Il ragazzo dagli occhi color smeraldo

di __toystory_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Everything has a beginning ***
Capitolo 2: *** Thank you, Harry ***



Capitolo 1
*** Everything has a beginning ***


Tutto ha un inizio, no?
Bene, il mio "tutto" ebbe inizio un paio di anni fa, quando morì mia nonna.
Ero molto attaccata a lei e ogni estate andavo a trovarla nella sua casa nella periferia di Londra.
Adesso che ho 17 anni, sono pronta a trasferirmi in quella casa con mio fratello.
I nostri genitori sono sempre stati piuttosto assenti. Hanno divorziato tre anni fa, mamma si è risposata, papà convive con una donna molto più giovane di lui...
Mia madre non vedeva l'ora che io e mio fratello uscissimo di casa, così che non doveva più mantenerci... Non ho mai avuto un buon rapporto con i miei.
Io sono Zoe, abito in un paesino sperduto in provincia di Milano con mio fratello, mia madre e il suo nuovo marito.
Ho i capelli castani; lunghi, lisci capelli castani. I miei occhi verde smeraldo cambiano tonalità a seconda della stagione e del tempo.
Sono una ragazza normale... sono molto timida, non ho amici, ho difficoltà a parlare con la gente.
Qui, tutti i ragazzi mi vedono come una "gran figa". Mi stanno dietro solo per il mio aspetto.
Mio fratello si chiama Nicola, ha vent'anni ed è il ragazzo più bello che io abbia mai visto!
Siamo praticamente uguali, se non che lui ha i capelli di un biondo d'orato, che risplendono in modo fenomenale alla luce del sole.

***

Sono le due del pomeriggio, io e Nicola siamo in aeroporto. Prossima destinazione: Londra.
Londra mi ha sempre affascinata particolarmente. Il suo tempo cupo e grigio mi rispecchiava. Come ho già detto, sono una ragazza molto chiusa.
Sono le tre e siamo appena saliti sull'aereo. Sono un po' agitata: è la prima volta che volo.
Do un'occhiata a mio fratello: è piuttosto triste. Ha dovuto lasciare tutti i suoi amici per venire a Londra con me.
E' stata una sua decisione, anche lui voleva molto bene alla nonna, ed era stanco di stare in quella casa piena di ostilità.
Sapevo che non mi avrebbe mai abbandonata.
Nicola è un ragazzo molto solare, aperto alle nuove conoscenze. Ha sempre avuto un sacco di amici e di ragazze. Sono sempre stat gelosa di questo suo carattere.
Io e mio fratello abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto; siamo sempre stati molto complici e uniti, grazie anche alla differenza di età pittosto limitata.

***

Siamo appena atterrati.
Sono le cinque del pomeriggio.
Scendiamo dall'aereo; in aeroporto vengo accolta da un insieme di suoni, odori e colori che mi fanno venire il mal di testa.
La mia attenzione venne attirata da un cartello appeso al soffitto con scritto: Welcome to London.
Mi sentivo a casa.
Arrivati a Londra, ci avviammo subito verso la casa di nonna . Distava più o meno 45 minuti dall'aeroporto. Ci andammo in taxi, il quale era seguito da un camion dei traslochi.
La casa era da sistemare, anche il giardino aveva bisogno di un'aggiustata qua e là. D'altronde, la casa era stata abbandonata dopo la morte di mia nonna, quindi era stata soggetto del tempo e della natura per due anni, senza nessuno che la tenesse in vita. Era piuttosto spenta. Era triste. Sembrava che la nonna si fosse portata via la bellezza di quella casa quando morì.
Risistemare, però non era un grosso problema, perché, sotto consiglio della nonna, io e Nicola avevamo aperto un conto in banca qui a Londra.
Mia nonna sperava con tutta sè stessa che un giorno, dopo la sua morte, ci saremmo trasferiti qui. Sapeva quanto soffrivamo a causa dei nostri genitori.
Il quartiere era tranquillo.
Conoscevamo già un po' di gente, tutti vecchi amici della nonna.

