Revenge of the Villains : Arco I : Ascesa e caduta di un candidato Cattivo

di dan130694
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I : Un po’ di storia ***
Capitolo 2: *** Capitolo II : La melanconia di Malefica ***
Capitolo 3: *** Capitolo III : Tra visite e incantesimi ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV : Villains’s got Talent ? parte 1 : Proposta e decisione ***
Capitolo 5: *** Capitolo V : Villains’s got Talent ? parte 2 : Habemus E.G.G.M.A.N. ***
Capitolo 6: *** Note su Sonic per principianti e Continuazione della storia ***
Capitolo 7: *** Capitolo VI : Aloha e komo mai ***
Capitolo 8: *** Capitolo VII : Cugini di tutta l'isola, unitevi ! ***
Capitolo 9: *** [FINALE Arco I] Capitolo VIII : Eggman Strapazzato pt.1 ***
Capitolo 10: *** [FINALE Arco I] Capitolo VIII : Eggman Strapazzato pt.2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo I : Un po’ di storia ***


Immaginate che ogni volta che viene inventata una storia o un franchise, nasca un Universo parallelo dove i suoi personaggi vivono e interagiscono. Lo stesso vale per l’Universo Disney, dove i suoi mondi erano interconnessi fra loro : ogni volta che nasceva una nuova storia, nasceva anche un nuovo mondo, i personaggi avevano la possibilità di incontrare e fare amicizia con gli abitanti degli altri mondi, l’unico modo però per mantenere vivo un mondo era che ci fosse sempre qualcuno interessato al film a cui apparteneva.

A renderli ancora più uniti e vivi, oltre 10 anni fa venne fondata l’House of Mouse, il TopoClub di Topolino.

Ma poco tempo prima della sua chiusura dopo soli 4 anni si scatenò una vera e propria guerra civile tra i personaggi dei Classici Disney tradizionali e quelli dei film Pixar : la causa fu l’invidia dei primi nei confronti dei Pixariani, più di successo, in particolar modo quella degli ultimi arrivati che ebbero meno fortuna e di conseguenza i loro mondi soffrirono di più (Le Follie dell’Imperatore, Atlantis, Il Pianeta del Tesoro etc).
Ma c’erano cause di forza maggiore al di sotto : i Cattivi avevano una loro associazione, che fu chiusa con l’apertura dell’House of Mouse, anche per cercare di renderli meno pericolosi. Dopo un primo tentativo fallito di Jafar e altri Cattivi di impossessarsi del locale, Malefica, La Signora di Ogni Male, sfruttò la già presente gelosia per dare il via al conflitto : con l’aiuto di Jafar, Ade, Ursula, la Regina Grimilde e Re Cornelius, riuscì a liberare, durante la notte di Valpurga del 2004, il demone che viveva rinchiuso nelle viscere del Monte Calvo, Chernabog. Il conflitto anche se breve fu devastante, solo grazie all’intervento delle più potenti entità benigne dette i Guardiani Magici, la Fata Smemorina, la Fata Turchina, le Tre Fatine Buone (Flora, Fauna e Serenella), Merlino, il Genio, Re Tritone e Zeus ci fu una fine con ritorno alla pace, ma ad un terribile prezzo : I mondi Disney avrebbero continuato a vivere in pace ma completamente isolati l’uno dall’altro, ai Disneyani fu tolta la memoria dei momenti passati con altri personaggi, compresi quelli alla House of Mouse, che di conseguenza fu chiusa. Continuarono a nascere nuovi mondi, i cui collegamenti vennero eliminati, isolandoli, che i Guardiani Magici continuarono sempre a vegliare, a loro si unirono anche Rafiki e Mamma Odie. I Cattivi furono esiliati in un mondo tutto loro e alla comparsa di un nuovo adepto, quando la storia principale terminava (che a noi appare come un film), esso veniva spedito nel Mondo dei Cattivi.

I Cattivi, a differenza dei buoni vivevano tutti insieme, nella cosiddetta Lega dei Cattivi, fondata originariamente dalla Regina Grimilde, la matrigna di Biancaneve, con primi membri Pietro Gambadilegno, Ezechiele il Lupo Cattivo, il Gatto e la Volpe, Mangiafuoco e il Postiglione del Paese dei Balocchi. Ebbe però un primo rinnovamento negli anni ’50 ad opera prima di Lady Tremaine e di Malefica poi, che divenne la leader suprema della Lega; si ebbe poi una terza riorganizzazione da parte del Professor Rattigan e Ursula che resero la Lega ancora più grande e temibile. Dopo il 2000 ci fu un calo di membri in quanto nei film del giugno 2002, 2003,2005, 2007 e 2008 non comparve nessun membro degno di nota se non addirittura nessuno. Poi tra il 2009 e il 2010 arrivarono gli ultimi due importanti membri della Lega : il Dottor Facilier e Madre Gothel.

Ai Cattivi venne data così la possibilità di vivere in libertà limitata : la sede della Lega aveva vagamente lo stesso aspetto della Montagna Proibita, il castello di Malefica, ma con molti torrioni diversi fra loro, gli alloggi privati dei Cattivi, per poter sottostare alle esigenze dei loro occupanti : una sfera di vetro piena d’acqua con un antro a forma di Leviatano all’interno , un minareto, torri seicentesche, ville di inizio Ottocento, una reggia Inca (con laboratorio segreto annesso), un emporio Voodoo, e chi più ne ha più ne metta. Nel mastio si snodavano fra i corridoi sale ricreative, bar, sale riunioni e laboratori; il tutto racchiuso dentro ad una robusta cinta muraria. Al di fuori c’era un’altra corte dove vivevano i Cattivi Minori, quelli dei Sequel, ed un’altra ancora dove stavano i cosiddetti “Cattivi di Serie C”, quelli delle serie televisive, ed cosi via comprendendo i Cattivi “in carne ed ossa” e i Cattivi Pixar. Gli aiutanti vivevano assieme al proprio cattivo corrispondente. Tutto questo si trovava su di una sorta di isola galleggiante sull’Oltretomba, la residenza di Ade, co-leader della formazione maschile, circondata da perturbazioni e nebbia viola, senza (almeno virtualmente) nessun varco dimensionale che la collegasse ad altri mondi se non per un varco occasionale attraverso cui i Cattivi potevano passare se richiamati per continuare una storia, ciò che nel nostro mondo sarebbe chiamato sequel . Per quanto riguarda la gerarchia all’interno della Lega, essa era molta rigida: subito dopo Malefica venivano Grimilde e Tremaine, poi Ursula (anche se era di fatto lei, la terza più importante), Crudelia De Mon, Yzma, Madre Gothel, Maga Magò, Madame Medusa e la Regina di Cuori. A capo della formazione maschile c’era Ade, poi Jafar, Scar, il Dottor Facilier, Capitan Uncino, Shere Khan , Rattigan, Re Cornelius, Clayton, McLeach, Shan Yu, il governatore Ratcliffe, Sykes, Gaston, il Comandante Rourke, Alameda Slim, il Principe Giovanni, seguito da Sir Biss e lo Sceriffo di Nottingham, Mangiafuoco, il Gatto e la Volpe e l’Omino di Burro. Il giudice Claude Frollo, nonostante facesse parte della cricca, si estraneava da tutti, perché riteneva che un uomo “senza macchia e ricco di virtù” qual era lui non doveva mischiarsi a delle anime dannate, ma svolgeva un ruolo comunque importante.

C’erano alcuni casi particolari : Edgar, l’ex maggiordomo degli Aristogatti, aveva preso il posto di Gaspare e Orazio come maggiordomo di Crudelia; Jafar aveva con se’ Abis Mal e Sa’luk ; Morgana, essendo sorella di Ursula, aveva più libertà ad entrare e uscire da una sezione all’altra, pur non ricevendo la nomina diCattiva Principale Onoraria; Zira, Nuka e le iene erano ospiti fissi nella tana di Scar; e persino Maestro Forte, a cui venne data la possibilità di intercambiare la sua forma umana con quella di organo, venne dato il ruolo di Onorario; il Dottor Hamsterviel cercava invece da tempo di battersi per il diritto ad essere considerato Cattivo Principale, ma tra tanti sberleffi, gli diedero infine la nomina di Cattivo Principale Onorario, e gli fu affidato come aiutante (al posto di Gantu) Scroop, un alieno mezzo granchio, mezzo ragno, grande quanto un uomo, ben più competente e terribile. Insomma, sembrava tutto a posto fino a qualche mese fa (2012), quando fu avvistata la formazione di un nuovo mondo: il fatto fece molto scalpore più del solito, perché si trattava di un mondo di videogiochi e perché capitava durante una pianificazione di un nuovo piano di conquista dei mondi.

Chi mai sarebbe stato il nuovo Cattivo ?

Author's note : ho inserito anche in alcuni pezzi dei rifacimenti di canzoni, brevi, per dare un'aria un po' più Disney, cercherò anche di inserire delle canzoni inedite mai usate per esempio "Snuff out the light", cantata originariamente da Yzma, che ho iniziato a tradurre in "Spegniamo il sol"...              
 

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Capitolo 2
*** Capitolo II : La melanconia di Malefica ***


Passò il tempo, e non si riuscì a capire che cosa succedesse nel nuovo mondo, se non che il personaggio di maggior spicco risultava essere un tale Ralph Spaccatutto, un cattivo che in realtà era buono. Malefica era stufa di dover aspettare, aveva già passato 16 anni in una vana attesa, e ora gli eventi si ripetevano. La Signora di Ogni Male passava ormai il tempo da sola, persino più del normale, seduta nella sua sala del trono, in compagnia del suo corvo domestico, Diablo.

“Ah, mio diletto, sembra che il Fato mi perseguiti. Costretta a subire lunghe e interminabili attese, senza nessun risultato. Non ho neanche la possibilità di far penare quelle Tre Fate e la loro amata Principessa. E non cominciamo a parlare del Principe Filippo, per carità !”

Malefica accarezzava sulla testa il corvo, assorta nei suoi pensieri, quando improvvisamente al centro della sala si sprigionò una nube di fumo rosso Bordeaux, mentre affianco a lei se ne materializzò una grigia. La fata del Male alzo gli occhi in gloria, seccata, specialmente quando vide il fumo grigio. Le due apparizioni non potevano essere nessun’altro se non Jafar, accompagnato da Abis Mal, e il logorroico Dio dei Morti.
     
“Allora Mal, come te la passi ? Depressa come al solito, eh ? Dolcezza, devi prendere le storture della vita con filosofia e ogni tanto se necessario berci un po’ su, altrimenti non…”
Ade venne interrotto da un colpo dello scettro di Malefica che gli rattrappì la faccia verso l’interno.

“Non ho bisogno di essere compatita, grazie.- si voltò verso l’ex-Gran Visir, cambiando espressione in una di compiacimento – Jafar, ma che bella sorpresa! Spero tu mi porti buone notizie !”

Lo stregone di Agrabah fece un profondo inchino tenendo fermamente lo scettro a forma di cobra e rispose :
“Mio compito è quello di essere il tuo più fidato luogotenente, Malefica, lo sai. Sfortunatamente non ho niente di nuovo da riferirti, a parte una cosa …”
“Di che si tratta ?”
“Ho in mente  un piano per trovare questo fantomatico nuovo Cattivo, ho già tutto pronto e l’unico elemento mancante è una gemma mistica con proprietà magiche uniche.”

Nel frattempo Ade, che si era ripreso ed aveva generato un trono ed un Martini al verme, interruppe la conversazione :
“Scusate se vi blocco, ma io avevo in mente un’idea migliore.- dopo aver sorseggiato il drink si voltò verso il portale dall’altra parte della stanza gridando – PENA ! PANICO ! CHIAMATE QUI LE PARCHE, È MOLTO URGENTE !!!”

Mentre i due stregoni non poterono che aspettare , Abis Mal guardò perplesso : dal lato opposto della sala uscirono due diavoletti, uno rosso e obeso, l’altro verde, magrissimo, con il naso adunco; seguiti da
tre megere vestite di nero senza occhi se non uno gigante in mano.

“Ci scusi, Vostra Malvagità !”

“Non trovavamo la via tra questi corridoi !”

Ade rimase indifferente e rivolse l’attenzione verso le tre streghe :

“Si, si, scuse accettate,scuse accettate. Allora, signore, spero che il viaggio sia stato…”

“…Tranquillo, lo sapevamo,–  poi una di loro prese da parte Jafar e gli mormorò all’ orecchio – L’appuntamento con Yzma sarà una bomba, in ogni senso.”

Jafar ebbe i sudori freddi : da quando Yzma e lui si conoscevano, lei aveva preso una cotta (non corrisposta) per lui, e per quanto la considerasse una buona amica, si sentiva male al pensiero di baciarla.

Si limitò a dire nervosamente :

“Non so di che cosa parliate !?”

Ade allora si rivolse loro :
“Bene, i fatti sono questi : Malefica, Miss Malvagità Sexy, Miss «Bello, mi posso trasformare in drago e non ho paura di farlo» vorrebbe conoscere una cosetta sul…ehm… Nostro… ”

“…Futuro. Sapevamo che ci avresti chiamato per questo.”

“Siii, quindi per arrivare al dunque…”

“E come sai, non ci è permesso rivelare il futuro !”

Ade sbottò, andando in fiamme :

“GAAAHHH!!! NON SIETE PIÙ – tornando normale per un secondo – sotto la giurisdizione di mio fratello, siete sotto la MIA GIURISDIZIONE ! Chiaro ?!”

Malefica si parò davanti con l’espressione più diabolicamente angelica che potesse avere e con voce soave disse :
“Oh su, Ade, lascia che sia io, la diretta interessata, a porre il quesito a queste abili fattucchiere.”

“OK, Mal, sei tu il capo.”

Malefica chiese, piegandosi per poter avere diretto contatto con le tre divinità :
“Ditemi, o Parche, cosa mi aspetta il futuro e cosa debbo fare per cambiare questa miserabile situazione in cui mi ritrovo ?”

Le Parche allora lasciarono andare il loro occhio, che si trasformò in una sorta di schermo magico per i vaticini.

“Tutto comincia con una cometa,                                                                                         
che porta con se’, novella forse lieta…”


“Ahi, in versi, ahi !” replicò Ade, mentre Malefica e Abis Mal guardavano interessati e Jafar seccato.

“Signora del Male, metti fine al tuo disagio,                                                               
perché esso termina con questo presagio.”


All’interno dello “schermo” la visuale fece zoom sulla cometa, che cominciò a prendere forma una montagna con una figura vagamente umana alata.
“Dall’angusto Monte Calvo,                                                                                                                      
 il prigioniero porta in salvo;                                                                                             
Chernabog, il Demone Nero,                                                                                                                    
per te ogni mondo trarrà intero,                                                                                                                      
Ma sol se l’opera comincerai ,                                                                                                                  
se il tuo esercito completo avrai…”


“Non c’è dubbio, si riferiscono al Cattivo mancante !” esclamò Malefica  con un barlume negli occhi.                                                                                                                                                                                
“Ma dai, non ci arrivavo !” commentò a bassa voce Abis Mal, ricevendo un’occhiataccia da Jafar e Ade.

“Il tuo eletto non da una fiaba conosciuta viene.                                                                                                
Cerca altrove,                                                                                                                                   
forse nei videogiochi il dove                                                                                                       
e riconoscerai il mal che tiene”


“Incominciare un‘invasione dei mondi con l’aiuto degli altri Cattivi prima di poter liberare Chernabog; «Il mio eletto non da una fiaba conosciuta viene», proviene forse da un videogioco. Continuate !” Ordinò Malefica.

Nello schermo si videro le sagome di Re Stefano, Aurora, il Principe Filippo, le Fate, Re Tritone, Ariel ed Eric, Ercole e Megara, Aladdin e Jasmine, Tiana e Naveen, e una folla di altri personaggi ancora, piegarsi terrorizzati di fronte alle figure trionfanti di Malefica, Ade, Jafar, Ursula, Scar e il Dottor Facilier, seguiti dagli altri Cattivi, più sfumati e non chiari.

“Re Stefano e compagnia,                                                                                                      
sarete condannati,                                                                                                           
perché a Malefica e camerati,                                                                                                                       
ANDR
À  LA VITTORIA !”

Malefica allora alzò lo scettro verso l’alto, scagliando un fulmine potentissimo che sfondò il soffitto di pietra, creando una tempesta di fulmini, ed esaltata dalla gioia sghignazzò quasi all’isteria :

“AHAHAHAHAHAH !!!! LA NOSTRA ORA SI COMPIRÀ, AMICI, AVREMO LA NOSTRA AGOGNATA VENDETTA !!! AHAHAHAH !!!”

Ade, anche lui gasatissimo, venne immerso dalle fiamme blu :

“SIIII !!! NOI REGNIAMO !!!!!”

Anche Abis Mal, Pena e Panico sogghignavano.                                                                    

Jafar, invece, era totalmente indifferente, perché aveva già intuito un inghippo.

Infatti quando Malefica, ricompostasi, pose la fatidica domanda :

“Bene, ora…rivelatemi l’identità del mio Cattivo !”

Le Parche ripotarono l’occhio alla sua forma normale, e dopo essersi squadrate (senza occhi), quella di mezzo balbettò :

“Ehm, ci-ci-ci sp-piace, Si-signora, ma…”

“Abbiamo finito il nostro tempo a disposizione. Dobbiamo andare a tagliare il filo della vita ad un…uhh… vecchio ultracentenario, si” tagliò corto quella più bassa.

“Già, di 135 anni e mezzo. Arrivederci !” terminò quella più alta.

E detto questo si volatilizzarono nel nulla ridendo, lasciando dietro Malefica e Ade a bocca aperta e Jafar con un ghigno di soddisfazione per il fallimento di Ade.

Dopo un breve silenzio Ade tuonò in fiamme :

“COSA??!!! - ritornò poi normale, appena si ricordò che Malefica era ancora affianco a lui, ancora basita per la risposta mancata - Va bene, va bene, sono calmo, sono calmo. Mal, n-non preoccuparti, cara, sono sicuro che le Parche non intendevano veramente andarsene così senza tante cerimonie.”

Poi il Dio dei Morti rivolse la sua attenzione verso i suoi sottoposti, già spaventati, sibilandogli nelle orecchie :

“Voi due, vi conviene riportare qui quelle befane, o giocherò a Shangai con le vostre ossa !”

“Ade…” Interruppe Malefica che apparentemente aveva ritrovato la calma.

“Si, cocca ?”

“Tu sai cosa ne penso di te e dei tuoi stratagemmi per stupirmi ?”

Ade, che si era voltato con un sorrisone, subito scioltosi in un’espressione preoccupata, chiese :
“Ehm… cosa ne pensi, bambola ?”

Fu poi il turno della strega di tuonare, letteralmente :
“CHE SONO DEI  PATETICI TENTATIVI PUERILI DI UN GALLETTO TRONFIO SENZA CERVELLO !!! E TU SAI COSA SEI ???”

“C-che cosa s-sono ?”

“TU NON SEI UN DIO, SEI LA SUA PARODIA !!!!”

Ade era seriamente preoccupato ma cercò di mantenere il suo spirito :

“Ehi ! Di solito mi dicono che somiglio a James Woods, ma se lo dici tu, bambola !”

“E NON MI CHIAMARE BAMBOLA, NE’ COCCA, NE’ DOLCEZZA !!!! IDIOTA ! CRETINOH !!! IMBECILLEH !!!!”

“Mal, Mal, aspetta parliamone …”

Ma la Signora di Ogni Male lanciò una serie di saette viola contro Ade e i suoi sottoposti, scagliandoli, mentre questi gridavano (Ade soprattutto) ,dall’altra parte della sala. Jafar non si scompose minimamente, mentre Abis Mal si riparò dietro al suo mantello. Ade si sbrigò a sgomberare ma non prima di fare capolino dal portale :

“Mal, se vuoi ne riparliamo di fronte ad una tazza di te’…”

La risposta fu un fulmine che gli riempì la faccia di fuliggine e gli fece spuntare un bernoccolo simile ad una candela.

“Magari più tardi. A dopo!”

Malefica, stizzita, sbatte’ lo scettro sul pavimento con un sonoro “clash”. Diablo, che si era riparato sul capitello di una colonna lì vicino, tornò dalla sua padrona, triste e contrariata, che era tornata a sedersi sul trono.

“Oh, è una rovina. Una vergogna per le forze del Male ! E inoltre, sono circondata da idioti !”

 Jafar finalmente, si pote’ fare di nuovo avanti dopo la lunga interruzione.

“Oh, su, su, non biasimarti, mia cara. Non dirmi che sono anch’io tra di essi ?!”

“A volte, Jafar, a volte. Ma tu sei sicuramente più competente di tutti questi buffoni messi assieme.”

Jafar, come Ade, aveva anche lui una cotta ultra-decennale per Malefica, ma quando provò a dichiararsi a lei la prima volta all’House of Mouse, rimase letteralmente fulminato. Ma ciò non gli aveva affatto sparire la passione. Ora aveva l’occasione per poter convincere Malefica.

“Come ti stavo proponendo prima, mia signora, ho intenzione di trovare il Cattivo mancante, con l’aiuto delle Sabbie del Tempo e di una gemma mistica. Ho solo l’imbarazzo della scelta di chi chiedere.”

Malefica mandò in volo Diablo, e subito dopo, incantò il pomo sullo scettro per visionare ciò che vedeva il suo corvo, mostrando anche a Jafar.

“Si…si…Hai il mio completo nulla osta per procedere, Jafar. Sei la mia ultima speranza. Usa qualunque mezzo in tuo potere per trovare quel Cattivo, poi procederemo secondo la profezia delle Parche.”

Lo stregone di Agrabah provò a replicare :
“Ne sei sicura che vada seguita alla lettera ?”

Malefica si alzò, squadrando seria negli occhi il suo interlocutore :

“Più che certa, mio caro. Mai dubitare di una profezia vaticinata dalle divinità, per quanto sciocche esse possano essere. - poi mostrando il pomo illuminato a Jafar – Ecco, la sala ricreativa del Covo. Ti consiglierei di chiedere aiuto a lui, a lei, e a lei.” 
                            
Indicando Rattigan, Medusa e Yzma, vestita oggi in abito da sera nero, con un colletto di piume viola, e per parrucca, quella con la penna arricciata viola. Jafar non poté che accettare a malincuore, visto che mal sopportava Medusa e le avances di Yzma.

 “Troverò questo cattivo, Malefica. Non ti pentirai affatto della tua scelta ! “ Disse ancora Jafar facendo un profondo inchino.

“Potete andare, siete congedati.” Finì la leader suprema.

 L’ex-Gran Visir si rivolse poi, voltandosi, all’uomo basso e ciccione che lo seguiva:
“Vieni, Abis Mal. Abbiamo molto lavoro da fare, e dobbiamo anche trovare  Sa’luk.”

“Si, si capo, a-arrivo !”
Detto questo lasciarono l’ampio salone in pietra, uguale all’originale della Montagna Proibita, chiudendosi il portale alle spalle.

Malefica sospirò e si sedette, chiudendo gli occhi, abbandonandosi alla malinconia e ai grattini sulla testa di Diablo : lei desiderava unicamente che tutto ciò terminasse nel migliore dei modi per la Lega dei Cattivi, e per lei.
 

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Capitolo 3
*** Capitolo III : Tra visite e incantesimi ***


Jafar e Abis Mal continuarono a procedere per il lungo corridoio che portava alla sala ricreativa principale: le pareti erano tappezzate di ritratti dei Cattivi o di loro parenti, mentre per terra scorreva un infinito tappeto rosso orlato d’oro; una serie di candele illuminava a malapena il corridoio.

“Capo, puoi spiegarmi, più precisamente, che cosa dovremmo fare ?” chiese Abis Mal.

“Più che ovvio, mio diversamente furbo amico : ci presentiamo nella sala ricreativa, facciamo un po’ di conversazione con qualcuno, e se non riusciamo a essere convincenti, userò questo.” Rispose Jafar, ghignando, e gli mostrò lo scettro-cobra. Anche Abis Mal ghignò, mentre si addentravano nella sala affollata.



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“E così io gli dico : «Avvelenateli, annegateli, dategli un…”

“…colpo in testa ! Avete del cloroformio ?». Quelli ti dicono che non hanno nulla, tu insisti, loro vogliono vedere la TV…”

“E allora Crudelia  gli toglie di mano la bottiglia di alcool, o quel che è…”

“Lo lancia nel caminetto, esplode…”

“E gli molla quattro ceffoni. Mhmhmhmh !!! Pasticcino, sei davvero incorreggibile, per questo sei grandiosa !”

“Oh, non c’è gusto con voi, ragazze, lo sapete a memoria ormai !”

“Sarà perché sei prevedibile… Ah-hahah !!! Sto scherzando, cara, non prendere tutto così sul serio !”

Le quattro donne per sedute spettegolare al tavolo tondo non erano altri se non Crudelia De Mon, che fumava come al solito dal lungo bocchino rosso; Ursula, che si divorava un cocktail di gamberetti vivi; Yzma, con un piatto di coscette di pollo e Madre Gothel, con un pettine in mano.

“Ah, se soltanto io, invece, potessi riavere la mia Rapunzel.” Sospirò poi Gothel malinconica, ripensando alla sua cura ringiovanente perduta.

“O solo i suoi capelli, tesoro. Ahahahah ! A me basterebbe una mazza da baseball per farla finita con quegli sgorbi a…macchie !!!” continuò Crudelia, raggiungendo sfumature maniacali verso la fine, imitando di brandire e colpire con una mazza.

“Io vorrei quella faccia di bronzo di Kuzco qui, e prenderla a mazzate usando il cranio vuoto di quel bietolone di Kronk !! O anche di quel contadino amico suo.”

“Io rivorrei tra le mani il mio amato tridente…E POI FRIGGERE TRITONE, SUA FIGLIA E SUO GENERO !!! MUAHAHAHAHAHAH!” terminò Ursula in grande stile, anche se tutti nella sala la fissarono con aria di compatimento.

Nel frattempo, Jafar e Abis Mal erano entrati, facendosi largo tra i Rosa Elefanti materializzatisi dal nulla, evitando il Cavaliere senza Testa che rideva sguaiato come al solito, e schivando i coltelli lanciati da McLeach per il tiro al bersaglio, mentre Joanna, Clayton e Gaston schiamazzavano dal divano.
 
Jafar li guardò stizzito, soprattutto quando il bellimbusto francese si alzò col suo trombone da caccia, carico,  al grido di :

“Nessuno spara al bersaglio come Gaston !”

Lo stregone arabo e il suo lacchè alla fine raggiunsero l’angolo bar , dove erano già seduti Capitan Uncino e Ade. I due si misero a sedere nel mezzo e subito i due già presenti ordinarono :

“Spugna, porta per me una bella pinta di rum di Caracas ! Presto !!!”

“Mah, io faccio da me, non disturbarti.” E generò il solito Martini al verme.

“Per Giove, che Peter Pan spunti dal nulla e mi pigli da dietro se non sei tu ! Jafar, vecchio volpone, dov’eri finito ?” Esordì Uncino vedendo il suo amico e compagno di bevute part time.

“Beh ecco…”

“Facevi la corte a Malefica come tuo solito, eh ? N’è vero ?? Ade, ti vuole prendere la donna, lo sapevi !”

“Hey, Giacomino, ti dimentichi che IO sono il fidanzato ufficiale di Malefica.  - accendendosi di arancio sull’“io” - O ti devo ricordare il tuo primo incontro con Ursie…”sogghignò perfido.

Uncino invece divenne rigido come uno stoccafisso e gli tornò in mente il momento :
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*Flashback* Fine del 1989 : la Strega del Mare era appena arrivata da qualche settimana al Covo, ma aveva deciso di farsi riconoscere da subito, riprendendo le fattezze di Vanessa per Natale. Fece credere ad Uncino (con la complicità di Crudelia, Magò, Medusa e Rattigan) che lei ed Ursula erano due persone distinte. Ed ovviamente il capitano si invaghi della femme fatale castana dagli occhi viola, e decise di proporsi a lei.

Uncino : “Oh, Vanessa, la tua grazia è tale da farmi dimenticare ciò che mi ha fatto passare quel dannato moscerino… Ti prego, stammi più vicina !”

Il tutto avveniva mentre erano sulla Jolly Roger, l’ammiraglia di Uncino.

Proprio mentre si scambiavano un bacio sotto il vischio, Ursula riprese le sue sembianze, Uncino riaprì gli occhi e rimase scioccato alla visione dell’obesa donna polipo dalla pelle viola che gli ridacchiò dicendo :

“Baciami ancora, baccalà, baciami ! Muhahahahahah !!!!!”

Uncino poté strillare solo una parola dal terrore :

“SPUGNAAAAAAAAAA !!!!!!!!”

Ursula l’avrebbe rifatto anche all’arrivo di Gaston, nel ’91.
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 “A proposito, Jaffy, cosa vi siete detti dopo che mi ha «congedato» ?” finì il Dio dei Morti, facendo le virgolette.

“Beh, debbo dire che ho lasciato il capo di buon umore, e ha anche accettato la mia proposta, non è così, Abis Mal ?” disse soddisfatto Jafar, ammirando il suo scettro.

“Oh, si, si. Dobbiamo scopri…Mmf !!!” Jafar gli tappò la bocca.

“Voleva dire che dobbiamo scoprire dove sta Medusa, l’avete vista ? Me l’ha chiesto Malefica.”

Uncino e Ade si guardarono con sguardo complice, capendo che c’era qualcosa sotto, quando un’altra voce intervenne :

“Se cerchi la testa rossa, amico mio, se n’è andata cinque minuti fa. Chiedi al tavolo delle sue amiche, non fanno altro che spettegolare.”

La voce proveniva da un grosso ratto…ahem, pardon, topo, vestito elegantemente in smoking, mantello e guanti bianchi.

“Professor Rattigan, anche lei è qui ?”

“Già, com’è piccolo il mondo, vero ? Eheheh ! Ero qui che sorseggiavo un Bollinger del ’60 e non ho potuto fare a meno di ascoltarvi.” Ridacchiò, accomodato su di un divano a misura di topo rialzato ad altezza d’uomo.

“Oh grazie mille. Beh, è tempo che vi lasci allora.”

Mentre il pirata e il dio lo seguivano con lo sguardo, Rattigan scese dal suo posatoio e dopo aver richiamato l’attenzione dei due con un fischio, bisbigliò loro all’orecchio:

“Ho mandato Vampirello a spiarlo prima. Vuole cercare di compiacere Malefica come al solito.”

Ade, sentendo ciò, ebbe un tic ad un occhio e mentre i suoi capelli cambiarono colore, e si alzò.

Jafar e il suo lacchè arrivarono al tavolo delle signore.

“Jafar, tesoro ! Vuoi unirti a noi ?” Salutò a gran voce Crudelia.

“Si, Jaffy, vuoi un paté di alghe ? O un cocktail di gamberetti freschi? Mhmhmh!” Ridacchiò Ursula.

“Jafar, perché non ti siedi vicino a me e ci dici che trami ?” Chiese Yzma sistemandosi il collare di piume e sbattendo le ciglia.

Jafar trasalì, e accettò malvolentieri l’offerta.
“…Volentieri.”

“Stavo raccontando di quella volta che Gothel stava quasi per strangolare Tremaine perché l’aveva vista con Frollo. Ahahaha !!!” Rise Crudelia.

“Quella befana impettita non fa altro che dare ordini a destra e a manca, e poi… mette idee strane a Claude.” disse seria la donna ultra centenaria dai capelli corvini.

“Eddai, zuccherino, lo sanno tutti che sei innamorata del nostro giudice di ferro ! Io me ne intendo di innamorati, credimi !” Aggiunse la Strega del Mare, mentre si puliva la bocca con un fazzoletto preso con un tentacolo.

“E non è l’unica !” Disse Crudelia dandole una gomitata per indicare Yzma.

“Allora, Jafar, che cosa volevi chiederci di bello ?”Miagolò Yzma.

Jafar fece un sorrisetto sornione e disse ingenuamente :

“Mi chiedevo se voi signore sapevate dov’era Madame Medusa ?”

Yzma ebbe un colpo apoplettico al sentire quel nome, e divenne rossa e furiosa di gelosia, cercò di ricomporsi e mal fingendo di essere calma chiese :

“Che-che-che-che cosa può volere un uomo della tua statura e carisma, da quella racchia…pazzoide…di…….palude ???”

“Volevo semplicemente domandarle di, ehm… vedere la sua collezione di gioielli, tutto qui.”

“Oh, tesoro, lo sai che lei sta sempre in camera sua, a rimuginare sull’Occhio del Diavolo e su come vendicarsi di quella bambina che aveva rapito, come si chiamava ? Fanny ?” parlò Crudelia.

“Penny, cara, si chiamava Penny.” la corresse Gothel.

Jafar si inchinò e le salutò :

“Vi ringrazio, squisite signore. Ma il dovere chiama. Andiamo Abis Mal !”

Appena lo stregone & co. se ne andarono, Yzma si alzò dal tavolo furibonda con occhi sgranati e digrignando i denti. Ade, anch’egli furibondo le si avvicinò :

“È per lo spilungone arabo, vero ?”

“Cosa ne sai ?”

“Lo sta facendo per conto di Malefica, e Questo…Non…Mi Va …GIÙ !!!” esplose il dio.

La strega Inca, scoperto il vero motivo della visita, ebbe un lampo di genio e si rivolse tranquilla al Signore dell’Oltretomba :

“Ade, credo che sia ora di seguire il nostro uomo !”

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Medusa stava come al solito ricontrollando le mappe e le coordinate della grotta dove era stato nascosto l’Occhio del Diavolo, e contemporaneamente ricontrollava febbrilmente le mappe di New York in cerca della casa di Penny : aveva in mente un piano strampalato che vedeva anche l’aiuto del Dottor Facilier e dei suoi “Amici dell’Aldilà”. Quando qualcuno bussò alla porta.

“SNOOOOPS !!! LA PORTAAA !!!”

“Si-si, c-corro, boss.”

L’omino rotondo occhialuto scese precipitosamente le scale fino al salone lussuoso ma fatiscente, copia di quello del battello abbandonato; per aprire le porte.

“Ohhh, buona sera, Jafar, che-che ti porta fin qui ?”

L’ex Gran Visir lo scansò seguito dal ladruncolo, più basso anche di Snoops.

“Scostati, ho urgente bisogno di vedere il tuo capo.”

Una voce femminile sgraziata gridò da sopra :

“SNOOOOPS !!! CHI È ENTRATOOO ?!!”

“È-è Jafar, Medusa, deve chiederti una cosa urgente !”

“È DA SOLOO ?!”

“No, c’è Abnor Mal con lui !”

Abis Mal, Abnor Mal è mio fratello, babbeo !” corresse il suddetto.

“FA SALIRE JAFAR DA SOLO !!!”

Snoops stava per fargli strada, ma lo stregone fece un gesto con la mano. Si voltò verso Abis Mal e gli disse sarcastico :

“Non preoccuparti, mio nauseabondo amico. Il Sig. Snoops e gli animaletti di Madame Medusa ti faranno compagnia…”

Il ladruncolo si voltò, vedendo gli enormi coccodrilli di Medusa, Bruto e Nerone.

“Oh, tranquillo – cercò di consolarlo Snoops – non attaccano se non a comando, vero, ragazzi ?”

Abis Mal deglutì preoccupato.


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Jafar salì le scale in legno tarlate scricchiolanti, e dopo un corridoio con svariate cabine, giunse ad una porta socchiusa, da cui usciva uno spiraglio di luce artificiale.

“AVANTI, ENTRA PURE !!!” cinguettò la voce sgradevole.

Jafar riusciva a sentirla nascondere le carte in modo casuale e disordinato mentre apriva la porta.

“Jafar, cosa ti porta all’umile antro di Madame Medusa ???”

“Oh, beh, passavo di qui e ho pensato di venirti a trovare. Eheheh…Posso vedere la tua collezione di gioielli e gemme rubate ?” chiese, bisbigliando sulla domanda finale.

La donna cambiò l’espressione melensa in una torva di sospetto, socchiudendo i suoi occhi verdi spiritati.

“Potrei sapere che mai vorresti dalla mia collezione ???”

“Vedi, mia cara, sono stato incaricato da Malefica di fare una difficile ricerca, e sono sicuro che tra i tuoi gioielli è presente quello che mi aiuterà nello scopo.”

Medusa tirò fuori il bastone da passeggio, facendo leggermente indietreggiare lo stregone, e rispose acidamente :

“Non è possibile !!! I miei gioielli non li mostro a nessuno, neanche al mio amato Percy... -Riferendosi a McLeach, con cui aveva da tempo una relazione.   Perciò, GIRA AL LARGO, LADRO !!!” Strillando e agitando il bastone per tenerlo a distanza.

Jafar non si scompose, guardando il suo scettro-cobra e replicò :

“Per il Grande Allah, non pensavo di essere così sgradito, che figura ! – poi sorrise malizioso puntandoglielo in faccia – Ma non ti preoccupare, TUTTO ANDRÀ  A MERAVIGLIA…”

“TUTTO ANDRÀ A MERAVIGLIA…” Rispose in trance Medusa, completamente ipnotizzata.

“Fammi vedere  i tuoi gioielli…”

Medusa, come un automa, aprì un cassetto e tirò fuori mezza dozzina di collane, anelli, bracciali, perle e gemme .

“Ecco Jafar, questo è tutto quel che possiedo…”

Jafar squadrò rapido le gemme e gli anelli con qualcosa di brillante incastonato : ametisti, topazi, smeraldi, rubini, zaffiri, cristalli di rocca, quarzi citrini e varie gradazioni di diamanti, fino a che non lo colpì un diamante blu scuro di dimensioni notevoli, ma inferiore al tanto agognato Occhio del Diavolo, lo prese al volo.

“Come puoi vedere, Medusa, tolto il dente, tolto il disturbo, – e se lo infilò tra falde della tunica – spero di non averti infastidito troppo.”

Quella, ancora inebetita dall’ipnosi, rispose :

“Niente affatto, Jafar, tra Cattivi ci si deve aiutare – poi riacquistò un po’ di lucidità e strillò – MA SE TROVO SOLO UNA FILATURA SU QUELLA GEMMA, GIURO CHE TI IMPALLINO QUEL RIDICOLO CAPPELLO!!!!!”

L’interlocutore aveva già chiuso la porta.

Raggiunto finalmente il salone, Jafar vide Snoops e Abis Mal che giocavano a dama, seduti sui logori divani viola, sotto lo sguardo vigile dei coccodrilli.

“Su, Abis Mal, ho trovato ciò che cercavo. Saluta il Sig. Snoops, dobbiamo ancora trovare Sa’luk.”

“…eee, Dama ! Beh, è stato un piacere fare una partita con te, amico. Tornate a trovarci presto !” sbiascicò l’omino occhialuto, salutando con la mano.

Mentre percorrevano il corridoio …

“Ehi, capo, puoi dirmi ora qual è il piano ?”

“Semplicissimo, zuccone. Con l’aiuto di questo diamante purissimo, e dei miei poteri, chiederò alle Sabbie del Tempo di mostrarmi il nostro Cattivo mancante. Più semplice di così non si può.”

Una terza voce intervenne :

“Già soprattutto quando si vuole far colpo sul capo, giusto Yzma ?”

Ade e Yzma li avevano raggiunti e non avevano un’aria molto contenta.

“Tu vuoi fare colpo con Mal, usando i tuoi hocus pocus  e blablabla e trovare il cattivo mancante, mmh ? C’è solo un problemino, Jaffy… – e qui Ade prese fiato per la sfuriata finale – MAL È LA MIA RAGAZZA, CHIAROOO ?!!!!!!! ”

La vampata che ne scaturì raggiunse la vecchia striminzita Inca :

“Potevi almeno guardare dove prendevi fuoco…” borbottò Yzma, tutta piena di fuliggine.

Jafar, che come al solito non era affatto sorpreso dalle esplosioni del Signore dell’Oltretomba, ebbe in mente un’idea su come levarsi dalle scatole quello zoticone e accattivarsi l’attenzione di Yzma :

“Lascia che ti risistemi, mia cara. – e con un lampo scagliato dal suo scettro, rimise a posto Yzma, solo che adesso aveva addosso una tunica verde a cappuccio, sulla cui fronte c’era un rubino da cui si dipartivano delle penne nere – Quanto a te, amico mio, non ho affatto intenzione di portarti via Malefica, sto solo asservendo ad un compito che mi ha affidato, mi sono spiegato ?” facendo uno sguardo minaccioso.
Ade era ritornato calmo e infine alzò i tacchi (sempre se ne abbia dei piedi) e li salutò :

“Ok, Jaffy, fai pure quello che Mal ti ha chiesto di fare. Ma vedi di rigare dritto !  Vi saluto, piccioncini !”

All’ultima parola, Jafar rimase disgustato, mentre Abis Mal ridacchiava, e Yzma aveva un sorrisone stampato in volto.

“Allora, Jaffy, sei sicuro che per usare le Sabbie del Tempo non ti serva l’aiuto di una pozionista, scienziata, ed esperta di materie arcane ?”

Lo stregone si grattò il mento, fingendo di decidere :

“Lasciami pensare… Ma si, ormai sai tutto, mia cara, dopo tutto anche tu sei materia arcana, eheheh… Prima però, ti dispiacerebbe accompagnarmi a ritrovare il mio altro aiutante ?”

Yzma storse il naso alla battuta di Jafar, ma ridacchiò insieme a lui.

Dopo mezz’ora circa, i tre trovarono Sa’luk mentre si aggirava furtivo con un sacco in spalla.

“Ah, eccoti finalmente, beota con la passione per l’oro ! Ma dove diavolo ti eri cacciato ???”

“Chiedo scusa, capo, ma sono andato nella sede dei Cattivi di Serie C  a trovare Mirage …”

“Se pensassi di più ad aiutarmi che a perdere tempo con quella gatta psicotica.”



Dopo aver spiegato a Sa’luk il suo piano, Yzma esordì con :
“Al laboratorio !”


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Arrivati nella stanza delle famose leve :

“Abbassa la leva, Sa’luk !” Ordinò solenne Yzma.

*dump* E giù per la botola.

“L’ALTRA LEVAAAAAAAAA !!!!”

Mentre gli altri tre guardavano sorpresi la botola, Yzma riapparve dalla stessa porta da cui erano entrati, fradicia, con delle anguille elettriche avvolte a lei che sfrigolavano.

“Ma perché ho fatto mettere due leve anche qui ??!”

Lanciò i pesci da parte e scansò seccata i tre uomini.

