il santo grall o...sang real

di angelo pk
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la presentazione ***
Capitolo 2: *** una brutta notizia ***
Capitolo 3: *** la storia di Silas ***
Capitolo 4: *** una sconvolgente verità ***
Capitolo 5: *** inizia l'avventura ***
Capitolo 6: *** ANGELO IL INVERSO GIUDIZI U CHE MALE O … ***
Capitolo 7: *** il giudizio universale ***
Capitolo 8: *** la verità di silas ***
Capitolo 9: *** caso inaspettato ***
Capitolo 10: *** la rivolta di Silas ***



Capitolo 1
*** la presentazione ***


 
Tutto iniziò, in una fresca nottata, nella vecchia Parigi, davanti a uno dei monumenti più belli del mondo: la torre Eiffel ,verso le 3:45 di notte.
Angelo un uomo di taglia normale, di 39 anni, molto atletico,abbastanza ricco da avere due bellissime case:una a Parigi e un'altra a Roma, lui insegna in una scuola si simbologia religiosa,e di storia dell’arte.
Le sue origini erano un po’ strane, era metà Francese e metà Italiano,però i parenti ,soprattutto il nonno,dicevano che aveva qualcosa di … Reale,lui modestamente non capiva il perché,però era contento di sembrare un nobile.
Sin da piccolo ad Angelo piacevano gli indovinelli,i rebus e gli anagrammi,ed lui era molto bravo a risolverli; gli amici lo paragonavano addirittura ad un computer, per la bravura e la velocità che aveva nel risolverli.
Purtroppo,però all’età di sei anni,Angelo perse i genitori in un incidente,essi dovevano andare a prendere il figlioletto dal nonno ,per Angelo quella era stata la miglior settimana vissuta fino a quel giorno … ma poi si dovette ricredere, il treno che portava da Parigi a Roma ,usci fuori dai binari e dopo una “slittata” di 20 metri,il treno si schiantò contro un palazzo,fortunatamente disabitato,purtroppo il treno non ebbe la stessa fortuna, lo schianto fu sentito fino a 80 km ,eh  BOOM!,da li perse i suoi genitori e la sorellina di appena 4 mesi.
Perciò venne fu adottato dal nonno,un francese di “sangue puro”,come diceva il vecchio. Il nonno si chiamava Francesco, non gli piaceva quel nome,gli appariva troppo … italiano,perciò andò nel comune di Parigi e cambiò il suo nome con Bérenger,quello gli piaceva di più e gli ricordava qualcosa….Bérenger lavora a Roma, nella città del vaticano,precisamente lavorava negli archivi vaticani,cosa che per il titolo che aveva gli permise di scoprire e affermare molte cose,per il suo incarico.
Francesco, anzi meglio Bérenger odiava l’Italia ma amava la sua cultura ed egli ne era un esperto.
Il nonno preparava giochi, caccie al tesoro,rebus e anagrammi al nipote,all’inizio si era quasi “scandalizzato” dalla bravura del nipote,ma pian piano nel tempo il vecchio si rese conto che assomigliava sempre di più a lui da giovane,e presto gli avrebbe confidato un segreto…un grande segreto … per farlo diventare suo “allievo”.
Purtroppo loro due si separarono

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Capitolo 2
*** una brutta notizia ***


