Our Dream.

di LetsDream
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** If only time could just turn back. ***
Capitolo 2: *** One Direction Guests. ***
Capitolo 3: *** Right now I'm looking at you and I can't believe. ***
Capitolo 4: *** We only wanna have a laugh. ***
Capitolo 5: *** Tell me I'm a screwed up mess. ***
Capitolo 6: *** It’s a quarter to three, can’t sleep at all. ***
Capitolo 7: *** We’re just having fun. ***
Capitolo 8: *** He's got everything I need. ***
Capitolo 9: *** You make my heart race. ***
Capitolo 10: *** I wanna be drunk when I wake up, on the right side of the wrong bed. ***
Capitolo 11: *** I've got three little words that I've always been dying to tell you. ***
Capitolo 12: *** Us, Noi. ***
Capitolo 13: *** All the crazy shit I did tonight, they will be the best memories. ***
Capitolo 14: *** Up all night, like this, all night! ***
Capitolo 15: *** Don’t you say she’s what you’re missing. ***
Capitolo 16: *** And I’m so proud of you! ***
Capitolo 17: *** Picture perfect memories. ***
Capitolo 18: *** Just a goodbye. ***
Capitolo 19: *** Don’t, don’t let me go, it’s not the end! ***
Capitolo 20: *** Maybe it's not the end. ***
Capitolo 21: *** Fuck, let's extemporize. ***
Capitolo 22: *** We're still here. ***
Capitolo 23: *** Zio Shuster. ***
Capitolo 24: *** On our own. ***
Capitolo 25: *** In his arms. ***
Capitolo 26: *** Dorme un po' di meno chi ama un po' di più. ***
Capitolo 27: *** An irish, strange night. ***
Capitolo 28: *** This will be the time we’ll look back on. ***
Capitolo 29: *** As long as you love me, we could be starving, we could be homeless, we could be broke. ***
Capitolo 30: *** Let me be your hero. ***
Capitolo 31: *** era un martello pneumatico, era il mio cuore. ***
Capitolo 32: *** Your heart’s against my chest, your lips pressed to my neck. ***
Capitolo 33: *** relax time. ***
Capitolo 34: *** zitto e baciami. ***
Capitolo 35: *** shake up the happiness, it’s christmas time! ***



Capitolo 1
*** If only time could just turn back. ***


  CAPITOLO 1: If only time could just turn back.
“..if only time could just turn back!”
Si, quel giorno speravo solo che tutto potesse tornare indietro a quel maledetto pomeriggio in cui spedimmo quella mail..
Era un pomeriggio d’estate, la scuola era finita da due giorni e nessuna di noi aveva debiti quindi potevamo spassarcela!
Ad un certo punto vedemmo comparire sulla schermata del computer una pagina che diceva “Partecipa per incontrare anche tu dal vivo la band del momento!”.
Ovviamente due ragazze normali avrebbero chiuso la pagina e continuato a sfogliare la cronologia di Twitter, ma noi continuammo! Dovevamo solo inviare una mail in cui scrivevamo una lettera da dare a loro e la lettera migliore, cioè quella che li avrebbe fatti emozionare di più, avrebbe vinto!
Camilla subito
-Giù proviamoci! Cosa abbiamo da perdere?
Si, lei mi chiamava Giù. Io capii subito che non aveva tutti i torti.
-Ma si hai ragione, proviamoci!
Così iniziammo a scrivere. Inizialmente pensavamo di fare una lettera di al massimo una o due pagine ma non fu così. Dopo tre giorni di scrivi, cancella, riscrivi, finimmo la lettera.
Sei lunghe pagine di emozioni, sentimenti, lacrime, risate e ricordi.
Ebbene si, era pronta!
-Ok Cami, se premo questo pulsante saremo definitivamente in gara.. 3,2,1 FATTO!
Ci guardammo e dopo due secondi scoppiammo a ridere. Eravamo troppo ansiose.
Da quel giorno controllammo ogni minuto quel blog e così passarono una, due settimane e niente, zero assoluto. Nessuna risposta. Nessun indizio. Niente.
Io e Camilla cominciammo a pensare di non aver vinto. Avevamo fatto questo concorso sapendo che non avremmo mai potuto vincere e ci eravamo promesse che qualsiasi cosa fosse successa, non sarebbe cambiato nulla.
Ma mai avremmo pensato di stare male.
Io iniziavo a non uscire con gli amici. Camilla aveva persino smesso di scrivermi.
Avevo paura. Si, per noi due.
In quel pomeriggio l’unica cosa che avremmo voluto fare era cancellare quell’iscrizione. Ero giù di morale come mai prima, così invitai Camilla a casa mia a fare il bagno in piscina e a divertirci per pensare ad altro.
-Non possiamo andare avanti così. Le dissi.
-Si Giù. Non ci riconosco più!
-Promettimi che questa storia finisce oggi, ora, qui.
-Te lo giuro!
Io ero sollevata, lo ammetto.
Passammo la giornata a prendere il sole e scherzare e decidemmo che la sera stessa sarebbe stata a dormire da me. Sapevamo entrambe che l’altra moriva dalla voglia di controllare quel blog così accendemmo il computer e leggemmo una scritta rossa che dice ‘’Le vincitrici sono.. Giulia Balduzzi e Camilla Senni’’
Un urlo di gioia si sprigionò e ancora oggi non capisco come abbiano fatto i muri della casa a non crollare.
-Oh mio Dio, oh mio Dio!!!! Se è uno scherzo non fa ridere!! Urlò Camilla.
Ma non lo era, no che non lo era.
Quello era solo l’inizio.
L’inizio del nostro sogno che diventava realtà.

#Lookatme
Ehi gente. Siamo Giulia e Camilla. Questa è la nostra prima FF in assoluto.
Speriamo davvero tanto che vi piaccia, in ogni caso voi fatecelo sapere tramite le recensioni.
P.S. Questa storia sarà scritta a volte da Giulia (GIULIA STORY) e a volte da Camilla (CAMILLA STORY)
Un bacione, al prossimo capitolo! 

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Capitolo 2
*** One Direction Guests. ***


CAPITOLO 2: One Direction Guests
GIULIA STORY.
Ci arrivò un’e-mail di conferma diceva così:
"Carissime Giulia e Camilla,
siamo felici di annunciarvi che le fortunate vincitrici siete voi.
Come promesso avete la possibilità di avverare il vostro sogno e noi siamo felicissimi di incontrarvi e passare una settimana con voi.
Sappiamo quanto le fan italiane siano impazienti di vederci, così vi chiediamodi mandarci una mail di conferma. Non vediamo l’ora di conoscervi.
Con affetto,
Harry, Louis, Niall, Liam e Zayn."
Ok, Giulia respira, inspira, espira, inspira.. Porco cazzo li vedremoo!
Ovviamente inviammo la mail all’istante e dieci minuti dopo ecco la risposta “In questi giorni vi arriveranno per posta i biglietti. A presto. 1D ♥“
Come avevano detto, due giorni dopo arrivarono i biglietti così io e Camilla ci trovammo a casa mia per preparare le valigie e dopo aver tirato vestiti per tutta la casa finalmente andammo in aeroporto. Salimmo sull’aereo. Quell’aereo che ci avrebbe portate in paradiso.
-Londra stiamo arrivando! Gridammo appena imbarcate.
Il viaggio durò.. durò.. Ok lo ammetto, ci siamo addormentate e nessuna delle due si è resa conto dell’orario. Cosa che sinceramente non ci importava più di tanto, dato il momento!
Arrivate nell’ aeroporto di Londra mi sembrava di essere nel film “Mamma ho perso l’aereo” : tutti correvano veloci da tutte le parti e io e Camilla capivamo a fatica quello che stava succedendo. Decidemmo di andarci a sedere su delle poltroncine per riposarci.
-Giù che casino! Come facciamo a capire dove andare? Non abbiamo né un indirizzo, né un numero di telefono. Niente!
-Ok Cami niente panico! Qualcosa succederà. Nel frattempo mettiti le cuffie dell’iPod e goditi Up All Night!
Si, avevo detto tutte quelle parole alla mia migliore amica, ma sotto sotto avevo più paura di lei.
Passò mezz’ora e ancora nulla. Finché ad un certo punto sentii qualcuno dire
-Giulia? Alzai lo sguardo e devo dire che neanche Babbo Natale avrebbe potuto farmi un regalo così bello.
Chi era? Un uomo sulla quarantina che mi guardava. Ma aspettate, il bello è che aveva un cartello in mano con scritto in grande: CAMILLA AND GIULIA. ONE DIRECTION GUESTS.
Tolsi le cuffie dalle orecchie di Camilla che per poco non ebbe un infarto per la felicità!
Lui ci disse di seguirlo, ci prese i bagagli e ci fece salire su un Range Rover bianco (ammazza!).
Fortunatamente io e Camilla sappiamo l’inglese perfettamente, come se fosse la nostra seconda lingua e subito chiedemmo all’uomo dove ci stava portando. Lui ci guardò con la faccia da ’Mi state prendendo in giro?’ e ci disse
-Ma ragazze scherzate? I ragazzi stanno aspettando voi!
-Ok quindi se non ho capito male ci sono cinque ragazzi, che sono i miei idoli.. CHE STANNO ASPETTANDO NOI?!?!?
Camilla non riuscì a trattenersi e tirò fuori il lato più fine di sé.
-Ahahaha si Babe! Ora scusami se te lo dico ma.. tirati un po’ in là che occupi tutto il mio spazio!
Ci mettemmo a ridere come due stupide.
Questo è quello che ci piace fare di più, essere felici.

#lookatme
Ehii ragazze! Adesso inizia a diventare interessante. :) ci farebbe piacere sapere se vi piace o no, ogni cosa che pensate, sia bella che brutta. Nel capitolo prima abbiamo avuto solo una recensione :((
Davvero ci teniamo! Un bacione ♥Giù e Cam.
 

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Capitolo 3
*** Right now I'm looking at you and I can't believe. ***


CAPITOLO 3: Right now I’m looking at you and I can’t believe
Il viaggio sembrava  non finire più, ma finalmente l’uomo ci disse che eravamo  arrivati. Scendemmo dalla macchina con i nostri bagagli e arrivammo davanti ad una enorme porta blu. Io non stavo più nella pelle e suonai  senza neanche pensarci. Camilla mi guardò con uno sguardo assassino e mi disse:
-Ma sei scema? Devo prepararmi psicologicamente prima di fare un’esperienza del genere eh. Pensa se mi apre un Malik a petto nudo? O addirittura Harry nudo? Oddio ti prego non farmici pensare!
Io risi
-Dai che sei bellissima. E sappiamo tutti che sia io che te non saremmo dispiaciute se ci dessero un’accoglienza del genere! 
Nel frattempo sentimmo  girare le chiavi nella serratura e di colpo mi si gelò  il sangue nelle vene. Stava aprendo la porta. Eccolo, più bello che mai. Louis.
–Ehi Carotine! Scommetto che voi siete Camilla e Giulia, molto piacere.
Ci strinse la mano. *okpossomorire* ci  fece entrare e subito andammo  in salotto dove trovammo gli altri a guardare la televisione. Si vedeva che ci stavano aspettando perché erano vestiti abbastanza eleganti. Venimmo  accolte da un ‘Hello’ collettivo.
-Ciao, io sono Giulia e lei è la mia migliore amica Camilla.
Tutti ci salutarono con un abbraccio. Louis per primo, che era rimasto dietro di noi dopo averci aperto. Il suo abbraccio fu qualcosa di entusiasmante! 
Poi Liam venne verso di noi. Dio mio quanto è bello. Mi abbracciò e si, esatto, come avevo sentito dire mi accarezzò  la schiena mentre mi stringeva a sè!
Zayn si avvicinò con tutta la sua eleganza e mi strinse dicendomi ‘Vas Happenin’ io scoppiai a ridere, non riuscì a trattenermi!
Niall mi abbracciò abbastanza velocemente, come se avesse fretta di abbracciare Camilla.
E poi Harry. Beh Harry è il protagonista del mio ‘tutto’! Il suo abbraccio è forse quello che è durato di più. Quell’abbraccio che ha annullato i precedenti. Quell’abbraccio, il suo abbraccio.
CAMILLA STORY
Eravamo arrivate a Londra e ci ritrovavamo davanti ad una casa enorme. Oddio che spettacolo! Davanti alla porta di casa loro, Giù non ci pensò due volte e suonò il campanello. Un brivido mi percorse la schiena. Non mi sembrava vero. Stava succedendo davvero? Io e la mia migliore amica eravamo veramente davanti alla casa dei nostri idoli?
Avevo sognato quel momento praticamente ogni notte da circa 7 mesi.
Era tutto così surreale. Il cuore batteva fortissimo, pensavo di morire!
Louis venne ad aprire, ci accolse e ci fece entrare in quella villa enorme, poi ci condusse al salotto dove vedemmo gli altri.
Quelle 5 meraviglie erano li, davanti a noi e l'unica cosa che uscì dalla mia bocca fu un 'Hi' che probabilmente non si sentì nemmeno. I ragazzi ci salutarono con un abbraccio. Tremavo in una maniera assurda. Il primo ad abbracciare me e Giulia fu Lou. Poi Liam, Zayn e il suo Vas Happenin, poi Niall e infine Harry.
Ok, vedere Niall venire verso di me a braccia aperte dev'essere stata la sensazione più bella della mia vita.
Si, quel biondino mi aveva rubato il cuore.
Quell'abbraccio sembrò non finire mai e quando Niall si staccò mi guardò dritta negli occhi e mi sorrise. Non ero mai stata così bene in vita mia.
Vidi gli occhi di Giulia illuminarsi quando Harry la strinse a se. Era innamorata persa, si vedeva benissimo!
Non stavamo nella pelle e i ragazzi decisero di portarci a vedere le nostre stanze e il resto della casa. Dovevamo iniziare ad ambientarci, perché saremmo rimaste li per ben una settimana! Una settimana intera con quei 5 splendori! Da non crederci.
La casa era grandissima ed ero sicura che mi sarei persa un milione di volte li dentro! Niall teneva la sua mano su un mio fianco e mi guidava per i corridoi e le stanze. Stavo al settimo cielo.
Finito il giro turistico i ragazzi ci lasciarono un'oretta per sistemare le nostre cose.
Arrivate nella nostra camera appoggiai la custodia della chitarra per terra, lancia la borsa e mi buttai sul letto. Giuli mi seguì, atterrando sulla mia schiena. Restammo così per almeno mezzora a parlare.
-Giù, ti rendi conto di quello che sta succedendo?
-No, Cami, non penso. è tutto così impossibile!
-Io non riesco a capacitarmi. SIAMO A LONDRA BABY! SIAMO NELLA CASA DEI NOSTRI IDOLI! Urlai alzandomi in piedi sul letto! Io e Giulia ci guardammo neglio occhi e.. I WANNA STAY UP ALL NIGHT AND JUMP AROUND UNTILL WE SEE THE SUN!Ci mettemmo a cantare a squarciagola usando dei telecomandi come microfoni.
Eravamo così prese dal nostro concerto che non ci accorgemmo che Harry e Liam erano entrati in camera, ma ce ne rendemmo conto poco dopo, quando anche loro salirono sul letto e si misero a cantare con noi. Andava tutto benissimo. Era tutto così fottutamente perfetto.
Poco dopo arivò anche Niall che si unì alla nostra performance.
Sentimmo qualcuno urlare dal piano di sotto:
- Ragazzi ma cosa state combinando??
Era Louis! Harry rispose:
Tranquillo amore mio! Ci stiamo solo divertendo un po'!
Finite le nostre esibizioni Zayn ci propose di andare a fare un giro in un parco li vicino..

#lookatme
Yo bella gente (?) nuovo capitolo! Recensite? Dai dai dai :3
 





 

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Capitolo 4
*** We only wanna have a laugh. ***


CAPITOLO 4: We only wanna have a laugh.
I ragazzi ci portarono in questo parco vicino a casa. Per tutto il tragitto Niall e Camilla si scambiarono delle strane occhiatine.. Mmmm mi sono persa qualcosa?!
-Pronti ragazzi? Urlò Louis.
–Pronti?! Per cosa?
–PAINTBALL!!
I ragazzi iniziano a riempirci di tempera ed io e Camilla cademmo a terra ridendo per ripararci. Beh devo dire che sono proprio dei galantuomini gli Inglesi. Ci rincorremmo dappertutto finché io urlai:
–Mi arrendo! Ma diciamo che il mio urlo non fu niente in confronto a quello del gruppo di fans che stava correndo verso di noi!
-Scusate ragazze, ci metteremo pochissimo davvero! Ci disse Harry.
Poi si voltò a firmare autografi alle fan. Quanto era bello quando sorrideva a tutte quelle ragazzine? Tantissimissimo!
Io e Cami aspettammo per circa mezz’ora e i ragazzi ancora non riuscivano a liberarsi così ci incamminammo verso casa. Allora mandai un messaggio ad Harry per avvisarlo: “Noi siamo tornate a casa. Vi aspettiamo qua! Giù xx”
Arrivate a casa io e Camilla decidemmo di goderci un po’ di tempo da sole così cercammo qualcosa che assomigliasse ad uno stereo in quella villa enorme e cantammo a tutto volume sulle note di WMYB.


CAMILLA STORY
Dopo aver cantato e ballato ci accorgemmo che erano già le sei e mezza e non sapevamo cosa fare. Mandai un messaggio a Niall: "Ragazzi ma dove siete?" La risposta arrivò subito "Bellezza stiamo arrivando! Un attimino solo e siamo li! Ci dispiace tanto! X" Risposi: "Tranquilli, vi aspettiamo. X"
Dopo circa 10 minuti sentimmo la porta aprirsi e i ragazzi corsero in casa e si lanciarono sul divano. Io e Giulia ci aggiungemmo all’ammucchiata e ridemmo come dei matti tutti insieme.
Stavamo ancora rotolando tra divano e pavimento quando Niall mi strinse a se. Rimasi sorpresa, non me lo aspettavo. Mi alzai dal pavimento e dissi:
-Gente, non so voi, ma io sto morendo di fame!
Liam rispose con un urlo -SIII PIZZAAAA!
Eravamo tutti d’accordo quindi mandammo Harry e Giuli a prendere la pizza e noi restammo sul divano a guardare dei programmi stupidi in televisione.
I ragazzi ridevano come matti, sembravano bambini di 5 anni che guardavano i cartoni animati. Si, erano spettacolari.
Io ero accucciata vicino a Niall e mi venne in mente che erano già due giorni che non entravo in twitter. Allora corsi in camera a prendere la borsa e tirai fuori il cellulare. 12 nuovi messaggi! Già che mi trovavo in camera decisi di mettermi più comoda e mi infilai i pantaloni della tuta.
Tornai di sotto canticchiando e ripresi il mio posto sul divano.
Controllai tutti i messaggi: uno era di mia sorella, due dei miei genitori, e gli altri erano dei miei amici che volevano sapere com’era Londra.
Risposi a tutti quanti e Niall cercava di capire cosa stavo scrivendo.
–è inutile ragazzo, non puoi capire l’Italiano! Gli dissi ridendo.
Lui mi guardò abbastanza sconvolto – CIAO BEEELA! Scoppiammo tutti a ridere.
Entrai in twitter per controllare cosa stava succedendo e trovai le menzioni instasate. Amiche che si complimentavano e ragazze che mi insultavano. Lasciai perdere. Io ero li, stavo vivendo il mio sogno. Mi dispiaceva molto che tutte le ragazze che avevano perso il concorso della lettera in quel momento stessero male, ma decisi di non pensarci.
Scrissi un solo tweet e poi spensi il cellulare: Ragazze, qui è uno spettacolo. Vorrei che tutte le Directioners fossero qui con me. Xx
-Qualcuno mi aiuta ad apparecchiare?
Disse Lou.
Mi alzai e corsi in cucina per dare una mano. Mi sembrava il minimo che potessi fare! Dieci minuti dopo Harry e Giulia rientrarono con una pila di scatoloni in mano. 



Sciao bella gente!
Non ci sono state molte recensioni quindi abbiamo aspettato un po’ a mettere questo capitolo.
Ci farebbe piacere sapere cosa né pensate.
Al prossimo capitolo.
Un bacione. Giù e Cam ♥

 

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Capitolo 5
*** Tell me I'm a screwed up mess. ***


CAPITOLO 5: Tell me I’m a screwed up mess
GIULIA STORY

-PIZZAAAAA! Urlò Harry. Io feci un sorriso finto, ero ancora sconvolta da quello che era appena successo.
Ci mettemmo a tavola e io mangiai fino a star male.
–Niall ma non la smetti mai di mangiare? Chiesi.
 –Ehmm.. No!
Tutti scoppiammo a ridere, era incredibile come quel ragazzo riusciva a farmi ridere! Dopo cena aiutai Camilla a sparecchiare e a lavare i piatti.
-Giù ma che hai?
-Io? Niente perché?
-Mmm vediamo. Forse perché è da quando siete tornati che non sorridi?

Cavolo, con lei non si riesce a trattenere nemmeno un segreto!-Harry ha provato a baciarmi.
-Harry ha che cosaa?!?!? E tu?

-E io mi sono allontanata! Cosa dovevo fare? Cadere nelle sue braccia nonostante ci conosciamo da neanche un giorno? Non direi.
-Hai fatto bene, Giuli. Insomma quel ragazzo non ha proprio limiti eh!
-Lo so, però vedere quei suoi occhi verdi è stata una cosa indescrivibile. Io ero lì seduta su quel muretto e lui era di fronte a me. Stavamo parlando tranquillamente: lui mi ha raccontato della sua vita, della sua famiglia, delle sue ex e mi ha detto che fino ad ora non ha ancora trovato la persona giusta. Poi ci siamo fermati entrambi a guardarci, lui si è avvicinato e.. Io mi sono allontanata fingendo di aver sentito il pizzaiolo chiamarci. E’ stato un momento bruttissimo perché ho visto il suo sorriso spegnersi e da quel momento non mi ha più parlato. Ma io non volevo che andasse a finire così, avevo solo paura di rovinare le cose. Ma peggio di così non sarebbe potuta finire!

Camilla mi guardò con lo sguardo di una mamma che consola la propria figlia.-Vai a parlargli. O almeno spiegagli il perché.
-Ok. Comunque grazie mille Cami.
Ci abbracciamo. Quanto mi mancava sentirla vicino a me!
Eravamo così prese da questo viaggio che non avevamo più speso del tempo insieme. Ora però dovevamo recuperare. Essì!
Andai in salotto, dove trovai Louis, Niall e Liam a giocare a FIFA. Zayn stava rispondendo alle fan su Twitter, ma Harry non c’era.
-Dov’è Harry?
-Ha detto che era stanco, quindi è andato a dormire.
-Oh, capisco. Beh vado a vedere se è ancora sveglio.

Salii le scale e bussai alla porta di camera sua.
Mi fece entrare. Era sul letto sdraiato a guardare il soffitto.
-Harry devo parlarti.
-No sono io che devo scusarmi. Ho agito d’impulso, quando non avrei dovuto. Scusami davvero Giù.
-Si forse è stato un po’ impulsivo, però volevo dirti che io non voglio che quello che è successo rovini l’amicizia che si stava creando. Perché ci tengo troppo a te per lasciarti andare.

Avevo le lacrime agli occhi e speravo solo che Harry capisse.
-Giulia, io mi sento davvero bene quando sto con te, per cui non mollerò. Riuscirò a farti capire che non sono quello che tutti credono. Harry Styles è un ragazzo che si innamora facilmente, sì, ma quando si innamora veramente dona anima e cuore. Quindi facciamo una cosa. Ricominciamo?
Non pensavo che potesse dire quelle cose. Non pensavo davvero fosse un ragazzo così profondo. Gli si leggeva in faccia che stava male ed esserne la causa non mi faceva stare di certo bene.
-Ok ci sto. Ricominciamo! Però ora tu vieni di sotto e mi prometti che sorriderai.
-Solo se anche tu lo farai.
-Lo faremo insieme.

E lo abbracciai. Così, d’istinto.
Sentii le sue braccia che si stringevano a me come se non volesse lasciarmi andare.
Sciolsi l’abbraccio e lo presi per mano mentre scendevamo le scale.
-Eheh ti stavi nascondendo eh furbetta! Ma ora non mi scappi più. Dovrai anche tu provare a sconfiggere il Re dei videogiochi. Liam mi lanciò un telecomando e io non potei rifiutare la sfida. 
Giocammo a videogiochi per tutta la sera poi io e Camilla andammo a dormire. Salutammo tutti con un bacio sulla guancia.
-Ragazze domani mattina avete voglia di andare a fare un giro di Londra? Saremo le vostre guide speciali. Ci chiese Zayn.
-Beh come potremmo rifiutare? Rispose camilla.
-Notte ragazziiii!!! Urlammo tutte e due.
In camera raccontai a Camilla della chiacchierata con Harry.
 
#SpazioAutrici
Saaalve carotine! Allora innanzi tutto Buona Pasqua in ritardo!
Ho aggiunto il capitolo. Harry e Giuli hanno sistemato le cose, Niall e Cami vanno alla grande.
Le cose continuano a migliorare!
Vi chiediamo soltanto di recensire! RECENSIIIIIITEEEE è.è
Al prossimo, un bacio.
Giù e Cam ♥ 

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Capitolo 6
*** It’s a quarter to three, can’t sleep at all. ***


CAPITOLO 6: It’s a quarter to three can’t sleep at all
CAMILLA STORY

Arrivate in camera io e Giulia decidemmo di unire i letti, per dormire vicine vicine. Si, siamo tenerose noi.
Dopo aver faticato per spostare i letti ci sdraiammo e parlammo un po’, perché in realtà nessuna delle due aveva sonno.
-Allora Giuli, cosa ne dici di questa nuova vita?
-Cosa ne dico? E’ tutto così spettacolare! E siamo solo alla fine del primo giorno! Penso che questa settimana ce la ricorderemo per tutta la vita Cami.
-Si Giù, lo penso anche io.
-Ma.. tu e Niall?
-Io e Niall cosa?
Dissi diventando rossa, poi viola, poi verde e tirandomi il lenzuolo fino a sopra al naso.
-Dai Cami, si vede lontano un miglio che sei innamorata persa. E anche lui sembra molto ma molto interessato.
-Uououo! Si, io sono innamorata persa, lo ammetto. Ma io non interesso a lui, di sicuro! Ma mi hai vista?!
-Si, ti ho vista stupidissima ragazza! Sei perfetta!
-Ooooh Giù! Quanto amoree! Peccato che ti sbagli di grosso!
Risposi io tirandole una cuscinata in faccia. Ci divertivamo da matte io e lei insieme, era sempre stato così.
– Che intenzioni avete invece tu e Harry? Piccioncini miei??
-Ma che piccioncini e piccioncini?! Abbiamo deciso di.. ricominciare.
Era diventata rossa, era bellissima.
-Oh, che cosa tenera! Dissi dandole un pizzicotto sulla guancia.
-Dormiamo adesso, o domani mattina sembreremo due zombie in giro per Londra con cinque ragazzi bellissimi.
-Dovremo essere all’altezza! Buonanotte Giù.
-Buonanotte Cami.

Passò qualche minuto.
-Giuli..
-Si?
-Ti voglio bene.
-Anche io Cami.

Mi addormentai subito e quella notte, per la prima volta dopo tanto tempo non sognai i ragazzi.
Forse perché erano così vicini a me che era inutile che apparissero anche nei miei sogni.
La notte passò tranquilla e alle otto e mezza della mattina seguente fummo svegliate da cinque voci angeliche che intonarono la loro canzoncina della sveglia: It’s time to wake up in the morning..
Non gli lasciammo finire nemmeno la prima strofa che ci alzammo in piedi sul letto e gli tirammo i nostri cuscini in faccia. Scoppiammo a ridere e scendemmo di sotto per fare colazione tutti insieme..

#SpazioAutrici
Ciao belle carote!
Allora, volevamo solo dire che non ci sono recensioni. Boh, forse non vi piace, però pensiamo che non sia giusto mettere fine alla storia ora, in questo modo. Perciò noi continueremo a postare i capitoli in modo che se qualcuno vuole sprecare alcuni minuti della sua vita leggendo una FF qui ce n’è una.
Grazie, a presto.
Giù e Cam ♥

 

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Capitolo 7
*** We’re just having fun. ***


CAPITOLO 7: We’re just having fun.
GIULIA STORY
Andammo in cucina e vedemmo con molto piacere che i ragazzi non si erano nemmeno presi la briga di preparare la colazione, così proposi di andare da Starbucks. Tutti furono d’accordo e andammo ognuno nelle proprie stanze a prepararci.
Mi lavai e mi vestii normalmente, jeans stretti e maglietta. Piastrai velocemente i capelli e misi un filo di matita e presi la borsa con tutte le mie cose.
 –Ragazze sinceramente io vorrei esserci al matrimonio di mia figlia! Non potreste fare un po’ più veloce? Harry e la sua finezza mi sorprendevano ogni giorno di più.
Camilla mise un vestitino azzurro fin sopra il ginocchio, lasciò i suoi capelli sciolti e si truccò.
Bene, eravamo pronte!
I ragazzi erano già pronti e appena li vidi mi si illuminarono gli occhi. Wow. Non erano vestiti in modo particolare, anzi, ma per noi erano sempre semplicemente stupendi.
Prendemmo le macchine di Harry e Louis e ci avviammo per Starbucks.