***

Decisi di andare a fare una passeggiata nei dintorni, come quando ero piccolina...
Ipod in mano, cuffiette nelle orecchie, musica al massimo del volume e addio mondo.
Era un bel pomeriggio di settembre. C'era un clima tiepido, il sole mi riscaldava nonostante fosse leggermente coperto da qualche nuvola bianca.
Mentre passeggiavo, non potei fare a meno di notare un ragazzo che suonava la chitarra nel cortile di casa sua.
Mi tolsi le cuffiette per ascoltare.
Il suono dolce della chitarra, era accompagnato da una voce delicata ma decisa.
Mi notò, ma fece finta di niente.
Continuai a guardarlo e ad ascoltarlo, incantata.
X 'Ehi straniera!'
Mi spaventai.
Zoe 'Ehi straniero'.
X 'Sei nuova da queste parti? Non credo di averti mai vista'
Zoe 'Si, mi sono appena trasferita qui con mio fratello nella casa di mia nonna...'
X 'Oh, quindi tu sei la nipote della signora Duncan?
Zoe 'Si, come facevi a conoscerla?'
X 'Ogni tanto facevo dei lavoretti per lei, l'aiutavo volentieri, e lei mi dava sempre qualche spicciolo. Mi ha parlato spesso di te, mi ha detto che sei una ragazza fantastica...'
Arrossii.
X 'Scusa...beh, come ti chiami?'
Zoe 'Piacere Zoe. E tu?'
X 'Harry... Harry Styles'
Zoe 'Piacere Harry. Scusa, ma adesso devo proprio andare, mio fratello crederà che mi sono persa. Beh, se vuoi venire a trovarmi, sai dove abito.'
H 'Ciao straniera, ci vediamo!'
Zoe 'Ciao straniero'
 

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Capitolo 2
*** Thank you, Harry ***


Tornata a casa, trovai mio fratello con due uomini sulla sessantina che ci avrebbero aiutato a risistemare casa.
'Nico, vado in camera mia, chiamami per cena' gli urlai mentre salivo le scale.
'Va bene piccola' mi disse lui facendomi l'occhiolino.
Adoravo quando mi chiamava "piccola", mi sentivo protetta e amata.
La mia camera l'avevo arredata personalmente prima della morte di mia nonna.
Era molto semplice, ma accogliente. C'era lo stretto indispensabile. Un grande letto, ricoperto di coperte e cuscini sui toni dell'azzurro; una scrivania abbastanza grande con il mio portatile; un armadio con un ampio specchio; un comodino di fianco al letto con una lampada a cera blu, alcuni braccialetti e un paio di collane, due libri e il mio ipod; una grande finestra che dava sul giardino e tanti, tanti libri.
Io adoravo sedermi sull'ampio davanzale della finestra, a volte con un libro, a volte con l'ipod, a volte senza niente, solo per pensare.
E così feci. Mi misi sul davanzale accoccolata tra i cuscini morbidi e una coperta sulle gambe, sguardo fisso sull'orizzonte.

