Freedom.

di perrieyes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno; ***
Capitolo 2: *** Capitolo due; ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre; ***
Capitolo 4: *** Capitolo quattro; ***
Capitolo 5: *** Capitolo cinque; ***
Capitolo 6: *** Capitolo sei; ***
Capitolo 7: *** Capitolo sette; ***
Capitolo 8: *** Capitolo otto; ***
Capitolo 9: *** Capitolo nove; ***
Capitolo 10: *** Capitolo dieci; ***
Capitolo 11: *** Capitolo undici; ***
Capitolo 12: *** Capitolo dodici; ***
Capitolo 13: *** Capitolo tredici; ***
Capitolo 14: *** Capitolo quattordici; ***
Capitolo 15: *** Capitolo quindici; ***
Capitolo 16: *** Capitolo sedici; ***
Capitolo 17: *** Capitolo diciassette; ***
Capitolo 18: *** Capitolo diciotto; ***
Capitolo 19: *** Capitolo diciannove; ***
Capitolo 20: *** Capitolo venti; ***
Capitolo 21: *** Capitolo ventuno; ***
Capitolo 22: *** Capitolo ventidue; ***
Capitolo 23: *** Capitolo ventitre; ***
Capitolo 24: *** Capitolo ventiquattro; ***
Capitolo 25: *** Capitolo venticinque; ***
Capitolo 26: *** Capitolo ventisei; ***
Capitolo 27: *** Capitolo ventisette; ***
Capitolo 28: *** Capitolo ventotto; ***
Capitolo 29: *** Capitolo ventinove; ***
Capitolo 30: *** Capitolo trenta; ***
Capitolo 31: *** Capitolo trentuno; ***
Capitolo 32: *** Capitolo trentadue; ***
Capitolo 33: *** Capitolo trentatre; ***
Capitolo 34: *** Capitolo trentaquattro; ***
Capitolo 35: *** Capitolo trentacinque; ***
Capitolo 36: *** Capitolo trentasei; ***
Capitolo 37: *** Capitolo trentasette; ***
Capitolo 38: *** Capitolo trentotto; ***
Capitolo 39: *** Capitolo Trentanove; ***
Capitolo 40: *** Ultimo Capitolo; ***
Capitolo 41: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno; ***


‘Tu non puoi capirmi, hai tutto quello che vuoi. Non hai mai sudato per guadagnare qualcosa hai la vita bella tu,io no. Non puoi venire a darmi lezione di vita quando non sai niente di niente quindi ritorna alle tue feste private,ai vestiti firmati e allo champagne! Esci da questa schifosa vita che ho!’
 
L’acqua scorreva sul mio corpo bagnandolo.
Il tatuaggio vicino alla mia pancia risplendeva ‘freedom’.
Amo la mia vita, ho tutto quello che desidero, i miei genitori vanno d’accordo e si amano, ho un fratello e una sorella che amo; nessuno è più felice di me.
Capelli biondi, occhi azzurri e pelle candida come la neve.
Sono Perrie Louise Edwards la figlia del famoso cantante Alex Edwards.
La mia vita è divisa tra: scuola, feste e canto.
Tutte vogliono essere mie amiche e tutti vogliono essere i miei fidanzati ma non mi fido molto della gente che mi sta intorno preferisco avere tre amiche fidate che mi rassicurano.
 
‘Pezz hai finito?’ senti sbraitare mio fratello,Jonnie.
Sbuffai e poi usci dal bagno con un asciugamano legato sopra al seno ‘tieni tutto per te,rompi scatole!’ andai nella mia camera, dove trovai Charlie la mia sorellina di quindici anni.
‘Perrie ti devo raccontare cos’è successo,mi sono innamorata’ disse toccandosi il petto e sdraiandosi sul letto con fare teatrale, sbuffai e mi avvicinai a lei facendola continuare.
 
‘Ero fuori da scuola e stavo aspettando Ally quando davanti al cancello vidi cinque ragazzi più o meno della tua età; tenevano la testa bassa e aspettavano qualcuno. Mark, il mio compagno di classe si è avvicinato e loro gli hanno buttato tra le mani una bustina trasparente e lui gli ha dato dei soldi’ la fermai ‘Charlie! Mi stai dicendo che quelli erano degli spacciatori’ dissi con la faccia disgustata lei mosse le mani per farmi tacere e continuare con il suo racconto.
‘Ma vedi Pezz erano stupendi soprattutto uno che sicuramente è il capo della banda. Gli ho seguiti fino alla stazione e lì mi hanno fermata’ la mia faccia era sempre più spaventata.
 
‘Smettila di seguirci! Chi cazzo sei?’ chiese il capo del gruppo ‘scusate non volevo darvi fastidio ma vi ho trovato così carini che no ho resistito e volevo conoscervi!’ il riccio sogghigno ‘e tu saresti?’ mi chiese ancora ‘Charlotte Rose Edwards’ dissi fiera di me, lui schifò la mia risposta ‘sei la figlia del cantante’ annui ‘tu chi sei?’ sbuffò ‘Zayn’.
Era così bello occhi marroni profondi e carnagione olivastra. Mi faceva accelerare i battiti del cuore.
‘Ma si può sapere che cazzo vuoi ancora?’ chiese scontroso, m’irrigidì ‘ecco mi piaci’ lui rise profondamente per poi guardarmi ‘cara piccola figlia di papà le mie relazioni avvengono in quel bagno che vedi li e finiscono dopo dieci minuti,vattene!’.
 
Ero sconvolta la mia sorellina di quindici anni era innamorata di un drogato di vent’anni massimo, la guardai fugace ‘tu sei impazzita,Charlie!’ lei mi guardo per poi ringhiare ‘tu non hai avuto un colpo di fulmine non puoi capire cosa provo! Sei una strega senza cuore’ disse uscendo e sbattendo la porta.
Ma erano impazziti tutti? Charlie che s’innamora di un drogato, Jonnie che si fidanza con una cassiera e il mio ragazzo, Jake vuole iniziare a fare box.
Sbuffai per poi andare verso l’armadio e scegliere il vestito per la festa di questa sera; optai per un vestito bianco lungo fino al ginocchio e delle scarpe con il tacco.
Raccolsi i capelli in uno scimion e mi truccai leggermente.
 
Quando scesi le scali c’erano già tutti in salotto ad aspettarmi; Charlie non mi guardava in faccia mentre Jonnie parlava con la sua ‘fidanzata’ Amy.
‘Amore mio sei bellissima’ disse Jake schioccandomi un bacio sulla guancia, annui sorridente per poi seguire i miei genitori nella sala da pranzo.
La cena proseguì tranquillamente con le solite faccende musicali, economiche e politiche.
‘Perrie,cara ti andrebbe di fare una passeggiata?’ mi propose il biondo sorridendomi, annui per poi alzarmi e andare alla porta.
 
‘Dove stiamo andando?’ chiesi dopo una ventina di minuti che ero seduta nella sua Ferrari rossa‘devo ritirare una cosa,cara’ disse sorridendomi e aumentando la velocità; arrivammo davanti a un vicino buio e Jake scese dalla macchina chiudendomi dentro.
Idiota, pensai tra me e me.
Guardai fuori dal vetrino per assistere allo scambio delle merci tra Jake e un ragazzo riccio che se ne andò veloce.
Cocaina?
Jake salì velocemente in macchina e mi guardo sorridendo.
‘che hai? Non te l’aspettavi?’ chiese ridendo ‘sei un malato! Non puoi prendere quella roba’ dissi slacciando la cintura di sicurezza ‘Perrie per una striscia non succede niente,vuoi provare?’ voltai il capo schifata.
Mi girai solo dopo aver sentito che aveva tirato su con il naso, era sorridente e sembrava contento.
Cazzate, era solo la cocaina che gli andava al cervello.
Allora che vogliamo fare?’ chiese appoggiando una mano sul mio ginocchio ‘voglio tornare a casa, adesso!’ dissi spingendolo via ‘tua sorella ha ragione quando dice che sei una ragazza senza cuore’ sbarrai gli occhi ‘come,scusa?’ lui rise per poi guardarmi ancora‘non ti sto chiedendo di fare sesso qui ma solo una cosa veloce’ il mio sguardo era pieno di schifo ed odio.
‘Vattene a fanculo Jake’ dissi cercando di uscire dalla macchina, era bloccata.
‘Ah,ah dove vuoi andare?’ sogghignò per poi mettersi sopra di me e alzando un po’ il vestito, lo colpi alla schiena ma lui sembrava non sentire il dolore cosi inizi a sbattere contro i finestrini sperando che qualcuno sentisse.
Stai ferma, stupida’ disse togliendomi le mani dai vetri, gli occhi iniziarono a pizzicarmi ‘lasciami’ dissi con voce flebole ‘non vali neanche la pena, Perrie’ disse togliendosi da me e ritornando al suo posto.
‘Ti porto a casa’.
 
Per tutto il tragitto non lo guardai in faccia fino a quando il suo cellulare non suonò.
‘Pronto? Max,ciao!’ stava guidando mentre era al cellulare ma è impazzito ‘certo che vengo a dopo’.
‘Non ti posso portare a casa devo andare a una festa’ annui ‘vieni o ti lascio qui?’ slacciai la cintura di sicurezza e usci dalla macchina neanche il tempo di chiudere la portiera che lui sfrecciò via sull’asfalto.
 
Stavo camminando da qualche minuto per quella strada buia, vicino alla stazione.
‘Hei bambolina’ mi senti chiamare, aumentai il passo facendo finta di niente ‘fermati piccola’ senti la voce dietro di me e aumentai ancora di più il passo finche non mi scontrai contro qualcuno.
Mi massaggiai la parte colpita per poi alzare gli occhi verso il ragazzo con cui ero andato a sbattere.
‘Hei amico, l’hai fermata grazie’ disse la voce dietro di me, merda imprecai.
‘Tu la conosci?’ chiese il ragazzo guardando dietro di me ‘no ma molto presto si’ sogghignò, il ragazzo davanti a me roteo gli occhi ‘dai Tom sei ubriaco vai a casa e lascia stare questa ragazzina’ disse sbuffando ‘ma Zayn’ non fini la fresa che questo lo fermò ‘vai ti ho detto!’ gridò facendomi sobbalzare.
Dei passi dietro di me si fecero lontani; se ne era andato! Quel ragazzo l’aveva cacciato.
‘Grazie’ lo guardai ‘non l’ho fatto per te ma per lui..ha una fidanzata’ lo guardai male ‘va beh bambolina ci vediamo!’ fece per andarsene ma lo bloccai ‘aspetta non è che potresti accompagnarmi? Non so come tornare a casa’ dissi a testa bassa, lui iniziò a ridere.
‘Non sai come tornare a casa?’ soffocò un’altra risata ‘e io perché dovrei aiutarti?’ sollevai lo sguardo ‘perché mi devi un favore’ corrugò la fronte ‘insomma io posso dire alla fidanzata del tuo amico,Tom che lui ci ha provato con me’ dissi orgogliosa.
 
Mi afferrò per i capelli e mi spinse contro il muro ‘biondina tu non mi ricatti chiaro’ disse mentre mi stringeva i capelli e io tenevo una mano sul suo braccio ‘lasciami, mi fai male’ dissi con un sussurrò, lui guardo il mio viso e poi la sua mano per poi ritrarsi.
‘Scusa’ mi disse calmo ‘ti accompagno..dove abiti?’ continuò ‘in centro basta che mi porti lì poi posso andare da sola’ annui e iniziò a camminare.
 
Non ci eravamo rivolti la parola per tutta la strada.
Continuava a fumare e tutto il fumo mi entrò nei polmoni ‘non potresti buttarla?’ chiesi guardandolo scocciata ‘no’ rispose freddo ‘come sei scontroso’  lui sbuffò e si fermò.
‘Ti posso lasciare qui?’ guardai la via per poi annuire ‘ciao bambolina’ disse andandosene, buttai fuori l’aria e andai verso casa mia che non era distante.
 
Entrai in casa e tutte le luci erano spente segno che nessuno mi aveva aspettato in piedi.
Tolsi i tacchi e salì piano le scale, notai la porta della camera di Charlie socchiusa mi avvicina per sentire la conversazione telefonica che stava avendo ‘si Ally domani saltiamo scuola e andiamo lì,ti prego’ voleva marinare per vedere quei ragazzi ma è impazzita ‘grazie sei la mia migliore amica,a domani’ me ne andai pensando al da farsi.
 
Mi cambia per infilarmi dei pantaloncini e una maglietta e presi il computer dalla scrivania per posarlo sulle mia gambe mentre ero seduta sul letto.
Guardai il profilo twitter di Charlie era pieno di frasi romantiche e cuoricini,merda.
Scrissi un messaggio alle mie migliori amiche:Jesy,Jade e Leigh-Anne.
 
‘Ragazze domani potete venire con me? Devo vedere che vuole combinare Charlie’.
‘Vabene ci vediamo davanti alla fontana alle otto? Jade x’
‘Perfetto. x Leigh-Anne’
‘Ma che succede? Jesy’
‘Mia sorella sembra innamorata di un drogato e vuole andare da lui domani’
‘Merda a domani! Jesy x’
 
Perché mia sorella doveva fare cosi? Potrebbe avere tutti i ragazzi del mondo e invece va da un drogato di vent’anni.
Le adolescenti sono tutte cosi ribelli.
 
‘Charlie? Vuoi che t’accompagno a scuola?’ chiese mio fratello sedendosi a tavola ‘no,grazie’ si versò un po’ di latte nella tazza ‘perché?’ chiese Jonnie sorpreso di solito non rifiutava mai un passaggio ‘beh io vado’ dissi alzandomi dal tavolo ‘dove vai tu?’ chiese il ragazzo ancora di più sorpreso ‘con le ragazze,ciao’ me ne andai chiudendo la porta alla mie spalle.
Mi avvicinai alla fontana ancora senza nessuno di fianco e sbuffai.
Sono in ritardo come sempre.
Mi sedetti sopra al bordo e presi in mano il cellulare  un messaggio mi fece sobbalzare ‘cara, che ne dici di pranzare assieme?’ Jake, non avevo nessuna intenzione di vederlo soprattutto dopo quello che era successo ‘no’ risposi fredda e buttai il telefono nella borsa.
‘Perrie’ mi senti chiamare per poi trovare le tre ragazze sorridenti davanti a me ‘ragazze’ mi alzai e le abbracciai.
‘Ma tua sorella è impazzita?’ mi chiese Jesy preoccupata ‘sicuramente!’ continuai scuotendo la testa ‘magari è innamorata del bello e impossibile no?’ propose Jade; Jade è sempre stata la ragazza che crede nelle favole peccato che la vita non è una favola ‘Jade! Ti rendi conto che è un drogato?!’ gridò Leigh-Anne ‘ragazze basta discutere! Andiamo che è meglio’ dissi prendo per mano Jade e trascinandola verso la via della scuola.
‘Pe-Perrie quella è tua sorella?’ mi chiese Jesy sbarrando gli occhi alla vista di una ragazzina con una mini gonna e un top aderente ‘ma ti pare che quella sia Charlie?!’ la ragazza si voltò e io strabuzzai gli occhi ‘è Charlie e come cazzo è conciata!?!?’ ero sotto shock ‘Pezz sei viva?’ mi chiese Jade strattonandomi ‘ehm si’ le due si stavano allontanando e noi iniziamo a seguirle.
 
Stavano andando verso la stazione e tutti i ragazzi che camminavano continuavano a guardarla con sorrisetti maliziosi, devo ricordarmi di ammazzarla dopo tutto questo.
‘Ma dove diavolo stanno andando?’ disse con il fiatone Jade  ‘in stazione’ dico con rabbia continuando a camminare con passo deciso ‘perché?’ continuo Jesy‘ieri ha incontrato quel ragazzo in stazione’ dissi ripensando alla storia ‘owh è innamorata’ continuò Jade ‘Jade come fa ad essere innamorata se non lo conosce neanche?’ domanda nervosa ‘l’amore non si spiega,bella’ roteai gli occhi e continuai a camminare.
 
Si fermarono dopo un po’ davanti a un gruppo di ragazzi ‘credo siano quelli’ dissi indicandoli ‘bene allora andiamo lì dietro e sentiamo meglio’ disse Leigh-Anne indicando un muretto vicino a loro.
 
‘Hey’ disse Charlie ‘che ci fate qui?’ chiese con freddezza un ragazzo biondo ‘stavamo cercando Zayn’ disse Charlie sorridente ‘Zayn arriverà tra qualche minuto’ rispose sempre il biondo ‘ma che vuoi da lui?’ Charlie ridacchiò ‘a me piace Zayn’ i ragazzi iniziarono a ridere.
‘Che avete da ridere?’ chiese un ragazzo moro aveva un viso conosciuto.
Era alto, capelli scuri e occhi ambrati.
Il suo viso era perfetto se no per un accenno di barbetta.
Era il ragazzo che mi aveva accompagna ieri! Era lui il drogato? Lo spacciatore?
‘Ridiamo perché questa bambina è innamorata di te!’ continuò il biondo soffocando una risata, Zayn guardò mia sorella per poi emettere una smorfia ‘ti ho detto di lasciarmi in pace’ Charlie abbassò il capo ‘lo so ma tu mi piaci’ Zayn scosse la testa ‘tu sai che non ci potrà mai essere niente perché tu non mi piaci, sei una bambina e poi io ho una vita diversa da quelle degli altri’ disse con freddezza‘non m’interessa voglio conoscerti, potrei aiutarti!’.
 
Charlie non capiva che la vita di Zayn era diversa da quelle di tutti.
Sfuggiva alla giustizia.
Era un ribelle, uno contro tutti e che non gli importava niente di nessuno.
 
‘Lasciami in pace, vattene!’ gridò esasperato Zayn ‘ma io non voglio’ un ragazzo riccio gli raggiunge ‘hey’ pronunciò con voce impastata dal sonno.
Era lo stesso ragazzo che aveva venduto della cocaina a Jake.
 
‘Tu sei la ragazzina che ci ha seguito?’ chiese guardando Charlie, lei annui ‘e perché sei qui?’ domandò sorpreso ‘è innamorata di Zayn’ rispose il biondo.
Il ragazzo soffocò una risata per poi guardare Zayn, il quale aveva uno sguardo duro ‘vattene’ disse duro, Charlie era testarda non se ne sarebbe andata ‘tu non te ne vai? Bene andiamo via noi’ disse voltandosi.
La morettina si avvicinò al ragazzo prendendo per un braccio ‘Zayn’ il ragazzo tolse con ribrezzo il braccio facendo rimanere Charlie spiazzata.
 
‘Perrie devi fare qualcosa’ disse Jesy guardando la scena preoccupata, annui per poi alzarmi da dov’ero seduta e mi avvicinai; Zayn era ancora voltato di spalle respirando a fondo.
Avevo un nodo alla gola, le gambe mi tremavano.
Avevo paura.
 
‘Charlie’ la chiamai, lei si voltò e sbarrò gli occhi ‘che diavolo ci fai qui?’ chiese ‘ma tu che ci fai qui! Dovresti essere a scuola, hai solo quindici anni!’ sbraitai prendendola per un braccio prima che Zayn potesse girarsi per vedermi.
‘Non voglio venire con te’ disse spingendomi ‘sei impazzita’ gridai riprendendo l’equilibrio ‘io non voglio andare da nessuna parte!’ perché non capiva che lo facevo per lei.
‘Vattene’ disse una voce maschile,Zayn.
‘Ascolta tua sorella e vattene, non ti voglio qui’ disse girandosi per poi guardarmi e analizzarmi con gli occhi ‘perché non vuoi conoscermi?’ chiese Charlie in lacrime ‘sei una bambina’ continuò impassibile, presi Charlie per un braccio ma mi strattono facendomi finire addosso al ragazzo.
‘S-scusa’ balbettai sposandomi ‘Charlie andiamo’ dissi abbassandomi ‘n-non voglio’ disse tra i singhiozzi ‘Charlie lui è troppo diverso per te, venite da due mondi completamente diversi’ il ragazzo annui guardandomi.
Charlie tirò su col naso e mi porse la mano, la strinsi e iniziai ad allontanarmi.
‘Ci vediamo,bambolina’ mi disse Zayn passandomi di fianco e girando poi l’angolo.
 
Eravamo tornate a casa da un’ora e Charlie si era chiusa in camera piangendo.
Perché non vuole capire che Zayn è diverso da lei.. è pericoloso.
 
Suonò il campanello e a malavoglia mi alzai ad aprire ‘Jake’ esclamai vedendo il biondo davanti a me ‘che ci fai qui?’ continuai ‘sono venuto a trovarti sono il tuo ragazzo’ disse baciandomi la guancia ‘non è gradita la tua presenza’ commentai acida ‘perché?’ mi deve anche chiedere il motivo? Ma è scemo.
‘Ieri mi hai trattato male e non mi va di parlare con uno che si droga puoi andartene?’ chiesi indicando la porta ‘dai baby scusa non volevo’ roteai gli occhi ‘stasera Max fa una festa vieni con me!? Te ne prego’ sbuffai e annui; lui sorrise e mi bacio la guancia per poi andarsene.
 
Decisi di fare una doccia per rilassarmi; dovevo risolvere tante cose.
Prima dovevo risolvere la questione ‘Charlie è innamorata di Zayn’ e poi la questione ‘Jake’.
La questione Jake la risolverò stasera, sta diventa una relazione monotona e preferisco stare sola.
Uscì dal bagno e andai in camera mia per scegliere che mettere.
Guardai il mio armadio e sbuffai.
Presi dei jeans neri con una maglietta  nera che terminava sopra l’ombelico; poi passai al trucco mettendo una riga di eyeliner,molto mascara, blush rosa e infine un rossetto rosa.
‘Esci?’ mi chiese Charlie entrando nella mia stanza, aveva gli occhi gonfi e rossi ‘si con Jake’ mia sorella mi guardo per poi avvicinarsi ‘mi puoi truccare? Non voglio farmi vedere così’ annui e la feci sedere.
‘Charlie mi dispiace tanto’ dissi mentre mettevo il correttore sotto gli occhi ‘non fa niente, tanto Zayn non mi vuole’ disse tristemente ‘beh ci perde lui mica te’ dissi sorridendo, lei si girò e mi abbracciò ‘grazie’ disse in un sussurro.
 
Stavo aspettando Jake davanti alla porta, era in ritardo di venti minuti.
A malincuore sapevo anche il motivo del ritardo.
Quando finalmente il campanello suonò mi trovai un Jake bello come il sole e felice.
‘Cara, andiamo’ disse prendendomi per mano e trascinandomi alla sua macchina‘come mai sei arrivato tardi?’ chiesi mentre mi apriva lo sportello, lui alzò le spalle e chiuse la portiera.
‘Mi vuoi dire dove diavolo sei stato?’ urlai quando entrò in macchina‘sono stato in giro, non rompere Perrie’ mi rispose con cattiveria.
Lo fulminai con lo sguardo e stetti zitta per tutto il viaggio.
 
‘Siamo arrivati’ disse felice scendendo dalla macchina ‘me ne sono accorta’ dissi sottovoce seguendolo, andò verso Max un ragazzo alto rasato e odioso.
‘La Edwards, da quanto tempo’ disse vedendomi ‘Max’ dissi in segno di saluto, l’ho sempre odiato ‘tra un po’ arriva la festa’ disse rivolgendosi a Jake.
Io gli scrutai per poi andarmene.
 
Ero vicino alla piscina di Max a pensare a che fare con Jake; mi ero stufata volevo lasciarlo.
Un rumore mi fece sobbalzare due ragazzi bussarono alla porta sul retro e da lì uscì Max che prima si guardo in torno e poi porse dei soldi a uno dei ragazzi e rientro in casa.
Spostai lo sguardo da quei due.
Ancora? Ma da quando hanno iniziato a farne uso?
Non voglio averci niente a che fare meglio tagliare i ponti.
 
‘Bambolina ci si rivede’ sussurrò una voce al mio orecchio, mi girai di scatto per vedere Zayn che si accendeva una sigaretta ‘che ci fai qui?’ chiesi guardandolo ‘secondo te?’ chiese ridacchiando ‘scusa ma da quanto va avanti?’ lui aggrotto la fronte ‘dico da quanto loro ne fatto uso’ lui ci penso fu ‘qualche mese’ aspirò la nicotina della sigaretta.
‘Non ne sapevi niente vero?’ chiese guardandomi, negai ‘beh sta attenta’ disse andandosene ‘perché?’ chiesi afferrandolo  per un braccio‘quella roba può portarti felicità ma non ragioni e può farti fare cazzate, ci vediamo bambolina’ disse raggiungendo il suo amico.
 
Rientrai in casa per cercare Jake, lo trovai vicino a Max che rideva ‘Jake, vieni fuori con me per favore?’ chiesi guardandolo lui annui e mi segui.
‘Allora che succede piccola?’ disse prendendomi per i fianchi, levai le sue mani e mi allontanai ‘sono stufa, voglio finirla qui’ dissi tutto d’un fiato‘che cosa?’ lo guardai aveva la rabbia dentro gli occhi ‘ti sto lasciando’ dissi tremante ‘vaffanculo, Perrie!’ disse andandosene lasciandomi li sola.
 
‘E brava la Edwards’ mi girai e mi trovai Max che mi guardava ‘che vuoi?’ dissi allontanandomi ‘te’ disse avvicinandosi e poggiando le sue labbra sulle mie, lo spintonai e mi pulì le labbra con il palmo della mano ‘dai sai anche tu che non puoi resistermi’ disse rimettendo le sue labbra sulle mie e toccandomi i glutei.
Non riuscivo a staccarmi o spingerlo via, ero imprigionata.
Gli morsi il labbro per poi gridare ‘lasciami! Aiuto!’ lui mi zitti subito ‘nessuno ti sentirà quindi stai zitta’ disse riposizionando le sue labbra sulle mie.
‘Dai non fare il coglione e lasciala’ una voce dietro di noi fece eco, Max si girò e fulmino il ragazzo ‘che vuoi i soldi gli hai avuti’ disse togliendomi dalla sua presa ‘si ma non mi piace quando gli uomini e soprattutto nel tuo caso sotto effetto di droga fanno del male a una donna’ disse avvicinandosi ‘e poi tu mi stai sul culo’ ridacchiai e Max mi fulmino con uno sguardo.
‘Bene quindi io accompagno a casa lei e tu rimani qui, ok?’ dissi schiaffeggiandoli da guancia e portandomi via.
 
Dopo che fummo fuori da casa di Max iniziò a ridere ‘perché ridi?’ chiesi guardandolo ‘per la faccia che ha fatto… stai bene?’ mi chiese ‘si, più o meno sono ancora sotto shock’ dissi sfregandomi le braccia con le mani ‘dai ti accompagno’ sorrisi e inizia a camminare.
‘Come mai hai detto quelle cose a Max?’ chiesi guardandolo ‘perché le penso’ dissi facendo spallucce ‘Zayn volevo chiederti una cosa’ lui mi fermo ‘senti prima di tutto di a tua sorella di starmi alla larga’ lo guardai con gli occhi sbarrati‘perché?’ che aveva avuto la mia stessa idea ‘dai io sono pericoloso per una bambina di quindici anni’ annui sconsolata.
‘Ma per te no’ ridacchiò.
 
 
HELLO (:
Credo che mi andrò a nascondere per un bel po’ dopo questo schifo che ho fatto.
Scusate per eventuali errori.
Comunque pensavo di iniziare una storia a capitoli e se ho almeno due recensioni vado avanti.
So che i personaggi sono sempre Zayn Malik e Perrie Edwards ma non ci posso fare niente gli amo insieme.
Avete visto che cucciola la Edwards che è andata al concerto dei ragazzi ieri *--*
Beh ora vi lascio, recensite.
Baci.
Twitter @heyosment

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Capitolo 2
*** Capitolo due; ***


Mi sveglia tutta sudata e con il battito accelerato, avevo fatto un brutto sogno.. un incubo.
Ero sdraiata a terra con gli occhi spalancati e delle voci che mi chiamavano ma io non volevo sentirle e chiusi gli occhi per poi sentire una mano tenere la mia saldamente.
Poi nero non mi veniva in mente più niente.
 
Guardai la sveglia erano le otto meno venti, mi alzai dal letto e un brivido percosse il mio corpo.
Andai verso il bagno che però era occupato ‘muoviti’ gridai da  dietro la porta, dopo poco usci una figura esile ‘scusa’.
‘Amy’ dissi con una smorfia ‘si, scusa ma dovevo farmi una doccia ma ora prego è tutto tuo’ disse con un sorriso, lo ignorai ed entrai in bagno.
Buttai i vestiti nel cesto dei panni sporchi e mi buttai sotto la doccia.
 
‘Ma per te no’.
Questa frase mi girava in testa.
Che diavolo voleva dire?
Io con uno cosi non potrei mai starci insieme, figuriamoci innamorarmi.
Mi spaventa la sola presenza anche se devo dire che mi ha aiutato per quattro volte in due giorni.
Passai la spugna sulle braccia per poi fermarmi sul polso, quella cicatrice.
Avevo quella cicatrice da quando avevo sedici anni e al ricordo ancora mi faceva male.
‘Perrie, mi serve il bagno’ sentì gridare mia sorella da dietro la porta.
Uscì e presi un asciugamano per legarle sopra il seno, andai ad aprire la porta e farla entrare.
‘Scusa’ mi sorrise, negai con la testa e presi la spazzola per pettinarmi i capelli.
La senti sospirare ‘che hai?’ chiesi guardandola, scosse la testa ‘ecco vorrei avere un fisico come il tuo’ alzai le sopracciglia ‘ma Charlie tu sei perfetta e poi io ho diciannove anni’ la senti ridacchiare ‘è vero sei vecchia’ disse mentre iniziò a lavarsi i denti ‘come scusa?’ dissi offesa, lei sputò il dentifricio ‘dai ma non te la cavi male’ disse buttandomi un po’ d’acqua addosso ‘non sai che ti farei.. ma devi andare a scuola oggi’ dissi spingendola fuori dal bagno e portandola nella mia camera.
Che ne dici se ti porto in giro questo pomeriggio?’ le chiesi sorridente, lei annui entusiasta ‘Pezz mi accompagni a scuola?’ mi chiese supplicante sapendo del mio odio verso quella scuola ‘ehm vabene ma perché?’ non mi aveva mai chiesto di accompagnarla ‘non voglio andarci da sola’ disse alzando le spalle ‘io mi vesto tu vai a fare colazione’.
 
Presi velocemente una gonna e una maglietta nera, misi velocemente la gonna e mi truccai.
 
‘Andiamo piccolina?’ chiesi guardando mia sorella mettere le scarpe, annui e uscimmo di casa.
‘Pezz ho pensato a tutto quello che è successo con Zayn’ annui per incitarla a continuare ‘ho capito che sono stata stupida ma vedi lui è bellissimo e quindi mi ha incantata senza volere’ ridacchiai ‘mi stai prendendo in giro, sorella?’ mi chiese dura‘assolutamente no, ma sembra che stai descrivendo chissà chi’ lei alzò le sopracciglia ‘Zayn è Zayn’ risi.
 
Arrivate finalmente davanti scuola la lasciai andare con un bacio sulla guancia, mi girai per poi scontrarmi con qualcuno.
‘Scusi’ dissi a testa bassa ‘bambolina’ ridacchiò, alzai lo sguardo ‘tu’ dissi sorpresa ‘si, io’ rise‘che ci fai qui?’ chiesi indicando la scuola ‘non riuscivo a dormire quindi mi sono messo a camminare’ alzò le spalle ‘tu?’ continuò ‘ho accompagnato mia sorella a scuola’ lui annui ‘ti va di fare colazione?’ lui che mi invitava a fare colazione ‘no’ dissi brusca.
‘Perché?’ mi chiese sorpreso ‘io non mi fido di te’ dissi alzando le spalle ‘ma un favore me lo devi ti ho salvata da Max ieri’ sorrise ‘potevi anche non farlo se volevi qualcosa in cambio’ ringhiai ‘scherzavo bambolina volevo solo fare colazione’ roteai gli occhi ‘beh primo mi chiamo Perrie e secondo io non ho voglia di fare colazione.. soprattutto con te!’ dissi andandomene ‘ci vediamo bambolina’ mi gridò per poi ridacchiare.
 
Nessuno gli aveva chiesto qualcosa perché deve fare cosi? Non potrei mai uscire con un tipo così è troppo.. pericoloso.
Poi io sono una Edwards non posso uscire con ragazzi senza un futuro.
Sospirai per poi buttarmi sul letto col il computer in mano.
Un messaggio: ‘Pezz, hai lasciato Jake? Era ora :) Jade’.
Decisi di chiamarla.
‘Perrie Louise Edwards’ mi rispose la voce squillante della mia amica ‘Jade’ ridacchiai ‘hai lasciato quel noioso di Jake? Finalmente!’ ridacchiai ‘comunque sai il ragazzo di ieri?’ ci pensai su ‘Zayn’ sgranai gli occhi ‘si’ ma che diavolo c’entra? ‘perché?’ la ragazza ridacchiò ‘ti ci vedo bene’ respirai a fondo ‘Jade è un drogato’ la senti sbuffai rassegnata ‘lo so’ annui ‘beh ci sentiamo presto, ciao Jade’ la senti chiudere il telefono.
Ma che diavolo sta succedendo?
 
 
‘Hey piccoletta com’è andata a scuola?’ chiesi sorridendo all’uscita della scuola ‘solito interrogazione di storia’ annui ‘e quindi?’ lei sbuffò ‘nove’ sorrisi ‘brava’ lei negò per poi spostare il suo sguardo verso un gruppo di ragazzi, sicuramente di un anno più grande.
‘Gli conosci?’ lei annui, segui il gruppetto con uno sguardo finche non si fermarono davanti a un ragazzo.
Zayn.
‘Pezz, avviciniamoci! Voglio sentire’ annui per poi seguirla.
 
 
‘Come non ci passate più roba?’ chiese un ragazzo biondo ‘siete troppo giovani, due volte ci stanno ma non oltre.. poi diventereste dipendenti’ disse con sicurezza Zayn ‘senti ti paghiamo!’ continuò il biondo ‘ti ho detto di no’ ringhiò il ragazzo moro ‘senti stronzo devi solo darmi un po’ di polvere niente di più’ la rabbia negli occhi di Zayn si leggeva apertamente ‘senti figlio di papà ti ho detto no e non venire più a cercarci!’.
Zayn mi stava sorprendendo ‘non ci posso credere che Zayn si sia rifiutato di vendere a quelli’ disse Charlie sorpresa ‘anch’io sono sorpresa’, devo dire che non è cattivo come sembra.
Anzi Zayn non è cattivo ma io mi sono fatta l’idea che sia cattivo senza conoscerlo.
 
Sospirai era il decimo negozio che esploravamo e Charlie non trovava una stupida maglietta.
‘Charlie anche se non la trovi proprio cosi fa niente’ dissi esausta ‘Perrie mi serve quella maglitta,ok?’sospirai sedendomi su una sedia ‘io sto qui, tu cerca’ lei annui e spari.
Uno squillo mi distrasse dai miei pensieri ‘pronto?’ una voce roca all’altra parte parlò ‘ehm.. si ciao sono Harry’ pensai un po’ ‘Harry?’ non mi veniva in mente nessuno con quel nome ‘si sono un amico di Zayn’ un colpo al cuore ‘come fai ad avere il mio numero?’ ridacchiò ‘Jake, comunque volevo chiederti se hai visto Zayn’ Jake, quell’idiota ‘no perché lo chiedi a me?’ trasali ‘perché era vicino alla scuola dove va tua sorella’ ripensai al gruppetto con cui stava parlando ‘aspetta forse so dov’è’ dissi con sicurezza‘perfetto allora ti vengo a prendere tra dieci minuti cosi andiamo a recuperarlo’ disse con sicurezza, annui ‘ci vediamo alla fontana in piazza’ chiusi la chiamata e andai a cercare Charlie.
‘Charlie, dobbiamo andare’ dissi trascinandola fuori dal negozio ‘perché?’ mi chiese sorpresa ‘devo fare una cosa importante poi ti spiego’ dissi incamminandomi verso casa.
 
‘Harry’ gridai attirando l’attenzione del riccio ‘sei in ritardo’ disse scontroso ‘dovevo accompagnare mia sorella a casa’ ringhiai ‘si si allora dove può essere Zayn?’ lo fermai ‘tu sei suo amico, quindi sapevi dove doveva andare’ lui ci penso su e poi annui ‘doveva andare dietro al cinema’ perfetto ‘andiamo lì!’ esclamai ‘ma perché?’ chiese mentre mi camminava affianco ‘oggi l’ho visto davanti alla scuola e si è rifiutato di vendere quella cosa a dei ragazzi e sicuramente quelli l’avranno seguito’ dissi con calma.
Non parlammo per tutto il tragitto, solo quando arrivammo vicino al cinema parlò ‘vediamo se Zayn è qui’ disse entrando nel vicolo seguito da me.
Un tonfo mi fece sobbalzare, Harry iniziò a correre verso una via.
Gli corsi dietro ma non riuscivo a tenere il suo passo.
Quando arrivai vidi Harry tenere Zayn con vigore.
‘Dillo se hai coraggio pezzo di merda’ sputò con rabbia Zayn verso un ragazzo biondo  ‘cosa vuoi sentire il fatto che sei un fallito senza speranze?!’ Harry lo tenne ancora di più ‘come siete carini’ ridacchiò il ragazzo, Zayn riuscì a divincolarsi dalla presa di Harry per scaraventarsi sul ragazzo.
La faccia del ragazzo si stava riempiendo di botte, lividi e sangue.
‘Zayn, cazzo fermati’ lo spinse via Harry, il ragazzo respirava pesantemente per poi guardarsi le mani piene di sangue, rabbrividì.
 
C’è ne stavamo andando insieme nessuno parlava.
‘Io devo andare’ intervenni Harry ‘l’accompagni tu a casa?’ mi indicò, Zayn annui e ci lasciò soli.
‘Come mai sei venuta con Harry?’ mi chiese ‘mi aveva chiamata e mi aveva chiesto se ti avessi visto’ annui ‘mi hai visto fuori dalla scuola?’ annui, lui sorrise.
 
‘Ci fermiamo a bere qualcosa?’ mi chiese per la seconda volta in una giornata sorrisi per poi guardare le sue mani, aveva le nocche spaccate e rabbrividì ‘no’ dissi, si fermo per poi guardarmi ‘perché?’ negai con la testa ‘devo tornare a casa’ dissi guardandolo ‘non ci credo neanche morto’ mi prese per un braccio ‘dai bambolina dimmi il perché’ rabbrividì al contatto ‘ti faccio paura?’ domandò, mi tolsi dalla sua presa e iniziai a camminare.
‘Perrie’ mi chiamò, aumentai il passo ‘Perrie’ mi chiamò ancora, lo ignorai.
Mi guardai indietro, non mi stava seguendo anzi stava andando nella direzione opposta; un po’ ci rimasi male pensavo che mi avrebbe almeno inseguita, invece se ne era andato.
 
‘Perrie dove diavolo sei stata?’ questo fu il benvenuto di mio padre ‘sono stata da Jade’ guardai l’ora erano le otto meno un quarto,cazzo ‘la stessa Jade che ha chiamato un’ora fa per sapere di te?’ tuonò ‘ehm.. okay ero in giro perché sono stanca visto che ho lasciato Jake’ mio padre sbarrò gli occhi ‘hai lasciato Jake? Ma sei impazzita’ gridò, indietreggiai spaventata.
‘Papà perché gridi?’ intervenni mio fratello che era rimasto in cucina per tutto il tempo ‘tua sorella ha lasciato Jake’ mio fratello fu sorpreso quando mio padre ma la prese meglio ‘era ora!’ mio padre lo fulmino ‘Jonnie!’ lo rimproverò mio padre ‘Jake è il figlio del mio migliore amico come farò ora a guardarlo in faccia’.
Quello che non dovrebbe più guardare in faccia è il figlio, pensai tra me.
Perché l’hai lasciato almeno’ mi chiese calmo ‘non provavo più niente per lui’ dissi seria guardando sia mio padre che mio fratello ‘amore? Diamine hai solo diciannove anni!’ mi sbraitò dietro ‘perché dovrei starci insieme ancora se non m’interessa?’ gridai prendendo la giacca e sbattendo la porta dalla quale uscì.
 
Ero di nuovo sola in mezzo alla strada, avevo freddo.
Guardai alla mia destra per vedere una coppietta di fidanzati che si tenevano per mano e sorridevano ‘perché io non posso essere felice con un ragazzo?’ mi chiesi sbuffando.
‘Edwards’ mi voltai ‘Max che vuoi?’ chiesi continuando a camminare ‘l’altra volta.. voglio parlare dell’altra volta’ disse pacato ‘beh io no’ sorrisi sghembo ‘dai non è che ora esce fuori ancora quel delinquente e mi spacca il naso!?’ disse ridendo, mi fermai di colpo ‘non è un delinquente’ ringhiai ‘e cos’è?’ disse sarcastico ‘non sai il perché lo fa.. e poi tu ti droghi! Sei un drogato, meglio quello che fa lui che quello che fai te!’ sbraitai ‘cosa fai ti metti a difendere quel disgraziato?’ gli tirai uno schiaffo ‘non insultarlo!’ urlai per poi andarmene.
Non sapevo neanche io perché  difendevo cosi tanto Zayn ma non è un cattivo ragazzo e non merita di essere disprezzato o odiato da delle persone che fanno schifo.
 
Andai in un parco e vidi il ragazzo biondo di oggi, avevo il labbro spaccato e un occhi nero.
Ripensai alla scena di oggi, alle nocche spaccate di Zayn, hai suoi occhi pieni di odio e anche delle gocce di sangue che aveva sulla maglietta.
Rabbrividì.
 
Camminai per un quarto d’ora finche non inizio a brontolarmi lo stomaco.
Accidenti dovevo accettare l’invito di Zayn avrei potuto mangiare qualcosa.
‘In questi momenti lui salta sempre fuori perché ora no?’ pensai toccandomi la pancia, mi fermai per controllare nella borsa; perfetto non avevo neanche il portafoglio.
Il cellulare! Ma certo chiamerò Jesy.
Il telefono squillò finche la mia amica mi risposte ‘Jesy, posso venire da te?’ chiesi supplicante ‘certo Pezz, ti aspetto’ attaccai e mi incamminai verso casa sua.
Arrivai a casa sua dopo mezz’ora, non me ne ero mai resa conta che Jesy abitasse così lontano quando finalmente aprì la porta la trovai con il pigiama e le pantofole ai piedi.
‘Ti ho rovinato qualcosa?’ chiesi ridendo ‘no ma va volevo andare in discoteca così’ rise‘Jesy devo chiederti una cosa’ lei sorrise ‘dimmi’ entrai in casa ‘dammi del cibo, ti prego’ la mia amica iniziò a ridere per poi darmi un sacchetto di patatine.
 
 
HELLO.
Scusate se ci ho messo un po’ a caricare ma in questi giorni ho avuto troppo sonno e dormito tutte le ore del giorno, tipo ieri mi sono addormentata dalle otto fino alle sei del mattino.
Scusate eventuali errori ma per metterlo non l’ho riletto lol
Comunque spero vi piaccia questo capito :)
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Capitolo 3
*** Capitolo tre; ***


 Ormai era passato quasi un mese da quando avevo lasciato Jake e da un mese che non vedevo più Zayn. ‘Perrie andiamo al cinema?’ mi chiese sbuffando  Jade ‘andiamo tanto non stiamo facendo niente’ dissi tirandomi su dal letto dov’ero sdraiata ‘chiamo le altre’ disse prendendo il telefono.
 
Mio padre era ancora arrabbiato con me per la storia di Jake e non mi parlava neanche infatti cerco di stare il più possibile fuori casa, Charlie aveva i suoi problemi adolescenziali e in certi momenti volevo prenderla e sbatterla al muro; non reggevo più i suoi ‘non mi sta bene niente’, ‘voglio andare a questa festa’, ‘amo Justin Bieber’.
Non si poteva vivere in quella casa poi la sveglia che suonava alle sei del mattino con as long as you love me.
‘Pezz hanno detto che ci aspettano davanti al cinema, andiamo?’ annui.
 
L’ultima volta che ero andata davanti al cinema era quando con Harry cercavo Zayn; mi ritornò in mente la scena di quando il moro aveva preso a pugni il ragazzo solo per un insulto.
Non riuscivo a capirlo e non l’avrei mai capito.
‘Perrie!’ mi chiamò Jesy sventolandomi la mano in viso, sorrisi per poi abbracciare lei e Leigh-Anne.
‘Che film vediamo?’ chiesi guardando le varie locandine ‘uhm vediamo.. spring breakers?’ propose Jesy, feci spallucce ‘ok vediamo quello’ disse Jesy andando verso la biglietteria.
 
Eravamo in sala da mezz’ora e ogni scena del film mi faceva venire in mente Zayn : la droga, l’acol, il soldi e il sesso.
La vita di Zayn era diversa dalla mia e da quella di chiunque altro.
Io potevo uscire liberamente, lui se usciva poteva essere arrestato o pestato da qualcuno.
‘Perrie?’ mi sussurrò Jade farfugliai qualcosa ‘mi vai a prendere da bere?’ annui per poi alzarmi.
Non volevo più entrare in quella sale, volevo andare via.
Uscì fuori dal cinema con le lacrime agli occhi; non sapevo neanch’io perché piangevo ma immaginare Zayn dietro le sbarre.
‘Come mai piangi?’ senti una voce troppo famigliare dietro di me ‘Z-Zayn’ sussurrai sperando che non sentisse ‘bambolina che hai?’ chiese avvicinandosi a me, negai con la testa ‘non lo so neanch’io’ sorrisi amaramente ‘beh eri al cinema quindi ti sarai emozionata per un film’ annui con la testa ‘probabile’ lui scrutò le locandine dei film ‘si ma che film stavi vedendo?’ arrossì di colpo ‘ecco.. spring breakers’ mi guardò per poi scoppiare a ridere ‘ma quello non fa piangere’ gli voltai le spalle.
Mi stava prendendo in giro e io che piangevo per lui ma quanto sono scema.
‘Hey, ti ha fatto pensare a me?’ disse abbracciandomi da dietro, lo scansai via e iniziai a camminare lungo il marciapiede; tanto non mi avrebbe seguito.
‘Perrie!’ mi sentì chiamare ‘cosa vuoi?’ chiesi continuando a camminare, mi fermò ‘Zayn non ho tempo da perdere! Lasciami stare!’ gli urlai contro ‘dimmi una cosa tu fai tanto l’indifferente ma tu ci tieni a me e anche molto!’ sbuffai ‘uh allora tu ci tieni a me!’ alzò le braccia in segno di vittoria ‘tu mi fai pena’ dissi, lui si voltò e mi guardò sorpreso ‘p-pena’ balbettò ‘fai una vita da schifo e ogni volta che esci potresti essere arrestato’ lui negò con la testa ‘no, non potrebbe succedere’ lo guardai ‘perché?’ fece spallucce ‘conosco i miei polli’ inghiotti della saliva e annui.
Mi abbracciò, ricambiai l’abbraccio.
‘Non so perché ma ho paura per te’ sussurrai.
Avevo davvero paura per lui, non so perché ma sembra un cucciolo smarrito.
 
‘Senti Zayn è ancora valido l’invito dell’altro giorno?’ chiesi sorridente ‘non più’ mi stava prendendo in giro? ‘te ne rifaccio uno più carino.. vieni a prendere un gelato?’ sorrisi e annui.
‘Pensavo che non saresti mai uscita con me’ ridacchiò ‘ma questa non è un’uscita’ sorrisi ‘invece sì bambolina’ ridacchiai.
 
‘Zayn perché fai tutto questo?’ chiesi guardandolo ‘intendi mangiare il gelato in modo sexy?’ ammiccò ‘no scemo! Intendo perché spacci in giro’ lui alzò le spalle ‘non tutti sono ricchi, non tutti vogliono avere una vita facile, non tutti voglio essere come gli altri’ rispose sicuro ‘ma è pericoloso’ continuai ‘a nessuno importa se io mi facessi male’ rassicurò continuando a mangiare.
‘Tu che fai invece?’ mi chiese buttando nel cestino il tovagliolino che copriva il cono ‘io canto’ lui si fermò ‘sei una cantante?’ chiese con la faccia smarrita ‘no, studio canto’ ridacchiai, lo vidi riprendere colorito ‘pensavo di avere a che fare con una cantante che non conoscevo’ risi.
‘Che ci trovi da ridere?’ chiese ‘se io fossi una cantante credo che non ti avrei manco parlato’ era la verità.
I miei genitori mi avevano cresciuta con l’idea che se una persona non era come te e senza tanta importanza era sotto di te; non merita neanche il tuo saluto.
‘Quanto sei gentile’ disse buttandomi del gelato sul naso ‘Zayn!’ gridai ripulendomi il naso con il pezzo di carta ‘scusa ma mi sono sentito offeso’ lui feci una smorfia e mi misi seduta sotto un albero.
 
Stavamo lì da un po’; nessuno dei due parlava.
‘E ora perché mi tratti cosi?’ inarcai le sopracciglia ‘ti tratto come?’ lui alzò le spalle ‘sei diversa ora mi tratti meglio’ lo guardai ‘io ho sempre paura di te.. ma ho più paura per te.. per tutto quello che fai. Zayn stai conducendo una vita pericolosa!’ lui annui ‘lo so Perrie ma nessuno ci può fare niente ormai, è la mia fottuta vita’ disse rassegnato ‘puoi cambiarla’ sussurrai ‘no, non posso’ concluse per poi alzarsi ‘ti accompagno a casa’.
 
‘Beh io sono arrivata, grazie per tutto’ stavo per aprire la porta quando il moro mi fermò ‘che ne dici se usciamo stasera?’ sorrisi e annui ‘ti aspetto alle nove davanti alla fontana. A dopo bambolina’.
Se fosse stato il mese scorso non avrei mai accettato di uscire con lui ma ora non so stare con lui è come una scarica di adrenalina, sembra una droga potete.
‘Sono a casa’ dissi entrando, pensando a cosa potevo mettermi stasera ‘Perrie!’ mi chiamò mio fratello che mi indicò Amy al suo fianco ‘uhm.. ciao’ dissi salendo le scale assorta nei miei pensieri.
Mi guardai allo specchio, avevo un sorriso che non vedevo da settimane; non potevo essere felice per un’uscita con un ragazzo e neanche un ragazzo qualsiasi.
 
Presi della biancheria pulita e mi recai in bagno, aprì il rubinetto per far riempire l’acqua.
Mi guardai allo specchio ancora una volta; i miei occhi brillavano, io sorridevo ed ero felice.
Tolsi velocemente i vestiti e gli buttai chissà dove per poi immergermi nelle vasca, presi un bagnoschiuma al cioccolato bianco e lo versai un po’ nella vasca per poi metterlo sul mio corpo.
Mi rilassai nella vasca, pensando a quegli occhi ambrati che stavo iniziando ad amare.
Avevo bisogno di vederli, di sentirmeli addosso; sembravo una bambina ma Zayn mi stava cambiando.
Inclinai la testa a destra per vedere la porta aprirsi e fece la sua entrata mia sorella.
‘Neanche in bagno posso stare tranquilla?’ chiesi bruscamente ‘scusa sorellona ma devo aggiustarmi il trucco, stasera devo andare a una festa’ disse prendendo dal suo beauty un mascara nero.
‘E tu che farai stasera?’ chiese guardando i miei vestiti buttati in giro per la stanza ‘esco con Jesy’ dissi tranquillamente ‘si e tu per uscire con loro metti questo completino intimo’ disse indicandomi il reggiseno nero in pizzo con gli slip dello stesso modello.
‘Charlie fatti i cazzi tuoi’ dissi sorridente prendendo un asciugamano e uscendo dalla vasca.
‘Dai Pezz con chi esci?’ mi chiese ancora Charlie ‘ascolta io non ti chiedo mia niente su dove esci o con chi esci!’ esclamai prendendo le mie cose ‘tu mi chiedi sempre con chi esco’ disse continuando a mettere il rimmel sulle ciglia ‘io vado in camera mia’ dissi uscendo, sbattendo la porta.
Entrai in camera e mi infilai la biancheria per poi cercare un vestito nell’armadio; alla fine optai per dei pantaloncini neri, una maglietta semi trasparente con una canottiera arancione abitane a delle scarpe alte.
Mi sdraiai sul letto per poi mettermi le mani sul viso; ma che diavolo stavo facendo?
 
Lo stavo aspettando da mezz’ora, faceva un freddo cane e io ero sola.
Non c’era nessuno per le vie della città di solito affollata; presi le nove e mezza.
Sbuffai e sbattei il piedi a terra, questa volta non gliela lascio passare; mi incamminai verso la stazione tanto era sempre lì.
Quando arrivai vidi Harry con un ragazzo, mi avvicinai e tossì; si girò sbarrando gli occhi ‘ehi tu che ci fai qui?’ era con un ragazzo alto, capelli corti e occhi marroni ‘sai dov’è quell’idiota del tuo amico?’ chiesi più gentilmente possibile ‘mi ha detto un’ora fa che doveva prepararsi perché doveva uscire’ concluse Harry facendo spallucce.
Non capivo se aveva detto a Harry che doveva uscire dove diavolo è finito!?
‘Tu invece perché lo cerchi?’ lo guardai male ‘secondo te con chi doveva uscire?’ lui aspetto qualche minuto ‘doveva uscire con te!?’ chiese sbalordito, annui ‘ma non è venuto’ dissi fissandomi le punte delle scarpe ‘ci sarà una spiegazione andiamo a cercarlo’ disse prendendomi per mano, mi staccai ‘vado io’ dissi sicura.
 
Dopo tutte le raccomandazioni di Harry, stavo girando per la stazione.
Era buio e solo alcuni lampioni lampeggiavano lungo la strada, Zayn non si trovava ne in centro ne tanto meno vicino a dei bar.
Andai vicino ai binari per poi vedere dei ragazzi ridere e scambiarsi sguardi, tornai indietro sui miei passi per poi andare su un sotto passo, niente la strada era illuminata ma di Zayn nessuna traccia.
Camminai ancora per poi fermarmi.
A pochi metri da me c’era un corpo disteso a terra, inizia a tremare e piccoli passi mi avvicinai.
Quando riuscì a riconoscere la persona mi accasciai a terra e inizia a piangere ‘Zayn’ sussurrai per poi abbassarmi, delle lacrime mi bagnarono le guancie; lo scossi un po’ ma non reagi.
Non potevo fare niente se no chiamare qualcuno, digitai il numero e aspettai che dall’altra parte rispondessero ‘h-ho trovato Zayn, siamo nel sotto passo.. vieni subito’ dissi chiudendo la chiamata.
Lo guardai bene, sul suo bel viso c’erano tagli e il labbro rotto.
La maglietta bianca era ormai diventata marrone e rossa, gli presi la mano era gelata e con le nocche rosse.
Io gliel’avevo detto che era pericoloso.
Gli accarezzai la guancia stando attenta a non premere sulle ferite, sorrisi al contatto.
 
‘Perrie dove lo portiamo?’ mi chiese Harry che portava per un braccio Zayn e il suo amico l’altra parte del corpo del moro ‘non lo so’ ammisi, lui sospirò ‘portiamo a casa sua’ annui per seguire il riccio.
Quando arrivammo davanti a una casa, Harry lascio il ragazzo al suo amico e prese da sotto lo zerbino un paio di chiavi ‘sei la prima ragazza ha entrata’ ammise contro voglia, lo guardi era preoccupato.
Mentre io chiudevo la porta alle mie spalle lo portarono nella stanza da letto, gli raggiunsi poco dopo ‘vado a prendere delle garze e del disinfettante in farmacia’ disse il riccio uscendo lasciandomi solo con il suo amico.
‘Io sono Liam’ disse porgendomi la mano ‘Perrie’ gliela strinsi ‘stai tranquilla starà bene e solo una batosta’ scherzò, sorrisi a malapena ‘Harry non c’è l’ha con te’ disse ancora.
 
Harry tornò poco dopo con delle garze, cerotti e del disinfettante.
‘hei biondina puoi occuparti di Zayn che noi dobbiamo cercare delle persone’ annui e salutai con la mano.
Guardai il ragazzo sdraiato sul letto, era scuro in viso presi del cottone e spruzzai su del disinfettante e gli toccai le parti ferite, non emetteva suoni; dovevo decidere se controllargli il petto oppure no.
Mi feci coraggio e gli sollevai la maglietta per poi essere fermata da una mano.
Alzai lo sguardo e vidi Zayn stropicciare gli occhi ‘ferma’ disse con voce impastata dal sonno ‘che fai?’ continuò cercando di alzarsi ‘hei attento ti fai male’ dissi cercando di aiutarlo ‘che ci fai qui?’ chiese guardandosi intorno ‘dovevamo uscire ma non sei venuto’ mi fermai ‘e ti sono venuta a cercare e ti ho trovato disteso a terra in mezzo alla strada’ conclusi.
Lui mi guardo per poi guardarsi le mani ‘ora mi ricordo.. scusami’ disse mortificato, sorrisi ‘tranquillo.. ti ho disinfettato il viso’ si toccò il viso e mi guardò ‘sono conciato male?’ ridacchiai ‘no, sei sempre bello’ sorrise ‘ora togliti la maglietta che vedo se hai ferite sul petto’ dissi facendolo sdraiare ‘solo io devo togliermela?’ chiesi triste ‘muoviti’ lo sgridai, sbuffo e si tolse a fatica la maglietta ‘mi fanno male le braccia’ annui.
 
Il suo petto era perfetto, aveva dei tatuaggi sparsi.
Era magnifico, guardai meglio una ferita era incisa in mezzo al petto ‘che hai fatto?’ chiesi toccandogli la ferita ‘ah.. mi sono ferito quando avevo quattordici anni’ disse scrollando le spalle, la percorsi con l’indice e un brivido percorse la mia schiena, il ragazzo mi presela mano e mi fece sdraiare al suo fianco ‘resta con me’.
 
 
 
 
HELLO.
Scusate il ritardo ma ho avuto una settimana lunga lol non ho riletto scusate per gli errori.
Comunque nello scorso capitolo mi sono dimenticata di dire ma quando è figa la Edwards con i capelli così?
Avete visto che le Little Mix sono in America, awh sono così fiera di loro c:
Zayn in Inghilterra e Perrie in America è la prima volta AHAHHA
Comunque spero di scrivere il quarto prima del solito c:
Baci.
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Capitolo 4
*** Capitolo quattro; ***


‘Zayn tu sei completamente pazzo’ dissi alzandomi e prendere il telefono dalla borsa ‘ma io sto male, ho bisogno di te.. di qualcuno che sta con me’ disse facendo la voce da malato ‘tesoro bello, stai meglio di me quindi puoi rimanere qui’ dissi mettendomi la borsa sulla spalla ‘e se quelli torneranno a picchiarmi?’ chiese guardando il vuoto, non lo stava dicendo a me.. stava pensando a quelli.
‘Rimango solo se mi dici cos’è successo’ dissi sedendomi sul letto davanti a lui, negò con la testa ‘potrei metterti in pericolo’ appoggiai la mia mano sulla sua ‘non preoccuparti.. spiegami’ sorrisi, fece un respiro profondo ‘è successo che io e quei ragazzi avevamo fatto un patto gli avrei passato la roba e loro l’avrebbero venduta ma Harry la persa e per non mandarlo nei casino ho detto che l’avevo persa io’ tremai e staccai la mia mano dalla sua, lui alzò lo sguardo di colpo e mi guardò ‘non voglio che facciano del male a Harry’ disse serio ‘è colpa mia se è diventato cosi’ disse mettendosi le mani tra i capelli ‘mi sento una merda, non doveva proporli di venire con me’ non capivo di cosa parlava ma era disperato, si sentiva in colpa ‘hei, calmati’ dissi prendendoli le mani ‘non è colpa tua, Harry è abbastanza maturo da prendere le sue decisioni’ lui negò con la testa ‘l’ha fatto solo per non lasciarmi solo’ abbassò lo sguardo ‘ti devo chiedere una cosa che non  faccio da anni’ lo guardai e lo incitai a continuare ‘puoi abbracciarmi?’ non era una richiesta ma una supplica, sorrisi e mi avvicinai.
Portai le mie braccia sul suo collo e lo strinsi forte mentre lui poggiava le mani sui miei fianchi.
Dopo che ci staccammo, presi coraggio e parlai ‘Zayn, ti voglio aiutare ma devi raccontarmi tutto quello che hai passato’ respiro profondamente ‘no, sarebbe troppo pericoloso’ abbassai lo sguardo, non si fidava di me questo era certo ‘allora rimani con me?’ mi guardai intorno ‘facciamo cosi, rimango con te finche non ti addormenti, ok?’ annui con la testa e si appoggio sulle mie gambe ‘scusa?’ chiesi ridacchiando ‘almeno fammi scegliere come addormentarmi’ sorrise per poi chiudere gli occhi, mi guardai intorno non aveva ne foto dei suoi genitori, ne con i suoi amici.
Era una stanza spoglia, bianca senza colore; Zayn non voleva più colore nella sua vita questo era chiaro, non capivo perché faceva cosi volevo aiutarlo ma sarebbe stato difficile finche non mi avrebbe raccontato tutto.
 
La mia povera schiena era dolorante, come cavolo mi ero addormentata? Aprì li occhi e trovai Zayn sdraiato sulle mie gambe ‘accidenti, mi sono addormentata’ imprecai a bassa voce, senza svegliarlo sollevai con delicatezza la sua testa e scesi dal letto.
Il labbro inferiore aveva ancora quel taglio ma lo rendeva estremamente sexy, mi morsi il labbro per poi prendere la borsa e andarmene.
Quando uscì di casa mi ritrovai faccia a faccia con Harry ‘cosa ci fai ancora qui?’ chiese strabuzzando gli occhi ‘Zayn non voleva che lo lasciassi solo’ dissi guardando il riccio entrare ‘lascialo stare, Edwards’ disse chiudendomi la porta in faccia.
Inizia a camminare verso casa mia; perché mi aveva detto così? Non sono io che gli ho fatto del male.
Sto cercando di aiutarlo il più possibile ma lui non vuole essere aiutato.
Non ascolterò Harry, non voglio.
Quando entrai in casa, vidi scendere giù mia sorella ‘dove sei stata Pezz?’ mi chiese baciandomi la guancia ‘da un’amica’ dissi togliendomi le scarpe e andando verso le scale ‘vado a lavarmi, ti vengo a prendere a scuola se riesco’ dissi salendo le scale; proprio in cima trovai mio fratello ‘eccola la bella addormentata’ disse ridendo ‘perché ridi?’ chiesi perplessa ‘Perrie ti avrò chiamato almeno venti volte e non hai mai risposto.. papà è super arrabbiato’ sbarrai gli occhi, merda il telefono aveva il silenzioso ‘cambiati e scendi’ disse sorpassandomi, corsi in camera e tirai fuori una canottiera e un pantaloncino jeans e corsi di sotto.
‘Buongiorno’ dissi sedendomi al mio posto, mio padre non mi guardava nemmeno e mia madre mi sorrise dolcemente ‘dove sei stata?’ chiese il primo versandosi del caffè ‘da un’amica’ dissi prendendo del succo d’arancia ‘quale amica?’ chiese, le mie mani iniziavano a sudare ‘un’amica del corso di canto, non la conosci’ dissi bevendo ‘pensi che sia scemo’ disse sbattendo le mani sul tavolo ‘tesoro calmati’ cercò di tranquillizzarlo mia madre ‘tranquillo? Tua figlia sta in giro tutta la notte’ gridò ‘i-io sono stata a casa di un’amica, davvero’ dissi tremante ‘e io ci dovrei credere? Davvero Perrie sei una delusione’ disse alzandosi dal tavolo.
Ero una delusione? Io sono sempre stata la più amata, la più stimata dai miei genitori e ora per uno stupido errore li ho delusi; non può essere vero.
Senti la porta sbattere e i miei occhi inumidirsi, mi alzai dal tavolo e corsi su per le scale per poi chiudermi nella mia stanza, sbuffai e misi la testa sotto il cuscino.
Non riuscivo a capire neanche il motivo per cui mio padre si fosse arrabbiato così tanto, si non avevo avvertito che sarei rimasta fuori anche la notte ma non era un errore irreparabile, senti qualcuno bussare alla porta gridai un avanti e mi sedetti sul letto.
‘Hey sorellina’ disse Jonnie sedendosi davanti a me ‘non voglio chiederti dov’eri o cose simili.. voglio solo lasciarti sfogare’ continuò, lo guardai aveva uno sguardo cosi dolce che mi scaldava il cuore ‘non capisco perché si è arrabbiato così tanto! Sono stata solo fuori una notte e non è successo niente. Non posso essere una delusione solo per questo’ dissi abbassando la testa ‘ieri sera aveva organizzato con i genitori di Jake e lui e ci teneva che tu eri presente.. voleva rifarvi mettere insieme’ lo guardai ‘ma è una cosa impossibile io non voglio tornare con Jake’ dissi alzandomi dal letto ‘lo so che Jake non è proprio il ragazzo dei tuoi sogni ma per papà è perfetto’ sbuffai ‘senti Jonnie grazie mille ma ora vado da Jade’ dissi prendendo la borsa e infilandosi le all star bianche ‘ci vediamo stasera’ continuai, aprendo la porta della stanza.
 
Non avevo voglia di andare da Jade mi avrebbe riempito di domande ma mi serviva una copertura quindi la chiamai, rispose dopo il quarto squillo ‘Jade, devi farmi un favore’ dissi supplichevole ‘aspetta tu ci hai lasciate sole al cinema e sei sparita e non ci hai neanche detto il motivo’ rispose triste ‘Jade è vero mi sono dimenticata! Allora facciamo cosi tu mi copri oggi pomeriggio e domani passiamo tutta la giornata con le altre e vi racconto tutto, per favore già ho fatto un casino’ dissi avvicinandomi alla stazione ‘va bene Pezz, devo dire che sei stata con me tutto il pomeriggio, giusto?’ sorrisi ‘si Jade,si! Grazie mille tu non immagini quanto io ti sia grata’ strillai ‘calmati bionda, domani mi spieghi tutto..ciao’ disse chiudendo la chiamata.
Buttai il telefono in borsa e mi avvicinai verso la casa che avevo abbandonato poche ore fa, bussai alla porta.
Aspettai  qualche minuto, finche un ragazzo riccio non venne ad aprirmi..Harry, merda.
‘Mica ti avevo detto di lasciare stare Zayn’ disse guardandomi male ‘si, ma io non ti do retta e poi voglio vedere come sta’ dissi cercando di entrare in casa ma mi fermò ‘Alt! Non penserai davvero che ti lasci passare.. Edwards vattene!’ respirai a fondo cercando di mantenere la calma ‘senti razza di ragazzino..’ non riuscì a finire la frase che arrivò Zayn con indosso una camicia aperta ‘pensavo fossi sparita’ disse togliendo di mezzo Harry ‘no, mi è successa una cosa e sono dovuta andare via ma sono tornata per vedere come stai’ dissi sorridendogli dolcemente ‘vieni’ disse facendomi entrare, sorrisi e sfidai con lo sguardo il riccio il quale se ne andò nell’altra stanza.
‘Lascia stare Harry’ disse chiudendo la porta ‘si ma qualche volta fa innervosire’ dissi levando la felpa ‘quasi sempre’ ridacchiò, sorrisi ‘allora come va il labbro?’ chiesi guardandogli la bocca.
Quella bocca dannatamente perfetta, la voglia di poggiare le mie labbra sulle sue cresceva ogni minuto di più; spostai lo sguardo diventando rossa.
‘Mi duole un po’ ma niente di grave’ disse circondandomi la spalla con un braccio ‘visto che ora sto meglio se vuoi possiamo uscire’ sorrisi ‘meglio di no, stai ancora male’ dissi togliendo il suo braccio dalle mie spalle ‘no sto meglio, davvero’ disse facendo il labbruccio ‘Zayn meglio che per alcuni giorni stai a casa’ dissi appoggiando una mano sulla sua guancia ‘ok, ma quando starò meglio usciamo, promesso’ disse porgendomi la mano la strinsi e sorrisi.
‘Andiamo in salotto prima che Harry faccia qualche stupidità’ disse accompagnandomi nella stanza dov’era sparito il riccio ‘oh pensavo fosse morti’ disse cambiando canale ‘come sei simpatico’ dissi alzando gli occhi al cielo ‘io lo sono davvero tu no’ sputo maligno ‘Harry non essere maleducato’ disse facendomi sedere sul divano vicino a lui ‘vuoi vedere qualcosa in particolare bambolina?’ mi chiese gentilmente, sorrisi e negai con la testa ‘Hazza scegli pure tu’ disse stiracchiandosi sul divano, Harry cambiò canale almeno dieci volte fino a lasciare su un film, ogni cinque minuti Harry si girava per guardarmi male; mi ero stufata quindi mi alzai e con una scusa andai in bagno mi misi seduta nella vasca e pensai a come risolvere tutti questi casini.
Qualche minuto dopo qualcuno bussò alla porta ‘avanti’ dissi insicura ‘hei bambolina’ disse il moro entrando e chiudendo la porta alle sue spalle ‘scusa ma davvero non sopportavo più gli sguardi del tuo amico’ lui sorrise ‘ho notato e mi dispiace molto.. Harry è fatto cosi’ disse rassegnato ‘allora è fatto male’ dissi provocando una risata da parte del ragazzo ‘scusa.. ma davvero non capisco’ Zayn respirò a fondo ‘l’anno scorso stavo più o meno con una ragazza e poi lei mi ha lasciato per andare in Australia, Hazza ha paura che io mi inizi a innamorare di te’ ridacchiai ‘ma è impossibile tu innamorato di me’ lui guardo il basso ‘già, siamo diversi’ disse sconsolato.
 
HELLO!
So che è corto.
Ma vi prometto che quelli prossimi saranno più lunghi ma vedete rientro dal primo giorno di scuola dopo le vacanze e sono stanchissima; poi ho dormito solo tre ore (sono un genio).
Scusate eventuali errori.
Avete visto i nuovi piercing della Edwards? Bdjbsvjbujsfvbuiebv
Diciamo è sempre bellissima.. domenica tornano le little mix in Inghilterra c:
Su Malik aspetta qualche giorno e rivedi la tua fidanzata lol (no, non sono normale ma scusate li amo troppo insieme).
Continuo dopo almeno tre recensioni.
Bacii.
Twitter: @heyosment

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Capitolo 5
*** Capitolo cinque; ***


Si era seduto vicino a me e fissava il muro ‘ecco’ la sua voce tremava ‘voglio essere onesto con te e dirti tutto quello che mi è successo’ lo guardai sembrava un cucciolo spaventato ‘non sei costretto’ dissi guardandolo, lui nego con la testa ‘lo voglio fare’ sospiro ‘me ne sono andato via da due anni di casa e all’inizio non sapevo come procurarmi le cose necessarie per vivere e ho iniziato a cercare qualche lavoro. All’inizio erano lavori comuni come il cassiere o lo spazino ma una sera ero appena uscito da un bar e non c’era nessuno per strada fino a quando dei ragazzi mi si sono piazzati davanti. Era più alti,robusti di più; voleva i miei soldi ma non potevo e non volevo darglieli e cercai di andarmene ma loro me lo impedirono e iniziarono a picchiarmi, prima non ero forte come adesso quindi con pochi pugni riuscirono a farmi cadere a terra. Presero il mio portafoglio e se ne andarono; io non riuscivo a muovermi e rimasi lì sdraiato sul asfalto agonizzando. In quel momento volevo solo morire, dopo poche ore mi sveglia in un letto di ospedale e vidi vicino a me un ragazzo alto,moro con due occhi verdi. Harry mi aveva portato lì e mi aveva aiutato anche nei giorni successivi finche non siamo diventati amici, un giorno mentre eravamo in giro dei ragazzi avevano fermato Harry e l’avevano minacciato che doveva procurargli i soldi delle vendite. Io non sapevo di cosa si trattava ma volevo aiutare il mio amico e da lì ho iniziato a spacciare anche io, so che è un lavoro pericoloso ma riesco a guadagnare bene senza fatica’.
Per tutto il suo racconto i miei occhi erano rimasti fissi a terra non avevo il coraggio di alzare lo sguardo ora avevo capito anche perché Harry era così protettivo nei confronti di Zayn.. sapeva che l’aveva cacciato lui in quel guaio e voleva proteggerlo come il suo amico aveva fatto con lui ‘Perrie?’ quando mi chiamava per nome stavamo parlando di qualcosa di serio, alzai lo sguardo i suoi occhi erano lucidi ‘mi dispiace per averti giudicato male’ dissi avvicinandomi di più a lui, nego con la testa ‘tutti mi giudicano male e fanno bene’ lo fermai ‘tutti sono convinti che se uno spacciai e un ragazzo pericoloso e drogato. Hanno paura delle persone come te senza conoscere la tua storia, e io ero ignorante come loro’ mi circondo la spalla con un braccio ‘hei, tu non sei ignorante avevi solo paura’ disse avvicinano il suo viso al mio, chiusi gli occhi aspettando il contatto con le sue labbra ma quando senti il suo respiro vicino alla mia bocca la porta si aprì.
‘Volevo vedere che fine avevate fatto e poi Zayn è arrivato Liam’ disse il riccio andandosene chiudendo la porta, mi alzai e aspettai che il ragazzo fece lo stesso ‘forse ha ragione Harry meglio se ti lascio in pace’ dissi guardando la sua schiena curva sul lavandino intento a lavarsi il viso ‘non devi ascoltare Harry e poi non te lo lascerei fare’ disse asciugandosi le mani nel asciugamano bianco, abbassai lo sguardo e sorrisi ‘ti ho vista’ disse ridacchiando e aprendomi la porta.
 
Stavo aspettando Charlie fuori dalla sua scuola non mi è mai piaciuta quella scuola, quando andavo io tutti i professori puzzavano e c’è l’avevano con me.
D’accordo che non ero un angioletto, rispondevo sempre a tono e non studiavo molto ma alla fine ero pur sempre una brava ragazza.
‘Pezz’ senti squittire la mia sorellina ‘hei, visto ti sono venuta a prendere’ dissi sorridendo ‘perfetto visto che sei qui mi vuoi fare un favore?’ la guardai interrogativa ‘niente di cattivo.. solo che dobbiamo fare delle gare nel fine settimana con un componente della famiglia e visto che mamma e papà diranno sicuramente no potrei venire te?’mi sorrise, negai con la testa ‘non se ne parla chiedilo a Jonnie’ lei sospirò e abbasso la testa ‘per favore.. Jonnie farebbe scappare Matt’ sgranai chi occhi ‘Matt?’ lei alzò lo sguardo e sorrise ‘si il ragazzo che mi piace’ sbuffai ‘ok, ti aiuto questa volta ma mi devi un favore immenso’ dissi incrociando le braccia, lei sorrise e mi abbracciò ‘vado a dirlo a Matt e Ally’ disse andandosene saltellando, la guardai e ridacchiai.
‘Hei bellezza’ disse una voce alle mie spalle, mi girai e mi trovai un ragazzino biondo con gli occhi marroni ‘hai bisogno di qualcosa?’ chiesi gentilmente ‘si, il tuo numero’ sorrise beffardo ‘come scusa?’ dissi ridendo ‘perché ridi? Io sono serio.. sai sei cosi carina’ disse facendomi l’occhiolino ‘ok, basta hai quindici anni’ dissi annoiata ‘ne ho quasi sedici e mezzo’ disse strafottente ‘neh devi bere di latte per arrivare a me,caro’ dissi andandomene verso Charlie.
‘Charlie possiamo andare?’ lei annui e saluto con la mano i suoi amici ‘Charlie chi è quel ragazzino biondo?’ dissi indicando il ragazzo di prima, lei rotò gli occhi ‘Luke ci prova con tutte, ci ha provato anche con te?’ annui e lei scoppiò a ridere ‘povera sorellina’ disse continuando a ridere le diede una spinta e iniziamo a camminare verso casa.
 
‘Pezz ci fermiamo a prendere un gelato?’ mi chiese sognante mia sorella ridacchiai e annui.
Andammo in una gelateria vicino al centro e prendemmo quei benedetti gelati.
‘Non capisco perché non prendi mai un gelato’ disse Charlie leccando il gelato alla crema ‘preferisco il frappè’ dissi facendo spallucce  ‘vado un secondo in quella libreria mi aspetti qua?’ mi disse indicando la libreria, annui e lei corse dentro.
‘Edwards’ una voce da dietro di chiamò, mi voltai e vidi lui.
‘Max’ dissi con disprezzo ‘non dirmi che c’è l’hai ancora con me’ disse beffardo, quanto potevo odiarlo era insopportabile,arrogante e ignorante!
‘che vuoi?’ sbuffai ‘come sei acida’ disse ridacchiando ‘comunque volevo dirti che la vita di Jake sta andando alla grande! Tu non immagini quante ragazze cambia ogni sera’ la circolazione mi si fermò anche se non provavo niente per Jake quelle parole mi distrusse dentro, ero così facile da dimenticare?
‘Non me ne frega’ dissi a sguardo basso ‘so che t’importa.. sei sempre stata Perrie Edwards la ragazza più desiderata e ammirata del gruppo e non accetti che un ragazzo ti abbia dimenticato così facilmente’ disse sogghignando ‘senti Max cosa vuoi? Non m’interessa niente di quello che fate’ dissi guardandolo negli occhi, i suoi occhi erano scuri,troppo scuri.
Cubi.
Cattivi.
Spaventosi.
‘Te’ rispose semplicemente ‘scusa?’ domanda sconvolta ‘oh dai Edwards lo sai pure tu che ti sbavo dietro da anni, dammi una possibilità! Con me il sesso alla perfezione è garantito’ li buttai il mio frappè addosso e girai i tacchi per entrare nella libreria; cercai mia sorella al primo piano e non c’era quindi optai per il reparto cd, dove la trovai intenta a leggere le tracce di un cd.
‘Ma non dovevi vedere un libro?’ chiesi ridacchiando ‘sì ma i cd sono più interessanti’ scossi la testa ‘Pezz!’ gridò Charlie facendomi girare di scatto ‘mi compri il cd di Justin?’ mi chiese con occhi sognanti ‘ma non c’è l’hai già?’ chiesi ricordando il mese scorso quando saltava sul letto per il cd di Justin ‘questo è acustico’ disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo ‘e va bene quanto costa?’ dissi prendendo il portafoglio dalla borsa mia sorella non disse niente e mi abbracciò, sorrisi e ricambiai.
 
‘Davvero Perrie grazie mille’  disse sorridente la morettina ‘basta ringraziarmi’ ridacchiai; ci fermammo davanti a una locandina la quale diceva ‘Justin Bieber: BELIEVE TOUR a Londra’  guardai mia sorella che aveva la bocca aperta e gli occhi sbarrati ‘Charlie?’ chiesi toccandole il braccio, lei iniziò a gridare e a piangere.
Ma che cavolo le è successo?!
‘Pezz, ti prego devi portarmi è la cosa più bella che potrebbe succedere nella mia vita’ sbarrai gli occhi ‘Charlie credo tu stia esagerando’ dissi spostandomi i capelli dietro l’orecchio ‘come scusa? Ti ricordi tu con Jesse McCartney?’ effettivamente aveva ragione non ero riuscita ad andare al concerto ed ero disperata piangevo tutto il giorno e sentire la sua voce mi faceva aumentare le lacrime perché io non potevo esserci; i biglietti erano finiti prima del tempo e io non c’è l’avevo fatta.. il mio sogno era andato in frantumi.
Non volevo che succedesse anche a Charlie ‘ti porterò!’ dissi sicura, sorrise e mi abbracciò ancora.
 
Chiamai Jesy al telefono e non rispondeva, come sempre.
‘Perché ha un cellulare se non risponde?!’ dissi lanciato il cellulare sul letto, presi il computer portatile e lo appoggiai sulle mie cosce ‘vediamo un po’ questi biglietti’ dissi digitando il nome su google più di duemila risultati mi erano usciti ‘meglio se domani vado in biglietteria’ dissi sbuffando e chiudendo il pc.
Uscì dalla mia camera e bussai a quella di Jonnie ‘avanti’ mi chiamò da dentro, aprì la porta ed entrai sorridente ‘hei sorellina che ti serve?’ disse sedendosi sul letto ‘beh Charlie vuole andare a un concerto e quindi volevo comprargli il biglietto.. mi accompagneresti domani?’ chiesi supplicandolo, ero consapevole che non amava affatto Justin ma per sua sorella poteva farlo.
Sbuffo e poi annui, gli saltai addosso abbracciandolo ‘grazie, sei il migliore’ dissi baciandogli la guancia,arrossi leggermente ‘ora esci che è meglio’ disse cacciandomi fuori dalla sua camera.
Risi e uscì dalla porta e andai verso il bagno ma era occupato ‘mi serve il bagno’ dissi mentre bussavo, nessuna risposta.
Sbuffai e aumentai il battito del mio pugno sulla porta di legno, all’improvviso la porta si aprì e mi ritrovai faccia a faccia con Jake.
‘Cosa ci fai qui?’ chiesi indietreggiando ‘tuo padre mi ha invitato sai come mi adora’ è l’unico che può adorare un essere del genere, il suo viso era rilassato e con un ghigno dipinto sul volto i suoi occhi trasmetteva odio e soddisfazione.
‘Sai quando ci siamo messi insieme ero cosi felice ho pensato Perrie Edwards ha scelto me tra tanti ragazzi ma poi ho capito che è stata una sfortuna. Sei una ragazza vuota, non prova emozioni.. il tuo cuore è come l’iceberg che ha fatto affondare il titanic, nessun ragazzo ti amerà mai per quella che sei. Saranno sempre attratti dal tuo bel visino e dal tuo fisico perfetto ma poi ti conosceranno e ti abbandoneranno. Nessuno vorrebbe amare una ragazza tanto stronza’ dopo quelle parole iniziò a ridere, i miei occhi pizzicavano; io non sono stronza e soprattutto non sono una ragazza senza cuore.
‘Sei solo un coglione! Io ho dei sentimenti sei tu che non li capisci e non gli hai mai capiti! Quindi fammi il favore di non rompermi più le scatole e di restare con le tue puttanelle!’ dissi oltrepassandolo e scendendo le scale.
Vaffanculo a Jake.
Vaffanculo alla mia vita.
Vaffanculo a Max.
Vaffanculo a mio padre.
Vaffanculo ai soldi.
Vaffanculo a tutto!
 
I miei occhi pizzicavano io continuavo a camminare.
Avevo perso tempo con un’idiota che non mi amava e non ci teneva a me.
Perrie sei davvero intelligente.
Come ho fatto a fidarmi di lui? Ma quanto sono stata scema.
Mi trovavo in una via a me conosciuta.
Percorsi la strada fino a trovarmi davanti a una casa bianca con un giardino ben curato, avanzai fino alla porta e suonai il campanello.
Dopo pochi minuti venne ad aprirmi l’unica persona con cui volevo stare.
‘Perrie’ disse in un sussurrò  ‘Katherine’ l’abbraccia, era immobile non ricambio il mio abbraccio e mi staccai velocemente ‘che ti succede?’ chiesi preoccupata‘devo dirti una cosa importante’ annui per farla andare avanti ‘ecco.. l’altra sera sono uscita con dei miei amici e ho incontrato Jake’ la fermai ‘anche tu?’ lei annui.
La guardavo incredula, negavo con la testa ‘non può essere’ dissi allontanandomi da lei, cercava di dire qualcosa ma non trovava le parole.
Negai con la testa e scappai via.
Anche Katherine? Non può essere.
Io e Katherine sembriamo sorelle: bionde,occhi chiari e stesso carattere.
E’ sempre stata la mia migliore amica anche prima di Jade,Jesy e Leigh-Anne; ci siamo sempre confidate tutto, volevo parlare di Zayn e di quello che mi aveva detto Jake ma a quanto pare lei doveva dirmi altro di ben più grande.
Stavo camminando senza una meta precisa, non sapevo dove andare e non volevo andare da nessuna parte, andai in un parco e mi misi su una panchina.
Guardavo le coppiette girare per il parco, bambini giocare e anziani chiacchierare.
Sbuffai e mi alzai.
Camminai fino a raggiungere un albero mi appoggiai al tronco e chiusi gli occhi.
Gli occhi mi bruciavano per le troppe lacrime versate.
Il mascara era sparso sulle mie guancie.
Non volevo piangere ancora e per evitarlo continuavo a mordermi il labbro.
‘Se hai fame evita di mangiarti il labbro’ puntualizzò una voce alle mie spalle ‘tu potresti farti i fatti tuoi dissi sempre con gli occhi chiusi ‘dai Edwards’ aprì gli occhi e voltai il viso ‘che vuoi Harry?’ chiesi annoiata ‘niente ti ho visto e volevo infastidirti’ sorrise ‘fatti una vita allora’ dissi allontanandomi ‘non andare di là’ mi fermò da un braccio ‘perché dovrei ascoltarti,scusa?’ lui sbuffò ‘fai come cazzo vuoi’ disse andandosene.
Quel ragazzo è insopportabile, mi incamminai nella direzione che mi aveva detto; ero troppo curiosa.
Sentivo delle voci, anche troppo famigliari.
Mi avvicinai a un albero e mi nascosi dietro c’era un gruppetto di ragazzi che parlavano; li scrutai di più e a mio malgrado sapevo chi fossero: Max, Jay, Sam e Nathan.
Sam, il ragazzo di Jade non è mai andato d’accordo con quei tre e ora è insieme a loro? La cosa si fa sempre più strana.
‘Dai Sam un tiro’ disse Jay passandogli una specie di sigaretta ‘no davvero dopo devo andare da Jade’ se deve andare dalla sua ragazza perché era con loro? ‘Sam sei sempre il solito caga sotto’ rise Max  ‘almeno io una ragazza c’è l’ho’ Sam uno, Max zero.
‘Non me ne frega di avere una ragazza’ disse calmo ‘solo perché Perrie non ci sta’ disse ridacchiando Jay ‘cretino sai quanto me ne frega di quella sottospecie di barbie’ io sottospecie di barbie? Idiota!
Ok, era diventata ancora più nervosa.
Quell’idiota che si crede chissà chi ma nessuno lo considera, fa il bulletto in giro solo perché a qualche muscolo.
‘Ma se ti piace la barbie’ disse Nathan che era rimasto in silenzio fino ad ora ‘si è bella, è intelligente ma non ha grinta.. sta a tutte le regole non si spinge mai oltre’ scrollò le spalle Max.
Io non mi spingevo mai oltre perché avevo paura di fare cazzate, di commettere errori che poi con il tempo mi avrebbero fatto pentire.
L’unica cosa che mi sono spinta oltre a fare è stato il mio tatuaggio.
Sbuffai e mi girai per andarmene ma andai addosso a qualcosa e caddi.
Alzai gli occhi e mi trovai Tom e Siva che ridevano ; ‘che ci fai qui?’ chiese il primo ‘niente’ dissi alzandomi e cercando di andarmene ‘ah, ah aspetta.. non te ne vai da qui’ continuò prendendomi da un braccio e portandomi dove c’erano gli altri.
Sono fottuta.
‘Ragazzi, guardate chi ho trovato’ disse Tom lasciandomi il braccio e facendomi cadere a terra ‘Ahia, idiota’ dissi toccandomi il braccio, Sam si avvicino e mi aiutò ad alzarmi ‘stai bene?’ mi chiese gentilmente, annui e guardai con disgusto Max ‘bhe che c’è?’ mi chiese sfidandomi con gli occhi ‘io non sono una codarda,deficiente’ dissi facendogli ricordare le sue parole di prima ‘davvero?’ annui ‘allora fai un tiro di questo’ disse porgendomi la stessa cosa che voleva far fumare a Sam ‘Perrie non farlo’ mi supplico il ragazzo della mia amica, lo guardai per poi guardare la sigaretta.
La presi e me la portai alle labbra, guardai un’ultima volta Sam e poi aspirai; inizia a tossire e buttai la sigaretta a terra e misi una mano vicino alle labbra.
Non riuscivo a smettere di tossire.
‘Perrie?’ mi chiamò preoccupato Sam, non riuscivo a parlare tossivo e basta‘Max sei un cretino!’ gridò il ragazzo battendomi la mano sulla schiena ‘per una canna non muore!’ disse tranquillo ‘si ma non ha mai fumato nemmeno una sigaretta, guardala!’ continuavo a tossire.
Sono una cretina per il mio stupido orgoglio mi sono fumata una canna.
‘Perrie ti accompagno a casa’ negai con la testa, mi sedetti a terra mentre continuavo a tossire e mi lacrimavano gli occhi ‘Max cazzo! Sta malissimo’ disse prendendomi la mano ‘è colpa sua’ disse tranquillo ‘Max, ora devo arrivare il ragazzino’ disse Tom girandosi intorno ‘Perrie cerca di non tossire, guarda in alto’ mi aiutava Sam, trattenni un po’ il respiro e poi lo ripresi, guardai Sam ‘merda sei diventata pallidissima’ disse facendomi alzare ‘meglio se vi muovete ad andare prima che arrivi quello’ disse serio Max ‘sai fosse facile.. lei sta male e se la porto a casa cosi suo fratello m’ammazza!’ disse Sam mentre mi teneva per la mano ‘Max è arrivato’ disse Tom preoccupato ‘copritela’ i ragazzi si misero davanti a me ‘non parlare capito’ mi disse con cattiveria Siva.
Mi portai le ginocchia al petto e trattenni il respiro.
Avevo paura anche perché cominciavo a vedere offuscato.
‘Hei bamboccio, che hai fatto alla faccia?’ chiese Max a qualcuno ‘cazzi miei’ quella voce, l’avrei riconosciuta sempre:Zayn.
Cercai di alzarmi ma Siva mi fece ricadere dandomi un calcio sul piede.
Che male.
Sam si girò e mi guardo, aveva lo sguardo preoccupato.
Non riuscivo neanche a sollevarmi la terra, il piede mi faceva male e avevo la vista offuscata.
‘Sam’ sussurrai, lui si girò e mi guardo preoccupato ‘vedo tutto offuscato’ presi un respiro e continuai ‘e mi fa male il piede.. non riesco ad alzarmi’ lui si girò di scatto e si abbassò ‘quante sono queste?’ mi chiese piazzandomi davanti la sua mano ‘n-non lo so’ Sam si alzo e avanzo verso Max.
‘Coglione!’ disse spingendolo ‘oh cazzo fai?’ disse spingendolo a sua volta ‘sta malissimo e ora cazzo facciamo!’ gridò ‘chi sta male?’ s’intromise Zayn, Sam sospirò ‘una ragazza.. Max li ha fatto fare un tiro di canna e lei non ha neanche mai fumato e ora sta male’ disse disperato ‘dov’è ora?’ chiese sbuffando ‘dietro gli altri’.
Il moro sbuffo e si avvicinò ai ragazzi ‘toglietevi’ gridò, si tolsero e io alzai gli occhi per guardarlo.
Sbarro gli occhi quando mi vide, i miei occhi iniziarono a lacrimare ‘ma siete deficienti?’ disse abbassandomi per toccarmi il viso ‘è state lei.. il suo stupido orgoglio!’ disse Max tranquillamente.
‘Hey, riesci ad alzarti?’ mi chiese, io negai.
Non riuscivo a tenere gli occhi aperti e piano,piano mi si chiusero.
Non vedevo niente.. vedevo solo bianco.
Non sentivo le voci che mi chiamavano o altro.
Sentì solo una mano stringere la mia.
 
