Vintage

di FREEGrim
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gruppo in trasferimento ***
Capitolo 2: *** Viaggio ***
Capitolo 3: *** Mr. Vicino ***
Capitolo 4: *** Grazie pioggia ***
Capitolo 5: *** Sbornie e mostre ***
Capitolo 6: *** Appuntamenti confusi ***
Capitolo 7: *** Decisione ***
Capitolo 8: *** Bowling su giornali ***
Capitolo 9: *** Tattoo adorissimi ***
Capitolo 10: *** Concerto e ritorni ***
Capitolo 11: *** La vita cambia ***
Capitolo 12: *** Mesiversario in proposta ***
Capitolo 13: *** Golden ***
Capitolo 14: *** Giardini ***
Capitolo 15: *** Family #1 ***
Capitolo 16: *** Family #2 ***
Capitolo 17: *** Coachella ***
Capitolo 18: *** Hawaii ***
Capitolo 19: *** Rimpiazzi ***
Capitolo 20: *** Ritrovi ***
Capitolo 21: *** Radio ***
Capitolo 22: *** Tokyo-Mosca ***
Capitolo 23: *** Paris #1 ***
Capitolo 24: *** Paris #2 ***
Capitolo 25: *** Londra-Madrid ***
Capitolo 26: *** Roma-Rio ***
Capitolo 27: *** Ny ***
Capitolo 28: *** Shock ***
Capitolo 29: *** w. ***
Capitolo 30: *** Proposte. ***
Capitolo 31: *** Wedding ***
Capitolo 32: *** inizio ***



Capitolo 1
*** Gruppo in trasferimento ***


-Helen, cosa vuol dire che i tuoi ci lascano tutti abitare con te a LA?-
-Vuol dire che tutti noi 5 andremo a vivere a LA, insieme!!!-
Saranno state le mie poche ore di sonno o l’immenso shock di questa notizia a non farmi capire che: QUESTA NOTIZIA mi avrebbe cambiato vita, non so se in positivo o in negativo, ma l’avrebbe cambiata, di questo ne ero certa.
Helen proviene da una famiglia molto facoltosa, il padre è un grande chirurgo estetico, la madre non è, come si può pensare, una di quelle vecchie donne tirate fino al midollo, lei è una donna di classe, ex-attrice, per niente montata; è grazie a lei se io e i miei amici abiteremo tutti a LA per i prossimi anni!
-Non smetterò mai di dirlo io adoro tua madre!- dissi con tutto l’entusiasmo che potessi esprimere in una sola frase. – Ma lei, è totalmente sicura di dare la sua vecchia abitazione di LA in mano a 5 ragazzi come noi?- chiesi, per sicurezza.
-Lo so Zooey, è strano, ma mi sono assicurata che non scherzasse prima di venirtelo a dire!- mi rispose Helen, con quella sicurezza che mi mancava per rendimi conto che fosse tutto vero.
Zooey, sono io, eccomi, in tutte le mie stranezze, ne ho tante, ho l’ossessione per i baffi, le ancore (ho 2 tatuaggi raffiguranti ancore), la fotografia, le candele e tutto ciò che è vintage; non sono 100% americana, mio padre è spagnolo e mia madre è per metà francese, bel mix eh! Non sono il solito genere di ragazza, non ci metto 30 minuti a truccarmi e vestirmi, non è che non mi importi, è che credo ci siano cose più importanti!
Dopo 20 minuti di saltelli in giro per casa di Helen, andammo a avvisare il resto dei fantastici 5, che vivranno con noi a LA.
Matt, alto, attraente, giocatore di football, circondato da fiumi di ragazze, ma l’unico suo vero amore era Helen da ormai 1 anno, la sua aspettativa di vita sarebbe giocare tutta la vita a football, è sempre stato portato per il football, per questo ha ricevuto una borsa di studio per uno dei migliori college in California, a LA.
Joseph è un po’ l’intellettuale del gruppo, lui è sempre quello che tira fuori le frasi d’effetto con le ragazze, le ragazze rimangono ammaliate dal suo modo di fare, dalle sue parole, dal suo essere sempre composto e a suo agio.
Nick, il mio fratellone, non siamo veramente fratelli, ma lo considero con un fratello maggiore, lui c’è sempre stato, è lui che mi ha traviato dal mondo della musica commerciale per portarmi sulla via della vera musica. Lui è la rock star del gruppo, chitarrista per precisione, ha una bella voce, ma non ha mai provato a sfondare, non ha abbastanza fiducia nelle sue possibilità.
Fummo fortunate quel giorno, li trovammo tutti a casa di Matt a giocare a football.
-Siete delle schiappe!- urlai contro i 3 ragazzi.
-Hei! Venite anche voi a fare due tiri?- ci chiese Nick.
-Ciao amore! – Matt salutò Helen con un bacio per poi venire verso di me con aria di sfida - Se siamo tanto schiappe perché non accettate l’offerta di Nick?-
-Prima dobbiamo darvi una notizia!-dissi io, poi Helen continuò – Andremo tutti ad abitare insieme a LA!!!!-
Urlammo tutti di gioia, una gioia che mai nessuno aveva sentito prima, eravamo un gruppo unito, unico, inseparabile, un gruppo in trasferimento!


Ciao, questo è una sorta di prologo, poco scorrevole lo soooooo, ma dopo la storia prenderà il via, un po' come il trasferimento! Il prossimo sarà più lungo e di gran lunga più scorrevole e dialogato, PROMETTO!
NON MI OFFENDO SE RECENSITE UN POQITO!!!

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Capitolo 2
*** Viaggio ***


Dopo qualche settimana di ansia e preparazioni la casa era pronta, i biglietti erano pronti, le valigie erano pronte e NOI ERAVAMO PRONTI!
Ero agitata quella mattina, non chiusi occhio quella notte, pensai e ripensai a quello che avrei perso andandomene via, ma soprattutto a  quello che avrei trovato trasferendomi.
Avrei lasciato il mio “fidanzato” se così si può ancora chiamare, io e Liam ci frequentavamo già da un po’, lui diceva di amarmi ma io non ero convinta di lui, delle volte era troppo vago e altre invece misteriosamente si ricordava di me e faceva dei gesti eclatanti, che a me, sinceramente, mi davano su i nervi. Era triste, ma un momento di pausa da lui ci stava, totalmente, dovevo chiarirmi le idee.
Ormai perso tutto il mio sonno, mi convinsi a mollare il mio dolce letto per iniziare e preparami. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=74257165&.locale=it)
Alle 10 mi arrivò un messaggio “Siamo qui fuori” era di Nick, corsi giù e aprendo la porta li vidi lì, belli come sempre, baciati dal sole, i miei migliori amici.
-Hola, allora chi è che mi aiuta a portare fuori le valigie?- chiesi tutta contenta –mi raccomando non insistete, eh!- continui io dopo 10 secondi di puro silenzio; Tirai fuori dal portone principale il primo borsone, ma dopo il primo scalino, fatto per avvicinarmi all’auto, caddi, proprio come una pera cotta!
-Cosa rideteee? Dai venite a darmi una mano!- dissi io tra una risata e l’altra.
Subito fui raggiunta da tutti, Nick mi tirò su per poi abbracciarmi, io di risposta gli schioccai un bacio sulla guancia.
Da casa mia all’aeroporto ci voleva circa un’ ora di macchina, senza contare il traffico.
Eravamo tutti spensierati in quell’auto, non pensavamo a niente, anzi no, stavamo pensando a qual’cosa…
-Matt, basta cantare! Sei troppo stonato!- si…Matt era troppo stonato!
-Tutta invidia!- urlò Matt per poi alzare il volume e ricominciare a cantare più forte di prima. Ormai rassegnati iniziammo tutti a cantare; il viaggio in auto lo abbiamo trascorso così tra una canzone stonata e una risata.
In aeroporto sembravamo un gruppo di profughi, a testa avevamo 3 valige circa, Helen ovviamente ne aveva 4, ma da vero gentiluomo Matt si prese a carico anche due delle sue.
-bastaaaa, sono stanca di camminare, ho fame ormai è ora di pranzo!- dissi.
-Zooey ha ragione, dai prendiamo da mangiare qualcosa e riposiamoci due minuti- disse Joseph.
Dopo il consenso di tutti andammo a prenderci un panino, non essendoci posto a sedere andammo a mangiare fuori.
-Aaah, come si sta bene qua fuori! Venticello primaverile e il sole splendente, io vi amoo!- urlai, sedendomi sul prato fiorito fuori dall’aeroporto, non curante della persona dietro di me.
-Ehy, Zooey, mi sa che c’è qualcuno che ti vuole dare l’ultimo saluto!- solo dopo questa frase detta da Matt mi resi conto che dietro di me c’era Liam.
-Emh, ciao, Zooey possiamo parlare?- mi chiese Liam, io risposi annuendo e lui mi aiutò ad alzarmi.
Ero ammutolita cosa ci faceva lui qui, pensavo che il mio “voglio una pausa” dell’altra sera fosse chiaro!
-Zooey, per favore non andare, io ti amo.- ruppe lui il ghiaccio.
-ecco, ci risiamo- ero stufa – è per questo che voglio una pausa da te! Sei sparito per giorni, non ti sei fatto sentire e adesso vieni qui e mi chiedi di restare perché mi ami,ma io devo andare.-
-beh, sappi che io ti aspetterò- poi se ne andò.
Tornai dai miei amici, un po’ scossa dalla discussione appena affrontata.
-Dai, piccola Zooey, devi solo fare mente locale poi, capito ciò che vuoi potrai sempre andare via da LA per tornare da lui, adesso però non ci pensare, ok?- mi rassicurò Nick prendendomi tra le sue braccia.
Finimmo di mangiare, per poi dirigerci al check in, e poi all’imbarco.
-Allora i posti sono 75,76,85,86,87.- ci ricordò Joseph una volta arrivati a bordo dell’aereo.
-si, si, abbiamo capito Joseph!- gli urlammo tutti contro.
Mi sedetti dalla parte del finestrino, di fianco a me c’era Nick e poi Joseph, il viaggio non fu neanche molto lungo, calcolando che ¾ del viaggio lo passammo a dormire uno sull’altro.
Arrivati a LA trovammo tutto già organizzato dalla mamma di Helen, ho già detto che la amo?
Dopo circa 2 ore di macchina, ci ritrovammo davanti ad un enorme villa, circondata da un giardino immenso (http://www.facebook.com/photo.php?fbid=470875026278230&set=a.470874906278242.106720.229246817107720&type=3&theater).
-dalla foto sembrava più piccola!- disse Matt.
-non smetterò mai di ringraziare tua madre Helen!- disse Nick, abbracciando Helen.
-Ci siamo ragazzi, stiamo per aprire la porta della nostra casa a LA!- disse Joseph ormai con le chiavi inserite nel portone.
-Tutti insieme?- dissi facendo avvicinare tutti a Joseph e facendo combaciare tutte le mani sulla chiave.
-INSIEME!- urlammo.
3,2,1…eccola la casa più bella del mondo!
Sembravamo dei bambini al Luna park, gente che salta, gente che urla, gente che apre porte, gente che rovista in cucina, gente che sceglie le camere….aspetta devo scegliere la mia camera! Mi precipita a scegliere la mia camera, fortunatamente trovai una stanza perfetta per me (http://www.facebook.com/photo.php?fbid=448418721877229&set=a.431122156940219.117665.180038755381895&type=3&theater) l’avrei riempita piano piano di tutte le mie cianfrusaglie varie, il TOP! Inizia subito, mentre Helen e Joseph iniziarono a cucinare per la cena.
Dopo circa 30 minuti si sentì arrivare un odorino dalla cucina davvero invitante.
-è pronto in tavolaaaaaaaa!- gridò Helen.
Ci misi 5 minuti per capire dove si trovasse la cucina!
-ammettilo ti eri persa!- disse Matt nascondendo un sorriso.
-ah, ah, ah, lo sapete che il mio senso di orientamento è pari a 0!- risposi.
Mangiammo tutto in un attimo, eravamo stanchi, si vedeva, Nick e Matt si erano addormentati a tavola come due bambini uno sulla spalla dell’altro.
-Domani dobbiamo andare assolutamente a salutare i vicini!- disse Helen mentre portava un altro cucchiaio di gelato in bocca.
-Si! Non vorremmo sembrare subito antipatici- rispose un Joseph visibilmente assonnato.
-Certo, certo domani andrò personalmente dal vicino, domani però, adesso ho troppo sono!- dissi prima di sbadigliare per la 5 volta in pochi minuti.
-Andiamo a letto?!- disse Helen svegliando Matt –Buona notte a tutti-
-notte, vado anche io!- dissi io incamminandomi alla mia stanza.
                                           ***
La mattina seguente ero fresca e riposata, pronta per incontrare i nuovi vicini, mi alzai e raggiunsi la cucina solo grazie all’odore dei muffin appena sfornati (si non ricordavo ancora la strada).
Dopo essermi stiracchiata per bene vidi due post-it sul tavolo in cucina: “Io e Matt siamo andati a fare un giro, invitate pure i vicini per una cena! Baci.” Era firmato Helen; l’altro era di Joseph diceva “ Sono a noleggiare l’auto”.
Ok, potevo contare su Nick per andare dai vicini vero? Andai in camera sua e lo trovai ancora sotto le coperte al buio.
-ehy, Nick, svegliati!-
-Zooey ho sonno!-
-Per favore, Nick, svegliti, dobbiamo andare dai vicini!-
-Vacci tu! Almeno da uno poi io mi preparo e vado dagl’altri, ok?-
-Oook- dissi con tono triste.
-Giuro che mi farò perdonare!-
-Certo, certo, ciao!- chiusi la porta, e mi misi a fare colazione, finito di fare colazione mi feci una doccia e mi preparai per fare colazione (http://www.polyvore.com/primo_incontro/set?id=74291740)
Uscii di casa e mi incamminai dal vicino.
Suonai.
Mi aprì un ragazzo moro, fisico statuario, occhi sul verde…impegnato al telefono.


ECCOMI! io aggiorno i capito, ma voi dovete dirmi cosa ne pensate! datemi consigli!ditemi cosa volete!
spero vi sia piaciuto, chiedo scusa per gli errori!
al prossimo capito.

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Capitolo 3
*** Mr. Vicino ***


-Ciao, scusami sono la nuova vicina.- sussurai piano.
-Hey, si, certo, emh, entra pure, scusami un attimo…è importante, arrivo subito.- disse riferendomi a me, allontanando il telefono e annuendo con la testa.
Mi portò dentro casa (https://www.youtube.com/watch?v=myHnu4orUXU) in cucina, sul balcone c’era un’ impasto per biscotti con gocce di cioccolato, mancava un uovo, si vedeva dal colorito, per averne la certezza ne assaggiai un cucchiaino, si, mancava decisamente un uovo! Vidi la scatola delle uova un po’ più in là, la presi e aggiunsi un uovo.
Il mio vicino era di fronte a me ancora al telefono, vedendo il mio gesto gli spuntò un sorriso. Avevo già visto quel sorrisino ma dove? Intanto che io finì di incorporare l’uovo all’impasto lui chiuse la chiamata.
-Scusami ancora, lo so che è stato molto scortese farti aspettare!- mi disse lui.
- Figurati, scusami per essermi presentata senza preavviso, e per l’uovo!- sorrisi, anche lui sorrise…si, l’avevo già visto quel sorriso! Hunger Games, era Peeta!
- Ahahahah, piacere Josh! E la cuoca, vicina di casa è..?- disse sporgendomi la mano. Ecco come si chiamava, Josh Hutcheroson!
-Ahahah, piacere mio, io sono Zooey.- risposi stringendo una delle mani più soffici che io abbia mai sentito.
- Beh, allora Sei una cuoca?-
-no, no, mie sono dei cuochi, si sono conosciuti in una scuola di cucina a Parigi, e tu?- feci la vaga, ma poi continuai – Ti ho riconosciuto eh!- sorrisi, non volevo sembrare una stolker!
- Ebbene si, sono io!- sorrise, forse un po’ imbarazzato –Scusami, non ti ho ancora offerto niente, vuoi qual’cosa?-
-un bicchiere d’acqua andrà più che bene!-
-tieni- mi porse un bicchiere d’acqua- beh, allora mancava solo un’uovo?-
-ahahaah, si, si! Adesso è perfetto!-
-grazie mille, come al solito dimentico sempre qual’cosa!- si portò una mano nei capelli. Quanto poteva essere sexy? Zooey! Non fare pensieri perversi sul nuovo vicino!
-figurati!-sorrisi istintivamente, Josh mi ispirava fiducia, non sembrava essere un attore montato.
-scusami se ti sembro sgarbato, ma potresti darmi una mano per finire questi biscotti? Così iniziamo anche a conoscerci un po’! Adesso siamo vicini, giusto?-
-Certo che ti aiuto nuovo vicino! Ahahaha!-
- Allora raccontami un po’ di te! – avevamo iniziato ad impastare, si vedeva che non sapeva da dove iniziare…sia con l’impasto sia con me.
- da dove iniziare, come ho già detto prima i miei sono cuochi, mio padre è spagnolo e mia madre è per metà francese e per metà americana, si sono trasferiti in america da Parigi dopo essersi conosciuti e dopo aver finito gli studi per diventare chef hanno aperto un ristorante a Chicago, è da lì che veniamo io e i miei amici, adesso io seguo dei corsi di pittura e fotografia insieme a Joseph, poi c’è Nick che fa il mus…-
-aspetta, aspetta, i tuoi amici?- mi interruppe.
-si, non sono solo io la tua vicina, siamo in 5!-
-oh, bene, finalmente non sarò più il solo giovane di tutto il vicinato, ero solo contro tutti questi nonni!- era anche simpatico, mannaggia!
-ahahah, ora lotteremo insieme!-
-evviva, dammi il cinque!- disse alzando la mano in aria.
-eccoti il cinque!- risposi sbattendo al mia mano contro la sua, non curante del fatto che una mano infarinata più un’altra mano infarinata non portavano a una bella fine!
Al contatto delle nostre mani si innalzò una nuvola di farina; scoppiamo in un fragorosa risata, avevo le lacrime dal ridere, e da quel che vedevo anche lui si stava divertendo steso a terra dalle risate.
-ok, ok, aspetta un attimo ti presto una mia maglia, arrivo subito, la vado a prende- si era ripreso dalle risate, o quasi. – ecco, tieni- disse una volta tornato dalle scale che portavano su, porgendomi una maglia rossa – nell’ultima porta a destra c’è il bagno-.
Andai a cambiarmi, dio come profumava quella maglietta!
-grazie mille, adesso io vado, quando hai voglia vienici a trovare! Dobbiamo assolutamente organizzare una cena a casa mia!- dissi tornando dal bagno.
-si, così conosco il resto dei miei nuovi vicini! Magari porto anche dei biscotti!-
-ok, ma stai attento a metterci tutti gl’ingredienti, mi raccomando!- dissi scherando.
-certo, certo, starò attento!- mi accompagnò alla porta.
-allora ci si vede per una cena?- mi chiese prima di chiudere la porta.
-Certo, Mr. Nuovo vicino!- sorrisi andandomene. Ero felice.

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Capitolo 4
*** Grazie pioggia ***


Ehy! oggi vi rompo le scatole prima! Ditemi se vi piace la storia, datemi consigli, ditemi cosa avreste cambiato, cosa vi aspettate e cose sperate! Parlate, comunicate!
Love, Grim <3

Dopo aver saputo che Nick andando dall’altro vicino aveva trovato solo un vecchio scorbutico, ero ancora più contenta di essere andata a casa di Josh.
Era ormai giunta ora di cena, il pomeriggio l’avevamo passato a fare la spesa, riordinare casa e riposarci….aaaaaaah santo riposo!
-beh allora abbiamo un attore come vicino!- disse entusiasta Helen.
-ehy, amore, non iniziare a fare film mentali!- la rimproverò Matt.
-certo amore, era solo per dire- le rispose Helen, dandogli poi un bacio.
-si, abbiamo un attore!è molto simpatico, gli ho detto di venire quando voleva per una cena, così per conoscerci meglio-
-hai fatto bene, ma non sarà troppo presto per una cenetta romantica solo per voi due, Zooey?- mi diede una gomitata Joseph.
-ah ah, divertente! Una cena tutti insieme intendo!- risposi, mi alzai e sparecchiai -hey, questa sera ci guardiamo un film tutti insieme?- urlai dalla cucina.
-si-
-certo-
-io voto per Hunger Games, in onore del nostro vicino!-si quest’ultimo doveva essere per forza Joseph.
Ci mettemmo tutti comodi in salotto; il film era ormai alla fine quando Morfeo mi prese tra le sue braccia.
                                                                   ***
-EEEEEEEEEEEEHY, buon giorno a tuttiii!- dissi scendendo tutta sorridente dalle scale, la mattina seguente, ero già vestita, pettinata e pronta (http://www.polyvore.com/cercasi_ombrello_primaverile/set?id=74380020)
-dove la trovi tutta questa energia alla mattina? Come fai ad essere già pronta?- mi chiese un Nick assonnato.
-non lo so neanche io, ma oggi sento che sarà un bella giornata!-
-e cosa farai in questa bellissima giornata?-
-non lo so ancora, ma adesso vado a restituire la maglia a Josh!-
-aaaah, ecco perché è una bella giornata, vedrai Josh!-
-vi siete messi d’accordo tu e Joseph, eh?- presi le chiavi e mi incamminai verso casa Hutcherson. C’era aria di pioggia quel giorno.
Quella casa mi dava ancora i brividi, era troppo grande, troppo bella, era la mia casa ideale, immersa nel verde, in legno, e poi quel portone, quel gran bel portone…quel gran bel portone che si stava aprendo…perché si stava aprendo?
-oh, ehy, Zooey, scusa non mi aspettavo di trovarti qui fuori- mi disse Josh uscendo dal portone, venendomi addosso.
-ciao, no scusami tu, non ti ho avvisato, sono venuta solo per ridarti la tua maglia, ecco, tieni.-dissi porgendogli la sua maglietta.
-oh, grazie- butto la maglia sul divano dentro casa – adesso scusami ma devo andare, ho un’intervista tra 10 minuti.- chiuse il portone.
-certo, certo, scusami non vorrei farti ritardare.- dissi mentre lui si stava incamminando verso l’auto. Io mi girai e mi incammina per tornare a casa.
-Zooey!Zooey!- mi girai sentendomi chiamare, era Josh da lontano –ti va di prendere da bere, insieme, uno di questi giorni?- urlò dall’altra parte della strada.
-Certo, quando vuoi, volentieri!- sorrisi – …..volentieri-sussurrai tra me e me mentre Josh era già partito.
Quella mattina avevo voglia di camminare, di fare un giro, di conoscere un po’ LA.
Mi incamminai  verso il centro alla scoperta di questa enorme città, dopo un po’ mi accorsi che stava iniziando a piovere –merda!- mi scappò di bocca.
Ormai era ora di pranzo tutti i ristoranti erano pieni, dovevo accontentarmi di un panino sotto a un qualche rifugio improvvisato, ero troppo lontana per tornare a casa in tempo per mangiare.
Rassegnata, bagnata e visibilmente infreddolita mi incamminai verso il chiosco di panini più vicino, ma a un certo punto mi senti tirare per un braccio e ad un tratto non sentii più la pioggia cadere su di me.
-ehy, ti va di cambiare il mio invito a  bere qualcosa un giorno in un invito a un pranzo, adesso?- era Josh, con il fiatone (mi aveva forse rincorso?), sotto al suo ombrello insieme a me.
-sono in una situazione tale da potermi permettere di rifiutare?-
-credo proprio di no, ahahahah- era vicinissimo a me, il suo viso da vicino era completamente diverso, si intravedevano le lentiggini, il verde dei suoi occhi e la leggera barba.
-come mai niente ombrello?- mi chiese, iniziando a camminare verso il ristorante.
-odio gli ombrelli!- dissi io seguendolo.
-perché?-
-amo la pioggia-
-beh allora se la metti così…- rise e chiuse l’ombrello – adesso va meglio amante della pioggia?- mi chiese prendendomi sottobraccio; era una situazione surreale, io a braccetto con un attore sotto la pioggia andando verso un ristorante.
Finalmente arrivammo al ristorante, anzi no, sfortunatamente arrivammo al ristorante!Mi piaceva camminare stretta a lui, era la mia ancora, e a me piacevano le ancore…eccome se mi piacevano!
-finalmente seduti al calduccio!- disse Josh sedendosi al tavolo del ristorante.
-Allora signori cosa vi porto?- ci chiese subito la cameriera.
- per me una bistecca cottura media e una coca, tu Zooey?-
- cosa mi consigliate?- chiesi alla cameriera. Mi piaceva chiedere consigli, c’era sempre una cosa migliore delle altre, e perché non assaggiarla, ti saresti perso la specialità?!
- il pollo alla californiana.-
-bene, allora prenderò un pollo alla californiana!-ero convinta, Josh un po’ meno, mi guardava storto con un sorrisino che sembrava dire “questa qui è strana forte!”.
La cameriera se ne andò e Josh iniziò a parlare –Pollo alla californiana?-
-si!bisogna sperimentare!-
-hai fatto bene, mi sto quasi pentendo della mia misera bistecca!-
-ahahah, posso sempre condividerla!-
Arrivarono le portate, e io come promesso diedi metà del mio pollo a Josh.
-Allora, signorino Hutcherson, l’altra volta ti ho raccontato un po’ di me, ma adesso tocca a te-
-non mi va di parlare di me, mi piaceva guardarti mentre raccontavi di te- arrossii, l’aveva detto davvero? Non sapevo cosa dire, restai zitta, forse era meglio che iniziare a balbettare per 10 minuti di filata.
-va bene, va bene, come non detto.. - finalmente ebbe fine quell’imbarazzante momento di silenzio – vengo dal Kentucky, ho un fratello di nome Connor, faccio l’attore, e essenzialmente non ho niente di particolare, oltre ad essere tuo vicino di casa!- sorrise. Non aveva niente di speciale….e quel sorriso non era speciale? Si, lo era!
-ahaha, dai non è poi così drammatica la tua vita!-
-niente affatto, soprattutto l’ultima parte!- lo guardai con una faccia interrogativa, poi lui continuò venendomi in aiuto – ho dei nuovi vicini, tra cui te, che combatteranno con me il dominio dei nonni nel quartiere! Cosa potrei desiderare di più?-
-ahahahahaah- eccola, la mia risata isterica.
-ecco, è partito l’allarme-
-ahahahahaahahaha- nessuno avrebbe messo freno alla mia risatallarme. Quella pranzo andò avanti così, alla scoperta dell’uno e dell’altro con un contorno di risate.
Mi piaceva Josh, non perché fosse un attore famoso o cose del genere, mi piaceva come persona era una bellissima persona, mi raccontò di quando mise all’asta una cena con lui per raccogliere soldi, ero rimasta colpita dal gesto, era molto altruista….si ok, sto prendendo una bella cotta.

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Capitolo 5
*** Sbornie e mostre ***


HOLA! eccomi con un altro capitolo!
mi sto demoralizzando, perchè io cerco sempre di aggiungere capitoli, più o meno lunghi e costantemente, ma voi...nulla!non recensite! e allora dai dai dai!
spero che vi piaccia, fatemi sapere!


Driiiiiiin Driiiiiiin, suonarono al campanello, andai ad aprire, sapevo che era Josh, quel pomeriggio dopo il pranzo insieme lo passammo in giro per LA e decidemmo che mercoledì sera sarebbe venuto a mangiare da noi, ormai era una settimana che ci eravamo trasferiti…era ora che lui venisse a cena da noi. Mi ero preparata per quella sera, volevo fare bella figura, forse per la prima volta mi misi davanti allo specchio per truccarmi e prepararmi con estrema attenzione, ma non passai l’esame di Helen, che mi struccò e ritruccò per poi vestirmi a suo piacimento, guardandomi allo specchio pensai che non mi ero mai vista così curata, neanche per il ballo dell’ultimo anno con Liam.( http://www.polyvore.com/cgi/set?id=74681509&.locale=it).
Quella sera filò tutto liscio, come al solito ci comportammo come dei veri casinisti nonostante l’impegno, ma a Josh sembrava non dare fastidio, anzi sembrava stare bene in compagnia con noi.
A fine serata ci ritrovammo tutti introno alla piscina a parlare del più e del meno con una birra in mano.
-mi dispiace ragazzi, ma io torno a casa!- disse un Josh un po’ brillo.
-ok, piacere di averti conosciuto, torna quando vuoi!- Helen, era la più “sobria”.
-Ehy, amico, fatti rivedere, e vacci piano con Zooey – Joseph, perché non sta ma i zitto, ok che è brillo anche lui, ma farsi gli affari suoi?
-ahahahah amico, non te lo assicuro!-è la sbronza o è Josh che parla? Arrossii di colpo, e non per l’alcol che avevo in circolo.
Josh salutò tutti , arrivato a me mi abbracciò poi quando mi avvicinai per dargli un semplice bacio sulla guancia lui si girò, così da far aderire le nostre labbra. Ci rimasi di stucco, lui andò via come se niente fosse successo.
                                      ***
Il mattino seguente mi svegliai alle 11:00 e nessuno ancora si era alzato, tranne Helen.
-Buon giorno, mon amour!- dissi abbracciandola da dietro.
- Buon giorno anche a te! – mi rispose dandomi un bacio sulla guancia – allora, cosa mi dici di te e Josh?-
-io e Josh, cosa?-
-dai, non fare finta di niente, ho visto come ti mangiava con gli occhi-
-no, non è vero, e poi se anche fosse?-
-devi provarci Zooey!-
-provare cosa?-
-Zooey sveglia! Gli piaci, e si vede!-
-Helen, non urlare di prima mattina! Ho la testa che mi scoppia, non ricordo niente di ieri sera!-
-ok, ok, scusa! A chi lo dici, io ho un vuoto, da dopo cena ho il nero assoluto!-
Non cercammo di ricordare, non pensavamo di dover ricordare niente di speciale, solo una serata con amici.
                                                         ***
Passò una settimana senza vedere Josh, forse gli impegni, forse un film, forse non voleva più vederci, forse non voleva più vedermi?
Ma perché mi sto facendo queste paranoie mentali su Josh, speravo forse di avere qualche speranze come invece pensa Helen?
No! E allora perché penso a lui?
-Qui ci vuole una passeggiata al parco!- dissi tra me e me.
Immediatamente mi preparai e dopo una doccia e 10 dieci minuti fui pronta per uscire. (http://www.polyvore.com/parco/set?id=74378295).
Guardai su internet, c’era una bellissima mostra d’arte in centro, è da un po’ di tempo che pensavo di andarci, e quale occasione migliore di questa?
Mi incamminai verso la mostra, ma arrivata davanti al portone trovai chiuso, poi lessi il biglietto attaccatoci sopra “solo per oggi apertura posticipata alle 16:00”, mannaggia, proprio oggi? E adesso cosa faccio? Mi guardai attorno, decisi di prendere un gelato per poi passeggiare per il parco e scattare un po’ di foto.
 Incominciai a scattare le foto, intanto mangiavo il gelato, e sostenevo la borsa, e cambiavo obbiettivo, e mi ripulivo dal gelato, e la gonna mi si sollevava, e schivavo i ciclisti, eeeeeeee booom, eccomi, a terra! Può andare peggio?
-ehy ma cosa ci fai a terra?- si, poteva andare peggio!Era Josh che parlava mentre mi tendeva un mano per rialzarmi.
-ciao, grazie!-accettai il suo aiuto e mi rialzai – volevo vedere una mostra, che però apre alle 16:00 e per passare il tempo volevo prendere un gelato, mentre scattavo foto, ma come vedi non ci sono riuscita!-
-mi dispiace per il tuo gelato!- disse guardando dispiaciuto il gelato e poi me – ti va prenderne un altro? Offro io!-
-Certo!- accettai seguendo il consiglio di Helen, cosa potevo perderci?
-ok andiamo!- mi prese sottobraccio e tornammo in gelateria.
Se prima avevo fatto la fila, adesso, con affianco Joash Hutcherson, la potevo saltare tutta, era come un Dio, poteva avere tutti i privilegi che voleva, ma lui da ragazzo perbene non lo fece e mi toccò rifare la fila. Ci vollero 10 minuti, e non per la fila (per quella ci bastarono 3 minuti), ma le fan, saranno state almeno una ventina e lui le accontentò tutte 20, aaaah che cuore d’oro.
-ma non ti danno fastidio?- gli chiesi ormai fuori dalla gelateria, mentre camminavamo per il parco
-no, per niente! Vogliono solo avere un ricordo!- mi sorrise mettendomi un braccio attorno alle mie spalle – e chi sono io per negare un ricordo?-
-hai ragione!- sorrisi gurdandolo mangiare il suo gelato in santa pace – e se tu venissi con me alla mostra?-
-no, Zooey, non mi sono mai piaciute le mostre-
- daiiiiiiii per favore, non ti sei fatto sentire per una settimana, me lo devi! – feci la faccia da cucciolo.
-ahahaha, ok, ma sappi che non l’ho scelto io! Ho avuto delle prove costumi e delle interviste!-
-grazie! –lo abbracciai, sentii il cuore battere a mille, poi staccando mimi venne un dubbio – prove costume per cosa?-
-Golden Globe-
-wow, Golden Globe! Non manca ancora tanto a Luglio*?-
-si, ma le prove iniziano adesso, sai com’è deve essere tutto perfetto!-
-immagino! Dammi qualche news, cravatta o farfallino?-
-ahahahaha, farfallino! Ma non dirlo a nessuno, te lo dico solo perché sei tu!-
-ahaha, ok il tuo segreto sarà al sicuro! Bella scelta comunque, ho sempre preferito il farfallino!-
-un altro motivo in più per indossarlo quella sera!-
-ah ah – risi sarcasticamente – che simpatia!- gli diedi un piccolo pugno sulla spalla.
-Zooey, non stavo scherzando, tu sicuramente ne capisci più di me di moda!-
-certo! Come no, non c’è giorno in cui Helen non mi ricorda come il mio stile faccia schifo!-
- a me piace il tuo stile, è molto…...- non trovava la parola giusta – vintage!-
-ahahahah, si me lo dicono tutti! Ma a me piace così-
-fai bene, rimani per sempre delle tue idee, mi raccomando!-
-Certo, certo-
Sembrava comportarsi come se ci conoscessimo da anni, mi dava consigli, faceva battutine, è bello e buono, non smetterò mai di dirlo.
Dopo poco raggiungemmo di nuovo la mostra, che finalmente aveva aperto. Sembravamo due critici d’arte, osservavamo, commentavamo e poi passavamo all’altra, ma i nostri commenti non erano per niente seri come quelli dei veri critici, erano più del tipo “tu lo capisci?”, “non so da dove si guarda!”, “ma cos’è?”, “avranno chiamato l’esorcista dopo questo quadro?”.
Uscimmo dalla mostra piegati in due dalle risate.
-ahahahah, aspetta, aspetta!- mi disse Josh tirandomi da un braccio.
-aspetta cosa?- risposi asciugandomi le lacrime scese per le troppe risate.
-torno dentro, devo sapere se il diavolo è impossessato ancora di lui! Perché se è così dobbiamo chiamare un esorcista al più presto!-
-ahahahah era pessima!-
Tornammo a casa camminando, ormai era sera inoltrata quando arrivando davanti al portone di casa mia Josh mi fece una domanda.
-Zooey, ti va di uscire con me domani sera?-
 
 
*Facciamo finta che i Golden Globe si svolgano in Luglio e non in Gennaio!

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Capitolo 6
*** Appuntamenti confusi ***


SCUSATEEEE, mi ero sbagliata a mettere il capitolo, grazi a Tortella pe avemelo fatto notare! Scusate ancora! ma adesso che c'è il capito giusto potete recensire, prometto che se recensirete in tanti posterò il nuovo capito (già pronto) subitissimissimo! ahahahah (minacciamoli, francesca, vedrai che recensiscono sicuro, si, si convinta!)!
ok, ora basta,vi lascio alla lettura!
Grimm.