“Toglietevi di mezzo !!” e abbassò la leva giusta.

Il meccanismo a forma di volto animale si girò come uno sportello portandoseli via tutti con se’… tranne Sa’luk.
                                                                                                     
Jafar, Abis Mal ed Yzma atterrarono su quello che sembrava un carrello per le montagne russe.

“Dov’è finito Sa’luk ???” chiese Abis Mal.

“Ma a chi importa ?!!!” risposero in coro Jafar e Yzma, mentre si sistemavano le piume dei loro copricapi; lei appiattendosele con la mano dopo averla leccata, lui soffiandosela a mezza bocca .

“Si prega di rimanere seduti e di tenersi all’apposito sostegno.” Disse una voce incorporea.

Il carrello partì a razzo per la discesa, scivolando per un lunghissimo percorso a spirale, mentre attraversava dei porticati a forma di animale.

Le reazioni degli occupanti : Yzma, impassibile; Jafar, seduto al posto di Kronk, si teneva ben stretto il turbante; Abis Mal variava le reazioni tra urli di entusiasmo e gridi di terrore.

Giunti finalmente alla fine, atterrarono perfettamente in piedi e Jafar e Yzma batterono il cinque fra di loro, fino a quando lui ed Abis Mal si resero conto com’erano vestiti, tutt’e due in camici da laboratorio e occhialoni come Yzma, con le pelate scoperte. L’ex- Gran Visir fece un debole movimento con lo scettro e fece riapparire i suoi vecchi panni. Poi corsero tutti e tre verso un intricato sistema di vasi comunicanti ed alambicchi contenenti uno strano fluido fucsia.

“Ahhh, come posso fare ??? Ohhh, trovato !...Preparerò un filtro d’amore, poi mi infiltrerò nella cantina, e anche al bar degli uomini !!! Poi lo miscelerò con tutte le bevande, e quando la berrà…Ahahahah !!! … Si innamorerà perdutamente di me !!! – Terminò Yzma, trionfante, il suo piano strampalato; poi aggiunse ancora più in visibilio – È UNA SPLENDIDA, SPLENDIDA, SSSHPLENDIDA IDEA !!!!! Geniale direi !!!”

“Lo sarebbe … se non l’avessi sbandierata ai quattro venti.” Aggiunse sarcastico Jafar, sapendo che il piano era rivolto a lui.

Yzma lo fissò perplessa per qualche secondo poi si riprese :

“No, il filtro d’amore non ha neanche effetti permanenti. Useremo…Quessstooo !!!”

E indicò trionfante una sorta di colonna dall’aria vagamente elettronica, sulla cui sommità c’era la testa di un gatto sorridente, circondata da un anello.

“Una giostra del Luna park ?” commentò Abis Mal.

“No, pezzente ! Si tratta di un’ingegnosa versione avanzata della bobina di Tesla !!! Ahahahah !!! Si chiama … BOBINA DI YZMAAA !!!!” annunciò trionfante la suddetta, mentre un tuono ed un lampo seguirono.

“Il piano è questo : io accenderò la bobina fino ad una potenza pari ad 1,21 gigawatt, la potenza di un fulmine, tu, omuncolo, terrai in vita la carica elettrica pedalando su questa cyclette, ed infine Jafar genererà un ammasso nuvoloso per condensare i fulmini !”

“E quando un fulmine colpirà il diamante, finalmente potrò completare la ricerca.” Terminò Jafar mentre sistemava al centro di uno spiazzo le Sabbie del Tempo.

“Si dia inizio all’esperimento !!!! Ahahahahah !!!!” disse trionfante Yzma, abbassando la leva d’accensione.

L’anello che circondava la testa di gatto si alzò al di sopra di essa e iniziò a diramarsi una serie di fulmini viola che si muovevano disordinatamente; Jafar scagliò un raggio arancione dal suo scettro che andò a formare delle nubi rosse. Abis Mal cercò di pedalare più veloce che poteva per mantenere la scarica viva.

“ *pant* Con tutto il rispetto*pant*, ma non era meglio generare direttamente un temporale ?!” chiese Abis Mal ansimante.

“(Sapevo che sarebbe stato meglio Sa’luk per questo.) – pensò tra se’ e se’ lo stregone stizzito – Risparmia il fiato, Abis Mal… ACCELLERA !!!” Mentre diceva questo non poté fare a meno di avere una sensazione di deja-vu.

“ *pant* *pant* Si, O potente Malvagio !!!” detto questo, il ladruncolo pedalò più forte che poteva, dando una spinta improvvisa alla scarica.

Jafar aveva già posizionato il diamante nel suo punto apposito; in quel momento un fulmine arancio colpì la gemma e lo stregone, eccitato al pensiero di vedere il Candidato recitò la sua formula :

“Dividetevi, Sabbie del Tempo ! Mostratemi colui che possiede la malvagità tanto ricercata !! Siii…SIIII … Eccolo che compare !!! Il nuovo Cattivo Ufficiale !!!”

Ma mentre le Sabbie vorticavano per prendere la forma definitiva, Abis Mal si fermò di colpo, esausto.

“NOOOO !!!” strillò Yzma.

Un fulmine più carico degli altri partì dalla bobina, si ingigantì passando per le nubi ed infine colpì le Sabbie del Tempo.

La deflagrazione circostante devastò la clessidra e il macchinario di Yzma; dopo che la nube di fumo rosso fu diradata: la scienziata precolombiana tossì un po’, poi si levò gli occhiali, mostrando la parte non bruciata, per guardarsi in giro con un’espressione di stizza a denti digrignati, Jafar aveva generato un campo di forze per proteggersi, mentre Abis Mal, ancora pedalante ma fulminato.

“Il mio laboratorio !!! Guarda cosa ha combinato quel tuo inutile omuncolo, Jafar !!!” gridò lei, inviperita.

Jafar si guardò in giro indifferente, e dopo aver fatto spallucce :

“Mmf, sapevo che Abis Mal avrebbe mandato tutto a quel paese … Ad ogni modo, – ed usò la magia per rimettere tutto a posto – grazie per il tuo aiuto, Yzma… Ma…”

La scienziata domandò timorosa :

“Ma…cosa ???”

“Forse è meglio che chieda aiuto a qualcun altro. Non prenderla male, non è stata colpa tua, cara. Che Allah sia con te !”

E mentre lasciò il laboratorio, si trascinò dietro il ladruncolo ancora pietrificato.


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Jafar preferì questa volta proseguire la ricerca senza i suoi lacchè, estremamente inutili per il momento, e diresse in una delle zone più di recente costruzione del castello, l’Emporio (e dimora) Voodoo del Dottor Facilier.
L’Uomo Ombra infatti, nonostante il suo insediamento recente, si era subito conquistato simpatie all’interno della Lega, e possedeva, grazie ad Ade, l’annullamento del debito verso gli spiriti Loa ed il controllo totale delle ombre e degli spiriti Voodoo, a meno che il suo scettro venisse spezzato.

Il Gran Visir, dopo essere entrato in uno squallido cortile che replicava quello originale di New Orleans, fece capolino alla porta dell’antro dell’Uomo Ombra : al suo interno lampadine a incandescenza e fioche candele si accesero di colpo, facendolo leggermente sobbalzare, e furono seguite da una musichetta di sottofondo , più che ovvio che si trattasse di una versione strumentale di “Gli amici dell’aldilà”. L’ultima luce si illuminò attorno ad un baldacchino, dove, seduto al tavolo a rimestare le sue carte, stava il Dottor Facilier, con un sorrisetto malizioso. Delle Ombre demoniache fuoriuscirono da sotto al tavolo per andare ad esaminare l’intruso.

“Non te l’hanno mai detto, amico mio, che non si sbircia a casa degli altri senza permesso ?” Chiese sarcastico l’Uomo Ombra.

“Domando scusa per questa improvvisa intrusione, Dottore. Avevo solo intenzione di andare a trovare un amico, tutto qui.” Si inchinò Jafar.

Facilier schioccò le dita e le Ombre ritornarono sotto al tavolo, mandò invece la sua ad accogliere Jafar e a preparargli la sedia.

“Entra pure, fai come fossi a casa tua, non fare caso a me, dopotutto, sono solo una ex-new entry. Chi sono mai al cospetto dello stregone più grande e potente della Terra ?” Disse mentre lui si sedeva.

Jafar ruotò gli occhi, infastidito dalle lusinghe e tagliò corto :

“Bando alle ciance, Dottore. Sono venuto a chiederti un favore urgente che neanche i miei poteri sono in grado di risolvere… - gli bisbigliò all’orecchio – Ho bisogno delle tue facoltà da chiaroveggente per un compito affidatomi dal Gran capo in persona…”

Dopo avergli detto il problema, Facilier si grattò il mento per rifletterci ed infine :

“D’accordo, Jafar. Tutto quello che devi fare è prendere tre carte ed io ti darò una serie di importanti indizi sul passato, presente e futuro del nostro misterioso Cattivo.”

Dopo un breve gioco di prestigio, facendo roteare, apparire e sparire le carte, Jafar (leggermente seccato) ne prese tre come lo stregone Voodoo gli consigliò.

“Di carne ed ossa il nostro Cattivo non è…                                                                                                                                  
ma da codici e pixel lui formato è…” 


Intonò Facilier sulle note de “Gli amici dell’aldilà”, mostrando a Jafar, disegni di videogiochi generici sulla prima carta, con un punto di domanda che nascondeva il Cattivo.


“Vorrebbe esser re…                                                                                                                                                   
ma spodestato l’han…                                                                                                                                    
Ma se vien qui con noi, sai che gli accadrà …-
Mostrando il “punto di domanda” prima incoronato, poi ammosciato e deriso da Ralph Spaccatutto, che entrambi conoscevano già di nome, perché mostrato durante una precedente riunione.
“… Dei videogiochi lui sarebbe l’unica e sola Maestà!” .

 Mostrando suddetto “punto interrogativo” troneggiante su Ralph, Felix Aggiustatutto, Sonic, ed altri personaggi di videogiochi.

“Insomma, è un tizio potente e temuto ma c’ha chi lo intralcia, ovviamente. Sii meno generico, mostramelo, Facilier !” ordinò Jafar che voleva tagliare corto.

L’Uomo Ombra, con sguardo riluttante, andò a voltare la carta un’ennesima volta. Ma rimase sbigottito davanti a quello che gli apparve…

“No !!! Non è possibile !?! A meno che non c’entri …” cambiando la sua voce da profonda e calda a spaventata e quasi piagnucolosa.

“Quale diavolo è il problema, razza di ciarlatano ?!!?” gli sbraitò contro Jafar.

“Razza di ciarlatano ?!!Attento a come mi chiami, mon ami! - Facilier si riprese, tornando come al solito – Ahem…Osserva pure, Jafar, giudica tu…” E gli porse la carta : al posto di un’immagine del Cattivo, c’era invece disegnata una cometa su di un cielo stellato.

“È colpa della cometa, vedi è un’arma a doppio taglio : da una parte ci ha annunciato l’arrivo di un nuovo membro, ma dall’altra, ci proibisce di curiosare troppo. Vuole che siamo noi a scoprirlo con le nostre forze…Jafar ??? Va tutto bene ????”

Jafar rimase a bocca aperta : tre tentativi fatti per trovare questo fantomatico Cattivo, tutti falliti.
Si alzò, con aria seria e si diresse silenzioso mentre l’Uomo Ombra lo guardava preoccupato, l’ombra di Facilier fece per aprirgli la porta mentre l’ex-Gran Visir lasciava l’emporio Voodoo.

Jafar doveva trovare all’istante un modo, anche il più assurdo possibile, per cercarlo, o la depressione di Malefica si sarebbe tramutata in ira funesta.
 

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Capitolo 4
*** Capitolo IV : Villains’s got Talent ? parte 1 : Proposta e decisione ***


Da tutt’altra parte, in un mondo medievale, in un grande castello, qualcuno cercava di seguire i progressi dei Cattivi.
Il castello in questione era la reggia di Camelot, ad alcuni chilometri ad ovest di Londra, circondato da un fossato attorno ad un’ampia corte, circondata a sua volta da una muraglia a pianta quadrangolare, con quattro torri agli angoli e due più ravvicinate per lato; nell’ampio cortile, dove c’erano scuderie e armerie e persino un piccolo giardino, troneggiavano un dongione di quattro piani, con sei torri. Una di esse era più alta delle altre, anche del mastio, e terminava con un ampio attico su due piani, con tanto di ampi terrazzi per le osservazioni astronomiche.
Questa era la nuova dimora di Merlino, il mago precettore e amico del giovane Re Artù detto Semola : egli aveva l'importante compito di Guardiano Magico e quindi, giornalmente, aveva il dovere di tenere d’occhio le attività dei Cattivi. Con risultati alterni…

“Ma dimmi tu, *sbam**sbam**sbam* perché mai mi tocca  combattere giornalmente, *sbrang* *sbam* con questa tecnologia del 21esimo secolo !!?” Si lamentò Merlino, mentre cercava invano di far funzionare lo schermo al plasma, da cui provenivano solo scariche statiche.

“UGH!!! POFFARE !!! POFFARBACCO !!!! Questo aggeggio è insopportabilmente inutile !” detto questo, spense il televisore e cominciò a ponderare su come poter osservare i Cattivi.

Merlino si guardò nell’ammasso di oggetti disparati, libri, pergamene, mappamondi, telescopi, grammofoni, telefoni, radio, computer, chi più ne ha più ne metta.

“Da un gran caos medievale, sono passato ad uno multitemporale. Anacleto !!! Anacletooo !!! Ma dove si è cacciato quel gufo ?!” chiamò a gran voce il mago.

Il gufo altamente istruito (e brontolone) si era rintanato nella sua gufaia, al piano di sopra; svegliato dalle grida, fece capolino ancora assonnato, roteò gli occhi infastidito e si alzò in volo per il piano di sotto.
“C-c-che succede, Merlino !? Stavo sognando di ricevere una laurea honoris causa da Uffa in persona, e-e-e tu mi vieni a disturbare…”

“Senti, Anacleto, sto cercando di osservare le attività della Lega dei Cattivi, e questo dannato aggeggio non riceve il segnale. Quale pensi che sia il problema ?”

Il gufo diede una veloce occhiata allo schermo, poi seguì con lo sguardo i cavi, vedendoli collegati ad una mela. Anacleto strabuzzò gli occhi, poi quando comprese quello che vide, cadde di schiena, sganasciandosi dalle risate :

“Uhuhuhuhuh  !!! La frutta come ricevitore elettrico !!!! Uhuhuh !!! E chi è il tuo elettricista di fiducia, un servo della gleba ?! Ahahahahah !!! Ihihihaha-Aaaah *aaanf* Uhuhuahaha !!!!”

Merlino lo guardò torvo, e nervoso, scollegò i cavi di malagrazia, ricollegandoli all’antenna:

“Uno non può neanche dimenticarsi di lasciare un esperimento a metà, che subito lo criticano !! Li avrei scollegati anche prima se solo non ci fosse tutto questo soqquadro !!!” lo rimbeccò il mago.

Proprio mentre risintonizzava la TV, si sentì la voce di un ragazzino familiare,  chiamarlo :

“Merlino ! Anacleto ! Devo preparare  questo editto reale, ma non ho idea da dove incominciare !”

Il ragazzino, vestito di rosso, con manto abbinato con orlo di ermellino e corona in testa non era altri che Re Artù, meglio noto come Semola.

Merlino, di nuovo calmo, si voltò verso il suo giovane studente e amico :

“Oh, Semola, figliolo, sei arrivato giusto in tempo : Anacleto ed io stavamo per visionare come al solito quei vecchi birboni dei Cattivi, vuoi unirti a noi ?”

“Ah !!! Ma non vedi che il ragazzo è già impegnato !?” gli fece notare Anacleto.

Merlino allora si fece dare la pergamena, ed evocata una penna dal nulla, iniziò a scrivere le prime righe.

“Ecco qua ! Il resto riuscirai a continuarlo da solo, ragazzo.” Passandogli di nuovo l’editto.

Finalmente la TV si risintonizzò, e dopo una serie di canali in effetto neve, apparve un’immagine nitida…

“Per la barba di me stesso ! Mi caschi in testa un masso se quello non è Jafar !?” Esclamò il mago, mentre Semola stava a guardare ammutolito.

“Quel viscido serpente ci ha tirato un brutto tiro l’ultima volta, ricordi, Merlino ?” Chiese Anacleto, riferendosi ad un duello magico che ebbero durante la guerra civile Disney, in cui lo stregone di Agrabah aveva avuto la meglio.

Merlino non rispose, concentrandosi invece sull’immagine : l’ex-Gran Visir, infatti, non era eretto e superbo come al solito, ma seduto su degli scalini di pietra, malinconico, come se stesse pensando a qualcosa.

“Meno male che avevo Excalibur, – interruppe il silenzio il giovane re, sfoderando la celebre Spada nella Roccia – altrimenti non saresti qui, Merlino. Jafar è talmente furbo da farle un baffo alla Maga Magò !”

“Magò è robetta da nulla in confronto a lui : quello stregone è l’unico ad avere poteri in grado di mettermi in difficoltà, credimi. Ma il segreto sta nel cercare di ritorcere le sue mosse contro di lui, Semola. Heheheh !” spiegò Merlino, sintonizzando meglio il segnale, ridacchiando al ricordo della sua sconfitta :

Semola lo colpì con la spada mentre era trasformato in cobra gigante, ritrasformandolo, e Merlino lo fece ammalare, diventando un virus come contro Magò. Per questo Semola era stato esentato dall’incantesimo di cancellazione della memoria.

“Vediamo che sta combinando quel malfattore, esattamente…” Esortò Anacleto, saltellando sul cappello di Merlino. 

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Jafar si sentiva ancora più distrutto e depresso di Malefica : sapeva che finché quella cometa fosse rimasta ad interferire nel cielo, i suoi influssi avrebbero ostacolato ogni tentativo, suo o di altri. L’unica cosa che gli rimaneva da fare in questi momenti era rimuginare e ponderare senza seguire un filo logico, seduto su quei freddi scalini di pietra.

Proprio in quel momento dal corridoio adiacente si udirono dei risolini simili a quelli di Crudelia, seguiti da una voce maschile.

“Ah ha ha, si è proprio così, bellezza, quelle tre Bimbettes si scioglievano letteralmente alla mia vista… Ammetto che erano belle pollastrelle, ma l’unica che mi appartiene è e sempre sarà Belle, portatami via da quella Bestia.”

“Che storia tragica, Gaston !” cinguettò la donna con lui, una sorta di versione bella di Medusa.

“Già, come dico sempre, nessuno rifiuta in questo modo Gaston ! Beh, se non ti è di troppo disturbo, bellezza, ti devo lasciare : ho una partita di poker con i vecchi Sykes e Mangiafuoco.”

“Ciao ciao, allora !”

Appena il provincialotto se ne andò, la donna si voltò e vide Jafar, in un secondo si tirò i suoi lunghi capelli viola, ed in una nube viola, riprese il suo vero aspetto : Maga Magò.

L’eccentrica vecchia strega si avvicinò saltellando allegramente al mesto e già innervosito stregone, chiocciando.

“Ma tu guarda ! Il più potente credulone al mondo è triste ! Eh ! Mi chiedo se sia qualcosa di grave…” Riferendosi al modo in cui si era fatto imbrogliare, desiderando di diventare un genio onnipotente.

“Vedi di girare al largo, nonnetta, se non vuoi che ti frigga seduta astante !!!” Le ringhiò lui contro, mentre gli occhi di rubino dello scettro già si illuminavano, per poi voltarsi di nuovo.

Magò rimase di sasso, non tanto per la minaccia, quanto per l’umore del suo interlocutore. Allora si avvicinò piano piano, e si sedette al suo fianco.

“Per quanto adori godere delle disgrazie altrui, non posso non prendere a cuore quelle di un compagno Cattivo. Perché non ti sfoghi un po’, caro ?”

Jafar la guardò freddamente, poi decise di risponderle.

“Ecco, vedi Magò, Malefica mi ha assegnato un compito gravoso che nemmeno i miei immensi poteri sono in grado di svolgere. Tutto per colpa di quella rognosissima cometa !!!” detto ciò scagliò un getto di luce arancione in direzione del corpo celeste.

Magò si grattò la testa e chiese ancora :

“E che cosa sarà mai questo compito gravoso ???”

“Malefica dice di aver preparato un nuovo piano di conquista dei mondi Disney, e l’unico tassello mancante è un fantomatico Cattivo, e dopo che Ade ha fatto una figuraccia di fronte a lei, a dato l’incarico a me. Mi hanno aiutato Yzma e l’Uomo Ombra, ma sono arrivato ad un punto morto, ora…*sigh*…se non trovo questo idiota evanescente, lei mi costringerà pulire e dar da mangiare a Cerbero per una settimana...”

“Urgh !!!” Fecero entrambi all’unisono per il disgusto, stringendosi la gola.

Poi Magò ebbe un lampo di genio e cominciò a balzare in aria per l’eccitazione, alzando in piedi anche Jafar :

“Oh oh !!! Jafar ! Ho avuto un’idea geniale : perché non prepariamo un casting per aspiranti Cattivi ?!! Eh-eheheh ?!!!”

Lo stregone si ri-voltò seccato :

“Ma perché non porti queste fesserie sui casting da un’altra …”

Jafar si bloccò e spalancò gli occhi per l’inaspettata realizzazione :

“Siii….Magò, hai avuto un’idea geniale ! Ci vorrà solo una giuria scelta, e dei parametri di selezione ben precisi…”

“Visto ? Ho ragione ! Ho ragione ! Ma che facciamo ora ???” Saltellò allegra la vecchietta, fermandosi infine.

“Ora… (ridacchiò)…Ora andiamo a proporre la nostra idea, al meeting tri settimanale…” Terminò tenebroso, accompagnandola per le scale.

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“Sapevo che ciò non prometteva nulla di buono…” commentò Merlino, che aveva osservato la scena via schermo.

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 Ogni tre settimane, puntualmente alle 11:30 ed alle 19:30 di un giorno prefissato, si convocava un’assemblea di tutti Cattivi Principali, più alcuni Aiutanti e/o Cattivi Secondari con permessi speciali, quali onorificenze a Cattivo Principale Onorario. Il meeting avveniva in una sala apposita adiacente a quella del trono di Malefica, con un grande tavolo centrale con le “signore” a destra ed i “signori” a sinistra, tranne Malefica e Ade ai rispettivi capotavola. Gli argomenti delle assemblee erano più svariati : dalle semplici lamentele e quiproquo per l’ambiente o litigi fra Cattivi, assegnamenti di onorificenze anche a Cattivi di altri Universi (Marvel, DC, Dreamworks, Warner Bros, Nickelodeon), proposte di piani o persino censimenti, ed, ultimo ma non ultimo, presentazioni di nuovi Cattivi ai membri già presenti.

Alla riunione di oggi l’argomento era a sorpresa ma si sapeva che a proporlo sarebbero stati i tre membri più importanti , ovvero Malefica, Ade e Jafar. Come al solito gli altri Cattivi già presenti stavano ognuno per i cavoli loro, ammazzando l’attesa : chi giocava a carte, chi chiacchierava, chi si ammirava allo specchio, persino chi girava i pollici. Fino a che una ventata tempestosa, seguiti da lampi e tuoni, annunciò l’arrivo di Malefica.

Tutti si alzarono in piedi (o zampe), qualcuno si inchinò, tranne Frollo, che rimase seduto a sfogliare una Bibbia tascabile, incurante.

“Ahem…” Gli fece Ratcliffe, accanto a lui.

Frollo alzò gli occhi in gloria, mise il libro sul tavolo, e si mise in piedi a braccia conserte.

Malefica, seguita subito dal suo corvo, fece cenno con la mano di sedersi.

“Allora…- esordì Ade – nel meeting di oggi, avevamo stabilito come sapete, «argomento a sorpresa» …” facendo le virgolette, e generò sul tavolo un plastico rappresentante l’universo Disney e i suoi mondi come pedine.

“Ehi, Doc, non è che potresti usare la tua polvere per migliorare un po’ la grafica qui ?” Chiese rivolto all’Uomo Ombra.

Questi tirò fuori dalla giacca una fialetta contenente della polvere viola, la versò sulla mano, e quando la stese a mo’ di imbuto, il plastico di Ade prese letteralmente vita, diventando un sistema planetario in miniatura.

“Grazie, Doc. Quindi, questo mondicino nebbioso, buio, desolato e triste siamo noi… - indicando il Covo dei Cattivi, poi con un gesto delle mani, allargò la visuale – Questi, invece, sono i mondi carini, allegri, luminosi e volemosebbene dei nostri nemici. E a questo punto, do la parola a te Mal.”

E il plastico fluttuò verso di lei : Malefica aprì le braccia e ed esso crebbe di dimensioni, poi si sedette e cominciò a parlare.

“Miei stimati compagni Cattivi, come già sapete, da mesi siamo afflitti dai seguenti problemi : la mia malinconia, che ha rallentato non poco i progressi della Lega; l’arrivo della Cometa, che smorza i nostri poteri, e a cui è subordinato di conseguenza il terzo problema : l’arrivo del nuovo Cattivo Ufficiale.”

Tutti cominciarono a mormorare, quando Malefica li interruppe nuovamente :

“Ma ciononostante, posso assicurarvi la mia leadership non è stata affatto indebolita, per questo che ho preparato durante questi mesi febbrili, un nuovo piano di rivendicazione e rivalsa contro le nostre nemesi !” terminò con un sorriso inquietante.

Agitò lo scettro e le mani, e lo scenario del plastico cambiò del tutto.

“Sfortunatamente, le indiscrezioni riguardo al nuovo membro sono minime, ciò che è sicuro, è che egli proviene da un videogioco, è o è stato molto influente, ha un potente esercito e il suo aspetto inganna…”

“Scusa se ti interrompo, ma a me sembra un Cattivo esattamente come tutti noi, Malefica.” Replico la Strega del Mare.

Malefica la corresse :

“Ed è qui che ti sbagli, Ursula. Egli ha il vantaggio di essere un personaggio che viene da un mondo virtuale, e ciò vuol dire che ci può aprire infinite possibilità di riuscita, e inoltre , non poteva capitare in un momento più propizio di questo.” Terminando con un risolino.

“Vi illustrerò ora il piano…”

“O come l’ho ribattezzato io : «Vindica et impera», rivendica e conquista. Semplice, conciso, breve ma ad effetto.” Aggiunse Ade.

Malefica lo fulminò (non in quel senso) con lo sguardo: odiava essere interrotta.

“Che ho detto ??”

Malefica riprese il filo del discorso :

“ Come dicevo, Ora vi illustrerò il piano : dopo aver chiesto al nostro Membro esterno in libertà, Pietro, di aprirci un varco multidimensionale; ci divideremo in gruppi a seconda delle affinità, scopi, o somiglianze in comune :

1) Il primo gruppo si chiamerà «Cattivi e Selvaggi», e i membri saranno :

Scar e Zira, con relativi aiuti quali Nuka e le iene;

Shere Khan e Kaa;

John Clayton, ed aiuti spedizione.

Ci sarà anche Sabor a fornire aiuto.

2) Il secondo gruppo, «Crimine & Co.». I membri :

Crudelia De Mon ed Edgar;

Professor Rattigan, e compagnia;

Madame Medusa, Snoops, e i due coccodrilli;

Bill Sykes, ed i suoi Doberman, Rasco e Desoto;

Percival McLeach, ed il suo varano Joanna.

3) Il terzo gruppo sono i «Cattivi e Potenti» :

Lady Tremaine e sua figlia Genoveffa, che dovrete appropriarvi della bacchetta della Fata Smemorina;

Giudice Claude Frollo, e le sue guardie personali;

Madre Gothel;

Gaston, che non avendo più l’appoggio dei tuoi paesani, sarai il nuovo capitano delle guardie di Frollo;

Shan Yu, ed la sua armata di Unni;

Avvertite anche Maestro Forte, ne discuteremo meglio alla riunione di stasera;

4) Infine, «Streghe e Stregoni» :

Io, ed il mio esercito personale;

Jafar, con l’aiuto di Abis Mal;

Ursula, con le sue murene, Flotsam e Jetsam;

Dottor Facilier, ed i suoi Amici dell’Aldilà;

Yzma, e le sue guardie personali;

Ade, con l’aiuto di Pena e Panico e dei Titani;

Maga Magò, che mi accompagnerà personalmente.

Ci sarà anche un gruppo supplementare composto dal Dottor Hamsterviel, Scroop, l’esercito di cloni di Leroy ed il nuovo Cattivo : sarà la nostra avanguardia nell’invasione del mondo appena formatosi.
Ah ! E se i nomi dei gruppi non vanno a genio a qualcuno, parlatene con Ade, è lui che li ha scelti. Domande ?”

 All’inizio tutti sembravano d’accordo, poi Clayton alzò la mano.

“Prego…” Malefica gli concesse la parola.

“Non per essere indelicato, Eccellenza. Ma perché io dovrei andare con questi…trofei di caccia parlanti ? Insomma preferirei se mi spostaste con i «Cattivi e Potenti», piuttosto…” Spiegò il cacciatore snob.

I quattro felini cominciarono a ringhiare infastiditi.

Malefica sentenziò :

“Perché hai molte più affinità con il loro ambiente, nonostante tu condivida interessi leggermente diversi. E poi, servirà una mano umana ai nostri colleghi quadrupedi, specialmente con le trappole, non è vero, Scar ?”

“Sto facendo i salti di gioia…” Rispose con voce piatta il leone melanico sfregiato.

Dopodiché, si levarono le mani della Regina Grimilde, il Governatore Ratcliffe e Re Cornelius.

“Uno per volta, grazie.” Disse Malefica.

La matrigna di Biancaneve fu la prima :

“Io vorrei essere inserita con le «Streghe e Stregoni», non capisco perché mi abbiate tenuta fuori, sono pur sempre la fondatrice di questo luogo e voglio sbarazzarmi di Biancaneve e di quei Nani !” Disse sdegnosa, incrociando le braccia.

“Grim, Grim, Grim…Vedi, tu sei una gran Cattiva, piena di classe e fascino e … He-hey ! Ti sei anche auto-dichiarata la «Più Bella del Reame», no ? Vedi il problema è che… ti manca quel qualcosa di pratico per poter entrare nel nostro gruppo, e non andresti alla grande neanche in quello di Tremaine, per quanto voi due siate grandi amiche. Ma pazienza, non sei stata ammessa, pazienza.” Rispose Ade

“Ratcliffe ?” chiese Malefica.

L’obeso governatore in viola prese parola :

“Signori, so di essere membro di questa vetusta e rinomata associazione da quasi vent’anni ormai. Ebbene, mi sembra che tutte le volte ci sia un evento importante, voi mi mettiate da parte : mi sembra quasi di essere sgradito, quando invece io potrei fornirvi un importante sostegno…”

Malefica, Ade e Jafar si guardarono per decidere come rispondere all’ampolloso conquistatore, che sinceramente, stava sulle scatole a tutti per la sua banalità e la sua venalità, poi fu di nuovo Ade a rispondere :

“Ok…Vedi , ciccio, noi ti avevamo MOOOLTO considerato per entrare fra i «Cattivi e Potenti», ma ecco…ehmm…alla fine…abbiamo preferito Shan Yu perché ci è sembrato più uomo di azione, tutto qui. E poi, non mi sembra che ti sia rimasto un esercito, o sbaglio, per non parlare di quella tua piccolissima fissazione che hai per l’oro ?” Terminando con un sorrisetto di scherno.

“Ma perché sarò così poco popolare …” disse fra sé e sé, deluso.

L’ultimo era il terrificante e mortifero Re Cornelius, che aveva ancora il braccio teso.

“Parli pure…” concesse la Signora di Ogni Male.

Il lugubre ex sovrano di Prydain parlò con voce roca :

“Vorrei sapere perché non mi è stata concessa anche a me la possibilità di distruggere quel guardiano di porci, e ricostituire…il mio esercito…immortale… dalla Pentola Magica ! Anch’io ho il diritto di diventare un dio, temuto da tutti e…”

Ade lo tagliò sul più bello :

“Alt ! Alt ! Stop ! Stop ! Caro Mister Universo dei Morti Viventi, anche tu non saresti male, ma ecco … tu condividi lo stesso problema di Grim : troppe parole e niente fatti ! Perciò anche tu …Out !” facendo segno con le mani di andarsene.

 “Nessun altro ?” chiese Malefica.

Tutti fecero cenno con la testa di no in silenzio.

“Ebbene, è lecito allora informarvi di un ultimo particolare : oltre che della presenza del nostro nuovo Membro, sarà necessario liberare dal Monte Calvo Chernabog, il Signore dei Demoni, che da troppo tempo gli è stato negato di festeggiare l’annuale Notte di Valpurga.”

Si sentì un tonfo violento provenire dalla fila dei maschi : Frollo aveva fatto cadere la sua Bibbia sul tavolo, in volto aveva un’espressione sbigottita, incredula, che cercava di reprimere l’ira.

“Come, prego ??” chiese cercando di mantenere il contegno.

“Lei ha capito benissimo, Ministro Frollo…”

Lui si alzò :

“Voglio che ripeta le tue intenzioni…”

“HO detto…che libereremo Chernabog…Ha capito ora ??!”

Il giudice si alzò in piedi :

“Sapevo di trovarmi un covo di peccatori, assassini, streghe, demoni pagani e menzogneri, ma di tutte le vostre proposte, questa è la pazzia che vi fa rasentare il limite !!!”

Ade cercò di calmarlo, dandogli anche una leggera pacca sulle spalle :

“Andiamo, Frollino ! Mica devi andare giocare a bocce con lui, e poi fa parte della nostra fase, non della tua…”

Frollo si divincolò (nonostante Ade fosse almeno un metro e mezzo più alto di lui) :

“NON CONTAMINARMI CON QUELLE MANI SUDICIE, ORRIDO DEMONE PAGANO !!!!”

“ASCOLTA, VECCHIO PRETE BAVOSO !!! HA DETTO CHE NON FA PARTE DELLA TUA PARTE DI MISSIONE, PERCIÒ VEDI DI STARTENE SEDUTO PRIMA DI RITROVARTI UNA SCHIERA DI STREGHE E STREGONI INFEROCITI CONTRO !!!!!!!” Gli sbraitò contro Jafar.

“Grazie, Jaffy !” disse Ade, facendo il pollice in su infuocato.

“Non era per difenderti !”

“Oh…” Commentò Ade deluso.

Frollo allora si spostò dal tavolo, andando in mezzo alla sala per poter arringare a tutti i Cattivi :

“Ascoltate !!! Se almeno uno di voi miscredenti possiede ancora un briciolo di amor proprio, desistete da questo piano senza speranze !!!! – si avvicinò e indicò poi una statua rappresentante lo stesso Chernabog, imprigionato nel Monte Calvo, ad altezza d’uomo – Questo essere…questo…demonio, non può veramente avere a cuore la VOSTRA causa : vi userà, vi sfrutterà e vi manderà in un posto ben peggiore del tuo Oltretomba !!!” Indicando ora Ade.

Nella concitazione, gli era caduto il cappello : Madre Gothel lo individuò, lo arraffò di nascosto, e bisbigliò ad Ursula e Crudelia un piano per fargli cambiare idea.

Frollo continuò il suo sermone :

“ (*) Il Demonio non ci può aiutare !!! Dovete smettere di venerarlo !!!! Per quanto voi siate abituati a raccontare menzogne, io vi avverto !!! GUAI !!! Guai…a chi va contro le leggi divine !! Perciò io farò come ha fatto Mosè – afferrò sotto gli occhi increduli di tutti un grosso candeliere affianco alla statua – IO DISTRUGGERÒ QUEST’IDOLO !!!!”

Gemiti di stupore e gridi riempirono la sala mentre Frollo stava per sferrare il primo colpo. Malefica mandò il suo manipolo personale di folletti e diavoletti per tentare di fermarlo, mentre Shan Yu e Sykes, essendo due energumeni, cercarono di immobilizzarlo per le braccia.

“LASCIATEMI !!!!!! LASCIATEMI HO DETTO !!!!!!!!! QUESTO ORRIDO IDOLO DEVE SPARIRE !!!!!!!!!!!!!” Urlò il giudice, dimenandosi e cercando di usare il candelabro per toglierseli tutti di mezzo.

Frollo stava per sferrare il fatidico colpo, quando un tuono seguito da una scossa di terremoto, lo fecero voltare in direzione di una furente Malefica :

“TU NON POSERESTI NEANCHE UN DITO SU QUELLA STATUA, SE CI TIENI ALLA TUA VITA, CLAUDE FROLLO !!!”

Frollo la guardò in cagnesco, per poi risponderle :

“Tu, strega, ti sei proclamata Signora di Ogni Male, ma non hai neanche idea di cosa ti potrebbe fare Lui… (*) Questo non è che un’inutile pezzo di pietra… Non potete credere che sia un dio !!!!…MALEDETTO !!!”

Malefica non ci vide più, e scagliò un fulmine tra il candelabro e la statua. Frollo perse la presa del candelabro e cadde a terra, intontito.

La fata del Male si avvicinò con una smorfia di disgusto a lui :

“Povero vecchio bigotto, testardo, iconoclasta…Ti sto dando la possibilità di poter riprendere il potere, di farla pagare a quella tua zingara e al gobbo…”

Le iene di Scar sobbalzarono all’udire le parole di Malefica :

Banzai : “Shenzi, tu lo sai cos’è un idoneo crasto ???”

Shenzi : “No, ma mi pare che abbia detto ispano pasta. Tu che dici Ed ?”

La terza iena si mise solo a ridacchiare stupidamente.

“IDIOTI !!! Ha detto iconoclasta, vuol dire distruttore di immagini sacre !” Li sgridò Scar.

Frollo si rialzò, pulendosi il vestito :

“Io non prendo ordini da un’adoratrice del Demonio, o come lo chiamate voi…Finché non abbandonerete quest’idea senza speranze, IO NE STO FUORI !!!”

“Così sia, allora !!! Hai tempo fino a stasera per cambiare idea, poi…Sappi che sarò costretta a procedere con dei seri provvedimenti...” Sentenziò Malefica, voltandosi in direzione della porta.

Poi aggiunse :

“La riunione mattutina è terminata ! Avanti signore e signori, lasciamo il giudice a riflettere sulle sue decisioni.”

Jafar cercò di intervenire :

“Mia signora, veramente io dovevo ancora proporre la mia idea sul…”

Lei lo fulminò con lo sguardo

“Jaffy, per il tuo bene, non la scocciare ulteriormente…” gli bisbigliò Ade all’orecchio.

Poi tutti i Cattivi se ne andarono, guardando sdegnosi Frollo, in piedi al centro della sala con le braccia incrociate: alcuni se ne andarono scocciati, altri indifferenti, altri lo guardavano con aria di compatimento. Una volta chiusa la porta, Frollo commentò fra sé e sé :

“Che manica di bestie empie irrispettose !”

Non si era accorto dell’ombra rimasta nella stanza con lui, una figura femminile incappucciata, che lo squadrava sinistramente. Lui andò a cercare il cappello, cadutogli nella concitazione, quando :

“Hai dimenticato qualcosa, caro ?”

Lui si voltò sorpreso, vedendo Madre Gothel, con un sorrisetto malizioso, che si toglieva il cappuccio :

“Mia cara, come mai non ti sei unita anche tu a quella massa di mostri ?”

Lei ridacchiò :

“Oh, vedi, pensavo che fosse il caso che io e te rimanessimo a fare quattro chiacchere, e poi mi pare che tu abbia dimenticato questo …” tirando fuori dal mantello il cappello.

Frollo lo prese e se lo sistemò in testa :

“Bene, Gothel, presumo che ci sia una motivazione per cui ti sia trattenuta qui, oltre che per fare «quattro chiacchere» …”

Lei si avvicinò abbracciandolo :

“Claude, io ti considero più di un semplice amico, e posso non preoccuparmi vedendo il modo in cui hai reagito alla riunione ?” facendo pose teatrali svenevoli sul finale, come porsi una mano in fronte con aria triste.

“Gothel, tu sai meglio di me quanto io tenga all’ordine ed al rispetto della religione. La sceneggiata di oggi è stata necessaria per far valere i miei buoni principi di cristiano devoto e giudizioso…”

“Certo, caro : un buon cristiano giudizioso che ha perpetrato per anni il genocidio sistematico degli zingari di Parigi, chiuso per vent’anni un ragazzo gobbo dentro ad  un campanile dopo aver ucciso la madre di fronte alla cattedrale, e che ha dato alle fiamme l’intera città solo per adescare una zingarella, sono molto fiera di te…Vieni con me, Claude…”

Lei fece per portarlo via per mano, ma lui si divincolò :

“Non hai nessun diritto per giudicare la mia condotta come ministro della giustizia di Parigi, donna. Ho lasciato alle spalle quei mesti eventi, ormai.”

“Mhm, certo, intanto il passato è accaduto, tu sei morto, per poi *puff !* ritrovarti un posto pieno di gente che ha combinato robetta in confronto  a te…”

“Tu non puoi capire come è stato allora : se non fosse stato per la disobbedienza di Quasimodo, io adesso non sarei qui…” Disse lui a bassa voce.

“Claude, lo dicevo a Rapunzel e lo dico anche te : lo sai che non sopporto i borbottii, parla bene se ti vuoi far sentire e non blah blah blah blah…” disse lei tra la scocciatura e la beffa, facendo anche il gesto con la mano del «blablabla».

Frollo tuonò:

“BASTA !!! Ho detto che tu non hai il diritto di giudicare le mie azioni passate, strega. Io sono un timorato di Dio, ed anche della Beata Vergine Maria…”

Gothel sogghignò, vedendo che il piano procedeva come prestabilito :

“Timorato della Madonna ?! Ma dai Claude, cosa vai a pensare ?!!”

“Tu non capisci…”

 “Ecco perché andresti messo in una sezione apposta solo per te…”

Frollo la guardò sospettoso fluttuare attraverso la stanza.

“Questo è un bel Nuovo Testamento che tu vuoi inventare, e che prova soltanto che tu non hai una mente aperta, caro mio : come puoi essere un santo tu, ti prego bello ??? Guardati un po’ !! Credi che sia rimasta colpita !? Non farne un dramma e abbraccia la mamma, perchéee…

“No !!! Vattene strega insolente, tu sei come gli altri…”

Gothel lo guardò fingendosi stupita :

“No…Ohhh, le cose stanno così…” rifacendo il sorrisetto.