 
 
 
 
HELLO!
Lo so che è passato un po’ di tempo ma almeno sta volta è uscito più lungo e sono successe cose nuove.
Jake è uno stronzo,insopportabile ma tutte l’avevamo capito da subito.
Ho messo dentro anche Katherine visto che è la migliore amica di Perrie.
Avete visto il nuovo video clip delle little mix? Semplicemente favoloso!
La nostra Pezz è tornata grigia (?) è sempre perfetta.
Avete visto che è stata molto tempo con Zayn negli ultimi giorni, li adoro insieme.
Poi Malik quanto è dolce che li manda i baci *---*
Comunque non mi  sembra giusto e neanche carino insultarla solo per dei baci, cavolo è il suo ragazzo potrà fare quello che vuole!
Poi lei non ha fatto niente è stato Zayn.
Va beh oltre a questo..
Spero vi piaccia c:
Recensite.
Buon inizio settimana.
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Capitolo 6
*** Capitolo sei; ***


Mi alzai con un forte mal di testa, presi il cuscino vicino a me e  lo abbracciai.
Mi sentivo come se avessi preso una forte botta in testa, avevo la gola secca e gli occhi mi bruciavano sicuramente si saranno arrossati.
‘finalmente ti sei svegliata’ guardai verso la porta, un ragazzo teneva le mani nelle tasche dei jeans e mi guardava sorridente ‘Zayn?’ il ragazzo mi avvicino ‘bambolina come ti senti?’ mi chiese il moro per poi sedersi sul letto vicino a me ‘mi gira la testa’ dissi mettendomi una mano sulla tempia ‘hai dormito per quasi quattro ore, avevo temuto il peggio’ confessò abbassando gli occhi.
Perché temeva il peggio? Cos’era successo prima? Era come se avevo un vuoto in testa.
‘Non ti ricordi cos’è successo,vero?’ disse ridacchiando il ragazzo vicino a me, annui ‘ti spiego in semplici parole: Max ti ha fatto fare un tiro di canna’ alzai gli occhi e lo fissai ‘stai scherzando?’ chiesi preoccupata, lui nego ‘tranquilla non si avvicinerà più a te’ lo guardai bene, era serio ‘che hai fatto?’ aveva lo sguardo fisso nel vuoto, la mascella serrata e la mano chiusa a pugno.
Li presi il viso tra le mani ‘hei non hai fatto stupidate,vero?’ lui mi guardo per un secondo e poi pose le sue labbra sulla mia guancia ‘stai tranquilla’ disse alzandosi dal letto ‘ti porto da mangiare’ disse sparendo.
Mi toccai la guancia, era calda come se fosse stata scottata.
Un sorriso si fece largo sul mio volto, è la prima volta che Zayn mi bacia.
Avevo ancora la mano sulla guancia quando il moro torno con un piatto tra le mani‘ti ho portato un pezzo di pizza, non ho altro’ disse dandomi il piatto‘la pizza va bene, grazie’ dissi addentando un pezzo ‘allora bambolina come mai ti trovavi lì?’ mi chiese mentre accendeva una sigaretta  ‘ho incontrato Jake a casa mia e non avevo voglia di vederlo e me ne sono andata’ alzò un sopracciglio ‘sicura che non abbia detto niente di grave?’ ripensai alla conversazione con Jake, aveva detto delle cose grave ma forse è meglio se me le tengo per me, negai con la testa per poi sorridergli.
‘Dovresti sorridere di più, è meraviglioso il tuo sorriso’ arrossi e mi portai le mani sulle guancie ‘e sei meravigliosa quando arrossisci’ disse pizzicandomi il fianco.
Eravamo sdraiati sul letto senza fare niente, lui aveva gli occhi chiusi e lo guardavo incantata.
Una persona cosi bella può essere reale?
Sorrisi e li accarezzai la guancia ‘vorrei ringraziarti bene’ dissi cercando di alzarmi, una mano m’impedì di alzarmi.
Guardai la mano e poi sollevai lo sguardo sui suoi occhi scuri ‘ringraziami come si deve, allora’ disse ridacchiando, ma non dormiva? Cazzo.
‘Non saprei come’ arrossi ‘dammi un bacio sulla guancia.. già è un inizio’ lo guardai smarrita ‘dai uno piccolo’ si avvicino mostrando la guancia, mi feci forza e posai le miei labbra sulla sua guancia che pungeva per la barba che stava crescendo.
Mi grattai il mento, facendo una smorfia ‘ti prometto che mi farò la barba stasera, non voglio farti male’ sorrisi teneramente.
Guardai il cellulare erano le sette e mezza, era meglio se tornavo a casa.
‘Zayn io devo andare’ dissi avvicinandomi al suo orecchio, lui si giro e mi guardo con uno sguardo triste ‘non puoi restare con me ancora?’ mi chiese abbracciandomi ‘non posso’ dissi tristemente, lui slego l’abbraccio ‘almeno  mi dai il tuo numero di telefono?’chiese sorridendo, annui e presi il tuo telefono che era sul comodino ‘contento?’ sorrise e mi saluto con la mano.
‘Sei cosi stanco che non mi puoi dire ciao?’ ridacchiai, lui aprì un occhio ‘ci vediamo presto bambolina’ risi e me ne andai mandandogli un bacio volante.
 
Tornai a casa e trovai mia madre indaffarata a dare ordine ai camerieri, mio padre era in soggiorno a mettere apposto i libri nella libreria.
Sali le scale e andai verso la camera di mio fratello, entrai e lo trovai davanti al armadio con due camicie in mano ‘Jonnie cosa stai facendo?’ chiesi sedendomi sul letto‘stasera papà ha inviato la famiglia di Jake a cena’ disse sbuffando e prendendo la giacca e infilarsela.
Ancora Jake? Che stress.
‘Tu tutto bene?’ mi chiese sedendosi vicino a me, annui per poi sdraiarmi sul letto ‘non ho voglia di vederlo’ ammisi‘ti capisco’ sbuffai, il mio telefono suonò e lo presi dalla tasca.
Aprì il messaggio: ‘bambolina mi manchi. Z’ sorrisi e risposi ‘tanto ci rivediamo succede sempre. P’ ridacchiai e posai il telefono sul comodino.
‘Chi è?’ chiese curioso mio fratello che era rimasto in silenzio fino a quel momento ‘un amico’ lui alzò un sopracciglio ‘uno del mio stesso corso di canto’ menti, lui annui.
‘Vai a vestirti, prima ceniamo e prima se ne vanno’ presi il telefono e corsi fuori.
Entrai in camera mia e presi un vestito grigio lungo fino al ginocchio con delle zeppe nere.
Sospirai e mi buttai sul letto; le parole di Jake mi giravano ancora per la testa e al ricordo in mio cuore perdeva un battito.
Senti suonare anche il telefono e con mala voglia lo presi.
‘E se non ci vedessimo più? Mi dimenticheresti?’ Zayn almeno lui c’era sempre ‘non credo sia facile dimenticarti,Zayn’.
‘Lo so sono cosi bello che nessuna può dimenticarmi’ ridacchiai e poi scossi la testa ‘mi hai stravolto la vita’ ammisi ‘questo mi fa piacere.. allora che programmi hai per stasera?’ perché non poteva esserci lui come ospite?
‘Cena con la famiglia di Jake’ aspettai cinque minuti prima di inviarglielo.
‘Che cosa orribile.. vorrei venirti a salvare ma anch’io ho da fare’ sarebbe romantico pensai ‘che fai? Harry?’ quel riccio insopportabile.
‘Si ma esco anche con altri miei amici:Liam,Louis e Niall’ di Liam mi ricordavo l’avevo incontrato qualche tempo fa.
‘Conosco Liam, l’ho conosciuto quando tu sei stato male’ forse potevo evitare di dirglielo ‘beh poi ti farò conoscere Louis e Niall’ risi ‘ma poi io dovrei farti conoscere le mie amiche’.
‘Come vuoi.. mi basti tu!’ rilessi più volte quel messaggio, aveva la bocca semi aperta e non sapevo che rispondere ‘piccola devo andare ci sentiamo appena posso,divertiti. x’.
 
Stavo mettendo il mascara quando il mio computer fece un rumore andai a vedere ed era una chiamata di skype,Jade.
‘bionda come stai?’ mi chiese allarmata, guardai dietro e intravidi la giacca di Sam ‘si, sto bene.. ‘ non sapevo se il ragazzo li aveva raccontato tutto ‘Sam mi ha detto tutto, io gli ammazzo!’ grido.
‘Jade non gridare, domani ci vediamo che ti racconto tutto quello che è successo.. ora devo andare perché mio padre ha invitato la famiglia di Jake’ sbuffai e lei roteo gli occhi.
‘Ti voglio bene,Jade.. saluta Sam’ le mandai un bacio e chiusi la chiamata.
Infilai le scarpe prima di sentire il campanello suonare.
Sentì mio padre urlare il mio nome dal piano di sotto.
Sbuffai e usci dalla stanza ma prima presi il cellulare e digitai velocemente un messaggio: ‘se c’eri tu sarebbe stato meglio. Anche tu mi basti.x’
Non potevo credere di averlo fatto davvero ma dovevo dirglielo.
Scesi le scale con lentezza e vidi all’ingresso mio padre che parlava con il padre di Jake e quest’ultimo, mi sorrisero e gli salutai gentilmente per poi andare in salotto e sedermi vicina a mia sorella.
‘Pezz dove sei stata oggi?’ chiese sorridente ‘ho fatto un giro al parco niente di che’ dissi prendendo un bicchiere di champagne.
 
 
La cena stava per finire e oltre alla sgradevole vicinanza di Jake tutto procedeva bene.
‘Jake perché non inviti Perrie alla festa di domani sera?’ chiese suo padre ‘ma non credo voglia venire’ concluse Jake, qualcosa di giusto anche lui diceva.
‘Sono sicuro che verrà’ intervenni mio padre ‘ma papà non credo sia il momento’ continuai ‘suo padre e Jake sono stati cosi gentili il minimo che puoi fare è andare e non protestare Perrie’.
Dopo un’ora finalmente se ne andarono e io rimasi li seduta sul divano con mio fratello di fianco ‘papà scusa ma Jake e Perrie si sono lasciati perché devi costringerla ad andare alla sua festa?’ chiese Jonnie ‘Jonnie non ti ci mettere anche tu.. è una festa di classe deve andare’ disse salutandoci e andando nelle sua stanza.
‘Scusa Pezz ci ho provato’ si scusò mio fratello ‘fa niente.. domani mattina andiamo alla biglietteria per i biglietti di Bieber,però’ lui annui per poi darmi un bacio sulla guancia e salire al piano superiore.
Perfetto ero di nuovo da sola, a casa mia io ero sempre  sola.
Tolsi le scarpe che mi facevano male e salì di corsa le scale per poi buttarmi sul mio letto.
‘Che stanchezza’ sussurrai, presi un cd dal comodino e lo inferi nello stereo.
Because you live.
La mia canzone preferita, ho affrontato la mia adolescenza insieme a questa canzone e ogni volta che chiudo gli occhi m’immagino ancora il mio primo giorno di scuola.
Ho odiato il primo giorno di scuola delle superiori perché appena entrata sono andata addosso a un ragazzo più grande e li ho rovesciato tutto il caffè addosso.
Mi ha urlato di tutto; i peggiori insulti per una camicia del cavolo.
Adam.
I suoi occhi non gli dimenticherò mai era freddi come il ghiaccio, non trasmettevano emozioni.
Guardai la sveglia: 23.30.
Presi il pigiama da sotto il cuscino e mi sedetti sulla sedia davanti alla scrivania.
Presi dello struccante e iniziai a togliere il trucco.
Dopo aver messo il pigiama m’infilai nel letto e cominciai a leggere il mio libro‘il mio angelo segreto’.
Vorrei avere anch’io la forza di Mia e l’amore di Patrick ma devo accontentarmi di essere Perrie Edwards.
Uno squillò mi fece sobbalzare.
‘Buona notte, bambolina.x’ era il primo ragazzo che mi mandava la buona notte, Jake non l’aveva mai fatto.
‘Buona notte anche a te Zayn.x’.
 
‘Pigrona, svegliati!’ mi urlò nelle orecchie mio fratello ‘lasciami dormire, voglio solo dormire’ dissi tirandomi il lenzuolo sopra la testa, mio fratello mi tolse le coperto e mi prese di peso e mi buttò in bagno.
‘Sono le nove, dobbiamo andare per i biglietti..lavati!’.
Dopo mezz’ora ero finalmente pronta.
‘Andiamo’ dissi prendendo a braccetto mio fratello e ci incamminammo verso la biglietteria.
‘Scusi ci sono ancora biglietti per Justin Bieber?’ chiesi con cortesia, la ragazza mi guardò e poi sbuffo ‘sono finiti due ore fa’ disse continuando a limarsi le unghie ‘che acida’ dissi e poi ci allontanammo.
‘Non sono riuscita a farle realizzare il suo sogno’ dissi triste ‘hei non è colpa tua’ disse abbracciandomi.
Come le dico ora che i biglietti per vedere il suo idolo sono finiti?
Dovrò vederla piangere.
Come era successo a me.
‘Jonnie non conosci nessuno che può venderteli?’ chiesi asciugandomi gli occhi ‘no.. ma non piangere Pezz so che ti viene in mente il concerto di Jesse ma non fare cosi! Ti ho già vista cosi tanti anni fa’ annui e tornammo a casa, con lui che mi teneva per le spalle.
 
Erano le quattro di pomeriggio ed ero in giro con le ragazze.
Avevamo comprato un po’ di cose e aveva deciso di riposarci al parco.
‘Mi dispiace tanto per Charlie’ disse Jade mettendosi apposto il lucidalabbra ‘non sai a me’ dissi tristemente ‘come l’ha presa?’ domanda Jesy malissimo’.
‘Guardate c’è Tom e Max’ disse Leigh indicandoli, io e Jade sbuffammo ‘salve ragazze’ ci salutò il moro ‘che volete?’ chiese Jade ‘acida Thirlwall? Sam non ti ha soddisfatta a letto?’ chiese con un ghigno Max ‘perché non te ne vai invece?’ chiesi guardandolo ‘Edwards più si fa avanti e diventi sempre più figa ma più stronza’ ancora con sta storia della stronza? ‘Io sono stronza solo con chi se lo merita,Max.’
‘Max lascia stare Perrie.. che siete venuti a fare al parco? Voi siete tipi da bar’ chiese Jesy‘dobbiamo incontrare delle persone, eccolo!’ ci girammo e vedemmo un ragazzo avvicinarci.
Era riccio.
Harry.
‘Hei riccio’ lo salutò Tom ‘ciao Tom’ lo salutò educatamente.
‘Ragazze vado al bar a prendere da bere’dissi alzandomi e lanciai un’occhiata a Harry e percorrendo il parco, era pieno di ragazzi che giocavo con il frisbee e a palla.
Stavo attraversando la strada quando vidi un ragazzo famigliare appoggiato alla statua al centro della strada, mi avvicinai e sorrisi.
‘Hei Zayn’lo salutai ‘ciao Perrie’ disse freddo, ma che gli prende? ‘Come mai sei qui e non con Harry?’  di solito non l’avrebbe mai lasciato da solo ‘non avevo voglia’  disse tranquillamente prendendo una sigaretta dal pacchetto che teneva tra le mani ‘forse è meglio se non ti fai vedere con me,no?’ mi chiese ‘come?’ perché mi chiedeva questo, non è mai successo ‘il tuo ragazzo potrebbe arrabbiarsi’ il mio ragazzo? Io non ho un ragazzo ‘ma io non ho un ragazzo’ ma che diavolo gli salta in mente ‘ti ho visto stamattina mentre abbracciavi un ragazzo e ve siete andati insieme’ Jonnie? Oddio pensava che era il mio ragazzo ‘Jonnie, il ragazzo che hai visto non è il mio ragazzo è solo mio fratello’ scoppia a ridere ‘come tuo fratello?’ aveva strabuzzato gli occhi ‘si,Jonnie è mio fratello. Ed eravamo andati li, in biglietteria per dei biglietti ma sono esauriti’ lui ci penso un po’ ‘che biglietti erano?’ forse lui poteva aiutarmi ‘Justin Bieber i biglietti erano per mia sorella’ sorrise e prese il cellulare ‘forse te li procuro io,bambolina’ sorrisi e l’abbraccia.
 
 
HELLO PEOPLE!
Allora scusate per l’attesa ma ho avuto da fare.
Scusate per eventuali errori.
Avete visto che Zayn è con Perrie in Francia per festeggiare il loro anniversario,awh.
Li amo e poi lui che l’ha baciata jdvbsjbdvsbdfhv
Sono l’amore.
Volevo ringraziare molto  Euphie_love che recensisce sempre tutti i capitoli e grazie anche a tutte quello che recensiscono e seguono la storia, grazie davvero.
Beh il prossimo spero di caricarlo prima, un bacio.
Recensite.
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Capitolo 7
*** Capitolo sette; ***




Stavo attraversando la strada per raggiungere Zayn, dovevamo andare a prendere i biglietti per il concerto di Justin.
‘hei piccola’ mi lasciò un bacio sulla guancia e io arrossi ‘ciao Zayn, tutto bene?’ lui annui e mi fece segno di seguirlo, oltrepassiamo una strada deserta piena di scatoloni e sacchi della spazzatura.
Una puzza indescrivibile.
Zayn si fermò di colpo davanti a un ragazzo, moro con gli occhi azzurri.. semplicemente bellissimo.
‘Amico quale buon vento?’ il moro al mio fianco sorrise e gli batté il cinque ‘avrei bisogno di alcuni biglietti’ lui annui e ci penso su ‘chi? Green Day, Drake?’ Zayn ridacchio e negò con la testa ‘Justin Bieber’ il ragazzo spalancò gli occhi e indietreggiò ‘amico sicuro di stare bene?’ Zayn rise ancora ‘non sono per me’ il moro si tranquillizzo ‘e per chi sono?’ troppo curioso questo tipo per i miei gusti ‘per me’ mi intromisi ‘e tu saresti?’ mi chiese il ragazzo porgendomi la mano ‘Perrie’ lui sorrise e mi diede un buffetto sulla guancia ‘io sono Louis Tomlinson’ sorrisi ‘Zayn è la tua ragazza?’ io negai con la testa ‘faresti diventare etero qualsiasi gay’ ridacchiai per l’esclamazione ‘Louis giù le mani’ disse Zayn tirandomi dietro di lui ‘oh ma dai sai che non sono gay e poi non te la ruberei mai,forse’.
 
Stavo saltellando come una bambina con Zayn che mi guardava divertito.
Louis aveva detto che sarebbe riuscito a procurarsi almeno un biglietto e io ero troppo felice.
‘mi stai facendo venire mal di testa’ disse divertito il moro ‘scusa ma sono troppo contenta’ lui ridacchiò ‘vuoi davvero bene a tua sorella’ mi fermai e lo guardai ‘si ma lo faccio anche perché so come ci si sente a non poter vedere il proprio idolo’ risposi tristemente ‘chi era il tuo idolo?’ mi chiese prendendomi una mano ‘Jesse McCartney’ci penso su e poi iniziò a ridere ‘oh cosa ti ridi!’ dissi colpendoli il braccio.
Jesse è un bel ragazzo ed è pieno di talento ovvio che era il mio idolo.
‘M’immagino te che saltellavi e gridavi come una ragazzina!’ scoppiò a ridere, mi misi sopra una panchina e iniziai a urlare ‘Jesse,Jesse,Jesse! Ti amo!’ delle vecchiette mi guardarono male e Zayn continuava a ridere, scesi dalla panchina e iniziai a camminare con una modella ‘se tu fossi come McCartney ti bacerei’ lui smise di ridere e mi guardò serio ‘ma io sono meglio di Jesse McCartney’ scoppiai a ridergli in faccia, lui mi prese per mano e iniziò a correre.
Stavo ridendo ancora quando il moro si fermò davanti a una panchina dove non c’era nessuno nei dintorni ‘perché siamo qui?’ si avvicinò a me e mi tolse i capelli dalla fronte ‘vuoi violentarmi?’ chiesi ridendo, lui alzò un sopracciglio e poi mi lasciò li.
Si mise in piedi sulla panchina e iniziò a cantare: ‘Because you live, and breathe because you make me believe in myself when nobody else can help because you live girl, my world has twice as many stars in the sky’ applaudi e sali sulla panchina con lui.
Ballammo insieme e sorridevo, quando ero con lui i miei sorrisi erano sempre sinceri.
Mi presi per i fianchi e mi fece volteggiare.
Cademmo sull’erba fresca e continuavamo a ridere.
‘Sono come Jesse,no?’ risi ‘non passi! Non sei biondo, non hai gli occhi chiari’ ridacchiai ‘infatti io sono meglio, quindi devi baciarmi’ mi alzai da terra e mi sedetti sulla panchina ‘stai facendo tutto questo solo perché vuoi che io ti baci?’ magari avevo frainteso tutto e a lui non interessavo.
Mi alzai dalla panchina e inizia a camminare.
Sono un’idiota, ecco cosa sono.
Sei una ragazza vuota, non prova emozioni.. il tuo cuore è come l’iceberg che ha fatto affondare il titanic, nessun ragazzo ti amerà mai per quella che sei. Saranno sempre attratti dal tuo bel visino e dal tuo fisico perfetto ma poi ti conosceranno e ti abbandoneranno. Nessuno vorrebbe amare una ragazza tanto stronza.
Delle lacrime cominciarono a scendere sulle mie guancie, Jake aveva ragione; sono una ragazza vuota.
A nessuno interessa di Perrie Edwards.
A tutti interessa il visino di Perrie Edwards.
Qualcuno mi prese la mano e mi fece girare nella sua direzione.
‘oh che ti è preso?’ abbassai la testa non volevo farmi vedere con le lacrime agli occhi ‘scusa’ sussurrai, mise un dito sotto il mio mento e mi fece alzare la testa ‘perché piangi?’ non risposi l’abbracciai e continuai a piangere.
 
‘Mi stai dicendo che quel figlio di puttana di Jake ti ha detto quelle cose?’ eravamo andati a casa sua e mi costrinse a raccontargli tutto ‘Perrie, ti giuro che io non sto uscendo con te solo perché sei bella’ lo guardai ‘stiamo uscendo?’ ridacchiò ‘si fa per dire.. ma ci vediamo’ io annui.
‘Non ascoltarlo e sai perché? Perché tu non sei una stronza! Sei una bellissima persona, con dei sentimenti e mi fai sempre sorride, ti ho raccontato cose che non ho mai raccontato ad altre ragazze.. quindi non voglio più vederti piangere’ annui e cercai di togliermi il mascara dalle guancie ‘posso andare in bagno?’ lui annui e io mi alzai.
Mi guardai allo specchio, il mio viso era sporco di nero e il mio rossetto rosa era tutto sbavato.
Aprì il rubinetto dell’acqua e mi tolsi tutto il trucco.
Non avevo portato il beauty case, accidenti.
Uscì dal bagno velocemente per raggiungere il salotto e prendere dalla borsa l’occorrente per mettermi apposto il trucco.
‘hei che fai?’ mi chiese il ragazzo cingendomi i fianchi con le sue mani ‘devo truccarmi’ dissi cercando di togliere le sue mani ‘perché dovresti truccarti,scusa?’sbuffai ‘perché io non sono bella senza trucco!’.
Non so come accadde ma Zayn mi fece cadere sul divano e si mise a cavalcioni su di me, mentre io mi dimenavo.
‘Lasciali guardare’ disse prendendomi le mani e mettendole dietro la mia testa, chiusi gli occhi cercando di scomparire ‘s-sei bellissima’ disse farfugliando, aprì un occhio ‘e perché balbetti?’ chiesi cercando di alzarmi senza risultato ‘perché, perché.. dio mio come sei bella’ mi stava prendendo in giro, semplice.
‘Dai non prendermi in giro,Zayn’ lui nego con la testa ‘non scherzo, tu sei bellissima anche senza trucco’ arrossi ‘davvero?’ lui annui, sorrisi.
Era il primo ragazzo che mi vedeva senza trucco dal liceo ‘scusa ma se sei cosi bella perché ti trucchi?’ onestamente non sapevo che rispondergli ‘mi sento più sicura’ sorrise ‘piccola non devi essere insicura anche perché sei bellissima e io te lo ripeterò all’infinito’.
 
Stavamo guardando la televisione da un’ora ma il film mi annoiava, presi il telecomando dalle mani di Zayn e cambiai canale.
‘Scusa?’ ridacchiò ‘mi annoiava, quindi cambiamo canale’ disse continuando a cambiare canale fino a fermarmi su Peter Pan ‘vorresti vedere Peter Pan?’ annui e mi misi comoda ‘almeno hai scelto il film e non il cartone’ sorrisi e li feci l’occhiolino.
Ok, sarò grande per Peter Pan ma io amo questo film è fantastico poi sono cresciuta con lui.
Ammettiamolo l’attore, Jeremy Sumpter non è da disprezzo anzi è fantastico,bellissimo e perfetto.
Quando ero piccola ero follemente innamorata di lui.
Mi girai per guardare Zayn che stava osservando il film con attenzione e ridacchiai.
Lui se ne accorse e si sdraio con la testa sulle mie gambe ‘scusa?’ chiesi ridendo ‘tu guardi Peter Pan io guardo te’ sorrise.
Era arrivata la scena finale, dove Wendy tornava a casa e salutava Peter e lui le prometteva che non l’avrebbe mai dimenticata.
Mi senti pizzicare il ginocchio, feci una smorfia e poi guardai Zayn ‘mi piace che hai messo la gonna oggi’ disse accarezzandomi la coscia cercai di togliere la sua mano senza riuscirci ‘Zayn.. mi fai il solletico,dai’ dissi ridendo, lui si alzò e mi guardo seriamente.
‘Che c’è?’ chiesi incrociando le braccia sotto il seno ‘mi stavo chiedendo una cosa’ annui per farlo continuare ‘con Jake non è mai successo niente oltre dei baci,vero?’ lo guardai confusa ‘se vuoi sapere se ci sono andata a letto ti dico di no’ lui annui ‘sei geloso?’ chiesi punzecchiandoli il braccio ‘io?Geloso? No’ risi.
Non prendermi in giro!’ disse iniziando a farmi il solletico, inizia a ridere ‘b-basta’ balbettavo mentre ridere e Zayn si era messo a cavalcioni su di me ‘chiedi perdono’ disse continuando a muovere le sue dite sulla mia pelle, risi non avevo intenzione di chiedergli scusa.
Zayn si fermò, facendo il labbruccio ‘non ti chiederò scusa’ dissi seria ‘tu non mi vuoi bene e mi vuoi fare stare male..ora ti odio Perrie Edwards’ disse alzandosi da me e sedendosi sulla poltrona distante dal divano ‘t-tu mi odio? E ora come farò a vivere sapendo che Zayn mi odia?’ dissi melodrammatica, lui alzò il mento e volto il viso, mi avvicinai piano e gli sussurrai ‘se ti do un bacio?’ lui si girò ‘però sulla bocca’ corrugai la fronte ‘dai’ disse prendendomi le mani e mettendosi pronto per un bacio, mi morsi il labbro ‘ok ma uno a stampo’ dissi avvicinandomi, chiusi gli occhi e senti il suo respiro sulle mie labbra.
‘Ma che state facendo?’ urlò una voce alle nostre spalle, mi voltai e vidi Harry insieme a tre ragazzi ‘Harry, ti ho detto di bussare’ ringhiò il moro ancora seduto ‘se sapevo con chi eri non venivo neanche’ bisbigliò il riccio, il biondo li diede un colpo sulla nuca e si avvicinò ‘io sono Niall’ mi porse la mano ‘Perrie’ sorrisi.
‘Come mai siete qua?’ chiese Zayn alzandosi ‘ti ho portato i biglietti’ disse Louis porgendomi tre biglietti ‘aw grazie’ dissi abbracciandolo, lui ridacchiò ‘ok,ok basta’ disse Zayn separandoci ‘quindi quanti biglietti sono?’ chiese Zayn ‘tre’ disse Louis.
‘Quindi uno per Charlie,uno per me visto che dovrò accompagnarla e il terzo? Mmm..forse Ally’ dissi ‘porta Zayn’ disse Liam che era rimasto zitto fino a quel momento ‘non credo che li piaccia Justin’ dissi alzando le spalle ‘non sono Niall che lo ama ma non è male’ concluse Zayn.
Dalla mia borsa provenni un suono, andai a vedere cos’era.
Un messaggio: ‘Perrie muoviti a tornare a casa, che papà rompe perché devi andare alla festa di Jake’.
Sbuffai e presi la borsa ‘scusate devo andare,ciao’ dissi andando verso la porta ‘aspetta ti accompagno’ mi fermò la voce di Zayn.
‘Allora dove devi andare?’ mi chiese quando ero quasi arrivata a casa ‘mio padre mi costringe ad andare alla festa di Jake’ sbuffai e lui roteo gli occhi ‘buona fortuna allora’ annui e lo salutai con la mano, si abbassò per darmi un bacio sulla guancia e sorrise per poi andarsene.
 
Entrai in casa sbattendo la porta.
‘Perrie!’ gridò mio padre ‘scusa.. Charlie è in camera sua?’ chiesi a Jonnie che era seduto sul divano e annui.
Corsi su per le scale ed entrai in camera sua senza bussare ‘Pezz? Mi hai fatto spaventare!’ mi rimproverò, presi la borsa e cercai i biglietti, li trovai e glieli porsi.
Lei mi guardò e poi sbuffo per poi prenderli e leggerli, sgranò gli occhi e mi guardo, sorrisi.
Charlie in meno di un secondo iniziò a gridare e a saltare per tutta la stanza ‘non ci posso credere’ disse abbracciandomi, ridacchiai ‘mi accompagni tu?’ annui e mi riabbracciò.
Entrò nella stanza Jonnie con il fiatone ‘che cavolo è successo?’ chiese spaventato‘Perrie ha trovato i biglietti!’ disse mostrandogli, Jonnie mi guardò confuso e poi abbracciò Charlie.
‘Vado a cambiarmi, Charlie vieni con me?’ lei annui e lasciamo Jonnie solo.
Entrai in camera e aprì la cabina armadio, non sapevo che mettermi.
‘Metti questo!’ disse Charlie prendendo un vestito nero a maniche lunghe e corto fino al ginocchio.
Lo guardai e annui.
‘Perrie, ma ti sei messa con qualcuno?’ mi chiese all’improvviso ‘no,no’ dissi mettendomi il blush ‘sembri cosi tra le nuvole e poi non sei mai a casa’ non potevo dirle che uscivo con Zayn visto che le piaceva ‘no sono con Katherine per questo’ lei annui poco convinta.
Avevo finito di truccarmi e mi guardai allo specchio.
Piccola non devi essere insicura anche perché sei bellissima e io te lo ripeterò all’infinito.
Sorrisi.
 
Ero arrivata da mezz’ora alla festa di Jake e mi stavo annoiando.
‘Perrie’ mi senti chiamare vidi Katherine davanti a me che sorrideva tristemente ‘ciao’ dissi ‘mi spiace davvero! Non volevo farti stare male, sei sempre stata la mia migliore amica e non voglio che per un cretino ci dividiamo! Mi manchi,tantissimo!’ disse sull’orlo di una crisi di pianto ‘perdonami ti prego!’ disse disperata, la guardai era davvero dispiaciuta si leggeva nei suoi occhi ‘ero ubriaca, avevo litigato con Nick e non capivo più niente!’ la guardai e l’abbraccia ‘mi sei mancata anche tu!’ lei mi strinse a se ‘ti voglio bene,Pezz’ sorrisi ‘anch’io’.
‘Andiamo fuori in giardino?’ chiesi sciogliendo l’abbraccio, lei annui e mi prese a braccetto.
‘Mi devi raccontare tutto quello che ti è capitato in questi giorni!’ ridacchiai ‘sono succede davvero troppe cose’ lei sorrise ‘hai conosciuto qualcuno?’ risi.
‘Edwards hai conosciuto qualcuno,no?’  una voce alle nostre spalle ci fece sussultare ‘Max che vuoi?’ chiese Katherine, povera lei era ancora ignara di tutto.
‘La perfetta Perrie Edwards ha iniziato a frequentare gente poco raccomandata,no?’ ma ora questo che vuole ‘smettila Max’  disse Katherine ‘non sto  scherzando, guarda il tuo amico che mi ha fatto’ disse avvicinandosi e mostrando l’occhio nero.
‘Te la sei cercata tu’ dissi spostando lo sguardo ‘che carina che sei..ora te la fai con gli spacciatori’ gridò ‘smettila, non è vero!’ gridai a mia volta ‘che cazzo succede?’ chiese Jake arrivando alle nostre spalle.
‘Niente..solo che hai un ex ragazza un po’ zoccola’ la mia mano tocco violentemente la guancia del ragazzo facendo un sonoro rumore ‘sei impazzita Perrie?’ gridò Jake, aiutando l’amico colpito.
‘Se Max non l’insultava non sarebbe successo niente!’ mi difese Katherine ‘ma io ti uccido biondina’ disse prendendomi per un polso il ragazzo ‘Max, smettila che sono arrivati’ disse voltandosi verso due ragazzi che ci stavano raggiungendo ‘io Edwards ti disintegro’ disse spingendomi per poi farmi cadere a terra.
‘Amico, ci hai portato tutto?’ chiese Jake voltandosi verso i ragazzi ‘no’ rispose duramente uno dei ragazzi, alzai lo sguardo per poi vedere una chioma riccia, merda ma sono sempre in mezzo.
Il riccio sposto lo sguardo e mi guardo a terra.
‘Perché sta a terra?’ chiese indicandomi ‘niente.. deve imparare un po’ di cose questa ragazzina’ mi alzai con l’aiuto di Katherine, Harry toccò la spalla al suo amico e m’indicò con la testa; se sono Zayn sono fottuta pensai.
Come sono fortunata,Zayn.
‘Trattate bene le ragazze mi dicono’ sputo il moro ‘si dai non rompere i coglioni.. se non avete la roba perché siete venuti qua?’ disse Max ‘non vi daremmo più niente’ disse tranquillamente Zayn ‘perché?’ chiese allarmato Jake ‘mi state troppo sulle palle’ concluse il moro con tranquillità.
‘State bene?’ ci chiese il riccio guardando me e Katherine, annuimmo ‘ok, andiamo?’ chiese guardando l’amico, annui e poi fece segno di seguirli.
‘Kathe, io vado’ lei annui e l’abbracciai per poi andarmene.
Uscì dalla villa, mi guardai attorno finche non vidi Zayn aspettarmi dall’altra parte della strada.
Lo raggiunsi e l’abbraccia.
 
Amo sentirmi protetta da lui.
Amo il modo in cui mi vuole proteggere.
Amo il modo in cui mi abbraccia.
Amo il modo in cui mi dimostra affetto.
Amo tutto di lui.
 
 
HELLO PEOPLE  :)
 
PRIMA DI TUTTO  VOLEVO RINGRAZIARE  @__FabuLouis PER IL BELLISSIMO BANNER :) GRAZIE DAVVERO.
QUI METTO I CREDITI: bennHazza su efp e @__FabuLouis_ su twitter.
SEGUITELA SIA SU TWITTER CHE SU EFP PERCHE’ SE LO MERITA E’ DAVVERO BRAVA E MOLTO GENTILE.
GRAZIE ANCORA,TESORO :)
Sono riuscita ad aggiornare prima del tempo u.u
Ok, non interessa a nessuno ma fa niente.. scusate sempre per eventuali errori.
In questo capitolo potete vedere quanto io ami Jesse McCartney e Jeremy Sumpter (Peter Pan).
Zayn sta diventando sempre più dolce fvbbjdjgb
Comunque.. avete sentito che delle ragazze a Parigi hanno insultato Perrie fino a farla piangere? Complimenti, molto mature mi dicono! Ma lasciatela stare intanto cosi non attirate l’attenzione di Zayn anzi vi fate odiare.
Abbiamo fatto su twitter il trend #stophatingperrie e li una bambinetta e venuta ad insultarci dicendoci: Perrie è una falsa, Perrie è una iena, vuole solo attirare l’attenzione di Zayn oppure una di vent’anni non può piangere per degli insulti di ragazzine.
A ora se una ha vent’anni non può piangere? Ma stiamo scherzando? Anche lei ha dei sentimenti e può anche non farcela più e scoppiare a piangere,eh.
Comunque se la gente continua cosi è ovvio che Zayn si allontani da noi ma va beh non sto a dire altro.
Avete visto come sono brave le ragazze in francese?
Bhe quelle più brave sono la Edwards e la Pinnock.
Tornando al capitolo..
spero vi piaccia :)
Recensite, baci.
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Capitolo 8
*** Capitolo otto; ***



 

Ero seduta sul divano con Zayn al mio fianco, mi guardava arrabbiato.
Da quando ero uscita da casa di Jake non mi aveva detto molto, era solo arrabbiato e lo si vedeva dai suoi occhi.
‘Zayn? Perché sei arrabbiato con me ora?’ chiesi guardandolo ‘ti rendi conto che se io e Harry non saremmo arrivati quello schifoso ti avrebbe messo le mani addosso!’ urlò e mi fece sobbalzare ‘non l’avrebbe fatto c’era Katherine con me’ cercai di giustificarmi ‘non l’avrebbe fermato questo e tu lo sai perfettamente’ era arrabbiato, continuava a muovere le gambe con agitazione.
Posai una mano sul suo ginocchio, alzò lo sguardo e non pronuncio nessuna parola.. tolse solo la mia mano dal suo ginocchio.
Rimasi spiazzata non aveva mai rifiutato un mio tocco.
I miei occhi cominciarono a bruciare e delle lacrime scesero sulle mie guancie, cercai di soffocare i singhiozzi portandomi una mano sulla bocca.
Il moro si accorse delle mie lacrime e senza dire niente se ne andò in camera urlandomi un:’vai a casa quando vuoi’.
Non mi aveva mai trattata cosi, pensavo che non mi avrebbe mai trattata cosi in verità ma mi sbagliavo.
Non gli importava se me se sarei andata, non gli importava se sarei rimasta, non gli importava di me.
Guardai l’ora dal mio telefono erano le 23:50 e dovevo tornare a casa per forza.
Presi la borsa che avevo appoggiato sul divano e mi avvicinai alla porta per poi aprirla, mi fermai non potevo andare via senza una spiegazione, senza un motivo.
Chiusi la porta piano e andai verso la camera da letto.
La porta era chiusa e bussai, non ricevetti una risposta e decisi di entrare comunque; la stanza era immersa nel buoi e non riuscivo a trovare Zayn, mi avvicinai al letto e lo vidi.
Era a torso nudo con il lenzuolo che gli copriva dalla cinta in giù, era di spalle e sembrava non essersi accorto di me.
‘Zayn’ sussurrai toccandogli in braccio ‘puoi andare a casa’ mi disse senza togliersi da quella posizione ‘perché fai cosi? Perché mi tratti cosi? Non t’importa più niente di me?’ chiesi cercando di mandare in dietro le lacrime che stavo per scivolare sulle mie guancie.
Si girò di scatto prendendomi il polso e facendomi sedere sopra di lui ‘come puoi pensare che a me non importi di te? Se non m’importava non mi sarei preoccupato per te, non sarei qui con la voglia di prendere a pugni quella faccia di merda di Max. Ho deciso di non vendergli più la roba per te, non voglio che ti facciano del male’ lo guardai, i suoi occhi erano sinceri.
Mi avvicinai al suo viso per poi appoggiare le mie labbra sulle sue, un bacio casto e veloce.
‘Scusa’ dissi cercando di alzarmi, mi strinse il polso per poi farmi sdraiare su di lui ‘non andartene, ho bisogno di te’ sussurrò al mio orecchio, lo guardai sorpresa e poi scesi da lui e mi stesi al suo fianco.
Prese la mia mano e la strinse alla sua, lo guardai e ridacchiò.
‘Perché ridi?’ chiesi corrugando la fronte ‘le tue mani combaciano con le mie come se fossero state create per me’ sorrisi e guardai le nostre mani ‘Zayn perché me? Potrei avere cosi tante ragazze’ sussurrai ‘perché le altre sono vuote e senza un cervello invece tu sei diversa, mi fai sentire bene e per questo voglio te’ disse sorridendomi, mi morsi il labbro inferiori e appoggiai la mia testa sul suo petto chiudendo gli occhi poco dopo.
 
Quando mi svegliai la mia mano era ancora stretta nella sua mentre dormiva.
Era cosi bello, mi morsi il labbro e mi avvicinai al suo viso per studiarlo meglio, le sue labbra erano dischiuse e respirava normalmente mentre il suo petto si alzava e abbassava.
Il sinonimo di perfezione dovrebbe essere lui.
Mi alzai lentamente cercando di non svegliarlo e andai verso il suo armadio presi velocemente una camicia rossa, che mi copriva fino sotto al sedere e tolsi quel scomodo vestito.
Andai in cucina per prendere un bicchiere d’acqua era tutto cosi confuso.
Mi iniziava a piacere davvero Zayn ma per lui sono solo una ragazzina da difendere.
Qualcuno bussò alla porta non sapevo se andare ad aprire o no, presi un lungo respiro e andai verso la porta d’entrata aprendola.
‘Za-che ci fai tu qui?’ mi urlò addosso il riccio ‘ho dormito qui.. che vuoi comunque?’ lui sbuffò passandomi una busta ‘dalla a Zayn e digli di chiamarmi appena può’ annui e chiusi la porta.
Harry era sempre in mezzo, che nervi.
Ritornai in camera e trovai il moro seduto sul letto mentre sbadigliava, ridacchiai e mi avvicinai ‘buongiorno’ sorrisi ‘giorno bambolina’ disse sporgendo la sua guancia verso di me, risi e gli stampai un bacio.
‘Facciamo colazione?’ mi chiese sorridente annui e lo vidi alzarsi; aveva indosso solo un paio di boxer neri e uscì dalla stanza senza mettersi addosso niente.
Senti le mie guancie scaldarsi e lo segui poco dopo, era seduto sul tavolo in cucina e teneva tra le mani una tazza di caffè ‘hai già fatto tutto da solo?’ domandai indicando la tazzina che teneva in mano, negò con la testa ‘allora preparo il caffè’ dissi sorridendo leggermente.
Presi la moka e la riempi d’acqua e la misi sul fuoco.
Sentì delle mani posarsi sui miei fianchi e mi girai per trovarmi a un centimetro dal viso di Zayn ‘sei cosi carina con la mia camicia’ disse baciandomi il collo, respirai a fondo trattenendo un gemito ‘uhm.. Harry ti ha portato qualcosa stamattina’ dissi indicando la busta appoggiata sul tavolo ‘fa niente’ disse continuando a baciarmi il collo ‘uhm.. ha detto di chiamarlo appena puoi’ dissi mordendomi il labbro.
Farfugliò qualcosa senza togliere le labbra dal mio collo.
Misi le mani dietro alla sua schiena per farlo avvicinare di più a me.
Zayn iniziò a mordermi e succhiare il mio collo facendomi gemere.
‘Sei cosi sexy con la mia camicia’ sussurrò al mio orecchio per poi mordermi il lobo ‘Z-Zayn’ balbettai, il mio corpo era sotto il suo possesso come la mia mente; non riuscivo a capire niente ma l’unica cosa certa e che volevo le sue labbra sopra la mia pelle.
Portai le mie mani sulla sua nuca per farlo abbassare e avvicinare le mie labbra sulle sue, mi cinse i fianchi facendomi sedere sul tavolo.
La sua lingua leccò il mio labbro inferiore per un accesso che non tardo ad arrivare.
Avevo le mani sulle sue guancie quando il mio telefono iniziò a suonare e con malavoglia mi staccai dalle sue labbra e risposi alla chiamata.
‘Pronto?’ risposi annoiata ‘Perrie, sono mamma.. dove sei?’ non l’avevo avvisata,cazzo ‘ieri ho incontrato Katherine e mi sono fermata da lei.. torno verso pranzo,ok?’ dissi trattenendo le risate visto che Zayn stava strofinando il naso sul mio collo ‘attenta tesoro, a dopo’ staccai la chiamate e mi girai verso il moro.
‘Sei stronzo’ dissi spingendolo leggermente ‘scusa’ sussurrò per poi baciarmi ancora ‘ora voglio fare colazione però’ disse a un soffiò dalle mie labbra, annui e scesi dal tavolo.
‘Questo è quello che mi ha portato Harry?’ mi chiese indicando il sacchetto che teneva tra le mani annui per poi prendere una tazza e versarci in caffè ‘cazzo’ mormorò, mi girai e lo guardai titubante; stava guardando il contenuto del sacchetto mi avvicinai a lui per guardare il contento.
Il mio sguardo sbiancò quando mi accorsi della polverina bianca all’interno.
‘Aspetta Perrie non è per me!’ disse lui prendendomi una mano che levai subito ‘e perché te la portata?’ dissi prendendo il sacchetto e avviandomi verso il bagno ‘hei no, non buttarlo Perrie!’ lo sentì gridare.
Tirai su la tavoletta per water per poi buttare la polverina bianca al suo interno e scaricai l’acqua.
Usci velocemente dal bagno per poi andare in camera e prendere il mio vestito, me ne sarei andata subito.
‘Ma che cazzo hai fatto?’ lo senti gridare alle mie spalle, presi il vestito velocemente e me lo infilai ‘e ora dove vai?’ gridò ancora ‘me ne vado!’ dissi spingendolo via ‘no,non te ne vai’ disse prendendomi il polso destro e stringendolo con forza ‘mi fai male’mi lamentai cercando di togliere la sua presa ‘ti rendi conto di quello che hai fatto razza di stupida?’ mi ringhiò con rabbia.
Non l’avevo mai visto cosi arrabbiato e soprattutto nei miei confronti, l’unica volta che mi aveva fatto un po’ di male era quando l’avevo conosciuto.
‘Z-Zayn, per favore’ mormorai trattenendo le lacrime  ‘mi fai male’ continuai, lui mi guardo in faccia per poi posare il suo sguardo sul mio polso, tolse velocemente la mano dal mio polso ‘scusa’ sussurrò ‘tu sei pazzo’ dissi spingendolo via ‘no..aspetta!’ disse fermandomi ancora  ‘non toccarmi’ dissi seria, lui spostò spaventato la mano e poi scosse la testa ‘ti prego non anche tu!’ disse sedendosi sul pavimento con la testa tra le gambe.
Lo sentì respirare profondamente e tratteneva a stento le lacrime.
‘Che ti succede?’ chiesi mettendomi di fronte a lui ‘non dirlo più ti prego.. non riuscirei a sopportare un’altra separazione,non più!’ disse asciugandosi le guancie ‘perché dici cosi? Che ti è successo? Ti prego dimmi cosa succede’ dissi prendendogli le mani ‘ti ho fatto male..scusa’ disse stringendomi la mano, negai con la testa ‘raccontami cosa ti è successo’ dissi facendolo alzare e portando in camera sua.
‘Quando avevo cinque anni, mia sorella aveva diciotto anni e usciva con un ragazzo..una sera i miei non c’erano e io ero rimasto solo con lei e il suo ragazzo.. dopo che fui andato a letto sentì dei rumori e delle urla; andai nella camera di mio sorella e la trovai per terra con il labbro spaccato e con i jeans tirati giù e quando quell’essere mi ha visto mi ha preso e sbattuto al muro finché non persi i sensi. Mi ricordo quella sera, me la ricordo come se fosse ora.. è stato orribile vedere mia sorella stesa a terra’ disse asciugandosi le lacrime che gli erano scese, gli accarezzai con dolcezza la guancia sinistra ‘ma tu non sei cosi..non mi hai picchiato mi hai solo stretto troppo forte il polse’ dissi guardandolo seriamente ‘hai detto quella frase:non toccarmi. L’Ho sentita gridare da mia sorella cosi tante volte  quella sera’ disse appoggiando la testa sul mio petto, appoggiai la mia mano sui suoi capelli accarezzandoli dolcemente ‘non lo sapevo mi spiace’ non mi rispose mi strinse a lui ‘non ti volevo trattare male’ dissi alzandogli la testa e guardandolo negli occhi.
‘Dopo un anno sei la prima ragazza che lascio entrare nella mia vita’ il suo viso si avvicino al mio fino a sentire il suo respiro sulle mie labbra ‘che è successo un anno fa?’ chiesi con gli occhi chiusi aspettando un bacio ‘niente..ormai ci sei tu’ disse poggiando le sue labbra sulle mie.
 
 
HELLO :)

NON ODIATEMI.
So che sono in ritardo ma ho avuto da fare a scuola e ora posso dirvi che ho recuperato le due materie insufficiente e ora sono tutta per voi u.u
Ok,non ve ne frega niente AHAHHAHA
Il capitolo è corto rispetto ai soliti, lo so ma era per continuare giuro che in questi giorni continuo.
Se il capitolo c’è dovete ringraziare NESLI ora riesco a scrivere meglio ascoltando le sue canzoni u.u
Un applauso a Nesli, che è fantastico.
Scusate eventuali errori e spero vi piaccia.
Seguitemi su twitter: @heyosment e se avete domande il mio ask è questo: http://ask.fm/XxLirryeZiamxX .
Ho scritto una one-shot Zerrie se vi va leggetela: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1825426&i=1
 
Baci,Marti.

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Capitolo 9
*** Capitolo nove; ***



 

‘Devo tornare casa’ dissi standomi dalle sue labbra, il moro farfuglio qualcosa e poi mi strinse per non farmi alzare, ridacchiai e cercai di spingerlo via ma senza risultati ‘Zayn, devo andare stasera devo portare Charlie al concerto’ dissi alzandomi dal letto e sistemandomi il vestito ‘va bene, ti aspetto dentro.. a dopo allora’ disse lasciandomi un leggero bacio sulle labbra, sorrisi e andai verso la porta d’ingresso.
Quando chiusi la porta alle mie spalle trovai un ragazzo moro  venire verso la porta.
‘Perrie,ciao’ mi saluto cordialmente ‘ciao Liam’ sorrisi ‘sei stata con Zayn?’ arrossi e abbassai la testa, il ragazzo davanti a me rise‘tranquilla..siete carini insieme’ alzai il viso e lo guardai sorridente.
Aveva gli occhi rossi e gli tremava una mano che era fasciata da una garza bianca ormai sporca.
‘Che hai?’ chiesi indicandogli la mano fasciata ‘questo?’ indico la mano e scrollò le spalle ‘rabbia repressa’ disse facendo finta di nulla ‘rabbia per cosa?’ chiesi ‘ho una ragazza che è ricca come te e si chiama Emily.. il suo ex ragazzo le gira intorno e a me da fastidio. Oggi quando stavo andando a prenderla gli ho visti abbracciati e per la rabbia me ne sono andato tirando un pugno al muretto vicino’ spiego semplicemente, lo guardai con una faccia sorpresa ‘la tua ragazza sarebbe Emily Osment?’ chiesi pensando a una ragazza bionda non molto alta e con gli occhi chiari, lui annui e mi guardò perplesso ‘ha lezione di canto dopo di me e la conosco.. sapevo che era fidanzata ma non pensavo fossi tu’ lui sorrise a malapena e annui ‘scusa non volevo dire che non state bene’ scrollò le spalle e mi sorpasso ‘scusa vado a vedere come sta quel cretino di Malik’ disse salutandomi con la mano per poi entrare in casa.
Liam che sta con Emily? Non l’avrei mai detto.. lei è cosi diversa da lui, almeno cosi sembra.
Non la conosco personalmente ma sembra una ragazza piuttosto seria e con delle regole precise; sapevo che era stata con Mitchel Musso, un cantante ma non immaginavo che si fossero lasciati.
Controllai l’orario sul mio IPhone: 10.30, meglio correre a casa.
 
ZAYN’S POV.
Sentì la porta aprirsi di nuovo e andai verso l’ingresso con solo i pantaloni della tuta.
‘Zayn per l’amor di Dio’ disse il mio migliore amico coprendosi il viso con le mani ‘Liam tranquillo ho addosso i boxer e i calzoni’ dissi ridendo, si rilasso camminando verso il salotto e buttandosi a peso morto sul divano.
‘Fai come se fossi a casa tua,Payne’ ridacchiai, sorrise; un sorriso fin troppo finto.
Liam non sapeva recitare.
Lo conoscevo da quando avevamo cinque anni ed eravamo nella stessa scuola alle elementari, l’avevo conosciuto per caso anzi ci avevo parlato per caso.
Quel giorno avevo la tosse e non riuscivo a smettere di tossire e tutti mi stavano alla larga per paura di ammalarsi lui si avvicino a me e mi aiuto a diminuire la tosse battendomi le mani sulla schiena e dandomi un po’ del suo succo.
Da allora non ci siamo mai divisi; lui è e resterà sempre il mio migliore amico.
‘Che ti succede Liam?’ chiesi sedendomi vicino a lui, il moro sospirò e si mise una mano tra i capelli corti che stavano crescendo ‘ho visto Emily abbracciata a  Mitchel’ disse con la voce strozzata ‘Liam sei completamente innamorato di Emily’ sorrisi e gli misi una mano sulla spalla ‘e tu sei completamente andato per Perrie’ disse il tono provocatorio ‘Liam lo so è sono completamente uscito di testa per lei. L’hai vista, no? E’ perfetta’ dissi immaginandomi Perrie che mi sorrideva e accarezzava il mio volto.
‘Comunque ora state insieme,no?’ mi chiese Liam sorridente ‘non ne abbiamo parlato ma credo di si.. stasera glielo chiederò per sicurezza’ il moro mi sorrise e mi fece battere il cinque ridendo ‘ora risolveremo questa storia con Musso’ dissi alzandomi dal divano e prendendo il telefono per chiamare i nostri amici.
Liam mi guardava stranito ma aveva capito perfettamente cosa avevo in mente.
 

**

‘Ragazzi non dovete farlo vi mettereste nei guai’ cercò Liam di fermarci ma senza risultato ‘Payne, tranquillo’ disse Harry scrocchiando le dita delle mani ‘lo facciamo per te’ continuò Niall.
Liam sospirò rassegnato e continuò a camminare con noi fino all’hotel di Mitchel.
‘Ragazzi non potremmo mai entrare c’è troppa sicurezza’ disse felice il moro ‘questo non ci fermerà Liam’ disse Louis correndo verso il dietro, lo seguimmo velocemente ‘ho trovato questa scala anti-incendio.. possiamo arrivare fino al terrazzo’ disse tirando giù la scala ‘muoviamoci’ gridai salendo per primo le scale.
Eravamo tutti sul terrazzo e ci guardammo intorno ‘cazzo è proprio lussuoso’ bisbiglio il riccio ‘ora dobbiamo trovare un modo per entrare.. visto che la porta è chiusa’ dissi indicando la porta che bloccava l’accesso ‘tranquillo’ disse Harry andando un po’ indietro e per poi correre verso la porta sbattendo addosso ‘non ha funzionato’ disse dispiaciuto Harry ‘perché pensavi di farcela?’ disse Louis sbattendoli una manata sulla nuca ‘almeno io ci ho provato’ disse alzando gli occhi, il moro sogghignò e si avvicinò alla porta con un coltellino svizzero e sforzando la serratura.
‘Non si aprirà mai’ disse Harry sbuffando, Louis si asciugò le goccioline di sudore che gli erano cadute sulla fronte e con un calcio spalancò la porta.
‘Dicevi riccio?’ iniziammo a ridere mentre Harry sbuffava sbattendo un piede a terra.
Lo presi dalla maglietta e lo trascinai dentro.
‘Porca puttana’ disse Niall guardandosi intorno ‘questo è un hotel con i fiocchi’ continuò ‘Niall ha cinque stelle è ovvio che sia cosi pazzesco’ dissi alzando gli occhi al cielo.
‘Comunque la stanza di Musso è la 300 al quinto piano’ disse Liam cercando un ascensore.
 
PERRIE’S POV.
Chiamai Jade al telefono e aspettai una sua risposta.
Sbuffai e finalmente rispose.
-Edwards, come stai? Mi chiese gentilmente la mia amica
-Jade! Sto molto bene, tu? Volevo chiederti ti va di passarmi a prendere per andare a lezione?
-Certo, passo tra venti minuti
-A dopo Poopey.
Chiusi la chiamata e mi sdraia sul letto, oggi era una giornata perfetta.
Zayn ci teneva tanto a me e me l’aveva dimostrato, tra poco avrei accompagnato Charlie dal suo idolo e volevo risolvere la questione di Liam, so che non c’entro niente ma lui era davvero distrutto.
Presi di nuovo il telefono per controllare facebook, non ci entravo da due settimane e volevo vedere come procedessero le cose nel mondo.
Solite litigate, soliti nuovi amore, solite amicizie, solite stupide feste.
Mentre stavo guardando le nuove foto di Jade e Sam, una notifica mi apparse.
L’aprì velocemente e vidi che era una ‘tag’ in una foto.
La foto risaliva a un mese fa, c’eravamo io e Jack abbracciati sotto un albero con gli occhiali da sole,mi aveva taggato Jack con sotto questa frase ‘i brutti ricordi sono anche i migliori’.
Mi staggai dalla foto e uscì.
Quel ragazzo è insopportabile.
Presi la borsa e scesi in salotto per poter aspettare Jade.
‘Jonnie che fai?’ chiesi guardando mio fratello alle prese con una macchina fotografia ‘tua sorella,Charlotte mi sta rompendo l’anima con questo concerto e sto preparando la fotocamera e videocamera cosi non mi stressa più’ disse accendendo la fotocamera e facendomi una foto ‘Jonnie’ risi guardando la foto dove facendo la linguaccia ‘tu dove vai?’ mi chiese alzandosi da terra ‘lezione di canto’ fece spallucce ‘io vado da Amy,ci vediamo più tardi’ mi diede delle botte sul capo e usci di casa.
Mi massaggiai la parte colpita e feci una smorfia.
Perché i ragazzi sono cosi  violenti?
Sentì un clacson suonare e mi precipitai fuori per vedere Jade che mi aspettava in macchina.
Corsi verso la macchina nera di Jade e mi sedetti nel sedile affianco al suo.
‘Perrie! Che succede?’ mi chiese la ragazza con i capelli blu ‘niente di che.. aspetta da quando hai i capelli blu?’ chiesi ridendo ‘dai sono belli.. ci sono nuove tinte colorate e io ho fatto questa blu elettrico, Jesy rossa e Leigh nero notte.. manchi tu’ risi ‘non se ne parla..amo essere bionda’ mi toccai a capelli ‘ma la tinta è un rosa chiaro e con le punte fucsia..sono bellissimi,dai Pez!’ ridacchiai e annui ‘tanto va via dopo pochi lavaggi,no?’ annui e parti verso la scuola di canto.
Quando entrammo nella stanza c’erano tutti i ragazzi del corso che erano seduti a terra e intravidi la chioma rossa di Jesy e quella nera di Leigh ‘ben arrivate ragazze’ ci accolse Tulisa, la nostra maestra di canto, ci sedemmo per terra vicino a Emily che continuava a leggere un messaggio nel suo IPhone bianco.
‘Ragazzi oggi avremmo un ospite speciale..un cantante americano che è in tour per il suo secondo album..ecco a voi:Mitchel Musso’ un ragazzo con i capelli neri entro nella stanza con il volto basso.
Sentì Emily respirare profondamente e mi girai per guardarla aveva gli occhi lucidi e lo sguardo fisso sul ragazzo.
‘Mitchel è un piacere’ lo salutò Tulisa, il ragazzo finalmente alzò il viso e fece vedere a tutti i suoi lividi e il suo labbro spaccato ‘dio mio, che ti è successo?’ chiese preoccupata la ragazza avvicinandosi al ragazzo; guardai velocemente Emily che aveva serrato gli occhi e aveva stretto i pugni per non piangere.
C’era solo una risposta a tutto questo: Liam,Zayn,Harry,Louis e Niall.
 Posai una mano sulla sua spalla, mi guardò velocemente per poi negare con la testa.
Mi avvicinai a lei prendendo il suo telefono e andando nella sezione ‘note’.
‘So che non stai con Mitchel, conosco Liam’ le porsi il telefono e lei lesse attentamente.
‘Come fai a conoscerlo?’
‘Esco con Zayn, un suo amico’ lei mi guardo e poi continuò a scrivere.
‘Non lo sapevo.. tu sai perché Mitchel è ridotto cosi?’
‘No..ma credo che loro cinque centrino’ lei annui e poi si porse la mano sussurrando un piacere,Emily sorrisi e ricambiai la stretta.

**

Avevo passato l’ora a parlare con Emily ed era davvero una ragazza dolcissima e mi aveva spiegato cos’era successo con Mitchel quella mattina.
Lui era andato a cercarla per chiederle un’altra possibilità ma lei aveva dissentito perché amava Liam.
Sono perfetti insieme.
‘Perrie vedi Zayn per caso questo pomeriggio?’ mi chiese la bionda aiutandomi ad alzarmi ‘si..dobbiamo accompagnare mia sorella al concerto di Justin’ la bionda ridacchiò ‘Malik a un concerto di Bieber? Oddio’ rise un po’ e poi continuo ‘se scopri qualcosa poi fammi sapere ora cerco di parlare con Liam’ disse lasciandomi un bacio sulla guancia e correndo verso la sua macchina.
 
‘Come mai parlavi con la Osment?’ chiese con una smorfia Jade ‘è la ragazza di Liam’ dissi prendendo la borsa ‘Liam?’ mi domandò confusa ‘il miglior amico di Zayn’ lei annui ‘ti stai vedendo con Zayn,vero?’ annui e abbassai la testa ‘non sapevo come dirvelo’ lei mi alzò il viso e negò con la testa ‘Perrie ma non importa con chi esci! Noi ti vogliamo bene e questo è l’importante!’ l’abbracciai subito, era perfetta.
Era un’amica perfetta.
‘Allora mi fai questa tinta rosa?’ chiesi staccandomi da lei, annui e andò a chiamare le altre.
Aspettai qualche minuto finche non sentì il telefono vibrare.
‘Mi manchi da morire,piccola.’
‘Anche tu, tra poco ci vediamo.. mi devi spiegare delle cose più tardi’
‘Lo so..ma vorrei abbracciarti ora.. che cose,piccola?’
‘Sei la dolcezza, ti spiego più tardi. Ora devo andare ci vediamo x’
‘Mmm..non mi convinci. X’
‘Perrie!’ mi salutò con entusiasmo Jesy ‘farai davvero la tinta?’ mi chiese Leigh sorpresa,annui e sorrisi ‘andiamo a casa mia,allora’ ridacchiai e le segui.
 
‘Leigh sei sicura di averla fatta bene?’  chiesi mentre mi toglieva l’asciugamano blu dai capelli ‘assolutamente’ disse levandomelo completamente.
I capelli erano stupendi: rosa chiaro all’ inizio e un fucsia inteso sulle punte.
‘Li amo!’ gridai e l’abbracciai ‘sono contenta che ti siano piaciuti’ sorrise e mi portò dalle altre ‘ecco a voi la nuova Perrie Louise Edwards’ gridò Leigh facendomi ridere.
‘Sei bellissima,Pezz!’ disse abbracciandomi Jesy, mi staccai e le sorrisi dolcemente.
‘Sei stupenda’ mi abbracciò anche Jade.
‘Ora la mia nuova missione sarà: entrare e uscire di casa senza farsi vedere da mio padre’ le ragazze risero e mi colpirono il braccio.
 
‘Pezz, Jonnie mi accompagna fino all’entrata dell’arena.. ti aspetto lì!’ sbuffai e presi la mia borsa.
‘Vai via?’ mi chiese Jade ‘concerto di Bieber’ Leigh emise un gridolino e scoppiai a ridere.
Leigh è innamorata di Justin Bieber da quando aveva pubblicato ‘baby’ e ne era ossessionata, camera sua era stracolpa di immagine di Justin.
‘Leigh,fatti una vita’ dissi uscendo dalla porta facendoli la linguaccia, la senti gridare qualcosa ma non capì.
 
‘Finalmente sei arrivata!’ mi sgridò Charlie ‘ma non sono ancora aperti i cancelli quindi sono in orario’ dissi prendendo il telefono per vedere se Zayn era già arrivato.
‘Sei già qua?’
‘Sì e che cos’hai fatto ai capelli?’
Mi voltai per cercarlo ma non lo vidi da nessuna parte.
‘Ho voluto cambiare,ti piace?’
‘Sei sempre bellissima’
‘Aw, ora dove sei però?’
‘Ci vediamo dentro.. sai Charlie..’
‘Capisco, ci troviamo lì.’
‘Perrie ti sei fidanzata?’chiese mia sorella guardandomi attentamente ‘sei impazzita,no!’ gridai.
 
Finalmente dopo quasi due ore stavamo entrando.
‘Ehm Charlie vado in bagno, tu goditi l’inizio del concerto’ dissi andando verso i bagni, non avevo ancora visto Zayn e non sapevo dove potesse essere.
Mi fermai davanti al cartello ‘toilette’ e mi guardai intorno, ragazzine che piangevano e correvano per entrare.
Erano tutte cosi carine visto che indossavano una maglietta con stampato il volto di Bieber.
Mi senti tirare un capello e mi girai arrabbiata ma la mia rabbia cessò quando vidi davanti Zayn sorridente.
‘Ma come sei tenera con i capelli rosa’ disse baciandomi dolcemente ‘ti piacciono davvero?’ chiese prendo una ciocca ‘si,stai bene..ma le bionde mi rapiscono’ risi e lo bacai‘non immagini il casino per entrare’ mi confessò ‘perché?’ ridacchiai ‘ragazzine che urlavano e spingevano ovunque!’ risi e lo guardai ‘oh certo ridi,ridi la prossima che verrà McCartney non ti porterò al concerto’ disse punzecchiandomi il braccio.
‘Oh si che mi porterai,caro Zayn’ dissi sorridente ‘vedremmo’ rise.
‘Zayn.. oggi che avete fatto a Mitchel?’ chiesi guardando il pavimento ‘che cosa?’ sembrava sorpreso, anzi era sorpreso ‘so che Liam è stato male..e oggi a lezione è venuto Mitchel. Aveva il viso pieno di botte’ lo senti respirare a fondo ‘l’abbiamo picchiato..deve capire di stare alla larga’ alzai lo sguardo ‘ma Zayn non è giusto! Non potete picchiare un ragazzo se non è successo niente!’ dissi inorridita ‘ha fatto qualcosa’.
Cercai di ribattere ma il ragazzo me lo impedì.
‘Ora non voglio parlare di questo,piccola’ annui ‘domani sarai mia’ disse baciandomi.
 
HELLO :)

se non mi guardi tu chi mi guarderà se non mi cerchi tu chi mi cercherà se non ti mancherò chi ti mancherà in questo spazio di cielo diviso a metà!
SHALALALALA SONO FISSATA CON NESLI,SCUSATE LOL
MI SPIACE PER PERT TUTTO IL TEMPO CHE CI HO MESSO PER PUBBLICARLO MA NON VOLEVO FARVI ASPETTARE.. SOLO CHE SONO STATA IMPEGNATA CON LA SCUOLA.
SCUSATE PER EVENTUALI ERRORI.
AH..LUNEDI’ IO E UNA MIA AMICA SIAMO ANDATE FUORI DALL’HOTEL DOVE STAVO I ONE DIRECTION E ABBIAMO VISTO MEZZO HARRY LOL E NIALL.
DIO, E’ STATO MAGNIFICO DJFBDJBVJD
IL PROSSIMO CAPITOLO SPERO DI METTERLO PRIMA, UN BACIO.
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Capitolo 10
*** Capitolo dieci; ***




Does he tell you he loves you when you least expect it
Does he flutter your heart when he kisses your neck
No scientist, or biology
It’s obvious, when he’s holding me
It’s only natural that i’m so affected.


Un forte rumore mi fece sobbalzare, mi guardai intorno.
La stanza era buia e non riuscivo a vedere niente, accessi la lampada appoggiata al comodino e vidi Charlie stesa a terra.
‘Charlie, mio dio che hai fatto?’le chiesi alzandomi dal letto e raggiungendola ‘volevo raccontarti altro del concerto visto che sei stata tutto il tempo in bagno’ disse guardandomi male ‘scusa ma mi veniva la vomitare’ non ho assistito a quello stupido concerto, ho preferito restare fuori con Zayn.
‘Si,certo.. comunque ti volevo ancora ringraziare. Sei stata fantastica, mi hai trovato i biglietti per Justin quando pensavo fossero finiti.. sei la migliore’disse abbracciandomi, ricambiai e poi guardai l’ora sulla sveglia del tavolino.
‘Vai a dormire ora,Charlie. Sono le tre passate’dissi conducendola alla porta per poi darle la buonanotte.
Le sorelle minori sono cosi stressanti, ora capisco Jonnie.
No, aspetta io sono una sorella perfetta quindi non ha  niente per cui lamentarsi.
Forse per il bagno ma può aspettare due ore prima di farsi la doccia,no? Sono una ragazza ho i miei impegni.
Mi infilai di nuovo nel letto e sospirai.
‘Mi è passato anche il sonno, ora’bisbigliai prendendo l’IPhone che era sotto carica.
‘Non riesco a dormire :(‘
‘Aprimi la finestra vengo tra dieci minuti con una pizza,Kathe.’
Quando non riesco ha dormire chiamo sempre  Katherine e lei viene subito qui con del cibo.
Presi una felpa dal armadio e la infilai per poi aprire la finestra e aspettare l’entrata della mia amica.
Presi il computer portatile e lo posizionai al centro del letto, aspettai un po’ prima di sentire un rumore proveniente dalla finestra, alzai lo sguardo e vidi la bionda entrare goffamente con una sacchetto di plastica legato al polso.
‘Kathe’ridacchiai ‘no, tranquilla Pezz non ho bisogno di aiuto’ disse buttandosi sul pavimento vicino alla finestra, si alzò e si buttò sul letto ‘notte in bianco in stile Katherine e Perrie?’ ridacchiai e sorrisi ‘hai tinto i capelli? Sono fighi’ disse prendendone una ciocca, ridacchiai e le rubai il sacchetto, tirando fuori il cartone delle pizze.
‘Devi dirmi parecchie cose,Edwards!’esclamò la mia amica addentando un pezzo di pizza margherita, sorrisi e annui ‘ti ricordi quei ragazzi alla festa di Jake?’ Katherine annui e io continuai con il mio racconto.
‘State insieme quindi?’disse sorridente ‘non lo so precisamente’ veramente Zayn non mi ha mai chiesto di essere la sua ragazza o cose del genere ‘sicuramente! Solo che tu non lo sai’ mi sorrise e prese il computer dal letto per metterselo sulle gambe ‘dimmi come si chiama che lo cerchiamo su facebook’ risi e negai con la testa.
‘Perrie ma dobbiamo vedere se ha una seconda vita, altre ragazze, altri amici’ risi per i suoi stupidi ragionamenti ‘ti prego Pezz’ negai ancora ‘Perald!’ m’irrigidì e la guardai ‘non chiamarmi con quel stupido nome inventato dai nostri vecchi compagni, ti prego’ lei annui dispiaciuta ‘Zayn Malik’.
La vidi sorride e cercare nella barra ricerca il nome del moro.
Aprì il primo profilo e sorrise.
‘Non ha cinquant’anni quindi non è lui’ risi e lei torno indietro e guardò le cinque pagine di persone che le erano uscite ‘aspetta non hai detto che la Osment sta con un suo amico?’ annui e la vidi cercare il profilo di Emily.
Aveva come immagine del profilo una foto con Liam sorridente, non me ne ero mai accorta che avesse quest’immagine.
‘Impegnata con.. Liam Payne! Trovato’ esclamò schiacciando sul profilo del ragazzo ‘però bel amico che ha il tuo ragazzo’ la spinsi leggermente ‘lascia stare Liam’ rise e guardammo il suo profilo.
Come immagine del profilo aveva una sua foto con un cucciolo di labrador ‘oddio è bellissimo..il cane!’ esclamò Kathe, schiacciando il suo album fotografico.
‘Questo chi è?’mi chiese indicando una foto di Liam con Harry ‘Harry’ dissi roteando gli occhi.
Andammo avanti per un po’ con dei stupidi commenti di Katherine per gli amici nelle foto del moro.
‘Ferma!’gridai sorridente ‘trovato!’ dissi indicando la foto, la ragazza annui e poi schiacciò sul tag.
Entrammo nel profilo di Zayn, anche il suo profilo era misterioso.
Aveva come immagine del profilo una sua foto e solo un’informazione:uomo.
‘Però ha tanti mi piace alle foto’disse Katherine guardando alcune foto ‘ci credo è bellissimo’ disse ridacchiando ‘ehi, giù le mani’ lei rise e uscì dalle sue foto e schiacciò sul pulsante ‘aggiungi agli amici’.
Sorrise e mi guardò.
‘Vediamo chi c’è in chat e ci facciamo qualche risata?’sorrisi e tornammo alla home.
 
Una forte luce penetrò dalla finestra della mia camera e mi accarezzava il volto.
‘Stupido sole!’esclamai scendendo dal mio letto e prendere il cartone della pizza per poi buttarlo nel cestino, Katherine era andata via qualche ora fa perché era stanca e voleva riposare.
Sentì un trillò dal mio telefono poggiato sul comodino, lo presi e guardai.
‘Quanto mai ho attivato le notifiche di facebook sul telefono’imprecai contro me stessa, aprì l’applicazione e guardai le notifiche: 30 notifiche.
‘Che cazzo ho fatto ieri sera?’
Aprì la casella con il mondo:‘Zayn Malik ha accettato la tua richiesta d’amicizia’, ‘A Zayn Malik piace la tua immagine profilo’.
Sorrisi e guardai il suo profilo.
C’era una foto recente che aveva caricato Liam taggando.
Risaliva a 6 ore fa e c’era scritto: ‘Grazie per esserci sempre,bro’.
Sono felice che Zayn non tenga solo a Harry anche perché quest’ultimo non mi convince molto.
Uscì dal socia network e uscì dalla mia camera sbattendo la porta.
‘Perrie!’mi girai e vidi mio fratello ancora con lo sguardo assonnato ‘scusa fratello’ dissi baciandogli la guancia ‘non sei per niente aggraziata.. sei come un elefante!’ li feci una smorfia ed entrai in bagno sbattendo ancora la porta.
 
‘Can't you see that I'm the one who understands you?
Been here all along so why can't you see?
You belong with me
Standing by or waiting at your back door
All this time how could you not know that
You belong with me
You belong with me
Have you ever thought just maybe
You belong with me
You belong with me.’
Cantavo a squarcia gola la mia canzone preferita di Taylor Swift mentre mi passavo la spugna sul corpo bagnato.
Guardai attenta il mio tatuaggio, quando ero sotto la doccia mi capitava spesso di ammirarlo come se fosse la prima volta ‘Freedom.. perché io voglio essere libera’, sorrisi e passai il bagnoschiuma al cocco sul corpo.
Quando uscì dalla doccia trovai Charlie che si spazzolava i capelli.
‘Ti sei ripresa?’chiesi legandomi un asciugamano sopra al seno, lei annui e poi mi guardò ‘Pezz mi vieni a prendere a scuola oggi?’ negai con la testa ‘scusa ho da fare’ dissi mortificate, lei se ne uscì con un’alzata di spalle e iniziò a mettersi il fondotinta.
‘Se vuoi posso provare a scaricarti sul computer le foto del concerto’domandai sorridente ‘me lo sta già facendo Jonnie’ annui rassegnata e uscì dal bagno.
Entrai in camera mia e sussultai quando vidi qualcuno seduto sul mio letto.
‘Che diavolo ci fai qui?’ringhiai stringendo di più l’asciugamano attorno al mio corpo ‘sei bellissima con un asciugamano intorno e i capelli bagnati’ disse alzando i suoi occhi azzurri ‘esci,subito!’ gridai quasi ‘perché dovrei uscire? Sei la mia ragazza’ lo sentì ridacchiare ‘Jake noi non stiamo più assieme’ ringhia ritorndo verso la porta ‘ho detto a tuo padre che stiamo ancora insieme non sei contenta?’ negai ‘volevo domandarti cos’hai fatto dopo la mia festa?’ alzai un sopracciglio ‘insomma sei andata via con uno di quei due?’ chiese riferendosi a Zayn e Harry ‘e se anche fosse?’ nel suo sguardo leggevo odio e disprezzo ‘sono pericolosi’ sussurrò ‘l’unico pericoloso qui sei tu e ora vattene subito!’ dissi indicando la porta, lui sbuffo e si avvicino alla porta ‘se non fossi un gentil uomo ti butteri subito nel letto’ lo schiaffeggiai disgustata e uscì velocemente da camera mia per poi entrare in quella di mio fratello.
‘Perrie?!’disse togliendosi le cuffie dalle orecchie ‘butta fuori Jake,ora’ li chiesi implorante, lui annui e uscì dalla mia camera per scendere di sotto, corsi velocemente in camera mia e mi infilai l’intimo e una camicia sbracciata blu con dei pantaloncini bianchi a vita bassa e corsi giù per assistere alla discussione che si sarebbe tenuta.
‘Perrie’mi salutò cordiale mio padre ‘papà io non sono tornata con Jake e vorrei che se ne andasse,ora’ dissi guardando disgustata il moro ‘ma tesoro sai che per lui casa nostra è sempre aperta’ disse dando una pacca al moro ‘papà ma se Perrie non vuole vederlo mandalo via’ disse Jonnie bevendo un po’ di succo di frutta ‘mi vorrei cacciare Jon?’ chiese Jake guardandolo con un sorriso beffardo ‘si,vai via che fai un favore a tutti’ rispose mio fratello tranquillamente ‘non me ne vado perché me lo dici tu’ guardai mio fratello che stringeva forte il suo bicchiere ‘ascoltami bene ragazzino da quattro soldi devi lasciare in pace mia sorella e non azzardarti mai più a venire qui facendo il capetto. Se no ti spacco la faccia che neanche tua madre ti riconoscerà mi hai capito, coglione?’ colpito e affondato, Jake sbarrò la bocca e si alzò dalla sedia andando via spingendomi con la spalla e sbattendo la porta.
Sorrisi a mio fratello che mi fece l’occhiolino.
‘Jonnie Edwards!’gridò mio padre ‘che ti è successo? Ti rendi conto di come hai tratto il figlio del mio miglior amico? Ora che figura farò’ mio fratello sbuffò e si alzò dalla sedia ‘non avrai alcuni soldi in più e allora? Tanto è un coglione’ disse salendo le scale e chiudendosi in camera sua ‘io devo andare al lavoro ora.. tu che farei questo pomeriggio?’ mi chiese, stranamente mio padre mentre prendeva le chiavi della macchina ‘vado da Leigh-Anne’ mi guardò un ultimo volta ‘rifatti bionda per l’amor di Dio’ e uscì dalla porta sbattendola.
Salì lentamente le scale per poi buttarmi sul letto di camera mia, stanca.
Presi il cellulare per controllare che ora fosse e trovai un messaggio.
‘Piccola ti aspetto davanti alla fontana in piazza tra venti minuti,Zayn x’ sorrisi.
Presi velocemente l’asciugacapelli dalla scrivania e inizia ad asciugarli lasciandoli un po’ umidi per poter usare il diffusore per farli sembrare più mossi.
Infilai le Timberland e corsi al piano di sotto per poter uscire finalmente di casa; Jonnie non era uscito ancora dalla sua stanza era arrabbiato con mio padre e si vedeva lontano un miglio.
M’incamminai lentamente verso il centro quando una scena attirò la mia attenzione.
C’era Emily che parlava con Liam e Mitchel, mi nascosi dietro un muretto e ascoltai la loro conversazione.
‘Ascoltate io non posso vivere con Mitchel che mi assilla e che mi fa litigare con Liam.. quindi io ho preso la mia decisione se non vi lascerete stare non starò più con nessuno dei due. Quindi?’guardai Liam e Mitchel che si voltarono e si guardarono per qualche minuto ‘ok, mi faccio da parte. Liam è tutta tua’ vidi il ragazzo sorridere ‘lei sarà sempre solo mia, ora vai’ disse agitando la mano e facendo ridere la bionda che lo abbracciò.
Tornai in strada e camminai verso la fontana, vidi da lontano un ragazzo con gli occhiali da sole e una sigaretta in bocca.
Mi avvicinai sorridente ‘hei’ dissi sottovoce quando ero arrivata finalmente al suo fianco ‘ciao piccola’ disse stampandomi un bacio e prendendomi la mano ‘andiamo a fare un giro?’ annui e strinsi la sua mano.
Ci incamminammo verso le vie affollate,  guardando qualche vetrina; tutte le ragazze guardavano Zayn mordendosi il labbro oppure continuano a spostarsi i capelli.
‘Certo che non passi inosservato’ dissi ridacchiando, lui mi guardò e poi rise ‘sono affascinante lo so,babe’ risi e mi fermai davanti a un vetrina ‘ti piace qualcosa?’ negai e ripresi a camminare cercando il telefono nella mia borsa ‘ieri tua sorella ha detto qualcosa del concerto?’ mi domandò affiancandosi a me ‘mi ha riempito di domande, esclamazione, lacrime e solite cose ma è divertente vederla così, davvero’ lui sorrise e allungò il collo per poter guardare lo schermo del mio telefono ‘hei, privacy!’ dissi ridendo, lui si spostò e io aprì il messaggio.
‘Sei una fottuta bomba sexy solo con l’asciugamano addosso,J.’Deglutì rumorosamente.
‘Che succede?’mi chiese il moro al mio fianco ‘n-no, niente’ balbettai ‘davvero? Allora non ti dispiace’ disse prendendomi il telefono dalle mani.
Lesse con attenzione il messaggio e poi strinse la mascella e mi restituì il telefono ‘chi cazzo è?’ vidi le sue mani stringersi a pugni e deglutì ‘J-Jake’ balbettai, ancora.
Mi guardò un po’ e poi iniziò a camminare velocemente ‘Zayn, aspettami! Zayn!’ gridai cercando di stare al suo passo ‘ti prego, fermati! Non è successo niente.. ti spiego! Non sapevo fosse in camera mia e io sono tornata con un asciugamano addosso perché mi ero appena fatta la doccia’ si fermò all’improvviso e mi guardò ‘cioè quel coglione era in camera tua?’ annui ‘ha detto a mio padre che eravamo tornati insieme e così è entrato ma lo schiaffeggiato e se n’è andato, ti prego non fare niente! Non voglio che ti metta nei casini, ti supplico Zayn’ mi fermò e mi guardo ‘non vuoi che lo picchi?’ negai ‘non ne vale la pena, davvero’ si passò una mano sulla fronte ‘scusa e che sai quello che mi è successo e sai come reagisco a certe cose’ annuisco ‘dai andiamo a casa tua tanto qui non c’è niente d’interessante’ annui e mi prese di nuovo per mano, camminando velocemente per arrivare a casa sua.
 
‘Sono stanca’dissi buttandomi sul divano ‘hai fatto le ore piccole?’ disse sedendosi per terra di fronte a me ‘non sono riuscita a dormire cosi ho chiamato la mia migliore amica e alle tre e mezza ci siamo messe a mangiare una pizza e siamo state sveglie fino alle sette’ ridacchiò ‘potevi chiamare me se ti sentivi sola’ scrollai le spalle ‘lo sempre fatto quindi è come una tradizione’ ridacchiai, mi misi composta sul divano e lui mi raggiunse  ‘ah nelle foto quando sei al mare evita di metterle su uno stupido social network’ mi disse ‘sai troppi ragazzi che poi sbavano e tu sei mia’ sorrisi e mi avvicinai al suo volto ‘sono tua?’ annui e posò le sue labbra sulle mie ‘mia e basta’ ridacchiai e sorrisi.
Un rumore mi fece sobbalzare ‘scusa, stupida suoneria’ disse prendendo il telefono tra le mani ‘posso rispondere?’ mi chiese, annui sorridente.
‘Pronto?’
‘che hai, ora?’
‘ti ho detto di no! Domani forse’
‘si, sono con Perrie’
‘non rompere i coglioni, ciao’
‘no, non ho voglia. Non venire se no ti stacco le palle’
‘bravo,ciao e non rompere più’.
Ridacchiai ‘sono contento che le mie conversazioni ti facciano ridere’ sorrisi ‘scusa ma era divertente’ mi fece l’occhiolino ‘chi era?’ chiesi timidamente ‘Harry’ annui annoiata ‘andate d’accordo mi dicono’ risi e annui ‘è insopportabile’ lui rise ‘devi saperlo prendere ma è difficile.. poi è protettivo nei miei confronti ma non dovrebbe’ abbassò lo sguardo ‘perché è protettivo?’ negò con la testa ‘mi devi promettere una cosa’ lo guardai stranita ‘non entrare completamente nel mio mondo sarebbe dura per te, sarebbe dura per tutti. Ti faresti solo male, io sono pericoloso’ negai con la testa ‘non sei pericoloso. Sei semplicemente diverso e il tuo essere diverso mi piace’ abbassai lo sguardo ‘son che piace ma io intendo non entrare nel mondo di Zayn lo spacciatore, resta nel mondo di Zayn Malik. Quello non è il vero me, non voglio che anche tu ti faccia del male’ anche tu? Che diavolo nascondeva Zayn, ora?
 
