco stordita, poi ricambiò l’abbraccio.
-Sono Sissy, Raven…- sussurrò poi la mora nell’orecchio della compagna che dalla sorpresa allentò la presa sull’amica, che rischiò di ruzzolare a terra per la terza volta in mezz’ora. Questa volta ad impedirle la rovinosa caduta ci pensò la ragazza dai chiari occhi celesti, della sua stessa età, con un timido sorriso sulle labbra rosee.
-Grazie! Tu invece sei…-
-Io… Puoi chiamarmi Judd…-
-JUDDINAAAAAAAA!!- scattò nuovamente Sissy, riacquistando il poco equilibrio che si ritrovava per poi perderlo subito dopo lanciandosi verso l’amica.
-Non ci posso credere… Ci siete proprio tutte…!- sussurrò commossa la ragazza con la rosa bianca fra i capelli scuri e leggeri.
-AH! SENTILA! Ha anche la faccia tosta per dirlo!- si sentì sbuffare dal corridoio.
Una ragazza fece il suo ingresso nel corridoio; portava un cappello di lana blu dal quale uscivano lunghi capelli corvini, che incorniciavano un viso contratto dallo stupore, ed anche un tantino innervosito.
-Un po’ di gelosia non fa mai male…- sussurrò Sissy provocatoria, avvicinandosi il più possibile alla ragazza di fronte a sé, e, mantenendo sempre la debita distanza, continuava ad osservarla – Uhm… Arianne, giusto?- concluse sorridendo.
Quella le si lanciò incontro, raggiante: -Sì, sì! Lo sapevo: Sissy-chan è leggenda!-
Le due si abbracciarono, quando, ad un tratto…
-SISSY!- tuonò una voce in lontananza – PRENDI QUESTOOO!!-
Da una porta rimasta fin a quel momento nell’ombra comparvero due ragazze che, con gridolini di gioia, presero a correre all’impazzata verso la povera ragazza.
Le sue inseguitrici erano evidentemente sorelle, visto che si assomigliavano un sacco: avevano entrambe i capelli lunghi e bruni. La più grande aveva degli occhi verde acerbo, mentre quelli della più piccola erano castani e molto espressivi.
A Sissy non restò altro da fare che abbandonare tutti e scappare, inseguita dalle due sorelle.
-Lucchan!- esclamò allora Selena, riconoscendo dal tono di voce la più piccola del gruppo – Cosa ti ha fatto Sissy? Chi sono quelle due? Da dove sono sbucate? E perché la stanno inseguendo?!-
La ragazza dai lunghi capelli boccolati assottigliò gli occhi per poi sussurrare in tono macabro e sadico: - E’ venuta qui senza dirmi niente… E io mi sono dovuta arrangiare da sola con i nostri genitori…! Dovevo vendicarmi! E così…- concluse accarezzandosi una ciocca di capelli bruni – Ho chiamato Hichiyo ed Emma, due delle sue fan più convinte e testarde, e gliele ho lanciate contro!
Mentre Lucchan raccontava, Sissy…
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!! SONO TROPPO GIOVANE PER MORIREEEEE!!-
La ragazza zigzagava per i corridoi, cercando di seminare le sue inseguitrici, che non erano intenzionate a mollare, dal canto loro.
-SISSY-CHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAANNNNN!!-
D’un tratto, Sissy si ritrovò in un vicolo cieco, ed ebbe il tempo di pensare “E’ la fine…” che le due ragazze le saltarono addosso, riempendola di abbracci e lacrime di commozione.
La mora inizialmente non oppose neanche resistenza: era alquanto stanca, inoltre le piaceva farsi un po’ coccolare da quelle due fan stregate dei suoi lavori come scrittrice.
Ma, dopo una mezz’ora abbondante di lodi ed abbracci decise che era più che sufficiente: -Ragazze! Ragazze! Adesso basta! Siete gentilissime, e vi ringrazio dal profondo del cuore, ma mi state soffocando!-
Hichiyo, mortificata, abbassò lo sguardo: -Scusaci Sissy-chan, noi…-
-Aaawww, fatevi abbracciare voi due…!- la zittì la mora, stringendole entrambe in un abbraccio più sciolto, ma pieno d’affetto.
Quando si staccarono, Sissy si voltò: le altre le avevano raggiunte, mentre Selly trascinava per un orecchio Lucchan, la quale silenziosamente ingiuriava contro sua sorella e la sua follia.
Angy fece un rapido conto, ed esclamò: -Ma siamo nove! Ne manca una all’appello!-
A quel punto, intervenne Raven: -E io so chi è.-
Mentre il suo sguardo si incrociava con quello di Sissy, Hichiyo e Selena, i loro pensieri andarono a focalizzarsi su una sola persona “Marty”.
-Lasciate fare a me!- esclamò Sissy quando a tutti fu chiaro chi era l’alunna mancante – Ho già in mente un piano…
Poco dopo, il gruppetto fece scivolare un biglietto da sotto la porta della camera della ragazza in questione.
Marty era comodamente seduta sul letto a leggere, quando si vide scivolare fra i piedi un foglietto con su scritto “Sorpresa nell’atrio fra 10 minuti”.
Incuriosita, sistemò il segnalibro fra le pagine sottili, chiuse il libro lasciandolo sulle coperte morbide e, assicurato il biglietto in tasca, si richiuse la porta alle spalle.
Intanto, nell’atrio…
-Voi nascondetevi qui intorno. Io arriverò di là. Così facendo, quando lei arriverà da lì, poi…-
-Scusami Sissy-chan, ma non c’ho capito nulla!- sbuffo la ragazza dai lunghi capelli corvini.
-Così adesso puoi capire cosa provo ogni volta che leggo un tuo capitolo…!- enfatizzò con tono drammatico l’amica.
-E poi- intervenne Juddina – Perché le hai scritto proprio “sorpresa”?! Altro che sorpresa! Io mi prenderei un infarto!-
-Grazie Juddy. Ti voglio bene anch’io.- sorrise ironica Sissy, per poi zittire tutte le compagne con un rapido gesto della mano: -Sta arrivando! Tutte ai propri posti!-
Marty fece il suo ingresso nell’atrio ora deserto con un po’ di circospezione.
Cominciava a dubitare di aver fatto la scelta giusta: il messaggio non era stato firmato, inoltre…
Ma non riuscì a ragionare su altro, perché un urlo, accompagnato dal rumore di passi svelti, proveniente dal corridoio attirò la sua attenzione: - MARTYYYYYYY!!-
Le correva incontro una ragazza con indosso un paio di jeans chiari, una maglietta gialla a maniche corte; gli occhi scuri e grandi, la bocca aperta in un sorriso smagliante e fra i capelli mori una molletta a forma di rosa bianca che teneva a bada alcuni corti ciuffi arricciati.
Correva talmente veloce che Marty non ebbe il tempo materiale per spostarsi, e così venne investita dalla ragazza più giovane.
-Ma insomma! Ti sembra una cosa normale travolgermi in questo modo?!- sbottò contrariata, non appena si riprese dallo stupore.
-Io?! Normale?! Starai scherzando spero! Di me si posson dire tante cose, ma la normalità proprio non mi si addice!- si impettì allora Sissy, già in piedi.
Una scintilla balenò nello sguardo di Marty, accendendolo di meraviglia e stupore: -Sissy-chan…?-
-In persona!- Esclamò tutta contenta la mora, porgendo una mano alla compagna per permetterle di alzarsi.
Detto fatto, le due cominciarono a saltellare dalla felicità.
-Andiamo, vah.- sussurrò Raven uscendo dal suo nascondiglio e seguita a ruota dalle altre ragazze.
-Sissy-chan! Dovevi darci il segnale per uscire!- la sgridò a quel punto Emma.
-Scusate, la colpa è di Marty: ci ha messo più del previsto a riconoscermi e così…-
-Con questo cosa vorresti dire scusa…?!- sussurrò Marty con aria minacciosa.
-Ragazze per favore, non iniziate già da adesso a litigare!- le implorò Selly, riportando l’ordine nel gruppo.
Sissy guardò le sue compagne, una ad una, con gli occhi lucidi dalla felicità.
Voleva a tutte un bene pazzesco, ma non poteva negare che erano ragazze molto diverse fra loro, a partire dall’età: una cosa però le riuniva tutte, ed era proprio il motivo per cui adesso si trovavano lì.
Loro erano amanti, scrittrici e fan indemoniate di Inazuma Eleven, e questo bastava a renderle già tutte amiche per la pelle!
~.~ .~.~ .~
-VISTO?! Avete visto che cos’è successo?!
-Calmati Yuuto. E’ successo che le ragazze si sono tutte ritrovate… Che c’è di così strano?-
-CHE C’E’ DI COSI’ STRANO?! Hiroto dico io, hai visto?! Sono bastate un paio d’ore e quelle sono già un gruppo unito e affiatato!-
-Guarda che anche per noi è successa la stessa cosa: sono bastate un paio di partite, e siamo diventati una squadra affiatata e compatta…!-
-Kazemaru… MA VANNEGGI O COSA?! Un paio di partite?! Sai quanto durano un paio di partite?! Sai quant’impegno, determinazione e fiducia verso i propri compagni serve a vincere un paio di partite?! No, assolutamente no. Il paragone non sta né in cielo né in terra…! E la chiave di tutto è lei!- così dicendo il regista puntò la matita che teneva in mano contro un’immagine trasmessa dalla telecamera che riprendeva Sissy ridere affiancata dalle sue amiche – Lei le conosce tutte! E’ lei che le tiene insieme! Il capo delle pazze squilibrate!-
-Onii-chan, sei tu che vaneggi…!- lo interruppe dolcemente Haruna, facendolo sedere e porgendogli una borraccia – Sei troppo agitato… Calmati…!-
Yuuto iniziò a bere lentamente l’acqua fresca, mentre Gouenji prese parola: -Sì, in effetti Sissy pare
essere l’unica a conoscere tutte le altre nove. Fra loro, invece, alcune non si conoscono. Si può pensare quindi che sia proprio Sissy a tenerle insieme, ma è anche vero che sono state un gruppo solo per qualche ora… E’ troppo presto per arrivare a delle conclusioni…!-
-Però! Pensate un po’: Sissy tiene insieme le sue compagne proprio come Endou-kun fa con noi…!-
Per poco Yuuto non si rovesciò tutta l’acqua addosso.
-Shirou-san! MA TI RENDI CONTO DI COS’HAI DETTO?! Tu credi di poter paragonare quella pazza di Sissy al nostro capitano?! E la squadra della Raimon a quel gruppetto di squilibrate?! Ma dico io, cos’avete tutti oggi?! Pongo al posto del cervello?!-
Endou, che era rimasto fino a quel momento in silenzio, saltò su:- Ehi minna! Andiamo a giocare a calcio?-
In coro tutti esclamarono un bel “Sìì!!” carico di entusiasmo, lasciando il povero Kidou solo in mezzo alla stanza.
-Possibile che non mi riescono ad ascoltare un attimo?! Il calcio dovrebbe essere il nostro ultimo problema adesso…-
Lanciata un’ultima occhiataccia alle telecamere, il rasta sbuffò.
-Aaaahhh… Se ne accorgeranno, i miei compagni, di cosa sono capaci quelle dieci tutte insieme…!-
E uscì dalla stanza, diretto al campo. |
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Capitolo 3 *** ~ Capitolo 2 ***
~ Capitolo
2
"Buon
giorno a tutte ragazze. Con piacere abbiamo potuto vedere che siete
arrivate, e quindi, se siete d'accordo, noi avremo intenzione di
inizare le lezioni..."
-SE SIAMO
D'ACCORDO?! Ma che domande sono?! Siamo iper-extra-super pronte!!-
esclamò sprizzante di energia Juddina, levandosi di scatto
dal letto.
"Perfetto!
Allora, tra mezz'ora in II B...! Vi aspettiamo!"
La voce
dell'autoparlante, più squillante ed allegra rispetto a
quella che aveva iniziato il discorso, si arrestò, e la
ragazza si fiondò in bagno; con il viso ancora umido
uscì dalla stanza, intenzionata ad andare a svegliare le sue
compagne.
E aveva
previsto bene: nel corridoio incontrò solo Lucchan, Hichiyo,
Emma e Selena.
Il resto stava
ancora ronfando beatamente sotto le calde coperte del letto.
Le ragazze si
guardarono, scuotendo il capo...
-Per oggi
può andare...- sorrise infine Emma
-... Ma se
pensano che faremo loro da baby-sitter per il resto delle mattine, si
sbagliano di grosso!- chiarì Selly con le mani sui fianchi.
Dopodichè,
visto che erano in cinque e ne mancavano altrettante all'appello,
decisero che: Juddina avrebbe svegliato Arianne, Hichiyo avrebbe
pensato a Marty, Lucchan si sarebbe occupata di sua sorella, Emma
avrebbe svegliato Raven e Selena Angy.
Chiariti i
compiti, le cinque si dileguarono.
In quei venticinque minuti in cui rimasero separate, successe
l'inimmaginabile.
Dalle varie
camere si sentirono urla, esplosioni di bombe atomiche, galline fare
uova d'oro, il flusso torrentizio delle cascate, gatti miagolare,
televisioni trasmettere noiose pubblicità, barriti di
elefanti e forni sfornare biscotti... Il resto ve lo lascio immaginare
(?).
Dopodichè,
eccole.
Tutte e dieci
le ragazze erano pronte, fresche e riposate dentro le nuove uniformi
scolastiche.
Portavano una
camicetta blu pastello di cui spuntavano solo le maniche e il colletto
sopra un golfino bianco; su un lato, lo stemma della Raimon, il fulmine
dorato.
Collants color
perla coprivano le gambe, e indossavano una gonna, una vera scocciatura
per molte, anch'essa celeste.
In generale,
comunque, sembravano a proprio agio, e anche un tantino emozionate...
-Scusate
ragazze, ma perchè stiamo qui a fissarci come delle
dementi?! Sono delle belle uniformi, ma avremo modo e tempo per
ammirarle più tardi! Se non ve ne foste accorte, siamo
già in madornale ritardo! - intimò Angy,
già pronta a scattare verso il piano superiore dell'edificio.
-Ai posti di
partenza...!- esclamò a quel punto Sissy, sistemandosi una
rosa turchina fra i capelli vaporosi - Pronte...- le compagne le si
misero di fianco, preparandosi allo scatto: - ... VIAAA!!-
Come il
baleno, tutte e dieci, in contemporanea, schizzarono le ragazze, con
urla di gioia e frenesia; in un attimo, eccole al piano delle II.
-Adesso, non
ci resta che trovare la "B"...- osservò Lucchan, frenando la
corsa, al contrario delle altre che si fiondarono contro la prima porta
che trovarono sul loro percorso.
Dopo aver
udito un forte trambusto, la ragazza più giovane
sospirò, avvicinandosi cautamente alla porta che le compagne
avevano sfondato; "II B" lesse stupita.
"Quando si
dice sesto senso...!" osservò, varcando definitivamente la
soglia.
L'aula era grande, la cattedra al centro, di un legno chiaro e
semplice, la lavagna vicino alle finestre e ai termosifoni, a sinistra
della stanza; i banchi erano disposti a ferro di cavallo, e facevano da
ghirlanda ai muri, tenendo al centro della stanza la cattedra.
Su di essa
erano saltati gli "insegnanti", probabilmente dallo spavento.
Le ragazze
ancora raggomitolate ed intricate su loro stesse, si rizzarono in
piedi, udite le esclamazioni di stupore sopra di loro.
La prima,
neanche a dirlo, fu Sissy, che pestate le dita di Angy e districatosi
dall'abbraccio di Selena, con un balzo fu di fianco a Yuuto.
-KIDOU-CHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAANNN!!-
Il povero
regista non riuscì neanche a voltarsi, perchè si
ritrovò in un attimo sbattuto sul pavimento, con addosso
Sissy che continuava a sbaciucchiarlo e le sue amiche, chi accorsa in
soccorso di Yuuto, e chi intenzionata a togliere le labbra della mora
da quelle del castano.
-Ragazzeeeeee...!-
si lamentò la giovane dagli occhi scuri, una volta essere
stata allontanata a forza dal "suo Kidou" - Siamo già
gelose? Non sopravviveremo molto, se da subito non ci capiamo a
vicenda...!-
-Tu prova
ancora ad avvicinare una sola volta il viso a Yuu-kun, e vedi come mi
faccio capire... Al volo, proprio...! Chiaro?!- sussurrò con
fare diabolico e poco rassicurante Marty avvicinandosi con fare losco
all'amica.
Questa le
sorrise, dichiarandosi "disposta all'obbedienza"... per il momento.
-FUBUKI-CHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAANNNN!!
Il gruppetto
si voltò, appena in tempo per vedere i due albini venire
sommersi da Emma, Hichiyo, Angy e Marty, tutte sprizzanti di cuoricini.
Sissy
lanciò un'occhiata allibita a Raven: - Ma se un attimo fa mi
stava minacciando... Come fa adesso a saltare addosso a Fubuki-san?!
-Sissy, tu sei
l'ultima che deve lamentarsi, in fatto di
incomprensibilià...- frecciò Lucchan,
comparendole da dietro le spalle.
-Uuuuufff-
sbuffò la mora - E va bene, andiamo ad aiutare i due
gemellini, vah.-
E dopo
svariate lamentele e minaccie di morte, i ragazzi si poterono
considerare al sicuro.
Burn, a suo
dire, aveva avuto una "trovata geniale", che aveva risolto tutti i loro
problemi.
Legate al
rispettivo banco con pesanti catene d'acciaio stavano tutte e dieci le
ragazze, più una puzzola.
-Ricordatemi
perchè abbiamo una puzzola in classe...?-
brontolò Midorikawa
-Perchè
a me piacciono!- esclamo Hiroto, pieno di enfasi.
-Ah... Allora
va bene- si arrese Ryuuji
-Ooooooohhhh...
Che carini!!- saltò su Angy, ma fu prontamente bloccata dal
saltar addosso ai due dalle costrizioni ai polsi.
-Non
è giusto, così, però...!- si
lamentò Arianne, mentre Burn sorrideva soddisfatto.
-Senza di me,
non riuscireste a sopravvivere... RINGRAZIATE IL GRANDE BURN!!-
-Sì,
certo... Per il mal di testa!- Atsuya si tappò le orecchie,
infastidito, mentre Hiroto cominciò a prendere in
considerazione l'idea di mettere a tacere una volta per tutte quel suo
compagno tanto antipatico quanto arrogante.
Gouenji,
guardandosi intorno circospetto, si avvicinò ad un grande
armadio lì di fianco, e bussò con impeto:
-SHIROU-SAN! KIDOU-KUN! POTETE USCIRE ADESSO!!-
-S...Sei
sicuro Shuuya?
-Ti metterei
mai in pericolo?
-...
Sì.
-Non parlavo
con te Yuuto! Dicevo a Fubuki!
-E
perchè io non posso dire la mia!?
-Nessuno ti ha
interpellato!
-E nemmeno a
te!
-R...Ragazzi...?
-Ma mica posso
lasciarvi qui dentro!
-Nessuno ha
chiesto il tuo parere. Fosse per me non ci sarei neanche venuto, in
questa scuola...
-Oh Kidou
quanto sei pesante...! Ormai è fatta, ci sei dentro fino al
collo, quindi mettiamoci una pietra sopra e FINIAMOLA CON QUESTO GIOCO
STUPIDO!-
-Guarda che io
non sto giocando, dico sul serio: mio padre a casa non c'è,
quindi per quanto me ne importa potrei rimanermene qua dentro fino alla
fine delle lezioni!
-...
Shirou-san? Almeno tu? Esci?
-Mmmmhhh...