Poi si avvicinò, gradualmente, accennando una danza e cantando :

Il giudice non sbaglia,   

il giudice non perdona,  

e il suo cuore è un po’ in tempesta…


Gli tolse il cappello, e gli fece pat-pat in testa.

Il giudice non sbaglia, 
                                                                                                                                           
va’ tu sei padrone, 
                                                                                                                                         
 corri a portarle QUESTA !!!”


E con orrore di Frollo, Gothel tirò fuori il fazzoletto blu con le stelle di Esmeralda.

“Ma come diavolo, tu…”

Questa è la realtà !!                                                                                                                                 
 
Tu non pensavi ad altro !!!                                                                                                                              
 
Dagliela e capirai…”


“Vedremo…”

L’avidità
                                                                                                                                 
con cui la desideravi,    
                                                                                                                                                     
ti ha portato fino a qui !!!”


Lo strinse con il fazzoletto, facendolo piroettare.

“Ma il giudice non sbaglia ! 
                                                                                                                                      
Lui crede di esser giusto !!    
                                                                                                                               
 Lei aspetta solo te !!!”


“Gothel, ritorna qui !”

Lei volteggiò verso la porta, si voltò e terminò con gesti teatrali :

Se rifletti,  
                                                                                                                                                           
 Non scommetti !!!  
                                                                                                                                         
 Perdi con meeeee !!!!!”


E sventolando il mantello, Madre Gothel sparì nella penombra del corridoio. 
                                                                      
Frollo rimase lì, basito, con il fazzoletto di Esmeralda tra le mani, che credeva di aver bruciato tempo fa : il diverbio con Madre Gothel aveva scatenato in lui una terribile crisi interiore, era incredibilmente riuscita ad abbattere le sue impenetrabili barriere morali. Lui si era lasciato traviare da quella gitana, e ciò l’aveva portato alla sua rovina. Lui si proclamava incorruttibile, lei lo aveva corrotto. Ed ora lui era costretto a vivere con la peggiore feccia di empi, assassini ed imbroglioni che il mondo avesse mai visto. Che fare ? Accettare la rischiosa missione di Malefica, tornare al potere, e vendicarsi di Quasimodo, Esmeralda e il capitano Febo; o rimanere nel Covo a meditare sulla sua esistenza, aspettando Godot ** ?

Poi fece la sua decisione : accese una candela, arrotolò il fazzoletto attorno al suo stiletto e gli diede fuoco.

“Aspettami, Gitana, perché i tuoi giorni di Bengodi sono contati !” Gurò a se’ stesso.

Non sapeva che Gothel, Ursula, Crudelia e Medusa, da dietro la porta lo stavano spiando.

Ursula : “Pasticcino, l’hai fatta veramente grossa stavolta, nel senso che neanche io avrei fatto di meglio per convincerlo…Muhuahahah”

Medusa : “SHHHH !!!! Vuoi farti sentire ?!! Comunque sono d’accordo, questa… è vera…arte, Gothelina !!! Persuasione pura !”

Gothel : “Beh, che posso dirvi ragazze, non sempre il detto «Gallina vecchia fa buon brodo » va preso alla lettera…Ahhh, eh, si ! Mi sono davvero superata, stavolta !!”

Crudelia : “Ragazze, cosa ne dite di festeggiare con un po’ di pinha colada ?”

Ursula : “Io porto gli stuzzichini !!!”

Crudelia : “Tesoro, tu pensi sempre a gli stuzzichini !!! Ahahahah !!!”

Le quattro Cattive se ne andarono ridacchiando trionfanti alla sala ricreativa.

Non si erano accorte che una terza donna le osservava, gelosa e invidiosa con occhi verdi maligni : alta, dai lineamenti apuntiti, i capelli grigi raccolti, vestita di rosso Bordeaux. Lady Tremaine, la matrigna di Cenerentola, sua figlia Genoveffa, l’unica rimastale  fedele, ed il gatto Lucifero avevano osservato la scena.
Lady Tremaine, nonostante la sua fama di donna di società, non appariva molto in pubblico, sse non in certe occasioni, lei però era una sorta di eminenza grigia che controllava attentamente e spietatamente ogni cosa all’interno del Covo, inutile dire che le sue migliori amiche erano Grimilde e Malefica.

a particolarmente amata dagli altri Cattivi, e vedeva con antipatia tutte le Cattive venute dopo Malefica, perché le giudicava ridicole, e aveva preso in maggiore antipatia fra tutte, agli stessi livelli di Cenerentola, Madre Gothel, non perché era la «novellina» della Lega, ma perché era in primis un pastiche di tutte le altre Cattive, e soprattutto perché era stata lei a portarle via il suo amante decennale, Frollo. Il giudice stimava la Tremaine per le sue maniere discrete e moderate, e perché non si era, secondo lui, lasciata corrompere dalla stregoneria o fissatasi su di un qualcosa ossessivamente come Crudelia e Medusa. Tutto cambiò quando lei, tornata nel suo mondo in occasione di (chiamto da noi) “Cenerentola e il gioco del destino, si era impossessata della bacchetta della Fata Smemorina, lasciandosi così traviare anche lei dalla magia. I rapporti con Frollo si affievolirono, e quando nel 2010 arrivò Gothel, lei andò su tutte le furie, e cercò in ogni modo di renderla odiosa agli occhi degli altri Cattivi, con risultati però scadenti, visto che Gothel era molto ben voluta da loro, mentre la popolarità della Tremaine calò enormemente, e tutti cominciarono ad additarla come «vecchia befana impettita odiosa». Ora che aveva la possibilità di riappropriarsi della bacchetta magica, avrebbe potuto finalmente preparare una vendetta nei confronti della rivale.

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La giornata nel Covo passò tranquillamente dopo il parapiglia di quella mattina, le Cattive si erano messe a giocare anche a briscola, e mancavano poco più di tre quarti d’ora all’inizio della riunione serale. Madre Gothel aveva lasciato le sue amiche un po’ prima per prepararsi e prendere anche la sua dose di pozione ringiovanente di Yzma, mentre saliva le scale, delle tende vennero calate sul suo percorso e la visione sgradevole di matrigna e sorellastra si parò di fronte a lei.

“Vai da qualche parte, cara ?” Chiese sarcastica e distaccata la Tremaine.
 
“Beh, stavo proprio tornando al mio alloggio, ma non mi aspettavo di fare una deviazione al museo delle cere dei mostri…Ah-ahahahah,  scherzavo, care, siete troppo brutte per essere delle riproduzioni !” scherzò malignamente Gothel, e cercò di aggirarle.

Tremaine tirò fuori il suo bastone da passeggio, bloccando il passaggio alla sua rivale.

“Dove credi di andare ??? Mia madre ti ha fatto una domanda !” le strillò contro Genoveffa.

“Zitta, Genoveffa !! Tu, carina, hai parlato con Frollo stamattina dopo la sua scenata, o sbaglio ? – portò la punta del bastone ad altezza del mento di Gothel, senza che lei però ne venisse minimamente toccata – Tu mi hai tolto il mio uomo, ma Malefica ha voluto che lavorassimo nella stessa squadra, perciò… sei alla mia mercé ! Una volta che mi sarò impossessata della bacchetta della Fata Smemorina, sarò IO a comandare a tutti gli effetti, su tutti e due !!!”

Mentre la matrigna si gongolava, Gothel con uno scatto le strappò di mano il bastone, lo gettò alle sue spalle, sguainò dalle falde della gonna il suo pugnale, e lo puntò in faccia a Tremaine, terrorizzata.

Gothel la fissò a occhi sbarrati e denti stretti, facendo indietreggiare Genoveffa tremante.

“Ora  ascoltami bene TU, vecchia : se pensi di spaventarmi con le minacce, hai preso un granchio bello grosso. Non mi spaventi affatto, io ho l’appoggio di tutti gli altri Cattivi, e tu userai quella bacchetta per far ricrescere i capelli a Rapunzel, che ti piaccia o no, o capiteranno cose molto spiacevoli, a te, a quella ciospa, e al tuo gatto obeso … Mi sono spiegata !?!?”

Lucifero le soffiò contro, Gothel, per tutta risposta, gli tirò un calcio sul grugno.

“Hey tu, non puoi prendertela con il gatto !!!” protestò Genoveffa, ritrovandosi il pugnale puntato per tutta risposta.

“Tu chiudi il becco, oca inconcludente. Ma guardati : sotto all’ala di mamma, perché da sola non sapresti neanche soffiarti il naso…Ah !”

Gothel ritirò il pugnale al suo posto, tirò le tende e con una spallata, scansò da parte la Tremaine ammutolita e scornata.

“Beh, ci vediamo a stasera allora, non fate tardi, mi raccomando.” Disse poi con nonchalance, senza voltarsi.

“Mamma, non puoi lasciarla andare così. Dobbiamo vendicarci !!!!”

Lady Tremaine fissò con odio Madre Gothel mentre saliva le scale, non vedeva l’ora di rovinarla. Poi rispose alla figlia :

“La vendetta è un piatto che si serve freddo, bambina mia. Vedrai che l’attesa ci ripagherà…”

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Ore 19:30: tutti i Cattivi si erano ri-riuniti per la seconda riunione della giornata, e tutti ancora fissavano Frollo con aria tra la seccatura e lo speranzoso. Il giudice se ne accorse, si alzò in piedi e parlò :

“Signori, so che stamattina la situazione è degenerata. Ma dopo un’attenta riflessione, posso dichiarare la mia partecipazione al vostro piano, a patto che non abbia a che fare, almeno direttamente con quel demonio.”

Tutti si misero ad applaudire, qualcuno fischiò, si sentirono anche dei “Bravo !!!”.

Malefica vide Madre Gothel farle l’occhiolino, e capì, rispondendo con un sorrisetto.

“Eh-hem !”

Malefica girò lo sguardo in direzione di Jafar.

“Prego…”

“Eccellenza, già da stamattina avevo intenzione di comunicarle la mia soluzione al problema del Cattivo mancante…”

“Continua, Jafar…”

“Ebbene, visto che i metodi magici sembrerebbero fallimentari al momento, credo che tentare un casting non dovrebbe nuocere…”

Malefica, intenta ad accarezzare Diablo, sgranò gli occhi, mantenendo la voce calma:

“Un casting ??”

“Ovviamente servirà una giuria scelta, e i concorrenti dovranno provenire da dei videogiochi…”

“UN CASTING ?! Hai sentito, mio diletto…Vogliono organizzare un talent show per Cattivi ! Hahahahah !!! Ohahahahhahah !!!!”

Malefica cominciò a ridere sguaiata di gusto, seguita dagli altri Cattivi, tranne Jafar e Magò, che si fissavano a vicenda con i sudori freddi.

“EBBENE !!!! Così sia ! Te lo concedo, Jafar, e comunicherò anche seduta astante anche i nomi dei giurati …”

Jafar tirò un sospiro di sollievo.

“I giurati saranno : Jafar, Ade, Yzma, e la Regina di Cuori !!!” sentenziò tutto d’un botto.

“C-come, i-io ???” chiese incredulo l’ex Gran Visir.

“*pfft* *cough*cough* Come, scusa ???” Ade sputò il drink al verme che stava sorseggiando.

“EHH ??! S-s-siete sicura, Eccellenza ???” Yzma sobbalzò, rompendo l’immenso ventaglio che portava sulle spalle, parte dei suoi abiti imperiali.

“IOOOO ???!!! Sono tanto onorata, Eccellenza !!!!” La Regina di Cuori fu l’unica a gioire, sfregandosi le mani per il piacere.

“Comincerete a partire da adesso !!! Manderò un messaggio a Pietro, affinché ci porti i primi candidati. Allestite il tribunale dove volete, basta che mi troviate questo Cattivo. Siete congedati !!!”

Jafar fece una riverenza con un sorriso fasullo, ma appena si voltò la sua espressione diventò arcigna e iraconda :

“Se soltanto avessi nominato quella vecchia megera di Magò…” commentò a denti stretti fra se’ e se’.

“Promemoria, promemoria per me : fingermi malato al prossimo meeting…” disse ad alta voce Ade, pinzandosi con le dita il naso, pur sapendo che era impossibile che si ammalasse.

“ Grrrr…Gnaargh !Gnaargh !Gnaargh !Gnaargh !Gnaargh !” si mise a ringhiare Yzma, a denti stretti, stringendo i pugni e trascinandosi dietro il collare.

“SILEEEEEENZIO !!!!!!! – urlò la Regina di Cuori –SI RADUNI IL TRIBUNALEEEEE !!!!” detto ciò i soldati carte spuntarono dal nulla e corsero a disporsi nell’atrio del Covo.

“Il tribunale !!! Il tribunale !!!! Per ordine del Re !!!” aggiunse con la sua vocetta il minuscolo Re di Cuori, che correva in mezzo alle carte usando la corona come megafono.

Sarebbero riusciti i nostri non-eroi nel loro compito ?

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Author's note : Gli asterischi sono i seguenti :

* queste parti che ho fatto dire a Frollo sono riprese da una fiction Rai, "Mal'Aria" dove il suo doppiatore, Eros Pagni, interpretava un prete, ho voluto riprenderle perchè  suonavano meravigliosamente perfette per Frollo.

** aspettando a Godot vuol dire aspettare non si sa cosa invano.

Questo capitolo è fondamentale per capire come si articolerà la storia  e anche le relazioni tra i vari Cattivi (ovviamente io shippo FrolloxGothel). Ogni tanto per alcuni capitoli vi chiederò di fare sondaggi (es.: X sta meglio con Y o con Z ?) per poter far funzionare meglio la storia, e inoltre il candidato Cattivo che comparirà nel prossimo capitolo, non è il vero nuovo Cattivo Disney Ufficiale. Se avete letto l'introduzione forse vi farete un'idea di chi è, se avete visto "Ralph Spaccatutto" saprete chi è quello vero.

Leggete e commentate numerosi !!


Edit: ho corretto alcuni errori di battitura e allungato di poco l'invettiva di Frollo

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Capitolo 5
*** Capitolo V : Villains’s got Talent ? parte 2 : Habemus E.G.G.M.A.N. ***


Author's note 1 : Il titolo mi è venuto in mente proprio la sera che hanno eletto il nuovo papa. Questo capitolo va letto come una songfic, perciò leggete e aprite i link delle musiche che vanno ascoltate per certi passaggi, è la mia prima volta quindi farà un po' schifo. Comunque, dopo questo capitolo arriveranno le parti di vera azione, anche perchè non vedo l'ora di introdurre il vero nuovo Cattivo Disney che in realtà è....Se avete visto Ralph Spaccatutto, bene; se invece no, fatelo !!!  Vi dico solo che l'arco 2 sarà molto probabilmente più breve di questo, e... Cosa vi trattengo oltre a fare !?

P.s.: leggete anche l'Author's note a fine capitolo, grazie ! :)

 

Author's note 3 : So' che non ha molto senso aggiungerla adesso questa nota, ma i personaggi che ho inserito in questo capitolo sono di Nickelodeon, e il Sindacato del Male proviene dal videogioco Nicktoons Unite. [AGGIORNAMENTO NELL'AGGIORNAMENTO] Sto riscrivendo parzialmente tutti i capitoli in cui compare Eggman per correggere errori grammaticali e/o di continuità che avevo lasciato fuori posto. Purtroppo ho scritto questi capitoli in tempi ristretti e con Ralph Spaccatutto uscito da poco, e quindi poco reperibile, per questo certe cosucce non erano corrette. BTW, ora sono ritornato un di più appieno nel fanbase di Sonic, quindi le informazioni saranno scritte più correttamente/coerentemente.

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Dopo un frenetico via vai di carte, finalmente il tribunale era pronto : era stato scelto uno degli atrii laterali del Covo, molto ampio e spazioso, simile alla navata di una cattedrale gotica, con tanto di bassorilievi in ogni dove. In fondo stavano delle scale con un piano intermedio che snodava in due parti : qui era dove presiedevano i giudici scelti da Malefica, dall’alto di una tribuna, dalla visuale di un visitatore erano così disposti, la Regina di Cuori  e il Re a sinistra, Ade e Jafar al centro, Yzma all’estrema destra. Al piano terra, c’era un esercito ben disposto e ordinato dei soldati carte, pronti a ricevere qualsiasi ordine dalla Regina.

 
Quanto ai giudici, essi aspettavano ognuno alla loro maniera che il primo candidato si presentasse : la Regina aveva il mento appoggiato ad una mano, impaziente, mentre con l’altra tamburellava sulla tribuna; il minuscolo Re, che aveva preso le veci del Bianconiglio, stava rileggendo la lista dei candidati (chilometrica); Ade aveva evocato un sigaro, che boccheggiava annoiato; Jafar aveva una posa simile a quella della Regina, ma più sciolta e stanca; Yzma, invece, stava ritta come una statua, pavoneggiandosi nei suoi abiti imperiali, raddrizzandosi  l’altissima parrucca di penne nere, sistemandosi l’immenso ventaglio viola a forma di pinna di pesce, e ripassandosi il make-up.

“Ebbene ???” Chiese la pomposa tiranna.

“Mia cara, cari colleghi, posso annunciarvi che la lista l’ho letta e riletta : i primi vengono dal mondo Nickelodeon, ma risultano essere presenti anche dentro a dei videogiochi. Possiamo quindi iniziare a chiamare i primi candidati !” Annunciò allegro il Re.

“Ah, era ora…”

“Evviva…”

“Almeno facciamo in fretta !” Commentarono in ordine di apatia crescente gli altri tre giudici.

“Heheheh, chissà che non ne parta anche qualche testa !” Si sfregò le mani entusiasta la Regina.

“Maestade, debbo ricordarle che lei è qui per giudicare e non per decapitare…” Disse con tono importante Jafar.

“SILEEEEENZIO !!!! Io qui sono giudice, moderatrice, ed esecutrice. Perciò, orsù, FATE ENTRARE IL PRIMO CANDIDATOOO !!!!” Gridò battendo i pugni sul banco.

“Primo candidato !!! Primo candidato !!! Per ordine del Re !!!” aggiunse il marito.

“VLAD PLASMIUS, MEMBRO DEL SINDACATO DEL MALE NICKELODEON, NEMICO GIURATO DI DANNY PHANTOM… NON PRESENTE !” Annunciò una delle carte.

“CHE VUOL DIRE CHE NON È PRESENTE !??!!!  TAGLIATEGLI LA TESTA !!!!!!!” Gridò la Regina.

Il Re di Cuori però la interruppe :

“Aspetta, cara, qui leggo che Plasmius non si è presentato per via di una terribile crisi di nervi sfociata in depressione. È ragionevole che il poveretto non si sia presentato allora, mmh ?”

“Fantastico, proprio quello che ci serve !! Un Cattivo depresso che non vuole più fare il Cattivo !!!” Commentò sarcastico Ade.

Yzma tagliò corto sbrigativa :

“Allora che cosa aspettiamo ??! Saltiamolo ! Un altro !!!”

“PROFESSOR FINBAR CALAMITOSO, FONDATORE DEL SINDACATO, NEMICO GIURATO DI JIMMY NEUTRON !”

Dopo che la carta annunciò, le porte si spalancarono, ed un minuscolo scienziato pelato, baffuto, in camice bianco, guanti neri e occhiali da con lenti spesse si fece avanti.

“Salve, Signori ! Lasciate che mi presenti, io sono…ehm…ehhh…”

Lo scienziato si interruppe incerto sul finale, senza dare segno di riuscire a riprendere il discorso.

Jafar ruppe il silenzio della tensione :

“Si, si, conosciamo già il suo nome. Professor Calamitoso, giusto ? Nel suo mondo lei sembrerebbe piuttosto temuto…”

“Dunque, Prof…Lei è uno scienziato criminale, una rarità nella nostra organizzazione. Quindi, ci dice e ci fa vedere che cosa sa fare ?” Chiese Ade, tra una boccata di fumo e l’altra.

Calamitoso si toccò il mento, pensoso, poi ebbe un lampo di genio :

“Ehm…Ah, si !! Si, si, si !!! Ho creato diverse serie di robot da combattimento ed anche questo portale multidimensionale, con cui ho cercato di battere…ehmm…”

Non sapendo come finire, tirò fuori un telecomando, con cui fece arrivare dei robot armati di cannoni, che trasportavano anche suddetto portale.

“Mmh…interessante…” commentò Yzma, annoiata.

“Potete chiedere anche ai miei colleghi del…ehhh…uhmm”

“…Sindacato del Male.” Terminò Jafar.

“Si, esatto !! Sono stato io a …uhmm”

“…Riunirli ?” Chiese Ade.

“Si !”

La Regina di Cuori sbottò di colpo :

“Basta con queste pinzillacchere !!! Mostraci come si apre un varco dimensionale con quel coso.”

“Si, certo !!!”

Calamitoso premette di nuovo un bottone sul telecomando e il varco si aprì in un bagliore bianco.

“C’è solo un piccolo inconveniente : non sono riuscito a terminarlo perché io, ecco…ehm…uhm…”

“Non riesci a finire le cose !!! Ecco perché !!! DECAPITATELO !!!!” Dichiarò la Regina.

Ma il Re la tirò per la gonna :

“Ma, cara, non sarebbe meglio far esprimere prima un parere anche agli altri giudici ?”

La Regina sbuffò :

“Va bene, va bene…MA VOGLIO CHE SIA UNA DECISONE UNANIME !!!”

“Per me è no !” dichiarò Jafar.

“Uh-uh !” scosse il capo Ade.

“Il mio responso non è che il seguente : NO !!! NON ME NE FACCIO NULLA DI UN VECCHIO CITRULLO CHE NON SA FINIRE LE COSE !!!! PORTATELO VIA !!!!” gridò Yzma.

“Ma veramente io…”

Prima che potesse aprire bocca, le carte portarono via Calamitoso fuori dall’ingresso.

“Cominciamo molto male…” Commentò Jafar, massaggiandosi le tempie.

“CHIAMATE IL PROSSIMO CANDIDATO !!!!” Urlò la Regina.

“DENZEL CROCKER, MEMBRO DEL SINDACATO, INSEGNANTE E NEMICO GIURATO DI TIMMY TURNER !!!”

“Ecchecavolo !!! Maestade, almeno cerca di non trapanarmi i timpani la prossima volta !!!” Si lamentò Ade, togliendosi una pietruzza di zolfo dall’orecchio.

Dalle porte si presentò un individuo di mezz’età, dall’aria molto nerd, vestito con una camicia bianca, cravatta e pantaloni neri, con degli occhiali da secchione, molto allampanato e con un sorriso da Joker stampato in faccia.

“Buongiorno signori, il mio nome è Denzel Q. Crocker, insegnante alla scuola elementare di Dimmsdale, e nel tempo libero, ricercatore di FANTA-GENI-TORI !!!!”

Mentre pronunciava l’ultima parola, fu come colto da spasmi di eccitazione. I Cattivi si guardarono negli occhi, pensando che anche questo sarebbe stato un tipo inutile.

Jafar, comunque, provò a rivolgergli la parola :

“Dunque…Crocker...Oltre che ricercatore di quello che ha detto lei…”

“I FANTA-GENI-TORI !!!!”

“…Siii…lei commette mobbing nei confronti dei suoi studenti, sbaglio ?”

“Non si sbaglia affatto !!! Io do solo una valutazione ai miei studenti : F !!! Anche se a Turner gli dò di solito anche delle F--…”

“Ma a parte questo, lei, che genere di minacce ha causato a questo ragazzino ???” Terminò Yzma.

Crocker allora cercò di ricordare :

“Beh, ho sempre sospettato di Turner, e non ho dubbi nel dichiarare che ha sempre avuto aiuto grazie ai suoi…PADRINI FATATI !!!! – contorcendosi di nuovo – Da sempre cerco di dimostrare la loro esistenza senza successo; pur essendo riuscito, grazie anche all’aiuto del Sindacato, a conquistare più volte il loro mondo. Ma Timmy Turner è sempre riuscito a fermarmi, mi chiedo se fosse cambiato qualcosa se avessi chiesto aiuto a quella sua tata Vicky…”

I Cattivi sembravano sempre più riluttanti ad accettarlo.

“Ciance a parte, bello, tu a parte contorcerti, sai fare qualcosa di particolare ?” Chiese Ade.

“Ahmm… Beh, ecco…ho questi rilevatori infallibili di energia magica. E come potete vedere ora la loro lancetta è dritta perché ci siete voi !”

Crocker aveva un sorriso ansioso mentre mostrava il marchingegno, poi i Cattivi diedero il loro responso.

Jafar : “No !”

Yzma : “N-O !!”

Ade : “Noni !”

Regina di Cuori : “TAGLIATEGLI LA TESTA !!!!”

Le carte, armate di picche, si misero all’inseguimento del omuncolo, che partì a gambe levate verso l’uscita.

“GAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH !!!!!!!!!!! VOLEVO SOLO PROPORVI UN’ALLEANZA PER PRENDERE I FANTA-GENI-TORIIIII !!!!!!”

La situazione stava precipitando vertiginosamente, ma i Cattivi non dovevano arrendersi, anche perché temevano le conseguenze con Malefica.

“SHELDON J. PLANKTON, MEMBRO DEL SINDACATO, NEMICO GIURATO DI SPONGEBOB E MR KRABS !!!” Annunciò la solita carta.

I Cattivi ormai erano talmente poco impressionati che si stavano addormentando, quando la porta si aprì di botto e un gigantesco granchio robot si fece avanti minaccioso nella sala.

“Ragazzi, forse questa è la volta buona !” commentò Ade, fiducioso.

Anche gli altri Cattivi sembravano interessati al nuovo arrivato.

Il granchio robot si fermò a mezzo metro dalle tribune, si aprì una botola sul carapace e uscì un ripiano su cui stava, tutto ritto, un copepode ciclope verde con una bolla d’acqua in testa per respirare.

Le facce entusiaste cambiarono in smorfie di delusione o di irritazione.

“Felicitazioni, Signori Cattivi !!! Il mio nome è Plankton, aspirante magnate della  ristorazione fast food e futuro dominatore di Bikini Bottom !!! Da anni cerco invano di entrare in possesso della formula segreta di un commestibile altamente commerciabile, altresì noto come Krabby Patty, ma i miei sforzi sono impediti da un odioso rettangolo spugnoso giallo e il suo capo, un granchio tirchio.  Ma se voi mi accettate, posso assicurarvi il controllo totale di tutti gli oceani ! CHI VUOLE UNIRSI A ME !!!???”

“Lasciami indovinare: è  un discorso che ti avevi già preparato per attirare la nostra attenzione ?” Commentò cinicamente Jafar.

L’espressione gioiosa di Plankton si ridusse ad una più insicura :

“Beh, si, devo ammettere che l’avevo scritto.- Poi riprese entusiasmo - Ma tutte le cose che ho detto sono vere, potrete veramente prendere il controllo dei mari, solo se mi aiuterete a prendere la formula segreta del Krabby Patty !”

“E come mai per conquistare gli oceani ti serve la ricetta di un hamburger ?” Chiese Yzma.

“Ahhh…..sai che in questo momento non me lo ricordo : ci ho provato talmente tante volte che …. Hey, ma che importa !? Ci faremo soldi a palate per finanziare la nostra avanzata !!!”

Ade ebbe in mente uno scherzo da fare al copepode megalomane, perciò si rivolse a lui :

“Sai una cosa, sgorbietto : nella nostra organizzazione c’è una personcina che ti piacerà di sicuro, e che tu piacerai moltissimo a lei !”

“E chi sarebbe ?”

“Mah, una certa Strega del Mare, una fattucchiera, una vera dark diva, sai. Si chiama Ursula, se vuoi ti dò le sue referenze …”

Passò un biglietto da visita minuscolo a Plankton, che dopo averlo visto, spalancò l’occhio e si mise a correre terrorizzato :

“DIMENTICATE LE MIE PROPOSTE !!!! IO NON SONO MAI VENUTO QUI !!!!! VOGLIO LAVORARE DA SOLOOOO !!!!!! AHHHHHHHHHH !!!!!!!!!!!!!!”

Il suo granchio robotico lo seguì poco dopo.

“Si può sapere che cosa gli fatto vedere e perché ha reagito così ???” Chiese Jafar.

Ade girò il biglietto, dove si vedeva Ursula mentre sbocconcellava avidamente dei gamberetti.

“Sinceramente, non mi dispiaceva come tipo, ma quando ha parlato di aiutarlo a prendere una ricetta, non sapevo se ridergli in faccia o cosa…”

“Si da il caso che quel micro organismo ERA LA NOSTRA ULTIMA SPERANZA DI RISOLLEVARCI !!!” Strillò Yzma.

“LA NOSTRA ULTIMA SPERANZA !!! QUI NON CI SONO SPERANZE !!!! BASTA, HO CHIUSO CON QUESTO CASTING !!!!! SE MI CERCATE SONO AL BAR PRINCIPALE CON UNCINO !!!!!” Si sfogò Ade, andando in fiamme.

“Ah, un’ultima cosa : Jaffy, tu prenderesti il mio posto ?” chiese poi tranquillo allo stregone arabo.

“E perché mai ??”

“Jafar, ho detto PRENDERESTI il mio posto, per piacere ???” Accendendosi mentre gli rispondeva.
 

Lo stregone si mise a mugugnare insulti a mezza bocca in arabo per la stizza.
 
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Dopo che Ade se ne andò, passò una lunghissima mezz’ora senza che nessuno si presentasse, i Cattivi erano stufi : chi mai avrebbe accettato di entrare con loro poi ??? Loro erano un club d’elite, non una combriccola qualsiasi.

“Voglio andare a giocare a croquet ….” Sbiascicò la Regina di Cuori.

“A me andrebbe di schiacciare un busto di Kuzco …”

Jafar era furibondo, ed era sul punto di scoppiare all’improvviso e andarsene come aveva fatto Ade.   
                                                                                                                    
Quando uno strano ronzio di turbine iniziò a rimbombare per la sala.

“Lo sentite anche voi ??” bisbigliò Jafar.

Gli altri Cattivi annuirono, poi cautamente scesero dalle tribune e raggiunsero piano piano l’ingresso, mentre le carte erano già pronte con le picche ad attaccare.

Una ventata potentissima spalancò le porte, rivelando un’immensa astronave rossa che fluttuava di fronte al castello del Covo.

I tre si fissarono a bocca aperta, non sapendo come reagire; nel frattempo si aprì un portello sul muso, ed uno sciame di robot volanti ne uscì seguito da uno più grande di colore rosso, simile ad una sorta di armatura o di drago, piena di luci sul davanti, con un mitragliatore Gatling a canne rotanti al posto del braccio destro, ed un’enorme trivella al sinistro.

Jafar si preparò allo scontro, tenendo ben saldo il suo scettro; Yzma tirò fuori dalla gonna (con disgusto di Jafar) delle fiale di pozione esplosiva, e la Regina di Cuori tolse di mano ad un suo soldato la picca.
Poi però si aggiunse ad essi una navicella tonda grigia, con dei segnali laterali gialli di segnalazione, ed una sorta di faro sul davanti : ai comandi c’era un individuo baffuto.

I Cattivi abbassarono gradualmente la guardia mentre il convoglio di robot si avvicinava senza dare cenni di attaccare.

Rientrarono dentro e fecero spalancare meglio le porte per farli passare.

Poi la Regina esordì :

“CHI È COSTUI !!!!??? STA SULLA LISTA ??! EH ?? EHHHH???”

“Cara, sto controllando proprio ora , ma non saprei di chi si tratta, non risulta sulla lista…” Disse piano il Re, leggendo la suddetta lista.

“TAGLIATEGLI LA TESTA !!!!!” Gridò lei.

Gli altri la zittirono.

Finalmente il convoglio robotico fece il suo ingresso nell’atrio, rivelandosi nella sua maestosità : si riuscì a scorgere anche il volto del pilota della navicella a forma di ciotola : era un uomo della stessa età indefinibile di Jafar, tra i 50 e i 60 anni, vestito con una giacca rossa a coda di rondine con due strisce bianche orizzontali parallele, chiusa da bottoni dorati davanti; indossava poi una calzamaglia nera con dei bottoni bianchi , portava dei guanti candidi. Era completamente pelato, ma le tre cose che risaltavano maggiormente erano i suoi baffoni castano-rossicci, piantati sotto ad un naso adunco, gli occhiali scuri antiquati tondi, ed un sorrisone a cinquanta denti.

“E tu chi saresti ? Un uovo alla coque volante ??” Commentò Jafar.

Gli altri si misero a ridere del nuovo arrivato e del paragone.

Il buffo individuo aggrottò le (inesistenti) sopracciglia :

“Come ti permetti, cappello a zucca !!?...Ah-ehemmm, volevo dire…Salve, Signori Cattivi Disney, lasciate che io mi presenti : io sono il Dr. Eggman, il più grande scienziato del mondo ! Hohohohoho !!! E questa è la mia navicella di controllo, l’Egg Mobile, quella lì fuori è la mia ammiraglia, l’Egg Carrier, questo grande robot rosso è la mia terzultima creazione, l’Egg Dragoon, e questi sono i miei Egg…”

“Senti…abbiamo capito che hai una passione per le uova. C’è qualcosa che sai fare, non so, distruggere, uccidere ??” Chiese piatta Yzma.

Eggman sorrise sotto i baffi :

“Ma sicuro, Yzma…”

“Co-co-come sai il mio nome ?!”

“Beh, possedendo un Q.I. pari a 300, non ho potuto fare a meno di cercare le vostre biografie e curriculum vitae. Per esempio, so anche che sei stata trasformata in un gattino e che hai provato ad usurpare il trono Inca esattamente…”

“Sorvola queste fanfaluche !!! Mostraci piuttosto un po’ d’azione !!” Lo interruppe la Regina di Cuori.

"Come potete vedere io sono il più grande genio scientifico del mondo, quindi ho costruito negli anni un esercito quasi imbattibile di robot ultra-avanzati, i Badnik, che porteranno alla fondazione del mio personalissimo Impero Eggman. Nyahahahahahah !!! Ma sono sempre ostacolato da un certo roditore …Bando alle ciance ! Se foste così gentili da prestarmi la vostra attenzione : ho deciso di spiegarvi questa parte con una canzone, perciò se solo i miei aiutanti si muovessero…”

Eggman batté il piede per terra per l’impazienza.

Loro intanto erano tornati alle loro tribune, tediati e impazienti.

“ORBOT !!!! CUBOT !!!!! MA COSA DIAVOLO VI HA TRATTENUTO, RAZZA DI SPRECHI DI CIRCUITI !!!” Urlò Eggman, mentre due piccoli robot, uno tutto rosso e arrotondato , l’altro giallo e squadrato, arrivarono fluttuando caricandosi uno stereo gigante ed un proiettore.

“Ci scusi, signore, ma Cubot ha avuto nuovamente problemi al chip vocale…E poi, con tutto il permesso, ma è lei che avrebbe «sprecato» quel metallo…” Disse quello arrotondato.

Eggman si mise una mano in faccia per la figuraccia, poi però si ricordò che i Cattivi lo stavano fissando, ostili.

Eggman si grattò dietro la testa per la vergogna, ridacchiando :

“Heheheh…Aiutanti robot ! Forza ! Preparate il proiettore e la musica !!! OHOHOHOHOHOHO*cough*cough*WOOHOOHOHOHO !!!”

Quando il tutto fu pronto, con tanto di luci spente, a parte il proiettore e dei riflettori puntati su Eggman, Cubot fece partire la musica :
 
Rolling around at the speed of sound      
                                                                                                  
Got places do go down, gotta follow my rainbow…
 
Eggman trasalì e corse a spegnere la musica .

“Chi di voi imbecilli ha messo quella cavolo di canzonetta ?! Vi avevo detto di mettere questa !!!!” Sibilò avvelenato contro i suoi robot.

Fece un altro sorriso imbarazzato alla giuria e infine cambiò il disco :
 
-Intro musicale-
 
Who ooh, ooh, hoo hoo oh yeah!
 
Diggy-da, diggy-da, diggy-da-da-da-da-da-da
 
N-oh!
 
Dopo un’intro musicale mezzo di chitarra elettrica e suoni di assemblaggio, Eggman si mise a cantare in playback, ballando un accenno di break dance , poi arrivò un’onda d’urto dalle casse che fece rovesciare la Regina, cadere il turbante a Jafar e la gorgiera a Yzma…
 
The story begins with who's gonna win
 
Knowin' the danger that lies within
 
Aboard the ARK a genius at heart
 
Who wanted to unlock the mysteries of life
 
I am the Eggman ! That's what I am
 
I am the Eggman ! I got the master plan
 
I am the Eggman ! That's what I am
 
I am the Eggman, with the master plan !!!
 
Mentre cantava, Eggman illustrava con una bacchetta l’Arca, la colonia spaziale appartenuta a suo nonno, il professor Gerald Robotnik, delle foto di mentre liberava Shadow The Hedgehog, la controparte antieroe di Sonic, e di mentre complottava con lui per la vendetta sul pianeta Terra. Poi, ballò una break dance sul ritornello.
 
I'm plotting my schemes wherever I go
 
They're perfect in every way  !
 
I'd love to destroy the blue one you know
 
He's an obstacle that always gets in my way !
 
Le altre foto lo mostravano mentre preparava  piani su fogli da disegno, poi mostrò una foto cubitale di Sonic, subito coperta da una X rossa, e delle foto in cui malamente si censurava ogni sconfitta di Eggman.
 
I must play this game by my rules…
 
I will conquer the world with my tools…
 
All my machines are made for destruction
 
I will build my empire !
 
I will succeed and you will see
 
With my machines there is no retreat  !
 
Jafar e Yzma erano infastiditi, mentre la Regina di Cuori  si muoveva a tempo con la musica. Eggman intanto mostrava foto di progetti di Eggman Land, foto dei suoi robot migliori più grandi e foto della bandiera dell’Impero Eggman.
 
I am the Eggman ! That's what I am
 
I am the Eggman ! I got the master plan
 
I am the Eggman ! That's what I am
 
I am the Eggman, with the master plan !!!
 
[ASSOLO DI CHITARRA]
 
Dopo  il ritornello, Eggman cominciò a ballare nei modi più assurdi possibili : break dance, ballo dei cosacchi, trenino con Orbot e Cubot, Gangnam Style, sincronizzato agli altri suoi robot, compreso l’enorme Egg Dragoon.
 
I am the enemy, I will succeed
 
My mission, yeah, I must complete
 
My name is Eggman, don't forget my name!
 
If you ask me again, I'll tell you the same

Proprio in quel momento, le porte dietro alle tribune si spalancarono violentemente : era Ade, fiammeggiante e sul punto di esplodere, che spaccò tra le mani il bicchiere col suo drink. Poi scese giù in direzione di Eggman, che si era fatto piccolo dalla paura. Jafar e Yzma sorrisero maliziosi, mentre la Regina di Cuori incrociò le braccia seccata dall’interruzione.

“Io mi assento da questa pagliacciata per cinque minuti…Sento questa musica a palla che PARTE….E VOI NON MI VENITE A CHIAMARE !???!”

Anziché prendersela con Eggman, però, l’iracondo Dio dei Morti si girò verso i suoi compagni giudici, che lo guardavano terrorizzati.

Poi si spense e offrì la mano ad Eggman, incredulo :

“Il mio nome è Ade, Dio dei Morti. Come va ?”

“Ehmmm…Bene, credo… Ivo Robotnik, ma tutti mi chiamano Dr Eggman.”

“Ahhh, uno scienziato megalomane. Doc, come vuoi che ti chiami, Doc, Eggy, Ivo, scegli tu…”

“Vanno…bene…tutti. Sono abituato ad essere chiamato in ogni modo più disparato ormai.” Rispose Eggman, ancora senza parole.

“Va bene, Ivo…Ti va se mi unisco a te ?” Chiese Ade, sorridente, offrendogli la mano.

Gli altri Cattivi rimasero a bocca aperta.

“OoooK…Credo” rispose Eggman, cercando di sorridere e stringendogli la mano.

 Poi riattaccò la musica, e dopo un breve intermezzo musicale, i due si ritrovarono a ballare assieme al suono di :
 
I am the Eggman, that's what I am
 
I am the Eggman, I got the master plan
 
I am the Eggman, that's what I am
 
I am the Eggman, I GOT THE MASTER…MASTER …PLAN !!!
 
I AM THE EGGMAN !!!
 
Dududududu dah-dow !
 
Dadadan dah-dow !
 
Terminata la canzone, la Regina, il Re, le carte e i robot di Eggman fecero una standing ovation, applaudendo e fischiando, mentre lo stregone arabo e la strega Inca si tappavano le orecchie.

Anche Ade applaudì, mentre Eggman si inchinava in segno di ringraziamento :

“Allora, per quanto riguarda il giudizio : ottimo stile, bella coreografia, fighi i robot giganti, e non per fare il Gucci della situazione, ma Hey ! Hai anche lo schema di colori abbinato con molti di noi !!! Perciò, due pollici ben alzati per Eggy !!!” Facendo anche i pollici infuocati.

“Anche io sono rimasta estasiata da questa meravigliosa esibizione…GIURIA !!! METTETE PER ISCRITTO CHE LO VOGLIO COME CATTIVO !!!!” Dichiarò la Regina di Cuori, martellando la tribuna. 

Yzma la interruppe :

“Veramente, Maestade, io l’ho trovata un’esibizione patetica, questo non è altro che un mitomane che vorrebbe approfittare di noi ! E poi le ricordo che ancora non è stato fatto un giudizio unanime…”

“ESECUZIONE PRIMA !!! Sentenza poi ! Mi piace e quindi deve entrare !!” Insistette la Regina.

“E tu, Jaffy, sei a favore o contro ?” chiese Ade, fissandolo in cagnesco.

Jafar non voleva affatto avere Eggman tra i piedi, perché gli puzzava anche a lui di impostore che voleva approfittare di loro, e poi, chi gli assicurava che lui fosse veramente comparso nel mondo di Ralph Spaccatutto come antagonista ?

Ma quando Ade, oltre allo sguardo, gli mostrò anche il pugno infuocato, Jafar si inventò una via di mezzo :

“Se mi devo esprimere, il mio voto è….”

Gli altri lo fissavano con ansia quando si fermò sul più bello.

“…Nullo !” Dichiarò con un sorriso di scherno.

“Quindi, fammi capire, né si né no ??” Chiese Ade.

“Esattamente !”

“Perfetto ! Due a favore, uno contrario, uno nullo, e Doc Egg è dei nostri !!!”

Alla dichiarazione di Ade, le carte e i robot fecero un’ovazione.

“SILEEEEENZIO !!!!”

“Questo vuol dire che sono ufficialmente dei vostri ?” chiese Eggman, eccitato.

