Tales from the Nexus

di supernova_the_fifth
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Opposites attract? Well I don’t give a fuck ***
Capitolo 2: *** Supernove...la vostra agenzia di demolizione ***



Capitolo 1
*** Opposites attract? Well I don’t give a fuck ***


Opposites attract? Well I don’t give a fuck

 

 

Cloud fece nuovamente un profondo respiro. Passandosi una mano sul viso cercò di asciugare le gocce di sudore che cominciavano a scenderle dalle tempie.

Quanto tempo era passato? Un minuto, dieci minuti, un’ora? No non così tanto. Dieci minuti era sicuramente l’opzione migliore.

Respira.

Si, più facile a dirsi che a farsi. Chiuse gli occhi ed appoggiò la testa alla parete alle sue spalle, cercando di formulare un pensiero sano. Sano e serio.

Pensa ai fiorellini, i dolci e bei fiorellini nei campi fuori dalla cinta di mura. Sono belli i fiorellini. Pensa alla piccola Hanna, ormai è diventata una sorellina minore, così piccola ed indifesa. Dio mio, quattro anni ed è già vivacissima. Pensa a Jenna. Dovrò dirle grazie per la nuova divisa, avevo decisamente  bisogno di qualcosa di serio visto che ora abbiamo un certo valore. Eh eh ci chiamano le Supernove. Carino il nome, fa figo. Io, Mickey, Donnie, Leo e Raph…..Leo e Raph...AHHHHHHH pensa ai fiori, pensa ai fiori, pensa fiori, pensa ai fiori, pensa ai fioriiiii!!

In quel momento da dietro l’angolo in cui la ninja si era rifugiata un suono si fece largo tra le pareti del corridoio.

- Ahhhhh! –

Cloud sbirciò dalla parete in pietra, lo sguardo puntato verso la grande porta in bronzo e ferro da oltre la quale era provenuto l’ennesimo suono. Un lieve rossore cominciò a colorarle le guance e si intensificò fino a diventare di un rosso acceso appena un nuovo lamento di suo fratello Raphael riempì l’aria.

- Shell Leo, vacci piano, meno forzaahhhh ahhhhh oh god! –

- Sei una femminuccia Raph, e si che sei stato tu a pretendere che lo facessimo qui. Ora ti lamenti pure. –

- Non è mica colpa mia se sei così brusco! -

Si coprì in fretta e furia le orecchie con entrambe le mani concentrandosi per eclissare le voci dei suoi due fratelli il più lontano possibile.

Dannazione a lei, perché diavolo si era proposta di andare a cercare le due tartarughe per avvisarle della riunione con il Daimyo, Karaman, il maestro Splinter e le altre autorità militari del Nexus? Se avesse lasciato andare Donatello o Michelangelo l’imbarazzante situazione in cui si trovava sarebbe capitata ad uno di loro!

Ma no. Il mondo doveva avercela con lei.

Ed ora come cavolo faceva ad andare dentro quella stanza, interrompere Leo e Raph da qualunque attività stessero facendo, ed avvisarli della riunione a breve? Il tutto senza far capire di aver ascoltato il loro teatrino per una buona dose di minuti ed aver cercato di diventare un tutt’uno con il muro alle sue spalle?

Cazzo.

Seriamente. Almeno un posto appartato non potevano trovarlo? No. Dovevano mettersi in una delle stanze più importanti dell’intero palazzo. Con i lamenti e le grida di Raph che potevano benissimo essere uditi ovunque. Fortuna che Leonardo doveva essere il responsabile di famiglia!

Nell’armeria, nell’armeria quei due pirla si sono messi! Shell ora cosa mi invento, cosa mi-

- Ohi Cloud, non dovevi cercare Leo e Raphie boy? –

- Ihhhhhhhh! -

Cloud fece un salto per lo spavento e si ritrovò gli altri suoi due fratelli intenti a fissarla in tralice a qualche metro di distanza. Il nunchaku wielder fece qualche passo in avanti fino ad esserle a pochi centimetri di distanza con gli occhi al suo stesso livello.

