Prima dell'alba

di LaIndiA
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dejà-vù ***
Capitolo 2: *** Giorno 1 l'incontro ***
Capitolo 3: *** La gara di atletica ***
Capitolo 4: *** Una giornata fuori dall'ordinario ***
Capitolo 5: *** La gioia dello stare con te ***



Capitolo 1
*** Dejà-vù ***


Prima dell'alba

Un lampo improvviso e tutto diventò buio... Cosa succerebbe alle nostre beniamine se a causa di un desiderio espresso nel momento sbagliato le loro vite avessero una svolta inimmaginabile...

E' passato molto tempo da quando le Sailor hanno combattuto la loro ultima battaglia e riportato la pace nell'universo. Adesso siamo nel Silver Millenium ed ogni guerriera  vive sul proprio pianeta e gestisce la pace.

E'  proprio in quest'ambito che la regina della Luna un bel giorno chiama a raccolta tutte le sue amiche e guerriere per un annuncio.

"Mie care amiche grazie a voi la pace nell'universo dura ormai da quasi 1000 anni e tra pochi giorni  avverrà la Nostra rinascita in vesti terrestri , per l'appunto avverrà venerdì all'alba la transizione".

"Regina , domanda Rei , quindi da sabato rinasceremo come semplici umani?"

"Si Rei è così"

Nella sala delle riunioni le guerriere hanno opinioni differenti su ciò che faranno dopo la rinascita; c'è chi si dedicherà allo studio, chi invece all'amore e altre che si dedicheranno ai loro passatempi preferti.

Michiru si rivolge alla sua amata:"Haruka potremo vivere assieme una volta rinate sulla terra, come ti piacerebbe che fosse la nostra vita?"
Haruka è molto titubante e pensierosa dopo aver appreso la  notizia dalla regina Serenity
"Haruka sei con me?"
"Come dici Michiru?
"Ti ho chiesto cosa vorresti fare da domani all'alba come vivremo, che sarà di noi, cosa faremo? Dovremo trovarci un lavoro come tutti gli esseri umani e ancora prima frequentare le scuole... mi sembra un deja-vù conclude poi sorridendo.
Haruka  resta pensierosa per qualche istante poi si rivolge al suo amore :"già come un deja-vù michiru" e voltandosi sussurra tra se e se quasi esprimendo i suoi dubbi :"ma la nostra relazione sarà la cosa più giusta da  fare?"
"in che senso haruka?"
"Cosa?" e michiru replica :" ciò che hai appena detto a proposito di noi ... c'è qualcosa che non và o che dovrei sapere Ruka?"
"Uh? Ma no michiru che vai pensando" replica haruka rendendosi conto di aver espresso ciò che la opprime a voce udibile da michiru "stavo pensando a che scuole frequentare e che potrei dedicarmi alle corse ma sono indecisa ancora non è una cosa che posso decidere in un paio di giorni questa e alla nostra rinascita in effetti manca molto poco tranquilla Michi" le dice sorridendo.
Michiru  si rende conto che in effetti haruka ha ragione sono molte le cose da definire e troppo poco il tempo per decidere. "In effetti non hai tutti i torti Haru io mi ritiro se vuoi puoi accompagnarmi..."
"Mmmmm questa idea mi piace molto" e si avviano entrambe verso la loro camera.
Prima dell'alba però mentre Michru dorme beatamente dopo la splendida notte passata con la sua amata, Haruka si sveglia ... sono un paio di notti che si ritrova a svegliarsi nel pieno della notte e sempre a causa dello stesso incubo di se e michiru che a causa della loro relazione si trovano in una situazione a dir poco imbarazzante.
Haruka si alza e facendo attenzione a non svegliare Michiru va in bagno a rinfrescarsi e poi si dirige verso la finestra della loro camera. Si ritrova a fissare a lungo il cielo stellato e quando stà per sorgere il sole si ritrova a pensare a voce appena sussurrata :"Cazzo non deve succedere che Michiru debba soffrire a causa di noi non posso permettere che ciò accada" nel frattempo il sole stà per sorgere e un'idea folle le viene in mente :"E se in questa nuova vita Io e Michiru fossimo Solo amiche anzichè amanti?".
Tutto ad un tratto un lampo improvviso  ricordi incerti e poi  il buio assoluto...

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Capitolo 2
*** Giorno 1 l'incontro ***


capitolo 2 Rieccomi quà con un nuovo capitolo e come sempre i personaggi Haruka&Michiru non sono i miei ma appartengono all'immensa Naoko Takeuchi.  
Ringrazio in anticipo ki si è degnato Lol di recensire il  mio primo capitolo forse come avete detto x curiosità ... Ma in fondo in fondo era ciò ke volevo... :-)
Bene come sempre ora lancio la palla a voi e se Vi và buona lettura :-)

** Pianeta Terra Tokio ritroviamo le nostre amiche all'età adolescenziale

Scuola Mughen Gaugen  

Ritroviamo le nostre ex eroine
 a far fronte alla vita spensierata
 di adolescenti dove le uniche prerogative
 sono lo studio, lo sport e divertirsi.