“Non proprio, Dottore…” Gnaulò Yzma.

“Beh, tecnicamente si, solo che il giudizio finale sta al nostro grande capo supremo, capisci ?” Aggiunse Ade.

“E chi sarebbe ??”

“Semplicemente la Signora di Ogni Male, caro signor Candidato !” finì Jafar, vanesio.

Eggman deglutì, mentre i quattro individui lo scortarono dentro; i suoi robot rimasero lì ad aspettare, invece il Re di Cuori  e le carte sgomberarono tutto in un lampo.

“Hey, bello, rilassati ! Vedrai che Mal ti piacerà, e le piacerai ! !” Lo rassicurò Ade.

“Mi auguro il contrario !” Commentarono insieme Jafar e Yzma.
 
 

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Author's note 2
: And the winner is... DOCTOR EGGMAN !!!! *parte il ritornello di E.G.G.M.A.N.*....Ma anche no ! Il vecchio Eggy dovrà fare del suo meglio per sbalordire e convincere i Cattivi Disney, come per esempio *spoiler* dare del filo da torcere a Lilo e Stitch ! Come mai ? Continuate a seguire e lo saprete ! Vi rivelo questo particolare perchè ho bisogno di qualcuno con buona memoria, o che ha trovato gli episodi in streaming di "Lilo & Stitch : la serie animata", che si ricordi i nomi di certi esperimenti o cugini di Stitch, contattatemi sulla mia pagina per altre informazioni (anche su Sonic se non ne sapete molto, anche se farò in modo di spiegare tutto).
Link canzoni :

Arrivo dell'Egg Carrier (astronave di Eggman) con sbattimento delle porte (basta anche il primo minuto e mezzo) : http://www.youtube.com/watch?v=aunGIzC33es&feature=player_detailpage

Entrata di Eggman e presentazione pre-canzone : http://www.youtube.com/watch?v=zym2VWf-OeI&feature=player_detailpage

Canzone sbagliata messa dai robot di Eggman : http://www.youtube.com/watch?v=Z6NaZrPQGfY&feature=player_detailpage 

Canzone di Eggman (ballata assieme ad Ade) : http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=Sqf8SDCKyJA

E per quelli che me lo chiederanno : si e no, ero una volta un grande fan di Sonic, ora un po' meno, perciò un (bel) po' di cose me le ricordo e continuo ancora a bazzicarci ogni tanto. Ho scelto poi Orbot e Cubot, i robot aiutanti in Sonic Colors, invece di quei due pirla (scusando il termine) che Eggman aveva in Sonic X, per rimanere coerente al fatto che lui viene dai videogiochi e non da quel pessimamente adattato anime (4Kids, ammazzatevi !).
 
 
QE

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Capitolo 6
*** Note su Sonic per principianti e Continuazione della storia ***


Su richiesta della mia fedele recensitrice blackmiranda, che ringrazio sempre del suo supporto , metto qui i link dei vari robot di Eggman, per chi non conoscesse bene Sonic al di fuori dell'anime :

Orbot http://sonic.wikia.com/wiki/Orbot
 
Cubot http://sonic.wikia.com/wiki/Cubot
 
Egg Dragoon http://sonic.wikia.com/wiki/Egg_Dragoon
 
Egg Carrier http://sonic.wikia.com/wiki/Egg_Carrier 
http://sonic.wikia.com/wiki/Egg_Carrierhtthttp://sonic.wikia.com/wiki/Egg_Carrier http://sonic.wikia.com/wiki/Egg_Carrier  
Come leggerete ci sono due versioni dell'Egg Dragoon e dell'Egg Carrier, in questo capitolo compaiono il 1° Egg Dragoon (il 2°, quello di Sonic Generations, comparirà molto più avanti, nell'arco 2) e il 2° Egg Carrier (Sonic '06).
Leggete ancora più numerosi e commentate altrettanti !!

Aggiornamento : Mi scuso per non aver segnalato subito che ci sarebbe stata la comparsa di alcuni elementi di Sonic, ma l'unica presenza in questo arco narrativo e nel prossimo, si limiterà solo ad Eggman e i suoi robot (detti Badnik). La storia si articolerà in 7 archi narrativi, dove Sonic in persona (ed altri personaggi del Sonic Team) comparirà solo in un'arco specifico, con un ruolo molto MOLTO importante. Badate bene che il vero punto focale è la missione di conquista e vendetta dei Cattivi Disney, mentre nell'arco 2 ci sarà l'arrivo del vero nuovo Cattivo.


Aggiornamento 2 : Molti nomi delle location e di certi oggetti/creature di Sonic hanno mantenuto il nome in inglese (i giochi di Sonic prima del 2011 non sono mai stati doppiati in italiano), perciò, a parte per "Smeraldi del Caos" o i nomi dei robot di Eggman che sono sempre in inglese, segnalerò quando cambio in italiano certe parole o se le mantengo in inglese. Legge 

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Capitolo 7
*** Capitolo VI : Aloha e komo mai ***


Author's note 1 : ecco a voi finalmente l'avvincente 6° capitolo di Revenge of the Villains, Arco 1; esatto, Arco 1, per chi non avesse letto le note su Sonic, ci saranno 7-8 archi narrativi per ognuno dei gruppi dei Cattivi Disney, più un finale (si spera) epico. Questo capitolo finalmente ci introduce ai primi personaggi buoni della storia (tranquilli, niente Sonic, solo Disney, Eggman escluso), ed anche al primo mini-combattimento.

Note su ciò che racconta Eggman (solo per chi non conosce Sonic) :

* tutti gli eventi che Eggman racconta ai Cattivi sono riassunti stringatissimi dei videogiochi Sonic The Hedgehog, Sonic 3 (& Knuckles), Sonic Adventure, Sonic Adventure 2, Sonic Heroes, Shadow The Hedgehog, Sonic Unleashed, Sonic Colors e Sonic Generations. (Ricordo che io mi rifaccio ai videogiochi, non a Sonic X, in cui sono ripresi comunque gli eventi di Sonic Adventure e Adventure 2), es.: Metal Sonic è la sua versione robotica per combattere Sonic.

** Chaos è un mostro d'acqua, guardiano degli Smeraldi del Caos (Chaos Emeralds) che per colpa di Eggman, degenerò in Perfect Chaos, un mostro d'acqua che inondò una città e che solo Super Sonic (la versione "Super Sayan" di Sonic, che raggiunge con gli Smeraldi) riuscì a fermare.

*** Shadow The Hedgehog, la Forma di Vita Perfetta (the Ultimate Lifeform) è un riccio creato artificialmente dal nonno di Eggman, Gerald Robotnik, come arma biologica invincibile e immortale basata sull'energia degli Smeraldi del Caos, e come cura per Maria, la sua nipotina ( e cugina di Eggman) gravemente malata, il tutto a bordo della Colonia Spaziale Arca. Sfortunatamente, l'organizzazione che finanziò il progetto, la G.U.N. (una specie di incrocio tra CIA, FBI ed Esercito Statunitense), uccise tutti coloro che avevano lavorato al progetto, compresa Maria, ibernarono Shadow in una capsula per 50 anni, ed arrestarono e giustiziarono Gerald. Non prima che riprogrammasse Shadow per compiere la sua vendetta, e l'Arca a schiantarsi. Poi però c'è tutta una storia triste di redenzioni ed alleanze tra Eggman e Sonic, che finisce col supposto sacrificio di Shadow.

**** Le Black Arms sono alieni che arrivano ogni 50 anni su di una cometa e (che fantasia) vogliono conquistare la Terra, il loro capo, Black Doom, aveva aiutato Gerald Robotnik a creare Shadow, con la promessa di usarlo 50 anni dopo. Gerald, però, prima dell'attacco della G.U.N. (e prima di impazzire per la vendetta) aveva costruito un cannone tipo Morte Nera sull'arca per distruggerli. Il resto, vi prego, leggetelo su Wikipedia o se siete bravi in inglese, su Sonic Wikia, o se siete pigri, chiedetelo direttamente a me. Senno, sta mi****a ! XP 
Scherzo, leggete e commentate !

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Mentre il quintetto procedeva per il corridoio adiacente alla sala del trono di Malefica, Ade capì che l’unico modo per far allentare la pressione al nuovo Candidato Cattivo, era quello di distrarlo un po’ facendo conversazione.

“Allora, Ivo, perché nel frattempo non ci dici un po’ di più su di te ?”

“Beh, da dove posso cominciare ??...Ah, si ! Tutto cominciò quand’ero piccolo : sono sempre stato un bambino precoce con la passione per la tecnologia, i parchi divertimenti e per la storia, del mio mondo è chiaro. Quando andai a laurearmi per la cattedra di insegnante di tecnologia sperimentale di Empire City, però, mi rifiutarono, e non mi accettarono neanche nei migliori laboratori del mio mondo, perché, secondo alcuni, ero troppo infantile, per altri facevo ricerche di dubbio carattere etico sugli animali, altri ancora non mi vedevano di buon occhio per il mio nome, Robotnik. Provai anche la carriera politica, ma le mie idee vennero bollate come assolutistiche e tiranniche : fu così che decisi di mettermi in proprio, autofinanziando tutti i miei piani, i miei robot, tutto ! All’inizio tentai con la mia vecchia passione di ragazzo : la robotizzazione degli animali come miei schiavi per la conquista del mondo. Fu allora che apparve lui…irritante...sbruffone...arrogante...fastidioso...SONIC !!! Grrr !!! Quanto detesto quel puntaspilli rompiscatole impiccione !!! E il suo amico Tails ! Sempre dietro a lui come un cagnolino !”

“Dillo a noi !!!” Replicarono in coro Ade, Jafar e Yzma, pensando ai loro rispettivi rompiscatole.

“Dovunque io vada, lui è sempre in mezzo : quel riccio ha sempre avuto questo talento naturale per la corsa, ammetto che prima di conoscerlo lui era già famoso per la sua velocità, e lo ammiravo; ma quando si auto-dichiarò eroe e mio nemico…Grrrr…argh !! Non ha fatto altro che ostacolarmi ! Persino quando ho provato prendere gli Smeraldi Del Caos e lo Smeraldo Gigante, mettendogli contro quel suo amico echidna citrullo, Knuckles* !”

“Hai parlato di Smeraldi del Caos, spiegaci meglio…” Lo esortò Jafar, incuriosito.

“I sette Smeraldi del Caos sono una delle fonti di energia naturale più potenti che ci siano nel mio mondo, e sono controllati dallo Smeraldo Gigante, sorvegliato da Knuckles The Echidna, appunto, sull’isola fluttuante di Angel Island. Essi permettono di controllare spazio e tempo, per non parlare di infinite altre applicazioni…”

“Per esempio ?” Chiese Yzma, svogliata.

“Conquistare il mondo ! Muahahahah !!! Ho provato a canalizzare la loro energia in tante di quelle mie macchine : Metal Sonic*; il Death Egg*, la mia stazione spaziale personale; il Cannone Eclisse*/***/***sulla Colonia Spaziale Arca** di mio nonno Gerald**. Come ho già detto posseggo anche una vasta cultura mitologica e storica, per questo che ho cercato di usare Caos**, il mistico guardiano degli Smeraldi, il Dio della Distruzione : niente da fare, mi si è rivoltato contro, e Sonic e i suoi amici si sono presi il merito di tutto. Poi ho provato ha risvegliare Shadow***, la Forma di Vita Perfetta, la creazione massima di mio nonno Gerald, ma anche lui finì in un modo o nell’altro per aiutare Sonic, sapete, anche perché la Colonia Spaziale di mio nonno si stava per schiantare sul pianeta...".

“Per non parlare di quando anche Metal Sonic* si è rivoltato contro di lei, capo !” Intervenne stupidamente Cubot..

"O di quando le Black Arms*/**** ci hanno attaccato perché il loro capo era il padre e co-creatore di Shadow. O quando lei ha risvegliato la divinità oscura Dark Gaia, e Sonic si trasformò in un riccio Mannaro*, a sue spese; o quando ancora lei ha costruito Cubot e creato un parco divertimenti spaziale, come copertura per sfruttare l’energia dei piccoli alieni Wisp, per infine ipnotizzare intero il pianeta*, o quando ancora si è unito al se’ stesso del passato per fermare insieme Sonic*…Non so’ se potrei andare ancora avanti, capo ?” Continuò con finta ingenuità Orbot, distruggendo la credibilità del suo padrone.

Eggman fulminò entrambi i robot con lo sguardo, poi li colpì con un pugno a martello.

“SILENZIO !!!”

Ade si riprese di colpo dal vagheggiare mentale, visto che gli avevano sparato tante di quelle informazioni incomprensibili in pochissimo tempo :
“Eh ?? Cosa ??? Ero rimasto all’invasione delle Black cose…Vabbè, racconterai tutti questi bei aneddoti a Malefica…”

Mentre varcarono le porte della sala del trono, videro Diablo, il corvo famiglio di Malefica, svolazzare in direzione della padrona, già assisa in trono.

“Non ci sarà bisogno, Ade : il mio diletto ed io abbiamo un contatto telepatico, perciò tutto quello che vede e sente lui lo sento anch’io !” Sentenziò la Signora di Ogni Male.

(A volte mi piacerebbe averlo anche io un potere così !)” Pensò fra se’ e se’ il Dio dei Morti.

Malefica poi si alzò, scendendo lentamente le scale, Jafar e Yzma si inchinarono.

“Dunque, Dottor Eggman, i nostri giudici hanno scelto lei, vero ?”

“S-si, Eccellenza !”

“Da quello che ho appreso, lei è potenzialmente un Cattivo quasi unico nel suo genere nella nostra Lega : la maggioranza di noi sono stregoni o criminali incalliti. Lei è il primo ad essere uno scienziato pazzo, sempre se il termine non è offensivo…” Disse cortese Malefica, faccia a faccia con Eggman.

“Si figuri, Eccellenza, mi hanno dato soprannomi ben peggiori !”

“C’è solo una cosa che mi turba…”

“C-c-cosa ?” Balbettò Eggman.

“Come posso avere la prova che lei, Dottore, ha veramente un ruolo principale e non è subordinato a qualcuno ?Come, che so’…Ralph Spaccatutto ?”

Anche gli altri Cattivi lo fissarono sospettosi, facendolo raggelare ancora di più.

“Ahmmm…ecco…”

“Ebbene ?” Chiese ancora Malefica.

“Io non sono il Cattivo Principale di Ralph Spaccatutto…”

Malefica si accigliò.

“Sono UNO dei Cattivi Principali !!!Vengo da una sorta di gruppo dei più nefasti Cattivi dei videogiochi con il solo scopo della dominazione totale ! I Cattivi Anonimi ! Heheh !!” Rispose, strofinandosi i baffi.

“Allora, fino a che non otterrò nuove prove sulla veridicità di queste affermazioni, lei può restare qui come Candidato Cattivo Ufficiale.” Sentenziò lei.

Eggman fece un sospiro di sollievo.

“Ma le ricordo che la lealtà nei miei confronti e verso gli altri Cattivi è una regola d’oro che potrei farle pentire amaramente di volerla infrangere…Ad ogni modo, benvenuto nella Lega dei Cattivi, mi segua…”

Ade era ancora fiducioso nei suoi confronti, mentre Jafar e Yzma non vedevano l’ora di levarselo di torno.

E poi i suoi tentennamenti avevano attirato ancora più sospetti su di lui.

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Malefica aveva indetto una nuova riunione speciale, per via del nuovo arrivato, a cui fu spiegato il piano «Vindica et Impera»  e tutti i suoi partecipanti e particolari.

Eggman richiamò allora dei robot, che portarono uno schermo televisivo nella sala e cominciò a esporre la sua estensione del piano :

“Dunque, miei cari colleghi, essendo io l’unico vero scienziato malvagio in questa Lega, sono riuscito ad arrivare fin qui da voi grazie ad una delle mie più stupefacenti invenzioni di tutti i tempi…Heheheh !! Ovvero, Il mio generatore di varchi multidimensionali, attraverso cui sono passato con tutta la mia armata di robot migliori. Sfortunatamente, durante il passaggio trans-dimensionale, una parte del carico di estrema importanza ha subito una deviazione : i 7 Smeraldi del Caos . Essi consentono di controllare il tempo e lo spazio e se opportunamente adattati a certe delle mie invenzioni, ci porteranno alla vittoria ! Grazie ai miei scanner, sono riuscito a rintracciare la loro attuale posizione nelle isole Hawaii, per l’esattezza, su Kauai…”

“Un momento !!!” Lo interruppe la vocetta di roditore di Hamsterviel.

“Io conosco bene quel posto : è lì che il mio odiato rivale Jumba Jookiba risiede, assieme ad una bambinetta e a tutti i 626 esperimenti che IO ho finanziato e che lui mi portato via !!!”

“Volevo arrivare proprio a questo punto, Hamstervillo !” Sfottò intenzinalmente Eggman.

“HAMSTERVIEL !!!! SI DICE HAMSTERVIIIIIIIEEEL !!!!!!” Strillò il roditore troppo cresciuto.

Eggman si sturò le orecchie infastidito, poi riprese a parlare agli altri Cattivi :

“La mia estensione del piano è perciò questa : nottetempo, io e la mia armata ci introdurremmo a Kauai, prenderemo gli Smeraldi e usando il mio Raggio del Controllo Mentale (con alcune modifiche), prenderò il controllo degli esperimenti, poi prenderemo il controllo di Chernabog e così comincerà la nostra invasione dei mondi, compreso quello di Sonic !!!! Hoh hohohahahah !!!!!”

Nonostante il suo entusiasmo, gli altri Cattivi lo guardavano con indifferenza o erano totalmente occupati a fare altro.

Poi Ade decise rompere il ghiaccio :

“Bene, Eggy, il tuo piano sembra filare a meraviglia, non trovi anche tu, Mal ?”

Malefica aveva un’espressione vuota, che non lasciava presagire nessuna sensazione. Poi sentenziò :

“Ho deciso : se riporterà qui gli Smeraldi ed almeno l’Esperimento 626 Stitch, potrà far entrare qui come Cattivo Disney Onorario !”

Eggman sorrise all’estremo poi cominciò a saltellare per la gioia come un bambino :

“Ho ho ho ho !!! Evviva!!  Evviva !!! Si-si-si-si-si !!!! – poi però riprese il contegno -*ahem* Grazie , Eccellenza, vedrà che non si pentirà della scelta dei suoi giudici !!!”

Detto ciò, Eggman sfrecciò via dalla sala, felice come una Pasqua, seguito dai robot.

Appena le doppie porte furono chiuse, Scar si voltò verso il capotavola, irritato :

“Con tutto il rispetto, spero che tu sia in possesso di tutte le tue facoltà, Malefica.”

“Puoi ripetere, Scar ???” Lo scettro di Malefica cominciò  a sfrigolare di scariche elettriche.

“Non fraintendermi, mia Signora, ma io non penso che quell’uovo gigante parlante possa rimanere ancora qui con noi !!!” Terminò Scar.

“Si, ha ragione !”

“Non lo vogliamo !!”

“Impostore !!!”

“Nessuno è disgustato dal nuovo candidato come Gaston !!!”

“Trasformiamolo in una Povera Anima Sola !!!”

“Buttiamolo nello Stige !!!!”

Mentre il vociare di protesta aumentava, Malefica batté lo scettro a terra per richiamare l’ordine.

“È tutta colpa di Ade se ce lo dobbiamo sorbire !!!” gridò ancora Scar.

“COLPA MIA ???!!!! L’unica mia colpa è quella di essere l’unico a trovarci qualcosa che funziona in lui, e poi anche lui ha due aiutanti idioti da accudire come il sottoscritto…”

“Io dico che quei capelli ti hanno incendiato anche l’ultimo neurone…”

Ade era sul punto di scagliare una palla di fuoco contro il leone, poi però cercò di usare la «diplomazia» :

“Senti, gattaccio, se non fosse per me, tu avresti le tue chiappe rinsecchite ANCORA ammollo nello Stige; quei cani, felini, qualunque cose siano le iene, che ti bestemmiano dietro, e SOPRATTUTTO, non avresti la tua mogliettina e il tuo figlioletto rachitico a farti la corte !!!”

“COME OSI RISPONDRE IN QUESTO MODO ALL’UNICO  VERO RE DELLE TERRE DEL BRANCO, BRUTTO CERINO PARLANTE !!!??” Ruggì Zira, in difesa del compagno.

“SILENZIO !!!!!!!”

Malefica batté per l’ultima volta lo scettro, causando delle vibrazioni sismiche non di poco conto.

Poi, ansimante per l’ira repressa, parlò :

“Io capisco perfettamente il vostro disagio : io in prima persona non sono propriamente contenta della scelta dei nostri giudici, ma fino a che il vero Cattivo non si sarà rivelato, dovremo tenerci Eggman a tempo indeterminato. Ma farò qualunque cosa in mio potere per rendergli la vita difficile, se oserà agire contro di noi. La riunione è terminata, siete congedati !”

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Dopo che tutti se ne andarono per i fatti loro, Yzma vagò per i corridoi, senza meta, sorseggiando svogliatamente un caffè, quando capitò per caso di fronte ad una porta aperta .    
                          
Yzma fece capolino da un  lato della porta e vide un’immensa sala, adibita a deposito, dove casse su casse, cariche di materiale tecnologico, venivano trasportate da dei robot in uno degli hangar dell’Egg Carrier, mentre Eggman e Orbot osservavano la scena e discutevano.

Orbot : “Scusi, signore, può ripetermi ancora questo suo «nuovissimo piano geniale» ?”

Eggman : “Eppure credevo ti averti messo dei sensori di suono funzionanti, la volta scorsa … (Urlando) QUANTE VOLTE TE LO DEVO RIPETERE, INUTILE SPRECO DI CIRCUITI ??!! Io non ho nessuna intenzione di unirmi a questa cricca di psicopatici delusi ! Loro sono solo il mio lascia-passare verso la conquista del mondo di Sonic !”

Yzma emise un gemito di sorpresa soffocato : stava per ottenere le prove dell’inganno di Eggman, quando…

Magò : “Hey, Yzma, ti va di fare una partita a tresett..”

Yzma la zittì, e la trascinò verso la porta, indicando i due spiati :

Eggman : “Ha hahahah !!! Una volta che avrò raccolto i 7 Smeraldi del Caos, e i 626 esperimenti di Jumba, non tornerò qui. Andrò direttamente al Monte Calvo, lì causerò un risveglio forzato di Chernabog, come feci con Dark Gaia anni fa; poi con il Cannone del Controllo Mentale opportunamente modificato, costringerò  il Gran Demone e gli esperimenti a fare il mio volere…e allora, una volta ottenuto il loro potere…Nyahahah hahahahah !!! Il mondo di Sonic sarà mio !!!! So che lo dico sempre, ma questa volta, NESSUNO riuscirà a fermarmi !”

Orbot : “Sempre che tutto ciò non finisca allo stesso modo dell’operazione Dark Gaia, o che gli esperimenti non le si ribellino contro !”

Eggman : “Grrrr…ZITTO !!! E VA’ A CARICARE ANCHE TU QUESTE CASSE !!!”

Yzma e Magò smisero di sbirciare, nascondendosi dietro agli stipiti della porta, si guardarono incredule, dopo quello a cui avevano assistito.

“Lo sapevo !!! Magò, lo sapevo : il tricheco pagliaccio con gli occhiali da hippie vuole davvero approfittarsi di noi !!!”

“E vuole sfruttare il nostro Chernie per i suoi sporchi scopi !!! Se lo avesse usato con noi sarebbe andato bene, ma se invece lo userà contro di noi ?!”

“Questo è il punto, Magò ! Dobbiamo impedirgli di prendere quegli Smeraldi e gli sgorbi alieni !!!” Rimbeccò Yzma.

“Ma come lo fermiamo ?? Potrei trasformarmi in drago e arrostire lui e i suoi rottami !!! He-heheheh !!!”

“No, troppo eclatante. Dobbiamo trovare una scusa buona per seguirlo, mettergli i bastoni tra le ruote ed una volta lui fuori, finalmente avremo il nostro vero Cattivo !!! E lui sarà umiliaaato ! Mi piace !”

“Ma come lo seguiamo ???” Chiese ancora Magò.

“Ho già in mente un piano !!! Hahahahah !!!” Rise Yzma.

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“Ribaditemi ancora perché dovrei mandarvi assieme al Dottor Eggman ?” Chiese Malefica.

“Vede, Eccellenza, visto che fra tutti i Cattivi del Covo regna un malcontento nei suoi confronti, noi vorremmo viaggiare con lui per assicurarci che non abbia strane intenzioni !” Disse melensa Yzma.

“Per esempio ?”

Yzma e Magò si guardarono perplesse, poi la seconda rispose :

“Beh, diciamo che il nostro Candidato voglia in realtà sfruttarci per i suoi scopi personali o peggio ancora, distruggere la Lega.” Terminò la strega bassotta.

“Ne avete le prove ?” Malefica continuò a chiedere, con aria noncurante, accarezzando Diablo.

“N-n-n-no… ma sa’ come dice il proverbio : fidarsi è bene, non fidarsi è meglio !” Sorrise forzatamente Yzma.

“In via del tutto precauzionale, porterò con me le mie pozioni e i miei filtri. In via del tutto precauzionale, ovviamente !” Aggiunse.

Malefica allora cercò di congedarle, sempre mantenendo la maschera incurante :

“Andate allora ! Ma vi conviene affrettarvi, perché l’astronave di Eggman sta partendo proprio in questo momento !”

Le due streghe, allora, si defilarono a gambe levate verso l’uscita, in direzione dell’hangar improvvisato di Eggman.

 Ma appena furono fuori …

“Ursula !”

La Strega del Mare apparve in una nube di inchiostro viola, preceduta da un fulmine.

“Dottor Facilier !”

Anche l’Uomo Ombra apparve in un vortice di polvere rosa.

“Hai chiamato Malefica ?”

“A cosa dobbiamo questa chiamata, Eccellenza ?”

Lei si voltò, sorridendo subdola, pronta a dare i suoi ordini :

“Yzma e Magò si sono presentate qui momenti fa, con l’intenzione di seguire il nostro Candidato Eggman, per, a detta loro, controllarlo nella sua missione e impedirgli di fare eventuali sgarri verso la nostra organizzazione…”

“Sgarri di che tipo, Malefica ?” chiese la cecelia.

“Azioni eversive come prendere il controllo di Chernabog e degli esperimenti, attraverso gli Smeraldi del Caos, o attaccare il Covo.”

I due si guardarono sorpresi.

“Non so’ dove quelle due sagome vogliano andare a parare, ma voglio essere sicura che i loro sospetti siano fondati, perciò tenete questi peli di Pietro : Diablo glieli ha strappati mentre discutevamo. Heheheh…Sono sicura che saprete farne buon uso, ma non interagite con nessuno di loro, la vostra missione è informarmi.”

“Ma certo, Eccellenza, i miei Amici dell’Aldilà ed io sapremo cosa fare !”

“Io manderò i miei ragazzi a spiarlo allora…”

Detto questo, i due falsi benefattori sparirono nelle rispettive nubi ridacchiando.

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*Nel frattempo, nel hangar improvvisato*

Yzma e Magò corsero a perdifiato per raggiungere Eggman : le turbine dell’Egg Carrier erano già accese, causando un frastuono assordante ed una ventata calda nell’immensa sala.

“Hey, tu, ciccione !!! Aspettaci !!!!” strillò Yzma.

Eggman era già accomodato sulla sua Egg Mobile, in procinto di entrare da uno degli hangar.

“Che cosa volete voi due nonnette ???”

“CHE COSA !!???” Urlò Magò.

“Ho detto : CHE COSA VOLETE VOI DUE CARIATIDI DA ME ??!!!!”

“Grrrgh !!! Abbiamo chiesto l’autorizzazione a Malefica di seguirti, per assicurarci che tu faccia cose strane !!!!”

“COME ?????!!!!” Chiese lui.

“HO DETTO CHE DOBBIAMO VENIRE CON TE, RAZZA DI TRICHECO HIPPIE SORDO CHE NON SEI ALTRO !!!!!!!”

Eggman ringhiò sotto i baffi, poi premette un tasto sulla plancia dell’Egg Mobile, ed una piattaforma volante fluttuò verso Yzma e Magò.

“Su, salite ! Fino all’arrivo a Kauai potrete viaggiare con me, poi saranno cavoli vostri !” Disse scorbuticamente lui.

“Qualunque cosa tu abbia detto, non ce ne può fregare meno ! Ha-hahahah !!!” Rispose Magò.

Eggman si limitò a fare spallucce e a fare il gesto di seguirlo; poi una volta saliti tutti a bordo, robot compresi, l’Egg Carrier avanzò, accelerando gradualmente fino a che, arrivata all’esterno, di fronte al Covo dei Cattivi, fuoriuscì un cannone dal muso che generò un gigantesco portale spazio-dimensionale viola. L’Egg Carrier andò avanti tutta, attraversandolo. Il portale sparì in un lampo, avvolgendosi in una spirale.

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Ursula strisciò sui tentacoli, in direzione del suo antro, racchiuso in una sfera a tenuta stagna riempita d’acqua. Chiuse il portello stagno adiacente e appena la camera si allagò, la donna polipo nuotò con agilità verso la carcassa di Leviatano, emettendo movimenti pulsanti coi suoi tentacoli, come una medusa. Atterrò a mo’ di paracadute all’interno dell’antro, dove stava già il calderone pronto per le pozioni.

“Flotsam…Jetsam…Venite qui, spioncelli di mamma !” Chiamò Ursula con voce suadente.

Le due murene guizzarono via da un anfratto, in direzione della padrona, scivolandole tra le braccia.

“Ragazzi, vi porto un piccolo incarico su commissione del capo : avete presente il nuovo Candidato Cattivo, mmh ?”

“Si, Madame Ursula !” Risposero all’unisono le murene.

“Beh, secondo Malefica, il caro Dr Ovino Ovetto non ce la sta raccontando giusta, e non è l’unica a pensarlo, perciò, piccini miei…”

“Siiii…”

“Voglio che lo spiate ben benino, che origliate ciò che dice, pensa, fa, devo avere le prove che il ciccione vuole solo approfittarsi di noi, così che lo possiamo cacciare via dal Covo ! Heheheheheh !!” Ridacchiò a bocca chiusa Ursula.

Poi nuotò verso l’armadio conchiglia veloce, tirò fuori con sgarbo delle ampolle contenenti viscere di pesce e altri organismi marini, poi scivolò verso il calderone.

Ursula, con un sorriso da Joker sulle labbra, tirò fuori dalla collana conchiglia il pelo di Pietro, poi scagliò le ampolle nel calderone violentemente, una ad una.

“Muahahahahahahah !!!  Ora vi aprirò una scorciatoia attraverso le acque antistanti Kauai, seguite bene Eggman, spiatelo, e non fatevi vedere !!!”

Ursula infilò nella nube dorata risultante il pelo di Pietro, causando un’esplosione nella nube, segno che il portale si era aperto.
“Ora andate piccini, e non fallite !!! Muahahahahahahahahahahah !!!!!!!!”

Flotsam e Jetsam scivolarono nel portale, ritrovandosi nel capo opposto nella barriera corallina mista a sabbia, antistante la costa dell’isola, di notte.

Subito le murene emersero con la testa, attivando la loro visione a distanza, così che Ursula potesse iniziare a spiare l’isola ancora addormentata.

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“Amici ! Quanto tempo che non ci mettiamo d’accordo per scorribande o favoretti ! Al capo (ed anche a me tra parentesi) non piace molto il nostro nuovo arrivato oviforme . Per questo che ho bisogno dei vostri servigi…”

Facilier aveva allestito l’interno del suo Emporio come per una seduta spiritica, e in parte lo era, sistemando candele in cerchi concentrici e disegnando con gessi colorati figure tribali Voodoo. Le maschere viventi lo scrutavano appese al muro, specialmente la più grande, il capo degli spiriti Loa.

Le maschere ringhiarono alla richiesta.

“Aha-ha ! Non prendetela male ! Vi devo anche ricordare che cosa ci spetterà con l’operazione «Vindica et impera», che cosa VI spetterà ?!”

Facilier tirò fuori dal cappello il suo talismano, dei peli di Pietro, ed un fiore di Hibiscus rosso carminio.

“Eggman è sicuramente una talpa, un infiltrato che vuole sfruttarci per chi sa che cosa. Perciò una volta liberatici di lui, troveremo il vero nuovo Cattivo e…Hehehehahaha ! E allora potremo procedere col piano…”

Sparse a terra della polvere magica, ricreando il plastico che aveva generato con Ade, il giorno prima.

“…E prenderci non solo tutte le anime di New Orleans, ma quelle di innumerevoli, tanti altri mondi. Heheheheh !!”

Le maschere viventi avevano espressioni stizzite, infatti ancora non avevano digerito l’episodio nel cimitero di New Orleans.

Facilier, vedendo che l’eloquenza non stava funzionando, decise passare a vie di fatto più inquietanti :

“Amici, amici, amici…Voi ancora ce l’avete per quella piccola storia del debito non saldato, vero ? C’è solo una cosuccia che vi devo rimembrare : il mio debito verso di voi è stato estinto quando Ade mi ha dato il pieno controllo della magia Voodoo, ora so’ fare cose che neanche potevo immaginare di fare prima !!!”

Detto ciò, l’Uomo Ombra triturò col talismano un po’ dei peli e di polvere magica, lo fece roteare come un lasso, e la poltiglia rosa volò in direzione di uno specchio.

La sua Ombra ghignava alle sue spalle, come anche lui.

Lo specchio ebbe un esplosione viola e si trasformò in una sorta di portale trans-dimensionale.

“Hahahahahah !!! VOI siete i miei debitori ora !!! Dovete fare VOI ogni cosa che vi chiedo, o altrimenti…”

Facilier tirò lentamente fuori dalla manica una carta dei tarocchi : c’era disegnata sul fronte la Morte.

Le maschere trasalirono di terrore alla visione della carta.

Facilier riprese però il suo lato rassicurante :

“Suvvia, amici  ! Dimentichiamoci di queste scaramucce e pensiamo agli affari, piuttosto. D’accordo ?”

Il mascherone capo si guardò con le maschere più piccole, poi spalancò le fauci : da esse uscì una moltitudine di Demoni Ombra, di ogni forma diversa.

C’era quella che sembrava una strega, un’altra un pipistrello, altre delle bestie indefinibili, altre ancora diavoli; tutte si disposero a corolla attorno al dottore Voodoo.

“Hahahahahah !!! Che bello tornare in affari !!!”

Prese poi l’Hibiscus, lo appallottolò assieme ad altra polvere, e scagliò il miscuglio nel portale specchio. Poi si rivolse alle Ombre fantasmagoriche attorno a lui.

“Ascoltatemi bene !!! Questo portale è collegato ora con l’isola di Kauai, nel pieno cuore della notte, perciò per il momento dovrete solo trovare un rifugio. Tenete sott’occhio l’isola, centri abitati, spiagge, foreste; seguite i movimenti della bambina con il cane-alieno blu, e di tutti i suoi amici, ma soprattutto, quelli del clown tricheco : cosa fa, cosa pensa, che dice, e che ordina ai suoi rottami. Non deve sfuggirvi nulla !!! Tornerete poi qui a riferirmi…ALLEZ-Y !!! – fece spuntare dal nulla il suo bastone  – VITE !!! VITE !!!

Dato il segnale con un colpo secco sul parquet, I Demoni Ombra guizzarono via euforici, emettendo versi raccapriccianti, e si tuffarono nel varco dimensionale .

Le Ombre scivolarono rapide sul mare.

Giunte alla spiaggia, dove c’erano delle torce Tiki accese, fecero tremare le fiamme  al loro passaggio; sfrecciarono poi attraverso il centro abitato, causando cali di corrente ai lampioni, rovesciando bidoni e biciclette lasciate lì.

Trovarono infine un luogo dove nascondersi : un tronco d’albero cavo al margine del bosco tropicale, dove si buttarono a capofitto come l’acqua quando scende giù per lo scarico di un lavandino.

L’isola più distante dell’arcipelago delle Hawaii, intanto, riposava placidamente, nel fresco della notte, mentre in quel periodo svernavano le balene megattere, attrazione di tanti turisti.

E non erano gli unici abitanti peculiari dell’isola, abitata da tempo da oltre 600 esperimenti genetici illegali riformati a fare il bene.
Dei quali uno spiccava più degli altri.

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Quella mattina dell’inverno equatoriale era fresca e tiepida come la primavera delle latitudini boreali; Kauai, essendo la più occidentale delle isole, riceveva per ultima i raggi dell’aurora.

A casa Pelekai, intanto, non tutti si erano già svegliati : mentre Lilo si era già infilata una maglietta verde col classico motivo a Hibiscus e scesa dal letto a castello, Stitch se ne stava rintanato nel letto inferiore, ancora in cerca di sonno.

“Stiitch…Hey, Stitch, dai svegliati, sennò chi la sente poi Nani !” La bambina cercava di far alzare il suo piccolo amico scuotendo debolmente il letto.

Stitch non ne voleva sapere, e si voltò dall’altra parte, piagnucolando un po’.

“LILO ! SCENDETE O NO ?” Chiese la voce della sorella maggiore da sotto.

“ANCORA DUE SECONDI, NANI !! Dai, Stitch, dobbiamo fare un sacco di cose stamattina.”

Naga…Meega fooboo… (Non ho voglia…Ho sonno…)”

L’esperimento bofonchiò nella sua lingua, il Tangalog.

“Stiiitch… Va bene, vuol dire che la sorpresa nei cereali me la prendo io oggi !”

Detto ciò, Lilo aumentò il passo e andò in direzione dell’ascensore.

Stitch, dopo aver riascoltato la frase mentalmente, spalancò gli occhi e saltò dal letto.

“AH !! NAGA !!! Stitch vuole sorpresa!!!”

Detto ciò, le saltò addosso, i due rotolano nell’ascensore, che scese giù automaticamente.

Arrivato al pian terreno, Lilo e Stitch rotolarono fuori ridendo, poi si inseguirono fino in cucina, dove Nani stava finendo di pulire.

“Buongiorno !”

“Ciao Nani !” Dissero all’unisono di fretta, mentre si accaparravano i posti al tavolo.

Nani si girò sorridendo :

“Come mai tutta questa fretta ? Pensavo che la scuola di hula avesse chiuso ?”

“Si, infatti è chiusa per la disinfestazione da formiche tagliafoglie…” Rispose Lilo mentre si versava i cereali nella ciotola.

“Lilo, che hai combinato stavolta ?”

“Nulla : avevo portato la mia teca con le formiche per farla vedere, e Mertle si è messa a prendermi in giro. Allora io le ho detto che le formiche vanno rispettate in quanto esseri viventi come noi, lei mi ha chiamata svitata, io allora le ho messo le mani addosso e poi…la teca è caduta…”

“Lilo, ancora con queste storie ??? Pensavo fossi cresciuta un po’ !”

“Mertle mi ha provocato !!! Io ho provato ad essere gentile !!!”

“*sigh* Speriamo che questa disinfestazione duri poco !”

“ Tranquilla, – e prese una cucchiaiata abbondante, mentre Stitch divorava la sua colazione – vedrai che troveranno un posto dove mettere quelle formichine !”

Stitch aveva già finito e scese dal tavolo, mentre Lilo aveva ancora una cucchiaiata.

“Oggi che dovete fare ?”

“Andiamo a fare un giro dell’isola per controllare i cugini di Stitch, e poi, forse, facciamo le commissioni !” Rispose Lilo scendendo dalla sedia.

“Ok, ma andate a lavarvi i denti, prima !”

Dopo aver fatto i loro comodi al bagno, Lilo e Stitch andarono di fretta alla porta, quando Pleakley, uno dei due alieni facenti ormai parte della Ohana, li incrociò.

“Ehi, voi due, cos’è tutta questa fretta ?”

“Stiamo andando fare l’inventario dei cugini di Stitch, Pleakley ! Torniamo per pranzo !”

“Va bene !”

Usciti fuori, incrociarono Jumba, intento ad assemblare una sua invenzione.

“Piccolina, 626, dove correte così a perdifiato ?”

“Ciao Jumba, sai dov’è L’X-Buggy ? Dobbiamo andare a controllare i cugini di Stitch !”

“È proprio qui, gli ho messo uno telo per proteggerlo da polvere terrestre.” Disse lui, col suo solito accento russo, scoprendo la macchina da spiaggia modificata.

“Grazie mille ! Di’ a Nani che torniamo per pranzo !!”

“OK, sarà fatto ! Fate buon viaggio !”

Lilo girò la chiave e Stitch premette un tasto sulla plancia; le ruote del Buggy si girarono in posizione orizzontale per la modalità di volo, e, dopo aver preso velocità, volò via dal garage in direzione del centro abitato.

“IIIIIH-HAAA !!!” strillò euforico Stitch, mentre prendevano quota volando sopra le case, ammirando l’Oceano Pacifico attorno a loro.

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L’Egg Carrier trovò rifugiò nell’ampio Waimea Canyon, a nord ovest di Kauai : da uno degli hangar uscì l’Egg Mobile, pilotata da Eggman, con due passeggeri al seguito : Yzma e Magò.

Dopo un volo panoramico, giunsero ai margini della strada, immersa nella boscaglia, e fece scendere le due anziane passeggere.
“Adesso sparite ! Non ho posto per voi sulla mia nave, e poi preferisco lavorare da solo !”

“Come se noi fossimo venute solo per questo, vecchio tricheco !” Commentò acida Magò.

“Si da’ il caso, caro Dottore, che noi non siamo qui per aiutarti, ma per tenerti d’occhio, nel caso tu voglia sgarrare o ti faccia venire idee balzane per quella capa pelata !” Continuò Yzma.

Eggman alzò un sopracciglio, perplesso :

“Che genere di idee balzane ???”

 “Senti : se provi ad usare gli Smeraldi o gli esperimenti per scopi diversi da quelli  che hai proposto al meeting, sappi che noi lo sapremo e riferiremo tutto a Malefica !”

“O dovrai vedertela con noi !” Finì Magò.

Eggman le fissò per un’istante, poi si fece una grassa risata :

“HOHOHOHOHO-AHAHAHAHAHA !!!! VOI DUE COSA !? AHAHAHAHAHA !!!*cough*cough* Sto tremando di paura, aiuto ! Le vecchiette mi vogliono picchiare ! Mamma, aiuto, vogliono fare la spia !! Ahahahah !!! Trovatevi una casa di riposo e godetevi la mia entrata in scena a Kauai !”

Detto ciò, lo scienziato volò via, tornando alla sua astronave.

Yzma e Magò si fissarono.