Entrati nel locale ci fecimo subito riconoscere. Niall urtò una cameriera che per poco non fece cadere il vassoio sulla maglietta nuova di Mr. Malik.
–Se fosse caduta anche solo una briciola sopra ti avrei disintegrato!
–Anche io ti voglio tanto bene Zayn.
Cercò di scusarsi Niall.
Ci sedemmo e subito ordinammo. Io presi soltanto un caffè e anche Camilla fece così. Gli altri invece sembravano dei bisonti che non mangiavano da mesi.
Usciti dal locale ci incamminammo per le vie di Londra. Louis era il primo davanti che continuava a urlare, lui diceva che altrimenti non avremmo capito! (?)
Dietro io prendevo in giro i comportamenti di Louis insieme a Zayn.
Sai Zayn, non ti facevo così aperto. Nel senso che ho sempre pensato che fossi un ragazzo piuttosto riservato, invece sei tutt’altro.
–Lo so, me lo dicono in molti. Davvero faccio questo effetto?
–Beh un pochino! Aahahahah

Nel frattempo dietro di noi Niall e Camilla parlavano tra di loro.
Vedevo Cami diventare rossa e voltare lo sguardo ogni volta che Niall la guardava per più di tre secondi. Ma quanto era bella la mia migliore amica? Forse troppo!
Ok ammetto che cercavo con tutte le forze di rallentare e sentire cosa dicevano ma ogni volta che c’ero quasi.. –Signorina Balduzzi, è troppo chiederle di prestare un po’ di attenzione a quello che dico?
-No Professor Tomlinson, mi scusi.

 Verso le 12.30 iniziammo ad aver fame.
 –Ragazzi miei, non so voi ma io non vivo d’aria. Ho bisogno anche di cibo! Disse Liam.
 –Sono d’accordo, torniamocene a casa!
Arrivati a casa mi andai a cambiare e misi una maglia larga, giusto per essere più a mio agio, e dei pantaloncini corti di jeans.
Niall andò in cucina a preparare il pranzo e noi altri rimanemmo in camera di Harry e Louis ad ascoltare un po’ di musica, se così si può chiamare, visto che Louis aveva iniziato a cantare in modo ridicolo prendendo in giro vari cantanti. Beh quel ragazzo è stupido, ma fottutamente tenero.
Io andai su twitter a vedere un po’ di novità. Ad un certo punto mi arrivò un nuovo tweet:
-Camilla: @Giuli_Carrots potresti spostare il tue bellissimo fondo schiena dal mio ginocchio? Grazieee!
-Io : @CamillStylinson  awww che tenera! Comunque manca la parolina magica!
-Camilla : @Giuli_Carrots per favoreee!
-Io : @CamillStylinson Ok! Però tu adesso fatti un po’ più a destra! Ahaahah
-Harry : @Giuli_Carrots @CamillStylinson ragazze sembrate due bambine! Ahahaah
-Io : @Harry_Styles ha parlato quello che urla ‘Rivoglio il mio cuscinoo!’
-Harry : @Giuli_Carrots gnè gnè gnè :P
-Camilla : @Harry_Styles @Giuli_Carrots ma nemmeno qua possiamo avere un momento di pace da sole?!
-Io : @CamillStylinson @Harry_Styles infatti! Zitto Styles :P ahahahahah
-RAGAZZIIIIIIII!!! Niall ci chiamò per avvisarci che il pranzo era pronto..

#SpazioAutrici
Sciao! Eheh nuovo capitolo belle mie!
Questo è un po’ corto, giusto per prepararvi ai possimi che saranno un po’ più lunghetti.
Se volete seguirci su Twitter siamo @Giuli_Carrots e @CamillStylinson!
Va bè non ho nient'altro da dire, buona lettura!
Love ya ♥
Cam e Giù.
 

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Capitolo 8
*** He's got everything I need. ***


CAPITOLO 8 : He’s got everything I need.
CAMILLA STORY
Prima di scendere per il pranzo decisi di cambiarmi, indossavo ancora il vestitino e per stare in casa preferivo qualcosa di più comodo, quindi mi misi un paio di pantaloncini di jeans e una normalissima canottiera bianca. Faceva un caldo terribile quindi raccolsi i capelli in un cucù. Bene, ero pronta!
Arrivai in cucina ed erano già tutti seduti che chiacchieravano o meglio, sbraitavano!
Louis si lamentava perché Giulia era seduta di fianco a Harry, Harry cercava di calmarlo mentre Niall cercava di scolare la pasta ma non ci riusciva. Mi avvicinai a lui.
-Ma per favore Horan! Dissi scansandolo con una culata.
-Ehi ehi! Pensi di essere più brava di me in cucina?! Ti sbagli di grosso ragazzina!
Scoppiammo a ridere. Aveva una risata a dir poco spettacolare e restavo incantata a guardarlo ogni volta che sorrideva.
-Smettetela di fare i fidanzatini e sbrigatevi, che qui stiamo morendo di fame! Intervenne Liam.
Diventai rossa, poi verde, poi viola e infine gialla. Stavo morendo di vergogna. Niall mi guardò e sorrise poi iniziò a passarmi i piatti dicendo – Oh mogliettina mia, metti ancora un po’ di spaghetti per Zayn che lui mangia un sacco!
-Ma certo maritino mio!
Risposi io ridendo. Avevo sempre più vergogna ma cercavo di nasconderlo dietro a un sorriso.
Ci mettemmo a tavola e tra carote e spaghetti arrivò l’una e mezza. Non avevamo programmato niente per il pomeriggio quindi io andai in camera per riposarmi un po’. Il giro turistico fatto la mattina era stato abbastanza stancante, quindi mi sedetti sul letto con la schiena appoggiata al muro e cercai di liberare la mente, ma non ci riuscii. Ascoltai un po’ di musica per distrarmi, ma niente. C’era la sua risata che scorreva nella mia testa e tutte le sue parole, i suoi sguardi riempivano i miei pensieri. Quella mattinata era stata stupenda. Avevamo parlato per tutto il percorso che ci aveva fatto fare Louis. Lui mi aveva parlato della sua famiglia, dell’Irlanda e io gli avevo raccontato un po’ dell’Italia, della scuola e dei miei amici.
Era tutto così perfetto! Ero immersa nei miei pensieri quando qualcuno aprì la porta. Vidi una testolina bionda spuntare appena e guardarmi con quegli occhioni stupendi e il sorriso stampato sulla faccia.
-Cami, ti va se andiamo a prenderci un gelato più tardi?
Il mio cuore batteva a mille.
-Certo Niall, ne sarei felicissima! Dissi, cercando di contenere tutta la gioia che c’era dentro di me.
-Bene, allora torno su a chiamarti dopo.
-Perfetto!

Appena la porta si chiuse scesi dal letto e andai nel bagno della camera. Mi guardai allo specchio e poi mi sciacquai la faccia con un po’ di acqua fredda per riprendermi.
Niall Horan mi aveva appena chiesto di andare a prendere un gelato con lui! Ero abbastanza scioccata.
Non avevo idea di come vestirmi. Dovevo truccarmi o non gli sarei piaciuta? E i capelli? Ebbi un attimo di panico, ma poi pensai ‘alla fine devo piacergli per come sono, non per il vestito che indosso o per i chili di trucco che ho sulla faccia’. Quindi decisi di restare così, con gli shorts e la canottiera. Misi il mio braccialetto fortunato e mi infilai le converse azzurre. Guardai fuori dalla finestra e mi accorsi che fuori tirava un po’ di vento quindi misi anche la mia felpa blu in stile Malik. Ok, così poteva andare.
Scesi di sotto e mi sedetti sul divano vicino a Liam.
-Ma dove sono Harry e Giulia? Chiesi quando mi accorsi che non li vedevo da un bel po’.
-Eeehm penso che siano andati a fare un giro perché Harry voleva far vedere a Giulia un campo da pallavolo che c’è qui vicino. Rispose Liam dopo aver riflettuto un attimo.
-Aaah capisco!
Secondo me Harry aveva in serbo qualche sorpresa per Giulia, me lo sentivo.
Stavo pensando a cosa avrebbe potuto fare Harry per la mia amica quando Niall entrò in salotto.
-Cami sei pronta?
-Prontissima!
-Dove la porti?
Chiese Liam con faccia triste.
-Andiamo a prenderci un gelato! Rispose Niall, fiero di sé.
-Nooo non portarmela viaaa! Disse Liam fingendo di piangere e stringendomi un braccio.
Scoppiammo a ridere tutti e tre e Niall venne a togliermi dalle braccia di Liam. Io corsi di sopra a prendere la borsa e finalmente uscimmo di casa.
Il viaggio in macchina si potrebbe paragonare a un concerto in una mega arena. Cantammo qualsiasi canzone che passasse alla radio, anche se non le avevamo mai sentite. Ci divertimmo un mondo! Arrivati a destinazione scendemmo dalla macchina e iniziammo a caminare. Io ovviamente non conoscevo il posto e seguivo Niall, incantata dal suo sorriso. Arrivammo davanti alla gelateria dopo circa dieci minuti di risate. Prendemmo due coni e ripartimmo.
-C’è un posto che voglio farti vedere! Disse il biondino a un certo punto.
-Ah si? Vai, io ti seguo! Cominciavo a agitarmi. Chissà dove mi avrebbe portato..
Mi sorrise e prese la mia mano. Il cuore iniziò a battere all’impazzata. Lui stringeva la mia mano che tremava, ma non sembrava gli importasse e continuava a camminare a parlare di tante cose, stringendo forte la mia mano.
-Ci siamo quasi! Disse quando ci trovammo di fronte un enorme cancello di metallo.
-Wow, non vedo l’ora! Osservai per un po’ il cancello. C’era un lucchetto gigante con una catena che lo chiudeva.
–Ma.. come facciamo a entrare?
-Be, usa la fantasia ragazza!
Disse Niall iniziando ad arrampicarsi.
-Perfetto, sono brava in queste cose! Lancia la borsa dall’altra parte del cancello e iniziai ad arrampicarmi anche io. Ero abituata a farlo. Fuori dalla palestra dove mi allenavo c’ era un cancello simile a quello e spesso io e le mie compagne dovevamo arrampicarci perché nessuno si ricordava di aprirci.
Niall sembrò stupito quando con un salto lo raggiunsi dall’altra parte.
-Ma, dove hai imparato a farlo?
-Oh, sono una ragazza esperta io!
Dissi raccogliendo la borsa da terra.
Scoppiammo a ridere.
-Vieni, non ti ho portata qui solo per scavalcare un cancello! Disse prendendomi di nuovo la mano.
Quel posto era enorme! C’erano alberi e fiori ovunque, l’atmosfera era magnifica. Camminavamo in silenzio su dei piccoli sentieri di ghiaia quando arrivammo di fronte a un laghetto. Niall mi indicò una panchina e andammo sederci.
Era tutto così.. romantico!
No, non poteva essere romantico. Ci conoscevamo da pochissimo. Ok, io lo amavo da mesi, ma lui mi conosceva da due giorni. Era successo tutto così in fretta. Ma dai, non è che mi dispiacesse tutto ciò.
Ero un po’ agitata ma Niall mise il suo braccio intorno alla mia schiena e mi calmai.
Era incredibile come riuscisse a farmi stare bene. Guardai l’orologio e mi accorsi che erano già le 4 e mezza.
-Non pensi che dovremmo tornare a casa? Così decidiamo con gli altri cosa fare stasera! Dissi, presa da un attimo d’ansia.
-Restiamo ancora un attimo Cami. Voglio parlarti di una cosa.
-Dimmi pure Niall. Dissi, diventando ancora più rossa di quanto non fossi già.
Si avvicinò a me e mi baciò una guancia.
–Penso che tu sia speciale Camilla. Non ti conosco bene, ma per quanto so di te, mi sembri una bellissima persona.
Oramai ero di un rosso pomodoro che era impossibile nascondere.
–Grazie Niall, davvero. Anche io penso che tu sia una bellissima persona.
Era la cosa più banale che potevo dire, ma furono le uniche parole che uscirono dalla mia bocca prima che Niall posasse le sue labbra sulle mie.
Fu un attimo perfetto. Tutti i pensieri volarono via.
Eravamo solo io e lui, insieme. Quante volte lo avevo sognato così vicino a me? Quante volte avevo pianto per la sua lontananza? Ma adesso eravamo li, più vicini che mai.
Ci staccammo e sorridemmo.
-Grazie. Dissi senza neanche pensarci.
-Grazie? È la prima volta che mi ringraziano dopo un bacio!
Scoppiammo a ridere.
-Bene, ora possiamo andare! Disse prendendomi la mano e alzandosi.
-Bene, andiamo! Dissi con un sorriso enorme stampato sulla faccia.
Era tutto perfetto.
Ci incamminammo sulle stradine percorse precedentemente , scavalcammo di nuovo il cancello e raggiungemmo la macchina, sempre mano nella mano.
In macchina tirai fuori il cellulare per controllare i messaggi e twitter. C’erano decine di messaggi e avevo le menzioni intasate. Era strano sentirsi così.. importante! Alla fine ero solo una normalissima fan, ero come tutte le altre ragazze che in quel momento stavano in qualsiasi altra parte del mondo e stavano cantando le canzoni dei nostri idoli.
Era surreale.
-Arrivati! Disse Niall interrompendo i miei pensieri.
-Ehm, si! Risposi cadendo dalle nuvole mentre scendevamo dall’auto.
-A cosa pensavi Cami? Sembravi molto impegnata..
-Be, pensavo a quanto sono fortunata a trovarmi qui oggi con te, Giulia e i ragazzi..
-Non immagini neanche quanto io sia fortunato per aver conosciuto te. Lo so che sta accadendo tutto molto velocemente, ma..
-Ma niente Horan. Questo è il mio sogno che si sta realizzando e voglio viverlo al meglio.
Dissi tutto in un fiato.
Non credevo nemmeno io a quello che stavo per fare ma mi buttai.
Lo baciai.
Fu un bacio bellissimo, uno di quelli che sembrano non finire mai.
Ero li, su un marciapiede di una strada di Londra che baciavo Niall Horan. Mi aspettavo che da un momento all’alto sarebbe suonata la sveglia e avrebbe interrotto il mio bellissimo sogno, ma non successe.
Restammo abbracciati ancora per un po’, anche dopo la fine del bacio.
-Ti voglio bene Cami. Mi sussurrò in un orecchio.
-Anche io Niall. Risposi silenziosa, con la paura di rompere quell’atmosfera perfetta che si era creata.
Eravamo ancora abbastanza lontani da casa perché la macchina ci aveva lasciati in fondo al vialetto.
Camminammo per qualche isolato con la mia mano intrecciata nella sua e arrivati davanti al portone azzurro suonammo il campanello perché entrambi avevamo dimenticato le chiavi di casa.
Venne ad aprirci Zayn che restò sulla soglia un attimo, guardò le nostre mani che si stringevano e urlò: VAS HAPPENIN?!
Niall gli tappò la bocca e entrammo in casa ridendo come matti. Non vedevo l’ora di sapere come era andato il pomeriggio a Giulia e se era successo qualcosa tra lei e Harry. Ero curiosissima!

  
#SpazioAutrici
Eheh Niall e Cam bruciano le tappe! :3 Diteci cosa pensate su su!
Giù e Cam ♥

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Capitolo 9
*** You make my heart race. ***


CAPITOLO 9 : You make my heart race.
GIULIA STORY

Il pranzo era finito e decisi di starmene un po’ da sola, così mi sedetti su una poltrona sulla terrazza. Mi sentivo benissimo, il sole che mi riscaldava, il vento che mi passava tra i capelli, l’aria di Londra che mi entrava nei polmoni, la musica nelle orecchie.
Sentivo le urla dei ragazzi provenire da dentro. Mi scappò una risata. Una risata che racchiudeva tutto ciò che stavo provando. Tutto lo stress dei giorni prima, quelli dei preparativi. Tutta la paura, l’agitazione, l’emozione, la felicità, l’amore. Sì, l’amore per la mia migliore amica che mi stava accompagnando in questo bellissimo sogno. L’amore per quei cinque ragazzi che sono come una malattia da cui non voglio guarire.
Ripensai al momento in cui li vidi per la prima volta e poi un brutto pensiero mi sfiorò la mente: fra una settimana mi sarei ritrovata ancora in quel piccolo paese italiano, con la stessa vita, stessi amici, stessa scuola, stessi sogni. Una lacrima mi rigò il viso, non so se fosse di tristezza o di felicità. Sapevo che mi sarei sempre ricordata di questa settimana a Londra, per cui mi conveniva divertirmi!
I miei pensieri vennero interrotti da qualcuno che mi mise le mani sopra gli occhi.
-Chi sono? Chiese.
-Mmmm.. non lo so. Spiderman?
-Eheheh no.
-Ok allora il principe azzurro?
-Meglio!
E mi ritrovai davanti Harry. Ok lui era decisamente meglio. Dove lo trovi un principe azzurro con dei riccioli come i suoi?
-Ahahaahah Hazza mi spieghi cosa centri tu con il principe azzurro?
-Niente però volevo trovare una scusa per parlarti.
A quelle parole penso che il mio cuore abbia preso la medaglia d’oro per il triplo salto mortale!
-Ma non ti serve una scusa! Quando hai bisogno di me vieni e dimmelo. Sarò sempre qui per te ragazzo!
-Grazie. Senti ti andrebbe di venire con me oggi pomeriggio? Devo farti vedere un posto e sono sicuro che ti piacerà!
-Styles mi fai paura.
-Tu fidati di me. Fra cinque minuti fatti trovare pronta.
-Oh yeah Curly Boy!

Andai in camera mia a prepararmi. Camilla era in bagno e non ebbi nemmeno il tempo di dirle che quel pomeriggio sarei uscita con Harry.
Misi i soliti shorts, maglietta con la scritta ‘Free Hugs’ e capelli sciolti. Borsa eee.. Let’s go!
Harry mi stava aspettando in macchina. Durante il viaggio non parlammo molto, forse perché io ero terribilmente imbarazzata.
Vedevo che ogni tanto smetteva di guardare la strada e si girava verso di me, ma appena io mi giravo lui tornava a guardare dritto. Dopo circa un’ora arrivammo in un parcheggio enorme, lui mi fece scendere.
Entrammo nell’edificio e subito lo riconobbi. Era un campo da pallavolo! Harry sapeva quanto ero innamorata di quello sport e mi aveva portato lì.
-Harry ma è una cosa bellissima! Hai fatto questo per me? Io non so come ringraziarti davvero.
-Shhh basta. Non devi ringraziarmi.

Delle ragazze si stavano allenando, tutto quello mi fece ricordare tutti i bei momenti passati ad allenarmi con le mie compagne. Io e Harry assistemmo circa mezz’ora all’allenamento.
-Dai andiamo adesso? Scommetto che ti stai annoiando a morte! gli dissi.
-Ma no perché?
-Styles non sei capace di fingere, mi dispiace.
-Ma andiamo Giù, non sparare cazzate!

Ritornammo alla macchina.
–Dove ti porto? Chiese il ‘’mio autista’’.
 –Dove vuoi! Mi fido di te, non farmene pentire! 
–Mmmm interessante. Avevo programmato di rapirti e tu stai rendendo le cose molto più semplici!
-Ma per favore Styles!

Questo viaggio a differenza del precedente fu molto diverso. Ridemmo e parlammo tutto il tempo, poi arrivammo in un parco e mi trovai davanti a me una meraviglia. Il London Eye.
-Dai veloce che dobbiamo salire! Mi disse Harry prendendomi la mano. Salimmo sulla ruota panoramica e subito rimasi incantata da quanto fosse stupenda Londra.
Avevo sempre sognato questo momento. Le luci delle macchine, i lampioni, i negozi, la gente.. Ad un certo punto mi sentii prendere i fianchi. Harry mi abbracciò dal dietro e mi disse –Ti piace?
-Cosa? La vista da quassù o il fatto che mi stai abbracciando?
-Tutti e due!
-La vista è stupenda, molto più bella di quanto l’avessi immaginata in tutti questi anni. Ma la cosa ancor più bella è il tuo abbraccio!
Non potevo crederci di averlo detto ad alta voce, ma l’avevo fatto. E la cosa strana è che mi sentivo.. bene!
Avrei voluto che quel momento non finisse mai, ma purtroppo il giro era finito e dovemmo scendere. Ci avviammo verso la macchina.
-Ah Harry prima di andare devo dirti una cosa.. E mi buttai al suo collo e lo abbracciai. –..GRAZIE.
-Ti voglio davvero bene Giulia.
-Anche io Hazza, davvero tanto!

Tornammo a casa e ritrovammo i ragazzi a giocare alla Play. Louis mi venne incontro e mi tirò per un braccio –Ehi Giù! Come è andato il pomeriggio?
-Ehi Lou! Benissimo davvero. Ma che stai facendo?
Vidi che si guardava in giro disperato.
-Sto cercando la mia maglietta con la scritta ‘KEEP CALM AND EAT CARROTS’. Non la trovo più!
-Dai ti do una mano.
-Ci sono anche io.
Disse Camilla.
–Ovviamente anche noi. Dissero gli altri.
-Grazie ragazzi, siete fantastici. Ci ringraziò Louis. Così passammo il tempo a cercare la maglietta dispersa di Louis.

#SpazioAutrici
Hooola Directioners! Ora abbiamo intenzione di aggiornare più spesso, contente? Ahaah ok no, lo so che non ve ne frega un’emerita cippa però niente, volevamo dirvelo.
Vi lasciamo con questo nuovo capitolo pieno di tenerezza. Buona lettura e buon fine settimana.
Un abbraccio stile Horan (?)
Cam e Giù ♥

 

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Capitolo 10
*** I wanna be drunk when I wake up, on the right side of the wrong bed. ***


CAPITOLO 10: I wanna be drunk when I wake up, on the right side of the wrong bed.
CAMILLA STORY

Passammo gran parte della serata alla ricerca della maglietta di Lou, ma alla fine la trovammo. Come ci era finita nel letto di Harry? Mah.
Quando concludemmo la ricerca erano le otto e mezza e non avevamo idea di cosa fare. Io e Niall ci facevamo le coccole sdraiati sul divano, Harry e Giulia parlavano fuori sulla terrazza, Liam era al telefono con Danielle e Zayn e Louis giocavano a ping pong in salotto.
Si stavano impegnando un sacco e quando Zayn fece l’ ultimo punto si mise a correre per la sala urlando:
-Ho vinto io! Ho vinto io! Alla faccia tua carotone!
-è solo fortuna! Ero distratto dai ricci di Harry nella foto appesa al muro!
Rispondeva Lou cercando di giustificarsi e lanciandogli contro dei cuscini.
-Dj Malik vi porta tutti a festeggiare in discoteca per la sua vittoria!
-Wuuhuuu!
Gridammo io e Giulia che era appena rientrata in casa, e corremmo di sopra per prepararci. Dopo aver tirato in giro tutti i vestiti che avevamo negli armadi finalmente eravamo pronte. Giulia era bellissima: indossava un vestitino blu sopra al ginocchio, aveva una borsetta nera e i tacchi neri lucidi. Si era piastrata i capelli e truccata leggermente. Era perfetta.
Io mi ero messa un paio di pantaloncini di jeans molto corti e una maglietta bianca con la scritta “ Believe” in nero. Inizialmente anche io mi ero messa i tacchi, ma poi avevo optato per le mie converse bianche. Non saranno state elegantissime ma almeno riuscivo a reggermi in piedi!
Presi la borsa bianca e scesi di sotto insieme a Giulia. Cinque meravigliose ci aspettavano in fondo alle scale. Ma quanto erano belli? Troppo.
Inutile dire che io avevo occhi solo per Niall. Si era messo dei pantaloni stretti neri e una maglietta bianca con tre bottoncini neri sul petto. Ai piedi ovviamente le sue amate Supra bianche.
-Quanto sei bella? Mi disse mettendomi una mano sulla schiena.
-Zitto Horan. Ma ti sei visto?
-Shhh.
Rispose sorridendo.
Harry e Giulia si mangiavano con gli occhi.
Uscimmo e salimmo in macchina.
-Bene, se ci siamo tutti possiamo andare! Disse Zayn.
-Sisi, Eleanor e Danielle ci raggiungono dopo in discoteca!
-Ok, si parte!
Disse Harry allacciandosi la cintura di sicurezza.
Eravamo tutti abbastanza terrorizzati dal fatto che fosse lui a guidare, ma il viaggio per fortuna non durò molto e arrivammo velocemente al locale.
Ok, se devo essere sincera non mi ricordo molto di quella serata. Lo ammetto, mi sono lasciata andare un po’ troppo, forse ho bevuto qualche drink in più di quanto avrei dovuto..
In ogni caso ricordo di aver riso un sacco, di aver ballato e di essermi divertita da matti.
C’era una festa nel pub che durò fino all’una circa. Giulia ballava con Harry, Louis con Eleanor, Liam con Danielle, io penso e spero ballassi con Niall e Zayn ballava con una ragazza bionda che a quanto ho capito si chiama Kayla ed è una sua cara amica.
L’unica cosa che ricordo perfettamente è il mio risveglio sul divano di casa One Direction tra le braccia di Niall con una copertina sulle gambe. Mi girava la testa e mi veniva da vomitare. Niall mi guardò:
-You party hard Cami!
Sorrisi e mi riaddormentai poco dopo. Era stata una serata, come dire, intensa! E una dormita tra le braccia del proprio idolo era proprio quello che ci voleva.

Mi svegliai ancora, ma erano già le sette di mattina ed ero ancora sul divano, stretta a quel biondino.
In casa dormivano tutti, quindi decisi di farmi una doccia e di preparare la colazione ai ragazzi.
Dopo essermi lavata via l’odore di alcool che avevo addosso mi vestii semplicemente, pantaloncini e felpa (firmata One Direction) .
Tentai di cucinare qualcosa, ma l’unica cosa che sapevo fare che poteva andare bene per la colazione era la torta allo yogurt quindi mi misi ai fornelli. Dopo circa mezzora era pronta e mentre la mettevo in tavola Harry entrò in cucina con tutti i riccioli scompigliati.
Era tenerissimo.
Parlammo un po’ ed era incredibile come riuscissi a aprirmi totalmente con lui.
Era come una versione maschile di Giulia. Gli raccontai di me e Niall e lui mi parlò di quello che provava per la mia migliore amica. Dopo aver parlato e scherzato, tra torta e cappuccino, si aggiunsero a noi anche Zayn e Niall. Giuli dormiva ancora, mentre Louis e Liam erano a casa di Eleanor e Danielle. Zayn era probabilmente quello che la sera prima aveva bevuto di più. Infatti aveva ancora lo sguardo perso e la prima cosa che ci disse fu:
-Ma qualcuno ha idea di cosa io abbia fatto ieri sera?
Scoppiammo a ridere.
-Non chiederlo a me! Dissi uscendo dalla cucina per andare a svegliare Giulia.
Stavo attraversando l’enorme soggiorno quando qualcuno mi bloccò e mi abbracciò da dietro.
-Mi piace la tua felpa, sai?
-Oh, grazie Niall. E a me piace il tuo profumo.
Era buonissimo.
Il mio cuore batteva sempre più forte. Lui mi prese per i fianchi e mi girò.
Il mio naso sfiorava il suo.
Ci baciammo dolcemente, ma io scappai subito, giusto per fargli un dispetto. Sorridemmo e ci allontanammo.
Salii in camera per svegliare Giuli e per farmi raccontare cosa era successo la sera prima e per chiedergli se lei ricordava più di quanto ricordavo io.
Appena aprii la porta Giuli aprì gli occhi e iniziò a stiracchiarsi.
Avevo bisogno di parlarle e avevo bisogno di ascoltare tutto quello che aveva da dirmi. 

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Capitolo 11
*** I've got three little words that I've always been dying to tell you. ***


CAPITOLO 11: I've got three little words that I've always been dying to tell you.
GIULIA STORY.
Sentii qualcuno aprire la porta così spalancai gli occhi, era Camilla.
-Buongiorno! mi disse.
Non ero ancora in grado di dire niente. La sera prima non avevo bevuto tanto, solo qualche bicchierino, però la testa faceva male comunque.
Tentai di uscire dalla camera ma Camilla mi prese per una braccio.
-Dove credi di andare? Adesso tu mi devi dire cosa ho fatto io ieri sera!
Scoppiai a ridere, poi mi ricordai di averla sentita dire: Per Narniaa!!!
-No tranquilla hai solamente ballato. Mentii, non credo che le sarebbe piaciuto sentire le figure di merda che aveva fatto. Penso che se non fosse stato per Niall quella ragazza non sarebbe arrivata a casa.
Capii dalla faccia che non credeva ad una sola parola che avevo detto.
-Cami stai tranquilla non è successo niente di che. Abbiamo ballato per la maggior parte della serata poi ad un certo punto Harry mi ha chiesto di ballare un lento. Io sono andata con lui e tu sei andata a ballare con Niall. È stato bellissimo. La musica, il suo sguardo, il suo profumo..
-Ehiii? Terra chiama Giulia! Non mi interessano tutti i pensieri che hai fatto in quel momento, dopo?
-Grazie eh! Bell’amica che sei! Comunque abbiamo ballato, abbiamo bevuto ancora qualcosa poi siamo tornati a casa verso l’una e bla bla bla la storia la sai! Adesso vado a fare colazione perché sto morendo di fame!

Entrai in cucina e Niall e Zayn stavano cercando di tagliare una fetta di torta che penso fosse stata fatta da Camilla, quei ragazzi non erano in grado di cucinare qualcosa di commestibile!
-Ma buongiorno ragazzi!
Harry si girò e fece uno di quei suoi sorrisi a trentadue denti. Presi una tazza di cappuccino e mi avvicinai al tavolo. Harry mi fece segno di sedermi sulle sue gambe allora andai da lui e mi accovacciai tra le sue braccia. Ok diciamo che potrei abituarmi ad un risveglio del genere!

-Zayn la torta non si mangia con il cucchiaio!
-Invece si!

Scoppiammo a ridere. Era ovvio che Malik non si era ancora ripreso dalla sbronza della sera precedente.
-Ma come siamo belle appena svegliate! Mi sussurrò Harry.
-Ma se sono inguardabile! Piuttosto tu. Questi riccioli scompigliati ti fanno tanto cucciolo!
Gli diedi istintivamente un bacio sulla guancia, non riuscii a trattenermi. Sorridemmo entrambi.
-Giornata scialla? Ci disse poi Niall.
-Siiiii! È proprio quello che ci vuole!
-Piscina e sole?
-Oh yeah, let’s do it!