Alle 19 quella sera suonarono al campanello, Joseph andò ad aprire.
-ehy amico! Come va?-
-bene, bene, e te come te la passi?- si era arrivato, era lui, il mio cavaliere della serata.
Dopo aver accettato l’invito ieri sera, ero in enfasi, appena entrata mi chiesero tutti come fosse andata e io incominciai a raccontare; ero in enfasi, finalmente potevo trovare una persona veramente al mio fianco, non come Liam. Mi ero ripromessa di prepararmi in tempo, ma come al solito, la mia anima da eterna ritardataria prese il sopravvento, anche quella sera fui pronta con 15 minuti di ritardo.
-Helen, dai sbrigati allacciami la lampo del vestito- Helen corse in mio aiuto, per poi allontanarsi e squadrarmi da capo a piedi – si, si, sei bellissima! Vai e fallo impazzire!- mi spinse fuori dalla mia camera.
Io e il mio abito preferito (http://www.polyvore.com/appuntamento/set?id=74390219) scendemmo le scale andando verso la voce del mio cavaliere, che appena mi vide si interruppe.
-ciao a tutti, Josh andiamo?-
-wow- esclamò senza pensarci –v-v-volevo dire, certo, andiamo!- divento rosso al pensiero di quelle che aveva appena detto.
Mi portò in una spiaggia isolata tra grandi scogli (http://www.facebook.com/photo.php?fbid=437497246302710&set=a.426671294051972.116284.180038755381895&type=3&theater), al centro c’era un grande tappeto con sopra una cosa che aveva tutta l’aria di essere un materasso.
-wow- rimasi stupita, mai nessuno aveva fatto una cosa così al primo appuntamento.
-ahaha, oggi riusciamo a dire solo “wow” io e te-
-wow, oh scusami, voglio dire, è bellissimo!-
-dai, forza andiamo!- mi prese per mano e mi porto u quello che si rivelò essere veramente un materasso. Iniziammo a mangiare la pizza, intanto il sole tramontava.
-ecco perché sei voluto partire così presto!-dissi riferendomi al tramonto e allo spettacolo stupendo che stavo osservano.
-ebbene! È forse una delle cose più belle che ci possono essere-
-si, è proprio vero!-
Continuammo a mangiare e una volta finita la pizza si fece buio e Josh accese una torcia.
-no, spegnila- chiesi mettendo la mia mano sopra a quella di Josh che teneva ancora la mano sul bottone di accensione.
-ma è buio!-
-appunto!rovini il panorama!- presi il suo mento tra le dita e lo feci guardare il cielo stellato.
-wow- spense la torcia.
-eeeeh si, proprio “wow”!-
Ci sdraiammo, lui mi prese tra le sue braccia e io misi la testa sul suo petto.
-ma ci vedo bene?- chiese ad un tratto.
-come?cosa?-risposi allarmata.
-è un’ancora quella?- mi chiese riferendosi al mio tatuaggio sull’avambraccio.
-si! Perché?-
-anche io ho un tatuaggio con raffigurata un’ancora…anzi, in realtà ne ho due-
- anche io ne ho due!- mi girai, sgranando gl’occhi verso di lui.
-le coincidenze della vita! Dove è l’altro?- mi chiese.
-sulle costole, e i tuoi dove sono?- risposi.
- sulla schiena e, non ci crederai mai, ma sulle costole anche io-
-ahahahahah, adesso li voglio vedere!- dissi alzandomi e tendendo la mano a Josh.
-se proprio devo- rispose alzandosi. Si girò, dandomi le spalle e si alzo la maglietta sottile mostrandomi il suo tatuaggio.
-complimenti! È veramente molto bello!-
-grazie!, questo è l’altro- mi disse girandosi e mostrandomi l’altro tatuaggio.
-bello anche questo, ma perché proprio le ancore?-
-boh, mi piacciono, mi danno la sensazione di stabilità! E tu?-
-perché sono tutto ciò che non sono io-
-come?-
-forte, ancorata, equilibrata, potente, sicura, stabile, indistruttibile-
-wow, bel significato!- arrossii –ma adesso lo voglio vedere!-
-aaaah, no, questo no!-
-no, no io lo voglio vedere!-
-non lo vedrai mai!- dissi, ridendo andando verso il mare.
-no adesso me lo fai vedere- mi raggiunse e mi prese in braccio.
-non oserai- dissi seria.
- oserò eccome se non mi farai vedere il tatuaggio-
-questo mai e poi mai!-
-allora mi costringi a farlo!- corse verso il mare schizzando da tutte le parti.
-ok, ok, basta! Mi stai bagnando tutta! Te lo faccio vedere! – non smettevo di ridere. Improvvisamente mi ritrovai a due centimetri dal suo viso, eravamo vicini, seri, sempre più vicini, sempre più vogliosi si due soffici labbra da baciare, poi successe, un soffice bacio tra rosee labbra, un bacio rubato alle stelle. Quando ci staccammo sorridemmo entrambi, lui mi fece scendere e mi riporto a casa.
Arrivata davanti casa io e Josh ci salutammo con un semplice “ciao”, poi io entrai in casa e andai dritta in camera di Nick.
-Zooey, come è andata? Sembri sotto shock!- mi chiese appena mi vide.
-non so come dire- dissi io evidentemente sotto shock
-dillo e basta, cosa vuoi che sia?-
-io e Josh ci siamo baciati-
-e non se contenta?-
-si, ma Liam?- ero confusa.
-vieni qui – mi fece spazio nel suo letto e mi andai a sdraiare di fianco a lui, poi lui continuò – Ricordati, Zooey: Ama chi ti ama, non amara chi ti sfugge, ama quel cuore che per te si strugge.
Non t'ama chi amor ti dice, ma t'ama chi guarda e tace.-
-ti voglio bene Nick!-
-ti voglio bene anche io piccola Zooey-
Quella sera mi addormentai così, tra le braccia di Nick, tra la felicità del mio bacio con Josh e la confusione.
Liam era ancora qualcosa per me? Josh cos’era per me adesso?

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Capitolo 7
*** Decisione ***


Ecco il nuovo capitolo, bellino il nostro Josh, che storia mielosa che sto facendo....me ne rendo conto solo adesso...mmmmmh, bisognerà provvedere al più presto, mwahahahahahah.
Vi lascio alla lettura, e visto che ci sono ricordo a tutte di recensire, non fate le associali!scherzo ovviamente, ma mi farebbe molto piacere!
Grim.


Ormai erano passate 3 settimane da quell’appuntamento con Josh, in tre settimane ci eravamo visti altre volte,  e le serate si concludevano sempre con un bacio, sempre un po’ restio.
Questa sera sarei uscita con lui, cena normale aveva detto, speravo fosse così; le volte che diceva “sarà una serata normale” finiva sempre con cene in posti meravigliosi, concerti, o robe del genere.
Questa sera volevo che fosse una vera serata tranquilla. Questa sera dovevo riuscire a togliermi la confusione, l’indecisione che mi circondava da ormai troppo tempo.
-Nick, questa sera devo decidermi, non possiamo andare avanti così!- dissi a Nick mentre mi preparavo.
-sarà anche meglio, è già da 3 settimane che vi baciate senza arrivare a conclusioni- mi rispose sdraiato sul mio letto.
-lo so, lo so, sto andando in crisi- uscii dal bagno.
-no, Zooey devi stare tranquilla- venne verso di me e mi prese il viso tra le mani – qualunque scelta tu faccia sarà quella giusta, però devi restare calma – lo abbracciai forte.
-grazie Nick-
-ora preparati che tra 5 minuti arriva-
-certo, veloce come il vento!- dissi mentre correvo verso il bagno per finire di prepararmi, ci misi poco (http://www.polyvore.com/surprise/set?id=75151221), appena Josh suonò alla porta scesi e lui mi accompagnò dentro la suo macchina. Non era molto elegante, questo mi fece capire che non si trattava di un’uscita in un lussuoso ristorante. No feci in tempo ad allacciarmi la cintura che lui si fermò e spense la macchina, davanti a casa sua.
-hai dimenticato qualcosa?- chiesi
-no, siamo arrivati!-
-come?-
-delusa?-
-no, per niente! sorpresa più che altro!- gli sorrisi. Uscimmo dall’auto ed entrammo in casa. In sala da pranzo c’era una tavola apparecchiata per 6.
-come mai tavolo per 6 persone? Aspetti ospiti?-
-si, ti voglio far conoscere qualcuno..-fece il vago. Aspettammo una ventina di minuti, dove iniziammo a bere un po’ di aperitivo e a parlare, poi arrivarono gli ospiti. D’un tratto mi ritrovai davanti i suoi migliori amici, per poco non svenni.
-ciao ragazzi!- saluto Josh aprendo la porta – vi presento Zooey!- mi circondò le spalle con un braccio mettendomi in bella vista ai suoi amici.
-piacere!- dissi timidamente.
-piacere mio, io sono Liam- mi disse un ragazzo alto, muscoloso, biondo e con un pizzico di accento australiano.
-e io sono Miley –disse la ragazza che teneva stretta la mano di Liam, porgendomi l’altra.
- Zooey, che piacere! Io sono Jennifer, ma tu puoi assolutamente chiamarmi Jen! – esclamò una vivace ragazza, che poco dopo si avvicinò dandomi un bacio sulla guancia.
-piacere, io sono Avan!- per ultimo si presentò un ragazzo alto e moro.
Non c’era bisogno di presentazioni, erano tutti volti noti di Hollywood, chi attore chi cantante, erano tutti conosciuti, ma soprattutto erano amici di Josh.
Cenammo con una pizza, erano davvero tutti simpaticissimi, dal primo all’ultimo. Non si davano arie, non si sentivano superiori, erano semplici ragazzi, come me.
Scoprì che io e Liam avevamo visto molti posti nel mondo in comune, anche lui come me infatti ha viaggiato molto; Miley per tutta cena non la smise di ammirare i miei tatuaggi e io di ammirare i miei, fu un tasto dolente quello dei tatuaggi, perché Josh non li aveva ancora visti tutti, ma dal sorriso che faceva aogni volta che ne scopriva uno sembrerebbe non gli dispiaccia più di tanto, io e Miley decidemmo di trovarci per fare un nuovo tatuaggio insieme; Avan sembrava avesse i miei stessi gusti musicali. Insomma avevo trovato nuovi amici.
Finita cena andammo verso la sala cinema, avevamo voglia di un bel film horror. Mentre andavamo mi sentì tirare da un braccio, era Jen.
-ehy jen, dimmi!-
-ti devo parlare!-
-ok, certo!- mi stavo preoccupando.
-ecco, si, vedi..-non trovava le parole – non ho mai visto Josh così felice, come adesso…- si interrupe, vedendo che continuavo a non capire continuò –credo sia merito tuo!-
-mio?- confusione, confusione, confusione, confusione, confusione.
-si, io e Josh siamo ottimi amici e lui si confida spesso, e mi ha raccontato di voi, spero non ti dispiaccia..-
-no, figurati, continua..-
- ecco, lui mi ha raccontato dei vostri baci, lui è felice con te , ma non sa cosa fare, sta aspettando una tua mossa, e so che tu vorresti fare una mossa…si vede dai tuoi occhi, da come lo guardi mentre sorride- aveva già capito tutto.
-si, mi piace molto, sono felice, molto felice in queste settimane, ma sono anche molto confusa- gli spiegai.
-beh adesso spero di averti chiarito le idee! Quando ne hai voglia chiamami senza problemi! Capito piccola Zooey?- mi sorrise, l’amavo, ero follemente innamorata di lei.
-certo, grazie mille Jen- l’abbracciai e andammo verso la sala cinema dove il resto del gruppo si era già messo comodo; vidi Josh farmi segno di sdraiarmi vicino a lui, e io lo feci, mettendomi tra le sue braccia.
I film horror non mi sono mai piaciuti più di tanto, ma non rinunciavo mai a vederne uno ogni tanto. Ad un tratto il film perse tutta la sua importanza, quando vidi il viso di Josh intento a fissarmi a 3 centimetri dal mio, mi avvicinai, e lo baciai, un bacio vero, non di sfuggita, non vago ma deciso, io volevo lui, volevo Josh. Niente confusione.
-Josh- mi fermai e lo richiamai la sua attenzione sussurrando il suo nome.
-Zooey- mi rispose, con un’aria sognante – Zooey, io voglio stare con te-
-mi rendi la persona più felice del mondo- sorrisi, sorrise, ci baciammo.
A fine serata andarono tutti via, nel salutare Jen le feci un occhiolino e lei capendo, sorrise e mimò un “chiamami!”.
La serata era conclusa, ma non per me e Josh. Appena la porta si chiuse mi sentì abbracciare da dietro da Josh.
-piccola Zooey, mia piccola Zooey- sussurrò al orecchio, mi girai e lo baciai.

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Capitolo 8
*** Bowling su giornali ***


ECCOMI CON UN NUOVO CAPITOLO! 
Spero vi piaccia, spero recensirete per dirmi che vi piace, spero recensirete.
Grimm.



-se il buon giorno si vede dal mattino…..- mi ero appena svegliata, trovandomi ancora nel letto di Josh appoggiata sul suo petto,lui si era già svegliato da un po’–questa sarà una bellissima giornata- continuai baciandolo.
-buon giorno anche a te piccola Zooey – arrossii e mi rintanai nelle coperte.
-che ore sono?- chiesi da sotto le coperte.
-le 9 –
- di già?-
-purtroppo si-
-ci dobbiamo alzare?- chiesi tornando, con la faccia da cucciola, fuori dalle coperte.
-nessuno ci obbliga-
-mi stai dicendo che possiamo restare così per il resto della nostra vita?-
-si – sorrise.
-sono la persona più felice del mondo-
-mai quanto me- mi baciò.
Dopo circa 10 minuti di coccole Josh si alzò e scese in cucina. Sentendo il rumore di pentole e padelle e poi un certo profumino, mi alzai anche io e scesi per vedere cosa stava combinando, le vidi fuori sul balcone girato di spalle.
-ehy, cosa combini?- lo abbracciai da dietro. Mi accorsi che in mano aveva una sigaretta, sgranai gl’occhi, avevo visto delle foto circolare su internet del set alle Hawaii, ma mai mi sarei immaginata che fosse un fumato incallito. Lui si girò e mi vide sorpresa.
-scusa-
-no, non ti devi scusare!-
-ti da fastidio che io fumi?-
-no, affatto, anzi….- ammiccai.
-o vuoi una sigaretta o lo trovi eccitante, non capisco…- ci avvicinammo, sempre si più poi i gli scoccai un bacio veloce.
-entrambi!-
-ahahahah, tieni!- mi disse sporgendomi un sigaretta.
-come hai preso il vizio?-
-non lo so, ne fumavo una ogni tanto, quando ero frustrato, poi con l’andare del tempo è diventata un’abitudine –
-ti capisco,è un po’ quello che sta succedendo a me– poi sentì una folata di puzza di bruciato – Josh, ma questa puzza di bruciato?-
-oddio, la colazione!- corse in cucina spegnendo i fornelli.
-hai salvato qualcosa?- chiesi raggiungendolo.
- starbucks?-
-ahahahaha,certo! Vado a casa a prepararmi, ci vediamo tra 30 minuti?-
-ok, a dopo piccola Zooey- mi diede un soffice bacio e poi me ne andai.
Arrivata a casa non trovai i miei soliti amici, ma veri e propri ispettori pronti a farmi il terzo grado.
-allora com’è andata?-
-vi siete baciati ancora?-
-cosa avete mangiato?-
-dove siete andati?-
-state insieme?-
-sei stata a casa sua?-
-avete fatto sesso?-
-avete usato le precauzioni?-
-eravate a un concerto?-
-quale spiaggia avete scelto questa volta?-
-dobbiamo chiamarlo cognato?-
Le loro voci si accavallavano una sull’altra – ragazzi, se mi lasciaste parlare, vi spiegherei tutto!- silenzio assoluto –ok, adesso ci siamo ….- gli raccontai tutto, erano tutti felici per noi, un po’ se lo spettavano, sapevano che ci frequentavamo da un po’ e non vedevano l’ora che avvenisse quel che poi è successo. Mi feci una doccia veloce e poi mi preparai per andare a fare colazione con Josh.( http://www.polyvore.com/finto_relax/set?id=75053121). Quando scesi trovai Josh in giardino, lo guardai parlare con Joseph, Matt e Nick e pensai a quanto lui poteva essere bello e a quanto io potevo essere fortunata ad avere al mio fianco uno come lui, come avevo fatto ad essere indecisa, come potevo avere dei dubbi su una persona così bella e fantastica?
-ti piace molto, non è vero?- Helen spuntò da dietro di me e mise la testa sulla mia spalla.
-si Helen, mi piace proprio tanto-
-sono felice per voi, davvero!-
-grazie di tutto Helen-
-prego- mi diede un bacio sulla guancia e poi dirigendosi verso la porta che da sul giardino urlò – eeeeeh la mia piccola Zooey sta crescendo!- fu lì che Josh si rese conto che io era pronta per andare.
-ciao Zooey! Stavamo parlando un po’ di basket!- mi salutò Matt.
-certo Matt, uno con te di cosa può parlare se non di sport- raggiunsi i ragazzi in giardino e mi sedetti sulle gambe di Josh e gli diedi un bacio.
-aaah sei simpatica!- disse Matt sarcasticamente.
-come sempre!- Josh se la rideva – e tu non ridere!- dissi rivolgendomi a Josh –andiamo, se no fa tardi?- gli chiesi.
-certo- io e Josh salutammo e ci incamminammo fuori, aveva la moto.
-ti va bene se andiam…- non finì la frase che io ero già montata in sella – lo prendo come un si!- partimmo, mi piaceva andare in moto, la velocità, il vento, il stingermi forte a lui.
Arrivammo davanti a Starbucks, scesi e un fiume di paparazzi ci assalì, Josh non li scacciò via brutalmente, mi prese per mano e continuò a camminare facendoci anche due chiacchere amichevoli, i paparazzi chiedevano chi io fossi, ma lui rispondeva sempre con un sorriso.
Entrammo e ordinammo.
-sai Zooey, adesso sono felice- sorrisi, non sapevo cosa rispondere, i momenti romantici non erano il mio forte.
-anche io sono felice Josh, un felicità vera – adesso era lui che sorrideva.
Arrivarono le ordinazione, io bevvi subito un sorso.
-aaaaaah bruciaaaa!- mi ero scottata con il mio caffè bollente.
-ahahahahahahahahahahahahahahaha- josh non la smetteva di ridere, ormai stava piangendo.
-ahahah, aiuto, ho la lingua a fuocoooo, cosa ridi? Ne pagherai le conseguenze!- Non mi sentivo più la lingua e Josh continuava a ridere – mi sento come gatto silvestro-
- sei bellissima anche da silvestro- Riuscì a dire Josh tra una risata e l’altra.
-ruffiano!- mi accarezzò la guancia con la mano per calmarmi –che dolce- feci una pausa dove sorridemmo – ma me la pagherai ugualmente!-
Finito di bere ci dirigemmo alla moto e poi verso casa.
-allora questa sera?- mi chiese mentre mi accingevo a togliere il casco.
-non lo so, vuoi fare qualcosa?-
-non so pensavo a una pizza, bowling, con gl’altri se per te va bene,niente di speciale-
-per me va bene tutto, anzi avevo proprio voglia di una bella partita a bowling, è da tanto che non gioco!-
-beh allora non sarai in squadra con me!-
-ah ah ah, scherzerai meno quando ti batterò!-
-vedremo, vedremo-
Ci baciamo e ci salutammo.
Quel pomeriggio dovevo fare l’iscrizione per la scuola d’arte e fotografia per settembre, decisi che dopo pranzo ci sarei andata, magari con Helen, mi mancano i pomeriggi di shopping sfrenato con lei.
Pranzai a casa con gl’altri e finito di sparecchiare io e Helen partimmo per iscrivermi ai corsi e poi andammo al centro commerciale.
-come va con Matt?- chiesi mentre eravamo nei camerini dell’ultimo negozio.
-bene, Matt dice che mi devo trovare un lavoro.-
-ha ragione, perché non provi con qualche rivista di moda? È il tuo forte!-
-vorrei provare, ma non saprei neanche da dove cominciare!-
-troveremo un modo, vedrai che troverai il più bel lavoro del mondo!- uscimmo dai camerini, comprammo metà negozio e tornammo a casa.
Erano ancora le 5 e io avevo appuntamento con Josh alle 8, avevo tempo di chiamare Jen per raccontarle tutto, composi il numero.
-pronto?- rispose squillante la voce di Jen.
-ciao Jen, sono Zooey!-
-Zooey! Finalmente ti fai viva, come va?-
-bene, bene, tu?-
-alla grande, mi ha detto Josh che questa sera ci sei anche tu!-
-certo che ci sono, come posso mancare? Jen ti devo raccontare…-
-troppo tardi piccola Zooey, ci ha già pensato Josh- mi interruppe.
-come?- ero sorpresa.
-si, tu non immagini neanche quanto sia felice-
-Oh mon dieu-
-ahahahahah, che dolci-
-Jen, io non so cosa fare, io non so se me lo merito-
-tranquilla, te lo meriti eccome! Josh è sempre così, appena gli fai capire che provi qualcosa, lui parte a mille!-
-Jen, io con lui mi trovo bene, non voglio deluderlo-
-non lo deluderai, fidati-
-ok, mi fido. Ti va di andare a prende un aperitivo?-
-certo, facciamo alle sette dal “the cube” poi finito andiamo da Josh insieme?-
-benissimo, a dopo Jen!-
-Ciao, a dopo!-
Chiusi la chiamata e andai a farmi un bel bagno fresco, quanto mi rilassava farmi i bagni con la musica che copriva ogni rumore, riuscivo a mettere a fuoco tutti i miei pensieri, l’ispirazione per i miei quadri molte volte mi vieni qui, poi quando esco metto in atto tutto quello a cui ho pensato, altre volte prendo la tela in bagno con me. Ogni volta era uno strazio lasciare quella vasca piena d’acqua, ogni volta ho la tentazione di tornare dentro per ore e ore. Anche questa volta, non fu da meno, ci volle un bel po’ di forza di volontà per togliermi dalle grinfie della vasca da bagno. Mi preparai in fretta e fui pronta dopo 10 minuti. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=75436797&.locale=it). M incammina verso il “the cube”, era un bar in centro fatto a forma di cubo tutto trasparente e all’interno era tutto a forma di cubo, dalle sedie ai bicchieri fino alle bottiglie. Arrivai e vidi che jen era dentro che mi aspettava, stava chiacchierando con un signore di spalle, entrai e Jen mi vide.
-ciao Zooey!- disse allontanandosi dall’uomo di spalle e venendomi incontro.
-ciao Jen, scusami il ritardo!-
-figurati vieni, scusami ho incontrato un caro amico, vieni che te lo presento- mi trascinò dall’uomo di spalle. Poi me lo ritrovai davanti –ecco, questo è Sam!- avevo di fronte a me Sam Claflin e la sua ragazza Laura Haddock.
-piacere Zooey- mi presentai tendendogli la mano.
-Piacere Sam, e questa è Laura-
-Piacere!- mi sorrise, quanto poteva essere bella una ragazza, erano proprio nati per stare insieme.
-bene, piacere, piacere, vi siete conosciuti, adesso…aperitivo!-disse frettolosamente Jen,noi ridemmo di gusto. Scoprii che Sam e Laura non erano venuti alla cena organizzata da Josh per via di un impegno improvviso, e che erano tornati solo questa mattina; scoprii anche che tra il mio Josh e Sam c’era del “tenero” o almeno così insinuavano Jen e Laura. Già amavo Laura e Sam, erano due persone stupende, simpatiche e con la testa sulle spalle, chiesi se volessero venire al bowling con noi e loro accettarono con gran piacere. Verso le 8 Jen ci portò tutti a casa di Josh, io e jen entrammo subito mentre Sam e Laura rimasero fuori, dietro la porta.
-finalmente siete arrivate!- disse Josh mettendo un braccio attorno alle mie spalle e baciandomi.
-si, siamo arrivate con una sorpresa!- disse Jen.
-una sorpresa? Mi fate paura voi due insieme-
-si, ti dovresti preoccupare!-
-oh, no piccola Zooey, Josh non si dovrebbe preoccupare…-disse con Jen con voce maligna e sguardo oscuro.
-come glielo diciamo Jen?-
-c’è un modo semplice e indolore?-
-i-i-io non capisco-josh era mezzo terrorizzato, mezzo divertito dalla situazione.
-no, non c’è modo…- feci una pausa per la suspance, misi la mano sulla maniglia del portone e piano, piano iniziai ad aprirla, poi di scatto la spalancai.
-SOPRESAAAAAAA!- urlammo in coro Jen, Laura ed io mentre Sam saltò addosso a Josh abbracciandolo. Sembravano veramente innamorati.
-ehy Laura, pensi che dovremmo essere gelose di questa cosa?- dissi affiancandomi a lei e indicandoli.
-non so Zooey, dovremmo preoccuparci?-
-oooooh, ma dai vieni qui!- disse Sam andando verso Laura e abbracciandola.
-c-c-c-cioè tu mi stai tradendo? Sam ti credevo diverso!- disse Josh con la voce da checca isterica.
-Josh mi metti in difficoltà così!- gli rispose Sam reggendo il gioco.
-ehy, Romeo e Romeo dobbiamo cenare, ve lo ricordo!- interruppi il loro teatrino.
-non interrompere la nostra discussione sul vero amore!- disse Sam, fulminandomi con lo sguardo.
-ok, ok, allora solo 3 pizze giusto?- chiesi a Jen e Laura.
-no, no, mi dispiace Sam ma io ho fame, ci ameremo più tardi e magari in privato!- disse Josh sbrigativo.
-ahahahha, siete i soliti, solo per un po’ i cibo!- disse Jen – a proposito per me pizza con le patatine fritte!!-
-ahahahaha, certo Jen, certo!- rispose Josh.
Delle volte sembrava ci fosse del tenero tra Jen e Josh , erano così amici, così in simbiosi, così legati, che io a confronto sembravo una completa estranea.
Ordinammo le pizze e le mangiammo accompagnate da un po’ di birra, che contribuì a scatenare quella serata. Finita la cena sparecchiammo e andammo al bowling dove ci stavano aspettando Liam, Miley e Avan; entrammo e prendemmo il potere della pista numero 8.
-io direi di dividerci maschi contro femmine!- propose Miley.
-concordo, non voglio essere in squadra con chi non sa giocare- disse provocandomi Josh, io avevo il suo braccio sulle spalle, glielo morsi – Ahia! Adesso sono più convinto, maschi contro femmine!- mi sorrise come per dire “lo sai che scherzo vero?” io gli sorrisi di risposta e lui mi bacio.
Cominciammo a giocare, non ero proprio un’esperta di bowling, mi ci vollero un mo di spiegazioni da parte di tutti prima di iniziare a prenderci la mano, alla fine perdemmo, forse per colpa mia, anzi…sicuramente per colpa mia.
-scusate ragazze!-
-scusate niente, adesso non ti parleremo più- Jen sembrava seria, molto – dai Zooey, sto scherzano!- continuò vedendomi rattristare.
-dai sarà per la prossima- disse Laura.
-ne sei così sicura, amore?- le chiese Sam abbracciandola da dietro.
-sicurissima,amore!- Laura era convinta delle parole appena dette.
-io devo andare, ci si vede!- si intromise Jen.
-ehy Jen hai bisogno di un passaggio? Anche io e Liam stavamo per andare!- le chiese Miley.
-no, grazie mille, mi ha già offerto un passaggio Avan-
Ci salutammo e io promisi a Miley di farmi sentire per il nuovo tatuaggio.
                                                                                                   ***
Quel giorno mi svegliai sola, nel letto di Josh, era la prima volta che mi capitava, quando dormivo da lui ero solita svegliarmi con lui affianco, non averlo vicino non mi piaceva, in questi giorni era diventato la mia ancora, il mio equilibrio costante. Misi a fuoco la vista e vidi un vassoio sul pavimento di fianco ala letto con sopra la colazione, e un giornale arrotolato con sopra un post-it che diceva “LEGGIMI!”.
Non me lo feci ripetere due volte, presi il vassoio sul letto e incominciai a fare colazione con il cornetto e il latte, poi mi misi a sfogliare il giornale che Josh mi aveva ordinato di leggere. Era un semplice giornale di gossip, niente più, niente meno. Non capivo cosa volesse dirmi, o fami capire, parlavano del nuovo film di Ryan Gosling, delle foto provocatorie di Rihanna e della nuova fiamma di Josh Hutcherson..niente di speciale……………..no aspetta Zooey, c’è qualcosa di speciale, ci sei tu in quel giornale, insieme a Josh. L’articolo parla di me e Josh, scrivo supposizioni su come ci siamo conosciuti, cercando di capire tutti su di noi, su come mi chiami o da dove venga, se io sia solo una fiamma passeggera o la vera fidanzata di Josh Hutcherson; ci sono foto, foto di noi due al bowling e al ristorante, foto dove ci teniamo per mano, foto dove ci abbracciamo e foto dove ci baciamo. Mi lascio sfuggire un pensiero sul fatto che in alcune foto eravamo proprio venuti bene, ma poi torno subito alla realtà e mi accorgo che adesso tutti inizieranno a vedermi come la nuova fiamma di Josh Hutcherson.

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Capitolo 9
*** Tattoo adorissimi ***


Hola! Grazie mille per le visualizzazioni, e grazie anche alle poche recensioni ricevute! facciamo che nel prossimo capitolo ringrazi le TANTE recensioni?
Spero vi piaccia, fatemi sapere!
Ecco a voi il capito!
Grim.


Composi il numero e lo chiamai.
-Buon Giorno piccola Zooey!- rispose con voce squillante.
-Buon Giorno anche te!- dissi sforzandomi di sembrare altrettanto sveglia.
-ti sei appena svegliata vero?-
-si sente molto, vero?-
-no, no- disse trattenendo a stento una risata.
-Josh, ho visto……l’articolo-
-ah…l’hai visto?-
-si-
-cosa ne pensi?- mi chiese.
-cosa dovrei pensare? Certo non mi entusiasma il fatto che ci abbiano seguiti, ma in un certo senso ero preparata-
-ah, bene, bene – era sollevato, si sentiva dal tono di voce – io penso che in alcune foto sei veramente venuta molto bene!-
-no, in alcune foto siamo venuti bene- dissi marcando la parola “siamo”.
-ahahah, conservale!-
-certo! Dove sei adesso?-
-sono con Avan per un’intervista per la SBNN-
-oddio, scusa, non volevo disturbare, ok, scusa, adesso ti lascio andare, scusa, a dopo, ciao- dico frettolosamente.
-non mi hai disturbato per niente, a dopo piccola Zooey-.
Dio, quanto mi piace quando mi chiama “piccola Zooey”, mi da un senso che dev’esser protetta e rincuorata, proprio quello di cui ho bisogno. Sono sempre stata felice, all’esterno, la mia vita è stata felice, ma dentro mi sento sempre un po’ sola, sempre un po’ vuota, questa mancanza di qualcosa però non la voglio trasmettere a chi mi stava attorno, è per questo che fuori sembro sempre allegra. Credo che in me stessa ci sia un’energia tale da non far esternare tutta la mia negatività che un giorno potrei anche scoppiare; mi piace far sentire felici le persone, farle sentire amate e rassicurate, stargli accanto, anche se nessuno l’ha mai fatto realmente con me, tranne Nick, lui è stato l’unico che realmente è riuscito ad ascoltarmi. Ecco questa è una cosa che ci accomuna, io e Nick sappiamo ascoltare, entrambi restiamo in silenzio quando gl’altri raccontano le loro storie, con il tempo, a forza di ascoltare, siamo diventati buoni consiglieri, buoni consiglieri per i problemi altrui, ma purtroppo non per i nostri.
Amo quando mi fermo a pensare, anche se a volte pensare troppo non mi fa bene. Decisi di chiamare Miley per andare a farci il nuovo tatuaggio di cui tanto abbiamo parlato, accetto felicissima.
Tornai a casa e chiesi ad Helen se volesse venire anche lei, visto che voleva da tempo farsi un tatuaggio, dopo un po’ la convinsi ad abbattere la paura degl’aghi. Ci preparammo (http://www.polyvore.com/tattoo/set?id=75352173) e partimmo verso l’indirizzo che mi aveva detto Miley. Quando arivvamo aspettammo 5 minuti per poi vederla arrivare.
-ciao Miley!- ci salutammo con un abraccio.
-ciao! Come va? Pronta?- mi chiese elettrizzata.
-come non mai! Ti presento Helen, è la mia coinquilina e migliore amica-
- Piacere!- sorrise Helen sporgendo al mano verso Miley.
-piacere tutto mio! Anche tu tatuaggio oggi?- chiese sorridendo e stringendole la mano.
-si, il secondo, ma ho ancora una paura folle degl’aghi!-
-ahahah, non sei l’unica anche io avevo paura poi ci ho fatto, l’abitudine, ho troppa voglio di un nuovo tatuaggio! entriamo?-
-entriamo!- dissi io urlando entusiasta. Helen però rimase ferma –dai Helen, ci sono io con te!- la guardai negl’occhi per infonderle sicurezza.
- forza e coraggio che l’inchiostro ci aspetta!- Miley la prese sotto braccio, ed Helen, più tranquilla si fece portare dentro.
Il negozio era magnifico, l’avevo già visto il Tv, era lo studio di Kat Von D.
-oh mon dieu- mi feci scappare una volta entrate.
-eh, si, è proprio bello!- concordò Miley, Helen si limitò ad annuire.
-hey Miley!- una voce da dietro salutò Miley, era Kat.
-ciao Kat!- la saluto con un abbraccio – ti ho portato delle amiche!-
-oh, certo, certo piacere io sono Kat!-
-piacere,io sono Helen!-
-piacere, Zooey!-
-ma io ti ho già vista da qualche parte..- si rivolse a me con aria pensante – ah si, ora mi viene in mente! Tu sei la nuova fiamma di Josh Hutcherson!- arrossii all’istante.
-Emh, sia allora io volevo due frecce incrociate sopra il gomito, voi?- disse Miley, interrompendo quel momento imbarazzante, sapeva che io e Josh non volevamo ancora rendere niente ufficiale al mondo intero.
-io vorrei un uccellino sulle costole, sulla parte opposta all’ancora- risposi io, felice di cambiare argomento.
-per me una farfalla dietro il collo- sorrise, forse per la paura, Helen.
-ok, mettiamoci al lavoro!-
In due ore finì tutti 3 i tatuaggi (mio, http://www.facebook.com/photo.php?fbid=468823306503437&set=a.426715124047589.116306.180038755381895&type=3&theater), però io e Miley ci rimase ancora voglia di un piccolo segno che da tanto volevamo farci entrambi, un piccolo tao cinese, ci togliemmo lo sfizio, proprio quel pomeriggio, sul polso. Felici, soddisfatte, e inchiostrate per bene, andammo a prendere un frappé.
-una di queste sere organizziamo una serata a casa nostra con tutti?- propose Helen.
-che bella idea, si dai tutti, anche Sam e Laura! Così facciamo conoscere tutti!-
-io e Liam dateci per sicuri! Non ci perderemmo mai una festa a casa vostra!-
Tornammo a casa, mi preparai (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=76118097&.locale=it) e verso le 8 andai a casa di Josh. Suonai e lui mi aprì, in accappatoio.
-ma cosa fai, copriti!- dissi spingendolo dentro-
-piccola Zooey, mi sei mancata!- approfittò del momento per abbracciarmi e baciarmi sulla tempia, io sollevai il viso e lo baciai – stavo andando a farmi una doccia- continuò.
-certo, vai pure, io intanto apparecchio-
Sentivo la musica venire dal bagno dove si stava lavando, erano i “Florence and the Machine”, li adoravo, quasi li veneravo, non sapevo piacessero anche a Josh.
-non sapevo ti piacessero i Florence!- gli dissi quando dopo una bella doccia mi raggiunse in cucina.
-sono uno dei miei gruppi preferiti!-
-oh, beh allora saprai che prossimo weekend c’è il loro concerto qui a LA!- feci gl’occhi dolci.
-certo, ma non farmi gl’occhi dolci!-
-oh, ma daiiiii, ti pregoooooooo- gli stressai l’anima, alla fine cedette.
-ok, si va bene! Ti porto al concerto!-
-Grazieeee!- gli saltai addosso riempiendolo di baci, poi pensai, adesso cosa gli dico? Un ti voglio bene, è troppo da amici; per un ti amo è troppo presto – ti adoro- gli dissi, si direi che è la scelta giusta.
-ti adorrissimo- mi disse sorridendo, scoppiai a ridere.
-adorissimo?- trattenevo a  stento le lacrime dal ridere.
-si, adorissimo! Smonti sempre i momenti più romantici tu!- fece l’offeso.
-no, no, ti adorissimo anche io!- gli diedi un bacio. Suonarono il campanello, Josh andò ad aprire, pagò, e poi fece un autografo, quello non poteva mancare. Ci mettemmo a tavola e cenammo cinese.
-e quello?- disse Josh accorgendosi del tatuaggio nuovo ricoperto dalla crema.
-emh, oggi mi sono vista con Miley e heln e siamo andate da Kat Von D, eh sai com’è….un tatuaggio tira l’altro….- mi dilungai.
-quanti tautaggi hai fatto?- mi interruppe.
-due- dissi svelta, con l’intento di non farmi capire.
-ah, fa vedere meglio- chiese incuriosito.
-questo- feci vedere l polso – e poi c’è un piccolo uccellino qui – mi alzai la maglietta e gli feci vedere l’uccellino sulle costole.
-molto belli, soprattutto l’uccellino, mi piacciono molto i colori!-
-sei arrabbiato perché non te lo detto?-
-no, arrabbiato assolutamente no, però un po’ mi dispiace, avrei voluto consigliarti- improvvisamente mi sentii in colpa.
-scusami – abbassai la testa.
-non ti preoccupare, spero ci saranno altre occasioni, lo sai che amo i tatuaggi!- mi tirò su il meno con due dita e mi sorrise.
- certo, ma perché te non ne fai più?-
-non vorrei compromettere la mia carriera da attore, non ho voglia ogni volta di doverli coprire con quintali di fondotinta, magari in un futuro-
-magari in un futuro ne faremo un insieme-
-non vedo l’ora-
Finita la cena prendemmo una bottiglia di vino e un pacchetto di sigarette e ci trasferimmo in terrazza a parlare. Ci piaceva trascorrerle così le serate, seduti su una panca, abbracciati, bevendo del buon vino, fumando sigarette e discutendo su tutti gl’argomenti più disparati; amavo quelle serate tranquille, amavo stare con lui.