Yzma, seccata, tirò fuori dalla valigia viola che aveva con se’ un cappello viola parasole e un paio di occhiali scuri, mentre Magò la fissava ancora.

“Beh, cos’hai da guardare ?? Facciamo autostop e chiediamo di farci portare al primo motel più vicino dell’isola, AVANTI !”

Magò rispose con un saluto militare, si tirò i capelli, trasformandosi in una bella donna e si girò verso la strada col pollice all’insù.

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Lilo e Stitch fecero una serie di voli panoramici attorno all’isola, controllando i progressi dei cugini nelle loro nuove attività : Palla di Cannone (Esperimento 520) faceva il suo lavoro di generatore di onde per fare surf; Sparky (Esperimento 221) teneva in carica le batterie del faro; Pinna (Esperimento 602) usava la sua lunghissima pinna come lama per affettare il sushi in un ristorante giapponese, Lanciabombe (Esperimento 619) sparava palle di fuoco per uno spettacolo assieme a David, il fidanzato di Nani; Ghiaccio (Esperimento 523) preparava col suo alito di ghiaccio gelati dietetici. Tutto insomma procedeva alla perfezione.

Avevano fatto anche una piccola deviazione al cimitero per poter salutare i genitori di Lilo.

Ora i due amici stavano passeggiando tranquillamente per le vie del centro abitato, dopo aver parcheggiato lì vicino l’X-Buggy.

Lilo stava controllando la lista della spesa di Nani :

“Allora, Nani vuole che prendiamo pane per toast in busta, uova, latte…*sigh* questa lista non finisce più ...”

Mentre passeggiavano, incrociarono l’antipatica Mertle con il suo trio di amiche, che portava a spasso Gigi (Esperimento 007).

“Ciao, Svitata, non dovresti essere in punizione a casa, dopo quello che hai fatto ?”

“Giàaaaa…” Risposero all’unisono le sue amiche.

“Per tua fortuna sono di buon umore oggi, Mertle, perciò, gira al largo !”

La ragazzina occhialuta non la prese bene :

“Ehi, svitata, tu non mi puoi dire di girare al lar…”

Mertle si interruppe quando un’ombra nera eclissò il sole, mettendo tutti col naso all’insù per vedere cos’era.

Dopodiché, quattro missili spuntarono dal nulla, schiantandosi lungo la via, distruggendo macchine e vetrine.

Gigi si mise ad abbaiare e Stitch a ringhiare, nella stessa direzione : l’immensa Egg Carrier fluttuava nel cielo bombardando con cannoni e missili le vie di Kauai, dagli hangar scesero giù decine di Badnik, i robot da combattimento di Eggman.

Lilo, Mertle e le sue amiche fissavano la scena attonite, poi Mertle scappò via strillando, e portandosi via Gigi.

Lilo e Stitch si misero vicini, mentre l’astronave rossa si spostava a bassa velocità, centinaia di metri sopra di loro.

Naga bootifa ! (Non mi piace !) Hamsterviel tornato ??”

“Non so chi sia, Stitch, ma non è Hamsterviel, e nemmeno Gantu !”

Dall’astronave venne calato un mega teleschermo con altoparlanti annessi, si accese, mostrando però la nuca del Dottore :

“Sta registrando questa cosa ??? Ah, mi devo girare dall’altra parte... PERCHE’ NON ME L’AVETE DETTO PRIMA…ahehem..”

Si voltò e finalmente la faccia sorridente malefica di Eggman fece la sua comparsa :

“Hohoho-hahahah !!! Aloha, abitanti di Kauai ! Io sono il Dottor Eggman, il più grande genio scientifico del mondo, e vostro futuro dominatore ! Non preoccupatevi per questi fuochi d’artificio, sono venuto qui per reclamare ciò che mi appartiene : i sette Smeraldi del Caos, sparsi qui sull’isola, e i 626 esperimenti del dottor Jumba Jookiba; perciò vi chiedo di portarmeli qui con le buone, o sarò costretto a disintegrare quest’isola, perché non ci sarà nessun Sonic a salvarvi !!! Nyeahahahahahahah !!!!”

La gente cominciò a scappare terrorizzata mentre i Badniks si avvicinavano sparando.

Lilo e Stitch si guardarono con sguardo complice, poi Stitch si mise a correre, ringhiando, dopo aver fatto spuntare le sue braccia supplementari.

Lilo corse all’X-Buggy, cercando qualcosa che potesse servire al caso nello scomparto del cruscotto.

Stitch balzò sui primi quattro Badniks, distruggendoli con una quadrupla zampata; al quinto, più grosso di quelli di prima, Stitch si appallottolò e si scagliò a mo’ di palla di cannone, infierendo poi con gli artigli.

Lilo riuscì a prendere dal cruscotto una manciata di mini-bombe al plasma : ne scagliò tre addosso ai robot, distruggendoli con delle esplosioni verdi.

Stitch, intanto, aveva divelto dal marciapiede un palo della luce, e lo usava come sfollagente o mazza per distruggere o lanciare lontano i Badniks.

Nel frattempo Lilo scappava da dei Badniks armati con lanciamissili, lanciafiamme, e mitra, in direzione di un idrante.

“Ngh…Stitch, vieni a darmi una mano !!!!” Gridò mentre cercava di aprirlo.

Stitch, impegnato a mazzolare i robot, li distrusse definitivamente, e corse ad aiutare la padroncina/amica.

Con solo due braccia, Stitch stappò l’idrante : il getto d’acqua risultante fece volare via i Badniks distruggendoli.

“Ihihihihih-ahahahah !!!”

“Bravo, cucciolo !”

Ma mentre festeggiavano, arrivarono altri spari; Lilo e Stitch corsero all’X-Buggy, e partirono a manetta, attivando il retrorazzo .

Fortunatamente, il viale principale era bello lungo, e riuscirono in poco tempo a seminare i Badniks.

“C’è mancato pochissimo !!! Stitch ! Ora che ci penso : Dottor Eggman, ho già sentito da qualche parte quel nome…”

“Uh-uh !! Stitch si ricorda ! Stitch si ricorda ! Eggman è cattivo di videogioco di Sonic !!”

Lilo, seduta nel sedile passeggero, rimase di sasso all’affermazione di Stitch :

“No ! Non è possibile !!! Come avrebbe fatto il cattivo di Sonic ad arrivare qui da noi ?? E poi Sonic , si sarebbe fatto vedere anche lui, no ?”

Stitch, tenendo gli occhi sulla strada, fece spallucce :
“Stitch questo non lo sa !”

Poi un’onda d’urto li fece sobbalzare : guardando nello specchietto retrovisore, videro un robot più grande degli altri, color verde acqua, con due braccia dotate di rulli, che li inseguiva a gran velocità.

Stitch premette il pedale dell’acceleratore a tavoletta e attivò il retrorazzo, mentre il Badnik gigante sparava un fascio laser verdazzurro; Stitch fece delle sterzate decise e secche a destra e a sinistra, a seconda di dove il raggio colpiva.

Poi il robot accelerò e usò i rulli all’estremità delle braccia per trinciare il Buggy, ma Stitch fu più veloce : tirò il freno a mano portandosi dietro al robot, lo disinserì, passò il volante a Lilo, e saltò dal muso del Buggy sul robot.

Stitch lo riempì di zampate, riuscendo a fare breccia nella corazza, e incominciò a tirare e strappare cavi, causando sbandamenti e mosse inconsulte nel robot.
Subito il Badnik perse il controllo, e si autodistrusse prendendosi a colpi con i suoi rulli; Stitch saltò giù di nuovo sul Buggy.

“Presto ! Torniamo a casa prima che ne arrivi un altro !”

Ih !

Mentre il Buggy svoltava verso la collina, la scena non era passata inosservata ne’ ad Eggman, ne’ ad Yzma e Magò, affacciate alla finestra di un alberghetto di terza categoria.

Forse davvero recuperare gli Smeraldi del Caos e i 626 esperimenti sarebbe stato più difficile del previsto.


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Author's note 2 : E così termina l'avvincente 6° capitolo di Revenge of the Villains,Arco 1. Vi annuncio con gioia che mancano solo 2 capitoli al completamento dell'Arco 1. L'Arco 2 sarà brevissimo (bugia), probabilmente 3-4 capitoli. Allora, il titolo in Hawaiano vuol dire "Ciao e benvenuto" ed è in realtà il titolo della canzone di apertura di Lilo & Stitch : la serie (nostalgia);  trovare i nomi dei cugini di Stitch in italiano è stato più facile di quanto pensassi, anche se non li ho trovati tutti quelli che volevo inserire. Quanto alla lingua di Stitch, il Tangalog, mi sono divertito a inserirlo (non sono parole inventate da me) e metterò sempre la loro traduzione tra parentesi. Quanto alla storia, ci saranno molti altri combattimenti ad aspettare Lilo e Stitch. 

P.s.: Dopo che avrò terminato l'Arco 1, vorrei scrivere a parte una sorta di songfic one-shot basata sulla canzone cancellata di Yzma (Snuff out the Light), che vi consiglio di ascoltare, tratta dalla versione originale de Le Follie dell'Imperatore, Kingdom of the Sun.

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Capitolo 8
*** Capitolo VII : Cugini di tutta l'isola, unitevi ! ***


Author's note 1 : I'M BAAAAACK !!! Dopo tutti questi mesi, sono tornato con un bel capitolone corposo, che fa da preludio all'epilogo dell'Arco I. Scusate il ritardo, ma ora che sono totalmente libero da impegni scolastici, cercherò di scrivere con più costanza (per quanto sia possibile con il mare). Inserirò molte citazioni da film o sketch in degli doppiatori dei Cattivi Disney (americani o italiani), es. : McLeach di Bianca e Bernie è stato doppiato da George C. Scott, che interpretò il generale Patton; o Frollo che lo ha interpretato Eros Pagni (che ho già citato) , che doppiò il Sergente Hartman di Full Metal Jacket.

Author's note 2 : ho modificato di poco alcuni dialoghi e corretto errori grossolani.
Ultima avvertenza : nel monologo tra Eggman e il suo robot, ci sono degli spoiler di Ralph Spaccatutto, si consiglia a chi non l'ha visionato di saltare quella parte, grazie. [AGGIORNAMENTO 2014] In questi ultimi 6 (circa) mesi, ho deciso di darmi per bene una ripassata di Sonic, per questo che ho deciso di apportare alcuni piccoli cambiamenti ai dialoghi di Eggman.

Ah già, vi lascio questi link :
 http://sonic.wikia.com/wiki/Egg_Genesis
http://sonic.wikia.com/wiki/Egg_Emperor

Buona lettura !  :)

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Yzma camminava irrequieta avanti e indietro per la stanza d’albergo, mentre Magò aveva disposto sul tavolo una partita di solitario.

“«Trovatevi una casa di riposo e godetevi la mia entrata in scena a Kauai !»…Grrrr….Ma chi crede di fare ridere quel pinnipede vestito da clown, ha robot con i nomi più assurdi che ci si possa inventare, lui stesso è un’assurdità vivente !”

“Magari non ha ancora pensato di chiamarne uno Egg Salad…Heh !...Forse perché se ne avrà mangiato tonnellate !! Di uova intendo !” Commentò Magò mentre scambiava le carte.

“Ci avevo pensato anch’io. Ad ogni modo, non possiamo rimanere qui con le mani in mano, la nostra missione è recuperare gli Smeraldi prima che il tricheco e la mocciosa col cane blu li prendano per primi!”

“E questo vuol dire che li potrò arrostire trasformandomi in un drago viola ?”

Yzma si fermò a riflettere, poi rispose :

“Ma forse troviamo il tempo per arrostirli !”

“E divorarmeli !”

“D’accordo, uno spuntino veloce…POI PERO’ CE LA VEDREMO CON TRILIONI DI ROBOT INFEROCITI E OLTRE 600 ESPRIMENTI FURIBONDI !!!!!!!” Strillò Yzma.

Poco dopo, Yzma preparò le valigie ed una tenda da viaggio-risciò e uscì con Magò di soppiatto da una porta sul retro.

Arrivate in una radura nel bosco tropicale, Magò si tramutò in elefante, Yzma le piazzò la tenda-risciò sul dorso, e, al suono di un barrito, andò alla carica facendosi strada attraverso gli alberi.

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“Un cattivo di un videogioco sta attaccando Kauai e vuole prendere i cugini di Stitch per conquistare il mondo ?!” Chiese incredula Nani.

L’intera Ohana Pelekai si era riunita in salotto per discutere dei drammatici eventi di quella mattina.

“E non solo : vuole anche rubare gli Smeraldi del Caos, che Sonic usa per diventare Super Sonic per combatterlo, così potrà costruire il suo Impero Eggman, e dominarci con le macchine ! È scritto tutto qui, su queste fotocopie che ho stampato da Internet !” Terminò Lilo, mettendo i fogli sul tavolo del soggiorno.

“Ho fatto bene ad attivare l’Antifurto Galattico 2000, immaginate se ci piombasse qui all’improvviso ! Gah… Non ci voglio pensare !” Rabbrividì Pleakley.

“Se questo dottore crede di spadroneggiare qui, se la dovrà vedere con IL VERO Genio di Male di questa isola !” Commentò tronfio Jumba.

Lilo si alzò dalla poltrona :

“Jumba, la situazione è ben più seria di quanto sembri ! Se Sonic non è venuto con lui dal suo mondo, questo vuol dire che nessuno virtualmente lo può fermare qui !”

“Stitch può fermarlo !” Esclamò entusiasta la creatura blu.

Nani fu più obbiettiva :

 “Ragazzi, qui prima di agire è meglio se riflettiamo…MOLTO attentamente… allora, lui ha con se’ un esercito di robot da combattimento assatanati, e sta cercando questi gioielli magici; qui bisogna lavorare in gruppo se non vogliamo essere sopraffatti, perciò io adesso chiamerò Cobra Bubbles così che intervenga il prima possibile.” 

“Ma Nani, noi dobbiamo fermarlo subito, potremmo chiedere aiuto ai cugini di Stitch !” Protestò Lilo.

Ih ! Cugini !! Tanti, tanti cugini !”

“No, no, no, no, no !!! Voi due rimanete qui secchi e pesti !                                    
Cobra e la Presidentessa si possono occupare di Eggman; e poi, Gantu non è tornato in servizio come comandante ?”

 “Gantu si è preso un mese terrestre di ferie per una festività del suo pianeta, e quindi la Presidentessa è senza Capitano dell’Armata Galattica !” rispose Pleakley.

“Ah !!! Quello pescione puzzolente per una volta che potrebbe servire, decide di andare in ferie ! Che roba !!” Commentò Jumba.

Lilo e Stitch allora si alzarono decisi per far valere le loro ragioni :

“Non possiamo lasciare il Dr. Eggman in giro per Kauai a terrorizzare e devastare ! Io e Stitch andiamo a fermarlo, e a recuperare almeno uno Smeraldo del Caos !”

Nani provò ad alzarsi per protestare, ma Pleakley la fermò, guardandola con uno sguardo come a dire “Lasciali andare ! Ormai sanno cavarsela da soli !”

Lilo poi si avvicinò un attimo a Jumba :

“Jumba, intanto che io e Stitch siamo fuori, puoi farmi una cortesia ?”

“Dimmi pure, piccolina !”

Bisbigliando all’orecchio disse : “Puoi cercare di chiamare qui quanti più cugini di Stitch che puoi, per favore ?”

Il grosso alieno a quattr’occhi annuì sorridendo.

“Grazie !”

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I due eroi salirono a bordo dell’X-Buggy, e dopo un volo panoramico di perlustrazione, ritornarono in modalità fuoristrada, ed arrivarono su di un altipiano brullo vicino alla Palude Alakai, al centro dell’isola.

Dopo aver parcheggiato il Buggy, Lilo prese un rilevatore di emissioni radio di Jumba dal cruscotto, mentre Stitch attivò la sua visione a infrarossi, visto che avevano rilevato qualcosa dal cielo.

Dopo un passeggiata fino ad una radura, affacciata sullo strapiombo dell’altopiano finalmente il rilevatore incominciò a emettere suoni, mentre Stitch avvistò qualcosa :

Aka tiki baba !!! (È laggiù !!!) Stitch lo vede !!!”

“Bravo, Stitch !!!”

I due corsero fino ad un arbusto di felci : lì sotto trovarono una grossa gemma verde smeraldo (per l’appunto) che sembrava emettere una luce pulsante.

“Ooooooh !!!!” Fecero all’unisono.

Lilo lo raccolse e percepì una forte energia che fluiva dallo Smeraldo e che si irraggiava invisibile nell’ambiente, anche Lilo percepì quest’aura.

Ma poi…

“Ha-hahahahhahahahahah !!!! Aloha, Lilo e Stitch !!! Finalmente ci incontriamo faccia a faccia !”

“Eggman !” Esclamò la bambina.

Il folle scienziato fluttuava sul suo Egg Mobile di fronte allo strapiombo, proprio di fronte a loro.

IKA PATOOBA PATOOTIE !!!! (Brutto pelatone !!!!)” Gridò Stitch.

“Risparmiati gli insulti nella tua lingua, mostricciatolo ! Come vedo, avete già appreso degli Smeraldi del Caos e ne avete già trovato uno, che gentili ! Non dovevate !!”

“Ho letto tutto sul tuo conto, Eggman, non ti lascerò prendere gli Smeraldi del Caos ! Anche se Sonic non è qui, noi siamo pronti a prendere il suo posto se si tratta di fermarti !  Non ci sarà nessun Impero Eggman !!!” Disse decisa Lilo.

Eggman si allisciò un baffo con noncuranza e poi rispose :

“Peccato, bambina mia ! Ti avrei proposto di unirti a me portandomi il tuo cagnolino mutante, E TUTTI I SUOI 625 CUGINETTI !!! Hahahahahah !!!!”

Lilo rimase scioccata, a bocca aperta : come faceva a sapere dei 626 esperimenti di Jumba.

“Ma bando alle chiacchere !!! – Eggman premette un tasto sulla plancia del suo veicolo – Lasciate piuttosto che vi presenti il vostro nuovo compagno di giochi !!! Heheheheh-hahahah !!!”

Dietro di lui, dal baratro, spuntò un’enorme fortezza volante robotica, di colore giallo oro, con una testa a forma di torretta bassa, con due visori verdi; subito spuntarono altri quattro pezzi del robot, simili a delle braccia, dello stesso colore, che andarono ad unirsi ai suoi lati, come una corolla di petali.

“Vi presento l’Egg Genesis, una mia creazione un po’ datata, ma ancora valida : esso è armato con una batteria di lanciamissili a ricerca di calore e movimento per ognuno dei suoi bracci, possiede dei riflettori dotati di sensori di movimento, che, quando ne percepiscono uno, rilasciano dei fasci laser orientabili in ogni direzione per colpirlo; chiunque osi cercare di attaccare la torre, verrà fulminato da due torrette laser ad alto potenziale, e, ciliegina sulla torta, ogni volta che verrà distrutto un braccio, l’Egg Genesis rilascerà un colpo laser concentrato, di potenza crescente col numero dei bracci caduti. Per non parlare del sistema di autodistruzione con schianto controllato sul bersaglio, una volta toltigli tutti i bracci !!!! Nyahahahahahahahah*cough*cough*cough*ahem* ahahahah !!!”

Detto ciò Eggman si portò più in alto di quota per seguire lo spettacolo.

“VAI !!! E ANNIENTALI !!!”

“Lilo, mettiti al riparo ! Stitch distrugge robot e Testa di Rapa !!!”

Lilo annuì e corse vicino ad un masso, mentre Stitch fece spuntare le sue braccia supplementari per prepararsi alla battaglia.

L’Egg Genesis chiuse le sue braccia e dopo aver ruotato su se’ stesso, si fermò e dalle  braccia fuoriuscì una marea di missili, tutti diretti verso Stitch.

Stitch aspettò che almeno uno si portasse alla giusta distanza, poi ci saltò a cavallo; facendosi inseguire da tutti gli altri dietro. Stitch riuscì a fargli cambiare direzione verso uno dei bracci, saltò giù un secondo prima di schiantarsi, e dopo una violenta esplosione, la fortezza sbandò leggermente e il braccio colpito si staccò.

Come previsto, il cannone laser posto al di sotto sparò un colpo concentrato, che Stitch si affrettò ad evitare.

Purtroppo si pose al disotto del robot, ed i riflettori con sensori e laser puntarono su di lui; l’Egg Genesis scese di quota, e quattro fasci laser ruotarono attorno a Stitch, bloccandogli l’uscita.

La creatura blu si appallottolò e rotolò fuori da quell’inferno, sfuggendo al loro campo d’azione.

L’Egg Genesis riprese di nuovo quota, ruotò di nuovo e scaricò di nuovo una raffica di missili.

Stitch decise di cambiare strategia, e si mise a correre su i missili che arrivavano, usandoli come rampa.

All’ultimo missile, Stitch saltò, e atterrò sul braccio, ora disteso, della fortezza : si trovò faccia a faccia con la torretta che lo fissava.

“Cosa !? Brutto piccolo… Cannoni superiori, fuoco !!!” Ordinò Eggman.

Ai lati della torretta si alzarono due cannoni che spararono un fascio laser blu, puntato su Stitch : il piccolo esperimento fu più veloce e ne distrusse uno con una zampata; fatto ciò, si infilò nel buco creato, facendosi largo tra cavi e circuiti.

Lilo ed Eggman guardavano senza capire che stesse succedendo, mentre l’Egg Genesis prese di nuovo a sbandare e fare movimenti inconsulti.

Poi si fermò.

Lilo guardava col fiato sospeso.

Ora puntava su Eggman : subito dalle tre braccia volarono missili verso di lui ed anche i riflettori posti al di sotto attivarono i loro fasci laser.

“Gah !!.....NOOOOO !!!!! I CONTROLLI NON RISPONDONO PIU’ !!!!!! WOAH !!! AHHHH !!!”

Ora l’Egg Genesis era sotto il controllo di Stitch, che, facendosi largo tra i circuiti, aveva strappato e tirato cavi così da riprogrammare la fortezza volante.

Eggman, dalla sua Egg Mobile, cercava invano di mandare qualsiasi segnale, ed evitava, allo stesso tempo, qualsiasi colpo in arrivo verso di lui.

Poi riuscì ad azzeccare il tasto di fuoriuscita di un braccio; Eggman rise trionfante :

“Nyah-ahahahahahah !!!! Vediamo come fai ora !!!”

Stitch rise all’interno del robot, sapendo sfruttare quella debolezza come vantaggio : un triplo colpo laser concentrato partì in direzione di Eggman.

La risata di Eggman si tramutò in urlo di terrore, e l’Egg Mobile prese quota per evitare i colpi.

Eggman poi riuscì ad attivare il tasto di sgancio delle ultime due braccia; Stitch non riuscì più a controllare il robot, che ora si alzava di quota.
Lilo ,dal basso, capì invece cosa stava per succedere :

“STIIITCH !!! EGGMAN VUOLE FAR SCHIANTARE IL ROBOT !!! SCENDI SUBITO DI  LI’ !!!!!”

E così fu : l’Egg Genesis iniziò a emettere suoni d’allarme e a puntare Lilo, seguendo una traiettoria di schianto controllato.

Stitch vide tutto dai visori della torretta, e cercò di tirare e strappare quanti più cavi possibile per far cambiare traiettoria al robot.

Poi, tirato un cavo rosso, l’Egg Genesis emise una fiammata e riprese quota, cambiando direzione.

“Nya-ahahahahahahah-Ha-hahahahah*cough*cough*Hahahahahah – Ma c-c-Cosa ??? Aaaaaaaahhhhh !!!!!” Eggman urlò terrorizzato vedendo  la sua creazione puntare su di lui.

Lo schianto e l’esplosione risultanti sbalzarono l’Egg Mobile, scagliandola in cielo a tutta velocità, mentre i rottami partivano da ogni parte.

“STIIIITCH !!!!”

“ABBIAMO APPENA COMINCIATOOOoooooo……..” Gridò Eggman mentre volava via senza controllo.

La bambina corse verso la parte boscosa dell’altura, tra i rottami in fiamme.

Quando…

Eegalagoo !!! (Wow !!!) Ah-ahahahahahahah !!!!”

“Stiiitch !!! Ce l’hai fatta !!!”

I due andarono ad abbracciarsi.

“Sei stato fortissimo !”

Ih ! Lo so !”

Lilo poi tirò fuori lo Smeraldo del Caos, sempre pulsante di luce.

“Forza ! Torniamo a casa, dobbiamo farlo analizzare da Jumba !!!”

Ih ! Accata !! (Si ! Ricevuto !!)”

Mentre i due decollavano via sull’X-Buggy, un altro duo si fece avanti tra le frasche : la Maga Magò, trasformatasi in elefante rosso, correva alla carica nella boscaglia, senza curarsi degli alberi circostanti, trasportando sul dorso un baldacchino viola.

“Magò !!!” Urlò Yzma dall’interfono.

“Forte e chiaro !”

“Accostati, non hai sentito anche tu ?”

“Sentito cosa ???”

Yzma era sul punto di esplodere :

“D’ohhhhh !!!! Il cinguettio degli uccelli tropicali … LE ESPLOSIONI, BABBIONA !!!!”

Magò si arrestò di colpo, facendo volare la sua passeggera dal baldacchino.

Yzma si aggrappò alla sua proboscide ritta, e mentre Magò stava per barrire, gliela bloccò in tempo.

“Shhhhh !!! E mettimi giù, se non è di troppo disturbo !”

La strega-elefantessa la fece scendere, ella si addentrò tra le felci e le palme fino alla radura, dove ancora giacevano i resti infuocati e fumanti del combattimento.

Yzma si mise a rovistare in giro e anche Magò, trasformatasi ora in volpe, perlustrava la zona.

“Niente… di niente… solo rottami infuocati e segni di lotta !”

“Scusa se te lo chiedo, ma che cerchiamo esattamente, Yzma ?”

Yzma si sbatté la mano in fronte per la vergogna :

“Magò, ti devo ricordare che siamo qui per trovare e fermare Eggman, e recuperare per prime gli Smeraldi del Caos ???? Ehhhh ?!!”
Magò riprese le sembianze umane e raccolse un pezzo di metallo mezzo sciolto.

Yzma, intanto, si accorse che un cinghiale selvatico le stava andando alla carica e cominciò a correre a gambe levate, strillando.

“Da quello che mi sembra di vedere…”

Yzma tornò indietro correndo, inseguita dal cinghiale.

“…questo è senza dubbio uno dei pannelli di uno dei robot più grandi del trichecone.”

Yzma correva ancora più veloce, inseguita ora da tre cinghiali.

“Se non sbaglio, quello grande di colore giallo oro, che diceva di tenere stipato da almeno 6 anni…”

Ora c’era una mandria intera a inseguire Yzma.

“La mia conclusione è che qui c’è stata una lotta tra il robotone e il cane-koala blu, per la contesa di uno Smeraldo del Caos !” Terminò Magò soddisfatta e ancora ignara di ciò che succedeva.

“MA NON MI DIREEEEEEEEEEEE !!!!!!!!”

Magò si girò, e dopo aver realizzato la situazione, si tramutò in drago e sputò una fiammata contro i suini inferociti, arrostendo, però, anche Yzma.

“Ops ! Scusa, Yzmina !!”

Yzma, fumante e annerita, si rannicchiò in un angolo :

“Perché a me ???!!! PERCHÉ A ME !!!???? Che cosa ho fatto di male ???”

Magò si ritrasformò :

“Nulla, cara, anzi, magari avessi fatto qualcosa di male ! Guarda qui : abbiamo scorte di cibo per settimane !!! He-hehehehe !!!”

Yzma si voltò verso il cumulo di animali arrostiti fumante, sospirando :

“D’accordo…ci accampiamo qui per oggi, ma domani ci rimettiamo alla ricerca di Eggman, del cane alieno, e degli Smeraldi. CHIARO ?! E ora, se non ti turba, dovrei farmi una doccia…”

Magò trasalì, si trasformò in gallina e scappò via terrorizzata.

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*Il giorno dopo…*

La camera di Lilo era diventata un raduno per buona parte degli esperimenti/cugini di Stitch, o almeno, di quelli di una certa taglia per cui fosse possibile entrare nella cameretta a cupola.

Quelli troppo grandi osservavano dall’esterno, visto che il tetto della camera si poteva aprire, per quelle volte che si voleva ammirare il cielo.

Lilo aveva piazzato in camera sua una lavagna con fogli voltabili, per potersi aiutare con la spiegazione, mentre Stitch, ovviamente, la assisteva.

La bambina si schiarì la gola e tirò fuori una stecca per illustrare e indicare :

“Cari cugini, so che tutti voi siete molto occupati nelle vostre faccende, ma c’è una nuova minaccia che incombe sull’isola, e forse, anche sull’intera Galassia !”

I vari esperimenti risposero con un “Ooooh” di sorpresa.

“Perciò, guardate e ascoltate attentamente…”

Lilo usò una stecca per voltare il primo foglio su cui era scritto in cubitale con i pastelli a cera “Riunione speciale dei cugini”.

Nel foglio seguente c’erano degli scarabocchi di un ridicolo Dr. Eggman sorridente sull’Egg Mobile.

“ Questo è il Dottor Eggman, uno scienziato criminale, nemico giurato di Sonic il riccio. Lui ha tantissimi macchinari, robot e astronavi con cui vuole conquistare il mondo e costruire il suo Impero. Ma non bastano !....”

Lilo voltò il foglio.

“Per fare ciò, gli servono anche questi sette gioielli magici, gli Smeraldi del Caos. Con questi, Eggman, può controllare il tempo e lo spazio a suo piacimento. Poi li collegherà ad una sua macchina con cui vuole farvi il lavaggio del cervello, e così conquisterà tutto !!!!”

Gli esperimenti commentarono inquieti fra di loro in Tantalog.

Lilo provò a richiamare l’attenzione :

“Cugini ! Cugini, non ho ancora finito !!!”

AGABBA !!!!! (BASTA !!!!!)” Gridò Stitch, zittendoli.

L’esperimento blu fece segno di OK alla sua amica, che riprese il filo del discorso :

“Siccome Sonic non c’è , saremo noi a fermare Eggman, dividendoci in squadre scelte che si cambieranno di giorno in giorno. Oggi vengono Sparky, Calci, Lanciabombe, Ghiaccio e Sisma. L’unico a rimanere per tutte le spedizioni, a parte Stitch, sarà Trovatore, che fiuterà gli Smeraldi. E ora, presto !!! All’X-Buggy !!!”

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Trovatore (Esperimento 156) utilizzò le sue orecchie per alzarsi in volo a mo’ di elicottero, facendo da avanguardia al gruppo sul Buggy volante.

Ogni volta che Trovatore fiutava lo Smeraldo sempre più vicino, emetteva un caratteristico verso di trombetta, indicando col dito la direzione.

Alla fine, dopo quasi mezz’ora, giunsero ad una diramazione del Waimea Canyon, in un angolo boscoso in pendenza, dalla cui parte opposta si affacciava sul Canyon. Il Buggy era tornato in modalità da strada e anche Trovatore si era messo a cercare a piedi. Poi si fermò ed emise il suo versetto, puntando in fondo al sentiero nella giungla, che girava in una curva.

“Grande, Trovatore ! Questo vuol dire che siamo vicini !!”

Un sibilo di turbine seguito dal rumore di alberi abbattuti frenò il loro entusiasmo.

Un braccio meccanico con contenitore spuntò dal nulla intrappolando Trovatore.

“Ha hahahahahah ha !!! Grazie al piccolo formichiere rosso, ora la mia ricerca per gli Smeraldi sarà accorciata del 100% !!! E non dovrò nemmeno svenarmi per catturare tutti gli altri cuginetti !!!!”

“Eggman !!! No, lascialo andare !!!!” Ordinò Lilo invano.

Il dottore, dall’alto del suo Egg Mobile, rispose premendo un tasto sulla plancia, rivelando così la fonte dell’abbattimento degli alberi : un grande robot di colore viola, simile ad un ragno con le pinze di un cervo volante, volò a fianco ad Eggman.

“No, no, no, no, no… Risposta errata, Lilo ! Visto che tu e i tuoi cuginetti mi siete non poco di impaccio, ho deciso di portare IO qualcuno per tenervi occupati e darvi una lezione. Hmph !!!”

Detto questo, con tanto di linguaccia, l’Egg Mobile si unì al robot insetto, mentre la capsula con Trovatore venne spostata dietro la parte inferiore del robot, che accelerò all’indietro attraverso il corridoio di alberi.

Lilo attivò di nuovo la modalità hover, mentre Sparky e Ghiaccio scesero dal Buggy  volando in formazione ad esso (uno volando lasciando una scia elettrica dietro di se’, l’altro creando una scia di ghiaccio con un soffio).

Stitch, Calci, Lanciabombe e Sisma si misero posizione di attacco.

“Ah ! Poveri piccoli ignari ! Le tenaglie del mio Egg Beetle vi ridurranno in pezzettini !”

Detto questo, Eggman procedette lanciando dei missili aria-terra dal dorso dell’Egg Beetle.

Lanciabombe li intercettò sparando palle di plasma, puntando verso l’alto, distruggendoli.

“Che ne dite di questo ??? FUORI LE BOMBE !!!!”

Dal ventre del robot, un’apertura sganciò di fila una serie di mine viola.

Sparky le fece esplodere con delle scariche elettriche potenti delle sue antenne, mentre Ghiaccio ne congelò altre col suo soffio, rendendole inoffensive.

L’Egg Beetle indietreggiò di alcuni metri, mentre le tenaglie si illuminarono di energia rossa.

“Siete abbastanza veloci per evitare questo ???!!!  HOHOHOHOHO !!!!”

Ma mentre era sul punto di scattare per trinciarli, Ghiaccio congelò le tenaglie, Sparky scagliò un fulmine per mandare in corto circuito l’Egg Beetle e…

“ORA !” Gridò Lilo.

Con il primo di paio di braccia, Calci tenne fermo lo scarafone viola per le tenaglie, mentre con l’altro lanciò contemporaneamente Stitch e Lanciabombe.

La creatura blu, sfoderate le braccia supplementari, assestò una serie di pugni e zampate contro il robot e l’abitacolo di Eggman; l’esserino rossiccio sparò delle palle infuocate che causarono ulteriori danni ingenti.

Come ciliegina sulla torta, Calci tirò un quadruplo pugno sull’Egg Beetle, che cominciò a rotolare giù per il percorso tra gli alberi, mentre Sisma ad ogni rimbalzo, percuoteva la terra con la sua coda a clava, danneggiando ulteriormente con onde telluriche.

“Gah !!! Ugh !!! Deagh !!!! Le vostre maniere sono peggiori di quelle di Sonic !!!!” Gridò Eggman, battendo la testa in continuazione contro il vetro (incrinato) dell’abitacolo.

Quando il robot riprese il controllo, aveva perdite da cui fuoriuscivano fiamme e fumo.

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*Nel frattempo, non molto lontano*

Yzma e Magò vagavano senza meta nella foresta, quando delle esplosioni e dei tremori scossero la zona.

Yzma diede una pacca sul groppone a Magò per fermarla, che reagì barrendo.

“Shh !!!! Forse li abbiamo beccati !” Bisbigliò.

Yzma scese dalla tenda, facendosi largo tra le frasche, e riuscì a scorgere dall’altra parte l’Egg Beetle che sparava missili e sganciava bombe contro una Dune Buggy volante.

“AH !!!! ECCOLI !!!! LI HO VISTI, MAGO’ !!!!! SONO DALL’ALTRA PARTE CHE COMBATTONO !!!!!!”

Yzma rimontò sull’elefantessa, che procedette alla carica nella direzione, mentre ghignava da dietro le tende.

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Trovatore, dalla sua prigione di vetro rinforzato, faceva il tifo per Lilo e i cugini.

Ma Eggman era furibondo : non poteva lasciarsi fermare da loro, doveva recuperare gli Smeraldi e gli esperimenti, costasse qualunque cosa, e poi mica si poteva far battere da qualcuno che non fosse Sonic !

Dal suo abitacolo, il Dottore ringhiò, tirò una leva, e l’Egg Beetle si alzò di quota svanendo, per poi ricomparire dietro alla fila di alberi parallela al percorso, che si apprestò subito ad abbattere con le chele del robot.

Poi, sparò contemporaneamente i missili e le bombe : Lanciabombe, Sparky e Ghiaccio cercavano di usare i loro poteri per fermare gli attacchi, mentre Stitch, Calci e Sisma distruggevano gli ordigni congelati e rilanciavano quelli in corto circuito.

Poi Stitch ebbe un’idea : si fece afferrare da Calci insieme a Sisma, i due esperimenti catapultati in aria tirarono un quadruplo pugno ed un colpo di coda rispettivamente.

L’urto fece sbalzare l’Egg Beetle, che ruzzolò di nuovo giù per il sentiero.

“GYAAAAAAH !!!” Strillò Eggman dall’abitacolo.

In quel momento l’elefantessa rosa e la cariatide Inca giunsero lì, assistendo all’interminabile capitombolo di Eggman.

“MAGO’ ! INSEGUILO FINO A TAGLIARGLI LA STRADA ! ADESSO !!!”

L’elefantessa strabuzzò gli occhi :

“Tagliargli la strada ?! Hah !! Ma neanche per sogno ! Chissà quanto è resistente quello scarafone ?! E di cosa sarà fatto !!?”

A Yzma, puntualmente, salì la bile alle stelle :

“Di ferro, come la spranga che ti tirerei in testa !!!! Spostati, lo fermo da sola !!!”

Yzma scese dal baldacchino portandosi con se’ un carretto di legno, un assurdo casco di penne viola e degli occhiali da pilota.
Intercettato con lo sguardo il robotone in caduta libera, mise le mani sulle ruote pronta a darsi la spinta.

“E UNO…..E DUE….E TREEE !!!”



Fece pochi metri per poi fermarsi.

“Mi daresti una spinta, di garbo ??”

Magò fece un saluto militare con la proboscide e procedette soffiando con essa il carretto.

“GNEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH……”

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Yzma riuscì a posizionarsi parallela al percorso, sincronizzando ad ogni rimbalzo del robot una sua schivata di ostacolo.

Il tragitto in caduta libera procedette alla grande fino a quando Yzma non si rese conto che la sua strada terminava con un tronco.

Yzma volò dal carretto proprio mentre l’Egg Beetle veniva bombardato da Lanciabombe : il robot esplose, L’Egg Mobile volò via in una nube di fumo e quando questo si diradò, Stitch teneva trionfante la capsula di vetro con Trovatore.

“Bravo, cucciolo !” Si complimentò Lilo, imitata dagli altri cugini.

Stitch passò la capsula a Calci, che la svitò senza il minimo sforzo, liberando il cuginetto rosso.

“E ora troviamo quegli Smeraldi !”

L’X-Buggy ritornò in modalità auto, derapando sullo sterrato in terra battuta.

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Yzma era atterrata di faccia in una pozza di fango, illesa, ma immersa fino al collo.

*AAAAAANF* *PANT*PANT*PANT*

A fatica riuscì a divincolare la testa dalla melma, prendendo boccate d’aria ansimanti e ripulendosi la faccia.

“Vuoi una salvietta ?” Magò, ritrasformatasi in umana, le allungò la mano con suddetta salvietta.

La risposta di Yzma fu uno stridulo, isterico, spaccatimpani…

“STAI LONTANA DA MEEEEEEEEEEEE !!!!!”

Magò scosse la testa con aplomb, ri-infilandosi il fazzoletto nella manica.

Mentre Yzma si rialzava ripulendosi, si sentì la vocetta allegra di Lilo risuonare tra gli alberi :

“Wow, ce ne sono addirittura due ! Ora si che siamo in netto vantaggio ! Torniamo da Jumba, cugini !”

Si sentì ridacchiare anche Stitch.
 
Yzma spalancò gli occhi, sbigottita, colta da tic all’occhio sinistro :

“DUE SMERALDI !!!!!??? LA BAMBINA HA GIÀ TRE SMERALDI CON SEEEEEEEEEÉH ?????!!!!!!! E NOI NESSUNOOOOOOH !!!!!????? GRRRR-ARGHHHH !!!!!!!”

Afferrò una manciata di fango e la lanciò a casaccio nella boscaglia, scatenando di nuovo la furia di un’altra mandria di cinghiali.

Magò si limitò a guardare divertita la scena, accomodata su di un masso, preparando già il suo mazzo di carte per il solitario.

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La stessa routine si ripeté per i cinque giorni a seguire : Lilo, Stitch, Trovatore e altri quattro cugini partivano a cercare gli Smeraldi, ingaggiavano un combattimento con Eggman a bordo di qualche suo strampalato robot o un robot automatizzato mandato da lui, lo demolivano, trovavano uno Smeraldo e tornavano a casa.

Eggman tornava sul posto a raccattare le ferraglie bruciate per riciclarle e giurava a voce alta che avrebbe preso gli Smeraldi, mentre Yzma e Magò arrivavano sulla scena in ritardo, ritrovandosi con un palmo di naso.

Neanche i Demoni Ombra o le fidate murene di Ursula riuscivano ad origliare qualcosa di strano o di sospetto da Eggman.
Perciò i Cattivi, in generale, si trovavano ad un punto morto.

 …

Eggman passò la sera del quinto giorno chiuso nel hangar dell’Egg Carrier, girando in tondo e imbottendosi di caffè. Ormai i suoi robot si stavano esaurendo, e persino i Badnik erano inutili contro questi esperimenti infernali e, ironicamente parlando, dell’altro mondo.

Passavano le ore, lui aveva messo in rassegna ogni robot, ri-assemblato quelli riparabili e scartato i rottami, senza avere ancora un’idea su come procedere.

Casualmente il suo sguardo andò a posarsi su delle torrette e su di una sua vecchia creazione.

Lampo di genio !

Eggman ghignò, allisciandosi i baffi, e si armò subito di cacciavite, trapano elettrico e saldatrice…

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Era il primissimo pomeriggio del sesto giorno, l’X-Buggy con passeggeri Lilo, Stitch, Trovatore, Yin e Yang (Esperimenti 501 e 502) , Zap (Esperimento 603) e Fantasmo (Esperimento 375) era giunto ad una vasta radura verde vicino ad un ruscello.

Trovatore e Stitch stavano di nuovo litigando su chi dei due avesse trovato la pista giusta per l’ultimo Smeraldo, quando davanti ai loro occhi si presentò uno strano spettacolo : una lunga pista, ai cui lati svettavano delle torrette armate, che conduceva ad una piattaforma tonda anch’essa costellata di torrette.