Andai in camera mia e misi il costume, poi scesi in giardino e vidi che nessuno era ancora arrivato così decisi di aggiornare twitter: "Oggi giornata in piscina con i ragazzi. Help me! :) x"
Nel frattempo arrivarono Louis e Eleanor.
-Ma ciao Giù! Mi disse Louis dandomi un bacio sulla guancia.
-Buongiorno Superman! Ciao Eleanor!
Subito dopo entrarono Liam e Danielle.
-Ehi ma vi siete messi d’accordo per l’orario?
-Più o meno! Buongiorno splendore.
Liam mi scompigliò i capelli. Bene ora sembravo definitivamente la moglie di Frankestein.
In quel momento scese Camilla e andammo a bordo piscina.
Mi piaceva l’aria che c’era in quella casa. Tutti facevano quello che preferivano: Liam e Danielle giocavano a ping-pong, Louis ed Eleanor parlavano tra di loro, Zayn faceva il cretino (sai che novità!), Niall e Cami si stavano facendo le coccole sul divano. Oddio quanto erano belli! Dovevo fargli una foto così andai in camera.

*CINQUE MINUTI DOPO IN CAMERA*
-Ma dove cazzo l’ho messa? Non trovavo la mia macchina fotografica da nessuna parte!
-Ohi Miss Finezza cosa stai cercando?
Qualcuno era entrato in camera mia. Quel qualcuno era Harry.
-La mia macchina fotografica, voglio fare una foto ai due piccioncini di sotto.
-Aspetta, ti do una mano a cercarla.

La cercammo per mezz’ora, ribaltammo tutta la stanza da cima a fondo, niente!
-TROVATAA!!! Urlò Harry!
-Oddio Harry ma io ti amo! Ma cosa ci faceva qui sulla terrazza?
-Non chiederlo a me. Ma sentimi un attimo, cosa hai detto?
-Ma cosa ci faceva qui sulla terrazza?
-No, la frase prima.
-..oddio Harry ma io ti amo.
-Solo la parte in mezzo.
-..ma io ti amo.
-Sul serio mi ami?

Ma Hazza ti sembrano domande da fare in questo momento? Certo che ti amo, ma l’amore che provo adesso è l’amore di una fan, in questi giorni si è trasformato nell’amore di un’amica, ma non penso di essere pronta a dire se sia o no l’amore che prova una ragazza veramente. Avrei voluto dirgli tante cose ma l’unica cosa che venne fuori fu:
-Non so..
Non capivo più. Avevo fatto bene? Oppure avrei dovuto dire subito di no. Ma come facevo a dire che non lo amo? La testa mi scoppiava di pensieri, paranoie e preoccupazioni.
-Beh io penso..
Mi baciò.
E questa volta non cercai nemmeno di tirarmi indietro come l’ultima volta sul muretto fuori dalla pizzeria. Questa volta era un bacio vero.
Sentivo le sue labbra sulle mie, le sue mani che mi abbracciavano la schiena.
Io inizialmente rimasi pietrificata, poi iniziai a lasciarmi andare e iniziai a toccare i suoi capelli.
Era qualcosa di surreale.
Qualcosa che ti fa sentire persa in un modo assurdo, neanche la peggiore sbronza che un alcolico di possa dare ti fa sentire così.
Beh se quella è una sbronza, vi prego, datemi un altro bicchiere!

#SpazioAutrici
Ok, ci sono le visualizzazioni ma non le recensioni. Beh meglio di niente, però, davvero, diteci cosa pensate. Anche la prima cazzata che vi viene in mente. Ci piace sapere che effetto vi fa leggere quello che scriviamo.
Ok adesso la smetto di fare quella seria! Su belle mie, please!
Ah, se vi va seguiteci su twitter.
Giuli:https://twitter.com/#!/Giuli_Carrots 
Cam:https://twitter.com/#!/CamillStylinson 
Alla prossima.
Giù ♥

 

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Capitolo 12
*** Us, Noi. ***


CAPITOLO 12: US, NOI.
CAMILLA STORY.
Era una giornata magnifica. Il sole splendeva e faceva caldissimo, quindi approvammo l’idea di passare il pomeriggio in piscina.
Io non ero molto contenta di dovermi mettere in costume. Ho sempre odiato il mio fisico e mi vergognavo molto a mostrarmi davanti agli altri in bikini. A casa ero arrivata persino a saltare le uscite in piscina col gruppo adolescenti perché avevo vergogna.
Quindi ero in camera, davanti all’armadio aperto che cercavo una scusa, una qualsiasi per non mettermi il costume quando Giulia entrò in camera.
-Ragazza ti conviene sbrigarti! C’è un biondino di sotto che aspetta te.
-Ehm, si Giuli.. solo un attimino..
Non avevo nessuna scusa plausibile. Quindi presi coraggio e mi cambiai. Sopra al costume misi un vestitino da spiaggia marrone, così potevo aspettare ancora un po’ per toglierlo e mostrare il mio orrendo fisico.
Scesi le scale e vidi Niall seduto sul divano. Andai a sedermi vicino a lui con molta tranquillità.. ok, diciamo che mi lanciai su di lui. Scoppiammo a ridere e restammo per un po’ abbracciati sul divano.
Era così bello stare lì con lui. Era così bello trovarsi lì, in quel momento, tra le sue braccia. Ero seduta sul divano con le mie gambe appoggiate sulle sue quando Harry scese le scale. Teneva stretta la mano di Giulia e sorridevano.
Chissà cosa era successo di sopra, già immaginavo!
Giulia usci e andò a sdraiarsi sul prato vicino alla piscina mentre Harry rimase in salotto.
-Ragazzi basta coccole! Venite a fare il bagno! Disse spostando i suoi riccioli.
-Ancora un attimiiino.. Disse Niall baciandomi il collo.
-No no e no! Urlò Harry. Poi prese il mio braccio e il braccio di Niall e ci fece alzare dal divano. Ridendo ci portò di fuori dove Giulia, Lou e gli altri erano sdraiati a prendere il sole.
-Allora, calcolando che loro sono messi a 3,3 gradi rispetto alla piscina, se prendiamo una rincorsa di circa 320 centimetri..
-Harry ma che cavolo stai dicendo?
Lo interruppi mentre era preso dai suoi ragionamenti.
-Mettetevi in costume, svelti! Rispose lui ridendo.
Io e Niall ci guardammo e annuimmo ridendo. Non capivamo cosa voleva fare.
Quindi, si mise tra me e Niall, ci prese per mano e urlò: ARRIVIAMOO!
Corremmo verso la piscina e ci tuffammo alzando circa tre litri d’acqua che andarono tutti sopra a quei poveri ragazzi che stavano prendendo il sole.
-Ok, oramai tanto vale buttarsi! Disse Giulia che prese per mano Lou e lo trascinò in acqua.
Ci stavamo divertendo un mondo!
Passammo tutto il pomeriggio tra schizzi d’acqua, sole e gelato. Alla fine non mi vergognavo neanche più, perché con quei cinque ragazzi e la mia migliore amica pensavo solo a divertirmi, tutto il resto non contava.
Ridemmo tantissimo guardando Louis che imitava Liam e Zayn che imitava Harry. Erano fantastici.
Pranzammo a bordo piscina con dei panini accuratamente preparati da Liam e Danielle con tanto amore.
La giornata passò velocemente e arrivò subito sera. Decidemmo di fare un falò nell’immenso giardino della villa e di mangiare la pizza tutti insieme. Si, praticamente si mangiava solo quella in casa!
Io decisi di farmi almeno una doccia prima di cenare, quindi verso le cinque e mezza salii in camera e accesi la musica. Cantai sotto la doccia, come facevo sempre anche a casa.
Giulia bussava alla porta urlando: Ciccia sbrigaati che mi devo lavare pure iooo!
Ma io alzavo la voce e cantavo sempre più forte fingendo di non sentirla.
Finito di lavarmi uscii dalla doccia accompagnata dall’applauso di Giulia che finalmente poteva impossessarsi del bagno.
Misi un paio di pantaloncini verdi e una maglietta larga e preparai per Giulia i suoi jeans preferiti e una mia maglietta. Una canottiera oro con la scritta ‘I love you’ fatta coi brillantini. Sapevo che le piaceva.
Scesi le scale col cellulare in mano. Era intasato di messaggi e tweet e mi impegnai per rispondere almeno a un quarto delle persone che mi avevano scritto.
Cercai Niall da tutte le parti, ma non lo trovai. Quindi decisi di salire in camera sua. Aprii la porta piano piano:
-Niall sei qui?
-Ehi bellezza.
-Che fai Horan?
Domanda molto intelligente, visto che aveva la chitarra in mano.
-Strimpello un pochino. Rispose sorridendo.
-Ti do fastidio se mi metto qui con te?
-Assolutamente no.
Mi sedetti di fianco a lui sul suo letto.
Cominciò a cantare:
“ Shut the door, turn the light off. I wanna be with you, I wanna feel your love..”
Mi unii a lui:
“ I wanna lay beside you, I cannot hide this, even though I try.”
Amavo quella canzone, era la mia preferita.
Continuammo ancora un po’. Io avevo la mia testa appoggiata alla sua spalla.
“If we could only have this life for one more day..”
Una lacrima scese sul mio viso e smisi di cantare.
-Niall, non voglio che tutto questo finisca.
-Cami?
-Tutto questo non durerà Niall. Io tra qualche giorno me ne tornerò in quel paese di merda e tu mi dimenticherai. Io non voglio che questo accada.
Niall posò la chitarra e mi abbracciò. Io continuavo a piangere in silenzio.
-Io non mi dimenticherò di te Cami. Non potrei mai farlo. Tutto ciò che stiamo provando, i sentimenti che sono nati in questi giorni e che ci legano sono così forti che resisteranno.
-Come fai a dirlo? Tra poco io sarò a kilometri e kilometri da te. E sai quante altre fan ci sono la fuori? Quante ragazze che ti amano almeno quanto ti amo io? Troverai subito qualcuna che mi sostituisca.
-No Cami. Ho pensato molto a tutto quello che sta succedendo e non posso assicurarti che dopo che te ne sarai andata io non frequenterò più nessuna. Ma voglio che adesso, qui, io e te pensiamo solo a noi. Non pensiamo al futuro. E se proprio vogliamo pensarci io voglio che tu tra tanto tempo, quando guarderai indietro ti ricorderai di noi.
Si alzò dal letto sciogliendo l’abbraccio e andò verso il suo comodino. Tirò fuori una piccola custodia blu.
Si avvicinò e si mise davanti a me. Aprì la custodia e ne tolse una catenina. Il mio cuore batteva fortissimo e le lacrime non smettevano di scendere.
Si avvicinò ancora un po’ e mi mise la catenina al collo. Il ciondolo era un cuoricino di argento con incisa una scritta.
“Us”
Girai il ciondolo e mi accorsi che c’era un’altra scritta.
“Noi”
Continuavo a piangere, ma non erano più lacrime di tristezza, lacrime di paura. Ero commossa.
-Niall, davvero, non so cosa dire.
-Non dire niente.

Disse sorridendo e mi baciò.
Dopo esserci abbracciati ancora per qualche minuto ci staccammo.
Asciugandomi le lacrime con un dito Niall disse:
-Basta piangere. Sei così bella quando sorridi.
-Oooh zitto Horan. Io sembro un babbuino. Tu piuttosto, fammi un sorriso che faccio un salto in paradiso poi torno giù.
Rise e scendemmo di sotto dove gli altri ci stavano aspettando per la cena.
 

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Capitolo 13
*** All the crazy shit I did tonight, they will be the best memories. ***


CAPITOLO 13: All the crazy shit I did tonight, they will be the best memories.
GIULIA STORY
Mi baciò.
E questa volta non cercai nemmeno di tirarmi indietro come l’ultima volta sul muretto fuori dalla pizzeria. Questa volta era un bacio vero.
Sentivo le sue labbra sulle mie, le sue mani che mi abbracciavano la schiena.
Io inizialmente rimasi pietrificata, poi iniziai a lasciarmi andare e iniziai a toccare i suoi capelli. Era qualcosa di surreale. Qualcosa che ti fa sentire persa in un modo assurdo, neanche la peggiore sbronza che un alcolico di possa dare ti fa sentire così.
Beh se quella è una sbronza, vi prego, datemi un altro bicchiere!
                                                                    
                                                                                                          ____FINE FLASHBACK____


Rimanemmo abbracciati ancora per un po’ poi ci guardammo. Nessuno dei due si stava rendendo conto di quello che era appena successo. Harry mi sorrise e poi mi prese la mano e scendemmo dai ragazzi. Appena arrivai in salotto e vidi Cami e Niall abbracciati mi ricordai della macchina fotografica, ma poco m’importava sinceramente.
Andai in giardino e mi sedetti vicino a Zayn.
-Ehi Malik tutto bene?
-Ehi nanerottola io tutto bene, tu invece? Sembri così felice, troppo felice. Racconta tutto allo zio Malik.
-Diciamo che sono la ragazza più felice del mondo!
-Oook, non sto capendo.
Risi, era troppo confuso. –Beh, io e Harry ci siamo baciati. Prima, sulla terrazza mentre mi stava aiutando a cercare la macchina fotografica.
-Oh oh oh nuova coppietta? Zayn likes it!
-Ma no scemo non siamo una coppietta, almeno, non ancora.
Parlai con lui per circa un’ora ed era impressionante come il tempo passava senza che ce ne accorgessimo. Ci raccontammo a vicenda delle nostre vite, degli interessi e scoprii che anche lui amava fare shopping come me.
Durante il pomeriggio facemmo il bagno in piscina tutti insieme visto che Hazza ce lo chiese molto gentilmente, o meglio, ci lavò da testa a piedi costringendoci ad entrare.
Usciti dalla piscina il ricciolino ebbe una bellissima idea.
-Ragazzi stasera cuciniamo io e Giuli! Urlò a un certo punto.
-Uuuh figata! La cosa mi piaceva tantissimo quindi corsi a farmi la doccia.
Ci impiegai 45 minuti, di cui 20 per aspettare Camilla che si stava esibendo ai Grammy Awards sotto la doccia.
Finita la doccia mi misi i vestiti che mi aveva preparato Cami, con la canottiera che amo. Scesi e andai subito in cucina, dove Harry era già pronto con un cappello da cuoco.
-Cosa prepariamo di buono? Chiesi.
-Leggi qua! E mi porse un libro con scritto in caratteri cubitali “I Capolavori Di Hazza”.
Mi rotolai in terra dal ridere. –Capolavori? Tu? Ma per favore!
-Ehi fly down baby, fly down!
Comunque che ne dici di una semplice pizza?
-Forse è meglio, dai aiutami Styles.


*DIECI MINUTI DOPO*

-Certo che stai proprio bene con quel cappello!Anche se mi ricordava tantissimo il topolino di Ratatouille.
-Adesso mi prendi anche in giro? Guarda che Louis si arrabbia quando la gente se la prende con me. Ti avverto, nessuno può toccarmi o ferirmi moralmente.
-Ok, va bene.
Dissi offesa. Così mi girai a finire la pizza.
Harry dietro di me fece una risatina e mi prese i fianchi stringendomi a sé.
-Davvero ci sei cascata?
-No va bene, non ti parlerò più tranquillo. Mi girai e mi ritrovai davanti due smeraldi. Ah no, erano i suoi occhi. Eravamo vicinissimi e i nostri nasi si sfioravano quasi.
-Cosa posso fare per farmi perdonare?
-Boh, non saprei. Devo scegliere una giusta punizione, però non mi viene in mente niente.
-Mah io un’idea l’avrei.

Le nostre labbra si unirono un’altra volta e questo bacio fu ancora più dolce di quello precedente. Non era uno di quei baci che non significano nulla. Quel bacio era il sogno di una vita e non mi sembrava ancora vero. Feci un sorriso e Harry se ne accorse perché ricambiò. Ci staccammo e subito si spostò i ricci e mi guardò.
     *NEL MIO CUORE* 
     -Eh per la categoria “Ballerini di Cha-cha-cha” il vincitore è.. Il cuore di Giulia!” *applausi*
-Perdonato?
-Vaa bene. Ammetto che è stato un bel modo per farsi perdonare!

-Ragazzi a che punt.. ops scusate! Ci interruppe Louis.
Harry era tranquillissimo, non aveva nemmeno sciolto l’abbraccio, anzi.
-Tranquillo amico, abbiamo quasi finito.Rispose Hazza.
-Che cosa? La pizza o.. eh insomma quello che state facendo?
Scoppiammo a ridere. Non so se per l’imbarazzo o per che cos’altro.
-La pizza Lou. Adesso la mettiamo subito in forno. Dissi all’uomo carota che se ne uscì dalla stanza dicendo:
-Voi non me la raccontate giusta comunque!
-Sarà meglio finire la pizza, altrimenti Louis mi ucciderà per non aver preparato ancora la cena e per averti baciato.Dissi a Harry che era occupato a capire come si accendeva il forno.
-Beh per la seconda non ti preoccupare, ci sono io a difenderti dagli attacchi carotosi!
-Grazie Hazza!

Ebbi un brivido lungo la schiena. Finora nessun ragazzo mi aveva mai detto “ci sono io a difenderti”. E mai avrei pensato che Harold Edward Styles me lo dicesse. Ero felicissima, la mia vita andava a gonfie vele: ero a Londra, senza genitori, nella casa dei miei idoli, con la mia migliore amica e avevo baciato il ragazzo che sognavo da mesi.
Finito il nostro capolavoro andammo in salotto dove tutti erano seduti a guardare X-Factor UK. Ci sedemmo anche noi, io ero tra Camilla e Harry.
-Psss Camilla! Psssss!Cercai di attirare la sua attenzione senza farmi notare dagli altri.
-Cosa vuoi stress?
-Anche io ti voglio bene amore mio! Comunque stasera bevi tanto caffè perché stanotte andremo a letto molto tardi, devo raccontarti un mucchio di cose!
-Giù tu mi fai preoccupare!

-Ragazze noi sabato sera dobbiamo esibirci a X-Factor UK. Vi va di venire?Ci chiese Liam.
-Occazzo dici sul serio? Certo che ci va! Rispose Cami con un sorriso a 547 denti.
-GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE! Urlai io.
Poi ci unimmo in un abbraccio di gruppo stile One Direction.
 

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Capitolo 14
*** Up all night, like this, all night! ***


CAPITOLO 14: Up all night, like this, all night!
CAMILLA STORY
Eravamo ancora tutti abbracciati in salotto quando sentimmo suonare il timer del forno.
-Woooo pizza pronta! Urlò Niall uscendo dall’abbraccio per andare in cucina.
Inizialmente l’idea era di mangiare di fuori, ma c’era troppo vento per fare un picnic all’aperto quindi decidemmo di mangiare in salotto guardando X Factor.
Mi alzai anche io dal divano spostando Harry che in qualche modo era finito seduto in braccio a me e andai in cucina per aiutare il biondino.
Entrai in cucina e lui aveva già una fetta gigante di pizza in bocca.
-Ma ragazzo non ce la fai proprio ad aspettare qualche minuto? Dissi ridendo.
-Oh, non puoi chiedermi di resistere alla pizza. E’ come.. è come chiedermi di resistere a te.
BUM. Il mio cuore si tuffò nel vuoto.
Io arrossii notevolmente.
-Quindi mi stai paragonando a una pizza? Dissi per sdrammatizzare. Anche se la mia voce tremante non nascondeva niente di quello che stavo provando.
-Mmmm.. diciamo di si! Ma tu sei un po’ più buona, più dolce, più tenera e più invitante di una pizza. Disse avvicinandosi.
-Oh Niall smettila che sono già rossa come un pomodoro! Dissi appoggiandomi al suo petto.
Lui mise una mano sulla mia schiena e con l’altra mi accarezzò i capelli.
-Sei bellissima Cam. Sussurrò.–Quasi come una pizza.
Lo strinsi forte.
-Tu sei bellissimo Niall.
-PICCIONICIIIINIIII NOI STAREMMO MORENDO DI FAME!
La voce di Louis interruppe l’atmosfera che si era creata. Le nostre labbra si sfiorarono dolcemente e poi uscimmo sorridenti, armati di pizza, piatti e posate.
In salotto appoggiammo tutto sul tavolino di fronte al televisore e ci spiaccicammo sull’unica poltrona rimasta libera.
Tra pizza e musica la serata sembrava non finire mai.
Ero contentissima.
Contentissima di stare con il ragazzo più speciale del mondo.
Contentissima di trovarmi in quella casa con quei cinque cretini e Giù.
Contentissima di vedere la mia migliore amica felice. Si, Giulia era felice finalmente.
Era li, seduta in braccio a Harry Styles e sorrideva. Sorrideva come mai aveva fatto prima.
Ma quanto bene gli faceva quel ragazzo?
Era tutto perfetto e io ero contentissima.
Quando XFactor finì non sapevamo cosa fare, ma Liam venne fuori con un’idea fantastica:
-MARATONA DI FILM! Chi si addormenta per primo perde e domani paga da bere a tutti. Chi ci sta?
Ovviamente eravamo tutti entusiasti e accettammo.
Avevo un presentimento. Sapevo che ci saremmo ricordati quella serata per tutta la vita.
I ragazzi ci portarono in una parte della villa che non avevamo ancora visto.
-Oddio ragazzi, ma non è che adesso apriamo una porta e ci troviamo a Narnia?
Dissi terrorizzata. Non ricordavo nemmeno dove stava il bagno! D:
-Tranquilla, vi salviamo noi dal leone, dalla strega e dall’armadio! Disse Harry mettendo un braccio attorno al fianco di Giulia e una mano sulla mia spalla.
Niall si unì a noi e passeggiavamo per le stanze vicini vicini. Non passavamo nemmeno dalle porte!
Dopo aver vagato per gli enormi corridoi arrivammo in una stanza grandissima, piena di scaffali a muro e con due armadi giganteschi nel mezzo.
Oh santo cielo erano tutti film!
-Prego ragazze, scegliete pure! Disse Zayn avvicinandosi a uno scaffale.
-Uno o due film a testa e siamo a posto fino a domani mattina! Gridò Liam che già stava dall’altra parte della stanza.
C’erano film di tutti i generi e io non avevo idea di quale scegliere. Me ne venne in mente solo uno che avevo visto poco tempo fa e che mi era piaciuto. Lo trovai e lo portai nella sala di fianco alla videoteca.
Appoggiai il DVD su un tavolino e Harry lo guardò..
-L’amore non va in vacanza? Mai sentito!
-Vedrai, ti piacerà!
Risposi tutta contenta.
Mi guardai intorno un attimo. Sembrava di stare in un cinema! C’era uno schermo gigante e cinque poltrone di pelle nera.
Sentii un urlo:
-Lo sapevo, lo sapevo che me lo avevate nascosto voi! Lo sapevo!
-Niall metti giù Never Say Never! Mettilo giù!

Scoppiai a ridere e andai ad abbracciare Niall che stava venendo da noi mogio mogio.
-Tranquillo mio Bieber Boy che li convinciamo a lasciarcelo vedere.
-Uuuu davveroo?
Rispose lui tutto contento.
-Ma ceerto! Andiamo a sederci adesso, che voglio vedere cosa hanno scelto gli altri.
Ci catapultammo tutti e due su una poltrona e controllammo gli altri DVD. Non avevo mai sentito nessuno di quei titoli, ma sembravano interessanti.
Ecco, diciamo che i gusti di Liam mi spaventavano un po’.
Ok, mi terrorizzavano.
Aveva scelto un film dell’orrore e io sapevo già che sarei morta durante quella proiezione.
-Allora, da cosa si inizia? Disse Louis entrando nel cinema con due scatole di pop corn enormi in mano.
-Uuuuh questo lo prendo io! Disse Niall prendendo una delle due scatole e venendo a sedersi sulla poltrona dove stavo anche io.
Mi spostai, così da starci tutti e due, stretti stretti.
-Io direi di partire dal film di Liam, così se qualcuno deve morire di paura lo fa subito! Disse Giu.
Infatti iniziammo con l’horror e io non feci altro che abbracciare Niall e nascondermi nella sua felpa per tutto il film. Be, Giulia era spiaccicata sullo Styles con la faccia girata verso di lui per non vedere lo schermo, Zayn messaggiava, Lou mangiava quintali di pop corn e l’unico veramente preso dal film era Liam.
Per fortuna non durò molto e cotinuammo coi film scelti da Lou, poi quello di Zayn, quello di Giu e quello di Harry. Quando finimmo il mio erano le 4 e mezza.
Devo dire che la cosa che ricordo meglio di quella notte sono le labbra di Niall, bei bei bei ricordi!
Finito il mio film i ragazzi decisero di andare a dormire nelle loro stanze, ma io aspettai a uscire.
-Allora, saliamo in camera Cam?
-Aspetta, manca ancora un film!
Dissi io, tirando fuori Never Say Never.
-Stai scherzando? Disse Niall mostrando il suo sorriso più grande.
Ridemmo e facemmo partire il film. Lo guardammo tutto, senza fiatare, abbracciati su una delle cinque poltrone e finimmo per addormentarci durante i titoli di coda, verso le sei di mattina.
Sapevo che era importante per lui. Come lui era il mio idolo, Justin era l’idolo di Niall, e guardare quel film con lui ci aveva avvicinati ancora di più.
Erano le 10 di mattina quando Lou entrò nel cinema urlando.
Bè, c’è forse risveglio migliore di questo?
Uno dei tuoi cinque idoli che sveglia te e il tuo fidanzato, nonché uno dei tuoi 5 idoli, urlando che i muffins alle carote sono pronti.
Niente di meglio!

 

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Capitolo 15
*** Don’t you say she’s what you’re missing. ***


CAPITOLO 15: Don’t you say she’s what you’re missing.
GIULIA STORY
Avevamo passato la serata a guardare dei DVD. Io ero stata tutto il tempo in braccio ad Harry che mi accarezzava i capelli. Zayn messaggiava e ogni tanto andava fuori a prendere i pop corn per  Lou e Liam era quello che più di tutti guardava il film perché anche Camilla e il Niall erano vicini a scherzare tra loro.
Finiti i film andammo tutti a dormire, tranne i due piccioncini che rimasero svegli a guardare Never Say Never. Lei lo aveva fatto perché sapeva quanto Niall ci tenesse.
Salutai tutti e rimasi con Harry un momento nella sua stanza.
-Cosa ne pensi di Niall e Camilla? Gli chiesi.
-Penso che siano fatti l’uno per l’altro. Niall è un ragazzo molto timido e fragile, lei è una bellissima ragazza allegra ed espansiva, ma allo stesso tempo anche lei fragile, glielo si legge negli occhi. Si completano! Rispose subito Harry.
-Secondo me è nato qualcosa, il mio istinto femminile me lo dice.
-Il mio istinto maschile invece mi dice che sono ormai le cinque di notte ed è ora di dormire
. Mi disse prima di tirarmi un cuscino in faccia.
-Hai ragione Styles, vado in camera mia adesso. Buonanotte!
-Aspetta, non ho detto che dovevi andartene! Dormiresti con me stanotte? Domani è l’ultimo giorno che sarete qui da noi e io voglio ricordarmelo.

BUM. Tutta la felicità e il divertimento di questi giorni mi avevano fatto dimenticare che tra due giorni avevamo l’aereo e dovevamo abbandonare casa One Direction. Non volevo fare la ragazzina piagnucolona che non vuole andarsene, dovevo assolutamente fare in modo di ricordarmi quei due giorni come i migliori della mia vita!
-Certo Harry, mi piacerebbe davvero tanto.
Così andammo a letto.
Mi stavo per addormentare quando sentii le sue labbra appoggiarsi sulle mie.
Quel bacio era il bacio che aspettavo da tempo, quello che ti chiude lo stomaco, che cancella passato e futuro, c’è solo il presente.
-Non ti avevo dato la giusta buonanotte Giù.
-Hai ragione, notte riccioli d’oro!
Gli diedi un leggero bacio e chiusi gli occhi.
Mi sveglia verso le nove di mattina, lasciai dormire Harry e scesi in cucina. Louis, Liam e Zayn erano già svegli a mangiare i muffin alle carote fatti dal tenero chef Tomlinson. Ne presi subito uno e mi sedetti con loro.
-Buongiorno Giù! Mi dissero.
-’Giorno ragazzi! Ma dov’è quella figacciona della mia migliore amica? Chiesi quando mi accorsi che non c’era. Di solito lei era sempre sveglia quest’ora!
-È rimasta a dormire con quel figaccione di Horan. Ora vado a svegliarli o non vedranno nemmeno l’ombra dei miei muffin. Vero Zayn? Disse Lou uscendo dalla cucina.
-Ehmm? Sì, hai ragione Louis. Urlò Zayn cadendo dall’arcobaleno.(?)
Tra una risata e l'altra mi ricordai che stasera i ragazzi avrebbero dovuto esibirsi a X-Factor. -Uuuh ma stasera vi esibite ad X-Factor UK! Cosa canterete?
-Gotta be you! Verrete a vederci, vero? Vengono anche Danielle ed Eleanor!
  Chiese Liam facendo la sua faccia da cucciolo.
-Posso rifiutare?
-No.
-Vorrà dire che oggi andrò a fare shopping con Cam. Mi serve assolutamente un vestito! Anzi, appena arriva dille di sbrigarsi che tra mezz’ora usciamo. Ah, grazie Liam.
Gli diedi un bacio sulla guancia e uscii per andare a prepararmi.
-Ehi, sono invisibile? Si lamentò Malik.
-Hai ragione scusa. Diedi un bacio sulla guancia anche a lui e andai a prepararmi sul serio sta volta.
Harry stava ancora dormendo come un angioletto, così decisi di non svegliarlo e di lasciargli solo un biglietto con scritto:                              
                “Buongiorno bell’addormentato!           
                Io sono uscita a fare shopping con Cam, ci vediamo per pranzo.
                Un bacione,
                Giù xx “
Misi dei jeans stretti e una canottiera blu elettrico, presi la borsa, mi truccai leggermente e scesi.
-Cosa vedono i miei occhi? Camilla Senni è già pronta? Wohoh record signori! Dissi appena la vidi.
-Si si Balduzzi fai tanto la spiritosa. Intanto sappi che me la pagherai. Vorrei ricordarti che se non fosse che anche io ho bisogno di un vestito ti avrei dato buca!
-Oh ma che amore. Tanto sappiamo tutti che non lo faresti mai.
-Non provocarmi Giulia, sono ancora in tempo a rifiutare!

