A lie made ​​me know him. So, thanks lie.

di fredandgeorgearemydrug
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


-Heaveen, sveglia, oggi devi comprare il materiale per la scuola!-Trilla mia madre alle 8 di mattina di una calda giornata d’agosto
-Certo mamma..
Mi presento, mi chiamo Heaven Huston, vivo a Londra, ho un autostima inesistente, amo volare sulla mia scopa e.. ah si, sono una maga.
Vado a quello schifo di scuola di magia di Beauxbatons e quest’anno ho in mente un.. piano.
-Allora, mamma, c’è per forza bisogno che mi accompagni a prendere tutto il materiale?
-Guarda, ti stavo per dire proprio che oggi non ho tempo, vado di frettissima. Scusa Heav. –
Perfetto. Il piano va che è una meraviglia.
-Niente mamma, ci sarebbe solo da firmare questa autorizzazione… la solita roba di scuola..- le dico mentre lei si ficca un biscotto in bocca
-Ok, tanto è la solita roba, no?!- Dice, mettendo una firma che mi autorizzerà ad attuare il mio piano.
-Certo mamma!- Affermo, sogghignando.
-Ora esco, ciaoo- Mi dice scoccandomi un bacio sulla guancia per poi smaterializzarsi.
Mi vesto, mi preparo e sono pronta.
Puf, ora posso andare a Diagon Alley.
Arrivo nelle viuzze di Diagon Alley, e vedo gente che mi guarda chiedendosi chi io sia, perché di solito lì si conoscono un po’ tutti.
Già, sono al quarto anno, insomma, dovrei conoscere davvero TUTTI.
Entro in una libreria, un po’ spaesata:
-Salve, mi potrebbe dare tutti i libri per Hogwarts? Sa, ho dimenticato la mia lista a casa..-
-Certo, che anno?-
-Quarto.- Rispondo impettita.
Molto probabilmente il negoziante si sarà chiesto chi io sia, visto che non mi aveva mai visto da quelle parti, ma poco importa.
Poi entro in tutti gli altri negozi, cavandomela sempre egregiamente con la scusa del “ho dimenticato la lista a casa” , per poi arrivare alla casella della posta per inviare una lettera al Professor Silente, il preside di Hogwarts.
E’ una lettera scritta da “mia madre” dove chiede vivamente di farmi svolgere il mio quarto anno ad Hogwarts, a causa di vari problemi che ho avuto con l’accademia di Beauxbatons.
‘Falsificare la firma di mia madre?! Io?!’ Ma neanche matta, io stamattina le ho solo detto di firmare della “roba di scuola” e lei l’ha fatto. Non è colpa mia se andava di fretta!
Now.
Di sicuro Silente accetterà la richiesta di mia madre, quindi no problem.
‘Perché te ne vorresti andare da Beauxbatons?’ Perché lì ci sono solo ragazze per bene e con la puzza sotto il naso, e mi sono stufata di tutto ciò.
Ora verrà da pensare: ‘Perché non hai detto tutto ciò ai tuoi genitori?’. Semplice, loro pensano che Hogwarts sia “a livelli troppo bassi per le mie potenzialità”. Neanche fossi la McGonagall in persona oh, sono solo una maga come tante.
Ora mi tocca solo andare a prendere la toga…
Entro nel negozio e me ne provo una della mia taglia.
Stavo per andare a pagare finchè non sbatto contro un ragazzo dai capelli rossi e piuttosto alto:
-Oh, attento a dove metti i piedi!
-Uh, che paura! E ora che mi fai?
-Ah-Ah-Ah. Spiritoso.
Non lo guardo, finchè i nostri sguardi non si incontrano, e qualcosa in me va in fibrillazione.
-Io vado, ciao.- Mi fa lui.
-Ciao.
Chissà chi era quello, e chissà di quale delle quattro famose case faceva parte, perché SO che è uno studente di Hogwarts.
Il primo settembre è arrivato, ed io viaggio, sotto mentite spoglie, seguendo, per la prima volta un maghetto al suo secondo anno tra il binario nove e dieci a Kings Cross
Mi sentivo una novellina, e lo ero, pur dovendo frequentare il mio 4° anno...
Mi trovo davanti il treno, ed entro.
Cerco uno scompartimento vuoto, dove starmene un po' per conto mio, quindi mi dirigo verso i primi, che sicuramente erano vuoti.
Beh, ho mai detto di essere una persona che tende spesso a fare figure di merda (?)
Si, lo sono.
E come prima, delle tante che si presenteranno nel mio cammino, ecco uno stupido (sicuramente della casa dei Serpeverde) che mi fa lo sgambetto.
E io cado nelle braccia di chi (?)
Di un biondo slavato che se la crede tanto.
-Ciao, io sono Malfoy. Draco Malfoy.








#Spazio autrice
Salve a turuttuttututti.
Alors, questo è il prologo.
Ammetto che è piuttosto corto, ma che intriduzione sarebbe se fosse lunga quanto un capitolo (?)
Sarebbe una specie di "Capitolo 1" e non "Prologo", ma dato che l'ho chiamato così deve essere così... (?)
Okay, sto divagando.
Comunque ringrazio moltissimo chi mi seguirà e recensirà
(accetto i commenti negativi, ma spero che insieme ad essi ci sia un motivo ed una "soluzione" al problema)
Un bacio a tutti.
-Roby.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. ***


                                                                                                                                                                                    -Heaven
-Io sono Malfoy, Draco Malfoy-
-Ed io sono Heaven Huston. Le presentazioni sono finite?-
-Aggressiva, la ragazza- Sogghigna Malfoy ad altri suoi amici.
-Se non mi lasci andare te la faccio vedere io l’aggressività.- Ancora mi teneva ben salda.
-Vuoi che ti lasci andare? Bene, ma sappi che sprechi l’opportunità di diventare la mia ragazza.- E così lasciò la presa.
-Oh, mannaggia merlino! Che occasione sprecata!- Dissi sarcastica, mentre me ne andavo.
-Alla prossima, Huston.- 
-Ciao Draco.- Non mi girai neanche.
Passai davanti un altro scompartimento.
C’erano dei ragazzi dai capelli rossi, una ragazza mora, dai capelli ricci ed un ragazzo dai capelli neri
.Finalmente vidi uno scompartimento vuoto.Entrai, e dopo due secondi entrò una ragazzina, penso più o meno un anno più piccola di me, dai capelli rossi.Era davvero bella.
-Hey, come ti chiami?- Fece lei, amichevole
-Heaven, tu?-
-Ginny. Questo posto è libero?- indicò il posto di fronte a dove ero seduta-
-Siediti pure-
Passò circa un ora, e Ginny si era addormentata, poi ad un certo punto si svegliò di colpo:
-Oddio!-
-Che succede?-
-No, niente, era solo un sogno…-
-Ok…--Comunque, non ti avevo mai vista, sei nuova?!-
-Diciamo di si..-
-Come diciamo?-
-Storia lunga..-
-Vabbeh. Sai già in che casa vorresti essere smistata?-
-Beh, diciamo che mi vanno bene tutte tranne Serpeverde. Li detesto.-
-Aahhaha, anche io, ma io parlo da Grifondoro!-
-Beh, la vita da Grifondoro non mi spiacerebbe.-


                                                                                                                             -Ginny
Forse mio fratello aveva ragione.
Era dolce e simpatica come sembrava.
Ed anche molto bella, ma forse non lo sapeva.
Dico io, poteva quello stupido di mio fratello innamorarsi così, dopo averci sbattuto contro?!Quasi sicuramente lei neanche si ricordava di lui. 
O forse si (?)
-Quindi hai conosciuto mio fratello (?)-
-Chi (?) Quel ragazzo rosso e alto?-
-Si!- Allora si ricordava!
-Ah, capito.-
-Ti sta antipatico per caso (?)-
-Neanche lo conosco! Aahahha-
-Oh, giusto- Che figura ci stavo facendo?! Sembravo una vera impicciona!