Le due orbite del fratello, bianche a causa della maschera, la scrutavano per cercare di capire il motivo del suo stato d’agitazione. Non fece in tempo a riformulare la domanda di qualche istante prima che una voce provenisse dall’armeria dietro l’angolo.

- Cloud sei tu sis? Cribbio vieni anche tu! Più siamo meglio è. -. La voce di Raphael le arrivò affaticata e pesante.

- Cloud? Ma se fino a mezz’ora fa era alla taverna con Traximus. Ti immagini le cose hot head.-

- Tu dici? Fammi controllar… -

- Oh no! Tu non ti muovi finché non ho sfilato questo stramaledetto coso da te! –

- Diavolo Leo ok! Ehi aspetta un atti… -

Con le mani a coprire entrambe le bocche dei fratelli, Cloud cercava di appiattirsi a muro sperando che né Raph né Leo decidessero di uscire a controllare se lei fosse veramente li.

Sentendo che la sua mano veniva spostata, si volse verso Donatello che, ora a bocca scoperta, le chiese un muto che succede.

- Ti ho detto di andarci pianooooohhhh oh oh…..spinte del genere non le reggo! –

Dopo l’ennesimo grido oltre la porta bronzea, Cloud fissò il fratello con espressione esasperata.

- Ecco la tua risposta. – mugugnò a bassa voce.

- Wow dicono che gli opposti si attraggono ma questa non me la sarei mai aspettata da loro. –. Cloud fissò sconcertata il fratello dalla bandana viola. – Come diavolo fai a dire una cosa del genere ed essere così calmo Donnieeee? –

- Preferisci che io cominci ad entrare seriamente nel panico? No problema, ma ricorda che come supporto morale poi ti resterebbe solamente Mikey. –

- Ok come non detto. –

Quest’ultimo era immobile, appoggiato al muro. I due ninja se ne resero conto e cominciarono a preoccuparsi. La situazione era grave ma Michelangelo in panico peggiorava solamente le cose.

- Oh mio dio… -

- Ascolta Mikey… -

- Oh. Mio. Dio… -

- Seriamente, bro… -

- Oh mio dio! Sono troppo giovane e bello per diventare zio! –. Cloud lo fissò allibita prima di un fortissimo facepalm.

- Mikey, you’re missing the point!*

- Cloud ha ragione, è impossibile per loro. Sai, per fare un figlio si ha bisogno di un maschio ed una femm… -

- Woooooooaaaahhhhh there! Stop it, stop it, stoooooop it science freak! Hai reso l’idea. – sbraitò Cloud rossa in volto. – E non era questo che intendevo per “missing the point”. –

Ormai era sul punto di strapparsi i capelli da quanto convulsamente stava stringendo il suo ciuffo lungo. Di li a poco le sarebbe rimasto in mano.

- Però seriamente. – disse Don cominciando a riflettere. – Bisogna fare qualcosa. Cioè, entriamo, ne parliamo con calma…-

- Oh porca miseria. Ti ho appena detto di non fare spinte e tironamenti come una vacca gravida, ma mi ascoltiahhhhh! Fuck. –

- Raph datti un contegno…-. Cloud cominciò ad annuire alle parole di Leonardo oltre la porta.

- Si Raph datti un contegno.- disse sottovoce la ninja, sempre annuendo.

Silenzio.

Poi le vene in testa a Cloud si ingrandirono fino all’inverosimile fino a scoppiare.

Aveva raggiunto il limite, e al diavolo le tresche segrete di famiglia. Quella cosa finiva li e ora.

Quindi prima che uno dei suoi due fratelli potesse fermarla, Cloud fece uno scatto fino a raggiungere la porta che venne aperta con così tanta forza da andare a sbattere contro le pareti rimanendovi incastrata.