HELLO PEOPLE :)
So di essere in ritardo ma non ho avuto tempo perché sono stata impegnata ma eccomi qua.
AHAHAH
In questo capitolo non succedono molte cose come avrete capito ma nei prossimi capitoli succederanno molte cose diverse dal solito.
Jake non è sparito avete visto? Anch’io lo detesto ma non ci posso fare niente è uno dei personaggi lol anche se quello che mi sta più sul culo è Max.
Visto che l’ho scritto tutto oggi non l’ho riletto quindi scusate per eventuali errori.
Spero vi piaccia, un bacio.
P.S. Ringraziate Nesli, come sempre.
 

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Capitolo 11
*** Capitolo undici; ***




‘I don't want another pretty face
I don't want just anyone to hold
I don't want my love to go to waste
I want you and your beautiful soul
You're the one I want to chase
You're the one I want to hold
I won't let another minute go to waste
I want you and your beautiful soul.’


Stavo uscendo con Zayn da una settimana e tutto andava bene oltre a Harry che s’intrometteva nei momenti di tenerezza.
 Non immaginavo che un ragazzo come Zayn potesse essere anche cosi dolce; nel senso che non ha l’aria da uno che regala fiori a una ragazza ma più da un ragazzo che cambia ragazza ogni sera.
‘Non voglio un'altra faccia carina
non voglio solo qualcuno da stringere
non voglio che il mio amore vada sprecato
voglio te e la tua bella anima
tu sei la sola che voglia inseguire
tu sei la sola che voglia stringere
non lascierò che un altro minuto vada sprecato
voglio te e la tua bella anima’
Ridacchiai e risposi velocemente al messaggio:’scrivendo un pezzo di una canzone di McCartney non m’incanti’ risi e poi glielo mandai.
‘E io che speravo di fare colpo, ci vediamo tra un’ora’ sorrisi e usci dalla mia stanza.
Scesi velocemente le scale e mi lancia sul divano, volevo rilassarmi.
‘Perrie!’ mi sgridò mio padre ‘che ho fatto?’ chiesi alzando la testa ‘ma insomma non puoi scendere ancora in pigiama’ il mio pigiama consisteva in una felpa, rubata a Zayn che mi arrivava fino a sotto il sedere con delle calze bianche ai piedi e i capelli sciolti.
‘Ma si, caro lasciala stare si è anche svegliata prima del solito’ sorrisi e andai a dare un bacio sulla guancia a mia madre e mi sedetti sulle sue gambe ‘che fai oggi?’ mi chiese bevendo del caffè ‘esco con Katherine’ dissi prendendo una brioche ‘ancora?’ era da tanto tempo che usavo questa scusa, devo trovarne un’altra per i prossimi giorni ‘si e resto a dormire da lei’ dissi addentando la brioche ‘ormai non sei mai a casa’ sbuffai e presi un bicchiere con del succo d’arancia e salì le scale per poi chiudermi in camera.
Posai il bicchiere sulla scrivania e presi un cd dalla mensola per poi inserirlo nello stereo.
 
‘Give me love like never before
Cos lately I've been craving more
And It's been a while but I still feel the same
Maybe I should let you go.’
 
Mentre girovagavo per la camera cantano la canzone il cellulare che avevo posato sul letto s’illumino, lo presi e lessi il nome ‘Jade’ risposi dopo l’ennesimo squillo.
‘Edwards, cos’hai a fare il cellulare se non rispondi mai?’
‘Stavo cantando give me love comunque che succede?’
‘Stasera c’è una festa.. le solite, vieni?’
‘Non posso’
‘Ok, ma se cambi idea chiamami prima delle nove’ chiusi la chiamata e mi guardai allo specchio.
Inizia a fare della stupide facce per passare il tempo.
‘Pensavo avessi problemi ma non così tanti’ disse una voce, mi girai e vidi mio fratello  appoggiato alla porta aperta ‘non ti ho sentito entrare, ho la musica troppo alta’ alzò le spalle ‘che ti succede in questi giorni? Sei così assente’ negai con la testa e inizia a ridere ‘ma che vuoi che abbia?’ lui alzò le sopracciglia e mi diede un buffetto sulla guancia ‘ti piace qualcuno?’ ridacchiai ‘dai, sai che puoi dirmi tutto’ non posso dirti di Zayn però ‘sto sentendo un ragazzo ma non è niente di serio. Non mi piace neanche’ mentì, lui annui e poi mi guardo attentamente ‘mi fai tenerezza con i capelli rosa’ sorrisi e li feci la linguaccia ‘io vado, esco con Amy’ sbuffai ‘non ho ancora capito perché non ti piaccia la mia ragazza’ rise ‘perché mi sembra falsa e poi è così diversa da te’ spiegai brevemente alzandomi dal letto ‘ma tu non puoi sapere se è falsa o no visto che non la conosci e poi le quelle che sembrano così diverse da te stesso sono quelle che ti assomigliano di più. Ricordati Perrie mai giudicare un libro dalla copertina’ mi diede un bacio sulla guancia e poi sparì.
‘Mai giudicare un libro dalla copertina’ era la stessa cosa che avevo fatto con Zayn.
L’avevo reputato un cattivo ragazzo senza conoscerlo ma l’avevo fatto solo perché ero spaventata da lui, ora non ho più paura di lui e l’ho conosciuto per quello che è.
Tolsi il braccialetto al polso destro e guardai la cicatrice.
Ma lui non sa tutto di me e non deve saperlo.
Presi l’IPhone bianco e cercai nella galleria delle foto, trovai una vecchia foro di classe.
Avevo finito da un anno il liceo ma lo odiavo ancora, sono stati i cinque anni più brutti della mia vita non auguro a nessuno di passare cos’ho passato.
Cancellai la foto e posai il telefono.
Sbuffai, ancora e aprì l’anta dell’armadio.
 Presi un maglioncino bianco, dei leggings neri abbinate alle mie amate Dr. Martens nere, presi il mio capellino nero e lo infilai in testa.
Misi velocemente il fondotinta e il mascara, presi il cellulare e percorsi velocemente le scale per poi uscire di casa chiudendo piano la porta.
 
ZAYN’S POV.

Stavo aspettando Perrie seduto sul divano di casa giocando con il telefono.
Sentì la porta aprirsi e vidi Harry raggiungermi in salotto buttandosi sulla poltrona.
‘Sono nella merda’ sussurrò ‘che hai combinato Harry?’ lui mi guardò arrabbiato ‘per colpa di quella cretina con cui scopi io non ho venduto la roba e ora chi cazzo lo dice a quei svizzeri?!’ gridò arrabbiato ‘Styles cambia i toni quando parli di lei, perché non ci vado a letto e non l’ha fatto apposta’ il ragazzo si alzò velocemente ‘non l’ha fatto apposta? Ma che cazzo! Zayn ti rendi conto che lei sarà solo un danno?’ gridò dando un calcio alla poltrona ‘stasera devi almeno venire anche tu!’ disse indicandomi ‘stasera dovrei stare con Perrie’ le l’avevo promesso ‘porca puttana io potrei morire ma tu ti preoccupi per quella?’ sospirai ‘ok, vengo.’
Harry se ne andò poco dopo e io rimasi solo ad aspettare.
Che cosa posso dire a Perrie, ora?
Sentì bussare alla porta, mi alzai velocemente dal divano per poi aprire la porta e trovarmi Perrie davanti.
E’ sempre bellissima.
‘hei’ mi saluto teneramente lei ‘ciao piccola’ dissi stampandogli un bacio sulle labbra ‘come stai?’ mi chiese entrando in casa ‘ehm bene te?’ annui e sorrise ‘Perrie.. stasera devo fare una cosa’ lei mi guardò tristemente ‘ma dovevamo stare insieme’ la guardai, era dispiaciuta ‘lo so e non sai quanto mi dispiace ma devo aiutare.. Liam’ lei annui sconsolata ‘domani stiamo insieme dalla mattina alla sera, ok?’ lei annui ancora sforzando un sorriso ‘se vuoi quando ho finito ti chiamo?’ scrollò le spalle ‘come preferisci’ le presi la mano e la porti in salotto per poi sedermi sul divano e a mia volta farla sedere sulle mie gambe.
‘Anch’io preferirei stare qui con te ma non posso proprio’ le dissi accarezzandogli la guancia ‘non ti preoccupare se è per Liam va bene’ mi sorrise, la guardai e poi posai le mie labbra sulle sue.
Lei si fidava di me e le stavo mentendo ma non voglio che succeda qualcosa a Harry.
Non voglio dirle che vado a salvare il culo a Harry per una cosa che aveva fatto lei.
Lei non aveva colpe, non sapeva a cosa serviva ha reagito come avrebbero reagito tutte.
‘Non andare in posti pericolosi stasera’ dissi duramente ‘tranquillo non farò niente di stupido’ disse baciandomi ancora.
Lei non farebbe mai cose stupide, le cose stupide sono nel mio dna.
Lo sento che ci è rimasta male e ci sono rimasto male anch’io ma mi sono preso la responsabilità di proteggere Harry.
‘Zayn ma i tuoi genitori?’ forse l’unica cosa che doveva evitare di chiedermi era questo.
I miei genitori sono il mio punto debole e ora anche lei è il mio punto debole.
‘Non li vedo da un po’, tutto qua’ concludo in fretta ‘sicuro? Non sembri molto convinto’ annui e le presi le mani per giocarci un po’.
Sono cosi piccole e affusolate, mi diverto a giocarci.
‘Mi fai il solletico’ ammise ridacchiando, le bacia ogni singolo dito e poi notai la cicatrice sul suo polso ‘che hai fatto?’ le chiesi indicando la cicatrice, lei tolse velocemente la mano dalla mia e si alzò in piedi ‘niente è una storia lunga e non ho voglia di dirtela’ urlò quasi ‘Perrie, calmati! Ti ho solo chiesto che hai fatto’ dissi alzandomi ‘tu non mi hai voluto dire della tua cicatrice e non capisco perché dovrei dirti della mia’ mi urlò contro ‘quando avevo quattordici anni dei ragazzi di diciotto mi hanno picchiato, ok?’ urlai a mia volta.
La guardai, aveva la testa bassa.
‘Non voglio sapere che hai fatto’ dissi sedendomi e guardandola.
‘Io’ la fermai, non volevo sapere che avesse fatto non doveva essere costretta ‘non devi essere costretta’ lei mi guardò e poi abbasso la testa nascondendola tra le mani ‘scusa,scusa’ ripeteva solo questo ‘dai basta non importa’ dissi alzandomi e raggiungendola prendendole il viso tra le mani ‘sono una stupida ma quando qualcuno mi chiede di quella cicatrice io non riesco a dire la verità e mi arrabbio. Voglio solo cancellare quel ricordo, quel passato’ mi confessò.
‘Non importa piccola’ la rassicurò, poggiò la testa sul mio petto e la strinsi forte a me.
 
 
PERRIE’S POV.
Zayn mi stava accompagnando a casa, ero stretta nel suo abbraccio e non avevo intenzione di staccarmi.
‘Piccola siamo arrivati ma se vuoi facciamo un altro giro’ ridacchiò, annui e continuammo a camminare ‘non ti piace molto stare a casa,eh’ mi chiese, negai con la testa ‘e che sono così sola’ risposi tristemente ‘anche se ci sono mille persone in casa io mi sento sempre abbandonata’ lo vidi annuire ‘continuano a ripetermi quanto ci tengono a me e come sono importante ma davanti a qualunque impegno io sparisco. Io alle volte per loro non esisto se non ci fossero Jonnie e Charlie non starei mai a casa’ lo vidi annuire ‘ora sai che per qualunque cosa la porta di casa mia è aperta’ mi disse sorridendo, annui e mi alzai sulle punte per poterlo baciare.
Farfuglio  qualcosa per poi  pulirsi la bocca ‘non mettere il rossetto o lucidalabbra’ risi e li schiaffeggiai il braccio ‘non darmi ordini, Malik’ lui fece una smorfia e poi mi accompagno davanti alla porta.
‘Ora entra,davvero’ mi disse autoritario ‘ok, papà’ ridacchiò e poi si sporse in avanti per ricevere un bacio ‘no, ho il rossetto’ lo canzonai ‘per sta volta fa niente’ mi avvicinai e lo bacia tirandolo per il colletto della camicia ‘ciao’ dissi quando mi staccai ed entrai in casa vedendolo sorridere e tornando sui suoi passi per andarsene.
Perrie’ mi sentì chiamare e m’irrigidì subito, se mi hanno visto baciare Zayn sono nella merda ‘non dovevi dormire da Katherine?’ continuò mia mamma, sospirai sollevata ‘no, vado a una festa con le altre e sono venuta a casa per prepararmi’ la vidi annuire e salì velocemente le scale.
Entrai nella mia stanza e guardai l’orologio: 17.45.
Chiamai Jade.
‘Hai cambiato idea, tesoro?’ la sentì ridere
‘Sì, mi vieni a prendere verso le nove?’
‘Certo, a dopo’.
 

**

Ero in macchina con Jade,Jesy e Leigh stavamo cantando una canzone dei Green Day mentre ci recavamo alla festa.
Avevo  indosso un vestito senza spalline, un corpetto pieno di paiette e una gonna gialla che finiva sopra al ginocchio con degli stivaletti neri; avevo raccolto i capelli e lasciato in bella vista le ciocche fucsia.
‘Stasera voglio divertirmi e basta’ ci disse Jesy ‘una festa è fatta per divertirsi’ rise Leigh, le mie amiche  erano uniche ‘stasera niente fidanzati o cose così’ continuò Jesy ‘Sam sarà alla festa come Jordan’ rispose Jade ‘va beh allora io e Pezz come uniche single ci daremmo alla goiai’ continuò la rossa.
Non avevo ancora detto alle ragazze di Zayn.
‘Jesy, veramente io non ho intenzione di provarci con qualcuno’ dissi alzando le spalle ‘come sarebbe? Pezz, sei single datti alla pazza goiai’ sbuffai ‘sto uscendo con qualcuno in verità’ Jade frenò di colpo e mi fece andare addosso al finestrino e alle ragazze dietro addosso ai sedili davanti.
‘Come? E con chi stai uscendo?’ chiese la mia amica al volante ‘ecco.. con.. Zayn’ tossì, le ragazze mi guardarono sbalordite ‘ehi non guardatemi così! Zayn è un ragazzo gentile, dolce e non è cattivo’ sentì Leigh sospirare ‘avevamo capito prima di te che non è un cattivo ragazzo ma speriamo solo che tu non stia male’ negai con la testa sorridente ‘tranquille’.
‘Allora era per colpa sua che in queste settimane sei sparita’ ridacchiò Jade ricominciando a guidare, annui e risi insieme a loro.
Non l’hanno presa male e per me è un sollievo.
Quando arrivammo davanti al locale, la gente aveva già iniziato ed entrare.
‘Ragazze non perdiamoci di vista’ dissi quando fummo dentro al locale, loro annuirono e poco dopo sparirono.
Belle amiche.
Andai vicino al bar sperando di vedere qualcuno ma niente.
Sbuffai e mi sentì pizzicare il fianco, mi girai infuriata ma la mia rabbia spari quando vidi la persona che mi aveva punzecchiato ‘Kathe io ti uccido’ dissi abbracciandola ‘sei bellissima’ disse guardandomi attentamente.
‘Allora stasera sei tutta nostra e non di Zayn’ risi e poi annui ‘dovrò fare un discorsetto a quel ragazzo’disse ridacchiando ‘e dirgli cosa?’ domandai divertita ‘di lasciarmi un po’ la mia migliore amica per me’ risi e le presi la mano.
‘Beviamo qualcosa’ annui e mi seguì.
‘Che prendiamo?’ mi chiese la bionda al mio fianco ‘non ne ho idea’ risi ‘se volete vi offriamo qualcosa noi’ ci girammo all’unisono e davanti a noi apparsero Max e Siva.
Rotai gli occhi, spazientita mentre Kathe gioiva per la presenza di Siva.
‘Certo, grazie mille’ squittì Kathe che si avvicinò al moro, sbuffai e mi avvicinai a lei ‘allora Edwards bel cambiamento’ commentò Max ridendo ‘non ho bisogno dei tuoi complimenti Max’ risposi annoiata.
‘Andiamo a ballare Kathe?’ chiese Siva alla bionda, la quale annui e mi lasciò sola con il mio peggior problema.
‘Allora ti sei messa con qualcuno?’ mi chiese ‘cazzi tuoi,no?’ risposi brusca ‘uh ma come siamo volgari, stasera. La tua volgarità a volta mi fa eccitare’ lo guardai disgustata ‘tu mi fai schifo’ dissi cercando di andarmene ma venni presa per un braccio ‘dai non andare’ tolsi le sue mani dal mio braccio‘stammi alla larga’ cercai di andarmene ma poso le mani sulla mia vita, mi dimenai ma senza successo ‘lasciami’ gridai.
‘Sai.. penso una cosa: sei una puttana e non meriti di vivere’ quelle parole mi colpirono come uno schiaffo, tolse le mani e mi guardò sorridendo ‘scusa? Max?’ ci girammo insieme e vicino a noi c’era Zayn.
‘Uh ma guarda chi si vede, che ci fai qui?’ chiese il ragazzo vicino a me, il moro vi avvicinò velocemente a Max e li tirò un pugno in piena faccia facendolo cadere per poi posizionarsi sopra di lui per poi continuarlo a picchiare.
‘Zayn,basta!’ imploravo il ragazzo di fermarsi ma non mi dava retta.
‘Prova ancora a metterle una mano addosso e a dirle certe cose e t’ammazzo’ disse alzandosi e prendendomi per mano per poi uscire dal locale.
Le lacrime mi uscivo e mi fermai di colpo.
‘Che cazzo ci facevi qui?’ mi urlò contro ‘ero uscita con le ragazze ma poi sono sparite e Katherine si è messa a ballare con Siva e Max era lì e..e..’ non riuscivo più a continuare ‘ti ho detto di non fare cazzate e tu che fai? Vieni qui!’ mi urlò contro ‘non pensavo farebbe successo niente’ risposi piano ‘e poi tu che ci fai qui?’ aveva detto che doveva stare con Liam ‘Harry è in macchina’ si giustificò ‘tu mi hai mentito! Hai detto che dovevi stare con Liam per una cosa che era successa! E invece vieni qui!’ urlai ‘dovevo togliere dai guai Harry per colpa tua! Tu hai buttata quella cazzo di cocaina nel cesso e se non venivo io con Harry l’avrebbero ammazzato’ mi urlò contro, abbassai lo sguardo non pensavo che per quello stupido gesto ci fossero state ripercussione.
‘C-come hai risolto?’ chiesi debolmente ‘hanno dato altra roba a Harry da vendere e per quella vecchia dovremmo restituire i soldi.. ma è stata una faticaccia’ concluse ‘non volevo’ mi scusai ‘Perrie di quello non me ne frega niente! Ti rendi conto di quello che Max ha detto?’ annui ‘ti ho detto di starli lontana’ continuò.
‘Non sapevo che sarebbe stato qua,ok? Non volevo ficcarmi nei guai e se ora devi rompere cosi tanto potevi anche non fare niente a lasciarmi lì!’ urlai, Zayn era infuriato e mi prese di peso e mi porto in macchina ‘Harry, portaci a casa mia subito!’ urlò ‘no, io non voglio venire con te’ urlai ‘non dargli retta e fai quello che ti dico io!’ Harry partì senza darmi retta e si fermò venti minuti dopo davanti a casa Malik.
‘Harry puoi portarmi a casa?’ chiesi gentilmente ‘ciao Harry’ disse Zayn prendendomi per un braccio e portandomi in casa velocemente.
‘Lasciami andare a casa!’ dissi con calma ‘no, ora stai qui’ mi urlò contro ‘io con te non voglio stare’ dissi avvicinandomi alla porta; il moro mi prese per il polso e mi fece girare nella sua direzione posando le sue labbra sulle mie e sbattendomi contro il muro.
Cercai di picchiarlo ma non si voleva spostare.
‘Eternamente mia,
eternamente tuo,
eternamente nostri.’
Pronuncio lasciandomi un bacio sul collo.
 
HELLO PEOPLE :)
So di essere in ritardo ma ragazze ieri è stato il mio ultimo giorno di scuola quindi ora sono liberaaa! AHAHHA
L’ho scritto tutto oggi quindi scusate se ci sono errori ma domani rileggerò per correggerli lol
Il capitolo è un po’ noioso lo so ma andando avanti si capiranno sempre molte cose anche la nostra bella Perrie ha i suoi segreti e un brutto passato ma non vuole rivelarlo.
Max è sempre lo stesso stronzo.
La frase ‘sei solo una puttana  e non meriti di vivere’ è stata detta davvero a Perrie ma da una fan dei One Direction quando l’anno scorso si è scoperta la relazione tra lei e Malik.
Maturità uguale a zero e ignoranza uguale a dieci.
Ringraziate McCartney per il capitolo di oggi AHAHHA
Mi sto chiedendo ma se Perrie incontrasse Jesse lo rapirebbe? AAHAHHA me l’immagino tutta pazza lol in un’intervista alla BBC hanno chiesto alle ragazze quale celebrità era la loro preferita da piccole e Pezz ha risposto con Jesse McCartney facendo dei versetti.
Cara Perrie tu sei ancora cotta di Jesse (come me lol)
AH!
Settimana scorso ho caricato il trailer di freedom, vi va di vederlo e dirmi cosa ne pensate?
Twitter: @heyosment
Ask: http://ask.fm/XxLirryeZiamxX
Trailer:  http://www.youtube.com/watch?v=_wwz01XjN9s
 

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Capitolo 12
*** Capitolo dodici; ***




 

Spostai Zayn dal mio collo e lo allontanai cosi da potermi liberare.
Mi guardò interrogativo, cercò di riavvicinarsi ma lo fermai posando una mano sul suo petto.
‘Non può finire cosi ogni volta che litighiamo! Dobbiamo anche parlare come due persone normali’ dissi guardandolo attentamente ‘ma parlare di cosa?’ mi chiese sorpreso ‘parlare di cosa, Zayn? Dobbiamo parlare di tutto quello che è successo stasera’ lo vidi sbuffare e poi andare verso il salotto accendendo la televisione.
‘Senti io non sono una bambola con cui puoi solo giocare! Sono una persona e ora tu mi parli di tutto questo, ok?’ presi il telecomando e spensi la televisione ‘Perrie non ho voglia, accendi quella cazzo di tv!’ gridò il moro ancora seduto sul divano ‘e invece ora tu mi dici tutto!’ mi piazzai davanti a lui slegandomi i capelli ‘lo fai apposta?’ lo guardai confuso ‘mi danno fastidio tutte queste domande! Non voglio parlarne con te, chiaro?’ si alzò dal divano e mi mise davanti a me ‘no! Tu parli con te,ora’ dissi facendolo ricadere sul divano ‘Perrie, non giocare con il fuoco altrimenti ti brucerai’ disse puntando gli occhi nei miei ‘non m’interessa. Parla’ gridai.
Mi stavo spazientendo di questa situazione.
Zayn ero seduto sul divano immobile senza parlare.
Presi il suo cellulare dalla tasca dei suoi jeans ‘o parli tu o chiamo il tuo migliore amico’ dissi cercando nella rubrica il numero di Liam ‘che cazzo vorresti fare?’ disse  alzandosi e togliendomi il telefono dalle mani ‘devi parlare con me, sono la tua ragazza’ io li ho sempre detto tutto ‘questo non vuol dire niente’ concluse con cattiveria.
‘Davvero? Allora, ciao’ dissi andando ad aprire la porta e sbattendo la porta alle mie spalle.
Delle lacrime iniziarono a scendere sul mio viso, i singhiozzi aumentarono e cercai di placcarli posando una mano sulla bocca e una sullo stomaco.
‘Questo non vuol dire niente’ a Zayn non importava niente che io fossi la sua ragazza, non voleva dirmi niente e allora io mi sarei comportata allo stesso modo.
Mi asciugai gli occhi e iniziai a camminare per uscire dal vialetto di casa sua.
Mentre uscivo vidi una ragazza mora camminare nella mia direzione opposta e andare a bussare alla porta di Zayn.
Non voglio crederci mi ha già sostituita.
Al diavolo Zayn.
 
Quando tornai a casa i miei genitori non c’erano, Jonnie era con Amy e per finire Charlie da un’amica a dormire.
Sbuffai e mi buttai sul divano, chi diavolo è quella ragazza?
Presi il telefono e chiamai Emily.
‘Perrie, hei’
‘ciao Emily, tutto bene?’
‘oh si, tu?’
‘più o meno.. volevo chiederti una cosa’
‘certo, dimmi tutto’
‘tu sai per caso se Zayn ha un’amica mora che qualche volta va a casa sua?’
‘fammi pensare.. no, non so. Ma aspetta Liam è nell’altra stanza vado a chiederglielo’
‘oh, d’accordo. Ti chiamo tra poco’
‘Si, grazie mille.’
Liam è il suo migliore amico sicuramente non dirà mai la verità a Emily.
Sospirai.
Sono preoccupata.
E’ la verità, ho paura che possa fare qualcosa che mi faccia soffrire davvero.
Una musichetta interrumpe i miei pensieri.
‘Pronto?’
‘Perrie.. sono Liam’
‘Liam, ciao’
‘hai visto una ragazza mora entrare in casa di Zayn?’
‘sì, tu sai chi è?’
‘ecco..’
‘Liam, ti prego! Dimmi la verità’
‘lei è.. Geneva’
‘G-Geneva?’
‘sì, loro erano.. ecco..’
‘fidanzati?’
‘oh, no! Sono scopamici ma un tempo fa era cosi, ora è da molto che non s’incontrano’
‘fino a questa sera’ dissi trattenendo le lacrime
‘m-mi dispiace, davvero. Ora vado a casa di Zayn voglio sapere che succede poi ti dico’ chiusi la chiamata e lanciai il telefono lontano da me.
‘Mi piaci sul serio’ bella bugia e io sono anche cascata.
Che idiota!
Presi il cuscino e me lo avvicinai al mio viso per cercar di soffocare le lacrime.
Tutto quello che mi ha raccontato sono state solo bugie.
 
Stupido Zayn.
Stupidi ragazzi.
Stupido mondo.
 
Perrie, basta reagisci.
Sei forte.
Non sono per niente forte, faccio finta di essere forte.
Mi alzai dal divano e percorsi le scale per poi buttarmi sul mio letto e cercare di dormire.
Tolsi velocemente il vestito e mi coprì il corpo con il lenzuolo.
Stupido Zayn.
 
ZAYN’S POV.
Perrie se n’era andata da poco e mi ero pentito di come l’avevo trattata ma non avevo voglia di parlare di cosa succede in me o intorno a me.
Preferisco tenermi tutto dentro piuttosto che metterla nei guai.
Sentì il campanello suonare e andai ad aprire pensando che fosse Perrie ma il mio sorriso scomparve dopo che vidi la ragazza mora davanti a me.
‘Geneva, cosa ci fai qui?’chiesi annoiato ‘non ti stai facendo più vedere’ disse entrando in casa, sbuffai e chiusi la porta ‘perché sei venuta?’ chiesi ancora ‘mi mancavi’ disse avvicinandosi al mio viso, mi tolsi ‘a me no. Ho un’altra persona per la testa’ dissi ripensando alla ragazza che era appena uscita di casa ‘intendi quella ragazza con i capelli tinti di rosa?’ annui ‘l’ho vista uscire prima. Andiamo, Malik quella ragazza è cosi insignificante’ disse sbuffando ‘almeno non è troia come te, ora vattene’ dissi aprendo la porta e ritrovandomi Liam davanti.
‘Ora tu che ci fai qui?’chiesi sorpreso ‘ecco, sono venuto a trovarti’ disse battendomi una mano sulla schiena ‘oh, mi hai fatto male!’ mi lamentai per il dolore che mi aveva procurato ‘Liam!’ la voce stridula della mora arrivo alle nostre orecchie ‘oh, ciao’ salutò il moro impacciato ‘che ci fa qui?’ mi sussurrò ‘non lo so ma sto mandandola via’ sussurrai a mia volta.
‘Geneva, ora puoi andare?’chiesi spazientito ‘ma.. io volevo stare un po’ con te’ mi disse ‘ma hai capito che ho una ragazza? Puoi andartene, ora!’ gridai l’ultima parola, Geneva mi guardò male e poi uscì di casa sbattendo la porta.
‘Ora Liam, spiegami perché sei qui?’chiesi guardando il moro ‘mi ha chiesto Perrie chi fosse Geneva’ disse poggiando una mano sulla mia spalla ‘vai da lei, ci è rimasta malissimo’ disse aprendo la porta aspettando la mia uscita.
 

**

‘Liam ma tutte le luci sono spente’dissi guardando la casa di Perrie ‘muoviti Zayn! Se ci tieni, vai’ disse indicandomi il giardino sul retro ‘dovrei entrare nella camera di Perrie?’ il mio amico annui e mi accompagnò fino al giardino.
‘Sicuro che sia camera sua?’domandai ‘certo, me l’ha detto Emily che la saputo da Jade’ annui e iniziai ad arrampicarmi sul albero.
‘Liam se cadrò mi avrai sulla coscienza!’vidi il ragazzo sbuffare  e andarsene ‘oh, Payne! Payne! Io t’ammazzo’ dissi continuando a scalare l’albero.
L’intelligenza di questa ragazza mi sorpresa, aveva lasciato la finestra semi aperta.
Velocemente aprì la finestra e mi buttai nella stanza.
‘Il braccio, che male’dissi toccandomi il punto dove avevo sbattuto, mi guardai intorno e la vidi dormire sul letto; mi avvicinai al letto e la  guardai.
Era bellissima.
‘Piccola’cercai di svegliarla accarezzandogli i capelli ‘hei’ dissi quando aprì gli occhi spaventata ‘c-che ci fai qui?’ balbettò, era tenera ‘sei tenera quando balbetti’ lei scostò la mia mano dalla sua guancia ‘perché è venuta Geneva a casa tua?’ diretta ‘è venuta perché li mancavo ma ti giuro Perrie è andata via subito! Anche Liam può confermartelo’ dissi cercando di avvicinare la mia mano al suo viso ‘no, fermo’ bloccò la mia mano nella sua ‘parlarmi, ti prego’ pronunciò flessibile.
‘Non puoi entrare nella mia vita è pericoloso, Pezz’lei negò ‘ti prego, voglio sapere’ continuò, sospirai ‘so che potrei perderti se ora non ti dicessi nulla’ annui ‘non ti ho detto niente di questa sera perché se quella sapessero di te potrebbero farti del male e non potrei mai perdonarmi se ti toccassero’ la vidi negare ‘ma non devi mentirmi! Capisco che tu mi voglia proteggere ma con queste bugie non andiamo da nessuna parte’ mi disse accarezzandomi i capelli ‘ti chiedo solo di non lasciarmi, ora’ le dissi in un sussurrò, la vidi mordersi il labbro e poi avvicinare le sue labbra alle mie.
 
Non le avevo raccontato tutto ma è meglio così se sapesse anche le cose che ci sono dietro si spaventerebbe e sarebbe in pericolo.
Mi dispiace Perrie ma è meglio così.
 
 
HELLO PEOPLE :)
Il capitolo fa schifo ma voglio far capire che Zayn nasconde qualcosa uu
È corto perché volevo terminarlo il prima possibile perché sono impegnata a vedere una serie tv ahhah
Volevo dirvi che ho comprato il cd di Jesse McCartney hahahaha so che vi viene in mente Pezz uu
Comunque sono stata promossa, festeggiate con me ahaha
Giuro che il prossimo lo scriverò prima ma è che non sapevo se continuare o no perché pensavo che non piacesse a nessuno.
Comunque spero che vi piaccia.
SE CI SONO ERRORI SCUSATE MA NON HO TEMPO DI RILEGGERE PERCHE’ ORA DEVO FARE UNA COSA IMPORTANTE.
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Capitolo 13
*** Capitolo tredici; ***



Truly, madly, deeply I am
Foolishly, completely falling
And somehow you kicked all my walls in
So baby say you’ll always keep me
Truly, madly, crazy, deeply in love with you.

 
Guardai il moro al mio fianco che mangiava dei pop corn.
Inizia a ridacchiare.
‘Beh ora perché ridi?’ mi chiese girandosi verso di me ‘sei così buffo’ dissi accarezzandogli la guancia ‘non sono buffo, sono sexy’ sorrise beffardo, ridacchiai e poi mi voltai per prendere il telefono.
‘Fai cis’ dissi puntandogli addosso il telefono, Zayn sorrise e io scattai la foto.
La guardai e poi l’impostai come sfondo ‘sei così fotogenico’ dissi ridacchiando ‘sorridi’ disse scattando una foto ‘ora anch’io ho il mio sfondo personalizzato, no?’ risi e lo spintonai.
‘Domani mattina vieni da me, andiamo a fare un giro in un posto’ annui e lo vidi alzarsi dal mio letto ‘non vuoi vedere come finisce il film?’  domandai dispiaciuta ‘muoiono tutti, non perdere tempo’ sbuffai ‘mi hai rovinato tutto il film, stronzo’ rise e si avvicinò per poi stamparmi un bacio sulle labbra e uscire dalla finestra.
Ero rimasta un’altra volta sola, che gioia.
Presi il telefono e composi il numero di Katherine.
‘Kathe ma che diavolo stai facendo?’ le chiesi sentendo dei rumori dall’altra parte
‘Pezz, Pezz! Non sai che ti sei persa.. siamo a casa di Siva e ci stiamo divertendo da morire’ era ubriaca.
‘Katherine ma quanto hai bevuto?’ chiesi quasi schifata
‘solo un pochino’disse ridendo
‘vuoi che vengo a prenderti?’
‘forse è meglio’ disse chiudendo la chiamata.
 
Non potevo andare da sola saranno tutti ubriachi.
Ripresi il telefono e composi un numero.
‘Hei, mi accompagni a prendere Katherine da Siva?’ domandai velocemente
‘Pezz, ora?’
‘ti prego’ lo senti sospirare
‘fatti trovare pronta tra quindici minuti’
‘ahw grazie Zayn’ chiusi la chiamate a andai verso l’armadio.
Presi velocemente una felpa e dei jeans, infilai le all star bianche e scesi di sotto per aspettare Zayn.
Guardai l’orologio erano le due passate.
‘Katherine questa volta me la pagherà’ pensai.
Sentì il telefono vibrare ‘scendi.’
Misi il telefono in tasca e corsi verso Zayn che era appoggiato al cancello.
‘Mi spieghi che succede?’ mi chiese ‘Kathe è ubriaca ed è a casa di Siva! Mi ha chiesto lei di andare a prenderla’ spiegai brevemente, lo vidi annuire e poi chiamare un taxi.
 

**

Eravamo arrivati davanti a casa di Siva da circa due minuti e non sapevo dove andare.
‘Chiamala almeno sai dove sta’ mi suggerì il moro al mio fianco, annui e composi il numero.
Il telefono chiamava a vuoto, non rispondeva.
‘Zayn, non risponde!’ dissi preoccupata ‘entriamo’ disse prendendomi per mano e trascinandomi dentro a quella confusione ‘che puzza’ dissi appena varcammo la soglia ‘è una festa ovvio che ci sia puzzo di fumo e alcool’ lo sentì ridacchiare ‘scusa ma io non ho mai partecipato a feste così’ risposi stringendoli di più mano ‘tranquilla, ci sono io’.
Mi guardai intorno ma nessuna traccia della bionda che conoscevo.
‘Non la vedo, Zayn’ mi girai per cercarla ma il mio sguardo si posò su Siva ‘vado a chiedere a Siva’ cercai di staccare la mia mano dalla sua ma senza risultato ‘non ti lascio andare da sola.. sono ubriachi’ annui e lo trascinai verso il gruppetto di Siva.
‘Siva?’ lo chiamai, lui si girò per poi scrutarmi e guardare Zayn che mi teneva per mano ‘Edwards, quale onore’ rispose sarcastico ‘dov’è Katherine?’ lo vidi ridacchiare ‘l’ultima volta che l’ho vista era in bagno con Jake’ rispose ridendo.
‘In bagno?’ guardai il moro al mio fianco che mi tirò verso la parte opposta della stanza ‘il bagno è di là’  disse indicandomi due porte, aumentai il passo e quando arrivai davanti alle porte inizia a bussare la senza risposta.
‘Provo a entrare’ disse prendendo un coltellino svizzero dalla tasca.
‘Cerco di sforzare la serratura’ disse prima di abbassarsi e mettere il colettino nella serratura, lo guardai mentre cercava di sforzare la serratura; stava stringendo la lingua tra i denti, era dannatamente sexy.
‘Fatto!’ disse aprendola e facendomi entrare dietro di lui, vidi una ragazza bionda accovacciata su se stessa che piangeva ‘Katherine!’ urlai, correndo verso di lei.
Mi abbassai e le sollevai il viso ‘che ti è successo?’ le chiesi preoccupata ‘J-Jake’ balbettò ‘che ti ha fatto?’ domandai, non mi rispose e riabbasso la testa.
‘Andiamo a casa’ dissi cercando di alzarla ‘Zayn, mi aiuti?’ il ragazzo mi raggiunse e mi aiutò a tirare su Katherine dal pavimento, ci incamminammo verso l’uscita quando Jake ci fermò.
‘Edwards che fai?’ mi domandò indicando la bionda al mio fianco ‘la porto a casa, sta male’ dissi cercando di andarmene ‘e perché sei venuta con quello?’ disse indicando con ribrezzo Zayn ‘perché è l’unico ragazzo in questa stanza con un po’ di cervello e un briciolo di cuore’ dissi scassandolo e continuando a camminare tenendo per mano Katherine e seguita da Zayn.
‘Chiamo un taxi’ mi avvertì il moro, tirando fuori il suo cellulare.
‘Pezz?’ mi chiamò Katherine ‘hei bionda! Come stai?’ la vidi negare con la testa ‘se torno a casa cosi i miei mi uccidono’ disse disperata ‘tranquilla, vieni a casa mia’ la rassicurai ‘il taxi arriverà tra dieci minuti’ ci avverti Zayn, annui e sorrisi.
Katherine si sedette sul marciapiede in attesa del taxi mentre io e Zayn la guardavamo attentamente.
‘La porti a casa tua?’ mi chiese ‘si ma non so che fare’ lo vidi ridacchiare ‘non hai mai avuto una sbronza?’ negai con la testa ‘basta che le dai dell’acqua e mettile un secchio vicino’ lo guardai subito ‘potrebbe vomitare? Oddio che schifo!’ risposi disgustata ‘tranquilla, finche non si addormenta resto con te’ sorrisi e l’abbraccia ‘grazie’ mi strinse più forte ‘ti aiuterò sempre, piccola’.
 

**

‘Katherine si è addormentata’ dissi uscendo dalla mia stanza ‘puoi andare a casa’ continuai sedendomi sulle sue gambe ‘ti ci vedo bene come infermierina sexy’ ridacchiò ‘mm’ mugugliai guardandolo ‘ma solo per me’ concluse baciandomi il collo.
‘Non credo’ dissi ridacchiando ‘invece io penso di si’ disse succhiando un pezzo del mio collo lasciandomi un segno rosso che il giorno dopo sarebbe diventato viola.
‘Ehi, mi hai fatto un succhiotto? E come faccio ora’ sbraitai ‘metti una sciarpa’ disse mordendomi il lobo ‘Zayn, fermo’ dissi spingendolo lievemente lontano ‘dai piccola’ disse baciandomi il collo ‘no, basta!’ dissi alzandomi dalle sue gambe ‘scusa’ sussurrò per poi alzarsi dal divano ‘Zayn, non sono pronta tutto qui. Non arrabbiarti, ti prego’ mi scusai ‘non sono arrabbiato, tranquilla’ disse andando verso la porta ‘ci vediamo domani, buona notte Perrie’ disse baciandomi la guancia e uscire dalla porta.
Sospirai e tornai in camera dove si trovava Katherine.
La bionda dormiva tranquillamente mentre io ero nervosa.
Mi fido di Zayn ma ho solo paura, paura di sbagliare.
Lui è perfetto e io no, mi chiedo ancora come faccia a stare con me.
Guardai l’orologio appeso al mio muro, le sei del mattino.
‘Meglio fare una doccia’ sussurrai e mi recai il bagno per poi aprire l’acqua calda della doccia.
Tolsi i vestiti e mi infilai nella doccia, massaggiai la pelle con la spugna piena di sapone.
Qualche mese prima non avrei esitato ad andare a letto con Zayn o con Jake ma solo ora mi rendo conto di quando sia importante.
Dopo tutte le volte che Jake o Max hanno cercato di rimorchiarmi per portarmi a letto ho cambiato idea sulla mia decisione.
La verità è che non sono assolutamente pronta e ho paura di fare un casino.
Mi risciacquai il corpo per poi lavarmi i capelli con dello shampoo al cocco; e se Zayn si fosse stufato di me?
Se tutti questi comportamenti da bambina lo stancassero?
Se decidesse di tornare con Geneva?
Se scegliesse un’altra, una donna completa e non una ragazzina insicura.
Dovevo smetterla di pensare a queste cose e devo pensare positivo.
‘Pezz?’ mi senti chiamare ‘Kathe? Ti sei svegliata? Sono in bagno, entra pure’ gridai alla mia amica mentre mi sciacquavo i capelli, sentì la porta aprirsi e Katherine fece il suo ingresso.
‘Kathe, passami l’asciugamano’ le chiesi mentre facevo vedere una mia mano dalla tenda della doccia, lei sospirò e poi me lo passò uno.
Me lo legai sopra al seno e poi uscì per vederla seduta sul gabinetto ‘sei pallida’ le dissi ‘lo so e ho anche un mal di testa’ disse toccandosi la testa ‘mi puoi spiegare perché sei andata a casa di Siva?’ le chiesi mentre asciugavo con un asciugamano i capelli ‘non lo so’ la guardai ‘non è una giustificazione, Katherine’ la vidi annuire ‘devi uscire con Zayn?’ annui ‘posso acconciarti i capelli?’ la guardai per poi sorriderle e abbracciarla.
‘Wualà’ disse la bionda lasciandomi liberà l’ultima ciocca di capelli ormai rosa chiaro ‘ti è andavo via il fucsia, ora sembrano corallo’ annui tristemente ‘ma sono belli anche così’sorrisi ‘ti accompagno a casa?’ le domandai, lei annui e uscimmo da casa mia.
 

**

Stavo andando verso casa di Zayn quando una ragazza mora mi bloccò.
‘Scusa ma dovrei passare’ dissi cercando di scansarla ‘senti con me non attacca l’atteggiamento da angelo che puoi far finta di avere’ la guardai confusa ‘ma se non so neanche chi sei’ risposi cercando di superarla ‘sono Geneva, un’amica di Zayn’ la bloccai ‘so chi sei e non sei di certo una sua amica’ lei sorrise ‘sono più di un’amica e ti dico solo una cosa’ mi prese dal braccio stringendomi il polso con forza ‘devi stare lontano da lui, chiaro?’ la guardai e mi tolsi dalla sua presa ‘io non faccio quello che mi dice una pazza’ mi spinse per terra e mi guardò sogghignando ‘ti conviene invece se no farai una brutta fine.. sai io conosco tanta gente’.
 
Mi avrebbe uccisa per Zayn? Anzi mi avrebbe fatto uccidere solo per un ragazzo? Questa è pazza.
 
‘Di qualcosa a Zayn e i tuoi bei occhioni azzurri si chiuderanno per sempre’ concluse con cattiveria.
 
 
HELLO PEOPLE :)

I’m back!
Sono tornata, finalmente!
Geneva, è stata davvero una ragazza di Zayn a xfactor ma sono durati una o due settimane lol
E’ la tipa con cui è stato prima di Rebecca.
Comunque non ho niente contro Geneva ma sto usando nomi che c’entrino con i personaggi come i nomi dei the wanted, come quello di Katherine ecc.
In questo capitolo possiamo vedere quanto Perrie sia insicura.
Mentre Zayn ha istinti maschili uu
Geneva è una stronza ora tutte la odierete lol
Ragazzeee, mi fate un favore? Passate nella mia nuova one shot su Liam? http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1928947&i=1
Per qualunque cosa mi trovate su:
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Grazie a tutte che aspettate che io aggiorni, davvero :)
Un bacio.

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Capitolo 14
*** Capitolo quattordici; ***


 


It’s in your lips
And in your kiss
It’s in your touch
And your fingertips
And it’s in all the things and other things
That make you who you are
And your eyes
Irresistible

 

Stavo tornando a casa mentre guardavo la terra sotto i miei piedi.
‘Di qualcosa a Zayn e i tuoi bei occhioni azzurri si chiuderanno per sempre’ quella frase mi rigirava in testa e non riuscivo a capire perché voleva togliermi di mezzo.
Ho capito che le piace Zayn ma così non risolverà niente, non basta conoscere esteriormente un ragazzo come Zayn, bisogno capirlo ed ascoltarlo.
 
Geneva, non sarebbe mai capace di fare tutto quello che sto facendo.
Geneva, non sarebbe mai capace di affrontare il passato di Zayn.
Geneva, non sarebbe mai capace di capire le idee di Zayn come faccio io.
Geneva, non sarebbe mai capace di dare tanto affetto a Zayn.
Geneva, ama il suo corpo e basta.
 
Avevo mandato un messaggio al mio ragazzo per dirgli che sarei arriva più tardi perché ero stanca anche se era una bugia.
Dovevo parlare con qualcuno, non sopportavo più di tenermi tutto dentro.
Andai verso la casa dell’unica persona che sarebbe stata ad ascoltarmi e l’unica che capisce qualcosa dell’amore.
Arrivai davanti alla porta nera con inciso in argento il numero 142, tirai un sospiro e bussai alla porta.
Mi aprì una Jade stanca, con i capelli tutti arruffati e una maglietta di Sam.
‘Perrie, succede qualcosa?’ mi chiese la ragazza dai capelli blu, annui e mi buttai tra le sue braccia.
Jade rimase un po’ sorpresa ma poco dopo mi strinse a se.
‘Che succede?’ mi chiese asciugandomi le guancie ‘ti devo raccontare una cosa’ mi fece cenno di seguirla e andammo verso la sua camera al piano superiore.
Dopo averli raccontato tutto su Geneva, lei mi guardò alzando un sopracciglio ‘non so che fare’ le dissi ‘Geneva ti ha minacciato, giusto? Dillo a Zayn’ negai con la testa ‘sarebbe peggio’ la ragazza ci penso su un po’ e poi schiocco le dita ‘parla con un amico del tuo ragazzo e chiedigli di cosa è capace Geneva’ la guardai e poi negai con la testa ‘non so che fare.. ora cercherò di non farmi vedere troppo con Zayn in giro’ la vidi negare con la testa ‘sai anche tu che non è una buona idea’ alzai le spalle e poi mi buttai a peso morto sul letto ‘vorrei lasciar perdere questa storia ma Geneva sembrava, anzi era cosi cattiva e sicura di se’ risposi prendendo il telefonino ‘che ne dici se ti rifacciamo bionda?’ mi chiese Jade, annui e lei andò a chiamare le ragazze.
 
‘credo che ci metterò di più, le ragazze vogliono rifarmi bionda’ digitai il messaggio
‘come? No, dai. Va beh ti aspetto al bar in stazione esco con Liam e company’
‘poi ti faccio sapere, un bacio.’
Jade entrò in camera saltellando e battendo le mani.
‘Che ti prende?’ chiesi facendole un video con il telefonino ‘stasera, Sam mi ha invitato a cena! Vuol dire che finalmente conoscerò la sua famiglia’ ridacchiai e stoppai il video ‘ho detto a Zayn che farò tardi, le ragazze invece?’ chiesi alla mia amica ancora emozionata ‘arrivano tra venti minuti’ sorrisi e mi buttai sul letto seguita dalla mia amica ‘ne parliamo con le altre della situazione con Geneva?’ la guardai e poi annui.
Dei suggerimenti in più non mi faranno male.
 
 
 
ZAYN’S POV.
‘Veramente, pazzamente profondamente io sono stupidamente, completamente innamorato e in qualche modo hai abbattuto tutti i miei muri perciò baby dimmi che mi terrai con te per sempre.
Veramente, pazzamente, follemente, profondamente innamorato di te’.
Stavo leggendo una canzone che Liam aveva composto e dopo poco inizia a ridere, il moro mi strappò da mano i fogli e mi guardo abbastanza annoiato.
‘Quando andavamo a scuola anche tu scrivevi delle canzoni’mi ricordò ‘ma le mie non erano sdolcinate’ mi difesi per poi ridere ancora ‘veramente, pazzamente, follemente, profondamente innamorato di te? Liam ma sul serio?’ risi e lui mi butto un cuscino addosso ‘è per Emily, tra qualche settimana è il suo compleanno’ mi spiegò brevemente, annui e poi lessi il messaggio di Perrie.
‘Payne, andiamo al bar? Tanto Perrie ci mette un po’ deve fare la tinta’ lo vidi annuire e alzarsi ‘invita Emily’ sorrisi e lui mi diede una pacca sulla schiena.
‘Alla fine ieri com’è finita con la biondina?’ mi chiese riferendosi a Perrie ‘diciamo tutto bene.. abbiamo fatto pace’ lui mi sorrise malizioso ‘no, Liam’ lo vidi annuire e poi ridere.
‘Perché ridi ora?’ domandai scocciato ‘è la prima volta che una ragazza ti dice di no’ sorrisi amaramente alzando le spalle ‘ora potrai provare ad avere una relazione seria’ annui sconsolato.
‘Scusa non volevo ricordarti lei’ negai con la testa e poi mi alzai dal divano per raggiungere la porta.
Stavamo camminando per raggiungere il bar quando Liam mi guardò ‘dimmi’ li dissi semplicemente ‘secondo me dovresti parlarle di Rebecca’ negai con la testa ‘non nominare più quel nome. Ora c’è Perrie nel mio cammino e non voglio nessun’altra’ lo vidi annuire e iniziare a correre verso una ragazza.
Emily.
Deve ringraziare me per averla conosciuta.
 
Era iniziato tutto due mesi fa, io mi annoiavo e stavo camminando nel parco insieme al mio migliore amico quando delle urla attirarono la nostra attenzione.
Andammo velocemente dalla parte del parco in cui avevamo sentito le urla e trovammo una ragazza bionda sdraiata a terra che tremava.
Liam si avvicinò subito alla ragazza per vedere come stava e la porto a casa sua prendendola in braccio.
Non mi ha mai detto cosa le era capitato e cos’era successo a casa sua ma so solo che da quel giorno hanno iniziato a uscire insieme finche non si sono fidanzati.
L’idea di andare al parco era stata mia quindi io sono stato il cupido per Emily e Liam.
 
‘Ciao Zayn’ mi salutò la bionda dandomi un bacio sulla guancia ‘hei’ farfuglia prendendo una sigaretta dal pacchetto di malboro ‘dopo viene anche Perrie?’ mi chiese timidamente la bionda, annui per poi camminare a fianco dei due che si tenevano per mano.
In un certo senso invidiavo molto Liam.
Lui non ha pensieri per la testa quando è con Emily, non ha paura che qualcuno possa farli del male.
Non ha paura che qualcuno possa avvicinarsi e insultarlo per poi tirargli un pugno e provarci con la sua ragazza o scoprire che lei è Perrie Edwards è minacciarla.
Liam, mi è sempre accanto ma non ha mai spacciato e non ha mai avuto intenzione di farlo.
 
‘Zayn, ti aiuterò perché sei ancora così immaturo ma non voglio averci niente a che fare con quella roba. Ti accompagnerò se necessario ma nient’altro e non chiedermi di aiutarti’concluse con freddezza quella sera di tre anni fa.
Liam è sempre stato più maturo di me e mi ha aiutato molte volte per questo mi sono fatto aiutare.
 
Ripensavo a cosa avevo affrontato negli anni; la droga, l’alcol, il sesso, il tradimento, il maltrattamento e al mio fianco c’era sempre lui, Liam.
Liam è come il fratello che non ho mai avuto, mi ha sempre voluto bene e io lo stesso ma da quando è arrivato Harry qualcosa è cambiato.
Liam non mi sembra così convinto della mia amicizia anche se spreca molto tempo con me, Harry non li è mai andato giù del tutto ma ha accettato la mia amicizia con lui.
Mi ricordo ancora la prima volta che mi stavo per bucare, l’avrei fatto se Liam non fosse intervenuto in tempo.
Harry mi aveva portato da un suo amico, spacciatore come lui e mi aveva raccontato di quanto la sua roba facesse stare bene.
‘Prova’ mi disse Harry passandomi la siringa, la guardai per qualche minuto poco dopo inghiottì della saliva e presi quella roba in mano.
Mi tirai su la manica della camicia e guardai Harry che sorrideva.
Prima che l’ago toccasse la mia pelle una mano aveva colpito la mia testa e mi aveva fatto alzare il volto.
‘Ti ho cercato tutto il giorno! Sei impazzito per caso’ mi gridò Liam buttando la siringa a terra e facendomi alzare dalla poltrona rossa dov’ero seduto ‘che ci fai qui?’ domandai ‘dovresti solo ringraziare e ora vieni con me!’ mi gridò fulminando con lo sguardo Harry che era rimasto immobile.
 Buttò la siringa per terra e mi portò fuori tirandomi dalla manica della camicia.
‘Ti ho sempre capito ma ora non ci riesco più.. che ti sta succedendo Zayn?’ mi domandò il ragazzo stanco quando me di tutto belle bugie ‘non lo so neanch’io’ sussurrai, guardai il ragazzo mortifico e mi avvicinai per abbracciarlo ‘grazie’ sussurrai, lui si staccò e sorrise per poi portarmi in macchina.
 
‘Zayn? Ci sei?’ mi chiamò Liam ‘cosa?’ domandai ‘siamo arrivati, entriamo?’ annui e aprì la porta per far passare la coppietta e seguirli ‘ecco Louis’ indicai andando vicino al suo tavolo.
‘Lou’ lo salutai sorridenti ‘hei ragazzi’ il moro si alzò per dare un bacio sulla guancia alla bionda.
Emily in poco tempo è diventata la migliore amica di Louis, hanno uno strano rapporto ma si vogliono bene e ormai siamo abituati a vederli scherzare tra loro senza calcolarci più.
L’unico che non va a genio questo rapporto è Harry.
Pensa che Emily sia solo una figlia di papà che vuole disobbedire alle regola ma io e gli altri non la pensiamo cosi.
Emily è davvero innamorato di Liam e lui lo stesso.
‘Zayn?’ mi chiamò una voce, mi girai e vidi Niall e Harry salutarmi con la mano, ricambiai il gesto e mi sedetti vicino a Emily.
‘Che fine hai fatto Malik non ti vedo da tanto’ mi chiese il biondo ‘sono stato impegnato’ risposi scrollando le spalle ‘si deve fare il baby sitter’ rispose acido Harry ‘Harry, piatala!’ lo sgridai.
Louis e Niall mi guardarono sospettosi ‘mi sono messo con Perrie’ risposi semplicemente e i ragazzi sorrisero ‘e noi che pensavamo chissà cosa’ risero e poi chiamarono una cameriera per ordinare da bere.
‘Sono stanco’ disse Harry muovendo la testa ‘per ieri sera?’ chiesi bevendo un po’ della mia bibita, annui e poi prese una sigaretta dal suo pacchetto ‘voglio farmi un nuovo tatuaggio’ ci avvisò il riccio ‘cioè? Già hai quella stupida farfalla’ disse Liam facendoci ridere ‘alle ragazze piace’ ridacchia e poi guardai Emily ‘a te piace il suo tatuaggio visto che sei una ragazza?’ lei rise e poi nego con la testa ‘no’ guardai Harry che si era innervosito.
‘A me piace quindi andate a cagare’ rispose prendendo un sorso di birra.
‘Geneva!’ gridò il riccio facendomi voltare di scatto per notare la mora avvicinarsi al nostro tavolo, guardai Liam scazzato e lui scrollò le spalle ‘ciao ragazzi’ ci saluto la moro che ricevette solo alzate di mani.
Neanche a gli altri Geneva stava simpatica cioè stava simpatica solo a Harry.
‘Vuoi sederti con noi?’ domandò il riccio alla ragazza ‘ma certo’ rispose prendendo una sedia dal tavolo accanto ‘allora come state?’ domandò ancora ‘stiamo bene’ rispose Louis mentre beveva una bibita ‘Zayn come va con la tua fidanzatina?’ mi domandò ‘molto bene’ risposi prendendo il cellulare per vedere se mi aveva mandato qualche messaggio ma niente, sbuffai e lo rimisi in tasca.
Mi sentivo un ragazzino di quindici anni che aspettava una chiamata dalla ragazza più carina della scuola.
Come paragone ci starebbe anche bene visto che Perrie è molto bella e mi chiedo come faccia a stare con me che ho questa brutta fama, sono bello e lo so ma ci sono anche tante cose che contano come il carattere.
So benissimo di non avere un carattere adorabile ma cerco di essere dolce e disponibile anche se è dura.
‘Non è che ti ha già lasciata?’ mi chiese ridendo ‘non è che devi andare a fare qualche servizietto nei bagni?’ risposi alla sua domanda con un’altra domanda ‘dai che una volta ti piaceva anche a te’ la guardai schifato ‘mi annoiavo per questo ma ora preferire morire che stare in bagno con te’ risposi procurando una risata da parte della bionda che mi sedeva affianco, la quale fu fulminata da Geneva.

PERRIE’S POV.
Stavo pettinando i capelli biondi mentre le mie amiche mettevano apposto il bagno di casa Thirlwall.
‘Perrie, non puoi darla vinta a quella scema di Geneva! Vai da Zayn come niente fosse e si felice’ mi ripete per la quinta volta Jesy ‘sappiamo che hai paura ma secondo te Zayn permetterebbe mai a qualcuno di farti del male?’ negai con la testa e poi le guardai ‘avete ragioni, farò cosi’ sorrisi e l’abbracciai.
‘Ti accompagnammo noi’ disse Leigh facendo capolino davanti allo specchio con Jade affianco, sorrisi e poi abbracciai anche loro.
‘Prima decidiamo come deve vestirsi Jade per incontrare i genitori di Sam’ dissi andando verso il suo armadio e tirando fuori tutti i vestiti possibili ‘Pezz calmati!’ mi sgridò Jesy mentre le altre due ridevano.
Presi un vestito nero corto con delle decorazioni colorate sopra e glielo mostrai ‘questo’ esclamai sorridendo, lei lo prese e poi annui per posarlo sul letto ‘ora andiamo’ mi disse passandosi la giacca di pelle.
 
‘Mando un messaggio a Zayn’ dissi quando eravamo quasi arrivati alla stazione.
‘Ho portato anche le mie amiche :) siamo quasi arrivate, fatti trovare fuori se no ci perdiamo’ digitai velocemente
tranquilla tanto ci sono anche i miei amici, ti aspetto piccola’ sorrisi e misi in tasca il telefono.
‘Perrie, sai che non avevi mai quel sorriso quando stavi con Jake’ mi disse Leigh, annui ‘lo so con Jake mi sentivo in trappola’ le vidi annuire ‘aspetta Perrie è vero che Zayn ieri ha preso a pugni Max?’ mi chiese allarmata Jesy, annui ‘oddio’ sussurrò ‘perché?’ chiesi dubbiosa ‘i ragazzi hanno detto che poi vogliono fargliela pagare’ stortai il naso e poi la guardai ‘sai che sono tutte parole e niente fatti’ la vidi annuire con le altre e continuammo a camminare guardandoci intorno.
‘Ragazze, Zayn!’ dissi indicando un ragazzo appoggiato alla vetrina di un locale, allungammo il passo per raggiungerlo.
‘Hei’ dissi quando fui al suo fianco, si girò di scatto e mi guardò sorridente per poi stamparmi un bacio sulle labbra, sorrisi e mi girai verso le mie amiche ‘loro sono Jade, Jesy e Leigh-Anne’ lui sorrise e porse la mano ‘Zayn’ le ragazze sorrisero e gliela strinsero.
‘Entriamo?’ chiesi stringendomi nella giacca ‘certo’ disse Zayn prendendomi per mano e portandomi dentro seguito dalle mie amiche, raggiungemmo un tavolo con sei persone già sedute.
‘Perrie!’ squittì Emily che si alzò e mi abbracciò per poi salutare dolcemente le altre ‘ehi bionda’ mi salutò Liam baciandomi la guancia sorrisi e salutai Louis e Niall che erano ancora seduti.
‘Loro sono Jade, Jesy e Leigh-Anne le amiche di Perrie’ concluse Zayn indicando le ragazze, sorrisi e poi guardai Harry che stava parlando con una ragazza, guardai Emily con aria interrogativa e lei si morse il labbro abbassando la testa.
No, aspettate non ditemi che quella è Geneva se è così inizio a urlare.
La ragazza si girò e finse un sorriso ‘Geneva’ mi porse la mano, feci una smorfia e guardai le ragazze che ammiravano quella specie di barbie mora.
‘Sei tornata bionda’ mi sussurrò Zayn all’orecchio ‘mi mancherà prenderti in giro per i capelli rosa’ sorrisi e lui si abbassò per baciarmi la guancia ‘volete qualcosa da bere?’ ci chiese gentilmente, le ragazze annuirono mentre io negai ‘Liam vai tu a prendere da bere?’ chiese il moro al amico, il quale annui e andò verso il bancone.
Le ragazze iniziarono a sedersi seguite da me e Zayn ‘allora Malik davvero ha trovato una ragazza’ esclamò Geneva facendo la finta sorpresa ‘chiamala ragazza è ancora una bambina’ bisbigliò Harry ‘Harry il tuo concetto di ragazza è molto diverso da quello di tutti’ concluse Louis sorridente ‘e quale sarebbe il mio concetto?’ domando annoiato il riccio ‘tu una ragazza la consideri un oggetto di soddisfazioni e basta. Non pensi ad amarla o ad aiutarla in qualche modo’  rispose beffardo.
Louis sta diventando il mio preferito.
Guardai Louis per poi sorridere e ringraziarlo con u sussurro.
‘Ecco le bibite!’ esclamò Liam arrivando con tre lattine per le ragazze ‘sicura di non volere niente?’ mi chiese ancora Zayn ‘si, tranquillo’ lo rassicurai ‘Zayn lasciala un po’ libera poveretta sembri il suo baby sitter’ ridacchiò Geneva ‘si nota che non hai mai avuto un ragazzo’ mi difese Leigh.
‘Perché?’ domandò arrabbiata la mora ‘perché quando un ragazzo tiene alla propria fidanzata si preoccupa per tutto e vuole farla stare bene’ spiegò Leigh per poi prendere un sorso delle sua bibita, i ragazzi ridacchiarono tranne Harry.
‘Siete degli idioti! Non ci trovo niente da ridere’ gridò la mora ‘calmati!’ la sgridò Niall ‘io grido quanto voglio, ok?’ disse per poi alzarsi e andare via.

 

**

Dopo che Geneva se n’era andata tutto il pomeriggio era trascorso per il meglio, Harry ha fatto finta che io non ci fossi quindi non abbiamo litigato.

‘Sicura che non vuoi che t’accompagni?’ mi chiese ancora Zayn ‘no, davvero. Devo fermarmi a prendere delle cose in un negozio e ti annoieresti’ risposi semplicemente ‘e va bene, chiamami quando sei arrivata almeno so che stai bene’ sorrisi e poi mi alzai sulle punte per baciarlo.
 
Non sembrava neanche che avessi litigato pochi giorni fa.
Zayn è diventato protettivo e questo mi fa stare bene, nessuno mi ha mai protetta ed è una sensazione nuova.
Una sensazione unica.
Dovevo dimenticare tutto: Jake, Max, Geneva e i segreti; dovevo concentrarmi solo sulla nostra relazione.
Voglio una relazione forte e duratura, non voglio essere dimenticata come se non ci fosse mai stato un noi.
Camminavo perle strade londinese finche una persona non mi si piazzò davanti.
‘Ti avevo detto di stargli alla larga’ mi gridò contro ‘io sono la sua ragazza non devo stargli lontano’ affermai convinta ‘sei solo una stupida’ mi guardò schifata ‘quel segno sul collo non significa niente’ disse riferendosi al succhiotto di Zayn ‘tu non significhi niente per lui’ dissi a bassa voce, avevo paura di quella ragazza.
La guardai mentre si avvicinava a me e io ero immobile.
Non riuscivo a sposarmi, non riuscivo a muovermi.
‘Sta con te solo perché deve distrarsi’ disse al mio orecchio per poi spingermi ‘vuole portarti a letto e poi addio’ mi spinse ancora ‘tu non significhi niente! Tu sei una nullità a confronto suo!’ un’altra spinta ‘tu sei solo una sua fantasia!’ uno spintone e una stressa sul polso ‘è malato e tu non sei la sua cura, anzi lo fai peggiorare’mi lasciò per poi ridere ‘vedi? Non sai difenderti, non sai fare niente!’ mi prese una ciocca di capelli ‘non vede la verità, ha un para occhi se no potrebbe capire quanto tu sia insignificante’ mi strinse i capelli e poi li tirò ‘tempo due settimane e tu sarai una delle tante di Zayn Malik’ lasciò i miei capelli ‘non sostituirai Rebecca, lei rimarrà sempre l’unica per lui’ mi prese la mano e spense la sigaretta che aveva in mano.
Il bruciore mi fece indietreggiare ma Geneva non voleva togliere la stretta dalla mia mano, solo dopo che si sentì odore di pelle bruciata mi lasciò andare.
‘Sei patetica, Perrie’ disse lasciandomi li a piangere.
Andai verso un muro e mi abbassai per poi mettere la testa tra le mie gambe e piangere.
Non poteva essere vero, non  poteva!
Il mio respiro si fece più pesante e una mano mi toccò la testa, alzai lo sguardo.
‘H-Harry’ balbettai ‘ho sentito che ti ha detto Geneva e non credere a tutto. Non sei patetica ma è meglio se stai alla larga da Zayn, vedi che ti può succedere a stargli accanto? Guarda la tua mano’ guardai il punto dove mi era rimasto il segno dello spegnimento della sigaretta.
‘Sei troppo debole per Zayn’ disse per poi porgermi la mano, negai con la testa e mi alzai senza il suo aiuto.
Camminai verso casa senza dire niente a Harry.
Come potevo credere a lui, come?
Un suonò mi fece sobbalzare.
‘Sei arrivata, piccola?’
Spensi il cellulare e cambiai direzione.
Arrivai davanti alla fermata di un autobus e presi il primo che passò, non m’interessa dove era diretto volevo solo stare lontano da tutto.
 
ZAYN’S POV.
Perrie non mi aveva ancora risposto al messaggio e il suo telefono era irraggiungibile.
Ero preoccupato, avevo paura che qualcuno le facesse del male.
Avevo paura che qualcuno me la portasse via.
Presi il fretta la giacca e corsi fuori casa, dovevo controllare se era tornata a casa.
‘Zayn’ mi sentì chiamare, mi voltai e trovai Harry ‘che cazzo vuoi?’ domandai ‘Geneva sta male e dovresti sapere il perché’ mi domandò ‘che ha?’ chiesi nervoso ‘Perrie l’ha minacciata! Ha detto di starti alla larga’ lo guardai ‘non m’interessa devo trovare la mia ragazza, ora’ dissi spingendolo via.
‘Quella bambina è più importante anche di me ora!’ mi gridò addosso ‘ma che diavolo dici? Siete due cose diverse. Lei è la mia ragazza tu sei un mio amico’ lo rassicurai ‘tu vai a cercarla fregandotene di tutto!’.
Ora che diavolo aveva anche lui?
‘Non capisci Zayn? La vostra relazione è solo uno sbaglio, una rottura di coglioni’ lo guardai per poi prenderlo per il colletto ‘proprio non capisci? Lei mi sta aiutando! Sto dimenticando il mio passato, sto cercando di costruirmi una nuova vita’ gridai ‘e tu non fai niente per aiutarmi’ lo lascia e poi me ne andai non ascoltando le sue urla o i suoi richiami.
 
Avevo chiesto ai ragazzi di aiutarmi a cercarla, non potevo trovarla da sola.
Liam era andato a casa sua per chiedergli se c’era ma la cameriera ha detto che non è ancora tornata, nelle vie principali non c’era e nemmeno nei negozi ancora aperti.
‘Dove cazzo è andata?’ gridai mettendomi le mani tra i capelli ‘la troviamo, tranquillo’ mi rassicurò Liam ‘come faccio a stare tranquillo, Liam?’ mi accasciai a terra e diedi una botta con la testa al muro ‘sono un coglione, dovevo accompagnarla’ Liam mi raggiunse vicino a me ‘no, non è colpa tua! Non può essere che ha incontrato Jake o qualcun altro di quelli?’ mi domandò.
E’ vero potrebbe essere con loro, ieri ho picchiato Max e magari vogliono fargliela pagare.
‘Liam, sei un fottuto genio!’ gridai per poi abbracciarlo ‘chiama gli altri, andiamo a casa di Max’ dissi sicuro.
 

**

Eravamo davanti alla grande porta verde di casa George e io continuavo a bussare senza sosta.
‘Zayn, calmo’ mi disse Louis stringendomi la mano, la porta si apri e un Max alquanto incazzato ci squadro ‘che volete?’ mi domandò ‘h-hai visto Perrie?’ balbettai alle prime parole per il viso mal ridotto di Max.
L’avevo conciato cosi male? Non potevo essere un ragazzo cosi violento.
‘No! Non ho visto la tua ragazza e ora scusate ma dovrei cenare con i miei genitori’ ci avvisò ‘scusa per il disturbo’ si scuso Liam che ricevette solo una porta in faccia.
‘Vaffanculo!’gridò il mio miglior amico per poi portarmi lontano da quella casa con gli altri.
‘Ma dove può essere?’ si domandò ad alta voce Niall ‘non lo so è questo il problema!’ dissi tirando un pugno al muro li vicino.
La mia mano iniziò a sanguinare e la misi in tasca per non farlo notare a nessuno.
‘Continuiamo  a cercarla’ suggerì, i ragazzi annuirono e iniziamo a camminare ancora per le vie delle città.
 
Perrie, dove diavolo sei finita?
Non puoi lasciarmi così, ti prego fatti trovare ho bisogno del tuo affetto.
Ho davvero bisogno di te.
 
 
HELLO PEOPLE :)
Ho finito il capitolo finalmente lol
In questo capitolo succedono tante cose già lol
Domanda: vi sta simpatica Geneva? E cosa pensate di Harry?
Liam è la dolcezza dkjdbvjf
Ah.. Emily è Emily Osment, scusa ma io la amo e la vedrei benissimo con Liam ahahah quindi tutte voi ora dovrete shippare emiliam lol
Perrie è molto insicura e credo che l’abbiate capito, Zayn ha un passato difficile e qui si è visto solo un assaggio di quello che ha affrontato.
Secondo voi dove sarà Perrie?
Tornando alla realtà avete visto che Malik si è tatuato la Edwards sul braccio lol
Comunque, spero vi piaccia :3
Scusate eventuali  errori ma non ho tempo di controllare perché devo uscire lol
Potete recensire? Vorrei sapere che ne pensate della storia e del capitolo :)
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Volete vedere il mio nuovo video sulla Edwards? http://www.youtube.com/watch?v=9uO8gDo4J04

Vi lascio con Emily e Liam:

                                                   

Un bacione a tutti, Marti.

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Capitolo 15
*** Capitolo quindici; ***




Pretty, pretty please
Don’t you ever, ever feel
Like your less than
Fuckin’ perfect
Pretty, pretty please
If you ever, ever feel
Like your nothing
You’re fuckin’ perfect to me.

 
Ero seduta sulla spiaggia, lontana da tutto e da tutti.
In quella distesa di sabbia non c’era anima viva, tranne una ragazza bionda seduta in mezzo.
Mi sentivo cosi inutile, imperfetta.
Sono scappata, dopo la prima difficoltà io sono fuggita come una bambina.
Gli avevo promesso che avremmo affrontato tutto insieme ma io non ne sono capace, ho paura di ferirlo, di deluderlo.
Non sono la ragazza forte e sicura di sé che fingo di essere, è una maschera che mi sono costruita per non soffrire più.
Ho sofferto abbastanza per il mio carattere, ho sofferto abbastanza per come sono anzi mi hanno fatto soffrire abbastanza; avevo deciso che nessuno mi avrebbe fatto soffrire di nuovo.
Guardai l’orizzonte, il sole era già tramontato da un po’ di tempo e il vento cominciò a soffiare.
Mi strinsi nella felpa.
 
‘Perrie! Andiamo al mare questo weekend? Ci sarà una festa’ esclamò felice Katherine, il mio sorriso si spense poco dopo ‘vai tu, io non vengo’ risposi abbassando la testa ‘non ti daranno fastidio anche lì’ cercò di rassicurarmi la bionda che si era seduta vicino a me, negai con la testa ‘sai anche tu che Adam non si farebbe mai sfuggire un’occasione risposi tristemente appoggiando la testa sulla spalla della mia amica.
 
 
Non sono stata così fortunata come tutti pensano, anch’io ho sofferto ma per  alcuni io sono sempre stata la principessa che otteneva tutto con un solo schiocco di dita.
 
Nessuno sa di tutte  le corse che ho fatto per fuggire da scuola.
Nessuno sa di tutti i lividi che ho dovuto nascondere con il trucco.
Nessuno sa dei lividi che ho dovuto nascondere con una felpa.
Nessuno sa di tutte le lacrime che ho versato nei bagni della scuola.
 
‘Perrie, siamo in spiaggia togliti quei vestiti e rimani in costume’mi urlò addosso Katherine per sovrastare la musica, presi i lati della canottiera e lentamente la levai per poi fare lo stesso con i pantaloncini.
Rimasi in costumante mentre incrociavo le braccia sotto il seno per non far mostrare i miei lividi.
Mi guardai intorno fino a non posare il mio sguardo su Adam.
 
Scossi la testa per togliere quel pensiero, per non ricordare cosa successe dopo.
Delle lacrime scivolarono sulle mie guancie, abbassai la testa e trattenni dei singhiozzi.
Sentì una mano sulla mia spalla, mi alzai spaventata per poi ritrovarmi davanti Zayn; i suoi occhi erano arrabbiati come non gli avevo mai visti.
‘Che cazzo ci fai qui?’ mi gridò addosso, non risposi e abbassai lo sguardo ‘rispondimi’ mi gridò addosso prendendomi per un polso ‘lasciami!’ gridai subito, colpendolo sul petto e spingendolo via ‘che ti prende?’ mi chiese calmandosi un po’ ‘niente, niente!’ gridai ancora per poi sedermi sulla sabbia.
Lo senti sedersi vicino a me e guardarmi attentamente.
‘Piccola’ cercò la mia mano ma il la misi nella tasca della felpa, non doveva vedere la bruciatura ‘lasciami stare’ sussurrai ‘che ti prende?’ mi chiese ancora, negai con la testa.
‘Stiamo facendo del male a tutti’ dissi a denti stretti ‘Max ha la faccia rotta, Harry ti sta iniziando a odiare, Geneva mi odia’ continuai ‘loro non sono tutti’ disse accarezzandomi il braccio da sopra la felpa ‘aspetta’ mi guardò ‘Geneva cosa c’entra?’ mi morsi la lingua per aver parlato troppo ‘Perrie, dimmi che cazzo c’entra quella’ mi gridò contro ‘niente, ma si vede che mi odia’ cercai una scusa ‘non mentirti’ disse prendendo la mia mano dalla tasca, la tolsi velocemente.
‘Ahia’ gridai, lui mi guardo per poi riprendermi la mano e guardarla attentamente.
In u gesto veloce si mise a cavalcioni su di me ‘dimmi tutto, ora’ mi urlò contro ‘non posso’ piagnucolai ‘invece si, devi dirmi tutto!’ cercò di dire con più  calma ‘Geneva mi ha detto di starti lontano’ conclusi in fretta ‘e lei ti ha spento la sigaretta sulla mano?’ annui impaurita e lo vidi alzarsi per poi porgermi la mano, la strinsi e mi alzai.
‘Vieni, andiamo’ disse stringendomi la mano e iniziando a camminare verso la strada ‘come hai fatto a trovarmi?’ lo vidi scrollare le spalle ‘ho chiamato Katherine e lei mi ha detto che tu ami il mare’ lo guardai dubbiosa ‘il numero me l’ha dato Emily’ annui e poi abbassai lo sguardo.
Arrivammo fino a una macchina nera il moro aprì lo sportello per farmi entrare, vidi alla guida Louis che sorrideva tristemente.
‘Ti porto a casa, Perrie?’ mi domandò Louis mettendo in moto ‘è già stata parecchio in giro per oggi’ disse pungente il moro al mio fianco, abbassai lo sguardo e mi guardai le punte delle all star.
Dopo una ventina di minuti la macchina si fermò davanti a casa mia ‘grazie’ dissi a Louis che sorrise, guardai il moro che aveva ancora lo sguardo basso ‘beh, ciao’ dissi aprendo lo sportello.
Prima di richiuderlo guardai un’ultima volta Zayn che aveva ancora lo sguardo basso, negai con la testa e poi chiusi lo sportello e corsi verso la porta.
 
Entrai velocemente in camera mia e tolsi la felpa per poi guardarmi allo specchio.
 
‘Edwards’mi voltai e mi trovai davanti Adam ‘che ci fai qui? In costume? Sai che sei davvero orrenda?’ mi prese per un braccio spingendomi contro il suo petto ‘quando hai su quelle enormi felpe che ti coprono il corpo stai molto meglio e fai un favore a tutti’ i miei occhi cominciarono ad arrossarsi ‘non fai altro che piangere’ mi lasciò il braccio e poi mi fece segno di seguirlo.
Camminai lentamente dietro di lui e mi fermai quando lui si sedette su una barca.
‘Perché te la prendi sempre con me?’chiesi guardandolo negli occhi ‘mi stai sul cazzo’ concluse prendendo qualcosa de dentro la barca ‘dammi il braccio’ la sua non era una domanda ma un ordine, tremolante li posai il braccio davanti a gli occhi ‘chiudi gli occhi’ chiusi gli occhi per non vedere cos’aveva in mente.
Senti qualcosa di freddo e appuntito toccare il mio polso, apri gli occhi per vedere Adam penetrare un pezzo di vetro nel mio polso.
Gridai per poi levare il braccio dalla sua stretta e vedere il sangue scorrere dal mio polso.
 
Chiusi gli occhi e poi scossi la testa.
‘Perrie, devi andare avanti’ continuai a ripetermi ma è difficile cancellare il passato.
Benvenuti nella mia stupida vita maltrattata, fuori luogo, non capita; miss “no, va tutto bene”.
Presi velocemente il pigiama che avevo sotto il cuscino e mi chiusi in bagno per cambiarmi.
 
‘Ti avevo detto di stargli alla larga’
‘io sono la sua ragazza non devo stargli lontano’
‘sei solo una stupida’
‘quel segno sul collo non significa niente’
‘Sta con te solo perché deve distrarsi’
 ‘vuole portarti a letto e poi addio’
‘tu non significhi niente! Tu sei una nullità a confronto suo!’
‘tu sei solo una sua fantasia!’
‘è malato e tu non sei la sua cura, anzi lo fai peggiorare’
 ‘vedi? Non sai difenderti, non sai fare niente!’
‘non vede la verità, ha un para occhi se no potrebbe capire quanto tu sia insignificante’
‘tempo due settimane e tu sarai una delle tante di Zayn Malik’
‘non sostituirai Rebecca, lei rimarrà sempre l’unica per lui’
‘Sei patetica, Perrie’
Le parole di Geneva continuavano a girarmi intorno come una nube nera.
Non potevo più sopportare una situazione come questa e in più ora Zayn sembra arrabbiato con me come se io avessi fatto qualcosa.
 
ZAYN’S POV.
Stavo camminando verso il bar dove lavorava Geneva, entrai sbattendo la porta ignorando le parole di Louis che dicevano di calmarmi.
Vidi la mora dietro al banco e mi parai davanti.
‘Oh Zayn, sei venuto’ mi disse sorridente ‘togliti quel fottuto sorriso’ dissi a denti stretti ‘voglio darti una raccomandazione: tocca ancora la mia ragazza e io ti faccio pentire di essere nata, chiaro?’ le gridai contro ‘ehi, calmati! Io non ho toccato la tua adorata bambina’ disse versandomi un bicchiere di birra ‘tieni e rilassati’ mi porse il bicchiere ma velocemente lo diedi a un uomo dietro di me ‘rilassarmi un cazzo, le hai spento la sigaretta sulla mano’ dissi cercando di mantenere la calma ‘te l’ha detto lei?’ domando scontrosa ‘no, ho visto e le ho chiesto  se sei stata te’ risposi afferrandole il braccio ‘tu ora mi spieghi come cazzo ti sei permessa e poi devi far entrare in quella fottuta testa che io non sono tuo e non lo sono mai stato’ dissi lasciandole il braccio e guardandola schifato.
‘Tu prima eri mio, prima di lei si!’ mi urlò addosso ‘no, eri un passatempo e lo sai anche tu’ dissi guardandomi intorno ‘io non sono Rebecca ma neanche lei è Rebecca’ mi sputò con odio, sgranai gli occhi ‘prova ancora a pronunciare quel nome e ti faccio ingoiare la lingua’ risposi prendendole ancora il braccio e stringendolo.
‘Zayn’ mi sentì chiamare e mi voltai per vedere il riccio guardarmi ‘Harry, che cazzo vuoi?’ domandai seccato lasciando il braccio di Geneva ‘te la stai prendendo con Geneva per un cazzata’ disse avvicinandosi al bancone ‘per te è una cazzata per me no’ dissi a denti stretti ‘quella biondina ti sta cambiando’ mi disse scuotendo la testa  ‘vai al diavolo’ dissi spingendolo e uscendo andando verso Louis.
‘Allora?’ mi chiese ingenuamente ‘niente da ora lei non esiste più e stessa cosa Harry’ dissi aprendo lo sportello della macchina ‘Harry?’ mi domandò ‘sta dalla parte di quella’ dissi disgustato ‘ma sai che lui ti vuole bene’ lo fermai ‘se vuoi puoi andare anche ora da Styles ma dimenticati di tutto il gruppo’ lo vidi negare con la testa ed entrare in macchina.

 
**

Ero tornato a casa da un quarto d’ora ed ero seduto sul divano a guardare il televisore spento.
Mi alzai dal divano e andai verso il mobile di fianco alla televisione, aprì il primo cassetto e presi un album fotografico.
Mi misi di nuovo sul divano e lo aprì con cautela per paura di sciuparlo; la prima foto che mi capito per le mani era la sua.
La guardai per qualche secondo, presi velocemente in telefono e guardai la foto di Perrie.
Erano così diverse.
Perrie era il cigno bianco.
Rebecca era il cigno nero.
 
‘Becca, mi farai uscire pazzo’dissi ridendo mentre lei si vestiva ‘allora che mi dovevi dire di importante?’ domandai curioso ‘questo pomeriggio parto’ mi disse guardando fissa davanti a lei ‘quindi? Non è la prima volta, quando torni?’ domandai sereno ‘non tonerò, partirò per l’Australia e non tornerò più in Inghilterra’ il mondo mi crollò addosso in poco tempo.
 
Tra qualche giorno  sarebbe stato un anno che mi aveva lasciato, mi aveva abbandonato.
Per me lei è sempre stata un’ossessione, ero drogato di lei ma ora sto cercando di disintossicarmi da il suo ricordo.
Posai di nuovo l’album fotografico nel mobile e lo chiusi con forza.
‘Ho trattato Perrie di merda’ dissi a bassa voce, presi il cellulare e composi il suo numero.
Il telefono squillava a vuoto ‘che stupido, sono le quattro starà dormendo’ stavo per chiudere la chiamata quando sentì la sua voce.
‘Zayn?’ mi chiamò con la voce impasta dal sonno
‘non volevo svegliarti, scusa’
‘tranquillo, succede qualcosa?’
‘eh no, niente di preoccupante. Volevo chiederti scusa ti ho trattata male’
‘oh, non preoccuparti è già passata’ sorrise o almeno lo immaginavo
‘domani facciamo colazione insieme?’
‘certo, ci troviamo in centro per le nove?’ il suo tono di voce mi sembrava allegro
‘sì, ora riposa’
‘a dopo’ mi rispose prima di chiudere la chiamata.
Sembravamo due sconosciuto non due fidanzati.
Dovevo farmi perdonare.
 
PERRIE’S POV.
‘Sveglia!’mi gridò Charlie saltandomi addosso ‘lasciami dormire’ dissi mettendomi un cuscino sopra la testa ‘dai sorellona sono le otto e mezza’ le otto e mezza? Mi alzai velocemente dal letto e corsi in bagno per cambiarmi.
Uscì poco dopo con un vestitino color panna e dei sandali ai piedi ‘esci per colazione?’ mi domandò Charlie saltando sul letto, annui mentre tracciavo la linea di eyeliner sulla palpebra dell’occhio ‘con chi esci?’ mi chiese curiosa ‘con nessuno che conosci’ conclusi velocemente mettendo il fondotinta ‘dimmi come si chiama’ mi picchietto il braccio ‘devo truccarmi’ risposi scontrosa ‘dai se no ti seguo per scoprirlo’ disse ridacchiando, sbuffai ‘Zayn’ conclusi finendo di mettere il rossetto rosa.
Charlie mi guardò scioccata e allo stesso tempo sorpresa ‘non dire niente’ le chiesi gentilmente ‘lui ti ha preso i biglietti per Bieber’ la informai, lei mi guardò con la bocca semi aperta e poi annui sorridente.
Le mandai un bacio e corsi giù per le scale.
‘Perrie? Fai colazione fuori?’mi domandò mia madre vedendomi prendere la borsa, annui e li salutai con la mano per poi incamminarmi verso il centro.
Quando finalmente arrivai notai Zayn appoggiato alla fontana con una sigaretta in bocca ‘scusa il ritardo’ dissi abbracciandolo ‘ehi’ disse ricambiando l’abbraccio ‘scusa per ieri’ mi sussurrò all’orecchio, negai con la testa ‘tutto apposto ma ora sto morendo di fame andiamo?’ domandai staccandomi dal suo abbraccio, lui annui per poi prendermi per mano e trascinarmi verso un bar.
 
‘Comunque tranquilla Geneva non ti darà più problemi’mi avvisò mentre sorseggiava un caffè ‘che hai fatto?’ chiesi mettendo in bocca un pezzo di brioche ‘le ho solo detto di starti lontana’ disse con una scrollata di spalla ‘e ho litigato anche con Harry’ mi avvisò, lo guardai per poi inghiottire il pezzo di dolce che avevo in bocca ‘e perché?’ domandai sorpresa ‘in questo periodo mi sta sempre contro’ disse prendendo un pezzo della mia brioche ‘ehi’ dissi mentre masticava la mia brioche ‘comunque non dovresti avercela con lui è uno dei tuo migliori amici’ spiegai brevemente bevendo del succo ‘non m’importa deve capire che con me non si scherza’ lo guardai e poi scoppiai a ridere.
‘Con me non si scherza’lo imitai ‘non prendermi in giro tu’ disse tirandomi un tovagliolo di carta ‘sei troppo buffo quando vuoi fare il duro’ lui sorrise sghembo ‘ma io sono duro’ ridacchiai ‘ma con me no’ risposi timidamente ‘ma tu sei tu’ disse sporgendosi per lasciarmi un bacio sulle labbra.
 
‘Oggi sono a tua completa disposizione, che vuoi fare?’mi domandò mentre uscivamo dalla caffetteria, ci pensai su un po’ ‘voglio stare un po’ tranquilla con te.. da soli’ lui annui e mi prese per mano.
 
 
HELLO PEOPLE :)
Amatemi che ho aggiornato prima del previsto lol
Comunque in questo capitolo Zayn è abbastanza aggressivo (so che lo amate per quello che ha detto a Geneva) mentre con Harry si sono rotti i rapporti :(
Secondo voi come continuerà tra Zayn e Harry?
Si sono scoperte tante cose del passato di Perrie e una cosina del passato di Zayn.
Il prossimo capitolo forse sarà un po’  più easy ma non so deve pensarci lol
Volevo ringraziarvi visto che freedom è tra le venti storie più seguite della sezione little mix, vi amo ♥
Per  scrivere questo capitolo ho ascoltato molto F**kin' Perfect di P!nk e they don’t know  about us dei one direction lol
Spero vi piaccia, recensite:)
E per qualunque cosa mi trovate qui:
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Un bacio, Marti.