***

'Zoe la cena è pronta' mio fratello urlò dalla sala da pranzo
Non mi ero accorta che si fosse già fatta ora di cena.
Scendo e mi siedo a tavola.
'Hai incontrato qualcuno oggi durante la tua passeggiata?' Nicola mi chiese come se già sapesse...
'Uhm... si...un ragazzo che abita qualche casa dopo la nostra. Suona la chitarra e canta molto bene. Mi è sembrato simpatico e...' non feci in tempo a finire la frase che mio fratello intervenne.
'E scommetto che è anche molto carino!' mi strizzò l'occhio
Gli sorrisi e feci un cenno con la testa.
*Din don*
Era il campanello.
Io e mio fratello rimaniamo fermi per un po' a fissarci. Nessuno dei due voleva alzarsi per aprire la porta e stavamo aspettando che uno dei due cedesse.
'Va bene vado io!'mi alzai dalla sedia sbuffando 'Sappi però che è l'ultima volta che cedo' la risata di mio fratello echeggiò per tutta la stanza, era fiero della sua vittoria.
Apro la porta e mi ritrovo davanti un ricciolino sexy con gli occhi verdi, molto simili ai miei, un sorriso smagliante, due fossete tenerissime, fisico scolpito. La perfezione era appena entrata in casa mia.
'Ciao straniera' Harry mi sorrise
'Ciao straniero! Allora sei passato' ricambiai il suo sorriso
'Disturbo?' chiese Harry timidamente, rivolgendo lo sguardo prima a me e poi a mio fratello, che era ancora seduto a tavola.
'No che non disturbi, sei in tempo per il gelato, ti va?' chiusi la porta d'ingresso invitandolo ad entrare.
'Certo che mi va, non rinuncio mai al gelato' un piccola risata uscì dalle sue labbra, dalle sue fantastiche labbra.
Arrivati in sala da pranzo, Harry si presenta a mio fratello mentre io prendo il gelato dal freezer.
Finito il gelato, invito Harry in camera mia.
'Non fate porcate, mi raccomando' se ne uscì Nicola con un sorrisetto malizioso sul volto.
Arrossii pesantemente.
Harry non riuscì a trattenere una risatina.
Arrivati in camera, si buttò sul letto.
'Ci potrei passare la notte qui sopra, sai?!' il suo era un tono di sfida
'Mi dispiace deluderti, ma qui non ci dormirai mai!' non ero del tutto convinta delle mie parole, ed Harry se ne accorse e mi sorrise
'Ahaha sei simpatica e sei la prima ragazza che non mi salta addosso appena mi vede' sorrise
'E perchè dovrei saltarti addosso?!' lo guardai piuttosto perplessa e divertita
'Beh... perchè sono sexy!' mi guardo con uno sguardo penetrante e provocante
In quel momento scoppiai a ridere, presi un cuscino e glielo tirai dritto in faccia.
Lui si ribaltò sul letto e mi guardò fisso negli occhi.
'Vuoi la guerra? E che guerra sia!' si girò di scatto afferrando un cuscino che mi colpì dritto in faccia, facendomi cadere sul letto, proprio di fianco a lui.
Eravamo molto vicini. Lui mi sorrise.
Spostò lo sguardo ripetutamente dalle mie labbra ai miei occhi. Si morse il labbro e si alzò dal letto.
'Si è fatto tardi, è meglio che torni a casa' mi sorrise lasciandomi con l'immagine dei suoi occhi così vicini ai miei stampata nella mente 'Ti va se domani mattina alle 10.00 ti passo a prendere per fare un giro?'
Gli sorrisi e annuii distrattamente, ancora con i suoi occhi riflessi nei miei.
'Beh, a domani piccola' si avvicinò a me e mi lasciò un dolce, piccolo bacio sulla guancia, che al contatto con le sue labbra divenne rossa fuoco.
Cercai di nascondere il nuovo colore del mio volto.
'C...ciao Harry, a domani'

***

Mi sdraiai a letto. E' strano. Lo conosco da così poco tempo, eppure mi sembra di conoscerlo da una vita. Non sono mai stata così bene con una persona che non fosse mia nonna o mio fratello.
E' il mio primo amico. Sento che finalmente un ragazzo mi caga per quella che sono e non per quella che vede. O almeno è quello che mi era sembrato.

