Mad About You

di Evil Angel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Un nuovo inizio ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Nuova pagina 1

Prologo

 

“Allora, pronti per Hogwarts?” domandò felice una ragazza dai capelli ricci mentre passeggiava per le vie di Londra, accompagnata da due ragazzi.
“Sarà la quinta volta che ce lo chiedi, e noi per la quinta volta ti rispondiamo, sì ‘Mione, siamo pronti” rispose sbuffando un ragazzo dai capelli rossi.
“Dai Ron, non fare così! Lo sai che Hermione non vede l’ora di passare le sue giornate con…” fece una pausa “…i suoi libri nella sua amata biblioteca” disse divertito un ragazzo moro.
“Bell’amico che sei, Harry!” esclamò la ragazza fingendosi offesa, per poi ridere, seguita dai propri amici.

All’improvviso, delle voci piuttosto forti li fecero fermare.
“Ci sono i Mangiamorte!” udirono nuovamente. I tre si scambiarono sguardi d’intesa - mentre intorno a loro aveva inizio il caos -, e velocemente cercarono di trovare la fonte di quelle urla.
Una volta trovata, rimasero pietrificati guardando l’orribile spettacolo che si presentò davanti ai loro occhi.
“Io devo fermarli” sussurrò Harry impugnando la bacchetta, con l’intento di avvicinarsi a quei pazzi, fermato però da Hermione “Sarebbe inutile, sono troppi!” sibilò lei cercando di farlo ragionare.
Lui annuì incerto, cercando di calmarsi.
“Dobbiamo cercare un modo per--” iniziò la ragazza, interrotta però da un’altra voce.
“Signor Potter, che piacere averla qui” fece una voce alle loro spalle “Oh, ma vedo che ci sono anche la signorina Granger e il signor Weasley! Si preannuncia ancora più interessante” terminò ghignando l’uomo dai lunghi capelli biondi.
I tre sgranarono gli occhi, un po’ per la sorpresa, un po’ - di più - per la paura.
“Signor Malfoy” cominciò Harry, che era riuscito a riprendersi per primo “Li lasci stare, è me che vuole, non loro” disse guardandolo dritto negl’occhi.
“Ha ragione, però oggi mi voglio divertire” ribadì l’uomo puntando la bacchetta - e lanciando un incantesimo - oltre il ragazzo, andando a colpire Hermione, che non riuscì a difendersi vista l’agilità del Mangiamorte.
La ragazza cadde a terra priva di sensi, e immediatamente Harry e Ron si accertarono delle sue condizioni.
Il ghigno che occupava il volto dell’uomo si spense, seguito da una breve smorfia di dolore.
Si massaggiò immediatamente l’avambraccio, guardando poi i ragazzi “Ci rivedremo presto Potter, la battaglia finale è vicina” disse appena prima di smaterializzarsi.
Ron cercò nuovamente di svegliare l’amica, continuando a chiamarla, senza però ottenere risultati. Quando tutto sembrava perduto, la riccia aprì gli occhi.
“Finalmente ti sei svegliata! Pensavamo--” il rosso non finì la frase, osservando l’amica, che lo guardava con aria assente.
“Hermione, ti senti bene?” domandò Harry leggermente preoccupato.
“Chi è Hermione?” chiese lei in tutta risposta, guardandosi intorno spaesata.

 

***


Un ragazzo biondo, dagl’occhi color del ghiaccio, stava camminando velocemente per i corridoi di Hogwarts.
Quante cose erano cambiate dal primo anno.
Prima di tutto mantenere alto l’onore dei Malfoy - gli diceva suo padre -, sempre e comunque.
Rise, ripensando a tutto ciò che lui gli aveva raccontato.
Rabbrividì invece, ripensando che non era diventato un Mangiamorte per un soffio.
Ha rischiato tanto - e rischia tutt’ora -, ma era finalmente riuscito a passare dalla parte giusta.
La parte dei buoni, formata dalla gente che - grazie a suo padre – aveva imparato ad odiare.
Però era riuscito a cambiare tutto, preferendo il professore di Pozioni - nonché padrino - al proprio padre, faticando, certo, ma senza mai pentirsene.
Si sa che tra ciò che è giusto e ciò che è facile, i Serpeverde sono soliti a scegliere la seconda opzione, e se non fosse stato per Piton, l’avrebbe fatto anche lui.
 