In quella notte di aprile Angelo pensava ai vecchi tempi bevve la sua bevanda preferita : latte con il Nesquik. Girava per la sua casa , che era stata ereditata dal nonno ,dallo stesso nonno che lo ha curato e accudito fino a quel momento,quel tragico momento Dopo aver pensato e bevuto , il quasi quarantenne se ne andò a letto. Non riusciva a dormire. Si girava. Si rigirava. Niente. Continuava a pensare a quel momento in cui ha dovuto dire quasi addio al nonno Bérenger, ormai era come se il nome Francesco non gli si addiceva più. Tutto iniziò quando Angelo aveva l’età di 30 anni,stava tornando a casa dal lavoro e vide in un vicolo cieco il nonno picchiato da un monaco incappucciato che da quanto aveva capito,dalle urla del nonno ormai con il volto rovinato, si chiamava Silas ,lui si intromise però venne colpito da una pistola nella spalla e….visto che il monaco non voleva passare ancora degli anni in carcere ,e soprattutto voleva continuare la sua missione di massima importanza scappò. Dopo all’ospedale i due discussero a lungo su chi era il monaco,della sua origine ,e del perché della discussione,Bèrenger lo sapeva ma non gli lo disse,non era ancora pronto per la verità,Angelo capì che il nonno sapeva chi era,lo capiva dagli occhi ,quando Angelo era piccolo il nonno le diceva che non gli aveva comprato il regalino per il compleanno,però Angelo ci era cascato una volta e non ci ricascò più, e sapeva se gli aveva preso il regalino oppure no,lo capiva dal semplice fatto che quando mentiva ,gli occhi gli tremavano e avevano tendenza verso il basso,in più gli si allargavano le pupille. Dopo un’ora e mezza a discutere i due si litigarono e non si vissero più da’allora. Angelo si alzò e vide che gli era arrivata una e-mail,era della polizia Italiana,questa cosa gli sembrava molto strana ,lui andava in Italia solo ad agosto,nel periodo delle feste,però lui non gli sembrava di aver combinato un reato c’era allegata una foto,che pero non veniva visualizzata,Angelo perciò ebbe la bella idea di stampare la foto, si iniziava a vedere qualcosa di colore,visto che la stampante da lui usata era molto lenta , andò a farsi altro latte con il Nesquik Quando ritornò, vide nella stampante un ‘immagine straziante,così straziante che ad Angelo cadde il bicchiere contenente il latte con il famoso cioccolato solo per la paura,lo sconforto e la tristezza ,mentre guardava l’immagine.

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Capitolo 3
*** la storia di Silas ***


Silas….cosi era chiamato dai suoi “amici” carcerati,sinceramente non capiva il perche di questo nomignolo,però dopo 20 anni di carcere oramai aveva dimenticato il suo vero nome,alcuni ,anche lo chiamavano il muto,lui non parlava mai,troppa nostalgia dell’infanzia. Durante la notte cercava di segare le sbarre con un coltellino a serramanico ,misteriosamente trovato sotto un crocifisso,Silas pensava che era stato Dio stesso a portarglielo,per uscire e per compiere la futura opera,che gli avrebbe segnato la vita. Quel coltellino lo trovava impressionante uguale a qualcosa che aveva vissuto in passato,era di colore rosso con una croce in mezzo nera. Mentre era impegnato a cercare di rompere le sbarre per uscire fuori,pensava a il perché della sua vita in carcere -datemi tutti i soldi che avete, e tutto andrà bene -disse un ladro,che a vedersi non mangiava da parecchio tempo. La madre del “muto” ,anche se,triste e amareggiata gli diede tutti i pochi soldi che aveva;la madre disse ai suoi 3 figli,tutti maschi,di non preucupparsi perche con il lavoro nuovo poteva riprendere , più o meno,la stessa somma che gli avevano appena rubato. La madre di Silas, si chiamava ,Lidia;era vedova,il marito era morto,perche si rifiutava di dare i soldi a un ladro,e questo non ebbe nessuna pietà ad ucciderlo. Il giorno dopo Lidia andò a lavorare,la mattina era contenta che poteva andare a guadagnare dei bei soldini,e ritornare a casa con la bella sorpresa…a casa ritornò ma al posto dei soldi,portò solo una brutta notizia. -Il capo con una risatina-disse Lidia -mi ha licenziato dopo che ho finito di lavorare,e cosi mi ha fatto fare il lavoro e dopo naturalmente non mi ha pagato- Dopo 3 anni la povera famiglia si ritrovò con i due figli morti per la fame,oramai la famiglia viveva in strada a chiedere l’elemosina,e al giorno e già tanto che ricevevano solo 4 €,Lidia e Silas oramai erano pelle ossa ;cosi Silas decise di rubare per mantenere in vita la madre ma anche la sua. All’età di 12 anni Silas era già ricercato dalla polizia … Una notte un ladro venne li vicino al cassonetto della spazzatura dove dormivano …. Lo guardarono in faccia,si era lui,lo stesso ladro che ha ucciso il padre;il ladro chiese i soldi ma la madre,pensando al marito ucciso ,prese la rincorsa ,e corse verso il ladro per picchiarlo,ma … il ladro con una pistola prese esattamente lo spazio tra gli occhi,della povera donna e la donna cadde a terra e disse al figlio-caro,se avrai fede,ci rivedremo,te lo prometto-;e dopo morì Il ladro scappò perché non voleva vedere un’altra vittima morta senza motivo;Silas in quel momento prese il suo coltellino a serramanico,di colore rosso con una croce al mezzo nera, e da dietro lo accoltellò con una trentina di coltellate. In quel preciso momento arrivò la polizia,lo arrestarono e le diedero l’ergastolo … C’e l’aveva fatta ,era uscito da quella bruttissima prigione … era da 20 anni che non vedeva il cielo,in quel momento credeva di essere in paradiso,il cielo stellato di Roma era bellissimo … Dopo una settimana a girare a mo’ di vagabondo ,senza mangiare e senza bere,svenne. Silas si svegliò era in una bellissima stanza,in essa c’erano sedie,letti,porte d’oro, aveva una bellissima vista verso un obelisco in piazza … S. Pietro,si la riconobbe subito,era indistinguibile, Da li capisse che era in vaticano,appena dopo aver realizzato del posto in cui era finito,la bellissima porta con contorni oro si aprì e vide una figura non molto alta … che riconobbe subito,si,era lui era il papa. Dopo alcuni mesi in Vaticano, il papa gli disse … il suo futuro,e gli insegno le cose da fare ,le persone da cercare,e il compito da eseguire. Da lì Silas capì che lo scopo della sua vita era di aiutare Dio servendolo,onorandolo e prottegendolo.

