I'm Trying To Be Alright

di wings_of_dreams
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione: Nothing ***
Capitolo 2: *** Are you kidding me?! ***
Capitolo 3: *** Give it back! ***
Capitolo 4: *** You Are Different ***
Capitolo 5: *** I Can Feel Your Heart Beat ***
Capitolo 6: *** Over Again ***
Capitolo 7: *** They Found Out ***
Capitolo 8: *** He Chose Me ***
Capitolo 9: *** You've Got That One Thing ***
Capitolo 10: *** I'm Not Gonna Lose! ***
Capitolo 11: *** Best Kiss Ever ***
Capitolo 12: *** Promise Me ***
Capitolo 13: *** Call Me Harold ***
Capitolo 14: *** London Eye ***
Capitolo 15: *** I'm Tired ***
Capitolo 16: *** Where Are You? ***
Capitolo 17: *** I'll Miss You ***
Capitolo 18: *** You Are Perfect To Me ***
Capitolo 19: *** Truly, Madly, Deeply ***
Capitolo 20: *** Broken Promises ***
Capitolo 21: *** The Gift And The Kiss ***
Capitolo 22: *** Tearful Christmas ***
Capitolo 23: *** Won't Give Up ***
Capitolo 24: *** Winter Masked Ball ***
Capitolo 25: *** Stay Away From Her! ***
Capitolo 26: *** 10 Things ***
Capitolo 27: *** Trust ***
Capitolo 28: *** My Past ***
Capitolo 29: *** Lost In Confusion ***
Capitolo 30: *** Dimples ***
Capitolo 31: *** Amazing Songs ***
Capitolo 32: *** Happy Birthday ***
Capitolo 33: *** Don't Let Me Go ***
Capitolo 34: *** Midnight Memories ***
Capitolo 35: *** Home ***
Capitolo 36: *** Valentine's Day ***
Capitolo 37: *** Let Me Love You Again ***
Capitolo 38: *** The Secret Is Out ***
Capitolo 39: *** Rude ***
Capitolo 40: *** Mine, Yours, Ours ***
Capitolo 41: *** I'm All Yours ***



Capitolo 1
*** Introduzione: Nothing ***


Chiedete ad ogni Inglese come sia passeggiare per Londra e loro vi risponderanno che è magnifico!, ogni Londinese vi dirà:"Passeggiando per Trafalgar Square ci si sente proprio a casa!", se siete più sfortunati aggiungeranno un "God save the Queen"-dio salvi la regina- che per loro è la cosa più naturale da dire come "mi passi il pane", "ho finito la cartigenica", "sono le 5:00 è ora del the", "fish and chilps"...
Se poi siete sotto l'influsso negativo dell'allineamento dei pianeti con alfa centauri, beh incontrerete me che potrei o rispondervi male, o picchiarvi, piangere, fingermi straniera o qualsiasi altra cosa estremamente pazza che venga partorita dalla mia mente contorta. Perché? Per che io non mi sento minimamente inglese, nonostante io sia nata a Londra. Non sono nulla. E di nuovo perché? Perché mi chiamo Ellery Delacroix, si Delacroix come il pittore.

Servono piccolo accenni storici.
Il mio cognome è francese  perché discendo dai dei nobili che fuggirono in Inghilterra durante la Rivoluzione Francese. Immaginatevi cosa sia per una bambina scoprire che la tua famiglia vive nello Stato nemico mortale della tua Patria, e se non ricordate vi consiglio di riguardarvi la Guerra dei Cent'anni,  che hai abbandonato perché ha cercato di ucciderti. Leggermente traumatico...


Non sono nulla. Non mi sento né Inglese né Francese, nonostante padroneggi le due lingue, beva regolarmente il te alle 5:00 e sappia la Marsigliese a memoria.
Il risultato è che mi sento continuamente fuori posto, e per di più ho 17 anni età in cui dovrei cominciare a capire quale sia.

La cosa peggiore e che non posso parlarne con nessuno, non voglio parlarne con nessuno!
La gente se ne uscirebbe con frasi fatte de tipo “ti capisco” o “convivici”, mi prenderebbero per una che si fa un mucchio di problemi. Sono certa che nessuno può capirmi!
Che posso fare allora? Fingere di stare bene, fingere che sia tutto a posto.

Non posso però negare che in cuor mio, in fondo in fondo, ci spero:
davvero nessuno potrà mai salvarmi

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Capitolo 2
*** Are you kidding me?! ***


Oggi il sole splende e il cielo è straordinariamente terso, sto tornando dalla mia scuola, la Victorian Lions High School.
Appena scendo dallo scuolabus mi accingo a compiere il solito brevissimo tratto di strada da fare per poter arrivare a casa, quand'ecco che una frizzante arietta mi scuote la gonna e mi accarezza il viso, " che bello! "sospiro. 

"Ellery" mi sento chiamare" Ellery! "
È mia sorella Antoinette, è bellissima: ha 15 anni è bionda con gli occhi verdi-castani, é proprio una bella figura ovvero il mio opposto. Io ho i capelli scuri e gli occhi verde pallido.
Le uniche cose che ci accomunano sono la gonna scozzese blu e rossa, la giacca rosso scuro ,la camicetta bianca entrambe targate VL e per concludere il quadretto c'è la cravatta rossa. Si abbiamo in comune solo la divisa della nostra prestigiosa scuola. Divertente? Bah dipende dalla situazione. Io sono la maggiore , ma spesso sono oscurata da mia sorella perchè lei è allegra, simpatica e non vive il mio disagio. Il mio disagio. Che dolore pensare che soffro per una cosa per cui potrei essere rinchiusa in manicomio. Va beh tornando ad Antoinette, lei, a differenza mia, non ha problemi a mostrarsi tenera e fragile. È adorata da tutti perchè a differenza mia non dice sfacciatamente alle persone di detestarle. Fa ridere no? Mi impongo di recitare, di fingere e ci riesco, ma non riesco a non dire ciò che penso delle persone che ho intorno... wow... 
Però ammetto di volere molto bene ad Antoinette, anche lei me lo dice, quando non ci scanniamo, il che avviene spesso. E dai siamo sorelle è normale!

"Ellery!-è rossa in volto- è una cosa sensazionale! Vieni!"Mi afferra la mano e mi porta davanti alla casa affianco alla nostra. 

"Antoinette che c'è? Questa casa è disabitata" asserisco. 

"Non più! Da poco è arrivato un nuovo inquilino! L'ho intravisto! È un figo! Assomiglia a Harry Styles!". 

Ecco credo che questa sia la nostra più grande differenza: lei è una sfegatata directioner, io proprio per nulla. Anzi io li odio! Non riesco a capire perchè diavolo le ragazze li amino! La loro musica non mi dà emozioni, sono parole vuote e dai perfino i loro video esprimono la loro stupidità. Per i miei gusti se la tirano troppo e mi sanno tutti di puttanieri. Puttanieri che cantano canzoni d’amore. Puttanieri che se ne fanno una appena possono, parlano d’amore, delle sofferenze per amore. Viva la coerenza. Che mondo di merda.

"Io vado a casa" sbuffo fulminandola con lo sguardo. 

"Edddaiiii ti prego va a sbirciare alla finestra fallo per me!". 

"Ma neanche morta!". 

"Fallo" 

"No"

"Fallo!" 

"Ho detto di no!"

"Fallo o dico a mamma che hai rotto il vasetto della marmellata!" 

"È stato un incidente e poi era vuoto." 

"Glielo dico" 

"Non oseresti" 

"Fallo!!!!" 

Sono alle strette. Scavalco la staccionata piuttosto bassa della casa e mi avviò verso la finestra, mi affaccio, ma ci sono delle tende e tutto quella che riesco a vedere è una televisione accesa, torno indietro. Improvvisamente la maniglia della porta si abbassa, non posso farmi beccare! Per miracolo riesco a raggiungere mia sorella, ci nascondiamo dietro la staccionata. Antoinette sbricia da un buco. 

"Allora è lui?"

"Non lo so, indossa una cuffia e gli occhiali da sole"

"Sta rientrando?"

"No si sta abbassando... Oh no! Ellery sta raccogliendo il tuo tesserino scolastico!". 

Quasi svengo, ma non c'è più tempo e corriamo verso casa.

Faccio di tutto per non pensare in che disastro sono finita, ma sono talmente paralizzata che non riesco neanche a cenare. 

"Ellery? Va tutto bene? Sei pallidissima!" mi chiede mia madre preoccupata. 

Mi ridesto dalla mia paralisi accennando un sorriso: "Si mamma sono solo stanca, oggi è stata una giornata piena."

Fortunatamente Antoinette capisce la situazione e inizia un discorso completamente a caso con i miei genitori. 
Dopo cena mi dirigo in camera e mi stendo sul mio enorme e morbidissimo lettone matrimoniale, quanto è comodo! Mi ricordo di aver insistito tantissimo per averlo! Ma il posto di camera mia che amo di più è il mio balcone personale è perfetto per guardare le stelle o semplicemente respirare, credo che sia solo quello il mio posto. Mi metto il pigiamo di seta azzurro e la mia vestaglia di velluto nera e le mie pantofole a forma di ricci ed esco sul balcone. Di nuovo un'arietta piacevole mi avvolge.
Sto per rientrare quando una luce si accende dalla casa davanti a me, ovvero quella in cui mi ero intrufolata nel pomeriggio. Un figura mi saluta, oh no è il ragazzo di oggi, ma perché diavolo ha ancora su la cuffia?! , sta  indicando qualcosa che ha in mano, a si il mio tesserino scolastico. Fantastico! Fingo di non vederlo, ma non funziona apre la finestra: "Ehy! Ehy! Ellery!". 

 

"Come sai il mio nome?"

"Credo che tu lo sappia... Ti aspetto domani quando esci da scuola così posso ridarti il tesserino".

"Non potresti infilarlo nella cassetta della posta?" 

"Uhm no". Che odio! 

"Non credi che io abbia anche il diritto di sapere perché è finito nel mio giardino?" Ha completamente ragione. Oh quanto vorrei strangolare mia sorella. 

"Va bene... A domani". 

Non risponde, il silenzio viene interrotto dal fruscio della brezza fra gli alberi. Mi guarda e sorride. 

"Non voglio trattenervi signorina Delacroix, quindi smetterò di dilungarmi inutilmente. Buona notte, vi auguro un dolce riposo e sogni d'oro!". 

Forse i miei occhi si sono abituati all'oscurità o alla fioca luce della sua finestra, ma mentre parla riesco a vedergli gli occhi, due incantesimi verdi, i più belli che abbia mai visto.

"...Uhm..". 

Ride. "Non riesci a rispondere? Ti ho ammaliata con la mia voce?". Che sbruffone tzè! 

"No sto solo cercando le parole giuste!". 

Si leva il fruscio degli alberi per una seconda volta. 

"Codesto augurio gentile accolgo allegramente, con tanta felicità, ma, oh sconosciuto figlio dell'oscurità, non potrò ricambiare per la sua viltà!". Ridiamo. 

"Buona notte milady! Sogni d'oro!".

"Vado a coricarmi villano. Buona notte". 


Rientro. Mi volto lentamente e mi affaccio alla finestra, lo sconosciuto è ancora lì e mi fa un cenno. In tutta risposta tiro giù le tende.

 

Angolo Autrice :D Ehy! Ciao a tutti questa è la mia prima FF spero vi piaccia! Presto caricherò il prossimo capitolo! Lasciate pure recensioni! Bacioni!! XX




 


 

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Capitolo 3
*** Give it back! ***


Tic tac tic tac tic tac tic tac è l'ora di Storia e Miss Lansbury sta spiegando Robespierre e il Terrore, ammetto che non mi dispiacerebbe ghigliottinare un po' di persone...

Scruto la classe davanti a me ho una ragazza bionda con gli occhi scuri e le lentiggini, è Peasly una delle mie due migliori amiche è molto vivace e genuina è sempre un piacere parlare con lei; accanto a me c'è Marion l'altra mia carissima amica, suo padre è scozzese e lei ha tutte le caratteristiche: capelli rossi e riccioli e uno sguardo azzurro ghiaccio. È spontanea e amichevole, sono fortunata ad averla come vicina di banco.

Tic tac tic tac tic tac tic tac tic tac tic tac oh sta entrando Mr O'Connor. Tic tac no no no! Non è possibile è già l'ora di musica l'ultima lezione del Venerdì! Rallenta orologio rallenta! Fermati per la miseria abbi pietà! Riiiiiiiiiiiiiiing. È la fine, in tutti i sensi. Prendo lo scuolabus con Peasly e Marion.

"Evvai è la fine! Weekend! Che progetti avete ragazze?"chiede Peasly.

"I miei cugini vengono da Glasgow! Ho proprio voglia di vederli!" risponde Marion entusiasta.

"Per quanto si fermano?"domando.

"Poco: i miei zii stanno accampagnando mio cugino Richard a Cambridge".

"Cambridge? Wow! Complimenti!" esclamo contenta.

"L'ho sembre detto che Richad è perfetto: figo e intelligente!" fantastica Peasly.

"Che diavolo dici!".

"Marion è vero!" dico ridendo. Subito si aggiungono. Che belle le nostre risate con loro non fingo mai!

"E tu Ellery?" evidentemente Marion vuole cambiare discorso...

"Ehm.. Io vado a trovare ehm un amico...".

"Uuuuuuuhhh!!!"

"No no smettetela non è come pensate!" figuriamo ci se posso dirgli la verità!

Arrivo alla fermata. Scendo e mi dirigo mestamente alla casa maledetta. Ogni passo mi toglie vitalità. Suono il campanello.

"Chi è?".

"Sono Ellery Delacroix...".

"Ciao, ti stavo aspettando!".

Percorro il vialetto e arrivo alla porta aperta dove mi aspetta lo sconosciuto rigorosamente con cuffia e occhiali da sole. Sono titubante, mi fermo. Resto in mobile per un po'.

"Vuoi entrare o devo aspettare di avere i capelli bianchi?!" dice stizzito.

"Oh scusa se non mi precipito tutta pimpatente nella casa di uno sconosciuto. Per quanto ne so tu potresti essere un ricercato pluriomicida che si nasconde in un quartiere tranquillo, queste spiegherebbe perchè hai sempre su quella fottutissima cuffia e quei maledetti occhiali!" ribatto ancora più stizzita.

Scoppia a ridere, di gusto rumorosamente, noto che ha due adorabili fossette, mi pesa di dirlo, ma sono davvero adorabili.

"Aspetta hai detto sempre? Ci siamo visti solo una volta no? A meno che tu non sia una stalker...". Non so cosa dire mi ha colta di sorpresa! Rimango interdetta a boccca aperta.

"Su dai piccola stalker" continua sorridendo "entra tranquilla nella casa del pluriomicida".

Mi fa accomodare in salotto, la stanza che ho visto dalla finestra. Ha un divano a penisola enorme, la tv è grandissima, il resto del mobilio è sorprendentemente fine e classicheggiante, ha anche molti quadri appesi e uno specchio enorme. Bene è anche Narcisista... Arriva con due bicchieri d'acqua, me ne porge uno:

"Com'è andata a scuola?".

"Bene".

"Siediti pure".

"Preferisco restare in piedi. Posso avere il mio maledetto tesserino?".

Lo tira fuori dalla tasca.

"Grazie, addio".

"Calma calma! Com'è ci è finito nel mio giardino?".

Su dai mia mente contorta ora tocca a te! "Semplicemente è da quando sono piccola che vengo in questo giardino a studiare, ad ascoltare la musica e a giocare. Poi però ho scoperto che ci vivi tu e quindi sono andava via e dev'essermi caduto il tesserino.".  Che scusa del cavolo! La mia mente contorta mi ha delusa... In tutta risposta inarca scetticamente il sopracciglio.

"Seriamente? È il meglio che riesci ad inventare?".

Sono in preda al panico. Intravedo nello specchio il mio volto che rivela tutta la mia paura e il mio imbarazzo e si tinge di rosso, sempre di più. Abbasso lo sguardo. Lui nota tutto, appoggia la sua mano sulla mia spalla:

"Ehy tranquilla è tutto ok".

Taccio. Alzo lievemente lo sguardo.

"Non mi crederesti".

"Mettimi alla prova".

Faccio un bel respiro e gli racconto di Antoinette, di come mi ha costretta ad intrufolarmi nel suo giardino.

"Sono davvero dispiaciuta" concludo. Ora mi ucciderà.

"Non sapevo che tu avessi una sorella directioner".

Non è possibile! "Mi credi?". 

"Si, e tu lo sei?".

"Credevo fosse chiaro che non lo sono. Però se anche qui abitasse uno dei miei idoli credo che li lascerei tranquilli, almeno in casa loro un minimo di pravicy e di tranquillità vorranno pur averla, non sono come noi comuni mortali?".

Sorride. "Sei davvero gentile, comunque lo hai fatto per tua sorella anche se a te non interessava".

Arrossisco. "Beh ora posso andare. Scusa l'intrusione".

"Aspetta" mi afferra il braccio "non mi sono ancora presentato".

Si leva gli occhiali, cavolo i suoi occhi sono ancora più belli da vicino, e poi si leva la cuffia. Una cascata di perfetti riccioli castani ricade libera dalla sua testa. Sgrano gli occhi. Non è possibile.

"Ellery Delacroix molto piacere di conoscerti, io sono Harry Styles" e mi mostra una grandissimo sorriso.

Mi accascio sul divano.

Angolo Autrice ;D
Che ne pensate della storia? Come reagirà la nostra Ellery <3? Lo scoprirete presto nel prossimo capitolo!
Se avete teorie, idee da condividere mandate pure una recensione!
A presto!! XX <3


  

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Capitolo 4
*** You Are Different ***


 

 Ellery POV 

 "Ellery ti ho scioccata molto?"chiede preoccupato, mi porge il mio bicchiere d'acqua e lo svuoto. "Devo andarmene, subito!" mi alzo di scatto, troppo in fretta,  mi coglie un capogiro, sto per cadere, ma Harry mi afferra in tempo per la vita.
"Attenta! Stai male? Hai bisogno di qualcosa?".
"Non toccarmi!". Non capisco perché ma ho paura, mi sento troppo a disagio! Mi siedo sul divano. Harry si mette accanto a me.
"Mi dispiace, non volevo spaventarti". Con la coda dell'occhio lo guardo. Ha uno sguardo triste e cupo fisso verso il basso, i suoi occhi sono spenti, trasudano dispiacere. Mi metto anch'io a fissare il tappeto.
"Sei stata così onesta, e mi sembrava corretto di dover essere sincero anch'io".
Ammetto di essere colpita. Lo guardo di profilo ancora una volta, ha un po' l'aria di un cucciolo indifeso, senza la sua arroganza. Allungo la mano e inizio a giocherellare con un ricciolo. Harry si gira di scatto con la sorpresa urlata dal suo sguardo. Apre la bocca, ma ecco che suona un telefono. È l'occasione perfetta per andarmene! Si alza e si dirige verso una porta.
"Non provare ad andartene, chiaro? Ti ricordo che hai commesso violazione di domicilio cara mia e io ho il coltello dalla parte del manico" mi ricorda voltandosi con uno sguardo malizioso.
"E che dovrei fare qua da sola?!" 
"È un invito?"
ribatte leccandosi le labbra, mi fa venire i brividi.
"Se pensi che io voglia finire a letto con te ti sbagli di grosso: non sarò mai la tua puttanella!".
"Neanche se ti dicessi che il tuo caratterino mi stuzzica?".
"Il telefono...".
"Oh cazzo!"
urla correndo. Ma crede davvero di rigirarmi come vuole? Altro che cucciolo è e rimarrà un idiota.
Rimasta sola mi alzo tolgo le scarpe le metto vicino all'entrata, torno in salotto e tolgo anche la giacca. L'orologio a pendolo del salotto suona quattro solenni rintocchi: sono le 16:00, un'ora fa uscivo da scuola e già da mezzora sono qui all'inferno, e devo ancora studiare. Ho trovato qualcosa da fare, i compiti, che grande svago... Noto che la situazione non fa che peggiorare! Mi sdraio sul divano e li comincio. Faccio Inglese, Francese e mate. Ma quanto sta al telefono? Arrivo all'ultimo esercizio.
"Hai sbagliato risposta!". Faccio un balzo di tre metrei, è lì seduto per terra sul tappeto che gioca con il suo telefono.
"Come scusa?" 
"Intendo che la risposta giusta è A: 14" risponde con fare annoiato. Controllo: diamine ha ragione!
"Da quanto sei qui?"
"Stavi facendo inglese".
"Sarà un ora che li sto facendo!"
"No. Un'ora trentacinque minuti e 27 secondi". Che odio!  
"Credevo fossi al telefono".
"E lo ero, un'ora diciotto minuti e 53 secondi fa". Non lo sopporto già piú. Mi mostra l'ora, le 17:35.  
"Ellery io mi faccio un te, lo vuoi anche tu?". Un te, uhm ne proprio voglia...
"Si grazie".
"Ti va dopo di fare una partita alla Wii?".
Wii? Si si! Sta tentando di comprarmi! Beh se è così avrei proprio gusto a batterlo!
"Volentieri!"dico sfregandomi le mani. E così dopo un buon te ci mettiamo a giocare alla Wii, e credo che non ci sia più grande soddisfazione che battere un componente degli one direction nel ballare una sua canzone! Mentre giochiamo a tennis suonano alla porta. Harry va ad aprire e torna a giocare.
"Ciao! Dove sei mio bel Teddy Bearry?"grida una voce avvolgente. Mi giro, affacciato alla porta del salotto c'è un ragazzo alto con i capelli castani con una frangetta bellissima e gli occhi azzurro oceano. Si dirige verso Harry.
"Eccoti qui Teddy Bearry!" e gli da un bacio sulla guancia. Harry gli tira una gomitata. Il ragazzo allora mi vede, si avvicina e mi rivolge un sorriso.
"Molto piacere di conoscerti sono Louis".
"Piacere sono Ellery" rispondo sorridendo. Se Antoinette sapesse che ho conosciuto anche lui morirebbe d'invidia due volte!
"Teddy Bearry come l'hai conosciuta?".
"È la mia vicina di casa...".
"Aspetta  è la ragazza del tesserino nel giardino?". Come scusa? Scocco ad Harry un'occhiata acidissima. "A quanti lo hai detto?".
"Tranquilla lo so solo io perché dovevo passare e mi ha detto di venire sul tardi perché aveva già visite"
risponde Louis. "Noooo state giocando alla Wii! Mi aggiungo anch'io!". Giochiamo e ridiamo tutto il tempo. Louis è il ragazzo più simpatico che io abbia mai conosciuto, e le sue battuti e su Harry fanno morire! Certamente avrei preferito che fosse lui il mio vicino, sarebbe stato magnifico!
Il tempo passa velocemente. Alle 19:15 smettiamo di giocare. "È tardi devo andare a casa" dico. Raccolgo le mie cose. "Ciao Ellery è stato un piacere!  Ci rivediamo presto!" dice Louis abbracciandomi.
Harry mi porge la giacca: "Ti accompagno". Evvai... Sulla porta di casa sta per mettersi la cuffia, ma blocco il suo intento perché involontariamente mi rimetto a giocare con un suo ricciolo. Realizzo cosa sto facendo smetto. "Scusami, non l'ho fatto apposta". Che mi succede? Sorride. Infilata cuffia usciamo. C'è già buio. Camminiamo vicini con passo lento, siamo gli unici  sulla strada. Sotto i lampioni le nostre ombre si intrecciano. Mi sento pervasa da una piacevole sensazione di onnipotenza, siamo i signori della notte e dell'oscurità, ogni cosa intorno a noi è conscia di ció, anche i lampioni si inchinano a noi. Con stupore mi rendo conto di cosa sto provando, sono a mio agio. Mi sento come se fossi al mio posto, ma perchè proprio con lui, perchè proprio Harry? Io lo detesto!
Arriviamo davanti al mio cancello.
"Eccoci". "Già" dico. Silenzio. La sua faccia si contrae in un espressione serissima. "Ora sai chi sono. Voglio sapere davvero come l'hai presa, perché prima eri un po' sotto shock".
"Chiunque sarebbe stato sotto shock, non credi? Soprattutto se prima uno dice di detestare il tuo gruppo!".

"Cosa vuol dire! Ci sta".
"Mi sono sentita presa in giro! Ci sta anche questo?". Il mio tono è sempre più acido.
"Scusa se ho voluto essere sincero!"
"Che risposta che volevi? Volevi vedermi stesa ai tuoi piedi? No giusto nel tuo letto."
"Nulla di tutto questo! Speravo semplicemnte che apprezzassi il gesto!" è furioso, ma mantiene il contegno. In effetti sta correndo un grande rischio.
"Continuo a non capire, perché hai voluto farlo?".
"Perché sei diversa". Diversa. Una ferita costantemente aperta.
"Sei diversa perché hai avuto coraggio di imbucarti nel mio giardino per tua sorella, di dirmi in faccia quello che pensi. Sei una che ragiona con la tua testa. È così sbagliato voler conoscere un persona così?". Non posso cederci! Arrossisco violentemente. È la prima volta che essere diversa è una cosa positiva!
"Verrai ancora?" chiede timidamente.
Tutto tace intorno a noi. Sono confusa, non so cosa dire, perchè la risposta non è ovvia? È un no! Però la sensazione di prima, sentirsi a proprio agio... "Non diró a nessuno dove abiti, dirò a mi sorella che non sei tu. Mantengo sempre i segreti". Harry ride.
"Grazie Ellery". Mi bacia sulla guancia. "La prossima volta che vieni ti faccio conoscere gli altri!".
"Vuoi convertirmi in una fan? È impossibile!" scherzo io.
"La speranza è l'ultima a morire". Dopo questa non riesco a trattenermi, scoppio a ridere e subito lui mi segue.
"A presto Harry!".
"A domani sera!".
"È?".
"Te l'ho detto devo farti conoscere gli altri. Verrai?".
"Uff".
"Dai!".
"Non so se è il caso".
"Ellery devi venire". Uff.
"Va bene hai vinto; vengo domani sera Teddy Bearry!".
"Louis ti uccido!". Di nuovo la risata ci coglie. Entro in casa, i miei mi avrebbero uccisa ero in stra ritardo.
Come entro in casa mi suona il cellulare. "Pronto Ellery?"è mia mamma "Io è tuo papà siamo stati invitati a cena, torneremo tardi. Ordinate pure una pizza tu è Antoinette". Oddio si! Conclusione più adatta per una giornata pazza.


Harry POV

Come Ellery chiude la porta di casa sua, mi incammino per la strada; da solo non ho più quella sensazione di padrone della notte che ho provato camminando con lei al mio fianco. La nostra conversazione mi ha lasciato alcuni interrogativi: perchè alterna rabbia e dolcezza così velocemente? Perchè il suo volto è diventatato così cupo quando le ho detto che era diversa? I suoi occhi verde pallido erano diventati due specchi d'acqua, ma lei è riuscita a trattenere le lacrime con grande autocontrollo. Perchè si è sorpresa quando ha scoperto che l'ho detto in modo positivo? Come sei veramente Ellery Delacroix?
Rientro a casa e in salotto trovo Louis seduto a braccia conserte sul mio divano con un sorriso beffardo dipinto sul volto. 
"Signor Harry Edward Teddy Bearry Styles lei mi deve delle spiegazioni".
Mi sdraio sul divano. "Non ti devo proprio nulla".
"Andiamo! Sono curioso! C'è stato il bacio romantico sotto casa sua illuminati dal lampione come succede in ogni film romantico?".
"Che? No!".

"Meglio perchè non sei qusto gran baciatore... Ahi! Non prendermi a calci!".
"Te la sei cercata!"
strillo facendo la linguaccia
"Ma che bambino tragressivo, mi fai anche la linguaccia!" ride Louis. Louis se non ci fossi bisognerebbe inventarti! "Te l'ha più detto come mai il tesserino era nel giardino?"chiede serio. Racconto la storia e l'intero pomeriggio. Tace.
"Allora il colpo di fulmine esiste" asserisce dopo la meditazione.
Mi tiro su di scatto. "No Louis sei fuori strada! Sei fuori più di un balcone!".
"Se se se! Ricorda Bearry il buon vecchio Louis ha sempre ragione!".

Wings's Corner: FLY WITH ME

Rieccomi! Spero che la storia vi stia piacendo! Grazie per aver letto anche questo capitolo, se volete lasciare una recensione mi fareste un favore: mi aiutereste a migliorare! Nel prosssimo capitolo Ellery conoscerà il resto del gruppo. Come andrà? Cambierà il suo giudizio sui ragazzi? Sicuramente qualcosa di inaspettato la scoinvolgerà... Scoprirete tutto nel prossimo capitolo!
A presto bellissime! XX



Questa è Ellery!!! http://weheartit.com/entry/11845869

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Capitolo 5
*** I Can Feel Your Heart Beat ***


Ellery POV


Una luce forte mi abbaglia, sono frastornata da un fastidioso rumore, chi mi sta strappando di dosso le coperte. Con tutte le mie forze cerco di resistere. Inutilmente.
"Svegliati Ellery!"urla mia sorella.
Ho perso. Mi alzo. Uhm stasera devo fare qualcosa... non ricordo... Guardo il telefono. Oh ho un messaggio.

"Stasera consci gli altri, non venire in divisa scolastica! :P Se non vieni mi vendico! H.
 
Ps si ho preso il tuo numero mentre facevi compiti. 
Pps è incredibile quanto sei assorta quando studi non ti accorgi di nulla! 
Ppps chi sono Marion e Peasly?
Pppps Si ho letto il tuo diario di scuola. 
Ppppps non è lo stesso se non ci sei. XX".

Credo che la maggior parte delle parole che ho urlato mentre l'ho letto non siano legali. Mi fa impazzire! Perché ha gusto nel torturarmi? L'ultimo ps però mi infastidisce più degli altri... Non so perché ma sento una stretta al cuore. Cerco di scacciare questa sensazione in tutti i modi. Non so se andarci. È stupido pensare che dovrò vedere quei ragazzi che tanto detesto. Però c'è Louis, lui è speciale, voglio rivederlo,sento che di potermi fidare di lui. In più devo capire se quella sensazione che ho provato camminando con quell'odioso di Styles era momentanea o no. So che me ne pentirò ma ci andrò.
Devo salvare il numero... Non posso usare il suo nome, non vorrei che mia sorella lo trovasse. H.S.? No me lo scorderei.... Ci sono! Salvo il numero.
Vado a far colazione con mia sorella e mentre mangio i miei cereali con il latte mia mamma mi porge il mio cellulare.
"Suonava".
"Sai chi era?".
"Era...-figurati se mia mamma non lo sa- Teddy Bearry".
Antoinette strabuzza gli occhi:"Ma chi diavolo è uno con un soprannome cosí? È da sfigati! Tu e i tuoi amici dovreste imparare a dare soprannomi decenti! Chissà chi è l'idiota che si fa chiamare così!".
Scoppio a ridere. Louis sei un fottuto genio! Con un grande senso di superiorità mi alzo da tavola.

*****

Sono le 19:45 alle 20:30 devo essere da Harry. Dopo una rilassantissima doccia calda apro l'armadio, che cosa posso mettere? Harry mi ha detto che è una serata tranquilla a casa sua con i suoi amici, ma non ho la minima idea di come vestirmi...
Opto per dei jeans, ma sopra? Pizzo, stampa, disegni, righe o tinta unita? Righe no, tinta unita non mi ispira, il pizzo è aristocratico, la stampa fine e i disegni sono allegri. Provo tutto. Sono indecisa tra un'abercrombie e la mia bellissima canottiera di pizzo color avorio leggermente scollata che modestamente fa risaltare le mie curve. Scelgo la prima, mi faccio i boccoli ai capelli un leggeri smookey eyes, infilo le ballerine blu e sono pronta. Chiudo il cancello. Improvvisamente rientro in casa, corro in camera mia, metto la canottiera avorio di pizzo  e le ballerine avorio. Ovviamente l'ho messa solo perché il pizzo è aristocratico!
Mi presento a casa Styles. Vengo accolta da un ragazzo biondo dagli occhi azzurri sorridenti, si capisce che é una di quelle persone che ti fanno stare bene con te stesso, socievole, dolce, assai gradevole sia in aspetto che carattere.
"Eh ciao, io sono Ellery, mi ha invitata Harry...".
"Piacere io sono Niall! Molto piacere di conoscerti! Finalmente la ragazza del tesserino ha un volto!"dice con un forte accento irlandese stringendomi la mano. Sbianco, cosa diavolo sanno di me? Muori Harry!
"Vieni ti presento agli altri".
Andiamo in salotto davanti allo specchio trovo un ragazzo dalla pelle dorata, dai capelli scuri fra cui si staglia un ciuffo biondo, il suo viso geometricamente perfetto è riflesso nello specchio e scorgo i suoi occhi scuri.
"Ehy Zayn!". Non risponde. Narcisista tzè.
"Diavolo Malik puoi smetterla di specchiarti per una volta maledizione?"sbotta Niall alla quarta volta.
"Niall non romp.. Salve!"la sua espressione annoiata in un baleno diventa furbetta, gli brillano gli occhi, evidentemente mi ha vista.
"Molto piacere signorina, mi chiamo Malik, Zayn Malik". Ammetto di essere divertita. "Ma le signorine aggraziate come voi posso chiamarmi Zayn, qual è il vostro nome?".
"Vede signor Malik, io sono Delacroix, Ellery Delacroix, per gli amici Ellery, ma i narcisisti esasperati come voi devo chiamarmi mademoiselle Delacroix!".
Il suo sguardo cambia è divertito sembra un bambino. "Wow è la prima volta che mi rispondono a tono! Benvenuta in famiglia Ellery!"dice abbracciandomi.
"Veramente ti rispondiamo sempre"dice Niall.
"Ma voi non avete stile!".
Sul divano c'è Louis corro da lui e lo saluto, mi abbraccia. Come sono confortevoli le sue braccia!
"Prima Teddy Bearry, ora Zayn. Hai troppa classe quando smerdi la gente! Sei il mio idolo!". Ridiamo di gusto.
Nail mi porta in cucina e li trovo un ragazzo biondo scuro alto, dall'aspetto gentile tutto intento a cucinare. Mi accoglie subito con un grossissimo sorriso.
"Benvenuta! Ti stringerei la mano ma è un po' sporca...". Wow è gentilissimo!
"No perdonarmi tu l'intrusione io sono Ellery".
"La famosa vicina di casa!"aggiunge Niall. Ok questa presentazione è alquanto imbarazzante.
"Io sono Liam, tanto piacere! Tieni assaggia questa tartina!". Cavolo se è buona!
"È strepitosa!".
"Davvero? Grazie, spero che la cena sia di tuo gusto! La prossima volta mi devi dire cosa vuoi che ti cucini!".
"Wow grazie!"
. Ok adoro questi amici.
Tornando in salotto incontro Harry, si avvicina e mi guarda in silenzio. Niall va ad aiutare Liam.
"Ciao Harry, grazie dell'invito" dico timidamente, ma la situazione non varia.
Lo sguardo di Harry è penetrante fa quasi male.
"Hey Harry quella è la scollatura gli occhi sono più in alto!"urla Louis distruggendo il silenzio. Tutti scoppiano a ridere. Oddio che imbarazzo, vorrei sparire.
Prima che qualcuno possa dire qualcosa si affaccia Liam:"Su a tavolo! La cena è pronta!".

 

Harry POV

Sono un idiota. Sono rimasto imbambolato come un idiota, ma che ci posso fare è tutta colpa del pizzo lo sanno tutti è aristocratico, io non sono un pervertito! E lei con quella scollatura è maledettamente sexy...
Ci accomodiamo a tavola. Liam è proprio bravo in cucina, il suo roast beef é eccezionale!
"Non si possono non fare i complimenti al cuoco! Bravo Liam!"esulta Zayn.
"È delizioso!"commenta Ellery.
"Mademoiselle Delacroix constato con gusto che siamo di comun parere, tante felicitazioni!"dice Zayn con una pessima imitazione di un pessimo accento francese.
"Delacroix? Ma allora la prossima volta ti cucino qualcosa di francese!"risponde gaio Liam.
Ellery si rabbuia, come fuori da casa sua. Liam taci! Non vedi i suoi occhi spenti? Non vedi la sua mascella contratta? Non vedi che le tremano le mani? Non vedi che serra i pugni? Liam taci! 
 

Ellery POV

È così carino con me! Vuole fare un piatto francese per farmi un piacere! Sono davvero sbagliata, sono senza cuore, troppo inadatta e fuori posto. Non so cosa dire, se non rispondo che figura pessima farò? Vorrei andarmene, non sono che un problema, una pessima ingrata.
"Basta blaterare Liam! Vogliamo il dolce! Dolce dolce!"urla Harry in modo disumano.
Le forchette sentono la presa delle mani mancare e colgono l'occasione per sgusciare via, corrono verso il piatto sempre più velocemente, un suono argentino nasce appena si toccano, e poi silenzio.
"Bovino te lo porto... Fa qualcosa di utile sparecchia!"risponde Liam sprezzante.
Raccolgono i piatti e si dirigono in cucina, prima di sparire Harry si volta e mi strizza l'occhio. Non ci credo ha fatto apposta, mi ha salvata!
Sono sorpresa, ma non voglio che si noti, osservo i commensali rimasti: Zayn scuote la testa, Niall ha un'espressione dubbiosa, Louis invece ha gli occhi rivolti al tavolo e sogghigna.

Louis POV

Il buon vecchio Louis ha sempre ragione! Non riesco a smettere di sghignazzare. Harry Harry è palese! Tento di ridarmi contegno, alzo la testa e noto l'espressione interdetta di Ellery, il suo sguardo verde pallido mi scruta. È divertito e al tempo stesso indagatore. L'unica risposta che offro è un sorriso, che non esita a ricambiare. Infine il suo sguardo si posa sulla sedia vuota di Harry, e riaffiora visibilmente la sorpresa nei suoi occhi. Sono dubbioso, l'ultima conversazione deve aver toccato qualche corda. C'è qualcosa sotto. Harry lo ha intuito. Rido.

Ellery POV

Louis sta ridendo, ed è contagioso. Adoro questa sua caratteristica. Anche Niall e Zayn stanno ridendo e nessuno ne sa il motivo! Tra risate e il resto mi è venuto bisogno di andare in bagno.
"Scusatemi dov'è il bagno?"chiedo.
"Vi ci porto io mademoiselle!" esclama Zayn.
Ci alziamo, mi porta nel corridoio accanto alla cucina e verso il fondo mi indica il bagno.
"Mademoiselle se avrete problemi verrò a salvarvi!" esclama baciandomi la guancia. Entro.

Dopo aver fatto quello che devo mi lavo le mani, la porta si apre ed entra Harry.
"Ti lascio subito il bagno". In tutta risposta chiude a chiave la porta.
"È tutto ok?". Sono un po' preoccupata.
"Che ci facevi in bagno con Zayn?".
"Non ero in bagno con lui".
"Vi ho visti! Che avete fatto?".
"Nulla Harry!".
Continua ad avvicinarsi sempre di più. "Ti... Ti... Lui... Lui ti h toccata?". Le sue iridi verde smeraldo hanno un'aria minacciosa.
"No Harry diavolo no! Mi ha solo mostrato dov'è il bagno perché avevo bisogno!". Ho paura, indietreggio. Harry nota il mio disagio, ma se ne frega altamente.
La mia schiena è ormai contro il muro. "Perché stai facendo tutto questo?".
"Perché mi chiedi? Tzè"risponde con un espressione irata e beffarda alla stesso tempo. "Vuoi davvero sapere il perché Delacroix?".
È davvero vicinissimo sento il suo cuore battere in modo frenetico. Afferra con violenza i miei polsi. "Perché non sopporto che tu ti possa far toccare da tutti e non da me, non sopporto che Liam abbia osato provocare il tuo sguardo ferito, non sopporto il fatto che ti raggomitoli sul divano accanto a Louis, che Niall sia riuscito senza problemi a farti sentire a tuo agio presentandoti tutti e soprattutto non sopporto che le labbra di Zayn abbiano osato sfiorare più volte la tua pelle!".
Il mio viso brucia, anche il suo è rossissimo. Siamo così vicini che rischiamo di prendere fuoco insieme.
"Mi fai male, lasciami andare" mugugno.
"Ellery " sussurra posando le sue mani sulle mie spalle. "Ellery" si avvicina. Le sue mani scivolano sui miei fianchi. "Ellery" sussurra sfiorandomi il collo con le labbra. "Ellery". Stringe la presa.

Le sue labbra cominciano a baciare il mio collo sempre più intensamente. Socchiudo gli occhi. In quella frazione di secondo in cui riprende fiato le mie labbra si avvinghiano al suo collo.
È tutto un ballo in cui ci invertiamo i ruoli, un susseguirsi di baci sempre più appassionati sembra quasi una gara.
Le mani di Harry salgono e si fermano i prossimità del mio seno. Harry mi guarda, capisco le sue intenzioni: mi sta chiedendo il permesso.
Volto il capo di lato chiudo gli occhi, respiro lentamente. Acconsento.
Le sue mani mi accarezzano il petto celato dalla maglietta. Wow gli sento tutti gli addominali!
Improvvisamente le sue mani si inseriscono sotto la mia maglietta e sotto il reggiseno. Mi scappa un gemito.
Non gli sfugge: gli brillano gli occhi e le sue labbra ricominciano a danzare ardenti sul mio collo. Anche le mie mani sono sotto la sua maglia. Inconsciamente una delle mie mani scivola verso il basso sempre di più. Realizzo e mi fermo. 
"Ell... Elle... Ellery... Non fermarti" mi sussurra all'orecchio ansimando.
Sono titubante, la mia mano trema, è ferma non riesco a muoverla. Toglie una mano da sotto la mia maglietta. si toglie la sua e afferra la mia mano tremolante. La pone davanti alle nostre labbra, chiude gli occhi e la bacia. Li riapre e mi guarda, e mi perdo in quel mare verde smeraldo stregato, desidero affogarci sempre di più. Delicatamente pone la mano sul suo ombelico, il mio respiro si fa pesante, mi accarezza la mano, piano piano l'accompagna sempre più giù, si ferma al bordo dei pantaloni. Solleva i due elastici e fa scivolare la mia mano dentro.
Sono imbarazzata distolgo lo sguardo, ma Harry afferra il mio viso: "No... Non imbarazzarti... È.... Bbellissimo"sospira a fatica ansimando.
Mi toglie la maglietta e mi bacia il seno. Più ansimo e più aumenta lui l'intensità. Le sue mani percorrono tutta la mia schiena, mentre le mie disegnano piccoli cerchi sui suoi addominali. Lentamente le mie gambe cedono, se sono ancora in piedi è solo perchè le sue braccia forti mi stringono. Harry è chino e continua a baciarmi i seni. Sento la sua lingua sulla mia pelle, una scarica elttrica mi pervade. "Harry" sussurro. Lui si ferma, ha le guance rosse, i suoi sospiri sono in perfetta sincronia con i miei. Si avvicina al mio viso, le nostre labbra sono sempre più vicine.

Bussano alla porta.
"Ellery ci sei? Va tutto bene?". È Louis! Harry stringe le labbra e si allontana.
"Si è tutto a posto, adesso arrivo".
Harry è in silenzio, non vuole farsi sentire, non vuole mettermi in una brutta situazione. Ci rivestiamo senza fare rumore, allo specchio mi risistemo e controllo il collo. I suoi baci hanno lasciato lividi marchi sono stranamente belli, li nascondo con i miei capelli. Prima di uscire Harry prende il mio viso fra le mani, mi guarda intensamente e mi bacia la fronte, a malincuore poi mi lascia andare. Esco dalla porta Louis mi sorride, ma non capisco il suo sguardo, mi riporta dagli altri.


Harry POV

ll cuore mi batte ancora forte, quello che è appena successo è stato incredibile! Non era semplice attrazione fisica, ma qualcosa di più, qualcosa di potente ci aveva unito in quel momento, era destino che succedesse.
Louis! Perché hai dovuto bussare! Quanto avrei voluto fermare il tempo!
Mi guardo alla specchio i baci di Ellery sono piccoli, dolci, sembrano scusarsi della propria presenza. Per farli Ellery dev'essersi messa sulle punte. Sono il mio tesoro.
Non è difficile nasconderli, il  problema é un altro: ho i pantaloni stretti, lo noteranno sicuramente tutti. Sento i passi leggiadri di Ellery allontanarsi accompagnati da quelli più pesanti di Louis. Aspetto prima di uscire.
Nella mia mente è fissa l'immagine della sua pelle marmorea. Prendo fiato.
Esco. Torno alla normalità.

In sala stanno già divorando il bis del dolce. Zayn me ne porge un po', abbozzo un grazie.
"Pantaloni stretti eh?" dice in tono divertito con un sorriso malizioso, notando la loro rigonfiatura. "Che hai combinato?".
"Nulla Zayn nulla"rispondo con un sorriso malizioso.
Raggiungiamo gli altri. Si stanno divertendo: Niall, Liam , Ellery sono accasciati per terra in preda alle risate, è tutto merito di Louis che di sta dimenando e sbracciando. Ci rinuncio non comprendo le sue intenzioni, anzi non voglio saperle.
"Ok bisogna salvare la situazione!"mi dice Zayn.
Con uno sguardo d'intesa ci dirigiamo allo stereo. Parte la musica e sappiamo bene che questo significa solo che daremo il miglior peggio di noi.
Mi avvicino agli altri mi inginocchio. "Mi concedi questo ballo... Louis?".
Louis urla come una ragazzina: "Oddio sei quel gran figo di Harry Styles sposami!".
A momenti gli altri rischiano di morire soffocati dalle risate. Io e Louis cominciamo a ballare, ci raggiungono Liam con Naill e Zayn con Ellery. Siamo osceni! Spero che nessuno di noi venga chiamato per realty di ballo in TV!

****

La serata è finita da un bel pezzo, mi è impossibile smettere di rigirarmi fra le coperte.
Non sono proprio fiero di quello che è successo, ho aggredito una ragazza che tutto sommato conosco da poco, l'ho aggredita in tutto i sensi.
Per carità non è assolutamente la prima volta che mi ritrovo in certe situazioni con una ragazza anzi! Faccio invidia a molti! Però questa volta è diverso perché ho cominciato tutto io con il tesserino, e ho voluto conoscerla sempre di più.
Lei mi detesta, più ci penso più questo mi eccita. Inoltre ciò che è successo in bagno mi è piaciuto più del solito.
Mi faccio ribrezzo, che mi sta succedendo? Sono Harry Styles un numero immenso di ragazze mi cadono ai piedi e vengono a letto con me. E io mi diverto. Perchè diavolo dovrebbe essere diverso ora?


Ellery POV

È notte, ma non riesco a dormire, ho ancora in mente tutto quello che mi è successo. È stato strano. Il cuore mi batte ancora forte forte! Ero un po' imbarazzata quando Harry mi ha riportata a casa,  però il tragitto è stato piacevole come la prima volta. Mi suona il telefono.
 

"Hai fatto colpo su tutti: ti adorano! Riguardo a ció che ci è successo ricominciamo da capo? H."
 

Ricominciamo da capo, un modo carino per chiedere ad una persona di cancellare i suoi sbagli. È stata solo una sbandata? Quindi io sarei solo una delle tante? Sto provando amarezza?! Neanche morta!  Che me ne frega di lui! Sto mille volte meglio senza quell'idiota! Tsè per conto mio può morire.

Harry POV

Non odiarmi Ellery, non voglio più feriti, ho bisogno di capire che mi succede, di capire perché diavolo vorrei averti fra le mie braccia in questo momento.



FLY WITH ME: Wings's Corner

Bellissime! Come state? Volevo rinrarvi per il vostro sostegno! In modo particolare vorrei ringraziare Adry23 e Giuly007! Ragazze siete fantastiche!
Fra Ellery e Harry le cose si sono complicate,cos'era quella strana attrazione? Sarà possibile ricominciare da capo? Elery non ne ha proprio voglia. Un bel legame si avverte già Louis, Zayn, Liam e Naill, soprattutto con Louis. Che succederà? Al prossimo capitolo. Lasciate pure una recensione! Mi farete felicissima! Grazie per aver letto!.


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Capitolo 6
*** Over Again ***


 

Questo capitolo vorrei dedicarlo ad una delle persone stupende che ho conosciuto su qui su EFP e mi sostiene tantissimo : Adry23. Sei un vero tesoro!

Spero vi piaccia! Buona lettura!


Harry POV

Appena alzato ho controllato il telefono, ma non c'era nessuna sua risposta, probabilmente è imbarazzata per quello che è successo. Non la biasimo. Scendo in cucina e trovo Zayn e Niall in boxer e canotiera che fanno colazione. Ah sì giusto, mi ero dimenticato che avevano dormito da me.
"Giorno Harry" dicono in coro.
"Giorno Zayn, giorno Niall"
Apro un antello della credenza e prendo una scodella. Latte e cereali sono già sul tavolo. In silenzio mi aggiungo agli altri due.
"Hey Styles, ieri sera è stato molto divertente!" dice Niall battendomi il pugno. "Quella ragazza poi è simpatica!".
"Quella ragazza ha anche un nome..." sbuffo, cavolo ci sei stato apiccicato da quando è entrata! 
"Horan, ha ragione! Ellery Delacroix. Uhm è un nome così sofisticato" continua Zayn.
"Io l'adoro! È da molto tempo che una ragazza non si avvicina a me per chiedermi un autografo!" dichiara Horan.
"Già, lei è diversa, in senso buono". Mentre lo dico mi scappa un sorriso.
"E non dimentichiamo che è proprio bella!".
"Woo Zayn, ci hai già fatto un pensierino?" scherza il biondo.
"Beh uno o due...". Il suo sorrisetto beffardo mi irrita.
"Ma Horan sappiamo bene che è riserva di caccia di Harry". Entrambi mi guardano con un sorriso malizioso.
"Sono il più figo che ci volete fare!" rispondo con non chalance.
"Styles abbassa la cresta. Ieri sera hai confuso un po' troppo la scollatura con i suoi occhi..." mi punzecchia Zayn.
"Tranquillo Malik, lei preferisce Louis!" scoppiano a ridere.
Louis?! Il mio migliore amico?!

*****

Sto seriamente pensando che ad Ellery il mio messaggio abbia dato molto fastidio. Non mi ha risposto in tutto il giorno. Boh proverò ad andare alla finestra magari riesco a parlarle.
Salgo le scale e vado in nella sala della musica, una delle sue due finestre è esattamente davanti al suo balcone. Non ci credo è lì fuori, di spalle a telefonare! Io sono troppo fortunato!
Ha finito la telefonata. La chiamo. Si volta verso la mia direzione. Il suo viso è crucciato fissa il suo telefono, il dito è alzato,  non sa se rispondere, è indecisa.
"Pronto?". Mi spuntano le fossette nel sentire la sua voce.
"Ti ho vista indecisa, non credevo rispondessi"
"Tu cosa? Come fai a saperlo?"
"Alza lo sguardo". In nostri occhi si incontrano.
"Stalker" commenta.
"Ti sei divertita ieri sera?".
"Si, i ragazzi sono stupidi li adoro!"
"E io?"
"Tu cosa?"
"Insomma si, ecco... ieri..."
"Ho fatto come volevi, ho dimenticato". Le sue parole mi lasciano interdetto.
"Oh bene. Grazie. Ricominciamo allora, ti va un gelato?"
"No devo studiare, ho un po' di verifiche settimana prossima"

"Non fa niente rimanderemo!"
"Io vado ora,ciao"
"Ciao a presto"
Chiude la telefonata e sparisce.

*****

Sono da Starbucks con i ragazzi, dobbiamo parlare del prossimo concerto. La porta si apre ed entra un gruppetto di ragazzi, un mare di voci indistinte mi invade. Liceali...
"Brady prendi un tavolo. Noi ordiniamo!"
"Ok! Quello mi sembra abbastanza grande"
"Ehi Ellery, mi accompagni in bagno?"

Che ha detto? Spero di aver capito male.
Ed ecco che proprio davanti a noi passa Ellery con una ragazza dai capelli neri. Lei è di spalle non mi ha visto per fortuna.
"Oh Ellery, che bello! Questa settimana non abbiamo proprio nulla da fare!".
"Verissimo July! Per un po' possiamo tirare il fiato!"
scherza lei.
Fanculo, mi ha mentito.
I ragazzi mi fissano.
Mi alzo ed esco. Louis mi raggiunge.
"Che succede?" mi domanda.
"Aveva detto che non poteva vedermi perchè doveva studiare, invece è qui con i suoi compagni di scuola che dicono di avere una settiamna leggera senza verifiche".
"Chi?"
"Ellery"
.
"Che hai combinato?"
Non voglio rispondere.
"Harry lei non è la tua puttana"
"Che c'entra!?"
Apre la bocca ma subito la richiude. Dopo un attimo la riapre: "Con te è meglio ribadire certi concetti. Qualsiasi cosa sia successa vedi di sistemare tutto!".
"Come mai tutto questo interesse?"domando sospettoso.
"Voglio bene ad Ellery ok? E ho notato anch'io come si è abbattuta ieri sera a cena e dalla sua reazione ho capito che c'è qualcosa di grosso sotto. Tu però sei stato l'unico capace di aiutarla, non rovinare tutto. Sei l'unico che può farlo!"
"Te ne sei innamorato?" lo canzono strafottente.
"No. È come una sorella per me!" 
Basta non sopporto più questo discorso. Me ne vado.


Louis POV

Harry non puoi scappare da un prolema come hai sempre fatto! Cazzo credi che non sappia che mi hai chiesto se la amo per sviare il discorso? Sono il tuo migliore amico!
Rientro. La incontro.
"Ehy ciao!" sorrido.
"Louis! Che ci fai qui?". È sorpresa, ma felice.
"Sono qui con gli altri, stavamo parlando del prossimo concerto"
"C'è anche Harry?" chiede titubante.
"No, è appena andato via"
"Non dirgli che mi hai vista"
"Avanti dimmi che è successo'?"
"Non è successo nulla abbiamo solo discusso".
Sono estremamente simili, morire che mi dicano cosa sia successo.
"Ok capito non è il momento. Chiamami quando vuoi parlarne"
"Ehm ok..." 

Le dò un bacio sulla guancia e torno dagli altri.

******

Ellery POV

È passato un po' di tempo da quella serata, io e Harry non ci siamo più parlati, forse anche perchè l'ho sempre evitato. Non ho mai risposto né ai sui messaggi né alle telefonate.
Scendo dallo scuolabus con Peasly e Marion, Antoinette invece è molto più avanti di noi, stiamo scherzando allegramente quando intravedo la staccionata della casa di Styles.
"Ehy Ellery che succede? Perché ti sei irrigidita?"mi domanda Marion. Non posso dire la verità o almeno non completa.
"Qui abita il mio nuovo vicino di casa, ci siamo conosciuti perché ehm ha trovato il mio tesserino scolastico qui sul vialetto e me lo ha restituito e siamo diventati amici, mi ha anche presentato i sui amici. Però dopo ehm abbiamo litigato e mi ha chiesto di ricominciare da zero come se nulla fosse. Da allora non gli rivolgo più la parola anche se continua a cercarmi".
"Che ha fatto ci ha provato?"
"No Marion secondo me è successo qualcosa..."
"Giusto Peasly, Ellery che ci nascondi?" 
"Ragazze esagerate!"
"Ho capito ho capito! Peasly te li ricordi quei segni sul collo?"
"Oddio si!! Beccata Delacroix!" 
"Basta ragazze, vi sbagliate! Abbassate la voce" 
In quel momento una voce rompe il chiacchiericcio: "Buongiorno Ellery! Com'è andata oggi a scuola?"
Ci giriamo tutte e tre contemporaneamente e ci ritroviamo davanti un ragazzo munito di cuffia e occhiali da sole: Harry. Mi rigiro di scatto.
"Ellery dovresti parlargli, devi risolvere questa situazione, sbagli a evitarlo!"mi dice Peasly con uno sguardo serissimo.
"Hai detto che ha già provato più volte a parlarti. Ti aspettiamo a casa" asserisce Marion incamminandosi.
Ora io e Harry siamo da soli, ma non voglio girarmi.
"Ellery voltati". Scuoto la testa. "Andiamo ho solo voglia di parlare". Non mi smuovo.
"Quando ho detto di ricominciare da zero ero serio" 
Mi volto lentamente. "Non mi sembra che ci sia qualcosa da ricominciare tra di noi," mi avvicino a lui e abbasso la voce "cara pop star, scrivici pure una canzone a riguardo. Non mi interessa minimamente".
Ecco sul suo viso ritorna l'espressione da cucciolo che vidi la prima volta a casa sua. Si avvicina al mio orecchio.
"E se ti dicessi che mi manchi?" 
Lo allontano. "E se io rispondessi che non ti credo? Dopo tutto la nostra "amicizia" è durata due giorni" 
Mi guarda per un momento come se fosse spaesato. Improvvisamente cambia. Un ghigno si disegna sul suo volto: "Non demordo" 
"Credi di poter ottenere tutto quello che vuoi?" 
"No. I miei risultati sono frutto di impegno, sforzo e dedizione" 
"Quindi?" 
"Farò di tutto per farti ragionare" 
Il suo sorrisetto beffardo domina il viso assieme allo sguardo che, da dietro gli occhiali da sole, mi scruta dall'alto verso il basso, esprimendo tutta la sua convinzione della propria superiorità. I gomiti appoggiati alla staccionata e la sua posizione leggermente inchinata urlano l'onore che un semidio concede a me disgustosa creatura abbasandosi per poter essere similmente alla stessa altezza per potermi parlare meglio. Eccolo é questo Harry Styles, questo è il suo vero volto, l'orrida bestia che vive di supponenza e gode nel rigirarsi fra le dita le orde di ragazzine vittime dell'incanto della sua voce. Vorrei spaccargli la faccia.
"Quindi quella che non ragiona sono io? Smettila. Ne ho abbastanza, non voglio più vederti, sentirti nè niente. Voglio tornare ad ignorare la tua esistenza. Credi di potermi trattare come vuoi? Non sono una delle tue fan che ti cadono ai piedi!" urlo ricolma di rabbia. Harry mi tappa la bocca.
"Diamine Ellery, vuoi farmi scoprire?!"


Harry POV

Mi guardo attorno non c'è nessuno che fortuna! Oggi io è lei siamo in due galassie differenti! Sento una goccia bagnarmi la mano. Alzo lo sguardo, ma non sta piovendo. Un'altra goccia, questa volta è più calda, eccone un'altra e ancora. Ellery sta piangendo, non l'ho mai vista farlo! Le tremano le gambe le guance sono più rosee, gli occhi sono cascate. Incoscientemente la mia mano scivola via dal volto.
Le sue labbra si dischiudono e vi esce una flebile voce tremante addolorata: "Ho proprio ragione, è palese ormai: ero solo il nuovo giocattolino, la stupida ragazzina del vicinato e vostra grazia si annoiava. Muori, va all'inferno e fottiti Styles!" e scappa.

FLY WITH ME: Wings's Corner

Ringrazio tutte voi lettrici siete stupende! Se vi piace la storia perchè non la consigliate ad altri? :) Se invece avete commenti e/o critiche lasciate ure una recensione. 
Che ne pensate della situazione fra Ellery ed Harry? Si risolverà? Harry capirà perchè questa ragazza lo attrae tanto? Un imprevisto li potrebbe riavvicinare, ma anche allontanarli sempre di più. Al prossimo capitolo! XX

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Capitolo 7
*** They Found Out ***


Harry POV

"Ho proprio ragione, è palese ormai: ero solo il nuovo giocattolino, la stupida ragazzina del vicinato e vostra grazia si annoiava. Muori, va all'inferno e fottiti Styles!". Quelle parole mi lasciano pietrificato. Non riesco a reagire, nessuno mi aveva mai parlato così.

 


Ellery POV

Corro, non mi volto e piango. Sono più sola che mai, io ho sbagliato a fidarmi di lui, sono stata una stupida. Sapevo che ne sarei uscita malissimo, ma per un briciolo di illusione ho giocato più del dovuto. A metà strada trovo Peasly e Marion che mi aspettano. "Ellery! Che è successo ?" mi domandano preoccupate. Non posso dire neanche la verità! Inutilmente cercano di trattenermi, voglio andare a casa, non voglio vedere nessuno. Vorrei non poter sentire le voci che mi chiamano, lo dicevo che era meglio non parlare! Non vorrei neanche sentire i loro passi, uhm ammetto che una di loro è estremamente veloce. Ma che diavolo penso?! 
Non mi resta che raggiungere il mio amato letto e morire soffocata dal dolore, o sperare che una voragine si apre nella strada e mi divori.
Eccola la porta di casa! A momenti butto giù il cancello e mi ritrovo nel mio giardino.
Sto per entrare, ma da dietro vengo afferrata per la vita. Sento un fiato caldo sul mio collo, interrotto da respiri profondi. 
"Ragazze per favore lasciatemi andare". 
"No Ellery, stavolta no." Il mio cuore si ferma. 
Non non può essere! "Se mai brucerò all'inferno sicuramente non sarà per questo. Non ti ho mai trattata come una ehm di loro. Con te posso essere il vero me stesso, non pretendi nulla da me, non ti interessa chi sono per il mondo. Resta dalla mia parte, ho bisogno di te". Ha il fiatone: Harry mi è davvero corso dietro! No Ellery disincantati ti ha già ferita abbastanza.
"Vattene via!"
"No, Ellery non voglio" 
"E non importa proprio quello che voglio io?"

Mi prende il viso fra le mani "È un mese che spero che tu mi rivolga la parola! Per un lungo mese ho aspettato che tu mi perdonassi, per un fottutissimo mese ho cercato di non interferire troppo nella tua vita"
"Sei un sant'uomo! E io nient'altro che una puttana ingrata!"
I suoi occhi prendono fuoco, il suo respiro si fa estremamente pesante, scuote la testa. "Smettila! Non lo capisci che anche per me tutto questo è nuovo?!" 
"Cosa è nuovo dimmelo! Ti sei finalmente reso conto che l'universo non è concentrato su di te? Che non sei altro che una parte insignificante di esso? È dal 1600 che si sa! Cresci un po'!"
"Io almeno non sono un'isterica che ogni tre per due cambia stato d'animo e non fa preoccupare tutti quelli intorno a lei!".
No, non pouò averlo detto, ti prego dimmi che ho capito male!


Harry POV

Cazzo! Cazzo! Che diamine mi è saltato in mente! Non posso averlo detto!
"Ehy no scusami, io non volevo..."
Le lacrime tornano sul suo viso, i suo occhi ormai sono così arrossati che trasmettono tutto il dolore che prova. Mi fanno male, non resisto alla loro esasperata richiesta di pietà.
"Louis" sussurra. "Louis...". Che c'entra ora lui? " Perchè non c'è lui al tuo posto? Lui mi vuole bene, è il mio fratello maggiore! Tu invece godi nel distruggermi".
Mi fanno male queste sue parole, una lacrima traditrice mi percorre la guancia. Sono un mostro. 
Senza pensarci troppo l'abbraccio, la stringo forte come se potessi prendere io tutto il suo dolore. Non reagisce è sorpresa, ma non sfugge dalle mie braccia.
"Ellery?!" lei si irrigidisce. Di chi era quela voce colma di incredulità? Da una parte scorgo le due ragazze che erano con lei, ma la loro bocca è chiusa.
"Ellery cosa stai facendo? Chi è lui?"
Mi volto di scatto. Una donna sta alla porta di casa: gli occhi scuri sono sgranati, il volto era crucciato, indispettito, ma curioso e sorpreso allo stesso tempo. I suoi capelli sono dello stesso colore di quelli di Ellery ed li porta raccolti in un elegante chignon. Subito la lascio, accenno un saluto imabarzzato.
"Perché non entrate?"

*****

Siamo al tavolo della cucina di casa a Delacroix, è enorme arredata con molto gusto e come tutta l acasa trasuda un che di aristocratico, ma non in modo oppressivo anzi!  La padrona di casa non è quel gendarme freddo che avevo immaginato. Stiamo facendo allegramente conversazione e nessuno si cura del mio look. Le amiche di Ellery sono simpatiche!
Proprio mentre parlo con una di loro, una voce nuove si impone: "Ma tu sei il nostro vicino di casa!".
Appare in cucina una graziosa ragazzina bionda dagli occhi verde-castani, hanno un che di pomposo nel modo in cui scrutano qualunque cosa.
"Davvero? Sei il nostro vicino?" 
"Ehm si signora Delacroix..."
"Ma bene! Caro perdonarmi non mi sono ancora presentata, io sono Audrie, e come avrai ben capito, la madre di Ellery e Antoinette" disse indicando la ragazzetta bionda.
"Piacere signora" 
"Antoinette dov'eri finita?" 
"Mamma ero in camera mia" risponde con leggera noncuranza. "Look originale vicino" 
"Antoinette! Caro scusala! Comunque togliti pure cappello e gli occhiali". Ellery sbianca.
"No sono in piena allergia...".
"A cosa sei allergico?".
"Sono allergico ehm ecco a".
"È allergico ai cavalli!
" dice Ellery senza pensarci. Ma che cavolo?!
"Ehm si è vero! Già cavalli... Ahciú!".
"Ma non ci sono cavalli in questa zona..." osserva la signora Delacroix. Merda!
"Già ma ieri è stato da un suo amico che...".
"Che ho accompagnato a prendere la sorella a equitazione e lí... ".
"E lí ha respirato l'odore e...".
"Ne ho accarezzato uno... Già sono un furbone!".

"Vado a prenderti dell'antistaminico"commenta la madre. Antoinette apre il frigo. Una delle ragazze va in bagno, l'altra messaggia.
"Che diamine stai dicendo! Allergico ai cavalli?!"bisbiglìo gesticolando ad Ellery.
"Io? È la prima cosa che mi è venuta in mente! Eri nel pallone!"
"Ma sei pessima! Tua madre penserà che sono uno che fa uso di acidi!"
"Beh questo lo sembri sempre!"
"Gne gne non sei capace di inventare una balla decente!"
"Si di solito mi riesce ma con te no!"
"Oh si certo diamo colpa al mio incredibile fascino!"
"Ma ti sembra? Una bradipo ha più fascino!"
"Ehy volete qualcosa da bere?"
ci interrompe la sorellina.
"No grazie Antoinette giusto?"
"Si giusto"

Ed ecco che ritornano tutte!
"Questo è l'antistaminico, scusa se ci ho messo un po' "
"Non si preoc...cupi.."
. Tossisco tossisco, cavolo mi sto strozzando. Ricevo dei colpi sulla schiena. Sono troppo forti.  Ed ecco che dal mio naso i mie occhiali da sole scivolano sul tavolo con un suono metallico che mi richiama alla condanna. Gli occhi di Ellery sono sbarrati. Prende la testa fra le mani e la scuote un modo disdicevole. La tragedia incombe! Antoinette mi strappa la cuffia.
"Ha.. Har.. Harry St... Styles?!" blatera incredula.
"Addio"risponde la sorella.
"Ehm no io sono un bradipo...". La fine.
"Perché non me lo si detto!"sbraita la bionda. 
"Non potevo!" 
"Sei un egoista Ellery! Non sei neanche un sua fan!".
"Ehy Ehy niente lotte sorelle Delacroix!"
"Hai già combinato abbastanza non trovi?"
"Ellery mi stavo strozzando con la saliva!"
"Ma quanto sei inutile!"
"Non parlargli così!".
Ma dove cavolo son finito? Nella terza guerra mondiale?!
"Antoinette ho chiesto io a tua sorella di non dirtelo, non voglio farmi scoprire. Devi mantenere il segreto"
"Lo manterremo tutti!"
ribatte la signora Delacroix. Finalmente si è ripresa: è rimasta imbambolata tutto il tempo!
La ragazza dai capelli rossi prende parola:"Non siamo tue fan, ma ti aiuteremo lo stesso!"
"Ora so perché siete amiche di Ellery! Grazie, è molto importante per me".
"Non illuderti lo facciamo solo per lei!"
precisa la bionda. Iniziamo a chiacchierare.
"Vado a studiare" interrompe bruscamente Ellery dopo un po', ha uno strano sguardo, da colpevole.


Ellery POV

Ho fallito, non sono riuscita a mantenere il suo segreto, sono un vero disastro. Ametto che la cosa mi fa male anche perchè era qualcosa di mio. Il suo segreto era mio. Era nostro. Qualcosa che mi rendeva speciale mi è stato strappato dalle mani. Ero speciale. L'unica custode dell'inganno e della verità. Avevo qualcosa di mio, che Antoinette non poteva avere, anzi lei non esisteva. Ora è finita. Tocca a me sparire.  Me ne torno nell'angolo buio. Sono nella mia stanza, il mio regno, pronta a tornare la vecchia me. Bussano alla porta.
"Avanti. Harry che ci fai ancora qui?"
"Volevo salutarti"
"Ok. Ciao"dico
agitando la manina. Ride. Qualsiasi cosa io faccia ride. Si siede accanto a me sul mio letto.
"Perché ridi sempre di me?"
"Sei seria?"
"Sono solo curiosa, non l'ho mai capito"
"Non lo so, forse perché hai una naturalezza che io ho perso"
"Beh sarà l'allergia ai cavalli...".
Ridiamo.
"Mi dispiace che anche mia mamma e mia sorella lo sappiano. Che faremo ora?".
"Non lo so, ma almeno così ora non dovrai più mentire".
Si sdraia e appoggia la testa sulle mie gambe. Quella cascata di riccioli è magnifica. Le mie dita li sfiorano, li accarezzano e vi danzano.
"Non sei preoccupato?"
"Neanche troppo"
. Odio questa sua calma. Come fa?!
"Io mi sento in colpa"
"Perchè? Tu non sei affatto colpevole anzi! Hai anche tentato di salvarmi, nonostante avessimo litigato".
"Neanche lì è tutto sistemato"
"Già, ma ho speranza. Sicuramente non volevo ferirti, ma quando ti vedo on il viso oscuro, crucciato, insicuro e con gli occri al lucidi e tremolanti, non so mi scatta qualcosa è per questo che ho urlato cntro Liam"
"Che succederà ora?"
"Vedremo, ma sappi che sarai sempre l'unica che potrà giocare con i miei riccioli, anche se tornassimo ad odiarci"
"Me lo prometti?"
"Assolutamente si: te lo prometto"

Ho un leggero fremito al cuore, sento il viso leggermente caldo, nonostante tutto si fida di me! Mi chino leggermente e gli bacio la guancia, non so in che altro modo ringraziarlo. 




Harry POV

Mi volto di scatto: mi ha baciato. Semplice, dolce e ... puro. Il mio cuore dà di matto. Le accarezzo la guancia. I nostri occhi si specchiano fra di loro, c'è un fortissimo legame lo sento, anche lei ne è conscia, credo che la cosa la spaventi.
"Scusa non sapevo, non sapevo come ringraziarti " bisbiglia distogliendo lo sguardo. Ho ragione ne è impaurita, per una come lei credo che sia orribile non potersi nascondere o fingere davanti a chi la capisce. A volte mi sembra così fragile fatta di cristallo, ma so bene che è una ragazza tosta. Ha una doppia personalità.
Qualcosa in me freme, non voglio che ne rinneghi una. Lei è così, e questo la rende diversa, anche meglio di sua sorella che invece ha un che di falso, non ha quell'intrigante naturalezza dalle diverse sfaccettature di Ellery.
"Domani sera ho un concerto"
"E la cosa dovrebbe importarmi?"

"Andiamo perché mi detestò musicalmente?"dico tirandomi su.
"Io ti detesto punto". Le dò un colpetto.
"Seriamente" 
"Ehm"
"Su dai spara"
"È meglio di no"
"Dai mi interessa davvero"
"A quanto mi hanno detto hai anche pianto perché ti hanno criticato"
. Mi rabbuio.  
"Ehy Harry, non volevo...".
Silenzio.
"Quella volta è stata la mia più grande sconfitta. Ho sbagliato l'assolo e già li mi sono sentito una merda e trovarsi quei messaggi beh è stato il colpo di grazia".
I suoi occhi sono spenti, ma si rianimano poco a poco, le sue labbra tremano, le dischiude e prende fiato, come se se stesse lottando con sè stessa per dire ciò che ha in mente.
"Non sono mai stata una tua fan e sai bene che vi ho odiati, ma quando ti ho visto piangere boh mi è sembrato per un attimo che tu fossi come me, che tu mi potessi capire più di chiunque altro, per un attimo non ero sola". Lo dice tremando.
Sono stupito, non me lo sarei mai aspettato da lei.
"È la cosa più bella che mi abbiano mai detto".
Ha le guance rosse e gli occhi gli brillano, come quando eravamo in bagno. Non fare cazzate Harry non fare di nuovo cazzate, respira bene, rilassati, prega in turco che non senta i battuti frenetici del tuo cuore...
"E quindi domani hai il concerto"mi dice.
"Già. Ah si il concerto ecco non volevo chiederti di venire, guardalo se ti va"
"Ok"
"Inoltre potrei avere un altro bacio portafortuna?"

Arrossisce, sembra una bambola di porcellana. Si avvicina e mi bacia la guancia. Sento di nuovo un pizzicorio. Appoggio le mi labbra sulla sua guancia.
"Bene grazie"dico alzandomi. "A presto futura fan"
"Ti piacerebbe!"
"Bah si!"

Mi fa una linguaccia. Le faccio l'occhiolino e me ne vado.
So bene che tutto questo non vuol dire che siamo di nuovo amici, dovrò riacquistare la sua fiducia, mi serve dato che ora il segreto è già dilagato.




Ellery POV

Sono ancora arrabbiata con Harry, ma visto il nuovo scenario non possiamo che far buon viso a cattivo gioco.

FLY WITH ME: Wings's Corner

Ehy ladies! Ci si rivede! Voglio ringrazirvi per le vostre visualizzazioni, le recensioni e i messaggi!, è bello vedere come mi sostenete! Un grazie va anche a chi ha messo nelle seguite e nelle preferite la FF! Sono alle prime armi, ma tutto questo per me è già una ran vittoria!
Che ne pensate dello svolgimento della storia? Ellery ed Harry sono costretti a firmare una tregua, ma siamo sicuri che le cose fra loro si sono calmate? Lasiate una recensione! XX

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Capitolo 8
*** He Chose Me ***


Ellery POV

Miss Lansbury sta narrando alla classe le gesta del gran Napoleone il nostro grandissimo rivale e insieme il mio più illustre compatriota. Grazie scuola, tu si che mi aiuti a combattere il mio disordine mentale. Fottiti. Fottetevi tutti. Meglio non ascoltare.
Sposto il mio sguardo fuori dalla finestra: oggi il cielo è terso, di un azzurro intenso, gli aerei però si divertono a decorarlo con le loro scie candide, gli alberi stanno danzando piano piano. Silenziosamente uno scoiattolo si affaccia alla finestra e per alcuni secondi mi fissa, senza rumore si allontana buttandosi nel giardino.
L'erba è così verde che sembra un mare di smeraldi luminosi, già come i suoi occhi, occhi che mi leggono dentro,occhi a cui non posso sottrarmi. No Ellery, non pensarci.
Uhm che dice la Lansbury? Napoleone per tutto il uo potere mosse più di 2 miglioni di soldati. Wow lui si che era figo! Oggi solo certa gentaglia smuove orde di ragazzine urlanti....
"Ehi basta pensare al tuo vicino, stai attenta!"bisbiglia Marion tirandomi una gomitata.
"Non stavo pensando a lui idiota!"balbetto.
"E io allora ho i capelli verdi... Allora ieri poi che vi siete detti?"
"Nulla".
"Dai piccioncini che è successo quando è venuto su da te?"
"Ti ho detto che non è successo nulla!"
"Impossibile: c'è chimica fra di voi!" 
"Non credo proprio" 
"È evidente" 

Un bigliettino piomba sul mio banco, salvata! Sopra c'è il mio nome. Lo apro.  

"A ricreazione vieni alle vetrate dell'ultimo piano".

"Di chi è?".
"Non ne ho idea!" 
"Fammi vedere".
Glielo passo.
"È una calligrafia da uomo" 
"Secondo me è uno scherzo" 
"Viva la positività Ellery"
 

Compare un nuovo bigliettino.

"Non è uno scherzo, ma non è da parte mia, mi hanno chiesto di dirti di andare su alle vetrate".

Scrutiamo la classe per trovare il misterioso autore. Solo una persona cerca il mio sguardo: Brady Donovan. Appena mi vede subito appoggia la mano destra sul cuore e alza la sinistra: sta giurando. Brady è una persona onesta un po' idiota, ma non fa questo tipo di scherzi, gioca nella nostra squadra di polo. Suona l'intervallo.
"Ellery, allora vai all'ultimo piano?"mi chiede Brady.
"Non so...".
"Sicura? Guarda che non ho inventato tutto"
dice facendo gli occhi da cucciolo. Non si può resistergli quando fa quell'espressione.
"Ok ci vado"
"Grazie!"

 

*****

Salgo tutte le scale. Sono troppe! Pretendo di avere la tessera dell'ascensore! Arrivo in cima con il fiatone.
L'ultimo piano è spettacolare: le vetrate sono enormi, si affacciano sul giardino-cortile interno, si notando tutte le panchine di pietra. Il sole entra dalle finestre e una luce dorata invade tutto il piano. Sembra di essere in una fiaba, nel castello incantato.
"Non è fantastico questo posto?". Compare un bellissimo ragazzo davanti a me alto con gli occhi azzurri i capelli neri lisci e un volto dalle delicate proporzioni. Non posso crederci!
"Eri bellissima con la me rivoglia dipinta sul viso". Arrossisco. "Ho chiesto io a Brady di farti venire qui. Molto piacere sono Blake"dice porgendomi la mano.
Certamente so già chi è! Lui è Blake Coleridge, capitano della squadra di Polo, il ragazzo più figo della scuola. Ogni ragazza ha una cotta per lui è ogni ragazzo lo ammira perché è un gentile, educato e simpatico a tutti. Un vero animo nobile, sembra un cavaliere! Gira voce che sia imparentato con la famiglia reale!
"Piacere io sono Ellery". La stretta della sua mano è decisa, ma delicata.
"Scusa se non ti ho invitata io personalmente, non pensare che io sia un codardo"mormora abbassando lo sguardo.
"Non l'ho mai pensato"asserisco timida. Sorride. Che sorriso! Può sciogliere l'Antartide quel sorriso.
"Perché mi hai voluta incontrare?"la mia voce è tremolante.
"Fra poco ci sarà la festa della squadra di polo... Ci verresti insieme a me?". Per poco non svengo. Sono appena stata invitata ad una delle feste più esclusive dal ragazzo più popolare della mia scuola! "Ellery? Ci sei? Stai bene?"
"Eh cosa?"
"Eri imbambolata..." 
"Oh si ecco sono sorpresa. In senso buono. Ecco si non mi aspettavo che tu invitassi proprio me. Cioè si insomma...". Scoppia a ridere.
"Devo prenderlo per un si questo tuo farneticare in modo confuso?".
"Assolutamente si".


Harry POV

Sono in pieno rituale preconcerto: prima ci sono esercizi fisici per sciogliere i muscoli per potersi muovere bene sul palco, poi si passa ai vocalizzi per scaldare la voce, è necessario un bicchiere di latte caldo con miele balsamico alla menta per poter rinvigorire le corde vocali e una bella doccia calda rilassante per distendere i nervi. Sto per infilarmi in doccia, ma suona il campanello tipico. Alzo il citofono.
"Chi é?". Sono alquanto seccato. 
"Ciao scusa il disturbo sono Audrie, la madre di Ellery".
"Signora venga, entri pure".
Che figura!
Trafelata entra in casa mia. "Harry caro, devo chiederti un favore enorme". Inarco il sopracciglio. "All'ultimo momento io e mio marito siamo stati informati di dover partecipare ad una conferenza a Parigi fra una settimana, ma non so dove lasciare le ragazze con così poco preavviso. Mi dispiace chiedertelo, ma potrebbero restare qui con te?".

"Per quanto?". 
"Per una settimana, lo so è con poco preavviso, ma non posso lasciarle a casa da sole così a lungo...". 

"Vado a controllare se ho impegni". Prendo il telefono e controllo. Uhm ho una festa mercoledì  e un apparizione televisiva lunedì. Fattibile. Raggiungo la signora Delacroix. 
  "Si le ragazze possono stare qui".
"Oddio grazie! Non so come ringraziarti!". 
"Si figuri!". 

"Ma sia ben chiaro: non osare fare cazzate!"   il suo sorrisetto acido è una minaccia inquietante, ho i brividi, dov'è l'espressione da donna gentila che aveva fino a 5 secondi fa?
"Ehm no, certamente no". 
"Bene perché non importa quanto tu sia famoso, ti ammazzerei lo stesso!". Inquietante. Il suo sorriso si addolcisce :"Grazie caro! Arrivederci". 
"Arrivederci" ricambio abbozzando un sorriso. Ora capisco certi atteggiamenti di quella ragazza...

*****

L'acqua calda scorre dalle mie spalle fino ai miei talloni, mi massaggia la schiena, ma non mi rilassa. Non fare cazzate.
Queste parole mi rimbombano dentro come un perenne memento morior. Subito mi torna alla mente la sua pelle marmorea.
Merda! Ho già fatto una cazzata. Non dovevo accettare.
Potrei aggredirla di nuovo. Vorrei aggredirla di nuovo: quel carattere così pungente è estremamente eccitante, ma no c'è quel suo lato nascosto fragile e indifeso che mi invoglia a proteggerla, no non posso rovinarla.
Ma potrei sempre fregarmene e alla fine potrei sparire dalla sua vita per scusarmi, no tornerei a cercarla e a bramarla. Meglio di no.
La cancellerò dalla mia mente, tanto non la amo per nulla, è solo che non voglio ferirla, quando mai troverò quella sua naturalezza che la rende unica? O quegli occhi capaci di scrutarmi l'anima?
Non la bramerò più. Appena avrò un briciolo di desiderio uscirò so ben provvedere a certi bisogni, la mia lista crescerà, lei ha ragione sa bene di questa mia abitudine, abitudine in cui eccello, abitudine che mi rende superiore a chiunque, abitudine a cui mai rinuncerò, abitudine che mi può curare. Non la bramerò più, non la amo sarà facile! Non la bramerò più.
Mi guardo nello specchio della doccia, i capelli tutti bagnati, il getto continua ad accarezzarli. Che cazzo sto dicendo?! Che cazzo mi succede?! Basta pensare! Ho un concerto stasera!

Ellery POV

Prima di tornare in classe devo assolutamente andare in bagno rinfrescarmi un attimo. Il mio cuore batte all'impazzata. Scorgo in lontananza una chioma rossa.
"Marion!"urlo! Si gira perplessa. L'afferro per il braccio e la trascino in bagno.
"Ellery calmati mi molli?! Respira!".
"Blake... Blake...".
"Blake cosa?".
"Blake Coleridge mi ha invitata alla festa della squadra di polo!"
dico tutto d'un fiato.
Marion sgrana gli occhi: "Oddiooooooooo!". Mi si butta al collo. "Ellery sono felicissima per te! Racconta tutto!".
Per tutto il tempo mi sorride, a momenti è più felice di me. "Ti sei innamorata?".
"No Marion! Sono solo felice che qualcuno mi abbia scelta, che qualcuno voglio me! È la prima volta!".
"E Harry?"
bisbiglia.
"Che c'entra lui?".
"Prima ancora di Coleridge, mi sembra che sia stato lui quello che ti ha scelta".
"Ma è diverso".
"Hai ragione: lui ha solo messo a rischio quello che rimane della sua scarsa privacy per te".
"Si certo, ma l'ha fatto perché voleva portarmi a letto".
"Dopo ieri non credo che sia interessato solo a quello".
"Non lo conosci".
"Sarà, ma almeno ammettilo: c'è chimica fra di voi!".
"Di che parli?".
"Del vostro strano e contorto rapporto".
"Non è contorto, non abbiamo neanche un cavolo di rapporto, non siamo neanche amici".
"Forse, ma non ti è del tutto indifferente".
Ma che diavolo!
"Non è vero! Io detesto lui e tutto ciò che rappresenta. Ma perché dobbiamo parlare di lui? Mi ha già smontato la felicità per l'invito di Coleridge". Torno in classe. 
"Non evitare argomenti scomodi" risuona dal bagno Marion.


FLY WITH ME: Wings's Corner

Ehy little carrots! Eccoci all'ottavo capitolo! Ho i brividi se ci penso! :D
Che ne pensate di Blake? È da tenere d'occhio? U.U
Fatemi sapere le vostre teorie lasciando una recensione! Non vedo l'ora di leggerle!
A presto! XX 



 

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Capitolo 9
*** You've Got That One Thing ***


Ellery POV

"Tutto bene tesori a scuola oggi?" chiede mia madre a cena.
"Si mamma, è stata una giornata splendida!" cinguetta mia sorella. Com'è possibile che un umano possa essere sempre così entusiasta?!
"Giornata assai interessante".
"Bene che avete fatto?".

"Varie cose". Ecco io sono più distaccata con mia mamma, non per cattiveria, ma semplicemente penso che dopo un giorno di lavoro sia stanca.
Per una volta però vorrei raccontarle qualcosa di bello, ma non vorrei annoiarla.
"Ragazze io è vostro padre abbiamo un annuncio da fare: settimana prossima andremo a Parigi per un convegno!". Wow Parigi?! I miei sono fortunatissimi!
"Ma è fantastico!" esulto "Quanto resterete via?".
"Partiamo domenica mattina e torneremo il lunedì sera della settimana successiva".
"E noi dove stremo?"puntualizza Antoinette, lanciandomi un'occhiata d'intesa: forse stavolta rimarremo a casa da sole!
"Indovinate!".
"Staremo a casa da sole visto che Ellery ormai è grande!"
risponde speranzosa mia sorella.
"No!".
"Non vi fidate di me?!"
"Non hai ancora 18 anni tesoro".
"Allora da chi ci scaricherete?"
sbotta Antoinette.
"Da Harry!". No ma mi prendono in giro?!
"Hai ragione fmamma, non ti fidi di me, ma di un perfetto sconosciuto si!".
"Era l'unico a cui potevo chiedere!"
"Sei impossibile!".

"Smettila! Non urlare contro di me! Finché ti comporti così non ti lascerò mai a casa". Sono sempre più convinta che adori scartavetrarmi i nervi! Se lo merita il mio essere distaccata!
Mi alzo, calcio la sedia e vado in camera mia.
Mi rannicchio sul mio balcone, mi faccio piccola piccola non vorrei essere colta da sguardi indesiderati...  
Non voglio avere il morale a terra con tutto quello che mi é successo oggi. Giocherello con il mio cellulare continuando a rimirare il numero di Coleridge. Quel ragazzo è d'oro!
Non riesco ancora a crederci che voglia me, mi sembra di stare su una nuvola. Non ho nulla di adatto da mettere per la festa, urge del buon sano shopping sfrenato! Ci andrò quando sarò in prigione da quell'essere, avrò pur diritto all'ora all'aria aperta!
Antoinette mi raggiunge sul balcone e si siede accanto a me.
"Ehi sorellona, vieni a vedere un po' di TV?".
"Non mi va. Sei contenta?".
"Perché staremo a casa di Harry? Un po' si è nella mia band preferita, ma anche a me turba la mancanza di fiducia di mamma e papà... Dai vieni a vedere la TV con me non stare qui impalata".


Zayn POV

Ok ci siamo! Fra poco tutto avrà inizio! Sento già le fan urlanti, pronte ad accoglierci nel modo più caloroso possibile, l'aria già freme della loro felicità isterica, sono tenere anche se pazze!
Siamo in cerchio con tutta la squadra che lavora con noi in ogni occasone, le mani sono poste al centro, gli sguardi carichi di fierezza, agitazione, gioia, ma con un poco di paura.
Si paura perché pensiamo a due sole cose sul palco: a divertirsi e a non deludere mai le fan, per noi sono estremamente importanti!
Le nostre mani si alzano con un unico urlo: One Direction!
Rimaniamo solo noi 5, e proprio in quel momento i nostri telefoni ci mostrano un piacevole messaggio:

"Stasera sarete grandiosi! Antoinette Ps Ho convinto anche Ellery a guardare il concedgsjaugeo.. Mi ha obbligata è diverso, ma sono convinta che sarete bravi. Louis basta ridere, Zayn smettila di specchiarti in modo ossessivo si hai capelli in perfetto ordine e tranquillo quelle ragazze urlanti ti troverebbero figo anche vestito di stracci, Liam scommetto che stai saltellando per diminuire la tensione, Niall lo so che tu invece, da bravo stomaco senza fondo, stai mangiando qualche caramellina e Harry credo che i tuoi poveri riccioli abbiano sofferto abbastanza non torturarli più. Su andate a smuovere la vostra orda di fan urlanti . Ellery XX Ps no Styles non sono una vostra fan".

Liam si ferma, Niall lascia cadere le caramelle, Louis si zittisce, Harry smette di toccarsi nervosamente i capelli e io mi allontano dallo specchio.
"Come avrà fatto ad indovinare?"gli occhi di Liam sono sbarrati.
"Non ne ho la minima idea..."risponde con la bocca piena Niall.
"Quella ragazza è un mito".
"Concordo Louis!"
asserisco.
"Ragazzi io avrei un'idea" a queste parole tutti ci giriamo verso Liam.

Ellery POV

"Svegliati Ellery dai siamo quasi alla fine!".
Apro gli occhi, sono sul divano. Wow mi sono addormentata durante il concerto di quei cosi...
"Sei la prima persona che si addormenta davanti ad un loro concerto, mi disgusti!"sbotta mia sorella.
"Non ho fatto apposta!".
"La prossima canzone vorremmo dedicarla a due persone speciali" attacca Zayn stoppando, per mia fortuna, la risposta poco aggraziata di mia sorella.
"Abbiamo ricevuto il vostro messaggio" prosegue Liam.
"Che era estremamente azzeccato!"questo è Niall.
"Infatti ci siamo spaventati! Specialmente Harry..." scherza Louis.
"Ehi! Non vero! Forse un po'.... Comunque questa è per voi!"termina Harry. Non ci credo!
Harry però ferma tutti e riprende un attimo la parola, stupendo anche gli altri ragazzi: "Il tuo porta fortuna ha funzionato! Grazie mille!". O mio... Non può essere vero!
Parte One Thing.

 

I've tried playing it cool 
But when I'm looking at you 
I can never be brave 
Cause you make my heart race 

Shot me out of the sky 
You're my kryptonite 
You keep making me weak 
Yeah, frozen and can't breathe 

Some things gotta give now 
Cause I'm dying just to make you see 
That I need you here with me now 
Cause you've got that one thing 

So get out, get out, get out of my head 
And fall into my arms instead 
I don't, I don't, don't know what it is 
But I need that one thing 
And you've got that one thing


Antoinette salta sul divano. Io sono esterrefatta: mi hanno dedicato una canzone, ho scritto quelle cose per scherzare non credevo di azzeccarci! È estremamente immeritata!


Zayn POV

 ll concerto è finito, è stato stupendo: adoro le nostre fan, siamo seduti sul divano del privè. Niall si sta strafogando con la fontana di cioccolato.... Tipico! Harry continua a rimirare il telefono, sembra stregato.
"Aspetti un suo messaggio?"
"Di chi?"
"Del tuo porta fortuna alias Ellery"
"Era una battuta, e no in questo momento avrei paura a ricevere un suo messaggio"
"Tu hai paura? Di una ragazza?!"
"Zayn il fatto è che dovrà stare da me una settimana con sua sorella perché i suoi genitori sono a Parigi"
"E il problema è che..."
"Che non ho la minima idea di quello che devo fare! Avrò due ragazze in piena crisi adolescenziale in giro per casa! L'invasione degli assorbenti incombe!"
. Lo prendo a ceffoni.
"Ti stai arrampicando sugli specchi! Che problema hai?! Pensi davvero che a loro due serva un babysitter?! Se poi avrai bisogno noi ci siamo! Parlandoci chiaro so che il vero problema è il fatto tu vivrai con Ellery".
"Ok, abbiamo appena fatto più o meno pace e non vorrei complicare di nuovo tutto"
"Ma che cuore tenerone... "
.


Harry POV

Per Zayn è facile, ma io devo completamente riconquistare la sua fiducia è questo quello che mi preoccupa: non ho idea di come fare! Andrò avanti giorno per giorno a piccoli passi, cause she's got that one thing....
Louis ci chiama tutti e mette il suo telefono in viva voce:
"Non dovevate dedicarsi una canzone! Non riesco a crederci ancora, giuro non so che dire! Siete fantastici!".
È lei, la sua voce tremolante non riesce a mascherare l'emozione. È adorabile!


Ellery POV

 È sabato. Domenica di avvicina sempre di più, vorrei invece che si allontanasse, vivere a casa Styles mi pare più inquietante della prigione!
Sono seduta su una panchina del cortile della scuola e un raggio di sole mi scuote dai miei pensieri.
Mi giro e vedo Coleridge che mi fa un cenno.
"Ciao Blake!"dico avvicinandomi.
"Ehi Ellery! Ti va di andare da Starbucks dopo la scuola?".
"Certamente!"
"Grande dopo ti porto a casa in macchina".
Andrò in macchina con Blake, dopo potrò morire in pace!

*****


Da Starbucks ci sentiamo ad un tavolino, chiacchieriamo e ridiamo di tutto. Il tempo passa velocemente in sua compagnia!
I suoi occhi azzurri sono impressionanti potrei affogarci dentro, ma non so sento che non mi scrutano l'anima come quegli occhi smeraldo. Harry... Sento una stretta al cuore pensandoci, meglio tornare a guradre gli occhi di Blake.
Paghiamo e usciamo a fare due passi. Ci fermiamo in un parco. Mi fiondo sull'altalena. Blake di soppiatto mi raggiunge e cominica a spingermi sempre più forte. Rido per la paura.
"Smettila Coleridge!"
"Delacroix non la sento! Urla troppo!"
"Urlerei di meno se la smettessi di farmi andare così veloce! Fra poco l'altalena si sgancia!"
"È quello che spero!"
"Vuoi che cada e mi faccia male?"

Ferma l'altalena e stringe le sue braccia intorno a me.
"Ti prenderei al volo, e ti stringerei forte. Non ti lascerei più andare".
Restiamo in silenzio fermi come due stupidi.
"È tardi, andiamo ti porto a casa". Mi porge la mano e andiamo verso la sua macchina.
Arriviamo a casa mia. Spegne la macchina e rimaniamo ancora in silenzio.
"Mi sono divertita da morire grazie Blake!"
"Anch'io. Ci vediamo mercoledì sera, alla festa!".
Annuisco. "Non vedo l'ora" aggiunge baciandomi la guancia. Il mio cure scalcia.
Scendo dalla macchina, lo guardo andar via. Potrei toccare un cielo con un dito.
 Ho la testa fra le nuvole, cammino danzando, con un odiosissimo sorriso da ebete dipinto sulle mie labbra. Sono così distaccata dall realtà che mi ritrovo stesa sul marciapiede abbracciata a qualcuno. Divento bordeaux. 
"Mi scusi, non l'avevo vista. Sono mortificata stav..." rimango senza parole vedendo che si tratta di Harry.
"Muori già dalla voglia di saltarmi addosso? Da domani sono tutto tuo".
Ribrezzo, tanto tanto ribrezzo.
"Nei tuoi sogni" ribatto tentando di rialzarmi, ma mi affera i polsi.
"Vuoi già lasciarmi solo?" risponde con la sua espressione da cucciolo. Non mi lascia tempo e mi stringe a sè. Tutto ciò che c'è intorno a noi sparisce.

"A domani" esclamo liberandomi alla prima occasione. Scappo in casa.
Prima Blake e adesso lui. Ho fatto il pieno di abbracci.
 

Harry POV

"A domani Ellery" rispondo leccandomi le labbra. Non ho più tutta la preoccupazione che avevo dopo il concerto. Preparati Ellery sarà una settimana intensa.

FLY WITH ME: Wings's Corner

Ehy little carrots! Scuste se ci ho messo un po' ma eccoci al nono capitolo! Radioactive_yay chiedo perdono per il ritardo eccolo, spero sia abbstanza degno della tua attesa! Vi ringrazio tutto il sostegno che mi avete dato ragazze! Sono commossa! ahahahah!
Veniamo a noi. Blake è entrato in gioco come abbiamo notato, e so già che alcuni lo detestano (vero _Ottiii_ahahahah!). Harry è leggermente terrorizzato di vivere con due ragazze, ma promette ad Ellery una settimana interessante... anche se lei adesso è nella fase abbraccio il primo che passa...

Che succederà? Avete idee? Lasciate una recensione, adoro leggele alcune sono estremamente fantasiose! Al prossimo capitolo! XX


 

 

 

 

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Capitolo 10
*** I'm Not Gonna Lose! ***


Ellery POV

In casa Delacroix volano valige, valige valige ovunque! Buttate sul letto, sulle serie, sul pavimento. Che cos'è il pavimento? Qui non si vede nulla! Ci sono solo valige! Alcune destinate alla bella vita a Parigi, altre invece si sposterranno solo di qualche metro. Se potessero parlare e muoversi credo si scannerebbero a vicenda pur di andarse in Francia. Ma la sorte crudele le ha fatte immobili e mute e per di più sei di loro sono legate al triste destino delle sorelle di questa casata.
Io ne ho una grande per i vestiti, una per i libri di scuola e una per cose varie. Pure mia sorella ha tre valige. 
Per miracolo riusciamo a caricare tutti i bagagli sulla macchina!
Molto elegantemente veniamo scaricate da quelli che dovrebbero essere di genitori modello, davanti alla casa infernale. Dei lugubri uccellavi neri sorvolano in modo circolare il tetto.
Antoinette si precipita a suonare il campanello, se fossimo in un film horror lei sarebbe sicuramente la ragazza stupida che scende in biancheria intima a controllare in cantina cosa fosse quel rumore strano. È più che ben nota la fine a cui quelle oche corrono in contro...
Teneramente mio padre ci  aiuta con le valige, con mio grande stupore. Styles ci apre la porta e resta a guardarmi mentre le portiamo dentro, però cerca di evitare il contatto visivo con me... Wow, se da quella porta al mio posto fosse entrato un cane avrebbe ricevuto molte più attenzioni. Lui è la personificazione della morte della cavalleria!
Scambia i convenevoli obbligatori con i miei. Come diavolo ha fatto a convincere mia madre di essere una persona per bene!


Harry POV

Ho il terrore ad incrociare gli occhi di Elery, perchè sicuramente mi ucciderà per aver accettato di ospitarla, ma dopo tutto io sono un bravo ragazzo che per galanteria non lascia due donzelle indifese in mezzo alla strada! Non ho secondi fini! Almeno credo...
Meglio salutare i suoi!
Il signor Delacroix e la figlia maggiore si assomigliano tremendamente. Gli occhi verde pallido sono gli stessi, la forma dolce del viso, i modi raffinati. L'unica differenza è il colore dei capelli quello del padre sono color del grano maturo, come quelli di Antoinette. Ah guai a scordarsi di quel bellissimo paio di baffi biondi! Se mai me li farò crescere li terrò così! 
Lui e la moglie salutano le figlie, noto che mormora qualcosa ad Ellery che ride e poi se ne escono dalla porta.


Ellery POV

"Io mi fido di te, fatti valere! Se ti importuna fallo piangere!" mi sussurra mio padre. Che uomo! Lo adoro!
La porta si chiude, la macchina parte. Antoinette si appende al collo di Harry.
"Non riesco ancora a crederci di essere qui con te! Grazie mille! Aspetta non ti ho ancora ringraziato per la canzone! Siete i migliori!" e si mette a baciargli le guance ripetutamente. Vi prego sedatela!
Harry non sa come reagire, sorride imbarazzato. Un po' mi fa pena, un po' ci godo. Dopo molto tempo interrompo questa scena raccapricciante chiedendo dove posso lasciare le mie cose. 
"Vi mostro le camere" ribatte ricomponendosi.
Saliamo le scale con alcune valige. Questa casa è enorme! Il piano superiore ha due grandi sale, una da bigliardo e una della musica e una serie di porte di cui alcune chiuse sono stanze per gli ospiti!
La stanza di Antoinette è verso casa nostra in fondo al corridoio. Rimasti soli mi porta davanti a due porte assai lontane da mia sorella. Sono esattamente una difronte all'altra. Su una c'è una frase di Shakespeare:

"Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni".

È la camera di Harry quella. Io ho sempre amato Shakespeare, ma non credevo che quel ragazzo avesse un animo romantico e sognatore...
"Io amo Shakespeare".
"Colui che fu in grado di raccontare le infinite sfaccettature  dell'animo umano e di farsi amare per questo ed essere considerato fra i più grandi ancora oggi dopo tutti questi secoli. Chi non lo ama?"
. Ho gli occhi sbarrati, chi sei tu? Che fine ha fatto Styles?!
Il modo in cui ha detto quelle cose, l'espressione seria mentre parlava, quella luce che emanava non so perché, ma sento il mio cuore concitato.
"Ehm comunque grazie per prima"
"Perdona mia sorella, ma tu sei il suo idolo e si sta impegnando al massimo per mantenere il tuo segreto"
"La ringrazierò per questo, quando si sarà un po' calmata. Sai uno dei motivi per cui ti preferisco è perchè tu non fai certe scenata".

Arrossisco violentemente, distolgo lo sguardo non voglio che lo noti. "Stai dicendo che non gradisci le tue fan?"
"Non fraintendere, le adoro, ma a volte non so come comportarmi con tutta questa loro devozione"
"Tu in imbarazzo?!"
"Notizia dell'utlima ora: sono anch'io un'essere umano!"
si avvicina troppo alla mia faccia. Le nostre labbra sono vicinissime. Ho caldo, ma quanto lo tiene alto il riscaldamento? Mi volto di scatto e i miei capelli gli schiaffeggiano le guance, traducendo in atto una cosa che desideravo di fare da tempo. Harry si ritrae apparendomi per qualche secondo....... deluso. No avrò capito male.
"Comunque questa é la tua stanza proprio davanti alla mia. Bussa quando vuoi nel caso ti servisse qualcosa o ti sentissi sola, sarò più che felice di ......soddisfarti" quel tono arrogante e quello sguardo malizioso fanno tornare il mio cuore ad una velocità normale grazie al cielo. Quel ghigno sul suo volto dovuta all'ambiguità del verbo che ha usato mi fa riaffiorare quel sano odio nei suoi confronti e mi ricorda con che essere subumano devo vivere
"Quanto sei disgustoso! Mi stupisco che ci siano ragazze che ti cadono ai piedi!"
"Gelosa?"
"Io che?! No sei completamente fuori!"

Vado a prendere il resto delle valige. Ovviamente morire che mi aiuti! A fatica riesco a portare tutto di sopra e una volta finito posso finalmente studiare la mia stanza. È spaziosa: al centro c'è un letto matrimoniale morbidissimo, un armadio bianco dalle dimensioni esagerate, ci sono due finestre enormi con delle tende bianche finissime, un tappeto azzurro riveste parte del parquet e una finissima scrivania vecchio stile decora la parere adiacente alla prora con una libreria. È tutto un gioco di colori fra azzurro e bianco, pieno di sfumature, la mia camera sembra una nuvola!
Apro le valige e sistemo tutto, lascio per ultima quella dei vestiti.
"Ti serve aiuto?" chiede il padrone di casa affacciandosi.
"Sto sistemando i vestiti, non mi serve grazie".
Ma ovviamente se ne infischia e si mette a darmi una mano. Quell'armadio è incredibile ha ancora un sacco di spazio nonostante i miei vestiti!
Ehy ma ci sono anche de cassetti, posso metterci la biancheria. Mi giro e una scena raccapricciante occupa il mio sguardo: Harry è seduto sul letto mentre studia tutta la mia biancheria. Fra le mani ha uno dei miei reggiseni....
"Uhm questo è scialbo" lo lancia in terra. Ne prende un altro. "Questo mi piace assai! Tienilo. Oh oh questo è si che è sexy vorrei vedertelo indossare! Dalla taglia si capisce che sei messa bene dovresti valorizzarle di più!" Non posso crederci! "Ehy Ellery che hai? Perché sei Bordeaux?".
"Esci subito da questa camera idiota e non osare toccare più la mia biancheria!"sbrito come un'ossessa. Sono fuori di me! Lo spingo fuori dalla camera e gli sbatto la porta in faccia.
Già vorrei ucciderlo e siamo solo all'inizio! Ma no aspetta papà ha detto di farmi valere...
Mi fiondo alla sua porta.
"Ehy Harry ti disturbo?"
"Entra pure".
Senza badare alla stanza cerco l'armadio. "Volevo ringraziarti per avermi aiutato con la valigia"
"Ma figurati!"
"Aspetta voglio contraccambiare!". Apro tutti i cassetti, trovato! "Questi boxer sono meravigliosi, questi sono orrendi, questi sono magnifici, ma non metterli li svalorizzi! Questi bruciali, questi li hai comprati da ubriaco, belli questi, oddio questi sono sporchi! Schifo schifo schifo! " mi ritrovo fra le mani un bellissimo paio di boxer neri. "Questi me li tengo. Grazie Harry sei un amore!".
E lo lascio lí solo, esterrefatto a bocca aperta, in una stanza dove il pavimento è tappezzato di boxer. 
Delacroix 1 Styles 0. Palla al centro. Che il gioco continui! Non ho intenzione di perdere!

FLY WITH ME: Wings's Corner

Ehy little carrots! Volevo dedicare questo capito ad alcune persone fantastiche: Radioactive_yay_Infinity_Strong_ e fly_with_1D ragazze siete meravigliose!! Oh viconsiglio di passare a leggere le loro FF sono meravigliose! Si chiamano Hell. 

e  

Everyone Can Change

Allora le sorelle Delacroix sono sbarcate a casa Styles, e già ci sono i primi scontri, ma Ellery non ha la minima intenzione di lasciarsi abbattere! Vi avverto nei prossimi capitoli ci potrebbero essere delle scene interessanti fra i nostri due protagonisti!

Lascate recensioni per commenti, idee, dubbi ecc.. Io adoro leggerle e mi impegno per rispondere il prima possibile in modo esaudiente.Al prossimo capitolo! XX

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Capitolo 11
*** Best Kiss Ever ***


Harry POV

Ho ancora ben dipinta in mente la scena dei boxer di ieri. Ci ho messo un secolo a raccoglierli tutti, rivestivano tutto il pavimento. Le ragazze sono a scuola io sto andando all'intervista televisiva con tutti i ragazzi, ma continuo a pensare ai boxer. Si é presa quelli neri, i miei preferiti, perché mai l'ha fatto?
Una frenata brusca mi riscuote. Niall al volante è un pericolo pubblico!
"Stai attento!" urlo. 
"Mi hanno tagliato la strada..." cerca di scusarsi con fare innociente.
"Tu sei un percolo a prescindere" commento.
Sono allibito: sta mangiando una stupidissima ciambella mentre guida. Cazzo mi stupisco di essere ancora vivo! Niall pensa sempre a mangiare eppure è sempre in forma. Qualcuno mi spieghi dove diavolo finisce tutto quello che mangia! Oh grazie al cielo siamo arrivati. Raggiungiamo gli altri.
"Hei Styles hai davvero accettato un passaggio da Horan? Hai manie suicide?" chiede Liam.
"Non lo so Payne magari è depresso" puntualizza Malik.
"No Teddy Bearry non farlo! Oh non vedi che ti vogliamo bene? Non ucciderti tutti i tuoi problemi possono essere risolti!" supplica Louis.
Che amici idioti che ho!
"Però aspetta se lo fai mi lasci la tua auto?"continua.
"Mi lasci i tuoi ricettari, la tua tv e il bigliardo?" domanda Liam.
"Io voglio casa tua!"insite Niall.
"Io voglio lo specchio, il divano e... Ellery" dice Zayn sfidandomi con uno sguardo malizioso. Il mio sorriso sincero diventa acido, ma fingo di non aver sentito.
All'entrata dello studio televisivo ci sono già le fan, e dopo qualche autografo e qualche foto entriamo.

*****

L'intervista è divertente si ride si scherza. Tutto va liscio come l'olio.
"La prossima domanda riguarda l'ultimo concerto: chi sono le autrici del messaggio che avete ricevuto?"
"Sono due nostre care amiche"
risponde Niall.
"Che diceva il messaggio?"
"Semplicemente hanno indovinato cosa facciamo quando ci prende la tensione pre concerto"
"Voi siete agitati prima di un concerto?"
"Beh si chi non lo è, pensiamo sempre e regale un show indimenticabile alle nostre fan!"
continua il biondo.
L'intervistatore è sempre più interessato. "Diteci allora come si manifesta la vostra ansia pre concerto!".
"Io mangio jelly beans"
ammette Horan.
"Io faccio qualche esercizio" continua Payne.
"Io mi specchio...."dice Malik imbarazzato.
"Io rido più del solito e in modo isterico" confessa Tomlinson.
"Io invece mi tormento i ricci".
"Gente questa è la prova che sono ragazzi normali!"

Scoppiano a ridere tutti.
"Harry ci sveli invece il tuo portafortuna? C'entra con le due ragazze di prima?"
Cazzo! "Ehm... Pubblicità?" è tutto quello che riesco a dire.
Tutti, ma proprio tutti tornano a ridere rumorosamente, Louis, Zayn, Niall e Liam hanno le lacrime agli occhi. Dopo qualche commento dell'intervistatore andiamo in pubblicità.

*****

Ellery POV

Stiamo cenando, ci sono i ragazzi al completo e mia sorella si sta comportando come una persona normale!
"Ellery dovevi vederlo oggi Harry quando gli hanno chiesto del porta fortuna! È diventato tutto rosso e ha mandato la pubblicità!" mi racconta Louis.
"Possiamo cambiare discorso?" chiede Harry stizzito.
"Mi sento un po' in colpa..." ammetto.
Il suo volto si illumina rilasciando un sorriso. Dio se amo quelle fossette! "Fai bene perché mi hai messo nei casini oggi!".
"Oh ma allora dite ci qual è questo porta fortuna!"
urla Niall a bocca piena.
Mi zittisco. "Un bacio sulla guancia gne gne gne" dichiara beffardo il ricciolino.
"Woooo"commentano gli altri.
"Siete gelosi?"scherza.
"Io si!" controbatte Zayn.
Harry si alza e gli bacia la guancia: "Oh Zayn io non mi dimentico di te!"
Zayn lo afferra e lo fa sedere sulle due gambe: "Tutti giù le mani dal mio Harry lui è mio!"
"E poi dicono che quelli che ha una storia con Styles" scherza Louis.
"Pesi troppo vattene!" dice Zayn buttando giù Hary.
Ed ecco le risate risuonano dalle bocche di tutti. Quanto adoro questo suono. Con loro sono davvero a mio agio!
Continuiamo a parlare di tutto, viene accennata una festa mercoledì! O cavolo devo trovare un vestito per la mia festa!
"Ehi Harry domani mi daresti un passaggio in centro?"
"Certo, come mai?"
"Devo trovare un vestito per la festa della squadra di polo della mia scuola".
"Sei stata invitata? E da chi?"
chiede Antoinette sgranando gli occhi.
"Mi ha invitata Blake Coleridge".
Antoinette inizia a saltare. "Sorellona ti ha invitata il ragazzo più figo della scuola? Sei un mito" mi abbraccia forte.
"E brava la signorina Delacroix" commenta Liam.
Harry si alza e sparecchia Louis lo segue a ruota.

Louis POV

 Harry sta sistemando i piatti, ha un fare piuttosto nervoso. Non l'ho mai visto così, sono un po' preoccupato.
"Ehy Teddy Bearry è tutto ok?" Non mi risponde, mi appoggio al bancone. "È inutile tenere il muso sai?"
"Non ho il muso, perchè dovrei averlo?"
"Quindi non ti ha dato fastidio"
"Cosa dovrebbe avermi dato fastidio?"
"Che Ellery mercoledì sera uscirà con quel giocatore di polo stra figone"
"Proprio per nulla"
"Ne sei sicuro"

Mi guarda. "Che problemi hai Tomlinson?"
"Io poprio nessuno! Tu?"
"Ti ho detto di no!"
"Wow, sei davvero maturo, ti invidio!"
"Ehm grazie?"
"Io impazzirei al pensiero di vedere la donna che amo con qualcunaltro"
"Frena i cavalli Tomlinson io non la amo"
"Ceeeeeeerto...."
"Andiamo sono serio!"
"Anch'io!"
"Davvero non la amo!"

"Ok, se lo dici tu" mi allontano.
"E comunque io ho cantato alla cerimonia conclusiva dei giochi olimpici, non ho proprio un cazzo da invidiare ad un banalissimo giocatore di polo!" il tono è stizzito.
"Hai proprio ragione non sei geloso!" commento ridendo. Molto gentilmente mi lancia la spugnetta insaponata addosso. 
"Ops mi è scivolata...".
"Sei morto Styles!
" e la guerra ha inizio!

Ellery POV

Dopo cena deciso di fare una doccia calda rilassante. Avvolta solo dall'asciugamano e con i capelli ancora bagnati mi stendo sul mio letto. Mi suona il telefono è Blake.

Harry POV

Salgo le scale sono stanco, voglio stendermi. Passo davanti alla sua porta, c'è uno spiraglio e guardo un attimo.
Eccola lì avvolta da un semplice asciugamano, sdraiata a pancia in giù sul suo letto. È bellissima.
"...Si i miei sono a Parigi, alloggio ehm dai miei vicini quindi mercoledì non presentato al mio indirizzo. Domani ti do il numero giusto Blake perchè ora non me lo ricordo". È al telefono con quel coso!
Furioso entro e chiudo la porta a chiave, ma lei non si accorge della mia presenza. Mi avvicino al letto, mi sdraio accanto a lei e solo allora mi nota e mi sorride.
Mi avvicino al suo orecchio libero. "Non dire una parola".
Il suo volto è corrugato, mi fa intendere di non aver capito, ma continua a parlare al telefono.
La mia lingua le inumidisce il lobo e glielo mordicchio. Lei chiude gli occhi, non puó dire nulla altrimenti Blake la sente. Perfetto!
Mi sdraio sulla sua schiena, ma appoggio tutti il mio peso sul letto con i gomiti e sulle le gambe leggermente divaricate.
Mi tolgo la maglia e abbasso il suo asciugamano in modo da avere parte della schiena libera. Subito vi ci scorre la mia lingua, bacio avidamente quel schiena, quel collo, quelle spalle. Il suo fiato si appesantisce. Continua parlare con quell'odioso di come si chiama? Ah si Coleridge. Fa fatica a trattenere i sospiri, non vuole proprio che lui la senta. Quanto mi eccita questa cosa!
Delicatamente la faccio voltare, mi accorgo però di averle lasciato i seni scoperti prima. Mi ci avvento: li tocco, li stuzzico, li bacio, li inumidisco con la lingua.
Ellery ha gli occhi chiusi le guance bordeaux e si tappa con una mano la bocca. "Si ... Sto bene Blake... scusa stavo bevendo... Si a domani ciao". Chiude la telefonata.
"Sei stata brava a non farti sentire" le dico in modo provocante prima di tornare a baciarle quei meravigliosi seni. Stavolta geme e ansima, posso sentirla solo io, non quell'idiota di prima!
Torno a guardarla neglio occhi, prende fiato e si calma è leggermente confusa, il viso torna chiaro.
Improvvisamente ritorna bordeaux e abbassa lo sguardo sui i miei pantaloni. Solo ora mi accorgo che sul suo ventre preme tutta la mia eccitazione.
"Scusami" le sussurro stranamente imbarazzato, non risponde, ma ecco una sua mano passa fra i miei capelli. Mi accenna un piccolo e brevissimo sorriso, ma poi se ne pente e si mordicchia il labbro preoccupata. La mia attenzione si sposta su quelle sue labbra così rosse, così invitanti, così belle, così perfetto perché cazzo lei è perfetta! Avvicino il suo viso.
"Harry"sussurra.
"Scusa Ellery, scusa per tutto quello che ti ho fatto, scusa se ti ho complicato la telefonata con il tuo" non riesco a dire fidanzato "amico, ma non ho intenzione di tirarmi indietro adesso".
La bacio, morivo dalla voglia di baciarla e la bacio ripetutamente, lei però non si sottrae! La mia lingua si inserisce fra le sue labbra e danza con la sua: è il miglior bacio di sempre, pare durare un'eternità.
Ci stacchiamo. La guardo dolcemente accarezzandole i capelli.
Le suona il telefono, è sua madre.  Con orrore ricordo: ho tradito il patto!
Le porgo la mia maglia per coprirsi: "Buona notte Ellery, sogni d'oro. Perdonami".
Mi allontano, ma lei afferra la mia mano. "Buona notte Harry" sussurra.
Esco e chiudo la porta.
"Ciao mamma com'è Parigi? Io sto benissimo!".
Basta sto impazzendo devo andarmene da qua. Prendo l'auto e mi dirigo al primo locale che trovo.

FLY WITH ME: Wings's Corner

Ehy little carrots! Non so come ringrarvi per il vostro sotegno! Ho ben 35 recensioni, 6 persone preferiscono la mia storia, 1 la ricorda e 11 la seguono! E non parliamo delle visualizzazioni!
Harry ha nuovamente attaccato Ellery e finalmente l'ha baciata, so che alcune di voi volevano i momenti pervy e spero che gradiscono questo assaggio (tranquille non sono finiti!). La signorina Delacroix però non si è tirata indietro. Bene nei prossimi capitoli ci sarà lo shopping, la festa e Blake (fisicamente, qui era solo accennato). Avete commenti, previsioni ecc? Lasciate recensioni sono graditissime! :D
Ho deciso di creare un angolo dove vi consiglio un po' di FF, se volete che pubblicizzi la vostra ditemelo. Eccone alcune che adoro:
 "
Hell." di Radioactive_yay - "Everyone Can Change" di fly_with_1D  - "Trouble"  di Nataly Gomez - "Dark turns to light" di Mardy - "London, a place where dreams came true" di  _Ottiii_  "Ogni dieci minuti" di Sabrina Luna 
A presto ragazze! XX



 

 

 

 

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Capitolo 12
*** Promise Me ***


Ellery POV

"Ehi buongiorno dormigliona!". 
La mia vista è confusa, appannata e sfumata. Cerco di capire di chi è la voce certamente da uomo e famigliare, scorgo un viso non ben definito. Il suo braccio mi cinge la vita, mi sento sicura e protetta. 
"Harry" mugugno. 
"Chi?". 
Sbatto le ciglia e stropiccio gli occhi. La mia vista si focalizza. Uno sguardo azzurro mi scruta. "Blake?". In modo agitato mi guardo attorno, sono seduta su una panchina in pietra nel cortile della scuola. La mia testa è appoggiata a Coleridge. Che imbarazzo!
Mi sorride. "Ti sei addormentata sulla mia spalla, hai dormito poco?"
"Si non ho chiuso occhio..." 
"Come mai?" 

Ma nulla! Sono solo quasi finita, per la seconda volta, a letto con il mio vicino di casa ieri sera che è anche una famosissima pop star. Quando mi ha baciata però... Mi sono sentita così viva, come se finalmente avessi trovato qualcosa che cercavo da tempo. Non so nemmeno io perché ho afferrato la sua mano prima che se ne andasse, forse non volevo proprio che se ne andasse, forse ero stufa di essere abbandonata da lui, forse mi sentivo protetta nelle su fauci da leone... "Non lo so". 
"Chi è Harry?". 
"Nessuno di importante"
. Il suo braccio mi cinge ancora, sento il suo petto muoversi ad ogni suo respiro. 
"Mi dispiace". 
"Cosa ti dispiace?". 
"Mi sono addormentata qui, sulla tua spalla, in cortile davanti a tutti! Spero di non aver sbavato o peggio russato!".
"Beh forse hai un po' russato...". 
"Ho russato?! Oddio no che figura!". 

Sorride di nuovo. "Quanto ti disperi mi fai morire! Ti ho presa in giro!". 
"Stronzo!"
rispondo tirandogli una gomitata. 
"Come sei affettuosa!". Gli faccio una linguaccia. 
"C'è solo una cosa che non capisco". Blake mi guarda perplesso. "Perché hai invitato proprio me? Non lo capisco". Cala il silenzio. 
Gli occhi azzurri sfuggono i miei, le sue gote diventano rosse. Si alza di scatto. "Una mattina sono venuto a scuola in ritardo" dice dandomi le spalle "e stavo correndo in quel corridoio," indica le vetrate davanti a noi "è una scorciatoia che mi ha insegnato Brady. Quella mattina tu eri qui proprio su questa panchina mentre ascoltavi la musica".
"Blake...". 
Si volta di scatto sorridendo: "Per sapere il resto dovrai aspettare dopo la festa!". C'è un resto? "Dai vai in classe ora, mi sono umiliato abbastanza!". Le sue parole sono accompagnate da un sorriso amaro.