***


“Albus, neanche Madama Chips ci può aiutare, a questo punto non so più che fare! Dobbiamo trovare una soluzione, e in fretta.” affermò tristemente un’anziana donna.
“Minerva ha ragione! Dobbiamo capire di che incantesimo si tratta. La ragazza potrebbe peggiorare…” ribadì un’altra donna un po’ bassa.
“Troveremo una soluzione, ora che sappiamo chi l’ha usato” disse con una strana luce negl’occhi, quasi fiduciosa.
“Sì, ma come faremo a risalire al creatore?” domandò Minerva al quanto scettica.
Nessuno ebbe tempo di rispondere, perché qualcuno bussò alla porta.
“Entra, Draco” disse Silente sorridendo.
“Preside, ho saputo che mi cercava. Come posso esserle d’aiuto?” chiese scrutando il volto dell’anziano signore.
“Siediti pure” rispose facendo comparire una sedia “Allora, prima di raccontarti tutto, vorrei farti una domanda” affermò, ricambiando lo sguardo del ragazzo.
“Faccia pure” replicò mantenendo un tono indifferente.
“Sai per caso se tuo padre stava studiando qualche strano incantesimo prima che i Mangiamorte attaccassero Londra?” espresse con assoluta calma.
Si aspettava una domanda del genere, però aveva sperato fino alla fine che non si trattasse di quello.
Non sapeva spiegarsi neanche lui il motivo di quell’inutile timore.
Forse perché, pur essendo passato dalla parte dei buoni, restava un Malfoy.

Cercò di ragionare sulla domanda del preside, e immediatamente ricordò quel giorno al Manor, quando trovò delle pergamene davanti all’ufficio del padre.
Lo stava già tradendo allora, e per questo volle andare fino in fondo alla faccenda.
Fece per entrare nella stanza, ma sentendo dei passi avvicinarsi dovette cambiare il suo piano. Sussurrò un incantesimo, con il quale riuscì a copiare quei documenti, e velocemente, dopo aver riposto quei fogli, si recò in camera sua, per cercare di capire di cosa si trattava.

“Sì, alcuni li ho anche letti” disse con freddezza.
“E, sapresti dirmi di che tipo di incantesimi si tratta?” domandò con tranquillità.
“Sembravano torture… Sì, insomma” si morse il labbro e strinse i pugni, tanto da far diventare le nocche bianche “Incantesimi da… Mangiamorte” l’aveva detto. Era riuscito dirlo, ad ammettere che suo padre - inevitabilmente - era un fedele servitore del Signore Oscuro.
Mai l’aveva fatto prima d’ora, e mai si era sentito così, così… libero.
Silente percepì subito la fatica - e nonostante tutto un senso di sollievo - nelle parole del ragazzo, e un sorriso increspò le labbra del vecchio.
“Bene, se non hai altro da fare, ora vorrei farti vedere… qualcuno” dicendo questo, il preside si avviò verso la porta, mentre il giovane Malfoy - con molta incertezza - annuì, alzandosi per poi seguirlo.

 

***


“Ma quella è la Mez--” si morse la lingua, doveva smetterla con quei pregiudizi “la Granger” concluse guardando la ragazza distesa sul letto.
“E’ stata attaccata da tuo padre, quel giorno a Londra” cominciò a raccontare il vecchio “All’inizio non sembrava nulla di grave, aveva solo perso la memoria, e avevamo così pensato che magari Lucius avesse sbagliato qualcosa” guardò la studentessa dormiente “Il problema però è che, pur avendo provato tutti gli incantesimi e pozioni possibili, lei non è ancora riuscita a ricordare nulla” fece una pausa, riportando lo sguardo su Draco “Te la sentiresti di aiutarci a scoprire che incantesimo possa aver usato, e magari, perché no, un contro-incantesimo?” chiese con voce ferma.
“Io… Io non lo so” ammise abbassando lo sguardo “Resta pur sempre una mezzosangue” avrebbe voluto aggiungere.
“Non devi decidere ora, però ti prego, pensaci” sorrise “Potresti esserci di grande aiuto” affermò cercando anche solo un briciolo di approvazione nello sguardo del ragazzo.

 

Un piccolo sorriso prese forma sul volto dell’anziano signore.