***

'Zoe svegliati!'
'Cosa?' pronunciai a stento con gli occhi ancora chiusi.
'Zoe svegliati, cazzo!'
'Oh sei tu fratellino dolce. Ti pare il modo di svegliarmi?'
'Oh perdonami sorellina cara, la prossima volta ti butto direttamente giù dal letto, meglio così?'
Gli sorrisi ironicamente e mi trascinai giù dal letto.
'Dai preparati che c'è la colazione pronta e alle 10.00 hai un appuntamento' sorrise maliziosamente voltandosi e uscendo dalla mia stanza.
'Già Harry, è vero! Ma... come fai a sapere del mio appuntamento? Non è che hai origliato...?' mio fratello era un curioso e mi spiava spesso quando ero in camera con un ragazzo. Mi è capitato anche che mi sentisse mentre stavo facendo sesso con il mio ex ragazzo.
'No... semplicemente passavo di lì per caso'
Scesi a fare colazione.
Era una bella mattina. C'era il sole che splendeva alto nel cielo, senza nemmeno una nuvola.
Guardai l'orologio appeso alla parete della cucina *9.30*
'Cazzo, devo muovermi!'finii di fretta i miei cereali e mi catapultai in bagno.
Mi lavai la faccia e i denti, pettinai i miei lunghi capelli e mi truccai leggermente.
Andai in camera e scelsi da vestire. Dopo aver passato vari minuti davanti all'armadio indecisa su cosa mettermi, ne tirai fuori degli shorts in jeans e una canotta color acquamarina.
Misi le mie adorate Converse, dello stesso colore della canotta che indossavo.
Mi vibra il cellulare.

Sconosciuto: 'Buon giorno piccola. Ieri sera mi sono fatto dare il numero da tuo fratello, spero non ti dispiaccia. Comunque, sono giù che ti aspetto. xx'

'Harry' sorrisi senza nemmeno accorgermene.
Scendo, avviso mio fratello ed esco di casa. Lo vedo appoggiato al muretto, di spalle.
Era immensamente bello visto anche da dietro.
'Ehi straniero, sai che esiste il campanello?' mi avvicinai a lui.
'Ehi straniera. Lo so, ma volevo mandarti un messaggio' mi sorrise spostandosi alcune ciocche di capelli dal viso.
'Ah beh, in questo caso' gli sorrisi dolcemente.
'Ehm...' esitò un po'.
'Dimmi' lo incoraggiai.
'Volevo dirti che sei fantastica' mi sorrise e spostò lo sguardo verso il basso, per poi tornare a guardarmi negli occhi.
Io arrossii.
Era il primo ragazzo che mi prestava attenzioni sincere, non per portarmi a letto una notte e via.
'Beh, dove vuoi andare?' chiese rompendo il silenzio che si era creato per qualche secondo.
'Non lo so, è stata tua l'idea di andare a fare un giro' gli sorrisi.
'Hai ragione, ma era solo una scusa per poterti rivedere' mi sorrise anche lui, creando di nuovo quella strana atmosfera di qualche minuto prima.
'Oh...' dalla bocca mi uscì solo quello. Non sapevo che dire, così rimasi a guardarlo per un po'.
'Allora ti porterò a conoscere degli amici e poi tutti da Starbucks!' enunciò fiero di aver avuto quell'idea.
Gli sorrisi seguendolo.
Andammo a piedi, impiegammo solo 15 minuti ad arrivare.
La casa era enorme.
'Bussa, io devo sistemare una cosa'
'Uhm...ok'. Mi avvicinai lentamente alla porta.