Sai, Shuu-kun, io...
-OH MA COME
SIETE PESANTI VOI TRE!- con un colpo secco, Kazemaru spaccò
la porta dell'armadio, e Fubuki, Kidou e Gouenji si ritrovarono per
terra, sommersi dall'armadio.
-KIDOU-CHAAAAAAAAAAAANNNN!!!-
-SHIROU-SAAAAAAAAAAAAAAANNNNN!!-
-Uuuufff... E
noi non esistiamo?- si lamentò ironico Endou
-Ma certo che
esistete, ma adesso ci sono loro in vitale pericolo!-
esclamò Sissy, parlando per tutte.
-Allora,
iniziamo sì o no questo stupido test?- Midorikawa cominciava
ad impazientirsi.
E i ragazzi
sapevano quanto poteva essere pericoloso Ryuuji arrabbiato, quindi
senza più osare rivolgersi una sola parola, si alzarono in
piedi e, ricomponendosi, si misero intorno alla cattedra.
-Test!?-
ebbero l'ardore di chiedere, in coro, le ragazze quando furono sicure
che il pericolo era scampato.
-Esattamente.-
sul volto di Hiroto comparve un sorrisetto che non prometteva nulla di
buono - Visto che da qualcosa dovremo pur iniziare, ma il programma
è molto vasto, abbiamo deciso di sottoporvi ad un compito,
come test d'ingresso, per valutare le vostre conoscenze iniziali e
sapere, più o meno precisamente, da dove incominciare.
Juddina
alzò la mano: - Ma che genere di domande ci farete?-
-Sono tutte
indirizzate sull'argomento Inazuma Eleven, che, presumiano,
sarà quello in cui troverete meno difficoltà...
Ma questo è ancora tutto da dimostrare. -rispose Kidou, con
una strana increspatura della voce.
-Quando fa
così... C'è da preoccuparsi.- si agitò
Marty, ma Raven le sorrise di rimando e in qualche modo la ragazza si
calmò.
-Bene, adesso
vi consegneremo il test, sono tutte domande a scelta multipla a cui
dovrete rispondere; avete un'ora precisa. Buon lavoro. - sorrise Endou,
mentre Hiroto, Burn e Midorikawa distribuivano alle ragazza il foglio.
-Whoaaaaaaaa!!-
esclamò Hichiyo, tutta contenta.
-Tutte queste
domande?! In un'ora soltanto?!- si stupì Selena, ma le
lamentele le si congelarono sulle labbra incontrato lo sguardo torvo di
Gouenji, già innervosito di suo.
-Qual
maraviglia...!- esclamò invece Sissy, piena di emozione ed
entusiasmo.
-E'... Una
citazione dalla Divina Commedia, neh Sissy-chan?- le sorrise Angy
-Eh eh...
Ormai ce l'ho nel cuore...!-
Tutte le
ragazze, chi più chi meno ovviamente, sentirono le lacrime
agli occhi, e Raven scoppiò in singhiozzi.
-NON IN QUEL
SENSO!- sbuffò Sissy, spazientita.
Possibile che
fossero tutte così sentimentali?
-Che
succede?!- Brun si voltò, guardandole negli occhi una ad
una... Poi si rivolse a Hiroto: - E possibile che si commuovano davanti
a delle domande così banali?-
-Ah, tu non
capisci niente!- esclamò tutt'ad un tratto Sissy, volendo
difendere le sue amiche.
-Come hai
detto scusa...?- Gli occhi dorati, o meglio dire infuocati di Haruya si
accesero di colpo, ustionandole lo sguardo.
-Uuuuuffff...!-
Sissy incrociò le braccia, contrariata.
Emma le mise
un braccio intorno alle spalle, sorridendole bonaria, mentre da lontano
Lucchan e Selena le strizzarono l'occhio.
-Inizate a
lavorare, SU!- le intimorì Kazemaru.
Sissy
abbassò gli occhi sul suo foglio, fingendo di concentrarsi;
poi però, decise che non sarebbbe stata tutto il tempo
zitta... oh no.
Le sue amiche
la guardarono, mentre sul suo volto si dipinse un ghigno di sfida.
-Volete la
guerra... E che guerra sia!-
~ .~ .~ .~
.~
-Ragazze
il tempo è scaduto. Consegnate.-
Lentamente,
tutte si alzarono dai propri banchi, e fecero per avvicinarsi alla
cattedra...
-EHI! Ma siamo
bloccate!-
-Uh
sì, hai ragione!- Endou si battè con forza una
mano contro la fronte - Beh, liberiamole!-
-NEANCHE PER
SOGNO!- saltò su Kidou - Ci tengo alla mia vita, se non ti
dispiace...!
E i tre
ex-alieni fecero di nuovo il giro della classe, facendo attenzione a
non avvicinarsi troppo alle alunne e ritirandone velocemente solo i
fogli.
-Nel
pomeriggio avrete i vostri risultati. Adesso potete andare nelle vostre
camere...- si limitò a dire Kidou, sistemando i test dentro
una valigetta nera (?), prima di scomparire, seguito dai ragazzi, per i
corridoi dell'edificio.
Appena tutti
gli "insegnanti" ebbero varcato la soglia, le catene si
smaterializzarono completamente.
-Puf!!-
esclamò Angy, sorridendo.
-Come "Puuf"?!
Sarei rimasta legata ai polsi e alle ginocchia per tutto questo tempo
da una cosa che poteva svanire in qualsiasi momento?!-
Sì,
Arianne era davvero
adirata.
Juddina le fu
accanto in un attimo, e in qualche modo la convinse a ritornare a
respirare regolarmente (?).
-Aaaaaahhh...
Avrò fatto orrore! ORRORE!-
-Ma dai
Nee-chan! Non dire così... Sono sicura che, invece, sei
stata bravissima!- Hichiyo sorrise bonaria alla sorella maggiore, che
sembrava sempre molto demoralizzata.
Sissy
varcò la soglia per ultima, con lo sguardo a terra,
assente...
-Sissy-chan...!-
le si avvicinò Raven che non aveva fatto caso allo strano
comportamento della mora. - Quando abbiamo iniziato il test sembravi
tanto intenzionata a fare chissà che cosa... Invece poi non
è successo niente!-
-Ah, sono
sicura che la nostra Sissy-chan ha di sicuro escogitato qualcosa... Ne
sono certa!- Marty si affiancò a Raven, strizzando
l'occhiolino a Sissy.
L'attenzione
del gruppetto, per il resto del pomeriggio, fu focalizzata sulla
puzzola di Hiroto, mentre Sissy rimase in disparte... taciturna...
~ Angolino che non ha
ancora un nome...
Buonsalve
a tutte, ragazze!
Mi devo
scusare per... un sacco di cose. ^^"
Facciamo con
ordine:
Mi scuso con
tutte voi per l'immenso ritardo: dovete sapere che questo capitolo io
l'avevo finito di scrivere (su un foglio) ma una parte è
stata stracciata miseramente... çOç
E
così io avevo solo metà lavoro pronto... Ma visto
che non mi sembrava giusto ritardare ancora, mi sono detta "Ma
sì, pubblicherò in due parti..:!"
Spero che
possiate perdonarmi, per il ritardo e per la sua causante: ho solo
metà capitolo. *u*
Beh,
guardatela in questo modo... Aumento un po' la suspance!
"Cos'avrà
mai Sissy? Ha qualcosa in mente, oppure è caduta in
depressione? Come saranno andati quei test? Perchè Hiroto
ama le puzzole? Emma fa bene a disperarsi oppure no? Le ragazze
troveranno un po' di tempo per ammirare le loro uniformi?"
Tutte le
risposte nella prossima puntata! ^^"
A proposito;
che ne pensate delle uniformi?
In principio
volevo farle uguali a quelle che indossano Aki e Haruna, poi ho pensato
che era troppo banale per una tipa come me copaire dall'anime... E
così me le sono inventate, tenendole sempre come punto di
rifermento, però. ;D
Come primo
approccio con i ragazzi... Beh, diciamo che alcune sono partite con il
piede storto...! *fischietta*
Ah, ma non
avete ancora visto niente... Se avrete un po' di pazienza,
riscriverò l'altro pezzo del capitolo, e vi prometto che lo
farò a breve. çOç
Inoltre mi
devo scusare con tutte voi che avete aggiornato le vostre storie:
abbiate fede, prima o poi troverò il tempo di lasciare una
recensione a tutte quante! ;D
Ditemi... Vi
sto rendendo bene o sono completamente fuori strada?
In effetti,
non è che vi conosco quel granchè...
E "gli
insegnanti"? Sono un po' troppo simili a noi, in quanto pazzia, oppure
sono abbastanza IC? *u*
Io
sinceramente non lo so... ^^"
Come ultima
cosa, vi chiedo un favore: utilizzando la vostra fervida fantasia (?),
sareste in grado di fornirmi qualche consiglio utile per il nome da
dare alla materia principale, più comunemente detta
"riguardante Inazuma Eleven"?
Io non so
più dove sbattere la testa... çOç
Nessun nome mi
va a genio... Magari voi avete delle idee migliori. ^^
Bene,
prometto che mi farò presto viva con l'altra parte del
capitolo... Per ora vi lascio un po' di suspance. *u*
Non odiatemi troppo, ve ne prego...
Un
bacione,
Sissy
|
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Capitolo 4 *** ~ Capitolo 3 ***
-Aaaaaawwwww…!!
Che amore…!
-E ha un pelo
morbidissimo…!-
-Che occhioni
dolci…!-
-Ho deciso!
Quando torno a casa, voglio anch’io una puzzola domestica!!!-
Attendendo la
correzione dei test d’ingresso, il gruppo di ragazze si era
rintanato nella cucina scolastica, da cui proveniva il bel calduccio
del forno acceso e… Inutile dirlo, la curiosità
che vigeva sulla puzzola di Hiroto era stata impossibile da trattenere.
In quattro e quattr’otto, la mitica decina si era ritrovata
ad inseguire la puzzola senza un attimo di tregua per strapparle una
carezza o un abbraccio.
Sissy intanto
era stranamente silenziosa e rischiava spesso di ritrovarsi in
disparte; alcune ragazze se n’erano accorte, e stavano
cercando di svegliarla da quel coma momentaneo in cui era caduta.
D’un
tratto, mentre stava coccolando la puzzola, Arianne si
avvicinò fumante alla mora, e scrollandosi
d’intorno Juddy, Selena, Raven e Hichiyo, senza tanti
complimenti mollò un sonoro schiaffo sul viso della
compagna. –Allora!! Ti sveglio o no?!-
Nella stanza,
in cui era calato un silenzio glaciale, l’eco del gesto
violento ed implusivo della ragazza dai vaporosi capelli neri
risuonò in modo pressoché spaventoso.
Sissy
sbarrò gli occhi, che parvero sbiancarsi; in un attimo
tuttavia recuperarono la loro vivacità e lucentezza, mentre
la ragazza mora sfoggiava un enorme sorriso.
Guardò
una ad una le sue compagne, che sbalordite erano rimaste senza parole,
per poi esclamare: - Caaaaaaaaaaspita!! E’ stato
fortissimooo!!-
Poi,
realizzando di essere in cucina e non in un’aula…
- Che ne dite di cucinare dei biscotti?-
Detto questo,
tutta contenta iniziò a rovistare fra gli scaffali e le
mensole; le sue amiche intanto, grattandosi la testa perplesse,
scrollarono le spalle e decidendo di lasciar correre il buffo evento,
focalizzarono la propria attenzione sulla preparazione dei biscotti.
-250 grammi di
burro…- sussurrò Sissy appena avvertì
le sue ragazze accanto. Si guardò attorno, indecisa sul da
farsi. Aveva fretta, e non poteva aspettare che il burro si sciogliesse
da solo… Juddina, intuendo quello che passava in testa
all’amica, spalancò la bocca del forno, e
prendendo il burro dalle mani dell’altra, lo ficcò
senza tanti complimenti direttamente nel forno.
-Mi piace come
ragiona la tua testolina… Assomiglia alla mia!-
esclamò Sissy, battendosi il cinque con la ragazza al suo
fianco.
Sfregandosi le
mani soddisfatta, Sissy saltò sul tavolo da cucina e,
legatosi il grembiule intorno al collo a mo’ di mantello,
cominciò ad impartir ordini alle compagne.
-Lucchan!
Selly! Prendete 200 grammi di zucchero e il burro e cominciate a
mescolare finchè non ottenete un composto chiaro e spumoso!
Mi raccomando, spumoso! E non voglio vedere grumi di nessun tipo!
-Signor
sì-
-Subito
Sempai!- E le due ragazze iniziarono a mescolare lo zucchero da solo,
poiché nel frattempo il burro era ormai evaporato (?).
-Juddy!
Arianne! Voi due prendete 120 grammi di cornflakes e cominciate a
frantumarli! Potete usare il…-
Belle
contente, le due iniziarono a ridurre in briciole i cornflakes usando i
batticarne; e Sissy pensò che ricordare loro
l’esistenza del frullatore non fosse propriamente una buona
idea… Così passò avanti.
-Emma!
Hichiyo! Voglio 250 grammi di cioccolato tagliato a dadini diversamente
regolari!-
-Diversamente
regolari?!-
-Diamoci da
fare…!- sospirò la maggiore, porgendo alla
sorella un coltello.
-Attente!- le
ammonì allora Sissy – Quelli tagliano!-
-Lo so!-
esclamò Hichiyo… E un attimo dopo
cacciò un urlo.
-Ve
l’avevo detto che tagliavano…!- sospirò
Sissy, riprendendo il suo compito.
-Quindi,
quindi quindi…! Ah già! Marty e Raven! Voi due
dovreste setacciare con cura 250 grammi di farina,
mezza busta di
lievito per dolci e un pizzico di sale! E… il setaccio, mi
raccomando.- Aggiunse, ammonendo più Marty che Rae.
-E io?!-
chiese Angy, stupita.
-Tu? Tu
tu…! Tu aiuti che vedi in difficoltà-
esclamò dopo un attimo di insicurezza Sissy, raggiante
– E se non hai proprio niente da fare, controlli che il
tavolo sia pulito, che tutte si siano lavate le mani prima di toccare
il cibo, che il forno non si spenga e cose del genere…!-
Concluse, saltando giù dal tavolo e buttandosi di peso a
sedere su una sedia.
-Che
coooooooosa? – sbottò a quella vista Selly
– Tu ti aspetti forse che noi ci mettiamo a sgobbare mentre
tu ti siedi?!-
-Assolutamente
no. – La mora scrollò la testa, tranquillissima
– Io mi assicurerò personalmente che il vostro
lavoro alla fine risulti mangiabile e controllerò
personalmente ogni passo della ricetta!-
Visto e
considerato che sembrava irremovibile, le ragazze ripresero i loro
compiti; intanto Sissy cominciò a dire…
-Da quando i
ragazzi mi hanno ripresa in classe… Cioè,
è stato fortissimo! Come se fossi caduta in trance!! Mi sono
mossa e ho detto cose senza che ne fossi cosciente!! Dovreste provarlo
anche voi!-
-Ma anche no,
vah.- Fu la risposta secca di Lucchan, che proseguì,
passando il mestolo a Selena per concludere il loro incarico: -Dicci
piuttosto: che biscotti sono questi?-
-Cookies!-
rispose allegra la sorella maggiore – Sono i miei biscotti
preferiti!- ammise poi, con già l’acquolina in
bocca.
-A questo
punto Sissy-chan?- chiese Selly – Come si procede?-
La mora si
avvicinò alle due ragazze e lanciando una rapida occhiata al
composto zuccheroso, sorrise alle due, per poi rivolgersi alle
più grandi del gruppo: -Come va la farina?-
-Abbiamo
appena finito…!- sospirò esausta Marty, soffiando
sulle dita arrossate dal continuo sfregare.
-Immagino. Una
fatica terribile.- commentò Sissy ironica, meritandosi
un’occhiataccia da parte di Marty e un sorriso rassicurante
da parte della compagna, che gentile le porse il contenitore.
-Angy! Mi
prendi le uova?-
-Ecccccoooolllleeeeeee!!-
A causa di un gesto brusco, la ragazza dalle mesh bionde perse
l’equilibrio e le due uova che teneva in mano presero il volo.
Sissy allora
si lanciò nella loro direzione e contorcendo il polso
riuscì a far sbattere i gusci sul bordi del contenitore; in
questo modo albumi e tuorli ne caddero all’interno, mentre i
gusci si frantumarono definitivamente sul pavimento.
Sissy cadendo
rotolò per terra, ma il contenitore era salvo.
-Grande Sissy!-
-Sei mitica!-
-Ti sei fatta
male?-
-Wow che
salto!-
-Accipicchia!
Sei stata bravissima!-
-Troppo buone!
Troppo buone!- si inchinò la mora, dopo essersi rialzata
– MaH! Passiamo alle cose importanti. Ari-chan! Juddy! Sono
pronti i cornflakes?-
-Non abbiamo
avuto pietà!- esclamò la ragazza dagli occhi
color del mare, mostrando orgogliosa il loro composto dorato e
granulato.
-Siete proprio
bravissime! Tutte quante! Ora, voglio con me Angy, Marty, Raven e
Lucchan; mi aiuteranno a finire d’impastare. Le altre
aiuteranno Emma ed Hichiyo a finire di tagliare il cioccolato!-
Detto questo,
prese il mestolo dalle mani di Selena e cominciando a lavorare la
farina con le uova.
-Ah! Quindi
adesso ti metti a fare qualcosa anche tu?!- sbuffò
Emma,raccogliendosi in una cosa i lunghi capelli castani.
-Oui
mademoiselle! Non posso permettere che stia a voi tutto il
divertimento!-
-Ehm…
Sissy…?-
-No Raven.
Come vedi adesso sto lavorando l’impasto.-
-Sì
certo Sissy-chan, ma…-
-Non devi
assolutamente preoccuparti Rae-chan, è tutto sotto
controllo…-
-Vedi, ci
sarebbe…-
-Devi sapere
Raven che io ho un particolare senso artistico per la cucina, e quindi
sotto la mia guida saremo capaci di fare dei biscotti davvero
meravigliosi.-
-Non ne dubito
Sissy-chan, però…-
-Oh, che bel
composto che sta venendo…! Noi…-
Marty a quel
punto intervenne per l’amica – STAI FACENDO
SCHIZZARE TUTTO L’IMPASTO BAKATA CHE NON SEI ALTRO!!-
-…
Ops!- Fu tutto quello che disse Sissy, prima di scoppiare a ridere e
lanciare le braccia intorno al collo dell’amica, mollando
così la presa sul contenitore.
Questa volta
fu Lucchan che, tuffandosi, impedì al loro lavoro di non
finire rovinosamente sul pavimento.
-Ti voglio
bene Marty-chan!-
-Anch’io
Sissy… Anch’io. Però adesso levati!-
Quando le due
giovani si alzarono, Raven si avvicinò alla compagna:
-Marty, io…-
-Dovere cara
dovere.- le sorrise l’amica.
-Mentre voi
chiacchierate amabilmente C’E’ GENTE CHE LAVORA
QUI!!- le stuzzicò Sissy che, affiancata da Angy e Lucchan,
univa i vari ingredienti ottenuti in un unico contenitore.
Dopo aver
lavorato a lungo il composto, le cinque lo misero a riposare in frigo,
dopodiché si unirono al resto del gruppo per finire di
tagliuzzare il cioccolato.
-E’
davvero infinito…!- si lamentò Hichiyo,
sfregandosi le mani doloranti.
-Ma siamo
dieci adesso! Vuoi che qualche grammo di cioccolata da sminuzzare possa
spaventare la mitica decina?!-
-Come hai
detto Sissy-chan?-
-Ehm…
Grammo di cioccolata?-
-Ma no!