                                                                                                                                                                                        -Heaven
Bene, quindi lei sarebbe la sorella di quel ragazzo con cui mi sono scontrata a Diagon Alley?!Perfetto, ora lei gli avrebbe raccontato tutte le mie stranezze ed io sarei fottuta.Bene, anzi, benissimo.
Ormai eravamo arrivati ad Hogwarts, quindi Ginny se ne andò con i suoi amici mentre io avanzavo sola verso la scuola su quelle barche, insieme ad altri maghetti del primo anno.
Entrai nella sala grande, stavo per essere smistata.
Oddio, che emozione.
Ad un tratto sentii il cappello parlante nominarmi: 
-Heaven Huston!- Avanzai, esitante verso lo sgabello su cui era posto quel vecchio cappello.Non fecero in tempo ad appoggiarmelo sulla testa che esso urlò:
-GRIFONDORO!

Ero davvero emozionata.
Mi lanciai verso il tavolo dei Grifondoro, e data la fretta...
Inciampai come un salame.Bene, belle le figure che faccio.
E chi è che poi sarebbe dovuto arrivare per aiutarmi ad alzarmi?!
Non lo sapevo neanch’io, poi alzai lo sguardo e.. di nuovo lui.
Era un Grifondoro come sua sorella.
-Beh, credo che sia arrivato il momento di presentarci.- mi fece lui.
-Ehm, già.- 
-Io sono Fred Weasley.-
-Ed io sono Heaven Huston, piacere di conoscerti.-
-Piacere mio.- Mi disse, facendomi l’occhiolino
Forse mi stavo innamorando, e la cosa era grave.
-Basta smancerie, per favore.- Urlò Malfoy, alzandosi dal tavolo dei Serpeverde
Mi alzai, e seguii Fred al tavolo.Ci sedemmo ed iniziammo a mangiare.
-Ciao a tutti!-Mi si presentarono tantissime persone, e scoprii che Fred aveva in gemello, George.A quanto pare erano i maestri degli scherzi, lì ad Hogwarts.E pensare che fino all’anno prima, nell’altra scuola, io ero la maestra degli scherzi.
Conobbi anche una certa Hemione Granger.Doveva essere una tipa apposto, quella.
Mi sembrava molto simpatica.
Era la mia compagna di stanza e.. era fissata con i libri, come me!
Era arrivata la mattina dopo, e a colazione arrivava la posta.La posta che mi avrebbe sicuramente mandato mia madre?! Facile, avevo fatto un incantesimo.Le lettere si sarebbero smaterializzate accanto a me, ovunque io fossi.
E, come mi aspettavo, mi arrivò una lettera.
Mamma mi chiedeva com’era andato il primo giorno di scuola.Che le potevo dire? 
Che grazie alla bugia che le avevo nascosto mi stavo innamorando?!Non credo proprio.








#Spazio autrice
Salve a todossss
Questo è il capitoluzzo.
Ancora non riesco a fare capitoli lunghissimi, ma se è questo che volete con il tempo migliorerò, è una promessa.
:') 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2. ***


                                                                                                -Heaven
Risposi a mia madre dicendo che tutto andava bene.
Non entrai troppo nei particolari, ma non fui neanche toppo superficiale, sennò le sarei sembrata strana.

Al tavolo arrivò Fred.
Non era possibile che mi fossi innamorata di lui senza neanche conoscerlo, no.
Era solo una cotta.

Eppure aveva qualcosa che… non capivo neanch’io cosa avesse di tanto speciale quel burlone.

-Giorno ragazzi.-
-Giorno fanciulle- Dissero George e Fred all’unisono, sedendosi di fronte a noi.

Arrivò anche un'altra ragazza che si sedette accanto a Fred:
-Buongiorno Freddino- Disse mielosa. Insomma, Freddino?! CHE DIAVOLO DI NOME E’?
-Ragazzi, lei è Andy.-
-Ciao- Dicemmo io e Ginny seccamente  disgustate.
Erano fidanzati quei due?
Bene, bel modo di iniziare l’anno.
Un po’ depressa vidi arrivare Ron:
-Ehy Ron! Siediti qui!- Gli indicai il posto accanto al mio.
-Certo!- Si avvicinò, insieme ad Harry, il suo migliore amico.
-Buongiorno a tutti!- Dissi espansiva, e lui annuì.
Che aveva?
Ieri sera era così allegro…
Lo vedevo mentre guardava Andy, sognante.
-Harry, ti dispiace se usciamo un attimo? Ti dovrei parlare-
-Certo.- Disse, mentre continuava a guardare la mora seduta accanto a Fred.

Uscimmo, e iniziammo a passeggiare nello spazio immenso che si estendeva fuori all’imponente castello.
-Che succede?- Gli dissi
-Niente di che, non ti preoccupare. Per lo più, che succede a te? Ti ho vista piuttosto triste stamattina.- Forse era l’unico che sen’era accorto
-Prima dillo tu. Ho visto come ti perdevi negli occhi di Andy.-
-Lei è meravigliosa, come ci si può non perdere nei suoi occhi?!- Detto fatto Potter, non saprei chi sta messo peggio tra noi due.
-Capisco. Da quanto la conosci? -
-Da quand’ero al mio primo anno, ma solo quando quest’estate è andata dai Weasley quando c’ero anch’io ho capito cosa provavo per lei…-
-Cosa ci faceva dai Wealey?-
-Non lo so, penso stesse andando a fare un giro sulla nuova scopa di Fred…-
-Ah.- Dissi io, mentre una lacrima rigò il mio volto.
-Heav, che succede?-
-Niente- Iniziai a piangere come non avevo mai fatto. Non perché stessi urlando, o cose del genere, ma perché non avevo mai pianto per un ragazzo. Non che io fossi mai stata rincorsa dai ragazzi, ma a quei 2-3 ragazzi che avevo avuto piacevo sin dal principio.
Harry mi abbraccio.
Forse era una delle uniche persone che poteva capite come mi sentivo.
-Ti sei innamorata di Fred, non è vero?- Mi disse lui.
Non risposi.
Non capivo più neanch’io cosa provassi per lui.
Capivo solo che Harry era confuso quanto me, e per questo mi capiva.