***

*Toc toc*
Bussai timidamente.
Mi aprì un ragazzo con i capelli neri con il ciuffo spettinato, un po' più scuro di Harry di carnagione, occhi scuri, sorriso pazzesco, ed... era in boxer.
'Wow! Sei bellissima!' borbottò lui squadrandomi da capo a piedi 'se ti vedesse Harry ti porterebbe a letto!'
'Zayn, sei un emerito idiota! Sono qua e lei è Zoe' urlò Harry un po' seccato dalle parole di Zayn.
'Oh beh in questo caso... scusami' mi guardò con una faccia da cucciolo bastonato, ma subito dopo il suo volto fu illuminato da un sorriso 'piacere Zayn'
'Piacere Zoe' gli abbozai un sorriso ancora scioccata da quello che avevo sentito.
Quindi Harry andava con molte ragazze?
Mi sentivo un po' delusa, ma non potevo sapere se era vero o no.
'Beh che aspetti ad entrare?' mi guardò storto mentre vagavo per i miei pensieri.
'Oh...si scusa' gli sorrisi appena.
'Mettiti qualcosa addosso, scemo!' urlò Harry entrando in casa e chiudendo la porta dietro di sè.
Entrai in quella gigantesca e meravigliosa casa.
Notai altri tre ragazzi: uno seduto in cucina, con la faccia addormentata, che stava mangiando. Biondo. L'unico tra i cinque.
Poi ce n'erano altri due seduti sul divano.
'Ehi ciao. Io sono Louis' si alzò dal divano e venne a presentarsi. Mi strinse la mano e sfoggiò un sorriso fantastico.
Che bello è? Occhi color oceano, sorriso mozzafiato... La perfezione era di casa.
'E io sono Liam' mi disse l'altro ragazzo che era seduto sul divano facendo come Louis.
'E io sfono Nfiall' urlò il ragazzo seduto a tavola con la bocca piena. Si stava ingozzando letteralmente. Sembrava che non prendesse nemmeno fiato tra un boccone di cibo e l'altro.
'Niall, non si parla a bocca piena!' lo rimproverò Harry scherzoso.
'Oh scusate' il biondino mi rivolse un tenero sorriso per poi tornare a strafogarsi.
Gli sorrisi.
'Beh, lei è Zoe, la mia vicina di casa. Noi andiamo da Starbucks, chi vuole venire con noi?'
'Io ho già fatto colazione! Sono già pieno, dovevi dirmelo prima' Niall sembrava un po' arrabbiato.
'Io e Liam andiamo in palestra' disse Louis uscendo insieme a Liam.
'Io ci impiego troppo a prepararmi' sbuffò Zayn mentre si guardava allo specchio da circa cinque minuti.
'Bene piccola, allora siamo solo io e te' sembrava molto contento della cosa Harry, forse ci sperava, o forse li aveva già avvisati.

***

Arrivati da Starbucks ci sedemmo uno di fronte all'altro e ci fissammo per un paio di minuti.
'Hai...hai due occhi fantastici, sai?' Harry abbassò lo sguardo e iniziò a giocherellare con le bustine di zucchero.
'Oh, grazie. Anche i tuoi sono splendidi, davvero' sorrisi e Harry rialzò lo sguardo verso di me, sorrise anche lui mentre le sue guance si coloravano di rosa.
Dopo aver preso due frappè, andammo in giro per negozi.
'Domani sera a casa dei ragazzi c'è una festa, ti va di venire?' mi chiese Harry mentre eravamo fermi davanti alla vetrina di un negozio d'abbigliamento.
'Oh veramente non vorrei essere di troppo...'
'Non lo sarai! Ti ho invitato io, perchè dovresti essere di troppo? E poi è solo una festicciola con qualche amico, può venire anche tuo fratello'
'Uhm...va bene. Così adesso mi aiuti a trovare qualcosa di carino' gli risposi sorridendo, lo afferrai per il polso e lo trascinai dentro al negozio al qual eravamo davanti poco prima.
Scelsi un po' di cose, aiutata da Harry, e andai in camerino a provarmi tutto.
Mi provai molti vestiti, ma alla fine optammo per un vestito a palloncino dai colori pastello.
Uscimmo dal negozio e ci dirigemmo verso casa mia.
Camminando le nostre mani si sfiorarono. Lui mi guardò e mi prese la mano. Io la ritrassi.
Non sapevo il perchè di quel gesto. Era troppo presto. Eravamo solo amici. Quel gesto sarebbe significato qualcosa di più.
Il viso di Harry si rattristò, il suo sorriso sparì. Riprese a camminare a testa bassa,le mani in tasca, calciava i sassolini che trovava davanti a sè.
Eravamo arrivati davanti alla porta di casa.
Mi girai per aprirla, ma mi voltai immediatamente verso Harry.
'Harry...vedi...io...' non riuscivo a formulare una frase di senso compiuto. Lui si era offeso ed io mi sentivo tremendamente mortificata.
'Shh...non c'è bisogno di spiegarmi niente. A domani piccola.
Mi sorrise timidamente, si avvicinò e mi lasciò un dolce bacio sulla guancia.
Il mio cuore cominciò a battere un po' più velocemente. Non poteva accadere. Non potevo innamorarmi, me lo ero ripromessa dopo l'ultima rottura. Ci sono stata davvero male e non volevo che riaccadesse. Non così alla svelta. Non subito. Non ora.
Come faceva Harry a capirmi così alla svelta? Ci conoscevamo da così poco eppure lui aveva già capito tutto.
Quel ragazzo era speciale. Lo sentivo.