 

 

 

Note dell'Autrice: Questa idea gira per la mia testa da troppo tempo, e ora che sono riuscita a buttarla fuori, mi sento decisamente meglio. xD
Forse l'idea non è molto originale, però io ho cercato di dare il massimo. Ora mi serve un vostro giudizio, per sapere se andare avanti oppure no.
P.S: Non so quando riuscirò a postare il prossimo capitolo, spero il prima possibile(solo se a voi farà piacere, ovviamente).
E con questo posso anche andare a nanna(mi raccomando, ho bisogno delle vostre recensioni per sapere cosa ne pensate).
 

Un bacione,



Evil Angel.
 

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Capitolo 2
*** Un nuovo inizio ***


Nuova pagina 1



Un nuovo inizio



“Te la sentiresti di aiutarci a scoprire che incantesimo possa aver usato, e magari, perché no, un contro-incantesimo?” chiese con voce ferma.
“Io… Io non lo so” ammise abbassando lo sguardo “Resta pur sempre una mezzosangue” avrebbe voluto aggiungere.
“Non devi decidere ora, però ti prego, pensaci” sorrise “Potresti esserci di grande aiuto” affermò cercando anche solo un briciolo di approvazione nello sguardo del ragazzo.

 

Un piccolo sorriso prese forma sul volto dell’anziano signore.

 

 


“Ma è vero che Malfoy deve fare da balia alla Granger per scoprire l’incantesimo che suo padre ha usato contro di lei?” domandò curioso un ragazzo.
“E tu come fai a saperlo?” replicò non poco sorpreso l’amico.
“Ho le mie fonti” rispose divertito “Dai, che ne dici di scommettere?” chiese “Secondo me non dura più di una settimana” commentò divertito Nott.
Zabini sembrò pensarci “Accetto Theo, e secondo me non solo dura più di una settimana, ma riuscirà ad andare fino in fondo” affermò sicuro, mostrando un sorriso divertito.
“50 galeoni” ribadì l’altro - inizialmente un po’ perplesso dalle ultime parole di Blaise - porgendo la mano all’amico.
“Affare fatto” ghignò afferrando la mano del compagno di casa.

 

***


“Cazzo Blaise! Non ho altra scelta!” urlò esasperato un Draco decisamente in crisi.
“In fondo non è così grave! Potresti sempre farle qualche scherzo…” disse divertito l’amico.
“Blaise… Siamo dalla loro parte ora, te lo sei già dimenticato!?” ribadì il biondo cominciando a girare per la stanza.
“Dio santo, Draco!” esclamò guardandolo camminare avanti e indietro per la camera “Calmati o non arriverai a fine giornata” disse riprendendo a leggere la propria rivista.
“Fidati se ti dico che ne sarei felice” sbottò senza fermarsi.
“E tu fidati se dico che prima accetti e meglio è, tanto non hai altra scelta” posò il magazine sulle ginocchia “L’hai detto anche tu” concluse riprendendo a leggere.
“Sempre di grande aiuto Blaise” sbuffò buttandosi sul letto.
Perché!? Non gli bastava che di lì a poco il caro Lucius Malfoy - nonché suo padre - avrebbe scoperto il tradimento di lui, unico suo erede!?
Evidentemente no.
Qui sembra che qualcuno abbia paura.
Dannazione! Sono un Serpeverde, non un coraggioso Grifondoro.
Allora, visto che non sei un Grifondoro, non avresti il coraggio di mostrare a tutti che Draco Malfoy è un fifone, o sbaglio?
Non sono un fifone!
Ah no? E allora mi dici perché non vuoi accettare?
Ecco, io…
Ti stai facendo troppe seghe mentali, devi solo badare alla Granger, accetta e smettila di fare il bambino.
“E’ ingiusto” mormorò portando un braccio sulla fronte.
“Niente è giusto a questo mondo, e ora vai” lo incitò Blaise sorridendo.
“Sono troppo giovane per morire!” esclamò Draco sofferente guardando l’amico, il quale sembrò volerlo schiantare con lo sguardo.
“Ho capito, vado” sospirò deluso uscendo.
Il moro sorrise compiaciuto, quei 50 galeoni sarebbero stati suoi.