Intendevo il nostro gruppo…-
-Ah:
“mitica decina”! Perché, vi non piace?-
Chiacchierando
animatamente, le ragazze finirono il loro lavoro e, dopo aver unito il
cioccolato all’impasto, iniziarono a dar forma ai loro
biscotti.
Sissy prese un
po’ di impasto, e cominciò a farne una pallina,
dicendo: -Dovete fare così, guardate me; palline grandi come
albicocche.-
Chissà
come, le albicocche delle ragazze si tramutarono in pesche, poi in
mele, pian piano in meloni per diventare infine angurie.
Arianne
squadrò con attenzione le teglie che straboccavano di
biscotti dalla ambigua regolarità, per sentenziare:
-Beh… Sempre di biscotti si tratta, no?-
-E’
così che si ragiona!- esclamò Sissy, lanciandole
entusiasta le braccia intorno al collo e trascinandola con
sé per terra, mentre ridevano entusiaste.
Con
l’intervento di Juddina ed alcune altre ragazze, in qualche
modo si riuscì a liberare Ari-chan dalla presa di
Sissy…
In quel
momento, accadde che per un indicibile destino avverso, Sissy perse
l’equilibrio, e cadde, trascinandosi appresso tutte le
compagne che le si erano radunate attorno; andarono a sbattere contro
un piano d’appoggio della cucina, ma fortunatamente i
biscotti non caddero…
-Sissy!!-
-Scusateeeeee…-
-Ah, sei un
caso disperato!- si lamentò Hichiyo, alzandosi in piedi.
–Meno male che non è successo nulla ai biscotti!-
-Se fosse
successo qualcosa, ti avrei sistemato per le feste!- sbraitò
Marty, con ovvio riferimento alle sue dita massacrate.
-Eh smettila!
Non sei stata l’unica a pelare il cioccolato, se è
per questo!-
-Pelare il
cioccolato? … Però, mi piace! Adesso
anch’io dirò sempre così!-
-RAGAZZE!!-
entrò in quel momento Selena, che si era allontanata senza
che nessuno se ne accorgesse – I “prof”
di là hanno finito. E’ da mezz’ora che
cercano di mettersi in contatto con noi… Sbrighiamoci prima
che si arrabbino ulteriormente.- spiegò sospirando
-Aaaaahhh!!
Che scocciatura! Ma non si può aspettare dieci minuti?
Così mangiamo i biscotti…!-
-Eh no
Sissy-chan! Dobbiamo andare!- Lucchan la afferrò per un
orecchio, e così facendo la trascinò fuori dalla
cucina. A ruota seguirono tutte.
Accadde che
Angy, essendosi assentata dalla scena per andare ad infornare una
teglia di biscotti, non vide più nessuno, tornando in
cucina. Non se ne curò più di tanto, in effetti,
e portò a termine il suo lavoro…
Nessuno si
accorse però, che effettivamente qualcosa era finito nei
biscotti…
Dentro una
mensola, in un angolo, stava infatti uno strano vaso, il cui contenuto
era misterioso a tutte. Visto che però, secondo Sissy ogni
ricetta che si rispetti deve avere un ingrediente segreto, la ragazza
aveva pensato bene di mettere una manciata di quella polvere
nell’impasto, all’insaputa di tutte.
Quello che
aveva combinato, lo capirono solo dopo…
~ .~ .~ .~ .~
-FINALMENTE!
FINALMENTE! LE NOSTRE VERIFICHE!!-
Le ragazze,
forse per nascondere la paura, forse per puro divertimento, stavano
addosso a Hiroto e Haruya che reggevano i loro test
d’ingresso. Selena guidava il gruppo, per una volta: Sissy
sapeva di averla fatta grossa, per questo preferiva, adesso che il test
era bello che corretto, fare la brava.
Avrebbe solo
peggiorato ulteriormente la situazione, se avesse fatto la sciocchina;
non che le importasse davvero, ma per questa volta usò
codesta scusa per far andare avanti le altre, e rimanere un pochino a
distanza.
Minacciando di
legarle di nuovo ai banchi, Nagumo ottenne l’attenzione di
tutte le ragazze, che docili come agnellini si misero a sedere; Sissy
troneggiava in mezzo alla formazione “ferro di
cavallo” che ancora aveva l’aula.
-Ebbene,
ragazze…- iniziò Kazemaru, asciugandosi la fronte
– Abbiamo qui i vostri test. Noi…-
Raven
alzò la mano: -Sono andati bene Kaze-chan?-
-Ehm…-
Il celeste si grattò una guancia, fra il preso alla
sprovvista e il perplesso: -Sì… Diciamo.-
-Non ci state
rassicurando.- Li ammonì Emma, la voce ferma che tradiva
un’agitazione terribile.
A quel punto
intervenne Kidou, rimasto in silenzio fino a quel momento: -E
perché dovremmo? La verità è che come
inizio non ci siamo per niente! Sono stati veramente orribilI!-
-NO KIDOU!!-
lo implorò Juddina – Non fare così, che
ci terrorizzi!-
-E fate bene a
terrorizzarvi! Io…-
-Yuu-chan. Va
bene così. Calmati adesso, non sono andati poi
così male…-
-Non sono
andati poi così male?! Ma Gouenji! Che fai, vanneggi?!
Quelle erano domande basilari, dovevano prendere tutte dieci in un test
così semplice!!-
-In
effetti… Però…!-
-Qualche dieci
c’è stato prof?- chiese Selly, cercando di
cambiare argomento prima che i due insegnanti cominciassero a litigare
sul serio.
Kidou in
effetti era alquanto irritabile… Si poteva facilmente notare
come non fosse a suo agio in una situazione del genere, considerando
che aveva metà classe che lo guardava in maniera
troppo… melensa. E adorabile. Anche se a suo dire erano
semplicemente spaventose. Null’altro.
-Sì,
dieci ce ne sono stati. E questo è molto positivo a mio
parere. Così come lo sono stati i voti più
bassi.- intervenne Endou, con il suo sorriso a illuminare la stanza e
gli occhi dei ragazzi. –Perché vuol dire che siete
brave, ma ci sono alcune cose su cui lavorare. Ma in fondo siamo qui
apposta, no?- esclamò ancora, tutto elettrizzato.
Gli altri
insegnanti, dietro di lui, non poterono fare a meno che sorridere,
annuendo.
I cuori delle
ragazze intanto, battevano all’impazzata,
dall’emozione suscitata dalla carica delle parole di Endou.
“E’
proprio tutt’altra cosa, dal vivo…” Si
ritrovò a pensare Emma, con le lacrime agli occhi.
Prendendo i
test, Mamoru sciolse l’incanto, e nell’aula
tornò la situazione precedente… Più o
meno.
Né
i prof né le alunne osavano infatti aprir bocca, e in
un’atmosfera di assoluto silenzio e suspance, i test vennero
consegnati.
Quando tutte e
dieci le alunne ebbero in mano la loro verifica, i professori
cominciarono la correzione.
-Le risposte
errate vi sono già state segnate, nonostante questo abbiamo
deciso di correggere lo stesso, in modo da poter riflettere sui vostri
errori e capire quali sono stati i vostri dubbi. –
sentenziò Gouenji, dopodiché dietro la cattedra
apparve un’enorme schermata dove era proiettato il test,
dalle risposte ancora da crocettare.
-Andremo a
correggere insieme la vostra verifica: siete pronte?- chiese Endou,
rivolgendosi ancora alle alunne.
Dopo il coro
di
“sììììì”
ed esclamazioni di stupore, gli insegnanti passarono dunque alla prima
domanda; tutti i ragazzi si misero a girare fra i banchi, mentre Hiroto
e Kazemaru sarebbero rimasti alla tastiera a segnare le risposte esatte.
CORREZIONE
…/1
Quanti anni fa
l’Inazuma Eleven ebbe l’Incidente?
50
40 X
10
100
-Qui…-
iniziò Endou – Avete risposto tutte correttamente,
a parte due. Un errore è stato il più comune,
ovvero è stato selezionato “50”. In
questo caso, analizziamo insieme le varie date. Cinquant’anni
fa , mio nonno giocava a calcio… Siamo un po’
troppo indietro, non vi pare? Quarant’anni fa era la risposta
corretta. Dieci anni fa… Ebbene, se si ragionasse
all’interno della stagione del Go, sarebbe da rispondere che
dieci anni fa l’Inazuma Japan vinse il campionato
internazionale…-
-Quindi voi
conoscete anche il Go?- chiese Marty, un po’ scettica.
– Non siete un po’ troppo piccoli…? Nel
senso, nella stagione successiva voi siete molto più
grandi…-
-Ovvio!
L’ho appena detto: sono passati dieci anni.-
spiegò calmo Mamoru.
-Non
è molto chiaro…- sentenziò Arianne,
massaggiandosi i lunghi capelli corvini.
-Cent’anni
fa era la risposta più sbagliata…-
continuò Endou a quel punto – Sissy, si
può sapere perché hai fatto questa scelta?-
Gli occhi di
tutti si puntarono sulla mora, che sogghignando maliziosamente stava
per dirne un’altra delle sue; Lucchan lo avvertì,
e cercò di bloccarla, ma non fece in tempo… E
Sissy parlò.
-Cent’anni
fa… Viveva Mussolini…- e dopo una breve pausa,
concluse – Chi ha orecchi per intendere, intenda…!-
-Oh Sissy!!-
Lucchan sbattè con forza la testa sul banco – Ma
cos’ho fatto di male per avere una sorella tanto
bakata…!-
Sissy per
tutta risposta le stampò un bacio sulla fronte, per poi
guardare dritto negli occhi Endou, che spaesato non aveva capito
pressoché nulla… Ma fece finta di niente.
-Bene…!
Andiamo avanti, adesso.-
Hiroto allora
fece scorrere lo schermo, che mostrò la domanda successiva.
…/1
Come si chiama la squadra
aliena che aveva come capitano un portiere?
Zeus Jr. High
Genesis
Epsilon X
Raimon Jr. High
Questo fu il
turno di Nagumo.
Si
avvicinò con aria minacciosa ai banchi, scorrendo gli
sguardi di tutte.
Alla fine, si
avvicinò a Raven: -Si può sapere cosa ti sei
fumata per crocettare “Genesis”?!
Quell’idiota seduto alla cattedra ti sembra forse un
portiere?!-
Hiroto a quel
punto balzò in piedi: -Cos’hai detto…?-
Raven avrebbe
voluto sprofondare in quel momento, con gli occhi dorati di Burn
incollati ai suoi, verdastri e pieni di vergogna, che la sottile
montatura nera degli occhiali non riusciva a nascondere.
Per fortuna,
intervenne di nuovo Sissy, alzandosi in piedi dal banco: -Non ti
interessa sapere cosa mi sono fatta io per dare la risposta che ho
dato?!-
-Mah…
Sinceramente abbiamo già capito che tipetto sei. Una
scansafatiche che non sa niente e fa la furbetta…-
-…
Uff! E’ già saltata la copertura, a quanto vedo.-
Sissy si scostò con la mano la frangia che le finiva sugli
occhi, si era dimenticata di risistemare la sua rosa fra i capelli,
sorridendo rea - Mi dispiace per voi, però;
perché io ne so molto di più di quanto possa dire
uno stupido test!-
-Intanto
quello stupido test…-
-Non mi
importa che voto ho preso! Sinceramente non m’importa
nulla… Fosse per me potrei anche prendere 1, non ha
importanza. Ma non ti permetto di usare quel tono con una mia amica,
chiaro? Né con lei, né con
nessun’altra. Siamo in una scuola, mi pare, e non alla
Bastiglia! Quindi ti convien cambiare tono con noi, perché
non hai idea di cosa potrei fare…-
Detto questo,
la ragazza si rimise a sedere, come se niente fosse.
Nella stanza
era calato un silenzio impressionante, e Raven aveva le lacrime agli
occhi dalla commozione.
Sissy le fece
l’occhiolino, sorridendole benevola; poi, per cogliere
l’attimo, continuò tranquilla: -Ah, comunque. Io
non mi fumo l’erba… Me la mangio!-
E tutto il
gruppo di giovani alunne scoppiò a ridere, rilassandosi
dalla tensione accumulata.
Senza
più parole, Nagumo si ritirò, lasciando spazio di
nuovo spazio a Endou.
…/1
Qual è la
tecnica più forte di Mark nella seconda stagione?
Pugno di Fuoco
Vera Mano di
Luce
Pugno di
Giustizia X
Mano del
Colosso
Mamoru
spiegò che qui, di errori se ne poteva commettere
semplicemente selezionando la sua tecnica più forte in
assoluto, oppure confondendo la seconda stagione con la terza.
E Sissy,
essendo questa una delle nove risposte che aveva azzeccato, stette in
silenzio…
…/1
Quale squadra
è allenata dal nonno di Mark?
Orpheus
Raimon
Unicorn
Little Gigant X
-Qui
l’unica difficoltà- spiegò paziente
ancora Endou - Era ricordarsi che mio nonno ha allenato due squadre: i
Little Gigant… E l’Inazuma Eleven. Che era
sì il team della Raimon, ma non si chiamava così.
Comunque mi sembra che le risposte date siano tutte
corrette…- e lanciò un’occhiata
allusiva a Sissy, che ovviamente la escludeva da quel
“tutte”.
Endou a quel
punto fece cenno ad Gouenji che cominciasse pure a parlare.
…/1
Chi voleva che Axel
lasciasse la squadra nel FFI?
Ray Dark
Percival Travis
Symour Hillman
Suo padre X
-Se le altre
domande richiedevano soprattutto attenzione al momento della lettura,
perché una sola parola mal interpretata avrebbe comportato
un errore, qui c’era da applicare pura e semplice conoscenza.
Chi ha sbagliato evidentemente non ha idea della situazione che vige
nella squadra e soprattutto in casa mia poco prima della finale del
Girone Asiatico del Football Frontier International. Questo
è tutto.-
-Whoaaaaa! Che
paroloni!! Mi scoppia la testa!- Juddina si prese il capo fra le mani,
scuotendolo leggermente.
-Io sono
rimasta a “attenzione”…- si
lamentò Lucchan, perplessa.
E finalmente
Kidou ebbe il suo esordio…
…/1
Chi esegue la tecnica
chiamata “Pinguino Imperatore”?
David Sanford
Jude alla
Raimon
Axel Blaze
Jude alla
Royal X
-Diciamo che
qui vi ho fregate tutte per benino…- sorrise rivolto alle
giovani.
-Perché
più che un sorriso quello mi ricorda tanto un ghigno
spaventoso?!- enfatizzò Sissy, retorica.
Kidou evidente
però, aveva intenzione di giocare un bel po’ con
le loro emozioni.
-Perché
hai sbagliato tutto!-
-Me ne
farò una ragione, cosa ne pensi…?- un lampo di
fuoco brillò negli occhi sfavillanti della ragazza; come le
piaceva stuzzicarli…!
-Penso che
devi darti una regolata, signorinella, perché qui siamo in
una scuola e io…-
-Tu cosa?! Non
sei mica un prof! Sei un ragazzo proprio come me, e io dei ragazzi che
fanno i saputelli me ne faccio un baffo!- ribattè ancora
Sissy, scostandosi il ciuffo con un colpo del capo.
Yuuto prese un
bel respiro, dopodiché ricominciò a parlare,
mentre al suo fianco era apparsa una lavagna luminosa.
-Magnifico!!-
esclamò Angy – Voglio anch’io una cosa
così a casa!!
-Adesso
osservate con attenzione questo schemino, così eliminiamo il
problema sul nascere.
L’unico
e solo Pinguino Imperatore che avete l’onore di vedere,
è quello che io eseguo con i ragazzi della Teikoku. Quello
che viene eseguito alla Raimon non è già
più l’originale, infatti è chiamato
“Pinguino imperatore numero 2.”
L’1
non è come il Pinguino Imperatore. Sono una tecnica
completamente diversa.
Il Pinguino
Imperatore numero 1 è eseguito da un solo giocatore, e
comporta degli effetti collaterali che possono alla lunga danneggiare
gravemente e in modo permanente l’atleta, per questo
è considerata una tecnica proibita. Il Pinguino Imperatore
invece azzera il rischio d’infortunio perché lo
sforzo è spartito fra i tre giocatori che eseguono la
tecnica. Il Pinguino Imperatore numero 3 è quello utilizzato
nella nazionale giapponese; il 7 nella squadra di calcio della Teikoku
nella stagione Go e infine il Pinguino Imperatore X è
l’evoluzione dell’1 che permette al giocatore che
utilizza questa tecnica di non risentire dello sforzo eccessivo.
Ho preferito
mettere in questa domanda il nome considerato
“generico” appunto per vedere fin dove le vostre
conoscenze sono ben sistemate ed organizzate.-
Le ragazze si
guardarono fra loro: solo in quattro avevano ottenuto il punto pieno.
-E diciamo che
sono rimasto alquanto deluso dalle mie fan. Tutte a credere di sapere
chissà cosa sul mio conto e alla fine si scopre che non sono
capaci a fare nemmeno questo tipo di ragionamento così
banale e pratico… - E lanciata un’occhiata
generale alle ragazze, in particolare soffermandosi su Sissy, Kidou
passò la parola ai due Fubuki.
…/1
Qual è la
tecnica caratteristica della Farm?
Ciclone
Incrociato
Muraglia
Infinita X
Colpo Supremo
Pugno
Propulsore
-Ragazze mie
– esordì il rosa – La questione non mi
riguarda, ma qui si trattava solo di ricordare le tecniche
più importanti e che in qualche modo simboleggiano le varie
squadre che la Raimon ha affrontato durante il torneo nazionale!-
-Vediamole
insieme.- proseguì il fratello – Il Ciclone
Incrociato secondo questi dati pare essere la tecnica di parata
utilizzata dalla Shuriken Jr. High. La Muraglia Infinita è
senz’altro la risposta corretta; il Colpo Supremo non ci
dovrebbero essere dubbi che è la tecnica micidiale usata da
Terumi e infine il Pugno Propulsore è di nuovo una tecnica
di parata. Brainwashing Jr. High c’è qui scritto.
Tutto chiaro?- sorrise tenero, e metà della classe si
sciolse letteralmente.
Prima che
potessero saltare addosso ai due Fubuki, Hiroto passò alla
schermata successiva, e i gemelli si poterono considerare al
sicuro… Per il momento.
A quel punto
saltò su Angy con una domanda che teneva serbata per troppo
tempo ormai, e la curiosità le stava semplicemente rodendo
lo stomaco: -Hiro-san…! Dov’è
Mido-chan?!- chiese con voce tenera e dolce, marcando sui vezzeggiativi
– State sempre insieme voi due…-
Hiroto
arrossì di colpo, iniziando a balbettare; e Angy
considerò che, davanti a quella scena “dal
vivo”, poteva ritenersi la ragazza più felice del
mondo.
…/1
Chi è la prima
ragazza che entra a far parte della squadra della Raimon?
Silvia Woods X
Lina Shiller
Victoria
Vanguard
-Ebbene-
sentenziò Endou, prendendo a quel punto parola –
L’allenatrice era di certo da scartare subito, ma ci sono
stati un po’ di contrasti fra Aki e Touko: qual era la
risposta giusta?
In effetti
“squadra” vi ha lasciate un po’ perplesse
a quanto pare. Voi avete potuto ragionare in due modi; o avete detto
“La prima è stata Aki, Touko è venuta
dopo.” Ma altre hanno potuto pensare “Aki non ha
mai giocato nella squadra, quindi la prima ragazza ad indossare la
maglia dei giallo-blu è stata Touko.”