                                                                                  -Fred
Che ci faceva Heaven fuori con Harry?
Forse lei si era innamorata di Potter?!
Beh, Harry è un bel ragazzo, è simpatico, gentile…
Ci crederei se si fossero innamorati, ma io?

Li seguii, e vidi che Harry la stava abbracciando.
Oh no.
Tutto, ma questo no.
Al pensiero ce la potevo fare, ma vederli insieme NO
Era più forte di me.
Forse lei pensa che io stia con Andy.
Ma per me Andy è solo un’amica.
Ammetto che lei è innamorata di me, ma io non provo niente per lei.
Insomma, lei è carina, simpatica, dolce..

Ma Heaven… è qualcosa di diverso.
Lei è come quando sei stufo marcio dell’inverno, e poi un giorno ti arriva quel raggio di sole che ti scalda la giornata.
Lei è stato il raggio di sole che mi ha illuminato la vita.
Forse sembra piuttosto esagerato, sapendo che la conosco da così poco.
Ma nello stesso momento in cui le ho sbattuto contro per me è stato tutto più felice.
Mi dovevo sfogare con qualcuno, ma insomma, come avrei fatto ad ammettere, io, di essermi innamorato di una pivella del quarto anno, mentre ci sono carrellate di ragazze che mi sbavano dietro, tra le quali pure quelle del settimo anno?!
Nah.
Mi terrò tutto per me.
Di sicuro sarà meglio.
Me ne tornai nella sala comune dei Grifondoro.
Non c’era nessuno, finchè non entrò Hermione:
-Hey, che succede?-
-Niente di chè Granger. Che dovrebbe succedere?- Una lacrima mi rigò il volto, e sperai che la riccia non se ne accorgesse.
-Beh, le lacrime scenderanno pur per un motivo.-
-Mi stanno solo sudando gli occhi, Granger! Non fare tanto la dolce con me.-

                                                            -Hermione
“Mi stanno solo sudando gli occhi, Granger!”.
Ma chi si credeva di essere?
-Calmino. Tanto si è capito che è per una ragazza.-
-Anche se fosse…-
-Anche se fosse cosa?! Chi è lei?-
Ho sempre avuto un debole per Fred, lo ammetto. Ma di sicuro io non gli potrei mai essere  piaciuta.
-Parlo della nuova. Heaven.-
-Ci hai litigato?-
-Forse. Si. No. Non lo so. In realtà è la mia mente a fare tutto.-




#SpazioAutrice
Salve geente.
Questo è il capitolo, spero vi piaccia.
Da ora già stiamo entrando nella storia, quindi inizio già ad essere più soddisfatta di me stessa.
Non fate i timidoni e ditemi che ne pensate del capitolo e della storia. 
Ci tengo!
Un bacio,
Roby
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3. ***


                                                                                                                                                                                                          -Heaven
Okay, dovevo smetterla di pensare a Fred.
-Harry, andiamo… Tutto passerà.- Dissi, un po’ malinconica ad Harry
-Certo..-
-Andiamo nella sala comune, vediamo se c’è qualcuno.-
-Già, stare da soli non farà che deprimerci..-
Ci dirigemmo verso la sala comune Grifondoro, nel frattempo, lungo il tragitto incontrammo Malfoy:
-Ci si rivede, Huston.- Disse lui, con un sorrisetto compiaciuto.
-Malfoy.- Dissi io, gelida, per poi guardare Harry.
-Davvero passi il tempo con certe persone?! Pensavo che tu fossi una forte.-
-E’ meglio se te ne vai, Harry.- Dissi io, decisa. –Ti raggiungo in sala comune-
-Già, Potter “E’ meglio se te ne vai”. Io e lei abbiamo delle faccende da sbrigare.-
-Posso?- Disse Harry, non sapendo se darmi retta.
-Vai..- Dissi.
E così Harry se ne andò.
-Allora, Malfoy. Cosa vuoi?-
-Beh, ti volevo solo dire che per quanto mi riguarda, anche se sei una Grifondoro hai il permesso di provarci con me.-
-Cosa, scusa?-
-Beh si. Dai, si capisce che io ti piaccio.. Come si fa a non innamorarsi di uno come me?!-
-La domanda in realtà sarebbe “come si fa ad innamorarsi di uno come te?”-
-Vedi, è questo che mi piace di te: sei sexy, ma anche decisa. Insomma, sei aggressiva.- Di primo impatto gli diedi uno schiaffo. Aveva tutta la guancia rossa.
-Ecco, ora ti ho fatto vedere come sono aggressiva.-
Mi girai per andarmene e vidi Fred.
Sembrava quasi bloccato.
-Ehi Fred.. che succede?-
-Ehm, niente.-
-Ah, ok-
-Comunque sei stata fortissima con Malfoy. Sappi che se avesse continuato sarei subentrato io.. Insomma, chi si crede di essere?-
-Il ragazzo più affascinante del mondo.-
-E tu lo pensi?-
-Scherzi vero?! Tutti sanno che ho un debole per i capelli rossi!-
Forse avevo superato il limite. Forse ero stata.. Troppo esplicita.

