Oltre la morte

di kiko90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** capitolo 15 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


OLTRE LA MORTE


 

La Thousand Sunny viaggiava tranquilla per la rotta del Grande Blue, il mare era calmo ma nell’aria si sentiva odor di pioggia, un temporale sarebbe arrivato entro sera.

I mugiwara come tutti i pomeriggi si dedicavano ai loro Hobby preferiti, chi come Usop e Franky preferivano inventare nuovi attrezzi, per una più sicura navigazione, o costruire nuove armi per le future battaglie, altri come lo spadaccino preferivano semplicemente dormire all’ombra di una pianta di mandarino.

Negli ultimi quattro anni ne erano successe di cose, prima di tutto due nuovi membri erano entrati a far parte della famosa ciurma di Monkey D. Rufy. I nuovi componenti erano a tutti gli effetti parte di quella grande, nonché strana, famiglia. La prima ad entrare nella ciurma fu Roronoa Zoe la primo genita del famoso ex cacciatore di taglie e della gatta ladra. Zoe era una bambina veramente speciale, e se fisicamente somigliava tutta a sua madre, visto i suoi grandi occhi nocciola leggermente più chiari di quelli della navigatrice e i capelli rosso fuoco che le arrivavano poco più sotto le spalle in una vorticosa cascata di boccoli. Il carattere però era tutto come suo padre. Zoe era molto testarda ed orgogliosa e difficilmente ascoltava i “consigli” dei genitori, ma infondo aveva solo quattro anni. La piccola però era anche molto dolce soprattutto con i suoi genitori, che adorava.

Il secondo nuovo membro era Monkey D. Holly la piccola figlia di Rufy e Nico Robin. La bambina era nata qualche mese dopo Zoe, ed aveva tre anni e mezzo. Holly, così chiamata dai genitori in ricordo della nonna scomparsa, Nico Olvia. Infatti Holly era il soprannome con cui chiamavano la nonna da piccola. La bambina per la sua tenera età era veramente molto inteliggente, come la mamma, infatti quando la sua migliore amica Zoe si allenava con il papà, lei invece preferiva leggere giganteschi libri, infatti lei a solo tre anni già iniziava a leggere come una piccola adulta. Holly oltre ad essere molto intelligente e passare il suo tempo sui libri, amava divertirsi a fare i giochi più pericolosi mai visti ( proprio come il padre) coinvolgendo anche l'inseparabile Zoe. La piccola Monkey aveva la pelle leggermente olivastra e due occhi azzurrissimi, portava i capelli in un grazioso caschetto nero con una leggera frangia che gli oscurava i suoi teneri occhioni. Le due bimbe erano diventate le mascotte della ciurma, e nessuno riusciva ad immaginarsi la vita prima del loro arrivo.

Quel pomeriggio le due bambine stavano allegramente giocando sul ponte, saltando da un barile all’altro, inscenando una battaglia in mare aperto. Mentre Zoe evitava un colpo di canna di bambù, offertagli dall’amica,sentì qualcosa di freddo appoggiarsi sulle sue tenere guance.

-Sta piovendo- disse la testolina rossa all’amichetta.

-andiamo ad avvisare gli altri- disse la mora

Le due bambine corsero in cucina dove la ciurma si era riunita per guardare una cartina.

-MAMMA MAMMA- urlò Zoe – STA PIOVENDO!-

-Bene, allora bambine voi due restate qui insieme allo zio Brook, mentre ragazzi voi ognuno ai propri posti, come vi ho detto prima sarà una tempesta abbastanza violenta- disse la navigatrice accarezzando il capo della sua bambina.

Tutta la ciurma si alzò ed uscì dalla cucina, tranne Brook che con il vento avrebbe rischiato di volar via, quindi in quei casi restava a fare il baby sitter.

Zoro stava per uscire dalla sala da pranzo quando si sentì afferrare i pantaloni da due piccole manine.

- Cosa c’è mocciosetta?-

- Papà stai attento!- disse la bambina con le lacrime agli ochhi, non era la prima volta che affrontavano una tempesta e lei era sempre molto coraggiosa ma, quella notte aveva avuto un brutto incubo proprio con una tempesta che gli portava via il suo adorato papà. Zoro, a conoscenza del sogno della figlia, la prese in braccio, gli diede un bacio sulla fronte e gli disse – non ti preoccupare rospetto andrà tutto bene, torno subito- ed appoggiò la bambina su una sedia ed uscì.

La tempesta come previsto fu molto violenta ma i mugiwara, sotto l’attenta direzione di Nami, scamparono il pericolo, ormai era rimasta solo una flebile pioggerella.

I nakama stavano rientrando in cucina quando Usop vide qualcosa

-LA MARINAAAA!!!- urlò

Tutta la ciurma si rimise ai posti di combattimento, pronti ad affrontare un nuovo ed imminente combattimento.

La nave della marina, velocemente, si avvicinò alla Sunny ed i soldati iniziarono a combattere contro i mugiwara.

Era il tredicesimo battaglione, composta poco più che da una nave piena di reclute in cerca di un giorno di gloria, peccato che si erano imbattuti proprio nei più pericolosi pirati dei sette mari.

La battaglia era quasi giunta al termine, solo dopo pochi minuti i mugiwara avevano steso più di cento uomini, e stavano facendo dietrofront.

I pirati, ormai sconfitti i loro nemici stavano tornando alla loro nave, quando ad un certo punto un marine steso a terra impugnò una pistola e sparò.

Inizialmente nessuno riuscì a vedere la traiettoria presa dal proiettile e si pensò che il colpo era andato a vuoto, ma non era così, Zoro prontamente si passò una mano al fianco appena ferito, dove sgorgava velocemente molto sangue. Nami subito si accorse che il suo uomo era stato ferito ed attirò l’attenzione con un urlo – ZOROOOOO!!!!-

Tutta la ciurma si girò verso lo spadaccino che si reggeva a malapena in piedi. La navigatrice, dopo aver prontamente fulminato quel dannato marine, corse dal suo amato ormai accasciato a terra.

-Zoro! Zoro! Rispondi! Zoro!- la navigatrice era disperata, ed alle urla della madre accorse subito la piccola Zoe in lacrime.

Aveva assistito a tutta la scena, dopo che lo zio Brook aveva iniziato un duello per proteggere lei e Holly.

-Papà! Papà!- singhiozzava la piccola, stretta tra le braccia della madre mentre lo zio Rufy e lo zio Franky portavano il suo papà in infermeria.

Chopper come consueto curò meticolosamente lo spadaccino che, entro la sera si era già ripreso alla grande.

-Papino! Papino!- urlava la piccola Zoe mentre si arpionava alle gambe del papà.

Zoro, anche se un po’ affaticato, prese in braccio la piccola e la rassicurò. Nami nel frattempo osservava, compiaciuta, quella dolce scena, si era presa anche lei un grosso spavento,ma adesso tutto si era risolto.

I mugiwara cenarono tranquillamente,se tranquillo si può definire la continua lotta per l’ultimo cosciotto di maiale, l’ultima vagonata di patate ecc…

Dopo quella stancante giornata tutta la ciurma si diresse nelle proprie cabine, per dormire un po’.

Nami e Zoro condividevano una enorme stanza matrimoniale, costruita da Franky nei minimi dettagli. La piccola Zoe dormiva nella stanza comunicante alla loro con tutti i suoi 34 peluche!

-Notte piccola- gli disse affettuosamente la mamma, mentre il papà dopo avergli rimboccato le coperte, si limitò ad un –notte rospetto-.

Per Zoe i suoi genitori erano tutto il suo universo,i suoi eroi, soprattutto il papà, infatti lei sognava di diventare una spadaccina come lui.

La mattina Nami si svegliò molto presto, si girò dal lato sinistro, che di solito occupava Zoro, ma lui non c’era.

-Quel cretino si sarà addormentato sul ponte di nuovo dopo allenamento- pensò mentre si dirigeva con la piccola a fare colazione.

-Mammina io vado a chiamare papino, tu va pure dagli zii in cucina, ti raggiungo con papà!-

-Ok piccola come vuoi- e Nami entrò in cucina mentre la piccola Zoe si dirigeva saltellando verso il campo di mandarini, dove di solito si allenava il papà.

Zoe arrivò nei pressi dell’agrumeto e vide il suo papà disteso sul prato, pian piano si avvicinò.


 

Nel frattempo in cucina Rufy ed Holly litigavano, scherzosamente, per l’ultimo cornetto al cioccolato.

-Papino molla il colnetto e mioooooo…-

-Non ci pfenfo fofio- disse Rufy con tre cornetti alla marmellata tra le fauci.

Sanji intanto continuava ad elogiare la bellezza delle sue dee, mentre gli offriva pasticcini di tutte le forme e gusti, ma un urlo distolse tutti dalle loro azioni.

-PAPINOOOOOO- Zoe stava urlando disperata il nome del papà, che fosse successo qualcosa?

I mugiwara si fiondarono subito dalla bambina. Zoe era seduta affianco a Zoro, che era disteso a terra con gli occhi chiusi. La bimba piangeva disperata ed urlava sconvolta. Nami corse subito da lei, non capiva perché stesse piangendo, ma soprattutto perché Zoro non si svegliasse e la calmasse.

Arrivata di fianco al compagno Nami trattenne un urlo di terrore. Zoro era lì,in mobile, non respirava ed era bianco e freddo. Zoro era morto.


 


 


 

ANGOLO AUTRICE!

Ciao a tutti!! Ecco a voi il primo capitolo della mia nuova storia. Questo è il seguito di “ il passato ritorna sempre” ma se qualcuno non l’ha letto si può capire comunque la trama, e se richiesto sarò felice di darvi dei chiarimenti.

Allora in questo capitolo come avete letto ci sono due new entri, Zoe e Holly, che ne pensate? Purtroppo il povero Zoro è morto, ma non vi abbattete forse forse…

A presto kiko90


 


 

 


 

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Caos.

Si il caos aveva fatto da padrone in quelle ore sulla Thousand Sunny.

Ogni componente della ciurma, dopo un iniziale momento di schok, si era messo in movimento.

Robin aveva allontanato le disperate Nami e Zoe dal corpo di Zoro, mentre Chopper era corso a visitarlo, forse sperava in uno svenimento, ma non era così.

Rufy invece continuava a negare l’evidenza, chiedeva ripetutamente a Chopper perché Zoro dormisse così profondamente. Lui proprio non accettava che il suo vice, nonché migliore amico, potesse essere morto.

No, lui non ci stava!

Nami era nella sua cabina insieme a Zoe, che dormiva esausta nel lettone, aveva gli occhi gonfi di lacrime, non capiva, non capiva perché Zoro fosse morto.

Un momento prima era lì accanto a lei nel letto e dopo non c’era più.

Fino a ieri, pensò, osservava la sua bambina giocare felice con il padre e oggi, lui non c’era più e Zoe era disperata perché aveva perso il suo papà, il suo eroe.

La piccola non aveva fatto altro che piangere, dopo aver trovato il papà. Per lei era un vero trauma, neanche la sua mammina poteva aiutarla perché anche lei non si dava pace.

Si sentiva sola Nami, sola come non lo era mai stata. Non c’era più chi l’avrebbe protetta a qualsiasi costo, non c’era più l’uomo che gli faceva battere forte il cuore solo con un sorriso, non c’era più l’uomo, il suo uomo, Zoro.


 

Passò un mese dalla tragica morte di Zoro, la vita sulla Sunny era decisamente cambiata, non c’erano più risate che risuonavano per tutta la nave, non c’erano più litigate per l’ultimo pezzo di cibo, non c’era più niente, solo un grande vuoto intorno ai mugiwara.

Da quando era morto il samurai, Nami mangiava pochissimo, si sentiva spesso male è sveniva, non disegnava neanche più le sue adorate cartine, lei si era annullata era diventata come un fantasma che usciva, avvolte, solo la notte per guadare il cielo dove probabilmente si trovava il suo uomo. L’unica persona con cui interagiva era sua figlia. Che come lei aveva perso tutta la sua allegria.

La piccola passava le ore rinchiusa nella palestra della nave, dove il suo papà si allenava sempre, lei però non andava ad allenarsi, infatti non aveva più toccato neanche una canna di bambù da quando Zoro era morto, lei andava li semplicemente per sentirsi accanto a lui e parlarci, per poi tornare tra le braccia della mamma e dargli un po’ di forza.

Nami e Zoe di certo non erano le uniche a soffrire la scomparsa dello spadaccino infatti anche Rufy e Chopper, come tutti, avevano preso molto male la notizia.

Chopper non capiva come era possibile che Zoro fosse morto visto che non aveva gravi ferite o patologie. Lui era considerato un bravo medico,se non il migliore, ma non si sentiva affatto così, visto che probabilmente era colpa sua se Zoro era morto, forse non l’aveva curato bene o gli era sfuggito qualcosa. Chopper fu svegliato dai suoi affollati pensieri da Sanji, che gli chiese se poteva visitare Nami visto il suo continuo svenire. La piccola renna annuì e si diresse in infermeria dove l’aspettavano la navigatrice e l’archeologa.

-Nami come ti senti?- gli chiese il medico

-Bene Chopper è stato solo un capogiro- disse la rossa cercando di alzarsi, ma Robin la teneva ben ferma grazie al suo potere. Era preoccupata per la sua sorellina e se sarebbe servito, l’avrebbe fatta visitare usando anche la forza!

-Nami sdraiati, ti prelevo un po’ di sangue così vedremo da cosa dipendono i tuoi continui svenimenti- disse il dottore serio

La rossa si sdraiò mal volentieri, e una volta finito il prelievo si alzò e si chiuse come sempre nella sua cabina.


 

Qualche ora più tardi, Chopper bussò alla cabina della navigatrice per consegnargli i risultati delle analisi.

-Nami, sono Chopper posso entrare?-

-Si certo entra- disse con voce rotta dall’ennesimo pianto.

-sono pronti i risultati e…-

-Chopper lo so mi manca qualche vitamina, rimedierò-

-no Nami, tu sei incinta da un mese e mezzo- la renna sussurrò quasi la notizia, ma Nami la capì perfettamente.