Dovete sapere però, che la squadra è formata
dalla rosa, ovvero dai ragazzi che effettivamente giocano, e dallo
staff, quindi le manager e l’allenatore.
Questo
concetto è stato chiarito anche nell’anime, quando
prima della finale del torneo internazionale il mister ha fatto
l’appello; e ha chiamato anche le ragazze dello staff.
Quindi la
risposta giusta era Aki, anche se si può dire che era questa
una domanda un po’ più difficile delle altre, in
un certo senso…-
…/1
Di che colore ha i
calzettoni Axel?
Verdi
Bianchi
Arancioni X
-Qui ci serve
solo attenzione ragazze.- disse con freddezza il bomber di fuoco
– Non vi starò certo a sgridare perché
magari non avete mai guardato i miei piedi, ma… Diciamo che
con tutte le volte che avete avuto la possibilità di notare
che il colore delle mie calze è diverso da quello del resto
della squadra…! Facciamo i complimenti a chi ha crocettato a
caso e l’ha azzeccata, per il resto: sarà per
un’altra volta…!- E con un sorrisetto malizioso
sulle labbra, fece per farsi da parte, ma Kidou lo pregò:
-Ti prego Gouenji. Risparmiami la tortura di dover correggere la
prossima domanda. Perché davvero potrei mettere le mani
addosso a qualcuno, in questo momento.-
…/1
Qual è il
cognome di Jude?
Law
Sharp X
Meli
E Shuuya,
scrollando il capo, spiegò semplicemente che Jude Law
è un attore, e Manuel Meli è il doppiatore
italiano di Yuuto. Inoltre aggiunse che chi ha sbagliato anche questa,
evidentemente si era davvero fumata qualcosa. Ma qualcosa di
pesante…!
…/1
Come si chiamava il
portiere della Inazuma Eleven?
Symour Hillman
X
David Evans
Mark Evans
Darren LaChance
Endou riprese
parola: le ragazze costatarono in un tacito accordo che Mamoru-san
aveva corretto davvero tante domande… In effetti molte erano
incentrate su di lui. Oppure era l’unico che in qualche modo
trovava piacevole quel genere di lavoro.
-In questa
domanda vi siete un po’ confuse riguardo i tempi. Mio nonno
è stato un portiere, ma all’epoca
dell’Inazuma Eleven non era un giocatore, bensì
allenava! Il portiere del club della Raimon è mister
Hillman. Quindi non sono né io, né Tachimukai-kun
né tantomeno mio nonno.
Chiaro a
tutte?-
Eh
già… Endou si divertiva proprio. Ma nei suoi
occhi le ragazze non percepivano la stessa malizia di Haruya o lo
scoraggiamento di Kidou, né l’indifferenza di
Gouenji e la sicurezza mal celata dei due Fubuki. No. Endou era tutto
particolare. Sembrava che parlare di quegli argomenti davanti a loro
non recasse nessun particolare moto di imbarazzo o scocciatura. Era
semplicemente piacere. In fondo, sempre di calcio stavano parlando,
alla fine dei conti.
…/1
Di quanti membri
è formato il club di calcio nell’episodio 18?
11
7
14 X
Suo malgrado,
Kidou dovette riprendere parola.
-Qui proprio
mi avete dimostrato che non sapete avere un briciolo di immaginazione.
E, cosa peggiore, non sapete neanche fare i conti! Diventerò
pazzo, quando inizieremo le lezioni…
-Sei il nostro
insegnante di matematica Kidou-kun?- chiese allora Marty
-Sì.-
-Sono morta.-
sentenziò allora la sedicenne, con un moto di disperazione
nella voce.
-Undici-
proseguì Yuuto – è il numero di
titolari in una squadra che si rispetti.
Sette,
è il numero di titolari in una squadra come la
Raimon…-
-Eh Ehm!?- si
fece allora sentire Gouenji, apparendo dietro le spalle del compagno.
-Stavo
scherzando…!- sussurrò il regista con una punta
di malizia nella voce, per poi correggersi: -Sette è il
numero di titolari di cui disponeva la Raimon Jr. High quando ha dovuto
affrontare l’amichevole contro la Teikoku Gakuen, poco prima
del Football Frontiere. Infine, quattordici è il numero di
giocatori che fanno parte della Raimon durante la partita contro la
Farm, ovvero nell’episodio 18. Ragazze mie, entro in squadra
con il numero 14! Se proprio non sapevate dove sbattere la testa, ma vi
foste ricordate che episodio tratta il mio esordio…! Che
faticaccia…!-
-Focaccia? Io
voglio focaccia!- esclamò Sissy, tutta contenta.
-Tu
è meglio che taci. Hai presentato un test orribile. Sarebbe
meglio che fossi espulsa subito.
-Ma se io me
ne vado, poi voi chi sgridate?- si rivolse allora la ragazza agli
insegnanti. – Ammettetelo- proseguì con gli occhi
pieni di vanto – Urlarmi è un toccasana per voi
tutti! Senza di me proprio non riuscireste a sfogarvi così
bene!-
Chissà
come, nessuno ebbe il coraggio di proferir parola…
…/1
Dove Mark e Austin si
incontrano per la prima volta?
Per strada X
Al fiume
Nel club
…/1
Qual è il nome
giapponese della Royal Academy?
Teikoku Academy
Shin Teikoku
Gakuen
Teikoku Gakuen
X
Kidou
sospirò, e poi riprese parola: -Farò questa
sacrificio, e le correggerò entrambe io. Perdiamo
più tempo a darci sempre il cambio con Endou…
Tanto vale.
La prima,
riguarda lo stesso discorso che vi ha fatto all’inizio
Gouenji-san: qui non serve aguzzare l’ingegno e provare a
ragionare un po’ su cosa chiede di preciso la domanda. Qui o
la sapevate oppure no. E la risposta è “Per
strada”, mentre si dirigevano al club. Nell’ultimo
episodio dell’anime prenderanno poi la strada più
lunga, passando anche per il fiume. La prima volta però,
l’incontro si svolge nella strada.
Invece la
Teikoku, ragazze mie… Mi fate cadere le braccia.
La Shin
Teikoku Gakuen è l’Absolute Royal Academy.
Teikoku
Academy ditemi, per favore, come avete fatto a crocettarla!
E’
solo questione di attenzione: guardate bene. Non soffermatevi solo alla
prima parola che vedete!
Siete…
Siete davvero impossibili.
-Perché?-
chiese allora Raven – Tu non hai mai sbagliato un test?
-A domande
così idiote per prima cosa non ho mai dovuto rispondere. E,
seconda cosa, quando leggo un test a crocette, il più facile
fra tutti, presto molta attenzione a quello che dico: io come tutti,
penso. Anzi, pensavo. Perché dopo queste verifiche non ho
più certezze riguardo nulla.
-Dimmi
‘na cosa bello mio- intervenne a quel punto Sissy, senza
neanche guardare il ragazzo e giocando invece con una ciocca di capelli
– Hai mai avuto certezze tu nella vita?-
-Ti conviene
non fare tanto la furba, Sissy, e mi sembra di averti già
ammonito una volta.-
-Sì…
- proseguì Sissy, con aria annoiata – In effetti
tendi a essere un po’ ripetitivo…!-
Le ragazze,
soprattutto Juddina, Raven e Ari-chan, avevano davvero
difficoltà a credere alle loro orecchie: Sissy si permetteva
di dire cose del genere a Kidou?! Di essere così sfacciata
nei suoi confronti?! Eppure, quando ne parlava con loro, Yuuto pareva
essere l’essere perfetto, meraviglioso, magico,
incantevole… Insomma, non si poteva toccare. Possibile che
adesso si comportasse in questo modo?! Erano davvero basite.
E la ragazza
percependo questa incredulità, sorrise alle sue amiche, con
gli occhi gai, vispi e attenti: sembravano brillare. Evidentemente era
molto emozionata, ma dovevano riconoscere che, in quanto a mascherare i
suoi sentimenti, poteva far competizione al ragazzo che aveva di fronte.
-Andiamo
avanti adesso prof?- chiese ancora Sissy, prendendo a sbadigliare e
facendo scappare qualche risatina fra le sue compagne. – Sa,
ci sta un po’ tediando, adesso…!-
Kidou si
afflosciò su una sedia, tenendo una mano sulle tempie.
Quella ragazza
lo devastava.
In soccorso
dell’amico arrivarono i due Fubuki, che presero parola dando
tempo al rasta di riprendersi un poco.
…/1
Cosa fa la Zeus per
essere così forte?
Si allena
molto duramente
Sabota gli
avversari per assicurarsi la vittoria
Beve il
Nettare degli Dei X
-Beh- sorrise
Atsuya – Questa era molto buffa come domanda. Diciamo che non
ci sono stati errori e forse, avrete sorriso anche voi di fronte a una
domanda del genere…
…/1
Con quale tecnica la
Raimon passa in vantaggio contro la Zeus Jr. High?
Calcio Gemello
Infuocato
Tornado di
Fuoco
Tri-Pegaso
-Invece- prese
parola Shirou – Questa effettivamente è potuta
sembrarvi un po’ più cattivella, perché
se non avevate ben chiara la sequenza di azioni e quindi di goal che si
succedono nella finale del Football Frontiere…!-
Dopo una breve
pausa, l’albino riprese: -Ci siamo accorti tardi che
c’è stato tuttavia un errore, e quindi ogni vostra
risposta è stata contata come giusta. Per scusarci della
nostra disattenzione…-
-Fratellino!
“Nostra disattenzione”?! E’
quell’impedito di Burn che ha voluto a tutti i costi mettere
una domanda che non interessava la sua storia e, quel che è
peggio, non ha contemplato neanche la risposta giusta fra le opzioni!
Se avesse dato retta a noi, non sarebbe accaduto!-
E, a quel
punto, Endou non riuscì più a trattenere
l’ex capitano della Prominence, che scattò
infuriato contro i Fubuki.
I due gemelli
si fiondarono fuori dall’aula, e Nagumo prese ad inseguirli
per i corridoi.
Di loro tre in
un attimo si persero le tracce.
Mentre le
ragazze ridevano a crepapelle, Hiroto fece cenno a Endou di continuare
a parlare, altrimenti la situazione sarebbe degenerata al punto di
divenire incontrollabile.
-Ascoltatemi
ragazze!- si fece silenzio Mamoru – So che evidentemente
adesso siete stanche, ma mancano quattro domande e noi ci teniamo un
sacco a correggerle, quindi per favore concedetemi ancora un
po’ di attenzione. Poi per oggi avremo finito.-
-E credo ben!-
esclamò Selena, tutta su di giri dalla scena di prima.
-Dai, coraggio
allora.-
…/1
Cosa significa
“Sakka Youroze!”?
Giochiamo a
calcio! X
Campo da Calcio
Non ha nessun
significato particolare: è un esclamazione che usa spesso
Endou per motivare e dar forza alla sua squadra.
…/1
Dove studiava Axel prima
di andare alla Raimon?
Zeus Jr. High
Royal Academy
Kirkwood Jr.
High X
-Sakka Youroze
sapete benissimo tutte che significa “Giochiamo a
calcio”. “Sakka” sarebbe la traduzione di
calcio e “youroze” è gioco, giocare.
Invece
Goenji-san studiava alla Kirkwood e quando abbiamo giocato contro
questa squadra abbiamo avuto modo di approfondire molto
quest’argomento, nell’anime. Comunque se ci tenete,
poi potremo riprendere l’argomento un’altra volta.-
…/1
Chi sono gli ultimi
avversari della Inazuma Japan nel torneo mondiale?
Zeus Jr. High
Royal Academy
Piccoli
Giganti X
-Qui, ragazze,
non c’è niente da dire. Al massimo potevate
confondere i vari tornei, ma non mi pare che questo sia successo.. .A
parte qualche rara eccezione.-
Eccezione che
in quel momento stava pensando a tutt’altro, e non prestava
la minima attenzione alla correzione…!
…/3
Chi sono i personaggi che
sappiamo essere morti?
Ray Dark X
Eric Eagle
Byron Love
Hayden Frost X
David Evans
Xavier Shiller
X
Mark Evans
-L’unico
ad avervi fregato qui è stato il punteggio; infatti questa
era l’unica domanda dove le risposte giuste erano
più di una, esattamente tre. Adesso diciamo i voti e abbiamo
finito.-
Chissà
come, chissà perché, l’attenzione che
si era un po’ dispersa nella classe subito tornò,
e si focalizzò sul foglio che Kazemaru teneva in
mano…!
Angy. Punti:
20.5/22. Voto: 9+
Arianne.
Punti: 19/22 Voto: 8.5
Emma. Punti:
22/22 Voto: 10
Juddina.
Punti: 20/22 Voto: 9
Lucchan.
Punti: 20.5/22 Voto: 9+
Marty. Punti:
20.5/22 Voto: 9+
Raven. Punti:
16/22 Voto: 7
Hichiyo:
Punti: 22/22 Voto: 10
Selena. Punti:
17.5/22 Voto: 8-
Sissy: Punti:
9/22 Voto: 4
~ .~ .~ .~ .~
Era ormai
notte fonda, e le ragazze dopo aver chiacchierato a lungo erano
crollate dal sonno.
Sissy
all’improvviso, rigirandosi nel letto, avvertì uno
strano odore provenire dal corridoio, e chiese con la voce ancora
impastata dal sonno:
-Ragazze…!
Non ci stiamo dimenticando qualcosa…?-
Fra chi
dormiva già e chi stava lentamente perdendo i sensi, si
levò un coro di lamenti e frasi insensate, fra cui la
ragazza sentì chiaramente un
“Naaaaaaaaah.”
Rincuorata, si
girò dall’altra parte, addormentandosi.
Peccato, che
qualcosa se l’erano dimenticate per davvero…
La mattina
dopo, si risvegliarono in una scuola completamente saltata in aria a
causa di un certo forno che, per motivi ancora ignoti, si era
surriscaldato troppo ed era esploso.
Erano state
ritrovate tracce di cioccolato sparse ovunque, nel luogo che
effettivamente aveva preso fuoco: poi la fiamme erano divampate
ovunque, e avevano distrutto tutto.
-Forse…-
commentò Sissy con compagne – La cottura dei
biscotti non è poi da sottovalutare così tanto,
dopotutto…
|
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Capitolo 5 *** ~ Capitolo 3 {Space} ***
14 pagine… 14pagine!
Ma chi è il
pazzo che scrive 14 pagine in un solo capitolo?
Ma ovviamente io,
Sissy-chan! <3
Ciao a tutte ragazze. Il
capitolo era troppo lungo, così ho deciso di mettere lo
space a parte ^^”
Ditemi, vi è
piaciuta la parte dei biscotti? xD Se poi volete avere maggiori
informazioni, chiedete pure: vengono dei biscotti deliziosi…
*u*
MAH! Sorprese, neh?
Sono riuscita a prendere
4!!
E’ il mio
primo 4, ragazze! *coriandoli*
Ma l’ho fatto
per tre motivi, che non è solo quello di farmi odiare dagli
insegnanti (xD), anzi sono molto seri.
Uno è che non
volevo che ci fosse “quella che ha preso meno di
tutte”; “quella che non sa niente”;
“quella che ha sbagliato tutto”. Insomma, non
volevo che una qualunque di voi venisse considerata la meno istruita,
da questo punto di vista. Perché sinceramente anche solo il
pensiero mi dà molto fastidio.
Poi
c’è anche il fatto che, a rigor di logica, che io
facessi il test è una cosa pressoché assurda.
In questa fanfic gli
insegnanti sono gli inazumiani, ma poi alla fin fine sono io che ho
inventato le domande, io che ho fatto quell’errore stupido
(pardon, s’il vous plait. ç.ç), io che
ho corretto i test. Quindi avrei potuto prendere anche 11, volendo. (?)
Nel senso, è
assurdo che io faccia bene le verifiche; le risposte le so
già a prescindere.
E non ho voglia di
essere la secchiona del gruppo anche qui.
Quindi ho deciso che io
sarò la lavativa. *u*
Nel senso, poi voi lo
sapete benissimo che le risposte le so, e quindi a maggior ragione
farò la parte della buffona che prende sempre le
insufficienze. ;D
Inoltre,
c’è un terzo motivo: io non voglio che si creino
competizioni fra di noi.
Davvero, non
è il caso. Siamo insieme in una scuola per divertirci, per
passare un po’ di tempo con gli inazumiani, per farci due
risate e per far esplodere tutto (?). xD
A proposito: la scuola
è esplosa, siete contente?
Effettivamente, siamo
proprio una squadra ben organizzata, neh?
Siam troppo in gamba,
noi. *u* Riusciamo pure a far saltare in aria una scuola
così ben organizzata.
Pensavo di approfittare
di questo inconveniente per rimandare di qualche mese gli aggiornamenti.
Mi dispiace tanto, ma a
causa dell’ormai vicino esame mi sono accorta di non avere
più tempo per aggiornare costantemente. Inoltre credevo di
aver finalmente il computer a posto, invece abbiamo dovuto rimandarlo a
sistemare perché, nonostante i vari controlli e riparazioni
recenti, mi dà ancora dei problemi.
Quindi, riguardo la
shot… Ditemi voi. O continuiamo in estate, oppure ci
sentiamo direttamente a settembre.
Per me è
uguale: in ogni caso, adesso mi dovete lasciare due mesi di pausa.
Mi dispiace davvero
tantissimo, ma non riesco a fare altrimenti.
Do la mia parola a Raven
e Juddina, con le quali sto lavorando distintamente ma in modo assiduo,
perché hanno bisogno di me e quindi prometto di farmi
sentire almeno una, due volte a settimana.
Riguardo invece chi
scrive storie che in qualche modo riesco a seguire e recensire vediamo
Arianne (che spero mi stupisca presto con altri capitoli,
perché sto seriamente schiattando dalla curiosità
da quando mi ha scritto quel capitolo di spoiler. *u*), Emma (che vedo
aggiorna con costanza ed impegno e questo mi riempie
d’orgoglio. In qualche modo recensirò tutti i
capitoli arretrati, tranquilla ^^”) e Marty (che colgo
l’occasione di rassicurare; non sono affatto arrabbiata con
te, anzi sono contentissima di sentirti di nuovo. Spero che anche tu
aggiornerai presto, e sappi che anche a te in qualche modo
recensirò. ;D).
Tutte le altre,
cercherò di mandarvi dei messaggi, a volte, per rassicurarvi
sul fatto della mia sopravvivenza e, al massimo, mandatemi voi messaggi
a raffica: mi farò viva in qualche modo con tutte, lo
prometto.
Ah, un’ultima
cosa: se volete lasciare delle recensioni, potete farlo indistintamente
in questo capitolo di space oppure dove effettivamente ho pubblicato il
capitolo. A me non fa differenza.
Mi pare di aver detto
tutto.
Vi abbraccio tutte,
siete stupende. <3
Sissy-chan ^^
|
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Capitolo 6 *** ~ Capitolo 4 ***
~ Capitolo
4
C’era una
volta un
gruppetto di ragazze, che chiacchieravano animatamente percorrendo un
viale
alberato.
Soffiava un
brezza gelida, infatti molte portavano al collo dei foulard se non
addirittura delle sciarpe. La luna era ancora alta e brillante nel
cielo terso,
che si stava tingendo di tenui colorazioni azzurrastre.
Vari lampioni a lato
della strada illuminavano il paesaggio, e pochi passanti intralciavano
i passi
concitati e infreddoliti delle giovani studentesse.
Perché
sì, si trattavano molto probabilmente di un gruppetto di
scolare:
indossavano tutte la stessa uniforme – una cosa molto
insolita da queste parti
– che le faceva assomigliare a delle studentesse di qualche
college. Pochi
negozi – in particolare forni e focaccerie – erano
già aperti a quell’ora del
mattino.