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Capitolo 10
*** Concerto e ritorni ***


Ciao a tutte!! capitolo un po' corto questa volta, mi dispiace, prometto solennemente che i prossimi saranno più lunghi!
Grim.


Le settimana passò in fretta, era la mattina del concerto, ero elettrizzata, non vedevo l’ora di vivere un’esperienza del genere, “i Florence and The Machine…wow!” pensai, ho sempre voluto andarli a vedere ma non ne ho mai avuto l’occasione, mi piace la loro musica, mi piace la cantante, diventerei lesbica per mettermi con la cantante, dico sul serio, mi piace tutti di loro. Mi svegliai di buona mattina, ormai Morfeo non poteva più fare niente per tenermi con se, l’eccitazione aveva preso il possesso di me; mi preparai (http://www.polyvore.com/concerto/set?id=76305074) e scesi per fare colazione.
-buongiorno mondo!-
-buongiorno anche a te, felice?- mi chiese Matt.
-felice è dire poco, sono elettrizzata!- raggiunsi Matt per fare colazione.
-sai Zooey, ti vedo felice con Josh, non è com’era con Liam, con lui sembra felicità vera.- mi disse con tutta la dolcezza che poteva mettere dentro una frase.
-grazie Matt, mi mancavano questo tuo lato dolce!- dissi abbracciandolo e accoccolandomi a lui.
-non ti ci abituare!-
-lo so, lo so!- mi staccai e gli diedi un bacio sulla guancia – ora vado, salutami il resto della banda!-
-a che ora torni a casa? Ti dobbiamo aspettare?-
-non lo so, non aspettatemi, al massimo mangerò un panino quando torno!-
-va bene, buon divertimento!ciao!-
-grazie mille!ciao!-
Uscii di casa e mi diressi a casa di Josh. Suonai al campanello. Io mi misi in posa con un sorriso ebete ad aspettarlo (https://www.google.it/search?hl=it&q=cara%20delevingne&psj=1&bav=on.2,or.r_cp.r_qf.&bvm=bv.44158598,d.ZWU&biw=1280&bih=798&um=1&ie=UTF-8&tbm=isch&source=og&sa=N&tab=wi&authuser=0&ei=tztPUdvRI6OC4gSx0IHYBg#um=1&hl=it&authuser=0&tbm=isch&sa=1&q=cara+delevingne+rare+photos&oq=cara+delevingne+rare+photos&gs_l=img.3...43916.46456.9.46817.5.5.0.0.0.0.86.391.5.5.0...0.0...1c.1.7.img.P7jbHZXXAhY&bav=on.2,or.r_cp.r_qf.&bvm=bv.44158598,d.ZWU&fp=525d61825b277e52&biw=1280&bih=798&imgrc=eTrdjZE9JDIQuM%3A%3BRuMXNlmIGdAQjM%3Bhttp%253A%252F%252Fimageshack.us%252Fa%252Fimg404%252F2987%252Fcara2.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Flifestylehunters.com%252Fcara-delevingne-style-icon%252F%3B640%3B640),Josh aprì la porta e quando mi vide scoppiò a ridere, quella risata spontanea che fa perdere un battito cardiaco per quanto è bella.
-ahahahah, oddio, sei bellissima!- disse fra una risata e l’altra prendendo fiato.
-dai, dai, dai, dai, andiamo?andiamo? dai Josh! Andiamo?- dissi, tirandolo come fanno i bambini piccoli, verso la moto.
-ok, ok, adesso andiamo!- mi tirò a se –ma prima vieni qui- poi mi strinse a se, e mi baciò dolcemente, un bacio soffice e semplice –adesso possiamo andare- disse staccandosi.
Dopo circa 30 minuti arrivammo al concerto, prendemmo posto, eravamo vicini al palco, ma neanche troppo, come sempre Josh non aveva voluto fare la star e prendere i posti in prima fila.
Quel concerto fu una cosa incredibile, sarà stata la buona musica, la bellezza di Florence Welch (cantante del gruppo), saranno state le luci, ma certamente Josh ha reso questo evento indimenticabile.
Josh dopo il concerto mi riportò a casa. Entrando in casa andai in camera a cambiarmi, dopo 5 minuti sentì bussare alla porta.
-avanti-dissi. Entrarono Helen e Nick –ma cosa ci fate ancora in piedi? –chiesi.
-volevamo sapere!- si giustificò Helen. Prendemmo delle sedie e ci mettemmo in giardino al chiaro di luna, e gli raccontai tutto.
-a un certo punto mi ha abbracciato da dietro, coccolandomi tra le sue braccia e mi è sembrato tutto perfetto!-
-Zooey, ti dobbiamo dire una cosa- disse Helen bloccando il mio racconto.
-cosa?- mi allarmai.
-ha chiamato Liam, ha visto le foto sui giornali- rispose Nick.
-devo preoccuparmi? -
-sembrava un po’ geloso-
- io e lui non stiamo più insieme, non capisco, cosa dovrei fare?-
-non pensarci, tu sei stata chiara nel far capire a Liam che tra voi era finiti, giusto?-
-gli ho detto che volevo una pausa…-
-come?una pausa?- mi chiese Helen sbalordita.
-davvero Zooey? Una pausa-
-si insomma, non pensavo di trovare qualcuno qui, lo speravo, ma non ci credevo!- mi stavo agitando, andai in cucina a prendere una bottiglia di vino e tre bicchieri.
-grazie- disse Helen prendendo un bicchiere e riempiendolo – Zooey, una pausa non vuol dire chiedere definitivamente!-
-no?- chiesi confusa.
-no!- risposero in coro Nick e Helen.
-devi chiamarlo Zooey – disse Nick- domani mattina lo chiami e chiarisci!- continuò dopo aver bevuto un sorso di vino dal suo bicchiere.
-devo?-
-si devi- mi rispose Helen portando la sua mano sulla mia spalla per confortarmi.
-si, avete ragione, io devo chiamare Liam e chiarire che tra noi non ci potrà essere più nulla, voglio troppo bene a Josh! Si domani lo chiamerò! Buona notte a tutti!- feci per andare, poi tornai indietro – questa viene con me!- presi la bottiglia di vino e me la portai in camera.

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Capitolo 11
*** La vita cambia ***


CHIEDO UMILMENTE SCUSAAAAAA! PERDONO, NON LINCIATEMI, PLEASE!!!!!!! scusate, scusate, scusate! davvero, mi sneto un mostro!
Tutta colpa mia, non avevo scritto la password e non sono più riuscita a fare il login, ma adesso sono qui!!!
Ringrazio di cuore le ha recensito (poche, ma buone), chi ha messo tra le freferite e chi segue, LOVE YOU ALL! <3
Ecco a voi il capitolo, recensite, e scusate ancora!
Grimm.




Mi sveglia con un po’ di mal di testa, ma comunque decisa a chiamare Liam. Composi il numero.
-pronto?- rispose Liam.
-ciao, mi hanno detto che hai chiamato ieri-
-si, ho visto delle foto sui giornali-
-si me lo hanno detto, volevo parlartene un po’- lo interruppi –è brutto detto al telefono, non mi è mai piaciuto parlare al telefono, ma è l’unico modo di comunicare in questo momento quindi…ecco il punto, io quando ti ho chiesto una pausa, intendevo che fra noi due non ci sarebbe più stata una relazione, certo una relazione di amicizia, si, ma amorosa proprio no, insomma io non mi voglio giustificare perche non ho fatto niente di male, ma penso che dopo due mesi io possa ricominciare, e penso anche che tu debba ricominciare.-
-non è stata importante la nostra storia?-
-no, non sei mai stato presente a sostenermi, quando io ne ho avuto bisogno-
-mi dispiace- si sentiva tutta la sua tristezza nelle sue parole.
-ecco perché non mi piace parlare al telefono, adesso io vorrei abbracciarti perché io ti voglio bene come amico.-ero sincera.
-ci abbracceremo la prossima volta-
-certo, amico?-
-ok, amica, ci si sente-
-va bene, ciao Liam-
-ciao Zooey, mi mancherai.- mise giù.
Era stata una telefonata di addio, o almeno così sembrava, ma in cuori mio speravo non lo fosse, infondo io e Liam eravamo sempre stati buoni amici, solo non eravamo fatti per essere fidanzati.
Mi sentivo leggera, libera da ogni preoccupazione, mi sentivo sollevata, il mal di testa se n’era andato, ero pronta per una bella giornata, avevo voglia di fare un bel giro, con le cuffie nelle orecchio e magari una buon frappé in mano. Mi preparai,(http://www.polyvore.com/fuga/set?id=76674824) e poi scesi e mi diressi in centro.
Non avevo fretta, non dovevo camminare veloce, volevo solo rilassarmi un po’, guardare un po’ di negozi e bancarelle, e magari scattare un po’ di foto.
Ad un tratto, uscita da un negozio, mi vidi arrivare una valanga di paparazzi, il terrore si impossessò di me, poi però mi ricordai le parole di Josh “voglio solo foto, e chiacchere”, ma foto di chi? Chicchere per cosa? Io non ero una star, non ero famosa, non ero niente, perché non andare da un altro personaggio famoso? Iniziarono a chiedermi di Josh, se fossi la sua ragazza, da quanto andava avanti la relazione, se avevo intenzione di sposarlo, se fossi incinta, o se mi avesse già regalato un anello. Tutte domande stupide, cosa gliene poteva importare loro, si guadagnavano davvero soldi così? Io continuavo a sorridere, il mio passo si fece più veloce, e la mia dolce passeggiata si trasformò in un zigzagare tra i paparazzi, ha un certo punto vidi le montagne russe in lontananza, non mi potevano seguire anche sopra, giusto?
Velocizzai il passo, arrivai appena in tempo, feci il biglietto e mi misi sul primo posto libero. Finito il giro, come sospettavo, i paparazzi si erano dileguati. Ritrovata la pace, ritrovata l’aria limpida e per niente soffocante di LA tornai a casa per pranzare. Mentre mandavo giù l’ultimo boccone di pasta ricevetti una chiamata, era Josh.
-pronto?- risposi con la bocca ancora piena.
-ehy, piccola Zooey! Mangiavi?-
-no, va di moda parlare così adesso!-
-ma come siamo simpatici oggi, è stato il giro sulle giostre a farti diventare così simpatica?-
-come?-
-su internet ci sono già tutte le foto sulla tua fuga-
-davvero?- ero incredula – ma come fanno?-
-i misteri della vita! Mi dispiace Zooey, io non volevo questo-
-non ti preoccupare Josh, non è colpa tua, e poi non sono così fastidiosi-
-sicura?-
-certo Josh, stai sereno! Questa sera vieni da noi?-
-volentieri, va bene se invitiamo tutti?- intendeva dire tutto il gruppo di suoi amici, quelli che io ormai avevo già conosciuto ma che il resto dei miei coinquilini non aveva avuto ancora l’onore di vedere.
-buona idea, li chiamo io, ok?-
-certo, a stasera allora!-
-non vedo l’ora! Spero vadano d’accordo!-
-andranno sicuramente d’accordo, ti saluto devo andare, Zooey-
-va bien, ciao Josh!- chiusi la chiamata e subito dopo incominciai a chiamare tutti per invitarli, tutti accettarono.
Nel pomeriggio mi impegnai a far splendere casa, apparecchiai, e andai a fare la spesa, ero sola, il resto della banda mi aveva abbandonato, chi per quello, chi per quell’altro motivo.
Arrivata sera, riuscii a finire appena in tempo per farmi una doccia fredda e per prepararmi (http://www.polyvore.com/cena/set?id=76689996) che suonarono al campanello, era Josh insieme alla sua armata, finalmente tutti si sarebbero conosciuti.
Quella  non fu una serata come quella che mi aspettavo, fu molto meglio, presente quando dei vecchi amici si ritrovano per raccontarsi tutto, quando si sente che si sta formando un legame, un’alchimia magica, si sentiva una magia nell’aria, quella sera rimasero tutti a dormire a casa nostra, c’era spazio per tutti in quella casa immensa e poi nessuno voleva andarsene, nessuno era mentalmente e fisicamente capace di allontanarsi, siccome tutti eravamo un po’ andati, giusto un po’, quel po’ che basta per far sì che Sam Claflin, Nick, e il resto della brigata maschile si buttasse in piscina, interamente vestiti al chiaro di luna. Insomma una sera con i fiocchi.

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Capitolo 12
*** Mesiversario in proposta ***


Ciaooooo! Giusto, giusto perchè mi devo fare perdonare, e perchè il precedente capitolo era mooolto corto, ecco a voi un altro capitolo!
Non l'ho mai specificato, ma nell'arco temporale siamo a questa estate, la storia infatti è iniziata a Maggio e adesso siamo circa a Luglio!
Volevo anche chiedervi una cosa, cosa vorreste succedesse (non che sia a corto di idee, sono solo molto curiosa di sapere cosa vi aspettate da questa storia)?
Ecco tutto, ditemi cosa ne pensate!
Grimm.


Passarono settimane, ci furono altri festini, ogni volta in una casa diversa, ogni volta le stesse risate. Io e Josh stavamo per fare un mese, ero entrata in crisi per il regalo, poi dopo 4 pomeriggi di ricerca trovai il regalo perfetto (http://www.pyrrha.com/shop/product/id/463/long-distance-love-talisman-necklace).
-lui ha una collana simile con un’ancora, quindi so che gli piacerà, sono andata molto sul sicuro, essendo il primo mese non volevo strafare.- spiego ai miei coinquilini mostrando la collana.
-hai fatto bene, è solo un mese infondo- mi appoggiò Helen, deglutendo poi un altro boccone della sua cena.
-secondo me gli piacerà, ma quand’è il giorno?- mi chiese Matt.
-domani-
-wow, è già un mese? Farete una cena, o cos’altro?-
-non lo so, credo una semplice cena, non ne abbiamo parlato, in realtà non so neanche se si ricorderà!- non ci rimarrei male, non è una data poi così importante, solo un mesiversario, non sono una di quelle che si dispera se si dimenticano le date, certo a quelle importanti ci tengo, ma sul resto do poca importanza. La cena si conclude e io mi rintano nella mia camera, ormai sul punto di addormentarmi mi arriva un messaggio “Piccola Zooey domani alle 20.30 ti passo a prendere, le va bene Madame?” sorrisi, si era ricordato, risposi con un semplice “Certainement, a domani mio principe”.
 
                                                           ***
La sera dopo mi preparai, (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=75148438&.locale=it), con molta fretta, io e Joseph avevamo fatto tardi girando i negozi di metà LA per trovare pellicole adatte per le macchinette fotografiche trovate al mercato dell’usato il giorno prima.
Josh suonò il campanello e aprendo il portone mi ritrovai davanti un elegantissimo principe.
-Ti sei ricordato!- gli saltai addosso.
-certo!- mi abbraccio forte.
Entrò un attimo in casa per salutare i miei coinquilini e poi partimmo in macchina.
-ma come siamo eleganti questa sera!- esclamo durante il viaggio.
-ma guardati, se tu quella tutta in tiro- mi rispose continuando a guardare la strada.
-ehy, se vuoi la prossima volta mi vesto da barbona!- sorrisi.
-no, va benissimo così- scostò una mano dal voltante e la intrecciò alla mia, per poi baciarla.
Arrivati al ristorante uscimmo dalla macchina, e ci ritrovammo come al solito tra i paparazzi, lui però questa volta non si fermò a parlare, mi prese la mano, facendomi scorrere un brivido su tutta la schiena e facendomi arrossire (era la prima volta che mi prendeva per mano in pubblico), e mi trascinò dentro il ristorante, subito ci fecero accomodare. Il ristorante era elegante, il nostro tavolo era un po’ in disparte e sopra c’erano fiori e candele. Ci sedemmo e ordinammo, nell’attesa incominciai a giocherellare con la fiamma della candela.
-cosa fai?- mi chiese Josh.
-mi è sempre piaciuto il fuoco, da piccola quando mi chiedevamo cosa volessi fare rispondevo sempre “lavorare in un circo, fare il mangiafuoco o la trapezista”ogni volta che mi ritrovo una candela davanti rimango ancora incanta da quella fiammella- sorrisi, discostando il mio sguardo dalla candela a gl’occhi di Josh, per vedere la sua reazione.
-eri già stramba da piccola-
-ehy!!- feci la finta offesa- e poi sarei io quella che rovina i bei momenti? Questo era un bel momento!-
-scusa, scusa, è vero, saresti stata un bellissima donna barbuta!- ci penso un attimo –no, volevo dire mangiafuoco, saresti stata una bellissima mangiafuoco!- ridemmo, sembrava la solita serata tra ragazzi, niente di pesante, non c’era pressione per fare i romantici, anche perché non c saremmo riusciti, ma va benissimo così.
-Zooey, ti devo parlare- ad un tratto mi spiazza con questa frase, è serio.
-certo, ti ascolto- diventai seria.
-Zooey, vorrei che tu venissi con me ai Golden Globe- mi guardò e attese un momento prima di continuare –come la mia ragazza- ecco, batosta, voleva presentarmi al mondo intero come sua ragazza, ufficialmente, non era ancora ufficiale, lo diventerà se io accetterò, ma io non sono la persona adatta, io sono maldestra, non sono una star, come quelle che accompagnano i propri fidanzati attori sul red carpet, lui era pronto, io un po’ meno.
-certo-presi la sua mano e la intrecciai con la mia –verrò con te, molto volentieri- dissi calma, anche se dentro stavo esplodendo.
- è il più bel regalo che tu potessi farmi- si avvicino a me e mi diede un piccolo bacio.
-oh, è vero, io ti devo ancora dare il tuo regalo!- presi fuori dalla borsetta una scatolina –ecco, questo è per te- gliela porsi.
-anche io ho una cosa per te- mi porse una scatolina, uguale alla mia. Ci guardammo straniti.
-insieme?- proposi.
-insieme!- rispose convinto.
-oddio, sembra troppo la scena di Hunger Games!- risi.
-allora ammetti di averlo visto!-
-certo, non ho mai detto il contrario!-
-mmh, dai mia Ketniss, mangiamo questi morsi della notte insieme!-
-non vedo l’ora mio Peeta- sorridemmo complici. Aprimmo di scatto insieme.
Mi ritrovai una collana della stessa marca e molto simile a quella che avevo regalato a Josh (http://www.pyrrha.com/shop/product/id/493/anchor-and-butterfly-talisman-necklace). Alzammo lo sguardo dalla scatoletta, e guardandoci negl’occhi scoppiammo a ridere.
-non ci posso credere!- disse Josh.
-a me piace Josh, è davvero molto bella-
-è simile alla mia, cioè non quella che mi hai regalato adesso, ma a questa- estraendo il ciondolo da sotto la sua maglietta (https://www.google.it/search?hl=it&rlz=1C1CHMZ_itIT354&q=jamais+arriere+josh+hutcherson&bav=on.2,or.r_cp.r_qf.&biw=1280&bih=841&um=1&ie=UTF-8&tbm=isch&source=og&sa=N&tab=wi&authuser=0&ei=X59cUZPpEOnb7AaLmYDABw#imgrc=fgWchpXL76OZ6M%3A%3Bsu49jjD1cKnOPM%3Bhttp%253A%252F%252Fmedia-cache-lt0.pinterest.com%252F192x%252F06%252Fa8%252F0a%252F06a80a406c93020b094137ec979f9a5b.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fpinterest.com%252Fsource%252Fpyrrha.com%252F%3B192%3B192).
-ti piace la mia?-
-no-disse serio, poi, forse vedendomi rattristare, continuò- scherzo, ovvio che mi piace, sei stata dolcissima- arrossi.
-ti adorissimo, Josh-
-ti aodrissimo anche io, piccola Zooey-
Ci alzammo, pagammo e ci dirigemmo verso l’uscita, la porta era già assediata dai paparazzi in attesa della nostra uscita.
-sei pronta- mi guardò dritto negl’occhi per infondermi sicurezza.
-con te sono sempre pronta- uscimmo mano nella mano e riuscimmo a raggiungere la macchina.
 
                                                                                                 ***
 
 
 Il mattino seguente mi svegliai ancora aggrappata al suo petto, tra il caldo delle sue braccia. Sollevai il viso per vedere se lui fosse già sveglio, e me lo ritrovai a un centimetro di distanza a fissarmi. Mi baciò, ci baciammo, un bacio come quelli che si vedono nei film di una volta.
-un mese, piccola, è passato un mese- Josh incominciò ad accarezzarmi lentamente le ciocche di capelli.
-mi sembra tanto una storia vintage, e io amo il vintage- lo baciai di nuovo,e poi ancora, ancora e ancora. 

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Capitolo 13
*** Golden ***


Eccolo, è molto corto, ma volgio metterlo come capitolo singolo, sopportatemi, sono così, scusate!
Vi chiedo di recensire, con il cuore, io vi imploro, non so se vi piace o no la storia!
Cooomunque, io sto andando avanti a scrivere la storia eee ne vedrete delle belle! (Maahahahahah)
Ecco il mini capitolo! (ne metterò uno subito dopo, mi sneto in colpa a condividerne uno così corto!)
Grim. 



In un mese dovetti imparare a stare composta e attenta a tutto ciò che facevo, imparai a comportarmi come una ragazza sul red carpet, anche se Josh dava un po’ fastidio, mi diceva sempre “non devi cambiare, voglio che ti comporti naturalmente, voglio te stessa sul red carpet”, ma io continuai imperterrita a cercare di diventare sempre più elegante e sempre meno maldestra. Dovetti andare anche affidarmi a una squadra di aiutanti, tra cui stylist, makeup artist e hair stylist, saranno stati in almeno in 4 persona a prendermi misure per trovarmi l’abito perfetto, dire che mi sentivo in soggezione è poco.
Quella sera arrivò, senza neanche accorge mene mi ritrovai in una stanza con 3 persone a pettinarmi i capelli e altre 2 a mettermi lo smalto. Dopo quasi 2 ore di strattoni e giudizi sul mio aspetto ero pronta, mi guardai allo specchio, e vidi una donna, una vera donna, mai vista prima, avevano proprio fatto un bel lavoro. (http://www.polyvore.com/golden/set?id=77846563). Andai verso la stanza dove stavano preparando Josh e bussai, mi urlarono di entrare e io sbucai fuori dalla porta con la test, vidi il mio Josh, con quel sorriso di inestimabile valore.
-entra pure- mi invitò a entrare. Seguii il suo invito. Mi mostrai a lui, feci una o due giravolte, alla terza mi ritrovai il suo viso a pochi centimetri dal mio –sei bellissima- mi sussurrò.
-tu sei bellissimo, guardati!- lo baciai. Mi prese per i fianchi e incominciammo ad andare verso la macchina che ci avrebbe portato ai Golden Globe.
-sei pronta?- mi chiese, quando ormai eravamo già arrivati.
-spero di essere pronta- dissi agitata.
-tranquilla, ci sono io- mi presse la mano per rassicurarmi. Poi aprirono lo sportello della macchina. Un’ondata di flash mi travolse. Grazie al cielo c’era la mano di Josh a sorreggermi.
-non sai quanto mi stai aiutando solo tenendomi per mano- sussurrai al suo orecchio mentre raggiungevamo il primo intervistatore.
-non lasciarmela mai- annuii. Arrivammo dalla prima intervista.
-eccoci a Josh Hutcherson! Come va la vita?-
-non potrebbe andare meglio di così!-
-credo sia merito di questa bellissima ragazza al tuo fianco, chi è?-
-è la mia ragazza-
-aspetta, aspetta, è ufficiale? Non sei più single?- l’intervistatrice sgranò gl’occhi. Josh ed io sorridemmo.
-ahahah, si è ufficiale, lei è Zooey-feci un timido sorriso.
-Zooey, lo sai che avrai tutto le pretendenti fidanzate di Hutcherson contro, ora?- si rivolse a me.
-me ne rendo conto, mi dispiace!-
-ahah, non ti dispiacere! Siete felici?- mi chiese.
-certo-risposi convinta –oddio, io sono felice, Josh non lo so –buttai sul ridere, me lo aveva consigliato Jennifer. Josh mi guardò storto, come per dire “ma che domande fai?”
-certo che siamo felici!- rispose Josh dandomi un bacio sulla guancia. Arrossii.
Passamo a  fare delle foto, e poi altre interviste susseguite da altre foto e interviste. Tutti chiesero chi io fossi, e puntualmente Josh mi presentò come sua nuova ragazza. Io mi comportai bene, presi come esempio Jen e puntai sulla simpati, dovevo pur cercare di entrare nel cuore delle Hutchers. La serata andò benissimo, conobbi molte persone importanti, attori di fama internazionale e cantanti. Durante la serata trovammo Jen, Sam e Laura al buffet, ci mettemmo a chiacchierare, diventammo un po’ brilli dopo che Jen e Sam vollero fare l’ennesimo brindisi.
-ti sei divertita?- mi chiese Josh sulla strada del ritorno.
-molto- gli accarezzai la guancia.
-sono contento, non hai provato ad essere la solita bambolina, ma sei rimasta te stessa, la mia piccola e simpatica Zooey- mi baciò la mano che prima era sulla sua guancia, per poi piano piano arrivare alla mia bocca.

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Capitolo 14
*** Giardini ***


Eccomi, ancora io! 
Come promesso, un altro capitolo, subito, subito, per colmare la cortezza del capitolo precedente!
Grim.


Il mattino seguente mi svegliai prima io, avevo ancora in mente la fantastica serata dei Golden Globe, mi alzai facendo attenzione non svegliare quel viso d’angelo. Scendo intenzionata a preparare una buona colazione per entrambi, inizio a prendere fuori le arance, quando sento il cellulare squillare, corro a rispondere, e vedo il nome “Mamma” sullo schermo.
-pronto?- rispondo al telefono.
-buongiorno Zooey! Come va?- sembrava più allegra del solito, ricevevo chiamate da casa, ma erano semplici chiamate, giusto per sapere come andava.
-buongiorno anche a te mamma!-
-come va lì?- capii che aveva un secondo fine.
-bene, voi?-
-tutto ok-
-mamma, dove vuoi arrivare?-
-quando hai intenzione di presentarmelo, ho visto le foto sui giornali dei Golden Globe!- ecco, aveva sputato il rospo.
-cosa?come?- feci l’indifferente.
-Zooey lo voglio conoscere, sembra simpatico!-
-mamma non siamo neanche andati dai sui di parenti, prima o poi verremo-
-ma quindi e ufficiale?-sentii mio padre urlare dall’altra parte della cornetta.
-si- dissi timidamente. Arrossi, non mi sembrava ancora vero poterlo dire.
-auguri amore, siamo felici per te!- li sentii esultare.
-però lo voglio conoscere al più presto!- urlò mio padre.
-certo, certo, adesso devo andare, ciao!-
-ciaooooo- urlarono insieme.
Finii di preparare la colazione, tornai di sopra per vedere se Josh si fosse alzato, poi vedendolo ancora addormentato aprii le grandi portefinestre e  andai in terrazzo. Adoravo ammirare la vista da qul terrazzo, si vedeva il bosco che voi diventava spiaggia più in lontananza. Mi ero appena accesa una sigaretta quando sentii due braccia possenti abbracciarmi da dietro.
-Buongiorno, mia piccola Zooey- mi diede un bacio sul collo dolcemente.
-buongiorno anche a lei, mio principe- dissi girandomi e baciandogli le sue dolci labbra, rimanemmo così per un po’, poi staccandoci, sorridemmo.
-aspettami qui!-scattai fuori dalle su braccia e corsi a prendere la colazione.
-oddio!-esclamò Josh vedendomi arrivare con un vassoio zeppo di cibo per colazione –aspetta vado a prendere delle sedie e un tavolino da mettere in terrazza- corse a cercare. Arrivò dopo aver trovato tutto, le adagiò sul terrazzo, proprio al limite, così da potersi appoggiare alla ringhiera. Ci mettemmo comodi, uno di fronte all’altro e incominciammo a fare colazione.
-come mai non c’erano più le sedie e il tavolino?- chiesi.
-erano arrugginiti, erano vecchi, ormai è tempo di comprarne nuovi-
-e se ci andassimo dopo…..insieme?-
-sarebbe una cosa molto bella-
-si, allora deciso, ci prepariamo e poi andiamo a prendere sedie e tavolino!-
-yeah!- urlo Josh, alzando la mano per darmi il cinque.
Finita la colazione ci demmo appuntamento per le 16, e ci dividemmo nelle rispettive case per preparaci e pranzare. (http://www.polyvore.com/shop/set?id=77864117)
-sai, mia madre ha visto delle foto di noi due ai Golden Globe- dissi a Josh, mentre attraversavamo la strada per arrivare al negozio di articoli per la casa.
-e cosa ne pensa?- mi chiese preoccupato.
-ha detto che sembri simpatico-
-dovremmo andare a visitare i tuoi, io è da un po’ che ci penso, credo sia giunto il punto di presentarti alla mia famiglia- lo guardai con aria sognante.
-davvero?-
-si, ormai è ufficiale, questo fine settimana andremo dai tuoi, poi più avanti andremo anche dai miei- mi resi conto di quello di cui realmente si stava parlando. Io non avevo mia presentato nessuno a casa come mio fidanzato, è ciò mi preoccupava alquanto, non per Josh, ma per me, non sapevo come ci si comportava in situazioni del genere, panico!
-hai ragione, sarà una bella cosa, giusto?- chiesi alla ricerca di sicurezza.
-giusto!- rispose.
Intorno a noi si era formata un gruppo di paparazzi, a Josh non avevano mai dato fastidio, io ormai mi ci ero abituata. Josh mi circondò le spalle con un braccio ed entrammo nel negozio.
Adoravo quel genere di negozio, dove potevi immaginare di vivere in una di quelle camere arredate nei mini dettagli (http://www.youtube.com/watch?v=TNEkwcY7OI0)
-ahahaha, cosa stavamo cercando?non mi ricordo più!- mi chiese Josh, ancora piegato in due dalle risate.
-i tavolini e-e-eeee le sedie!- dissi cercando di riprendere il fiato.
-ah si, è vero!All’arrembaggio!- Josh corse verso il reparto giardini.
-come li volete?- ci chiese una commessa, le facce devono essere sembrate veramente in crisi alla ricerca di sedie adatte.
-volevamo delle sedie da mettere in terrazzo, ma non troviamo il modello giusto- rispose cordialmente Josh.
-certo, che modello volevate?-
-a me piacerebbe in legno chiaro, mentre a lei…-
-secondo me ci starebbe meglio legno scuro- finii la sua frase.
-ok, vi faccio federe le varie opzioni, seguitemi- noi la seguimmo. Ci fece fare un giro fra gl’immensi scaffali, ci fece vedere tre tipi di sedie, alla fine decidemmo per il legno chiaro.
-non è giusto, tu mi fai gl’occhi dolci!- diedi un colpo sul braccio di Josh.
-no, devi ammettere che il legno chiaro ci sta meglio!-
-se mi posso permettere- si intromise divertita la commessa –siete proprio una bella coppia- ci sorrise.
-grazie- sorrisi abbracciando Josh, che mi accolse sotto il suo braccio.
-figuratevi! Ecco a voi le sedie!- ci porse le sedie.
Ci dirigemmo a  pagare, quando vidi una sedia a dondolo, come quelle che si vedono nei film, quelle dove si dondolano le vecchine nonne per guardare il tramonto.
-guarda Josh!- gli indicai le sedie a dondolo.
-eccola, ricomincia!- disse stufo.
-dai, Josh, vieni qui- lo presi per mano e lo portai davanti alle sedie – adesso immaginati noi due, al tramonto, che parliamo del nostro futuro, per mano- dissi lentamente, per permettergli di immaginare bene la scena, mentre gli tenevo salda la mano.
-va bene, prendiamone due!-
-grazieeeee! Il mio metodo funzionaaa!- gli saltai al collo riempiendolo di baci.
-si, si, ha funzionato ma adesso andiamo, è da 3 ore che siamo qui dentro-
-certo- mi accoccolai attorno il suo braccio, tenendolo per mano e andammo a pagare. Una volta usciti la maggior parte dei paparazzi era andata via, per nostra fortuna, eravamo stanchissimi e le nostre facce non erano nelle migliori condizioni.
Josh mi portò a casa sua per cenare insieme, dopo cena, mentre lui era a portare il cane fuori io mi misi a mettere le sedie nuove e il tavolino in terrazzo, per fargli una sorpresa. Misi le sedie a dondolo in modo tale da essere rivolte verso il tramonto, presi anche una bottiglia di vino con due bicchieri e il gelato. Quando Josh tornò e vide la mia sorpresa rimase stupito.
-wow-
-ti piace?- chiesi avvicinandomi.
-certo- si avvicino, mise le nostre fronti a contatto. Rimanemmo così, vicini, a guardarci.
-ti amo-sussurrai. Josh sorrise. Mi prese il viso tra le sue mani e mi baciò.
-ti amo anche io- mi ribaciò.
Ci sedemmo ognuno nella propria sedia a dondolo, con il volti baciati dal tramonto, con le mani unite. Sembravamo una coppia nei film.

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Capitolo 15
*** Family #1 ***


Aloha!
Spero ancora in recensioni da parte nostra, vorrei sapere se vi piace la storia e le solite cose, perchè se non vi piace (potete dirlo tranquillamente) cercherò un po' di cambiare la "rotta", anche se nei prossimi capitoli ne succederanno davvero delle belle...o brutte!
Eccovi il capitolo! spero vi piaccia!
Grim.