Lei aspettava un altro bambino, doveva esserne felice ma, ormai non sapeva neanche più cosa significasse felicità. Uno stato d’animo a lei estraneo nell’ultimo mese.

La cartografa congedò Chopper e rimase in cabina a pensare.

Cosa faccio adesso? Aspetto un figlio, si un figlio da Zoro (e si toccò il ventre) questo e un suo ultimo regalo, quel buzzurro mi sorprende sempre! (sorrise appena) ma come farò senza di lui? Si ci sono i miei amici ma non è la stessa cosa.

C’è l’ha devo fare, lo devo fare per questa creaturina regalatami da Zoro,lui avrebbe voluto così”.

Dopo la notizia della gravidanza di Nami, sulla Sunny iniziò pian piano a tornare il buonumore, era inutile ormai continuare ha piangere Zoro,di certo lui non ne sarebbe stato contento, così i mugiwara iniziarono ad affrontare quel doloroso lutto; persino Zoe sembrava aver ritrovato , quasi, il sorriso pensando al nuovo bambino in arrivo.


 


 


 

ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti!! Questo che avete appena letto è il secondo capitolo, lo so è un po’ malinconico ma del resto non potevo far altro dopo la morte di Zoro. I prossimi ovviamente non saranno tutti così!!

Spero che vi sia piaciuto lo stesso.

Baci kiko90


 

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Zoro si svegliò.

Si trovava in un posto tetro e buio.

-NAMIIII,ZOEEE- chiamò ma nessuno rispondeva

-RUFYYY- riprovò, niente anche questa volta.

Ma dove diavolo si trovava? Si guardò intorno, non riconosceva quel posto ma, sentiva che qualcosa non andava. Portò istintivamente la mano destra al fianco, dove di solito riposavano le sue katane, ma niente non c’erano.

Si guardò meglio, indossava una maglia nera e dei pantaloni neri, i suoi piedi erano nudi e delle sue katane neanche l’ombra.

Stava decisamente iniziando ad innervosirvi, ma dove cavolo era finito? Cos’era successo?

All’improvviso un flash…

Si stava allenando vicino al campo di mandarini come ogni sera, era esausto, decise che era ora di andare a letto prima di addormentarsi lì, chi l’avrebbe sentita poi a Nami?

Mentre si asciugava il sudore sentì un gran dolore provenire dal fianco ferito per poi espandersi per tutto il corpo e… bum cadde a terra.

Non ricordava altro solo di essersi svegliato lì.

Non può essere” pensò “ Sono morto”.

Non era vero, lui aveva una famiglia a cui badare, non poteva morire, e poi così inspiegabilmente.

-No- disse, lui doveva scoprire la verità, cos’era quel posto e cosa ci faceva lui lì.

Iniziò a camminare. Davanti a lui solo buio e ancora buio, non si vedeva niente. Ad un certo punto intravide qualcosa, o meglio dire qualcuno, C’erano circa cento uomini davanti a lui tutti vestiti uguali; continuavano a ripetere frasi senza senso ed alcuni sbattevano la testa contro la dura roccia che costeggiava quello strano posto, ma stranamente nessuno riportava ferite alla nuca, neanche un graffio.

Quel posto era veramente strano, che si trovasse all’inferno? Disse. Un uomo alle sue spalle gli rispose.

-No, non ci troviamo all’inferno ma solo in un limbo dove i morti che non trovano pace, perché hanno lasciato qualcosa in sospeso prima di morire, si ritrovano a scontare la loro esistenza qui senza scendere all’inferno o salire nel New life, il cosi detto Paradiso-.

Zoro era ancora girato e non vedeva il viso dell’uomo alle sue spalle ma, qualcosa gli diceva di conoscerlo, la sua voce era molto familiare.

Si girò il samurai e quello che vide lo lasciò senza parole. Davanti a lui, proprio come lo ricordava, c’era Rey Roronoa, suo padre.

-Papà?-disse Zoro con fare sorpreso

Rey lo squadrò bene dalla testa ai piedi, per poi sillabare un –Zo zo Zoro?- lui era ancora più incredulo del figlio.

Da quando era morto di quella strana malattia, non si era dato pace per aver lasciato sola la sua famiglia, la sua adorata moglie Jane e i suoi due bambini.

-Si sono io papà- disse lo spadaccino ancora un po’ spaesato.

L’uomo si gettò ad abbracciare il figlio, e questo stupì molto Zoro.

Rey Roronoa non era mai stato un tipo da esternare i suoi sentimenti così facilmente,pur amando la sua famiglia non abbracciava mai i suoi figli, anzi era sempre molto serio e sulle sue, un po’ come Zoro. Dopo tutto quel tempo però il suo carattere era cambiato e rivedere il figlio,se pur ancora molto giovane per morire, lo rendeva molto contento.

-Zoro ma che ci fai qui? Sei ancora così giovane!-

-Non so bene come sono morto, ero solo lievemente ferito, nulla di grave mah…-

-Oh figliuolo mi dispiace. Dimmi un po’ come sta la mamma e Cristal?-disse l’uomo sempre più curioso.

Zoro deglutì pesantemente, e fece segno al padre di sedersi su una roccia calcarea li vicino, in modo di avere un po’ di privacy.

-Cristal sta bene è diventata un pirata…-

-PIRATAAAA??? MIA FIGLIA E' UN PIRATAAA???- urlò l’uomo con gli occhi iniettati di sangue.

-Ehm si, veramente lo sono anche io!-

-CHE COSAA? Oh no! Sapevo che non dovevo lasciarvi soli, e tutta colpa mia- disse Rey rassegnato mentre si teneva il capo e camminava avanti e indietro.

-Ma no padre siamo dei pirati buoni e abbiamo delle ciurme fantastiche, ormai sono le nostre famiglie, in tutti i sensi…-

-Che significa in tutti i sensi??-

-Bhe io sto con una mia compagna ed abbiamo una bambina, Zoe, ( disse orgoglioso) mentre Cristal è sposata con il fratello del mio capitano, Ace anche lui un pirata e hanno una bambina.

-Oh sono diventato nonno!!! Sniff… sniff… - disse commuovendosi il vecchio Roronoa.

-Papà devo dirti un'altra cosa, per quanto riguarda la mamma, bhe lei è morta-

-Cosaaa?? La mia Jane! Quando? Perché?-

- e morta circa due mesi prima di te, dei pirati hanno saccheggiato il villaggio e l’hanno uccisa, noi siamo riusciti a salvarci-

-Oh no Jane! Quindi tu e tua sorella siete cresciuti da soli, da orfani!-

Zoro annuì con il capo e mise una mano sulla spalla del padre, per dargli forza dopo quella brutta notizia.

Rey era sconvolto, l’unica cosa che gli aveva dato forza fino ad allora era stata la speranza di una vita felice per i suoi cari, anche senza di lui, ma non era stato così.

-Dimmi Zoro, tu e tua sorella siete felici?- chiese speranzoso

-Si lo sono o meglio dire lo ero. La mia donna è bellissima, si avvolte la vorrei strozzare ( disse ridendo) ma la amo più della mia stessa vita, poi c’è Zoe la mia bambina. Sai io sono uno spadaccino , e lei vuole seguire le mie orme, forse riuscirà dove io ho fallito, diventare il migliore spadaccino del mondo- disse l’ultima frase con tono triste e nostalgico, per un sogno ormai irrealizzabile.

-Vorrei tanto conoscerle, peccato. E Cristal?-

-Lei come ti ho detto è sposata con Ace, un bravissimo uomo ed amico. Cristal ne ha affrontate di tutti i colori nella sua vita ma, è forte ed affronta tutto a testa alta con la sua famiglia che la sostiene sempre!-

-Bene sono contento per la mia bambina! Peccato che tu abbia dovuto lasciare la tua famiglia, forse e per questo che sei finito nel limbo e no nel New life-

-ma cos’e sto New life?-

-New life e semplicemente quello che tutti chiamano Paradiso. Un luogo bellissimo, a quanto ho sentito dire, pieno di felicità dove la gente ricomincia a vivere nella serenità più assoluta, facendo quello che più gli piace, anche il pirata! Ah Ah Ah è un mondo a parte, senza crudeltà-

-Wow deve essere bello! Ma preferisco la realtà che stavo vivendo!- disse Zoro ripensando alla sua famiglia.

-Anche io figliuolo per questo ci troviamo qua! Abbiamo rifiutato new life perché il nostro corpo e la nostra mente sono ancora legati al mondo dei vivi!-

-Bhe qui che si fa invece?-

-Niente, non si mangia, non si dorme, si vive soltanto nel nulla più totale, e come puoi notare la gente finisce per diventare pazza, qui il tempo è infinito, ogni giorno ti sembra eterno, una settimana qui corrisponde ad un anno sulla terra-

-DANNAZIONE! NON SI DORME!?!?-


 

Zoro e Rey si incamminarono tra le pietre rocciose e le stradine buie di quel posto, finché non raggiunsero la grotta dove alloggiava ( si fa per dire) l’uomo.

Zoro proprio non riusciva a darsi pace, non poteva trascorrere così i suoi giorni, doveva trovare un modo per risolvere la situazione, se un modo esisteva.


 


 

ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti!!!

Non so proprio che dirvi oggi nell’angolo autore, spero solo che ci abbiate capito qualcosa tra limbi e new life… Aspetto le vostre recensioni positive o negative!!

Baci kiko90


 

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Era passato un anno dalla morte di Zoro e la ciurma di cappello di paglia cercava, a tutti i costi, di andare avanti.

Nami aveva dato alla luce un bambino bellissimo.

Il parto era stato molto difficile, con complicazioni durante tutta la gravidanza, ma alla fine tutto era andato per il meglio e Nami era diventata mamma per la seconda volta.

Con sua grande sorpresa nacque Ryu, un pargoletto dai capelli verdi e occhi petrolio come il papà. Era la sua fotocopia. Questo rese Nami ancor più felice, aveva un piccolo Zoro in miniatura al suo fianco.


 

Ormai Ryu aveva circa due mesi, più cresceva e più somigliava al padre, infatti dormiva 22 ore al giorno e nelle altre due mangiava!

Nami e Zoe dopo la nascita di Ryu avevano riacquistato il sorriso, anche se il cuore ormai era spezzato.


 

I mugiwara stavano passeggiando per le vie di Sunnydale, una ridente cittadina, capitale dell’isola di Hota.

Zoe e Holly correvano per le vie della città, sotto i continui richiami delle mamme, Usop e Chopper erano rimasti sulla nave mentre gli altri girovagavano, chi alla ricerca di vestiti e chi alla ricerca di cibo, come Rufy.

Il capitano avvistò una locanda a circa 50 metri e si diresse li a passo di marcia. Mentre raggiungeva la locanda però qualcosa,o meglio dire qualcuno, lo urtò e dovette fermarsi.

-Scusi signore!- disse la bambina senza alzare lo sguardo e sistemandosi il vestitino, stropicciato dopo la caduta.

Rufy abbassò lo sguardo e osservò la piccola

-JANEEE!!!- urlò felice il capitano così forte da far spaventare la bambina.

Essa alzò lo sguardo e con sua grande sorpresa si ritrovò davanti un volto molto familiare.

-TIO RUFYYY!!!- urlò la piccola mentre si faceva prendere in braccio dall’uomo, che saltellava come un bambino dalla felicità.

Il resto della ciurma si avvicinò al capitano è riconobbe la piccola Portugase D. Jane, figlia di Ace e Cristal.

-Jane? Piccola che ci fai qui?- chiese la navigatrice con in braccio il piccolo Ryu che dormiva.

-Tia Namiiiii che bello ci sei anche tu!!!! Bhe sono venuta qui con papà! E' laggiù!- disse indicando la locanda dove era diretto Rufy pochi minuti prima.

-Fantastico andiamo a salutare Ace e Cristal!!- disse Rufy euforico.

Nico Robin notò che la bambina di soli due anni e mezzo, aveva perso tutta la luce nei suoi bellissimi occhi grigi, quell’espressione gli ricordava tanto la piccola Zoe.

Rufy corse insieme alle tre bambine verso la locanda, entrò e Jane si avvicinò ad un tavolo dove un uomo si era addormentato con la testa sul mobile e tra le mani aveva una bottiglia di sakè vuota.

-Piccolina dove sono i tuoi genitori, non li vediamo- chiese gentile il cuoco

-Ecco questo è papino!- indicò l’uomo addormentato

-ACEEEE????- chiesero all’uniscono i nakama.

Sentendo del rumore, stranamente, l’uomo si svegliò e alzò il viso dal tavolo reggendosi la testa con il palmo di una mano.

-Cos’è sto casino? Jane dove sei?-

-Eccomi papino!- disse la bambina avvicinandosi all’uomo.

Ace era irriconoscibile. Aveva una lunga barba incolta e gli occhi arrossati dal troppo alcool ingurgitato. L’uomo sembrava veramente a pezzi.

-Jane! Quante volte ti ho detto di non allontanarti?!- disse con la voce impastata dal sonno.

-ma papino, tu dormivi e io mi annoiavo, poi ho incontrato lo zio Rufy!- indicò il capitano affianco a lei.

Ace seguì l’indicazione della figlia e cercò di mettere a fuoco la figura dinanzi a lui, con grande sforzo riuscì a vedere il suo fratellino e i suoi amici osservarlo allibiti.

-Che avete da guardare?- disse scocciato

-Ace amico! ma che ti è successo sembri appena passato sotto un treno! E quella barba! Ma dov’è Cristal?- chiese il carpentiere

Ace non rispose e ordinò altre due bottiglie di sakè, mentre la ciurma si accomodava al tavolo.

-Jane piccolina dov’è la tua dolce mammina?- gli chiese il cuoco visto che Ace non accennava a rispondere.

Jane abbassò lo sguardo per poi rialzarlo e con i suoi occhioni tristi disse -la mamma non c’è più…e motta…-

-COSAAAA???- fu la risposta dei nakama

-Cristal lei non può essere…no lei non…-

Nami non riusciva a parlare, dopo la morte di Zoro aveva provato ad avvisare Cristal ed Ace ma al loro lumacofono non rispondeva mai nessuno.