Nell’aria si respirava la loro emozione e la loro
contentezza:
osservando da vicino le giovani però, si poteva notare
facilmente come alcune
di loro fossero anche un tantino preoccupate…
-Whooaaaahhhhh…!!
– sbadigliò ad un certo punto una delle ragazze
più grandi,
sbattendo gli occhi verdi dietro le lenti d’occhiale
– Che sonno…! Mi ero
proprio abituata a dormire, st’estate…!-
Seguirono a
ruota degli sbadigli assonnati.
-Oh Rae! Non
dirlo a me! Mi sto praticamente portando sulle spalle Arianne, e
non credere che sia proprio un fuscello!!-
La ragazza che
si era lamentata sbuffando riguardo la sua amica beatamente
addormentata sulla sua schiena sembrava letteralmente fumare dalla
rabbia:
aveva degli occhi chiari, chiarissimi, che sembravano tuttavia
sprizzare fuoco
e fiamme. Aveva un taglio di capelli corto, castano, e tutti il ciuffo
riccio
che ricadeva sulla fronte corrugata dalla fatica e dallo stress.
La compagna
che si portava addietro era placidamente appoggiata alla sua schiena, i
lunghi
capelli neri come la pece che ricadevano sulle spalle della ragazzina
più
giovane, gli occhi chiusi dietro la montatura viola degli occhiali.
Un’anima
pia sbucata da dietro le spalle del buffo duetto decise di aiutare la
ragazza dagli occhi celesti e darle in cambio: Arianne venne spostata
– o
meglio sbattuta- sulla schiena dell’anima pia in questione.
Era una
ragazza anche lei molto alta, dai capelli castani lisci e due occhi
castani che da un'espressione serena e un po' assonnata si
strabuzzarono di colpo, una volta presa sulla schiena la ragazzina
più piccola, che a peso morto dormiva tranquillissima e
calma.
-Oh
accipicchia! Pesa sul serio, Juddy!-
-Vuoi che non
lo sappia?! L’ho portata fino ad ora! Non so come ho fatto a
scendere dal pullman indenne!-
A quel punto
Marty si afflosciò senza tanti complimenti al suolo, facendo
sobbalzare le compagne.
Raven, che
camminava al suo fianco, si chinò e chiese
all’amica se non stesse
bene.
Questa
risposte insultando allegramente la forza di gravità e la
sua inutilità.
Dopo che si fu
rialzata, il gruppetto procedette claudicante.
Arrivate
davanti a un forno che prometteva davvero bene, si fermarono e una
volta abbandonata per qualche istante la bella addormentata sul ciglio
della
strada, entrarono nell’ambiente.
Le accolse il
tepore caldo del forno acceso e l’inebriante quanto dolce
profumo
delle brioche appena sfornate.
Comprate le
loro colazioni, fosse stato per Marty avrebbero potuto stabilirsi
in quel forno a tempo indeterminato, ma Juddy non era molto
d’accordo sul fatto
di lasciare Arianne da sola per strada.
Ci volle del
tempo per convincere la maggiore del gruppo a uscire dal negozio,
in quanto sosteneva che Dante aveva dovuto attraversare tutti e tre i
regni
ultraterreni prima di giungere in paradiso, e invece loro erano state
così
fortunate da trovare quest’ultimo ancor prima di passare
attraverso gli altri,
soprattutto l’inferno, che precisamente era il luogo in cui
si stavano
dirigendo.
Un bel pezzo
di focaccia calda e morbida alla fine la convinse, e le tre
ragazze più la quarta dormiente si rimisero in cammino.
Si fermarono
di botto, vedendosi spuntare due figure losche dal buio di un
vicolo laterale.
Nel silenzio
di quella mattinata spettrale, Juddy sentì le campane in
lontananza risuonare, per avvisarle che mancava mezz’ora
all’inizio delle
lezioni. Ma in quel frangente, nessuna ci fece davvero caso.
Raven chiuse
gli occhi, aggrappandosi alla sua compagna Marty che, già
sotto il
peso di Arianne, si sentiva già stanca… E non
erano nemmeno le otto!
-Ehi ragazze!
Che facce sono quelle?!-
-Non vi sarete
spaventate spero!-
Le figure
finalmente apparvero sotto la luce del lampione lì accanto.
Erano due
ragazze dai lunghi capelli castane; una li portava sciolti sulle
spalle, mentre quelli della più grande erano legati in una
coda bassa. Gli
occhi ridenti, di un castano splendente di Hichiyo tranquillizzarono un
poco il
gruppetto, e il sorriso della sorella maggiore quietò gli
animi una volta per
tutte. – Non ci avevate riconosciuto?! E’ passato
un po’ di tempo, ma
insomma…!-
Si squadrarono
tutte per un istante, e poi la più giovane del gruppetto
esclamò: - Marty-chan! Che…-
-No comment,
please. Rae-chan, di grazia… POTRESTI LEVARTI ADESSO?!-
In tutta
risposta ragazza dai capelli castano scuro assottigliò gli
occhi,
soffiando: -Shh! Svegli Ari-chan!-
-E CHE SI
SVEGLI!! Mica può stare in classe e dormire, ti pare?! Se
così non
fosse, lo farei anch’io, oh! -
E mentre il
gruppetto rideva, la ragazza dai lunghi capelli corvini su cui
restava in equilibrio, sfidando le leggi della fisica, un capellino di
lana
blu, continuava a dormire placidamente, ignara che le sue compagne
l’avessero buttata
giù dal letto a forza e le avessero fatto fare tutta quella
strada…
Mentre si camminava
tranquillamente per le stradine della città, le ragazze
raccontavano le une alle altre che cosa avevano fatto dopo il loro
ultimo non
tanto piacevole incontro, e che cosa si aspettavano questa volta. Ad un
certo
punto, sentirono una voce tuonare alle loro spalle: - AVETE INTENZIONE
DI
CORRERE ANCORA PER MOLTO?!?!??!?! Siete proprio sorde, a quanto pare!!-
Si fermarono
tutte, come congelate sul posto. Poi lentamente si voltarono, ad
eccezione di Marty che avrebbe rischiato di capitombolare per
l’ennesima volta
per terra, che continuò quindi a dare le spalle alla voce
che avevano sentito
perché, a suo dire, era finalmente riuscita a trovare un
equilibrio stabile e si
rifiutava con tutta sé stessa di perderlo.
Davanti agli
occhi delle quattro ragazze che si erano voltate apparvero due
giovani; una, di corporatura esile e i capelli corti tutti spettinati,
che
correva affannata e piena di rabbia negli occhi color nocciola.
L’altra, che
procedeva dietro alla compagna con un’andatura più
composta, ma assai
scoraggiata, lo sguardo rivolto verso il basso mentre le labbra si
increspavano
spesso in sbuffi contrariati.
Il gruppetto di quattro fece fatica a riconoscere
quest’ultima ragazza, perché si era fatta crescere
i capelli scuri fino alle
spalle, e adesso li portava lisci lisci.
Alla fine le
due ragazzine le raggiunsero, unendosi al gruppetto: mentre Angy
ancora ansimava, Selly spiegò candidamente che erano sempre
state alle loro
costole e le avevano chiamate più volte, anche sul pullman,
ma evidentemente
erano più sorde di quanto ricordava, e non le avevano
sentite fin ora. Ed Angy
aggiunse che avrebbero dovuto portare anche lei in braccio per averle
fatto
fare una faticaccia del genere.
E
fu così che Marty venne definita un cavallo da soma, almeno
per quella
mattinata.
Mentre la
ragazzina incespicava ad ogni passo maledicendo la pigrizia altrui e
la sua bontà d’animo, finalmente le compagne si
accorsero che mancava ormai
poca strada prima di arrivare alla loro scuola.
Tutte
sprizzanti di carica ed entusiasmo, le giovani fecero per svoltare
l’ennesimo vicolo della mattinata, quando
all’improvviso Raven, che era davanti
a tutte, si fermò.
Inutile dire
che si verificò una caduta generale, che come una reazione a
catena costrinse le studentesse a terra.
-Rae-chan!! Si
può sapere che ti è preso?! Eravamo
arrivate…!- sbuffò Juddy,
scrollandosi la gonna celeste che portava sopra i caldi collant color
perla,
come tutte del resto.
-Scusatemi
ragazze. E’ che…-
-Spero per te
che tu abbia una motivazione convincente, perché
altrimenti…!-
Su una cosa,
tutte le giovani erano d’accordo: Marty sapeva essere
convincente.
Molto.
-…
Pensavo che manca Sissy.- proferì dopo qualche istante di
silenzio la
ragazza dagli occhi verdastri, alzandoli sul cielo già
chiaro alla ricerca di
qualche stella ancora visibile, probabilmente.
Emma stava per
dire qualcosa, muovendo un passo verso la sedicenne, ma non fece
in tempo che una voce sopra di loro risuonò allegra e
sbarazzina nel riverbero
del mattino.
-Chi mi
cerca!? Chi mi vuole?!-
In
contemporanea, tutte e otto le ragazze alzarono lo sguardo, alla
ricerca
della proprietaria della voce.
Ed eccola, Sissy.
Era stata
definita in molti modi. C’era chi l’aveva definita
“unica e
inimitabile”. Chi molto poeticamente una pittrice delle
parole, una maestra dei
suoni e dei pensieri.
La sua figura
si stagliava contro la luce del sole nascente alle sue spalle;
portava l’uniforme scolastica della scuola, un golfino bianco
da cui spuntavano
solo colletto e polsi della camicetta azzurra, e la gonna celeste. A
cingerle
le spalle, una felpa turchese legata intorno al collo con le maniche
spiegazzate. Portava una rosa turchina fra i capelli corti e
scurissimi; gli
occhi, anch’essi neri e brillanti, erano offuscati da un
sottile velo di
lacrime di gioia, che tuttavia le ragazze non riuscirono a vedere.
Sorrideva
radiosa e maliziosa al tempo stesso, in quella posa sopra le tegole di
una casa
alla sinistra delle sue amiche, colpita dai raggi trasparenti del sole
appena
sorto. La sua pelle sembrava ancor più chiara, quasi cerea.
Angy, che
avendo visto molte opere d’arte soprattutto scultoree
– di cui
preferiva quella appunto bianche, calcaree -, considerò che
in quel momento la
loro amica poteva quasi essere confusa con una scultura, tanto era
ferma e
posata la sua figura sopra il tetto dell’edificio.
Ad un certo
punto una voce stressata risuonò stridente alle orecchie di
tutte,
rompendo l’incanto.
Le ragazze
parvero scongelarsi di colpo, così come Sissy.
Cominciò a ondeggiare
pericolosamente avanti e indietro – e se non fosse stata
quella una situazione
di pericolo piuttosto seria, le sue amiche avrebbero potuto sospirare,
sconsolate, ché in quasi un anno di tempo
l’equilibrio di Sissy non aveva
affatto dato cenni di miglioramento – e piombò
giù.
La caduta fu
scoscesa e piuttosto dolorosa.
Le giovani,
atterrite, stettero immobili, con il fiato sospeso e il cuore a
mille, a vedere Sissy inciampare e rotolare pericolosamente veloce,
giù, verso
il suolo...
Alcune tegole
mal fissate si staccarono dal tetto, rendendo ancor più
spaventosa e pericolosa la caduta.
Sissy scivolava di schiena, e mentre invano
cercava di frenare con i piedi e aggrapparsi i coppi
dell’edificio si vedeva
sempre più vicina alla caduta.
Alla fine,
sotto di lei il tetto finì. E lì
cominciò a precipitare.
Raven e Juddy
chiusero gli occhi, atterrite. Hichiyo si strinse alla sorella
maggiore, nascondendo il viso contro la spalla di Emma, che stringeva
forte la
mano ad Angy. Selly rimase immobile, incapace di muoversi, mentre Marty
metteva
ironicamente una mano sopra gli occhi chiusi di Arianne, che ancora
dormiva
ignara di tutto.
Sissy intanto
cadeva. Fu questione di qualche istante, ma tanto bastò. La
giovane teneva gli occhi aperti, le mani distese lungo i fianchi e il
vento a
scompigliarle i capelli bruni.
La rosa aveva preso il volo, e molto
probabilmente adesso il vento stava disperdendo i petali turchesi
nell’aria
intorno a lei.
A questo pensò Sissy mentre cadde, la mente completamente
estranea a qualsiasi altro pensiero che non fosse la rosa celeste, sgualcita, a
lato del marciapiede, mentre i petali leggeri svolazzano sollevati
dalla brezza
mattutina.
Ad un certo
punto, a due metri da terra, Sissy ebbe un flash del rumore che
avrebbe fatto il
suo corpo
una volta
toccato il suolo.
Un suono secco e rotto, mentre i suoi occhi vuoti e freddi
avrebbero fissato il nulla; il sangue che lento sarebbe uscito dal
cranio per
sporcare quei capelli così freschi e vaporosi.
Sangue. Rosso sangue.
Fu
l’ultima cosa che avvertì, prima di perdere i
sensi.
Alcune ragazze
cominciarono a strillare, altre si accasciarono a terra ché
le loro gambe non
le reggevano più, tanto erano emozionate. Altre ancora non
riuscirono a
smuoversi dalla loro posizione, ma avvertirono comunque il cuore
rallentare i
battiti, per poi accelerarli di botto.
Un coro
unanime accompagnò le agili gambe che si adagiarono salde al
suolo.
-SISSY!-
Un mantello
vermiglio svolazzava al vento, uno sguardo sanguigno e serissimo
appoggiato gentilmente sul viso pallido della giovane, stranamente
rilassato.
-KIDOU!-
Sissy giaceva
priva di sensi fra le braccia forti di Yuuto, che l’avevano
afferrata a poco più di due metri da terra.
Era arrivato, come sempre, nelle fiabe, all’ultimo
momento.
D’un
tratto, Selena mise a fuoco la figura di una ragazzina al suo fianco,
dai
corti capelli riccissimi e scuri, gli occhi grigi rinchiusi in un muto
terrore
malcelato.
-Lucchan…-
sibilò allora, richiamando l’attenzione della
più piccola.
-Sei stata tu
ad urlare, prima? Quando Sissy era ancora sul tetto?-
Non
c’era rimprovero nella domanda di Juddy, ché quasi
era un’affermazione.
Lucchan
assentì con un cenno del capo, per poi rivolgersi a Yuuto: -
C-C-Come
sta…?-
-Non si
è spaccata la testa, se è quello che temevate.
– rispose freddissimo
Kidou, gli occhi vermigli verso l’alto, a fissare nessuna in
particolare –
Vedete bene di non fare più altri giochi stupidi come
questo. Perché veramente
rischiate tanto. Entrate nelle vostre stanze adesso, le lezioni
inizieranno
alle 9 e mezza, eccezionalmente.-
E senza
aggiungere altro, depose Sissy ai suoi piedi incamminandosi
all’interno
dell’edificio scolastico davanti a loro, che era stato
rimesso in sesto dopo
l’incidente di molti mesi prima.
Tutte e otto
rimasero a fissare la figura seria e composta di Yuuto
allontanarsi, poi si fiondarono sulla loro amica.
Mentre Raven
le stringeva forte la mano, Angy prese la bottiglietta
d’acqua
acquistata poco prima che era ancora fredda e la depose sulla fronte
della
ragazza svenuta.
Aveva il
golfino tutto graffiato, i polsi della camicia strappati,
così come i
collant. La gonna era piena di spiegazzature e anch’essa
rovinata in più punti.
I capelli erano tutti spettinati, e Hichiyo si strinse contro la
guancia
l’unico petalo rimasto casualmente impigliato ai capelli. Le
mani erano tutte
graffiate, ma non erano ferite gravi, inoltre aveva perso le scarpe.
Il viso
tranquillo e l’espressione serena della ragazza
però riusciva in qualche modo a
tranquillizzare le sue compagne, che ansiose aspettavano che
riprendesse
conoscenza.
Dopo qualche
minuto, Sissy cominciò a strizzare gli occhi. Prima
lentamente,
poi sempre con più coordinazione finché non li
tenne spalancati. Mosse
lentamente prima le dita, poi le mani.
Si guardò intorno, e incontrò solo i
sorrisi commossi e rasserenati delle sue amiche.
-Sono morta?-
sussurrò poi, mimando quella voce patetica e sibilata.
-ACCIDENTI A
TE E AL TUO EQUILIBRIO! LO SAI CHE PER POCO NON CI AMMAZZAVI A
NOI, DALLO SPAVENTO?!?!-
Sissy si
portò entrambe le mani alle orecchie, simulando
un’espressione di fastidio:
-Oh Marty! Guarda che dovresti avere a cuore il mio udito…!
Non puoi urlare a
questo modo, vai a mio discapito…-
-Ma sentitela
come parla…! Sta benissimo, altroché!- Marty
sbuffò sonoramente,
strappandole un buffetto sulla guancia.
Dopodiché
si allontanò di un passo, permettendo a tutte le altre di
saltare al
collo della ragazza.
-Oh Sissy!-
-Ci hai fatto
tanto preoccupare!!-
-Quando sei
caduta dal tetto ho pensato che saresti morta!-
-Vieni qui!
Fatti abbracciare…!-
-Che paura che
ho avuto…!-
-Hai fatto un
volo altissimo!-
-Whoaaa!
Salvata da Yuu-kun!! Che emozione!!-
Sissy al suono
di quelle parole si staccò da tutte, rivolgendo la propria
attenzione solo alle parole di Juddy.
-Che hai detto
scusa?-
-Ma come non
hai visto?!- intervenne Raven, stritolandola in un abbraccio: -
Proprio quando stavi per PUM! cadere a terra… E’
arrivato Yuuto! Ti ha preso
fra le braccia e tu non sei caduta!! E’ stato un
eroeee…!-
-Hai visto
Sissy?- assentì Selly avvicinandosi e abbracciando
l’amica – Allora
non è vero che ti odiava così tanto, se ti ha
salvata… - e le strizzò
l’occhiolino, mentre la ragazza appena rivenuta sorrideva di
rimando.
Poi fece per
rimettersi in piedi, ed esclamò: - Ah beh. Se la questione
funziona così, allora vuol dire che mi butterò
giù dai tetti più spesso!-
-NON CI
PENSARE NEMMENO!!- Emma le strinse forte la mano, mettendosi davanti a
lei.
Sissy le
sorrise benevola, dimostrando che stava scherzando, e scostatosi
l’amica, poté guardare dal basso la loro nuova
scuola.
-E vediamo
questa volta di non farla saltare in aria, intesi?-
Si
girò verso le sue amiche, che risposero con un coro
entusiastico.
Soddisfatta,
la mora si diede una sistematina ai capelli e alla gonna, per poi
esclamare: - Bene! Allora svegliamo Ari-chan, così entriamo!-
~Troverò
un nome a quest’angolino. Lo giuro.
Ah-ha!
E
cinque sconvolgenti pagine torno ad aggiornare questa long!! ^^
Credevate
forse che l’avrei abbandonata?
Sì??
Allora
imparate bene: Sissy non
abbandona mai le sue long. Se inizia un lavoro, lo porta a termine.
Sempre e
comunque.
Questo ricordatelo sempre. *ç*
Comunque
questo è un capitolo
“presentativo”, per così dire:
assomiglia un po’, come senso, al prologo, o al
capitolo 1.
Cioè:
non succede niente d’importante, più che altro
volevo avvisarvi che d’ora
in avanti tornerò ad aggiornare più o meno
regolarmente.
Tutto
dipende dai miei impegni scolastici, comunque penso di riuscire a
pubblicare costantemente… Poi si vedrà.
Come
vi pare il capitolo?