Dal giorno in cui è nata, o meglio da quando nè ha ricordi, ha sempre sentito una particolare predisposizione per tutto ciò che è velocità tanto che spesso si è ritrovata come in simbiosi col vento. Haruka Tenoh 14 anni, capelli biondi occhi verde smeraldo fisicamente imponente, iscritta  al primo anno di liceo e dopo pochi giorni divenuta una celebrità nelle gare di atletica tant'è che gran parte delle ragazze della scuola impazziscono letteralmente per lei, questo forse anche dovuto al suo modo di vestire dato che preferisce la divisa maschile con la quale si trova più a suo agio piuttosto che quella femminile. Spesso si ritrova a corteggiarle incurante di ciò che potrebbe essere la loro reazione... ma essere una celebrità può avere i suoi vantaggi.
Non ha grandi amicizie, non le interessano in realtà, dopo la scuola e gli allenamenti si isola correndo in moto seguendo il suono del vento. Questa è l'unica cosa che riesce realmente a placare il suo nervosismo e a distenderla prima di una gara di atletica importante come quella che si svolgerà tra due giorni.
Gara  che dà accesso al vincitore alle qualificazioni per un posto alle nazionali. Haruka sà che non può certo mancare questo obbiettivo ma c'è qualcosa che non la fà stare tranquilla, come  se avesse la sensazione di qualcosa che di lì a poco possa cambiare letteralmente il suo modo di vivere.
I giorni e gli allenamenti si susseguono come sempre finch'è una mattina durante la prima ora di lezione il  preside  entra in classe ed annuncia l'arrivo di una nuova studentessa  proveniente dall'america e trasferitasi a tokio per motivi di lavoro del padre.
"Uff che palle non bastavano gli allenamenti ci mancava anche una nuova studentessa" mormora haruka tra se ma si ritrova ad essere completamente affascinata dal carisma della ragazza che entra in classe di lì a poco. Occhi di un blù talmente profondo che sembra quasi di perdercisi, capelli del colore dell'oceano, il fisico dai lineamenti talmente delicati e allo stesso tempo decisi che tutta la classe compresa Haruka si ritrova a fissarla iptonizzata come se fosse una dea.
"Buongiono il mio nome è Michiru 
Kaioh provengo da Seattle e  con la mia famiglia ci siamo appena trasferiti quà a Tokio spero che diventeremo presto buoni amici". Fà un inchino e un sorriso di quelli che non dimentichi facilmente.
""BEN ARRIVATA MICHIRU KAIOH"" esclama la classe all'unisono o quasi visto che c'è qualcuno che è rimasto letteralmente senza parole...
"Tenoh" chiama il preside "che ne dici di mostrare la scuola alla signorina Kaioh dopo le lezioni?"
Haruka deglutisce vistosamente ma si riprende altrettanto velocemente dalla sorpresa della richiesta del preside "certo signor Nogami sarà un vero piacere per me fare da guida alla signorina Kaioh dopo le lezioni".
"Bene allora siamo daccordo vi lascio alle lezioni buon proseguimento" conclude il preside prima di uscire dall'aula.
"Signorina Kaioh si accomodi pure ci sono dei posti vuoti scelga quello che preferisce " dice il professore quindi riprende a spiegare la lezione.
Le ore passano lente e nella mente di Haruka si formano infinte idee al pensiero del compito affidatole dal preside, la maggior delle quali viene scartata, non sa bene il perchè ma è sicura  che con la nuova studentessa potrebbe nascere una bella amicizia, sente che qualcosa di profondo le lega, ma nonostante questo ha quasi la sensazione che la cosa potrebbe essere molto pericolosa, anche se al momento non ne capisce la ragione .
Finalmente giunge la fine delle lezioni e Haruka si alza dal suo banco saluta la classe le sue fan e si avvia nel corridio sfuggente, quando si sente chiamare "Scusa, hei tu' " è la nuova studentessa a chiamarla e Haruka si ferma all'improvviso e voltandosi ci manca poco che vada a scontrarsi quasi con lei "ops scusa dicevi a me" fà la bionda con noncuranza. "Si certo e a chi sennò, visto che il preside ti ha chiesto di farmi visitare la scuola non ricordi?"  e prosegue michiru "per me è tutto nuovo non sò dove sono le varie classi, ancora non mi so' orientare non so neanche dove sia la mensa e non ho ancora pranzato e vista l'ora in effetti ho un certo languorino". "Accidenti che imbranata me ne stavo dimenticando che devo farti da cicerone" mente spudoratamente Haruka che in realtà non aveva la minima intenzione di portarsi appresso la nuova arrivata. "Quindi da dove vogliamo cominciare?"
"Magari dal presentarci adeguatamente che ne dici?".
"Come vuoi allora inizio io... Haruka Tenoh faccio parte del club di atletica e la mia passione sono le corse, tant'è che mi piace correre in  moto".
"Piacere Haruka Tenoh  il mio nome  invece è Michiru Kaioh  mi sono trasferita da pochi giorni a Tokio con la mia famiglia, adoro la musica, amo dipingere e mi piace nuotare".
"Bene adesso che le presentazioni son fatte direi che è il caso di farti fare questo benedetto giro dell'istituto." esclama la bionda con malavoglia "Seguimi Kaioh".
"Se devi farlo tanto per fare è meglio che non ti disturbi Tenoh, me la caverò anche da sola" risponde michiru alla provocazione della bionda e si volta per andarsene.
"Mmmm siamo permalosetti vedo, dai torna quà Michiru non fare la sciocca e se poi ti perdi? Chi lo sente il preside."
"Haruka ma ti diverti proprio a prendere in giro le persone tu?" Esclama  Michiru seccata. "Sembra quasi che ti diverti a provocarmi".
"Bhè a tutti gli effetti si, è più forte di me non posso farci niente." Risponde Haruka passandosi una mano tra i  biondi capelli con una nota di imbarazzo consapevole di aver esagerato. In fin dei conti quella ragazza non le ha fatto proprio nulla.
Allora come mai si sente in dovere di provocarla, come se si conoscessero da molto tempo e questo fosse una cosa normalissima?
"Grazie per la tua sincerità! Almeno adesso so che non ce l'hai con me quando mi riempirai di frecciatine ma che questo fà parte del tuo carattere" la punzecchia michiru  rendendosi conto che in fin dei conti non le dispiace poi più di tanto.
Trascorrono l'ora successiva a parlare del più e del meno mentre proseguono la visita della scuola e alla fine del loro tour haruka dice "Bene Michiru abbiamo finito questa è la mensa che ne dici se mangiassimo qualcosa?
"Direi che è un'ottima idea Haruka."






L'ANGOLINO DELLE RISPOSTE:


MichiAry: grazie innanzitutto x aver letto e x la recensione a tutti gli effetti le mie intensioni erano quelle di incuriosire in primis adoro da sempre haruka&michiru e mi son sempre posta questa domanda ...se nn fossero state inizialmente amanti come sarebbe stata la storia?
Bhè ho voluto provare a raccontarlo... spero di fare un buon lavoro e grazie ankora x aver letto. ^_^

Chiarapuccia: anke a te grazie x aver letto e recensito e vale quanto detto sopra dove posso arrivare con le guerriere sailor ankora nn ne ho idea vedrò col proseguo della storia spero e farò del mio meglio x nn deluderti ^_^

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Capitolo 3
*** La gara di atletica ***


La gara di atletica Bene bene rieccomi qua e grazie ancora a tutti per le recensioni e per aver anche solo letto. So di avere ancora molto da imparare in questo campo e genere ma spero di fare meglio.  Ho avuto un piccolo blocco di idee ma adesso sembra che sia passato e rieccomi qua:-)
Come  sempre Haruka&Michiru come Sailormoon non appartengono a  me ma alla stragrande Naoko Takeuchi mentre la storia me la stò inventando io ebbene si .
Detto questo vi lascio alla lettura di questo nuovo capitolo... a voi la palla op op..Lol :-)



Il giorno della gara di atletica si stava avvicinando, ed Haruka da giorni era molto impegnata solo ed esclusivamente con gli allenamenti e nessun'altra distrazione... così le aveva ordinato il suo allenatore e lei aveva accettato di buon grado, perchè questa occasione non poteva perderla. Arrivare ai campionati nazionali, era il suo sogno e non avrebbe permesso a niente e nessuno di distrarla. .. Perdere era una parola che stavolta nel suo dizionario non faceva parte assolutamente.