Era giunto il momento, era giunto il weekend, quel weekend! Ci misi tre ore per decidermi cosa mettermi, mia madre ha sempre desiderato vedermi un po’ sofisticata nello stile, decisi di accontentarla, almeno per una volta.( http://www.polyvore.com/parenti/set?id=78219116)
-sei pronta?-mi chiese con l’intento di rassicurarmi Josh, quando fummo davanti alla porta dei miei genitori, a Chicago. Avevamo deciso che saremmo stati a casa dei miei per 3 giorni, poi saremmo ripartiti per LA. Inoltre avevamo scoperto che la settimana prossima i genitori di Josh sarebbero stati a casa, quindi Josh decise di fargli una sorpresa, presentandosi a Union, con ragazza a seguito. I genitori di Josh lo avevano chiamato, chiedendogli di me, lui non si sbilanciò troppo, voleva che mi conoscessero personalmente, e così sarà, tra una settimana. Mi sento salire l’ansia al solo pensiero.
-si- risposi, cercando di convincere me stessa.
-beh allora suona!-
-si-ci pensai-adesso lo faccio-avvicinai il mio dito sul campanello, poi in un lampo di coraggio suonai.
-Zooey!!!!!- esultò mia madre vedendomi, l’abbracciai, mi mancava.
-Zooey- ci raggiunse mio padre.
-lui è Josh!- presentai Josh, dopo aver sciolto l’abbraccio.
-piacere!- strinse la mano a mia madre e mio padre.
-piacere tutto nostro- lo accolse mio padre – prego entra pure- lo fece entrare.
-questo è il salotto, dammi pure il tuo giubbotto, fa come fossi a casa tua!- lo invitò mia madre, quando tornò, dopo aver messo i nostri giubbotti sull’attaccapanni, vedendo che Josh era ancora impalato in centro al salotto, lo prese dalle spalle e lo iniziò a scuotere –forza ragazzo!- lo incoraggiò mia madre, Josh le sorrise, forse un po’ imbarazzato, forse un po’ sorpreso dal gesto.
-allora come è andato il viaggio?- ci chiese mio padre, una volta che Josh si sedette affianco a me.
-abbastanza bene, a parte alcune turbolenze- rispose Josh, trovandosi un po’ a suo agio.
-si, direi che ci è andata abbastanza bene- continuai io.
-noi vi abbiamo aspettato per cenare, cosa volete?- chiese gentilmente mia madre.
-ma non dovevate!- li rimproverai.
-ormai il danno è fatto, cosa preferite?- io e Josh ci guardammo in cerca di una risposta.
-per me è uguale!- disse Josh.
-fai la tua specialità mamma!- urlai verso mia madre, ormai in cucina.
-va bene amore!- mi rispose.
-aspetta che ti aiuto- la raggiunse mio padre.
-specialità?- mi chiese Josh.
-sono vari piatti veloci da preparare, ma ottimi di qualità e nel sapore-
-wow-
-non scordarti che i miei sono rinomati chef-
-hai ragione- si avvicinò.
-che ne dici di andare a disfare le valigie?- dissi avvicinandomi ancora di più.
-dico che sono d’accordo- le nostre labbra si sfiorarono. Lo lasciai a bocca asciutta a mi alzai prendendolo per mano e portandolo nella mia ex-camera.
Disfammo le valige e, quando fu pronta, scendemmo per la cena. Mi sorpresi quando al tavola vidi la tavola nona apparecchiata.
- allora Josh, fai l’attore?-chiese mai madre.
-si- rispose timidamente.
-ho visto alcuni tuoi film!-
-davvero?-
-certo! Io e mio marito –mio padre annuì- abbiamo visto “Hunger Games”, “Up ponte per Terabithia” e “ 6 days in Havana”, giusto?- chiese a mio padre.
-credo che tu abbia visto anche “Innamorarsi a Manhattan”!-
-aaaah, giusto, giusto, è vero!- si ricordò mia madre.
-hai molto talento!- aggiunse mio padre rivolgendosi a Josh.
-grazie!- Josh diventò rosso, era abituato a  ricevere complimenti, ma riceverli dai genitori, appena conosciuti, della tua ragazza, non era cosa da tutti i giorni.
Finimmo la cena, i miei chiesero tutto su di noi, da come ci siamo conosciuti a cosa fosse il braccialetto al mio polso.
- me lo ha regalato Josh, c’è scritto “They say that the world was built for two”-spiegai, era una frase di Lana Del Rey, e io ero ossessionata da lei, lui lo sapeva bene.
-che dolce!- esordì mia madre, la solita romanticona.
-dai, adesso andate a dormire, è stata una giornata stancante- ci congedò mio padre. Noi augurammo una buona notte e poi ci ritirammo nella nostra stanza.
-allora come ti sembra?- chiesi a Josh, una volta chiusi in camera.
-sono molto simpatici-
-ma ti stai trovando bene?-
-certo- mi si avvicinò- stai tranquilla – mi rassicurò, mi prese il viso tra le mani e mi baciò.
 
                                                                       ***
 
Il mattino seguente mi svegliai ancora abbracciata al sue petto nudo, mi avvolsi il lenzuolo attorno e mi incamminai al bagno per fare la doccia. Quando finii, Josh era in cucina a fare colazione con i miei, probabilmente si era lavato nel secondo bagno , perché quando mi avvicinai per dargli il buongiorno sentii il profumo del bagnoschiuma al lampone che aveva messo mia madre apposta per noi il giorno prima. Ci mettemmo d’accordo e decidemmo che quel giorno avrei portato Josh a fare un giro turistico per Chicago e verso sera l’avrei portato al ristorante dei miei genitori, in centro a Chicago.
Ci preparammo (http://www.polyvore.com/chicago/set?id=78708039), intanto io pensai ai posti più importanti e caratteristici di Chicago. Fu un pomeriggio intenso, tra fughe da fans e giri turistici. In un solo pomeriggio visitammo il Millennium Park, Navy Pier, attraversammo la The Magnificent Mile e cenammo in riva al Lago Michigan.
-allora come ti sembra Chicago?- chiesi nel bel mezzo della cena.
-molto bella, domani dove mi porterai?- mi chiese incrociando le sue dita tra le mie.
-non ne ho idea, John Hancock Center, credo- dissi incerta.
-cos’è?-
-è uno degl’edifici più alti di Chicago, là su hai la visuale più bella di tutta la città!- spiegai.
Finita la cena andammo in un Pub, dove avevo preso appuntamento con i miei vecchi amici e gli presentai Josh. Come sempre si fece amare da tutti, comportandosi da ragazzo normale e per niente montato, offrimmo un altro giro di birra a tutti e finitolo ci ritirammo a casa, ormai a notte fonda.
 
                                                                     ***
Ci svegliammo, ci misi un po’ per ricordarmi che ero a casa mia, a Chicago. Per pranzo avremmo dovuto cucinare anche noi, lo avevamo premesso, i miei ci tenevano ad insegnare a cucinare a Josh dopo aver saputo del nostro primo incontro. Ci vestimmo comodamente e una volta finita la colazione iniziò la lezione di cucina.
-no, no, Josh, è un movimento più veloce, uno scatto deciso- disse mio padre, cercando di spiegare a Josh come si gira una frittata.
-ok, ok, ci sono, adesso vado!- disse Josh, mettendosi in posizione.
-vai amore!- lo incitai, battendo le mani.
-ok, vai!- lo incitò mio padre, Josh diede uno scossone alla padella e girò la frittata, se ne salvò solo la metà.
-dai, va bene, è la prima prova!- lo rassicurò mia madre.
-certo, dai, prepariamone un’altra!- dissi cercando di trattenere le risate. Josh mi stava fulminando con lo sguardo.
-scusatemi, giuro che adesso mi verrà meglio!- si scusò con i miei genitori.
-tranquillo- mio padre appoggiò un’altra padella piena di frittata ancora liquida –eccoti a te un’altra frittata, basta solo aspettare- disse mio padre.
Aspettamo, finalmente era il momento di girare la frittata, sembrava che aspettassimo un gol durante un rigore. Qulel gol arrivo, Josh aveva girato la frittata, ed era totalmente intatta.
-bravooooooo!- gli saltai al collo.
-e tu che non avevi fiducia in lui!- mi sgridò mia madre.
-non ho mai detto questo- gli bacia la guancia.
-abbiamo visto tutti che ridevi sotto i baffi- diede corda mio padre.
Alla fine mangiammo quella buonissima frittata e altri piatti fatti da Josh con l’aiuto de mie genitori, ogni volta che tagliavamo una fetta sembrava che stessimo uccidendo il figlio di Josh, era come se si fosse affezionato a qui piatti. Dopo cena ci mettemmo sul divano a guardare “Noi siamo infinito” . Finito il film, ormai si erano fatte le 7, decidemmo di preparaci per andare a cenare sull’altro grattacelo di cui gli avevo parlato il giorno prima. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=78961587&.locale=it).
-wow, è bellissimo qua su!- mi disse una volta raggiunto il tetto del grattacielo.
-mi è sempre piaciuto venire qui, sin da ragazzina- raccontai.
-come mai?-
-boh, mi aiuta a risolvere i problemi, mi sento come se avessi il controllo su tutto-
-è vero, ti senti potente- mi abbracciò da dietro.
-questo tramonto è ipnotizzante- ammisi dopo vari minuti di ammirazione.
-mai quanto i tuoi occhi- rispose Josh d’impulso. Mi girai, rimanendo tra le sue braccia e inizia a baciarlo. Ci fermammo solo al richiamo del cameriere, finalmente il nostro tavolo al ristorante era pronto.
La cena proseguì, per niente in tranquillità, colpa di quel vino, ci aveva dato alla testa, non smettevamo di ridere. Finita la cena, pagammo (Josh) il conto, compreso un bicchiere rotto (piccolo incidente al quinto brindisi). Uscimmo e tornammo su tetto, dove prima avevamo visto quello spettacolo di tramonto.
-ahahahahah, oddio, sto piangendo, per favore, basta!- supplica Josh, anche lui piegato in due dalle risate.
-a chi lo dici! Non riesco a respirare- riuscì a dire prendendo fiato. Ci aggrappammo l’uno all’altro e ci sorreggemmo a vicenda, riuscimmo così a sederci sugli sdrai.
-che bel cielo- disse, era proprio vero, quel cielo di Chicago mi era mancato.
- domai dobbiamo partire- ricordai.
-peccato, mi sono trovato veramente bene qui a Chicago-
-ci torneremo- mi baciò la tempia.

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Capitolo 16
*** Family #2 ***


Hola! Oggi poco da dire, nente di nuovo, vi ricordo solo di lasciare un pensierino finito di leggere il capitolo!
Sperro vi piaccia! Fatemi sapere!
Grim.


Passarono quanti, forse 5 giorni, ed eravamo già in aeroporto pronti a partire per Union per andare a trovare la famiglia di Josh. Durante la settimana Josh era dovuto andare a fare alcune interviste durante la giornata, poi alla sera ci vedevamo, mi avvertì sulla sua famiglia, mi disse che era un famiglia molto particolare, mi parlò del fratello Connor il Genio, e mi preparò psicologicamente alla valanga di cibo che avrei dovuto ingoiare per 3 giorni.
-sei stanco?- chiesi vedendo Josh con le palpebre molto pesanti.
-un po’- sbuffò.
-dai- picchiettai la mai spalla –appoggiati, ti sveglio io quando dobbiamo salire!- lo rassicurai e lui senza tante storie appoggiò la sua testa sulla mia spalla, appisolandosi, mentre aspettavamo che l’aereo arrivasse.
Passarono circa 45 minuti, l’aereo aveva avuto un ritardo di 20 minuti, credo che a Josh non sia dispiaciuto poi così tanto, era lì tenero come la mollica, dormiente e sognante. Al momento di svegliarlo gli baciai la tempia, lui piano, piano riaprì gl’occhi, girò la testa, e lentamente avvicinò le labbra alle mie.
-dobbiamo andare?- chiese una volta staccatosi.
-si, mi dispiace-
-figurati non è colpa tua- mi prese per mano e ci incamminammo verso l’aereo.
Sull’aereo, tra i film da vedere c’era anche “Hunger Games”, decisi di vederlo mentre Josh si appisolò ancora sulle mie gambe. Avevo già visto il film, ma vederlo adesso, con l’attore sulle mie gambe, con il mio fidanzato sulle gambe, è totalmente diverso.
-amore, siamo arrivati?-mi chiese assonnato Josh.
-non ancora-gli accarezzai la fronte. Lui si strinse a me, affondando la faccia nella mia pancia e allungando le mani fino alle spalle. Si tirò su trovandosi a tre centimetri dal mio viso, mi baciò a stampo, e mi fece un sorriso da ebete. Gli scoppiai a ridere in faccia, era troppo buffo.
-ti amo- mi appoggiai al suo petto.
-ti amo anche io, mia piccola Zooey-mi baciò la tempia –davvero?- mi chiese all’improvviso, smettendo di accarezzarmi.
-cosa?-
-stai, davvero, guardando “Hunger Games”?-
-certo!-
-ma se hai qui il vero Peeta! è un eresia! chiedi la battuta e ti sarà recitata!-
-va bene, mi Peeta, appena vorrò ti chiederò una battuta! Adesso torna a dormire, il film è quasi finito e siamo quasi atterrati-
-certo, dolcezza- disse, con un vago accento assomigliante a quello di Hamytich.
Dopo circa 30 minuti eravamo all’aeroporto di Union, cercando la macchina del fratello Connor.
-ma dove diavolo è? Gli avevo detto di venire verso le 19!-
-tranquillo, prova a chiamarlo!-
-no, no, eccolo, l’ho visto, vieni!- mi prese per mano e mi portò alla macchina di suo fratello –eccoti!-
-Josh!- si salutarono i due fratelli abbracciandosi e dandosi pacche sulla schiena.
-lei è Zooey!- mi presentò.
-piacere!- dissi timidamente.
-benvenuta in famiglia, Zooey! Io sono Connor! Vieni pure – mi aprì lo sportello della macchina – mettiti comoda!- si sedettero anche Connor e Josh, poi la macchina partì, verso la casa della famiglia del mio fidanzato.
L’ansia mi assalì nel momento in cui la macchina si spende nel vialetto di una casa color bianco e portone rosso. Scendemmo. Scaricammo le valigie. Mi bloccai dall’angoscia.
-cos’hai piccola?- mi prese il viso tra le mani – tutto ok?-
-anche tu eri così preoccupato? Ti prego dimmi di si!- sorrise.
-certo- mi baciò –stai tranquilla!- mi ribaciò –ok?- annui, lui mi circondò le spalle con un braccio e mi condusse in casa, dove pronti ad aspettarci c’erano i suoi genitori.
-JOSH!!!- vidi la madre urlante correre verso di lui e abbracciarlo.
-come va, figliolo mio?- chiese il padre avvicinandosi e salutandolo a sua volta. Io rimasi sulla soglia della porta, con paura di essere di troppo, in effetti io sono la sconosciuta, l’estranea alla famiglia.
-oh, cara mia, scusaci! Che maleducati –si scusò la madre di Josh, picchiettò la spalla del marito, poi accorgendosi che padre e figlio non si staccavano, gli tirò un leggero pugno –piacere io sono Michelle, la madre di Josh!- mi abbracciò.
-piacere io sono Zooey!- sorrisi cercando di essere il più cordiale possibile.
-oh lo sappiamo bene, figliola, il piacere è tutto mio, Chris, piacere!- mi strinse la mano e poi si avvicinò per tirarmi due pacche sulla schiena.
-ok, adesso, vi faccio vedere la vostra camera, cioè la camera di Josh, seguitemi, così appoggiate la roba e ceniamo!- credo fosse più agitata di me –eccola!- spalancò la porta.
-questa non è una stanza da letto, è una sola giochi!- esclamai, pendendomi subito. Si misero a ridere.
-cara mia, hai proprio ragione! Adesso vi lascio mettere apposto!- si avvicinò al figlio e lo abbracciò –mi sei mancato- gli disse in fine andandosene.
-da quant’è che non venivi?-
-circa da 3 mesi-
-ti sono mancati molto vero?-
-si, molto-
-Josh- richiamai la sua attenzione –io non voglio essere di troppo, insomma è da 3 mesi che non vi vedevate e dovreste restare soli in famiglia a parlare di voi, delle cose nuove, ridere dei ricordi e magari esporre i proprio progetti, io non centro niente in tutto questo- mi raggiunse e mi fece sedere sul letto.
-Zooey, mia piccola Zooey - mi asciugò la lacrima che intanto era scesa fino alla mia guancia – tu centri benissimo, perché tu sei il mio presente, e spero sarai anche il mio futuro, sei parte della famiglia ora- lo baciai teneramente –andiamo, ti faccio vedere la casa, poi andiamo a cena- mi prese per mano e mi fece fare l’intero giro della sua immensa casa (http://www.youtube.com/watch?v=KFkQf9Xqd-c).
-JOOOSH!- urlò Connor.
-DIMMI!- gli rispose il fratello.
-il forno è morto, preparatevi che si va al ristorante!-
-OK!- si girò verso di me –capito?-
-certo, andiamo a preparaci?-
-certo!- non vedendomi partire –non ti ricordi più la strada per tornare alla camera, vero?- mi chiese, trattenendo a stento le risate, annuii, e m fece strada.
Ci preparammo (http://www.polyvore.com/union/set?id=79232942), poi mi sentii abbracciare da dietro.
-Union ti fa diventare estremamente dolce- sussurrai.
-Tu rovinerai sempre i momenti romantici invece?-
-ovvio- mi girai rimanendo tra le sue possenti braccia rivestite da una giacca e gli sorrisi.
-riguardo a prima…ero serio, non sentirti di troppo!-
-tranquillo, mi avevi già convinto con il “sei il mio presente”-
-bene, andiamo?-
-ok- mi allontanai –come sto? Sono pronta per una cena con i genitori del mio ragazzo?- feci una giravolta.
-sei bellissima, come sempre- mi prese sotto braccio e mi baciò la nuca.
Scendemmo e aspettammo che il resto della famiglia fosse pronta.
La cena andò benissimo, ci furono un po’ di interruzioni da parte di conoscenti ,e non, di Josh per salutarlo. La sua famiglia credo sia la più simpatica che io abbiamo mai conosciuto.
-domani?-chiesi mentre stavamo tornando a casa.
-domani andiamo a pranzo dalla nonna di Josh, cioè mia madre- rispose Michelle –poi avrete tutto il pomeriggio libero- annuii. Ero curiosa di conoscere meglio la famiglia di Josh, e ancor di più conoscere il posto dove è cresciuto.
-allora?- mi chiese raggiungendomi a letto.
-cosa?-
-come ti sembra…l’aria qui a Union?-
-pulita….-scoppiai a ridere –si vede che siete uniti tu e la tua famiglia!-
-eh, un bel po’!-
-come fai a stare via senza vederli?-
-ormai ci siamo abituati, ma mi mancano sempre-
-dolci…- sorridemmo e ci mettemmo a dormire.
                                       ***
La mattina seguante mi svegliai sola nel letto, mi sbrigai a prepararmi (http://www.polyvore.com/union/set?id=79235038), non volevo sembrare la dormigliona che arriva sempre in ritardo, avevo pochi gironi per conoscerli, non volevo sprecare neanche un secondo. Scesi di corsa, una volta arrivata in cucina, trovai solo Connor.
-buongiorno!- mi salutò.
-giorno! Come va?- mi accomodai accanto a lui.
-bene, te?-
-tutto ok, gl’altri?-chiesi.
-Josh è a correre insieme a papà, mentre la mamma è a fare la spesa per il pranzo-
-oh- ecco perché non c’era nessuno.
-ti vedo bene con mio fratello-ammise ad un tratto –cioè vedo molto bene lui, vedo che sta bene con te!-
-grazie, davvero, mi fa piacere farlo felice, lui mi rende talmente felice che è il minimo-
-ami davvero mio fratello, vero?-
-si, sono persa senza di lui-
-senti, non dovrei dirtelo, ma quando vi siete baciati la prima volta mi ha chiamato tutto eccitato dicendomi che già ti adorava- oddio, che dolce.
-mon dieu- mi lasciai scappare.
-sarà il nostro segreto-
-segretissimo!- ci stringemmo il mignolo. Il portone si aprì, era Josh che rientrava dalla corsa insieme al padre.
-patti satanici qui?- chiese entrando in cucina ed abbracciandomi da dietro. Ma ero l’unica a vergognarsi di questi atti pubblici davanti alla famiglia?
-certo, fratello!- rispose Connor.
-attenti almeno a non sporcare la cucina di sangue, mi raccomando!- ci rimproverò, sarcasticamente, il padre di Josh. Ridemmo.
In quelle ore capii da dove Josh avesse preso il suo lato divertente, era una cosa di famiglia.
Mi innamorai follemente della nonna, che dopo un po’ di timidezza mi convinse a fare una bella chiacchierata.
Famiglia più perfetta della sua non ce ne sono. Josh me ne aveva parlato molto bene, mi aveva raccontato che nonostante le varie discussioni e i mesi di lontananza loro hanno sempre appoggiato in tutte le scelte, mi aveva parlato soprattutto di Connor, che oltre essere suo fratello è anche suo migliore amico, anche Connor si rivelò una persona splendida, legai molto con tutti, soprattutto con quest’ultimo. Il pranzo si era prolungato fino alle 4 del pomeriggio, tra racconti e abbuffate di ogni genere io e Josh siamo riusciti a parlare di circa tutta la nostra storia, ovviamente sotto la stretta sorveglianza e l’attenzione della nonna. Verso le 5 Josh decise di andarsene, per portarmi a fare un piccolo giuro turistico.
-vieni un attimo, mia cara- mi attirò la nonna di Josh in un posto appartato.
-mi dica-
-oh, Zooey, dammi pure del tu! Orami sei di famiglia….sai ho visto come vi guardate tu e Josh…non siete i soliti ragazzini con una cotta, voi vi amate, siete maturi, il vostro è un amore maturo- mi sorrise dolcemente.
-grazie mille, io amo suo nipote, e mi fa piacere essere accettata in famiglia- le sorrisi, poi ci salutammo e raggiunsi Josh.
-c’è un po’ di strada da fare!- mi informò Josh quando ormai era già partito.
-non c’è problema, dove andiamo?-
-sorpresa, un po’ fuori da Union, a Union non c’è niente di bello da vedere, se vuoi dormi-
-mmmmh, non ho tanto sonno, mettiamo un po’ di musica?-
-ok, scegli tu, a me va bene tutto!- mi lasciò carta bianca, mi misi a cercare nei CD in macchina, finalmente trovai quello che cercavo, lo misi dentro al lettore e lo feci partire.
-i Mumford & sons!!- li riconobbe Josh.
-ti vanno bene?-
-eccome!- alzò il volume.
Dopo circa due ore di viaggio arrivammo a  destinazione. Mi fece scendere dalla macchina e mi portò in un bosco fitto d’alberi, poi ad un tratto uno spiazzo stupendo con un laghetto al centro e in secondo piano una montagna illuminata dalla debole luce del sole tramontante.(https://www.facebook.com/photo.php?fbid=505392319493167&set=a.497037443661988.112867.229246817107720&type=3&theater).
Lo abbracciai. D’istinto, lo abbracciai. Con tutto l’amore che potevo emanare lo strinsi forte.
-ti amo-gli sussurrai.
-anche io, mia piccola Zooey- feci un respiro profondo, sentii il suo buonissimo odore –mi stai annusando?- mi chiese, non staccandosi.
-ahahahahaha si, hai un buon profumo!-
-aaaah, ok, sentiamo il tuo invece- mi prese in braccio e iniziò a farmi il solletico.
-no, no, no, io puzzo!- non smettevo di ridere.
-evviva che bello!- disse sarcasticamente, si fermò.
-cosa mangiamo qui nel nulla?- chiesi.
-ho portato del cibo da fare picnic, sono in macchina vado a prenderlo-
-vengo anche io, ti do una mano-
Prendemmo tutto il necessario per un perfetto picnic sul lago, lo sistemammo atterra e incominciammo a mangiare.
-come mai mi hai portato qui?- gli chiesi, quando ormai avevamo finito di cenare ed eravamo sdraiati abbracciati a guardare le stelle.
-da piccolo venivo qui con la mia famiglia, c’è sempre piaciuto come posto, è il nostro posto-
-mi fa piacere che tu mi ci abbia portato- mi strinsi ancora di più a lui.
-era importante per me portarti qui- iniziò ad accarezzarmi i capelli e io mi feci prendere dalle braccia di Morfeo.
                                                                             ***
Non so come, non so perché, ma il mattino mi ritrovai nel letto di Josh a casa sua, non mi ricordavo di essere salita in macchina per tornare a casa la sera prima ne di essere entrata in casa, adesso però ero nel letto insieme a Josh.
-ti ho portato io, non sei sonnambula, tranquilla- mi rassicurò Josh, vedendomi stranita.
-scusami, non volevo-
-tranquilla- mi baciò la tempia –ci alziamo? Ti porto a fare colazione fuori-
-mmmmh- mi stiracchiai –va bene-
Ci preparammo (http://www.polyvore.com/friend/set?id=79698079), e andammo a al bar centrale di Union. Mi aprì la porta e poi li vide, i suoi amici, i suoi amici di Union, i suoi ex compagni di scuola.
-Josh!!!- gli andò in contro un ragazzo.
-Tyler!- si abbracciarono forte e si diedero pacche sulla schiena- quanto mi sei mancato amico!!-
-non sai quanto a noi!- gli rispose un altro ragazzo spuntando da dietro il balcone.
-Colton, da quando tempo!- saltò dietro al balcone e lo abbracciò –non siete venuti a Gennaio, io vi aspettavo!-
-lo sappiamo amico, scusaci, ma Colton non è riuscito a prendere le ferie- si scusò Tyler.
-fa niente, con Crystal?- chiese Josh a Tyler.
-tutto bene, dovrebbe arrivare tra qualche minuto, perchè non vi prendete qualcosa?- gli rispose l’amico.
-si dai, offre la casa!- continuò Colton.
-certo, eravamo venuti qui apposta!-
-Josh, ma non ce la presenti questa bella ragazza?- chiese Colton mentre preparava la nostra colazione, dietro al balcone.
-oh, certo, scusate, lei è Zooey- rispose Josh.
-piacere!- dissi cordialmente.
-oh il piacere è tutto nostro, Zooey!- mi strinse la mano Tyler –ma dicci Josh, chi è Zooey?-aveva già capito tutto.
-è la mia ragazza- disse rassegnato Josh, consapevole di quello che poteva succedere. I suoi amici iniziarono a urlare e a ridere, felici per il suo fidanzamento, andarono fuori dal bar e iniziaronoa d urlare come matti “Josh si è fidanzatooooo!” poi tornarono dentro e lo presero in braccio e iniziarono a farlo saltare –ok,ok, basta!- li fermò Josh- stavamo morendo dal ridere.
-auguri amico!- gli diede delle pacche sulla spalla Colton.
-ma come facevate a non saperlo? ormai è ufficiale da un po’, lo sanno tutti- chiese Josh, risiedendosi sulla sedia.
-lo sapevamo, volevamo fartelo dire- rispose Colton, mentre ci portava la colazione –sai, non capita molto spesso- disse avvicinandomi al mio orecchio e appoggiando la mia spremuta d’arancia sul tavolino.
-ehy cos’è tutto questo casino? Si sento le vostre urla da casa mia!- entrò una ragazza nel bar.
-Crystal!- la salutò Josh.
-ommioddio, JOSH!- urlò la ragazza, accorgendosi si Josh, si avvicinò a noi e abbracciò Josh –la mia star preferita, mi sei mancato!-
-anche a me, mi siete mancati tutti!- rispose Josh.
-tu devi essere Zooey, e un vero piacere conoscerti!- disse rivolgendosi a me, porgendomi la mano.
-il piacere è tutto mio- risposi stringendole la mano.
-allora per quanto rimani?- chiese Tyler.
-domani mattina presto part…-iniziò Josh.
-oh! non salutarmi tu eh!- disse Crystal andando verso il suo ragazzo Tyler, per poi baciarlo.
-state benissimo insieme!- dissi verso la coppia, erano proprio belli insieme.
-che dolce, grazie mille!- rispose Crystal.
-se partite domani mattina, questa sera possiamo organizzare una cena tutti insieme!- consigliò Colton.
-certo!- dissi.
-allora a questa sera! Alle 8 davanti al bar?- salutò Josh.
-ok, poi si va dal “Graffio”- rispose Colton.
Ci salutammo e uscimmo. Tornammo a casa per pranzare, il pomeriggio lo dedicammo a preparare le valigie per la partenza dell’indomani. Verso le 7 ci iniziammo a preparare per uscire.
-non so cosa mettermi!- dissi uscendo dal bagno, dopo una doccia.
-mettiti quel vestito a fiori!- mi consigliò Josh. Lo accontentai e mi infilai il vestito. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=79706573&.locale=it)
-mi chiudi la cerniera, perfavore?- gli diedi le spalle. Sentii le sue mani sulla mia schiena, poi le sue labbra che risalivano fino al mio collo –Josh, la cerniera- gli ricordai.
-può aspettare- mi rispose sussurrando malizioso all’orecchio, maliziosamente. Cedetti, e come potevo immaginare arrivammo in ritardo.
-alla buonora!- ci sgridò Crystal, ad aspettarci insieme agl’altri davanti al bar.
-scusate!- si scusò Josh –andiamo?-
-si, dai, meglio andare!-
Ci dividemmo nelle rispettive macchine e ci dirigemmo verso il “Graffio” una pizzeria di Union.
-e tu Zooey, studi?- mi chiese Crystal, durante la cena.
-si, ha settembre inizio alla scuola d’arte- risposi.
-è una fotografa magnifica- continuò Josh.
-wow, allora dobbiamo fare un servizio tutti insieme fatto da te!- mi incitò Crystal.
-quando volete!- acconsentii.
La serata proseguì benissimo, erano davvero simpatici e cordiali, mi raccontarono di alcuni vecchi episodi, raccontarono di quando Josh partì per la prima volta per LA per il suo primo film, e di quando prese F al compito di chimica. A fine serata ci salutammo, promettendo che un giorno ci saremmo ritrovati per fare davvero un servizio fotografico.
-sono davvero simpatici- dissi a Josh mentre ci stavamo infilando sotto le coperte.
-beh sono i miei amici, come possono non esserlo?- rispose Josh raggiungendomi sotto le coperte.
-ah ah, sei simpatico!-dissi sarcastica –ma con Crystal, c’è stato del tenero?- chiesi, nei racconti mi era sembrato di intuire qualcosa.
-si, quando avevamo 16 anni, siamo stati insieme qualche mese- disse totalmente tranquillo. Arrossi, si può dire di gelosia, forse –no, non dirmelo, sei gelosa?-
-no-
-gelosona mia- mi abbracciò stretta.
-si, ok, sono la tua gelosona- ammisi.
-beh, non devi essere gelosa, ormai non c’è più niente, siamo buoni amici, ed entrambi fidanzati, quindi!-
-tranquillo- lo baciai.
                                                   ***
La mattina seguente ci svegliammo di prima mattina, e facemmo una leggera colazione in compagnia di un tiepido sole pronto per l’alba.
Ci facemmo al doccia e ci preparammo (http://www.polyvore.com/ritorno/set?id=79441739). Quando fummo pronti salutammo tutta la famiglia di Josh, promisi a Connor di scrivergli ogni tanto, avevamo davvero legato molto in qui pochi giorni.
Dopo ore di viaggio estenuanti, con un Josh con la smetteva di ridere mangiando le noccioline, atterrammo a LA.

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Capitolo 17
*** Coachella ***


Si inizia con le turbolenze, ma non voglio anticipare niente...la malvagità regna sovrana!
Spero vi piaccia, fatemis apere, pleaseeeee!
Love you all.
Grim.



Tornati a LA la vita ripartì normalmente, Josh partecipò ad alcune conferenze ed interviste; io, non riuscendo a poltrire restando in casa, sono andata alla scoperta dei colli di Hollywood, perdendo anche qualche chilo. Verso metà Agosto Josh prese qualche giorno di pausa in vista della Coachella, di cui aveva i biglietti grazie a me, che glieli avevo regalati al secondo mesiversario.
-sei pronto?-dissi alludendo alla partenza per la Coachella dell’indomani.
-non vedo l’ora!-
-hai preso al roba?-chiesi.
-certo- rispose, come se fosse ovvio.
-bravo- gli accarezzai il viso –adesso vado a casa, ci vediamo domani mattina- gli stampai un bacio, feci per andarmene.
-aspetta- disse Josh maliziosamente, trattenendomi per la mano –perché non resti qui?-
-Josh- dissi teneramente, opponendo una minima resistenza.
-dai- mi guardò con occhi da cagnolino.
-se proprio insisti- tornai da lui e iniziai a baciarlo.
                                                                                 ***
Il mattino seguente ci alzammo presto per partire verso la Coachella. Ci preparammo (http://www.polyvore.com/coachella/set?id=79801801) e partimmo, stando attenti di non dimenticarsi nulla.
Una volta arrivati lì mi accorsi di quanto, realmente, fosse pazzesco quel posto, era enorme e coloratissimo, pieno zeppo di gente.
Decidemmo di andare a sentire il concerto dei Lumineers. Era nell’ala destra della festa, dove c’era il palco enorme con di fronte una distesa immensa d’erba, ci chiesero di fare delle foto e noi cordialmente non ci tirammo indietro, eravamo felici e senza pensieri, un po’ per la bellissima musica e un po’, lo ammetto, per l’erba che avevamo appena fumato.
Verso sera, quando ormai le spalle di Josh erano diventate rosso peperone e sul mio viso erano comparite colonie di lentiggini, ci alzammo dal prato che ci aveva ospitato l’intero pomeriggio, e su cui avevamo trascorso ore a chiacchierare e a ridere con nuovi amici, conosciuti lì, e ci dirigemmo verso il concerto di Benny Benassi.
Erano ormai le 4:30 quando il mio cuore perse un battito.
Vidi il ragazzo che poco prima mi abbracciava, baciava e sorrideva mentre adesso stava abbracciando, baciando, sorridendo ad un’altra, anzi, non un’altra, la sua ex Vanessa.
Scappai, più veloce del vento, fino a quando, riuscita ad uscire da quel caos, mi fermai per prendere fiato.
-ehy, ehy, Zooey!- mi sentii chiamare, non risposi, solo lui mi conosceva lì –Zooey, per favore, scusami, sono uno stupido, me ne sono reso conto dopo di quello che stavo facendo- si avvicino a me e mi prese il viso tra le mani- piccola Zooey, scusami- scostai violentemente il viso dalle sue mani e me ne andai, lontano da lui.
Presi un taxi, che fortunatamente il Festival teneva a disposizione, e tornai a casa.
Il viaggio fu uno strazio, la musica che piano piano si faceva sempre meno forte, le luci che si affievolivano, i ricordi di me e Josh insieme, il ricordo di lui mentre bacia un’altra.
-ehy, perchè a casa così presto?- mi chiese Nick vedendomi tornare a casa.
-Josh mi ha tradito- dissi scoppiando in lacrime.
-no, no, piccola, raccontami tutto- si alzò dal divano e mi venne ad abbracciare.
-ha baciato un’altra- riuscii a dire tra un singhiozzo e l’altro.
-come?- restò sbalordito.
-eravamo a vedere Benny Benassi e a un certo punto l’ho visto baciarsi con Vanessa-
-mi dispiace Zooey- mi baciò la tempia –dai vieni a letto- mia accompagnò nella mia stanza e mi rimboccò le coperte.
-grazie mille- dissi debolmente.
-figurati- spense la luce.
                                                                               ***
Il mattino seguente mi svegliai con un gran mal di testa, mascara colato sul cuscino e i vestiti del giorno precedente ancora addosso.
 Mi alzai, e mi incamminai verso al cucina per fare la colazione quando sentii delle urla.
-non ero in me!- era Josh che urlava, ma contro chi?
-tu l’hai tradita!- rispose Nick.
-non ero in me- rispose, perdendo tutte le speranze Josh.
-lei ti amava- si calmò Nick.
-io la amo ancora-
-mi dispiace, devo chiederti di uscire- disse Nick vedendomi spuntare da dietro lo stipite della porta di camera mia.
-ti prego, fammi parlare con lei- insistette Josh.
-no, troppo preso- lo accompagnò fuori casa.
Assicurata che Josh fosse uscito, scesi a fare colazione.
-come va piccola?-
-bene, tranquillo- riposi sinceramente. Non ero menefreghista, semplicemente non volevo pensarci e starci male, ci sono cose ben peggiori per cui stare male.
-eccola, la mia Zooey- mi abbracciò –adesso cosa pensi di fare-
-ci parlerò-
-ci parlerai?-
-si, tutti hanno diritto a spiegazioni-
-se tu lo credi giusto- mi lasciò tra i miei pensieri e la mia colazione.
Dopo colazione mi chiusi in camera, misi la musica, presi una tela e incominciai a dipingere. Dipingere mi calmava e mi schiariva le idee, era una medicina. Mi arrivò un messaggio. Josh: “scusa, mi manchi”.
Dovevo parlare con lui, ma non adesso, dovevo smaltire tutti i pensieri, la rabbia, dovevo accumulare medicina.