 

*****

Let's go crazy crazy crazy till we see the sun!

La radio urla questa canzone a tutto volume, ma la cosa peggiore è l'autista del macchinone nero dove mi trovo che la canta a squarcia gola. È un incubo vero?
"Devi proprio?"
"Andiamo è divertente! Non ti sembra un sogno?"
"No Harry non è divertente! Non è mai stato il mio sogno stare in macchina con te mentre cantiamo allegramente le tue canzoni!".
"Allora dimmi che canzone vuoi ascoltare".

No non posso sempre trattarlo male, d'altronde mi sta portando a comprare uno stupidissimo vestito, dovrei iniziare almeno a dire grazie...
"Fa come ti pare, dopo tutto mi stai dando un passaggio. Scusami".
Harry sgrana gli occhi: "Ti stai scusando? Hai la febbre? Vuoi tornare a casa?". 
Scuoto la testa divertita. "Peggio: sono davvero grata per il passaggio Teddy Bearry".  
"Louis non ha una buona influenza su di te!" 
"Invece credo che sia un soprannome adorabile!". 
"Giuro se sei ancora così zuccherosa ti porta a casa immediatamente!". 
"Ok non ti ringrazierò più!". 
"Dovresti sorridere più spesso, perché spesso sei così arrabbiata?". 

 Non mi va di rispondere, sospiro. Riaccendo la radio: "Canta"
Harry ferma la macchina, si volta verso di me. Sicuramente adesso litigheremo. "Qualsiasi cosa sia, promettimi che prima o poi, quando te la sentirai, me lo dirai. Portare un peso in due è più facile". 
"Ci... Ci penserò..." è tutto quello che riesco a dire. Non mi aspettavo queste parole, mi ha lasciato spiazzata. 
"Me lo prometti?" dice allungando il mignolo. 
"Scherzi vero?!". 
"Me lo prometti si o no?"
ripete con uno sguardo serissimo ignorando le mie parole. Allungo il mio mignolo e afferro il suo che subito richiude in una salda stretta sorridendomi. Accende la radio e si rimette a cantate la canzone di prima ancora più forte. Arriviamo a destinazione. 
"Ehi un'ultima cosa signorina: niente vestiti troppo corti, attillati, scollati, trasparenti, provocanti e sexy! Non vorrei salutare tua madre dicendole che è diventerà nonna!".
"Eh?". 
"Credi davvero che a qualche bel maschione non vengano certi pensieri a una festa?". 
"Tu sei il primo a cui vengono...". 
"Proprio per questo ti metto in guardia! Non devi escludere la possibilità che il nascituro possa essere mio..."
ribatte con il solito sorrisino stronzo, lasciandomi lì attonita, a bocca aperta come una perfetta idiota.

*****

Non riesco a crederci: sono già le 20:28 di mercoledì! Fra pochi minuti Blake sarà qui, sono ossessionata dalla mia immagine riflessa attenta a studiare tutti i difetti... 
Giù dalle scale sento il vociare di Antoinette e i ragazzi. Sto tremando, non ho paura sono terrorizzata! E se non piacessi a Blake? Faccio un bel respiro e piano piano piano piano scendo le scale.


Louis POV

Non vedo l'ora che scenda, voglio vederla la mia dolce Ellery! Sono così felice se penso che andrà alla festa più importante delle sua scuola! Siamo tutti in fibrillazione! Eccola: indossa un vestito azzurro lungo fino le ginocchia, il corpetto è elaborato, ma la gonna ricade morbidissima. Calza un paio di decolté blu notte. I suo capelli sono leggermente mossi, e adornati da un fiore dello stesso colore delle scarpe. Il tutto accompagnato da un leggerissimo trucco. È meravigliosa!
Liam e Zayn applaudono, Antoinette si tappa la bocca per l'emozione mentre Teddy Bearry la guarda in silenzio ammirato a bocca aperta e Niall, da bravo cavaliere, si precipita a darle il braccio per aiutarla a scendere le scale.
Come mette piede giù dall'ultimo gradino ognuno di noi si fa scattare delle foto con lei.
"Sorellona, ma quanto sei bella! Il vestito ti sta d'incanto, i capelli sono perfetti! Blake è fortunatissimo!" commenta Antoinette abbracciandola.
"Fortunato? Dipende dai punti di vista..." sottolinea Harry infastidito.
"È confortante parlare con te...". Per qualche strano motivo Ellery risuona abbattuta.
Suona il campanello, lui è qui! Tutti si volatilizzano, tranne Antoinette e me, sono stato scelto a sorte per fare la paternale a Blake. Ovviamente ho rubato ad Harry cuffia e occhiali. Brevemente gli ricordo i vantaggi di riportare a casa la ragazza in condizioni perfette, preferibilmene non in dolce attesa. Una voce dalla porta accanto aggiunge un se ci tiene alla propria mascolinità. Due foto anche con lui, Ellery si mette la giacca ed eccoli, se ne vanno.
Raggiungo Styles alias la voce misteriosa, complimentandomi per una volta per l'appropriato commento.
"Fra poco vado Louis" mi dice. 
"Controllati Harry, non esagerare anche stavolta".
"Se se se"
borbotta infastidito, ma immagino quanto sia stato difficile vederla andare via.
"Ci tengo a sottilinearti che quei due non si stanno sposando, puoi ancora agire..."
"Per te è tutto così semplice"
mormora mesto.
"Sarebbe più semplice se ammettessi di amarla".
"Mi stupisce sentirti fare le paternali!".
"Mentre la tua deficienza non mi stupisce proprio per nulla!"
sbuffo andandomene.


Ellery POV

Come Blake mette in moto la macchina il mio telefono non smette di vibrare: 

"Sei uno schianto stasera! Va infrangi mille cuore! Liam XX". 

"Se ci fossimo anche noi alla festa ci oscureresti di sicuro! Perfino il buffet verrà ignorato! Niall XX". 

"Credo che verrò a controllare quei giocatori di polo, sei così incantevole che sicuramente i loro cavalli non saranno affatto frenati... Zayn XX". 

"La regina sta arrivando! Se qualche cavaliere ti sfiora un po' troppo vengo a spezzargli personalmente  quella lancia! Louis XX".

Un sorriso enorme si disegna sul mio volto, quei ragazzi esagerano tantissimo, la loro stupidità è quasi adorabile. Ancora una vibrazione e semplici parole compiono sullo schermo: 

"Sei bellissima".  

Il numero è il suo... Styles...
Arriviamo davanti ad una villa enorme, percorrendo il vialetto mi tremano le gambe. "Andrà bene vedrai!" dice Blake stringendomi la mano. La musica è ha tutto volume e si vedono ragazzi scatenati che ballano, ridono, bevono e si divertono. I suoi amici ci vengono incontro, mi presenta a tutti loro, chiacchieriamo sono simpatici. Mi viene una gran sete, Blake mi porge un drink, è davvero delizioso! Ci mettiamo a ballare.


Harry POV

La ragazza sotto di me urla di piacere, chiede che io spinga di più, non mi faccio troppi problemi e l'accontento. Non mi ricordo neanche  il suo nome, ma non credo sia un problema, è solo una delle tante! Siamo entrambi ubriachi fradici e questa è solo la solita scappatella che si fa alle feste! Il problema è che la vedo ancora scendere dalle scale con quel vestito, il problema è che la vedo ancora sull'uscio con quell'idiota. Purtroppo ricordo ancora le parole che le ho inviato in un momento di debolezza. 
Devo bere di più.

Ellery POV

Inizio ad essere stanca e a dubitare della mia sobrietà, anche Blake mi pare meno lucido. Ho bisogno d'aria. Esco vado in giardino, stupidamente ho dimenticato dentro la giacca, sfrego le braccia per tentare di scaldarmi. Una giacca viene posata sulle mie spalle. 
"Ti stai divertendo?". 
"Si molto, questa festa è magnifica!". 
"L'unica cosa magnifica qui sei tu"
 afferma Coleridge prima di premere le sue labbra contro le mie.
Da un bacio puro, passa a baci sempre più passionali, ne sono leggermente intimorita. Ci stacchiamo e ci guardiamo per qualche istante insicuri, indecisi e incerti; incapaci di sapere che cosa accadrà.

FLY WITH ME: Wings's Corner

Ehy little carrots! Oggi è esattemente un mese che sono iscritta su EFP mentre domani la mia FF compirà un mese :D !
Scusatemi tanto per aver tardato a pubblicare il nuovo capitolo, ma ho avuto una serie di impegni e ho riscritto il capitolo più volte perchè non mi convinceva.
Ringrazio davvero tutte voi per il discreto successo che ha raggiunto questa storia in questo tempo, per me è bellissimo, sono commossa!
Ammetto di essermi prefissata un piccolo traguardo: arrivare alle 100 recensioni positive per il mio compleanno (che è il 14 aprile)... Si sono pazza, ma voglio migliorare sempre.

Per concludere ricito le FF che vi consiglio (se volete che aggiunga la vostra ditemelo)
 "
Hell." di Radioactive_yay - "Everyone Can Change" di fly_with_1D  - "Trouble"  di Nataly Gomez - "Dark turns to light" di Mardy - "London, a place where dreams came true" di  _Ottiii_  "Ogni dieci minuti" di Sabrina Luna 
Un grossissimo bacio ragazze! XX

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Capitolo 13
*** Call Me Harold ***


Ellery POV

Il respiro di Blake si avvicina sempre di più al mio viso, con le sue labbra sfiora il contorno delle mie, mi bacia ancora e la sua lingua si attorciglia intorno alla mia.
"Ho promesso che stasera non ti avrei sfiorata, ti prego andiamo via, ti porto a casa altrimenti non riuscirò più a controllarmi" dice ansimando. Lo guardo perplessa. "Entrambi non siamo lucidi, io non nego di desiderati: la situazione è alquanto pericolosa".
"Mi desideri?".
"Oh si, non ti immagino quanto..."
ghigna beffardo.
Di nuovo crea il contatto con la mia lingua, e appoggia le sue mani sui mie glutei facendomi sussultare. "Stasera non andremo oltre come ho già detto, ma non voglio andarmene a mani vuote".
"Pretendete troppo Coleridge!"
sbuffo con molta arroganza, ma un che di provocante. Ok forse ho davvero bevuto un po' troppo...
Con una mano mi accarezza il ventre mentre l'altra solleva il vestito e percorre la mia coscia. Si inginocchia e inizia a mordicchiare la pelle lasciando dei piccoli segni rossicci sulla mia coscia. Un barlume di lucidità si rimpossessa di me e, presagendo le sue possibili azioni, lo respingo.
"Hai ragione Blake è meglio andare".
"È meglio, decisamente meglio"
mormora imbarazzato.
Il tragitto è in silenzio. Scendiamo dalla macchina e mi accompagna di fino alla porta.
"Mi sono divertita stasera".
"Io invece mi vergogno... Ho incasinato tutto".
"Eri ubriaco e alla fine non è successo nulla, anzi l'unico motivo che ho per arrabbiarmi è che ti sei messo alla guida ubriaco...".

Gli occhi di Blake sono spalancati, un barlume di speranza si riaccende. "Non so che dire". Mi stringe fra le sue braccia. "Buonanotte" sussurra al mio orecchio.
"Buonanotte sta attento al volante!".
Appena entro mi tolgo subito le scarpe, ho una sete spaventosa e vado in cucina a bere un bicchierone d'acqua. Sento una tv accesa, credo sia quella del salotto e barcollando leggermente mi ci dirigo. Sul divano ci sono Liam e Zayn intenti a seguire uno stupido film. Mi siedo fra loro due.
"Allora com'è andata?" mi chiede Liam accarezzandomi la testa.
"Bene, ho conosciuto tutta la squadra di polo, sono ragazzi in gamba! Continuavano a scherzare su come avessi affascinato Coleridge, anche se è impossibile perché io non ho mai affascinato nessuno non sono una così bella ragazza... Poi ho visto la mia amica July abbiamo parlato di voi! Non so come, ma siete saltati fuori... Pensa che dice che tu Zayn hai un grandissimo fascino, che il tuo ciuffo non fa altro che accentuare quanto tu sia sexy, di Liam dice che  sei il ragazzo più dolce del mondo e che i tuoi occhi color miele rendono tutto fantastico, Louis invece con quei suoi occhi i legge dentro e il suo sorriso ti cura ogni male!" 
Sento i miei occhi appesatirsi sempre di più mentre parlo. "Niall ha un'aria tenera e furbetta, con lui andresti ovunque. E mangeresti ovunque mi chiedo come faccia ad essere sempre in perfetta forma.... E poi c'è Harry. July ha blaterato a vanvera anche su di lui. Io so solo che ogni volta anche quando vorrei ucciderlo io mi perdo in quei due meravigliosi incantesimi smeraldo". 


Zayn POV

Anche da ubriaca è estremamente adorabile! Non me lo so spiegare, ma è la tenerezza fatta persona, fa sorridere il modo semplice con cui dice tutto quello che le passa per la mente. Mi chiedo come sia ubriaca fradicia... Oh ma si è addormentata, così di sasso dopo aver parlato degli occhi di Harry.
Liam la copre con una coperta: "Anche quando è brilla mi fa morire! Abbassa il volume Zayn non vorrei svegliarla guarda come dorme beata!".
"La porto su in camera sua, domani avrà già mal di testa almeno facciamola dormire comoda".  

La prendo fra le mie braccia e la sollevo delicatamente, mi muovo a piccoli passi sia sulle scale che nel corridoio e appena arrivo in camera sua l'adagio con cura sul letto e le rimbocco le coperte. Non so, ma guardandola uno strano senso di dispiacere mi pervade, come se sapessi di qualcosa che la fa soffrire. Credo abbia davvero bisogno di essere amata. Mi siedo fuori dalla sua camera, Liam è fuori da quella di Antoinettr, dobbiamo controllare che Harry appena torni non faccia brutti scherzi alle due ragazze.
Parli del diavolo... Ecco il passo confuso e incerto di Styles, quando é ubriaco è pericoloso. Improvvisamente corre verso il bagno cazzo devo aiutarlo! È in uno stato pietoso, non riesce a reggersi in piedi ed è abbracciato al water, ha gli occhi arrossati, si contorce per dolore allo stomaco, sta proprio male... Dopo un lungo tempo lo porto in camera, continua a ridere per tutto. Finalmente si addormenta anche lui. Liam sta dormendo in camera di Antoinette e dopo un'ultima occhiata al padrone di casa, mi stendo accanto ad Ellery.


Harry POV

Un cinguettare confuso di uccellini, le voci della gente, il sole, tutto non fa che trapanarmi la testa! Sono le 11:30 di giovedì, a che ora sono rincasato? Alle 4:00? Non ne ho idea. Alzandomi in piedi mi sorprende un capogiro, grande ieri sera non mi sono proprio risparmiato... Dopo una bella doccia scendo in cucina, ma realizzo di non essere a casa da solo: Ellery è seduta al tavolo che fissa con aria assente mentre con un mano si regge la testa. Indossa una tuta, e un felpone, che presumo sia aperto davanti.
"Abbiamo fatto entrambi le ore piccole" osservo sedendo davanti a lei.
"Non hai qualcosa per il mal di testa?" mormora.
"Ti insegnerò il mio metodo per alleggerire i postumi da sbornia" dico reggendomi la testa dolorante. "Il primo passo è fare una doccia".
"Fatto" mugugna.
A fatica mi alzo e preparo una colazione a base di frutta.
"Non ti aspetterai davvero che io mangi!" borbotta.
"È la cosa migliore da fare e alla fine prendi un'aspirina per il mal di testa, bevi anche molta acqua".
Riluttante comincia a mangiare una banana, mentre io mi butto sulle mele. I miei rimedi funzionano e ci riprendiamo abbastanza in fretta.
"Ehi Harry, che facciamo oggi? Antoinette mi ha scirtto che torna stasera, va a casa di una sua amica a studiare" mi chiede.
"Cambiati o almeno infilati un paio di scarpe".
"Perché?".
"Vuoi davvero uscire con quelle?"
dico ridendo indicando le sue pantofole a forma di riccio.
"Sei solo geloso perché non le hai! I ricci sono teneri!" scherza.
"Si lo so, noi ricci abbiamo fascino!" ribatto passandomi una mano fra i capelli.
Ellery scoppia a ridere: "Nei tuoi sogni!" e corre a cambiarsi.
Io vado a mettermi i jeans una maglia bianca e la mia camicia a quadri rosso. "Pronta!" urla raggiungendomi. Non l'ho mai vista vestita casual: ha dei jeans, una maglia verde come i suoi occhi, una felpa blu e All Stars con la bandiera britannica.  
"Stai bene".
"Grazie".  

Prendo le chiavi della macchina. "Dove mi porti boscaiolo?".
"Vedrai!".
"Non dimentichi qualcosa?"
mi porge la cuffia e gli occhiali. Metto tutto.
"Aspetta" e con un gesto veloce fa ricadere sulla mia fronte alcuni riccioli. "Così stai meglio". Partiamo.
"Ti chiedo solo un favore, mi devi chiamare Harold".
"Harold? Mi piace!"
. Mi voltai di scatto, le piace davvero?
"Come mai ti devo chiamare così?".
"È il mio vero nome, se mi chiami così passerò per un ragazzo normale. Eccoci siamo arrivati".


Ellery POV

Scendo dall'auto, un prato verde immesso con panchine scivoli, altalene, canestri e porte da calcio si presenta ai miei occhi: mi ha portato al parco!
Un pallone giunge ai nostri piedi.
"Ehi ce lo passi?" urla un bambino biondo con gli occhi azzurri.
"A che giocate?" urla Harry, no aspetta non devo chiamarlo così.
"Calcio".
"Ve la passiamo solo se ci fate giocare con voi!".
"Harold ma che fai!"
sono allibita!
Sul volto del bambino si apre un sorrisone: "Va benissimo! Io sono Peter piacere! Tu ti metti in squadra con Jake, lei invece sta nella mia!".
"Ma io non voglio lui!" si lamenta un grazioso bambino dai capelli neri e gliocchi scuri.
"Il pallone è mio quindi decido io!".
"Uffa! Ma lei è più bella di lui!"
brontola Jake.
Harold ride. "Avete completamente ragione!" Lo guardo male.

 

*****


Ok niente panico le mie conoscenze calcistiche non son scarse, ma la pratica lascia a desiderare. Harold continua a prendermi in giro per questo. Adesso lui è in porta mentre io corro come un'idiota...
"Ellery!" urla Peter passandomi la palla. Tiro. Probabilmente i pianeti oggi sono in mio favore: Harold non riesce a parare e segno. Mi guarda allibito. Tutti i bambini della mia squadra mi saltano addosso festosi e mi fanno cadere: abbiamo vinto! Li salutiamo e vanno.
"Ora tu mi spieghi come hai fatto!" impone il mio vicino di casa.
"Solo se mi offri qualcosa da Starbucks!" ribatto indicandogliene uno vicino. Ci sediamo sull'erba con i nostri frapuccini. Harold non smette di farmi ridere! Mi afferra il braccio e mi fa sdraiare con la schiena a terra, si posiziona accanto a me. "Guarda quella nuvola" dice alzando il braccio "sembra una delle tue pantofole con i ricci!".
"Quella invece sembra un leone!".
"Ma no! Sei tu stamattina!".
Ridiamo. Mi spostò su un fianco e per mia sfortuna incrocio il suo sguardo e ci zittiamo. I suoi occhi sono di un magnifico verde, sono ipnotizzata non posso e non voglio smetterla di guardarli... Mi accarezza la guancia e la bacia. Mi fa alzare e andiamo verso la macchina.

Louis POV

Fra pochi giorni Ellery tornerà a casa sua, Hazza non ha concluso nulla. Bene se non sono riuscito a farlo ragionare parlandogli seriamente userò un'altra strada!
"Hai un piano Louis?" chiede Niall.
"Non so di che parli..." rispondo evasivo.
"Conosco quell'espressione Tomlinson! Tu hai qualcosa in mente, sei il re degli scherzi! Non credi che ti serva un complice?".
"Benvenuto a bordo Horan!
"sorrido e gli illustri il mio piano.
"Mi inchino al cospetto del vostro genio!".

FLY WITH ME: Wings's Corner

Ehy little carrots! Ed ecco il 13 capiolo! Se ci riesco il 14 lo carico domenica!
Spero che la storia vi stia prendendo! Quale sarà il piano di Louis? Avete delle teorie? È meglio Blake o Harry? Con chi vorreste vedere Ellery? Fatemelo sapere in una recensione!
Dovete assolutamente leggere queste FF :
Hell." di Radioactive_yay -We were everything... But now? di IloveDream  "Everyone Can Change" di fly_with_1D  - "Trouble"  di Nataly Gomez - "Dark turns to light" di Mardy - "London, a place where dreams came true" di  _Ottiii_  "Ogni dieci minuti" di Sabrina Luna 

 

Un grossissimo bacio ragazze! XX

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Capitolo 14
*** London Eye ***


Ellery POV

In machina io e Harold stiamo cantando a squarcia gola Live While We're Young, non avrei mai creduto di ritrovamenti in una situazione simile! Ammetto che mi sento benissimo...
"Se penso che qualche giorno fa non volevi nemmeno ascoltarla questa canzone!" mi punzecchia Harold. 
"Mi influenzi negativamente!"ribatto. 

Non mi ricordo da quanto non mi sentissi così viva! Nemmeno con Peasly e Marion ho mai provato questa gioia dopo essere stata al parco. È merito suo, non riuscirò mai a dirglielo, ma so che è così. Devo ringraziarlo, non posso sempre lasciarlo a mani vuote, ma che posso offrirgli io? Lui può avere tutto! Più ci penso e più non capisco perché mai uno come lui passi il suo tempo con una come me. Non capisco neanche perché sono così felice quando restiamo da soli, non comprendo quei brividi che mi assalgono ogni volta che mi guarda. 
"Perché continui a fissarmi? Ti sei invaghita di me?" dice Harold dandomi un leggero buffetto sulla guancia. Credo che un risveglio peggiore dai miei pensieri non sia neanche pensabile... 
"Io ehm ecco io no, cioè stavo pensando insomma cioè neanche morta!" inizio a blaterare in modo confuso. 
"Si come no! Ti capisco ho troppo fascino e per voi ragazze non è facile resistermi! Vi capisco povere care non dev'essere semplice per voi". 
Metto le mani sul volante e gli di piccola ma decisa svolta, Harry urla fortissimo e cerca di riprendere il controllo della macchia. 
"Ma sei scema? Che ti salta in mente!" sbraita tutto tremante, ha gli occhi sgranati per lo spavento, il viso è cadaverico e le mani sono strette al volante bianche come a morte. Si sono soddisfatta. Gli scatto una foto. 
"Dov'è il tuo fascino ora Styles?". 
"Ho appena rischiato di morire!". 
"La stai facendo più grossa di quello che è!". 

"Io ti uccido". 
"Fa come vuoi"
dico distrattamente. Ammetto che a volte mi piace trattarlo così, è lui che tira fuori questo mio lato, io none sono cattiva almeno credo...

Louis POV

"Allora Lou che opzione scegliamo per iniziare?" mi chiede Niall; è talmente contento da scodinzolare come un cane.
"Bisogna valutare bene le situazioni prima!" rispondo altezzoso.
"Dai ti prego non tenermi sulle spine ogni minuti che periamo è un'occasione in meno di fare aprire gli occhi ad Hazza!".
"Giusto Niall: allora l'idea è questa".

Ellery POV

"Dove mi stai portando?". Non riesco più a stare in macchina mi sto annoiando.
"Al London Eye" sbuffa.
No! Non posso andati no ti prego no! Ovunque, ma non lí. "Perché?".
"Ci dobbiamo trovare con i ragazzi".

Ok calma non vuol dire che ci si farà il giro, ma un'altra preoccupazione mi assale. "E se vi riconoscono? Oh peggio o se vi vedono con me?".
"Non succederà".
I ragazzi sono esattamente sotto la ruota panoramica, che si erge alta, bianca e minacciosa. I ragazzi sono tutti in incognito, per usare un termine elegante per descrivere la scarsa fantasia che li caratterizza per la scelta di cuffie e occhiali da sole come modo per non farsi riconoscere dalla gente...
"Perché siamo qui?" sbotta Zayn.
"Volevamo fare qualcosa di diverso con Ellery senza dover per forza stare chiusi in casa" afferma Liam.
"Ehy a me avevate detto che era per discutere del prossimo tour!" esclama Harry. "
Dopo aver fatto un giro sul London Eye, ne parliamo" continua Liam. Si come no.
Saliamo tutti e sei in una cabina. Ok per trenta minuti posso farcela, respira con calma! Il giro comincia.
Ai miei occhi si apre uno spettacolo inimmaginabile: un cielo terso accarezza lo skyline di Londra. Siamo in alto, siamo in cima! Ecco vedo il Parlamento con il Big Bang, l'Abbazia di Westminister, addirittura Buckingham Palace, la cattedrale di St. Paul e la Torre di Londra! Quanto é bello! Sono a bocca aperta. Un rumore sinistro metallico però mi strappa da tutto quel mondo di stupore.
"Attenzione avvisiamo i passeggeri che c'è stato un disguido tecnico, la ruota rimarrà ferma minimo per un'ora. Ci scusiamo per il disguido".
Panico panico panico, sono a 135 metri da terra, bloccata. Il mio corpo trema, il respiro diventò affannato.
"Mi sa che per staremo fermi per un po'. Per fortuna abbiamo questo panorama incredibile da goderci!" sento Liam pronunciare queste parole.
Chiudo gli occhi e cerco di respirare lentamente.
"Ehi non è bellissimo?" mi chiede Zayn avvicinandosi. Non riesco a rispondere, ho paura ad aprire gli occhi. "Ehi Ellery?".

Louis POV

"Niall, vieni un attimo".
Mi si avvicina con uno sguardo interrogativo. "Lou, ma tu centri qualcosa con tutto questo?".
"Anche se mi piacerebbe purtroppo no, non c'entro niente Horan. Tuttavia questo fatto inaspettato può giocare a nostro favore!".
"Non potrei essere più d'accordo Tomlinson".
 Ci voltiamo. Ellery sta guardando il panorama, Harry le è distante. Prontamente Niall si dirige verso di lui.
"Che fortuna è? Siamo bloccati nel punto più bello".
"Si Niall c'è andata bene"
risponde distratto. Nello stesso momento Zayn va vicino ad Ellery a rimirare il panorama. Horan mi fa l'occhiolino, amo la fortuna degli irlandesi.
"Hey Hazza, guarda Zayn ed Ellery, non stanno bene insieme?". Alza lo sguardo di scatto e stringe le labbra, oh si hai segnato Horan.
"Niall tu hai fame e quindi ora hai degli svarioni" dice spavaldo, ma tenendo lo sguardo fisso.
"Dai Hazza non vedi come vanno d'accordo? Credi davvero che si sia offerto di aspettarti a casa la sera della festa solo perché era preoccupato per te? Andiamo era preoccupato che tu la toccassi!".
La gelosia lo sta divorando glielo si legge negli occhi. Niall sta per dare il colpo di grazia, ma un urlo di Zayn ci riscuote: "Ellery sta male!".
Harry scatta in piedi, corre verso di loro e strappa la ragazza dalle braccia dell'amico. "Ellery guardami che succede?".
Lei trema, dischiude piano le labbra: "Siamo bloccati qui a 135 metri da terra".
"Soffri di vertigini".

Lei fa un cenno con il capo: "Ho paura".
Harry le prende il volto fra le mani: "Ehi sono qui con te andrà tutto bene". Ben fatto Teddy Bearry!
"Fatela sedere al centro della capsula" propongo.
Ci sediamo tutti in cerchio sul pavimento Ellery è accanto a me è Zayn e siede fra le gambe di Harry, appoggia la sua schiena al suo petto, lui l'avvolge con le braccia. Niall mi sorride. Ammetto che lo ha istigato proprio bene.
Il tempo passa, cerchiamo in tutti i modi di far distrarre Ellery, ma la cosa non sembra funzionare molto. Non so come, non so perchè, anche se sospetto per nervosissimo, comincio a canticchiare:

The end of the nightWe should say goodbyeBut we carry onWhile everyone’s gone

Zayn mi segue.

Never felt like this before
Are we friends or are we more?
As I’m walking towards the door
I’m not sure

e anche gli altri. 

[Liam]
But baby if you say you want me to stay
I’ll change my mind
'Cause I don’t wanna know I’m walking away
If you’ll be mine
Won’t go, won’t go
So baby if you say you want me to stay, stay for the night
I’ll change my mind

Lean in when you laugh
We take photographs
There’s no music on
But we dance along

[Harry]
Never felt like this before
Are we friends or are we more?
As I’m walking towards the door
I’m not sure

[Zayn]
But baby if you say you want me to stay
I’ll change my mind
'Cause I don’t wanna know I’m walking away
If you’ll be mine
Won’t go, won’t go
So baby if you say you want me to stay, stay for the night

I’ll change my mind
I’ll change my mind

[Niall]
But baby if you say you want me to stay
I’ll change my mind

[Harry]
But baby if you say you want me to stay
I’ll change my mind
'Cause I don’t wanna know I’m walking away
If you’ll be mine

[Zayn]
Won’t go, won’t go

[Harry]
So baby if you say you want me to stay,

[Zayn]
stay for the night
I’ll change my mind


Ellery pian piano si tranquillizza, invece noto che Harry mentre canta aumenta la sua presa su di lei. Mi fa rabbia: ammettilo di amarla. Va beh continuerò il mio piano: ha già dato un piccolo frutto.
Dopo la canzone Ellery è più calma e ricominciamo a parlare. Dopo un'oretta la ruota ritorna a funzionare. Tiro un sospiro di sollievo e ritorno al panorama.
"Lou grazie mille" mi dice con un sorriso dolcissimo, le metto un braccio intorno alla spalla e guardiamo insieme Londra finché non arriviamo a terra.

Ellery POV

"Mi dispiace tantissimo Ellery" continua a ripetermi Liam.
"Non potevi saperlo!"lo rassicuro.
"Non credo che tornerai più sul London Eye, vero Ellery?" scherza Louis.
"Si invece!" tutti mi guardano dubbiosi "Solo se ci sarete anche a voi!".
"Abbraccio di gruppo!" urla Niall. Ed è stato un magnifico abbraccio di gruppo! Ci salutiamo e ci dirigiamo alle macchine, ma riesco a parlare un attimo da sola con Zayn.
"Volevo ringraziarti per esserti accorto che stavo male" dico a testa bassa.
"Ma di cosa! Guai a te se ti senti in colpa per quello che è successo!".
"Un po' lo sono...".
"Disubbidisci? In punizione signorina!"
disse cominciando a farmi il solletico. Rido fino a piangere.
"Ellery ti muovi?"urla Harry.
"Vai" mi dice Zayn baciandomi la guancia.
"Dov'eri finita?" chiede il riccio.
"Ho ringraziato Zayn...". In tutta risposta ottengo una smorfia.
Si gira e si incammina verso l'auto. Mi fermo ad ammirare le sue spalle possenti e forti, la sua andatura fiera e l'adorabile ondeggiare dei suoi capelli. Inizio a corre, lo raggiungo, mi alzo sulle punte e gli stringo le braccia al petto.
"Harold" continuo a ripetere. Le lacrime iniziano ascolterei sul mio viso, ma non voglio che mi veda. "Harold grazie!" sussurro.
Sfortunatamente Harry si volta e mi stringe fra le sue braccia. Continuo a piangere come una bambina. "Shhh è tutto ok Ellery, eri spaventata, è tutto ok, ci sono io con te"mi dice con il mio viso fra le sue grandi calde mani. Mi asciuga le lacrime.
"Ti prego non guardarmi".
"Perché?".
"Perché sono debole ora, odio mostrarmi fragile!".
"Non vergognarti mai quando ti sento fragile, quando hai bisogno di qualcuno. Per qualsiasi cosa io ci sono!
"mi dice con uno dei suoi sorrisi. Eccole le sue adorabili fossette, gliele bacio. È rosso in volto, mi fa tenerezza! "Sali in macchina" mormora riprendendosi.
"Posso guidare?".
"Dopo la tua mossa di oggi non credo proprio!".
"Ti pavoneggiavi troppo!".
"Tu non provarci più! a prescindere che io mi pavoneggi o meno!".
"Vedremo Harry, vedremo!".
Sarà un viaggio divertente!

X POV

Non riesco a chiudere occhio, non riesco a non pensare a lei, a quello che è successo. Chiudo gli occhi e la vedo, ogni mio pensiero è intrinseco di lei. Cazzo la amo davvero...

FLY WITH ME: Wings's Corner

Ehy little carrots! Oggi 14 aprile è il mio compleanno! E come festeggiare se non con un nuovo capitolo? Scusate sono esaltata...
Spero sia di vostro gradimento questo capitolo, è uno di quelli che mi è piaciuto di più da scrivere, probabilmente solo perchè compio gli anni! Ahahaha
Chi è l'ultimo personaggio a parlare?
Fatemi sapere che ne pensate! PS scusate se il font all'inzio è diverso, ma non so che sia successo...
Consigli per la lettura :
Hell." di Radioactive_yay -
We were everything... But now? di IloveDream  
"Everyone Can Change" di fly_with_1D  -
"Trouble"  di 
Nataly Gomez -
"Dark turns to light" di 
Mardy -
"London, a place where dreams came true" di 
 _Ottiii_  
"Ogni dieci minuti" di Sabrina Luna 

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Capitolo 15
*** I'm Tired ***


Ellery POV

"Delacroix come mai è stata assente ieri?" mi domanda Mr Wellington. Ma guardi ho smaltito la sbornia con cinque ragazzi a caso: i One Direction. Non ne sono sicura, ma credo che siano famosi...
"Profe sono stata male". La mia voce è flebile e timida, ovviamente per la  paura, non ho mai mentito su un'assenza.
"Ha una giustificazione?".
"No profe perché i miei sono a Parigi per lavoro, ma tornano domenica posso portagliela lunedì?".
"Se i suoi genitori sono via per lavoro non credo ci siano problemi. Non dubiterei mai di voi signorina, data la vostra condotta eccellente".
Eccellente? Se lo dice lui... Peasly a stento soffoca una risatina che fece esplodere all'intervallo in modo isterico.
"Hai finito?"sbotto.
"Oooh si è offesa!".
"Tagliate corto. Raccontaci della festa"
mi incita Marion. Gli racconto tutta la serata, almeno quello che ricordo, compresa la scena del giardino.
"Hai ancora i segni sulla coscia?".
"Si, spero che svaniscano prima del ritorno dei miei".
"Non siete andati oltre vero?"
mi domanda seria Peasly.
"No".
"Meglio. Mi congratulo per il suo autocontrollo".
"Che hai fatto poi ieri?"
domanda Marion. Riparte il racconto, non mi sembra vero che sia successo davvero: il parco, la partita di calcio, le nuvole, il London Eye. Sembra tutto uscito da un sogno strano.
"Ti rendi conto che la maggior parte delle ragazzine di tutto il mondo vorrebbero essere al tuo posto?".
"Ehm non ci avevo mai pensato".
"Sei incorreggibile..."
sbotta Marion ridendo. Che ci posso fare? Ci sono dei momenti in cui mi dimentico che loro sono famosi.
"Ma se ci tengono molto glielo cedo".
"Stai dicendo che non ti importa di lui?".
"Esattamente".
"Si certo come no"
commenta sarcastica Peasly.
"Tornando a discorsi seri" dico fulminandola con lo sguardo "devo assolutamente parlare con Blake, ho bisogno di chiarirmi con lui".
"Che hai intenzione di dirgli? Hei grazie per non avermi scopata alla festa! Preferirei farlo in un letto che in piedi in un portico!"

Sgrano gli occhi! Non poteva averlo detto! "Ovviamente no! Non voglio che ci allontaniamo per una bravata!".
"Posso sottolineare una cosa Ellery?".

"Si certo Marion".
"Quando è successo con Harry tu hai reagito peggio".
"Questo cosa c'entra?".
"Mi sembra chiaro: ti è importato di più perché ti ha ferita di più!".
"Ovvio lui non era ubriaco, Blake si".
"Non ci hai mai detto che cosa sia successo esattamente, ma non credi che lo abbia fatto perchè è attratto da te?".
"Non assolutamente possibile! Gli girava e basta".
"Ciò è vero solo se non è più successo nulla. Perché non è successo altro vero?".
A quelle parole mi viene in mente il bacio rubato di qualche sera prima, abbasso lo sguardo e il mio viso si infiamma.
"Che cos'è successo ancora Ellery?"chiedono le due ragazze esaltate.
"Nulla! Proprio nulla! Vi sbagliate di grosso su Harry: lui non è attratto da me, lui è attratto da qualsiasi cosa con un buco fra le gambe" urlo andandomene. 


Louis POV

Siamo a casa di Harry ai piedi delle scale, dobbiamo andare tutti ad un servizio fotografico. Fra lui e Zayn non so chi sia il più egocentrico! Ci mettono sempre una vita a prepararsi! Il che inutile pensadl che Lux la nostra hair stylist ci risistemerà!
"Muovi il culo Styles!" grido per le scale.
"Ehy non lo batti il mio record! Io ci metto più tempi di te a prepararmi, ma capirai mi è necessario insomma guardami sono troppo figo!" si pavoneggia Malik.
"Jawaad datti fuoco" commenta Payne provocando risate generali.
Suonano: è Ellery. "Scusate se suono sempre, ma quell'idiota del padrone di casa no ha pensato a darmi le chiavi" dice entrando.
"Sto arrivando!" urla quell'idiota del padrone di casa. Ellery è da sposare. Lo sento scendere velocemente le scale e come lo vedo un'idea perversa mi invade, sorrido malizioso.
"Ehy Ellery com'è and...". Quando mi si avvicina prontamente afferro i suoi pantaloni neri e gli abbasso lasciandolo solo in boxer, così Ellery può vedere bene la mercanzia! Ma le cose vanno meglio del previsto: Teddy Bearry si inciampa nei suoi la pantaloni e fa un ruzzolone giù per i pochi gradini rimanenti finendo steso a terra addosso alla ragazza! Tutti, tranne i due ovviamente, ridiamo rumorosamente; i ragazzi si accasciano a terra con le lacrime agli occhi, mentre io soddisfatto ammiro la mia opera. Niall si inchina in segno di rispetto. Dopo qualche attimo, credo sia rimasto incantato dagli occhi di lei anche se lo negherà per tutta la sua vita, realizza di esserle caduto addosso e si alza di scatto.
"Ti sei fatta male?" chiede porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi.
"No sto bene". Spero che non stia mentendo, mi sentirei davvero male se le succedesse qualcosa!
"Sicura?".
"Si, sto bene! Sono viva e vegeta!"
sbuffa sistemandosi la divisa.
Harry abbassa lo sguardo e solo allora nota i pantaloni abbassati. "Oh cazzo!" urla. Imbarazzato come non mai si sistema e inizia a borbottare in modo confuso. "Come diavolo ho fatto... Ero su sono sceso e poi giù in terra...". Guarda le scale per capire su cosa è scivolato e mi vede. Diventa idrofobo. "Cazzo Louis io ti ammazzo!" digrigna i denti.
"Impari a farci aspettare".
"Me la paghi questa!"
grida uscendo. Ellery scuote la testa. Dopo poco rientra. "Ho dimenticato le chiavi della macchina..." bisbiglia.
"Sono lì" ribatte Ellery indicandole.
"Ok andiamo!" conclude Zayn.
Ellery ci saluta tutti e sale, ma un piccolo particolare mi cattura quando mi sorpassa: un leggero rossore riveste le sue guance e un leggerissimo "Wow" sboccia dalle sue labbra. Non dirmi che la mercanzia ha fatto colpo!

Ellery POV

Io e Antoinette siamo a casa da sole, ma bene! Subito ci mettiamo in tenuta pantofolaia: ovvero maglietta megamaxi e pantofole! L'unica aggiunta nel mio look sono i boxer neri che ho fregato a Harry, che sono di una comodità assurda!
Ci rilassiamo davanti alla tv, poi ci mettiamo a ballare con la musica sparata a tutto volume! Si ecco diciamo che cazzeggiamo per un bel po', ma andiamo ci vuole ogni tanto!
Appena torno in camera realizzo che ho ancora in giro per la stanza i vestiti della festa, credo proprio che sia il caso di dargli una lavata. Varco la porta davanti alla mia, magari anche Harry deve lavare qualcosa...
La stanza è in ordine, ma noto un mucchietto di vestiti in un angolo, forse sono sporchi. Tiro su una giacca molto bella color grigio perla, lo ammetto ha un gusto squisito per le giacche! Qualcosa di viola gli spunta dal taschino. Lo afferro: con orrore vedo che sono un paio di mutandine di pizzo da donna. Mi sento opprimere il petto, un urlo enorme mi scuote tutto il corpo, mentre io sono li muta incapace di proferire parola. Lascio cadere i miei vestiti. Non posso crederci, mi sono davvero fondata di uno così? No dev'esserci un errore! Che mi succede? Perché mi sento ferita? Perché mi sento tradita? Non mi scende nemmeno una lacrima, ho solo una gran voglia di distruggere tutto. Ho voglia di andarmene, di spaccare il mondo, di far fuoco a questa casa. Ho tremendamente voglia di rovinar gli la vita! Io ho lasciato che conoscesse una parte del mio lato nascosto, ho lasciato che mi vedesse debole, ho fatto l'imperdonabile errore di trovare rifugio in lui. L'unica cosa che per fortuna non ho fatto è stato raccontarti l'origine dei miei dolori. Purtroppo ho lasciato che mi toccasse, lui vuole solo una cosa da me, ma non gliela daró mai! Come ho potuto pensare anche solo per un misero istante che fosse diverso? Era tutto falso, il parco, il London Eye, tutto. Guai se mi scenderà anche una sola lacrima, non se lo merita!
Corro in camera e mi butto sul letto decido di affogare i miei nella lettura altrimenti impazzisco, ma prima prendo un cuscino e me lo premi sulla faccia e urlo. Un grido agghiacciante strozzato ricolmo di astio, rabbia, odio, disprezzo, devastazione e dolore riveste la stanza. Passa il tempo, ma neanche i libri mi distraggono più di tanto.
La mia porta di apre e proprio lui entra, ah quel bastardo osa farsi vedere. "Ehi ecco sono venuto a scusarsi per lo scherzo idiota di Louis" borbotta timidamente. Non stacco gli occhi dal libro. Si avvicina a passo incerto, se pensa che io lo ignori per lo scherzo di Louis è davvero ritardato. "Sono i miei boxer neri quelli?" Ancora nessuna mia parola. "Stanno meglio a te che me" commenta sottovoce, convinto che non lo senta. Faccio spallucce. Non gli sfugge e si siede accanto a me sul letto. "Com'è il libro? Presumo interessante dato che non vi stacchi gli occhi". Non capisce proprio che lo sto ignorando? Mi abbassa il libro. "L'ho capito che mi stai ignorando. Ho fatto qualcosa di male? Se è per l'incidente sulle scale sono mortificato...".
"Non me ne frega niente di quello ok? Sei un cafone vattene subito da qua!" che nervoso mi ha fatta parlare! Dispiaciuto abbassa lo sguardo al libro poggiato sulle mie gambe. Un espressione di dolore e di orrore gli si disegna in volto, scaraventa il mio libro ed ecco i segni che ricoprono la mia gamba destra sopra il ginocchio: sono quelli che mi ha lasciato Blake. Dalla sua bocca esce un misero "Chi?".
"Blake alla festa".
"Che ti ha fatto?"
la sua voce è tremolante spezzata come se stesse per piangere.
"Ha solo avuto la decenza di fermarsi prima di fare quello che hai fatto tu!". Gli lancio in faccia le mutandine.
"Ma tu non meriti di essere trattata così!" urla esasperato.
"Disse quello che alla sua di festa si è scopato la prima che ha trovato!".
"Quella sera ero ubriaco fradicio!".
"Anche Blake aveva bevuto!".
"Ma guarda quello che ti ha fatto!".

"E non pensiamo a quello che mi hai fatto tu più volte? Quello va bene? Tu al suo poso mi avresti fatto di peggio! Oh andiamo trovando quelle fottute mutandine ho capito bene che è da quando hai trovato il mio tesserino che vuoi portarmi a letto, perché questo è il tuo hobby!".Ho perso: sto piangendo. Odio piangere, odio farmi vedere mentre piango, odio tutto questo. Non voglio dargli la soddisfazione di vedermi in lacrime, corro fuori dalla stanza.

 

Harry POV

Sono così scioccato che non ho il coraggio di andare a consolarla, non ho la forza di vederla distrutta e di sapere che è tutta colpa mia. Non so se ho visto male, ma stava piangendo. Non è la prima volta che la vedo farlo: ieri erano lacrime di paura, fuori casa mia erano lacrime di dolore come quelle di stasera, che mi ero ripromesso di non far tornare. Cavolo devo preparare la cena. Lascerò che si calmi poi le parlerò. Non lo sa, ma mi fanno male anzi malissimo i segni che le ha lasciato Blake...
"Antoinette è pronta!".
"Che hai preparato Harry?".
"Pasta al sugo. Una ricetta italiana".
"Hai chiamato Ellery?".
"Ehm no ti prego fallo tu...".
"Ok...".
Guardandomi male se ne va.
Ellery... Vederla così ferita mi uccide, non mi ricordavo di avere quelle maledette mutandine.
"Harry abbiamo un problema!"dice Antoinette correndo in cucina. I suoi occhi sono preoccupati. "Ellery se n'è andata!".
Mi porge un foglio:

"Sono a fare un giro. Non venire a cercarmi e soprattutto non dirlo ad Harry. Ellery".

"Che è successo Harry? Non l'ha mai fatto!". Antoinette è in lacrime. "Lo so che mi ha scritto di non dirtelo, ma ho paura!".
Prendo il telefono chiamo Louis.
"Louis, Ellery è lì da te?"
"No. Che è successo? Che cazzo le hai fatto?".
"È scappata".

"Io ti ammazzo Harry! Vengo a cercarla, avvisa gli altri. Io ti ammazzo!".
Servo la cena ad Antoinette, cercando di tranquillizzarla. Lei si limita a mangiucchiare qualcosa singhiozzando, non la biasimo, io sono tremendamente terrorizzato. Ellery è scappata. Mi ha abbandonato, colpa mia, colpa di quei segni. Quei fottutissimi segni. Io quello lo ammazzo, lo giuro Blake Coleridge me la pagherà cara! Cosa diamino sto provando? Perchè mi sento così? Lei è entrata nella mia vita come un terremoto, mi ha sconquassato tutto, mi tiene testa, mi insulta, ma sotto sotto è così fragile! Non ho mai provato niente di tutto ciò. Mi manca la rivoglio fra le mie braccia...
"Dov'è? Dov'è quell'idiota!" riconosco questa voce: Zayn!
"Come sei entrato?".
"Sono arrivato con gli atri e ci ha aperto Antoinette! Cos'è hai perso di vista anche lei? Guarda che sei un idiota, se ad Ellery viene torto anche un solo capello io... io!"
.
Alza il pugno, ma prontamente Liam accorre e lo blocca. "Così non risolverai nulla Zayn! Venite in sala siamo tutti lì".
Riluttante Zayn lo ascolta: "Hai ragione dobbiamo uscire a cercarla. Io e te Styles faremo i conti dopo!".
"E sappi che non lo fermerò dopo!"
conclude Liam.

Ellery POV

Sono fuori da casa sua con addosso soltanto dei jeans e un felpone, spero mi apra...
"Ellery che ci fai qui a quest'ora?!" domanda con sguardo incredulo.
"Posso dormire da te stasera".
"Assolutamente si! Capisco lontano un miglio che ti è successo qualcosa!"
.
"Grazie mille Blake".

FLY WITH ME: Wings's Corner

Ehy little carrots! Todo bien? Ve lo dico subito,con questo capitolo inizia un po' di "drama".
Ellery è scappata da casa Styles e ha scelto di andare niente di meno che da Blake. Harry è confuso: non capisce perchè tutta questa situazione lo fa stare male, Louis e Zayn hanno chiaramente minacciato di morte Harry... Che interessi hanno Louis e Zayn in Ellery? I ragazzi la troveranno? Si scoprirà chi è X? Ci saranno risposte nel capitolo 16? Fatemi sapere le vostre teorie! Un bacione! 

Consigli per la lettura :
Hell." di Radioactive_yay -
We were everything... But now? di IloveDream  
"Everyone Can Change" di fly_with_1D  -
"Trouble"  di 
Nataly Gomez -
"Dark turns to light" di 
Mardy -
"London, a place where dreams came true" di 
 _Ottiii_  
"Ogni dieci minuti" di Sabrina Luna 

 

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Capitolo 16
*** Where Are You? ***


Harry POV

"Sono seduto sul divano, con gli occhi fissi sulle mie scarpe. Un pesantissimo clima aleggia nella mia sala, tutti tacciono, sospiri irrequieti e gravi ampliano il silenzio opprimente a tal punto da rendere ardua la respirazione. L'unico suono è il "tu tu tu" del telefono di Louis, la sta chiamando, nella speranza che a lui risponda. Ma non è che una vana speranza. "Nulla da fare, non risponde" dichiara abbattuto.
"Harry è successo qualcosa prima della sua fuga?" domanda Liam calmo.
"Abbiamo discusso".
"Come mai?
".
Oh divano divorami subito! Rimango muto.
"Per la miseria parla!" brontola Zayn.
"La sera in cui sono andato alla festa, mi sono ubriacato e ecco ho scopato con una ragazza".
"Sei il solito"
commenta Niall seccato.
"Il problema ecco che non so ne come ne perché Ellery ha trovato le sue mutandine e quindi ha creduto che l'unico motivo per cui ho accettato di ospitarla con la sorella era per portarla a letto".
"Ma tu non ci hai mai provato con mia sorella" puntualizza Antoinette.
Chiudo gli occhi e serro le labbra, quanto vorrei andarmene da lí, quanto vorrei che Ellery rincasasse proprio in quel momento con le gote arrossate, lo sguardo basso mentre si mordicchia il labbro inferiore, e con voce flebile sussurrasse uno scusa; allora mi alzerei correrei da lei le urlerei quanto mi ha fatto preoccupare e stringendola a me le chiederei umilmente perdono per il mio pessimo comportamento, dicendole anche che lei è assolutamente innocente.
"Harry non dirmi che tu..." Liam lascia sospesa la frase. Annuisco.
"Quando?" domanda Louis.
"È successo qualcosa due volte. La prima è avvenuta la sera in cui ve l'ho presentata. Era in bagno, io l'ho raggiunta e diciamo che ero ehm geloso ed è successo, ma non lo abbiamo fatto. Anche per che tu Louis ci hai interrotti... La seconda volta è accaduta la sera dell'intervista era sul suo letto, avvolta solo da un asciugamano ed era al telefono con quell'idiota. Sono entrato mi sono steso su di lei e dopo alcuni ehm fatti l'ho baciata".
Il silenzio o
pprimente di prima era paradisiaco in confronto a quello che si è creato ora.
"Tu hai toccato mia sorella. Tu hai toccato mia sorella!". Non ho il tempo di respirare che Antoinette mi si avvinghia addosso e inizia a tirarmi i capelli urlando: "Sei  una persona orribile, senza ritegno e puoi benissimo dire addio all'amichetto che hai nei pantaloni che a quanto pare controlla anche i tuoi pochi sfigatissimi neuroni! Hai tremila ragazze che ti muoiono dietro perché sei famoso e devi soddisfare le tue voglie primo su mia sorella che non ti ha mai cagato minimamente?!".
Niall ai avvicina e la solleva, salvandomi da una possibile calvizie. "Non ho finito con lui! Mettimi giù Niall!".
"Ci serve vivo, usciamo a cercarla ora. Poi dopo ti unirai al club per ucciderlo"
spiega Zayn.
Che male che ho alla testa! Quel caratterino è proprio un vizio di famiglia: madre e figlie sono più pericolose di una gabbia di felini a digiuno da un mese! Su questo non c'è dubbio, ma me lo merito.
"Allora ragioniamo dove può essere andata?" continua il moro.
"Qui in zona abitano Marion e Peasly" dice Antoinette calmandosi "non sarà andata troppo lontano, non andrebbe mai da sola a quest'ora in centro a Londra, magari è a casa nostra".
"Ok allora Antoinette controlla casa tua, Harry tu vai a casa di Marion, Zayn tu vai da Peasly, io pattuglio le strade con Niall. Liam rimani qui nel caso Ellery chiami o torni. Se qualcuno la vede, la sente o riceve anche un solo messaggio avvisi tutti!" impartisce Louis. Non l'ho mai visto così, è seriamente preoccupato, ma sa che essendo il più grande deve prendere in mano la situazione e so bene quanto gli costi farlo, lui è il nostro Peter Pan.
"Avviso le ragazze del vostro arrivo" esclama Antoinette.
"Perfetto! Andiamo" conclude Niall.

 

Ellery POV

"Ecco Ellery, questa è la stanza degli ospiti, hai anche un bagno personale. Suppongo tu voglia farti una doccia oppure hai fame?".
"Per ora basta una doccia"
rispondo sorridendo.
"Ti aspetto giù in cucina allora" dice Blake lasciandomi sola.

"Va bene".
L'acqua calda scivola sulla mia pelle e dolcemente consola i miei occhi arrossati. Quanto mi odio. In questo momento vorrei distruggermi. Mi dispiace essere un peso per Blake, ma non potevo a dare né da Marion né da Peasly, avrebbero travisato la mia fuga, come un disperato segno d'amore e avrebbero avvisato subito Harry, che ci scommetto qualsiasi cosa non si sarà sicuramente ancora accorto della mia assenza egocentrico com'è! 

Esco dalla doccia. Sul letto c'è un pigiama da uomo con un biglietto.

"Ho visto che hai portato con te un cambio, ma credo che questo sia più caldo ;)".

Dire che mi è enorme non rende minimamente l'idea. Blake non ha tenuto conto dei 4 metri di differenza fra le nostre altezze...
Scendo a fatica le scale, inciampando più volte e stranamente integra raggiungo la cucina. Sul tavolo ci sono dei cupcakes invitanti.
"Lo so non sono una cena consueta, ma credo che siano un perfetti quando stai male" mi spiega sorridendo.
"Credo sia un'ottima idea!".
Mi siedo difronte a lui. Non so quale prendere sono tutti squisiti solo a guardarli.
"Cupcake bianco o non bianco? Questo è il dilemma!" proclama Coleridge solenne.
"La fai semplice! Uno non sceglie semplicemente un cupcake! C'è dietro una riflessione filosofica e metafisica" ribatto serissima prendendo un cupcake azzurro.
"Su spiegami perché hai scelto quello".
"È lo stesso azzurro delle scatoline di Tiffany!".
"Delacroix siete una persona molto profonda!".
"Lo so".
Afferro il dolcetto con entrambe le mani e lo addento a piccoli morsi.
"Sembri uno scoiattolo che mangia una ghianda".
"Gli scoiattoli sono teneri carini e coccolosi".
"Si se non ti mordono".
"È un invito?".
"Oh vedo che ti piace fare la dura! Fa sentire il ruggito".
"Miao".
"Sono morto di paura!".
Faccio spallucce e torno a mangiare il mio cupcake.
"Potrei aver un bicchier d'acqua?".
"Certo te lo prendo".
Nel frattempo mi pulisco la bocca. "Tieni". Blake mi porge il bicchiere e trattiene a stento una risata.
"Che c'é? Sono ancora sporca?".
"No no... Senti ti dispiace se mando un messaggio?".
"Figurati... È casa tua..."
rispondo guardandolo.
"Fatto grazie!" sorride.
Torno al mio adorato cupcake e lo finisco. "Vado a prendere un attimo il telefono". Mi alzo, prima di salire le scale passo davanti ad uno specchio. "Blake!" grido.
"Si?".
"Potevi dirmelo che avevo la crema azzurra sul naso!".
"Ops?".
"Ehi quello di prima non era un messaggio..."
.
Scoppia a ridere: "Mi sa proprio di no!".
"Cancella quella foto!".
"Neanche morto!".
"Me la paghi!"
urlo salendo le scale, mentre una sonora risata continua a giungere dal piano inferiore.
Guardo il telefono: 25 chiamate perse di Antoinette, 17 di Liam, 21 di Louis 23 di Niall, 30 di Teddy Bearry e 19 di Zayn. Non ci credo, non è possibile! Mi sta davvero cercando?

Harry POV

Suono il campanello di Marion.
"Chi è?".
"Ehm sono Harry un amico di Marion...".
"Quel Harry? Il  vicino di casa di Ellery?".
"Si quell'Harry".

Marion mi viene precipitosa incontro. "Che ci fai qui?".
"Antoinette non ti ha chiamata?".
"Ho il telefono scarico...".

Sbuffo. "Ellery è scappata da casa mia la stiamo cercando e speravo fosse qui...".
La rossa alle mie parole rimane a bocca aperta. "Ellery? Oddio che le è successo? Non ha lasciato nulla?" comincia a singhiozzare.
"Abbiamo litigato, ma non credevo fosse così grossa la cosa".
I suoi occhi azzurri diventano grigi inondati da quelle lacrime straripanti. "Che le hai detto? Harry ritrovala ti prego!".
"Sto facendo il possibile, ma sono il più spaventato. L'ho combinata grossa, domenica i suoi tornano!".
"Tutto qui? Ti importa solo del ritorno dei suoi? Mi fai schifo! Vedi di ritrovarla idiota!" e se ne ritorna in casa sbattendo la porta.
Rimango muto, non riesco a proferire parola, ho un groppo in gola che blocca la mia voce. Quanto mi importa di lei?

Zayn POV

Ok questa dev'essere la casa della ragazza ehm come si chiama? Penny? Peggie? Suono. Si apre una finestra e una testa bionda mi scruta.
"Sei Zayn?".
"Si, allora Antoinette ti ha chiamata!".
"Si. È meglio se non entri aspettami che arrivo".
Velocemente si precipita alla porta. "Allora prima che vi riduca in poltiglia tutti e 5 dimmi cosa diavolo è successo ad Ellery!".
"Senti Peggie".
"È Peasly!". 
"Che nome originale". 
"Disse colui che di nome fa Zayn". 
"Senti Peasly, non sono qui per parlare della fantasia dei nostri genitori ok? Ellery è fuggita per colpa di quell'idiota di Harry, io speravo che fosse qui, ma se non ho capito male qui non c'è, tu non hai idee di dove possa essere, sono incazzato, stiamo girando il quartiere senza avere notizie e mi sto seriamente preoccupando!"
ringhio tutto in un fiato. 
"Siete davvero usciti tutti a cercarla?". 
"Si, ma come ti ho già detto non ho ancora notizie da nessuno e si sta facendo tardi". 
"Wow, ci tenete davvero a lei!". 
"Beh le vogliamo tutti un gran bene". 
"Mi sbagliavo su di voi vi credevo solo un gruppo di montati". 

Sorrido. "È un vizio che tu ed Ellery avevate in comune, ma siamo riusciti a poetarvi sulla retta via!". 
"Tornando seri avvisatemi quando la ritrovate, intanto proverò a sentirla". 
"Grazie Peggie". 
"Peasly!". 
"Si va beh è lo stesso".
"Ho cambiato idea sei solo un montato!".
Le faccio una linguaccia. 
Ritorno in macchina, ma non l'accendo, sono troppo teso. Lei non è qui, mi vengono i brividi, e se le è successo qualcosadi brutto? Oh beh canterò di più una volta che saremo rimasti in quattro.

Ellery POV

Torno in cucina crucciata, non mi aspettavo tutte quelle chiamate, continuo a controllarle nella speranza che sia state solo un'illusione, ma sono lì e mi fissano a loro volta.
"Ellery sei pallidissima! È successo qualcosa?" chiede Blake preoccupato.
"Mi stanno cercando. Non credevo lo facessero".
"E ti suona strano? Non mi hai ancora detto perché lo hai fatto, perché sei venuta qui".
"Non reggo più il modo in cui mi sottostima e mi sminuisce il mio vicino di casa. Ha calpestato più volte la mia dignità! Lui tratta le ragazze come se fossero qualcosa con cui ingannare il tempo".
"Non pensi che gli dispiaccia visto che ti sta cercando?".
"No, lo stata facendo solo perché teme di dover affrontare i miei".
"Almeno digli che stai bene". 
"Blake no!". 
"Ok non avvisare lui! Ma non pensi che tua sorella sia preoccupata?"
. Antoinette... Al solo pensiero rimango muta "Ellery per conto mio puoi rimanere qui quanto vuoi, ma immagina che faresti se tua sorella sparisse all'improvviso?".
"Impazzirei"
ammetto dopo qualche istante di silenzio.
In quel momento il mio cellulare comincia a squillare: è Niall. Mi allontano per rispondere.
"Pronto?" mormoro titubante.
"Ellery?!"

FLY WITH ME: Wings's Corner

Hey Little Carrots! Se state leggendo queste parole grazie per essere arrivate alla fine del mio 16 capitolo! Sono davvero colpita da tuttto il vostro supporto, non avrei mai pensato di ricevere tutte le vostre recensioni quando ho cominciato a pubblicare la mia FF! Un grazie particolare va ad una ragazza fantastica: Radioactive_yay 
Ma tante altre di voi sono da ricordare e ne prossimo capitolo troverete i giusti ringraziamenti!
Veniamo a noi. I ragazzi si sono messi tutti alla ricerca di Elelry, che invece sembra legare sempre di più con Blake... Porterà bene questo fatto?
Harry invece è bastonato e insultato proprio da tutti, ma che dire lo ha detto anche lui un po' se lo merita, ma Marion gli sbatte in faccia una domanda a cui lui stesso non riesce a rispondere: quanto ci tiene veramente lui ad Ellery?
Alcune di voi mi hanno fatto notare la grande intesa che Louis e Zayn hanno con Ellery e decratato il secondo come chiaramente innamorato della ragazze, mentre altre sostengono che sia Louis il fantomatico Mr X. Uhm vedremo come si svilupperà la storia!
Chi preferite con Ellery? Harry, Blake, Zayn o Louis? Cosa succederà nel capitolo 17? Pensate che Ellery sia stata una stronza a decidere di andare proprio da Blake?
Fatemelo sapere nelle vostre recensioni!
Much Love!! XX 


TU SI PROPRIO TU! DEVI ASSOLUTAMENTE LEGGERE QUESTE FF! (se desideri che ci sia la tua fammelo sapere!)

Hell 
di Radioactive_yay -
We were everything... But now?
 di IloveDream  


Everyone Can Change di fly_with_1D  -

Trouble di Nataly Gomez -

Dark turns to light di Mardy 

London, a place where dreams came true di  _Ottiii_  

"Ogni dieci minuti" di Sabrina Luna 

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Capitolo 17
*** I'll Miss You ***


Niall POV

"Niall..."
"Ellery che bello sentirti! Dove cazzo sei finita?".
"Niall io sto bene".
"Grazie al cielo! Dimmi dove sei, vengo a prenderti".
"No".
"Come no? Non sparare cazzate!".
"Non voglio tornare stasera. Tranquillo domani mattina sarò a casa, ma non ce la faccio a tornare ora, starei solo peggio".
Cosa diavolo sta farneticando?
"Ellery dai sono in macchina vengo a prenderti".
"Aspetta tu stai guidando mentre sei al telefono con me?".
"Si?".
"Niall James Horan che diavolo ti passa per l'anticamera del cervello! Tu sei già un pericolo al volante se poi ti metti anche a telefonare... Non voglio averti sulla coscienza!".
"Ellery sai quanto mi importi, finché non ti trovo chiamo e guido!".
"Io metto giù!".
"Io ti richiamo!".
"Niall smettila!".
"Tu sei scappata di casa e pretendi che io rispetti il codice stradale e mi comporti responsabilmente? Siamo un po' contorti!"
ribatto ridendo, credo condivida il mio ragionamento perché la sento ridacchiare. "Dai Ellery torna a casa con me, siamo tutti preoccupati".
"Torna a casa Horan".
"Sei tu quella che deve farlo. Ci manchi".
"Niall...".

Sospiro. "Dimmi almeno che sei da una tua compagna di scuola".
"Si il padrone di casa viene a scuola con me".
"Se domani mattina non sei a casa vengo a prenderti e saranno guai!"
dico con un fintissimo tono minaccioso.
"Ti voglio bene irlandese!".
"Anch'io scricciola".
Lo so sto sbagliando, dovrei andare a prenderla, ma non è con me che deve chiarire.

*****


Tornato a casa vedo tutti gremiti nel salotto, vengo accolto da sguardo di delusione non appena si accorgono che pure io sono tornato a mani vuote. Colpetti di tosse nervosa fremono ad ogni mio passo, è davvero tesa la situazione.
"Ho sentito Ellery!"urlo tutto d'un fiato, non ho voglia di rischiare liti meglio avvisare tutti subito. "È da un suo compagno di scuola sta bene torna domani".
Harry si alza e lascia la stanza, ma nessuno dà peso a ciò o meglio Zayn e Antoinette lo ignorano con disprezzo, Liam è più interessato a sapere i dettagli della telefonata. Louis è l'unico che volge lo sguardo ad Harry, è interdetto, preoccupato, non riesce a comprendere l'amico. Forse è semplicemente stanco come tutti noi, ma devo parlargli e lo seguo, non sta andando in camera, ma nella veranda che da sul retro sul giardino interno, una volta strettosi nella sua giacca nera di pelle e sedutosi su un gradino, si mette a guardare la luna. Cautamente mi avvicino e mi siedo accanto a lui, nei suoi occhi è visibile il riflesso della luna, pare ipnotizzato. Il silenzio ci avvolge accompagnato da una brezza glaciale.
"Non dirmi che ora ti metti ad ululare!".
Harry chiude gli occhi e un ghigno divertito gli si disegna sulla faccia: "Cambia spacciatore Niall".
"Solo se mi aiuti a trovarne uno più bravo. È tutto a posto?".
"Perché non dovrebbe esserlo?".
"Mah guarda non lo so, la ragazza da cui sei inspiegabilmente attratto è scappata da te perché sei un perfetto idiota, si va proprio tutto alla grande!" s
orrido, consapevole che non sia il momento adatto per farlo.
"Perché mi odia?".
"Harry...".
"Innumerevoli ragazze da tutto il mondo dicono di amarmi, di conoscermi, ma lei no e ioho incontrato proprio lei".
"Stai dicendo che ti sei pentito di aver trovato il suo tesserino?".

"Sto dicendo che non capisco perché devo provare così tanta angoscia per la sua fuga! Chi cazzo è lei per ridurmi così? Lei non è che una stupidissima ragazza qualsiasi! Perché mi ha abbandonato? Perché ci sto male? Voglio che torni così da poterla guardare negli occhi e urlarle contro quanto cazzo abbia incasinato la mia vita e quanto cazzo mi piaccia che lei lo faccia! Voglio possederla! La desidero come non ho mai desiderato nessun'altra, forse è proprio questo il problema! Mi ha sedotto e per la prima volta ci sono cascato, mi ha ripagato con la mia stessa moneta, nessuno aveva osato farlo. Voglio farla urlare, gemere, voglio che gridi il mio nome con terrore misto al piacere! Me la deve pagare cara!". La sua voce è impetuosa, è una saetta che squarta il cielo, il rombo di una terribile tempesta, è la voce dell'ira e del dolore, di chi ama troppo e si sente tradito. Ma lo capisce o no? Mi fa ribollire il sangue questo non è Harry!
"Cazzo Harry smettila!" digrigno i denti e serro i pugni.
"Niall lei me la pagherà". A quelle pare scatto e lo afferro per colletto della giacca.
"Cazzo ora la pianti!" lo strattono ripetutamente "È proprio questo tuo atteggiamento che l'ha ferita! Questo non sei tu, non sai quel che dici! Ti ho visto come sei quando sei con lei, sei meglio di così. Non abbatterti! Le basterebbe anche un tuo solo inudibile scusa per perdonarti. Dimostrale che non sei un bastardo puttaniere". Io quei due li voglio davvero insieme, sono indispensabili l'uno per l'altro.
"Ho paura e schifo di me stesso" mormora una volta rinsavito.
"Non sei solo Harry!" gli sorrido.
Mi guarda e accenna un leggero sorriso, torna a guardare la luna e... Ulula. Lo guardo stranito, mi ricorda i suoi acuti in Gotta Be You... "Dovresti provare è liberatorio!"commenta soddisfatto.
"Hai appena rovinato un momento carico di Pathos" ribatto scuotendo la testa con disapprovazione. Scoppiamo a ridere come due idioti.

Ellery POV

Continuo a rigirarmi nel letto, non so perché, ma non riesco a prendere sono; avrò fatto bene a rispondere a Niall? Che penserà Harry ora? Inorridisco dai brividi di disgusto, non devo pensare a lui, ci sono problemi più importanti a cui badare! Vogliamo  paragonare il surriscaldamento globale alle sue fossette? Tsè è ovvio no? Vincono le fossette no cioè il surriscaldamento globale! Se i ghiacci dell'Antartide si sciolgono che fine faranno i pinguini? Chi pensa a loro? Povere creature!
"Disturbo?"chiede Blake affacciandosi alla porta.
"No figurati, i tuoi sono tornati?"
"No sono ancora al ristorante, sanno che sei qui e non c'è problema".
"Ringraziali di cuore".
"Certamente. Che facevi?".
"Nulla, stavo solo pensando".
"A cosa?".
"Ai pinguini...".
"A che?!".
"Non chiedere, è meglio".
"Ok... Non riesci a dormire vero?".
"Esattamente, ma non so il motivo".
"Vuoi che dormiamo insieme?".
A quelle parole divento Bordeaux. "Solo per rilassarti, e giuro solo dormire" balbetta imbarazzato. "Lo so è un idea stupida, buona notte".
"Aspetta non mi dispiacerebbe" sussurro senza riuscire a guardalo in faccia, in tutta risposta mi sorride e si stende accanto a me. Mi addormento fra le sue braccia.

*****


La mattina dopo Blake mi riporta a casa Styles, per tutto il tragitto guardo distrattamente il finestrino immersa nei miei pensieri, devo affrontare ben 6 persone che mi hanno cercata come dei disperati, Niall sarà sicuramente l'unico che vorrà parlarmi... Quanto mi odio, sono scappata solo per orgoglio e ora ho perso tutto, mi sono giocata la maggior parte delle persone con cui forse avrei vinto quella ferita che mi porto dietro da troppo tempo. Sicuramente avranno avvisato Marion e Peasly anche loro mi odieranno per non essermi fatta viva facendo le preoccupare e non oso pensare come reagiranno quando scopriranno che ho preferito andare da Blake.
"Siamo arrivati". No ho paura non voglio rivederli non dopo quello che gli ho fatto. "Andrà tutto bene, sono convinto che ti perdoneranno anzi saranno contenti di rivederti!".
"Da quando leggi nel pensiero?" chiedo con voce tremante.
"Dopo ieri sera sono convinto che ti vogliano bene!" risponde baciandomi la guancia.
Scesa dall'auto chiamo Niall domandandogli cortesemente di aprirmi e se stavano dormendo tutti, dalle sue risposte confuse capisco di si è soprattutto di averlo svegliato. Ops... Una volta dentro vado in cucina forse se preparo la colazione a tutti potrei cominciare a farmi perdonare... Mi lego i capelli, preparo i pancakes, una macedonia; apparecchio la tavola come a festa, non manca nulla c'è tutto latte, cereali, caffè, thè, sciroppo d'acero per i pancakes, sono davvero così illusa da poter osare pensare di scalfire leggermente la loro rabbia? La colazione è pronta.
"Niall sei un idiota ci ha svegliato tutti! Sono solo le 10:30!".
"Andiamo Liam non volevo, ho cercato di non fare rumore!".
"Un elefante in calore in una cristalleria molto molto molto piccola è più silenzioso di te!".
"Zayn se occupi ancora il bagno per mezzora per pettinarti ti taglio il ciuffo!".
"Louis non vorrai commettere un crimine contro l'umanità! Vuoi davvero privarla dell'ottava meraviglia?".
"Almeno nei video non ci sarebbero più i tuoi raccapriccianti tentati di ballo".
"Buoni bambini! Litigate già di prima mattina?"
questa é la voce di mia sorella. Entrano in cucina, ma sono fin troppo presi a discutere per accorgerai della mia presenza...
"Cibo!" urla Niall guardando il tavolo, i suoi occhi sono spalancati e luccicano, già gli si intravede la bava alla bocca. Scoppio a ridere.
"Ellery!!!" urlano tutti insieme saltandomi letteralmente addosso.
"Non siete arrabbiati con me?" domando allibita.
"Perché mai dovremmo?" risponde Liam.
"Certo eravamo preoccupati per te" continua Antoinette.
"Ma alla fine sei tornata e ne siamo felicissimi!" conclude Zayn.
Dopo una marea di baci e abbracci Louis si avviva al mio orecchio e mi sussurra: "Vai a svegliare Harry".
"Non so se sia il caso...".
"Secondo me non gli dispiacerà, fidati".

Con passo incerto mi dirigo in camera sua e in assoluto silenzio varco la porta. Mi accosto al letto, un ammasso di ricci troneggia il candido cuscino, automaticamente li accarezzo. Sussulto: due forti braccia mi afferrano facendo accelerare pericolosamente il battito del mio cuore, mi ritrovo stesa accanto ad Harry.  I suoi occhi finalmente incontrano i miei, sono arrossati con delle leggere borse sotto gli occhi, testimoni di una notte insonne, ma sono anche sgranati per la sorpresa.
"Ellery? Sei davvero tu?". Mi accarezza la guancia, ma si ritrae subito ."Hai visto come mi hai ridotto? Ellery giura che non mi abbandonerai più" dice dandomi le spalle.
A quel fugace contatto la mia pelle si è infiammata, le mie gote sono fiorite come rose; è meglio se mi alzo. "La colazione è pronta" dico fredda, beh dai non si è ancora educato dopo tutto!
"Horan spero per te che tu mi abbia lasciato qualche pancake!" urla Styles appena si siede a tavola.
"Fortunatamente i superstiti sono abbastanza numerosi" esclama Liam guardando con estremo disgusto l'irlandese intento ad ingozzarsi.
Dopo la colazione decidiamo di giocare tutti insieme alla Wii. Sembra di tornare alla prima sera quando li ho conosciuti e abbiamo ballato in quel modo buffo, scherziamo e ridiamo a crepapelle. Harry invece lo sento incredibilmente distante, mi guarda in modo strano, mi mette ansia e credo che lo sappia, credo voglia mettermi a disagio. Il peggio che non abbiamo più parlato da stamattina, quindi non abbiamo ancora fatto pace, non ne posso più di questo suo atteggiamento, me lo dica in faccia che non mi sopporta! Dio quanto è lunatico! Basta è giunto il momento di affrontare il toro per le corna.
"Harry puoi venire un attimo di là?".
"No"
. Ok, questa e la sua risposta? Agirò di conseguenza. Di scatto mi alzo dal divano, gli afferro il polso e lo trascino via.
"Ma che ti prende?"domanda incredulo.
"Per quanto hai intenzione di continuare?".
"Non capisco di cosa tu stia parlando"
ribatte acido.
"Proprio di questo tuo modo! Dimmelo in faccia che ti sto sulle palle!" esclamo disperata.
"Come scusa?".
"Da quando sono tornata aspetto un tuo cenno, un qualcosa anche una sfuriata invece per te la mia presenza è ininfluente, lo so che mi hai cercata solo perché hai paura dei miei! Tanto valeva che non tornassi".
"Taci!"
urla furibondo "Non parlarmi! Ho passato tutta la notte pensando a te, a dove tu fossi e se stessi bene! Non mi sono mai sentito così male in vita mia e per chi poi per una come te che mi disprezza con tutto il suo cuore?".
"Io non ti disprezzo...".
"Sei scappata perché ti ho schifata!".
"Ero spaventata".
"Da me vero?".
"No...".
"Da cosa allora?".
"Io... Io...".
"Tu?"
. Apro la bocca, ma non emetto nessun suono, mi sforzo, ma è inutile non ci riesco, mi arrendo. Volevo solo cercare di creare uno spiraglio nelle mia armatura, ma da sola non ci riesco, sono proprio uno schifo. "È per quel peso che ti ostini apportare da sola?". Mi torna alla mente la discussione che avevamo avuto in macchina, ma allora se la ricorda! "Sono felice di vedere che vuoi parlarne, ma non sforzati. Va bene se è una cosa graduale!". Harry ha visto quello spiraglio, vi ha infilato un dito, per ingrandire un poco la crepa, ma soprattutto per dirmi che lui c'è. "È tutto a posto ora fra noi?" chiede speranzoso. Il suono metallico del citofono copre la mia risposta.

Harry POV

Suonano alla porta, da buon padrone di casa vado ad aprire, anche se ammetto di non aver capito la sua risposta.
"Chi è?".
"Sono un amico di Ellery, ha lasciato la felpa a casa mia".

Apro il cancello. "Ellery è per te"
La ragazza va alla porta, mi allontano non mi va di impicciarmi negli affari suoi, anche se vorrei sapere perché quello ha la sua felpa... "Blake!". Che cosa? Col cazzo che la lascio sola! Mi metto poco distante ad origliare, già che ci sono metto la mi amata cuffia si sa mai che debba intervenire.
"Ti ho portato la felpa, l'ho lavata anzi mia madre l'ha fatto e mi ha costretto a restituirla, le ho detto che potevo rifattela lunedì, ma mi ha minacciato e quindi eccomi qui".
"Oh si mia madre avrebbe potuto fare di peggio!"
. No beh se pensa di far colpo su di lei parlando di sua madre è davvero patetico...
"Non so come ringraziarti per ieri".
"Ellery è stato un piacere, lo sai che puoi contare su di me".
"Davvero voglio sdebitarmi".
"Allora esci con me!"
. Brutto bastardo, meschino, misogino di un escremento approfittatore!
"Ellery ti sta cercando Louis" dico avvicinandomi e lo vedo. È poco più basso di me, ha i capelli neri lisci, gli occhi azzurri e un viso abbastanza figo, ciò che mi infastidisce non è tanto il suo nell'aspetto, ma è il modo con cui guarda Ellery con dolcezza, gentilezza e riverenza, ha ben chiari i suoi sentimenti per lei e si fa avanti. Ellery gli sorride con naturalezza io ho lottato per poter vedere quel sorriso, ma perché per lei non esisto? No, ma non sono geloso, voglio solo proteggerla sono un ragazzo e so a che mirano i tipi come lui!
"Ehy Harry? Dicevi?".
"Ah si giusto, che dicevo... Ehm.... Certo ti cerca Louis".
"Ok lo raggiungo, comunque Harry lui è Blake, Blake lui è Harry".
"Il famoso vicino"
. Io e la ragazza ci scambiamo uno sguardo e ci scappa un risolino, ha azzeccato in tutti i sensi.
"In tutto il mio splendore... Vuoi andare da Louis o no?".
"Si giusto scusa. Ciao Blake"
lo saluta con un bacio sulla guancia , che questa specie di fantino piovra non ci pensa due volte a ricambiare. Così rimaniamo soli, mi appoggio con arroganza allo stipite della porta.
"Bene Tate addio".
"Non mi chiamo così".
"Come vuoi Drake".
"È Blake"
risponde secco.
"C'è altro?" ma lo capisce o no che lo sto cacciando via?!
"Sai devo proprio ringraziarti". I suoi occhi sono cambiati; se prima era dolci, giocosi e caldi ora sono freddi, duri e calcolatori. Istintivamente serro i pugni, un brivido mi percorre la schiena come ad avvisarmi di imminenti brutte notizie.
"E perché mai dovresti farlo?". Gli scocco un'occhiata acida, assassina e severa, voglio proprio vedere fin dove vuole arrivare. Gioca a fare il duro? Benissimo, non ho problemi a batterlo!
"Per ieri sera".
"Ieri sera?".

Il suo volto si illumina contorcendosi in un espressione beffarda di sfida, come se stesse per assestarmi il colpo mortale: "Non te lo ha detto? Ieri sera è venuta da me, ha passato la notte da me, nello stesso letto fra le mie braccia!". Se in questo momento la casa mi crollasse addosso mi farebbe meno male, no starà sicuramente mentendo.
"L'hai spinta fra le mie braccia, le hai messo un fiocco rosso e me l'hai regalata. È mia ora ed è tutto merito tuo".
"Tu parli a vanvera! E gradirei che non osassi toccarla, come hai fatto a quell'insulsa festa! Hai capito coglione, o devo spaccarti la faccia?"
ringhio, il mio cuore scalpita, come osa mentire così spudoratamente?!
"Tu? Proprio tu dici così? Da quello che ho capito sai tu hai fatto peggio di me! Io ero ubriaco e me  ne vergogno da morire, non mi approfitterei mai di lei in questo modo così vigliacco! Tu invece sei andato oltre e ci tengo a sottolineare che lo hai fatto da sobrio!".
Il sangue mi pulsa nelle vene, mi sento infiammare dalla rabbia, quanto vorrei ucciderlo! "Se sei tanto onesto, perché ti sei vantato di aver dormito con lei?". 
"Perchè preferisce me a te! Ma tranquillo ti dirò com'è a letto!".
"Non azzardarti a toccare Ellery"
urlo furibondo dirandogli un pugno all'altezza dello stomaco. "Addio Jake, Drake, Blake!" lo saluto sbattendo la porta.
Non può essere vero, Ellery non può aver dormito con lui, assolutamente no. Una forte preoccupazione mi pervade, una forte rabbia mi pervade. "Ellery vieni subito qui!".
La sua chioma mora appare alla mia vista, ha un'espressione stranita e interrogativa. "Louis non mi cercava affatto, dov'è Blake?".
Le afferro il volto con entrambe le mani : "Ieri sera eri da lui?". 
"Si".
"Perchè sei andata proprio da lui?!".
"Non ne ho idea".
"Hai dormito con lui?"
. I suoi occhi verdi si aprono completamente, e subito rifugge il mio sguardo, ma la costringo a tornare i miei. "Ellery dimmi che ha mentito".
"Non è successo nulla Harry! Te lo giuro ho solo dormito, non riuscivo a prendere sonno perchè continuavo a pensare a voi, ero dispiaciuta per essere scappata". Ogni sua parola è una stilettata al cuore, una fottutissima, dolorosissima, lacerante stilettata al cuore.

Zayn POV

Dove sono finiti quei due? Si stanno perdendo tutto il divertimento! No ok in realtà voglio evitare categoricamente un altro ballo, per questo mi sono offerto di andare a cercarli... 
Ah eccoli sono all'ingresso. "Ehi ragazzi, vi stiamo asp....". Un fragoroso suono rimbomba quando la grande e forte mano di Harry si scontra con la guancia di Ellery, l'impatto è talmente violento che la ragazza cade a terra. 
"Puttana!" urla Styles con tutto il dolore e l'ira che ha in corpo. Se ne va lasciandola lì da sola. La raggiungo subito.
"Ellery che è successo?" le domando porgendole la mano.
"Zayn faccio schifo" mormora lei e mi racconta tutto. "Ho rovinato tutto".
"Vieni ti porto in camera tua".
"Che c'entra?".
"Non lo so, ma non sopporto di vederti così".
"Zayn io non voglio la tua compassione, io non voglio la compassione di nessuno"
ringhia diffidente.
"Ma Ellery io ti voglio bene, non lo faccio per un fottutissimo mero buonismo".
"Se mi vuoi bene allora lasciami sola"
dice andandosene. Quanto mi fa male vederla così, non è lei. Harry con quello schiaffo l'hai distrutta!

Harry POV

Ho perso le staffe, ho sbagliato, ma mi sono sentito stranamente ferito. Questo vortice di emozioni mi sta distruggendo... Non ci capisco più nulla. 
È meglio che mi scusi, ieri sera era fragile quel bastardo avrà usato qualche trcchetto subdolo per convincerla, inoltre ha detto che mi stava pensando... La cosa mi rende stranamente contento... Ma che cazzo ho?!
Sarà sicuramente con gli altri. Raggiungo la sala, ma la lì ci sono solo i ragazzi con Antoinette. 
"Avete visto Ellery?"
"Oh 'hai fatta scappare di nuovo?"
domanda Antoinette con occhi assassini.
"No la sto solo cercando, devo ehm chiederle una cosa".
"È in camera sua"
sbotta Zayn "sai è un po' stanca, certi colpi non si dimenticano. Io doserei bene le parole se fossi in te". Sbaglio o c'è una punta di disprezzo nel suo tono? Cazzo avrà visto la mia sfurata...
"Lo farò Zayn"rispondo con sfida.

*****


Zayn aveva ragione è sul suo letto con lo sguardo perso nel vuoto, sta ascoltando la musica ad alto volume come se volesse affogare i propri pensieri, stringe le sue braccia intorno ad un cuscino.
"Ehy" le faccio un cenno appena il suo sguardo si posa su di me.
"Ehy" ricambia lei.
"Sono venuto a scusarmi... Non penso che tu sia una puttana" dico alquanto imbarazzato.
"È colpa mia mi sono mostrata debole e Blake voleva solo farmi sentire meglio. Non volevo farti incazzare, nè trattare male Zayn".
"Almeno abbiamo trovato qualcuno che gli abbassa la cresta!"
scherzo io.
"Guarda che tu non sei da meno!"
"Simpatica..."
"Così domani i miei tornano.."
sbuffa lei.
"Già, io poi fra poco partirò per un Tour di 3 mesi..."
"Wow. Quando tornerai?"
"Per Natale, che passerò a Holmes Chapel...".
"Da tua mamma giusto?"
"Sì, hai vinto 100 sterline!".
"Evvai!"
"Così potrai comprare un biglietto per il mio concerto!".
"Ma anche no!"
"Ellery sappi che io ti convertirò in una mia fan!"
"Aspetta e spera!"
"La speranza è l'ultima a morire!".
"Detesto ammetterlo, ma mi mancherà la tua sfrontatezza!".
"A me mancherà la tua!".
"Che onore!".
"Ecco brava! C'è gente che ucciderebbe per essere al tuo posto".
"Che cambierebbe idea appena scoprirebbe come sei realmente!".
"E come sono realmente?"
"Assillante, presuntuoso, petulante, egocentrico, testardo e stupido!
"Ah sì è? La pensi così? Benissimo!"
comincio a farle il sollettico. 
"Harry smettila!" supplica con le lacrime agli occhi.
"Solo se ti scusi e ammetti che sono una persona straordinaria!"
"Mai!".
"L'hai voluto tu!".
"Va bene, hai vinto!".

Mi fermo: "Dillo".
"Harry Styles sei unf igo assurdo sposami!"
dice imitando una Fan scalmanata facendomi morire dal ridere.
"Oh si Ellery mi mancherai, torniamo dagli altri ora".
"Aspetta..."
sussurra avvicinandosi. Affonda le mani nei miei capelli, come solo lei sa fare, si alza sulle punte e mi lascia un leggero bacio all'angolo della bocca. "Andiamo" dice imbarazzata. Alla faccia tua Blake!

FLY WITH ME: Wings's Corner

Hey Little Carrots! Come promesso ecco il nome di tutte le persone stupende che mi sostengono e soprattutto mi sopporatano: Radioactive_yay, _Infinity_Strong_, _Otti_, Sabrina Luna, Valeme, franci_una_direzione, fly_with_1D e ce ne sarebbe ancora altre!
Se ho dimenticato qualcuno mi scuso, ma ho la febbre e sto delirando!

Che ne pensate del capitolo? Lo ammetto la parte di Blake mi ha dato qualche problema! Ho cominciato ad odiarlo pure io!
Harry ha annunciato l'imminente Tour di 3 mesi. Che succederà a Londra in 3 mesi? 
Anche se me l'avete chiesto in molte, Blake per ora non morirà! 
Lasciate una recensione, adoro rispondervi!!!

Per finire ringrazio che segue, ricorda o preferisce la mia storia! Un bacione a tutte!
Much Love!! XX 


TU SI PROPRIO TU! DEVI ASSOLUTAMENTE LEGGERE QUESTE FF! (se desideri che ci sia la tua fammelo sapere!)

Hell di Radioactive_yay -
We were everything... But now?
 di IloveDream  


Everyone Can Change di fly_with_1D  -

Trouble di Nataly Gomez -

I Love You But You Don'T Know di franci_una_direzione 

Dark turns to light di Mardy 

London, a place where dreams came true di  _Ottiii_  

"Il cielo blu e le montagne innevate" di Sabrina Luna 

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Capitolo 18
*** You Are Perfect To Me ***


Ellery POV

Gli scaffali sono già ripuliti, ogni cosa é riposta in quella grande valigia accucciata ai piedi del letto a riposarsi dopo il lauto pasto, come ogni predatore. Affiancata vi è la sorella quella adibita per il materiale scolastico, che a dirla tutta non ho mai svuotato completamente... Ed eccomi qui a litigare con l'ultima, quella che non ne vuole proprio sapere di contenere tutti i miei vagiti come ha fatto all'andata. Stronza. È sempre così non importa quanto accuratamente le riempi, una volta disfatte non sarai più in grado di ricreare quel perfetto equilibrio e non ci starà mai tutto! Che palle ci provo più tardi...
Mi siedo per terra appoggiando la schiena e la testa al letto, alzo lo sguardo e studio come la prima volta quella stanza-nuvola. Mi piace proprio! Cavolo questa settimana è volata! In questi giorni è successo di tutto: ho vissuto con la persona che odiavo di più al mondo scoprendo che ha un lato umano, sotto certi aspetti gradevole e che è sempre in piena sindrome premestruale come testimoniano i suoi frequenti sbalzi d'umore, ho frequentato gli One Direction la band che ho sempre detestato, scoprendo che 4/5 del gruppo sono adorabili, ma non sono diventata una fan. Non mi sono mai affezionata così velocemente a qualcuno, non è da me. Anzi ripensandoci nulla di tutto quello che è successo è da me... La cosa mi mette a disagio? Un po'. Dai un ultimo sforzo e chiudiamo queste maledette valigie.
Sbuffando mi lascio andare sul divano esausta, ho dovuto portar giù da sola tutti i mie bagagli. Perché sento un amaro in bocca? Non ho nulla da rimpiangere, eppure... I miei occhi sono sempre più pesanti, non so forse è perché ho appena pranzato, o questo divano è estremamente comodo, ma una piacevole spossatezza mi pervade...
"Ellery?". Una voce conosciuta fa vibrare i miei timpani strappandomi da quel piacevole torpore.
"Si Antoinette?".
"Stavi dormendo? Hai preparato tutto?".

Pigramente mi sollevo e mi metto seduta. "Non vedi le mie valige?" dico al alzando il braccio con il misero intento di indicargliele svogliatamente, sono piuttosto scorbutica quando mi sveglio... Lo sguardo di mia sorella, però sa già dove guardare, la loro collocazione le è già nota. "Cosa volevi chiedermi veramente? Ti conosco non puoi mentirmi".
"Perché lo hai fatto? Perché sei scappata? Per quello che ti ha fatto Harry?".

Le faccio cenno di avvicinarsi. "Non mi ha fatto nulla".
"Ellery ce lo ha detto lui quando sei scappata!".
Lui e la sua maledettissima boccaccia! "Non ci ha detto esattamente cosa, ma che è successo e che tu hai trovato quelle mutandine...". É un incubo vero? Io sto ancora dormendo!
"Quindi ora lo sapete tutti...".
"Hey nessuno pensa che tu sia una poco di buono, anzi eravamo tutti irati con Harry! Ma ecco... Tu che hai provato?".
È la prima a chiedermelo!
"Che intendi?".
"Ti è piaciuto?".
"È stato strano, come se l'elettricità scorresse nelle mie vene. Quando mi ha baciata invece mi sono sentita... Protetta".
"Ma non ti è mai successo! Non da dopo quell'incidente..."
. L'ha nominato! Non deve farlo!
"Quante volte ti ho detto che non ne devi parlare?!".
"Hai ragione mi è scappato".

Mi calmo. "Non volevo aggredirti sai che mi fa ancora male pensarci... Ma tu come hai reagito quando Harry ve l'ha detto?".
"Ehm... L'ho picchiato...".
"Non ci posso credere! Tu hai picchiato il tuo idolo? No volevo esserci!".
"Non credo lo sia ancora".
"Perché?".
"Per quello che ti ha fatto!".
"Antoinette come ti senti quando ascolti le loro canzoni?".
"È qualcosa di magico! Le loro voci mi fanno vibrare tutto il corpo, diventa o un tutt'uno con i battuti del mio cuore. Loro sanno descrivere ciò che provo in varie situazioni, loro...".
"Gli hai ascoltati anche quella sera quando eri arrabbiata con Styles?".
"Si".
"È cambiato qualcosa?".
"Leggermente, ma non nulla è variato significativamente".
"Allora tieniteli stretti, non permettere nemmeno a me di rubarti questa sensazione".
"Ma dopo quello che ti ha fatto...".
"Quando lo capirai che non sei me?".
"Ho sempre avuto il terrore di perderti dopo l'incidente quindi mi sono sempre allontanata da tutto ciò che ti faceva soffrire".

L'abbraccio forte forte. "Non succederà mai, ma non rinunciare a ciò che ti piace!".
"Ma quanto è bello tornare e trovarci abbracciate!".

Questa voce! "Papà?!" esclamiamo all'unisono alzandoci di scatto.
"Com'è andato il viaggio? Che avete visto di bello a Parigi? Ci avete portato dei regali?" si precipita mia sorella. Tipico. Riesce a passare da ragazza seria, matura, coscienziosa a bambina esaltata, infantile e inopportuna in meno di un secondo, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Perché conosco solo persone bipolari? Lei, mia madre, Harry, la maggior parte dei miei professori, inoltre credo di esserlo anch'io... Evvai... 
"Tempo al tempo Antoinette!" la rassicura mia padre.
"È sempre così entusiasta?" domanda Harry che ci raggiunge in compagnia di mia madre.
"Oh puoi ben scommetterci lei è la più solare! Quella lunatica è Ellery!" si affretta a rispondere quest'ultima. Che amore di madre... "Ma servono sia  la luna che il sole per abbellire il cielo" conclude con un sorriso. Uhm... Non so se prenderlo come un insulto o come un complimento, nel dubbio opto per una sanissima smorfia di indifferenza. "Come si sono comportate le ragazze durante la nostra assenza?". Cos'è sta facendo i colloqui?
"Mi sono divertito questa settimana con loro, anche i ragazzi le trovano simpaticissime! È andato tutto alla grande, tranne che Ellery" non dirmi che sta per dire della mia fuga, diamine no! Tu brutto... "non è stata bene giovedì". Ricciolo stronzo che hai detto?!
"Cos'ha avuto?".
"Non aveva una bella cera, quindi ho preferito tenerla a casa per precauzione, ma non volendo procurarvi complicazioni abbiamo deciso che fosse meglio aspettare il vostro ritorno per firmare la giustificazione dell'assenza, giusto Ellery?" chiede con fare ammiccante.
"Giusto. Ho parlato con i professori e hanno detto che non c'era problema data la vostra assenza per motivi di lavoro".
"Non è come la storia dell'allergia ai cavalli di Harry vero?"
chiede mia madre dando origine ad una forte ilarità fra tutti i presenti a cui non esita a parteciparvi.
"Aveva mal di testa, era molto pallida e faticava a stare in piedi" spiega il riccio.
"Visto caro che le ho lasciate in buone mani?" commenta orgogliosa. In tutta risposta mio padre alza gli occhi al cielo.
"Audrie, vuoi discutere di nuovo o dare al ragazzo il suo regalo?". Sposto lo sguardo alle mani di mia mamma, è una cornice quella? La porge a Styles e dichiara che sia solo un piccolo pensiero per il disturbo, certo perché sono un pacco che gli hanno scaricato per qualche giorno. Harry sgrana gli occhi e ringrazia i miei quasi estasiato: è un dipinto di Montmartre il famoso quartiere! Quanto sono belli i dipinti degli artisti di strada parigini! Anche Styles sembra apprezzarli, non nascondo che ciò mi crei un po' di scalpore...
Ah siamo già alla porta, il momento dei saluti. Mia sorella sta abbracciando sorridente il suo idolo, forse l'ha già perdonato piuttosto velocemente oserei dire in senso positivo, la faccia di lui d'un tratto però sbianca come se fosse in preda al dolore. La mano stretta a pugno di Antoinette si allontana dallo stomaco di Harry, certo la forza non era molta, ma un pochino di dolore c'è stato almeno per un attimo. Non so come dovrei reagire, ma non è umanamente possibile rimanere seri davanti a tutto questo! La figurina bionda poi si solleva posando un bacio sulla guancia del poveretto, rimembrandogli che è il suo mito. Un lampo verde invade la mia visuale bloccando qualsiasi mio pensiero e qualsiasi mio movimento. Il silenzio ci avvolge per qualche istante, come se bastasse quell'intenso contatto fra i nostri sguardi anche se non ne comprendo il significato, eppur sono sempre stata brava a decifrare gli atteggiamenti delle persone in modo da tenermi alla larga da spiacevoli compagnie. Il legame fra quel verde allegro, vivo e il mio flebile e irrequieto mi sembra indistruttibile, ma davvero mi sfugge ciò che li accomuna e li unisce.
"Allora ci si saluta" dice scostandomi dai miei pensieri.
"Direi di si visto che tu parti".
"Non hai intenzione di venire a salutarmi il giorno della partenza?".
"Dovrei esserci?".
"Certo che si!".
"Se non sono a scuola si".
"Se fossero le quattro di mattina di martedì?".

"Mi stai davvero chiedendo di sgattaiolare fuori casa nel cuore della notte solo per dirti ciao?".
"Che brava! La tua testolina funziona! Lo so che è un orario incivile, ma dopo non ci vedremo più per 3 mesi!".
"Siamo a metà ottobre Harry, avete due mesi e mezzo... Mi spieghi che tour fate? Non riuscirete mai a girare tutta Europa!".
"Abbiamo già fatto un buon numero di concerti qui nel Regno Unito partendo da settembre, dovresti saperlo, a giusto non sei una fan, perdonami errore mio"
mi canzona.
"Vuoi salutarmi o prendermi in giro? E poi non capisco perché vuoi vedermi prima di partire? Perché me?" chiedi timidamente.
"Ellery andiamo!" urla mio padre dal vialetto, spero vivamente che non abbia sentito tutta la discussione...
"È meglio che tu vada" mormora uno Styles estremamente imbarazzato.
"Ma...".
"Ho detto che è meglio che tu te ne vada ora! Sloggia!"
ribatte seccato.
"Allora ciao" mormoro uscendo. Senza proferire parola mi accarezza la testa dolcemente. Bipolare. È senza alcun dubbio bipolare.

*****

Ah filosofia, che disciplina meravigliosa! È la più nobile di tutte, la vera grande eredità dell'Antica Grecia, la celebrazione della grandiosità della ragione umana con tutti i propri prego e tutti i propri difetti e limitazioni. È in assoluto la mia materia preferita! In oltre il mio professore Mr. Rondkinsen è un vero figo assurdo! Se non avesse una fidanzata credo che tutte le ragazze delle Victorian, me compresa, gli salterebbero addosso! Inoltre spiega in modo divino e ti fa appassionare.
"Adesso vi divido in gruppi, leggerete i testi che vi ho assegnato. Discutetene fra di voi". Inizia a suddividere la classe. "Peasly, Marion ed Ellery voi lavorerete insieme".
"Se pensi che parleremo di filosofia di sbagli di grosso"
commenta la bionda non appena si avvicina. "Sai a che mi riferisco".
"Facciamo un gioco: mi fate 5 domande, io rispondo e poi non ne parliamo mai più!".

Parte Marion "Perché  sei scappata?".
"Ho litigato pesantemente con Har...".
"È meglio se non lo nomini, sai è piuttosto famoso"
scherza la rossa.
"Ancora?! Litigate spesso... Che ti ha fatto stavolta?" sbuffa Peasly. Litigate spesso queste parole rimbombano nella mia testa, la percuotono senza pietà.
"È vero... Ha scopato una ad una festa". Il racconto procede in modo noioso, le domande sono scontate dove sono andata, se io e Harry abbiamo chiarito...
"Ti schiaffeggia, ti chiama puttana e tu lo perdoni come se niente fosse?" sussulta Peasly alquanto stizzata, gli occhi delle persone vicino a noi la squadrano da capo a piedi.
"Abbassa la voce!".
"No Ellery tu non puoi farti trattare così ok? Cosa ti è saltato in mente? Lui non mi piace per niente, ha dimostrato di non essere una gran bella persona e mi dispiace averti fatta riconciliare con lui quella volta fuori da casa tua!".
"Nessuno ti ha chiesto di farlo. Comunque tranquilla per un po' non lo vedrò più: domani parte per il Tour".

"Così senza salutare?" domanda Marion.
"No vado da lui prima della partenza"a quelle mie parole Peasly storce il naso"così posso salutare tutti i ragazzi". La bionda si addolcisce. "Che ti prende?" le domando confusa.
"Sono felice che riuscirai a salutarli tutti".
"Avanti sputa il rospo".
"Si vede che gli altri quattro tengono davvero a te! Se non prestassi troppe attenzioni al riccio beh te ne accorgeresti".

Non ho idea di cosa stia dicendo, io non do troppe attenzioni ad Harry è nato tutto per casualità, quel turbine di vitalità, audacia, passione, esuberanza e una buona dose di follia mi ha investita violentemente senza il mio consenso. Mi ha messo a soqquadro la vita, ma quei suoi occhi smeraldo, mi fanno sentire... Viva. Louis invece è il mio migliore amico, il fratello maggiore che non ho mai avuto che si prende cura di me: ogni giorno mi manda un messaggio appena si sveglia, peccato che io sia puntualmente nel mezzo delle lezioni e si a volte crea situazioni estremamente imbarazzanti. I suoi occhi azzurro ghiaccio sono il mio rifugio. Niall è in grado di farmi sorridere come nessun altro, mi mette sempre di buon umore, coglie al volo quando ho bisogno di staccare un po' e ridere. I suoi occhi azzurri, così diversi da quelli di Louis, mi donano gioia di vivere. Liam cavolo è spettacolare: così buono e solare sembra uscito da uno di quei libri che descrivono il principe azzurro! È in grado di tranquillizzarmi, di non farmi odiare completamente me stessa solo con un sorriso, come ha fatto quando sono tornata quella mattina a a casa di Styles. I suoi occhi color miele mi calmano. Infine c'è Zayn. Lo ammetto io ho un grandissimo rispetto per Malik perché rappresenta ciò che vorrei essere; non intendo un maniaco ossessivo compulsivo degli specchi e medaglia d'oro del narcisismo, ma una persona fiera delle sue origini che ce l'ha fatta, è arrivato in cima. A volte mi piacerebbe chiedergli se le sue origini gli hanno dato problemi simili ai miei, ma mi vergogno troppo... Gli occhi cioccolato di Zayn esprimono coraggio allo stato puro, coraggio che desidero anch'io. È un bene o un male questo legame che ho con loro? Non è stato troppo precipitoso?
"Sei ancora fra noi Delacroix?". Marion schiocca le dita davanti alla mia faccia.
"Perché dove sono?".
"Affogavi nei tuoi pensieri".
"A mia difesa posso dire di non essermene accorta?".

Le due ragazze sorridono divertite. "Lo fai sempre sai? Sembri una di quelle bambole di porcellana che poi si animano e diventavano delle spietate assassine" commenta Marion, scatenando un "Oooooh" di ammirazione da parte di Peasly. La rossa a volte sembra la più tranquilla, ma si sa l'apparenza inganna!  "Ecco ti ho anche trovato un possibile travestimento per la festa di Halloween!".
"Mentre eri in quello stato di trance parlavamo delle festa che stiamo organizzando per il 31"
prosegue la bionda.
"Peasly sai com'è non parlavamo più del suo amato Harry, dai andrà in crisi d'astinenza concedilielo!" scherza Marion.
"No io voglio parlare dalla festa! E sia chiaro l'unico mio amato è il mio cuscino!".
"Sono felice di sapere della tua storia con il tuo cuscino e che va a gonfie vele, ma non credi che sia meglio abbassare la voce e magari sedersi Delacroix?"
scherza Mr. Rondkinsen.
"Lei non può immaginare che grande amore sia! Una mattina mi sono presenta presto a casa sua, Ellery era così avvinghiata a suo cuscino che siamo arrivate a scuola in tempo per la seconda ora!". Cuciti la bocca Marion! Ma l'ilarità è già diffusa nella classe.
"Posso andare in bagno? Non mi sento molto bene" supplico.
"Certo vai tranquilla" risponde il profe facendomi l'occhiolino. Dio se è figo!
Uscita dalla classe mi fiondo in bagno e finalmente tiro il fiato. Diamine che situazione, ultimamente vivo solo situazioni assurde! Credo che l'universo stia cercando di dirmi qualcosa: se rompi il vasetto della marmellata vai subito a dirlo a tua madre! Oh si se lo avessi fatto non mi sarei mai intrufolata nel giardino di Harry e non avrei mai scoperto che lui fosse quell'Harry... Adesso basta Ellery! Stai diventando monotona, non pensare a quell'essere neanche ti piace ok? Su forza torna a pensare ad altro! Sto sgridando me stessa mentalmente?! Ma quanto sono patetica... Ma si domani parte e grazie alla lontananza ritroverò il mio equilibrio, che non ho mai avuto, io sono instabile. Lui mi bilancia, mi equilibra no non devo per metterlo ho lavorato sodo per trovare regolarità e stabilità nella mia irregolarità e instabilità, non permetterò al primo a idiota che passa di cambiare le cose, è la mia vita decido io. Però non posso non andare a salutarli è più di me, devo farlo. O forse voglio farlo? Che spero che le sue labbra sfiorino e accarezzino di nuovo le mie? E se invece stessi implorando quell'equilibrio? Se fossero proprio tutti e cinque a darmelo? Magari io lo pretendo da loro senza saperlo? Sarà questa la via luminosa che mi guiderà fuori dal quel buco nero che è la mia vita? No certo che no. Sono leggermente in preda al delirio, non so di cosa, ma ne sono preda. Irrequieta è la mia anima e mi sta uccidendo.
"Ti prego salvami". Quelle parole disperate sono dolorosamente nate dalla vibrazione involontaria delle mie corde vocali, perché le ho dette? Non so a chi sono riferite, una strana sensazione ho, come se una parte di me lo sapesse, ma nonostante ciò rimane un enigma.
"Cos'ho che non va?".
"Assolutamente nulla"
ribatte una voce profonda facendo sussultare le mie umili membra, la sua voce...
"C..Che c..ci fai nel ba...bagno delle ragazze?".


Harry POV

In questi momenti vorrei essere ancora ad Holmes Chapel, era mia mamma a preparare sempre le valigie, mentre io me ne stavo stravaccato sul divano. Mi urlava che ero uno scansafatiche, riusciva a fare le valige con maestria e rideva quando al ritorno dalle gite scolastiche le apriva e le esplodevano addosso. Un po' ho voglia di rivederla. Adesso sono decisamente migliorato, ma quella perfezione è ancora assai lontana... Ok questa è l'ultima. Non vedo l'ora di tornare sul palco, di sentire quella scarica di adrenalina che si impossessa di me ad ogni nota, il battito del mio cuore che accelera quando sente gli urli delle fans. È fantastico! Driiiing. Suonano al campanello.
"Hazza vieni a darmi una mano". Liam è fuori da casa mia con tutte le sue valige. "Paul ha detto di portare prima le valige così saremo veloci a partire".
"Mi stai dicendo che casa mia è stata convertita in un deposito?".
"Non è colpa mia se si è scelto di partite da qui perché è una zona tranquilla... Dai piccolo Hazza fai il bravo bambini e aiutami"
dice con un sorrisone.
"Ma ti lascio qui!" ribatto scherzando. Ok non riusciremo mai a caricare le valige di tutti, già solo le mie e quelle di Payne sono troppe!
"Senti è un problema se resto qui? Vorrei salutare la tua vicina di casa".
"Per me non c'è problema, comunque lei verrà qui alla partenza".
"Come scusa?".
"Le ho chiesto di venire e ha detto si".
"Fammi capire bene; tu hai chiesto ad una ragazza di uscire sola soletta nel cuore della notte?".
"Si".
"Ma ti droghi?!".
"Davvero non colgo il punto".

Liam alza gli occhi al cielo e scuote la testa con disapprovazione. Mi afferra il polso trascinandomi fuori casa. "Chiudi tutto che andiamo". Esiguo gli ordini. "Ora salì in macchina. Muto". Perché è così scornato? Cos'ho fatto di male?

*****

"Fra cento metri svoltare a destra" la voce fittizia del navigatore risuona nel veicolo. Payne è imperterrito, fissa la strada in modo deciso e, man mano ci avviciniamo alla destinazione, la soddisfazione dilaga sul suo volto. "Siete arrivati" sancisce il navigatore dopo 20 minuti o poco più.
Fuori dal finestrino la facciata di un alto palazzo grigio occupa la scena. Due enormi e stupendi leoni in marmo sono posto a fianco dell'entrata e davanti ad essa vi è un grande spiazzo con una folta vegetazione, delimitato da una cancellata nera di ferro battuto in stile Liberty; il tutto ha un'aria estremamente elitaria e aristocratica. "Victorian Lions High School" recita la facciata.
"La scuola di Ellery?".
"Esatto. Scendi".
"Che? Ma sei matto? È pieno di ragazzine urlanti!".
"Non ci faremo vedere".
"È pericoloso non possiamo!".
"Chiedere ad una ragazza di andar per strada di notte no invece? E se l'aggredissero?".

Ammetto di non averci pensato. "Ho sbagliato, lo ammetto. Contento? Andiamocene" sbuffo scorbutico.
"No. Ora pagherai le conseguenze: vai da Ellery, la saluti, le dici di non uscire stanotte perché passiamo noi da lei. Volevi farle rischiare grosso quindi ora lo fai tu". Liam si mette il cappuccio della felpa e scende dalla macchina; non mi rimane che imitarlo.
Cazzo sono 3 quarti d'ora che giro per questa cazzo di scuola per piccoli aristocratici viziati, mi sono perso! Payne non so dove diavolo sia finito e io sto impazzendo! È tutto uguale, ripetitivo ed un posto molto più grande di quanto sembri! Liam non risponde neanche al telefono grande! Lui e le sue stupide idee! Se lo becco giuro che lo ammaz...
"Ti prego salvami". Improvvisamente mi blocco; quelle parole, quella voce, provengono da quella porta, è il bagno femminile. Che faccio entro? Non posso non farlo, è lei ne sono sicuro. In preda a sentimenti contrastanti e ad un misto fra titubanza e certezza varco quella soglia. Eccola: le sue mani affusolate sono serrate al lavabo il capo è reclinato quasi ad ammettere una sconfitta. "Cos'ho che non va?" chiede addolorata. Non voglio più vederla così.
"Assolutamente nulla" la rassicuro. Si volta di scatto in preda ad un sussulto.  
"C..Che c..ci fai nel ba...bagno delle ragazze?".
"Ti ceravo" sussurro avvicinandomi.
"Sei pazzo? È un suicidio venire qui!".
"Ho corso il rischio!". Fingiamoci eroi piuttosto che ammettere di essere codardi.
"Con chi sei qui?".
"Liam, mi ha portato lui".
Dei passi interrompono la nostra conversazione. Mi spinge dentro un bagno, una volta chiusa la porta a chiave mi intima di accovacciarmi sul water. "Posso tirare giù la tavoletta?" la punzecchio.
"Per conto mio potresti anche tuffarti dentro e tornare nelle fogne, basta che non ti si vedano i piedi, perché la porta sotto li fa intravedere, se c'è ne sono due paia non è una buona cosa!" sibila acida.
"Ellery è tutto a posto? Mr. Rondikinsen mi ha chiesto di venire a cercarti" comunica una voce femminile concitata.
"Si July ho solo avuto un contrattempo, mi sono arrivate le mie cose".
"Così all'improvviso?".
"Sono inopportune come al solito anzi forse di più stavolta"
risponde guardandomi con la coda dell'occhio. Sono alquanto schifato: mi ha dato delle mestruazioni, mi vien da vomitare.
"Allora dico al profe che stai bene".
"Si è preoccupato per me?"
uno strano tono addolcito accompagna questa domanda.
"Si! Dovevi vederlo temeva di averti offesa!".
"Awww. Quanto è tenero!".
"Quanto ispira sesso!".
"Da morire! Nessuno lo batte".
Ellery?! Per fortuna che con me fa l'innocentina...
"No questo non è vero! C'è chi ispira sesso puro e violento più di lui ".
"Stai scherzando? Chi sarebbe questo sentiamo".
"Harry Styles!"
. Non devo ridere, non devo ridere! Dai è ovvio nessuno mi batte, è innegabile.
"Fatti ricoverare July! Hai dei seri problemi!". Bella stronza.
"Dai ammettilo è la perfezione fatta persona". Questa July mi sta simpaticissima!
"Sai perfettamente come la penso".
"Si che un idiota, un perverso, incapace di amare, blah blah blah. Comunque dovresti stare zitta per ne proprio tu hai ammesso che ha delle fossette, com'è che dicevi? Ah si: pucciosissime! Ha due fossette pucciosissime in cui ci affonderesti le dita e due incredibili occhi smeraldo magnetici! Sono parol...".

"Ok basta! Basta va bene così!".
"Puccios...".
"Ho detto basta porca miseria!"
urla.
La compagna di classe ride: "Non ti scaldare, tanto non ti sente, mica è qui!".
"Ah ah ah già infatti"
balbetta lei "torna in classe, io credo che andrò in infermeria".
"Ok, resta fuori quanto ti serve! A dopo".

Siamo nuovamente soli, ma nessuno parla, allungo allora le braccia facendola voltar delicatamente. Dire che è rossa non rende l'idea: la sua pelle è come se fosse stata esfoliata con dei carboni ardenti, gli occhi sono celati dai suoi capelli, se li caverebbe pur di non volgerli a me.


Ellery POV

Se esco viva da tutto questo li ucciderò tutti,  prima ammazzo Liam, per aver avuto la brillante idea di venire qui, poi July, perché non sa tende la bocca cucita, e infine Harry, la causa di tutti i mali! Quanto preferirei avere davvero le mestruazioni anche sopportarle per un mese sarebbe preferibile! Mi merito di peggio per aver pensato quelle cose. Harry poggia un dito sotto il mio mento e lo solleva in modo che io lo guardi in faccia, sorride, mi afferra l'indice di entrambe le mani poggiandoli sulle sue fossette.
"Sono pucciosissimo" esclama divertito.


Harry POV

Le mie parole le permettono di raggiungere una nuova tonalità di rosso non ancora conosciuta al genere umano. Con tutta l'aggressività in corpo mi afferra il colletto bloccandomi il respiro, nei suoi occhi nemmeno la luce del bagno può battere l'odio che li offusca. Le sue labbra si avvicinano pericolosamente alle mie.
"Vaffanculo" soffia secca e decisa.
Ellery è così mi odia, me lo dice in faccia senza problemi, è naturalmente e inconsciamente provocante e tutto questo mi eccita da morire. Cazzo se mi eccita! Le sue labbra sono di un colore così vivo mi manca quel sapore, mi odia? Benissimo diamole un buon motivo per farlo! Piano piano mi avvicino e le lecco le labbra. Furente alza la mano per colpirmi in pieno la guancia, ma gliela blocco; violentemente congiungo le nostre bocche, con tutta la sua forza tenta di respingermi, ma in tutta risposta aumento la pressione facendola sbattere contro la porta del bagno. Sento le lacrime rigarle le guance e bagnare le mie, no non deve soffrire, non è ciò che io voglio per lei. Mi sposto su quel collo tanto bramato, più dolcemente lascio il mio marchio, approvato da un suo gemito vibrante e non molto attentamente trattenuto.
"Non dimenticarmi in questi mesi. Per odio o qualsiasi altro motivo, sarò sempre uno dei tuoi pensieri fissi, spero che ciò ti crei tormento perché è quello che tu fai continuamente a me".
"Vuoi sapere perché sono qui? Perché ho solo una gran confusione in testa, non riesco a capire cos'ho che non va ed è solo colpa tua se sto vivendo tutto questo".
"Io?".
"Hai stravolto la mia vita, tenti di darmi equilibrio, ti prego smettila".

Le mie mani scivolano sui bottoni della sua camicetta che prontamente separo, scopro così i suoi dolci seni imprigionati da un reggiseno verde acqua; entrambi i capi finiscono sul pavimento. Apro la porta, l'afferro per i polsi e la trascino fuori davanti allo specchio; il riflesso di lei nuda le fa accapponare la pelle, la disgusta a tal punto da soffrire; chiude gli occhi.
"Guardati".
"No!".
"Apri gli occhi e guardati"
. Scuote la testa. "Ho detto che devi guardare! Apri gli occhi!". Mi ubbidisce. "Che vedi?".
"Una ragazza umiliata da un cantante ".
"Io vedo la risposta alla tua domanda, cos'hai di sbagliato".
"Modo gentile per dirmi che è il mio corpo, scusami se non sono tutta rifatta"
ribatte acida.
"Non vedo nulla di sbagliato" lascio andare i suoi polsi, ma solo per cingerle i fianchi. Mi avvicino al suo orecchio: "You are perfect to me" le canto dolcemente. Per un istante i suoi occhi brillano, ma ecco che subito la nota voce di Payne la spegne.
"Che diavolo stai facendo Styles?". Avevo bisogno di lui ed è sparito, ora torna nel momento più inopportuno, grazie mille Liam. Senza troppe cerimonie lo spingo fuori dal bagno femminile, poi chiudo a chiave la porta principale. Ellery si è nascosta per l'imbarazzo.
"Siamo solo io e te ora" dico prendendola in braccio. 
"Ho freddo dammi la mia camicetta". 
Devo proprio andare in Tour? Voglio rimanere qui a bearmi di questo spettacolo verde che sono i suoi occhi, infinite volte più belli dei miei.

Liam POV

Butterei giù quella porta a pugni, pur di strapparla dalle braccia di quel mostro! Cazzo non capisce che così la perderà?! Lei è fragile, ha bisogno di essere amata non usata come intrattenimento sessuale! Deve capirlo altrimenti presto la perderà.
"Scusi, lei chi sarebbe? E perchè sta girando per la mia scuola?".
Un energumeno canuto si erge davanti a me con sguardo minaccioso, è ben vestito, giacca e cravatta, il portamente fiero suggerisce un passato nell'esercito o qualcosa del genere. Gli occhi grigi esprimono un grande senso protettivo per l'ambiente che ci circonda: che sia il preside della scuola?
"Salve stavo cercando la presidenza, ma mi sono perso..." spero bevva la mia palese bugia.
"È un giovanotto fortunato, ragazzo mio! Sono io in persona, Mr Welligton, il preside". Ho indovinato grande! "Vuole seguirmi nel mio ufficio per parlare a quattrocchi? D'altronde lei mi cercava".
"Non potrei essere più d'accordo!".

La presidenza è incredibile: elegante raffinata con una grande scrivania in legno di quercia e una sedie in pelle rossa, una vasta libreria, una finestra sul cortile e tanti quadri appesi alla parete di un colore indefinito,ma antico. Vi è un'estrema armona nel tutto! Ehi è un tappeto persiano quello steso per terra?! Ma in che scuola per aristocratici riccastri va Ellery?! Il mio liceo in confronto era una discarica!
"Mi dica giovanotto" dice il preside accomodandosi sulla poltrona. 
Sulla scrivania ci sono numerose carte, la calligrafia elegante è alternata a battiture di macchina. Una scritta mi salta all'occhio: ballo in maschera d'inverno.
"Volevo comunicarle che...".
"Si sieda pure, vuole qualcosa da bere?"
. Ha solo l'aspetto burbero, ma ha un animo stranamente cordiale.