Nami era molto affezionata a Cristal, non solo perché era sua cognata ma, dopo la storia di Angelo, erano diventate grandi amiche.

-Ace! Che significa che Cristal è morta?!Quando?! e perché?!- si fece serio Rufy

-E morta circa un anno fa, non so come, mi sono svegliato una mattina e lei eri li accanto a me, morta. Lasciatemi in pace adesso!- disse l’uomo aggrappandosi all’ennesima bottiglia.

-No che non ti lasciamo in pace! Siamo una famiglia, tu e Jane venite con noi! E smettila di bere e pensa a tua figlia!!- disse Rufy per la prima volta in vita sua arrabbiato con il fratello.


 

Come ordinato da Rufy tutti si incamminarono per la Sunny.

Franky e Sanji portavano Ace, visto che non si reggeva in piedi,Zoe teneva per mano la piccola cuginetta,lei sapeva benissimo come si sentiva.

Rufy, con il cappello su gli occhi, camminava affianco a Nami e Robin.

Una volta giunti alla Sunny, depositarono Ace su un letto affiancato dalla piccola Jane anche lei addormentata.

La ciurma si riunì in cucina,tranne i bambini che tutti e tre dormivano nella cabina di Nami.

-Molto,molto strano…- continuava a ripetere l’archeologa

-Cosa sorella?- chiese il carpentiere confuso

-la morte di Cristal! Ace ha detto che stava benissimo ed improvvisamente una mattina l’ha trovata morta proprio come…-

-Zoro!- disse Nami sull’orlo del pianto

-Si esatto, anche Zoro stava bene e di certo non è stata quella misera ferita ad ucciderlo…- continuò Robin

-forse non l’ho curato bene!- disse Chopper triste

-no Chopper tu sei il migliore!- lo consolò il cecchino

-Yohohoho il nasone ha ragione Yohohoho-

-Robin continua…- la incitò Sanji

-Stavo dicendo che è tutto molto strano, sia Zoro che Cristal sono morti un anno fa e in modo poco chiaro, secondo me c’è qualcosa sotto, anzi qualcuno!- concluse Nico Robin

-Chi??- intervenne finalmente il capitano

-Non lo so Rufy , ma lo scopriremo-

-Resta il fatto che ormai sono tutti e due morti!- sentenziò la cartografa

-Si Nami, ma credo che farebbe bene sia a te che ad Ace sapere perché e chi li ha uccisi- disse Rufy serio

-si hai ragione!- disse Nami torturandosi le mani.

I mugiwara continuarono a pensare alle parole di Robin mentre lei e Chopper si chiusero in biblioteca per cercare qualche notizia che potesse aiutarli. Chissà forse avrebbero scoperto di altre morti misteriose.


 


 


 


 


 


 

ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti!!

Bene , bene, anche Cristal è morta, sarà una semplice coincidenza? E Robin e Chopper scopriranno qualcosa? Abbiate fiducia in me tutto si risolverà, forse… Aspetto come sempre le vostre opinioni, è importante sapere cosa ne pensate!

Baci kiko90


 

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


Una settimana prima nel limbo…

Cristal si svegliò tutta stordita.

-Ma dove sono?-

Si guardò intorno e vide soltanto pietre e ancora pietre immerse in un buio tetro. Provò a procedere, chiedendosi dov’era finita la sua famiglia; la visuale però non cambiò di molto si era aggiunto solo un misero corso d’acqua verdastra – che schifo!- disse

Seguì quel fiumiciattolo e trovò finalmente delle persone.

-Salve!- disse ma nessuno sembrava dargli ascolto o risultare interessato alla nuova presenza. “Ospitali” pensò.

All’improvviso vide tutte quelle persone scappare, sentiva la terra sotto i suoi piedi tremare.

-un terremoto!- si girò e vide che non era un terremoto a far tremare la terra ma bensì una creatura enorme, tipo un dinosauro su due zampe che correva nella sua direzione, spalancando le sue enormi fauci e distruggendo con le sue corna ogni roccia sul suo cammino.

Cristal iniziò a correre all’impazzata e solo allora si accorse di trovarsi a piedi scalzi e non con i suoi vestiti ma bensì con degli orrendi indumenti neri.

-ma che cavolo sta succedendo??e dove sono i miei pugnali??-

All’improvviso mentre correva, due braccia la trascinarono all’interno di una grotta, era salva finalmente.

-Grazie!- disse la ragazza mentre cercava di riacquistare ossigeno, chinata con le mani sulle ginocchia.

-di niente,ma la prossima volta sta attenta, i druii sono molto pericolosi- disse una voce alle sue spalle

-se solo avrei i miei pugnali gliela farei vedere io a quel coso…ma aspetta…- Cristal alzò lo sguardo e dallo stupore cadde con il didietro a terra.

-tutto bene?- chiese la donna gentilmente, porgendogli una mano.

Cristal era allibita, davanti a lei una bellissima donna dai lunghi capelli verdi e occhi azzurro-grigi, gli sorrideva porgendogli una mano.

-ma ma mamma???- balbettò la ragazza afferrando la mano e rimettendosi in piedi.

La donna la guardava stralunata, perché quella ragazza l’aveva chiamata mamma? Che fosse? No non poteva essere la sua bambina…

-Cristal???-

-si mamma sono io- e si fiondò ad abbracciare la mamma ritrovata

-Cristal ma che ci fai qui piccola mia?- disse Jane commossa

-non lo so…aspetta ma tu sei… quindi io sono…-

- si tesoro siamo tutte e due morte-

-oh no! no! no! no!io non posso essere morta e dai stavo bene! Oh no! Jane! Ace!-

-piccola mia calmati,ecco siediti,raccontami tutto, chi sono Jane ed Ace?- disse affettuosa la mamma

-sono la mia famiglia!- fu l’unica cosa che riuscì a dire la ragazza ancora in evidente stato di scioch.

-e tuo padre? E Zoro? Oh piccola non sai quanto mi dispiace di avervi lasciati da soli- disse con le lacrime agli occhi la signora Roronoa

-Zoro sta bene ha una famiglia tutta sua, una compagna e una bellissima figlia Zoe! E papà… bhe mamma, papà è morto circa due mesi dopo di te per una grave malattia-

-Cosa? Rey? No!!- Jane iniziò a piangere disperata urlando il nome del marito.

-mamma! Mamma! Calmati su!- cercò di calmarla la figlia

-Jane che succede?- disse una vecchietta dai lunghi capelli grigi e alquanto bassa, che stranamente portava un mantello nero, cosa molto strana visto che tutti portavano i medesimi vestiti di Cristal.

-Ingrid lei è mia figlia Cristal!- disse Jane rivolgendosi alla vecchietta

-Piacere cara-

-piacere- Cristal guardò la donna con fare circospetto, perché lei indossava indumenti diversi?


 

Cristal raccontò tutto a sua madre e alla strana Ingrid. Raccontò che faceva parte di una ciurma di pirati,come Zoro, e per poco alla mamma non venne un infarto ( lei odiava i pirati visto che alcuni di loro l’avevano uccisa e strappata alla sua famiglia), ma poi la ragazza spiegò che non tutti i pirati erano assassini e che i suoi amici erano speciali. Poi gli raccontò del suo incontro con Ace e della piccola Jane, chiamata così proprio in onore della nonna.

-Jane e una piccola peste pensa che quando le anziane signore gli si avvicinano per salutarla con i soliti pizzicotti alle guance lei gli tira un calcio nelle gambe per poi scappare! Però e anche molto intelligente , nonché bellissima. Ha dei capelli neri come i miei e di mio marito,li porta sempre legati in due graziosi codini con una frangetta che cade leggermente sui suoi occhioni grigi, e poi a delle bellissime lentiggini sulle guanciotte e sul nasino, proprio come il papà…-

-Vedo che sei molto felice ed orgogliosa della tua famiglia- disse Ingrid

-Si e mi manca molto! Ma non capisco, se papà e morto e anche tu perché non siete insieme?-

-Bhe ci sono tre realtà questo è il limbo (e gli spiegò cosa significava) poi c’è l’inferno e poi il New life, il paradiso dove credo sia tuo padre a questo punto- disse Jane

-e allora andiamolo a cercare!- disse Cristal euforica all’idea di rivedere il padre

- e difficile, non possiamo andare nell’altra realtà- disse Jane

-proviamoci!-

E così le tre donne si incamminarono verso quello che era definito la fine del limbo.


 


 


 

ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti!!

Allora ecco ritornata Cristal e a grande sorpresa ha rincontrato sua madre e una strana vecchietta…

Riusciranno a trovare Rey? Scoprirete questo ed altro nel prossimo capitolo!

Baci kiko90


 

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


Cristal era molto testarda e quando si metteva qualcosa in testa era impossibile fargli cambiare idea.

Aveva deciso che voleva ritrovare suo padre, e anche se sua madre ed Ingrid gli avevano detto che era impossibile trovarlo lì, lei non si dava per vinta.

Vagarono per tutto il limbo, fino a quando arrivarono alla fine di esso, o almeno così pensavano visto che si trovavano davanti ad un pericolante ponte sospeso tra un capo a l’altro del limbo. Ingrid spiegò loro che dall’altra parte del ponte si trovava il luogo più angusto del limbo dove solo i pazzi vi alloggiavano.

-Io dico di andarci lo stesso, tanto non può essere tanto peggio di questo- disse Cristal iniziando ad incamminarsi sul pericolante ponte

-Sta attenta Cristal!!!- le urlava spaventata la madre

-non preoccuparti mamma tanto sono già morta cosa potrebbe succedermi?-

Veloce come una gazzella Cristal attraversò il ponte senza problemi e venne raggiunta anche dalle altre due donne. Arrivate dall’altra parte notarono una prevalenza di soli uomini in quel posto.

-ma cos’è un limbo maschile questo?- chiese Jane

-non lo so, però sembra molto meglio del nostro, almeno qui non ci sono druii- disse la mora



Le tre donne continuarono la loro escursione nel nuovo limbo finché Cristal ad un certo punto si fermò di colpo.

-tesoro qualcosa non va?- le chiese apprensiva la mamma

La ragazza si limitò ad indicare un uomo in mezzo a quella folla il quale aveva una capigliatura molto familiare, verde.

-ma quello è...?-

-Zoro!!!- urlò la ragazza

Zoro si girò appena sentì pronunciare il suo nome e si ritrovò assalito da due donne, Cristal e Jane che lo abbracciavano con forza.

-ma… ma… che sta succedendo? Cristal che ci fai qui? Con… la mamma??-

-Zoro fratellino che bello rivederti!! Ma aspetta anche tu sei…?-

-Si sono morto, ma com’è possibile che lo sia anche tu, questa storia mi convince sempre di meno!-

-Non so è tutto così strano, stavo bene e poi mi sono svegliata qui-

-io ricordo che ero solo leggermente ferito ma niente di che-

-Zoro! Zoro!- lo chiamò la madre

-mamma che bello rivederti! Wow tutta la famiglia al completo!!-

-Come al completo??- disse Cristal

-Bhe io sono qui con papà!!-

-Siiii che bello lo abbiamo trovato!!!!- esultò la ragazza

-Jane?- la chiamò il marito appena arrivato

-Rey!!-esclamò felice la donna

I coniugi Roronoa si abbracciarono e baciarono, molto, molto appassionatamente.

-Ehi voi due basta!! Che schifo!!!- disse Zoro imbarazzato

-dai Zoro lasciali stare e da anni che non si vedono. E poi tu e Nami fate anche di peggio in pubblico ih ih ih – lo punzecchiò la sorella

-scema!-

-Jane amore mio non sai quanto mi sei mancata in tutti questi anni, ti ho pensato ogni singolo giorno, ogni singolo minuto ti amo tantissimo!!!-

-Oh Rey anche io ti amo e mi sei mancato infinitamente anche tu!!!!- disse la donna riprendendo a baciarlo

Jane e Rey si raccontarono tutto dei lunghi anni che avevano trascorso lontani, tenendosi per mano come due adolescenti alla prima cotta, dimenticandosi per un po’ di tutto e tutti.



Ingrid nel frattempo si era nascosta appena aveva visto Zoro, ma nessuno ci aveva fatto troppo caso.

I fratelli Roronoa assistevano felici al rincontro dei loro genitori.

-che cariniiiii!!!- disse la mora

-si ma tornando a noi, Cris tu come ci sei finita qui?-

-non lo so Zoro, e tutto così strano che mi sembra quasi un sogno, ritrovare mamma e papà, poi questo posto. Mi ricordo che ero andata a letto come tutte le sere e ad un certo punto sento un gran dolore partire dalla mano destra per poi diffondersi per tutto il corpo, ero paralizzata non riuscivo a parlare e ad avvisare Ace li accanto a me; poi buio totale e mi sono risvegliata qui!-

-io sono nella tua medesima situazione, tutto questo e molto strano non può essere una coincidenza… anche se pensandoci mi ricorda qualcosa…-

-Dovevi ascoltarmi quattro anni fa!!- disse Ingrid sbucando da dietro una roccia

-Ingrid dov’eri finita??- le chiese Cristal

-TU BRUTTA VECCHIACCIA!!! ANCHE TU QUI SICURAMENTE TUTTO QUESTO E' COLPA TUA!!!!- gli urlò contro Zoro

Nel frattempo Jane e Rey si avvicinarono ai ragazzi dopo aver sentito le urla del figlio.