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Capitolo 18
*** Hawaii ***


Aloha! Come sempre spero vi piaccia, e come sempre spero in una vostra recensione, basta due paroline per farmi felice, per sapere se vi piace o no, tutto qua!
Vi voglio bene ugualmente.
Grim.



Ci misi giorni, per decidere di incontrarlo, dopo tele su tele e una scatola intera di colori e cd consumati. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=80062706&.locale=it)
Andai davanti la sua porta e suonai. Lui mi aprì e vedendomi lì, impassibile, mi saltò addosso, abbracciandomi.
-Zooey- sussurrò al mio orecchio.
-Josh, dobbiamo parlare- risposi.
-certo, certo, entra- mi fece accomodare in salotto.
-Josh, calmati, non ti voglio massacrare o uccidere-
-si scusami sono solo contento di vederti-
-calma, inizia a parlare-
-Zooey, non lo so…anzi si, so che io non volevo, so che io amo te, so che non commetterò più uno sbaglio del genere, so che se tu mi darai fiducia io…io non ti deluderò, ammetto, ho sbagliato, non volevo, sono stato stupido ed impulsivo, io non voglio lei, io voglio stare con te, stare conte fino alla fine dei tempi, io voglio un noi formato da Josh e Zooey.
-ti credo-
-per favore Zooey- si affrettò a dire –aspetta, cosa?-
-ti credo- si fiondò su di me facendo aderire le nostre labbra –questo non vuol dire che…-
-non bacerò più nessun’ altra donna nella mia vita- sorrise, mi era mancato il suo sorriso.
-sarà meglio per te-
-partiamo!-
-cosa? Dove?- chiesi sbalordita.
-si, partiamo, scappiamo da tutto questo- si alzò di scatto –vai a preparare la valigia, si parte!-
-ma dove andiamo, Josh?-
-Hawaii!-
-Hawaii?-
-Hawaii! Corri! Vai a fare la valigia!- mi spinse fuori casa.
Corsi più forte del vento, corsi a fare la valigia, una valigia con cui avrei preso un aereo, che mi avrebbe portata alle Hawaii, lontano da tutto a da tutti.
Circa 4 ore più tardi eravamo già alle Hawaii, nessuno preavviso, nessun pentimento, eravamo noi, insieme, alle Hawaii. Sembrava di essere in paradiso.
Avevamo fatto il biglietto per due settimane, così aveva deciso Josh.
                                                                                              ***
Una mattina, il quarto giorno, decisi di imparare a surfare. Mi preparai (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=80063480&.locale=it), adoravo mettermi in costume, mi piaceva la sensazione del sole sulla pelle.
-dai Zooey, ci sei quasi!- mi incitò Josh. Mi alzai in piedi sulla tavola. Stavo cavalcando la mai prima onda.
-Josh, sono in piedi!!!- esultai felice, per cadere in acqua tre secondi dopo aver esultato.
-ahahahaha- Josh era piegato in due dalle risate.
-cosa ridi, era la prima volta!-
-sei stata bravissima!- mise il suo braccio attorno alle mie spalle e mi baciò la tempia –sono contento di essere qui con te-
-anche io-
-questa sera ti porto in un ristorante con i fiocchi, poi restiamo lì a ballare, ti va?-
-certo- mi rigirai tra le sue braccia e gli stampai una bacio salato.
-dai, torna a cavalcare campionessa!-
-ai suoi ordini!- iniziai a pagaiare.
 
                                                                                 ***
La sera ci iniziammo a preparare (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=80064370&.locale=it), il buio veniva tardi, quando uscimmo c’era ancora il tramonto.
-guarda che bello- si fermò ad ammirarlo Josh –aspettami qui- tornò dentro la casetta.
-cos’avevi dimenticato?- chiesi vedendolo tornare.
-non avevo preso il cellulare, voglio fare una foto- si mise in posizione in modo da prendere sia me che il tramonto.
-aspetta che mi tolgo- dissi scostandomi dall’inquadratura.
-ma comete. Eri tu il soggetto della foto!- mi sgridò.
-davvero?-
-si, davvero! Adesso rimettiti lì ch eri bellissima!-
-ok- mi rimisi in posizione –com’è venuta?- chiesi.
-benissimo, aspetta- si avvicinò e puntò il cellulare in modo che venisse anche lui in foto, scatto una foto, poi mi baciò la guancia, fece una foto, poi mi girai fece un’altra foto.
-adesso che abbiamo fatto tutte le foto possiamo andare? Ho una fame!-
-certo, certo, adesso andiamo!- mi prese sottobraccio e ci incamminammo verso il ristorante, che si trovava proprio in riva al mare.
Arrivati lì ci fecero accomodare subito al tavolo che dava proprio sulla spiaggia.
-come lo conoscevi questo posto?- chiesi mentre aspettavamo la prima portata.
-ci sono venuto quando giravamo Catching Fire- mi spiegò.
-avete girato anche qui?-
-si, le scene dell’arena-
-wow, dev’essere bello-
-molto- prese un grande sospiro –a proposito di girare film….mi hanno chiesto di girare un nuovo film-
-nooo, davvero Josh? Sono felice per te!- mi congratulai.
-si tratta del 3 episodio di Viaggio al centro della terra-
-mi sono sempre piaciuti qui film-
-si- si vedeva che non era finita la storia.
-c’è dell’altro Josh?- chiesi.
-gireremo soprattutto in Sud Africa- mi rattristai.
-per quanto?-
-non so, un mese e qualche settimane-
-supereremo anche questo, tranquillo- gli presi al mano.
-con te sono sempre tranquillo- la strinse.
Finita la cena, sparecchiarono i tavoli e misero la musica. Era musica tipica del posto, non conoscevo i passi, ma avendo fatto ballo da piccola imparavo in fretta, con calma insegnai anche a Josh.
Dopo un ora di ballo sfrenato, grondavamo di sudore, il mare era troppo invitante al chiaro di luna.
-cosa fai?- mi chiese Josh vedendomi spogliare.
-vado a fare il bagno- risposi tranquilla.
-nuda? Sei pazza?-
-no!- mi incamminai verso l mare, con l’intimo addosso. Mi sentii raggiungere, era Josh in mutande -sei pazzo?-
-colpa tua!-
-oh, caro mio, non è una colpa!-
-dev’essere fredda!- disse riferendosi all’acqua.
-si!-
-al tre?- mi chiese.
-ok-
-uno…due ….tre!- partimmo, insieme, lui entrò io rimasi sul bordo della riva.
- ma avevamo detto insieme, mi ha mentito!- disse Josh, ormai entrato fino al collo in acqua.
-lo so, lo so, scusa, ma è troppo fredda!- mi scusai.
-adesso vedi!- corse verso di me tutto bagnato e mi abbracciò, raggelandomi l’intero corpo.
-aaaaaah, non vale!-
-eccome se vale!-
                                                                          ***
Il mattino seguente ci svegliammo raffreddati, e al ricordo del bagno della sera prima scoppiammo a ridere.
-andiamo a fare un escursione da qualche parte?- proposi a colazione.
-mmh, dove andiamo?-
-non so, chiediamo in giro dei bei posti da vedere, ok?-
-mi hai convinto, prepariamoci e andiamo!- si alzò di scatto tutto contento e ci iniziammo a preparare. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=80065755&.locale=it).
-zaino in spalla e si va!- dissi chiudendomi alle spalle la porta di casa.
-neanche il raffreddore ci fermerà!- Josh era il più convinto.
-BASTAAAAAAAA- imploravo una pausa da mezz’ora, ero stanchissima, erano ore che camminavamo. Alla fine ci consigliarono di andare verso Haleakala. (http://www.google.it/imgres?imgurl=http://www.ohanafun.net/UserFiles/Image/tours/haleakala_sunrise.jpg&imgrefurl=http://www.ohanafun.net/activity/show/503/&h=601&w=800&sz=84&tbnid=dZRU7NOVF5vkdM:&tbnh=92&tbnw=122&zoom=1&usg=__HWYm6BCH3v-pga5-cYLvNm-veBY=&docid=5_g3usxy0mLPUM&sa=X&ei=Nzl5UfLdI8rEsgal0oCQAQ&ved=0CF0Q9QEwBA&dur=295).
-ma come, non eravamo i più carichi questa mattina?-
-si, questa mattina! Ormai è ora di pranzo, fermiamoci a mangiare un po’ di frutta!- supplicai.
-ok-
-finalmente!-
Mangiai la mia macedonia e Josh il suo panino, io volevo restare leggera, con questo caldo la mia fame spariva, per lui, era evidente, non era così.
Nel pomeriggio continuammo a scalare colline, tra sabbia e rocce, poi finalmente trovammo il posto ideale per cenare.
-ah, mi sento molto meglio adesso-disse Josh.
-qua su c’è aria pulita, ne valeva la pena!- ammisi.
-mi sento libero-
-come?- non capii.
-LIBEROOOOOO- urlò con tutta la sua voce, facendola risuonare in un lungo eco.
-UUOOH!- urlai a mia volta. Scoppiammo a ridere.
-TI AMOO-
-ti amo anche io-gli sussurrai all’orecchio abbracciandolo da dietro.
                                                                                             ***
Il giorno seguente decidemmo di dedicarlo a passeggiare in città e stare in spiaggia a rilassarci. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=80067070&.locale=it)
-ti amo- dissi mentre passeggiavamo mano nella mano lungo la spiaggia al tramontare del sole –e sia il perché?-feci una piccola pausa –perché sei genuino, sei semplice,  perché con te immagino un futuro, ti amo perché sei sincero, ammetti quando sbagli e ti arrabbi nel bisogno, perché mi hai chiesto di aiutarti con i biscotti, ti amo perché sei così come sei, perché sei Josh- mi guardò incantato dalle mie parole, mi prese il viso tra le sue mani, mi fisso negl’occhi, poi mi baciò appassionatamente, come mai aveva fatto prima.
-ti amo da morire, mia piccola Zooey-
                                                                                            ***
Il giorni passarono così, tra giornate sotto il sole al mare, gite in città e cene con balli.
Credo siano state le settimane più belle della mia vita, senza pensieri, eravamo solo due giovani innamorati.
                                                                                                 ***
L’idea dei giovani innamorati e spensierati la devono averla avuta anche i giornalisti, visto che il titolo dei giornali del gossip andavano da “innamorati alle Hawaii” fino a “spensierati e innamorati”.
All’interno degl’articoli si trovavano foto delle nostre vacanze e interviste agl’abitanti della cittadina, dove avevamo la casetta, i giornalisti chiedevano di noi, di come fossimo stati e loro semplicemente rispondevano che eravamo due ragazzi innamorati in vacanza, niente più e niente meno.
-ci voleva proprio questa vacanza- disse Josh, nel suo letto  LA.
-hai ragione, peccato che domani ricominci la vita normale, tu a recitare e io a scuola-
-è vero che tu domani inizi la scuola! Sei pronta?-
-non vedo l’ora di imparare!-
-mi mancherai!- disse sincero.
-anche tu mi mancherai, da morire- lo baciai.

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Capitolo 19
*** Rimpiazzi ***


Ciao! 19° capitolo! wow, siamo già a 19! che belloooooo! *sclera*
Siceramente, non so se la storia vi piace, quindi molte volte penso se continuare o no, insomma, io scrivo motlo spessoe  ormai la sotria stà diventando lunga, e nella mia mente ci sono tante idee, e nel mio file di word ci sono motli capitoli nona ncora pubblicati, però se non vi piace e non vedo interesse vengo dei dubbi se condividerli o no...pee cui fatemi sapere, ci tengo davvero tanto! *supplica*
Eccolo che arrivaaaa!
Grim.




Dio se sentivo la sua mancanza, erano settimane che non ci sentivamo, avevamo litigato, non mi ricordo neanche il perché, resta il fatto che non ci sentivamo più, non c’era più un noi, avevamo mentito a noi stessi, non ci sarebbe stato un noi in futuro, non siamo riusciti a far durare il noi fino al suo ritorno.
Dai giornali si capì che lui si stava già rifacendo con altre ragazze, aveva dovuto prolungare la sua permanenza in Sud Africa di sei mesi per via di alcuni problemi causati da un piccolo uragano.
Io avevo iniziato la scuola, dipingere e fotografare mi liberavano la mente, a volte ci riuscivano, altre volte i ricordi di Josh tornavano a riva.
 Al corso di fotografia conobbi un ragazzo di nome Adam, gentile e cordiale.
Dopo un po’ di appuntamenti mi baciò, al pensiero di Josh che mi aveva già rimpiazzato, non mi tirai indietro.
I giornali parlarono anche di questo, ogni giorno si trovavano titoli del genere “La lontananza non fa bene”, “Tradimenti reciproci”, “Zooey dimentica Josh”, “Josh Hutcherson serata scatenata con ragazze”. Alla fine i giornali disse Josh decise a farla finita di andare con tutte le ragazze del posto, e tra tutte le bionde sudafricane ne decise una, con qui instaurarci una relazione; la ragazza non era male, la solita ragazza sudafricana: bionda, occhi e pelle chiarissima, sembrava essere la sorella di Charlize Theron.
                                                                                                     ***
-cos’hai?- mi chiese un giorno Joseph, vedendomi triste.
-Josh si è messo con un’altra-
-beh anche tu stai con Adam-
-si-
-però?-
-però mi manca, Joseph!-urlai, era dura ammetterlo.
-dai piccola, vieni qui- aprì le sue braccia e mi accolse al suo interno –vedrai che alla fine andrà tutto nel verso giusto-
-lo spero-
 
POV Josh
Restare in Sud Africa era un strazio, sentivo ogni secondo l’esigenza di sentire la voce di Zooey, vederla, baciarla.
Mi buttai sull’alcol, ogni volta che bevevo ogni ragazza sembrava lei, anche se si rivelava ogni volta solo un illusione.
-ehy, ciao bella!- abbordai una in discoteca una sera, l’ennesima sera.
-ehy, ciao!- disse maliziosamente.
-ti va di bere qualcosa?- chiesi.
-perchè no!- la portai verso il balcone.
-due coca-rum- dissi al barista.
-eccoli a voi- mi porse i bicchieri.
-eccoti il tuo- diedi il suo bicchiere a… -come ti chiami?- chiesi.
-Zooey-
-come?- sgranai gl’occhi.
-Emma!-urlò, ecco, era successo, un’altra volta, avevo sentito il suo nome.
-oh, piacere, Josh-
-lo so come ti chiami!- strusciò la sua mano sul mio dorso –andiamo a  ballare?- mi propose.
-certo- mi trascinò al centro della pista. Chiamare quello ballare è molto soggettivo, quello per me era strusciarsi selvaggiamente.
-che ne dici di portarmi in camera tua?- mi sussurrò all’orecchio. La presi per mano e seguii il suo consiglio, la portai nella mia camera. Incominciammo a  svestirci, per poi iniziare a fare sesso, perché di sesso si trattava, non certo di amore!
-Zooey!- gemetti nell’attimo di estremo godimento.
-chiamami come vuoi, basta che continui!- rispose Emma, ancora sotto di me.
Andava così tutte le sere, ormai da settimane, ogni volta, tornava fuori lei.

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Capitolo 20
*** Ritrovi ***


Grim.

Stavo perdendo il senno di me, mi ritrovavo a scaraventare mobili della mia stanza, a staccare i miei ricordi dai muri , dentro ero logorata, vederlo alla tv con altre mi logorava, i ricordi mi logoravano, dentro di me sentivo il vuoto, Adam non riusciva a colmare tutto, non riusciva a colmare una minima, piccolissima, parte.
-Basta Zooey!- mi fermò Matt, per l’ennesima volta stavo distruggendo la mia camera.
-no, Matt non ce la faccio più!- urlai dimenandomi.
-calmati!- mi abbracciò e strinse forte.
-mi manca- mi lasciai abbracciare, iniziai a piangere.
-lo so, Zooey, tornerà, adesso calmati- iniziò ad accarezzarmi la testa.
-non ci riesco-
-fidati, sdraiati e respira profondamente, dai- mi fece stendere sul letto con la testa sulle sue gambe.
-grazie-
-figurati- mi baciò la fronte
-tu ci credi veramente?-
-a cosa?-
-lui tornerà?-
-si, lo credo- disse sinceramente, poi mi addormentai.
 
POV Josh
Eravamo bloccati qui in Sud Africa da quasi sette mesi, non sentivo Zooey da mesi, ma avevo sue notizie dai giornali.
Lei sembrava così felice, nei completini floreali che tanto ama, mentre passeggiava con Adam, la sua nuova fiamma.
Io non ero felice, mi ero buttato sull’alcol e sulle ragazze, l’unica ad essermi realmente vicino era Ellie (una ragazza conosciuta in discoteca, che non si limitò a scoparmi e basta, ma stette lì a consolarmi e sentire i miei problemi), i paparazzi pensarono subito che fosse la mia ragazza, in effetti ci frequentavamo, ma per me lei non poteva essere la mia ragazza, non dopo Zooey.
-Ellie, mi dispiace, io non riesco più a stare qui con te- sbottai un giorno.
-senti la mancanza di lei, vero?-
-sto morendo dentro-
-e allora vai, non sarò io a fermarti- lei sapeva sempre capirmi.
-sei dolce come sempre, grazie- l’abbracciai.
-figurati, tu la ami, e il vero amore non va mai ostacolato-
-beh allora ci si vede, dobbiamo assolutamente rivederci- la salutai e me ne andai.
Presi il primo aereo per LA disponibile e mi avviai a riprendermi la mia Zooey.
Atterrato a LA mi diressi subito al bar di fronte alla scuola che frequentava Zooey, nella speranza di trovarla.
Invece di lei, trovai lui, Adam.
-ehy, tu devi essere Josh!- mi salutò cordialmente. “E adesso cosa vuole, questo?” pensai.
-si, tu devi essere Adam- dissi freddo.
-qui non c’è Zooey, se è quello che stai cercando, ma è ovvio che stai cercando lei!- fece una pausa –posso parlarti un attimo?- mi porto a sedere al tavolino dove stava prendendo da bere prima del mio arrivo, io non opposi resistenza, volevo sentire cosa aveva da dirmi – lei si accendeva con te, in un modo che con me non capitava, e mi arrabbiavo da morire perché…- fece un grosso respiro –perché, io non credevo tu la meritassi, e alla fine lei ha scelto te, lei ti ama-
-come? Lei mi ama?- chiesi sbalordito.
-si, alla fine lei ti renderà una persona migliore, e tu in cambio la renderai felice, tanto felice, e io ti sarò sempre riconoscente per questo- era dura per lui da ammettere –adesso vai da lei- mi diede una pacca sulla spalla.
-grazie- lo ringraziai, era il minimo, poi corsi a cercarla.
La trovai mentre passeggiava verso casa.
-Zooey- la chiamai.
 
POV Zooey
Mi sentii chiamare, la voce era atrocemente famigliare. Mi girai.
-Josh- rimanemmo a fissarci, ci squadrammo da capo a piedi –mi sembra giusto congratularmi con te, Josh- dissi, riferendomi al suo fidanzamento, lui abbassò la testa.
-sono venuto qui, per darti una spiegazione, anche se tardiva, di tutto quello che ho fatto, ma ancora non so da dove cominciare-
-comincia dalla tua nuova fidanzata- suggerii –dimmi chi è-
-è sudafricana-rispose
-wow, congratulazioni- respirai profondamente –e come l’hai conquistata, con buone maniere, con sorrisi e modi galanti?- la rabbia prese il sopravvento in me, ma la voce rimase stabile e cordiale.
Lui piano piano si avvicinò a me.
-i-io non ci riesco!- rapidamente mise la mano tra i miei capelli e mi baciò. Mi divincolai, e lo spiansi via, anche se voluto, quel bacio, era sbagliato, lui era fidanzato –non sono più fidanzato con Ellie!-
-cosa?- risposi incredula.
-Zooey- si avvicinò a me e mi accarezzò il viso –io sono tuo, si sono tuo, cuore e anima, per quello che può valere- mi baciò, ancora, questa volta non mi tirai indietro.
-Josh- sussurrai –mi sei mancato-
-abbiamo fatto un errore, adesso siamo qui insieme, basta pensarci-

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Capitolo 21
*** Radio ***


Love.
Grim.


-sarà difficile….-dissi appena svegli, dopo la prima notte passata insieme dopo il Sud Africa.
-tu lo vuoi?-
-non voglio che sia difficile, ma Josh-
-niente ma...ci proveremo-mi interrupe dolcemente accarezzandomi la guancia.
Cia alzammo poco dopo, quel pomeriggio Josh aveva un’intervista promozionale del suo uovo film alla radio, per le 15 doveva essere pronto in studio.
-ci prepariamo? Così pranziamo in giro e mi accompagni in radio-
-ci sto per il pranzo, un po’ meno per la radio-
-dai fammi questo favore- fece gl’occhi da cucciolo.
-ooook, però non entro!-
-sei fantastica!- mi schioccò un bacio.
Ci preparammo per il pranzo (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=80550667&.locale=it) voleva portarmi in un ristorante si poteva ascoltare buona musica.
Era ormai metà Febbraio, ma il sole era dalla nostra parte, il freddo gelido non era arrivato quest’anno.
-avevi ragione mettono davvero bella musica- ammisi una volta seduti al ristorante.
-io non sbaglio mai, delle volte ci trovi dei cantanti che decidono di improvvisare- fece una pausa –e poi è comodo, girato l’angolo sei già sulla via per andare alla radio-
-davvero?-
-si, giri a destra e il portone argento e bianco è la radio-
-no, dicevo dei cantanti-specificai.
-aaah, si, una volta ero qui e Ellie Goulding ha fatto due o tre canzoni-
-nooo, è bellissima lei, quanto mi piacerebbe vederla!-
-il prossimo tour ci andiamo?- mi propose.
-lo chiedi pure?- sorrisi.
-devo chiederti una cosa, Zooey- divenne serio tutto d’un tratto.
-certo-
-tra un po’ iniziano le premiere del film, e mi chiedevo se tu avessi voglia di seguirci-
-ho la scuola Josh- dissi dispiaciuta.
-è tutto programmato, non perderai neanche un giorno, e poi voglio portarti a Parigi-
-Parigi?-
-si-
-Josh, io sono metà francese Parigi la conosco come le mie tasche-
-si, ma l’hai mai girata con me?-
-anche questo è vero-
-quindi vieni?-
-non lo so, ci devo pensare-
 -verrai, verrai, ti conosco- sgranò gl’occhi –non ti sembra famigliare quello?-
-chi?-
-quello- mi fece un piccolo cenno con la testa, e io mi girai verso dove mi aveva detto.
-si, ha una faccia già vista- ci pensai un po’ su –ONE DIRETION!-
-One Direction?-
-si, è uno di loro! Però non mi ricordo il nome!-
-chissà se canta…-
-può essere, ma perché viene verso di noi?- chiesi accorgendomi che si stava dirigendo verso il nostro tavolo.
-ecco lo sapevo, hai urlato “ONE DIRECITON” e adesso lui viene da noi, ecco!-
-scusate il disturbo, ma la mia ragazza ha sempre voluto conoscervi- disse verso Josh, indicando al ragazza un po’ più distante.
-oh, emh, dammi pure del tu! ok!-rispose stranito dalla situazione.
-scusate non mi sono presentato, sono Louis-
-io sono Zooey- sorrisi come un ebete.
-Eleanor!- Louis chiamò la ragazza.
-oddio, piacere, emh, i-io sono Eleanor, piacere!- disse la ragazza nell’imbarazzo più totale.
-piacere tutto nostro Eleanor!- rispose Josh.
-tu sei uno dei One Direction?- chiesi, forse un po’ sfrontata a Louis. Mi arrivò un calcio sotto al tavolo da Josh.
-si- disse trattenendo una risata.
-che ne dite di venire al nostro tavolo? Per voi va bene?- chiese cordialmente Josh alla coppia.
-per me va benissimo, per te El ?- disse Louis.
-certo, se non vi diamo fastidio, ovvio-
-ma no che non date fastidio, figuratevi!- feci un po’ di spazio con la sedia.
Durante il pranzo Louis mi raccontò un po’ del gruppo, non lo conoscevo molto bene, Josh fece amicizia con Eleanor, per quest’ultima ci volle un po’ per abituarsi all’idea di essere a pranzo con Josh Hutcherson, ci raccontò di quanto già da piccola era una sua grande fan dei suoi film.
-va bene ragazzi, mi dispiace ma adesso noi dobbiamo andare- disse Josh cordialmente.
-già, impegni di radio- continuai io seguendolo.
-grazie mille, ragazzi!- ci ringraziò Eleanor.
-ci dobbiamo ritrovare un giorno di questi!- propose Louis.
-certo, quando volete, appena troviamo il girono giusto!- acconsentì Josh.
Ci salutammo, ci scambiammo i numeri di telefono per tenerci in contatto e ci dividemmo, ognuno per la propria strada, noi andammo verso la radio.
-io non entro eh!- gli ricordai davanti all’entrata della radio.
-entra, poi magari non in sala, ma almeno entra- mi incoraggiò.
-ook, però non parlo!-
-come vuoi!- entrammo insieme.
-ben arrivati, Josh!-lo salutò lo speaker radiofonico.
-ehy Mike!- gli strinse la mano.
-e qui chi abbiamo?- chiese riferendosi a me –è la famosa Zooey?-
-ebbene, eccomi qui!- risposi.
-oh beh, benvenuta!- mi strinse la mano –accomodatevi- ci indicò le sedie.
-oh no io non centro, è sua l’intervista!- mi ritirai.
-ma come? Dai, due chiacchere!- mi incitò Mike.
-ok, solo due però- mi lasciai convincere, vidi Josh sorridere contento e pendermi per mano, sapeva che quel gesto mi metteva a mio agio in queste situazioni.
-bene, un minuto e siamo in onda- ci avvertì –tutto pronto?- chiese allo studio, vide rispondesi con dei cenni di testa –tre, due, uno- contò -buon pomeriggio, radio ascoltatori, oggi abbiamo un ospite importante!- iniziò il programma –Josh Hutcherson!-
-Hey!- salutò Josh.
-e insieme a lui, a sorpresa, la sua ragazza!-
-salve- salutai, avvicinandomi un po’ al microfono.
-allora, ragazzi, prima stavo venendo a lavoro, e ho notato che eravate a cena con Louis dei One Direction e Eleanor, cosa state architettando?-
-niente-rise-ci siamo trovati e abbiamo voluto pranzare insieme per conoscerci- rispose Josh.
-tutto qui?-
-certo!- rispose convinto Josh.
-ma non sei geloso? insomma abbiamo visto tutti quello che è successo poco tempo fa…- disse Mike riferendosi alla mai storia con Adam.
-lì è stato un errore di entrambi, siamo stai stupidi, ma come si dice “Non ti rendi conto del vero valore di una cosa finché non la perdi..”- rispose tranquillamente Josh.
-e tu, Zooey?-
-vale quello che ha detto lui, adesso è da un po’ che sta andando tutto tranquillo, quindi…perché pensare al passato?-
-giusto!- mi incitò Mike –raccontateci di voi… come vi siete conosciuti?- ci chiese.
-mi sono trasferita da un po’ a LA, quando sono andata a salutare i vicini ho trovato questo essere- dissi ironicamente indicando Josh –che preparava i biscotti-
-buonissimi biscotti- mi interruppe.
-no, erano cemento puro, ho dovuto aiutarlo!- ridemmo.
-ahahah, che dolci, poi immagino che una cosa tira l’altra e così via, oppure è stata una storia travagliata?-
-no, normalissima- rispose Josh.
-Zooey, devo ammetterlo- incominciò Mike.
-cosa? Oddio cosa? Lo sapevo, non siamo in onda e questo era tutto uno scherzo!- scoppiarono tutti a ridere.
-no, no, volevo solo dirti che è dai Golden Globe che mi sono innamorato di te-
-oh mon dieu! Grazie mille!-
-si, insomma, sei dolcissima e davvero simpatica e divertente, giuro che ho pianto sentendo le battute che sparavi su quel red carpet-
-ehy, adesso sono geloso!- ci rimproverò Josh.
-tranquillo, ormai sono aldilà della sponda- disse, riferendosi alla sua omosessualità –adesso parliamo del tuo nuovo film- incominciarono a parlare del film, alcune volte intervenivo per la mia solita battuta idiota, ma cercavo di stare zitta il più possibile per far parlare Josh del film. Una volta finita la trasmissione ci salutammo, e Mike ci invitò a tornare presto alla sua radio.
-è stato davvero divertente!- ammisi una volta usciti.
-e tu che non volevi nemmeno entrare!- mise il suo braccio attorno alle mie spalle e mi baciò la tempia.

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Capitolo 22
*** Tokyo-Mosca ***


Ciao! Ecomi tornata, con un nuovo capitolo, questa volta lungo, finalmente, direte voi!
Ditemi cosa ne pensate!
Grim.