                                                                                                                                                                   -Fred
Oh Morgana.
Di chi stava parlando?
Risi fragorosamente.
Diciamo che avrei solo potuto ridere.
Sennò che le avrei dovuto dire, “di chi parli?!” (?)
Oh no, mi avrebbe presa per una specie di ragazzina pettegola.
-Seenti, dove stavi andando?-
-In sala comune, ero con Harry fino a poco fa, ed ora mi aspetta lì.- Con quelle parole mi trafisse il cuore.
-Capisco.-
-Ti va di accompagnarmi? Magari stai un po’ con noi, così a pranzo scendiamo insieme in sala comune. A quanto pare Silente farà un annuncio!-
-Ma certo.- Mi era tornata la voglia di sorridere.
Non capivo se ero io ad essere lunatico o lei ad essere strana.
Oppure eravamo semplicemente strani entrambi.
Arrivammo in sala comune, ed io ero spaventato all’idea che magari Harry e Heaven si baciassero, che si chiamassero “amore” o cose così.
Arrivammo in sala comune
-Ehi Potter!- dicemmo all’unisono.
Le nostre voci, insieme erano come atte l’una per l’altra.
Si intrecciavano.
-Ciao ragazzi- Disse Harry.
-Allora, vi va di fare una passeggiata in volo, così usciamo un po’ all’aria aperta?- dissi, per animare la situazione.
Vidi Hermione seduta su una poltrona a leggere, e la chiamai, per chiderle di giocare con noi-
Accettò.
Uscimmo, con le scope alla mano.
-Potremmo fare una gara di velocità.- Heaven, sei un genio o cosa?
-Yeaaah.-
-Allora, questo è il punto di partenza, e quell’albero è l’arrivo.- Disse Hermione, indicando il punto dal quale saremmo partiti.
Cavalcammo le scope e..
-Tre, due, uno, VIA!- Urlò Harry.
Il tragitto era piuttosto lungo, ma piacevole, perché sapevo che al mio fianco c’era Heaven.
Mi piaceva guardarla mentre volavamo.
Ad un certo punto si girò verso di me.
I nostri sguardi si incrociarono perfettamente.
Poi mi chiamò:
-Fred!-
-Dimmi dolcezza!-
-Atten…- Non fece in tempo a finire la parola che andai a sbattere con la testa contro un albero.
Mentre cadevo rimanevo aggrappato alla mia scopa.
Poi Heaven mi guizzò vicino ed in un batter d’occhio mi ritrovai in groppa alla sua scopa, dietro di lei.
Beh, insomma, mi sarei immaginato diversamente la scena.
In teoria io dovevo essere l’eroe della situazione…
In pratica invece io ero la donzella in pericolo.
Bel colpo Weasley.
-Dimmi un po’, hai mai giocato a Quiddich?- Le dissi
-Ehm, no. Però mi piacerebbe tanto.-
Ok, quella ragazza era fatta apposta per me.
-Ora è meglio se andiamo, tra poco è ora di pranzo!- Chiamai Hermione e Harry che stavano chiacchierando al traguardo e ci demmo appuntamento direttamente in Sala Grande, perché prima dovevamo ritrovare la mia scopa.
-Allora, più o meno dovrebbe essere caduta qui.- Indicò un punto dell’immensa foresta sotto di noi.
Se lo dici tu, andiamo.
Sfrecciò a tutta forza verso un cespuglio ed arrivammo a terra sani e salvi, anche se atterrammo in maniera tragica in mezzo a milioni di foglie.
Ci guardammo e iniziammo a ridere insieme.
Cercammo la scopa e poi la trovammo.
-E’ messa maluccio- Mi disse.
-Forse è meglio che se torniamo sulla mia e ci portiamo insieme la tua. Potrebbe rompersi da un momento all’altro se la usi ora- Insomma, ne sapeva qualcosa.
-Beh, hai ragione. Ma io mi metto davanti!-
-Ahahaha, guarda che non stiamo facendo a gara per i posti in auto.-
-Comunque “guido” io-
-Se proprio ci tieni! Basta che non me la rompi!-
Dio quanto era perfetta.
Il suo sorriso era davvero perfetto.

Arrivammo a scuola, posammo le scope in fretta e furia, ed ancora pieni di foglie entrammo in Sala Grande.
Erano tutti già seduti, quindi cercammo di dirigerci verso il tavolo e di sederci più in fretta possibile.
Una volta seduti, Seamus Finnigan si rivolse a me e mi disse:
-Allora, hai fatto colpo Weasley?!- Non risposi.
Io ed Heaven incrociammo lo sguardo e non ci parlammo per tutto il pranzo: eravamo paonazzi dalla vergogna.




Salve cieeente.

Cosa ne dite del nuovo capitolo?
E di Draco che ci prova con Heaven?
Daaai, non fate i ssilenziooosi.
Voglio sapere cosa ne pensateeee ewe
Vaaabuh.
In ogni caso spero che la storia vi piaccia.
Un bacio,
Roby 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4. ***


                                                                             -Heaven
Durante il pranzo Silente fece un annuncio:
Il torneo Tremaghi, quell’anno si sarebbe svolto ad Hogwarts.
Uh che bellooo.
E notizia notizia, quali scuole sarebbero venute a Hogwarts?!
Durmstang e… BeauxBatons.
Perfetto.
Ero fregata.
E se qualcuno della mia ex scuola mi avesse vista ed avesse chiesto a mia madre come mai l'avevo cambiata?
Oh Merlino, non potevi farmi questo.
Se mia madre mi avesse scoperta sarei stata davvero fregata.
Due minuti dopo l’annuncio di Silente le porte della Sala Grande si spalancarono.
Entrarono prima gli allievi di Dumstrang.
Ma poi.. entrarono quelli di BeauxBatons, con quei loro balletti da handicappati e quei loro “sospiri”. Morgana quanto odiavo quella scuola. Rappresentava il perfetto opposto di me.
Lì tutte le ragazze erano bionde, o castane, con quei capelli setosi che cadevano sulle spalle come fili d’argento.
E poi c’ero io, con i miei capelli rossi e selvaggi.
C’erano così tante differenze tra me e loro, e non solo per l’aspetto.
Dovemmo accogliere la scuola di BeauxBatons al nostro tavolo, dato che, insieme al tavolo dei Serpeverde, eravamo quelli con più posti liberi.
Mi ritrovai davanti una ragazza dai capelli castani, con delle labbra rosee e dal viso sottile.
Sembrava simpatica:
-Come ti chiami?- Le chiesi.
-Summer, e tu?-
-Heaven.-

Vedevo Summer sporgersi con lo sguardo vero il tavolo dei Serpeverde.
Magari c’era qualcosa che aveva attirato la sua attenzione.
E non parlo di succo di zucca speciale, ma di un ragazzo.
Non le chiesi che cosa stesse guardando.
Non volevo sembrare troppo impicciona..

“Calma Heaven, calma.
Non ti scoprirà nessuno.
Basta crederci.
Ora basta farsi le solite pippe mentali, okay? Okay.” E così chiusi la mia riflessione.

Avevano aggiunto un letto alla mia camera, ci avremmo ospitato Summer.
Era così carina.
La sera, sentendomi piena di pensieri, per distrarmi le chiesi chi stava guardando al tavolo a pranzo.
-Era biondo.- Mi disse, con occhi sognanti
-Ah, capisco.-
-Era un Serpeverde.-
-Andiaamo, Sum, starai scherzando, vero?-
-Perché?-
-E’-UN-SERPEVERDE.-
-Ehm, e io che ci posso fare? Al cuore non si comanda.-
Al CUORE? Non ci aveva neanche parlato.
Non le avrei mai potuto rispondere così. No. Per questione di principio; insomma, io credevo di essermi innamorata solo avendo sbattuto contro un ragazzo. Di sicuro non pensavo di essere più normale di lei… Ptf, come sei io potessi essere normale.
Le dissi di Fred, per non farla sentire l’unica innamorata.
-Ma tu gli piaci.- mi disse
-Cosa? Come lo sai, scusa?-
-Si vede da come ti guarda.-
-Cos’ha di strano quando mi guarda? Magari mi guarda stranamente perché gli faccio ribrezzo.-
-No, il ribrezzo è molto diverso dall’amore.-
-Ehh, addirittura “amore”. Già se gli stessi simpatica sarebbe qualcosa-
-Capisco quando l’amore c’è veramente, fidati.-
-Preferisco non fidarmi. So che sennò ci rimarrei male.- E chiusi così la discussione.
Non volevo soffrire di più di quanto lo stessi in parte già facendo.
Mi misi a letto e mi addormentai; mi aspettava una bellissima Domenica prima della lezione di Trasfigurazione con i Serpeverde di lunedì.