"No grazie, va benissimo così""ringrazio accomodandomi. "Mi permetta di presentarmi sono Liam Payne, le volevo chiedere se io e la mia band potremmo esibirci al ballo in maschera".
"Signor Payne, lei e il suo gruppo avete delle credenziali?".
"Diciamo che abbiamo una discreta esperienza"
dico sorridendo.
"Come si chiama il suo gruppo?".
"One Direction!"
.
Mr Wellington aggrotta un attimo le sopracciglia pensieroso per poi farle salire sempre più in alto e in alto e in alto, alquanto sorpreso.
"Signor Payne mi perdoni! Non l'ho riconosciuta! Se lo sapessero le mie nipotine, sa sono sue grandissime fan, come molte ragazze di questo istituto".
"Non si preoccupi! Anzi la ringrazio per avermi trattato come una persona normale".
"Davvero mi perdoni! Posso chiederle come mai volete esibirvi proprio qui?".
"Ehm... questa scuola ha vinto un concorso!".
"Bellissimo! Sarà un grandissimo onore per noi ospitarvi!".
"Posso chiederle un favore?"
"Certamente!"
"Vorremmo che fosse una sorpresa!"
"Perfetto! La ringrazio tantissimo signor Payne! Ehm farebbe un autografo alle mie nipotine?"
"Mi dica i nomi"
sorrido.
"Tyra e Melody".
Me la sono cavata egregiamente! Ehm si devo solo avvisare i ragazzi e Paul e la casa discografica. Harry mi devi  un mega favore!

FLY WITH ME: Wings's Corner

Hey Little Carrots!
*simetteinginocchiosuicarboniarenti* Perdonate la mia lunga assenza, ma ecco a dire la verità ero in punizione... Già sono una deficiente *sinascondeperpauradiriceverepomodoriaddosso*
Sono mortificata per la mia lunga assenza e spero che il capitolo possa minimamente essere decente quanto basta per farmi perdonare almeno un pochinoinoinoinoininoino.

Beh direi di far parlare il capitolo al posto mio almeno lui non lo lincerete vivo... spero...
Ellery è tornata alla normalità, ma sente che qualcosanon va e comincia a riflettere al rapporto che ha con i ragazzi.Colpo di scena ha un vero debole per quelle fossette! Si in questo capitolo viene leggermente umiliata tipo 3, 4 volte... 
Harry a trovato un nuovo hobby: imbucarsi nei bagni delle ragazze e origliare conversazioni imbarazzanti, è senza speranza! Fa aprire gli occhi ad Ellery ammettendo di trovarla perfetta.
Liam, meglio noto come signor Payne, decide che il gruppo si esibirà alla Victorian Lions!

Di che incidente parlava Antoinette? Come reagirà Ellery alle parole di Styles? Ci saranno i saluti alle 4 del mattino? Che fine a fatto Blake? (Lo so nessuna di voi se lo chiede...)
Spero di rivedervi al prossimo capitolo!

Per finire ringrazio che segue, ricorda o preferisce la mia storia! Un bacione a tutte!
Much Love!! XX

Ps GRAZIE DI TUTTO WIFEY!


TU SI PROPRIO TU! DEVI ASSOLUTAMENTE LEGGERE QUESTE FF! (se desideri che ci sia la tua fammelo sapere!)

Hell di Radioactive_yay - leggete anche Lack è meravigliosa *W*
We were everything... But now?
 di IloveDream  


Everyone Can Change di fly_with_1D  - Grazie per il tuo aiuto, sei fantastica ti voglio bene!

Trouble di Nataly Gomez -

I Love You But You Don'T Know di franci_una_direzione 

Dark turns to light di Mardy - Amo questa ragazza!

London, a place where dreams came true di  _Ottiii_  

"Il cielo blu e le montagne innevate" di Sabrina Luna 

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Capitolo 19
*** Truly, Madly, Deeply ***


Harry POV

L'intervento di Payne ha decisamente appestato l'atmosfera, avevo ammesso di trovarla perfetta, nessuno per me lo era mai stato. Sono stato rude, ma doveva capire che tutto di lei è perfetto, anche il suo corpo; sicuramente non è tonico, non è filiforme 38, non è la ragazza più prosperosa che io abbia mai visto, anche se comunque lei è messa assai bene, ma é vera, naturale. Certo ha delle imperfezioni sia fisiche che proprie del suo carattere, ma sono proprio le sue imperfezioni a renderla perfetta. Non mi stancherò mai di dirlo. La guardo mentre tenta di riallacciarsi il reggiseno; che indumento stupido sarebbe tutto molto più semplice semplice se le ragazze non lo portassero, beh ora che ci penso è la prima ragazza che rivedo mentre se lo riallaccia, o perché quelle con cui sono andato a letto erano così battone da non metterlo mai, o perché me ne andavo via la mattina presto dopo l'amplesso prima che si svegliassero. No ok la seconda opzione in realtà è un abitudine che rispetto ogni volta. Andiamo io non voglio stupide complicazioni amorose. Ma se è così che diavolo ci faccio qui? Grazie al cielo uno sbuffo della ragazza costringe questo pensiero all'oblio. Ridacchio, afferro le due estremità dell'indumento e lo aggancio, con le dita traccio i lineamenti delle scapole.
"Era così difficile?".
"Non fare l'espertone, come minimo sono la prima ragazza che vedi rivestirsi"
. Come lo sa?
"Si, hai ragione. Ma ti prego non pensare solo male di me".
"Davvero ti importa quello che penso?"
domanda dolcemente.
"Non mi piace che la gente pensi male di me".
"Ah. Certo. Ovvio"
mormora amareggiata.
"Hey ho detto qualcosa di sbagliato?".
"No, non preoccuparti".
"Invece lo faccio".
"Davvero è tutto ok".
"Ellery no che non lo è, mi importa di te, di quello che ti succede, di ciò che pensi".

Si volta e mi mostra un sincero sorriso. "Hai già sistemato tutto". Enigmatica come sempre. Scuote la testa e si ricompone, come se avesse realizzato di aver fatto qualcosa di sbagliato, di aver parlato troppo. "Senti raggiungi Liam e spiegagli che non sono una sgualdrina".
"Oh cazzo".
"Che ti prende?".
"Mi ero completamente dimenticato di lui".
"Il tuo unico neurone si è già suicidato Styles?".
"Ah ah ah".
"Io devo tornare in classe, spero che crederanno alla mia scusa".

"Ciclo abbondante?" domando nauseato.
"Acuto mal di pancia" ribatte dirigendosi verso la porta.
"Ellery".
"Si?".
"La camicia...".
"Diamine!".

L'allineamento degli astri, o il fato, o il karma o la fortuna è a mio favore, perché riesco ad uscire da quel liceo passando inosservato!
"Ce l'abbiamo fatta" dico a Liam entrando in macchina. Payne mette in moto senza controbattere, dopo un po' si ferma ad un'edicola. Scende e risale quasi in modo fulmineo, ha in mano un giornale. "Notizie importanti?".
"Solo una, ma e già nota".
Arrotola il giornale e guarda fuori dal finestrino, tutto tace ed è deserto.
"E sarebbe?".
"Ma guarda nulla solo che tu..."
brandisce il giornale.
"Io?".
"Sei il più grande coglione della storia dell'umanità!"
urla picchiandomi ripetutamente. "Litighi con una ragazza perché crede che tu voglia solo riempire la sua intimità, lei scappa, torna e ti perdona per miracolo e tu che fai? La stupri nel bagno della sua scuola?!". "Non l'ho stuprata!".
Mi percuote con maggior veemenza. "Sta zitto bestia! Non me ne frega un cazzo! Non dovevi chiuderei nel bagno con lei! Sai che ho fatto per coprirti con il preside? Si perché mi ha beccato mentre tu te la spassavi, ho dovuto dirgli che ci esibiremo al ballo in maschera che si terrà a fine gennaio! Chi avvisa Paul e la casa discografica? Devo davvero pararti il culo?".
"Se la smetti di picchiarmi ti sosterrò quando li avviserai".
"Tu mi sostieni a prescindere".


Ellery POV

This is the start of something beautiful
This is the start of something new

You are the one who'd make me lose it all
You are the start of something new, oh

Ed Sheeran dal mio telefono mi avvisa gentilmente che sono le 3:20, volevi andare a salutarli? Bene beccati la tua levataccia! Pigramente mi tolgo le coperte e vado nel mio bagno a cercare di rendermi pseudo presentabile. Mi sciacquo la faccia, mi lavo i denti, ma non riesco ad ammansire i miei capelli, sembrano la criniera di un leone! Mi vesto al meglio che posso considerando che sono stordita dal sonno: jeans,  maglietta presa a caso e uno di quei meravigliosi felponi caldissimi! Ok dai non sono una modella, ma è già tanto se vado a salutarli ad un'ora così indecente! Chiudo delicatamente la porta e scendo a piedi scalzi le scale.
"Muoviti sono le 3:32 dai o partiranno!". Chi diavolo mi ha fatto prendere un infarto?
"Antoinette! Mi hai spaventata! Che ci fai sveglia?" .
"Voglio salutarli anch'io, non posso?".
"Ok sbrighiamoci".

Silenziosamente ci infiliamo le scarpe e usciamo di casa. I battiti del mio cuore sono estremamente frenetici, l'oscurità circostante mi mette soggezione, ma le zone illuminate dai lampioni non rassicurano; mia sorella si aggrappa al mio braccio e dirige i suoi passi incerti allo stesso ritmo dei miei. Riusciamo ad arrivare sane e salve a destinazione, ad accoglierci è Liam. Non riesco a guardarlo negli occhi dopo quello che è successo a scuola, ormai lo so che per lui sono una sgualdrina.
"Che ci fate qui?" il suo tono è sorpreso.
"Siamo passate a salutarvi" risponde con tranquillità mia sorella. Liam scuote la testa per poi sorriderei con tenerezza.
"Siete davvero carinissime. Gli altri sono in cucina Antoinette ". La bionda va. "Riguardo a quello che è successo in bagno...".
"Liam ti prego credimi non sono una puttana, avrei preferito morire piuttosto che farmi vedere in quello stato, ma non prendertela con Harry ha solo sbagliato modo per rassicurarmi".
"Lo so Ellery, ma non mi sta bene che pensi di fare di te quello che vuole".
"Liam sei fantastico, perché mi tratti sempre così bene?".
"Siamo amici, ovvio che ti voglio bene!".
"Dopo questa non posso che andare a distruggere tutti cucchiai della città!".
"Se ti chiedessi di sposarmi distruggeresti tutti quelli del mondo?".
"Può darsi".
"Bene signora Payne, raggiungiamo gli altri in cucina!".
"Certamente signor Payne!".

I ragazzi in cucina sono stravaccati sulle sedie intorno al tavolo, sono abbastanza vispi per essere svegli ad un'ora del genere. L'unico posto vuoto è vicino a Zayn.
"Posso?".
"Certamente!"
risponde. La conversazione che si crea non e particolarmente intelligente serve solo a tenerci svegli fino all'arrivo di Paul. Beh ammetto che non è male restare sveglia con loro nel cuore della notte.
"Ho fame" esclama Niall di punto in bianco.
"Ho sonno" mugola Louis stropicciandosi  gli occhi.
"Ma quando arriva Paul?" sbuffa Liam uscendo dalla cucina con Louis. Harry crolla addormentato sul tavolo, mentre Antoinette sulla spalla di Niall. L'irlandese la guarda teneramente e le avvolge un braccio attorno alle spalle per non farla cadere. Guardo l'ora sul telefono 4:13, bene domani a scuola sarò completamente rintronata, sbadiglio.
"Vuoi andare a casa?" mi domanda Zayn.
"No, posso reggere ancora un po'".
"Ma domani hai scuola!".
"Ma voi partite, mi sembra più importante".
"Oh quanto è dolce il tuo lato tenero!".
"Non farti strane idee qualsiasi cosa batte la scuola".
"Anche un nostro concerto?".
"Ecco questo è l'unico caso in cui preferisco la scuola".

Zayn sorride. "Neanche dopo averci conosciuti cambi idea?".
"Ringrazia lo stuolo di bambine urlanti che hanno appena finito di farsi allettare dalla mammina e già fingono rapporti sessuali con i vostri poster".

Malik arrossisce. "Hai visto quella foto vero?".
"Il mondo l'ha vista".
"Non potevi mentire?".
"Scusa, ma il potere sexy del tuo ciuffo mi obbliga a dire la verità"
dico con voce svenevole.
"Lo so piccola, ma da grandi poteri derivano grandi responsabilità".
"Deficiente!".
"È arrivato Paul"
urlano dall'atrio.
Niall sveglia mia sorella che arrossisce non appena realizza di aver dormito sul sua spalla. "Scusami è stato il sonno!".
"Ti vergogni per nulla, vieni ti portò a casa. Zayn va ad aiutare a caricare, tu invece Ellery sveglia Harry, fai attenzione può essere scorbutico".  

Rimasta sola mi avvicino a quella cosa riccia e informe stesa sul tavolo, titubante gli allontano delle ciocche dal viso, è davvero carino mentre dorme, sembra un angelo! Che diavolo sto pensando? Sii obbiettiva Ellery altrimenti gli altri se lo beccano scornato per tutto il viaggio! Però è un peccato svegliarlo, sarò gentile, quindi abbandono con dispiacere l'idea del bicchiere pieno di acqua gelida. Affondo una mano nei suoi ricci, credo per mio diletto più che altro, con un dito dell'altra mano gli accarezzo la guancia incredibilmente morbida.
"Svegliati Harold" soffio nel suo orecchio "devi partire, è arrivato Paul". Niente. "Harold alzati". Non usare l'acqua, non usare l'acqua. "Harold buongiorno, sono le 4:20, ci sono 6 gradi e devi partire per andare a far esplodere le ovaie delle tue fan usando le tue invidiabili fossette. Che aspetti?". Apre gli occhi e mi sorride.
"Sono sveglio da quando mi hai messo le mani nei capelli, ma ammetto che l'ultima sveglia è epica!".
"Perché cavolo mi hai lasciata continuare?".
"Perché adoro quando mi chiami Harold, mossa delle fossette!"
ribatte sfoderando uno dei suoi cosiddetti sorrisi spezza cuori.
"Le mie ovaie sono integre beota! Bene ora che sei sveglio vado a casa, buon viaggio a te e buonanotte a me" mi sbrigo ad aggiungere, odio quando pensa di potermi rigirare come vuole.
Saluto Liam e Zayn con sinceri abbracci, dopo che mi hanno promesso che ci sentiremo. "Ragazzi venite a prendermi davanti a casa Delacroix, non voglio che Ellery faccia la strada da sola e già che ci sono recupero Niall" proclama Louis.
Ho davvero paura a camminare, ogni rumore sconosciuto mi terrorizza, tutte le forme sono inquietanti, mi avvinghio al braccio di Louis come se fossi un koala e lui il mio albero. Il suo sguardo azzurro vigile mi rassicura e mi conduce integra davanti a casa, dove ci aspettano Niall e Antoinette. Saluto il mio irlandese preferito.
"Eravate seri quando mi avete promesso di sentirci?"chiedo poi a Louis.
"Ovvio, dubiti di noi?".
"No, stranamente mi fido, lo dico seriamente Louis non sto scherzando".
"Lo so che ti fidi di poche persone, per questo per noi sei speciale".
"Tomlinson mi mancherai da morire"
ammetto sorridente.
"Anche tu Delacroix!" e mi abbraccia solo come lui sa fare.
L'accostare di un auto ci separa. "Se avete finito saremmo pronti" lo sguardo spiritato e perso nel vuoto di Harry accompagna la voce di Zayn.
"Harold non sparire" sussurro.
"Non ti liberarsi di le tanto facilmente" mi rassicura.
"Scendi subito". Styles scende, dischiude le braccia e mi accoglie. "Forse quando torni ti racconterò dell'incidente" mormoro timidamente.
"Sei sicura?".
"Non lo so, ma voglio provarci".
"Io ci sarò"
conclude baciandomi la mano.
"Romeo hai finito?" sbuffa Paul.
"Ma no! Cioè ehm cosa? Si partiamo, si forza andiamo, ciao ragazze! Tour che bello il Tour, Paul non dire cazzate, viva il Tour, andiamo!" blatera il riccio, proprio quando credi di aver toccato il fondo della stupidità umana subito vieni sbattuto giù di tremila piani... Ci salutano dai finestrini e li guardiamo andare via, finché non rimaniamo sole.
"Antoinette cos'è quella sensazione che provi quando qualcuno se ne va e tu senti che è partita una parte di te?".
"Volere bene".
"Può venire da piangere?".

Antoinette mi guarda allibita: "Solo in un caso".
"Quale?".
"Prima dimmi se ti viene o no".
"Un po' mi dispiace, ma non mi viene da piangere"
ammetto anche se sento leggermente gli occhi lucidi.
"Capito".
"Perché se no come si chiama?".
"Non ti piace questo nome".
"Allora che ti costa?".
"Amore".

Amore? Io? Lui? Nah! Non è il mio caso. "Che paura! Visto sono ancora viva! Notte sorellina e non piangere per Horan!".
"Ma che diavolo! Siamo solo amici, si è offerto di portarmi a casa non di sposarmi!".
"Come vuoi tu. Notte signora Horan".
"Notte signora Styles".
"Che schifo, preferirei morire!".


Harry POV

Le note finiscono, le luci si spengono, un ultimo urlo delle fan e anche questo concerto finisce. Mi butto sul divanetto del mio camerino, la serata è stata fantastica, ma ho come dell'amaro in bocca. Per la prima volta in vita mia il Tour non mi rende euforico al 100%. Magari non sto molto bene, si è per forza così infatti in questi fini giorni non mi sento molto bene. Beh ormai è novembre capita di prendere dei colpi di freddo!
"Toc Toc?".
"Chi è?" sbuffo sgarbato, non ho voglia che qualcuno mi rompa le scatole, già non mi sento bene!
"Un piccione".
"Louis entra e basta".
"Abbiamo il muso stasera?".
"Sono stanco! Che vuoi?".
"Niente solido dirti che chiamiamo le ragazze su Skype stasera dato che non le sentiamo da due settimane, vedi di farti passare la luna sei insopportabile quando fai così" sbraita annoiato.
"Mi dispiace" dico dispiaciuto.
"Andiamo dai".
Usciamo dal mio camerino e ci dirigiamo verso quelli di Niall, che novità, sempre lui ha ricevuto le foto via mail del festa di Halloween delle ragazze, sempre lui ha mandato una mail chiedendo di sentirci, sempre lui ha mandato le foto del Tour, chissà perché... Le foto della festa erano davvero belle, Antoinette era vestita da fantasma, Marion da strega, Peasly da scheletro e avevano convito Ellery a estorsi da vampira, le avevano trovato un vestitino gotico che le stava benissimo, conoscendo la sarà morta dall'imbarazzo.  Niall accende il computer e avvia la chiamata, sullo schermo compaiono le due sorelle sedute sulle scale, la bionda ci saluta, la mora legge.
"Ciao ragazzi come state?".
"Bene grazie voi?" risponde Niall.
"Io sto bene...". Io odio i convenevoli soprattutto se sono stanco.
"Vas Happenin?" urla Ellery all'improvviso scioccando tutti. Io scoppio a ridere come un ossesso seguito a ruota dagli altri. Guarda le nostre reazione, fa un sorrisetto e alza un sopracciglio: "Simple but effective" commenta soddisfatta per poi tornare a leggere sul suo libro.
"Dove siete ora?" chiede la bionda.
"Che?! Non li stalkeri su Twitter?" la interrompe la sorella fingendosi indignata. Ci sta sfottendo da capo a piedi o sbaglio?
"Siamo in Belgio, la capitale del cioccolato!" esclama Niall con l'acquolina in bocca.
"Portacene un po'!".
"Geniale chiedere del cibo al più grande stomaco senza fondo di sempre!" commenta Ellery ecco che le nostra labbra nuovamente si separano dando la possibilità alle rosa di fuggire. Parliamo tantissimo e in modo piacevole, fantastico poi quando in momento a caso Ellery mentre legge esclama: "No! Jimmy protested".
"Qualcuno ha scoperto i video diari!" commenta Louis tutto contento.
"Cosa ve lo fa pensare?".
"Ma nulla!".
"Ok sono la cosa più demenziale che io abbia mai visto, ma sono geniali nella loro stupidità!" ammette fra imbarazzo e divertimento. Non ci credo se non ho capito male le piace qualcosa di mio! È meraviglioso! Forse ha notato il mio stupore, le sue gote si colorano leggermente di rosso.
"Glieli ho fatti scoprire io! Sappiamo fare anche le vostre mosse da ballo!" commenta soddifatta Antoinette.
"Vi prego fatele subito!" esclamiamo all'unisono. Parlottano tra di loro, poi Antoinette fra il 1 2 3 flick! di Liam alla perfezione. È il turno di Ellery che la sbaraglia con le mosse di Louis, Stop The Traffic e Which Way, guadagnandosi a pieno titolo i nostri fischi d'ammirazione.
"Brava!" urlo poi fin troppo convinto.
"Si ok Styles basta non farmi vergognare ancora di più!".
"Sai festeggio perché finalmente sei una fan!".
"Io non sono una fan e mai lo sarò ficcatelo i testa!" tuona accigliata. Mi stavo giusto chiedendo dove fosse finito il suo caratterino... "Ragazzi io vado a dormire ora, scusate, ma sono stanca. Mi mancate tutti! A presto!".
Vorrei gridarle di restare ancora un po', di quanto io sia felice che voglia parlare con me dell'incidente, di mostrarmi ancora il suo sorriso, di farmi sentire ancora la sua risata, quanto sia carina quando arrossisce e come sia adorabile quando cita i video diari, ma non posso, lei ha bisogno di dormire è rimasta sveglia fino a tardi per parlare con noi. "Manchi anche a noi" è tutto ciò che riesco a pronunciare, a malincuore la vedo sparire su per le scale.


*****

Morfeo perché non mi culli fra le tue braccia? Soffia sulle mie palpebre e coprile con un lembo del tuo mantello, sopprimi almeno per stanotte la mia sofferenza. Anche qui in Italia devo stare male? Sono arrivato a Verona oggi e già sto male. Questa camera d'albergo non mi concilia il sonno, continuo a svegliarmi.
"Lou?" sussurro. "Louis?". Mi stendo sul suo letto. "Louis William Tomlinson stai dormendo?".
"Ora non più" mugugna amareggiato "che cazzo ti passa per il tuo fottuto cervello?".
"L'inferno" dichiaro sconfitto.
Louis fa appello a tutte quelle poche forze che ha in corpo e si solleva dal letto, appoggia la schiena alla testiera e mi guarda preoccupato. "Dimmi che succede, chiaro, diretto e conciso, non posso garantire che la mia attenzione duri a lungo".
"Il fatto è che non reggo più di cantare canzoni d'amore, basta mi sono rotto! Non possiamo usare altri argomenti? Tipo i cani, chi non li ama? I bark I bark I bark, but that's cazy; I bark I bark I lbark, but that's not me; I bark I bark I bark and I bite you!".
I suoi occhi diventano due fessure piccole e  minacciose, una mano mi agguanta veementemente per il colletto del pigiama. "Tu mi hai svegliato per questa cazzata?!".
"No non è questo il problema".
"Allora dimmelo cretino!".

"La verità è che fin da quando siamo partiti sento che qualcosa non quadra, ogni canzone mi fa pensare a lei, non ce n'è una che non abbia anche un solo verso che non parla di lei. È sempre il mio primo pensiero al mattino e l'ultimo prima di addormentarmi. Non posso sopprimere l'immagine del suo sorriso nella mia mente, vorrei tanto dormire abbracciato a lei, vorrei sentire la sua testa appoggiata al mio letto mentre le accarezzo dolcemente i capelli, vorrei sentire il suo profumo, vorrei guardare il cielo stellato in sua compagnia, vorrei ricordarle in ogni momento quanto sia splendida e speciale, vorrei condividere con lei le mie gioie e le mie paure e vorrei che lei facesse lo stesso con me, vorrei portarla nelle città che preferisce, vorrei sollevarla fra le mie braccia ogni volta che soffre, vorrei asciugare le sue lacrime con i miei baci. Vorrei che fosse qui ora con me lei saprebbe calmarmi, vorrei baciarla dolcemente in questo momento, ma lei non è qui. Dopo averla sentita quella sera in Belgio, questa tempesta è diventata così forte che non riesco più a dormire! Cos'ho Lou? Sono diventato pazzo?".
"Stiamo parlando di Ellery giusto?".

"Conosci per caso una ragazza più straordinaria di lei?" sorrido.
"Sono così felice di sentire queste tue parole! Hazza è fantastico!".
"È doloroso!".
"Perché non vuoi ammetterlo del tutto, cerchi ancora di opposti forse per ha sei spaventato per la grandezza di quello che provi".
"Cosa provo?".
"Me lo devi dire tu".
"Allora vado a fare due passi".
"Ora?".
"Si non c'è nessuno adesso in giro".

"Non fare cavolate, non fare nulla che la farebbe soffrire" mi rammenda serio.
"Non lo farei mai".

*****

Verona è bellissima anche di notte, ed è proprio la notte a guidare i miei passi, culla il mio cuore, lo dirige in luogo che può darmi pace ed ecco mi fermo. Sono in una piazza c'è una statua e un balcone tutto illuminato, è quello di Giulietta! Anche lei ama Shakespeare come me, forse di più. Una dolce valanga di ricordi si presenta ai miei occhi. 
 

"Ellery Delacroix molto piacere di conoscerti, io sono Harry Styles" 

"Perché stai facendo tutto questo?". 
"Perché mi chiedi? Tzè"rispondo con un espressione irata e beffarda alla stesso tempo. "Vuoi davvero sapere il perché Delacroix?".
Sono davvero vicinissimo, il mio cuore battere in modo frenetico. Afferro con violenza i suoi polsi. "Perché non sopporto che tu ti possa far toccare da tutti e non da me, non sopporto che Liam abbia osato provocare il tuo sguardo ferito, non sopporto il fatto che ti raggomitoli sul divano accanto a Louis, che Niall sia riuscito senza problemi a farti sentire a tuo agio presentandoti tutti e soprattutto non sopporto che le labbra di Zayn abbiano osato sfiorare più volte la tua pelle!".

"Che succederà ora?"
"Vedremo, ma sappi che sarai sempre l'unica che potrà giocare con i miei riccioli, anche se tornassimo ad odiarci"
"Me lo prometti?"
"Assolutamente si: te lo prometto" 

"Ti chiedo solo un favore, mi devi chiamare Harold".
"Harold? Mi piace!". Mi volto di scatto, le piace davvero?

"Shhh è tutto ok Ellery, eri spaventata, è tutto ok, ci sono io con te"le dico con il suo viso fra le sue grandi calde mani. Le asciugo le lacrime.
"Ti prego non guardarmi".
"Perché?".
"Perché sono debole ora, odio mostrarmi fragile!".
"Non vergognarti mai quando ti sento fragile, quando hai bisogno di qualcuno. Per qualsiasi cosa io ci sono!"


Delle parole si delineano nella mia mente, devi scriverle assolutamente! Cerco nelle tasche e trovo dei fogli  e una penna, non ho la minima idea di come vi siano finiti. Su un foglio c'è una scritta:

"Ti serviranno. Louis".

Il mio migliore amico è fantastico! Le parole scorrono libere dalla mia mente alla punta delle penna, l'inchiostro le incide sulla carta, ogni parola scritta mi fa sentire bene. Ho finito! Non credevo di poter scrivere certe cose, mi sento meglio!


Louis POV

Harry sta dormendo beatamente, sembra un quokka! È il momento migliore per vendicarsi! Vado in bagno e riempio un bicchiere d'acqua  e ritorno al suo letto, gli concedo gentilmente i suoi ultimi 10 secondi tranquilli.
Porto il bichiere sopra la sua faccia e lo verso in modo rude. "Ma che cazzo ?!" non gli lascio il tempo di continuare che slato sul suo letto.
"Buon giorno Hazza!" urlo tutto contento.
"Che cazzo ti prende?".
"Non lo so forse ho ancora in mente I bark I bark I bark, but that's cazy!"
canto scherzoso.
"Stanotte sembrava avesse senso" mormara imbarazzato posando una mano dietro la nuca.
"Almeno la prossima volta penserai due volte prima di svegliarmi!".
"In fondo era un motivo serio..."
"Certo, ma sputa il rospo e basta! Com'è andata poi ieri sera?".

"Sono arrivato al balcone di Giulietta ed è stato bellissimo ho capito il perchè della mia confusione e... guarda ho scritto una canzone". Esclama tutto esaltato mentre mi porge un foglietto leggermente stropicciato che tiene sul comodino.

Am I asleep, am I awake, or somewhere in between? 
I can’t believe that you are here and lying next to me 
Or did I dream that we were perfectly entwined 
Like branches on a tree, or twigs caught on a vine? 

Like all those days and weeks and months I tried to steal a kiss 
And all those sleepless nights and daydreams where I pictured this, 
I’m just the underdog who finally got the girl 
And I am not ashamed to tell it to the world. 

Truly, madly, deeply, I am 
Foolishly, completely fallin’ 
And somehow, you caved all my walls in 
So baby, say you’ll always keep me 
Truly, madly, crazy, deeply in love with you 
In love with you. 

Should I put coffee and granola on a tray in bed 
And wake you up with all the words I still haven’t said? 
And tender touches, just to show you how I feel 
Or should I act so cool, like it was no big deal? 

Wish I could freeze this moment in a frame and stay like this 
I’ll put this day back on replay and keep reliving it 
‘Cause here’s the tragic truth if you don’t feel the same 
My heart would fall apart if someone said your name. 

Truly, madly, deeply, I am 
Foolishly, completely falling 
And somehow, you caved all my walls in 
So baby, say you’ll always keep me 
Truly, madly, crazy, deeply in love with you. 

I hope I’m not a casualty, 
Hope you won’t get up and leave 
I don’t mean that much to you 
But to me it’s everything, everything. 

Truly, madly, deeply, I am 
Foolishly, completely falling 
And somehow you caved all my walls in 
So baby, say you’ll always keep me 
Truly, madly, crazy, deeply in love with you 
In love with you 
In love with you 
With you.

"Harry è bellissima!" dico stupito. "Però devi spiegarmi cos'è granola...".
"Credo siano dei cereali, beh al massimo chiediamo a Niall, lui di cibo sa tutto! Mi ispirava come parola... Sai devo ammettere che avevi ragione".
"Lo so grazie io ho sempre ragione!".
"Dico seriamente!".
"Anch'io"
continuo offeso "comunque a che ti riferisci?".
"A quello che mi avevi detto quella sera a casa mia quando hai conosciuto Ellery".
"Che non sei un gran baciatore?".
"Oh senti io bacio divinamente e tu sei solo geloso!"
sbotta impazzito.
"Anche se questa tua affermazione è alquanto discutibile, continua".
"Che Ellery è più importante di quanto pensassi"
ammette sorridendo.
"Styles dillo chiaro e tondo" lo sprono.
"Hai capito dai non farmi sforzare!".
"Come pensi di dichiararti se non riesci a dirlo?".
"È che continuo a non credere che sia possibile".
"Hazza io sto aspettando da quella sera che tu lo dica, anche Niall sta facendo di tutto per fartelo ammettere. Hai bisogno di farlo, devi farlo o la perderai per sempre. Lo so che sei spaventato perchè è una sensazione nuova, ma tu ce la puoi fare! Elley ha bisogno di te, se vuoi davvero il suo bene devi dire ciò che provi!".

Rimane in silenzio. "Io..." sbiasciuga tremante. "Io...". Si blocca, chiude gli occhi e diventà bordeaux. " Io Harold Edward Styles, sono veramente, pazzamente, profondamente innamorato di Ellery Delacroix". Finalmente!

FLY WITH ME: Wings's Corner

Hey Little Carrots! 
Chiedo scusa se il capitolo è molto lungo, ma l'ho fatto per due motivi: domani parto per il mare e vi resto beatamente fino a fine giugno, secondo volevo che Styles realizzasse di amare Ellery...

Harry finalmente ha aperto gli occhi, con grande gioia di Louis e magari, almeno lo spero, anche vostra...
Il prossimo capitolo sarà per la maggioranza raccontato dal punto di vista di Ellery, vedremo la sua reazione alla lontananza dei ragazzi e a che considerazioni la porterà. 
Blake sta benissimo, vi ringrazia per l'interesse e vi saluta tutte, tuttavia continua a non capire perchè una piccola parte di voi boh lo vuole morto, o come sostiene Chiaamalik, o ridotto molto molto molto molto molto male...
Il modo in cui Louis sveglia Hazza è nato da un tweet che mi ha mandato la mia adorabile Wifey, una persona con il raro dono di farmi svegliare con il sorriso, Radioactive_yay.
IloveDream spero tu sia un pochino contenta di quei brevi momenti fra Niall e Antoinette! Presto tranquilla ci sarà di più su di loro!

Non mi rimane che augurarvi una fantastica estate all'insegna del divertimento e augurare a tutti quelli con gli esami una buona riuscita, ma sono sicura che andrete alla grande!

Per finire ringrazio che segue, ricorda o preferisce la mia storia! Un bacione a tutte!
Much Love!! XX

Ps se volete contattarmi su twittah sono @littlelion195


TU SI PROPRIO TU! DEVI ASSOLUTAMENTE LEGGERE QUESTE FF! (se desideri che ci sia la tua fammelo sapere!)

Hell di Radioactive_yay - leggete anche Lack è meravigliosa *W*
We were everything... But now?
 di IloveDream  


Everyone Can Change di fly_with_1D  - Grazie per il tuo aiuto, sei fantastica ti voglio bene!

Trouble di Nataly Gomez -

I Love You But You Don'T Know di franci_una_direzione 

Dark turns to light di Mardy - Amo questa ragazza!

London, a place where dreams came true di  _Ottiii_  

"Il cielo blu e le montagne innevate" di Sabrina Luna 

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Capitolo 20
*** Broken Promises ***


Ellery POV

Mia sorella sosteneva che se quella notte di ottobre avessi pianto vedendoli andare via sarebbe stato per amore. Non ho pianto, neanche per errore, neanche una lacrima, ero felice per loro e per me, loro in giro per l'Europa a realizzare il loro sogno ancora una volta, io qui a Londra alle prese con la mia vita da liceale.
La festa di Halloween era stata incredibile, non ho ancora capito come siano riuscite le ragazze a farmi indossare quell'abitino gotico, ma mi ero divertita da morire, per una notte ero stata solo me stessa, per una notte non mi era dispiaciuto avere gli occhi puntati su di me mentre cantavo All The Monsters sicura di me, stavo benissimo. Ho cominciato a dare ripetizioni di inglese e francese, non mi sembra sbagliato far fruttare le mie abilità per avere un po' di soldi in più, ho giusto qualche persona a cui fare un regalo di Natale da fare: i miei, Antoinette, Marion, Peasly, Blake, Harry, Niall, Liam, Zayn e due a Louis, dato che compie gli anni la vigilia di Natale, cavolo ogni anno riceve il doppio dei regali! Si ho bisogno dei soldi...
Come capire cosa regalargli? Ho dovuto per forza chiedere a mia sorella un breve, ma intenso corso d'aggiornamento su vita morte e miracoli di Horan, Malik, Payne, Styles e Tomlinson. Mia sorella in storia è una schiappa assurda, non riesce a connettere una data ad un evento storico, ma è impressionante come invece sia in grado perfino di dirti l'ora precisa in cui i 5 cosi defecano e come vari di stagione in stagione. Poi mi hanno il coraggio di chiedermi perché non li sopporto! Il fondo l'ho toccato quando la mia "insegnante" mi ha fatto vedere tutti, ma proprio tutti i video diari.
Non ci sono parole per descriverli, sembra che i provini ad X Factor non siano stati fatti in base al talento, ma alla quantità di neuroni posseduta e, facendo conto che Liam da solo ne ha 1, beh gli One Direction sono stati creati per dimostrare che un agglomerato di 2 neuroni può conquistare il mondo. I video diari servono come prove, da raccolta dati di come questo agglomerato viva, analizzano questo strano esperimento scientifico. Recenti studi hanno dimostrato che ogni frammenti di neurone può svolgere una e una sola funzione: il micro pezzo del soggetto NJH si occupa solo di cibo, quello di ZJM è incentrato sugli specchi, HES ha il chiodo fisso del proprio genitale e del sesso e LWT funziona solo per la pura stupidità, ci vuole del genio per riempire la propria cuffia di zucchero e poi indossarla senza problemi o mettersi del nastro isolante sulla bocca e farsi una dolorosissima ceretta! Il colpo più duro e stato realizzare che questo è il mio migliore amico... Infine LJP avendo un neurone intero è costretto ad occuparsi di quella poca dignità che rimane al gruppo. Penso seriamente che senza di lui gli altri finirebbero in prigione!
Non so se guardarli è stata una grande idea, ma almeno ho potuto trovare il regalo perfetto per Niall, un buono da 100 £ per la migliore pasticceria di Londra, e uno dei due regali di Louis, sono riuscita a trovare un piccione imbalsamato; trovo inquietante che qualcuno possa venderli, mai quanto il fatto che ci sia gente che ami i piccioni, secondo me sono fra gli uccelli più stupidi. Ho solo una certezza: ieri sera sembravo una deficiente, mi sono rovinata citando i video diari durante la nostra chiamata! Non potevo limitarmi a chiedere com'era il Belgio?! Che mi è preso?!

*****

Un mese e mezzo fa quella macchina si allontanava da me.
Il cielo odierno di questo dicembre appena nato è grigio, non della tonalità carica di neve, solo spento, deprimente, propenso a succhiare l'anima. Non mi piace, pare il preludio di una disgrazia, ma non ho la minima voglia di farmi influenzare, oggi sono felice.
Compiaciuta guardo i pacchetti sistemati con ordine nel mio armadio motivo della mia contentezza: ho finito di comprare i regali! Ci sono proprio tutti: la stampa antica per i miei genitori, la sciarpa per Antoinette, la maglia ufficiale della nazionale di calcio britannica con la scritta Tomlinson per Louis ottenuta per miracolo, la felpa di Batman per Liam, una T-shirt con scritto Dj Malik: The Bad Boy from Bradford chissà per chi, mentre il braccialetto in argento con un piccolo smeraldo verde va a Harry, una prima edizione del Grande Gatsby per Marion, a Peasly ho preso un profumo e infine a Blake ho comprato una polo blu oceano, così i suoi occhi risalteranno ancora di più.
Io amo gli occhi delle persone, permettono di capire se le persone sono sincere, possono portarmi nei luoghi delle fiabe se non mentono. Se un paio di specchi dell'anima mi facessero vibrare, se mi facessero sentire amata e accettata, se per un solo istante cancellassero tutto ci che c'è intorno, se fossero l'opposto ai miei allora darei tutta me stessa a quella persona. Occhi opposti alla freddezza perpetua dei miei, freddezza necessaria per mentire, per manipolare le persone e proteggermi, per scrutare con accuratezza le persone e trafiggere con la mia più totale indifferenza.
Riguardo i regali; si sono felice. Non so che mi succede, ma tutti mi dicono che sorrido più spesso, mia madre si è azzardata a dire che ho più vitalità. Tutto quello che so è che ho più voglia di sorridere. Ho forse trovato quegli occhi? No, ma in estrema sincerità e rimarrà un segreto ha porterò fino alla tomba, non ho ne ho mai incontrato un paio più bello di quello uguale e diverso dal mio. Non ho mai trovato occhi meravigliosi come quelli di Harry Styles, nemmeno quelli di Blake possono reggere il confronto. Parlo in modo davvero strano! Non posso non ridere, l'amicizia con quei ragazzi mi fa proprio bene. Richiudo l'armadio.
"Ellery vai a prendere la posta per favore".
"Si papà!"
ubbidisco di malavoglia sapendo di andare incontro al gelo. In tempo record compio la precaria operazione e solo una volta al caldo controllo le varie buste. Su una di esse vi è collocato il mio nome. "Papà la posta è in cucina!". Mi sistemo sul mio lettone e apro la busta.

"Egregia signorina Delacroix volevamo invitarla al ritrovo degli ex studenti della Byron Middle School, saremmo lieti di rivederla".

Non bado alla data perché una scritta a mano in penna i distoglie:

"È giunto il momento di sistemare ciò che è successo in passato".

Lascio cadere il foglio di carta attonita. No non può essere vero, è uno scherzo. Una valanga di brutto ricordi tempesta la mia mente. Il respiro si fa corto e pesante la paura si impossessa delle mie debolissime membra già scosse per i ricordi. La vista si appanna. Ho bisogno di lui: devo chiamare Louis. Squilla a vuoto, sarà impegnato? Riprovo. Dannazione ancora nulla! Non mi resta che provare con gli altri, detesto farlo, ma è un emergenza. Zayn, Niall e Liam diamine anche loro irraggiungibili, non resta che Harry. Niente da fare, chiamarli é impossibile, forse hanno le prove o un intervista. Le lacrime premono sempre di più, comincio a tremare, non è il momento di disperarsi una lunga doccia mi potrà calmare.
Una volta uscita da quel benefico gette interminabile di acqua calda, notifica di Tweeter illumina il mio telefono. Salgo sul social network, ma un dubbio perverso mi assale, e se...? No lo avevano promesso. E se guardassi i loro profili per sapere se sono impegnati? La speranza è una piccola fiammella flebile che va alimentata con forza, se è certa nulla la uccide, ma se è flebile e tremolante ucciderla è facile, basta un soffio. La morte della speranza è terribilmente dolorosa, soprattutto se un intero servizio fotografico di Verona viene realizzato dai tuoi così detti amici contemporaneamente alle tue telefonate! Mi hanno deliberatamente ignorata tutti e cinque, Louis il mio migliore amico, il mio fratello maggiore mi ha abbandonata nel momento del bisogno! Le lacrime cominciano ad esondare dai miei occhi, le mie gambe crollano sul pavimento come canne spezzate da un uragano, dubbio si selvaggi e aspri ammazzano la mia voce , la testa mi duole. Poi vi è la fine.
La ragione abbandona la mia persona, odio e dolore invadono il mio essere, il mio cuore implora la distruzione, grida vendetta e piange per paura e dolore. Arranco fino alla scrivania. La mia mani si avvinghiano alla sedia e la rovesciano con tutta la forza che ho, all'aria finiscono tutte le carte sul tavolo. Scuoto la mia libreria, sbatto in terra i libri. Perché cazzo devo soffrire così tanto io? Fottuta vita che cazzo ti ho fatto? Mi odio, mi odio, mi odio. I miei occhi si spostano sul mio letto, ingannevole luogo di sogni illusori, merita di provare quello che provo io! Con cattiveria strappo via il piumone e le coperte, il cuscino si schianta sul pavimento accompagnato poi dal materasso.
Sul mio comodino vi è un bicchiere di vetro, già ieri sera avevo sete, lo sollevo, alla luce si creano giochi meravigliosi di colori e forme. Che schifo. Lo tiro a terra con un urlo di rabbia rendendolo solo un ammesso di cocci informi. Non c'è metafora più perfetta: ciò che appare meraviglioso è un arma letale, un'amicizia che mi donava vita me l'ha tolta. Quell'incidente doveva uccidermi, sarebbe stato meno doloroso. Mi accascio al suolo, una mano si allunga verso i cocci, voglio il più affilato. Trovato. La punta è bella quanto mortale, si avvicina pericolosamente al mio polso.
"Ellery vieni alla porta, è per te". Ma andiamo cos'è un complotto?! Scornata mi dirigo alla porta, forse però non è andata male, non sono autolesionista e non lo voglio diventare, forse ho rischiato di morire, non era mia intenzione, chi in questo momento è sulla soglia di casa mia mi ha salvato la vita.
"Papà eccomi chi è?".
"Ciao Ellery!"
mi saluta cordialmente un ragazzo congelato dai capelli neri.
"Blake! Ciao!".
"Vi lascio soli"
mormora mio padre.
"Fa freddino" esclama Blake sfregandosi le mani.
"Ti preparo una cioccolata calda".
"Sei gentilissima".
"Ti dovrei molto di più".
"Come?".
"No niente".  

Una volta pronta, ci accomodiamo in soggiorno sul divano con le nostre tazze di cioccolata fumanti. "Casa tua è molta bella!" si congratula imbarazzato.
"Ehm si grazie". L'imbarazzo nell'aria è alquanto inquietante... "Tutto bene nella squadra di polo?".
"Si dai, ora c'è la pausa invernale e quindi niente allenamento si! Ho più tempo libero, infatti oggi ero qui in zona e sono passato a trovarti". A queste parole non riesco a trattenere uno sguardo scettico, ne ho abbastanza della falsa gentilezza. "C'è una cosa che devo dirti, ma non qui, andiamo in camera tua".
"No lì no!"
ribatto scattando in piedi, così velocemente da rovesciare parte della cioccolata sulla mia mano. "Ahi!".
"Cazzo!" esclama il giocatore di polo in un misto di rabbia e sgomento.
Mi afferra per il braccio e mi trascina a tentoni nella mia cucina; apre del tutto il lavello della acquaio sull'indicatore blu, fredda, con cura pone le mie mani sotto il getto. Il suo mento sfiora il mio orecchio, ha un buon profumo, credo sia dopobarba, sento i suoi respiri tesi mozzati da sbuffi regolari. Il sollievo alle mie mani arriva trascorsa una manciata di minuti.
"Scusa, ma camera è molto in disordine" biascico sommessamente.
"Era necessario rovesciarsi della cioccolata bollente addosso?" ringhia furioso.
"Non era mia intenzione!".
"Continuo a ritenerla esagerata!".
Sentilo!
"Tzè seguimi allora!" sputo infuriata. A passi svelti e decisi lo conduco alla porta della mia camera, senza poi troppe cerimonie la apro svelando il caos che vi regna impregnato ancora di dolore. "Se pensi di farmi predicozzi non è il giorno giusto, Coleridge" concludo altezzosa. Voglio vedere come reagirà! Silenzioso scruta le macerie della stanza, lunghi passi silenziosi vi risuonano in seguito, ed ecco, il materasso viene riposto e le lenzuola tornano ad avvolgerlo. Raccolgo il cuscino cogliendo il tacito invito, sul volto di Blake torna il sorriso.
"Nessuno riduce la propria camera così senza motivo" sottolinea mentre raccolgo i cocci di vetro "a meno che non sia pazzo, ma tu non lo sei".
"Puoi andare se vuoi"
tentò con un minimo di speranza.
"È questo il problema?" domanda porgendomi la lettera della Byron. Mi siedo sul letto guardandomi i piedi, annuisco incerta. "Vuoi parlarne?".
"No, non riesco più a fidarmi delle persone, tutto qua"
dico tutto d'un fiato.
"Perché?".
"Perché dovrei dirtelo?"
ribatto acida.
Coleridge sospira, si avvicina. "La sera mi addormento solo se stringo Rudy, la mia ranocchia peluches".
"Come scusa?"
ridacchio sorpresa.
"Ho il terrore dei ragni e ho un ferro di cavallo porta fortuna nella mio borsone del polo che tocco prima di ogni partita".
"Non capisco il senso...".
"Il mio più grande segreto è che mia nonna mi chiama Piggy".
"Piggy?!"
ripeto strozzando le risa sul nascere.
"Ehm si perché ho un maglione con su un maialino".
Una sonora risata esce indomabile dalla mia bocca. "Perché mi dici queste cose?" domando una volta ripresa.
"Ci tengo a te, voglio fidarmi di te. Come posso pretendere di sapere i tuoi segreti se tu non conosci i miei?".
"Ma se io uscissi e lo dicessi a tutti?".
"È un rischio che devo correre. Uno si fida quando capisce che quella persona per lui è importante e vuole che lo conosca veramente".

Sgrano gli occhi, come ho potuto essere così cieca? Come ho porto pensare di trovare un'amicizia profonda in ragazzi impegnati a girare il mondo? Non sono stata che una palla al piede per tutto questo tempo, non voglio essere il loro più grande peso appena rientreranno in patria, assolutamente no, d'altronde io ho bisogno di qualcuno che mi stia accanto tutto l'anno non solo in alcuni determinati mesi,  necessito di qualcuno che ci sia non che sparisca per mesi interi senza farsi sentire. Questo qualcuno non può che essere Blake! Lui mi ha scelta, con Harry è stato tutto un caso, lui  mi accolta, Harry mi ha fatta scappare, Blake può guarirmi, Harry mi ha fatta soffrire. Basta non è sano questo continuo paragone che creo con Harry, non è neanche il mio uomo ideale! Ho Blake punto, ma è ciò che voglio puro rimpiazzo? No è una mia scelta!
"Sai perché lo voglio?".
"No"
ammetto disincantata.
"Perché sono innamorato di te".
I nostri visi si avvicinano, fameliche le nostre labbra si toccano, le nostre lingue si inseguono, si esplorano e si conoscono. Mi siedo a cavalcioni su di lui, in questo modo mi avvolge le braccia intorno al corpo e io sono costretta a riconoscerle come rifugio; i nostri petti si sfiorano per creare un nuovo contatto, ogni mio pentimento viene rilasciato, la mia stupidità per aver perdonato troppo in fretta Harry per lo schiaffo bussa alla mia mente con l'esplicito invito abbandonarmi fra le braccia di Blake per sistemare tutto.
"Quanto mi piaci" soffia il ragazzo sulle mie labbra.
Dopo tanta pioggia ecco che spunta il sole, ma se voglio davvero un nuovo inizio con Coleridge devo dare un taglio al passato. Un brivido mi avvolge mi ritrovo davanti al bivio che descrive Frost, due strade una dritta, soleggiata e azzurra, l'altra poco battuta imprevedibile e misteriosa, ma altamente attraente color verde smeraldo. Io devo scegliere, ho bisogno di luce, non di mistero, ho bisogno di un sorriso, non di un litigio, ho bisogno dell'azzurro non del verde, ho bisogno degli zaffiri non degli smeraldi, ho bisogno di Coleridge non di Styles, ho bisogno di Blake non di Harry. Prendo il suo viso fra le mani e tento di affogare in quel mare blu. Sto per rompere una promessa, non l'ho mai fatto, confesso di avere paura, ma devo farlo è il momento di rialzarsi ora che ho trovato la via, non mi devo sentire in colpa Harry è sparito e aveva detto che non l'avrebbe fatto. Perchè continuo a pensare al suo nome?! Tutti e cinque mi hanno abbandonata perfino Louis! Louis... il mio Lou... fa troppo male pensarci, troppo. Louis non era il puttaniere era mio fratello... Taglio netto e tutto andrà meglio. "Blake tu mi vuoi davvero bene?".
"Con tutto me stesso".
"Ho deciso, voglio dirti tutto. Voglio raccontarti l'incidente che ho avuto alla Byron".

I suoi occhi brillano insieme ai miei. "C'è una cosa che voglio chiederti prima, vorresti essere la mia ragazza?".
Sorrido. "Secondo te perchè voglio raccontarti tutto?".
Un bacio appassionato sigilla il mio nuovo inizio, chiudo gli occhi e mi ritrovo a camminare per quella via soleggiata avvolta nel blu, ma ecco che un lampo squarcia quel colore, il tono è ben definito, smeraldo.


FLY WITH ME: Wings's Corner

Hey Little Carrots!

 

 Sono tornata dal mare, ero in Toscana e si ero in paradiso! Ho incontrato un ragazzo russo bellissimo! Awwwww Parlavamo in inglese il che rendeva tutto più fantastico! Ok scusate sto divagando e a voi non interessa minimamente, il che è più che giustissimo! Mi scuso però con tutte le ragazze a cui devo recensire i capitoli, lì la connessione faceva davvero schifo! Sto provvedendo di finire!

Ecco veniamo al capitolo... Allora comincio con dire che l'ho scritto mentre ascoltavo Just One Last Time di David Guetta, la canzone come avrete notato mi ha influenato un po'...
E così Blake è tornato alla carica, tanto che ora lui e Ellery stanno insieme. Vi prego non uccidetemi. È necessario! Comunque non sono io che ho problemi, ma le ripetizioni presenti nel capitolo sono importantissime per i prossimi capitoli. 
Che ne pensate della reazione di Ellery? Sta facendo bene a voler rialzarsi voltando completamente pagina? All'inzio era previsto anche un Harry POV, ma ho pensato che fosse più adatto ad aprire il 21 capitolo.
Se non siete pro Blakery non disperate, il meglio deve ancora venire! 


Un grazie sincero va a chi recensisce sempre i miei capitoli, a chi ha la storia nelle preferite, nelle ricordate e nelle seguite. Siete meravigliose! Il vostro sostegno mi commuove, è la prima volta che faccio leggere qualcosa che scrivo e vedere il vostro interesse è grandioso. Non so come ringraziarvi! Non voglio togliere il merito a nessuno, ma permettetemi di citare la mia adorata Wifey, lei si becca tutte le mie sfuriate e le mie insicurezze è perfetta! Wifey non so che farei senza di te!


Ps. Spero vi piaccia la nuova grafica! L'altra mi aveva stufata!
Pps. Se riesco nel prossimo capitolo carico le foto dei vari personaggi.
Much Love!! XX 

 
Ps se volete contattarmi su twittah sono @littlelion195

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Capitolo 21
*** The Gift And The Kiss ***


Dear Wifey,
sappi che ciò che troverai nel capitolo l'avevo preparato prima di ricevere la tua recensione.


Niall POV

Quanto è impegnativo il Natale!
Bisogna allenarsi tutto l'anno per poter sperare di sopravvivere a questa festività che sottopone le misere stanche e affaticate menti da un lungo anno e le logore ossa stremate da un lungo peregrinare. Parenti che non si vedono per 364 giorni si gremiscono come uno stormo nella casa di un famigliare che spende metà del proprio patrimonio per realizzare un degno cenone. Il poveretto e l'eventuale famiglia del suddetto devono ovviamente arrangiarsi nel preparare e nel spreparare il tutto. E poi non bisogna dimenticarsi tutto quel cibo! Si mi piace il Natale, adoro il cenone, sono contento di rivedere la famiglia, sono diventato un giramondo a contatto con tantissima gente che realizza il suo sogno con ottimi amici, ma di tanto in tanto è bello fermarsi a casa con la famiglia e ritornare ad essere solo Niall che piange se non ha una fetta abnorme di dolce. Quest'anno saremo a casa mia quindi sarà come tornare ai vecchi tempi!
Subito dopo il cenone la seconda cosa più bella sono i regali, compresi gli orribili maglioni della nonna. Quando scelgo i regali mi esalto sempre immaginando le reazioni di chi li riceverà e quando azzecco quello giusto mi sento potente. Tuttavia ce n'è uno che quest'anno non riesco a trovare; è per lei, la ragazza dai capelli del colore delle spighe di grano che ondeggiano al sole durante l'estate, la ragazza dagli occhi color bosco, castani con striature verdi, la ragazza che ha visto quattro volte in meno di me il mutare delle stagioni, è per Antoinette. Non so come dimostrare quel sentimento fraterno che nutro nei suoi confronti, non voglio né esagerare né essere banale. Non ho mai avuto così tanta ansia per un regalo, per una volta voglio davvero che sia quello perfetto. E se più che puramente fraterno fosse ossessivo? Lo devo ammettere era adorabile mentre dormiva sulla mia spalla, ma abbiamo ben quattro anni di differenza, non è sbagliato?
Solo una persona è più incasinata di me, il povero Hazza: da quando ha finalmente ammesso di essere innamorato di Ellery beh è cambiato, anzi è tornato ad essere il ragazzo tenero dagli occhi verdi che si presentò a X Factor qualche tempo fa. Non sono l'unico ad essersi accorto di tutto questo.

"...Una ventata di giocosità, gioia di vivere e passione ha letteralmente travolto le gradinate dell'Arena, alle fan è stato regalato qualcosa di unico. I cinque britannici hanno davvero dato il meglio in questa tappa del Tour, tessendo con le loro voci una note magica per le loro adorate fan italiane. Tuttavia non si può non riconoscere dei meriti speciali a Styles, aveva una vitalità incredibile, come se il suo cuore stesse scoppiando di gioia. Cosa gli ha provocato tutto ciò? Ci sono già svariate ipotesi, ma qualunque storia ci sia sotto gli ha permesso di realizzare la miglior performance della sua carriera! Speriamo che in futuro ci sorprenda ancora!".

"Vorrei davvero complimentarmi Harry, ma devo togliermi un dubbio: prima esci nel cuore della notte e poi ti esibisci al meglio delle tue prestazioni non ti droghi vero?" aveva commentato Paul dopo averci letto l'articolo. 
"È diventato un Ellerynomane". La battuta di Louis ci aveva fatto scoppiare tutti a ridere mentre il povero Hazza sprofondava dalla vergogna. 
"Ellynomane?! Elly? Ma è la ragazzina con cui parlavo la sera della partenza? Era graziosissima!". 
"Paul si chiama Ellery, ha 17 anni quindi non è una ragazzina e si lo so che è estremamente graziosa!". 

"Quanta aggressività Teddy Bearry!". 
"Guarda che se ti comporti male la chiamiamo e glielo diciamo così ti sgrida! Ahio! Di chi è questa scarpa?". 
"Oops scusa Zayn potrebbe essermi scivolata inavvertitamente!". 
"Hazza sei morto".

No il problema di Harry non è la vendetta di Zayn, ma è il regalo per la sua amata, è vero è simile al mio, ma lui gira per negozi come un matto e ne esce insoddisfatto, si esalta appena trova un idea per poi silurarla subito non ritenendola all'altezza. Io invece non ho idee, ma non trascino gli altri a girare a vuoto come un disperato per negozi. Quando vedrò il regalo giusto lo capirò. 
"Niente da fare non so cosa regalarle!" sbuffa il riccio buttandosi sul letto. Oh bene ricomincia la cantilena. Sparatemi. Ora. Vi prego. "Esiste un qualsiasi cosa che non mi faccia sembrare un idiota? Voglio trovarle il regalo perfetto che le ricordi me, che sia riferito a me, ma non in modo palese. Qualcosa di mio, ma non mio". Odio quando blatera. Sopprimetelo. 
"Che mi suggerite?". 
"I tuoi boxer".
"Perché?!"
domanda stizzito. 
"Che ne so, sono la prima cosa che mi è venuta in mente! Era per scherzare". 
"Non posso comunque lei c'è li ha già". 
"Eh?!". 
"Sorvoliamo... Voi che le avete preso?". 
"Una maglia con su un riccio"
comincio. 
"Un orsetto peluche con scritto il suo nome" risponde Zayn. 
"Hell e Lack, sono storie meravigliose! L'autrice ha un vero dono!" continua Liam. 
"Io le regalo un Carillon" conclude soddisfatto Louis. 
Harry si alza di scatto dal letto. "Siete dei luridi schifosi! Quelle idee erano mie, tutte, dalla prima all'ultima!". 
"Andiamo Hazza, le avevi scartate! Se non potevamo usarle allora muovevi il culo e ne sceglievi una senza farti troppi problemi! Ora ti prego, guarda mi inginocchio, ma ti prego basta con le scenate da fidanzatino isterico travolto da una tempesta ormonale, per favore mi si affloscia il ciuffo tutte le volte che le fai" lo supplica Zayn inginocchiato ai suoi piedi.
"Ok ragazzi pronti per l'interv... Zayn cosa stai facendo?!" domanda un Paul alquanto stranito appena appare sulla soglia della stanza. 
"Oh no! No Paul che schifo! Non è come pensi oddio bleah!" urla schifato il moro scattando in piedi accompagnato dalle nostre risate. 
"Ehm sorvoliamo. Dobbiamo andare all'intervista". Andiamo tutti verso la porta. "Che nessuno nomini Elly. Ellery! Scusa Harry, però smettila di fulminarmi con lo sguardo".


Harry POV

Noia, questa intervista è solo una noia. 
Un tumulto di parole vuote entra nelle mie orecchie ed esce dalla mia bocca, non perché non mi stia divertendo, ma io... voglio tornare a casa. No. Prima devo trovarle quel dannatissimo regalo, per me è importante perché è il primo che faccio alla persona di cui sono innamorato voglio fare una buona impressione, devo dimostrare che a lei ci tengo. Sorrido. 
Ho avuto qualche storia seria, ma non ho mai provato tutto questo, non sembro neanche io. È una sensazione unica desiderare così tanto di rivedere semplicemente una persona, di pensare ai suoi occhi verdi spettacolari, come si mordicchia il labbro inferiore quando o è nervosa o concentrata, il modo con cui si sposta i suoi lunghi capelli scuri, quando sorride imbarazzata guardando il pavimento, la sua risata così spontanea e vera. Ellery non lo sa, ma è bellissima, mi meraviglio ogni volta che la guardo! Santo cielo, quanto sono sdolcinato?! Mi sono fatto venire il diabete da solo! Va bene innamorato, ma ho pur sempre la mia dignità e ho già fatto troppe scenate come dice Niall.
Il miglior modo per uscire da queta obrobriosa situazione è inanzi tutto fare una cavolo di figura decente in questa barbosa intervista; comincio a rispondere alle mie domade in modo diretto, spigliato e veloce, devo mostrarmi attivo e partecipe anche se ho in mente tutt'altro. Incrocio lo sguardo complice di Liam, oh bene anche lui si sta stancando, cominciamo uno scambio di battute in cui coinvolge subito Louis, partono le sue risposte in rima. Quando mi fanno una domanda penso a dare una risposta articolata nel modo più corretto possibile, Louis invece pensa a quale figura retorica usare per abbellire le sue rime che mi chiedo quando le inventi dato che non lascia passare molto tempo fra domanda e risposta, ha più ritmo di una partita di tennis. 
"Grazie è stato davvero piacevole!" conclude la gionalista. Mi accorgo che è una donna solo ora.
Usciamo dal palazzo e ci incamminiamo verso la macchina.
"Piacere un corno! Mi spiegate perchè devo rispondere sempre alle solite domande?" esclamo.
"Non fare la diva, sai giostrarti bene le interviste quando vuoi, lo hai fatto in modo egregio anche prima" commenta Liam.
"Volevo solo uscire prima".
"Anch'io ho troppa fame"
aggiunge Niall.
"Come sempre del resto" borbotta Zayn.
"Ok cerchiamo una pasticceria," annuncia Liam "forse ce ne è una là in fondo, vedete l'ins...".
"Fermatevi tutti!"
urlo guardando una vetrina. Mi giro e vedo i loro occhi dubbiosi. "Ho trovato il regalo" proclamo soddisfatto. Quell'intervista è servita a qualcosa!

Ellery POV

Cos'è uno sguardo? È un legame che si crea fra le persone, è il modo con cui un'anima cerca la propria gemella, l'ammissione involontaria di interesse di vario genere nei confronti di qualcosa o qualcuno, una tacita richiesta d'aiuto, una dolorosa arma. Ogni singolo sguardo nasconde un proprio universo, significa ed è tutto. Sa raccontare amore, passione, invidia, odio, curiosità, stupore, tristezza, dolore, noia, apatia, tutto. Si dice che ci si può innamorare di uno sguardo, come successe a Romeo e Giulietta. Quanto vorrei un amore come il loro, però senza i sei cadaveri...
C'è chi nasce con labilità di poterne gestire una moltitudine quando sono rivolti a sè. Io no. Per niente.
A scuola non mi pongo mai sotto particolari riflettori, sto nel mio, vengo notata in situazioni comuni, il mio massimo sgarro sono le interrgazioni di filosofia dove si voglio davero eccellere. Chi non ha una meteria in cui vuole brillare? Ad ogni modo cerco di essere normale. Mi sono stupita tantissimo quando Blake mi aveva notata, a volte bisogna davvero aguzzare la vista per trovarmi! Ora che stiamo ufficialmente insieme spero la situazione non cambi.
Varco i cancelli della Victorian Lions, ragazzi e ragazze di tutte le età bardati in calde sciarpe si salutano e si incoraggiano a vicenda per affrontare un'altra giornata all'inferno. Fa un freddo cane e io ho dimenticato il mio cappello di lana, devo sbrgarmi ad entrare.
Non appena raggiungo il centro del cortile un ragazzo si stacca dal gruppetto più vicino, mi corre appresso sventolando la mano in segno di saluto.
"Buon giorno Ellery!" mi saluta raggiante.
"Buon girono Blake" ricambio acennando un flebile sorriso.
Una sua mano rivestita da un guanto mi accarezza la guancia. "Sei tutta arrossata, stai morendo di freddo".
"Infatti stavo entrando".
Blake si toglie la cuffia e me la mette. "Non voglio che ti ammali, fra poco ci sono le vacanze!" scherza poi.
"Hai rovinato il mio piano, ho sempre voluto passare un Natale con la febbre". Credo di aver toccato l'apice della pateticità.
"Beh allora lascia che mi faccia perdonare" mormora in modo suadente.
I suoi occhi scendono fino alle mie labbra, le sue mani si uniscono alle mie guance e lentamente mi avvicina. Chiudo gli occhi. Il sapore delle sue labbra mi invade, il vociare dei miei compagni scompare. Dopo quel casto pegno d'amore riapro gli occhi, incontro quel sorriso pieno di soddisfazione e gioia che conosco dal quel pomeriggio a casa mia, non so perchè lo faccia, ma Blake lo fa sembre dopo ogni bacio, stavolta però è più grande.
"Perchè sorridi?" domando ingenua.
"Perchè ora tutti sanno che sei mia". Gli occhi di tutti i presenti nel cortile sono puntati su di noi, la cosa mi inquieta tantissimo. "Mi dispiace solo che non ci sia quell'essere inutile del tuo vicino di casa" commenta stizzito.
Ci sono così troppi sguardi eccessivi che non riesco a metabolizzare neanche le sue ultime parole. "Io entro a dopo".
Appena varco la soglia cerco Marion e Peasly.
"Non riesco ancora a credere che tu stia con Blake" dice Marion.
"Io non riesco a credere che ti abbia baciata davanti a tutti e tu sia letteralmente scappata per l'imbarazzo!" ribatte Peasly.
"Avevo freddo..." tento di discolparmi, ma è vero sono scappata.
"Eddai..."
"È stato così strano, mi è piaciuto, ma mi sono sentita così a disagio davanti a tutti!".
"Sai questo che vuol dire?".
"Mi ci devo abituare, è il capitano della squadra di polo, ovvio che sia sempre al centro dell'attenzione".
"Non intendevo questo...".
"Hai ragione devo smetterla di farmi tutti questi problemi. Grazie siete le migliori!".
"Io intendevo altro!"

Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiin. La nostra conversazione viene interrotta briscamente dal suono della campanella, che inizino le lezioni. Sono convita che la mia vita sarebbe migliore senza la matematica. Mentre Mr Hunver spiega il mio telefono comincia a vibrare.

"Tutto ok? Prima mi sei sembrata strana".

Che dolce Blake a preoccuparsi.

"Sto benissimo tranquillo, scusa se ti ho fatto preoccupare. Torniamo a casa insieme?".

"Assolutamente si ;)".

Basta solo un messaggio per rendere piacevole anche un'ora di matematica, forse Blake è davvero ciò di cui ho bisogno, mi fa sentire così bene! È giunto il tanto atteso momento di lasciarsi andare e godersi tutto, il bacio che io e Blake ci siamo dati in camera mia ha dato davvero il via a qualcosa di nuovo. Con questa consapevolezza nulla mi può fermare, nemmeno il mio passato, nemmeno gli sguardi dei miei compagni e il loro parlottare in modo confuso; odiatemi, amatemi, invidiatemi, ignoratemi non me ne frega nulla, l'unica cosa che mi importa ora è di cambiare.
"Come fai a sapere che Blake è quello giusto?" sussurra Marion come se conoscesse i miei pensieri.
"Voglio provarci" mormoro timidamente.
"Se mai avrai dubbi pensa ai momenti in cui sei stata bene, e sopratutto con chi eri, così forse potrai accertarlo" sorride la rossa.
"Grazie tu mi sei sempre accanto". 
"Non devi ringraziarmi, siamo amiche no? E poi tu mi stai salvando da uno schifo di lezione di mate!"
scherza lei, forse.

****

"Bene eccoci arrivati" dice Blake non appena sostia l'auto davanti a casa mia.
"Grazie del passaggio, vuoi entrare?".
"Devo studiare per il compito di Fisica di domani, non tentarmi"
risponde facendo vagare i suoi occhi su tutto il mio corpo.
"Idiota" lo canzono dandogli un schiaffo giocoso sul braccio.
"Oh come siamo aggressivi!" scherza di rimando.
"Era un segno d'affetto!".
"Certamente, allora saprò che mi ami quando mi sparerai!".
"Esattamente!".
"Non vedo l'ora"
afferma di unire le nostre labbra, ci allontaniamo solo quando ci accorgiamo che di casto quel bacio non ne ha nemmeno l'ombra. "Fottuta Fisica" commenta amareggiato.
"Ciao Blake" lo saluto baciandogli la guancia.
Appena entro in casa mi cambio e mi avvolgo in una morbidissima coperta, apro i libri e studio. Benedetta Fisica, mi sembra troppo presto per andare a letto con Blake, andiamo stiamo insieme da quanto, due settimane?! Va bene aprirsi, ma non mi va di diventare una dai facili costumi.
Per me non è un gesto scontato è il vero atto d'amore, certamente la cosa mi farà passare per sfigata, ma non ti rende migliore andare a letto con un'infinità di gente!
"Ellery!" urlano dal piano inferiore.
Mi precipito di sotto, chi è entrato? Ah è solo mia sorella, dev'essere tornata in autobus. Voglio un'auto, ci si impiega davvero molto meno!
"Ciao Antoinette! Com'è andata a scuola?".
"Bene. Taglia corto con i convenevoli!"
sputa acida. Che le prende?
"C'è qualcosa che non va?" domando confusa.
"Mi prendi per il culo? Di nuovo mi hai lasciata da sola ad andare a casa! Perchè tu e il tuo fidanzatino non date un passaggio anche a me? Dovete sempre appartarvi per pomicciare? A no giusto da stamattina lo fate anche a scuola!".
"Antoinette calmati, mi dispiace..."
"Calmati un corno. Non possibile che ti dimentichi costantemente di me!".
"Esagerata! Dai da adesso tornerai con me ok?".
"Promesso?".
"Si".
"Io chiamo i ragazzi su Skype ora, vieni anche tu?".
"Non voglio disturbarti mentre Up All Night con il tuo amato, anzi Up On Niall"
scherzo. 
"Stole My Harry doveva essere la tua canzone".
"Ma anche no. Sto benissimo come sto ora".
"O ti accontenti?".
"Cosa vuoi insinuare?"
non c'è alcuna traccia di divertimento nella mia voce.
"Stai con Blake solo perchè non vuoi ammetere di amare Styles".
"Tsè".
"Allora perchè hai guardato tutti i video diari, perchè gli hai chiesto di abbracciarti prima che partisse, perchè lo chiami Harold, perchè vuoi dirgli dell'incidente? Si ti ho sentita mentre glielo dicevi. Tu lo ami!". 
"Davvero patetico"
concluda prima di chiudermi in camera. 

 

FLY WITH ME: Wings's Corner

 


Hey Little Carrots!

Allora ecco ehm... questo capitolo è stato un vero parto,(Blake mi complica la vita!) e non mi piace moltissimo, più che altro è un capitolo di passaggio;
il prossimo capitolo sarà più emozionante e soprattutto vedremo il ritorno dei ragazzi, ci sarà qualche sorpresa.


Che ne pensate della Blakery? Ha ragione Antoinette nell'accusare Ellery di accontntentarsi di Blake?
Quale regalo ha trovato Harry? Niall e Antoinette?
Sono davvero interessata alle vostre opinioni, lascate pure una recensione! Scusate se non ho ancora risposto a tutte, ma sono stata via e poi è arrivata la mia migliore amica a casa mia per una settimana, viene dagli USA e ci vediamo solo in estate. (Tranquille non è una pazza che lancia scarpe a caso o insulta la gente).


MASSIVE THANK YOU Wifey per aver richiesto che la mia storia sia messa nelle scelte! Ho ancora i brividi se ci penso! Sei una delle cose più belle di EFP! (Scusa la sdolcinatezza...).

Ultima cosa poi vi lascio andare, promesso!
Avrei in mente la trama per una nuova FF su Louis, è un'idea che ho da mesi, voi la leggereste? 


BUON CONTINUO D'ESTATE! LOVE YOU ALL! <3


Ps se volete contattarmi su twittah sono @littlelion195

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Capitolo 22
*** Tearful Christmas ***


Harry POV

Puntini. Puntini luminosi che spiccano dalla pianura di oscurità circostante, tutti raggrumati e allineati in uno strano disegno geometrico: è Londra! Heathrow accoglie il nostro aereo che scende tracciando ampi cerchi concentrici, dolcemente si fa cullare dall'aria come una rondinella, leggero l'uccello metallico va verso il suolo per potersi riposare dopo aver sfidato il cielo, vittorioso sa che qualcuno lo aspetta.
Una sorpresa attende lui e tutti i suoi passeggeri, una soffice coltre bianca ricopre la città, la neve silenziosa ha decorato ogni cosa, una nuvoletta si libera dalle mie labbre per ogni respiro, la mia mente viene invasadai ricordi, aspettavo la neve per tutto dicembre, mi tuffavo nelle strade innevate di Holmes Chapel con tutti i bambini del quartiere, si faceva la gara per chi riuscisse a realizzare il più grande pupazzo di neve. Adoravo a tal punto farlo, che ancora oggi quando torno a casa mi adopero per realizzarlo!
Recuperiamo i bagagli, tengo il fiato sospeso finchè non vedo arrivare il suo regalo, benissimo è in perfette condizioni! Assonnati ci dirigiamo alla macchina, silenziosi guardiamo Paul come per scusarci per il passaggio che è costretto a darci.
Le vie di Londra sono tutte illuminate, luci e neve creano degli scenari davvero deliziosi che riempiono i nostri occhi stanchi, invitano a goderci il Natale, a lasciarci stupire dalle piccole cose e a non perdere mai la stessa magia che si provava quando da piccoli si scartava i regali sotto l'albero. Paul si ferma davanti a casa mia. È l'unica senza luci, pare triste e vuota, domani rimedierò subito!
"Eccoci Harry".
"Grazie del passaggio Paul, buon Natale!".

"Figurati anche a te! Salutam la tua amica!" sorride. Quanto cavolo ti costa imparare un nome?! Ellery! Andiamo Paul è un nome stupendo, imparalo e non storpiarlo più!
"Certamente...".
"Hey Paul aspetta, ho lasciato qui la macchina scendo anch'io" dice Liam. Quasi me ne dimenticavo, era lui che era andato a prendere tutti gli altri e quindi l'unico ad aver lasciato l'auto. Scarichiamo.
"Hazza mi raccomando, andremo da lei domani tutti insieme! Non rovinare la sorpresa, hai resistito per tutto il Tour puoi resistere ancora una notte!" mi ricorda Louis prima di andare.
"Non preoccuparti ce la posso fare, a domani!" lo rassicuro.
Dopo anche la partenza di Liam, corro in camera a mia e mi butto sul letto, voglio farmi una lunga doccia bollente e poi lascerò che Morfeo mi culli e vegli su di me, solo lui può salvarmi da quest'ultima attesa. Prima mi addormento e prima la rivedrò, non so cosa succederà domani, non so se le dichiarerò ciò che sento, non so neanche cosa dirle, so solo che domani i miei occhi si godranno il suo viso dopo tutto questo tempo!

*****

"Fate piano" sussurra Niall. La neve attutisce i nostri passi, ma un po' di delicatezza è sempre gradita.
"È questo il suo balcone?" domanda Zayn.
"Si è questo!" asserisco.
"Adesso la chiamiamo e le cantiamo We wish you a Merry Christmas" spiega Liam.
"Harry usa quei sassolini!" mormora Louis indiacandomi dei sassolini sotto un albero.
"Ragazzi secondo me non è una grande idea!".
"Andiamo Liam! Dov'è finito il tuo romanticismo? Lo fanno sempre nei film" lo rimprovera Zayn con la nostra approvazione.
Lancio il primo sasso.


Ellery POV

21 dicembre, primo giorno delle vacanze natalizie, non c'è niente di meglio che una cioccolata calda a letto con "+" a tutto volume! Niente matematica, niente fisica, niente educazione fisica, solo io, la mia cameretta e le mie pantofole a riccio.

"And it's dark in a cold December, but I've got you to keep me warm
If you're broken I'll mend ya and keep you sheltered from the storm
That's raging on I'm out of touch,
I 'm out of love I'll pick you up when you're getting down
And of all these things I've done I think I love you better now"

Toc! Cos'è questo suono? Viene da fuori? Mi alzo dal letto, cerco una felpa per uscire sul balcone a vedere che fosse, ma ecco che un rumure netto e strano, mi interrompe. Guardo la finestra: c'è una crepa sul vetro! Al diavolo la felpa voglio, non abbasso neanche la musica, voglio beccare il colpevole.
"Chi diavolo è stato è stato?!" urlo appena esco.
"Oh cazzo!". Questa voce... Louis?!
"Siamo nella merda!". Invece questo è Zayn.
"Io lo avevo detto che era una pessima idea".
"Non è il momento Liam!" Niall ?!
Mi precipito ad infilare la felpa e un paio di scarpe, corro in giardino, forse temo di averli sognati, no eccolì sono proprio loro! "Louis!". Tomlinson come mi vede si apre in un sorriso. "Sei un fottutissimo stronzo" urlo lanciandogli una palla di neve.
"Che... ti ho... fatto?" risponde sputacchiando neve.
"Mi hai ignorata completamente quando ti ho chiamato!".
"Ero... assediato dalle fan... nessuno di noi poteva rispondere, ti avremmo incasinato... basta neve!" mi supplica.
Mi fiondo fra le sue braccia, il mio migliore amico è tornato! "Mi sei mancato stronzo!".
"Anche tu piccolo mostro delle nevi" risponde accarezzandomi la testa.
Appena scioglie l'abbraccio vedo Zayn. "Dovresti dare piu ascolto a Liam stupidone!".
"Avete sentito!" commenta Payne soddisfatto.
Li saluto tutti uno ad uno, mi abbracciano forte, come se volessero cancellare la loro assenza. Comincio ad avere freddo, sto per invitarli ad entrare, ma ecco che due occhi verde smeraldo incrociano i mie, bloccando i miei piedi nella neve. Quanto mi sono mancati! "Ciao Ellery" sorride avvicinandosi.
"Styles in quale paese europeo si usa rompere i vetri delle finestre come saluto?".
"È propio rotto?" domanda con gli occhi sbarrati.
"Incrinato, ma non è una crepa grossa".
"Mi spiace... te lo ripago" sussurra abbassando lo sguardo. No la sua espressione da cucciolo triste! Quando la fa lui è... ecco è così... adorabile.
"Io ho freddo, che ne dite se ora entriamo?" dico distogliendo lo sguardo.
"Voi andate avanti io devo fare una telefonata" conclude Harry.
Li faccio accomodare in salotto, e con la scusa di mettermi qualcosa di caldo, spengo la musica e prendo i regali dall'armadio, dovrò dirglielo poi che non si devono sentire più obbligati nei miei confronti. A fatica riesco a portar giù tutti i sei pacchetti, i ragazzi, compreso Harry, sono in sala stravaccati sul divano, hanno preso alla lettera il mio invito di fare come se fossero a casa loro...
"Dov'eri finita? Stavamo per darti per dispersa" scherza Niall. "Che sono quei pacchetti?".
"Bombe, secondo te irlandese cosa posso essere?! Sai com'è fra 4 giorni è Natale" ribatto. "Comunque questo è per te".
Consegno a tutti propri regali. Niall apre la busta e non appena scorge il buono da £100 per la miglior pasticceria di Londra i suoi occhi si illuinano. Liam si infila subito la felpa di Barman, Zayn scoppia a ridere non appena legge la scirtta sulla sua maglia ed imita il gesto di Liam, Louis urla come una ragazzina non appena legge il suo nome sulla maglia della nazionale. Harry apre delicatamente la sua scatolina, si rigira fra le mani il bracciale in argento con il piccolo smeraldo. Perchè fa così? Non gli piace? "Se vuoi posso cambiarlo..." mormoro insicura.

"No! È perfetto!" mi interrompe. "Mi aiuti a metterlo?" domanda poi guardandomi negli occhi.
Annuisco e silenziosamente lo aiuto, mi sento stranamente sollevata che gli piaccia, come se fosse il regalo a cui tenessi di più. Torno ai miei regali e contemplo l'ultima scatola.
"Questo Lou invece è per il tuo compleanno, tanti auguri!" dico porgendogliela.
Lou la apre piano. "Kevin!".
"Oh no è tornato" commenta sarcastico Liam.
"Kevin! Quanto mi sei mancato!" urla Tomlinson stringendo il piccione imbalsamato! "Grazie Ellery, ora Kevin verrà sempre con me!".
"Non pensarci nemmeno, in Tour non lo porti!" lo fulmina Liam.
"È il nostro turno ora! Prego si sieda sul divano milady! Questo è da parte mia!" Zayn mi porge una scatola. È un orsetto con sopra il mio nome! È bellissimo! Un regalo così tenero rispecchia quel suo dolce lato nascosto.
"Grazie è dolcissimo!".
"Tocca a me ora!" dice Niall.
Non è possibile, è una maglia con su un riccio! "Si intona alle mie pantofole!"
"Chissà come faceva a saperlo" commenta acido Harry. Che gli prende ora?
Quando apro il regalo di Liam lancio un urlo, sono Hell e Lack, oddio! "Amo queste storie! Liam sei un agelo!". Harry tossisce, qual è il suo problema?! Tsè dovrebbe imparare le buone maniere dai protagonisti delle due storie, anzi ha proprio tutto da imparare da loro...
Il regalo di Louis è invece un graziosissimo Carillon, con una dolcissima melodia molto famigliare: la danzavo da piccola sulle punte,quanto adoravo quel grazioso tutù rosa! Come con gli altri lo abbraccio forte e lo ringrazio.
"Ora finalmente tocca a me" sbuffa Harry. "Chiudi gli occhi!". Eseguo gli ordini. Harry appoggia qualcosa sulle mie gambe, è caldo, soffice e peloso. "Aprili ora".
Un tenero piccolo gattino tremante mi fissa con due grandissimi occhioni verdi, si avvicna alla mia pancia e si stronfina facendo le fusa, con un miagolio finissimo mi invita a prenderlo in braccio. "Harry è stupendo! È mio?" domando incredula.
"Si è tutto tuo! Che nome gli dai?".
"Non so ci devo pensare. Ha degli occhi di un verde stupendo! Grazie mille" dico baciandogli la guancia.
"Siete tornati!" urla Antoinette entrando nella sala. I ragazzi la salutano e le danno i regali, mentre io rimango a pensare al nome per il gattino.


Niall POV

Antoinette! Pare un raggio di sole che illumina la stanza! Lo devo ammettere, mi davvero mancata. I ragazzi la salutano e le danno i regali, io voglio farlo per ultimo.
"Questo è per te" dico cercando di mostrarmi sicuro, ma ho paura che non le piaccia. Non è che una semplice pochette rosa, ma è elegante come lei.

Un sorriso è disegnato sul suo volto mentre rimira la borsetta. "Grazie!" sussurra imbarazzata stringendomi forte. "Tieni" sussurra poi dandomi un pacchettino, sono biscotti.
"Li hai fatti tu?" domando addentandone uno. Annuisce ancora più imbarazzata. "Sono buonissimi! Però sappi sicuramente te ne chiederò altri!" sorrido,mentre lei arrosisce contenta.


Ellery POV

È andata bene! Antoinette temeva che dei dolci fatti in casa fossero una pessima idea, invece Niall li ha graditi! Si era disperata per quel regalo., si vede che le piace Horan.
"È tuo il gattino?" domanda mia sorella.
"Me lo ha regalato Harry".

"Bravo Haz, bella idea!". Come mia sorella pronuncia Haz, il gattino alza la testa e miagola, ti prego non dirmi che...
"Avete visto?". Grazie Louis speravo passasse inosservato... "Ripeti Antoinette".

"Bella idea?"
"No prima".

"Bravo Haz?". Di nuovo il gatto miagola.
"Abbiamo trovato il nome per il gatto" commenta Tomlison tutto soddisfatto.
"No Louis, non chiamerò mai il mio gatto Haz!". Due miagolii. Che scherzo di cattivo gusto...
"Ellery se lo è scelto lui!".
Guardo il gatto, in effetti gli occhi sono uguali a quelli di Styles, che in questo momento sta ridendo come un ossesso, sbuffo e mi arrendo. Haz comincia a farmi le fusa. "Beh serve un Haz adorabile" sorrido.
"L'originale è sempre il migliore" si intromette Styles.


Harry POV

Non posso negare di essere al settimo cielo per il nome del gatto, è come se fossi sempre accanto a lei! In questi 2 mesi e mezzo è diventata ancora più bella, mi è mancato tutto di lei, perfino la sua acidità nei miei confronti, però io posso essere molto più adorabile di quel gattino e presto se ne accorgerà! Ellery si alza e va in cunina, la seguo. Sta preparando una ciotola di latte per il gatto, Haz vi immerge subito il visetto peloso.
"Fino a qualche tempo fa non avrei mai immaginato di avere un gatto con il tuo nome" mi dice appena mi vede.
"Fino a qualche tempo fa non avrei mai immaginato che qualcuno si imbucasse nel mio giardino" ribatto io.
"Non avrei neanche pensato di parlare con Harry Styles nella mia cucina, mentre gli altri mebri degli One Direction sono nel mio salotto" conclude.
L'afferro per i fianchi e l'attiro a me. "Mi sei mancata" sospiro guardandola negli occhi, poi la strigno forte e tutto si cancella, il mondo si ferma, io non so più nessuno, il mio cuore accelera i battiti, il suo profumo mi invade i polmoni. "Anche tu... e tanto" mormora titubante. Scioglie l'abbraccio. "Ci aspettano, muoviti" finisce fredda.
"Che tenera ti sei imbarazzata!" la prendo in giro uscendo dalla stanza.
"Io? Ma che problemi hai?".
"Dai tranquilla, sei andata in crisi d'astinenza del mio fascino mentre ero in Tuor".
"Ma muori! Sai che relax senza nessuno che si intrufola nei bagni della mia scuola!".
"Mi pensavi anche lì?".
"No, non sono stitica".
"Wooooo ti ha spento"
commenta Niall.
Ci sediamo e le raccontiamo come è andato il Tuor, come sono state le fan, abbiamo detto quali tappe ci sono piaciuto di più, ovviamente non le ho specificato esattamente perchè ho preferito Verona...
"Invece che novità ci racconti?" domanda Liam.
"Non è successo molto... una cosa nuova però c'è: mi sono fidanzata".
"Cosa?!" urlo. Fidanzata. Ellery si è fidanzata. Ellery sta con un altro. Ellery ama un altro.
"Con chi?" domanda Zayn.
"Con Blake Coleridge, da circa un mese". Ellery si è fidanzata con Blake. Ellery sta con Blake. Ellery non mi ama, lei ama Blake. Ama lui. Io non esisto. Il mio cuore grida e comincia a farmimale, il respiro mi manca e mi sento sempre più affaticato. Non sento più nulla, vedo le bocche degli altri aprirsi, ma non sento nulla. Non mi resta che fingere un sorriso. Voglio morire. Blake c'era, io ero via, lui l'ha accolta, io l'ho fatta scappare, lui la fa sorridere, io la faccio piangere, lui la consola, io l'ho umiliata più volte. Lui la ama, io molto più di chiunque. Guardami Ellery non vedi che ti amo? Credevi che ogni mio bacio fosse davvero per gioco? Non vedi che sto morendo di dolore? No, non sono nella posizione di poter proferire parola, io l'ho capito troppo tardi. Io ho rovinato tutto.
"Io devo andare, devo disfare le valige e prepararle per andare a Holmes Chapel".
"Ti accompagno alla porta" dice Ellery alzandosi. Gli occhi di tutti gli altri presenti mi guardano addolorati, vedono il sangue del mio povero cuore, straziato da quelle parole. Mi sembra che tutto sia diventato soffocante, quella casa, il mio respiro, i miei pensieri, la voce dei miei amici, il finto sorriso che ho in questo momento.
"A presto Harry" mi saluta dolcemente, baciandomi di nuovo la guancia. Dolore. L'abbraccio con disperato bisogno di sentirla mia, pur sapendo che altre braccia la stringono, pur sapendo che altre labbra sfiorano le sue, pur sapendo che il suo cuore batte per qualcun altro. Una lacrima riga la mia guancia e le bagna la spalla.
"A presto Ellery, sono felice per te" concludo baciandole la fronte.
Come entro in casa mia comincio a piangere, voglio consumarmi con le mie lacrime, voglio punire la mia stupidità e il mio orgoglio. L'ho persa solo per colpa mia. Dovrei essere io la causa del suo sorriso, dovrei essere io la causa dei suoi sospiri, dovrei essere io ad asciugarle le lacrime e soprattutto dovrei essere io ad amarla nel cuore della notte. Se quel bastardo l'ha sfiorata io lo ammazzo. Invece sono qui a piangere come un fottuto idiota. L'amo, quanto cazzo la amo, ho lasciato che scivolasse via dalle mie dita, ho lasciato che mi venissi portata via, ho lasciato che io stesso fossi la causa di tutto ciò. Orgoglio, oh fottuto orgoglio, perchè mi hai impedito di aprire prima gli occhi? Perchè mi hai impedito di baciarla prima della partenza? Portatelo via mie lacrime! Lasciate che il vuoto e il dolore mi
divorino. Oh mie lacrime schiaffeggiate impetuose le mie gote! Cuore o mio cuore, che tanto ami e tanto soffri, e ora? La tua ragion di vita ti ha ripudiato anzi tempo ancor prima di conoscerti.
Mi odio da morire. Voglio spegnere il cervello, mi fa troppo male la testa.


Louis POV

Porca troia. Ho insistito tanto per fare ammetteread Harry i suoi sentimenti e ora questa notizia l'ha distrutto!
Quanto vorrei andare a casa di quel tizio, Blake, e darle fuoco!
Per non destare troppi sospetti siamo rimasti ancora un po' da Ellery, ma non ho smesso di preoccuparmi per
Hazza, e se fa qualcosa di stupido? Appena lasciamo la dimora Delacroix mi fiondo al suo cancello.
Suono. Nessuna risposta. "Harry apri questa cazzo di porta sono Louis, so che ci sei!" Vengo esaudito.
"Lou! Ma che piaccere" mi saluta un Harry barcollante sulla soglia di casa. Mi avvicino e un acre odore impregna le mie narici, puzza terribilmente di alcool. In mano regge una bottiglia di Vodka comnciata, ma al suolo ne posso ben vedere una vuota.
"Metti giù quella bottiglia subito!".
"Eddai Lou, fa tanto bene al cuore".
"Non è questo il modo di reagire".
"Ti spacci tanto per il mio migliore amico e mi freghi con questa stronzata dell'amore, non puoi dirmi cosa non fare!"
conclude le sue parole con un'ampia sorsata di Vodka. "Come mai siete andati via da quella? La troietta doveva farsi sbattere da quel coglione del suo ragazzo?".
Gli tiro uno schiaffone. "Come cazzo osi definirla così?!".
"Oh te la sei presa? La dà anche a te?".

Non resisto e gli tiro un pugno. "Piantala cazzo! È la donna che ami, non puoi parlare di lei in questo modo! Chi cazzo sei tu? L'Harry che conosco non si arrende mai! L'Harry che conosco non permetterebbe mai ad un qualcue giocatore di polo di farsi mettere i bastoni fra le ruote! Io rivoglio il mio migliore amico".
Sarà per ilpugno, sarà per l'alcool, sarà per le mie parole, ma Harry scoppia in lacrime. "Io la amo. Io la amo. Io la amo" ripete in modo sconnesso fra i singhiozzi.
"Te lo prometto non finirà così" lo rassicuro prima di metterlo a dormire.

*****

"Come sta Harry?" mi domanda Liam al telfono.
"È ha pezzi, l'ho trovato ubriaco fradicio, parlava a vanvera e poi è scoppiato a paingere come un bambino. Mi sono sentito uno straccio".
"Qual è il piano?"
"Come scusa?".
"Era chiaro che tu e Niall avete fatto di tutto per far capire ad Harry di amare Ellery, quindi ora dimmi Lou qual è il piano per farle rompere con Blake".
"Non eri quello responsabile tu?".
"Senti non sopporto Blake, e lei ed Hazza sono fatti per stare insieme".
"Beh ammetto di avere già qualche idea".
"Anch'io ho uno spunto: ci dobbiamo esibire alla festa in maschera della sua scuola".
"Come mai?".
"Lunga storia".
"Avverto Niall e Zayn".
"Non serve sono qui con me e hanno sentito tutto".
"Perfetto, mettiamoci all'opera. So già cosa fare".

FLY WITH ME: Wings's Corner

 


Hey Little Carrots! NON SO CHE PROBLEMI HA LA GRAFICA, MA NON RIESCO A SISTEMARLO!

Sono riuscita ad aggiornare molto prima di quanto pensassi spero che la cosa vi faccia piacere e che sia uscito un capitolo abbastanza decente!

Allora, Harry viene a conoscenza della relazione fra ellery e Blkae e ne esceabbastanza distrutto, ma d'altronde non poteva non prenderla male quindi vi prego non picchiatemi... 
Louis non può stare con le mani in mano, infatti ha già un piano che coinvolge tutti i ragazzi. Cos'ha in mente di fare?
Volevo lasciarvi le foto dei personaggi, ma sono in montagna e con questa connessione non riesco a farlo. Per farmi perdonare ecco qui Haz il gattino:



http://www.sfondipertutti.it/sfondi_animali_gatti_animali_gatti5_1024.htm



Vi lascio anche i link di Hell e Lack, vi invito calorosamente a farvi un giro, meritano davvero!

HELL 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1648046&i=1 (conclusa)

LACK http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=1814894  (in corso)

La storia di Louis probabilmente si intitolerà "Superman Is Here!" e appena il primo capitolo sarà pronto lascerò un'anteprima agli interessati.

Grazie Wifey!

BUON ESTATE! (NON ME NE FREGA SE È AGOSTO, IO ME LA GODO!)
LOVE YOU ALL! <3



Ps se volete contattarmi su twittah sono @littlelion195

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Capitolo 23
*** Won't Give Up ***


Harry POV

"Svegliati prigone!"
"Ancora cinque minuti!"

Non ho potuto che scappare, non ho potuto che nascondermi, non ho potuto far altro se non allontanarmi da lei, l'amato viso, dolce e disiata meraviglia, è diventato doloroso, la sua felicità è ormai la mia disperazione. SI disperazione, so fin troppo bene di non poterle dare ciò che lui le da. Con questa consapevolezza che posso fare? Accettare il suo sorriso, guardarla ridere da un angolo oscuro, vederla star bene e sparire. Non posso che farmi da parte. Lei deve vivere la sua vita, io non devo permettermi di intralciarla, le starò accanto come potrò, canterò al suo matrimonio, pur sapendo che il mio cuore implorerà la morte di avvolgerlo o di essere svuotato da qualsiasi sentimento umano e diventare di ghiaccio. Se amarla non mi è più consentito, non voglio amare nessun'altra, forse è da pazzi questo attaccamento morboso, ma la amo. La amo a tal punto da odiarmi per essere caduto sotto questo dolce giogo letale, ma almeno per adesso non so più pronto a guardare quei occhi preziosi verdi.
Holmes Chapel, dolce casa, le mie membra straziate per questo Natale sono state affidate a te.
Ho mantenuto fede alla mia promessa, ho messo le decorazioni e sono partito il 23 dicembre con un giorno di anticipo di mattina presto così ho avuto una scusa per andarmene senza salutare, perchè proprio non ci sarei riuscito. Ho viaggiato per tre ore con la musica sparata a tutto volume, correvo come se non ci fosse un domani, sfrecciavo libero senza pensieri. Così ieri sono arrivato dalla mia famiglia che il grande potere di farmi star bene in qualsiasi caso.
Ieri sera al tramonto ha cominciato a nevicare sempre più fitto, era un vero spettacolo, mi sono seduto sul davanzale della mia finestra e ho guardato fuori a lungo senza accorgermi dello scorrere del tempo, c'era un'atmosfera magica, i fiocchi danzavano in modo aggraziato, andavano a formare un morbido tappeto nel mio giardino, come quello sotto il suo balcone. Senza tregua mi tornano alla mente le immagini delle palle di neve scagliate a Louis e di quel attimo in cui mi ha guardato fermandosi in mezzo a quel bianco, chissà forse proprio per causa mia. Una lacrima silenziosa aveva allora solcato il mio viso.
"Svegliati Harry!". La voce di mia sorella Gemma rimbomba rumorosamente nelle mie orecchie.
"Sono sveglio, sono sveglio" farfuglio sbadigliando. Pigramente mi stiracchio e abbandono il letto.
"Scendi la colazione è pronta".
Sbuffo e scendo, in cucina mi accoglie un profumo invitante accompagnato dal sorriso di mia mamma, vuol dire una cosa sola: Waffles!
Mi ci avvento con un gran carenza di grazie e con un appetito tipicamente defino alla Horan, mia madre fa i Waffles più buoni del mondo, non ne ho mai trovati di migliori.
"Harry non strafogarti!" mi rimprovera mia madre.
"Mamma vive da solo ormai, pensi davvero che ripassi il galateo tutte le volte prima di mangiare?" comemnta divertita Gemma.
"Fcufa mamma fono buoniffimi".
"Maiale si parla a bocca piena! Visto mamma? Che ti dicevo?"
aggiunge Gemma inorridita.
Mia madre sbuffa e fissa il mio piatto, d'un tratto il suo sguardo si concentra, le sue sopracciglia si inarcano e sul suo volto si fa largo un'espressione piena di curiosità. "Bello! Dove l'hai preso?".
"Di che stai parlando?".

"Di quello" dice indicandomi i polsi. Mordicchio la colazione mentre abbasso lo sguardo ad essi, sul sinistro troneggia un bracciale in argento con un piccolo smeraldo, il Waffle ha un retrogusto davvero terribile. Tossisco. "È un regalo".
"Di chi?".
"Un'amica"
rispondo evasivo.
"Come si chiama?".
"Da quando mi fai l'interrogatorio per un regalo? Che te ne frega? Sono cazzi miei questi ok?"
urlo furibondo, lascio li tutto, mi alzo, calcio la sedia e me ne vado in camera mia sotto gli sguardi attoniti delle due donne di casa Styles.
Mi lascio cadere a peso morto sul letto, rimiro il mio bracciale, come se fosse un arcano monile stregato necessario per risolvere un antico mistero, malvagio si diverte ad occupare i miei pensieri, forse è un perenne monito, non è il mio polso a stringere quella pietra verde preziosa, ma due braccia sconosciute d'argento. No. Non permetterò a Blake di rovinarmi il suo regalo: l'argento sono i suoi sorrisi, quei dolci sorrisi che mi rivolgeva quando si sentiva fragile, quando le asciugavo le lacrime, quando si divertiva come al parco; il piccolo smeraldo invece sono i suoi occhi fautori di quel indissolubile legame con i miei. Ecco lei è il mio bracciale, ed esso diventerà il mio porta fortuna. Sarà la parte di lei che avrò per sempre.
Wow che tranquilla mattina della Vigilia... Vigilia... Sorrido. Mi precipito al mio cellulare.
"Pronto?".
"Happy birthday to you, happy birthday to you! Happy birthday dear Lou, happy birthday to you! Auguri Louis! 21 anni di stupidità!".

Una sonora risata risuona al telefono. "Oh grazie Harreh!".
"Non mi sarei mai dimenticato il compleanno del mio migliore amico!".
"Così mi commuovo! Come stai? L'ultima volta che ti ho visto ero ubriaco fradicio".
"Allora forse non era un sogno... Mi hai per caso tirato un pugno?".
"No direi proprio che non è stato un sogno".
"Perchè me l'hai tirato?".
"È meglio se lasciamo perdere... Come stai?".
"Come vuoi che stia? Ho appena urlato contro mia madre per nulla".
"È solo il contraccolpo, non devi perderti d'animo. Voi due...".
"Forse è meglio che io resti qui per un po'".
"Cosa?!".
"Devo starle lontano, per il suo bene, ma soprattutto per la mia sanità mentale".
"Vuoi farti da parte?".
"Ho altra scelta?".
"Sei solo un patetico bugiardo".
"Come scusa?!".
"Dici di amarla, ma ti comporti come un codardo. Hai deciso di scappare? Una scelta piena di onore... Se per te non vale la minima pena di provarci sul serio, o di dirle semplicemente quello che provi beh allora non l'hai mai amata. Mai. Era solo l'ennesima preda del famelico cacciatore di botte e vie".
"Giusto, per te avrei scritto due canzoni per una sgualdrinella qualsiasi?".
"Due? Ne hai scritta un'altra dopo Truly Madly Deeply?".
"Non l'ho priprio scritta,ho buttati giù qualche verso".
"Quando?".
"Ieri sera".
"Sai cos'è questo?".
"No".
"Il motivo principale per cui non puoi farti da parte, a meno che lei ti respinga. ma dubito che lo faccia".
"Louis..."
"Deve sentirle Harry, lei deve!".
"La vuoi smettere?"
"Sono il tuo migliore amico, lo dico per il tuo bene".
"Comunque lei odia le mie canzoni”.
"Hai ragione odia il famoso cantante Harry Styles degli One Direction, ma lei ha un debole per Harold e le sue canzoni le ascolterebbe volentieri".
Rimango in silenzio. Le parole di Louis sono strane, così sibilline e chiare nel medesimo istante... "Devo andare Harry, ci sentiamo".
"Ciao Lou ancora auguri!".
"Grazie Haz! A no scusa quello è il gatto.. Grazie Hazza!".
"Eh si quel gatto ha un nome figo!".

Chiudo la telefonata sorridendo, ma non nascondo di essere un po' confuso, non mi tornano le fila della conversazione. Perchè a Louis piace fare il sibillino?!
"E così tutto nasce da una ragazza". Esclama la ragazza bionda appoggiata allo stipite della mia porta, fcendomi balzare per lo spavento.
"Gemma...  Hai sentito tutto?" chiedo imbarazzato.
"Sono arrivata al Dear Lou, non so se la conversazione era partita da un po', ma sicuramente ho sentito la parte più interessante" commenta altezzosa.
"Oh ehm ecco io..."
"Chi è la smorfiosa?".
"Smorfiosa?"
"Si la ragazza senza cuore che ti ha sconvolto. Ieri sera a cena ho notato gli occhi lievemente arrossati. Come hai messo piede in casa ho capito che qualcosa ti turbava".
"Non è senza cuore".
"Sarà, ma per me rimane una stronza, meschina e odiosa per averti ridotto così. Credi davvero che permetterei a qualcuno di far star male il mio fratellino?".
"Gemma...".
"Andiamo lo sai che puoi raccontarmi tutto"
aggiunge dolcemente.
Cedo, davanti a mia sorella preoccupata per me cedo e le racconto tutto senza però dire quel nome.

*****

Niall ha assolutamente ragione, il pranzo di Natale è fantastico, mi fa venire i brividi vedere come la mia famiglia chieda del Tour, della carriera, delle canzoni, dei ragazzi, ma continui a parlarmi come so fossi ancora il piccolo Harry combinaguai, i miei cugini poi non fanno che prendermi in giro per come secondo loro riescoa far esaltare millioni e millioni di ragazze solo sorridendo e mi raccontano di come alcune loro compagne di classe faccianodi tutto per riuscire ad estorcere almeno un mio autografo! Che fra l'altro ora mi tocca fare...
In mezzo a queste risate comincia a suonarmi il telefono. "Scusatemi". Guardo il mittente. Mi alzo e vado in cucina. Un respiro profondo. Un lungo respiro profondo. Rispondo.
"Pronto?".
"Ciao Harry".
"Ciao come stai?"
"Bene, grazie tu?".
"Alla grande!"
rispondo nella vana speranza di risultare sincero.
"Oh bene! Volevo solo farti gli auguri. Ehm.. Buon Natale Harry!". Rido.
"Buon Natale anche a te!".
"Grazie".
"Dove festeggi?"
"Da mio zio, il fratello di mia mamma, tutto il parentato è qui, ma tranquillo sono lontana adesso, nessuno può sentirmi".
"Non dovevi neanche dirmelo, io mi fido ciecamente di te. Io invece ho tutti i parenti da me".
"Che forza!".
"Già! Mi mancavano i miei parenti! Avevo proprio voglia di tornare ad Holmes Chapel".
"Già, sei partito subito senza salutare, dopo che sei stato via per due mesi e mezzo".
Il suo tono diventa amaro.
"Mi dispiace".
"No, ma tranquillo, scherzavo quando ho detto che mi mancavi".
"Ho avuto un imprevisto, sono dovuto partire prima".
"Avresti potuto avvisare".
"Perchè? Avevi per caso annullato un appuntamento con il tuo fidanzatino per passare la giornata con me?"
. Silenzio. Non è possibile... "Hai dato buca a Blake per me?".
"Non sono affari tuoi!".
"Ci sono coinvolto mi pare!"
dico con un grandissimo sorriso.
"È la mia vita, non la tua!".
"Andiamo ora sono parte della tua!"
scherzo tranquillo.
"Chiudi la bocca, non puoi farmi imbestialire anche a Natale, non ti ho chiamato per litigare!".
"Io non sto litigando".
"Smettila di ridere, non è divertente!".
"Si che lo è!".
"No non lo è perchè nonostante io gli abbia dato buca tu non ti sei distrubato a dirmi che partivi, non ti sei nemmeno degnato di salutarmi e io come una stupida sono qui che ti chiamo a Natale per farti degli auguri e tu continui a prendermi in giro!".

Quando si innervosisce, mi fa sbellicare dalle risate. "Ok ti devo una giornata".
"Non farti strane idee è Haz che vuole vederti!".
"Allora passerò la giornata con lui e non con te".
"Non ti lascio solo con lui, già ha il tuo nome, non voglio che tu lo renda stupido".
"Visto che vuoi passare del tempo con me piccola stalker?".
"Piccola stalker?".
"Beh mi spiavi, sei entrata nel mio giardino, vuoi passare il tuo tempo con me e il tuo gatto si chiama come me...".
"Non l'ho scelto io, c'eri quando è successo!".
"Ammettilo che sei contenta di quel nome!"
"Buon Natale e fottiti Styles".
"Buon Natale piccola stalker!".
"Ti odio"
mormora prima di chiudere la telefonata.
Mi metto a ridere. Ha dato buca a Blake per me, questo si che è un bel regalo di Natale!
Esco dalla cucina, ma Gemma si dirige verso di me.
"Harry puoi darmi una mano a servire?".
"Si certo!".

Si ferma un attimo e mi fissa. "Come mai sei così allegro?".
"Nessun motivo, è una bella giornata...":
"Era lei al telefono?".
"Si"
ammetto abbasando lo sguardo.
"Deve averti detto qualcosa di belle... ehm... Non mi hai detto come si chiama".
"Il suo nome è Ellery. È musicale, elegante e nobile".
"Sei proprio innamorato perso"
scherza Gemma.
"Oh si sono completamente andato e non ho la minima intenzione di camabiare".
"Vuol dire che..."
mi incita a continuare.
"Che non ho la minima intenzione di farmi da parte. Non permetterò a Blake di portarmi via Ellery, non senza combattere!". ribatto fieramente.

Louis POV

"Come volevi Harry si è deciso a non mollare. Vorrei conoscerla questa Ellery. Gemma xx".

Perfetto, la prima fase è andata! Lo sapevo che avrei convinto Ellery a chiamarlo! Perfetto ora il piano deve procedere.

FLY WITH ME: Wings's Corner

 


Hey Little Carrots!

Ultimamente riesco ad aggiornare più spesso e ne sono felice! Sono davvero contenta delle recensioni ricevuto, ragazze siete davvero dolcissime! Spero che l'interessa della storia possa rimanere vivo! 

Allora, devo assolutamente dire che scrivere del Natale a Ferragosto mi ha fatto davvero ridere! Il capitolo è principalemtne di passaggio e vede ancora Harry a pezzi, ma è essenziale alla narrazione perchè vediamo che decide di rialzarsi e a non rinunciare ad Ellery.
Scopriamo poi che la nostra protagonista ha voluto dare buca a Blake per poter passare una giornata con Styles, ma purtroppo lui è partito. Come avrà reagito il giocatore di polo? Louis è riuscito a realizzare la prima fase del piano, cosa ha ancora in mente? Scoppriamo inoltre che Gemma è la sua complice, ma rimane diffidente su Ellery, perchè è protettiva nei confronti di suo fratello. Cambierà idea?


Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, nel prossimo ci sarà il tanto atteso ballo in maschera!


Grazie a tutte quelle che seguono, ricordano, preferiscono e recensiscono la mia storia! Non so cosa farei senza di voi! Grazie anche a Bradadorable che è l'unica ragazza in grado di farmi mancare la scuola! 

Ultimissima cosa! Se vi piaccione le storie con tematiche forti non potete perdervi questa, è scritta con maestria e genera un fortissimo Pathos! La tematica trattata è abbastanza forte quindi la consiglio davvero solo a chi ama il genere. È solo il primo capitolo, ma ne vale la pena davvero! Lasciatele un parere l'autrice ne sarà felicissima!


http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=2068117


Non posso non ringraziare la mia Wifey, altrimenti il capitolo non è completo!

BUON ESTATE! Io fra poco andrò di nuovo al mare con i miei amici, ma solo per pochi
∞LOVE YOU ALL!∞



Ps se volete contattarmi su twittah sono @littlelion195

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Capitolo 24
*** Winter Masked Ball ***


Ellery POV

Le vacanze natalizie sono passate assai velocemente tranquille e gioiose, devo ammettere che il regalo più bello è stato proprio il piccolo Haz, quel suo musino dolce ogni sera mi guarda prima di dormire, finchè non chiudo gli occhi resta acciambellato sul cuscino, come se volesse proteggermi. Quegli occhini verdi sono davvero cucciolosi.
Haz però odia Blake, tutte le volte che lo vede, gli lascia un ricordo. Non so perchè, ma non può proprio vederlo, altrimenti comincia a soffiare e gli salta addosso graffiandogli le braccia, se poi succede mentre siamo seduti, si accoccola sulle mie gambe e lo guarda con un senso di sfida. A quanto pare il mio gatto è davvero possessivo. Blake a volte si mette in competizione con il mio gatto e la trovo una cosa davvero inquietante.
Non mi ha fatto molte domande sul perchè gli ho dato buca, credo gli sia bastata la classica scusa di dover aiutare la propria madre a sistemare la casa per il cenone della Vigilia, ma posso dire che con Capodanno mi sono fatta perdonare! È stata davvero una festa fantastica! Ho imparato una cosa molto importante da tutta questa storia: se dai buca al tuo ragazzo per vederne un altro, quest'ultimo te la restituirà. Grazie mille karma, avrei gradito saperlo prima. Però infondo se davvero era necessario per l'equilibrio dell'universo, ho ritenuto giusto non prendermela più di tanto con Styles, visto che il mio ragazzo mi aveva perdonata di buon grado, anche se presumo l'abbia fatto perchè non sapeva la verità. Che confusione... Tutta colpa delle mie stupide bugie, se solo non riuscissi a mentire anche con Coleridge, invece la mia fortuna vuole che sia proprio con Styles che io debba essere oscenamente incapace di pronunciare menzogne e io sono bravissima a farlo!
Quando Miss Lansbury spiega, la mia mente parte al galoppo di quel potente stallone che è la fantasia, però è strano Storia è una materia che adoro e in cui vado bene, ma se consideriamo che io sono una grandissima assurdità forse è perfino normale. Cosa è mai stato normale nella mia vita? Sicuramente non la mia famiglia e recentemente posso dire che anche i miei amici non lo sono, se Blake è davvero imparentato con la famiglia reale neanche lui è tanto normale, la mia scuola a detta di Liam è una reggia quindi non è regolare, i miei occhi sono strani perchè non sono di un bel verde smeraldo, il mio gatto non è normale, ho il vicino di casa più improbabile di sempre e poi ci sono io che sono l'incarnazione dell'anormalità. Credo proprio che toglierò la parola normale dal mio vocabolario. Ma chi reputa ciò che è normale e ciò che non lo è? Chi sancisce il giusto e l'errore? Perchè le persone hanno il diritto di ritenersi perfetti e io no? Perchè io devo sentire costantemente dalle bocche altrui che non vado bene? Queste domande fanno aumentare la mia rabbia. Per anni mi sono dovuta autoditruggere, rinchiudere in una fortezza per tentare di autoconservarmi dopo l'incidente e ora non ho più la forza di uscire, tutto ciò mi fa diventare altamente iraconda.
Forse devo ancora tacere far scorrere tutto come se fossero le gocce di un impervio acquazzone, ma io sinceramente sono stufa di bagnarmi.
"Signorina Delacroix potrebbe ribere l'ultima cosa che ho detto?".
"Certo Miss Lansbury, lei stava parlando, delle... delle Monarchie Rappresentative formatesi nella prima parte del 1800 agli inizi della Restaurazione".
"E saprebbe gentilmente elencarmi le tipologi?". Ce l'ha con me?
"Certamente, il primo tipo era di carattere Costituzionale dove vi è come esecutivo il primo ministro nominato dal sovrano, mentre l'altra tipologia è Parlamentare ove invece l'esecutivo è sempre il primo ministro, ma è eletto dal parlamento per votazione".
"Molto bene! Avevo come l'impressione che fosse disattenta, ma vedo che ha delle ottime conoscenze. Non si distragga più!".
"Mi scusi...".
"È un'abitudine delle ragazze di questa scuola, verso metà gennaio cominciate a fantasticare sul ballo in maschera! Per quanto delle dolci fanciulle dall'aria sognante siano gradevoli vorrei non vederle durante le mie ore".
Il Ballo in Maschera d'Inverno, come dimenticarlo. È l'occasione di indossare un vesito tratto dalle più belle illustrazioni dei libri di fiabe e sentirsi una principessa in un mondo di cristalli, fiocchi di neve e brillantini senza dover necessariamente rivelare la propria identità. Ogni anno ci andavo senza accompagnatore e ballavo con chiunque me lo chiedesse, mi divertivo, con alcuni cavalieri sono nate bellissime amicizie, come con Brady. Non lo facevo per vanità, ma mi affascinava l'idea di essere vista sotto una luce diversa per una sera. Quest'anno invece avrò per la prima volta un cavaliere e non nascondo di essere un po' agitata, sarò mai all'altezza di Blake? Però sembra che anche i professori siano agitati per il ballo, il che è strano, continuano a ricordarci di comportarci in modo esemplare qualsisi cosa accada, non ho idea di cosa parlino l'unica cosa grossa che succede sono le incoronazioni delle principesse d'inveno, ovvero le cadidate per il titolo di reginatta del Prom, del ballo di fine anno, ma nessuno si è mai scaldato più di tanto. "July, Peasly, Marion andiamo a cercare i vestiti oggi?" domando alla fine dell'ora.
"Si! Non vedo l'ora!" trilla July contenta.
"Con chi andata al ballo?".
"Io con Blake".
"Mi pare ovvio no?! Voi ragazze?" mi schernisce la mora.
"Io ci vado con Dylan Hopkins" commenta Peasly tutta contenta.
"Ti tratti molto bene vedo!" commento.
"Proprio tu parli?" ribatte lei ridendo.
"Volevo chiederlo a Ryan Wight, ma non avrebbe mai accettato" sussurra Marion. Ha una cotta per Ryan dal primo anno, ma è convinta che non vi sia nessuna possibilità. Se è vero Ryan non sa che ragazza meravigliosa si è fatto scappare, insomma Marion è dolce gentile, divertente e belissima! È perfetta!
"Vai da sola?" domando sommessamente.
"No, mi ha invitata Erick Prest, andiamo come amici" dice sorridendo.
"Allora dobbiamo trovarti un vestito stupendo!" cerco di rallegrarla.
"Ohi si Ellery voglio essere favolosa!" ride lei.
"Tu invece con chi vai July?" le domando.
"Con Brady!" risponde.
"Che strano" commenta Peasly sottovoce stringendo poi le labbra. Comme incrocia il mio sguardo curioso, cambia espressione. "Dai allora oggi andiamo!".
"Posso chiedere anche a mia sorella di venire? Ha bisogno anche lei dell'abito".
"Ma certo che Antoinette può venire!" rispondono in coro.
"Perfetto!".

*****

Il mio cuore batte forte, Blake arriverà fra poco. Ho un cavaliere, andrò al ballo con il mio ragazzo, sono elettrizzata e un po' spaventata, ma soprattutto felice. Come dice Fergie nella colonna sonora di The Great Gatsby: "A little party never killed nobody" e quindi stasera voglio divertirmi, andiamo sto andando al ballo con un ragazzo splendido che mi ama, che nonostante gli attentati del mio gatto continua a venirmi a trovare! Potrebbe andare meglio? Forse potrebbero esserci quei cinque idioti ad accogliermi in fondo alle scale come fecero la sera della festa della squadra di polo. Niall forse mi ridarebbe il braccio per scendere le scale, Liam e Zayn applaudirebbero ancora? Louis mi strapazzerebbe di foto? Harry mi guarderebbe ancora a bocca aperta? Una parte di me vorrebbe che mi vedesse ora, non so perchè, ma è così.
"Ellery è arrivato Blake!" urla mia mamma. Affero la maschera e lascio la stanza. Si va in scena.
Scendo le scale solevando leggermente la gonna. È come se stessi in un film: mia madre ha le lacrime agli occhi, mio padre le stringe la mano e mi guarda fiero. Antoinette non c'è il suo cavaliere è già passato a prenderla. Blake mi guarda incantato sorridendomi gentilmente. Arrivata all'ultimo gradino Blake mi porge il fiore da mettere al mio polso, una rosa rossa, il mio fiore preferito.
"Sei bellissima" mi sussurra dolcemente prima di baciarmi.
Un colpo di tosse di mio padre ci separa. "Vi scatto una foto". Una volta fatta continua ad incenerire con lo sguardo Blake. "La rivoglio intera" oridina acido.
"Sissignore!" balbetta Coleridge deglutendo rumorosamente. "Credevo che fosse solo il tuo gatto ad odiarmi" confessa tutto preoccupato in macchina.
"Non è vero, credo mi veda ancora come la sua bambina, lo so è imbarazzante..." lo rassicuro.
"Se è così vuol dire che ti vuole bene non c'è nulla di male".
"Dovevo rassicurarti io, non tu!"
scherzo.
"Devo farlo è nel mio contratto".
"Contratto?"
ripeto ridendo.
Blake mi guarda impassibile. "L'ho detto che tuo padre ci tiene a te".
"Mio padre ti ha fatto firmare un contratto?!"
urlo strabuzzando gli occhi.
Una sonora risata riempie l'abitacolo della vetttura. "Dovresti vederti ora! Quanto è bello prenderti in giro!".
"Fottiti!"
borbotto, ma la sua risata non tarda a contagiarmi.
"Siamo arrivati milady!" dice parcheggiando.
Milady... milady...

"Buona notte milady! Sogni d'oro!"
"Vado a coricarmi villano. Buona notte".


Era la fine della nostra prima conversazione. Styles mi parlava dalla sua finestra e mi aveva chiamata milady. È davvero un idiota, si un idiota dolce a volte. No, se parto così sarà una serata orribile! Devo svuotare la mente e godermi il ballo fino all'ultima nota dell'ultima canzone!
Infiliamo le maschere e scendiamo.
Come entro in palestra rimango incantata: le pareti sono ricoperti da leggerissimi strati di tulle bianco e da stendardi argentati, dal soffitto pendono le forme di fiocchi di neve dalle varie dimensioni, vi sono dei tavoli con tavoglie grigio perla e poltroncine del medesimo colore, ogni tavolo ha una candela accesa, il pavimento è pieno di brillantini che scendono ogni tanto dal soffitto. La pista da ballo è molto ampia e un palco la chiude sul fondo della palestra. Sembra un regno incantato delle fiabe, forse sono a Narnia. La musica già rieccheggia nell'aria e alcune coppie audaci già ballano sulle note di Get Lucky.
Mentre io e Blake passiamo fra i tavoli vedo gli sguardi bloccarsi su di noi, alcuni ragazzi danno i colpi sul braccio ai propri amici e fargli cenni per invitarli a guardarci, alcune ragazze parlottano fra loro tenendo lo sguardo fisso. La mia maschera mi protegge. Rifilo sorrisi cortesi a tutti.
Ci accomodiamo al tavolo con gli altri giocatori di polo, ci sono anche Ryan Wight, che però continua a guardarsi intorno alla ricerca di qualcosa, Brady e July che mi saluta subito.
"Sei bellissima Ellery!".
"Anche tu July!"