Michiru dal canto suo,  si era ben ambientata nella scuola,  ma sentiva che c'era qualcosa che le agitava il cuore e ancora non aveva capito di cosa si trattasse... quello che sapeva era che; da quel suo primo giorno nella scuola e soprattutto da quando aveva fatto il giro della scuola con Haruka, non faceva che pensare a lei. Ma sembrava che per Haruka non fosse altrettanto, visto che da allora aveva evitato di incontrarla e questo la rendeva inquieta.
Dopo le lezioni inizia ad incamminarsi verso casa, è tardi ormai e a scuola sembra che non vi sia più nessuno; ma passando vicino alla pista di atletica a Michiru sembra di vedere qualcuno che si sta ancora allenando: 'possibile che ci sia ancora qualcuno che si alleni a quest'ora?' pensa tra se e se... Quindi si avvicina alla pista, così facendo si accorge chi sia la persona che sta correndo a quell'ora :'Haruka... possibile che sia lei eppure i lineamenti sono i suoi '. Michiru resta come affascinata  ad osservarla  ed intanto il tempo passa ...

Haruka si era fermata ad allenarsi più del solito quella sera e si era fatto buio nel frattempo; ma imperterrita continuava a correre finchè ad un certo punto non le sembrò di scorgere una sagoma nella penombra e un brivido la percorse tutta quando, mentre passava correndo le sembrò di riconoscere quella sagoma: 'Michiru ma che fa ancora qua a quest'ora... non sa che può essere pericoloso?'  E così pensando continuò a correre ma restando con i sensi vigili nel qual caso potesse accadere qualcosa...

Intanto Michiru si era portata vicino alla pista ma non troppo, in modo da non disturbare l'atleta nell'allenamento; non era sua intenzione disturbarla... voleva solo ammirarla in lontananza, senza alcuna pretesa.
Quando improvvisamente Michiru avvertì una presenza alle sue spalle... non fece in tempo a voltarsi che si trovò una mano sulla bocca e l'altra che la bloccava al ventre... e nelle sue orecchie una voce camuffata che le diceva:" non tentare  di gridare tanto non accorrerà nessuno siamo solo io e te, tutto andrà bene vedrai che ci divertiremo... almeno io di sicuro... hahahahaha".
Il terrore e la paura la invasero: ' no non deve succedere' pensava.. 'non a me non può essere'.
Cercò in qualche modo di reagire e neanche si rese conto, nel frattempo di essere riuscita a mordere quella mano che fino a qualche istante prima quasi la stava soffocando: "AIUTOOOOOO".. riuscì a dire con quanto fiato aveva in corpo; ma quello la colpì alla tempia e cadde a terra priva di sensi.

Non lontano da lì qualcuno avvertì un brivido gelido, portato dal vento, subito dopo quel grido di aiuto... 'Michiru... questa è la sua voce', iniziò a correre come una forsennata, e in pochi istanti raggiunse il luogo dove l'aveva vista qualche minuto prima. Non era sola, anzi  poteva scorgere la figura di Michiru a terra e c'era qualcuno chinato su di lei; e in quel momento la rabbia si impossessò di lei...
In un attimo si ritrovò sull'aggressore e con un calcio al ventre lo fece cadere a terra, poi si avventò sul malcapitato; un primo pugno alla mandibola gli fece schizzare via un paio di denti, un secondo allo zigomo, gli fece perdere i sensi... era finita: "Michiru.. Michiru rispondimi" le si era avvicinata e la scuoteva leggermente, ma non avendo risposta mantenendo la sua calma raggiunse la sua borsa, vi prese il cellulare e compose il numero dell'ospedale prima , quello della polizia subito dopo.

Erano le 20.00 passate ed Haruka passeggiava nella corsia della sala d'aspetto dell'ospedale, l'attanagliava un ansia che non credeva di poter provare; soprattutto se pensava che la sentiva per una persona del tutto a lei fino a qualche giorno fa sconosciuta... e non capiva il perchè.

Mentre era presa coi suoi pensieri la porta della sala visite si apri e ne uscì il medico, il quale si avviò verso Haruka che attendeva notizie: "allora dottore che può dirmi? Come stà Lei?"
"Si tranquillizzi sta bene, ha solo una lieve lacerazione al labbro inferiore e un leggero trauma cranico ma niente di più; solo un grande spavento, la tratterremo un piao di giorni, solo per essere certi che non vi siano altri traumi... In fin dei conti se non ci fosse stata lei nelle vicinanze, le cose sarebbereo state molto più gravi"
"Dottore quindi mi assicura che starà bene?"
"Certo stia tranquilla; anzi perchè non la va a trovare; visto che mi ha domandato di lei"
Il medico non fece in tempo a terminare la frase che Haruka corse nella stanza, e si fermò sulla soglia come sollevata, nel vedere che l'altra era cosciente e stava bene tutto sommato...

"Ciao" le disse quasi con un filo di voce tanto da non voler quasi disturbarla la bionda...
"Hei, ciao" le sorrise Michiru.
"Come ti senti? E innanzitutto che diamine ci facevi a quell'ora tutta sola nei pressi della pista?"
Michiru rimase sorpresa dalla preoccupazione ma soprattutto dell'irruenza dell'altra.
"Io... io ero li solo per vederti, da qualche giorno sembra che tu abbia deciso di ignorarmi... non mi sarei mai immaginata una cosa del genere che ti credi! Non sono una che se le va a cercare  e se tu pensi questo di me bhè...  puoi anche tornare ai tuoi allenamenti!"
Haruka rimase sorpresa da quella risposta e si rese conto di aver esagerato.
"Senti mi spiace  per averti aggredita, non era mia intensione ma cerca di capirmi! Mi hai fatto prendere un bello spavento no?
"Scusami è vero hai ragione" rispose Michiru "mi spiace che per causa mia hai dovuto interrompere gli allenamenti. Tra qualche giorno hai una gara importante, e invece a causa mia sei qua...  ti ringrazio infinitamente per essere venuta in mio soccorso. Grazie davvero"
"Non ti scusare, e non pensare alla gara  ho ancora qualche giorno per allenarmi. Spero che per quel giorno  ti abbiano dimessa ... e che potrai essere tra il pubblico che mi sostiene."
"Certo che ci sarò come puoi dubitarne" rispose Michiru rassicurata e ben felice dell'invito dell'altra.

Nel frattempo dopo la visita di Haruka quel pomeriggio anche la polizia aveva fatto visita a Michiru in ospedale con l'intento di sincerarsi  della sua salute e quindi per prendere la sua deposizione dell'aggressione.
Dopo un paio di giorni come i medici avevano detto Michiru venne dimessa dall'ospedale, con la raccomandazione di non affaticarsi e stressarsi troppo.