-Heaven, sveglia!-
-Cosa? Dai mamma, altri cinque minuti, è domenica.-
-Ma che mamma! Sono Fred, allocca!- Rise. Era proprio lui.
-Oddio Fred, sono le sette, perché mi hai svegliato?-
-Soorpreeesa- Disse, mostrandomi le nostre due scope ed un baule.
-Ma che..?-
-Vestiti comoda, ti aspetto in sala comune.- Disse vagamente. Però stava sorridendo, quindi anche se curiosa ero felice.
-Okaaay.-

Mi infilai una maglietta bianca, la mia felpa chiusa davanti bordeaux e dei leggings blu scuri.
Comoda si, ma non in pigiama! Ahaha
Scesi le scale e ritrovai Fred.
-Su, andiamo al campo di Quiddich.-
-E perché?- dissi io, un po’ perplessa.
-Ti insegno a giocare.- Mi sorrise
-Andiamo.-
-Sapeva che avresti risposto così! Ahahah-
-Ehh già.-
-Comunque io ti voglio nella squadra di quiddich-
-Ma Silente ha detto che quest’anno il torneo non..-
-Meglio, avrai un anno per diventare la giocatrice di Quiddich più forte di tutti.-
Oh Merlino. Era perfetto.
Mi spiegò tutte le regole. Ma non sapeva che avevo un asso nella manica.
Avevo un libro che parlava del Quiddich.
Lo avevo letto proprio la sera prima, per di più.
Così montammo le nostre scope.
Lui faceva il portiere, io cercavo di fare punto.
All’inizio avevamo giocato con una palla normale, perché lui stesso aveva paura della fine che avremmo fatto entrambi se avessi colpito un bolide.
Giocammo ore ed ore, scherzando e ridendo.
Era questo quello che mi piaceva di lui.
Davanti ad un altro ragazzo mi sarei comportata diversamente, invece con lui potevo essere me stessa.




#Spazio autrice.
Mi piace fare lo spazzietto autrice, ma non so che scrivere lalalalaaa
Ah, vi volevo annunciare una cosa: piccolo spoiler... *rullo di tamburi*

Io non rileggo mai quel che ho scritto prima di puuubblicare.
HAHAHAHAHAHA, so che sembra scemo, ma non lo faccio mai. (so che in parte è sbagliato, ma non voglio tirar fuori polemiche per questo. lol)
Al massimo, se mi va, lo faccio dopo aver pubblicato lol.
Ora me ne trono nel mio angoletto c:
Come al solito mi piacerebbe sapere il vostro parere e blablablablablaaaaaa.
Ccciau ciente c:
-Roby 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5. ***


Potevo davvero essere innamorata di lui?
Sinceramente non lo so.
Arrivò l’ora di pranzo e mi sedetti accanto a Summer, che non faceva che parlare del ragazzo misterioso.
Mentre affogavo la testa nel mio piatto di pollo arrosto mi arrivò una palletta di carta sulla spalla:
la lessi: “E’ vero che ti piace Sir il Burlone Weasley?”
Mi chiedevo chi me l’avesse mandata, dato che io ero troppo occupata a tenere i mie occhi fissati sul pollo, e quindi non avevo visto la direzione da cui proveniva.
-Sum?- Dissi
-Hm? -  disse lei, guardando imbambolata un gruppo di ragazzi

-Hai visto da dove proveniva questa palletta di carta?-

-Hm, no. Ho solo visto l’amore della mia vita che lanciava un palla di carta stropicciata, ma neanche ho visto la direzione in cui l’ho mandata-  

Guardai nella direzione in cui guardava Summer.
Oh Merlino.
Sum era innamorata di Malfoy, Draco Malfoy.
-SUM, STAI SCHERZANDO, VERO?- 
-EH? Cosa?-
-Ti piace Malfoy.-
-Uhm, è questo il suo nome?-
-Si.-
Da una parte mi dispiaceva per Sum, non sapeva a cosa sarebbe andata incontro.. Ma d’altro canto magari mi sarei levata di torno Malfoy.
-Beh, se ti piace così tanto.. Parlaci.- Dissi
-Chi deve parlare con chi di cosa?- Solo una persona avrebbe potuto fare una domanda del genere.
Mi girai.
Ecco Fred Weasley, in tutta la sua bellezza.
-Niente di che, affari di Sum.- Dissi, massaggiandomi ancora il braccio che mi ero fatta male la mattina giocando a Quiddich con lui.
-Ti fa ancora male?-
-Nah-
-Bene.. Che ti va di fare oggi? Magari potremmo andare ad Hogsmeade.-
-Soli (?)- Chiesi, quasi in tono di disapprovazione. Perché stava passando tutto quel tempo con me?
-No, magari chiediamo anche a George, Ron, Harry ed Hermione di venire con noi.- ah, ora tutti i calcoli tornano.
-Certo, magari anche Summer potrebbe venire con noi.-
-Per me va bene!- Dissi io.

Arrivato il tardo pomeriggio ci stavamo per incamminare per Hogsmeade tutti insieme, ma poi, mentre attraversavamo il vasto corridoio Hermione ci fermò:
-Aspettate! Oggi Gazza era più nervoso del solito. E se ci vedesse?-
-Beh, se ci vedesse useremo il nostro asso nella manica.- Sapevo che Fred parlava della mappa del Malandrino, me ne aveva parlato tutto il pomeriggio.*
Così uscimmo in due coppie ed un trio , perché essendo in sette avremmo dato troppo nell’occhio.
Prima toccava a Ron ed Hermione, che riuscirono a sgattaiolare; anche Harry e Sum stavano uscendo, fin quando Gazza non li fermò. 
Oh Morgana.
Eravamo fritti.
Speravo che Sum avesse riuscito ad inventarsi qualcosa, e non mi deluse: disse che Harry aveva intenzione di farle fare un giro panoramico nel castello; Gazza comunque non li fece uscire e li invitò a tornare nella loro sala comune, ma almeno si erano risparmiati una punizione.

Così tornarono in sala comune senza opporre resistenza...?
Magari neanche avevano più di tanta voglia di andare ad Hogsmeade.
Così io, Fred e George usammo il passaggio della Mappa del Malandrino che portava alla cantina di Mielandia.
Una volta arrivati ci rivedemmo con Ron ed Hermione a Mielandia.
Quei due sarebbero stati bene insieme.. erano così carini.


Oh mio dio.
Lì, infondo a quella stanza c’erano le caramelle più buone del mondo.
Me le regalava sempre mio zio quand’ero piccola.
Amavo quel momento della mia vita.
Ero piccola, ed avevo mio zio.
Non bisogna fraintendere, mio zio non era morto, ma comunque mi mancava… insomma, il mio rapporto con lui non era più lo stesso.
E’ stato lui ad insegnarmi i miei primi trucchi da maghetta.
Quando avevo dieci anni si era fatto una famiglia ed aveva avuto dei figli; da quel momento con lui non è stata la stessa cosa.