- AVETE INTENZIONE DI PIANTARLA VOI DUE! CHE CAZZO STATE FA…fa…fa….facendo.….. -

- Ah ah visto che Cloud c’era davvero! Non sono mica così scemo da non riconoscere la voce di mia sorella, oh so fearless leader! E ci sono pure Mikey e Donnie! And by the way, perché non sei entrata quando ti ho chiamato sis? Ed avevo ragione fearlesssss -. Mentre Raphael continuava a battibeccare con fratello maggiore, le tre restanti neo Supernove non poterono che fissarli a bocca aperta. Allibiti.

- N-no. Seriamente ragazzi c-che state facendo? – chiese con voce incrinata Cloud.

Entrambe le tartarughe si volsero nuovamente a guardarla. Rimasero qualche istante a fissarsi durante i quali la ninja prese nota di ogni dettaglio della scena davanti a lei.

Raph disteso a terra di schiena che si teneva sollevato sui gomiti, un lungo ma all’apparenza poco profondo taglio che correva sulla tibia destra. Un roller blade era gettato al suo fianco mentre l’altro era ancora addosso ed era convulsamente stretto tra le mani di Leonardo, accucciato davanti al fratello.

- Eh? Questo dici? – chiese tranquillamente il katana wielder. – La testa calda qui presente ha fatto la cazzata del secolo e non so come è riuscito a scivolare coi roller. Pff e sai com’è, lui ed il suo essere duro e macho. Ovviamente non voleva andare in infermeria per farsi curare e quindi mi ha trascinato qui per sfilargli il roller dalla caviglia rotta prima di andare dal master healer*. Ormai sono quindici minuti buoni che cerco di sfilarla senza alcun successo se non quello di far gridare questa femminuccia ogni dieci secondi. –

- Ehi femminuccia a ch… -. Le proteste di Raph vennero messe a tacere con una manata di Leonardo.

- Comunque, sembravate di fretta quando siete entrati. Dovevate dirci qualcosa? Successo niente? –

- C-chi noi? Qualcosa? Ah ah ah niente niente. – dissero Donatello e Cloud ridendo imbarazzati. – Proprio niente. Ah ah ah… –

- Sicuri? – chiese Raphael per poi rivolgere lo sguardo alla sorella. - No perché sis sei alquanto pallida sai? -

- A-aye. –

 

- So. No more babies then?* -

- MIKEY!-

 

 

 

* maestro guaritore

* Mikey, stai perdendo il punto  del discorso!

* Quindi. Niente più bambini?

 

 

Ohayou minna!!

Ahahahah eccomi di nuovo con una storiella nuova di zecca! J ancora una volta, una strana idea non mi ha permesso di concentrarmi sul nuovo capitolo di Nexus, ma ce la farò a pubblicarlo entro la fine di Marzo v.v

Questo è certo! Parola di tartaruga ninja J ahah

Beh che dire….demenzialmente demenziale è dir poco, però mi sono divertita un sacco a scriverla :D e spero che il risultato sia buono!

Ho pensato di creare “Stories from the Nexus” per poter inserire one shots sulla mia long che a volte ho in mente J  magari a chi segue Nexus piaceranno ;) e questa è la prima.

 

Un bacio grande a tutti! :* A presto!

supernova_the_fifth

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Capitolo 2
*** Supernove...la vostra agenzia di demolizione ***


Supernove...la vostra agenzia di demolizione

 

Il suono delle dita che tamburellavano sul legno accompagnò la riflessione del Gran Consigliere del Nexus. Quella a cui Karaman doveva giungere non era una decisione semplice. Dare l’ok a quella missione poteva significare rischi notevoli; soprattutto se dovevano essere coinvolte tre di cinque Supernove.

Il fatto che la richiesta di aiuto chiedesse esplicitamente l’aiuto degli eroi del Nexus non agevolava la sua decisione.