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Capitolo 4
*** una sconvolgente verità ***


Angelo dopo aver visto quell’immagine,sconvolgente,orrida e mostruosa si inginocchiò e pregò Dio,che quello che vedeva non fosse vero,ma solo un sogno,un terribile sogno. Angelo ancora piagnucolante ,andò a vedere la foto:era il nonno Bèrenger,nudo,in una forma strana ,molto strana , ma le ricordava anche qualcosa solo che non gli veniva in mente,in quel momento era troppo sconvolto per pensare. Tutto in un tratto squillò il suo telefono,Angelo ,ancora scombussolato dalla brutta notizia,alzò la cornetta … -pronto professor Angelo … - disse la voce nel telefono interrotta da Angelo -chi parla che volete da ma-la voce nel telefono replicò -sono Carlo Rossi della gendarmeria vaticana,ha ricevuto l’e-mail?-Angelo gli dovette rispondere-purtroppo si,chi è stato,perche lo hanno fatto,e perche avete chiamato a me???-e ricomincio piangere. Carlo le disse-non si sa il chi lo ha ucciso e nemmeno il perché,però le chiediamo di venire,per il funerale di suo nonno e … per aiutarci -. -per aiutarvi?perche vi dovrei aiutare?...e poi come ha fatto a trovare il mio numero???-disse Angelo dopo aversi asciugato per l’ennesima volta il viso dalle lacrime. Rossi disse in poche parole-signore è urgente fra un po’ dovrebbe arrivare un elicottero che atterrerà nella piazzata dal museo del Louvre ,si sbrighi e ne parleremo li!- Angelo replicò - ma non si può salire con mezzi … insomma non si può salire in macchina in quel piazzale si figuri con un elicottero- Carlo molto divertito gli disse - professore siamo il vaticano,siamo al servizio del santo padre, non si ricorda? Angelo staccò e pensò quanto sia stato sciocco a non capirlo subito,ma era comprensibile aveva appena visto la foto del nonno che gli ha fatto ,sia da madre,da padre,e da sorella e naturalmente da nonno. Angelo si vestì il più velocemente possibile ,e visto che la sua casa era molto vicino al Louvre non prese nemmeno la macchina e andò a piedi. Arrivò nel piazzale del Louvre.Dopo mezz’ora ad aspettare decise di andarsene…ma appena dopo che scese dal grande piazzale,sentì dietro di sé il tipico rumore dell’eliche di u elicottero in fase di atterraggio,si girò si vede un grande elicottero dietro. Carlo Rossi scese dall’elicottero gli disse di salire subito che l’avrebbe informato con maggiori dettagli.