“Che cosa pensate abbia in mente Eggman ?” Chiese Lilo.

Stitch e gli altri cugini fecero spallucce, non avendo idee.

Arrivati lì, il solito sibilo di turbina annunciò l’arrivo di Eggman.

“Perché non ci dici cos’hai in mente, così ti risparmiamo altri lividi sul patookie ?”

Eggman prese a pugni la console del velivolo, seccato :

“BASTA ! Lilo, Stitch, cugini… È ORA DI INCONTRARE IL CREATORE !!!”

Mentre premette un bottone, la sua espressione divenne un ghigno malefico e psicotico, e dei pezzi di armatura si assemblarono al di sopra e al di sotto dell’Egg Mobile : il risultato fu un robot simile ad un’armatura bronzea con delle parti verdi, che aveva una volto simile a quello del pilota, portava una lancia da torneo ed uno scudo nelle mani e fluttuava in aria grazie a dei propulsori a razzo posti su delle ali, dove al di sopra stavano dei buchi, chissà per quale motivo.

“Vi mostrerò io cos’è il VERO male !!!” Proclamò trionfante Eggman da dietro un oblò viola.

IKATA !!!! (Addosso !!!!)” Gridò Stitch, puntando il nemico.

Zap e Fantasmo sfrecciarono in direzioni diverse, l’uno trapassava le torrette distruggendole, l’altro si immerse all’interno di una di esse.
Il robot (Egg Emperor)  sfrecciò all’indietro seguito subito a ruota dal Buggy.

“PRENDETE QUESTO ! QUESTO !! QUESTO !!!”

Eggman scagliò dalla lancia una serie di lame di luce dorate in orizzontale e in verticale, Lilo prontamente le schivò.

Yin e Yang concentrarono l’una getti d’acqua ad alta pressione contro le torrette facendole implodere, l’altro scagliò palle di lava fusa contro lo scienziato.

L’Egg Emperor sobbalzò un po’, ma poi :

“Muah-ha-HA !!!”

Eggman scatenò una pioggia di missili dai fori sopra le ali.

Fantasmo, che intanto aveva posseduto una delle torrette, ne abbatté qualcuna a cannonate, mentre Stitch agguantò due missili al volo e li ridirezionò contro il lanciatore.

Eggman fu però più pronto e li bloccò con lo scudo.

Verso la fine del percorso, Lilo tirò a tavoletta l’X-Buggy, oltrepassò l’Egg Emperor e grazie allo slancio di una rampa, atterrò sullo spiazzo disseminato di torrette.

“Ma lui dov’è finito ?” Lilo, Stitch, Yin e Yang si guardavano in giro mentre Zap e Fantasmo sfrecciavano nell’arena.

Un grido di battaglia finalmente lo annunciò:

“CAAARICAAA !!!!”

L’Egg Emperor ricomparve, fiondandosi con i motori al massimo e la lancia puntata sul Buggy.

Ma Zap riuscì ad intercettarlo : lo scontro risultò in una fragorosa esplosione.

“Nooo !!!”

Naga, cugino !!!”

Fortunatamente, lo Sparky in miniatura rimbalzò come una biglia del flipper addosso alle torrette, disposte in maniera concentrica.
Sfortunatamente, anche l’Egg Emperor sembrava ancora in grado di combattere.

“Arrenditi, Eggman ! Siamo troppi e troppo forti per te !”

“Ihi-ahahahah !!!! Emba chua ! (L’hai detto !)

Mentre il robot riprendeva a fluttuare, leggermente fumante e con delle crepe evidenti nell’oblò del pilota, Eggman digrignò i denti :

“Non è ancora finita, sciocchi combinaguai !!!”

E giù di nuovo a suon di lame di luce e pioggia di missili, Yin e Yang rispondevano con getti d’acqua e palle di lava, Zap rimbalzava di torretta in torretta, colpendo ogni tanto l’Egg Emperor sui retrorazzi o sull’oblò, Fantasmo possedeva le torrette rimanenti e sparava contro anche lui.

Lilo, Stitch e Trovatore giravano in tondo sull’X-Buggy in modalità volo, vedendo  che gli altri cugini avevano preso ben bene la situazione in mano, ma attendevano il momento giusto per attaccare.

Lilo, però, non era più entusiasta e concentrata come all’inizio : ormai stavano ripetendo la stessa routine da giorni, loro, i buoni, erano in schiacciante vantaggio, eppure Eggman si rifiutava di gettare la spugna, anche se dopo il loro avvertimento-sberleffo, lo scienziato sembrava dare anche lui segni di cedimento.

Anche Stitch, come lei, aveva notato i segni della stanchezza e della frustrazione del dottore : la frase con cui aveva risposto sembrava detta con tale arrendevolezza da far pensare che Eggman sarebbe piombato da un momento all’altro in una crisi isterica o di pianto.

Ricevette di nuovo un colpo diretto di Zap, mentre Ying e Yang gli spararono assieme un masso di lava solidificata, e il robot ballonzolò ancora più danneggiato.

 Eggman sfregò rumorosamente i denti :

“NON MI FARÒ ABBATTERE FACILMENTE !!!!!!!!”

Ma in realtà era ben visibile che stava per gettare la spugna.

Lilo e Stitch si fissarono con sguardo di compassione.

“Fa’ quel che devi, Stitch…” Mormorò la bambina.

Ih…

Stitch sguainò le sue braccia supplementari e con un balzo si scagliò sui razzi posteriori , distruggendo le ali ad elitre.

“Sconfitto ?! Impossibile !!!! NOOOOOOO !!!!!!”

L’Egg Emperor piroettò in aria senza controllo, emettendo fumo nero, per poi, infine, schiantarsi fragorosamente a terra.

La batteria di torrette di Eggman era stata abbattuta, lo spiazzo metallico era un campo di macerie e rottami; Lilo, Stitch & Co. stavano di fronte rispetto al robot caduto.

Poi la metà superiore si dischiuse, sibilando, ed Eggman scivolò fuori, tentando di trascinarsi carponi.

“WUAAAAAHAHAHAHAHAHAHAH !!!!!!! MI ARRENDO !!!! NEANCHE SONIC MI HA MAI BATTUTO COSÌ COME VOI !!!! WUAH-AH-AH !!! IO NON VOLEVO ARRIVARE A QUESTO PUNTO !!! SONO STATO COSTRETTO !!!” Piagnucolò lo scienziato, coricato sulla schiena, agitandosi come un bambino capriccioso.

Lilo si avvicinò a lui, inginocchiandosi per avere contatto visivo diretto :

“Chi ti sta costringendo ? Pensavo che questa fosse la tua routine quotidiana !”

“*sob* Si, ma di solito cercavo di prendere più tempo per attaccare, questo è troppo persino per me-eh-eh-eh !!!! *sniff**sob* Vedi, bambina, io sono stato mandato qui per una missione, pe-per aiutare Sonic, e loro sono l’unico modo per arrivare dove devo arrivare…”

Lilo inarcò un sopracciglio e scambiò uno sguardo con Stitch.

“Ehi, calmo, non sta crollando mica il mondo ! Se vuoi tornare nei tuoi videogiochi…” Disse lei rassicurante.

“Non si tratta di questo !!! Io devo farlo per salvarli !!! E se loro scoprono…”

“Ma chi sono loro ???” Chiese già più impaziente Lilo.

Eggman riprese fiato per parlare, ma si bloccò a mezza boccata ad un’inquietante visione : vicino agli alberi passava un fiume, e da lì, due inquietanti occhi gialli luminosi lo stavano fissando, mentre nel boschetto pluviale scorse delle sagome mostruose simili ad ombre, che sembravano puntare proprio lui.

Il dottore ebbe i sudori freddi per un attimo, poi la sua espressione divenne un sorriso beffardo e maligno, in un attimo rotolò dentro l’Egg Mobile e si alzò in volo staccandosi dal resto del robot.

“Ha ! Pensavate veramente che mi sarei arreso ??! Ahahahah !!! No, signorina, Eggman non getta la spugna fino a quando non ha ottenuto ciò che vuole…Ed ora, tu non farai altro che facilitarmi la raccolta ! Scoprirò dove vivete, e gli Smeraldi e gli esperimenti saranno miei…NYAHAHAHAHAHAHAHAHAH !!!!!!!!! Credevi veramente che IO volessi aiutare veramente Sonic !!! Huh hu hu !!! ”

Volò via sparendo in lontananza, mentre Lilo, Stitch e gli altri, ancora increduli, tornarono al Buggy : in fondo che importava ? Loro avevano vinto, avevano recuperato gli Smeraldi del Caos ed erano ad un passo dal fermare Eggman ! Bisognava festeggiare ! Eppure qualcosa non sembrava giusto…

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Casa Pelekai, ore 20:40 :

Lilo e Stitch avevano invitato quasi tutti gli amici e conoscenti dell’isola, compresa una buona parte dei cugini di Stitch. Il piccoletto blu si era anche vestito da Elvis per l’occasione, cantando sulle note di “A little conversation”; Lilo e Pleakley si erano occupati di contare i cugini, Nani e David si erano dati da fare assieme per mettere su il rinfresco.

Reuben, meglio noto ai più come Esperimento 625, si era preso una pausa dal suo impiego come cuoco dell’Armata Galattica e stupiva gli ospiti preparando panini con la stessa agilità di un bartender.

Lilo gli si avvicinò :

“Ciao Reuben, che fai ?”

“Ah, piccoletta, quanto tempo ! Niente, intrattengo la gente, ho anche imparato un nuovo panino quando ho fatto tappa in Italia, anzi un’isola lì vicino che chiamano Sardegna, credo.”

In mezzo alla folla c’era anche la banda di Mertle, la quale guardava altezzosa e schifata.

“Questa è una vera bomba : pane focaccia aperto a metà, un letto di pomodori e cipolla, tonno, acciughe, uova sode e rucola…Mmmh, che manca ? Ah già, c’è una salsa segreta che non sono riuscito ad replicare, ma va bene lo stesso. Chi vuole favorire ?”

“Bleaaaargh !!! Stai lontano da me con quella roba puzzolente !” Fece Mertle tappandosi il naso.

“Ma lo sai che sei proprio maleducata !!??”

“Semplicemente non tocco quella sbobba, a differenza di voi svitati !”

“Giàaaaa...” Risposero le sue amiche in coro.

Ovviamente, Lilo non ci vide più, e quello che avvenne dopo fu una gigantesca battaglia collettiva di lancio del cibo.

Quando  la festa terminò, fortunatamente con il divertimento di tutti, Lilo, Nani, David, Jumba e Pleakley ripulirono tutto da cima a fondo.
Lilo, una volta finito, notò che Stitch era come scomparso.

Si allontanò dalla zona della festa, e infine lo trovò seduto con aria pensierosa e moggia, ancora vestito da Elvis.

 Si sedette a fianco a lui, mettendogli una mano sulla spalla.

“Stitch ? Stai ancora pensando a Eggman, vero ?”

Lui annuì :

Ih…Stitch non crede Eggman sia cattivo…Stitch, confuso…Eggman voleva parlare.”

Poi tutt’e due si voltarono verso il mare, illuminato dalla luna.

“Hahaha, Piccolina ! 626 ! Cosa voi sta facendo tutti soli qui tristi ? Non vi è piaciuta festa ?”

Jumba giunse da loro e si sedette affianco a Lilo.

“No, non è nulla, Jumba. Stavamo ripensando a tutto ciò che sta succedendo in questi giorni : il Dr. Eggman a Kauai, gli Smeraldi del Caos, è tutto così fuori dal normale…per quanto normali si possano definire le cose qui ! Il punto è che lui e gli Smeraldi non dovrebbero neanche essere qui, vengono tutti da un videogioco !”

“Questo è vero. Ho analizzato resti di robot e Smeraldi di Caos : sono tutti veri, Lilo ! Come me, te, o 626. Anzi, Smeraldi di Caos emettono una potente sorgente di energia pulsante, sembra praticamente inesauribile ! E c’è di più : tutti campioni analizzati avevano una sorta di patina risultante da viaggio trans-dimensionale !”

“Che vuol dire ?”

“Heh ! Vuol dire che Dottor Uovo lì, ha usato effettivamente uno dispositivo per arrivare qui da noi. Pensa che si tratta di tecnologia ancora allo stadio primitivo persino per Federazione Galattica !!!”

Lilo rifletté un secondo.

“Ma tu saresti in grado di ricostruirla ? “

Lo scienziato alieno incrociò le braccia, pensando, poi diede la sua risposta :

“È molto difficile... Ma per uno Genio di Male come me, sarà una passeggiata…o quasi.”

Lilo sospirò, leggermente rincuorata, e tornò a rimirare il mare notturno con Stitch : Nani aveva avvertito Cobra Bubbles nel pomeriggio, e l’agente aveva promesso che sarebbero arrivati aiuti anche dalla Federazione Galattica, il prima possibile.

Ma le domande pressanti rimanevano…

Chi erano i mandanti di Eggman ? E quelli da salvare, erano gli stessi mandanti o qualcun altro ?

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Quella notte, Eggman passò il tempo nel hangar-officina a cercare di ri-assemblare i pezzi dell’Egg Emperor, mentre piagnucolava, depresso.

Non sapeva però che, a bordo, aveva ospiti : quando l’Egg Carrier calò la pompa di sentina per la dissalazione dell’acqua salata, Flotsam, Jetsam e i Demoni Ombra  ne approfittarono per introdursi nella nave e finalmente origliare le sue vere intenzioni.

Le loro viscide e flessuose presenze scivolarono tra le tubature, indisturbate e inosservate, passando da angoli bui a zone illuminate da lampade al neon di dubbia affidabilità.

Infine le due murene trovarono l’angolo perfetto per poterlo spiare :  il gomito di una tubatura di vetro.

Le Ombre si confusero invece tra una catasta di rottami e dei Badniks disattivati.

“Come farò…Come farò mai ! *sigh*sigh* sob* Gli Smeraldi ce li ha la bambina, i miei robot sono a pezzi, IO SONO A PEZZI !!!! La Lega non mi risparmierà per questo ! E Sonic ? Che ne sarà dei nostri giochi ???”

Poi nella sala sopraggiunse il solito impertinente Orbot :

“Sta di nuovo farneticando, Signore ? Secondo i miei circuiti, lei potrebbe essersi beccato una qualche forma rara di virus tropicale che agisce sul sistema ner…”

“GRRRRRARGGGH !!!!! ZITTO !!!! Ohhh...E pensare che avevo intrapreso questo piano con tanto entusiasmo, e invece…”

“A quale si riferisce ?”

Eggman lo guardò all’inizio seccato, poi fece un respiro profondo e si avvicinò con la sedia hover.

“Tutto questo lo abbiamo fatto perché sono almeno 5 anni che Sonic non ha più un gioco decente."

La testa di Orbot ruotò ad alta velocità, e si scagliò addosso al suo creatore.

"NEANCHE UN GIOCO DECENTE IN CINQUE ANNI ?! Dottore, si rende conto delle castronerie che spara ?!! Certo, Sonic Unleashed è stato per alcune piccole cosuccie una falsa partenza, ma definire gli ultimi tre dei flop ?! Lei da' veramente i numeri !!!" Lo sgridò il robot.

"Beh, nonostante i suoi problemi Unleashed è piaciuto ad un po' di gente, e anche Colors e Generations sono molto...GAAAHHH ! CHI VOGLIO PRENDERE IN GIRO ?! Quei due giochi hanno la profondità e l'epicità di trama di una puntata dei Teletubbies ! Ma i giocatori sono ciechi, perché finché il gameplay è figo a loro va bene anche se gli propiniamo Super Sonic Galaxy, a questo punto. Stiamo attaccando il mondo reale solo perché questo è l’unico piano che mi viene in mente in questo orribile periodo…” Disse calmo e rassegnato.  

“Intende, prendere il controllo di Chernabog e degli esperimenti alieni ?”

“Non ti ho programmato per farmi domande pleonastiche !” ringhiò seccato contro il robot.

Eggman sbuffò ancora.

“In fondo non ho più nulla da perdere; i miei amici ai Cattivi Anonimi sono messi meglio di me : M.Bison e Zangief hanno un nuovo gioco per console d’ultima generazione, Sub-Zero e Shao Khan lo stesso e poi vivono di rendita dal retrogaming, Bowser ha sempre nuovi giochi sfornati tre volte all’anno come minimo, e Ralph…”

Qui fece una pausa, stringendosi l’attaccatura del naso, per la frustrazione e lo sforzo di ricordare, prima di riprendere con un respiro profondo.

“…Ralph è diventato il Cattivo che ogni videogioco vorrebbe : una settimana fa aveva detto che non voleva più fare il Cattivo, ora invece lo acclamano come salvatore ed eroe della sala giochi di Litwak. E lo è veramente. Ha dato onore al titolo di Cattivo. Ha fermato tutti quegli Scarafoidi da solo, e anche Turbo ! Adesso non si lamenta più del suo ruolo, e lo fa con così tanta passione…”

Orbot gli mise una mano sulla spalla.

“Signore, anche lei è un grande Cattivo ! Nonostante le battute che le faccio sempre alle spalle, io lo penso veramente !”

Eggman si voltò.

“Io ? Goffaggine e tanti robot. Una volta forse lo ero, ora guardami, sono solo un pagliaccio che da’ la caccia ad un riccio, senza neanche più un motivo, sempre se c’è mai stato. Sonic fa ancora l’icona, ma la sua speranza nel futuro della nostra serie di giochi è vana, È VANA TI DICO !!!” Tirò un calcio ad un rottame.

Orbot si stufò di vedere il suo padrone in quelle condizioni e, per la prima volta, gli tirò uno scapellotto sulla nuca.

"ORA LA SMETTA ! Noi siamo un'istuzione, Dottore. Lei e Sonic siete delle istituzioni ! Mai abbandonare la speranza e nemmeno piangersi addosso ! Adesso, si riprenda e vada a fare quello che sa fare meglio !"

“Ma...Io…non me la sento più di trattare quella bambina e il suo cane come Sonic ! Si, questo è il mio personaggio, ma non posso mica dirle che nei videogiochi i Cattivi interpretano solo i loro personaggi, e che in realtà anche loro cercano amici…"

Fece una breve pausa in silenzio, mentre ora tutt'e due gli aiutanti robot ed un gruppetto di Badnik lo guardavano ansiosi; infine, rialzò lo sguardo occhialuto con un'espressione di pura e seria determinazione.

"Domani mattina attaccheremo la sua casa, prendiamo Stitch e gli Smeraldi, torniamo dai Cattivi Disney, e facciamola finita…Spero solo che questo piano non abbia più altri intoppi…”

Detto questo, Eggman si alzò e si diresse a passo deciso in una sala adiacente al hangar.

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Dal suo antro sommerso, Ursula aveva visto il monologo grazie alla visione a distanza dei suoi lacchè, e aveva un’espressione disgustata dopo ciò che aveva ascoltato.

“Bel lavoro, ragazzi ! Lo sapevo che era una talpa, fin dal primo momento che l’ho visto !! Bahhh, patetico sentimentale imbroglione !!! Ma chi si crede di essere per ingannare noi !? E non è nemmeno un vero Cattivo !!!”

Ursula guizzò fuori dal suo giaciglio conchiglia, con delle ampolle sotto braccio, le scagliò nel calderone, e in un vortice verdazzurro, Flotsam e Jetsam vennero catapultati di nuovo nell’antro.

Ursula digrignava i denti, muovendosi avanti e indietro.

“Argh ! Malefica mi farebbe scannare se sapesse che ho agito senza la sua esplicita approvazione, dobbiamo per forza temporeggiare ! Mi fa venire l’urticaria !  Avanti, piccini, andiamo a riferirle cosa abbiamo visto !”

La Strega del mare si sistemò velocemente i capelli, si mise il rossetto, si incipriò con la polvere di cozza il neo, e nuotò via verso la sala del trono del capo.

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Facilier osservava attentamente le sue Ombre : mentre alcune mimavano Eggman che parlava col robot, un’altra si trasformava nelle immagini di ciò che diceva, come un fumetto.

L’espressione dell’Uomo Ombra passò gradualmente da sorpreso con gli occhi sbarrati e bocca aperta a contrariato con sguardo ostile e smorfia di disprezzo.

Si voltò, schioccò le dita, e si diresse verso l’uscita seguito da quelle presenze spettrali.

Appena giunse nel corridoio, incrociò la Strega del Mare con una grossa bolla d’acqua nella mano sinistra, contenente le sue murene.

Facilier si sistemò la giacca e il cappello, e si appoggiò contro il muro con posa da teppistello di strada, gingillandosi le carte tra le mani.

Appena Ursula passò di lì, la chiamò :

“Che fai tutta sola in giro a quest’ora ?”

Lei si voltò, affatto turbata :

“Facy, che sorpresa ! Heheheh ! Hai saputo di Eggman ?”

“Ho saputo ! Ho saputo, chère ! Non solo ci voleva sfruttare ma se n’è approfittato di noi. Eppure poteva avere del potenziale !”

La Strega del Mare si avvicinò a lui, serpeggiando i tentacoli attorno a lui.

“È proprio vero che non ci sono più gli uomini e, soprattutto, i Cattivi di una volta, allora. Ti dispiace accompagnarmi ? Ti prego, sono solo una signora sciupata e denutrita che non ne può più di questo orribile presente !”

L’ ombra di Facilier schiaffò via i tentacoli, rifiutando le avances.

“Non ti ricordavo così poetica, sembra quasi che ci stessi provando ! Ma da gentiluomo, non posso rifiutare la richiesta di una signora di una certa stazza !” Rispose ironico.

Ursula lo fulminò con lo sguardo, ma lui alzò le mani, tranquillo e sorridente, in segno di scusa.

“Senza offesa ! È solo un doppio senso !”

Lei sorrise e si diressero da Malefica.

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La Signora di Ogni Male ascoltò per filo e per segno i fatti; infine, si alzò, silenziosa e corrucciata, avanzò lenta e costante tra i due sottoposti, il suo corvo famiglio la scrutava con aria interrogativa dal trono.

Scese le scale piano, fino a fermarsi al piano terra, stringeva con visibile nervosismo lo scettro, quasi stesse reprimendo l’ira.

Ursula e Facilier deglutirono tesi, il che fece sadicamente piacere a Diablo.

“Lasciatelo fare, in fondo, adesso, sta compiendo la sua missione. Saranno Yzma e Magò a dargli filo da torcere, per quanto inette siano.

Non dimentichiamoci però della bambina e del suo cagnolino alieno. Il tempo ci dirà come continuare, amici miei.” Disse loro senza neanche voltarsi, mentre quelli restavano a guardare ammutoliti.

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Dall’altra parte di Kauai, nel cuore della notte, Yzma e Magò si erano accampate, ma solo la strega Inca dormiva nella tenda.

L’altra era fuori, che giocava al suo solito solitario, con solo una lampada ad olio ad illuminarla.

Ma, a differenza delle altre volte, Magò non riusciva neanche a risolvere la partita : disponeva le carte in un modo, poi in un altro, poi le riallineava nel mazzo, per poi ri-disfarle.

Si preparava ad una mossa, poi lasciava perdere.

“Uffa, accidenti a queste corna !! Sono qui da ore, e ancora non sono riuscita a risolvere la partita…” Disse osservando ora un casetta di carte, costruita inconsapevolmente.

Poi dal fastidio, la strega inglese ebbe una realizzazione improvvisa e corse nella tenda a svegliare Yzma.

“Sveglia, Yzma !!! Ho avuto un’idea geniale !!!”

La cariatide Inca si drizzò dal letto, senza parrucca (quindi pelata), con la maschera di bellezza e i cetrioli sugli occhi.

“Che c’è ?!”

Magò rimase sorpresa, ma non più di tanto.

“Guarda che ho ucciso per molto meno !!!” ringhiò, mentre le cascavano le fette di cetrioli dagli occhi.

Magò sorrise con atteggiamento di sfida.

“Così tu credi di farmi paura, vero, Yzmina ?? Vuoi vedere che ti batto ?!”

In un secondo, Magò si coprì il volto con i capelli a mo’ di tenda, per poi scoprirsi e mostrare un grugno di porco.

“AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHRGH !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” fu la semplice reazione di Yzma.

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Il mattino seguente, dopo una ricerca sull’elenco telefonico…

“Allora ricordati, Magò : io sono la preside Amzy, quindi parlo solo io, tu sei Miss Mim, la segretaria scema e muta che sta lì solo per bella presenza. Tutto chiaro ?”

Yzma si era messa un tailleur viola, tenuto alla vita da una cintura a fascia, un paio di occhialetti da segretaria, e una parrucca grigia raccolta con un chignon.

Magò invece era vestita come le studentesse degli anime giapponesi, nella sua forma di bella donna.

Yzma suonò il campanello di casa Pelekai, attendendo risposta.

Alla porta aprì una ragazza ventenne, di carnagione scura, capelli lisci, e lineamenti isolani.

“Salve, come posso aiutarla ?”

“Buongiorno, sono la preside Amzy dell’Accademia Imperiale Amzy dello stato del Perù, e questa è la mia segretaria, Miss Mim. È lei la signorina Lilo Pelekai ?” Disse Yzma melensa, col sorriso più smagliante possibile.

Nani scosse la testa :

“No, veramente io sono la sorella, comunque l’avverto che noi non siamo interessate a nessuna offerta, e poi io sono in ritardo per un appuntamento, la saluto…” tagliò corto, facendosi largo educatamente, scendendo giù per le scale.

Yzma stava per replicare, ma fu interrotta da una voce maschile molto acuta :

“Salve, sono la zia Pleakley. Può chiedere informazioni a me, se non si offende !”

Alla porta si presentò una figura bizzarra, vestita da donna, con parrucca, ciglia finte su di un unico occhio, affiancata da una bambina di 8-9 anni vestita con una magliettona verde con motivo a ibiscus bianchi, accompagnata da uno strano cane blu.

Yzma lo squadrò stranita, poi riprese col sorriso di prima :

“Salve, è lei la…il… tutore, tutrice de…”

“Veramente sono solo la zia, mi dica, non si metta peli sulla lingua, cara !”

“Ma certo ! Sentite, noi siamo qui per una spedizione di geologia; abbiamo sentito che i leggendari Smeraldi del Caos, appartenuti all’imperatore Tupac Amaru, si trovano qui a Kauai. Perciò mi chiedevo…cioè, CI chiedevamo, se voi li aveste avvistati nei paraggi.”

Pleakley, Lilo e Stitch si scambiarono sguardi complici, sapendo che qui puzzava qualcosa.

“E che cosa vorreste farci con questi Smeraldi ?” Chiese la bambina.

“Oh, nulla, tesorino, dobbiamo solo analizzarli e portarli per un’esposizione allo Smithsonian Institute ! Come premio, puoi ricevere una borsa di studio nella nostra prestigiosa Accademia !”

“Lo sapeva che gli Smeraldi del Caos vengono da un videogioco ?”

“Ah, si, ma è stato ripreso tutto dalla leggenda del tesoro di Tupac Amaru…”

“Senta, a noi non interessano le sue offerte, e non mi sembra neanche così competente nel suo lavoro. A mai più rivederci ! Ah !” Tagliò corto Pleakley, con tono altezzoso.

“Ma veramente io…”

*SLAM*

Le chiusero in faccia la porta.

Yzma ringhiò, divenendo rossa di rabbia, mentre Magò riprese le sue normali sembianze.

La vecchia striminzita si rivoltò il tailleur, che rimase però incastrato a metà.

“Argh…Perfetto, questo era il più BEL mantello di raso che avevo !!!”

Infine si rivestì con i suoi soliti abiti imperiali, con tanto di parrucca e gorgiera, e bussò nervosamente alla porta.

Lilo riaprì :

“Signora Amzy, perché si è vestita come la moglie di Frankenstein ? E chi è quella vecchietta al posto di Miss Mim ?”

“Tu hai preso un grosso granchio, mocciosa ! Io sono Yzma, futura imperatrice degli Inca, strega, pozionista e scienziata !!”

“Ed io sono la meravigliosa Maga Magò !”

“Sta zitta, tu !!! E se non vuoi che la tua casa venga rasa al suolo, ti conviene consegn…”

*SLAM*

Lilo sbatté la porta e corse a chiamare Stitch, Jumba e Pleakley.

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In salotto …

Lilo : “Okay, il piano è questo : io e Stitch andiamo ad aprire alla porta; Pleakley, tu attiva l’Antifurto Galattico; e Jumba, tieniti pronto con il fucile al plasma.”

Stitch : “Va bene !”

Jumba : “Il fucile è già come pronto !”

Pleakley : “Speriamo che non trovino il generatore !”

Yzma (da fuori) : “E va bene !!! Consegnateci i gioielli magici e il botolo blu, e noi vi raderemo al suolo la casa !!!!”

Magò : “Anche se l’idea mi alletta, non avresti dovuto dire «o» ?”

Yzma : “Grrargh !!! CONSEGNATECI I GIOIELLI MAGICI E IL BOTOLO BLU, O NOI VI RADEREMO AL SUOLO LA CASA !!!!”

Lilo : “Prima decidi quale congiunzione vuoi utilizzare, poi, forse, ne parleremo !”

Yzma : “D’ohhh….Ora basta ! Magò, passiamo al piano C !!!”

Magò : “Piano C ? E da quando ci siamo arrivate ??”

Yzma : “Non discutere e trasformati invece !!!!”

Lilo : “Presto ! Ognuno ai propri posti !!”



Magò si trasformò immediatamente in drago, e scagliò una vampata di fuoco concentrata : con sua sorpresa, la casa era avviluppata da uno scudo deflettore.

Insistette, ma la bolla d’energia faceva scivolare via le fiamme.

Yzma si schiaffò la fronte per l’imbarazzo, poi andò al generatore e staccò la presa.

“Trasformati in qualcosa di più piccolo e tendigli un agguato dall’altra parte. Io passo per l’ingresso principale !”

Magò fece segno di OK e si rimpicciolì in un coccodrillo.

Yzma invece si armò con due fiale di pozione e sfondò la porta con un calcio.

Lilo e Stitch la stavano già aspettando dall’altra parte.

“Allora, da chi di voi due devo incominciare ? Poco importa…”

Stitch scansò Lilo dall’altra parte, mentre Yzma lanciava le fiale di pozione una dopo l’altra.

Stitch ne evitò alcune, che esplosero in nubi viola, mentre l’ultima la rilanciò alla mittente .

Yzma rimase di stucco mentre veniva investita dalla nube chimica del suo stesso intruglio.

Nell’altra stanza, Jumba stava sparando a tutto spiano contro una famelica Magò coccodrillo, mentre Pleakley gli stava nascosto alle spalle.
Le palle di plasma verdi, combinate alle codate di Magò fecero i loro danni sul mobilio e le pareti.

Magò si scagliò addosso a Jumba, che fu costretto a sbarrarle le mascelle con il fucile al plasma.

“Mollalo subito, bestiaccia !!! Questo è uno marchingegno sensibile !!!”

“Anche io sarei piuttosto sensibile ai morsi di coccodrillo !!!!”

“Non ti preoccupa, mono occhio. La situazione è sotto controllo !”



Nel corridoio, la nebbia viola si diradò : ora Yzma aveva assunto le sembianze di una tigre dai denti a sciabola viola, con gli occhi verdi.
Lilo e Stitch la guardarono ammutoliti.

Lei invece fece un balzo, puntando su Stitch.

Il piccolo alieno, però, vide con la coda dell’occhio la colluttazione con Magò nell’altra stanza; afferrò al volo Yzma e la lanciò contro Magò, facendole volare dalla finestra.

“Bene fatto, 626 !” fece Jumba, facendo anche il gesto di OK.

Ma un rumore di legno sfracellato fece gelare loro il sangue : Magò, trasformatasi in rinoceronte, aveva aperto un varco nel muro e rovesciato altri mobili.

Yzma si ripresentò dietro di lei, di nuovo in forma umana, con un’altra fiala in mano.

“Arrendetevi, è la vostra ultima possibilità !”

Detto questo, trangugiò l’intruglio e prese le sembianze di un enorme cobra viola.

“Ah-hahahahahah !!!! Le vostre ultime richieste ?”

*20 secondi dopo*

Magò era piantata al pavimento per il corno, a testa in giù, mentre Yzma era stata usata per legarle ben strette.

“Ottimo lavoro, Stitch ! Anche voi, complimenti !” Esclamò entusiasta Lilo.

Pleakley invece non sembrava condividere lo stesso entusiasmo, guardando il soqquadro che si era prodotto.

“Si, ma ora chi lo racconta questo disastro a Nani ?”

“Non ti preoccupa, Genio di Male qui rimetterà tutto a posto !”

Ironicamente, dopo che Jumba finì la frase, ci fu una tremenda deflagrazione che devastò il soggiorno, buttandoli tutti a terra.

“Ho hohoho hahaha !!!!! Scacco matto, babbei ! Oh.. E grazie per esservi occupati della concorrenza ! Non sopportavo neanch’io quelle due arpie !”

Eggman, dall’alto della sua Egg Mobile, accompagnato dall’Egg Dragoon, troneggiava osservando la devastazione causata dal grande robot rosso.

“Hey, tu ! Come ti permetti usurpare mio posto di Genio di Male !” Lo additò Jumba.

“Amici, siete troppo tesi…Perché non raffreddiamo un po’ la situazione ? Procedi !”

L’Egg Dragoon alzò il suo cannone a canne rotanti e scagliò una palla di ghiaccio, che congelò all’istante Lilo, Jumba e Pleakley.

Prima che Stitch potesse reagire, una bolla di vetro infrangibile lo intrappolò, mentre l’altra metà di essa avviluppò gli Smeraldi, rinchiudendoli con lui.

“È stato un piacere fare affari con voi, ma ho un volo da prendere, perciò…Vi saluto !!! Per sempre !!!! Ho-ho-ho-ho-ho !!!!”

“LILOOOOOOO !!!!!!!! NAGAAAAAAAAAAAAAAAAA !!!!!!” Gridò Stitch dalla sua prigione, mentre Eggman e il suo robot prendevano quota, lasciandosi dietro la casa devastata.

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Zam...Zam...ZAAAAAAAAAAM !!!!! Cliffhanger !

Continua nell'ultimo capitolo dell'Arco 1.

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Capitolo 9
*** [FINALE Arco I] Capitolo VIII : Eggman Strapazzato pt.1 ***


 Author's note :

Ladies and gentlemen...LET'S GET READY TO RUMBLE !!!

Ebbene si, siamo giunti al termine di questo preludio alla vendetta dei Cattivi Disney, e il Dottor Nik sarà presto radiato dalla Lega. Ma prima, vediamo come si sistemeranno le cose alle Hawaii...
Tornando coi piedi per terra, sono ultra-contento di aver terminato questa parte, perché (ad essere sinceri) non vedevo l'ora di levarmi dai cosiddetti Lilo e Stitch, e tornare ai cari beneamati, o forse beneodiati, Cattivi : sul serio, queste parti con Lilo e Stitch non sono state facili da né scrivere né da rendere, perciò se doveste trovare questa battaglia finale debole o scontata , non mi stupirebbe. Ho deciso di prendere un po' di elementi anche da film vari, e vi assicuro che ne metterò molti negli archi prossimi, lascio a voi riconoscere e indovinare...

Il titolo dice p(ar)t(e) 1 proprio perché questo non è il vero finale...

Ciance a parte, buona lettura !

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Mentre Lilo & Co. fissavano inermi, nella loro prigione di ghiaccio, Eggman che spariva in lontananza, dalla strada si sentì il rombo di una supercar.

L’auto apparteneva all’enigmatico, ma benigno, agente Cobra Bubbles.

Quasi in contemporanea, anche Nani e David giunsero lì a piedi, dopo una corsa a perdifiato per strada.

“Oh no….LILO !!!!!” Gridò la ragazza.

I tre corsero fino alla casa semidistrutta, fino al soggiorno : Lilo, Jumba e Pleakley erano coperti da uno spesso strato di ghiaccio, ma sembravano ancora dare segni di vita.

“Vado a prendere l’asciugacapelli !!” Intervenne David.

Dopo che il ghiaccio fu sciolto, i tre spiegarono cos’era accaduto e cosa fosse capitato a Stitch.

“E queste megere che vi hanno attaccato, dove stanno ora ?” Chiese imperturbabile Cobra.

“Sono inoffensive, per il momento !”

“Capisco…Allora so’ di aver agito giustamente.”

“Agito come ?”

“Ho avvertito ieri notte la Presidentessa : lei e l’Armata Galattica dovrebbero arrivare in orario entro stamane.”

“Un momento ! Ma Gantu non era in ferie ?” Chiese un po’ perplessa Nani.

“La Presidentessa può prendere de facto il ruolo di Capitano dell’Armata, quando quest’ultimo non è presente. E ora, – continuò Cobra, sistemandosi gli occhiali neri – vi spiego come possiamo agire noi, nel frattempo…”

Il gruppo si riunì fuori dall’abitazione, in cerchio.

“Allora, Jumba e Pleakley, radunate quanti più esperimenti possibile e preparate la vostra nave al decollo, vi riunirete alla flotta Galattica appena arriverà…”

“Hai sentito, mono occhio ? Io scaldo motori, tu ti occupa di chiamare esperimenti.”

“Perché io ?”

Dopodiché i due si allontanarono in direzioni diverse.

“Nani e David, voi trovate un luogo sicuro, al massimo potete avvertirci se avvistate qualcosa di Eggman, i suoi robot, la sua nave...”

“Chiarissimo !” Rispose la ragazza.

Infine l’omone afroamericano si abbassò per parlare a tu per tu con Lilo.

“Quanto a te, signorina…Tu verrai con me. Seguimi.” Disse mantenendo il suo solito tono distante.

Giunti in strada…

“Cobra, dov’è la tua auto di servizio ?”

“Non sono venuto in Cadillac, oggi. Fino all’arrivo dei rinforzi, noi saremo la prima linea, con questo gioiellino.” Disse indicando la coupé sportiva grigio metallizzata.

“Questa è un’Aston Martin Vanquish, Lilo. Apparteneva ad un mio collega nei Servizi  Segreti Britannici. Ed è ben più di una semplice supercar : – aprì la portiera e, dopo aver premuto un bottone, la plancia si riconfigurò con uno schermo e miriadi di bottoni – la carrozzeria, lo chassis e i vetri sono completamente blindati, lo schermo del navigatore è collegato ad una satellite spia, ed è dotato anche di radar e GPS. È armata con quattro lanciamissili a corto raggio nascosti nel muso, due mitragliatrici fisse, e due a puntamento automatico. Sotto i copertoni, sono celati dei chiodi per maggior presa sui terreni impervi, e al centro dei raggi della ruota, sotto allo stemma, ci sta un laser. Il mio collega ha detto che era dotata anche di una sorta di sistema di camuffamento adattivo, praticamente era in grado di diventare invisibile, ma mi sembra che si sia guastato o che l’abbiano disattivato.”

“Woooooooow !”

I due si sedettero a bordo e si allacciarono le cinture.

“Lilo, un’ultima cosa : questo è il bottone per l’espulsione del sedile del passeggero, se dovesse capitarmi qualcosa o se l’auto diventa vulnerabile, non perdere tempo e premilo. Ok ?”
“Ricevuto !”

“Bene, tieniti forte ! Sarà un viaggio movimentato !”

E la Vanquish sfrecciò a tutta velocità, direzione nordest dell’isola.

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Nel frattempo, nel boschetto lì vicino, Yzma e Magò avevano ripreso i sensi e si erano slegate. Entrambe ripresero le loro sembianze originali.

“Ohhh, la mia testa…Ehhh ?!  Magò ! MAGÒ !!! Presto, rinvieni !!!! Eggman ci ha portato via il malloppo !!!!”

“Ohhhh…Sei tu, Yzmina ? Perché non ci riposiamo qui e facciamo un giochetto ?” Propose Magò, stordita.

Yzma ringhiò, paonazza, e scosse l’altra.

“Finiscila con le pagliacciate, una buona volta ! Eggman ha attaccato la casa, e si è portato via il botolo alieno e gli Smeraldi; dobbiamo intercettarlo e distruggergli tutto il suo arsenale !!! Pensaci, era ciò che VOLEVAMO e DOVEVAMO fare fin dal principio !”

Magò si grattò il mento, rimuginando.

“Ebbene ???”

“Va bene ! Andiamo a fermarlo, così Malefica ci darà un premio !”

E poi stettero là, a fissarsi l’una impaziente e l’altra soddisfatta della sua frase.

L’espressione di Yzma cambiò subito.

“Ripeto : EBBENE ???!!!!!”

“Oh !!! Ma certo !!!”

Magò si trasformò nuovamente in drago, Yzma le salì in groppa, e poi spiccarono il volo.

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Eggman sfrecciava nel cielo ancora albeggiante, scortato dall’Egg Dragoon, in direzione del Waimea Canyon.

Il povero Stitch stava rinchiuso in una bolla di vetro infrangibile attaccata all’Egg Mobile grazie ad un braccio meccanico, assieme agli  Smeraldi del Caos.

Ma non per questo aveva perso il suo spirito combattivo.

AKA BOOCHA !!! PATOOBA PATOOTIE PATOOKIEEEEEEE !!!!! MEEGA NALA KWEESTA YUUGAAAAAA !!!!!! (Lasciami andare !!! Stupido pelatone sederone !!!!! Io ti distruggo !!!!!)”

Eggman inarcò un sopracciglio e, dopo aver letto la traduzione, replicò :

“Strilla e minacciami quanto ti pare ! Quel vetro è in grado di sopportare forze 4000 volte più grandi te, 1000 in più di quanto tu possa spostarne ! Ah ha ha ha !!!”

Yu porma dissy !

“Hey, non permetterti di nominare così mia madre… Eh ???”

La plancia della navicella si illuminò, seguito da una fastidiosa sirena : il radar mostrava un grande numero di navicelle che arrivavano dallo spazio, dirette a Kauai.

L’Armata Galattica.

“Maledizione ! Non mi aspettavo che arrivassero così presto !! Beh, tanto vale chiamare gli ultimi resti della cavalleria… Egg Devil Ray ed Egg Cauldron, a rapporto alla mia stessa posizione ! SUBITO !!!”

Presto il convoglio di Eggman si espanse : il primo era un robot a forma di pesce, rivestito di lamiera verdazzurra, con una cabina di pilotaggio sulla testa (pilotata da mini robot), due bracci con cannoni al di sotto di essa, e due cannoni a fascio laser concentrato che levitavano lateralmente ai due lati del robot principale.