 

***


Ormai era lì - pochi metri lo dividevano dalla meta -, sarebbe stato da sciocchi fuggire a quel punto.
E Draco Malfoy non era né uno sciocco, né tanto meno un codardo.
Continuò il suo cammino, finché non arrivò davanti alla stanza; così fece per bussare, però si bloccò.
“Entra pure” sentì la voce del preside calma come sempre.
Ma come diavolo faceva a sapere sempre tutto?
Il ragazzo, un po’ titubante, varcò la soglia della camera.
Era grande, e nonostante questo molto spoglia: due letti, una scrivania e una sedia, niente di più.
“Draco” lo richiamò l’anziano signore avvicinandosi al ragazzo “Dovrai ricominciare da capo con la signorina Hermione Granger, dimentica le divergenze avute con lei in passato, potresti scoprire una nuova persona” fece una pausa “Sono felice che tu abbia preso questa decisione” sorrise avviandosi verso la porta, prima di uscire però si voltò verso il giovane Malfoy “Ah, dimenticavo! Sei libero di saltare le lezioni per lavorare meglio a questo nuovo incarico” terminò appena prima di uscire.
“Aspetti professore, ma dove sta--” troppo tardi, il vecchio se n’era già andato. Grandioso. Lui non aveva certo detto di aver accettato.
Troppo impegnato a imprecare mentalmente, Draco ci mise un po’ ad accorgersi che un paio di occhi non avevano smesso un attimo di osservarlo da quando era arrivato.
“Mezzosangue, che hai da guardare!?” chiese infastidito guardandola negl’occhi.
Cazzo.
L’hai fatto di nuovo.
Ma non l’ho fatto apposta.
Però l’hai fatto.
“Perché mi hai chiamata in quel modo?” domandò la ragazza davanti a lui “Che cosa vuol dire mezzosangue?” replicò incuriosita.
“Cosa!?” esclamò sconcertato. La Granger che non sapeva il significato di ‘mezzosangue’!? Assurdo.
Già lo era il solo fatto che lei non sapesse qualcosa.
Accidenti! Che situazione di merda, sarebbe dovuto stare con lei per chissà quanto - non osava pensarci - tempo. Era un incubo.
Un orribile incubo, non c’era altra spiegazione.
Bastava solo chiudere gli occhi, contare fino a 3, e quell’assurda situazione sarebbe finalmente finita.
“Allora!?” ribadì lei compiendo qualche passo verso il ragazzo.
Dannazione! Era tutto maledettamente vero.
“Ecco…” iniziò cercando di trovare una soluzione.
Non poteva certo dirle il vero significato, o il compito sarebbe sicuramente durato più a lungo.
“Sì?” lo incitò Hermione avvicinandosi ancora di più a lui.
“Vedi, io non--” non fece tempo a finire la frase perché la ragazza lo interruppe “Ah, ho capito! E’ un segreto, vero? Beh se è così, scusa se mi sono impicciata!” esclamò sorridendo.
“Eh!?” replicò scioccato dal comportamento della Grifondoro “Ehm, ah, sì sì! Hai perfettamente ragione, è un segreto!” si affrettò a dire indietreggiando.
“Ah, ok! Comunque io mi chiamo Hermione Jane Granger, o almeno così mi è stato detto” sorrise porgendo la propria mano a Draco.
No, no, no e ancora no.
Un conto era sopportare lo stare nella stessa stanza e parlare civilmente, ma quello era troppo.
Già ti tiri indietro?
No, però non toccherò mai una mezzosangue.
Devo forse ricordarti cosa ti ha detto Silente?
“Draco Lucius Malfoy” rispose con tono indifferente afferrando la mano della ragazza.
Il volto di Hermione si illuminò regalando un sorriso ancor più grande al Serpeverde, il quale provò una strana sensazione all’altezza dello stomaco; spezzò quindi quel piccolo contatto, evitando lo sguardo dell’altra.

 

“Allora, che cosa facciamo?” propose la giovane Grifondoro.

 

 

Note dell’Autrice: Chiedo umilmente perdono per tutto questo ritardo, ma purtroppo la scuola è iniziata e si è messa in mezzo.
Cooomunque, che ne pensate? Me lo lasciate un commentino?
J
P.S: Grazie a tutti coloro che hanno avuto il coraggio di leggere, e un iper-super-mega grazie a Metella, 8marta8 e a Shavanna che hanno anche recensito!  Davvero, grazie di cuore!!!

Alla prossima,

Evil Angel

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