Chiacchieriamo con tutti finchè non parte Safe and Sound e una ragazza bionda mi afferra per il polso.
"Hey Blake te la porto via un attimo!".
"Perchè Peasly?".
"Ballo fra ragazze! July vieni anche tu!".
"Subito!".
"Ciao Peasly"
sorride Brady.
"Ciao" ribatte lei fredda. "Andiamo!".
Ci raggiunge anche Marion e ci buttiamo sulla pista, balliamo e ridiamo, i nostri cavalieri ci raggiungono e si uniscno alla nostra pazzia, alle nostre risa.
"Ragazzi avrei un annuncio speciale da fare!". La voce di Mr Wellington rimbomba sovrastando la musica, le voci si annullano, visi corrugati si voltano verso il palco, è troppo presto per le nomine! Lo stupore, l'incertezza e un pzzico di confusione sono altamente palapabili, si vedono aleggiare sopra le nostre teste. L'espressione di Wellington è divertita, si sta già pregustando la nostra reazione a quest'annuncio, è come se stesse per lanciare dei pezzi di carne fresca in una gabbia di leoni affamati, sorride ancora per qualche istante mentre la sua barba scintilla sotto le luci, sicuramente non sarà una notizia speciavole. "Ospiti speciali si sono uniti a noi in questa sera di festeggiamenti, con grandissima gioia cedo la parola a loro!".
Mr. Wellington scende dal palco e improvvisamente tutte le luci si spengono, un brusio generale si desta, la curiosità è come un cavallo scalpitante ai cancelli pronto per vincere la corsa, cavalcando più veloce del vento.
"Hi!"
"We"
"Are"

Queste voci. No, per favore no.
"One"
"Direction!"

Come esplosero e le urla della maggior parte delle ragazze presenti, partirono i miei insulti. Cosa diamine ci fanno al mio ballo, alla mia scuola, nella mia palestra, con i miei compagni di classe, i miei amici e il mio ragazzo?!
Le luci si accendono non appena Liam comincia a cantare, svelando l'intera boy band vestita elegentemente.

 

"Hey girl, I'm waitin' on ya, I'm waitin' on ya
Come on and let me sneak you out
And have a celebration, a celebration
The music up, the window's down"

Yeah, we'll be doing what we do
Just pretending that we're cool
And we know it too

 

Pietrifica, fisso i cinque ragazzi. Non riesco a capacitarmi che siano qui e non oso immaginare che motivo vi sia dietro. Loro sono qui. Mi sento così confusa, nella mia mente corrono libere diverse idea che continuano a mescolarsi, a giocare con la mia mente, la torturano. Forse sono qui per regalarmi a modo loro una splendida serata, per dirmi che mi sostengono, vogliono che io sappia che mi sono accanto. Oppure vogliono rovinarmi tutto con Blake, o Harry vuole potarsi a letto le mie compagne di scuola e e professoresse! Idee smettete di accanirvi contro di me, mi fate pensare cose troppo assurde per fino per una mente instabile come me!
"Balla e non destare sospetti" mi sussurra Marion all'orecchio. Annuisco. Con un dolce sorriso mi invita ad unirmi a lei nella festa.

 

Yeah, we'll keep doing what we do
Just pretending that we're cool
So tonight

Let's go crazy, crazy, crazy till we see the sun
I know we only met but let's pretend it's love
And never, never, never stop for anyone

Tonight let's get some
And live while we're young
Woahhh oh oh oh
Woahhhh oh oh oh
And live while we're young
Woahhh oh oh oh
Tonight let's get some

And live while we're young

 

Ballo sorridendo, come se fosse tutto normale, credo sia la cosa migliore fare finta di niente, non è così difficile visto che mi sto divertendo così tanto e ammetto che non lo avrei mai immaginato. Mi volto verso il palco e sorrido. Grazie ragazzi!

Harry POV

Dio è meravigliosa! I suoi capelli raccolti così elegantemente, quel vestito dalla gonna ampia che sotto queste luci sfoggia tonalità delicate che spaziano dal beige al platino a un debolissimo crema con il tulle e il corsetto in pizzo nero avvolge perfettamente la sua figura, è slanciata merito delle scarpe e quella maschera nera non fa che risaltare i suoi occhi verdi, paiono pietre preziose incastonate in un diadema nero e il tutto è incorniciato da quel bellissimo sorriso che non fa altro che sfoderare da tutta sera.Vederla così mi mi riempie il cuore di gioia, ha accettato di dividee qualcosa della sua vita quotdiana con me nonostante mi ci sia prepotentemente imbucato, nonostante io sia entrato come un ladro lei mi ha accolto facendomi sentire a casa. La mia Ellery.
Nessuna in questa sala è degna di essere paragonata a lei, perchè la sua bellezza sta nella sua personalità, nella dolcezza che riserva a pochi, nella sua fragilità e diversità, non importa cos'ha passato non cambierei nulla di lei, amo tutto anche il suo incidente. È pazzia questa? Forse, ucciderei chi l'ha fatta soffrire, ma quell'episodio ha plasmato quel suo carettere complicato che mi intriga. Questo però non vuol dire che io non desideri vederla superare quel momento difficile, anzi mi riterrei onorato se riuscissi ad aiutarla anche solo un pochino. Per adesso mi basta vederla sorridere mentre canto per lei, non sono qui per esibirmi al ballo, io sono qui per lei! Il fatto che il preside abbia beccato Liam nella scuola è stato un grandissimo colpo di fortuna perchè ora posso bearmi di questa visione. Ho lottato per averla, convincere la casa discografica a lasciarci venire è stata dura, ma avrei dato di tutto per essere qui!

[Liam]
Im broken, do you hear
me?
Im blinded, cause you are everything I see,
Im dancin alone, Im praying,
That your heart will just turn around,

And as I walk up to your door,
My head turns to face the floor,
Cause I cant look you in the eyes and say

Non importa se ho egoisticamente deciso di non arrendermi, ma vedere Coleridge stringere fra le sue mani quei fianchi fa male, dovrei esserci io al suo posto, dovrei essere io a guardarla intensamente, dovrei essere io a farla sentire protetta, dovrei essere a ricordarle in ogni piccolo gesto, movenza, respiro, sguardo che è la cosa più preziosa che abbia mai posato piede sul suolo terrestre, dovrei essere io perchè posso amarla molto più!

[Harry]
When he opens his arms and holds you close tonight,
It just wont feel right,
Cause I can love you more than this, yeah,
When he lays you down,
I might just die inside,
It just dont feel right,
Cause I can love you more than this,
Can love you more than this


Questa canzone non è mai stata così appropriata, la sto cantando veramente per la prima volta e lo ammetto anche con un'immensa gelosia.

[Niall]
If Im louder, would you see me?
Would you lay down
In my arms and rescue me?
Cause we are the same
You save me,
When you leave its gone again,

[Louis]
And when I see you on the street,
In his arms, I get weak,
My body fails, Im on my knees,
Prayin,

[Everyone]
When he opens his arms and holds you close tonight,
It just wont feel right,
Cause I can love you more than this, yeah,
When he lays you down,
I might just die inside,
It just dont feel right,
Cause I can love you more than this, yeah,

[Zayn]
Ive never had the words to say,
But now Im askin you to stay
For a little while inside my arms,
And as you close your eyes tonight,
I pray that you will see the light,
Thats shining from the stars above,

(And I say)

[Liam]
When he opens his arms and holds you close tonight,
It just wont feel right,
Cause I can love you more than this,

[Zayn]
Cause I can love you more than this, yeah

[Everyone]
When he lays you down,
I might just die inside,
It just dont feel right,
Cause I can love you more than this, yeah,

When he opens his arms and holds you close tonight,
It just wont feel right,
Cause I can love you more than this, yeah

When he lays you down,
I might just die inside,
It just dont feel right,
Cause I can love you more than this,
Can love you more than this


E anche quando l'ultima nota si spegne nell'aria partono gli applausi che calorosi hanno accompagnato il finale di ogni canzone Louis si avvicina preoccupato. Niall comincia a parlare alla platea per darci un po' di tempo.
"È tutto ok? Solitamente non canti More Than This ricolmo di rabbia".
"Le stava appiccicato come una fottutissima piovra"
ringhio.
"Il tizio del polo?".
"Si quel coso, se allunga ancora le mani gli strappo le braccia a morsi".
"Hazza non potevamo non fare un lento, guarda il lato positivo, abbiamo fatto come volevi, non abbiamo cantato Little Things".
"E non deve succedre perchè è un pezzo davvero speciale e quel deficiente lo rovinerebbe!".
"Ora riprenditi c'è l'ultimo pezzo e mi servi carico!"
sorride Louis dandomi un colpetto alla spalla. Sorrido, è ora di urlara la mia rabbia.

[ Harry ]
Baby, you've got me sick,
I don't know what I did.
Need to take a break and figure it out, yeah.

Got your voice in my head,
Saying let's just be friends,
Can't believe the words came outta your mouth, yeah.

[ Zayn ]
I'm trying to be okay,
I'm trying to be alright.
But seeing you with him,
Just don't feel right.

[ All ]
And I'm like,
Niall: oww!
Never thought it'd hurt so bad,
Getting over you-ou.
And,
Niall: oww!
You're giving me a heart attack,
Looking like you do-oo.
Cause you're all I ever wanted.
Thought you'd be the one and,
Niall: oww!
You're giving me a heart attack,
Getting over you-ou-ou-ou.


Capira che sto parlando di lei?

Ellery POV

Harry è davvero carico stasera, pare come se fosse completamente conscio di quello che sta cantando, è  così sicuro di sè, ha un aria... affascinante.
"Ma quanto è figo Harry'? È la perfezione e vederlo così da vicino mi fa esplodere il cuore". La vocina isterica di una ragazzina mi fa accapponare la pelle e magicamente si dissolve il mio interesse verso il palco, a lui piacciono quelle che lo osannano.

[ Liam ]
Yeah,
Baby, now that you're gone,
I can't stand dumb love songs,
Missing you is all I'm thinking about, yeah.

[ Niall ]
Everyone's telling me,
I'm just too blind to see,
How you messed me up,
I'm better off now, yeah.

[ Zayn ]
I'm trying to be okay,
I'm trying to be alright.
But seeing you with him,
Just don't feel right.

[ All ]
And I'm like,
Niall: oww!
Never thought it'd hurt so bad,
Getting over you-ou.
And,
Niall: oww!
You're giving me a heart attack,
Looking like you do-oo.
Cause you're all I ever wanted.
Thought you'd be the one and,
Niall: oww!
You're giving me a heart attack,
Getting over you-ou-ou-ou.

[ Louis ]
Yeah, every time you look like that, oww!

You're giving me a heart attack. ow!

Seeing you with him,

Just don't feel right.

[ All ]
And I'm like,
Niall:oww!
Never thought it'd hurt so bad,
Getting over you-ou.
And,
Niall: oww!
You're giving me a heart attack,
Looking like you do-oo.
Cause you're all I ever wanted.
Thought you'd be the one and,
Niall: oww!
You're giving me a heart attack,
Getting over you-ou-ou-ou.

[ Zayn ]
You're all I ever wanted.

[ Harry ]
Yeaaah, every time you look like that.

[ Zayn]
You're all I ever wanted.
You're giving me a heart attack.
Niall: Oww!

Mi unisco all'ultimo scroscio di applauso fulminando con lo sguardo la massa di ragazzine urlanti che circonda me e i miei amici. 
"Essere qui con voi in questa serata magica è stato magnifico!" dice Louis sovrastando gli applausi.
"Un grazie speciale a Mr. Wellington che ci ha ospitati" aggiunge Liam.
"È stato come tornare al mio ballo, ma il vostro catering è nettamente superiore!". Niall fa esplodere la sala in una sonora risate.
"A guardarvi bene lo sono anche le ragazze, lasciatemelo dire siete tutte meravigliose" continua Harry. Classico. È venuto al mio ballo per rimorchiare. "Anche le professoresse sono incantevoli stassera!". Io lo prendo a sprangate sui denti. Violentemente. Finchè non muore dissanguato. E se chiede pietà rincaro la dose. 
"Che grande idiota!" mi lascio sfuggire.
Blake ridacchia. "Ti adoro Ellery". Mi avvicino e lascio sulle sue labbra un dolce bacio, orda di adolescenti urlanti tenetevi Styles, il mio ragazzo è mille volte meglio.
"Ma non disperatevi!" riprende Malik avvicinandosi alla console del Dj. "Non si smette di ballare. Alzate le mani gente, Dj Malik è qui presente!". Ed ecco che riparte l'ennesimo boato dalla folla.
"Andiamo a sederci un atimo?" propone Marion. Accettiamo tutte l'invito e ritorniamo al nostro tavolo.

Harry POV

Mentre Zayn rimane sul palco, io e gli altri ci riposiamo un attimo dietro al palco, dietro alle quinte se così si possono definire.
"Non sapevo che Malik avrebbe fato anche il Dj".
"Non sai neanche che presto gli sarai appiccicato come la fottuta piovra" mi risponde Louis ridendo.
"Lou cosa mi sono perso?" chiedo preoccupato, senza ricevere risposta.

Ellery POV

Zayn ci sa fare come Dj, la pista da ballo è affollatissima! Dopo qualche pezzo riprende il microfono.
"Vi state divertendo?"
"Si!"
urla la folla carichissima ai piedi del palco.
"Non vi sento!"
"Si!"
urlano ancora più forte.
"Adesso vorrei condividere una tradizione di Bradford con voi. La prossima canzone sarà un lento, quindi si ballerà a coppie, ma la dama non dev'essere quella con cui siete venuti stasera! È una buona occasione per stringere nuove amicizie!".
Un brusio generale si diffonde e nuove coppie cominciano a formarsi, ma la musica non parte, e noi commentiamo divertiti la scena.
"Scusate il disturbo" dice un bellissimo ragazzo alto moro dagli occhi chiari, è Ryan Wight! "Marion ti andrebbe... di ... ecco... balleresti con me?".
Sento chiaramente il cuore della mia amica fermarsi, subito le guance si colorano di rosso. "Volentieri!" balbetta alzandoti. Io e Peasly le lanciamo occhiatine eloquenti.
"Credo che mi unirò alla tradizione di Bradford".
"Sul serio Brady? Con chi?" domanda July sorpresa.
"Se per Peasly non è un problema" afferma sorridente.
"Non so se è giusto nei confronti di July" sbotta secca la bionda.
"Figurati è solo un ballo" la tranquillizza lei.
"Ti va di ballare?" domanda nuovamente Brady.
"Ehm.. Ok" risponde insicura.
"Devi ammettere che è una tradizione alquanto strana" asserisce Blake.
"Si è pittoresca, però sembra divertente" annuisco.
"Perchè allora non sei a ballare?" domanda un po' stizzito.
"Non vuoi che stia qui con te?" chiedo confusa.
"Se è così mi concedete questo ballo?" chiede gentilmente una voce roca alle mie spalle.
July sgrana gli occhi e fissa la figura alle mie spalle allibita, il respiro mi muore in gola, sento la mano di Blake stringere la mia in una salda presa, lo guardo preoccupata, ma lui evita i miei occhi.  Lentamente mi volto, Harry Styles mi sta sorridendo e mi sta porgendo la mano.
"Io...".
"Lei accetta!"
urla July. "Ellery sarà più che felice di ballare con te!". Un colpo mi arriva da sotto il tavolo, facendomi voltare bruscamente, July mi fa cenni per farmi andare.
 "Va bene" sospiro mestamente. Blake con un sbuffo molla la presa.
"Grazie mille Ellery, molto piacere sono Harry" sorride contento, si diverte troppo a recitare.

Niall POV

Con passo svelto mi aggiro nella platea alla ricerca di una chioma bionda ben definita, dov'è Antoinette? In ogni ragazza che incontro trovo difetti e validi motivi per cui la piccola Delacroix sia una vera oper d'arte. Mi aggiro sicuro, so perfettamente di poterla riconoscere in mezzo a tutte queste persone!
Eccola è seduta ad un tavolo! Com'è bella! Quel vistito di pizzo rosa risalta la sua chioma luminosa, che ricade morbida su una sua spalla e fra le mani stringe la pochette rosa che le ho regalato. Le si avvicina un ragazzo dai capelli chiari.
"Antoinette balleresti con me?". 
"Mi dispiace, ma è impegnata con me!"
esclamo prendendola per il polso. Il ragazzino arrossisce e si allontana.
"Niall non mi sembra una buona idea".
"È solo per un ballo, cosa c'è di male? Puoi onorarmi della tua compagnia?"
sorrido.
"Volentieri". La maschera che porta pare imprezziosità dal brillare dei suoi occhi.
L'avvicino gustandomi il suo dolce profumo. "Mi sento speciale in questo momento" ammette coprendosi subito la bocca per la vergogna. 
"Lo sei sempre" le dico baciandole la fronte.

Ellery POV

Mano nella mano ci dirigiamo sul centro della pista, sotto gli sguardi attoniti di tutti, come ci fermiamo parte la musica. È "Give Me Love" di Ed Sheeran una delle mie canzoni preferite. Harry poggia delicatamente le mani sui miei fianchi con estrema cura e dolcezza, facendomi arrossire violentemente. Incerta alzo le manie le intreccio timidamente dietro il suo collo. Le disanze fra noi son quasi inesistenti, ma tengo il volto abbassato incapace di reggere la situazione paradossale in cui mi trovo, tutti ci guardano e mi sento piccola e fragile, sono la ragazza del capitano della squadra di polo e ballo con una celebrità di cui sono una nota disprezzatrice. Mi odiano lo sento, ho paura, vorrei lasciare Harry da solo e andarmene.
"Stai tranquilla andrà tutto bene, non pensare a loro ci sono io con te" soffia quella voce dolcemnte nel mio orecchio.
"È semplice per te".
"Per favore permettimi di renderti cieca, permettettimi di nascondere tutte queste persone". Pone un dito sotto il mio mento e con toco leggiadro solleva il mio viso. I nostri occhi si riconoscono e si specchiano gli uni negli altri. La melodiosa voce di Ed mi avvolge e mi culla dolcemente, Un timido sorriso nasce allora sulle mie labbra, esso subito risveglia quelle fossette talmente tenere e innocienti che mi fanno arrossare subito costringendomi a distogliere lo sguardo.
"Non credo tu possa farlo".
"Molto probabilmente hai ragione, ma voglio provare". 

No I just wanna hold ya,


Allontana una mano dal mio fianco e la fa intrecciare con la mia e con sguardo fiero e divertito mi fissa.

Give a little time to me, or burn this out,
We'll play hide and seek, to turn this around,
All I want is the taste that your lips allow,

My my, my my-y oh give me love,
My my, my my-y oh give me love,
My my, my my-y oh give me love,
My my, my my-y oh give me love,
My my, my my-y oh give me love

Volteggio come una di quelle principesse, che adoravo tanto da bambina, invitate a balli magnifici in castelli incantati, che ballavano con un principe bellissimo. Il mio cuore comincia a battere sempre più velocemnte, mi sento bene e felice, è una sensazione bellissima completamente nuova.  Per tutta la canzone questa sensazione mi controlla, mi fa sorridere e ridere, è un incantesimo potentissimo, solo Ed può scioglierlo ed esattamente ciò che accade non appena pronuncia l'ultima richiesta d'amore, l'ultimo "Give me love". 
"Grazie Ellery" sussurra Harry prima di baciarmi la guancia.
Ora vedo. Vedo la sua espressione lieta e dispiaciuta, vedo i miei compagni di scuola guardami, alcuni sono confusi, taluni sorpresi e altri ancora sorridono. Vedo Antoinette allontanare le proprie braccia dal collo di Niall, vedo gli occhi di quest'ultimo brillare. Vedo Marion e Ryan ancora vicini, incantati dai loro sguardi, vedo Peasly allontanarsi da Brady e vedo la sua mano afferrare il polso della ragazza. Vedo July guardarmi con aria sognante e vedo Blake che mi sorride trisitemente. 
"L'ho fatto solo per cortesia!" ribatto dura e acida mentre mi allontano. Mi sento mancare l'aria, è meglio che io esca dalla palestra. Mi avvicino a Blake e lo bacio per rassicurarlo. Non guardo in faccia nessuno voglio solo uscire da qui.
L'aria fredda accarezza il mio viso e mi punge le braccia, sento gli occhi pizzicare, ho bisogno di stare sola, cammino all'aria aperta pensierosa, sento che succederà qualcosa di spiacevole stasera. Il modo in cui mi guardava Blake mi ha fatto male, mi ha fatto sentire in colpa, mi ha fatto pentire di essermi sentita così viva mentre ballavo. Perchè Harry mi ha chiesto di ballare? Perchè mi sono sentita così bene? Com'è riuscito a rendermi cieca, a nascondere la folla intorno a noi?
Un ammasso di ricci corre verso la mia direzione. "Ellery stai bene?". Nonostante il fiatone riesco a percepire il tono preoccupato.
"Si grazie dell'interessamento, ora sparisci".
"Non me ne vado, ti ho vista uscire dalla palestra che ti succede?".
"Niente voglio stare da sola".
"È colpa mia?".
"No".
"Davvero ti giuro che non avevo cattive intenzioni".

"Vuoi stare zitto? Riguarda sempre te, tutto ciò che mi accade deve avere te com centro d'azione. Forse nel tuo mondo sei abiuato ad essere il centro gravitazonale di tutto, ma nel mio mondo tu non sei altro che una piccola particella intrusa e soprattutto insignificante! Non voglio nemmeno sapere perchè tu e i tuoi amichetti avete sentito la  ecessità di esibirivi qui, non mi importa, non mi siete neanche dispiaciuti, ma non puoi pensare di essere causa e soluzione di ogni mio problema, non conosci il mio passato, non conosci il mio presente, ma neanche ti importa. Cosa vuoi da me? Quanto ami torturarmi?". Una lacrima silenziosa abbandona i suoi smeraldi.
"Hai ragione io sono impulsivo e invasivo, spesso testardo e trascino quasi sempre chi mi sta intorno in situazoni inverosimili. Vivo grazie all'amore incondizionato di innumerevoli fan che mi sostengono anche quando sbaglio, ma quando questi errori li commetto con te nessuno mi sostiene, non so mai cosa devo fare e finisco solo per combinare casini, ma quando mi perdoni rimango spiazzato perchè tu mi odi, ma sei sempre disposta a darmi un'altra possibilità. Certo a volte devo sudare per ottenere il tuo perdono però il bello forse sta proprio in questo, ogni volta sono costretto a riguardare le mie azione e devo sistemare da solo ciò che non va e più volte mi sono sentito malissimo perchè convinto di complicare la tua vita, di essere solo una stupida particella inutile che distrugge un delicato equilibrio. Spesso cerco di combattere quella sensazione cercando di esserti vicino nei più svariati modi possibili. Non conosco il tuo passao, ma desiderlo farlo tantissimo perchè voglio essere nel tuo presente, la nostra amicizia è troppo importante per me, ti ho chiesto se la sono motivo della tua tristezza perchè ho paura di perderti".
Non posso fare a meno di buttarmi fra le sue braccia. "Perdonami Harry perdonami, più volte ti ho trattato male per nulla, ma io non so fidarmi, mi è impossibile nonstante ci provi assiduamente, finisco sempre per ferirti ed è sbagliato. Con Blake sto cercando di imparare, lui mi ama e ha la pazzienza di starmi accanto, forse grazie a lui riuscirò a non ferirti più".

Harry POV

Così non farai altro che uccidermi, ma ora sei qui fra le mie braccia e Blake si fotta. Amore mio affidami il tuo passato e lascia che ti faccia riscoprire il profumo dei fiori, il cielo stellato, il sorriso di una anziana vecchietta a cui cedi il posto in autobus, le risa di un bambino, camminare mano nella mano sulla spiaggia al tramonto, i baci inaspettati sotto la pioggia, il piacere di svegliarsi con la colazione a letto, lascia che io possa farti vedere in ogni piccola cosa la gioia che ioprovo quando mi sorridi.
"A me va bene così: stammi accanto e feriscimi, ma non lasciarmi mai". Ellery alza il viso. Siamo così vicini, sento il suo respiro sulle mie labbra. "Perdonami ti prego". Mi guarda confusa ed è l'ultima cosa che vedo prima di posare le mie labbra sulle sue.

 

FLY WITH ME: Wings's Corner

 

 

Hey Little Carrots!

Buon giorno! Ho sudato sette camicie per scrivere questo capitolo e spero vivamente che a qualcuno di voi possa piacere sul serio, il vostro parere per me è vitale. Scusatemi molto per eventuali errori, ma sono stanca e non so se l'ho riletto abbastanza accuratamente.

Il capitolo è abbastanza lungo e si concentra prevalentemente sul ballo in machera della Victiorian Lions High School, fra l'altro in questi giorni mentre scrivevo ho ricevuto l'invito ad un vero e proprio ballo in stile Prom americano. Questo capitolo direi che mi ha portato fortuna, anche se devo ancora trovare un cavaliere...
È una serata ricca per Ellery, un'escalation di forti emozioni, spesso contrastanti, che culminano in una sfuriata contro Harry, è davvero terrorizzata dal forte legame che ha Styles e quindi cerca di allontarlo. Harry però le rivela quanto lui ci tenga a lei, ma sia chiaro non è una vera e propria dichiarazione! Arriverà anche quella, ma dovete aver ancora un po' di pazienza. Tengo a sottolineare che dietro al lento dei due protagonisti, c'è lo zampino di Louis!
In alcune delle canzoni ho lasciato acnhe il nome di canta il pezzo per sottolineare le parole che Harry dice. Niall e Antoinette hanno anche loro una scena dolce, ma vi assicuro che nel prossimo capitolo avranno più spazio! E a proposito del prossimo capitolo sappiate che tratterà ancora del ballo, almeno in parte, e ci saranno delle sorpese! 


Vi lascio un immagine del vestito di Ellery. Voglio sapere che ne pensate! (Quello di Antoinette lo metto nel prossimo)

http://www.polyvore.com/winter_ball_mask/set?id=85004529 (spero di averlo descritto decentemente)

ecco Blake:


http://weheartit.com/entry/30206182?pgx=OpenMobileApp

Ci terrei a sottolineare che le scene Harrery sono specificamente dedicate alla mia Wifey, è una perosna meravigliosa oltre ad essere una scrittrice di grande talento (lei è _sowhat vi consiglio di passare dalle sue storie!). Oltre ad aver inventato la ship, mi sostiene sempre e non so davvero come ringraziarla. Smile Wifey cuz you are beautiful! Grazie di cuore!

∞ ∞


BUON ESTATE! SI È ANCORA ESTATE!

∞LOVE YOU ALL!∞

 

Ps se volete contattarmi su twittah sono @littlelion195

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Capitolo 25
*** Stay Away From Her! ***


Ellery POV

Le note di "She Will Be Loved" ci raggiungono dalla palestra e accompagnano quello strano momento. È la prima volta che mi bacia così dolcemente e sento la lucidità abbandonare celermente la mia mente, le mie mani sul petto di Harry cercano di allontanarlo, ma non ho abbastanza forza e comincio a tremare, se non reagisco ora verrò sicuramente sopraffatta da tutto ciò, dal suo enebriante profumo, da quel contatto così dolce puro, dalle sue mani così grandi e così sicure. Tremo dalla paura, non so cosa voglia da me, tutte le volte che mi bacia poi sparisce e mi lascia da sola piena di dubbi, domande, incertezze e insicurezze, ogni suo bacio mi sbatte in faccia la cruda realtà del suo incessante bisogno di appagare quella strana attrazione fisica che lo pervade, che ci pervade, perchè quando mi bacia perdo il controllo e tutto crolla, mi ritrovo in cielo stellato più magico di sempre o in prato con i fiori più belli mai visti o nel mare più bello. Lentamente sfiora con la lingua il mio labbro inferiore, non ho intenzione di schiudere le labbra voglio che la smetta ora. Harry capisce le mie intenzioni e con insistenza traccia, sempre con scasa velocità, il contorno della mia bocca, ma non mi smuovo, con impeto mi stringe più forte a sè quasi offeso per la mia resitenza, i suoi baci diventano sempre più irruenti, le sue dita scorrono sul mio collo, sono così calde rispetto alla mi pelle da farmi mugolare. 
"Ti prego" mormora arrabbiato, ma con tangibile malinconia.
Come il mio cuore sente quelle due parole si spezza e cede, dischiudo un poco le mie labbra e lo sento sorridere su di esse. L'ultima cosa che sento è l'aria fredda, poi il suo sapore mi invade e la mia mente si spegne.
Mi arrendo a questo, mi arrendo e abbandono la logica, mi arrendo a te Harry Styles, piccola strana particella che compone il mio mondo, sii il mio centro per un brevissimo arco di tempo, stravolgimi ancora una volta, mi arrendo, hai vinto.
La sua lingua accarezza la mia, l'abbraccia quasi con necessità come quando si rivede una persona cara dopo molto tempo, se non lo conoscessi potrei pensare di essergli mancata sul serio. Le stesse sensazioni provate durante il lento ritorna prepopotentemente, mi sento così bene e devo ammettere, a malincuore, che Harry Styles bacia in modo fantastico, non lo dirò neanche sotto tortura, ma è la verità.
Una volta separati mi guarda negli occhi accrezzandomi la guancia destra con il dorso di un dito. La scarsa luce del lampione poco distante, risalta i suoi lineamenti perfetti e fa brillare quei suoi magnifici occhi.
"Stasera sei bellissima, intendo più del solito".
"Più del solito? Cosa vuol dire?"
chiedo confusa, sono ancora visibilmente scombussolata dal bacio.
"Si più del solito... ecco... tu sei sempre ehm... bellissima e ecco... stasera lo sei ancora di più" balbetta imbarazzato.
"Oh gra.. grazie, anche tu.... anche tu sei bel...  stai davvero benissimo così" mormoro bordeaux.
"Grazie mille" ridacchia con un certo imbarazzo.
"Quando arriva quel momento?".
"Non so di cosa tu stia parlano".
"Quello in cui mi lasci sola dopo avermi baciata"
sussurro piano.
"Non ti lascio mai sola".
"Ah no? L'ultima volta che mi hai baciata nei bagni della mia scuola, mi hai lasciata lì".
"Dovevi tornare in classe e Liam girava per i corridoi!".
"Sono dovuta andare veramente in infermeria come avevo detto a July."
"Si ricordo benissimo anche la scusa" commenta schifato. "Però è stata l'unica volta che l'ho fatto".
"Dimentichi la prima volta che mi hai baciata è successo in casa tua nella stanza degli ospiti".
"Quella volta sono uscito perchè eri mezza nuda ed eri al telefono con tua madre!".
"Ero uscita dalla doccia e tu mi hai abbassato l'asciugmano e avevo risposto a mia madre solo erchè tu mi avevi già lasciata sola, e quella volta sei addirittura uscito di casa"
ribatto acida.
"Ok sono un completo disastro" ammette sconfitto.
"Oh si sai che novità... L'ho sempre detto e sinceramente mi stupisco che tu ci sia arrivato da solo...".
"Sei davvero cattiva quando ti ci metti!".
"Grazie ci lavoro da anni"
rido.
"Complimenti sei proprio brava" commeta divertito. "Se ti dicessi che anch'io possometterti a disagio senza toccarti ci crederesti?"
"È una minaccia?".
"Rispondi a questa domanda: mi trovo bello?".
"Ma neanche nei tuoi sogni più selvaggi".
"Lo stavi dicendo tu prima"
"Non è vero".
"Si invece poi te ne sei uscita con un 'stai benissimo così'".
"Qual è il tuo problema?!".
"Nessuno, mentre il tuo è negare l'evidenza".
"Non credo proprio, senti invece di giocare al piccolo investigatore perchè non ti pulisci la bocca? Sai è sporca di rossetto".
"Non me ne ero accorto"
commenta tirando fuori un fazzoletto e avvicinandolo alla bocca.
"Harry lì sei pulito, è dall'altra parte".
"Dove?".
"Dammi qua faccio io".
"Apetta sediamoci su quella panchina laggiù così sarai facilitata, potrai anche indossare quelle scarpe, ma rimani comunque una nanetta!".
"Senti un po' spilungone con un sottospiece di cespuglio vivente sulla testa vuoi che ti pulisca o vuoi morire? Sta zitto e va a sederti!"
ringhio stizzita.
"Agli ordini vostra bassezza!" commentò ridendo facendomi il saluto militare. Che odio di persona!
Raggiungiamo la panchina accompagnati dalle sue incessanti risate, non ha fatto questa gran battuta e solo lui la trova divertente, non c'è nulla da ridere, è davvero patetico! Si siede tranquillo aspettando che io faccia qualcosa, nonostante la forte tentazione di prenderlo a schiaffi mi limito a posizionarmi dinnanzi a lui, sollevo il suo viso con una mano, mentre l'altra guida il fazzoletto sulle macchie rosse. Forse a causa della troppa foga, un lembo della stoffa sfugge alla pressione di un mio dito, lasciando questo a diretto contatto con quelle labbra. Una folgore mi travolge facendomi dimenticare il mio compito, sfioro delicatamente e con estreme lentezza il labbro inferiore esplorandolo completamente, mordicchiando il mio in preda ai ricordi del bacio di poco prima. 
"Sei pulito ora" mormoro interrompendo quel contatto.
Gli porgo il fazzoletto, tiene lo sguardo sulla mia mano, sfila con estrema non curanza il fazzoletto che ricade sulla panchina, bacia ogni singolo dito; le mie guance avampano, ma la scarsa luce e la mia maschera non permettono di vederlo. 
Un sorriso malizioso fiorisce sul volto del riccio, senza scomporsi ne tanto almeno alzarsi, allunga le mani e mi sfila la maschera, mi ritrovo come nuda e impotente sotto quell'imperturbabile sguardo verde, come un giocattolo nelle mani del diavolo, di un diavolo vestito da angelo. Le mie guance ormai sono carbonizzate, ridacchia divertito. A tradimento mi imprigiona fra le sue braccia e mi fa sedere sulle sue gambe.
"Lasciami andare".
"Visto so metterti a disagio".
"Vuoi una medaglia? Lasciami andare ora".
"Non voglio farti niente"
mormora per rincuorarmi. Si avvicina al mio viso e strofina il suo naso sulla mia guancia cpm una spropositata lentezza per un infinito lasso di tempo. "Perchè?" sussurra.
"Per... perchè co..cosa?" balbetto imbarazzata.
"Perchè non ti accorgi che esisto anch'io?".
"Harry? Qualcosa non va?"
chiedo proccupata dalle sue parole. Cosa vuol dire?
Styles pare riprendersi da uno stato di trance e arrossisce violentemente. "Nulla, hai freddo?".
"Ad essere sincera si".
"Torna dentro allora se no rischi di ammalarti, io ho ancora bisogno di un po' d'aria".
"Sicuro? Se vuoi resto ancora un po' con te".
"Stai tranquilla vai e goditi la festa"
sorride porgendomi la ma maschera.
"Sicuro?".
"Si".
"Al 100%?".
"Al 120%".
"Sicuro?".
"Ellery vai"
sbotta ridendo.
"Ok allora, ciao". Mi incammino verso l'entrata.
"Ellery!" urla all'improvviso. Mi volto e lo scorgo in piedi. "Questa volta sono rimasto". Non dico niente, mi limito a sorridergli. Infilo la maschera.
Appena rimetto piede in palestra mi sembra di essere tornata da un mondo surreale parallelo, è la stessa sensazione che si prova alla fine di un film davvero coinvolgente e bisogna tornare alla realtà, ma una piccolissia parte di me ne è quasi dispiaciuta. Quasi. Immersa nei mie pensieri mi perdo fra la massa di studenti festanti cercando di raggiungere il mio tavolo, non riconosco neanche la canzone sono troppo presa dai miei pensieri, è successo tutto per davvero? Improvvisamente mi scontro con qualcuno.
"Perdonami non ti avevo visto" mi scuso massaggiandomi la testa.
"Adori proprio strare fra le nuvole". Blake! "Dov'eri finita? Ti stavo cercando".
"Sono uscita a prendere un po' d'aria, c'era un'atmosfera davvero soffocante tutto a causa di quello stupido lento".
"Perchè hai accettato allora?".
"July me lo ha praticamente imposto, io ho ballato con quello solo per cortesia"
sbuffo acciggliata.
"Lo hanno sentito tutti qui dentro".
"Meglio così, non voglio stupidi pettegolezzi".
"Non hau visto la sua reazione quando hai detto quella frase, è rimasto imbambolato a bocca aperta guardandoti andare via con occhi sgranati, a comiciato poi a mordersi violentemente il labbro inferiore, secondo me lo ha fatto per la rabbia, sei la prima ragazza a rifiutarlo e per di più questa volta lo hai fatto pubblicamente".
"Questa volta?".
"Oh ecco prima al tavolo lo stavi rifiutando in privati diciamo".
"Si giusto".
"Una delle cose che mi piacciono di te, è che tu ragioni con la tua testa e non ti lasci abbindolare da nessuno, quel tipo avrà approfittatodi milioni di ragazze, alcune anche solo per uno stupido bacio, ma sinceramente credo che per la maggiore andasse ben oltre". 

L'intera sala mi crolla addosso, io ho tradito Blake con quel bacio, sono un essere abbominevole, come ho potuto farlo? Harry mi ha davvero usata dopo avermi detto quelle parole? Non può essere, mi dispiace Blake, ma voglio credere alle sue parole, voglio correre questo rischio, ha detto che ci tiene a me e alla nostra amicizia, non stava mentendo gliel'ho letto negli occhi. Forse anche lui ha un parte buona, certamente è molto, ma molto, ma veramente molto, moltissimo ben nascosta, però c'è. E il bacio? Semplicemente è riemersa la sua natura stronza e aveva bisogno di riequilibrarsi dopo l'eccessivo attacco di gentilezza. Era solo un bacio senza significato, scommetto che per lui non è stato assolutamente importante, magari sta pensando che non stato neanche un gran che. Perchè è rimasto allora? Avrà capito di aver fatto una cosa stupida e non ha più voglia di litigare con me, lo ha fatto per scusarsi. Si è sicuramente andata così.
"Grazie" sorrido.
"Fra poco annunciano le principesse d'inverno".
"Saranno i soliti nomi"
sbuffo alzando gli occhi.
"Già, ma tu per me sei la regina d'inverno, la mia regina". Ci scambiamo un dolce bacio. "Io devo assentarmi un attimo, torno subito".
"Ti aspetto, fai con comodo".
"Grazie bellissima"
. Guardo Blake allontanarsi di spalle, è semplicemente fantastico ed è il mio ragazzo!

Harry POV

Se vuoi resto ancora con te... Dio quanto avrei voluto dirle di si! Eravamo solo io e lei e ho baciato quell'angelo, potrò anche finire all'inferno, ma potrò vantarmi coi diavoli di aver visto il paradiso. Spero che non abbia pensato che l'abbia fatto per sport... Non sono così senza cuore io, potrei addirittura sentirmi anche in colpa per averla indotta a tradire Blake... ho detto potrei... Non so il motivo per cui mi sia sfuggita la domanda sul perchè non si accorge che esisto, stavo per incasinare tutto! Non è così che voglio dichiararmi.
"Hey Styles!". Mi giro e scorgo il mio interlocutore. Cazzo! Vorrei sprofondare in questo preciso istante, con tutte le persone presenti proprio lui doveva venirmi a cercare?!
"Hey! Bella serata?" rispondo al limite della finta gentilezza.
"Già! Grazie per il concerto a sorpresa è stato davvero gradito". Oh si sta complimentando.
"Beh siete stati davvero un pubblico favoloso, ci siamo sentiti davvero a casa".
"A casa come a Primrose Hill o a Royals Road?".
Cazzo.
"Royals Road? Dov'è?". 
"Accanto alla casa della mia ragazza, di Ellery Delacroix. Taglia corto Styles so che sei il suo vicino di casa, l'ho capito da quando ci siamo presentati la prima volta, sei stato furbo a mantenere la casa a Primrose Hill per non destare sospetti, scommetto che ogni tanto passi del tempo lì per accontentare la stampa. Potrai ingannare il mondo, ma non me. Non è nei miei interessi capire il perchè di possedere due case, forse volevi mantenere un po' di sacrosanta privacy e hai fatto bene a farlo, ma non ti devi permettere di interferire nella vita di Ellery!".

Cazzo, se lo dirà alla stampa è la fine. "Chi sei tu per dirmelo?".
"Io sono il suo ragazzo! Devo sempre raccogliere i suoi pezzi quando tu fai stronzate! Vuoi degli esempi? Quando è scappata da casa tua è venuta da me, quando tu non c'eri e scommetto che non ti sei fatto sentire, c'ero io a sistemare la sua camera dopo che l'aveva devastata in preda ad uno scatto d'ira. Grazie al fatto che tu non c'eri ad avvelenare la sua esistenza, mi sono avvinato a lei e adesso stiamo insieme. Senza di te sta bene e cerca di combattere i fantasmi del suo passato. Puoi stare tranquillo non dirò nulla alla stampa solo perchè le complicherei ogni cosa, ma non permetterti mai più di sfiorarla con dito!".
Batto le mani. "Bella la parte del fidanzatino protettivo, mi hai davvero colpito!".
"Taci sei solo un montato!".
"Credi che io possa davvero farmi intimidere da uno come te che si crede l'eroe della scuola perchè gioca a polo e si nasconde dietro ipotetiche parentele con la famiglia reale?! Hai mai confermato o smentito questa voce? Io oggi sarò pure oggetto di attenzione della stampa e si ricco, ma mi sfondavo di lavoro in una panetteria con adorabili signore prima di fare quell'audizione. Il vero montato qui sei tu perchè io so cosa vuole dire sudare per ottenere qualcosa e soprattutto so ringraziare quelle adorabili fan che hanno reso tutto questo possibile".
"Non osare insultare la mia famiglia! Smettila di fare il cavaliere sappiamo bene quale obbiettivo hai nei confronti di Ellery, sono colpito, hai abbassato l'età delle tue avventure, non eri un'amante delle donne mature? Se ti interessa mia nonna è libera! Puoi stare tranquillo, almeno lei non ti sputtanerà scrivendo canzoni su quanto tu sia pessimo!".
"Chiudi il becco bastardo!"
urlo furibondo.
"Fa mele la verità? Se anche tu amassi Ellery, ma ne dubito fortemente, che potresti offrirle? Io posso uscire con lei, prenderla per mano e baciarla pubblicamente!"
"Eppure preferisce i miei baci, lasciamelo dire la sua pelle marmorea è perfetta"
sorrido strafottente.
"Bastardo" urla prima di mollarmi un pugno nello stomaco. "Questo te lo devo da tempo".
Nonostante il dolore mi pieghi in due mi avvicino e gli sferro un pugno in faccia con tutta la potenza che ho. Un doloroso botta e risposta comincia fra di noi, ogni colpo di entrambi è studiato per fare male, voglio vedere quello stronzo schifoso sanguinare, lo voglio sentire urlare per il male che soffre, voglio vederlo implorare pietà, voglio annientarlo completmente. Deve sentire fisicamente quello che ho provato io quando ho saputo che mi aveva strappato via la mia Ellery dalle braccia. Io lo odio. È la macchia più disgustosa su tutta la faccia della Terra. Approfitto di un brevissimo istante di pausa, per prendere la rincorsa e buttarlo a terra, ma dopo innumerevoli colpi ribalta la situazione prendendomi a pugni in faccia. Lo affero per i polsi e lo scaravento via da me.
"Fermatevi subito!" rimbomba una voce potente sopra le nostre teste. "Alzatevi subito!".
Lentamente e doloranti eseguiamo l'ordine impartito, la prima cosa che riesco a mettere a fuoco sono gli occhi sgranati Louis che mi guarda sconcertato, accanto a lui si erge furibondo una figura alta e riccia che ci scruta con fare minaccioso.
"Dovreste vergognarvi, pestarvi a sangue come due animali! Dov'è la vostra dignità? Sembravate due bestie, avete rovinato il ballo".
"Professor Rondkinsen mi dispiace"
abbozza Blake. Quindi questo è il famoso professore di filosofia per cui sbava Ellery...
"Coleridge da te non me l'aspettavo, il titolo di capitano non è solo un appellativo per conquistare i cuori delle compagne di scuola! Hai fatto gli onori di casa vedo, ma quelli sbagliati, rischi una denuncia! Signor Styles lei invece è venuto stasera per fare a botte con uno studente? Vuole davvero avere questa brutta fama addosso?".
"Non ho intenzione di denunciare Blake"
ammetto sommessamente.
"Per quale motivo?" chiede questo allibito.
"Me lo chiedi davvero? Lo faccio per Ellery!" sputo acido. "Vi prego non raccontate alla stampa niente di tutto questo, rischierei di invischiarla in uno scandalo".
"Signor Styles...".
"Mi dia del tu".
"Harry non avrei mai raccontato questa storia per nulla al mondo, mi dispiace davvero che sia capitato questo spiacevole episdio, siete uomini d'onore e so che siete migliori di così, ma è giuso che paghiate le conseguenze delle vostre azioni, la festa è finita per voi, tornate a casa".

"Ma io devo portare a casa Ellery!" eslama Blake.
"Puoi sempre speigarle il motivo per cui dovete andare via prima!".
"No!"
intervengo. "Professore non le dica niente vi prego, non guastiamo la serata!".
"Profe Styles ha ragione, tornerà con sua sorella, per adesso non racconti della nostra scazzottata".
"È giusto che Ellery si goda il suo ballo. Coleridge dirò che tu sei andato via perchè sei stato male, Styles dirò invece che tu hai avuto un problema a casa, ora andate via"
accorda il professore. "E dire che ero uscito a furmarmi una sigaretta". sbuffa andandosene. Dopo un'occhiata acida anche Blake se ne va.
"Harry come hai potuto!" domanda Louis esterefatto.
"È stato lui a cominciare! Mi ha tirato un pugno allo stomaco dopo avermi detto di sapere che sono il vicino di casa di Ellery!".
"Come? Raccontami com'è andata".
 Velocemnte gli racconto dello strano dialogo avuto con quell'essere e di tutto quello che ne è seguito.
"Voglio crederti Harry".
​"Ti chiedo un ultimo favore, porta tu a casa Ellery".

 
Ellery POV

​Blake è sparito nel nulla e quindi stanca di aspettarlo sono tornata dagli altri al tavolo, dove ho subito l'interrogatorio da parte di July, Marion e Peasly sul mio lento con Styles. Dopo aver saziato la loro impressionante famelica curisità, mi sono fatta raccontare i loro di lenti, ma per tutto il tempo ho notato gli sguardi che si scambiavano Brady e Peasly, erano estremamente elequenti. 
"Un attimo di attenzione prego" ci richiama Mr. Wellington. "È giunto il momento tanto atteso: le nomine delle tre principesse d'inverno!". Oh che gioia. Ogni anno al ballo questoè il momento più demigrante perchè le solite ragazze perfette vengono sorteggiate per questo titolo e ricordano allegramente alle altre, spesso anche verbalmente, quanto siano migliori e superiori rispetto a noi altre, ma fortunatamente capita sempre che una delle tre candidate sia comunque simpatica ed è quella per cui di solito io voto per il titolo di reginetta del ballo. Non ho mai capito bene chi nomina le tre principesse, ma confesso di aver paura a scoprirlo.
"Al primo posto c'è miss Fanny Parks". La chioma bionda e riccia di Fanny si dirige verso il palco e con fare pomposo saluta il pubblico non appena le viene messo sul capo il diadema.
"Al secondo posto miss Kayla Bale!" Kayla Bale è unas ragazza davvero splendida, è dolce, cordiale e bellissima, ha degli incantevoli capelli neri lisci e un viso dalle proporzioni delicate, ad incorniciare il tutto vi i suoi occhi grigi. Voterò per lei!
"E al terzo posto...". Blake ci sta mettendo troppo, dove cavolo è finito? Comincio a preoccuparmi seriamente!
Peasly mi afferra per il braccio. "Hai sentito?".
"No che hanno detto?".
"Sei tu la terza principessa d'inverno!".
"Che scherzone!"
"Ripeto Ellery Delacroix è la terza candidata, venga sul palco grazie"
ripete Mr. Wellington. 
"Che cosa?!".
Non ho tempo di reagire che qualcuno mi spinge verso il palco, proseguo a testa bassa fra i ragazzi tutta intenta a non vedere le reazioni dei miei compagni di scuola. Appena raggiungo il preside questi mi pone sul capo un diadema, nell'imbarazzo più totale mi metto accanto a Kayla che mi sorride, mentre Fanny mi squadra dalla testa ai piedi chiedendosi se io sia una nuova studentessa della Victorian Lions. Perchè sono qui con loro? C'è sicuramente un errore...
Sono ufficialmente candidata per il titolo di Reginetta del Ballo. Sto per sentirmi male. Marion, Peasly, July e Brady mi fanno tanti cenni di approvazione e urlano contenti. Antoinette batte le mani felicissima. Bene sono l'unica a disagio. In questo momento vorrei vedere uno di quei suoi sorrisi che mi rassicurano tanto, vorrei che mi dicesse che andrà tutto bene e che lui è dalla mia parte, ma non c'è, proprio nel momento in cui ho bisogno di lui non c'è. Dove sei finito... Harry? 
Una volta scesa Louis, mi viene incontro e mi trascina di nascosto nelle quinte. "Complimenti! Sei la più bella!" dice stringendomi forte.
"È un titolo immeritato Lou! Hai visto per caso Blake?".
"Ho sentito dire dal professore ricciolino che è stato male ed è tornato a casa".
"Che ha avuto?".
"Non lo so ho sentito solo questo"
risponde evasivo.
"Oh. Sai invece dov'è Harry?".
"È dovuto andare via prima, tutta colpa di un piccolo contrattempo. Avevi bisogno di lui?".
"Ehm io no... si avevo bisogno di lui, ma non c'è e in più sono senza passaggio per il ritorno!".
"Ti porto a casa io".
"Grazie mille!".

"Perchè dici che il titolo è immeritato?".
"Mi hanno scelta o perchè sto con Blake Coleridge o per il lento con Harry, non l'hanno fatto per quello che sono, qui importa a tutti solo l'apparenza e io non sono questo, a nessuno qua dentro importa della vera Ellery, ognuno qua ha il suo schema su di me e per loro sono solo come mi hanno etichettata".
"Perchè vuoi Harry?".
"Perchè lui... lui... Harry saprebbe come tranquillizzarmi e dimostrarmi che non è vero! Farebbe una delle sue stupide battute per farmi saltare i nervi, mi zittirebbe con quella sua spiazzante dolcezza che mi stupisce continuamente e concluderebbe ricordandomi che mi è sempre accanto. Ho bisogno di quell'idiota Louis!"
spiego tutto d'un fiato.
Gli occhi azzurri di Louis iniziano a brillare senza dire una parola mi stringe forte accarezzandomi la testa, appena si allontana mi bacia la fronte e sfodera uno dei suoi fantastici sorrisi.
"Mi concedi un ballo? Dopo ti porto a casa" domanda poi.
"Volentieri!". E sulle note di Treasure si chiude il mio ballo accompagnato dalle mosse alquanto bizzarre di Louis, forse non ha capito che non stiamo girando un Video Diary, ma va bene così io adoro il mio migliore amico!



 

FLY WITH ME: Wings's Corner

 

 

Hey Little Carrots!

Blake e Harry se le danno di santa ragione! 
Ok dopo questa introduzione, tengo a precisare che ho dovuto spezzare il capitolo quindi la parte di Antoinette e Niall sarà nel prossimo capitolo! (Se tutto va bene dovrei metterlo martedì...)


Allora che ne pensate? Ho deciso di inserire un point of view di Ellery durante il bacio perchè non avevo mai anaizzato cosa prova durante i baci fra lei ed Harry. 
Avrete notato che è un po' confusa, ma prova una strana attrazione per Styles.
Harry rischia anche di dichiararsi, ma non vuole che avvenga così frettolosamente... che avrà in mente?
Blake sapeva fin dal''inizio che il vicino di casa della sua ragazza è niente meno che Styles... OMG... però promette di non fare nulla di stupido e di tenere la bocca chiusa...
E poi c'è Louis. È ho detto tutto. Non so voi ma io lo vorrei un amico così! 


Ieri sera ho visto This Is US! Ho riso per tutto il tempo! IT WAS INSANE! WOOOOO (vero Bradorable?)
Non era un film era un Video Diary lunghissimo ecco cos'era! Ho avuto i brividi durante Little Things! Però insisto ho riso come una menomata mentale durante il finale!


_sowhat è la Wifey migliore del mondooooooooo! I love you thanks for everything!

∞ ∞


Se vi interessa sono ufficialmente in quinta liceo e quindi una maturanda

∞LOVE YOU ALL!∞

 

Ps se volete contattarmi su twittah sono @littlelion195

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Capitolo 26
*** 10 Things ***


Louis POV

"Va a salutare i tuoi amici, ci vediamo fuori alla mia macchina, non possiamo farci vedere insieme" dico a Ellery, lei annuisce e si allontana. 
Devo trovare gli altri al più presto e spiegare loro la situazione alquanto incasinata, mi sento male a dover tenere Ellery all'oscuro, ma è per il suo bene, non permetterò a lei è ad Harry di litigare dopo quello che è successo, non dopo ciò che lei mi ha detto. Il mio peregrinare non è vano, ecco Liam! Non esiste persona migliore con cui parlarne! "Wolverhampton abbiamo un problema". 
"Vi sentiamo forte e chiaro Doncastershattle!". 
"Uhm il Blakasteroide potrebbe essere entrato in collisione con il satellite Styles per allontanarlo dalla cometa Delacroix". 

Liam mi guarda sbigottito. "Ripetilo ora come una persona normale, spero di aver capito male". 
"Blake sapeva perfettamente chi fosse il vicino di casa di Ellery e ha minacciato Harry di non avvicinarsi più a lei, ma hanno discusso e molto civilmente hanno finito per fare a botte". 
"Chi ha cominciato?". 
"Blake, ma quando sono arrivato Harry stava avendo decisamente la meglio". 
"Dove sono ora?". 
"Quando sono uscito per cercare Harry, c'era un professore intento a fumarsi una sigaretta quando gli ha sentiti, sembravano i versi di due animali rabbiosi, ma poi li abbiamo visti". 
"Che ha detto Ellery?". 
"Entrambi i ragazzi hanno chiesto di tenerla all'oscuro della faccenda per non rovinare la serata". 
"Hazza si è perso la sua incoronazione"
commenta Liam scuotendo la testa. 
"Comunque per spiegarle la loro assenza si è stabilita questa versione: Coleridge è stato male, Hazza ha avuto un contrattempo". 
"Non credo sia una buona idea, reagirà peggio quando scoprirà tutta la verità". 
"Lo so è tutto così complicato, il giocatore di polo ficcanaso e dal pugno facile, Harry scoperto che si diletta come boxeur e Ellery in crisi per quella stupida corona perché non sa se è per merito o apparenza". 
"Sai qual è la cosa peggiore? Che avevo capito tutto con il tuo assurdo codice"
sorride Liam. "Chi le dirà la verità?". 
"Non lo so". 
"Andate ora, io parlerò con gli altri e domani decideremo sul da farsi". 
"Ok, spero di riuscirci". 

Mi dirigo verso la porta della palestra e dopo un po' di foto e autografi riesco ad arrivare all'uscita, noto Ellery solo una volta che mi sonno avvicinato alla macchina, è in una posa alquanto strana. "Che stai facendo?". 
"Non volevo comprometterti...". 
"È buio e non c'è nessuno"
sentenzio indicandole le macchine spente che ci circondano. 
"Puoi allora aprire la macchina?"
Per tutto il viaggio ci raccontiamo come abbiamo passato la serata e ridiamo allegramente e arriviamo a casa sua, non le ho dovuto mentire, ho solo evitato del tutto il discorso. L'accompagno fino alla porta di casa. 
"Grazie di tutto Louis" mi dice con dolcezza. 
"Per te questo e altro" rispondo baciandola fra i capelli. 
"Buona notte Lou". 
"Buona notte!".

 
Niall POV

Una cosa che ho sempre detestato delle feste scolastiche sono i ragazzi ormonati che ci provano penosamente con tutte, esatamente come sta facendo quel tizio castano con Antoinette, le è troppo avvinghiato per i miei gusti e se prova a far scendere ancora di un millemetro la mano appoggiata alla schiena della ragazza gli spezzo il collo! 
"Niall". Quanto è patetico, non posso crederci che sia venuto al ballo con quello! "Niall". Può concedersi di meglio, quell'idiota scommetto che la sta violentando con il pensiero. "Niall non fare a pugni pure tu!". 
Solo allora mi accoro che Liam è accanto a me. "Non è colpa mia se quello è un porco, chi ha fatto a pugni?". 
"Harry, Blake sa tutto e non vuole che si avvicini più ad Ellery". 
"Dove sono ora?" 
"Tutti a casa, Louis ha portato Ellery". 
"Io porto a casa Antoinette allora". 
"Niall non proeccuparti sa difendersi da sola". 
"Liam non è di lei che non mi fido"
affermo squadrando quel tizio. 
"Un ultima cosa Ellery non sa nulla! Ok?". 
"Va bene".

Non appena quel verme viscido si allontana mi dirigo da Antoinette e la trascino in angolo appartato. "Ti devo portare a casa". 
"Potevi essere un po' più delicato!"
ribatte massaggiandosi il polso. 
"Scusami, ma non mi piaceva il modo con cui ti scrutava, pensava, toccava e come si muoveva quel tipo". 
"Trevor?". 
"Si lui". 
"È il mio cavalire non stava facendo nulla di male". 
"Antoinette abbiamo 4 anni di differenza, riconosco bene le intenzioni di quel Trevor"
dico usando una voce strana e piena di disprezzo per quel nome. 
"Non sono stupida". 
"Lo so, sei molto furba, ma è comunque mio dovere proteggerti anche se ho completa fiducia in te"
sorrido accarezzandole la guancia. 
"Dov'è mia sorella? Non sono riuscita a farle i complimenti per l'incoronazione". 
"È andata via". 
"Oh... Va be gliela farò a casa". 
"Quando vuoi andare fammi un cenno". 
"Possiamo andare anche ora"
dice con tono amaro, i suoi occhi stanno fissando un punto indistinto della folla, scruto per capire cosa possa essere finchè non vedo quel simpaticone di Trevor palpare allegramente il fondo schiena di una ragazza.
"Che cretino" sputo acido. 
"E io che sono venuta al ballo con lui per pietà" aggiunge la ragzza bionda accanto a me. 
"È solo un patetico morto di...". 
Le copro la bocca con una mano. "Non abbassarti al suo livello, sei migliore di così". 
"Andiamo dai". 
"Va avanti io devo fare una cosa". 

Vado al tavolo delle vivande e prendo un bicchiere di Pounch, mi avvicino a Trevor ballando e salutando le fan, faccio foto e autografi finchè non sono esattamente accanto al ragazzo e soprattutto circondato dalla gente. Con un gesto veloce rovescio il bicchiere sul cavallo dei suoi pantaloni, la ragazza con lui fa un suono schifato, tutti lo fissano.
"Hey amico credo che tu abbia un problemino di incontinenza..." commento creando una risata generale. Il poveretto avampa e tenta di discolparsi mentre corre verso i bagni, ma ormai sarà lo zimbello della scuola per un po' , ben gli sta così impara a trattare in quel modo Antoinette. Proprio quest'ultima ha assistito tutta la scena e mi guarda piena di riconoscenza e gratitudine.
Per tutto il viaggio in macchina ridiamo dell'accaduto. "La sua espressione era impagabile! Niall sei il migliore" dice asciugandosi le lacrime dagli occhi per le risate. 
Parcheggio davanti a casa sua. "Bene siamo arrivati". 
"Già". 

Ci guardiamo per qualche istante negli occhi, le distanze fra noi sono si azzerano man mano e mi ritrovo con le mie labbra appoggiata alle sue. Il mio stomaco allora si contorce e comincia a fare un numero sproporzionato di capriole, ma non ha la minima intenzione di fermarsi una volta staccati e aumenta non appena gli occhi di lei riflettono nuovamente i miei. Violentemente le afferro il viso e torno a baciarla ripetutamente come se fosse la cosa più naturale del mondo. No è sbagliato quello che st facendo è altamente sbagliato! 
"No!" dico allontanandomi velocemente. 
"Niall...". 
"Antoinette mi dispiace non dovevo è sbgaliato. Io ho 19 anni tu 15, mi dispiace non sono stato diverso da Trevor". 
"Niall io...". 
"Non dire nulla sono davvero dispiaciuto". 
"È stato davvero così orribile?".
"È questo il problema, mi piaciuto da morire, ma non doveva succedre". 

I suoi occhi si spengono. "Niall per conto mio potresti ripetere quest'errore all'infino, neanche il mio primo bacio è stato così bello. Grazie del passaggio, buona notte" dice prima di lasciarmi un bacio sulla guancia, poi scende dalla vettura. 
Fisso la strada davanti a me per qualche istante poi scuoto la testa e apro la portiera. "Antoinette". Lei si gira e mi si avvicina. "Quello non era un bacio della buona notte, questo lo è" le sorrido attirandola a me. Le nostre labbra tornano insieme e sta volta anche il mio cuore fa le acrobazie.

Ellery POV

Che serata! Allora è vero che il ballo è sempre indimenticabile! Avvolta in un comodo pigiama ripenso alla serata sdraiata sul letto, i miei genitori sono felicissimi che io sia stata nominata fra le principesse d'inverno, non vedo mia madre sorridermi così da secoli, magari è contenta perchè per una volta sonos mebrata normale... Sicuramnte è stato uno degli episodi più insoliti di tutta la serata, più delle misteriose sparizioni di Harry e Blake!
Mi alzo e mi avvicino alla mia finestra, quando mai mi deciderò a far aggiustare il vetro leggermente incrinato? È da quando sono tornati i ragazzi che non lo aggiusto! Sorrido. Solo Harry poteva lanciarmi i sassolini contro la finestra, spero non abbia avuto niente di serio stasera, Blake mi ha detto di essersi ripreso e di star meglio, ma mi ha deto che domani è costretto a restare a letto e quindi non possiamo vederci e dalla sua voce provata e dolorante al telefono ho capito che non dev'essere messo molto bene... In quel momento alzo la testo e vedo le luci accese in casa Styles. Ho un'idea... "Mamma!".

 
Harry POV

Un lunghissimo bagno caldo in una vasca ricolma di bolle era quello che ci voleva, ora è il moneto di valutare i danni. L'immagine che il mio specchio riflette è quella di un vincitore un po' provato, lividi sulle braccia e piccoli sulla pancia, le nocche sono arrossate come quelle di un pugile professionista, un taglietto sopra il sopracciglio destro e il labbro spaccato. Temevo che quell'idiota mi avesse fatto l'occhi nero, quello si che sarebbe stato problematico, ma se ripenso ai colpi che gli gentilemnte inferto quello con l'occhio nero è sicuramente lui! Suona il campanello, chi sarà mai a quest'ora? Mi metto un paio dipantoloni di una tuta e vado al citofono. Non appena rispondo un senso di panico mi prende, mi infilo velocemente una maglia a maniche lunghe, ma per la faccia non posso fare molto. Vado ad aprire. 
"Ellery che ci fai qui a quest'ora?". 
"Sono passata a vedere se era tutto ok Louis mi ha detto che hai avuto un contrattempo e... che diavolo hai fatto alla faccia?!"
 domanda allibita. 
"Ecco, la verità è che...". 
"Sei stato aggredito quando sono rientrata?". 
"Si più o meno". 
"Ti hanno rubato qualcosa? Ti sei fatto molto male? Ti hanno riconosciuto? Quanti erano? Li hai visti?"
 comincia chiedere a raffica. 
"No, no, no fortunatamente, era uno solo, non l'ho visto bene, non sto morendo, non ho bisogno di essere portato in ospedale, ma tu si se non prendi un po' di fiato perchè rischi di andare in iperventilazione!". Non le ho mentito le ho detto una mezza verità! 
"Scusami è che mi sento in colpa". 
"Tu non hai fatto nulla tranquilla" 
la tranquillizzo. 
"Ti sei medicato le ferite?". 
"No, ma lo stavo per fare". 
"Prendi tutto l'occorrente poi lascia fare a me". 
"Non disturbarti". 
"Lasciamelo fare ti prego" 
chiede con occhi supplichevoli. Mi rorda quando poco prima l'avevo implorata di lasciarsi baciare. 
"E va bene". 
"Ti aspetto in camera tua!". 

Titubante mi dirigo in bagno e prendo cerotti, cotone, disinfettante e tutto ciò che è vagamente medico. Non mi sto approfittando di lei? Le ho rovinato la serata, le ho mentito e detto una mezza verità e ora mi faccio addirittura curare... sono davero squallido. Entro in camera mia e la trovo seduta sul mio letto, si è tolta la giacca e solo ora noto che è in pigiama,le sue scarpe sono sotto sono fuori dalla porta e ai piedi porta le sue celebri pantofole a forma di riccio. 
"Look interessante". 
"Diciamo che è una visita fuori programma, ma da come sei conciato non è stata una brutta idea"
ribatte. 
"Touché!" ammetto sedendomi accanto a lei. 
Prende il cotone e ci versa il disinfettante. "Potrebbe farti male perdonami". 
Non appena sfiora il taglio sopra il sopracciglio destro emetto una sorta di grugnito, ma riesco a non scompormi più di tanto. Quando però si occupa del mio labbro spaccato comincio ad agitarmi per il dolore. 
"Stai fermo, se no non riesco a disinfettare la ferita" mi rimprovera. 
"Va benissimo così". 
"Non fare il bambino, stai fermo e fai dei respiri profondi"
. Cerco di seguire al più possibile le sue direttive, ma il dolore non si attenua. 
"Finalmente" sbuffa una volta finito. "Hai anche dei lividi?". 
"Potrebbe essere...". 
"Vuoi che guardi anche quelli?". 
"Non c'è bisogno". 
"Sicuro?"
mi domanda mostrandomi due occhi da cucciolo preoccupato a cui non so assolutamente dire di no. 
"Va bene controlla anche quelli". Mi siflo la maglia e le mostro braccia e ventre. Il suo sgurado è come perso e incantato, sogghigno contento, Blake o non Blake, le faccio quest'effetto! "Puoi curare i miei lividi prima che cambi idea invece di sbavare per i miei addominali?". 
"Non... non stavo sbavando io!"
cerca di giustificarsi. "Comunque un giorno me li devi spiegare". 
"Cosa?". 
"I tuoi tatuaggi! Sono estremamente senza senso a cominciare dalla farfalla gigantesca!". 
"Non sono così male!"
commento offeso. 
"Mi ricordi i miei quaderni pieni di scarabocchi!" ridacchia divertita. 
Dopo avermi cosparso il corpo con una pomata mi comunica di aver finito e va in bagno a lavarsi le mani, mentre sistemo tutto. "Che fai ora?" le chiedo. 
"Posso fermarmi a dormire qui?". 
"Volentieri, ma non ho messo le coperte invernali nella stanza degli ospiti". 
"Non fa nulla a me basta anche un divano". 
"Un divano? Ti ricordo che sei abbituata a dormire su un matrimoniale da sola! Cadresti dal divano!". 
"Se non hai posto torno a casa". 
"È tardi e non mi disturbi affatto se ti fermi, se vuoi, sia chiaro solo per dormire, non ti sfioro e non ti tocco te lo giuro, se vuoi puoi dormire nel mio letto con me"
propongo grattandomi la nuca per l'imbarazzo. 
"Se non è un problema o...ok..." balbetta guardando il pavimento. È così tenera! Si avvicina sempre a testa bassa. "Grazie" mormora abbracciandomi. Grugnisco per il dolore. "Scusami non volevo" dice rossissima ritraendosi. 
"Non ti ho detto di smettere, è un dolore davvero piacevole!" dico stringendola fra le mie braccia. 
"Ti va di fare un gioco?" proprone non appena si siede sul mio letto, forse per distogliere la mia attenzione dalle sue guance ormai perennemente rosse. 
"Quale?". 
"Si chiama 'Le 10 Cose', praticamente ad ogni numero si associa una domanda e bisogna rispondere onestamente e una volta finita la lista si leggono le risposte ad alta voce".
"Va bene! Però ti propongo una variante: io scrivo le tue domande e tu scrivi le mie, non devono essere per forza uguali, così è più divertente". 
"Solo se non ne inveti di perverse, prendi carta e penna". 
"Si vostra basezza! Ahio! Non lanciarmi i cuscini!". 
"Sono cuscini!". 
"Sono ferito!". 

Ellery alza gli occhi al cielo, la pensa così? Benissimo! Raccolgo il cuscino e mi avvicino al letto e non appena mi guarda la colpisco in pieno. "Fa male vero?". 
"Sei morto!". 
Cominciamo una spietatissima battaglia con i cuscini, ridiamo e urliamo rincorrendoci per tutta la casa, mi sto divertendo un mondo! Ellery è veloce, ma il suo vero punto di forza e di saper sgusciare via nelle situazioni più assurde, pur di non farsi prendere è passata sotto il tavolo in sala! Dopo un po' mi stanco e decido di passare ad una tattica più incisiva, non appena si avvicina l'afferro per i fianchi e me la carico in spalle. Arrivo fino in camera mia el a lascio sul letto.
"Ho vinto" proclamo divertito. 
"Hai barato, per fortuna che eri ferito" esclama lei mettendo il broncio. 
"Vostra bassezza non volevo offendervi, che ne dite se ora giochiamo alle 10 cose?" chiedo con fare supplichevole. Lei prende un'ultima volta il cuscino e me lo tira in faccia. 
"Ora si!" esclama tutta contenta. 
Prendo un foglio e comincio a pensare. Uhm dieci domande e non devo essere in alcun modo pervertito... ok... 
Numero 1: Quando hai dato il primo bacio? Si è una domanda che si fa sempre, ci sta.
Numero 2: Bacio meglio di Blake? Quanto vorrei chiederglielo! Ma probabilmente mi beccherei uno schiaffone. Sei una delle principesse d'inverno? Si meglio. 
Numero 3: Quale canzone dei One Direction preferisci? Già rido, immaginandoi la sua faccia! 
Numero 4: Perchè sei fissata con i ricci? 
Numero 5: Cantante preferito? Lasciamola anche se la so già... 
Numero 6: La cosa che ti piace di più di te stessa.
Numero 7: Il peggior soprannome che ti abbiano mai dato. 
Numero 8: Sei ancora intenzionata a raccontarmi l'incidente? 
Numero 9: Perchè consideri Louis come un fratello maggiore?
Mi ricordo che all'inizio provavo una forte gelosia per questo fatto e ogni tanto la provo ancora. 
Numero 10: Cosa preferisci di me?. Non è perversa, non è offensiva e muoio dalla voglia di saperlo! 
Fatto! Gliela porgo e leggo la mia. 
Numero 1: Una parola che detesti. 
Numero 2: Di che gruppo musicale sei fan?. 
Numero 3: Hai davvero una camicia blu a cuori bianchi? 
Numero 4: Che numero hai di piede? Le tue scarpe sono delle barche! La gentilezza è la sua parola d'ordine... 
Numero 5: Perchè eravate al mio ballo? 
Numero 6: Come facevi a sapere che una delle mie canzoni preferite è Give me Love? 
Numero 7: Hai dei fratelli o delle sorelle? 
Numero 8: Sei sempre intenzionato a sapere del mio incidente?
Questa è telepatia, anche la mia numero 8 era legata a questa questione! 
Numero 9: Pensi che i miei occhi siano strani? 
Numero 10: Quando recupereremo la famosa giornata insieme? 
Ps. Se ci sono domande monotone a cui ogni brava directioner saprebbe rispondermi, perdonami, ma non sono una tua fan :P. 

"Ho finito" mi comunica una volta termiato di risponedere. 
"Anch'io. Come facciamo a leggerle? Prima io poi tu?". 
"Ok. Ho dato il primo bacio a 12 anni". 
"12 anni?". 
"Qualche problema?".
"No... La parola che detesto è famoso. perchè annulla completamente una persona e tutte le sue qualità, la detesto". 
"Wow... Si sono la terza principessa d'inverno"
ammette sbuffando. Cazzo per colpa di quell'idiota me la sono persa! 
"Complimenti! È una bella cosa no?". 
"No muoviti e vai avanti".
Ed ecco la sua famosa gentilezza già citata. 
"Adoro i Coldplay". 
"Anch'io! Potevi evitare la domanda su quale tua canzone preferisca! Però va beh se escludiamo Teenage Dirtbag che è una cover, dire uhm... Little Things o More Thah This o Over Again forse... Ho detto forse... Non montarti la testa!". 
"Non ho detto niente! Si ce l'ho la camicia blu a cuori bianchi ed è bellissima!"
"È oscena! Adoro i ricci sono così adorabili e coccolosi, ma sanno difendersi alla grande! E poi hanno un musino così dolce!". 
"Grazie lo so! Comunque i miei piedi non sono così grandi ho solo il 44!". 
"Solo?! Io porto il 40! IIl mio cantante preferito è Ed Sheeran".
Ma vah?!. 
"Il tuo preside aveva beccato Liam in giro per i corridoi quando siamo venuti a trovarti e ha usato questa scusa per cavarsela". 
"Povero Liam! Devo ringraziarlo è stata una serata stupenda! Odio il mio carattere è così strano! Ma non nego che vorrei un fisico migliore". 
"Sta zitta sei perfetta così come sei, te l'ho già detto e parlo anche del tuo carattere"
ammetto arrossendo. "E comunque non c'entro con Give Me Love!" dico cercando di scacciare quella sensazione di imbarazzo. 
"Oh scusa. Il peggior soprannome che mi hanno mai dato è vostra bassezza!". 
"È stupendo! Ho una sorella maggiore, si chiama Gemma". 
"Si voglio ancora parlarti dell'incidente"
commenta abbassando lo sguardo. 
"Si voglio sapere tutto" dico alzandole il mento con un dito. 
"Questa risposta è un po' lunga. Tu mi conosci come la primogenita della famiglia Delacroix, ma io i realtà sono la seconda. Mia madre prima era incinta di un maschietto e aveva deciso di chiamarlo Louis, con la pronuncia francese, ma poi ha avuto un aborto spuntaneo. Quando ho incontrato Louis ho pensato a mio fratello, anche perchè la loro età sarebbe simile, quindi ho subito legato. Poi Louis sai com'è è fantastico ed è diventato il mio migliore amico. È anche per questo motivo che adoro Small Bump". Rimango attonito per tutto il racconto, non me l'aspettavo, distinto la riaccolgo nuovamente fra le braccia e le accarezzo la testa. Per un istante lei abbandona la sua testa sul mio petto. "Tocca a te Harry". 
"Non trovo i tuoi occhi strani, sonodi un verde così raro e bello! Sono una delle cose che mi piacciono di te. Ora è il tuo turno". 
"Mi rifiuto categoricamente di rispondere a questa domanda!". 
"No tesoro mio, ora tu devi rispondere, hai proposto tu il gioco e non è una domanda da pervertiti!"
commento con un sorrisino stampato in faccia. Io devo sapere! 
"Ti odio da morire!". 
"Si va bene rispondi". 
"Datti una calmata". 
"Sei tu quella agitata". 
"Ok dirò una e una sola cosa. Io... ho un... un debole per le tue fossette". 
"Allora July aveva ragione!"
esulto contento. 
"Perchè sei felice se lo sapevi già?". 
"Perchè hai detto che dicevi una sola cosa, vuol dire che ci sono molte cose che ti piacciono di me!". 
"Io no... cosa... non storpiare le mie parole...". 
"Ti sei rovinata con le tue stesse mani"
dico stendendomi sul letto. 
"Che odio! Finisci di la tua ultima risposta". 
"La nostra giornata sarà domani e ti ho preparato una sorpresa!". 
"Davvero? Cos'è?".
"Ho detto che è una soorpresa". 
"Mi piacerà? Non ci sono scopi sessuali vero?". 
"Se ci tieni tanto, non mi dispiace aggiungere anche quelli! Comunque si ti piacerà! Ora a nanna!". 
"Ma io non ho sonno"
risponde sbadigliando. Che cucciola! 
"Sei seria?" la canzono. 
"Ok ho molto sonno". Ci alziamo dal letto e riordiniamo ciò che abbiamo usato, poi tiro indietro le coperte. 
"Prego" le dico mentre le indico la sua metà letto. 
"Non invadere la mia metà stanotte chiaro?".
"Va bene"
dico fingendomi deluso. Le rimbocco le coperte. "Buona notte vostra bassezza" dico e poi le lascio un leggero bacio sulla fronte. Mi infilo nel letto e spengo la luce. 
"Buona notte Harry".

*****


Prendere sonno sapendo che lei è con me nel mio letto è impossible! Stento a crederci, sono nervoso solo perchè sto solo dormendo in sieme a lei, ho fatto sesso tantissime volte e non mi sono mai agitato! Con Ellery ci dormo solo e non riesco a chiudere occhio! Louis non mi aveva avvisato di questi effetti collaterali dell'amore! Mi sento un grandissimo stupido! Ellery comincia mugolare e a muoversi, spero che non stia avendo un brtutto incubo! All'improvviso mi si avvicina e si stringe al mio petto appogiandoci la testa e i palmi delle mani. Per fortuna che non dovevo invadere io il suo spazio! Da questo semplice contatto sento nascere in me, una smisuarata dolcezza e... serenità, lentamente alzo un braccio e lo poso delicatamente sul suo fianco, mentre l'altro lo infilo sotto i due cuscini. Le coperte calde avvolgono amorevolmente questa nostra tenera posa. Sento le mie palpebre diventare pesanti e Morfeo mi trascina insieme al mio angelo nel suo regno incantato.

 

Wings's Corner: Fly With Me

 

 

Hey Little Carrots!

160 RECENSIONI?! IO NON SO CHE COSA DIRE SONO DAVVERO COMMOSSA! È BELLISSIMO DAVVERO! GRAZIE DI CUORE A TUTTE VOI!

Sono riuscita a mettere il nuovo capitolo come promesso yeeeeaaaaah!!!
Spero sia uscito decentemente! 
Allora Louis informa Liam della situazione e si sente terribilmente in colpa per aver mentito ad Ellery.
Niall e Antoinette finalmente si baciano! Non l'ho inserito nello scorso capitolo perchè meritavano di avere molto più spazio e spero di averli resa giustizia, sia chiaro presto ci saranno altri momenti Nialette (?)
(Si accettano suggerimenti per il nome della ship). Vi piacciono insieme? 
Harry invece riceve una visita inaspettata della sua amata, ed è costtretto a mentirle. I due insieme si divertono un mondo e continuano a scherzare senza perdere colpi,
da notare come Ellery non pensi minimamente a Blake mentre è in compagnia di Styels... Eheheheheh
Quale sorpresa le ha preparato Harry?
Quando scoprirà la verità?
Che ne pensate della storia del fratello? 


Questo capitolo come avrete notato è stra pieno di momenti Harrery e volevo dedicarle soprattutto ad alcune lettrici speciali: _sowhat, _Ottiii_, Bradorable, IloveDream, Valeme e Martonicaisforever che si è letta tutti i 25 i capitoli in un colpo!

Wifey lo sai che ti citerò sempre in ogni singolo capitolo! Sei una delle persone più straordinarie che io conosca quindi grazie davvero di tutto. Questo capitolo è specialemente dedicato a te!

∞ ∞


Come promesso ecco il vestito di Antoinette:

http://www.alibaba.com/product-gs/637135571/Strapless_pink_lace_puff_pruff_prom.html

e aggiungo il diadema di Ellery:

http://it.dhgate.com/product/stunning-bridal-shinny-tiaras-necklace-crown/149489250.html


Domani è l'ultimo giorno di vacanza. Shit.
Ora che comincia la scuola sarò sommersa dallo studio, ma voglio riuscire ad aggiornare almeno una volta alla settimana. Vi avviserò se ci saranno problemi.
Ma per adesso godiamoci appieno domani!

∞LOVE YOU ALL!∞

 

Ps se volete contattarmi su twittah sono @littlelion195

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Capitolo 27
*** Trust ***


  • Ellery POV

    Tum tutum, tutum tutum... Cos'è questo suono? Tum, tutum, tutum, tutum... È così semplice, ma travolgente, sento che si sta impadronendo di me, il mio respiro si sta armonizzando con quel suono, ne insegue il ritmo, ne diventa totalmente dipendente. È davvvero un suono semplice, ma basilare, la cosa più strana è che mi è familiare, come se fosse ciò che stessi cercando da sempre, sono a mio completo agio, forse è proprio qui che devo essere, forse io appartengo a questo posto. Si ma dove sono? Sono per caso prigioniera di qualche strano sogno bizzarro partorito dalla mia mente solo per ferirmi da sola? Lasciatemi qui allora! Oh che profumo! È così particolare, dolce, ma speziato allo stesso tempo, delicato, ma avvolgente, indefinito, ma indimenticabile, leggero, ma inebriante! Tum, tutum, tutum, tutum...
    Le mie palpebre tremano, piano piano apro gli occhi, cosa sono quelle? Macchie nere indecifrabili, cerco di mettere a fuoco, queste macchioline cominciano a danzare e ad allinearsi, ecco ora sono in ordine! È una rondine, ha le ali spiegate, vola libera; non è sola ecco lì ce n'è un'altra! Sono così belle, disegnate con cotanta maestria, imprigionate dall'inchiostro, ma libere e non so come sia possibile, vorrei diventare come loro, bella, elegante e libera.
    Un momento io le ho già viste! Quelle sono le sue rondini! No! Il mio respiro diventa affannato non appena realizzo che un suo braccio mi stringe a lui, ho paura, l'ultima cosa che ricordo è di essermi addormentata dall'altro lato del letto dandogli di schiena e Harry aveva una maglietta, cos'è successo? Cerco di sgusciare via dalla sua stretta senza farlo svegliare, sollevo delicatamente il suo braccio creandomi una via di fuga, ma ecco che divento marmo, una forza irrefrenabile mi tiene in quelle lenzuola, annulla la mia forza di volontà. Dannazione. Mi siedo e affondo il viso nell'incavo delle ginocchia e le mani nei capelli.
    Cosa sei tu veramente Harry Styles? Perchè eserciti questo potere su di me? Non ho paura, sono terrorizzata. Sono anni che mostro alle persone quello che vogliono vedere, ho imparato a tenermi tutto dentro, a recitare una parte non mia, della piccola ragazza indisparte, un tempo non ero così, mi dicevano che ero vulcanica, un terremoto di spuntaneità e fantasia, dicevano che avessi il sorriso contagioso, dicevano, ma io ormai non ricordo. Mi sono adattata a quello che sono ora o meglio la maschera che porto, ho imparato ad ottenere ciò che voglio mentendo e a volte manipolando le situazioni. E mi andava bene!
    Poi è arrivato lui. La persona che odio di più al mondo, nota in tutto il mondo, è stata l'unica in grado di vedere oltre quella maschera, l'ha disintegrata solo guardandomi e mi ha fatto conoscere per quello che sono ai suoi amici, mi porta a toccare il cielo con un dito per poi scaraventarmi nel più profondo baratro con un soffio, mi disarma completamente facendo brillare di più il mondo per poi ferirmi e relegarmi nell'oscurità. L'ho accusato più volte di essere solo una particella inutile nella mia vita, ma so perfettamente che sono io la complicazione della sua vita, sono io quell'oscura particella insignificante e problematica, sono io il peso aggiuntivo, sono io la sua noia, sono io la catena che non gli permette di godersi le sue serate perchè costretto ad imbucarsi alle mie feste scolastiche, sono io che gli sto rovinando il sogno solo con la mia presenza, sono io la ragazzina stupida che è costretto a sorbirsi per matenere al sicuro il suo segreto e sono io la stupida che non riesce a staccarsi da questo letto. Se solo il mio tesserino scolastico non mi fosse caduto! Starebbe scuramente meglio e anche Louis e Liam e Niall e Zayn! .
    Mi dispiace di essere un errore, mi dispiace di essere un peso, mi dispiace di essere quello che sono, mi dispiace di essere quello che non sono, mi dispiace di non essere quello che sono, mi dispiace di non essere quello che non sono, mi dispiace di far sentire le persone obbligate nei miei confronti, mi dispiace di non esserci stata io al posto di Louis, mi dispiace di avergli rubato l'ossigeno che respiro, mi dispiace di aver usurpato i suoi raggi di sole, mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace.
    Silenziose le mie lacrime sgorgano in numerosi ruscelli che scorrono sul mio viso e sulle mie gambe, impregnando i pantaloni del pigiama, sono crollata nel peggiore dei luoghi possibili, io devo sparire dalla sua vita. 

     

    Harry POV

    Ho dormito beatamente stanotte, ero completamente al calduccio sotto le coperte e abbracciato ad Ellery, così tanto da dover togliere la maglia per non soffocare! Quale serà la prima cosa che vedrò appena aprirò gli occhi? Il verde inconfondibile dei suoi? Magari dorme ancora, se è così la sveglierò io. La curiosità solleva le mie palpebre. Non c'è nessuno accanto a me. Preoccupato e allarmato sgrano gli occhi. Avrò davvero sognato tutto? Mi sollevo velocemente, noto esattamente accanto a me una figura rannicchiata, con le mani nei capelli e il viso nascosto fra le ginocchia, è lei, ma non mi sento affatto più rilassato. Le sposto una ciocca di capelli dietro le orecchie, ma non cambia posizione.
    "Che succcede?" le domando preoccupato.
    "Ho avuto un brutto sogno" risponde fredda.
    "Stai bene ora?".
    Tira su la testa, guardando un punto fisso davanti a lei, le sue guance sono rigate, gli occhi spenti e lievemente arrossati. "Si, era solo un incubo tremendamente... realistico" disse squadrando la mia stanza.
    "Che hai sognato?".
    "Nulla di importante, vado a preparare la colazione"
    risponde accennando un fintissimo sorriso. Non appena la vedo lasciare la stanza sento chiaramente il mio cuore spezzarsi.
    Mi crede così stupido? Crede di potermi manipolare? È evidente la alsità della colpa di un mero incubo, ma non è questo che mi fa male, non si fida di me. La persona che amo non si fida di me, forse non vuole nemmeno farlo, forse mi sta usando a suo piacimento, vuole farmi impazzire per vedere fin quanto so reggere! Non si fida di me! Sferzo con tutta l'ira posseduta dal mio corpo un pugno contro il muro. Cos'ho fatto di sbagliato per meritare tutto questo? È un crimine amare con tutto sè stesso una persona e volerle stare accanto? È così ingiusto volere vederla sorridere? Desiderare di essere l'unico per lei? Di farle capire che amo tutto di lei? Sono forse un mostro insensibile? Qual è il mio errore, aver realizzato il mio sogno? Magari lei non mi considera perchè mi etichetta famoso, non sono degno di essere ritenuto una persona normale!
    Lasciati amare, amami, ti rifugi nelle mie braccia e poi scappi, mi abbandoni, cosa devo fare per farti capire che puoi fidarti di me Ellery? Mi caverei persino gli occhi pur di farti capire come ti vedo io. Non hai sentito il mio cuore battere d'amore per tutta la notte? Poteva scoppiare sai? Perchè prima ti apri e poi scappi? Di cosa hai paura? Di me? Ti circondi di fiamme tutte le volte che mi avvicino, ma lasci a Blake l'accesso fra le lingue di fuoco, lui però non potrà mai amarti quanto ti amo io, non ti conosce come ti conosco io, scommetto che con lui puoi mentire spudoratamente tanto non si accorge che non dici la veirtà, sai è facilissimo distinguere qual è il tuo vero sorriso, perchè i tuoi occhi brillano, il tuo viso riplende e il tuo respiro diventa delicato, quando è falso invece il tuo sguardo è assente e ti tremano le guance per un impercettibile secondo per lo sforzo di dover mostrare quel finto sorriso. Cosa ti dice lui quando ti vede giù? Solo frasette insensate con cui si sente a posto. Quando non c'eri ero io quello che passato una notte infernale, c'ero io con te sul London Eye quando sei stata male, io ho rischiato tutto portandoti al parco, sei mia sola e unica, ma non ti fidi di me e questo mi distrugge.
    Bastardi, voi che l'avete resa così siete dei luridi bastardi, vi ucciderei con le mie stesse mani, la sua insuperabile unicità vi rodeva il fegato vero? Bastardi appena vi troverò la pagherete cara, bastardi preparatevi al peggio.
    Un singhiozzo mozzato acquieta la mia ira, sullo stipite della mia porta Ellery mi fissa spaventata, non riesco a capire che succede, osserva atterrita la stanza e la imito, solo allora realizzo di averla devastata durante il mio scatto d'ira, il letto è completamente disfatto, la scrivania rovesciata a terra con le sedie e alcuni dei miei vestiti sono sparsi sul pavimento. Faccio un passo nella sua direzione, ma lei indietreggia. Mi siedo sul letto e mi passo una mano sulla faccia.
    "Hai visto tutto?". Annuisce spaventata. "Ho avuto uno scatto d'ira, sai mi sono accorto di quello che ho fatto solo quando ti ho vista". Non oso guardarla, ma percepisco chiaramente il suo timore dal respiro affannato. "Hai paura di me ora? Non negarlo si capisce chiaramente, sento le tue ossa tremare come foglie, non hai neanche il coraggio di varcare quella maledetta soglia" dico freddo e distaccato. Non ottengo nessuna risposta, solo passi incerti. Le sedie vengono rialzate, i vestiti racccolti e adagiati su di esse, poi si siede accanto a me.
    "Anch'io ho distrutto la mia camera una volta" sussurra timidamente. La sua mano debolmente si appoggia sulla mia gamba, senza rifletterci vi poso sopra la mia, le nostre dita si incrociano. Tenemio entrambi lo sguardo fisso dinnanzi a noi.
    "Quando?".
    "Eri in Tour, ma posso assicurarti di aver fatto peggio di così, sono alquanto distruttiva".
    Non c'è assollutamente alcuna vena comica nelle sue parole, il che mi lascia spiazzato.
    "Ellery tu e io siamo così.... diversi, ma allo stesso tempo così... uguali" dico serio enfatizzando sugli aggettivi. "Ma sai qual è una delle nostre più grandi differenze?".
    "No".
    "Io mi fido assolutamente e ciecamente di te. Tu invece non ti fidi per niente di me, non è così?".
    "La colazione è pronta"
    sputa secca e glaciale allontanandosi.
    Mi arrendo e la seguo, mangiamo in silenzio ogni tanto alzo la testa per guardarla finchè non alza lo sguardo e in quel caso riabbasso il mio, ma avviene con la stessa frequenza anche la situazione inversa. Vorrei urlarle in faccia che la amo da morire, ma che senso ha dichiararmi se non si fida? Non posso più sopportare questa situazione, basta devo fare assolutamente qualcosa.
    "Posso andare a casa a cambiarmi prima di fare qualsiasi cosa dobbiamo fare per la nostra giornata?" domanda di punto in bianco. Allora ci tiene. "Se vuoi posso aiutarti anche a sistemare la stanza".
    "No il piano è di portarti in giro nel pieno centro di Londra con le tue pantofole a riccio e lanciare una nuova moda!"
    . Ellery comincia a ridere di gusto, è una risata vera quasi di sollievo, forse pensava che avrei annullato tutto, cosa che non avrei fatto neanche sotto tortura. Un momento questa è una grandissima occasione! Preparati Ellery Delacroix oggi imparerai a fidarti di me!
    Finita la colazione sistemiamo la mia stanza e Ellery raduna le sue poche cose mentre mi cambio. Non appena sono pronto prendo il cappotto e una cravatta scurissima.
    "È il cappotto di Dracula quello?" domanda squadrandomi da capo a piedi. Non bado al suo commento mi avvicino a lei e la bendo con la cravatta. "Che diavolo stai facendo?". Le do tutte le sue cose e la carico in spalle. "Mettimi giù subito! Giuro che ti uccido! Non è divertente, smettila adesso! Harry ti raso a zero!" sbraita imbestialita, scoppio a ridere. A passo estremamente spedito mi dirigo verso la mia Range Rover nera, assicurandomi prima di non essere visto, ammetto di avere un'incredibile fortuna, adoro Royals Road! Devo prendere la macchina perchè appena sarà pronta partiamo.
    Parcheggio e prendendola per mano suono a casa Delacroix, non appena entro chiamo Antoinette chidendole di non togliere la benda ad Ellery per nessun motivo e le spiego il mio piano. Salgo in camera di Ellery e apro il suo armadio, devo assolutamente trovare qualcosa di adatto, elegante, ma casual, semplice, ma perfetto e... mi sto comportando come una donna, ho paura... Prendo un paio di jeans blu scuri sulla vita che sfumano sulle gambe fino alle caviglie, su un appendino c'è un maglioncino bianco con la bandiera britannica e lo metto sul letto, aggiungo una borsa blu che credo sia intonata, infine cerco le scarpe. Fa troppo freddo per mettere le ballerine, le sue converse con la bandiera britannica non sono male, si credo proprio che... vedo un paio di stivaletti blu con del pelo bianco sull'apertura, ecco sono quello che cercavo! Forse è vestita troppo leggera, non vorrei che si ammalasse, le serve un cappotto, nascosto nel suo armadio ce n'è uno chiaro molto bello con dei bottini scuri e una cintura, scommetto che le starà benissimo, valorizzerà la sua figura!
    "Antoinette accompagna su Ellery!". Le sorelle Delacroix salgono velocemente, la minore tiene ferme le mani della maggiore che sbuffa e impreca nei miei confronti. "Aiutala a svestirsi e falle mettere i vestiti sul letto, pettinala e truccula, potrà vedersi solo una volta pronta".
    "No decido io cosa mettermi! So vestirmi da sola, non ho bisogno dell'aiuto di Antoinette!".
    Mi dirigo verso di lei e avvicino le mie labbra al suo orecchio. "Se vuoi ti aiuto io a spogliarti e magari tu se vuoi puoi farlo per me non mi lamenterei per niente, anzi renderebbe la giornata molto più eccitante" soffio malizioso per poi leccarle il lobo, conscio di rischiare una certa morte lenta e dolorosa.
    "Antoinette ti prego aiutami tu" sussulta schizzando via.
    "Abbiamo poco tempo Ellery quindi non fare troppe storie!" le rammento prima di uscire dalla stanza.

     

    Ellery POV

    Sento la porta a chiudersi, ma solo quando sento i suoi passi allontanarsi tiro il fiato. Questa situazione non mi piace proprio, cosa vuole ottenere? È forse solo un malato gioco perverso? Si annoiava?
    Ora che sono da sola con mia sorella potrò togliere questa stupida benda, è così stupido da non sapere che Antoinette è dalla mia parte? Sciocco di uno Styles! Alzo le mani, ma vengo bloccata.
    "Che stai facendo?".
    "Antoinette aiutami così posso vestirmi da sola".
    "No".
    "Non dire cavolate e aiutami".
    "Ho detto di no"
    ribatte tranquilla.
    "Ti sei schierata con lui?".
    "Ellery, lui ci tiene a te più di quanto tu possa minimamente immaginare! Tu però non te ne accorgi presa come da reputarlo solo un cazzone e dal tuo fidanzatino, che continuo a pensare che sia solo un tuo modo di accontentarti perchè non vuoi ammettere di chi sei veramente innamorata"
    spiega mia sorella mentre comincia a svestirmi.
    "Non capisco il collegegamento con Harry in tutto ciò" sbotto alquanto seccata.
    "Quanto sei stupida!" urla furibonda.
    "Non sono stupida! Vedi di farti gli affari tuoi! Chi sei tu per dirmi di nuovo che mi accontento di Blake? Tu non sai nulla di noi, non sai quello che è successo quando ci siamo messi insieme, lui c'era quando avevo bisogno, quando sono rimasta sola! Non ti permettere mai più di dirmi che non so chi amo! Però scusa tu sei perfetta, tutti ti preferiscono, tu sei quella buona, quella normale, quella perfetta, perfino nostra madre lo pensa! Guarda hai perfino Niall Horan ai tuoi piedi, il tuoi idolo ti ama! Non potresti essere felice per me per una volta?" come un fiume in piena riversso parole represse in tutti questi anni.
    Mia sorella mi veste in silenzio, so che non può negare quello che ho detto perchè farlo è mentire. "Lui ti ama più di Blake" riprende solo quando inzia a truccarmi.
    "Lui chi?".
    "Lo sai di chi parlo".
    "No invece non lo so! Tranquilla però non mi interessa".
    "Sei pronta"
    termina lei fredda. "Non credo che mamma mi preferisca e non è vero che io sono quella perfetta, tu sei bellissima, forte e intelligente, Harry non ha occhi che per te, Louis ti tratta come se ti conoscesse da sempre, Liam ti vuole un bene dell'anima e vuole che tu venga rispettata e coccolata, Zayn ti vizia a non finire, mi ha raccontato che quando sei tornata dalla festa della squadra di polo eri brilla e ti ha portato in camera tua in braccio non appena ti sei addormentatasul divano e Niall ha girato in macchina come un pazzo quando sei scappata e quando parliamo di te ti definisce il suo piccolo scricciolo, a volte dice anche pazzo". ridacchia lei.
    "Chi ti dice che non sia una bugia?".
    Ignora completamente la mia domanda. "Harry è pronta!" urla con tutto il fiato che ha nei polmoni.
    Harry entra e sento il suo sguardo scrutarmi dall'alto verso il basso ripetutamente con fare soddisfatto, si avvicina a mia sorella e le da un bacio sulla guancia, poi le si avvicina all'orecchio e le sussurra qualcosa che subito la fa sorridere, nasce così una fitta conversazione fra i due accompagnati da sguardi complici. Non mi piace. Il modo con cui si guardano è disgustoso, mi danno il volta stomaco, Antoinette sta sbattendo le ciglia un po' troppo per i miei gusti, entrambi hanno trovato un gran bel nuovo elemento per la loro collezione. Styels quindi si interessa anche alle bambine! Disincantati sorellina credi di essere speciale ai suoi occhi? Non mi sembra che abbia ballato con te ieri sera, non ha invitato te a conoscere i suoi amici, ti ha mai baciata? Gli hai mai sfiorato gli addominali e visto da vicino i suoi tatuaggi? Cnosciamo bene le risposte quindi fammi il santo piacere di smetterla di provarci con lui, piccola sanguisuga che non sei altro.
    "Se voi due avete finito di flirtare, io vorrei anche specchiarmi!" intervengo altezzosa.
    "Noi non stavamo..." tenta la bionda.
    "Si come vi pare, beh ora levatevi di mezzo" la interrompo aspra. Li supero e apro l'armadio, all'interno c'è uno specchio enorme, studio stupefatta il mio riflesso. Indosso uno dei miei maglioni preferiti, i miei capelli sono raccolti in una bellissima treccia a lisca di pesce che ricade sulla mia spalla sinistra, le mie labbra sono di un rosso sangue scuro e i miei occhi sono delineati da una elegantissima linea di eyeliner. Non ricordavo assolutamente di avere queste scarpe. Mi piace davvero questo look! "Grazie" sbiascico rivolta ai due ragazzi sorridenti alle mie spalle.
    "Andiamo adesso o arriveremo in ritardo" si sbriga Styles.
    "Ciao ragazzi ci sentiamo dopo! Harry dovrai raccontami tutto!".
    "No Antoinette non lo farà! Muoviamoci"
    ribatto trascinando fuori il riccio.
    Scendo velocemente le scale, saluto velocemnte i miei ed esco di casa. La odio quando fa così! Prima fa la grande donna di vita vissuta intenta nel farmi lezioni di vita criticando la mia vita sentimentale, poi fa la svenevole con Harry, sicuramente vuole ottenere qualcosa. Lui è venuto perchè deve uscire con me, non per assecondare i capricci di mia sorella! Perchè siamo fermi questa maledetta auto?!
    "Se mi lasci la mano possiamo anche salire in macchina". Harry richiama la mia attenzione, lo guardo confusa e poi abbasso gli occhi suelle nostre mani. Oh merda, sono unite, anzi io sto stringendo la sua! La lascio subito e come un razzo corro verso il lato passeggero. Harry entra in macchina ridendo. Che vergogna! Chissà che mi è preso! Meglio guardare fuori dal finestrino, anche perchè non riuscirei assolutamente a guardarlo in faccia! In macchina regna il silenzio, da come tamburella le sue dita sul volante capisco che è leggermente nervoso, come se stesse aspettando qualcosa, adesso sbuffa anche. Oggi è davvero strano!
    "Il look che hai scelto per me... mi è piaciuto davvero..." dico per rompere il ghiaccio.
    "Ne sono davvero felice, temevo di deluderti visto come disapprovi il mio gusto per le camicie!" scherza lui.
    "Però non capisco, perchè mi hai bendata?".
    "Te lo spiego solo una volta arrivati!"
    . Il resto del viaggio prosegue in silenzio. lancio ogni tanto qualche occhiata fugace al riccio, per capire le sue intenzioni, ma invano. "Siamo arrivati, scendi e seguimi". Annuisco ed eseguo.
    Siamo davanti ad un palazzo scuro, con grandi vetrate e molti piani, dove diavolo sono finita? Con passo incerto seguo Harry fino all'entrata, ma non appena varchiamo l'atrio mi fa cenno di restare indietro. Si dirige verso il banco della reception e parla con la ragazza, lei le indica l'ascensore e gli spiega qualcosa, dopo averla ringraziata Styles mi chiama e andiamo verso l'ascensore.
    "Dove siamo?" domando una volta dentro.
    "Presto lo scoprirai". L'ascensore suona e spalanca le porte. Il riccio si affretta ad uscire e posiziona la mano davanti alla fotocellula. "Esci di qui solo se ti fidi me o vuoi farlo, non voglio obbligarti a farlo stavolta, se non vuoi puoi tornare a casa" dice serio.
    Ora tutto ha un senso, comprendo il perchè della benda, non vedendo ero costretta ad affidarmi a lui per ogni piccolo mio passo, si spiega perchè ha scelto lui i miei vestiti, voleva dimostrarmi da saper scegliere il meglio per me. Non posso crederci! Harry Styles anela ardentemente la mia fiducia! Mi tende una mano. Fidarsi o non fidarsi? Sento il cuore in gola, in questo momento è in gioco tutto di me. Styles, no Harold mi sta offrendo definitivo il suo supporto, la sua amicizia, i suoi abbracci, il suo calore. Vale la pena uscire allo scoperto? Vale la pena dimenticarsi per una volta tutto? Vale la pena averlo nella mia vita? Dinnanzi alla mia incertezza il suo sguardo si abbassa. "Ho capito, non sforzarti. Lascia che ti dia i soldi per il taxi" dice mesto e sconfitto. Devo scegliere, adesso o mai più.
    Guardo la sua mano ritirarsi, questo è un punto di non ritorno. Con uno scatto l'afferro, aggrapandomi a quell'ancora di salvezza, unica sicurezza in quella burrasca che è la mia vita, la stringo forte come se fosse un tesoro prezioso che non voglio perdere assolutamente. Piena di coraggio lo guardo fissa. "Mi fido di te Harold". 
    Mi tira fuori dall'ascensore, le porte si chiudono, non posso più tirarmi indietro, ma sento di aver fatto la scelta giusta. Per un solo istante mi sembra di intravedere una lacrima fare capolino sulla sua guancia, ma non ne sono certa perchè subito mi ritrovo fra le sue braccia, ripete senza sosta al mio orecchio: "Grazie!".
    "Siete davvero un quadretto idilliaco!" ci interrompe una voce sconosciuta.
    Harry lascia cadere le sue braccia inermi, quasi infastidito per essere stato interrotto, poi scuote la testa e sorride. "Il tuo tempismo non lo è proprio per nulla!" ribatte spostando per un istante lo sguardo sulle mie labbra.
    Curiosa mi volto a vedere il misterioso interlocutore, ma non appena compare ai miei occhi la sua figura spalanco la bocca.
    "Tu devi essere Ellery, Harry aveva ragione sei davvero graziosa".
    "Oh beh... ecco io oh ehm.... grazie!"
    farfuglio confusa.
    "Mi sembra doveroso comunque presentarsi, io sono...".
    "È un sogno questo? Tu non sei tu, non posso essere quin con te!"
    "No Ellery non è un sogno e si io sono Ed..." 
    "Sheeran"
    sospiro incantata. Ed e Harry scoppiano a ridere di gusto.
    "Avevi ragione è adorabile!"
    "Quando ha scoperto chi fossi si è accasiata sul mio divano"
    dice il riccio fin troppo divertito.
    "Scusatemi se per noi comuni mortali non è cosa da tutti i giorni conoscere gente come voi" dico offesa. "E comunque Styles mi sono accasciata sul tuo divano perchè ti avevo insultato fino ad un secondo prima, credevo di essere in un incubo!".
    "Si hai un bel caratterino! Hai mai visto uno studio di registrazione?".
    "No, mai...".
    "Harry non l'mai portata? Pessimo!".
    Ti amo Ed Sheeran, sposami! "Vieni te lo mostro subito" si incammnina mettendomi un braccio intorno alle spalle.
    Mi volto e vedo Styles seguirci. "Grazie davvero!" gli mimo con le labbra. In tutta risposta mi fa un occhiolino e uno dei suoi meravigliosi sorrisi, anche se sono con il mio idolo, non nego che vorrei baciare quelle fossette.
    "Non voglio sembrare egocentrico, ma c'è qualche canzone che vorresti sentire in particolare?" mi domanda il Ginger perfetto accanto a me.
    "Small Bump, Lego House, Wake Me Up, Give Me Love, Kiss Me e Drunk e The A Team... Ehm a me andrebbe bene anche tutto l'album!" farfuglio imbarazzatissima. Cosa sto dicendo? Non ha tutto questo tempo!
    "Andata!".
    "Scherzi?"
    "No! Anzi mi aiuti a finire una live session!".

    Harry POV

     

    Settle down with me
    And I'll be your safety
    You'll be my lady

  • I was made to keep your body warm
    But I'm cold as, the wind blows
    So hold me in your arms

    La guardo mentre ascolta incantata la voce di Ed. È davvero bellissima e buffissima, i suoi occhi sono illumintati, canticchia come innamorata tutte le canzoni e continua a sorridere. Non nascondo che vorrei anch'io essere in grado di renderla così felice con le mie canzoni, ma va bene anche così, vederla felice ora è perfetto. Sono davvero felice, ha scelto di fidarsi di me, ammetto che non ero affatto sicuro di questa sua scelta, anzi ero già pronto a lascirla andare. Se non fosse arrivato Ed forse mi sarei pure dichiarato. Ora invece posso pensare ad una vera e propria dichiarazione, voglio farlo al meglio, voglio che lei capisca quanto la ami, non me ne frega niente se sta con Blake io glielo devo dire.

     

    You are my one, and only.
    You can wrap your fingers round my thumb and hold me tight.
    And you'll be alright.

    Ha ragione quando dice che Ed è un poeta! Ellery sei la mia sola e unica, puoi avvolgere le tue dita intorno ai miei pollici e stringermi forte e starai bene, perchè tutto quello che desidero è questo, perchè ti amo.

    Wings's Corner: Fly With Me

     

     

    Hey Little Carrots!

    Com'è andato il famigerato ritorno a scuola? Il mio è stato traumatico, siamo 31 in classe! (Perdonate eventuali errori, ma sono un po' stanca)

    Passiamo ad argomenti spero molto più lieti
    Che ne pensate del capitolo?
    Harry e Ellery hanno entrambi una crisi all'inizio e dimostra quanto ormai siano legati l'un l'altra. Ellery capisce di sentirsi davvero bene con il riccio, ma ha paura di questo e Harry soffre èerchè sa che senza la sua fiducia non potrà mai vincere il suo cuore.
    La tanto agognata sorpresa era l'incontro con Ed Sheeran, si sono una Sheerio sfegatata, no non si capiva..., che non è altro che l'apice del piano di Styles per ottenere la fiducia della ragazza!
    Ellery prima della sorpresa finale ammette di volere il caro riccio nella sua vita e finalmente si fida di lui.


    È un punto cruciale della storia questo e più avanti vedremo perchè, ma posso assicurarvi che presto ci sarà una bella notizia per tutti i ragazzi. Quale sarà?
    Nei capitoli scorsi avevo accennato alla nuova canzone di Harry per Ellery. Sono curiosa di vedere chi di voi indovinerà!
    Fatemi sapere!


    Wifey parte di questo capitolo sono convinta che lo comprenderai bene e si richiama una nostra recente conversazione, scriverlo mi ha fatto bene, ed è merito tuo! Massive thank you!

    ∞ ∞



    27 capitoli... Grazie davvero è un gran traguardo per me grazie a chi recensisce, preferisce, ricorda, segue la storia. Ringrazio anche le lettrici silenziose!

    Prima di dimenticarmene ecco il look di Ellery scelto da Harry:

    http://www.polyvore.com/trust/set?id=97567569

    Prima di andare via c'è un'autrice strepitosa che vorrei che voi conosceste:
    http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=245902
    HA UN VERO DONO! 

    ∞LOVE YOU ALL!∞

     

    Ps se volete contattarmi su twittah sono @littlelion195

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Capitolo 28
*** My Past ***


Ellery POV

L'essere umano è un animale davvero strano, sente la necessità di trovare qualcono con cui coindividere tutto dall'inizio dei tempi, cerca qualcuno di cui fidarsi. Fiducia. Che cosa vuol dire? Per i Romani la fides era uno dei valori sommi che stavano alla base dei rapporti più significativi, tradire la fides dell'amato era considerato un crimine, era la chiave stessa dell'amore, Catullo testimonia la sua importanza in tutti i suoi Carmina affascinando intere generazioni. Eppure per me a lungo è rimasto unvero e proprio tabù, anzi l'ho ritenuto un cencetto inutile e pericolo, come si fa a sapere quali sono le persone giuste? Come si può essere convinti di non ritrovarsi ad essere il nuovo Catullo ferito ed amareggiato? Il genere umano non mi ha mai ispirato fiducia, è così complicato e strano! Eppure anche quando si è persi nell'oscurità più totale eccolo, un sorriso, uno sguardo, una voce o addirittura un gesto inaspettato e magari apparentemente insignificante, e un prepotente raggio luminoso ci acceca, esattamente come sta facendo il meravoglioso sorriso di Ed ora. 
Non posso crederci di essere qui con Ed Sheeran! Sto sorridendo come una piccola stupida ragazzina in preda ad una empesta ormonale, in effetti è ciò che sono... Sono di fronte ad un angelo dai capelli rossi e dalla voce melodiosa non posso smettere di stendere gli angoli della bocca, sono rapita dalla sua perfezione. È tutto così dannatamente bellissimo e luminoso. Torno alla relatà non appena Ed smette di cantare. 
"Allora Ellery spero ti sia piaciuto, ehm questo concerto privato!" domanda con una dolcezza infinita. 
"L'ho amato davvero! È stato stupendo, non ci sono parole per descriverlo!". 
"Quanto sei adorabile..." sospira qualcuno. 
"Hai detto qualcosa?" domanda Ed ridendo ad Harry. 
"No... io ero zitto..." ribatte subito sistemendosi i ricci.
Sheeran scuote la testa divertito e torna a guardarmi. "Ti ho sentita canticchiare prima" continua il rosso. 
"Oh ehm scusa io non volevo..". 
"Mi piace la tua voce, hai davvero un buon timbro!"
. Ed Sheeran mi sta dicendo che canto bene. Sono morta. 
"Oh grazie..." balbetto arrossendo. 
"Ti va di farci sentire qualcosa?". 
"No credo il sia il caso...". 
"Dai la prima canzone che ti viene in mente, anche solo un verso, poi ti faccio vedere lo studio". 

Mi volto verso insicura Harry, che annuisce facendomi l'occhiolino. Prendo fiato e chiudo gli occhi, non riuscirei mai a cantare guardando Ed negli occhi!

"Will you still love me when I'm no longer young and beautiful 
Will you still love me when I got nothing but my aching soul 
I know you will, I know you will I know that you will

Will you still love me when I'm no longer beautiful 
Will you still love me when I'm no longer beautiful 
Will you still love me when I'm not young and beautiful"


L'ultimo ritornello di questa canzone l'ho sempre amato particolarmente, scelta cuoriosa cantare un finale, ma è la prima cosa che mi è venuta in mente. Apro gli occhi con paura, vedo solo le espressioni esterefatte di tutti i presenti. 
"Ho steccato?" domando titubante. 
"Assolutamente no! Sei davvero brava!". 
"Grazie..."
dico guardando con grande interesse le mie scarpe. Non ricordo proprio di averle prese, come saranno finite nel mio armadio? 
"E ora come promesso inizia la visita guidata!" dice porgendomi la mano. 
Così mi ritrovo a gironzolare per quello studio di registrazione in compagnia di Ed e Harry. Sembro una bambina che al lunapark, mi fanno provare tutto, il mixer, la sala d'incisione. È tutto così bello e surreale! Per tutto il tempo Harry ci scatta foto o con il suo o con il mio cellulare, a volte ferma gente completamente a caso per farci scattare una foto tutti e tre insieme. Ed invece insiste perchè ne facciamo alcune io e Harry da soli. Ridiamo, scherziamo e il tempo passa velocemente. 
"Ragazzi sapete dov'è il bagno?" domando ad un tratto. 

Harry POV

Mentre aspettiamo Ellery, ci accomodiamo su delle poltroncine vicine. "Quanto sei adorabile..." mi scimmiotta Ed per poi scoppiare a ridere. "Sei proprio innamorato perso!". 
"Non volevo assolutamente che mi si sentisse!"
sorrido imbarazzato. 
"Non ti sei ancora dichiarato? Credevo che ormai vi frequentaste, come vi ho visto fuori dall'ascensore ho notato un vero legame fra voi, una complicità unica e rara. Ma che hai fatto alla faccia?". 
"Devo prima finire una canzone e poi posso farlo, siccome lei è fidanzata con un altro voglio che capisca al meglio quanto la amo, non voglio che pensi di essere solo uno sfizio. Sai ti ho raccontato la sua situazione, prima fuori dall'ascensore, lei mi ha detto che si fidava di me ed ero così felice! È un passo necessario, altrimenti non avrebbe senso nemmoni dirle ciò che provo. Ehm la faccia? Ho avuto uno scontro ravvicinato con il suo ragazzo". 
"Com'è successo?".
"Ellery non lo sa, ma è successo al ballo della sua scuola. Ci siamo imbucati tutti e 5 alla festa, era una sorpresa, e grazie ad un piano di Louis ho ballato con lei, ma fuori il suo stupido fidanzatino mi ha detto di essere a conoscenza del fatto che sono il vicino di casa di Ellery, mi ha accusato di vederla come un passatempo e mi ha tirato un pugno. Ho reagito e abbiamo lottato. L'ho riempito di colpi lo volevo vedere soffrire, volevo che realizzasse di non dover più dire simili boiate in mia presenza!"
"Non puoi tenerla nascosta per sempre questa storia! Più aspetti e più sarà disastroso il suo effetto... Comunque quando mi avevi chiamato a Natale mi avevi raccontato di una sola canzone! Quando gliele farai ascoltare?". 
"Quella volta lì ero nel suo giardino sai? È difficile, lei non è per nulla una mia fan". 
"Lo so, ma questo non vuol dire che non le ascolterà! Avrei anche un'idea a rigurado". 
"Sono tutto orecchi!"
commento con un sorrisino complice. 
Dopo un po' Ellery esce dal bagno, sento un gran bisogno di entrarci. Finito mi lavo le mani e mi fermo a guardare la mia immagine riflessa. Sarà una buona idea? È la cosa migliore da fare? Il piano di Ed tocca il punto più cruciale del mio rapporto con Ellery, ho paura di rovinare tutto e che non creda al sincero amore che provo per lei... Mi sciacquo la faccia per scacciare i brutti pensieri, chiederò consiglio a Gemma! Esco dal bagno e vedo i due rimasti fuori parlottare a bassa voce fra loro, ma si bloccano non appena mi vedono e si alzano. Questo non fa parte di alcun piano! Cos'hanno da confabulare? 
"Ragazzi è stato un vero piacere passare la mattinata con voi, ma ora ho un impegno e devo lasciarvi! Spero di rivedervi presto! Ellery conoscerti è stato un vero piacere!". 
"È stato un vero onore per me!"
balbetta lei rossa in faccia. Ed poi afferra un CD, lo maneggia un attimo e poi lo porge alla mora. Glielo ha autografato! I due si scambiano un tenero abbraccio. 
"Pensaci mi raccomando! E fidati di me, non credo proprio che tu le si a indifferente. È una ragazza stupenda, non fartela scappare, andrà tutto bene" mi sussurra poi mentre mi saluta. Cosa si sono detti? Come fa ad esserne sicuro? 
Mi arrovello attorno a questi pensieri mentre usciamo dal palazzo, anche contro voglia torno a pensarci è ineitabile, una parte di me vuole attuare subito lidea di Ed, ma l'altra è spaventata a morte... Andrà davvero tutto bene? Ho il terrore di perderla!
"Hai qualche piano per il pranzo?" mi domanda poi la bellissima interessata al mio fianco.
"No, hai qualche idea?".
"No, i miei mi hanno chiesto se torno per pranzo".
"Ti andrebbe di cucinare qualcosa insieme?".

 

*****


"Harry serve ancora della farina!" urla mentre aggiunge l'acqua tiepida con olio e sale al resto degli ingrediendi.
"Arriva!".
Ellery comincia ad impastare e io verso delicatamente altra farina, sarà la miglior pizza fatta in casa di sempre, anche se venisse bruciata, anche se fosse insipida e immangiabile, l'abbiamo fatta insieme, cosa può esserci di meglio?
"Perchè non mi dai una mano ad impastare ora? Almeno la smetti di fissarmi sei inquietante!" sbuffa lei.
"Hai vostri ordini vostra bassezza!". Mi tiro su le mani e mi posiziono dietro di lei, immergo con cura le mani nell'impasto, lo accarezzo delicatamente, mi muovo tranquillamente finchè non incontro le sue mani. Si ferma anche lei, la sento irrigidirsi. Lentamente le nostre dita si intrecciano, il che la sorprende, la sento infatti sussultare, ma non si sottrae, anzi comincia a muovere le sue dite guidando così le mie, in perfetta sincronia impastano insieme la pasta, la plasmiamo insieme mettendoci tutti noi stessi con l'attenzione di due vecchi amanti vincitori di mille avversità. Lo saremo mai davvero? 
"È ora di coprire l'impasto e lasciarlo riposare per un'ora e mezza!" dico prendendo uno straccio dove vi avvolgo la pasta. "Dobbiamo lasciarlo lievitare e dopo scateneremo la fantasia!". Ci sciacquiamo le mani e imposto il timer sul telefono. 
Mi metto a sistemare la cucina mentre Ellery esce dalla stanza. Una volta terminato tutto la cerco, sta guardando la TV in sala, è seduta sul divano con le gambe raccolte, come stamattina, i suoi piedi sono scalzi, mi ricorda molto quando è venuta a stare da me. Mi accomodo accanto a lei. 
"Ti sei divertita oggi?" le domando benevolo. Qual è il bello di Ellery? Lei è vera, naturale e sopratutto estremamente imprevedibile, esattamente come la cuscinata che subito mi arriva dritta in faccia come risposta. "Ahio!".
"Sei un emerito stronzo, tu con i tuoi stupidi giochetti!" sbraita. Mi afferra per il collo della maglietta e appoggia le sue labbra sulla mia guancia. "È la cosa più bella che abbiano mai fatto per me, grazie di cuore Harry" sussurra dolce guardandomi negli occhi. No cavolo no, così il mio povero cuore esplode!
"Grazie a te per esserti fidata di me! Per me significava moltissimo" balbetto senza riuscire a sottrarmi a quello sguardo. 
Come per incantogli occhi di Ellery vengono invasi da un buio soffocante, e il suo viso diventa ancora più perlaceo, il suo interesse viene attirato dalla sue mani, che comincia a torturare con una danza sadica, il suo labbro inferiore viene martoriato dai suoi denti, con rapidi gesti nervosi. Trema, non per la gioia di aver incontrato il proprio idolo, non per aver ricevuto una notizia inaspettata, trema di paura. "Ave... avevo tr.. tredici anni...".
"Tredici anni? Ellery stai male vuoi che ti porti a casa?".