Mi catapultai verso le caramelle guardandole con l’acquolina in bocca.
Allora frugai nelle mie tasche: non avevo un galeone.
Come avrei fatto?! Io PRETENDEVO quelle caramelle.

-Una manciata di quelle- Disse una voce maschile alla signora al bancone.
Mi voltai: era Fred.
In un giorno era la seconda volta che mi aveva colta di sorpresa da dietro senza contare le volte che lo aveva fatto mentre giocavamo a quiddich.

-Fred, non dovevi.. gli dissi ficcandomi in bocca una caramella mentre passeggiavamo verso il prato ai confini di Hogsmeade.
-Ma ti pare? Sono solo caramelle!-
-Ahahahaha, se lo dici tu.- appena chiusi bocca mi fece un sorriso a trentadue denti.
-Che ne dici se ci sediamo un po’ qui?- Mi indicò un albero
-Certo! Sono stanca morta.-
-Allora, esattamente di chi è innamorata Sum?- Avvampai. Magari gli interessava Sum.
Avevo la vaga sensazione di poter confondere la mia faccia con i miei capelli per quanto ero rossa.
-Hey, che ti succede?- Disse, accarezzandomi la guancia.
Era ufficiale: la mia faccia dal rosso era passata al viola.
-Uhm, niente.. Ma per caso ti piace Summer?-
-Nahh, era solo per parlare. Insomma, è una ragazza bella e simpatica, ma un po’ troppo perfettina..-
-Uhm, capisco.-
-A me piacciono le ragazze non soltanto belle, ma intelligenti, solari, simpatiche, spiritose… insomma, le ragazze come te..- Penso che con quello che aveva detto avrei anche potuto morire..
Il viso di Fred si stava avvicinando al mio mentre io ero sbiancata. Penso che anche le mie lentiggini fossero diventate bianche.

-RAGAZZI! – Urlò Ron da dietro l’albero.
Sia io che Fred balzammo dalla vergogna.

-E’ da tanto che vi cerchiamo..-
-Hm, tempismo perfetto Ronald- Sbuffò sottovoce Fred
Sorrisi.
Magari era tutto un caso.
Magari era quell’aria che ci circondava che rendeva tutto più magico.
O magari no.







*per me nella ff la Mappa appartiene ancora a Fred e George






#Spazio autrice.
So che sono anni che non scrivo e ammetto che mi dispiace da morire.
Pensavo tutti i giorni a scrivere ma tra scuola, karate, compiti e tutto non cel'ho fatta.
Riproverò a riprendere lo stesso ritmo di prima.
Cooomunque, vi piace il capitolo?
Non posso essere io a giudicare come è scritto ma il contenuto secondo me è molto bello <3 
Grazie se leggerete e recensirete;
Roby <3
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6. ***


                                                                              -Heaven.                                    

Tornammo al castello, si era fatto tardi.
Una volta entrati nella sala comune Grifondoro incontrammo Andy.
Vidi Harry, (che ci venne incontro all’entrata insieme a Sum) avvampare.
Ancora gli piaceva quella sottospecie di gallina?!
Beh, mi dispiace per lui.
-Dov’eri, Freddino?- Andy. SE L’AVESSE CHIAMATO ANCORA COSI’ L’AVREI AMMAZZATA, LO GIURO SU MERLINO.
-Ehm, ad Hogsmeade con i miei amici e la mia ragazza…-  disse, mettendo il suo braccio attorno alla mia spalla.
COME MI AVEVA CHIAMATA? ODDIO
MA STAVA SCHERZANDO, VERO?
Tutti, inclusa me, lo guardarono sbalorditi.
-Ah si, la tua ragazza? Wow, l’hai appena conosciuta e già te la sei portata a letto, peggio di come hai fatto con me.- Disse lei, arcigna.
-Non è che se è la mia ragazza vuol dire che la uso per certe cose.-
-Mh, tu dici?-
-Io dico.- disse Fred –e non è che se ho usato te, molto tempo fa per certe cose, lo faccio con tutte. Diciamo che lo faccio solo: non pensa!-
                                                                         
                                                            - George.
Era così infinitamente bella.
Si vedeva il dolore nei suoi occhi, e mi faceva male, soprattutto perchè  la causa della sua tristezza era mio fratello.
Forse provavo qualcosa per Heav, ma non mi sarei MAI e poi MAI fatto avanti.
L’aveva vista prima mio fratello.
Però era bello consolarla.
Mi sentivo utile.
Misi la mano sulla sua guancia e glie la accarezzai.
Heaven mi fissò con le sue iridi con chi se lo merita. – Riprese il rosso.
Andy diventò paonazzo in viso e se ne andò, senza neanche salutare.

Fred continuò a camminare verso la sala Grifondoro, mentre noi eravamo rimasti fermi.
Ad un tratto si fermò, accorgendosi che ci eravamo bloccati.
Si girò verso di noi e disse:
-Cosa c’è?-
-Mah niente, solo che non mi hai detto che ti sei fidanzato.- Disse George
Ero immobile.
-Ascoltate, noi non stiamo insieme, era solo per allontanare Andy-
-Ah, bene. Ora sono un oggetto?- dissi, stavo quasi per piangere. Mi aveva usata davanti a tutti.
-No, il fatto è che..- Disse Fred, finchè George non mi abbracciò.
Poi mi disse all’orecchio:
-Possiamo parlare da soli?-
Annuii e ci allontanammo.
Ci sedemmo su una panchina in corridoio,in quel momento non c’era nessuno; poi George mi asciugò una lacrima che mi aveva rigato il volto e mi guardò intensamente negli occhi.
Poi mi disse:
-Ascolta, lui ci tiene a te.-
-Allora non mi avrebbe fatto fare una figura del genere davanti a tutti!-
-Non dire così. Non ci ha neanche pensato, l’ha detto di impulso..-
-Ecco, è questo il problemaverdi ed appoggiò la testa sulla mia spalla.
Si era calmata.
Fred si avvicinò a noi, e si sedette accanto a lei.
Heaven tolse quasi istintivamente la testa dalla mia spalla appena Fred le disse:
-Mi dispiace-
Vedevo negli occhi di Heaven tristezza e gioia contemporaneamente.
Le stava scendendo una lacrima, ma la asciugò con il dorso della mano e disse a mio fratello:
-Non ti preoccupare-
Guardavo compiaciuto la scena; erano felici.
Mi allontanai; forse era meglio così

                                                                               -Fred.
Mi dispiaceva averla fatta piangere; non volevo metterla a disagio, mi era venuto spontaneo.
In quel momento sapevo solo una cosa: volevo vederla sorridere, mi dovevo far perdonare
-Scusa per tutto. Davvero.-
Lei mi diede un flebile bacio sulla guancia e la mia faccia divenne un tutt’uno con i capelli rossi.
-Ti va di fare un giro?- Mi disse, sorridendo
-Ovviamente-
-Bene, dove andiamo?-
-So io dove portarti- Le dissi, facendole l’occhiolino
Lei arrossì

Le feci salire molte scalinate finchè non mancava l’ultima parte del tragitto:
-Chiudi gli occhi- Le dissi
-E poi come faccio a camminare?! Aahahah, scemo!-
-Chiudi gli occhi!- E così fece.
La presi in braccio e lei si mise a ridere; era come portare una principessa in braccio, l’unica differenza era che i suoi portamenti non erano proprio come quelli di una principessa, ma era questo che mi piaceva di lei.
Arrivai sulla Torre di Astronomia, era deserta.
-Apri gli occhi- Li aprì e la feci scendere.