L’altro sembrava per l’appunto un calderone, che volava per mezzo di ali a forma di remi, e l’unica particolarità di questa fortezza volante, grande poco più del “defunto” Egg Genesis, era un grande portello da cui uscivano Badniks.

“Tenete occupati quegli alieni impiccioni ! Non devono avvicinarsi alla nave madre, né a me o al mio carico !!” Ordinò il dottore, sfrecciando via seguito solo dall’Egg Dragoon.

Stitch, nel frattempo,  aveva tentato di scalfire con gli artigli di tutt’e quattro le braccia, più gli aculei dorsali retrattili, la prigione infrangibile.

Invano.

Ah, choota !

Per la frustrazione, scagliò uno Smeraldo contro il vetro :

Con sua meraviglia, il brillante magico aveva scalfitto il vetro, dando così a Stitch un’intuizione geniale…

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L’Aston Martin procedeva a 120 all’ora sui primi tratti tortuosi della State Highway 550, lasciandosi dietro i centri abitati; Cobra, per evitare di perdere tempo, prendeva le curve più tortuose facendo drifting ora a destra, ora a sinistra.

Lilo, seduta sul lato passeggero, scrutava lo schermo satellitare : esso mostrava una grande forma oblunga nel Waimea Canyon, due figure più piccole ci si dirigevano, mentre altre due ci si allontanavano.

“Eggman sta mandando altri robot nella nostra direzione !”

“E noi li accoglieremo a braccia aperte. Tieniti forte !”

Cobra accelerò, mentre dalla collina arrivarono la prima dozzina di Badniks, già armati con mitra, missili e cannoni laser.

Cobra fece fare un testacoda controllato alla macchina lungo un rettilineo in salita; questo sorprese alcuni dei robot, che, senza alcun motivo, si schiantarono sulla collina.


“Parlando di macinini sgangherati…” Commentò sarcastico Cobra, facendo ridacchiare Lilo.

L’agente premette tre bottoni contemporaneamente : la calandra dell’auto si sollevò, rivelando i lanciamissili e le mitragliatrici fisse.

Premette altri due bottoni.

Due missili dai tubi più esterni raggiunsero un primo paio di robot, poi partirono quelli dei lanciamissili centrali, distruggendo il gruppetto immediatamente dietro.

Lilo allungò la mano e premette il bottone delle mitragliatrici fisse, abbattendo dei missili nemici in arrivo e i Badniks che li avevano lanciati.

Cobra le tirò una breve occhiataccia, che si rivelò finta, visto che quando rimise gli occhi sulla strada, sorrideva.

“Non male, davvero !”

Tirò il freno a mano e l’auto si riposizionò nella giusta traiettoria, a tutta velocità, su per la collina.

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Stitch, all’insaputa di Eggman, nel frattempo, aveva preso quattro Smeraldi per mano e cercava di praticare un taglio circolare al di sotto della sfera di vetro.

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Ora la coupé procedeva su di un altopiano, con panorama a 360° gradi, da una parte sull’isola, dall’altra sul Oceano.

Davanti a loro, due Badniks armati di cannoni laser sparavano raggi concentrati, distruggendo l’asfalto.

Cobra attivò le mitragliatrici mobili, celate sotto due prese d’aria sul cofano : queste presero la mira automaticamente, e abbatterono i robot in due brevi raffiche.

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Il piano di Stitch stava avendo successo : il vetro, sotto il suo peso e quello degli Smeraldi, cominciava a cedere.

Sentì però un altro sibilo, che proveniva da più in alto; alzò gli occhi e vide finalmente i rinforzi : il GCR 9000, la grande nave ammiraglia rossa della Federazione, ed una flotta di navette di pattuglia blu scendevano dal cielo tutte disposte già in formazione di battaglia.

Eggman se ne accorse :

“*gasp*Come possono essere già qui ?!! INIZIARE MANOVRE DI DECOLLO, SUBITO !!!!! SUBITO !!!!!”

Gli Egg Mobile e Dragoon accelerarono con vistose fiammate blu, in direzione di Kalalau Beach.

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Il duo sulla Vanquish si trovava ora nei tratti boscosi, dove, a tratti, si possono casualmente incontrare piazzuole di transito per mirare la vastità del canyon sottostante.

Cobra  fece mettere di traverso l’auto, e abbatté altri quattro Badniks con i laser sotto ai cerchioni.

Poi la strada si fece più stretta e tortuosa, e allora attivò le gomme chiodate, per mantenere un assetto stabile.

Mentre avanzavano senza più intoppi, Lilo adocchiò con la coda dell’occhio qualcosa.

“Cobra, fermati !”

L’agente si fermò in una piazzuola panoramica sopra l’immenso strapiombo verde dove era situata Kalalau Beach : il convoglio di Eggman stava sorvolando lo spazio aereo e Stitch, in quel momento esatto, era riuscito a violare la sua prigione, precipitando però nel vuoto con gli Smeraldi.

“Devo raggiungerlo, Cobra !!! Fai retromarcia e prendi la rincorsa, mi è venuta un’idea !”

“No ! È troppo pericoloso, Lilo ! Non posso lasciartelo fare !!”

Lilo lo fissò con sguardo triste implorevole.

“Non può funzionare.” Commentò Cobra, piatto.

“Lo sguardo triste o il mio piano ?”

“Lo sguardo triste… Ma anche se te lo sto permettendo, non lo deve sapere nessuno !”

“Promesso !”

Cobra fece retromarcia per un centinaio di metri, poi si lanciò a tutta velocità.

Quando frenò, premette il bottone del sedile eiettabile, lanciando Lilo nello strapiombo.

Il sedile raggiunse Stitch, permettendo a Lilo di afferrarlo al volo.

“Lilo ! Tu hai salvato Stitch !”

“Non ero ancora riuscita a ricambiare il favore !” Disse lei riferendosi alle vicende del loro primo incontro.

I due amici si si abbracciarono forte, mentre il paracadute automatico frenò la caduta, facendo veleggiare il sedile fino alla spiaggia.

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Pochi minuti dopo, sulla spiaggia desolata erano atterrate la nave di Jumba ed una navetta scesa dal GCR 9000. In cielo, le navette di pattuglia svolazzavano da tutte le parti, alcune convergevano verso l’isola, altre volavano sul mare.

Dalla rampa della nave di Jumba scesero Jumba e Pleakley seguiti da Reuben, Angel e Sparky.

“Hey cugino ! Ci rivediamo !” Salutò Reuben/625.

Boojiboo !!! (Tesoro !!!)” Esclamò la creatura simile a Stitch rosa.

Angel e Stitch corsero ad abbracciarsi, ma furono interrotti da un altro sibilo di rampa :

La Presidentessa della Federazione Galattica, trascinando il suo abito nero orlato d’oro, scese fra di loro, solenne ma amichevole, accompagnata da due guardie rettiliane in tuta bianca.
“Aloha, miei agenti !”

“Aloha !” Risposero Lilo e Stitch.

“Dal resoconto fornitomi dall’agente Cobra Bubbles, questo individuo, Eggman, risulta molto pericoloso e dotato di una tecnologia paragonabile alla nostra. Per questo, ho deciso che anche voi, Lilo e Stitch, parteciperete in prima linea alla sua cattura, con questo….”

E da un vano della navetta, si mostrò linda e pronta, una navetta rossa identica a quella che Stitch utilizzò per raggiungere la Terra, unica differenza era la presenza di due posti.
“Woooah !!!” Fecero in coro i due.

“Dottor Jumba, anche lei dovrebbe mostrare qualcosa a Stitch !”

Il grosso alieno quattr’occhi stava in piedi, imbambolato.

Pleakley gli diede una gomitata per svegliarlo dal trance.

“Come ? Oh, si ! 626, ho ricostruito e riprogettato tua tuta di battaglia : completamente antiproiettile, ignifuga, e calza come uno guanto. E possiede quattro pistole al plasma sovrapotenziate di dotazione !”

Passò a Stitch una tuta arancione con quattro braccia, il quale corse a infilarsela dietro la rampa.

“Ta – dah !!!”

Ma tutta questa contentezza venne interrotta da delle fragorose esplosioni nel cielo, e da un rombo di turbine e razzi provenienti da dietro le falesie :

L’immensa nave spaziale rossa e grigia emerse a passo lento ma costante, spinta dai propulsori a razzo, proiettando la sua ombra minacciosa sulla spiaggia.

L’Egg Carrier rallentò mentre prendeva posizione al di sopra dell’oceano.

“Okay…questa si che è una visione inquietante…METTIAMOCI AL RIPAROOO !!!!” Strillò Pleakley, correndo dentro all’astronave di Jumba, mentre lo scienziato stesso e gli esperimenti lo seguivano.

“Mayday !!! Mayday !!!! Ho entrambi i motori fuori uso *bzzz*-on so’ per*bzz*-anto ancora posso*bzzzzzzz*” Gridò una voce terrorizzata dall’interfono del GCR 9000.

“Rispondi, pilota : qual è la situazione attuale ??” Chiese subito la Presidentessa.

“*bzzzzzz* Sono solo due *bzz*-i ma ci stanno decimando !!!! ARGHHHHHHHHHHH !!!!!!*bzzzzzzzzzzz*” La trasmissione fu interrotta dalle statiche e si udì pure un’esplosione  nel cielo.

“Presto !!! Tutti ai posti di combattimento !!! MUOVERSI ! MUOVERSI !!!” Ordinò la Presidentessa, rompendo la sua proverbiale flemma.

Tutti corsero alle loro rispettive astronavi, compresi Lilo e Stitch, che presero i comandi della navetta rossa : questa si sollevò lentamente da terra, e poi accelerò in cielo unendosi allo stormo di navette blu.

“Lilo, noi attacchiamo la nave madre di Eggman; voi occupatevi delle navi da battaglia secondarie, poi raggiungeteci ! Pleakley, passo e chiudo !”

“Forza, Stitch ! È tempo di un’altra demolizione di robot !!”

“Ah-hahahahah !!! Ih !

La navetta e lo stormo entrarono in contatto con Egg Devil Ray e Cauldron : il grande pesce robot si girò e i due cannoni laser ai lati sprigionarono due grandi fasci concentrati azzurri, abbattendo una manciata di navette; la navetta rossa e due gregari li evitarono e risposero al fuoco con i loro cannoni a ripetizione laser.

Nessun effetto. L’Egg Devil Ray era protetto da uno scudo deflettore.

Ma poi si presentò loro un ‘occasione d’oro : gli scudi si abbassarono, solo per far attivare i cannoni al plasma anteriori.

Le navette fecero dei barrel-roll, schivando le sfere infuocate, e risposero al fuoco.

Pochi colpi assestati ed il pesce robot volteggiò danneggiato e con una fiammata che fuoriusciva dalle lamiere.

I cannoni laser fluttuanti si disposero anteriormente e cominciarono a ruotare in senso antiorario, sprigionando di nuovo la loro energia.

Quando ebbero finito, il pesce robot usò i cannoni al plasma, ma fu allora che si fregò da solo : Stitch, con una mossa temeraria si lanciò a capofitto, schivando le sfere al plasma, tenette premuto il tasto di sovraccarico dei cannoni, e rilasciò una sfera al plasma arancione enorme, che devastò in men che non si dica la plancia dell’Egg Devil Ray, che precipitò in fiamme nell’oceano.
Ma ecco spuntare una nuova minaccia : l’Egg Cauldron, un’enorme fortezza volante.

Ma ben presto si capì che era molto meno pericolosa di quanto potesse apparire : non aveva armi, eccezion fatta per un grande portello da cui uscivano Badniks volanti a frotte.

Con l’aiuto della nave di Jumba, i vari membri dello squadrone cominciarono a bombardare i robot volanti, mentre la nave più grande concentrava il fuoco sul portellone aperto.

Presto l’Egg Cauldron cominciò a perdere quota, emettendo fiamme; infine sparì tra le nubi.

“Anche questa è fatta ! Presto, dobbiamo fermare Eggman prima che scappi !!!” Esortò Lilo, mentre la squadriglia procedeva compatta verso il mare.

Là, l’Egg Carrier si spostava a bassa velocità, affiancato dal GCR 9000, con il quale stava ingaggiando un violento cannoneggiamento a suon di laser e missili.

Fra le navette e i Badniks che occupavano lo spazio aereo, un drago viola cavalcato da una vecchia striminzita stava già attuando la demolizione del nave madre del Dottore : Magò fece voli radenti, sputando palle di fuoco o fiammate, poi di tanto in tanto si aggrappava ad un’antenna o un cannone e lo strappava con forza, oppure assestava vigorose codate.

Yzma, d’altro canto, bombardò con le sue pozioni ogni porzione di nave scoperta.

Poi finalmente…

“Magò, guarda !!! Un hangar aperto !!! DIRIGITI SUBITO LI’ !!!!”

La draghessa ci si lanciò a capofitto, schiacciando diversi robot nell’atterraggio.

Sfortunatamente, altri le aspettavano.

“Ebbene…Da quale iniziamo ???” Chiese sperduta Magò.

I robot, lentamente, si armarono.

Yzma rimase secca e pesta per una frazione di secondo.

Poi esplose :

“MA CHI SE NE IMPORTA !!!! SMONTIAMOLI TUTTI, ADESSO !!!!”

Smontò, trangugiò da una fiala e si tramutò in un T-Rex : le due bestie mesozoiche procedettero a demolire i robot con codate, morsi, fuoco o calpestii.

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Lilo e Stitch fecero a loro volta voli radenti bombardando con il cannone laser ogni superficie possibile della nave di Eggman.

Questa stava iniziando a dare i primi segni di cedimento, visto che la battaglia si era fatta sempre più cruenta; i cannoni, le mitragliatrici e i lanciamissili continuavano il loro lavoro, ma tendevano sempre di più a mancare i loro bersagli.

Anche la grande nave di Jumba, con il suo cannone, fece diverse brecce nello scafo dell’Egg Carrier, che ora sembrava seguire una rotta ad arco con destinazione l’isola di Hawaii.

Poi un proiettile vagante colpì uno dei motori della navetta di Lilo e Stitch.

“AHHHHH !!!! Mayday ! Mayday ! Abbiamo un motore fuori uso !!!!”

Stitch si lanciò con una manovra da kamikaze verso un hangar, mitragliando tutti Badniks di fronte a lui, nel frattempo azionava una certa leva…

“AAAAAAAAHHHHHHH !!!!!!!”

L’impatto inevitabile avvenne, devastando i robot nell’area e lasciando dietro di sé una scia infuocata….

Ma…

La capsula contenente i piloti scese dolcemente, cullata dal paracadute.

Lilo riaprì gli occhi, incredula, mentre la protezione in vetro si dischiudeva sibilando; si guardò intorno e si voltò verso un angelico e apparentemente ignaro Stitch.

“Che c’è ?”

“Woooow !!! Ci hai salvati per il rotto della cuffia !!!”

Stitch ridacchiò, ma vennero interrotti dalla voce di Pleakley alla radio :

“Qui Nave Madre Bravo, parla Pleakley ! Lilo, Stitch, siete vivi ???”

“Qui Lilo, atterraggio di fortuna riuscito, ma la navetta è distrutta ! Pleakley, noi ci muoviamo, cerchiamo Eggman, lo mettiamo K.O. e la Presidentessa deciderà cosa farne di lui, ma sarebbe meglio se ci mandaste qualche rinforzo qui a bordo…”

“*bzz*Qui Jumba ! Non ti preoccupa, piccolina ! Esperimenti 625, 624, 619, 601, 523, 501, 502 e 221 stanno sbarcando in questo momento esatto…Passo e chiudo !”

“Forza, Stitch ! Mettiamoci all’opera !”

Ih !

La creatura blu si armò delle sue pistole al plasma, e poi tutt’e due si diressero verso un portello all’altra estremità dell’hangar.

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*In un altro hangar, più a poppa, nel frattempo…*

Il gruppo di Reuben si trovò una distesa di macerie infuocate e resti di robot.

“Mmmh….Sembra che qualcuno ci abbia preceduti.” Commentò la creatura beige.

“Il tuo creatore ti ha fatto perspicace, allora !”

Reuben e gli altri esperimenti si voltarono in direzione della voce di donna : un T-Rex viola con una cresta piumata ed un drago viola li guardavano fameliche, con resti di robot tra le fauci.
“Oh…mamma !!!”

Reuben stava per alzare i tacchi, ma venne trattenuto da Angel, che gli diede un bacio per dargli coraggio.

E così fu : con aria tronfia si rivolse ad Yzma e Magò :

“Sentite, non mi importa se voi due lavoriate per Eggman o no, perché in quel caso sarebbe meglio per voi allontanarvi, sennò…”

“Sennò cosa ??? Volete battervi ??! Volete un combattimento ???!!! Ebbene… disponetevi ! Perché vi schiacceremo per bene, brutti peluche parlanti !!!” Lo interruppe Magò, ruggendogli a mezzo centimetro dalla faccia.

Reuben corse a nascondersi, mentre Angel e gli altri si diedero da fare : lei tirò un calcio rotante sul muso di Yzma, scaraventandola a terra; Calci lanciò dei pezzi di robot contro Magò; Lanciabombe rincarò la dose con delle palle di fuoco.

Ma Magò intercettò tutto con le sue palle di fuoco, scaraventandoli via con una codata, ma Yin, Yang e Ghiaccio la immobilizzarono bloccandole i piedi con la lava solidificata e congelandola.
Yzma si rialzò, calpestò sotto la zampa Angel, che cercò di resistere trattenendolo a mani nude.

Ghiaccio e Sparky provarono ad attaccarla, ma la T-Rex Inca li scagliò via con una codata.

“Ah hahahahah !!! Ho vinto !”

Ma un pezzo di robot, lanciatole dietro la testa, distolse la sua attenzione : era Reuben, minaccioso, che si aveva fatto spuntare anche le braccia supplementari.

“Nessuno – ripeto – NESSUNO mette le sue zampe, mani o qualunque arto abbia, addosso ai miei cugini !!!”

Magò si liberò dal suo blocco di ghiaccio e si unì alla collega.

“Ok, come dice sempre Stitch …. Ah, si !!! Meega nala KWEESTA !!!!

Le due bestie trasalirono, come anche i cugini, mentre lui si lanciò alla carica contro le due…

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Lilo e Stitch non incontrarono alcuna resistenza mentre si aggiravano per i corridoi fantascientifici dell’Egg Carrier, ma sapevano che non ci si doveva fidare di quella calma apparente e dal silenzio irreale, occasionalmente interrotto dalle esplosioni esterne.

Pian piano, giunsero ad un’enorme sala a forma di tunnel, con le volte ad arco.

Il duo si fermò, circospetto.

“Mmmh….Questo sembrerebbe una sorta di….”

Rumori di ventole e accensioni interruppero Lilo, mentre Stitch si armò immediatamente di quattro cannoni al plasma : la sala si illuminò con una tenue luce blu al neon, seguendo gli archi a forma di costole, mentre una fila di luci biancastre lampeggianti proseguiva lungo l’immenso corridoio.

“…Hangar !”

Eegalagoo !

I due si soffermarono ad osservare la visione maestosa che li circondava, quando dei forti tremori li risvegliarono dal trance.

Una parete esplose, rivelando Eggman sulla sua Egg Mobile in volo, ghignante; mentre da un altro varco sul soffitto scese l’immenso e rosso Egg Dragoon.

Lilo e Stitch fecero un salto all’indietro per evitare di essere schiacciati.

“Aah ah ah aah ! Sembra che siate arrivati un po’ tardi, piccoletti !”

“Eggman !” Esclamarono assieme.

“Avresti fatto meglio a rimanere nella tua prigione con gli Smeraldi del Caos, Stitch. Invece, proprio come con Sonic, devo sempre fare il doppio del lavoro ! Ma poco importa : recupererò gli Smeraldi, ti ricatturerò, e…ooh…Ciliegina sulla torta a sorpresa !!! He he he he he heh !!!”

“Che hai fatto ?”

Un’esplosione sorda scosse orribilmente la nave, le luci blu si abbassarono e furono sostituite da lampeggianti rossi, seguiti da una sirena di allarme.

“Io ? Niente ! A parte programmare questa nave ormai troppo danneggiata su una rotta di collisione sul vostro amato Mauna Loa, che scatenerà così un’eruzione vulcanica che al confronto Krakatoa e Tambora saranno due petardi del 4 luglio ! Intendete quello ?”

“Sei un mostro ! E te ne vanti pure ?!”

Eggman si allisciò i baffi, sorridendo beffardo :

“Perché, è forse proibito ? Cambiando argomento, ho canalizzato una versione sintetica dell’energia di Dark Gaia per rimettere in funzione questo gioiellino rimasto in disparte da anni !” Indicando il robot rosso affianco a lui.

“Ecco a voi, l’ultramoderno Prototype-1, altresì noto come Egg Dragoon 1.0 !”

Stitch ringhiò e cominciò a gridare maledizioni e insulti incomprensibili in Tantalog.

Poi, Lilo lo placò, mettendogli una mano sulla spalla; poi si rivolse ad Eggman.

“Voglio solo che ci spieghi una cosa : perché tutto questo ? Chi ti ha mandato qui e perché sei costretto a trattarci come Sonic ? Non dirmi che non è vero perché ieri tu eri sincero, stai facendo tutto questo per salvare Sonic, il suo mondo e anche il TUO : tu non sei veramente così malvagio ! Confessa, evitiamo di arrivare di nuovo a scannarci, ti prego !”

 Il ghigno di Eggman si sciolse in un’espressione atterrita : le parole di quella bambina che non aveva mai visto o sentito prima sembravano le stesse di sua cugina, Maria, che lui non aveva mai conosciuto in-game, ma che aveva visto attraverso i flashback di Shadow. E aveva ragione da vendere. Perché continuare questo scontro ? Solo per compiacere ad una gilda malavitosa, di cui lui era nient'altro che una talpa ?

Eggman abbassò lo sguardo, pensieroso : fare ciò che è giusto o ciò che è facile ? Il confine tra le due scelte era indistinguibile.

Ma lui aveva scelto…

“Le mie parole saranno state pure sincere, per te, ma erano dettate solo dalla disperazione ! Io sono un genio del Male, e non posso, né mi farò impietosire dalle tue prediche !”
L’Egg Mobile si fuse con la parte superiore del Prototype-1.

“Io sono un cattivo, e questo è bello. Non sarò mai buono, e non è brutto. Non vorrei essere nessun altro… a parte me.” Mormorò piano l'Autoaffermazione del Cattivo, preparandosi a impugnare i comandi.

Stitch ne approfittò della distrazione : sparò un colpo al plasma contro un pannello elettrico, facendo sollevare da terra la piattaforma su cui lui e Lilo si trovavano, e cominciò a prendere velocità nel verso opposto all’Egg Dragoon.

“Eh ? Brutto piccolo…”

Il robot seguì la piattaforma, ormai ad almeno 80 km/h di velocità.

“Ohh ho ho ho ho ! Questo hangar sarà la vostra tomba ! Hehehahaha !!!”

L’Egg Dragoon alzò il braccio destro, armato di mitragliatrice, e sparò una raffica di proiettili infuocati.

Stitch scansò Lilo, e poi si tuffò dall’altra parte, evitando il fuoco nemico.

Il robot volò alla destra della piattaforma, e il braccio sinistro, armato di trivella, si illuminò di scariche elettriche.

“Neanche tu potrai resistere contro questo !”

Eggman mosse il braccio-trivella elettrificato come uno sfollagente gigante, lasciando sulla superficie colpita un campo elettrico mortale di breve durata; Stitch fece un salto, poi una capriola in volo, atterrando al centro della piattaforma.

Rispose al fuoco sparando una serie di palle di plasma, ma l’armatura non ne fu neanche minimamente scalfitta.

Mirò alla cabina di pilotaggio : i colpi vennero assorbiti da uno scudo deflettore.

Eggman fece un volo al di sopra della piattaforma, mitragliando ancora.

Arrivato sul lato sinistro, caricò nuovamente il cannone.

“Ho hoh ! È inutile, desistete ! È scacco matto, per tutt’e due !”

Naga !!!

“Allora, CONGELATE !!!”

Il cannone sparò una palla di ghiaccio, che andò a congelare un lato della piattaforma, poi un’altra, evitata dal duo, e un’altra ancora, sempre a vuoto.

“Ne abbiamo avuto abbastanza di gelato stamattina, grazie !”

Stitch, in un attimo di frustrazione, sparò un colpo contro uno dei cerchi luminosi verdi sulla parte bassa del robot.

Ebbe effetto, infatti questi barcollò.

“Stitch, insisti su quella parte ! È il suo punto debole !”

E lui continuò a sparare, senza che Eggman potesse reagire, fino a che il robot non andò in semi-corto circuito.

“Impossibile ! N-no ! I controlli non rispondono !”

Stitch prese la rincorsa, e con un balzo, si aggrappò ad una delle zampe posteriori.

Il robot barcollò ulteriormente, ma Stitch, con rapidità da insetto, raggiunse uno dei due tondi luminosi, ora spento.

Appena si riaccese, lo riempì di colpi e artigliate come una furia cieca, facendo fare scatti inconsulti al Dragoon.

Insistette così tanto che il tondo luminoso si spaccò e scoppiò, mandandolo in aria.

“Aaaargh !!! Via di mezzo !”

Eggman alzò il braccio trivella in aria, che partì come un missile a ricerca.

“Attento !”

Stitch si lasciò andare nel vuoto, poi si aggrappò al missile, e volò nella direzione opposta, seguendo poi una traiettoria a cerchio verso l’Egg Dragoon : da lì, sparò una serie di proiettili al plasma sul cerchio verde rimasto, rimandandolo in tilt.

Lo schianto fu inevitabile : non ci fu una vera esplosione, ma l’Egg Dragoon fu comunque sbalzato all’indietro contro la parete, emettendo scintille d’attrito.

“Ma che ?! Noooo !!!!”

Stitch saltò su di una specie di cilindro luminoso blu, al fianco : notò che ce n’era un altro anche sull’altro lato, perciò non potevano essere messi lì così a caso.

Non potevano essere nient’altro che i generatori di scudi deflettori.

Con le due braccia destre, lo divelse , poi come una mazza, lo usò per distruggere l’altro; ad opera conclusa, rimbalzò sull’unico tondo verde rimasto, dandosi la spinta per tornare sulla piattaforma.

“Questo è un macchinario delicato !!! Guarda cos’hai fatto !!!!”

Lilo gli puntò il dito contro :

“Se tutti i tuoi macchinari sono così delicati, perché li usi in battaglia, allora ?”

Eggman sfregò i denti, visto che l’unica cosa a proteggerlo ora era solo una cupola di vetro.

“Voi… Ho appena incominciato ! Unità alari, a me !”

Dalle spalle dell’Egg Dragoon spuntarono due generatori che emisero delle immense fiammate di plasma blu simili ad ali.

“Sei stato fortunato, Stitch ! Ma la fortuna non dura in eterno !”

Detto ciò, si lanciò in un assalto ravvicinato, sparando contemporaneamente con il mitra e agitando la trivella elettrificata.

L’attacco fu inaspettato per i due, che si buttarono in direzioni opposte per non essere uccisi.

“Che ne dici questo ?!”

Quando arrivò dall’altra parte, Eggman caricò il cannone in modalità ghiaccio.

Fortunatamente i colpi andarono di nuovo a vuoto, ma uno in particolare diede l’ispirazione a Stitch : un grosso tassello, danneggiato dalle esplosioni, elettricità e ghiaccio, stava cedendo.
Stitch lo strappò e lo lanciò come un enorme frisbee, contro l’Egg Dragoon.

“Ehhhh ????? NOOOOOOOOO !!!!!!!!”

La lama rotante prese in pieno il robot, che si schiantò immobilizzato sulla parete, le unità alari si spensero per i danni eccessivi.

Stitch atterrò sulla piattaforma, armato con di tutt’e quattro le  pistole al plasma.

“Grrrarrrghh !!!! Preparati al colpo di grazia !”

Anche se immobilizzato alla parete, il bestione robotico poteva ancora difendersi : attivò la trivella elettrificata e cercò di stordire Stitch.

L’esserino blu saltò evitando i colpi; Eggman tentò un colpo dall’alto, prendendolo con il lato della trivella.

Ma Stitch lo bloccò con tutt’e quattro le braccia, bloccandosi in un braccio di ferro.

Poi strattonò appena, strappando il braccio dal robot, impugnandolo come una mazza.

Diede un unico colpo fortissimo che però non riuscì a scalfire del tutto la cupola di vetro, lasciandola però terribilmente incrinata.

“Grraaargh !!!Sparisci dalla mia vista !”

Eggman caricò il cannone in modalità mitra, ma Stitch pensò e agì più in fretta : tappò con un detrito la canna di una sua pistola, poi fece fuoco, che ovviamente non ci fu essendo l’arma otturata.

La lanciò infine in una delle canne del mitra in caricamento, sbeffeggiando Eggman.

Eggman inarcò un sopracciglio e si girò verso il suo cannone.

Ci fu un’esplosione violenta che disintegrò l’ultimo braccio rimasto dell’Egg Dragoon.

Lilo rimase col fiato sospeso.

La cupola di vetro era stata distrutta e Stitch, salito sulla plancia,con tre pistole al plasma puntate su Eggman.

“S-s-stai indietro !”

“Hasta la vista, gringo !”

Stitch ritirò le pistole, questo fece agire impulsivamente Eggman che provò a colpirlo con pugni e manate, prontamente evitate.

“Mostriciattolo !!! Ibrido !!! Alieno !!! Rognoso !!!”

Stitch afferrò per un braccio Eggman.

“E anche coccoloso !!!”

Lo strattonò, facendogli tirare una capocciata sulla console.

L’Egg Mobile si staccò come un tappo di bottiglia dal Dragoon, che finalmente si separò dalla parete, cadde creando una voragine nello scafo dell’Egg Carrier, e precipitò esplodendo nell’Oceano.

Stitch saltò sulla crapa pelata di Eggman, prendendogliela a pugni e tirandogli i baffi, facendogli cambiare direzione a seconda della direzione dello strattone.

L’Egg Mobile si sbatté da una parte all’altra del hangar.

“D’ohhh !!! Ughhhh !!!! Gahhhhh !!!!! Basta !!!”

Stitch saltò giù e batté cinque con Lilo.

“Ce l’hai fatta di nuovo ! Bravo !”

“Non così in fretta !!!!”

Eggman arrivò come un falco in picchiata e ghermì per la maglietta Lilo, portandosela via.

“Ah ha ha ha ha ha !!!!”

Naga !!!

La piattaforma si fermò e Stitch fu sbalzato via dalla frenata.

Alzò lo sguardo, vedendo che Eggman stava volando a prua, dove c’era una zona aperta, da cui proveniva una forte ventata.

Stitch si rialzò, raccolse le sue armi e corse di lì.

Dopo aver attraversato il lungo corridoio poco illuminato, Stitch arrivò ad una piattaforma sospesa, sotto lo scafo della dell’astronave : era grande quanto un campetto di tennis, sospesa nel vuoto, avviluppata dalla sovrastruttura dell’Egg Carrier.

Stitch notò che al di sopra della piattaforma c’era il ponte di comando, in bella vista; si guardò in giro, vedendo che la battaglia imperversava ancora nello spazio aereo  circostante e che la Federazione stava vincendo, viste le fiammate, i segni di esplosioni e proiettili, e le parti mancanti di sovrastruttura.

Eppure, quella piattaforma era incredibilmente protetta.

Poi un rumore di motori a reazione sovrastò il soffio del vento, attirando la sua attenzione.

“Sorpresa !”

“Lilo !”

Eggman la teneva con una mano per la maglietta, sospesa.

Stitch gli puntò le pistole, ringhiando.

“He he he he he!!! Non sarei così baldanzoso, fossi in te. Consegnati e ordina ai tuoi amici di cessare il fuoco, così che la bambina possa vivere, ed io possa raccogliere gli Smeraldi. Altrimenti…”
Allungò il braccio sopra il vuoto.

“Non farlo, Stitch ! Dobbiamo fermarlo !!!”

Stitch abbassò per un attimo le armi.

“Bravo ! Ora, buttale da parte e avvicinati lentamente !”

Stitch fece come gli fu ordinato.

“No !” Gridò ancora la bambina.

Eggman ghignò e ritrasse il braccio con Lilo.

A tradimento, premette un tasto sulla console, e immediatamente dei pezzi di un altro robot si assemblarono attorno a lui, tra cui un tettuccio protettivo per la cabina di pilotaggio.

Il robot risultante aveva l’aspetto anch’esso di un drago, ma molto più leggero e realistico dell’Egg Dragoon : il suo nome, Egg Wyvern.

Fece una capriola in volo all’indietro, battendo le ali robotiche sospinte da rotori.

“Questa è l’ultima volta che intralci le mie operazioni !”

L’Egg Wyvern cominciò a volare in tondo, attorno alla piattaforma, poi sparì  al di sotto di essa.

Stitch ne approfittò per recuperare le sue armi, quando il robot ricomparve da sotto, sparando dei mini missili dalle ali altamente esplosivi.

Stitch li evitò con una capriola, e rispose al fuoco, distruggendo la pala di uno dei rotori dell’ala sinistra.

“Piccolo koala ostinato ! MUORI UNA BUONA VOLTA !”

L’Egg Wyvern  si librò sospeso in aria, e sparò due missili dalla coda.

Stitch istintivamente li evitò, ma non esplosero, emisero solo alcune scariche elettriche.

“Ah hahahahahahahaha !!!” Ridacchiò Stitch.

Poi però, le zone colpite traballarono, per poi precipitare giù.

“Wahahahahahahaha !!! Arrivo, Stitch ! Fai il bravo bersaglio !”

Quando il drago robotico fece nuovamente una capriola, Eggman attivò un corno-lama sulla testa per poter fendere Stitch, che lo aspettava armato.

Ma proprio  mentre lo Wyvern si lanciava alla carica, improvvisamente fece una strana manovra evasiva a sinistra, muovendosi in tutte le direzioni senza più controllo : Lilo si era messa tirare i baffi al suo rapitore.

“Deaaaghh !!! Lasciami !!! Ci farai schiantare !”

“È proprio quello che voglio, brutto ciccione !!! Forza, Stitch ! Fagli il patookie nero !!”

In effetti, l’Egg Wyvern urtò diverse casse e lamiere in caduta libera, senza subire però gravi danni.

Quando tornò a puntare verso Stitch, lui si tenne pronto con le armi cariche : appena raggiunse la giusta distanza, sparò contemporaneamente da tutt’e tre le pistole, colpendo il muso.

“No ! Il tettuccio !!!”

Stitch colse, letteralmente, l’occasione al balzo, e saltò sull’abitacolo scoperto.

Eggman cercò di ribellarsi tirando pugni, ma Stitch gli diede una capocciata, stordendolo e facendogli perdere i sensi.

“Teniamolo ben stretto, nel caso rinvenga !”

 Stitch divelse dei pezzi di metallo e li piegò, improvvisando quattro manette.

“Prima di tutto fermiamo questa nave, prima che causi una catastrofe !” Esclamò Lilo, indicando il ponte di comando.

I due portarono l’Egg Wyvern al di sopra della piattaforma, tenendolo stabile, attivarono il cannone dei missili caudali, e fecero fuoco verso la plancia : all’inizio non ci fu alcuna esplosione, poi tutto il ponte di comando emise forti scariche elettriche, le luci turchesi si spensero, e la plancia esplose, lasciando la nave senza controllo.

“Evvai !!! E ora andiamo ad aiutare i cugini !”

Lilo e Stitch volarono via, raggiungendo lo scafo dell’Egg Carrier : su di esso scaricarono ogni armamento che il drago robotico aveva in dotazione, dai missili caudali a quelli laser sulle ali, fino anche a sfoderare il corno laser sulla testa per tagliare antenne e cannoni.

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“Nel hangar, Yzma e Magò avevano messo alle strette Reuben e gli altri cugini.

“A questo punto dovreste rendervi conto che non avete più speranze !!! Ah hahahahahah !!!!!” Ghignò Yzma, avanzando minacciosa, sempre con le sembianze di T-Rex, accompagnata da Magò Drago.

Poi un sibilo di motori interruppe quel climax.

“Sei per caso tu, Magò ?”

“No, affatto !”

L’Egg Wyvern alle loro spalle sparò due missili caudali su delle impalcature.

Le due fecero in tempo ad alzare lo sguardo, per vedersi crollare addosso le strutture, mettendole al tappeto.

Il drago robot atterrò, e Lilo e Stitch scesero per raggiungere i loro amici.

“Siete riusciti da soli a fregare un robot ad Eggman, e anche ad usarlo per distruggere la sua nave ???” Chiese Reuben.

“Quello è l’ultimo atto ! Voi dovete mettervi in salvo e mettere al sicuro questi criminali !”

Stitch prese delle pozioni da Yzma, e trasformò i due rettili in quasi innocui gatti.

Dopo aver chiamato Jumba, fecero salire i cugini e le due gatte su di un’ala della sua nave.

Lilo e Stitch ripresero i comandi dell’Egg Wyvern, sempre con Eggman svenuto, spararono quattro missili caudali per ciascuna delle turbine dell’Egg Carrier, e poi si lanciarono in picchiata.

Le turbine della nave sfrigolarono per il sovraccarico elettrico, poi esplosero fragorosamente, facendo precipitare la nave in mare, che infine esplose allo schianto.

Lilo e Stitch nella picchiata furono raggiunti da alcuni detriti, e ciò fece andare fuori controllo il già danneggiato Egg Wyvern : fecero un atterraggio di fortuna su una spiaggia a nord di Molokai, travolgendo le palme, lasciando dietro un solco sulla sabbia, e infine esplodendo.

La nave di Jumba, la navetta della Presidentessa ed un elicottero con a bordo Cobra, Nani e David accorsero sulla spiaggia, sperando per il meglio.

Di fronte a Nani si presentò un cimitero di rottami infuocati, ma nessun segno di Lilo e Stitch, o di Eggman.

Finche…

“Ehi, Nani ! Siamo quassù ! Ci dareste una mano !”

Lilo e Stitch avevano attivato il seggiolino eiettabile dell’Egg Mobile, salvando anche il loro prigioniero.

Il paracadute, aggrovigliato alla cima di una palma, si srotolò, permettendogli di rimettere piede a terra.

I due corsero ad abbracciare Nani.

Eggman, invece, fu bombardato da una pioggia di noci di cocco in testa, svegliandolo completamente rincitrullito.

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“Io odio le Hawaii !!!! Detesto questo clima temperato e piacevole della malora !!!!!!!  ODIO !!!! ODIO !!!!!!! ODIO !!!! ODIO !!!!! ODIO !!!!!!!!!!!! ODIO !!!!!! ODIO !!!!!!!!!!”

“Sta zitta, Magò !!! Mi stai trapanando i timpani !!!!”

Yzma e Magò vennero chiuse in gabbiette da viaggio per animali domestici, e fatte caricare insieme ad Eggman, ammanettato, su di un furgone blindato.

“Ottimo lavoro ! Tutti quanti ! Le isole Hawaii, il vostro pianeta e la Federazione Galattica vi saranno per sempre grati !”

Lilo e Stitch annuirono, in segno di gratitudine, sorridendo.

Poi si udì il rumore di un boom sonico, come quando i caccia sfondano il muro del suono, proveniente da sopra l’oceano; tutti si voltarono stupiti : Lilo pensava che forse era Sonic, giunto in qualche modo per recuperare gli Smeraldi del Caos.

Invece, un’astronave simile a quella di Gantu, ma con disegni rossi anziché gialli ed una grande decalcomania a forma di ragno rosso incrociata ad un’H gialla a prua, sfrecciò a livello del mare e si armò subito di cannone laser.

Delle salve laser devastarono le navette di pattuglia atterrate ed il furgone blindato, Lilo, Stitch e gli altri si sparpagliarono a terra per evitare i colpi.

La nave si girò e aprì un portello posteriore : il Dottor Hamsterviel e i suoi cloni di Leroy, armati di tutto punto, erano lì.

“Prelevate le megere e il nostro «Signor Candidato» !!! Voglio un’azione rapida ! MUOVETEVI !!!!!” Strillò il roditore, saltellando.

I cloni, simili a degli Stitch rossi dal pelo arruffato, scesero a dozzine verso il blindato, protetti dal polverone alzato dall’esplosione e dai motori della nave, rispuntarono fuori con le gabbiette di Yzma e Magò e con Eggman accovacciato in posizione fetale.

“SCROOOOOP !!!!! ABBIAMO FINITO QUI !!! VAI A TUTTA BIRRA !!!! PRESTO !!!!!”

Appena dopo che i Leroy ebbero portato a bordo il loro bottino, il portello si richiuse, e l’astronave sfrecciò via nel cielo, attivando l’iperspazio.

Lilo e gli altri si rialzarono increduli.

“Ma com’è possibile ???”

“Lui…e-era in cella !!!!”

“Hamsterviel è tornato !!!!”

“Mettiamoci in salvo !!!”

Come se tutto quel trambusto non fosse già abbastanza, ci fu un bagliore azzurro accecante, stavolta proveniente dalla spiaggia : da esso apparve un vecchio barbuto occhialuto con cappello a punta e tunica blu, e in cima al suo copricapo un piccolo gufo dall’aria imbronciata.

“Per dincibacco !!!! Siamo arrivati in ritardo, Anacleto !”

“Ha ! Io ti avevo detto che al bivio spaziotemporale con Albuquerque avresti dovuto svoltare a sinistra, invece, NO ! Tu hai voluto fare di testa tua, e ci siamo dovuti fare mezzo giro del globo terracqueo ! Complimenti, proprio !!!”

“Parla per te, Signor Saputone ! Non facevi altro che seccarmi dicendo che dovevo rallentare o stare attento a non colpire le pareti del tunnel !”

Lilo si avvicinò per interrompere la disputa :

“Scusate ! Chi siete ? E per che cosa siete venuti ?”

“Eh ? Ohh, già, già ! Scusa, bambina cara ! Io sono Merlino, mago e incantatore, e questo è il mio amico e assistente Anacleto, un gufo altamente istruito !”

“Mago Merlino !?”

“Hehehe…Si, si, a quanto pare sono venuto appena in tempo per portare via almeno questi.  – disse indicando gli Smeraldi stipati dentro a delle capsule di vetro – Sono anche venuto qui per mettervi in guardia, amici !”

“Tu sai perché Eggman e gli Smeraldi del Caos si trovavano qui, allora ?”

“Si. Vedete, Sonic non se la sta passando propriamente bene, e quindi Eggman è stato mandato in una missione in incognita per tentare di…ehmmm…Anacleto, come posso dirglielo ???”