Diciamo
che come inizio è abbastanza spericolato…
>.<
Chissà
che fine farò quando la long giungerà alla sua
conclusione, se al 4°
capitolo rischio già di rimanerci secca! Dx
BAH!
^^”
Quindi
quindi quindi…
Più
che altro, vorrei ringraziare le mie amiche che accoglieranno con gioia
la
notizia che riprendo ad aggiornare - e intanto ne approfitto pure per
chiedere scusa per non averle avvisate dell'aggiornamento, che quindi
è anche per loro una sorpresa. ^^" Mi dispiace ragazze, ma
non ho avuto il tempo materiale per avvisarvi, ma prometto che non lo
farò più. ç.ç - e le
casuali quanto anonime lettrici che
saranno interessate/continueranno a seguire questa mia long. <3
Siete
meravigliose, tutte, a prescindere! (?)
TVBBBB!
Sissy
|
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Capitolo 7 *** ~ Capitolo 5 ***
~
Capitolo
5
Da
quel rientro a scuola assai spericolato, le mattinate proseguirono
regolarmente.
Le dieci ragazze seguivano le lezioni con interesse e partecipazione.
Ovviamente ci furono i giorni di svago, e spesso gli insegnanti
dovettero
urlare e volarono “Tornadi di Fuoco” più
spesso di quanto fosse stato
immaginato in precedenza dagli stessi “prof”.
Alcuni amavano particolarmente la classe, altri continuarono invece ad
avere i
propri dubbi e risentimenti riguardo le giovani allieve.
Queste rimasero all’interno della loro scuola, condividendo
insieme le lezioni
e i pomeriggi liberi, divertendosi e studiando.
Così, passò il primo trimestre
dell’anno…
-Buondì!-
-Eccovi ragazze!
-Buon giorno a tutte!-
-Ehm… Arianne?-
-Sì cara?-
-Posso avere l’ardore di chiederti cosa diavolo ci fai
lassù…?-
Nell’aula
c’era un gran
calore quel giorno: i caloriferi erano accesi, finalmente,
e le tre ragazze entrando poterono tirare un sospiro di
sollievo.
Nonostante tutto, Emma, Hichiyo e Selena notarono subito che sì, decisamente quella classe
aveva
qualcosa di strano, quella mattina.
-Cosa diavolo
state
combinando?!-
-Calmati Selly! Stiamo solo decorando un po’ la classe!-
Davanti agli
occhi
sbigottiti e ancora pesti di sonno delle tre arrivate, l’aula
si presentava
completamente in subbuglio, sommersa di stelle filanti, addobbi,
palline,
coriandoli, stelline, campanellini…
Lucchan correva
da una
parte all’altra dell’aula, attaccando decorazioni
colorate e luccicanti e
palline e campanelli alla maniglia della porta e alle sedie…
Arianne, appesa ad
un filo che Juddy reggeva dal lampadario, dondolava da una parte
all’altra del
soffitto, lanciando stelle filanti ad addobbare la lavagna e le
architravi
delle porte… Dalla cucina lì accanto comparve in
quel momento Angy con una
teglia di biscotti a forma di fiocco di neve (?) e pacchetti regalo (?)
fumante.
-Okay.
– sospirò
profondamente Emma, sorridendo in modo forzato e piuttosto
ambiguo. – Io adesso ESIGO sapere cosa state facendo. Non
dovremo avere lezione?!-
-No! –
Rispose tutta
sorridente Juddy, che in quel momento Selena si premurò di
notare aveva addosso
non la solita uniforma scolastica, ma un paio di pantaloni bianchi e
una maglia
con le maniche lunghe e larghe stretta ai polsi, anch’essa
bianchissima, con
una semplice cordicella argentata a segnarle la vita e fra i capelli
ricci una
spruzzata di brillantini. A decorare il tutto, un paio di ali turchesi
di carta
da zucchero a cingerle le spalle. – Ha pensato a tutto Sissy!-
-Okay. Li
avrà chiusi in
una camera bunker. Magari anche mentre dormivano. Sissy ne sarebbe
capace. Non
ha paura di nulla, quella ragazzina…-
-Senza che stiate troppo a lamentarvi voi tre, venite piuttosto a darci
una
mano!!-
-Arrivo!! – esclamarono sorridenti le due sorelle dai lunghi
capelli castani,
mentre Selena con un sospiro si avvicinava a Lucchan, che in assenza di
Sissy
organizzava la situazione.
-Ari-chan…
Ti rendi
conto che io sono sempre quella a cui tocca reggere il tuo dolce
peso?!- sbuffò
la fatina vestita di candore, scostandosi un riccio ribelle dalla
fronte e
rischiando in quel frangente di far precipitare l’altra al
suolo.
-Qualcuno doveva pur farlo Juddy, rassegnati… E TIENIMI
MEGLIO! Continui a
farmi sbattere la testa contro la porta d’ingresso!-
E Juddy pensò che, visto che non
riusciva
a non farla sbattere, allora conveniva farle prendere un colpo bello
forte.
Così magari la smetteva di starnazzare… Aah, come
avrebbe voluto scendere…
Intanto a terra,
Lucchan arbitrava la situazione…
-Hichiyo-chan, sali sulle spalle di Selly e attacca questo alla
finestra! Emma!
Aiuta Angy ad appendere quei biscotti a… L’albero!
Dov’è l’albero?! Dove sono
finite quelle du-
-Eccociiiii ~ -
Marty e Rae
fecero il
loro trionfale ingresso
nell’aula
trascinandoci all’interno un abete plastificato, lungo quanto
loro due messe
insieme, e, a detta loro, il doppio
più
pesante.
-Questo non
giustifica
il vostro ritardo! Sono ore che siete uscite!!-
-Ma se ci
abbiamo messo un quarto d’ora al massimo…?!
– sussurrò Marty all’orecchio
dell’amica, senza riuscire a nascondere una punta di
nervosismo nella voce.
Rae sorrise nei suoi occhi verdi e brillanti: - Non trovi che
però si
somiglino, lei e Sissy?-
Marty alzò a sua volta lo sguardo sulla più
piccola del gruppo, che continuava
a sbraitare contro la loro mancata puntualità, inarcando un
sopracciglio.
Alla fine anche a lei scappò un sorriso: -Già, in
effetti… Si assomigliano,
anche se non si direbbe…-
Le due scoppiarono a ridere, e Lucchan di fronte a tanta
ilarità dopo la sua
sfuriata, chinò il capo, sconsolata, e una cascata di ricci
castani le piovve
sulla fronte.
-Beh. Non
importa. Adesso, visto che è arrivato anche
l’albero…-
Ma non riuscì a concludere il suo discorso, ché
Juddy ebbe la favolosa idea di
stringersi meglio la
cordicella alla vita, che si era allentata, e così Arianne
cadde al suolo,
precisamente sopra l’albero, ovviamente trascinando con
sé anche la fatina in
questione.
Dopo il boato
che seguì la caduta e prima che chiunque delle presenti
potesse dire alcunché,
spuntò un ammasso di vaporosi capelli corvini e un sorriso
smagliante dagli
aghi verde plastica dell’abete.
-DECORIAMO L’ALBERO DI NATALEEEEEE!!-
**
“Punto
primo!
Tiriamo in piedi l’albero e apriamo
bene
tutti i rami!”
Marty e Rae si
astennero immediatamente, sostenendo che loro avevano contribuito a
quel passo
del lavoro trasportando l’albero fin lì. Le due
ragazze più grandi vennero
quindi promosse a “coordinatrici del sollevamento
abete”
-Un nome
bislacco, non c’è che dire… Ma mi
piace! -
-Già, anche a me, è carino!-
-Ragazzeee!!
Dovete darci qualche indicazione, da qua sotto non si vede nulla!-
-Sì sì…-
fece vaga Marty con un gesto
della mano. – Un po’ a sinistra…
Sì, bene… Adesso sollevate un poco…
No! No!
Troppo a destra Juddy! Hichiyo, sei sbilanciata rispetto a Selena,
così non lo
solleverete mai!! Adesso. Emma rimani a sostenere l’albero di
là sotto, Lucchan
e Arianne, ai lati, voi sollevate. Piano, piano… Dai Angy!
Un po’ di forza in
quelle braccia!!-
-Aaahhhh… - sospirò Rae, un sorriso enigmatico
sul volto – Vado a prendere una
carrucola… Forse con quella ce la facciamo…!-
“Punto
secondo!
Luci e festoni!”
-Vorrei
proprio sapere chi ha inventato questo aggeggio infernale!-
-Arianne… Quello non è un aggeggio
infernale… E’ una catenella rossa con tante
campanelle appese! E’ da mettere sull’albero!-
-Lo so dove devo piazzare ‘sto coso! E’ che non
riesco nemmeno a prenderlo in
mano!!
-Ehi! Sono io quella che ha impastato i biscotti!
-Lo so! Ma questo cosa centra?!-
E mentre Angy e
Selly cercavano inutilmente di spiegare a Ari-chan come mettere
sull’abete
quella cordicella di fiocchi e campanelli, Juddy e Emma con
coordinazione ed
entusiasmo riempivano l’albero di Natale di lucine rosse,
gialle e blu,
girandoci attorno.
Marty di lato, senza farsi sentire, avvolse di festoni rossi e argentei
la
gemella che, ignara, cercare di far funzionare un carillon scoperto
all’interno
di uno scatolone in cui erano conservate tutte le decorazioni che
avevano fino
ad ora utilizzato.
-EHI! Ma che
stai facendo?!
-Oh Gemeh! Sei tu?! Ma guarda te… Mi sembravi
l’albero di Natale!!-
-LIBERAMI IMMMEDIATAMENTE MARTY!!-
-Naaaah. Sei così carina, tutta luccicosa…!-
-Appena ti prendo…!-
“Punto
terzo!
Palline e campanelle!”
-Yeeeeaaahh!!-
-Scusami, cara. Come dovrei interpretare questo tuo ululato?-
-Punto primo; non è un ululato, è
un’esclamazione. Punto secondo: precisamente
è un’esclamazione di gioia!
-Sì, decisamente sì.-
-Decisamente sì… Cosa?!-
-Sì, decisamente assomigli a tua sorella.-
-C-Cosa?! … RIPETILO SE HAI IL CORAGGIOOOO!!!!-
-Angy cara, fossi in te comincerei a correre…!-
Intorno
all’albero di Natale tutto accesso e brillante, sette ragazze
piene di
entusiasmo e allegria si ingarbugliavano fra i rami verdeggianti
dell’albero
infilando palline e campanelli.
Sullo sfondo, un scuola silenziosa e una notte ancora buia e fredda,
fuori
della finestra…
E ovviamente Lucchan che inseguiva rabbiosa e fumante (?)
un’ignara Angy, che
la prossima volta avrebbe tenuto per sé, come tutte del
resto, il paragone fra
la più piccola del gruppo e la sorella.
-A proposito.
– esclamò Hichiyo ficcando una mano nello
scatolone alla ricerca dell’ennesima
decorazione – Sapete che fine ha fatto Sissy? Non si
è ancora vista…-
-Non saprei – scosse il capo Juddy – Quando mi sono
alzata era già sveglia, mi
ha detto di prendere lo scatolone e di addobbare l’aula. Ha
aggiunto che al
resto avrebbe pensato lei.-
-Beh… - Sorrise Rae – Prima o poi
arriverà, ne sono certa!-
-E poi – si aggiunse Selena – Ormai conosciamo bene
la nostra Sissy. E’
totalmente imprevedibile!-
L’attenzione
del gruppetto venne improvvisamente attirato da uno strano
rumore… Un
rosicchiamento continuo…
-MARTY?????!!!! – saltò su la giovane dagli occhi
acerbi, le mani sui fianchi e
un sorriso intimidatorio sulle labbra rosee – Non dirmi che
stai mangiando i
biscotti che ha fatto Angy e che bisognava mettere
sull’albero.-
E Marty sentì improvvisamente l’attenzione
focalizzata su di sé, al che cercò
di rimediare, ingoiando lesta e rumorosamente i residui di biscotto.
Con un sorriso abbozzato, rispose, candidamente:
- Okay Rae-chan. Non sto mangiando i biscotti che ha fatto Angy e che
bisognava
mettere sull’albero.-
Rae la guardò malissimo, ma la ragazza si
sentì
ugualmente gratificata dalle risatine che scivolavano silenziose fra le
labbra
della maggior parte.
Sorrise la giovane, sistemandosi una ciocca di capelli castani dietro
l’orecchio destro, gli occhi bruni che brillavano di malizia:
- Tanto li
avremmo mangiati lo stesso!-
Al che tutte
scoppiarono a ridere, e mentre Rae non riusciva più a
sostenere lo sguardo di
sfida assunto in precedenza, le ragazzine si lanciarono sulla teglia
che Marty
aveva lasciata incustodita alle sue spalle.
E fu così che, per
quell’anno, all’albero
furono appese solo palline dorate e argento, fiocchetti di vari colori
e
campanelli rossi.
La Mitica Decina quasi al completo constatò
però all’unisono che i
biscotti erano davvero buoni, e se
Angy fosse sopravvissuta alla furia di Lucchan, avrebbero dovuto farle
i
complimenti.
-Aaahh… Ho le
gambe tutte intorpidite…!-
-Però, dai! Ne è valsa la pena!-
-Guardate che meraviglia!-
L’albero di
Natale poteva considerarsi definitivamente addobbato.
La classe, così come l’abete stesso, brillava e
luccicava, e in quell’atmosfera
così calda, gioiosa e tranquilla, le ragazze si sentirono
davvero emozionate e
felici.
Felici di essersi incontrate. Felici di poter godere di esperienze
meravigliose, insieme.
Felici di considerarsi “amiche”.
Si guardarono
negli occhi, e la gioia del momento si realizzò in un
abbraccio collettivo, in
un qualcosa di semplice ma scaturito da sentimenti profondi e
importanti.
Quando si
separarono, e ognuna poteva ancora sentire la stretta di una e
dell’altra
compagna, Hichiyo lanciò uno sguardo fuori dalla finestra, e
sulle labbra
morbide sbocciò un nuovo, bellissimo sorriso.
-Guardate
ragazze! Nevica!-
Tutte si
lanciarono alla finestra, e dal cielo ancora scuro e coperto da fitte
nubi,
videro soffici batuffoli candidi cadere dolcemente, in una danza
scandita dal
gelido vento del mattino.
Era un momento
magico, un momento perfetto e pieno d’emozione…
Poi, quel momento finì.
-Ma che neve e
neve…! Questa è Sissy che sta facendo cadere del
cotone da… Da… -
-SISSYYYYYY!! NON DIRMI CHE SEI DI NUOVO SUL TETTOOO!?!?!?!-
E una risata
sottile da qualche parte, lassù, sopra il tetto, sopra il
cielo, sopra la cappa
di nubi scure, si disperse nel cielo che stava tingendosi di color
pastello e
nella luce tenue delle stelle che stavano spegnendosi
nell’albeggiare del sole.
-Scendo
scendo…!-
**
Qualche
notte dopo…
Una figura
silenziosa e scura aprì piano la porta dell’aula,
scivolò sull’uscio e si
lasciò alle spalle l’oscurità del
corridoio.
La luce che l’avvolse era calda, e festosa.
L’albero di Natale era uno dei più belli che
avesse mai visto; non così alto,
ma ben decorato.
Le luci intermittenti davano risalto e luminosità agli
angioletti appesi fra i
rami dell’albero, e anche le palline nella loro
sfericità assumevano strane
forme e colori sfocati.
Sorrise impercettibilmente, la figura, chinandosi per terra e
appoggiando con
delicatezza i pacchi che teneva in un sacco alle sue spalle.
La forma del
fiocco e il colore di ogni pacchetto era diverso, e nel poggiarlo ai
piedi
dell’abete decorato a festa, la figura passava le sue dita
sottili e screpolate
sulla superficie lucida, come a lasciarci la sua impronta, il suo tocco.
Quando ebbe
finito il suo lavoro, si rialzò in piedi, soddisfatta.
L’albero adesso sembrava ancor più allegro e
brillante, le sembrava quasi di
avvertire già il clima d’ilarità e
festa che si sarebbe respirato la mattina
seguente.
La giovane
drizzò le spalle, e qualche brillantino delle sue ali nivee
si sperse sul
pavimento.
Contro le luci colorate e intermittenti dell’abete, la
ragazza risultava
pallida, gli occhi bruni ridenti e brillanti come due stelle, i corti
capelli
sembravano quasi aver inghiottito l’oscurità
dell’ambiente da quanto eran neri,
sormontati da un buffo capello rosso alla cui punta c’era un
campanellino che
le ricadeva sulle spalle, tintinnando ad ogni movimento.
La figura
lanciò una veloce occhiata alla punta dell’albero,
scoperta e quasi invisibile
nell’oscurità dell’ambiente, e
voltò le spalle all’albero di Natale.
Fece qualche passo verso la porta, il sacco ora vuoto appoggiato su una
spalla.
Sembrò poi
ripensarci, e si voltò nuovamente verso l’aula.
Un sorriso candido e ribelle si dipinse sulle labbra screpolate della
ragazza…
-Sssh…!
Buon Natale a tutti! ~
Con uno
schiocco impercettibile delle dita, la giovane si voltò
definitivamente,
richiudendosi la porta alle spalle.
Sulla
punta dell’albero di Natale, in quel momento,
apparve come per magia una stella, grande, blu, brillante come il sole
dentro
il mare.
E fuori dalla finestra, cominciò lentamente a
nevicare…
Sissy si fece
largo fra i corpi già sprofondati del sonno delle sue
compagne, e con una
gomitata di lì e una spinta di qua, raggiunse il suo tatami.
Stava quasi per appisolarsi, cullata dai respiri lenti e regolari delle
amiche,
quando una voce strozzata dal sonno la fece sobbalzare:
-Sissy…! Non lo senti
anche tu?-
-Juddy! – si voltò di lato la giovane, incontrando
gli occhi color cristallo
dell’amica – Mi hai spaventata… Cosa
dovrei sentire?-
-C’è… Uno strano odore…-
Sissy prese ad annusare l’aria con più attenzione,
e ad un certo punto…
-Eh NO!
Stavolta non andrà così…!- le due
giovani si lanciarono uno sguardo complice,
ed entrambe si misero ad urlare: -SVEGLIAAAAAAA!!-
La Mitica Decina si svegliò di soprassalto, alcune urlarono
spaventate, altre
si rigirarono dall’altra parte, altre ancora non si
premurarono di dire ad alta
voce ciò che pensavano riguardo Sissy e Juddy.
-Non c’è tempo per queste sciocchezze adesso! In
piedi, tutte quante! Angy,
Lucchan! Arianne, Raven! Marty, Selly! Emma, Hichiyo!
Forza ragazze tutte in piedi! Dobbiamo correre in classe, subito!!-
Quando le nove
ragazze spalancarono la porta dell’aula, vennero prese dal
panico.
Alte fiamme si alzavano dall’Albero, palline e festoni si
stavano sciogliendo e
tutto prendeva fuoco!
-Cosa facciamo minna?!- chiese Arianne, presa dallo spavento.
-Non lo so… - Biascicò Juddy, la fronte contratta
alla ricerca di una soluzione.
-Ci serve un’idea… Ci serve subito…!-
-Qualcuno mi
ha chiamato?! – Tutte si voltarono, estasiate.
Alle loro spalle, Sissy era apparsa con quel suo sguardo convinto e
fiero, con
quel suo sorriso particolarmente gaio anche in una situazione di
pericolo, con
quella sua strana e euforica luce negli occhi che le ragazze non
avevano mai
smesso di vedere. Neanche quando stava precipitando nel vuoto, neanche
allora
aveva perso quella luce particolare che animava i suoi occhi scuri.