Quella mattina Haruka si era alzata prestissimo, non era molto agitata non più del solito, si era preparata ed era arrivata alla pista con largo anticipo in modo da potersi riscaldare a dovere e concentrarsi al massimo.
Gli spettatori stavano cominciando ad arrivare così come gli atleti; e le tribune si stavano riempiendo.
Mancavano pochi minuti alla partenza dei 110 metri ad ostacoli e la tensione tra gli atleti si stava facendo palpabile.
Al microfono un giudice disse" AI VOSTRI POSTI"   e gli atleti si avvicinarono ai blocchi di partenza.
Haruka dal canto suo era sicura di se stessa, ma pochi istanti prima di posizionarsi sui blocchi, avvertì una leggera brezza marina provenire dalla sua destra, si voltò e la vide tra la folla, le dedicò un enorme sorriso che venne ricambiato da Michiru. Quindi prese posto sui blocchi tornando a concentrarsi.
'BANG' ... Gli atleti partirono all'unisono allo sparo dello starter... primo ostacolo erano tutti pressappoco uniti.
Secondo ostacolo un paio di loro avevano preso un leggero distacco tra i quali anche Haruka.
Andarono avanti così per un tempo che sembrava essersi fermato, ma giunti agli ultimi ostacoli Haruka fece uno scatto felino riuscendo a far ricorso a tutte le sue energie, si fece trasportare dal vento quello era il suo elemento e lei ne era pienamente a conoscienza, e riuscì a tagliare il traguardo con larga distanza sui suoi avversari... Ce l'aveva fatta aveva vinto!!! Avrebbe partecipato ai campionati nazionali, il suo adesso non era più un sogno ma era realtà!
Quello fu il suo primo pensiero, ma si voltò verso le tribune a cercare lo sguardo di lei. Lei che era felicissima che la bionda fosse riuscita nel suo intento estremamente felice....


Note: Eccomi qua  spero che questo capitolo vi sia piaciuto  lo so che ho impiegato molto tempo prima di aggiornare ... la musa mi aveva abbandonato,
ma fortunatamente sono riuscita a convincerla a tornare da me:-)
Grazie a tutti coloro che leggeranno e vorranno lasciare un commento nel bene o nel male
Besidos e saludos
Barbara:***


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Capitolo 4
*** Una giornata fuori dall'ordinario ***


una giornata fuori dell'irdinario Bene bene rieccomi qua e grazie ancora a tutti per le recensioni o per aver anche solo letto. So di avere ancora molto da imparare in questo campo e genere ma spero di fare meglio.
Come  sempre Haruka&Michiru come Sailormoon non appartengono a  me ma alla stragrande Naoko Takeuchi mentre la storia me la stò inventando io ebbene si .
Detto questo vi lascio alla lettura di questo nuovo capitolo... a voi la palla op op..Lol :-)


Disclamer: Come alcuni/e di voi si saranno accorti/e adesso il  nick non è più barbye73 ma LaIndiA nick che troverete identico anche su Emule nel chan aiuto #emule-italian visto che li sono operatrice... e nell'attesa che Il Rumeno la smetta di ddossare i server della net eccomi qua a scrivere un nuovo capitolo...ma sono sempre io quindi a voi tutti una buona lettura :-)