Decidemmo di andare a piedi, la casa non era tanto distante dal centro. Così tra chiacchiere e risate ci ritrovammo a provare vestiti, scarpe, borse, giacche.
-È perfetto! Ti sta da Dio! Dissi appena Camilla uscì dal camerino. Finalmente aveva trovato il vestito adatto e anch’io l’avevo trovato.
Pagammo e uscimmo dal negozio. Nel tornare a casa le raccontai di aver trascorso la notte con Harry e lei mi disse di aver dormito con Niall su una poltrona della sala dove avevamo visto i film.
-Giù ma quanto siamo fortunate? Boh ma io continuo a chiedermelo.
-Io ho smesso di chiedermelo, non riesco a trovare una risposta in questo momento!
 
Arrivammo a casa dove regnava il caos ormai da ore a giudicare dal numero di patatine sparse per il salotto.
-Tre ore. Vi abbiamo lasciato soli tre ore e voi cosa fate? Festeggiate? Almeno potevate chiamarci! E ci buttammo sul divano a scherzare con quei cinque cretini patentati dei nostri idoli.
-Ok adesso però mettete tutto a posto! Dissi facendo la ragazza seria.
Diciamo che non mi riusciva molto bene, però stranamente funzionò perché andarono tutti a prendere scopa e paletta.
-Va beeene mamma. Risposero in coro.
-Si può essere innamorati della propria mamma?
Mi girai e trovai Harry dietro di me.
-Se, come in questo caso, anche la mamma è innamorata del figlio, allora sì!
E seguii Camilla in camera a mettere a posto tutte le borse.
Il pomeriggio passò velocemente e arrivarono le sei di sera.
-Ragazze alle otto dobbiamo essere in studio, ci vuole circa mezz’ora di strada, quindi, conoscendo la vostra velocità, vi conviene iniziare a prepararvi. Ci consigliò Niall.
Io e Camilla salimmo in camera e feci la doccia per prima, dovevo ancora fargliela pagare per l’altro giorno. Dopo esserci docciate indossammo i vestiti comprati la mattina precedente.
-Giù stai d’incanto! Mi disse Cam guardandomi. Indossavo un vestito color panna senza spalline con un fiocco sotto il seno.
-Oh ma amore ti sei vista? Sei spettacolare cazzo! Lei non si rendeva conto di quanto stesse bene! Indossava un vestito blu notte con dei brillantini qua e là.
Entrambe lasciammo i capelli sciolti, ci truccammo, scarpe con un leggero tacco e all’alba delle 19.15 eravamo pronte!
-Ragaz.. Dio! Siete bellissime! Ci fece i complimenti Louis.
Niall prese subito Camilla a braccetto e io andai con Harry che mi aveva trascinato verso di lui.
-Sei stupenda Giù!
-Mai quanto te Hazza!

Andammo in macchina e in circa mezz’ora raggiungemmo gli studi.
C’era un casino di gente ed io e Camilla non ci sentivamo molto a nostro agio. Harry e Niall sembrarono notarlo e ci presero la mano. Hazza mi disse rassicurandomi:
-Tranquilla, ci siamo noi!
Entrammo e chi vidi venire verso di noi?
Caroline Flack.

 

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Capitolo 16
*** And I’m so proud of you! ***


CAPITOLO 16: And I’m so proud of you!
CAMILLA STORY
Era arrivata la serata dell’esibizione ad XFactor.
Io e Giulia eravamo abbastanza nervose. Dopotutto non eravamo mai state in uno studio televisivo e tutta quella gente, quelle telecamere e quelle fan urlanti ci spaventavano un po’.
Arrivammo abbastanza presto, ma davanti agli studi c’era già molta gente. Niall mi prese per mano e Harry prese la mano di Giù, così ci sentimmo un pochino più a nostro agio.
Appena entrati nell’enorme edificio vidi la faccia di Giù sbiancare totalmente.
Non poteva essere!
Mi venne un attimo di panico, Giulia si bloccò ma Harry sembrava non capire.
-Giù che succede?
Aspettò un attimo poi rispose
-No, ok ci sono.
Per un attimo ebbi paura che Giulia saltasse addosso a Caroline e le staccasse i capelli uno a uno.
Oramai era noto che Harry e la Caroline Flack avevano avuto una relazione qualche mese prima, ma a noi non era mai andata giù. Lei aveva offeso le Directioners e noi non potevamo accettarlo.
Io e Giù ci scambiammo uno sguardo che lasciò capire ai cinque ragazzi in smoking ciò che pensavamo.
Caroline arrivava da in fondo al corridoio e cercava Olly Murs per ripetere le battute che avrebbe dovuto dire all’Extra Factor.
Per fortuna non dovemmo passarle di fianco. Infatti lei entrò in una stanza, prima di raggiungere i nostri sguardi, mentre noi continuammo a percorrere il corridoio.
I ragazzi accompagnarono me e Giulia nella prima fila di poltroncine situata di fronte al palco. Da li avremmo potuto goderci la loro performance. Niall mi diede un bacio veloce e poi sparì coi ragazzi.
Quei cinque sarebbero rimasti dietro le quinte per praticamente tutto il programma, poi si sarebbero esibiti verso la fine e poi sarebbero andati nell’altro studio, dove anche noi avremmo potuto assistere alla loro intervista. Questa parte terrorizzava me e Giulia.
Sarebbe stata proprio quella donna a intervistarli.
Be, inutile dire che l’esibizione fu fantastica. Gli acuti di Harry ci fecero tremare l’anima e ammetto che qualche lacrima rigò il volto di me e Giulia.
Quello era il palco dove era iniziato tutto. Dove a quei cinque ragazzi che fino a quel momento si erano incontrati solamente in bagno, venne fatta la proposta, così su due piedi, di diventare un gruppo.
Tutto era cominciato li, e adesso, dopo più di un anno erano li, sullo stesso palco a cantare una loro canzone, tratta dall’album che aveva scalato le classifiche di tutti i paesi del mondo.
Dire che eravamo fiere di loro è dir poco.
Niall cantò tutta la canzone guardandomi dritta negli occhi. Quel ragazzo mi voleva morta, era chiaro.

Alle fine dell’esibizione, dopo esserci quasi riprese dal nostro momento di commozione raggiungemmo i ragazzi dietro le quinte.
Abbracciai Niall.
-Cam, ma stai piangendo?
-No, Niall, non è niente..
Risposi asiugando l’ultima lacrima e mostrando un sorriso a quel bellissimo ragazzo.
-Ooooh le nostre ragazzine si sono commoosseeeee! Ma cheeetteeeneree! Urlò Louis abbracciandoci.
-Ragazzi, abbraccio di gruppo!
Ci unimmo in un enorme abbraccio che venne poi interrotto da uno dei tecnici del programma.
-Ehm ragazzi, vi stanno aspettando di la, per l’intervista! Non ve ne diete scordati, vero?
-No no! Ci siamo!
Urlò Harry, che stava soffocando tra le braccia di Louis.
Attraversammo ancora vari corridoi prima di arrivare alla sala dove registravano Extra Factor.
Due uomini vestiti di nero accompagnarono me e Giulia dal lato della stanza pieno di telecamere e ci fecero accomodare su due poltroncine rosse.
C’eravamo quasi.
Tre..due..uno.. azione!

GIULIA STORY
L’intervista iniziò. Io tremavo letteralmente sulla poltroncina. Presi la mano di Camilla e la strinsi più che mai.
-Benvenuti ragazzi, siamo davvero felici di avervi qui stasera! Iniziò Olly Murs.
-Grazie Olly. Beh che dire, noi siamo davvero entusiasti di esserci esibiti su quel palco che ci ha portato dove siamo ora. Rispose subito Zayn.
Parlarono per un po’ della loro carriera, ogni tanto Caroline interveniva, ma parlava troppo poco per essere normale!
-Caroline vuoi chiedere qualcosa in particolare ai ragazzi? Chiese poi Olly.
-Sì, in realtà avrei una domanda. So che durante questa settimana avete vissuto con due vostre fans italiane. Detto tra noi, quanto è stato terribile avere due ragazzine in casa?
Eccola. Sapevo che sarebbe arrivato il colpo basso.
Nessuno dei ragazzi rispose.
Io e Camilla ci guardammo.
Il silenzio di quei cinque ci fece capire come stavano le cose. Non credevo che potesse succedermi nella vita di trovarmi la verità spiaccicata in faccia come era appena successo.
-Chi tace acconsente! Sussurrai a Camilla per poi uscire dallo studio.
Avevo bisogno di una boccata d’aria.
Ci rimasi male, molto male.
I miei idoli avevano finto di divertirsi per una settimana.
Per quel fottutissimo ragazzo che amavo, io ero soltanto “la tipa della settimana”.
Camilla mi raggiunse. Aveva una faccia sollevata. Perché?
Come faceva a sentirsi tranquilla in un momento del genere?
-Giù ascolta non è come hai capito. Loro hanno..
-No Cam. Tutti hanno visto cosa è successo davanti a quella telecamera. Io potrei far finta che si tutto ok, ma ci sono rimasta male.
-Ma lasciami almeno parlare!
-No, non voglio sentire tutte quelle scuse banali che inventeranno. Punto.
-Sai una cosa Giulia? Se solo tu ascoltassi prima di trarre conclusioni sarebbe molto meglio, te lo assicuro! Però non mi va di stare qui a discutere su ‘ste cose.

Non era mai stata così seria. Non mi ero mai sentita così sotto accusa con Camilla.
-Ascoltare? Cosa c’è ancora da ascoltare? Senti io me ne torno a casa, se vuoi accompagnarmi, altrimenti ci vediamo domani mattina.
-In realtà i ragazzi mi hanno chiesto di aspettarli.
-Ok tranquilla. Buonanotte Cam.

Le diedi un bacio sulla guancia, presi il telefono e chiamai un taxi per farmi portare a casa.
Arrivata a casa mi misi in pigiama e accesi la televisione. Speravo che potesse aiutarmi a pensare ad altro. Gli spot pubblicitari mi rimbombavano nella testa, tutti quei film romantici mi stavano facendo venire il diabete così decisi di spegnere la TV e mi addormentai sul divano.
Non so se fu il nervoso che provavo in quel momento che mi fece crollare. So soltanto che non avrei mai dovuto comportarmi in quel modo con Cam. E la cosa peggiore era che aveva ragione!


#spazioautrici
Buongiorno! È un bel po’che non ci facciamo sentire!
Innanzitutto grazie, perché abbiamo visto che iniziano ad esserci più recensioni, non sono molte, però meglio di niente. Scusateci se nell’ultimo periodo non abbiamo aggiornato i capitoli, ma anche noi siamo state in vacanza u.u eheh ci siamo rilassate! Oggi posteremo 3 capitoli per farci perdonare! Mi raccomando, continuate a recensire e a “fare pubblicità” alla storia se vi va! Buon fine vacanze a tutte! Un bacione.
Giù e Cam ♥
 
 



 

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Capitolo 17
*** Picture perfect memories. ***


CAPITOLO 17: Picture perfect memories
La mattina mi svegliai e sul tavolino davanti a me trovai una tazza di caffè bollente, un mazzo di fiori profumatissimi e il computer portatile dei ragazzi con un video dell’intervista della sera precedente.
Lo feci partire.
Arrivata al punto in cui Caroline fece la famosa domanda ci fu l’attimo di silenzio in cui io uscii dallo studio. Harry rispose:
“Penso che sia una delle cose migliori che ci sono successe nella nostra vita.”
“Sì, Camilla e Giulia sono due ragazze stupende. Le adoriamo.”
Continuò Niall.
“Abbiamo capito quanto siamo importanti per loro.” Aggiunse Zayn con un sorriso stampato in faccia.
“Loro sono le nostre piccole pesti.” Concluse Louis.
L’intervista finì ed io ero letteralmente in lacrime.
I ragazzi mi saltarono addosso da dietro il divano ed io li abbracciai con tutta me stessa.
-Scusatemi ragazzi, non so cosa mi sia preso.
-Scusaci tu, siamo noi che ci abbiamo messo troppo tempo per dirvi che vi vogliamo bene.
Ci disse Liam facendoci sentire le ragazze più felici della terra.

CAMILLA STORY:
Erano le 9 e mezza e noi eravamo sul divano spappolati su Giuli. Inutile dire che in quell’abbraccio di gruppo stavamo da dio! Oramai eravamo diventati come una famiglia, noi 7, e l’idea di separarci non aveva ancora sfiorato le nostre menti.
Tirai fuori il cellulare per controllare twitter e trovai un messaggio di Sara, una delle mie più care amiche:‘Cam ma come va li? Rubami un paio di mutande di Louis che quando torni domani le voglio! Ahahahah Manchi un sacco cucciola, divertiti!’
Domani. Continuavo a rileggere il messaggio e cavoli, la sera seguente io sarei stata a casa mia. Loro non sarebbero stati li con me, non avrei potuto abbracciare Niall, parlare con Harry o scherzare con Louis, Liam e Zayn, perché loro sarebbero stati a chilometri da me, come era sempre stato prima di quella maledetta email. Be, era stata la settimana più bella della mia vita e avevo intenzione di concluderla al meglio!
Ci alzammo dal divano ridendo e andammo a preparare la colazione e a decidere cosa fare per il resto della mattinata. Non avevamo idee e anche se nessuno si azzardava a dirlo lo sapevano tutti che quello sarebbe stato il nostro ultimo giorno da famiglia. Il nostro ultimo giorno da One Direction Guests.
Eravamo tutti in cucina e preparavamo la colazione a ritmo di musica. Louis aveva fatto partire un CD e Harry suonava con due cucchiai tutto ciò che trovava. Liam cercava di preparare il cappuccino, senza buoni risultati e Zayn e Niall tostavano il pane. Si, dovevano farlo in due perché rischiavano di farsi del male altrimenti, poveri ragazzi. Io e Giuli mettevamo tovagliette e tazze al loro posto. Sembravamo una di quelle famiglie che si vedono nelle pubblicità dei biscotti ed era una cosa fantastica. Harry mi arrivò un mestolo in testa, ma era così preso dal ritmo che aveva creato che non se ne accorse nemmeno.
-Heeei ricciolino stai attento a quello che fai! Dissi puntandogli addosso una forchetta.
-Signora Horan, non mi starà mica sfidando?! Rispose lui mettendosi una ciotola in testa.
-Mmmm ebbene si! Dissi alzandomi dalla sedia.
-No no no no! Tu non toccare il mio uomo!  No, non era Giuli, era Louis. Scoppiammo tutti in una sonora risata e iniziò la vera battaglia. Fu una lunga guerra, ma alla fine ne uscimmo vincitrici io e Giu. Si, i ragazzi erano sdraiati per terra pieni di zucchero e farina. I ricci di Harry erano pieni di yogurt e il pigiama fashion di Zayn era stato colpito da una tazza di caffè volante e si era sporcato tutto. Niall mi aveva fatto una doccia con lo zucchero e io gli avevo rotto un uovo in testa. Si, ci amavamo tanto tanto. Per concludere bene l’opera ci scattammo una foto tutti insieme con la macchina fotografica di Giù, per ricordarci tutto.
-Ma già che ho la macchina fotografica a portata di mano dobbiamo scattare un po’ di fotoricordo! Urlò Giù tutta contenta e iniziò a scattare foto ai ragazzi. Io avevo bisogno di una foto con loro, ma la cosa che volevo di più era una foto di me e Niall. Tirai fuori il cellulare e saltai addosso a Niall che si era appena seduto sul divano in soggiorno. -Sorridiiiii! La scattai, imprigionai quel momento fantastico, le nostre risate, il nostro amore in un solo clic. E dai, non era uscita neanche molto male!
-Aspetta, anche io voglio una foto!  Niall prese dal tavolino il suo Iphone, mi sistemo bene sulle sue gambe e mi baciò. Intanto scattò la foto. Poi si staccò per controllare come era uscita e direi che con un soggetto come lui non poteva essere uscita male.
-Oooooh ma chetteeeneri che sieteee! Adesso la voglio anche io una foto con la mia Giù! Disse Harry mettendo il muso.
–Giuuuuu ma dove sei che dobbiamo fare i teneri come Niall eCam?
-Arrivoo arrivooo! Neanche in bagno si può andare!
-Oh eccoti, vieni qua!
La tirò vicino a se e la baciò. Io intanto avevo preso la Canon di Giuli dalla cucina e scattai la foto. Scattai un po’ di foto anche a Liam, Louis e Zayn che erano in cucina a sistemare il casino che si era creato dopo la nostra guerra con il cibo. Poi feci ancora qualche foto con Niall. Volevo ricordarmeli quei momenti, riviverli ogni volta che avessi visto quelle foto. Eravamo ancora tutti in pigiama quindi mollai in salotto la macchina fotografica e salì in camera con Giuli per cambiarci.
-Allora Senni, hai finito di far venire il diabete alla mia macchina fotografica con la vostra dolcezza?
-Oh ma Balduzzi, per piacere! Tu e il ricciolino siete di una tenerezza assurda!
Feci una doccia veloce perché ero piena di zucchero e poi mi vestii semplicemente: pantaloncini blu e maglietta a mezze maniche con la bandiera inglese. Misi le converse bianche e scesi di sotto. Mi ricordai di aver lasciato  la macchina fotografica sul tavolo del salotto quindi la presi per riportarla di sopra.  Mi fermai, però, a riguardare le foto scattate quella mattina. Si, erano proprio belle! Ma poi tornando indietro nella memoria della macchina trovai altre foto, che non avevo ancora visto. C’era tutto. Io che cantavo ascoltando Up All Night in aeroporto, la porta blu di quella villa, la pizzeria dove Harry aveva provato a baciare Giù per la prima volta, io e Niall che parlavamo il giorno che il professor Tomlinson ci aveva portato a visitare Londra, il locale dove ci aveva portato Zayn a ballare, il campo da pallavolo che aveva visto Giù e poi c’erano delle foto dei ragazzi. Si, c’erano delle foto fantastiche di quei cinque ragazzi con un sorriso mozzafiato. Chissà perché ridevano. Forse per la maglietta di Louis ritrovata nel letto di Harry, forse per quel tuffo a bomba in piscina, forse per il dvd di Never Say Never che Niall aveva ritrovato.. Giulia aveva immortalato ogni singolo momento della nostra vita coi ragazzi, e io non me ne ero nemmeno accorta. Ma la amavo per questo ,si quanto la amavo.
Una volta pronti ci sedemmo sulle poltrone in salotto per decidere cosa fare nel pomeriggio. Ero vicino a Niall, quando lui tirò fuori il cellulare e vidi il suo sfondo. La tenerezza di quel ragazzo era infinita. Era la nostra foto scattata prima, con aggiunta in basso la scritta: Us/Noi. In quel momento capii che lui ci teneva davvero a me. Non mi importava se erano sei giorni che ci frequentavamo. Io lo amavo da mesi e se a lui erano bastati così pochi giorni per apprezzarmi, allora forse il mio sogno era diventato realtà. Lui completava me e io completavo lui. Si accorse che stavo fissando lo schermo e mi strinse a se più forte.
-Potremmo andare a visitare.. Louis venne interrotto dal suono del campanello. 

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Capitolo 18
*** Just a goodbye. ***


CAPITOLO 19: Just a goodbye.
GIULIA STORY
Era stata una giornata indimenticabile: foto, risate, farina, scherzi, di tutto.
Eravamo in salotto a decidere cosa fare quel giorno quando qualcuno suonò al campanello. Zayn andò ad aprire e alla porta c’era Paul. L’uomo aveva il fiatone così andai a prendergli un bicchiere d’acqua in cucina. Ci impiegai un po’ per trovarne uno intatto, dato che la maggior parte erano stati rotti da quei cinque!
-Ragazzi ho una grande notizia! Stasera avrete la possibilità di esibirvi in concerto all’arena di Londra! Ce l’hanno appena comunicato ed hanno già messo in vendita i biglietti. Sono corso subito per avvertirvi. Disse Paul dopo essersi ripreso.
I ragazzi iniziarono ad urlare per la felicità. Harry mi abbracciò con un sorriso stampato in faccia.
-Sono felicissima per voi Hazza! Gli dissi mentre mi stringeva.
-Grazie Giù!
-Dio ragazzi non ci posso credere! Vi rendete conto? L’Arena di Londra! Non è un posto come gli altri!
Louis era felice come mai prima. Il viso di quei ragazzi era qualcosa d’incredibile in quel momento. Facevo fatica a credere di avere davanti dei sorrisi così stupendi.
-Momento, momento. Stasera non potete, è la nostra ultima sera. Disse tornando seria Camilla.
Giusto, chi ci avrebbe accompagnato in aeroporto?
-Mi dispiace ragazze, ma non si può più rifiutare. I ragazzi si dovranno esibire, questo è tutto. A stasera 1D. E se ne uscì da casa lasciandoci leggermente a bocca aperta.
Io non sapevo cosa dire, non volevo che i ragazzi si sentissero in colpa.
-Ehi gente non è morto nessuno eh! Questo è solo un motivo in più per divertirci da matti oggi. Idee?
-Andiamo da Nando’s! Propose subito Niall.
-Esatto! Non vorrete mica vivere a Londra per una settimana senza andare da Nando’s spero! Affermò Zayn mentre saliva le scale.
-Tra un quarto d’ora usciamo, quindi andiamo a prepararci.
Camilla era già bellissima così quindi non si cambiò. Io mi misi dei pantaloncini verdi smeraldo e una maglietta con la bandiera italiana. Convers banche, borsa, occhiali da sole e viiiiaaa.
I ragazzi ci dissero che non era tanto distante, quindi potevamo raggiungerlo a piedi. Niall era il primo davanti insieme a Cam. L’irlandese era felicissimo e non vedeva l’ora di mettere sotto i denti quelle delizie. Stava raccontando a Camilla tutte le cazzate che avevano fatto nel ristorante.
Io nel frattempo parlavo con Liam.
-Hey Payne con chi giocherai ai videogiochi ora che me ne andrò?
-Puaaah hai ragione! Perché non rimanete?
-Non sai quanto mi piacerebbe Liam, davvero. Purtroppo il concorso era di una settimana e noi non abbiamo un posto dove stare qui a Londra.
-Tranquilla io ho un piano! Zayn vieni un attimo.

Il moro si avvicinò con il suo passo da rapper americano (?)
-Che c’è amico?
-Che ne dici di rapire Giù e Cam? Le teniamo nascoste in casa così nessuno lo scoprirà.
-Ma voi siete completamente pazzi!
-Tu lo sei di più baby. Ed è per questo che mi mancherai una cifra!
Mi disse dandomi un bacio sulla guancia.
-Aaaaabbraccio a tre! Ora!Urlò Liam per poi stritolarci a sé.
Mi sarebbero mancati quei due.
Liam, il mio secondo padre. Sensibile e premuroso, ma allo stesso tempo stupido e giocherellone.
E Zayn Sono Figo Malik era come uno scrigno pieno di segreti per me. Avevo capito che alla fine non era poi tanto il Bad Boy from Bradford. Amavo il rapporto tra me e lui.
Arrivati da Nando’s mangiammo fino a scoppiare. Era indescrivibile la velocità con cui Niall ingoiava le cose. Era da Guinnes World Record!
Finito il pranzo tornammo a casa. Mentre gli altri giocavano al gioco dei mimi come degli imbecilli io mi chiusi in camera. Avevo deciso di scrivere una lettera ad Harry per dirgli tutto quello che a voce non sarei stata capace di trasmettergli. Non fu molto lunga, giusto quello che serviva. Le parole venivano da sé. Ogni tanto compariva un sorriso sul mio volto; ogni tanto qualche lacrima bagnava il foglio. Ecco cosa scrissi:
  
“Ciao Harry,
  sono io, Giù.
  So che scrivere lettere è passato di moda, ma ora come ora è l’unico modo che mi viene in mente per dirti ciò che provo.

  Potrei nascondere tutte le emozioni dietro un sorriso, come potrei nascondere tutte le lacrime.
  Ti giuro che ci ho provato, ma con te non riesco a fingere. Con te posso essere me stessa.
  Entrambi potremmo far finta di non provare niente, potremmo urlare al mondo di non conoscere l’un l’altro. Beh mentiremmo.

  Ricordi quando quel giorno sulla terrazza mi hai chiesto se ti amavo?
  Ecco. Lì ciò che provavo era un sentimento d’amicizia e di ammirazione verso di te che mi hai insegnato tantissimo e che continui a sorprendermi ogni giorno.
  Ora so solo che se tu mi ponessi un’altra volta la domanda saprei cosa rispondere.
  Sì, ho paura di essermi innamorata di te.

  Grazie di essere quello che sei, Harry.
  Tua per sempre,
  Giù. “  

Misi la lettera sul letto di Harry e scesi di sotto.
Erano le 3.30 del pomeriggio ed io e Camilla dovevamo iniziare a preparare le nostre cose.
-Ehi Cam io inizio a preparare la valigia.
-Noooo Giù, non farlo! Non abbandonarmi qui!

Louis si attaccò alle mie caviglie come un bambino piccolo.
-Tranquillo Superman, verrò a trovarti ogni volta che potrò. Sei tu che ti dimenticherai di me, ora che sei una super star!
-Naah, tu sei qui nel mio cuore e nella mia rubrica.
Scoppiammo tutti a ridere.
-Devo dire che sei romantico Tommo.
-È uno dei miei tanti pregi!
Rispose vantandosi. 
Finito di chiacchierare andammo in camera e i ragazzi ci aiutarono con le valige. Infilai dentro i vestiti che indossai alla pizzeria, il vestito di quando andammo in discoteca, la maglietta con la scritta ‘Free Hugs’ di quando uscii con Harry, i vestiti di quando visitammo Londra, il vestitino di X-Factor. Bei momenti.
-Cam puoi venire un secondo, please? Chiese Niall.
-Ohi, la rivoglio indietro eh! Lei è mia, sia chiaro. Lo minacciai.
-Vedrò! Mi rispose il biondo con un sorriso furbetto in faccia. Poi i due piccioncini sparirono.
Passammo le due ore rimanenti a giocare alla play e scherzare. Io ero sdraiata su Harry. Mi sentivo in paradiso!
Verso le sette i ragazzi dovettero andare, ma prima li salutammo. Non ci saremmo più svegliate la mattina con la consapevolezza di poter passare una giornata con loro. Ora avremmo ricominciato ad incontrarli al solito è posto, nei nostri sogni, tutte le notti.
Con le lacrime agli occhi mi avvicinai a loro. Abbracciai Niall per primo.
-Sono felice che Cam si sia innamorata di una persona fantastica come te. Se lo merita!
-Grazie Giuli. Trattamela bene e prenditi cura di lei per me!
-Sempre Horan!
Poi salutai Mr. Tomlinson:
-Oh dear! Chiamami tutti i giorni e sappi che se avrai bisogno, superman sarà subito da te!
-Louuu. Grazie di tutto!
-Ti voglio bene!
-Anche io!

Andai da Zayn che si stava commovendo, ne sono certa.
-Malik, ma stai per piangere?
-Io? No, macchè!
-Mi mancherai ragazzo.
-Oh, fanculo tutto! Abbracciami Giù!
Quello sì che era il mio Zayn. Croccante fuori e morbido dentro. Ok, no.
Finii non so come tra le braccia di Liam.
-Un giorno riuscirò a batterti caro mio!
-Aspetta e spera piccoletta.
-Non fare troppo il figo in mia assenza, mi raccomando!
-Ci proverò!
Poi corsi da Harry che mi prese in braccio e mi strinse. Non avevo mai sentito il suo fiato così addosso a me. Ci baciammo per un’ultima volta e questa fu memorabile.
-Giù mi mancherai da morire.
-Non dirlo a me.
-Tieni questo.
Mi porse un ciondolo con la statuetta del London Eye, dove eravamo stati all nostra prima uscita.
-Uno lo terrai tu, ed io ne indosserò uno identico. Sei speciale Giù.
-Grazie Harry!

Tornammo dagli altri. Anche Niall e Cam si stavano salutando “per bene” direi. Erano davvero cucciolosi!
Paul arrivò a prendere i ragazzi che si avviarono verso la porta, ma li fermai.
-Oh ragazzi, è solo un arrivederci!
Sì, perché loro erano i nostri idoli, noi eravamo Directioners. Sempre e comunque.