"Avevo tredici anni e... con... con la mia classe... siamo andati andati in gita scolstica. Prima andava tutto bene... avevo tante amiche e amici, anche un fidanzatino... poi però è precipitato tutto di colpo...". 
Il mio cuore comincia a battere all'imapazzata, galoppa selvaggio con una velocità mai sfiorata prima, mi sta raccontando esattamente ciò che penso? Allungo la mano e le sfioro il braccio, ma felina si ritrae incendiandomi con lo sguardo. "Non voglio la tua compassione, non so che farmene" ringhia minacciosa. Scuote la testa e dischiude le labbra.
"Non farlo, non sei costretta" l'ammonisco.
"Non eri tu quello che voleva la mia totale e completa fiducia?". 
"Ma questo è delicato".
"Come credi io possa dimostare fiducia se non così? Come posso provare di volerti bene senza condividere con te uno degli eventi più incisivi di tutta la mia vita?".
"Tu... mi vuoi bene?"
biascico deglutendo rumorosamente.
"Si..." annuisce lei imbarazzata. "Per questo non voglio la tua compassione, non ho bisogno di essere trattata come una paziente di un manicomio, che tu ti senta in dovere nei miei confronti, non sorridere e annuire per quello che dirò. Quando avevo tredici anni, paralavo già bene il francese perchè i miei nonni me lo avevano insegnato fin da piccola e a scuola era una delle materie in cui eccellevo. Ero davvero fiera di questo, mi sembrava il modo ideale per onorare le mie origini e la mia famiglia, avevamo trovato rifugio in terra nemica ed eravamo ancora lì più forti che mai! Mi sentivo speciale, si ero una sciocca bambina sognatrice. Non sbandieravo questi miei pensieri in giro, lo sapevano solo le mie amiche e a loro non importava.
Poi però i nostri professori ebbero la brillantissima idea di farci fare una stupida, dico stupidissima gara di poesie. Ogni settimana ci davano una poesia da studiare a memoria e l'ultima ora del venerdì si gareggiava a chi la ripetesse meglio, c'erano semre dei piccoli premi in paglio. Quella volta toccava in palio c'era... non ricordo qualcosa di importante... ero contro Faith Lockwood, lei aveva appena ripetuto la poesia alla perfezione, io ero nel panico e non ricordavo assolutamente come iniziava... così non appena io aprii bocca recitai la versione originale in francese! La professoressa di letteratura aveva gli occhi lucidi e mi disse subito che avevo stra vinto!"
ride al ricordo della scena. "Faith non era affatto contenta di tutto questo iniziò ad urlare dicendo che non ero altro che una barona bugiarda, che avevo imbrogliato perchè non avevo imparato la stessa poesia e che essendo io francese fossi stata facilitata.Lì per lì non si creò alcun problema, ma cominciò a darmi palesemente addoso in classe convincendo tutti, ma proprio tutti che io venissi trattata in modo diverso e perciò ogni mio voto positivo era immeritato e ingiusto rispetto agli altri, in Storia poi ci spiegarono la Guerra dei Cent'anni e alcuni mie compagni smisero di invitarmi a casa loro perchè temevano che avrei reclamato la loro casa per il Delfino, lo so è patetico, infatti non ci davo troppa importanza. In classe però si era creato un considerevole gruppo che mi detestava e decisero che dovevo rimanere sola, perciò imbrattarono i quaderni delle mie amiche, scrivendo anche degli insulti e fecero in modo che la colpa ricadesse su di me, riuscirono quindi nel loro intento, tutti mi smisero di parlare. In gita scolastica andammo sulle coste della Cornovaglia, era un luogo meraviglioso! Una sera in Hotel, Faith venne a bussare alla mia porta e mi disse di quanto fosse dispiaciuta per la situazione che era nata fra di noi, mi propose di andare con lei e con gli altri nel prato vicino all'Hotel a guardare le stelle per fare pace, ero contentissima e stupidamente mi fidai. Quella sera mi presentai e c'erano effettivamente tutti, mi trattarono gentilemnte e io credevo davvero di poter tornare ai vecchi tempi. Proposero di giocare a nascondino e mi chiesero di contare, mi condussero ad una casupola di legno spacciandola per la tana, era aperta e come mi avvicinai alla porta mi spinsero dentro facendomi perdere l'equilibrio e chiusero la porta bloccandola. Io ero caduta su qualcosa che mi aveva graffiato il fianco, ho ancora una piccola cicatrice infatti, e non riuscivo ad aprire la porta. Mi urlarono che dovevo fare come Napoleone, dovevo essere esilita lontano da tutti. Passai la nottata lì, ci fu anche un terribile temporale di quelli potenti, faceva freddo da morire e piansi tutta notte, mi ripromisi che mi sarei vendicata con ogni singola persona se mai mi avessero ritrovata. Grazie al cielo il giorno dopo mi ritovarono gli insegnanti e sgridarono pesantemente tutti i miei compagni, non ricordo molto perchè mi era venuta la febbre altissima. Quando tornai a scuola tutti mi chiesero scusa, ma io urlai ripetutamente che non li avrei mai perdonati e che me l'avrebbero pagata cara. Passai il tempo restante di quell'anno scolastico e quello successivo a battere in ogni singola competizione tutti i miei compagni, li annientavo, quando li vedevo desiderosi di vittoria mi impegnavo al massimo per riusciere a vedere le loro facce deluse, arriavi a barare dove mi era possibile, ad aiutare gli avversari nelle competizioni sportive, assesatai un serie di tiri assai mancini a Faith Lockwood e una volta la graffia anche. Li odiavo tutti, ma odiavo di più me stessa per la mia stoltezza nel fidarmi di loro e per aver creduto speciale ciò che mi aveva resa diversa, le mie fottute origini. Da lì in poi ho cominciato a non mostrarmi mai veramente, decisi di indossare diverse maschere a seconda della situazione, di accontentare gli altri ingannadoli, dando un'immagine illusoria di me, non mi sono più fidata. Lo scopo era uno solo, sopravvivere e annientare gli ostacoli, essere invisibili, ma furbi. Come dice Hobbes 'Homo homine lupus' e l'unico modo per sopravvivere e non abbassare mai la guardia, per farlo dovevo essere certa di quello che ero, uno stupido scherzo frutto degli svariati eventi storici, dovevo annientarmi per non soccombere. Al primo anno di liceo però conobbi Peasly e Marion, piano piano diventammo amiche sincere e molto legate, erano il modo per respirare ogni tanto.
Questa è la mia patetica storia, più volte ho pensato di essere una pazza, di non avere un motivo valido per stare male, che le persone non potessero comprendermi veramente, non è una cosa che si può diagnosticare è solo pura pazzia. Essere trattati in quel modo a quell'età lascia segni indelebili, non posso fidarmi se si rimane solo fregati e feriti, non posso non odiarmi se mi hanno spiegato in chiaro e tondo di essere un errore".

Tace. Ecco cosa si nasconde dietro alla sua malinconica bellezza. Per tutto il suo lungo racconto è rimasta impassibile, quante lacrime avrà già versato? Quante notti solitarie avrà passato consumandosi nel dolore? Quante volte avrà guardato con orrore quella piccola cicatrice? Voglio farmi carico io di tutto il dolore che ha provato, glielo voglio cancellare completamente. Mi avvento su quel corpo fragile accanto a me, Ellery si dimena cercando di sfuggire alla mia presa, dal mio abbraccio serrato.
"Ellery, tu non hai assolutamente nulla di sbagliato! Eri fiera di ciò che eri, avevi molte persone intorno a te per la tua straordinaria personalità! L'unica tua colpa di è essere straordinaria, lo sei anche ora e lo sarai sempre, hai qualcosa di speciale, di unico e non parlo di origini, antenati o quallo che è. Sei un diamante, entrambi avete una struttura ben definita e complessa nata da una piccola variazione, siete duri e testardi, bellissimi e preziosi. Il tuo carattere estroverso è ancora dentro di te, l'hai rivestito di armature per proteggerlo, ma hai finito per intrappolarlo! Solo tu puoi decidere di lasciar cadere ogni maschera, gli altri, io per primo, non possono che aiutarti a farlo, ma devi volerlo. Cosa ti fa pensare di essere un errore? Guardati, sai appassionarti veramente alle cose, i brillano gli occhi quando parli di filosofia, hai citato perfino Hobbes mentre eri arrabbiata! È straordinario! Anch'io mi sarei arrabbiato se un mio compagno di classe mi sbaragliasse recitando a memoria una poesia in un'altra lingua! L'unico sbaglio l'hai commesso diventando fredda  distaccata, ma ti dirò che anche la tua determinazione è ammirevole! Che impegno titanico avrai fatto pur di battere tutti? Sei ingegnosa, ma non puoi farti mettere in scacco da una massa di invidiosi! Non ti dico che sarà facile, non ti dico che andrà tutto bene, ma se tu lo vuoi insieme vinceremo questa battaglia" le ripeto con la voce rotta, sul punto di piangere. 
"Non illudermi Harry, non illudermi te ne prego, non farmi aggrappare a false speranze, sei arrivato tu e mi hai fatto desiderare di fidarmi di te, sa quando ti ho conosciuto ti odio ancora di più perchè sei ciò che vorrei essere, non perchè sei un cantante di fama mondiale, ma perchè sei così vero, sei te stesso, sei libero e sei amato" mi risponde lei in lacrime, le ultime che verserà per questa storia, lo giuro.
"Illuderti? Questo mai. Ellery tu non sai quanto sei amata, persone che non ti immagini, estremamente vicine a te, ti amano più di quanto possa immaginare e sacrificherebbero tutto per te".
"Odio gli esempi generali, io ho bisogno di sapere su chi contare, voglio te accanto Harry, non mi abbandonare mai".

Quelle parole scaldano il mio cuore, lo cullano come una madre che vuol fare riposare il suo bambino stanco. "Non importa che succederà, io sarò sempre al tuo fianco". In silenzio restiamo abbracciati, lasciamo che siano i nostri cuori e i nostri respiri a comunicare.
Non appena la lascio si alza. "Sai non avrei mai immaginato tutto questo" sorride amaramente. 
"Cosa?". 
"Di raccontare tutto questo alla persona che odiavo di più, non ti sopportavo ti credevo finto, ma quando hai pianto, le tue lacrime mi ricordavano le mie di quella notte, poi però sono tornata ad odiarti, non ti sopportavo proprio". 
"Grazie..."
commento offeso. "Con chi pensavi di affrontare questa questione?".
"Ho sempre pensato che questo giorno non sarebbe mai arrivato, mi ero ripromessa di raccontarlo solo a qualcuno di veramente spe...".
Si blocca subito. "Harry tu...". 
"Io?".
"Harry! Harry!"
ripete concitata.
"Ora stai male davvero? Hai bisogno di qualcos..". Ellery velocemente prende il mio viso fra le mani e mi bacia piena di passione. Rimango sbalordito, non ho mai pensato che questo potesse accadere. Subito ricambio e la travolgo con ardore. 
I nostri baci diventano sempre più meccanici e ci ritroviamo stesi sul tappeto. Ellery immerge le dita nei miei riccioli, distrincandosi fra essi, alleccia le sue gambe attorno al mio bacino. Sposta le sue labbra calde sul mio collo, facendomi sospirare. Non appena si allontana la sostituisco io, torno sul quel suo collo perfetto tanto sognato. Le mordicchio la pelle lascendole un segno violaceo ed è il suo turno a sospirare. Appoggiamo le nostre fronti l'una all'altra e prendiamo fiato.
I nostri cuori battono rumorosamente all'unisono. Le sue mani tremanti accarezzano le mie guance, le mie sono ancora sulla sua schiena, ci scambiamo uno sguardo carico di passione, attesa e incertezza, reciprocamente ci diamo il permesso, pur non sapendo per cosa esattemente. Ellery comincia a sbottonarmi la camicia e si sofferma ad accarezzare le mie rondini, per poi continuare l'impresa. Io le accarezzo i glutei, li stringo poi veementemente acendola sussultare. Ricominciamo a baciarci con foga, come se le nostre vite non dipendessero che da questo. La sua mano sfiora delicatamente il cavallo dei miei pantaloni, il suo disagio e il suo imbarazzo sono evidenti, ma non vuole fermarsi. Piano mi slaccia i pantaloni e decido di fare lo stesso con i suoi, i miei boxer sfregano contro i suoi slip, le nostre intimità si avvertono, fremiamo e sussultiamo. Titubanti ci guardiamo colti da un grande imbarazzo.
Le nostre mani si appoggiano sui rispettivi ombelichi. Ellery chiude gli occhi e per prima fa scorrere la sua mano dentro i mie boxer. Un uragano di emozione e piacere si scatena in me, il mio fiato diventa pesante e gemo ripetutatemente. Sfrego da sopra il tessuto degli slip la sua intimità, con la delicateza di chi tocca un gioiello prezziosissimo. Ellery geme, la sua voce così acuta mi scuote da capo a piedi, è perfetta. Le nostre voci si mischiano, ansimiamo insieme, la mia lucidità vien meno, il culmine è vicino, la bacio in modo passionale, mentre i suoi sospiri sepre più concitati muoiono sulle mie labbra.
Un fastidioso campanello d'allarme e una secchiata gelida ci investe, ci alziamo e tentiamo di ricomporci, ancora con il fiatone, le guance arossate, i capelli disordinati e i vestiti un po' sgualciti ci dirigiamo in cucina da dove proviene quel fastidioso suono, è il timer del mio telefono la pasta della pizza è pronta. Un sorrisino isterico e visibilmente imbarazzato e tutto ciò che riusciamo a scambiarci.

 

Wings's Corner: Fly With Me

 

 

Hey Little Carrots!

Scuatemi tanto avevo promesso di aggiornare una volta a settimana, ma ho già fallito, bene! Per farmi perdonare cercherò di caricare il prossimo capitolo domenica!

*si nasconde*
Perdonatemi da morire per la scena rossa finale non so da dove sia uscita, ehm davvero chiedo venia, specie a chi non gradisce il genere...
Ecco svelato il misterioso passato di Ellery! Che ne pensate? Alcune sue caratteristiche sono chiarificate, almeno spero, e si capisce un po' di più il suo strano comportamento.
Non finisce qui però, certo a rivelato un pesante fardello, ma dovrà superarlo anche!


Harry ha ricevuto un consiglio da Ed, di cosa si tratterà?
Quando si dichiarerà?
E di cosa avranno parlato Ed e Ellery?


Wifey dopo aver letto il tuo capitolo più bello non posso che rngraziarti anche qui, quella dedica mi ha commossa, ti dedico ufficilamente gli Harrery! Sei straordinaria e parte del capitolo la devo anche a te! Potrò mai ringraziarti abbastanza per tutto quello che fai?

∞ ∞


See you soon girls! Ps. avete i biglietti? Pps scusate per gli errori!

∞LOVE YOU ALL!∞

 

Ps se volete contattarmi su twittah sono @littlelion195

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Capitolo 29
*** Lost In Confusion ***


Ellery POV

Credo che ogni giorno la sfida più difficile da affrontare sia se alzarsi o meno dal proprio letto, chi si alza decide di affrontare il giorno che viene, io non ho questo grande scelta la matttina, mia madre mi butta giù dal letto a prescindere, affronto giornate di merda o giornate memorabile senza poter dare il mio consenso, spesso mi ritrovo ad imprecare desiderando di poter ricominciare la giornata restando a letto!
Oggi è infatti una di quelle giornate in cui una bella camminata sui carboni ardenti risulterebbe più rilassante e meno estenuante di quel disordinato susseguersi di una serie di sfortunati eventi, infatti ho già un buon motivo per pentirmi di aver aperto gli occhi questa mattina: ci siamo svegliati tutti tardi, per riuscire a prendere in tempo lo scuolabus ho dovuto saltare la colazione, non ho bevuto quindi il mio prezioso caffè che è in grado di risollevarmi dallo stato comatoso in cui mi trovo ogni mattina. Non sono riuscita neanche a pettinarmi con decenza, i miei capelli sono raccolti in uno chignon disordinato da cui scappano delle ciocche che mi incorniciano il viso. Se avessi una macchinatutto questo non succederebbe! Solo una volta finito ho visto sul mio collo un notevole livido bluastro e, vista la mancanza di caffeina, l'unica cosa che sono riuscita a fare è stato di coprirlo con una sciarpa...
Il weekend è passato troppo in fretta, sono così stanca! Varco i cancelli della mia scuola a testa bassa immersa nei miei pensieri, il vociare assordante dei miei compagni mi assorda, una valanga di confusione mi investe, ma non può competere con il caos della mia mente, con piacere mi abbadono all'assordante vitalità di quella massa di liceali, se la Lockwood non mi avesse incasinato la vita forse sarei come loro, ma la Storia con i se e con i ma non si fa, quindi accetto la mia condizione di pseaudo affetta di misantropia entrando sbadigliando nell'enorme edificio. 
Cammino assonnata per i corridoi, non ricordavo fosse così faticoso arrivare al mio armadietto, si prospetta una giornata davvero pesante... La legge di Murphie dice che quando le cose vanno male possono solo andare in peggio; il karma, il fato e gli astri hanno una particolare simpatia nei miei confronti e di comune accordo decidono che sia un errore fatale non rispettare alla lettera questa legge!
"Hey guardate chi è arrivata". È un bisbiglio breve, ma ha un che di pugente, spontaneamente la mia testa ruota verso l'origine di questo suono, un gruppettino di ragazze mi fissa con astio, come se avessi appena ucciso un loro caro. "Chi ti credi di essere!" urla una mora avvicinandosi "Harry Styles ti concede l'onore di ballare con lui e tu dopo ti permetti di scansarlo urlandogli in faccia che l'hai fatto solo per cortesia? Che zoccola che sei! Non capisco neanche cosa ci possa aver visto in una sciacquetta come te, sei davvero insignificante e piuttosto bruttina!"
Sarà l'assenza di caffeina, sarà che questa ragazzina è più piccola di me, sarà che sono già abbastanza scornata, ma senza battere ciglio mi avvicino a lei. "Se avevi tanti problemi potevi farti avanti quando ci hai visti insieme, ti avrei fatto ballare con lui volentieri! Attacchi in gruppp una persona sola? Davvero matura, ah e questo è un tipico atteggiamento da zoccole" ribatto imperiosa.
Con la coda fra le gambe si volta verso il suo gruppetto. "Con una hater! Hazza doveva ballare proprio con una stupida hater?!". 
"L'invidia è davvero un brutto mostro! Non ascoltarle eri bellissima e gli pesa il fatto che Harry l'abbia notato!" mi dice un'altra ragazza dai capelli chiari. Da dove sbuca?! 
"Grazie, sei davvero molto dolce" rispondo sincera. 
"È la verità! Comunque io e le mie amiche abbiamo votato per te e lo faremo anche al Prom!" sorride lei concitata prima di allontanarsi, lasciandomi senza la possibilità di chiederle il nome.
Cercando di ignorare le conversazioni appena avvenute riprendo la mia rotta verso il mio armadietto, ma ad ogni passo ho la strana sensazione che occhi dei presenti fissi su di me, probabilmente è solo un'impressione errata, è solo la reazione allo strano episodio di prima. Non mi importa se sono stata dura o pesante, ma è uguale a morire essere sempre considerate imbase ad un'idea, soffocare davanti all'indifferenza di tutti è straziante e ignobile, mi davvero stufato, che devo fare implorare un abbraccio quando sono giù? Ho congelato il mio cuore troppo a lungo, sarà ancora in grado di sciogliersi? Dovrò muovermi a piccoli passi, non posso restare ferma,ma neanche muovermi troppo precipitosamente.
Che cosa ho ora? Ah si matematica... quale gioia... Con rassegnazione tiro fuori i libri, non solo non sopporto la materia, ma sputerei volentieri in un occhi del prof!
Arrivo in classe in anticipo, in uno dei primi banchi c'è July ha gli occhi arrossati, è struccata e fissa il vuoto. Dopo di me entra Brady mi saluta con un sorriso, che spegne non appena la vede, le passa accanto in silenzio senza guardarla e si accomoda a metà classe. Arrivano dopo Marion e Peasly. "Hey ragazze che hanno Brady e Peasly?" domando.
"Si sono lasciati" spiega Marion.
"Mi dispiace! Come mai?".
"Non lo so. Andiamo a sederci"
tronca subito Peasly.
Andiamo verso il fondo della classe, ma come passiamo accanto al banco di Brady, questo guarda con occhi sognanti e dispiaciuti la bionda che subito arrossisce, per pochi istanti. "Mi hai mai amata? O c'è sempre stata solo lei?" dice July graffiante senza voltarsi.
Per tutta la lezione Peasly rimase zitta ignorando chiunque, ma proprio chiunque provasse a parlare con lei e così fece per l'ora seguente. All'intervallo mi avvicinai sperando di riuscire a capire qualcosa. "Come stai Peasly?"
"Come vuoi che stia? Ho distrutto una coppia!".

"Peasly senti, non è colpa tua".
"Si che lo è! Non mi sarei mai dovuta innamorare di lui! Era il ragazzo di una mia amica! Non puoi capire come io mi senta, sei troppp concentrata su te stessa e i tuoi amichetti, da quando hai conosciuto il tuo stupido vicino di casa noi non contiamo nulla, vattene da loro ora!"
. Fa malissimo, è un doloroso dejavù. Mi allontano velocemente da quella classe infernale. Salgo le scale correndo, inciampo e cado, ma mi rialzo e continuo a salitre. Arrivo alle vetrate dell'ultimo piano, dove ho incontrato Blake per la prima volta. Lui è proprio lì, osserva il panorama, è davvero bello, mi avvicini di corsa e lo stringo forte.
"Ellery bellissima, come stai?" mi sussurra all'orecchio.
"Benissimo" rispondo senza staccarmi.
"Come mai tutto questo affetto? È successo qualcosa?".
"No... mi manchi...".
Sto mentendo spudoratamente, posso farlo Blake non se ne accorge quando lo faccio...
Mi prende il viso e mi bacia dolcemente. Sorrido sulle labbra, si mi è mancato. Non appena ci stacchiamo noto che ha un ciuffo di capelli davanti ad un occhi, non è il tipo che si pettina in quel modo e rimango piuttosto stranita. "Nuovo look?".
"Ehm si, per cambiare un po'".
"Mmm non ti si addice, hai degli occhi così belli! Perchè vuoi..."
allungo la mano e gli sposto le ciocche ribelli "...coprirli" mormoro non appena mi si rivela l'occhio nero che tentava inutilemnte di nascondere. "Che ti sei fatto?" chiedo seria.
"Mi sono fatto male agli allenamenti...".
"Che ti sei fatto".
"La sera del ballo, hanno aggredito un ragazzo e io.... l'ho aiutato".

"Chi era quel ragazzo?" chiedo titubante. Ho visto quei segni solo su un'altra persona.
"Harry Styles... Non voglio più fingere con te Ellery, so che è il tuo vicino di casa e non volevo che vedessi il mio occhio perchè altrimenti avresti pensato che sia stato io ad aggredirlo, mi dispiace da morire non avertelo detto prima".
"Quando lo hai c.. capito?"
deglutisco rumorosamente. 
"Quando me lo hai presetato quella matina in cui ti ho riportato la felpa".
"Perchè non hai detto niente?".
"Volevo proteggerti, non voglio che a causa sua la tua vita si complichi inutilemte".
"Sei fantastico"
rispondo piena di sensi di colpa.
"Mai quanto te" risponde baciandomi dolcemnte. "Vado ora,ci vediamo dopo!"
Rimango sola, anche i miei occhi finiscono a fissare il vuoto, non vedo il panorama, solo il vuoto delle mie bugie. Finiremo anche noi come Brady e July?
"Eccoti Ellery! Ti stavo cercando" urla Marion distraendomi dal mio stato di catalessi.
"Ho sentito quello che ti ha detto Peasly, non è un buon momento per lei".
"No Marion, lei a ragione...".
"Ellery, lo so che da quando hai conosciuto Harry sei stata catapultata in un nuovo mondo e sono successe un sacco di cose, ma non pensare che questo cambi qualcosa fra noi, puoi sempre contare su di me e io posso su di te. Scusa se Peasly ti ha detto quelle cose, è solo che si è ritrovata invischiata in quella faccenda e ci sta molto male, a lei Brady piace da tanto tempo, ma crede che sia sbagliato e non vuole veder July stare male, è da quando si sono lasciati che si sente uno schifo. Tu e Blake siete fortunati, andate così d'accordo! Voi almeno non avete problemi".

Il mio stomaco a quelle parole si contorce, mi sento venir meno tutte le forze, non posso continuare a tacere, non posso parlarne con nessuno se non con lei. "Marion, se Blake fosse un animale, sai quale sarebbe?". 
"Un cavallo?"
domanda lei incerta. 
"Un cervo. Un maestosissimo cervo, bellissimo, con delle grandi corna" dico velocemente. 
Marion mi guarda confusa, socchiude gli occhi scuotendo la testa, manifestando la sua incapacità di trovare un senso logico alle mie parole, finchè come se fosse stata folgorata balza in piedi e sgrana gli occhi. "Che cosa è successo? O meglio con chi?" domanda sbalordita. Senza ulteriori indugi le racconto per filo e per segno a testa bassa cosa fosse successo quella mattina a casa Styles e le mostro il succhiotto sul collo, ascolta sbigottita il mio racconto tenendo la bocca spalancata per tutto il tempo. "Ellery non è da te...". Le lacrime cominciano ad appannarmi la vista, intravedo solo un massa rossiccia davanti a me. "No Ellery tranquilla, non fare così vedrai andrà tutto bene!" dice mettendosi accanto a me e passando la sua mano sulla mia schiena.
"Lo so... non è da me... sono la prima a non capire cosa mi sia preso... non avrei mai pensato di fare una cosa del genere... mi sento così male... Blake non se lo merita, mi sento così dannatamente in colpa, non capisco che mi è preso, è tutto così strano... ma io... io... le carezze di Harry... io... mi sono sentita così bene! Per quanto possa essere parodossale, mi sono sentita viva, tremavo per i brividi di piacere... il suo tocco era perfetto, gentile e... dolce... per quanto strano possa essere mi sono sentita volluta bene... È stato così incredibile... Ma sono così spaventata, non so cos'ha provato lui... non so come affrontarlo, non so se riuscirei a guardarlo di nuovo in faccia... nessuno dei due ha ancora scritto qualcosa all'altro... e se per lui non ha avuto alcun significato?" continuo fra le lacrime. 
"Smettila. In fondo lo sai che Harry non è un mostro senza cuore, sarà un po' stupido, impulsivo e invadente, ma è tanto tanto dolce. Da come ti guardava quando avete ballato insieme, si capiva che preferirebbe di gran lunga gettarsi sotto un treno che ferirti. Ci prova in tutti i modi a farti sorridere e a volte è proprio buffo e svela una certa goffaggine, magari ance lui è imbarazzato e non sa come trattarti, forse non vuole farti passare per una sveltina, o forse è innamorato di Blake e sta facendo tutto questo per farvi lasciare e potersi finalmente avvicinarsi al suo grande amore una volta che ti ha tolta di mezzo stronzetta!". Ci guardiamo e scoppiamo a ridere di gusso, grosse risate rieccheggiano per tutto il corridoio. "Il punto è che per lui non sei una puttana Ellery, ci tiene davvero a te!". 
Mi rialzo in piedi e mi aggiusto la divisa. "Grazie Marion" dico abbracciandola forte.
"Siamo amiche, non mi devi ringraziare! E poi il punto è un altro...".
"Quale?"
dico stroppicciandomi gli occhi.
"Non ti agitare, non arrabbiarti e pensaci seriamentte: secondo me alla radice di tutto questo, c'è solo una motivazione plausibile, forse, e ripeto forse, ma non credo sinceramente sia tanto un forse, ma una certezza, ma dico forse e ripeto ancora una volta forse, forse tu... provi qualcosa per Harry" dice accelerando sulle ultime parole.
Appoggio una mano sul mento e alzo lo sguardo in alto a destra, annuisco più volte e sorrido. Torno seria e guardo Marion. "Ci ho seriamente ponderato sopra e sono giunata ad una conclusione: ma. Neanche. Nei. Tuoi. Sogni. Più. Selvaggi!".
Ridendo torniamo verso la classe, il mio cellulare vibra. 

"Buon giorno! ;) xx".

È lui! 

"Strano giorno, è più corretto X) xx"

rispondo con un sorrisino ebete.
"Che ti avevo detto?" mi sussurra Peasly facendomi l'occhiolino.

*****

Driiiiiiin! E anche l'ultima ora è finalmente finita! È stato un inzio settimana piuttosto pesantino, voglio andare a casa e stendermi sul mio letto! Ovviamente dopo aver svolto la marea di compiti che ci hanno consegnasto! Grazie!
Io e Antoinette scendiamo dallo scuolabus, Blake con l'occhi nero non si fida a guidare, quindi niente passaggio! Fa un freddo cane! "Sbrighiamoci ad arrivare a casa o rischiamo l'ipotermia!" sbuffa mia sorella sbattendo i denti.
Passiamo davanti a casa Styles, sicuramente sarà dentro a godersi una bella cioccolata calda con gli altri quattro deficienti! Beati loro che non vanno a scuola. A no, è la sulla soglia di casa e sta... abbracciando... una bellissima bionda... 
"Acceleriamo! Sto morendo di freddo!" incito mia sorella, cercando di non essere vista dalla stucchevole coppietta mentre li lancio un sguardo triste.
"Ellery stai bene? Sei così pallida!" mi chiede mia sorella una volta entrate in casa.
"Si è solo... il freddo! Ho un mucchio di compiti, non entrare in camera mia altrimenti non li finisco più!" dico con una smorfia.
Salgo su in camera e mi ci chiudo dentro, lancio la cartella e le scarpe lontano da me, mi metto comoda per stare in casa, respiro piano mi devo controllare. Quella stronza di mia sorella accende a tutto volume la musica, devo fare i compiti io!

 

"That's what's going on, nothings fine Im torn

I'm all out of faith, this is how I feel
I'm cold and I am shamed lying naked on the floor
Illusion never changed into something real
I'm wide awake and I can see the perfect sky is torn
Youre a little late, I'm already torn"
 

Rido in modo isterico, proprio la sua voce doveva acompagnarmi ora? La sua voce doveva essere testimone della mia confusione? A questo mondo i tipi come Harry Styles possono avere tutto, possono vantarsi di sospiri e singhiozzi generati da un loro singolo sorriso. Rido ancora istericamente e appoggio la mia schiena alla mia porta, mi lascio scivolare su di essera e le mie risa tramutano in lacrime e la mia testa, come quella mattina torna fra le mie ginocchia, ma stavolta lui non è lì a chiedermi se sto bene, non posso mentirgli dicendoli che era solo un incubo, non mi ha creduta, lui capisce quando mento, è straordinario, non ci conosciamo da molto, ma lui riesce a capire quando dalle mie labbra la verità non si affaccia. Lui non è qui. È con quella, con un'altra. Chi era quella? Perchè era abbracciata a lui? Lo conosce da più di me, perchè lui la salutava con il calore riservato agli amici. Chissà cosa avranno passato insieme! Ma tutto quello che gli ho rivelato io? E quello che abbiamo vissuto noi insieme non conta? La mia vita non è degna perchè non è ricca di avventure ed emozioni come la loro? Lui mi ha cercata, lui voleva sapere il mio passato e io l'ho esaudito, quante lacrime ho versato per lui? Quante ne ho condivise? I sorrisi però erano maggiori, si li ho contati! Quante volte le mie dita si sono beate della morbidezza dei sui ricci? Quelle fossette le ho baciate, accarezzate e osservate, le ho odiate, le ho amate, le ho sognate, ma non lo sa. Non ho intenzione di perdere tutto per colpa di quella! La toccherà come ha fatto con me? Fra le sue braccia dovrei esserci io, io c'ero quando era ferito! Fra le sue braccia voglio esserci io!
Oddio, allora è vero! Il mio cuore batte esplode e alzo la testa di scatto, se lo penso, non posso negare che sia bello, se lo ricordo, non posso negare la sua dolcezza, se lo ascolto, non posso negare che la sua voce supera quella degli angeli, ma allo stesso tempo, se lo penso, è naturale ammettere che siamo troppo diversi, se lo ricordo non posso negare quello che mi ha fatto passare, se lo ascolto, mi è impossibile dimenticare chi lui veramente sia. Per quanto lui odi questa parola lui è famoso, può sbandierarlo quanto vuole che non la sopporta, ma nessuno gliela scucirà di dosso, come nessuno, nemmeno lui, potrà cambiere ciò che sono, ma quanto mi ho sperato che ci riuscisse! Il mio cuore sotto sotto lo sperava. 
Potrei andare avanti così per ore, ma tutto questo non cambia nulla! Continuerò ad arrossire ai suoi compimenti, ai suoi sorrisi e ai suoi tocchi. La speranza che lui possa cambiarmi non morirà mai! Mi provoca ribrezzo ammetterlo, ma solo ora capisco perchè è così, io provo qualcosa, di indefinito, di sconosciuto, provo qualcosa di forte, ma davvero forte, per Harry con o senza Styles. Questo spiega perchè dovrei e vorrei esserci io con lui ora, questo spiega perchè se penso a lui non posso fare a meno di dire mio, si il mio Harold.

 

Wings's Corner: Fly With Me

 

 

Hey Little Carrots!

Sto cercando di aggiornare appena posso davvero, perdonatemi, ma ho molto da studiare...
Grande rivelazione finale Ellery ammette, finalmente, di provare qualcosa per Harry!


In questo capitolo si può vedere come la presenza di Harry abbia piano piano, influenzato sempre di più la vita di Ellery e come continuerà a farlo fino a raggiungere il culmine!
Ellery comincia i primi e veri contatti con il fandom in prima persona, presto si accentueranno, è una cosa che mi sono ripromessa fin dagli inizi, raccontare una reazione verosimile del fandom, non perchè io voglia offendere qualcuno, ma per dare almeno un tocco di veridicità... Se qualcuno si sente offeso, mi scuso terribilmente.


Secondo voi chi è la ragazza bionda?
Perchè Ellery non è riuscita a capire tutto prima?
Che succederà ora? E Blake?
Se avete delle teorie, sono più che felice di ascoltarle/leggerle! :)


Wifey, cara Wifey, se non ti cito, lo sai, il capitolo non è completo. Come portò mai ringraziarti per avermi proposto di scrivere una storia con te?! Sei straordinaria e mi sei indispensabile! Grazie di tutto!

∞ ∞


Bradorable, scusa se a scuola ti inondo con le mie idee! Ps. Perdonatemi gli eventuali errori!

∞LOVE YOU ALL!∞

 

Ps se volete contattarmi su twittah sono @littlelion195

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Capitolo 30
*** Dimples ***


Ellery POV

"Ellery, tesoro, sei così pallida, mangia qualcosa, sono tre giorni che mangi poco o niente!" mi incita mia madre preoccupata. 
"Mamma, non mi sento molto bene...". È vero sono tre giorni che sto da schifo, semplicemnte l'idea di mangiare mi dà la nausea. Faccio scorrere e tintinnare inutilemnte la mia forchetta per il piatto, lo fisso svogliata, il suo contenuto potrebbe variare, ma nulla mi donerebbe un po' di appetito.
"È successo qualcosa con Blake?". Il mio vacuo tintinnio diventa più rumoroso, la forchetta ora giace nel piatto, come un coltello in un corpo morto. Quando fa questo genere di osservazioni ha sempre un secondo fine subdolo ed egoistico.
"No va tutto bene fra di noi!". Se così si può dire...
"Oh davvero? Ne sono felice, è davvero un ragazzo straordinario e molto paziente!".
"Paziente?".
"Tesoro a volte sei un po' difficile da gestire".
"Difficile da gestire?"
ripeto stupita.
"Da quando è avvenuto l'incidente sei diventata glaciale e temevo fosse impossibile scioglierti".
"Mi dispiace mamma, a quanto pare posso essere amata!".
"Non intendevo questo...".
"Cosa allora? Blake è troppo per una come me? Andiamo a scuola insieme, siamo due normalissimi ragazzi, stiamo bene insieme!".
"È una cosa bellissima infatti, lui mi piace proprio"
continua mia mamma.
"A me invece quello non piace per nulla! Per conto mio meriteresti di più! Il tuo amico, il nostro vicino di casa, mi sembra uno che ci tiene molto a te, avete anche un bel legame, non ti ho mai vesta legare così con qualcuno, ha davvero una buonissima influenza su di te! E poi diciamocelo è più figo!" sbuffa mio padre. Antoinette scoppia a riderere mentre beve, si strozza con l'acqua e tossisce rumorosamente. È un incubo vero?
"No! Io e Harry siamo diametralmente opposti!".
"Anche io e tua madre lo siamo!".
Come posso far terminare questa conversazione oscena?!
"Papà, io e Harry non staremo mai insieme, questo discorso è imbarazzante, specie se consideri il fatto che ho già il ragazzo! Non ho mai pensato e mai lo farò di intraprendere una relazione con Harry, discutiamo spessissimo e a volte non lo sopporto!" anche perchè ora è tutto preso dalla sua biondina...
"Io e tua madre inizialmente non ci sopportavamo proprio finchè...".
"Ok basta, la conversazione, come la mia cena, termina qui!"
urlo alzandomi rumorosamente dalla sedia.
Corro in camera mia, sbatto violentemente la porta e mi accascio sul mio letto. Quando fanno così... mi fanno salire il crimine! Io sto male e vedo come gli importa! No preferiscono discutere su chi sia più giusto per me, mio padre sputtana il mio ragazzo e osanna Harry... Ora capisco perchè Giulietta si sia uccisa! Non gliene frega se sono tre giorni che ho la nausea e non riesco a mangiare, è una settimana che evito Blake perchè non riesco più a guardarlo in faccia dopo quello che è successo con Harry! Mi sento uno schifo! Ho il ragazzo migliore del mondo e lo tradisco con una merda come Styles, una merda per cui addirittura provo qualcosa! Com'è possibile? Come posso provare qualcosa per lui? Non posso negarlo, mi è impossibile, lui è... meraviglioso! Chi voglio prendere in giro, mi è piaciuto davvero quello che ci è successo, mi ha anche scritto nel frattempo! Il problema è quella! È in casa sua da una settimana, non vedo Harry da una settimana per colpa sua, giuro che ora piombo in casa sua! Perchè mi hanno infastidita così tanto le parole di mio padre? 
Forse sono al limite della sopportazione, mi sento così sola senza Blake, senza Harry e senza Peasly, non ci siamo più parlate e mi sento così male, mi manca da morire! Non posso più andare avanti così! Prendo il cellulare e scrivo un messaggio a Louis, ho bisogno di lui ora.

"Sono a pezzi, ho bisogno di te".

È fin troppo tragico, ma è così che mi sento. 
Un tuono mi riscuote, mi avvicino alla finestra, il diluvio universale si sta scatenando inclemente, i fulmini che squartano il cielo però sono un vero spettacolo. Prendo una coperta dal mio armadio e mi ci avvolgo, mi raggomitolo vicino alla finestra, guardando sognante quella potenza distruttrice, che ammiro e vorrei fosse mia, nessuno oserebbe farmi stare male! Bussano alla mia porta, sarà mia sorella, non ho la minima voglia di ascoltarla, lei insiste, ma mi isolo completamente. Il silenzio torna a regnare. Passi pesanti e la porta si spalanca, chiunque sia appoggia qualcosa di ceramica sulla mia scrivania. Ha il fiatone. Un profumo forte accarezza il mio olfatto. 
"Che ci fai qui?!" esclamo stupita. 
"Ho letto il tuo messaggio, mi sono spaventato e sono corso qui!". Non si avvicina, la distanza fra noi pare infinita, lo guardo dal basso verso l'alto, ma così non faccio che ferirmi, lo sento incredibilemte distante.
"Per favore non ti intromettere nelle mie conversazioni con Louis" dico calma, con lo sguardo perso nella tempesta.
"Louis? Cosa c'entra ora?" dice acido.
"Ho scritto a lui..." mormoro stranamente insicura.
"No, hai scritto a me" ribatte aggrottando le sopracciglia. Guardo il telefono, voglio smentire questa bugia, io so bene a chi ho mandato il messaggio, infatti l'ho scritto a... Teddy Bearry... Oh merda.
"Cazzo!". Come ho potuto sbagliare?!.
Harry si avvicina a passi lunghi e lenti si, lo sento arrancare ancora con il fiatone, a peso morto si accascia davanti a me, i suoi occhi son freddi, le sue guance arrossate per il freddo, i suoi ricci sono fradici, i vestiti zuppi e grondanti d'acqua, pare quasi dannato. "Mi sento così stupido, scusa se non sono Louis". La sua voce è dura, sprezzante e amara, per un microsecondo mi pare... geloso. 
Mi alzo, vado verso l'armadio, tiro fuori una coperta molto più pesante della mia, apro la porta del mio bagno personale e accendo la luce. "Spogliati".
Harry sgrana gli occhi. "Oh... ehm... ok, è strano... Di solito lo ordino io alle ragazze, beh... sarà una nuova esperienza" mormora mentre maneggia i suoi panataloni. 
"No! Che hai capito?! Fila in bagno spogliati e avolgiti in questa coperta! Sei tutto fradicio come un pulcino, rischi di prendere una broncopolmonite!" urlo come una disperata. "Metti i vestiti sui caloriferi dovrebbero asciugarsi... E sia chiaro, non toglierti i boxer e copriti bene, non voglio vedere niente!".
"Oh.. si certo... lo sapevo... scherzone!"
blatera, mentre con ampie e veloci falcate si dirige in bagno con la coperta.
Mi siedo sul letto, appoggio la schiena alla testiera e aspetto. Harry esce dal bagno, è estremamente buffo! "Non ridere" mi trucida con lo sguardo. Avanza verso la scrivania e prende... un piatto?! "Uhm è ancora caldo... Tuo padre me lo ha dato quando sono arrivato, mi ha detto che non mangi da tre giorni...". Si siede sul letto e pone il piato al centro, pasta al sugo, ha anche due forchette.
"Si, non preoccuparti ho solo un po' nausea, mi si ritorce lo stomaco se provo ad ingerire qualcosa".
"A giudicare dal messaggio dev'essere nausea da stress".
Infilza un po' di pasta e comincia a fare raccapriccianti versi con la bocca.
"Che cosa stai facendo?!".
Harry continua con i suoi suoni raccapriccianti. "Ecco arriva un'aereoplano carico di leccornie, apri la boccuccia da brava bambina". In una settimana è diventato ancora più stupido?! Lo fulmino con lo sguardo, ma vedendolo avvolto in una coperta e fare queste scene non posso non ridere. Mi arrendo e apro la bocca divertita, accontentandolo. Impugno l'altra forchetta e prendo un po' di pasta, e l'avvicino alla sua bocca, è sorpreso, ma si lascia guidare. Andiamo avanti per un po' ridendo come due dementi. "Ti prego non raccontarlo agli altri" mi prega Harry fra le risate.
"Non ci tengo prorprio a farlo sapere in giro".
"Almeno però stai mangiando, hai ancora la nausea?".
"Va un po' meglio adesso".
"Visto? Avevo ragione! Cosa ti preoccpa?"
chiede facendosi serio. Abbasso lo sguardo e resto in silenzio. "Ti aspetti davvero che io resti qui ad accettare il tuo silenzio? È perchè non sono Louis? Beh io sono qui con te, non Louis, sono corso io sotto la pioggia per te. Louis staserà non verrà, a costo di buttarti il telefono fuori dalla finestra ti impedirò di chiamarlo. Non pensare a lui, adesso qui con te ci sono io e a me dirai quello che ti preoccupa!". I suoi occhi sono scuri, ha le vene sul collo gonfio, è davvero furioso. 
"Non posso parlare con te di te!" dico tutto d'un fiato, ma subito mi tappo la bocca con entrambe le mani.
"Sono io la causa del tuo stress?" sussurra afflitto.
"Non solo tu... È una settimana che va tutto a rotoli! Sto evitando Blake perchè mi sento male per averlo tradito e in più sa di te, Peasly non mi parla da una settimana, una settimana senza la sua risate, le sue battute, niente, anzi se mi vede si allontana. Infine ci sei tu... Torno a casa e ti vedo abbracciato ad un'altra, sparisci senza più farti vivo, non posso venire da te perchè se no ti metto in situazioni spiacevoli, poi adesso ti presenti qui da eroe sul tuo cavallo bianco, mi stai facendo diventare pazza! Abbracci lei stretta a te, dopo quello che ci è successo, dopo che io ti ho raccontato il mio passato, ed è frustrante".
"So che Blake conosce il nostro segreto, mi ha giurato che rimarrà zitto... Peasly forse ha bisogno di tempo, tu non smettere di sorriderle e la misteriosa ragazza bionda, si chiama Gemma ed è mia sorella".
"Hai una sorella?!"
mormoro ormai panoazza... Harry annuisce ridendo. Mi sono appena rovinata per il resto della mia vita...
"E così eri gelosa di mia sorella... Buono a sapersi!".
"Non è buono a sapersi, e ti sbagli, quello geloso sei tu! Hai visto come hai inveito riguardo a Louis?!"
dico animatamente lanciandogli un cuscino.
Harry si avventa su di me e comincia a farmi il solletico, piango dal ridere implorando pietà. "Ametti di essere stata gelosa di Gemma!". Scuoto la testa, Harry diventa più veloce e io rido più forte, mi dimeno per farlo smettere, finchè non sento un tonfo. Harry è sul pavimento e mi guarda stranito. Ci fissiamo in silenzio per qualche istante e poi scoppiamo a ridere rumorosamente di gusto. Mi suona il telefono, ah è un messaggio, uhm numero sconosciuto. 

"Ciao Ellery, sono Ed, come stai?
Ti andrebbe ti passare allo studio domani? Così possiamo fare ciò di cui ti parlavo la volta scorsa! Ti mando l'indirizzo.
Spero di vederti domani! Ed xx
Ps non dire niente ad Harry!".

Se Harry non fosse in camera mia in questo momento giuro che saltellerei urlando per tutta la stanza: Ed Sheeran mi ha scritto e vuole vedermi!
Alzo lo sguardo e vedo il piccolo Haz entrare, quanto è bello quel gattino? Nota Harry, i due si fissano. Il micio si avvicina al riccio e comincia a fargli le fusa.
"Strano!" tornando a guardare il mio telefono
"Perchè dici così? Non hai mai visto un gatto fare le fusa?".
"Si, ma le fa solo a me, mentre Blake lo graffia sempre".
"Ah bene, curioso"
commenta divertito. Gli lancio un'occhiata fugace, e torno al messaggio, per poi rilzare lo sguardo velocemente. Harry lo sta accarezzando, devo aver visto male, per un attimo mi è parso di vedere Harry battere il cinque ad Haz...

 

*****


"Allora Ellery, prendi un respiro profondo e andrà tutto bene!" continuo a ripetermi attraversando la strada. Chissà che penserà Ed appena mi vedrà con la divisa di scuola, non ho avuto il tempo di tornare a casa a cambiarmi...
Entro nel palazzo e vado verso la reception, la ragazza al bancone è la stessa dell'altra volta, ma non appena mi vede solo mi parla in modo svogliato, quando però c'era Styles scondizolavi tutta contenta stronza! Mi dirigo verso l'ascensore, mentre salgo resto attaccata al mio cellulare per non affogare nella marea di ricordi che mi assale...
Il rumore dei miei passi incerti risuona per il corridoio, cerco la porta che mi hanno indicato giù poco prima. Oh eccola! La fisso incerta, alzo il pugno, ma rimane a mezzaria.
"Ragazzi vado a vedere se arriv... Ciao Ellery!" mi saluta Ed abbracciandomi.
"Sei cominci così, non uscirò viva da qui" balbetto facendolo ridere. Entriamo e mi accorgo di essere esattamente nello studio dell'altra volta
"Come sei carina con la divisa, ora capisco perchè Harry ne va pazzo!".
"Come scusa?".
"Ehm... Harry dice che ti sta bene"
tenta lui. "Non perdiamo tempo ora ti spiego perchè cosa dobbiamo fare".
 Mi porge un foglio, è iltesto di una canzone, lo leggo.

 

All I knew this morning when I woke
Is I know something now, know something now I didn't before


Ma questa è Everything Has Changed, io la adoro!
 

And all I've seen since 18 hours ago is green eyes and DIMPLES
and your smile in the back of my mind making me feel like
I just want to know you better know you better know you better now


"Uhm Ed, c'è una parola diversa... Perchè non ci sono più le lentiggini, ma ora c'è fossete?".
"È un piccolo cambiamento che ho apportato, Taylor non si arrabbierà, hai detto che vuoi che la tua incisione rimanga privata!".
"Si vero, ma perchè fossette?".
"Visto che è il regalo di compleanno di Harry ho pensato fosse carino mettere un riferimento!"
dice con un sorriso furnetto. Pessima idea! Ora mi stravolge tutto! Canterò pensando alle sue adorabili fossette, mi sembra di fargli una vera e propria dichiarazione d'amore, no non posso farlo! "Qualcosa non va? Sei impallidita all'improvviso".
"Non posso cantarla"
dico scuotendo velocemente la testa. "Non con le sue adorabili fossette".
"È solo una parola... Adorabili? Che c'è sotto?"
mi domanda accarezzandomila testa. 
"Non davanti agli altri".
Mi prende per mano e andiamo nella stanza di registrazione. "È insonorizzato qui, non ci sentiranno".
"Ed non ci riesco, io...".
"Provi qualcosa per Harry?".
Lo guardo spaventata e annuisco. "È una bella cosa!" sorride contento.
"No, non lo è! Io sto con un ragazzo, si chiama Blake, è davvero fantastico, mi piace davvero, mi fa stare bene! Harry è entrato nella mia vita e l'ha incasinata fin dal primo momento, spesso è difficile stargli dietro spiecie quando si comporta in modo infantile, una volta si è quasi offeso perchè giocando al parco con dei bambini gli ho fatto un goal!" racconto ridendo. "Non so ancora abbituata alle sue stranezze, però mi piace stare in sua compagnia e in quella dei ragazzi! Mi sta aiutando davvero molto a vincere vecchi fantasmi, gli sono davvero grata, ha un cuore d'oro quando vuole e si adoro alla follia le sue fossette!".
"Che cosa vuoi fare? Gli rivelerai mai tutto questo?".
"No, non glielo dirò mai per il semplice fatto che lui è famoso, viene è di un altro mondo, sono troppo complicata, sono un pesso troppo impegnativo per lui e non c'è la bene che minima possibilità provi qualcosa per me, la nostra amicizia è solo una schero del destini, tutti sanno cosa succede quando due mondi diversi si scontrano: si scatena un disasastro che distrugge tutto. Resterò con Blake. mi rende felice, non mi va di incasinare tutto per qualche sentimento confuso".

Ed guarda il pavimento dispiaciuto. "La prossima volta che abbraccerai sia Blake che Harry, ascolta quanto ti batte forte il cuore, capirai cosa fare" mi sorride poi.
"Grazie Ed per avermi ascoltato, lascia pure dimples, è per Harry giusto?".

 

*****


"Sono a casa!" urlo chiudendo la porta d'ingresso.
"Tesoro vieni in cucina!" urla mia mamma. Eseguo l'ordine un rpfumino invitante mi fa andare pituttosto celermente. Entro non aspettandomi quella visione: seduto al tavolo con mia mamma c'è Louis che si rimpinza dei biscotti appena. Mia mamma quando gli ha fatti?
"Che ci fai qui?!".
"Fra poco fi farà il compleanno di Harry e folevo parlarti del fuo regalo". 
"Svuota la bocca alemno!".

Louis sogghigna. Comincia a raccontarmi la sua idea. WOW! Mi daranno mai il permesso i miei?!

Wings's Corner: Fly With Me

 

 

Hey Little Carrots!

A quanto pare il martedì è diventato il giorno fisso degli aggiornamenti....
Che ne pensate del capitolo? È abbastanza di passaggio, ma prestissimo ci saranno degli sviluppi, nel bene o nel male, più interessanti!


La misteriosa ragazza bionda non è altro che Gemma, la sorella di Harry! Qualcuno lo aveva immaginato?
Il rapporto fra i due sta cominciando a cambiare lentamente, almeno spero si noti altrimenti beh perdonatemi...
Ellery ammette a Ed di provare qualcosa per Harry, ma a paura di rischiare e per il momento decide di rimanere con Blake. Seguirà il consiglio di Sheeran?


Quale regalo ha in mente Louis?
Perchè Ellery si domanda se i suoi le daranno il permesso?
Sono curiosa di leggere le vostre teorie!


Bradorable, GRAZIE!
Ps. Perdonatemi gli errori!

∞ ∞


Questo spazio è dedicato alla mia adorata Wifey.
Grazie per esserci stata in questi giorni, davvero non so come ringraziarti, mi hai aiutato tantissimo, e mi sento in debito. Sei una persona straordinaria e io sono davvero contenta di poter parlare con te!
Prendi questo coso che ho scritto come un modo di mostrare la mia gratitudine, ma nulla sarà mai abbastanza!

Un'ultima cosa: ho cominciato la storia su Louis, vi lascio il link, spero vi piaccia! In questi giorni aggiorno anche quella:


Superman Is Here!

Per tutti era quella buona, dolce e intelligente, ma nessuno sapeva della sua paura per il futuro, della sua incapacità di scegliere la sua strada, ma soprattutto nessuno era a conoscenza del suo lato oscuro. 
La sua vita fu stravolta da quel ragazzo, da quei suoi occhi stregati e magnetici, era diventato una presenza sempre più insistente nella sua vita. Lo amava e lo odiava allo stesso tempo.
Il loro era un amore proibito, un amore segreto, lui amava chiamarlo destino, lei... sapeva solo di amarlo.


∞LOVE YOU ALL!∞

 

Ps se volete contattarmi su twittah sono @littlelion195


 

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Capitolo 31
*** Amazing Songs ***


Ellery POV

"Ellery potrei avere ancora qualche biscotto? Li stai mangiando tutti tu!" mi richiama Louis. 
"Oh.. scusa, ho una fame da lupi". 
"Ho notato...". 

"Ci credo tesoro, eri a digiuno da tre giorni, ovvio che tu abbia una gran fame! A saperlo avrei fatto venire Harry prima!".
"E così stavi male e solo quando hai visto Harry sei stata meglio?". Louis si volta verso di me e comincia ad alzare ed abbasare velocemente le sue sopracciglia. "Eheheh Harry!" mi canzona dandomi affettuose gomitate. 
"Non è come pensi, era nausea da stress, il messggio era per te, lui è arrivato, mio padre gli ha dato la pasta e poi Gemma, ho fatto una figuraccia! Me lo aveva anche detto di avere una sorella! Non è colpa mia!".
"Louis caro, potresti ripetermi la tua idea?" dice atona, abbiamo detto qualcosa di male?
"Certamente. Per il compleanno di Harry, io e i ragazzi abbiamo pensato di andare nella casa al mare di un amico, o meglio del nostro agente, pensavamo fosse una cosa carina invitare anche Ellery e Antoinette, non saremmo solo noi ci sarebbe anche Gemma, sua sorella maggiore, ripeto sorella maggiore" mi guarda mentre marca le ultime parole, gli schiaffeggio un braccio. "La casa ha una spiaggia privata, quindi non c'è pericolo di imbattersi in paparazzi, per il volo le ragazze volerebbero in una classe diversa dalla nostra così saranno più protette, un autista privato le attenderebbe all'aereo porto e le porterebbe alla villa. Staremmo via per circa cinque giorni, non vogliamo gravare troppo sui impeni scolastici".
Un silezio tombale cade nella cucina, mia madre impassibile guarda me e poi Louis. "Mia figlia, all'estero, da sola con voi?! Assolutamente no! Con che coraggio me lo proproni anche!".
"Andiamo mamma, mia hai lasciata una settimana a casa di Harry quando ancora non lo conoscevi bene, lasciami andare con loro!".
Non la capisco, perchè vuole mettermi i bastoni fra le ruote.
"Quella era un'emergenza! Non mi fido così tanto a farti partire per una cosa del genere!". La odio!
"Ma io si mamma, mi fido ciecamente di loro". Alle mie parole mia madre spalanca gli occhi, non avevo mai detto di fidarmi di qualcuno.
"Louis rimani per cena?" domanda lei cambiando discorso. Classico. Gli occhi del ragazzo si illuminano, accetta.
Le forchette tintinnano nei nostri piatti, la mia pure, mangio volentieri, sotto lo sguardo compiaciuto dei miei. "Signor Delacroix posso chiederle un favore?" domanda l'ospite di punto in bianco.
"Dimmi tutto! Per favore chiamami pure Thèo!" sorride benevolo. Louis brevemente gli spega l'idea del viaggio e chiede nuovamente il permesso per farmi vandare. Mia madre scuote la testa, squadra Louis da capo a piedi, il ragazzo dagli occhi blu ha appena perso punti o forse mia madre pensa al fatto che ha appena fatto la tipica mossa che ogni figlio usa con in suoi genitori, chiedere all'altro in caso di risposta negativa. "Io ho già espresso il mio parere, sono contraria, non è sicuro per le ragazze" dice poco dopo.
"È anche vero che farebbe bene ad Ellery passare più tempo con loro, sono felice di vederla con i suoi amici, sorride molo più spesso, però l'unico problemi sono i paparazzi...".
"Stiamo prendendo il massimo delle precauzioni per evitarli".
"Se la studiate bene nei minimi dettagli e mi garantite che le mie figlie saranno al sicuro, beh io mi dichiaro favorevole!".
"Thèo!".
"Audrie...".

Un ghigno si dipinge sul volto di mia mamma. "Va bene, partirete!".
"Evvai!"
ulra mia sorella con un quinto dei suoi idoli.
"Non cantae vittoria così presto: partirete solo se Ellery prenderà 8 nella prossima verifica di matematica!".
"Grandioso! Ellery ce la farà sicuramente, è davvero brava a scuola!".
"Ehm Louis, matematica è la materia in cui mia sorella fa fatica, è il suo tallone d'Achille, mamma sa che non arriverà mai a quel voto"
sento mia sorella sussurrargli.
Fisso con sfida mia madre, crede davvero che io mi tiri indietro? Oh mamma non sai quanto di sbagli. "Antoinette, prepara la valigia, si parte!". I commensali mi guardano esterefatti.
Ho sei giorni prima di quella stra maledetta verifica, odio con tutto il cuore matematica, ma prenderò quello stra maledetto 8, che i giochi abbiano inizio!

Louis POV

Sono giorni che non sento Ellery, non me ne stupisco si è imposta delle rigidissime sessioni di studio, quattro ore al giorno di matematica, quattro ora chiusa nella sua stanza mentre non scrive altro che una serie di numero, simpoli, incognite, calcola limiti e determina qualghe dominio, quattro ore in cui non pensa altro che arrivare al traguardo.
Non la sento dalla cena a casa sua, mi ha chiesto di dire agli altri di non cercalla in quei giorni perchè doveva studiare in cambio saremo i primi a cui comunicherà il risultato, ovviamente Harry è l'unico a non spere niente... 
Spero di tutto cuore che ce la faccia, se lo merita davvero!
Domani è il grande giorno e sto per infrangere una regola, devo vederla, devo dirle che ha tutto il mio appoggio. Silenziosamente apro la porta di camera sua, non sa che sono qui, Antoinette mi ha fatta entrare, devo un favore a quella ragazza!
Entro nella stanza di Ellery cercando di fare i minimo rumore, eccola, è china sulla sua scrivania, una abajure la illumina da destra, la fioca luce le illumina il profilo, ha i capelli legati con un mollettone in modo disordinato, alcune ciocche le ricadono sul viso, altre sono dietro l'orecchio perchè fastidiose, la sua mano destra compie una serie di scatti precisi e veloci. Ciò peò che mi colpisce di più sono i suoi occhi, sono vivissimi, arguti e sprizzano determinazione, ma non una qualsiasi, ma quella di chi farebbe di tutto per ottenere ciò che vuole, di chi vuole dimostrare le proprie doti, di chi non rinuncerebbe mai alla sfida perchè ha un valido motivo per affrontarla, è la determinazione speciale, che culmina verso un punto definto, è la determinazione di una donna... innamorata.
"Che ci fai qui?!" domanda spaventata balzando in piedi.
"Sono passato ad augurarti in bocca al lupo per domani, ma ti ho visto così assorta e quasi mi dispiaceva disturbarti".
"Potevi uscire allora" scherza lei.
"Ho detto quasi!" dico sorridendo.
"E se non ce la facessi?" domanda preoccupata.
"Mi fa piacere sapere che ci tieni" rispondo accarezzandole i capelli.
"Louis davvero ho paura, io faccio davvero fatica in matematica a logica vedo le soluzioni, ma se seguo la regola sbaglio,".
"Concentrati Ellery, fa del tuo meglio, non importa il risultato, ma solo che tu dia il massimo".
"Devo venire mi risolvete un problema, che cosa regalerei ad Harry se no?!".
"Siete uguali!".
"Perchè?!"
domanda quasi schifata.
Mi siedo sul suo letto e la guardo dritta negli occhi. "Il tuo regalo di Natale è stato molto sofferto, ci ha fatto dannare perchè non sapevi che prenderti, quando poi ha trovato Haz era tutto contento! Stavamo camminando per strada, l'ha visto in una vetrina e ci ha fermati tutti, ha detto che era perfetto, eravate voi due, lui ama i gatti e Haz aveva i tuoi occhi".
"No gli occhi di Haz hanno le striature scure di quelli di Harry, sono profondi come i suoi, hanno lo stesso scintillio nelle giornate di sole, almeno mi sembra dato che parlo di un sole invernale".
"Come fai a sapere queste cose dei suoi occhi?".
"Li ho sempre osservati, sono così espressivi, hai mai notato che risplendono quando ride e diventano di un verde quasi grigio quando è arrabbiato? La sfumatura più strana che ho visto però è quella che aveva la mattina che sono tornata da casa di Blake, erano così arrossati che il verde era parecchio alterato al punto da farmi pensare che fosse strafatto".
"Quella sera era a pezzi, non ha chiuso un occhio e, ti prego non dirglielo, mi pare di averlo sentito singhiozzare".

L'espressione di Ellery tramuta spaventosamente. "Io... devo studiare...".
"Oh si scusa, mi sono trattenuto un po' troppo, scusa se ti ho disturbato".
"Mi ha fatto piacere però e non sei di alcun distubo".
"Domani andrai benissimo!".

"Buona notte Louis e grazie di tutto" mi sussurra dandomi un bacio sulla guancia.

Ellery POV

È il grande giorno, la mia matita batte ripetutamente sul mio banco, tento di ripassare tutte le regole, rivedo gli esercizi svolti, sono agitatissima, ieri sera non riuscivo a smettere di pensare alla lacrime accennate da Louis, pensare che che forse Harry si era preoccupato fino a quel punto per me mi manda in tilt, nessuno a mai pianto per me. Nessuno.  Anche se fosse solo una bugia, vale la pena di passare bene il ompito anche solo per quello.
Mr Hunver appoggia sul mio banco la verifica. Chiudo gli occhi e prendo fiato, verde smeraldo, li riapro. Via.
Calcoli, calcoli, calcoli. La mia mano fa scorrere l'aratro lasciando segni scuri sul campo bianco, che si ricopre di numeri e simboli, occasionalmente anche disegni e grafici. Alcuni esercizi mi paiono famigliari altri invece li risolvo solo con la logica, ma su quei due devo tornarci dopo, non posso lasciarli in bianco meglio tentare e fallire.

Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiing. È finita. La battaglia è terminata, non mi resta che aspettare il conteggio dei caduti e il risultato. È finita. 
Mi abbandono sulla mia sedia e tiro indietro la testa con un sonoro sbuffo. 
"Hey... ehm... com'è andata?". Una ragazza dalla chioma bionda è al centro del mio campo visivo, alcune ciocche le nascondono largamente gli occhi, ma si riesce ad intravedere lo stesso lo sguardo basso. Peasly. 
"Non lo so spero bene. A te invece?". 
"Credo bene, so che ti sei preparata assiduamente, volevo parlarti prima, ma temevo di disturbare, non volevo ostacolarti per l'8, sono sicura che ti divertirai in vacanza con i tuoi amici". 
"Tu come lo sai?!". 
"Me lo ha detto Marion. Fai benissimo ad andare, lo farei anch'io al tuo posto". 
"Oh grazie, ma tanto devo attendere il risultato, non è ancora detto nulla; comunque potevi avvicinarti senza troppo problemi". 
"Senti Ellery, io volevo scusarmi per quello che ti ho detto, ho sbagliato e ti chiedo scusa". 
"Hai ragione Peasly, ultimamente non sono stata una buona amica, avevo avuto il sentore che ti piacesse Brady, ma non ho mai voluto toccare l'argomento perchè non volevo metterti in imbarazzo e non ero sicura, non sono proprio nella posizione di poter dispensare consigli amorosi...". 

"Era davvero così evidente?" domanda con imbarazzo. 
"No, ho solo visto che ti ha infastidita sapere che lui andava al ballo con July e ho visto come ti ha fermata al termine del lento a coppie diverse. Cos'è successo fra voi tre?". 
"Ecco... la sera del ballo dopo il lento, mentre gli occhi di tutti, July compresa, erano fissi su te e Styles, Brady mi ha detto di essere innamorato di me e mi ha baciata, gli ho detto che non era corretto nei confronti di July, che prendeva in giro i miei sentimenti. Per il resto della serata l'ho ignorato e mi sono divertita, ma la sera dopo mi ha chiamata dicendo che aveva troncato con July e si è dichiarato nuovamente. Lei poi ha capito tutto e mi ha accusata di esserle stata amica solo per rubarle il ragazzo, mi ha detto di tutto, Brady a tentato di difendermi, ma mi sono arrabbiata con lui scaricandogli ogni colpa. Ce l'avevo anche con te, credevo che se tu non avessi ballato con Harry tutto questo non sarebbe successo, ma era sciocco, perchè la stupida che si è innamorata sono io". 
"Non sei stupida ad amare qualcuno,non puoi sceglierlo, succede. Voglio bene a July, ma secondo me sbagli ad allontanarti da Brady, però ripeto non sono la migliore per questo genere di consigli". 
"Potrai mai perdonarmi?". 

"E di cosa?" domando abbracciandola forte. In lontananza vedo Marion che ci sorride. Harry aveva ragione, a Peasly serviva un po' di tempo. 

***** 

Che giornata! Mi esplode la testa, necessito disperatamente di relax! 
Mi avvicino alla mia scrivania, ho voglia di un bel classico, scruto tutti i tioli finchè non trovo quello perfetto: Romeo e Giulietta di Shakespeare, molti penseranno che sia banale, ma io me ne innamoro ad ogni lettura, c'è sempre una sfumatura nuova e inaspettata da cogliere! 
Accendo la radio e mi sdraio sul letto, la lettura mi travolge, davanti ai miei occhi compaiono le coppie danzanti al ballo in maschera dei Capuleti, Romeo e Giulietta ora stanno danzando, non riesco a vederli bene, hanno entrambi delle maschere, ma gli occhi di entrambi sono verdi, non so hanno qualcosa di estremamente familiare... Ora sono in un giardino, oh meglio lo vedo da un balcone, l'aria fresca notturna mi accarezza le guance, respiro profondamente e dalle mie labbra esce un sospirato "Ahimè!". E poi lo sento, Romeo è lì, sotto al balcone, le sue parole sono come gocce di rugiada che mi ridonano linfa vidale, ha una voce così profonda e roca! Un dolce suone però mi lascia interdetta, da quando Romeo è accompagnato da una chitarra?!

Am I sleep am I awake or somewhere in between? 
I can’t believe that you are here and lying next to me 
Or did I dream that we were perfectly entwined 
Like branches on a tree, or twigs caught on a vine?

Like all those days and weeks and months I tried to steal a kiss 
And all those sleepless nights and daydreams where I pictured this 
I’m just the underdog who finally got the girl 
And I am not ashamed to tell it to the world

Truly, madly, deeply I am 
Foolishly, completely falling 
And somehow you kicked all my walls in 
So baby say you’ll always keep me
Truly, madly, crazy, deeply in love with you
In love with you

Should I put coffee and granola on a tray in bed? 
And wake you up with all the words that I still haven’t said 
And tender touches just to show you how I feel 
Or should I act so cool, like it was no big deal?

Wish I could freeze this moment in a frame and stay like this 
I’ll put this day back on replay and keep reliving it 
‘Cause here’s the tragic truth, if you don’t feel the same 
My heart would fall apart if someone said your name

Truly, madly, deeply I am 
Foolishly, completely falling 
And somehow you kicked all my walls in 
So baby say you’ll always keep me 
Truly, madly, crazy, deeply in love with you

I hope I’m not a casualty 
I hope you won’t get up and leave 
Might not mean that much to you 
But to me it’s everything Everything

Truly, madly, deeply I am 
Foolishly, completely falling 
And somehow you kicked all my walls in 
So baby say you’ll always keep me 
Truly, madly, crazy, deeply in love (in love) 
With you (with you) 
In love (in love) 
With you (with you) 
In love (in love) 
​With you (with you)

Mi tiro su velocemente e come d'incanto mi ritrovo in un film, l'opera shakespeariana mi scivola via dalle mani, vola verso il pavimento certa della sua presa, la mia mano sinistra tremante si racchiude sul mio cuore, esso batte ancora a ritmo di quella canzone, era così semplice, tenera e dolce, era acustica e valorizzava le loro voci come Little Things, era semplice, ma geniale, le parole hanno trafitto il mio cuore cullandolo. Le loro voci erano pure e hanno acarezzato il mio udito, che tepore che mi ha dato, come dormire abbracciati a qualcuno di speciale pieno di tatuaggi insensati. Come si chiama? Ho biogno di risentirla ancora, e ancora, e ancora. Chi l'ha scritta?
La mattina seguente quelle domande ancora mi frullano per la testa. Quelle parole sono troppo vere, sono le così naturali parole di un ragazzo teneramente innamorato, sembra che l'abbia scritta appena ha capito di essere innamorato, è paragonabile al monologo di Romeo sotto il balcone di Giulietta!
Ho particolarmente voglia di andare a scuola, lì potrò risolvere tutti i miei dubbi, c'è infatti un nutrito gruppo di Directioners nell'istituto e alcune di loro si trovano sul lato destro del cortile esterno fuori dal portono d'entrata.
Mi avvicino a loro con un libvro in mano, fingo di essere presa dal ripassare la lezione e mi accomodo sul muretto.
"Ma quanto è bella! È troppo perfetta, cioè cavolo non ci sono parole per descriverla!".
"Truly Madly Deeply è la dichiarazione d'amore più bella di sempre".
E così si chiama Truly Madly Deeply...
"Mi stavo sciogliendo ascoltandola, già me li immagino a cantarla ai concerti tutti con i loro occhioni lucidi". Ditemi chi l'ha scritta, fatele dopo queste considerazioni terribilemnte mielose.
"Sono fighissimi e scrivano canzoni fighissime, potrebbero cantare qualsiasi cosa che rimarrebbero perfetti!". Senti cosa, se pensi solo che Harry, Liam, Louis, Niall e Zayn siano solo dei bei faccini, beh ti sbagli di grosso! Sei patetica!
"Harry è davvero un ragazzo dal cuore d'oro, ha scritto una canzone meravigliosa!". Harry. Ha scritto lui Truly Madly Deeply, ma quanto è dolce? È così tenero, è davvero un ragazzo profondo, non è uno sbruffone, cavolo forse l'ho giudicato male. Harry ha scritto una canzone d'amore.
"Ma non ha sentito l'altra! È ancora più bella, fa piangere!". Cosa ne ha scritte due?! Wow la ragazza a cui sono destinate dev'essere una persona straordinaria!
"Ma secondo te per chi l'ha scritta?".Rimango ad ascoltare quelle chiacchiere finchè non recepisco anche il titolo della seconda canzone, non ho il minimo interesse nelle teorie sulla possibile ragazza in questione, anche perchè stanno nominando tutte ragazze famose ovviamente e per rispetto loro, beh aspetto sempre che loro stessi confirmino le loro relazioni.
La curiosità mi divora, devo sentire anche l'altro pezzo, ho bisogno di privacy. Corro in biblioteca, lì sarò indisturbata! Mi aggiro fra gli scaffali alla ricerca di un angolino tranquillo, non appena lo trovo mi butto in terra, prendo le cuffie e cerco quella canzone. Il tempo si ferma, è struggente, sofferta, ma piena d'amore, è un urlo dolce e doloroso, è una messa a nudo dei propri sentimenti, è pura meraviglia, inconsciamente alcune lacrime mi irrigano il mio viso, commosso da tanta bellezza racchiusa in 3 minuti e 54 secondi. L'ha scritta Harry, cavolo anche lui è straordinario! 
Non lo nego, mi piacerebbe da morire pensare che una cosa del genere è stata scritta per me, ma ovviamente non è così e mi sta bene, Harry è innamorato di una ragazza del suo mondo, ha torvato qualcuno che possa dargliene veri e sinceri, qualcuno di meno contorto e pazzo, qualcuno che possa renderlo felice, una ragazza che può comprenderlo meglio di chiunque altro è giusto così, se lo merita, ma quella ragazza deve aprire gli occhi, come può non vedere l'amore, si perchè per scrivere cose del genere non si può che provare amore per qualcuno di veramente speciale, che prova per te? Io mi getterei fra le braccia di uno che mi scrive canzoni così e lo amerei con tutto il cuore. Caro Harry ti auguro che quella ragazza apra gli occhi, perchè è proprio stupida e gravemente ritardata se non si accorge di te! Mi ricompongo ed esco dalla biblioteca. Un chiodo fisso mi martella il cervello: sarò ancora speciale per lui anche quando avrà la ragazza?
Un gruppetto di ragazzi scherza mentre si dirige verso una classe, due bellissimi occhi azzurri si posano su di me, corro e lo bacio, la sue mani cingono i miei fianchi, una mi sfiora leggermente i glutei, i suoi amici ridacchiano.
"Mi piace quando sei piena d'iniziativa" scherza Blake sulle mie labbra.
"Ho finito la segregazione per matematica, vieni da me stasera?".
"Molto volentieri e se mi fermassi a dormire?".

Mi mordicchio il labbro inferiore. "Vedremo".
"Non vedo l'ora. Che hai ora?".
"Letteratura inglese".

"Un'altra materia che adori dopo filosofia! A dopo bellissima! Ho la Lansbury e se arrivo tardi mi uccide!".

*****

Matematica all'utlima ora è un vero abominio, siamo esausti e il nostro cervello deve subire il supplizio di esercizi e calcoli estremamente inutili!
"Ho corretto i vostri compiti!" annuncia fiero Mr Hunver. Ma quello una vita sociale non ce l'ha?! L'abbiamo fatto ieri!
Ci chiama in ordine alfabetico, mestamente ognuno di noi fa la solita camminata al patibolo, i nostri passi e sospiri sono quelli dei condannati, le testa basse consce di non poter sfuggire alla morte, la terra sotto i nostri piedi si apre non appena leggiamo l'ennesima canata, ma alcuni eletti possono alzare la testa sorridendo davanti al buon voto arrivato per uno strano scherzo del destino.
"Ellery Delacroix". Tremante mi avvicino. "Complimenti signorina, sinceramente da lei non me l'aspettavo". E lei è un perfetto stronzo, penso sorridendo. Se è andata bene non certemente per merito suo. Leggo il voto: 7. L'universo collassa sulla mia testa ho fallito, ho deluso tutti, mia sorella mi odierà a vita, Louis mi disprezzerà, Niall mi rinfaccerà di non avergli permesso di passare del tempo con mia sorella, Zayn mi dirà che sono così egocentrica da non aver pensato agli altri, Liam mi accuserà di aver rovinato il viaggio a tutti e Harry non mi rivolgerà più la parola perchè non potrò partecipare al suo compleanno e mi ignorerà non appena si fidanzerà. Passo tutto il resto della lezione odiandomi.
Sbatto violentemente i libri nel mio armadietto, mi odio come non mai in quessto momento, vorrei distruggere qualsiasi cosa!
"Tu e Antoientte volete un passaggio a casa?".
"Oh ciao Blake, si grazie"
dico in tono smorto.
"Hey che succede?".
"Sono l'idiota del secolo Blake, sono spregevole e stupida!".
La mia vista si appanna leggermente, perfetto mi mancavano gli occhi lucidi...
"Non dire così, sei unica e mi piaci così come sei, sei gentile ed estremamente intelligente" dice accarezzandomi dolcemente.
"Mi spiace deluderti".
"Cazzo Ellery ascoltami, qualsiasi cosa sa successa, non azzardarti a buttarti giù in questo modo, sei speciale non dimenticarlo mai!"
stringe il mio volto fra le mani, il contatto visivo è obbligato, i suoi occhi sono estremamente seri.
"Resti da me?".
"Certo e solo se vuoi anche a dormire".
"Intendevo quello"
mormoro rossa.
Gli occhi di Blake si illuminano. "Oh bene... perfetto!".
Arriviamo a casa tutti e tre velocemente, sono un po' agitata, e se stasera arrivasse il grande momento? E se stasera perdessi la mia verginità?
Questo pensiero però viene raso al suolo non appena entro in casa mia mano nella mano con Blake e trovo ad aspettarmi nientemento che Louis e Zayn nel mio salotto. Blake sgrana gli occhi mentre il panico dilaga dentro e fuori di me.
"Dovevo aspettarmelo prima o poi, ma fa davvero impressione" mormora il mio ragazzo rompendo il ghiaccio.
"Ehm ciao" dice Louis in preda all'imbarazzo, lo studia a fondo come se fosse dinnanzi ad una sorta di nemico...
"Vas Happenin?" sorride Zayn.
"Tesoro sei tornata ci sono qui...oh ehm Blake ragazzo mio, oh ehm ecco...".
"Non si preoccupi signora, so del vostro vicino di casa, ne sono a conoscenza da tempo, ma non ho mai detto niente a nessuno per il bene di Ellery".

"Oh grazie mille significa molto per noi". Ok Blake hai appena guadagnato un numero inimmaginabile di punti con mia madre.
"Mr Hunver ha corretto le verifiche di matematica" dico velocmente, via il dente e via il dolore, ma non riesco a guardare Louis e Zay. "Ho preso 7, mi dispiace". Louis e Zayn si avvicinano a me mi stringono forte, mi accarezzano la testa dolcemente, sussurrandomi che ero stata brava.
"Bravissima! Meglio del tuo solito 5,5!" festeggia Blake.
"I patti son patti, non partirete" sorride mia madre soddisfatta.
"Mi sono perso qualcosa?" chiede confuso il mio ragazzo. Mia madre gentilemte lo ragguaglia sul viaggio e sul patto.
"Signora, sua figlia si è fatta il mazzo per passare quella verifica, ha preso 7! Penso che dovrebbe premiarla, non ha mai portato a casa un risultato così buono in matematica, la faccia partire coni suoi amici, credo che avranno pensato a come proteggerla dai paparazzi, so che dovrei oppormi, ma sua figlia si trova bene con loro se lo merita".
Mia mamma scruta tutti noi, ma tiene per ultima Antoinette il suo orgoglio. "Eh va bene partirete, è vero Ellery sei stata bravissima, sono fiera di te hai dato il massimo per raggiungere il tuo scopo, Diveriti ma sappi che Blake verrà con voi, mi fido di lui e sarei un po' più tranquilla così. Mi raccomando non fate cavolate".
Io e  mia sorella urliamo dalla felicità, abbraccio fortissimo Zayn e Louis. "Hey per noi il 7 era perfetto anche se non saresti potuta venire, ti vogliamo bene splendore" mi sorride Malik. Corro da Blake e ci scambiamo un bacio appassionato, lo adoro grazie a lui partirò!

Louis POV

Siamo. Nella. Merda.

Hey Little Carrots!

Perdanatemi, non aggiorno da tempo, ma ve lo promemetto ora con il ponte metterò almeno due capitoli per questa storia, presto le agognate attese finiranno! Qualcuno rimarrà soddisfatto fra Niallette Shippers, Blakery Shippers (ce ne sono?), Harrery Shippers!

Ecco che torna Truly Madly Deeply, ho cercato di collegare il momento in cui Harry l'ha scritta, alla prima volta in cui Ellery l'ha scritta, i parallelisimi spero di averli resi bene tramite Romeo e Giulietta, mi dispiace se invece ho fallito.
Il rapporto con la matematica di Ellery beh è un po' il mio, come lo sono quello con filosofia, storia, letterura inglese e italiana... Beh che dire con una mia amica ho ipotizzato che Ellery è la versione sincera di me.


Vi è piaciuta l'idea di Louis? Ci eravate arrivate?
Vi propongo un piccol giochino, anche se so che avrete capito di quali si tratti, fatemi sapere secondo voi qual è la canzone di cui Ellery parla!
SE HO OFFESO QUALCUNO CON I DIALOGHI DELLE DIRECIONERS FUORI DA SCUOLA PERDONATEMI NON ERA MIA INTENZIONE DAVVERO!


Bradorable, GRAZIE ANCORA! SPERIAMO CHE I NOSTRI PROGETTI SI REALIZZINO!
Ps. Perdonatemi gli errori!

∞ ∞


Wifey, ti devo tantissimo, davvero dopo quel brutto periodo beh non posos non dirti che mi sento ancora più legata a te, grazie davvero, io ti devo tantissimo, lo so sono ridondante, ma lo penso davvero e credo che non smetterò mai di dritelo, non so se c'è, ma se anche traspare un po' di forza dai mie testi, be considerati la fautrice di ciò!

Un'ultima cosa: vi ricordo la storia su Louis!


Superman Is Here!

Per tutti era quella buona, dolce e intelligente, ma nessuno sapeva della sua paura per il futuro, della sua incapacità di scegliere la sua strada, ma soprattutto nessuno era a conoscenza del suo lato oscuro. 
La sua vita fu stravolta da quel ragazzo, da quei suoi occhi stregati e magnetici, era diventato una presenza sempre più insistente nella sua vita. Lo amava e lo odiava allo stesso tempo.
Il loro era un amore proibito, un amore segreto, lui amava chiamarlo destino, lei... sapeva solo di amarlo.


∞LOVE YOU ALL!∞

 

Ps se volete contattarmi su twittah sono @littlelion195

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Capitolo 32
*** Happy Birthday ***


Harry POV

“Buon diciannovesimo compleanno fratellino!”. Vengo così delicatamente svegliato da mia sorella che salta sul mio letto.
“Grazie Gemma” mormoro, la mia voce è ancora carica di sonno
“Mi ricordo quando eri un piccolo combina guai pasticcione e gran casinista, uhm non è che sia molto diverso da ora, sei solo un po’ più grande...”.
“Divertente”
commento con evidente sarcasmo.
“Il bambino si è offeso!”.
“Non sono un bambino!”
“A no? Ti ho preparato i Waffles per colazione”.
“Con lo sciroppo d’acero?”.
“Con lo sciroppo d’‘acero e lo zucchero a velo”.

“Ti voglio bene sorellona!” dico stringendola forte.
“E poi ti lamenti se ti do dell’infante” dice mia sorella scuotendo la testa. “Tieni” mi passa un pacchetto. “Fa piano è delicato”.
Seguo le sue indicazioni e rimuovo la carta con accuratezza. “Non è possibile!” Ho fra le mani l’EP originale di Jailhouse Rock di Elvis Presley! “Sei la migliore sorella del mondo! Gemma dove lo hai trovato?!”.
“Un buon mago non svela mai i suoi trucchi!”
sorride contenta.
Per tutta la colazione il mio telefono non smette di squillare fra telefonate, Twitter, messaggi, fa sorridere come le persone ci tengano a dimostrarti il loro affetto nel giorno in cui sei nato, felici che tu ci sia, ma noto con dispiacere che lei non mi ha ancora scritto... Non conto proprio nulla?
Suono note a caso sul piano, è da tantissimo tempo che non la vedo, che le ho fatto di male adesso? È sempre tutto così complicato quando si tratta di lei, se lei fa un passo io devo farne due, è straziante, mi ritrovo sempre in queste situazioni assurde dove l’imbarazzo mi assale, mi sono precipitato a casa sua quando mi ha scritto quel messaggio e quando ho scoperto che era per Louis volevo morire! Quando mi ha chiesto di spogliarmi ho frainteso tutto come sempre, perchè non si è aperta una voragine sotto i miei piedi?! Ripensandoci non ha tutti i torti a non farmi gli auguri, e se invece non sapesse che oggi è il mio compleanno?
“Harry hai visite” urla Gemma dal piano di sotto.
Scendo svogliatamente le scale, devo chiedere ad Antoinette di ricordarle che oggi compio 19 anni...
“Tanti auguri Harry!”. Urla euforico un ragazzo rosso di capelli.
“Ed! Grazie mille! Come stai?”.
“Benissimo amico grazie! Ti ho portato un piccolo regalino, sono di fretta quindi te lo faccio sentire subito” s
orride il rosso, si avvicina al mio stereo.

 

All I knew this morning when I woke
Is I know something now, know something now I didn't before.
And all I've seen since eighteen hours ago
Is green eyes and DIMPLES in your smile
In the back of my mind making me feel right

 

I just wanna know you better, know you better, know you better now
I just wanna know you better, know you better, know you better now
I just wanna know you better, know you better, know you better now
I just wanna know you, know you, know you

 

'Cause all I know is we said, "Hello."
And your eyes look like coming home
All I know is a simple name
Everything has changed
All I know is you held the door
You'll be mine and I'll be yours
All I know since yesterday is everything has changed

 

And all my walls stood tall painted blue
And I'll take them down, take them down and open up the door for you

And all I feel in my stomach is butterflies
The beautiful kind, making up for lost time,
Taking flight, making me feel right

 

I just wanna know you better, know you better, know you better now
I just wanna know you better, know you better, know you better now
I just wanna know you better, know you better, know you better now
I just wanna know you, know you, know you

 

'Cause all I know is we said, "Hello."
And your eyes look like coming home
All I know is a simple name
Everything has changed
All I know is you held the door
And you'll be mine and I'll be yours
All I know since yesterday is everything has changed

 

Come back and tell me why
I'm feeling like I've missed you all this time, oh, oh, oh.
And meet me there tonight
And let me know that it's not all in my mind.

 

I just wanna know you better, know you better, know you better now
I just wanna know you, know you, know you

 

All I know is we said, "Hello."
And your eyes look like coming home
All I know is a simple name
Everything has changed
All I know is you held the door
You'll be mine and I'll be yours
All I know since yesterday is everything has changed

 

All I know is we said, "Hello."
So dust off your highest hopes
All I know is pouring rain and everything has changed
All I know is a new found grace
All my days I'll know your face
All I know since yesterday is everything has changed

 

“Tantissimi auguri Harold!”. Era un soffio leggero che vibra dritto nel mio cuore.
“Ellery” sospiro.
“È proprio lei, era tenerissima quando abbiamo inciso, temeva di fare un disastro”.
“Non so cosa dire, la sua voce è così bella, ti odio, mi sono innamorato ancora di più lei! Che ha detto quando hai cambiato le parole?”.
“Lo sai che lei ama le tue fossette... Harold”
dice Ed ridendo.
“Non chiamarmi così!” ribatto irritato.
“Oh scusa può farlo solo lei?”
“No sei tu che non puoi!”
“Come vuoi... Un consiglio d’amico, fatti avanti al più presto”.
“Ed...”.
“Ellery ha bisogno che tu glielo dica, ora che hai pubblicato le canzoni è il momento migliore e fidati il risultato potrebbe sorprenderti”.
“Cosa sai che io non so? Non fare come Louis, dimmi le cose in chiaro come stanno!”.
“Non spetta a me dirlo, vedo ora, ancora auguri Harry, fallo!”
mi ricorda uscendo da casa mia.
“È così speciale questa Ellery? Harry hai più sbalzi umorali di una donna gravida, alla Vigilia eri depresso e volevi mollare, a Natale eri certo di volerla, ora hai paura di dichiararti, io la detesto non può ridurti così! È solo una stronza e tu un debole!” mi rimprovera Gemma con tono aspro una volta soli.
“Posso avere paura perchè non ho a mio vantaggio quello che sono? Non ho la minima idea di che cazzo possa trovarci in me!” urlo furibondo.
“Allora è solo una puttana”.
“No Gemma! Tu non sai di quello che abbiamo vissuto insieme, quello che lei mi ha confidato, non puoi capire cosa mi succede anche solo quando la vedo passare sulla strada, non sai quante volte ho scostato le tende aspettandola solo per vederla per pochi istanti!”.
“Oh bene ora sei una specie di maniaco”. 
“Sei gelosa Gemma? Siete uguali una gelosa dell’altra!”
dico con una fragorosa risata.
“Non voglio che tu soffra, quante ti hanno illuso? Quante ti hanno usato? Aspetta... Ellery era gelosa di me?”.
“È l’ultima persona in grado di ferirmi, sono io che devo stare attento. Si, ma sorellina non nascondere che lo sei anche tu!”
concludo allontanandomi.
Apre la bocca per ribattere con difficoltà, ma il suono del campanello la salva.
“Harreh!” urla Louis saltandomi addosso, seguito subito e senza ritegno da Niall, Zayn e perfino Liam. “Tanti auguri piccolo Harry!” urlano in coro. 
“Il nostro Harry è entrato nell’ultimo anno da teenager mi commuovo ora!” continua Louis fingendosi commosso, ma forse la cosa più buffa è la risata di Niall.
“Comunque mi sembra giusto presentarti il nostro regalo” comincia Zayn.
“Un viaggio esclusivo alla casa al mare di un anonimo benefattore” comincia Liam.
“Noto anche come Simon Cowell” rettifica l’irlandese.
“Per circa cinque, sei giorni, con i tuoi quattro migliori amici, la tua adorabile sorella e... Antoinette e la tua amata principessa Ellery!”.
“È uno scherzo? No cioè andremo in vacanza tutti insieme? Io e Ellery? Come avete convinto i suoi? Come eviteremo i paparazzi?”.
“Tranquillo per i paparazzi e il resto voleremo in classi separati”
mi tranquillizza Zayn.
“Lasciamo le ragazze da sole?”.
“No loro tre se le caveranno”.
“Tre? Gemma sarà con loro?”.
“Ehm no Gemma starà con noi cinque”.
“Zayn non ci sto capendo nulla”.
“Blake verrò con noi”
dice Louis tutto d’un fiato ad occhi chiusi.
“No”.
“Si Harry era l’unica condizione imposta da Audrie”.
“E avete accettato. Io quel pezzo di merda lo affogo! Volete farmi un regalo o torturarmi? Cos’è vi sta anche simpatico ora quello?”
urlo fuori di me.
“Forse non è così male” mormora Zayn, lo fulmino con gli occhi.
“Harry ti assicuro che ti godrai la vacanza e Blake non sarà un problema”.
“Liam, basta solo che non lo becchi a letto con Ellery o dovrà temere per la propria incolumità...”.
Il mio telefono squilla, ah allora lo sa, le risponderò con nonchalance, non voglio che sappia che aspettavo con ansia la sua telefonata. Mi allontano, ma la voce di Liam giunge alle mie orecchie. “Louis sbarazzati di Blake”.
“Hey scusami se non sono riuscita a chiamarti prima, ma sono a scuola, pensavo che una telefonata fosse più carina di un messaggio, comunque tanti auguri”.
“Sei carina a preoccupartene, per me conta solo che tu me li abbia fatti”.
No ok sono patetico.
“Sei troppo buono con me Styles”.
“Hai inciso una canzone per me, sono in debito”.
“È stato un’idea di Ed...”
mormora, sarà arrossita? “Io ora devo andare”.
“A dopo, ah prepara le valigie!”.
“Manca ancora un po’ lo sai?”.
“Appunto così il tempo passa più in fretta”.
“Stai dicendo che hai voglia di andare in vacanza con... me?”
chiede timidamente.
“Tu no?”.
“Oh ehm... io... c’è il professore devo andare”.

*****

Ellery POV

“I signori passeggeri sono pregati di allacciarsi le cinture di sicurezza stiamo per atterrare atterrare”.
Il viaggio è stato calmo e piacevole seduta fra Blake e Antoinette, ma ora sento l’ansia prendermi, appena metterò piede sulla terra ferma vivrò per una seconda volta con Harry, ho paura di uscirne ancora ferita, e se andrà male? Io non vivo la loro vita, non so cosa intendono per vacanza... E poi sono abituati a ragazze meravigliose in costume...
Blake stringe saldamente la mia mano. mi guarda rassicurante e mi bacia il naso, mi sento così male pensando a quello che gli ho fatto, so come farmi perdonare, quando è rimasto a casa mia abbiamo dormito in stanze separate...
Appoggio la mia testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi finchè non tocchiamo il suolo. All'aeroporto recuperiamo in fretta le valige, siamo ancora separati dagli altri per ragioni di sicurezza, un autista ci attende con un cartello in mano: “Signorine Delacroix e tizio”. Tizio. Siamo le signorine Delacroix e tizio. “Brutto stronzo” sputa acido Blake leggendo il cartello. A stento trattengo una risata, è davvero una situazione alquanto insolita! Chi ha prenotato? “Sei molto più di un tizio per me” sussurro al ragazzo dagli occhi blu. “Guardiamo le stelle insieme stasera?”.
“Solo io e te?”
domanda cingendomi le spalle.
“Non voglio nessun altro” sorrido.
Non ho la percezione temporale del tragitto in macchina, sono fin troppo rapita dal panorama per rendermene conto, il mare sconfina davanti ai miei occhi, casa bianche in pietra decorano la visuale ogni tanto, il sole brilla sullo specchio d’acqua e degli uccelli volano nel cielo infinito. Il mio finestrino però si riempie con un alto muto e una cancellata, l’autista suona e questa si apre mostrando una bellissima villa enorme bianca, piena di vetrate, non basteranno i giorni di permanenza per scoprirla tutta!
Scendiamo tutti e tre a bocca aperta e rimiriamo anche il giardino ben curato, rimasti soli con le valige attendiamo l’arrivo degli altri e quando siamo tutti e nove riuniti entriamo in quella villa da sogno. I muri sono bianchi, vi sono appese foto, quadri e strani oggetti, le stanze sono ampie e molto lussuose, c’è una terrazza enorme che da direttamente alla spiaggia!
“È il paradiso?” domanda mia sorella.
“No, è una delle modeste case al mare di un nostro amico” sorride Niall.
“Potrei rimanerci per sempre”.
“Ok, è il momento di dividersi le stanze!”
ci richiama Gemma. “Niall tu sarai in camera con Zayn, Liam tu con Louis, Blake tu invece sarai con...”.
“Dormo io con lui!”
urla Styles. Uno strano silenzio pervade tutti i presenti, lo guardiamo stupidi, scioccati e interdetti. Vuole dormi con Blake? A bello, Harry Styles mi sta rubando il ragazzo. Logico.
“Ok... quindi tu dormi con Harry, io starò con Antoinette e tu Ally resti sola” mi guarda con un sorrisino strafottente.
“Il mio nome è Ellery”.
“Come vuoi tu”.
“Perchè non posso stare io con mia sorella?”.
“È la più piccola e siete sotto la mia responsabilità”.

Che inizio meraviglioso, tutti dormono con un amico e io resto da sola. Saliamo le scale e scegliamo tutti una stanza, la mia è vicino a quella di Louis e Zayn che è accanto a quella di Blake e Harry. Le altre sono poco distanti.
Non mi è andata male, i colori predominanti tendono all’oro, mi piace! C’è un armadio molto grande, c’è un divanetto e due letti singoli, vedrò di unirli se non riesco a dormire tranquilla in uno solo e ho anche un bagno tutto per me. Ma che bello! Anche qui c’è un balcone! Vi esco subito, sotto c’è la terrazza e quindi vedo una spiaggetta. O mamma è privata! Sono in una villa al mare con spiaggia privata! 
Disfo le valige velocemente, c’è una cosa importante che devo risolvere.
Busso a quella porta. “È aperto” ricevo come risposta. Una scena alquanto bizzarra si presenta ai miei occhi, c’è un bellissimo letto matrimoniale, al lato destro vi è in piedi Harry che fissa in cagnesco Blake che si erge sull’altro lato. Scoppio a ridere.
“Se volete ci scambiamo le stanze, nella mia ci sono due letti separati”. 
“Su Styles vai in quella camera, Ellery resta qui con me”
sputa Blake acido.
“Non sei qui per rendere i suoi genitori nonni”.
“Adesso basta!”
urlo stanca. “Sedevi immediatamente su questo dannatissimo letto”.
Come due cagnolini ubbidiscono, un po’ intimoriti dal mio tono di voce. “Mi credete stupida? Va bene non sopportare qualcuno, ma arrivare a fare a pugni?”.
“Come lo hai saputo?”
domanda Blake sconcertato, mentre Harry abbassa lo sguardo facendosi piccolo piccolo.
“Ho fatto due più due quando ho visto i lividi di entrambi, le vostre storie poi non coincidevano”.
“Ellery io...”.
“Blake non voglio sapere chi ha cominciato e perchè lo avete fatto, promettetemi solamente che non lo farete più, godiamoci questa vacanza ok?”.
“Ci perdoni?!”
domanda Harry confuso.
“Solo perchè c’è appena stato il tuo compleanno, consideralo come un regalo”.
Blake si avvicina e mi bacia dolcemente, sotto lo sguardo irato del riccio. “Scendo dagli altri, vieni con me?”.
“Arrivo subito, aspettami”.

Rimaniamo soli io e Harry i nostri sguardi sono incatenati l’uno all’altro, nessuno dei due cerca di abbassare il proprio. “Perchè non sei arrabbiata con lui?” domanda duro.
“Credo di avergli già fatto abbastanza del male”.
“Sei pentita di quello che ci è successo?”
“L’ho tradito e non se lo meritava”.
“Ma non hai detto che non ti è piaciuto”.

I miei occhi cadono sulle sue labbra, rosee, morbide e baciabili come non mai. “Harry per favore...”.
“Beh io non mi pento di nulla, ma se quello che vuoi è non ferirlo più allora mi scuso”
sussurra avvicinandosi e accarezzandomi la guancia. “Ma insisto, non me ne pentirò mai” sorride dolce. Una scarica di brividi si impossessa di me, spaventata corro al piano di sotto. Per tutto il resto della giornata evito il suo sguardo.

*****

Un caldo raggio di sole illumina il mio viso, apro gli occhi, c’è un pace strana, non c’è un singolo rumore. Apro la finestra ed esco sul balcone, una dolce brezza marina mi investe,  mi porta profumi, ricordi di quando ero bambina andavo al mare con i miei, anche quelli più recenti delle vacanze di quest’estate, ma giunge anche qualcosa in più, un vociare allegro e divertito. 
Sulla spiaggia c’è una rete per pallavolo e sono tutti, ma proprio tutti lì a giocare, mi hanno lasciato qui da sola, non mi hanno svegliata, nemmeno Blake!
Non ho intenzione di rovinarmi il primo giorno di vacanza perchè sono in compagnia di un gruppo concentrato di stronzi e idioti!

Harry POV

Ho sempre adorato giocare a Beach Volley, mi reputo anche piuttosto bravo, è rilassante, si gioca sotto il sole ed è sinonimo di estate e divertimento, in più umiliare Coleridge è sempre appagante! 
Siamo Gemma, Louis, Liam e Io contro Antoinette, Zayn, Niall e quel tizio. Tizio. A quanto pare non gli ha fatto piacere essere definito così dall’autista, ma che ci potevo fare! Non ho chiesto io che sul cartello ci fossero esattamente quelle parole e che fosse solo un piccolo scherzetto fra amici, non avrei mai fatto una cosa del genere solo per fargli capire quanto sia altamente sgradita la sua abominevole presenza.
Dormire in camera con lui è un inferno, abbiamo passato la nottata a riempirci di insulti e rubarci le coperte, non merita di averla vinta in nessun modo, ha distrutto il mio sogno di una bella vacanza con la mia Ellery, figuriamoci se mai lo avessi lasciato in camera con lei! Dovrà passare sul mio cadavere prima di poterci andare a letto in mia presenza!
Stiamo vincendo noi, mi sento carichissimo, Zayn batte.
“Miaaaaaa!” urlo a pieni polmoni, mi avvento sulla palla, ma....
Una visione angelica mi rapisce: accanto al campo passa correndo Ellery in costume a due pezzi, dire che meravigliosa non rende l’idea, saettante va verso l’acqua, non si cura di noi e si butta, sembra una sirena che torna nel suo regno.
“Ahia!”. La palla mi prende in piena faccia. Un’ondata selvaggia di risate esplode rumorosamente. 
“L’hai presa in pieno Harry” sogghigna mia sorella asciugandosi le lacrime.
“Cazzo quanto avrei voluto filmare la scena” continua Niall ridendo.
Anche Blake ride di me, perfetto non l’ha vista!
“Ok io raccogliere quel poco di dignità che mi rimane e andrei a farmi un bel bagno”.
Mi tuffo in acqua, la cerco, dov’è la mia bella sirena? La scorgo più avanti dove la profondità è maggiore. Quatto quatto mi avvicino, sorrido io qui ci tocco benissimo e, a giudicare come muove le braccia lentamente, lei no. Resto a guardarla nuotare in silenzio, una antica ninfa greca si sta manifestando ai miei occhi, è uno spettacolo imperdibile, la sua pelle è impreziosita da quelle goccioline di acqua salata. Si volta.
“Che ci fai qui?!” esclama spaventata.
“Il mare è grande e pubblico” rispondo ovvio.
“Vi siete già stufati di giocare a Beach Volley?!”.
“Ho appena preso una bruttissima pallonata in faccia e volevo riacquistare un po’ di lucidità e dignità”.
“Tu non hai dignità... Cos’è che ti ha distratto a tal punto?”
.
Tu, sei diventata la mia distrazione fissa, quello che è successo è solo un esempio. “Il sole... Perchè non sei voluta venire a giocare?”.
“Siete voi che mi avete lasciata da sola”
afferma dispiaciuta. “Mi sono svegliata e voi eravate tutti in spiaggia”.
“Ma Gemma ha detto che è venuta a invitarti, ma tu non ne avevi voglia”
replico confuso.
Ellery alza gli occhi al cielo. “Avrei dovuto immaginarlo. Che fate oggi pomeriggio?”.
“Pensavo di proporre un giro in barca, ma questa volta te lo chiedo io se vuoi venire!”.
“Accetto, ma ad una condizione!”.
“Quale?”.
“Facciamo una gara a chi raggiunge prima gli altri”.
“Nuoto e corsa sulla sabbia?!”
“Hai paura Styles?”.
“Delacroix mangerai la mia polvere e le mie bolle!”.
“Se vinco mi regali la una tua camicia da boscaiolo!”.
“E se vinco io?”
sorrido malizioso.
“Non vinci punto”
“Ah si? Tre, due, uno... via!”.

Nuoto il più veloce possibile verso riva, bracciate coordinate e spedite vengono impartite senza tregua dal mio cervello. Già mi pregusto la vittoria! Oh Ellery cara aspettati di tutto!
Esco dall’acqua e comincio a correre, con grande sorpresa la vedo di poco davanti a me, quanto nuota veloce?! Corro a per di fiato sulla sabbia, siamo pari, è stanca lo si vede, ma non molla, con un ultimo grande sforzo mi supera del tutto e si getta vittoriosa fra le braccia di Coleridge.”Ho vinto!” esclama contentissima, affannatissima.
“Dove hai imparato a nuotare così?” domando senza fiato.
“Ha imparato a farlo ancora prima di camminare” scherza Antoinette.
“Voglio la mia camicia!”.
“Dovrai scegliere quale”.

Il resto della mattinata scorre allegro, fra Beach Volley e castelli di sabbia.
Rientro in casa assetato come un predone del deserto e mi butto in cucina, Louis ha apparecchiato la tavola.
“Chiama gli altri che è pronta”.
“Subito”. 

Di sfuggita lo vedo inserire una pillola nella porzione di qualcuno. Louis che stai combinando? "Che hai messo in quel piatto?"
"Non so di cosa tu stia parlando"
risponde tranquillo. "Chiami gli altri o devo farlo io?". 
"Vado io"
magari ho visto male, sono stato sotto il sole finora... 
Il pranzo è una vera tortura, Louis cucina anche bene, ma dovermi sorbire quel gioco di sguardi fra i due morosini è straziante. Il modo in cui la spoglia con gli occhi è volgare,  potrebbe ingerire qualsiasi cosa preso com'è da lei, nulla in lui nega l'irrefrenabile voglia di lei, ho i brividi solo pensando a loro due insieme, non posso più sopportare tutto questo, troppo tempo è passato sono stato un codardo e ora è il momento di porre fine a questa idiozia. Per primo devo impedire a Louis di decidere i posti a tavola, perché li ha messi difronte? È ancora più distratto e preso da lei così, potrebbe scoppiare una bomba e non se ne accorgerebbe neanche per errore.
"Che facciamo oggi pomeriggio?" domanda Liam.
"Che ne dite di un giro in barca?" propongo. 
Ellery abbassa lo sguardo sul suo piatto e sfodera un mal celato sorriso. "A me piacerebbe molto" sussurra.
"Io porto la canna da pesca" esclama Liam.
"Ho voglia di fare un po' di tuffi" mi sostiene Louis.
"Io porto la chitarra" aggiunge Niall.
"Non posso crederci che prenderò il sole con sentendovi cantare live!" Antoinette guarda l'irlandese con occhi sognanti e lui ricambia... Niall vecchio volpone! 
“Allora è deciso si va” concludo.
Il sole brilla sopra di noi, siamo al largo, il motore è spento, il canto dei gabbiani è l’unico suono esterno ai nostri, il profumo del mare accarezza il nostro olfatto, che pace.
Liam sta pescando tutto contento, anche se teoricamente questo non è il momento del giorno migliore per farlo, eppure qualche pesce ha abboccato.
Zayn scarabocchia su un blocco, famelico di ispirazione osserva tutto quello che gli sta intorno, crea sempre qualcosa di grandioso. “Zayn posso vedere i tuoi disegni?” chiede Ellery estasiata.
“Quando ho finito molto volentieri!”
“Guarda che se non mantienila promessa ti butto in acqua”.
“Meglio di no... Non so nuotare”.
“Davvero?!”.
“Credo tu sia l’unica a non saperlo”
commenta Antoinette. Lei e Niall sono seduti vicini e teneramente lei è appoggiata a lui, l’irlandese strimpella allegramente la chitarra mentre la guarda rapito. “Che canzone vuoi che suoni?”.
“Uhm...”.
“Puoi suonare Truly Madly Deeply? L’adoro!”
interrompe Ellery. 
E tutto si ferma. Ho sentito davvero tutto ciò? Un enorme sorriso si impossessa del mio volto.
“Ho caldo, facciamo un tuffo?” domanda Blake secco.
“Finalmente qualcuno lo dice!”. Louis cammina davanti a tutti, va fino al bordo del pontile, si sporge, Ellery non perde un suo movimento, è assorta e il suo sguardo è fisso, Louis si tuffa, poco dopo Blake lo imita lasciandola sola. Ottimo!
“E così ti piace Truly Madly Deeply” mi siedo a terra accanto a lei.
“Già, hai scritto una canzone davvero eccezionale, sei bravissimo a scriverle”.
Se continua così giuro che il mio cuore potrebbe esplodere. Tomlinson risale sulla barca, scuote la testa per alleggerire i capelli da tutta quell’acqua che li opprime, subito torna alla postazione dedita ai tuffi. La ragazza accanto a me ha di nuovo quello sguardo attento e impassibile. Quale sarà l’oggetto della sua attenzione? Comando ai miei occhi di seguire la stessa identica traiettoria, muoio dalla curiosità di scoprirlo. Scioccato, offeso, invidioso e sconfortato mi volto di scatto verso di lei, le mollo uno schiaffo sul braccio. “La smetti di guardare il sedere di Louis?”.
Le sue guance si tingono velocemente di un rosso intenso, abbassa lo sguardo a terra e nervosamente sposta delle ciocche di capelli dietro l’orecchio. “Non è colpa mia, è July che ne parlava tanto...”. 
“Zayn!”
la voce spaventata di Liam ci fa alzare di scatto entrambi.
“Che succede?” chiede Gemma.
“È caduto in acqua”.
“Come successo?”
domanda Coleridge.
“Non importa il come bisogna salvarlo” grida Antoinette.
Ed è tutto una questione di manciate di secondi. Con la coda dell’occhio una figurato si lancia in acqua e nuota verso Malik, lo afferra per il busto e cerca di nuotare verso la barca, ma la fatica è evidente. Un salvagente viene lanciato, il moro ancora un po’ intontito riesce, con un po’ di aiuto, ad aggrapparvisi, i due poi ci raggiungono, li tiriamo su velocemente. Tutti si riuniscono attorno a Zayn, questi seduto continua a sputacchiare acqua, Gemma gli si avvicina con un asciugamano, lo guardano tutti preoccupato continuando a inondarlo di domande su come stia.
“Cosa ti è saltato in mente?!” domando furioso. “Potrai nuotare bene quanto vuoi ma non sei una bagnina Ellery!”. La stringo fra le braccia come una sposa, è allo stremo delle forze, ha il fiatone, la sua testa è appoggiata al mio petto e tiene gli occhi socchiusi, le accarezzo la testa, sono davvero arrabbiato ha rischiato più di quanto pensasse! “Dovevo buttarmi io, non tu!”.
“Harry scusa, ma... i tuoi tempi di reazione... sono pari a quelli... di un... bradipo”. 
Nonostante le sue condizioni e la situazione da cardiopalmo appena vissuta riesce ancora ad essere ironica, solo lei può farlo!
“Mi hai fatto preoccupare da morire” sussurro baciandole i capelli. “Promettimi che non lo farai mai più, te ne prego”.
Dischiude i suoi occhi lentamente e appoggia una mano sul mio viso. “Mi piace”.
“Cosa?”
chiedo confuso.
“Non litighiamo da tanto tempo, mi piace stare con te senza discutere animatamente”.
“Grazie Harry sto benissimo, mi dispiace di essere sopravvissuto, chiama il mio sostituto e scusati con lui anche da parte mia!” mi punzecchia Zayn. Tutti gli occhi sono puntati su di noi, anche quelli, vitrei, inespressivi e spenti di Blake. Louis sorride compiaciuto.
“Cavolo ho fallito il mio piano” scherzo per alleviare la tensione.
“Ragazzi mi sento molto stanco, possiamo rientrare” domanda Coleridge sbadigliando.
“Io sono favorevole, ho già provato abbastanza emozioni per oggi...” ammette Zayn.

*****

 

Ellery POV

 

Non importa se il suo amico aveva appena rischiato di affogare, ero più preoccupato per me! So che non dovrei, ma ho amato stare fra quelle braccia, mi sentivo così protetta. Stesa sull’enorme divano della sala rivivo le intense emozioni di quella giornata. Teoricamente a quest’ora dovrei essere sulla riva del mare a guardare le stelle con Blake, ma non so per quale motivo, ma come siamo tornati dalla disastrosa gita in barca è caduto in un sonno profondo. Ho passato la serata guardando un film insieme a Louis, avevo voglia di stare un po’ con il mio migliore amico, mentre Zayn, Liam, Harry e Gemma giocavano insieme a qualcosa. Stranamente Niall e Antoinette sono andati a fare due passi soli soletti... Sono troppo carini insieme, Horan è tenero e si preoccupa per la differenza d’età, così vuole far sempre star bene mia sorella, che ormai è completamente cotta di lui, sono adorabili!
“Ellery posso parlarti?”.
“Blake! Ti sei svegliato finalmente!”.
Mi prende per mano e usciamo sulla terrazza. “Ascolta Ellery, tutte le volte che ti ho detto di essere innamorato di te non ho mai mentito, sei unica e speciale, ma per quanto io passa amarti, perchè si io ti amo, questa situazione è diventata insostenibile per entrambi”.
“Blake, tu vuoi...”.
“Lasciarti? Si.”. Dai miei occhi scaturisce un fiume in piena e incontrollabile di lacrime, dalla straordinaria forza distruttrice. “Quello che è successo oggi è la prova che non sono io quello che deve stare al tuo fianco, ma Harry”.
“Harry?! No Blake tu ti sbagli!” dico fra le lacrime.
“Basta Ellery! Smettila, così fai male a me, a lui e a te stessa! Guardami negli occhi e dimmi che non è mai successo qualcosa fra di voi!” grida serio.
I miei singhiozzi diventano più rumorosi non riesco a sostenere il suo sguardo, mi sento soffocare, le mie lacrime mi consumano e flagellano il mio spirito.
“Come pensavo”.
“Ma quello che provo per te è vero!”.
“Non ne dubito, e te ne sono grato di avermi lasciato entrare nel tuo cuore, ma ammettilo non è amore, è più di una semplice amicizia, ma non è amore”.
“Non puoi farmi questo”.
“Devo”.
“Blake ti prego”.
“Hey non ti odio, non potrò mai farlo” e anche il suo volto è irrigato dalle lacrime.
“Dammi un’altra occasione”.
“A quale scopo? Vuoi farti del male? Vuoi ferirmi? Non voglio altre corna grazie... È con lui ti apri e hai un bellissimo sorriso che ti illumina il volto, tu devi stare bene, ma se per farlo io devo stare dietro le quinte e non essere l’attore principale va bene così”.
“Blake”.
“Va ora per favore, ho bisogno di stare solo”
“Io...”
“Ho detto vattene!” urla esasperato.
Indietreggio, la mia vista ormai è fin troppo annebbiata, entro in casa scossa da quel mio pianto incontrollato e disperato.
“Ellery che succede?” mi chiama Louis vedendomi in quello stato. Accelero il passo, non voglio parlare con nessuno ora, voglio stare sola a consumarmi di dolore. “Ellery!” urla ancora. Corro senza sosta sulle scale. “Ellery!” una voce disperata mi raggiunge insieme a quella di Louis, è lui, l’ultima persona al mondo che voglio vedere. Raggiungo la mia camera e mi lascio cadere sul letto. Divento sorda al richiamo del mio nome, ai passi frettolosi, mi metto sotto le coperte e aspetto di poter trovare pace nel sonno.


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Wings's Corner: Fly With Me

 

 

Hey Little Carrots!

Blake e Ellery si sono ufficialemente lasciati!
Quante di voi sono felici?


Che ne pensate della foto? L'ho fatta io con Aviary, si diacimo che Fisica non è proprio la mia materia preferita....

Come detto prima Blake lascia Ellery, ha capito che quello che c'è fra lei e Harry è davvero forte, ci sta anche male perchè era seriamente innamorato della ragazza, ma non può sopportare più quella situazione....
Che farà Harry? Si dichiarerà finalmente?


Spero vi sia piaciuto e sarei curiosa di leggere i vostri commenti!

∞ ∞



Wifey, spero che il capitolo possa corrispondere alle tue aspettative, non posso che ringraziarti di tutto come sempre, è fantastico avere qualcuno che ti capisca come fai tu!

Bradorable, non vomitarmi unicorni rosa e arcobaleni! Aahahahahahah So che ti dispiace tanto per Blake!

Ps perdonatemi gli errori, lo prometto appena ho tempo revisiono tutta la storia e la correggo!


∞LOVE YOU ALL!∞

Ps se volete contattarmi su twittah sono @littlelion195


 

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Capitolo 33
*** Don't Let Me Go ***


Louis POV

L’altra sera Ellery ha smesso di piangere quando si è addormentata, non aveva chiuso a chiave la porta e così l’ho messa a letto sperando che il calore delle coperte fosse in grado di donarle un po’ di pace. Ieri è rimasta a letto tutto il giorno, ha mangiato il minimo necessario solo perchè Liam le ha portato in camera il pranzo e la cena. Ha accettato di vedere solo lui, quando Harry è entrato nella sua stanza si è nascosta sotto le coperte ignorandolo, non gli ha detti una singola parola, Harry allora si è avvicinato per scoprirle il volto, ma lei ha lottato muta per opporsi, perchè si è rifiutata di vederlo?
Eppure lui è rimasto seduto in terra accanto al suo letto aspettando che lei uscisse, per ben due ore sono rimasti in silenzio contavano i loro respiri e poi lui ci ha raggiunti in cucina correndo, aveva un gran sorriso. “Blake ha lasciato Ellery!”.
Da ieri è felice, posso comprenderlo, lo sono anch’io, ma Ellery sta soffrendo e questo non è positivo, non ne sono per nulla contento, io volevo che fosse lei a lasciare Blake, ma dev’essere stata una scelta difficile visto che non si fa vedere molto, sta parecchio fuori, o corre, o dorme, ma credo non voglia mostrarsi sofferente a lei.
Quello di cui Ellery ha bisogno ora è di uscire da quella stanza e prendere un po’ di aria fresca, ma senza spiacevoli incontri.
Salgo le scale e varco quella porta, sta dormendo, con cautela mi avvicino, la sua pelle è ancora più pallida, le lacrime hanno lasciato segni evidenti, è diventata ancora più fragile in questo brevissimo lasso di tempo, le bacio la fronte.
“Lo... Lou.. Louis?” mormora liberandosi dalla stretta delle braccia di Morfeo.
“Buon giorno splendore” le sorrido “alzati piano, probabilmente sei abbastanza debole, hai bisogno di fare colazione, ti aspetta una ricca giornata”.
“No Lou io non mi muovo da questo letto”.
“Hai bisogno di aria fresca, andremo in un bel posto, ti farà bene”.
“Non so”.
“Non lo vedrai”.
“Sicuro?”.
“Te lo prometto”.
Ellery sposta le coperte e si alza, indossa dei semplici pantaloncini verde chiaro e una canottiera bianca.
“Perchè hai parlato solo solo con Harry?”.
“Volevo che se ne andasse, sai quanto sia stato insistente, gli ho detto tutto telegraficamente in quattro parole , non mi ha neanche vista in faccia, come me del resto ho solo visto la sua schiena per ben due ore, gli ho concesso una vittoria apparente per cacciarlo” risponde imperturbabile con un tono piatto privo di emozioni.
“Apparente vittoria?”.
“Si, l’avreste saputo tutti comunque, non gli ho detto le motivazioni non le conoscerà mai”.
“Dai scendiamo” la invito con un buffetto sulla guancia.
Sono tutti a tavola a chiacchierare allegramente, indico alla ragazza accanto a me il posto libero più vicino e mi reco in cucina per finire di preparare la colazione, uova e bacon, chiamo Zayn in cucina per darmi una mano a servire, mi manca l’ultima porzione per il signorino spezza cuori.

Ellery POV

Tengo gli occhi bassi sul tavolo, mi sento la pelle bruciare, possono smetterla di fissarmi? Che c’è non sono mai stati scaricati da qualcuno in un luogo paradisiaco? 
L’amore esiste, ma non è una cosa per tutti, è solo per quelli come Antoinette e Niall, due persone perfette e gradevoli, accettate dalla società. Io non posso che causare dolore e distruggere con le mie mani le mie relazioni.
“È una bella giornata non trovi Ellery?”. 
“Si Liam, Louis ha detto che mi porta a fare due passi”.
“Veniamo tutti”.
“No, avrete sicuramente i vostri programmi”.
“Si fare un giro con te”.
“Liam davvero non è il caso”.
“Io lo voglio!” ribatte lui.
“Hey Delacroix se ci impuntiamo su qualcosa non cambiamo idea” scherza Zayn servendo alcuni piatti.
“Se uno di noi è un po’ giù è nostro dovere farlo sorridere di nuovo, fargli capire che ci teniamo” la voce profonda di Harry tenta di rassicurarmi. Solo ora realizzo che lui è seduto alla mia destra. Non lo guardo, non ci riesco, sento le sue dita sfiorare il mio braccio, di scatto lo ritraggo in malo modo, ma finisco per colpire Zayn e un piatto si rompe. Cala il silenzio.
“Mi dispiace tantissimo” mi alzo e aiuto il moro a raccogliere i cocci e le uova. “Faccio solo disastri”.
“Sono cose che capitano, ci penso io, fai colazione ti ho lasciato l’altro piatto”.
“Non mi sembra giusto fare aspettare altri, vado a preparare le mie, voi mangiate”.
“Ma...”.
“Davvero preferisco così scusami ancora”.
È una bugia pensare che stia andando in cucina solo per rimediare al danno, mi sento così in colpa, Harry non voleva fare nulla di male, ma ho avuto paura quando voleva toccarmi, e se Blake avesse ragione? E se non fossero sentimenti confusi? Ho troppa paura di scoprirlo, non si può tornare indietro, ho una malsana paura di complicare tutto e di perdere quel poco che ho adesso, non voglio rischiare di tirarmi da sola la zappa sui piedi, non voglio ferirmi da sola, l’ultima cosa che voglio è un amore non corrisposto quindi no grazie, Blake tu ti sbagli di grosso, se mi avessi amata veramente non mi avresti mai lasciata per una cazzata del genere!
Devo farmi le uova o potrei far preoccupare gli altri. O bene c’è già un po’ di pastella pronta, credo andrà bene.