La gara si era conclusa con la sua vittoria!! Adesso avrebbe potuto raggiungere uno dei suoi traguardi. Partecipare a ' I campionati nazionali!!'
Era immensamente felice di questo, si sarebbe messa nuovamente alla prova con atlete ancora più forti, e l'idea della competizione era come un fuoco che alimentava ogni fibra del suo corpo. Ma oltre questo c'era qualcos'altro che la rendeva estremamente felice,ma cosa? Nel frattempo iniziò a cambiarsi.
Era ancora immersa in questi pensieri, quando la sua attenzione  fu distolta da una brezza marina proveniente dalle sue spalle. Voltandosi si ritrovò a scorgere Michiru che si stava avvicinando.
"Ciao Haruka, la gara è stata molto bella e volevo farti i complimenti per la vittoria!"
"Allora ce l'hai fatta a venire. Mi fa piacere grazie per l'incoraggiamento." Disse la bionda "Tu come stai? E che hanno detto i medici."
"Sto bene ti ringrazio.  Il  medico ha detto che per un paio di giorni non devo fare sforzi e stare a riposo, ma non potevo mancare alla tua gara e poi te lo dovevo in fin dei conti."
"Scherzi! Vero?" Chiese la bionda con un misto di ironia e preoccupazione. Tant'è che anche Michiru si accorse del cambiamento da parte dell'altra.
"No Haruka non sto scherzando! Sai benissimo che se tu non fossi intervenuta l'altra sera, per me le cose sarebbero andate decisamente male!!. E per questo ti sarò infinitamente grata sappilo!!"
A quelle parole Haruka fu invasa ancora di più dalla preoccupazione verso l'altra, con un misto di sollievo però. Era consapevole che, senza il suo intervento per la ragazza che adesso aveva di fronte le conseguenze avrebbero potuto essere addirittura catastrofiche. 'Meno male che quella sera mi sono trattenuta agli allenameti più del dovuto, che fosse un segno del destino?' Si disse mentalmente. Quindi fu richiamata alla realtà dalla voce melodiosa dell'altra.
"Haruka... Haruka sei con me?"
"C-come scusa?" Rispose spaesata la bionda. 'Mi sembra di aver già sentito questa affermazione, ma dove? E soprattutto quando! Visto che ci conosciamo da solo una settimana. Forse lo stress della gara si sta facendo sentire!' Si disse tra se e se la bionda.
"Dicevo vista la bella giornata, se ti andava di fare una passeggiata, magari al mare. Che ne dici?" Decise che fosse il caso di non infierire oltre con la storia della sua aggressione anche per lo più per non turbare l'altra, che si era al quanto rabbuiata. Quindi  decise di fare la proposta di una passeggiata in modo che si potesse rilassare.
"Uhm... decisamente è una splendida giornata, l'idea di una gita al mare non è niente male. Ma a patto che andiamo con la mia moto però." Rispose la bionda cogliendo al volo l'offerta da parte dell'altra.
'Forse una corsa in moto è proprio quello che mi ci vuole. Ho giusto bisogno di rilassarmi e forse una bella gita al mare è quello che mi ci vuole.' Si disse la bionda  'e magari meglio se non da sola. '
"Daccordo!" Rispose Michiru "ma a patto che tu non ti metta a correre come una forsennata, non vorrei ritrovarci in ospedale tutte e due." E dicendo questo sorrise.
 Un sorriso genuino che fece tranquillizzare  Haruka. Si sentiva bene in compagnia dell'altra, era certa che avrebbe potuto essere se stessa e parlare di qualunque cosa senza il timore che le sue parole potessero essere fraintese.
Quindi si avviarono insieme all'uscita del palazzetto sportivo, dove si erano tenute le gare quella mattina. Giunte nel parcheggio, Michiru seguì Haruka verso il posto dove aveva parcheggiato la sua moto.
Haruka diede il suo casco a Michiru e salì per prima sulla moto togliendo il cavalletto,  le tese la mano attendendo che l'altra salisse dietro di lei.
"Tieniti alla mia vita" le disse una volta che l'altra fu salita "così bene ma senza stritolarmi mi raccomando. O dureremo poco entrambe." Le disse sorridendo e facendole l'occhiolino.
Quindi girò la chiave della moto, tirò la leva della frizione alla sua sinistra e con il piede sempre sinistro ingranò la prima marcia.  Diede gas con la manopola alla sua destra rilasciando la frizione e la moto partì, in una andatura decisa ma al tempo stesso moderata e non aggressiva. Quando guidava si sentiva libera e il vento che sentiva sulla sua pelle riusciva a calmarla. Il vento era da sempre stato il suo elemento! Era sicura che se si fosse spinta al massimo, sarebbe quasi riuscita  a volare sulle ali del vento stesso e questa era una delle cose che la facevano stare bene.
Michiru dal canto suo si sentiva rassicurata. Nonostante fosse la prima volta che saliva su una moto in vita sua, non ne era terrorizzata ma anzi, era una sensazione piacevole che avrebbe  voluto  poter ripetere... e ripetere .. e ripetere ancora. E così pensando si strinse ancora di più a colei che guidava mantenendo una presa decisa ma non forte. La sensazione di poter sentire i respiri dell'altra e anche il suo cuore battere, restando appoggiata alla sua schiena, era una cosa decisamente piacevole. Quindi chiuse gli occhi e si lasciò cullare da quelle sensazioni.
Haruka stava guidando tranquillamente costeggiando la scogliera e solo quando l'altra si strinse a lei in maniera più decisa si ricordò di non essere sola. Il semplice contatto delle forme armoniose dell'altra sulla sua schiena,  diedero adito ai suoi pensieri di vagare su cose fino ad allora impensabili nei confronti di Michiru.  Si immaginò di sentire quelle stesse mani che  stavano avvolgendo la sua vita sottile, esplorare il suo corpo fin nel profondo finchè non tornò alla realtà. Si sentì avvampare come mai le era successo fino ad ora! 'Ma che sto andando a pensare? E poi perchè proprio lei? Sarà dovuto all'averla salvata qualche giorno fa!. No Haruka smettila! Non puoi pensare a lei sotto questo aspetto! Stupida! Stupida che non sono altro... devo smetterla!!!'
Con questi pensieri in testa raggiunse una insenatura lungo la strada costiera. Haruka rallentò, quindi  accostò la moto al margine della strada, voltandosi per aiutare l'altra a scendere, quindi mise la moto sul cavalletto e scese lei stessa.
Si avviarono lungo uno stretto viottolo che costeggiava la scogliera in silenzio. Si era creato un certo senso di imbarazzo tra di loro nonostante nessuna delle due in tutto il tragitto avesse proferito parola, stranamente tra loro, non erano necessarie!
Fu Michiru a spezzare quel silenzio dopo pochi momenti.
"Allora adesso ti dedicherai agli allenamenti per prepararti  ai campionati nazionali vero? Sarai molto impegnata quindi?"
"Bhè si, arrivare a correre per i campionati nazionali è sempre stato un mio sogno... gareggierò con atlete molto più forti di me, quindi si credo che sarò molto impegnata." Rispose la bionda. "Ma adesso ho solo voglia di rilassarmi, senza pensare a tutto il  duro lavoro di allenamenti che dovrò iniziare a fare a breve."
Michiru rimase decisamente colpita dall'affermazione della bionda!  E nel mentre si accorse che erano giunte al margine della scogliera, dove la costa si incontrava col mare più profondo. Rimase esterrefatta del paesaggio che le si parava dinnanzi.
"Wow! Ma.. è bellissimo quà! Non avrei mai immaginato che vi fosse un panorama come questo... Non quà a Tokio almeno!"
"In che senso scusa? Come sarebbe a dire.. Non quà a Tokio?"
"Non era mia intenzione sminuire Tokio.  Ma se non te ne ricordassi io provengo da Seattle che stà esattamente in un' altra zona dell'oceano pacifico, quindi ero abituata ad avere una visione dell'oceano completamente diversa da questa. Ma devo ammettere che questo posto è bellissimo!"  Le disse sorridendo per poi tornare ad ammirare l'oceano. Le onde che crescevano per poi infrangersi maestose sugli scogli rilasciando la loro forza. Era  una cosa che Michiru amava fin da sempre. La maestosità del mare le induceva una forza e sicurezza innate, sarebbe stata ad osservarlo per ore senza mai stancarsi del suo moto ripetitivo e perenne.
Haruka dal canto suo si era ritrovata a guardare l'altra con ammirazione.  Sembrava che Michiru fosse totalmente persa nei suoi pensieri e questo aspetto di lei la rendeva decisamente affascinante. Quei suoi occhi del colore dell'oceano e quei suoi capelli  del colore del mare, in questo contesto erano decisamente la cosa più bella che Haruka avesse mai visto in vita sua.
Michiru  nel frattempo si era voltata a guardare la sua accompagnatrice che sembrava assorta chissà dove.! Emanava forza e decisione da ogni parte del suo essere,
era certa che avrebbe potuto stare ore ed ore assieme a lei senza mai rimanere delusa del tempo trascorso insieme. Si sentiva bene in sua compagnia, a dirla tutta le sembrava di conoscerla da un'eternità.
Il tempo trascorse come per magia così come le ore e quella giornata giunse al tramonto.
Fu la bionda a parlare, anche se le dispiaceva privare l'altra di quella visione dell'oceano, visto che aveva capito quanto fosse importante per lei.
"Senti so quanto tu ci tenga a questo scorcio di oceano ma forse vista l'ora, dovremmo rientrare si sta facendo buio."
"Come scusa?" Rispose Michiru come destatasi da un sogno.
"Dicevo che sarebbe meglio tornare in città!" Rispose la bionda. "Ma in che luogo incantato eri?"
"Hai perfettamente colto nel segno sai, devo ammetterlo ero in un bellissimo posto. E se vuoi proprio saperlo c'eri anche tu con me!" E nel dire quelle parole si incamminò a ritroso verso la strada seguita da una Haruka incuriosita ed interdetta.
"Come? Aspettami dove pensi di andare? Adesso devi dirmi che posto era e come mai vi ero anche io!"
"Sono spiacente ma non lo saprai mai che posto era. Forse un giorno te ne parlerò, ma non adesso. Che ne dici se ci fermiamo a mangiare qualcosa mentre torniamo in città?"
"Uhm... Giurami che me ne parlerai però?" Disse ridendo la bionda. "E per quanto riguarda il fermarci a mangiare bhe dico che è un ottima idea."
"Daccordo  un giorno te ne  parlerò  promesso. Ma adesso mi è venuta una gran fame quindi andiamo."
E dette quelle parole si mise a correre  ridendo inseguita dall'altra che rideva allo stesso modo.  Raggiunsero in questo modo la strada e la moto. Hauka vi salì per prima voltandosi ad aiutare l'altra, quindi partirono alla volta della città.
Nei pensieri delle due sulla strada del ritorno quella era stata senza ombra di dubbio 'una giornata fuori dell'ordinario' ma al tempo stesso una splendida giornata.


