''Certain lights can't turn them off''

di Susan1D
(/viewuser.php?uid=357249)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The lights of heart are the truest ♥ ***
Capitolo 2: *** Maybe... ***



Capitolo 1
*** The lights of heart are the truest ♥ ***


Non vi scrivo protagonista luogo e tutto lo scoprirete leggendo :)


Erano già le 7 quando la sveglia suonò,la solita canzone tutte le mattine ''Whats make you beautiful'' me ne ero praticamente innamorata dalla prima volta che l'avevo ascoltata,mi faceva venire la pelle d'oca mi faceva pensare di essere davvero bella per qualcuno anche solo per un attimo e anche se solo per qualcuno che non avrei mai incontrato,i miei idoli!Mentre questo pensiero mi sfiorava la mente e io fissavo il soffitto della mia camera tappezzato di poster si erano già fatte le 7e10 era l'ora di tornare con i piedi per terra alla vita di tutti i giorni e muoversi a prepararsi per la scuola,indossare quella stupida divisa,truccarsi per essere più carina e preparare la borsa.Fosse stato così facile non ero mai pronta la mia amica scendeva alle 8e10 ma come al solito doveva aspettarmi perchè io ero lenta e intanto mia madre mi gridava di muovermi o mi avrebbe lasciata a piedi lei aveva qualcosa di più importante a cui pensare:il lavoro tutta la sua vita!Una donna in carriera sempre preparata,bella e fresca come una rosa anche alle 6 del mattino con un look sempre alla moda e con vestiti,scarpe e accessori solo griffati,ovviamente a me non fregava di questo per me erano solo apparenza quando mi importava l'essere delle persone i loro pensieri i loro caratteri.Ovviamente a scuola ero anche io una tipa sempre attenta al look,ma anche con vestiti di poco prezzo si può fare la differenza,una di quelle sveglie sempre informata sugli ultimi gossip e nella mia classe una di quelle persone che contavano una di quelle che sono sempre perfette!Ma purtroppo fuori non era così il mondo era così crudele e offensivo per me forse anche perchè io non avevo un alto livello di autostima! Ma...

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Maybe... ***


Eccomi con il secondo capitolo babies :) Ma fortunatamente potevo contare sul bene e sull'aiuto dei miei familiare anche se non per troppo visto che dalla prima media le cose erano cambiate.Mia madre e il suo lavoro erano diventati pesanti e così da che vivevamo in California,dov'era sempre bel tempo,dove trovavi i ragazzi più belli,il surf era la mia vita,ci ritrovammo a Londra.Ero così entusiasta,amavo Londra,in quelle città c'era tutto quello di cui avevo bisogno,i negozi,tantissimi negozi,le persone famose,i turisti tutto l'anno e la regina.Ero e sono ancora innamorata di Londra per me è la città eterna,anche se il tempo è uno schifo per me l'uomo che è stanco di Londra è stanco della vita,non avevo nessun altro obbiettivo nella vita se non quello di restare a Londra per sempre.Il tempo di iniziare a frequentare la scuola farmi delle amiche,tutti erano carini con me a differenza della California forse perchè lì c'ero nata e quando nasci in un posto è un'altra cosa.Lì tutti non facevano altro che dire Susanna,Susanna,Susanna,il mio nome era sulla bocca di tutti,forse perchè i miei genitori erano ricchi e possedevano multinazionali ma io odiavo tutto ciò.Ma un bel giorno il sognò fini,ricordo quel giorno come se fosse ieri!Erano le 11e30 di sera e io ero nella mia parte della casa quando squilla il cellulare,è mia madre che mi dice di andare nella sua camera,in preda al panico corro e mi ritrovo lei su un letto gigante che piangeva,in quel momento la stanza così grande e ricca mi sembrava vuota e lei una di quelle bambole di pezza distrutte da bambine di quattro anni,quella scena mi fece un certo effetto!Mi avvicinai piano e la accarezzai: cos'è successo mamma?cosa non và? Cavolo la sua vita era perfetta,eravamo io e mia sorella che subivamo tutto.Lei con una voce fine mi guarda e mi dice: le nostre multinazionali sono fallite,io e tuo padre siamo stati costretti a chiudere le fabbriche,non possiamo più pagare i dipendenti,siamo in rovina.Guardando le lacrime nei suoi occhi la prima cosa che mi venne in mente non era come facevamo noi a vivere ma come faranno quei poveri dipendenti a sostenere le spese e a portare avanti la famiglia?Noi avremmo potuto vendere la casa che era gigante per quattro persone,addirittura si divideva in quattro ale con una S.P.A,una sala giochi e un cinema,ne avremmo comprata una più piccolo,avremmo potuto vendere tutti i suoi vestiti griffati,le sue Louboutin,nessuno si sarebbe accorto che in un mese avesse indossato la stessa cosa due volte,ma no,lei piangeva come una disperata!....

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1655703