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Capitolo 16
*** Capitolo sedici; ***



Eravamo sdraiati sul divano a non fare nulla.
‘Facciamo qualcosa?’ mi chiese il moro alzandosi dal divano e guardarmi ‘avrei fame’ dissi toccandomi lo stomaco ‘sei piccola ma mangi,eh’ li feci la linguaccia e poi mi sedetti in modo corretto sul divano ‘ti prendo qualcosa da mangiare’ disse stampandomi un bacio sulle labbra ‘Zayn, posso curiosare?’ lo vidi annuire e poi scomparire in cucina.

Mi alzai e andai vicino al mobile che si trovava di fianco alla televisione, aprì lo sportello più alto e trovai dentro dei dvd ‘scarface’, ‘il padrino’; a quanto pare a Zayn piacciono molto i film sulla mafia.
Riposai i dvd e chiusi l’anta, aprì il secondo e trovai degli album fotografici; ne presi uno con la copertina blu e l’apri delicatamente c’era una foto di Zayn con una bambina piccola.
In quella foto era cosi dolce e sorridente, presi un’altra e c’era lui con due persone: una donna e un uomo, saranno sicuramente i suoi genitori visto che si assomigliano molto, sorrisi e poi continuai a sfogliare l’album fino a fermarmi davanti a una foto.
La foto rappresentava una ragazzo di carnagione ambrata e con due occhi nocciola, aveva i capelli marroni che ricadevano sulle spalle e un sorriso sincero.
Girai la foto e trovai dietro una scritta ‘ti amo, Rebecca’.
‘Perrie?’ mi senti chiamare e feci cadere la foto ‘scusa’ dissi cercando di raccogliere velocemente la foto ‘che stai vedendo?’ mi domandò avvicinandosi, nascosi la foto dietro alla schiena ‘stavo curiosando, ho visto dei dvd e poi ho aperto questo sportello’ mi giustificai ‘e dietro la schiena cosa nascondi?’ negai con la testa ‘niente, ovvio’ dissi sorridendo, lui alzò un sopracciglio e poi mi tenne ferma dalla spalla per prendere la foto che nascondevo.
La guardò e poi alzò lo sguardo su di me.
‘Scusa’ dissi abbassando la testa ‘non  dovresti ficcare il naso nelle cose degli altri’ mi disse posando la foto nell’album fotografico ‘non volevo stavo guardando ed è spuntata quella foto’ dissi ancora con lo sguardo basso ‘per casualità, certo’ disse chiudendo con forza lo sportello e facendomi sobbalzare.
‘Zayn.. chi  è Rebecca?’ chiesi debolmente, lui s’irrigidì e poi mi guardò con occhi spenti ‘non t’interessa’ disse andandosi a sedere sul divano.
Non mi avrebbe mai confidato tutto finche anch’io non gli avrei detto tutto su di me.
‘La cicatrice sul polso me l’aveva fatto un mio compagno al liceo’  dissi andando a sedermi vicino a lui, lo vidi sollevare lo sguardo e guardarmi il polso ‘ero vittima di bullismo’ dissi abbassando sia la testa che la voce, non è facile per me parlare del mio passato ed è difficile parlarne con uno come lui.
‘Non so perché ha iniziato a perseguitarmi mi ha sempre riposto che gli stavo sul cazzo’ dissi torturandomi le mani ‘forse ha iniziato perché il primo giorno di scuola l’avevo trattato male o forse perché non li sono mai caduta ai piedi’ continuai ripensando al primo giorno di scuola.
‘Lui era un anno avanti rispetto a me quindi per lui non è stato difficile iniziare a picchiarmi o prendermi in giro’ dissi cercando lo sguardo di Zayn che era rivolto verso il pavimento ‘l’ultima volta che mi ha picchiata è stato il suo ultimo giorno di scuola’.
 
‘Edwards è finita la tua tortura a quanto pare. Io finisco oggi il liceo e tu avrai un anno felice’disse ridendo ‘ti mancherò, dai’ disse avvicinando il suo viso al mio, spostai il viso e lo guardai schifata ‘peccato’disse afferrando il mio viso per poi colpire la mia guancia.
 
Chiusi gli occhi per il ricordo di tutte le botte che vennero dopo.
La mano del moro cercò la mia mentre teneva ancora lo sguardo basso, la presi e la strinsi al mio petto.
‘Dopo  quella volta non ho più visto Adam ma a scuola quasi tutti continuavamo a prendermi in giro fino a che un giorno Jake mi chiese di uscire’ lo sentì irrigidirsi ‘sembra strano ma un po’ Jake mi è venuto in soccorso, ci conosciamo da quando siamo piccoli ma con il tempo è cambiato’ dissi stringendo la sua mano ‘la colpa è mia’ disse in un sussurrò ‘se Jake non avesse mai saputo nella mia esistenza non avrebbe iniziato a drogarsi’ lui lasciò la mia mano ‘se Jake non avrebbe mai saputo della tua esistenza, io non ti avrei conosciuto’ dissi guardandolo, mi avvicinai a lui spostandomi lentamente sul divano ‘magari dici cosi e poi tra un po’ cambi idea e penserai che  ti ho rovinato la vita’ scossi la testa e ridacchiai ‘sarebbe impossibile’ dissi accarezzandogli la nuca, lui si voltò verso di me e posò le sue labbra sulle mie.
Un bacio che di casto non aveva niente, la sua lingua giocava con la mia mentre le sue mani accarezzavamo i miei fianchi.
Il moro si staccò poco dopo, mi guardò negli occhi e posò una mano sulla mia guancia ‘nessuno ti farà più del male’ disse sicuro, sorrisi e lo strinsi a me.
 
Ero sdraiata sopra Zayn che disegnavo cerchi invisibili sul suo petto coperto da una canottiera bianca ‘ti piacciono parecchio i tatuaggi’ dissi ridacchiando ‘abbastanza’ disse guardando il suo braccio tatuato ‘anche tu hai un tatuaggio però’ continuò poco dopo, annui ‘freedom’ risi ‘libertà’ continuò ridendo.
Il telefono di Zayn suonò e lo prese a malavoglia dalla tasca.
 
‘Che c’è Liam?’
‘No, non ci parlo da ieri sera’
‘Non so dove possa essere’
‘Ma cercalo da solo!’
No, Liam chiedi a Lou’
Sbuffò e butto il telefonino sul tavolino.
‘Qualche problema?’ domandai guardandolo, negò con la testa e mi accarezzò i capelli ‘ho visto le foto anche con i tuoi genitori’ dissi tutto di un fiato, lui smise di accarezzarmi e mi guardò ‘vi assomigliate’ continuai ‘possiamo non parlarne?’ mi domandò, mi morsi il labbro inferiore e annui.
‘Non è che non mi fido di te ma preferirei evitare il discorso’ mi disse, annui e guardai l’ora sul suo telefonino  ‘rimani qui stasera’ mi propose, lo guardai ‘dai, tranquilla voglio solo stare un po’ con te’ annui e sorrisi.
 

**

Inizia a ridere nel vedere Zayn tutto bagnato.
‘Per fortuna che sapevi cucinare’ dissi ridacchiando e ripensando alla sua frase ‘sono il miglior chef di Londra’ lui mi guardò storto e poi prese la padella che conteneva ancora dell’acqua e me la lanciò addosso ‘Zayn!’ urlai per poi iniziare a rincorrerlo per la casa.
Si fermò in camera per poi aspettarmi ‘dai mostriciattolo cambiati che sei bagnata’ feci il labbruccio e mi sedetti sul bordo del letto con le mani incrociate ‘che c’è?’ mi chiese sogghignando il moro ‘io non sono un mostriciattolo’ dissi per poi fargli la linguaccia, Zayn mi si buttò addosso e mi diede dei baci sulla guancia destra ‘sei il mostriciattolo più bello del mondo’ rispose per poi baciarmi le labbra.
 
And all I feel in my stomach is butterflies
The beautiful kind, making up for lost time,
Taking flight, making me feel right.
 
Mi tolsi il vestito e misi una sua maglietta che mi arrivava fino a sotto il sedere e poi scesi in cucina dove il moro stava apparecchiando la tavola ‘ho ordinato due pizze’ mi avvisò, ridacchiai e poi l’abbraccia da dietro ‘sto amando il tuo profumo’ posò le sue mani sulle mie e poi si girò ‘io sto amando il tuo visino, è bello averti per me oggi’ sorrisi e mi alzai sulle punte per baciarlo.
‘Tra poco è il compleanno di Emily è Liam pensava di organizzare una festa mi ha chiesto di chiederti se l’aiuterai’ mi domandò, annui e poi andai a prendere il cellulare in salotto.
Guardai un messaggio da Jade: ‘Babaaa, la cena con i genitori di Sam è andata alla grande! Sono gentilissimi e mi adorano :) Tra un mese è il suo compleanno e volevo andare a Parigi quindi mi dovrai aiutare. Poopey x’ ridacchia e posai il telefono sul tavolo ‘che hai da ridere?’ mi chiese Zayn spuntando alle mie spalle ‘Jade mi ha detto che ieri ha incontrato i genitori del suo ragazzo, Sam’ lo vidi annuire e poi guardare lo sfondo del mio telefono ‘sono uscito male’ si lamentò ‘oh Zayn sei peggio di una ragazza, stai bene’ lui mi fece la linguaccia e poi andò ad aprire la porta.
Lo raggiunsi e vidi un ragazzo tenere in mano due scatoloni di pizza che mi porse gentilmente ‘grazie’ dissi sorridente per poi aspettare che Zayn lo pagasse ‘niente mancia tanto ti accontenti di vedere la mia ragazza e sbavare’ disse acido al ragazzo mentre pagava ‘ma no, io non volevo’ cercò di giustificarsi il povero ragazzo della consegna delle pizze ‘lascia stare e sparisci’ disse Zayn chiudendo la porta.
Lo guardai divertita ‘ora anche quello che consegna le pizze sbava per te’ disse melodrammatico ‘oh ma dai.. ora mangiamo!’ dissi andando in cucina per posare le pizze.

ZAYN’S POV.
Guardai la biondina che lavava i bicchieri e i piatti ed era proprio una bella visione.
Perrie è bella da star male, ci credo che il fattorino sbavava appena l’ha vista; non ho mai avuto questi generi di problemi.
Non sono mai stato geloso delle mie ragazze, nemmeno di Rebecca ma per Perrie si, lei è la mia ancora di salvezza se qualcuno me la portasse via non so se reggerei.
Quando questo pomeriggio l’ho vista con la foto di Rebecca in mano mi è venuto un tuffo al cuore, dovevo cancellare il passato e pensare al presente.
 
Presi per un braccio Perrie e la portai fino in salotto e la feci sedere sul divano mentre io cercavo nel album fotografico la foto di Rebecca, dopo che la trovai mi sedetti vicino alla bionda e glielo mostrai.
Lei mi guardò alzando un sopracciglio.
Sospirai e poi mi schiarì la voce ‘lei è Rebecca ed era la mia ragazza’ la vidi annuire ‘mi ha lasciato mesi fa per andare in Australia, mi ero davvero innamorato di lei ma non ho ricevuto niente indietro’ la vidi annuire ancora ‘Rebecca ha 30 anni e due figlie e so che era sbagliato ma me ne sono innamorata quando ero appena arrivato a Londra’.
 
Stavo scendendo dal pullman quando andai addosso a una ragazza che passava davanti alla porta ‘ehi, attenta’ dissi tenendola ferma per un polso evitando che cadesse ‘scusami’ alzò la testa e la vidi non era una bellezza da star male era semplicemente bella, semplice.
‘Scusa io sono Zayn’le dissi sorridendo ‘Rebecca’.
 
‘Ho iniziato a uscirci dopo poche settimane e mi piaceva molto ma lei si faceva complessi per le figlie e quindi ha evitato di uscire molto con me in pubblico’ la vidi mordersi il labbro ‘tipo Romeo e Giulietta?’ mi domandò facendomi ridacchiare ‘una specie.. comunque abbiamo continuato cosi per mesi fino a quando mi ha detto che sarebbe partita e non sarebbe più tornata. La cosa più assurda che io sono corso all’aeroporto  per fermarla ma lei era con un altro uomo e c’erano le sue figlie con loro,  quindi ho capito di essere stato solo usato’ conclusi con un sorriso sghembo ‘non l’ho più sentita e da allora ho deciso che non volevo più avere una storia’ continuai per poi prenderle la mano ‘ma quanto ti ho conosciuta eri cosi indifesa che ho capito che avevi bisogno di qualcuno che ti proteggesse’ mi strinse la mano e sorrise ‘che vuoi farne della foto?’ mi chiese a bassa voce.
Presi l’accendino dalla tasca e inizia a passare la fiamma sotto i bordi della foto ‘dare un taglio al passato’ dissi per poi alzarmi e buttare la foto in una ciottola sul tavolo.
 
 
AUGURI ALLA DONNA PIU’ BELLA DEL MONDO, LA MIA PERRIE.
OGGI FA VENT’ANNI NON POSSO CREDERCI :’) E’ PASSATO COSI TANTO DALLA AUDIZIONI DI XFACTOR.


       

HELLO PEOPLE :)

Avevo detto che l’avrei caricata ieri o sabato ma alla fine l’ho messa ora lol
Sono una burlona aaaha no una scansafatiche, scusate :(
Comunque il capitolo è leggero, dolce e si capisce chi è questa famosa Rebecca e il famoso Adam.
Pro o contro Adam? lol
Pro o contro Becca? lol
Grazie tante per tutte le ragazze che leggono la storia, che la recensiscono e grazie a quelle che mi chiedono su ask e mi scrivono su twitter, grazie mille.
Oggi ho fatto un sogno strano (ho dormito poco ero eccitata per il compleanno di Perrie) comunque ho sognato che entravo su efp e c’era un mucchio di recensioni negative :o
Quindi prima che succedesse qualcosa voglio dire delle cose, ho usato dei nomi reali come quelli dei the wanted, le ex di zayn e l’ex di  Pezz ma non volevo insultare nessun o dire altro, volevo solo usare persone che realmente centrino con i due protagonisti.
Magari non ve ne frega ma volevo precisarlo :)
Nei prossimi capitoli vedrete molto Sam perché me ne sono innamorata aahah (già mi piaceva ma ora molto di più, scusa Zayn lol)
Beh questo è tutto.
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Baci, Marti.

 
 

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Capitolo 17
*** Capitolo diciassette; ***



Quando arrivai davanti alla porta di casa senti un gran chiasso proveniente dal interno, aprì la porta e trovai le domestiche alle prese con l’argenteria e le tovaglie di lino ‘buongiorno signorina’ mi salutò una accogliendomi all’entrata ‘giorno i miei genitori?’ chiesi ‘sono in salotto’ mi disse per poi andarsene in cucina.
Ma in una giornata cosa diavolo era successo?
Mi incamminai verso il salotto per vedere mia madre che dava dei ordini a una cameriera e mio padre che parlava con Jonnie.
‘Che succede?’ chiesi andando verso mio fratello ‘la festa di beneficienza che facciamo ogni anno’ alzai un sopracciglio ‘si ma di solito la facciamo a giugno’ mio fratello rise ‘non ti ricordi che l’abbiamo spostata perché a giugno andiamo via?’ ci pensai su e poi annui con la testa.
 
Erano così indaffarati che non gli importava niente che fossi tornata solo ora, sbuffai e salì le scale.
‘Perrie!’mi senti chiamare, mi voltai e vidi Charlie farmi segno di andare nella sua camera, entrai e poi mi buttai sul letto e presi tra le mani il suo peluche ‘allora?’ mi chiese ‘cosa vuoi sapere?’ domandai ridacchiando ‘sei stata con Zayn?’ mi chiese ancora, annui e lancia il pupazzo in aria per poi riprenderlo ‘che avete fatto?’ mi domandò prendendo il peluche ‘Charlotte!’ la sgridai ‘non abbiamo fatto niente siamo stati solo un po’ insieme’ la vidi annuire e poi guardarmi il collo ‘bel succhiotto’ disse ridendo, mi copri il collo con la mano e poi le feci la linguaccia.
‘Stasera invitalo, con tutta la gente che ci sarà’ disse  entusiasta saltando sul letto ‘vuoi rivedere il mio ragazzo?’ chiesi ridendo la vidi scrollare le spalle per poi farmi l’occhiolino.
Risi e la feci cadere dal letto.
 
Uscì dalla stanza di Charlie e mi trovai mio fratello ad aspettarmi.
‘Hei Jonnie’ dissi sorridendo ‘Pezz, dove sei stata?’ mi chiese, mi sistemai bene i capelli sul collo e poi scrollai le spalle ‘Leigh, ieri ha litigato con Jordan e stava male’ dissi falsamente ‘sarà’ disse per poi guardarmi un’ultima volta ‘ti ricordo che stasera ci sarà Jake’ mi avvisò per poi andare in camera sua.
Aprì la porta della mia stanza e la chiusi lentamente appoggiandomi ad essa,  se Jake sarebbe venuto alla festa ci sarebbero stati anche i suoi stupidi amici.
Mi buttai sul letto nascondendo il viso nel cuscino.
Il cellulare che avevo appoggiato sul comodino dopo essermi lanciata sul letto iniziò a suonare, lo presi e guardai il displey illuminato ‘Aiuto, casa mia tra mezz’ora. Jesy’.
Risposi un semplice ‘certo’ e poi mi alzai per prendere dei vestiti più comodi, tirai fuori una maglietta nera con una stampa e dei leggings neri, legai velocemente i capelli e mi ributtai sul letto.
Pensavo a come far venire Zayn alla festa e a come non far dire niente a Jake su il mio ragazzo a i miei genitori.
Emily!
Emily sarebbe potuta venire con Liam e quest’ultimo avrebbe invitato Zayn, prefetto.
Presi di nuovo il cellulare e composi il numero della biondina che mi rispose dopo pochi squilli.
 
‘Perrie? Che succede?’ mi domandò la bionda
‘Emily stasera sai che ci sarà la festa di beneficienza a casa mia?’
‘Sì, lo so anzi tutti lo sanno’ mi rispose ridacchiando
‘Stavo pensando perché non porti Liam?’
E sentiamo tu che ricavi?’ mi domandò velocemente
‘Io niente! Solo che così Zayn potrà dire di essere venuto con Liam visto che è il suo migliore amico’
‘D’accordo Edwards’  rispose ridacchiando ‘ora ti lascio che avviso Liam’
‘Perfetto! Io chiamo Zayn, grazie Osment’ chiusi la chiamata velocemente e battei le mani entusiasta, le miei idee sono sempre le migliori.
Prima che potessi chiamare Zayn qualcuno bussò alla porta, mi sciolsi i capelli per evitar di far vedere il segno violaceo.
‘Avanti’ gridai sistemandomi i capelli, vidi entrare mia mamma con una scatola in mano ‘mamma’ dissi per poi alzarmi e aiutarla con la scatola, la vidi sorridere e poi fermi segno di aprirla.
Guardai prima lei e poi la scatola in certa sul da farsi, presi un lungo respiro e l’apri; tolsi la carta crespa bianca che c’era al suo intero e intravidi della stoffa blu.
Tirai fuori un visto blu con due sottili spalline, spalancai la bocca e me la coprì con una mano ‘è bellissimo’ sussurrai posandomelo addosso per poi girarmi verso lo specchio e ammirandolo ‘grazie’ dissi abbracciando forte mia mamma la quale mi strinse e ridacchiò un po’.
‘Sei così cresciuta, sei cambiata tantissimo’ disse mia madre accarezzandomi dolcemente la guancia ‘quando hai iniziato ad andare al liceo eri cosi timida e ti coprivi con felpone’ ridacchiai per poi annuire ‘poi dopo che hai conosciuto Jake sei sbocciata non sei più stata la ragazzina timida di un tempo. Hai avuto autostima e alle volte anche troppo alta’ risi facendo ridere anche lei ‘ora che hai lasciato Jake pensavo che o staresti tornata la ragazzina di un tempo oppure avresti continuato con il tuo stile di vita’ sospirò per poi continuare ‘ma ora che ti vedo bene sei maturata, sei diventata una vera donna anche se non hai vent’anni e per qualunque cosa sappi che la tua mamma ci sarà sempre’ la strinsi forte e lasciai che qualche lacrima scorresse sul mio viso.
‘Mamma, sai che sei la persona più importa della mia vita e ti voglio davvero bene’ dissi lasciandole un bacio sulla guancia ‘ora devi andare?’ annui ‘Jesy ha una crisi come ogni anno per la festa’  ridacchiò per poi lasciarmi andare ‘un giorno che ne dici se passiamo una giornata tra ragazze potrebbe venire anche Charlotte’ le suggerì, la vidi annuire e poi fare segno di andare.
 
Stavo camminando per arrivare a casa di Jesy quando sentì il cellulare suonare dissi un pronto svogliato e attesi una risposta.
 
‘Non dirmi che ti disturbò’ una voce maschile famigliare mi rispose, guardai il displey per poi leggere ‘Liam’
‘scusa Liam ma stavo camminando’ lo senti ridere
‘Malik ti ha chiesto se potevi aiutarmi con la festa a sorpresa di Emily?’
‘oh certo! Ti aiuterò più che volentieri’
‘bene poi domani ti faccio sapere quali sono i piani’ ridacchiai e annui
‘si, Liam ora vado che le mie amiche sono in crisi per la festa’
‘va bene, ci vediamo stasera e avvisa Zayn  che credo non sappia niente’ il ragazzo riattaccò e cosi dopo pochi minuti arrivai davanti a casa di Jesy.
Suonai alla porta e aspettai che la mia amica mi venisse ad aprire, quando mi apri era con una vestaglia e i capelli bagnati.
‘Hai bisogno di aiuto?’ chiesi ridendo, lei annui e mi trascinò di sopra dove c’erano le altre due ragazze.

**

‘Allora Perrie che metterai stasera?’ mi chiese Leigh mentre spazzolava i capelli di Jesy ‘mia madre mi ha comprato un vestito blu fantastico!’ dissi entusiasta provocando la risata di Jade ‘inviterai Zayn?’ chiese la ragazza vicino a me, mi diedi un colpetto sulla fronte con la mano destra ‘dovevo chiamarlo!’ Leigh e Jesy risero mentre Jade soffocava una risata.
‘Ah, ah quanto siete simpatiche!’ dissi prendendo il telefono e digitando il numero di Zayn ‘meglio se vado fuori a chiamarlo!’ dissi facendoli la linguaccia e uscendo con il telefono attaccato all’orecchio.
 
‘Pronto?’ disse la voce dall’altra parte
‘Zayn!’ squittì
‘Pezz che succede?’
‘ecco stasera a casa mia ci sarà la festa di beneficienza e pensavo che ti sarebbe piaciuto partecipare! Visto che Emily verrà con Liam tu potresti dire che visto che Liam è il tuo migliore amico ti ha invitato’ lo senti ridere
‘D’accordo, d’accordo’
‘Perfetto, allora ci vediamo stasera’ dissi felice
‘A stasera piccola’ riattaccai e tornai in camera dalle mie amiche.
‘Risolto?’ mi  chiese Leigh che stava mettendo lo smalto a Jade, annui e mi sedetti per terra a gambe incrociate ‘vuoi che ti faccio le unghie?’ mi chiese Leigh, negai e mi legai i capelli in una coda alta.
‘Bel marcio’ rise Jesy riferendosi al succhiotto ‘merda, come faccio a nasconderlo stasera?’ Jade rise ‘fondotinta, no? Sai quanti succhiotti di Sam ho dovuto nascondere’ risi insieme alle altre due.

ZAYN’S POV.
Ero in macchina con Liam ed Emily e mi sentivo soffocare rinchiuso in questo abito, non sono più abituato a indossare dei completi; un tempo li mettevo molto spesso a ormai tutto è cambiato.
‘Zayn respiri?’ mi chiese divertita Emiy che mi guardava strattonare il colletto della camicia ‘più o meno’ dissi slegandomi la cravatta e sbottonando un po’ la camicia bianca per poi togliere la giacca nera ‘io non metto quella roba sto meglio cosi’ dissi buttando la roba addosso a Liam ‘ma pensaci, Perrie sarà bellissima in un vestitino e tu ti presenti come se dovessi andare a una festa da liceale?’ mi punzecchiò Liam, feci una smorfia e rimisi la cravatta ‘sei fastidioso quando hai ragione’ dissi infilandomi la giacca, il ragazzo sogghignò.
‘Allora con Harry? Che pensi di fare?’ mi domandò il moro ‘per quanto mi riguardo può anche andare a farsi fottere non ho bisogno di lui se mai il contrario’ il moro annui ‘si ma è un tuo amico e sai che è abbastanza immaturo per cacciarsi nei guai’ continuo ‘a Geneva e poi sa come muoversi’ risposi tagliando il discorso.
‘Magari non v’interessa ma siamo arrivati’ annunciò Emily indicandoci la casa.
 
Eravamo nel giardino sul retro e stavamo bevendo qualcosa e non c’era nessuna traccia della bionda.
‘Oh Zayn dovrai aspettare per vedere Perrie’ mi avvisò Emily ‘lei scende quando la festa è già iniziata cosi tutti possono ammirarla’ continuò la biondina ‘vanitosa’ sussurrai ‘magari quest’anno scenderà prima’ disse Liam ‘non credo Liam’ disse sicura Emily ‘davvero?’ continuò lui indicando davanti a se, mi girai e vidi Perrie avvicinarsi a noi con un vestito blu che lascia poco all’immaginazione ‘hei ragazzi siete arrivati’ ci salutò felice Perrie ‘hai rimesso le extension’ squittì Emily, la ragazza annui e poi si voltò verso di me ‘andiamo a prendere la bere?’ annui e camminai assieme a lei ‘sei fantastica’ sussurrai, lei sorrise per poi prendere la parola ‘non pensavo che ti avrei mai visto con un completo ma sei bellissimo’ sorrisi ‘sono sempre bellissimo’ dissi strafottente ‘antipatico’ continuò, risi e appoggiai il mio braccio sulle sue spalle ‘ci sarà la compagnia dei cretini?’ domandai guardandomi intorno ‘ci sono sempre stati e credo che quest’anno lo stesso’ annui per poi prendere due bicchieri di champagne e glielo porsi uno ‘grazie’ sorrise.
‘Zayn!’ mi sentì chiamare per poi girarmi e vedere la sorella di Perrie sorridermi ‘hei’ dissi bevendo un po’ di champagne ‘guarda che so di te e mia sorella’ mi strozzai quasi con la bevanda che stavo inghiottendo ‘calmati non dirò niente’ disse facendomi l’occhiolino e poi scappando via ‘tua sorella è pazza’ dissi alla bionda la quale ridacchiò.
 
Stavo parlando con Perrie quando un ragazzo alto e abbastanza muscoloso si avvicinò a noi.
‘Jonnie’ disse sorpresa la bionda ‘lui è Zayn, un amico del ragazzo di Emily Osment’ disse indicandomi, il ragazzo mi porse la mano ‘Jonnie.. Jonnie Edwards suo fratello’ disse riferendosi a Perrie, li strinsi la mano e sorrisi.
‘Vi lascio soli ora ma occhio Zayn’ disse Jonnie prima di andarsene, inghiotti della saliva e guardai Perrie ridacchiare.
‘Mancano i tuoi genitori e ho conosciuto tutta la tua famiglia’ dissi ridendo ‘meglio fermarci a Jonnie oggi’ rispose ridendo ‘allora che si fa di solito a queste feste?’ le chiesi ‘beh tra poco si ballerà e dopo il ballo la raccolta soldi’ mi spiegò brevemente ‘bene, io non so ballare’ l’avvisai, lei fece una smorfia ‘ma posso provarci’ continuai facendola sorridere.
 
‘Uh,uh guarda chi abbiamo qui!’ disse il ragazzo avvicinandosi a me e Perrie ‘Jake che vuoi?’ chiese la ragazza ‘io? Niente.. ma Perrie ci sarà una sorpresa per te’ rispose il moro ridendo ‘che tipo di  sorpresa?’ chiese preoccupata ‘niente di male, tranquilla’ disse per poi andarsene.
‘Quel ragazzo è pazzo’ le dissi per tranquillizzarla ‘tranquilla piccola non ti succederà niente’ le dissi stringendole la mano, lei sorrise e poi si scusò per andare a cercare Katherine.
               
PERRIE’S POV.
Cercai Katherine per tutta il giardino finche non la vidi seduta sul bordo della piscina.
‘Kathe’ dissi avvicinandomi ‘ehi Pezz’ sorrise a stento ‘che  succede?’ le chiesi toccandole una spalla ‘ho litigato con Nick’ disse alzandosi e abbracciandomi forte mentre delle lacrime lasciavano i suoi occhi azzurri.
‘Katherine, calmati! Sono sicura che si risolverà tutto’ dissi accarezzandole i capelli ‘no è tutta colpa di Jake, solo sua!’ gridò stringendosi di più a me  ‘shh tranquilla tutto si risolverà’ dissi baciandole la guancia.
 
Tornammo al centro del giardino giusto in tempo per sentire mio padre annunciare le danze.
‘Dai, tu ami ballare!’ dissi a Katherine tirandola verso la pista ‘no, balla tu’ disse andando a sedersi su le sedie che erano state messe li apposta.
‘Perrie?’ mi girai e vidi mio padre arrivare insieme a Jake ‘balla con Jake, dai’ feci una smorfia e poi presi la mano di Jake e iniziammo a ballare.
‘Sei caduta cosi in basso’ disse Jake ‘e perché scusa?’ chiese leggermente infastidita ‘sei stata la mia fidanzata e ora ti vai a  mettere con quel delinquente di Malik’ sbuffai ‘non è un delinquente ed è molto meglio di te’ dissi con cattiveria ‘ma non eri più felice con me?’ mi chiese ‘quando ero la tua ragazza mi sentivo sempre sola’.
‘Perché con lui no? Ti senti protetta?’ mi domandò stringendomi la mano ‘lui mi protegge a confronto tuo!’ dissi a denti stretti ‘peccato che io ti ho fatto diventare quello che sei se non fosse stato per me saresti rimasta una sfigata con una sola amica! Senza di me non avresti neanche amiche’ mi tolsi dalla sua stretta ‘scusa ma non voglio più ballare con te’ dissi andandomene.
Sbuffai e mi sedetti su un sedia mentre guardavo le altre coppie ballare.
‘Che ne dici di ballare?’ mi chiese una voce alle mie spalle, mi voltai e sorrisi ‘che ti ha detto quell’idiota di Jake per farti arrabbiare?’ mi domandò mentre appoggiava le sue mani sui miei fianchi ‘le solite cose.. lascia perdere’ dissi appoggiando la testa sulla sua spalla e fu proprio in quel momento che lo vidi.
Vidi Adam sorridermi per poi parlottare con Max, il quale annui.
Cercai di nascondermi nel incavato del collo di Zayn a senza successo.
‘Che hai?’ mi domandò il moro ‘niente, niente’ dissi stringendolo di più a me, quanto senti Zayn togliere le mani dai miei fianchi mi girai per vedere Adam davanti a noi.
‘Potrei ballare con lei?’ domandò Adam al mio ragazzo, il ragazzo imprecò qualcosa ma poi se ne andò per andarsi a sedere e scrutare la situazione.
Adam appoggio le mani sui miei fianchi ma glieli tolsi subito ‘non è un ballo romantico’ dissi ‘oh Edwards come sei cambiata’ disse dandomi un buffetto sulla guancia ‘sei diventata bella’ disse ridacchiando ‘eppure mi ricordo di come piangevi quando ti insultavo o ti facevo del male’ chiusi gli occhi per cacciare indietro le lacrime e mi morsi il labbro ‘sparisci’ sussurrai ‘e perché?’ disse prendendomi il polso e sposandomi i braccialetti ‘a quanto adoro questo marchio sulla tua pelle’ disse per poi baciarmi il polso, lo tolsi disgustata e cercai di andarmene.
‘Hai ancora paura di me?’ chiese divertito, lo scansai e cercai di andare vicino a Zayn ma fui presa da un braccio e mi trovai i suoi occhi color ghiaccio scrutarmi ‘se sapevo che saresti diventata cosi avrei fatto anche altro’ mi sussurrò all’orecchio.
 
Una mano tolse la stretta di Adam e sollevai lo sguardo per vedere Zayn  che mi stringeva a se ‘scusa ma tu chi saresti?’ domandò il moro ‘io? Io sono Adam Wright’ disse strafottente, vidi Zayn irrigidire la mascella e poi respirare a fondo ‘e tu dopo tutto quello che hai fatto ti presenti qui come niente fosse?’ domandò serio ‘si perché mio caro.. Perrie sarà sempre un tantino mia.. quella cicatrice lo dimostra. Io sarò sempre la sua più grande paura ma un giorno non molto tardi so che mi vorrà al suo fianco’ disse sicuro Adam, Zayn rise e poi continuò a parlare ‘e perché ti vorrebbe al suo fianco?’ Adam ridacchiò ‘perché solo io potrò proteggerla, semplice’.
Vidi Liam avvicinarsi e fermare la mano di Zayn che si stava sollevando.
‘Zayn, meglio che andiamo’ disse Liam ‘no’ rispose secco ‘ti lascio stare ragazzino ma attento’ disse ad Adam per poi prendermi per mano e trascinandomi via.
 
HELLO PEOPLE :)
Ho aggiornato visto lol
Comunque volevo dirvi che io parto il 31 Luglio e torno il 7 o l’8 Agosto quindi devo pensare se scrivere già i capitoli per tirarmi avanti oppure fare come sempre e continuerò quando torno lol
Ditemi anche voi come preferite :)
In questo capitolo l’inizio è easy e un po’  stupido secondo me però si può vedere l’amore di Debbie per Perrie.
La parte finale, come aveva detto Jake ha avuto una sorpresa cioè Adam che da oggi vedremo in quasi tutti i capitoli.
Secondo voi che intenzioni ha?
Zayn è geloso e questo si è capito ma non l’ammetterà mai lol
Comunque spero vi sia piaciuto.
Ah.. se volete vedere il viso di Adam scrivete su google ‘perrie edwards and  adam wright’ ma credo che l’abbiate già visto lol
Scusate eventuali errori e a presto.
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Baci, Marti.

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Capitolo 18
*** Capitolo diciotto; ***



Ero seduta sul bordo della piscina con Emily, Liam e Zayn mentre quest’ultimi continuavano a stuzzicarsi ‘perché dovete comportarvi da bambini?’ chiese ridendo la ragazza bionda ‘Emily, sai il tuo ragazzo non sarà mai all’altezza del sotto scritto’ disse beffardo il moro ‘almeno io non ho paura dell’acqua’ rispose a tono Liam, dopo quella battuta io ed Emily scoppiammo a ridere mentre Zayn tirava un pugno sul braccio del amico.
‘Emily che ne dici andiamo?’ domandò Liam, la ragazza annui e si alzò per poi prendere per mano il suo ragazzo, mi voltai a destra per vedere Zayn fissare il cielo stellato ‘cha hai?’ domandai ‘niente stavo solo pensando a quell’idiota’ li presi la mano e gliela strinsi ‘non pensarci’ sorrisi‘senti che ne dici se ce ne andiamo da questa festa cosi noiosa?’ sorrisi e annui.
 
Eravamo sdraiati sul letto nella stanza di Zayn e guardavo le pareti bianche, senza foto ne quadri mi girai verso di lui che stava disegnando qualcosa su un block notes ‘perché non decoriamo le pareti?’ chiesi all’improvviso ‘come?’ mi domandò ridendo ‘sono cosi tristi, cosi bianche’ dissi ridendo ‘e che vorresti fare?’ domandò, ci pensai su un po’ ‘possiamo fare delle scritte e mettere delle foto, dai’ dissi appoggiando la testa sul suo petto ‘domani andiamo a comprare qualcosa’ disse accarezzandomi i capelli, sorrisi e presi il blocco dove stava disegnando.
Guardai attentamente il disegno che aveva fatto e girai a destra e a sinistra il block notes ‘cos’è?’ domandai ‘niente di che personaggi immaginari che mi vengono in mente’ spiegò brevemente ‘però è carino’ dissi posando il blocco sul comodino e riappoggiando la testa sul suo petto ‘i tuoi genitori?’ chiesi velocemente ‘lasciamo perdere’ spiegò brevemente accarezzandomi i capelli ‘comunque non capisco come mai Adam era li’ continuò il moro ‘non lo so anche perché da quello che sapevo non stava più a Londra’ lo senti sussurrare qualcosa di incomprensibile, mi voltai e poggiai il mento sul suo petto per poi guardarlo negli occhi ‘che hai?’ mi chiese ‘no, stavo pensando. Quando stavo con Jake non avevo mai questi momenti eravamo sempre a qualche festa o da qualche altra parte’ dissi ‘ma che diavolo di relazioni avevate?’ mi domandò ‘una relazione strana, una relazione per volere di mio padre’ mi guardò stranito ‘mio padre è il miglior amico del padre di Jake’ lui annui ‘beh direi che è meglio se andiamo a dormire ora’ sussurrò, annui e mi alzai per prendere una sua camicia, guardai il moro che mi scrutava ‘ehm’ bisbiglia ‘puoi anche cambiarti qua non succede niente piccola, non ti violento mica’ ridacchiò, mi girai e tolsi velocemente il vestito per mettermi la camicia blu di Zayn.
Legai i capelli e ritornai sul letto, mi sedetti a gambe incrociate e guardai lo specchio davanti a noi ‘che hai?’ mi chiese per la seconda volta Zayn appoggiando la sua testa sulle mie gambe ‘niente solo che è tutto cosi strano.. ma mi piace’ dissi sorridendo per poi abbassarmi e baciarlo.
 

**

Quando mi svegliai ero stretta da un braccio e mi voltai per vedere il viso di Zayn rilassato e in pace.
E’ bello poterlo vedere cosi sereno, senza preoccupazioni; gli accarezzai una guancia e mi alzai lentamente dal letto per poter andare in bagno.
Una volta dentro mi lavai la faccia e tolsi i residui di trucco e slegai i capelli.
 
Cuz you are the only one
who gets me knows me feels me hurts me
And you are the only one
Whos close enough to drive me crazy
Fustrate me, complicate me, make it harder than it needs to be
The things that you do and the things that you say
Make me wanna stay.
 
Quando usci dal bagno il moro non era più in camera cosi decisi di scendere in cucina.
Lo vidi li, mentre cercava di preparare un latte caldo, era cosi immerso in quello che faceva che non si rese conto del mio arrivo.
Sorrisi e mi avvicinai per poi abbracciarlo da dietro ‘buongiorno’ disse posando le sue mani sopra le mie ‘ehi, mi stai preparando la colazione’ dissi ridacchiando, lui annui e accese il fornello.
Si girò verso di me e sorrise per poi stamparmi un bacio sulle labbra ‘devi andare a casa?’ mi domandò, guardai l’orologio che segnava le nove del mattino ‘facciamo colazione e poi vado’ dissi sorridendo ‘però mi tengo la tua camicia mi piace’ ridacchiò ‘ormai mi rubi tutti’ sorrisi e mi morsi il labbro ‘ma va bene’ battei le mani e lo feci ridere.
 
‘Hai i baffi da latte’ mi fece notare Zayn dopo aver finito il mio latte, cercai di pulirmi con la lingua ma senza risultati, sbuffai e poi mi avvicinai al moro ‘baciami’ sussurrai, lui sorrise e poi poso le sue labbra sulle mie.
La sua lingua giocava con la mia mentre io apri poco gli occhi vedendo Zayn fare lo stesso, mi staccai e sorrisi ‘grazie’ risi ‘grazie a te’ disse facendomi l’occhiolino.
‘Meglio se vado ora’ dissi posando la tazza nel lavandino ‘vado a mettere il vestito e torno’ dissi correndo di sopra e cercando il mio vestito per il pavimento della stanza.
Poco dopo senti il campanello suonare e Zayn andare ad aprire per poi chiudere con forza la porta, scesi silenziosa le scale e mi accovacciai su gli ultimi scalini per ascoltare la conversazione.
 
‘Harry, che diavolo sei venuto a fare qui?’
‘siamo amici non puoi cacciarmi per una cazzata! Per una ragazzina da quattro soldi’
‘smettila se non vuoi un pugno’
‘Zayn, ti stai rincretinendo! Sai anche tu che non è la ragazza giusta per te, siete cosi diversi’
‘gli opposti si attraggono’ disse ridendo
‘ma per favore! Sarà già tanto se starete insieme ancora settimana prossima, non sei quello giusto per lei. Lei vuole uno del suo stesso livello, non uno come te’
‘vattene’
Vidi Harry andare verso l porta e mi alzai di scatto per poi andare in salotto da Zayn che era seduto sul divano con la testa tra le mani, mi avvicinai e mi sedetti vicino a lui ‘scusa’ disse serio, scrollai le spalle e gli alzai il viso che era rimasto a fissare il pavimento.
‘Non m’importa cosa dice Harry’ deglutì per poi continuare ‘tu mi hai dato qualcosa in cui credere, quando non credevo in me stessa’.
Zayn mi strinse la mano per poi farmi sdraiare sul divano e iniziare a baciarmi avidamente le labbra, posai la mano destra sulla sua nuca e strinsi quei pochi capelli che aveva, dalle mie labbra passò al mio collo lasciandomi degli umidi baci gemetti e quando se ne accorse iniziò mordermi l’orecchio ma il suono di un telefono fece cessare la situazione ‘merda’ imprecò il moro mentre io mi sollevavo e mettevo apposto il vestito blu, presi la borsetta che era sul tavolino tirai fuori l’IPhone e vidi un messaggio di Charlie.
 
‘Perrie, torna subito a casa sta succedendo un casino’
Sgranai gli occhi e mi alzai velocemente ‘che succede?’ mi domandò Zayn alzandosi a sua volta ‘C-Charlie mi ha detto che sta succedendo un casino a casa’ dissi balbettando ‘è meglio che vada’ dissi dirigendomi verso la porta ‘ti accompagno?’ domandò il moro raggiungendomi ‘no stai qui e cerca di risolvere con Harry’ dissi lasciandoli un veloce bacio sulle labbra.
 

**

Quando apri la porta di casa vidi qualche piatto rotto e delle urla provenienti da sopra, andai verso il salotto e trovai Charlie  che piangeva in braccio a Jonnie, corsi verso di loro ‘che sta succedendo?’ chiesi allarmata ‘P-Perrie’ balbettò mia sorella continuando a piangere ‘mamma ha letto un messaggio dal cellulare di papà e sembra che stia uscendo con un’altra donna’ disse velocemente mio fratello, mi copri la bocca con una mano per poi unirmi all’abbraccio di mio fratello ‘Pezz fai qualcosa magari ti danno retta’ disse piano Charlie, deglutì e salì lentamente le scale per poi andare davanti alla camera dei miei genitori.
Bussai alla porta e le loro urla si placcarono, mia madre venne ad aprire con le lacrime agli occhi ‘tesoro, sei tornata’ disse cercando di asciugarsi le lacrime ‘io ora esco ci vediamo presto’ disse baciandomi la fronte e poi scendere, guardai mio padre che era seduto sul letto.
‘Sei pentito?’ chiesi dopo attimi di silenzio ‘che ne vuoi sapere tu? Sei solo una ragazzina, l’unica storia che ha mai avuto è stata con Jake e non sei riuscita neanche a tenerlo’ lo guardai schifata ‘almeno io non ho mai tradito e sono più felice di quando tu creda!’ dissi sbattendo la porta e scendendo le scale.
Ritornai in salotto dove c’erano i miei fratelli ‘prendete le giacche e usciamo’ dissi aprendo la porta seguito da loro ‘dove andiamo?’ mi domandò Charlie mentre mi prese la mano per stringerla ‘non lo so ma non voglio rimanere in quella casa’ dissi camminando con Jonnie dietro di me.
 
‘Pezz, ma siamo in stazione’ si lamentò Jonnie ‘lo so!  Andiamo in quel bar’ dissi indicando il bar dove di solito Zayn e i suoi amici s’incontravano, entrammo e puzza di fumo ci invase le narici.
‘Perrie ma che posto è?’ mi sgridò mio fratello ‘non è male come posto’ dissi lasciando la mano di Charlie a scrutando il posto per vedere se riconoscevo qualcuno; in un tavolo vidi Liam, Louis, Niall e Zayn cosi decisi di andare verso il loro tavolo ‘voi aspettatemi qui’  dissi rivolta a Charlie e Jonnie i quali annuirono, mi recai nel loro tavolo.
‘Perrie!’ esclamò Louis sorpreso, Zayn mi guardò con un’aria dubbiosa ‘è successo un casino, vieni con me’ dissi prendendolo per mano e portandolo verso Jonnie e Charlie, mio fratello mi guardò sorpreso per poi guardare Charlie la quale sorrideva ‘che è successo?’domandò Jonnie, arrossi ‘io e lui stiamo assieme’ dissi stringendo di più la mano al moro ‘lui?’ domandò scosso Jonnie, annui e Zayn gli porse la mano ‘Zayn Malik’ mio fratello gliela strinse e lo scrutò.
‘Magari lui ci può aiutare’ dissi, lui mi guardò dubbioso ‘è successa una cosa a casa e non possiamo tornaci puoi ospitarci almeno stanotte?’ Zayn mi guardò e poi guardo i miei fratelli, annui e gli sorrisi mentre Charlie gli saltava in braccio.
 
Quando arrivammo davanti la casa di Zayn ‘grazie’ disse Jonnie posando una mano sulla spalla del moro ‘per Perrie questo ed altro’ disse sorridendomi, quando entrarono i due rimasero a bocca aperta ‘vivi qua? Accidenti!’ rispose sbalordito Jonnie ‘vi faccio vedere  la vostra camera’ il moro ci portò su in una camera vicino a bagno dove al centro si trovava un letto matrimoniale ‘ma se noi siamo in tre come facciamo a dormire qui?’ domando Jonnie, arrossi e mio fratello mi guardò sgranando gli occhi ‘no Jonnie!’ gridai, lui annui e poi guardò Zayn ‘falla soffrire e ti spacco la faccia’ disse serio, il moro deglutì e poi sorrise.
‘Perrie vieni un secondo che mi spieghi cos’è successo?’ mi domandò il moro, annui e li presi la mano per portarlo in camera sua.
 
Dopo avergli raccontato tutto Zayn mi strinse a se ‘tranquilla, si risolverà tutto’ disse baciandomi la guancia ‘ti prego, non lasciarmi da sola ora’ dissi piangendo e stringendolo.
Non avevo pianto davanti a Charlie perché essendo la sorella maggiore dovevo  dargli coraggio ma non riuscivo più a trattenere le lacrime ‘non ti preoccupare ci sono io’  disse stringendomi a se.
 
‘Mio fratello sembra averti preso in simpatia’ ridacchiai asciugandomi le guancie, lui ridacchiò ‘volevo solo ammazzarmi quando pensava che io e te eravamo già andati a letto assieme’ divenni rossa in un secondo e il moro scoppiò a ridere ‘dai è una cosa normale ma tranquilla’ disse dandomi un beffetto sulla guancia, li feci la linguaccia e poi mi alzai per andare a vedere come stavano i miei fratelli; li trovai che curiosavano per casa ‘ehi, è maleducazione’ dissi ridendo, Jonnie mi guardò negando con la testa ‘ora ho capito dove stavi tutto il giorno’ disse ridendo, li feci l’occhiolino e poi me ne andai in salotto.
‘Malik come fai a permetterti tutto questo?’ domandò Jonnie quando Zayn fece il suo ingresso in salotto ‘lavoro e poi sono soldi che avevo prima di trasferirmi a Londra’ spiegò velocemente, mio fratello annuì e poi prese il telecomando ‘posso?’ domandò al padrone di casa, il moro annui e si sedette vicino a me.
 

**

Stavo camminando per le strade di Londra, non c’era nessuno alle sei del mattino in giro ma io non riuscivo a dormire, continuavo a pensare a i miei genitori e soprattutto a dove fosse finita mia mamma.
Mio padre non se la merita, non se l’era mai meritata; l’ha sempre trattata come una ragazza qualunque, calpestando i suoi sentimenti e mia madre era troppo innamorata per accorgersene ma ora finalmente, anche se in modo doloroso aveva capito quando fosse falso ed egoista mio padre.
Mentre camminavo andai addosso a un ragazzo incappucciato ‘scusa’ sussurrai non alzando il viso ‘Edwards’ quella voce, alzai di scattò il viso per vedere Adam sorridente che mi scruttava.
‘Perché sei tornato?’ domandai ‘non me ne sono mai andato, ti sono stato solo alla larga’ spiegò brevemente ‘ma sai sei diventata cosi bella che è impossibile starti lontana’ disse accarezzandomi la guancia, tolsi la sua mano e lo guardai schifata ‘ho un ragazzo’ lui rise ‘il tipo della festa lo so ma piccola tu mi appartieni, tu hai bisogno di me’ negai con la testa ‘tu mi fai schifo! Mi hai picchiata, umiliata, insultata per quattro anni’ gridai quasi ‘ma solo quando eri con me ti sentiva considerata’ feci una smorfia ‘sai qual è la differenza? Con te mi sentivo considerata ma avevo paura invece con il mio ragazzo non è cosi; amo le sue attenzioni’ dissi sorridente.
‘Sei un’illusa’ disse accarezzandomi la mano per poi andarsene.
Perché diavolo è tornato nella mia vita?
Mentre tornavo a casa vidi un ragazzo riccio seduto sul marciapiede con la testa in mezzo alla gambe ‘Harry?’ domandai, il ragazzo sollevo il viso dove si vedeva un occhio nero‘o mio dio, che ti è successo?’ lui colpì la mia mano per evitare un contatto con il suo viso ‘ti odio, è colpa tua’ disse serrando i pugni ‘vorrei picchiarti’ disse velocemente ‘perché mi odi? Perché vorresti picchiarmi?’ chiesi sedendomi vicino a lui ‘mi hai portato via Zayn, lui era il mio complice, il mio compare, il mio socio e ora? Ora non vuole neanche vedermi’ disse guardando per terra ‘mi manca’ disse a denti stretti.
‘Io non volevo farti star male’ dissi tristemente, lui negò con la testa e poi sospirò ‘forse ho esagerato ma quando ho capito che lui si stava affezionando a te, qualcosa in me è cambiato; ho pensato che l’avresti fatto soffrire come ha fatto Rebecca’ disse duramente ‘io non sono Rebecca e ci tengo a Zayn, tengo a lui più che a tutto!’ dissi fissandolo, lui mi guardò negli occhi e poi negò con la testa ‘ormai mi odia’ ridacchiai ‘ti aiuterò a farti perdonare’ sorrisi, lui mi guardò e poi accennò a un sorriso ‘sapevo tutto di Geneva, dovevo dirlo a Zayn invece di difenderla’lo guardai tristemente ‘fa niente, acqua passata ma non per Zayn’ mi sorrise e poi si alzò ‘ti accompagno a casa di Malik’ sorrisi e annui.
 
 
HELLO PEOPLE :)
E’ mezzanotte passata ma ho aggiornato lol
Scusate il ritardo ma era il compleanno di mio nonno, auguri nonno Mario lol
Ho deciso di scrivere prima i capitoli visto che poi parto :)
Il capitolo fa un po’ schifo ma serve perché succederà qualcosa uu
Jonnie ha conosciuto Malik lol voi che ne dite? E di Adam che mi dite? Lo adiate?
Di Alexander il padre della bella Perrie?
Bhe scusate eventuali errori.
Comunque quando sarò alla fine di freedom inizierò un’altra long ma non come protagonisti zerrie, loro ci saranno ma non come questa lol
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Baci, Marti.

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Capitolo 19
*** Capitolo diciannove; ***



Once upon time
A few mistakes ago
I was in your sights
You got me alone
You found me
You found me
You bound me.

 
Io e il riccio stavamo camminando verso casa, Harry non parlava continuava a mordersi il labbro inferiore; era agitato.
Quando arrivammo davanti alla porta, il ragazzo si blocco e mi guardò ‘non mi vorrà nemmeno vedere’ sorrisi e aprì la porta per poi trascinarlo dentro ‘aspetta in salone’ dissi per poi correre su per le scale ed entrare in camera di Zayn che stava ancora dormendo.
Sorrisi e mi morsi il labbro ‘Malik’ dissi strattonandolo, lui farfuglio qualcosa di incomprensibile per poi mettere la testa sotto il cuscino ‘Zayn, dai’ dissi strattonandolo ‘c’è una persona di sotto per terra’ lui sollevò la testa facendo cadere il cuscino ‘chi è?’ domandò serio ‘Harry’ lui mi guardò con una smorfia per poi alzarsi ‘Zayn, ti prego ascoltalo e non attaccarlo come al solito’ mi diede un’occhiata e poi scese per le scale.
 
ZAYN’S POV.

Quando arrivai in salotto trovai un Harry mal conciato seduto sul divano.
‘Che hai fatto?’ chiesi sedendomi vicino a lui, scrollò le spalle come risposta ‘Perrie mi ha detto di ascoltarti.. quindi su parla’ dissi serio, vidi Harry deglutire per poi aprire la bocca e richiuderla.
‘Ci tieni molto a lei?’ mi domandò incerto ‘a Perrie?’ annuì ‘ci tengo molto’ dissi sicuro, lui sorrise amaramente e poi abbassò il capo.
‘Scusa’ mi disse ancora con la testa china, lo guardai con una smorfia mi girai e vidi Perrie osservarci.
Lei sorrise e mi mimò un ‘non fa nulla, amico’ rotei gli occhi e poi li posai una mano sulla spalla ‘su amico, non importa’ il riccio alzò lo sguardo e poi sorrise, mi abbracciò di slancio facendomi ridere.
 
Eravamo seduti sul divano quando dei passi ci fecero girare, Jonnie e Charlie erano appena scesi e mi guardavano.
‘Buongiorno’ dissi, guardai il riccio che aveva uno sguardo interrogativo ‘Giorno’ disse Jonnie mentre Charlie mi si avvicinò e mi lasciò un bacio sulla guancia, Harry soffocò una risata e poi saluto i due.
‘Perrie?’mi domandò il ragazzo ‘dovrebbe essere in camera’ il ragazzo annui per poi salire seguito dalla ragazzina.
‘Ora mi spieghi’ disse ridendo Harry, sbuffai e li colpì il braccio ‘sono la sorella e il fratello di Perrie.. suo padre ha fatto un casino e non volevano rimanere a  casa e mi hanno chiesto ospitalità’ dissi semplicemente.
Il ragazzo negò con la testa e poi sospirò ‘sei così preso in questa storia’ sorrisi e scrollai le spalle ‘non ti vedevo cosi da tanto’ corrugai la fronte ‘nel senso che sei preso da una ragazza e non sono le solite botte e via’ sorrisi e poi lo guardai seriamente ‘Perrie è perfetta e voglio avere una storia con lei, non m’interessa più solo il sesso’ disse serio, il moro annui e mi strinse una mano sulla spalla.
Poco dopo Perrie corse giù dalle spalle ed entrò in salotto con il fiatone, il riccio ridacchiò e io la guardai stranita ‘mi accompagnate a casa di Liam?’ domandò la bionda ‘devo aiutarlo per il compleanno di Emily e sono in ritardo’ disse tirandomi per il braccio, mi alzai seguito da Harry ‘ti accompagnammo calmati Pezz!’ la sgridai per poi prenderla per mano e seguiti da Harry uscimmo di casa.
 
Quando arrivammo davanti a casa di Liam, Perrie mi lasciò la mano per andare a suonare il campanello che poco dopo Payne venne da noi ‘scusa il ritardo’ disse mortificata la bionda, il ragazzo nego con la testa e poi ci salutò ‘bene, Perrie vieni che cosi mi aiuti?’ la bionda annui e poi si girò verso di me ‘ti chiamo quando abbiamo finito?’ annui e poi la salutai, lei si alzò sulle punte e appoggiò la sua bocca sulla mia e mi lasciò un bacio.
Sorrisi e la guardai entrare nella casa di Liam ‘che ne dici andiamo a fare le solite cose?’ lo guardai e serrai la mascella per poi annuire, prima di andare via guardai per l’ultima volta la porta da dove era sparita la mia ragazza.
 
PERRIE’S POV.
Stavo giocando con il cagnolino di Liam mentre lui stava preparando due bicchieri di the freddo alla pesca.
‘Ecco’ disse Liam posando i due bicchieri sul tavolino di vetro del salotto ‘grazie’ sorrisi mentre continuavo ad accarezzare la testa del cagnolino ‘come si chiama?’ domandò, Liam sorrise ‘Brit’ disse fiero ‘è cosi bello’ dissi prendendolo in braccio e accarezzandolo  ‘perché non ne compri uno anche tu?’ mi domandò Liam sorseggiando la bibita ‘mi piacerebbe ma a mio padre non piacciono’ dissi tristemente ‘beh puoi venire a trovare Brit quando vuoi’ mi disse teneramente ‘grazie mille, lo farò’ dissi lasciando andare Brit e prendendo il mio bicchiere di the alla pesca ‘allora che hai in mente per i vent’anni di Emily?’ domandai, il ragazzo sorrise e poi iniziò a parlare.
‘A Emily è sempre piaciuto il  funky Buddha quindi pensavo di organizzare una festa lì’ annui convinta ‘e come regalo cosa pensi di fare?’ domandai curiosa ‘un viaggio’ sorrisi ‘dove vuoi portarla?’ il ragazzo sorrise ‘Venezia’ battei le mani contenta ‘è una cosa cosi romantica Liam!’ lo feci ridacchiare ‘ma tu Perrie mi servi per una cosa!’ lo guardai annuendo ‘il giorno del suo compleanno farò finta di dover andare a trovare le mie sorelle quindi non ci sarò e tu devi portarla in giro tutto il giorno cosi che io posso organizzare al club, poi di sera con le altre porta li’ annui ‘festa a sorpresa proprio’ il ragazzo annui e poi prese il telefono ‘devi riuscire ad andare anche questo vestito’ disse mostrandomi la foto di un abito blu scuro con una cintura sotto il seno ‘l’ho già comprato devi solo andare a ritirarlo dal negozio’ annui e poi sorrisi ‘hai pensato a tutto’ lui sorrise e poi bevve un altro sorso di the.
‘Il tuo compleanno quand’è?’ mi domandò all’improvviso ‘il dieci luglio’ sorrisi ‘e il tuo?’ domandai a mia volta ‘il ventinove agosto’ sorrisi e ripresi Brit in braccio ‘ti sei innamorata del mio cane?’ annui e ridacchiai ‘tutte la ragazze stravedono per Brit, beh tale cane tale padrone’ disse ridendo, li feci la linguaccia e poi solleva Brit ‘è meraviglioso’ sorrisi.
 
‘Dai ti accompagno a casa se vuoi’ mi invitò Liam, annui e poi usci da casa sua seguita da lui che portava al guinzaglio il cane ‘tieni’ disse porgendomi il guinzaglio, sorrisi e lo presi.
Stavamo camminando verso casa di Zayn quando Liam si fermò e poi cammino in fretta ‘hei’ dissi andandogli dietro, davanti a noi si presentarono un Harry e un Zayn con diversi segni sul viso.
‘Che avete fatto?’  domandò Liam preoccupato, guardai Zayn che aveva il labbro spaccato e un occhio nero, presi un fazzoletto dalla tasca e iniziai a tamponargli il labbro da cui usciva del sangue, fece una smorfia di dolore e poi mi prese il fazzoletto tenendo sul labbro ‘Perrie, portalo a casa.. io accompagno Harry’ mi suggerì Liam, li diedi il guinzaglio e presi il moro per mano e lo trascinai verso casa.
Aprì la porta ed entrammo ‘inizia ad andare in camera, io ti raggiungo’ dissi andando salendo le scale e andando verso il bagno per prendere del bialcol e del cotone.
Andai in camera di Zayn e lo vidi seduto sul letto con il fazzoletto ancora sul labbro, mi avvicinai e mi sedetti per poi bagnare il cotone con il bialcol ‘brucerà un pochino’  dissi prima di appoggiarlo sul labbro, il moro indietreggiò un po’ ma poi rimase fermo con gli occhi chiusi ‘che hai fatto?’ domandai, lui aprì gli occhi e poi prese il cotone dalla mia mano e lo posiziono sul labbro ‘niente’ disse freddo.
 
Pensavo che avessimo fatto dei passi in avanti ma siamo tornati dieci volte indietro.
 
Poco dopo il moro buttò per terra il cotone e si toccò l’occhio dolorante ‘aspetta’ dissi andando a prendere dalla borsa che aveva lasciato lì la notte precedente una crema ‘chiudi gli occhi’ dissi per poi massaggiargliela un po’ sul occhio destro.
‘Fa male’ disse mentre gli passavo il dito sulla palpebra ‘lo so ma resisti ancora per qualche secondo’  dissi soffiandoci sopra, poco dopo il moro aprì gli occhi e mi guardò sorridendo tristemente ‘grazie’ sibilò ‘mi spieghi che cos’avete combinato?’ lui scrollò le spalle, mi stava facendo salire il nervoso.
‘Zayn! Prima sembrava che volessi smettere di fare queste cazzate e ora che fai? Ritorni a farle? Non credo sia solo per colpa di Harry’ dissi con cattiveria per la prima volta, lui mi guardò arrabbiato e mi prese i polsi per farmi cadere sul letto e lui a cavalcioni sopra di me ‘se non ti sta bene come sono quella è la porta, nessuno ti impedisce di andartene e lasciarmi perdere’ disse togliendo poi le mani dai miei polsi che iniziavano a farmi male.
Si alzò e mi lasciò lì, sul letto a piangere.
 
ZAYN’S POV.
Ero appoggiato alla porta mentre la sentivo piangere, non era la prima volta che la sentivo piangere ma era la prima volta che mi ero comportato così; ero stato violento, cattivo, stronzo un perfetto idiota.
Non volevo che mi lasciasse lo detto in un momento di ira.
 
Sentì la porta aprirsi e vidi la biondina uscire con il mascara colato sulle guancie ‘dove vai?’ le chiesi prendendole la mano ‘hai detto tu di andarmene’ disse togliendo la mia mano  con violenza ‘io non’ non mi fece finire la frase ‘non puoi sempre fare così! Non puoi! Ora lasciami andare, devo pensare e devo stare lontano da te’ disse scendendo velocemente le scale e chiudendo la porta con violenza.
Mi accasciai per terra con la testa tra le gambe, sono un perfetto idiota, sono un buon annulla!
La porta davanti a me si aprì e vidi Charlie uscire da essa, mi guardò e poi si  avvicinò ‘avete litigato immagino’ annui sconsolato ‘non so come sia il vostro rapporto ma posso dirti che mia sorella è veramente presa da, forse è addirittura innamorata di te’ la guardai stupito ‘ha paura, tu sei diverso da lei e lei si sente inferiore a te’ negai con la testa ‘come fa lei a essere inferiore a me?’ lei mi guardò sorridente ‘tu la pensi cosi, lei la pensa al contrario’ deglutì ‘siete innamorati, si vede ora dovresti corrergli dietro! Zayn, non lasciarla andare’ la guardai e poi mi alzai; prima di scendere le scali la guardai un’ultima volta ‘grazie Charlie’ la ringraziai per poi correre di sotto e quasi inciampare nella moquette.
 
Corsi verso il centro di Londra ma non la trovavo da nessuna parte, mi guardai a destra e poi a sinistra.
Potrebbe essere lì.
Ricomincia a correre e ritornare verso la stazione per poi imboccare un vicolo.
La prima volta che ci siamo incontrati è stata in questo vicolo, se non era qui non so dove potrebbe essere; continuai a camminare finche non vidi una ragazza bionda seduta vicino al muro con la testa tra le gambe che singhiozzava.
Mi avvicinai tremante e le sollevai il viso, lei mi guardò stupita ‘c-che ci fai qui?’ balbettò ‘non ti posso lasciar andare’ lei fece una smorfia ‘non mi sembra che la pensavi così prima’ lui negò con la testa ‘ho solo paura per te, non voglio farti entrare nei dettagli della mia vita’ lei mi guardò per poi abbassare la testa ‘ma io ci sono già’ disse impaurita, li rialzai il viso e posai le mie labbra sulle sue; la mia lingua chiese l’acceso alla sua bocca e lei me lo diede.
La mia lingua giocava con la sua mentre le mie mani accarezzavano il suo viso, poco dopo si staccò e mi guardò ‘ti amo’ dissi guardandola negli occhi, lei aprì lentamente la bocca sorpresa ‘ti amo’ dissi ancora sorridendo, lei mi saltò addosso facendomi cadere, sorrideva mentre posava le sue labbra sulle mie guancie ‘anch’io Zayn’ disse sorridendo.
 
Don’t let me
Don’t let me
Don’t let me go
‘Cause I’m tired of feeling alone
 
Stavamo camminando per il centro quando mi fermai davanti a un negozio di tatuaggi e piercing ‘vuoi farti un altro tatuaggio?’ domandai, lui negò con la testa ‘io ho sempre voluto un piercing al naso’ mi confessò, sorrisi e la presi per mano, entrammo nel negozio e un signore sulla quarantina ci diede il benvenuto.
‘Buongiorno ragazzi’ ci salutò l’uomo ‘salve’ rispondemmo all’unisono per poi ridere ‘desiderate?’ ci chiese ‘lei vorrebbe un piercing al naso’ disse sorridente alla bionda, lei mi guardò stupida e poi sorride insicura ‘vieni con me allora piccolina’ disse indicando una sala dietro di lui, mi prese la mano e mi trascinò con lei.
Le sorrisi tenendole la mano mentre lei si era già seduta sulla poltrona nera di velluto.
 
 
 
PERRIE’S POV.
Era passata una settimana da quando Zayn mi aveva detto ti amo ed era una settimana che avevo il mio piercing al naso; all’inizio mi doleva un po’ ma Zayn mi aiutava a disinfettarlo e quando eravamo da soli mi lascia dei teneri baci sul naso.
Il cellulare mi fece distrae da i miei pensieri e risposi a bassa voce per non svegliare Zayn che dormiva al mio fianco.
 
‘Perrie, sono Liam’ disse la voce dall’altra parte
‘Liam, come stai?’
‘oh, sto bene grazie. Comunque io verso le nove mando un messaggio a Emily in cui le dirò che dovrò andare via quindi cerca di essere con lei per quell’ora perché conoscendola impazzirà’ disse ridendo
‘certo! Ora sveglio il tuo amico e poi vado da Emily’
‘sei la migliore, grazie Pezz!’ disse per poi riattaccare il telefono.
 
Posai il telefono sul comodino e guardai Zayn dormire, era così calmo mentre sognava a malavoglia mi alzai dal letto e mi andai a cambiare per mettere una camicetta bianca e dei jeans a vita alta con un capellino rosso.
Andai verso il letto e scossi un po’ il braccio del moro ‘Malik, svegliati’ dissi dolcemente lui farfugliò qualcosa e mi prese per la vita e mi fece finire sul letto ‘Zayn’ risi, lui mi tappò la bocca con una mano  la quale morsi.
‘Ahia!’ gridò staccando la presa ‘sei un’assassina’ disse sedendosi sul letto ‘su, non fare il melodrammatico’ dissi ridendo ‘comunque è il compleanno di Emily quindi devo andare’ dissi tirandomi su dal letto, lui annui e poi si ributtò a peso morto sul letto ‘ciao piccola bestia’ dissi baciandolo, lui mi morse il labbro inferiore ‘ciao piccola’ disse chiudendo gli occhi, ridacchiai e uscì dalla stanza.
 

**

Verso le nove e mezza arrivai davanti la casa di Emily così suonai il campanello.
Una Emily assonnata mi venne ad aprire con una camicia di Liam come pigiama.
‘Auguri!’ gridai saltandole addosso, la ragazza ridacchiò e poi mi abbracciò ‘grazie bellezza’ disse staccandosi ‘ti porto a colazione fuori’ dissi sorridendo, la ragazza annui per poi invitarmi in casa ‘che farai stasera?’ chiesi divertita ‘dovrei andare a casa di Liam, una cena tra me e lui’ disse felice.
Piccola ingenua Emily.
Un trillò di cellulare ci fece sobbalzare, Emily lesse il messaggio e poi buttò il telefono sul divano sedendosi sul divano a braccia incrociate ‘che succede?’ chiesi ‘Liam non può stare con me stasera visto che deve andare a trovare le sue sorelle’ disse tristemente, l’abbracciai ‘dai allora serata tra ragazze’ dissi muovendo le dita, lei ridacchiò e poi annui ‘vado a vestirmi’ disse salendo le scale.
 
Come colazione per la festeggiata il menù era: torta alla panna, frutta e succo d’arancia.
‘Perrie, non dovevi’ mi disse seriamente la bionda, sorrisi arricciando il naso ‘su, mangia e basta’ dissi felicemente mentre lei mangiava un pezzo di torta ‘oggi pomeriggio andiamo nel centro estetico?’ le domandai bevendo del succo, lei annui continuando a mangiare ‘tra poco arriveranno le ragazze cosi possiamo andare’ dissi mangiando delle fragole.
 
Avevamo passato tutto il pomeriggio al centro estetico dove avevamo fatto minicure, pedicure e una maschera alla frutta per poi passare dal parrucchiere a farci una piega.
Emily si stava divertendo e non pensare alla ‘mancanza’ di Liam.
‘Sono quasi le nove che ne dite ci prepariamo e andiamo al locale?’ chiesi alle ragazze le quali annuirono ‘venite a casa di Zayn, dai’ dissi trascinandole verso casa.
Quando arrivammo a casa feci salire ed entrai in camera per prendere il vestito di Emily, quando usci glielo porsi ‘questo è per te’ dissi sorridente, lei lo guardo e rimase a bocca aperta ‘ma è troppo’ disse piano, negai con la testa ‘mettilo e stai zitta’ dissi spingendola verso il bagno.
 
 

**

Quando arriva davanti al funky Buddha Emily era sorridente e felice, così la presi per mano e la portai all’interno di una sala.
‘Perrie è tutto buio’ disse la bionda stringendomi la mano, in un secondo tutte le luci si accesero e gli invitati saltarono fuori gridando ‘sorpresa’, Emily mi lasciò la mano per poi coprirsi la bocca sorrisi a vederla.
Poco dopo si avvicinò Liam che la strinse a se ‘auguri amore mio’ disse per poi baciarla teneramente, mi morsi il labbro per poi lasciarli soli.
Cercai tra la folla Zayn, senza risultato; venni strattonata e portata in un’altra stanza.
Guardai il viso della persona che mi aveva strattonato.
‘Stai diventando un maniaco, Adam!’ dissi togliendo il mio braccio dalla sua presa ‘volevo dirti solo che hai un bel vestito’ guardai il mio vestito rosa e poi sbuffai ‘come mai sei qui?’ domandai scocciata ‘conoscevo Emily e il proprietario del bar è un mio amico’ roteai gli occhi.
‘Oh dai, piccola’ disse prendendomi la mano che levai subito ‘che cazzo ti prende? Mica ti violento’ disse nervoso ‘lasciami in pace’ risposi scocciata ‘lasciami in pace.. ho un ragazzo blabla’ mi fece i verso, lo guardai arrabbiata ‘se ami così tanto il tuo ragazzo perché non ci sei già andata a letto?’ mi domandò, lo guardai con ribrezzo e poi me ne andai lasciandolo solo.
 
Amo Zayn e ne sono sicura ma fare l’amore è una cosa così importante e io mi sento ancora così piccola a confronto suo.
Stavo bevendo un drink quando una mano si appoggio sul mio ginocchio ‘ti ho trovato’ disse il moro sorridendo per poi sedersi sul divanetto vicino a me ‘anch’io ti ho cercato’ dissi sorridendo, lui mi guardò per poi mordersi un labbro ‘sembri un confetto’ disse ridacchiando, feci una smorfia e poi ripresi a bere il mio drink.
‘Su, non bere’ disse togliendomi il bicchiere dalle labbra, feci un faccia triste ma lui non cedette e appoggiò il bicchiere sul tavolino davanti; si girò verso di me e sorrise per poi avvicinarsi e appoggiare le sue labbra sulle mie ‘mi sei manca’ disse tra un bacio e l’altro, Zayn era così.
Zayn dava sicurezza anche se un minuto prima pensi di aver perso tutto.
Se avessi dovuto scegliere con chi passare il resto della mia vita avrei scelto lui ed è lui che voglio.
 
 
HELLO PEOPLE :)
AVETE VISTO IL VIDEO DI BEST SONG EVER? KFJBJDKBJFV IO MUOIO E’ BELLISSIMO JVBJBJD
LEEROY E’ IL MEGLIO, HO IMPARATO IL SUO BALLETTO.
Mi sto chiedendo Perrie che ne pensa di Zayn versione Veronica, dove Harry ci prova lol
Allora parliamo del capitolo, ho aggiornato prima e dovete ringraziare _Euphie_ perché mi ha fatto fare una scommessa lol
Allora prima di tutto ZAYN MALIK HA DETTO TI AMO PER DUE VOLTE A PERRIE EDWARDS.
Sono l’amore questi due idioti fbjvdjbfv
Scherzo, peace and love.
Harry e Zayn hanno fatto pace ma hanno combinato un casino (come al solito).
Adam è sempre in mezzo.
Liam è l’amore non trovate? Lui ed Emily sono l’amore jbfvbdbf
IO VOGLIO LIAM PAYNE E EMILY OSMENT INSIEME.
Comunque se volete chiedermi qualcosa anche su twitter potete fare #freedom e se ci saranno domande o cose varie risponderò o rt.
Spero vi piaccia.
HO FATTO UN VIDEO ZERRIE VI VA DI VEDERLO? http://www.youtube.com/watch?v=qoXSnJ1XEN4
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                Baci, Marti.

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Capitolo 20
*** Capitolo venti; ***




People say we shouldn’t be together 
Were too young to know about forever 
But I say they don’t know what they talk talk talkin’ about.

 
Era dalla festa di compleanno di Emily che pensavo a Zayn in un modo diverso.
Quando lo vedevo cambiarsi una maglietta o semplicemente quando andava a dormire solo con i boxer, avevo voglia di baciarlo e sentirmi solo sua ma non avrei mai il coraggio di prendere una simile iniziativa.
 
‘Perrie che ti prende?’mi chiese Jade ‘no niente’ dissi mentre l’aiutavo a fare la valigia ‘sicura? Sembri così strana’ disse prendendo una maglietta e infilandola nel trolley, annui.
Il giorno seguente lei e Sam sarebbero andati a Parigi per festeggiare il compleanno del ragazzo.
‘Jade ma la tua prima volta è stata con Sam?’ chiesi timidamente, lei lasciò cadere il vestito che aveva tra le mani e mi guardò con gli occhi sgranati ‘perché? Zayn ti ha fatto qualcosa?’ chiese allarmata ‘ma che dici? Non mi ha toccata’ dissi sulla difensiva, lei sospirò e poi mi guardò ‘si è stata con lui.. Pez se vuoi farlo con Zayn tu devi esserne sicura’ disse toccandomi la spalla, annui e sorrisi continuando a mettere apposto i vestiti in valigia.
 
Stavo tornando a casa dopo quasi una settimana, Jonnie e Charlie erano già tornati a casa visto che mia madre aveva deciso di perdonare mio padre.
Sostengo sempre la mia idea cioè che mia madre è troppa buona e mio padre non merita nessun perdono.
Arrivai davanti alla porta e aspirai a fondo prima di aprirla, si sentivano delle risate provenienti dal salotto; con cautela avanzai verso le risate, mi fermai qualche passo prima di entrare in quella stanza e mi presi la testa tra le mani ‘Perrie, forza puoi farcela’ mi ripetei decisa, scossi la testa e poi feci il mio ingresso nel salotto.
Guardai mia madre sorridente che rideva insieme a Jonnie e Charlie sulle gambe di papà.
‘Perrie sei tornata!’esultò Charlie ‘più o meno’ dissi andando a salutare mia madre con un bacio sulla guancia ‘dove sei stata?’ mi chiese mio padre ‘da Katherine’ risposi prendendo in braccio Charlie e abbracciandola.
‘Ti vogliamo parlare di quello che è successo’cominciò mio padre ‘non voglio sapere nulla’ dissi fredda ‘mamma ha deciso di perdonarti beh io no.. non perdono un tradimento’ dissi lasciando andare Charlie per poi guardarlo ‘ma come ti permetti’ ringhiò mio padre.
‘Lasciateci parlare da soli’disse mio padre, vidi i componenti della mia famiglia lasciarmi sola con quel individuo.
‘Perrie.. ho accettato tante cose da te’risi ‘tu non hai mai accettato niente di quello che faccio!’ esclamai stufa ‘io sono tuo padre e che ti piaccia o no devi fare quello che ti dico’ mi gridò contro con rabbia, sbuffai e alzai gli occhi al cielo.
‘Ho diciannove anni e decido io per me’ dissi soddisfatta ‘e se non voglio perdonarti non sono obbligata a farlo.. quello che hai fatto è stato schifoso e non lo dimenticherò’ una mano colpì la mia guancia facendomi voltare il viso a sinistra e toccai la guancia con la mano destra, guardai mio padre con la bocca spalancata per poi scappare via.
Uscì da casa e inizia a camminare per  poi fermarmi sotto un albero.
Le lacrime non volevano cessare, non piangevo per il dolore ma per il gesto; i miei genitori non hanno mai alzato una mano su di me.
 
Misi la testa fra le gambe e continuai a piangere finche non senti una mano accarezzarmi la testa, guardai e vidi Louis sedersi vicino a me.
‘Perrie che ti succede?’mi chiese accarezzandomi la testa, negai con la testa e mi asciugai le guancie ‘chi ti ha tirato uno schiaffo?’ mi domandò toccandomi la guancia ‘non è stato Zayn vero?’ lo guardai allarmata per poi negare decisa ‘e allora cos’è successo?’ inghiottì della saliva e mi decisi a parlare.
‘Mio padre mi ha schiaffeggiato’risposi tristemente ‘che hai fatto?’ domandò porgendomi un fazzoletto ‘ho detto che non l’avrei perdonato per aver tradito mia madre e lui ha perso le staffe e mi ha tirato una sberla’ dissi toccandomi la guancia indolenzita.
Louis mi guardò con dolcezza e poi mi abbracciò rimasi in quella posizione pochi minuti e poi ci alzammo ‘ti accompagno da Zayn?’ annui e iniziammo a camminare.
‘Louis’lo chiamai, lui si girò a guardarmi ‘quando Zayn aveva cacciato Harry dal gruppo come mai ti sei opposto subito?’ me l’aveva raccontata Liam il quale l’aveva saputo da Malik ‘oh’ lui abbassò lo sguardo ‘è il mio miglior amico’ rispose con sguardo basso ‘sicuro?’ domandai, lui annui e sorrise per poi spettinarmi i capelli.
 

**

Entra in casa dopo aver salutato Louis e salì per le scale per andare in camera da letto.
Quando entrai trovai Zayn disteso sul letto che dormiva, mi morsi il labbro e lo raggiunsi appoggiando la testa sul suo petto.
Il moro mi abbracciò e mi lasciò un bacio sulla testa ‘sei già tornata?’ mi chiese sbadigliando ‘si sono stata da Jade e poi a casa’ spiegai brevemente sperando che non mi chiedesse niente.
‘Com’è andata con i tuoi?’alzai le spalle ‘come al solito’ lo senti respirare a fondo ‘Perrie vorrei che appoggiassi la tua testa sul mio petto sempre ma ora devo andare in bagno’ ridacchiai e mi spostai per vederlo correre in bagno e chiudere la porta.
Mi sollevai sui gomiti e guardai le pareti della stanza che avevamo decorato con scritte e delle foto; Zayn aveva insistito per mettere una nostra foto così eccola sul suo comodino, sorrisi e poi sdraia a pancia in giù mettono la testa sotto il cuscino.
 
Pochi minuti dopo mi trovai una presenza sdraiata sopra di me ‘Zayn’ farfugliai da sotto il cuscino ‘Edwards amo quando metti un vestito’ disse ridacchiando, mi buttò via il cuscino e si sdraiò dall’altra parte a pancia in su ‘ora che sono sveglio voglio un po’ di coccole’ disse prendendo il braccio e strattonandomi, sbuffai e mi voltai verso di lui ‘che hai fatto?’ mi chiese allarmato posando la mano sulla mia guancia, mi tolsi dal suo tocco ‘niente’ mormorai ‘oh certo una torna con l’impronta di cinque dita sulla guancia ma non è successo niente’ disse infastidito ‘mio padre mi ha dato una sberla, ok?’ risposi seccata ‘perché?’ domandò toccandomi la guancia ‘ho detto che non l’ho perdonato mai per aver tradito mia madre’ lo vidi annuire e poi stringere in un abbraccio.
Mi staccai dall’abbraccio per poi guardarlo e sorridere; mi avvicinai al suo incavato e posai le labbra su esso e inizia a lasciargli dei piccoli baci.
Mi staccai poco dopo e lo vidi sorridente con gli occhi chiusi, gli morsi il labbro e lo feci cadere sul letto per poi sdraiarmi su di lui e continuando a lasciargli baci su tutto il collo.
Sentì Zayn ansimare per poi sollevare il viso, i suoi occhi ambrati guardavano i miei azzurri ‘hei, che intenzioni hai?’ mi chiese ridacchiando, iniziai a mordergli il lobo per poi sussurrargli ‘voglio essere tua’ dissi per poi baciarlo sulle labbra.
‘Pezz, Pezz.. sei sicura?’mi domandò staccando le sue labbra dalle mie, annui convinta e sorrisi.
Il moro mi fece sdraiare sul letto per poi mettersi a cavalcioni sopra di me.
Iniziò a mordermi il collo per poi lasciarci una scia di baci, fece cadere una spallina del vestito per poi baciarmi la spalla destra.
Le sue mani che poco prima tenevano le mie andarono vicino alla fine del mio vestito e lo sollevò fino per poi accarezzarmi l’intero coscia.
Il moro mi fece sedere per riuscire a slacciare il vestito che fece cadere a terra, mi avvicinai al suo viso e posai le mie labbra sulle sue, il moro sorrise e poi mi guardò per qualche minuto.
Si buttò addosso a me facendomi ridere mentre mi accarezzava la pancia e baciarmi la parte scoperta dal reggiseno.
Ansimai ai suoi baci fino a quando Zayn non mi slacciò il reggiseno e mi fece rimanere di sasso, mi guardò con uno sguardo dolce per poi accarezzarmi la guancia ‘fidati di me’ sussurrò al mio orecchio.
 

**

Ero sdraiata sul letto coperta da un lenzuolo mentre la mia mano stringeva quella di Zayn, stava dormendo ed era perfetto.
Mi sollevai sui gomiti indolenzita mentre cercavo l’intimo sul pavimento della stanza quando lo trovai, l’infilai e presi una maglietta che era appoggiata sulla sedia della scrivania.
Mi sedetti di nuovo sul letto  e accarezzai la guancia al ragazzo per poi sorridere, lo senti farfugliare qualcosa e poco dopo vidi i suoi occhi aprirsi.
‘Hei’sussurrò con la voce impastata, sorrisi e mi abbassai per lasciargli un bacio sulle labbra ‘come ti senti?’ mi chiese tirandosi su ‘un po’ indolenzita ma sto bene’ dissi sorridendo.
Zayn si lasciò andare e posò la testa sulle mie gambe guardandomi negli occhi.
‘Ti amo’sussurrai prima di abbassarmi per baciarlo.
 
Stavo camminando per le strade di Londra per cercare una farmacia aperta, quando finalmente la trovai ed entrai velocemente e imbarazzata.
Una donna sulla cinquantina mi sorrise per poi chiedermi che cosa mi serviva, con imbarazzo abbassai la testa e sussurrai ‘pillola del giorno dopo’ la donna mi guardò per poi aprire un cassetto e tirarne fuori una scatola ‘altro?’ mi domandò, alzai la testa e negai.
Pagai velocemente e usci dalla farmacia con il sacchetto in mano.
 
Quando uscì davanti a me trovai il solito gruppetto di Jake ma con l’aggiunta di Adam questa volta.
Avevano fatto comunella, che bello.
‘Edwards’mi chiamò quest’ultimo, li superai senza degnarli di uno sguardo fino a quando non mi sentì tirare per un braccio mi voltai annoiata per vedere i suoi occhi azzurri squadrarmi.
‘Come mai in farmacia?’mi chiese ridendo, scrollai il braccio e poi lo fulminai con lo sguardo ‘Adam devi imparare a farti i cazzi tuoi’ dissi sorridendo ‘se vuoi puoi farmeli tu’ disse sorridendo, ci misi qualche minuto prima di capire il significato di quella frase perversa.
Lo guardai con ribrezzo e mi sentì  una mano sul fianco, mi voltai per poi vedere Zayn al mio fianco.
‘Non avrai più niente li sotto se non la smetti di importunare la mia ragazza’disse guardando male Adam ‘e tu che diavolo vuoi?’ chiese seccato ‘devi lasciar stare la mia ragazza o ti spacco tutti i denti, capito?’ Adam lo guardò per poi guardarmi e voltai per raggiungere i suoi amici.
‘Tutto apposto?’mi chiese, annui e poi l’abbraccia per poi iniziare a camminare mano nella mano.
 
Stavamo camminano quando il mio cellulare cominciò a suonare, lo presi a malavoglia e risposi.
 
‘Pronto?’
‘Pezz, sono Kathe è successa una cosa, ti prego vieni da me ora’disse quasi piangendo
‘Arrivo, calmati’chiusi la chiamate e poi guardai il moro che avevo uno sguardo dubbioso.
‘Mi accompagni a casa di Kathe?’domandai, lui annui e ci dirigemmo verso la casa della bionda.
Dopo dieci minuti suonai al campanello sempre con il moro al mio fianco e aspettai che qualcuno venisse ad aprirci.
Quando la porta si aprì, vidi una Katherine in lacrime con una scatolina in mano, entrai velocemente in casa e asciugai le guancie alla ragazza ‘Kathe che è successo?’ chiesi allarmata, lei continuò a piangere e mi porse la scatolina.
Lo guardai e lo lessi ‘un test di gravidanza?’ domandai sconcertata ‘e tu l’hai fatto?’ chiesi insicura, lei annui e poi mi trascino su per le scale lasciano all’entrata Zayn.
Entrammo in bagno ‘sono passati cinque minuti ma ho paura di guardare il risultato’ mi confessò ‘vuoi che lo guardi io?’ Katherine annui e io mi avvicinai al mobile dov’era appoggiato l’oggetto.
Lo presi tra le mani e guardai le linee per poi guardare le istruzioni.
Mandai giù della saliva e poi la guardai mordendomi il labbro.
‘E’ positivo’sussurrai, lei sgranò gli occhi e poi iniziò a piangere più forte; feci cadere il test e l’abbraccia forte mentre mi piangeva sulla spalla, poco dopo Zayn ci raggiunse e si fermò sulla porta ad osservarci ‘Kathe, scusa ma sono arrivati i tuoi genitori’ disse il moro, la ragazza si asciugò le lacrime e si sciacquò la faccia per poi fingere un sorriso ‘Perrie puoi non dire niente e buttare via il test?’ annui e presi la scatola dove stavo posando l’oggetto.
Alla fine delle scale trovammo i genitori di Katherine guardarci confusi, per poi sorridermi ‘Perrie, cara’ disse sua madre per poi lasciarmi un bacio sulla guancia ‘è bello rivederti’ continuò suo padre, sorrisi ‘anche per me’ dissi prendendo poi il braccio di Zayn ‘noi dobbiamo andare.. a presto! Ti chiamo stasera Kathe’ dissi per poi uscire dalla porta seguita dal moro.
**
Stavo mangiando insieme a Zayn ma la mia testa era concentrata su Katherine ‘hei, non ci pensare’ disse prendendomi una mano, la strinsi ‘non riesco a immaginare Katherine con la pancia o peggio che possa abortire’ dissi immaginandomi la mia migliore amica su un letto d’ospedale dopo l’operazione, rabbrividì.
‘Tesoro, magari il test è sbagliato! Quei così non ci azzeccano sempre è meglio andare a fare una visita da.. come si chiama il vostro dottore là’disse gesticolando, ridacchiai ‘si chiama ginecologo’ lui storto il naso per poi ridere.
Zayn era la mia forza anche nei momenti più difficili.
 
Dopo aver finito di mangiare, presi la pillola per poi accoccolarmi sul divano con Zayn.
‘Stavo pensando.. e se fossi io incinta?’domandai, il ragazzo sputò l’acqua che stava bevendo e mi guardò allarmato ‘hai preso la pillola, no?’ domandò preoccupato, risi e poi annui ‘stavo solo facendo una supposizione’ dissi divertita, lui sorrise e poi mi baciò ‘se fossi incinta non mi importerebbe nel senso che non ti lascerei  e costruire una famiglia’ sorrisi per poi abbracciarlo ‘ma per ora evitiamo siamo giovani’ disse infine, risi e annui.
‘Chiamo Katherine’dissi prendendo il telefono e componendo il numero della bionda.
 