Note: Eccomi di ritorno :-) Spero che questo capitolo piaccia anche se ho cercato di rendere un pò più vivi i personaggi e di mettere in evidenza i loro pensieri e le loro sensazioni. So che mi faccio attendere da alcun di voi ma non me ne vorrete spero ^_^
Sono una persona intuitiva e non come molte/i  sto a giorni a pensare o immaginarmi come si svolgerà il capitolo... Aspetto invece di mettermi al pc e inizio a scrivere da un non so neanche io bene cosa cercando di far affiorare i pensieri verso una direzione che solo loro sanno quale sia.
Quindi ringrazio tutti coloro che han messo la storia tra le seguite e le ricordate e buona continuazione a tutti
Besidos e Saludos
Barbara




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Capitolo 5
*** La gioia dello stare con te ***


La gioia dello stare con te Rieccomi tra voi... so che mi sono fatta attendere e molto anche :D chiedo venia, ma impegni vari e piccoli problemucci di carattere  personale con i quali  però non voglio annoiarVi hanno fatto il loro corso, spero di averli risolti e superati; e aggiungiamo anche la mancanza di idee e la poca voglia di scrivere, hanno fatto il resto... Domando ancora scusa a tutti/e VOI... Ma vediamo che riesco a tirar fuori invece.

Come  sempre Haruka&mMichiru come Sailormoon non appartengono a  me ma alla grandissima Naoko Takeuchi mentre la storia me la stò inventando io ebbene si .

Detto questo Visto che vi ho fatti aspettare abbastanza, nella speranza che sia di vostro gradimento, Vi lascio alla lettura di questo nuovo capitolo...




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                                                                            LA GIOIA DELLO STARE CON TE
                                                                     



Da quel pomeriggio erano entrambe rimaste molto affascinate l'una dell'altra e  passare il loro tempo libero assieme era diventata la loro routine quotidiana.
Nonostante entrambe fossero piene di impegni. lo studio, il nuoto, il disegno la pittura ed il violino per Michiru.
Mentre dall'altra parte; lo studio, gli allenamenti di atletica, suonare il pianoforte, e la sua fedele compagna a due ruote per quanto riguardava Haruka. Ogni granello di tempo che avevano a disposizione si cercavano e facevano sforzi immani per vedersi e stare assieme il più possibile.
Erano grandi amiche, almeno così amavano definirsi loro, visto che talvolta bastava guardarsi l'un l'altra per capirsi alla perfezione senza bisogno di usare le parole. Ma nonostante entrambe fossero consapevoli del benessere che provavano quando erano assieme nessuna delle due aveva mai confessato all'altra i veri sentimenti che avevano iniziato a provare quando erano assieme. Accadeva oramai saltuariamente che; quando capitava loro di ritrovarsi abbastanza vicine da sfiorarsi,  senza volerlo si causavano dei brividi ovunque, come quando esempio si trovavano a toccarsi le dita mentre si passavano un oggetto, era come se una scossa elettrica a 380 volts le attraversasse. La prima volta che accadde ne rimasero  visibilmente sorprese e si ritrassero con anche troppo impeto quasi vergognandosi dei nuovi sentimenti che stavano prendendo possesso di loro.

Erano come spesso accadeva, insieme  in un bar vicino al centro dopo aver terminato entrambe i loro impegni giornalieri, e visto che era  quasi la fine di marzo e che quindi le giornate si stavano allungando, avevano deciso di prendere qualcosa assieme prima di tornare alle rispettive abitazioni.  Stavano parlando del più e del meno, quando accadde  che le loro dita si andassero a sfiorare.  Haruka  mentre sorseggiava il suo caffè si ritrovò a spostare la mano verso il centro del tavolino  per prendere la zuccheriera per aggiungere dello zucchero al caffè. In quell'istante esatto anche Michiru si accorse che nel suo cappuccino mancava  quella dolce povere. E fù un attimo!!. La scossa scaturita da quel contatto  entrò attraverso i loro corpi dalle dita e si andò a propagare attraverso l'intero corpo come una energia fortissima che scaturisce dopo l'impatto di un fulmine a ciel sereno sul suolo e lascia attraverso ciò che passa energia pura e una sensazione di benessere.

Questo sentirono le nostre  amiche in quel contatto che; temporaneamente durò pochi attimi ma, nonostante tutto, a loro sembrò durare un eternità. Il  ritrarsi e la
 vergogna furono la cosa più ovvia data la circostanza, anche perchè non era di certo qualcosa che avevano mai provato, e nessuna delle due sul subito seppe definire le sensazioni che provarono durante quel brevissimo contatto. Per diversi minuti nessuna delle due  disse niente nè tantomeno osarono guardarsi. Il silenzio più assoluto
calò tra  di loro.