-Zoruccio che succede?- gli chiese la madre preoccupata

-Tu conosci Ingrid??- gli chiese invece la sorella

-Questa donna quattro anni fa mi ha detto che sarei morto, io ed un mio familiare…-

-COSAAAAAA?????!!!!!-TU LO SAPEVI???- urlò furibonda Cristal

-si ma non ci credevo, ho pensato fosse tutto uno scherzo!- si giustificò il ragazzo

-Quindi noi potevamo evitare tutto questo se solo avessi ascoltato Ingrid! Ma no, il grande Roronoa Zoro deve sfidare la morte coinvolgendo anche me tanto cosa avevamo da perdere? La vita? le nostre famiglie? MA COS’HAI NELLA TESTA SEGATURA? NON HAI PENSATO A NAMI E ZOE E ALLA MIA FAMIGLIA ? IDIOTA!!!-

Cristal era veramente fuori di se, non aveva mai litigato o insultato in vita sua Zoro, ma proprio non accettava che lui gli avesse nascosto una cosa così importante e grave e che soprattutto non abbia fatto niente per evitare la loro morte.

-ma Cris…-

-CRIS UN CORNO!!!!- Cristal era sempre più furiosa, ormai il suo viso era di color rosso acceso e i suoi occhi si erano spalancati dalla rabbia insieme alle sue narici, sembrava un toro imbizzarrito che nessuno poteva fermare; se solo avesse avuto i suoi pugnali avrebbe scuoiato vivo il fratello, tanto era già morto!

-Non è proprio così, non vi sareste salvati lo stesso!- intervenne la vecchietta con calma

-cosa vuoi dire vecchia??- disse Zoro con la sua solita gentilezza

-Bhe innanzitutto io sono una strega e posso prevedere alcuni eventi del futuro. Con i miei poteri ho visto quattro anni fa un uomo venire da me a chiedermi di usare un incantesimo molto potente per uccidervi. L’incantesimo però era troppo potente e io non potevo farlo, anche se non avrei mai accettato, l’uomo trovò quindi un'altra strega che ha accettato l’incarico. Quando sono venuta da te caro, non sapevo che quell’uomo avrebbe chiesto ad un'altra strega per questo non ho insistito molto e non ti ho avvisato di quel pericolo. Purtroppo qualche mese dopo aver avuto un'altra premonizione in cui vidi la strega fare l’incantesimo Irunkuri sono morta -.

-cos’è sto Irunkuri??- chiese Rey

- è un incantesimo molto potente. Le persone colpite da esso sono soggette alla morte, appena il loro corpo viene ferito, anche un semplice taglio, questo entro un giorno causerà la morte della persona- spiegò l’anziana strega

-ma Cristal non è stata ferita!- puntualizzò Zoro

-invece si, adesso che ci penso mentre cucinavo la cena mi ero tagliata alla mano destra, credo che sia stata questa la causa-disse la ragazza

- e adesso sono morti per sempre? Non c’è una soluzione?- chiese Jane con un filo di disperazione nella voce

-potrebbe esserci ma c’è bisogno della strega che ha pronunciato l’incantesimo- spiegò Ingrid

- e come facciamo a trovarla siamo morti!!!- disse triste Cristal

- un modo ci sarebbe!!!- disse la vecchietta, spiegando il suo piano alla famiglia Roronoa.







ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti!!!

Eccoci qui, tutta la famiglia Roronoa è al completo!!! E soprattutto la strega Ingrid ha chiarito alcune cose. Ma chi sarà l’uomo che vuole morti Zoro e Cristal? E perché?

Nel prossimo capitolo ritorneremo dai mugiwara chissà come se la stanno cavando nel frattempo!!!

Baci kiko90












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Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


Era passato circa un mese da quando Ace e la piccola Jane si erano imbarcati sulla Sunny, lasciando la loro nave ancorata nel porto dell’isola Dino dove avevano incontrato i mugiwara.

Ace anche con il sostegno dei mugiwara non riusciva proprio a tornare il ragazzo felice e spensierato di un tempo, aveva perso il suo caratteristico sorriso sostituendolo con un lungo broncio barbuto. Era diventato un uomo trasandato e taciturno il quale a malapena parlava con la sua piccola bambina la quale si sentiva ancora più sola.

Jane era molto riservata, da quando la sua mammina era morta. Lei, a differenza della cuginetta Zoe, non aveva versato neanche una lacrima, lei doveva essere forte, come gli aveva sempre ripetuto la mamma, e soprattutto doveva proteggere il suo papà; se l’avrebbe vista piangere lui sarebbe stato ancora più male.



La Thousand Sunny procedeva tranquilla verso l’isola Croma, dove secondo le previsioni di Nami, sarebbero arrivati entro sera.

-ACEEEEE!!!! VIENI HA PESCARE CON NOIIIIII????- urlava dalla polena Rufy

-NO PREFERISCO DORMIRE!!!!- disse l’uomo accomodandosi vicino all’albero maestro prima di sprofondare in un pesante sonno

-Uffa Ace non fa altro che dormire dalla mattina alla sera, non riesce proprio ad aprirsi con noi- disse Usop

-dobbiamo dargli tempo il fratello è ancora scosso per il suo lutto!- disse saggiamente il carpentiere

-E PRONTOOOOOO!!!!!!- urlò Sanji dalla cucina cinque secondi prima di essere travolto dal capitano e dal carpentiere

Tutti si accomodarono al grande tavolo della Sunny. Rufy si catapultò sugli spaghetti, lottando contro Franky ed Usop, Chopper più astuto si avvicinò alle polpette, sicuro che così facendo avrebbe messo qualcosa sotto i denti ma, una mano gommosa lo anticipò soffiandogli il vassoio da sotto il nasino blu!

-Rufy quelle sono mieeeee!!!!!- piagnucolò la piccola renna



Mentre i ragazzi continuavano la battaglia per il cibo, Nami e Robin si occupavano dei bambini.

-fai aaaahhhhh, dai piccolo Ryu mangia!!!- insisteva Nami

-qualcosa non va mio dolce pasticcino?-

-Ryu non vuole proprio mangiare oggi- disse la cartografa demoralizzata

-lascia fare al tuo Mister Prince, i bambini mi adorano!!!!- disse prendendo il cucchiaio, con del passato di verdure, dalle mani di Nami

-Piccolino guarda il trenino, arriva il trenino fai ammmm…-

Ryu aprì la bocca ed assaggiò il passato di verdure preparato dal cuoco, se lo girò in bocca per qualche secondo, e mentre il cuoco elogiava le sue abilità con i bambini, Ryu gli sputò tutto il passato dritto in faccia lasciando il cuoco con una melma verde che gli colava dal viso, mentre il bambino scoppiava a ridere di gusto.

-ah ah ah ah Sanji mi sa che il tuo passato non gli piace ah ah ah guarda come se la ride Ryu!, adesso che non c’è Zoro ci pensa lui ha prenderti in giro ah ah ah-

-NASONE STA ZITTO!!!- urlò Sanji

Tutti continuarono a ridere mentre il cuoco ritentava nell’ardua impresa di imboccare il piccolo ma il finale era sempre lo stesso, dopo aver sputato per bene il cibo il bambino scoppiava in una sonora risata.

Eh si il piccolo Roronoa era tutto suo padre, ed il povero Sanji era destinato a pagarne le conseguenze.



Nel tardo pomeriggio la Sunny sbarcò sull’isola Croma.

I mugiwara nascosero per bene la nave in una grotta affiancata alla spiaggia, e sbarcarono.

L’isola si presentava molto ospitale, nel paese principale Krino trovarono molta gente che vagava qua e la tra le bancarelle del mercato del pesce.

La ciurma di cappello di paglia cercò una locanda per soddisfare la fame del loro capitano e per svagarsi un po’.

Un'unica locanda offriva il paese e di certo non sembrava neanche molto ospitale. I mugiwara entrarono e subito tutta la gente nel locale si girò ad osservarli.

-pe pe perché ci ci gu gua guardano tu tutti???- balbettò Usop impaurito

-non lo so ma stiamo attenti non mi piace questo posto- si pronunciò il cuoco osservando ogni singola persona



Rufy come al solito ordinò una valanga di carne senza neanche accorgersi delle preoccupazioni dei suoi compagni riguardo a quella gente che li fissava. Robin e Nami protettive strinsero a se i propri bambini.

Ace dal canto suo mangiava e beveva non curante peggio del fratello, infatti non si era nemmeno accorto che un uomo si era avvicinato alla sua bambina.

-Ciao piccolina, vieni qui, la vuoi una caramella?- disse l’uomo mostrando una caramella alla bambina

Jane guardò l’uomo e poi guardò suo padre ( che si strafogava), la bambina di certo non era stupida ed aveva capito benissimo che quel tizio non aveva buone intenzioni, però era pur sempre una bambina e per questo era molto golosa di dolci quindi decise di giocare d’astuzia, come la mamma gli aveva sempre insegnato ( ed anche la zia Nami).

-Signole cos’ha sulla camicia un ragno??-disse con gli occhioni dolci Jane

L’uomo si guardò l’indumento, distraendosi quel che bastava per permettere alla piccola di afferrare la caramella e svignarsela accanto al padre ignaro.

-Brutta peste!!! Me l’ha pagherai!- bofonchiò l’uomo



Dopo circa due ore e mezza Rufy si sentiva sazio ( quasi) così la ciurma pagò il conto ed uscirono finalmente dalla locanda.

-Ah che bella mangiata!!! Anche se quasi quasi…-

-non lo dire nemmeno per scherzo razza di fogna senza fine!- disse Sanji minacciando il capitano con un calcio

-Ragazzi mi sa che qualcuno ci sta seguendo, siamo circondati- affermò il cyborg

-si, due sul tetto a nord, tre nascosti dietro la casa a ore tre e non so quanti dietro di noi- confermò Robin

-proteggete i bambini e fate finta di niente- ordinò cappello di paglia

La ciurma continuò a camminare come se nulla fosse quando ad un certo punto un uomo gli si parò davanti.

-tu sei Rufy cappello di paglia?!-

-si! E tu chi sei?- chiese schietto il capitano

-Io mi chiamo Jone Jack e sono un cacciatore di taglie. Caro cappello di paglia tu e la tua ciurma sarete il mio prossimo guadagno!!-

-non credo proprio- disse Rufy caricando uno dei suoi pugni, ma non fece in tempo a scaraventare il pugno verso l’avversario che venne colpito, come il resto dei suoi compagni, da finissimi aghi intrisi di sonnifero, lanciati con delle cerbottane dagli uomini di Jone che li avevano precedentemente accerchiati.

-Ah ah ah ah te l’avevo detto cappello di paglia, con te e i tuoi compagni mi arricchirò molto ah ah ah-.





ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti!!!

Come vi avevo detto alla fine del precedente capitolo abbiamo ritrovato i nostri cari mugiwara. Come al solito sono finiti proprio in un bel guaio, riusciranno ad uscirne?

Un ringraziamento speciale a tutti coloro che leggono questa mia fic!!!

Un bacio kiko90



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Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


Rufy si svegliò con un gran mal di testa,ma cos’era successo e dove si trovava?

Si guardò intorno e notò che si trovava in una cella, e per come bruciavano le sbarre era costruita con agalmatolite marina.

Nella cella non c’era nessun' altro ma notò che affianco ad essa si trovavano altre due celle con dentro i suoi compagni. In quella a destra erano rinchiusi Brook, Franky, Sanji, Usop ed Ace mentre nell’altra c’erano Robin, Chopper, Nami e tutti i bambini esclusa la piccola Jane la quale era legata ad una sedia davanti alla ciurma.

-Robin state tutti bene?- chiese apprensivo Rufy

-si, tu come ti senti?-

-tutto ok! Franky come facciamo ad uscire da qui?-

-non lo so fratello queste sbarre sono indistruttibili e poi l’agalmatolite ci indebolisce troppo, questa volta siamo proprio in trappola- concluse il carpentiere

-il tuo amico ha proprio ragione cappello di paglia siete in trappola, nessuno vi troverà dentro questa grotta, siete spacciati, vi ucciderò e consegnerò i vostri corpi alla marina ah ah ah- annunciò Jone Jack appena rientrato

-mammina ho paura!- disse Zoe aggrappandosi alla gamba della mamma

-non preoccuparti piccola riusciremo ad uscire da qui-. “ se solo ci fosse Zoro…” pensò

-Jane! Jane!- urlava dall’altra parte Ace

-papinooo!!!-

-che diavolo vuoi fare a mia figlia? Giuro che ti uccido se solo osi toccarla!!- si imbestialì Ace

-Ah ah ah pugno di fuoco da quella gabbia non puoi farmi niente ah ah ah e poi la tua bambina è stata un po’ troppo insolente con me nella locanda, vero piccolina?-

Ace grazie a quelle parole si accorse che stava sbagliando tutto con sua figlia, non si curava abbastanza di lei, infatti non si era neanche accorto che la piccola nella locanda aveva interagito con quell’uomo.

-FOTTITI!!!- fu la pronta risposta che diede la bambina a Jone

-Come osi! Dopo mi occuperò di te ma prima ucciderò tuo zio! Sam, J,portatemi cappello di paglia ma prima iniettategli il siero di agalmotolite così sarà inoffensivo-

I due scagnozzi eseguirono gli ordini, anche se Rufy si era ribellato con le poche forze che gli erano rimaste, riuscirono ad iniettargli il siero ed a farlo sedere alla ghigliottina allestita per l’occasione.

-TIO RUFYYYY!!!!- urlò Jane

-RUFYYYYYY!!!!!- urlò disperata Robin

-PAPINOOOOO!!!!- si aggiunse piangendo Holly

-LASCIALO STARE MALEDETTO!!!!- si arrabbiò Nami

Rufy capì che quella volta le cose si erano messe veramente male, quindi decise di chiedere un favore al suo nemico

-fammi parlare con mia moglie e mia figlia prima-

-vediamo un po’… uhm… si va bene un ultimo desiderio non si nega a nessuno- disse Jone avvicinando Rufy alla cella di Robin

-Robin amore mio, mi dispiace avevo giurato di proteggerti ma non ci sono riuscito! Ti amo Robin! Holly piccola mia non piangere e ricordati che ti voglio tanto bene!-

-Rufy anche io ti amo!- disse Robin tra le lacrime mentre stringeva a se la sua inconsolabile bambina

-chiudi gli occhi Holly fallo per papino ok?- gli chiese Rufy

-ok papino!- obbedì la piccola Monkey

Jone e i suoi scagnozzi presero Rufy e gli appoggiarono la testa sulla ghigliottina. Rufy si stampò un gran sorriso in volto degno del re dei pirati, e mentre i suoi compagni e suo fratello urlavano il suo nome disperati, Jone ordinò al suo uomo di procedere con il taglio della testa.