Sconosciuto:'Ehi Zoe, sono Zayn, ho preso il tuo numero da Harry. Ti va se domani ti vengo a prendere a casa tua? Sei invitata qui a pranzo. Alle 11.00 sono da te, ciao. xx'

Zayn che mi viene a prendere a casa... mi dice che sono da loro a mangiare... e Harry? Perchè non mi aveva detto niente?
*Toc toc*
'Ehi piccola, posso entrare?' Nicola aprì leggermente la porta di camera mia, facendo entrare la testa.
'Uhm? Oh si si, entra pure'
'Che c'è? Hai la testa fra le nuvole. Problemi con Harry?
'No no tutto il contrario. Lui mi capisce. Dopo te e la nonna, credevo che nessun altro al mondo sarebbe stato in grado di capirmi, insomma, sappiamo tutti che sono una ragazza particolare, ma lui è diverso, e sembra che mi conosca da una vita. Sa cosa provo e cosa voglio dire ancora prima che io mi esprima. E' fantastico.
'Beh piccola, sono contento, ma ricordati come è andata a finire l'ultima volta che ti sei innamorata di un ragazzo troppo presto. Dovesse farti soffrire anche Harry, non so che gli potrei fare...'
Mio fratello era molto protettivo nei miei confronti, mi diceva spesso che ero la cosa più preziosa che avesse mai avuto. Gli volevo davvero bene.
'Non ti preoccupare fratellino. Grazie' mi diede un bacio sulla fronte e se ne andò. Mi coricai nel letto, pensavo a Harry. Mi addormentai a fatica. Era costantemente nei miei pensieri.