- Karaman possiamo benissimo farcela in due. E comincio a credere che tu stia diventando paranoico con questa “protezione del Nexus”. – Il diretto interessato alzò lo sguardo per incontrare quello del leader delle Supernove. Grattandosi la folta barba sospirò.

- Restando entro i tempi previsti? Se il geyser esplode mentre siete ancora intenti ad evacuare, le tossine non saranno clementi con voi. Mutanti o non mutanti. –

- Se posso esprimere la mia opinione… - Tutte le teste si volsero verso la figura autoritaria del Daimyo, il capo supremo della dimensione Nexus, seduto in fondo alla sala. – Credo che i nostri ragazzi siano ormai più che capaci di gestire una situazione simile. E per quanto riguarda la protezione del Nexus non dovrebbero esserci problemi. Dopotutto resterebbero due delle Supernove ora presenti e Cloud appena sarà rientrata dalla missione. Un numero sufficiente a mio parere. –

Il Daimyo si girò verso il mentore delle tartarughe, Splinter, che concordò con lui con un cenno di capo.

Per la seconda volta in pochi minuti Karaman sospirò.

- Ok. Leonardo e Raphael andranno in missione. Leonardo e Donatello sarebbero più adatti ma ho bisogno che almeno un cervello resti al Nexus. –

-Ohi Karam-…- cominciarono a lamentarsi le due tartarughe “senza cervello” alias Michelangelo e Raphael.

- E.. – continuò il Capo Stratega fulminando con lo sguardo i due ninja. – Voglio che mi informiate appena Cloud arriva. –

- Non ce n’è bisogno! I’m back guys! –

Dalle porte appena spalancate della sala del consiglio, entrò la più giovane della famiglia del maestro Splinter.

La corta chioma leonina svolazzò per qualche istante quando la ninja si fermò al centro della sala.

- Missione completata bello mio. – disse rivolta al Gran Consigliere. – Ed in tempo da record devo ammettere! –

- Che razza di missione era? – chiese Michelangelo alla sorella minore.

Fu Karaman tuttavia a rispondere.

- Distruggere uno dei due templi gemelli al centro della foresta di un pianeta nel sistema Z249. Pianeta e popolazione relativamente pacifici. -

-Già.- confermò Cloud. Volse lo sguardo verso il suo sensei e il Daimyo e gli sorrise. - Ritenevano che uno dei templi fosse in qualche modo maledetto e che perciò influenzasse in maniera negativa l’altro. – Incrociò le braccia al petto e si rivolse al fratello. – Hanno pensato che la soluzione migliore fosse sbarazzarsene ma avevano paura di avvicinarsi. –

-Quindi sei riuscita a portare a termine la missione secondo le istruzioni che ti avevo dato? E senza grossi problemi? – chiese burbero Karaman.

- Oh andiamo Kar! Ce n’erano due di templi, non cinquanta. Non era difficile capire quale dei due era quello da distruggere. L’avevi pure segnato sulla mappa! E no. Nessun problema. A quanto pare l’aura malefica o se n’era già andata o se la sono immaginata perché non c’era niente di niente. Solo pietre, pietre e ancora pietre. – Karaman la fissò per qualche istante prima di aprire alle sue spalle una gigantesca proiezione olografica. – In ogni caso tra un po’ dovrebbe arrivare anche una comunicazione dal capo villaggio dopo aver effettuato una supervisione. –

- Non l’ha fatta subito? –

- Nah. Preghiera dell’intera comunità o qualcosa del genere. Io e la squadra abbiamo lavorato tranquilli e indisturbati in quella sottospecie di foresta amazzonica. –

- Sarebbero quelli i templi? – si intromise Raphael indicando la mappa olografica alle spalle di Karaman. – Sembrano enormi. -

- Lo sono. O meglio, uno di loro lo era. Anche se la vista dall’alto non rende. Sono costruzioni di inestimabile valore. Il popolo di quel pianeta ha un’innata abilità per la costruzione di questi edifici mastodontici. –

- E un’innata abilità per farsela sotto quando è il momento di distruggerli. – mugugnò Michelangelo.