‘Perrie?’ mi domandò la ragazza dall’altra parte
‘Kathe! Allora? Come stai?’
‘uno schifo, ho una paura’mi confessò
‘magari il test è sbagliato! Sarebbe meglio andare da un ginecologo’Zayn mi punzecchiò il braccio facendomi ridere
‘che hai da ridere?’
‘no è Zayn che mi da fastidio’dissi cercando di togliere le sue braccia dalla mia vita
‘sei fortuna, lui ti ama’sorrisi per poi guardarlo
‘si, sono fortuna. Kathe ma Nick lo sa?’chiesi trattenendo le risate per i baci che Zayn mi lasciavo sul collo
‘Nick? Non stiamo più insieme da tanto e poi non sarebbe suo’ dissi impaurita
‘e chi è allora?’domandai
‘giura che non ti arrabbierai’
‘oh d’accordo ma ora dimmi’
‘Jake’in telefono mi cadde facendo un tonfo sul pavimento.
Mi girai a guardare il moro che mi guardò stranito, misi le mani sul mio viso e iniziai a negare con la testa.
‘Non può essere’dissi piano.
 
Sentì Zayn prendere il mio telefono e parlare con Katherine e dopo poco riattaccare.
‘Piccola?’mi chiamò, non alzai la testa ‘capisco che  ci sei rimasta male ma magari quando è successo Katherine non sapeva che faceva’ negai con la testa ‘non capisci! Io mi sono sempre fidata di Katherine e per un periodo anche di Jake ma adesso tutti i miei muri sono caduti’ dissi iniziando a piangere.
‘Pezz, so che non te lo saresti mai aspettato ma magari non è così e il padre non è lui’disse cercando di abbracciarmi ma lo scansai ‘non capisci’ continuai a ripete ‘e allora spiegamelo’ disse asciugandomi le lacrime.
‘Fino ad adesso avevo pensato che almeno Jake mi avesse un po’ amata invece ora capisco che quando stava con me usciva con altre ragazze e io non ero importante per lui’ dissi cercando di trattenere le lacrime ‘capisco che tutte le tue sicurezze stanno crollando ma non devi pensarci perché io ti amo, le tue amiche ti amano e anche i tuoi genitori e Charlie e Jonnie’ disse accarezzandomi la guancia bagnata.
Posò le sue labbra sulle mie teneramente mentre io continuò a singhiozzare.
 
The thing about
Love Love Love
You don’t make it through
Some crazy things
 
 
Era passata una settimana da quando Katherine era andata dal ginecologo e il test non aveva sbagliato.
 
Mentre andavo da Katherine mi trovai per strada Jake, sorridente con una biondina da quattro soldi.
‘Jake!’ lo chiamai ‘sei un fottuto bastardo’ dissi colpendo al petto, lui mi prese le braccia e mi fermò ‘sei impazzita, demente?’ mi gridò addosso facendo scappare la biondina al suo fianco.
‘Sei un bastardo ecco cosa sei’ gridai ‘oh ma che diavolo ti prende? Il tuo ragazzo non è così bravo o sei tu che l’hai già stancato?’ domandò, sgranai gli occhi per poi tirarmi uno schiaffo sulla guancia.
‘Te ne pentirai’ disse prima di andarsene.
Non riuscivo a vedere Katherine piangere tutto il tempo per colpa di quell’idiota che non sapeva usare un preservativo.
 
Cercai di calmarmi e poi continuai a camminare finche non vidi una testa riccioluta di mia conoscenza, stava andando verso un vicolo e decisi di seguirlo.
Si guardò intorno per vedere se non era seguito e continuò a camminare; quando si fermò mi nascosi dietro a un muro per poterlo sentire.
‘Questa è una relazione malsana’ disse Harry ‘non possiamo continuare, ci nascondiamo da tutti’ continuò per poi sbuffare ‘Haz, sai che è meglio così’ disse una voce troppo famigliare.
Mi affacciai per poi vedere Louis con una mano sulla spalla di Harry.
Louis e Harry? Non ci posso credere.
Magari è tutto un malinteso e Harry sta provando delle battute per lasciare qualche ragazza oppure loro due si amano.
‘Ora andiamo che dobbiamo andare a prendere Liam all’aeroporto’  disse Louis, corsi via prima di farmi beccare e arrivai vicino a un bar con il fiatone.
Odiavo correre e non so correre molto.
‘Perrie’ alzai lo sguardo per vedere Zayn che mi scrutava ‘che fai?’ domandò divertito, negai con la testa e poi sorrisi ‘vieni con me? Andiamo a prendere Emily e Liam’ sorrisi e mi lasciai prendere la mano.
 
Quando arrivammo in aeroporto Louis e Harry erano già lì.
‘Ragazzi’ disse Zayn salutandomi con la mano ‘hei Malik’ lo salutò Harry ‘ciao Pezz’ mi salutò poi Louis baciando la guancia, guardai Harry che stava scrutando tutte le persone che arrivavano in compagnia di una valigia.
‘A che ora ha detto che arrivavano i novelli sposi?’ domandò ironicamente Louis ‘più o meno ora ma Niall?’ chiese Zayn poi ‘febbre’ rispose tranquillo il riccio.
Aspettammo qualche minuto per poi vedere Liam ed Emily che si tenevano per mano sorridendo, gli andammo incontro sorridendo ‘ragazzi’ gridò Liam per poi abbracciarmi ‘Perrie!’ mi abbracciò di slancio Emily.
‘Allora? Diventerò zio?’ chiese Louis facendoci ridere ‘no, tranquillo’ rispose Emily sorridente ‘com’è stata la vancanza?’ domandai, Emily mi guardò con occhi sognanti ‘tu non immagini quando ci siamo divertiti! E poi è stato così romantico’ sorrise baciando Liam.
 

**

Ero distesa sul letto mentre leggevo un libro ma la mia mente era da tutt’altra parte, non sapevo se dire a Zayn quello che avevo visto.
‘Tesoro’ disse Zayn baciandomi la guancia, mi girai per guardarlo ‘si?’ domandai‘domani è il compleanno di tua madre.. vai a casa a salutarla e resta un po’ con lei’ disse stringendomi la mano, annui ‘aspetta tu come lo sai?’ lui si girò e mi diede le spalle‘hei’ dissi facendolo girare e posizionandomi sopra di lui ‘ho i miei segreti’ disse mettendo una mano sotto la mia maglietta, alzai un sopracciglio e lui rise.
Mi abbassai per baciarlo e lui mi strinse a se.
 
 
HELLO PEOPLE :)
Ultimo capitolo fino a quando non torno.
Torno per il sette quindi o l’otto o il nove mette il nuovo capitolo :)
Come potete vedere solo per voi l’ho fatto più lungo del solito lol amatemi ahahah
Allora: Perrie e Zayn, si hanno fatto l’amore.. non sono teneri?
Preciso che io non sono brava a descrivere certe scene perché mi piglio male ahahha  comunque volevo che fosse una cosa romantica e tenera quindi ho cercato di essere easy lol
Emily e Liam sono l’amore, li amo jfbvjdbfj
Adam è un coglione.
Jake lo voglio ammazzare e Katherine è disperata.
Louis e Harry.. eh.. chissà loro due.
Voi cosa pensate?
Allora ragazzi questo è tutto per quanto riguarda il capitolo.
Volevo augurarvi buone vacanze e visto che non ci sarà su efp non potrò parlare con voi ma forse riuscirò a connettermi per rispondere alla recensioni.
Anzi sicuramente.
Volete guardare il mio nuovo video su Emily e Liam? http://www.youtube.com/watch?v=VErTd-Ri89U
Si, starebbe bene insieme.. ok, sono fissata ahahaha
Se volete chiedermi qualunque cosa scrivete qui:
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BUONE VACANZE, VI VOGLIO BENE.

Un bacio, Marti.

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Capitolo 21
*** Capitolo ventuno; ***





You're insecure
Don't know what for
You're turning heads
When you walk through the do-o-or
Don't need make up
To cover up
Being the way that you are is en-o-ough.

 
Mi fermai davanti a quella porta bianca fin troppo famigliare e feci un enorme sospiro, sistemai il vestito nero e bussai alla porta tenendo lo sguardo fisso sulle mie scarpe col tacco.
Dopo pochi minuti la porta si aprì e vidi mia madre sorridente scrutarmi con un sorriso per poi abbracciarmi ‘sono felice che sei venuta’ disse baciandomi la testa ‘auguri mamma’ dissi porgendole una scatolina che avevo messo nella borsetta ‘tesoro, non dovevi’ scrollai le spalle e la vidi aprire il pacchettino che conteneva una collanina con un ciondolo a forma di cuore ‘è stupenda Perrie’ sorrisi e gliela legai al collo.
‘Su, vieni’ disse facendomi entrare, mi guardai attorno riconoscendo i genitori delle mie amiche, i genitori di Jake e del suo gruppo e poi altri adulti mai visti prima d’ora.
‘Perrie!’ mi voltai e trovai Jesy con un bicchiere di champagne in mano ‘Jesy, tesoro’ dissi abbracciandola ‘non pensavo saresti venuta’ mi confesserò ‘mi hanno convinto diciamo’ ripensai alla conversazione con Zayn e di quanto mi avesse ripetuto ‘tua madre resterà sempre la persona più importante al mondo, devi andare’.
La rossa sorrise e poi mi fece un occhiolino ‘Zayn?’ mi domandò poco dopo ‘oh sta bene, grazie’ dissi sorridente ‘sai non ti avrei mai immaginato con qualcuno che non fosse Jake’ arricciai il naso e poi le feci la linguaccia ‘ma devo ammettere che state molto bene assieme’ sorrisi.
 
Conoscere Zayn è stata la cosa migliore del mondo, senza di lui io sarei ancora la frivola Perrie Edwards che pensa solo alle feste e al denaro.
Sono diventata una persona migliore, mi piaccio anche di più.
 
Ero appoggiata al muro del salotto quando mi senti toccare una ciocca di capelli, mi girai a malavoglia e vidi i suoi occhi azzurri osservarmi come se potesse osservare la mia anima.
‘Non pensavo che saresti venuta’ mi sussurrò al orecchio Adam, un brivido percorse la mia schiena e indietreggiai sbattendo contro il muro ‘è il compleanno di mia madre è normale che io sia qui ma tu che diavolo ci fai qui?’ domandai esasperata ‘mi hanno invitato Jake e i suoi amici, ti da fastidio?’ mi domandò sorridendo ‘si mi da fastidio, tu mi dai fastidio!’.
Adam mi guardò sorridendo per poi accarezzarmi la guancia, tolsi la sua mano dal suo viso ‘non puoi dimenticare il passato?’ serrai gli occhi e respirai a fondo ‘come potrei dimenticare il passato se sulla mia pelle è incisa la tua cattiveria nei miei confronti?’ domandai sarcastica ‘dai ti trattavo così solo perché eri una sfigatella di quindici anni, eri una principessina che stava sul cazzo a tutti. Ti sei sempre comportata come se fossi la padrona del mondo e qualcuno doveva fermati per questo sono arrivato io, Perrie io ti servirò sempre io ti farò sempre tornare con i piedi per terra’ deglutì rumorosamente ‘e ora perché dovrei tornare con i piedi per terra?’ lui ridacchiò ‘Perrie, tu sei innamorata di quel ragazzo ma a quello non importa niente di te, importa il tuo conto in banca. Oppure soddisfi i suoi istinti primitivi e ti porta solo a letto’ voltai lo sguardo dal suo viso.
 ‘Ti rendi conto che le parole che dici creano dei lividi che non svaniscono?’ domandai con gli occhi lucidi ‘mi hai sempre fatto del male e ora che sono felice vuoi farmene ancora? Perché mi odi così tanto cos’ho fatto di male?’ lo vidi stringere i pugni e poi guardarmi con cattiveria ‘dal primo momento che ti ho visto entrare a scuola mi sei piaciuta ma tu non mi degnavi di uno sguardo e non hai voluto uscire con me così ho  deciso di farti stare male quanto io sono stato male’ dischiusi la bocca per poi serrarla ‘tu mi hai fatto tanto male, ho subito tantissimo da te! E se ti piacevo così tanto mi avresti lasciato in pace’ gridai ‘perché ti avrei dovuto lasciare in pace? Se non potevo averti io non ti avrebbe avuto nessuno’ disse seriamente, la mia mano colpì con forza la sua guancia ‘ti giuro che se mi rivolgerai ancora la parola ti farò pentire di essere nato! Io per te non devo esistere hai capito? Ora vattene!’ dissi indicandogli l’uscita.
Adam mi prese dai fianchi e mi spinse contro il muro per poi intrappolarmi tra le sue braccia.
‘Edwards perché non capisci che io ti potrei dare di più? Zayn è un ragazzo inutile per te, sei sprecata per lui’ mi sussurrò all’orecchio, cercai di liberarmi ma senza successo ‘tu sei inutile!’ dissi colpendogli il petto ‘lasciami andare’ dissi in preda alle lacrime ‘no’.
 
‘Adam, mi stai facendo male’ dissi mentre le lacrime continuavano a scendermi ‘non me ne frega niente. Sei il nulla Perrie e meriti solo di soffrire’ disse stringendomi il collo, il respiro cominciò a mancarmi e gli occhi pesanti.
‘Adam, la stai ammazzando così fermati!’ disse il suo amico dietro di noi, poco dopo il moro tolse le sue mani dal mio collo e io cadi a terra aspirando l’aria che mi era mancata e tossendo ‘sta volta  ti è andata bene ma giuro che ti distruggerò’ disse prima di sputare per terra e lasciandomi lì, sola in lacrime.
 
La situazione mi ricorda quella di diversi anni fa e le lacrime continuavo a rigarmi il viso ‘Adam, ti prego’ dissi tra le lacrime ‘sei ancora così fragile, fai la dura ma hai paura di me più qualunque altra cosa al mondo’ disse per poi accarezzarmi i capelli ‘smettila’ gridai ancora con le lacrime.
Poco dopo Adam si spostò e vidi Liam che stringeva la camicia del ragazzo e Emily che si fiondo su di me abbracciandomi.
‘Toccala ancora e nemmeno tua madre ti riconoscerà’ disse a denti stretti Liam, Adam tolse la sua presa e si sistemo la camicia per poi fare una smorfia e andarsene.
‘Perrie come stai?’ mi chiese dolcemente il ragazzo ‘grazie’  sussurrai ‘come mai siete qui?’ domandai ‘mia madre è amica con la tua’ rispose Emily, annui e poi mi strinsi a lei.
 
Stavo ballando con Emily quando il mio cellulare iniziò a squillare ‘scusa’ dissi salendo le scale per poi rispondere e chiudermi in camera.
‘Pronto?’
‘Perrie, come stai?’ mi domandò allarmato Zayn
‘oh, sto bene’
‘Liam mi ha detto tutto, mi dispiace così tanto vorrei spaccargli la faccia’
‘non preoccuparti’
‘è tutta colpa mia,Adam se l’è presa con te solo per me’  disse dispiaciuto
‘no, non dire così tu non c’entri’ Zayn non doveva sentirsi il colpa per colpa di quell’idiota di Adam.
Il ragazzo non parlava più sentivo solo il suo respiro.
‘Sono qualcun altro quando sto con te, qualcuno più simile a me stesso’  mi rilevo dopo pochi minuti di silenzio, sorrisi.
Zayn  mi aveva fatta sorridere con una sola frase è lui tutto quello che posso desiderare.
‘Abbiamo trovato l'amore in un posto senza speranza’ confessai timidamente
‘hai ragione piccola, ora vai a divertirti! Per qualunque cosa chiamami’ mi raccomandò
‘ti amo’
‘ti amo anch’io’ disse prima di riattaccare.
Sorrisi e ritornai al piano di sotto.
 

**

‘Vorrei fare un brindisi per la donna più bella del mondo e sono molto fortunato ad averla sposata’ disse mio padre alzando un bicchiere di champagne, sorrisi amaramente e scossi la testa.
Se pensava davvero quelle cose non l’avrebbe mai tradita.
Il campanello ci fece distrarre e poco dopo vidi la madre di Katherine entra in sala e andare verso mia madre, pochi minuti dopo mia madre mi guardò con gli occhi sbarrati e bisbigliò qualcosa a mio padre.
Mio padre sollevo lo sguardo su di me e si avvicinò pericolosamente a me prendendomi per un polso e trascinandomi su per le scale seguiti da Jonnie, mia madre e la madre di Katherine.
 
‘Che succede?’ chiesi dopo essere entrati nella mia stanza ‘ma che diavolo ti dice il cervello?’ gridò mio padre lasciandomi il braccio, alzai un sopracciglio ‘papà che succede?’ chiese Jonnie ‘non ti dice niente una carta di un ginecologo a tuo nome?’ mi domandò la madre di Katherine.
Quando avevo accompagnato Katherine dal ginecologo avevo pagato io e la carta era intestata a me, però il test era della mia amica
‘Io non sono incinta!’ risposi sicura ‘le carte dicono il contrario’ mi rispose a tono ‘beh le carte non sono mie signora’ mia madre mi diede un’occhiata e poi prese la parola.
‘Marie, non è che la carta è di Katherine?’ domandò mia madre, Marie alzò un sopracciglio per poi negare con la testa ‘ha parlato con Katherine?’ domandai ‘no, lei è responsabile tu non sei così responsabile invece’ mi diede uno sguardo di disgusto e poi rivolse la parola a mia madre ‘tua figlia non è un angioletto ed è capace di una cosa simile!’ ripete ‘non può parlarmi così!’ ringhiai.
Marie stava per parlare quando qualcuno bussò alla porta, Jonnie l’aprì ed entro Katherine a testa bassa.
‘Mamma, non dire quelle cose a Perrie’ prese un lungo respiro ‘perché il test era mio, sono incinta’ rispose ancora a testa bassa ‘alza la testa Katherine!’ le ordinò la madre, una sberla la colpi in piena faccia e la fece accasciare sul pavimento con la guancia rossa; corsi verso di lei e l’abbracciai ‘non è colpa sua! Non può prendersela con lei’ gridai ‘dovrei prendermela con quello sciagurato di Nicholas’ rispose afferrando il telefono ‘non è di Nick’ disse piano Katherine, la madre fece cadere il telefono dalle mani e la guardò con ribrezzo ‘è di Jake’ continuò in un sussurro per poi scoppiare a piangere.
Guardai mio padre che aveva spalancato la bocca, Jonnie che era sorpreso e mia madre si stava avvicinando a noi ‘Katherine, tesoro stai bene? Ti aiuto’ le porse la mano e la bionda l’afferro per poi sollevarsi in piedi ‘mamma, non volevo è successo per sbaglio’ disse tra le lacrime ‘io non ti ho educato così! Hai solo diciannove anni, devi iniziare ancora l’università!’ sbraito Marie ‘posso ancora frequentare l’università il bambino non sarà un problema’ disse toccandosi la pancia, sorrisi ‘e il padre?’ domandò, Katherine fece una smorfia ‘Jake non lo sa’.
L’espressione dei presenti era indescrivibile tranne quella di mamma,  sorrideva.
Capiva la situazione e se fossi stata io incinta lei sarebbe stata felice ma tra me e Katherine c’è una differenza: il suo è stato un errore e non c’era amore invece nel mio caso sarebbe stato lo stesso un errore ma almeno ci sarebbe stato amore.
 
Io e Katherine eravamo seduta sul mio letto con un pezzo di torta che stavamo dividendo ‘io sarò la madrina’ dissi all’improvviso lei alzò un sopracciglio e poi sorrise ‘sarai la madrina più bella del mondo’ sorrisi e mangiai un boccone di torta ‘hai già pensato a dei nomi?’ lei negò con la testa e prese un pezzo di dolce ‘quella che voleva diventare madre per prima non ero io però’ disse ridacchiando.
 
‘Katherine, voglio diventare prima io mamma’ dissi alla mia amica ‘tranquilla, non ho intenzione di avere figli. Tutti quei esseri puzzolenti che strillano tutto il giorno e poi ingrasserei’ ridacchiai mentre le note di she’s no you invadevano la stanza.
 
‘E ora guarda come siamo conciata?’ risi e le diedi un buffetto sulla guancia ‘dovrei dirlo a Jake’ continuò Katherine con un pezzo di torta in bocca ‘se vuoi ci andiamo insieme’ dissi stringendole la mano ‘si, domani’ disse abbracciandomi.
 

**

Mia madre aveva insistito tanto con Katherine per farla rimanere a dormire da noi, alla fine la bionda accettò quasi sotto minaccia.
‘Scusa ma tua madre insisteva troppo’ disse sedendosi sul letto ‘oh tranquilla’ dissi mettendomi la maglietta del pigiama ‘mm.. da quando hai una maglietta così larga?’ mi domandò la bionda iniziando a ridere ‘ehi’ dissi tirandole un cuscino in faccia ‘oh Zayn, la tua maglietta è così bella e ti sta da Dio ma senza stai ancora meglio’ disse cercando di imitarmi.
‘Io non parlo così!’ dissi incrociando le braccia sotto il petto ‘dai sto scherzando’ disse ridendo, mugugliai qualcosa e poi mi buttai sul letto.
‘Pezz?’ mugugliai qualcosa ‘ma tu e Zayn siete già stati a letto insieme?’ sbarrai gli occhi ‘ma che domande fai?’ dissi alzandomi di scatto, lei mi guardò confusa; è vero che avevamo fatto l’amore ma mi vergognavo ancora a dirlo apertamente ‘si’ farfugliai abbassando il viso rosso.
Katherine emise dei gridolini e poi mi abbracciò ‘meglio lui che Jake’ disse strizzandomi l’occhio, risi e negai con la testa ‘come ti sei sentita dopo?’ mi domandò, le  mie guancie erano diventate così rosse che sembrava che avessi mangiato un piatto messicano ‘beh.. bene ero felice’ dissi ripensando a quello che era successo quel pomeriggio.
La bionda mi sorrise e poi prese il telefonino tra le mani.
‘Perrie? Ti ricordi quel anime che seguivamo da piccole?’ mi domandò a un certo punto, ci pensai su un po’ ‘Rossana?’ domandai ricordando il ‘cartone’ che ci faceva sognare e ridere ‘si, tu volevi sposare Akito’ diventai rossa all’improvviso ‘ma avevo quattro anni’ mi difesi, lei ridacchiò ‘poi è arrivato Jesse McCartney’ mentre ridacchiavamo e ricordavamo il passato qualcuno busso alla porta della mia camera ‘avanti’ mia madre entro in camera con due bicchieri di coca cola ‘quanto eravate piccole volevate sempre della cola quindi ho pensato di portarvela’ sorrisi e presi un bicchiere per passarlo alla bionda.
‘Come siete cresciute’ disse mia madre accarezzandomi la guancia ‘tra poco anche tu Perrie avrai un bambino’ la coca cola che stavo bevendo mi andò di traverso e iniziai a tossire ‘Charlie mi ha detto che ti sei messa con un ragazzo’ maledetta sorella.
Balbettai qualcosa mentre le altre due ridevano ‘oh tesoro tranquilla è normale’ rispose mia madre vedendo il mio imbarazzo ‘però prima o poi me lo farai conoscere.. tuo padre è meglio che non lo sappia ancora. Dopo tutto stravede per Jake’ feci una smorfia e Katherine alzò gli occhi al cielo ‘oh ragazze lo so! La penso come voi ma non ci posso far nulla’ annui poco dopo il mio telefono iniziò a suonare.
Lo presi in mano e lessi il nome ‘scusate’ dissi uscendo dalla stanza per andare sul balcone.
 
‘Hey’ risposi con entusiasmo
piccola peste, come va?’ simpatico il ragazzo mi dicono
‘la piccola peste sta bene ma prima è successo un casino’
‘cioè?’ domandò
‘è venuta la madre di Katherine e pensava che il risultato del ginecologo fosse mio! Quindi è venuta e ha fatto un po’ di casino dicendo che io sono una poco di buono e che non ho una buona educazione ma poi è arrivata Katherine che ha spiegato tutto’ riassunsi in breve
‘tipa molto strana’ disse ridendo
‘hei, mi ha offesa e tu dici questo?’
‘tesoro, scherzavo ma sai che sono tutte cazzate quelle che ha detto’ sorrisi
‘non ti credo’ finsi
‘oh ma lo sai che ti amo e non ti mentirei mai’ sorrisi
‘ti amo anch’io’
‘che ne dici se domani ti porto in un posto speciale?’
‘certo! Ora non posso venire da te perché Katherine si ferma a dormire qui’  dissi dispiaciuta
‘tranquilla piccola, buona notte e fai la brava’
‘hei, io sono sempre brava! Notte’ chiusi la chiamata e sorrisi come un ebete.
 
 
HELLO PEOPLE :)

I’ M BACK.
Sono tornata, lo so che siete contente uu ahahhah ok, eravate più contente senza di me lol
Allora al mare mi sono divertita e abbronzata e voglio tornarci.. quel posto per me è come una seconda casa ci vado da quando ho un anno e mezzo :’)
Volevo pubblicarlo ieri il capitolo ma mi sono persa dietro a Rossana, come avrete capito è il mio anime preferito!
IO AMO ROSSANA.
E’ da quando ho quattro anni che lo vedo quindi ahahha
Se ci sono errori scusate ma non ho riletto poi rileggerò qui su efp e gli correggerò ;)
Adam..  io lo odio.
E voi?
Zayn non è stato molto presente ma scusate ci sarà nel prossimo.
Le little mix e i one direction sono a LA e Pezz ieri è stata al concerto dei ragazzi aw.
Invece domenica ci saranno i TCA e sia le ragazze che i ragazzi sono invitati lol
Poi per la premier di This Is Us, Malik sarà accompagnato dalla Edwards.. ho deciso di prestargliela solo per quella sera ma lei era mia uu
Allora.. ahahha volevo dirvi anche che ho in mente una nuova one shot (sarà su Emily e Liam però sarà una cosa che ha affrontato anche Perrie quindi lei sicuramente sarà messa dentro lol).
Grazie per avermi aspettato :) Se volete chiedermi qualunque cosa scrivete qui:
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Un bacio, Marti.

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Capitolo 22
*** Capitolo ventidue; ***



‘se guardo gli occhi tuoi
nei quali poi si specchiano i miei
puoi dirmi quel che vuoi?
sei magica così come sei
se chiudo gli occhi io penso a te
perciò vorrei sapere se pensi a me
perché sei tu la cosa più importante
la più importante che per ma adesso c'è’

 
Ero su una sella di una moto insieme a Zayn che si era fermato per prendere qualcosa da bere ‘il viaggio durerà più del previsto’ disse porgendomi una lattina ‘si, vuoi dirmi dove stiamo andando?’ domandai scrutandolo ‘è un posto speciale’ disse prima di strizzarmi l’occhio e bere un sorso di bibita.
Intorno a noi c’erano delle macchine parcheggiate con persone fuori di esse per stiracchiarsi dalla ore passate davanti a un volante.
‘Hai finito la bibita?’ domandò all’improvviso Zayn, annui e li porsi la lattina così da buttarla;
qualche minuto dopo il moro torno verso di me e si infilo il casco, lo imitai e mi aggrappai alla sua vita.
La velocità per Zayn non era un problema, accelerava per evitare semafori rossi o altre macchine; infrangeva anche la più nota regola di sicurezza stradale ma non si faceva problemi.
Ero io quella spaventata a ogni incrocio o semaforo, quando finalmente si fermò e spense il motore mi tolsi il casco per gridargli addosso ma mi bloccai prima di iniziare per lo spettacolo che mi trovai davanti.
‘Una spiaggia’ dissi sbalordita, il moro rise e poi scese dalla moto ‘vuoi rimanere lì per tutto il giorno?’ negai con la testa e poi scesi prendendo la sua mano ‘quando ero piccolo venivo sempre qui con la mia famiglia’ disse prima di togliersi le scarpe e correre fino alla riva, ridacchiai per poi corrergli dietro ‘è speciale come posto’ mi disse dopo averlo raggiunto ‘e perché?’ lo vidi scrutare l’orizzonte ‘non lo so ma quando ero piccolo pensavo che fosse un posto magico, dove accadevano cose magiche’ ridacchiai ‘io ti confesso i miei segreti e tu ridi?’ disse offeso ‘non ti sto prendendo in giro solo che non avrei mai immagino che tu fossi così’ il moro emise una smorfia ‘e come pensavi che ero?’ ci pensai su un po’ ‘un lupo solitario’ dissi ridendo.
‘Un lupo solitario? Ma ehi’ disse prima di iniziarmi a inseguirmi, poco dopo mi fermai stanca di correre e vidi Zayn camminare verso di me ‘un lupo solitario, eh?’ disse posando le braccia sulle mie spalle, annui e mi alzai sulle punte per baciarlo.
‘Facciamo un bagno?’ domandai ‘non abbiamo i costumi’ alzai le spalle ‘e allora? Dai’ dissi cercando di toglierli la felpa ‘d’accordo’ disse ridendo.
 

**

Eravamo distesi sulla spiaggia ‘e pensare che io odio bagnarmi’ mi confessò Zayn ‘oh su, almeno ti lavi’ dissi ridendo ‘ma quanto sei cattiva oggi’ disse dandomi un pizzicotto ‘ehi non è vero! Io sono sempre gentile e dolce’ il moro trattene una risata, lo guardai male e mi misi  a cavalcioni su di lui ‘chiedi scusa’ dissi bloccandoli le braccia ‘mai’ disse sogghignando ‘diavoletto, chiedimi scusa ora’ dissi ancora, lui nego con la testa ‘guarda che non mi dispiace come posizione’ mi guardai e poi guardai lui.
Eravamo solo in intimo, tirai un gridolino e mi buttai a terra.
‘Ti sei fatta male?’ mi domandò, negai con la testa e mi sedetti sulla sabbia ‘non mi ricordavo’ dissi a bassa voce ‘va che non ti credo più, non sei più l’innocente Perrie Edwards’ disse pizzicandomi il fianco ‘se avessi un martello di gomma te lo tirerei sulla testa’ lui iniziò a ridere e poi mi prese tra le sue braccia e si sdraiò di nuovo.
La mia testa era appoggiata al suo petto e il mio viso era diventato rosso.
 
 
‘Vieni dolce amore mio
vieni verso di me fammi sognare
lo sai che ti amo
voglio vivere l'amore che mi dai
dillo che lo vuoi anche tu
si lo vuoi anche tu’.
 
‘Domani dovete parlare con Jake?’ mi domandò all’improvviso Zayn mentre mangiava il suo hamburger, deglutì ‘si, Katherine pensa che sia giusto avvisarlo’ lo vidi annuire ‘non preoccuparti andrà tutto bene’ dissi sorridente, lui mi fece l’occhiolino e poi ritorno a mangiare.
Un suono mi fece sobbalzare ‘metti una suoneria decenti’ mi disse il moro bevendo un po’ d’acqua ‘è un messaggio’ dissi ad alta voce.
 
‘Perrie, si può sapere perché non vieni più a lezione di canto? Tulisa continua a  chiedere di te! Fatti trovare domani pomeriggio, proviamo alle cinque. Jesy’
 
‘Merda’ sussurrai ‘che hai fatto ‘sta volta?’ domandò il moro ‘ho dimenticato le lezioni di canto’ lui rise ‘per fortuna che hai la testa sulle spalle’ feci una smorfia e risposi al messaggio ‘non mi hai mai fatto sentire come canti’ mi morsi il labbro ‘ecco io mi vergogno’ lui rise ‘ma se frequenti una scuola pure’ feci un’altra smorfia e lui iniziò a ridere ‘dai solo un pezzetto’ disse prendendomi la mano, roteai gli occhi ‘devo pensarci sai.. una come me non può cantare per qualunque’ dissi sorridendo ‘ma io non sono qualunque, quindi canterai’ disse alzandosi e porgendomi la mano, la strinsi e uscimmo dal fast food.
 
Quando arrivammo davanti casa di Zayn, trovammo Liam ad aspettarci.
‘hei, ragazzi scusate ma Zayn devi venire con me’ disse Liam leggermente preoccupato ‘ok, stai calmo! Perrie tu entra pure in casa io torno tra poco’ disse prima di lasciarmi un bacio e correre via con Liam.
 
ZAYN’S POV.
Quando arrivammo davanti al solito bar, vidi Louis che stava litigando con Tom.
‘Perché stanno litigando?’ domandai a Liam, il ragazzo negò con la testa ‘solite cose e sai che Louis è troppo orgoglioso’ rispose il ragazzo al mio fianco ‘solo tu puoi fermarli prima che si prendano a botte! Sai che danno retta solo te’ annui ed entra nel locale diretto verso Louis.
Lo presi da un braccio e l’allontanai da Tom ‘che cazzo.. Zayn’ disse il moro dopo avermi visto ‘che diavolo fai Louis, sai che non devi fare altre cagate’ dissi a denti stretti ‘lo so ma questo coglione..’ non lo feci finire ‘fregatene! Ma non puoi pigliarlo a pugni, ok?’ Louis sbuffò e poi annui con il capo.
‘Uh.. Tomlinson ti fai capeggiare da Malik’ trattenni Lou da un braccio e mi girai verso Tom ‘lui non può pigliarti a pugni ma io posso ancora farlo’ una voce dietro di lui rise ‘che coraggioso’ vidi Adam avvicinarsi a Tom ‘sai Tom, lascia perdere perché a Zayn non succederà mai niente finché si porta a letto la Edwards’ strinsi i pugni ‘Adam, ti devo parlare.. andiamo fuori’ lui rise ‘no’ emisi una smorfia ‘che codardo’ lui mi fulmino ‘andiamo’ sorrisi.
Solo un codardo per difendere il suo onore verrebbe fuori con uno più forte di lui.
Quando fummo sul retro del locale, lo guardai da capo a piedi ‘sai.. tu mi stai sulle palle’ dissi sincero ‘stesso vale per me’ confessò ‘peccato che tu mi odi perché io sto con Perrie’ lui s’irrigidì ‘non m’interessa niente di lei’ disse ‘se non te ne importa perché continui a importunarla?’ domandai, lui fece una smorfia ‘mi diverto così’.
Aveva detto sul serio ‘mi diverto così’? Ora mi divertirò io.
‘Davvero? Sai io mi diverto così invece’ dissi prima di tirargli un pugno nello stomaco, Adam si piego in due e cadde a terra, lo presi dal colletto della maglietta per farlo alzare e spingerlo contro il muro e iniziando tirargli dei pugni in faccia.
‘Zayn!’ qualcuno mi bloccò ‘Liam, lasciami’ il ragazzo mi spinse a terra ‘lo stai per ammazzare, basta! Ha capito’ disse aiutandomi ad alzare ‘tocca ancora Perrie e farò di peggio’ li tirai un calcio e me ne andai con Liam.
 
‘Hai esagerato!’ mi sgridò il ragazzo quando fummo in macchina ‘non me ne frega niente! Lui ha detto che si diverte a torturare Perrie e io mi diverto a prenderlo a pugni’ il ragazzo frenò di colpo ‘non pensi che ti denuncerà?’ scrollai le spalle ‘non avrebbe mai coraggio’  dissi accendendo una sigaretta.
 

**

Quando tornai a casa vidi tutte le luci spente così andai in camera da letto.
La vidi lì, dormire con una mia maglietta.
Era tremendamente bella.
Un oggetto prezioso e delicato.
Tolsi le scarpe e andai a lavarmi le mani sporche di sangue, quando ebbi finito ritornai in camera.
Perrie non si era spostata nemmeno di un centimetro, mi ha aspettato come aveva detto, non mi ha abbandonato; ma se sapesse cos’ho fatto stasera come avrebbe reagito?
Negai con la testa e mi sdraiai vicino a lei.
Il cuscino aveva assorbito tutto il suo dolce  profumo di vaniglia, sentì una mano sopra la mia e la strinsi per poi lasciarle un bacio sulla guancia e mi addormentai cullato dal suo dolce profumo.
 
PERRIE’S POV.
Quando mi svegliai la mia mano era stretta da qualcosa mi girai e vidi Zayn dormire al mio fianco.
Mi morsi il labbro e lo baciai dolcemente sulle labbra.
Lo sentì farfugliare qualcosa e ridacchiai, tolsi la sua mano dalla mia e scesi in cucina per preparare la colazione.
Mentre preparavo la colazione inizia a canticchiare.
 
‘I'm firing up on that runway
I know we'’re gonna get there someday
But we don'’t need no ready steady go, no’
 
Poco dopo sentì degli applausi dietro di me, mi girai spaventata per vedere Zayn sulla porta che sorrideva.
‘Mi hai fatto spaventare, idiota’ dissi tirandogli un tovagliolo che cadde miseramente davanti a me ‘non so se ridere o piangere per la tua scemenza’ disse ridendo, gli feci una linguaccia e mi voltai per versare del latte nella tazza.
Mi girai e mi trovai davanti Zayn che sorrideva per poi lasciarmi un bacio sulle labbra e sorridere.
 

**

‘Kathe, sei sicura?’ domandai mentre camminavo con la mia migliore amica, lei annui con la testa e continuammo a camminare.
‘Ma almeno sono al campetto di rugby?’ domandai alla bionda ‘sono sempre lì’ disse sicura, continuammo a camminare finché non li vidimo lì.
Katherine strinse forte la mia mano e si avvicinò al gruppetto.
‘Jake’ lo chiamò, il ragazzo si girò e ci scrutò ‘che vuoi Katherine?’ domandò seccato, lei strinse di più la presa ‘volevo solo avvisarti che tra nove mesi avrò un bambino’ disse schietta, lui sgranò gli occhi e poi si rilassò ‘e perché lo dici a me?’ disse ridendo ‘cretino, perché è tuo il figlio!’ dissi stanca.
‘Edwards, parli sempre troppo’ disse Jake ‘ragazzi state con lei mentre io  parlo con Katherine’ ordinò ‘eh? Cosa? No!’ dissi prima che Katherine staccò la sua mano dalla mia ‘cinque minuti’ annui sbuffando e gli vidi allontanarsi.
 
‘Edwards’ sogghigno una voce alle mie spalle, mi girai e mi trovai Adam con il viso ricoperto di lividi ‘c-che ti è successo?’ domandai ‘oh, una cosa che succederà anche a te’ disse prendendomi per mano e trascinandomi vicino a un muretto ‘lasciami andare io non ti ho fatto niente!’ cercai di ribellarmi ‘non ti sposti da qui’ disse spingendomi contro il muretto e facendomi battere la testa contro, emisi un gemito di dolore.
‘Il tuo caro amichetto mi ha conciato così e la pagherai tu’ disse bloccandomi le braccia dietro la schiena ‘è solo una piccola vendetta’ chiusi gli occhi prima di vedere cosa avesse intenzione di fare.




HELLO PEOPLE :)
Scusate il ritardo avevo detto che ne avrei messi due e invece.. ops ahha ma dovete capirmi lol
Il capitolo è abbastanza schifoso, lo so ma nel prossimo succederanno delle cose lol
Avete visto i TCA? I ragazzi hanno vinto quattro premi, aw.
Zayn e Perrie vicini e la foto tra i oned e le ragazze,aw.
Ora vi lascio, scusate eventuali errori.
Ah, dopo tutti gli insulti che hanno lanciato a Perrie vorrei dire che secondo me è Zayn fortunato ad avere Perrie.
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                Un bacio, Marti.

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Capitolo 23
*** Capitolo ventitre; ***



‘Maybe it’s the way she walked, straight into my heart and stole it
Through the doors and past the guards, just like she already own it
I said can you give it back to me, she said never in your wildest dreams’

 
Sentivo il cuore battere forte, cadevano goccioline di sudore sulla mia schiena e tremavo.
Non riuscivo ad aprire gli occhi, non volevo vedere gli occhi di Adam.
Mi sembra di essere tornata in dietro nel tempo, quando Adam mi minacciava e mi picchiava.
I suoi occhi azzurri diventano sempre più profondi e mi spaventavano.
‘Apri gli occhi’ mi gridò, negai con la testa e inghiottì della saliva ‘porca puttana Edwards’ ringhiò, strinsi ancora di più gli occhi ‘non importa tanto dovrai aprirli’ disse.
Emisi un gemito di dolore quando mi strinse di più il polso ‘lasciami’ sussurrai.
Adam fece finta di non sentire, come ha sempre fatto.
Volevo reagire, tirarli un calcio o cercai di liberarmi ma il mio corso si era impietrito.
Prima che succedesse qualcosa, Adam mi lasciò il polso e non sentì più il suo fiato sul viso, aprì gli occhi e lo vidi a terra ‘sei stato fortunato’ disse una voce alle sue spalle, riuscì a vedere un ragazzo alle sue spalle ‘Harry’ mormorai, lui si avvicinò a me ‘stai bene?’ annui con la testa ‘vai di là, devo parlare un secondo con Adam’ annui e feci finta di andare verso gli altri ma mi nascondi dietro al muro per ascoltare la loro conversazione.
‘Ritieni fortuno’ iniziò Harry ‘e perché?’ domandò alzandosi Adam ‘se era Zayn al mio posto ti avrebbe già mandato al ospedale’ rispose ‘mi ha già picchiato ieri e volevo solo dargli una lezione’ cosa? Zayn l’aveva picchiato ‘non è picchiando Perrie che gliel’avresti fatta pagare’ continuo il riccio ‘in qualche modo avrebbe sofferto’ Harry negò con la testa ‘sai anche tu che Zayn te l’avrebbe fatta pagare molto cara’ Adam sbuffò e mosse la mano per farlo andare via ‘stai attento Adam, un passo falso tuo o del tuo gruppo e Zayn ne verrà a conoscenza’ disse il riccio prima di andarsene.
 
Harry stava accompagnando me e Katherine a casa.
‘Allora che ti ha detto Jake?’ domandai alla mia migliore amica ‘niente, ha detto che lui non vuole avere un figlio’ scrollò le spalle ‘ma io voglio tenerlo comunque, non voglio togliere la vita a un essere vivente solo perché Jake non se la sente di diventare padre’ mi spiegò velocemente ‘ragazza madre?’ domandò Harry al improvviso ‘sì’ esclamò Katherine.
‘Harry accompagni tu Katherine a casa? Io devo fare una cosa’ mi scrutò e poi annui, abbracciai Katherine e gli salutai con la mano.
 
Zayn doveva spiegarmi tante cose ma soprattutto perché aveva picchiato Adam, non che m’interessasse di Adam ma non voglio che Zayn si cacci nei guai per colpa mia.
Stavo camminando verso casa del moro per poi vederlo ridere e scherzare su una panchina con Liam, attraversi la strada e andai verso di loro.
‘Hei Perrie’ mi salutò Liam quando mi vide ‘ciao Liam’ dissi lasciandoli un bacio sulla guancia ‘vi lascio soli, ci sentiamo dopo Malik’ disse il moro andandosene.
Mi sedetti di fianco a Zayn che non aveva ancora parlato ‘allora amore mio, com’è andata?’ mi domandò, stop! Mi ha chiamato amore mio? Zayn Malik, il ragazzo che non credeva più nell’amore mi ha chiamato amore mio? ‘Katherine ha deciso che terrà il bambino anche se Jake non ne vuole sapere’ spiegai cercando di essere il più seria possibile ‘che hai?’ domandò, scrollai le spalle.
‘Ti conosco Perrie, che ti prende?’ domandò ancora ‘perché hai picchiato Adam?’ domandai guardandolo, lui mi guardò sbarrando gli occhi ‘t-tu come lo sai?’ domandò preoccupato ‘ho incontrato Adam e i tuoi segni non sono invisibili’ Zayn mi guardò per poi sposare lo sguardo e abbassarlo ‘l’ho fatto solo per te.. non voglio che ti faccia del male’ la sua voce tremava ‘posso capirlo che l’hai fatto per me ma Zayn finiresti solo nei guai’ il moro alzò lo sguardo e mi guardò.
I suoi occhi erano preoccupati ‘non finirò nei guai anzi per te farei di tutto’ disse accarezzandomi la guancia ‘non fare stupidate, ti prego’ dissi prendendoli la mano nella mia ‘andiamo a casa?’ domandò, annui e ci incamminammo verso casa.
 

**

Prima di tornare a casa ci eravamo fermati a prendere dei dolcetti in una pasticceria.
‘A me non piacciono i dolci’ disse indicando la scatola che teneva in mano ‘dai solo dei muffin’ dissi sorridendo, Zayn si abbasso e mi lasciò un bacio sulla guancia per poi continuando a camminare.
Stavo prendendo in giro Zayn perché stava per cadere travolto da due bambini di sette anni in skateboard ‘dei mocciosi in giro in skate! Ma si può’ disse infuriato ‘dai almeno non si sono fatti male’ lui mi trucido con uno sguardo ‘beh anche tu stai bene per fortuna’ lui emise una smorfia e continuò a camminare.
‘Ma c’è qualcuno davanti alla porta’ dissi sorpresa, Zayn annui ‘andiamo a vedere chi è’ disse incitandomi a camminare.
‘Le serve qualcosa?’ chiese Zayn quando arrivammo alle spalle della donna, dato i lunghi capelli castani e la gonna ‘veramente’ disse prima di girarsi ‘oh Zayn non ti sono mai piaciuto i dolci’ guardai prima la donna e poi guardai Zayn ‘Rebecca’ sussurrò a malapena.
Sgranai gli occhi e riguardai la ragazza davanti a noi: mora, alta, carnagione abbronzata tutto il contrario di me.
‘Perché sei qui?’ domandò piano ‘sono tornata e volevo salutarti, non ti dispiace baby’ disse lei sorridendo, serrai la mascella e guardai Zayn ‘non mi importa dei tuoi saluti Rebecca’ disse serio ‘uh, ma prima ti importavano’ disse lei cercando di accarezzandogli la guancia, Zayn indietreggio ‘Rebecca non mi va di giocare puoi andartene?’ domandò, lei lo guardò sorridendo maliziosa.
Ma quella donna non aveva delle figlie? Una famiglia? Un marito?
E sembrava non essersi accorta neanche della mia presenta.
‘Non sto scherzando’ disse Zayn serio ‘neanch’io sto scherzando, Malik’ disse sorridendo ‘puoi anche andartene’ dissi ancora Zayn, la mora si volto e mi guardò da capo a piedi ‘nuova ragazza?’ domandò, il moro annui e lei iniziò a ridere.
‘Zayn tu non sai amare e non riesci ad amare’ disse continuando a ridere ‘vattene’ gridò il moro facendo cadere la scatola con i dolci e prendendo per un braccio Rebecca e spingendola via ‘tanto sai che tornerai da me’ disse lei prima di andarsene.
Il moro non disse niente e si abbassò per prendere la scatola che ormai aveva rovesciato tutti i dolci e si erano rovinati ‘scusami, non volevo’ mi disse, mi abbassai e gli presi le mani ‘non importa, non è importante’ dissi stringendoli le mani ‘posso immaginare come ti senti, deve essere difficile ma ti aiuterò. Almeno servo a qualcosa’ dissi ridacchiando, lui negò con la testa ‘tu mi servi per tutto’ disse sorridendo e poi abbracciandomi.
 

**

‘Grazie per avermi accompagnato alla lezione’ dissi a Zayn prima di entrare nell’edificio dove si tenevano le lezioni di canto con Tulisa ‘ma figurati, ti vengo a prendere tra un’ora’ disse salutandomi con un bacio sulle labbra ‘ora entra se no non ti farò più entrare’ sorrisi e poi lo salutai con la mano e corsi dentro.
 
Andai al secondo piano ed entrai nella prima porta a destra ‘buongiorno’  gridai sorridendo ‘Perrie Edwards!’ disse sorridente Tulisa prima di venire ad abbracciarmi ‘allora chi ti ha intrappolato tutto questo tempo?’ ridacchiai e poi negai con la testa ‘so che hai lasciato mio fratello’ Tulisa oltre ad essere la mia insegnante di canto è anche la sorella di Jake ma non vanno molto d’accordo, si vedono solo nelle occasione di famiglia.
‘Sto con un altro ragazzo’ dissi diventando rossa ‘era ora, non so come hai fatto a stare con mio! Tu sei perfetta così dolce mentre lui è un’idiota patentato!’ disse ridendo ‘ora proviamo dai le altre sono a cambiarsi’ annui e sorrisi.
 
ZAYN’S POV.
‘Harry, ti rendi conto?’ domandai al riccio che stava fumando una sigaretta davanti hai miei occhi ‘ma se ormai tu stai con Perrie fregatene di Rebecca’ disse aspirando altra nicotina ‘mi da su i nervi, non può ripiombare qui dal nulla’  dissi dando un pugno sul tavolo ‘Zayn, comincia a calmarti come prima cosa e poi tu non ne sei più innamorato quindi’ annui ‘ti devo dire una cosa’ lo guardai stranito ‘oggi ho incontrato Perrie e Katherine, così ho accompagnato a casa quest’ultima e devo dire che è davvero carina’ lo fermai ‘ti piace la migliore amica della mia ragazza?’ domandai ridendo ‘ehi’ disse tirandomi un pugno sul braccio ‘ma lei è incinta’ il riccio negò con la testa ‘e che me ne frega’ lo guardai spegnere la sigaretta nel portacenere ‘Harry, ti prego non fare cagate!’ dissi rassegnato.
 

**

Stavo tornando a casa con Perrie mentre le parole di Harry continuavano a frullarmi nella testa ‘Perrie, oggi Harry mi ha detto che trova Katherine molto carina’ dissi tutto d’un fiato ‘Harry? Il tuo amico?’ domandò, annui ‘ma io l’ho visto parlare con Louis di cose strane tipo che il loro rapporto è strano’ iniziai a ridere ‘Harry e Louis fanno sempre questa cosa per far credere a una ragazza che stanno frequentando che sono gay così da lasciargli’ mi guardò con la bocca spalancata ‘sei serio?’ annui ridendo, mi diede un pugno sul braccio ‘ehi, anche tu!’ dissi toccandomi il punto dolente, la bionda rise ‘ora vedi’ dissi prendendola in braccio e iniziando a correre ‘Zayn, oddio! Ho paura’ disse lei trattenendo le risate ‘su, non fare la fifona’ dissi continuando a correre.
Mi fermai ancora quando il mio cellulare iniziò a suonare ‘scusa’ dissi mettendola giù.
 
‘Pronto?’ dissi ridendo
‘Zayn’ quello voce, no non poteva essere ‘Zayn, ci sei?’
 
Chiusi la chiamata e guardai la bionda che era spaventata ‘Zayn hai una faccia? Che ti succede?’ sospirai ‘mia sorella mi ha appena chiamato’ dissi prima di guardarla.



 
HELLO PEOPLE :)
Ho aggiornato tardi ma ho aggiornato ahahaha
Comunque cosa più importante poi parliamo del capitolo: Zayn e Perrie si sono fidanzati ufficialmente jsbvjdfbvjdb io muoio.
Ho pensato ieri sera ma se loro si sposeranno Adam come reagirà?
 Così ne ho parlato con Chiara, una lettrice di freedom e stavamo morendo dal ridere ieri sera lol
Forse potrei fare una one shot ahahhaa
Comunque il capitolo è noioso, lo so ma Harry è wow ahahha
Il prossimo lo inizierò a scrivere o domani o sabato così aggiornerò prima :)
Grazie a tutte, davvero.
Ah.. prossimamente il mio nome qui su efp cambierà sarò heyosment.
Ma non si cancellerà niente lol
Vi piace il mio nuovo avatar? lol
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Un bacio, Marti.

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Capitolo 24
*** Capitolo ventiquattro; ***



‘Front page magazine
Everybody says that she's a queen
But that's you to me
And I just want to let you know that
She likes the flashing lights
I love the way that you like candle light
Stay close by my side
I just want a chance to show that.’

 
Zayn era chiuso in camera sua da quasi un’ora, quella telefonata l’aveva sconvolto molto.
La sua faccia alla fine della chiamata era inconoscibile, sembrava che avesse visto un fantasma e in un certo senso è così visto che non aveva più rapporti con la sua famiglia da molto.
Andai verso la  porta della sua stanza e bussai, senza ottenere risposta ‘Zayn, ti prego aprimi’ dissi continuando a bussare alla porta ‘parliamone’ dissi prima di arrendermi e sedermi per terra con la schiena appoggiata alla porta.
Zayn sembrava un duro, tutto di un pezzo ma bastava anche una semplice chiamata o una presenza non gradita che cadeva in mille pezzi.
Non capisco perché non ne voglia parlare, gli farebbe bene; tenere tutto per se gli fa solo male e lo distruggerà piano, piano.
‘Zayn?’ lo chiamai dalla porta ‘ti prego, apri’ dissi bussando piano alla porta, nessuna risposta ancora.
Sospirai e appoggiai la testa sulla porta.
 
‘Perrie esci dal bagno dobbiamo andare a lezione’ mi ripete Katherine da dietro la porta del bagno della scuola, mi guardai un’ultima volta allo specchio cercando di coprire il livido sotto lo zigomo con il correttore e il fondotinta.
Quando ebbi finito usci e trovai la mia amica con i libri in mano che mi guardava male ‘arriveremmo tardi’ mi sgridò, abbassai lo sguardo’scusa’ sussurrai.
‘Perrie, ti ha fatto ancora male?’ mi domandò Katherine prendendomi una mano ‘non preoccuparti’ dissi sorridendole ‘dovresti dirlo al preside’ negai con la testa ‘non importa Kathe, andiamo’.
 
 Mi stropicciai gli occhi e mi guardai intorno, ero ancora appoggiata alla porta della camera di Zayn ‘mi sono addormentata’ sussurrai e poi bussai ancora alla porta senza ricevere risposta, sbuffai e presi il cellulare per mandargli un messaggio.
 
‘Capisco che tu non voglia parlare con nessuno ma così ti fai solo del male.
Per una volta metti da parte il tuo orgoglio e fatti vedere per quello che sei; so chi sei in realtà.
So quanto ti ha sconvolto quella chiamata, ti posso anche capire in un certo senso ma rinchiudersi in se stesso non cambierà nulla.
Zayn, non sei da solo.
Io sono qui per te, amore.
Tu mi hai salvata da me stessa, da Adam, da Jake, da tutte quelle persone che mi volevano diversa da quella che sono.
Non mi sono mai pentita di averti conosciuta, di essermi messa con te, di aver fatto l’amore con te o di averti confidato tutto il mio passato.
Non conosco tutto il tuo passato, ne conosco solo una parte ma quella parte mi basta per capire che ci tieni a me.
Ti amo e per questo sono qui, non ti amo solo io ma anche i ragazzi ti vogliono molto bene.
Guarda Liam per esempio ci tiene da morire a te e Harry? Harry ha parlato persino con me anche se mi odiava solo per poter far pace con te.
Magari io non posso cambiare niente ma voglio provarci.
Non cacciarmi dalla tua vita, non costruire un muro che ci separi, ti prego.
Io ho bisogno di te e magari io ti posso aiutare in qualche modo.
Non me ne andrò finche tu non uscirai da quella stanza’.
 
Gli mandai il messaggio e riappoggiai la testa sulla porta.
Forse quel messaggio non sarebbe servito a niente ma almeno avevo fatto un tentativo.
Dopo poco sentì dei passi avvicinarsi alla porta così mi alzai e la osservai, la serratura scattò e la porta si aprì.
Vidi Zayn sulla soglia con il cellulare in mano ‘per favore, entra’ disse spostandosi per farmi entrare; entrai e chiusi la porta alle mie spalle.
Il moro si sedette sul letto e mi fece spazio ‘vieni’ avanzai verso il letto e mi sedetti davanti a lui ‘grazie per esserci ancora’ disse abbassando lo sguardo ‘non mi devi ringraziare.. come ti senti ora?’ dissi guardandolo ‘sono scosso’ disse serio ‘non me lo sarei mai aspettato’ mi avvicinai piano a lui e gli presi la mano ‘dopo che me andai pensai che non mi avrebbero più cercato e invece’ disse stringendomi la mano ‘non mi hai mai detto perché te ne sei andato’ gli confessai, lui sospirò ‘ero stanco di sentirmi dire che vita stai facendo, che futuro ti aspetta continuando cosi, perché devi farci soffrire oppure sei una delusione’ il suo viso era cupo, triste ‘con le mie sorelle le cose non andavano meglio magari con quella più piccola si ma con le altre due assolutamente no’ disse con uno sguardo vuoto ‘ma perché?’ domandai ‘vedi quando ho iniziato il liceo sono cambiato.. sono diventato arrogante, presuntuoso e menefreghista.
Pensavo che tutto mi era dovuto ma ero ingenuo non capivo che diavolo stavo combinando.
Sai tutti quei complimenti come: sei super, sei bellissimo, sei il migliore mi davano alla testa’ concluse tristemente.
‘Zayn ti sentivi apprezzato per questo ti comportavi così’ dissi alzandoli il viso con le mani ‘si però ero una merda con chi mi ha amato veramente’ lo guardai tristemente ‘eri piccolo’ lui mi guardò seriamente ‘ora non cambia molto.. quando me ne sono andato ho pensato che tutti sarebbero stati meglio e credo che se lo farei anche ora a nessuno importerebbe’ lo guardai sbarrando gli occhi ‘perché devi dire così? Tu pensi che nessuno tenga a te? I ragazzi ti vogliono bene e starebbero male se tu te ne andassi e io starei peggio di tutti! Se te ne andassi mi spezzeresti il cuore’ dissi accarezzandogli la guancia ‘i tuoi famigliari avranno sofferto davvero tanto per la tua partenza’ il moro si alzò, mise le mani tra i capelli e cominciò a camminare avanti e indietro ‘Perrie, anch’io ci sono stato malissimo per il distacco con la mia famiglia ma ormai che posso farci? Mi sono sentito una merda quando vedevo i miei genitori litigare per colpa mia o le mie sorelle che m’incolpavano per tutto’ disse tirando un pugno a una parete ‘mi sentivo l’errore della famiglia e ho pensato che se non fossi mai nato tutto sarebbe stato migliore’ disse girandosi verso di me.
 
Gli occhi mi iniziarono a pizzicare, ho sempre pensato solo a me non preoccupandomi di cosa avesse passato lui.. sono pessima, una pessima ragazza anzi una pessima persona.
Appoggiai le mie mani sul viso e inizia a singhiozzare.
 ‘Perrie’ mi chiamò Zayn sedendosi vicino a me e accarezzandomi la schiena ‘scusa, scusami tanto! Sono stata solo un’egoista, ho sempre pensato a me e non a come ti sentivi tu’ dissi tra le lacrime, il moro mi tolse le mani dal viso e mi guardò ‘non piangere, non è colpa tua! Sono io che non mi apro e non voglio mai dire le cose come stanno’ disse asciugandomi la lacrima che mi stava cadendo sulla guancia destra ‘non hai fatto niente di male, piccola’ disse accarezzandomi la guancia bagnata ‘mi hai aiutato anche tanto, senza di te sarei ancora quello scorbutico che si fa fare servizi etti dalle ragazze nei bagni della stazione’ le sue parole erano sincere o almeno a me sembravano sincere ‘scusami per come ti ho trattata, non volevo lasciarti da sola ma non riuscivo a guardare in faccia nessuno’ si scusò per il comportamento che aveva tenuto prima ‘non devi scusarti’ dissi sorridendogli ‘ti amo e grazie per il messaggio’ disse baciandomi dolcemente.
Sorrisi e mi accollai sul suo petto mentre lui giocava con la ma collanina ‘sai che è davvero bella’ disse prendendo il ciondolo della collana ‘l’avevo comprata un po’ di tempo fa ma non è niente di che’ dissi guardando il ciondolo rotondo, tolsi la collana e gliela porsi ‘se ti piace, tienila pure’ dissi sorridendo, lui la prese e mi guardò ‘sicura? Non ci sono problemi se no’ negai con la testa e sorrisi.
‘Devo fare una cosa importante’ mi disse guardandomi ‘cosa?’ domandai curiosa ‘devo stare un po’ con la mia ragazza senza preoccupazioni’ disse mordendomi il collo, ridacchiai e lo lasciai fare.
 

**
 

La mattina dopo mi sveglia ma non trovai Zayn vicino, cercai velocemente i miei vestiti sul pavimento e poi scesi in cucina ma non si lo trovai nemmeno lì.
Ma dove diavolo poteva essere finito?
Sbuffai e mi preparai la colazione mentre chiamavo Katherine al telefono per sapere come stava.

 
‘Katherine, finalmente!’ dissi quando rispose la bionda
‘scusami Pez’ rispose ridendo
‘sei strana, che ti prende?’
‘niente di che.. solo una cosa: ho un appuntamento’ mi disse infine
‘con chi?’ risposi curiosa
‘non voglio dirtelo.. prima devo uscirci poi ti dirò tutto! A presto biondina’ disse prima di chiudere la chiamata.
 
Guardai il telefono sbigottita, che diavolo le succedeva?
D’accordo neanch’io gli avevo detto tutto di Zayn al inizio ma io non ero incinta! E se fosse uscita con Jake? Oddio, no!
Perrie ma che ti viene in mente? Una come Katherine non fa lo stesso errore.. oppure si.
Aspetta magari è Nick!
Ma certo sarà sicuramente lui.. o almeno spero.
Sbuffai e poi mi ricordai del latte sul fuoco e lo spensi prima di combinare qualche disastro.
‘Non so neanche riscaldare il latte’ dissi ad alta voce ‘e non senti neanche la porta aprirsi e chiudersi’ disse una voce alle mie spalle, sobbalzai e poi guardai Zayn che mi osservava divertito.
‘Mi hai fatto prendere uno spavento’ dissi mettendo una mano sul cuore ‘eri soprapensiero .. come mai?’ mi domandò mentre si sedeva su una sedia ‘ho parlato con Katherine e mi ha detto che ha un appuntamento ma non vuole dirmi con chi’ dissi versando il latte nella tazza ‘è abbastanza grande per uscire con chi vuole’ mi rispose il moro ‘si ma è incinta’ risposi mettendo dello zucchero nella tazza ‘Pezz, anche se è incinta non è malata ne altro! Può divertirsi tranquillamente’ mi sedetti di fianco a lui guardando stupito ‘e poi sicuramente sarà un bravo ragazzo’ alzai un sopracciglio ‘e come fai a dirlo?’ gli domandai ‘ehm.. beh dai Kathe non è così stupida da uscire con un cretino’ lo guardai ancora ‘intendo dopo Jake avrà capito, no?’ disse rubandomi la tazza e bevendo del latte.
Mi stava nascondendo qualcosa, questo era sicuro ma non avevo voglia di litigare o altro quindi lasciai stare.
‘Ehi, il mio latte!’ dissi mentre guardavo Zayn ingurgitarlo senza preoccupazioni ‘dettagli’ disse pulendosi la bocca con il dorso della mano ‘uh.. sei digustoso’ dissi passandogli un tovagliolo ‘ieri sera non la pensavi così’ arrossì velocemente e lo guardai male ‘quello sguardo non regge visto che sei arrossita’ gli feci la linguaccia e mi alzai ‘dove vai?’ mi domandò ‘io e le ragazze andiamo a prendere Jade che torna da Parigi’ lo vidi annuire e avvicinarsi.
‘Stai attenta’ mi disse a un millimetro dalle mie labbra, annui e lo bacia.
Zayn posò le sue mani sui miei fianchi e mi strinse di più a se, le mie braccia si posarono dietro il suo collo e assaporai il sapore delle sue morbide labbra.
Mi morse il labbro inferiore e poi mi lasciò andare.
 

**

‘Perrie!’ mi gridò Jesy ‘tesoro’ dissi andandole incontro abbracciandola‘ti ho trovata, dov’eri?’ mi domanda la ragazza che era davanti alla porta di casa mia ‘ero da Zayn, entra con me che mi cambio’ dissi aprendo la porta ‘permesso’ disse la ragazza prima di chiudere la porta.
Una testa bionda spuntò dalla cucina ‘mamma’ la chiamai e andai ad abbracciarla ‘Perrie, Jesy come sono felice di vedervi.. come state?’ ci domandò mia madre salutando con un bacio la mia amica ‘tutto bene, grazie! Oggi andiamo a prendere Jade che torna da parigi’ annunciò Jesy sorridente ‘era partita con Sam, quei due sono così dolci insieme’ sorrise mia madre.
‘Ma anche Perrie e Zayn sono carini’ disse Jesy ridendo ‘Jessica!’ la richiamai, mia madre e la mia amica iniziarono a ridere ‘vado a cambiarmi e voi non parlate troppo alle mie spalle’ dissi prima di salire le scale e andare in camera mia.
Tirai fuori del pantaloncini jeans e una maglietta di batman con degli stivali neri, mi legai i capelli e presi degli occhiali da sole che erano appoggiati alla scrivania.
Scesi velocemente le scale ed entrai in salotto dove si trovavano Jesy e mia madre ‘allora, avete sparlato abbastanza?’ chiese mettendo le mani sulle spalle di mia madre, Jesy ridacchiò e poi negò con la testa ‘che ne dici andiamo a prendere Jade?’ domani alla rossa, lei annui e si alzò.
‘Se volete poi potete venire qui con Jade e Leigh’ annuimmo e la salutammo velocemente.
‘Leigh?’ domandai ‘ha detto che ci saremmo trovate all’aeroporto.. l’accompagna Jordan’ disse facendo una faccia schifata, il nome Jordan gli ricordava il suo ex ragazzo e capisco quanto le possa fare quale.
‘Jesy non ti piace nessuno?’ domandai ‘ecco, una persona ci sarebbe’ disse timidamente, mi fermai e la guardai ‘chi è? Ti prego dimmelo’ dissi facendola ridere ‘ti ricordi George?’ ci pensai su un po’ e poi annui ‘ecco ci siamo un po’ parlati su facebook e pensavamo di uscire un giorno di questi’ annui e sorrisi ‘aw, finalmente!’ dissi continuando a camminare.
 
Quando finalmente arrivammo, Leigh era con Jordan vicino al ritiro bagagli ‘Leigh’ gridai e andandole incontro ‘bionda’ disse abbracciandomi ‘non ti vedo da tanto’ continuò, annui e salutai Jordan ‘allora quando dovrebbero arrivare?’ domandai guardando l’ora sull’iphone ‘tra venti minuti’ disse Leigh sedendosi su una sedia, mi guardai intorno ‘aspettiamo la coppietta e poi andiamo a fare colazione?’ domandai toccandomi lo stomaco ‘non l’hai fatta?’ domandò Jesy stranita, non era mia abitudine non mangiare a colazione ‘no’ dissi ripensando al mio latte ingurgitato da Zayn.
Eravamo seduta sulle sedie mentre Leigh e Jordan continuavano a baciarsi o dirsi frasi da fidanzati, Jesy stava leggendo una rivista e io ero l’unica scema senza niente da fare, così decisi di mandare un messaggio a Zayn.
 
‘Ricordami di ucciderti’ digitai cercando di non pensare al brontolio della mia pancia
‘per il latte?’ una cosa positiva di Zayn è che viveva con il cellulare in mano
‘si, ho fame e devo aspettare l’aereo di Jade. Ricordati che avrai una punzione’
‘oh se è una punizione in camera l’accetta, biondina’
‘maniaco’
‘mmh, si ma ieri chi era che diceva ‘oh zayn, si’?’
‘Malik! Non dire certe cose, sono una ragazza seria’
‘si, tanto amore’
‘comunque l’altro giorno mi hai chiamata ‘amore mio’ è stato bello sentirlo dire da te’
‘te lo dirò anche cento volte se è necessario ma ora devo fare una cosa con Hazza. A dopo, ti amo’
‘Ti amo anch’io’ sorrisi e guardai Jesy che stava massaggiando con qualcuno.
 
‘George?’ domandai, lei si voltò arrossendo facendomi ridacchiare ‘oh la piccola Jesy ha una cotta per George’ dissi ridendo ‘ehi stai zitta! Ti ricordo Zayn’ disse punzecchiandomi ‘gne’ dissi facendogli la linguaccia e guardando l’ora ‘sono passati venti minuti, ora dovrebbero arrivare!’ dissi alzandomi dalla sedia e andando vicino al terminal.
‘Quando vedremmo una tipa piena di fiocchi sapremmo che è Jade’ disse ridendo Leigh , ridacchiai insieme a Jesy e iniziammo a scrutare tutte le persone che passavano.
‘Ma dove diavolo sono finiti?’ si lamentò Jesy ‘Jesy sono appena atterati!’ disse Jordan continuando a cercargli ‘ehi eccoli!’ gridò Leigh, ci voltammo nella sua direzione e li vedemmo.
Ci stava raggiungendo così io e le ragazze corremmo incontro a Jade e l’abbracciamo.
Mi era manca la mia Poopey.
 

**

Avevo passato tutto il pomeriggio con le mie amiche e mia madre e onestamente non ne potevo più di pettegolezzi femminili o domande su Zayn.
Jade ci aveva raccontato della sua vacanza a Parigi e da come l’ha descritta è davvero una città magica; ci ha fatto vedere anche le foto sue e di Sam sotto la Tour Eiffel, erano così carini insieme.
Stavo andando verso casa di Zayn quando la mia attenzione fu attirata da delle risate fin troppo famigliari, mi avvicinai a un bar dove avevo sentito le risate e vidi seduti ai tavolini fuori Katherine e Harry.
Harry le aveva chiesto di uscire? Ma che diavolo sta succedendo? E in più Zayn sapeva tutto  e non me l’aveva detto.
Non voglio rovinargli l’appuntamento quindi me la prenderò soltanto con Malik per stasera, mi incamminai verso casa sua e prima che riuscissi a bussare una donna con i capelli marroni e un cappotto uscì da essa.
La guardai bene, aveva gli stessi occhi di Zayn.. doveva essere sua madre.
‘Salve’ la salutai, lei mi sorrise e poi se ne andò, entrai in casa alla ricerca del moro finche non sentì un rumore assordante.
Corsi in cucina e vidi dei pezzi di vetro sparsi per terra e Zayn era inginocchio vicino a essi.
‘Zayn!’ gridai spaventata, cercando di avvicinarmi cautamente a lui ‘che è successo?’ gli domandai quando mi abbassai alla sua altezza ‘ti puoi fare male, vai di là’ disse aiutandomi ad alzare ‘ma.. tu’ non mi fece finire la frase che mi prese di peso e mi buttò sul divano ‘stai lì’ mi disse puntandomi un dito contro.
Mi sistemai e poi mi sedetti sul divano aspettando il moro.
Credo che la faccenda ‘Katherine-Harry’ possa aspettare, ora è più importante il ritorno di sua madre.
 
Mentre stavo giocherellando con il braccialetto che avevo al polso, Zayn torno e si sedette vicino a me.
‘Zayn, che è successo?’ domandai al moro ‘niente’ disse freddo ‘ma io ho visto uscire una donna.. sembrava tua madre’ dissi timorosa ‘ti ho detto che non è successo niente!’ mi guardò con rabbia ‘scusami ma volevo solo sapere se era successo qualcosa’ dissi mordendomi il labbro inferiore.
Poco dopo mi trovai Zayn a cavalcioni sopra di me che mi mordicchiava e baciava il collo ‘Z-Zayn’ dissi cercando fermarlo, lui non mi diede ascolto e continuò a baciarmi il collo facendo passare la sua mano sotto la mia maglietta ‘fermati’ dissi, ancora niente.
Sembrava che le mie parole fossero aria e che lui non le sentiva, voltai il viso a destro e chiusi gli occhi lasciando che delle lacrime scorressero giù.
Non volevo che succedesse qualcosa con lui in quello stato, non era lui, non era lo Zayn di cui ero innamorata; sembrava essere ritornato hai tempi del nostro primo incontro.
Il moro si accorse delle mie lacrime e si fermò alzandosi da me e tenendosi la testa con le mani, mi sedetti e lo guardai asciugandomi le guancie.
Mi avvicinai a lui cercando di accarezzarlo ma lui si alzò con gli occhi arrossati e asciugandosi la guancia sinistra ‘scusa’ disse andando in cucina e sparendo dalla mia vista.
 
Mi alzai e salì le scale, non potevo fare niente finche lui non mi avrebbe parlato e finche non mi avrebbe raccontato cos’era successo.
Entrai nella stanza, senza accendere la luce e mi sedetti sul letto a gambe incrociate; toccai il suo cuscino e lo abbraccia per poi lasciarmi cullare dal profumo che emanava, del suo stesso profumo.
 
Mi svegliai per il rumore della porta, mi alzai sui gomito e vidi Zayn entrare e guardarmi appoggiato alla porta.
Abbassai lo sguardo e mi torturai le mani.
Sentì un peso sul materasso e mi voltai per guardare Zayn che non mi aveva tolto gli occhi di dosso ‘scusa’ sussurrò, mi morsi il labbro ‘sei arrabbiata, vero?’ mi domandò la sua voce ero roca, mi voltai e lo guardai in faccia, negai con la testa.
Il moro mi abbracciò e appoggiò la testa sul mio ventre stringendomi, posai le mie mani sulla sua schiena e cercai di tranquillizzarlo ‘quando ho visto che stavi piangendo mi sono sentito un mostro.. non volevo farti del male’ mi confessò a un tratto ‘invece a me è venuto in mente il nostro primo incontro quando mi hai salvato ma mi stavi per strozzare ma non l’hai fatto. Da lì ho capito che non mi avresti mai fatto del male se no me l’avresti già fatto’ dissi sinceramente.
Il moro si alzò e mi guardò negli occhi per poi accarezzarmi la guancia.
‘Quella era mia madre’ iniziò a parlare ‘è venuta per chiedermi dov’ero stato e per sapere come stavo. Mi ha detto che gli sono mancato molto e che non dovevo andarmene via così e che hanno sofferto per la mia mancanza, si sentivano in colpa’ lo guardai mentre tratteneva le lacrime‘io me ne sono andato apposta per non fargli soffrire e invece guarda che diavolo ho combinato’ grido tirando un cuscino vicino alla porta ‘Zayn, calmati.. non agitarti! Non l’hai fatto con cattiveria, lo volevi fare per loro ma invece non era questo quello che voleva ma stai tranquillo, ti prego’ il moro cercò di tornare a un respiro normale e mi prese la mano ‘domani ha detto che verranno tutti qui’ gli sorrisi ‘è una bella cosa’ dissi, lui negò con la testa ‘non ne sono sicuro, so che gli rovinerò la vita.. come la rovino a tutti’ gli lasciai la mano e mi alzai sul letto ‘ma smetti di dire che rovini la vita a tutti? Non è vero, non rovini nessuno. Per esempio a me hai migliorato la vita e non voglio più sentirti dire queste cose!’ gridai.
Il moro mi guardò e poi si alzò e mi abbracciò ‘come diavolo ho fatto senza di te?’ mi sussurrò all’orecchio.
 
HELLO PEOPLE :)
Ho aggiornato e ringraziate gli emblem3 perché ho ascoltato tutto il tempo ‘chloe’.
Ma dovete ringraziare soprattutto  _Euphie_ visto che ieri ho letto il suo nuovo capitolo e mi ha fatto andare in lacrime e lo ricattata.
Io avrei messo Katherine e Harry e lei metterà un nuovo capitolo di I Missed.. quindi dovete amarmi.
Comunque il capitolo è molto dolce dai (?)
Nel prossimo incontreremmo tutta la famiglia Malik, contente? lol
Scusate per eventuali errori.
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Un bacio, Marti.

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Capitolo 25
*** Capitolo venticinque; ***


 


‘Let's be friends so we can make out
Your so hot let me show you around
I see what I want and I wanna play
Everyone knows I'm getting my way
It doesn't matter what you say
I'm knocking you down down down
I'm knocking you down down down
I'm knocking you down.’
 
Mi svegliai di soprassalto per un tuono, stava piovendo.
Guardai la sveglia che segnava le nove di mattina, tolsi lentamente il braccio di Zayn che era appoggiato sulla mia pancia e andai in bagno.
Quando entrai, chiusi la porta e mi guardai allo specchio.
I miei capelli erano spettinati, avevo delle occhiaie sotto gli occhi ed ero tremendamente stanca; aprì l’acqua calda della doccia e velocemente tolsi i vestiti per poi buttarmi sotto il getto caldo.
Mi sedetti e lasciai che l’acqua mi bagnasse la testa e tutto il resto del corpo.
Ero stanca, stressata e preoccupata.
Avevo passato la notte a pensare a quello che mi aveva detto Zayn, era così insicuro e troppo convinto di non contare per nessuno che mi passò per la mente che si sarebbe fatto del male.
Quando dormiva il suo respiro era regolare e sembrava un bambino senza pensieri ma chissà che diavolo gli frullava in testa.
Mi alzai e mi insaponai il corpo per poi risciacquarmi e insaponare i capelli biondi.
 
Quando finalmente uscì dal bagno, Zayn stava ancora dormendo nel letto e la pioggia cadeva rumorosamente sulla strada fuori.
Mi misi comoda sul letto e respirai a fondo.
Due braccia mi avvolsero i fianchi ‘ti sei fatta la doccia?’ mi domandò prima di iniziare a mordermi la spalla, annui e lo lascia fare.
Le sue labbra succhiarono avidamente il mio collo facendomi gemere lentamente.
‘Dovresti vestirti’ mi sussurrò all’orecchio prima mettere una mano sotto l’asciugamano e posarlo sulla pancia per poi baciarmi l’incavano del collo, respirai a fondo  e mi sdraiai sul letto facendo sdraiare sopra di me il moro.
Mi morse il labbro inferiore mentre la sua mano cercava di slegare l’asciugamano bianco.
 
‘Zayn?’ una voce gridò il nome del moro che si fermo di colpo e si alzò da me ‘ma chi cazzo è’ si lamentò alzandosi e scendendo.
Mi alzai dal letto con le guancie arrossate e ritornai in bagno per infilarmi l’intimo.
Aprì l’armadio di Zayn e presi un maglioncino bianco, lungo fino al sedere e scesi le scale per vedere a chi apparteneva quella voce.
Entrai in cucina e vidi Zayn parlare con Harry.
‘Sei tu’ dissi quando lo sguardo del riccio si posso su di me ‘si, scusate’ disse bevendo un sorso di caffè, annui e mi sedetti sulla sedia vicino a lui ‘tutto apposto?’ domandai.
I due mi guardarono e poi annuirono all’unisono.
‘Harry perché ieri sei uscita con la mia amica?’ domandai velocemente, gli andò di traverso il caffè e iniziò a tossire ‘e tu come lo sai?’ domandò strabuzzando gli occhi ‘vi ho visti’ dissi guardandolo male ‘senti Perrie a me Kathe piace e volevo uscirci un po’ niente di che. Non ho in mente cose cattive, davvero’ lo guardai un’altra volta e poi lo presi dal colletto della camicia ‘tu prova solo a farla piangere una volta e ti ritroverai senza palle’ dissi per poi lasciarlo.
Zayn soffocò una risata mentre Harry si sistemò la camicia.
‘Ora è meglio che vada’ dissi alzandomi, il moro mi scrutò e poi alzò un sopracciglio ‘almeno vestiti, visto che piove’ mi guardai le gambe scoperte e i piedi scalzi e arrossì.
Corsi su per le scale ed entrai in camera per mettermi i leggins neri che avevo su ieri e le mie dr martens bianche.
Quando finalmente arrivai a casa ero bagnata fradicia, così decisi di andare a farmi un’altra doccia per scaldarmi.
Legai i capelli in modo che non si bagnassero ed entrai nella doccia calda.
Inizia a canticchiare mentre mi passavo sul mio corpo la spugna impregnata di bagnoschiuma alla vaniglia.
Quando finalmente uscì mi recai in camera e presi il telefonino per chiamare Katherine.
 
‘Perrie’ mi rispose la bionda sorpresa
‘senti, io e te dobbiamo parlare’
‘dell’appuntamento? Ma certo vengo da te tra venti minuti’ e prima che le dessi il consesso chiuse la chiamata.
 
Sbuffai e cercai qualcosa da mettere.
Presi dei pantaloncini e una canottiera bianca e mi buttai sul letto.
Oggi Zayn avrebbe incontrato i suoi genitori ed ero nervosa per come avrebbe reagito, conoscendolo basta una parola fuori posto e qualcosa scatta in lui.
Sospirai ancora e scesi in cucina per preparare qualcosa da bere ma prima che riuscissi a versare il the nel bicchiere il campanello suono.
A malavoglia andai verso la porta e l’apri.
Katherine era sorridente davanti a me ed entro dandomi un bacio sulla guancia.
‘Allora mi vuoi dire come mai sei così felice?’ domandai sedendomi sul divano seguita da lei ‘ecco, ieri sono uscita con un ragazzo’ annui ‘e tu lo conosci questo ragazzo’ disse guardandomi dolcemente, sospirai e la guardai ‘ti ho vista con Harry.. spiegami solo il perché’ lei s’irrigidì e poi continuo a parlare ‘beh.. oltre che è un bel ragazzo e davvero gentile, Pezz’ disse sorridendo ‘abbiamo deciso di uscire domani sera’ la guardai storto ‘e perché domani?’ domandai ‘stasera ha fare’ disse alzando le spalle ‘non è che esce con altre ragazze?’ lei negò con la testo ‘e dai Edwards, si contenta per la tua migliore amica e fregatene se ti sta antipatico’ disse sorridendo, annui ‘andiamo a fare shopping’ mi disse prendendomi per mano e trascinandomi fuori di casa.
 
ZAYN’S POV.
Stavo pensando alla proposta che mi aveva fatto Harry in mattinata, era una proposta davvero allettante e fruttava anche molti soldi ma il mio problema era un altro.
Come avrei fatto a mentire a Perrie?
Dovevo rifletterci entro stasera perché domani Harry andrà già a parlare con i portoghesi che organizzavano il tutto.
Sospirai a fondo e mi infilai una maglietta nera e dei jeans anche essi neri per poi scendere in salotto e buttarmi sul divano.
Controllai il telefono.. ancora cinque minuti.
 
‘Allora, hai deciso?’ un messaggio da Harry.
Per lui era facile, non rischiava di perdere tutto per un semplice gesto.
‘Te lo dico stasera! Ora lasciami in pace’.
Buttai il telefono in un angolo del divano e mi alzai per prendere qualcosa da bere, ero agitato non vedevo la mia famiglia da così tanto tempo.
Chissà come sono diventate le mie sorelle e  mio padre.. chissà lui.
 
Sentì bussare alla porta e sussultai, buttai giù l’ultimo sorso di birra e andai ad aprire.
‘Zayn’ mi abbracciò mia madre non sapevo se ricambiare l’abbracciò o no e alla fine misi le mie mani sulla schiena, quando sciolse la presa mi sorrise e si spostò per farmi vedere tre ragazze dietro di lei.
Doniya, mia sorella maggiore.
Era alta e magra, i suoi occhi erano uguali hai miei ed era bellissima.
 
Waliyha, la mia sorellina anche se aveva solo cinque anni di differenza.
Era diventata un’adolescente senza che me ne accorgersi, alta e magra con dei tratti orientali.
Safaa, la più piccola di casa.
Era sempre stata una bambina così dolce e ora non sembrava cambiata per niente.
 
Nessuna delle tre mi salutò o si avvicinò mi scrutavano e basta.
Inghiottì della saliva e mi voltai verso mio padre, il suo sguardo era duro.
Non mi avrebbe mai perdonato, non avrebbe perdonato la fuga di un ragazzino di diciassette anni.
‘Potete entrare’ dissi scansandomi dalla porta per lasciarli entrare, prima che qualcuno sia entrato Safaa mi corse incontro e mi abbracciò.
Il gesto della mia sorellina mi lasciò di stucco, poco dopo la presi in braccio e la porta in salotto seguito dagli altri.
‘Ti sei sistemato quindi’ disse mio padre guardandosi intorno ‘potevi anche mettere delle foto’ disse guardando i muri spogli, alzai le spalle ‘volete qualcosa?’ le mie sorelle annuirono e anche mia madre ‘no, tranquillo’ rispose mio padre sedendosi sul divano.
 
Andai in cucina e presi velocemente dei bicchieri e gli posai su un vassoio.
Quando tornai in salotto i miei famigliari non si erano sposati neanche di un centimetro ‘grazie’ disse mia madre prima di prendere un bicchiere e sorseggiare il contenuto.
‘Questa è la tua ragazza?’ mi domandò Waliyha mostrandomi il mio telefono, sussultai e poi afferrai il telefonino e lo misi in tasca ‘allora è la tua ragazza’ squittì la mora ridacchiando.
Annui con la testa  ‘è davvero bella’ disse sorridendo, ricambiai il sorriso.
‘Eh andiamo, nessuno glielo vuole dire?’ domandò irritata Doniya, la guardai alzando un sopracciglio ‘ci sei mancato Zayn e tanto’ disse per poi alzarsi e venire verso di me ‘sei stato uno stronzo a mollare tutto così, lo sai anche tu ma ci sei mancato terribilmente! Ogni volta che suonava il telefono speravo che eri tu oppure quando qualcuno bussava alla nostra porta io speravo di aprirla e vedere la tua faccia di merda per poterti abbracciare di nuovo. Invece non è mai successo’ disse tra i singhiozzi, mi alzai e l’abbraccia.
La strinsi forte facendola sussultare.
‘Anche voi mi siete mancati ma io pensavo di essere solo un peso per voi’ dissi staccandomi da lei, Waliyha mi alzò di scatto ‘come diavolo l’hai potuto pensare? Sei una grandissima testa di cazzo’ disse ridendo, sorrisi e abbracciai anche lei.
 
Mi erano mancate terribilmente, non poter più prenderle in giro era orribile.
Tutte le vacanze insieme mi erano mancante, le risate insieme e anche le stupide recite a scuola.
‘Ti sei perso i miei ultimi compleanni quindi pretendo tutti i regali’ disse divertita Doniya ‘tutto quello che vuoi’ dissi sorridendo.
‘Zayn’ mi chiamò la voce di mio padre, mi girai verso di lui ‘te ne sei andato per come ti trattavamo?’ annui insicuro ‘non volevamo trattarmi male, davvero! E mi dispiace per tutto ma eravamo tutti un po’ stressati e tu iniziavi a fare l’idiota a non farci più retta’ lo fermai ‘ho capito i miei errori e lo so che sono stato una testa di cazzo’ sorrisi insieme a mio padre e poi mi porse la mano, la strinsi e sorrisi.
 
Mi stavano raccontando della loro vita quando mia madre mi domandò una cosa in un certo senso strana ‘perché non torni a casa con noi?’ sgranai gli occhi ‘so che è una cosa prematura ma ci farebbe molto piacere’ inghiotti della saliva e poi parlai ‘mamma, grazie ma non posso accettare’ vidi il suo viso rattristarti ‘la mia vita ormai è qui a Londra, tutti i miei amici sono qui persino Liam’ dissi prendendole una mano ‘e dovrei lasciare loro e Perrie’ lei mi guardò amaramente ‘vi devo ringraziare in verità.. se io non me ne fossi mai andato di casa non avrei mai incontrato i miei amici e neanche lei’ le scese una lacrima che scacciò subito con la mano libera ‘ti capisco, non dovevo proportelo’ disse tristemente, negai con la testa e l’abbracciai.
‘Quindi il mio fratello tutto scontroso è innamorato’ disse divertita Doniya, feci una smorfia e poi annui ‘uh, come si chiama? Quanti anni? Mi fai vedere di nuovo la sua foto? La sposeresti?’ domandò velocemente Safaa, ridacchiai e poi negai ‘ti dirò solo il suo nome’ lei annui contrariata ‘si chiama Perrie’ dissi sorridente e orgoglioso.
 