 
Louis POV

"Ti ho portato la colazione" dico a Blake porgendogli il piatto, è seduto sul letto, anche il suo viso è spento.
"È uscita dalla sua stanza?".
"Si".
"Non sentirti in dovere di fare il cortese con me, so che non vuoi che mi veda, lo capisco è giusto".
"Ha bisogno di aria fresca sta soffrendo molto".

"Credi che non lo sappia? Credi che non mi faccia male essere cosciente di averla ridotta così? Ero serio quando ho detto che l'amavo, la sto evitando perché la visione del suo dolore mi ucciderebbe, ma ho dovuto farlo se non l'amassi avrei continuato questa farsa. Mi ero sentito così speciale quando quella mattina avevo scoperto che Ellery mi aveva preferito a Styles, andiamo ero migliore di uno dei ragazzi più famosi del pianeta, ho rigirato il coltello nella piaga del tuo amico, mi sentivo invincibile, ma al ballo come li ho visti ballare ho provato una gelosia e una paura enorme, solo nel momento in cui lei lo ha rifiutato mi sono sentito meglio ero ancora il suo numero uno, ho picchiato Styles per intimargli di lasciare in pace Ellery. Andava tutto alla grande, finché ieri Zayn non è caduto in acqua, ero paralizzato quando l'ho vista tuffarsi per salvarlo infatti una volta tornata Harry l'ha soccorsa e li è crollato tutto: ho visto la tenerezza con cui la guardava, era chiaro quali fossero i suoi sentimenti, Ellery invece quando ha accarezzato la sua guancia aveva una dolcezza nello sguardo che non mi ha mai mostrato, quei due sono profondamente innamorati l'uno dell'altra, sono fatti per stare insieme, non ho potuto sopportare l'idea di impedirle di stare bene, di essere felice. Dì a quell'idiota di muoversi, ora che è debole e fragile ha estremamente bisogno di lui". 
"Te lo prometto starà bene".
"Conviene se no riferisci a Styles che lo castrerò e ti prego falla sorridere oggi”.

*****
 

“Ti va bene qui?” urla Liam.
“Non ancora!” ribatto seccato. Siamo nel mastodontico giardino della villa, voglio allontanarmi il più possibile, passeremo la giornata qui tranquilli, Liam ha anche preparato il picnic, ci divertiremo da morire!
“Louis stiamo girando in tondo adesso basta” sbuffa Antoinette.
Ok fermiamoci qui”.
In mezzo a tutto quel gioco di verde, fiori, alberi e sassi, c’è una casupola in legno molto carina, un po’ di ombra e uno spazio enorme per giocare. 
“Che facciamo?” domanda Zayn.
“Partita a calcio?” propongo.
“Si! Ellery mi devi una rivincita!” sogghigna Harry.
Da quando siamo partiti Ellery sorride, il suo sguardo diventa furbetto. “Vuoi prenderle ancora Styles?”.
“In che senso gli devi una rivincita?” domanda Antoinette.
“Una volta mi ha portato al parco e abbiamo giocato con dei bambini, ma ha perso”.
“Beh ora sistemeremo tutto!”.
“Perfetto! A te le squadre Styles!”.
“Prima le signore”.
“Ok io prendo Louis, lo so che è il migliore in questo sport, solo perchè non sono una fan non vuol dire che io sia una stupida!”.

“Oh beh se la metti così io scelgo... Niall!”. Non se l’aspettava proprio!
“Gemma”.
“Antoinette”.
“Scambio di sorelle? Ultimo, ma non per importanza Zayn”.
“Quindi a me rimane Liam”.

“Mi sento molto apprezzato” scherza Payne. 
Ellery corre verso di lui e gli stampa un gran bacio sulla guancia. “Lo sai che ti voglio bene”. Come avviene tutto questo noto lo sguardo di Harry abbassarsi sulla sua mano sinistra, la sua mascella è tesa, qualcosa lo infastidisce, un brutto ricordo suppongo, torna in sé non appena scrolla le spalle.
“Giochiamo” urla Antoinette esaltata.
La partita procede spedita, i due amanti celati sono ii più agguerriti, Harry vuole stupirla le dimostra di saperla seguire passo dopo passo, Ellery invece danza con lui illustrando come sappia muoversi e lottare per chi le è caro, ma rifuge gli occhi del riccio con incertezza, qualora i due siano molto vicini.
Per quanto si spendano fino allo stremo nessuno dei due riesce a prevalere sull’altro, ma creano un particolare equilibrio visibile a tutti, anche il risultato lo riflette: pareggio.
Gemma però coglie l’occasione,si appropinqua alla coppia di soppiatto, ruba la palla al fratello, inarrestabile corre fino alla porta e segna con potenza e fierezza e la vittoria è nostra.
Stanchi ci raduniamo e cadiamo in cerchio su quella morbida erbetta.
“Mi dicono che hai perso un’altra volta” sorrido beffardo, ho comunque segnato più volte.
“Contro di lei? Mi è impossibile vincere, sono suo prigioniero anche con un semplice sguardo” sorride innamorato.
“Cantiamo un po’?” propone Zayn.
“Buona idea dato che l’ultima volta che ci abbiamo provato sei quasi affogato” ribatte Niall mentre prende la chitarra, è un tutt'uno con quello strumento a sei corde.
“Sono scivolato” si giustifica il moro.
“Perchè?”.
“Volevo vedere i ragazzi tuffarsi”.
“Solo a te poteva capitare, per fortuna c’era Ellery!”.

“Già per fortuna” mormora con imbarazzo, le volge un timido sorriso “Grazie”.
La ragazza abbassa il capo e risponde con un piccolo cenno.
“Direi di cominciare” suggerisco. Niall attacca con “I Would”.

Lately I found myself thinking
Been dreaming about you a lot
And up in my head I'm your boyfriend
But that's one thing you've already got

He drives to school every morning
While I walk alone in the rain
He'd kill me without any warning
If he took a look in my brain

Would he say he's in L-O-V-E?
Well if it was me then I would
Would he hold you when you're feeling low
Baby you should know that I would
Would he say he's in L-O-V-E?
Well if it was me then I would
Would he hold you when you're feeling low
Baby you should know that I would

E poi "Over Again".

If you’re pretending from the start like this,
With a tight grip, then my kiss
Can mend your broken heart
I might miss everything you said to me

And I can lend you broken parts
That might fit like this
And I will give you all my heart
So we can start it all over again

Can we take the same road two days in the same clothes
And I know just what she’ll say if I make all this pain go
Can we stop this for a minute
You know, I can tell that your heart isn’t in it or with it

Tell me with your mind, body and spirit
I can make your tears fall down like the showers that are British
Whether we’re together or apart
We can both remove the masks and admit we regret it from the start

 

Mentre canto lo vedo lo sguardo dei due innamorati intrecciarsi.

 
Ellery POV

È così Harry? Posso togliermi la maschera in modo definitivo almeno con te?
Forse con Blake non l’ho mai fatto veramente, forse non ci ho mai neanche provato sul serio anche se gli volevo molto bene.
E se avesse davvero ragione lui? No, si sbaglia, se mai dirò il contrario e sosterrò anche solo in minima parte la sua idea sarà la mia rovina, una strada da cui non si pò uscie e non si può tornare indietro.
Sbadiglio, ho una grandissima stanchezza addosso e non so il perchè. “Over Again” termina ed è l’ultimo suono che riesco a distinguere propriamente, stanno suonando ancora credo, non riesco a capirlo ho troppo sonno.

Niall POV

“Ragazzi Ellery si è addormentata! È meglio se smettiamo di cantare” esclamo con tono smorzato interrompendo tutto.
La mora è sdraiata a terra su un fianco rannicchiata in posizione quasi fetale, è priva della sua solita corazza, la sua postura è indice di desiderio di protezione.
“Eppure oggi non sembrava così esausta, si è perfino preparata la colazione da sola”.
“Zayn l’avevo preparata io per tutti” ribatte Louis dubbioso.
“Ha fatto cadere un piatto, ha insistito per cucinarsela da sola perchè le sembrava ingiusto privare qualcun altro”.
“Ha usato la pastella avanzata?”.
“Non ne ho idea”.
Louis si passa una mano sul viso. “Cos’hai combinato Tomlinson?” domanda Liam cupo.
“Se Blake in questi giorni non è stato molto presente è perchè potrei aver messo più volte nel suo cibo qualche sonnifero...”.
“Lo hai messo anche nelle uova?”.
“Si ma Ellery ha trovato gli avanzi... Mi dispiace...”.
“Sei un idiota” sbotta Antoinette “Il danno è fatto come agiamo di conseguenza?”.
“Potremmo metterla a dormire nella dependance” propone Gemma.
“Non può svegliarsi lì dentro da sola, io rimango con lei”.
“Harry tu...” comincia Antoinette.
“Si so tutto” taglia corto lui. Si alza e la solleva delicatamente, apre la porta e vi sparisce dentro con lei.
“Ti va di fare due passi?” propongo alla minuta bionda, lei arrossisce e annuisce con il capo. Ci allontaniamo, dei risolini e un chiacchiericcio si diffonde alle nostre spalle.
“Credo che abbiano capito” mormora.
“Che stiamo insieme? Meglio tardi che mai!” scherzo io.
Il nostro primo bacio mi aveva fatto sentire un mostro approfittatore, non potevo trattare così una ragazza di 15 anni, ma non potevo negare che aspettassi da tempo quel momento. Il giorno dopo mi sono ufficialmente dichiarato, in modo semplice genuino, scusandomi per non aver scelto qualcosa di plateale, ma a quel punto lei mi ha baciato, ha detto che era tutto perfetto.
Non sono come Harry, sotto molti aspetti sono più pacato, ma lei mi vuole così ed è questo ciò che conta.

Harry POV

Ellery dorme tranquilla nella piccola dependance, mi pare confortata da quel letto. Mi siedo accanto a lei, mi attende un altro lungo silenzio in sua presenza, ciò è straziante, in camera sua mi sono seduto vicino a lei per cercare di quietare quel terrore che si ero impossessato di me, la consapevolezza dell’enorme distanza che ci separa, dovevo assicurarmi che non fosse vero, la amo diamine e lei si fida di me, perchè sono ancora insicuro? È lei che mi fa quest’effetto, dalla prima volta che l’ho vista. 
Le accarezzo la morbida guancia, le mie labbra tremanti si posano su di essa, ho paura di romperla, ne abbiamo passate di tutti i colori insieme, è giunto il momento, appena aprirà gli occhi mi dichiarerò, le donerò tutto il mio amore.
Un suono metallico mi distrae, ho un pessimo presentimento...
Mi dirigo verso la porta, afferro la maniglia, ma è inutile, la porta è chiusa. Cazzo! Se Ellery si sveglia è la fine!
Chiamo Louis, ma non mi risponde, giuro che se è un’altra delle sue idee lo ammazzo! Chiamo tutti, scrivo ad Antoinette, dobbiamo agire celeri.

Ellery POV

Un forte cerchio alla testa mi dilania, mi fanno male gli occhi non riesco ancora ad aprirli completamente. Sento passi confusi. “Chi c’è qui?”. Un’imprecazione. “Chi sei?’”.
Apro gli occhi e mi sollevo piano. “Non affaticarti, hai ingerito un sonnifero”.
“Cosa? Come?”.
“Ti spiegherò tutto con più calma”.
Allungo una mano, i miei sensi sono ancor offuscati, credo di aver capito chi sia, ma voglio la conferma, la afferra. “Harry” sorrido riconoscendo la scarica che mi pervade a quel contatto. Aggrappata a lui mi alzo. 
Mi sfrego un poco gli occhi e torno a vedere in modo nitido le cose. Sono in una piccola casetta, credo siano in totale due stanze più il bagno, è la dependance? 
Il mio sguardo torna sul ragazzo riccio, per quanto sia dolce non mi va di rimanere sola co lui, mi allontano, devo uscire da qui. Ormai sono difronte alla porta, alzo la mano e sfioro la maniglia.
“Ellery aspetta!”. È un incantesimo, ubbidisco. Forse devo smetterla di scappar, devo affrontare questo fantasma. “Ellery c’è una cosa che...”. Ora o mai più. Mi volto e corro.
Le mie braccia sono attorno al suo collo, il mio petto è contro il suo, il mio capo sotto il suo, respiro a fondo, chiudo gli occhi e mi faccio avvolgere dal suo profumo. 
Harry non sa come reagire, percepisco quanto sia spiazzato, ma ecco le sue braccia cingermi i fianchi, mi stringe a sè ancora di più come se fossi la cosa più preziosa di questo mondo, quanto vorrei che lo pensasse davvero!
Slaccio le mie mani, una l’appoggio sul mio cuore, devo fare come ha detto Ed se voglio capire qualcosa. La mia mano vibra ha un ritto spaventoso, è un cavallo al galoppo, corre più veloce del vento!
L’altra l’appoggio sul cuore di Harry, con mia grande sorpresa lo trovo a battere all’unisono.
Il mio accelera ancora perchè ha trovato il suo compagno, ha trovato chi può dargli sollievo, chi lo comprende, tutto questo in un semplice abbraccio. Ho paura. Quello che provo è troppo grande, troppo forte, non so cosa sia esattamente, come posso donarlo o semplicemente esternarlo se non lo conosco? È troppo forte, al punto da poter diventare distruttivo, devo proteggere Harry da me.
Mi allontano in fretta e torno alla porta, posso sentire il suo sguardo confuso e attonito.
Stringo forte la maniglia, la scuota, m la porta non si apre. Riprovo con maggior impeto, ma nulla. Sono bloccata dentro, come quella sera.
Batto i pugni su quell’oggetto in legno. “Aprite subito!” urlo. Ogni singolo osso del mio corpo trema, immagini di quella notte tempestano violentemente la mia mente. “Fatemi uscire!”. Il mio respiro diventa affannato. 
“Ellery calma respira, va tutto bene, adesso ci aprono”. Sento la sua mano sfiorarmi la schiena.
“Non toccarmi!”.

Harry POV

Cazzo! Ellery sta rivivendo quella sera, lo vedo dal suo sguardo pieno di odio e paura.
Dove cazzo sono finiti tutti?! Tento di calmarla, ma non si lascia avvicinare, urla, il suo respiro si appesantisce, sta diventando sempre più affaticato, se continua così starà male!
“Sono io, Harry! Ascoltami, respira piano” dico prendendola per i polsi. Lei si dimena, ormai è una furia cieca, deformata dal dolore, devo salvarla.
La sollevo di peso, e la stendo sul divanetto presente nella stanza, lei mi tira pugni per tutto il tempo, le manca l’aria sempre di più. Diamine se mi fa male vederla così!
Prendo la rincorsa e mi schianto con la spalla sulla porta, ripeto l’azione più volte, ignorando anche il dolore, non posso curarmi di me stesso mentre lei ha una crisi di panico. Allungo la distanza, ma stavolta tiro un calcio a quel pezzo di legno. La sfondo.
Vedo correre verso di me tutti i ragazzi. “Non trovavamo più Louis, aveva lui le chiavi” urla Liam. 
Non gli do peso. Torno dentro e prendo nuovamente di peso Ellery, si dimena, ma è già più debole. 
“Datemi dell’acqua!” urlo irato. Stendo la ragazza sul prato, mi passano Una bottiglietta d’acqua, mi bagno le mani e le passo sul suo viso, non ho idea di quello che sto facendo, ma devo tentare qualcosa!
Il suo volto paonazzo torna al suo candido pallore lentamente.
“Non so cosa dire, sto malissimo per quello che ho fatto, non volevo fare del male a nessuno” comincia a blaterare Louis sull’orlo delle lacrime.
Ellery si rialza, ma rifiuta l’aiuto di tutti. “Non voglio sentire alcuna scusa, non posso credere che l’abbiate fatto davvero, Louis da te poi, come hai potuto? Ho rivissuto l’episodio più buio e doloroso della mia vita!”.
“Ellery io non lo sapevo davvero!”.
“È vero a te non l’ho mai raccontato” sospira atona. I suoi occhi impassibili, vitrei e inespressivi trafiggono la mia figura. “Te lo avrà detto il tuo amichetto. Mi fidavo di te, mi fidavo per davvero, complimenti, un piano davvero ingegnoso, volevi distruggermi e ci sei riuscito. Mi immagino quante risate alle mie spalle! Ora tutto ha un senso, in Tour mi avete deliberatamente ignorata, ti sei imbucato al mio ballo per rovinarlo, per mettermi contro tutti a scuola. Mi hai portato via tutto, i tuoi baci privi di significato erano per farmi cadere ai tuoi piedi. Mi dispiace deluderti Styles, non ci sei mai arrivato al mio cuore, almeno quello non l’hai polverizzato come hai fatto con il resto, come tutti voi dal primo all’ultimo avete fatto. Avevo ragione siete solo dei fottuti puttanieri, sai che ti dico? Preferirei morire che amare un bastardo come te”.
Il mio cuore cessa definitivamente la sua esistenza. Lacrime e dolore si riversano sul mio viso, come sul suo. Le sue parole straziano terribilmente ogni singola e minuscola parte delle mie membra, la morte è meno dolorosa. 
“No Ellery, no! Non ho mai giocato con te, nulla per me era privo di significato” urlo disperato.
“Non sprecare fiato, ho spezzato la maledizione, la tua voce non ha più alcun effetto su di me”.
“Ellery per me sei davvero una sorella”.
“Tomlinson non mi interessa. Fottetevi tutti quanti. Le uniche persone che sono state corrette nei miei confronti sono mia sorella e Gemma, odiandomi voleva salvarmi”.
“Non volevo che ferissi mio fratello, ascoltalo adesso ti prego”.
“Me ne vado, preparo i miei bagagli, Londra aspetta quel poco di me che rimane. Complimenti, non ero nulla, e adesso sono ancor meno”. 
“Ti amo” sospiro fra le lacrime, ma lei ormai è già lontana. Sento i singhiozzi di tutti i presenti, ma nessuno compete con i miei. “Pensavo fossi il mio migliore amico” sbraito non appena vedo Louis. Gli balzo addosso violento, è tutta colpa sua! Liam e Zayn mi strappano via da lui prima che possa fargli effettivamente del male.
“Lasciatemi! La deve pagare!”.
“Harry mi dispiace, hai appena perso la donna che ami, ma io per colpa mia ho appena perso la mia migliore amica, ho perso mia sorella! Mi sento come se avessi appena ferito Lottie o le gemelle!” urla in preda alle lacrime.
Torniamo tutti in casa, non ci parliamo. ci evitiamo tutti quanti. Sono steso sul mio letto piangendo come un bambino, soffocando i singhiozzi nel mio cuscino, lo sguardo confuso di Blake lacera la mia dignità, ma che senso ha ora?

*****

È sera, la luce della luna entra dalla finestra ora mai, non mi sono accorto del passare veloce del tempo, ma non è importante, solo dolore mi circonda.
Bussano alla mia porta. Blake va ad aprire, ha cercato per tutto il tempo di capire cosa fosse successo, ma con scarsi risultati, mi ha però insultato quando ha sentito i singhiozzi di Ellery urlandomi conro che l'aveva lasciata per causa mia, che dovevo farla sorridere, non distruggerla. Bene anche questo idiota ha ragione. L'ha lasciata per me... Ho perso tempo a festeggiare e non ho agito!
“Harry, sono Louis”.
“Vattene”.
“Voglio parlarti”.
“Ho detto vattene!”
“Fallo per Ellery!”.
Mi alzo di scatto verso di lui. “Hai rovinato tutto tu”.
“Lo so, ma voglio rimediare, ti prego ascoltami!”.
“Perchè dovrei farlo?”.
“Perchè ti sto offrendo l’ultima possibilità di rimediare a tutti i casini successi da quando l’hai conosciuta”.
“Va bene, hai la mia attenzione”.

Ellery POV

Mamma aveva ragione, io non dovevo partire, questo viaggio mi ha solo dato dolore e disperazione. Ho perso tutto, ho perso l’unico ragazzo che sia mai riuscito a farmi stare bene, ho perso il mio migliore amico e ho perso il mio moroso. Sono sola Di nuovo.
Fa più male questa volta, perchè credevo che potesse funzionare davvero, credevo di avere una nuova possibilità per ricominciare, era solo un’illusione e le illusioni non diventano mai realtà.
Le valige ormai sono pronte, domani comprerò il biglietto, ma ora mi commisero sdraiata a pancia in giù sul mio letto.
Bussano, svogliatamente mi alzo. Apro la porta, con mio grande stupore, Gemma mi sorride dolcemente. “Ciao, volevo sapere come stavi”.
“Bene grazie”.
“Ti va di fare due chiacchiere?”.
“Ok” rispondo svogliata.
“L’unico motivo per cui sono stata dura con te è perchè temevo volessi approfittarti di mio fratello, molte l’hanno fatto per la sua fama, ma ci rimette lui con quella spiacevole opinione su di lui”.
“Tranquilla, è lui che ha usato me stavolta, se sei venuta per parlare di lui possiamo finirla qui”.
“Non sono qui solo per questo, vieni sul balcone così parliamo meglio e con più privacy”.
“Come vuoi”.
Usciamo sul balcone. La luna maestosa si riflette solitaria nel mare, che sia il mio destino?
“Mio fratello ci tiene a te”.
“Gemma io ho dei problemi a fidarmi delle perone a causa di alcuni episodi che ho vissuto, Harry era riuscito a farmi ritentare, ma è come ho capito è stato un errore madornale! Io non credo di poterlo fare ancora una volta”.
“Ti sei mai sentita veramente felice con lui?”.
“Si, ma...”.
“Niente ma, tu eri felice, è questo l’importante, lo conosco come le mie tasche non arriverebbe mai a tanto!”.
“Era solo un’illusione, per quelle come me non è possibile la felicità” la mio voce e spezzata.
“Io credo che tu abbia paura”.
“Paura?”.
“Si è un grosso salto quello che hai fatto fidandoti di Harry, forse tu stessa, anche inconsciamente, aspettavi il fallo per tornare indietro, forse non hai mai creduto di poter reggere e provare un sentimento fortissimo nei confronti di qualcuno. Ti sotto stimi, stando con questi cinque tontoloni dal gran cuore hai scoperto che vali di più, ma non ne eri davvero convinta, hai cercato di proteggerti a lungo, ma ora è il momento di rialzarsi definitivamente”.
Resto zitta a fissare la luna, forse un motivo c’è se mi ha fatto male questo episodio, se l’ho vissuto come un tradimento da parte dei ragazzi?
“Allora perchè ho sofferto così tanto oggi?”.
“Perchè in cuor tuo, nonostante tutto speravi di aver chiuso quel capitolo per sempre grazie a loro”.
“È vero, loro hanno fatto di tutto per aprirmi, Harry ha sfasciato la porta”.
“Credevi di essere sola è questo quello che ti ha spaventata e ferita, ma non lo sei mai stata. Eri li dentro perchè era più confortevole per il tuo riposo, Harry è rimasto perchè sperava di evitare una cosa del genere credo. Louis ha sbagliato per lasciarvi da soli, perchè andiamo c’è chimica fra voi, tesoro lo divori con gli occhi tu!, anche quando stavi con l’altro ragazzo”.
“Oh non è vero... io...”.
Abbasso lo sguardo sulla terrazza, quello è un pianoforte! Come ci è arrivato lì? Louis è seduto sullo sgabello difronte allo strumento, più in là c’è Niall con la sua chitarra. Vedo come sono rimasti colpiti dalle mie parole. Entrambi cominciano a suonare.
Un paio di occhi verdi cerca i miei, nonostante tutto hanno la meglio su di me e mi rapiscono un’ultima volta. Non appena Harry è certo di aver stabilito un contatto visivo con me comincia a cantare. 
È la canzone che ho sentito in biblioteca qualche giorno fa!

Now you were standing there right in front of me
I hold on it's getting harder to breathe
All of a sudden these lights are blinding me
I never noticed how bright they would be

I saw in the corner there is a photograph
No doubt in my mind it's a picture of you
It lies there alone in its bed of broken glass
This bed was never made for two

I'll keep my eyes wide open
I'll keep my arms wide open

Don't let me
Don't let me
Don't let me go
'Cause I'm tired of feeling alone

Don't let me
Don't let me go
'Cause I'm tired of feeling alone

I promised one day that I'd bring you back a star
I caught one and it burned a hole in my hand oh
Seems like these days I watch you from afar
Just trying to make you understand
I'll keep my eyes wide open yeah

Don't let me
Don't let me
Don't let me go
'Cause I'm tired of feeling alone
Don't let me
Don't let me go

Don't let me
Don't let me
Don't let me go
'Cause I'm tired of feeling alone

Don't let me
Don't let me
Don't let me go
'Cause I'm tired of feeling alone

Don't let me
Don't let me go
'Cause I'm tired of sleeping alone

 
 
Harry POV

“Grazie lo stesso ragazzi” sussurro amareggiato non appena sparisce. 
“Figurati” sorride il biondo.
“Speravo funzionasse” si rammarica Louis.
“Sei il mio migliore amico hai fatto il possibile e te ne sono grato” sorrido sincero, non riesco ad odiarlo, siamo legati da una solida fratellanza.
“È tutto sistemato?”.
“Si fratello” annuisco abbracciandolo. “Ora però vorrei rimanere solo”.
Mi siedo sui gradini della terrazza e guardo la spiaggia, è così bella e romantica, ho perso l’unica donna con cui vorrei rimirarla solo perchè sono un codardo e ho aspettato troppo a rivelare i miei sentimenti. Una dolce brezza marina culla il mio dolore, mi sta portando un profumo, è il suo!
“Harry”. Seguo la voce. Dietro di me la più bella ragazza che io abbia mai visto, mi guarda interrogativa. “Cosa vuol dire?”.
“Vorrei morire per quello che ti ho fatto, non parlo solo di oggi, parlo dall’istante in cui ho raccolto il tuo tesserino scolastico. Mi sento uno schifo, ti ho fatta solo soffrire”.
Faccio un passo verso di lei, ma indietreggia, come sempre.
“No ti prego, non allontanarmi, senza di te diventa difficile perfino respirare, non posso stare senza di te, non posso offrirti nulla, non sono perfetto, ti complico sempre tutto, non posso darti il meglio, ma ero in paradiso quando oggi mi hai dato quel semplice abbraccio, mai nulla per me è stato privo di significato. Sono morto otto volte quando o saputo che ti sei messa insieme a Blake, al ballo l’ho picchiato perchè diceva che ero intenzionato solo a portarti a letto, a volte ti ho detestata perchè non mi notavi. 
Ho scritto ben due canzoni per te, Truly Madly Deeply sotto il balcone di Giulietta quando ho capito che ero innamorato, mentre Don’t Let Me Go l’ho composta sul davanzale della mia finestra dopo che il tuo fidanzamento mi ha spezzato il cuore. Mi chiami Harold e te ne freghi di cosa sono per il mondo, mi riempi ugualmente di frecciatine in tutte le mie vesti. Ti amo Ellery. Ti amo come non ho mai amato mai, ti amo più di qualsiasi cosa, no, non è un ti amo detto di fretta, è ponderato, ragionato e sentito, il momento in cui l’ho pensato per la prima volta è stato da Ed, mentre cantava per te, ammetto che ero geloso perchè vorrei che anche la mia musica ti faccia assumere quell’aria sognante che avevi, ma lì non posso farci nulla e mi sta bene così. Ti amo Ellery, non mi stancherò mai di dirlo neanche se tu mi prendessi a schiaffi ogni singola volta in cui pronuncio queste parole. Ti amo Ellery e sono, e sarò per sempre, il tuo Harold”.
“Prima che succedesse il casino oggi, ti ho abbracciato perchè era da tempo che provavo sentimenti confusi per te, ho rischiato la pazzia per questo, quando ho inciso la registrazione per te, ne ho parlato con Ed, mi ha consigliato di concentrarmi su cosa provo quando sono con te e oggi l’ho capito”.
“Non sei costretta a ricambiare, non dopo oggi, voglio vederti felice, ma ho capito che non posso renderti così”.
“Mi lasci finire brutto idiota?”.
“Mi devi insultare anche in un momento come questo?”.
“Me li tiri fuori tu gli insulti!”.
“Ti ho appena donato il mio cuore e già litighi con me?”
“Non mi fai parlare!”.
“Se non arrivi al punto”.
“Sei tu quello dai discorsi chilometrici”.
“Era sentito!”.
“Anche quello che voglio dirti”.
“Oh che bello insulti sinceri, grazie!”.
“Vuoi stare zitto?! Quello che sto cercando di dirti è che sono perdutamente innamorata di te Ricciostronzo!” urla furiosa “E grazie a te ho detto quello che provo in una maniera orribile! Non fare quel tuo sorrisino compiaciuto, così mi vinci sempre con quelle fossette adorabili, i tuoi occhi magnetici e intensi, e le tue labbra così rosee e morbide, i tuoi ricci morbidi con cui giocherei per ore, amo quando sfiorano la mia pelle, il tuo profumo inconfondibile e inebriante, il modo con cui mi fai perdere le staffe, amo quando capisci quando mento, quando mi salvi e quando mi tieni stretta fra le tue braccia. Perdonami è troppo presto per me dire un ti amo, voglio anch’io che sia sentito, ma posso giurarti che sono innamorata di te come non mai”.
“Puoi perdonare la stupidità, la codardia e la lentezza di questo Ricciostronzo?”.
“Solo se perdoni la mia cecità e le mie insicurezze”.
“Amo anche quelle di te”.
I nostri visi si avvicinano, le brillano gli occhi, quanto è bella! Li chiude con delicatezza, i nostri nasi si sfiorano, la guardo ancora un secondo, ha già le gote arrossate, e anche i miei occhi vedo il buio, le nostre labbra si sfiorano e si unisco in un tenero, delicato, romantico, semplice bacio. I fuochi d’artificio ci avvolgono, la mia gioia schizza alle stelle, non sono mai stato così fe...
“Finalmente!”.
Io e Ellery ci stacchiamo subito e ci guardiamo attorno. Sul balconi ci sono Liam, Zayn, Gemma, Louis, Antoinette e Niall, che applaudono e urlano felici. Ma che figura di merda.
“Finalmente!” urla Louis nuovamente.
“Il mio migliore amico è un idiota!” urla la ragazza accanto a me.
“Lo sono ancora?” domanda lui speranzoso.
“Ovvio!”.
Sulla scia di gioia vediamo un furbetto irlandese baciare con passione una certa ragazza bionda. 
“Sorellina, guarda che ti te e Niall si sapeva da un po’”.
“Ellery, ma quindi ora, si insomma, stiamo insieme?”.
Mi guarda scettica e basita. “Per fortuna che canti bene”.
“Perchè?”.
“Il mio ragazzo è davvero uno stupido”.
“Simpatica... però hai ammesso che ti piace la mia voce!”.
“Era per dire!”.
“Stai mentendo, Senti ti andrebbe di dormire con me stasera? Non voglio sfiorarti, ma dormire come abbiamo fatto a casa mia”.
“O...ok... E comunque anch’io sono tua”.
“L’avresti mai immaginato?”.
“Mai”.
“E ti piace?”.
“Da morire”.

Wings's Corner: Fly With Me

 

 

Hey Little Carrots!

Tan Tan Tan TAAAAAN! HARRERY!
Dopo 33, dico 33 capitoli, Harry e Ellery si dichiarano finalmente! 
Lo so, mi odiate ci ho messo troppo, avete ragione, ma mi sembrava giusto così, Ellery doveva fare un po' di strada e imparare a fidarsi.
Harry aveva da sistemare un po' di cose pure lui, ma spero di cuore che vi sia piaciuto!


No, questa non è la fine della storia ho ancora un bel po' di idee per la testa! 

Spero che la maturazione dei personaggi sia stata compresa.
Avevate capito che la conzone era Don't Let Me Go? Immagino di si, potete dirmi che era una scelta banale, come il gioco con Over Again, ma per me era perfatta!


Anche i Niallette stanno ufficialemente insieme, non mi sono dimenticata di loro e saranno fondamentali più avanti

∞ ∞



Wifey, se il capitolo non ti piace dimmelo che lo riscrivo, forse alcune parti ti suoneranno simili ad alcune nostre conversazioni, ma non sono riuscita a non metterle.
Ti voglio bene e grazie per le chiecchierate di questi giorni.

Bradorable ti voglio bene e boh saprò che ti è piaciuto solo se scleri, incrocio le dita!

Ps perdonatemi gli errori, lo prometto appena ho tempo revisiono tutta la storia e la correggo!


∞LOVE YOU ALL!∞

Ps se volete contattarmi su twittah sono @littlelion195

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Capitolo 34
*** Midnight Memories ***


Ellery POV

Leggera. Una timida rondinella vola accarezzata, accompagnata e sostenuta dal vento. Appoggiata con la schiena ad un tronco la rimiro. Ha spiccato il primo volo, si è buttata e per adesso se la sta cavando. La segua assidua, attenta, ce la farà? Andrà bene? Riuscirà a cavarsela? Ha spiegato le ali, si è lanciata, ma il tragitto è ignoto, come farà a muoversi?
“Che guardi?”
“Nulla osservavo il panorama”
sorriso. Conosco l’uomo per cui ho spiegato le mie ali, che mi sorregge nel mio volo, avrebbe sicuramente ricavato un doppio senso dal mio interesse per il volatile.
“Non credevo saresti tornata nel giardino”.
“Neanch’io, ma tutto sommato mi piace questo posto”.
“A me per niente, ho seriamente creduto di averti persa per sempre”.
“Io ho un ricordo migliore”.
“Non è possibile... Sei un vero mistero, come puoi non pensare a quel fatto? Stavi così male e quando ti sei ripresa eri davvero scossa”.
“Hai distrutto una porta”.
“Non sono un vandalo”.
“Quello che intendo è che l’hai fatto per me, volevi salvarmi e ci sei riuscito”
confesso abbassando lo sguardo.
“In mezzo a tutta quella confusione... ti è rimasto davvero così impresso?”.
“Già, ma la cosa più assurda è che non so nemmeno io il perchè”.
“Non posso crederci”.
Di sottecchi lo guardo e lo vedo sorridere mentre si sistema i ricci con quel suo gesto tipico.
“A che pensavi quando l’hai fatto?”.
“Oh... non lo so, so solo che stavi male e dovevi uscire, era mio compito aiutarti in qualunque modo”.

Suo compito, ora che stiamo insieme dobbiamo sostenerci l’un l’altro nel bene o nel male. Ma che dico, Harry lo ha sempre fatto, è giunto il momento che io mi dia una svegliata e cominci a rendermi utile. “Non sarò sempre sorridente o dolce, non riuscirò ad esternare quello che penso, i miei problemi non spariranno magicamente, mi dispiace, ma darò il massimo per restarti accanto, se mi dirai di sorridere lo farò, se vorrai vedere le mie lacrime irrigherò il mio viso con esse, cercherò di essere migliore, di darti tutto il supporto che meriti, te lo prometto farò del mio meglio”.
“Non puoi dirmi questo”.

Quattro parole che paiono più quattro bastonate diffondono un orribile panico in ogni mia cellula. “Io...”.
“Non puoi dirmi questo perchè non so cosa risponderti, mi sento un vero imbranato, mi disarmi, mi spiazzi. Riesci a dire con una tenera semplicità quello che io fatico a comunicarti. Sei meravigliosa”.

“Non riesci a comunicare? Hai scritto delle canzoni strepitose per farmi capire che tu fossi innamorato di me, sono io quella che non sa farsi capire”. Harry ride dinnanzi alla mia espressione alquanto scioccata e confusa, quando lo fa il suo viso si illumina e i suoi occhi diventano ancora più verdi. “Sei tu quello perfetto” sospiro soprappensiero.
“Hai detto qualcosa?”.
“No ero zitta! Senti le voci ora? Sei proprio strano... Senti che ne dici se torniamo dagli altri?” domando alzandomi. Devo imparare a tener cucita la mia bocca!
“Va bene” mi guarda pensieroso.

Harry POV

Per un secondo mi era parso che stesse mormorando qualcosa, qualcosa che forse non avrei dovuto sentire, mi volto e la guardo, ancora non mi sembra vero che stiamo insieme, che lei sia innamorata di me. Mi sembra soltanto ieri quando ha detto di essersi messa con Blake, l’altro ieri invece l’ho conosciuta e oggi sono qui con lei, camminiamo vicini. Posso farcela, è semplice, è naturale, posso farcela, con calma, Harry agisci sicuro e deciso.

Liam POV

Esco sulla terrazza a godermi un po’ di aria fresca, mentre aspetto Zayn, il quale ha detto di aver bisogno di parlarmi in privato. Tranquillo mi guardo attorno e scorgo in lontananza due fidanzatini, passeggiano vicini, sono carinissimi. Harry all’improvviso, con fare impacciato, avvicina la sua mano a quella della ragazza, la sfiora e si ritrae, è così buffo! Chiude gli occhi e, ormai bordeaux in viso, riesce ad afferrare la mano di Ellery, lei subito raggiunge lo stesso colore del suo ragazzo, che, comprendo l’imbarazzo con un estremamente finto colpo di tosse, intreccia le loro dita. Entrambi si guardano intorno intorno con evidente disagio, ma la loro stretta aumenta, il loro orgoglio tende a separarli, tuttavia quello che provano li fa unire sempre di più.
“Smettila di spiarli, da quando sei diventato un guardone?” mi canzona Zayn.
“Come se tu non lo stessi facendo, sono buffissimi vero?”.
“Io sono uscito per fumare e parlarti”.

Ellery ed Harry ci raggiungono, ci sorpassano accennando un flebile ciao ed entrano in casa. Jawaad mi guarda tutto il tempo tentando di rimanere serio, scoppiamo a ridere sguaiatamente non appena rimaniamo soli. “Non l’ho mai visto così rosso” esordisce il moro.
“È andato in crisi solo per prenderle la mano”.
“Lo prenderemo in giro finchè campa!”.

Scherziamo ancora fino a quando l’espressione di Zayn si fa sempre più seria “Liam credo sia giunto il momento di dirti il motivo per cui volevo parlarti, prometti di non parlarne a nessuno, ma sono stufo di tenermi tutto dentro”.
Attonito ascolto l’insospettabile confessione, non ho mai notato nulla, sono davvero così cieco?! “Da quanto tempo?”
“Da un po’”.
“Non hai mai detto una sola parola a riguardo, perchè?”.
“Perchè non c’è nulla da dire”.
“Zayn...”.
“Perchè doveva succedere proprio a me?”
domanda ferito.
“Perchè hai l’animo più nobile di tutti noi”.
“Non c’entra!”.
“Non è una cosa che si può decidere”.
“Che sfiga”
sputa irato.
“Non lo è”.
“Si perchè ora mi sento fottutamente distante da voi”
conclude andandosene.

*****

Per tutta la cena Zayn si comporta come se nulla fosse successo, è questa la sua grande forza, nonostante quello che mi ha rivelato ha deciso di rimanere zitto per il bene della band, è davvero ammirevole.
“Liam posso parlarti?” mi mima Ellery. Evidentemente non è chiaro che il mio lavoro è fare il cantante non lo psicologo... Annuisco con la testa. “Devo andare in bagno” dice tranquillamente la ragazza alzandosi da tavola. Aspetto un momento e faccio partire la suoneria del mio telefono. “È mia madre”. Ellery mi aspetta nel salotto.
“Grazie, scusa, ma era il momento migliore, così ho la certezza che nessuno possa sentire per sbaglio”.
“Ma figurati! Dai dimmi tutto”.
“Volevo chiederti ecco... si insomma... quando capisci che è il momento?”.
“Per cosa?”
chiedo confuso.
“Per quello”.
“Ellery devi risolvere un rebus?”
“Liam com’è... perdere... la v... ver... verginità?”.

La fisso sbalordito e leggermente imbarazzato, non avrei mai pensato di affrontare un argomento così delicato, mi aspettavo di tutto, ma non questo. “Sei ancora vergine?”.
Le sue guance diventano così rosse da sembrare incandescenti. “Si... Ecco ho provato più volte a perderla con Blake, ma per un motivo o per l’altro non siamo mai andai fino in fondo, pensavo che sarebbe successo qui, però sai com’è andata...”.
“Non c’è nulla di male nell’essere vergine, Harry ti ha presa in giro? Lo sistemo io!”.
“No, è che boh lui è abituato, io...”.
“Hey tranquilla, se glielo dirai ti rispetterà”.
“Una parte di me vorrebbe davvero che lui fosse il primo, ma ho paura”.
“Ellery...”.
“Hai visto quello che è successo nei bagni della mia scuola, so che lo vuole, ma non credo di essere pronta, e se si stufasse di me?”.
“Poteva aggredirti in questi giorni, ma non l’ha mai fatto, è sicuramente cambiato da quel punto di vista, non devi temerlo. Mi hai chiesto quand’è il momento giusto, beh io ti dico che non esiste il momento giusto, è strettamente personale, è amare talmente tanto una persona da donarle qualcosa di unico e prezioso, non dev’essere una scelta avventata, lo devi desiderare, magari non è con Harry che avrai la tua prima volta, lo capirai quando sentirai che vuoi appartenere a quella persona, che la ami con tutto il tuo cuore”.

Si avvicina e teneramente mi abbraccia. “Non so che farei senza di te, e non dire per così poco, è stato bellissimo potermi aprire così con te”.
“Pensavo di più a un per te questo ed altro. Come ti suona?”.
“Mi piace!”
scherza lei.

Ellery POV

Aprirmi con Liam mi ha fatto davvero bene, non credevo che sarei riuscita a parlare con qualcuno di un argomento così delicato, forse sarebbe stato molto più logico parlarne con Gemma, ma non credo che ci sarei mai riuscita, ho avuto paura di una qualsiasi reazione di Louis, a volte è fin troppo instabile... e poi non parlerei mai di queste cosa con un fratello!
Torno in cucina, mi è venuta una gran sete, con mia sorpresa vedo che è deserta, sono rimasti solo Louis e Harry, che discutono piuttosto animatamente.
"Che farai?" domanda il mio migliore amico.
"Secondo te? Potrei dirti che il mio amore per lei è puro, vero, ha la potenza del più devastatore degli uragani, ha l'ardore e la tenacia narrati nelle antiche ballate, è un fiore appena sbocciato, delicato e profumato, è magico, ma no questo non rende l'idea, non descrive ciò che provo. Il mio amore è totale struggimento per quella delicata creatura che mi è stata affidata, è dolore per ogni sua lacrima, è distruggere i suoi muri, è fuoco che divampa, inarrestabile, imperioso, possente, incontrollabile, altezzoso, vivo; è vedere oltre le etichette affibbiatole da gente priva di cervello, io non so spiegare cosa sia il mio amore, non è descrivibile, so solo che è la prima cosa a cui penso al mattino e l'ultima la sera, anzi no nemmeno questo. Lei viene prima di tutto, la sua felicità, la sua incolumità e il suo sorriso sono ciò che desidero, anche se questo vuol dire andare contro ciò che voglio, perché andiamo sono il primo a voler urlare al mondo non che lei è mia, ma che il sono suo, solo ed esclusivamente di Ellery, il mio cuore è suo, tutto è suo, ma se devo fare così per il suo meglio, agirò di conseguenza".
"Ci riuscirai?".
"Io..."
"Non sei costretto, c'è una soluzione".
"Non posso farla affogare in quel mondo, non posso permettere che venga ferita nuovamente".
"La verità verrà a galla Harry".
"Stiamo parlando in scala mondiale, io devo proteggerla! Tutto quello che abbiamo vissuto in questi giorni sarebbe privo di significato se agissi in modo così meschino, non riuscirei nè a guardarla in faccia nè a specchiarmi, avrei troppo ribrezzo e disgusto nei miei confronti, mi odierei!".
"Ellery starà male".
"No, la renderò felice".
"Hai la minima idea di cosa la stai obbligando a fare?!"
“Harry... Louis...”
bisbiglio.
I due interessati si voltano verso di me sbiancando paurosamente, non ci vuole un genio per capire che ho sentito qualcosa di non dovuto, mi sento in colpa, mi sono alzata da tavola per tenere segreta la mia conversazione con Liam e finisco per origliare quella fra il mio ragazzo e il suo migliore amico. Bello. “Non volevo sentire lo giuro” tento di giustificarmi.
“Ti conviene dirle tutto” sbuffa Louis. Dirmi che cosa? “Sappi che io sono contrario” mi sussurra prima di lasciare la stanza.
“Harry che succede? Cos’ho fatto di male?” annaspo preoccupata. “Sei già stufo di me?” domando con orrore.
“No, come riesci anche solo pensarlo?!” ribatte stupito.
“Qual è il problema allora?”.
“Pensavo di non rendere pubblica la nostra relazione”.
“Ti vergogni di me?”.
Non posso negare di sentirmi ferita, ne ha parlato con Louis e non con me!
“No! Vorrei per primo urlare al mondo che ti amo, ma devo proteggerti. Hai sofferto abbastanza in passato, rischi di accattivarti l’antipatia di alcune fan, i paparazzi cancellerebbero la tua privacy, saresti esposta ad un interesse mediatico spietato. Voglio proteggerti, voglio passare il mio tempo con te senza preoccupazioni, come una coppia normale”.
Non so come reagire a queste parole, ma mi fido di Harry, l’importante per me è stare con lui, non importa se sia o no sotto le luci della ribalta, forse è meglio così, posso amarlo per chi è veramente. “Voglio un appuntamento”.
“Cosa?”.
“Sono felicissima che tu tenga a me fino a questo punto, ma almeno per il tempo che passeremo ancora qui vorrei un vero appuntamento, come due ragazzi normali”.

Mi sorride dolcemente. “Va bene, cosa vuoi fare?”.
“Eh no Styles, frena i cavalli. Non me lo hai chiesto”.
“Devo chiedertelo?”.
“Come fa ogni ragazzo!”.
“Ok esci con me domani?”.
“È il meglio che sai fare?”
ribatto.
“La fai difficile” brontola.
“E tu non ti ricordi cosa voglia dire essere un liceale”.
Harry sbuffa e si allontana. Non dirmi che si è offeso, ha detto lui che vuole che la nostra storia sia normale... Qualcuno picchietta sulla mia spalla, mi giro. “Ehm.. ciao Ellery senti volevo sapere se ti andrebbe di fare un giro domani” domanda grattandosi la nuca e mantenendo lo sguardo basso.
“Mi stai chiedendo di uscire Styles?”.
Una scintilla si accende nei suoi occhi, si avvicina al mio orecchio. “So che non aspetti altro fin dal primo anno Delacroix, ho visto come mi guardi a ginnastica! Passo a prenderti alle 20:00, vedrai dove ti porterò!” mormora prima di lasciarmi un bacio all’angolo della bocca. “Era abbastanza da liceale?” chiede divertito.
“Sei un idiota...” reagisco, ormai rossa. “Non ti guarderei mai a ginnastica!”.
“Non mi ha mai visto mentre mi alleno!”.
“Sudato e puzzolente? No grazie”.
“Aww fai l’acida perchè sei imbarazzata, come sei tenera!”
mi canzona. “Però ero serio, alle 20:00 di domani sera sarò fuori dalla tua porta”.
“Non ho ancora detto di si”.
“Lo farai”.

Non lo sopporto quando fa così anche perchè ha maledettamente ragione. “Ti odio”.
“Ti amo”.
Si avvicina e mi bacia dolcemente.

*****

“Non dovrei dirtelo, ma ti conviene restare scalza stasera” mi informa Gemma mentre studia a fondo il mio guardaroba. “Scordati dei pantaloncini, devi lasciarlo a bocca aperta, devi stupirlo!”. Comincio a pensare che sia più esaltata di me...
“Non ho nulla di adatto” mi lamento scoraggiata, questo appuntamento con Harry mi fa solo venire ansia, sono stata davvero una stupida a chiederglielo!
“Tranquilla sarai meravigliosa” mi rincuora Gemma. “Hai un sacco di cose carine qui! Per esempio questo vestitino verde acqua con i pois bianchi, o questo panna con i motivi floreali, o questo con il corpetto morbido bianco e la gonna rosa asimmetrica, o questo bianco semplice. Provali”. Ubbidisco e li provo tutti, camera mia è diventata una passerella ora! “Questo è perfetto!” trilla la bionda contenta. “Si! Però devi metterti questo” sorride furbetta passandomi un sacchetto, dentro vi sono un reggiseno di pizzo nero, molto fine ed elegante, con un paio di slip abbinati.
“Ehm... e questi dovrei metterli perchè...”.
“Piacere personale no?”.
“Si giusto!”.

“Bene ora trucco e capelli”.
Una volta finito tutto mi specchio, ho messo il vestito con la gonna rosa asimmetrica, i miei capelli sono piastrati perfettamente, sono davvero lunghi... Suoi miei occhi ha messo una sottile linea di eye-liner e dei brillantini argentati, dice che così si crea un contrasto che fa risaltare il verde dei miei occhi, mi ha anche prestato due grandi orecchini a cerchi sempre argentati, infine mi ha consigliato di mettere un semplice ciondolo. “Sicura che andrò bene così?”.
“Sicurissima, mio fratello rimarrà di stucco, anche grazie alla biancheria che ti ho dato!”.
“Si nota tanto che l’ho messa?”.
“Non è così intelligente da capirlo, io lo so perchè appunto l’ho comprata. Comunque non preoccuparti, la vedrà solo se lo vuoi, non arriverebbe mai ad obbligarti”.
Colta in fragrante dalla sorella del mio ragazzo... Di bene in meglio! Sento bussare alla porta, afferrò velocemente il mio telefono, sono già le 20:00?! “Wow da quando è così puntuale?” mormora la ragazza.
Apro la porta e il mio cuore perde un battito. Davanti a me c’è niente meno che Harry Styles in pantaloncini corti fino al ginocchio di lino bianco e camicia azzurra con le maniche arricciate sui gomiti, è allacciata solo verso il fondo, le rondini sono ben visibili, sulle sue dita troneggiano i suoi anelli, i suoi ricci sono tirati indietro da un po’ di gel, come suo solito. “Buonasera” soffia con voce profonda.
Istintivamente chiudo la porta piuttosto violentemente. “Non posso farlo” mi ripeto a voce alta.
“Vuoi mandare in fumo il mio lavoro?” mi chiede Gemma con fare minaccioso. “Esci subito”. Sono molto più spaventata da lei, eseguo i suoi ordini senza fiatare.
Harry mi guarda confuso. “Va tutto bene?”.
“Si andiamo prima che tua sorella mi uccida”.
Scendiamo le scale e troviamo casualmente tutti i ragazzi, eccetto Niall e Antoinette, nei pressi della porta finestra della terrazza, Louis mi guarda commosso e protettivo, Liam mi fa un occhiolino, Zayn sorride.
Stiamo per uscire, ma sento qualcuno fermarmi per il polso. “Sei molto bella”. Mi volto. Blake. C’è un alone di tristezza nei suoi occhi. “Divertitevi”.
“Grazie” mormoro, non lo vedevo da quando ci siamo lasciati e ora mi vede con il mio nuovo ragazzo... Forse ho sbagliato, non dovevo mettermi così presto con Harry, forse sono stata un’insensibile, quello che provavo per Blake era vero, così però gli dimostro il contrario.
Styles si volta e mi guarda negli occhi con una tenerezza infinita, avrà colto i miei pensieri, è così semplice, nel suo verde rivedo il mio, tranquillità e gioia prendo il posto dei miei pensieri precedenti, sono me stessa quando sono con lui, ho perfino l’illusione di essere speciale, è tutto dannatamente stupendo, ripenso a tutto quello che abbiamo vissuto, lui c’è in quasi tutti i miei ricordi recenti più belli. Quello che provavo per Coleridge era vera, ma non è paragonabile neanche minimamente a quello che provo per lui.
Mi conduce sulla spiaggia, la luna non c’è e il cielo è pieno di stelle, è uno spettacolo magnifico, ma la vera sorpresa è data dalla luce delle candele che circondano una coperta stesa sulla sabbia, sopra vi sono piatti, bicchieri e un cestino di vimini come quello che si vedono nei film.
“Hai fatto tutto tu?”.
“Si, ovviamente con un piccolo aiuto, ma è diciamo che la maggior parte è opera mia”.
“Ha cucinato Liam vero?”.

“Non il dolce” ribatte fiero.
Liam è un cuoco favoloso, quando ha avuto il tempo di procurarsi la polpa di granchio?! Devo assolutamente ricordarmi di aspettarmi di tutto da quei ragazzi, nel bene e nel male... Per tutta la cena chiacchieriamo, ridiamo come due ragazzi normali, esattamente come gli avevo chiesto, se penso che stia facendo tutto questo per me, che ha scritto ben due canzoni per me, che mi voglia proteggere, che sia in grado di ripetermi continuamente che mi ama potrei piangere. Dopo aver mangiato ci stendiamo a guardare le stelle, curioso come un bambino cerca le costellazioni che gli indico, ascolta le leggende che conosco, è interessato e vuole che gli parli di una cosa che adoro, non finge, non sta facendo questo per ingraziarmi, ma perchè ci tiene e vuole scoprire di più.
“Ti sta piacendo questo appuntamento?” domanda mentre passeggiamo.
“Non avrei potuto immaginare di meglio, è perfetto, semplice incredibilmente vero”.
“Quando mi hai chiesto di uscire sono andato un po’ nel panico, volevo fare qualcosa di indimenticabile”.
“Ti ho appena detto che ci sei riuscito”.
“E io ti dico che ora posso respirare più tranquillo”.

“Sei stupido, il mio stupido preferito” lo canzono prima di posare lentamente le mie labbra sulle sue. Il bacio è inizialmente dolce, tenero e lento.
Le nostre labbra si accarezzano solamente, poi Harry comincia a succhiare sempre più avidamente il mio labbro inferiore, la mia lingua picchietta scherzosa sulle sue, stupito dalla mia iniziativa dischiude la bocca, la sua lingua danza con la mia, felici seguono il ritmo incalzante dei nostri cuori. Il mio ragazzo diventa sempre più vorace, la passione comincia a traboccare in modo smisurato, mi stringe sempre più forte, il fiato manca ormai, il bacio diventa quasi violento. Ci allontaniamo, le nostre bocche sono arrossate per quell’irruenza incontenibile, ma dura poco e subito ci troviamo stretti in quella morsa.
“Che ore sono?” chiedo con un filo di voce dopo l’ennesimo allontanamento.
“Mezzanotte” risponde con il fiato corto.
“Dobbiamo portare dentro le cose del picnic?”.
“Ma chi cazzo se ne fotte”.
Ho capito vuole baciarmi di nuovo, mi sposto in tempo.
“Torniamo dentro? Mi sento stanca”.
Una punta di malizia si accende nei suoi occhi. “Solo se posso portarti in braccio”.
“Sono pesante, non ce la puoi fare!”.
“Stai zitta”
mi beffeggia.
“È vero”.
“Verifichiamo subito”.
Mi solleva all’improvviso e mi prende in braccio come una sposa, non trattengo un urlo dallo spavento. “Delacroix ho vinto io” esulta felice mentre cammina.
“Quando entriamo mi metti giù”.
“Decido io quando”.

Sulle scale chiudo gli occhi per la paura, adesso cade e si fa male per colpa mia! Arriviamo davanti alla porta di camera mia, ma c’è un bigliettino.

“Non sto molto bene, per non attaccare i miei germi al mio simpaticissimo compagno di stanza, anche se ho seriamente valutato la possibilità di farlo, dormirò qui stanotte. Blake”.

Un grugnito di disprezzo sfugge a Harry mentre legge. Blake dorme nella mia stanza, va bene, un momento questo vuol dire che... io e Harry condivideremo il letto... di nuovo.
“Uhm... è un problema?”. Faccio segno di no con la testa. Apre la sua porta con un calcio e mi posa sul letto. “Cerco qualcosa da darti per dormire”. Com’è premuroso. “Ecco qui c’è una maglia credo che possa andarti bene, non ho pantaloni da prestarti però”.
“Va benissimo”
sorrido sincera. “Grazie”.
“Ma figurati”.

Si avvicina e mi lascia un tenero bacio sulla guancia. Le mie mani accarezzano le sue gote, rimaniamo a fissarci per attimi che paiono interminabili, le nostre labbra si rivedono nuovamente. Lentamente mi ritrovo sdraiata sul suo letto, le sue mani accarezzano le mie braccia e i miei fianchi, le mie invece seguono la muscolatura della sua schiena. Dopo un po’ sento il suo tocco sollevare la gonna e risalire fino al mio fianco, la pelle che sfiora prende fuoco. Tutto si velocizza, i baci, i movimenti delle nostre mani, le mie vagano sul suo petto, gli slaccio la camicia del tutto e gliela sfilo, lui mi toglie l’abito. Si ferma.
“Questo completo intimo è davvero sexy” dichiara con sguardo voglioso. Passa un dito su entrambe le coppe con una lentezza lacerante.
“Perchè io sono già in mutande e tu invece hai ancora i pantaloni?” domando evasiva.
“Toglimeli” ordina. Mi metto seduta e gli slaccio il bottone, abbasso la cerniera, li abbasso fino alle sue ginocchia, li calcia via in modo burbero, rimane in boxer, dove già si nota una leggera rigonfiatura.
Allunga le sue mani fino al gancetto del mio reggiseno, ecco questo è il punto di non ritorno, serro gli occhi e trattengo il fiato, ma nulla avviene. “Sei vergine...”. A quelle parole apro gli occhi. “Perchè non me l’hai detto?”.
“Mi vergognavo”.
“Ho sempre creduto che Blake avesse colto il tuo fiore”.
“Invece no”.
“Sei spaventata, è meglio se ci fermiamo per stasera, aspetterò quanto necessario quando sarai pronta”
sorride accarezzandomi la testa.
“Parole vuote. Secondo te quando sarò pronta? Mai! Si ho paura, anzi terrore all’idea, so che fa male, so che non si può cancellare una volta finito, so che è rischioso, ho paura. Ok? Non potrò mai essere pronta. Sono una di quelle stupide ragazze vecchio stile che pensa che vada fatto solo con una persona a cui si tenga veramente, non con una stupida cotta, sogno che la prima volta sia stupenda, ma so che è un’illusione. C’è solo una persona con cui riesco ad immaginare, una sola persona con cui voglio che capiti, sei tu Harry, non potrà mai accadere senza di te, voglio donare a te il mio fiore, ma ha il suo prezzo, lo devi custodire, non me lo dovrai mai rinfacciare, non dovrai ucciderlo, lo accetti?”.
Una lacrima silenziosa solca la sua guancia destra. “È poco virile piangere davanti alla propria ragazza” commenta con un sorriso sghembo. “È la cosa più bella che mi abbiano mai detto, non ho intenzione di fare l’educa ragazzo, io ho bramato il tuo fiore, ma lo accetterò alle tue condizioni. Lo bramavo in modo sbagliato, però è cambiato tutto. Mi sento onorato”. Le sue mani tornano sulla mia schiena e mi slaccia il reggiseno. “Sicura?”.
“Si” rispondo tutta tremante.
Mi ritrovo nuovamente sdraiata mentre Harry mi riempie di baci, le sue mani si soffermano sui miei seni, le sue dita inanellate li stringono, il contatto del metallo su di essi, mi fa gemere di piacere.
“Mi piacciono i tuoi anelli” dico fra un bacio e l’altro.
Le sue labbra si spostano sul mio collo, le sue dita continuano la tortura, più mirata ai vertici, l’elettricità pura scorre in me. Le nostre intimità si sfiorano, si desiderano da troppo ormai, i boxer di Harry ormai stringono eccessivamente. Abbassa una mano fino ai miei slip, accarezza l’elastico e li fa scivolare sulle mie gambe per poi lanciarli via. Mi osserva leccandosi le labbra compiaciuto. Istintivamente mi copro con le mani. “Smettila di fissarmi, mi dà fastidio”.
Ridacchia. “Non è la prima volta che ti vedo così” mi punzecchia.
“È la prima volta che mi vedi interamente nuda” dico spostando lo sguardo da lui.
“Ti posso assicurare che la vista è più che meravigliosa”.
“Voglio vederti anch’io”.
“Davvero?”
domanda imbarazzato.
“No voglio vedere Mr Rondikinsen! Secondo te? Ti prego sto già morendo dalla vergogna solo per avertelo detto!” ammetto coprendomi il viso.
Afferra i miei polsi e me lo scopre, mi bacia il naso. Si abbassa i boxer. È nudo davanti ai miei occhi, le sue guance sono rosse. I miei occhi lo guardano dalla testa ai piedi. “Sei perfetto, non solo nel fisico, sei perfetto sia dentro che fuori”. Non so che coraggio dico ciò, ma non posso tenerlo dentro.
“Ti sbagli io sono tutt’altro che perfetto”.
“Invece lo sei, Harold Edward Styles sei perfetto, fine della discussione”.
“Ellery non so neanche se hai un secondo nome Delacroix, lo sei tu”
sorride prima di lasciarmi un ennesimo bacio.
“Come fai ad essere così tranquillo?”.
Prende la mia mano destra e la pone sul suo cuore, il battito è fin troppo accelerato. “Non lo sono per nulla... Mi sento così impacciato... Sicura di voler andare avanti?” dice serio.
“Si Harry, lo voglio”.
“Se ti faccio troppo male non esitare a dirlo, se qualcosa non va fermami, chiaro? Adesso però dovrò toccarti lì, così dopo sarà meno fastidioso”
. Annuisco titubante.
Sento le sue dita sfiorarmi e toccarmi con dolcezza, un gemito sfugge dalle mie labbra, non appena va leggermente più in profondità. Poi finisce. Mi guarda un’ultima volta, è il suo modo per chiedermi il permesso, acconsento. Sento una leggera pressione sulla mia intimità, continua ad aumentare, improvvisamente un dolore atroce mi fa cacciare un urlo. Harry si ferma, forse resta immobile affinché io non riesca ad abituarmi a quel dolore o forse l’ho spaventato.
Dopo un po’ quella sensazione diventa più sopportabile. Harry comincia a muoversi lentamente, le spinte sono delicate come se temesse di rompermi, con il mio corpo seguo i suoi movimenti, ansimo sempre più frequentemente, ma è quasi... piacevole.
La velocità aumenta diventando sempre più irregolare Harry geme, la sua voce è profonda, roca, mi fa vibrare tutto, è eccitante. Gemo sempre di più stringendo le lenzuola nei pugni, finchè il ritmo diventa veramente spedito e sento come se avesse trovato la chiave per l’accesso a delle favolose sensazioni inspiegabili, mi aggrappo alla sua schiena, gemiti incontrollati colmi di piacere riempiono la stanza. Il suo sapore e il mio ormai sono mescolati, il viso pervaso dal piacere e imperlato dal sudore e spettacolare, mi sento così bene, mi sento amata.
I miei muscoli si stringono, che mi succede? “Harold!” urlo al massimo del piacere. Subito dopo sento una sensazione di tepore in me.
“Ellery!” urla poco dopo Harry, il quale sfinito si lascia cadere su di me, mi bacia lascia un bacio a stampo e interrompe l’unione.
Mi ritrovo sotto le lenzuola, nuda, fra le sue braccia, nel mio posto nel mondo. “È stato fantastico, ci siamo amati Ellery” sussurra Harry. “È stata anche la mia prima volta...”.
“Non dirlo. Ti prego non dire che è stata la tua prima volta a fare l’amore, perchè non ti voglio credere. Sei capacissimo di amare, me lo hai dimostrato, erano le altre ad approfittare della tua fama, tu le amavi, sperando di essere corrisposto, non sei quel mostro che dipingono i giornali, guai se osi dire ancora una cosa del genere”.
“Non ti merito, il tuo fiore è la cosa più bella che mi sia mai capitata, resterò il più bel ricordo di mezzanotte”.
“Harold...”.
“Dimmi amore mio”.
“Ti amo
” sospiro prima di chiudere gli occhi. Sento le sue braccia stringermi ancora di più, sento le sue labbra posarsi ripetutamente sulla mia spalla e sento le sue lacrime sulla mia pelle.
“Si sono di gioia” risponde leggendo nei miei pensieri.

 

Hey Little Carrots!

Okkey.... Lo so forse è più tendente al rosso come capitolo, ma ho cercato di non ricadere eccessivamente nel volgare... Se questa scena infastidisce qualcuno chiedo perdono...
Altra dose di HARRERY! Non potevo far passare altri 33 capitoli...


Lo so è estremamente smielato come capitolo e si alcune parti erano così stucchevolida avermi disgustata mentre le scrivevo, ma sempre per la storia dei 33 capitoli le ho lasciate.
Se non è chiaro il capitolo si svolge in un arco temporale un po' più ampio, composto da diversi giorni, dove vediamo Haarry e Ellery alle prese con le comuni vicissitudini delle coppie.


Ellery decide di perdere la verginità con Harry, anche se un po' spaventata dall'idea, ho lasciato il suo punto di vista perchè mi sembrava il più interessanteper affrontare l'argomento.
Harry decide di tenere segreta la sua relaione con Ellery perchè vuole proeggerla, che ne pensate è la scelta migliore?
Qual è invece la rivelazione di Zayn?


Insisto la storia non sta terminando, ci sono una serie di cose che devono ancora accadere!
Il vestito di Ellery:


http://wheretoget.it/look/46074

∞ ∞


Wifey, se l'hai letto in autobus ti chiedo scusa! Che ne pensi? La foto dell'albero arriverà presto!

Bradorable ti ho rotto abbastanza le scatole in questi giorni quindi mi scuso pubblicamente!

Ps perdonatemi gli errori, lo prometto appena ho tempo revisiono tutta la storia e la correggo!


∞LOVE YOU ALL!∞

Ps se volete contattarmi su twittah sono @littlelion195

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Capitolo 35
*** Home ***


Harry POV

Lasciatemi qui. In questo letto, sotto queste lenzuola, stretto a lei, entrambi nudi. Lasciatemi qui.
Profumo di mare, profumo della sua pelle, profumo della mia. Sono una cosa sola ormai.
Lei dorme ancora, è bellissima, mi ritrovo ad invidiare Morfeo, abbiamo fra le braccia la stessa ragazza... Ok... sto dicendo cose senza senso, se lei avesse mai sentito questa cosa mi avrebbe preso sicuramente a schiaffi, ormai la conosco, stanotte è stata molto dolce, rivelare chiaramente cosa prova dev’esserle pesato specie dopo quello che è successo, quindi oggi mi aspetto qualche sua frecciatina acida e mi divertirò, dopo tutto mi piace anche per questo.
Avvicino le labbra alla sua scapola diafana, la bacio leggermente, ancora uno, ma si un altro ancora non fa male a nessuno! 
Le guardo il viso, pare una bambina, tutta raggomitolata sotto le coperte respira piano, piccola e fragile, una rosa appena sbocciata con ancora le gocce di rugiada, i suoi capelli sparsi per il cuscino brillano, hanno dei riflessi così belli, devo capire che shampoo usa perchè hanno anche un odore buonissimo. È qui fra le mie mani e devo proteggere la mia rosa, come il Piccolo Principe che costruì perfino una campana di vetro per la sua, ma non la voglio rinchiudere, voglio solo evitare che il mio mondo la ferisca, o peggio, che me la porti via. Saremo solo Harold e Ellery, niente cognomi, niente fotografi, niente gossip, nessun fantasma dal passato, nessun dolore, solo due semplice ragazzi che si amano.
Non diventeremo una di quelle coppiette zuccherose e pesanti, non ci soffocheremo a vicenda, non lasceremo morire le amicizie, non faremo solo esclusivamente quello che farà l’altro, saremo solo noi stessi, le nostre vite verranno invigorite dal nostro rapporto.
Lei sarà libera, vivrà alla grande la sua vita da liceale, non mi sostituirò mai a lei, ma sarò lì quando dovrà asciugarsi le lacrime, quando sorriderà di gioia, come sarà lei a consolare i miei occhi bagnati.
Lo faremo in segreto, raccontare al mondo di noi sarebbe troppo egoistico, non mi va di sbandierarla a tutti come un trofeo, non è ancora pronta per sopportare tutto questo.
Prendo una sua ciocca di capelli e comincio a stuzzicarle il naso, subito lo arriccia infastidita, scuote leggermente il capo, continuo indisturbato e lei emette un grugnito di disapprovazione, si volta e si stringe al mio petto.
Chiudo gli occhi e le accarezzo i capelli, ma sento le sue labbra premere contro il mio petto, mi sta baciando le rondini. 
“Si mi hai svegliata, evidentemente mi devi rompere le scatole anche mentre dormo, Ricciostronzo”.
“Buongiorno anche a te, la tua dolcezza mi stupisce, tesoro”.
“Non chiamarmi tesoro”.
“Non posso darti un nomignolo?”.
“Esatto”.
“Ma tu mi chiami Ricciostronzo”.
“Beh sei riccio e sei stronzo”.
“Molto divertente...”.
“E poi sono certa che è un soprannome che... ti ho dato... solo io”
mormora con una nota di insicurezza. Diamine.
“Al Ricciostronzo è piaciuto da morire quello che è successo stanotte”.
“Anche a me, solo a pensarci mi batte forte il cuore”
bisbiglia.
“Se penso che ieri sera mi hai sbattuto la porta in faccia...”.
“Avevo paura”.
“Di me?”.
“Siamo egocentrici...”.
“Stai evitando la domanda”.
“Ho bisogno di farmi una doccia”
dicendo ciò si mette a sedere, tiene il corpo nascosto nel lenzuolo.
“Fai piano, potrebbe farti male... si insomma lì... è stata la tua prima volta, è normale”.
“Oh bene perchè mi fa davvero male”.

Mi alzo e mi reco dalla sua parte del letto. “Ti porto in bagno, reggiti a me”.
“Gra... Harry!”
urla nascondendo il viso.
“Che ho fatto di male?”.
“Sei completamente nudo!”
urla senza scoprirsi gli occhi.
“Esagerata! Ieri sera eri tu che volevi vedermi, potresti anche smetterla di coprirti visto che ti ho già ammirata” sorrisi.
“Mettiti i boxer e passami i miei slip e la tua camicia”.
“Ellery...”.
“Per favore”.

Sbuffo e le lancio i vestiti che mi ha chiesto. “Che senso a vergognarsi ora?”.
“Ne ha per me”
risponde dandomi la schiena.
“Potresti anche farmelo capire” sbuffo un po’ accigliato sedendomi sul lato opposto del letto, meglio infilarsi i boxer o qui scoppia una tragedia, bene tutti i miei buoni propositi sono andati a quel paese.
“Il modo in cui ci siamo visti ieri sera era speciale, non una cosa di poco conto, tu non puoi immaginare quello che ho provato. Non mi interessa se sei abituato o che altro, non mi importa se mi ritieni stupida, probabilmente presto non la penserò più così, ma per ora rispettami”.
“Ha importanza anche per me, sono l’unico che può vederti così e tu l’unica che può vedere me. Io non ti paragono con nessuno”.
Due braccia circondano la mia schiena, la sua testa poggia sulla mia spalla sinistra, intreccia dolcemente la mia mano con la sua.
“Your hand fits in mine like it's made just for me 
But bear this in mind It was meant to be”
canta dolcemente al mio orecchio, per poi lasciare un dolce bacio sulla mia mandibola.
Resto immobile per qualche secondo, nonostante sia felice per ciò che ha appena cantatato, giusto quanto basta per farla scendere dal letto e posizionarsi davanti a me, mi guarda preoccupata. “Harry?”.
Non le lascio il tempo di finire, l’afferro per i fianchi e la faccio cadere seduta sulle mie gambe, esattamente come accadde al ballo, nella stessa posa, la guardo intensamente e dischiudo la bocca.
“I've just let these little things slip out of my mouth 
'Cause it's you oh it's you
It's you they add up to
And I'm in love with you
And all these little things”.

Appoggia dolcemente il capo sotto il mio, il suo orecchio sinistro preme sul mio petto, i suoi occhi son chiusi per gustare il momento, la sua mano destra poggia sul mio cuore, non capirò mai perchè lo fa, è come una bambina piccola, in cerca di coccole, affetto e protezione, è un aspetto di sè che cela con il suo apparire fare, è segno del forte bisogno di accettazione di sè che la caratterizza, è decisamente migliorata in ciò rispetto a quando l’ho conosciuta.
“Come crolli in fretta”.
“Posso sempre accoccolarmi sulle gambe di un altro”.
“Tipo?”.
“Louis, è il mio migliore amico, o Liam, è così dolce con me, oppure potrebbe sempre esserci il ritorno di fiamma con Blake”
soffia maligna gelandomi ogni goccia di sangue.
Insicuro e spaventato la stringo forte, una semplice frase mi fa dubitare, una battuta mi fa tremare, non è possibile, non è da me.
“Non dirlo neanche per scherzo” ringhio.
“Harry preferisco dover nascondere al mondo la nostra storia che viverne una falsa alla luce del sole. Quello che è successo ieri sera è stato meraviglioso, non ho alcun pentimento, davvero, non tornerei mai da Blake, mai in un milione di anni. Guardami”. Afferra il mio viso, i nostri verdi così diversi, ma complementari di scontrano. “Quello che ti ho detto ieri sera, lo provo davvero, non dubitarne mai, non l’ho detto per accompagnarti ai più svariati eventi, premiazioni, sarei molto più contenta per una chiamata nel cuore della notte dove mi sveli di essere preoccupato anche per un inezia, tanto so che non lo farai mai, o anche solo guardare uno stupido film insieme sul divano, cucinare una pizza, farti preoccupare come un matto scappando da casa tua. Non ridere sono seria! No ok non lo rifarò... Parlo davvero di piccole cose, ma migliori di qualsiasi party per veri VIP. Ovviamene queste mie parole non ti impediranno mai di invitare qualche volta Ed Sheeran da te quando ci sono anch’io...”.
“Ma non dovrei essere io il principe sul cavallo bianco che salva la principessa?”.
“Benvenuto nel ventunesimo secolo Styles, ora se non ti dispiace vado a farmi una doccia”.
“Se vuoi posso darti una mano”.
“Credo di sapere come ci si lava”.
“Ma da sola non riesci ad insaponarti bene la schiena”
ammicco con malizia.
“Sopravviverò”.
“Io non credo”.
“Hey sono venuta a letto con te, ho cantato un pezzo di Little Things, ovvero una tua canzone e sai quanto le odi, quindi non tirare troppo la corda”.
“Le odi?! Uh Niall suona Truly, Madly, Deeply l’adoro! Oh mi piacciono tantissimo Teenage Dirtbag, Over Again, Little Things e quando sono in macchina con quel gran bel pezzo di uomo che è Harry Styles canto a squarcia gola Live While We’re Young!”
urlo con una vocina fastidiosa.
“Oh andiamo io non parlo così! E poi si chiama assuefazione in fenomeno che stai descrivendo, mia sorella in casa non fa nulla se non mette i vostri CD a palla, i titoli che ho detto sono solo i meno peggio e Teenage Dirtbag non è vostra. Ora gioco anch’io!” sorride furba.
“Quando vuoi!”.
“Non è giusto ho perso a calcio contro dei bambini, uffa dovevo vincere io. Ho un gusto davvero terribile per le camicie, anzi per tutti i vestiti in generale. Ho il corpo cosparso di tatuaggi senza senso, mi piacciono da matti le farfalle!”.

“Carina la tua vociona profonda e lenta”.
“Meglio della tua”.
“Non mi sembrava così ieri sera”.
“Vado a farmi la doccia”
ribatte dirigendosi verso la porta.
“Il bagno è lì in fondo alla camera”.
“I miei vestiti sono nella mia stanza”.
“Ma c’è Blake”.
“Lo mando via”.
“Vengo a controllare”.
“Harry...”
sbuffa seccata.
“È di lui che non mi fido”.
“Sei impossibile”.
“Mentre è logico farsi vedere dal proprio ex con indosso solo la camicia di un altro, per di più aperta”.
“Ok vai a vedere se c’è, poi chiamami”.

Ellery POV

Da quando ho perto gli occhi tutto mi sembra più luminoso, più nitido, più definito.
I colori brillano intensamente, e sulla mia pelle c’è ancora il suo odore, non sento il profumo del bagno schiuma, solo il suo.
Ieri notte è stato incredibile, ero così terrorizzata, ma mi ha tranquillizzata. Non posso ancora crederci, ho fatto sesso con Harry Styles, per fortuna che ho sempre ripetuto di odiarlo, se esistesse il Nobel per la coerenza sicuramente sarebbe mio...
Non mi importa, tradire le mie convinzioni, i miei dogmi, è stato sicuramente la scelta migliore che abbia fatto, e n’è valsa la pena.
Mi sento così leggera, felice e confusa! Sto toccando il cielo con entrambe le mani, sorrido continuamente come una stupida, ho voglia di ridere, cantare, urlare. Ho una tremenda voglia di baciare il mio Harry, il mio Ricciostronzo.
“A che pensi?” mi domanda proprio quest’ultimo mentre camminiamo verso le scale. Sono stata veloce a lavarmi e cambiarmi, Blake non era nemmeno nella stanza!
“Non ti è dato saperlo”.
“Scommetto che vogliamo la stessa cosa”.
“Ma non so cosa tu voglia”.
“All I want is the taste that your lips allow”.
“Non è onesto usare Ed contro di me”
protesto imbronciata.
Harry sorride e mi accarezza dolcemente la guancia. “Sono un po’ geloso sai? La nostra canzone è una delle sue, quelle che ti piacciono delle mie le ha scritte lui, non riesco proprio a trasmetterti nulla? Non riesco a farti provare proprio nulla?”.
I suoi occhi non sono del verde smeraldo brillante di ieri sera o di stamane, è più delicato, tremolante, è come se lui fosse... deluso di sè.
Aggrotto la fronte, non lo capisco, lui non era quello sicuro? È la seconda volta oggi che lo vedo così... incerto.
“È il mio cantante preferito, non capisco il problema”.
“Lascia perdere”
commenta amareggiato.
“Non ci ho mai pensato, ma se dovessi dire quali sono le nostre canzoni, risponderei Truly, Madly, Deeply e Don’t Let Me Go, non solo Give Me Love” esclamo confusa.
Un guizzo compare nei suoi, è stupore, felicità, smarrimento. Non ero io quella complicata?
“Scusa, non è il momento di fare questa conversazione, ti ho solo confusa, andiamo a fare colazione, ne riparleremo un’altra volta” farfuglia con un mezzo sorriso.
Incurante della mia palese interdizione, mi prende per mano e scendiamo per raggiungere la cucina.
“Buongiorno!” saluto tutti.
“Buongiorno” rispondono in un coro disordinato.
Un buonissimo profumo di caffè si impossessa del mio olfatto, mi accomodo vicino a mia sorella, alla mia sinistra invece prende posto Harry, dolcemente mi lascia un bacio fra i capelli, la sua mano accarezza in modo delicato la mia gamba. Un sorriso mi sfugge, il riccio lo nota, si lecca le labbra con fare soddisfatto.
“Ragazzi, il nostro volo è stasera, vi conviene preparare le valige stamane, così dopo possiamo fare qualcosa insieme” ci ragguaglia Liam.
“Si può fare il bagno?”.
“Come se non ne avessi fatti abbastanza, Ellery in questi giorni eri sempre in acqua”
mi punzecchia Antoinette.
“Non è colpa mia se mi piace nuotare”.
“Tranquilla c’è tempo”
mi rassicura Payne.
Improvvisamente Louis sbadiglia piuttosto rumorosamente.
“È il quinto che fai da quando ti sei seduto!” lo schernisce Niall.
“Mi sono addormentato tardi, non riuscivo a prendere sonno”.
“Come mai?”.
“Qualcuno stanotte ci ha dato dentro”
risponde tranquillo continuando a mangiare i suoi cereali.
Sputo il caffè che stavo bevendo. Tutti gli occhi sono puntati su di me, mi ritrovo a fissare intensamente la mia tazzina, sperando di sparire in quel preciso istante. Sento un biscotto sgretolarsi con un grugnito di disapprovazione ed Harry ridacchiare compiaciuto.
“Non volevo toglierti il sonno, ma che ci posso fare se sono bravo?”.
Mollo una potente gomitata all’idiota alla mia sinistra.
“Smettila di ridere, ora ti spacco la faccia” lo rimprovera Tomlinson con un sorrisino.
“Sei il mio migliore amico, dovresti essere felice per me”.
“Infatti, ieri sera non sono intervenuto e ti faccio i miei complimenti, ma essendo anche il suo migliore amico, un quasi fratello, sono la figura più simile a suo padre, quindi devo fartela pagare, hai violato la mia dolce Ellery, stupido deflora vergini!”.

Spingo in dietro la sedia in modo violento, sono solo un ammasso di carboni ardenti ora.
“Ehm.. io vado a preparare la valigia... sono indietro... addio” balbetto indietreggiando velocemente. 
Non attendo nemmeno una risposta, inizio a correre come una disperata, perchè capitano tutte a me? Quanto vorrei sparire. Ahi! Stupide scale! Questa caduta mi lascerà sicuramente dei lividi. Quando sono particolarmente agitata divento davvero maldestra, cioè più del solito.
Non ha senso tentare di rialzarmi con dignità, non ne ho più ormai, Louis evidentemente non ha un filtro che gli impedisce di dire tutto quello che pensa, lo ha fatto con naturalezza, come se fosse normale e io da brava codarda sono scappata, mentre il mio ragazzo rideva. Devo solo calmarmi.
Mi barrico in camera, è meglio che faccia sul serio la valigia, almeno la mia ritirata non sarà stata inutile. Un senso mi malinconia mi pervade nel preciso momento in cui apro l’armadio, mi soffermo a guardare i vestiti, la mia mano scorre sui vari tessuti, non sono esattamente desiderosa di tornare a casa. Devo decidere due completi, uno per stare qui oggi e uno per il viaggio, a Londra farà freddo. 
Londra... sembra una vita passata, un ricordo lontano, un sogno dai contorni sfumati, i miei amici, la mia famiglia, sono tutti lì, tuttavia mi sento molto più a casa qui, non voglio preparare la valigia, non voglio che questi giorni rimangano solo una memoria, tremenda e dolorosa, mi sento così diversa da quando sono arrivata, com’è possibile, è la stessa ragazza con i capelli castani lunghi e gli occhi di un verde pallido scialbo, l’immagine che lo specchio dell’armadio mi restituisce in questo momento.

Harry POV

“Siete due deficienti!” ci rimprovera Liam.
“Non è colpa mia se la stanza di Harry confina con la mia!” sbuffa Louis.
“Potevi evitare di dirlo davanti a tutti, anzi potevi tenere la bocca cucita!” lo fulmina Payne. “E tu Harry potevi evitare di ridere, ma il tuo unico neurone si è già suicidato!”.
“Era una situazione fin troppo surreale per rimanere seri”
mi giustifico soffocando una nuova scarica di ilarità.
“Fate le scenate da parenti, amici, fidanzatini gelosi e poi la pugnalate alle spalle!”.
“Non lo abbiamo mai fatto”
ribatte Louis alquanto irritato.
“Ah no?! Lasciate che vi spieghi un paio di cose, prima di fare il grande passo con te Harry, lei si è confidata con me, aveva paura, era insicura, le sue azioni sono state ragionate a lungo. Voi che fate? La umiliate davanti a tutti sapendo meglio di noi tutti i suoi problemi, le sue difficoltà, mi pare logico!”.
“Io sono stato zitto!”.
“Sei scoppiato a ridere vantandoti della tua performance! Cosa credi che abbia pensato?”.

Con un mano mi copro gli occhi, ha maledettamente ragione, ero fin troppo esaltato per la conferma di non aver sognato quello che abbiamo fatto, ho finito per non accorgermi di lei... di nuovo, l’ho ferita... di nuovo.
“Vado da lei”.
I miei occhi tornano scoperti, ma li sento bruciare di odio, tutto in me ribolle, potrei distruggere tutto, potrei ucciderlo senza troppi problemi e ripensamenti.
Cosa credi di fare?” ruggisco orgoglioso.
“Voglio solo sapere se sta bene”.
“Non è compito tuo”.
“Ho tutto il diritto di interessarmi a lei”
risponde sfacciato alzandosi.
Di scatto balzo in piedi pure io, appoggio con foga le mie mani sul tavolo provocando un soro tonfo. “Apri le orecchie e metti in funzione il tuo povero cervellino, non hai mai, mai, curato le sue ferite, non sei mai stato in grado di dirle la cosa giusta al momento giusto, non hai mai conosciuto il suo passato, non sei mai stato capace di leggere i suoi sguardi, non sei mai riuscito a comprendere quando stesse mentendo, non l’hai mai protetta da nulla, non l’hai vista soffrire, non l’hai vista completamente a pezzi, non l’hai vista rivivere gli orrori del suo trascorso, non hai fatto di tutto per impedire che ciò avvenisse, non hai rischiato tutto imbucandoti nella sua scuola, non sei rimasto seduto accanto al suo letto per due fottute ore in totale silenzio solo per riuscire a capire cosa le fosse successo. non hai atteso quattro sporadiche parole pur sapendo che sono state pronunciate per scacciarti, non l’hai mai anteposta ad un tuo amico, non hai mai litigato con lei, non hai mai sofferto conscio di averla persa per la tua stupidità, non hai mai pianto vedendola fra le braccia di un altro, non ti sei mai ubriacato perchè hai realizzato di amarla quando era troppo tardi, non sei scappato da lei perchè vederla faceva male, non sei cambiato per lei, non hai faticato per lei. Mai. Io ho decisamente più colpe che meriti nei suoi confronti, ma ho fatto tutto questo. Mi avevi accusato al ballo di volerla semplicemente portare a letto, invece ti sbagli, io la amo, più di quanto tu potrai mai fare. Io sono il suo ragazzo, io devo stare accanto a lei. L’hai lasciata tu mi sembra, forse dovresti ricordati il perchè delle tue azioni, infatti io continuo a darmi del coglione per averla ferita innumerevoli volte, per averla fatta piangere, per come l’ho aggredita in bagno la prima volta, per la mia gelosia immotivata dei primi tempi, per averla fatta scappare, per essere scappato, per averle dato uno schiaffo e della puttana, anche se per colpa tua, per averla provocata più volte, per averla forzata a tradirti, le ho rubato tanti di quei baci quando ancora stava con te, l’ho fatta sentire uno schifo per questo, ma diamine se la amo, e Ellery ha scelto questo povero idiota che sono, lei vuole me accanto e devo ammettere che continuo a chiedermi come sia possibile! Il minimo che possa fare per lei è andare da lei ora e chiederle umilmente perdono, non ti azzardare ad interferire, io non te la restituirò mai, devo ricucire io i miei sbagli, non serve che tu reciti la parte di quello onesto, dell’innamorato che le resta accanto, la faresti soffrire e il suo sorriso è affar mio. La amo e ti impedirò di intrometterti fra noi. Blake non potrai mai darle quello che le do io, non sostituirti a me, non farmi passare per quello insensibile e disinteressato, non impedirmi di renderla felice”.
Detto ciò mi precipito, al piano di sopra, già la vedo piangere distesa sul letto, rannicchiata, tremante per i singhiozzi rumorosi e profondi. Busso alla sua porta.
“Chi è?”.
“Sono Harry, posso entrare?”.
“Fa come vuoi”.

Apro la porta. Ellery non è sul suo letto, è davanti all’armadio e i suoi vestiti sono sparsi per la stanza, alcuni sono già nelle valigie, i suoi occhi non sono arrossati e gonfi, non è affatto scossa per le battute di Louis.
“Mi dai una mano?” domanda serena.
“Si certo” rispondo confuso.
“Non so cosa mettere per il viaggio e cosa per passare il resto della giornata”.
“Perchè non resti così per entrambi?”.
“Puzzolente e sporca? Ti ricordo che vado in spiaggia dopo!”
“Allora metti degli shorts”.
“Non sono adatti”.
“Uno dei tuoi vestiti è perfetto”
“Arrivo a Londra congelata”.
“Allora metti i pantaloni lunghi”.
“Muoio di caldo”.
“Ti prego chiedi a Gemma o ad Antoinette, mi hai già fuso il cervello”
commento già esasperato.
“Lo so” ride soddisfatta. “Infatti ho già scelto, sai anche a me piace ridere dell’imbarazzo altrui”.
“Non volevo passare per quello insensibile”.
“Sinceramente potevi evitare di vantarti e tutto, almeno in mia presenza”.
“Si è stata una cosa da sciocchi”.
“Sciocchi è riduttivo”.
“Come darti torto...”.
“Louis è un vero idiota”.
“È tipico di Tomlinson fare queste uscite”.
“Quest’esperienza mi ha confermato che siete migliori amici per la vostra straordinaria stupidità”
ride divertita contagiandomi.
“Mi sono comportato male, di nuovo” commento amaro tornando serio.
“Sono stata infantile e codarda, ancora una volta” risponde usando il mio stesso tono.
“Era una reazione comprensibile, sei stata esposta in maniera imbarazzante, al tuo posto avrei anche infamato tutti”.
“Ero così imbarazzata che non sono riuscita a pensare, non riuscivo a parlare, sono perfino caduta sulle scale. Non volevo farti preoccupare, capisco perchè la nostra storia deve rimanere segreta, io non so gestire queste situazioni, non sono abbastanza forte, già stamattina ho impiantato una scenata perchè non riuscivo a a rivederti nudo senza morire, cercherò di diventare più forte”.
“Quindi per te è questo il motivo per cui te l’ho chiesto”.
“Si vuoi proteggermi perché sono diversa, fragile, mi sto riprendendo a piccoli passi dall’incidente dall’incidente e...”.
“Non hai capito proprio niente”
la interrompo secco. Lascia cadere a terra la maglietta che ha fra le mani, nei suoi occhi leggo insicurezza e preoccupazione, mi guarda interdetta, ogni suo muscolo è teso, lo vedo chiaramente, fino a poco tempo fa avrebbe fatto di tutto per apparir ancora sicura. “Io sono quella debole, scusa se lo dico, ma ho bisogno di te, non voglio che tu possa essere soggetta ad attacchi per colpa mia, già basto io, sono uno stupido e continuo ad invischiarti in paradossali situazioni imbarazzanti, prima avrei dovuto reagire in modo diverso, hai la pazienza di aiutarmi a migliore? Uno come me, ha una possibilità su un migliore di stare con una come te... non voglio sprecare la mia”.
“Una come me, non è niente di speciale”.
“Amo e voglio questo niente, anche se mi permetto di dissentire questa tua affermazione”.
“Saremo sempre così?”.
“Sinceri?”.
“No, sdolcinati e diabetici”.
“Nah, è da quando ci conosciamo che dopo i nostri momenti di tenerezza, ci ritroviamo a coprirci di insulti”.
“Siamo una coppia alquanto contorta”.
“Tu sei lunatica, io sono pazzo, siamo perfetti!”.
“Ho una maledetta voglia di schiaffeggiarti ora”.
“Visto?”.
“Puoi cancellarti quel sorrisino strafottente dalla faccia?”.
“No cara mia, perchè sono felice”.
“E la ciò implica che devi tormentarmi?”.
“Sono circa cinque mesi che ci conosciamo e, insisto, continuiamo a comportarci come quando ci siamo conosciuti, è da sempre che ci trattiamo così e non è cambiato nulla nonostante ci siamo messi insieme”.
“Me lo ha già detto...”.
“Ellery proprio non lo capisci?”
sorrido avvicinandomi sempre di più a lei. Le sollevo il mento con l’indice, mi chino su di lei, le nostri fronti si sfiorano, i nostri occhi si perdono completandosi nuovamente a vicenda. “Se non è cambiato nulla c’è solo una spiegazione” soffio sulle sue labbra. “Era destino, siamo fatti per stare insieme”. 
Nervosa si morde il labbro inferiore, è bellissima, c’è ancora un che di innocente in lei, ma ciò la rende ancora più provocante.
“Dovremmo tornare dagli altri” mormora tremante.
“Già dovremmo” ripeto senza muovermi di un centimetro, ciò la fa arrossire teneramente.
“Io voglio nuotare” sussurra come una bambina. “Lasciami andare, è per tutti l’ultimo giorno qui”.
È vero, non credo ci saranno presto altre occasioni per stare tutti insieme all’aria aperta, per comportarci come ragazzi normali, ha bisogno di tutti noi, non solo di me.
“Dai andiamo, Niall mi ha chiesto la rivincita a Beach Volley!”.
“Ti batterà”.
“Il sostegno della mia ragazza è favoloso”.
“Stavo scherzando”.
“Ora ho un buon motivo per vincere”.
“Quanto sei infantile”.

Ellery POV

“I signori passeggeri sono pregati di allacciare le cinture di sicurezza, stiamo per decollare”.
Questi giorni sono volati! Mi sembra sia passata un’eternità da quando eravamo sulla spiaggia a giocare, ero in squadra con Niall e abbiamo perso, probabilmente è colpa mia perchè un paio di volte mi sono persa a guardare Harry in costume da bagno, quando batteva e schiacciava era a momenti spettacolare, il modo in cui si muoveva, i suoi muscoli, la sua miriade di tatuaggi insensati, il suo sguardo divertito e concentrato, il suo bizzarro modo di festeggiare ogni volta che faceva punto, la sua odiosa risata quando mi ha presa in testa, quando è rimasto stizzito perchè Blake mi ha aiutato ad alzarmi. Ellery riprenditi, ti stai perdendo! Si ecco sembra un’eternità fa, ma invece sono trascorse alcune ore...
Non ricordo di aver mai fantasticato su nessuno in questo modo, che mi prende?!
“Ti sei divertita in questi giorni?” domanda il ragazzo alla mia sinistra.
Blake mi stupisce, non mi ha odiata per essermi messa con Harry, non mi ha insultata quando a colazione Louis ha reso di dominio pubblico che sono andata a letto con Harry, mi parla ancora in modo gentile, mi guarda ancora in modo benevolo, ma nei suoi occhi blu, che continuano a piacermi, c’è un marcato segno di tristezza.
“Si, sono stata davvero bene con tutti voi, tu?”.
“Tralasciando dolorosi episodi... si è stata una bella vacanza, sono simpatici, ma il tuo ragazzo credo che non la smetterà di odiarmi”
risponde sarcastico.
“Blake mi dispiace io...”.
“Va bene così, ti ho lasciata io dicendoti di andare da lui. Io ti voglio bene, lo sai”.
“Anch’io ti voglio bene”.
“Che farete ora?”.
“Non renderà pubblica la nostra storia”.
“Quindi a scuola che faremo?”.
“In che senso?”.
“Diciamo che ci siamo lasciati o fingiamo di stare ancora insieme?”.

Louis POV

“Perchè ho lasciato che si sedessero vicini?!” ringhia Harry a mezza voce.
“Datti una calmata è solo il viaggio di ritorno” sibila Gemma.
“Io di quello non mi fido per niente”.
“Andiamo Harry, l’ha lasciata lui!”.
“Fidati se n’è pentito amaramente, quando abbiamo giocato oggi lui le guardava sempre il sedere, i suoi occhi bruciavano per pura lussuria!”.
“Possibile che tu sia così geloso?! Ellery e Blake vanno a scuola insieme non puoi impedire che parlino, non puoi impiantare un casino per così poco, è scorretto nei confronti della tua ragazza, non è così stupida da farsi condizionare da un ex, lei ti ama, te lo ha anche dimostrato”.

Sbuffo, Harry sta scoppiando solo perchè quei due sono seduti vicini, è patetico!
“Cominciamo bene” si lamenta Niall accanto a me. “Dici che farà così per tutto il viaggio?”.
“Questo è solo l’inizio”.
“Ti prego no... Lo ammazzo!”.
“Impazzirà me lo sento”.
“Potremmo sempre sopprimerlo”.
“Lei invece soffrirà”.
“Ok Lou, ho capito, non stiamo parlando della stessa cosa...”.
“Niall, Harry è euforico e convinto di poter mantenere il segreto, ma per ora è semplice, eravamo in paradiso, ora si torna nel mondo reale, a Londra con tutti i casini e le sue complessità. Crollerà, farò stronzate e toccherà ad Ellery pagarne le conseguenze. Se dicesse subito che stanno insieme, la proteggerebbe veramente, non in questo modo patetico”.
“In che senso crollerà?”.
“O lo fa lui, o lei”.
“È sempre soggetto dell’interesse delle testate scandalistiche più di tutti noi, Lou dobbiamo  solo proteggerli”.
“No lui deve rivelare tutto”.
“Ellery non è ancora pronta, fallo per lei. Io lo capisco, anche Antoinette vuole risparmiarmi le accuse pesanti dovute al fatto che io stia con una ragazza di quattro anni più giovane di me”.
“Va bene, ma rimango della mia idea”.

Ellery POV

“Dobbiamo proprio farlo?”.
“Credi che non noteranno nulla?”.
“Esatto”.
“Non conosci abbastanza mia madre”.
“Andiamo ho paura”.
“Andrà bene!”.
“Già mi immagino la reazione dei tuoi”.
“Mi ami o no?”.
“Si, ma questo è un passo grosso”.
“Sei solo un codardo!”.
“Semplicemente non ritengo che questo sia il momento migliore!”.
“È come un cerotto, a tolto in colpo solo”.
“Non me la sento”.

“Bene allora vattene a casa tua, ma non cercarmi domani quando vedrai sui tabloid delle tue foto imbarazzanti mentre cada di faccia sul bagnasciuga. Sono convita che la tua faccia infangata frutterà!” ringhio furiosa.
“Avevi detto di averle cancellate!”.
“Sorpresa!”.
“Non posso credere che la mia ragazza mi stia ricattando”.
“Ti conviene farci l’abitudine”
ribatto mentre suono il campanello e mia sorella ride.
“Siete tornati!” urla mia mamma venendoci in contro. “Entrate abbiamo preparato un po’ di tè e qualche pasticcino per festeggiare il vostro ritorno!”.
Mio padre ci aspetta in cucina. Subito prendiamo posto e raccontiamo tutto quello che è successo in questi giorni, Antoinette fa vedere un bel po’ di foto, i nostri genitori ascoltano per tutto il tempo interessati.
“Ma dov’è Blake?” domanda poi mia madre.
Lancio uno sguardo fugace ad Harry come per dirgli ‘che ti dicevo?’.
“Ehm... ci siamo lasciati” dico tamburellando con una mano sul tavolo.
“No tesoro! Mi dispiace da morire, era un ragazzo d’oro”.
“Non mi dispiace per niente, era un idiota”
sottolinea duro mio padre, facendo sorridere Harry.
“Che cos’è successo? Che hai fatto?”. Ecco, tipico.
“Grazie per la fiducia mamma!” sbotto acida. “Comunque c’è una cosa che volevo dirvi, ehm... io...”. Annaspo, non riesco a trovare le parole, la paura si è impadronita di me, la reazione di mia madre mi ha alquanto demoralizzata.
“Io e Ellery stiamo insieme” dice elegantemente Harry posando la sua mano sulla mia.
“È la verità?” domanda mia madre allibita.
“Si Audrie, sono innamorato di lei da parecchio tempo e adesso stiamo insieme, ma per ovvi motivi, non lo diremo ai giornali” dice sorridendomi.
Potresti anche smettere di ripetere l’ultima parte. Anch’io sono innamorata di Harry, quello che provavo per Blake non era così forte, quest’ultimo mi ha lasciato incitandomi di intraprendere questa relazione e devo ammettere che è stata la scelta più giusta che potessi fare”.
Cala il silenzio nella stanza, i miei continuano a fissarci pieni di stupore.
"No! Io e Harry siamo diametralmente opposti! Papà, io e Harry non staremo mai insieme, questo discorso è imbarazzante, specie se consideri il fatto che ho già il ragazzo! Non ho mai pensato e mai lo farò di intraprendere una relazione con Harry, discutiamo spessissimo e a volte non lo sopporto!" mi canzona mio padre ridendo.
“Papà!”.
“Lo dicevo io che sarebbe finita così! Benvenuto in famiglia ragazzo mio, ho aspettato a lungo questo momento!”
esulta mia padre alzandosi in piedi e abbracciando Harry. “Spezzale il cuore e ti uccido” lo minaccia poi serio.
“Non lo farei mai signore!” balbetta intimorito.
“Ti prego chiamami Theo!”.
Mia madre rimane seduta, stringe le labbra, pare quasi infastidita dalla notizia.
“Si è fatto tardi, credo sia giunto il momento di andare a dormire, immagino sarete stanchi”.
“Hai ragione mamma”
sbadiglia mia sorella. “Ciao Harry, a presto!”.
“Ti accompagno alla porta”.
“Va bene. Arrivederci Theo, a presto Audrie!”
saluta cordialmente, prima di seguirmi.
“È andata bene, adoro tuo padre!”.
“E lui adora te”.
“Già”.

Si avvicina alla porta, quanto vorrei che non uscisse, sarò stupida, ma mi mancherà non vederlo la mattina, non sentire la sua voce roca assonnata maledettamente sexy appena si sveglia, ma non posso e non voglio fare la fidanzatina appiccicosa, non è quello di cui ha bisogno.
“Buona notte, grazie di tutto” gli sorrido.
“Buona notte, a presto bellissma”.
Mi lascia un dolce bacio sulla guancia e se ne va. Sbuffando chiudo la porta a chiave e mi stendo sul divano. Tutti i ricordi riaffiorano accompagnati da una terribile voglia di risentire il sapore delle sue labbra, invece di rimanere impalata potevo baciarlo!
Bussano freneticamente alla porta, mi precipito ad aprire.
“Hai dimenticato qualcosa?” domando ritrovandomelo davanti.
“Si” ammette imbarazzato.
“Cosa? È in cucina?”.
“No ho dimenticato ecco... questo”.

Mi prende il viso fra le braccia e unire le nostre labbra. È un bacio semplice, non peccaminoso, privo di qualsiasi malizia, ma pieno di amore e dalla durata infinita.
“Grazie di tutto, dico davvero” sussurra sulle mie labbra. “È stato un viaggio fantastico, prometto che ti farò sentire bene anche qui a Londra”. Mi bacia la fronte e se ne va per davvero.
Mi appoggio alla porta, le mie dita sfiorano la mia bocca, uno sorriso ebete si stampa su di essa.
“Non approvo per niente” esclama mia madre guardandomi sprezzante.
“Non mi importa” rispondo strafottente.
“Sei diventata così stupida mentre eri via?”.
“Essere contenta per me ti è impossibile?”.
“Non sei adatta a stargli accanto, non puoi addossargli tutti i tuoi problemi”
“Almeno lui mi ama anche se non sono la figlia perfetta, a differenza tua mi sta aiutando a vincerli!”
urlo andandomene in camera mia, con gli occhi ormai pieni di lacrime. Le dimostrerò quanto si sbaglia!

Hey Little Carrots!

BUON 2014 A TUTTE IN SUPER MAGEA IPER RITARDO!

Ho avuto un piccolo blocco dello scrittore, non sono in grado di scrivere scene smielate sui fidanzatini, infatti in questo capitolo non succede assolutamente nulla di interessante, è puramente di passaggio, dopo più di 30 capitoli gliela dovevo un po' di tranquillità a quei due!

Il segreto di Zayn per ore non compare in questo capitolo, e non credo verrà esplicitato nel prossimo, ma presto sarà fondamentale!
Ellery comunica ai suoi di stare con Harry, il padre è felicissimo, mentre la madre non approva per niente, è chiaro che preferisca Blake!
Louis invece è convinto che la scelta di Harry farà soffrire l'amica, la sua battuta era per spezzare un po' le scene diabetiche!
La mia scena preferita è Harry che sbotta contro Blake, ho riassunto 34 capitoli in quelle righe wow!


Vi ringrazio per esservi sorbite questa cosa, prometto che il prossimo sarà migliore.

∞ ∞


Wifey, ti voglio bene, sarò più presente te lo prometto, grazie di tutto quello che fai, mi dispiace di averti fatto leggere questa oscenità!
Bradorable questo capitolo è fin troppo sdolcinato perfino per te, I'm so sorry!

Ps perdonatemi gli errori, lo prometto appena ho tempo revisiono tutta la storia e la correggo!


∞LOVE YOU ALL!∞

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Capitolo 36
*** Valentine's Day ***


Ellery POV

È strano ritrovarsi in classe, seduta dietro un banco, intenta ad ascoltare la lezione di Fisica, o meglio a come disperarsi perchè l’unica cosa compresa di tutta la spiegazione è il “Buongiorno ragazzi”, solo tornata mi sono accorta di aver preso un po’ di colore e che a Londra fa incredibilmente freddo, dicono che forse nevicherà ancora, dal mare alla neve come se niente fosse, come se fosse normale.
Ci rinuncio a comprendere anche una sola parola di quest’assurda materia, diamine non apre la mente e disumanizza, tutto è calcolo e gioco di forze, spoglia dalla creatività! Non la studierò neanche sotto tortura all’università!
Marion scoppia a ridere dopo il mio ennesimo sbuffo. “Sono passati un po' di giorni dal tuo rientro, hai intenzione di sbuffare ancora per molto?”.
“Non me ne frega niente del campo magnetico, tutto qui”.
“Ma chi vuoi prendere in giro, lo so che pensi al tuo adorato ragazzo!”.
“Io non sono una disperata”.

Ho raccontato subito alle mie due migliori amiche i fatti salienti della vacanza, anche se essere la ragazza di Harry Styles mi sembra così assurdo, la rossa aveva urlato dalla gioia, mentre Peasly si è gentilmente affrettata a pormi una e una sola domanda. “Com’è Harry a letto?”.
Lì per lì ero rimasta alquanto stupita dalla domanda, anche perché non avevo dei criteri di paragone con nessuno altro, ma era davvero interessata alla questione perché mi ha tartassata a riguardo per tutto il tempo, si è acquietata contenta solo quando le ho detto che si, Styles era stato bravo…
“Fra poco è San Valentino, farete qualcosa?”.
“Lo sai che odio quella festa”.
“Vedila come una buona scusa per avvinghiarti a lui di nuovo!”.
“Usala tu con Ryan”
la schernisco. “Sto via una settimana e tu ti metti con lui”.
“Vai via una settimana e da super hater diventi la sua ragazza, qual è la tua logica?”.
“Non ne ho idea!”.
“Scherzi a parte farete qualcosa per San Valentino?”.
“Non lo so, non possiamo farci vedere insieme quindi non credo faremo niente, ma sinceramente non mi interessa, ripeto odio questa festa”.
“Vi vedete tutti i giorni?”.
“No. In questi giorni lui poi è a Primrose Hill”.
“Perchè è lì?”.
“La ragione esatta io non la so, ma ogni tanto va lì, forse non vuole che si sappia dell’altra casa”.
“Comunque dovrebbe ringraziarmi”.
“Come scusa?”.
“Quando sei scappata da casa sua gli ho fatto un discorsetto per fargli aprire gli occhi e ti ho spronata più volte a dargli una possibilità!”.

Roteo gli occhi. “Parli come i ragazzi, Ed e Anotinette, cos’è vi siete messi d’accordo?”.
“Siamo la vostra squadra di cupidi, non è colpa nostra se voi due siete due stupidi che hanno ammesso solo dopo un’eternità di essere follemente innamorati l’uno dell’altra!”.
“Non ci abbiamo messo così tanto!”. 

Marion mi guarda storta. “Te l’ho detto a settembre che ti piaceva, vi siete messi insieme adesso, a febbraio! Aspetta Ed è quell’Ed?!”.
“Si è lui”
rispondo tranquilla.
“Tu hai conosciuto Ed?!”.
“Già”.
“Io e il tuo ragazzo dobbiamo fare un discorsetto, chiedo una ricompensa adesso”.
“Parli del diavolo!”
rido mostrandole il telefono.

“Vorrei scriverti qualcosa di schifosamente dolce, ma mi uccideresti, vorrei fare il romantico, ma risulto ancora più imbranato, sappi che venerdì 14 ti rapisco, ti obbligo a passare la serata con me, anche se mi dici di no, anche se hai un appuntamento con la regina, so che stiamo insieme solo da qualche giorno, ma voglio passare con te San Valentino, ci tengo, davvero, ti stupirò! Ti passo a prendere, ti farò sapere l'ora, tanto non puoi dirmi di no! H. Ps stavolta Louis si fa i cavoli suoi ;)".

"Com'è dolce!".
"E adesso come rispondo?"
"Wow, che bello, non vedo l'ora!".
"Marion ti prego...".
"Qual è il problema?".
"Non sono brava in queste cose, mi viene da essere sarcastica".
"Largo sfogo al sarcasmo allora!".
"Forse dovrei provare a rispondere in modo cortese".
"Riesce a mandarti in visibilio solo con un messaggio!".
"Dacci un taglio".
"Mi piacete insieme, quindi posso dire quello che voglio".

"Potrei sempre non farmi trovare che ne pensi? Un po' sdolcinato lo sei stato, ma in modo gradevole! Se Louis salta fuori da qualche parte o apre ancora la bocca a sproposito vi squarto! E. Ps. La regina ha detto che ti perdona per questa volta!".

"Ma dagli una soddisfazione, digli che ti è piaciuto il messaggio".
"No prima voglio vedere cosa combina! Quanto manca alla fine dell'ora ho un mal di testa assurdo".
"Su tieni duro, mancano 13 minuti".

Harry POV

È il grande giorno!
Tamburello le dita sul volante, sono emozionato, agitato e un po' felice, ho preparato tutto, ma proprio tutto, ho passato così il pomeriggio, e se si rivelasse tutto un completo disastro?
No, ci ho messo troppo impegno, andrà tutto per il meglio. Ho palesemente proibito a Louis di a avvicinarsi a casa mia sia oggi che domani!
"Buona sera Audrie". Saluto con un sorriso non appena mi apre.
"Harry". È una mia impressione, o è... Fredda?
"Sono venuto a prendere Ellery".
"È di sopra".
"Grazie".

Salgo velocemente le scale, busso, ma nessuno risponde, ribatto con insistenza, sua madre mi ha detto che era qui. Ancora niente. Meglio provare un'ultima volta.
"Quale parte di sto studiando non è chiara? Mi lasciate in pace?" urla dura.
"Sono Harry".
"Entra".

Sdraiata sul letto, sguardo duro rivolto al libro, le movenze aggraziate, ma decise, come una regina pronta a mandare a morte tutto un intero esercito o a graziare i condannati a morte come se nulla fosse, quasi per capriccio.
Bella quanto terribile, intrigante quanto inquietante, incredibilmente distante. 
Intimorito da quella figura, mi avvicino a passi misurati e cauti verso il letto, siedo accanto a lei, temendo di rovinare il precario equilibrio anche solo respirando.
"Cosa stai studiando?",
"Scienze".
"Argomento?".
"I terremoti".
"Complicato?".
"No, non appena memorizzo le scosse tettoniche è fatta".
"Scosse tettoniche? Posso darti una mano"
propongo malizioso.
"Le hai studiate?" domanda incredula.
Mi sporgo verso di lei. "Si, ho applicato le mie conoscenze quella sera dopo il picnic sotto le stelle" sussurro al suo orecchio con ancora più malizia.
"Senti sfigatissimo allupato del cazzo, ho una verifica lunedì, non ho tempo da perdere con te, possibile che tu debba sempre fare ad allusioni sessuali su qualsiasi cosa?! Se questa è il tuo programma per la serata, io passo!".
"Io veramente ho...".
"Tu cosa? Ti dispiace, non volevi, blah blah blah".
"Mi stai spaventando!".
"Io sto soffrendo, ma qui tutti se ne sbattono e pensano hai cavoli propri".
"Che cos'hai?".
"Niente mi stanno trapassando il ventre con infinite lame dolorose, la mia testa invece è trapanata da un martello pneumatico".
"Sei malata?".
"No...".
"Tu hai il ciclo?!".
Cazzo. Tutti i miei programmi andati in fumo. Madre natura non poteva semplicemente mandarle un messaggio con scritto 'Non sei incinta! Buona settimana'?! No ha scelto le come rate mensili. "Passeremo una serata indimenticabile lo stesso" le dico sincero.
So cosa fare per tranquillizzarla, allunga la mano verso la sua pancia. L'afferra violenta.
"Che. Cosa. Stai. Tentando. Di. Fare" sibila minacciosa.
"Volevo solo massaggiarti la pancia per farti passare i crampi".
"Toccami e ti ammazzo".

Ricapitolando: Ellery è una pazza furia omicida inarrestabile quando ha... le sue cose, questa cosa mi eccita e mi terrorizza allo stesso tempo. Grandioso.
"Torno subito". Non mi rimane che questa soluzione.

Ellery POV

Forse ho esagerato.
Non era mia intenzione trattare male Harry, almeno non così tanto, però non è colpa mia, non scelgo io quando mi vengono, ho sperato che quel mal di testa non fosse presagio, ma è evidente che fossi in errore. Non credo tornerà.
"Se n'è appena andato sbattendo la porta Ellery, crollerete presto, ti sei illusa, siete solo in preda ad una spasmodica attrazione fisica" mormora mia madre varcando la soglia.
"Era arrabbiato?".
"Non l'ho visto in faccia".

La mia rara capacità di rovinare tutto meriterebbe un premio.
"Io ci tengo a lui".
"Ti sei imbarcata in una relazione impossibile, non è colpa tua, semplicemente voi due non siete fatti per stare insieme".
"Sono innamorata di lui"
"Eri quasi normale quando stavi con Blake, perché hai scelto Harry?".
"Io non sarò mai normale".
"Avevi trovato l'unico che potesse amarti, perché, cara mia, dietro la tua facciata non c'è nulla che possa essere veramente apprezzato"
ringhia.
"So che hai ragione, ma Harry ha detto di amare quel nulla".
"Protegge la sua privacy".
"Tu mi hai spedita a casa sua per una settimana quando ancora non lo conoscevamo bene!".
"Era un'emergenza, inoltre ho sempre sostenuto la vostra amicizia, quella ti faceva bene, ma non hai le forze per sostenere una relazione con un personaggio famoso".
"Non è solo quello".
"Ma è anche quello, come puoi pretendere di avere un sano rapporto, se lo tenete segreto?".
"Lo fa per me".
"E questo è nobile da parte sua, ma non può andare avanti a lungo, non così".
"Mamma tu hai ragione, è difficile, io però voglio provarci, sto studiando quindi se non hai altre cose da dire, potresti lasciarmelo fare?".

Rimango nuovamente sola, la mia serata con Harry é ormai andata, ho ciclo, e come se non bastasse ho come unica alternativa studiare scienze, che San Valentino di merda, è ufficiale odio ancora di più questa festa. 
Le onde sismiche si dividono in onde di volume e superficiali, fanno parte del primo gruppo le P e le S, mentre nel secondo vi sono le onde L
Le P, dette anche primarie, deformano i materiali per cui si propagano, essendo longitudinali...
Toc toc.
Non è proprio serata, nessuno capisce che voglio stare da sola!
"Avanti".
"Sei stata molto più gentile questa volta".
"Sei tornato"
. Sono stupita, l'ho trattato piuttosto male prima.
"Ho detto che l'avrei fatto".
"Non ti ho insultato abbastanza?".
"Nessuno mi hai mai direttamente infamato in quel modo".
"Un po' te la sei cercata"
ribatto fredda.
"Concordo".
"Perché sei".
"Abbiamo un impegni stasera, ricordi?".
"Credevo fosse saltato tutto".

"Ti ho portato una cosa" mormora passandomi un sacchetto. "Non trucidarmi".
C'è una scatoletta al suo interno. Antidolorifico per i dolori mestruali. Scoppio a ridere, ma lui rimane serio. 
"Sei uscito per questo?".
"Si, è la cosa più imbarazzante che io abbia mai fatto".
"Ti hanno beccato?".
"Si".
"Paparazzi?".
"Directioners".

Scoppio di nuovo a ridere.
"Ti prenderanno di mira per un po' lo sai?".
"L'ho fatto per te, non mi importa cosa diranno".

La mia ilarità si placa. Senza pronunciare una sola parola prendo una pastiglia, non credo che funzionerà, ma è ovvio che lo faccio per accontentarlo.
“Sei stato gentile”.
“Se funzionano faccio la scorta per ogni mese!”.
“Tu invece sei irrecuperabile, nemmeno un trapianto al cervello può curare la tua stupidità”.
“Già, e tu mi ami per questo”.
“La convinzione è la pecca dei vinti Styles”.
“Ricominciamo con le conversazioni filosofiche?”.
“Sto facendo Nietzsche se vuoi te lo cito”.
“Ti piace?”.
“Mi intriga”.
“È una delle prime cose che ho pensato di te all’inizio eri così chiusa e misteriosa, il tuo sguardo freddo e calcolatore, studiavi tutto quello che ti circondava, analizzavi con chi dovevi relazionarti, sceglievi il modo, come una pantera silenziosa ti muovevi in ogni circostanza adattandoti, a volte nascondendoti, ma anche quando ti mimetizzavi io ti vedevo, e sai mi intrighi ogni giorno di più. Adesso preparati”.
“Va bene”.
“Sarò giù ad aspettarti, magari potrei scoprire come mai tua madre è così fredda con me”.
“Non ti conviene”.
“Ha il ciclo pure lei?”.
“Magari...”.
“Qualcosa non va?”.
“No, va tutto bene, esci su”.

Apro l’armadio, scelgo un vestito ricamato blu, a mezze maniche e con la gonna morbida, credo possa andare, vi abbino le scarpe colo carne e le scarpe dello stesso colore del vestito. I capelli li ho già piastrati, mi trucco velocemente e metto il capotto bianco. Afferro la borsa intonata alle scarpe e scendo.
Harry è nel salotto con i miei genitori a conversare.
“Eccomi”.
“Oh bene, andiamo allora!”
mi sorride il riccio contento.
“Divertitevi ragazzi, buona serata!” ci saluta mio padre.
In macchina non vola una mosca, Harry ogni tanto sfiora la mia mano dopo aver cambiato marcia, non capisco dove mi stia portando. All’improvviso parcheggia davanti ad una villa bianca circondata da un alto muro in mattoni rossi.
“Ellery, benvenuta a casa mia a Primrose Hill”.
“Tu vivi qui?!”.
“Quando non sono in turo, o vicino a casa tua”.

“Tu sei venuto ad abitare a Royals Road lasciando questa villa enorme disabitata? Qual è la tua logica?”.
“Hey anch’io ho bisogno di staccare ogni tanto, una casa normale ogni tanto ci vuole, poi non saresti mai riuscita a scavalcare questi muri per intrufolarti nel mio giardino”
ride.
Entriamo nella villa.
“Dammi la giacca e aspetta qui un attimo”.
Resto nell’atrio per un po’, tutte le luci sono spente e non riesco a vedere bene l’ambiente in cui mi trovo, sbuffo mentre rimango da sola appoggiata al muro per qualche minuti che paiono infinità, quella casa mi mette davvero soggezione.
“Seguimi” dice il mio ragazzo stringendomi la mano, si è ricordato che esisto!
In mezzo a quel buio si intravedono delle luci soffuse, finchè non mi ritrovo davanti ad un tavolo imbandito, con una tovaglia bianca, fiori, servizi incantevoli, bicchieri finissimi e tutto illuminato dalle candele.
“Prego mademoiselle” sorride il riccio. È elegantissimo con una semplice camicia bianca e pantaloni neri, sfoggia anche degli stivaletti neri in pelle.
“Hai fatto tutto tu?”.
“Si”.
“Hai fatto tutto questo per me? Io non so cosa dire”
esclamo con gli occhi lucidi.
“Ho cucinato tutto io, spero di non aver combinato disastri”.
Mi avvicino a lui e lo bacio. Nessuno si era mai disturbato tanto per me, avrà passato minimo l’intera giornata a preparare tutto! Mi guarda dolcemente e mi accarezza la guancia, mi perdo nei suoi incredibili occhi.
"Sei meravigliosa stasera". Non riesco a non arrossire.
Ci sediamo a tavola, ha cucinato di tutto, polpa di granchio, gamberetti in salsa aurora, ha perfino trovato del pesce spada crudo che io adoro, per tutta la cena parliamo del più e del meno, quando abbassa lo sguardo sul piatto ne approfitto per osservarlo estasiata, quello stupido ragazzo riccio è la persona più straordinaria che io abbia mai conosciuto, come può mia madre dire che è solo attrazione fisica?
“Qualcosa non va?”.
“È tutto perfetto”.
Tu più di tutto il resto. No Styles te l’ho detto una volta e non mi ripeterò mai più.
Porta poi in tavola il dolce, fragole da intingere nella cioccolata fusa, ne afferra una e la ricopre per bene, si avvicina a me, e me la fa mordere.
Afferro pure io un frutto rosso e lo intingo per bene, mi sporgo verso il suo viso, lui apre la bocca, ma appoggio la fragola sul suo naso sporcandolo di cioccolata, stessa cosa sulle guance, e poi gli lascio mangiare il frutto. Si sporca però anche le labbra. Scoppio a ridere sembra un bambino. Prendo velocemente il telefono e gli faccio una foto.
“Non vale!” si lamenta.
“Sei bellissimo così!” rispondo senza pensarci.
Harry sgrana gli occhi, e arrossisce violentemente, tossisce per coprire l’imbarazzo.
“Posso pulirmi ora?”.
“Va bene”.