Il tour mondiale per le premier del film di Josh stava per iniziare, e io come al solito ero in ansia più totale.
Saremmo stati via alcune settime e avremmo girato nove paesi fermandoci nelle città più importanti.
Era il giorno della partenza per la prima tappa, Tokyo, nessuno di noi due c’era mai stato, ma dopo il successo avuto con i precedenti film i produttori decisero di fare una premier anche in Giappone.
-Ho sentito Jen- dissi mentre tentavo di chiudere la mia valigia.
-ah si? Cosa ti ha detto?- mi rispose mentre sceglieva i pantaloni da portare.
-che ci saranno anche lei e Nicholas a Parigi-
-davvero? Sapevo che avevano intenzione di raggiungerci in alcune tappe ma non mi aveva dato conferma…- si girò con due tipi di pantaloni in mano –quali?-
-quelli blu- glieli indicai –comunque, son felice che lei e Nicholas ci stiano riprovando, stanno davvero bene insieme-
-già! Sei pronta per la grande Tokyo?- mi chiese.
-s…si- dissi con fatica cercando di chiudere la valigia –se solo riuscissi a chiudere la valigia!- ripresi fiato.
-dai, ti aiuto io, al mio tre tu saltaci sopra, ok?-
-ok!-
-uno…due…tre- contò Josh, al suo tre saltai sulla valigia come mi aveva detto e lui ne approfittò per chiuderla.
-oooh, grazie amore!- lo baciai.
-di niente!-
Ci preparammo (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=81089874&.locale=it) per andare a salutare i miei coinquilini e amici vari  per poi andare in aeroporto, dove avrei conosciuto il resto del cast.
Arrivati in aeroporto riconobbi subito il coprotagonista del film, Dwayne Johnson, spalancai gli occhi alla vista della sua grandezza.
-ahahaha- Josh si mise a ridere dopo aver visto la mia espressione.
-come fa ad avere tutti quei muscoli? Sembra un cornetto!-
-ahahahah, ti ci abituerai con il tempo, ci ho messo un po’ anche io-
-se non fosse per la faccia simpatica scapperei-
-è una persona buonissima!-
-ne sono sicura, certamente io non farò niente per farlo arrabbiare-
-dai, vieni che te lo presento!- mi trascinò da lui.
-THE ROCK!- richiamò la sua attenzione chiamandolo con il suo, famoso, soprannome.
-HUTCH!- lo abbracciò stritolandolo.
-Rock, ti devo presentare una persona…- disse ancora tra le sue braccia, a quelle parole Dwayne lo lasciò –grazie- si ricompose –questa è Zooey- mi indicò.
-piacere, sono Zooey!- feci per stringere la mano, quando lui la prese e mi tirò a se.
-piacere tutto mio!- mi abbracciò –sei piccola!-
-non sono piccola!- dissi soffocata tra i suoi muscoli.
-dobbiamo mettere su un po’ di ciccia qui!- mi lasciò dalla presa.
-tranquillo Rock, mangia, anche troppo!- lo tranquillizzò Josh.
-sono senza fondo- continuai io.
Durante il viaggio lasciai sedere Josh di fianco a Rock, io mi misi a fare conversazioni con un’altra ragazza del cast.
Arrivati Tokyo stremati dal viaggio e dal fuso orario ci dirigemmo subito in hotel e rimandammo le visite turistiche al giorno seguente.
-a che ora abbiamo appuntamento domani?- chiesi a Josh mentre ci stavamo lavando i denti.
-alle 11, così siamo riposati-
-non vedo l’ora di dormire un po’- mi stiracchiai dirigendomi al letto.
-dormire?- mi sussurrò malizioso ad un orecchio.
-non eravamo stanchi?-
-quando mai?noi?-
-sempre il solito- lo baciai.
                                                                          ***
Il mattino seguente ci svegliammo rinvigoriti e riposati, forse ancora spaesati, ma pronti ad affrontare Tokyo.
-ci pensi amore, siamo a Tokyo- mi ricordò Josh quando ancora eravamo sotto le coperte.
-già, è fantastico- risposi con aria sognante.
-dio, sei bellissima- disse fissandomi, sorrisi, mi avvicinai a lui e lo baciai –era un modo per dirmi che anche io sono bellissimo?-
-certo amore mio!-
-e se andassimo a mangiare il sushi?-
-blea!- emisi un suono di disgusto.
-ahahaha, non l’hai mai provato, come fai a dire che non ti piace?-
-è crudo, è già un buon presupposto per odiarlo!-
-devi provarlo!- insistette.
-mai e poi mai!-
-vedremo- mi accarezzò il viso.
Ci alzammo, ci preparammo (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=81175904&.locale=it) e uscimmo dall’ Hotel dove ci stava aspettando il resto del cast.
-eccoli!- esulto Rock –finalmente!-
-siamo gli ultimi?- chiesi.
-si, aspettavamo voi- mi rispose.
-oddio, scusateci!- mi scusai dispiaciuta.
-figuratevi, dai adesso cerchiamo dove mangiare, ci vorrà un po’!-
Ci mettemmo in cammino, prendemmo circa quattro metro e ci volle almeno 1 ora e mezza per trovare un posto giusto in cui pranzare.
-sono stanca morta!- disse una ragazza del cast, che credo si chiamasse Crystal.
-a chi lo dici! Certo che Tokyo è davvero grande!- risposi.
-è un labirinto, ma quello che più mi preoccupa è la lingua-
-è vero, ci saremo persi almeno 5 volte solo in una mattinata- si aggiunse Josh.
-ma come funziona per ordinare qui?- chiese affamato Rock.
-ahahah non lo so, credo come in America!- rispose Josh.
 Rock alzo il braccio e aspettò che una cameriera venisse a prendere gl’ordini, quest’ultima arrivo subito e dopo un po’ di incomprensioni capì tutto e si diresse in cucina.
-ha preso il sushi?- chiesi quando a Josh arrivò il piatto pieno di pesce crudo.
-si!- ripose con un sorriso ebete –tieni assaggia- prese una po’ di sushi e lo portò verso la mia bocca.
-no, no, vai via! ancora respira quel pesce!- cercai di allontanarmi –Rock, proteggimi tu!- dissi tirando un suo braccio davanti a me.
-dai, Zooey, alla fine è anche buono!- disse Rock.
-ma tu da che parte stai?- chiesi interrogativa.
-questa volta da quella di Josh!-
-me la pagherai!-
-davvero?- alzò un sopracciglio.
-n…no, scherzavo!- mi affrettai a dire, intimorita da quell’ammasso di muscoli –Josh, dammi quel sushi!- presi la mano di Josh con le bacchette e la portai verso la mia bocca, feci un respiro e mangiai quel pezzo di sushi.
-allora com’è?- mi chiese ansioso Josh, risposi con una faccia schifata –ok, può bastare, ho capito!-
Il pranzo continuò e io mangiai la mia ordinazione felice e contenta di ciò.
Dopo pranzo ci concedemmo due orette libere, prima di ritirarci in hotel per preparaci per la premiere.
-wow- si lasciò scappare Josh quando mi vide pronta per la premiere. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=80549675&.locale=it)
-ti piace?- chiesi.
-molto-
-mi sento molto primavera!-
-oh, tesoro, tu sei la mia primavera!-
Andammo alla premiere, c’era l’intero Giappone; i giornalisti ci fecero un po’ di domande, anche se con qualche problema, riuscimmo a chiacchierare con quasi tutti.
-certo che è strano il Giappone!-disse Josh mentre tornavamo in Hotel dopo la serata.
-credevano che il mio vestito fosse fatto di carta, stile origami-
-ahahah, la faccia del giornalista quando ha scoperto che era di tessuto è stata la migliore!-
-si, assolutamente! La prossima tappa?-
-Mosca!-
-wow, quando partiamo?- chiesi.
-dopodomani, fai in tempo a mangiare il tuo piatto preferito, il sushi!-
-evviva!-
                                                                                                                                      ***
Scendemmo dall’aereo tutti infreddoliti nonostante i pesanti giubbotti (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=81207017&.locale=it) nel gelido territorio russo di Mosca.
Il resto del cast era già partito il giorno prima, mancavamo solo io e Josh all’appello, avevamo voluto trattenerci un giorno in più per passare una giornata insieme a Tokyo.
-oddio, che freddo che fa!-abbracciai Josh.
-sto congelando!- mi strinse in cerca di calore.
-non vedo l’ora di andare sotto le coperte al calduccio in hotel-
-cerchiamo di sbrigarci!- velocizzò il passo.
-dev’essere questo!- indicai un palazzo.
-si, sembrerebbe questo-
-prova a sentire Rock- consigliai, lui seguì il mio consiglio e lo chiamò.
-dice che è questo!- disse alla fine della chiamata.
-ok, dai, allora entriamo, è già buio!- entrammo tutti tremanti e subito due ragazze ci accolsero cordialmente portandoci alla reception e poi in camera.
-grazie mille!- Josh ringraziò le ragazze dandogli una mancia e chiuse la porta della camera.
-è enorme questa stanza!- dissi buttandomi sul letto.
-già, il letto sembra essere di 3 piazze!-
-meglio, saremo più comodi!-
-già, comodi….- mi raggiunse nel letto.
                                                                                                                    ***
-accidenti!- era solo da un ora che passeggiavamo per Mosca e le mie scarpe si erano slacciate già 5 volte. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=81281580&.locale=it).
-dai, stiamo per perdere la metro!-  mi urlò Crystal.
-Zooey!- mi tirò per la mano Josh.
-arrivo!-
-sta per partire!- in un attimo Josh mi caricò come un sacco di patate sulle sue spalle e corse nella metro, a pelo la porta non ci schiacciava chiudendosi.
-woooo, grande Hutch!- Rock batté il cinque a Josh, dopo che quest’ultimo mi mise giù.
-che corsa!- si appoggiò alla mia spalla -per fortuna che hai il peso di una piuma!- disse rivolgendo sia  me.
-cosa, vuoi che sia, una piccola corsetta!- dissi sarcasticamente,
-la prossima volta ti lascio fuori, sappilo!- mi rispose intimorendomi.
-no, no- mi affrettai a dire –scherzavo!- mi avvicinai per baciarlo.
-se proprio una leccaculo!- sorrisi come una ebete, e lo baciai.
In una giornata girammo per tutta Mosca, vedemmo la famosa Piazza Rossa, la Cattedrale di San Basilio e il Cremlino.
A fine giornata ci concedemmo una cena tutti insieme in un ristorante con tipici piatti russi e per finire la serata in bellezza andammo a vedere uno spettacolo al circo, una fanatica di circo come me non poteva perdersi i fratelli Nikulin!
-ho i piedi distrutti, non so come farò domani a mettermi i tacchi per la premiere!- dissi una volta tornati in camera in Hotel.
-ti terrò su io- mi rispose con dolcezza Josh.
-grazie…- accarezzai il suo collo e lo baciai.
                                                                                                                    ***
-come mi vestire questa volta?- chiesi al gruppo di costumisti che mi dovevano preparare per la serata.
-abbiamo scelto un abito di Alexander McQueen- mi piegò una donna.
-quello che è appeso lì?- indicai uno vestito alle spalle della donna.
-si proprio quello- mi rispose.
-è davvero bello! Complimenti a chi la scelto-
-sono stata io a sceglierlo, grazie mille, ho pensato che hai russi potesse piacere qualcosa di artistico e colorato-
-hai sempre l’idea giusta, anche a Tokyo, quell’abito…wow!-
-ahahah, troppo gentile- mi ringraziò –adesso vieni che ti dobbiamo pettinare- mi accompagnò allo specchio.
Dopo circa trenta minuti di preparazione fui finalmente pronta (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=81286814&.locale=it).
-permesso?- chiesi bussando alla porta di Josh.
-entra pure Zooey- mi diede il permesso Josh.
-wow, come siamo eleganti!- esclamai vedendolo tutto elegante nel suo smoking.
-mia madama, mi concede di accompagnarla?- disse offrendomi il suo braccio.
-oh certo, mio principe- ci incamminammo alla premiere -secondo te saranno freddi come il clima?- chiesi una volta in macchina.
-ahaha, forse!-
-speriamo di no-
Arrivati alla premiere ci accorgemmo che i giornalisti non erano per niente freddi, anzi, forse un po’ aiutati dai bicchierini di vodka, era simpatici e molto cordiali.
-allora, adesso giochiamo a un gioco, ok?- ci offrì un giornalista, già un po’ rosso per i bicchierini bevuti.
-ok- dicemmo insieme io e Josh.
-bene!- disse convinto –il gioco si chiama celo o manca- ci spiegò –vi elencherò una serie di esperienze e voi dovrete dire celo o manca, quando manca dovrete bere un cicchetto di vodka!- finì.
-bene, quando si inizia?- dissi carica.
-ahahah, bene iniziamo subito, pronti?-
-prontissimo!- disse Josh.
-bene, la  prima domanda è….- prese un attimo di pausa –ho i piedi brutti-
-manca- rispose svelto Josh, subito bevve il cicchetto di vodka.
-celo- risposi.
-hai i piedi brutti?- mi chiese il giornalista.
-si, si sono rovinati quando ho fatta danza classica con le punte, e poi sono piene di cicatrici- spiegai.
-ok, continuiamo…riesco a farla dappertutto - disse intendendo il fatto di fare la pipì in pubblico.
-manca- risposi, bevendo.
-manca- rispose Josh, anche lui seguito da una bevuta.
-il bambino che è dentro di me è scemo- sorrise il giornalista.
-celo, dibbrutto!- risposi ridendo.
-ahahah, concordo, celo!-
-mi sveglio e non so dove sono- alzò un sopracciglio in attesa di una risposta.
-celo- rispose Josh.
-celo? Josh!- lo rimproverai.
-si, dai, a te manca?- chiese, sapendo già la risposta.
-no…celo!- risi.
-canne- continuò il giornalista.
-oh! Certo!-sorrisi –vuoi?-
-ma comeee..!- ripose ridendo il giornalista.
-ahahah, stiamo delirando…manca!- rispose Josh, mentendo, ma lo capisco, non poteva urlarlo al mondo.
-volevo fare un altro mestiere- disse il giornalista trattenendo ancora a stento le risate.
-manca- bevve Josh –adoro quello che faccio!-
-manca- bevvi io –attualmente faccio la studentessa-
-potevi anche non bere- puntualizzò il giornalista.
-va beh, mi piace la vodka!- risposi.
-ahahaha, bene, paura di invecchiare?-
-manca- risposi.
-celo- rispose Josh.
-se non m riconoscono mi incazzo- finì il giornalista.
-manca, non sono nessuno- risposi.
-manca- seguì Josh.
-bene, abbiamo finito!- annunciò il giornalista –grazie mille, alla prossima, davvero simpatici e balla coppia, vi auguro il meglio!-
-grazie a lei- ringraziò Josh.
-grazie mille- ringraziai io, presi sottobraccio Josh, feci due passi e mi inciampai –accidenti quella vodka!- sentii il giornalista ridere insieme  Josh.

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Capitolo 23
*** Paris #1 ***


SCUSATE! veramente, mi scuso con tutto il cuore! in questi giorni sono impegnatissima con la scuola e con gli allenamenti, saggi (faccio hip-hop e alleno ginnastica artistica) e con lo studio (ho avuto una settimana piena di verifiche e interrogazioni).
Spero che vi piaccia, fatemi sapere, amo veramente Parigi e non vedevo l'ora di ambientare un capitolo nella mia città preferita.
Grim.


Scusate ancora!



Finalmente, la mia città, non vedevo l’ora, mi mancava la sua aria  fresca e solare, dio quanto la amo, la mia Parigi.
-Josh!- gli saltai addosso così da riuscire svegliarlo –Josh!-
-cosa? cosa?- rispose svegliandosi di colpo.
-sveglia!- iniziai a saltare sul letto –Parigi ci aspetta!-
-ma si pazza?- mi chiese assonnato, ributtandosi sotto le coperte.
-si, pazza per Parigi!- scesi dal letto e cercai il mio cellulare, una volta trovato misi la mia canzone preferita di Juliette Gréco “Sous le ciel de Paris” (http://www.youtube.com/watch?v=fNBO0pYyKKI) e inizia a volteggiare per la stanza cantando a squarcia gola.
-ahahah, sei proprio fuori, per questo che ti amo- mi fermai, lo raggiunsi sul letto e gli schioccai un bacio veloce.
-adesso alzati e preparati, mon amour!- ci alzammo e  ci preparammo per andare in aeroporto (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=81403676&.locale=it) a Parigi non faceva per niente freddo, il clima quest’anno era stato generosamente caldo con la Francia.
L’aereo, grazie al cielo, partì in orario.
-guardala, la mia Parigi- dissi indicando fuori dal finestrino mentre la stavamo sorvolando.
-non ti ho mai visto così felice, ti mancava?- mi chiese.
-non sai quanto…-
Atterrammo e io corsi fuori trascinandomi dietro Josh, appena aperte le porte dell’aeroporto mi si spalancò un sorriso a 32 denti.
-finalement!- dissi tra me e me.
-adesso non è che in suolo francese puoi permetterti di parlare francese, eh!- disse scherzando.
-Je suis désolé- dissi con forte accento francese.
Chiamai un taxi e senza problemi di lingua spiegai l’indirizzo dell’hotel.
-i vantaggi di avere una ragazza per metà francese- mi baciò sulla guancia.
In circa venti minuti arrivammo in Hotel, era proprio in centro, vicino alla Tour Eiffel, dalla nostra finestra potevamo vederla.
(https://www.facebook.com/photo.php?fbid=479245342127900&set=a.427995507252884.116694.180038755381895&type=3&theater).
-guarda che bella- chiamai Josh. Lui mi raggiunse sul piccolo balconcino e mi abbracciò da dietro.
-hai ragione è proprio bella-
-è imponente e fiera-
-poi i suoi occhi, dio che belli i suoi occhi…-
-occhi? Josh?-
-si, non stavamo parlando di te?- mi sorrise.
-aaah quanto ti amo!- mi buttai tra le sue braccia –oggi cosa facciamo?-
-io direi di riposarci, i giri turistici li rimandiamo a domani- mi rispose visibilmente stanco.
-ok, ti dispiace se faccio un giro per la Champs Elysées?- chiesi facendo gl’occhi da cucciola.
-proprio non resisti alla tua Parigi, vero?-
-la amo troppo-
-vai, tranquilla, credo che per cena questa sera non andremo da nessuna parte in particolare-
-ok, se ci sono cambiamenti avvisami, ci vediamo dopo- mi avvicinai a Josh che intanto si era già steso sul letto e gli diedi un bacio.
Mi incamminai per la Champs Elysées, quell’aria parigina aveva uno strano effetto su di me, tutte quelle le boutique, tutti i bar eleganti, aaaah l’amour!
Girovagai l’intero pomeriggio, facendo foto a raffica e spese folli per vestiti che probabilmente non metterò mai, ma che il vetrina, sul manichino, facevano venire voglia di comprarli.
Quando tornai in stanza d’hotel vidi Josh dormire, mi misi a fissarlo, era davvero bello, non ci avevo mai pensato veramente, non avevo mai badato alla sue reale bellezza, eppure ora che lo guardo mi chiedo come ho fatto a non accorgermene prima.
La cena alla fine saltò, erano davvero tutti troppo stanchi, così io e Josh ordinammo la cena in camera.
                                                                                              ***
-bonjour- dissi dolcemente quando Josh si svegliò.
-bonjour, mon amour- mi rispose –da quant’è che sei sveglia?- mi chiese.
-non da molto, però ho parlato con Rock e ha detto che lui e la sua ragazza Lauren andranno in giro- spiegai.
-è arrivata  Lauren Hashian?- chiese; era la ragazza di Rock, molto bella e attraente.
-devo esserne gelosa?-
-no, tranquilla!- mi baciò  –riguardo a noi cosa faremo?-
-non ne ho la minima idea-
-ma come? Io contavo sulla mia personale guida turistica!-
-aaah, beh allora se la mattiamo in questo modo, ti porterò nei luoghi più belli di Paris!-
-ecco, così ti volevo!-
-dai, su, su!- lo spintonai fuori dal letto –prepariamoci che si parte!-
Ci preparammo veloci come il vento.
-allora,da dove cominciamo?- mi chiese Josh in metropolitana.
-si parte con il Louvre-
-andiamo dentro?-
-ovvio, fino all’anno scorso ogni estate la passavo a Parigi e tutte le settimane andavo a visitare il museo, se lo vuoi conoscere bene ti serve più di una vita-
-come faremo?-
-ci rivedremo nella vita prossima?-
-con molto piacere, mademoiselle- mi fece un baciamano.
Arrivammo alla nostra fermata e appena usciti dalla metro mi travolse un brivido in tutto il corpo alla vista di quella piramide, il Louvre.
-non me la ricordavo così grande- rimase a bocca aperta Josh.
-dai, andiamo, vedrai dentro com’è bella!- lo trascinai dentro.
Entrammo, lui volle vedere subito La Gioconda, come ogni turista; subito dopo lo portai a vedere le opere più importanti e belle.
-La nave dei folli di Hieronymus Bosch!- presentai il quadro.
-e tu dove sei?- rise.
-simpaticone!- risposi sarcasticamente -Bosch ritrae in questo quadro la sregolatezza umana, il disordine morale degli uomini, la continua tentazione alla trasgressione- spiegai -Il vascello è senza pilota, non c'è alcuna guida per questi uomini avidi e corrotti-
-ne sai di arte eh!-
-si, forse è una delle uniche cose in cui sono afferrata!-
-dai, portami al prossimo- continuammo il giro.
- La libertà che guida il popolo di Delacroix- indicai il quadro.
-aspetta, questa la conosco- mi fermò Josh –è la copertina dell’album dei Coldplay!-
-si, anche!- gli battei la mano sulla testa, come si fa con i cani -diede scandalo, Delacroix, con questo quadro in cui ha ritratto una donna nuda e per giunta combattente. Fino al 1830, anno della realizzazione dell'opera, le donne infatti non erano mai state raffigurate nude, se non con delle sembianze mitologiche. La donna di questo quadro invece non solo ha il seno scoperto, ma è anche il simbolo della libertà, della lotta dei parigini alla politica reazionaria di Carlo X di Francia-
-questo mi piace veramente tanto-
-vuoi portarlo a casa?-
-certo, dove lo metto? Però se troviamo una copia la attacco volentieri in casa!-
-fai bene, dopo ti porto in un posto dove la puoi trovare!-
-mi fido di te!-
Continuammo la visita, usciti ci fermammo a fare foto, delle volte alcune fans ci fermavano, facevano due chicchere, Josh autografava oggetti e poi andavano via urlanti, tutto nella norma.
Prendemmo di nuovo la metro, lo portai al mercato delle pulci Saint Ouen, dove, come previsto, trovò una pergamena con sopra il quadro che cercava per appenderlo in casa, le gioie della vita!
La giornata continuò benissimo (https://www.youtube.com/watch?v=AITp5fQ32xk).
-dovresti portarmi al ristorante dei tuoi domani- disse Josh mentre ingoiava un po’ di cena.
-certo, è vicino alla Tour Eiffel, domani ti ci porto-
-non ci lavora più nessuno di tuoi parenti?-
-si, si, i miei nonni ci sono ancora, lavorano domani e dopodomani-
-ma è loro il ristornate?-
-no, è dei miei, ma ci badano i nonni, sono più pratici, i miei genitori sono solo chef!-spiegai.
                                                                                                                ***
-pronto?- vidi rispondere Josh al telefono, fu la prima cosa che vidi da sveglia –certo- continuava a dire –ok…ok…ok, bene a dopo!- chiuse la chiamata.
-chi era?- chiesi assonnata.
-era Cry, ha detto che per le 5 dobbiamo tornare in Hotel per i preparativi della premiere-
-la mattinata è libera?-chiesi.
-si, andiamo a pranzo dai tuoi?-
-si, volevo proprio chiederti questo, ti va di andare?-
-certo, poi alle 3 andiamo in aeroporto a prendere Jen e Nicholas-
-ok-
-ci alziamo?- mi accarezzò la guancia.
-ancora due minuti-lo supplicai.
-sai che ore sono?-
-le 8?- chiesi molto incerta.
-ahahah, certo, le 8!- mi illuse -sono le 10- disse secco.
-cosa?- mi alzai di scatto e iniziai a prepararmi alla rinfusa –come è possibile?-
-abbiamo fatto tardi ieri sera- mi ricordò con tono malizioso.
-dai, Parigi non aspetta!- lo baciai.
Ci preparammo (http://www.polyvore.com/paris/set?id=81409698) e ci incamminammo, destinazione Tour Eiffel.
-saliamo?- chiesi, giunti sotto.
-saliamo?- mi chiese titubante.
-per me non ci sono problemi, devi dirmi tu-
-ok, amore- mi rispose convinto.
Andammo a fare i biglietti e salimmo (https://www.youtube.com/watch?v=LoKf-EURTeA).
-e ora dimmi se non è bellissima- dissi, togliendo le mani dagl’occhi di Josh che fino ad allora erano stati coperti.
-straordinariamente bella-
-già, la mia Parigi- sospirai –ci facciamo fare una foto?- chiesi.
-ok, chiedi tu, sei più pratica con la lingua-
-ok- cercai in giro –Excusez-moi, pouvez-vous prendre une photo?- chiesi ad un uomo.
-certo!- mi rispose con forte accento Texano.
-ma è americano?- chiesi stranita.
-si, Austin, baby- mi sorrise.
-oh, piacere Zooey!- mi presentai.
-piacere mio, Jeck!-
-venga, le presento il mio ragazzo- lo portai da Josh.
-piacere Josh….-si presentò Josh.
-Hucherson- lo interruppe Jeck –ti conosce mezzo mondo, figliolo!- continuò –come la volete la foto?- cambiò argomento.
-qui andrà più che bene- risposi. Ci mettemmo in posa e scottò la foto –grazie mille!-
-grazie!- ringraziò anche Josh.
-figuratevi, alla prossima!- ci salutò e se ne andò seguendo la famiglia.
Ormai si era fatta ora di pranzo quando decidemmo di scendere e dirigerci al ristorante.
-eccolo!- dissi quando me lo ritrovai davanti.
-questo?- mi chiese.
-si, quella che vedi nel vetro a destra è mia nonna-
-cosa aspettiamo, entriamo!- mi prese per mano.
-andiamo- la strinsi forte ed entrammo.
Ero agitata era da molto che non li vedevo e poi non era mia successo che portassi il mio ragazzo in ristornate.
-noi avremmo prenotato- dissi tranquillamente al ragazzo che era al tavolino all’ingresso, nonché mio zio; lui non mi riconobbe per via dei grandi occhiali da sole.
-a che nome?-
-Hutcherson- risposi.
-mi dispiace, non c’è nessuna prenotazione- controllò.
-sicuro?- mi tolsi gl’occhiali.
-ODDIOOO ZOOEY!- urlò alla mia vista.
-ahahaha, ciao zio!- lo abbracciai.
-da quanto tempo, coma va la mia nipotina? Ancora con questa fissa per gl’occhiali da sole?- mi chiese.
-ahahaha si!benissimo, voi? I nonni?- chiesi.
-tutto bene, grazie- guardò Josh –abbiamo saputo del fidanzamento, cosa aspetti a presentarmelo? Non essere nervosa!-
-ecco, si, lui è Josh!- gli feci spazio.
-piacere!- gli strinse la mano mio zio.
-piacere tutto mio- ripose Josh.
-venite, venite, vi do un tavolo- ci accompagno al tavolo –vi chiamo i nonni!- si inoltrò in cucina.
-ZOOEY!- urlarono i mie nonni vedendomi e venendomi ad abbracciare.
-nonni!- li salutai –vi presento Josh-
-che bel giovanotto che hai scelto!- disse la mia nonna –è anche meglio che dalla Tv!-
-ahahah, grazie!- disse imbarazzato Josh.
-adesso vi lasciamo mangiare, vi prepariamo noi il menù tranquilli!-
-grazie mille- ringraziò Josh sorridendo.
Il pranzo andò benissimo, Josh mangiò tutti i piatti tipici della cucina francese, i miei nonni ci raggiungevano per fare due chiacchere e poi tornare in cucina.
-il est le juste- mi sussurrò all’orecchio mio nonno prima che io e Josh uscimmo dal ristornate, sorrisi.
-cosa ha detto tuo nonno?- mi chiese Josh curioso.
-che sei quello giusto-
-davvero?- rispose sbalordito.
-si- mi accollai a lui e gli baciai la guancia.

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Capitolo 24
*** Paris #2 ***


Andammo a prendere Jen e Nicholas all’aeroporto.
-JEN!- corsi ad abbracciarla.
-ZOOEY!- mi rispose.
-come va bellezza?- ci raggiunse Josh.
-benissimo, voi?- ci chiese tutta felice.
-meravigliosamente!- riposi.
-oh, scusate! voi ancora non vi conoscete, lui è Nicholas- mi presentò il ragazzo alle sue spalle.
-piacere Zooey- porsi la mano.
-piacere tutto mio- me la strinse sorridendo.
Li portammo all’Hotel, dove anche loro avevano una stanza e dove si dovevano preparare per la premier come ospiti. Ci dividemmo maschie e  femmine.
-allora come va con Josh- mi chiese Jen mentre ci stavano truccando.
-bene, abbiamo avuto un po’ di su e giù ma adesso è tutto ok, te con Nicholas?-
-sono felice per voi!- sorrise- io e Nicholas adesso viviamo molto più spensierati la nostra relazione, stiamo bene-
Ci finimmo di preparare (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=81609135&.locale=it) e andammo alla premier insieme ai nostri uomini. Andò meravigliosamente, Nicholas si rilevò simpaticissimo e insieme a Jen formavano una coppia perfetta. Forse per la prima volta mi sentii sicura di me, sarà stato per l’aria di Parigi o perché ormai mi ci ero abituata.
-cosa indossi?- mi chiese una giornalista con forte accento francese.
-Chanel!- risposi.
-stai benissimo, superb!-
-merci!- feci un piccolo inchino.
-lo sai che questa sera c’è anche Karl Lagerfeld?- mi chiese.
-davvero?- sgranai gl’occhi.
-si, è arrivato poco fa-
-wow, beh certamente non verrà a parlare con me…giusto?-
-….penso che tu abbiamo un fan qui!- mi indicò dietro le mie spalle, mi girai.
-oh mon dieu!- sussurrai alla vista di Karl Lagerfeld.
-ahahah- fece una risatina, ecco mi odia –piacere, sono Karl Lagerfeld- si presentò, mi porse la mano.
-piacere tutto mio, sono Zooey Delevingne- mi baciò il palmo della mano.
-scusa l’interruzione, volevo solo farti i complimenti, sono lieto che tu abbiamo indossato questo mio abito, nessuno l’ha mai portato così elegantemente-
-grazie mille, ne sono lusingata, questo è davvero un bellissimo abito!- risposi.
-se vi va, vi aspetto alla museo della moda, domani c’è l’inaugurazione della sezione dedicata al sottoscritto!-
-complimenti, verremo sicuramente!-
-vi aspetto!- se ne andò.
-oddio, sto sognando?- chiesi incredula alla giornalista.
-ahahah, penso che tu abbiamo fatto colpo!-
-Karl, sta attento, lei è solo mia!- si intromise Johs stringendomi forte e puntando il dito alla telecamera, scoppiai a ridere e gli stampai un tenero bacio.
                                                                                                                                        ***
Il mattino seguente ci svegliammo ancora stanchi dalla serata precedente, diversamente dalle altre premiere questa era durata fino a sera inoltrata e i festeggiamenti non sono mancati, la presenza di Jen e Nicholas si sentiva e le risate non mancavano.
-sei sveglia amore?- mi accarezzò la guancia Josh, ancora sotto le coperte.
-si- risposi sbadigliando.
-andiamo al museo della moda oggi?- mi chiese.
-si-
-sei di poche parole questa mattina, qualcosa non va?-
-sono agitata per quello che mi ha detto Karl ieri sera…- spiegai.
-erano tutti complimenti, di cosa ti preoccupi?- fece appoggiare la mia testa sul suo petto.
-si, però non lo so, non prendo mai sul serio i complimenti-
-sei bellissima e se n’è accorto anche Karl Lagerfeld- mi baciò la tempia –non farti queste paranoie-
Ci alzammo e ci preparammo (http://www.polyvore.com/karl/set?id=81943185) e andammo ad aspettare Jen e Nicholas nella hall dell’hotel.
-non dirmi che metti quelle scarpe!-  arrivò la voce di Jen da dietro.
-cos’hanno le mie Vans?-
-andiamo ad incontrare Karl Lagerfeld e tu metti le Vans?- mi chiese –vieni su da me un attimo- mi trascinò su per le scale.
Mi prestò delle sue scarpe con il tacco, sapevo camminarci, ma metterle mi faceva sentire come una giraffa goffa.
-ok, adesso possiamo andare- disse felice Jen scendendo dalle scale.
-wow, con i tacchi stai benissimo- mi prese sotto il suo braccio Josh.
-grazie- dissi.
Arrivai al museo mi bloccai.
-forse non dovremmo andare!-
-ma cosa stai dicendo Zooey, Karl è dentro che ti aspetta da forza!- mi tirò Jen.
Arrivati dentro facemmo un breve giro per poi ritrovarci nella sala dedicata a Karl, girammo l’angolo e ce lo ritrovammo davanti.
-che piacere vedervi!- venne a salutarci –Jen, sei sempre uno splendore- le baciò la mano –e lei, la mia nuova musa, Zooey-
-non esageriamo- arrossii.
-non sottovalutarti- mi baciò la mano –se mi scusate un attimo, vorrei rubarvela- mi prese per mano e mi porto in una sala.
-c’è qualcosa che non va?- chiesi una volta rimasti soli.
-vorrei offrirti un lavoro-
-come?- sgranai gl’occhi.
-si, il tuo viso è raro, se non unico e le case di moda impazzisco già per te- mi spiegò –non so se lo sai, ma per farti indossare un mio Chanel ho dovuto fare la gara-
-lo crede davvero?-
-si, prevedo un futuro luminoso per te- fece un attimo di pausa –mi permetti di farti delle foto?-
-certo-
-le farò vedere alle case di moda, diventerai una delle modelle più desiderate al mondo-
-può aspettare un momento?-
-certo, vai pure a parlarne con Josh- mi diede il permesso di uscire e io andai verso Josh.
-mi ha offerto un lavoro- sussurrai.
-come modella?- mi chiese.
-si, non so cosa fare, aiutami-
-tu lo vuoi?-
-si-
-e allora cosa ti frena?-
-non so, a te andrebbe bene?-
-piccola non ti preoccupare, non c’è niente di male, corri da lui e accetta!- mi prese il viso tra le mani e mi baciò, io seguii il suo suggerimento e tornai da Karl.
-facciamolo!- dissi convinta.
-scelta giusta dolcezza!- mi fece provare alcuni abiti.
Alla fine facemmo un video di presentazione, seguì l’ispirazione e divenne una cosa divertente e bizzarra, proprio come me (https://www.youtube.com/watch?v=KuuRZ6lxrAI).
-allora com’è andata?- mi chiese Josh.
-tutto benissimo, ha detto che mi aspetta un grande futuro-
-sono felice per te, da fotografa a modella, sono conquiste!- mi baciò la guancia sorridendo.
-voi avete fatto un giro per il museo?-
-si, tu voi farlo?-
-no, ormai lo conosco a memoria-
-vuoi andare in hotel? ormai si è fatto tardi e ti vedo stanca-
-va bene, così mi riposo un po’-
Tornammo in hotel e ordinammo la cena in camera, poi la portammo sul tetto dell’hotel e facemmo un piccolo picknik al chiaro di luna, con sfondo la Tour Eiffel illuminata.
                                                                                                                                ***
-su, su, questo è un grande giorno, si va a Versailles!- ci svegliò Jen bussando rumorosamente alla porta della stanza dell’hotel.
-oddio, cosa vuole quella pazza- mi chiese Josh ancora assonnato.
-ho capito Versailles- risposi trattenendo uno sbadiglio.
-ALLORA? CI ALZIAMO?- si sentì la voce di Nicholas arrivare da fuori la porta.
-FORZA! NOI VI ASPETTIAMO NELLA HALL! SBRIGATEVI!- aggiunse Jen.
-cosa dici, ci alziamo?- mi chiese Josh.
-si, credo siamo meglio così, se non vogliamo ritrovarci quei due pazzi nel letto-
Ci preparammo (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=82142984&.locale=it) e raggiungemmo Jen e Nicholas al piano sottostante.
-finalmente!-
-ciao anche a te Jen!- la salutai.
-ce ne avete messo di tempo! Non mi sgridate se poi penso maliziosamente!-
-Jen!- la rimproverai.
-ok, ok, oggi che si fa?- chiese Josh salvandomi.
-pensavamo a Versailles- disse Nicholas.
-per me va benissimo, è da un po’ ch non ci vado!- risposi.
Ci dirigemmo verso la metropolitana per poi arrivare fino a Versailles.
-ecco a voi la mia dimora estiva!- dissi, presentando la maestosa reggia.
-quindi ci ospiterai tutti?- mi chiese Josh.
-certo!-
-ooh, ma veni qui- mi prese la testa e iniziò a scompigliarmi i capelli.
-aaaaaaah- urlai dimenandomi –aiuto!-
Mi lasciò, dopo avermi spettinato per bene, e abbracciati andammo a fare la fila per entrare.
-la fila è lunga ma dentro ne vale la pena, davvero!- dissi, dopo ormai 15 minuti di fila.
-tranquilla, ci sono le fans che tengono compagnia- mi rispose Josh. In effetti, Jen, Nicholas e Josh non riuscivano a finire un discorso senza richieste di foto o autografi.
-scusate un attimo mi squilla il telefono- mi allontanai –pronto?- risposi.
-Zooey, sono Karl- mi rispose dall’altra parte.
-Buon Giorno, mi dica!-
-dammi pure del tu, ormai passeremo molto tempo insieme-
-va bene, come va?-
-benissimo, ti informo che sei già richiestissima per le future settimane della moda-
-davvero?-
-si, molte case di moda vogliono il tuo viso nella loro pubblicità e gli stilisti più importanti ti vogliono in passerella-
-sta scherzando? Ma come può essere? Io non ho fatto niente!-
-amore, sono Karl Lagerfeld, posso tutto! E poi hai un viso fresco e che piace!-
-grazie mille!-
-non c’è di che, appena finisci con le premiere, ti aspetto al mio studio, così iniziamo a lavorare!-
-certo, dovrei finire tra poco, questa sera parto per Londra, poi mi mancano poche date-
-au revoir, mia Zooey!-
-au revoir, Karl- chiusi la chiamata.
Tornai dagl’altri, che erano rimasti in fila.
-chi era?- mi chiese Jen sospettosa.
-un certo Karl- feci la vaga.
-oddio davvero? Cos’ha detto?-
-ha detto che sono già richiestissima e che appena finisco con le premier mi dovrò buttare a capofitto in campagne pubblicitarie e settimane della moda- spiegai entusiasta.
-complimenti!- mi abbracciò.
Finimmo di fare la fila, e dopo un intenso tour di tutta la reggia decidemmo di fermarci a pranzare.
-Josh, cos’hai?- gli chiesi a bassa voce per non farmi sentire da Jen e Nicholas, che intanto stavano parlando d’altro.
-niente- mi rispose secco.
-Josh- presi la sua mano dolcemente –è da un po’ che hai il muso, mi dici cosa ti turba così tanto?-
-il viaggio sta per finire-
-è davvero la cosa che ti turba?
-si, tranquilla- mi diede un bacio.
Mangiammo velocemente e finimmo di fare un giro nei giardini attorno alla reggia.
Verso le 7 di sera ci dirigemmo verso l’aeroporto, lì ci saremmo divisi, Jen e Nicholas sarebbero tornati a casa e io e Josh avremmo continuato il tour andando a Londra.
-è stato davvero un bel viaggio, ne dobbiamo fare più spesso!- disse Nicholas abbracciandomi.
-hai ragione, appena possiamo dobbiamo rifarlo- risposi.
-noi andiamo, l’aereo sta per partire-
-va bene, ci vediamo tra due settimane!- ci salutò con la mano Jen, allontanandosi.
Sull’aereo c’era silenzio e una calma assoluta, Josh sembrava dormisse appoggiato alla mia spalla, io stavo finendo il mio libro.
-ho paura di perderti- sussurrò al mio orecchio d’un tratto.
-come?-
-ho paura di perderti, ecco perché ero triste oggi-
-Josh, non mi perderai, perché lo pensi?-
-è già difficile con solo i miei impegni, se poi ci mettiamo anche i tuoi diventerà impossibile- sospirò –però mi rendo conto che questo non può impedirti di affrontare la tua vita-
-amore, io non ti lascerò mai andare, e non importa dove sarò, se a Londra, Milano, Parigi o NY, ma tu sarai sempre con me,nel mio cuore-
-ti amo- mi baciò.
-anche io ti amo- sussurrai tra un bacio e l’altro.
 


_Ecco come mi immagino Zooey, è giusto per darvi un idea:
  https://www.facebook.com/media/set/?set=a.506417496077351.136314.180038755381895&type=3
  lei in realtà è la modella Cara Delevingne, secondo me una delle personalità e visi diù belli del mondo della moda.
  fatemi sapere come ve la immaginavate voi, e sopratutto cosa ne pensate della storia.

Love
Grim.

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Capitolo 25
*** Londra-Madrid ***


Eccomi, wow, siamo già a 25 capitoli! 
Come vi sembra la storia? sono rimasta un po' in dietro a scrivere e quindi ci ho messo un po' per pubblicare, ma adesso che ho finito la scuol acercherò di pubblicare più assiduamente!
Come detto prima questo è il 25° capitolo (devo fare un edizione della memoria!(?)), ma le recensioni sono poche, quindi vi chiedo un semplice commento!

P.s.
Non riesco a mettere le immagini a fine capitolo, vorrei aiutarvi ad immaginare tutto nei minimi dettagli, ma non ho ancora capito come aggiungere immagini, mi dareste un aiuto? please!

Grim.