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Capitolo 5
*** inizia l'avventura ***


Angelo appena salito disse al capitano della gendarmeria vaticana - signor Carlo la prego mi dica subito cosa è accaduto a mio nonno?!- -proffesore- disse con profonda tristezza-quando arriveremo in Vaticano le darò maggiori dettagli,comunque non si sa chi sia stato.- Arrivati a Roma … a Angelo gli veniva in mente i ricordi di quel ‘estate … amava quella città , la affascinava. Atterrarono immediatamente , in piazza San. Pietro. Angelo ci era stato tante volte in piazza San. Pietro, dentro la chiesa ci è stato quando era piccolo con il nonno, lo stesso nonno che aveva visto in quella fotografia,disteso,nudo e … purtroppo morto,andò solo una volta ,perché il nonno per un lungo periodo di tempo non lo aveva fatto venire in Italia ,poi dopo il litigio scelse lui di non andarci , perché non voleva rincontrare il nonno. Entrarono ed a Angelo gli brillarono gli occhi a vedere le bellissime scultore – uhm guardi la grande castrazione di Pionolo – -Mi scusi- disse Carlo al professore - nel 1857 il papa Pionolo , prese martello e scalpello ed evirò centinaia di queste statue- Carlo sorpreso gli fece una domanda – eh perché fece questo?- Angelo stupito gli disse- disse che le forme maschili gli ricordavano le scimmie e perciò … - si interruppe e gli disse-scusi ma … perché mi porta nella Capella Sistina?- -Perché è lì che si trova suo nonno- Angelo lo vide o corse subito da lui, lo e disse stupito - ma in che modo lo hanno messo?!?- -no lui si è messo così-disse Carlo -come si e messo così …. Ma questo e la stessa posizione dell’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci. – Carlo gli fece vedere una scritta,fatta col sangue dal nonno La scritta diceva: angelo il inverso giudizi u che male 926 208 108 P.S. Angelo scusa -ma questi numeri e questa frase non hanno senso - disse angelo facendo finta di non essersi commosso delle scuse del nonno. -lo so-disse il capitano –abbiamo chiesto a dei criptologi esperti , che dovrebbero venire fra un poco- Nemmeno il tempo di “finire” la frase,che una criptologa in lacrime si avvicino a Carlo e gli disse che la frase non poteva avere senso nemmeno in altre lingue , ma che il numero è una specie di anagramma , in cui il risultato è 108 208 926 … neanche il tempo di fare finire la frase alla signorina che Angelo disse –ma … questo è il semiasse maggiore del pianeta venere- La signorina confermò. Carlo chiese alla criptologa -signorina Vittoria , perché piange? -anche mio nonno è morto!-disse Vittoria E Carlo disse-bene ora sono in 4 in un giorno che record!- -Come ne sono morti già 4! –disse il professore . -Si delle stessa età circa- Carlo sembrava triste e deluso di questa cosa. Angelo aveva qualcosa in mente che però quella cosa gli sembrava troppo assurda per essere vero; però aveva una sensazione strana ,molto strana, quella donna e il nonno morto,no lui credeva che quella notte era solo l’inizio di un’avventura che non avrebbe scordato tanto facilmente …

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Capitolo 6
*** ANGELO IL INVERSO GIUDIZI U CHE MALE O … ***


-signor Angelo, perché suo nonno prima di morire , avrebbe scritto questa frase secondo lei-disse Carlo , sembrava molto stanco. -non lo so,come posso saperlo-disse Angelo in tono preoccupato e pensieroso E il signor Carlo non esitò a fermarsi in quella domanda-e … perché avrebbe dovuto scrivere “scusa Angelo “ prima di morire?- Angelo gli rivenne in mente subito il litigio e disse in tono molto triste e amareggiato-abbiamo litigato tempo fa , e non abbiamo mai più fatto pace – Carlo prese velocemente appunti. -ok,ma ora dobbiamo capire cosa vuol dire quella scritta- disse la signorina Vittoria. -si , appunto- disse Carlo - che ne dite di andare a prendere un caffè? Almeno per svegliarci un po’ sapete sono le 4 di notte!- -Offro io-disse Carlo – io un caffè , lei Vittoria?- - anche io un caffè -disse la criptologa -e lei professore?- Angelo un po’ imbarazzato disse-ehm c’è della semplice cioccolata? Sa il caffè mi rende nervoso,troppo nervoso- Durante questa breve pausa,Vittoria disse ad Angelo - professore come ha fatto a sapere che quei numeri sparsi erano la semiasse maggiore di venere?- Lui rispose - Be molto facile … ho studiato-. Vittoria molto interessata dell’argomento disse-professore secondo lei perché suo nonno ha scritto sul pavimento quelle parole strane e la semiasse maggiore di venere?- Angelo non sapeva cosa dire- Be non ho idea perche ...- Si bloccò – oddio!!!- Angelo corse nella Capella Sistina prese un foglio e una penna , e iniziò scrivere. Carlo e Vittoria lo seguirono arrivarono e gli dissero- professore perché e corso qua?- -molto semplice-disse Angelo con una voce sicura-i numeri di sopra erano tutti sparsi, a casaccio , se anche le parole fossero a casaccio?!!!- Vittoria sorpresa disse- … un anagramma!- Angelo confermo -Angelo il inverso giudizi u che male –disse Angelo pensando ad alta voce- allora … unione … no … ehm vediamo …. mandria … uhm NO-Angelo non era mai stato più sclerotico di così. -professore … è troppo complicato , non ci riuscira mai- disse Vittoria -si ma si … che stupido che sono!!!-disse Angelo -professore che è successo- disse la criptologa. Angelo con un tono pieno di soddisfazione disse- è il chiarissimo anagramma di “Giudizio Universale Michelangelo”- -Professore – disse Carlo –ma il giudizio universale è in questa stanza- -Lo so- replicò il professore - infatti è li che dobbiamo andare!-