Dopo  un lasso di tempo che parve loro un eternità, la prima a smorzare quella tensione fu Haruka domandando alla sua ospite se le andava di fare una passeggiata nel parco. Data la risposta positiva  si avviarono fuori del locale non prima di aver pagato le loro consumazioni.
Si incamminarono lungo la strada principale parlando del più e del meno verso il parco. Si fermarono vicino al laghetto che vi era nel parco andandosi a sedere all'ombra di un  grande albero.  A quel punto Haruka chiese: " Che ne dici se questo fine settimana andiamo a  trascorrere 2 giorni fuori città? Mi hanno detto che a una  trentina di chilometri da qua verso sud c'è  la fiera di primavera ed è uno spettacolo unico. "
"Mi piacerebbe tantissimo!! Avrei veramente bisogno di qualche giorno di relax, visti gli impegni scolastici e sportivi che avrò a breve. Sarebbe una buona occasione per scaricare la tensione che si è andata a impossessarsi di noi e tornare cariche solo di  energia positiva."
Quella risposta la colse alla sprovvista sul subito, ma praticamente, era quello che in cuor suo sperava, e allora perchè  era allo stesso tempo emozionata e felice?
"Mi stai dicendo che verrai allora?" le domandò quasi timorosa Haruka.
"Si  mi farebbe molto piacere trascorrere 2 giorni in completo relax!."
"Allora se venerdì nel pomeriggio non hai impegni potremo partire. Giungeremo li  in poco meno di un' oretta e potremo tranquillamente rilassarci e goderci il resto del fine settimana, che ne pensi?" Chiese Haruka alla ragazza più piccola.
"Dico che non ho impegni per venerdì pomeriggio. Quindi si parte!!!"
"Allora passo a prenderti verso le 17:00 mi raccomando visto che rimarremo fuori un week-end bagaglio leggero." Haruka disse  questo facendole l'occhiolino e subito dopo la salutò e si avviò verso casa... "Ci vediamo domattina Michiru trascorri una buona serata ciao." "Anche tu Haruka trascorri una piacevole serata a domattina ciao."
E fatti i reciproci saluti si avviarono entrambe alle rispettive abitazioni con una sensazione nuova nel cuore e anche con il desiderio di giungere a venerdì il più presto possibile.

I giorni seguenti trascorsero alternandosi gli uni agli altri  con uno scandire quasi identico tra di loro. Finquando  non  giungiamo alle 17:00 di quel venerdì e una moto di grossa cilindrata arriva con un gran rombo sotto casa di Michiru la quale nel sentire quel boato riconobbe immediatamente la Suzuki  Katana GSX 600 blu della bionda quindi  inizia a scendere e si fa trovare pronta fuori dal portone.

"Ciao Michiru eccoci finalmente al giorno fatidico. Pronta per questi  pochi giorni di assoluto relax?"
"Ciao Haruka ben arrivata. Prontissima per  trascorrere il resto del week-end senza pensare ai libri e impegni scolastici vari."
"Benissimo allora sali dietro di me e tieniti ben salda, che ci aspetta un viaggio di circa 40 minuti e poi arriveremo alla meta del nostro soggiorno in un monolocale in centro. Giunti li avremo tutto il tempo per visitare la fiera di primavera, deliziarci con le prelibatezze che serviranno nelle varie bancarelle, per poi passeggiare parlando del più e del meno rilassandoci."
"Indubbiamente un ottimo programma Haruka e poi sarà un  occasione per approfondire la  nostra amicizia al di fuori dei soliti impegni scolastici e di routine che ne dici?" " Ma non perdiamo tempo partiamo!!!"
"Ok partiamo sali. Fiera di primavera aspettaciiiiii!!!!!"

Haruka rimase turbata delle ultime parole che Michiru aveva pronunciato. Non domandò per tutto il breve tragitto cosa intendesse con quel "
approfondire la  nostra amicizia  fuori degli impegni scolastici." Non era certa di cosa intendesse michiru con quella semplice frase, fatta di pochissime e innoque parole, ma non si sentiva tranquilla. Una strana sensazione si stava impadronendo di lei e non sapeva come interpretare quei segnali, era come se una vocina nella sua testa le dicesse di stare all'erta e che non doveva abbandonarsi ai suoi sentimenti  tanto facilmente... che non era una buona idea quella...

Era come se il suo subconscio, cercasse di metterla in guardia su qualcosa che NON doveva assolutamente succedere e lei, non era certa di quello che avrebbe potuto accadere e nemmeno come avrebbe potuto  e soprattutto dovuto affrontarlo.

Il viaggio nonostante la mente di Haruka viaggiasse ad una velocità vorticosa si svolse nella tranquillità più assoluta;  il traffico era scorrevole e giunsero a Kyoto nel tempo stabilito dove trovarono facilmente il monolocale che avevano  affittato per quei 2 giorni. Posarono le loro borse e scesero, mescolandosi alla folla di persone che erano accorse ad ammirare la fioritura dei ciliegi.

Quando entrarono nella città il profumo dei ciliegi(Sakura) in fiore invase i loro sensi fin quasi  nell'anima;  le persone erano in giro per le strade inondate di bancarelle dove fare banchetti o pic nic all'aperto
banchetti o pic nic all’aperto
  e ben presto le chochin(lanterne di carta) accese per l'occasione presero il posto dei lampioni accesi nelle varie strade sia laterali che del centro. Quella senza ombra di dubbio era una buona occasione per passeggiare, rilassarsi e meditare gustandosi lo spettacolo  all'insegna del benessere e del rinnovamento dello spirito il tutto tra gli alberi di ciliegio.

Erano le 23:00 circa quando rientrarono al monolocale, quella giornata era giunta al termine e avevano trascorso una piacevole serata, lo spettacolo di colori  di luci e profumi aveva invaso loro i sensi, le narici e la vista e si sentivano benissimo senza provare stanchezza alcuna e completamente rilassate; e pensare  che avevano ancora 2 giorni da passare ad ammirare questa meraviglia di fiera dei ciliegi.

"Allora che ne pensi della festa? avevi mai visto qualcosa di più bello e affascinante in vita tua?" domanda Haruka  alla sua compagna di viaggio.
 "Bhe devo dire che questa festa mi emoziona ogni volta... e comunque  a proposito della tua seconda domanda.. Si  ho decisamente visto qualcosa di più bello e affascinante" risponde Michiru abbassando lo sguardo mentre pronuncia quelle parole a causa di un forte senso d'imbarazzo che la colpisce e di conseguenza arrossisce visibilmente.
Haruka che non si aspettava quelle parole ne rimane visibilmente sconcertata ma anche compiaciuta. Ma pochi secondi  dura quel senso di felicità perchè come un servizio di tennis che torna indietro la vocina nella sua testa riprende a martellarle e a dirle 
che non sarebbe una buona idea  se
adesso  incitasse michiru e soprattutto desse ascolto anche ai suoi istinti che le stanno urlando di abbracciare quel corpo e di gustare quelle labbra morbide e assaporarne  ogni centimetro. Quindi decide di cambiare discorso facendosi una violenza inaudita di togliersi quei pensieri dalla testa. "Domattina mi piacerebbe andare a visitare un posto qua vicino e dovremmo alzarci presto, meglio andare a dormire e farci un bel sonno ristoratore."
A malincuore Michiru capisce che la sua amica ha volutamente deciso di cambiare discorso, credendo che l'altra non provi lo stesso vortice di sentimenti ed emozioni che invece prova lei, soprattutto  quando si trova a pochi centimetri dalla bionda. Alchè annuisce e messosi gli abiti che indossa per dormire si infila sotto le coperte senza  parlare oltre. "Buna notte Haruka" le dice solamente senza guardare nella sua direzione con una voce cupa dal rammarico... "Buona notte Michiru dormi bene" le risponde di rimando la bionda e  si infila a sua volta nel letto spengendo la luce.