Gli bacio la guancia destra, leccando il cioccolato, replicando il tutto per la sinistra, gli bacio anche il naso. Riduco lentamente la distanza fra i nostri visi, bloccandomi quando siamo separati da pochissimi millimetri, Harry inghiotte rumorosamente la saliva, è davvero una strana sensazione, ho io il controllo per una volta ed è una sensazione così strana! Ci baciamo lentamente e ripetutamente, sempre con più intensità, finchè non diventa violento, le mie mani ormai sono completamente padrone dei suoi ricci, le sue invece regnano sul mio corpo. Improvvisamente, una strana scarica di adrenalina mi spinge a slacciare i primi bottoni della sua camicia, il suo collo è in bella vista, da buon animale famelico mi ci avvento. 
Harry comincia ad ansimare, quando però affondo i denti sulla sua pelle, un gemito roco gli sfugge facendomi fremere tutta, torno a guardarlo, ha le guance bordeaux, gli occhi socchiusi, la bocca dischiusa, i capelli arruffati e il fiatone. Se prima era bellissimo con il cioccolato sul volto, adesso è stupendo.
“Scusa” mormoro ora imbarazzata per le mie azioni.
“Ti va di vedere un film?” sussurra lui.
“Certo”.
“Vai in salotto, io devo andare in bagno”.
“Dov’è?”.
“Fuori da quella porta”.
“Ok grazie”.
"Ellery".
"Si?".
"Buon San Valentino amore mio". 

Gli bastano solo quelle cinque parole e il suo sorriso a lasciarmi lì imbambolata, a guardare la sua figura allontanarsi,  a sorridere da sola come una fessa, a fissare quel tavolo imbandito, a sfiorarmi le labbra, a morderle pensando alla sua espressione di poco fa. 

Harry POV

Mi lavo la faccia con acqua ghiacciata. 
“Fottutissimo ciclo!” ringhio irato fissando la mia immagine allo specchio.


 

Hey Little Carrots!

QUESTA STORIA OGGI COMPIE UN ANNO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ancora non ci credo che sia già passato un anno, ho aspettato a pubblicare proprio per aspettare oggi!

Il capitolo non è un granchè, e in realtà pensavo di caricarlo a febbraio... Spero vi sia comunque piaciuto questo San Valentino un po' particolare...

RINGRAZIO TUTTE VOI PER IL SOSTEGNO RICEVUTO IN UN NTERO ANNO DI PUBBLICAZIONI! SIETE MERAVIGLIOSE!

∞ ∞


Wifey, ti voglio bene, spero che il countdown non sia del tutto inutile, la prossima volta farò qualcosa di più bello! GRAZI PER TUTTO IL SOSTEGNO IN QUESTO ANNO!

Bradorable AUGURI BELLISSIMA! FINALMENTE MAGGIORENNE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Questa storia banalmente ci ha fatte avvicinare, sei una rgazza stupenda!

Ps perdonatemi gli errori, lo prometto appena ho tempo revisiono tutta la storia e la correggo!

pps Buona festa delle donne!


∞LOVE YOU ALL!∞

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Capitolo 37
*** Let Me Love You Again ***


Ellery POV

"Non penso sia una buona idea".
"Oh Ellery ti prego! Non posso andarci da sola".
"July non vengo neanche sotto tortura!".
"Fai questo sforzo per me dai".
"Spiegami perché non puoi chiederlo a qualcun altro".
"E me lo chiedi? Sei stata la sua dama".
"Scordatelo".
"Per favore, prometto che non ti chiederò più nulla".
"July no".
"Da quanto non passiamo un po' di tempo solo io e te?".
"D'accordo, ma solo per questa volta e non dire a nessuno che vengo" sbuffo contro voglia.
"Sei la migliore".
"So già che me ne pentirò".
"Vedrai mercoledì pomeriggio sarà fantastico!".

Niall POV

Il mio sguardo si perde nel cielo azzurro, la primavera invade l'aria, l'inverno ormai cede il passo.
Il cambiamento si sta verificando anche dentro di me, quei pensieri mi spaventano, è naturale, lo so, però la situazione é delicata, la paura di rovinare tutto c'è, come la voglia di compiere questo passo anche se rasente al malsano.
"Hey Niall, manca poco, che ci fai sul terrazzo? Le fan non possono vederti da qui".
"Avevo bisogno di una boccata d'aria Harry"
sorrido.
"Sei pensieroso Horan" commenta il riccio avvicinandosi "Problemi con Antoinette?".
"Fra noi va tutto bene, sono felice quando sono con lei...".
"Ma?"
continua appoggiando la schiena alla ringhiera.
"Ma qualcosa sta cambiando".
"Vuoi rompere con lei?".
"No, che ti salta in mente? È un po' che ho cominciato a desiderarla di più".
"Fisicamente?".
"In quale altro modo potrei farlo?".
"È normale! Da quanto state insieme?".
"Metà gennaio credo, quando c'è stato il ballo in maschera?".
"Qual è il problema allora?".
"I quattro anni differenza, a volte guardandola mi vergogno di avere certi pensieri, è da barbari violare un corpo così puro e giovane, io devo proteggerla, ma come posso farlo se sono io quello da rifuggire?".
"Sei davvero innamorato, viene prima perfino dei tuoi desideri".
"Fra te e Ellery com'è stato?".
"Se devo essere sincero, ho scoperto al momento che fosse vergine, pensavo che Blake fosse stato il primo".
"Almeno con Antoinette questa certezza ce l'ho"
ridacchio.
"È bello esserlo, quando l'ho scoperto ero davvero felice".
"Voi avete solo un anno di differenza".
"Dovresti smetterla di nasconderti dietro alla questione dell'età, di cosa hai paura?".
"Di essere rifiutato e di passare per un pervertito. Al ballo l'ho allontanata dal suo cavaliere perché aveva come unico scopo portarsela a letto, ora invece sono io quello che mira a farlo, sono un vero ipocrita".
"Parla con lei".
"Hai capito quello che ti ho appena detto?!".
"Sarei single se non avessi parlato con Ellery quando ho scoperto che non si fidava di me, o dopo l'episodio nella dépendance".
"E cosa dovrei dirle?".
"Il motivo per cui la desideri".
"Perché sono innamorato di lei, voglio toccarla, voglio baciare ogni singolo centimetro del suo corpo, accarezzarla con dolcezza, inebriarmi del suo profumo e della sua voce, amarla come merita. Lo giuro Harry, per lei aspetterò tutto il tempo necessario, ma non posso fare a meno di desiderarlo, ho paura di metterle fretta, farla diventare ansiosa per nulla. Davvero aspetterò, ha 15 anni, mi odierei se per colpa mia perdesse in modo sbagliato la sua innocenza"
ammetto diventando sempre più rosso.
"Insisto dille la verità, lei capirà, forse dovrai davvero aspettare, ma deve sapere cosa provi per lei. Sei un bravo ragazzo Niall, Antoinette lo sa, infatti é a conoscenza di essere molto fortunata".
Sorrido. "Ellery ti fa davvero bene, non sei mai stato una cattiva persona, però sei cambiato in alcune piccole cose, ti preoccupi degli altri ancora più di quanto facevi prima".
"Spero solo di farle del bene pure io, vorrei davvero che riuscisse a rompere del tutto con i suoi demoni".
"Ha fatto passi da giganti rispetto a quando l'hai conosciuta e lo sai".
"Ma non vuol dire che sia finita".
"Per esempio?".
"Sai quante volte lo abbiamo fatto?".
"Tante?".

Harry fissa lo sguardo oltre alla ringhiera, alza la mano, piega lentamente le dita lasciando in piedi... Solo l'indice
"Stai scherzando?".
"No".
"Una sola volta?".
"Sì".
"Solo la prima volta?".
"Già".
"Non ci credo"
sghignazzo.
"Io non ti ho preso in giro" commenta infastidito.
"E quel succhiotto che ti ha fatto a San Valentino? Ti abbiamo canzonato tantissimo".
"Le sue cose hanno distrutto i miei piani, non abbiamo fatto nulla, a dirla tutta quella sua iniziativa è stata assai inaspettata".
"Ti è piaciuta?".
"Mi ha fatto schifo".
"Sei serio?".

Scoppia a ridere. "Niall, ma secondo te? È ovvio che l'ho adorato, spero lo rifaccia!".
"Non riesco a credere che voi due siate andati a letto solo una volta!".
"È una questione molto delicata" risponde irritato. "È un atto che richiede estrema fiducia per lei, non è come le altre, quell'episodio alle medie l'ha segnata, la ferita si sta rimarginando, ma c'è ancora. Non è a suo agio con se stessa, donarsi a me è un grosso sforzo, devo aspettare che lei sia di nuovo pronta, per le prime volte sarà così. Alla fine è un bene non aver concluso nulla a San Valentino. Ovviamente non sono contento, non è facile, specie se le si dice di amarla più volte, mentre lei me lo ha detto una sola volta e basta, ma, per quanto difficile e leggermente doloroso sia, sopportare questo è niente rispetto a cosa sono disposto a fare per lei! E poi quando siamo insieme passiamo una miriade di momenti bellissimi, a modo suo continua a dimostrare quanto mi ricambi, è la persona migliore che io conosca. Quindi parla con Antoinette, ma accetta qualsiasi risposta ti dia e non metterle pressione, non provare a nasconderti di nuovo dietro alla questione dell'età, ah ricordati la data giusta in cui vi siete messi insieme"
sogghigna.
"Ti brillano gli occhi" sottolineo.
"Sono un caso disperato" commenta ridendo.
"Quando renderai pubblica la vostra storia?".
"Quando Ellery lo vorrà".
"Tu invece quando vorresti farlo?".
"Fosse per me lo saprebbero già tutti".
"Hey voi due, iniziamo fra poco!"
ci richiama Paul.
"Cinque minuti".
"No Niall ora".
"Agli ordini!"
esclamiamo correndo dentro.

Harry POV

"Meet and Greet".
Tre semplici parole, per alcune persone sono molto di più. 
L’unico mio compito è stare seduto su questa sedia e parlare con le fan, a tu per tu, guardando ognuna negli occhi, conoscendo un po’ della loro vita, mi fa venire i brividi, fino a qualche annetto fa ero un semplicissimo ragazzo proprio come loro, come ho fatto a diventare così importante per loro?
Ogni tanto arrivano richieste curiose, tipo ripetere qualche frase dei vecchi video diaries, proposte di matrimonio, oh mi è capitato di ricevere anche dei preservativi! Già. Mi viene ancora da ridere se ci penso. È decisamente una delle parti migliori del mio lavoro!
Saluto le tre ragazze davanti a me, e volto la testa verso Liam, seduto alla mia sinistra, per vedere chi arriva, mi massaggio distrattamente la testa. Sono in due, una castana e una con i capelli color ebano, Liam ridacchia sommessamente, che gli prende?
Le riguardo distrattamente. Sgrano gli occhi. Comincio a ridere, non sta succedendo davvero, chiudo la mano in pugno e mi ci appoggio continuando a ridere divertito.
“Ciao!” le saluta caloroso Zayn.
“Oddio... Zayn.. ciao... io ti adoro!” comincia a balbettare la ragazza dai capelli ebano.
“Come vi chiamate?”.
“Io sono July”.
“Come il mese?”.
“Esattamente”.
“Adoro quel mese, quindi complimenti, bellissimo nome!”.
“Non ci credo a Zayn Malik piace il mio nome”
ripete sognante.
“E tu sei invece?” domanda Niall.
La mora lo guarda un attimo con disapprovazione. “Ellery” sputa con un finto sorriso.
“Molto piacere!”.
“Non ci siamo già visti?”
domando provocatorio, spiazzandola.
“Sì! Ti sei presentato al nostro ballo in maschera, hai danzato con lei!” risponde l'altra emozionata.
“Oh certo! Non potrei dimenticarlo, spero che il tuo accompagnatore non si sia offeso troppo, si lamentato ancora?”.
“Si sono lasciati”
commenta piano July. 
"Mi dispiace" dico con una faccia afflitta vera quanto una banconota da 3 sterline. "Non sa che gemma preziosissima, unica e rara ha perso".
Il colore sulle sue guance si accentua per brevi istanti. "Grazie".
"Come hai fatto a metterti con uno come lui?!".
"Scusa?".
"Insomma... Non mi ha fatto una buona impressione".
“Chi è il vostro preferito?”
domanda Louis fulminandomi con lo sguardo.
“Liam!”
“Il mio è...”
. Ellery mi guarda attentamente con un sorriso. Dirà il mio nome! Sono io il suo preferito! “Zayn”. Con grossa fatica tutti gli altri trattengono grosse e rumorose risate. È uno scherzo vero?!
“Possiamo fare una foto?” domanda July imbarazzata.
“Certamente, venie qui dietro, Paul prendi i loro telefoni!” risponde prontamente Louis.
Liam mette un braccio attorno al fianco di July, Niall invece alle sue spalle, Zayn è accanto a Ellery, mentre Louis è appoggiato al suo fianco. 
Ci scommetto qualsiasi cosa che ha fatto il nome di Malik solo per infastidirmi, sicuramente, non c’è altra spiegazione plausibile. Ora verranno fotografati vicini e io sono quello più estero. Evvai. La nostra prima foto insieme in pubblico e devo starle lontano! 
La nostra prima foto, la prima come coppia, no non sarà vicino ad un altro.
Velocemente mi imbuco fra lei e Zayn, l’abbraccio da dietro e poso la testa sulla sua spalla. Paul scatta. Non mi smuovo di un centimetro nemmeno per la seconda.
Sciolgo il nodo delle mie braccia che la tenevano stretta a me, lentamente si volta insicura, mi guarda attentamente senza dire una sola parola, mi sorridere con tenerezza, si morde poi il labbro confusa, ma felice. Lo voleva anche lei. Quella foto dovevamo farla assieme, è stato pericoloso, sono stato impulsivo, ma glielo leggo negli occhi, mi è grata per averlo fatto.
“È stato un piacere ragazze, ci vediamo presto!” le saluta cortesemente Liam, abbracciandole, imitato subito da noi altri.

Ellery POV

Non è stata affatto una giornata leggera. Fra la coda, le urla, l'imbarazzo con July e i ragazzi, Styles poteva risparmiarsi le insinuazioni su Blake. Perché non capisce che per me è ormai un capitolo chiuso? Perché deve denigrarlo? È stato un capitolo significativo per me, Blake dopotutto mi ha aiutata, gli voglio bene, ma non è Harry, il mio Harry.
Oggi abbiamo fatto la nostra prima foto insieme in pubblico, che impressione!
Non sono riuscita a studiare nulla, anche perchè il tempo in attesa al “Meet and Greet” non è stato poco... Harry sembrava così felice che io fossi lì! La foto è venuta benissimo, nonostante io abbia il viso un po’ rosso... Avrei voluto urlarlo a tutte quelle stronze in fila che stiamo insieme e sono la ragazza più fortunata del mondo!
“Ciao mamma!” la saluto allegra saltellando in cucina. “È stata una gran giornata!”.
Mi accomodo sul divano e la osservo lavora le stoviglie usate a cena.
“Bene, anche la mia lo è stata”.
“È stato incredibile, praticamente sono andata ad incontrare Harry al lavo, fa tanto coppietta da film romantico”.
“Tu cosa?”
cambiando completamente tono, lasciando cadere la spugnetta insaponata.
“July aveva un biglietto in più per il “Meet and Greet!” non voleva sprecarlo, mi ha costretta ad accettare. Puoi immaginarti l’imbarazzo”.
“Io sono stata ai tuoi colloqui signorina. Sei pessima. Hai un'insufficienza in Fisica, che novità!”.
“Sì, ma in Storia, FIlosofia, Inglese ho ottimi voti”.
“Vogliamo parlare del voto mediocre in Arte?”.
“È stata una svista, gli altri sono belli lo sai, il professore ha detto che basta un’altra buona interrogazione per alzare la media”.
“Matematica poi è il solito buco nero. Non so più che fare con te, sei una vera delusione”.
“Lo sai che in Mate faccio fatica, ma ti giuro che ci sto lavorando, ho anche preso sette ricordi?”.

“Lavorando? Tu perdi tempo prezioso in stronzate! Se la smettessi di avvinghiarti ad Harry ad ogni occasione e studiassi un po’ di più, non faresti così schifo a scuola!”.
“Sto migliorando a scuola mamma, è palese, guarda tutti i voti, sto andando bene. Harry poi mi aiuta tantissimi, con lui io sto bene, mi accetta nonostante tutto, mi aiuta a superare l’inci...”.
"Adesso basta! Ho dovuto sopportare la tua pazzia per troppo tempo! Sono seriamente convinta che tu abbia portato avanti troppo a lungo questa farsa della povera vittima che non si fida di nessuno. La verità è che sei semplicemente una debole, vuoi essere quella brillante, ma prendi voti mediocri, sei una macchietta, tutte balle le tue difficoltà in fisica e matematica, sei stupida e basta, non ti impegni. Ho seri dubbi che tu possa completare decentemente l'università, sei un'inconcludente, ti perdi via per niente, non sai studiare, non sei in grado di gestirti da sola. Guardati sei ridicola, una pazza sclerotica, sei antipatica, lunatica, inaffidabile, ti credi al disopra degli altri, non fai mai niente in casa, sei una delusione, non hai nulla di speciale, sei insignificante, le persone si stufano di una come te. Harry ti lascerà non appena scoprirà che cosa sei realmente. Non sei capace di amare, respingi gli altri, hai problemi mentali seri tu se credi di poterlo sostenere, non ha bisogno di te, sei solo un peso, un freno. Blake era riuscito a farti sembrare quasi normale, ma tu hai storto il naso, l'hai lasciato, non era abbastanza ricco e famoso? E poi ti offendi quando ti chiama puttana, ma mia cara tu lo sei". 

I suoi occhi sono sgranati e mi scrutano con fare minaccioso, le narici dilatate come per calmare il reflusso di sangue eccessivo, i denti digrignati con disprezzo. Sul suo collo spuntano delle vene leggermente ingrossate. Non è rabbia, è qualcosa di più distruttivo. Ho paura.
“Ti sbagli” mormoro terrorizzata.
“Smettila, sai anche tu che ho ragione. Piantala con le tue illusione, piantala con le maschere, non sei nessuno per lui. La tua farsa è patetica, così non può continuare, lo soffocherai, già lo distrai dalla sua carriera, non sai amare ripeto, lo rovinerai e basta”.
Un suono sordo. Qualcosa di fragile si è rotto si è schiantato al suolo disfacendosi in innumerevoli frammenti, nulla è salvabile, è perduto. È il mio cuore.
Ero accecata dall’amore, ma adesso sono tornata a vedere.

Harry POV

Bussano alla porta. 
Non hanno suonato il campanello, ma proprio bussato, qualcuno ha scavalcato la staccionata, chi mai lo farebbe a quest'ora?
Mi avvicino velocemente, non è un battito regolare, è violento, insistente... disperato.
Appoggio la mano sulla maniglia.
Una ragazza dai lunghi capelli castani con addosso dei semplici leggins scuri e un maglione lungo, è ferma sulla soglia. Le sue braccia sono stese lungo il suo corpo, le mani, convogliate verso il centro stringono il bordo del maglione. La punta delle proprie scarpe è l'unica cosa che rientra nel suo campo visivo. 
Trema, una foglia in autunno flagellata dal vento, trema, un piccolo lumino morente in una notte buia e tempestosa, trema, sta vivendo un terremoto.
"Ellery!". Non si muove, non cerca un contatto di alcun tipo con me.  "Hey dimmi qualcosa, mi stai facendo preoccupare".
"È tutto sbagliato".
Un mormorio quasi impercettibile.
"Cosa?".
"Ci stiamo prendendo in giro, non possiamo permetterci di andare avanti così, rischia di diventare pericoloso".
"Non ti seguo".
"Apri gli occhi Harry!".
"Calmati"
le sussurro allungando la mano verso la sua, ma nuovamente evita di farle sfiorare.
"Io non vado bene, è inutile girarci attorno, è come dice lei. Follia, solo follia. Allontanati da me, metti in salvo perché io ho bisogno di te. Scappa".
"Farnetichi. Prendi fiato, non riesco a seguirti. Perché sei qui? Cos'è successo?".
"Mi è stata sbattuta in faccia la verità, ci siamo illusi. Fai un passo indietro cacciami via".
"Non puoi dirmi questo".
"Mettiti in salvo diamine".
"Da che cosa?!"
chiedo esasperato.
"Da me! Ti amo! È la tua rovina".
"Che diavolo ti salata in mente?! Ti amo cazzo!".
"NON PUOI AMARE IL NULLA!".
"IO NON AMO IL NULLA, IO AMO TE!"
urlo ormai fuori di me.
Le sue gambe cedono, scivola al suolo, cade sulle sue ginocchia. Scoppia a piangere disperata, le sue mani coprono il suo volto, celatomi fin dal suo arrivo, singhiozza rumorosamente, è dolore atroce quello che prova.
"Ti amo Harry, ma non posso restarti accanto, ti faccio solo del male. Ti amo, per questo fra noi deve finire".
Mi inginocchio dinanzi a lei, frastornato dalla situazione surreale, ho bisogno dei suoi occhi, ho bisogno di capire cosa è successo.
"Hai detto di amarmi solo quella sera nella casa al mare, hai la minima idea di quanto aspettassi di sentirtelo dire ancora?! Credi davvero di poterti presentare qui e dirmelo per poi lasciarmi?!" dico alquanto duro. "Sei una delle cose migliori di tutta la mia vita, non ho intenzione di lasciarti scappare" affermo più dolce e deciso, nonostante sia spaventato. 
"Vivi una storia che non puoi raccontare, ti sei addossato tutti i miei problemi, sei convinto di essere in grado di trovare le soluzioni che non esistono. Sei costretto a dare più di quanto ricevi spropositatamente, non hai sostegno in alcun modo da parte mia, sei solo ad affrontare una bufera impervia. Tu stai vivendo il tuo sogno, non devi vivere con io mio stesso giogo al collo. La nostra storia ha raggiunto il capolinea, fra noi è terminato tutto, sei single adesso".
"No, non è vero, io sono il tuo ragazzo. Lo sai che quello che dici non ha senso?" mormoro piano. Devo mantenere la calma, questa situazione non è la stessa della dépendance, no qui è stata distrutta intenzionalmente e non per eventi passati.
"Apri gli occhi Harry".
Con uno scatto di rabbia stringo saldamente i suoi polsi.
"Gli unici occhi che voglio aprire sono i tuoi". Sputo secco, allontanando le sue mani dal suo viso infischiandomi della sua resistenza. "Questi magnifici occhi verdi, che da settembre mi fanno impazzire. Non riesco ad immaginare la mia vita senza di loro". 
Li guardo attentamente, catturo ogni singola sfumatura di quelle iridi magnetiche, nonostante siano arrossate per le lacrime conservano la loro bellezza.
Allungo una mano verso di lei, le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio, restiamo in silenzio a fissarci, perché qualcuno o qualcosa deve sempre abbatterla? Fa fatica a rialzarsi e appena ci riesce torna a terra, è una presenza così scomoda? Che ha fatto di male?
"Raccontami cos'è successo" la sprono usando un tono più rassicurante possibile.
"È più complicato stavolta".
"Questo lo avevo capito"
rispondo inarcando le sopracciglia. 
"Smettila, non fare quell'espressione" mi rimprovera infastidita.
"Posso sapere cos'è successo?" insisto. "Magari mentre siamo sul divano, per quanto sia romantico stare accovacciati sull'uscio, ho freddo e vorrei chiudere la porta".
Un sorriso timido affiora sulle sue labbra. "Va bene, non vorrei mai farti morire congelato, ho delle aspirazioni  che non prevedono di finire in carcere".
Rido e mi alzo, le tendo la mano, che afferra speranzosa. Chiudo la porta.
"Mia madre" dice all'improvviso, mentre le do le spalle. "È stata mia madre".
"Stai scherzando?".
"No".
"Dimmi tutto ora"
ribatto voltandomi di scatto.
Un sospiro profondo antecede le sue parole, che non avrei mai voluto udire, che non dovrebbero mai esserle rivolte. La goccia che fa traboccare il vaso.
Allontano lo sguardo da lei scuotendo la testa, mi passo una mano sulla bocca, rabbioso scaravento un pugno contro la porta, e basta un attimo, un'idea si impossessa di me. Sfilo le chiavi dalla toppa con un gesto secco e violento, spalanco la porta pronto ad uscire senza preoccuparmi di mettere una giacca. 
Fulminea Ellery si aggrappa al mio braccio. "No Harry, non farlo!".
"Resta qui"
ribatto allontanandola con delicatezza. Esco e chiudo a chiave la porta, sarebbe in grado di seguirmi.
Mi precipito al campanello di casa Delacroix con irruenza, la rabbia sale ad ogni battito cardiaco.
"Ciao Harry!".
"Ciao Antoinette"
rispondo entrando frettoloso.
"Mia sorella è...".
"È da me, sono venuto a prenderle alcune cose".
"Vuoi una mano?".
"Sì grazie".

Saliamo in camera di Ellery.
Le prendo la divisa scolastica pulita per domani mattina, le scarpe, il pigiama, grazie all'aiuto di sua sorella le preparo lo zaino con i libri per il giorno dopo. 
Sulla sua scrivania rimangono alcuni libri scolastici, letteratura francese, arte e fisica. Sfoglio l'ultimo, nella prima pagina c'è una scritta piccolissima in basso a sinistra: "fuck this shit". Una ragazza trasgressiva, penso ridacchiando. 
Prendo quello di francese, lo apro a caso tanto la lingua non la comprendo, capito su una poesia verso il fondo del libro, "Cet Amour" di un certo Jacques Prévert. I miei occhi corrono per il testo, ma non sono altro che una serie di lettere disposte in un modo, a mio parere, curioso. Solo un segno mi colpisce, non so come ho fatto a non notarlo. Un'H corsiva maiuscola si staglia sul foglio pallido, esattamente accanto al titolo.
"Cosa stai tentando di leggere?" mi canzona Antoinette.
"Sai il francese?".
"Non bene come la tua ragazza".
"Riesci a tradurmi qualcosa?"
domando passandole il testo.
"Il titolo è 'Questo Amore', poi... Allora..
Questo amore 
Così violento 
Così fragile 
Così tenero 
Così disperato 
Questo amore 
Bello come il giorno 
Cattivo come il tempo 
Quando il tempo è cattivo 
Questo amore così vero 
Questo amore così bello 
Così felice 
Così gioioso 
Così irrisorio 
Tremante di paura come un bambino quando è buio 
Così sicuro di sè 
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte 
Questo amore che faceva paura 
Agli altri 
E li faceva parlare e impallidire 
Questo amore tenuto d' occhio 
Perchè noi lo tenevamo d' occhio 
Braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato 
Perchè noi lo abbiamo braccato ferito calpestato fatto fuori 
negato cancellato 
Questo amore tutt'intero 
Così vivo ancora 
E baciato dal sole 
È il tuo amore 
È il mio amore 
È quel che è stato 
Questa cosa sempre nuova 
Che non è mai cambiata 
Vera come una pianta 
Tremante come un uccello 
Calda viva come l'estate 
Sia tu che io possiamo 
Andare e tornare possiamo 
Dimenticare 
E poi riaddormentarci 
Svegliarci soffrire invecchiare 
Addormentarci ancora 
Sognarci della morte 
Ringiovanire 
E svegli sorridere ridere 
Il nostro amore non si muove 
Testardo come un mulo 
Vivo come il desiderio 
Crudele come la memoria 
Stupido come i rimpianti 
Tenero come il ricordo 
Saldo come il marmo 
Bello come il giorno 
Fragile come un bambino 
Ci guarda sorridendo 
Ci parla senza dire 
E io l'ascolto tremando 
E grido 
Grido per te 
Grido per me 
Ti supplico 
Per te per me per tutti quelli che si amano 
E che si sono amati 
Oh si gli grido 
Per te per me per tutti gli altri 
Che non conosco 
Resta dove sei 
Non andartene via 
Resta dov'eri un tempo 
Resta dove sei 
Non muoverti 
Non te ne andare 
Noi che siamo amati non t'abbiamo 
Dimenticato 
Tu non dimenticarci 
Non avevamo che te sulla terra 
Non lasciarci morire assiderati 
Lontano sempre più lontano 
Dove tu vuoi 
Dacci un segno di vita 
Più tardi, Più tardi, di notte 
Nella foresta del ricordo 
Sorgi improvvisa 
Tendici la mano 
Portaci in salvo. 

Credo sia così se non sbaglio. Mi sembra inutile spiegarti il significato della lettera corsiva".
"Questo è il suo lato segreto romantico".
"Forse proprio per questo ha scelto il libro di francese".
"Sei stata brava a tradurlo".
"Grazie, sai dopo l'incidente di Ellery ho evitato di espormi troppo in francese, non ho mai voluto brillare particolarmente, volevo evitare una situazione simile".
"Non trovi impressionante che lei invece abbia continuato ad impegnarsi più del dovuto?".
"Perché le piace. Hai preso tutto?".
"Sì, allora vado. Ah anche Niall è più innamorato di quanto pensi".
E subito arrossisce. Non vedo l'ora di sapere come andrà il discorso fra lei e Horan!
Scendo dalle scale, voglio lasciare questa casa al più presto, voglio tornare da lei.
"Che ci fai tu qui?".
Mi blocco sugli ultimi gradini. 
Dinanzi a me, austera e orgogliosa, c'è Audrie ferma a sovrastare con la propria figura tutta la stanza, mi guarda fredda e dura, forse perfino con disprezzo. 
"Perché hai in mano le cose di mia figlia?".
"Perché stanotte dorme da me"
rispondo con tranquillità.
"Come prego?".
"Crede davvero che la lasci in questa casa dopo i fatti di oggi?"
ribatto con naturalezza, come se stessi parlando del tempo.
"Non devi impicciarmi nelle questioni fra me e mia figlia".
"Lei non dovrebbe intromettersi nella relazione mia e di sua figlia".
"Infatti non mi sono permessa".
"Ah no? 'Ti amo, dobbiamo lasciarci', non credo proprio che Ellery l'abbia pensato di testa sua".
"Magari ha capito che la vostra storia non va portata avanti".
"Sa Ellery fra poco sarà maggiorenne signora Delacroix".
"Mi ridai del lei ora? E con ciò?".
"Ho troppo disgusto per parlarle come se fossimo amici. Se le dirà ancora quello che le ha detto oggi, giuro che la porto via di qui, vivrà con me".
"E se non sarete più insieme?"
ribatte divertita.
"Le lascerò casa mia".
"Ascoltami bene ragazzino, sono sua madre, so cos'è il meglio per mia figlia, non osare mai più parlarmi in questo modo!".
"Voleva lasciarmi perché le ha detto che è una persona orribile! Mi si è spezzato il cuore!".
"Oh poverino. Non pensi a lei? Che farà quando tu partirai per i tuoi Tour? Che farà quando tu ti ubriacherai e la tradirai alle feste da vip? Quando tu non sarai con lei nel momento in cui è più fragile? Quando avrà il cuore a pezzi? Ellery non è come le altre, ha bisogno di attenzioni che tu non puoi darle!"
urla furiosa.
"È lei la prima a distruggerla".
"Solo per proteggerla. Alla vostra età l'amore non è per sempre, siete così mutevoli, capricciosi, è normale! Non permetterò che soffra nuovamente perché ha scommesso su di voi".
"Allora non la faccia vivere! La tenga chiusa in un bolla, così sarà protetta da tutto, ma morta dentro!" urlo iracondo. "È questo quello che vuole? Io no! Impedirò che ciò avvenga, non la tratti come una menomata mentale!".
"Stai dicendo insensatezze!".
"Non credo proprio, ma non mi importa. Se non le dispiace, la mia ragazza mi sta aspettando".

E senza prestare attenzione ad eventuali risposte sono già fuori da quella casa.
Giro le chiavi nella toppa sbuffando, odio questa situazione, non posso sopportare che continui, volevo proteggerla dal possibile odio delle fan, ma si è accaparrata quello di sua madre contro cui posso ben poco. Perchè vuole a tutti i costi la data di scadenza della nostra relazione?
Lancio le chiavi su un tavolino nell’atrio, quella fottuta conversazione mi ha devastato, sono esausto.
“Sono tornato”.
Come un fulmine la sua chioma scura si precipita in quell’anticamera, la sua preoccupazione è riversata all’improvviso nell’atmosfera come una nuvola tossica. 
Indaga la mia figura in cerca di riposte, agitata e stressata.
“Mi ha cacciata fuori casa?” domanda già sull’orlo del pianto, vedendo le sue cose.
“No, ho deciso io che per stasera rimani qui, non è il caso che tu senta altre cazzate stasera”.
"Non posso".
"Sì invece"
"Ha ragione mia madre ti sto opprimendo".
"Basta con queste cazzate!".
"È la realtà dei fatti"
ringhia.
Mi avvento sulle sue labbra, baciandole con foga. 
"No è questa".
"Ti sbagli".

La faccio indietreggiare contro il muro, pochissimi millimetri ci separano.
"Guardami negli occhi, dimmi che vuoi davvero che fra noi finisca tutto, ma se non ci riesci, farai l'amore con me".
Ellery punta i suoi occhi nei miei, sicura, dischiude le labbra e aggrotta le sopracciglia, improvvisamente si blocca. Lo sapevo.
"Vaffanculo" soffia annoiata, in risposta al mio sorriso beffardo.
"Fai l'amore con me Ellery" sussurro sensuale al suo orecchio.
Si allontana da me in silenzio, spegne la luce lasciandomi al buio, si riavvicina in silenzio, si ferma alle mie spalle, infila le sue mani sotto la maglietta e percorre la mia schiena.
Solleva ancora di più il tessuto, si alza sulle punte e lascia un umido bacio fra le mie scapole.
Contiamo in silenzio i nostri respiri, i battiti cardiaci, carichi di una propria musicalità armonica, in connubio di pace dei sensi e interiore, le sue mani incrociate al mio petto e i suoi baci silenziosi sul mio petto alleviano tutta la tensione per i fatti della giornata.
Mi volto verso di lei, restando ancora in religioso silenzio, passo le mani fra i suoi lunghi capelli castani, sul suo viso seguendo i tratti, sfiorando gli occhi, luminosi e verdissimi anche al buio, ripassando la linea del naso e carezzando le morbide labbra baciabili e irresistibili.  Le tocco il collo, lo scopro interamente grazie al contatto, per non dimenticare la sua delicatezza. 
Percorro le sue braccia unisco le nostre mani, porto le sue davanti alle mie labbra, le bacio come feci la sera del ballo, poi le pongo sul mio cuore. Io sono suo, ma lei è mia?
"Perché hai detto che è Zayn il tuo preferito? Sono un essere umano, porca miseria. Anch'io sono insicuro, anch'io vacillo, mi preoccupo" domando sofferente.
"Mi hai messa così a disagio con quelle insinuazioni su Blake, fingevi di non sapere nulla, volevi mettermi in imbarazzo. Ho agito d'istinto" soffia ancora più piano.
"Non farlo più".

Mi prende per mano, si incammina verso le scale.
"C'è una cosa che voglio fare con il mio componente preferito della band".
"Hai intenzione di scaricarmi qui per andare Zayn?"
sbotto stizzito.
In cima alle scale si gira, le nostre altezze sono quasi uguali, infatti lei è un gradino avanti. Si china in avanti e mi lascia un veloce bacio a fior di labbra, giusto per zittirmi.
"Veramente parlavo di te" ribatte riprendendo la marcia.
"Oh beh, allora, possiamo continuare?" sogghigno aprendo la porta di camera mia.
"No" sghignazza.
La spingo verso il muro, divaricando le sue gambe con il mio ginocchio.
"Eh no Delacroix, non si fa così, non mi puoi provocarmi e poi sottrarti".
"Si sente che sei provocato"
esclama vergognosa.
"Permettimi di amarti di nuovo".
"Non sei arrabbiato per tutto il tempo che hai aspettato?".
"Non è stato facilissimo, ma io non sto con te solo per fare sesso".
"Sei fantastico".

Le nostre labbra si costringono a vicenda di fare a meno dell’ossigeno, si monopolizzano, si dominano, disperate si travolgono al ritmo della passione.
Mi siedo nel centro del letto e la tengo stretta, costringendola a mettersi a cavalcioni su di me. Le sfilo quel maglione senza alcuna delicatezza, relegandolo in un oscuro angolo della stanza. Quasi per sua ripicca, conduce la mia maglia allo stesso destino, così le nostre pelli bollenti si infiammano.
Tamburella peccaminosa le dita sul cavallo dei miei pantaloni, indugiando in alcuni istanti senza risultare volgare, ma la mia risposta non tarda ad arrivare, infatti le schiaffeggio giocoso il sedere dopo averlo liberato da quei leggins e dagli slip, in un unico gesto.
Le slaccio il reggiseno, i suoi seni ondeggiano davanti ai miei occhi ne rimango rapito, mi avvicino e striscio la lingua fra la loro attaccatura, mentre le mie mani li stringono, li esplorano, li possiedono. In quel punto concentro un lavoro lento e logorante, accompagnato dai sospiri sempre più frequenti di Ellery, finché un enorme succhiotto separa i seni, lo rimiro soddisfatto.
La stessa dedizione però si affretta a restituirla, sul mio collo, come a San Valentino, grugnisco quando i suoi denti saggiano la mia pelle, le stringo i fianchi.
"Ti voglio" mormoro.
"Ne sei sicuro?" ribatte sfidandomi.
"Puoi giurarci".
"Non ti credo".
"Ti voglio, ti voglio, ti voglio"
sussurro, strusciando il naso contro il suo viso. "Resta così".
"Non credo sia una buona idea"
mi contesta allarmata.
"Fidati di me, andrà tutto bene".
Mi rimetto seduto, le bacio la mandibola, arrivo fin sotto il suo orecchio, lascio un umido succhiotto per poi divertirmi con il suo lobo.
"Liberami" soffio piano.
I miei boxer raggiungono gli altri vestiti, torna nei suoi occhi quel lampo di preoccupazione, le sorrido per incoraggiarla, lentamente lei si siede sul mio bacino. Un singulto strozzato esce dalle sue labbra, quasi sofferente. Sempre tenendola per i fianchi la faccio ondeggiare lentamente, ansimiamo insieme, Ellery stringe le sue braccia attorno al mio collo, forse per una presa migliore, i movimenti diventano sempre più affiatati.
"Siamo soli" ansimo all'ennesimo urletto strozzato. "Non... vergognarti... fammi sentire la tua voce". 
Vorace le lecco il collo compiaciuto, non riuscirà trattenerti ancora a lungo. Infatti, poco dopo, Ellery non riesce più contenere i gemiti, ma nemmeno io ne sono capace.
E in poco tempo ci ritroviamo a posizioni invertite, sono io a sovrastarla ora. 
Le guardo il viso, gli occhi umidi, quel sorriso un po' imbarazzato, ma benevolo, tremante mi accarezza la guancia, è bellissima e mi sento amato.
Riprendo i movimenti, ma accelero le spinte, ci siamo quasi, lo sento.
"Incrocia le gambe... Alla mia schiena".
In questa salda morsa una scarica elettrice pervade il mio corpo, la condivido con lei, in ogni movimento, ogni carezza e in bacio.
La testiera del letto sbatte ritmicamente contro il muro, le nostre voci si mescolano, si fa tutto più concitato, la sua schiena si inarca sempre di più. 
"Harold!".
Non appena sento il suono della sua voce, una sensazione calda avvolge le mie viscere, mi manda in estasi, la testa mi cade all'indietro, si sprigionano mille emozioni e mille sensazioni.
"Ellery!".
Sfinito ricado su di lei, senza però interrompere il contatto, voglio rimanere legato a lei.
"Restiamo così per sempre" sussurro esausto accarezzandole il petto. "Fanculo a tutto il resto, tu non te ne vai più, non voglio condividerti con nessun altro, ti farò felice, avrai tutto quello che desideri ciò che ti serve, ma devi essere mia".
"Solo tua".
"Mi ami?".
"Sì".
"Dillo, ho bisogno di sentirlo".
"Ti amo Harold".
"Ti amo Ellery".

Un dolce bacio suggella la rinnovata dichiarazione, solo allora ci separiamo, per cadere addormentati sotto le coperte uno nelle braccia dell'altra.

*****

"Ti prego dimmi come hai fatto a convincermi" sbuffa scuotendo la testa.
"Ci siamo alzati tardi, perché abbiamo passato una serata intensa. Lo scuolabus era già passato, quindi, siccome hai insistito per andarci, hai ceduto all'idea di farti portare a scuola dal sottoscritto, perché non sai dirmi di no".
"Ti riempio di schiaffi"
sbotta secca. 
"Attenta a non prendere il diabete con tutta questa dolcezza" commento ironico.
"Non ti sopporto quando fai così".
"Ieri sera, mentre urlavi, mi sembrava di piacerti e parecchio!".

Un dolore lancinante scaturisce nel mio braccio sinistro, la morsa si stringe sempre di più. Quasi perdo il controllo dell'auto.
"Mi fai malissimo" mi lamento a fatica.
"Non. Osare. Ripetere. Una. Cosa. Del. Genere. Ti. Uccido".
"Va bene, ma.... smettila di conficcare le unghie... nella mia carne".

Dopo ancora pochi dolorosi istanti vengo liberato, Ellery furiosa guarda fuori dal finestrino, ignorandomi.
È inquietante questo silenzio, mi mette a disagio.
"Che materie hai oggi? Oh vero ti ho fatto io la borsa con i libri...". Niente. "Vai in gita con la scuola?".
"Puoi smetterla? Non ti interessa la risposta, sto parlando contento?".
"Sì e no, dai non mettermi il broncio".
"Tu colleghi il cervello?"
ribatte accendendo la radio.

"In a soul of our heart there’s a place that is beating
As loud as a drum that is still on defeating
We live on a dream of the things we believing
Are made of blood and steel and stone".

Senza neanche pensarci troppo cominciamo a canticchiare entrambi, ma dopo uno sguardo complice cantiamo a pieni polmoni il ritornello.

"And no ones gonna brake us down
We’re untouchable
And no ones gonna hurt us now 
We’re untouchable
And we fall and we crawl and we walk and we run
So we learn how to fly again
So everybody’s scream out loud 
We’re untouchable
Untouchable"

"Mi piace andare a scuola in macchina con te" esclama.
"È un pensiero fatto a voce alta?".
"No... Volevo che lo sapessi"
mormora con lo stesso tono di una bambina beccata con le mani nella scatola dei biscotti.
"Ti porterò tutte le volte che vorrai, ma solo se si replicano anche gli eventi di ieri sera".
"Si potrebbe fare".

La guardo stupito negli occhi. "Non stai scherzando vero?".
"Credevo lo volessi"
risponde agitata.
"Sì lo voglio, ma tu...".
"Forse ho un po' più di confidenza, stamattina non ho fatto scenate".
"Vero, ma io non voglio che tu ti senta obbligata".

Appoggia la sua mano sul cambio, dove c'è la mia, riporta il suo sguardo fuori dal finestrino. "A volte ci sono dei motivi validi per rischiare".
Intreccio le nostre mani. "Anche per togliersi cappello e occhiali davanti alla ragazza che ha lasciato il tesserino scolastico nel giardino".
"Siamo arrivati"
dice malinconica.
"Già, ci sentiamo. Divertiti".
"Harry è scuola non un parco dei divertimenti".
"Infatti"
rido divertito.
"Ciao stupido" mi saluta chiudendo la portiera.
La guardo camminare sotto il viale alberato, sembra un quadro, il vento che fa ondeggiare i suoi capelli, la divisa le sta proprio bene.
Un cellulare suonando rovina l'atmosfera. Che odio. Non è il mio, ma quello di Ellery.

"Buona giornata tesoro. Non volevo dirti quelle cose ieri sera, ti voglio bene e sei una ragazza meravigliosa.
Ci rivediamo a casa. Spero. Saluta Harry.
Mamma".

Era ora, Crudelia si è smontata!
Cioè sono felice che Audrie voglia riappacificarsi con la figlia. Devo ridarle il telefono!
Scendo velocemente dalla macchina. 
"Ellery, hai dimenticato il telefono!".
Subito si volta e mi viene incontro. "Grazie, scusa sono sbadata".
"Non è nulla di grave"
sorriso accarezzandole la guancia. "E poi posso fare questo adesso".
Mi chino su di lei e le lascio un tenero bacio a fior di labbra.
"Buona giornata Ricciostronzo" sussurra posando le sue dita nelle mie fossette.
"Buona giornata ma petite Ellery".
"È francese"
mi guarda confusa.
"Lo so Chèrie. Ora ho anch'io dei nomignoli per te" rispondo facendola arrossire. "Vai o arriverai tardi".

Ellery POV

"Te lo giuro Marion, Harry non le toglieva gli di dosso, era stregato!".
"July stai esagerando"
sbuffo ruotando gli occhi.
"Oh Ellery andiamo, hai fatto colpo su Harry Styles!".
"Credo tu abbia capito male".
"Allora perché si è offeso quando hai detto che il tuo preferito era Zayn? Perché ti ha abbracciata durante la foto?".
"Lo fa con tutte le fan, anche Liam ti era appiccicato".
"Peccato che lui prima non ti era vicino!".
"Rimango della mia idea".
"Tu Marion cosa ne pensi?".
"Non c'ero, ma se tu mi dici così...".

La fulmino con lo sguardo, se July si fissa su quest'idea è la fine!
"Buon giorno ragazzi, su ai propri posti". Credo di non aver mai amato così tanto la Lansbury!
"Non dovevi darle l'assenso" dico alla mia vicina di banco.
"Ma lasciala parlare, era ovvio che Harry non si sarebbe trattenuto".
"Ti sei persa le sue battute su Blake".
"Dal sorrisone con cui sei entrata in classe oggi credo proprio che si sia fatto perdonare...".
"Marion!".
"Si vede da chilometri quanto sei radiosa".
"Ok è stato bellissimo"
"Mi piacete davvero molto insieme, siete perfetti".
"Delacroix, McLoganach basta con questo mormorio!".
"Scusi prof".

*****

La sveglia trilla, facendomi sobbalzare. Oh che gioia un altro giorno sprecato a scuola!
Ah è il mio telefono non quell'aggeggio infernale che interrompe i miei sogni ogni singola mattina.
Sullo schermo lampeggia una scritta: Peasly.
"Pronto?" comincio assonnata.
"Ellery sei in prima pagina" urla allarmata.
"Cosa?".
"Tu e Harry siete in prima pagina".
"Dove?".
"Su ogni rivista esistente in Inghilterra!".

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Capitolo 38
*** The Secret Is Out ***


Ellery POV
Non è assolutamente vero, io non sono su nessuna copertina.
La voce di Peasly tartassa ancora i miei pensieri, su tutte le riviste esistenti in Inghilterra, in prima pagina su tutte le riviste esistenti in Inghilterra. 
Magari si sbaglia, potrei non essere io, potrebbe essere un'altra ragazza che lo ha abbracciato. Un momento sto seriamente sperando che il mio ragazzo sia fotografato con un'altra? No, assolutamente no, no categorico, devo essere per forza io, non una troietta, non una fan! Non posso credere di essere gelosa di una mia supposizione...
I miei passi nervosi perlustrano tutto il pavimento della mia stanza, vorrei aprire Twitter e controllare se è vero che ci sono quelle foto, ma non ho voglia di rischiare di imbattermi in commenti poco piacevoli. Harry non risponde al telefono, quel deficiente starà ancora dormendo, perché ovviamente lui non deve alzarsi per andare a scuola tutti i santi giorni, mi immagino la sua faccia assonnata e stranita quando si troverà le mie diciassette chiamate perse...
Vorrei solo poter chiudere gli occhi, risvegliarmi nel suo letto, agitata, con lui che mi ripete di aver fatto un brutto sogno, di stare tranquilla, mentre mi accarezza con le sue dita. 
Le sue mani... 
Non ho mai avuto alcun debole particolare per gli arti, ma le sue mani così grandi hanno un fascino indescrivibile. Non sono particolarmente belle, curate o affusolate, anzi come ho già detto sono davvero grandi, tuttavia sono calorose, sempre pronte ad accogliermi, confortevoli, forse l'unico luogo dove mi sento davvero protetta, delicate, a volte mi sfiora come se avesse paura che io mi frantumassi da un momento all'altro. Sono possessive e possenti quando si dilettano con il mio corpo, anche solo stringendo la mia mano, violente quando fremono di rabbia e non possono sfogarsi, odiose quando mi fa il solletico o mi dà i pizzicotti. Mi piace osservarle quando stringe il telefono e il portafoglio, la loro struttura è in evidenza e hanno un che di maestoso. 
Cos'ho che non va?!
C'è un'altissima probabilità che la nostra relazione sia stata scoperta e io mi fermo a fantasticare e a lodare le mani di Harry?! Portatemi in un manicomio! Ora!
È meglio riflettere, agitarmi adesso non risolve nulla, la mia mente non è molto lucida, vado a fare colazione e poi ragioni bene sul da farsi, certo è innaturale non preoccuparsi, ma con un pizzico di calma e ragionamento posso affrontare questa cosa. Credo. Spero. Suppongo. Ipotizzo
"Ellery, c'è qui Peasly per te!" urla mio padre dal piano di sotto.
"Falla salire".
Trafelata la ragazza dalla bionda chioma entra in camera mia, visibilmente preoccupata si avvicina a me. Appoggia il suo zaino per terra, da lì estrae diverse riviste, con nomi e caratteri diversi, me le porge muta.
Su tutte quelle copertine c’è un luminoso viale alberato, c’è una ringhiera scura lucida e un muretto grigio. Due figure occupano il centro della fotografia, un ragazzo riccio e una ragazza mora, le mani di lui sono sui fianchi di lei, mentre quelle della ragazza sul suo volto. Non si stanno baciando, ma si guardano teneramente, lui sorride, mentre delle foglie coprono il viso della ragazza.
Sì, siamo Harry e io, ci hanno fotografati mentre poggiavo le mie dita nelle sue fossette…
“Allora è vero, siamo stati scoperti”.
“Non del tutto, la tua faccia almeno non si vede”.
“Pea, si vede che è la divisa della Victorian Lions”.
“Sai quante studentesse ci sono!”.
“Già, soprattutto sono davvero molte quelle che hanno ballato con Styles al ballo in maschera!”.
“Magari non lo hanno saputo”.
“Ma a scuola lo sanno tutti, appena vedranno questa foto faranno i conti e la stampa lo scoprirà”.

“Will she be loved?” recita la scritta sulla prima rivista. Ok già per questo la odio.
Cerco l’articolo all’interno, che stronzate avranno scritto? Avranno già avuto il mio nome?

“Oh here we go!
Harry Styles, (One Direction), non si smentisce mai. Il giovane cantante, noto non solo per la voce, ma anche per i suoi innumerevoli flirt, ha trovato un nuovo interesse, l’ennesima vittima del fascino di quei ricci ribelli. Pur non essendoci nessun bacio, la foto rivela l’intimità dei due ragazzi, anche solo per lo sguardo perso di Styles “innamorato”, i due sembrano scherzare amorevolmente come una normalissima coppia. Ma chi è questa misteriosa ragazza? Il volto non è ben visibile, ma si può ben capire che non sia una delle solite modelle a cui è abituato Harry, la corporatura proprio non corrisponde, e, soprattutto, ciò che indossa è probabilmente una divisa scolastica. La nuova fiamma di Styles quindi è una ragazza normalissima? La popstar ha scritto per lei “Truly, Madly, Deeply” e “Don’t Let Me Go”? Una caratteristica di tutte le relazioni di Styles, è la durata di circa tre mesi, riuscirà l’intrepida sconosciuta a domare la bestia? Sarà davvero amata?”.

Non ho la benché minima intenzione di leggere altre putride idiozie, se becco quei giornalisti giuro che li ammazzo tutti con le mie mani!
“Non so chi sia il ragazzo di cui parlano, non stanno dicendo di Harry, sono solo un mucchio di stronzate!”.
“Calmati Ellery”.
“No perché possono dire quello che vogliono su di me, ormai ci sono abituata, ma Harry non è il mostro di cui parlano, è l’opposto, non si preoccupano se lo ferisce essere additato sempre come il playboy senza cuore”.
“Disse quella che lo chiamava puttaniere”
ridacchia Peasly.
“Mi sbagliavo” ribatto stizzita.
“Oddio quanto sei cotta di lui”.
“Non esagerare!”.
“Esagerare? Ti stai preoccupando più di lui che di te stessa, hai detto cose che non mi sarei mai aspettata da te, stai cambiando tantissimo”.
“Cambiando?”.
“Sì sei più solare”.
“Nel senso che ti abbronzi se mi resti vicina?”.
“Non puoi averlo detto sul serio”
commenta scuotendo la testa. “Che fai adesso? Vieni a scuola o resti qui?”.
Restare a casa o andare a scuola? Un bivio.
Dejavù.
Circa tre mesi fa, sempre in questa stanza, ero davanti ad un bivio, come quello di adesso rispecchiava alla perfezione la poesia di Frost. Allora, forse perché spaventata e ferita, avevo scelto la via che mi sembrava più sicura, che potesse aiutarmi di più, avevo scelto di allontanarmi da Styles, e sono convinta che se non fosse più tornato da Tour sarebbe tutto andato avanti a gonfie vele, come lo era stato prima che ricomparisse nel mio giardino pria di Natale, con il bavero del suo cappotto alzato, la neve che fioccava fra i suoi capelli e il suo sguardo intenso. Mi ero spaventata per come fosse in grado di rapirmi in neanche un secondo.
Ora il bivio chiede una scelta che non può che cambiare la mia vita. 
La prima opzione, la via semplice, quella comoda. Se non mi presento oggi a scuola posso evitare domande scomode, stare tranquilla, aspettare fare come se nulla fosse fingendomi malata. Harry risolverebbe il problema, assegnando alla mia reclusione un legame con il mio incidente, con la paura di soffrire ancora come alle medie. Conoscendolo smuoverebbe mari e monti per impedirlo.
La seconda opzione, la via poco battuta, quella difficile. Se mi presento a scuola, se accetto di dover subire le angherie per quella foto, di sentirmi dire il peggio perché sto con Styles… No, perché amo Harry, non vuol dire che non ho paura, ma che quel sentimento che ci lega, che noi siamo qualcosa per cui vale la pena rischiare. Qualcosa di più forte del mio stupido incidente, qualcosa a cui tengo davvero. Forse è questo il vero modo per superare quel mesto episodio e tutte le sue tristi conseguenze.
Frost consiglia la strada poco battuta perché porta a qualcosa di grandioso. Che vuoi fare Ellery? Vuoi lasciare al tuo ragazzo il compito di risolvere sempre tutto o vuoi non essere più la dama in pericolo? Non vuol dire che io debba rivelare a tutti che stiamo insieme, devo solo essere pronta agli insulti anche nel caso tutta la storia poi verrà smentita.
“Cosa vuoi fare?” mi richiama la mia amica.
“È una situazione davvero delicata, non ho molta scelta”.
“Sei riuscita a parlarne con lui?”.
“Non risponde, starà ancora dormendo”. 
“È l’unico che può contraddire i giornali”.
“Già, mi dà incredibilmente fastidio, non voglio che mi risolva il problema, ma decidere insieme cosa fare”.
“Allora resta qui e appena si sveglia vai da lui”.
“Passami la divisa”.
“No”.
“Peasly, la divisa”.
“Tu a scuola non ci metti piede”.

“Come vuoi, allora farò tutto da sola” sbuffo prendendo il completo e richiudendomi in bagno a prepararmi.
“È una pessima idea, devi parlare con il tuo vicino di casa!” urla dalla mia stanza.
“Lo sentirò a scuola”.
“Non voglio che tu soffra”.
“Non succederà”.
“Sai bene che non sarà così”.
“Hai ragione”.
“Allora perché cavolo vuoi farlo, io non ti capisco”.
“Posso dimostrare di non essere un peso, che so lottare per ciò che desidero”.
“Ellery non sei un freno”.
“Basta! Peasly io devo farlo!”
le urlo in faccia aprendo la porta del bagno.
La ragazza bionda mi osserva in silenzio sorpresa dalla mia reazione. “D’accordo, sono con te. Andiamo”.
“Non dire nulla a mia madre”.
“Perché?”.
“Non approva la mia storia con Harry, voglio risolvere le cose prima che mi faccia una filippica”.

Scendiamo le scale come se non fosse accaduto nulla, non affatto il momento adatto per nuove scenate. Mando un messaggio a Harry, mentre Peasly saluta i miei per bene scusando l’intrusione.

“Appena puoi chiamami. URGENTE”.

Antoinette mi si avvicina, senza farsi notare troppo dai miei. “È successo qualcosa?”.
“Ti spiego tutto appena usciamo da qui”.
“Va bene. Posso chiederti un consiglio?”.
“Certo”.

Abbassa lo sguardo sulla propria gonna e la sistema nervosamente stringendo il tessuto con insicurezza. Mi passa il suo telefono, c’è un messaggio. 

“Hey tesoro mio, vieni da me dopo scuola? Voglio passare un po’ di tempo con te da solo, così possiamo parlare, sai… c’è una cosa molto importante che devi sapere. Passo a prenderti io. Buona giornata splendore. Niall”.

“Secondo te mi devo preoccupare?”.
“Stai scherzando?”
sorrido rileggendo il messaggio. “Trasuda dolcezza e amore da ogni pixel”.
“Ne sei sicura?”.
“A tal punto da non aver più bisogno di zucchero per il resto della giornata”.
“Che cosa vorrà dirmi?”.
“Questo non posso saperlo, però se vuole parlarti di qualcosa di importante, beh, credo che, tutto sommato, sia un modo per dimostrarti quanto sei importante per lui… Non devi chiedere consigli sentimentali a me! Non sono brava in queste cose, è risaputo”.

Antoinette scuote la testa ridendo. “Ti sbagli”.
“Noi andiamo”
dico ai miei.
“Buona giornata ragazze” ci salutano.
Prima di uscire il piccolo Haz corre verso di me, si struscia fra le mie gambe e mi fa le fusa. Lo prendo in braccio, indisturbato continua a strofinare la testa contro il mio corpo.
Si ferma, i suoi occhi sono concentrati su di me, miagola piano, come se sapesse che oggi non sarà una giornata semplice, come se volesse infondermi coraggio. Credo non esista un gatto migliore al mondo!
Lasciamo definitivamente casa mia, ma qualcosa d’inaspettato accade non appena siamo per strada.
Una macchina arriva a tutta velocità verso di noi, il rumore violento dei freni quasi ci assorda, ho paura, chi c’è a bordo? Riuscirà a fermarsi in tempo?
La velocità diminuisce, l’auto si ferma accanto a noi, la portiera del conducente si apre, Blake.
“Vi porto io a scuola”.
“Perché?”
domanda Peasly.
“Suppongo che voi tre sappiate già tutto”.
“E quindi?”
ribatto.
“Posso ancora salvarti”.
“Cosa sta succedendo?
” chiede Antoinette confusa.
“Sei qui fuori da sola, scommetto che non lo sa ancora” puntualizza Coleridge ignorandola.
“Non sono affari tuoi questi”.
“Se ti riguardano sì”
asserisce avvicinandosi.
“Non ti capisco Blake”.
Mi accarezza piano la guancia. “Voglio solo proteggerti” dice guardandomi intensamente, è preoccupato in modo genuino.
“Adesso mi dite cosa diavolo è vi prende?” grida mia sorella esasperata.
“In macchina è più sicuro parlarne”.
“E va bene” mi arrendo. 
Blake allontana la sua mano, sorridendomi appena, prende i nostri tre zaini e li carica nel baule.
L’imbarazzo in macchina è alle stelle, sono seduta accanto a lui, Peasly e Antoinette sono dietro, il mio sguardo si rifugia al di fuori del finestrino. Devo calmarmi è solo un passaggio, fra amici è normale, non sta accadendo nulla di male, ma allora perché mi agito quando sento i suoi occhi scrutarmi?
“Mi devi dire qualcosa Coleridge”. 
Mia sorella ha quella rara capacità di salvarmi, inconsciamente, da situazioni imbarazzanti.
“Sono state pubblicate delle foto che ritraggono tua sorella e… il suo… ragazzo”. Per un attimo mi pare che la sua voce si faccia più aspra.
“Dimmi che non è vero! Dove?”.
“Su alcune riviste, dove se no?”.
“La tua faccia si vede bene Ellery?”.
“No”.
“Per fortuna, ma spiegami cosa c’entri tu in tutto questo Coleridge”
riprende mia sorella.
“Solo gli studenti della Victorian Lions possono capire che è Ellery, ma se la vedono con me, potrebbero…”.
“Pensare che voi due siete tornati insieme e che lei non sia la ragazza nella foto”
esclamano all’unisono le bionde sedute dietro.
Mi volto a guardarlo sorpresa, è questa la sua idea? Evita il mio sguardo, serra le labbra.
“Sei deplorevole!” sputa Antoinette.
“Stai zitta” risponde acido. “Vuoi esporre tua sorella agli insulti di quell’orda di ragazzine urlanti dellla scuola, che sbavano dietro a Styles e i suoi amici?! Voglio aiutarla”.
“E dovrei crederti?”.
“Basta, smettetela, ho già altri pensieri di cui occuparmi, non voglio badare anche a voi due, bambini!”.

Blake accende la radio per smorzare la tensione, riprendo il mio telefono per vedere se ci sono novità, ma contro ad ogni mia speranza, non c’è nulla. 
“Qualsiasi cosa accada, sarò sempre dalla tua parte” mormora Blake per non farsi sentire dalle altre.
La sua mano sfiora per pochi secondi il mio ginocchio, non appena la ritrae si atteggia come se non fosse mai avvenuto.
“Siamo arrivati” esclama fredda Peasly dopo un po’.
Le portiere si aprono, scendono tutti, io invece non riesco a staccarmi dal sedile, tutti i miei futili buoni propositi cominciano a vacillare. Sono solo Ellery Delacroix, sono solo una che crea problemi, sono solo debole, io… non posso farcela. 
Il mio sportello viene aperto, l’aria smuove un poco i miei capelli e la mia gonna.
“Andiamo” mi sussurra dolce Blake porgendomi la sua mano.
“Posso chiamarlo un’ultima volta?”. Annuisce. Prendo il telefono, ma mi fermo. “Meglio non farlo, tanto non risponde”.
“Sicura?”.
“Sì”.
“Allora andiamo”.

Afferro la sua mano e lascio finalmente la vettura.
La ghiaia del cortile all’entrata scricchiola sotto i nostri passi, il vento alza un sottile strato di polvere, non camminiamo in silenzio, stiamo chiacchierando del più e del meno, Blake e le altre non si stanno più scannando. Tutto sembra normale, forse nessuno ancora ha letto i giornali. Perfetto, posso stare tranquilla oggi!
“Intrepida sconosciuta ben arrivata! Domata la bestia?”.
Come non detto…
Una ragazza dai capelli castani chiari mi guarda con aria beffarda, non l’ho mai vista prima. Viso pesantemente truccato, portamento falsamente ricercato e pur sempre rozzo, voce rumorosa sguaiata, scommetto che è il tipo di persona che cerca di essere per sempre al centro dell’attenzione.
“Moretta sciacquetta dico proprio a te” mi richiama, scoppia a ridere. Risata fastidiosa, un altro punto a suo sfavore.
“Non ascoltarla” mi intima Blake.
“Sei rimasta imbambolata?” continua quella.
“Cara perdonami, ma cercavo di capire a che bestia ti riferissi”.
“Se vuoi posso rinfrescarti le idee”
gongola sventolando una rivista.
“Sei davvero gentile, ma l’ho capito. In effetti hai dei modi davvero bestiali, hai la stessa grazia di un dinosauro”.
“Ti credi divertente?”.
“Non offenderti, puoi prendere un grande esempio da loro!”.
“Tipo?”.
“Vedi do estinguerti al più presto, l’intera umanità te ne sarà immensamente grata”.
Detto ciò mi allontano.
“Cosa stai facendo?”mi domandò Coleridge piuttosto stizzito. “Credevo che il piano fosse mantenere un profilo basso”.
“L’ho fatto, non ho né smentito né confermato”.
“Sembrava davvero una conferma”.
“Non mi va di subire angherie tutto giorno”.
“Tutto il giorno? Claire era solo la prima…”.
“Claire? La conosci?”.
“È una del terzo anno”
risponde vago.
“Come la conosci?”.
“Come se t’importasse”.
“Non te lo avrei chiesto”.
“Dovevo pur dimenticarti”
mi rivela quasi maligno.
“Hai ragione non sono affari miei, sei libero di andare con chi vuoi” mormoro allontanandomi.
“Ellery, non puoi prendertela” mi rimprovera non appena si avvicina.
“Non me la sono presa”.
“Allora perché stai accelerando il passo?”.
“Perché siamo in ritardo. Puoi fare quello che vuoi davvero, scusa se mi sono intromessa”.
“A essere sincero non è…”.

È rimasto in silenzio tutta la mattina, ma ora il mio cellulare si è svegliato e canta a gran voce. Il mio cuore accelera il battito, sarà lui? 
Non mi sono mai decisa a cambiare il nome nella rubrica, è ancora quel soprannome stupido. È stata la primissima cosa che Louis ha detto la prima volta che l’ho visto, mi ricordo che sapeva già chi fossi, perché lui glielo aveva detto. Quel pomeriggio è stato assolutamente il pomeriggio più assurdo della mia vita, anzi è meglio sottolineare che ha dato il via a una serie di esperienze assurde che non sono ancora terminate, sono convinta che aumenteranno…
Per questi pensieri non riesco a nascondere un sorriso quando vedo dominare sul mio schermo quella scritta: Teddy Bearry.
Guardo Coleridge, capisce e si allontana, assicurandosi che sia completamente sola.
“Qual è l’emergenza? Stai bene? Ti è successo qualcosa? Dove sei? Cazzo perché ho dormito così a lungo? Dimmi cosa devo fare? Non sei in ospedale vero?”. Il mio povero timpano viene così bellamente tartassato e torturato. 
“Hey calmati, sono viva e vegeta”.
“Cos’è successo”.
“Ha… Edward hanno…”.
“Non mi hai mai chiamato con il mio secondo nome,” mi interrompe brusco. “vuol dire che non puoi usare gli altri, che non si deve capire chi sono… Dove sei?”.
“A scuola”.
“Dimmi tutto”.
“Siamo stati scoperti”
mormoro piano.
“Cosa?!”.
“C’è una foto…”.
“Ti prego dimmi che non è stata scattata quando ti ho portato a scuola l’altro giorno”.
“Allora non te lo dico”.
“Oh merda. Torna a casa subito”.
“No, Ha… Edward ormai sono qui”.
“Se ti trovano i paparazzi è la fine”.
“La mia faccia non si vede bene”
dico parlando di nuovo piano.
“Sei sicura?”.
“Sì, solo qui a scuola posso sapere che sono io, se non mi fossi presentata oggi sarebbe stato sospetto”.
“Allora appena esci vieni da me, dobbiamo decidere cosa fare alla svelta, ho un’intervista stasera e una notizia del genere non verrà ignorata”.
“Va bene”.
“Ci saremo tutti, voglio anche i pareri dei ragazzi”.
“Tu sai già cosa fare…”.
“Sì, ma non faccio nulla senza discuterne”.
“Sei davvero scosso…”
ribatto ironica.
“Ellery non prendertela per favore”.
“Ah no? Ti cerco tutto il giorno e quando decidi di farti vivo hai già la soluzione pronta”.
“Ti prego smettila e vieni dopo scuola”.
“Dirò a Blake di lasciarmi da te”.
“Che cazzo ci fai con Blake?!”. 
“Mi ha solo accompagnata scuola”.
“Certo ti arrabbi con me perché ho un’idea su come sistemare la faccenda, ma non esiti a correre fra le sue braccia, è lui il tuo eroe?”.
“No, non è così, stamattina ha caricato Antoinette, Pealsy e me, voleva evitare voci scomodo. È stato il viaggio più imbarazzante di tutta la mia vita, è stato orribile".
"Dovrei crederti?".
E questa è una vera pugnalata.
"Ti devo prendere a schiaffi?".
"Se tu quella che va a spasso con il suo ex".
"La tua gelosia é sproporzionata" sbuffo.
"Disse colei che non mangiò per tre giorni perché scambiò mia sorella per un'amante".
"Avevo appena tradito Blake e già abbracciavi un'altra".
"Sapevi che avevo una sorella, te l'avevo detto al gioco delle 10 cose".
"Al momento non me lo ricordavo, quella volta poi non avrei mai pensato a tua sorella".
"Tutte scuse! Mi hai preso per mano quando dovevamo andare da Ed la prima volta, solo perché eri gelosa di Antoinette".
"Tu lo sei stato di Louis, più volte".
"È una gara?".
"Hai cominciato tu".
"Non volevo metterti in dubbio o cosa, so che non ci crederai, ma sono sconvolto. È una svolta decisiva per me, per noi, e non sopporto che ci sia Coleridge con te solo perché io dormivo".
"Edward piantala, non ho bisogno di giustificazioni, però basta con questo accanimento sul mio ex ragazzo, mi ha stufata".
"Va bene lo prometto".
"Ci vediamo dopo allora".
"Sì da me... Buona giornata".
"Speriamo che lo sia".
"Sei ancora arrabbiata?".
"Infastidita. Dobbiamo essere uniti adesso, non lasciamo che delle inezie posano guastarci".
"Ellery io ci tengo davvero a te".
"Io a te".
"Vorrei essere lì con te, perché non sei rimasta a casa?".
"Volevo dimostrarti che... posso sopportare angherie... per te".
"Ellery
" sussurra con estrema dolcezza, forse ammirato.
"Devo andare ora".
"Aspetta io... Io credo che... Ne parliamo dopo. Scrivimi se qualcosa non va".
"Va bene, ciao Edward".
"Mi fa impressione il fatto che usi il mio secondo nome".
"Perdonami Teddy Bearry".
"Edward è meglio".
"Ciao allora".
"Resta il fatto che vorrei portarti via".
"Resta il fatto che voglio provarci".

Chiudo così la telefonata.
Blake mi raggiunge subito, con quel suo sguardo cerulo mi scruta per rintracciare una mia emozione, ma non so nemmeno io cosa sto provando. Devo solo prendere un respiro profondo, andrà tutto bene, Harry è solo agitato, si sente in colpa, beh in effetti è colpa sua, ma anche mia. Andrà tutto bene. 
"Era lui?". Fisso ancora i suoi occhi, quelli di Niall e Louis sono molto più belli. "Era lui?” ripete per attirare la mia attenzione.
“Sì” rispondo secca.
“Com’è l’ha presa?”.
“Bene per certi versi, ma è preoccupato per me”.
“Comprensibile, che farete?”.
“Ne parliamo dopo scuola”.
“Hai già delle idee?”.
“Lui sì, io no sinceramente”.
“Non si è arrabbiato?”.
“Sì”.
“Non ne aveva motivo”
risponde tranquillo.
Forse è il suo tono troppo tranquillo, forse è la sua testardaggine e invadenza in una questione che non lo riguarda, forse è per la leggerezza con cui ha ammesso di essersi divertito dopo avermi lasciata, per avermi rimpiazzata con una ragazza facile, per aver fatto dubitare Harry di me, per avermi rischiato un litigio con lui, ma una rabbia immensa ammonta in me.
“Non ne aveva motivo? Sei tu la causa, non aveva mai dubitato di me, mai! Cosa ti è saltato in mente di compromettermi proprio quando ho bisogno di lui? Non hai affatto intenzione di aiutarmi, scommetto che ci godi anche nel vedermi in questi casini!”.
“Ti stai sbagliando, voglio darti una mano, avevi deciso di nascondere tutto e il mio scopo è aiutarti a mantenere al più possibile questo segreto”
ribatte allarmato.
“Invece stai solo incasinando tutto, stanne fuori Coleridge”. Lo spingo via e mi incammino verso l’entrata, che non osi avvicinarsi!
“Non puoi impedirmelo”. Evidentemente è duro di comprendonio.
“È la mia vita non la tua!”
“In qualche modo io ti voglio nella mia!” 
"Perché invece di rompermi le scatole non vai dalla tua Claire?".
"È stata solo una notte".
"Non sono affari miei, non devi dirmi nulla".
"Invece sì, perché mi sono sentito male subito dopo".
"Cavoli tuoi".

"La verità è che io... non sono riuscito a dimenticarti. Ti amo Ellery, mi dispiace ho provato in tutti modi a cacciarti dai miei pensieri, ma non ci riesco, sei speciale, nessuna è alla tua altezza, mi odio per regalato a quello la cosa più bella che mi sia mai capitata".
Afferra il mio viso fra le mani, con un gesto rapido avvicina le sue labbra sulle mie, soffoca così in un bacio qualsiasi mia reazione alle sue parole. Blake cerca di rendere eterno quell’attimo fugace, un tentativo di ricompensare al tempo perso.
Si allontana piano, lento come per godersi e memorizzare alla perfezione la mia espressione sbigottita, i suoi occhi blu sembrano quasi compiaciuti, consci della confusione creata dentro di me.
“Ti ricordi i nostri baci? Mi mancano come l’aria, Claire è stato un grosso sbaglio, sei l’unica per me” sussurra accarezzandomi la guancia. “Posso salvarti da tutto questo, sii mia di nuovo e non soffrirai mai. Farò di te una dea, ti farò camminare per gli Ippodromi più importanti di tutta l’Inghilterra avvolta nei migliori abiti, indosserai quei ampi cappelli che adori, sarai l’eleganza fatta persona, una creatura mitologica, una ninfa greca, bella, amata e agognata da tutti, nessuno ti rivolgerà più la parola come ha fatto quell’oca, sarai al sicuro, in mondo che hai sempre voluto”.
Ha così dannatamente ragione, l’alta società inglese mi ha stregata fin da quando ero piccola, non era il mondo della fama, ma era il mondo perfetto dove potevi essere chi volevi, era un mondo con un equilibrio tutto suo, fatato, perfetto, il mio sogno.
Si avvicina al mio orecchio. “Harry cosa può darti? Se la vostra storia diventasse di dominio pubblico dovresti dire addio alla tua vita, alla tua privacy, ricevere insulti a denti stretti, verrai braccata come un animale, un bottino ricco di notizie e soldi. Se smentirete le notizie tu non potrai fare quello che tutte le coppie normali fanno, subirai i rumours che ti roderanno pian piano l’anima inducendoti a dubitare della sua lealtà. Ogni giorno ti parrà più distante, due mondi doversi che si incrociano, ma non si intrecciano. A rimetterci sarai solo tu in entrambi i casi. Scegli me e non una sola lacrima cadrà più sulle tue guance”.
Mi pulisco le labbra nella manica della giacca. “Non ti avvicinare mai più a me, stammi lontano” urlo come impazzita. 
“Prendi il tempo che ti serve, non preoccuparti per il bacio, sei avvezza al tradimento, credo anche il tuo ragazzo”.
“Tu non lo conosci, sei stato con lui per una settimana e non hai capito nulla, sei rimasto cieco”
mormoro.
Coleridge poggia le sue mani sui miei fianchi con fare voluttuoso, le mie parole non l’hanno scalfito, mi guarda intensamente, i suoi pollici tracciano dei disegni su di essi, si avvicina nuovamente, alzo la mano pronta schiaffeggiarlo, ma si limita a lasciarmi un umido bacio sulla guancia.
“Ti aspetterò” soffia prima di mollare la presa.
Mi allontano velocemente, ripenso a tutto quello che ha detto, un discorso per certi versi veritiero, non sono affatto indifferente a quelle parole, forse mi sbagliavo, anche Blake riesce, anche se limitatamente, a comprendermi. Torno indietro.
“Blake” lo richiamo a gran voce.
Si gira e mi guarda confuso, gli sorrido timidamente, non esita a ricambiare, mi avvicino velocemente, anche lui mi viene incontro, così da trovarci nuovamente uno di fronte all’altra.
Nulla mi impedisce di lasciare sulla sua guancia un sonoro e poderoso schiaffo, colmo di disprezzo.
“Buon’infinita attesa” sbotto prima di andarmene.
A passo svelto e decisamente furente entro a scuola, cammino a testa alta, come se ignorassi le riviste, come se non fosse mai accaduto nulla. Alcuni parlottano quando passo, delle ragazze mi chiedono come ho raggiunto la Victorian Lions in queste mattine, come se fossi così deficiente da ammettere che sia stato Harry Styles a scarrozzarmi qui l’altro giorno. Sorrisi di cortesia da una parte, occhiatacce di fuoco dall’altra, alla fine so anche come gestire la situazione, ormai ho capito che idea c’è in giro, la maggior parte degli studenti che hanno appreso la notizia, sospetta che sia io la misteriosa ragazza, ma non smuove troppo le acque perché non hanno conferme ufficiali.
Se non sono come quella sgualdrina di Claire, la situazione è tutto sommato gestibile.
In classe la situazione è simile, anche se Marion, Peasly e io siamo più prese dal commentare le ignobili parole di Blake, come diavolo ho fatto a fidarmi stamattina?!
“Qualsiasi decisone prendiate, vi sosterremo” afferma Marion, chiudendo così tutti i discorsi.
“Ha un’intervista stasera, abbiamo solo questo pomeriggio per decidere” bisbiglio.
“Veniamo da te a vederla” decide Peasly.
“Non siete costrette, è un’intervista del gruppo e non riguarda solo questa storia”.
“Ormai siamo anche noi dentro”
controbatte Marion.
“Era una nostra esclusiva questa storia, abbiamo contribuito parecchio” finisce Peasly.
“Siete impossibili”.
“Bene a che ora da te?” s
orridono contente.
Scuoto la testa con arrendevolezza, mi piace sapere di poter contare su di loro anche in un momento come questo. 
Alzo lo sguardo, July mi sta guardando con un’espressione indecifrabile, pare sbigottita, annoiata, curiosa e incredula allo stesso tempo. Si precipita verso di me, prende una sedia e si accomoda di fronte a me, ignorando le altre due. Dalla sua borsa estrae quelle odiose riviste.
“Questo spiega tutto” esclama puntando il dito su i due ragazzi.
“Non ne posso più di quella foto, non sono io” sbuffo accigliata.
“La recita è finita. Come dicevo tutto ha un senso: i One Direction che si presenta al nostro ballo, Harry che ti chiede di ballare e ti insegue non appena scappi fuori dalla palestra, la misteriosa uscita delle nuove canzoni scritte di suo pugno, il suo strano comportamento al Meet&Greet, le battutine su Blake, l’abbraccio a sorpresa durante le foto e come ti ha guardata subito dopo… Frequenti Harry Styles!” sentenzia esaltata.
“Quale assurdità”.
“Ma chi vuoi prendere in giro furbetta, ormai so tutto, anzi scommetto che la famosa settimana di assenza agli inizi di Febbraio è collegata al suo compleanno, questo spiegherebbe l’abbronzatura che avevi al ritorno. Non trovi che sia stata una coincidenza la tua rottura con Blake poco dopo? Ah ora che ci penso eri particolarmente allegra il giorno in cui è stata scattata questa foto, notte di fuoco?”.
“Hai una bella fantasia”.
“Ellery non puoi più negare, scommetto che Marion e Peasly sanno la verità, se prendo il tuo telefono trovo sicuramente delle vostre foto insieme. Non c’è assolutamente nulla di male in tutto questo”.
“Non dirlo a nessuno, dobbiamo ancora decidere se smentire o no”
mormoro vinta.
“Stasera hanno un’intervista, so che sarà importante per questa situazione, posso vederla con te?”.
“Dovresti essere arrabbiata con me, ti ho nascosto tutto”.
“Avrei agito nello stesso modo se fossi stata al tuo posto”.
“Ci sono anche Marion e Peasly a vederla”.
“Perfetto, scommetto che sarà indimenticabile”.
Niall POV
Harry ci ha chiesto di ritrovarci tutti a casa sua, nel messaggio diceva che era una vera emergenza.
Siamo tutti in casa sua, ad aspettare, non so bene cosa, però siamo tutti in attesa.
Cammino irrequieto per il suo salotto misurandolo con i miei passi, Liam è appoggiato allo stipite della porta, lo scruta e lo perquisisce con le dita come se fosse se avesse davvero un vasto interesse, ma so bene che sta solo tentando di ingannare il tempo. Zayn gioca con la tenda di una finestra che dà sul retro, se la passa fra le dita, la fa danzare, la sfiora. Louis è sdraiato sul divano gioca con il suo telefono, mentre i suoi piedi sono a penzoloni sul poggiolo. Harry invece attende vigile che suoni il citofono, il cui trillare improvviso ci avvisa dell’arrivo di Ellery e Antoinette.
La ragazza bionda mi raggiunge, è davvero bellissima, l’abbraccio forte e la bacio con tenerezza.
La sorella invece va da Harry. Un poderoso schiaffo stupisce tutti i presenti.
“Ma cosa diavolo…”.
“Stai zitto te lo meriti! Come hai potuto pensare che fossi tornata da Blake?!”
sibila furiosa. “Se ti interessa ho tirato un ceffone pure a lui. In quale lingua devo dirti che sei l’unico per me?”.
È sempre stata piuttosto riservata sui propri sentimenti, mi stupisce la facilità con cui ora li esprime, è davvero cambiata.
“Qual è l’emergenza?” domanda Liam ridacchiando ancora per la scena.
“Siamo sati scoperti” mormora Hazza massaggiandosi la guancia bordeaux, mentre guarda la sua ragazza di sottecchi.
“Lo sapevo, cazzo, che sarebbe successo” brontola Louis alzandosi in piedi di colpo.
“Com’è successo?” chiedo allibito.
Ellery mostra a tutti le riviste con le foto.
“Siete due incoscienti, cazzo” ringhia Zayn. “Nel modo più banale avete mandato all’aria tutto!”.
“Non serve a nulla arrabbiarsi”
lo ammonisco di fronte allo sguardo mortificato di Ellery.
“Zayn!”. Liam gli rivolge uno sguardo duro e gli fa cenno di no con la testa, Malik scuote il capo e sbuffa. “Cosa succederà ora?” riprende Payn.
“Io un’idea l’avrei, ma vorrei il vostro parere” comincia Hazza. 
“Perchè non tagliamo la testa al toro e ammettiamo che tu Ellery siete due piccioncini cuoricini amorini?” esordisce Tomlinson.
“Perché è illegale dire piccioncini cuoricini amorini” commenta la ragazza disgustata.
“Non userei proprio quelle parole, ma la mia idea è questa”.
Le sorelle Delacroix lo fissano a bocca spalancata, Louis batte le mani contento, Liam è sorpreso quanto me, mentre Zayn pare infastidito.
“Buttala in vasca di squali tenuti a digiuno che fai prima” sputa acido. “Fra paparazzi, giornalisti e fan accanite non so chi la ridurrà peggio. Il tuo compito è proteggerla non mandarla allo sfascio, verrai attaccato così tanto per questa storia, cercheranno di testarvi, di vedere quanto riuscirete a durare, non voglio che lei venga martoriata”.
“Io credo che sia più sano per voi due uscire allo scoperto, vivere come una coppia normale, vi avvicinerebbe, non per gli insulti, ma perché potreste condividere esperienze importanti e faresti capire a Ellery che è una storia importante la vostra, che ti piace essere visto con lei”
dice Louis serio.
“Louis ha ragione, se andrete avanti a mantenere questo segreto impazzirete, Niall anche tu dovresti mandare del tutto a quel paese il fattore età. Harry posso assicurarti che Ellery è cambiata molto da quando l’abbiamo conosciuta, è diventata ancora più forte, dalle fiducia, può gestire tutta la situazione. Ragazzi voi le amate, sembra quasi negarlo mantenere il segreto.”.
“Payne hai idea in quali casini potrebbe finire Niall? Ho quasi 16 anni, lui a settembre ne fa 20, non so quanto sia legale, se per proteggerlo devo fare un passo indietro, lo faccio volentieri”
grida Antoinette arrabbiata. “Per voi è semplice parlare, ma queste sono decisioni che possiamo prendere solo Niall, Harry, mia sorella e io!”.
“Tu cosa ne pensi Ellery?”
domandano Louis e Zayn contemporaneamente.
La ragazza mora ci scruta uno ad uno, con fare incerto si sfrega un braccio, mordicchiandosi il labbro inferiore. 
Harry le prende la mano, le lascia un bacio sulla guancia. “Sai che puoi dirmi tutto”.
“È stato orribile”
dice amareggiata.
“Cosa?” chiede lui preoccupato.
“Leggere quelle cose su di te, è stato orribile, come fai a conviverci?”.
“Hai paura che scrivano così anche di te?”.
“Io non voglio che scrivano nuovamente quelle cose su di te per colpa mia, tu non sei il mostro che dipingono su quelle pagine inutili”.
“Non ha nulla a che fare con te”.
“Ah no? Non hai letto? Io non sono una domatrice di belve”.
“Non è così grave”.
“Hai idea di quanto potrebbero infangare la tua immagine con questa storia?”.

Antoinette si allontana dal salotto, credo stia andando sul retro, non perdo tempo e la seguo.
Si siede sulle scale della veranda, si passa una mano fra i suoi lunghi capelli biondi, naturali non come i miei, è nervosa, come me del resto, nessuno si aspettava che quei due venissero scoperti, ok ad eccezione di Louis.
“Sai, la sera in cui tua sorella scappò da questa casa, mi sedetti qui con Harry, era davvero teso e preoccupato, quella è stata una delle notti più difficili per lui. Non hai intenzione di metterti ad ululare come fece lui, vero?”.
“A quel ragazzo manca un consistente numero di neuroni”.
“Sei uguale a tua sorella”
sorrido.
“Già, ogni tanto mi racconta le stranezze di Styles e rimango stupita”.
“Non devi sentirti obbligata in alcun modo da quello che ha detto Liam prima, è una decisione solo mia e tua”.
“È di questo che volevi parlarmi stamattina?”.

Mi si forma un groppo in gola, sono costretto a inghiottire rumorosamente. “No… non era proprio questo”. Ma ora come ora preferirei il contrario.
“Ti ascolto”.
“Allora… Ecco, stiamo insieme da un po’ lo sai, io sono innamorato di te, e… Io comincio a… ad avere certi pensieri”.
“Tipo?”.
“Antoinette quel tipo di pensieri”
ripeto rosso in faccia.
“Oh! Ah! Certo… Ho capito”.
“Non voglio però pensi che io sia un maniaco, non voglio costringerti a fare nulla. Sei stupenda, la fidanzata migliore che un ragazzo possa avere, ho cominciato a vederti in quel modo senza neanche rendermene conto, so che è normale, ma ho paura di metterti pressioni a riguardo. La prima volta è speciale, non sprecarla per me solo perché io sono io”.
“Se pensavi davvero che sarei venuta a letto con te solo perché sei Niall Horan, sei davvero stupido. Non sono un’esaltata, mi piaci davvero, invece sembra tanto che tu cerchi solo scuse e giustificazioni quando sei con me”.
“Non è vero, io sono disposto ad aspettarti anche cento anni”.
“Ti dà così fastidio la mia età? A me pare di sì, ne fai sempre un dramma”.
“Non è un dato ignorabile”.
“Allora scegli o me, o il dato ignorabile, anche se è chiaro che preferisci lui”.
 
Le prendo il viso fra le mani e la bacio con trasporto, ridendo sulle sue labbra.
“Lo sai vero che stai dicendo cavolate? Ovvio che scelgo te, ti ho fatto questo discorso perché mi importa di te non della tua età, anche se fossi più grande di me ti avrei detto le stesse cose”.
“Sei davvero disposto ad aspettarmi?”.
“Puoi scommetterci piccola”.
“Perché hai voluto dirmi tutto?”.
“Tenertelo nascosto non era rispettoso nei tuoi confronti, magari questa cosa avrebbe rischiato di separarci”.
“Certo che sapere che Niall James Horan mi desidera, è un grandissimo colpo per la mia autostima”
scherza allegra. 
Si alza e corre in mezzo al giardino, danza come una fata dei boschi, il suo dolce sorriso illumina la scena, mi ricorda una di quelle Aos Sì, fate della mitologia irlandese, descritte come esseri bellissimi, dalle movenze leggiadre.
“Signorina non scherzare con il fuoco” la schernisco prendendola per i fianchi.
Ci sdraiamo in mezzo al prato, l’erba accarezza i nostri corpi, l’aria i nostri visi,mentre le nostre mani sono intrecciate. Rimiriamo il cielo osservando le nuvole mutare la loro forma, divertendoci ad associarle a qualche strana figura, ad animali in improbabili situazioni, ad oggetti stravaganti e ridiamo sprizzando vitalità da ogni poro, ridiamo come se il mondo si fosse fermato cancellando tutto all’infuori di noi.
“Amo il tuo accento” sussurra la bellissima bionda appoggiando la testa al mio petto.
“Ti piacerebbe vedere l’Irlanda?” domando serio.
“Da morire, è una terra incantata sospesa nel tempo”.
“Hai un’idea molto romantica della mia terra”.
“Colpa delle canzoni tradizionali, mi fanno sognare”.
“Dove ti piacerebbe andare?”.
“Mi piacerebbe vedere Dublino, è una città che mi affascina tantissimo, e non dimentichiamo la fabbrica della Guinness!”.
“Parli già come una vera irlandese, però ci sono tanti altri posto che potresti vedere”.
“Ad esempio?”.
“Che ne pensi di Mullingar?”.
“Vuoi portarmi a casa tua?”.

“Esatto così vedrai dove sono cresciuto, sei contenta? Andremo a Dublino e a Mullingar”.
“Mi porti davvero in Irlanda?!”.
“Credevi che stessi scherzando?”.
“Onestamente? Sì”.
“Donna di poca fede! Vedrai come ti ricrederai quando saremo lì”.
“Ma quando?”.
“Appena possiamo, saremo solo tu ed io in Irlanda, te lo prometto”.

Antoinette giocherella con le ciocche dei miei capelli, sorridendo, sfrga il suo naso contro il mio, vi lascia poi un bacio, per poi dedicarsi alle mie labbra.
“Sai dicono che in Irlanda cento anni passino molto più in fretta, chissà se è vero”.
“Cosa stai insinuando?”
dico assottigliando lo sguardo.
“Nulla Horan”.
“Troppo tardi ho sentito”.
“Magari hai capito male”.
“No credo di aver capito alla perfezione”.
“Ci vedranno insieme all’aeroporto se partiremo…”.
“Ti propongo una cosa, a prescindere se passeranno o meno i cento anni: con quel viaggio riveleremo di stare insieme ok?”.
“Hai intenzione di fare una dichiarazione stampa?”
mi guarda preoccupata.
“Non servirà”.
“Allora come…”.
“Credi davvero che in non ti prenderò per mano non ti bacerò mentre aspetteremo al gate? Non intenzione di comportarmi diversamente in base a dove ci troviamo”.
“Niall, grazie a te sono la persona più fortuna del mondo”.
“Ti amo Antoinette Delacroix”.

Sbarra gli occhi e rimane a bocca aperta, è così rossa in volto. “Mi ci devo ancora abituare scusa”.
“Posso ripeterlo più spesso se ti può aiutare”.
Ellery POV
“Non è così grave”.
“Hai idea di quanto potrebbero infangare la tua immagine con questa storia?”.
“Raccontateci come siete riusciti a farvi scoprire” i
nterviene Liam.
“Harry mi ha accompagnato a scuola in macchina l’altro giorno, avrei dovuto oppormi. Siamo arrivati vicino alla cancellata e sono scesa, ma ho lasciato il telefono in macchina ed è venuto a portarmelo” spiego tutto d’un fiato.
“Perché l’hai portata a scuola tu?” domanda a Harry.
“Aveva perso l’autobus perché si era alzata tardi”.
“E tu come facevi a saperlo?”.
“Mi ha telefonato, ha saputo tutto e mi ha offerto un passaggio” r
ispondo subito.
“E tu hai accettato senza esitazioni?”.
“Già”.

Liam innarca le sopracciglia, mi guarda sbattendo più volte le palpebre. “Davvero? Tu, che lo infami ad ogni buona occasione, accetti di prima mattina, momento topico della giornata in cui detesti il genere umano al massimo, un passaggio da Harry come se niente fosse, senza nemmeno preoccuparti del suo camuffamento?”.
“Sì…”.
“Dove hai dormito stanotte?”.
“In un letto?”.
“Ma dove?”.
“Ok ho dormito qui, ci siamo svegliati tardi”.
“Notte intensa eh?” r
idacchia Payne con malizia.
“Proprio tu fai queste battute?” lo fulmina Styles. “Avevi levato da terra Louis e me, quando le avevamo fatte alla casa al mare”.
“Beh quella volta non vi siete fatti scoprire dai paparazzi”
puntualizza. “Se ci rifletti è alquanto divertente”.
“Styles io ti spezzo le ossa” l
o minaccia Louis.
“È lei che voleva andare a scuola!” ribatte accigliato.
“Mi sembrava logico, vista la situazione con mia madre era meglio non darle altri motivi per farla arrabbiare”.
“Datevi una calmata tutti” b
rontola Zayn. “Abbiamo appurato che siete andati a letto insieme, vi siete svegliati tardi, siete andati verso la scuola, tu non ti sei minimamente preoccupato di metterti il tuo stupido cappello e gli occhiali” dice seccato rivolto a Harry “e tu hai dimenticato il telefono in macchina” continua rivolto a me.
“Esatto” asserisce il riccio.
“È colpa di entrambi contenti? Ora possiamo pensare a come risolvere tutto?”.
“Zayn ha ragione non è il momento di trovare il colpevole”
dico con sincerità.
“Sta a te decidere che vuoi fare?” mi incalza Louis.
“Sai già qual è la mia risposta”.
“Perché?”.
“Non voglio che sia sempre Harry quello additato, insultato, trattato come un animale”.
“Veramente l’unica che rischia di essere insultata sei tu”.

“Louis!” urlano gli altri in coro.
“Credi che non lo sappia? La mia idea è di dire che ero solo una cavolo di fan esaltata, che ha incontrato il proprio idolo il giorno del suo compleanno. Lui per tenerezza o pietà, più probabilmente, mia ha abbracciata in quel modo. Gli insulti mi arriveranno a prescindere, scelgo io la versione dei fatti”.
“Non devi proteggermi da niente”.
“Styles permettimi di descriverti le tipiche dinamiche di una relazione di coppia: le vicissitudini si affrontano insieme, lui fa la sua parata con il cavallo bianco quando serve, lei prende a calci in culo le persone quando occorre. Non devi sempre tu essere l’eroe”.
“Ma se diciamo a tutti che stiamo insieme sarebbe più semplice”.
“Verrei dipinta come l’eroina che addomesticato il predatore, tu verresti deriso come un debole o come lo sciupa femmine che è stato cambiato dall’immenso potere dell’amore”.
“Potrebbero perfino dire che sono un criceto fosforescente proveniente da un’altra galassia, ma non m’interessa, io voglio dirlo”.
“Voglio solo cercare di essere io quella forte per una volta, porca troia! Ho avuto i miei problemi, è un dato di fatto, ma non sono una stupida! Vuoi dirlo al mondo? Allora urliamolo ai quattro venti, ma se dopo qualcosa va storto, non è colpa mia”.
“E quindi?”.
“Fai quello che vuoi”.
“Non possiamo sempre litigare”.
“Infatti non lo stiamo facendo, ti sto dicendo che se per te la mia idea è stupida, scegli tu cosa fare, sappiamo le posizioni di entrambi, puoi decidere liberamente. Io resterò in entrambi i casi”.
“Ellery, sei sicura?”.
“È vero, io proferirei tenere tutto segreto, ma hai voluto proteggermi a lungo, quindi fai tu la scelta ora se dire tutto o no, ma io non sono solo la ragazza dell’incidente”.
“Per me non lo sei”.
“Allora non trattarmi come tale”.
“Ellery, sei tu che devi scegliere”.
“Non è vero perché sai che ti dirò di no. Tu conosci il tuo mondo meglio di me, perciò ora che hai sentito l’opinione di tutti, fai la scelta che ritieni più opportuna. Ho bisogno di un bicchiere d’acqua”.

Saggiamente non mi segue in cucina, non ho voglia di mettermi a litigare, a quanto pare oggi ci tiene proprio a farlo, fra Blake e questa storia… Ok Coleridge ci ha spudoratamente provato con me e mi ha baciata, ma mi sembra di avergli fatto capire che non si deve azzardare a riprovarci… Harry non deve sapere nulla di questo ultimo dettaglio.
Sorseggio piano il bicchiere di acqua fresca appoggiata al bancone della cucina, è il massimo che posso fare per calmare i miei nervi, l’attacco dei 3/5 è comunque stato pesante, a quanto pare Zayn mi comprende un po’, ma ultimamente è un po’ strano, chissà cos’ha.
“Io non ti capisco”.
“Louis ero in pace fino a un secondo fa”
sbuffo fissando il ragazzo dagli occhi blu appena entrato in cucina.
“Sono il tuo migliore amico dovresti ascoltarmi” dice passandosi nervosamente una mano fra i capelli.
“Ho già sottolineato che la scelta non è mia”.
“Non dire cavolate, nessuno può condizionarla nemmeno Harry”.
“Ah no? Lui conosce l’ambiente meglio di me”.
“Ma questo non deve impedirti di avere una tua opinione”.
“Io l’ho espressa?”.
“Quella era una bugia”.
“Ero seria!”.
“Quindi lo pensi davvero!”
ribatte irritato.
“Ci ho ragionato”.
“Bello! Credevo che essendo il tuo migliore amico fossi io il tuo preferito, non Zayn!”.

Aggrotto le sopracciglia e rimango a bocca aperta, sta scherzando?! “Ti riferisci ancora… Oddio tu e Harry siete uguali, due insopportabili marmocchi” urlo furiosa.
“Però sono io il tuo preferito vero?” domanda facendo un’espressione da cucciolo indifeso.
“Se confermo questa conversazione non si ripeterà più?”.
“Certo”.
“Ok sei tu il mio preferito”.
“Evvaiii!”
esulta saltellando.
Il mio migliore amico. Ma che diavolo di gente frequento?!
Harry POV
Ellery avrà tante belle qualità, ma il suo ragionamento caotico e confusionario mi ha debilitato, non ho affatto capito come mi devo comportare!
“Harry alzati, stiamo per cominciare”.
Sono sdraiato sul divanetto del camerino, sono un fascio informe di nervi aggrovigliati in maniera irreparabile, io non voglio fare questa stupida interista. Basta ora me ne vado da qui, il palazzo di questa emittente televisa avrà delle cavolo di uscite di sicurezza.
“Harold Edward Styles, ti decidi o no ad alzare il tuo regale deretano dal divano?!”.
“Louis William Tomlinson, ti decidi a lasciarmi in pace?!”.
“È stata così sibillina, io non so cosa devo fare”.
“Devi fare la scelta giusta”.
“E quale cazzo è la scelta giusta?! Ellery non vuole dirlo, io sì”
sbotto assai irritato.
“Perché lo vuoi?”.
“Perché mi sta uccidendo mantenere il segreto”.
“Sei tu che hai proposto tutto ciò”.
“Perché all’epoca non era pronta”.
“E ora?”.
“Lei è diventata molto più forte, ma non ne è completamente conscia”.
“Allora sai cosa fare”.
“Terrò la bocca chiusa”.
“Cosa? No!”.
“Se spifferassi tutto, finirebbe per odiarmi!”.
“Ma Harry…”.
“No, niente ma. Ho deciso”
rispondo acido.
“Fa come ti pare, ma vedi almeno di sorridere, si capisce lontano un miglio che qualcosa non va”.
Lo guardo, faccio un sorrisino tirato, giusto per farlo tacere.
“Coglione” lo sento mormorare insoddisfatto prima che io esca dal camerino.
Decido di non darli troppo peso, gli passerà prima o poi, non che mi importi in questo momento, anzi sto pensando proprio a tutt’altro, devo riuscire a mentire e risultare il più credibile possibile.
Il mio telefono in tasca vibra, lo prendo svogliato. Oh è Ellery.
“A prescindere da cosa tu scelga, io ti amo. xx”.

Contento Lou? Sorrido per davvero adesso.
Ellery POV
La luce della televisione si staglia in mezzo al buio della stanza, si riflette sui nostri cinque volti, un’atmosfera un po’ tetra, ma non ho il coraggio di vedere le diverse reazioni dipinte sulle espressioni di mia sorella e delle mie amiche. 
Non ho assolutamente idea di cosa dirà Harry, non ho assolutamente idea di come prenderò qualsiasi sua scelta, oggi pomeriggio mi sembrava tutto così facile, ma ora è tutto così nebuloso.
Un dolce miagolio freme nel salotto.
Un piccolo corpicino caldo e peloso si accoccola sulle mie gambe, le sue fusa hanno un vero e proprio effetto benefico. Haz ha un vero dono, capisce i miei stati d’animo, sa sempre cosa fare, è così dolce, tenero e coccoloso, ma sa essere anche un perfetto stronzo. Mi ricorda… il mio ragazzo.
È come se quei due comunicassero fra di loro, come se si mettessero d’accordo su come comportarsi, Haz sembra sorvegliarmi per conto suo, è un po’ inquietante come cosa…
“Il tuo gattino è davvero adorabile” commenta July accarezzandolo.
“Il mio piccolo Haz” rispondo orgogliosa.
“Ma è stata davvero tua sorella a chiamarlo così?” chiede curiosa.
“Beh ormai tu puoi sapere tutta la storia. Quando i ragazzi sono rientrati dal Tour per Natale, sono venuti qui e ci siamo scambiati i regali. Zayn mi ha regalato l’orsacchiotto con il mio nome che tengo sul letto, Louis il Carillon che è sul mio comodino, Niall questa maglietta con il riccio, Liam Hell e Lack. Fra l’altro tutte le volte che le rileggo mi emoziono, il protagonista maschile di Hell poi è la perfezione, io invece ho…. Styles…”. 
“Cosa ti ha regalato lui?”.
“Lui mi ha regalato il micetto. Stavo pensando a un nome, Antoinette, mentre parlava con Styles, ha detto Haz e il gattino si è messo a miagolare. Io ho fatto finta di niente, Louis però l’ha notato e ha ripetuto il nome due volte, a cui sono susseguiti dei regolari miagolii… Non ti dico la faccia di Harry, quando il micio si è scelto quell’appellativo!”.
“E tu stavi con Blake nel frattempo…”.
“Già”
dico quasi con vergogna.
“Come l’ha presa Harry quando l’ha saputo?”.
“È accaduto quello stesso giorno, semplicemente se n’è andato, doveva preparare i bagagli per Holmes Chapel”.
“E tu ci credi? Mi dispiace dirtelo, ma quella volta l’hai ferito più di quanto immagini!”.
“Comincia!”
urla Marion concitata.
Ci sono dei momenti in cui il cuore comincia a palpitare in modo così vivo da rischiare di schizzare fuori dal petto, il sangue è pompato così velocemente da circolare in tempi eccezionali per tutto il colpo, un formicolio costante dilaga nel corpo, gli zigomi diventano rossi e la testa gira.
Questo è esattamente uno di quei momenti.
Sono lì tutti e cinque seduti su quell’enorme divano chiaro, illuminati da luci che li fanno apparire ancora più eterei, così belli, così perfetti, così… lontani.
Uno stranissimo desiderio freme in me, vorrei allungare le mani verso lo schermo, afferrare Harry e restare da soli io e lui sul divano, sussurrando piano dolci parole e dolci scherni, giocherellando con i suoi ricci ribelli e affogando nei suoi smeraldi, vedere poi il suo sorrisino beffardo tramutarsi in uno tenero, sfiorare piano le sue labbra e addormentarci così, con le sue mani su un mio fianco e sulle spalle.
Come potevo odiare la sua voce? O il suo viso? I suoi gesti? La sua premura? Il suo carattere?
Come potevo pensare di escluderlo dalla mia vita? Perché ci ho messo così tanto a capire i miei sentimenti nei suoi confronti? Sono diventati così forti che mi spaventano, sono incontrollabili.
“Allora, la prossima domanda è per Harry. Che cosa puoi dirci riguardo a questa?”.
L’intervistatore con un cenno della mano indica lo schermo accanto a lui, su di esso vi è la foto che sto odiando da tutta la giornata, mi ha decisamente rotto le scatole!
“O mio…” esclamo senza rendermene conto. Per quanto mi fossi preparata per questo momento, non posso negare di avere un po’ paura.
“È una foto” tenta il riccio cacciando un mezzo sorriso.
“Perspicace!” ridacchia l’intervistatore. “Chi è la ragazza con te?”.
Liam si gratta la barba sul mento e facendo finta di niente si volta verso Harry, Zayn passandosi una mano sui capelli lo guarda con la coda dell’occhio, Niall guarda Liam così da avere il riccio nel campo visivo. Solo Louis non lo guarda, come se sapesse già cosa dirà.
“Oh lei? Beh è una fan”.
Forse avevo ragione su Tomlinson, infatti questi non appena sente la risposta, serra le labbra contrariato.
“Una fan?”.
“Sì”
afferma, ma sembra quasi sofferente, la cosa mi incupisce.
“Ha fatto come volevi tu” costata Antoientte.
Harry alza lo sguardo verso la telecamera, come se mi guardasse dirattemente negli occhi, si passa una mano fra i capelli e tira un sospiro.
“Mi dispiace, non posso farlo, non ci riesco” sbotta all’improvviso.
Tutti i ragazzi ora lo guardano palesemente, uno più sorpreso della’altro.
“Ellery, cosa vuole fare?” sussurra Peasly.
“Non ne ho idea”.
“La ragazza nella foto, non è una fan. Si chiama Ellery Delacroix, è una semplice liceale londinese, ed è la persona più straordinaria che io conosca”.
“Vi frequentate?”.
“Assolutamente sì”
sorride annuendo.
“Oh porca troia!” esclamo saltando in piedi. Non l’ha detto davvero!
Il mio cuore cessa definitivamente di battere. Qualcuno può insegnarmi come si respira?
“Oh grazie al cielo ti sei deciso ad ametterlo” esclama Louis battendo le mani, facendo ridere tutto lo studio.
“Da quanto dura la vostra storia?”.
“Da Febbraio”.
“È lei la famosa ragazza per cui hai scritto Truly Madly Deeply e Don’t Let Me Go?”.
“Sì, ho anche usato l’ultima per dichiararmi”
ammette arrossendo, scatenando un “awww” generale, anche a casa mia, non da parte della sottoscritta sia chiaro. Sono ancora troppo shoccata. 
“Vi conoscete da molto?”.
“Da settembre”.
“Quando ti sei innamorato?”.
“Non lo so precisamente”.
“È rimasto bruciato da un colpo di fulmine”
si intromette Louis. “Io l’ho capito fin da subito”.
“Quindi voi altri sapevate tutto?”
chiede l’intervistatore.
“Oh sì, e non dico nulla sullo strazio che ci ha fatto passare mentre cercava il regalo di Natale per lei” commenta Zayn.
“No Zayn, credo che il momento peggiore sia stata la sua gelosia al ballo” ribatte Payne.
“Ballo? Quale ballo?”.
“Oh beh, ci siamo imbucati al ballo in maschera del suo liceo. Harry era gelosissimo di Ellery e il suo ragazzo”.
“Ahi, era fidanzata”.
“Già”
continua Louis. “Ho anche architettato un piano per riuscire a farli ballare insieme”.
“E ci sei riuscito?”.
“Sì e ne vado assai fiero!”.
“Che rapporti avete con lei?”.
“È una grandissima amica”
commenta Niall. 
“È la mia migliore amica” spunta di nuovo Tomlinson tutto contento.
“Mi piace passare il tempo insieme a lei” dice Zayn.
“Ha una forte personalità, andiamo molto d’accordo” aggiunge Liam.
“Chi è il suo membro preferito del gruppo?”.
“Sono io!”
risponde fiero Tomlinson.
“Eh? Cosa? No ti sbagli”.
“Zitto Styles, sei già il suo ragazzo, sarebbe scontato”.
“E che qualita hai tu invece per perché proprio tu allora?”.

“Te l’ho già detto, sono il suo migliore amico” gongola contento.
“Ellery ci sta guardando in questo momento?” li interrompe per fortuna il conduttore.
“Sì e conoscendola mi avrà infamato” risponde il riccio ridendo.
“Ricciostronzo, ovvio cavolo, mi hai fatto prendere un infarto” urlo contro il televisore.
“Ti conosce proprio bene!” esclama July.
“C’è qualcosa che vorresti dirle?”.
Styles abbassa lo sguardo, sorride al pavimento, scuote la testa facendo ondeggiare i suoi ricci. “Mi rendi felice, non potevo più tenerlo nascosto”.
Sento chiaramente le mie guance arrossarsi, istintivamente mi mordicchio il labbro inferiore.
“Cosa ti ha fatto innamorare di lei?”.
“Il suo modo di essere, il suo carattere così forte e complesso, non quel tipo di ragazza smielata, dice chiaramente quello che pensa, odia le cose troppo sdolcinate, ma sa essere incredibilmente dolce quando serve. Non è stato facile metterci insieme, siamo due teste dure, non è stato facile per entrambi ammettere i nostri sentimenti, lei aveva la sua storia alle spalle, io la mia, possiamo dire di averne passate di tutti i colori, ma credo che questo sia uno dei nostri punti di forza. La cosa più bella è che lei non era per niente una mia fan quando ci siamo conosciuti, anzi mi detestava, quindi so che si è innamorata di del vero me, non della celebrità, sa cose su di me che non ho mai detto a nessuno ed è fantastico sapere di avere un posto dove sono semplicemente me stesso. Sia chiaro, la sto convertendo in una fan e ci sto riuscendo! Vero Ellery?”.

Un fortissimo applauso parte dal pubblico, accompagnato anche da urla di approvazione e risate.
“Sei completamente innamorato perso! Cosa pensi che le piaccia di te?”.
“Ah bella domanda”.
“Siete molto affiatati?”.
“Oh non immagini quanto”
sbotta Liam.
“Che intendi dire?”.
“Sono parecchio rumorosi, ho passato una notte in bianco per colpa loro”.
“LOUIS!”
urliamo contemporaneamente io e il mio ragazzo.
Niall comincia a ridere in maniera smodata. Classico.
“Ellery ciao, probabilmente non mi sentirai perché ti starai sotterrando viva dalla vergogna, ma che ci vuoi fare, ma come dici tu siamo un gruppo di idioti. Tranquilla ora ci mettiamo a cantare e la smettiamo di imbarazzarti” dice Zayn fissando la telecamera e sventolando la mano.
Parte così la pubblicità.
“Che cos’ho fatto di male per meritarmi tutto questo?” dico schiacciando la testa in un cuscino.
Le ragazze continuano a ridere scomposte sul divano ignorandomi completamente, io non uscirò viva da tutto questo, ne sono ormai più che certa. Tanto vale non separarmi più da questo guanciale.
“È ricominciato!” urla Peasly dopo un po’.
Alzo il viso dal cuscino e li vedo davanti ai microfoni.
B-b-b-baby c'mon over

I don't care if people find out (dada - dadada - da - da - da - da)

They say that we're no good together
And it's never gonna work out (dada - dadada - da - da - da - da)

But baby you got me moving too fast

'Cause I know you wanna be back

And girl when you're lookin' like that (dada - dadada)
I can't hold back.

'Cause you, you've got this spell on me

I don't know what to believe

Kiss you once now I can't leave

'Cause everything you do is magic

But everything you do is ma-a-a-gic.

So l-l-let them take the pictures

Spread it all around the world now (dada - dadada - da - da - da - da)

I wanna put it on my record

I want everyone to know now (dada - dadada - da - da - da - da)

But baby you got me moving too fast

'Cause I know you wanna be back

And girl when you're lookin' like that (dada - dadada)

I can't hold back.

'Cause you, you've got this spell on me

I don't know what to believe

Kiss you once now I can't leave

'Cause everything you do is magic

But everything you do is ma-a-a-gic.
Oh oh oh oh oh

Oh oh oh oh oh

Oh oh oh oh oh

Everything you do is ma-a-a-gic.

They say that we're no good together

And it's never gonna work out

I wanna put it on my record

I want everyone to know now.

Everything you do is magic

Everything you do is magic

Everything you do is ma-a-a-a-gic.

'Cause you, you've got this spell on me

I don't know what to believe

Kiss you once now I can't leave

'Cause everything is magic

But everything you do is ma-a-a-gic.
Oh oh oh oh oh

Oh oh oh oh oh

C'mon

Kiss you once now I can't leave

'Cause everything is magic

But everything you do is ma-a-agic.

Mi lascio sfuggire un sorriso, la canzone è tremendamente azzeccata, lo sa bene, si capisce da come canta, e come una stupida mi ritrovo a pensare di essere la ragazza più fortunata del mondo.

People say we shouldnt be together

We're too young to know about forever

But I say they don’t know what they're talk talk talkin about

Cause this love is only getting stronger

So I dont wanna wait any longer

I just wanna tell the world that you're mine girl

Ohh

They don’t know about the things we do

They don’t know about the I love you's

But I bet you if they only knew

They would just be jealous of us

They don’t know about the up all nights

They don’t know I've waited all my life

Just to find a love that feels this right

Baby they dont know about

They don’t know about us

Just one touch and I was a believer

Every kiss it gets a little sweeter
Its getting better

Keeps getting better all the time girl

They don’t know about the things we do

They don’t know about the I love you's

But I bet you if they only knew

They would just be jealous of us

They don’t know about the up all nights

They don’t know I've waited all my life

Just to find a love that feels this right
Baby they don’t know about
They dont know about us

They don’t know how special you are

They don’t know what you've done to my heart

They can't say anything they want

Cause they dont know 'bout us

They don’t know what we do best
It's between me and you our little secret
But I wanna tell 'em

I wanna tell the world that you're mine girl

They don’t know about the things we do (They don't know about the)

They don’t know about the I love you's (I love you)

But I bet you if they only knew (If they only knew)

They would just be jealous of us (They would just be jealous of us)

They don’t know about the up all nights

They don’t know I've waited all my life (They don't know I've waited all my life)
Just to find a love that feels this right (Feels all right)

Baby they dont know about

They don’t know about us

They don’t know about the things we do (They don't know about us)

They don’t know about the I love yous (They don't know about us)

But I bet you if they only knew (They don't know about us)

They would just be jealous of us (They will just be jealous of us)

They don’t know about the up all nights (Up all nights)

They don’t know I've waited all my life (All my life)

Just to find a love that feels this right (Right)
Baby they don’t know about

They don’t know about us

They don’t know about us

They don’t know about us

“Oddio Ellery non la fanno mai live questa!” esclamano allo stesso tempo Antoinette e July.
“Davvero?!” chiedo sorpresa.
“Harry è davvero innamorato di te” commenta sognate la seconda.
Il mio telefono continua a ricevere notifiche da Twitter, messaggi, telefonate, se non lo spengo rischia di esplodere, ma così facendo tocca al telefono di casa squillare all’impazzata, martellandomi le orecchie.
Le sue parole… Mi basta pensare a quelle per lasciar perdere quel fastidioso rumore. Lo amo così tanto, è in grado di farmi sentire una persona migliore anche solo sorridendo, lui pensa tutte quelle cose così belle su di me, ma non sa quanto straordinario lui sia.
Dopo l’intervista rimaniamo a chiacchierare a lungo, racconto a July alcuni dettagli sulla nostra storia, senza rivelare ad esempio che Harry abiti di fianco a me. Lei sembra aver perdonato Peasly, non fatto altre che spronarla a mettersi con Brady, Marion invece a parlato di come fra lei e Ryan le cose vadano bene. Anche Antoinette ha avuto la sua bella serata, Niall le ha scritto che pensava solo a lei mentre cantava e altro che, giustamente, non mi avoluto riferire.
Credo che da tutta questa storia emergeranno anche dei lati positivi dopotutto.
*****
È tarda sera orami, ho finito di cenare e sono comodamente stesa sul mio letto, in pigiama, ascoltando un po’ di musica, i miei hanno appreso al lavoro quello che è successo oggi, ma non hanno voluto fare commenti a riguardo, credo aspettino di farlo in presenza anche di Harry, tuttavia la loro reazione è l’ultima cosa che mi preoccupa.
Ho lasciato la finestra del balcone aperta, c’è un piacevole giro d’aria nella mia stanza, odio l’odore di chiuso.
Chèrie”.
Ho le allucinazioni?
“Ma petite Ellery!”
Mi precipito sul balcone. Due occhioni verdi mi guardano.
Esco di corsa dalla mia stanza, correndo a piedi nudi per la casa, non mi importa se i miei mi vedono, non mi importa proprio di nulla. Voglio arrivare in giardino il prima possibile. Ho nuovamente il cuore in gola e l’adrenalina è a mille, nulla può fermarmi. L’erba umida è morbida sotto i miei piedi, l’aria che prima entrava in camera mia ora mi scopiglia leggermente i capelli.
Un'alta figura riccia si staglia nella semi oscurità del mio giardino, a pochi passi mi fermo. Le luci illuminano il suo profilo, proprio come accadde alla sere del Ballo fuori dalla palestra. 
"Harry" sussurro con un filo di voce.
Alza lo sguardo e torna creare quellos trano legame con i miei. "Ellery" sussurra di rimando con la voce incrinata.
Brucio in pochissimo tempo la distanza fra di noi, le mie braccia si stringono introno al sua collo. In risposta mi stringe fortissimo a sè, con la mia stessa necessità, con la mia stessa paura che sia solo uno stupendo sogno destinato a finire.
"Mi dispiace" piagnucola afflitto. "Mi dispiace, ho provato a negare, ma non ci sono riuscito. Mi dispiace".
"Non dovevo chiedertelo, non dovevo usare scuse prive di logica per nascondere la mia paura".
"Dovevo impegnarmi di più, dovevo proteggerti, sono stato così egoista".
"Egoista lo sono stata io, non capivo che cosa volesse dire per te mantenere questo segreto. Quello che hai detto in TV... Dio Harry, quello che hai detto mi ha commossa tantissimo, sono la persona più fortunata di questo mondo ad averti, non ti merito, sono così felice di amarti e di esserlo da te. Ti prego fermami perchè sto diventando troppo smielata".
"Ma sei così adorabile quando sei così concitata e confusa"
mormora prima di baciarmi.
Ed è un biacio pieno di passione, pieno di amoro, un bacio per scaricare l'odiosa tensione della giornata, un bacio per rinnovare i mutui sentimenti, un bacio per stoppare il tempo, un bacio per essere solo noi stessi. Un bacio di quelli narrati solo nelle fiabe. Un bacio da lasciarmi senza fiato.
"Ho provato a chiamarti, ma non rispondevi".
"Ho dovuto spegnerlo, sai continuava a suanare".
"Lo sai che molte cose cambieranno adesso?"
dice dispiaciuto.
"Ne sono a conoscenza".
"Però c'è un lato poitivo, posso portarti dove vuoi senza nasconderti, faremo finalmente quello che le altre coppie fanno! Andremo al Ritz. Per il tuo compleanno ceneremo al Riz".
"Ho sempre voluto andarci"
mormoro rapita.
"E dove ancora? Dove sogni di andare? Andremo dove vorrai, faremo quello che vorrai".
"Mi piacerebbe visitare il Madame Tussaud".
"Il museo delle cere?! Conosco un sacco di persone che hanno la statua lì, ci sono perfino io!".
"Beh io no"
rispondo con tono leggermente acido.
"Dimmi quando sei libera, ti ci porto".
"Se non vuoi non importa".
"Sono serio Ellery, posso perfino prenotarlo solo per noi se lo desideri".
"Stai esagerando"
sorrido imbarazzata.
"Promettimi solo che non ci nasconderemo nulla e se qualcosa non va ne parleremo senza esitazioni".
"Promesso".
"Uhm... c'è una cosa che devo chiederti... Dovresti venire ad Holmes Chapel un week end".
"Perchè?".
"Dopo l'intervista mi ha chiamato mia madre... vuole conoscerti".
"Lei cosa?!".

 

Hey Little Carrots!