Rufy in quei secondi ripensò a tutta la sua vita, alle avventure con la sua ciurma, a come si era dichiarato a Robin, al loro matrimonio ed alla nascita della piccola Holly. Tra poco avrebbe perso tutto questo e chissà forse avrebbe ri incontrato il suo migliore amico Zoro.

Bhe non era riuscito a realizzare il suo sogno, cioè diventare il re dei pirati, ma aveva vissuto una vita piena di avventure ed amore insieme ai suoi nakama, alla sua famiglia.

Sam poggiò una mano sulla leva della ghigliottina e lentamente iniziò ad abbassarla…





ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti!!!

Vi prego non uccidetemi per come ho ribaltato gli avvenimenti! Si Rufy si trova proprio in una brutta situazione e so benissimo di averla interrotta proprio sul più bello, ma d'altronde che gusto ci sarebbe a svelare tutto subito? Ebbene si per sapere che fine farà il nostro amato capitano dovrete aspettare il prossimo capitolo!

p.s. per i nomi dei scagnozzi di Jone mi sono ispirata ad uno dei miei telefilm preferiti ncis los angeles!

Baci kiko90








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Capitolo 9
*** capitolo 9 ***


Un gran baccano arrivava dalla grotta dove erano rinchiusi i mugiwara e dove il famoso Rufy cappello di paglia stava per essere giustiziato.

Sam lo scagnozzo di Jone stava per abbassare la leva, quando ad un certo punto un’ altro degli uomini di Jone entrò urlando

-AIUTOOOO!!!!! SI SALVI CHI PUOOOO’-

-Deeks che cavolo succede?- si infuriò il capo

-FANTASMI,DEMONI,NON SO COSA SONO MA CI STANNO ATTACCANDO-

All’improvviso alcuni uomini volarono davanti agli occhi dei prigionieri, innervosendo ancora di più Jone. Sam lasciò la presa dalla leva della ghigliottina, Rufy allora tirò un sospiro di sollievo, non sapeva chi ma qualcuno gli stava salvando la pelle o meglio dire la testa!

Con passo lento e calcolato due figure incappucciate si fecero spazio tra i corpi feriti degli uomini di Jone.

Le due figure indossavano dei lunghi mantelli neri con un grande cappuccio che non permetteva di veder loro il viso. Da quel poco che si intravedeva uno era più alto e robusto mentre l’altro era più esile ma decisamente forte, visto che con poche mosse mise al tappeto il resto degli uomini presente nella grotta lasciando soltanto Jack Jone.

-Chi siete? Che volete?- chiese indietreggiando Jake

-liberali tutti e subito! se non vuoi morire anche tu!- disse l’uomo robusto con la sua voce baritonale.

I mugiwara furono liberati all’istante compreso Rufy che, appena liberato spedì in orbita Jone con un mega pugno.

-Ah finalmente adesso mi sento meglio!- esordì il capitano (l’effetto del siero era decisamente passato)

-Papà! Papà!- urlava Holly saltando tra le braccia paterne seguita da una felicissima Robin

-Rufy amore stai bene?- chiese apprensiva l’archeologa

-si tutto bene!- e baciò Robin con passione

Aveva veramente temuto il peggio Rufy, pensava di aver perso la sua famiglia e il suo sogno ma per fortuna non era così, quelle due strane persone l’avevano salvato giusto in tempo.

-Jane vieni qui che fai???- la richiamò Ace, ma la piccola non sentiva era troppo concentrata.

La bambina procedeva cautamente verso una delle figure incappucciate, la più minuta, essa la osservava attentamente da sotto il cappuccio.



Nel frattempo un altro bambino cercava di attirare l’attenzione.

-pa pa pappa…- sillabava Ryu

-si piccolo mio adesso la mamma ti da la pappa- disse Nami rispondendo al figlio

-pa pa PAPA’!!!- gioì il piccolo Ryu quando per la prima volta pronunciò quella parola così importante.

Nami rimase basita, non avrebbe mai immaginato che la prima parola di suo figlio fosse stata papà. Lui che non l’avrebbe mai conosciuto.

-PAPA’! PAPA’!- ripeteva il piccolo però questa volta molto più chiaramente riferito alla persona incappucciata davanti a lui.

Nami, insieme alla piccola Zoe che aveva affianco, osservava quello strano uomo, molto alto con il fisico possente, gli ricordava…



Jane era ormai davanti alla strana persona e, inaspettatamente, si fiondò ad abbracciarla ed iniziò a piangere come non aveva mai fatto.

La figura si abbassò e abbracciò anche lei la bambina,facendo così cadere il cappuccio, rivelando così la sua vera identità, Cristal Roronoa.

-mammina…- disse Jane mentre piangeva abbracciando finalmente la sua adorata mamma, che non si sa come, aveva riconosciuto subito.

-Cri Cri Cristal???- Ace era decisamente sconvolto, come del resto tutti gli altri che rimasero a lungo con la bocca spalancata, infine anche lui si avvicinò alla donna.



Nami vista la scena, non credeva ai suoi occhi, allora Cristal era viva ma come era possibile? Mentre osservava la scena si sentì trasportare in un forte e sincero abbraccio.

-Mocciosa mi sei mancata!-

-mo mo mocciosa???- ripeté Nami scioccata

Zoro si levò il mantello e lasciò, per la seconda volta quel giorno, tutti senza parole, anche lui era vivo.

Zoe si precipitò ad abbracciare ( strangolare tanta della forza che ci metteva) il suo papino, mentre Ryu che, anche lui inspiegabilmente come Jane aveva capito la vera identità dell’uomo, continuava a chiamarlo papà.

Nami si avvicinò di più al viso dell’uomo e gli accarezzò una guancia per appurare che quello non fosse un sogno. Non lo era infatti, Zoro era lì davanti a lei in tutto il suo splendore che le accarezzava un fianco con una mano, mentre con l’altra teneva Zoe.

-Zoro sei proprio tu?-

-si amore mio sono io!-

Nami baciò Zoro con passione e per poco non soffocava il piccolo Ryu che teneva in braccio.

-Eh…Eh…lui??- indicò il bambino Zoro

-lui è Ryu Roronoa tuo figlio, ho scoperto di essere incinta un mese dopo che tu...bhe eri…-

-morto- continuò la frase lo spadaccino

-si- disse Nami abbassando lo sguardo

-Ehi mocciosa adesso sono qui con te, con voi!- e strinse in un forte abbraccio la sua famiglia ritrovata, con ancora più entusiasmo visto che era diventato papà per la seconda volta!



Ace si avvicinò a Cristal che, dopo aver preso in braccio Jane ed averla riempita di baci, osservava il marito.

-Cristal!-

-Ace!- la mora si fiondò sul marito baciandolo ardentemente

-Ahi!!!- disse Cristal all’improvviso scostandosi dal marito

-che c’è amore ti fa male qualcosa??- chiese preoccupato Ace

-si la faccia! Cos’è questa cosa?! Barba? Che schifo!!!-

-Ehm… si bhe non avevo molta voglia di radermi nell’ultimo periodo- disse Ace continuando a baciare Cristal sul collo

-Ahia!!! Bhe se non te l’ha tagli subito non ti potrò più baciare!- lo minacciò la moglie sorridendo

-La taglierò appena torniamo sulla nave! Ma adesso voglio solo gustarmi questo momento, io , tu e Jane di nuovo insieme-

-Ti amo Ace, Vi amo tantissimo!!!- disse la donna mentre abbracciava la sua piccolina e si accoccolava tra le braccia calde del marito.



Tutti i mugiwara erano contenti del ritorno dei fratelli Roronoa, ma Chopper fu il primo a pronunciare una domanda a cui, come tutti del resto, non trovava risposta.

-Ma come è possibile che voi siate vivi? Eravate morti circa un anno fa! Non sarete mica…-

-ZOMBIIIII!!!!!!- urlò Usop mentre tremando indicava i due amici.









ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti!!

Sorpresi? Sono ritornati nel mondo dei vivi i fratelli Roronoa!!!!! Ma non gioite molto perché ovviamente non è tutto oro quel che luccica infatti nel prossimo capitolo i due spiegheranno come sono ritornati in vita e… altro!!!

A presto

Baci kiko90


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Capitolo 10
*** capitolo 10 ***


-MA QUALE ZOMBI SCEMO!!!- urlò Cristal mentre gli tirava ogni oggetto che si trovava davanti ( compresa la ghigliottina!!!!)

-Eh… eh… allora cosa siete??- chiese tremante il piccolo medico

-Torniamo alla nave, li vi spiegheremo tutto!- disse Zoro

-OK alla Sunnyyyyy!!!!- Ordinò il capitano mentre saltellava con la figlia



I mugiwara si incamminarono verso la nave. Zoro teneva in braccio il piccolo Ryu che dormiva teneramente. Per lo spadaccino era una grande emozione tenere quel piccolo frugoletto che gli somigliava così tanto e che non immaginava neanche l’esistenza visto che per lui era passata solo una settimana dalla sua morte e la sua famiglia si era allargata.

Arrivati alla Sunny tutta la ciurma si accomodò al grande tavolo della cucina.

-allora adesso dovete spiegarci un po’ di cose!- iniziò il cuoco

-sta zitto sopracciglio a ricciolo! Vi spiegheremo tutto!- concluse Zoro

-Brutto marimo come osi…- ma Sanji non terminò la frase che due mani sbucate dal nulla gli tapparono la bocca.

-Grazie Robin! Allora tutto è iniziato circa cinque anni fa ( 4 prima delle loro morti e 1 dopo) quando questo cretino di mio fratello ha incontrato Ingrid…-

Disse Cristal mentre fulminava il fratello con lo sguardo, di certo non aveva ancora sbollito la rabbia contro il ragazzo.

-CHI E’ INGRID???- urlò la navigatrice con le mani ai fianchi mentre fulminava anche lei Zoro

-Ah tranquilla Nami e solo una vecchia strega!- la tranquillizzò la cognata

-meglio così- disse addolcendosi

-come stavo dicendo, Zoro incontrò Ingrid che lo avvertì della sua morte e anche di quella di un suo familiare! Ma visto che lui è il grande spadaccino Roronoa Zoro non crede a queste cose quindi non ne fece parola con nessuno di noi!!- altra frecciatina contro il ragazzo, che restò silenzioso con però una vena in fronte che gli cominciava a pulsare pericolosamente.

-dopo di che quattro anni dopo siamo morti. Ci siamo risvegliati in due luoghi diversi, che però fanno parte entrambi del limbo. Dopo qualche giorno ci siamo incontrati, anche se la percezione del tempo è diversa da qui infatti una settimana laggiù e un anno qua!-

-quindi per voi è passata solo una settimana dalla vostra morte? Wow!- disse stupito Chopper

-si… quando ci siamo incontrati non eravamo soli, infatti io avevo incontrato nostra madre ed Ingrid, dopo che mi avevano salvato da uno schifoso druii…-

-che che che cos’è un druii???- chiese tremante il cecchino

E una specie di dinosauro molto veloce e feroce! Comunque dopo insieme alla mamma sono andata alla ricerca di papà e lo abbiamo trovato con Zoro. Zoro ha riconosciuto Ingrid e lei ci ha raccontato tutta la verità, ovvero un uomo ci vuole morti e aveva chiesto ad Ingrid di farci un incantesimo ma lei ha rifiutato quindi si è rivolto ad un'altra strega che ha accettato e noi siamo morti a causa proprio di quell’incantesimo. Ingrid grazie hai suoi poteri ci ha fatto “ resuscitare” più o meno, infatti abbiamo solo 5 giorni per trovare la strega che ha fatto l’incantesimo e spezzarlo, così potremo tornare in vita se no…-

-se no???- chiese Ace ansioso

-se no ritorneremo nel limbo per sempre!- concluse la ragazza stringendo la figlia, che dormiva, al suo petto.

-bene troveremo quella strega e vi salveremo!!- disse entusiasta cappello di paglia

-si ma dove abita questa strega??- chiese Franky

- Ingrid ci ha spedito su quest’isola proprio perché Chloe, questo è il nome della strega, dovrebbe abitare qui in un villaggio all’interno dell’isola. Appena siamo arrivati sull’isola però abbiamo sentito degli uomini vantarsi di aver catturato il famoso cappello di paglia quindi ci siamo catapultati nella grotta dove eravate, ovviamente prima di aver sistemato per bene quei tizi! Credo che ormai sia troppo tardi per incamminarci, propongo di andare domani mattina a cercare la strega.

-si credo sia perfetto!- disse Robin

-Bene allora domani si va a trovare la strega Chloe Yohohoho

-strega??? Non ne che potrei restare di guardia alla nave??- tentò Usop

-si anche io!!!- provò Chopper

-Ok fifoni voi restate pure qui soli soletti!!!- disse la navigatrice sorridendo sadicamente

-ripensandoci il grande capitano Usop non può abbandonare la sua ciurma!-

-si certo fifone!- lo schernì il cuoco

-ok domani mattina si parte presto alle sei tutti in piedi il villaggio è abbastanza lontano ci vorranno quattro ore a piedi secondo i miei calcoli- disse la cartografa dopo aver esaminato per bene la cartina dell’isola

-ok mio dolce mandarino!!-

-MANDARINOOOO!!?!?!?!?! Cuoco di serie c sei decisamente peggiorato con i tuoi apprezzamenti!- notò Zoro sprezzante

-zitto stupida alga ammuffita, la mia dolce Nami adora i miei nomignoli!!!!-

- TUA???? Senti un po’ razza di mestolo, adesso sono tornato e Nami è MIA non TUA CAPITO????- lo minacciò il samurai

-su, su basta andiamo a letto sono stanca!- disse Nami rivolgendosi al suo uomo con sguardo dolce.



Tutta la ciurma si ritirò nelle proprie cabine.

I bambini si erano addormentati da un pezzo, tutti nei loro rispettivi lettini!