Ma anzichè fare dolci sogni, le nostre amiche si ritrovano a trascorrere gran parte della notte a pensare l'una, al comportamento dell'altra cercando di capirne cosa avesse spinto Haruka a quel repentino cambio di umore e d'argomento ignorando completamente l'esca che aveva preparato  e lanciato con gran cura. In pratica la bionda aveva rifiutato di approfondire la loro amicizia portandola magari ad un livello superiore,  molto più profonda, e finalmente dar voce a quei sentimenti che era certa anche l'altra provava, ma che  aveva volontariamente deciso di accantonare a priori senza darle modo di poter dire 'almeno c'ho provato ma è andata male era una situazione che non poteva andare..'

Dal canto suo Haruka si stava maledicendo; per aver dato quella risposta, ignorando l'esca che Michiru aveva lanciato.  Irremediabilmente si stava mangiando le mani..
chissà quando avrebbe avuto un altra occasione di rivelare finalmente i sentimenti che provava per Michiru. Aveva volutamente dato ascolto a quella vocina che la stava mettendo in allarme di non lasciarsi andare come se, dare sfogo ai suoi sentimenti fosse la cosa peggiore che potesse fare, che avrebbe irrimediabilmente potuto cambiare le loro vite in modo drastico. Con questi pensieri Haruka finisce per addormentarsi ma in breve non è il sonno ristoratore e rilassante che sperava fare... ' si ritrova in un  posto familiare anche se è certa di non riconoscerlo, di fronte a lei a poche centinaia di metri di distanza vede un enorme e possente palazzo dalle fattezze argentate, che sembra essere composto da enormi e scintillanti cristalli che emanano giochi di luce mai visti prima. Sembra  di vivere in un bellissimo sogno.. ma tutto ad un tratto; il cielo da cristallino e limpido si tinge dei colori più tristi che Haruka avesse mai potuto immaginare,  una pioggia fittissima inizia a scendere come se, quelle goccie  fossero le  lacrime che rigassero il volto di una persona invisibile e anche il cielo plumbeo oramai, rispecchiava la tristezza che quell'essessenza stava provando. Sensazioni tristi invasero l'animo di Haruka la quale si destò improvvisamente in un bagno di sudore. Era solo un sogno non era reale... anche se ne era certa le sensazioni di tristezza che aveva provato nulla avevano a che fare con un sogno quindi era certa; dietro quel cielo che da limpido si trasforma in plumbeo e la fittissima pioggia che all'improvviso aveva visto scendere, si celasse un qualche messaggio nascosto che doveva capire al più presto, ne valeva della sua salute mentale e non solo quella.'

Le luci del primo mattino stavano salendo in cielo, dandosi il cambio con le luci buie della notte appena passata. La prima a svegliarsi fu Michiru, che andò in bagno e decise che per iniziare al meglio quella giornata e per liberare il suo cervello, da tutti quei bui ragionamenti, la cosa migliore che potesse fare era una bella doccia calda. Quindi   toltasi i vestiti che indossava per dormire si deliziò con una doccia risanatrice.

Haruka dal canto suo si svegliò pochi minuti dopo e inconscientemente si diresse verso il bagno, dopo l'incubo della notte precedente solo una bella doccia poteva farle iniziare quella giornata nella maniera giusta. Quando si trovò di fronte alla cabina doccia, letteralmente si paralizzò davanti a tanta grazia  e perfezione, soprattutto alla visione di quel corpo nudo che riusciva a intravedere  nonstante i vetri sagomati, ma che nella sua testa aveva visto e percorso sia con gli occhi che con le sue mani innumerevoli volte centimetro per centimetro. Rimase li fuori della cabina doccia immobile finquando l'altra ragazza terminata la doccia uscì e porgendole l'asciugamano la sorprese facendola trasalire. "Haruka ma che ci facevi li  mi stavi  SPIANDO?" "A dire il vero, ero mooolto tentata di entrare  e farmi la doccia assieme a te e... magari riprendere quel discorso che avevo lasciato in sospeso ieri sera; e mi sono persa irrimediabilmente deliziandomi i sensi e gli occhi col tuo corpo perfetto."

Uno sguardo di assoluto compiacimento si va a formare sul volto di Michiru, la quale con un pizzico di malizia quanto basta, lascia cadere l'asciugamano a terra facendo gustare ancora di più alla bionda la vista del suo corpo. Haruka non se lo fa sfuggire e stavolta  si avvicina alla sua dea cingendola nel suo potente e rassicurante abbraccio, si avvia assieme alla ragazza più piccola nella doccia facendole intendere che il posto che doveva portarla a visitare... bhe poteva aspettare; in definitiva avevano ancora due giorni  e non  voleva correre stavolta... anzi era il tempo di dare libero sfogo ai suoi sentimenti che fino ad allora aveva chiuso in una scatola nel profondo del suo cuore. Adesso era il momento giusto per far saltare quel lucchetto... ed era più che certa che l'altra avrebbe ricambiato i suoi sentimenti poichè la cosa che si sarebbe prefissa da quel giorno sarebbe stata la felicità della sua compagna... nel bene e nel male.

Una cosa la nostra Haruka decise di far assopire e nascondere nel più recondito  meandro del suo cervello... 'quella vocina che la metteva in guardia che quella storia non doveva avere inizio' ma non senza rimanere 'vigile e all'erta'... E comunque questa non era adesso la loro priorità; essere felici di quello che avevano,  non nascondersi e  gustarsi quello che avevano appena scoperto; giorno per giorno ma soprattutto, quello di cui avevano bisogno da ora in poi era... la felicità dell'altra e niente più...




Note:
Rieccomi a voi gente dopo la bellezza di  2 anni e 4 giorni torno con un nuovo capitolo che decisamente mi ha vista fermamente decisa a proseguire questo progetto che in questi 2 anni ero andata più di una volta li li per abbandonare ma questi ultimi   giorni non so se è stata la voglia di non lasciare insospesa la storia o la mia "musa" che è tornata a bussare prepotentemente al mio cervello :-) bhe  ecco a voi un nuovo capitolo e ora non mi resta che attendere le vostre opinioni nel bene  o nel male...



Ecco la moto che guida Haruka  come me la sono immaginata io ==> Suzuki Katana GSX 600

 La canzone che adoro di Chiara e  con la quale ho scritto questo capitolo. Canzone che personalmente associo ad Haruka e Michiru x le parole nel testo che secondo me raccontano di un grande amore.. quindi eccola ==> 2 Respiri

Festa dei ciliegi
==> Hanami

Besidos e Saludos Barbara <3



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