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Capitolo 7
*** il giudizio universale ***


I tre andarono vicino al giudizio universale -dobbiamo trovare un indizio,un qualsiasi tipo di indizio-disse il professore disperato. Dopo quasi 2 ore a cercare, niente,niente di niente , il zero più assoluto. -mi dispiace professore ma qui non c’è niente- disse Carlo con un po’ di tristezza,era una lunga notte voleva solo andare a dormire. -No ci deve essere qualcosa , mio nonno non era un tipo che iniziava una cosa e non la finiva!-disse Angelo -Se magari nel momento che lo ha fatto è morto-disse la signorina Vittoria. -No , no ,non può essere … uhm e se …. L’abbia scritto con un “ security marker” ?- -mi scusi-diceva Vittoria-che cosa è il “security marker”? -molto facile signorina- disse il professore -il security marker è pennarello con inchiostro invisibile,vedibile solo … - Carlo non fece finire di parlare il professore ,perché aveva già incontrato il security marker ,mentre sorvegliava degli appunti del papà molto importanti e soppratutto top secret , e sapeva come leggerli,è così che il papa gli dava ordini - è visibile solo da dei raggi ultravioletti … vado subito a prenderli nella centrale delle guardie svizzere- e corse a prenderle. Dopo due o tre minuti Carlo torno con le luci a ultra violetto ,ne prese tre, una ciascuna. Dopo quasi mezz’ora a cercare si arresero e smisero di cercare, Carlo spese gli ultravioletti ,anche Angelo fece la stessa operazione,Vittoria mentre stava spegnendo, vise qualcosa-ragazzi , ma qui ci sono delle scritte-. Angelo dopo aver letto quelle scritte capisse tutto,infatti,quella era la cosa che pensava già dall’inizio,purtroppo aveva ragione. Le scritte dicevano: “molti fanno mercato delle illusioni e dei falsi miracoli,così ingannando le stupide moltitudini.” “l’ignoranza ci acceca e ci trae in inganno. O miseri mortali,aprite gli occhi!” -oddio, non può essere,no non mi puo capitare a me ….. Ma cosa,oddio-diceva Angelo parlando a vanvera. - proffesore che succede?cioè che ce scritto?perche suo nonno ha scritto questo suo pensiero che non capisco il significato?-disse Carlo. -no-disse il professore-questo non è un suo pensiero ma un pensiero del grande maestro Leonardo da Vinci- -Ma cosa …?- Vittoria non capiva. Carlo andò a prendersi un altro caffè … però Angelo continuo a parlare. -credo che siamo dentro qualcosa di troppo grande anche per noi stessi!- disse Angelo -se non mi sbaglio , seguendo la freccia ,che va a finire ai piedi del crocifisso ,si trovera una cosa molto importante , che ci puo portare ad un’altra cosa molto importante.- Andarono ai piedi del crocifisso , si lo trovarono. -cosa è questa “cosa”-disse Vittoria -Questa cosa come la chiama lei-disse con l voce un pochetto arrabiata il professore -è il simbolo di una organizzazione segretissima,questo è fleur de lis , ovvero il giglio.ma sei mio nonno mi ha lasciato queste cose … questo vuol dire che mio nonno … - -Si- lo interruppè una voce estranea ,la voce era molto cupa-si professore complimenti , grazie ad avermi facilitato il compito vedo che sei molto intelligente,come quando eri piccolo,hai aumentato il potere del tuo pugno destro,perché un tempo era molto ,come posso dire … debole ,ecco si debole!- Angelo lo guardò in faccia ed….. si era lui … la stessa persona che aveva picchiato il lui e suo nonno-Silas,dico bene,da quanto tempo,perché sei venuto?- -Sono venuto per dare al “padrone” una cosa ,una cosa per cui vale morire,una cosa che va distrutta per sempre.- Silas usci fuori una pistola,che Angelo riconobbe subito , quella era la stessa pistola nel quale gli aveva sparato nella spalla anni prima. Silas puntò contro a Angelo e a Vittoria l’arma,stava per premere il grilleto e … BOOM! , Silas lanciò il colpo,e subito cadde a terra, era stato colpito da Carlo che dopo un bel caffè si era risvegliato, il proiettile prese una parte del soffitto della capella sistina. -Dobbiamo subito legarlo a qualcosa,subito e poi Angelo mi devi raccontare tutto-.