#spazioautrici
Diiio quanta tenerezza in sto capitolo! Ok, le ragazze se ne stanno per andare da Londra, sappiamo tutti che non sarà facile riabituarsi alla vita di tutti i giorni. Ce la faranno? Lo soprirete nella prossima puntata! Ok, la smetto u.u
Niente, al prossimo capitolo!
Un bacio!
Giù e Cam ♥
 



 

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Capitolo 19
*** Don’t, don’t let me go, it’s not the end! ***


P.S. Nel capitolo prima abbiamo sbagliato a scrivere. È il 18, questo è il 19! Sorry. Buona lettura c:

CAPITOLO 19: Don’t, don’t let me go, it’s not the end!
CAMILLA STORY
Quello non era un addio.
Penso che tutti la pensassero così in quel momento. Mentre io finivo di preparare la valigia. Mentre Giulia saltava addosso a Harry e a Zayn scendeva una lacrimuccia.
Non ci stavamo salutando per l’ultima volta, ci saremmo rivisti di nuovo.
Quello non era un addio.
L’unica cosa che desideravo in quel momento era che qualcuno fosse saltato fuori da dietro una poltrona dicendo: Ehi, ragazza! Non te ne devi andare! Questa è la tua nuova vita! Qui, con loro!
Ma no, non sarebbe successo.
Ero in camera, seduta sul letto. La mia enorme valigia mi guardava dal pavimento, come per ricordarmi che tutto stava finendo.
Presi coraggio e mi avviai verso le scale per andare di sotto, dove Giuli aveva già iniziato a salutare gli altri.
Continuavo a pensare a ciò che ci eravamo detti io e Niall prima. Mi aveva portata nella stanza con lo schermo gigante, quella specie di cinema e avevamo parlato tantissimo.
Le sue parole echeggiavano nella mia mente:
‘Non finirà, Cam. Non me ne frega niente di quei fottuti kilometri che ci divideranno. Tutto questo è troppo forte perché una stupida distanza lo distrugga.’
Il mio volto era ancora umido per le lacrime che erano cadute in quella stanza. Sono sempre stata una ragazza molta emotiva e vedere Niall piangere mi aveva distrutta completamente.
Gli abbracci, i baci, le parole scambiati in quelle due ore nel cinema erano da aggiungere a tutti gli altri momenti fantastici passati con lui. I migliori momenti di sempre.
Arrivai in fondo alle scale, già con le lacrime pronte ad uscire e vidi Giulia saltare in braccio a Harry.
Era arrivato il mio momento, toccava a me salutarli per bene.
-Ehi Payne, mi mancherai.
-Oh Cam vieni qui!
Liam mi strinse forte al suo petto. –Puoi tornare quando vuoi, casa One Direction è sempre aperta per te e Giuli!
-Grazie ragazzo..
Risposi con la voce che tremava. Le sentivo, stavano per arrivare quelle dannate lacrime.
Zayn mi strappò dalle braccia di Liam e mi stampò un bacio in fronte.
-Mi mancherai tanto Cam!
-Non dirlo a me Zayn! Ma come faccio io senza di voi? No, aspetta, non dirmi che stai piangendo! No no e no! Avevo resistito fino a adesso!
-Sorry, ormai è andata!
Rispose lui cercando di sorridere.
Asciugai una lacrima dal volto di Zayn e poi una dal mio.
Saltai in braccio a Louis e gli diedi un bacione sulla guancia.
-Fai il bravo Superman!
-Tranquilla babe, io sono bravissimo!

Infine andai verso Harry, che per un secondo si era staccato da Giulia.
Mi abbracciò, e mi strinse più forte di quanto avevano fatto gli altri prima.
-Cam, promettimi che tornerete.
-Te lo prometto, Styles.
-Grazie. Ti voglio bene piccola peste!
-Oh, anche io ti voglio bene piccolo Tarzan!
Risposi passando la mano nei suoi riccioli.

Mancava solo lui.
Come potevo salutare quel volto? Come potevo dire addio a quella persona che mi aveva fatto provare le emozioni più forti e intense che io avessi mai provato?
Lo abbracciai e lo baciai.
-Lo sai che non è la fine, vero? Mi disse accennando un sorriso.
-Si, lo so. Sorrisi tra una lacrima e l’altra.
Andammo a sederci sul divano in soggiorno per trascorrere gli ultimi minuti insieme.
Io restai un attimo, poi salii di sopra.
Avevo una cosa ancora da fare.
Quella mattina avevo avuto tempo per farmi accompagnare da Harry da un fotografo per far sviluppare tutte le foto scattate da Giulia in quella settimana.
Ne avevo fatte stampare due copie di ognuna, una per loro e una per noi.
Avevo tenuto da parte la foto più bella di me e Niall.
Salii nella camera del biondino e appoggiai la foto sul comodino di fianco al letto.. Poi presi un bigliettino e ci scrissi sopra:
It’s not the end. ♥♥
Lo poggiai vicino alla foto e tornai di sotto. 

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Capitolo 20
*** Maybe it's not the end. ***


CAPITOLO 20:
CAMILLA STORY

Li abbracciammo per l’ultima volta e uscimmo con le valigie.
Niall mi accompagno fuori mi mise un bigliettino in mano. Io lo misi in tasca, lo avrei aperto sull’aereo. Avevo già pianto abbastanza davanti a lui, dovevo smetterla.
L’ultimo bacio e il taxi partì.
Penso che mai mi ero sentita così triste come in quel momento.
Quei cinque ragazzi erano diventati parte della mia vita. Direte: è impossibile, siete stati nella stessa casa solo per una settimana!
Be in quella settimana Liam, Louis, Zayn, Harry e Niall si erano presi cinque poltrone e le avevano fissate per bene al pavimento del mio cuore, con tanto di cuscini e poggiapiedi.
Prima di quella settimana io tremavo sentendo le loro voci uscire dalle cuffie dell’ipod, mi emozionavo vedendoli nello schermo del mio computer. Adesso conoscevo il loro carattere, riconoscevo il profumo di ognuno di loro e avevo sentito quella pelle vicina alla mia per così tanto tempo, avevo stampato in mente il suono delle loro risate.
Non se ne sarebbero andate tutte quelle cose. Da allora fanno parte di me.
Il motore del taxi ronzava sotto i nostri piedi.
Io e Giù non avevamo il coraggio di aprire bocca, ma ci scambiammo qualche sguardo. Questi bastarono. Era la mia migliore amica, non ci servivano le parole per capirci.
Il taxi andava, le cuffie dell’ipod nelle orecchie, il cuore sul palco, con quei cinque.
Un nuovo messaggio:
‘Cam, mi manchi già. :( x’
Risposi subito:
‘Niall, tu di più. :(‘
Ero così presa da Moments che non mi accorsi che il taxi era fermo, immobile.
Spostai lo sguardo sulla strada vidi una fila immensa di macchine ferme davanti alla nostra.
Avevo sempre adorato i momenti come quelli perché se c’era traffico voleva dire che potevo ascoltare più musica, tirando fuori canzoni che non sentivo da secoli.
Ma in quel momento non era una bella cosa, quel traffico.
-Cazzo Giù che ore sono?
-Le sette e mezza!
-Scusi, quanto pensa ci impiegheremo ancora per arrivare in aeroporto?
Mi rivolsi un po’ ansiosa al tizio che guidava.
-Be, se il traffico non migliora almeno un’oretta, se non di più.
Un tuffo al cuore.
-Giù, abbiamo il check-in alle 8 e un quarto! E.. se non arriviamo in tempo? Se perdiamo l’aereo?
-Ok, Cam, manteniamo la calma. Siamo nella merda.


Attimo di panico.

Non sapevo cosa fare quindi chiamai mia mamma.
-Mà, abbiamo un problem! Un very big problem! Siamo bloccate nel traffico e rischiamo di perdere l’aereo.
-Oddio tesoro! E adesso che fate?
-A mamma ho chiamato te per chiedertelo e mi chiedi cosa facciamo? Non lo so, non lo so!
-Ascolta provate a andare in aeroporto, se proprio fatevi riportare dai quei cinque cosi, i uan daireschion! Ah, già che siamo al telefono devo dirti una cosa! Hai presente Lucio, il cugino del mare? Ecco, si sposa e ci ha invitati al matrimonio! A quanto pare faranno le cose in grande, quindi domani partiamo per la Sardegna. Non chiedermi perché la Sardegna perché non ne ho idea!
-Ok, ma..
-Scusa amore devo scappare!
-Ma, mamm..
Riattaccò.
Ma che cacchio le prendeva a quella donna? Rischiavo di restare bloccata a Londra e lei partiva tranquillamente per la Sardegna.
Arrivarono le otto e il taxi si era spostato di pochi metri.
Oramai stavamo perdendo le speranze di riuscire a prendere l’aereo.
Giulia chiamò sua mamma, che le disse che l’unica cosa da fare era tornare dai ragazzi sperando che non ci cacciassero via a calci.
Rimasi un attimo scioccata. Tutte le convinzioni che si erano create nella mia testa svanirono. Non stava finendo un bel niente, no.
Guardai l’orologio, segnava esattamente le otto e mezza.
Un brivido mi percorse la schiena.
Presi il cellulare:
‘Niall, l’aereo è partito.’
‘No Cam, sono così triste :(‘
‘E noi siamo sul taxi!’
‘Oddio! Ma che cazz..? Amore devo andare in scena, appena riesco ti chiamo!’
Giusto! Ero così agitata che me ne ero dimenticata.
-Giù! Il concerto! Urlai.
-Lei, autista di cui non ricordo il nome, ci porti subito alla o4 Arena di Londra! Adesso! Now! Andale Andale!
Disse lei puntando il dito verso l’autista che ci guardava sconvolto.
-Giù ma che cazzo stiamo facendo?
-Non lo so, facciamolo e basta!
-Ok, ragazze. Agli ordini!
La macchina fece una clamorosa inversione a U e partì velocissima.
Il cuore batteva all’impazzata.
Per la seconda volta io e Giù stavamo inseguendo il nostro sogno, insieme.

#spazioautrici
Nuovo capitolo! Eheh volevamo tenervi ancora un po’ sulle spine, però siamo state brave e vi abbiamo graziate u.u
Volevamo dirvi che se volete fare due chiacchiere o dirci cosa ne pensate della FF oltre che tramite la recensione potete seguirci su Twitter:
Giù @hazzasvoice_
Cam @_ehilarry
RECENSITE RECENSITE RECENSITE.
Ok buona lettura! :)
Giù e Cam ♥

 

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Capitolo 21
*** Fuck, let's extemporize. ***


CAPITOLO 21: Fuck, let's extemporize.
GIULIA STORY
Eravamo nella merda.
L’aereo era partito, noi eravamo sul taxi, i nostri genitori sembravano non capire, i ragazzi erano al concerto.
Avevamo appena costretto l’autista a tornare indietro e a portarci al concerto dei ragazzi.
Non so perché l’avevamo fatto, alla fine non avevamo i biglietti, non saremmo comunque potute entrare. E poi con tutte le fans non saremmo riuscite a trovare quei cinque.
Eppure l’avevamo fatto.
Eppure credevamo che tutto quello non fosse successo per caso.
-Cam magari è destino! Le dissi, pensando che quella fosse l’unica motivazione credibile.
-Destino? No scusa noi stiamo viaggiando a circa 130 all’ora a Londra, abbiamo perso un aereo, non abbiamo un posto dove andare e tu pensi al destino?! Mi urlò contro Camilla.
-Eeeehi ragazza calmati un po’!
-Lo so scusa. È soltanto che.. Cosa facciamo?
-Improvvisiamo babe!


Circa mezz’ora dopo arrivammo fuori dall’Arena. Il concerto non era ancora finito, così provammo ad andare dalla sicurezza per vedere se riuscivamo a fare qualcosa.
-Mi scusi, noi siamo due amiche dei ragazzi. Non potrebbe farci entrare per favore? Loro ci conoscono. Disse Cam facendo gli occhioni dolci dolci al gorilla.. ehm al signore davanti a noi.
-Mi dispiace ragazze, ma non posso far entrare nessuno.
-Ma dai abbiamo vissuto con loro una settimana, non è possibile che non ci ha mai viste!
-Ve lo giuro ragazze, non insistete!
-Senta, King Kong, o mi fa entrare o la butto in terra.
Camilla provocò l’uomo che ci spinse fuori dalla hall dell’Arena.
-Ok grazie comunque. Dissi trascinando Camilla con me, la quale era nel bel mezzo di una crisi di nervi.
Provai a mandare un messaggio ad Harry.
‘Harry siamo fuori dall’Arena, la sicurezza non ci lascia entrare. Potete far qualcosa please?’
Passarono venti minuti e niente. Anche Camilla aveva scritto a Niall ma nessuno dei due cellulari vibrava. Sentivamo la musica e le loro voci provenire da dentro, quindi voleva dire che non erano ancora scesi dal palco.
Ad un certo punto le porte si aprirono e uscirono migliaia di fans. Noi al contrario di loro cercavamo di entrare. Arrivammo davanti al palco, dove i musicisti stavano smontando gli strumenti.
-Ehi scusate, sapete dove sono i ragazzi? Chiese Camilla al chitarrista.
-Terzo piano, a destra, in fondo a corridoio, porta rossa sulla sinistra. Nel loro camerino. Rispose il ragazzo.
-Oddio grazie mille, vi adoro! Urlai mentre mi allontanavo.
-Sì, ma voi non dovreste essere qui. Ehi aspettate. Sicurezza, ci sono due fans che sono entrate dietro le quinte!
La voce di quel ragazzo diventava sempre più incomprensibile man mano che ci allontanavamo.
-Cam, che indicazioni ci ha dato il chitarrista?
-Ah non lo so Giù, pensavo stessi ascoltando tu!
-Ma cccome? Ok secondo piano.. no aspetta, terzo! Poi..
-Sentimi, controlliamo tutte le porte e facciamo prima!
-Se preferisci..
-No non preferisco, ma è l’unica cosa da fare!
-Hai ragione. Mettiamoci all’opera, altrimenti la sicurezza ci troverà!
-Ok agente 007!
-Smettila di fare la cretina.. agente 001!

Mentre entravamo in tutti i camerini mi arrivò il messaggio di Harry:
‘Non vi muovete, veniamo a prendervi. x’
Ma lui non doveva assolutamente uscire, altrimenti sarebbe stato un casino. Loro fuori e noi dentro. Così mandai subito la risposta:
‘No non muovetevi voi! Rimanete nel camerino! Poi capirai! x’
Arrivammo davanti alla porta con un foglio su cui c’era scritto “One Direction”.
-Certo che sei furba Giù! Non potevamo le targhette?!
-Sentimi, anche tu potevi dirmelo!
-Gnè gnè gnè. Giù io busso..
-..Vai!
*toc toc*
Qualcuno urlò ‘avanti’, così noi aprimmo la porta.
-Scusate, ci mancavate già.
I ragazzi spalancarono gli occhi sbalorditi. Noi ci buttammo sul divano dove erano seduti.
-Ma come avete fatto?
-Camilla spiega tu perché io devo salutare una persona.
E mi buttai subito su Harry.
-Allora.. Siamo uscite da casa vostra, poi però per il traffico abbiamo perso l’aereo, Giulia ha minacciato l’autista di farci tornare indietro, ho quasi picchiato il tipo della sicurezza, siamo entrate, c’è tutta la vostra sicurezza che ci insegue grazie a quello stronzo del vostro chitarrista che ci ha fatto sgamare e poi vi abbiamo trovato. Simple but effective.
Eravamo in terra dal ridere quando la porta si aprì. Indovinate chi era? King Kong!
-Uuuh chi si rivede! Il mondo è davvero piccolo allora!
-Scusate ragazzi, ci sono scappate!
Cerco di difendersi l’uomo imbarazzato.
-Oh no ma loro sono con noi! Disse Louis. Io e Cam gli facemmo la linguaccia.
-Sì, loro sono le nostre fidanzate. Disse Harry indicando sé stesso e Niall.
Io e la mia migliore amica ci girammo di scatto l’una di fronte all’altra.
-Le nostre che?!

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Capitolo 22
*** We're still here. ***


CAPITOLO 22:we’re still here.
CAMILLA STORY

Si, lo aveva detto, quel piccolo tarzan coi riccioli sudati ci aveva chiamate le loro fidanzate. Io e Giulia ci fissammo con un sorriso stampato in faccia e saltammo in braccio ai nostri ‘fidanzati’.
-Ma adesso però ci spiegate cosa ci fate qui, ragazze! Ci disse Liam appena gli abbracci furono sciolti.
-Be, abbiamo avuto qualche problema con il traffico e abbiamo perso il volo. Quindi abbiamo pensato che la cosa migliore fosse tornare indietro! Spiegai io velocemente.
-E adesso siamo qui, contenti? Pensavate di liberarvi di noi così facilmente eh! Aggiunse Giulia ridendo.
-Eheh, pensavamo di essere liberi finalmente! Disse Louis, poi continuò – ma dai, siamo felici che siate qui!
-Ma adesso come farete a tornare a casa? I vostri genitori sanno cosa è successo?
Chiese preoccupato Zayn.
-Sciallo Malik, sanno tutto e hanno chiesto se possiamo restare ancora per qualche giorno con voi, almeno fino a quando troviamo un’altra collocazione. Risposi.
-Ma non c’è neanche bisogno di chiederlo ragazze, siete le benvenute! Rispose Niall, con un sorriso enorme.
Quanto era bello, cazzo.
-Adesso che si fa? Chiese Giù.
-Be, dobbiamo tornare a casa, docciarci e poi siamo tutti vostri! Rispose Harry prendendole la mano.
-Oooh perfetto!
Uscimmo dal grande edificio e ci incamminammo verso la macchina dei ragazzi che li aspettava in un parcheggio li vicino.
C’era un gruppo di fan, poco distanti dal portone di uscita e appena ci videro ci corsero incontro.
Dio, sembravano me quel giorno in cui i ragazzi erano venuti in Italia per la prima volta. Erano tutte sudate, piangevano dalla gioia e ridevano istericamente. Avevano i nomi dei ragazzi scritti sulle braccia e le magliette coi loro volti stampati sopra.
Io e Giulia ci allontanammo un po’, per lasciare che le fan parlassero coi ragazzi, ma una delle ragazzine si avvicinò a noi a testa bassa.
-Scusate.. ehm.. voi state con i ragazzi? Potreste magari farmi un autografo, per piacere?
Eravamo un pochino sconvolte. Come facevano a sapere? Non è che girava qualche foto su twitter, qualche notizia che non avevo letto?
-Ma certo cara! Risposi e firmai un pezzetto di carta bianco.
Quella ragazzina era carinissima, aveva gli occhi che brillavano, si vedeva quanto era felice di stare li.
-Sei riuscita ad avere un autografo dai ragazzi?
-No, e vedendo tutte le ragazze che stanno arrivando penso che non ce la farò.
Rispose lei, rattristandosi.
Pensai a quel 3 ottobre.
Pensai alle ragazze che uscivano da quel bar con il loro foglietto autografato, mentre io aspettavo in fila. Non ebbi mai quell’autografo. Dopo ore sotto il sole quel tizio con un megafono in mano ci disse che era tardi e che non c’era più tempo.
Capii che quella ragazza se lo meritava un autografo e le dissi di aspettare li con noi. Ci sedemmo su una panchina io lei e Giuli e aspettammo circa venti minuti. Chiacchierammo un bel po’ e quando rimasero solo due o tre ragazze vicino a loro ci avvicinammo.
Chiesi ai ragazzi di abbracciarla e di fare gli autografi e le foto con quella ragazza. Perché era quello che avrei voluto per me, quel maledetto 3 ottobre.
Salutammo la ragazzina e ci allontanammo, raggiungendo la macchina.
-Perché ci tenevi tanto a quella ragazzina Cam? Disse Niall, appena saliti sull’auto.
-Storia lunga Horan, storia lunga. Magari te ne parlerò più avanti, ma non adesso.
Diciamo che mi ero un po’ emozionata, ma mandai giù le lacrime.
Il viaggio fu breve e in un attimo fummo ancora li, di fronte a quel fantastico portone blu.
Entrammo e salimmo di nuovo nella nostra stanza.

Era fantastico stare in quella casa. Era passata solo una settimana da quando avevamo messo piede lì per la prima volta, ma ci sembrava di vivere lì da sempre.
Non sapevamo per quanto saremmo rimaste lì, quindi ci limitammo a lasciare le valigie sul pavimento, e a metterci qualcosa di comodo.
I ragazzi erano sotto la doccia quindi io e Giulia mettemmo un po’ di musica e ci sedemmo sul divano.
Scattammo una foto col cellulare e la postammo su twitter:
Aaaand we’re still here.
Era così strano trovarsi in quella situazione.
Non avevo ancora salutato per bene Niall, quindi salii di sopra e entrai in camera sua.
-Niall?
-Cam sono in doccia, due minuti e sono fuori!
-Ti aspetto.
Mi misi sul letto, con la schiena appoggiata al muro e le gambe stese.
Dopo pochi minuti Niall uscì dal bagno e venne a sedersi vicino a me.
Aveva i capelli bagnati e le guance rosse. Era perfino più bello del solito.
Mi prese la mano.
-Visto che non era la fine?
Sorrisi.
Si avvicinò sempre di più, fino a quando le sue labbra sfiorarono le mie.
Con lui ogni istante era così fottutamente perfetto.
Era passata solo una settimana da quando ci eravamo conosciuti per davvero, ma erano mesi che io lo amavo in silenzio e adesso che potevo realizzare ciò che avevo sognato da tempo, non avevo intenzione di lasciarmi scappare un’occasione del genere.
Non mi importava se andava tutto troppo veloce.
Il mio cuore batteva all’impazzata, mentre la sua mano stringeva sempre di più la mia.
Ci staccammo.
Ci fu un momento di silenzio, ma non era nemmeno più imbarazzante quando succedeva.
-Horan, scommettiamo che ti batto ai videogame?
-Ma per piacere ragazza, non ci riuscirai mai!
-Vedremo!

Corsi di sotto e mi lanciai sul divano.
-Che la guerra abbia inizio! Urlò Liam che era saltato fuori dal nulla con un joystick in mano. Ci raggiunse anche Niall che era corso giù dalle scale dopo di me e Harry che coi riccioli bagnati girava per la cucina alla ricerca di cibo.
Si prospettava una bella serata.

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Capitolo 23
*** Zio Shuster. ***


CAPITOLO 23: Zio Shuster.
GIULIA STORY

Eravamo ancora lì. Sin da quando eravamo uscite da quella casa per andarcene avevo capito che tutta questa storia, la nostra storia, non era finita.
Lasciai le valige sul pavimento della camera, Cam era andata nella stanza di Niall, così ne approfittai per farmi una doccia tranquilla. L’acqua mi scorreva sulla pelle, chiusi gli occhi e per un attimo mi lasciai andare. Lo stress e la tensione scivolarono via con le gocce d’acqua calda ed io comincia a sentirmi più rilassata e tranquilla. Feci così per altri quindici minuti circa, poi uscii e mi vestii con una tuta e la maglietta della Hard Rock di Roma. Scesi e mi trovai nel bel mezzo di una guerra di video games.
All’improvviso mi ricordai che mamma mi aveva detto di chiamarla appena avrei trovato una soluzione, così composi il mio numero di casa. L’avevo composto così tante volte che oramai mi veniva quasi spontaneo.
‘Pronto, mamma! Tutto ok?’
‘Ciao Giuli! Noi tutto bene, tu piuttosto? Risolto?’
‘Si si non ti preoccupare, i ragazzi hanno detto che ci ospitano per un altro po’!’
‘Oh, che gentili! Però io ho già contattato un mio lontano parente. Oggi quando mi hai chiamata mi è tornato in mente che proprio nei pressi di Londra abita un mio cugino di secondo o terzo grado. Ha detto che non c’è problema, potete trasferirvi da lui quando volete!’
‘Ma mamma, io non voglio trasferirmi..’
‘Su Giulia non fare la bambina. Oramai l’ho chiamato. Poi ha detto che lui lavora tutto il giorno, ha una casa grandissima quindi potreste vedere i ragazzi ogni giorno. E detto tra noi, io sono più tranquilla sapendo che non hai in casa cinque ragazzi più grandi di te.’
‘Mamma non iniziare!’
‘No ok scusa. Allora? Gli dico di passarvi a prendere?’
‘D’accordo. Digli di passare domani alle 10 di mattina. Ciao mamma, grazie di tutto.’
‘Ciao piccola, ti voglio bene!’
‘Anche io mà!’
Devo dire che l’idea non mi andava giù molto, ma forse era meglio così. I ragazzi avrebbero potuto concentrarsi di più sul loro lavoro e chissà, magari io e Cam avremmo potuto imparare meglio l’inglese e fare nuove amicizie.
Il problema ora era dirlo agli altri, ma soprattutto, a Camilla.
Andai in cucina, dove tutti stavano facendo uno spuntino.
-Ragazzi miei lo so che sono le due di mattina e che siete stanchi ma io devo dirvi una cosa importante.
-Vai, racconta.
Mi rispose Camilla.
-Io e Camilla andremo a vivere a casa di uno zio di mia mamma il quale si è offerto di ospitarci. Non è molto lontano da qui, mi pare di aver capito che abiti in Oxford Street o da quelle parti. Dissi tutto d’un fiato.
-Che cosa?!? Urlarono tutti.
-Io non vengo. Disse d’un tratto Cam.
-Cosa? Le dissi incredula.
-Ho detto che io non vengo. Dai Giù è il nostro sogno io non voglio lasciare questa casa, i ragazzi.
-Ma Cam non dista molto da qua! Potremmo venire ogni giorno e poi mio zio lavora tutto il tempo e ha una casa grandissima! Potremmo vedere i ragazzi praticamente sempre.
-Sì, ma non è come viverci insieme.

-Ti prego, non lasciarmi sola..
-Camilla secondo me dovresti andare con lei.
Intervenne Zayn alzandosi e poggiando il suo braccio sulla mia spalla.
-Non so..
-Va bè tranquilla, andrò solo io. Insomma, non ho tre anni, so cavarmela anche da sola.
Scoppiarono tutti in una rumorosa risata.
-Tu cavartela da sola? Stai scherzando, vero? Mi disse Harry.
-No, affatto. E ve lo dimostrerò.
-Mmm se lo dici tu.
Mi guardò lui con il suo sguardo misterioso.
Detto questo andammo tutti a dormire. Devo dire che ero abbastanza agitata. Alla fine non conoscevo questo zio, non sapevo nemmeno come si chiamava. Decisi di non pensarci e mi addormentai con le cuffie nelle orecchie.

*LA MATTINA DOPO*
-Haaaarry dove hai messo la mia Canon
? Imprecavo in turco. Il mio nuovo zio sarebbe arrivato a minuti ed io ancora non ero pronta.
-La smetti di urlare? Ce l’ho io. Mi avvicinai per prenderla, ma le sue labbra mi fermarono.
-Possibile che io e te ci baciamo ogni volta che perdo la macchina fotografica? Chiesi appena ci staccammo.
-Penso che dovresti perderla più spesso allora. Mi rispose facendomi quel suo sorrisetto.
Ripresa la macchina fotografica scesi le scale e sistemai le ultime cose.
Il campanello suonò ed io andai ad aprire. Mi trovai davanti un uomo sulla cinquantina e dietro di lui vidi un Mercedes parcheggiato. ‘Un montato pieno di soldi questo!’
-Ciao! Io sono Charles Johnson, ma per gli amici sono Shuster. Tu puoi chiamarmi zio Shuster.
-Ciao, io sono Giulia!

-E noi siamo Liam, Louis, Harry, Niall, Zayn e Camilla! Sentii provenire da dietro le mie spalle.
-Piacere di conoscervi! Giulia, vuoi una mano con la valigia?
-Sì grazie.
Ora mi aspettavo il povero segretario che doveva stare agli ordini del vecchietto, invece egli prese dalle mie mani la valigia e la caricò in macchina. Io salii sull’auto e salutai i ragazzi.
-Gente ci sentiamo presto, ok? E vi dimostrerò che me la so cavare. Tutti mi salutarono poi Harry venne al finestrino, si appoggiò e mi diede un bacio.
-Vero che ci vediamo tutti i giorni? Mi disse poi.
-Mi sembra ovvio!
-Perfetto amore mio.

Amore mio? So che non è una parola così strana, ma sentirmi chiamare ‘amore mio’ da Harry mi aveva provocato quei brividi che solo lui sapeva darmi. Gli sorrisi, lo salutai con un leggero bacio e partimmo.
In macchina parlai molto con zio Shuster. Avevo capito che mi sbagliavo di grosso. Non era il solito riccone viziato, anzi, era un uomo simpaticissimo, era separato da tre anni ed aveva una figlia che ogni tanto veniva a trovarlo.
Arrivati a destinazione rimasi sbalordita. Zio Shuster viveva in una villa grandissima. ‘Ma siamo sicuri che sia mio parente?’ Mi chiesi per tutto il tempo.
Mi mostrò la mia camera, mi disse di fare come se fossi a casa mia e poi uscì di casa per andare a lavorare.
Passai il pomeriggio a sistemare le mie cose. Nella stanza c’era anche un altro letto, quello che doveva servire a Camilla. Ripensai a quello che mi aveva detto e capii di averle chiesto troppo. Infondo lui è mio zio, non il suo. Lei può fare quello che vuole ed io la capisco per tutto questo.
Verso le sette di sera sentii suonare il campanello di casa e un po’ impaurita andai ad aprire.
Sulla soglia di casa trovai Camilla con la valigia in mano. Con le lacrime agli occhi la feci entrare.
-Davvero pensavi che ti avrei lasciata sola? Mi disse prima di stritolarmi in uno dei suoi abbracci che io amo.


#spazioautrici
Hei, abbiamo deciso di aggiornare prima del previsto questa volta, dato che il capitolo precedente era un po’ corto. Stanno per arrivare capitoli molto teneri, credetemi!
Ora ce ne andiamo, buona lettura e mi raccomando, RECENSITE!
Giù e Cam ♥

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Capitolo 24
*** On our own. ***


CAPITOLO 24: ON OUR OWN.
CAMILLA STORY

Non mi andava a genio l’idea di vivere da Giulia, ma dopotutto non potevo abbandonarla così. Verso le sei cominciai a sistemare le mie cose e chiesi a Harry di portarmi dallo zio Schuster, che ci aveva lasciato il suo biglietto da visita con indirizzo e numero di telefono.
Abbracciai i ragazzi e baciai Niall, poi uscii di casa e salii nella macchina di Harry.
-Lo sapete che potete venire quando volete, vero? Mi disse lui appena saliti in macchina.
-Beh, se proprio non vi diamo fastidio..
-Ma figurati!
Gli sorrisi.
Parcheggiò la macchina e mi accompagnò fino a davanti a casa dello zio.
-Ci vediamo presto Harry!
-Certo Cam.

Si allontanò.
Presi coraggio e suonai il campanello. Giulia venne ad aprire la porta e io le saltai al collo.
-Pensavi davvero che ti avrei lasciata così?
A momenti si metteva a piangere.
-Oddio Cam, grazie grazie grazie!
-Ma prego! E adesso le dispiace accompagnarmi nella mia lussuosa cameretta?
-Ma certo mademoiselle!