Quelle
pozze nere e piene di lacrime…
Ma la cosa che
più animò e diede coraggio alle ragazze fu il
fatto che Sissy brandiva come un
bazooka un estintore, e sulla schiena ne portava altri.
E, cosa più sorprendente, dava pure
l’idea
che sapeva come azionarli.
-SISSY! –
-Lo dovreste sapere, che Idea è il mio secondo nome.
–
-Non era Silvia?-
-Ne riparliamo, okay?!-
-Lascia stare
il nome. Li sai usare?-
Sissy dedicò alle sue amiche un sorrisetto malizioso e pieno
di sfida, mentre
davanti a loro la classe era preda delle fiamme… -State a
vedere.-
E passati gli
altri estintori che era riuscita a trovare per i corridoi, Sissy si
mise
davanti alle sue compagne che la guardavano incantate, ma un
po’ intimorite.
Lasciandole tutte di stucco, Sissy si librò delicatamente in
volo, come una
foglia sollevata dal vento, e proteso l’estintore come un
arco, infilò i suoi
occhi nel fuoco, e si infiammarono.
-QUESTA. E’. SPARTAAAAA!!!-
Le ragazze
proruppero in un grido di gioia e ilarità, stupite e
letteralmente meravigliate
dalla situazione che pareva quasi impossibile, come in una di quelle
fan
fiction che erano abituate a leggere e scrivere.
Mentre Emma si raccoglieva i capelli in una coda bassa e gli occhi di
Juddy si
scurivano a contatto con tale calore, divenendo di un castano vibrante,
anche
il gruppo di ragazzine prese a lanciare schiuma o qualunque altra cosa
fosse
contenuta all’interno di quei dannati aggeggi non
propriamente cilindrici (?),
tinteggiando la classe di biancore e spuma.
**
Mamoru,
Gouenji, Shirou e Kidou accorsero il più velocemente
possibile appena seppero
quello che stava succedendo.
Mentre
correvano per i corridoi, Shuuya ingiuriava contro le dieci ragazze che
non riuscivano mai a far qualcosa senza che la scuola prendesse fuoco e
Shirou
inutilmente cercava di persuaderlo a calmarsi.
Quando
però Kidou si sporse all’interno della classe
intravedendo Sissy volare
da una parte all’altra del soffitto confusa fra il mare di
schiuma biancastra,
richiuse la porta, un sorriso sadico sul volto.
E si
rincamminò verso le loro stanze, lasciandosi alle spalle i
tre compagni
sbalorditi dalla sua calma e compostezza.
-Lasciatele
fare. Hanno la situazione sotto controllo…-
~
Entro
la fine della long –
ppff!! – troverò un nome a
quest’angolino?
Yay!
(?)
Ho dato di nuovo fuoco
all’aula…
Muahahahahah!
Ciao a tutti ragazzi, che sorpresona, neh?!
Un nuovo aggiornamento, giusto giusto per Natale.
L’ho fatto per diversi motivi, in effetti...
Uno, mi sono accorta che non aggiornavo da troppo tempo, e dovevo farvi
avere
mie notizie.
Due, volevo augurare a tutte voi mie carissime amiche “Buon Natale!” e mi è
sembrato un espediente perfetto! ^^”
Allora, che ve ne pare del capitolo?
Ho fatto un po’ di decorazioni natalizie, yay!
Mi son divertita come una matta a scrivere, e spero di ricevere presto
vostri
racconti per sapere come avete decorato l’albero (?) a casa
vostra!
Vi penso sempre ragazze, e scusatemi se in questo
periodo soprattutto
con alcune non mi sono più fatta sentire.
Davvero, perdonatemi. Spero di poter recuperare, durante questa pausa
natalizia! *ç*
La parte in cui io vado a mettere i doni sotto l’albero
doveva essere il
finale, in teoria.
Ma poi ho pensato che un piccolo incidente… Ci stava, ci
stava. ~
Spero
di avervi fatto una sorpresa gradita, ma soprattutto di avervi fatto
divertire
con questo capitolo!
Ci sentiamo
presto, promesso? *w*
Buon Natale ancora a tutti, ciao!
Sissy
|
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Capitolo 8 *** ~ Capitolo 6 ***
~
Capitolo
6
Dal
“piccolo incidente” natalizio sono passati mesi e
le ragazze ora hanno iniziato
a prendere il ritmo fra lezioni ed impegni scolastici.
Sono rimaste nella loro
scuola anche durante il periodo estivo e hanno avuto modo di distrarsi
dalle pressioni
dei compiti e occuparsi dei loro interessi.
Inutile dire che gli insegnanti
hanno munito la scuola di estintori e qualsiasi genere di precauzione
possibile
in modo da evitare che la scuola vada a pezzi per l’ennesima
volta.
La Mitica
Decina continua a crescere e affiatarsi, finché una mattina
degli ultimi giorni
di agosto…
“Buon
giorno ragazze. In via del tutto eccezionale
vi chiedo di presentarvi con l’uniforme scolastica fra
un’ora in classe: da
oggi cominceranno le lezioni. Risponderemo a eventuali domande solo per
iscritto. A tra poco.”
-Odio quel
coso… Perché dobbiamo avere un altoparlante
in camera?-
-Perché Kidou è sadico e ci odia.-
-I-Il mio Kidou-kun mi odia..?-
-Sissy ti scongiuro, non attaccare con questa solfa altrimenti ti
infilo la mia
uniforme in bocca!-
-In realtà preferirei dei biscotti, ma se proprio
scarseggiano mi mangerò i
calzini Raven, d’accordo.-
-Cosa c’entrano i miei calzini?!-
-Ma Marty ha detto che…-
-Ragazze, ho un'altra idea: e se dormissimo ignorando Kidou?! Tanto,
per un
giorno, cosa volete che succeda…?-
-Non mi sembra così male Selly… E poi sono sicura
che Yuuto da solo ha
organizzato questa cosa: Mamoru non avrebbe mai permesso a noi, poveri
piccoli
e dolci angioletti, di iniziare la scuola di quasi tre settimane prima
del
tempo!-
“Buondì
ragazze, sono Mamoru e volevo dirvi che io e
i miei compagni abbiamo preparato una sorpresa per tutte, ma abbiamo
concordato
nel darvela solo se vi presenterete alla lezione! Ciaoo~”
-…
Secondo me è sempre
Kidou con la voce in falsetto. Non fidiamoci, è una
fregatura!-
-Yuuto non potrebbe mai fingersi Endou per attirarci in una trappola!
Okay,
forse alcune di noi non gli stanno propriamente simpatiche, ma non
arriverebbe
a tanto!-
-Fidati, arriverebbe a tanto.-
-Perché improvvisamente non ti fidi più di Yuuto,
Sissy?-
-Non è che non mi fido di Yuuto, Emma…
E’ solo che so bene che vuole ucciderci
di algebra… L’ultimo compito è andato
male e vuole farmela pagare… Me lo
sento…!-
-Come se gli altri fossero andati meglio fatina…-
-Juddy, così non mi aiuti.-
-Coraggio Sis!- esclamò Rae mentre cercava
nell’armadio la sua uniforme –
Vestiamoci e andiamo.-
-M-Ma siete tutte così convinte…?- Sissy non
voleva desistere.
Eppure tutte le sue compagne erano saltate giù dai letti,
più o meno
vivacemente, e si stavano preparando per andare in classe.
-Uff uff…- sbuffò la ragazza passandosi una mano
fra i corti capelli castani –
In questo caso mi alzo anch’io, ma solo perché non
posso lasciarvi nelle
grinfie di quel mostriciattolo matematico.-
-Uhuh, Sissy non ti sei svegliata molto propositiva oggi neh? -
-Pensavo che ormai vi foste abituate a vedermi la mattina
Angy… Sono piuttosto
tendente a sbalzi d’umore, ma poi mi passa.-
-Ciao piccolina
~ -
Mentre un sortito numero di ragazze stava intorno al letto di Sissy
cercando
inutilmente di convincerla a uscire dalle coperte, Lucchan e Hichiyo
facevano
le coccole al cucciolo di puzzola che per tutto quel tempo avevano
tenuto con
loro.
-Chissà che regalo ci hanno preparato…-
-Lo scopriremo presto! Coraggio, tutte pronte?-
-Yes!- esclamò Lucchan allegra e prendendo a braccetto la
sorella stranamente
collaborativa e silenziosa, giudò il gruppetto fra i
corridoi della scuola.
**
-E’…
Un procione?-
-Uhuhuhuh~~ Pucci procione!-
-Ma che carino…!-
-E’ adorabile~-
-Sarebbe per questo che ci avete costretto a venire qui?-
Shirou
ridacchiò
nell’osservare la scena, la classe in subbuglio mentre le
ragazze giravano
circospette attorno al cucciolino seduto compostamente su un banco di
fronte
alla cattedra.
Shuuya era piuttosto sconsolato mentre Hiroto guardava Endou tutto
gongolante.
Da come sorrideva, si poteva capire abbastanza facilmente che
l’idea di
proporre un nuovo cucciolo alle ragazze era stata sua.
Nagumo parlava con Midorikawa di affari loro, e considerando la faccia
preoccupata e leggermente paonazza di Ryuuji, il rosso non aveva in
programma
niente di buono.
Il più impassibile era Kidou, girato di schiena a scrivere
alla lavagna non
aveva ancora degnato di uno sguardo le alunne.
-Come lo
chiamiamo?-
-Guardate che occhioni dolci…-
-E’ bellissimo…!-
-Deve fare amicizia con la nostra cucciolina!-
-Ma l’abbiamo lasciata nel dormitorio!-
-Allora bisogna andare subito a prenderla!-
-Ferme
lì!-
l’ammonimento secco di Yuuto bloccò sul posto Angy
e Selly che stavano per
lasciare l’aula – Siete in classe e dobbiamo far
lezione. Prenderete il vostro
cucciolo di puzzola una volta che io vi darò il permesso.-
-Ma Yuuto…!- cercò di
intervenire Arianne, ma il cipiglio decisamente adirato del giovane con
il mantello
la convinse a rimettersi al suo posto. Le due allora, sconsolate,
tornarono ai
propri posti.
Endou, notando
il clima
di tensione che stava già creandosi, salutò e
augurò a tutte buona lezione, ma
mentre stava per uscire dalla classe si ritrovò una Sissy
attaccata alle gambe.
-Ti prego Mamoru, ti scongiuro! Non lasciarci sole con questo mostro!
Portaci
con teeeee!-
Kazemaru intervenne prontamente e staccò la giovane dalla
gamba del capitano,
dopodiché richiuse la porta con un colpo secco.
Sissy,
osservando la
porta chiusa davanti a sé e sentendo la voce fredda di Kidou
richiamarla al suo
posto, concluse che era davvero una prigione. Il loro anno scolastico
non
poteva cominciare così drasticamente… Serviva
inventarsi qualcosa… Qualcosa di
strabiliante!
-Ehm… Kidou-san? Posso andare in bagno?-
-D’accordo, ma fa presto.-
“Sarò un lampo…”
pensò la castana fra sé e sé,
richiudendosi la porta dell’aula
alle spalle e dirigendosi verso le cabine telefoniche
all’ingresso – era stato
loro espressamente vietato di usare i cellulari all’interno
dell’edificio
scolastico.
Mentre cominciava a digitare i primi numeri, le labbra della giovane si
incresparono in un sorrisetto poco rassicurante…
-Pronto?-
**
Passarono le ore
e
presto le ragazze si accorsero che per tutta la giornata avrebbero
avuto solo
lezione con Kidou, e ciò equivaleva –
perché ormai le equazioni le avevano
imparate - a ben sette ore filate di espressioni algebriche e problemi
di
geometria piana.
Alcune all’inizio della terza ora cominciarono a buttarsi
giù
dalla finestra dalla disperazione, ma tutte vennero intercettate
prontamente
dal regista che senza batter ciglio continuava imperterrito la sua
spiegazione.
-Se vedo ancora un solo numero vomito.- sussurrò a bassa
voce Selly alla
compagna al fianco, che rispose con un movimento sconsolato del capo.
Gli sguardi delle giovani erano persi nel vuoto, si sentivano la testa
a pezzi
e volevano solo che Yuuto smettesse di parlare.
Ad un certo punto Sissy si alzò in piedi e
sollevò anche la mano: Kidou alzò
gli occhi dal libro che stava leggendo alla classe e dopo un attimo di
silenzio
permise alla ragazza di parlare. – Cosa
c’è Sissy?-
-Yuuuuutoooo~ - attaccò la castana con voce mielosa
– Possiamo finire l’ora e
poi smettere di fare matematica? Noi siamo stancheeeee ~ -
Sissy rimase in piedi, Kidou riappoggiò gli occhi sul testo
scolastico.
In classe non volava una mosca, tutte attente speravano in una risposta
benevola dell’insegnante.
-Facciamo così. Se riesci a eseguire correttamente questa
equazione alla lavagna,
dopo avrete il permesso di chiudere i libri e vi porterò
fuori.-
-DAVVERO?!- dopo
quelle
parole si alzò un coro di esclamazioni gioiose, mentre Sissy
abbassava lo
sguardo. Annuì, accarezzandosi il ciuffo con le dita sottili.
-D’accordo Kidou, accetto la sfida. Io contro di te, e se
batto le tue
equazioni infernali ci permetterai di lasciare l’aula.-
-Bene, avvicinati alla lavagna allora.-
Veniva quasi da
ridere
a osservare la scena ora: sembrava che Yuuto avesse capito come
interagire con
la classe e soprattutto con Sissy.
Sclerando non avrebbe risolto nulla, invece
così aveva animato il gruppo ma per il momento non aveva
concesso nulla.
Era
tutto nelle mani della giovane che ora stava avvicinandosi alla lavagna
mentre
lui concludeva di scrivere il testo iniziale dell’esercizio.
I due si scambiarono uno sguardo di sfida, un brivido passò
di mano in mano
mentre si sfioravano le dita.
Trapelò un sorriso di cattiveria, o forse di
semplice sadismo, dalle labbra del ragazzo, ma Sissy accolse la sfida
con un
sorriso altrettanto carico e tenace.
Se pensava di spaventarla con così poco,
si sbagliava di grosso!
A
metà della terza
riga, cominciava già ad avvertire le orecchie calde e le
mani sudate,
impiastricciate di gesso.
Non avevano mai svolto equazioni così lunghe, ma Sissy
procedeva lentamente,
prendendosi tempo
per controllare ogni
passaggio. “Piano, con calma…” si
ripeteva, cercando di concentrarsi.
Sentiva le sue amiche da dietro bisbigliare ogni tanto qualcosa, ma non
erano
suggerimenti: sapevano che Yuuto non accettava quel genere di
scherzetti, e ora
in palio c’era un’uscita accompagnate
dall’insegnante più scorbutico e
indisponente che avevano! Non dovevano far scherzi, si sentivano un
tutt’uno
con la ragazza che aveva preso su di sé la
responsabilità della prova.
Avrebbe potuto andarci qualcun’altra, in classe
c’era chi se la cavava meglio
di lei in matematica, ma quella era più che una semplice
equazione: quello era
un modo per Sissy di far capire a Yuuto che poteva valere anche nelle
sue
materie, se la spronava nel modo giusto.
E così, dopo quarant’un minuti
dall’inizio della prova, Sissy concluse
l’equazione.
Il risultato era 0; proprio deprimente, considerando quanto ci aveva
messo per
arrivarci!
Si
voltò verso il
giovane seduto in cattedra con un sorriso strepitoso sul volto,
decisamente
stanco e coperto di polvere di gesso, ma assai soddisfatto.
-Ce l’ho fatta Kidou! Ce l’ho fatta!- gli
saltò al collo, abbracciandolo forte
e sollevando una nuvoletta di gesso che fece starnutire il ragazzo.
Sissy rise,
e rilassò la stretta. Fece l’occhiolino a Yuuto
che la guardava sbigottito e
saltò in direzione delle sue compagne, tutte in piedi pronte
a festeggiarla.
-Grande Sis!-
-Ci sei riuscita!-
-Che faticaccia… Ma l’importante è
essere arrivata in fondo!-
-Complimenti, sei stata eccezionale!-
-Oh ragazze siete troppo buone… Ho solo fatto
un’equazione… In ogni caso ce
l’ho fatta, ho vinto!-
Sissy sollevò il cucciolo di procione che lanciava versetti
festosi tutto
contento; la ragazza gli accarezzò la coda morbida ed
esclamò: – Anche tu sei
contento vero? Ora andiamo a prendere la puzzolina e vi portiamo a fare
un
giro!-
-Ehi ehi ferme, nessuno ha mai detto che avrei acconsentito pure ai
vostri
cuccioli di lasciare la scuola!-
-Oh suvvia Yuu-kun… Li teniamo noi, tu ci porti solo fuori~ -
**
-Non ci credo
che mi
sono fatto trascinare in tutto questo. Siete completamente impazzite!-
-Kidou come al solito sei esagerato. Cosa vuoi che succeda?-
-Tra poco sarà periodo di caccia, non dovremo essere qui.-
-Yuuto, senti. Ti sembra che qui, al limitare del bosco tutto
illuminato e
verdeggiante possa venire qualcuno a spararti? Al massimo puoi veder
passare un
leprotto ma non penso che ti aggredirà, quindi rilassanti e
goditi questo
meraviglioso spettacolo!-
La Mitica Decina
camminava lesta e curiosa intorno un campo verdeggiante; tutto intorno
vedevano
solo arbusti pieni di bacche e meravigliose farfalle sui fiori. Se
attraversavano la radura si entrava in un boschetto fresco e
tranquillo,
brulicante di piccoli insetti e profumi del sottobosco.
I due cuccioli si rincorrevano nel prato e nel gruppo c’era
chi già non aveva
resistito e si era lanciata a correre nel campo colorato.
Il cielo sopra di
loro era di un azzurro limpido e lucente, le rare nuvole che passavano
erano soffici
e pannose alla vista, un vero spettacolo.
Kidou sbuffava contrariato a ogni versetto stridulo delle ragazzine,
ma,
sebbene non lo desse a vedere, anche a lui faceva piacere camminare un
po’
all’aria aperta.
C’era
chi rincorreva
farfalle, chi intrecciava collanine di fiori di campo, chi si infilava
più nei
cespugli sfidando insetti e spine pur di mangiare qualche mora
succosa…
Sissy guardava le sue amiche sorridere e giocare da
un’altura, leggermente
scostata dal campo dove il gruppo si era fermato.
Yuuto era seduto su un grande
masso all’ombra e teneva la situazione sotto controllo: alla
ragazza venne da
ridere, sembrava un baby-sitter esasperato che doveva tenere a bada una
gang di
mocciose scatenate. Appena le sembrò che non guardasse nella
sua direzione
prese a correre forte verso il bosco, fino a quando non si
ritrovò
completamente immersa dall’ombra e dal ronzio proveniente
dalle piante
tutt’attorno.
Si fermò un secondo, scostandosi il ciuffo dalla fronte
accaldata, e con la coda dell’occhio vide la coda soffice del
procione, seguita
dagli squittii ben conosciuti della puzzolina.
Subito si agitò: e se Kidou li
avessi visti? Sperava di no, altrimenti forse era già sulle
loro tracce.
Poi
riconsiderò la situazione e concluse che no, certamente
Kidou non avrebbe
lasciato la sua postazione di vigilanza solo per andar dietro ai due
cucciolini.
Quindi, per il momento, tutto stava procedendo per il meglio.
Si mise subito all’inseguimento degli animaletti: -Ehiii!