Nami osservava il marito spaparanzato sul letto con gli occhi aperti che fissava il soffitto. La donna aveva appena indossato una cortissima vestaglia di raso rosso e si avvicinava all’uomo sensualmente.

-sai Zoro mi sei mancato da morire!- gli disse una volta sdraiata al fianco dell’uomo mentre gli accarezzava gli addominali

-anche tu mocciosa!- e la tirò a se con un braccio

-sei stanco vuoi dormire?- chiese apprensiva

-no! In realtà non riesco a dormire, nel limbo non si mangia e non si dorme e adesso non riesco ad abituarmi ammise l’uomo

-meglio ho voglia di te!!-

Zoro non se lo fece ripetere due volte e saltò subito sul corpo della donna.

-sei bellissima!- gli disse mentre gli toglieva qualche ciocca di capelli dal viso ed iniziava a baciargli il collo

-ti amo! Non lasciarmi mai più Zoro! Non ce la farei di nuovo-

-non lo farò!- fu la promessa dell’uomo





Nel frattempo anche Cristal ed Ace non avevano sprecato un minuto, infatti l’uomo si stava rasando quella lunga barba che si era fatta crescere dopo la morte della moglie.

Cristal guardava fuori dall’oblò della cabina con aria triste, sospirando ogni tanto.

-Cosa c’è amore?- gli chiese il marito una volta uscito dal bagno a torso nudo, abbracciando la moglie per la vita ed appoggiando il mento su l’incavo della spalla della donna

-niente stavo pensando!- disse mentre si godeva quei bollenti baci che l’uomo gli regalava lungo il collo

-cosa ti preoccupa?- insistette l’uomo non contento

- mi preoccupa il fatto che se non troviamo quella strega o se lei non vorrà collaborare, io dovrò lasciarti per sempre questa volta, e questo mi uccide!- disse la donna girandosi per guardare il marito negli occhi

-No! Non dire così! Noi ce la faremo! Adesso sappiamo come salvarvi e sta pur certa che non ti lascerò andare senza combattere!!-

-Ti amo Ace!!!- disse Cristal prima di baciare il marito e di sdraiarsi con lui sul grande letto, dove avrebbero consumato il loro amore quella notte!











ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti!!! Ecco spiegato a tutti voi come sono ritornati in vita Zoro e Cristal e come mai si sono ritrovati proprio sulla stessa isola dov’erano i mugiwara. Adesso dovranno cercare la strega e chissà se lei sarà disposta a spezzare l’incantesimo…

Baci kiko90










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Capitolo 11
*** capitolo 11 ***


La mattina seguente la ciurma di cappello di paglia e la famiglia Portugase si alzò di buon ora, avevano un importante missione da compiere, trovare la strega e salvare i loro amici.

La navigatrice, insieme alle altre due mamme decisero che era meglio lasciare i bambini sulla nave, li avrebbero protetti Franky, Brook ed Usop.

La piccola Zoe, testarda come sempre, non aveva nessuna intenzione di restare sulla nave, lei voleva seguire il papà!

Stessa cosa valeva per la piccola Jane che, combattiva come i suoi genitori, non mollava la presa dalla gamba della mamma, che stringeva possessivamente.

-Zoe ti ho detto che devi restare qui!-

-No! Io voglio venile! Uffiiii!!!!- puntò i piedi la bambina

-No non puoi è pericoloso!- gli ripetè per l’ennesima volta la mamma

-non mi impotta!!-

-Piccola, su ascolta la mamma torneremo subito! E poi chi protegge Ryu? Tu sei una spadaccina e come tale hai il compito di proteggere i più piccoli!!- cercò di convincerla il papà

Zoe ci pensò su un attimo, poggiando l’indice sotto il mento e aggrottando le sopracciglia, il papà aveva ragione come sempre, anche se non voleva separarsi da lui da brava spadaccina e sorella maggiore doveva proteggere il fratellino.

-Ok papino! Però promettimi che tornerai!!- chiese supplichevole

-Certo che tornerò rospetto!- la rassicurò il padre donandogli un bacio sulla testolina rossa



Dall’altra parte della nave, Cristal lottava contro l’agguerrita figliola che, dopo un quarto d’ora di tentativi e promesse di tutti i tipi l’aveva finalmente convinta a restare sulla nave con i cuginetti.



I mugiwara e company si incamminarono verso il sentiero che portava al villaggio.

La stradina passava all’interno di un fitto bosco pieno di insetti e con alberi altissimi di cui non si riusciva a scorgere la cima.

-che schifo questi insetti sciò!!!! Ma quando usciamo da questo bosco???- si lamentò la navigatrice mentre si teneva ben salda al braccio del suo uomo che l’avrebbe protetta anche dai quei terribili mostri, ovvero piccolissime zanzare e ragnetti innocui!

-sei tu la navigatrice!- gli fece notare l’uomo con ironia

-Ah ah ah! Simpatico!- e gli mostro la lingua come una bambina capricciosa



Dopo aver superato “ quell’inferno” , come lo chiamava Nami, la ciurma entrò nel villaggio.

Il paese era molto piccolo, solo una ventina di piccole case tutte disposte a cerchio, in mezzo una grande statua raffigurante qualche divinità o un personaggio famoso del luogo.

-Wow che villaggio particolare! Le case sono state costruite tutte in cerchio!- disse stupito la piccola renna

-In effetti è molto strano!- confermò Robin

- su andiamo a cercare quella strega!!- disse Ace incamminandosi verso il centro di quel bizzarro paese. Lui era di certo uno dei più ansiosi di risolvere in fretta quell’angosciante situazione.

Procedendo verso l’interno del villaggio tutti notarono che non c’era anima viva, nessun anziano, bambino o altro.

-Tutto questo è molto strano!- notò lo spadaccino

-ma dove saranno finiti tutti???- chiese la navigatrice guardandosi intorno

-Credo che qui non ci abiti nessuno da tempo! Le case, se le osservate bene, sono mal ridotte con finestre rotte e porte abbattute, credo sia un villaggio inabitato!- disse saggiamente Nico Robin

-e adesso che facciamo? Sicuri che sia questo il villaggio dove risiede la strega?- chiese Sanji

- Ingrid ci ha spiegato che Chloe è un tipo molto solitario, ma non pensavo fino a questo punto! Ha detto che abitava nei pressi di questo villaggio forse in una casa poco distante da qui!- disse Cristal

-guardate lì c’è del fumo!!- disse Chopper indicando del fumo proveniente da una piccola collinetta lì vicino.

-Andiamo forse la strega abita lì!!!- ordinò il capitano



I nakama si avviarono verso la collinetta poco distante. Una volta arrivati videro una piccola casetta albeggiare dalla sommità del promontorio.

La casa era molto piccola e dipinta di rosso con delle finestrelle verdi. Gli strani colori della casa però non furono la prima cosa che notarono i ragazzi infatti, il fumo che proveniva dall’abitazione non usciva dalla cappa del camino ma bensì da ogni dove della casa, porte, finestre, la casa stava letteralmente andando a fuoco!

I ragazzi corsero verso l’edificio ma enormi fiamme impedivano loro il passaggio.

-CHLOEEEEE!!!!- urlava disperata Cristal, vedendo sfumare la sua unica possibilità di salvezza

Ace notando la disperazione della moglie si catapultò dentro l’edificio, sfidando le fiamme che solo lui, pugno di fuoco, riusciva a governare. All’interno della casa l’uomo non riusciva a vedere niente, troppe erano le fiamme ed il fumo. Ad un certo punto però vide una rugosa manina sul pavimento, seguita dal corpo dell’anziana strega; Ace la prese in braccio e non curante delle fiamme cercò di uscire da quel posto.

Fuori l’edificio tutti i mugiwara erano in pena per il loro amico, l’uomo ci stava mettendo veramente molto tempo ad uscire da lì; Cristal ovviamente era molto preoccupata e voleva correre anche lei in quella casa per salvare il marito ma Zoro la teneva ben salda dalla vita, accaparrandosi pugni e calci dalla scalpitante donna.

Improvvisamente Ace uscì con il corpo della vecchia strega tra le braccia; Chopper visitò subito la donna che però era ormai morta.

-mi dispiace Chloe è morta…- disse il piccolo medico con le lacrime agli occhi, sapeva benissimo cosa significasse quella morte per i suoi amici.

-NO! NO! NO! NON PUO’ ESSERE!!! Adesso come facciamo?!?!?- urlava disperata Cristal fra le braccia del marito



Nami anche lei molto colpita dalla notizia si strinse nell’abbraccio offertogli dal compagno di vita, anche lui amareggiato per la situazione ma, soprattutto si sentiva in colpa, perché, anche se non avrebbe comunque cambiato la situazione, lui avrebbe dovuto dare retta ad Ingrid cinque anni fa! Adesso avevano perso la loro ultima possibilità di vivere felici con le proprie famiglie, scaduti gli ormai tre giorni avrebbero fatto per sempre ritorno in quello stra maledetto limbo.

-Molto, molto, strano…- disse Chopper mentre continuava a ispezionare il corpo della strega

-Cosa non ti convince Chopper?- gli chiese Robin

-Chloe non è morta a causa dell’incendio, qualcuno gli ha sparato e poi ha incendiato la casa!-

-COSAAA????E chi sarebbe stato???- chiesero in coro il resto dei nakama

-Forse lo stesso che ha commissionato l’incantesimo!- suppose Robin

-Magari se troviamo quest’uomo, troveremo anche una soluzione per spezzare l'incantesimo!- disse speranzosa Nami

-Si ma dove lo cerchiamo? Ci rimangono solo tre giorni, come facciamo a trovare una persona che neanche conosciamo?- osservò Cristal

-Bhe se vi può tornare utile la strega non è morta da molto tempo, il corpo è ancora caldo, circa mezz’ora direi, considerando l’ambiente e l’incendio- disse il medico

-Allora l’assassino non sarà andato lontano, se ci incamminiamo subito lo troveremo!!- disse con ancora un filo di speranza pugno di fuoco

-Andiamo a cercare questo farabutto!!!- ordinò Rufy







ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti!!!

Ecco a voi un nuovo colpo di scena, la povera strega Chloe è morta!!! Riusciranno a spezzare l’incantesimo? o i nostri cari amici dovranno tornare per sempre nel limbo?? Ormai non mancano molti capitoli, circa quattro, quindi presto scoprirete tutto!!!!

Baci kiko90



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Capitolo 12
*** capitolo 12 ***


Mentre i mugiwara ripercorrevano il bosco per cercare tracce dell’assassino, Zoro sentì delle voci provenire dalla parte est del bosco.

-zitti un attimo! Non sentite delle voci?-

Tutti i nakama tesero l’orecchio per sentire meglio e, in effetti udirono delle grosse voci, probabilmente maschili,provenire esattamente dove indicava lo spadaccino.

-seguiamoli!!- propose Sanji

Mentre pedinavano i tre uomini nel fitto bosco, arrivarono di fronte una grande grotta la cui entrata era nascosta da enormi cespugli.

-entriamo Spider ci aspetta!! Dobbiamo dirgli che la strega l’abbiamo eliminata-disse uno degli uomini prima di entrare nella grotta attraverso una grossa fessura.

-Avete sentito sono stati loro ad eliminare Chloe!- disse Chopper spaventato

-Già! E Spider, il tipo che hanno menzionato probabilmente sarà il loro capo! Forse è lui che vi vuole morti!-disse Sanji aspirando una boccata di fumo

-Entriamo così scopriremo di più!- propose Ace

I pirati entrarono nella grotta che si presentava veramente buia ma molto ampia. Infondo ad essa si scorgevano delle ombre illuminate forse da qualche luce all’interno.

La ciurma seguì le ombre dei tre tizi ed arrivarono di fronte una vera e propria casa costruita nella roccia ed interamente di pietra con enormi fiaccole disposte su tutta la parete per illuminare la grotta.

I due assassini entrarono in quella casa mentre i mugiwara confabularono sul da farsi dietro una rientranza.

-E adesso che facciam…- ma Nami non finì di parlare che i tre tizi, seguiti da un altro strano uomo uscirono dall’edificio.

-Bene eliminata la strega ogni possibilità di tornare in vita per quei due è svanita!!!- disse il capo dei tizi il quale somigliava ad un enorme ragno, incrociato con un uomo.

Cristal sentendo quelle parole, e sentendosi chiamata in causa, si alzò mostrandosi ai quattro uomini; ormai era inutile nascondersi quindi ad uno ad uno si alzarono tutti i pirati.

-E VOI CHE CI FATE QUI?!?!?- disse Spider stupito

Spider era un mezzo uomo, mezzo ragno, infatti aveva la testa e le gambe umane,mentre il resto del corpo apparteneva ad un enorme ragno. Il suo busto era completamente ricoperto da piccolissimi aghi velenosi.

-SEI STATO TU A COMMISSIONARE L’INCANTESIMO?!- urlò arrabbiata Cristal

-Oh certo che si Cristal!!-

-Come sai il mio nome??- chiese la donna presa alla sprovvista

-oh mi deludi Cristal, non ti ricordi di me??? E tu Zoro neanche tu ti ricordi???-

Zoro è Cristal lo guardarono bene, però non servì a niente, nessuno dei due ricordava quello strano uomo.

-Tu razza di insetto mal riuscito, cosa vuoi da mia moglie?!?-gli chiese Ace con il fumo che gli usciva dalle orecchie

-Moglie?? Oh bene vedo che vi siete costruiti delle famiglie!! Ah Ah Ah così è ancora più divertente distruggervi la vita maledetti traditori!!!!-

-TRADITORI???MA CHI DIAVOLO SEI TU???- si infuriò Zoro per l’offesa subita

Cristal continuò ad osservare l’uomo ed, inspiegabilmente, le sue gote si colorarono di rosso, non capiva il perché ma si sentiva imbarazzata davanti a quell’uomo, che lo conoscesse veramente?