 


-Josh, non so dove siamo, il mio senso d’orientamento mi ha abbandonato, pensavo che girando per di qua si arrivasse diretti da Madame Tussauds-
-Zooey non ti puoi perdere proprio adesso-
-scusa!-ero venuta a Londra solo una volta e non riuscivo ad orientarmi, in più la borsa non ne voleva sapere di chiudersi (http://www.polyvore.com/london/set?id=82234903).
-tranquilla, mi è venuta un’idea- prese fuori il cellulare –ciao, Louis!- disse al cellulare –si, siamo all’uscita della metropolitana…linea verde…certo..si, l’incrocio..ok…grazie mille!- chiuse la chiamata.
-hai chiamato Louis?- chiesi.
-si, ha detto di aspettare qui, arriva lui in macchina-
-benissimo- ci sedemmo su un prato lì vicino e aspettammo l’arrivo di Louis.
A un certo punto vediamo arrivare una macchina nera con i vetri oscurati che si fermò proprio davanti a noi, lentamente abbassò il finestrino, vedemmo Louis con gl’occhiali da sole che ci fa segno di stare zitti e di entrare in macchina, io e Josh seguimmo le sue indicazioni e lo raggiungemmo dentro la macchina senza fiatare.
-Buongiorno!- ci salutò.
-possiamo parlare?- sussurrai.
-certo, scusate, ma se mi scoprono mi assaltano la macchina- ci spiegò.
-ahahah, ti capisco, una volta ho rischiato con la mai moto- rispose Josh.
-allora, dove vi porto?- chiese Louis fermandosi ad un incrocio.
-pensavamo di andare al museo delle cere-
-ah, si?-
-si, insomma siamo turisti!-
-certo, vi porto lì?-
-hai alternative?-
-no, vi accompagno io, tranquilli!-
Ci portò all’ingresso del museo e ci lasciò, dopo esserci messi d’accordo per uscire la sera stessa.
-wow, che bello!- continuava a dire Josh.
-oddio, vedi quello che vedo io?- gli strinsi la mano dall’eccitazione.
-ti prego dimmi che non è vero- alzò gl’occhi al cielo, sapendo quello che stava per accadere.
-MARVEL!- corsi incontro alle statue che rappresentavano i miei supereroi.
-Zooey!- mi corse dietro –scusatela!- venne da me.
-Josh, io ti lascio, voglio stare qui con loro!- abbracciai Capitan America.
-Davvero?- fece la faccia da cucciolo.
-no, no, scherzavo!- mi staccai dalla statua di cera e mi attaccai a lui.
-ecco, ti sei salvata!-
-però possiamo portarli con noi a casa vero?- chiesi speranzosa.
-certo, certo, come no!- mi accarezzo la testa come si fa di solito con i bambini, e mi portò via.
-addio, miei eroi- li salutai sventolando un fazzolettino bianco.
Facemmo un giro per le vie di Londra, comprammo un po’ di cose e poi tornammo in hotel per prepararci alla serata (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=82978155&.locale=it).
-sono pronta!- dissi.
-anche io!- si girò e mi guardò da capo a piedi –stai benissimo questa sera!-
-grazie amore- lo baciai –tu sei sempre bellissimo!- sorrisi.
Prendemmo un taxi, e dopo aver pagato il guidatore scendemmo verso il ristorante.
-buona sera!- salutai la coppia che già ci aspettava.
-ciao!- mi venne in contro Eleanor.
-come stai?- la abbracciai.
-bene, bene, voi?-
-tutto ok, grazie!-
-entriamo?-
-va bene, ho una fame!-
La cena si consumò molto lentamente, i piatti erano estremamente buoni e abbondanti, per non parlare del vino ottimo!
-ahahahah- non smettevo di ridere.
-ahaha, è sempre così quando beve il vino rosso!- disse Josh, mentre mi mise un braccio sulle spalle.
-no, dai, amore!- gli baciai la guancia, sentii uno scatto –cos’è?- chiesi a Louis.
-una foto- rispose.
-fa vedere- chiese Josh –wow, è davvero bella!-
-è vero, siamo venuti benissimo, mi piace proprio!- sorrisi, eravamo davvero belli insieme.
-meglio, perché è già su twitter!- rise Louis.
-davvero?-
-si!-
-sei pronto per le conseguenze?- chiese Eleanor a Louis.
-si, tranquilla!- la baciò.
-cosa? Quali conseguenze?- chiesi allarmandomi.
-il putiferio che scatenerò con una sola foto- spiegò.
-continuo a non capire…-
-le fans, Zooey!-
-aaaaah, oddio!-
-ahahah, che faccia che hai fatto!-
La serata continuò fino a notte fonda in un pub in centro a Londra, quella fu davvero una serata con i fiocchi.
-che bella serata!- mi buttai sul letto in hotel.
-sono stanco morto!-
-io ho ancora il vino in circolo che mi aiuta-
-beh se la mettiamo così…- si avvicinò a me.
                                                                                    ***
Il giorno seguente, venimmo svegliati dalla telefonata di Rock che ci avvisava che per le 12 dovevamo essere al ristorante infondo alla via per pranzare tutti insieme, peccato che fossero già le 11!
Ci facemmo un doccia veloce e ci preparammo alla velocità della luce (http://www.polyvore.com/london/set?id=82675238).
-quei tacchi? Tu non porti mai i tacchi!- disse Josh, vedendomi uscire dalla stanza.
-lo so, ma Jen mi ha sgridato perché nelle foto che vede non ho mai i tacchi!-
-ah, fai bene, accontentala, così sta buona!-
Ci incamminammo verso il ristorante dove c’era già tutto il resto del cast.
-eccovi, gl’innamorati! Oggi si pranza tutti insieme, dopo ci aspettano alcune interviste- ci avvisò Rock.
-va bene!-
Entrammo e pranzammo in assoluta tranquillità, una volta finito andammo verso il palazzo dove, appunto, si sarebbero svolte le interviste.
Le interviste durarono circa 2 ore Josh non smetteva di stringermi la mano, non so perché ma i giornalisti inglesi gli avevano sempre fatto paura, ma va bene così, non mi dava per niente fastidio, anzi.
-grazie mille- mi sussurrò a fine interviste.
-per cosa?-
-per essermi sempre vicino-
-figurati, ti amo- lo baciai.
-ti amo anche io-
-andiamo a prepararci per la premiere?- chiesi.
-si!- mi rispose.
Tornammo tutti insieme in hotel e ci dividemmo per prepararci alla premiere (http://www.polyvore.com/london_premiere/set?id=82667328).
Devo dire che i giornalisti ero sorridenti e molto tranquilli, forse per via dei troppi the.
Tutti ci chiesero del rapporto con la coppia Louis-Eleanor, noi ogni volta rispondevamo che eravamo buoni amici.
-Josh, vieni un attimo- un signore chiamò da parte Josh.
-cosa c’è?- chiesi quando tornò da me.
-mi ha avvisato che l’aereo c’è domani mattina-
-non era alle 20?-
-no, per esigente tecniche hanno dovuto anticiparlo-
-vorrà dire che ci sveglieremo presto-
-ricordami dove andremo-
-Madrid!- dissi facendo una mossa di flamenco, proprio in quell’istante i flash dei fotografi si intensificarono –no, no, no!- mi misi la mano davanti alla faccia –che bello, un’altra derp!-
-ahahaha, quanto ti amo!- mi baciò.
                                                                                                        ***
A Madrid ci saremmo fermati 3 giorni, per poi partire per Roma.
Certo in 3 giorni erano veramente pochi per girare tutta la città, ecco perché trascinai Josh e il resto del cast a fare un giro turistico subito dopo il volo.
Grazi al cielo mi ero vestita leggera perché il caldo si iniziava a sentire (http://www.polyvore.com/madrid/set?id=82985792).
Conoscevo abbastanza Madrid, mio padre veniva da Barcellona, ma molte volta mi aveva portato a visitare Madrid, riuscivo bene ad orientarmi e ricordare le cose più importanti.
-ma è stupendo! Cos’è?- mi chiese Rock.
-è il Palazzo Reale!-
-wow- rimasero tutti un po’ ammaliati.
-entriamo?- chiese Josh.
-boh, tu cosa ci consigli, Zooey?-
-dentro è molto bello, però detta francamente non vale la pena fare un’ora di fila- dissi sincera.
-ok, dai, facciamo un po’ di foto?-
-certo!-
Facemmo una centinaia di foto per poi andare a passeggiare per le vie di Madrid, mangiammo un panino con il jamon (prosciutto tipico spagnolo).
-vi va di andare al Museo Reina Sofia?- chiesi.
-è un museo d’arte?-
-si, ci sono opere di Picasso, Mirò, Dalì- spiegai.
-ci sto!-
La coda per entrare al museo sarà durata neanche 10 minuti, in poco tempo riuscimmo a superare i controlli per poi addentrarci nell’arte.
Feci fare al cast un giro, tutto quello che sapevo sulle opere lo spiegavo a loro, cercando di fargliele amare.
-amore, ma quanto ne sai di arte?- mi chiese Josh, una volta usciti dal Museo.
-Josh, ho studiato arte per 10 anni, sarebbe preoccupante il contrario!-
-certo, ma si vede che la ami, quando spieghi hai l’amore negl’occhi-
-grazie!- lo baciai.
I seguenti giorni li passammo a girare in lungo e in largo tutta la città di Madrid (https://www.youtube.com/watch?v=qkJzf7mpSjI).
L’ultima sera avevamo la premiere, e a mia insaputa avrei dovuto andarci senza Josh, il cast del film doveva tenere un’intervista e quindi sarebbero arrivati più tardi.
Mi vestirono (http://www.polyvore.com/madrid_premiere/set?id=83176148) e mi prepararono, arrivata davanti al luogo della premiere iniziarono a tremarmi le ginocchia e a sudare le mani “sorridi e stai tranquilla” pensai, ma appena si aprì la portiera della macchina e i flash dei fotografi mi invasero e tutte le mie buone intenzioni svanirono.
-Zooey!- urlavano i fotografi.
-Zooey! Come va?- mi chiese il primo giornalista.
-bene, voi?-
-benissimo, cosa indossi oggi?-
-Chanel-
-è vero che sei in contatto con Karl Lagerfeld?-
-diciamo di si, ma non saprei dire che rapporto c’è tra me e lui-
-senti la mancanza di Josh?-
-adesso? Terribilmente si, è lui che mi tiene calma in queste situazioni-
-siete dolcissimi, lo sapete?!-
-oh, grazie mille, anche se in realtà pensiamo di essere due bambini idioti-
-del tipo?-
-del tipo che abbiamo distrutto la camera d’hotel perché era entrata una falena, e io ODIO le falene!-
-ahahahaha, grazie mille, sei bellissima!-
-grazie mille a voi!- continuai il giro dei giornalisti e piano, piano stavo per finirli tutti, quando invece….
-Zooey, Zooey!- mi chiamò un giornalista.
-eccomi! Ciao!-
-Ciao, come va?-
-molto bene, grazie! Per fortuna che dopo ci sarà un buffet da mangiare, ho una fame che la vedo!-
-ahahah, abbiamo saputo che hai delle origini spagnole, giusto?-
-si, mio padre è di Barcellona-
-ah- abbassò lo sguardo. Tra Madrid e Barcellona non tirava molta simpatia, erano sempre state un po’ rivali.
-sempre di Spagna si tratta no?-
-certo, segui il calcio?-
-ecco, non proprio, se mi capita guardo volentieri una partita, ma non sono una tifosa, quindi mi dispiace, non posso dire di tifare per il Real Madrid!- sorrisi –lo sapevo dove volevate andare a finire!- gli puntai un dito addosso.
-ahahaha, ci hai scoperti- rise –hai qualche ricordo della Spagna-
-mio padre mi raccontava molto spesso delle sue avventure, d’estate vengo sempre almeno una settimana, per respirare un po’ d’aria di libertà e spensieratezza-
-sai parlare spagnolo?-
-lo capisco molto bene, per parlarlo ci metto un po’-
-saprai meglio il catalano-
-si, ovvio!-
-e nel ballare?-
-oddio, mio padre ha provato a farmi entrare qualcosa, ma niente- continuai –ero patita della danza classica, il flamenco non riuscivo a farlo!-
-ci vuoi riprovare adesso?-
-mon dieu, adesso?-
-si, dai!- venne al mio fianco –Olè!- fece un passo.
-Olè?- lo imitai un ‘ titubante –questo è il mio massimo!-
-ahah, ok, grazie mille, davvero molto cordiale e sempre bellissima!-
-grazie a voi, buona serata!- salutai l’ultimo giornalista e me ne andai verso la sala dove avrei rivisto Josh.
-Zooey!- mi sentii chiamare.
-Josh- lo abbracciai.
-come è andata, mia piccola Zooey?-
-bene!-
-non ti mancava la mia presenza?-
-certo, non sai quanto!-
-anche quando hai dovuto ballare?- chiese trattenendo le risate.
-simpatico!- gli tirai un leggero pugno sulla pancia.

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Capitolo 26
*** Roma-Rio ***


I Know..è veramente corto, mi scuso in anicipo!
Sono stata via per un po' in vacanza con i miei amici, sono tornata ieri e ho acceso solo adesso il pc.
Spero vi piaccia anche se è corto, fatemi sapere!

Grim.



Roma, la città eterna, ci stava ospitando già da un giorno quando decidemmo di Passare per via Condotti e via Del Corso, erano piene di negozi importanti e di gente elegante e di gran classe.
-dovrei prendere un po’ della loro classe- dissi a Josh mentre stavamo camminando mano nella mano.
-perché tu non hai classe?-
-no, cioè, guarda queste signore, hanno un’eleganza e uno stile che solo le donne italiane possono avere- quel giorno non mi ero impegnata particolarmente a vestirmi (http://www.polyvore.com/roma/set?id=83195292) e passando accanto a donne così ben vestite mi sentivo una barbona.
-questa sera ti porto a mangiare fuori!-
-perché?-
-non posso?-
-certo!-
-ecco, allora noi adesso facciamo un giro, tu appena vedi un abito che ti sembra eleganti e da vera donna italiana ti fermi e me lo dici, ok?-
-Josh, l’abito meno caro in questa via costa 300 euro!!-
-Zooey, è ok!-
-va bene- gli diedi un bacio, rassegnata.
La sera ci iniziammo a preparare e io mi misi l’abito preso poche ore prima insieme a Josh (http://www.polyvore.com/rome/set?id=84268283).
-stai benissimo amore-
-grazie a te adesso sembro quasi una donna italiana- lo presi per mano e ci dirigemmo verso il ristorante.
Il ristorante era un lussuoso terrazzo in cima a un edificio in centro alla città.
La cena andò benissimo, fu forse la prima cena passata fuori tranquillamente, senza interruzioni di fan piangenti o urlanti.
A fine serata arrivati in Hotel mi sentivo veramente stanca e le gambe non reggevano più.
-Josh- mi aggrappai al suo braccio –non mi sento bene-
-cosa?- mi prese al volo –Zooey!- riuscì a sentire.
 
P.O.V. Josh
 
-Zooey!- urlai vedendola cadere.
Riuscii a prenderla al volo, vedevo i suoi occhi chiudersi e la sua pelle sbiancare, tutta l’energia del suo corpo stava svanendo, la portai in camera e la stesi sul letto, chiamai subito il medio dell’hotel che corse subito a visitarla.
-è svenuta, probabilmente per lo stress, però appena tornati dalle premiere le farei fare degli esami per accertamenti- mi spiegò il medico –la tenga con le gambe alzate e le bagni la fronte, mi raccomando-
-certo, grazie mille, veramente!- lo ringraziai e lui se ne andò.
Dopo circa 10 minuti Zooey si era ripresa e anche io mi ero un po’ tranquillizzato.
 
P.O.V. Zooey
 
Non sapevo cos’era successo, so solo che dopo circa 10 minuti mi trovai sdraiata sul letto con Josh che mi teneva le gambe.
-Josh- dissi.
-Zooey! Ehy! Come stai?- mi chiese.
-bene, sono svenuta?-
-si, ti era mai capitato prima?-
-no, mai- risposi –grazie Josh- continuai.
-e per cosa?-
-per non avermi abbandonato-
-io ti amo, Zooey, come potrei mai abbandonarti?-
                                                                  ***
La sera della premiere dovetti insistere per quasi un ora pur di farmi dare il permesso da Josh, era diventato protettivo come una madre, si era preso un bello spavento.
-se non te la senti possiamo anche non mettere i tacchi questa sera- mi disse la stylelist.
-tranquilla, mi sento bene- risposi.
Per quella sera dovevo indossare un abito di Dolce & Gabbana che amavo alla follia (http://www.polyvore.com/rome_premiere/set?id=83195973) certo portare i tacchi non era proprio una delle cose migliori da fare in quel momento ma sapere di avere il braccio forte di Josh a  sostenermi e, nel caso, prendermi al volo, se succedesse qualcosa mi faceva tranquillizzare.
-sei bellissima questa sera, cosa indossi?- tutti i giornalisti rimasero colpiti dall’abito, e io ne ero felice, ma il complimento che mi fece arrivare fino al settimo celo fu –sembri una vera donna italiana, elegante e di gran classe-
Per tutta sera stetti bene, non ebbi bisogno del bracio di Josh neanche per un secondo, tranne per tranquillizzarmi dalle domande dei giornalisti, tal volta indiscrete.
-vuoi tornare a casa?- mi chiese Josh una volta tornati in Hotel dopo la premiere.
-casa? Perché?-
-non lo so, Zooey, sei svenuta cavolo!-
-Josh, io sono tranquilla, appena finite queste ultime 2 date torneremo a casa e faremo tutti gli accertamenti-
-ok- si rassegno, si vedeva che era preoccupato.
 
                                                                             ***
 
Il mattino seguente partimmo per Rio, meta che aspettavo da un bel po’, non c’ero mai andata e non vedevo l’ora di visitare le sue vie.
Io e Josh eravamo impegnatissimi, tra visitare la città e i vari impegni per il film 3 giorni erano veramente pochi, e con il mio svenimento avevamo rallentato un po’ i ritmi, ma Rio è Rio, quindi ci demmo una mossa e riuscimmo a visitare tutte le cose più importanti (http://www.youtube.com/watch?v=ieERhhsj8JQ).
Fu una vacanza veramente divertente e produttiva, tra un servizio fotografico, un intervista, le visite turistiche e la Premiere (che fu veramente strepitosa) io Josh riuscimmo anche a fare 1 ora di lezione di samba, dove inaspettatamente si rivelò in Josh un talento naturale.

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Capitolo 27
*** Ny ***


Questa è l'ultima tappa delle premiere, poi si tornerà alla vita "normale".
Secondo voi, perchè Zooey sta male? fatemi sapere!
Buona lettura, e spero vi piaccia!

Grim.


La Grande Mela, lì si sarebbe svolta l’ultima premiere.
-sono eccitatissima all’idea di arrivare a NY!- dissi a Josh, sull’aereo che ci avrebbe portato a NY.
-ma ci sei mai stata?-
-ho fatto uno stage con la scuola- sorrisi, al ricordo -non molto, questa volta mi farai tu da guida-
-con molto piacere!- iniziò a baciarmi.
-l’aereo sta per atterrare, preghiamo i viaggiatori di allacciare le cinture di sicurezza- ci interruppe l’hostess.
Il cuore iniziò a battermi forte, Karl mi aveva chiamato dicendomi che mi volevano per una campagna pubblicitaria importante, avendo bisogno di farmi conoscere e Karl mi obbligò ad accettare, così per un giorno sarei stata impegnata per questa cosa che mi metteva addosso non poca ansia.
-sei preoccupata per la DKNY?- mi chiese Josh alludendo alla campagna pubblicitaria.
-si, insomma, è un nome importante…tu non eri agitato al tuo primo film?-
-io sono sempre agitato, poi però cerco di calmarmi e  liberare la mente da tutto-
-ci proverò- mi accoccolai a lui.
Scesi dall’aereo, come sempre inciampai malamente e caddi sui miei occhiali da sole. (http://www.polyvore.com/ny/set?id=84681604)
-oddio, no, i miei occhiali da sole!- tentai di metterli a posto.
-dai, amore, appena ne vediamo un paio che ti piacciono li compriamo ok?-
-ok- feci la faccia triste.
-forza, New York ci aspetta!- mi prese per mano e insieme al resto del cast uscimmo dall’aeroporto.
-i bagagli?- chiesi.
-li portano direttamente in hotel, siamo liberi fino alle 5- mi rispose un ragazzo.
-ricordami cos’abbiamo alle 5- disse Josh.
-un intervista, non mi ricordo dove, ci ritroviamo in Hotel per preparaci poi andiamo-
-ah ok!- rispose Josh –andiamo a fare un giro?- mi chiese.
-come vuoi! Io non saprei dove andare, ci sono talmente tanti posti-
-io vi consiglio di camminare per un po’ senza meta, è questo il bello di New York, cammini senza meta, ma arrivi sempre da qualche parte!- ci consigliò un ragazzo.
-grazie mille!- lo ringraziai sorridendo.
Ci incamminammo e senza volere ci ritrovammo sulla Fifth Avenue.
-guarda che belli quelli- indicai una paio di occhiali da sole in una vetrina.
-no, quelli proprio no!-
-ma come?!-
-sono orribili!-
-non è vero, io ti lascio per loro!-
-cosa?- si stacco da me.
-no, no, no, scusa! Scherzavo!- mi affrettai a dire.
Continuammo il giro e io riuscii a comprare un paio di occhiali da sole che piacessero ad entrambi, insieme a circa altre 10 buste di roba.
Grazie al cielo l’hotel non era lontano, perché le buste erano pesantissime, e non potevo neanche chiedere aiuto a Josh, visto che lui aveva comprato quasi l’intera via e si trovava nella mia stessa posizione, se non peggio.
Alle 5 lui andò all’intervista e io, in compagni della mia macchina fotografica, andai in giro per fare alcune foto.
Quando rientrai in Hotel sentii la doccia andare, capii che Josh era già arrivato, ordinai la cena in camera anche per lui. Quando la cameriera arrivò le chiesi se era possibile mangiare sul tetto e lei mi diede le chiavi per salire, feci una corsa e preparai tutta la tavola per la cena sul tetto dell’hotel, poi tornai in camera e mi vestii senza fare troppo rumore (http://www.polyvore.com/ny/set?id=84891749).
-buona sera!- saluta Josh appena uscito dal bagno.
-buona sera..- disse un po’ titubante –cos’è successo?-
-niente, però preparati!- dissi.
Lui si preparò e appena finì di pettinarsi lo trascinai sul tetto dell’hotel.
-TADAAAAAA!- aprii la porta rivendo la tavola apparecchiata sul tetto.
-oddio- si lasciò sfuggire.
-ti piace?-
-tantissimo, grazie-
-non ti vedo molto convinto..-
-no, sono solo sorpreso-
-ho pensato che sarebbe stato carino-
-ti amo, te l’ho già detto, ma adesso ti sto dando davvero tutto il mio cuore-
-ti amo- lo abbracciai –davvero….- sussurrai –ora però mangiamo.
Cenammo con le luci di New York come panorama.
 
                                                                                                                               ***
 
Il giorno successivo si sarebbe svolta la premiere, l’ultima per la precisione, avevano organizzato una grandissima festa finale.
-è l’occasione giusta!- sentivo urlare alla costumista nella stanza affianco.
-non so che collana metterci!-
-quella, ci starà benissimo!-
-ma non è mia!-
-e allora di chi è?-
Sentii dei passi arrivarmi da dietro.
-Zooey, è tua questa collana?- mi chiese la costumista.
-si, scusate, me la sono dimenticata di là!-
-no, figurati, ti dispiace se la usiamo per questa sera?-
-certo!-
Ero emozionatissima per questa serata in più avevo la pancia che brontolava dalla fame e sapevo che ci sarebbe stata servita una valangata di cibo, dopo circa 2 ore di preparazione fui finalmente pronta per la premiere (http://www.polyvore.com/ny_premiere/set?id=84901968).
-sei davvero bellissimo questa sera- sussurrai a Josh, in auto, diretti alla premiere.
-sei splendida, non sai quanto- mi rispose.
Scendemmo, e come sempre mi dovetti reggere a lui per sentirmi sicura, lui notandolo mi sorrise dolcemente.
Ci dirigemmo alla prima intervista, che si svolgeva dentro a un box trasparente, dentro ci stavano aspettando le sorelle Kardashian.
-buona sera!- salutò Josh.
-Josh, buona sera!- lo fecero accomodare.
-ehy, Zooey, vieni pure c’è una sedia anche per te!- mi chiamò una sorella.
-grazie mille, buona sera!- mi accomodai.
-bene, allora come va?-
-benissimo, siamo all’ultima serata!- rispose Josh.
-vi siete divertiti?-
-molto!-
-alcuni episodi?-
-tipo –Josh rimase a pensare –tipo, Zooey, ti ricordi quando Rock è rimasto chiuso in bagno?-
-si, si- mi scappò una risatina –eravamo a Mosca, era notte fonda e noi eravamo in questo ristorante che doveva chiudere, Rock era andato in bagno e l’avevano chiuso dentro pensando che non ci fosse nessuno, dopo circa 10 minuti ci arriva a tutti un messaggio con scritto “Aiuto!sono chiuso in magno! I miei muscoli soffocano!”- spiegai, ridemmo tutti.
-Josh, nel film interpreti un adolescente, ti è piaciuto tornare al liceo?- chiesero.
-non sono mai andato veramente al liceo, la mia carriera è iniziata molto presto, però mi è piaciuto molto respirare quell’aria da spavaldo liceale-
-tu Zooey?-
-oh io ci sono andata eccome al liceo! Fin da piccola ero iperattiva, e le insegnanti entravano in manicomio per farmi stare ferma-
-davvero?- mi chiesero.
-si, ma adesso non è cambiata di una virgola!- rise Josh, lo guarda male e lui mi mandò un bacio.
-si, mi ricordo che un pomeriggio all’asilo mi ero fatta la cacca addosso e mi ero fermata in cima allo scivolo, per la vergogna resta lì l’intero pomeriggio, le insegnati si preoccuparono parecchio, ma credo sia stato il pomeriggio più bello della loro vita!-
-ahahahaah, anche adesso è così, quindi?- chiesero a Josh.
-si, decisamente, non è mai ferma, e poi parla, parla, parla- scherzò lui –però è per questo che mi piace così tanto-
-ti sei salvato!- sorrisi.
-da quanto state insieme?-
-11 mesi- rispondemmo insieme.
-inizio Giugno facciamo un anno- puntualizzai io.
-auguri!-
-grazie mille- ringraziammo.
-tra un po’ inizieranno le riprese di “Il canto della rivolta”- disse una sorella rivolta a Josh.
-si, la prima parte! Non vedo l’ora di iniziare!-
Parlarono un po’ del film e di come Josh si sentisse a casa con il resto del cast di Hunger Games.
-Zooey, tu sei gelosa di Jennifer?-
-oh mon dieu, certo che no! L’ammiro tantissimo, è davvero una persona magnifica, condividiamo molto, tipo l’amore per il cibo, metteteci in una sala piena di cibo e dopo un’ora sarà vuota! Love you Jen!-
-quindi anche tu Team Katniss?-
-dovrei dire Team Peeta, perché è qui di fianco a me, ma mi dispiace….Team Haymitch per sempre!-
-mi sento offeso- fece la faccia da cucciolo.
-Woody, arrivo!-
-va bene, grazie! Ne riparleremo- Josh fece il finto offeso.
-ok, ragazzi, grazie mille e in bocca al lupo per tutto!- ci salutarono le sorelle e noi uscimmo dal box dopo averle salutate a nostra volta.
Dopo la proiezione del film ci dirigemmo verso la sala dove si sarebbe svolta la festa, con grande stupore trovammo anche Jen, Nicholas, Liam, Miley e Avan ad aspettarci; inutile dire che la serata fu divertentissima e piena di risate.
-Josh, attento!- dissi a fatica. Josh aveva alzato un po’ il gomito e adesso era molto allegro.
-cosa?- disse prima di sbattere contro allo sportello della macchina.
-ecco- trattenni una risata –dai sali!- lo spinsi dentro.
                                                                                                                                         ***
Per sua fortuna il mattino seguente, Josh non aveva impegni e poteva smaltire la sbornia della serata precedente con tutta tranquillità, io, invece, dovevo recarmi a registrare la campagna pubblicitaria per la DKNY, quindi mi preparai (http://www.polyvore.com/ny/set?id=85063065) e dopo essermi fatta coraggio lasciai l’hotel.
-ciao! Io son Mel! Tu devi essere Zooey!- mi accolse una ragazza.
-si, piacere!- le sorrisi.
-bene, andiamo!-
-dove?-
-a Times Squere! È li che gireremo!-
Arrivammo in piena Time Squere e vidi delle tende ognuna allestita per qualcosa, trucco, parrucco, oppure per i vestiti.
-ti presento Marcus- mi disse Mel.
-piace Zooey!- mi presentai.
-piacere tutto mio!- ripose sorridendo Marcus, un ragazzo alto, muscoloso, moro e occhi azzurri.
-lui sarà con te nel video, fate amicizia!- ci lasciò soli Mel.
-bene, di dove sei?-
-Chicago!- risposi.
-davvero? Io Miami!-
Durante la preparazione per il video feci amicizia con Marcus, mi fece vedere le foto della sua ragazza e mi raccontò un po’ della sua vita e scoprimmo di avere entrambi origini spagnole.
Fu quando, tre persone mi stavano cambiando pettinatura e altre quattro mi mettevano il vestito e allacciavano le scarpe, che mi sentii male, di nuovo, mi girò talmente la testa da dovermi sedere assolutamente.
-ti senti bene?- mi chiese preoccupato Marcus.
-si tutto ok, continuiamo- mi alzai e finirono di prepararmi.
A fine giornata ringraziai tutti e tornai in Hotel con Marcus.
-sicura di stare bene?-
-si tranquillo, grazie mille-
-figurati, ci sentiamo!-
-certamente!- ci salutammo e io andai su in camera.
Arrivata in camera sentii Josh sotto la doccia.
-Josh, sbrigati!-
-vieni anche tu!-
-no, dai!-
-faremo prima!-
Mi lasciai convincere, e aveva ragione, dopo circa un ora e mezza fummo pronti per uscire (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=85066675&.locale=it).
-dove andiamo?- chiesi curiosa.
-a mangiare-
-si, ok, ma dove?-
-in un ristorante- fece il vago.
-Josh!-
-questa volta non m lascio scappare niente!-
Quando scendemmo rimasi a bocca aperta dallo stupore.
-ma questo è l’Empire State Building!-
-si-
-dio quanto ti amo!- gli saltai addosso.
-ahahah- mi strinse forte –anche io ti amo-
Andammo a cena, il ristorante era all’ultimo piano e dal nostro tavolo potevamo vedere tutte le luci di New York, Josh ammise che aveva prenotato quei posti da settimane se non mesi.
-grazie mille, fai sempre tanto per me- dissi.
-anche tu fai molto per me, tutti quei piccoli gesti, significano molto per me- sorrise, arrossii, lui se ne accorse e cambiò argomento –come è andata oggi?-
-molto bene, è stato divertente, immagino anche per te!- dissi sarcasticamente.
-ottima giornata, il cesso del bagno è bellissimo!- ripose alludendo al post sbornia affrontato per tutta la mattinata.
-dai, capita!- cercai di tirarlo su di morale.
-ero messo così male?-
-un pochito, ma non ti preoccupare!- lo baciai.
                                                                                                           ***
L’ultimo giorno decidemmo di passarlo facendo i veri turisti, girammo metà NY facendo foto e ridendo come pazzi.
Verso le 5 ci radunammo tutti in aeroporto per salutarci, quella di New York era l’ultima data e quello era il momento dei saluti.
-è stata un esperienza bellissima!- dissi salutando tutti.
 

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Capitolo 28
*** Shock ***


Questa volta l'angolo autrice sarò alla fine, grande spoiler, quindi...non sbirciate!
Buona lettura!


Passarono settimane e finalmente uscì il video della DKNY, da qual video dipendevano molte cose, come la mia carriera e la fiducia che Karl riservava per me.
Eravamo io e Josh nel mio salotto insieme ai miei coinquilini.
Finalmente, lo mandarono in onda.
http://www.youtube.com/watch?v=e2g4dElYbrU
-wow- rimasi sbalordita, era venuto davvero bene.
-Zooey, è bellissimo!- mi abbracciò Helen.
-complimenti!- disse Nick.
Mi squillò il cellulare, mi spostai per rispondere.
-pronto?- risposi.
-dolcezza, sono Karl, volevo informarti che i tuoi impegni stanno decollando, tutti mi fanno i complimenti per te, e anche io mi complimento con te, davvero ottimo lavoro-
-grazie mille! Tutto grazie a te!-
-modestamente, ti mando un email domani con gli impegni, preparati…sono firme importanti-
-ok, aspetto con ansia- misi giù e tornai in salotto –era Karl, domani mi manda un email con i prossimi impegni-
-oooh, congratulazioni!- tutti erano felici per me, Josh invece era in un angolo.
-ehy- gli sorrisi, abbassandomi a suo livello.
-ehy-
-cosa succede?-
-niente, le solite cose-
-Josh, per favore fidati di me, andrà tutto bene, io ho accettato la tua parte impegnata da attore, e tu, tu semplicemente devi fare lo stesso!-
-mi fido-
-ok, allora non preoccuparti, ti amo, non voglio più avere discussioni del genere, ok?-
-ok-
-ok, ti amo- gli baciai la fronte e mi rialzai.
                                                                                                       ***
Nei giorni seguenti quasi tutti i giorni avevo un set fotografico o interviste, la sera io e Josh riuscivamo a vederci, non si sentiva la “distanza” e gli impegni non erano i intralcio.
Un giorno eravamo a leggere un articolo di “Love” un quotidiano che mi aveva chiamato per intervistarmi.
Nome
Zooey Delevingne.
Compleanno
26 Novembre.
Nata a
Chicago.
Segno zodiacale
Sagittario.
La moda
"Espressione della propria personalità".
Sono diventata modella
"Perché avevo bisogno di soldi! Scherzo, perché è un bel lavoro, mi è stata data questa occasione e l’ho colta al volo".
Il mio stile è
"Non ho uno stile in particolare, mischio diversi look".
Stilisti preferiti
"Amo gli stilisti, ma non ne ho uno preferito, io preferisco gli abiti vintage. Impazzisco per qualsiasi negozio vintage!".
Icone di stile
"Ne ho così tante!".
Vestito preferito
"Non sono una grande fan degli abiti, li preferisco basici o vintage".
Consiglio moda
"Sentirsi a proprio agio!".
Amo
"La musica, il vintage, le foto, tutto! E la carne, io amo la carne".
Non mi piace
"Dormire il pomeriggio, tutto tempo sprecato".
Prima cosa al mattino 
"Tornare a dormire".
Ultima cosa che faccio prima di andare a dormire
"Non so, ascoltare la musica, suonare un po' la batteria. Mi voglio rilassare".
Sui muri della mia camera
"Un grosso poster di Bob Marley, cartoline da tutto il mondo, ricordi e parecchie foto".
Animali
"Un gatto, ma è morto".
Tatuaggi o piercing
"Piercing alle orecchie e un po’ di tatuaggi".
Colore
"Verde".
Musica
"Soul, amo il Soul, ma anche l'hip hop, il reggae. Amo tutti i generi di musica".
Mare o montagna
"Senza dubbio il mare. Io amo il sole".
Paese/città che vorrei visitare
"India, Argentina, Giamaica... ovunque!".
Sono innamorata
"Amo viaggiare".”
Per ogni frase Josh trattenne a stento le risate, ma il meglio doveva ancora venire, infatti, dopo l’intervista mi offrirono di fare un video divertente, giusto per scherzare un po’.
Mi prepararono, mi misero un gatto in mano, mi chiesero una canzone e poi iniziarono a registrare.
(http://www.youtube.com/watch?v=T7eoPI1GeZg).
-oddio, sto per morire- riuscì a dire Josh tra le risate, stava piangendo dal ridere e non riusciva a smettere.
-si è vero quel gatto è davvero buffo!-
-si, certo…il gatto!-
-ehy!- lo sgridai, gli tirai un leggero pugno sul braccio.
-ahi, ahi, mia hai matto male!- si massaggiò il punto dove l’avevo preso.
-scusa, scusa!- mi avvicinai.
-figurati!- con uno scatto si girò e iniziò a farmi il solletico.
-ti odio, era tutta una fintaaaa!- cercai di scappare, ma lui mi prese di peso e mi porto in stanza, buttandomi sul letto.
-adesso me la paghi- dissi alzandomi e cercando di buttarlo giù, lui con una mossa veloce capovolse la situazione così da trovarsi sopra di me, ci furono secondi di silenzio e calma, poi iniziò a baciarmi con foga e passione.
                                                                                                                        ***
-buongiorno dolcezza!- mi salutò Josh, appena sveglia.
-buongiorno anche a te!- mi stiracchiai.
-giù ho preparato la colazione-
-grazie!- sorrisi, mi vestii e scesi per mangiare –ci sono anche i cornetti!- esultai.
-si, apposta per te!-
-Josh- feci la seria –devi dirmi qualcosa?-
-si-
-parla!-
-prima Karl ha chiamato sul tuo cellulare, e ho risposto io….-si fermò.
-continua Joshua!-
-alle 3 ti voglio da “Yves Saint Laurent” per la pubblicità di un mascara-
-cosa?-
-si, all’ultimo hanno voluto liquidare la modella per prendere te!-
-davvero?-
-si, dai, ti accompagno io!-
-oddio, ti amo!- gli saltai al collo.
Mi feci una doccia a mi preparai insieme a Josh (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=85277276&.locale=it), salimmo in macchina per andare sul set della pubblicità.
Quando il navigatore ci disse “arrivati a destinazione” ci trovammo davanti a una villa, con strapiombo sul mare.
-veniamo a vivere qui?- chiesi a Josh.
-certo, anche subito!-
Ridemmo e uscimmo dall’auto, subito venimmo accolti dal registra che ci chiese di pranzare per poi iniziare subito le riprese, cos’ da iniziare subito.
Ci sbrigammo, si anche Josh ebbe una parte, gli era stata offerta su due piedi dal registra e lui non rifiutò, mi piaceva l’idea di condividere con lui questa esperienza.
Dopo un pomeriggio intenso di riprese eravamo tutti stanchi, ma il regista era tosto e volle finire il montaggio del video il giorno stesso, quindi verso le 20 ci chiamò tutti in raccolta per vedere il risultato finale in esclusiva. (https://www.youtube.com/watch?v=_kgWokCQSBs).
-ovviamente questo video uscirà tra un po’ di settimane, ma ci tenevo a finirlo oggi, complimenti a tutti!-
Proprio alla fine della frase sentii le mie ginocchia cedere e la mia vista si annebbiò, di nuovo, come quella volta a Roma.
 