                                                   - Heaven.

Mi aveva portata sulla Torre di Astronomia.
Cosa voleva significare?
Sinceramente non ne avevo idea.
Magari mi stavo solo facendo un filmino mentale ed in realtà mi definiva come una sorella.
Che ne sapevo.
-Comunque voglio la rivincita a Quiddich!- Disse. Okay, era chiaro, per lui ero solo un’amica. Era evidente.
-Aahahha, tanto non mi batterai mai! Sei scarsooo.- Scoppiammo a ridere
-Tu dici?- Annuii
Afferrò la bacchetta e disse:
-Accio Comet 260.-
E così la scopa di Fred arrivò in un battibasilisco.
Ci salì e poi mi diede quasi un ordine:
-Salta su-
Così feci; salii sulla scopa e mi aggrappai a Fred.
Facemmo il giro di tutta Hogwarts.
-Con questo cosa mi vuoi dimostrare?- Gli dissi in tono di sfida
-Che potrai anche essere brava a Quiddich, ma nessuno mi batte nel volo!-
-Mi dicevano che i Weasley sono gente modesta!..-
-E ti dicevano la verità, piccola!-
-Su, è tardi, andiamo a cena.-
-Daaai, ancora un altro girooo.-
-No Fred, dobbiamo andare, domani alla prima ora ho pozioni con Piton e devo ancora fare i compiti-
-Okay..-
-Puoi fare i compiti con me dopo cena-
-A che scopo?-
-Allo scopo di disturbarmi tutto il tempo, geniaccio!-
Mi sorrise e planò sull’entrata del castello.
Entrammo e nel corridoio c’era lui.
Malfoy.
Lo ignorai e fortunatamente non mi si avvicinò.

Eravamo tutti in Sala Grande, alla mia destra c’era Sum, di fronte avevo Harry e alla mia sinistra avevo Fred.

Silente fece un annuncio, avremmo avuto tempo fino al giorno dopo per mettere il nome nel calice.
Fred l’aveva messo, quindi l’avevo fatto anch’io.
Anche Sun l’aveva fatto, e mi aveva detto che pure Draco aveva buttato il fatidico bigliettino nel calice.

Non vedevo l’ora di sapere chi sarebbero stati i tre maghi che avrebbero partecipato al torneo.
Mangiammo e poi entrammo nella sala comune.
Mi ero messa in un angolo a fare i compiti di pozioni e fortunatamente Fred si era dimenticato di quel che avevo detto. I compiti erano molti di più di quelli che mi aspettavo e se ci si fosse messo anche lui non li avrei mai finiti.
Scrivevo da qualche ora ormai, gli occhi mi si stavano per chiudere dal sonno e la candela, l’unica fonte di luce nel buio della sala comune si stava consumando, finchè non sentii un rumore:
-Lumos- Vidi una figura avvicinarsi
-Lumos Maxima!- Aumentai la fonte di luce e lo vidi; era Fred.
-Ma no! Così mi rovini la sorpresa!-
-Quale sorpresa?-
-In realtà non era proprio una sorpresa, è che ho la copia dei compiti di Hermione e quindi ti volevo portare a letto e poggiare la pergamena accanto a te. Tutto qui.-
-Ohw, grazie Fred, ma ormai ho finito. Grazie del pensiero gentile, ora vado a dormire.- Gli scoccai un bacio sulla guancia.
-Notte- Probabilmente ci era rimasto male, ma avevo sonno.
-Notte-





#SpazioAutriceee
Sssaaalve.
Allora, è da tantissimo che non scrivo e che non pubblico.
Odiatemi ma sappiate che è colpa della scuola.
E poi sappiate che da quando la scuola sarà finita aggiornerò spessissimissimissimissimissimo.
Vi è piaciuto il capitolo?
A me non molto, ma sarà perchè sono un po' arrugginita dato che è un po' di tempo che non scrivo... vabuh, alla prooossima. 
-Roby 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7. ***




                                                     -Summer
Era mattina, e mi ero svegliata con il mio pensiero fisso da circa tre giorni.
Draco Malfoy.
Si, quel biondino dagli occhi di ghiaccio.
Dovevo parlargli.
Non potevo rimanere per tutta la vita a guardarlo da lontano.. sapevo che lo conoscevo da pochissimo, ma già pensavo di amarlo.
Troppo affrettata?
Puo’ essere, ma non mi importava.
Così quella mattina alzai e mi accorsi che Heaven non c’era..
Strano.
Forse era già in Sala Grande, ma in quel momento non potevo distrarmi; mi vestii e scesi dal dormitorio femminile dei Grifondoro da cui ero stata ospitata e trovai Heaven sul divanetto della sala comune a giocare a scacchi con Fred.
Provai a salutarla ma era persa negli occhi del rosso, quindi mi diressi verso la Sala Grande per fare colazione. Scesi i miliardi di scale che erano sul mio percorso e finalmente entrai.
Malfoy era già lì, al tavolo dei Serpeverde, che stranamente era deserto.
Era il mio momento.
Dovevo fare la mia mossa.
Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui sulla panca del tavolo dei Serpeverde.
-Come mai solo?- Gli dissi, mentre lui stava scrivendo; probabilmente stava facendo i compiti.
-Che c’è Butler?- Mi disse, senza neanche alzare lo sguardo
-Come avevi riconosciuto la mia voce se neanche mi avevi vista?- Chiesi con tono curioso
-La tua voce si riconoscerebbe ovunque-
-Ma se l’hai sentita solo una volta!-
-Ehm.. Ho tanta memoria. – Disse arrossendo.
Lo guardai storto e lui abbassò lo sguardo, poi lo feci anch’io.
Solo in quel momento mi accorsi che stavo avendo una conversazione con lui, con Draco Malfoy.
-Stavamo dicendo.. come mai solo?- Lo guardai di nuovo.
-Tutti i miei amici stanno ancora dormendo, e mi andava di uscire un po’ dalla sala comune, perciò eccomi qui.- Mi sorrise
Era perfetto quando lo faceva.
-Caaapisco ahhaha- Risi
-Allora, hai pensato di partecipare al Tremaghi?- Mi disse lui
-Sinceramente all’inizio si, ma poi ci ho riflettuto e alla fine ho deciso di no. Tu?-
-Beeeh, si.-
-Davvero? Io non avrei avuto tutto quel coraggio.-
-Diciamo che ho messo quel nome nel calice giusto per fare; non estrarranno mai un serpeverde.-
-Tu dici?-
-Già-
Ci sorridemmo.