-Bhe ammetto di essere un po’ cambiato da quando avevo solo quattro anni…-

-ma vi conoscete??- bisbigliò Chopper ad una Cristal ancora imbambolata

-non lo so, forse- rispose la donna

-ok vi rinfresco un po’ la memoria, forse se vi dico il mio vero nome mi riconoscerete! Mi chiamo Iku!!-

Ecco a quel nome Cristal,dopo esser diventata rossa come un pomodoro, collegò varie immagini e ricordi della sua infanzia. Ricordava perfettamente Iku era il suo migliore amico da piccola, insieme a sua sorella. Cristal da bambina era segretamente innamorata del coetaneo, così si spiegava anche l’ imbarazzo nei suoi confronti, di certo la mente può dimenticare ma il cuore no, il primo amore del resto non si scorda mai!

La donna ricordò anche l’improvviso allontanamento da parte del ragazzo, dopo la morte della sorellina lui non volle più parlare con i fratelli Roronoa e dopo qualche tempo si trasferì insieme ai suoi genitori su un'altra isola. Cristal soffrì molto per quella decisione, di cui non aveva ancora capito la ragione.

-Iku???- disse Zoro fissando la sorella

-ehi Cristal stai bene? sei tutta rossa!- le chiese il medico preoccupato

-Già amore tutto ok??- continuò Ace

-Ehi Cristal ma Iku non era mica il tuo grande amore????- disse stupidamente Zoro, senza accorgersi del gran casino in cui aveva cacciato la sorella

-GRANDE AMOREEEE???? CRISTAL MI VUOI SPIEGARE COS’HAI A CHE VEDERE CON STO MOSTRO?????- le chiese “leggermente” arrabbiato ma soprattutto ingelosito Ace

-Ehm.. si… bhe… lui…io..noi…- balbettò la ragazza

-TU, LUI COSAAAA???- ormai ad Ace sfuggi del tutto l’autocontrollo, non gli importava di trovarsi in una situazione pericolosa, l’importante era chiarire chi fosse quel coso e che rapporti avesse con sua moglie, poi l’avrebbe fritto volentieri!!!!

-vedo che finalmente vi siete ricordati di me!!-

-si ma non capiamo lo stesso cosa vuoi da noi? Perché ci hai fatto uccidere?- chiese Zoro perplesso infondo per quel poco che ricordava, visto che era molto piccolo ai tempi, Iku era un bravo ragazzo e soprattutto un loro caro amico; insieme a Cristal ed alla sorella di Iku formavano un bel gruppo è giocavano tutti i giorni insieme.

-E ME LO CHIEDI PURE??? PER COLPA VOSTRA MIA SORELLA MIKU E’ MORTA!!!!- disse l’uomo furibondo

-COSAAAA!!!!-urlarono all’uniscono i fratelli Roronoa

-Ma che diavolo stai blaterando????- disse Cristal infuriata.

Se prima la ragazza si sentiva ancora stranamente attratta da quell’uomo, adesso desiderava strozzarlo con le sue mani, come aveva potuto pensare una cosa così ignobile, lei era molto affezionata a Miku è adesso quell’esaltato di suo fratello la considerava responsabile della sua morte, quando lei non era nemmeno presente!

-Quel giorno di 20 anni fa io e Miku vi stavamo aspettando per giocare insieme, ma voi non arrivavate quindi ci siamo diretti verso le montagne, lì Miku è scivolata in un dirupo, io da solo non c’è l’ho fatta a salvarla ma se c’eravate voi insieme ce l’avremmo fatta è lei sarebbe ancora viva! E' TUTTA COLPA VOSTRA!!!! Voi due siete rimasti insieme mentre io ho perso la mia sorellina per sempre! Per questo meritate di morire!!!!-

-Ma tu sei pazzo!!!!! Ricordo bene quel giorno, noi non siamo venuti al solito incontro perché Azus il vecchio pescatore ci ha informato che la barca di nostro padre era tornata e siamo corsi al porto dimenticandoci dell’incontro. Quel giorno abbiamo scoperto che nostro padre era morto, Scusa tanto se eravamo troppo sconvolti per giocare con te!!!! Noi volevamo molto bene a Miku lo sai, e sai anche che era vietato andare verso le montagne, era pericoloso! Non è colpa nostra se tua sorella è morta, ma tua!!! Da fratello maggiore non dovevi portare Miku laggiù!!!- disse acida

-NO!!!! E' SOLO COLPA VOSTRA E LA PAGHERETEEEEE!!!!!!! NON SO COME ABBIATE FATTO A TORNARE IN VITA MA MORIRETE LO STESSO!!!!!- detto questo si gonfiò e sparò i suoi lunghi aghi avvelenati contro i due giovani.

Ace riuscì a polverizzare alcuni degli aghi mentre gli altri vennero abilmente evitati da Zoro e Cristal, tranne uno che era diretto verso il samurai e lo stava per colpire ma invece di colpire lui ferì la navigatrice, buttatasi davanti il pericolo per proteggere il suo amato.

-NAMIIIIII!!!!!!- urlò Zoro mentre la donna cadde a terra tremante

-Zo zo Zoro…- bisbigliò Nami prima di svenire

Chopper corse subito dalla donna, cercando di aiutarla ma il veleno agiva molto in fretta e l’unico modo per salvarla era l’antidoto che custodiva sulla Sunny.

-SERVE L’ANTIDOTO!!!!- urlò Chopper

-Portiamola subito alla Sunny!!!- propose Robin

Sanji prese in braccio Nami e si diresse insieme a Robin e Chopper verso l’uscita della grotta mentre Zoro sfoderava le sue katane in cerca di vendetta, nessuno poteva ferire la sua mocciosa, infuriato più che mai si preparò ad affrontare il nemico, ma qualcuno lo fermò in tempo

-Aspetta Zoro!!!- lo richiamò la sorella

Zoro si girò e la guardò negli occhi

-Vai Nami ha bisogno di te! Qui ci pensiamo io ed Ace!- disse seria mentre estraeva i suoi quattro pugnali

Zoro ci pensò, Cristal aveva ragione, Nami aveva bisogno di lui, infondo lei c’era sempre stata quando lui si feriva; lo spadaccino ripose le sue katane e corse, seguito da Rufy, verso l’uscita della grotta salutando con un cenno Ace e Cristal rimasti a combattere contro Spider!







ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti!!! Finalmente ho svelato l’identità dell’uomo che vuole morti Zoro e Cristal, e il motivo. Forse ad alcuni di voi potrà sembrare una cretinata, spero vivamente di no, in caso contrario accetto qualsiasi critica!

Baci kiko90






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Capitolo 13
*** capitolo 13 ***


I mugiwara correvano a perdifiato verso la Sunny, la vita della loro navigatrice era seriamente in pericolo.

Nami stava sempre più male, sudava freddo e farneticava frasi senza senso.

Dopo aver attraversato tutto il sentiero, che in quella occasione sembrava essersi allungato, i nakama arrivarono finalmente alla Sunny.

Sanji poggiò Nami sul lettino dell’infermeria, lasciando la ragazza nelle mani esperte di Chopper e Robin.

Il medico era molto agitato e correva da una parte all’altra della stanza cercando disperatamente l’antidoto di quel potente veleno.

Robin intanto cercava di estrarre, con delle piccole pinze, l’ago avvelenato.

-Dov’è? Dov’è? Dov’è?- continuava ad urlare il medico con i nervi a fior di pelle per lo stress e la paura

-Chopper calmati, la fretta è una cattiva consigliera, concentrati e cerca di ricordare dove hai riposto gli antidoti per i veleni dei ragni- disse sempre calma e pacata l’archeologa.

Chopper ascoltò il consiglio dell’amica e si concentrò, e dopo qualche secondo si diresse verso l’ultimo cassetto dello scaffale che aveva davanti.

-Eccolo l’ho trovato! Grazie Robin!- esultò la piccola renna



Nel frattempo fuori dall’infermeria, Zoro si tormentava.

Non poteva succedere veramente, Nami non doveva morire, no! E soprattutto non per colpa sua, quel veleno era destinato a lui!

Lo spadaccino teneva la testa tra le ginocchia, mentre era seduto davanti la porta dell’infermeria. Lui era sempre stato forte e imperturbabile, ma quel giorno mostrò quanto tenesse alla sua testolina rossa, infatti delle leggere lacrime iniziarono a rigare il suo volto andandosi a depositare sul freddo pavimento della Sunny.

A quell’immagine nessuno riuscì ad intervenire per consolare l’amico.

Poco più tardi Chopper uscì dall’infermeria.

Zoro alzò il viso e si asciugò le lacrime con l’avambraccio per poi attendere il responso dell’amico medico.

-Zoro, Nami vuole vederti! Non preoccuparti è fuori pericolo!- lo rassicurò il medico notando l’angoscia negli occhi del samurai

L’uomo si alzò di scatto per poi entrare cautamente, senza fare troppo rumore, nella stanza, avvicinandosi alla sua mocciosa.

-Ehi buzzurro!- disse la donna con voce bassa, allungando una mano verso il compagno

-mo mocciosa…- disse Zoro ancora turbato, per poi sedersi sul lettino accanto alla sua donna.

Nami accarezzò il viso di Zoro e gli regalò un leggero sorriso per rassicurarlo.

-non farlo mai più! Non devi rischiare la tua vita per me! Io non…-

-scusa, ma non volevo perderti ancora!-

Zoro si avvicinò al viso della rossa e la baciò; la donna così notò gli occhi arrossati del compagno, aveva pianto! Zoro aveva pianto per lei!

-Amore ma tu hai pianto!- disse la donna afferrandogli il viso tra le mani

-Ehm, no… mi sarà entrato qualcosa negli occhi!- cercò di mentirgli l’uomo, dannato orgoglio.

Nami faticosamente si alzò a sedere e abbracciò con amore il suo uomo e disse – Scusa se ti ho fatto stare in pensiero! Ti amo!-



Nel frattempo nella grotta infondo al bosco, la battaglia era iniziata.

Ace stava combattendo, contemporaneamente, contro i tre scagnozzi di Spider mentre sua moglie si occupava del capo.

Cristal era veramente infuriata, Iku, il suo vecchio amico era diventato un mostro senza scrupoli, reputava lei e Zoro colpevoli della morte della sorella. No proprio non l’accettava, ma soprattutto non accettava che l’uomo l’avesse fatta uccidere e allontanata quindi dalla sua famiglia, e per giunta adesso Nami stava rischiando la vita proprio per colpa di quello stupido ragno cresciuto troppo.

Cristal armata dei suoi fedeli pugnali, si scagliò sul ragno, evitando abilmente i suoi aghi avvelenati.

-Ti ucciderò una volta per tutte!!!!- continuava a ripetere Spider

-Iku non ti riconosco più, non solo sei diventato un ragno, ma sei diventato un essere orribile, perché? Tu non eri così?-

-è tutta colpa vostra!!!!!!-

-No è solo tua!!!!-

-devi morire!!!!- disse l’uomo mentre cercava di colpire la donna, però senza nessun risultato

-Ma sta zitto cretino!!!- disse la mora prima di imprigionarlo, senza vie di fuga visto il dirupo che si trovava dietro l’uomo, tra due rocce

-Ah ah ah Cristal pensi che mi importi veramente di vivere?? Io cercavo solo vendetta, e adesso che l’ho ottenuta posso anche morire! Senza di me non spezzerai mai l’incantesimo! e appena ti ferirai, morirai di nuovo! Ah ah ah!-

-Bastardo dimmi come spezzare l’incantesimo!!!!-

-Non ci penso proprio!!! Addio Cristal ci si vede all’infernoooooo!!!! Sto arrivando Mikuuuuuu!!!!!!- disse poco prima di buttarsi di sotto e venir infilzato da una pietra appuntita alla fine del burrone!

-NOOOOO!!!!!-urlò Cristal disperata, inginocchiandosi a terra e sbattendo i pugni su quella dura pietra

La ragazza non sapeva che Spider aveva soltanto bleffato, solo la strega che aveva fatto l’incantesimo poteva spezzarlo, lui non sarebbe servito a niente, ma era sicuro che aver tolto un'ultima speranza alla donna la facesse soffrire maggiormente; e così era.

Ace si avvicinò alla moglie e l’abbracciò.

Era tutto finito. Non avevano più nessuna possibilità di tornare in vita, presto avrebbero raggiunto di nuovo quel lugubre limbo o una delle altre due zone.

I coniugi Portugase si avviarono verso l’uscita di quella maledetta grotta. Una volta arrivati alla Sunny avrebbero avvisato i mugiwara della loro sconfitta, ormai gli restavano solo tre giorni da vivere sulla terra e soprattutto da vivere con le proprie famiglie.












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Capitolo 14
*** capitolo 14 ***


Passarono in fretta quei tre giorni, i più corti mai visti.

Tre giorni passati all’insegna dei sentimenti più svariati, rabbia, disperazione, paura; tutto questo perché era giunto il momento di dire addio per sempre a due componenti molto importanti della grande famiglia dei pirati di cappello di paglia, Zoro e Cristal, anche se quest’ultima non faceva parte dei mugiwara ormai era diventata di famiglia sposando Ace.

I due Roronoa non erano riusciti a salvarsi, anche la più piccola speranza ormai era svanita con la morte di Spider.

Ace aveva dato la brutta notizia della morte di Spider alla ciurma appena era salito sulla nave con Cristal. Ovviamente nessuno l’aveva presa bene, Cristal si era rinchiusa nella sua cabina a coccolare la figlioletta teneramente addormentata tra le sue braccia; Nami e Zoro si erano isolati nell’agrumeto, mentre il resto della ciurma cercava invano una soluzione.

Chi soffriva maggiormente della situazione erano i tre bambini. Zoe, stringeva protettiva il fratellino e piangeva, piangeva tanto, i genitori gli avevano spiegato cosa stava per succedere ma lei proprio non voleva accettarlo. Jane anche lei soffriva molto e distrutta, per le urla e i pianti, si era addormentata tra le braccia della mamma.

Era difficile per loro, così piccoli e già dovevano affrontare la morte, la morte dei loro genitori. Avevano già provato un anno fa ad affrontare il lutto, poi i loro genitori erano riapparsi e con loro la speranza di ritornare ad essere una famiglia, purtroppo però non era così, e i bambini da lì a qualche ora o minuto, non si sapeva di preciso, avrebbero dato il loro ultimo saluto ai rispettivi genitori.