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Capitolo 8
*** la verità di silas ***


Dopo aver legato a Silas ad un palo , Carlo disse ad Angelo -professore chi dianime è questo assassino? Come fa a consocerlo , e come mai sa anche il suo nome?- “quante domande” pensò Angelo-questo assasino non so chi sia, ma … so solo che all’eta di trant’anni ,aggredì mio nonno ed io mio intromisi , mi sparò ad una spalla , e per colpa sua , da lì , litigai con mio nonno, e non ci vedemmo più da li. - Intanto Silas si svegliò. E dopo avere sentito quelle parole le urlò ad Angelo -tuo nonno era un miserabile , nascondeva una cosa non degna,una cosa importantissima , per questo lo ho ucciso- la furia di Angelo cresceva ogni secondo di più,aveva voglia di urlarli dei pesanti insulti e aveva la voglia di fare vedere a Silas che la potenza del suo braccio destro era aumentata nel tempo, ma si trattenè ,ma solo perché erano nella basilica più importante del mondo;Silas continuo a parlare-dopo averlo ucciso , attraverso delle fonti ho scoperto, che tuo nonno ,avrebbe cercato di dare a lei ,professore , l’opportunità di continuare il suo “schifoso” lavoro o opera , come lei meglio crede , visto che prima di averlo ucciso non mi ha detto dove era la “la cosa” che custodiva, io ero arrivato gia prima di lei ,per capire dove era,ma non ci avevo capito niente , visto ,che sapevo che suo nonno l’aveva esercitata così tanto , pensavo che quando saresti venuto qua , avresti risolto queste strane cose che c’erano scritte sul pavimento , cosi molto intelligentemente ripensai ; non credevo che c’era anche una bella signorina , ma avrei ucciso anche lei ,malgrado io il suo fascino, e sequestrato al bel nipotino di Francesco-e con una risatina estremamente nervosa disse-ops, mi scusi professore volevo dire Berengèr,non gli ricorda qualcosa il nome scelto da suo nonno? Hahaha- Angelo gli diede un colpo con il manico della pistola su un punto preciso del collo,dove sapeva che sarebbe svenuto ,senza farsi del male. Vittoria che a volte sembrava messa in disparte dagli argomenti-mi scusi ,professore ,ma cosa è “questa cosa” di cui parla … questo…uhm - non sapeva come chiamarlo,ed era distrutta sia dal lato fisico che da quello morale ,insomma,un monaco incappuciato gli aveva puntato una pistola ,in un famossimo luogo ,forse uno dei più importanti al mondo,ed era in mezzo ad un mistero che lei non sapeva , ma che avrebbe cambiato la vita anche a lei-un…come posso chiamarlo un assasino , uno psicopatico?- -non le posso anticipare nulla signorina , ma lo scoprira molto presto ,ora però vorrei chiedere al signor Carlo ,visto che è sicuramente lei la persona più in grado di fare quello che le sto dicendo- -si mi dica pure- -io e la signorina Vittoria andiamo a piedi del crocifisso a riprendere il fleur de lis,e lei sta qui con questo psicopatico .- -Si, si vada pure -disse Carlo senza ostinazioni.