P.O.V. Josh
 
La vidi cadere tra le mie braccia, come a Roma, questa volta la portai subito in ospedale, c’era qualcosa di strano.
-le faremo degli accertamenti, ci sono dei valori anomali- mi disse il dottore.
-ok, io sono qui fuori- mi accomodai in corridoio, nell’attesa chiamai i genitori di Zooey e loro mi chiesero di tenerli informati su tutto, e che se sarebbe servito avrebbero preso il primo aereo per LA.
Rimasi lì fuori per l’intera notte, non chiusi occhio, avrò speso 20 dollari in caffè, non vedevo l’ora di vedere la mia Zooey stare meglio.
Finalmente la porta si aprì e vidi il dottore venire verso di me, scattai in piedi.
-allora? mi dica tutto!-
-ecco..-fece un sospiro profondo –abbiamo dovuto fare una tac, purtroppo abbiamo brutte notizie, la signorina Zooey ha un tumore al cervello-
-come?cosa?- andai in palla.
-è ancora piccolo, c’è possibilità che con la chemio…-
-chemio?- lo interruppi- con la chemio può guarire?-
-si, l’abbiamo preso in tempo, c’è la possibilità, non posso darle certezze!-
-ok, grazie mille, posso andarle a parlare?- chiesi, asciugando in fretta una lacrima scesa sulla guancia.
-certo-
-lo sa già?-
-si-
Andai verso la stanza della mia Zooey, la mia piccola Zooey.
-ehy!- sorrisi.
-ehy-mi sorrise debolmente.
-come va?-
-bene, per modo di dire-
-mi dispiace- scoppiai a piangere e mi accasciai sul suo letto.
-no, non piangere- mi accarezzò la testa –dai vieni qui- mi fece spazio nel suo lettino –resta qui con me e vedrai che riusciremo a combatterlo insieme-



Chiedo perdono per lo svolgersi della storia, lo so che voi tutte credevate (e speravate) in un pargoletto da sfornare, ma per quello è ancora presto...chissà magari nei prossimi capitoli...
Fatemi sapere se volete un pargoletto per questa coppia!
scusate ancora, spero vi sia piaciuto il capitolo!
Grim.

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Capitolo 29
*** w. ***


Eccomi qui, ciao!
Spero davvero non mi odiate ancora per lo scorso capitolo, ma in ogni caso vi riconquisterò!
Secondo voi cosa trama Josh?
fatemi sapere se vi piace!!
Grim.



Passarono alcune settimane, i miei genitori erano arrivati da Chicago per starmi vicina.
Era il nostro anniversario e decidemmo di fare una passeggiata nel bosco, niente di particolare.
Ad un tratto vidi un albero, alto e poderoso, sembrava avesse tutta la forza del mondo, così verde e così potente, decisi di salire, Josh non se ne accorse, era impegnato a tirare i sassi nel lago.
A un certo punto Josh si accorse che  non ero più alle sue spalle, scattò in piedi e iniziò a cercarmi.
-sai, ho scoperto una cosa!- dissi.
-tutto ok? Riesci a scendere?- si preoccupò Josh.
-non voglio-
-va bene, aspetta! Sto arrivando!- iniziò ad arrampicarsi –tieni duro!- mi raggiunse –devi scendere, Zooey, per favore- sbuffò.
-devo dirti una cosa, e devi promettere di non dirlo a nessuno, ok?-
-ok!-
-qui non sono malata!- feci un respiro profondo –devo restare qui, in questo bosco, devo solo tenermi fuori dal mondo moderno ed i suoi aggeggi e così non sarò più malata!- lo guardai –puoi restare con me se vuoi, mi farebbe piacere se lo facessi, saremo salvi-
-Zooey-
-no, per favore, non dire niente-
Josh restò con me sull’albero tenendomi per mano, ormai a notte inoltrata mi prese di peso e mi portò in macchina, ero troppo debole per farcela da sola, appena sentii i morbidi sedili dell’auto di Josh mi lasciai andare in un sonno profondo.
                                                                                                                       ***
La mattina mi svegliai e Karl mi fece la sua solita chiamata per sapere come stavo.
-sto bene, Karl-
-quando hai la chemio?-
-giovedì, dopodomani-
-ok, mi hanno chiesto di farti un intervista, mercoledì- mi spiegò.
-per chi?-
-un canale su YouTube, praticamente si diverte a frugare nelle borse di personaggi famosi, credo l’abbiano fatto anche a Jen qualche anno fa-
-ok, quando durerà?-
-poco, fate due chiacchere, niente più e niente di meno-
-ok, io per le 20 devo uscire con Josh, sono sicura?-
-certo, penso che inizierete verso le 16 e al massimo finirete per le 17;30, almeno così mi hanno detto!-
-oh, benissimo allora!-
-ok, stammi bene zuccherino!-
-anche tu, love you!- chiusi la telefonata.
-ti prego dimmi che era Karl quello al telefono- disse, appena alzato Josh.
-si, tranquillo, mi ha avvisato che mercoledì ho un intervista-
-e la cena?-
-ci sarà, no problem!-
                                                                                                                       ***
Mercoledì arrivò molto presto, mi preparai e mi diressi verso la base di questo canale YouTube,  furono subito cordiali e gentili, nessuno sapeva della mia situazione, io e Josh avevamo deciso così, quindi dovevo stare attenta a moderare bene le parole.
(https://www.youtube.com/watch?v=l6vU6KWhajw)
Tornai a casa e incominciai a prepararmi per la cena con Josh, era da un po’ che non uscivamo insieme per una cenetta.( http://www.polyvore.com/cgi/set?id=85289774&.locale=it).
-allora, come ti sembra questo posto?- mi chiese durante la cena.
-molto bello, mi ricorda Chicago- risposi.
-cosa ne dici di andare in spiaggia dopo?- mi propose.
-certo!- accettai sorridendo.
La cena si consumò e dopo ci dirigemmo in spiaggia, che si trovava proprio di fronte al ristorante.
-allora domani hai la chemio- interruppe il silenzio Josh.
-si-
-come ti senti?-
-abbastanza bene, però devo prendere le medicine-
-ci sediamo?- mi chiese.
-s..si- dissi titubante, mi sembrava strano ed agitato.
-senti Zooey- cominciò –io credo di non poterla gestire- sentii un colpo al cuore –tutta questa cosa…-
-ci si vede!- mi alzai di scatto presa dalla furia.
-Zooey! Zooey! Aspetta, dai!- cercò di trattenermi.
-no, ho fatto uno sbaglio!-
-cosa? Quale sbaglio?-
-tu non puoi salvarmi- me ne andai, lasciandolo solo.
Camminai per circa un ora, arrivai a casa stremata, cercai di non farmi vedere dai miei genitori e andai in camera di Nick a piangere.
 
                                                                                                                                  ***
Da quel giorno di demoralizzai molto, Josh mi aveva deluso, ancora.
Non facevo altro che dipingere, ormai la mia stanza sembrava un ripostiglio di quadri di seconda mano.
Trovai un’altra valvola di sfogo, riuscii a prendermi una longboard, con quella riuscivo a scoprire i posti più sperduti della California, dope potersi fermare e rilassarsi in santa pace.
                                                                                                                                ***
Una mattina mi preparai (http://www.polyvore.com/longboard/set?id=87618339) e andai via con la mia longboard.
Al mio ritorno a casa trovai mio padre in salotto, stava parlando con Josh.
Mi nascosi dietro la porta per ascoltarli.
-alla tua età non dovresti accudire qualcuno- sentii dire a mio padre.
-Zooey non ne ha bisogno, mi sono sbagliato, lei è forte- rispose Josh.
- Lei ha bisogno, e ne avrà sempre di più, e tu, mio giovane amico, non sei all’altezza del compito-
-cercherò di esserlo, mi impegnerò-
-ci tieni veramente a lei?-
-non sa neanche quanto, signore-
-Josh, non darmi del signore-
-scusa…-
-se ci tieni, veramente, come dici, devi dirlo a lei-
-come? Non ci parliamo più!-
-se conosco bene mia figlia, accetterà un’uscita a cena, se chiesta con il cuore-
-ok, grazie signor…grazie!-
-prego, ma se spezzi il cuore di mia figlia ti uccido-
-s..si, non lo farò! Grazie! Arrivederci!-
Salii di fretta le scale per non farmi vedere e vidi passare correndo Josh per uscire.
Andai da mio padre e lui sorrise.
-ciao tesoro!-
-ciao- sorrisi a mia volta.
Decisi di non dire niente, non avevo niente contro di lui, mi conosce bene e ha dato il giusto consiglio a Josh, se Josh lo seguisse io non rifiuterei mai un suo invito; insomma lui è sempre il mio amore, e io sono una persona che perdona, forse anche troppo. Aspettavo solo la sua proposta.
                                                                                                                              ***
Nei giorni seguenti lo vidi molte volte parlare con tutti i miei coinquilini, compresi i miei genitori.
Sentivo che parlavano di giorno giusto, di misure e taglie; perché mai Josh voleva sapere che numero portavo di scarpe?
Cosa diavolo stava confabulando?
Perché non mi chiedeva di uscire?
 

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Capitolo 30
*** Proposte. ***


Ringrazio di cuore tutti coloro che mettono tra i seguiti o preferiti oppure recensiscono, davvero...grazie!
Spero vi piaccia anche questo capitolo, fatemi sapere!

Grim.



Finalmente, venerdì sera si decise a chiedermi di uscire per la sera, io non rifiutai.
Ci misi un po’ per prepararmi (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=88563872&.locale=it) l’ansia di parlargli, la voglia di perdonarlo, le parole che ritornano alla mente.
Quando suonarono alla porta pensai subito a come l’avrei salutato: baciandolo, abbracciandolo o semplicemente sorridendo?
Scesi.
Apri la porta.
E me lo ritrovai lì, davanti a me, impassibile.
Sorrise.
Vidi quegl’occhi nocciola brillare, e una lacrima scendergli dal volto.
Subito la asciugai, e lo abbracciai, forte, con tutta me stessa.
Restammo un po’ li.
A sentirci vicini.
-andiamo?- ruppi il silenzio.
-certo- mi prese per mano e mi porto in macchina.
-allora, dove andiamo?- chiesi.
-sorpresa-
-Josh, non tenermi sulle spine, per favore!-
Lui non mi rivelò niente per tutto il viaggio.
Scesa dall’auto mi ritrovai davanti ad una spiaggia.
-questa è la spiaggia…-sussurrai.
-del nostro primo appuntamento- concluse la mia frase.
Mi venne da sorridere al ricordo, non riuscii a smettere, e Josh accorgendosene si avvicino a me e mi abbracciò mettendo il suo viso tra i mie folti capelli biondi.
C’era il materasso e il celo stellato, come quello di un anno fa.
La serata andò bene, ridemmo e parlammo molto, del più e del meno, di come va il tumore e dei nuovi progetti di Josh.
Verso fine serata vidi Josh frugare freneticamente nel taschino interno della giacca.
-Josh, cos’hai? È tutta sera che sei agitato-
-devo fare una cosa importante-
-oook- ecco, pensai, finalmente mi chiederà scusa.
-anzi devo chiederti una cosa-
-va bene- sorrisi.
Josh mi fece alzare e poi si mise in ginocchio di fronte a me.
Tirò fuori un cofanetto dal taschino della giacca.
Si schiarì la voce e incominciò a parlare.
-Sia nei momenti di gioia che di dolore, niente ci separerà, perchè tu sei la mia Principessa adorata, colei che voglio amare per sempre, e quindi io sono qui, in questa spiaggia, sotto questo celo, per chiederti….mi vuoi sposare?- aprii il cofanetto e dentro vidi un diamante.
-si, certo!- mi abbassai al suo livello, e lo baciai –ti amo!-
-ti amo, ti amo!- disse baciandomi, poi staccandosi, mi prese la mano e con molta calma e con una mano tremolante mi mise l’anello al dito.
-non ci posso credere-
-non sai ancora tutto-
-Josh- lo rimproverai –c’è dell’altro?-
-le nozze sono domenica-
-domenica?- spalancai gl’occhi –Josh! Domani è sabato!-
-lo so! Lo so! Ma è già organizzato tutto!- mi misi a piangere –ehy!- mi accarezzo la guancia, asciugandomi le lacrime –perché piangi?-
-sono lacrime di gioia, insomma dopodomani mi sposo con l’uomo che amo!-
-già- sorrise avvicinandosi al mio viso –mia piccola Zooey, mi dispiace, davvero…per tutto- sorrisi e lo baciai.
-adesso andiamo a casa- lo presi per mano, misi la mia testa sulla sua spalla e ci dirigemmo a  casa.
                                                                                         ***
Il mattino mi svegliai con Josh seduto al mio fianco intento a fissarmi, gli sorrisi dolcemente.
-ancora non ci credo-
-cosa?-
-domani ti sposerò- rispose con aria sognante. Lo tirai a me e lo baciai.
-allora, mi porti a vedere cosa hai preparato?-chiesi.
-Helen ti porterà a vedere il tuo abito da sposa, sai io non posso vederlo prima delle nozze-
-ok, vado a preparami allora!- mi alzai dal letto.
-ok, chiamami quando avete finito-
-certo!- presi la borsa e mi diressi a casa mia per preparami.
Arrivata a casa mi iniziai a preparare fisicamente ma anche mentalmente, stentavo ancora a credere che mi sarei sposata alla prossima alba, wow.
Dopo una doccia, un salto nell’armadio (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=89466228&.locale=it) e circa 10 minuti di sclero totale all’idea di diventare la signora Hutcherson, fui pronta per andare a vedere il mio futuro abito da sposa con Helen.
-sei pronta?- mi chiese Helen, vedendomi arrivare in salotto.
-si! Possiamo andare!-
Prendemmo la sua macchina, in circa 20 minuti arrivammo in un grande negozio di abiti da sposa in centro a LA.
-salve!- salutò Helen entrando in negozio.
-hey, buon giorno!- la saluto la ragazza alla cassa –lei è la famosa Zooey?- chiese riferendosi a me.
-si sono io-arrossi.
-che ragazza fortunata che sei!- mi sorrise –vuoi vedere il tuo abito?- mi chiese.
-si!- dissi un po’ incerta.
-è bellissimo, puoi stare tranquilla-
Mi portò in una sala circondata da specchi, poi sparì per qualche minuto, quando torno aveva in mano il mio possibile abito da sposa.
Scoppiai a piangere.
-ehy!- mi venne a rassicurare Helen, abbracciandomi –tutto ok?-
-si- riuscii a dire tra un singhiozzo e l’altro.
-Zooey, cos’hai?- mi chiese Helen vedendomi non smettere di piangere.
-voi avete fatto tutto questo per me, e io come vi posso ripagare? tra qualche settimana mi diranno se continuerò a vivere o morirò, e se muoio? Helen se muoio come posso ripagarvi di tutto quello che avete fatto? Io vi voglio bene, non voglio andarmene!- le lacrime non cessavano più di uscire.
-Zooey, calmati, vedrai che ce la faremo! Insieme come siamo sempre stati!ok?- mi urlò –Zooey, guardami negl’occhi e dimmi che sarà così!- mi prese il viso tra le mani-
-si- dissi sussurrando.
-urlalo!-
-SI!- urlai –noi ce la faremo!-
-eccola la mia Zooey- mi abbracciò forte –adesso vatti a provare l’abito!- mi diede una pacca sul sedere.
Io andai nel camerino ridendo, quando uscii con l’abito addosso, mi ritrovai davanti a me Jennifer.
Rimanemmo zitte a fissarci.
Non ci eravamo ancora viste dopo la notizia del tumore, ma lei era lì, per me, per aiutarmi e sostenermi.
-sei bellissima- sussurrò.
-Jen- mi scese una lacrimuccia.
-amoreeee- mi corse in contro e mi abbracciò.
-mi sei mancata tantissimo! Ma cosa ci fai qui?- le chiesi.
-non sono potuta arrivare prima per via di un’intervista, ma volevo esserci!-
-grazie mille!-sorrisi.
-adesso, guardati allo specchio e dicci se ti piace- di ricordò Helen.
Mi girai e vidi la mia immagine riflessa nello specchio.
Era stupendo, quell’abito era fatto per me.

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Capitolo 31
*** Wedding ***


Scusate il ritardo, ma mancava un po' l'ispirazione, giovedì parto e spero di riuscire a pubblicare almeno un altro capitolo (se ci riesco, preparate il marmo per farmi una statua!).
Cooomunque, i due piccioncini si sposano, ma per il vero grande giorno, quello dove si saprà se Zooey vivrà o no, bisognerà aspettare. (Crudeltà: mone on)
Spero vi piaccia, fatemi sapere!
Grimm.

Il grande giorno arrivò, mi svegliai e nel mio salotto c’erano già le mie amiche più care e mia madre pronte per essere preparate dalle parrucchiere e truccatrici anch’esse già presenti.
-io devo fare colazione, con il mio latte, quindi che a nessuno salti in mente di privarmene!- dissi scendendo le scale.
-davvero? Zooey, oggi ti sposi e pensi al latte?- mi chiese mia madre.
-mamma, lo sai che o bisogno del latte per calmarmi, lo sai che ho le mie fisse, e sai anche che non ci vorrà molto per prepararmi, quindi per favore non agitarti visto che la sposa sono io e non sono agitata-
-ok, fai quello che vuoi!- e mi lasciò sola in cucina a bere il mio latte.
Ci siamo quasi, dopo questo ultimo sorso di latte andrò a preparami per il grande giorno.
Potrò essere una moglie perfetta, posso esserlo per anni oppure per mesi, tutto dipende da come stanno andando le cure, il dottore dice “tranquilla Zooey, il tumore sembra rispondere bene” ma chi lo sa?!
Mi voltai e vidi Helen fissarmi.
-a cosa stai pensando?- mi chiese.
-a tutto-
-sei tesa?-
-non sai quanto-
-tranquilla, adesso fammi vedere la Zooey gioiosa di sempre e vatti a preparare, sai farti diventare una bella sposa è un impresa un po’ ardua!- disse ridendo.
-oh, grazie! Bell’amica, ti voglio bene anche io!- dissi spingendola lievemente.
-ti voglio bene- rispose abbracciandomi da dietro.
Le preparazioni iniziarono subito, la parrucchiera iniziò a mettermi i bigodini per poi passare alle damigelle, Helen e Jen.
Mi raccontarono che damigelle e testimoni li aveva scelti Josh, per lui i testimoni furono: Sam e Avan.
-Zooey, esci fatti vedere!- mi urlarono da fuori la porta di camera mia.
Ero entro quella stanza da ormai 20 minuti, ero rimasta lì a fissarmi allo specchio, ero truccata, pettinata e vestita, se prima potevo stentare a crede che mi sarei sposata adesso la realtà mi era sbattuta in faccia da uno specchio.
Finalmente mi decisi ad uscire.
(http://www.polyvore.com/cgi/set?id=89467770&.locale=it).
-stai d’incanto- riuscì a dire Laura.
-grazie- arrossii.
-stai davvero bene, ma adesso dobbiamo andare-ci risvegliò mia madre con la sua voce squillante.
Ci dirigemmo verso le macchine che ci avrebbero portato alla location del matrimonio, ne Josh ne nessun altro mi confidò dove si trovava, avevano voluto tenerlo segreto per farmi una sorpresa.
-siamo arrivati- disse l’autista accostando la macchina.
Uscii e i miei piedi toccarono la sabbia.
Sorrisi.
-adesso capisco i sandali- dissi tra me e me.
Alzai lo sguardo e vidi la spiaggia del nostro primo appuntamento, la spiaggia della proposta e, a quanto pare, la spiaggia del nostro matrimonio.
-ebbene, si, ti sposerai in spiaggia!- mi raggiunse tutta pimpante Jen.
Vidi una gazebo bianco con davanti una passerella e circondato da fiori di tutti i colori.
Quando fu il momento mio padre mi prese sotto braccio e mi accompagnò all’altare.
Fu lì che lo vidi.
Il mio futuro marito.
L’uomo che amo.
L’uomo che ha fatto tutto questo per me.
Ci fu uno scambio di sguardi, e poi ebbe inizio la cerimonia.
Fino ad arrivare a quella parte.
-vuoiJoshua Rayan Hutcherstu prendere come tua legittima sposa la qui presente Zooey Delevingne, per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi ?-chiese il signore che fece la cerimonia.
-si, lo voglio- rispose subito Josh.
-e tu Zooey Delevingne  Vuoi prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Joshua Rayan Hutcherstu, per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi ?-
-si, lo voglio- dissi a mia volta.
-bene, vi dichiaro marito e moglie, ora puoi baciare la sposa!-
Ci girammo per guardarci, per la prima volta da marito e moglie, e ci baciammo.
Dopo una valangata di foto riuscimmo a spostarci al locale allestito per il pranzo.
Il viaggio lo passammo tutto a fissarci e a sorridere tenendoci per mano, sembravamo dei bambini che avevano appena saccheggiato un negozio di caramelle.
Arrivati al locale aspettammo l’arrivo di tutti per poi mangiare le ampie portate.
-dopo ho una sorpresa- mi bisbigliò all’orecchio Josh durante il dolce.
-oook, ho paura- lo baciai –ma fino adesso è stato tutto magnifico-
Finito il pranzo, un signore annunciò l’imminente arrivo della band che avrebbe suonato.
-nell’attesa vorrei invitare qui la neosposa Zooey Hutcherson e suo padre Chris per un ballo-
Sorrisi a mio padre che mi portò in centro alla pista.
-ti ricordi i balli che facevamo quando eri piccola?- mi chiese.
-si, tutti, non potrei mai dimenticarmeli, perché?-
-capirai, tieni pronta-
Iniziammo a ballare, poi ad un certo punto si stoppò la musica e iniziarono tutte le vecchie canzoni che ci divertivamo a ballare quando la noia arrivava a casa.
(http://www.youtube.com/watch?v=8rp9CbWKhKI)
Fu divertentissimo, credo che fu uno dei migliori momenti passati con mio padre.
-ti voglio un mondo di bene, papà-
-anche io, piccolina- mi baciò la fronte e mi lasciò andare verso Josh.
-piaciuta la sorpresa?- mi chiese.
-tantissimo!- risposi ancora ridendo.
La giornata continuò benissimo, la festa continuò anche per la cena, ma rimanemmo in pochi a festeggiare fino a notte fonda.
-per i pochi ma buoni!- urlò Jen, un po’ brilla (come quasi tutti), alzando un bicchiere di spumante.
-siiiii- rispondemmo in coro.
Erano rimasti gli amici più stretti, quelli che Josh era sicuro che sarebbero rimasti fino al giorno dopo per festeggiare: Helen, Matt, Joseph, Nick, Sam, Laura, Miley, Liam, Jen, Nicholas, Avan e Victoria.
Rimanemmo a fare festa fino alle 4 del mattino.
-mi slacci il vestito?- chiesi a Josh una volta a casa.
-certamente, mogliettina- mi rispose.
Senti le sue mani calde slacciare il primo bottone, poi il secondo e il terzo, poi sentii le sue labbra posarsi sul mio collo.
-è la nostra prima notte di nozze- mi ricordò Josh.
-lo so- risposi, per poi girarmi e baciarlo con foga.

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Capitolo 32
*** inizio ***


-amore, svegliati- mi senti svegliare dalla voce del mio neomarito.
-perché? Si sta così bene- risposi assonnata.
-ti ho fatto dormire anche troppo, dobbiamo partire-
-ma partire per dove?- chiesi sbadigliando.
-emh……Nuova Zelanda?- chiese molto incerto.
-cooosa?- mi alzai di scatto –Josh, sei serio?-
-si- si protesse la faccia per paura di ricevere dei pugni.
-oddio, quanto ti amo maritino mio!- urlai stridula saltandolo addosso e riempiendolo di baci.
Ci preparammo correndo da una casa all’altra.
-Josh non si chiude la valigia!- urlai.
-aspetta adesso provo a saltarci sopra-
-grazie mille-
Josh prese la rincorsa e poi ci si buttò di peso, ci riprovo altre due volte, alla quarta volta la cerniera della mia valigia riuscì a terminare il suo giro.
-sei sempre la solita- mi rimproverò Josh.
-lo so, scusami amore-
-tranquilla, adesso vieni ad aiutarmi a chiudere la mia valigia-
Andammo in camera e vidi la sua valigia strabordante.
-e poi sarei io?- chiesi, incrociando le braccia e alzando un sopracciglio.
-lo sai che ti amo, vero?-
-si, adesso chiudiamo questa valigia, inizia chiamando una gru-
Dopo un po’ di tentativi riuscimmo a chiudere tutte le borse, borsoni e valigie.
Ci facemmo una doccia e ci preparammo. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=90023963&.locale=it)
-hai preso tutto?- mi chiese Josh.
-si!- ci pensai un attimo –no, no, scherzavo!- corsi in casa a prendere l’ultimo borsone.
-cos’è?- mi chiese Josh vedendomi tornare con un borsone pieno.
-emmmh….niente!- feci la vaga.
-Zooey! Apri!- mi ordinò.
Contro voglia aprii la borsa e Josh vide tutto il suo contenuto.
-sono solo tutte le mie macchinette fotografiche- dissi cercando di giustificarmi. (http://www.polyvore.com/ph/set?id=90028515)
-tu sei pazza-
-lo sai che ti amo, vero?- dissi, ripetendo la sua stessa frase di qualche minuto fa.
-si, ma devi lasciarne a casa un po’-
-ooook- dissi tornando dentro a casa per fare un accurata selezione su quali portare con me.
Finalmente riuscimmo a partire, arrivati in aeroporto un onda di paparazzi ci assalì.
-mi chiedo sempre come facciano ad arrivare prima di noi!- dico a Josh.
Riuscimmo a fare tutto in tempo e a salire in aereo.
Prendemmo posto e iniziammo a scherzare su cosa avremmo fatto durante il viaggio, per poi concederci una lunga dormita.
Dopo 11 ore di volo arrivammo a Sydney.
Ci saremmo fermai una settimana lì per poi passarne altre due in Nuova Zelanda.
Prendemmo un taxi e ci dirigemmo in Hotel.
-disfiamo le valigie e poi facciamo un giro?- mi chiese Josh.
-si!-
Finimmo di mettere a posto e ci preparammo per la serata (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=90038307&.locale=it).
-dove andiamo?- chiesi.
-non lo so, sto guardando un po’ su internet- mi rispose Josh, impegnato a digitare sul suo cellulare –io direi di andare a mangiare in un ristorantino, con ottime recensioni, che è a “the Rocks”, poi facciamo un giro-
-ok, ma cos’è “The Rocks”?-
-quello che di giorno è un grazioso quartiere a soli cento metri dalla Circular Quay, con una stupenda vista sull’Opera House e l’Harbour Bridge, si trasforma di sera in un pullulare di persone dove dividere un drink con turisti e locali ascoltando musica live o prendere parte ad uno dei tour a luce di lanterna che vi condurranno tra storie di fantasmi che si aggirano in quest’area- mi rispose leggendo dal cellulare.
-va benissimo, amore!- lo presi per mano e ci incamminammo.
Quando arrivammo al ristorante ci ritrovammo davanti ad un palazzo enorme.
-ho paura ad entrare- dissi, facendo ridere Josh.
Entrammo. (https://www.youtube.com/watch?v=-9vkQzfaYss)
-questo posto è incredibile- dissi.
-già, ma ho fame-
-anche io, ma le hai visto queste colonne quanto sono grandi?-
-si amore, certo, ma io ho fame-
-ho capito, ho capito!- dissi distogliendo lo sguardo.
-brava, andiamo a mangiare- mi prese per mano ci dirigemmo verso la cameriera che ci portò al tavolo.
Mangiammo tutti i piatti deliziosi che si servirono non lasciando neanche una briciola.
Proseguimmo la serata andando in giro per pub, cantando, ballando e ridendo.
 
                                                                                                                       ***
I giorni passarono in fretta, e l’ultimo giorno di residenza a Sydney decidemmo di passarlo al mare.
Ci svegliammo presto e ci preparammo (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=90329607&.locale=it).
Andammo a Bondi Beach, la spiaggia più conosciuta qui in Australia.
-sai, qualche mese fa ho letto un articolo dove dicevano che qui si verificano molti attacchi di squali!-
-oddio, inizia!-
-si, se magari ci mangia?-
-ti mangio io adesso!- disse per poi prendermi in braccio e iniziare a fare il cretino.
-aiuto- riuscì a dire tra le risate.
-basta sono stanco- disse mettendomi giù.
Feci appena in tempo ad appoggiare la borsa che lui mi riprese in spalla.
-adesso cosa vuoi fare?- chiesi.
-vedrai!- disse, prima di iniziare a correre verso il mare.
-nooo!- tentai di opporre resistenza.
-siiii!- disse buttandomi in mare.
L’intera giornata passo tra mille scherzi e molte, ma mai troppe, partite di pallavolo e frisbee.
Decidemmo di passare l’ultima sera fuori, quindi ci preparammo (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=90335967&.locale=it) ed uscimmo.
-come siamo eleganti questa sera!- mi disse Josh.
-siamo la coppia più bella del mondo-
-siamo gli SPOSI più belli del mondo-
-già!- gli diedi un bacio.
Anche l’ultima sera passo d’incanto, e tornammo in Hotel a notte fonda, felici del nostro soggiorno a Sydney, e pronti per la Nuova Zelanda.
 
                                                                                                                                   ***
Il mattino seguente ci svegliammo e dopo una leggera colazione iniziammo a prepararci per il volo che ci avrebbe portato in Nuova Zelanda. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=90869393&.locale=it)
Arrivati decidemmo di riposarci  in Hotel, prima di uscire per la cena.
-cosa vogliamo fare in questi giorni?- mi chiese Josh mentre eravamo sdraiati sul letto matrimoniale della stanza.
-direi che domani facciamo visita al Winter Garden-
-perfetto- risposi felice –Ah!- dissi ricordandomi di una cosa-ho sentito che sulla Sky Tower….-
-nono ci pensare neanche!- mi interruppe Josh.
-ma come no?-
-mai!-
-proprio mai?- mi avvicinai a lui maliziosamente.
-mai e poi mai- ribadì sempre meno sicuro.
-ok, se sei sicuro!- dissi alzandomi dal letto.
-dove vai?- mi blocco prendendomi dalla caviglia –vieni qui!-
Scoppiai a ride, lui mi trascinò vicino a lui sul letto e iniziò a baciarmi appassionatamente.
Quando ci alzammo dal letto per uscire per cena erano ormai le 19, dopo una doccia e un accesa discussione sull’abito da farmi indossare riuscimmo ad uscire dall’hotel verso le 20:30.
-ripeto, era troppo provocante quel vestito!- continuò la discussione Josh.
-Josh, per favore, ho messo questo alla fine-(http://www.polyvore.com/cgi/set?id=91715963&.locale=it) sbuffai –l’altro lo metterò in un'altra occasione-
-come?-sgranò gl’occhi Josh.
-dai amoreee- dissi attirandolo a me e baciandogli la guancia –sono o no tua moglie?-
-si, anche questo è vero-
-pensi che io sia capace di tradirti?-
-no, ti stancheresti di compilare le pratiche per il divorzio-
-cosa?- mi staccai di scatto.
-scherzavo, scherzavo!- cercò di proteggersi da un eventuale schiaffo.
-sarà meglio!- dissi riavvicinandomi a lui.
-ti amo, amore-
-anche io, ma il vestito lo metterò comunque- feci un sorriso beffardo.
-ooook- ci rinunciò.
                                                                                                       ***
I giorni seguenti riuscimmo a visitare alcuni dei posti più belli al mondo, era un emozione continua.
Visitammo tutta la Nuova Zelanda e le isolette, facemmo un giro su un catamarano e riuscimmo a vedere delfini e squali.
L’ultimo giorno riuscii a convincere Josh a fare bungee jumping.
Ormai eravamo sul ponte da dove ci saremmo buttati, non ci si poteva più tirare in dietro.
-amore, ho paura- dissi a Josh.
-come scusa? Non ho capito bene- fece apposta a farmi ripetere.
-va bene, lo ammetto ho paura!-
-ma amore, ormai non possiamo tirarci in dietro- mi fece il verso.
-Josh!-
-ok, ok, dai amore stai tranquilla, vuoi che vada prima io?-
-è uguale-
-ok, allora vai prima tu- lo guardai alzando un sopracciglio.
-serio?-
-mai stato così serio!-
-va bene, vorrà dire che vado prima io!-
-lo sai che ti amo!-
-si, si, va bene, ciao!-
Mi avvicinai alla rampa e quando sentii il ragazzo fare il conto alla rovescia aspettai il “go!” e mi lanciai, stessa cosa fece Josh.
-è stato bellissimo!- mi saltò addosso Josh.
-lo so! Lo rifacciamo? Lo voglio rifare!-
-siiiii, rifacciamolo!-
(https://www.youtube.com/watch?v=4QqoWbK2ELc)
 
                                                                             ***
Arrivò il giorno degl’esiti(http://www.polyvore.com/cgi/set?id=89782041&.locale=it).
-sei pronta?- mi chiese Josh.
-devo essere pronta- risposi sicura.
Eravamo nel corridoi dell’ospedale, stavamo per arrivare alla porta dove una volta entrati avremmo conosciuto il nostro futuro.
Mi bloccai.
-Josh- lo chiamai –sappi che se andrà male io tornerò come qualcun altro, sarò la ragazza dai capelli selvaggi che ti chiederà un autografo-
-e io mi innamorerò di te a prima vista, ancora- sorrisi e lo baciai.
Entrammo.
Vedemmo il dottore, strinsi istintivamente la mano di Josh.
Ci sedemmo sulle sedie di fronte alla scrivania. Aspettando che il dottore iniziasse a parlare.
Quando lo fece, fu un sollievo.
-ci siamo riusciti, sei fuori pericolo- ci sorrise.
Subito io e Josh scattammo in piedi e iniziammo a saltare non curanti della persona sorridente davanti a noi.
-grazie mille dottore, scusi dottore!- dissi euforica.
-si figuri, siete giovani, andate e godetevi la vita!-
-ci conti!-
-siate prudenti, v chiamerò nei prossimi giorni per alcune precauzioni che dovrai usare nei prossimi mesi-
-certo, ancora grazie!- uscimmo dall’ospedale urlando e saltellando.
-Josh!- lo guardai.
-Zooey!-
-ce l’abbiamo fatta!-
-no, tu ce l’hai fatta!-
Lo baciai.

Ecco, io lascierei questa come fine, anche perchè nonh o più in mente molte cose, secondo me può andare, è la solita fine felce e sdolcinata che piace a tutti!
ringrazio chi mi ha seguto, e anche chi non lo ha fatto, chia a recensito o messo nei preferito (ed entrambe). love you all
Grim

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