Abbracciami, ho freddo.

di kyocean
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Aumentò la fiamma per far bollire più velocemente l'acqua nel pentolino. Prese una tazza, quella bianca con dei pagliacci disegnati sopra. Quanti ricordi legati a quella tazza. Ce l'aveva da un sacco di tempo, le ricordava di quando viveva nella vecchia casa, avrà avuto sei o sette anni. Purtroppo l'infanzia non era stata una bella esperienza per Taylor, i bambini la isolavano, e lei piangeva silenziosamente perché non sapeva cosa avesse di sbagliato. In quel periodo piangeva ogni minuto del giorno e della notte, dentro il suo cuore. Le cose erano migliorate, fortunatamente, una volta cresciuta un po' di più, infatti alle medie si fece delle nuove amiche, poche, ma quella era la sua scelta, non le era mai piaciuto avere tantissimi amici, uscire la notte in comitiva o andare in discoteca il sabato sera, preferiva di gran lunga rimanere a casa con la compagnia di un libro e una tazza di tisana, come stava facendo.
Versò l'acqua bollente nella tazza e immerse la bustina di tisana che presto colorò l'acqua, un po' come aveva fatto Sam con la sua vita. Sam era la sua migliore amica, conosciuta tempo fa alla fine delle elementari. Quella bella ragazza bionda, sempre sorridente, con la pelle candida come la neve, con gli occhi verdi e quella voce dolce le aveva cambiato la vita. Era stata proprio lei a rendere Taylor felice, perché le aveva fatto scoprire che l'amicizia vera esiste. E per questo, Taylor si sentiva in debito con lei. Perché Sam, anche se sorrideva sempre, non era felice, non lo era per niente, e solo a Taylor lo aveva detto. Quello che non le aveva detto era il perché di questa tristezza, ma glielo avrebbe detto a quattordici anni. Neanche il perché di questo sapeva. Quel che sapeva è che avrebbe reso felice Sam come lei, come, inconsapevolmente, Sam aveva fatto con Taylor. 
Si sedette nel divano del salotto, assaporando la tisana. Le ci voleva un po' di relax, a casa da sola, dopo quella settimana piena di impegni e studio.
Non sentiva Sam da qualche giorno perché quest'ultima era punita, e non vedeva l'ora di riabbracciarla. Qualche volta si potevano vedere all'entrata di scuola, andavano nella stessa scuola media anche se in diverse classi. Alla fine delle elementari erano in classe insieme, alle medie nella stessa scuola ma in classi differenti e alle superiore sarebbero state in licei diversi (Taylor il linguistico e Sam il classico), questo terrorizzava molto Taylor, perché aveva paura che Sam avrebbe trovato un'altra migliore amica.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Cliccò play nella canzone dei Nirvana, Smell Like Teen Spirit. Era quello il suo cedere, punk.  Non come Sam, la sua migliore amica. Erano completamente diverse. In fatto di gusti musicali, fisico, carattere, e anche modo di sfogarsi. Taylor, nelle poche occasioni in cui era depressa, mangiava, non esageratamente, magari qualche cucchiaiata di Nutella. Invece Sam non faceva niente, si teneva tutto dentro, e la sua vita era molto difficile. Per quello che sapeva Taylor, era per colpa dei genitori, fin troppo severi. Ma in quella settimana trovò un modo per sfogarsi, cercando anche di far sentire in colpa i genitori. 
Si era tagliata, in bagno, dopo l'ennesimo litigio con i suoi. Le ferite erano nelle sue guance, nelle sue braccia. Forse anche nella pancia o nelle cosce. L'aveva fatto con delle enormi forbici appuntite. Tutto questo lo sapevano solo Anne, l'amica di Sam, ed Emma, l'amica di Taylor. 
Il giorno in cui lo scoprì era un giovedì, giovedì 7 marzo. Aspetto Sam all'entrata di scuola ma non arrivò, così andò in classe. All'uscita la vide. La abbracciò, e notò subito i suoi tagli nelle guance. Mentre si stavano abbracciando Taylor le domandò: <>, e subito intervenne Anne: <>. Taylor riflettè un istante. <>, Anne rispose di no. Taylor ritentò: <> e allontandosi dove c'era meno folla le raccontò tutto.
Taylor era sconvolta. Stava per piangere, e lei non era tipa da piangere spesso. Tornò a casa con lo sguardo fisso per terra, non voleva piangere, non doveva, altrimenti sarebbe colato tutto il trucco, non aveva specchietti appresso e i suoi genitori l'avrebbero notato. 
Tornò a casa indossando una maschera con un sorriso sereno mentre dietro essa si celava la preoccupazione, il senso di colpa, la rabbia, la tristezza, il bisogno di cercare una soluzione.   
Mangiò rapidamente la pasta e si diresse in camera sua per chattare con Anne. Si organizzarono per andare a prendere Sam a casa per andare a scuola e andare al bar a fare colazione. Taylor mise la sveglia alle 4.00 perché per andare a casa di Sam doveva percorrere 2km e mezzo. 
Tutto questo durò per altri due giorni, fino a domenica, ovviamente. 
Sabato sera Taylor era al centro commerciale con Emma. Oltre a bracciali con le borchie e smalti neri e blu scuro avevano comprato anche una matita per labbra rosa con i brillantini, <> era quello che pensò Taylor mentre provava il tester. Si fece fare la confezione regalo, l'avrebbe poi consegnata a Sam l'indomani o lunedì. Era tipico di Taylor fare qualche regalino ogni tanto, tanto per far ricordate che ti pensa anche quando non sei fisicamente accanto a lei. 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