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Capitolo 9
*** caso inaspettato ***


Mentre si avviavano verso il giudizio universale vittoria chiese ad Angelo- allora professore che cosa studia di preciso?- Angelo rispose con un preciso tono di serietà , anche se in quel momento avrebbe preferito scappare urlando,non aveva nemmeno pensato che suo nonno feceva parte di una delle società ,meno famosa del mondo,ed addirittura più segreta della massoneria-be io ,ho studiato un po’ di tutto,illuminati,massoneria, società segrete e la mia super specialità:i simboli- -uhm le piace tanto questo lavoro,vero?- -si , si mi piace molto,insomma è la mia vita- Vittoria chiese incoriusita-Ma lei è è sposato?- -no , no ,ehm … e potrei sapere il motivo di questa domanda?- -cosi,cioe un bel uomo atletico ,intelligente e anche abbastanza carino,sulla quarantina di anni,mi sembra strano che sia singol … ecco mi sembra un po’ strano- Angelo arrosi ,e cambio subito argomento - siamo arrivati al crocifisso- Il professore prese quel pezzo di ferro abbastanza moderno guardò Vittoria ,che stava già aprendo bocca per parlare -prima che lei me lo chieda ,gli lo dico io cosa è questo .. Questa è la chiave di volta , e questo simbolo è il fleur de lis -   -e questa chiave di volta cosa serve?- chiese la criptologa. -e questa chiave di volta a che serve?- Angelo con un sorisetto rispose-be la chiave di volta serve a trovare ,la “cosa “ che questa societa segreta nasconde,poi sono sicuro che la società e quella,dalla posizione di mio nonno ,dalle scritte e poi me lo ha anche fatto capire Silas - -mi scusi proffesore ,ma di che società segreta sta parlando?- -la societa segreta che ti sto parlando è il … - Angelo non finisse la frase.perché senti un colpo di pistola venire dallo stesso punto dove aveva lasciato Rossi e Silas;Angelo e Vittoria si disero un veloce sguardo e di misero a correre verso il punto dove sentirono lo sparo.

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Capitolo 10
*** la rivolta di Silas ***


Angelo e Vittoria correro verso la posizione di Carlo , si senti urlare. Arrivati i due trovarono Carlo disteso perterra,in una pozza di sangue a pancia in giù e con la testa girata,sembrava rotta , Vittoria si avvicino a Carlo, la visuale gli faceva addirittura paura ,però dopo avere scrutato per bene Carlo ,dasse una brutta notizia al professore- è morto , gli hanno sparato in testa,però è strano che ci sia cosi tanto sangue- Anche ad Angelo sembrava strano cosi tanto sangue per un colpo secco in fronte,Angelo girò il corpo e rimase ammutolito durante la vista di quell’orrore-oh mio Dio,ecco il perché di tutto questo sangue-la vista era orrida gli avevano accoltellato l’addome-ci saranno minimo minimo una ventina di coltellate- Mentre Angelo espezionava il cadavere della persona senti un urlo si girò e vide Silas che stritolava con forza a Vittoria,con una mano gli teneva chiusa con forza la bocca e con l’altra puntava la pistola in testa alla criptologa-dammi la chiave di volta,SUBITO oppure gli sparo.- Vittoria aveva gli occhi terrorizati e sembra che con gli stessi occhi gli diceva “no professore non gli la dia” Angelo non sapeva che fare,però si avvicinò a Silas e con la mano sinistra gli stava dando la chiave di volta,però tutto in un tratto Vittoria diede un calcio a Silas e un morso cosi da farlo cedere ed lasciarla,in quei pochi secondi Angelo scattò e correndo verso Silas lo buttò per terra e con un bel destro dato sulla mascella Silas svenne di nuovo. -Vittoria stai bene-disse Angelo avvicinandosi a lei-si, si s-s- sto bene -rispose lei balbettando ancora dalla paura-dobbiamo andare via da qua, non voglio rischiare di morire un’altra volta- -si hai ragione-disse Angelo-chiamiamo le guardi svizzere ci penseranno loro-. -si lo porteremo via noi -disse una guardia svizzera dopo una ventina di minuti dall assasinio di Carlo. -ok-dissero Angelo e Vittoria. Nascosero la chiave di volta non volevano altri intoppi,soppratutto con le guardie svizzere al servizio del papa. I due uscirono dalla Basilica e andarono in via della conciliazione,ovvero la via prima di piazza san pietro,andarono al “Antico Caffè San Pietro”,per discutere sulla chiave di volta.

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