 
PERRIE’S POV.
Guardai Katherine che prese un’altra tutina da neonato verde ‘ma Kathe non sai neanche di che sesso sarà’ dissi divertita, lei negò con la testa ‘non m’importa! Perrie sono così felice di aspettare questo bambino’ mi sorrise dolcemente ‘e io sono davvero felice per te’ dissi sorridente.
Mentre frugavo tra i vari scaffali notai delle scarpine per neonati bellissime anzi erano delle babbucce, sorrisi e le presi per recarmi dalla mia migliore amica.
‘Ho trovato il mio primo regalo da madrina’ dissi mostrando l’oggetto, lei lo scrutò e poi sorrise dolcemente ‘sono bellissime ma non devi per forza’ la zittì con una mano e andai alla cassa a pagare.
La ragazza che incarto le babbucce mi scrutò un po’ ‘oh, vuoi sapere se sono incinta?’ domandai sorridendo, lei mi guardò un po’ e poi sorrise ‘ma certo, aspetto un bambino ma lo deve tenere nascosto sai i miei genitori non sono d’accordo e il mio ragazzo è scappato con mia sorella maggiore’ dissi tristemente, lei mi guardò sorpresa e poi mi porse il sacchetto.
Pagai e trascinai via Katherine che mi guardò stupita.
‘Sei impazzita?’ domandò ridendo, alzai le spalle e poi ridacchiai ‘volevo inventarmi qualcosa’ dissi sorridente.
‘Guarda!’ gridò la bionda indicando col dito un manifesto:
 ‘Emblem3 a Londra!
Assisti anche tu al concerto della nuova boy band statunitense.
Ingresso gratuito’.
Guardai la bionda e poi ancora il manifesto ‘vuoi andare al concerto?’ domandai divertita, Katherine iniziò a saltare e a battere le mani ‘d’accordo, ci andremo’ dissi ridacchiando, lei saltò ancora una volta e poi mi abbracciò.
Controllai attentamente il manifesto e poi sgranai gli occhi ‘ma è stasera’ dissi indicando la data, la bionda alzò le spalle e io sorrisi negando con la testa.
‘Vuoi far già ascoltare certa musica al tuo bambino?’ dissi toccandole la pancia, mi fece la linguaccia e sorrisi.
 
**
Chiamai Zayn per avvisarlo che non sarei passata da lui.
‘Amore’ mi rispose facendomi sorridere
‘Zayn, stasera non potrò venire da te e mi dispiace tantissimo! Volevo sapere com’è andato con i tuoi’
‘ma non preoccuparti, ti racconterò tutto domani. Ma tu come mai non vieni?’
‘Kathe mi vuole portare in un posto’ lo sentì sospirare
‘tranquillo, starà attentissima a tutte e tre’ lo sentì ridere
‘divertitevi, ti amo’ chiusi la chiamate e continuai a camminare con Katherine.
 
Quando finalmente arrivammo al posto dove si teneva il concerto, sorrisi e entrammo tenendoci per mano in modo da non perderci.
C’erano abbastanza ragazze di tutte le età e uno schermo per poter permettere anche agli spettatori infondo di vedere i tre ragazzi.
Le luci si abbassarono e tre ragazzi corsero sul palco per salutare il pubblico.
‘Drew è bellissimo’ disse Katherine indicandomi sullo schermo un ragazzo con i capelli corti e dal fisico atletico, sorrisi e guardai bene tutti e tre ‘a me piace molto quello con il capellino’ dissi indicando un ragazzo con un capellino sportivo che nascondeva i capelli ‘Wesley!’ mi disse la bionda, sorrisi e poi continuammo a ballare.
‘Però anche l’altro è molto carino però sembra così giovane’ dissi alla bionda, lei annui ‘Keaton, è del novantasei pensa’ disse ridendo, sorrisi e guardai ancora lo schermo.
 
**
‘Inglesi, siete davvero fantastici!’ gridò Drew facendo agitare tutto il pubblico ‘grazie mille per essere qui’ continuò Wesley ‘davvero, non ci aspettavamo tanta gente! Grazie, vi amiamo’ disse infine Keaton.
I tre ragazzi se ne andarono continuando a salutare con le mani ‘ti sono piaciuti?’ mi domandò Katherine, annui e sorrisi.
Stavamo tornando a casa quando due ragazze si avvicinarono a noi ‘ehi ragazze!’ ci salutò una dai capelli rosso fuoco ‘vi abbiamo viste al concerto.. noi ora andiamo a una specie di festa dove ci saranno anche gli emblem3, che ne dite di venire?’ Katherine annui sorridente ‘ma dove?’ domandai ‘non è lontano da qui, dai almeno potreste incontrarli’ sorrisi e annui.
Amo da morire Zayn ma incontrare tre cantanti famosi deve essere pazzesco.
 
La festa si teneva in una capannone fuori città e per entrare ci volevano dei pass.
‘Ma noi non abbiamo i pass’ dissi spaventata ‘tranquilla noi ne abbiamo quattro’ disse Cam, la ragazza rossa.
Quando finalmente entrammo il magazzino era sporco e con un ring al centro ‘ma ci sarà un incontro?’ domandai, le ragazze alzarono le spalle e poi si guardarono intorno ‘per quanto io sappia ogni volta che fanno questi tipi di incontri la polizia interviene subito’ disse la ragazza mora, Chloe.
Mi guardai intorno e arricciai il naso per la forte puzza di vernice.
Un gridò si fece largo tra la folla, mi alzai sulle punte per poter vedere sul ring Wesley, Keaton e Drew.
‘Ragazzi, grazie per essere ancora con noi’ disse divertito Keaton ‘noi, non combatteremmo ovviamente e non ne avevamo idea di questo incontro ma dopo che tutto sarà finito, il posto sarà solo per noi.. quindi abbiate un po’ di pazienza’ disse gentilmente Wesley.
Sorrisi e guardai Katherine ‘ti stai mangiando con gli occhi Drew’ dissi divertita, lei mi tirò un leggero pugno sul braccio e sorrise.
 
‘Oddio’ sentì Chloe sussurrare, mi voltai e vidi i tre ragazzi venire dalla nostra parte ‘scusateci ma voi siete infondo e visto che non vogliamo farci vedere più di tanto dovremmo stare qui con voi’ disse Drew sorridendo a Katherine.
Prima le piaceva Harry e ora Drew, oh Katherine.
‘Come vi chiamate?’ domandò Keaton ‘io sono Perrie, l’altra bionda è Katherine, la rossa Cam e infine Chloe’ i ragazzi ridacchiarono per l’ultimo nome visto che ricordava il loro singolo.
‘Siete da sole?’ continuò Drew, annui e guardai davanti a me per poter vedere il ring ‘dovrebbero iniziare a momenti’ mi disse Wesley facendomi arrossire.
Da vicino è ancora più bello, la pelle abbronzata ma più chiara di quella di Zayn, gli occhi verdi e un sorriso splendido.
 
Un rumore di campanella mi fece sobbalzare e indietreggiai contro Wesley  ‘scusa’ dissi arrossendo, lui negò e poi sorrise.
Mi alzai sulle punte per poter guardare gli avversari, un ragazzo biondo fece il suo ingresso facendo gridare le ragazzi presenti ‘grazie’ disse mandando dei baci volanti.
Solito sbruffone.
Dopo qualche secondo un ragazzo coperto moro di spalle fece il suo ingresso, quando si volto il mio cuore si fermò.
Non poteva essere, aveva detto che non avrebbe più fatto cazzate e invece è lì in un ring davanti a tutta questa gente.
Era solo un bugiardo, mi aveva ingannato.
Guardai Katherine che aveva la mia stessa espressione.
Mi feci largo tra la folla con le grida della mia amica e dei ragazzi, quando finalmente mi avvicinai la campanella suonò e i due si misero in posizione.
Volevo solo che mi vedesse, volevo solo questo.
‘E’ pericoloso stare così vicino al ring’ mi disse Wesley prendendomi da un braccio, lo guardai e mi lasciò il braccio ‘che ti succede?’ domandò ‘il moro è il mio ragazzo’ dissi indispettita.
In quel momento il moro si voltò nella mia direzione  e mi vide, si fermò e mi guardò con la bocca aperta.
Voltai lo sguardo e guardai Wesley, sentì un tonfo e mi girai di scatto per vedere Zayn a terra colpito da un pugno, misi una mano davanti alla bocca.
 
Dopo venti minuti Zayn riuscì a mettere fuori combattimento il biondo, mentre lui alza le braccia in segno di vittoria io abbassai il viso mettendomi una mano davanti agli occhi scuotendo la testa.
Questa volta sarà difficile perdonarlo.
 
HELLO PEOPLE :)
I’m back lol
Dovevo metterlo ieri ma poi mi sono venute in mente delle idee ahaha
Ho messo gli emblem3, si mi sono fissata lol
Sì, il mio preferito è Wesley non si è capito? Ahahha
Zayn ha fatto una cazzata lalala
Perrie è arrabbiata lalala
Ora la Marti deciderà come continuare lalala
AHAHAHAHAHA la smetto, ok.
Va beh spero vi piaccia, scusate gli errori.
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Un bacio, Marti.

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Capitolo 26
*** Capitolo ventisei; ***




‘I’m through with wishin’ things with you and me could be so good
Time to wake up oh no makeups can’t make me a fool
Too much history now it comes down to one thing
So long (long), baby I’m gone (gone) you can leave a message for me after the tone
Oh’.
 
Guardai ancora una volta Zayn e poi tornai indietro per avvicinarmi a Katherine.
‘Perrie, stai bene?’ mi domandò preoccupata Chloe ‘eri così vicina al ring’ negai con la testa e poi finsi un sorriso ‘sto bene.. volevo solo vedere i due ragazzi’ presi per mano la bionda e la portai verso l’uscita.
‘No, Pezz’ mi fermò la mia amica ‘così stai al gioco di Zayn, lui ha fatto una cazzate e tu te ne vai arrabbiata? Questo se l’aspetta e poi ti verrà a chiedere scusa e in meno di un’ora sarete punto a capo’ corrugai la fronte ‘e allora che dovrei fare?’ domandai, la bionda sospirò ‘divertiti ma non con lui! Fai finta che non lo conosci e dillo a lui.. non in questo modo’ disse ridacchiando.
Annui e mi lasciò li da sola.
Sospirai e andai verso un tavolo dove si trovavano delle bibite, presi un bicchiere e rovesciai da una bottiglia di vetro un liquido bianco.
‘Perrie!’ mi girai e vidi Zayn avvicinarsi  ‘che vuoi?’ domandai sorseggiando il liquido amarognolo ‘scusa ma non capisci è stato per una buona causa.. non molto buona ma mi sono divertito e mi ha fruttato molti soldi’ disse sorridendo, alzai un sopracciglio e lo guardai in cagnesco ‘sai una cosa? Sì, sono arrabbiata ma non m’interessa! Sono venuta qui per divertirmi e lo farò ma senza di te’ lui mi guardò dubbioso ‘in che senso?’ feci una smorfia ‘stasera io e te non ci conosciamo’ dissi dandoli un buffetto sulla guancia e andandomene verso le ragazze.
 
Stavo ballando insieme a Katherine, Chloe e Cam , continuavamo a ridere per niente, il magazzino era affollata e molto gente ballava appiccicata ad altra.
Credo di essermi resa conto di essere ubriaca solo quando inizia a ballare con Wesley.
Gli occhi verdi di Wesley si trasformarono e divennero marroni, il suo sorriso cambiò e i suoi capelli diventarono all’improvviso corti e corvini.
Quello che avevo davanti agli occhi era Wesley ma io riuscivo a immaginare solo Zayn.
Mi fermai dopo qualche minuti e appoggiai una mano sul braccio del moro, lui mi strinse la mano e mi porto fuori per farmi prende un po’ d’aria.
‘Sei ubriaca’ esclamò divertito, risi e poi mi sedetti per terra ‘vuoi che ti accompagni a casa?’ negai con la testa e strappai dell’erba dal prato, un conato di vomito mi salì la gola e misi delle mani davanti alla bocca prima di vomitare.
‘Perrie’ mi chiamò il ragazzo prima di mettere due mani sulle mie spalle ‘hai bisogno di qualcosa? Dimmelo e te lo porto subito’ lo guardai, stavo sudando e avevo terribilmente sonno.
‘Zayn’ sussurrai prima di chiudere gli occhi e cadere all’indietro.
 
**
Quando finalmente mi svegliai la luce del sole mi dava fastidio alla vista e la testa mi faceva male.
Mi tirai su a sedere e notai la parte destra del letto disfatta, mi guardai intorno.
La stanza di Zayn.
Cercai di alzarmi ma senza risultato e cadì sul letto con le braccia sopra alla testa.
Sentì la porta aprirsi e mi voltai per poter vedere Malik fare il suo ingresso.
Aveva indosso una camicia rossa e dei jeans,il suo viso era stanco e teneva in mano una bacinella d’acqua.
‘Ti sei svegliata’ disse posando la bacinella bianca sul comodino e immergerci un asciugamano per poi picchiettarmelo sul viso ‘faccio schifo’ dissi sentendo l’odore amaro del vomito in bocca ‘non fai schifo.. stai uno schifo’ mi corresse, lo guardai e poi mi sdraiai di nuovo sul letto ‘posso chiederti solo una cosa?’ si girò e mi guardò dubbioso ‘puoi tirare le tende, la luce mi da fastidio’ il moro andò velocemente verso la finestra e la chiuse.
‘Dovresti mangiare qualcosa così la sbronza passa più velocemente’ disse porgendomi un bicchiere d’acqua e tre aspirine, inghiottì tutto e arricciai il naso.
‘Non ho fame’ dissi, il moro si voltò e mi guardò ‘la mia non era una domanda’ disse uscendo dalla stanza lasciando la porta aperta;  di quello che era successo la sera precedente ricordo ben poco dopo aver ballato con Wesley.
Sbuffai e andai verso il bagno per poi sedermi sul coperchio della tazza, mi coprì il viso con le mani e asciugai gli occhi.
Mi ricordo il pugno il pieno viso che ricevette Zayn e di tutte le botte che lui stesso diede al suo avversario, qualcuno bussò alla porta, inghiottì della saliva e mi alzai per andare ad aprire.
‘Ti viene da vomitare?’ i suoi occhi scuri riuscivano a leggermi l’anima, negai con la testa e camminai fino al letto per poi sedermi.
‘Scusa’ alzai il viso e vidi Zayn che teneva la testa abbassata  e si guardava i piedi ‘non dovevi farlo’ dissi guardandolo, il moro alzò il viso e mi scrutò attentamente ‘era una stupidata, Perrie’ voltai lo sguardo ‘era una cosa da niente, non mi sono fatto niente anzi ho vinto’ continuò ‘piccola, ti prego perdonami! Ti avevo promesso che non avrei più fatto cazzate ma a questa non ho resistito’ disse prendendomi il vaso tra le mani, glieli tolsi e mi alzai ma la testa mi faceva ancora male e mi dovette risedere sul letto.
‘Ti ho portato da mangiare, mangia’disse passandomi un piatto che conteneva del pane tostato con della nutella sopra, presi la prima fetta e la morsi.
‘Puoi stare qui finche non ti sentirai meglio’ mi avviso, negai con la testa e mi alzai ‘scusami ma preferisco tornare a casa, grazie per tutto’ dissi prima di scendere dal letto e cercare le mie scarpe ‘le ho messe accanto alla porta d’ingresso’ disse aprendomi la porta, prima che potessi varcarla mi fermò da un bracco e mi lasciò un bacio sulla fronte.
 
‘Sono tornata’ dissi dopo aver chiuso la porta d’ingresso, nessun segno.
Non c’era nessuno in casa così mi tolsi la giacca e l’appoggiai all’appendi abito e salì lentamente le scale per poi buttarmi sul mio letto.
Sospirai e chiusi gli occhi.
 
ZAYN’S POV.
Ero uscito per schiarirmi un po’ le idee, amo Perrie e mi sento una merda per avergli mentito ma che altro potevo fare?
Presi una sigaretta e l’accessi, aspirai a fondo e poi lasciai una boccata di fumo.
Mi guardai intorno, non c’era nessuno per il parco così mi sedetti su una panchina e chinai la testa all’indietro continuando a fumare.
Stamattina era stata così fredda eppure ieri quando quel Wesley mi è venuto a cercare sembrava che volesse solo me.
 
Un ragazzo con un capellino sportivo si fece largo verso e di me con il fiatone.
‘Tu sei Zayn, vero?’ mi domandò guardandomi, annui ‘Perrie, ha bisogno di te’ disse velocemente, lo afferrai dal colletto della camicia e lo guardai male ‘che gli hai fatto?’ domandai con rabbia, lui levo le mie mani e si sistemò la camicia ‘ha bevuto troppo e ora sta male’ lo guardai e poi lo superai per uscire dalla porta.
La vidi seduta a terra con gli occhi chiusi, mi avvicinai e la scrutai.
Stava dormendo, la presi tra le braccia e la portai verso la macchina di Harry per poi chiamarlo al cellulare.
 
‘Malik’ mi girai e vidi il ragazzo di ieri, il ragazzo che ho battuto ‘si?’ domandai non conoscendo il suo nome ‘mi chiamo Travis’ annui ‘che vuoi Travis?’ domandai ‘ieri mi hai battuto ma non mi va giù di essere stato da uno sfigatello come te che non ha mai preso in mano un guantone’ disse sedendosi vicino a me, alzai un sopracciglio ‘e quindi?’ domandai ancora ‘sai quei soldi mi servivano’ lo guardai ‘senti un altro incontro per i soldi te lo scordi, ok?’ dissi seccato  ‘no, niente incontri.. ma senti facciamo così dammi quei soldi e tutto apposto’ sorrisi e poi negai con la testa ‘nei tuoi sogni, Travis’ lui allargò il sorriso ‘la tipa bionda è la tua ragazza? Si chiama Perrie, no?’ lo guardai subito con gli occhi sgranati ‘facciamo così tu mi dai i soldi e io lascio stare la tua biondina’ sorrise beffardo, strinsi i pugni e lo guardai ‘figlio di puttana’ sussurrai, lui mi guardò sorridendo ‘che vuoi fare?’ mi domandai, lo guardai con uno sguardo di sfida ‘che faresti a Perrie caso mai?’ lui mi sorridendo ‘me la porterò a letto e la farei soffrire molto’ mi alzai e lui fece lo stesso ‘ti darò i soldi ma tu tocca solo con un dito la mia ragazza e ti spaccherò la faccia’ lui sorrise e posò una mano sulla mia guancia ‘ti do la mia parola, non toccherò la biondina’ serrai i pugni fino a far diventare le nocche bianche.
‘Tra un’ora qui e ti darò tutto’ lui annui e poi volto le spalle.
 
PERRIE’S POV.
Mi sveglia dopo un’ora e mi stiracchiai, la testa mi faceva meno male ma non mi era passato del tutto.
Tolsi le coperte e mi alzai per prendere il cellulare che era posato sulla scrivania, una chiamata persa da Katherine.
Sbuffai e mi feci una coda veloce con l’elastico che era appoggiato lì vicino, presi il telefono tra le mani e guardai il numero della mia amica incerta sul premere ‘chiama’.
Feci un respiro profondo e la chiamai.
 
Perrie, ti prego dimmi che non hai fatto cazzate’ mi domandò preoccupata
‘Kathe? Ma cosa dici?’ domandai spaesata
‘ieri sera, ti sei ubriaca e poi?’
‘mi ha portato a casa Zayn, tranquilla’ la rassicurai
‘oh per fortuna! Comunque non prendertela con Zayn non è stata una sua idea quel incontro’
‘perché lo difendi?’  domandai stranita
‘Harry mi ha spiegato tutto è Zayn non ne sapeva niente ma sai che lui non sa mai dire di no a una sfida e così’
‘Kathe, la colpa è al cinquanta percento tra tutti e due’ dissi sbuffando
‘Zayn, ti ama non fare stupidaggini! Sai che poi ti pentirai’
‘Katherine, dai’  dissi stanca
‘ti ha portato a casa mentre eri ubriaca e poi si è preso cura di te! Se non gliene fosse fregato niente ti avrebbe lasciato lì’ mi morsi il labbro
‘Edwards, per una volta che sei felice non buttare tutto a puttane’ continuò la bionda
‘vai da Zayn’ disse prima di attaccare.
 
Katherine aveva ragione, per una volta che ero felice perché dovevo mandare tutto a puttane?
Non sto perdonando Zayn ma voglio almeno ascoltare e stavolta senza dargli contro, andai in bagno e aprì la doccia per poi infilarmi dentro e lasciar l’acqua scorrere sul mio corpo.
Passai la spugna impregnata di bagno schiuma  sul mio corpo, mi lasciai cullare dal vapore che emanava l’acqua calda.
Chiusi gli occhi immaginando il viso sorridente di Zayn, era così perfetto e anche troppo per me.
Il rumore della porta  mi fece sobbalzare e guardai da dietro la tenda per vedere chi fosse ‘Papà’ dissi continuando a coprirmi con la tendina della doccia ‘quando hai finito scendi che dobbiamo parlare’ chiuse poi la porta alle sue spalle e sbuffai.
Infilai l’accappatoio bianco che era appeso a un gancio e andrai dritta in camera mia, tirai fuori dai cassetti la biancheria e poi una camicia e dei pantaloncini a vita alta.
Infilai tutto e iniziai ad asciugarmi i capelli per poi farmi una treccia di lato, mi truccai un po’ e finalmente scesi.
 
Mio padre era seduta sulla poltrona mentre leggeva il giornale, mi sedetti sul divanetto davanti a lui ‘di cosa devi parlarmi?’ domandai curiosa ‘dopo quello che è successo non abbiamo più parlato e sai che mi dispiace non avrei mai voluto picchiarti o mettermi contro di te’ disse posando il giornale sul tavolino di vetro ‘hai ragione è la tua vita e dovresti viverla come meglio credi ma sai che non voglio che qualcuno ti faccia del male per questo puntavo molto su te e Jake’ mi disse per la prima volta sincero, lo guardai e poi annui ‘ma Jake non è l’unico ragazzo che potrà farmi felice e lo sai’ dissi prendendogli una mano ‘so che tu speravi molto in me e Jake ma ora devi farmi vivere come preferisco’ lo vidi annuire ‘lasciami vivere e si felice per tutte le mie decisioni’ si alzò dalla poltrona e mi lasciò un bacio sulla fronte ‘buona fortuna, bambina’ sorrisi e mi alzai insieme a lui per poi andare verso la porta ‘esco’ dissi salutandolo con la mano e chiudendo la porta alle mie spalle.
 
ZAYN’S POV.
Sentì il campanello suonare, mi alzai a malavoglia da divano e andai verso la porta per poi aprirla e trovarmi davanti  Perrie.
‘Perrie’ sussurrai, lei mi sorrise dolcemente e la feci entrare in casa ‘mi vuoi ancora spiegare?’ domandò sorridendo ‘ma certo’ dissi facendola entrare, sorrisi e le presi una mano per portarla in salotto ‘Katherine mi ha detto che è stato soprattutto Harry a farti combattere’ disse prima che potessi aprire la bocca ‘si ma la colpa non è solo sua, potevo anche dirgli di no e invece no; non so resistere a una sfida, io le amo’ ridacchiò e poi negò con la testa ‘ma queste sfide non portano sempre del bene’ disse facendomi sorridere ‘lo so ma l’adrenalina che ho prima di qualsiasi sfida è molta e mi fa sentire bene’ dissi sincero.
Ho sempre amato le sfide anche quando andavo a scuola, forse anche per questo sono diventato così popolare tra i miei compagni.
La guardai, il suo viso era serio ma non arrabbiato.
‘Non farlo più, ti prego’ la guardai ‘non sopporterei l’idea di perderti’.
Deglutì, mi dispiace farlo.
L’abbracciai forte e aspirai il suo dolce profumo, oh Perrie non vorrei lasciarti andare ma devo.
Poco dopo la bionda si staccò da me e posò le sue labbra sulle mie, gli morsi il labbro inferiore per poi leccarglielo.
Perrie aprì un po’ di più la bocca per far incontrare le nostre lingue, la presi in braccio e le sue gambe si avvinghiarono alla mia vita e salì lentamente le scale per potermi godere il sapore delle sue labbra.
 
Entrai nelle mia stanza e la feci sedere sul letto per poi mettermi a cavalcioni su di lei e baciarle la mascella e il collo, lentamente le tolsi la camicetta blu, le mie mani accarezzavano il suo ventre e le mie labbra baciavano le sue labbra.
Mi tolsi velocemente la camicia per poi iniziare a baciargli la parte scoperta dal reggiseno.
Le baciai come se fosse l’ultima volta anzi è l’ultima volta.
I miei occhi pizzicarono mi trattenni, per poi mordermi il labbro mentre lei mi bacia e mordeva il collo.
Perrie, mi spiace così tanto.
 
**
Guardai per l’ultima volta la bionda al mio fianco e mi alzai coprendola bene con il lenzuolo.
Presi il borsone dove avevo buttato i miei vestiti che avevo nascosto nella cabina armadio, mi girai un’ultima volta per guardarla.
Infilai velocemente i vestiti e scesi scalzo per non fare rumore.
Guardai il salotto dove avevamo passato tanto tempo ad amarci eppure tutto era finito.
 
‘Malik, perfetto! I soldi ci sono tutti’ mi disse Travis dandomi una pacca ‘stai lontano da Perrie’ lui annui e poi mi guardò ‘dai tuoi occhi si vede quanto la ami ma Zayn non riuscirai a proteggerla’ lo scrutai dubbioso ‘capisco cosa provi.. io sono sposato e questo è il primo incontro che faccio dopo un anno e sarà anche l’ultimo ma non perché non mi piaccia ma perché sarebbe in pericolo Abby.
Zayn, voglio solo dirti che Perrie sarà sempre  in pericolo con te.. devi decidere: continuare a stare con lei e sapere che potrebbe succedergli qualcosa  visto il tuo lavoro’ disse facendo le virgolette con le dita ‘oppure lasciarla e stargli lontano.. te lo dico con esperienza.
Io non ho lasciato Abby ma sai quante volte hanno cercato di fargli qualcosa solo per un incontro andato male? ‘ lo guardai ‘e perché non l’hai lasciata?’ sorrise amaramente ‘l’ho lasciata e ho abbandonato tutto per cambiare, è stato facile per me.. io combattevo e basta ma tu?’ lo guardai per farlo proseguire ‘so di essere stato uno stronzo a chiederti i soldi ma volevo avvertiti, ora riprendili e fai quello che preferisci’ negai con la testa ‘Travis.. quanto tempo hai passato lontano da tua moglie?’ lui mi guardò e poi abbassò lo sguardo ‘due anni per farsi che fosse al sicuro ma lei non mi aspettato come desideravo’ poi sorrise ‘ma l’amore vince’ annui ‘dovrei lasciare Perrie per un po’, magari si farà una vita migliore’ mi mise una mano sulla spalla ‘puoi anche stare con lei’ negai ‘sono pericoloso per lei’ abbassai lo sguardo.
‘Grazie Travis’ lui sorrise ‘non ringraziare, mi ricordi com’ero io prima di conoscere la sofferenza e il distacco da Abby’ disse prima di mettermi una mano sulla spalla ‘ci vediamo’.
 
Serrai gli occhi per cacciare in dietro le lacrime.
Non potevo lasciarla così, non volevo ma che razza  di futuro potevo dargli?
Staccai un foglio dal mio block notes da disegno e presi una penna nera.
 
‘Amore mio,
so che quando leggerai questa lettera sarai sorpresa e anche impaurita ma ti prego non abbatterti.
Conoscerti è stata la cosa più bella della mia vita, mi hai fatto capire il vero significato di amare, mi hai fatto capire quanto un bacio possa valere e quanto un semplice ‘ti amo’ possa essere così importante.
Hai detto che mi saresti sempre stata vicina e io di questo ne sono felice, davvero.
Non sai quanto avrei voluto che fosse così ma non è possibile.
Quando tutto questo è diventato così difficile?
Vedevo i tuoi occhi e capivo che tutto si sarebbe risolto ma non è così.
Stare con me porta troppi rischi e non voglio che ti succeda qualcosa, la prima volta che mi hai baciato ho capito che eri diversa, le tue labbra erano diverse.
Sei sempre stata la ragazza che mi ascoltava e che mi amava per quello che ero, credo che mi ami ancora anche se sicuramente mi starai odiando.
Perrie, ti prego non dimenticare tutto quello che ci siamo detti, ti prego!
Ho vissuto dei mesi perfetti con te e se solo potessi ti porterei via con me ma non possibile.
Quando ti ho scritto che hai una bell’anima, non scherzavo e non copiavo il testo della tua canzone preferita.. io penso tutto questo.
Ti amo più di me stesso e forse per questo che me ne sto andando.
Odiami, distruggi le mie foto, i miei vestiti, il mio ricordo ma ti prego non dimenticare quello che c’è stato tra di noi perché erano i sentimenti più puri del mondo.
Soffrirai, si lo so, ma io soffrirò con te.
Sei la mia Giulietta, ti vorrei proteggere meglio di così ma questo è un modo per salvarti.
Io sono una persona impossibile e tu soffriresti di più a stare con me, ieri ti ho visto ballare e divertiti.. quello è il tuo mondo; dovresti stare con uno come loro e non con una merda come me.
Mi hai stravolto la vita Perrie Edwards e ti giuro che sarai sempre l’unica ragazza che mi ha fatto innamorare davvero.
Dimenticati di Rebecca, non era amore.. l’amore l’ho scoperto con te.
Ho capito la differenza tra il sesso e fare l’amore, ho capito quanto possa voler dire stare male perché la persona che ami più di tutti, sta piangendo davanti hai tuoi occhi.
Quando piangevi mi spezzavi il cuore, non riuscivo a capire perché i tuoi meravigliosi occhi azzurri dovessero contenere tutta quella sofferenza.
Eri una bambina abbandonata, che non era ancora cresciuta come si deve.
Ti mancava l’amore e io te l’ho dato e tu mi hai raccolto dalla strada.
Mi hai salvato ma io non riuscirò a salvare te.
Mi fermerò qui.
Sto piangendo troppo scrivendo.
Promettimi di non fare stupidate, ti prego.
Anche se saremmo divisi, il mio cuore sarà sempre con te.
Ti amo,
Zayn Malik.
 
Mi asciugai le lacrime e piegai la lettera per poi scriverci il nome ‘Perrie’, tolsi il braccialetto che tenevo al polso e lo lasciai sulla busta che avevo appoggiato al tavolo della cucina.
Aprì la porta e guardai un’ultima volta quella casa per poi sospirare e chiudere piano la porta.
Addio amore mio.
 
 
 
 
 
HELLO PEOPLE :)
Oggi ho visto this is us fvdjbfjed è bellissimo.
Visto che era in 3D quando Liam alzava un braccio io come una cogliona muovevo la mano in aria cercando di toccarlo.
Sono intelligente, sì.
Ho comprato anche ‘our moment’ è buonissimo
Allora il capitolo..
Ok, un pochino ho pianto per la lettera di Zayn.
Povera la mia Perrie.
Ragazzuole, tra poco finirà freedom e non credo ci sarà il sequel.
Ma potrei sempre cambiare idea uu
A proposito di idee pensavo di cancellare la storia e non so perché ahahha
Poi ovviamente non l’ho fatto.
Si,si Wesley è il migliore uu
AHAHAHAHAHAH ok, la smetto e me ne vado lol
Va beh spero vi piaccia, scusate gli errori.
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Un bacio, Marti.

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Capitolo 27
*** Capitolo ventisette; ***



 
‘Realized that I loved you in the fall.
Then the cold came, the dark days when fear crept into my mind.
You gave me all your love and all I gave you was goodbye.’
 
Presi quella lettera tra le mani e la strinsi al petto, mi aveva lasciata, mi aveva abbandonata.
Le lacrime scorrevano lungo le mie guancie e guardai il braccialetto che avevo trovato vicino alla lettera e che avevo legato al polso.
Morsi il labbro inferiore per cercare di smettere di piangere ma non riuscivo a fermarmi, mi accovacciai a terra e trattenni il respiro per qualche minuto e poi mi asciugai gli occhi.
Misi la lettera nella borsa e corsi fuori per tornare a casa.
Correvo a testa bassa per non far vedere le lacrime che scorrevano lungo le mie guancie, quando arriva davanti a casa aprì velocemente la porta per poi chiuderla con forza e corsi su per le scale per poi chiudermi in camera.
 Caddi a terra con le mani che mi coprivano il viso.
Quante bugie mi ha detto, quante? Mi ha illusa e basta.
Mi alzai e andai davanti allo specchio, il mio viso era rigato di lacrime e il mascara mi si era sciolto
‘non scherzo, tu sei bellissima anche senza trucco’ presi una spazzola che era appoggiata alla scrivania ‘piccola non devi essere insicura anche perché sei bellissima e io te lo ripeterò all’infinito’ e la lancia, facendo andare in mille pezzi il vetro.
Mi sedetti vicino alle schegge di vetro e ne presi alcune in mano per poi chiuderla e stringere forte.
Perché doveva farmi così male tutto questo? Perché doveva farmi male l’amore? Perché doveva farmi male Zayn?
Lasciai andare i cocci di vetro e mi alzai per poi vedere la mia mano piena di sangue e di tagli, inghiotti della saliva e presi un fazzoletto per tamponarlo ma senza successo.
La mano mi doleva ma l’abbandono di Zayn era peggiore.
‘Perrie?’ sentì mia sorella chiamarmi ‘stai bene? Abbiamo sentito dei rumori’ negai con la testa ‘va via, Charlie’ dissi continuando a tamponarmi la mano ‘ma Perrie’ mi alzai dal letto e aprì la porta con rabbia ‘ti ho detto di andare via e lasciarmi sola quale concetto non capisci?’ le gridai addosso con rabbia, la vidi indietreggiare e poi correre via, abbassai la testa e cercai di chiudere la porta ma una mano m’impedì di farlo, alzai la testa ‘Jonnie’ il ragazzo mi scrutò per poi entrare con forza in camera ‘ma che diavolo ti è preso?’ mi domandò davanti allo specchio rotto.
Ricominciai a piangere mettendomi la mano ferita dietro la schiena per non fargli vedere niente ‘Pezz’ sussurrò Jonnie prima di venire verso di me e mi abbracciò.
 
Due mesi dopo ..
 
Stavo camminando per il centro senza una meta precisa, come tutti i giorni.
Erano passati due mesi da quando Zayn se ne era andato, la ferita nel mio cuore era ancora aperta ma non lo dimostravo.
Non mi ha mai risposto alle chiamate, per quasi un mese ho cercato di contattarlo ma senza successo, lui non ne voleva più sapere di me e questo era logico.
Al polso avevo ancora il suo braccialetto, non mi è mai passato per il cervello di toglierlo e buttarlo.
‘Edwards’ mi voltai per vedere due occhi verdi scrutarmi ‘Harry’ sussurrai, non vedevo i suoi amici da così tanto tempo ‘come ti senti?’ mi chiese avvicinandosi con cautela ‘tutto apposto tu?’ il riccio fece spallucce ‘oggi Katherine ha un’ecografia, non vieni anche tu?’ non sentivo Katherine e neanche le altre da tanto tempo, negai con la testa ‘chiamala’ mi disse prima di passarmi il cellulare, negai con la testa ‘preferisco di no’ dissi abbassando lo sguardo ‘Perrie non devi mollare tutto per Zayn’ non sentivo il suo nome pronunciato da qualcuno da così tanto tempo ‘e lui che ha fatto, eh? Ho mollato tutto, no?’ dissi con cattiveria ‘sì, lui ha abbandonato tutto ma tu non devi fare così’ mi disse prendendomi con forza il braccio, lo scrollai e mi allontanai ‘senti, Harry lasciami stare’ dissi girando i tacchi ‘Perrie!’ mi gridò il moro, non l’ascoltai e me ne andai dalla parte opposta.
 
 
Mi fermai e mi appoggiai al muro, guardando il cielo.
Stava per piovere si poteva capire dalle nuvole nere che oscuravano il cielo di Londra.
Sospirai e guardai ancora il cielo.
‘Chissà dove sei ora’ dissi piano per poi mordermi il labbro, delle gocce cominciarono a scendere.
Perché non è qui con me?
Perché non è qui a proteggermi dalla pioggia?
Perché non è qui a baciarmi?
Perché non è qui a coccolarmi?
Perché non è qui a divertirsi?
Perché?
Delle lacrime scesero lungo le mie guancie ma stavolta non cercai di asciugarle, avevo bisogno di lui come un bambino ha bisogno del suo giocattolo.
Avevo bisogno di lui.
Volevo lui.
Non sentì più la pioggia cadere sulla mia testa, alzai la testa e vidi un ombrello nero sopra la mia testa ‘Zayn?’ domandai, mi voltai e vidi Adam che mi scrutava ‘non sono Malik’ disse schifato, abbassai lo sguardo ‘ti accompagno a casa?’ negai con la testa ‘ma sei tutta bagnata’ mi guardai i piedi e alzai le spalle
‘dai vieni con me’ disse prendendomi per mano e trascinandomi verso la via abitata.
Si fermò davanti a un appartamento bianco con la porta nera e cercò le chiavi nelle tasche, quando le trovo le infilò nella toppa ‘prego’ mi disse facendomi entrare in casa.
Mi guardai attorno, non era per niente accogliente anzi avevo un odore di chiuso e di fumo; emisi una smorfia e mi girai verso il ragazzo ‘perché mi hai portata a casa tua?’ domandai ‘eri lì da sola e mi facevi pena’ disse infilando l’ombrello nel porta ombrelli ‘me ne vado’ dissi cercando di raggiungere la porta ‘non volevo dire che mi fai pena ma non è giusto che tu stia male per lui’ lo guardai ‘dovrei soffrire solo per causa tua?’  dissi schifata ‘non dovresti stare male e basta’ negai con la testa ‘perché mi dici queste cose ora? Smettila di essere così falso’sbattei un piede a terra ‘Perrie, calmati’ negai con la testa ‘è tutta colpa tua da quando sei tornato mi hai rovinato la vita, ti odio, ti odio!’ gridai con le lacrime agli occhi ‘perché sei tornato? Perché non mi hai lasciato in pace?’ dissi colpendogli il petto con i miei piccoli pugni, Adam non si scosto ne altro mi lascio sfogarmi.
Quando ebbi finito mi allontanai da lui ‘Perrie, non è colpa mia se lui se ne è andato’ disse prendendomi il polso destro ‘è colpa sua, devi dimenticarlo!’ si avvicinò al mio viso e mi accarezzò una guancia ‘fatti proteggere da me’ negai con la testa e mi allontanai ‘Adam, non ti amo. Amo Zayn’ dissi guardandolo ‘non m’importa, dai proviamoci’ si abbassò e voltai il viso, posò le sue labbra sulle mia guancia.
Mi morsi il labbro e poi lo guardai, negai con la testa ‘vai a sederti sul divano, ti porto della cioccolata calda’ eseguì i suoi ordini e mi sedetti su quella stoffa bianca, era troppo duro e scomodo.
Socchiusi gli occhi e vidi un volto davanti a me ‘Zayn’ sussurrai prima di chiudere gli occhi del tutto.
 

ZAYN’S POV.
Ero di nuovo su un treno, non riuscivo a stare con la mia famiglia era una cosa impossibile per me.
Guardai fuori dal finestrino, tutto mi ricordava lei.
Il suo sorriso, i suoi occhi, il suo piercing al naso, i suoi capelli in disordine di prima mattina; un sorriso si fece largo sul mio viso.
Mi mancava da morire.
 
‘Zayn!’ mi saltò addosso mia sorella dopo aver aperto la porta ‘sei venuto alla fine’ annui e le diede un colpetto sulla testa ‘fammi entrare’ dissi prendendo il borsone, la mora sorrise e mi aprì di più la porta.
‘Waliyha, che succede?’ chiese mia madre raggiungendoci ‘Zayn’ sussurrò guardandomi ‘sono ancora il benvenuto?’ chiesi guardandola sorridente, ricambio il mio sorriso e mi abbracciò.
‘Vado a sistemare le cose in camera mia’ dissi salendo le scale.
Aprì la porta della mia camera e la trovai come l’avevo lasciata.
Cd sugli scaffali appesi sopra la scrivania, quest’ultima con sopra il mio computer e dei fumetti.
Il letto era fatto e camera profumava, mia madre aveva continuato a pulirla aspettando il mio ritorno.
‘Zayn?’ mi voltai e vidi Doniya scrutarmi ‘ehi’ dissi aprendo l’armadio per metterci dentro i miei vestiti ‘che ti è successo?’ la guardai e poi risi ‘niente, volevo solo tornare alle radici’ la vidi avvicinarsi a me ‘ti conosco, che ti è successo?’ negai con la testa ‘non capiresti’ sussurrai ‘Zayn, hai litigato con Perrie?’ il suo nome mi fece rabbrividire e mi cadde a terra la maglietta che avevo in mano ‘ho indovinato’ disse divertita ‘ti prego, lasciami solo’ lei mi guardo stranita e poi mi diede una pacca sulla spalla e spari chiudendo la porta.
Delle lacrime scesero lungo le mie guancie, non potevo più contare su di lei.
Mi odiava.
Guardai il cellulare delle chiamate da parte di Perrie e di Liam.
Due messaggi.
 
‘Che cazzo hai fatto? Sei un coglione! Chiamami subito, brutto cretino!
Liam’
 
‘Perché l’hai fatto?
Perché mi hai abbandonato?
Troppi perché e nessuna spiegazione, ti odio Zayn! Mi stai facendo del male enorme, peggio di tutto quello che mi aveva procurato Adam.
Sei un vigliacco e ti vorrei odiare ma non ci riesco.
Ti prego, torna.. io aspetto solo te.
Tua Perrie’
 
Lancia il telefono sul muro e poi diedi un pugno talmente forte che mi uscì del sangue dalle nocche.
Mi stai facendo del male enorme, peggio di tutto quello che mi aveva procurato Adam.
Mi ama ancora , dovrebbe solo odiarmi.
 
Guardai la mano fasciata, alla fine me la sono rotta diverse volte sempre per quel maledetto messaggio che mi girava in testa.
In questi mesi avevo fatto molto per dimenticare tutto ma il risultato era peggiore, mi distruggevo il fegato con l’alcol ma Perrie non se ne andava dalla mia mente.
‘Scusa, posso sedermi?’ una voce mi sveglio dai miei pensieri e annui per poi vedere una biondina sedersi al posto accanto al mio ‘sono Mia’ disse porgendomi la mano ‘Zayn’ dissi non calcolando la sua mano alzata verso di me, lei tossì ‘torni a Londra?’ annui guardando fuori dal finestrino ‘oh, anch’io!’ esclamò felice, non la guarda e continuai a pensare a Perrie ‘che ne dici se quando arriviamo andiamo a bere qualcosa?’ la guardai e poi sorrisi ‘tesoro, se vuoi abbondarmi ti sbagli di grosso, non m’interessano le tipe come te’ dissi sorridendo sfacciatamente, la bionda mi guardò infuriata e poi si alzò per tornare dal gruppetto delle sue amiche che mi scrutavano come dire ‘è  pazzo, ha rifiutato Mia’ negai con la testa e l’appoggiai al finestrino.
Mi sembrava tutto così strano, mi morsi il labbro inferiori e presi il telefono che ormai era conciato da buttare ma funzionava comunque.
Guardai la foto della bionda che avevo ancora come salva schermo e una morsa allo stomaco si fece sentire, il cellulare segnava le sette e mezza di sera e tra poco sarei tornato a Londra.
Sarei tornato ma non l’avrei cercato, l’avrei lasciata in pace, libera.
Sospirai e aprì l’applicazione di facebook sul cellulare.
Solite notifiche per eventi, tag o messaggi.
Non aprì nessuna di questa ma digitai il suo nome, il suo profilo non era cambiato più di tanto, tranne la sua relazione sentimentale che ovviamente ora segnava single.
Le ultime foto risalivano a due mesi fa, il suo sorriso era un colpo al cuore, toccai lo schermo cercando di delineare il contorno del suo viso.
Era perfetta, mi manca da morire.
Una voce metallica annunciò l’arrivo a Londra e il treno si fermò facendomi colpire lo schienale del sedile, posai il telefono in tasca e presi il mio borsone dal riparto superiore.
Camminai verso l’uscita quando sentì la voce della bionda con le sue amiche ‘com’è possibile che quel viso perfetto mi abbia rifiutato’ si lamentò la bionda ‘secondo me è gay per questo’ rispose abbracciandola, passai accanto e le guardai ‘non sono gay, troie’ dissi scendendo da treno e andando verso l’uscita della stazione.
Non avevo avvertito nessuno del mio ritorno tranne Niall, lui erano l’unico che non aveva contatti con Perrie.
‘Niall!’ lo raggiunsi abbracciandolo ‘oh, lo stronzetto è tornato’ disse dandomi una pacca sulla spalla ‘non sai che viaggio di merda’ dissi accendendomi una sigaretta ‘allora perché sei tornato?’ domandò accendendosi una sigaretta anche lui ‘i miei mi fanno impazzire, preferisco stare solo’ dissi alzando le spalle ‘non la vuoi chiamare?’ mi domandò improvvisamente, lo guardai e poi negai con la testa ‘starà meglio senza sapere’ dissi incamminandomi verso casa.
 
Quando aprì la porta un odore di chiuso mi fece  arricciare il naso ‘merda’ sussurrai prima di andare ad aprire tutte le finestre ‘potevate aprirle, no?’ domandai ironico a Niall ‘e noi che cazzo ne sapevamo che saresti tornato?’ domandò a sua volta ‘non chiami gli altri?’ mi domandò ancora, ci pensai su un po’ ‘chiamali tu e falli venire’ lui annui e uscì per telefonare.
Salì le scale ed entrai nella stanza da letto, il letto era ancora disfatto e dei vestiti erano sparsi per terra comprese le mutandine di Perrie, risi e le presi per poi buttarle in un cassetto.
Mi buttai sul materasso e mi lasciai cullare dall’odore che emanava il cuscino sotto la mia testa.
Era così bello e doloroso essere tornato.
 

PERRIE’S POV.
Mi svegliai e mi stiracchiai per poi guardarmi intorno, mi trovai in un letto matrimoniale con addosso i miei vestiti e mi alzai per poi scendere le scale.
Sentì una voce femminile e una voce maschile, raggiunsi la cucina e vidi Adam seduto con una biondina ‘ti rendi conto? Un imbecille mi ha rifiutato sul treno’ il ragazzo trattenne una risata ‘che ti ridi coglione? Perché sono tua sorella’ la sorella? Non sapevo che Adam avesse una sorella.
‘Non gridare, Perrie dorme’ la bionda lo guardò incuriosita ‘Adam’ dissi entrando, il moro si volto per guardarmi come fece la sorella che emise una smorfia.
‘Grazie ma vado a casa’ dissi prendendo le mie scarpe che erano appoggiate vicino alla porta ‘Perrie, aspetta’ mi voltai e vidi il moro mettersi la giacca ‘ti accompagno’ annui e aprì la porta.
 
Stavamo camminando per le vie di Londra dove si trovavano tutti i bar più belli della capitale ‘allora, hai pensato a quello che ti ho detto?’ domandò, negai con la testa ‘non posso, non ti amo, amo lui’ lo vidi rattristarsi ‘ma io non volevo una relazione, volevo solo essere tuo amico’ mi morsi il labbro ‘ti prego’ annui poco convinta, il ragazzo sorrise e mi abbracciò.
Ricambia a stento l’abbraccio e guardai all’interno di un locale e fu lì che lo rividi.
 

ZAYN’S POV.
La vidi lì mentre abbracciava il ragazzo che l’aveva umiliata, picchiata e derisa.
Strinsi la mascella e guardai Harry al mio fianco, il riccio si volto nella direzione che gli avevo indicato con la testa, strabuzzo gli occhi e poi mi guardò di nuovo.
‘Vuoi andare?’ negai con la testa ‘voglio solo una fottuta birra’ dissi a denti stretti, alzandomi per raggiungere il bancone.
Lo stava abbracciando, stava uscendo con lui.
Mi aveva sostituito con lui.
Mi aveva dimenticato con lui.
 
La campanella della porta mi fece distrarre e la vidi entrare seguita da Adam, mi voltai di spalle sperando di non essere visto ma così non fu.
‘Stronzo’ mi girai e la vidi, non piangeva anzi era arrabbiata.
Le sue gote erano dipinte di rosso e mi guardava mordendosi il labbro inferiore, avrei voluto prenderla e baciarla e piangere ma non potevo.
‘Ciao bambolina’ dissi senza giri di parole ‘non chiamarmi bambolina, stronzo’ disse serrando le labbra, stava per piangere ‘che vuoi?’ domandai come se non ci vedessimo da un giorno e invece erano passati due mesi ‘sei sempre stato a Londra?’ domandò, negai con la testa ‘sono tornato oggi’ dissi calmo, lei cercò di poggiare una mano sulla mia guancia, non mi mossi e lasciai che il suo tocco si avverò.
Dopo pochi secondo levai con forza la sua mano ‘ti ho detto già tutto’ dissi guardando a terra ‘poi hai Adam ora’ dissi trattenendomi a prenderlo a pugni ‘idiota, sei solo un’idiota’ alzai il viso e la vidi in lacrime ‘perché fai così, perché?’ disse correndo via, guardai Adam sorride soddisfatto per poi corrergli dietro.
Dovevo corrergli io dietro e invece me ne stavo fermò cercando di trattenere le lacrime ‘una birra’ dissi al barista prima di toccarmi la guancia che lei aveva accarezzato.
 
L’hai persa, Zayn.





 

HELLO PEOPLE :)
Hi, i’m Keaton, i’m Wes , i’m Drew and we’re Emblem3.
Vi sono mancata? Lo so, dovevo aggiornare prima ma avevo perso l’ispirazione.
Ma tutto apposto, ora mi sono venute in mente cose nuove.
Zayn se ne è andato ma è tornato (so che non potevate vivere senza di lui hahaha).
Perrie è disperata ma per ora non ha fatto stupidaggini e Adam si sta facendo vivo.
Questa Mia non mi convince e a voi? E’ la sorella di Adam quindi non è un bel tipo.
Comunque le little mix sono in Giappone, yay.
Domani inizio la scuola :(
Non ho sbatti, raga ahahhaa
Comunque buon scuola a tutte :)
Va beh spero vi piaccia, scusate gli errori.
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Un bacio, Marti.

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Capitolo 28
*** Capitolo ventotto; ***




‘I'm really gonna miss you picking fights
And me falling for it, screaming that I’m right
And you would hide away and find your peace of mind
With some indie record that's much cooler than mine
Ooh, you called me up again tonight but
Ooh, this time, I’m telling you, I’m telling you.’
 
Il locale dove mi trovavo puzzava di fumo ed alcol, tutti gli individui che si trovavano in quel luogo erano tutti sudati e  ballavano appiccicati.
‘Tieni’ mi disse Adam porgendomi un bicchiere con un liquido rosso, lo presi e iniziai a berlo senza ascoltare quello che mi stava dicendo il moro.
‘Perrie’ mi richiamo il ragazzo togliendomi il bicchiere dalla bocca, lo guardai e alzai un sopracciglio ‘vacci piano’ ridacchiai e ripresi a bere; volevo solamente dimenticare quello che era successo e che stava succedendo, rivedere Zayn è stato terribile.
I suoi occhi non esprimevano emozione, la sua voce era priva di qualsiasi sentimento.
Non era il ragazzo di cui mi ero innamorata.
‘Torno subito’ disse Adam alzandosi e andando vicino a dei ragazzi, distolsi lo sguardo per guardarmi intorno: ragazzi che ci provavano con delle ragazze, coppie che si baciavano e ragazze che si strusciavano su altri.
Tolsi lo sguardo e ripresi a bere.
Ho sempre pensato che bevendo non si risolvi niente ma devo cercare di dimenticarlo in qualche modo anche se fosse quello più squallido.
Alzai gli occhi sulla pista da ballo e vidi un ragazzo biondo sorridermi, sbuffai e cercai  qualcosa di più interessante da guardare.
‘Hei’ alzai il viso e vidi il biondo sorridermi, alzai un sopracciglio e lo guardai ‘sono Ryan’ mi porse la mano, lo guardai ancora e gliela strinsi ‘Perrie’ il ragazzo sorrise e poi si sedetti vicino a me ‘sei sola?’ negai con la testa ‘sono qui con una persona’  lo vidi annuire e guardarsi intorno ‘sei qui con Adam?’ lo guardai stupita e poi annui ‘immaginavo’ dissi ridendo ‘Adam porta sempre una ragazza nuova qui’ lo guardai non capendo di cosa stesse parlando ‘non sono la sua ragazza’ dissi guardandolo male ‘meglio così’ disse appoggiando la schiena allo schienale del divanetto.
Quel ragazzo mi spaventava, ero bello ma tremendamente misterioso e stronzo.
Mi alzai ma una mano prese il mio polso ‘se mi molli mi fai un favore’ dissi amaramente, lui sorrise e mi spinse sul divano facendo sedere ‘aspettiamo Adam, no?’ mi sussurrò all’orecchio.
Rabbrividì e mi spostai da lui guardandomi intorno ‘Ryan’ mi voltai e vidi Adam davanti a noi, il biondo sorrise ‘da quanto tempo che non ti vedo.. hai una nuova amica’ disse malizioso, il moro negò con la testa ‘lasciala perdere non è come le solite che dopo ti scopi’ rabbrividì e mi alzai ‘è meglio se vada a casa’ Ryan mi fermò ancora ‘dai divertiamoci e basta! Non ti scoperò’ lo guardai schifata ‘tieni comunque’ disse Adam prima di lanciare al biondo una pillola bianca, gli guardai mandarla giù per poi sorridere ‘ne vuoi una?’ mi chiese il biondo, negai con la testa ‘dai è solo per divertirsi’ sbuffai ‘ho detto di no’ dissi infastidita ‘lasciala perdere Ryan! Perrie è una brava ragazza e non si spinge mai oltre per questo alle volte perde tutto’ abbassai lo sguardo.
Adam sosteneva che avevo perso Zayn perché non mi spingevo mai oltre e perché stavo sul normale, non so cosa mi prese ma alzai velocemente la testa e allungai una mano verso il biondo.
Ryan sorrise e poi mi borse una pillola bianca, guardai una volta lui, Adam che mi scrutava e poi la pillola.
Feci un lungo sospiro e la mandai giù velocemente.
 
Stavo ballando insieme a Ryan e Adam, strusciandomi addosso al biondo che sorrideva soddisfatto ‘amico, tra un po’ ci sarà  uno spettacolino come sempre’ disse Ryan sorridendo al moro ‘che spettacolino?’ domandai ridendo senza motivo ‘delle ragazze posso fare uno spogliarello se vogliono’ spiego velocemente Adam ‘vuoi partecipare?’ domandò il biondo poco dopo, risi ancora e sorrisi ‘non sarebbe male’ dissi posando le braccia sul collo del biondo e ballando con il moro che mi teneva i fianchi.
 
ZAYN’S POV.
Mi guardavo intorno senza riuscir a dimenticare i suoi occhi azzurri.
Strinsi il bicchiere che avevo in mano e lo tracannai velocemente per poi pulirmi la bocca con il dorso della mano.
‘Zayn, divertiti!’ mi disse Louis prendendomi da un braccio e trascinandomi in pista ‘non so ballare, dimmi che cazzo ci faccio in una discoteca come questa?’ dissi guardandomi attorno per vedere tutti i presenti ballare attaccati al culo dell’altro, il moro sbuffo e prese una biondina per poi iniziare a ballare.
Mi guardai intorno senza muovervi, vidi una biondina ballare insieme a due ragazzi.
Un brivido mi percosse la schiena e poi guardai alla mia destra, una morettina si avvicinò a me sorridendo ‘ciao io sono Lucy’ annui ‘Zayn’ mi sorrise ancora e poi poso le sue mani sul mio collo e iniziò a ballare.
Un tempo questo mi avrebbe fatto eccitare ma ora non più, non m’interessa una cazzo di bambolina che mi balla per scoparmi.
Staccai le sue mani e la guardai ‘ascolta, non ho intenzione di andare a letto con nessuna’ dissi seriamente lei rise e negò con la testa ‘non m’interessi, sono lesbica’ sgranai gli occhi e lei ridacchiò ‘la biondina che sta ballando con quei è completamente fatta e provarci non sarebbe un male’ la guardai di sottecchi ‘e io che c’entro?’ domandai ‘certe volte ti fissa ma i suoi amici la riportano da loro’ annui ‘ascolta, ti aiuto almeno non ho ochette che mi girano intorno’ annui felice e posai le mie mani sui suoi fianchi.
Guardai Louis che stava ballando con una biondina che sorrideva, almeno sembrava felice.
Riposai il mio sguardo sulla ragazza davanti a me e la vidi osservare qualcuno dietro di me, mi girai e vidi la biondina di prima ridere con un biondo.
Non riuscivo a vedere  la ragazza dai capelli biondi forse perché troppo bassa dal resto delle altre ragazze ma qualcosa m’incuriosì.
 
Continuavo a ballare con Lucy da un po’ ma a un certo punto la vidi irrigidirsi e sorridere ‘non ci posso credere’ sibilò sorridendo ‘cosa?’ domandai guardandola ‘sai che in queste serate delle ragazze si spogliano?’ annui ‘beh la biondina lo vuole fare’ disse ridacchiando, sbuffai e mi voltai per vedere delle ragazze sul palco.
I miei occhi furono attratti da quella  chioma bionda che copriva il viso della ragazza, sospirai e mi avvicinai piano al palco seguito da Lucy.
‘L’hai vista in faccia?’ le domandai, lei annui ‘è bellissima’ la guardai e poi posai il mio sguardo sulle ragazze, non erano niente di speciale le solite ragazzine in cerca di attenzione.
‘Voglio vederti’ sussurrai a bassa voce guardando la bionda di schiena, sembrò che le mie parole le arrivarono alle orecchie e si voltò.
Il mio cuore perse un battito, non poteva essere.
Perrie.
Non poteva essere.
‘L’hai vista?’ mi domandò sorridendo la mora, la guardai e deglutì ‘non può essere’ sussurrai a pena, era fatta e pure tanto.
Mi guardai attorno per poi vedere il biondo di prima insieme ad Adam che sorridevano alla bionda, avanzai verso il palco proprio nel momento in cui un ragazzo salì sopra al palco per fare un annuncio.
Le ragazze iniziarono a ridere e alcune iniziarono a slacciarsi il vestito o  a togliersi la maglietta, prima che la bionda riuscisse a fare qualcosa l’afferrai da un braccio e la feci scendere.
‘Zayn’ rise lei per poi posare le sue mani dietro al mio collo ‘mi sei mancato tanto’ disse prima di posare le sue labbra sulle mie, prosegui il bacio senza rendermene conto e poco dopo mi staccai.
La ragazza sorrise e mi prese per mano ‘vieni’ disse piano, ero incantato da lei, ero fottutamente dipendente da lei.
‘Zayn’ la ragazza di prima si palò davanti a noi e guardò Perrie sorridendo maliziosamente ‘ciao sono Lucy’ porse la mano, la scansai ‘è la mia ragazza’ dissi sicuro, la mora trasali per poi guardarmi male e andarsene.
‘Ma non ci eravamo lasciati noi?’ domandò Perrie ridacchiando posando un dito sulle mie labbra, negai con la testa ‘che hai preso?’ domandai, lei rise ancora ‘ma niente.. solo una pillola davvero buona’ la guardai e la sollevai da terra caricandomela sulle spalle.
Prima che riuscissi ad uscire dal locale una voce mi chiamò, mi voltai e vidi il viso di Adam irrigidirsi ‘dove la porti?’ lo guardai ‘lontano da qui e lontano da te’ dissi continuando a camminare senza voltarmi.
 
**
Quando finalmente arrivai a casa Perrie si era addormentata così la presi in braccio e la portai in camera da letto per lasciarla riposare.
‘Zayn’ mi voltai e vidi la sua mano afferrare la mia ‘non mi lasciare ancora, resta con me’ le posai un dito sulle labbra ‘non pensarci, riposa’ lei nego con la testa e mi tirò facendomi cadere sopra di lei, mi abbracciò forte e iniziò a piangere.
Mi sollevai sui gomiti e la guardai mentre si copriva il viso con le mani ‘Pezz’ sussurrai e le tolsi le mani per poterle lasciare un bacio sulla guancia.
La bionda trasali e prese il mio viso tra le mani e mi baciò lentamente, facendo entrare la sua lingua nella mia bocca.
Il mio cervello ripeteva ‘Zayn, staccati! Hai detto che l’avresti lasciata in pace’ mentre il mio cuore palpitava, questa volta lei prendeva le decisioni e in poco tempo mi levò la camicia per buttarla in un angolo della stanza.
‘Perrie’ sussurrai sopra le sue labbra ‘ti amo, lasciati amare’ disse lei riprendendo a baciarmi.
 
PERRIE’S POV.
La testa mi girava e non ricordavo niente della sera precedente.
Mi sollevai sui gomiti e mi guardai intorno ‘la stanza di Zayn’ sussurrai, guardai il lenzuolo che copriva il mio corpo nudo e sentì lo scorrere dell’acqua della doccia.
Mi alzai coprendomi con il lenzuolo e mi avvicinai al bagno, aprì la porta ed entrai.
‘Zayn’ sussurrai, la tendina della doccia si scosto un po’ e vidi il moro completamente bagnato che mi scrutava ‘stai meglio?’ domandò, non gli risposi ma tolsi velocemente il lenzuolo per poi entrare nella doccia e baciarlo.
Avevo bisogno delle sue labbra, dei suoi baci, delle sue carezze e due suo amore.
Zayn prosegui il bacio come mi aspettavo e poso le sue mani sui miei fianchi mentre io mi reggevo alle sue spalle ‘ti amo’ sussurrai dopo essermi staccata da lui.
Il moro tolse le mani dai miei fianchi e uscì dalla doccia lasciandomi lì da sola, ancora.
 
Mi asciugai velocemente e infilai una felpa nera del ragazzo per poi scendere in cucina.
Lui era seduto e mi dava le spalle ‘hei’ sussurrai al suo orecchio, lui si girò di scatto e mi guardò spaesato ‘scusa’ sussurrò prima di alzarsi e posare la tazza nel lavandino, lo presi da un braccio e lo feci girare.
‘Mi sono rotta le scatole delle tue scuse e sai il mio cervello dice di non perdonarti mentre il mio cuore si romperebbe se te andassi ancora’ si morse un labbro e mi guardo ancora una volta prima di superarmi e andare in salotto.
 
You just see right through me but if you only knew me
We could be a beautiful miracle unbelievable instead of just invisible.
 
Mi morsi il labbro e lo segui in salotto ‘Zayn’ il ragazzo non mi ascoltò e continuo a leggere un fumetto, alzai gli occhi al cielo cercando di non piangere.
Feci un respiro profondo e mi avvicinai togliendogli il giornaletto dalle mani ‘Perrie, non ho voglia di parlare’ sbuffò ‘io si, ti prego’ dissi cercando di trattenere le lacrime.
‘Non voglio abbandonarti, ti amo troppo’ dissi guardandolo negli occhi, lui si rigirò le mani e poco dopo vidi la mano sinistra fasciata da una garza ‘che hai fatto?’ domandai avvicinandomi preoccupata alla sua mano, lui emise una smorfia e mi guardo alzando le spalle ‘ti prego, Zayn’ dissi iniziando a piangere, mi fece sedere sulle sue gambe e mi tolse dei capelli dal viso.
‘Non sai quanto vorrei stare con me, amore mio ma non è possibile! Ho troppa paura che ti possano farti del male.
Tu saresti spaventata e non riusciresti più a sopportarmi e vorresti scappare da me e questo non lo accetterei mai’ dissi asciugandomi le lacrime con la mano ‘perdonami per il male che ti ho fatto e che ti farò’ mi morsi il labbro e iniziai a singhiozzare più forte.
‘Perrie è un addio’ disse serio.
 
Un addio.
 
HELLO PEOPLE :)
Lo so, sono in ritardo ahahhaha
Comunque come sta andando la scuola? A me gne.
Mi sono rotta ahhaha
Poi tutte ste coppiette di fidanzati mi danno il volta stomaco, pft.
Allora ho trovato Adam su facebook e vi giuro che stavo morendo, mado.
Ha un bel fisico ma di faccia non è niente di che anzi.
Sto ridendo troppo ahaha
Ok, bastaaa.
Comunque ditemi che ne pensate e scusate per gli errori.
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Un bacio, Marti.

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Capitolo 29
*** Capitolo ventinove; ***




‘I came in like a wrecking ball
I never hit so hard in love
All I wanted was to break your walls
All you ever did was wreck me
Yeah, you wreck me.’
 
Guardai un’altra volta la mia figura allo specchio.
Il viso truccato, il vestito bianco fin troppo corto e i sandali ai piedi con le unghie smaltate di nero come quelle delle mani.
Ero cambiata.
Non mi riconoscevo neanch’io certe volte, i miei occhi non esprimevano niente erano tristi e vuoti; i capelli biondi erano diventati più cari per via di una tinta.
I miei vestiti colorati non esistevano più.
Indossavo solo abiti di colore nero o bianco.
Scesi lentamente le scale prima di controllare l’ora al cellulare, era passata mezzanotte e io stavo per uscire.
Volevo incontrare Emily, avevo bisogno di parlare.
Katherine non la sento da tanto tempo e mi vergognavo di tutte le chiamate che avevo rifiutato e dei messaggi che avevo eliminato senza prima leggerne nemmeno uno.
Presi la borsa dal divano e uscì velocemente da casa, quel luogo mi stava soffocando.
Da quando Zayn mi aveva detto addio tutto mi sembrava soffocante.
Camminai lentamente verso le vie mondane di Londra e imboccai la prima via a destra.
 
‘Mi stai dicendo addio sul serio?’ domandai con le lacrime ‘si’ disse duro.
Lo guardai un’ultima volta prima di prendere le scarpe e correre fuori da quella casa.
 
Sono passate poche settimane dal nostro ultimo incontro ma i suoi occhi gelidi mi tagliavano ancora il cuore.
 
I nostri cuori, li abbiamo lacerati e incatenati invano
Abbiamo saltato senza mai chiederci il perché
Ci siamo baciati, sono caduta sotto il tuo incantesimo
Un amore che nessuno potrebbe negare.
 
La scritta amnesy illuminava la porta di un piccolo pab, entrai guardandomi attorno.
Cercai la chioma bionda di Emily, la vidi seduta a un tavolo con un ragazzo moro.
Mi incamminai verso di lei e mi fermai quando i miei occhi incontrarono quelli del moro, Louis.
Emily si voltò a destra e un sorriso si fece largo sul suo viso quando finalmente mi vide ‘Perrie’ disse alzandosi e abbracciandomi, non ricambiai ma continuai a fissare Louis.
‘So che volevi che ci incontrassimo da sole ma Louis ha insistito per accompagnarmi’ disse ridendo ‘ha detto che non si fidava a lasciarmi andare in giro da sola’ annui e mi accomodai sulla sedia vicino a quella bionda.
‘Come stai?’ mi domandò la bionda sorridendomi, alzai le spalle ‘puoi parlare davanti a Louis’ la guardai e poi guardai il ragazzo davanti a me.
Il suo sguardo era incomprensibile.
Spostò lo sguardo da me per guardare la sua migliore amica ‘Pezz, tra un po’ ci sarà lo spettacolo della scuola di canto, vieni’ disse la bionda sorridendo e prendendomi la mano sinistra, negai con la testa ‘non mi piace più cantare davanti a qualcuno’ dissi amaramente, il moro mi scrutò e poi prese un sorso della sua birra.
‘Hai sempre amato cantare’ disse ancora Emily ‘lo so ma non mi va più. Non mi va più di fare quello che facevo prima’ dissi alzando le spalle ‘so che Katherine ha fatto la prima ecografia con Harry’ sollevai lo sguardo e una morsa allo stomaco mi bloccò il respiro.
Non ho accompagno la mia migliore amica alla sua prima ecografia ma l’ho lasciata nelle mani di un ragazzo che non conosco neanche.
Sono una pessima amica anzi sono una pessima persona.
‘Non ti preoccupare, ti capisce’ disse la bionda posando una mano sulla mia, la levai con disgusto ‘perché cerchi di fare finta di capirmi? Tu non mi capisci Emily! Non puoi capirmi, Liam sta ancora con te’ gridai e vidi i suoi occhi inumidirsi e si alzò di colpo ‘se vuoi saperlo ci siamo lasciati’ disse secca per poi correre via.
Deglutì e poi osservai il moro che continuava a bere la sua birra.
Abbassai lo sguardo ‘non stai soffrendo solo tu’ disse piano, sollevai lo sguardo e i miei occhi azzurri si incontrarono con i suoi ‘stai soffrendo ma ricordati che non si è mai da soli’ lo guardai contrariata ‘Emily e Liam si sono lasciati due giorni fa eppure lei è venuta qui solo per te’ continuò ‘so che t’interessa solo di Emily ma io non le ho imposto di venire’ il ragazzo sollevo un sopracciglio e poi mi guardò ‘se m’interessava solo Emily ora non sarei seduta qui con te’ lo guardai e alzai le spalle ‘puoi seguirla’ lui ridacchiò piano ‘lei sa a badare a se stessa, tu no’ disse alzandosi ‘vieni, andiamo a divertirci’.
 
**
Louis stava prendendo da bere mentre lo osservavo da un divanetto.
Non l’avevo mai considerato più di tanto ma il suo carattere così sicuro di se ma premuroso mi fece crescere una simpatia inaspettata per il morettino.
I suoi occhi azzurri erano speciali ed erano molto simili hai miei e questo mi faceva piacere.
‘Tieni’ mi porse un bicchiere ‘è analcolico’ precisò prima di bere un sorso del suo, lo imitai mentre i miei occhi non sfuggiva a ogni sua mossa.
E’ bellissimo anzi oserei perfetto.
I suoi occhi erano allegri anche se il suo viso era serio, sorrisi e negai con la testa.
‘Che hai?’ mi voltai e vidi Louis seduto affianco a me ‘i tuoi occhi sono allegri’ dissi guardandolo ‘ma il tuo viso è serio anche fin troppo’ il moro sorrise di sghembo ‘i tuoi occhi non sono neanche così tristi, sei tu che ti sei puntata del dover essere triste e dover odiare tutti’ lo guardai e poi negai ‘non è così’ lui mi guardò e rise ‘a no? Tu amavi cantare e ora perché non vuoi più farlo? Vuoi solo negarti la felicità, Perrie’ non cercavo di togliermi la felicità mi dava solo fastidio vedere tutta questa allegria mentre a me era stata negata.
‘Lascia perdere Zayn’ disse velocemente ‘non riusciresti neanche più a ragionarci con lui’ disse serio ‘in che senso?’ lui alzò le spalle ‘ora come ora nessuno riesce a parlargli, non sappiamo neanche cosa fa’ annui piano e poi mi alzai ‘balliamo?’ domandai, lui sorrise e si alzò con me.
 
Le sue mani sui miei fianchi mi fecero rabbrividire ma sorrisi guardandolo.
‘A proposito’ mi sussurrò all’orecchio ‘hai preso la tua prima pasticca’ disse ridendo, arrossì fino alla radice dei capelli ‘ero nel tuo stesso locale, tranquilla’ gli diedi una gomitata e ridacchiai ‘non sei così male come diceva Harry’ rotai gli occhi e poi risi ‘sai Harry non dirà mai qualcosa di carino su di me’ lui sorrise ‘beh non si sa mai’ disse sorridendo e per poi pizzicarmi il fianco.
Arrossi e abbassai la testa continuando a ballare assieme a lui.
 
ZAYN’S POV.
Stavo ballando insieme a due ragazze, una castana e una rossa.
Ero troppo ubriaco anche loro per distinguere i volti delle due ragazze, volevo solo portarmele a letto e poi dormire.
Stavo baciando avidamente le labbra della rossa quando una bionda mi staccò dalla presa della ragazze e mi fece girare verso di lei.
Si morse il labbro per poi strusciarsi addosso a me, farfugliai qualcosa prima che la bionda si girò e mi fissò negli occhi ‘sono Mia’ disse sorridendo, annui con poca importanza ‘ci siamo conosciuti in treno’ la guardai attentamente ‘mi ricordo qualcosa’ dissi sorridendo, lei mi imitò e poi poso le sue labbra sulle mie iniziando a succhiarmi con forza il labbro inferiore.
Si staccò dopo poco e mi guardò ‘io non scopo nelle discoteche’ annui e la presi velocemente per mano ‘andiamo da me’ dissi avvicinandomi alla mia mota ‘riesci a guidare?’ mi domandò ridendo ‘muoviti’ dissi lanciandogli un casco.
**
Dopo essermi sfogato con lei caddi sul materasso morbido e mi coprì la parte inferiore con la coperta ‘vivi bene’ disse ridendo guardandosi intorno, le foto erano sparite dalle pareti come quella che era sul comodino.
Il loro posto erano infondo all’armadio.
Vidi la bionda sbirciare nei cassetti ‘queste sono tue?’ disse tirando fuori delle mutandine, arrossì e le presi velocemente ‘ovvio che no’ dissi rimettendole nel cassetto e chiudendo con forza ‘hai una ragazza?’ negai guardando dritto davanti a me ‘sono della mia.. ex ragazza’ dissi inghiottendo della saliva ‘come si chiama?’ domando la bionda appoggiando la testa sul mio petto.
Rabbrividì e la staccai.
Nessuna doveva o poteva farlo, solo lei poteva.
Solo Perrie avevo certe permessi su di me.
‘Non ti riguarda’ dissi velocemente prima di sdraiarmi completamente sul letto ‘mmh’ la senti lamentarsi e mi voltai e la guardai.
Era insignificante, il viso magro, gli occhi scuri e i capelli biondo cenere.
Sospirai ‘che hai?’ domandai ‘odio l’odore di questo cuscino’ disse togliendolo e posandomelo sul petto, lo presi e lo misi dietro alla testa.
L’odore di vaniglia mi travolse.
Il suo odore mi travolse o meglio il suo ricordo.
‘Comunque che ne dici se domani facciamo qualcosa?’ mi domandò la ragazza girandosi e appoggiandosi con i gomiti sul letto per guardarmi ‘abbiamo solo scopato, Mia’ dissi tranquillo.
La sbronza mi era passata, non ero completamente ubriaco allora.
‘Ma tu mi piaci’ disse sorridendo, la guardai ‘tu no’ dissi sorridendo e voltandomi ‘hai tanti segni sulla schiena’ disse toccandogli, un altro brivido percosse la mia schiena.
Quei segni erano di Perrie e dell’ultima volta che eravamo stati insieme.
‘Dai Zayn, come sei deprimente’ disse sdraiandosi sul letto ‘fai come vuoi, puoi anche andartene’ dissi cercando una sigaretta nel cassetto ‘mi stai trattando come una puttana?’ sollevai le spalle e ne accessi una ‘sei un pezzo di merda’ disse prima di alzarsi e cercare i suoi vestiti sul pavimento.
Poco dopo mi guardo e sorrise ‘questa è la tua ex?’ mi domandò mostrandomi il mio cellulare, ringhiai e mi alzai togliendoglielo con violenza ‘devi farti i cazzi tuoi’ ringhiai ‘l’ho vista a casa di mio fratello’ mi irrigidì a quelle parole ‘chi è tuo fratello?’ domandai in un sussurro ‘Adam’.
 
PERRIE’S POV.
Louis mi stava accompagnando a casa mentre scherzavamo.
‘Grazie per tutto’ dissi davanti alla porta, lui negò con la testa ‘è ritorna a vestirti come prima e rifatti bionda, bionda’ disse lasciandomi un buffetto sulla guancia, sorrisi e feci l’occhiolino.
‘Che ne dici se pranziamo insieme domani? Cioè oggi’ risi insieme a lui e annui ‘ma certo’ lui mi guardo e poi rise ‘ti vengo a prendere verso l’una qui’ risi anch’io e annui ‘riposati’ disse prima di lasciarmi un bacio sulla guancia.
Lo vidi andarsene ed entrai in casa sorridendo, mi sentivo meglio, mi sentivo bene.
Sali piano che scale ed entrai in camera mia per poi buttarmi sul letto sorridendo, una luce mi fece sobbalzare.
Mia madre entrò velocemente chiudendo la porta alle sue spalle e si sedette sul letto vicino a me ‘quel ragazzo chi è?’ mi domandò ridendo ‘è un amico, Louis’ dissi guardandola seria, la vidi annuire e poi toccarmi i capelli ‘amore, che ne dici di tornare bionda?’ annui ridendo e mi lasciai cullare dal suo dolce abbraccio.
Mi erano mancati così tanti gli abbracci.
Forse fu per tutto quello affetto che mi addormentai tra le braccia mia madre.
 
Quando mi svegliai la luce splendeva e dei raggi ricadevano sul pavimento, sorrisi e mi alzai stiracchiandomi.
Erano solo le dieci, mi alzai velocemente e mi infilai nel bagno per potermi fare un bagno caldo.
Perrie Edwards è tornata oppure non se è ne mai andata.
Quando uscì dal bagno mi avvolsi attorno a un asciugamano bianco e ritornai in camera mia.
Dovevo risolvere molte cose.
Presi l’IPhone e scrutai per ben due minuti il numero della mia migliore amica prima di premere ‘chiama’ sorrisi a sentirlo libero.
 
‘Pronto?’ la voce assonnata di Katherine mi rimbombò nelle orecchie
‘Kathe’ sussurrai appena, sembrava che la voce se ne fosse andata
‘Perrie!’
‘hei, mi spiace così tanto di non essere venuta’
‘oh, ti capisco e non importa, non ero sola c’era Harry’ sentì un risolino e sorrisi
‘sei con Harry?’
‘sì’ rise ancora
‘chiamami quando sei più tranquilla ma dopo pranzo’ precisai
‘ovvio, magari vengo a casa tua’
‘perfetto a dopo! E di a Harry di fare attenzione se no lo castro’ la senti ridere e un sussurrò di sottofondo
‘EDWARDS?! CHI CASTRI TU!?’ sentì le grida di Harry e risi per poi chiudere la chiamata.
 
Presi dall’armadio una maglietta bianca che finiva prima dell’ombelico e dei pantaloncini colori abbinati a delle scarpe bianche.
Feci una treccia disordinata e mi truccai poco per poi scendere in salotto e aspettare Louis.
Quando sentì il campanello suonare andai velocemente ad aprire e trovai un Louis bello come il sole e sorridente.
Abbassò gli occhiali da sole e mi guardò ‘così va molto meglio’ disse accarezzandomi la testa, feci una smorfia e lo porti in strada ‘ho fame’ mi lamentai e lui rise ‘pensavo a una pizza, ci stai?’ annui sorridente e c’incamminammo.
 
**
‘Amo la pizza’ disse il moro per poi mettersene in bocca una fetta abbastanza grande, risi prima di bere un sorso di pepsi  ‘se vuoi dopo ti offro anche un gelato’ sorrisi ‘se vuoi pago la mia pizza’ Louis negò con la testa ‘non faccio pagare a una ragazza’ sorrisi ‘grazie’ arrossi e abbassai la testa.
Mentre addentavo un pezzo di pizza il rumore della porta ci fece voltare, vidi Liam cercarci con lo sguardo e quando finalmente ci mise a fuoco si avvicinò a gran passo.
‘Perrie, vieni con me’ disse porgendomi una mano, lo guardai stranita e poi guardai Louis ‘è qui con me’ intervenne quest’ultimo ‘sai che se non fosse importante non verrei a cercarla’ disse Liam a denti stretti ‘ok, calmiamoci’ dissi alzandomi ‘Liam, cos’è di così urgente?’ domandai, lui abbassò lo sguardo e poi si guardò intorno ‘Zayn’ sussurrò, Louis sbuffò e poi guardo me ‘che vuoi fare?’ negai con la testa ‘non so’ dissi piano ‘è davvero importante’ disse ancora Liam.
 
Entrammo piano in casa di Zayn ‘è in camera sua.. meglio se vai da sola’ mi disse Liam, annui e salì le scale piano.
Bussai alla porta senza ricevere nessuna risposta, presi un respiro profondo ed entrai nella stanza.
Era tutto buoi e vidi una sagoma seduta sul letto.
‘Zayn?’ lo chiamai senza successo, accessi la luce e lo scrutai.
Aveva addosso solo i pantaloni della tuta grigia e aveva la testa china ‘Malik’ lo richiamai, alzò il viso e mi guardo ‘vattene’ disse a denti stretti ‘che hai?’ domandai spaventata ‘ho detto vattene’ disse prima di lanciare il cellulare addosso al muro.
Lo guardai spaventata e mi avvicinai a lui, gli occhi erano rossi e le pupille dilatate.
Le guancie erano umide e con della barba.
Posai una mano sulla sua guancia ma la spostai come scottata.
‘Che ti sei fatto?’ domandai preoccupata, lui ridacchiò ‘che ti frega? Hai Louis’ i miei occhi si sbarrarono e lo guardai incredula ‘io non ho fatto niente con Louis, siamo solo usciti’ lui rise di gusto e mi guardo ‘ti ha accompagnato fino a casa e hai aspettato che se ne fosse andato prima di entrare! Con me non l’hai mai fatto’ si alzò di scatto e mi fece sobbalzare ‘come diavolo fai a saperlo?’ domandi arrabbiata ‘ti ho vista, ti stavo aspettando davanti a casa’ disse a denti stretti ‘e perché eri lì?’ domandai ‘ho scopato con la sorella di Adam, te ne rendi conto? E lei mi ha detto che dormivi nel letto del fratello’ lo guardai disgustata e cercai di andarmene ma mi prese per mano e mi buttò sul letto ‘perché dormivi da Adam?’ domandò con gli occhi chiusi ‘a differenza tua non ci sono andata a letto per sapere certe cose’ dissi delusa ‘ero ubriaco’ cercò di giustificarsi ‘e ora sei drogato’ dissi cercando di toglierlo da dosso ‘stai ferma’ disse lamentandosi  ‘abbiamo voltato pagina tutti e due’ disse sorridendo per poi abbassarsi e baciarmi sulle labbra ‘non ti avevo dato il bacio d’addio’ disse ridendo istericamente ‘ho pensato che fossi diversa e invece no’ disse spostandosi da me ‘via io e sotto Louis’ si toccò i capelli e rise.
La mia mano si posò violentemente sulla sua guancia ‘è la prima volta che ti schiaffeggio’ dissi con la mano pulsante ‘ma sappi che ti odio da morire! E’ finita per sempre! Non vorrei averti mai conosciuto, perché mi hai dovuto salvare? Perché? Per farmi soffrire ora? Zayn Malik sei l’errore più brutto della mia vita, ti odio’ dissi uscendo e sbattendo la porta.
 
Sei la persona peggiore al mondo e sta volta non starò male per te.
Ti odio, Zayn Malik.



 
HELLO PEOPLE:)
Sono in stra mega ritardo e chiedo perdono.
Sentite la mia scuola fa cagare sul serio non ho manco tutti i professori e non faccio più scienze perché non c’è la prof o.o
Allora ricapitoliamo anche twitter sta diventando una merda.
Tutti che insultano Perrie e le ragazze.
La prima ovviamente perché ha fatto vedere l’anello di fidanzamento e le altre perché ricordano che Perrie si è fidanzata ufficialmente.
Ma che palle siete?
Lasciateli stare e costruiteti una vita vostra.
A me che lei mostri l’anello non fotte una sega ma anche se fosse stata Sophia.
AVETE ASCOLTATO MOVE? DJVBKJDFBVJ IO LA AMO, CAZZO!
Comunque parliamo del capitolo..
Louis Tomlinson is back.
Scusate ma Louis e Perrie insieme mi piacerebbero molto ma io comunque credo in Larry lol
Ovvio che shippo Zerrie ahahah
Beh.. si avvicina sempre di più la fine.
Scusate eventuali errori e volevo ringraziarvi come sempre:)
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Un bacio, Marti.

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Capitolo 30
*** Capitolo trenta; ***



‘Girl I see it in your eyes you’re disappointed
Cause I’m the foolish one that you anointed with your heart
I tore it apart
And girl what a mess I made upon your innocence
And no woman in the world deserves this
But here I am asking you for one more chance.’
 
‘Spiegami perché dovrei venire anch’io?’  domandò il moro buttandosi sul letto stanco ‘perché sei il mio ragazzo’ risposti ovvia, Louis si girò e mi guardo per poi sorridere ‘a una condizione’ lo guardai ‘oggi uscirai con me e gli altri’ risi e poi negai con la testa ‘non se ne parla’ il moro incrocio le braccia ‘ti porto perché voglio che Liam e Emily tornino insieme’.
Uscivo molto con Emily nell’ultimo periodo e ogni giorno che passava era sempre più triste che non passava inosservata al suo migliore amico, il quale si sfogava infastidendo Liam.
‘Non puoi comandare il cuore altrui’ dissi ridendo ‘Perrie, non mi piace il Liam di adesso’ alzai un sopracciglio ‘sembra che ha il cazzo in fiamme’ risi ‘dico sul serio ogni sera si scopa una ragazza diversa’ la mia risata svanì ‘ha qualcosa ma non vuole dirmi cosa’ annui ‘Emily sarebbe la sua medicina’ continuai al suo posto.
Come io ero stata per un tempo la medicina di Zayn, un brivido mi percorse la schiena e mi fece tremare sotto lo sguardo attento di Louis.
‘Hai freddo?’ domandò, negai con la testa e mi sdraiai sul letto.
Le pareti era dipinte di azzurro e c’erano diversi poster alle pareti, la camera di Louis era talmente diversa dalla sua.
La vita di Louis era colorata, la vita di lui no.
Il moro posò la testa sulla mia pancia e iniziai ad accarezzargli la testa giocando a volte con qualche ciocca di capelli.
‘Verrai?’ mi domandò il ragazzo dopo pochi minuti ‘si’ dissi pensando al viso triste di Emily, il moro si sollevò e si avvicinò al mio viso per lasciarmi un bacio veloce sulle labbra.
Il moro mi lasciò dei baci veloci sul viso e mi fece ridacchiare.
‘Devo tornare a casa’ dissi cercando di alzarmi ‘devo prepararmi per stasera’ dissi facendo finta di essere contenta e mi alzai dal letto per poi cercare le mie scarpe.
‘Grazie’ disse alzandosi e accompagnandomi giù per le scale, sorrisi quando mi aprì la porta e gli lasciai un veloce bacio sulle labbra per poi correre via.
 
Mi strinsi della giacca di pelle e continuai a camminare per il parco deserto.
Oggi Londra era cupa e ventosa.
Mi guardai attorno e vidi dei bambini giocare assieme e un sorriso spunto dal mio viso, la bambina era mora e con la carnagione olivastra.
Avevo un viso così famigliare ma non mi ricordava niente.
Sospirai e continuai a camminare infilandomi le cuffie dell’ipod nelle orecchie.
La dolce melodia mi accompagnò fino all’arrivo a casa, tolsi le cuffie ed entrai chiudendo piano la porta.
Sentì delle voci provenire dal salotto e mi affacciai appena per vedere la chioma bionda di mia madre e un’altra chioma ma questa volta castana.
Non avevo voglia di conoscere le amiche di mia madre così percorsi velocemente le scale e mi chiusi in camera.
Sospirai e mi avvicinai al letto per poi sedermi prendendo il tablet che era appoggiato sul comodino,  entrai nei vari social network ignorando i messaggi della mie amiche se mi chiedevano dove fossi finita e cercai il profilo di Katherine.
 
Katherine Spires ha una relazione con Harry Styles’.
 
Sorrisi e andai nel profilo di Jesy.
 
‘Jesy Nelson ha una relazione aperta con George Shelley’.
Sorrisi ancora e andai sul profilo di Jade.
 
‘Jade Thirlwall è impegnata con Sam Craske’.
 
Ridacchiai e andai anche sul profilo di Leigh-Anne.
 
‘Leigh Pinnock ha una relazione con Jordan Kiffin’.
 
Le relazioni delle mie due ultime amiche non erano cambiate mentre la mia migliore amica anche se incinta aveva trovato l’amore con un altro ragazzo e Jesy finalmente si è messa con il ragazzo che le piace.
Anche la mia relazione su facebook era cambiata.
 
‘Perrie Edwards ha una relazione aperta con Louis Tomlinson’.
 
Il mio stato sentimentale su facebook era cambiato ma il mio cuore era rimasto lo stesso.
Avevo detto di odiarlo ma io non riesco ad odiarlo, non riesco a trovare in lui difetti sensati per cui odiarlo.
Non posso e non voglio odiarlo.
Lui è parte di me e Louis non riuscirà mai a prendere il suo posto.
Vorrei davvero amare Louis ma non ci riuscirò mai finche avrò Zayn in mente e soprattutto nel cuore.
Mi mancano i suoi abbracci e i suoi baci.
I suoi semplici gesti, mi manca tutto di lui.
Guardai il braccialetto che avevo ancora legato al polso, era l’unica cosa che mi era rimasta di lui oltre a qualche suo indumento.
Mi asciugai la lacrima che era scesa sulla guancia destra e posai il tablet sul comodino per poi sprofondare la testa nei cuscini.
Respirai a fondo e poi chiusi gli occhi.
 