L'ha rifatto. Il 14 marzo si è tagliata di nuovo. Era passata una settimana esatta da quando l'aveva fatto. Aveva promesso che non l'avrebbe fatto più, ma Sam si è tagliata. I segni sono abbastanza evidenti, sulle guance e sulle braccia. E Taylor è sconvolta. Come ha potuto rifarlo? Perché?
A scuola la professoressa di Taylor manca e quindi va nella classe di  Sam, che sta per andare in palestra. Le sembra tutto come una volta: tutti i loro compagni che giocano, e loro due insieme, isolate dal mondo, a parlare del più e del meno, oppure a guardarsi per qualche attimo e sorridere. Era incredibile come in quel momento, quell'attimo valesse più di mille parole, quei sorrisi silenziosi significavano molte cose. Ma ormai non era più così. Erano in classi diverse, non come alle elementari. Ecco cos'era successo, ecco perché dopo le elementari la loro amicizia non era più quella di una volta, l'aveva notato anche Sam: non erano più in classe insieme. La loro amicizia era come una corda. Una corda formata da tanti piccoli fili resistenti come l'acciaio. Taylor stava a destra e Sam a sinistra, entrambe tenevano la corda. Quando erano distanti, si allontanavano e tiravano la corda. Ed essa si danneggiava. Quando litigavano la corda si danneggiava ancora di più. Quando Taylor era troppo fredda e distaccata, tirava e Sam cadeva, e piangeva. Ma dopo tutto questo tempo, la loro corda d'acciaio è rimasta intatta. Per farla diventare bella e speciale come prima, dovevano riavvicinarsi. Ma come sarebbe stato possibile? Mancava un solo anno alla fine delle medie, e poi ci sarebbero state le superiori, e non avrebbero preso lo stesso indirizzo. Ma così le cose sarebbero peggiorate. Taylor stava impazzendo per capire se doveva scegliere la sua migliore amica o il liceo adatto alle sue competenze. 
Erano molte le cose a cui Taylor pensava, e la maggiorparte riguardavano la sua migliore amica. Come ad esempio il nuovo ragazzo di Sam. Era un tipo non molto alto per i suoi 16 anni, era abbronzato e aveva gli occhi e i capelli scuri. Era simpatico. All'inizio a Taylor non piaceva, perché un ragazzo di 16 anni che si fidanza con una ragazzina di 12 non ha di certo buone intenzioni, inoltre fumava pure. 
In realtà il vero motivo per cui a Taylor non piaceva il ragazzo di Sam fu che era gelosa. Credeva che lui avrebbe rovinato la loro amicizia, ma dopo aver chattato su Facebook con Sam, Taylor si accorse che la sua migliore amica sapeva bene che non sarebbe durata fra lei e il suo ragazzo. Menomale che se ne era resa conto.  

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