Salimmo le scale ridendo. Quella villa era davvero enorme.
Giulia mi accompagnò in camera e mi fece sistemare le mie cose.
Io e la mia migliore amica a Londra in una villa enorme con l’impianto stereo più grande che io abbia mai visto e un solo cd in valigia.
Be, si può immaginare come trascorremmo la serata.
Dopo aver mangiato una pizza e parlato per un po’ decidemmo di chiamare i nostri genitori.
Mia mamma era già partita per la Sardegna e praticamente mi disse che dovevo arrangiarmi. Sarebbero rimasti al mare per un mese o più, quindi io dovevo trovarmi un lavoro e aspettare che mi facessero sapere qualcosa. Era abbastanza surreale quello che stava succedendo. Era un sogno che si realizzava, si.
La mamma di Giulia le disse di fare ciò che facevo io e che avrebbe chiamato mia mamma per discutere.
Be non ci restava altro che organizzarci.
Il giorno seguente saremmo andate alla ricerca di un lavoro.
Era stata una giornata abbastanza stressante, quindi decidemmo di spegnere la musica e andare a letto.
-Notte Giù!
-Notte Cam!

Stavo per addormentarmi quando vibrò il cellulare.
Un nuovo messaggio: Nialler.
‘Ehi dolcezza, buona notte. ♥’
’Ehi biondino, sogni d’oro ♥’
Mi addormentai con un sorriso stampato sulla faccia.
Il mattino dopo la mia sveglia suonòalle otto e mezza. Andai in bagno, feci una doccia veloce e mi vestii semplicemente, jeans chiari stretti e canottiera blu, misi le mie converse bianche e dopo essermi piastrata i capelli mi accorsi che Giulia stava ancora dormendo.
Le lancia un cuscino in faccia urlando:
-Dormigliona svegliati che c’è lo Styles che ti aspettaaa!
-Styles? Come? Dove? Cadde dal letto.
Scoppiai in una sonora risata.
-Ehi! Non è divertente! Rispose lei seccata. Si trascinò verso il bagno e dopo circa mezzora ne uscì vestita e profumata.
-Pronta per la ricerca? Le chiesi.
-Prontissima! Rispose lei.
Prendemmo le borse e partimmo all’avventura.
GIULIA STORY
Io e Camilla dovevamo trovarci un lavoro a Londra, cosa non molto facile direi. Uscimmo da casa e andammo a fare colazione da Starbucks, giusto per essere attive.
Girammo tantissimi posti e sembrava che nessuno avesse bisogno di due sedicenni.
-Cam, basta. Adesso rilassiamoci e penseremo un’altra volta a trovare un lavoro. Ora ho bisogno di passare del tempo con te, tranquille.
-Hai ragione, sono sfinita.
Mi prese a braccetto e iniziammo a passeggiare tra le strade della nostra città preferita, Londra.
Ad un certo punto, mentre Camilla era al telefono con Sara, una nostra amica, lessi un cartello appeso alla vetrina di un negozio di vestiti che diceva ‘CERCASI COMMESSE’. Un’altra volta il destino era dalla nostra parte!
Raccontai tutto a Cam, quindi entrammo e chiedemmo informazioni alla commessa.
-Mi scusi, noi staremmo cercando un lavoro e abbiamo visto che voi avete bisogno di personale..
-Oddio mi avete salvata! Sono felicissima, è una settimana che cerco qualcuno! Lasciatemi i vostri numeri, vi contatterò io per dirvi quando potrete cominciare.
La donna ci fece compilare dei moduli con i nostri dati e ci salutò calorosamente.
Noi eravamo al settimo cielo! Avevamo un lavoro non troppo faticoso, nel centro di Londra, insieme.
Decidemmo di fare una sorpresa ai ragazzi e andare a trovarli a casa. Prendemmo un taxi e arrivammo a destinazione in meno di dieci minuti.
Suonammo e venne ad aprirci Niall.
-Ehi Niall disturbiamo? Gli chiesi appena realizzò chi eravamo.
-Ma scherzi? Entrate pure!
Io entrai e appoggiai la mia borsa sul tavolo in salotto, Camilla andò a bordo piscina con Niall.
-Ah Giuli, Harry è in camera sua! Mi urlò ad un certo punto il biondino.
-Ma io non..
-Lo so che volevi saperlo.
Mi disse facendomi l’occhiolino. Ok si, forse mi interessava.
Avevo passato solo una settimana in quella casa, ma sapevo perfettamente dove si trovavano le camere dei ragazzi. Così raggiunsi quella di Harry e bussai. Mi disse ‘avanti’ quindi entrai. Era girato di schiena e navigare in internet. Lo sorpresi dal dietro e lo abbracciai dandogli un bacio sulla guancia. Ebbe un sussulto dallo spavento, penso che stesse per avere un infarto!
Io ero letteralmente stesa sul suo letto a ridere. Era tenerissimo, con una mano sul petto per lo spavento e gli occhi pieni di terrore.
-Ma sei scema? Hai presente cosa vorrebbe dire uccidere d’infarto Harry Styles?
-Farei un favore a tutti penso.
Gli dissi, sapendo di averlo offeso.
-Scusa? Hai davvero osato dirlo? Ok, l’hai voluto tu. Detto questo mi raggiunse sul letto e iniziò a farmi il solletico. Dopo circa cinque minuti di tortura si fermò finalmente.
-Mi sei mancata. Mi disse.
-Ma se sono andata via ieri!
-Cazzo, un giorno è troppo!

Gli stampai un bacio sulle labbra, giusto per fargli capire quanto mi era mancato anche lui.
Rimanemmo in camera sua ad ascoltare musica e a cantare per un altro po’, poi scendemmo in cucina.
Trovai Zayn e la coppietta felice.
-Giù! Zayn venne verso di me e mi abbracciò. -Sappi che ho bisogno di vestiti quindi un giorno ho bisogno di fare shopping con la mia stilista personale.
-A me va benissimo anche oggi. Tu che ne dici?

-Prima devo chiedere il permesso. Styles, posso rubarti la tua fidanzata oggi pomeriggio?
Harry fu subito d’accordo, sapeva il rapporto di amicizia che c’era tra noi due, non avrebbe mai dubitato di Zayn.
-Gente Liam e Louis sono fuori con Danielle ed Eleanor, chi cucina? Chiese poi Niall preoccupato di rimanere a digiuno.
Camilla si offrì di preparare il pranzo e noi andammo in salotto. Niall si mise a suonare la chitarra e noi iniziammo a cantare insieme a lui. Mangiammo e poi verso le tre uscii con Zayn.
Girammo tantissimi negozi e Zayn comprò qualcosa in ognuno. Beh, in realtà anch’io feci quasi come lui.
Andammo poi in un parco e ci sedemmo su una panchina.
-Era un po’ che non passavo un pomeriggio così, Giuli. Certo, con i ragazzi ti diverti in ogni momento, ma ogni tanto ho bisogno di staccare un po’.
-Son d’accordo. Io adoro passare pomeriggi così con i miei migliori amici.
-Sappi che noi dobbiamo assolutamente uscire altre volte così, promettimelo.
-Te lo prometto, a patto che tu non flirterai con le commesse come hai fatto oggi!
-Ehi, la bionda ha fatto i complimenti al mio taglio di capelli!
-Povero Malik..
Così tra una risata e l’altra tornammo a casa.
Io e Camilla eravamo stanchissime così Harry mi accompagnò a casa e lei andò a piedi con Horan.
-Giuli io ti aspetto dentro. Mi scrisse Camilla una volta arrivata a casa.
Arrivati fuori dalla casa dello zio Harry mi mise le mani intorno ai fianchi e mi guardò.
Avevo capito che se l’era un po’ presa per il fatto che non avevo passato del tempo con lui oggi.
-Lo so scusami Harry, domani stiamo insieme tutto il tempo che vuoi. Gli dissi.
-Benissimo. Ora vai, altrimenti Camilla fa qualche casino.
-Probabile! Ci vediamo domani piccolo Hazza.
Gli diedi un bacio e si allontanò verso la macchina. Prima di entrare in casa mi chiamò, io mi girai e mi disse:
-Ehi, quella piccola qui sei tu!
Mi fece l’occhiolino e poi partì.
Camilla non era ancora arrivata così mi misi in pigiama e andai a letto. Prima però ricevetti un messaggio.
Era Zayn: ‘Buonanotte migliore amica ♥’.

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Capitolo 25
*** In his arms. ***


CAPITOLO 25: in his arms.
CAMILLA STORY
Giulia aveva passato la giornata in giro con Zayn mentre io ero rimasta a casa con Liam, Niall e Danielle.
Non avevamo fatto niente di particolare ma ci eravamo divertiti e tra risate e patatine era arrivata subito sera. Niall mi aveva accompagnata a piedi fino a casa dello zio Schuster.
Camminavamo mano nella mano canticchiando qualche motivetto sentito alla radio prima di uscire di casa.
La sua mano che stringeva la mia, le nostre dita intrecciate. E pensare che io avevo vissuto quel momento così tante volte prima di allora. Ma c’era una differenza. Non mi sarei svegliata da un momento all’altro. La stretta della sua mano non sarebbe svanita, lasciando un senso di vuoto dentro di me.
Era vero, tutto vero.
-Domani che si fa? Mi chiese dopo aver smesso di canticchiare.
-Non saprei.. Penso che Giulia uscirà con Harry e io non so..
-Se vuoi ti faccio compagnia io! Sorrise.
-Non si può dire di no a un sorriso così bello.
Mi prese il mento e lo alzò un pochino. Le nostre labbra si sfiorano.
Dio, quanto era perfetto ogni singolo momento con lui.
-Allora cosa potremmo fare? Chiese alzando gli occhi al cielo.
-Mmm film e pizza?
-Si, mi piace.
Oramai eravamo davanti al cancello della villa.
-Ok Cam, ci vediamo domani.
Lo strinsi forte. Avevo tutto il mio mondo tra le mie braccia e non avevo intenzione di mollarlo facilmente.
-Ma tutta questa dolcezza? Mi sussurrò.
-Be, ti voglio bene Niall.
-Anche io Cam.

L’abbraccio si sciolse. Un ultimo bacio e lo guardai allontanarsi sul vialetto.
Cercai nella borsa le chiavi del cancello che mi aveva dato Giulia ed entrai nella villa.
-Giuuu! Sono a casaaa!
Salii velocemente le scale.
-Buonsalvee!
Era già a letto, quindi mi sistemai anche io, mi misi il pigiama e mi infilai sotto le coperte.
Ci addormentammo subito e la notte trascorse tranquilla.
La mattina dopo quando mi svegliai Giulia non c’era già più. Trovai un bigliettino in cucina quando scesi per fare colazione.
‘lo zio è partito per un viaggio di lavoro ed io sono uscita con quel figo dello Styles. Ci vediamo stasera, ti amo. Xx Giù.’
Ok, ero sooola.
Fuori diluviava, quindi optai per un look casalingo, leggins e felpone.
Scrissi a Niall di raggiungermi appena poteva e in circa mezzoretta arrivò.
Sapevo già che sarebbe stato un pomeriggio fantastico.
Quando suonò il campanello andai di corsa ad aprire e lo abbracciai.
-Buongiorno principessa!
-Buongiorno principe azzurro.
Totalmente persa nei suoi occhi.
Fuori continuava a piovere e lui sembrava un pulcino bagnato. Gli portai una salvietta così si asciugò un po’.
Ordinammo la pizza e decidemmo che film guardare.
-Io opterei per uno sdolcinato film d’amore.. disse lui, con una voce alquanto femminile.
-E io voglio un film d’azione, con gli spari! Bum bum bum! Risposi io col vocione.
Scoppiammo a ridere.
-Che ne dici di The Hunger Games?
-Dico che si!

Ci lanciammo sul divano e ci godemmo il film e la pizza.
Ogni singolo istante con lui era speciale.
Era il mio posto quello, tra lue sue braccia. Lo avevo sempre saputo.

#spazioautrici
Macccciao! Scusate se vi abbiamo fatto aspettare tanto, ma la scuola si fa sentire uu
In compenso abbiamo messo due capitoli nuovi!
Speriamo vi piacciano!
Un bacione,
Giù e Cam ♥

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Capitolo 26
*** Dorme un po' di meno chi ama un po' di più. ***


CAPITOLO 26: Dorme un po’ di meno chi ama un po’ di più.
GIULIA STORY:

Il mio cellulare vibrò, lessi l’ora e mi accorsi che erano le sei meno un quarto. Mi ritrovai sette messaggi di Harry in cui mi diceva che era sotto casa mia e di scendere al più presto, così mi affacciai al balcone e vidi la sua macchina parcheggiata nel vialetto.
-Giù, sbrigati a scendere, è mezz’ora che ti aspetto!
-Beh scusami se io la notte dormo! Comunque non posso uscire senza il permesso di zio Shuster.
-Oh, ti prego. Vorresti farmi credere che hai paura di infrangere le regole?
Sapeva perfettamente quanto mi dava fastidio quando mi prendeva in giro così e sapeva anche che io non gliel’avrei data vinta.
-Dammi il tempo di vestirmi.
Detto questo chiusi la finestra, ma ebbi il tempo di vedere l’espressione di soddisfazione sul volto di Harry. Misi dei jeans e un maglioncino blu con le converse blu elettrico.
Lasciai un biglietto per Cam in modo che quando si sarebbe svegliata e non mi avrebbe vista nel letto non si sarebbe preoccupata. Lentamente uscii dalla mia camera e passai fuori dalla camera dello zio per non farmi sentire, anche se mi ricordai più tardi che era partito per un viaggio. Poi scesi le scale e attraversato il salotto presi le chiavi e uscii di casa. Mi sentivo tanto una spia in uno di quei film di agenti segreti!
-‘giorno signorina! Mi disse dandomi un bacio sulla fronte.
-Tu hai dei seri problemi! Risposi subito.
Mi fece salire in macchina e mi portò nel centro di Londra. Parcheggiamo ed entrammo in un condominio.
-Dove mi stai portando? Chiesi.
-Vedrai tra poco. Così mi prese la mano e iniziammo a salire le scale. C’erano all’incirca venti rampe e arrivai in cima stremata. Harry stranamente non sembrava esserlo.
-Sei sicuro che possiamo stare qui?
-No.
Rispose come se la cosa non gli importasse minimamente.
Tramite una porticina in cui passammo entrambi per miracolo ci ritrovammo su una terrazza enorme.
Ci avvicinammo alla ringhiera e per qualche secondo rimasi senza fiato. La vista di Londra di notte da lì era incredibile. Le migliaia di luci delle case. I fari delle auto e dei milioni di autobus rossi che sfrecciavano sulle strade. Gran parte dei monumenti e dei grattacieli erano illuminati. Riuscivamo a vedere ogni cosa da lì e per un attimo ebbi la sensazione di avere Londra dentro di me. Sentii che niente mi era ignoto perché da quella posizione avrei potuto scovarlo e osservarlo. Guardavamo le case e in ognuna vedevamo una storia diversa, persone diverse con sogni diversi. Tutto era sotto i nostri occhi e non ci eravamo mai sentiti meglio prima d’ora.
D’istinto presi Harry tra le mie braccia e chiusi gli occhi stringendomi a lui. Lui iniziò a sussurrarmi nelle orecchie il testo di Believe di justin e mi vennero i brividi.
-Cause everything starts from something, but something would be nothing, nothing if you heart didn’t dream with me.Rimanemmo così per altri minuti, cullati da quella canzone.
-Tutto questo è spettacolare. Londra, questo posto, tu..
-Noi.
Continuò.
Stava per dire qualcos’altro quando sentimmo qualcuno salire le scale.
-Dev’essere il padrone!
-Come..?
Andammo a nasconderci dietro un tavolo mezzo rotto. In effetti niente su quella terrazza era intatto, ma era quello che la rendeva speciale. Sentimmo la porticina da dove eravamo entrati aprirsi. L’uomo si guardò in giro come se stessa cercando qualcosa.
-Dammi la mano e seguimi. Mi disse Harry. Scappammo giù per le scale, ma l’uomo ci vide e iniziò a rincorrerci. Continuammo a scappare anche dopo essere usciti dall’edificio, passando per le strade della città. Sapevamo che l’uomo aveva smesso di rincorrerci due isolati prima, ma noi continuavamo a correre e a ridere con l’aria calda di Londra che ci veniva addosso. Ad un certo punto ci fermammo e scoppiammo a ridere. Era stato fantastico!
Oramai erano le sette e mezza circa, così Harry mi portò a fare colazione in un bar nel centro di Londra. Era tutto molto in stile “british” e mi piaceva l’atmosfera tranquilla che c’era. Non c’era molta gente e la radio stava trasmettendo una canzone di Ed Sheeran. Ci sedemmo e ordinammo entrambi cappuccino e brioches.
-Hei ma come conoscevi quella terrazza? Continuavo a chiedermelo da quando avevamo oltrepassato quella porticina.
-Vado sempre lì quando ho bisogno di tranquillità. Di solito sono sempre solo, James sarà rimasto sorpreso di vedermi con te! Disse ringraziando la cameriera che aveva appena appoggiato la nostra colazione sul tavolo.
-James?
-Sì, l’uomo che ci ha rincorso! Lo fa ogni volta e non riesce mai a prendermi, sa che sono io e che vado lì solo per rilassarmi, non capisco perché si ostini a seguirmi.
Finimmo di fare colazione, pagammo e uscimmo.
Il sole stava sorgendo e tutte le luci che avevamo visto quella notte erano sparite.
-Che ne dici di andare a riprendere la macchina e fare un giro? Mi disse.
-Ci sto!
Tornammo al quel condominio e salimmo in macchina. Notai che James era sul balcone così lo feci vedere a Harry che suonò il clackson e gli urlò: -Alla prossima James! Poi partimmo. L’uomo disse qualcosa ma non lo sentimmo.
-Nonono non ci siamo. Dissi appena mi accorsi che mancava qualcosa.
-In che senso? Mi disse preoccupato.
-In questo senso. Accesi la musica e abbassai il finestrino in modo che l’aria potesse entrare.
-Ora ci siamo.
Styles rideva come un matto. Era bellissimo!
Girammo tutta la mattinata in macchina. Mi portò a vedere delle città lì vicino e a vedere i teatri in cui si erano esibiti.
Mi piaceva andare in macchina con lui perché cantavamo, ci prendevamo in giro e ogni tanto smetteva di guardare la strada e mi baciava, diceva che alla macchina serviva la benzina e a lui i miei baci e io come una bambina sorridevo e arrossivo.
Verso l’una ci fermammo a mangiare in un ristorante cinese.
-Hai mai mangiato cinese? Mi chiese.
-No, mai.
-Vedrai che buono!

Entrati nel locale ordinò per entrambi e dopo un quarto d’ora arrivò tutto. L’aspetto non era male e nemmeno il gusto. Il problema era usare le bacchette. Io mi sentivo in imbarazzo perché tutti lì dentro erano capaci ed io ero impedita. In qualche modo riuscii a mangiare, ma avevo lo stomaco sotto sopra.
Risalimmo in macchina e tornammo a casa. Nel tragitto ebbi un po’ di nausea, ma cercai di non farci caso.
Arrivati a casa trovammo Camilla e Niall a che guardavano un film così prendemmo una coperta e ci unimmo a loro.
Continuavo ad avere la nausea e andai in bagno. Vomitai e mi promisi di non mangiare più cinese per il resto della mia vita. 

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Capitolo 27
*** An irish, strange night. ***


CAPITOLO 28: An Irish, strange night.
GIULIA STORY:

Arrivate a casa one direction Zayn ci invitò subito a uscire. Ovviamente acconsentimmo all’istante.
-Giu vero che mi aiuti a scegliere i vestiti? Vero?Mi chiese Harry.
-Due secondi e arrivo Hazza!
Così lui salì le scale e andò in camera.
Liam e Danielle salirono in camera e io rimasi con Lou, El e Zayn. 
-Ragazzi, stasera voglio divertirmi davvero tanto e devo farvi conoscere una persona! Ci annunciò Zayn.
-Chi? Chi? Chi?Chiesi subito curiosissima.
-Vedrai stasera, cara la mia Giu! 
-Puah, fanculo Malik!
Dissi e me ne alzai per aiutare quell’impedito del mio ragazzo.
Salendo le scale sentii qualcuno discutere: erano Liam e Danielle.
-Devi sempre fare storie quando si tratta di uscire con noi! Se fossero stati i tuoi amici ballerini a chiederti di uscire non avresti esitato a dire di si. Ti prego, basta Dan! 
-Bhe, scusami se i “ miei amici ballerini” sono più interessanti di due fan adolescenti.
-Danielle, lo sai che loro non sono come tutte le altre.
-No, non lo so Liam. Ultimamente non so più nemmeno come stai. Tra noi due si è creato un muro da quando sono arrivate loro. Sei il io fidanzato prima di essere il loro idolo. Mi manca il mio Liam James Payne.
-Che fai?
Mi sentii dire da dietro le spalle. 
Era Harry che mi stava cercando.
-Niente, stavo venendo da te! 
-Si, come no. Primo la mia porta è dall’altra parte del corridoio, secondo stavi origliando fuori dalla porta di Payne.
Mi disse ridendo e abbracciandomi.
-Ora vieni che ho bisogno di te!
-Come sempre oserei dire! 
-Zitta!
E mi trascinò in camera sua.
Dopo averlo aiutato a vestirsi ed esserci preparati partimmo verso l'irish pub che ci aveva consigliato Niall.
Io ero in macchina con Harry, Zayn, Danielle e Liam e gli altri erano nella macchina di Lou, tranne Niall che ebbe un imprevisto e ci disse che ci avrebbe raggiunto dopo. In macchina Zayn ci disse che era già stato in quel locale con Niall una sera e che più tardi si poteva ballare, bere e divertirsi. Giusto quello che noi volevamo!
Arrivammo al pub e prendemmo un tavolo tutti insieme. Io ero tra Harry e El. C’era una band che suonava e devo dire che era piacevole mangiare con la loro musica. Iniziarono a portarci patatine e piatti irlandesi.
-Speriamo che il cibo irlandese non ti faccia lo stesso effetto del cinese. Mi disse Harry ridendo appena iniziammo a mangiare.
-Già, speriamo! Gli risposi dandogli una pacca sulla spalla.
Durante la cena notai che Liam e Danielle non erano seduti vicini e non parlavano mai. Forse non avevano ancora sistemato le cose dopo la lite di oggi pomeriggio a casa. Decisi di non impicciarmi nelle loro faccende e di pensare ad altro, anche se mi faceva male vedere due dei miei migliori amici stare male.
-Buoooona questa birra! Mi disse Camilla. Da quando eravamo arrivati non aveva smesso di bere e nonostante fosse ancora presto era già abbastanza allegra.
-Cam, cerca di controllarti. Le dissi, anche se vederla ubriaca era molto divertente!
Verso le nove e mezza iniziò ad arrivare molta gente e il locale si riempì. Harry mi prese la mano e mi portò in pista a ballare.
-Harry io non sono capace di ballare queste musiche!
-Nemmeno io, e tantomeno la gente intorno a noi, quindi fregatene!
In effetti, guardandomi in giro notai che tutti ballavano come volevano, allora mi lasciai andare e ballai con il miglior ballerino del mondo.
Poco dopo si unirono a noi anche Louis ed Eleanor. Ci stavamo divertendo davvero tanto con balli di gruppo, balli a coppie e altro. Lou conduceva tutte le danze e tutta la gente seguiva quello che faceva lui, compresi io, El e Harry.
-Harry io vado un attimo a sedermi, mi fanno male i piedi.
-Vengo anche io, sto crepando di caldo!

Quella sera avevo messo i tacchi e ora mi facevano malissimo.
Andammo a sederci al nostro tavolo e ci facemmo portare due birre. Eravamo intenti a guardare Tommo mentre faceva una gara di ballo con un tizio quando arrivò Zayn e ci chiese di seguirlo.
-Vi devo presentare una persona, ragazzi! Era felicissimo, continuava a sorridere mentre camminava.
Io ed Harry ci guardammo con un’espressione interrogativa, non capendo la situazione e il motivo di tutta la sua felicità. Chi voleva presentarci? 
Ci dirigemmo verso il bancone dove servivano da bere e vidi sedute a bere qualcosa le Little Mix, la band inglese che aveva partecipato ad X-Factor l’ultimo anno. Una di loro si alzò, venne verso di noi e mise un braccio intorno alla vita di Zayn che subito ricambiò.
-Ragazzi, lei è Perrie, la ragazza con cui esco da un po’ di tempo.
Harry aveva già avuto l’occasione di conoscerla in precedenza quando si erano esibiti ad X-Factor o alle varie feste e le fece un cenno con la testa. Io le porsi la mano e mi presentai.
-Piacere, io sono Giulia! Lei ricambiò la stretta di mano.
-Piacere, Perrie!
Devo dire che era una bella ragazza, aveva un bel sorriso e mi piaceva il suo stile.
Perrie se ne andò subito e noi tornammo al nostro tavolo con Zayn.
-Allora, cosa ne pensate ragazzi?
-Beh io non la conosco quindi non posso dirti molto, ma dal primo impatto mi sembra una ragazza simpatica.
Risposi. Zayn sorrise e mi diede un abbraccio.
-Speravo che ti piacesse Giù! Harry?
-Lo sai quello che penso di lei, Zayn.
-Giusto. Va bè io torno da lei ragazzi, se avete bisogno di qualcosa sapete dove trovarmi!
-Certo Zayn, ci vediamo dopo!
Gli dissi mentre lo guardavo tornare da Perrie. Non avevo ancora capito cosa intendeva Harry con quella frase.
In quel momento Niall entrò nel locale. –Beeeella gente! Tutto ok? Dov’è Camilla?
-Ehi Niall finalmente sei arrivato! Qui tutto apposto. Tu? Comunque non vedo Camilla da un po’, penso sia con Liam e Danielle.
-Ok grazie a dopo!
E in men che non si dica si buttò in pista a ballare e a cercare Cam.
-Giù io esco un attimo, mi manca l’aria qui dentro. Mi disse Harry.
-Sicuro di stare bene?
-Si si tranquilla.
-Okay allora io vado a cercare Camilla!
Gli diedi un bacio sulla fonte e mi alzai.
Girai per tutto il locale e alla fine trovai Niall in un angolo con gli occhi lucidi.
-Ohi Niall che succede?
-Guardala. Con lui si diverte di più, non mi ha nemmeno salutato.
E mi indicò Cam seduta a un tavolo con Liam. Attorno a loro c’erano bicchieri e bottiglie vuote, ed erano davvero molte.
-Niall sono entrambi ubriachi fradici, non sanno quello che fanno, non prendertela. E lo abbracciai per fargli capire che gli ero vicino.
-Giuli come faccio a non prendermela vedendo che la persona a cui tengo di più al mondo non mi degna di uno sguardo?
-Hai ragione, ora li portiamo a casa entrambi. È meglio per tutti.

Andai verso di loro e li staccai da tutti quei bicchieri.
-La festa è finita, si torna a casa.
I sorrisi sui loro sguardi scomparirono e continuavano a lamentarsi mentre li portavo fuori dal locale. Louis ed Elanor ci videro e capendo la situazione ci seguirono. I ragazzi tornarono a casa, mentre io andai a vedere dov’era Harry.
All’interno del locale la gente era ubriaca marcia, gente che ballava, beveva, si rinchiudeva nei bagni con la propria fidanzata. Di tutto e di più. Non vedendo Harry iniziai a preoccuparmi.
Uscii dal locale e per fortuna lo trovai nel parcheggio, appoggiato alla macchina. Gli corsi incontro e lo abbracciai. Ora ero tranquilla.
-Giù che è successo? Mi disse stringendomi tra le sue braccia.
-Un casino, ora voglio solo andare a casa.
-Aspetta, prima devo fare una cosa, non ce la faccio più.
Mi prese i fianchi e mi spinse contro la sua auto. Si avvicinò a me e mi baciò con forza. Le sue labbra soffici si appoggiarono sulle mie e le nostre lingue iniziarono a rincorrersi. Mi mancava quella sensazione nello stomaco. Io incrociai le mani dietro al suo collo e continuai a baciarlo. Nessuno dei due avrebbe voluto smettere, ma volevamo andare a casa così ci staccammo e sorridendo salimmo in macchina.
Io ero stanchissima così mi addormentai durante il tragitto. Arrivati a casa sentii Harry che mi prese in braccio e mi portò in camera sua. Mi appoggiò sul letto e mi diede un bacio dolce sulle labbra.
Quella notte dormimmo abbracciati, l’uno sognando l’altro.  
 
#spazioautrici
Potrete mai perdonarci per aver fatto passare tutto questo tempo? Abbiamo avuto degli imprevisti, ma ora eccoci qui di nuovo! Come ogni volta che passa molto tempo, metteremo tre nuovi capitoli! Mi raccomando RECENSITE!
Grazie mille, bye.
Giù e Cam

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Capitolo 28
*** This will be the time we’ll look back on. ***


CAPITOLO 27: this will be the time we’ll look back on.
CAMILLA STORY:
Harry e Giulia si unirono a noi giusto in tempo per vedere la fine del film. Una volta tolto il dvd dal lettore restammo ancora un po’ appollaiati sul divano a fare zapping. Io tra le braccia di Niall e Giulia tra le braccia di Harry, ovviamente.
Verso le due e mezza spegnemmo la tele , ma non avevamo idea di cosa fare. I due piccioncini sparirono un attimo, quindi io e Niall restammo soli in salotto.
-Che facciamo oggi pomeriggio?Chiesi passando una mano tra i suoi capelli.
-Coccole coccole coccole! 
Si avvicino fino a quando le nostre labbra si sfiorarono. Mi staccai.
-Da quando tutta questa tenerezza Horan?
-Io sono sempre tenero!
-Mmm vero!
 