                                           -Heaven
Stavo giocando a scacchi magici con Fred finchè non venimmo interrotti da George che ci disse che dovevamo andare a colazione.
Il gemello di Fred mi era davvero simpatico, ma poteva anche evitare di interrompere la partita..
-Buongioooorno ragazzi, dobbiamo andare in Sala Grande per fare colazione, è tardi, su!-  Io e Fred ci guardammo e poi seguimmo il rosso per dirigerci in Sala Grande.
Guardai l’orologio solo prima di entrare nell’enorme sala e mi accorsi che invece era prestissimo!
Infatti c’erano solo poche persone sedute ai tavoli intente a mangiare
Guardai al tavolo dei Serpeverde, e c’erano Sum e Malfoy che parlavano.
Ancora non ci potevo credere che si stessero parlando; ero troppo felice per Summer così non la disturbai.
Piano piano tanti giovani maghi affluivano nella Sala Grande.
Mi aspettava una giornata stressante: avevo Pozioni e Erbologia con i Serpeverde e Trasfigurazione con i Corvonero.
-Che c’è?-  mi dissero in coro Fred e George
-Niente, stavo solo pensando a tutto quello che dovrò fare oggi.-
-Io invece pensavo al Tremaghi- disse Ron
-Secondo voi chi saranno i campioni?-  si mise in discussione anche Hermione
-Secondo me per Durmstrang sarà Krum e per Beauxbatons sarà Fleur Delacour..-
-E di Hogwarts? – Feci io
-Diggory, è ovvio- Fred era sicuro che sarebbe stato Cedric, quello dei Tassorosso.
Una ragazza che mi sembrava di conoscere che proveniva da BeauxBatons si stava avvicinando a noi.
Oddio, era Brittany.
La ragazza più vanitosa dell’intera scuola.
Bionda, occhi azzurri, fisico perfetto..
Il sogno di tutti i ragazzi.
La conoscevo bene; era stata la mia migliore amica fino al secondo anno, quando poi un giorno mi fece diventare lo zimbello della scuola.
Così, vedendo che si avvicinava feci prontamente cadere una forchetta sotto al tavolo e ne andai alla ricerca; magari non si sarebbe trattenuta troppo e non mi avrebbe vista.
Sum era l’unica che sapeva che ero scappata da BeauxBatons, quindi preferivo non farmi vedere da una di loro.
Giusto per non creare più scompiglio di quanto ce ne fosse già.
La bionda si avvicinò
-Questo posto è occupato?- Indicò il posto accanto a Fred con aria civettuola
-Si.- disse Fred
-Ma io non vedo nessuno.. – Gli fece gli occhi dolci.
L’avrei ammazzata.
-Ma comunque questo posto è occupato-
-Okay rosso..- Disse, gli fece l’occhiolino e poi se ne andò.
Ok, dopo quell’occhiolino l’avrei incenerita.
Dopo che si fu allontanata mi sedetti di nuovo al mio posto.
-Chi era quella? So che la conosci- fece Fred
-Come fai a saperlo?-
-Sai, sei stata tutto il tempo sotto al tavolo, di sicuro la volevi evitare.-
-Stavo solo cercando la forchetta!- Protestai.
-Ah, e dov’è?-
Mi guardai intorno. Alla fine non l’avevo neanche presa!
-Beeeh..-
-Su, dimmi chi è-
-E’ una piuttosto antipatica.. della mia vecchia scuola- dissi l’ultima parte quasi bisbigliando.
-Tu andavi a BeauxBatons? Questa è bella!-
-Perché?-
-Tu non sei affatto come loro! – rise
-Ah, bene.-
-Ehy Ehy Ehy; aspetta, non è come pensi-
-Senti, so di non essere dai portamenti delicati, so di non avere un fisico perfetto, so di non avere dei capelli lisci e fluenti che mi incorniciano perfettamente il volto, ma non per questo devi ridere.-
-Senti, io non ho mai detto che tu non sia bella né altro.-
-Senti, non mi va di parlare ora, ok?-
Così uscii dalla Sala Grande e presi la scopa.
Avevo ancora un ora per farmi un giro e non pensare a nulla.
Uscii dal castello e mi alzai in volo.
Mi sentivo così libera.
-Heaven.- Girai la testa; Fred era accanto a me, sulla sua scopa.
-Cosa c’è?- dissi acida
-Senti, io non ho detto che tu non sia bella, ho detto solo che sei diversa.- Lo guardai storto
-Ma diversa in senso positivo! Io odio quelle ragazze frivole, vanitose e senza un minimo del’umorismo.-
-Continua..-
-A me piacciono quelle ragazze simpatiche, espansive, solari, scherzose-
Lo guardai incuriosita.
-E poi non so se te l’ho già detto, ma amo i capelli rossi.- Guardò i miei capelli
Sorrisi.
Avvicinai la mia scopa alla mia e mi sporsi per dargli un bacio sulla guancia.
Lui mi sorrise e si avvicinò ancora di più.
-Quindi, abbiamo fatto pace?- Sussurrò mentre i nostri nasi si avvicinavano.
-Uhm, ti perdono-
Si avvicinò ancora di più e le nostre labbra si avvicinarono lentamente, finche non si sfiorarono.
Sembrava che per un momento l’una completasse l’altra.
Poi ci riallontanammo.
-Devo andare a Pozioni- Dissi arrossita,con il viso che si confondeva tra i miei capelli rossi
-Va bene.- disse anche lui un po’ rosso in viso.
La mattinata passò in fretta, pensai tutto il tempo al mio bacio con Fred.
Dopo che gli dissi che dovevo andare a lezione non parlammo più, ci salutammo solo prima che entrassi in aula.
Durante l’ora di Pozioni mi accorsi che Malfoy mi stava fissando, poi a Trasfigurazione, dopo che ebbi trasformato un bicchiere in un topo invece che in un gatto si avvicinò a me
- Come mai con la testa tra le nuvole, Huston? Di solito sei ,la più brava a Trasfigurazione..-
-Non sono affari tuoi, Malfoy-
-Ho visto come guardavi Weasley, sei innamorata?- Disse in falsetto
-Di quale Weasley parli?- dissi quasi ironicamente
-Di uno dei due gemelli-
-Come ti ho già detto, non sono affari tuoi, Draco.-
Stava per aprire la bocca e dire una delle sue 3487378 stupidaggini, ma fortunatamente venni salvata dalla Mc Grannit che ci disse che la lezione era finita.
Amavo quella donna.

Era arrivata l’ora di cena, Silente avrebbe dovuto estrarre dal calice i nomi dei campioni del Tremaghi.




#SpazioAutrice
Ve piasa el capitoloo?
lol
Comunque in questi giorni aggiornerò mooooooooolto più spesso dato che la scuola è finita; mi dispiace se invece gli ultimi capitoli li ho sempre pubblicati in tempi spezzati, non succederà più.
Vi lovvo tantissimo
-Roby 

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