Venite qui! Non
dovete andare in giro da soli, rischiate di perder-
Appena fuori dal cespuglio la ragazza rimase a bocca aperta, senza
più parole
dalla meraviglia.
-Ma si può sapere dove sono finita?-
-Eccoti qui Sis!-
-E io che pensavo non ci avrebbe mai trovate!-
-L’intuito di Sissy-chan non sbaglia mai!-
-Siete
qui! Siete
venute davvero!-
-Come
potevamo mancare?-
-Giusto
il tempo di mettere due cose in valigia e ci siamo precipitate qui,
cosa credevi?-
-Ti
mancavamo per caso cucciolina?-
-Oh
fatevi abbracciare~ -
~
Angolino
depresso perché
non ha ancora un nome (?)
Yay!
(?)
Ehi ehi, che sorpresona, neh?!
Sembra impossibile eppure Sissy è tornata con questa long!
… Pensavate di esservi liberati di me, eh? uwu
Invece no! (?)
Ho avuto molti dubbi sul come e sul perché questa long
dovesse continuare…
Ma
alla fine mi sono decisa a continuare a scriverla, in fondo
è un piccolo sogno
che condividiamo tutte insieme, e lasciarlo a prendere polvere mi
sembrava
sbagliato…
Ecco qui quindi un nuovo aggiornamento ^^
Sì, so che ho scritto capitoli che hanno fatto
più ridere; mi ci sono sforzata
ma è da tanto che non rileggevo più questi
capitoli e ci ho perso la mano. -.-“
Ma prometto che aggiornerò più velocemente ora
– pff! (?) – quindi yay, spero
di tornare a scrivere come vi piaceva.
Un cucciolo di procione non poteva mancare, altrimenti la puzzola era
sola poi.
*ç*
E, il piatto principale di oggi – sì, ho
già fame (?) – è proprio
l’arrivo di
nuove alunne!
Nuovi amici, shiiii~
Le
partecipanti a questa long ovviamente sono già state
informate dei nuovi acquisti,
per i lettori anonimi e non invece tutte le risposte arriveranno nel
prossimo
capitolo! – che pubblicherò a breve questa volta,
promesso ^^”
Ringraziando quelli che ancora continuano a seguire questa long, penso
di
potervi salutare.
Un abbraccio forte alle mie best e a Kidou che ci sopporta
continuamente! xD
Smack, un bacione! <3 A tutti quanti, a presto~
Sissy
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Capitolo 9 *** Capitolo 7 ***
~
Capitolo 7
-Devo
assolutamente chiamare le altre! – esclamò
Sissy concitata. –Così poi torniamo a scuola tutte
insieme!-
-Sissy aspetta! Noi non abbiamo-
Ma prima che la giovane dai ricci capelli ambrati potesse finire di
parlare,
Sissy era già scomparsa attraverso il cespuglio da cui era
arrivata.
Gli occhi le si scurirono di colpo, prendendo tonalità
più cupe.
Prima che potesse iniziare a dar calci in aria, una ragazza al suo
fianco le
posò una mano sulla spalla, sorridendo con fare rassicurante. –Sappiamo
com’è fatta Sissy-chan, non sa
stare ferma.-
Si scostò i lunghi capelli castani dalle spalle, gli occhi
avevano il colore
delle cortecce degli alberi coperte dai licheni verdeggianti. Profumava
di
natura e di burrocacao. – Sono sicura che tornerà
presto, sta tranquilla.-
-Ma poteva almeno farmi finire di parlare!-
-E pensi che questo l’avrebbe fermata?-
-Non spuntare così all’improvviso da dietro, sei
impazzita?! Mi hai fatto
prendere un colpo!-
La più grande del gruppetto emise un verso divertito, un
risolino a fior di
labbra.
-Vi eravate già dimenticate che ero qui?-
-Non è questo…- la riccia strinse i pugni,
guardando verso il bosco.
–Secondo voi ci faranno davvero entrare?- chiese con tono
casuale la ragazza
dai lunghi capelli castani, ingoiando una mora e sporcandosi di rosso
le labbra
sottili.
-Aaah, se Kidou prova a dire di no a Sissy se la dovrà
vedere con me! – gli occhi
della ragazza divennero ancora più scuri, sembrava veramente
arrabbiata e tesa.
-Aawn, non c’è da preoccuparsi. – la
più grande sorrise con i suoi occhi
castano vibrante, per poi chinarsi sui due cucciolini che si erano
messi a
giocare fra le sue gambe. – Datemi una mano con loro due
piuttosto. Dobbiamo
impedire che se ne scappino da altre parti!-
**
-Ragazze
ragazze! – Sissy apparse in mezzo al
gruppetto correndo come impazzita, e Lucchan le fu subito addosso.
-Ma si può sapere dove ti eri cacciata, razza di
sprovveduta?! Eravamo tutte in
pensiero, Kidou è andato a cercarti!-
-KIDOU HA FATTO COSA?! Oh no, accidenti! E ora come facciamo? Se le
trova siamo
rovinate… -
-Calma calma calma. – Sissy sbatté gli occhi
qualche volta. Si ritrovò davanti gli
occhi vellutati d’azzurro e di preoccupazione di Juddy e
pensò di essersi
svegliata da un sogno – Fatina, stop. Parla piano, e
spiegati. Cosa dobbiamo
fare? Chi dovrebbe trovare Yuuto? E perché ne sei
così spaventata?-
La castana fece un respiro profondo, chiudendo gli occhi. Si
concentrò sul suo
respiro, e si accorse che le gambe tremavano dalla fatica.
All’improvviso perse
l’equilibrio e cadde a terra, trascinandosi dietro anche
l’amica. Allora aprì
gli occhi chiedendo scusa, poi incontrò il sorriso delicato
della ragazza e si
rilassò: si sistemò la bandana verde che portava
fra i capelli – ormai la sola
molletta a forma di rosa non bastava più a tenere i capelli
a posto – e
sorrise.
-Minna, ho bisogno del vostro aiuto.-
Alzò lo sguardo e vide Arianne, capelli lunghissimi e neri
come la notte, che
porgeva una mano per rialzarsi a lei e all’amica.
-Grazie- esclamò, e si tirò in piedi. –
Sto bene, grazie.-
-Allora. – esordì Hichiyo, negli occhi una
curiosità impossibile da celare –
Coraggio, racconta tutto.-
-Ecco, è andata così…
…
-E ora sono in una radura nel bosco! Ma se Kidou le trova prima di noi,
tutto
questo piano potrebbe andare in fumo!-
-Tu questo lo chiami piano?- si lasciò sfuggire Raven
ridacchiando –Sis, è
un’idea carinissima ma c’è
organizzazione zero! Avresti potuto dircelo prima,
così ci preparavamo in tempo e meglio. Ora cosa possiamo
fare? -
-Fidatevi, abbiamo la situazione sotto controllo. Più o
meno… Aargh, quello che
conta è che se Yuuto le trova prima di noi anche quella
piccola possibilità che
abbiamo di farle entrare a scuola sarà annullata. Per
favore, aiutatemi!-
-Siamo tutte con te Sissy, non hai neanche bisogno di chiederlo.
– Selena fece
un passo in avanti, e annuendo lentamente tutte strinsero il cerchio
attorno
alla castana. – Faremo quello che possiamo per aiutare queste
ragazze a
sfuggire all’ira dei prof, in particolare di Kidou-kun.-
-Grazie ragazze! –esclamò gioiosa allora,
stringendo il cerchio di amiche in un
abbraccio. – Siete le migliori!-
-Coraggio! –esclamò Emma concitata –
Sono proprio curiosa. Andiamo a
rintracciarle!-
**
-Secondo voi
perché Sissy ci mette così tanto? Non
doveva chiamare le sue amiche e tornare subito qui?- la mora
giocherellava con
il cucciolo di procione, eppure il suo tono era leggermente preoccupato.
-Beh, non è che è stata chiarissima a
riguardo… - La ragazza seduta sul prato
al suo fianco si passò una mano nella frangia simmetrica,
perennemente in
disordine, sbuffando contrariata mentre faceva dondolare un rametto
davanti
agli occhietti curiosi della puzzola.
-Andrò a dare un’occhiata lassù, magari
si vede qualcosa…- La ragazza concluse
di raccogliere i voluminosi capelli castani in una treccia chiusa da un
stelo
abbastanza resistente di un fiore, e si alzò in piedi
scrollandosi di dosso i
petali di margherita che erano andati ad attaccarsi sui suoi
pantaloncini.
-Non andare, potrebbe essere pericoloso –
l’ammonì la più grande, staccando per
un attimo gli occhi dal cucciolo che teneva fra le braccia. –
Sissy ci ha detto
di rimanere ferme fin quando non torna.-
-In realtà non è stata chiara neanche in
questo…-
-Sei piuttosto brontolona oggi neh? -
-Non ne parliamo…-
-Coraggio, sta serena. Sissy tornerà presto. Ehi ehi,
staccati cucciolino, mi
stai mordendo tutto il braccio!-
-Molla l’osso, BESTIA!-
-E vabbeh, non esagerare. Non vedi quanto è teneroso~?
-M-Ma…!-
**
“Erano
qui, da qualche parte…! Non può essere molto
più distante…”
-Sissy, allora come va? Ti sembra che questa sia la strada giusta?-
-E’ da molto ormai che camminiamo in tondo Sis! -
-Lo so lo so… Mi dispiace, non riesco più a
orientarmi – ammise la ragazza,
affranta e affaticata.
-Ho un’idea. – disse allora Raven, cogliendo al
volo la difficoltà dell’amica e
cercando di andarle incontro – Ci possiamo dividere. In
questo modo esplorare
la radura qua intorno sarà più facile e veloce;
ci rivediamo fra mezz’ora in
questo punto. Creiamo cinque gruppi da due e vedrete che faremo molto
più
velocemente! –
Tutte concorde con la ragazza dai occhi verdi scuro sormontati dalla
sottile
montatura d’occhiale, si organizzarono in cinque coppie:
Marty con Raven, Angy
con Selly, Arianne con Juddy, Hichiyo ed Emma, Sissy e Lucchan.
Dopodiché si
diressero in diverse direzioni leste e silenziose, alcune tenendosi per
mano,
altre semplicemente guardandosi con un sorriso.
**
Passavano i
minuti e della radura dove Sissy aveva
lasciato le amiche nemmeno l’ombra. La ragazza non riusciva a
capire come
potesse essere sparita nel nulla… Dovevano fare in fretta,
non c’era più molto
tempo.
Ad un certo punto le parve di sentire delle voci.
“E’
troppo in alto, cadrai!”
“Ma state tranquille, sono un’esperta di queste
cose io!”
“Sei troppo sbilanciata, attenta che lì
c’è un ragno!”
“UN RAGNO?! COSA?! DOVE?!”
-Aaaaaaahhhh!!
– di colpo Lucchan vide dondolare
davanti ai suoi occhi una spessa treccia di capelli castani e un volto
ben
conosciuto, ugualmente spaventato e urlante.
-Aaaaaaahhhh!!-
-Ire! Ire! Calmati! Non sei caduta, sei tutta intera! …
Almeno spero.-
-Lu! Che succede? IRENE?! S-Stai bene?-
-LUCCHAN!! – la castana prese a divincolarsi, ignorando le
due amiche e cadde
definitivamente a terra. – Sei tu! Aaaaw~ - Prese a
stritolare la più piccola,
mentre Lucchan ricambiava la stretta ma con tono preoccupato esclamava:
-
Potevi farti male sul serio! Sei sicura di sentirti bene?-
-Sto benone, non preoccuparti!-
-Ehi ehi, e a me neanche un abbraccio? -
-Aaw, la sorellona è gelosa?-
-Eccome sciocchina! La prossima volta puoi evitare di apparire
penzolando da un
ramo però? Mi hai fatto prendere un colpo a sentire quelle
urla!-
-Farò il possibile cara, ma non prometto nulla.-
-Si
può sapere dove sei finita Irene? -
-Ci senti?!-
La ragazza con
la treccia spettinata dalla caduta
ridacchiò: - Queste sono le altre che chiamano. Allora, che
dicono le tue
amiche? Possiamo venire?-
-Te l’ho detto Ire, il problema sono i prof! Le ragazze sono
entusiaste, siamo
tutte venute a cercarvi! Ma ora non ho tempo di spiegare, dobbiamo
tornare
indietro…-
-Va bene, ho capito. Allora chiamo le altre e veniamo con te.-
Irene sparì attraverso il cespuglio, e poco dopo
rispuntò con le due ragazze al
seguito.
Il gruppetto di cinque si abbracciò, dopodiché
Lucchan si pose a capofila e si
misero in moto verso il punto di raduno, mentre Sissy spiegava alle
amiche cosa
era successo…
-Ah-ah, e così Yuuto ci starebbe dando la caccia?!-
-Veramente lui…-
-Basta solo che provi a sfiorarmi e gli faccio vedere io di cosa sono
capace!-
-Non ne dubito, ma a essere sincera…-
-Non sa contro chi si è messo…!-
-Mi volete ascoltare un secondo?! Grazie. Ragazze, lui non sa niente di
voi. Sa
solo che non mi ha più vista ed è venuto a
cercarmi. Il punto è che se vi trova
così… Ecco… Sarà molto
arrabbiato, e non è il posto ideale per presentarvi come
nuove alunne.-
-Questo sarebbe il tuo piano Sissy-nee? Andare da Kidou quando
è tranquillo e
dirgli che d’ora in avanti loro tre verranno a scuola con
noi?!-
-Ehm… A essere sincera sì, Lù.
Qualsiasi cosa detta con quel tono risulterebbe
pessima però…!-
-E io che pensavo che per una volta avessi organizzato qualcosa di
sensato…-
-Oh non fare così Lucchan… Ci sono qui io~ -
-Lo so Ire, e ti voglio tanto bene però…
Così… Non respiro… Aspe…
Staccati…
Irene… Soffoco…!-
-ECCOCI! Raven! Marty! Siamo qui! – Sissy sventolò
la mano in direzione delle
compagne e prese a camminare più velocemente.
-Coraggio Lù! Muoviti!-
-Sorella degenere… Sto soffocando e non viene nemmeno ad
aiutarmi!-
Sissy corse fra
le braccia di Raven, poi chiese
delle altre. –Sono ancora in giro a cercare. –
rispose la più grande
sistemandole i capelli dietro le orecchie – Ma torneranno a
momenti.-
-Perfetto, ti ringrazio per prima.-
-Non c’è di che cara. Allora sono loro?-
esclamò la giovane, indicando il trio
alle spalle di Sissy.
-Ah-ah! – esclamò allora lei, imbarazzata
–Che stupida, allora… Loro sono-
-SISSY! MINNA! Siete qui?-
-Ah eccole, le avete trovate!-
Sissy si voltò di scatto e vide spuntare dal fogliame il
resto della classe,
sorridente e sporco di terra. –Siete tutte qui, fantastico!
Così facciamo le
presentazioni per bene… Allora, ragazze, queste sono tre mie
care amiche che ho
informalmente invitato a darci una mano a scuola, e che con un
po’ di fortuna
otterranno il permesso di stare con noi… Sono
Lau… – indicando la ragazza dai
corti capelli castani, che teneva in braccio i due cucciolini -
… Asdy – la
ragazza biondiccia con gli occhi a mandorla fece un cenno di saluto con
la
mano, concentrando il suo sguardo profondo su ognuna delle ragazze che
le
stavano di fronte - … E Irene – Quando si
voltò per indicarla però non la
trovò, allora si girò avanti e indietro per un
paio di volte, mentre le amiche
cominciava a ridere prima con moderazione, poi sempre più
forte.
-Cosa c’è da ridere?!- sbottò ad un
certo punto Sissy, e in quel frangente si
accorse che la compagna le era sempre stata appiccicata dietro,
talmente
repentina negli spostamenti che si confondeva con la sua stessa ombra.
E le
aveva raccolto in piccole treccine tutti i capelli dietro.
-Che amore~ - trillò Irene ridendo – Sta
tranquilla Sissy, stai benissimo!-
-Ma come hai fatto a intrecciarli? -
Con un sorriso furbetto la ragazzina tirò fuori dalla tasca
tutti degli aghi di
pino e steli di margherite: -Li ho raccolti nel prato mentre ti
aspettavo.
Fortuna che non mi sono caduti quando mi sono quasi ammazzata su quel
ramo!-
-D’accordo, d’accordo… - si arrese la
castana ridendo – Ora andiamo, finchè
abbiamo un vantaggio su Yuuto dobbiamo approfittarne!-
Lau venne subito al suo fianco, e la puzzola si accomodò
sulle spalle della più
piccola mentre il procione rimaneva attaccato alle braccia
dell’altra.
-Perché scusa? Non dobbiamo chiedere a Yuuto?- Asdy fece un
passo avanti con
aria perplessa.
-Nient’affatto! Kidou adesso è furibondo, ci
caccerebbe tutte via! Torniamo a
scuola piuttosto, e chiediamolo ad Endou. Sicuro sarà
più magnanimo e ci darà
ascolto! Coraggio, sbrighiamoci!-
-Sissy-chan ha ragione. – Assentì Juddy,
affiancandosi alla compare ma stando
attenta a non farsi toccare dalla puzzola. – Torniamo a
scuola.-
Il gruppo allora, convinto, si diresse a passo lesto verso la scuola.
Le nuove
arrivate vennero poste al centro e stimolate dal chiacchiericcio delle
altre
presero a parlare anche loro. Irene scivolava da una spalla
all’altra
intrecciando capelli mentre parlava, stritolava Lucchan e sembrava
molto
allegra. Asdy prese a parlare con Angy e Selena, dopo pochi minuti
sembravano amiche
di sempre. Solo Lau stava un poco più in disparte,
appiccicata a Sissy come una
cozza; c’era chi la guardava con un certo disappunto, ma
Sissy era allegra e
cercava di appianare le divergenze spartendo equamente sorrisi e
abbracci.
Tornarono all’edificio scolastico che il sole non era ancora
tramontato:
all’occorrenza erano state veloci.
-Sperando che
Kidou non sia già tornato…-
-Tu dici che avrebbe avuto il coraggio di tornare a scuola e lasciarci
lì?-
-Tipo Hansel e Gretel!-
-Ehssì, proprio malvagio.-
-La strega doveva essere bella panciuta per mangiarci tutte!-
-Magari teneva alcune di noi da parte… Oppure ci cucinava
tutte e faceva un
polpettone!-
-Un polpettone?!-
-Eccoci arrivate!-
Attraversando
i corridoi della scuola il gruppo si ritrovò davanti alla
porta della sala
insegnanti, da cui si poteva accedere anche alle stanze dei ragazzi.
-Incrociamo le dita…-
**
-CE
L’ABBIAMO FATTA!-
Nella grande camera delle alunne erano stati sistemati tre nuovi letti,
il
gruppetto aveva organizzato una festa dell’ultimo minuto:
avevano gonfiato
insieme dei palloncini colorati, e su ognuno avevano scritto il proprio
nome.
Si erano messe in cucina e avevano preparato nuovamente i loro
biscotti, questa
volta facendo attenzione a non dar fuoco a nulla, e ora stavano
banchettando
ballando e cantando come delle pazze.
Un karaoke al sapore di cioccolato e risate, persino le più
timide non erano
rimaste in un angolo a osservare: lì si sentivano fra
amiche, l’imbarazzo non
aveva motivo di esistere.
Alle due di
notte, stremate di sonno, tutte
dormivano profondamente: alcune avevano ancora briciole di biscotti sui
vestiti, arrotolate una nel letto dell’altra le ragazze
finalmente dormivano.
Tenendosi tutte per mano.
**
Intanto,
nella camera dei prof...
-Ragazzi...
Ma avete idea di dove sia finito Kidou?
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