Gli stampai un altro bacio e mi alzai dal divano, attraversai il salotto e raggiunsi la finestra che dava sull’enorme giardino della villa.
Scostai la tenda gialla che copriva il vetro. Fuori il tempo era ancora abbastanza brutto, ma stava smettendo di piovere.
Mi incantai a guardare le gocce di pioggia posate sulle foglie del grande albero sul lato destro del giardino.
In mezzo al prato c’era anche un palchetto di legno verniciato di bianco, proprio come in tutti i film.
Sul retro della villa c’era una bellissima piscina che si vedeva dalla finestra della mia camera.
Le mani calde di Niall mi riportano alla realtà, ma le sue labbra sul mio collo mi mandarono subito in paradiso.
Mi girò lentamente continuando a baciarmi e mordermi il collo. Poi quando il suo sguardo trovò il mio scattò un sorriso sul suo volto e prima ancora che potessi accorgermene le nostre bocche erano unite, le nostre lingue si stavano rincorrendo.
Non sapevo per quanto ancora avrebbe resistito il mio cuore, che nel giro di tre minuti aveva aumentato vertiginosamente il numero di battiti.
Avevo già baciato altri ragazzi in Italia, ma non si potevano paragonare a lui.
Come mi faceva sentire, le emozioni che mi faceva provare.. nessuno era mai riuscito a farmi stare così bene.
Restammo abbracciati davanti alla finestra sussurrandoci parole dolci fino a quando sentimmo Harry e Giù scendere le scale.
-Che ne dite di preparare qualcosa per merenda? Urlò Giù prima ancora di arrivare in salotto.
-Perché no?Rispose Niall, mostrandomi uno dei suoi sorrisi migliori.
-Io non ho molta voglia, vi faccio le foto!Dissi io.
Mi era sempre piaciuto scattare fotografie, ma i miei non avevano mai avuto abbastanza soldi per comprarmi una macchina fotografica decente, quindi ogni tanto sparivo nei boschi vicino a casa mia con la Nikon di mio zio e mi divertivo un mondo.
Mio zio, i miei cuginetti.. non ci avevo ancora pensato, ma mi mancavano molto.
Con questi pensieri che mi frullavano in testa salii le scale fino alla nostra camera, presi la macchina fotografica di Giulia e tornai di sotto.
Niall, Harry e Giulia si erano già messi all’opera e devo dire che erano tre soggetti perfetti per le mie foto.
Prepararono delle specie di crepes, e non erano niente male! Niall me ne preparò uno a forma di cuore. La tenerezza di quel ragazzo mi stupiva sempre di più.
Finimmo la nostra merenda e ci trovammo seduti attorno al tavolo della cucina a parlare di prima che ci conoscessero.
-Eravate quelle fan da ‘oh li stupro’ o da ‘li amo più della mia stessa vita’ ?chiese Harry curioso.
-Principalmente da ‘li amo più della mia stessa vita’ ma ogni tanto siete da stupro, lasciatevelo dire. Risposi sorridendo.
-Cami vedi di non stuprarmi eh!
-Tranquillo biondino, ci andrò piano con te.
Risposi facendogli l’occhiolino.
Scoppiammo tutti e quattro in una sonora risata.
Harry sembrava davvero interessato –E siete mai andate in tweet limit per noi? 
-Stupido ragazzo, non puoi immaginare quante volte!Rispose Giù ridendo.
Oramai erano le cinque e dopo aver risposto ad altre assurde domande, i ragazzi ci invitarono a cena da loro.
-Dopo cena potremmo fare un giro per qualche pub. Propose Harry.
-Perfetto, allora noi andiamo a prepararci.
Scegliemmo velocemente cosa mettere e in un quarto d’ora eravamo pronte. Giulia indossava un vestitino blu lungo fino al ginocchio e gli stivali marroni, io invece avevo una canottiera bianca e una gonna nera stretta a vita alta. Passai cinque minuti a guardare le scarpe col tacco, ma alla fine decisi di mettere le converse bianche, evitando innumerevoli figure di merda. Legai i capelli in una treccia che lasciai cadere sulla spalla sinistra. Giuli ci scattò una foto e la postò su twitter: Ready to go! heart
Un velo di trucco e scendemmo di sotto dove i ragazzi ci stavano aspettando.
-Bene, possiamo andare.Disse Harry aprendo la porta. Ci incamminammo verso casa One Direction.
Ridendo raggiungemmo il portone blu ed entrammo in quella che oramai consideravamo casa nostra.
Louis, Eleanor, Liam, Danielle e Zayn erano in salotto a guardare la tele. Ci accolsero come sempre con un sorriso enorme.
-Be, si festeggia stasera? 
Dj Malik stava per tornare all’attacco.

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Capitolo 29
*** As long as you love me, we could be starving, we could be homeless, we could be broke. ***


CAPITOLO 29: As long as you love me, we could be starving, we could be homeless, we could be broke.
CAMILLA STORY
Il sole mi colpì il volto e mi svegliai di colpo. Cercai di spostare la testa dal cuscino ma il dolore me lo impedì. Le tempie mi facevano malissimo e la stanza girava lentamente. 
Appoggiai una mano sulla fronte e mi alzai faticosamente. Indossavo solamente una maglietta larga evidentemente di Niall o Liam, non ero abbastanza sveglia per capire.
Ricordavo bene la sera prima, io e Liam avevamo riso moltissimo ma avevamo cercato comunque di non bere troppo. Eravamo usciti un attimo dal locale irlandese dove eravamo con tutti gli altri perché mi ero accorta che c’era qualcosa che non andava. Danielle era sparita subito dopo cena e lui sembrava abbastanza arrabbiato.
Eravamo rimasti fuori per circa un quarto d’ora e lui no aveva smesso di parlare per un secondo. Mi aveva raccontato tutto quello che era successo, un litigio assurdo tra loro due e il modo in cui lei trattava me e Giu che lo infastidiva. 
Ricordavo benissimo di averlo abbracciato alla fine e di avergli detto: adesso noi torniamo li dentro e ce la spassiamo. Chiudi un attimo fuori i pensieri e stai tranquillo. 
Ricordavo le sue parole: 
-Grazie Cami, grazie per esserci.
Tornati dentro trovammo un unico tavolo vuoto che era pieno di bottiglie e bicchieri di birra e ci sedemmo li.
Da quel momento in poi i ricordi erano un po’ più sbiaditi, ma ero sicura di non aver esagerato.
Poi gli altri erano venuti a prenderci e ci avevano portato a casa velocemente, non avevo capito perché.
Mi alzai dal letto, la testa piano piano stava smettendo di girare e iniziavo a sentirmi un pochino meglio.
Scesi dal letto e raggiunsi lo specchio che era appeso sulla parete destra della camera. Mi specchiai: avevo un aspetto orribile. Capelli in aria e mascara colato. Feci un cucù a caso e mi guardai il collo. Sorrisi senza nemmeno accorgermene per il succhiotto che Niall mi aveva lasciato il giorno prima. 
Niall.
Ero in camera sua. ma lui non c’era. E non ricordavo di averlo visto nemmeno la sera prima. 
Era molto strano. 
Scesi di sotto barcollando un po’ e arrivai in salotto dove trovai Harry seduto sul divano che guardava la tele.
Arrivai dietro di lui e gli misi una mano tra i ricci.
-Ehi Cam!Mi mostrò uno dei suoi sorrisi perfetti.
-Niall?Risposi con un verso.
-Penso stia facendo la doccia! 
-Ok, grazie, torno su allora.

Risalii le scale e vidi un pollo con un asciugamano intorno alla vita che attraversava il corridoio.
-Ehi!Dissi cercando di attirare la sua attenzione.
Si girò e mi guardò con uno sguardo che non avevo mai visto sul suo viso.
Non rispose e si avviò verso la sua camera.
Oddio, avevo fatto qualche cazzata, ne ero certa.
Aspettai un attimo poi lo raggiunsi e entrai in camera preoccupata.
Era seduto sul letto in mutande con una maglietta verde addosso.
-Niall, che c’è?
-Che c’è? Che c’è? C’è che ieri sera ti sei ubriacata e te la sei spassata con Liam mentre io sono rimasto in disparte a guardare. Ecco che c’è.
Rispose lui arrabbiato mentre cercava di infilarsi i pantaloni grigi della tuta.
Ero senza parole. Forse la sera prima non lo avevo considerato molto, lo riconoscevo, ma l’ultima cosa che volevo era farlo stare male.
-Niall, no..
-No cosa Cam? Hanno visto tutti come hai riso, come ti sei divertita con lui. Sono arrivato e non mi hai neanche cagato.
-Niall non ti ho visto arrivare! Liam ha litigato con Danielle e ho pensato che la cosa migliore da fare fosse stargli vicino.. 
-Quanto vicino?
-Niall pensi davvero che io ti abbia tradito con Liam?
-No, io non voglio pensarci.
-Ma non pensarci proprio! Niall, non lo farei mai. Io voglio solo te.
-E io solo te.
-E allora perdonami per ieri sera e smettiamola di discutere.
Si calmò e nei suoi occhi rividi il Niall di sempre. Mi sorrise
-Be, adesso dovrai farti perdonare.
-Ah si?
-Il problema è come..
disse lui ridendo.
-Be io avrei un idea..
Lo raggiunsi sul letto , mi misi sopra di lui e lo baciai.
-Be, mi sembra un ottimo modo per farti perdonare ragazza. 
Disse lui mettendomi le mani sui fianchi.
Restammo a farci le coccole fino a quando Louis venne a chiamarci per una riunione di famiglia. 
Passai dalla camera per mettermi un paio di pantaloncini e scesi si sotto giocherellando con le mani di Niall.
Harry, Liam, Zayn, Louis e Giu erano seduti in salotto attorno al tavolino e parlavano tranquillamente di cosa fare nel pomeriggio.
-Giretto sciallo?Propose Liam.
-Io ci sto! Dissi convinta. Avevo voglia di uscire e avevo bisogno di comprarmi qualche vestito nuovo.
-Bene, siamo d’accordo? Alle tre pronti!Disse Malik con un sorrisone.
Erano le dieci e mezza quindi decisi di salire per farmi una doccia e sistemarmi un po’. Niall mi seguì e restò ad aspettarmi in camera mia, cioè nella camera degli ospiti dove io e giulia eravamo rimaste la settimana precedente.
Uscita dalla doccia, con una salvietta legata sopra al seno (che non c’è) mi resi conto che non avevo vestiti da mettermi se non quelli della sera precedente, quindi dal bagno urlai a Niall di prestarmi qualcosa di suo.
Pochi minuti dopo fu di ritorno con una maglietta bianca e un paio di pantaloncini da calcio verdi. Uscii dal bagno in mutande e reggiseno e mi vestii velocemente per non farmi vedere troppo da Niall.
Soliti problemi col mio stupido corpo.
Il biondo era seduto a gambe incrociate sul mio letto e lo raggiunsi mettendomi anche io a gambe incrociate di fronte a lui.
Mentre lui mi spiegava cosa voleva comprarsi il pomeriggio, io mi sistemavo i capelli bagnati in una treccia che lasciai cadere davanti sulla sinistra.
Niall notò il livido che mi aveva lasciato sul collo.
-Cazzo, sono un vampiro Cam! 
-Ahahah tranquillo, mi vai bene anche vampiro!
-Davvero?
-Certo Niall..
Gli stampai un bacio.
-Ti va di accompagnarmi a casa dello zio dopo pranzo? Così mi vesto decentemente. Gli chiesi quando le sue labbra furono distanti dalle mie.
-Certo Cam. Rispose col suo magnifico sorriso.
Mi allontanai un po’ per riuscire an appoggiare la schiena allo schienale del letto.
Fissai un attimo quel ragazzo. Il mio ragazzo. 
Era così perfetto, non c’era niente di sbagliato in lui.
-Ma Horan, lo sai che sei davvero bello? 
Arrossì.
-Smettila Cam, quella sei tu.
Venne a sedersi di fianco a me mi prese una mano.
-Adesso che facciamo fino all’ora di pranzo? Chiesi.
-Ti va di ascoltare un po’ di musica? 
-Siiiiii! Però aspetta, io sono scomoda così. 
Mi sdraiai e lui fece lo stesso, poi tirò fuori il suo iphone e le cuffiette. 
Restammo li, abbracciati con le cuffie nelle orecchie, la voce di un canadese che scaldava il cuore a entrambi, le mani intrecciate.
‘As long as you love me we could be starving, we could be homeless, we could be broke. As long as you love me I’ll be your platinum, I’ll be your silver, I’ll be your gold.’
Lui che cercava di scattarci una foto decente da postare su instagram, io che nuotavo nei suoi occhi blu.
Persi insieme in quell’ attimo stupendo, un attimo che speravo non finisse mai.

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Capitolo 30
*** Let me be your hero. ***


CAPITOLO 30: Let me be your hero.
GIULIA STORY
La mattina venimmo svegliati da Zayn che saltava sul letto.
-Ragazziiii forza alzatevi, riunione di famiglia!
Io mi tirai la coperta sopra le orecchie e continuai a dormire, nascondendo la testa tra le braccia di Harry, innervosito anche lui dalla sveglia di Zayn.
-Zayn vattene. Gli disse spazientito.
-Costringimi a farlo! Disse Malik ridendo cercando di provocarlo.
-Inizia a scappare! Urlò Harry alzandosi dal letto e iniziando a rincorrerlo per la casa. Io rimasi ancora tra le lenzuola bianche profumate di Harry. Tutto aveva il suo profumo lì ed io stavo da Dio.
Le urla dei due che correvano per tutta la casa rimbombavano nelle mie orecchie e oramai era impossibile riaddormentarsi, così decisi di alzarmi e scendere dagli altri. Indossavo soltanto una maglietta verde di Harry ed ero talmente assonnata che non mi vestii nemmeno. In salotto c’erano tutti tranne Cam e Niall che arrivarono subito dopo.
Avevamo deciso di andare a fare shopping per Londra nel pomeriggio e dopo la riunione di famiglia rimanemmo solo io ed Harry nel salotto. Lui era sdraiato comodamente sul divano bianco in pelle ed io ero seduta sulla poltrona. Di getto andai a sdraiarmi sopra di lui stampandogli un bacio sul collo.
-Heeeei non ti ho ancora dato il buongiorno Styles!
-Buongiorno principessa!
Mi disse dandomi un bacio dolce e passionale.
Harry mi fece spazio vicino a lui e iniziò a giocare con i miei capelli. Rimanemmo circa cinque minuti in silenzio abbracciati, nessuno dei due voleva rompere l’atmosfera che si era creata.
Ad un tratto Harry si alzò e andò a prendere un film da guardare e lo infilò nel lettore DVD. Tornò da me con uno dei suoi sorrisi stampati in faccia e si sdraiò di nuovo. Nemmeno nei sogni tutto era così perfetto. Ebbi un brivido di freddo così cercai di alzarmi, ma Harry fu più veloce di me e mi impedì di alzarmi chiudendomi tra le sue braccia.
-Dove credi di andare bella mia?
-Voglio solo andare a prendere una coperta, ho freddo!
Dissi senza opporre resistenza alla sua presa, ovviamente.
-Ci sono io per questo! E detto ciò mi strinse ancora di più a sé ed io appoggiai la mia testa nell’incavo tra il suo collo e la spalla, più felice che mai.
Passò un’ora e mezza tra carezze e baci e verso l’una Liam ci chiamò per informarci che era pronto il pranzo.
Ci alzammo e andammo in cucina dove tutti erano già seduti a tavola. Io ero davvero affamata e mangiai velocemente il pollo squisito di Liam.
-Complimenti Liam, è uno dei piatti più buoni che io abbia mai mangiato. Mi complimentai con lui che ricambiò il complimento con un sorriso fiero.
-Sì, sono completamente d’accordo. Aggiunse Niall.
-Non avevamo dubbi, amico! Disse Louis ridendo. Scoppiamo tutti in una risata, compreso Niall che con il suo sorriso faceva più luce del sole che entrava dalla finestra.
Dopo pranzo decisi di andare un po’ a sdraiarmi in camera di Harry. Mi guardai un po’ in giro. C’erano mensole con foto di lui con la sua famiglia, con sua mamma, sua sorella e altre con i ragazzi. Nella cornice più grande c’era la foto di lui e Louis che avevano scattato quando si incontrarono per la prima volta dietro le quinte di X-Factor. Un sorriso mi apparve sul volto. Amavo Larry Stylinson più di ogni altra cosa.
C’era una libreria con decine di libri e dei cd sparsi, pronti per essere usati ogni qualvolta servivano.
A un certo punto vidi qualcosa di bianco sporgere da sotto una pila di cd. Incuriosita andai a vedere e quando l’ebbi tra le mani rimasi shoccata. Era la mia lettera, la lettera che gli avevo scritto prima di partire. Notai che non era stata aperta, perché il retro era ancora intatto. Lasciai la lettera sulla scrivania e andai sul letto. Tirai le gambe al petto e iniziai a pensare per quale motivo Harry aveva deciso di non aprirla. Magari non gli interessava, o magari non voleva più pensare a me, l’avrebbe fatto stare male. Tutti quei pensieri mi fecero cadere in un sonno profondo.

HARRY’S POV:
Dopo pranzo io, Zayn, Cam e Niall giocammo a Just Dance. Camilla era davvero brava, diceva che ogni tanto ci giocava a casa di Giulia in quando erano ancora in Italia. Io continuavo a pensare a Giù. Non avevo dormito molto stanotte perché ero rimasto sveglio a guardarla mentre dormiva beata tra le mie braccia. Avevo avuto molte ragazze, ma mai per nessuna ero rimasto sveglio la notte pensando a loro. Con Giulia questo era successo. Ero così intento a pensare a lei che stavo sbagliando ogni passo.
-Hei Harry che stai combinando? Fai pena! Mi disse Niall ridendo insieme a Zayn e facendomi cadere dalla mia nuvola.
-Scusa amico, ero sovra pensiero. Adesso vado a farmi una doccia per svegliarmi un po’. E passando vicino a Cam vidi che mi sorrideva. Lei aveva capito tutto. Aveva capito che stavo pensando a Giù. Lei capiva sempre tutto di me.
Arrivato in camera chiamai più volte il Giulia che stranamente non rispondeva. La trovai sul mio letto, rannicchiata mentre dormiva tranquillamente.
Era bellissima.
I suoi tratti del viso dicevano tutto della sua personalità.
I suoi capelli un po’ mossi che le scendevano sulle spalle, che ricordavano il suo animo allegro e ribelle.
Adoravo quella ragazza come mai nessuno prima.
Vederla dormire era sempre una meraviglia, così decisi di scattarle una foto per immortalare quel momento bellissimo. La caricai su Twitter : La bella addormentata ♥
Subito dopo andai a farmi una doccia. Mi misi un asciugamano alla vita e uscii dal bagno. Giù non si era ancora svegliata così decisi di interrompere i suoi sogni per farla tornare nella realtà e farla sentire meglio che in un sogno.

GIULIA’S POV:
Sentii qualcuno darmi dei baci qua e là sul collo. Aprii gli occhi e mi ritrovai Harry in asciugamano che mi guardava felice. Mi ero addormentata e dovevo aver dormito tanto.
-Hei amore! Mi disse spostandomi una ciocca di capelli dal viso.
-Ciao Harry! Guardai la sveglia appoggiata sul comodino. Erano le 14.45 e questo voleva dire che dovevo prepararmi all’istante. Ero un po’ in imbarazzo con Harry con indosso soltanto un asciugamano, così presi la scusa di dovermi preparare e gli diedi un bacio prima di uscire dalla sua stanza. Sapevo di essere diventata rossa come un semaforo e rimanere lì dentro avrebbe aggravato soltanto la situazione.
Per fortuna avevo lasciato qualche vestito nell’armadio della camera degli ospiti nel caso mi fossero serviti, così andai lì per cambiarmi.
Sullo specchio trovai un biglietto di Cam che mi diceva che era andata a casa a cambiarsi con Niall e che ci avrebbero aspettato alle tre e mezza da Abercrombie. Indossai una canottiera bianca e una gonna blu a vita alta con delle ballerine. Ero pronta!
Scesi di sotto e tutti erano pronti tranne Zayn.
-Vado a chiamarlo ragazzi, voi iniziate ad andare!
Salii al piano di sopra e bussai alla porta della stanza di Zayn. Nessuno rispose, quindi decisi di entrare lo stesso. Lo trovai seduto per terra contro il muro con gli occhi lucidi.
-Zayn ma che ti prende? Mi fiondai sul pavimento e lo abbracciai forte.
-Perrie mi ha detto che vuole una pausa perché con tutto il lavoro che ha in questo periodo non vuole avere impegni. Mi disse con la voce spezzata dalle lacrime.
-Zayn mi dispiace così tanto. Lo abbracciai di nuovo, infondo era quello che gli serviva in quel momento.
Trascorremmo mezz’ora a parlare, per consolarlo.
-Ehi, cos’è quella cosa che mette sempre di buon umore tutti? Gli dissi.
-Il cioccolato? 
-Mmmm e?
-Gli amici!
-Giusto! Ma io intendevo shopping! Zayn un po’ di spese ti metteranno di buon umore, ti conosco.

Detto questo si alzò e andò a cambiarsi.

Poco dopo raggiungemmo gli altri che avevano già fatto acquisti.
Harry stava provando una giacca elegante e appena mi avvicinai a lui mi prese la mano e iniziammo a ballare un lento con la musichetta del negozio in sottofondo. Io avevo la testa appoggiata alla sua spalla e ognuno si lasciava trascinare dall’altro.
Finita la canzone ci fermammo e mi aggrappai al suo collo e gli diedi un bacio.
Harry Styles era il ragazzo migliore che mi potesse capitare.
Era il mio eroe.

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Capitolo 31
*** era un martello pneumatico, era il mio cuore. ***


CAPITOLO 31: era un martello pneumatico, era il mio cuore.
CAMILLA STORY

-felpa bianca o verde?Chiesi a Niall mentre usciva dal bagno della casa dello zio schuster.
-Verde, decisamente!Disse lui sorridendo e andandosi a sedere sul mio letto. 
Mi spogliai e restai in biancheria davanti a un ragazzo per la prima volta. Era abbastanza imbarazzante, ma avevo deciso che potevo farlo, che nel mio corpo non c’era niente di sbagliato.
Cercavo di autoconvincermi e di infilarmi i jeans quando un commento di Niall mi riportò alla realtà.
-Hai un bellissimo fisico Cam! 
Neanche mi avesse letto nella mente. 
Riusciva sempre a dire la cosa giusta al momento giusto, quel ragazzo. Era perfetto.
-Be, grazie..risposi arrossendo notevolmente. 
Riuscii a infilarmi i jeans più stretti che avevo nella valigia e mi misi una normalissima canottiera bianca.
Lui era sdraiato a pancia in su e mi guardava mentre cercavo di piastrarmi i capelli.
Dopo aver messo via la piastra lo raggiunsi e mi sedetti sul bordo del letto e gli presi la mano che aveva appoggiato sul petto.
Si mise seduto, mi spostò una ciocca di capelli dal viso e mi accarezzo una guancia.
Annegando nel blu dei suoi occhi misi le mie mano dietro al suo collo e lo avvicinai a me fino a stringerlo in un abbraccio fortissimo.
-Cam, il tuo cuore sembra un martello pneumatico. È normale? 
Mi disse Niall sciogliendo l’abbraccio e guardandomi dritta negli occhi.
-colpa tua biondo.Risposi sorridendo.
Ricambiò il sorriso e mi baciò. Uno di quei baci semplici che però racchiudono in se tutte le emozioni che si stanno provando.
“You’re insicure, don’t know what for..” 
Niall si stava sdraiando e io mi stavo mettendo di fianco a lui quando il mio telefono ci interruppe.
Era Giuli che ci chiedeva entro quanto saremmo arrivati e le dissi di aspettarci davanti alla Abercrombie dopo un quarto d’ora. 
Avevo bisogno di passare un po’ di tempo con Niall, solo io lui e le coccole.
E così fu.
Dopo i quindici minuti più dolci della mia vita, scendemmo di sotto e ci incamminammo mano nella mano.
Incontrammo gli altri nel posto prestabilito ed entrammo pronti a fare spese.
Girando per il negozio vidi un vestitino bellissimo, blu a pallini bianchi lungo fino a sopra il ginocchio. 
Prima che potessi raggiungerlo, Niall lo aveva già in mano e mi stava venendo incontro..
-Questo te lo provi Cam! 
-Ma..
-Shh! Ho detto che te lo provi! 
-Ai suoi ordini maestà!
Feci un inchino al mio principe e mi allontanai alla ricerca di un paio di jeans.
Il tempo stava cambiando e negli ultimi giorni aveva iniziato a fare più freddo, io avevo in valigia solo vestiti estivi, quindi mi servivano almeno una felpa e due paia di jeans.
Persi di vista Harry e Giù e restai con Zayn e Louis che mi chiedevano consigli su che magliette scegliere. Mentre Niall si stava provando dei pantaloni.
Io presi una felpa rossa, una maglietta bianca, due paia di jeans e mi avventurai alla ricerca di un camerino libero.
Dopo essermi provata tutto uscii e avvertii gli altri che li avrei aspettati fuori perché rischiavo di soffocare là dentro. Niall venne con me alla cassa e uscimmo insieme.
Andammo a spalmarci sulla prima panchina che trovammo e restammo lì seduti a chiacchierare allegramente.
Ci stavamo avvicinando per un bacio e..
‘you’re insicure, don’t know what for..’
-tempismo perfetto!Esclamò Niall scoppiando a ridere mentre io cercavo il telefono nella borsa.
-Il mio telefono è contro di noi Horan!Risposi sorridendo.
Finalmente lo trovai e risposi. Era la ragazza del negozio che aveva bisogno di noi.
Vidi Giù e gli altri chi venivano verso di noi.
-Ok, arriviamo tra poco. Riattaccai, spiegai a Niall della telefonata e mi alzai per andare incontro agli altri.
-Ma ehi, aspetta! Dove eravamo rimasti?Disse Niall tenendomi per un braccio.
-Mah non ricordo.. risposi ridendo.
-Be io ho un’idea!Si avvicinò e mi baciò appassionatamente.
-Uouououo piccioncini contenetevi!Zayn ci interruppe.
Scoppiammo tutti a ridere.
-Sorry..disse Niall arrossendo.
-Bene, mi ha chiamato la ragazza del negozio, dobbiamo andare a lavorare! Ci accompagnate? Mi sembra ovvio! 
Niall prese le nostre borse piene di vestiti con una mano e con l’altra strinse forte la mia.
Ci incamminammo verso il negozio ridendo spensierati.

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Capitolo 32
*** Your heart’s against my chest, your lips pressed to my neck. ***


CAPITOLO 32: Your heart’s against my chest, your lips pressed to my neck.
CAMILLA STORY
Dopo circa dieci minuti di cammino arrivammo al negozio.
-Be noi entriamo, voi che fate? Chiesi restando appesa alla mano di Niall come avevo fatto per tutto il tragitto.
-Be, direi che andiamo a casa, ci vediamo per cena? Ci chiese Zayn
-Perfetto! 
Giulia salutò Harry ed io mi spupazzai Niall per qualche minuto fino a quando Giù non mi prese per la felpa e mi trascinò verso l’entrata.
-Ehi! Stavo salutandolo per bene!
-Sisi ok ma è tardi Cam! Andiamo! 
Entrammo insieme nel negozio e cercammo dietro al lungo bancone la ragazza della chiamata ma non la trovammo. 
Un’altra ragazza con i capelli biondi ci venne incontro e ci disse: 
-voi siete quelle nuove?
-ehm..si!
rispondemmo in coro io e Giulia.
-Bene, seguitemi. Ci fece un sorriso enorme e ci portò in una stanza dietro al bancone.
Li ci spiegò quello che dovevamo fare: girare per il negozio, chiedere alla gente se aveva bisogno di aiuto e ci mostrò un foglietto con stampati i turni che avremmo dovuto seguire nei giorni successivi. 
Camerini, cassa, reparto 1..sembrava divertente! 
Io passai due ore alla cassa insieme a Clare, una ragazza di qualche anno più grande di me che mi spiegò bene come funzionava il tutto mentre Giulia aveva il turno ai camerini.
Il negozio chiudeva alle sei, ma dato che era il nostro primo giorno ci lasciarono libere per le cinque.
Io e Giulia decidemmo di tornare a casa, farci una doccia e poi raggiungere i ragazzi a casa loro.
Nel tragitto di ritorno verso casa dello zio parlammo un po’ del nuovo lavoro.
-Be, come ti sembra Cam?
-Bhe, a me sembra un bel posto, le altre ragazze che lavorano li sono simpatiche..come primo giorno mi ha convinta! 
-Anche a me dai! 
Arrivammo a casa e Giù s’infilò subito sotto la doccia. Io intanto sistemai un po’ i miei vestiti che erano sparsi per la camera.
La maglietta che avevo il primo giorno, la felpa dei ragazzi, i jeans che avevo quando io e Niall avevamo scavalcato il cancello del parco..
Stavo mettendo tutto nell’enorme armadio bianco quando da una tasca di un paio di jeans cadde un bigliettino.
Non mi ricordavo di aver messo in tasca niente. Lo raccolsi da terra e quando lo vidi da vicino lo riconobbi.
Me lo aveva dato Niall prima che io e Giù partissimo per l’aeroporto.
Come avevo fatto a dimenticarmelo? 
Mi sedetti sul letto col biglietto in mano e le mani che tremavano un pochino.
Lo aprì e la prima cosa che notai fu la calligrafia. Niall scriveva in modo strano, le ‘a’ erano un po’ schiacciate e le ‘i’ avevano una specie di codina che si collegava al puntino sopra.
Inizia a leggere.
“Mi mancherai Camilla, davvero. 
Non mi affeziono facilmente alle persone, non capita praticamente mai, ma con te è successo e non  posso farci niente.
E’ che ci sono troppo dentro a ‘sta storia per lasciarti andare. Non posso lasciarti andare via. Per questo ti prometto che resteremo in contatto. Ti chiamerò. Tutti i giorni se è necessario. La nostra amicizia non finirà Cam, non può finire.
‘In time I’ll find the words to say before you leave me today..’ eccole le mie parole prima che tu te ne vada:
ti voglio bene Cam, per davvero.
Un bacio,
Nialler.”