ZAYN’S POV.
‘Passami un’altra birra’ dissi a Liam mentre eravamo seduti al bancone di una discoteca, lui me la lanciò e sorrise a una morettina che passava dietro di me.
Liam aveva lasciato Emily qualche settimana fa, non mi aveva detto il motivo e non voleva parlarne.
‘Ma ti devi scopare una diversa ogni sera?’ domandai irritato, lui solleva un sopracciglio e poi rise ‘anche tu un tempo lo facevi’ mi rispose bevendo un altro sorso di birra.
‘Ma tu sei innamorato di Emily’ il moro s’irrigidì e poi mi guardò ‘non amo Emily’ disse alzandosi e andando verso il centro del locale per ballare con la castana di prima, sbuffai e sorseggiai dell’altra birra.
 
La mia attenzione fu attirata da un ragazzo che parlava con Liam, mi alzai per raggiungergli e vidi Louis.
‘Tomlinson’ dissi a mo’ di saluto, il ragazzo mi guardò per un attimo e poi ritorno a guardare in cagnesco il mio miglior amico ‘che ci fai qui?’ domandai, lui si girò e mi scrutò ‘non sono cazzi tuoi Malik’ disse secco.
Strinsi la mascella cercando di trattenermi a prenderlo a pugni in faccia.
Liam lo guardò scocciato per poi allontanarsi e andare verso il bar, rimasi a fissare Louis.
Non ci siamo più visti da quella volta che era venuto a casa mia con Perrie.
Mi guardò ridendo ‘che cazzo hai da ridere?’ domandai seccato, lui negò con la testa ‘sai quando ti ho conosciuto pensavo che tu fossi una giusto, una persona in gamba.. ma andando avanti ho capito quanto tutti ti sopravalutavano. Non vali così tanto, Malik’ disse con un ghignò, alzai velocemente il pugno ma fui fermato da una mano che avvolse la mia.
Mi voltai e vidi gli occhi di Perrie scrutarmi ‘non fargli male’ sussurrò appena, mi lasciò velocemente la mano e si avvicino a Louis, il quale poso una mano sulla sua vita.
Quel gesto per Louis significò territorio mio, hai perso Zayn.
Gli guardai un’ultima volta e poi me ne andai.
 
Louis voleva prendere il mio posto questo era evidente.
Mentre lui posava le sue labbra su quella di Perrie, lei non era concentrata sul bacio.
Lo notavo da i suoi movimenti e dai suoi falsi sorrisi quando il moro si staccava da lei, io conosco la vera Perrie Edwards non Louis.
Il moro si guardò attorno per poi salutare una ragazza bionda con la mano, quando finalmente vidi la ragazza notai Emily con un viso triste.
E’ la sua tristezza era dovuta a Liam.
Il moro indicò alla bionda Liam che stava ballando insieme a una ragazza.
Idiota, così starà peggio pensai scuotendo la testa.
Vidi Perrie allontanarsi dal gruppetto e dirigersi verso i bagni, non ci pensai due minuti e la seguì.
La aspettai fuori dalla porta, quando mi vide sobbalzò dallo spavento.
‘Scusa, non volevo spaventarti’ dissi piano, lei annui ‘scusa, ritorno da Louis ed Emily’ disse superandomi, respirai a fondo ‘spero tu sia felice’ la vidi fermarsi e poi girarsi lentamente ‘lo sai anche tu che non sarò mai felice come quando stavo con te’ quelle parole mi trafissero il cuore.
Mi avvicinai a lei e le presi il viso tra le mani ‘vorrei poter stare ancora insieme a te e vorrei spaccare la faccia a Tomlinson ma non sarebbe giusto’ dissi rassegnato, Perrie si morse sul labbro ‘non è giusto neanche che io stia con Louis quando non lo amo’ mi guardò negli occhi ‘perché amo te più di qualunque altra persona al mondo’ non riuscì a fare in meno di sorridere.
‘Ho bisogno delle tue labbra sulle mie’ i suoi occhi mi supplicavano, mi abbassai e posai le mie labbra sulle sue per poi far incontrare le nostre lingue.
Le sue mani erano intrecciate dietro al mio collo e mi stringevano come per paura che me ne andassi ma non me ne sarei andato, sta volta sarei rimasto.
Aprì piano gli occhi per vedere il viso di Perrie rilassato e con gli occhi chiusi, questo era un vero bacio non come quelli tra lei e Louis.
Mi staccai piano dalla bionda e la guardai, stava sorridendo.
 
‘Ma sappi che ti odio da morire! E’ finita per sempre! Non vorrei averti mai conosciuto, perché mi hai dovuto salvare? Perché? Per farmi soffrire ora? Zayn Malik sei l’errore più brutto della mia vita, ti odio’.
 
Le ultime parole di Perrie continuavano a girarmi per la testa e mi staccai da lei per poi appoggiare la schiena contro la parete bianca ‘non appoggiarti è sporco’ mi sgridò la bionda piazzandosi davanti a me, la guardai con occhi disperati, cercavo di farle capire a cosa stavo pensando.
Perrie si spaventò ma poi mi guardò ‘non ti odio Zayn e sei la cosa più bella che mi sia successa.. devi capirmi ero arrabbiato con te e con me stessa. Mi sentivo meno, non mi sentivo niente senza di te’ disse piano.
Le presi un polso e la strattonai addosso a me così da far combaciare i nostri petti ‘amo solo te’ dissi sulle sue labbra ‘non amerò mai nessuno come amo te’ disse infine lei per poi baciarmi.
 
PERRIE’S POV.
Ritornai da Louis e Emily facendo finta che non fosse successo niente, era meglio così.
‘Eccoti’ disse sorridente Louis facendomi sedere sulle sue gambe.
 
Si staccò lentamente dalle mie labbra e mi guardò dritta negli occhi ‘vorrei poter stare così tutti i giorni ma non è possibile’ disse amaramente per poi allontanarsi ‘Perrie, non mi dimenticare subito. Ci ritroveremmo sempre’ disse prima di sorridermi e andarsene.
 
‘Tutto bene?’ mi domandò Louis mettendo una mano sulla mia coscia, annui e continuai a guardare avanti a me.
Ora ero seduta sulle gambe del mio ragazzo quando pochi minuti prima avevo baciato il ragazzo di cui ero innamorato, mi sento sporca.
Non dovrei essere qui con Louis, dovrei essere con Zayn.
Io appartengo a lui e a nessun altro.
Mi alzai velocemente e feci alzare anche Louis ‘devo andare’ dissi velocemente ‘ti accompagno a casa?’ domandò, annui velocemente e presi per la mano Emily e la trascinai fuori dal locale.
 
Eravamo seduti in macchina in silenzio mentre delle goccioline di pioggia battevano contro il finestrino.
Il cellulare che tenevo in mano vibrò e guardai il messaggio.
 
avevo il meglio e lo rimpiango
come ho potuto lasciarti andare?
e adesso, adesso che ho imparato la lezione
che ho toccato il fuoco e mi sono bruciato
penso che dovresti sapere che..’
 
Katy Perry, Thinking of you.
 
Risposi velocemente al messaggio di Zayn.
 
‘quando sono con lui
penso a te, penso a te
che cosa faresti se fossi stato tu
quello che ha passato la notte con me
vorrei guardarti negli occhi.’
 
Bloccai il telefonino e guardai fuori dal finestrino sorridendo.
Forse c’è ancora una speranza per noi.
 
HELLO PEOPLE:)
Come state? Sono in ritardo, lo so.
Ma ieri volevo aggiornare ma ho dovuto studiare fino alle undici di sera e quindi non sono riuscita.
Comunquee.. il capitolo sembra tutto rosa e fiori ma ovviamente nel prossimo succederanno disastri lol
Vi mancavano un po’ gli zerrie dolci nei miei capitoli, eh?
AHAHHAHAHAH
Ora vi lascio, scusate eventuali errori.
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Un bacio, Marti.

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Capitolo 31
*** Capitolo trentuno; ***


 

‘I wanna run wanna run away-ay
I'm dreaming of a place called home
I could try but I'm stuck in today
I'm dreaming of a place that's
3000 miles away
Feels like it's forever
Seems like yesterday
We were running 'round town together
This place, just ain't the same
I miss the stormy weather
I'm not okay
3000 miles away.’
 
Mi sistemai il vestito nero e mi feci una coda alta, mia madre stasera dava una festa e non potevo scamparla sta volta.
Mi sistemai il trucco leggero e poi prese il telefono tra le mani.
 
‘Stasera mia madre da una festa potresti venire anche tu’ gli inviai velocemente il messaggio, le mani mi tremavano, non sapevo neanche io perché gli avevo inviato quel messaggio ma avevo bisogno di vederlo.
Mi torturai le mani finche il mio telefono non s’illuminò.
 
‘Verrò sul tardi, piccola’ sorrisi e bloccai il telefono per poi guardarmi un’altra volta allo specchio, il suo braccialetto era ancora legato al mio polso e le mie labbra sapevano ancora delle sue.
 
Sentì bussare alla porta e gridai un avanti mentre mi aggiustavo la coda.
‘Hey Pezz, sei pronta?’ mi domandò mio fratello sedendosi sul letto, annui con la testa e mi voltai verso di lui ‘sei bellissima’ mi sorrise per poi prendermi il polso e trascinarmi fuori dalla stanza.
Guardai mia sorella che aveva un vestito bianco con una coroncina di fiori sopra la testa.
‘Ridete e vi uccido’ ci minacciò appena ci vide, ridemmo e Jonnie la spintono verso la scala.
Scendemmo guardandoci attorno, tutti gli ospiti erano già arrivati e i nostri genitori ci aspettavano alla fine delle scale.
Sorrisi e arrivai alla fine della scalina guardando mia madre.
‘Sei bellissima’ mi sussurrò all’orecchio, sorrisi e le lascia un bacio sulla guancia.
Mi sentivo bella, mi sentivo pronta.
 
Mi guardai attorno mentre tenevo un bicchiere di champagne nelle mani, sentì delle mani posarsi sui miei fianchi e mi girai sorridendo.
Il mio sorriso diminuì un po’ quando vidi Louis sorridermi ‘Lou’ sussurrai ‘ti avevo promesso che sarei venuto’ disse sorridendo per poi lasciarmi un bacio sulle labbra ‘sei bellissima’ sorrisi ancora per il complimento e appoggiai il bicchiere su un tavolo ‘potevi avvisarmi almeno ti sarei venuta ad accogliere alla porta’ dissi andando verso il salotto con Louis al mio fianco ‘mi ha aperto un cameriere, tranquilla’ disse posando il suo braccio attorno al mio bacino, sorrisi appena e abbassai lo sguardo.
Con quei piccoli gesti mi sentì di tradire Zayn, di tradire il ragazzo di cui mi sono innamorato.
Alzai di poco il viso per vedere Jake, Max, Adam e una ragazza bionda.
Mi morsi il labbro e trascinai Louis dalla parte opposta ‘che hai?’ mi domandò alzando un sopracciglio, negai con la testa e presi due bicchieri per poi porgerne uno al moro ‘grazie’ dissi prendendolo e sorridendo.
 
‘Perrie’ mi girai per  vedere mia madre fare segno di raggiungerla, presi Louis dalla manica e lo trascinai verso i miei genitori che parlavano con un’altra coppia.
‘Tesoro ti vorrei presentare Yaser e Trisha Malik’ il mio sorriso si spense e il bicchiere che tenevo tra le mani cadde e si rupe in mille pezzi.
‘Perrie!’ mi richiamò mio padre, guardai le schegge di vetro sul pavimento e mi scusai per poi andarmene e chiudermi in camera.
I genitori di Zayn erano lì e io che faccio?
Faccio cadere un bicchiere e non mi presento neanche.
Qualcuno bussò alla mia porta ‘vattene Louis’ ringhiai, la porta si aprì e mi voltai per dargli le spalle ‘Louis, ti ho detto di andartene’ dissi  denti stretti, sentì un peso sul materasso ‘quale partie non capisci?’ dissi voltandomi, il mio fiato mi si spezzò quando vidi il viso di Zayn.
Il viso di Zayn con un occhio nero e con il labbro spaccato, mi alzai di scatto e mi misi davanti a lui inginocchiandomi ‘che ti hanno fatto?’ dissi posando una mano sulla sua guancia, una smorfia di dolore si dipinse sul suo viso ‘ci sta pensando Harry, non voglio sporcarmi le mani’ disse prendendomi la mano e facendomi sedere sulle sue gambe ‘come mai sei qui in camera?’ domandò accarezzandomi la schiena ‘come si chiamano i tuoi genitori?’ domandai, lui deglutì e poi sospiro ‘Yaser e Trisha’ disse velocemente, lo guardai e poi sospirai ‘sono in salotto con i miei genitori, non ne avevo idea però’ dissi guardandolo preoccupato, Zayn scrollò le spalle ‘non importa’ disse ‘ti sei rinchiusa in camera per questo?’ domando ridendo, negai con la testa ‘ho fatto una figuraccia.. ho fatto cadere il bicchiere e poi sono scappata’ il moro rise e poi nego con la testa ‘dai non è una figuraccia’ lo guardai e mi morsi il labbro.
‘Sei la più bella vestita così’ mi sussurrò all’orecchio facendomi rabbrividire, sorrisi ‘grazie’ risposi con le guance tinte di rosso ‘ti fa molto male il labbro?’ domandai, lui scrollò ancora una volta le spalle ‘perché?’ domandò guardandomi storto.
Sorrisi e avvicinai le mie labbra alle sue per poi sussurrare ‘proviamo’ posai le mie labbra sulle sue, le sue mani si appoggiarono al mio viso e la sua lingua cercò la mia.
Sorrisi nel bacio e intrecciai le braccia intorno al suo collo per spingerlo e farlo cadere all’indietro sul letto, il moro ridacchiò e poi accarezzò la mia guancia.
‘Ci sono sia i miei genitori che i tuoi non mi piacerebbe essere beccato a letto con te, andiamo’ disse alzandosi e porgendomi la mano, la rifiutai e mi alzai per sistemarmi il vestito e i capelli, presi il lucidalabbra dalla scrivania e lo stesi sulle labbra.
Il moro mi abbracciò da dietro appoggiando la testa sulla mia spalla ‘su non arrabbiarti’ disse lasciandomi un bacio sul collo, emisi una smorfia ‘non sono arrabbiata’ dissi voltandomi per poi fermarmi a guardandolo.
Aveva una giacca nera con sotto una maglietta bianca e dei pantaloni neri, eleganti.
Sorrisi e lo guardai bene ‘dove hai rubato questi vestiti eleganti?’ domandai ridendo ‘oh sono vecchi’ disse ridendo, sorrisi e lo posai le mie labbra sulla sua guancia.
‘Scendo tra poco prima chiamo Harry’ annui e sorrisi, scesi le scale e trovai Louis che beveva da un bicchiere, mi guardò e poi mi raggiunse ‘stai bene?’ mi chiese, annui e sorrisi debolmente.
Come potevo continuare a stare con Louis quando era innamorata di Zayn?
 
ZAYN’S POV.
Harry non rispose alle mie chiamate così rimisi il telefono in tasca e mi girai per vedere la camera di Perrie, sorrisi e decisi di frugare un po’ in giro.
Aprì il primo cassetto del comodino e trovai un annuario e dei quaderni, presi l’annuario in mano e l’apri sedendomi sul letto.
Le solite foto dei gruppetti degli sportivi, delle cheerleader e dei secchioni; ovviamente Perrie non era in nessuna di queste foto.
Girai altre pagine fino a trovare la pagina delle foto individuali.
Intravidi la foto di Adam ma non mi fermai neanche a guardarla come quella di Jake.
Finalmente trovai la foto della bionda.
I suoi occhi erano così azzurri ma tristi, i suoi capelli biondi ricadevano sulle spalle e il poco trucco aumentava la sua bellezza.
Se fossi stato nella sua scuola sicuramente me ne sarei innamorato, come lo sono ora.
Non ho mai ammesso di amare una ragazza ma questa volta è diverso, amo tantissimo Perrie e potrei fare di tutto per lei ma metterla in pericolo è la cosa più brutta che potrei fare.
Anche se stare con Louis non è la cosa migliore di questo mondo è la sua sicurezza.
Eppure perché continuo a cercarla e baciarla?
Se non mi fossi fermato prima so che sicuramente avremmo fatto l’amore eppure continuo a dire che per lei sono pericoloso e cazzate varie.
 
Sospirai e uscì dalla stanza della bionda senza farmi vedere, scesi le scale e andai verso il giardino dove non c’erano nessuno.
Guardai la piscina davanti a me e ripensai alla festa di beneficienza.
Dove c’eravamo io, Perrie, Liam ed Emily.
Presi una sigaretta dal pacchetto e me la portai alla bocca per poi accenderla con l’accendino nero.
‘Zayn’  mi voltai per vedere Safaa corrermi incontro e saltarmi addosso, la strinsi a me e la tenni in braccio ‘che ci fai qui?’ chiesi con la sigaretta tra i denti ‘mamma e papà sono stati invitati dai signori Edwards’ annui e la feci scendere per poter continuare a fumare ‘tu che ci fai qui?’ domandai, scrollai le spalle ‘sono stato invitato’ dissi ridendo.
Un rumore di tacchi mi fece voltare e vidi Perrie fermarmi a pochi centimetri da noi, le feci segno di avvicinarsi e pochi secondi dopo la vidi abbassarsi all’altezza di Safaa.
‘E tu come ti chiami?’ le chiese sorridendo ‘io sono Safaa e lui è mio fratello Zayn’ la ragazza mi guardò e sorrise ‘conosco tuo fratello ma non sapevo che avesse una sorella bella come te’ disse la bionda sorridendo ‘e tu come ti chiami?’ chiese la bambina curiosa ‘io sono Perrie’ la bambina sorrise e poi mi guardò ‘sei la fidanzata di mio fratello’ tossì fortemente per attirare la loro attenzione ‘non mi sembra il caso Safaa’ la bionda mi zittì con un gesto ‘voglio molto bene a tuo fratello’ disse la bionda guardandomi per poi posare il suo sguardo su mia sorella, la bambina sorrise e piego le braccia in avanti.
Perrie si inginocchio per abbracciarla e poi prenderla in braccio avvicinandosi a me, accarezza la testa della bambina e poi posai il mio sguardo sul viso di Perrie, era bellissima mentre guarda Safaa.
Sorrisi e posai le mie labbra sulle sue cercando di non schiacciare mia sorella, la bionda sorrise e poi lasciò andare Safaa visto che altri bambini erano venuti a chiamarla.
‘Ci dovrebbero essere anche le mie altre sorelle’ dissi guardandomi attorno, la bionda annui per poi guardare verso la porta di vetro ‘voglio lasciare Louis’ disse sincera ‘mi fa paura in certi momenti’ la guardai stranito ‘come paura?’ domandai ‘i suoi occhi si congelano e mi fa delle domande strane’ si morse il labbro inferiore ‘non voglio farlo stare male, lui mi ha aiutata’ disse sincera, le presi il polso e l’avvicinai a me così che i nostri petti si toccassero.
L’abbraccia stretta, non volevo lasciarla andare, non volevo lasciarla un’altra volta.
 
‘Che belli che siete’ disse una voce dietro di noi mentre applaudiva, mi voltai e vidi Louis avvicinarsi ‘Louis’ sussurrò la ragazza nascondendomi dietro di me ‘perché ti devi sempre mettere in mezzo, Malik?’ domandò il moro distante pochi centimetri dal mio viso ‘perché devi essere sempre essere in mezzo alle palle?’ mi domandò spingendomi e facendo scontrare con Perrie ‘idiota’ dissi spingendolo a mia volta, Perrie mi prese le mani e mi fece girare verso di lei ‘non fare niente, ti prego’ annui e lei mi lasciò la mani ‘Louis’ cominciò lei ‘sta zitta’ gridò il moro davanti  noi ‘mi hai usato per cosa? Per arrivare di nuovo a Zayn? Per potertelo scopare mentre tutti pensavano che tu stessi con me?’ domandò con rabbia ‘io non volevo farti del male’ disse la bionda con voce spezzata ‘mi hai fatto del male Edwards, me l’hai fatto!’ gridò ancora.
Perrie strinse il mio braccio spaventata ‘smettila di urlare, testa di cazzo’ dissi a Louis nervoso, il moro si voltò verso di me e mi tirò un pugno che mi fece cadere a terra.
‘Zayn’ gridò Perrie abbassandosi vicino a me, mi tirai a sedere e mi toccai il mento dolorante.
 
Vidi una figura correrci incontro, Harry.
‘Sei un figlio di puttana’ disse il riccio spingendo Louis ‘sei stato tu a far picchiare Zayn stamattina’ continuò Harry spingendo Louis.
Era stato lui?
‘Harry, stai fermo!’ disse Louis staccandoselo di dosso, mi alzai e toccai la spalla di Louis, il moro si girò e gli tirai un pugno facendolo cadere per terra.
‘Ti ho sempre aiutato anche quando eri nei guai e tu come mi ripaghi? Facendomi picchiare?’ domandai davanti a Louis, lui volto la testa ‘sei un codardo’ dissi andandomene.
Harry mi segui insieme a Perrie mentre entrava di nuovo in casa e andavo versa la porta d’entrata.
‘Aspetta’ mi blocco Perrie, mi voltai per guardarla aveva il fiatone ‘saluta i tuoi genitori’ disse prendendomi per mano e accompagnandomi fino in salotto.
La guardai e posai le mie labbra sulle sue ‘non m’interessa niente, voglio stare con te! Sarai più al sicuro con me che con qualcun altro’ la bionda sorrise e intreccio la sua mano con la mia.
 
**
Aveva conosciuto i genitori di Perrie e rivisto i miei, tutto stava andando bene.
Perrie, sarebbe rimasta da me questa notte e mi sembrava di essere tornato ai vecchi tempi.
Vidi la bionda scendere le scale con una mia camicia addosso, sorrisi e la presi di peso facendola cadere sul divano assieme a me, ridacchio e poi si sistemò sopra di me disegnando dei cerchi immaginari sul mio petto.
‘Mi sei mancato’ disse piano, le accarezzai la schiena ‘anche tu’ la mia mano scesi fino a sopra il suo sedere che palpai ‘anche questo mi è mancato’ lei mi tolse le mani e ridacchiò ‘maniaco’ disse ridendo ‘non sono un maniaco ma sai ai ragazzi non passa inosservato il tuo di dietro’ lei fece una smorfia e si alzò da me ‘ma chiariamo che è mio’ lei rise e sedette sopra le mie gambe ‘mi fai male’ dissi piano, lei scrollò le spalle e rimase in quella posizione per poi fissare la televisione accesa.
‘Pezz, sul serio’ dissi ridendo, lei si volto per poi distendersi su di me con la testa sul mio stomaco, deglutì rumorosamente e lei rise.
‘vuoi fare la bastarda?’ domandai, lei rise ancora e mi fece l’occhiolino, mi alzai facendola cadere a terra ‘ahia’ si lamentò massaggiandosi la natica, sorrisi e la presi di peso portandola al piano di sopra.
‘Ehi, lasciami andare’ disse dopo che l’appoggiai sul letto, negai con la testa e mi abbandonai sulle sue labbra ‘e le foto?’ domandò mentre mi staccai ‘sono da qualche parte dentro l’armadio’ dissi baciandole il collo ‘ma è brutta così, non c’è niente di mio’ disse facendo il broncio, negai con la testa e aprì il cassetto tirando fuori i suoi slip ‘gli hai lasciati qui’ dissi ridendo, la bionda divenne rossa e si voltò dall’altra parte; le rimisi dentro al cassetto e l’abbraccia da dietro ‘scherzavo’ sussurrai toccandole la coscia.
 
Guardai Perrie mentre era sotto di me con i capelli scompigliati sul cuscino, con la bocca socchiusa e gli occhi chiusi.
Come avevo fatto a rinunciare a lei?
Come avevo fatto a stare tutto questo tempo senza di me?
La baciai sulle bocca per poi aumentare le spinte.
Perrie apparteneva a me e a nessun’altro.
 


HELLO PEOPLE:)
Sono stata brava questa volta, ho messo il capitolo molto prima.
Volevo ringraziarvi visto che freedom è arrivata a cento recensioni.
Io vi amo, davvero.
Mancano al circa cinque capitoli prima che la storia finisca, sigh.
Come sapere il sequel non ci sarà ma forse scriverò un’altra storia ma devo decidere se farla ancora su Zerrie oppure su Emily e Liam.. consigliatemi lol
Louis in questo capitolo è stato un bastardo lo so ma dovete capire che Louis ha una gelosia verso di Zayn che si è potuta vedere negli ultimi capitoli.
Non ho scritto dell’incontro tra le rispettive famiglie ma lo racconterò nel prossimo attraverso Perrie.
Gli Zerrie sono tornati assieme, sii.
Vediamo se dura però ahahah come sono stronza lol
Ragazze andate nella sezione little mix e schiacciate su aggiungi personaggio e votate Sam Craske, mancano solo cinque voti, dai.
Domani è lunedì.. uccidetemi.
Comunque venerdì è stato il compleanno di Lee Lee, ventidue anni :’)
GLI EMBLEM3.. 3000 MILES.. VIDEO LYRIC.. MUOIO.
 
Ora vi lascio, scusate eventuali errori.
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Un bacio, Marti.

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Capitolo 32
*** Capitolo trentadue; ***



‘But if I know you
I know what you'll do
You'll love me at once
The way you did once upon a dream.’
 
Quando mi svegliai un dolce odore di fragole mi avvolse le narici, arricciai il naso e poi saltai giù dal letto per infilarmi l’intimo e una maglietta di Zayn.
Prima di indossarla, annusai un po’ del suo dolce profumo.
Quanto mi era mancato.
Sorrisi e mi infilai velocemente la maglietta bianca per poi correre lungo le scale ed entrare in cucina.
‘Buongiorno’ dissi sorridendo al moro che stava versando del latte in una tazza blu, Zayn si girò e poi sorrise ‘buongiorno piccola’ sorrisi a mia volta  e mi avvicinare per lasciargli un bacio sulle labbra.
Guardai il tavolo apparecchiato con dei dolci, del succo e per finire del latte.
‘E’ tutto questo da dove esce?’ domandai ridendo il moro sorrise e poi si sedette su una sedia ‘segreto’ disse prendendo una pasta e addentandola, mugugliai e mi sedetti sulle sue gambe ‘hai dimenticato le buone maniere?’ chiese il moro mordendomi una spalla.
Rabbrividì e poi negai con la testa ‘tu hai dimenticato le buone maniere, si offre prima alle donne’ dissi alzando un  sopracciglio ‘ma qui non ci sono donne.. ci sei solo tu Perrie’ disse Malik guardandosi intorno.
Fece un ghignò e poi porse la bocca per ricevere un bacio, sorrisi e morsi e tirai il suo labbro inferiore finche Zayn non si staccò toccandoselo ‘ti denuncio’ disse tenendo un dito  premuta contro il labbro ‘ma io ti dovrei denunciare per il dolore che mi hai fatto ieri’ dissi ridendo ‘era anche piacere’ annui ‘quindi ho ragione io e poi ho dei segni sulla schiena troppo evidenti’ disse ridendo.
‘Ti odio’ sussurrai sulle sue labbra ‘anch’io ti amo, amore mio’ disse posando le sue labbra sulle mie.
 
‘Mamma, papà!’ chiamai i miei genitori che stavano parlando con quelli del moro.
Mia madre si voltò lentamente e poi sgranò gli occhi vedendo Zayn che stringeva la mia mano.
Ci avvicinavamo piano e scrutai i genitori  di Zayn che guardavano il figlio sorpresi .
‘Salve, io sono Zayn Malik’ disse il moro porgendo la mano a mio padre che la strinse titubante ‘sono loro figlio’ disse indicando i suoi genitori.
Sorrisi a quest’ultimi ‘scusatemi per prima ma ero rimasta stupida’ dissi con le guance rosse.
La madre di Zayn mi accarezza la guancia e sorrise.
‘Quindi è lui il famoso Zayn?’ disse mia madre ridacchiando, arrossi e abbassai il viso mentre il moro al mio fianco rideva.
 ‘E tu la famosa Perrie’ disse Trisha annuendo al figlio.
Zayn sgranò gli occhi provocando delle risate da parte delle due donne e due occhiate dai rispettivi padri, sorrisi lievemente al moro che sembrava in imbarazzo.
‘Ci farebbe piacere avervi a cena tutti insieme!’ disse euforica mia madre.
 
‘Stasera allora sai ospiti dai miei genitori’ dissi ridendo ‘ma non ridere che tanto ci sei anche tu e la mia famiglia’ emisi una smorfia e gli tirai una guancia con il pollice e l’indice, Zayn si lamentò e poi mi guardò male ‘Edwards, hai bisogno di una lezione’ disse afferrando la mia coscia e pizzicandomela.
Sussultai sulle sue gambe e poi sospirai.
‘Voglio solo giocare’ dissi dolcemente, il moro alzò un sopracciglio e poi si alzò insieme a me ‘allora giochiamo’ disse prima di tirarmi una sculacciata sul sedere e scappare su per le scale.
Risi e lo inseguì.
 
**
Il suono del campanello ci fece sobbalzare.
‘Ma chi diavolo è?’ disse il moro alzandosi svogliatamente dal letto e infilandosi i primi vestiti che li capitavano.
Infilai la sua camicia e scesi insieme a lui ‘oh, ma tu hai solo la mia camicia addosso.. stai lontana dalla porta’ disse dandomi un buffetto sulla guancia.
Lo aspettai in cima alle scale nascosta dal muro.
Zayn aprì la porta, ritrovandosi una bionda davanti, aveva una faccia conosciuta.
Ma certo, la sorella di Adam.
‘Tu chi sei?’ domandò il moro guardandola dubbiosa ‘ma come, ti sei dimenticato di me?’ sorrise la bionda entrando in casa e chiudenda la porta sorridendo.
‘Sono Mia e sono stata il miglior sesso della tua vita’ disse ridendo, Zayn la guardò per alcuni minuti e poi annui ‘sei la sorella di Adam’ la bionda annui ‘e che diavolo ci fai qui?’ domandò il moro ‘sono venuta a trovarti, non sei contento?’ domandò la biondina ridendo.
Il moro sorrise e poi le accarezzo il viso ‘mi sono rimesso con la mia ragazza’ disse dandole un leggero colpetto sulla guancia, la bionda lo guardò male ‘ma come è possibile?’ domandò lei incredula ‘su vattene che ho da fare’ disse aprendo la porta e spingendoci la ragazza fuori.
 
Scesi le scale e mi avvicinai al moro che mi guardava con un ghignò sul volto.
‘Sono Mia e sono stata il miglior sesso della tua vita’ feci il verso, il moro rise e mi prese in braccio ‘non lo è perché non si chiama Perrie’ disse ridendo gli diedi un colpetto sul collo e poi l’abbracciai.
 

ZAYN’S POV.
‘Liam, basta stiamo camminando da un’ora quasi’ avevo lasciato andare a casa Perrie così da potersi preparare per la cena di stasera e così avevo la stupida idea di chiamare Liam.
‘Andiamo al negozio di tatuaggi? Ne ho voglia di farne un altro’ Liam si stava appassionando molto ai tatuaggi dopo la scritta che portava sul polso ‘andiamo’ dissi sbuffando e continuando a fumare una sigaretta.
Dopo qualche minuto arrivammo davanti alla porta del negozio, l’aprimmo facendo suonare il campanellino che era attaccato.
‘Oh ragazzi’ ci saluto David, un ragazzo sulla trentina che aveva la pelle marchiata d’inchiostro ‘volete due nuovi tatuaggi?’ domandò venendoci in contro, Liam annui e si avvicinò a David.
‘Zayn, tu?’ domandò ancora il biondo, ci pensai su e poi mi venne un’idea ‘hai un foglio?’ dissi sorridendo.
 
**
Stavo tornando a casa insieme al moro che continuava a fissare il cellulare.
‘Zayn Malik chiama Liam Payne, ci sei?’ domandai toccandogli la spalla, il moro sussultò e poi annui continuando a fissare lo schermo dell’IPhone; glielo tolsi di mano e lessi il nome della ragazza con cui stava cercando di tenere una conversazione: Emily Osment.
‘A me Emily non interessa più’ lo imitai ‘volevo parlarle un po’ mi manca’ disse abbassando lo sguardo ‘Liam, se sei innamorato di lei diglielo. Non aspettare troppo’ dissi aspirando dalla nicotina ‘e tu parli per esperienza?’ mi canzonò il mio migliore amico.
Infame pensai.
‘Payne, sei fortunato che ho una cena se no ti avrei spaccato la faccia volentieri’ dissi buttando il mozzicone e dandogli una pacca sulla spalla.
 

LIAM’S POV.
Ero solo.
Potevo anche avere mille persone accanto ma non erano persone che mi facevano sentire completo.
Avevo bisogno di lei, ancora.
Non è la prima volta che mi succede, ogni volta che litigavamo mi prendevano attacchi di panico e adesso che non c’è più è peggio.
Mi sveglio di notte tutto sudato e vedere nel mio letto un’altra ragazza mi fa disgusto.
Come faccio a fare così schifo?
Mi guardai attorno, la discoteca era affollata.
Perché diavolo solo voluto venire qua? Mi guardai attorno alla ricerca di un viso famigliare ma niente.
Una mano si posò sulla mia spalle, mi girai e vidi un mio vecchio compagno di classe: Andy.
‘Andy?’ domandai spaesato ‘Liam Payne, da quanto non ci vediamo?’ domandò sorridendo.
Da quando mi hai preso a pugni nei bagni della scuola in prima superiore.
‘Come stai?’ domandò sorridendo ‘tutto apposto tu?’ chiesi cercando una via di fuga ‘la mia vita è sempre grandiosa’ disse da sbruffone.
Mi voltai alla mia destra e vidi una bionda che ballava insieme a della altre ragazza.
I miei occhi si spalancarono quando vidi Emily ballare.
Emily era qui.
‘Bei gusti, Payne’ disse Andy dandomi una pacca sulla spalla ‘ma non è roba per te’ disse dandomi uno schiaffetto sulla guancia e avvicinandosi al gruppo della bionda.
Io ero il suo tipo, anzi sono il suo tipo.
Andy non è il suo tipo.
Vidi il biondo parlare con Emily che sembrava sorpresa, rise e poi annui.
Emily continuava a ballare insieme alla sue amiche finche le mani di Andy non andarono sui suoi fianchi, la bionda le tolse velocemente ma il ragazzo continuava a sorridere e avanzare verso di lei sorridendo.
Velocemente mi avvicinai a loro e mi misi davanti ad Emily.
‘Payne, fuori dalla palle’ disse il biondo scocciato ‘lasciala stare’ dissi fulminandolo con uno sguardo ‘e sentiamo perché?’ domandò ridendo ‘non ridere coglione’ dissi serrando la mascella.
Il biondo mi guardò stranito e poi rise.
Alzò una mano per tirarmi un pugno ma bloccai la sua mano e glielo tirai uno io nello stomaco, Andy si inginocchio a terra tossendo e tenendo le mani sullo stomaco.
Avevo appena picchiato un ragazzo senza Zayn.
Mi bloccai e mi girai per vedere la bionda che mi scrutava con i suoi occhi azzurri, prese velocemente la mia mano e mi porto fuori dal locale.
Quando fummo fuori mi sedetti sul marciapiede e guardai dritto a me.
‘Liam?’ mi chiamò la ragazza abbassandosi verso di me ‘quanti attacchi di panico hai avuto?’ abbassai lo sguardo ed Emily mi accarezzò la testa spettinandomi la piccola cresta che mi ero fatto per la serata ‘prendi quelle fottute pillole’ disse alzandomi il viso con la sua mano, la guardai negli occhi.
Dopo tutta la sofferenza che le avevo fatto passare lei si preoccupava ancora per me.
Come faccio senza di lei?
‘Non le prendo da una settimana’ dissi sincero ‘perché? Sai che ti facendo del male?’ chiese mordendosi poi il labbro ‘Liam potresti stare male ancora’ disse cercando la mia mano.
La misi nella tasca dei jeans e la guardai per un momento.
‘Emily ormai a che servirebbe?’ domandai più a me che a lei ‘la tua vita dipende da quelle pillole, Liam!’ gridò arrabbiata ‘sono stanco gli prendo da così tanti anni’ gridai a mia volta.
Nessuno sapeva dell’esistenza di queste pillole tranne Emily.
Non avevo mai detto niente nemmeno a Zayn eppure lui era il mio migliore amico.
‘Liam, non è colpa tua quello che era successo’ disse la bionda ‘una parte di colpa si, erano venuti a cercarmi’ dissi ripensando a quello che era successo anni fa.
Ero andato a una festa di nascosto, ero in prima superiore ed era la mia prima festa da liceale.
I miei genitori non volevano che partecipassi visto che non conoscevano i ragazzi che avevano organizzato la festa ma io volevo andarci davvero e così uscì dalla finestra della mia camera.
Il fatto volle che mia madre entrò nella mia stanza quando io non c’ero  e uscirono fuori a cercarmi ma mentre stavamo percorrendo la stradina della mia città natale un ragazzo ubriacò al voltante dalla corsi apposto gli andò addosso.
Un frontale, erano morti sul colpo.
E quando mia sorella mi venne a prendere alla festa e mi raccontò dell’accaduto andai nel panico e ancora adesso ho questi attacchi.
‘Rilassati’ disse la bionda posando una mano sul mio petto quando si accorse che i miei respiri si stavano facendo irregolari.
‘Andiamo a casa e prendi quella fottuta pillola’ disse Emily intrecciando la mia mano con la sua.
 

PERRIE’S POV.
Mi sistemai ancora una volta il vestito che avevo indosso e mi aggiustai anche i capelli.
‘Perrie, per l’amor di Dio basta!’ mi supplicò mio fratello che era seduto sul mio letto ‘sono agitata, capiscimi!’ dissi voltandomi per guardarlo ‘Perrie, piaci sempre a tutti non preoccuparti’ disse dandomi una pacca sulla spalla e uscendo dalla stanza.
Io piaccio sempre a tutti, quanto ti sbagli fratellino mio.
Io non piaccio quasi mai.
Scossi la testa e mi guardai un’ultima volta allo specchio ‘ok, basta’ dissi sedendomi sul letto e prendendo il telefono.
Digitai velocemente un numero e lasciai che squillasse.
 
‘Pronto?’ disse la voce della ragazza dall’altra parte
‘mi puoi perdonare?’ dissi senza salutarla, la senti ridacchiare
‘Perrie io ti ho già perdonato’ ripose Katherine
‘sei ancora la mia migliore amica?’ domandai incerta
‘ma che domande sono? Certo’ rispose ridendo ‘ma ora dimmi che hai, sembri così agitata’
‘verranno a cena i genitori di Zayn e sono agitata’ dissi mordendomi l’interno guancia
‘oh Perrie, ti adoreranno e lo sai! Poi basta che Zayn sia felice e lo saranno anche loro’
‘spero’ dissi piano
‘ora non perdere tempo qui con me e vai di sotto ad aspettarli!’ mi sgridò ridendo
‘va bene, ti chiamo domani così usciamo anche’ proposi dolcemente
‘ma certo, buona fortuna!’ disse prima di chiudere la chiamata.
 
Respirai profondamente un’altra volta e poi scesi le scale  per andare in salotto dove c’era la mia famiglia.
Mia madre stava sistemando dei fiori in un vaso e mio padre stava leggendo un libro.
L’unica agitata ero io.
Mi sedetti vicino a mia sorella che stava giocando con un stupido aggeggio elettronico ‘Charlie? Puoi mettere via quel stupido coso?’ domandai guardandola ma prima che potesse ribattere il campanello suonò.
Balzai in piedi e raggiunsi la porta insieme a mia madre che sussurrai dei:’stai tranquilla’ ma senza successo, aprimmo insieme la porta e sorrisi quando vidi il viso di Zayn.
‘Buonasera’ disse il moro rivolto a mia madre e mi saluto con un bacio sulla guancia, avanzarono i suoi genitori e dopo avergli salutati educatamente vidi due ragazze e una bambina.
Dopo che si presentarono scoprì che erano le sorelle di Zayn.
 
**
‘Vado a prendere il dolce’ dissi alzandomi ‘ti aiuto’ disse Zayn alzandosi a sua volta, entrammo in cucina e cercai i piatti per il dolce ‘ehi, fermati un secondo’ disse il moro prendendomi il braccio e tirandomi contro il suo petto ‘non mi hai ascoltato per niente stasera’ disse mordendosi il labbro ‘non volevo’ dissi ridendo ‘mi sei mancata’ disse prima di baciarmi il capo ‘cos’hai fatto oggi?’ chiesi guardandolo sorridendo ‘due tatuaggi’ lo guardai male e poi mi allontanai un pochino ‘mi fai vedere?’ domandai titubante.
Zayn sorrise e si tolse la camicia, arrossi leggermente e poi guardai prima il suo braccio dove c’era un grosso disegno con scritto ‘ZAP’, lo guardai sorridendo, fece segno di guardare sull’altro braccio e vidi un disegno.
Mi avvicinai per vedere meglio; raffigurava una donna.
‘Ma?’ domandai ‘si, sei tu in versione cartone non ti piace?’ domandò sorridendo.
Misi una mano sulla bocca e lo guardai con gli occhi lucidi ‘non ti pentirai?’ domandai, il ragazzo emise una smorfia ‘non credo magari se litigheremmo mi farà rabbia vederti sul mio braccio ma almeno riuscirò a vedere sempre il tuo volto e ti sentirò sempre vicino a me’ sorrise, mi avvicinai piano per poterlo abbracciare.
Niente e nessuno me l’avrebbe portato via, lo giuro.


 

HELLO PEOPLE:)
Sono in ritardo, lo so ahhaha
Comunque il capitolo è carino dai poi c’è anche un Liam’s pov uhuh
Liam non ha avuto un’adolescenza facile:(
Ma vedremmo nei prossimi capitoli come si svolgerà la sua vita.
Ah, si Andy è il suo migliore amico nella realtà ma a me sta sul cazzo, scusate.
Zayn e Perrie sono la dolcezza, già uu
PERRIE E ZAYN IN AUSTRALIA.. IO PIANGO.
Zayn è andata a prenderla in aeroporto ma non si è visto perché è rimasto in macchina ma le persone che erano lì hanno detto che Perrie è entrata in macchina e si sono baciati, aw.
Ma.. Rebecca l’ex di Zayn ha scritto un album che si chiama ‘Freedom’ ehm.. ma cosa.. e ho sentito il suo nuovo singolo ‘Hope’ che è palesemente dedicato a Zayn.
Oh Malik sempre te.
Però dice che Perrie è gentile ahhaha
HO SCRITTO UNA ONE SHOT SU ZERRIE VOLETE LEGGERLA?
ECCOLA: 
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Ora vi lascio, scusate eventuali errori.
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Un bacio, Marti.

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Capitolo 33
*** Capitolo trentatre; ***


 

‘Ohhh, you know that I’ve been waiting for you
Don’t leave me standing all by myself
‘Cause I ain’t looking at no one else’
 
‘Zayn Malik si è tatuato la tua versione in cartone animato?’ domandò Katherine prima di bere del succo, annui con la testa e sorrisi ‘è una cosa molto carina, dai’ dissi ridendo e guardando la bionda che stava mangiando dei dolcetti al cioccolato ‘tu con Harry?’ domandai all’improvviso.
La ragazza trasalì e poi mi guardo ridendo.
‘Mica odiavi Harry?’ domandò ridendo, negai con la testa ‘non lo odio ma lo trovo un tipo un po’ strano’ dissi alzando le spalle, Katherine mi guardò ancora un momento per poi scoppiare a ridere ‘stai tranquilla è bravo, davvero! Poi non si lamenta mai anche se mi svegliò alle quattro del mattino e voglio dell’anguria.
Lui prende e va a comprarla’ squittì la bionda procurandomi una risata ‘in pratica ti sta viziando, no?’ domandai sorseggiando il mio tè caldo ‘sono pur sempre incinta’ disse ancora sorridendo.
Sorrisi a mia volta e continuammo a conversare.
L’attenzione della bionda fu catturata da qualcosa dietro di me ‘che c’è?’ domandai voltandomi lentamente ‘no’ disse seria ‘non voltarti’ disse ancora Katherine, la guardai dubbiosa e poi ritorna a bere il tè.
‘Spires, Edwards’ annunciò la voce alle mie spalle, mi voltai e vidì Jake, Adam e Max scrutarci con un sorrisetto ‘Jake, che vuoi?’ domandò Katherine ‘oh niente di che volevo solo chiederti come stavi, non ti si vede più in giro’ disse con un sorrisetto.
Ma brutto idiota invece di preoccuparti che ha tuo figlio nel grembo fai battutine di merda.
‘Ho di meglio da fare’ disse la mia migliore amica per poi bere dal suo bicchiere guardando Jake, i tre presero delle sedie e si sedettero al tavolo con noi ‘e questo meglio cos’è? Guardare programmi per allevare bambini?’ domandò ridendo Max, Jake lo fulminò con uno sguardo ‘piantala Max’ disse il moro bevendo dal bicchiere di Katherine.
‘Uh, ora ti stanno a cuori i sentimenti di Katherine?’ domandò ridendo ‘non fare il moralista che te l’eri scopata due volte senza farti problemi’ disse Max ridendo insieme ad Adam ‘siete dei coglioni, smettetela!’ disse Jake sbattendo un pugno sul tavolo.
Io e Katherine sussultammo e poi guardammo il ragazzo, i suoi occhi esprimevano rabbia e disprezzo.
Forse verso se stesso e non verso Max.
‘Invece te Edwards? Ti stai dedicando al tempistello?’ domandò ancora Max ridendo ‘lui non ha bisogno di baby sitter come te’ dissi sorridendo amaramente ‘io ancora non ho capito perché tu stia con uno come lui’ lo guardai per qualche minuto e poi negai con la testa.
‘E’ il contrario di tutti voi per questo’ dissi alzandomi seguita da Katherine ‘pagate voi, vero? Grazie’ dissi prendendo la mia migliore amica per mano e trascinandola fuori mentre continuava a ridere.
‘Non posso crederci che gli hai lasciati con il tuo da pagare’ disse la bionda mentre rideva ‘fanno tanto i gradassi che sono pieni di soldi così possono pagare quello che abbiamo mangiato’ risposi semplicemente ‘oh Edwards come sei stronza’ disse ridacchiando Katherine.
 
**
‘Zayn? Sono tornata!’ gridai dopo aver chiuso la porta d’entrata, nessuna risposta.
Mi affacciai sul salotto ma non c’era traccia del moro così andai in camera ma nessuna traccia, sbuffai e mi sdraiai sul letto.
Dove diavolo poteva essere adesso?
La porta del bagno emise un rumore, vidi il moro uscire mentre si teneva con la mano sinistra il braccio destro.
‘Zayn!?’ gridai alzandomi dal letto per raggiungerlo preoccupato ‘che ti è successo?’ domandai ancora guardandogli le ferite sul viso ‘io e Harry abbiamo avuto un incontro spiacevole con dei tizi’ disse il moro raggiungendo il letto per poi sedersi ‘vuoi qualcosa?’ domandai preoccupata, il ragazzo negò e poi si sdraiò sul letto.
Mi avvicinai e lo guardai mordendomi un labbro, sembrava davvero distrutto e non come le altre volte.
Chissà cosa gli ronzava in testa.
Il moro aprì gli occhi per poi prendermi da un braccio e farmi sedere sopra di lui.
‘Stai tranquilla Pezz’ disse il moro accarezzandomi la guancia, sorrisi appena per poi appoggiare la testa sul suo petto ‘non farti del male, ti prego’ dissi contro la sua maglietta.
La mano di Zayn accarezzo la mia schiena cercando di tirarmi su di morale ma senza successo.
 
**
Quando tornai a casa sentì un gran brusio proveniente dal salotto, così decisi di affacciarmi per vedere che cosa stava succedendo.
Mia madre parlava insieme a mio padre e con loro c’erano anche i genitori di Jake.
Che cosa strana.
Intravidi mio fratello parlare con Jake e mia sorella che ascoltava in religioso silenzio.
Tossì per attirare la loro attenzione.
‘Perrie’ disse mia madre dopo avermi visto ‘che succede?’ domandai guardandomi intorno, mio fratello abbassò lo sguardo mentre Jake fece un ghigno divertito ‘ti ricordi che tempo fa avevi fatto una domanda per il collage?’ domandò piano mia madre ‘si che mi ricordo ma perché?’ domandai dubbiosa.
Insomma, si avevo fatto la domanda ma non avevo ottenuto nessuna risposta quindi ho dedotto che non che non avessero accettato la mia domanda.
‘Oggi è arrivata una lettere del West Valley’ disse mia madre porgendomi la lettera, la guardai prima di afferrarla e aprirla lentamente.
 
Cara signorina Edwards
 
Congratulazioni! E’ stata ammessa alla West Valley della California.
 
Non riuscì più ad andare avanti dopo questa frase.
Se fosse capitato qualche mese fa sarei saltata di gioia perché volevo andarmene da qui, lasciare il passato alla spalle ma ora non volevo andare via.
Volevo rimanere qui.
Guardai mia madre che sorrideva come mio padre, quando voltai il capo vidi mio fratello studiarmi con gli occhi come mia sorella.
Loro avevano capito mentre tutti gli altri no.
Strinsi la lettera tra le mani e poi mi voltai per salire la scale e andare in camera mia.
 
Ero seduta sul letto a fissare la lettera d’ammissione.
Mi ricordo ancora quando avevo inviato la domanda, ero così felice e ora perché ero infelice?
 
‘Katherine! Ho inviato la domanda d’ammissione alla West Valley in California!’ gridai alla mia migliore amica che stava mangiando un gelato sulla panchina di un parco ‘in California?’ domandò sorpresa lei, annui con la testa ‘voglio lasciare alle spalle il passato e perché non iniziare dalla California?’ domandai ridendo, la bionda sorrise appena e poi ricominciò a mangiare.
I suoi occhi non erano felice, non voleva che me ne andassi anche io ma per me era l’unico modo per essere felice.
 
Ma ora qui sono felice e perché dovrei andarmene?
Non volevo andarmene, non volevo lasciare tutto, non volevo.
Sospirai e buttai la lettera per terra.
Perché quando sono felice deve succedere qualcosa che me lo impedisca?
Mi alzai e uscì dalla camera per andare in quella di Jonnie, bussai e poi entrai senza aspettare il permesso.
‘Fammi capire tu bussi e poi te ne vai?’ domandò mio fratello distogliendo lo sguardo dal computer ‘scusa ma avevo bisogno di parlare con qualcuno’ dissi sedendomi sul letto, il moro si volto verso di te e mi guardò ‘per il collage?’ domandò ovvio, annui ‘Pezz, devi decidere tu che cosa fare’ disse alzandosi e raggiungendomi ‘il motivo per cui tu non vuoi andare è solo uno’ mi guardo ‘so che non vuoi lasciare Zayn ma il tuo futuro dipende esclusivamente da lui?’ domandò ancora, ci pensai su un momento.
Il mio futuro dipende anche da Zayn ma in questo momento non so cosa fare.
Vorrei andare per vivere delle nuove esperienze ma dall’altra parte non voglio lasciare Zayn.
‘Perrie, parlarne con lui’ disse ancora mio fratello prima di alzarsi e andare verso la scrivania.
Sospirai e poi mi buttai all’indietro sul letto.
 
 

ZAYN’S POV.
Perrie non rispondeva alle mie chiamate da questo pomeriggio e non sapevo che pensare.
Non mi sembra di averla fatta arrabbiare in qualche modo.
Mi sdraia sul divano e accessi la televisione continuando a cambiare canale visto che non trovavo niente di decente.
Sbuffai e lasciai su un film, mi stavo concentrando sulla storia quando sentì la porta d’entrata aprirsi.
Mi voltai e vidi Perrie chiudere la porta dietro di se, sorrise appena e si avvicino al divano per poi sedersi vicino a me.
‘Potresti anche rispondere alle mie chiamate’ dissi guardandola, la bionda si girò e mi guardò ‘scusa avevo spento il telefono’ disse riportando lo sguardo verso la televisione ‘mi puoi dire che ti prende?’ domandai ancora spegnendo la televisione ‘non ho niente’ disse guardando ancora la televisione spenta ‘se tu non hai niente io sono biondo con gli occhi azzurri’ dissi serrando la mascella ‘senti, se ti dico che non ho niente tu puoi anche credermi, no?’ disse incrociando le braccia al petto ‘perché devi fare la difficile?’ domandai spazientito.
‘Non sto facendo la difficile’ disse indifferente ‘stai facendo la bambina capricciosa e viziata, smettila Perrie!’ gridai arrabbiato ‘tranquillo che tanto non mi avrai più tra i piedi visto che andrò in California’ disse gridando a sua volta e alzandosi.
California?
Cosa diavolo stava dicendo?
 

HELLO PEOPLE:)
Scusate il ritardo.
Il capitolo è corto ma almeno la storia si allungherà un pochino lol
Comunque nessuno si aspettava della domanda d’ammissione da parte di Perrie,eh uu
Vedremmo che succederà lol
Anche se il ritardo avete visto il video di Move? Oddio vjbsdfjvbs
Ok, erano troppo sexy.
Voglio sapere che ne pensa Zayn uu
Oggi il take me home tour è finito quindi i ragazzi torneranno in Inghilterra e stasera uscirà anche il video di Story of my life lool
Volevo ringraziarvi per avermi aspetto, siete dolcissime.
Ora vi lascio, scusate eventuali errori.
Se volete vederlo ho fatto un nuovo video zerrie http://www.youtube.com/watch?v=9iEIOUOcRgo
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Un bacio, Marti.

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Capitolo 34
*** Capitolo trentaquattro; ***


 

‘Some people call them players but Im far from terrified
Somehow Im drawn to danger and have been all my life.
It feels my hearts divided halfway between wrong and right
I know Im playin with fire but I dont mind’.
 
 
Avevo appena detto in modo davvero brusco che me ne sarei andata e senza pensarci.
Guardai  Zayn che aveva lo sguardo perso nel vuoto e fissava un punto nel muro, deglutì e lo chiamai senza risposta.
Cercai la sua mano ma al contato lui la tolse guardandomi deluso ‘che diavolo centra la California?’ domandò ringhiando, mi morsi l’interno della guancia per poi osservarlo ‘Perrie, rispondimi!’ gridò per poi alzarsi e mettersi davanti a me.
Deglutì ancora e mi schiarì la voce ‘non volevo dirtelo così’ sussurrai ‘Perrie che cazzo c’entra la California?’ mi domandò ancora per poi scuotermi le spalle ‘calmati per favore’ dissi trattenendo le lacrime.
Il moro tolse le mani dalle mie spalle e poi si sedette di nuovo sul divano, lo guardai e poi abbassai lo sguardo.
‘Tempo fa avevo fatto richiesta a un collage in California ma non avevo ricevuto nessuna conferma così pensai che non avessero accettato la mia richiesta’ respirai a fondo e poi continuai ‘fino ad oggi’ dissi tirando fuori dalla borsa la lettera di congratulazioni.
Gliela porsi e il ragazzo la prese tra le sue mani per poi leggerla.
Lo guardai mordendomi un labbro, Zayn stava tremando e gli occhi erano lucidi.
‘Te ne andrai?’ domandò con poca voce, negai con la testa ‘non so che fare’ dissi cercando la sua mano, lui la tolse e mi alzò dal divano.
‘Ti prego, lasciami un po’ da solo’ disse prima di salire le scale e andarsene.
Mi presi il viso tra le mani e inizia a singhiozzare per poi cadere a peso morto sul divano e continuare a piangere.
Il viso di Zayn era distrutto e la causa ero sola mia, era colpa mia.
Non volevo farlo stare male, non volevo farlo soffrire e non volevo dirglielo così.
Sentì una porta chiudersi con violenza, mi asciugai gli occhi e decisi di salire le scale.
Dovevo parlargli, dovevo stare con lui non potevo abbandonarlo cosi e non potevo lasciarlo con i suoi pensieri.
Sali piano le scale e aprì la porta della stanza di Zayn.
‘Ti avevo chiesto di lasciarmi in pace’ disse il moro che era sdraiato sul letto con la testa sotto il cuscino, chiusi la porta alle mie spalle e mi avvicinai al letto per poi sedermi sopra di lui.
Il moro voltò il viso verso di me, i suoi occhi erano lucidi e arrossati ‘Zayn’ sussurrai accarezzandogli la guancia ‘non volevo dirtelo così anzi non volevo che succedesse proprio’ mi fermai per prendere fiato ‘l’avevo fatto perché volevo scappare dal mio passato ma ora non voglio andarmene ma non so che fare’ dissi piano guardandolo, il moro si giro completamente verso di me tenendomi per i fianchi il modo di non farmi andare via da lui.
‘Non voglio impedirti di andare in California’ disse il moro dopo qualche minuti di silenzio ‘ma io voglio stare con te’ dissi con gli occhi lucidi ‘anch’io lo vorrei ma Perrie quante possibilità ci sono che tu tra due anni sia ancora innamorata di me? Poche e anche se ora dici che non è così è la verità quindi vai è per il tuo futuro’ disse prendendomi una mano e stringendola.
‘Tanto le lezioni non inizieranno subito quindi godiamoci questi mesi e non pensiamoci ancora’ disse sorridendo per incoraggiarmi, annui e abbassai la testa ‘ora sorridi bionda’ disse muovendo le gambe ‘stai fermo, mi fai male’ dissi divertita ‘abbassati e baciami’ ordinò il moro divertito.
Emisi una smorfia per poi abbassarmi e stampargli un bacio a stampo ‘sei scarsa’ sussurro al mio orecchio, mi morsi il labbro per poi ritornare sulle sue labbra e baciarle.
Gli morsi leggermente il labbro inferiore e posai le mani sul suo viso per poi proseguire il bacio e far intrecciare la mia lingua con la sua.
Zayn si staccò piano per poi guardarmi e sorride ‘su alzati così ti preparo da mangiare’ disse cercando di alzarsi, negai con la testa e iniziai a baciargli il collo ‘Edwards che idee hai in mente?’ domandò il moro lasciando cadere la testa all’indietro ‘niente di speciale’ sussurrai al suo orecchio prima di riniziare a baciargli il collo.
 
**
Mi girai verso destra per osservare il moro al mio fianco: i capelli spettinati, le labbra arrossati e la barba non fatta.
Gli accarezzai la guancia destra mordendomi l’interno della guancia.
Non esisteva persona più perfetta di lui, sorrisi e gli lasciai un bacio sulla guancia.
Cercai di alzarmi ma una mano prese la mia ‘dove vorresti andare?’ domandò il moro con la voce impastata dal sonno ‘volevo andare a fare una doccia’ dissi sorridendo ‘vuoi venire anche tu?’ il moro alzò un po’ il busto per guardarmi meglio ‘mi stai chiedendo di fare la doccia assieme?’ domandò divertito ‘se non vuoi, vado da sola’ dissi alzandomi.
Senti due mani sui miei fianchi e mi voltai sorridendo ‘non rifiuterei mai quest’idea’ disse prima di prendermi in braccio e farmi ridere.
 
L’acqua scorreva sui nostri corpi mentre le nostre labbra erano unite.
Ho sentito molte volte dire dalla ragazze ‘le sue labbra mi fanno andare in paradiso’ ma non avevo mai capito il vero significato di quella frase finche non ho incontrato Zayn.
Sono innamorata di lui e questo mi fa paura se non riesco a staccarmi da lui per qualche ora come diavolo farò per un anno?
Come?
Lui ha detto che il nostro futuro non è sicuro ma io tra due anni o anche vent’anni lo amerò ancora.
Zayn mi ha aiutato a crescere, a maturare e a vivere senza di lui non so come sarebbe stata la mia vita.. forse monotona come sempre e il viaggio in California mi avrebbe rallegrata e invece.. nella vita non si sa mai cosa ci aspetta.
Sorrisi sulle sue labbra per poi abbracciarlo e spingerlo contro il muro della doccia per poter appoggiare la mia testa sul suo petto ‘se è un sogno non svegliatemi’ sussurrai piano, il moro iniziò ad accarezzarmi la guancia per poi lasciarmi un bacio sulla testa.
‘Non è un sogno piccola’ disse ad alta voce.
 
‘Yeah, the bad boys are always catching my eye,ohay ohay,
I said the bad boys are always spinning my mind,ohay ohay,
Even though I know that its no good for me its the risk I take for the chemistry .
With the bad boys always catching my eye’.
 
‘Katherine!’ gridai per poi abbracciare la bionda che stavo aspettando davanti alla porta della ginecologa ‘come stai?’ domandai accarezzandogli la pancia, la vidi ridacchiare ed annuire con la testa ‘sto bene tesoro’ disse sorridendo ‘entriamo che siamo in ritardo’ disse la bionda prendendomi per mano.
Lo studio della dottoressa Philips era dipinto di bianco e con dei quadri di bambini appesi al muro, mi guardai attorno per poi prendere una rivista dove parlava di gravidanze.
‘Perrie, vuoi un bambino?’ domandò Katherine ridendo, la guardai e alzai un sopracciglio ‘ma no’ dissi ridendo ‘mi annoiavo e ho preso una rivista’ dissi sorridend.
Prima che la bionda potesse ribattere una donna chiamò Katherine così l’accompagnai dalla dottoressa, mi guardai attorno vedendo tutti quei strani oggetti che servivano per visitare le donne.
Ok, non avevo mai fatto una visita da un ginecologo ed ero spaventata per Katherine.
‘Signorina Spires che bello rivederla’ disse una donna con i capelli rossi e occhi verdi ‘lo stesso vale per me dottoressa Philips’ disse la bionda stringendo la mano di quest’ultima ‘lei è Perrie la mia migliore amica’ mi indicò Katherine, sorrisi imbarazza e la donna mi scrutò per poi sorridere ‘e il suo compagno non verrà mai?’ domandò ancora la dottoressa, Katherine poso lo sguardo a terra e farfuglio qualcosa.
La dottoressa stava per parlare quando qualcuno bussò alla porta e una testa riccioluta fece il suo ingresso.
Harry.
‘Mi scusi sono il ragazzo di Katherine’ disse il riccio grattandosi la nuca imbarazzato ‘che piacere’ disse sorridente la Philips ‘sono contenta di poterti vedere ma purtroppo uno dei due deve uscire non si può stare in tante persone’ disse mortificata, alzai le spalle ‘vado io, resta qua tu Harry’ dissi sorridendogli e uscendo dalla stanza.
 
Camminai per la strada aspettando che Katherine e Harry uscissero dalla ginecologa quando a un certo punto due mani si posarono sui miei fianchi.
Mi girai velocemente e mi scontrai con due occhi color ghiaccio ‘Louis’ sussurrai ‘Perrie’ disse dolcemente prima di baciarmi, spalancai gli occhi e lo spinsi via per poi pulirmi la bocca.
‘Che ti salta in mente?’ gridai guardandola ‘non ci siamo mica lasciati ufficialmente’ disse per poi abbracciarmi e posare la mani sulle mie natiche, cercai di spingerlo via ma senza risultati le sue mani restavano salde e io sudavo freddo.
‘Louis, ti prego’ dissi piano ‘perché mi hai fatto questo?’ domandò Louis al mio orecchio, spalanca gli occhi ancora una volta ‘perché hai preferito Zayn a me?’ domandò ancora ‘io non’ non mi fece finire la frase che ricomincio a parlare ‘perché preferisci lui a me? Perché?’ disse aumentando la stressa sul mio sedere ‘Louis, davvero mi fai male’ dissi cercando di spostare le sue mani ‘non voglio perderti, non voglio perdere ancora contro Zayn’ disse per poi baciarmi il collo.
Mi morsi il labbro per trattenere le lacrime mentre il moro continuava a baciarmi.
Che voleva dire ‘non voglio perdere ancora contro Zayn’?
Poco dopo il corpo di Louis era a terra insieme a quello di un altro.
Alzai il viso e vidi Katherine corrermi incontro ‘Perrie, stai bene?’ domandò accarezzandomi la guancia annui asciugandomi le guancie e andando verso Harry che portava via Louis ‘Perrie, andiamo a casa’ disse la bionda trascinandomi via.
 
Gli occhi di Louis erano così freddi e la sua voce era dura.
Cos’era davvero successo con Zayn?
Stavo camminando con Katherine che non mi aveva ancora rivolto parola ‘mi spieghi che è successo?’ scoppiò a un certo punto la bionda, mi voltai verso di lei e alzai le spalle ‘non lo so neanch’io ma devo parlare con Zayn’ lei mi guardò e annui velocemente ‘la Philips che ti ha detto?’ cambia discorso ‘ha detto che va tutto bene’ disse sorridendo.
Katherine aveva preso bene la gravidanza e di questo sono così sollevata anche senza Jake riuscirà a crescere un meraviglioso bambino o bambina.
‘Katherine, Perrie!’ ci girammo all’unisono e Harry ci corse incontro ‘Harry’ disse la bionda prima di abbracciarlo ‘come stai?’ mi domandò voltandosi nella mia direzione ‘tutto apposto’ dissi alza le spalle, il riccio annui e poi stampo un bacio sulle labbra della mia migliore amica.
 
**
Quando tornai a casa di Zayn le luci erano spente ed entrai in casa prendendo le chiavi di scorto da sotto lo zerbino.
Prima che riuscissi ad aprire la porta una voce da dietro mi chiamò quando mi voltai rimasi abbastanza sorpresa.
‘Rebecca’ sussurrai piano ‘tu sei Perrie, vero?’ domandò ridendo, annui piano ‘mi hanno parlato tanto di te’ disse avvicinandosi a me ‘sei tu la ragazza per cui Zayn Malik ha perso la testa’ sorrisi a quell’affermazione ‘tu sai che lui non saprà mai amare davvero’ disse per poi sorridere ‘il suo unico amore sarò io e questo lo sai tu e lo sa pure lui’ disse sorridendo beffarda ‘partirai tra poco, no?’ la guardai sorpresa ‘e lui tornerà da me’ disse prima di sorridere malignamente e salutarmi con un colpetto sulla testa.
Abbassai lo sguardo e poi entrai in casa e chiusi la porta alle mie spalle.
Continuai a guardare in pavimento finche dei passi provenienti dalla scale non mi fecero sollevare la testa.
Zayn stava scendendo con addosso i pantaloni di una tuta e i capelli bagnati.
‘Piccola’ mi chiamò il moro prima di raggiungermi e stamparmi un bacio sulle labbra, sorrisi appena e poi l’abbracciai.
Non volevo che le cose che aveva detto Rebecca si avverassero, strinsi forte Zayn per paura di perderlo.
‘Che hai piccola?’ mi domandò ancora baciandomi la testa, negai con la testa.
Non volevo fargli domande ne su Louis ne su Rebecca.
Volevo solo un momento Perrie e Zayn, un momento tutto nostro e solo nostro.
 
 
HELLO PEOPLE:)
SONO IN RITARDO E CHIEDO PERDONO.
MA DOMANI E’ IL MIO COMPLEANNO E QUESTO E’ UN PENSIERINO PER VOI LOL
Comunque si la storia è un po’ strana ma bo mi piaceva così ahaha
Louis, che mi combini?
Rebecca.. va beh ormai lei ahahha
Ma Malik ha una fede al dito sinistro omg.
Piango.
Sto sfigato che mi ruba la ragazza ahhaha
Ok, scherzo lo sapete uu
Ora vi lascio, scusate eventuali errori.
Se volete vederlo ho fatto un nuovo video zerrie http://www.youtube.com/watch?v=9iEIOUOcRgo
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Un bacio, Marti.

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Capitolo 35
*** Capitolo trentacinque; ***



‘Written in these walls are the stories that i can’t explain
I leave my heart open but it stays right here empty for days
She told me in the morning she don’t feel the same about us in her bones
it seems to me that when i die these words will be written on my stone’.
 
Le mie unghie perfettamente curate e laccate da uno smalto trasparente con un righetta bianca all’inizio continuava a picchiettare sul banco vuoto.
I miei occhi azzurri fissavano la porta inattesa che qualcuno entrasse e si sedesse vicino a me.
Era il primo giorno alla West Valley e il mio cuore martellava incessantemente.
Ho sempre odiato il primo giorno di scuola e se ora ero in un altro stato l’ansia era aumentata, controllai l’orario sul mio telefono ed era presto per l’inizio delle lezioni.
Ero arrivata solo da un giorno e mi ero persa circa cinque volte, il campus era così grande e i dormitori ancora di più.
Non avevo ancora conosciuto la mia compagna di stanza sapevo solo che si chiamava Stella Malone.
Appoggiai la schiena contro lo schienale della sedie e fissai il soffitto bianco, non avrei mai creduto che Londra mi potesse mancare così tanto.
Non mi sono mai sentita così fuori posto in un luogo pieno di ragazze e ragazzi californiani.
Le ragazze che avevo visto erano tutte abbronzate e altissime mentre io ero bianchissima e bassa.
In California fa terribilmente caldo e sto odiando questo clima, non voglio uno stupido sole che mi riscaldi voglio le sue braccia avvolte intorno al mio corpo.
Ho bisogno di sentirmi protetta da lui.
 
E’ la tua ultima sera’ disse tristemente il ragazzo tenendo un bicchiere in mano, lo guardai mordendomi un labbro e prendendogli la mano libera ‘potrei restare’ il moro negò energicamente la testa ‘non voglio che butti all’aria il tuo futuro solo per me’ prese un respiro profondo e poi continuò a parlare ‘anche perché non me lo meriterei’ mi morsi il labbro e mi alzai per baciargli le labbra.
Quelle labbra che mi sarebbero mancate come l’aria.
Aprì lentamente gli occhi per accorgermi degli occhi color miele di Zayn che mi stava scrutando.
I suoi occhi come avrei fatto senza potergli ammirare?
‘Dai andiamo, domani devi partire presto’ disse il moro bevendo tutto di un sorso la sua bevanda e prendendomi per mano.
Quando tornammo  a casa nessuno dei due conferì parola.
Forse troppo spaventati oppure troppo tristi.
Segui con lo sguardo il moro che salì lentamente le scale per sentire il rumore di una porta e dell’acqua che scorreva.
Corsi su per le scale rischiando di inciampare negli ultimi scalini, il cuore mi batteva forte e gli occhi erano lucidi.
Aprì velocemente la porta del bagno e vidi il moro girarsi verso di me con indosso solo i jeans, mi buttai tra le sue braccia baciandolo mentre le lacrime rigavano il mio viso.
Zayn mi strinse a se camminando all’indietro finendo sotto la doccia.
Non m’importa devi vestiti bagnati o quel trucco che mi colava sul mio viso, l’importante eravamo io e lui.
Le mie lacrime si mischiarono all’acqua della doccia come le lacrime che uscivano dagli occhi del ragazzo e che non voleva mostrare.
Voleva essere quello forte fra i due.
 
Una porta che sbatte mi fece tornare alla realtà, vidi una ragazza bionda con i capelli corti guardarsi intorno e poi prendere posto vicino a me.
La guarda con la coda dell’occhio prende un quaderno e una penna per poi iniziare a disegnare qualcosa su un foglio bianco.
Non mi degnò di uno sguardo così, appoggiai la testa sulla mia mano e guardai il soffitto che non era cambiato dall’ultima volta che avevo alzato lo sguardo.
 
Avevo rifiutato l’idea di salutare tutti all’aeroporto, non volevo lacrime o meglio non volevo versare altre lacrime davanti a loro.
Guardai un’ultima volta il moro davanti a me che si mordeva il labbro per non scoppiare a piangere da un momento all’altro.
‘Ti chiamo appena arrivo’ dissi cercando di farlo sorridere ma senza successo ‘Zayn, ci vediamo prestissimo’ dissi accarezzandogli la guancia liscia per la barba appena fatta.
Il moro annui e mi baciò per poi lasciarmi andare.
Mentre camminavo verso l’imbarco, mi voltai per vedere il moro lì in piedi senza muovere un muscolo, abbassò la testa e il capellino della New York copriva il suo viso.
Buttai a terra la borsa e corsi verso di lui per abbracciarlo un’ultima volta, respirai a fondo il suo profumo mentre lui mi faceva girare.
Quando una voce metallica chiamò il mio volo per l’ultima volta fui costretta a lasciarlo e a recuperare la mia borsa per poi prendere quel maledetto aereo.
 
Delle dita picchiettarono sulla mia spalla e mi girai alla mia destra per poter vedere la ragazza di prima sorridermi.
‘Sei Perrie?’ domandò indicando il mio quaderno con scritto in nero il mio nome, annui piano e la guardai ancora ‘Sono Stella, la tua compagna di stanza’ mi porse la mano e la guardai sorpresa per poi stringerla.
Stella mi parlò un po’ di lei, ha vissuto a Los Angeles con i suoi genitori ma il suo sogno sin da piccola era questa università di cui aveva sentito parlare molto spesso in televisione.
Quando la bionda iniziò a parlare con dei ragazzi che erano entrati in classe fissai il mio quaderno con la scritta ‘Perrie’.
Zayn aveva insistito tanto per scrivermela e io non avevo posto resistenza.
Quando sentì la porta sbattere violentemente alzai lo sguardo per vedere un omaccione con i capelli bianchi avvicinarsi verso la cattedra e iniziare a parlare.
 
**
Stavo tornando in camera assieme a Stella che mi stava raccontando della sua passione per la moda e di quanto sia felice di avermi incontrato subito.
‘Perrie io vado a mangiare qualcosa vieni con me?’ negai con la testa e sorrisi per ringraziarla, ritornai nella mia stanza per sistemare i vestiti nel armadio.
Stavo appendendo i pantaloncini che avevo indossato il giorno della mia partenza quando un foglio nella tasca inferiore attirò la mia attenzione.
L’afferrai e aprì il foglio che era piegato in quattro.
 
‘Sono un codardo che non riesce a parlarti in faccia ma che ti scrive sempre delle lettere nei momenti di tristezza.
Questa lettera non finirà come la precedente, piccola.
Da oggi non sarai più con me in ogni momento e io come potrò fare?
Non sentirò più il tuo odore di vaniglia ogni volta che ti abbracciò, non potrò più baciare ogni giorno le tue sottili labbra e non potrò più giocare con le tue ciocche bionde.
Mi mancherai come l’aria.
Sapere che mi sveglierò solo mi fa rabbrividire.
Quando ti avevo conosciuta pensavo fossi solo una ragazzina senza un posto adatto nel mondo ma ora so che il tuo posto è al mio fianco ma se tu non la pensassi come me? Impedirti di andare in California sarebbe stato l’errore più grosso della mia vita.
Dopo poco tempo mi avresti iniziato ad odiare e questo non posso proprio permetterlo.
Ti aspetterò, te lo prometto anche se non ho niente da offrirti io sarò qui per te.
Sempre.
Ti ho detto molte volte che ti amo ma non mi stancherò mai di ripeterlo, non mi stancherò dei tuoi sbalzi d’umore e non mi dimenticherò mai del tuo dolce viso.
Sarei sempre l’unica per me.
Perrie, ricordati che..
perché tu ed io
non vogliamo essere come loro
noi possiamo farcela fino alla fine
niente si può mettere tra di noi
nemmeno gli Dei sopra di noi possono separarci
no niente si può mettere tra me e te
oh, tu ed io
tu ed io
noi possiamo farcela e ci stiamo provando
tu ed io, tu ed io…
per favore resta con me, per sempre.
 
Non dimenticarti di me per i ragazzi californiani, eh.
Per favore resta con me, per sempre.
Tuo Zayn.’
 
Delle lacrime scivolarono sulle mie guance mentre un sorriso si fece largo sul mio viso.
Sarei rimasta sempre con lui qualunque cosa fosse successa e non l’avrei mai dimenticato.
 

ZAYN’S POV.
Stavo strimpellando la chitarra sopra al letto di Liam mentre lui digitava qualcosa sul computer sopra la sua scrivania.
Mi guardai attorno per poi fissare la finestra, stava piovendo.
Sbuffai e buttai a terra la chitarra per poi alzarmi ed aprire la finestra, respirai un po’ d’aria e presi una sigaretta dal pacchetto.
Questa distanza mi stava già distruggendo.
‘Malik non fumare qui dentro’ mi sgridò la voce del castano, sbuffai ancora e accessi la sigaretta guardandolo con aria di sfida ‘uh ribelle Malik’ scherzò la voce del moro che si alzò dalla sedia dov’era seduto e prese una sigaretta dal mio pacchetto appoggiato al davanzale ‘allora? Vuoi già ammazzarti?’ domandò ridendo, sorrisi appena e lo spintonai ‘sei uno stronzo’ dissi per poi aspirare della sigaretta ‘ti manca così tanto?’ domandò ancora guardandomi, annui piano e lo guardai ‘è come se una parte della mia vita fosse volata via e io ora non so cosa fare’ dissi abbassando la testa, il moro appoggiò una mano sulla mia spalla guardandomi ‘vi amate, non succederà niente’ disse cercando di farmi sorridere, annui ancora e lo guardai ‘come fai a sapere che non s’innamorerà di qualche californiano?’ domandai puntano gli occhi su una coppietta che passava sul marciapiede ‘Perrie ha affrontato tanto per te e non si potrà dimenticare del vostro amore così facilmente’ disse aspirando della nicotina e poi buttare la sigaretta fuori dalla finestra.
Feci lo stesso e mi ributtai sul letto prendendo il cellulare per controllare l’ora, mezzanotte.
Misi le mani nelle tasche posteriore dei jeans e trovai qualcosa dentro.
Quando lo tirai fuori la mia espressione fu alquanto stupita.
Una lettera.
L’aprì lentamente era la lettera d’ammissione di Perrie ma sopra c’era scritto con il pennarello rosso:
 
‘Potrei tornare a casa per il weekend
o solo per un giorno
per vedere facce familiari
è tutto quello di cui avrei bisogno
ma è troppo lontano’
 
Ripiegai la lettera e la misi in tasca per poi chiudere gli occhi.
Perché la distanza deve essere così dura? E soprattutto perché dovevo affrontarla io?
Almeno Perrie non mi aveva lasciato come era successo con Rebecca.
Sbuffai e aprì gli occhi per poi guardare Liam digitare ancora qualcosa al computer, mi alzai e andai verso la porta ‘Payne, io vado’ dissi salutandolo e uscendo velocemente da casa sua.
 
Non sapevo che fare e non volevo tornare a casa così optai per camminare un po’.
Non c’era nessuno in centro a quest’ora così continuai a camminare, non volevo pensare a niente e volevo scollegare il cervello almeno per qualche minuto.
Scalciai un sasso e vidi dei tacchi fermarsi a pochi centimetri dal sasso che avevo appena lanciato, alzai lo sguardo per poi vedere Rebecca assieme a due ragazzine.
‘Zayn’ mi salutò la mora per poi dire alle due ragazzine di aspettarla in macchina ‘come stai?’ domandò sorridendo ‘uhm non mi vedi? Sprizzo gioia da tutti i pori’ dissi facendo una finta risata, la mora si avvicinò a me e mi accarezzo la guancia che levai con violenza ‘stammi lontana’ dissi guardandola, le ridacchiò e poi sorrise.
‘Vuoi fare il bravo fidanzatino?’ domandò ridendo, mi avvicinai al suo orecchio ‘no e se vorrò tradire Perrie cerco le tue bambine.. e me le scoperò tutte e due assieme’ mi allontanai per poi voltarmi ‘e lo sai che lo farò se non mi lascerai in pace Rebecca’ mi voltai e tornai sulla strada di casa.
 
 
 

HELLO PEOPLE:)
Si, sono in ritardo ma la scuola mi sta stressando, scusate.
Ma se vi dico che Rebecca e le Little Mix erano alla stessa premiazione? Rido.
Le ragazze hanno vinto ovviamente, aw.
Il loro primo award.
Comunque.. devo darvi una spiacevole notizia per voi.. mi sono venute nuove idee e la storia continuerà più del previsto.
In questo capitolo non succede molto ma si vede la separazione degli zerrie, eh si.
Lo so che mi volete uccidere ma solo io so cosa succederà ahahha
Ora vi lascio, scusate eventuali errori.
Se volete vederlo ho fatto un nuovo video  su liam http://www.youtube.com/watch?v=qL2XspUvDW4
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Un bacio, Marti.

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Capitolo 36
*** Capitolo trentasei; ***



‘You and I
We don’t wanna be like them
We can make it till the end
Nothing can come between you and I
Not even the Gods above can separate the two of us’.
 
Stavo camminando per il corridoio con il cellulare nella mano destra e un libro nella mano sinistra in attesa di una chiamata da parte di Zayn.
Sbuffai e mi sedetti su un gradino della scala che conduceva all’uscita.
Guardai ancora il cellulare e poi alzai la testa al cielo, era così azzurro e senza nuvole all’orizzonte.
Ero in California da un bel po’ e devo dire che grazie a Stella ho stretto amicizia anche con altre persone anche se mi aveva detto che un suo amico doveva ancora arrivare.
Chiusi gli occhi e respirai l’aria pulita.
‘Hei biondina’ aprì piano gli occhi e guardai davanti a me, un ragazzo con i capelli biondi mi sorrise ‘si?’ lo guardai confusa ‘volevo chiederti dov’era l’aula del signor Smith’ ci pensai su un po’ ‘dovrebbe essere quella infondo al corridoio’ dissi annuendo, il biondo annui e poi si sedetti vicino a me ‘io sono Brian’ mi porse la mano e gliela strinsi ‘Perrie’ dissi prima di sentire il mio telefono vibrare.
Mi alzai e risposi lasciando quel ragazzo appena conosciuto lì da solo.
 
‘Amore’ risposi sorridendo
‘piccola, come stai? Scusa se ti ho chiamato solo adesso ma non mi ero svegliato prima’ disse il moro velocemente
‘non preoccuparti tanto la mia lezione inizia tra venti minuti’ dissi controllando l’orario sul mio orologio legato al polso
‘come ti trovi?’ mi domandò
‘bene anche se mi mancate da morire’ dissi prima di mordermi il labbro
‘anche tu mi manchi da morire’ sospirò ‘amore, devo chiudere.. ci sentiamo questa sera’ disse velocemente
‘Va bene, ti amo’ dissi aspettando la sua risposta
‘ti amo anch’io’ disse prima di chiudere la chiamata.
 
Sospirai e posai il cellulare in tasca per poi afferrare la borsa che avevo appoggiato sulle scale e iniziare a camminare lungo il corridoio ed entrare nell’aula delle scienza applicate, aprì piano la porta e andai a sedermi in un banco in seconda fila.
Tirai fuori il libro e inizia a sfogliarlo, scienze applicate erano l’unica materia che non sopportavo e in più il professore era noioso e le sue lezioni mi mettevano sonnolenza.
Appoggiai la testa sul banco e chiusi gli occhi.
Ho la sensazione di essere di nuovo sola anche se intorno a me ci sono cento persone diverse.
E’ come se stessi crollando ma nessuno se ne accorge.
Potrei anche cedere in questo momento e nessuno verrebbe in mio soccorso.
Un colpo alla testa mi fece aprire gli occhi e alzai la testa, Stella era davanti a me divertita ‘che naniere orrende che hai’ dissi toccandomi la testa dolente ‘devo farti conoscere il mio amico’ disse sorridendo ‘non puoi presentarmelo dopo?’ domandai riappoggiando la testa sul banco ‘no, ora! Poi secondo me sareste carini assieme’ alzai la testa velocemente e la guardai ‘ho un ragazzo, Stella’ dissi annoiata prende nomi una ciocca di capelli tra le dita ‘si, il famoso Zayn ma chissene frega’ la guardai alzando un sopracciglio ‘dai te lo voglio solo presentare’ disse sorridendo, sbuffai e mi alzai di malavoglia e la seguì fuori dalla classe.
Un ragazzo stava ammirando il campus e ci dava le spalle, così Stella prese una rincorsa e gli saltò addosso.
Ridacchiai e mi avvicinai piano.
‘Lei è la mia compagna di stanza’ disse Stella quando mi vide dietro di loro, il ragazzo si girò e iniziai a ridere.
Il suo amico era Brian il ragazzo che avevo incontrato prima, il biondo rise insieme a me e poi guardò Stella che era sconcertata ‘ci siamo incontrati prima’ disse il ragazzo ‘e ci siamo anche presentati.. arrivi in ritardo Stellina’ disse colpendola alla testa e ridendo.
Stella guardò male sia me che il suo amico e poi alzò gli occhi al cielo ‘il destino è contro di me’ disse il modo teatrale ‘smettila Stella e andiamo a lezione’ dissi spazientita ‘va bene secchiona, ci vediamo dopo Brian’ lo baciò velocemente sulla guancia per poi prendermi per mano e trascinarmi in aula.
Le intenzioni di Stella non mi piacevano.
 
ZAYN’S POV.
Camminai lungo la strada con una sigaretta alla bocca.
Forse la solitudine non faceva per me o almeno non più, mi sentivo soffocare in quella casa così grande ma vuota.
Aspirai l’ultimo tiro della mia sigaretta e poi la buttai in mezzo alla strada ed entrai in un bar, mi sedetti vicino al bancone.
Ordinai una birra per poi guardarmi attorno, c’erano gruppi di ragazzi che giocavano a bigliardo altri che ci provavano con delle ragazze e dei quattrocchi che si guardavano attorno disorientati.
Un tempo sarei andato ad infastidirgli ma ora non m’importava più.
Una mano si appoggiò sulla mia spalle e mi voltai per vedere Harry sedersi vicino a me ‘la gente ti segue e tu non te ne accorgi nemmeno’ disse ordinando una birra ‘Harry sei diventato un maniaco?’ dissi guardandolo bere, lui alzò un sopracciglio e poi i guardò ‘siamo solo preoccupati per te’ disse guardandomi dritto negli occhi.
Abbassai la testa e non proferì parola.
Nessuno dei ragazzi sapeva cosa facevo o meglio cosa avessi ricominciato a fare.
Non avendo più Perrie intorno mi sono sentito solo e bisognoso di fare qualcosa così ho riallacciato i vecchi rapporti per poter spacciare.
Era un modo come un altro per dimenticare l’assenza della bionda e per poter scollegare il cervello dai miei pensieri.
Harry sbatte una cartelletta sotto i miei occhi e sorrise ‘aprila brutto coglione’ lo guardai mai e poi aprì la cartelletta.
Frugai tra vari fogli finche non trovai una busta bianca, l’aprì e estrassi con dodici biglietti aerei e il volo era verso la California.
Guardai Harry che sorrise ‘è un regalo da parte di tutti noi’ disse ridendo, sorrisi e gli diedi una pacca sulla spalla ‘grazie amico’ il riccio sorrise e si alzò ‘forza il volo è stanotte’ mi alzai anch’io sorridendo.
Tra poco avrei rivisto Perrie, la mia Perrie.
 
PERRIE’S POV.
Un rumore mi fece alzare dal letto e caddi a terra come un sacco di patate.
 ‘Perrie’ rise Stella guardandomi, mi alzai dal pavimento tenendomi la schiena con la mano destra ‘cosa ridi brutta oca bionda?’ dissi con cattiveria per poi sedermi sul letto ‘ehi, la sveglia è tua se tu hai messo questa suoneria non è colpa mia’ disse trattenendo un’altra risata.
Sbuffai e presi dei vestiti ‘vado a farmi la doccia’ dissi per poi uscire dalla camera e recarmi alle docce con la mia borsetta e i miei vestiti.
 