“Glielo spiegherò io : vedete, i cattivi dei videogiochi, per la maggior parte, in realtà hanno questo ruolo solo per mestiere, e nel tempo libero in realtà molti sono brave persone amichevoli che hanno dovuto accettare il loro ruolo. Anche Eggman è uno di questi, e per salvare il futuro dei giochi di Sonic, ha dovuto fare tutto questo e mettersi al servizio di tipi altamente poco raccomandabili !”

“E chi sarebbero ? Eggman si è rifiutato di confessarcelo !”

“Perché era osservato da loro ! Si fanno chiamare la Lega dei Cattivi : un gruppo di malfattori della peggior specie, dai ladruncoli più banali, fino ad arrivare a streghe e stregoni molto potenti, che hanno intenzione di prendere il controllo di questo e tanti altri mondi !” Spiegò Merlino.

“Anche Hamsterviel fa parte della Lega dei Cattivi, vero ?”

“Certo ! Ed è per questo che sono venuto a chiedere il vostro aiuto…”

“Ahem !” Si schiarì seccato Anacleto.

“Ehmm…Volevo dire…Siamo venuti a chiedere il vostro aiuto ! Quando sarà giunto il momento, io e Anacleto torneremo qui a prendervi, solo voi due, Jumba e Pleakley.”

“Ohhh, ed ecco che il mio tranquillo inverno di pulizie va’ a farsi benedire !” Fece svenevole Pleakley.

“Fortunatamente, non sarete soli : il gruppo di Sonic ed altri due gruppi di amici che vi presenterò, vi accompagneranno nel vostro compito !”

“E chi sono questi altri due gruppi ?”

“Uno lo conoscerete da subito, mentre l’altro, dovrete venire nel mondo dei videogiochi e lo incontrerete assieme a quello di Sonic.”

Lilo e Stitch annuirono, decisi ma contenti di rendersi utili.

“Beh, adesso temo proprio che me ne dovrò andare, ma tranquilli, sarò io a farmi sentire ! Lilo, Stitch, so’ che per salvare il vostro e gli altri mondi posso contare su di voi !”

“Certo, signor Merlino !”

“Hehehehe ! Non chiamarmi «Signore», chiamami Merlino, piccola ! Arrivederci e, restate in allerta !” Disse il vecchio mago, stringendo la mano a Lilo, e dando una grattatina in testa a Stitch.

Merlino e Anacleto rivarcarono il portale magico, sparendo dietro di esso in un lampo a spirale.

Lilo e Stitch sapevano che ora una nuova, complicata missione li aspettava, contro chissà quali insidie e in chissà quali posti.


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Author's note 2 :

Come continuerà adesso ??? Tranquilli, l'attesa sarà breve, il finale sarà caricato tra poche ore...

Ed un'ultima avvertenza : Chi non dovesse aver visto ancora Ralph Spaccatutto, si astenga dal farlo, altrimenti, spoiler assicurati !


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Capitolo 10
*** [FINALE Arco I] Capitolo VIII : Eggman Strapazzato pt.2 ***


Beh, che c'è da dire ?

Leggete, leggete !!!

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 In una serie di lampi viola, la navicella di Hamsterviel riapparve attorno allo spazio aereo del covo, scaricando Eggman di fronte ad un ingresso secondario.

L’obeso scienziato rotolò sull’ingresso di pietra, rialzandosi stordito e barcollante; si mise in cammino fino ad un grande portale aperto.

Eggman era tremante, come una foglia temendo che i Cattivi avessero scoperto qualcosa, ma doveva far finta di nulla, visto anche il fatto che aveva fallito la missione per salvare il futuro dei videogiochi di Sonic.

Poi uno squillo di tromba interruppe la sua avanzata furtiva : la Regina di Cuori, il Re ed  un paio di carte di scorta lo stavano incrociando, e la Regina appena lo vide accelerò il passo in maniera minacciosa e tonante, con un ghigno rabbrividente in volto.

“Bene !!! Eccolo là, il nostro signor Candidato ! A ME UNA PICCA !!!! E TAGLIATEGLI I BAFFI !!!!”

Una delle carte le diede…un due di picche.

La Regina strabuzzò gli occhi, poi urlò a squarciagola, additando il soldato incompetente :

“TAGLIATEGLI LA TESTA !!!!! E portatemi una vera picca ! Un’alabarda, ecco !”

Eggman era congelato lì, immobile e senza parole per il terrore, nonostante la buffonata di fronte a lui.

“Un’alabarda alla Regina ! Per ordine del Re !” Aggiunse il minuscolo Re di Cuori.

Dopo che la carta venne portata via per l’esecuzione, ne arrivò un’altra che diede l’arma alla Regina, che riprese ad avanzare minacciosa verso Eggman.

“Ahem…Oooh….B-buon g-giorno, Maestade !”

“Buongiorno un corno ! Io ti ho fatto entrare qui ed io ti giustizierò con le mie mani !”

Eggman deglutì, mentre una, poi un’altra falciata di alabarda quasi lo decapitarono, senza successo visto che ritirava la testa ad ogni colpo.

Poi scappò a gambe levate, mentre la Regina lo inseguiva usando l’alabarda ora  a mo’ di  padella, ora come falce, per schiacciare o trinciare Eggman.

L’inseguimento continuò fino ad un ampio corridoio; mentre la Regina, anche senza più vederlo, continuava a falciare e spiattellare l’aria, distruggendo vasi e teche di vetro, e spargendo argenteria, il dottore si era nascosto dietro ad un angolo.

Quando quella svoltò l’angolo, l’uomo-uovo le spiaccicò una torta, trovata lì per caso in faccia, ma anziché arrestarla, questo la portò a tirare falciate più rapidamente.

Ma Eggman, approfittando della temporanea cecità dell’inseguitrice, tirò il tappeto sotto ai suoi piedi facendola inciampare, le tolse l’alabarda di mano, e la spiattellò in testa a lei.

Mai l’avesse fatto.

“Qualche testa rotolerà per questo ! – abbaiò lei, strappandosi di dosso il tappeto e ripulendosi dalla crema, mostrando il viso paonazzo  – LA TUA !!!!”

Eggman ri-deglutì, e cercò di strisciare via carponi.

“DEEEEECAPITATELO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

“Decapitatelo !” Rincarò la dose il Re.

Da dietro alla Regina e dalle porte lì vicino apparve una fiumana, di più, uno tsunami di carte soldato nere e rosse, che si lanciavano addosso a lui.

Eggman corse ancora più veloce di prima per non essere raggiunto, lungo l’infinito corridoio rettilineo.

“Avete udito cos’ha detto sua Maestà…  – annunciò il Re, usando la corona come megafono, venendo travolto dalle carte – Tagliategli la testa !”

Eggman, senza via di scampo, aprì una porta a caso, trovandosi in un immenso sistema di scale piranesiane, mentre le carte emergevano e sommergevano ogni dove.

Nella baraonda, raggiunse tramite un ponte meccanico un altro corridoio, breve ma costellato di porte, anche in punti assurdi come il pavimento, il soffitto o i muri più in alto.

Ne imboccò una alla sua sinistra, le carte spuntarono dalle scale e imboccarono quella a destra, lui riuscì da una a metà corridoio, la Regina e il Re spuntarono l’una dal pavimento e l’altro da una porta in fondo, Eggman precipitò da una sul soffitto in una aperta sul pavimento, le carte spuntavano da varie porte a metà strada e sulle pareti alte come cascate, poi Scooby Doo e Shaggy spuntarono dalla porta nel mezzo e si fermarono in mezzo a quell’assurdo soqquadro.

“Ehi, Scoob, ma come diavolo siamo capitati in questo posto ?”

“Non lo so !”

“Oh, vabbè ! Ti va se ci facciamo un sandwich agli Scooby Snack ?”

“Ok !”

E i due sgattaiolarono in una porta sul pavimento.

Eggman rispuntò da una botola ed, evitando di essere schiacciato, imboccò la porta in fondo al corridoio, venendo però, subito inquadrato dalle carte e dalla Regina.

Scivolò da una cascata di carte fino ad una sala tonda : si sentì spingere, e quando si voltò, un tucano a grandezza umana lo stava spingendo, mentre le carte, il Tricheco e il Carpentiere, Pinco Panco e Panco Pinco, la Regina e il Re di Cuori correvano in tondo ad un falò; su di un cucuzzolo al di sopra di esso, Capitan Libeccio orchestrava la Maratonda :

Dentro, fuori, avanti, indietro e adesso ci risiam !

Son girando in tondo finché poi ci raggiungiam !

Mara-maratonda dove andiamo non si sa -TAGLIATEGLI LA TESTA !!!! DECAPITATELOO !!!

Eggman fu più svelto e sgattaiolò dietro ad un’altra porta, chiudendosela dietro.

Lasciò andare un sospiro di sollievo; quando qualcuno da dietro lo rigirò, bloccandolo alla parete e tenendo una spada dalla lama ondulata pericolosamente vicina alla sua gola : Shan Yu, il signore degli Unni, grande e ancora più grosso di lui lo fissava con fare assassino coi suoi occhi neri e gialli, digrignando i denti.

“Boo !” Fece vanesio.

“*gasp*”

“TU ! Tu volevi distruggerci tutti, non è vero ??!!”

“Lasciami spiegare ! N-non è come pensi…”

“Ah, si ???”

Shan Yu lo afferrò per il colletto della giacca rossa, e lo schiantò di peso sulla schiena su di un tavolo, circondato da tutti gli altri Cattivi di sesso maschile, che lo fissavano torvi e armati di tutto punto.

“Spiegalo a loro, avanti !”

“He he ….Come andiamo ?”

Bill Sykes, col suo solito sigaro in bocca, si mise faccia a faccia con Eggman.

“Già…Come andiamo ? Lo sa che quello che stava per fare è molto grave, Dottor Eggman ?? – Tirò fuori una Desert Eagle e gli piantò la canna in fronte – La gente che si comporta così, si fa male…La gente come lei, si fa molto male !”

Eggman sentì qualcosa letteralmente passeggiargli sullo stomaco : era Rattigan, con tanto di cilindro e bastone da passeggio, con un sorrisone inquietante :

“Bill ha ragione, davvero ! Per esempio, io potrei far chiedere di farla trasformare in topo e farle conoscere da vicino la mia Lucrezia. A voi che ve ne pare ?”

Uncino si fece avanti, grattandosi il mento con  :

“Non male ! Io avrei proposto o un bella passeggiata dalla passerella alla bocca dei pescecani, oppure, una buona dose di uncinate !”

“O in alternativa, una chiacchierata con la mia doppietta o con i miei coltelli da lancio !” Propose McLeach, su di giri.

Eggman aveva i sudori freddi, ormai non aveva più via di scampo : questo non era una solita scazzottata con Sonic, questa era la dura realtà.

“Sentite…I-io non voglio avere né cercare guai….L-l’ho fatto perché il mio mondo, i miei giochi, rischiano la fine !!!” Mormorò.

Rattigan lo fissò commosso, poi fece una posa svenevole, ponendosi una mano sugli occhi :

“Ohhhh….Santo cielo ! Che persona magnanima ! Che azione commovente ! Sotto la maschera dello scienziato spietato, si nasconde un uomo caritatevole pronto ad aiutare chi è in difficoltà, persino il suo arci-nemico !”

Tirò fuori un pupazzo di Sonic dalla giacca, e dopo avergli dato un breve sguardo intenerito, lo stritolò nella mano con violenza animalesca, facendolo a brandelli e strappandogli la testa con l’altra.

Eggman deglutì terrorizzato.

“Ma non spetta a noi giudicare le sue azioni, dopotutto…” Terminò con la stessa calma di prima, ripulendosi dall’imbottitura.

Fu allora che giunse Frollo, che con un cenno della mano, ordinò di rimetterlo in piedi, compito asservito da Shan Yu e Gaston.

“Fossi stato io il suo giudice, sappia che avrei sperimentato tutti i più sofisticati metodi di tortura dell’Inquisizione su di lei. – Sentenziò privo di emozioni, ma con un sorriso diabolico in volto – Anche l’Unno ne conosce diversi, e di molto interessanti.”

Ma appena dopo ebbe parlato, Eggman fu sollevato in aria da una forza invisibile, e altrettante mani invisibili lo ammutolirono.

“Amici, amici, suvvia ! Non scaricate le vostre frustrazioni, su questo povero vecchio ciarlatano ! Il nostro capo supremo lo vuole vedere, e deciderà lei cosa farne di lui…”

Da un angolo poco illuminato della sala ricreativa, apparve Facilier, sorridente; dalla punta del suo bastone, a terra, si dipanavano una serie di ombre demoniache (compresa la sua) che trattenevano Eggman.

Eggman provò a mugolare qualcosa mentre veniva portato via dalla sala.

“Salam, vecchio pinnipede ! Prova a tornare, e vedrai…” Lo ammonì Jafar.

Tutti i Cattivi fissarono Eggman con perfidia, sapendo a cosa stava andando incontro.

“Vecchio pinnipede ? Andiamo, Jaffy, puoi fare meglio di così ! Io gli avrei dato un epiteto migliore di quello ? Io avrei usato qualcosa di più creativo, che ne so’, vecchio tricheco hippie ! Eh !?”

Ade spuntò dall’angolo opposto della sala, e venne subito fissato con odio da tutti gli altri Cattivi.

“L’avrò già detto, ma lo ripeto : siete un pubblico o un mosaico ? – La folla continuò a fissarlo con lo stesso astio – Ah, si ! Voi ce l’avete con me perché io sarei colpevole di aver lasciato entrare Ivo da noi ! Ragazzi… ragazzi… Relax ! Calma ! Adesso Mal gli farà la lavata di capo che si merita !”

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Facilier, le sue Ombre e il loro ostaggio  giunsero alla diroccata sala del trono di Malefica, spoglia e arredata solo da pochi arazzi viola logori.

Ma la Signora di Ogni Male era già occupata : Yzma e Magò, riportate alla loro forma umana, avevano appena finito di udire la ramanzina per il loro parziale fallimento.

Malefica adocchiò il dottore Voodoo con il dottore in meccanica fluttuante in aria, sorridendo maliziosamente, per poi congedare le due.

“Voi due, potete andare. Ma sappiate che il vostro patetico e malriuscito tentativo di impressionarmi potrebbe venire ritorto contro di voi in futuro. Per esempio, la vostra partecipazione all’Operazione «Vindica et impera» sarà messa in discussione alla prossima riunione…”

Le due megere si allontanarono dopo aver accennato un inchino e dei sorrisi forzati.

Facilier giunse al centro della sala, schioccò le dita, ed Eggman capitombolò sulle chiappe a terra, ma non prima che l’Uomo Ombra usasse la sua polvere magica per evocare due serpenti per tenerlo immobilizzato.

Malefica scese dalla scalinata, trascinandosi il lungo manto nero e viola, aiutandosi con lo scettro.

Con un gesto della mano, fece sollevare Eggman.

“Bene ! Ma che piacevole sorpresa ! Mi aspettavo di ricevere un genio del Male, e invece, abbiamo un benefattore disperato ma impavido ! Ahahahaha !”

Faccia a faccia con Eggman, il suo sorriso mutò in un’espressione neutra ma ostile.

“Così lei aveva intenzione di aiutare Sonic a ridiventare l’eroe dei videogiochi, un atto di vera bontà e gentilezza ! Ma le rivelerò una cosa, Dottor Robotnik : io odio e disprezzo la gentilezza ! E ancor di più, i finti Cattivi come lei, che lo fanno solo per mestiere, e sembrerebbe che nel suo astruso mondo videoludico siano la regola…”

Malefica si voltò, passeggiando piano in tondo.

“Ammetto che fin dal primo momento che l’ho vista, lei non mi ha convinto neanche minimamente, ma pensavo che le sue intenzioni malevole fossero sincere : tra noi Cattivi della Lega c’è una sorta di codice, ove si proibisce, finché si vive in comunità qui dentro, di nuocere ai reciproci interessi e di mantenere quanto più possibile rapporti non conflittuali, ma a quanto pare lei voleva solo «prendere in prestito» Chernabog, non è vero ?”

Le spire delle vipere si allentarono, permettendogli di parlare :

“Si, si, si, si…È-è proprio così, Eccellenza; ve l’avrei restituito al più presto possibile !!! La prego, mi lasci andare !!! Ho dei videogiochi in cui lavoro, mi aspettano…”

Malefica e Facilier si scambiarono uno sguardo complice, poi lei replicò :

“Ma certo, caro Dottore ! Lei potrà tornare ai suoi videogiochi e riprendere il suo ruolo di antagonista…Ma prima, le darò una semplice dimostrazione di forza, cosa che detesto fare nella maggior parte dei casi, affinché lei si ricordi di non intralciarci mai più, e di chi sta sfidando…”

Malefica fece svanire le vipere, poi evocò una fiammella verde diretta contro la sua vittima e lo schiantò contro la parete.

Eggman cadde a terra senza fiato, ma prima di poter rialzarsi, Malefica gli scagliò un fulmine di media intensità, facendolo rotolare, contorcendosi dal dolore.

“Molto bene; come promesso, il qui presente Dottor Facilier, la riporterà nel suo mondo…” Disse con serena noncuranza.

Eggman sentì la punta del bastone da passeggio di Facilier sollevargli il mento, costringendolo a rivolgergli lo sguardo.

“Sua Eccellenza è donna di parola, e quindi le posso solo augurare buon ritorno a casa…”

“Davvero ???” Chiese Eggman, speranzoso.

“Davvero !” Lo rassicurò con un sorriso falso.

Eggman lasciò andare un sospiro di sollievo; ma appena Facilier si voltò, scagliò una manciata di polvere viola sul muro : su di esso comparvero delle inquietanti maschere tribali, di cui quella centrale più grande; poi la sparse attorno alla sala, che passò da verde pallido ad un viola avvolgente, mentre da dietro le crepe delle pareti e dagli arazzi spuntavano fuori bamboline Voodoo viventi e teste rinsecchite fluttuanti.

Di colpo, un coro di sottofondo iniziò a tenere il ritmo, mentre strane figure luminose rosa, verdi, rosse svolazzavano.

Eggman fu afferrato per le caviglie da mani invisibili, cadendo a terra.

Facilier : Sei pronto ?

Coro : Sei pronto ?

Insieme :Sei prooonto ???

Facilier : Sei stato battuto…

Coro : Sei stato battuto…

Facilier (si passa la mano sul volto e gli compare la maschera da teschio) : Anche umiliato…

Coro : Anche umiliato…

Facilier  : Ma reimpatriato…

Coro : Ma reimpatriato…

Facilier : Non lo vedi ? Il viaggio per te è stato organizzato ! E di sola andata !

Eggman cercò di fare resistenza, in preda al panico, mentre il mascherone più grande spalancò le fauci, mostrando un tunnel spazio-temporale verde.

Facilier :Se non ti piace, non dirlo a me ! Dillo ai miei amici, lì nell’aaaaldiiiilàààààààà !!!!!! Muahahahahahahahahahah !!!!

“Vi prego, non mi merito questo !!!!! Ho tentato di distruggere il mondo decine di volte, ma era solo per lavoro !!!!! AAAAAAAAARRRRGHHHHHH !!!!!!!!”

Le mostruose mani d’ombra lo risucchiarono nel verde aldilà Voodoo, ove egli sparì urlando; le fauci si richiusero, e tutte gli “Amici dell’aldilà” sparirono dietro ad un’altra nube viola, sibilando solo un debole “Sssh !!!”.

Facilier guardò orgoglioso Malefica, aspettandosi qualche complimento; invece, la Signora di Ogni Male era ritornata al suo trono, intenta ad accarezzare Diablo, malinconica.

L’Uomo Ombra salì le scale per vedere cosa avesse :

Madame, non siete contenta ? Ci siamo liberati di quell’impiastro, ora possiamo ricominciare tutto da capo…”

“*sigh*È questo il punto, Facilier : dovremo ricominciare a cercare questo introvabile nuovo Cattivo, e ormai, dopo questa esperienza, io sono ancora più delusa e frastornata di prima…Ora va, lasciami in pace, ho bisogno di calmarmi e di riflettere.” Disse senza entusiasmo, mentre grattava il corvo sotto al mento.

Anche l’ombra di Facilier lo incitò a lasciarla in pace; così si voltò, e se ne andò,  deluso dal malumore del suo capo.

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Una settimana dopo, i Cattivi maschi avevano organizzato una partitona di Texas Hold’em, niente po’po’ di meno  che nella rifugio miniera di Alameda Slim : la partita vedeva protagonisti Slim; Ade;
Facilier; Sykes; McLeach e Uncino. Ma in una banda di cattivi c’è da aspettarsi ogni forma di baro per vincere; perciò si vedevano Spugna, i fratelli Willy, Joanna, Pena e Panico, i cani di Sykes e i Demoni Ombra che si muovevano senza fiato da un capo del tavolo all’altro per sbirciare e per suggerire, che fosse a gesti o disegni.

La partita finì a favore del ladro di bestiame, che assieme ai suoi tonti nipoti trigemini, contava la sua vincita : 10 Cattivilioni di dollari.

“Centomila trecento sei ! Centomila trecento sette ! Centomila trecento otto ! Ah ha ! Dolce paga di un duro lavoro !” Si gongolò Slim.

Gli altri Cattivi erano stati costretti a fissarlo contare, carichi di odio.

“Di un po’, ce ne hai ancora per molto con questa conta, lurido ratto di sentina !”Scattò di colpo Uncino, impaziente.

“Si, sono appena a quota centomila trecento quindici !”

“Almeno perché non ci delizi con il tuo canto tirolese e fai contare a quei tre bifolchi che ti porti dietro…”

I fratelli Willy trasalirono, gli altri Cattivi guardarono inorriditi Uncino.

“Capitano, stia attento ! Lo sa che è suscettibile riguardo a quell’argomento !” Lo avvertì terrorizzato Spugna.

Uncino si rese conto dell’errore e si tappò la bocca.

“Il mio…canto ??!” Si voltò l’obeso cowboy, con un’espressione inquietante.

Uncino deglutì mentre Slim gli si avvicinò minaccioso :

“I canarini…cantano…Le donnine dei saloon…Cantano…I Cattivi qualunque…CANTANO…MA IO, FACCIO ARTE !!!!!”

Ade si piazzò di fronte, per riappacificarli :

“Va bene, va bene ! Dimentichiamo quest’incidente e stringetevi la mano, fate la pace, e così siamo tutti contenti !”

Uncino e Slim si scambiarono delle occhiatacce, poi si voltarono entrambi per la loro strada.

“Ok, come non detto…Però, spiegaci una cosa, Al : perché ci fai rimanere qui a porte chiuse, ogni rarissima volta che entriamo qui ? Cos’è ? Hai il terrore che le mucche ti tornino a prendere ?” Continuò Ade, venendo tappato da un terrorizzato Slim.

“Ssshhhh !!! Parla piano ! I muri hanno le orecchie, gli occhi e a volte pure la bocca a volte ! – Tiro a sé Ade, bisbigliandogli all’orecchio – Ho raccolto abbastanza prove che confermano che vengo spiato, osservato in ogni singolo stramaledetto momento della giornata !”

“E da chi ?”

“Sssshhhh !!!!! …Da una qualche organizzazione che vuole farci tutti fuori, gli stessi che avevano bloccato la restituzione di Crudelia dal manicomio anni fa, e che avevano tentato di far fuori Malefica, Jafar, Ursula e pure tu !”

Ade se lo scansò di dosso confuso :

“Ma che farnetichi ??”

“Ti dico che ci vogliono tutti morti, Ade, ed io sono il loro prossimo obbiettivo ! Eh ! Mi credono l’elemento debole, loro ! Ma io sono troppo, TROPPO furbo, per loro !”

Ade gli diede delle pacche sulla schiena per compatirlo :

“Certo, certo, e nelle segrete del Covo, le marmotte fabbricano la cioccolata, Al…”

McLeach e il suo varano Joanna fissavano il vincitore, disgustati :

“Ma guarda quel baro grassone : lui ha stravinto contro di noi, e per la sua paranoia, dobbiamo pure stare qui a fissarlo ! Ma poi dico, Joanna, ti sei messa a sbirciare le carte di Sykes, ti sei messa a sbirciare le carte di Ade, le carte di Facilier, MA QUELLE DI SLIM…LE HAI DIMENTICATE, STUPIDO GRONGO QUADRUPEDE INGORDO !!!” Sbraitò alla fine, terrorizzando la varana.

Nell’impeto, però, scorse qualcosa di strano per terra, una carta da gioco un po’ spiegazzata :

“Ehi, ma questa cos’è ? – Si chinò per raccoglierla, e scoprì che la carta aveva un rivestimento falso per contraffarla – Quel mandriano dei miei stivali ci deve spiegare questo suo giochetto…” Finì, caricando il fucile a pompa e dirigendosi da Slim.

“Cribbio, zio Slim, quel trucchetto delle carte a doppio fondo funziona sempre - *mmf*” Uno dei trigemini parlò ad alta voce, venendo subito zittito dagli altri due.

“COSA ???!!!!” Fecero in coro tutti gli altri Cattivi.

Slim indietreggiò dalla folla inferocita, fino ad arrivare al carro minerario.

“Beh…S-sembra proprio che sia giunta l’ora di…YODEL-ADLE-EEDLE-IHOOO !!!

Ci saltò su e scappò via col malloppo, giù per la galleria.

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Dopo quella partita, i Cattivi maschi se n’erano andati per i fatti loro.

Facilier passeggiava per i corridoi, ancora seccato per la perdita al gioco, quando la sua ombra lo toccò alla spalla, mostrandogli una mazzetta da 5 Cattivilioni di dollari con le effigi di Malefica, Ursula e Yzma, che egli si affrettò ad intascare.

“Non te l’ha detto la tua mamma, che non si rubano i soldi d’altri ?”

Facilier si voltò, sorpreso dalla voce femminile un po’ suadente.

“Non se questi soldi sono stati rubati a loro volta, chère. Come va, Gothel ?”

La donna in rosso si avvicinò a salutarlo, baciandolo.

“*smack*Bene,*smack*più o meno : la vecchia cornacchia mi stava importunando negli ultimi tempi ! Tu, piuttosto, ti intendi tanto di carte e poi perdi al gioco ! Ahahahahahahah !!! Scherzo, caro, lo so’ che non è colpa tua !”

I due passeggiarono assieme per il corridoio, lungo un tratto belvedere con grandi finestroni.

F : “La vecchia Tremaine ti sta di nuovo dando filo da torcere,chère ?”

G :“Si, ma ormai è talmente ininfluente che nessuno le da’ più retta, neanche il capo. E poi, modestamente, me la so giostrare da sola ! Piuttosto, che ne ha fatto Malefica di quell’Eggman ?”

F : “Niente di che, l’ha solo un po’ fritto. Poi io lo lasciato alle abili mani dei miei Amici dell’Aldilà !”

G : “Oooh, come sei crudele ! Io non ho avuto il tempo neanche di stuzzicarlo un po’ !”

F : “Ma che vai pensando ? L’ho solo rispedito nel suo mondo tramite i miei amici, tutto qua !”

G : “Tanto meglio, almeno non si azzarderà a tornare ! Ahahahahah !”

I due andarono ad ammirare l’esterno da dietro a grandi finestre, incorniciate da tende rosse.

F : “Che panorama !”

Gothel si girò come se avesse detto un’assurdità :

“Una squallida distesa di rocce marce con il cielo più tetro di ogni mondo immaginabile lo chiami panorama ! Non che io sia fan dei paesaggi ameni, ma…”

“No, chère, è una metafora, intendo il panorama grandioso che ci aspetta : la nostra vendetta, il nostro posto tanto ambito, eppure manca così poco…”

“Beh, tornare a vivere con Rapunzel è ciò che aspetto fin dal primo giorno che sono arrivata qui; tu che farai, una volta tornato a New Orleans ?”

L’ombra di Facilier ghignò :

“All’inizio pensavo solo a diventare nuovo governatore della Città Mezzaluna e ad arricchirmi, ma qui dentro ho imparato una cosa : il potere viene anche prima dei soldi, ed io avevo una gran fame di soldi quand’ero ancora lì…Ade mi ha reso qualcosa di più di ciò che ero e gliene sono debitore.”

“Attento allora a non farlo arrabbiare, perché sennò ritorni a fare il bagno nello Stige…Ah-hahahahahah !!! Scherzo, caro, il signor «Profilo Greco» è una testa calda, ma non penso che se la prenderebbe così tanto con uno di noi…o no ?”

Tutt’e due scoppiarono a ridere per un bel po’, alla fine sospirarono tornando a pensare ai loro sogni.

“Ci pensi, Gothel ? Noi due potremo essere gli ultimi della Lega, se il nuovo arrivato non dovesse mai mostrarsi…”

“Mio Dio, vabbè che hai a che fare con l’aldilà, ma quanto sei tetro ! E poi vorrà dire che non solo io sarò l’ultima arrivata qui, ma anche quella più avanti coi tempi, visto che tu andresti collocato di un decennio indietro con Jafar e Ursula. Ma sono solo supposizioni, vedrai che arriverà prima o poi…spero.”

Facilier era ormai abituato alle battutine sarcastiche e ai paragoni civettuoli di Gothel, in fondo era il suo amico più vicino, a parte le Cattive e la relazione con Frollo.

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Contemporaneamente, nell’Oltretomba;  Ade e i suoi scagnozzi, Pena e Panico, stavano risistemando il plastico con tutti i Cattivi, ordinati in fila e per ordine di importanza.

“Ecco, Vostra Malvagità, tutti ordinati come voleva lei : Alameda Slim per ultimo, lei, Malefica e Jafar per primi !”

Ade si avvicinò poco convinto :

“Ragazzi, avete fatto un erroraccio da non ripetere, anzi due : in primis, Jafar non sta prima di me – E spostò la statuetta prima di lui, rimpicciolendola pure – Io sono l’amante ufficiale di Mal, lui resta solo una vecchia fiamma occasionale, così, pfff…Secundis : che cosa ci fa ancora qui quel tricheco di Ivo ?”

I due diavoli si guardarono confusi, poi rivolsero lo sguardo alla statuetta dello scienziato sorridente, appena radiato da un giorno.

“Ehmm … Pensavamo che le stesse simpatico e così l’abbiamo lasciato…” Bofonchiò stupidamente Pena.

“Ahhh…Voi pensavate che mi stesse simpatico…” Ade si avvicinò placido ai suoi sottoposti, ponendogli le mani sulle spalle.

"Beh…Credevate male; perché, il simpatico Dottor Eggbotnik sì DA’ IL CASO, CHE CI STESSE INFOGNANDO TUTTI, USANDO QUEI SUOI GIOIELLI MAGICI, PER PORTARCI VIA IL NOSTRO UOMO MIGLIORE, E FORSE, USARLO CONTRO DI NOI, QUINDI ROVESCIARE ANCHE ME DALL’OLTRETOMBA !!!!!!! VI SEMBRA SIMPATICO, FORSE ? !?? !?!!” Esplose di fiamme, strangolandoli e incenerendoli, per poi buttarli via da parte.

Una volta calmatosi, il Signore dell’Oltretomba tornò al suo trono, ansimante, ma di nuovo con le sue normali sembianze.

“Perciò, NO , Doc Egg non mi sta più simpatico : se si ripresenta da me, prima lo annego nello Stige, poi lo faccio lavorare nelle latrine di Cerbero, per l’eternità e  oltre ! E buttate via quella figurina !”

Panico la prese e la buttò in un tritacarne.

Ade si massaggiò le tempie, frustrato :

“Cosa può esserci di peggio…”

Un *ting* lo svegliò dal soliloquio , annunciando l’arrivo di nuove anime.

“Bada-bing ! Finalmente qualcosa che funziona qui dentro !”

Si alzò di corsa dal trono, e andò a osservare i nuovi residenti permanenti dell’Oltretomba.

Panico guardò con il binocolo :

“Signore, signore ! Ne stanno arrivando a migliaia !”

Ade si sfregò le mani, euforico :

“Uhhhh !!! Bello, bello ! Che sono ? Vittime di catastrofi naturali ? Soldati caduti in guerra ?? Membri di qualche setta di fanatici dell’apocalisse ???”

“Insetti.”

“Come, scusa ?”

“Insetti, Mio Signore. Grandi come autobus, alcuni sembrano pure fatti di gelato o di caramelle .”

“Fammi vedere !” Ordinò strappandogli di mano il binocolo.

Panico aveva ragione : uno sciame di insetti mutanti giganti fantasma stava volando verso il fiume Stige.

Ma inoltre, Ade notò in mezzo ad essi uno letteralmente avviluppato dalle fiamme, che sfrecciava all’impazzata come un meteorite.

“Su quello devono aver usato il napalm al posto dell’insetticida !” Commentò.

Come da copione, le anime degli insetti si tuffarono a capofitto nello Stige, l’anima infuocata fu l’ultima a tuffarsi.

Ade sorrise soddisfatto, ma, in procinto di alzare i tacchi, uno strano ribollio nel fiume delle anime attirò la sua attenzione.

Il ribollio finì per un attimo, poi l’anima infuocata partì come un missile balistico fuori dall’acqua, rimbalzando sulle immense pareti cavernicole, danneggiando diverse colonne della sala del plastico di Ade e facendo crollare stalattiti dal soffitto.

Ade assistette impotente a quella devastazione, poi finalmente, l’anima ribelle volò via verso la superficie.

Prima che il Signore dell’Oltretomba potesse metabolizzare ciò, di colpo lo sciame di insetti tuffatosi precedentemente seguì il loro compagno, volando nell’altra direzione, dove stavano altre caverne più anguste.

Pena e Panico si divorarono le unghie per il terrore.

“Le anime sono fuggite !!! Adesso ci darà la colpa e ci punirà senza motivo !!!!” Bisbigliò quello grasso.

Se ci darà la colpa, magari se la potrebbe prendere con Caronte…”

“A me se piace.”

Il loro capo aveva le spalle rivolte a loro, apparentemente tranquillo, poi…

“Ditemi…che ho sniffato dell’ambrosia per sbaglio… Perché QUELLO non è potuto succedere SENZA MOTIVOOO !!!!!!” Alternò momenti di pacatezza a sfiammate d’ira, voltandosi fiammeggiante.

“Ecco che ci risiamo…OH MIEI DEI !!!!” Strillarono i due, mentre due braccia simili a fumo si allungarono per agguantarli.

“NESSUNA…RIPETO, NESSUNA ANIMA LASCIA LO STIGE SENZA UNA BUONA RAGIONE A PARTE…”

Mentre li strangolava a dovere, Ade si bloccò, quasi avesse avuto un lampo di genio, e li mollò a terra come sacchi di patate.

“Che stupido ! Erano due anni che non ricapitava !! Ohhh, aspetta di vedere la reazione di Mal… – Allegro ed euforico, il Dio dei Morti corse verso l’uscita – Pena, Panico, che aspettate ? Abbiamo visite ! Dai, su ! Alzate quei deretani malaticci !”

I due diavoli, esitanti, fecero come ordinato.

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Facilier e Gothel erano ancora immersi nei loro pensieri, quando avvistarono una palla di fuoco in caduta libera.

“Oh, guarda ! Una stella cadente ! Sai come dice la canzone : «C’è una stella su nel ciel, che ogni sogno può avverar…» ! Magari è la volta buona !” Propose lei.

Facilier la guardò un po’ più incuriosito, rendendosi conto che stava per schiantarsi nella landa desolata lì antistante.

E così fu : un’esplosione fragorosa , seguita da un bagliore, scosse il terreno, e l’onda d’urto risultante fece vibrare i vetri.

I due si guardarono esterrefatti, poi corsero verso l’uscita.

Gothel si era incappucciata e armata di pugnale, mentre Facilier aveva il suo corteo di Ombre pronto : il cratere non era molto profondo, ma ancora era illuminato dalle fiamme.

Facilier schioccò le dita e mandò la sua ombra in ricognizione; diede una brevissima occhiata, poi fece segno di OK.

I due avanzarono circospetti, l’una col pugnale in mano, l’altro con bastone in una mano e polvere magica nell’altra.

Sbirciarono nel cratere : lì, coricato supino, giaceva un buffo individuo di bassa statura, con un gran testone pelato con un nasone rosso a patata, ai lati della testa stavano dei ciuffetti di capelli grigi e in cima una piccola corona stretta-stretta, alta-alta; era vestito elegantemente con una giacchetta viola a coda di rondine dalle maniche e il colletto di pizzo, portava un farfallino rosso simile ad una caramella incartata; infine portava dei buffi pantaloni a strisce dorate gonfi, che gli davano un’aria comica, e portava delle babbucce viola con pon pon rossi.

Il curioso individuo aveva la lingua penzoloni e lo sguardo incrociato, farfugliava qualcosa, con un’evidente esse sibilante per la blesità.

“Verso la luce…Verso la luce…Verso la luce…”

Gothel si calò il cappuccio, poi scambiò uno sguardo di incredulità con l’Uomo Ombra, che infine si decise a farlo raccogliere dalla sua ombra per il colletto.

Sospeso per aria l’intruso, Facilier gli diede degli schiaffetti per rinvenirlo.

“Uhuh…Che…gran mal di testa ! L’ultima cosa che ricordo era il Monte Diet Cola che eruttava e poi…Woah ! Hehehe ! Salve, stranieri ! Sapete se per caso mi trovo ancora a Sugar Rush ? Huhuhuhu ! I miei sudditi mi aspettano con ansia, sapete !” Ridacchiò l’omino appena rinvenuto.

“Oh, poverino ! Questo nanetto pacciocchino da strapazzare vuole tornare al suo regno! – Fece Gothel melensa, stringendo le guance all’omino, che ridacchiò ancora – Da dove vieni e chi sei ?”
Gothel cambiò tono di voce sfoderando il pugnale, puntandolo sul nasone dell’omino.

“Wuh !!! Signora, non ne ho la più pallida idea ! Sono appena piombato così dal cielo all’improvviso ! Non lo so spiegare !!!” Implorò fissando la lama.

Gothel ritirò l’arma, vedendo che la sua reazione e la sua affermazione erano sincere.

“Non ricordi proprio nulla, piccoletto ?” Chiese Facilier.

L’omino pensò per un attimo, poi ridacchiò ancora :

“Beh, non ricordo proprio tutto, ma chi sono e da dove vengo, si ! Huhu-hah ! Io sono Re Candito, sovrano supremo di Sugar Rush, capitano delle confetterie, e…Huhuhu Hehehe ! Vincitore consecutivo di migliaia di partite ! Prendete queste caramelle !”

Tirò fuori dalle tasche dolci assortiti e li lanciò addosso ai due.

“Grrrrgh !!! Guarda che cosa hai fatto ai miei capelli, testa di plumcake farcito !” Si lamentò lei, levandosi la roba dai ricci.

Facilier si pulì appena la giacca, poi lo re-interrogò :

“Sei sicuro di non ricordare nulla ? Che ne so’, qualche corruzione , qualche slealtà durante le corse ?”

Lui scosse la testa :

“Niente ! Io ho sempre gareggiato pulito...credo... Huhuhu !”

Facilier lo afferrò per il bavero, minaccioso :

“Allora tu non ci sei di nessuna utilità, zucca candita ! Anzi, forse un nuovo lavoro te lo posso dare !”

Gli spruzzò addosso la sua polvere magica, ma anziché avere effetto, lui si lamentò appena e starnutì.

“Eee..Eeee…EEEEEE-CIÙUU !!!!”

Con sorpresa, quando starnutì, si formarono attorno a lui dei quadratini luminosi rossi, e il suo aspetto per una frazione di secondo cambiò : la sua pelle divenne grigia, indossava ora una tuta da pilota bianca a strisce rosse con casco abbinato, ma il suo volto erano dei pixel che mostravano un inquietante sorriso giallo con occhi del medesimo colore.

Anche quando riprese il suo aspetto, Facilier e Gothel lo fissarono atterriti.

“Huhuhu ! Che starnuto ! Ma che vi prende ?”

L’ombra di Facilier tirò per la giacca il suo padrone, che controllò subito una delle sue carte, che fissò sbalordito.

“Gothel, questa la devi proprio vedere !”

“Cos’è ?”

“È lui ! Le carte non mentono mai : è lui il nostro nuovo Cattivo !”

Gothel lo squadrò stranita :

“Vorrai scherzare ?”

“Niente affatto, chère, sono serissimo !”

“Ehmm…scusate l’intromissione, ma volete spiegarmi che sta succedendo ?”

I due si guardarono complici, poi l’Uomo Ombra si rivolse a lui :

“Amico caro, forse non sei così inutile come pensavamo, come direbbe un mio amico, tu sei un diamante allo stato grezzo !”

“Huhuhuhu ! Che bello ! Ma che vuol dire ? E adesso dove mi portate ?!”

L’ombra lo fece scendere a terra mentre i due lo accompagnavano al tetro castello.

“Semplice, caro. Benvenuto nel Covo dei Cattivi !” Annunciò Gothel.

Re Candito, mentre veniva portato per mano, deglutì spaventato.

Come poteva essere lui lui il prescelto Cattivo, se neanche ricordava di aver mai fatto del male a nessuno ?

 
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E così termina questo primo travolgente arco di "Revenge of the Villains", ma non temete ! Presto in arrivo, l'arco II : Male, il tuo nome è Candito.

Sono felice di essere riuscito a finire questa prima parte entro un certo margine di tempo, ora viene però il bello : dopo il prossimo arco, avevo previsto di dividere la storia in base alle squadre dei Cattivi vari, con poi un'arco finale a chiudere il tutto.

Ma mi rendo conto conto che la storia mi è un po' sfuggita di mano : mentre alcuni archi hanno più o meno già una trama delineata, ce ne sono due che ancora non sono riuscito a riordinare del tutto, in quanto a trama e personaggi.

Sto considerando di scrivere prima una mini serie di prequel su alcuni Cattivi, anche come esperimento

Perciò nei commenti, oltre ad un giudizio complessivo della storia finora, vi chiedo anche di :

1) Quali Cattivi vorreste che inserissi per la squadra "Streghe e Stregoni" al posto di Yzma e Magò, o se le volete lo stesso.

2) Quali buoni, sopratutto secondari, preferireste di più vedere invece di altri (quest'ultima dipende anche per i fini della trama, quindi alcuni personaggi fastidiosi potrebbero essere necessari)

Grazie per il supporto ad A. D. ed M. C. A., Marina94,  Yoku_Warui_Nani mo,Tensi ma specialmenteblackmiranda, mia fedelissima recensitrice !!!  :)


Come dicono ad Alghero, A mus vera, bitches !!!

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