La mia emotività mi aveva tradito e una lacrima stava già cadendo quando Giulia sbucò dal nulla e mi fece saltare in aria.
-La doccia e libera Cam! 
Tirai su col naso e mi asciugai una guancia.
-Ok, vado! Risposi sorridendo.
-Tu non me la racconti giusta baby, appena esci dalla doccia parliamo. 
-Tranquilla Giù, non ce ne bisogno.
Le sorrisi e le misi in mano il bigliettino di Niall.
Feci una doccia velocissima e mi vestii: jeans scuri, felpa rossa, vans rosse e sciarpa grigia.
A un quarto alle sette io e Giulia ci incamminammo verso casa dei ragazzi.
Davanti a quel portone blu sembrava sempre la prima volta.
Suonammo e ci aprò Zayn coi capelli bagnati. 
-Ehi Maliiik! 
-Ciao bellezze! La cena è già in tavola! Vado a asciugarmi i capelli e torno da voi!
Ci sorrise e salì le scale che portavano alle camere.
Sembrava più felice rispetto al pomeriggio, magari aveva parlato con Perrie..
Vidi il mio biondo sdraiato sul divano. Non ci pensai due volte e lo raggiunsi di corsa.
-Ehii Cam!
In meno di un secondo ero sopra di lui.
Lo guardai dritto negli occhi:
-Io ti voglio bene Horan, davvero davvero tanto! 
-Ok, la tua tenerezza mi piace sempre di più! 
Ci baciammo e dopo essere caduti dal divano ci avviammo verso la cucina ridendo e spingendoci l’un l’altro.
Di là ci aspettavano tutti gli altri davanti a una teglia gigante di pizza. Liam si era dato da fare!
Mangiammo tranquillamente e verso le otto ci spalmammo tutti insieme sul divano. Liam doveva uscire per parlare con Danielle. Non erano più usciti dalla sera dell’irish pub e dovevano chiarire le cose. 
Mentre gli altri discutevano su dove andare io seguì Niall fino in camera sua.
Chiuse la porta, con tutti i miei pensieri di fuori.
Eravamo io e lui. Soli.
Sdraiati sul letto, parole dolci, baci, morsi. 
Sentivo il suo cuore battere contro il mio.
Lui sapeva come farmi stare bene. Solo lui ci riusciva.
Mi alzai e mi avvicinai allo stereo di fronte al letto. Guardai un po’ i cd nel porta cd li di fianco e trovai ‘+’ di Ed Sheeran. 
Il mio amore per quel ragazzo era infinito, quindi infilai il cd nello stereo e andai direttamente a Kiss Me, la mia canzone preferita, poi tornai da Niall e mi misi tra le sue braccia.
Stretta a lui ero in paradiso. 
Avrei voluto che quel momento non finisse mai.
Mentre giocherellava con una ciocca dei miei capelli io avevo la mia mano infilata sotto la sua maglietta e gli accarezzavo la schiena. 
Gli vibrò il cellulare e lo tolse dalla tasca dei jeans pianissimo, come se avesse paura di farmi male se si fosse mosso troppo velocemente.
Rispose a un messaggio di Josh e poi, tanto per cambiare, ci scattò una foto.
Non capivo cosa ci trovava di interessante nelle nostre gambe attorcigliate ma si, era tenero.
Postò la foto su instagram poi tornò da me.
Questa volta fu la sua mano a infilarsi sotto la mia maglietta, ma lo lasciai fare.
Le sue dita sfioravano la mia pelle e io gli accarezzavo una guancia, arrossata come sempre.
Riusciva a rendere ogni singolo istante indimenticabile.
‘I’m in love now. Kiss me like you wanna be loved..’ canticchiai seguendo Sheeran.
Niall mi presa alla lettera e mi baciò interrompendomi mentre cercavo di cantare.
Ci stavamo ancora baciando quando Louis ci urlò da sotto di scendere.
-Noo, io non scendo. Disse Horan stringendomi più forte.
-Ok, se non scendi tu non scendo nemmeno io. Gli sorrisi.
-Salti tu, salto io! 
-Titanic? Seriamente Horan? Io odio quel film. Piango sempre quando lo guardo.
-Awwww, anche io.
Cercai di slegare le sue braccia dalla mia vita ma non ci riuscii e mi arresi, senza troppa disperazione.
Poi trovai una scusa. 
-Niall lasciami almeno andare a cambiare il cd! 
-Ook, questo te lo concedo.
 
Mi lasciò andare. Io raggiunsi lo stereo, poi mi girai e gli feci una linguaccia.
-Adesso non mi prendi piuuuu! Scappai di sotto correndo per le scale.
-Nooo! Il biondo mi rincorse disperato.
Sembravamo due bambini dell’asilo. 
Ma eravamo felici, felici per davvero.

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Capitolo 33
*** relax time. ***


CAPITOLO 33: relax time.
GIULIA STORY

Era passato quasi un mese da quando eravamo arrivate a Londra, ma a noi non sembrava di essere lì solo da tre giorni.
Io e Camilla lavoravamo tutti i giorni e vedevamo i ragazzi solo nel weekend. All’inizio questa cosa ci pesava, ma col tempo ci facemmo l’abitudine, consapevoli che avremmo avuto molte vacanze più avanti.
Con Harry andava abbastanza bene, ci sentivamo tutti i giorni, quasi ogni ora. Il tempo per uscire e vedersi anche solo per un film era poco e il fatto che ci fosse sempre un cellulare o uno schermo del computer tra di noi iniziava a stancarmi.
Come tutti i venerdì mattina stavo facendo il mio turno nel reparto uomo.
Visto che, stranamente, non c’era molta gente ne approfittai per chiamare Harry, che non sentivo da due giorni se non per messaggio, dato che era impegnato a registrare il nuovo album con i ragazzi.
Rispose dopo un solo squillo, come sempre.
-Amore!
-Harry! Oggi ho il pomeriggio libero, facciamo qualcosa tutti insieme?
-Uhm no. Oggi stiamo solo io e te. Ti passo a prendere alle tre fuori casa tua.
-Ok ma co..
-Shhh. Non fare domande almeno per stavolta, dev’essere una sorpresa.
-Giulia, di nuovo con il cellulare?!
Mi ritrovai la proprietaria del negozio alle spalle. Mi aveva avvisato che non potevamo fare telefonate private durante l’orario di lavoro e questa era la terza volta che mi beccava.
-Harry devo andare, sono nella merda. Un bacio! Sussurrai prima di infilare il cellulare nella tasca dei jeans.
Bene, dovevo trovare una scusa nel giro di due secondi.
-Ehm stavo..
-Stava confermando gli ordini, sai, Jessica è in ferie così abbiamo dovuto farli noi.

Max.
Non potrò mai ripagare quel ragazzo per tutte le volte che mi ha salvato.
Ogni volta che la proprietaria mi trovava con il telefono in mano arrivava sempre con una scusa, era fantastico.
Ci eravamo conosciuti lavorando. Io e lui eravamo in coppia, cioè avevamo sempre i turni uguali. Spesso mentre piegavamo magliette finivamo per parlare delle nostre vite. Gli avevo parlato dell’Italia e poi dei ragazzi, di Harry e di Cam. Gli avevo promesso che un giorno gliel’avrei fatti conoscere. Ero certa che gli sarebbero piaciuti! Anche lui aveva la passione per la musica, sapeva suonare il piano.
-Dio, Max grazie mille! Mi hai salvato di nuovo. Gli dissi abbracciandolo. Sono sicura che la proprietaria m’avrebbe già licenziato se non fosse per lui.
-Ma figurati Giù! Non voglio che tu venga licenziata.
-Oh, grazie, sei davvero dolce!
-No, intendevo dire che se tu venissi licenziata io sarei costretto a stare in coppia con Eveline e lei non sta mai zitta. È un incubo.
Scoppiai a ridere fino ad avere le lacrime agli occhi.
-E io che avevo pensato che ti sarei mancata! Gli dissi appena ripresi fiato.
-Beh ma è ovvio che mi saresti mancata. Mi rispose. Ero contenta di quella risposta. Ero contenta che Max si fosse affezionato a me come io l’avevo fatto con lui.
Arrivò presto mezzogiorno, così tutti andarono in pausa pranzo. Visto che avevo la giornata libera non andai come al solito al ristorante con gli altri, ma presi le mie cose e dopo aver salutato Cam e Max me ne andai a casa.
Dopo aver mangiato andai in camera a prepararmi. Feci una doccia e poi mi resi conto che non sapevo cosa portare, dato che Harry non mi aveva detto dove eravamo diretti. Gli inviai un messaggio: “Hazza, cosa serve per oggi?”. Dopo dieci minuti arrivò la risposta: “Niente, basti tu.”
La capacità di quel ragazzo di riuscire a farmi sorridere era qualcosa d’incomprensibile per me. Non risposi al messaggio, nulla sarebbe stato abbastanza tenero, niente sarebbe stato all’altezza delle parole che mi aveva appena detto.
Mi misi dei pantaloni verdi smeraldo che avevo comprato un pomeriggio con Cam, una maglietta bianca e le mie converse bianche. Presi una borsa e mi sedetti sul divano ad aspettare Harry.
Alle tre in punto sentii suonare il campanello: doveva essere lui.
Aprii la porta e come pensavo, era Harry.
Mi diede un bacio e subito mi fece salire in macchina.
-Ora mi dici dove andiamo?
-Oh ti ho detto che dev’essere una sorpresa, non te lo dirò.
-Te pareva.
Dissi in italiano, senza rendermi conto.
-Cosa? Mi disse con un’espressione interrogativa.
-Niente, niente.

CAMILLA STORY:
Io e Max ci stavamo incamminando verso il mc donalds’ e chiacchieravamo tranquillamente. Giù era sparita con un sorriso a 32 denti. Persino un cieco avrebbe capito che era innamorata persa.
-Quindi come hai detto che si chiama il tuo fidanzato?Mi chiese Max sorridendo.
-Niall! Niall..
-Horan!
 
Qualcuno mi prese i fianchi e mi girò.
Trovarselo davanti era sempre la sensazione più bella. Vederlo sorridere e sapere di essere il motivo della sua felicità mi scaldava il cuore.
-Proprio così!Dissi a Max ridendo e abbracciando il mio fidanzato.
Era stranissimo chiamarlo ‘il mio fidanzato’ . 
‘il mio idolo’, ‘il mio eroe’ gli si addicevano di più.
-Piacere Max!Niall gli porse la mano. 
-Piacere mio!Rispose lui stringendola e sorridendo.
Pensai un attimo.. io e Niall eravamo rimasti d’accordo che sarei andata a casa dei ragazzi subito dopo aver pranzato con Max e gli altri. 
-Ma non dovevamo vederci a casa noi? 
-No, mi scusi signora se ho voluto farle una sorpresa! Scusi eh!
Rispose lui facendo l’offeso.
-Io e Josh volevamo portarti a casa e passare un pomeriggio insieme! Il manegment ci ha detto che è molto che non facciamo twitcam o seguiamo le fan su twitter, quindi abbiamo pensato di passare il pomeriggio così.
Josh! Non mi ero nemmeno accorta che era lì di fianco a Niall. Oddio, quanto era bello.
Mi presentai timidamente:
-Ehi, io sono Cam!Gli sorrisi.
-E chi non lo sa! Piacere, Josh!
-Eh be, e chi non sa chi sei!
 
Scoppiammo a ridere.
-Bene, quindi rapite la mia compagna di merende?Chiese Max facendo il faccino triste.
-Be, penso proprio di si!Rispose Niall.
-è stato un piacere conoscerti! Add.. ciao, ciao max! 
Niall mi prese per un braccio e mi trascinò via.
-Ohi calmo Horan! 
-Si, scusa Cam..

No, in realtà non mi dava per niente fastidio. Niall Horan era geloso, geloso che Max stesse con me. Era una sensazione strana, nessuno si era mai comportato così con me. 
Camminammo per dieci minuti, fino ad arrivare a un grande parcheggio dove Niall aveva lasciato la macchina.
Arrivammo alla casa dei ragazzi e per prima cosa andai in camera a cambiarmi. Stavo cercando di togliermi i jeans quando Niall entrò in camera.
-Io non ti ho ancora salutato per bene.
-Si, lo so Niall. Ma se non ti dispiace sono in mutande. Un secondo e sono da te.

Mi nascosi dietro un’anta dell’armadio e trovai un paio di pantaloni della tuta che probabilmente giulia aveva dimenticato lì qualche giorno prima.
Li misi velocemente, raccolsi i capelli in un cucù e uscii dall’armadio. 
Mi aspettava seduto sul bordo del letto. Con il suo ciuffo biondo perfettamente in piega e le supra nuove. 
Con il sorriso più bello che esiste, con gli occhi più grandi che avessi mai visto. Ci annegavo in quegli occhi. Tutte le dannate volte che il suo sguardo incontrava il mio, io e il mio cuore precipitavamo nel vuoto, sicuri che in fondo al dirupo ci sarebbero state le sue mani a prenderci, a salvarci.
Mi misi davanti a lui.
-Ciao Horan.Sorrisi.
E anche se non potevo vedermi, lo sapevo che era il sorriso più sincero che potessi fare. 
-Ciao Cam, sei bellissima. 
Un bacio, una carezza, le sue labbra sul mio collo, le mie mani sulla sua schiena.
Volevo uscire, andare di fuori e urlare a tutto il mondo quanto stavo bene, urlare che finalmente ero felice. 
Magari non se ne rendeva nemmeno conto di quanto bene mi faceva. 
Dopo qualche smanceria scendemmo di sotto e trovammo Josh che litigava con il computer perché non riusciva a far partire la twitcam.
Ridendo lo aiutammo a sistemare la webcam e il sito. 
-Gente ma io ho fame però!Dissi massaggiandomi la pancia.
-Ci abbiamo pensato noi baby! Siamo passati da Nando’s prima di venire a prenderti e abbiamo cibo in quantità! Mi rispose Niall tutto contento.
-Su, andiamo a prendere da mangiare, ho fame anche io amico!Josh si alzò e prese Niall per un braccio.
I due sparirono per alcuni minuti.
Io ero seduta sul divano che guardavo lo schermo del computer e mi resi conto che sapevo di Niall.
La mia pelle sapeva di lui, i miei vestiti, i miei capelli. Il suo profumo, come lui dopotutto, si era preso ogni parte di me. E questo mi faceva sentire a casa, mi faceva sentire sua. 
Ero persa nei miei pensieri quando i due tornarono dalla cucina con i sacchetti. 
-Niall, sei sicuro che posso restare anche io? Chissà quante ragazze innamorate ti guarderanno, mi sento una merda se le faccio stare male. Dopotutto sono una di loro..dissi preoccupata.
-Stai tranquilla Cam, per me puoi restare, ma fai come vuoi.Rispose sorridendo.
-Magari resto un attimo, vedo se mi mandano a cagare.
Scoppiammo a ridere. 
Il pomeriggio passò velocemente e restammo tutti e tre davanti al computer a rispondere a domande assurde poste dalle fan. 
Verso le 4 e mezza salutammo tutti quelli che ci stavano guardando, e dopo aver messo a posto il computer e i residui di nando’s accompagnammo josh sul vialetto e lo guardammo allontanarsi verso casa sua.
-e adesso che si fa?Domandai a Niall mentre, tornando verso il portone blu, giocherellavo con la sua mano.
Lui aprì la porta con la mano libera.
-..e adesso ci rilassiamo.
Si lanciò sul divano e mi tirò per un braccio per farmi sdraiare vicino a lui. 
Lì sdraiati, le labbra che si cercavano, le gambe intrecciate.
Mi sentivo sempre più viva, sempre più sua.

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Capitolo 34
*** zitto e baciami. ***


CAPITOLO 34: zitto e baciami.
GIULIA STORY

Il viaggio in macchina fu abbastanza lungo ma piacevole. Con la musica in sottofondo avevamo risposto a migliaia di fans: lui dettava ed io scrivevo.
Cantavo ogni canzone alla radio che conoscevo, Harry rideva e mi scattava foto con il suo iPhone. Temevo che le potesse mettere in internet o da qualche parte ma non ci pensai e continuai a cantare.
-mi dispiace tantissimo interrompere questo momento, ma siamo arrivati. Mi disse indicandomi una casetta bianca, simile a quei cottage in riva al mare che vengono dipinti nei quadri famosi. Ogni tanto avevo visitato delle mostre d’arte con mio zio in Italia. Avevo imparato ad apprezzarla e a cogliere i particolari più belli in tutte le cose. Forse era per quello che pensavo che quella casetta fosse tremendamente dolce. Dopo settimane passate lontano l’uno dall’altro, una casetta dispersa nel nulla era quello che serviva a me e Harry.
C’era una piccola veranda con un dondolo all’esterno, mentre dentro c’erano una cucina, un salotto con un divano enorme, un bagno e una camera da letto.
Erano circa le sei e mezza di sera e il sole stava tramontando. La luce rossastra rendeva tutto un po’ più romantico, troppo romantico.
Appena arrivati mi sedetti sul dondolo, mentre Harry chiamò Louis per avvisarlo che eravamo arrivati e che tutto andava bene.
-quando vado via di casa anche solo per due giorni vuole che lo chiamo quando arrivo e quando parto, come si fa con la propria mamma! Entrambi ridemmo all’idea di Louis in pensiero perché Harry non aveva ancora chiamato.
-..si Lou ho preso tutto. Cazzo ma non sono andato in spedizione al polo nord Louis, sono in una casa a tre ore da te! Stai tranquillo amico.
Io ero seduta accanto a Harry e non riuscivo a trattenermi a ogni cosa che diceva. Faceva strane smorfie come per sembrare annoiato da tutte quelle raccomandazioni, ma in fondo in fondo sapevo che amava ricevere consigli da Louis e che, anche se non l’avrebbe mai ammesso, non era il più grande che gli diceva di chiamare, ma era lui che aveva bisogno di sentire il suo migliore amico accanto.
Finita la telefonata mi posò un braccio attorno alle spalle e mi sorrise.
-ora sei tutto mio! Gli dissi prendendogli il viso e stampandogli un bacio.
-puoi giurarci! Mi rispose stringendomi ancora di più e ricambiando il bacio.
-cosa facciamo ora che siamo qui? Chiesi un po’ curiosa di sapere a cosa aveva pensato.
-possiamo andare a fare un giro qui attorno se ti va!
-certo che mi va!
così mi prese la mano e ci alzammo dal dondolo.
Sembrava uno di quei film in cui i due innamorati camminano mano nella mano nell’erba alta. Più o meno era così.
-fra poco c’è una spiaggia e il mare. È tutto un po’ ristretto, niente in confronto alle bellissime spiagge della California che ti immagini. È molto più semplice.
-non importa quanto è grande, Harry. È passato un sacco di tempo dall’ultima volta che sono stata al mare. Non vedo l’ora di essere lì.
Risposi entusiasta. Harry abbassò lo sguardo e rise.
-perché ridi? Chiesi.
-perché ancora una volta sei riuscita a sorprendermi. Sei così semplice e diversa da ciò che sembri. Dici sempre che vivere a Londra ti ha cambiato, ti ha reso più matura e ti ha fatto crescere. Io penso che sei rimasta la semplice ragazza che non sa mai cosa le aspetta.
Sorrisi pensando a quello che mi aveva detto. Ora era lui a sorprendere me.
Poco dopo arrivammo sulla spiaggia. Era davvero bella. C’era il molo con due o tre barchette. Era deserta, a parte qualche gabbiano qua e là ogni tanto. Entrambi togliemmo le nostre converse bianche e iniziammo a camminare sulla sabbia ardente. Era davvero impossibile starci sopra così andammo a sederci sul molo, con le gambe a penzoloni sull’acqua.
Appoggiai la mia testa sulla spalla di Harry e iniziai a ripensare a tutto quello che mi era successo. Da fan a fidanzata. Ogni tanto mi ripetevo ‘mi sono persa qualche passaggio’.
-Harry, ti rendi conto che milioni di ragazze pagherebbero per essere al mio posto in questo momento? Chiesi ad un certo punto.
-si, lo so. So anche che per una volta il destino è stato dalla nostra parte.
-bah, non credo al destino.
Gli risposi ridendo.
-io invece si! Non penso che le cose accadano per caso. Pensa per esempio alla nostra band. Sarebbe bastato un ‘si’ di Simon a Liam due anni prima e tutto questo non sarebbe successo. Sarebbe bastato che uno di noi passasse il bootcamp. Qui il destino ha fatto la sua parte. E pensa a noi due! Se tu non avessi perso quell’aereo te ne saresti tornata in Italia.
Lo guardavo parlare e mi perdevo a fissare le sue labbra. Quei movimenti che facevano e che mi provocavano i brividi. Lo baciai. Sia per le parole che aveva detto che, dovevo ammetterlo, erano sensate, sia perché non avrei resistito un secondo in più davanti a quelle labbra.
-e questo che vuol dire? Mi chiese poi.
-vuol dire zitto e baciami.
Come non detto. Venne verso di me e iniziò a baciarmi con foga, come se quella frase fosse tutto ciò che aspettava.
Passammo ancora un’oretta sul molo, poi quando iniziò a diventare buio tornammo a casa.
Tornati nella nostra casetta sperduta, mi resi conto di aver bisogno di un bagno, mentre Harry decise di preparare la cena.
-Styles dove posso trovare un accappatoio? Chiesi rendendomi conto di averlo dimenticato.
-aspetta, vado a prendertelo! E aprì un armadio pieno di salviette, coperte, vestiti.
-sai, devo confessare che il fatto che tu stia cucinando mi spaventa un po’! Harry tolse lo sguardo dall’armadio e mi guardò con uno sguardo inferocito.
-simpatica. Poi mi lanciò l’accappatoio e tornò ai fornelli.
-vado a fare il bagno, a dopo.
-annegaci in quel bagno.
-ti amo anche io Styles!
E detto questo chiusi la porta del bagno e, dopo essermi spogliata, entrai nella vasca. Rimasi per qualche minuto a contemplare l’enorme quantità di schiuma, poi appoggiai la testa e mi lasciai andare.
-non può essere. Haaaaaarry!
-che c’è?
Il riccio entrò spalancando la porta preoccupato che fosse successo qualcosa.
-che ci fa una paperella vicino al sapone? Gli dissi con le lacrime agli occhi dal ridere.
-cazzo Giù, mi hai fatto prendere un infarto. Ehm sarà rimasta qui da quando ci giocavo da piccolo, che ne so. Mi disse appoggiandosi al lavandino.
-si raccontala a qualcun altro Styles.
-smettila di prendermi in giro e sbrigati piuttosto, è quasi pronto!
Disse uscendo dal bagno.
Io finii di lavarmi e uscii dalla vasca. Mi misi l’accappatoio e uscii dal bagno.
-mmm che buon profumo, mi sa che dovrò ricredermi sulle tue capacità in cucina!
-l’avevo detto io!
Mi avvicinai alla pentola che a giudicare dall’aspetto conteneva del pollo. Cercai di mettere una mano all’interno per prendere un pezzo di carne ma fui bloccata dalle mani di Harry che da dietro mi abbracciò.
-cosa crede di fare signorina?
-oh andiamo Harry solo un pezzettino piccolo.
-no.
-ma piccolo pic..
-no.

Girai la testa verso di lui e gli diedi un bacio veloce. Amavo quando faceva il testardo.
-okay hai vinto tu. Vado a vestirmi e poi torno.
-ma che bisogno c’è di vestirsi? Puoi sempre rimanere in accappatoio.
Mi disse iniziando a darmi dei piccoli baci sul collo.
Mi prese i fianchi e mi girò verso di lui. Dio, i suoi occhi. Non ci si fa mai l’abitudine a trovarseli davanti.
Lui fissava le mie labbra ed io fissavo le sue. In poco tempo le nostre bocche furono un tutt’uno, in un bacio che era meglio di qualsiasi altro bacio mai dato.
Lo sentivo avvolgermi più di quanto l’accappatoio avrebbe potuto fare.
Stavo benissimo tra le sue braccia e niente al mondo mi avrebbe fatto spostare da lì.
Iniziò a giocare con i miei capelli, il mio punto debole. Ogni volta che lo faceva cadevo in uno stato di trance. Mi rilassava a tal punto di liberare la mente e rilassare ogni muscolo.
-ti dimostrerò che sei mia. Mi sussurrò all’orecchio prima di portarmi sull’enorme divano nel salotto.
Eravamo sdraiati sul divano con l’odore di pollo nell’aria e il rumore dei nostri baci.
Mentre io gli sfilai la maglietta, lui iniziò a giocare con il laccio dell’accappatoio. 
Ci guardammo negli occhi, bastò.
Si tolse velocemente i pantaloni e mi slacciò finalmente l’accappatoio. Non avevo mai amato il mio corpo, anzi, l’avevo sempre ritenuto la causa di molti dei miei problemi. Ma in quel momento era come se non importava, ero sicura che Harry non si sarebbe fermato davanti alle mie imperfezioni o alle mie insicurezze.
Ero certa che Harry mi voleva almeno quanto io volevo lui.
In pochi minuti ci ritrovammo nudi uno stretto all’altro.
Tra baci, carezze e sguardi diventammo una cosa sola.
Quella notte Harry Styles mi fece sua. 

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Capitolo 35
*** shake up the happiness, it’s christmas time! ***


CAPITOLO 35: shake up the happiness, it’s christmas time!
La luce entrò dalla finestra e mi sfiorò gli occhi. Feci una smorfia e abbassai il viso nascondendolo tra il collo e il petto di Niall.
Alzai lo sguardo e incrociai i suoi occhi che da lì sopra mi sorridevano.
Avevamo dormito abbracciati, incastrati l’uno nell’altra. Più volte durante la notte mi ero trovata sveglia a fissare il soffitto o le pareti mentre ascoltavo il suo cuore battere vicino al mio.
-Buongiorno..sussurrò il biondo spostandomi una ciocca di capelli dal viso.
-Ehi!Sussurrai, cercando di nascondere il fatto che avrei voluto dormire per altre otto ore. 
-Sai che giorno è oggi Cam?
-Uno qualunque, ma non domenica. C’è la sveglia puntata e tra un’ora devo essere al lavor…
-18 luglio 2012, due fan bussano alla porta. Le stavamo aspettando, i manager ci avevano avvertito. Eravamo pronti a tutto: bimbette urlanti, adolescenti piene di ormoni, ragazzine dal pianto isterico, ma c’era una cosa a cui non ero per niente pronto. Innamorarmi. 
Guardava il soffitto mentre parlava e sembrava stesse raccontando una fiaba accarezzandomi dolcemente una spalla.
-18 dicembre 2012. Sono nel mio letto insieme a quella ragazzina con gli occhiali che ha bussato alla mia porta 6 mesi fa. E sono più felice che mai.
-6 mesi che ci conosciamo horan.. sono tanti.
Dissi sorridendogli.
-Niente in confronto a quanti ancora ne passeremo insieme! 
Mi tirai su un pochino, fino a raggiungere la sua bocca. Lo baciai e poi mi avvicinai al suo orecchio.
-sei il mio sogno Niall. Non puoi capire quanto io sia felice di tutto questo. Grazie, grazie di tutto.
Sussurrai.
Gli ultimi due mesi erano passati velocissimi, ero persino stata tre giorni in Italia per discutere coi miei genitori. Era stato difficile, estremamente difficile, ma alla fine li avevo convinti a farmi seguire dei corsi scolastici a Londra, a patto che li avessi pagati per la maggior parte coi miei soldi.
I ragazzi avevano fissato le date dei tour in Inghilterra, in America e in Europa e si erano riempiti di tatuaggi.
Andava tutto alla grande e l’avvicinarsi del periodo natalizio rendeva le cose ancora più belle. 
Eravamo ancora intenti a farci le coccole quando mi squillò il telefono. Era Jamy che m’informò frettolosamente che il negozio non avrebbe aperto quella mattina. Riattaccò senza neanche lasciarmi il tempo di chiedere spiegazioni. 
-Bo, niente lavoro oggi!Sorrisi.
-ti amo Cam.
Restai per un attimo senza fiato. Stavo sognando? Niall Horan amava me. Il ragazzo dei miei sogni, il mio principe azzurro amava veramente me? Faceva troppo fiaba a lieto fine per me. 
-che cosa seria horan! Scoppiai a ridere. -si, penso di amarti anche io.
Mi baciò la fronte mentre ancora mi stringeva lì di fianco a lui. 
Erano solamene le sette e trenta e vedere la neve sottile scendere e poggiarsi lentamente sull’erba del giardino mi mise allegria. 
-Avete un albero di natale da addobbare in questa casa gigante?Chiesi cercando di alzarmi dal letto.
-non credo proprio..rispose niall stropicciandosi gli occhi e spostando la coperta.
-bene, allora abbiamo una missione da compiere!Mi avviai verso il bagno per darmi una sistemata.
Dopo aver fatto colazione insieme ed esserci preparati, uscimmo di casa mano nella mano alla ricerca di un negozio che vendesse articoli natalizi. 
Muniti di ugg, guanti e berrette raggiungemmo il centro di londra e andammo alla ricerca di una specie di discarica dove comprare il nostro alberello.
Dopo aver comprato gli addobbi e aver aspettato Niall che firmava autografi alle fan incontrate al centro commerciale, ci dirigemmo verso casa.
Era tutto immerso in un’atmosfera fantastica. La neve, gli addobbi, le lucine, la gente sorridente alla ricerca di regali, le nostre mani che si stringevano.
Persino il Natale, con lui al mio fianco, era più bello.
 
#spazioautrici
Vi chiediamo scusa per non aver aggiornato per tantissimo tempo, ma la scuola ci sta riempendo le giornate! Cercheremo di postare i capitoli sempre più spesso ora per farci perdonare!
Diteci cosa ne pensate, un bacione!
Giù e Cam

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