Entrai nella prima doccia libera e feci scorrere l’acqua sulla mia testa e insaponandomi con il bagnoschiuma al cocco.
Zayn ieri non mi aveva chiamato come aveva promesso e un senso di malinconia si fece spazio in me, prima non c’era un oceano a dividerci e almeno sapevo dove fosse e cosa facesse.
Buttai la testa all’indietro e lascia che l’acqua calda mi colpisse il viso, era tutto così difficile troppo difficile.
Lavai anche i capelli e poi usci avvolgendomi con l’accappatoio, mi guardai allo specchio che era appeso davanti ai lavandini e strizzai piano i capelli.
Sospirai un’altra volta, mi vesti velocemente e poi ritornai in camera.
‘Ho il viso troppo stanco’ dissi dopo aver chiuso la porta ‘vuoi qualche crema?’ mi domandò la bionda alzando il naso dal giornale che stava leggendo, annui e buttai l’accappatoio in qualche angolo della stanza e presi il phone e mi asciugai i capelli poi per legarli in una treccia disordinata.
‘Ora dovrebbe arrivare Brian, ti da fastidio?’ domandò la bionda porgendomi un vasetto di crema, scrollai le spalle e aprì il vasetto per poi massaggiarmela un po’ sul viso ‘stanotte continuavi a muoverti, hai avuto un incubo?’ mi domandò Stella mentre metteva apposta i suoi vestiti ‘no.. solo che ero agitata’ mi morsi un labbro ‘credo sia per via di Zayn.. ieri non mi ha più chiamata’ dissi abbassando la testa.
‘Tesoro, fregatene’ disse velocemente la ragazza ‘come potrei fregarmene?’ ringhiai ‘vi divide un oceano non credo che lui stia a casa tutto solo’ disse la bionda guardandomi ‘credi proprio nell’amore’ dissi guardandola male ‘non mi fido degli uomini, semplice’ negai con la testa e poi mi sdraia sul letto ancora sfatto.
Un colpo alla porta mi fece sobbalzare ‘Brian’ gridò la ragazza prima di correre ad aprire, ridacchiai e la osservai aprire la porta e poi fiondarsi sul suo amico.
‘La prossima volta potresti bussare piano’ dissi divertita ‘scusami’ disse sorridendo per poi avvicinarsi e lasciarmi un bacio sulla guancia, lo guardai dubbiosa e poi guardai Stella che sorrideva.
Sbuffai e alzai gli occhi al cielo.
Un altro colpo alla porta mi fece sobbalzare ‘chi diavolo è ora!?’ dissi alzandomi per andare ad aprire, aprì la porta e mi trovai Katherine, Jade, Jesy, Emily e Leigh davanti a me.
Spalancai gli occhi ed emisi un grido, le ragazze sorrisero e poi mi si buttarono addosso ‘che ci fate voi qui?’ domandai abbracciandole ‘ci mancavi troppo’ disse Katherine colpendomi alla testa ‘ma ehi’ la guardai male e poi sorrisi ‘mi siete mancante tanto’ dissi sorridendo, mi voltai e vidi Stella e Brian guardarsi confusi ‘loro sono le mie amiche, invece lei è la mia compagna di stanza Stella e il suo amico Brian’ dissi indicandoli a vicenda.
Le ragazze sorrisero e si presentarono ai due mentre io le guardai.. come diavolo avevano fatto a venire in California tutte da sole e soprattutto Katherine che era incinta.
‘Perrie, non ti abbiamo detto una cosa!’ gridò Katherine, la guardai per incoraggiarla a proseguire ‘è un bambino’ disse sorridendo, ingrandì gli occhi e poi gridai e l’abbracciai di slancio.
‘Come lo vuoi chiamare? Vuoi che ti dia una mano? Devi comprare le tutine e devi dipingere le pareti della stanza e in più devi comprare dei giocattoli e tienilo lontano da Harry se no crescerà come lui’ la bionda mi rise in faccia e io mi fermai ‘respira Edwards’ disse divertita Jesy ‘scusa, solo che sono così contenta per te!’ dissi sorridente alla mia migliore amica ‘ma voi piuttosto come avete fatto a venire qua tutte sole? Con Katherine in questo stato?’ le ragazze si guardarono tra di loro e poi sorrisero, le guardai alzando un sopracciglio e poi sentì bussare alla porta.
‘Mi dovete dire un po’ di cose’ dissi prima di aprire la porta, quando l’aprì vidi Liam, Harry, Niall, Jordan e Sam ‘ciao mostro’ mi salutò il riccio entrando in stanza per andare vicino a Katherine, mi trattenni al buttarlo fuori dalla stanza perché qualcuno mi stava spettinando i capelli ‘ciao Pezz’ sorrise dolcemente Liam seguito dagli altri che mi lasciarono un bacio sulla guancia ‘allora non siete venute da sole’ dissi cercando di sorridere.
Mi aspettavo che con loro ci fosse anche Zayn e invece mi sbagliavo perché sarebbe dovuto venire a trovarmi? Intanto sono andata via da un paio di mesi.
Raggiunsi le ragazze che stavano sorridendo insieme a Stella.
‘Perrie?’ mi voltai e guardai Harry che mi aveva appena chiamata, il riccio si alzo e mi prese di peso per poi buttarmi fuori dalla porta.
‘Harry?!’ gridai sbattendo un pugno contro la porta che non si apriva, mi aveva appena chiusa fuori ‘bastardo, me la pagherai!’ gridai voltandomi, il cuore smise di battere per un secondo.
Davanti a me c’era Zayn che sorrideva divertito.
Il mio Zayn era qui davanti a me, era venuto in California per me.
Il moro sorrise e aprì le braccia, corsi verso di lui e l’abbracciai forte mentre le sue braccia mi stringevano a lui, delle lacrime cominciarono a scendermi lungo le guancie ‘non posso crederci che sei venuto’ dissi con una mano che mi copriva la bocca ‘pensavi che non venissi?’ domandò sorridendo per poi togliermi la mano da davanti la bocca e appoggiarci le sue labbra.
Non sentivo le sue labbra da così tanto tempo che ora mi sembrava come il nostro primo bacio, io impacciata e insicura e lui sicuro e dolce.
Poco dopo si stacco e appoggiò la sua fronte sulla mia facendomi sorridere ‘sei sempre più bella’ disse prendendomi una ciocca tra le mani facendomi ridere ‘e tu sei sempre lo stesso stupido’ dissi sorridendo per poi prendergli una mano e farla intrecciare con la mia.
Zayn sorrise e mi lasciò un bacio a stampo per poi iniziare a camminare tenendomi per mano.
 
Eravamo sdraiati sul prato del campus lontano da tutto e tutti, la mia testa era appoggiata al suo petto e potevo sentire i battiti del suo cuore che palpitavano assieme al mio.
Sorrisi e disegnai dei cerchi immaginari sul suo petto per poi alzare lo sguardo, Zayn era di nuovo qui con me e io ero abbracciata a lui.
Era come se fossimo tornati indietro nel tempo e non eravamo sdraiati su uno stupido prato in California ma eravamo sdraiati sul divano di casa sua a Londra.
Alzai  la testa e lo guardai mentre teneva gli occhi chiusi, era così dannatamente bello mi morsi il labbro per poi lasciargli un leggero bacio sulle labbra.
Zayn aprì piano gli occhi per poi sorridermi e appoggiare una mano sulla mia guancia e riavvicinare le sue labbra alle mie.
Sorrisi e gli morsi piano il labbro ‘piccola peste’ sussurrò Zayn, sorrisi e gli lascia il labbro per poi continuarlo a baciare.
 
‘Perrie?’ mi sentì chiamare e mi voltai per poi vedere i ragazzi avvicinarsi a noi.
Mi alzai seguita da Zayn che mi teneva per la vita ‘ehi’ gli salutai con la mano ‘vi abbiamo cercato da tutte le parti’ grida Katherine con il fiatone, ridacchiai divertita e guardai il moro al mio fianco ‘colpa sua’ dissi accarezzandogli una guancia ‘è sempre colpa di Zayn’ rispose divertito Liam che ricevette un’occhiataccia dal suo migliore amico.
‘Comunque abbiamo avuto un’idea’ disse Stella saltellando sul posto, risi e la guardai ‘dilla allora’ lei mi guardò male e poi sorrise ‘domani andiamo tutti in spiaggia’ disse battendo le mani, annui contenta.
‘E’ stata una mia idea comunque’ disse Brian facendosi spazio tra i ragazzi.
‘Io sono Brian’ disse il biondo porgendo la mano al mio ragazzo ‘Zayn’.
 
HELLO PEOPLE:)
BUON NATALE!
Sono in ritardo per tutto ma chiedo perdono e mi spiace di non avervi fatto prima gli auguri.
Perdonatemi.
Allora ovviamente questo capitolo è molto easy e dolce, dai vi mancavano i miei zerrie moments lol ovviamente nel prossimo capitolo ci saranno scintille in tutti i sensi.
Dove va Zayn non ci sarà mai tranquillità ormai lo sappiamo, no?
Scusate se non ho continuato prima ma in questo periodo sono successe un po’ di cose lol
Ah.. Pensavo di fare un video su Perrie e Zayn stile freedom cioè sulla storia e uno su Emily e Liam sempre stile freedom, vi andrebbe? Se no non li faccio.
Ora vi lascio, scusate eventuali errori.
Twitter: @heyosment
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Un bacio, Marti.

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Capitolo 37
*** Capitolo trentasette; ***


‘I don’t care what people say when we’re together
You know I wanna be the one who hold you when you sleep
I just want it to be you and i forever
I know you wanna leave so come on baby be with me so happily’
 
L’amore comporta trascorrere del tempo insieme, ma passare del tempo lontani, può portare ad amare ancora di più.
Ho sempre odiato questa frase perché pensavo che non si poteva amare una persona non avendola sempre vicina ma ora che guardo il viso rilassato di Zayn appoggiato al cuscino mi fa capire quanto si possa amare una persona.
 
L’amore esiste.
E non dobbiamo pensare il contrario, solo perché il nostro amore non è ancora arrivato.
Il vero amore per me non è mai esistito fino al incontro con Zayn.
Ho sempre pensato che in amore si soffrisse soltanto e invece un sorriso mi spunta sul viso al solo pensiero del moro al mio fianco.
 
Sorrisi e scesi piano dal letto dove il moro riposava dopo le lunghe ore di viaggio dall’Inghilterra alla California.
Mi sistemai i capelli per poi prendere un quaderno e iniziare a scriverci sopra per poi fermarmi di tanto in tanto con la penna tra le labbra.
Continuai a scrivere per un’altra mezz’ora finche non senti due braccia avvolgermi il corpo, chiusi velocemente il quaderno per poi lasciarmi coccolare dalle forti braccia di Zayn.
La barba del moro mi pungeva il collo mentre le sue labbra erano sulle mie guance, ridacchiai a pena lo strinsi a me ‘dovresti tagliarti la barba’ sussurrai piano, il moro rise e poi mi prese in braccio per farmi sedere sul letto con lui ‘tu ed io’ lo guardai aprendo leggermente la bocca ‘per sempre’ disse prima di baciarmi le labbra.
Sorrisi per poi appoggiare le mani sulle sue spalle, il moro mi morse piano il labbro inferiore per poi leccarmi il labbro, schiusi  la bocca e la sua lingua cerco la mia.
Prima che potessimo fare qualcosa la porta della mia stanza venne aperta da Stella che entrò ignorandoci per poi buttarsi sul suo letto con le cuffie nelle orecchie.
Il moro sbuffò e alzo gli occhi al cielo mentre io ridacchiavo.
 
**
Stavo aiutando Katherine ad allacciarsi il costume quando Stella entrò nel bagno sbattendo la porta.
Non mi parlava da ieri sera e sembrava abbastanza nervosa, Katherine alzò gli occhi al cielo e iniziò a mettersi del burro di cacao sulle labbra.
‘Stella vieni, vero?’ domandai cercando un vestitino da mettere sopra il costume, lei annui e poi si spoglio per infilarsi un costume intero e uscire dalla stanza ‘la tua compagna è nevrotica’ continuò Katherine mentre osservava la porta chiusa, scrollai le spalle e misi del balsamo labbra.
 
Io e le ragazze stavamo aspettando con impazienza i ragazzi che si erano appena svegliati.
‘E poi si lamentano di noi?’ disse spazientita Emily che sbatteva un piede ‘sai come sono fatti.. conoscendo Zayn sarà ancora disteso sul letto’ dissi rotando gli occhi e pensando al moro che non voleva svegliarsi.
‘Mi sono sempre chiesta come fai a sopportarlo’ disse Emily mettendomi una mano sulla spalla e guardandomi dispiaciuta, scoppiai a ridere ‘Osment, sei simpatica come uno spillo nel culo’ disse il moro alle spalle della biona.
Emily trasalì e poi si girò sorridendo ‘non si ascoltando i discorsi degli altri’ sorrisi, il moro emise una smorfia e poi mise un braccio intorno alla mia vita ‘andiamo?’ domandò mentre gli altri ragazzi salutavano le mie amiche ‘scorbutico?’ domandai, lui negò e poi mi lasciò un bacio sulla guancia per poi cominciare a camminare assieme a me.
 
LIAM’S POV.
Eravamo arrivati da poco in spiaggia ma avevo già perso di vista Emily.
‘Vai a cercarla’ disse Zayn prendendo il tubetto della crema solare, lo guardai alzando un sopracciglio ‘vai a cercare Emily’ scrollai le spalle ‘so che stai morendo dalla voglia.. vai’ disse indicandomi una direzione con la sua testa.
Alzai la mano e inizia a camminare dove mi aveva indicato il moro, più camminavo e meno persone incontravo.
Emily ha sempre amato la tranquillità ma non pensavo si potesse allontanare così tanto e soprattutto ora che siamo tutti assieme.
Quando finalmente la vidi era seduta su uno scoglio e disegnava dei cerchi immaginari sul suo ginocchio, sembrava così pensiero e i suoi occhi erano persi.
Mi avvicinai per poi sedermi vicino a lei facendola sussultare ma quando mi vide sorrise appena e poi torno a guardare un punto fisso.
‘Emily?’ la chiamai ‘che hai?’ domandai ancora, la ragazza alzò piano il viso per poi guardarmi ‘non mi succede niente’ disse sorridendo amaramente ‘ti sei allontana e non stai con noi qualcosa deve pur esserci’ dissi guardandola ‘vedere Zayn e Perrie così innamorati mi ha fatto uno strano effetto’ disse guardandomi ‘perché pensavi che Zayn non potesse innamorarsi?’ domandai divertito, la vidi negare con la testa ‘un tempo eravamo noi così’ la ragazza sospirò ‘innamorati’ abbassò piano la testa.
Mi morsi il labbro per poi alzarmi e piazzarmi davanti a lei.
Le presi le mani e lei alzò la testa ‘noi siamo come loro, io non ho smesso di amarti e tu non hai smesso di amarmi. Ci facciamo del male e non vogliamo curarci, perché?’ la guardai ‘eravamo perfetti, eravamo solo noi due prima che tutto il mondo si mettesse contro di noi a partire dai tuoi genitori’ la bionda si morse il labbro e mi guardò con gli occhi lucidi ‘possono anche separarci ma il nostro amore è troppo grande, non possiamo sconfiggerlo ma dobbiamo affrontarlo insieme’ la guardai ancora ‘amami e basta’ dissi fissando le sue soliti labbra, la bionda tolse le sue mani dalle per poi prenderne una e appoggiarla all’altezza del cuore ‘senti?’ disse stringendo la mano ‘il mio cuore aumenta e batte solo per causa tua’ disse con gli occhi lucidi ‘amami tu’ disse piano, appoggiai le mie labbra sulle sue.
Assaporai le sue labbra e aprì leggermente gli occhi per poter vedere Emily fare la stessa cosa, sorrisi sulle sue labbra e la presi in braccio per poi farla girare.
La sua risata mi scaldava il cuore.
Eravamo io e lei contro il mondo, affronteremo tutto assieme.
Le nostre mani saranno sempre unite per darci forza e i nostri baci saranno l’ancora di salvezza perché anche se non l’ho mai ammesso mi sento davvero amato solo grazie a lei.
Grazie hai suoi occhi meravigliosi e al suo sorriso genuino, io sono ancora qui grazie a lei.
Noi siamo ancora qui grazie al nostro amore.
 
PERRIE’S POV.
Uscì dall’acqua tenendomi Katherine per mano mentre ridevamo assieme ma uno spintone mi fece staccare da lei e caddi in acqua.
Guardai la persona che mi aveva appena spinta e non mi meraviglia molti a vedere il viso di Harry.
‘Ti odio’ dissi alzandomi, lui sorrise ‘è un piacere sentirtelo dire’ prese Katherine per mano e si allontanarono da me, strizzai i capelli e andai verso l’ombrellone dove erano rimasti gli altri.
Quando arrivai vicino agli asciugamani trovai Zayn sdraiato di schiena, sorrisi e mi sdraiai su di lui bagnandolo tutto.
Il moro emise un verso e poi aprì piano gli occhi per guardarmi con la coda del occhio ‘sei tutta bagnata’ risi e gli morsi piano la spalla ‘Pezz non giocare troppo con il fuoco’ disse il moro provocandomi una risata ‘non sto giocando con il fuoco’ dissi ridendo, il moro si girò piano per poi tenermi per i fianchi ‘invece si’ disse sorridendo, mi abbassai per baciarlo ‘quanto mi mancavano le tue labbra’ disse quando mi staccai, sorrisi e gli baciai il naso.
‘Vieni a fare un bagno con me?' domandai giocando con la sua mano, il moro negò e poi sorrise ‘dai’ continuai ma in tutta risposta il moro chiuse gli occhi ‘stai diventando una femminuccia e non vuoi bagnarti i capelli?’ domandai al suo orecchio, il moro aprì un occhio e rise ‘baby, io non sono una femminuccia’ rise e mi prese in braccio per poi correre verso la riva e buttarmi in acqua, quando risali vidi il Zayn ridere così feci una smorfia e continuai a nuotare cercando di ignorarlo.
‘Edwards, torna qui!’ grido il moro ridendo ‘vieni tu qui!’ dissi guardandolo sorridendo, il moro sbuffò e poi iniziò a nuotare verso di me.
Sorrisi e lo aspettai allontanandomi poco a poco quando lui si avvicinava ‘stai ferma’ disse il moro innervosito, mi fermai e sorrisi dolcemente.
Zayn si avvicinò e mi cinse la vita con le sue braccia, ridacchiai e mi avvicinai ‘e ora non scappi più’ disse soffiando sulle mie labbra, risi e mi avvicinai per baciarlo.
Le mani di Zayn percorrevano la mia schiena fino a quando lui non iniziò a baciarmi il collo e infilare una mano sotto il mio costume.
Mi morsi il labbro inclinando leggermente il collo.
 
**
Quando uscimmo dall’acqua tornammo vicino a gli altri e mi sorpresi a vedere Liam ed Emily che giocavano assieme e di tanto in tanto si lasciavano dei baci.
‘A quanto pare sono tornati assieme’ dissi a Jade mentre sfogliavamo una rivista assieme ‘eh già’ disse iniziando a leggere un articolo su Angelina Jolie, sbuffai piano e mi alzai per andare da Katherine che stava giocando con il suo cellulare.
‘Harry ti ha già abbandonato?’ dissi sedendomi vicino a lei, Katherine mi guardò male ‘intendevo per prima.. visto che ti ha portato via da me’ dissi ridendo.
La bionda rise e poi mi guardò ‘verrai a casa per Natale?’ annuì e la guardai ‘e verrò anche quando starai per partorire’ sorrisi dolcemente, la ragazza sorrise e poi mi abbracciò.
‘Vado a cercare quell’idiota di Harry, torno subito’ disse la ragazza alzandosi, mi guardai attorno e non trovai Stella.
Era strana da ieri sera e non l’avevo vista tutto il giorno.. chissà dove sarà finita.
Mi sdraia di nuovo sull’asciugamano e chiusi gli occhi per poi aprirli quando sentì un telefono suonare, mi girai e cercai nella mia borsa finche non trovai il cellulare di Zayn illuminato.
Sbloccai il cellulare per poi vedere un messaggio:
‘Bella Zayn, quando torni a Londra fatti vivo che ho bisogno della roba. Josh’
Buttai di nuovo il telefono in borsa per poi guardare davanti a me, aveva ricominciato a spacciare.
Quello stupido si stava ficcando ancora nei guai.
Mi alzai e iniziai a camminare sulla riva, incrociando le braccia sotto il seno.
Non volevo che si cacciasse nei guai.
Continuai a camminare finche non vidi Stella e Brian venire verso di me leggermente rossi in viso, Stella non mi guardò e continuo a camminare mentre Brian mi sorrise dolcemente, non risposti al suo sorriso e continuai a camminare.
Mi fermai poco dopo e mi sedetti sulle riva con la testa appoggiata alle ginocchia.
Due mani mi toccarono la testa, scossi forte la testa e sbuffai ‘ehi, che ti succede?’ chiese il moro sedendosi vicino a me ‘Josh ha bisogno di te quando torni’ dissi impassibile guardando Zayn con la coda dell’occhio, il moro serrò la mascella e guardò davanti a se.
Sbuffai e mi alzai per continuare a camminare lungo la riva, una mano afferrò il mio polso ‘fammi spiegare’ disse tenendomi stretta ‘mi annoio senza di te e quindi faccio qualcosa ma non è nulla di che’ lo spinsi via ‘nulla di che? Nulla di che? Brutto cretino, potresti finire in galera!’ gridai e lo spinsi ancora ‘lo so, lo so! Ma devo fare altre due vendite e poi ho finito!’ lo guardai ‘e perché te ne mancano due?!’ domandai ‘per il tuo regalo di natale!’ gridò lui per poi mordersi il labbro.
Il moro sospirò ‘doveva essere una sorpresa’ disse tristemente, abbassai lo sguardo ‘scusami’ mi morsi il labbro per poi alzare lo sguardo ‘scusami’ gli presi il viso tra le mani ‘non voglio che ti cacci nei guai’ lo guardai  e lui fece lo stesso per accarezza con un dito il dorso della mia mano ‘ti amo piccola e non mi farò del male’ sorrisi e mi avvicinai piano a lui per poi baciarlo dolcemente.
Spero solo che non si caccia nei casini per un mio regalo e chissà che regalo sarà.
 
HELLO PEOPLE:)
I’M BACK!
Vi sono mancata? A me voi si, aw.
Comunque dai il capitolo non è nulla di speciale ma è carino o almeno spero.
Nel prossimo capitolo che posterò molto prima, giuro.
Sarà molto più emozionante.
Avete visto che ho messo anche Liam ed Emily? Aw.
Si, non ve ne frega di loro ma va beh.
Ho un’idea per la nuova storia, yay.
Comunque il video zerrie l’ho fatto ora manca quello su payne e la osment.
Vi lascio che sto vedendo un film, rido.
Ora vi lascio, scusate eventuali errori.
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Un bacio, Marti.

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Capitolo 38
*** Capitolo trentotto; ***



‘You tell me that you’re sad and lost your way
You tell me that your tears are here to stay
But I know you were only hiding
And I just wanna see you
You tell me that you’re hurt, and you’re in pain
And I can see it here, it’s so in shake
But I just wanna see your smile again
See you smile again.’
 
 
Il corpo di Zayn sfinito si posò sopra al mio cercando di riprendere fiato.
Tra poche ore sarebbe ripartito e stavo cercando con tutte le mie forze di non piangere.
Ora che l’avevo avuto vicino anche per poco non potevo fare a meno di lui.
Il moro si spostò dal mio corpo per mettersi al mio fianco, strinsi la sua mano e mi girai piano per poterlo guardare.
Aveva gli occhi socchiusi come la sua bocca, appoggiai la testa sul suo petto per poter sentire il suo cuore battere.
 
L’amore non esiste per renderci felici, ma per dimostrarci quanto sia forte la nostra capacità di sopportare il dolore.
 
L’unica cosa che volevo era che qualcuno cancellasse il suo volo, lo volevo ancora qui con me.
Non poteva andarsene e lasciarmi di nuovo sola con le mie paure.
Lui è l’unico che mi conosceva davvero e l’unico che capisce quando ho qualcosa e con cui non so fingere di stare bene.
Perché io non sto bene, sono stanca.
Stanca.
 
Sono soltanto stanca.
Stanca.
Possibile che nessuno riesce a capirlo? Sono stanca, stanca, stanca.
Capite? Stanca.
Io non sono forte, non lo sono mai stata.
Sono solo stanca.
 
Vorrei non avere mai accettato questo viaggio perché il mio cuore e la mia mente è sempre a Londra e non riesco a concentrarmi.
Non riesco a stare lontana dai ricordi e dai luoghi che hanno visto il nostro amore.
E ho paura che con il tempo questa fiamma possa consumarsi.
 
Ho visto persone volersi talmente bene che ora, neanche si parlano più.
 
Non voglio finire ad avere una relazione come quella dei miei genitori, dove mia madre è ancora innamorata di mio padre mentre lui pensa ad altre.
Non sopporterei una situazione del genere e non sopporterei l’idea di perdere Zayn.
Mi voltai un’ultima volta per guardare il viso rilassato del moro mentre dormiva e chiusi piano gli occhi anch’io sperando che i sogni siano migliori della realtà.
 
**
‘Perrie?’ mi senti chiamare ma non volevo aprire gli occhi, aprirli voleva dire accettare la realtà e io non volevo ‘amore mio’ Zayn mi baciò il naso per poi accarezzarmi la testa ‘svegliati dai’ continuò pizzicandomi una guancia.
Aprì piano gli occhi e vidi il viso sorridente del moro.
Il suo sorriso.
Il suo maledetto sorriso.
Lo stomaco mi si intrecciò in una morsa, stava sorridendo e non era triste per la sua partenza.
Forse l’idea di allontanarsi da me era piaceva.
Mi coprì con il lenzuolo e scesi dal letto per dirigermi verso il bagno.
Zayn aveva affittato un appartamento insieme a gli altri per questi giorni ma per quella sera ci aveva lasciato campo libero.
Buttai il lenzuolo a terra ed entrai nella doccia facendo scivolare l’acqua lungo il mio corpo.
Mentre mi  insaponavo sentì la porta aprirsi, mi voltai e continuai a lavarmi.
Non volevo vederlo sorridere, non volevo.
Con mia grande sorpresa non aprì la tendina della doccia ma restò immobile vicino alla porta.
Mi stava aspettando.
Quando finalmente decisi di uscire dalla doccia, il moro si avvicinò per passarmi un asciugamano che legai al mio corpo.
Alzai il viso e osservai i suoi occhi rossi, aveva pianto.
Abbassai lo sguardo e mi morsi il labbro, non era felice allora.
Io avevo frainteso tutto, era felice di vedermi tra le sue braccia.
Il moro si avvicinò tremante per poi stringermi forte ‘non posso andarmene proprio ora’ sussurrò piano, ricambiai la stretta disinteressandomi del fatto che ero bagnata fradicia.
 

ZAYN’S POV.
Avevo visto i suoi occhi così tristi che non potevo lasciarla così, non volevo lasciarla.
La stavo stringendo contro il mio corpo mentre la sentivo singhiozzare.
‘Devi andare’ disse staccandosi da me ‘è la cosa giusta da fare’ disse sorridendo con gli occhi pieni di lacrime.
‘Tu stai soffrendo sussurrai accarezzandole una guancia, la bionda negò con la testa ‘sapevamo sarebbe stata dura ma almeno ci siamo visti e tra un mese tornerò a casa’ sorrise incoraggiante.
La guardai un’ultima volta prima di abbassarmi per poterla baciare.
 
**
Era passato un mese da quando avevo visto Perrie e tra un’ora sarebbe arrivata a Londra.
Sarebbe stata di nuovo mia.
In questo mese non sono uscito molto di casa, ero stanco e annoiato.
Le lacrime non uscivano più dai miei occhi, credo di averle consumate tutte.
Uno squillò mi fece distare e mi alzai dal letto per poter rispondere al cellulare.
‘Pronto?’ domandai con fare annoiato
‘tesoro, finalmente ti trovo!’ esclamò sollevata mia madre
‘non avevo voglia di alzarmi dal letto’
tra poco è natale e avevo pensato di organizzare una cena in famiglia insieme a quella di Perrie, che ne dici?’ domandò mia madre entusiasta, ci pensai su per qualche minuto
‘Zayn?’ mi chiamò mia madre, scossi la testa ‘se non vuoi venire non ci posso problemi’
‘no, dopo ne parlo con Perrie ma sicuramente ne sarà felice’ dissi cercando di convincere più me stesso che lei
‘allora aspetto una tua chiamata, un bacio tesoro’ chiusi la chiamata buttando il telefono sul pavimento.
 
E se in questo periodo Perrie avesse capito di non avere bisogno di me?
Se avesse iniziato a provare nuovi sentimenti per qualcun altro? No, non poteva essere.
Lei mi ama e io la amo.
Sospirai e andai verso l’armadio per prendere una felpa e dei jeans neri, indossai il tutto molto velocemente per poi uscire da casa quasi correndo.
Dovevo andarla a prendere non potevo non abbracciarla per primo, non potevo.
Corsi all’aeroporto rischiando di essere investito da centinai di macchina ma quando finalmente arrivai vidi la sua famiglia seduta all’ingresso.
Ripresi a respirare normalmente e mi avvicinai piano a Jonnie per poi mettergli una mano sulla spalla, il moro si voltò per poi sorridermi e alzarsi ‘Zayn!’ disse stringendomi una mano ‘sei venuto a vedere Perrie?’ annui sorridente per poi andare a salutare Charlie e i suoi genitori.
Sua madre mi aveva accettato molto bene direi mentre suo padre era ancora dubbioso sulla nostra relazione.
Mi sedetti vicino a Jonnie che stava usando il cellulare.
Sospirai e guardai verso i terminal di arrivo, da un momento all’altro sarebbe arrivata.
Persi la cognizione del tempo quando i miei occhi intravidero la sua figura, mi alzai velocemente pestando sicuramente i piedi di Jonnie e corsi verso di lei.
Quando la bionda mi vide lasciò cadere la valigia a terra e corse verso di me, appena fummo abbastanza vicini Perrie mi saltò in braccio e la strinsi iniziando a girare un pochino.
‘Sei venuto anche tu’ sussurro piano baciandomi il collo ‘volevo essere il primo a stringerti tra le braccia’ la senti sorridere sul mio collo per poi scendere e mi baciò sulle labbra.
Mentre le sue labbra erano sulle mie, le accarezzai dolcemente la guancia.
Quando ci staccammo Perrie divenne rossa e abbasso lo sguardo, mi girai e vidi i suoi parenti guardarci  ‘ehm.. vado a recuperare la tua valigia’ dissi allontanandomi per poi recuperare la valigia che aveva lasciato cadere.
Quando tornai Perrie era abbracciata a sua mamma e mi fece sorridere ‘Zayn, ti va di fare colazione con noi?’ domandò Jonnie sorridendomi, annui ‘vado un secondo in bagno e arrivo’ dissi grattandomi la nuca imbarazzato, la mia ragazza annuì così lascia la valigia a Jonnie e mi recai in bagno.
 
Dopo essermi lavato le mani uscì dalla porta del bagno ritrovandomi una figura davanti.
La scrutai per qualche secondo e poi la riconobbi: Rebecca.
Sospirai per poi incrociare la braccia al petto, perché era qui?
Alzò piano il viso e vidi le sue guance rigate di lacrime ‘Rebecca’ sussurrai ‘ho capito solo oggi di aver perso l’unico ragazzo che mi avrebbe dato la propria vita’ sospirò per poi continuare ‘ho visto come hai preso in braccio Perrie, ho visto come l’hai guardata e ho capito quanto l’ami’ disse ancora per poi guardarmi degli occhi ‘ho perso tutto, ho perso te’ disse avvicinandosi piano a me.
La fermai mettendo le braccia sulle sue spalle ‘mi hai perso è vero’ la guardai ‘ma se tu non mi avessi mai lasciato forse non avrei mai incontrato Perrie e ora non sarei così felice’ la mora si morse il labbro per poi iniziare a piangere ‘ti ho amato questo è vero e non posso negarlo ma quello che provo per Perrie è più forte, molto più forte’ dissi pensando al sorriso di Perrie ‘avevi detto che mi avresti anche sposato’ sussurrò e ripensai a quel giorno.
 
‘Sei così maledettamente bella’ dissi guardandola vestirsi, la mora si girò per poi stamparmi un bacio sulle labbra ‘smettila di dire bugie, Zayn’ disse ridacchiando per poi sedersi sul letto vicino a me.
Le presi le mani tra le mie e iniziai a giocare con il suo anello al dito sinistro ‘ti sposerei’ dissi velocemente.
La mora tolse la mano dalla mia stretta e guardò l’anello ‘non so se accetterei, sai?’ disse ridendo ‘ah si?’ risi per poi buttarmi su di lei e baciarla.
 
La guardai ancora una volta ‘ero un ragazzino abbagliato’ dissi sinceramente ‘ora come ora sposerei solo lei e nessun’altra’ dissi allontanandomi da lei ‘cerca un padre per le tue figlie e non un ragazzo che devi crescere’ le voltai le spalle e camminai verso l’entrata.
Quando girai l’angolo vidi Perrie appoggiata al muro, sorrisi e appoggia la mani vicino alla testa per impedirle di scappare ‘amore mio’ disse prima di lasciarmi un bacio sulle labbra, sorrisi e la strinsi forte a me ‘mi sei mancata così tanto’ dissi respirando l’odore che emanavo i suoi capelli.
Profumo di cocco, quanto mi era mancato.
La bionda ridacchiò ‘mi sei mancato da morire anche tu’ la guardai degli occhi per poi lasciargli un bacio sulle labbra ‘andiamo che avrai fame’ dissi ridendo e prendendola per mano.
 
**
Mentre stavamo sorseggiando un caffè mi ricordai della chiamata di mia madre così decisi di invitarli.
Tossì per attirare l’attenzione quando tutti gli occhi furono puntati su di me, schiarì la voce e sorrisi.
‘Ecco mia madre mi ha chiesto se vi andrebbe di venire da noi per la vigilia di natale’ sorrisi imbarazzato, Perrie sorrise e poi iniziò a battere le mani ‘ma certo’ disse sua mamma  sorridendomi, annui e risolvi un sorriso a Perrie che fece lo stesso.
Quella sera sarebbe stata la sera giusta per darle il mio regalo e spero l’accetti.
 

PERRIE’S POV.
Ero tornata da qualche giorno a Londra e questa sera ci sarebbe stata la cena con la famiglia di Zayn e la mia.
Era la prima volta che andavo nella casa d’infanzia di Zayn.
Uscì velocemente dal bagno dove avevo passato una buona mezz’ora sotto la doccia.
‘Finalmente!’ urlò mio fratello correndo in bagno e chiudendo con forza la porta, ridacchiai ed entrai in camera mia.
Mi gettai sul letto e mi guardai attorno.
Mi era mancata così tanto camera mia ed era solo mia, adoro Stella e mi sta simpatica ma in questo ultimo periodo abbiamo continuato a litigare e dice che sono solo io la causa dei suoi problemi.
Anche se non capisco cosa le ho fatto di tanto grave.
Sospirai e tolsi l’asciugamano che mi copriva i capelli bagnati ‘dovrei fare una tinta diversa’ dissi toccandomi le punte dei capelli, sospirai e mi alzai per prendere il phone.
Dopo essermi arricciata i capelli, aprì l’armadio per cercare un vestito adeguato.
Frugai per circa mezz’ora e tirai fuori un vestito bianco con una scolatura in mezzo al petto che non sembrava ne volgare ne altro.
Lo infilai e infine mi truccai leggermente.
Quando controllai l’orologio erano le otto e la cena a casa Malik inizia tra mezz’ora, infilai i tacchi per poi scendere di corsa le scale.
‘Perrie! Così ti slogherai una caviglia’ mi sgridò mia sorella, le feci una linguaccia e infilai il capotto bianco per poi andare in macchina dei miei genitori.
 
Dopo quasi mezz’ora di macchina arrivammo davanti all’abitazione Malik, ovviamente in ritardo.
Scesi tenendo la mano di mia sorella e osservai la casa.
Era piccola ed era dipinta di marrone, un colore davvero scuro.
Il giardino era ben curato e vidi anche dei fiori vicino all’aiuola.
Mio padre suonò il campanello e Trisha ci venne ad aprire sorridente, dopo i vari saluti e gli scambi di regali che ci eravamo promessi di aprirli a mezzanotte Zayn scese le scale inseguendo sua sorella.
‘Zayn! Safaa!’ gli sgridò suo padre e loro abbassarono lo sguardo.
Quando lo rialzarono Safaa mi saltò in braccio e le stampai un bacino sulla guancia, la bambina sorride e circondo le sue braccia intorno al mio collo.
‘Safaa’ ringhiò suo fratello provocando una risata da tutti i presenti ‘su piccola vieni da mamma’ disse Trisha per far scendere la bambina da me e correre verso di lei.
Così i miei genitori e quelli di Zayn se ne andarono in salotto e io restai all’entrata assieme al moro.
‘Mia sorella mi ha battuto’ disse grattandosi la nuca, ridacchia e lo strinsi forte ‘sei bellissima’ sussurrò al mio orecchio, lo guardai per poi sorridere e gli stampai un bacio sulle labbra.
‘Il tuo regalo a mezzanotte, eh’ ridacchiò per poi fuggire in salotto.
 
**
Mancavano cinque minuti a mezzanotte e Zayn non voleva dirmi cosa mi aveva comprato.
Continuava a ridere del mio labbruccio e dei miei occhioni dolci.
‘Sei cattivo’ sussurrai al suo orecchio quando mi alzai per prendere il pacchetto che conteneva il suo regalo, mi prese da un braccio e mi fece sedere sulle sue gambe facendomi  arrossire ‘ne varrà la pena’ sussurrò prima di lasciarmi andare.
 
Dopo aver aperto tutti i regali mancava solo quello del mio ragazzo.
‘Zayn?’ lo chiamò sua madre ‘e il regalo per Perrie?’ lui annuì e si voltò verso di me ‘questa è una promessa’ disse dandomi un sacchettino.
Aprì piano il sacchetto con paura di romperlo e ci trovai dentro una scatolina, la presi e quando l’apri la mia bocca di spalanco.
Mi aveva regalato un anello.
‘Ti prometto di amarti per sempre’ alzai lo sguardo e lo fissai ‘ti prometto di proteggerti sempre, ti prometto di non lasciarti mai, ti prometto di esserci sempre per te’ lo fermai baciandolo dolcemente.
Tutte le sue promesse erano sincere potevo vederle dai suoi occhi.
 
Zayn, ti prometto di essere sempre la tua fonte di salvezza.
Zayn, ti prometto di essere per sempre la tua Perrie.
 

HELLO PEOPLE!
I’M BACK (di nuovo, rido).
So di non esserci stata per niente e che è da quasi un mese che non aggiorno ma la scuola mi ha portato via tanto tempo ma almeno non ho nessuna materia sotto e così non dovrò studiare per i recuperi della prossima settimana.
Il capitolo è carino, suvvia.
Abbiamo scoperto il regalo di Zayn.
Preciso che con quell’anello Zayn non ha chiesto la mano di Perrie ma è solo una promessa, una fedina.
Che poi scopriremmo anche una cosa, rido.
Io so tutto e voi noL
Comunque mancano tipo cinque capitolo alla fine e poi puff, freedom sarà finito.
Ma inizierò una nuova fan fiction che sarà molto diversa da questa e anche i protagonisti!
Anzi no loro non cambiano, ops.
Ora vi lascio, scusate eventuali errori.
Twitter: @heyosment
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Ah, ho tolto ask.. scusate.
Forse lo rifarò ma non so, adios gente.
 
Un bacio, Marti.

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Capitolo 39
*** Capitolo Trentanove; ***


 
I can’t lie
Yeah, you had me at hello
And it’s something you should know baby

Boy you keep on blowing my mind
Caught up in my emotions
You can be my Mr Loverboy
The way you make me feel inside
Come back over and over
Won’t you be my mr lover, mr lover boy?
 
Stavo tornando a casa con Zayn e fissavo l’anello al mio dito.
Ho sempre desiderato avere una fedina all’anulare sinistro, per me è sempre stata una promessa, un giuramento ma ora non so come prenderla.
Zayn stava guidando e non mi prestava molto attenzione, appoggiai la testa al finestrino e guardai la pioggia scorrere sul vetro.
Sospirai piano e chiusi gli occhi.
Ora non sapevo come comportarmi, un anello è anche una proposta di matrimonio in molti casi.
Ho sempre aspettato con ansia questo giorno ma ora sono così spaventata, non so cosa fare.
Sentì la macchina fermarsi e aprì piano gli occhi e voltai la testa sul sedile affianco al mio, Zayn era fermo davanti a casa con le mani stretta sul voltante e lo sguardo perso nel vuoto.
Alzai un sopracciglio chiamandolo ma non mi rispose, sembrava in un altro mondo.
‘Zayn?’  scrollai con una mano il suo braccio e al tocco sembrò riprendersi per poi guardarmi ‘ho fatto male, vero?’  il suo sguardo era ancora perso nel vuoto mentre parlava ‘che vuoi dire?’ dissi giocando con la collanina legata al collo ‘da quando ti ho dato l’anello non mi hai più rivolto parola se non lo volevi bastava dirmelo subito e non farmi fare la figura dello stupido davanti a tutti’ lo guardai per poi negare con la testa ‘non ti ho fatto fare la figura dello stupido! Ho solo paura, ok?’ lo guardai chiudendo piano gli occhi per mandare in dietro le lacrime ‘ma paura di cosa? Cristo, Perrie!’ il moro diede un colpo al volante che mi fece sobbalzare ‘di solito un anello si da per una proposta di matrimonio’ dissi a bassa voce.
Zayn iniziò a ridere nervosamente.
‘Io non ti ho chiesto di sposarmi, ti ho solo fatto una promessa e l’anello è per questo! Non ti ho chiesto di diventare mia moglie e non ti farei mai una proposta del genere!’ le ultime parole mi ferirono, abbassai lo sguardo per poi uscire dalla macchina ed entrare in casa lasciando la porta aperta mentre salivo di corsa le scale ed entrare nella stanza buttando all’aria le prime che mi capitavano per le mani.
Tolsi i tacchi lanciandogli contro la parete e colpire con un piede il comodino vicino al letto facendo cadere i libri che erano su di esso.
Due braccia fermarono le mie che erano alzate in aria con dei tra le mani ‘Perrie, smettila!’ gridò facendo cadere i libri che tenevo tra le mani, lo spintonai via e mi allontanai da lui ‘stammi lontano’ sussurrai con le lacrime che mi bagnavano le guance, tolsi l’anello dall’anulare sinistro e glielo lanciai in faccia per poi uscire di corso dalla stanza.
Sentì gridare il mio nome ma non mi voltai arrivai alla porta per poi uscire e iniziare a camminare lungo il vialetto.
Sarebbe stato meglio non tornare, rimane in California anche se da sola.
‘Che diavolo ti prende ora?’ sentì la voce di Zayn alle mie spalle ‘lasciami stare’ sussurrai senza voltarmi, non volevo vederlo.
‘Parlami, cazzo!’ mi prese con forza per poi spingermi contro il muro mentre io mi dimenavo ‘lasciami andare’ gridai senza ottenere l’effetto desiderato, Zayn aumentò la stretta sui miei polsi e mi sollevò di peso riportami in stanza mentre io scalciavo e tiravo pugni alla sua schiena.
Mi buttò di peso sul letto per poi sparire in bagno, mi portai le gambe al petto abbracciandole mentre appoggiavo la testa.
Chiusi piano gli occhi mentre le lacrime mi rigavano il viso.
Sentì una mano allungare la mia gamba per poi guardare Zayn con del disinfettante tra le mani, mi morsi il labbro quando appoggiò l’ovatta inzuppata sul mio ginocchio.
Bruciava tanto e cercai di tirare via la gamba ma il moro la tenne stretta e soffiò sopra la mia ferita.
Dopo avermi disinfettato le mie gambe prese le mie mani con dei tagli e inizio a passarci l’ovatta per poi baciarmi il dorso.
Chiusi velocemente gli occhi per evitare di piangere ancora.
‘Perrie’ mi sentì chiamare ma tenni ancora gli occhi chiusi fino a quando le sue labbra baciarono con dolcezza le mie.
Aprì velocemente gli occhi per poi chiudergli e intrecciare le braccia dietro al suo collo continuando a baciarlo.
Lo feci sdraiare su di me continuando a baciarlo mettendo le mani sotto la sua maglietta accarezzandogli il petto muscoloso.
Il moro si staccò appena dalle mie labbra accarezzandomi una guancia ‘piccola, io ti sposerei anche subito’ le sue parole mi fecero sorridere per un istante ‘prima ero arrabbiata, non mi parlavi e sembravi delusa e ho avuto paura per quello ho detto quelle cose, mi spiace così tanto’ le sue parole mi fecero sorridere e alzai di poco la testa per poterlo baciare.
‘Io ti amo, Zayn e questo non devi mai metterlo in dubbio’ morsi piano il suo labbro per poi staccarmi ‘ora rivoglio il mio anello, grazie’ ridacchiai piano aspettando che il moro lo tirasse fuori.
‘Cercalo, baby’ mi fece l’occhiolino riuscendo a farmi ridere.
 
**
‘Amore mio?’ mi girai per guardare Zayn avvicinarsi sorridendo  mentre mi stringeva da dietro ‘che vuoi?’ domandai ridendo ‘stronza’ mi morse piano il collo ‘stasera Harry e Katherine fanno una festa per capodanno, andiamo?’ sorrisi stringendo la sua mano ‘si amore’ sorrisi per poi aprire la valigia cercando un vestito.
Domani mattina sarei ripartita per la California ha malincuore, non volevo lasciare di nuovo tutto.
In questi giorni era stata così bene sia con Zayn che con la mia famiglia.
Trovai un vestitino nero con delle ballerine abbinate e le tirai fuori per mostrare il tutto al moro seduto sul letto.
‘Che ne dici, amore?’ domandai mentre il moro osservò attentamente il vestito ‘è corto’ disse guardandomi male, ripresi il vestito tra le mani e lo misi vicino al mio corpo ‘ehi, poi potrai togliermelo però’ dissi facendogli l’occhiolino.
Zayn rise per poi prendermi da un braccio e tirarmi su di lui ‘sarà un vero piacere, tesoro’  disse lasciandomi un bacio a stampo.
 
**
Entrai nella casa di Katherine assieme a Zayn e mi guardai attorno.
Era cambia la casa della mia migliore amica in questi otto mesi e tra neanche un mese ci sarà un bambino tra di noi.
Vidi Katherin parlare assieme a Liam e corsi ad abbracciarla, la bionda sorrise buttandomi le braccia al collo ‘sei venuta amica mia’ esclamò divertita ‘abbiamo sempre passato il capodanno assieme perché quest’anno no?’ domandai ridendo, Katherine nego piano con la testa ridendo.
 
Eravamo tutti seduti sul divano ad aspettare Harry che era andato a trovare i suoi genitori.
‘Ma quando diavolo arriva?’ domando Niall mettendosi una mano sulla pancia ‘ho fame’ esclamò poco dopo ‘sta arrivando, tranquilli’ sorrise Katherine.
Peccato che ce l’avevo detto per la quinta ora in un’ora.
‘Vado a prendervi degli antipasti’ disse sorridendo, la seguì e chiusi la porta della cucina.
‘Che hai Kathe?’ la osservai prendere dei piccoli antipasti e porgerli sul vassoio ‘ho una brutta sensazione’ sussurrò lasciando cadere le braccia lungo i suoi fianchi ‘che sensazione?’ domandai avvicinandomi ma quando le toccai un braccio iniziò a gridare.
Mi allontanai preoccupata ‘Katherine?’ domandai preoccupata ‘Perrie’ mi chiamò facendo un lungo respiro ‘le acque.. mi si sono rotte’ guardai spaventata e terra e vidi il pavimento bagnato e inizia a gridare il nome di Zayn.
Il moro si precipitò in cucina assieme agli altri ‘le si sono rotte le acque!’ gridai indicando il pavimento sotto Katherine, Liam e Zayn presero la bionda dalle braccia accompagnandola  fino alla porta d’ingresso.
‘Preparate la valigia per Katherine!’ urlò Liam mentre apriva la porta, Jade ed Emily annuirono per poi precipitarsi su per le scale mentre io non sapevo cosa fare, non sapevo se stare vicino a Katherine o aiutare la altre  con la valigia.
‘Perrie, merda, vieni qui!’ urlò Zayn tenendo ancora Katherine da un braccio, corsi verso di loro aprendo del tutto la porta ‘venite dopo in ospedale’ dissi agli altri e chiusi velocemente   la porta per poi correre verso la macchina già aperta da Liam.
Mi sedetti vicino a Katherine tenendole la le testa sulle gambe mentre gridava e respirava ‘chiama Harry, per favore’ annui e presi il cellulare tra le mani per poi digitare il numero del riccio e portarmelo all’orecchio, il cellulare squillava a vuoto, Harry non rispondeva e Katherine continuava a respirare a fondo.
Feci cadere il telefono sul pavimento nella macchina mentre dicevo a Liam di aumentare la velocità.
 
Quando finalmente arrivammo davanti all’ospedale i ragazzi aiutarono Katherine a scendere mentre io correvo nella hall dell’ospedale per chiedere aiuto.
Mentre mettevano Katherine su una carrozzina per portarla in camera cercai di chiamare Harry senza successo.
‘Non mi risponde’ dissi a Katherine che aveva iniziato a piangere, mi abbassai iniziando ad accarezzarle in ginocchio ‘ehi, non avere paura, ci siamo qua noi e lui arriverà il prima possibile’ la guardai dolcemente cercando di trasmettere la poca sicurezza che mi era rimasta.
Lei annui piano stringendomi una mano mentre la conducevano in camera.
La dottoressa la visitò per poi dirle che era in travaglio e quando sarebbero arrivati gli altri con la sua  roba si sarebbe potuta cambiare e iniziare a camminare per il corridoio.
 
Stavo camminando assieme a Katherine già da un’ora e continuava a piangere senza darmi una motivazione.
Niall e Liam erano andati a cercare Harry per le strade di Londra mentre Zayn continuava a chiamarlo al cellulare.
‘Non voleva più stare con me per questo se n’è andato’ disse la bionda scoppiando a piangere un’altra volta ‘Katherine smettila di dire stupidate, era così contento di questo bambino anche se non era suo’ la bionda negò ancora con la testa ‘ha cambiato idea, me lo sento’ si lasciò scappare un urlo e si abbassa a terra tenendosi la pancia ‘Kathe!’ gridai cercando aiuto, poco dopo un’infermiera si avvicinò a noi e fece alzare Katherine portandola vicino a una barella dove un dottore la prese tra le braccia e la fece sdraiare sopra ad essa.
Tornai di corsa in camera dagli altri con il fiatone e in capace di parlare ma prima che potessi dire qualcosa entrò la dottoressa di poco prima ‘qualcuno che vuole entrare in sala operatoria?’ domandò guardandosi attorno ‘Harry non è ancora arrivato’ negai con la testa ‘posso venire io però’ dissi guardandola, lei annui ‘lei!’ indicò Zayn ‘entri anche lei, non si sa mai prima che..’ mi indicò con un dito ‘Perrie’ sussurrai ‘prima che Perrie si possa sentire male’ continuò la frase per poi porgerci due tutine verdi con delle mascherine e delle cuffie.
 
**
Dopo quasi due ore di parto, Katherine aveva dato alla luce un bellissimo bambino che non aveva ancora un nome, voleva sceglierlo con Harry.
Quando tornammo in stanza, Liam e Niall era tornati e tenevano la testa bassa come tutti gli altri ‘cosa succede?’ domandò Zayn togliendo la cuffia dalla testa ‘Harry..’ sussurro Liam alzando il viso ‘ha avuto un incidente ed ora è in ospedale’ spalancai gli occhi e mi coprì il viso con una mano ‘si è rotto qualcosa?’ domandò tranquillo Zayn, Liam nego con la testa ‘è in coma, Zayn!’ questa volta fu Niall a parlare mentre delle lacrime segnava la sua guancia arrossata.
Zayn abbassò la testa per poi uscire dalla stanza, lo seguì in silenzio mentre camminava lentamente per il corridoio fermandosi davanti una porta e tirare un pugno talmente forte da farla spalancare.
‘Zayn’ mi avvicinai velocemente a lui appoggiando una mano alla sua spalle, si girò con gli occhi arrossati e le guance rigate di guance e crollò sulle ginocchia nascondendo il viso sul mio stomaco continuando a piangere, accarezzai piano la sua testa chiudendo gli occhi.
 
Quando tornammo in camera Katherine era sdraiata sul letto mentre teneva tra le braccia quel piccolo bambino con gli occhi azzurri come quelli della madre.
Mi avvicinai a lei per potere accarezza la testolina del bambino ‘è così bello’ dissi guardando il bambino sorridere ed emettere dei piccoli versetti ‘Harry, si chiama Harry’ guardai Katherine che aveva gli occhi lucidi.
Mi morsi il labbro iniziando a piangere per poi crollare sulla sua spalle mentre lei mi accarezzava lentamente la testa.
 
Katherine stava affrontando l’esperienza più bella della vita di una donna, avere un figlio tutto suo e aveva appena scoperto di avere perso l’unica persona che in tutti quei mesi le era stata vicina.
Mentre chiunque altra sarebbe scoppiata in una depressione profonda lei era lì, a giocare con suo figlio.
 
Harry Spires nato il 1 Gennaio 2014.
 
Harry, era un bambino vivace e sorridente, aveva gli occhi azzurri e i capelli biondo ramato come la madre.
Sorrideva sempre e portava allegria a chiunque.
Jake è venuto molte volte a trovarlo ma senza presentarsi come padre, Katherine e lui hanno deciso di comune accordo che sarebbe stato vicino al bambino ma non presentandosi come il padre che era.
Forse più avanti diranno la verità a Harry ma per il bambino sa che suo padre e sta sempre in ospedale per aiutare le persone.
Mentre la verità è che Harry non è figlio di nessuno.
E’ figlio di una donna ingannata e di un padre assente.
 
Harry Styles.
 
Harry è in coma da Gennaio, tutti noi andiamo a fargli visita.
Katherine gli racconta del bambino con gli occhi azzurri che porta il suo nome e a lei sembra che lui sorrida mentre racconta tutte quelle cose ma noi sappiamo che non è così.
Zayn da quel giorno è diventato scontroso con tutti, non parla più come prima e le uniche persone con cui parlano sono Liam e io.
Piangeva sul mio petto quando dormivamo o facevamo l’amore, non riusciva più a concentrarsi su niente, ogni giorno era davanti al letto del proprio amico raccontandogli tutto quello che gli succedeva oppure dei ricordi.
Nessuno era più come prima, tutti noi pensavamo solo a Harry.
 
 
Non ero più tornata in California, avevo lasciato il college ed ero tornata a Londra.
Avevo trovato un lavoro in un negozio di musica e avevo riniziato con le lezioni di canto.
La mia vita era cambiata terribilmente in questi pochi mesi e tra solo una settimana sarebbe stato il mio compleanno.
 
Chi ti fa sorridere ti salva la vita senza saperlo. 
 
 

HELLO PEOPLE:)
Sono finalmente tornata e ora ci sarò molto di più anche perché ho un computer nuovo e non ho più problemi con word o altro.
Torniamo al capitolo, so che mi odiate da morire per quello che è successo.
Ma doveva accadere io avevo pianificato già tutto ma all’inizio volevo far uccidere Harry ma poi ho cambiato idea.
Il prossimo sarà l’ultimo capitolo e poi l’epilogo, siamo arrivati alla fine ormai.
Chissà cosa succederà ma sapete che sono una stronza è posso far finire le cose nel peggiore dei modi, rido.
No, non finirà male male, ci resterete un po’ male forse.
Parliamo un po’ di altro, rido.
IO AMO WORD UP.
Il video è bellissimo e le ragazze sono fantistiche, yay.
Era uscita la notizia che le Little Mix avrebbero aperto i concerti dei ragazzi e invece no, avrei preferito fosse stata vera però  per la loro carriera è stato molto meglio.
Va beh, noi ci sentiamo molto presto e grazie mille per le recensioni e scusate se non ho risposto prima ma non mi andava molto il computer e con il telefono sarebbe stato un casino, ew.
Ora vi lascio, scusate eventuali errori.
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Un bacio, Marti.

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Capitolo 40
*** Ultimo Capitolo; ***



'Your mama, she don't like me,
Your brother wanna fight me,
But you know you just wanna have fun
I'm not tryna to hurt you,
Forget about your curfew'


Ero seduta sul letto con le gambe contro il petto mentre il mio mento era appoggiato sul mio ginocchio.
Tra un'ora sarebbe scoccata la mezzanotte e avrei compiuto ventun'anni.
Zayn era uscito con gli altri a bere qualcosa ma non era ancora tornato, era da una settimana che faceva così.
Non parlava, non mangiava e usciva di casa per andare al bar con i suoi amici.
Avevo anche pensato di seguirlo ma non mi sembrava corretto nei suoi confronti.
Sospirai guardando per l'ennissima volta l'orologio digitale sul mio comodino.
22.59
Mi alzai dal letto per andare in bagno a risciaquarmi il viso ormai sporco di mascara e matita.
Mi mancava il vecchio Zayn.
Il quale non mi avrebbe mai lasciato sola la sera prima del mio compleanno.
Mi morsi il labbro inferiore per non singhiozzare ancora.
Avevo così tanti pensieri che mi giravano per la testa ma non sapevo che fare, volevo scappare via da tutto, volevo dimenticare di tutto il male di questi ultimi mesi ma era una cosa impossibile.

Hai presente quando ti crolla il mondo addosso ma tu ridi lo stesso anche se non sei felice?

Mi buttai sul letto coprendomi il viso con le mani.
Come potevo essere così infelice? Come potevo aver perso tutto? 
Come?
Troppe domande ma nessuna risposta.
Sentì la porta d'entrata chiudersi bruscamente come spinta da qualcuno e chiusi gli occhi respirando a fondo.
Avevo paura.
Sentivo i passi avvicinarsi alla porta e io mi coprivo il viso con un cuscino.
La maniglia si abbassò e la porta si aprì lentamente, un tonfo sul letto mi fece tremara.
Zayn era tornato a casa ubriaco e  si era gettato sul letto incurante di me.
Sussultai a sentire la mano del moro sulla mia coscia la scostai velocemente.
'Perrie?' domandò il moro a occhi chiusi, il suo alito puzzava terribilmente di alcool e fumo che misi un dito sotto il mio naso per non odorare quello sgradevole profumo.
'Perrie!' esclamò Zayn alzandosi sui gomiti, deglutì guardandolo  'si?' domandai in un sussurro 'dovresti rispondermi quando ti chiamo' disse mettendosi a sedere sul letto passandosi una mano lungo il viso 'sei ubriaco' dissi guardando i suoi atteggiamenti goffi.
'Sono solo felice' sussurrò mentre cerca di  togliersi la scarpa destra con il piede sinistro, sospirai togliendogli la giacca di pelle.
Il moro si voltò velocemente verso di me leccandosi  il labbro inferiore, i suoi occhi erano neri e spenti mentre mi stringeva il polso 'mi fai male' dissi mettendo la mano sulla sua stretta al mio polso 'lasciami' conficai le unghie nella sua carne, al contatto il moro mollò la presa emettendo una smorfia.
Mi alzai velocemente dal letto aprendo velocemente la porta per poi scendere le scale e chiudermi in cucina.
Sospirai e mi sedetti con la schiena contro la porta.
Quello non era più lo Zayn di cui ero innamorata, era cambiato senza che io me ne accorgessi.
Non ho potuto fare niente per evitarlo.
Chiusi gli occhi e feci un respiro profondo, avevo gli occhi gonfi e stanchi.
Poco dopo chiusi gli occhi e mi addormentai sul pavimento della cucina.

ZAYN'S  POV.
Mi svegliai con un forte mal di testa, la sera prima ero uscito assieme a dei ragazzi che lavoravano come mai nei pressi della stazione.
Mi sollevai sui gomiti per guardarmi attorno, ero vestito e Perrie non era accanto a me.
Non ricordo nulla della sera precedente e non so cos'ho combinato.
Spostai lo sguardo sull'orologio appoggiato al comodino, segnava le nove del mattino.
Buttai a terra le lenzuola bianche che mi copriva e scesi dal letto per poi uscire la porta e scesi velocemente le scale.
Quando cercai di aprire la porta della cucina sentì un lamento.
La porta si aprì poco dopo.
Perrie era davanti a me con addosso il pigiama e i capelli tutti scompigliati, il trucco sbavato e gli occhi troppo gonfi.
Cercai di avvicinrmi ma lei si scostò cercando di uscire dalla stanza.
'Perrie' la chiamai con la speranza che lei si girasse e mi parlasse ma così non fu.
La vidi percorrere velocemente le scale per poi sparire nella nostra stanza, sospirai sfregandomi il viso con le mani.
Che diavolo era successo ieri?
**

Aspettai una ventina di minuti prima che la bionda tornasse in cucina.
Quando entrò in cucina non mi degnò neanche di uno sguardo, aprì il frigorifero prendendo uno yogurt lo mise nella borsa che poi prese in mano.
Prima che potesse uscire dalla cucina la presi da una mano costringendola a girarsi verso di me.
I suoi occhi azzurri erano spenti e un velo di tristezza gli ricopriva.
'Amore' sussurrai cercando di accarezzarle una guancia ma lei tirò indietro il capo 'devo andare al lavoro, lasciami' disse guardandomi negli occhi 'Perrie, non mi  ricordo niente di quello che ieri sera è accuduto' la guardai attentamente mentre i suoi occhi si succhiodeva e le sue labbra di aprivano dischiudevano 'e non ti ricordi nemmeno di oggi' mi disse prima di darmi una spinta con la mano libera, le lascia la mano e la vidì uscire dalla porta di casa senza sapere se sarebbe tornata.

 
PERRIE'S POV.
Mi ero ripromessa di non piangere ma non riuscivo a contenere le lacrime.
Si era dimenticato del mio compleanno e di  quello che era successo ieri sera.
Mentre camminavo per le vie di Londra con la testa bassa potevo sentire i tuoni provenienti dal cielo.
Ventu'anni fa mia madre era in ospedale per darmi alla luce e ora per me è tutto buio.
Sospirai quando arrivai davanti alla porta del negozio di musica con una mano la spinsi per entrera, non c'era ancora nessuno così andai nel ripostiglio per posare la mia roba e presi i nuovi scatoloni che contentenevano dei nuovi cd.
L'aprì per  poi estrasse i cd nelle vincitrice di XFactor.
XFactor è sempre stato il mio sogno.
Io, Leigh, Jesy e Jade ci siamo esercitate così tanto per poter avere  un'opportunità ma io ho buttato tutto al vento.
Se non avessi mai conosciuto Zayn forse a quest'ora sulla copertina del cd ci saremmo state noi e non queste cinque.
Sospirai iniziando a disporre i cd in vetrina e in uno scaffale fatto apposta per i vincitori dei talent show.
Il campanello della porta suonò mentre io stavo riordinando i cd di rock, due mani mi coprirono gli occhi e feci cadere due cd mettendo le mani su quelle che mi coprivano gli occhi.
'Auguri biondina' sussurrò una voce al mio orecchio 'Jade!' esclamai girandomi di scatto per poi abbracciarla.
Restai tra le sue braccia fino a quando non mi accorsi delle altre.
'Jesy! Leigh!' esclamai buttandomi su di loro per stringerle forte 'ah.. quanto mi siete mancante' dissi prima di staccarmi per guardarle.
**

Le ragazze mi stavano dando una mano a sistemare i cd quando Jesy non soffermò lo sguardo sul cd delle vincitrici di XFactor.
La sentì sospira mentre prese tra le mani quel cd 'potevamo essere noi' disse Leigh avvicinandosi a Jesy.
E' stata colpa mia se non siamo noi su quel cd eppure non mi hanno incolpato di qualcosa, non mi hanno fatto peso di quanto sia accaduto.
'Proviamoci!' esclamai voltandomi verso loro 'l'anno prossimo andiamo a XFactor!' Jade corruggo la fronte guardandomi 'Pezz, sei sicura?' annuì sorridendo mentre le guardai 'tocca a noi ora!' sorrisi guardandole una a una.
Nei loro volti apparve un sorriso per poi venirmi incontro abbracciandomi forte.
Toccava a noi, il mondo era pronto per noi.

'Ma come possiamo chiamarmi?' domandò Leigh staccandosi dall'abbraccio 'beh.. siamo un piccolo mix' disse Jade mettendosi una mano sotto il mento 'little mix!' urlai facendo cadere una sagoma di Bruno Mars.
Le ragazze risero mentre mi aiutavano a sollevare la sagoma 'però è bello' disse Jade sorridendo 'siamo le little mix!' disse Leigh mentre batteva il cinque a Jesy.
Sorrisi per poi buttare lo scatole contro Jade 'aiutatemi!' dissi ridendo mentre posavo un cd di Beyoncè sullo scaffale.

ZAYN'S POV.
Mi ero dimenticato il compleanno di Perrie, merda!
Stavo correndo con un mazzo di rosa tra le mani e nell'altro un sacchetto con dentro il suo regalo, arrivai davanti al negozio di musica mentre lei stava uscendo assieme alle sue amiche.
Si fermò per guardami e si avvicinò lentamente a me, le porsi il mazzo di rosa  rosse che prese delicatamente 'scusami' sussurrai col fiatone 'auguri amore mio' la bionda si alzò sulle punte per posare le sue labbra sulle mie.
Era successo qualcosa, non poteva avermi già perdonato.
Ricambiai il bacio per poi staccarmi di poco da lei 'grazie' sussurrò accennando un sorriso mentre guardava le rose che teneva tra le braccia.
Sorrisi passandomi una mano dietro la nuca.
'Noi andiamo, a stasera!' disse Jade prima di salutare Perrie con un bacio sulla guancia e me con una pacca sulla spalla.
'Stasera dove vai?' domandai alzando un sopracciglio 'festa di compleanno' scrollò le spalle 'sei invitato anche tu' le presi la mano sinistra tra le mie mentre la guardavo negli occhi 'mi dispiace per stamattina e ieri sera' la vidì annuire leggermente per poi alzare gli angoli dell bocca in un sorriso 'non importa Zayn' disse sorridendo dolcemente mentre nella sua guancia destra si formava la sua adorabile fossetta.
'Ti amo tanto' sorrisi prima di posare le mie labbra sulle sue.

PERRIE'S POV.
Dovevo dire tutta la verità a Zayn ma avevo paura.
Aveva appena perso uno dei suoi migliori amici e ora dovrebbe dirmi arrivederci.
Sospirai ancora prima di passarmi il rossetto rosa sulle labbra sottili.
La porta si aprì lentamente mentre il moro faceva il suo ingresso sorridendo 'sei bellissima' disse dolcemente abbracciandomi da dietro, inclinai la testa di lato lasciandomi baciare dolcemente sul collo.
'Smettila e andiamo alla festa' sussurrai mentre dalle mie labbra uscivano delle risatine.
Zayn mugugliò qualcosa continuandomi a baciare il collo mentre io chiudevo lentamente gli occhi e dischiudevo leggermente le labbra.
Il moro stava iniziando a succhiare un punto sul mio collo quando la suoneria del mio cellulare ci fece staccare completamente l'uno dall'altro.
'Meglio andare' dissi guardando il cellulare illuminato, il moro annuì dietro di me 'finiremo tutto stasera' mi sussurrò all'orecchio prima di colpirmi sul sedere e scappare via.
'Zayn!' urlai divertita mentre corsi fuori dalla stanza.
**

Ero seduta sui divanetti della discoteca assieme a Katherine mentre mi guardavo attorno in cerca di Zayn.
'Pez, dimmi che hai' la guardai per un secondo sospirando dopo poco 'abbiamo deciso di partecipare a XFactor' dissi mordendosi l'interno guancia 'e Zayn non lo sa' completò la frase la mia migliore amica, annuì rassegnata mentre chiudevo gli occhi.
'Sarà felice, vuole solo il meglio per te e lo sai perfettamente' mi strinse forte la mano guardandomi con dolcezza 'già si sente in colpa per il college' sbuffai piano alzandomi dal divanetto 'vedrò che fare, grazie Kathe' accennai un sorriso per poi buttarmi in mezzo alla pista in cerca del mio ragazzo.
Continuai a guardarmi attorno senza trovare in nessun posto il mio ragazzo fino a quando due mani non mi toccarono il sedere, mi girai di scatto vedendo un Zayn dagli occhia arrossati e la puzza di alcol che usciva dalla sua bocca.
'Zayn' sussurrai piano guardardandolo negli occhi il moro strinse di più il mio sedere nelle sue mani mentre io emettevo un gemito strozzato 'fermo' dissi mettendo le mani sulle sue per toglierle mentre lui posando le sue labbra sulle mie e le muoveva velocemente, cercai di ribellarmi ma senza successo per poi muovere le mie labbra insieme alle sue.

La mattina dopo  mi svegliai nel nostro letto con un lenzuolo  che mi copriva il corpo e Zayn al mio fianco, lascia un piccolo bacio sulla sua schiena nuda per poi guardarmi attorno.
Avrei dovuto abbandonare tutto questo ma lo volevo davvero?
Volevo davvero andare ad XFactor?
Certo che lo volevo, è sempre stato il mio sogno.
Guardai un'ultima volta il moro che riposava al mio fianco per poi togliermi il lenzuolo dal corpo e scesi dal letto per infilarmi le mie mutandine e la sua camicia.
Aprì con cautela la porta cercando di non svegliarlo per poi scendere le  scale e andare verso la cucina per preparare la colazione.
Mentre stavo versando il latte nella tazza sentì due mani possarsi sui miei fianchi e deglutì appena per poi girarmi scontrando  con lo sguardo assonnato di Zayn.
'Amore' sussurrò dolcemente prima di lasciarmi un bacio sulle labbra, sorrisi sulle sue labbra per poi porgergli la tazza di latte caldo.

**

Stavo osservando i lineamente perfetti di Zayn mentre cercavo di formulare le parole giuste per informarlo della mia decisione.
'Zay' sussurrai piano mentre lui alzavo lo sguardo verso di me 'io..' continuai lentamente mentre mi stringenvo nella spalle 'vuoi andare a XFactor, lo so' mi precedette il moro guardandomi 'ho sentito le tue amiche parlarne ieri sera in discoteca' deglutì appena guardandolo 'non posso impedirti niente, vai' mi  disse guardandomi negli occhi 'ma è meglio finirla qua, non voglio che mentre sarai lì pensi  a me'  dischiussi leggermente la bocca sentendo le sue parole 'ti aspetterò ma è meglio così' accennò un sorriso mentre si alzò dalla sedia per lasciarmi un bacio sul capo e scomparve qualche minuto dopo.
Mi aveva lasciato, l'aveva fatto per me eppure perchè mi sentivo il cuore rotto in mille pezzi?
Mi nascosi il viso tra le mani iniziando a singhiozzare.


HELLO PEOPLE:)
Allora inizio col dire che stavolta non è colpa mia se non ci sono stata ma non avevo più word e io non sapevo dove diavolo scriverlo questo capitolo perchè con il telefono non mi trovo.
Come vi avevo già anticipato questo è l'ultimo capitolo e il prossimo sarà l'epilogo, so che mi  state odiando per come è finito questo capitolo, rido.
Dopo freedom pensavo di scrivere un'altra fan fiction ma non so, voi la vorreste?
Comunque domenica scorsa sono andata a vedere i ragazzi, ahh erano così carini e va beh sono bravissimi ma questo si sa.
Spero vi sia piaciuta, ora vi lascio e scusate eventuali errori.
Twitter: @heyosment
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Un bacio, Marti.

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Capitolo 41
*** Epilogo. ***


 
 
They never saw me comin'
So what? So what?
'Cause they been sleepin' on me so long, so long
I'd gotta leave that behind
'Cause right now must be my time to shine.
 
Due anni dopo.
 
Scesi dalla macchina nera con finestrini oscurati e mi misi i miei grandi occhiali da sole, fotografi alla mia destra e alla mia sinistra.
Da quando abbiamo vinto XFactor i paparazzi ci inseguono ovunque e anche ora che siamo tornate dalle nostre famiglie per le vacanze di natale.
 
Aveva gli occhi pieni di tristezza, ma quel sorriso era uno scudo per dimostrare di essere felice.
 
Quando entrai in casa uno strano calore mi avvolse completamente.
Levai il cappotto bianco di Chanel e lo appesi all'attaccapanni, posai gli occhiali da sole sul tavolino all'ingresso ed entrai in salotto.
Mi guardai attorno e sorrisi istintivamente, non era cambiato niente da quando me ne ero andata, si erano aggiunte foto della mia vittoria a XFactor con le ragazze e alcune riviste con in copertina le little mix.
'Perrie!' sentì urlare il mio nome e mi voltai di scatto vedendo mia sorella che mi correva incontro e mi abbracciò forte, sorrisi e la strinsi a me chiudendo gli occhi.
Non vedevo la mia famiglia da nove mesi e mi erano mancati terribilmente.
Qualche minuto dopo ci stacammo e vidì mia madre e mio fratello sulla soglia della porta, sorrisi e mi avvicinai a loro per poi abbracciare forte mia madre.
Chiusi gli occhi mentre sulle mie guancie scendevano delle lacrime di gioia.
 
Entrai insieme a Jonnie nella mia vecchia stanza e mi buttai sul letto, era tutto come un tempo, non era cambiato nulla.
Sorrisi mentre presi il mio pupazzo tra le mani e lo lancia in aria per poi riprenderlo.
'Perrie' mi chiamò Jonnie posando la mia valigia davanti al letto 'che diavolo hai dentro?' domandò indicando la valigia 'vestiti, trucchi, accessori.. insomma le cose essenziali' dissi ridendo appena mentre mio fratello si sedette vicino a me 'hai comprato i regali per quest'anno?' domandai mentre mi mordicchiai delle pellicine dal mio labbro inferiore ‘in realtà no, sai che è difficile per me comprare regali soprattutto se sono per mamma, Charlie e te!’ esclamò passandosi la mano destra lungo il viso, misi una mano davanti alle labbra trattenendo una risata.
‘Non ridere’ disse alzandosi dal letto mentre mi puntava l’indice contro ‘tu mi aiuterai, tra venti minuti usciamo’ non feci in tempo a ribattere che Jonnie era già scomparso.
Sospirai e mi sdraia completamente sul letto posandomi un braccio sul viso sospirando lentamente.
 
Chissà che fine ha fatto.
Chissà se abita ancora lì.
Chissà se ha trovato un’altra ragazza.
Chissà se sono ancora nel suo cuore.
 
Anche se erano passati due lunghi anni Zayn non è mai uscito dal mio cuore.
Sono ancora innamorato di lui.
Quando ero nella casa di XFactor continuavo a scrivergli messaggi anche solo per dirgli come mi sentivo.
Ad alcuni messaggi mi ha risposto dicendo semplicemente ‘ti ho vista stasera, sei stata grandiosa’.
Mi manca terribilmente.
Da quando sono famosa ho conosciuto parecchi ragazzi ma nessuno come lui.
Nessuno è come Zayn.
Nessuno è Zayn.
 
ZAYN’S POV.
Liam mi aveva trascinato a una disperata ricerca per un regalo a Emily, stava guardando le stesse magliette da più di mezz’ora e le mie gambe reclamavano pietà.
‘Liam, ti prego, compra la prima maglietta che vedi e usciamo! Ho le gambe e i piedi distrutti’ il moro annuì senza prestarmi attenzione e sospirai rassegnato.
Mi guardai attorno cercando un posto dove sedermi, il mio sguardo catturò un divanetto rosso dove alcune ragazze si erano appena alzate.
Camminai velocemente verso il divanetto e mi sedetti alzando gli angoli della bocca in un sorriso e posai la testa contro il muro dietro di me.
Vidi delle ragazze correre verso l’ingresso mentre si tenevano una mano sulla bocca e nell’altra tenevano un cellulare.
Alzai il viso cercando di guardare cosa stava succedendo ma vidi sono un mucchio di persone davanti alla porta d’entrata.
‘Oddio, c’è Perrie Edwards!’ sentì delle ragazze mentre correvano di fianco al posto dove mi stavo rilassando.
Perrie era tornata in città allora, sospirai e mi alzai raggiungendo Liam che stava guardando un vestito bianco ‘diavolo Payne, decidi!’ esclami ad alta voce facendolo spaventare, il moro si voltò verso di me annuendo con lentezza e prese il vestito bianco che stava osservando da un quarto d’ora.
‘Come mai c’è tanta confusione?’ domandò il mio migliore amico mentre osservava incredulo l’entrata del negozio ‘Perrie Edwards è appena entrata’ dissi scrollando leggermente le spalle mentre il viso della bionda mi girava in testa.
‘Per questo vuoi andare via?’ domandò di nuovo Liam ‘diavolo, no! Sono solo stanco di stare qua dentro’ sospirai spingendolo verso la cassa, una volta che la ragazza impacchetto il vestito in una scatola nera con un gran fioco dorato Liam sorrise prendendolo tra le mani e iniziammo a camminare verso la porta.
‘Come usciamo?’ domandò Liam quando si fermò per il cerchio di ragazze che si era formato, guardai attentamente tutte le figure che saltavano e spingevano per raggiungere Perrie.
‘Vieni’ feci un cenno con la mano a Liam e inizia a spingere le ragazze dicendo un semplice ‘permesso’ oppure ‘togliti dalle palle’.
A un certo punto una ragazza dai capelli rossi e finì per colpire una ragazza, mi voltai velocemente per chiederle scusa quando i miei occhi furono catturati dai suoi azzurri.
Un brivido mi percorse la spina dorsale e dischiusi leggermente la bocca guardandola.
Era bellissima.
I suoi capelli era biondi e la sua pelle candida come la neve, volevo prenderla tra le mie braccia e stringerla forte a me per non farla andare via più.
Dopo due anni ero ancora innamorato pazzo di Perrie Edwards.
 
Un colpo alla spalla mi fece risvegliare e scossi leggermente la testa guardando Liam al mio fianco e feci un cenno col capo per farlo uscire assieme a me.
Quando finalmente varcai la soglia del negozio respirai a pieni polmoni chiudendo gli occhi e successivamente presi il pacchetto di sigarette dalla mia tasca e ne estrassi una con le labbra per poi porgere il pacchetto al mio amico che ne prese una con due dita.
‘Come ti senti?’ mi domandò Liam mentre cercavo di accendermi la sigaretta con l’accendino ‘non sento nulla’ dissi dopo aver aspirato della nicotina, lancia l’accendino rosso che il moro prese subito per accendersi la sua.
 
PERRIE’S POV.
Quando tornai a casa la mia mente viaggiava ancora tra le immagini che erano successe poche ore prima.
Il mio cuore aveva smesso di battere appena il mio sguardo incontrò quello di Zayn, era ancora così bello.
I suoi occhi color caramello mi avevano pietrificato.
Come potevo provare ancora queste sensazioni dopo due anni?
Il cuore continuava a battere forte pensando al moro e io sospirai piano iniziando a salire le scale.
Entrai nella mia stanza e mi buttai sul letto prendendo l’iPhone tra le mani e inizia a scorrere la galleria piena di foto.
Mi soffermai a lungo sulla foto che avevo scattato a Zayn mentre dormiva due anni fa nel nostro letto e sorrisi istintivamente per poi mordermi il labbro inferiore.
Mi mancava così tanto.
Delle lacrime tracciarono le mie guance e mi copri la bocca con una mano per soffocare i singhiozzi.
Voglio Zayn.
Voglio solo lui.
 
 
‘Aprirsi a qualcuno significa abbattere i muri che hai costruito per tutta la vita’.
 
La mattina dopo mi sveglia con un forte mal di testa e mi alzai dal letto, al contatto con il pavimento freddo il mio corpo tremò leggermente.
Andai verso il bagno per aprire l’acqua calda della doccia e mi svesti velocemente per poi entrare velocemente.
L’acqua calda mi cadeva lungo il corpo e appoggiai la testa alle mattonelle del muro e sospirai per la centesima volta.
Potrei comprargli un regalo e andare a casa sua sempre se abita ancora lì.
Mi bassai la spugna immersa di bagnoschiuma alla vaniglia lungo il corpo chiudendo gli occhi immaginando un’altra vita.
Una vita dove io e Zayn a quest’ora fossimo assieme magari assieme a una terza persona che vive nel mio ventre.
 
**
Stavo camminano verso la stazione con il regalo per il moro tra le mani e non alzai mai lo sguardo per paura che qualcuno mi potesse riconoscere.
Non volevo rovinare tutto, non ancora.
Mentre camminavano mi sentivo osservata da tutte le persone come se loro sapessero chi ero e perché avevo quel pacchetto tra le mani.
Aumentai il passo prima che qualcuno mi potesse fermare per chiedermi qualsiasi cosa.
Una volta giunta davanti alla casa riverniciata di bianco iniziai a camminare lungo il vialetto, sorrisi quando lessi il nome ‘Malik’ sopra al campanello e lo suonai qualche istante dopo.
Aspettai due minuti ma non c’era nessuno a casa, sospirai e mi sedetti sul porticato nell’attesa che Zayn tornasse a casa.
 
Non so quanto fosse passato ma una leggera scossa mi fece aprire gli occhi, Zayn era davanti a me con in testa un capello nero e le guance leggermente arrossate per colpa del freddo pungente.
‘Sei pazza? Fa un freddo cane, vieni!’ mi porse la mano coperta da un guanto nero e gliela afferrai velocemente mentre mi alzavo dalla fredda pavimentazione.
Dopo che fui all’interno della casa inizia a guardarmi attorno, non era cambiato molto in questi anni.
Aveva riverniciato tutto di bianco e c’era dei quadri appesi alle pareti, appoggiai il pacchetto sul ripiano dell’ingresso dopo c’erano appoggiate delle chiavi e una cornice ancora vuota.
Mi tolsi il capotto bianco assieme al capello nero e gli appesi all’attaccapanni che era posto dietro alla porta.
Inizia a entrare in salotto sorridendo vedendo ancora il vecchio divano dove ci coccolavamo una volta e misi una mano su tessuto nero e iniziai ad accarezzarlo lentamente fino a quanto la voce di Zayn mi fece sobbalzare.
‘Vuoi qualcosa di caldo?’ domandò il moro quando entro nel salotto porgendomi una felpa, negai lentamente con la testa infilandosi la felpa nera dalla testa.
Era così calda e aveva anche il suo profumo sorrisi mentre annusai senza farmi vedere da Zayn.
‘Come mai sei qui?’ mi chiese subito dopo il moro senza giri di parole ‘ah, si!’ esclamai camminando verso di lui per poi superarlo prendendo il pacchetto tra le mani e glielo porsi ‘tieni, è per te’ lo guarda sorridendo dolcemente mentre lui alzò un sopracciglio e prese il pacchetto tra le mani.
‘Non dovevi’ sussurrò piano per poi togliere il fiocco rosso dal pacchetto e iniziò a scartarlo lentamente mordendosi il labbro inferiore tirando fuori un set per disegnare, sorrisi alla sua espressione e sperai tanto in un abbraccio in quel momento.
‘E’ stupendo, grazie Perrie’ mi ringraziò posando il regalo sul divano e mi guardò per alcuni minuti per poi voltarsi di spalle sparendo in cucina, dischiusi leggermente la bocca notando la sua reazione e persi tutte le speranze.
Ormai per Zayn non ero più nulla.
Dovevo arrivarci prima, lui mi ha ‘lasciato’.
Mi portai le mani tra i capelli sospirano più forte e andai verso la cucina notando il moro che girava un cucchiaio in un pentolino nero che era sul fuoco.
‘Sto preparando una cioccolata calda’ disse il moro senza distogliere lo sguardo dal pentolino, annui lentamente andandomi a sedere sul tavolo incrociando le gambe ‘grazie’ accennai un sorriso spostandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Stavo studiando i lineamenti del viso di Zayn che ormai sapevo a memoria, era così bello.
‘Mi sciupi così’ disse continuando a girare il cucchiaio nel pentolino, arrossi di colpo abbassando la testa mentre mi mordevo con forza il labbro.
Sentì il pentolino fare un rumore sordo quando Zayn lo appoggiò sul ripiano vicino al lavello e si avvicino a me con due tazze fumanti e sorrisi quando ne presi una tra le mani.
Mi portai la tazza alle labbra e ci soffiai sopra ‘sei tornata per Natale?’ mi guardò attentamente annui lentamente e sorseggiai la cioccolata calda.
‘Ho ascoltato il vostro nuovo cd, è forte’ alzai il viso verso di lui e sorrisi alle sue parole ‘ci abbiamo lavoro molto e siamo soddisfatte’ lo vidi annuire per poi riprendere a bere la cioccolata.
Se aveva ascoltato il nuovo album allora non si era scordato di me come pensavo.
Non riuscivo a smettere di sorridere ed ero davvero felice.
 
**
Ero ancora a casa di Zayn perché aveva iniziato a nevicare e non voleva che mi succedesse qualcosa nel tragitto.
Eravamo seduti sul divano a guardare un film alla televisione, volevo abbracciarlo, volevo baciarlo.
‘Mi sei mancato da morire’ dissi mentre tenevo gli occhi chiusi e le guance rosse, sentì un rumore e dopo pochi secondi le labbra del moro erano sopra le mie.
Aprì lentamente gli occhi guardando gli occhi chiusi del moro e sorrisi sulle sue labbra per poi riprenderlo a baciare dolcemente.
Le sue labbra mi erano mancate così tanto, avevo sognato molte volte questo momento e ora che era arrivato mi sembrava surreale.
L’odore della cioccolata mischiata a quella del tabacco mi sembrava tanto magnifico, era diventato il mio sapore preferito.
 
Poche ore dopo mi svegliai sfregandomi gli occhi con una mano e alzai il viso dal petto di Zayn e sorrisi guardando il suo viso rilassato.
Passai un dito lungo la sua guancia ruvida per via della barba e cercai di alzarmi senza fare rumore, quando mi alzai mi senti tirare da un braccio e finì sopra al moro.
‘Volevi scappare?’ sussurrò piano soffiando sulle mie labbra, accennai una risata negando con la testa ‘mai’ chiusi gli occhi posando successivamente le labbra sulle sue.
 
SETTE ANNI DOPO.
Ero seduta sul bordo della piscina della casa che avevamo preso a Los Angeles e sorrisi vedendo una bambina con i capelli castani corrermi incontro, sorrisi e mi alzai dal bordo guardandola.
‘Non correre Kim’ dissi quando la bambina era tra le mie braccia e le lascia un dolce bacio sulla fronte ‘mammina, dovevi vedere che pesce ha pescato papà assieme allo zio! Era grande, grande!’ disse la piccola cercando di mostrare la grande del pesce con le manine.
‘Immagino che ti sia divertita tanto ma ora devi andare a lavarti’ Kim iniziò a muoversi per protestare ma appena vide Zayn dietro di me iniziò a urlare chiedendogli di farla scappare prima che la potessi lavare, scoppia a ridere mentre mi avvicinai al moro che mi lasciò un leggero bacio sulle labbra e un bacio sulla fronte di Kim.
‘Ti porto io a fare il bagno’ disse Zayn ridendo piano e prese la bambina dagli occhi azzurri tra le braccia, scossi lentamente la testa posando una mano sulla mia pancia.
Dopo quel fantastico Natale di sette anni fa io e Zayn non ci eravamo più persi di vista.
Io continuavo a lavorare assieme alle ragazze e Zayn aveva iniziato a scrivere canzoni per noi e poco dopo per altri artisti.
Ci eravamo sposati e un anno dopo era nata Kim che ora aveva tre anni e presto avrebbe avuto un fratellino.
Tutto era andato per il meglio.
Io e Zayn eravamo felici come il resto dei nostri amici.
Sam e Jade si erano finalmente fidanzati ufficialmente mentre Leigh e Jordan stavano organizzando il loro matrimonio.
Jesy finalmente aveva lasciato alle spalle Jordan e stava uscendo con George che è un ragazzo davvero fantastico.
Emily e Liam sono partiti per l’Italia qualche giorno fa e volevano fare un viaggio per tutta l’Europa.
Harry si era risvegliato l’anno dopo che io e Zayn ci eravamo trasferiti a Los Angeles, ora sta cercando di tornare alla vita normale assieme a Katherine e al piccolo Harry Junior.
Tra Louis e i ragazzi sembra essersi risolto ogni problema e ora viveva a New York assieme a un suo amico e Niall vive a Londra e stava per pubblicare il suo primo libro.
 
Il lieto fine non sempre si avvera ma basta lottare per poterlo avere.
 
 
FINE.
 
HELLO PEOPLE :)
Scusate per il ritardo ma il computer si era rotto e oggi me l'hanno riparato e così ho scritto l'epilogo.
Si, avevo un pc da due mesi e boom, rotto.
Sono un disastro, lo so.
Comunque la storia è finita e ho voluto farla finire bene.
Se no avreste pianto e mi avreste picchiato come minimo.
Grazie a tutte voi che avete letto, recensito o aggiunto ai preferiti/ricordate/seguite.
Siete state dolcissime a sostenermi in questo piccolo ‘progetto’.
Vi voglio bene e forse tornerò con una nuova storia.
Ah.. freedom non avrà un sequel, mi spiace.
Perdonatemi per eventuali errori ma volevo metterla perchè sì.
Ora devo uscire ma dopo ricontrollerò tutto.
Potete contattarmi qui per posta oppure su twitter @vivodiperrie

Un bacio,
Marti.

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