Erano lì, in piedi davanti a tutta la ciurma.

Cristal e Zoro guardavano con aria triste la loro famiglia. Ne avevano passate di tutti i colori ed avevano sempre vinto, ma non questa volta.

Cristal salutò tutti i nakama con parole dolci ed abbracci, per poi soffermarsi, ovviamente, davanti a sua figlia e suo marito.

-Ace, ti amo e ti amerò per sempre. Grazie per tutto, per amarmi nonostante il mio passato e i miei difetti, per avermi protetto sempre è combattuto per la nostra famiglia, grazie per avermi salvato da quella solitudine in cui vivevo ormai da troppi anni. Ti prego amore adesso va avanti, vivi la tua vita senza di me e cresci nostra figlia al meglio! Sei un ottimo padre e marito, io mi fido di te, sono convinta che ce la farai!- disse abbracciando il marito cercando di non piangere

-Non posso vivere senza di te! tu sei la mia ragione di vita, lo sei sempre stata e lo sarai sempre!- disse l’uomo abbracciando più forte la donna

-Farlo per Jane ti prego!-

-va bene…- disse rassegnato

Cristal si piegò verso la figlioletta che teneva lo sguardo basso rivolto ai suoi piedini e con le manine stringeva il vestitino viola che indossava.

-Jane piccola mia, la mamma ti vuole tanto bene, ma purtroppo deve andare via, vado a trovare i nonni!- si asciugò una lacrima, era così difficile – piccola tu sei forte lo so e diventerai una donna stupenda, la mamma ti penserà sempre…- Cristal non c’è la fece più a parlare e scoppiò in lacrime mentre stringeva forte a se la sua piccola bambina per l’ultima volta.

-Mammina non volio che vai via! Pecchè non retti qui? Non mi vuoi più bene?- gli chiese la piccola

-No amore mio io ti voglio un gran bene lo sai, se potessi scegliere resterei qui con te e papà, ma non posso purtroppo amore mio!-



Nel frattempo anche Zoro stava salutando la sua famiglia.

Aveva dato un tenero bacio sulla testa del piccolo Ryu, il quale aveva sbattuto le manine contento, poi aveva abbracciato la sua piccola spadaccina Zoe, la quale si arpionò al collo del samurai piangendo calde lacrime.

-Papino, non voglio papino!- continuava ad urlare la bambina

-su Zoe lo so, ma ricorda noi spadaccini siamo forti e sono sicuro che tu diventerai la migliore spadaccina del mondo se lo vorrai!-

La bambina si asciugò le lacrime con le braccine, tirò su con il naso per poi rispondere fiera

-Si papà io diventerò la migliore, e come mi ripeti sempre tu, non conta se sono donna o uomo ma conta solo la volontà che ho nel realizzare il mio sogno!!!-

-Brava rospetto così ti voglio!!- disse lo spadaccino orgoglioso di sua figlia

-Zoro…- lo chiamò Nami

L’uomo si alzò in piedi, visto che era inginocchiato per salutare la figlioletta, e osservò la donna.

-Io…- continuò la donna

Zoro la tirò a se e l’abbracciò, rassicurandola.

Il loro rapporto era così, poche parole e molti fatti.

Lo spadaccino baciò appassionatamente la sua donna per l’ultima volta, mentre il viso della donna si rigava di calde lacrime.

Fu così che i fratelli Roronoa scomparirono, Cristal sparì nel nulla mentre abbracciava Ace e Jane, Zoro svanì lasciando Nami ancora persa nel suo caldo bacio.



Nel limbo…

-Ed eccoci di nuovo in questo stra maledetto limbo!- disse furioso lo spadaccino, interrotto proprio sul più bello

-Uffa almeno potevamo andare nel New life però!!!- protestò la sorella

-Su andiamo a cercare mamma e papà…- propose Zoro

-Ok!- disse demoralizzata, quella situazione non gli piaceva proprio.

Dopo alcuni passi i due si trovarono davanti Ingrid.

-Ciao Ingrid! Ehi ma che succede?? No, non ci credo…- disse Cristal stupita per quello che gli si presentava davanti.




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Capitolo 15
*** capitolo 15 ***


-No non ci credo Chloeee????- disse Cristal con gli occhi fuori dalle orbite per lo stupore.

Davanti a lei infatti si trovavano Ingrid e un'altra anziana vecchietta, piccina piccina con una gobba che le incurvava la schiena. La donna era vestita con un lungo mantello nero ed un cappello, tipico delle streghe e guardava sorridente i due giovani di fronte a lei.

-Ciao ragazzi vedo che siete tornati finalmente! Vi piace la sorpresa?- disse ironica Ingrid

-strega come diavolo…- cercò di parlare Zoro ma fu interrotto dalla felicità della sorella, la quale si scaraventò sulle due povere vecchiette abbracciandole.

-Ehi vacci piano tesoro ho una certa età io!!- disse l’anziana strega Chloe

-La scusi mia sorella e solo pazza non ci faccia caso- disse Zoro fulminando la sorella che continuava a stritolare le povere vecchiette nella sua morsa ferrea

-Bene ragazzi, ho una notizia per voi, i vostri genitori si sono trasferiti nel New life- disse Ingrid

-Fantastico!- disse sarcastico il samurai, sperava di trarre almeno un piccolo beneficio da quella brutta situazione ovvero stare un po’, un bel po’ visto i tempi, con i genitori, ma la fortuna non era dalla sua nell’ultimo periodo.

-Oh che bello! Sono contenta per loro!- cinguettò felice la sorella che trovava quella scelta molto romantica

-Devo darvi anche un'altra notizia…- continuò la strega





Sulla terra intanto…

Se per Zoro e Cristal era passata solo qualche ora dal loro ritorno nel limbo, nella vita reale era passato circa un mese.

Ace e Jane si stavano preparando per tornare sulla loro nave.

L’uomo voleva mantener fede alla promessa fatta alla moglie e quindi non si buttò giù come la prima volta ma reagì, dedicando tutto il suo tempo al benessere della sua bambina.

Ace aveva deciso di ripartire con Jane e salutare suo fratello e i suoi nakama.

-Ace sei sicuro di non voler rimanere con noi?- gli chiese triste Rufy

-Grazie fratellino ma devo occuparmi di Jane da solo! Ci rivedremo presto!- lo salutò Ace

-Jane mi raccomando allenati, la prossima volta che ci vedremo ci sfideremo per vedere chi è la più forte!- la incitò Zoe

-Ok! Tanto vincelò io con i pugnali della mia mammina!!!-

Ace salutò tutti mugiwara con il suo solito sorriso a trentadue denti e si incamminò con Jane verso la sua nave, ancorata al porto di Dino ormai da diversi mesi.

La ciurma di cappello di paglia salì sulla propria nave e si preparò a salpare, senza però notare una nuova, o vecchia, presenza sulla nave.

Nami, davanti al timone controllava il suo log pose quando all’improvviso si sentì abbracciare dalla vita. Non reagì ma dopo qualche secondo realizzò e si irrigidì come una statua.

-Sa Sanji?- disse con voce tremante

La stretta intorno alla sua vita si fece più ferrea, possessiva

-che c’è mocciosa vado via per un po’ e già mi rimpiazzi con il cuocastro?- disse una voce roca e ben conosciuta attaccato alle sue spalle.

Nami sentiva il cuore batterle all’impazzata, di certo non aveva tradito Zoro ma non poteva credere che quelle mani fossero del suo uomo, voleva credere che fosse solo uno dei tanti approcci del cuoco, no non poteva essere Zoro, come poteva essere ritornato?

La navigatrice si girò lentamente pronta a massacrare chiunque gli volesse fare un brutto scherzo, ma non era così, davanti a lei, con le mani ancora sui suoi fianchi trovò Zoro.

-Zoro! Ma sei proprio tu? Com’è possibile?- chiese sorpresa

-si sono io mocciosa, ma se preferisci il cuoco…- disse togliendo le mani dal corpo della donna e incrociando le braccia al petto finto offeso

Nami gli saltò al collo baciandolo e dopo, con calma, chiamò a raccolta tutta la ciurma.



Ace non capiva più un tubo di navigazione, di queste cose se ne era occupata sempre Cristal da quando aveva lasciato Barbabianca.

-Dove accidenti è il log pose dannazione!- disse l’uomo rovistando dappertutto

-Nel secondo cassetto a destra!- disse una voce squillante proveniente dalla porta dello studio alle sue spalle

Ace si girò stupito riconoscendo al volo quella voce

-Cristal?!-

-Ciao!-

-ma ma che ci fai qui??-

-Sono tornata!! Per sempre questa volta!!!- disse la donna abbracciando l’uomo per il collo

Pugno di fuoco era troppo contento per fare altre domande e prese la moglie e la baciò con ardore

-Calma, calma, torniamo sulla Sunny prima che salpino, ho delle cose da dirvi- disse la donna staccandosi, a malincuore, dal marito.



Tutta la ciurma di cappello di paglia festeggiava il ritorno di Zoro, anche se lo spadaccino non aveva spiegato loro ancora un tubo.

-Ciao a tutti!!!- disse Cristal appena salita sulla Thousand Sunny, ancora ancorata, con Ace e Jane.

-Cristaaaalllll!!!!!!Ci sei anche tu!!! Guarda e tornato anche Zoro!!!!- disse ingenuamente il capitano lasciando tutta la ciurma con dei goccioloni dietro la testa

-E si lo so Rufy!!!- sorrise la donna



Le bambine corsero ad abbracciarsi felici ed iniziarono poi a giocare per tutta la nave.

-Allora adesso ci spiegate cos’è successo??- disse la navigatrice rivolgendosi ai fratelli Roronoa

-Certo!- disse Cristal iniziando a raccontare quello che era successo qualche ora fa (per loro).



FLASHBACK

-Ragazzi devo darvi un'altra notizia…- disse Ingrid

-Quale?- si incuriosì Zoro

-Bhe come sapete io ho mantenuto i miei poteri anche dopo la morte e non sono l’unica…-

-Cosa vuoi dire… che Chloe???-

-Si cara anche Chloe ha mantenuto i suoi poteri e può sciogliere l’incantesimo per voi se lo desiderate!-

-E ce lo chiedi pure? Certo che lo vogliamo!-

-Mi dispiace ragazzi non avrei dovuto accettare la proposta di Spider ma lui mi avrebbe ucciso…- disse Chloe dispiaciuta

-Non ti preoccupare Chloe, l’importante è che adesso potremo tornare dai nostri cari! Ma come funziona tutto questo?- chiese la mora

-E tutto automatico appena spezzerò l’incantesimo voi tornerete in vita dalle vostre famiglie!- le rispose Chloe

-E fantastico!!!- esultò la ragazza

-C’è dell’altro strega?!- chiese Zoro sospettoso

-Si caro, Chloe è l’unica strega che può fare certi tipi di incantesimi, e con Spider fuori gioco potrete stare tranquilli per tutta la vita-

-Ok! Allora cosa aspettiamo?!- la incitò Zoro

La strega più anziana si concentrò e dopo aver pronunciato l’incantesimo, più lungo mai sentito, si fermò e si sedette su una roccia.

-e bhe cosa succede?- non funziona?- chiese ansiosa Cristal

- ma no cara l’incantesimo è spezzato tra qualche istante tornerete a casa-

-grazie, grazie mille a tutte e due. Ingrid il tuo aiuto è stato fondamentale non so come possiamo ringraziarti!- disse felice la mora

-non devi cara, io ero in debito con te!-

-ma cosa vuoi dire?-

-Cristal, ricordi Angelo? Bhe sono io la strega che lo ha trasformato in the mentalist, rovinandoti la vita!-

-Oh… Bhe adesso è tutto risolto, diciamo che siamo pari- le sorrise la ragazza poco prima di scomparire insieme al fratello, anche le due streghe avevano ritrovato la pace ed automaticamente raggiunsero i coniugi Roronoa nel New life.

FINE FLASHBACK



-Wow quindi siete tornati per sempre questa volta?- chiese Usop

-Si per sempre!- dissero in coro Zoro e Cristal

Finalmente quella brutta e lunga avventura era terminata e soprattutto nei migliori dei modi.

Quel giorno, e il resto della settimana, la ciurma di cappello di paglia, ed annessi, festeggiò la lieta notizia con grandi feste che coinvolsero anche tutta l’isola di Dino.

Dopo una settimana Ace e Cristal annunciarono la loro decisione, rimanere sulla Sunny per sempre come nuovi componenti della ciurma. La notizia fu accolta con gioia e questo non fece altro che allungare i festeggiamenti di un'altra settimana.

Tutto era tornato al posto giusto, Zoro e Cristal si erano finalmente ricongiunti alle loro famiglie, avevamo sfidato la morte ed avevano vinto, tutto per amore, perché l’amore va anche oltre la morte.

FINE





ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti miei cari superstiti ai vari colpi di scena!

Eccoci giunti alla fine di questa fic!!mi sono divertita molto a scrivere questa fic, piena di colpi di scena, bhè avrò causato qualche infarto nel tragitto ma alla fine tutto e bene quello che finisce bene!

Spero che questo ultimo cap vi sia piaciuto, aspetto come sempre le vostre opininoni.

Intanto vorrei ringraziare tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguite/preferite/ricordate e chi semplicemente ha letto, grazie mille!!! poi vorrei ringraziare particolarmente coloro che hanno recensito dandomi la forza di continuare a scrivere.

Ringrazio in particolare:Sunny Roronoa, Phoenix_passion, Vivian_1992, Nameless_, Vegeta_is Big. Grazie per avermi seguito con passione dal primo all'ultimo capitolo è stato un onore per me ricevere le vostre splendide recensioni!VI ADOROOO!!!!

Vi aspetto prossimamente con le mie nuove fic e per chi segue “la maledizione della luna nera” d'ora in poi aggiornerò puntualmente!

Un bacione a tutti

kiko90








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