Una gomitata tra i piastroni del guscio qualche istante dopo fu una gentile cortesia di Leonardo.

- Li hai visti dal vivo Karaman? – chiese Donatello.

- Un paio di volte. Mai entrato all’interno però. -

- Nemmeno io. – borbottò Cloud mente giochicchiava col ciuffo di capelli che le arrivava sotto la spalla. - Sembra sia una qualche legge religiosa. Anche se mi era venuta l’idea di entrare di nascosto dalla porticina sulla dest-…-

Gli occhi smeraldo di Cloud cominciarono ad ingrandirsi a dismisura fino a schizzare fuori dalle orbite mentre la ninja continuava a fissare la proiezione olografica della mappa.

Con mani tremanti prese la sua mappa dalla tasca dei pantaloni e senza togliere gli occhi da quella in scala gigante la srotolò.

Con estremo stupore, e successivamente un misto di orrore/ilarità, le tartarughe videro la loro sorella minore spostare lo sguardo da un mappa all’altra fino a quando con un’espressione indecifrabile la videro ruotare la mappa che teneva in mano.

- Ops.-

Attimi di shock passarono tra le Supernove che, incrociato lo sguardo della ninja cominciarono a sorridere e poi a ridere sotto i baffi. Cosa che non passò inosservata a tutti i presenti della sala fuorché Karaman, ancora intento a lavorare sulla mappa olografica.

- Ehi Kar…cosa credi che possa costare la ricostruzione di una di quelle sottospecie di ziggurat aliene? -

- Probabilmente un paio di novilune. Perché? - disse Karaman continuando ad analizzare l’ologramma.

Sentendo dei passi alle sue spalle si volse appena in tempo per vedere Cloud uscire a grandi falcate dalla sala.

- Dove credi di andare? Il rapporto della missione non è conclu-… –

La voce di Cloud lo raggiunse un po’ flebile dal corridoio.

- Gyodos. Le pietre novilune sono più reperibili lì no? –

Il Gran Consigliere e Capo Stratega restò qualche istante basito dinnanzi alla sfrontatezza della più giovane delle Supernove. Come si permetteva quella mocciosa a trattarlo sempre con così poco rispetto? Dopotutto era a lui che rispondevano le Supernove, e Cloud O’Neill non faceva eccezione.

Ma come sempre quella piccola ribelle doveva dargli qualche grattacapo: interromperlo nel bel mezzo di una riunione importante, distruggere le sue statue nei modi più impensabili (la quinta era in costruzione in quei giorni e Karaman ringraziava tutte le sere il multiverse per svegliarsi la mattina e ritrovarla ancora in piedi).

Fu quest’ultimo pensiero in aggiunta alla faccia mortificata di Splinter, un Daimyo sorridente e le risate ormai ben poco contenute delle tartarughe ninja a fare scattare la lampadina nella testa di Karaman.

- Non avrà mica… - cominciò borbottando tra se, ormai sull’orlo di una crisi di nervi.

 

 

- Aprimi un portale per Gyodos per favore. – disse Cloud stringendo la cinghia del comunicatore extradimensionale al polso.

In pochi attimi il passaggio tra le due dimensioni fu di fronte a lei. Fece passare il comunicatore attraverso il papiro olografico della missione ed attese che il congegno registrasse informazioni e coordinate.

Sentito il bip di conferma si apprestò a passare il varco salutando l’addetto ai portali.

Stava per ringraziarlo quando un urlo disumano proveniente dal palazzo del Daimyo sopra le loro teste ruppe il muro del suono.

-O’NEILL!!!!!!!!! –

Cloud non poté fare altro che attraversare il portale ridendo di gusto.

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