***

Tra dieci minuti mi passa a prendere Zayn. Mi chiedo davvero perchè Harry non mi avesse avvisato di nulla.
'Nico, io esco! Siamo stati invitati ad una festa a casa dei ragazzi domani sera. Ciao ciao' uscii di casa e mi ritrovai Zayn a pochi centimetri di distanza.
'Ehi splendore, come va?' sorrise. Il suo era un sorriso piuttosto provocante e malizioso.
'Ciao Zayn. Tutto bene, grazie'
'Bene, sei invitata a pranzo da noi, ricordi?'
'Uhm...si...Harry lo sa?' gli chiesi dubbiosa.
'Certo che lo sa' ci mise un po' a ricominciare il discorso, dubbioso su cosa dire 'solo che stamattina aveva da fare, quindi ha chiesto a me di venirti a prendere' non credevo alle sue parole, Harry me lo avrebbe detto.
'Uhm...ok'salii in macchina.
Durante il tragitto non volò una mosca.
Arrivati dai ragazzi, fui accolta da Louis che mi venne incontro abbracciandomi.
'Harry non è ancora tornato?' chiesi a Louis.
'Tornato? Non sono mai uscito di casa!' Harry arrivò dal corridoio, piuttosto sorpreso di vedermi 'Che ci fai qui?'
'Beh... Zayn mi ha detto che ero invitata a pranzo e che tu eri fuori casa..'
Harry tirò un'occhiataccia a Zayn. Mi sa proprio che non ne sapesse nulla.
'Beh, allora vieni con me che ti mostro la casa' mi sorrise.
Mi prese i fianchi con il suo braccio e un lungo brivido mi percorse la schiena.
A pranzo raccontai un po' di me ai ragazzi. Liam e Harry sembravano molto interessati, Niall era troppo occupato a mangiare, Louis era sovrappensiero e Zayn continuava a fissarmi, ma non ero sicura che mi stesse ascoltando.
'Ehi ragazzi, vi va se guardiamo un film?' Louis ci guardò tutti aspettando una risposta.
Annuimmo tutti sorridendogli.
Mi portarono in una sala enorme, schermo gigante, poltrone comode, pop corn... sembrava di essere davvero al cinema!
Mi sedetti in mezzo a Harry e a Louis. Mi sentivo protetta tra di loro.

***

'Ehm... dov'è il bagno?' il film era iniziato da un'ora circa e io mi stavo pisciando addosso.
'In fondo al corridoio a destra. Fai in fretta o ti perderai la parte migliore del film!' mi sorrise lui.
Sinceramente non ero particolarmente interessata al film, non ricordavo nemmeno il titolo.
Il corridoio era lungo e buio.
Trovai un interruttore, accesi la luce ed entrai in bagno.
Esco e mi ritrovo Zayn davanti.
'Ehm... devi andare in bagno?'
No, stavo cercando te!' il suo sguardo lussurioso percorse tutto il mio corpo.
Mi prese per i fianchi, mi mise contro il muro e iniziò a baciarmi il collo.
Poi sempre più su, fino ad arrivare alle labbra.
Io ero come paralizzata; non trovavo la forza di oppormi!
Riuscii a sbloccarmi, gli tirai uno schiaffo e iniziai a piangere, dirigendomi verso il salotto.
Harry mi sentì e iniziò a correre verso di me.
'Io e te facciamo i conti più tardi' si rivolse a Zayn piuttosto arrabbiato.
Io mi buttai sul divano con le mani sul viso.
Harry si sedette di fianco a me. Non disse nulla per molto tempo. Rimase lì, fermo, ad aspettare un mio segnale.
Lui sapeva esattamente ciò di cui avevo bisogno.
'Tutto bene?' mi chiese preoccupato appoggiando una mano sulla mia gamba.
Feci un cenno con la testa.
'Vuoi che ti riporti a casa?'
'Si, grazie' singhiozzai.
A casa, trovai un biglietto di mio fratello: 'Ciao piccola, sono da un amico. Sto da lui a dormire, torno domani pomeriggio. Notte'.
Harry mi accompagnò in camera. Non mi perdeva d'occhio neanche un secondo.
'Grazie Harry, grazie davvero. Non so come avrei fatto senza di te' le lacrime minacciarono di scendere, ma riuscii a trattenerle.
'Non devi ringraziarmi di niente' abbassò lo sguardo.
'No davvero. Ti devo un favore'
'Ottimo, allora ti chiedo il favore di ospitarmi a casa tua per stasera, perchè io non ho intenzione di lasciarti da sola' non potei obbiettare.
In fondo, gli ero grata, perchè se fossi stata da sola, avrei pianto tutta notte.
Ma lui era lì, con me, ed era tutto diverso.
Ci infilammo sotto le coperte insieme, fortuna che era un letto grande.
Ero abbracciata a lui che mi accarezzava dolcemente i capelli.
'Te l'avevo detto che sarei riuscito a dormire qui' scherzò lui.
E così mi addormentai.

 

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