Saluto velocissimo perchè sono di fretta. Chiedo scusa per l'assenza, ma:
-mi sono rotta la caviglia
-sono in quinta, ho le sommative di tutte le materie
-Maggio è un mese ancora più bastardo se sei un maturando
-periodo così così

Ah se vi interessa l'altro capitolo l'ho pubbliato poco dopo il mio compleanno.
Ne ho 19 adesso!!!!! Feeling Old...


Tan tan tan. Ora il mondo sa che Ellery e Harry stanno insieme. Evvai.
Blake le prende dalla Delacroix. Sono convinta che alcune di voi sono particolarmente contente di questo fatto.


Nel capitolo, che come al solito non mi soddisfa, sono anticipati fatti che presto verranno viscerati:
- I Niallette in Irlanda
- La reazione dei genitori di Ellery alla notizia
- Il compleanno della protagonista
- Il segreto di Zayn (che segreto non è)
- Anne incontra Ellery
- Come cambiaerà la vita di Ellery alla Victorian Lions


RINGRAZIO TUTTE VOI PER IL SOSTEGNO, LE RECENSIONI E TUTTO QUELLO CHE FATE SIETE FANTASTICHE.

PS Chi ha visto Ed Sheeran e i The Vamps a The Voice? (L'ho guardato solo per loro sincermente)
Li avete incontrati a Milano 
BRADORABLE TU NON RISPONDERE A QUESTA DOMANDA


∞ ∞


Wifey, non posso che ringraziarti per quello che hai fatto, visti i recenti sviluppi... I'm Trying to Be Alright....
E la citazione di Hell e Lack era voluta, visto la compagnia che mi hanno fatto in ospedale! Minchia il tuo Styles è anni luci avanti al mio!

Bradorable.
 Briara esite (ma si sapeva già).
Spero che l'alto tasso di Fluff ti possa piacere.
But... I can't forget about Tristan. ahahahahahahahhahha
I'll take my revenge
...
,,,,
<3 PINKIE PROMISE <3

Ps perdonatemi gli errori, lo prometto appena ho tempo revisiono tutta la storia e la correggo!



∞LOVE YOU ALL!∞

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Capitolo 39
*** Rude ***


LEGGERE TUTTO SPAZIO AUTRICE!

Ellery POV
"Mia madre vuole conoscerti Ellery".
"Così di punto in bianco?".
"Beh sì. Non era contenta di aver saputo di noi tramite l'intervista, si aspettava che glielo dicessi, si è sentita offesa".
"In effetti potevi accennarglielo. Ciao mamma ho la ragazza, tutto bene tu?".
"Per rimediare mi ha detto di invitarti a Holmes Chapel".
"Non credo sia una buona idea".

La conversazione si tronca.
Nei suoi occhi c'è stupore, non comprende questa mia posizione. Si trattiene, forse vorrebbe urlarmi addosso, forse la mia reazione l'ha offeso, ma rimane zitto, a fatica, tace. So perché lo fa. Si sente responsabile, dopo l'intervista non crede di non poter più pretendere nulla.
Annaspa.
Le sue labbra ora sono dischiuse, suoni sordi si susseguono.
Ho davanti a me Harry Styles, incapace di proferire parola, chiaramente a disagio e tutto per merito mio.
Io metto in soggezione Harry Styles, io, semplice studentessa liceale, sono in grado di farlo sentire a disagio.
"Perché?".
"Non sono popolare nella tua famiglia".
"Che falsità".
"Gemma mi detesta".
"Non è vero".
"Non hai notato che, durante la vacanza, ha cercato più volte di isolarmi? Mi ha messa in stanza da sola, non mi ha chiamata quando siete andati a giocare a Beach Volley".
"Tua madre mi odia"
dice per ripicca.
"Ti apprezzava moltissimo prima che...".
"Prima che ci mettessimo insieme. Oh questo si che è rassicurante! Grazie mille Audrie, davvero!".
"Mio padre ti adora".
"E io lo stimo, insomma ha dei baffi bellissimi! Ellery andiamo non ti preoccupare, mia madre ti adorerà, sono convinto che anche Gemma abbia cambiato idea".
"Sta accadendo tutto troppo in fretta".
"Io i tuoi genitori li ho conosciuti subito"
commenta calmo.
"Tu ti sei fatto scoprire subito, è diverso" ribatto facendo schioccare la lingua, più per sfida.
"Dopo due mesi direi che è giunto il momento".
"Cambierà tutto non è vero? Nulla sarà più come questi due mesi".

Harry abbassa il capo, si morde nervosamente il labbro inferiore, si massaggia il braccio sinistro con la mano destra.
Vuole prendere tempo.
Lui sa che io conosco la risposta, sa che voglio che sia lui a dirmelo, sa più cose di me, sa cosa mi succederà. Questo suo temporeggiare non è che una conferma.
"Sì" dice secco senza guardarmi negli occhi. "Ma te l'ho già detto, farò il possibile per renderti felice". Ora mi guarda fisso, con una determinazione mai vista prima.
Mi prende le mani, intreccia le nostre dita. Fa un passo in avanti, i suoi occhi non si spostano neanche di un millimetro. È teso, lo capirei anche se fossimo a chilometri di distanza, i suoi respiri sono profondi e diventano l’unico suono al mondo. “Insieme… Noi insieme possiamo tutto”.
“Insieme?”
ripeto, o meglio, balbetto.
“Esatto. Harold e Ellery, Ellery e Harold, Piccola Stalker e Pluriomicida, Chèrie e Ricciostronzo, tu ed io, io e te. Possiamo farcela. Fino alla fine”.
Mi alzo sulle punte.
Ci ritroviamo così sdraiati in mezzo all’erba, stretti fra le nostre braccia, riparandoci dal mondo esterno, uno scudo precario, anche ridicolo, una stupida infantile speranza a cui aggrapparsi.
Possessivo. Disperato. Fragile.
Forse è stupido cercare rifugio in questo modo, forse non ha nemmeno senso, eppure tutto si annulla e c’è solo pace.
“Ho sonno”.
Harry ride.
La sua risata scalda ogni singola goccia del mio sangue, mi fa sentire bene.
I suoi occhi sono serrati, tante pieghette li circondano. I suoi denti candidi e dritti sono tutti esposti all’aria. I riflessi della misera luce dei piccoli e pochi lampioncini del mio giardino, li fa splendere come perle preziose.
Le sue labbra rosee li incorniciano in modo perfetto e le sue fossette, Dio le sue adorabili fossette, completano il quadro.
“Parli a sproposito, come una bambina, semplice e buffa”.
Ride ancora.
“Perché sei così silenziosa?”.
“Sei bellissimo”
.
Ed è un attimo.
I mie capelli ricadono fra i fili d’erba, sprazzi verdi si alternano a fiumi di color cioccolato, sfiorano umidi le mie nocche, costrette al terreno, come la mia schiena e le mie gambe.
Le stelle abbelliscono il cielo scuro, non c’è la luna stanotte, le più luminose si stagliano fra quei ricci.
Le sue mani sono attorno ai miei polsi, le sue gambe intrecciate alle mie, il mio corpo è intrappolato, brucia per il contatto con il suo.
Amore e Psiche.
Lei non poteva vedere il suo amante in volto, quel dio fanciullo alato, perfetto e bellissimo, lei era una semplice umana, ritrovatasi in un amore più grande di lei. Esattamente quello che è successo a me, anche adesso. Non vedo il viso di Harry e in questa situazione pare un angelo.
“Lo pensi davvero?”.
La sua voce è piena di emozione.
“Sì, ho sonno”.
“Non ti pare azzardato fare la furba?”
ghigna malizioso.
Chiudo gli occhi abbandonandomi alla freschezza del terreno, mentre le sue parole si disperdono.
Appoggia la testa sul mio petto, con una mano mi accarezza leggermente il seno, i suoi i ricci mi solleticano, ma è tutto estremamente rilassante.
Le mie palpebre si appesantiscono, ormai il mondo onirico mi reclama.
“Harry?”.
“Uhm?”
mormora piano.
“Sei bellissimo”.
“Sei tu quella stupenda”.
“Taci stupido, ho sonno”
 
*****
 
“Posso spiegare non è come sembra!”.
“Ah no? Hai due secondi per spiegarti, prima che ti riempia di pugni”.

Chi urla di prima mattina?
Allungo le mani, qualcosa di fresca sfrega le mie mani, è erba?
Apro gli occhi, una giacca scura è adagiata sul mio corpo. Mi sollevo piano, mi sento leggermente intontita. Ok, sono in giardino… perché?
“Stavamo solo dormendo”.
Le parole di Styles spalancano la mia mente hai ricordi della serata precedente
“Il problema è che avete passato la notte nel mio giardino”.
Harry e mio padre sono dinnanzi a me, il secondo tiene il riccio per il bavero della maglietta, e lo guarda con aria minacciosa.
Oh no, a lui stava simpatico!
“Senti un po’, non so come sei abituato, ma la mia piccola Ellery è delicata, non inzozzarla con le tue manacce, lei è pura”.
La faccia cadaverica di Harry e i suoi occhi spenti, per un momento tornano a brillare, gli scappa un risolino dalle labbra.
“Buongiorno” urlo all’improvviso per distogliere l’attenzione di mio padre.
“Si può sapere cosa vi è saltato in mente a voi due?” urla infuriato. “Non ti trovo nel letto, ma nel giardino abbracciata al tuo ragazzo. No, non mi fa piacere, per nulla. So che quello che Harry ha detto ieri sera in tv è una svolta enorme per la vostra storia, ma non puoi pensare di fare bizzarrie del genere! Fila a darti una sistemata, dopo parleremo della tua punizione”.
“Ma papà non abbiamo fatto nulla di male”.
“Fila in camera tua. Ora”.
“Non prendertela con Harry. Io sono uscita in giardino, io mi sono addormentata qui, lui non mi ha voluta svegliare”.
“Se vi ammalate sono cavoli vostri. Ora vai dentro”.

Mi allontano in silenzio ed entro in casa, sotto lo sguardo freddo e deluso di mia madre.

 
Harry POV
Theo mi fissa infuriato con i suoi occhi verdi, senza Ellery con me mi sento sperduto, non riuscirò ad affrontarlo.
Davvero la crede ancora vergine?
Se lei non fosse intervenuta gli sarei scoppiato a ridere in faccia.
“Cosa ti è saltato in mente?”.
“Dopo l’intervista sono passato da lei, ho scavalcato il cancello, abbiamo parlato. Si è addormentata all’improvviso, non ho voluto svegliarla, mi sono tolto la giacca e gliel’ho messa, l’ho stretta a me e le ho coperto i piedi in qualche modo con le gambe. Poi mi sono addormentato”.
“Dovevi portarla in casa, se si ammala che fai?”.

“Mi dispiace”.
“Devi stare più attento, non hai idea di quanto sia fragile il corpo a cui ti sei avvinghiato stanotte”.
“È così cagionevole di salute?”.
“Non intendevo quello, Ellery… ne ha passate tante. Per te è davvero pronta?”.
“Per cosa?”.
“Per gestire questo cambiamento, io sono preoccupato per lei. So che mia moglie non è affatto contenta di vedervi insieme, che ti voleva solo come amico per lei, ma so come ti guarda, lei sorride quando ci sei tu, il modo con cui lo a non l’ho mai visto prima. La rendi felice Harry, non mi importa chi tu sia, tu la rendi veramente felice. Tempo fa le dissi di mollare il suo ragazzo e di uscire con te, perché già allora potevo vedere il vostro legame, intravidi a scintilla di vitalità negli occhi di mia figlia. Quella piccola scintilla tu l’hai reso un rogo indomabile. Adesso devi starle accanto più di prima, non permettere che il passato si ripeti, che mia figlia si rabbui di nuovo. So che scongiuri ciò, anche tu sei rinato grazie a lei”.

“Queste parole sono vere, lei mi ha cambiato e ciò che abbiamo è qualcosa di troppo bello e grande per tenerlo nascosto, per questo sono crollato, per questo ho rivelato tutto. L’avrebbe uccisa continuare a mentire. Non permetterò nulla di tutto ciò, io amo sua figlia”.
“Lo so. Grazie per averla fatta risplendere di nuovo”
sorride benevolo. “Ma se allunghi ancora un po’ troppo le mani su mia figlia, ti castro”.
“Uhm sissignore”.
“Vai a casa adesso, è meglio che mia moglie non ti veda”.
“Solo un’ultima cosa, fatele lasciare la scuola prima della fine delle lezioni, i paparazzi non si faranno riguardi per trovarla”
.

 
Ellery POV
Dalla finestra del salotto vedo papà e Harry parlare, ma non sento nulla.
“Si può sapere cos’è successo?”.
Il tono di mia madre non è irato, funesto, ma stranamente pacato, quasi dolce.
“Nulla di grave”.
L’atmosfera è fredda e piena d’imbarazzo.
Non riesco a sorriderle, ad abbracciarla e fingere che non abbia mai pronunciato quelle parole di pochi giorni fa. Ci ho provato, ma è stato inutile, non riesco a dimenticare, è impossibile accettare la sua ostilità nei confronti di Harry, è illogico. Non si è nemmeno pronunciata sull’intervista di ieri sera, come se il suo giudizio fosse importante. Se fosse negativo sarebbe una perseverazione diabolica, una cecità nei miei confronti e una chiusura mentale spaventosa. Se fosse positivo, sarebbe ipocrita, dettato dalla comodità, dalla notorietà, una posizione per i giornali.
“È meglio che vada a prepararmi, rischio di arrivare tardi a scuola”.
“Ellery puoi restare a casa se vuoi”.
“Un giorno non cambia le reazioni, se vuoi tenermi a casa per proteggermi, tanto vale che studi da privatista”.
“Se mi dirai che tutte le angherie che subirai valgono la pena, prometto che non criticherò te e Harry, vi sosterrò. Ti lascio una settimana di tempo”.
“Non ho bisogno del tuo consenso”
sottolineo dura andandomene.
Il freddo di questa notte mi è penetrato nelle ossa, ha generato una nuova linfa vitale che ora scorre in me.
Guerra.
Ciò che da oggi mi attende a scuola è guerra, finché non si saranno abituati alla notizia, so che molti di quelli che fino a ieri erano compagni, oggi mi daranno contro. Senza una buona ragione. Come se mi fosse mai importato, non è la prima volta che mi odiano senza motivo.
Il punto importante è un altro, Harry non dovrà sapere assolutamente nulla, per quanto possano essere gravi le offese recatemi, lui dovrà rimanerne all’oscuro. Potrò piangere, ma non di fronte a lui. Non lo sopporterebbe.
La mia divisa è pulita e linda, ha anche un leggero profumo di lavanda, grazie all’ammorbidente di mamma, una treccia corona incornicia il mio viso e la nuca. Sembro più un cavaliere con l’armatura, mi sento tale.
Qual è la mia arma? Qual è la mia spada?
Lo scoprirò oggi, sicuramente non Styles.
Ultimo promemoria per sopravvivere, non accettare alcun passaggio in macchina di Coleridge!

 
*****
 
“Sembri una regina”.
Antoinette ha insistito per farci portare a scuola in macchina, non riteneva abbastanza sicuro lo scuolabus, non solo per i compagni, ma anche per possibili paparazzi.
“Hai un aspetto così fiero e determinato, quei capelli poi sembrano una vera corona”.
“Uhm… grazie”.
“Sembri una giovane Elisabetta II”.
“Ok stai esagerando”.

Antoinette sorride. “Dico sul serio”.
“Stai cercando di farmi sentire meglio?”
chiedo ridacchiando.
“Forse…”.
“Inventa storie migliori allora!”.
“Lasciami spiegare!”.
“Non lo voglio sapere”:
“Eddai sorellona non fare la cattiva, so quanto tu ami la famiglia reale”.
“Appunto per questo ti devo fermare in ogni modo!”.

Ridiamo stupidamente, il discorso non ha né capo né coda, eppure mia sorella insiste per portarlo avanti, anche se ho capito che il suo scopo era di farmi sorridere un po’.
Come sapevo perfettamente che mio padre, a malincuore, avrebbe interrotto tutto questo, ci avrebbe fatto scendere dalla macchina e mi avrebbe lasciata in pasto agli avvoltoi. Che senso ha rimandare in eterno? Che passi un giorno, che passi un mese, o un anno, la reazione, lo scalpore dovuti a quell’intervista, mi investirebbero ugualmente.
“Se ci sono problemi chiama” continua a ripetermi mio padre.
E così ci sono. Eccomi qui.
Paura?
No.
“Ellery andiamo”.
No.
Terrore?
Sì.
Non faccio in tempo a entrare nel cortile, parte subito un urlo.
“Eccola!”.
In meno di un secondo, mi ritrovo circondata da una serie di ragazze urlanti.
Ci sono una serie di voci indistinte, volano parole, insulti, domande, insulti, complimenti, insulti, richieste, insulti, parole gentili e ancora insulti.
Abbasso la testa sopraffatta, cerco di muovermi velocemente verso l’entrata, ma la folla, non solo mi segue, addirittura non accenna a dissiparsi, forse aumenta. Mi gira forte la testa.
Antoinette urla a tutti di lasciarmi respirare, pur sapendo quanto sia inutile.
Mi sento afferrare per i capelli, fa male.
“Perché lei?”.
La mano che stringe i miei capelli si ritira, le voci sono ancora confuse, qualcuno si accanisce contro chi mi ha fatto male, altri su chi mi difende.
È un crescendo di confusione, di rabbia e di scontri verbali tendenti sempre di più a quelli fisici.
In questo clima asfissiante e caotico, Antoinette riesce ad aprire un varco per entrambe.
“Va fino al tuo armadietto e non fermarti per nulla al mondo. Rimani in zone vicine ai professori” mi ragguaglia preoccupata.
Le sorrido appena, per rassicurarla e dimostrarle che quello che è accaduto poco fa non è nulla, suona però come un tentativo per auto convincersi.
Cammino a passo spedito, sento un sacco di persone gridare il mio nome, non voglio ascoltare nessuno.
Va tutto bene Ellery, hai passato di peggio, procedi tranquilla, non hai fatto nulla di male.
"È lei, è la ragazza di Styles!".
"Ma è l'ex di Coleridge! Lei e Harry hanno danzato insieme al ballo!".
"Sì, è anche una principessa d'inverno".
"Io li shippo tantissimo!".

Mi allontano più in fretta possibile, per carità sono commenti carini, ma è ancora tutto troppo strano e non voglio essere accerchiata di nuovo.
Tanti sguardi mi accompagnano, troppi, sento la loro malvagità, rabbia e invidia trapassarmi da un capo all'altro del mio corpo.
Perché non sono più invisibile? Harry è la celebrità, non io.
Non sono una criminale, il corpo studentesco della Victorian Lions non può gentilmente smettere di additarmi e parlottare mentre passo?! Chiedo troppo?!
Anzi, se avessi ucciso un uomo non mi starebbero così addosso.
"Secondo me la loro storia è una copertura".
"Copertura?".
"Pensaci, la stampa parla sempre di Harry il puttaniere, ma adesso con la scusa che esce con una ragazza normale, un po' bruttina, la sua immagine verrà risanata. Il buon ragazzo innamorato della semplicità".
"Effettivamente non fa una piega, però che sia una storia vera o no, io quella la odio".

Allora io ti odio perché respiri, contenta?
Dove cazzo è il mio armadietto?!
La cosa peggiore che può accadermi adesso è incontrare Blake...
Per fortuna, ecco il mio armadietto, prendo i libri e poi corro in classe, altrimenti rischio veramente di uccidere qualcuno.
Afferro il lucchetto per inserire la combinazione, ma qualcosa distoglie il mio sguardo. Sull'anta metallica rossa, c'è una scritta grande e nera.
Puttana.
La fisso senza parole.
Abbasso la testa, tento di concentrarmi sul lucchetto, continuo a sbagliare quella maledetta combinazione. Andiamo non è difficile, è una stupida serie di numeri che inserisco ogni mattina, da quando ho messo piede in questa scuola per la prima volta!
Al settimo tentativo finalmente gli ingranaggi scattano, posso aprire l’anta metallica.
Una miriade di foglietti colorati si riversa sul pavimento del corridoio.
Mi abbasso per raccoglierne un paio, alcuni sono pieni di insulti sempre più pesanti, altri invece sono davvero carini, infine ci sono… inviti…
“Delacroix, raccogli tutto cara, non importa quanto tu sia famosa ora, non mi lerci il corridoio!” scherza Mr. Hunver avvicinandosi.
“Certamente professore” sorrido imbarazzata.
Raccolgo ogni singolo pezzetto di carta colorata, li sistemo distrattamente in un libro.
“Cosa c’è sul tuo armadietto?” domanda incupendosi notando l’infamia in nero.
“Professore non è importante”.
Le mie vacue parole non fanno altro che guadagnarmi una sua occhiataccia severa, molto dura.
“Coprire un crimine è come compierlo signorina. Va in classe, ci penso io qui. Se qualcosa ti ferisce, sei tenuta a riportarlo, so che ti imbarazza quello che ti sta succedendo, ma tacere non aiuta”.
Oh certo, chiunque ora sa esattamente cosa sia il meglio da fare in questa situazione, sono davvero colpita, sono solo io la stupida che non sa cosa fare. Giustamente, tutti quelli che vogliono darmi un consiglio, frequentano un cantante, escono tutti con Harry Styles. Dai su continuate a dirmi cosa bisogna fare in questi casi, prendo appunti, davvero. Sono tutti fottutamente esperti.
Se solo fosse riuscito a tenere la sua bocca chiusa…
È vero, gli avevo detto che poteva scegliere, ma forse ho sbagliato, forse quella era l’unica volta concessami per essere veramente egoista, forse io non sono pronta per tutto questo.
“Ha ragione” dissimulo con un finto sorriso.
Ormai non ho più voglia di restare in corridoio, le lezioni stanno per cominciare, ho una scusa per ritirarmi da tutto questo.
Da bravo automa, mi dirigo nella classe di scienze di Miss Bortlain, una graziosa professoressa giovane, dolce e severa quando serve. Mi piace come insegnante, tuttavia, per oggi non credo che seguirò la sua lezione.
Saluto velocemente Peasly, Marion e July.
Non voglia di parlare con loro e mi dispiace.
La lezione comincia, sono infondo all’aula, July è accanto a me e mi osserva preoccupata.
“Va tutto bene?”.
È davvero una persona incredibile, è stata l’ultima a essere coinvolta nella storia, non si è arrabbiata perché non le ho detto niente, mi ha capita e mi ha sostenuto fin da subito. Le ho mentito così tante volte e lei mi ha perdonato tutto.
“Sì, è solo che… è tutto diverso”.
“Purtroppo era inevitabile, ma lo sai, ci sono persone su cui puoi sempre contare, io e le altre siamo dalla tua parte”.
“Lo so, infatti, vi ringrazio”.

Miss Bortlain continua a spiegare, io riesco solo a sentire una serie di parole, non cerco nemmeno di coglierne il senso logico, mi sento troppo esausta.
Il mio sguardo ricade sulla mia cartella, vedo i rettangolini colorati spuntare fuori da un libro.
Li tiro fuori senza nemmeno pensarci troppo.
“Cosa sono questi?”.
“Erano nel mio armadietto”.
“Non leggerli”.
“Invece è proprio quello che farò”.

Lo schermo del mio cellulare s’illumina.
“Hai ricevuto un messaggio”.
“Chi è?”.
“Harry”.

Alzò gli occhi al cielo, torno a occuparmi dei miei bigliettini.
“Che fai non lo leggi?”.
“È l’ultima persona che voglio sentire in questo momento”.
“È l’unico che ti può aiutare davvero”.

Scrollo le spalle.
Torno a guardare quei pezzi di carta, lentamente li separo in tre grandi gruppi secondo il loro contenuto.
“Perché vuoi farti del male?” comenta July esasperata.
“Farmi del male?”.
“Diamine sì Ellery, insisti a voler leggere cose che ti possono ferire, ignori invece ciò che ti può far stare bene. Sei impossibile, te le vai a cercare. È come se cercassi continue ragioni per odiarti”
.
Che sto facendo.
July ha ragione, mi sto rovinando con le mie mani.
Butto giù dal banco tutti gli insulti e le minacce di morte, è  solo un rapido gesto con la mano, come se stessi cacciando via delle mosche. Sorrido leggendo quei pochi complimenti ricevuti e li metto via nello zaino.
Non devo svilirmi, sono più forte di un paio di male lingue.
“Cosa sono quelli rimasti?”.
“Inviti per varie feste…”.
“Oh sei la persona più popolare della scuola adesso!”.
“Lo sai vero che non ci andrò? Si aspettano che io ci vada accompagnata da Harry, o non so. Non ho intenzione di circondarmi di falsi e approfittatori”.
“Oh per fortuna, temevo già di essere finita nel dimenticatoio”.
“Non succederà mai mia cara… Jane… Ju… Judy… Come hai detto che ti chiami?”
domando grattandomi il mento.
“Vai a quel paese Ellery” ride lei. “Leggi quel maledetto messaggio”.
“Ok, ma non ti dico il contenuto”.
“Vuol dire che sbircerò”.
 
“Va tutto bene? C’è qualcosa che posso fare per te? H.”.

“Conosci Leonardo Dicaprio?”

“In che modo ti aiuterebbe?”.

“Non lo so, ma ho sempre voluto conoscerlo, io sono innamorata di quell’uomo”.

“Ti ricordo che sei innamorata di me”.

“Che cosa?! Com’è possibile, tu non sei Leo”.

“Non è divertente”.

“Sempre meglio dei tuoi Knock Knock Jokes”.

“Ma cosa! Dimmi qualcosa di più divertente di quelle barzellette!”.

“La matematica, farsi investire da un Tir”.

“Mi sento molto apprezzato -.-"… Scherzi a parte, sei hai bisogno di qualcosa chiamami per favore”.

“Lo farò”.

“Mi odi?”.

“Dovrei?”.

“Ho detto al mondo di noi…”.

“Non ti odio Harry, lo sai bene”.

 
*****
 
È passato qualche giorno, la situazione a scuola è variata leggermente.
C’è da sottolineare che adesso i paparazzi si appostano davanti al cancello principale all’inizio delle lezioni e io sono costretta ad entrare dal retro. Ho così scoperto che la scuola ha un secondo ingresso.
Gli studenti mi salutano in moltissimi ogni mattina, un gruppetto di ragazze del primo anno comincia a copiare le mie acconciature, altre timidamente mi chiedono di pranzare insieme in mensa. Giuro di aver visto il mio nome circondato di cuoricini sul quaderno di un ragazzo del terzo anno.
Tuttavia rimane ben nutrito l’insieme di tutti quelli che mi odiano, infatti qualcuno ha rimarcato la scritta sul mio armadietto, fatta rimuovere da Mr. Hunver.
C’è solo un gruppo che mi mette particolare soggezione. La squadra di polo.
Tutte le volte che gli passo accanto, vedo i loro occhi carichi di odio. Rimangono sempre fermi e muti alla presenza di Blake, probabilmente avrà chiesto loro di non farmi nulla, ma questo non li impedisce di ritenermi una traditrice, non si fanno problemi a celare il loro disprezzo nei miei confronti.
Quando ho la malaugurata sorte di incontrare uno di loro da sola, sono pesantemente apostrofata e insultata.
Grazie a loro ho un nuovo soprannome, adottato da quasi tutta la scuola: "La Styles".
Sinceramente lo detesto, è orribile.
Fino a poco tempo fa mi trattavano come una di loro, adesso invece mi darebbero fuoco se potessero. E dire che un po’ mi costavano simpatici.
Ora c’era una nuova ragazza nel loro gruppo, Claire, dato che ronza assiduamente intorno a Coleridge, senza però ricevere alcun interesse da parte sua. I membri scapoli della squadra amano prenderla in giro, e, ogni tanto, la usano per divertirsi nello spogliatoio.
L’unico che mi è rimasto amico è Brady, non è cambiato nulla fra di noi e ne sono felicissima.
Oggi Harry ha insistito per venirmi a prendere prima, si è sentito in colpa per non essere potuto venire nei giorni sorsi a causa di motivi di lavoro, ammetto che è un gesto davvero molto dolce, non lo nego ho voglia di stare un po’ con il mio ragazzo.
A distruggere il mio umore, però, ci sta pensando questa terribile ora di Fisica, non so cosa mi trattiene dall’alzarmi in piedi e urlare “Non me ne fotte un cazzo di tutta questa roba!” nel modo più rozzo e scortese possibile.
Alzo invece la mano esausta, supplicando di poter andare in bagno, e poter così lasciare quell’aula.
Allegramente passeggio per il corridoio verso la mia destinazione, assaporando a pieni polmoni un po’ di libertà.
“Ma guarda chi gira per i corridoi, la piccola Styles. Non dovresti essere in classe?” sputa aspra una voce alle mie spalle.
Mi volto. Un ragazzo alto dai capelli rossicci e gli occhi scuri, mi fissa con astio e strafottenza. È Scott Vaughan, il migliore amico di Blake, credo sia lui quello che mi odia di più.
“Sto andando in bagno Vaughan, lasciami in pace” dico riprendendo a camminare, ma in pochissimo il mio corpo finisce contro gli armadietti.
“Senti un po’ Styles, non m’interessa se Coleridge è ancora pazzo di te e ci ha proibito di darti addosso, tu sei una troia e te la farò pagare per quello che gli hai fatto” soffia maligno a un centimetro dal io viso. “Ti diverte tanto darla via a quel riccone del tuo ragazzo? L’hai preferito per i soldi e la fama, non è vero? Che ne dici, faccio pure io un giro sulla giostra! Avanti dimmi qual è il tuo prezzo”.
Inghiottisco rumorosamente la saliva, sì sono spaventata.
Istintivamente cominciò ad agitarmi, alzo il ginocchio e Scott si accascia davanti a me. Mi allontano correndo, verso la zona più deserta della scuola, il cuore batte a mille, mi rifugio nel primo bagno femminile che bagno, non può entrare qui.
Tremo.
Apro il rubinetto del lavandino, mi sciacquo mani e volto con l’acqua fredda, ho  bisogno di tranquillizzarmi anche solo un pochino.
Non appena finisco di asciugarmi la faccia, trovo tre ragazze davanti alla porta.
Mi guardano in silenzio, si fanno un rapido cenno e cominciano ad avvicinarsi. In due tengono le mani dietro alla schiena.
“Tu sei una hater” comincia la prima. Oh no… “Come osi stare con Harry?!”.
“Non sono affari che ti riguardano”.

Irritata dalla mia risposta mi spinge violentemente a terra.
“Tu sei una hater, tu non puoi stare con lui. Non sei abbastanza bella, non sei nessuno!”.
“Qual è il tuo problema?!”
urlo furibonda.
“Esisti!” risponde tirandomi uno schiaffo. “Devi lasciare Harry. Oggi stesso”:
“Ma chi ti credi di essere?”.

“Chi ti credi tu! Sei una perfetta nessuno, sei orribile e ti stai approfittando della fama di Harry per dare un senso alla tua squallida vita! Stai lontana da lui” mi minaccia tirandomi i capelli. “Adesso!”.
Le altre due ragazze mi lanciano addosso qualcosa, sento una sostanza viscida scorrere sul mio viso e sulla mia camicetta ormai imbrattata. Uova.
Poi ognuna mi tira nuovamente uno schiaffo, riempiendomi urlando cattiverie.
“O molli Harry, o riceverai molto peggio di questo” urlano prima di lasciare il bagno.
Rimango lì, rannicchiata in un angolo, completamente dolorante.
Stupidamente le mie lacrime cominciano a scorrere sulle mie guance.
Sembra di rivivere il passato, io non voglio che riaccada tutto, ma è come nuotare controcorrente in fiume, impossibile e un inutile dispendio di energie.
Non so per quanto rimango in quella posizione, solo il ciglio della porta mi riscuote un momento.
“Hai visto cosa succede alle puttanelle infedeli?”.
Scott.
“E questo era solo un assaggio, non azzardarti a tirarmi mai più una ginocchiata” continua minaccioso. “Dov’è la tua grinta? Ti sei già spenta Styles?”.
“Tu hai organizzato tutto questo”.
“Ci puoi scommettere. Vai a piangere da quel figlio di puttana”.

Immediatamente rizzo il capo.
“Non è un figlio di puttana” ribatto dura.
“Ah no? Beh apri le orecchie, il tuo ragazzo non è altro che uno sfigatissimo puttaniere, testa di cazzo, falso, privo di talento e montato. È insopportabile, cerca assiduamente l’attenzione dei media atteggiandosi da povera vittima, nemmeno le sue donazioni sono disinteressate e scommetto, cara mia, che ti cornifica tante di quelle volte, che non passi più dalle porte!”.
“Ritira subito quello che hai detto”
ordino alzandomi in piedi.
“Mai nella vita, quel defi…”.
Non gli permetto di finire la frase.
Mi avvento su di lui, furibonda come non mai lo spingo a terra, ritrovandoci così sul pavimento del corridoio. Afferro violentemente i sui capelli, li scuoto con forza.
“Puoi dire quello che vuoi su di me, ma se ti azzardi a parlare ancora in quel modo di Harry, io giuro che ti ammazzo”.
Gli mollo un pugno sulla guancia sinistra, l’altra mano invece affonda è ancora sulla sua testa. Scott si dimena, mi spinge via, ma mi aggrappo con le unghie alla sua gamba, con ferocia ferina affondo il gomito sul suo stomaco.
Non ho mai desiderato in tal modo di poter fare male sul serio a qualcuno,  voglio vedere Scott sputare sangue.
Due braccia mi strappano a fatica da Vaughan, mi agito in ogni modo per riuscire a sfuggire da quella stretta sempre più serrata.
“Lasciami andare”.
“Solo quando ti sarai calmata”
dice rude.
Smetto di muovermi, il mio petto si alza ancora affannato, accarezzo piano quelle braccia, le sue braccia. Appoggio la testa al suo petto e respiro profondamente.
“Sei tranquilla ora?”.
“Sì”
dico piano.
Aspetta ancora un momento, finalmente inizia a liberarmi lentamente, lasciando ricadere le sue braccia lungo i suoi fianchi.
Non aspettavo altro.
Nuovamente salto addosso a Scott, ancora intontito a terra, uno strano istinto mi sussurra all’orecchio parole invoglianti per convincermi a compiere quell’atto folle, animalesco e selvaggio.
Ebbra di quei sussurri, abbasso il colletto della sua divisa, la sua pelle sfiora i miei denti, prendendo la loro forma, non riescono tuttavia a farlo sanguinare, perché, nuovamente, sono trascinata via dalla mia vittima.
“Lasciami andare subito! È ancora vivo! Lo voglio morto, voglio vedere la luce spegnersi nei suoi occhi!”.
Questa non sono io, un qualche spirito mi sta manovrando.
“Ellery smettila, se ti trovano ti sospendono!”.
Mi trascina di peso nel bagno.
“Basta, o giuro che t’immobilizzo con le cattive” mi ringhia addosso. “Perché sei sporca di uova?”.
“Me le hanno tirate addosso
” dico ancora agitata.
Si sfila il maglione. “Metti questo, io lo porto in infermeria. Non ti azzardare a fare un solo passo fuori di qui”.
“Sì papà
” dico ironica alzando gli occhi al cielo.
Rimasta sola, avvicino il suo maglione al mio viso, lo annuso ispirando a pieni polmoni. Ha il suo profumo. Finalmente mi calmo.
Mi sciacquo velocemente il viso, sfilo la camicetta e la giacca della divisa, anche il reggiseno è un po’ sporco, ma non mi va di toglierlo, ci passo un po’ di carta igienica inumidita.
Infilo l’indumento prestatomi, sorrido alla mia immagine riflessa, è evidentemente largo, sono davvero buffa, però adoro indossarlo. Sarò patetica, ma è come se mi stesse dando uno di quei suoi fortissimi abbracci post battutaccia, che usa per vendicarsi ogni volta che gli rinfaccio quanto sia pessimo il suo umorismo. Tuttavia sono così fottutamente innamorata di Harry, che non riesco a non trovarlo adorabile nemmeno quando vorrei ammazzarlo.
 
Harry POV
“Come stai?” chiedo preoccupato guardando il ragazzo seduto sul lettino.
“Un po’ stranito” dice massaggiandosi il collo.
Ellery lo ha morso. Cazzo.
Ho avuto la grande idea di cercarla io per la scuola, risparmiando il compito ad un insegnate. Se l’avessero trovata i professori, l’avrebbero sospesa o, nella peggiore delle ipotesi, espulsa.
“Mi ripeti come ti chiami?” domando imbarazzato.
“Scott, Scott Vaughan”.
“Credimi, mi dispiace, non so cosa le sia preso, non è mai successo prima d’ora”.
“La Styles ha un bel caratterino”.

Aggrotto le sopracciglia, come l’ha chiamata?
“So che quello che sto per chiederti è meschino, ma potresti non raccontare in giro quello che è successo?”.
“Va bene, ma non lo avrei fatto comunque, è colpa mia se è accaduto”.
“Perché?”.
“Ho avvisato delle ragazze su dove fosse, volevano lanciarle le uova. Quando se ne sono andate, ho infierito verbalmente, ti ho infamato un bel po’. Per questo mi ha attaccato, perché ti ho insultato”.

Nella più sbagliata delle circostanze, un tenero sorriso ammirato sfugge alla mia razionalità, battendo i sensi di colpa, e nasce sulle mie labbra. Non mi è piaciuto affatto ciò che ho visto, ma il mi orgoglio è in festa per esserne la causa.
“Non farti strane idee non lo faccio per te, io ti detesto” mi riprende Scott. “Hai rubato la morosa al mio migliore amico”.
La morosa di… “Coleridge” grugnisco acido. È sempre in mezzo alle palle.
“Esatto”.
“Io devo andare adesso, è meglio che porti a casa la piccola furia”.
“Dille che le curerò la campagna per la nomina di reginetta del ballo”.

“Perché vuoi farlo?”.
Scott fissa un punto indefinito dietro di me, si morde il labbro inferiore e arrossisce lievemente.
“Perché non ho mai contrato una donna così, nessuno, in tutta la mia vita, mi ha mai picchiato come ha fatto lei. È incredibile” spiega con aria sognante.
È uno scherzo?! Si è preso una cotta per Ellery?! Perché l’ha pestato?!
“Va bene… Allora ciao”.
Questa scuola è un manicomio, ne sono sicuro, non è assolutamente razionale quello che è appena successo.
Sconcertato ritorno da Ellery, l’accompagno a prendere i libri nella sua classe, standomene fuori per non creare eventuali disagi. In silenzio andiamo sul retro della scuola, suo padre mi ha detto che per lei quella è l’uscita più sicura, non ci sono mai paparazzi.
“Dov’è l’auto?” mormora timorosa.
“Sono venuto in moto” rispondo vago indicandola.
Le mie parole accendono una scintilla nei suoi occhi, che esplode in un falò altissimo, non appena questi si posano sul veicolo scintillante parcheggiato poco distante.
Tiro fuori due caschi da sotto la seduta e vi metto il suo zaino.
Una volta saliti, sento il respiro teso della ragazza alle mie spalle, intenta trovare l’appiglio per le mani.
“Puoi stringerti a me”.
Sospira pesantemente, quasi fosse rimasta in apnea per tutto il tempo.
Le su mani tremanti si appoggiano alla mia schiena, scivolano lente sui miei fianchi e si intrecciando all’altezza del mio ombelico.
Posa dolcemente il capo sulla mia schiena.
“Ti disgusto?” sussurra flebile.
“No”.
“Sei arrabbiato?”.
“Un po’, un bel po’”
rispondo accarezzando le sue mani.
Metto in moto.
Rimane in silenzio per tutto il viaggio, il suo unico segno di vita sono i cerchietti immaginari che disegna leggermente con la mano appoggiata alla mia pancia.
Arriviamo a casa sua, salutiamo i suoi genitori e saliamo nella sua stanza.
Ellery si siede sul bordo del letto, tenendo uno sguardo basso si sfila le scarpe e le calcia via, si mette poi a dondolare le gambe in modo infantile. È una bambina che aspetta la punizione.
“Non so nemmeno da dove cominciare, sei fuori di testa? Cosa cazzo ti è preso? Non me ne frega un cazzo delle ragioni per cui l’hai fatto, non le voglio sapere”.
Per quanto se l’aspettasse, la mia voce la spaventa, infatti stringe le lunghe maniche del mio maglione.
“Quella persona non era certamente quella di cui sono innamorato”.
Una lacrima silenziosa scivola sulle sue guance.
“Allora vattene”.
“Invece resto e tu mi ascolti. Sei fortunata Scott non ha intenzione di dire nulla, ma guai a te se alzi ancora le mani su un tuo compagno di scuola”.
“Disse colui che picchiò il mio ragazzo al ballo”
sentenzia atona.
“Era legittima difesa, ha cominciato Coleridge. E se proprio insisti su questo punto, beh vuol dire che siamo fatti per stare insieme”.
Mi siedo accanto a lei.
“Mi racconti cos’è successo? Voglio sapere anche delle uova”.
Dopo un’ iniziale titubanza, Ellery mi narra le vicende della mattinata per filo e per segno, non tralascia alcun dettaglio, la sprono a proseguire quando vuole omettere qualcosa.
È un tuffo al cuore scoprire cosa sta subendo, ed è solo alla sua scuola, quello che vive è solo una piccola dose.
Mi mostra tutti i bigliettini accumulati, mi dice della scritta sul suo armadietto, perché io voglio sapere ogni cosa, ma così facendo scopro che in realtà lei Twitter l’ha già controllato, lei sa tutto.
“Non dovevi farlo”.
“Non ho resistito, July ha ragione io sono masochista”.
“Quando l’hai controllato?”.
“La mattina dopo l’intervista, mentre mi preparavo”.
“Non credere a quello che scrivono”.
“July mi ha fatto capire che devo fregarmene, però in bagno dopo le uova e le sberle sono crollata di nuovo”.

Mollo un pugno sul suo materasso. “Tu non dovevi passare nulla di tutto questo”.
“È un problema loro non mio. Io li odio tutti cazzo, alla faccia loro, noi due stiamo insieme, non capisco perché devo farmi mettere i piedi in testa quelle! Che si abituino all’idea, non intenzione di cedere a delle stronzate, cioè crede davvero che io ti molli per delle stupide minacce? Ma che problemi hanno tutti?!”.

Sorrido, questo è la mia Ellery, combattiva e decisa.
“Che si fotta quella zoccola, che si fottano tutti”.
Mi avvicino pericolosamente al suo viso.
“E che ne dici di fottere me?” sussurro malizioso, per lasciar giocherellare la mia lingua con il lobo del suo orecchio.
“Ci sono i miei genitori… Non è una buona idea”.
“Ok non posso perdere il favore di tuo padre, mi serve che uno dei tuoi mi adori, e, dopo la storia del giardino, non posso fare altri errori”.
“Già, peccato però. Non era una brutta idea”.
“Sei scorretta”.
“Tu un idiota”.
“Però a questo idiota ci tieni, provochi risse per lui”.
“Vuoi un pugno?”.
“A proposito di pugni hai un nuovo ammiratore”.
“Chi?”.
“Per quanto surreale sia, Scott ha una cotta per te, picchiandolo lo hai conquistato”.

Ellery mi fissa allibita.
“Sei serio?”.
“Assolutamente”.
“E tu cosa ne pensi di questo mio lato oscuro?”
chiede timida.
“Che non dovrò mai farti incazzare” baciandole la fronte.
“Risposta esatta”.

 

Hey Little Carrots!

Non sono morta!
Ho finito la maturità l'1 luglio, (ho preso 80! #SoProud)
Da quel giorno ho cazzeggiata, sono stata via e ho lavorato a diverse storie.
Avevo un po' perso l'ispirazione per questa storia.


Il capitolo personalmente non mi fa impazzire, ma l'ho messo perchè mi piace l'idea che ho per il successivo, che SPOILER sarà incentrato sul compleanno di Ellery.

Gli atteggiamenti degli studenti della Victorian Lions non vogliono offendere nessuno, siete liberi di amere e odiare chi volete, di shippare chi volete.
Perdonatemi, era solo a scopo narrativo!


RINGRAZIO TUTTE VOI PER IL SOSTEGNO, E LA PAZIENZA CHE AVETE!

∞ ∞

Vi lascio i link per le mie altre storie se vi interessano:
 

Di tutta la giornata c’era un determinato momento che Sofia amava di più, sicuramente nessuno aveva mai gustato più di lei il suono dell’ultima campanella, la salvatrice dopo tutte quelle estenuanti ore di scuola. Non l’amava solo perchè poneva fine al supplizio giornaliero, no il vero motivo era un altro.
“Andiamo da quanto tempo vieni qui? Possibile che balbetti ogni santa volta?” bisbigliò per non farsi sentire.
“Non è colpa mia, io mi sforzo anche, ma ho quell’orrenda maledizione di fare solo figuracce quando sono agitata”.
“No cara, quando sei con qualcuno che ti interessa”.
“Sta bruciando! Sta andando a fuoco”.
Quelle urla. Non poteva essere vero. Guardava ancora quel tetro spettacolo e ancora non ci credeva.
Quelle fiamme... Non erano normali, non si erano mai viste, erano innaturali, troppo alte, troppo indomabili, troppo dannose, troppo... scure.
Quel colore gli aveva fatto già capire la natura dell’incendio.
****
Orfana, rinchiusa in una stupida accademia per fenomeni da baraccone.
Era in grado di provare solo odio, per il mondo, per gli altri, per il genere umano, per sè.
Quei tre nomi sulla sua pelle erano un monito perenne, una pena che non avrebbe mai finito di scontare. Destinata all'oblio, all'oscurità e alla solitudine. Un'ombra.
Ma un'altra ombra, altrettanto dannosa, altrettanto instabile, fu così stupida da innamorarsi di lei.
 
Per tutti era quella buona, dolce e intelligente, ma nessuno sapeva della sua paura per il futuro, della sua incapacità di scegliere la sua strada, ma soprattutto nessuno era a conoscenza del suo lato oscuro. 
La sua vita fu stravolta da quel ragazzo, da quei suoi occhi stregati e magnetici, era diventato una presenza sempre più insistente nella sua vita. Lo amava e lo odiava allo stesso tempo.
Il loro era un amore proibito, un amore segreto, lui amava chiamarlo destino, lei... sapeva solo di amarlo.
*****
"Sii mia Ivy, almeno per una sola occasione, lascia che la luna e le stelle testimonino che io ti ho avuta, che anche se per poco siamo stati una cosa sola, è proibito lo so, sono il tuo professore e tu sei una mia alunna, ma per una volta voglio fregarmene. Voglio essere solo tuo stanotte"

E anche il link per tre storie che mi piacciono molto!

Ombre trasparenti di _sowhat
Ogni cosa racchiude un segreto, a partire dalla corteccia graffiata di un albero per finire con il più angelico dei volti.
Anche il cielo mente, anche l'oceano si fa beffa degli uomini. La natura e la psiche umana si assomigliano, essendo immancabilmente entusiaste di incantare l'innocenza trafiggendola alle spalle.
_sowhat
 
Quando Niall ha deciso di fare l'artista di strada e ha scelto di esibirsi nell'angolo delle due strade di Covent Garden, mai avrebbe pensato di imbattersi in una furia omicida, meglio nota come Anne Logan, che cerca di spiegargli, con i suoi soliti modi pacati e gentili, di muovere il culo perché quello è il suo posto e nessuno può rubarglielo. Nessuno.
Carrie, ha tutto, ma niente allo stesso tempo, NIENTE riesce a renderla felice eccetto la droga, l'alcol e il sesso, ma si renderà conto che solo una cosa potrà veramente renderla felice.


Ps perdonatemi gli errori, lo prometto appena ho tempo revisiono tutta la storia e la correggo!


∞LOVE YOU ALL!∞



 

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Capitolo 40
*** Mine, Yours, Ours ***


Ellery POV
Fisso disperata il mio armadio, ho solo tre ore per prepararmi, non sono affatto tranquilla.Pensavo che mi sarei abituata a tutti i cambiamenti, pensavo che dopo l'episodio a scuola di qualche settimana fa, avrei imparato a gestire tutto. Cazzata.
Se da una parte, ho imparato a ignorare la marea di insulti che quotidianamente ricevo da metà della popolazione mondiale, non riesco a ritenere normale l'essere diventata improvvisamente... visibile. Le persone sanno chi sono, mi riconoscono, non più solo a scuola, ma ovunque. In molti sono gentilissimi, spesso su Twitter mi scrivono messaggi dolcissimi, a volte rispondo, ancor più raramente a quelli rudi, anche perché Harry mi ha proibito di fare ricerche con il mio nome ovunque. Dire che è protettivo non rende l'idea.
Mi ha proibito di fare tantissime cose che facevo prima. Tutti gli articoli che leggo su di lui o sulla band, prima devono essere approvato o da lui o da Antoinette, perché ritiene che possa fare quello che ho fatto a Scott al povero giornalista di turno che li critica.
Non posso udire da sola con un amico, per evitare inutili scandali, se devo studiare con qualcuno devo scegliere luoghi appartati. Probabilmente vuole solo evitare in qualsiasi modo un incontro ravvicinato fra me e Blake... 
Ha detto che è solo una fase temporanea, giusto per calmare un attimo le acque, lo spero, ma tutto sommato io mi fido di lui.
Anche lui è cambiato nell'ultimo periodo, mi pare più felice, è sempre entusiasta quando usciamo insieme, sta progettando il fantastico weekend a Holmes Chapel, preparandosi perfino il discorso con cui convincere i miei genitori a lasciarmi partire. Un po' stressante lo è, ma è una bella sensazione sapere che fa tutto questo per me.
Il nostro rapporto non è assolutamente cambiato, a detta di Liam, Louis, Niall e Zayn che sbuffano tutte le volte che battibecchiamo, urlandoci di smetterla, che sembriamo una vecchia coppia sposata e che siamo due terribili lunatici. Che amici fantastici. Oppure cominciano a dirci quanto siamo carini insieme e quanto merito abbiano per aver contribuito nella nostra storia. Sorge una domanda spontanea, io e Harry siamo davvero stati così deficienti da sprecare innumerevoli occasioni?
Nah, probabilmente esagerano.
"Mamma! Sono disperata!" urlo accasciandomi delusa sul letto.
"Non fare la melodrammatica tesoro, hai un sacco di vestiti bellissimi" ribatte entrando nella mia stanza.
"Ma nessuno è adatto, insomma io devo andare...".
"Al Ritz, Harry per i miei diciotto anni mi porta al Ritz, stasera" mi scimmiotta mia mamma. "Lo sai che ti voglio bene, ma ormai non parli d'altro" mi prende in giro.
"Non è divertente".
"Ma smettila, è una cosa davvero dolce da parte sua, ci tiene a festeggiare con te".

Sta cominciando a cercare di accettare ormai la nostra storia, dando del suo meglio, anche se per lei non è sempre facile e alcune volte ancora mal sopporta Harry. 
"Cosa mi consigli di mettere?".
"Il vestito blu di pizzo".
"No, l'ho già usato a San Valentino".
"Quello nero corto".
"Non è troppo corto per un posto come il Ritz?".

"Ellery, c'è un pacco per te" urla mio padre di sotto.
Guardo confusa mia madre, che in tutta risposta mi fa cenno di scendere. Correndo mi precipito giù per le scale. Chi potrà essere? Hanno già trovato il mio indirizzo? Devo preoccuparmi?
Mio padre mi guarda arrivare, è fermo sulla soglia di casa, con le dita indica davanti a sé, forse il pacco è ai suoi piedi, non vuole toccarlo. Si sposta di lato.
Sul pianerottolo giace una scatola rosa pastello lucida, riflettente i scintillanti raggi del sole pomeridiani, tenuta insieme da un nastro bianco, chiuso in un grande e morbido fiocco. Sulla cima vi sono posti ordinatamente un rametto di fiori gialli piccolissimi, intervallati da foglie verdi, dei delicati fiori viola uniti allo stesso stelo lungo. C'è anche un fiore rosa con innumerevoli petali brillanti, ripiegati verso il centro, il gambo ha ancora qualche sottilissima spina, ma la maggior parte sono state tolte, chi me le ha regalate non voleva che mi facessi male. L'ultimo fiore è molto semplice, ha tantissimi petali, rosa violaceo, piccoli e dritti.
Davanti ad essi, ci sono sparsi dei chiodi di garofano.
Ai piedi del pacco c'è una busta avorio, con il mio nome scritto, o meglio, stampato in corsivo.
"Come l'hai trovato?" mormoro incredula.
"Hanno lanciato un sassolino contro il vetro, sono uscito sperando di beccare l'imbecille, ma ho trovato questo. Ha di sicuro scavalcato il cancello per portarlo qui".
"Magari è ancora in giardino".
"Ho già controllare e non c'è l'ombra di un cane" sbuffa mio padre. "Comunque io non regalerei mai una Vedovella ad un compleanno".
"Una Vedovella?".
"Il rametto, è un rametto di Acacia, accanto c'è l'Agapanto, poi la Rosa muscosa e l'ultimo è una Vedovella".

"Avranno qualche significato?" domando curiosa.
"Devi cercare nel linguaggio dei fiori".
"Cos'è?".
"Il cosiddetto linguaggio dei fiori, è una via di comunicazione piuttosto sviluppato nell'Ottocento, per cui i fiori e gli allestimenti floreali venivano utilizzati per esprimere sensazioni che non sempre potevano essere pronunciate. Ogni fiore, pianta, albero ha un proprio significato preciso, un messaggio che può variare anche in base ai colori di una stessa specie. È estremamente affascinante”.
“Tu lo sai papà?”.
“No, ma per una ragazza che adora l’epoca vittoriana, potrebbe rivelarsi una scoperta assai interessante”.
“Ho capito, devo cercare le risposte da sola” sbuffo alzando gli occhi al cielo.

“Esatto, ma ricorda di cercare anche qualcosa anche sui chiodi di garofano, ci sarà un motivo se sono sparsi sulla scatola. Buon compleanno tesoro” sorride mio padre lasciandomi un bacio fra i capelli.
Credo che, prima di lanciarsi in ricerche disperate sul possibile significato di ogni appartenente alla flora mondiale, leggere il biglietto, magari scoprirò qualcosa di più sul misterioso mittente.
Apro il biglietto, ma, con mia grande delusione, non trovo alcuna calligrafia, ma solo battitura. Chi mi ha fatto questo regalo non vuole che sappia chi sia, o che lo riconosca proprio per la calligrafia, quindi vuol dire che mi conosce…
E se dietro quei fiori si nascondesse una minaccia? Qualcuno, che mi odia, ha trovato un modo per rovinarmi il compleanno, il pacco contiene una bomba di vernice che mi esploderà in faccia!
Forse è meglio semplicemente leggere il biglietto…


“Così, in immagine o nell'amor mio,
lontano, sei con me presente sempre:
dei pensieri più in là non puoi fuggire
e sempre io son con loro e lor con te,
o, se dormono, l'immagine appare 
e il cuor risveglia, e il cuore e l'occhio affascina.

Buon diciottesimo compleanno Ellery
Per sempre accanto a te”


Oh mio Dio.
Questo è il Sonetto 47 di Shakespeare.
Cosa vuol dire? Perché? Chi?
Chi sa della mia passione per Shakespeare? Chi mi è sempre accanto?
La risposta è immediata. Harry. 
Come ho fatto a non pensarci prima? Sulla porta della sua camera c’è una frase del grandissimo drammaturgo di Stratford-Upon-Avon, mi conosce così bene, c’è sempre per me, quasi in modo imbarazzante. Perché non l’ha scritto di suo pungo? Semplicemente avrà sperato che non indovinassi subito, ma purtroppo per lui, non è bastato, sono molto più intelligente di quanto crede.
Porto con cura il regalo in camera mia, prestando molta attenzione a non far cadere nulla. Sono troppo curiosa di scoprire cosa contenga, si è preso così tanto disturbo, deve essere qualcosa di meraviglioso!
Prendo i fiori e li metto in un vasetto con un po’ d’acqua, la rosa muscosa ha un profumo più intenso di quello degli altri, forse è anche il più bello, i suoi petali così intricati sono affascinanti, descrivono un disegno particolare. Ai piedi del vasetto spargo i chiodi di garofano per ricreare un po’ la composizione originale.
Sciolgo il fiocco bianco, sollevo piano il coperchio, come se temessi che il regalo potesse sparire all’improvviso, ma resto stupita, non appena scosto i leggeri strati di carta velina.
Il corpetto nero e semplicissimo, ricorda un crop top, ha esattamento lo stesso taglio, una fascia bianca e nera, lo separa dalla gonna coloratissima, dai motivi floreali arancio, gialli e blu, dalle dimensioni ridotte, spezzati al centro da una trinagolo con gli stessi colori della fascia, e piccoli inserti azzurri verso la punta. Lo rimiro sognante, immaginando da che alta sartoria possa mai uscire un capo del genere.
Apro l'armadio, so cosa abbinare a quel vestito, so come completare l'Outfit. Soddisfatta tiro fuori una grossa pochette nera in pelle e un paio di decoltè del medesimo colore, lucide. Dovrò chiedere qualche gioiello a mia madre, per dargli un po' di luce.

È perfetto per stasera, non posso crederci, è come se fosse stato pensato esattamente per questa occasione.
Finalmente posso cominciare a prepararmi, sono così felice ed emozionata per stasera, che mi metto a cantare a squarciagola sotto la doccia. Dopotutto è il mio compleanno oggi, posso fare quello che voglio! Ok, non funziona proprio così, ma sono solo dettagli…
Mi piacerebbe tantissimo dormire a Primrose Hill stanotte, mi piacerebbe davvero stendermi su quel suo letto enorme, in quella camera immensa, chiudere gli occhi e assaporare le sue labbra, sentirle scorrere sul mio collo e sul mio corpo. Aggrovigliare le mie dita attorno a quei riccioli sempre più lunghi e indomabili, che gli donano parecchio, mentre mi solleticano. Vedere e accarezzare tutti i suoi tatuaggi. Voglio ammirare la sua schiena, lasciando un bacio umido fra le scapole. Voglio sentire i brividi lungo la mia schiena, quando il suo respiro si fa sempre più pesante e affaticato. Le sue braccia attorno al mio corpo, il suo odore sulla mia pelle. Svegliarsi ancora aggrappata a lui, stretti in un abbraccio indissolubile.
Il mio cuore accelera, fino a farmi male. Spaventata guardo il mio riflesso nello specchio, ho le pupille leggermente dilatate. Oh no, questa è eccitazione, sessuale per essere precisa! Io sto facendo pensieri erotici su Harry, io sto bramando il suo corpo! Non ho mai avuto un desiderio così esplicito nei suoi confronti, è normale? 
Forse mi sto realmente innamorando di lui sempre di più, credevo che fosse solo una cazzata, un modo di dire, una frase fatta per i romantici stomachevoli, invece sento sempre di più il bisogno dei suoi occhi smeraldo, ne sono ormai dipendete. Io non voglio essere appiccicosa.
Respiro profondamente, devo solo concentrarmi su qualcos’altro, al vestito, che spero mi strappi via stasera. No ok non funziona.
Riprendo a massaggiarmi la cute con insistenza, come se potessi pulire la mia mente da certi pensieri, anche se il mio unico scopo è di essere presentabile al meglio stasera. Devo andare al Ritz dopo tutto.
*****

Finisco di lisciare anche l’ultima ciocca di capelli, sono quasi pronta, devo solo mettere gli orecchini. Fra poco verrà a prendermi, tremo solo al pensiero.
Mi guardo allo specchio, alla ricerca di qualcosa di fuori luogo, devo essere al meglio possibile, non posso permettermi errori.
Sposto i capelli sulla spalla sinistra, lasciando solo qualche ciocca alla destra del mio viso. Le labbra sono di color rosso scuro opaco, una tonalità intensa che amo, ammetto che ho un make up molto retrò, anni ‘50/’60, uno stilo che adoro, ma che non ho potuto sfoggiare spesso, quindi non so quanto mi doni.
“Arriverà mai il giorno in cui troverai bello il tuo riflesso?”.
Mi volto di scatto. Harry è appoggiato alla porta della mia stanza, indossa un completo nero da cerimonia, una camicia nera abbottonata solo a metà da cui spunta il suo latteo petto e l’inchiostro di alcuni dei disegni che decorano il suo corpo. Sopra la giacca, porta un foulard slacciato nero con dei disegni bianchi, una buona idea per sostituire una cravatta. In testa ha un cappello nero elegante da cui ricadono i suoi morbidi ricci, mentre ai suoi piedi non manca un paio dei suoi fidatissimi stivaletti, neri di cuoio. Mi sorride, e così facendo, posso giurarlo, ferma il mondo per qualche istante.
“Aspetta e spera” rispondo facendogli la linguaccia.
“Se solo vedessi quello che vedo io” sospira scuotendo il capo. “Sei bellissima”.
“Wow, Mick Jagger mi trova bellissima”.
Harry scoppia a ridere. “Ripetilo e potrei fangirlizzare”.
“Sembri lui te lo giuro”.
“Se pensi di ferirmi, mi spiace deluderti, ma non potevi farmi un complimento migliore” sorride avvicinandosi. “Sei pronta? Possiamo andare?”.
“Aspetta devo mettermi le scarpe e possiamo andare” rispondo indicando il paio di tacchi accanto all’armadio.
“Siediti sul letto” dice osservandole.
Aggrotto le sopracciglia, ma mi siedo comunque.
Lo fisso mentre prende in mano le mie scarpe, non riesco a immaginare che idea abbia, ma qualsiasi cosa sia, spero non ci faccia arrivare tardi al ristorante.
Si mette in ginocchio davanti a me, poggia la sua grande mano sul tallone sinistro, lo solleva, facendomi piegare così la gamba, e vi infila la corrispettiva scarpa, dopo aver lasciato un bacio sul collo del mio piede. Prende allo stesso modo il tallone destro, ripetendo ogni singola azione. Infine mi guarda intensamente negli occhi, sorridendo appena.
“Adesso siete pronta, mia principessa” soffia con la sua voce roca, e per un istante, mi vengono in mente tutti i pensieri fatti sotto la doccia, arrossisco violentemente.
Mi porge la mano e mi fa alzare in piedi.
“Vi ho già fatto gli auguri?”.
“Sì” rispondo sorridendo. “Mi avete chiamata a mezzanotte cantando tanti auguri e avete perfino tweetato in mio onore”.
“Buon compleanno” sussurra di nuovo, mi dà un bacio sulla guancia. “È meglio andare non credi?”.
“Sì” rispondo timida.
“Bel vestito comunque, è nuovo?” domanda dirigendosi verso la porta.
“Spiritosone” sbuffo roteando gli occhi al cielo.
“Dico davvero, ti sta molto bene, dove l’hai preso?”.
“Tu non l’hai mai visto questo?” chiedo confusa.
“No” dice altrettanto poco convinto. “Dovrei ricordarmelo? L’abbiamo visto in qualche vetrina per caso?”.
“No” dico spiazzata. “Lascia perdere”.
Guardo un’ultima volta i fiori e il biglietto sul mio comodino impallidendo. Chi diavolo mi ha regalato il vestito?
La radio del mio ragazzo, seppur abbastanza alta, non riesce a distrarmi da quel chiodo fisso, mi sento in colpa, perché sono accanto a lui, nella sua macchina, mentre usciamo insieme per festeggiare me, ma io sto evidentemente pensando a qualcun altro. A qualcuno che mi è vicino, che mi ha dedicato un sonetto del mio autore preferito, un messaggio criptato e… I fiori!
Il messaggio segreto dei fiori, lì forse c’è una soluzione, ma è comunque difficile, solo un’anima nobile conosce ancora così bene un’arte ottocentesca, perché era tutto estremamente curato, erano messi in ordine alfabetico.
Apro la borsa, prendo il mio telefono cercando di non avere atteggiamenti strani. Cerco subito il significato della Vedovella, dato che è l’unico nome che sono sicura di ricordare giusto. 
“Amore sfortunato”.
Perché sfortunato? È qualcuno con cui ho avuto una storia finita male? Oh no, è Blake! Ha pienamente senso!
Lui me l’ha detto, è ancora innamorato di me, il suo è un amore sfortunato.
“Sei emozionata?”.
Il suo tono di voce tradisce la sua contentezza, le sue dita tamburellano allegramente sul volante a ritmo di musica. Ha canticchiato tutto il tempo, non ha smesso di sorridere un solo istante da quando è apparso magicamente in camera mia. Si volta leggermente nella mia direzione, si morde il labbro inferiore, la sua lingua scorre lentamente sul suo labbro inferiore, la cui morbidezza è conservata in numerosi dolci ricordi.
“È uno dei migliori ristoranti al mondo” dico con un certo imbarazzo.
“Immagina che il personale invece è emozionato di servirti”.
“Non dire cazzate”. Detesto quando fa questa parte, come se non fosse lui la celebrità fra noi due.
“Siamo arrivati, o meglio dobbiamo fare un piccolo pezzetto a piedi, ma è niente davvero. Ah guai a te se apri da sola la portiera” mi fulmina, cogliendo al volo le mie intenzioni.
Ridacchio scuotendo la testa. “Non facciamo arrabbiare Mr. Jagger” ribatto fingendomi spaventata.
Apre lo sportello del lato passeggero, mi porge la mano per aiutarmi a scendere, non appena i nostri palmi si toccano, segna il mio dorso con un velato bacio. Intreccia le nostre dita e mi fa alzare dal sedile.
Il mio sguardo però viene rapito dall’edificio alle sue spalle.
Alta e imponente, la facciata lussuriosa avorio si staglia verso il cielo crepuscolare, il tetto è di una tenue tonalità grigio azzurra. Luci bianche illuminano la costruzione facendo così risaltare le forme semplici, ma imperiose, sottolineando la presenza di un grande balcone lungo la facciata.
Ai piedi del ristorante vi è un grande porticato illuminato che copre l’entrata del ristorante.
“Chiudi la bocca, altrimenti ti entrano le mosche” sghignazza il mio moroso davanti alla mia espressione stupefatta. “Andiamo”.
Mano nella mano ci dirigiamo verso l’ingresso.
Davanti ad esso però, uno stormo di paparazzi ci assale, involontariamente stringo con veemenza le dita di Harry.
“Fidati di me andrà tutto bene, non spaventarti”.
“Io non ci riesco, non so cosa devo fare, dammi qualche consiglio per favore, cosa devo dire?” balbetto preoccupato.
“Non devi fare assolutamente niente, stammi solo accanto e sorridi”.
Guardo preoccupato lo stormo di flash che si fa sempre più vicino. Ogni centimetro del mio corpo urla di scappare, di andarmene subito da lì a gambe levate. Non mi sono mai, e dico mai, sentita così fuori posto. Non è il mio mondo, è una follia, non posso farcela.
Allento la presa delle mie dita, ruoto il polso compiendo diversi movimenti per liberarmi dalla stretta della sua mano.
Harry si girà di scattò verso di me, afferra entrambi i miei polsi, i nostri corpi si ritrovano vicini. “Ho atteso a lungo questa serata”. I suoi occhi sono spaventati, sviliti e delusi, ma appunto, per lo più spaventati.
“Volevo solo un abbraccio” mento, giusto per smorzare la tensione, ma le mie parole lo annoiano, mi lancia uno sguardo deluso.
“Scusa” mormoro sentendomi in colpa.
“Prendi il tempo che ti serve” ribatte freddo evitando il mio sguardo.
Vorrei scoppiare a piangere, ho rovinato tutto. Distruggere è a quanto pare l’unica cosa che so fare davvero.
Infila le mani nelle tasche della giacca, mentre si fissa la punta degli stivaletti neri. Guarda l’ora sul suo orologio, alzando il braccio, la stoffa sulla su manica arretra leggermente, lasciando in bella vista il suo orologio e un braccialetto d’argento con un piccolo smeraldo. Mi ci vuole poco per riconoscerlo. È il mio regalo di Natale. Sorrido.
Sposto lo sguardo verso i flash, in seguito di nuovo su Harry, poi ancora verso i paparazzi. Faccio qualche passo nella loro direzione, mi fermo ancora, chiudo gli occhi prendo fiato e riparto a passo deciso.
“Magari aspetta, che entriamo insieme” mi punzecchia il riccio alle mie spalle. “Quante volte ti ho detto di non mentirmi?” soffia, poi, duro al mio orecchio. “Bastava che mi chiedessi un momento per prendere fiato”.
Scrollo le spalle come se niente fosse, afferro la sua mano. “Tu non hai fame?”.
“Sicura di avere le tue cose? Hai fin troppi sbalzi d’umore”.
“Styles ti sputo in un occhio” ruggisco acida.
“Dai andiamo”.
Mi cinge i fianchi con un braccio e, finalmente, purtroppo, raggiungiamo l’entrata con i paparazzi, che non perdono tempo per accecarmi. Urlano i nostri nomi, chiedendoci sorrisi e baci. Harry si ferma, io mi stringo al suo petto, ho il cuore in gola.
“Per favore, Ellery ha paura, potete essere un po’ meno aggressivi?” chiede gentilmente. Mi accarezza i capelli e vi lascia un bacio.
“Come mai siete qui?” domanda un fotografo.
“Oggi compie diciotto anni”.
Tutti i presenti cominciano a farmi gli auguri, inevitabilmente sorrido e m’imbarazzo.
“Grazie mille” rispondo un po’ impacciata.
“Sei bellissima” mi grida un altro paparazzo.
“Oh vedi che non me lo invento solo io? Se riesci a convincerla ti prego svelami il tuo segreto” scherza il mio moroso, provocando le risate dei presenti.
Lo osservo senza scostarmi di un centimetro, indisturbato scambia ancora due parole con i fotografi. A mia sorpresa si volta verso di me, allunga un dito e lo preme sulla punta del mio naso, mentre il suo viso sfoggia una varietà di facce buffe.
Mi sposto nervosamente una ciocca di capelli dietro le orecchio, lo guardo, restando in silenzio gli chiedo di entrare. Mi capisce, comprende quando la situazione non sia così facile da gestire, intuisce lo sforzo per me immane compiuto di rimanere lì fuori a parlare. Sa che presto non potrò più sopportare quell’invadenza del tutto estranea e lucrosa. 
Per un certo verso ero rimasta in apnea, permettendo a me stessa di respirare solo quando mi ritrovavo schiacciata contro al suo petto, concentrando tutta la mia attenzione sul battito del suo cuore per tranquillizzarmi. Per quanto banale e scontato posso suonare, ne ho avuto proprio bisogno, se non avessi impegnato la mia fervida mente, avrei perso. Il dubbio sarebbe riuscito a radicare bene a fondo le sue radici, dilagando in ogni singolo neurone la stessa tragica consapevolezza, di non poter essere in alcun modo la ragazza giusta per il mio riccio.
Harry mi prende a braccetto, salutiamo e ci allontaniamo.
“Non svenire” sussurra scherzoso, tuttavia il suo tono non nasconde una punta di preoccupazione e una di dolcezza.
“Almeno ci ho provato”.
“Sei stata bravissima” si complimenta prima di lasciarmi un bacio sulla tempia.
L’atrio del ristorante è di una raffinatezza squisita, purtroppo non mi è concesso molto tempo per osservarlo con cura perché ci giunge incontro un uomo dai capelli corvini, folti baffi e occhi scuri. Indossa un gilè bordeaux, camicia bianca un papillon nero, abbinato ai pantaloni e alle scarpe. Deve essere il Maître.
“Buona sera signori”.
“Buona sera, avevo prenotato per due a nome Styles”.

L’uomo sorride in modo affabile a quelle parole. “Certamente, vi prego di seguirmi. Benvenuti al Ritz, Mr e Mrs Styles”.
Strabuzzo gli occhi, apro la bocca per rettificare, ma nessuno mi presta attenzione, anzi a Harry sembra quasi non dispiacere per niente.
Il Maître ci scorta per un salone incantevole, panna, rosso, oro e avorio sono i colori che dominano al suo interno, è un luogo a dir poco principesco. Numerosi lampadari pendono dal soffitto, creando un’atmosfera di atemporalità e sfarzo. Tavoli tondi e rivestiti di candide tovaglie nivee si estendo a perdita d’occhio, tutti circondati da morbidi e comode sedie rivestite di velluto rosso. Sulla parete più lunga ci sono enormi finestre con drappi elaborati, mentre una delle due pareti laterali è affrescata e c’è una grande statua, bronzea probabilmente, mentre l’altra è composta interamente da uno specchio.
Il nostro tavolo è al centro della sala, su di esso sono poste diciotto rose rosse, i piatti sono tutti bordati d’oro zecchino, i tovaglioli presentano dei ricami particolari e basta una rapida occhiata per capire che l’argenteria e la cristalleria sono di elevata qualità.
Ci sediamo e cominciamo a sfogliare il menù.
Harry allunga la sua mano sul tavolo, afferra la mia e l’accarezza con il pollice, è seduto di fronte a me così i nostri occhi hanno infinite opportunità di perdersi gli uni negli altri, sorridiamo entrambi, per entrambi pare un sogno essere qui.
“Ti piace?”.
“È perfino più meraviglioso di quanto potessi immaginare” rispondo con foga. “Tuttavia vorrei capire perché secondo loro, noi siamo sposati” pongo l’accento al cartellino recante la scritta “Riservato. Signori Styles”.
“Ti assicuro che non è una mia idea” si difende alzando le braccia.
Un cameriere versa dello Champagne nei nostri bicchieri, il riccio ne approfitta per dedicarmi un brindisi.
La serata procede a gonfie vele.
La cena è a dir poco deliziosa, i piatti, colmi di prelibatezze, gratificano sia il gusto, sia la vista, riservando deliziose sorprese anche all’olfatto. Da galantuomo qual è, Styles mi ha concesso qualche bicchiere di vino, senza tuttavia permettermi di perdere lucidità. 
Abbiamo parlato di tantissimi argomenti diversi, mentre le note di un violino creavano un’atmosfera fin troppo romantica, ma pienamente azzeccata. Per mia sfortuna, ogni tanto dei piccoli e innocenti movimenti del mio ragazzo, hanno fatto riemergere i pensieri che mi hanno tormentata durante la doccia, facendomi sospirare e fantasticare vergognosamente quando si è leccato le labbra dopo aver bevuto un po’ di vino. Anche il suo abbigliamento non era proprio di aiuto. Mi sono dovuta rifugiare in bagno a prendere fiato.
La cosa più bella di tutte però, è come mi guarda da inizio serata. 
Mi osserva in ogni mia mossa e atteggiamento, dà attenzione a qualsiasi cosa dica, faccia e così via, mi sta facendo sentire la persona più importante dell’universo, è così premuroso ad assicurarsi che tutto sia perfetto, ma non ha ancora capito che non potrei desiderare nulla di più bello in questo momento.
Infine nei suoi occhi c’è come una strana luce, un luccichio, scintillano e annullano tutto quello che è al di fuori di noi, mi sovrastano nel più bel modo possibile, mi scioglie il cuore, mi fa odiare il tavolo perché mi impedisce di abbracciarlo. I suoi occhi… mi fanno sentire amata, come non lo sono mai stata.
“Credo che questo sia il momento giusto per darti il mio regalo”.
“Harry non dovevi, hai già fatto tantissimo”.

Mi fa cenno di zittirmi, dalla tasca della giacca estrae un sacchettino azzurro, inutile dire di quale gioielleria sia.
“Stai scherzando spero” mormoro esterrefatta.
“Aprilo” sorride compiaciuto.
Estraggo la scatolina del medesimo colore, sollevo il coperchio.
Un cuore d’oro dalla forma particolare e ricoperto di piccoli diamanti, risplende sotto le luci dei lampadari.
“Tu sei pazzo” esclamo, anzi urlo allibita. “Siamo al Ritz, mi regali una collana del genere… Non mi merito tutto questo” esclamo con gli occhi lucidi.
“Meriti molto di più” risponde seriamente.
Si alza e sfila il ciondolo, lo appoggia sul mio petto, chiude la catenella al mio collo e mi fissa compiaciuto. Si mette di nuovo le mani in tasca e arrossisce.
“Veramente” mormora “Veramente quello non è il vero regalo, cioè ecco io… l’ho scelto per secondo… perché ecco io… il primo è molto diverso… insomma temevo che non fosse abbastanza… che si insomma… una stupida idea”. Il suo pomo di Adamo si muove repentinamente sulla sua gola. “Ecco in realtà l’ho qui lo stesso… se vuoi te lo mostro… non spaventarti… non pensare male… siamo ancora giovani… i tuoi mi ammazzerebbero…”.
Impallidisco non appena, con fare veramente impacciato, appoggia un cofanetto di velluto blu accanto al mio bicchiere.
“Non pensare male” ripete.
Lo apro tremando. Scruto dubbiosa il contenuto.
“Delle chiavi?”.
“Sono le chiavi di casa mia, sai quella… accanto alla tua” sussurra le ultime parole. “Non ti sto chiedendo di vivere insieme… per carità mi piacerebbe da morire, ma… i tuoi non ce lo permetterebbero, mi ammazzerebbero, però… ecco pensavo che… sì insomma… non sei più costretta a suonare quando vieni… puoi entrare liberamente… e possiamo vederci più spesso, in un certo senso..... è un po' tua quella casa... si cioè nostra, ma senza convivere... per ora” balbetta grattandosi la nuca.
“Quindi io ora posso entrare in casa tua, quando voglio, anche senza un valido motivo apparente?” domando titubante.
“Sì” sorride imbarazzato. “L’idea era quella”.
Vorrei tantissimo chiedere a un cameriere chi sia più rosso in faccia in questo momento. Davvero perché se andiamo avanti di questo passo, presto ci mimetizzeremo perfettamente con le nostre sedie.
“Mi dispiace, ma…” alle mie parole diventa cadaverico. “Non sono un’ingrata, però potevi benissimo fare a me di comprare la collana”.
“Ho appena perso quindici anni di vita. Per rimediare, voglio trovarti ai fornelli un giorno che rientro a casa”.
“Se mi hai appena regalato le chiavi da casa tua per assumermi come serva, te le restituisco subito”.

Si china verso di me, accarezza le mie guance con le sue grandi mani. Nei sui occhi si cela l'intero universo misterioso, mi avvolge e mi porta con se. È tutto quello che voglio, di cui necessito e non mi importa di nient'altro.
Le sue palpebre si socchiudono lente, mi concedo di memorizzare la sua espressione adorabile. 
Chiudo gli occhi. Mi bacia. Lo bacio.
Ora sono completamente parte di quell'universo, in pace, in parte anche con me stessa, rinvigorita dalla sua presenza, in perfetta armonia con tutto. Viva. Sua. A casa.
Non importa se siamo nel ristorante più chic di tutta Londra, o nel mio giardino al freddo, o sulla spiaggia sotto il cielo stellato, o nel corridoio della mia scuola, o sul suo divano. Tutte le volta che sono vicina lui, stretta a lui, ho capito di ritrovarmi nel posto giusto nel momento giusto. Harry è in tutto e per tutto il mio angelo. Per questo non voglio solo baciarlo, io... ho bisogno di essere totalmente risucchiata da quell'universo. Voglio dimostrare quello che provo per lui, che mi fa battere talmente tanto il cuore da fare male. Esprimerlo con qualcosa di più esplicito, significativo e tangibile delle parole, perché non bastano, non sono sufficienti in nessuna lingua.
Ho sempre ritenuto che questi pensieri e sentimenti fossero per da deboli, mi sbagliavo perché mi sento più forte quando sono con lui. E se anche fossi più debole, mi va benissimo, perché lo sono per lui, per Harry.
Il mio cuore, la mia mente e il mio corpo. Non c'è parte di me che non lo ami. Mi ha cambiata in meglio, ne sono sicurissima. Forse quei due smeraldi mi hanno realmente salvata.
Le nostre labbra si separano. L'incontro finisce. 
"Non mi hai mai baciata in pubblico" sussurro rossa. "Lo sai che adesso saremo già World Trend su Twitter?".
Harry ridacchia, dà una rapida occhiata al suo orologio.
“Non vorrei fare il guasta feste, ma dobbiamo andare”.
“Di già?”.

“Tu non hai idea di quanto siamo stati qui” sghignazza.
“Ok, andiamo” sussurro con malinconia.
Guardo un'ultima volta la sala con un velo di tristezza, è il posto più bello in cui io sia mai stata, voglio memorizzare ogni singolo dettaglio, voglio un ricordo indelebile.
"Avrai altre occasioni per non scordare questo posto" mi canzona. Torniamo all'ingresso, Harry mi fa un cenno di aspettare, sei dirige verso la cassa per pagare, morire che mi dica quanto ha speso per me stasera, quando si tratta di soldi é sempre molto pudico.
"Pronta per un altro giro con i paparazzi?" sorride raggiungendomi.
Alzo gli occhi al cielo. "Se ti fermi a parlare ancora, ti ammazzo".
"L'unica cosa che vogliono è un nostro bacio".
“Perché?”.

“Farebbe notizia, nessuno ha una nostra foto dove ci baciamo, anche se ormai la gara è per il primo bacio in HQ” rettifica memore della scena di poco prima.
“Non ho intenzione di dare questa soddisfazione” sbuffo.
“Hai vostri ordini, vostra bassezza” ribatte ironico.
Usciamo velocemente dal Ritz, investiti nuovamente dallo tsunami di flash, Harry si limita a stringere la mia mano, cammina tranquillo con gli occhi puntati su di me.
“Sono stato abbastanza veloce?” mi domanda appena chiude la sua portiera.
Non rispondo, comincio a tirargli giocosamente i lunghi ricci. 
“Dove andiamo ora?” domando con finta innocenza, mentre il mio cuore palpita in attesa di sentire la risposta tanto fantasticata per tutto il giorno.
Continuo a giocare con le ciocche di capelli, vorrei davvero raccontargli i nuovi pensieri che insidiano la mia mente, che, forse, accoglierebbe come lusinghieri. Chissà se anche lui ne ha mai avuti simili nei miei confronti. 
Avvicino il mio viso al suo, le sue labbra sono a un soffio dalle mie, le mie tremano vogliose di riposarsi sulle sue così rosee, c’è una chiara aurea di eccitazione, posso vedere, di nuovo, il suo pomo d'Adamo muoversi vertiginosamente. Appoggia la sua mano sul mio ginocchio, lo accerezza un po' voluttuoso, un po' con dolcezza e timidezza. Siamo così vicini, posso contare tutte le sue ciglia, la distanza sparisce all'incllazare dei centesimi di secondo. È rimasto un solo millimetro a separare le nostre labbra, uno scomodissimo millimetro, un vero e proprio muro di Berlino. Ma qundo ormai sono pronta ad abbatterlo, all’ultimo Harry si ritrae, lasciandomi spiazzata e delusa.
“Ellery, senti, prima dobbiamo fare una sosta in un posto”.
Prima dobbiamo cosa?! “E dove?” chiedo infastidita.
“In un posto”.
“Dove?” ridomando alterata.
“A casa di Louis” mormora.
“Tu vuoi andare a casa sua?” urlo.
“Giusto per pochi minuti. Guarda il lato positivo, festeggi anche con il tuo migliore amico”.
“Ma sei stronzo?” grido infuriata.
“Non c’è bisogno di essere volgare” sottolinea annoiato.
“Ah giusto, mi hai portata al Ritz, non posso più lamentarmi” commento con amara ironia. “Io me ne vado”.
“Ho bloccato le portiere non puoi scendere” mi anticipa, per poi mettere in moto la macchina.
“Portami subito a casa mia”.
“Dai, dopo potremmo andare a Primerose Hill”.
“La cosa ha perso il suo fascino, dormire da sola nel mio letto, nella stanza degli ospiti, davvero non c’è differenza. Anzi perché non ci fermiamo a dormire da Lou?”.

Non ci rivolgiamo la parola per tutto il viaggio, trattandoci a vicenda da estranei, a tal punto da sentirmi più una cliente di un taxista, che la sua ragazza. Pensavo davvero che volessimo lo stesso finale, invece mi sono solo sognata tutto.
“Siamo arrivati”.
“Bene”. 

Mi volto verso il finestrino, non ho voglia di guardarlo, nemmeno di litigare. Possibile che per una volta sia io a voler rimanere da sola con lui, e tutto debba andare storto? Ha sempre detto di capire come sto, ora però sembra non riuscirci, probabilmente se ne infischia deliberatamente. Riesce a farmi sentire anche in colpa, non lo sopporto.
“Scendi anche tu”.
“No grazie, ti aspetto qui, non c’è problema” rispondo atona.
“Per favore vieni, altrimenti rischio di perdermi via e di restare lì troppo a lungo”.
"Sto meglio qui". Non è vero, starei meglio a casa tua, sotto le coperte, fra le tue braccia. Idiota. Stupido idiota. 
Sbuffa. "O scendi sulle tue gambine, o ti porto dentro a forza" ordina infastidito.
"Giusto per informarti, le tue gambe sono più sottili delle mie".
Abbassa lo sguardo ripetutamente sulle sue caviglie, per poi passare alle mie. Serra i pugni scocciato.
"Ellery, sto perdendo la pazienza, scendi da questa cazzo di auto".
"Credi che mi importi?".

Le sue nocche diventano bianche. 
"Qualsiasi cosa, puoi chiedermi qualsiasi cosa, pur di farti scendere adesso la farò" esclama esasperato.
"Matty Healy... A casa mia... Nel mio letto... Nudo".
I suoi occhi si assottigliano quasi spaventosamente, schiocca annoiato la lingua contro il palato. Comincia ad annuire meccanicamente annoiato, arriccia le labbra, si passa nervoso la mano sul mento. Infine si decide a rivolgermi la sua occhiataccia di disapprovazione.
"Sprizza sesso da ogni singolo poro" commento calcando la mano.
"Hai finito?!".
"Come mai tutta questa acidità Styles? Attento a non sciogliere la tua macchina" lo canzono.
Mi guarda ancora scocciato, ma sul suo viso, si dipinge un'espressione soddisfatta.
"Restituirò a Matty il biglietto per il loro prossimo concerto, però ora che ci penso l'ho lasciato proprio a Louis, non volevo rischiare che tu lo trovassi" sorride beffardo.
A quelle parlo, balzo giù dall'auto, devo trovare quel biglietto prima di lui, insultiate Lou da capo a piedi per avergli chiesto di venire qui e vendicarmi. Fattibile.
Suono il campanello della magione di Tomlinson senza curarmi di osservarla bene, voglio solo entrare, ma non appena chiude il cancello alle nostre spalle, Harry ridacchia compiaciuto. Merda.
"Mi hai ingannata" urlo voltandomi.
"Il tuo giochino ti si è rivoltato contro" mi beffeggia. "E dopo il tuo fantastico discorso, non ti permetterò di andare ad alcun concerto dei 1975".
"Sogna pure" ribatto non curante.
"Oh cucciola, ti sei offesa? Scusa la prossima volta che fantastichi sessualmente su qualcun altro, vedrò di prestarti più attenzione".
Mi fermo a guardalo insistentemente. "E allora farò in modo che la conversazione sia interessante".
"Allora sarà mia premura renderle superflue" ribatte in tono malizioso, mentre sento i suoi occhi percorrere il mio corpo.
Avvampo leggermente, ma riprendo a camminare per non farglielo notare.
Se anche lui mi desidera, perché siamo qui? Non è logico.
Louis, in piedi sull'uscio, ha un'espressione straripante di panico, con cenni concitate chiede di raggiungerlo, implorandomi di accelerare le nostre andature. Lo stato in cui si trova mi fa dimenticare la lieve ostilità nei confronti del mio ragazzo, un'ondata di preoccupazione mi investe con prepotenza, a tal punto da sorprendermi a correre, o meglio dire camminare molto velocemente, nella sua direzione.
Il ragazzo castano però rimane immobile, mi rivolge a malapena un flebile sorriso quando sono di fronte a lui, mi sento sempre meno tranquilla.
"Non volevo rovinarti il compleanno" mormora abbassando il capo. "È successo all'improvviso. Ho detto ad Harry di finire la cena, almeno quella non l'ho interrotta".
Mi sento male al solo ricordo delle infamate lanciate nei suoi confronti.
"È un vero disastro, il retro... Non so cosa fare" si lamenta disperato. "Vai a vedere, non riesco ancora a... Raccontare".
Si allontana dalla porta, inducendomi ad entrare, mentre continua a ripetere un confuso mi dispiace.
La porta alle mie spalle si chiude, solo allora mi rendo conto che casa è avvolta nel buio, non c'è una sola luce accesa, non riesco a vedere dove metto i piedi. L'unica cosa che può aiutarmi ad avere un minimo senso di orientamento è il rumore dei passi di Harry e Louis.
Non è facile stargli dietro, li sento sempre più lontani, quasi dovrei correre per raggiungerli. La situazione dev'essere molto grave se non è importante lasciarmi indietro.
"Aspettatemi" chiedo, forse supplico.
A tentoni arrivo davanti a un'enorme porta finestra aperta. Non sento più le loro voci. C'è ancora più buio. I miei passi si muovono incerti, non so dove sto andando, non so se sono effettivamente sola, non so cosa sia successo, e se qualcuno si fosse introdotto in casa sua?
“Louis? Dove sei?” urlo, sperando di allontanare un ipotetico ladro. “Harry? Dove siete finiti?”.
Una luce fioca proviene dalla mia destra, sobbalzo leggermente, ma focalizzando meglio l’attenzione mi accorgo che è solo la piscina, una normalissima piscina dalle dimensioni abnormi, ma credo sia normale in qualche mondo parallelo. Mi avvicino ad essa, giusto per tranquillizzarmi un attimo e, magari, riuscire a capire quale sia il problema. 
Un sinistro fruscio, tuttavia, mi paralizza all’istante.
“Chi c’è qui?”. 
Mi sento come una di quei personaggi inutili nei film horror, che, una volta sentito un rumore sospetto, invece di scappare, vanno verso la fonte di quel suono, andando puntualmente in direzione di una morte stupida e dolorosa.
“Louis, Harry non è divertente” urlo acida. Il silenzio regna. “Styles, Tomlinson, avete rotto il…”.
“Sorpresa!”. Le luci si accendono improvvisamente.“Buon Compleanno Ellery!”
Tantissime persone appaiono, come per magia, attorno a me e alla piscina. Urlano, ridono e battono le mani. 
Oltre al mio migliore amico e al mio ragazzo, ci sono Zayn, Liam, Niall, Antoinette, Peasly, July e Marion e molti altri ancora. Non posso crederci. Chi è quello che si sbraccia? Scott?!
“Te l’ho fatta!” grida Tomlinson tutto contento. “Non hai avuto neanche il ben che minimo sospetto, sono un genio! Te l’ho fatta!”. Sul suo viso non è rimasta nemmeno la più piccola e vaga traccia della finta disperazione.
Harry ride compiaciuto al suo fianco, lanciandomi la sua tipica espressione soddisfatta.
Sgrano gli occhi, ora a tutto senso, ecco perché, insisteva per farmi scendere, la su noia nell’incontrare la mia resistenza, il suo tentativo di mantenere la calma per evitare una futile litigata, mi ha dovuto respingere apposta. Ha giocato le mie stesse carte per convincermi, o meglio ingannarmi, mi ha del tutto manipolata. Non so come reagire, sono arrabbiata, offesa, contenta ed emozionata allo stesso tempo!
“Mi dispiace, ma dovevo portarti qui in un modo o nell’altro” commenta grattandosi la nuca. 
“Io non so cosa dire” mormoro osservandomi intorno.
Ci sono tantissimi tavolini bianchi, luci, alcune colorate che sicuramente accenderanno più avanti, una postazione da Dj e una specie di palco. Bottiglie di ogni tipo e altro cibo, ma sono convinta che questo non lo toccherò, sono più che sazia.
“È tutto così bello… Io non ho parole… Dio… Vi voglio bene, sul serio” annaspo, sento i miei occhi lucidi.
Harry, Niall, Liam, Louis, Zayn mi vogliono davvero bene, come se fossi sempre stata una di loro, come se mi fossero stati accanto da tutta una vita, accettandomi per quella che sono, in limiti e difetti. Sono le persone migliori che abbia mai incontrato, sono la ragazza più fortunata di questo mondo.

Zayn si avvina, mi abbraccia forte, lo sento ridere. Mi lascia un bacio sulla guancia. “E questo è solo l’inizio”.

 

Hey Little Carrots!
(Non siamo più nel 2010 lo so, ma non so perchè, non riesco a toglierlo, non sono una BM giuro)
Ho visto il film del Concerto a San Siro, dio è stato incredibile, ho rivissuto le emozioni di quel giorno.
Incredibile.

Ormai riesco ad aggiornare solo una volta per secolo. 
La scusa di questa volta è nuova: ho cominciato l'Università da una settimana, devo solo abbituarmi ai nuovi ritmi. Lo giuro.
A chi interessa faccio Lingue, Inglese e Russo.

Annuncio ai gentili e pochi lettori rimasti.
Se siete arrivati fin qui, wow complimenti per aver retto 40 CAPITOLI! 40!
Senza di voi praticamente mi sarei fermata al primo...



Volevo dedicare l'intero capitolo al compleanno di Ellery, ma una cara a mica, Feeling_Good,
mi detto che 15 pagine Word, erano già abbastanza lunghe... quindi l'ho diviso in due parti.
Questo vuol dire  che probabilmente farò la precenza al nuovo capitolo, a discapito delle mie altre storie.
Teoricamente era la parte più avvicinete del capitolo.


Spero di non aver deluso troppo le vostre aspettative, prometto che il prossimo sarà migliore.
Che ne pensate dei regali di Harry? (La prossima volta metto la foto del ciondolo)
E del pacco a sorpresa davanti a casa di Ellery?
MI sono ispirata ad un libro sul linguaggio dei fiori, che mi profondamente commossa.



Special thanks to Feeling_Good, la creatrice dell'Outfit di Ellery, anche se senza metterci d'accordo abbiamo deciso lo stesso Make Up!
Love you!




∞ ∞

A  special ShoutOut to BRADORABLE, miss you so much, and _SOWHAT, best wifey ever!

See you soon! Love ya!
Sorry for my mistakes!

 

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Capitolo 41
*** I'm All Yours ***


In questo capitolo sono presenti scene rosse, non sono necessarie alla narrazione,
se vi infastidiscono potete saltare la prima parte dell'ultimo Harry POV
Buona Lettura!


Ellery POV
“Devi conoscere tutti gli invitati”.
Liam mi strappa con forza dall’abbraccio del compagno di avventure, che mi saluta con un occhiolino, mentre mi vede andare via. Mi dispiace per Zayn, non capisco perché Liam sia stato così rude, non è proprio da lui, ma è anche una serata particolare, mi aspetto qualsiasi cosa adesso. Mi scuso con lo sguardo, scrolla le spalle indifferente e sorride.
È un sorriso strano, quasi forzato, costretto a splendere, ma incapace di velare una certa malinconia. Si volta e va a parlare con Niall, è tranquillo, forse sono state le luci a ingannarmi.
“Chi sono tutte queste persone?” chiedo ingenuamente a Liam. Molto facce mi sono completamente sconosciute, non so nemmeno perché siano qui. Probabilmente del mio compleanno non gliene importa nulla, sono qui solo perché se Louis Tomlinson organizza qualcosa, non si può rifiutare un invito.
“Sono alcuni dei nostri amici più cari. Ci sembrava una buona idea, fare una vera e proprio festa in tuo onore. Spero che sia ok per te, non vorrei mai che non fossi a tuo agio al tuo compleanno, ma dato che sei riuscita ad affrontare i paparazzi…”. Il mio sguardo scettico interrompe il suo discorso, come fa a saperlo? “Harry ci ha scritto mentre eri in bagno, sai dovevamo capire quando sareste arrivati” si giustifica immediatamente “così ci ha raccontato come stava andando”.
“Vi ha detto altro?”
domando curiosa. Payne sorride malizioso, scommetto che troverà davvero buffo il mio desiderio di sapere cose il mio ragazzo dice di me ai suoi amici.
“Gli piace questo vestito e molto” risponde, sottolineando le ultime parole per evidenziare un doppio senso accuratamente velato.
“Oh”. Dovrei esserne felice, ma mi torna in mente la dubbia provenienza del mio Outfit.
“Vieni voglio farti conoscere una persona”. Mi afferra per il braccio, accelera il passo in direzione di un ragazzo alto. I suoi capelli sono biondo castani, corti quasi come quelli di Liam, in effetti per molti aspetti, hanno un taglio molto simile. Per riuscire a guardarlo negli occhi ho dovuto alzare il capo leggermente, nonostante sia sui tacchi.
“Ellery, lui è il mio migliore amico Andy Samuels, un vero idiota, non quanto Louis, ma anche lui non scherza”.
Il ragazzo misterioso sorride divertito, facendo scintillare alle luci colorate e leggermente soffuse, una barbetta un poco incolta, ma fine. “Tutti questi anni e non cambi mai battuta Payne?”. I suoi occhi bluastri si posano su di me, la sua espressione si addolcisce. “Felice di conoscerti Ellery”. Allunga una mano nella mia direzione, la stringo debole, ma la sua presa vigorosa la scuote.
“Piacere mio”. Sorge una domanda spontanea, ma a Wolverhampton tutti i cittadini hanno il gene della bellezza? È un ragazzo a dire poco affascinante, davvero. È frustrante vedere come il proprio ragazzo, i propri amici e i loro siano tutti membri dell’esclusiva élite dei Cool Kids…
“Finalmente ho l’onore di conoscere la nuova fiamma di Styles! Ho sentito parlare molto di te, non intendo da stupide riviste di gossip. Da quanto state insieme?” domanda cordiale.
“Da Febbraio, cavolo sono già passati quasi tre mesi”. Ridacchia per la mia sorpresa.
“Ho saputo dove ti ha portato stasera a cena, fidati, quello è innamorato perso”.
“Vi conoscete da così tanto, tu e Liam?”.
Mi aveva raccontato, in diverse occasioni, quando eravamo da soli, che la sua vecchia vita non era stata rose e fiori. Fra tutti, è quello che mi è rimasto più vicino quando a scuola si sono verificati atti di bullismo nei mie confronti. Ho sempre ammirato che, nonostante tutto, sia rimasto una persona realmente generosa d’animo e di buon cuore. Le nostre storie per certi aspetti si somigliano, ma lui ne è uscito molto più forte, n’è uscito bene, mentre io ho avuto qualche travaglio in più.  Andy mi racconta storie curiose su di lui, e più parla, più ammiro e invidio Payne, spero di poter diventare forte come lui e riprendermi definitivamente.
Andy è un ragazzo simpatico, un po’ stravagante, ma è piacevole chiacchierare con lui. Lo saluto e lascio i due amici a parlare fra loro.
Il mio sguardo torna sulle persone attorno a me, c’è chi balla, chi beve, chi parla e chi ride. Mi sembra che il numero degli invitati cresca ogni volta, gli sconosciuti e gli estranei aumentano.
Accanto alla piscina c’è un gruppetto abbastanza rumoroso, non mi stupisce per nulla.
“Vi si sente anche su Marte” li rimprovero avvicinandomi.
July si aggrappa al mio collo, uno strano verso acuto accompagna i suoi gesti. “Auguri Ellery!” urla eccitata. “Non mi sembra vero, sono a casa di Louis Tomlinson per festeggiarti! Ho conosciuto i miei idoli, non posso crederci! Hai un vestito splendido!”.
Parla velocissima, accumula parole e frasi, la felicità ha il sopravvento sulla logica. Non mi dispiace, dopotutto incontrarli era il suo sogno e non la biasimo di certo, mi fa tenerezza in un buon senso, averla aiutata a realizzarlo mi piace. Fra tutti, pensavo fosse quella che avrebbe reagito peggio alla notizia della storia fra me e Harry, invece è una dei nostri più accaniti sostenitori, pur non avendo preso parte ai giochi.
“July, non respira, lasciala andare” la stuzzica Peasly.
“Scusami” mormora imbarazzata, allontanandosi da me.
“Non c’è problema. Da quanto sapevate di questa festa?”. Assottiglio lo sguardo con fare indagatore, scruto tutti i loro visi con finta rabbia, aspettando delle risposte soddisfacenti.
“Louis mi ha chiamata tre settimane fa” comincia Marion. Tomlinson ha davvero organizzato tutto così tanto tempo fa? Il suo cervello è in grado di partorire qualsiasi cosa e realizzarla senza troppi problemi.
“Io l’ho saputo qualche giorno fa, giusto per non combinare disastri” scherza July. “Fidati, ho faticato a rimanere calma, facendo finta di nulla, specie quando ero con te!”.
“Posso parlarti un attimo?”
interviene Scott, alquanto rosso in viso.
Le sue dita si stringono delicatamente attorno al mio polso, ci spostiamo dagli altri.
Scott è la svolta più inaspettata di tutta questa vicenda. Quando ero la ragazza di Coleridge, capitava, qualche volta, di uscire assieme, faceva parte della squadra di polo, era il suo migliore amico. Dopo la nostra rottura, si limitava a rivolgermi discreti cenni di saluto, ignorandomi subito dopo, come faceva quando non sapeva della mia esistenza. Tuttavia, quando si è saputo di me e Harry, ha cominciato a tormentarmi assieme al resto della squadra, era il più accanito nei miei confronti, lo odiavo. Credo che perfino Harry si ricordi ancora benissimo, lo strano episodio fuori dal bagno, ho davvero rischiato l’espulsione dalla Victorian Lions. Eppure da quella volta, Scott è cambiato.
Si è presentato al mio armadietto la settimana dopo, stringeva fra le mani un poster bianco arrotolato, mi ricordo di aver pensato il peggio dopo averlo visto. È rimasto in silenzio e l’ha aperto, c’era una mia foto e diversi slogan per incoraggiare gli studenti a votarmi per essere eletta Prom Queen. “Posso curarti la campagna?” aveva balbettato timidissimo.
In questo breve tempo siamo, inspiegabilmente, diventati molto amici. Ogni tanto abbiamo dei rimorsi e ci scusiamo a vicenda eternamente per esserci scannati. Sono felice che ci sia anche lui.
“Sei bellissima stasera” mormora con imbarazzo, le sue guance acquistano colore, mentre mi guarda da capo a piedi. Scuote la testa e torna in sé. “Non arrabbiarti, ma… Lo sai, Blake è il mio migliore amico, non sapevo se presentarmi alla festa, per rispetto nei suoi confronti, ma lui mi ha detto di venire, e… mi ha chiesto di darti questo”. Scott mi ha detto fin da subito, che, nonostante tutto, preferiva vedermi con il suo migliore amico, ma non si sarebbe più opposto come prima alla mia nuova relazione. L’ho sempre apprezzato per averlo ammesso, schietto e diretto.
Mi porge un pacchetto, non so se accettarlo. È strano, per gran parte dell’anno Blake era sempre presente nella mia vita, gentile e disponibile, divertente e sbruffone, una brava persona. Una parta di me è delusa dal fatto che non me lo abbia dato di persona, ma sono colpita dal fatto che, in qualche modo, si preoccupi ancora per me. Questo però non giustifica il bacio che mi ha rubato a tradimento.
Rompo piano l’involucro lilla. Un piccolo specchio d’epoca, come quello delle principesse, con la cornice lavorata e il manico. Sul retro c’è un’incisione, è il mio nome, e la mia data di nascita. 

Cara Ellery,
vorrei dirti tante cose, ma non ne sono capace, non sono un poeta, né so scrivere canzoni, a essere sincero, faccio già fatica con queste poche parole. Probabilmente penserai che il mio regalo è stupido, e lo è, ma, stranamente, ha un suo significato. Ho scelto la via più facile, ho chiesto a Scott di fartelo avere, mi dispiace, non sarei mai riuscito a dartelo di persona. Guarda nello specchio, c’è la ragione per cui invidio Styles. Auguri Ellery, diciotto anni, eh stai invecchiando! Goditi la festa.
Blake.


La ragazza nello specchio è pallida, sbatte gli occhi increduli e torna a guardare l’oggetto che stringe nell’altra mano, rilegge le parole, i segni tracciati dall’inchiostro nero, su quel pezzo di carta bianca. Cos’ha di così speciale da far impazzire un povero ragazzo e stregare a tal punto un altro, da ritrovarsi sommersa di regali e attenzioni straordinarie?
“Ringrazialo da parte mia, è stato molto dolce”. Vorrei poter dirgli di più, ma…
Scott annuisce. “Lo sai come la penso” interrompo il silenzio dopo un po’, “io detesto Harry, non sopporto quello che ha fatto a Blake. Tuttavia, lo ami. Sei felice con lui, io ti voglio bene, non posso arrabbiarmi perché vuoi essere felice, non posso odiarti per questo. Quindi tu non ti devi sentire in colpa con nessuno, nemmeno con il mio migliora amico, come lui ha tutto il diritto di essere innamorato di te, anche perché nessuno sceglie di chi innamorarsi. La festa è assurda, cazzo, divertiti e se non diventi un minimo brilla ti butto in piscina!”.
“Tu non fai proprio nulla” ribatto colpendolo al petto, provocando la sua risata. Non accenno a smettere, è costretto a fermarmi stringendomi in un abbraccio.
Un fastidioso fischio ci separa, un rumore, un vero e proprio disturbo acustico.
Louis è sulla specie di palco, i fasci delle luci colorate di frantumano sulla figura, creando diversi intrecci, sfumature e giochi, la sua pelle sembra variare pigmentazione a seconda dell’angolazione.
“DELACROIX!”.
Mi copro le orecchie doloranti, trucido con lo sguardo il genio del mio migliore amico, che ha deciso di urlare a pieni polmoni il mio cognome nel microfono.
“Oh che bello, ho l’attenzione di tutti adesso!” scherza tranquillamente. “Se Ellery si degna di avvicinarsi, possiamo farle un augurio speciale, da parte di un vecchio amico”.
C’è una figura nella penombra dietro di lui, mentre questo si muove freneticamente, ogni tanto s’intravede anche una chitarra. Finalmente il mio migliore amico si sposta del tutto, lasciando libero spazio a niente meno che una testa rossiccia. Ed!
“Ti amiamo!” urlano all’unisono July e Marion. Ok, la loro reazione è stata più sensata della mia quando l’ho conosciuto, stavo letteralmente morendo e per poco non mi accasciavo in mezzo al corridoio, e non so come non gli sia saltata addosso.
“Buona sera a tutti!” sorride con timidezza. “Ciao Ellery, tanti auguri. Non starò a dilungarmi più di tanto, credo che Louis abbia già detto abbastanza, però ho bisogno della tua collaborazione e quella di Harry, altrimenti la canzone non viene bene, potreste venire qui davanti per favore?”.
A passi lenti mi muovo fra la folla, che si dirada per crearmi una via, mentre cammino, accarezzo il mio braccio sinistro, sorrido a chi ne approfitta per fare qualche commento, ondeggio leggermente, ormai sono convinta che tutto questo sia solo il frutto di un’utopistica fantasia. E come quando da bambina sognavo e giovavo a fare la principessa, è la stessa emozione, ma questa volta non c’è il principe azzurro, ma il principe verde. È un po’ più alto e riccio, fa battute pessime, guida una moto, ha una voce roca e profonda in grado di penetrare nelle viscere più profonde, quando canta è in grado di spazzare via tutto il dolore e le preoccupazioni, creando un senso di pace e armonia che scalda perfino la mia rotta anima.
È il miglior essere umano presente sulla faccia della terra, un vero cuore nobile, disposto a vedere il meglio nelle persone, a vedere qualcosa di valido perfino in me. Ha fin troppi difetti, potrei scriverci saghe di libri infinite, a volte vorrei prenderlo a schiaffi, e spesso mi trattengo per un soffio con difficoltà, ma ha tante altre qualità che lo rendono speciale ai miei occhi e al mio cuore. E le fossette. Come dimenticarsi di quelle fossette, forse sono il suo vero punto di forza.
Harry arriva da una strada assai diversa dalla mia, una metafora delle nostre vite intrecciatesi quasi per caso, non so se ridere del fatto che indossa ancora il cappello, anche se gli dono fascino, mossa sleale dato che ne ha fin troppo. Man mano si avvicina la sua statura cresce, la sua figura si fa più nitida. È qui.
“Massima attenzione adesso” ci richiama Ed. “Harry alza le braccia e aprile, fingi di stringere fra le mani l’oggetto più delicato di questo mondo”. Il riccio goffamente apre le braccia verso il cielo, con casualità. “Ho detto delicato, non pacco di patatine preso al volo!” commenta Ed facendo ridere tutti noi. “Ellery tu invece, fai un cerchio con le braccia, come le ballerine, ma alzalo come se stessi poggiando una corona sul capo di un sovrano alla sua incoronazione”. Come cosa?
Non so descrivere la mancanza di eleganza dei miei movimenti, non esistono parole, ma credo che perfino un elefante in un tutù rosa avrebbe capito meglio la consegna.
Io e il mio ragazzo sembriamo una coppia di deficienti, entrambi con le braccia alzate e gli occhi fissi sul palco, in attesa di poter finalmente accedere al senso di tutto questo.
“Bene, adesso viene il difficile. Harry appoggia le mani suoi fianchi della festeggiata, ma ricorda sfiorali come se fossero ciò che c’è di più fragile e delicato in assoluto”.
Il mio ragazzo si volta nella mia direzione e lentamente mi stringe a sé nel modo esatto voluto da Sheeran. Le mie braccia alzate sfiorano il suo cappello, che mi chiedo perché non l’abbia ancora tolto. È una posizione davvero buffa.
Ed mi sorride. “Non credi di poterle abbassare ora? L’hai già incoronato”.
Le mie braccia, ora, sono strette intorno al suo collo, i nostri corpi sono più vicini. Mi sento sempre piccola e indifesa in queste situazione, specie se anche quando metti i tacchi risulto lo steso più bassa di lui. Sento i miei fianchi andare a fuoco sotto il tocco leggiadro delle sue dita, mentre i suoi occhi cercano i miei, senza lasciarli un secondo. Se ci fosse un solo modo per rendere questa sensazione eterna…
Le dita del ragazzo dal capo rossiccio cominciano a pizzicare le corde della sua chitarra, socchiude gli occhi preso dall’armonia, perché non importa dove si trovi, lui diventa un tutt’uno con la propria musica.
“Come ai vecchi tempi” mormora Harry.
“Stiamo insieme da così tanto tempo da avere dei vecchi tempi?” domando corrugando la fronte.
“Non ricordi? Potrei perfino descrivere com’eri vestita, come portavi i capelli, tutto. Quella sera, il Ballo in Maschera, a gennaio. Zayn aveva messo “Give Me Love”, sempre di Ed, e tu avevi accettato di danzare davanti a tutti con me. Te lo ricordi? Credo sia stata la prima volta in cui tu ti sia completamente fidata di me, anche se inconsciamente. È uno dei miei ricordi preferiti, era la prima volta che eravamo insieme in pubblico. Sai quella sera, grazie a te, ero solo Harry, un normale ragazzo che era riuscito a ottenere un ballo dalla ragazza di cui era innamorato perso”


You look so wonderful in your dress
I love your hair like that
The way it falls on the side of your neck
Down your shoulders and back
 
We are surrounded by all of these lies
And people who talk too much
You got the kind of look in your eyes
As if no one knows anything but us

 
I nostri passi sono dapprima, confusi e impacciati, ma riusciamo ben presto a cominciare a danzare propriamente.
“Sei molto arrabbiata con me? Mi hai ignorato da quando siamo arrivati. Mi dispiace averti trascinata fuori dal Ritz in quel modo”. La sua voce è molto calma, quasi rilassata, si sta godendo pianamente il momento, gli piace davvero tutto questo.
“Mi hai manipolata, hai fatto dei giochetti subdoli”. Mi hai rifiutata, vorrei aggiungere.
“Lo fai sempre anche tu, sei una maestra eccellente!” sghignazza.
Volto il viso verso il palco, è questo ciò che ha capito? Io non sono arrabbiata con lui, ok un po’ offesa per il rifiuto indiretto, ma… “Ci deve essere uno buono fra noi due, uno dev’essere migliore, non puoi manipolare, non è da te, è da… me”.
“Non ti è mai passato per l’anticamera del cervello, che, forse, non sono perfetto come credi?”
chiede retorico, un po’ offeso. “Non hai mai potuto immaginare che, forse, non sono io il migliore fra noi due?”.
“Te l’hanno mai detto che sei un grandissimo ruffiano?”
scherzo. Non può essere convinto di quelle parole, ma controbattere con lui non ha alcun senso, ormai l’ho imparato, siamo due testardi, che ci posso fare! Mi stringo a lui un pochino di più, alzo il viso verso il suo orecchio. "Per favore permettimi di renderti cieco, permettimi di nascondere tutte queste persone".
Queste parole me le aveva sussurrate lui, quella sera, ed erano state semplicemente perfette, non so perché le abbia appena ripetute, ma, come ha ricordato, ci sono troppe somiglianze con quella sera. Avevano funzionato, erano spariti tutti, era rimasto solo lui e la voce di Ed, mi ero aggrappata a lui, mi ero totalmente abbandonata a lui, senza pensare alle conseguenze. Pensando ai fatti susseguiti, non posso che complimentarmi con me stessa per aver fatto uno delle scelte migliori della mia vita.
“Sono cieco da troppo tempo ormai” commenta accarezzandomi la schiena. “È tutta colpa di un curiosissimo personaggio che ho incontrato tempo fa. Mi ha fatto un sortilegio, ‘Oh scusa se non mi precipito tutta pimpatente nella casa di uno sconosciuto. Per quanto ne so tu potresti essere un ricercato pluriomicida che si nasconde in un quartiere tranquillo, queste spiegherebbe perchè hai sempre su quella fottutissima cuffia e quei maledetti occhiali!’, sono rimasto vittima fin dal primo istante in cui era in piedi, in carne ed ossa, davanti a me. Non è così semplice, spesso ha un caratteraccio”.
“Guarda, poteva andarti peggio, il mio ragazzo ha lo stesso cervello di un babbuino babbeo” dico con fintissima aria afflitta. Si ricorda le prime parole che gli ho detto fuori da casa sua! Come posso fingere indifferenza? Come posso non sciogliermi?
Harry sorride, sfrega il suo naso contro il mio. “Stupida”.
“Sta zitto e balliamo”
lo ribecco facendogli la linguaccia. Appoggio il capo al suo petto, chiudo gli occhi e sorrido, quella sera il ballo fu magico, ma so che non è paragonabile a quello sto vivendo adesso. Mi sento così felice che potrei scoppiare a piangere, potrei ridere in modo ossessivo, saltare, cantare come se non ci fosse un domani. È lui, il regalo migliore che io abbia mai ricevuto, è lui. Lo so, lui mi sta aiutando a diventare una persona migliore, io ho la certezza di essere cambiata in meglio da quando è entrato nella mia vita. “Fammi sognare Harold”. Fammi sognare, danza con me, fammi sentire ancora una principessa, amami come fai ogni giorno, con tutta la pazienza del mondo, sorridimi, prendimi e non lasciarmi più.
Mi comprende, come sempre, i nostri corpi sembrano un’unica cosa, si muovono armoniosi guidati dalla voce angelica e perfetta di Ed, che accompagnata dalle sue carezze, dalle sue labbra fra i miei capelli, è ciò che c’è di più bello a questo mondo.
“Piccioncini, mi dispiace interrompervi, ma la canzone è terminata. Harry, sarò sfacciato, ma potrei avere il prossimo ballo?”. Non può essere assolutamente possibile, sicuramente è uno scherzo, non può essere veramente lui, non può essere proprio alla festa del mio compleanno, non può sapere che esisto. Mi volto di scatto, il mio cuore comincia a battere all’impazzata, sento le sue palpitazioni nella mia gola, i miei occhi studiano quella figura cercando, disperatamente, di capire se sia reale, o solo il frutto della mia mente contorta, uno scherzo dovuto all’assurdità della situazione. Forse sto impazzendo e devo essere rinchiusa in un manicomio, non sto guardando un paio di occhi castani scuri e profondi come buchi neri, capaci di catalizzare tutta la luce e l’attenzione su di sé. O una pelle diafana cosparsa d’intrecci d’inchiostro, in particolare sul petto, di cui so l’esistenza, pur non vedendoli, in quanto ora coperti da una maglia bianca, o le sue lunghe gambe fasciate da jeans neri, rigorosamente strappati almeno su un ginocchio. No, quelli poi non sono i suoi celeberrimi capelli ribelli, più corti ai lati, mentre al centro, lunghi e caratterizzati da onde irregolari. No.
“Tu… no… non sei… reale” balbetto, incapace di mettere insieme frasi di senso compiuto, quanto mi sento stupida!
“Ehm… No, mi sembra di essere abbastanza reale, riesco a toccare le cose, le persone mi vedono e, purtroppo, non posso passare attraverso i muri” risponde ironico, ridacchiando. “Comunque, sono passato a fare un saluto veloce, non posso fermarmi molto, mi dispiace. Buon compleanno, Ellery”. I suoi sorrisi sono la mia morte.
“Oh diamine, Matty Healy, è alla mia festa di compleanno, mi ha appena fatto gli auguri, è qui davanti a me, oh merda. Matty Healy. Tu… Io.. Oh merda”. Ripeto parole a caso senza prendere fiato, finché non mi esce un urlo di sorpresa, gioia, pazzia e un misto di sentimenti indistinguibili, non appena metabolizzo, in parte, di non essere nel bel mezzo di un sogno.
“Oh certo, per Ed vai in stato confusionale, per Matty urli, mentre quando hai conosciuto me non hai fatto nulla” sputa infastidito il mio moroso, alle mie spalle. Gli mollo una gomitata, diamine, mi ero dimenticata della sua esistenza. “Sai Matty, se non era chiaro, Ellery ti adora, anche prima in macchina parlava di te. Com’è che dicevi? Nu..”.
Mi volto di scatto verso di lui, fulminandolo con lo sguardo. “Provaci, e sei un uomo morto, Styles”.
Healy ride. “Non volevo provocare una lite fa voi due. Speravo solo di poter ballare con la festeggiata”. A quelle parole un enorme sorriso affiora sul mio viso, sono così felice da non riuscire a esprimermi. Scuoto energicamente il capo. Matty mi prende la mia mano e poco dopo mi ritrovo nella stessa posizione in cui danzavo con Harry, con la leggere differenza che ora sto realmente rischiando di prendere fuoco. “Puoi respirare” mi prende in giro.
“Come si fa?” balbetto arrossendo come una stupida. Sicuramente, le sue mani sui miei fianchi, non sono di alcun aiuto. Proprio per nulla. Mi guarda divertito dalla mia reazione, forse stupito dalla mia timidezza, o meglio dalla mia incapacità di rapportarmi con lui come una persona normale. Non è colpa mia, io non so più cosa sia realtà e cosano, ho la tremenda paura di riaprire gli occhi, di accorgermi che questo fosse solo tutto un sogno, un’illusione creata dalla mia mente contorta, di sorprendermi, delusa, nel mio letto, con un vicino di casa diverso. Perché il sorriso di Matty, visto da così vicino, batte perfino quello della celebre Monna Lisa, nata dal grande genio di Leonardo Da Vinci.
“Vedrai, ballando ti rilasserai. Mi sono permesso di scegliere la canzone, non sono così megalomane, ma mi hanno detto che ti piace particolarmente. Colpa di un certo riccio con le fossette, ma non credo tu lo conosca”. Sto seriamente per danzare sulle note di una canzone dei 1975, avvinghiata a niente meno che Matty Healy?!
 
What time you coming down?
We started losing light.
I'll never make it right
If you don't want me around,
I'm so excited for the night,
All we need's my bike and your enormous house
You said some day we might
When I'm closer to your height
'Til then we'll knock around, endlessly
You're all I need
 
Don't you see me now?
I think I'm falling, I'm falling for you,
Don't you need me?
I, I think I'm falling, I'm falling for you,
And on this night and in this light,
I think I'm falling, I'm falling for you
Maybe you'll change your mind
I think I'm falling, I think I'm falling
 
I'm caught on your coat again
You said, "Oh, no, it's fine,"
I read between the lines
And touched your leg again, again
I'll take you one day at a time,
Soon you will be mine,
Oh but I want you now (I want you now)
When the smoke is in your eyes,
You look so alive,
Do you fancy sitting down with me? Maybe?
 
“Sto per compiere un cliché pauroso, ma credo che tu possa perdonarmi”
sussurra, lasciandomi leggermente estraniata. Non ho ben capito cosa voglia fare, ma non sono nel pieno delle mie facoltà mentali. Oddio e se svengo per l’emozione? O se gli pesto un piede? E se cado? Non voglio umiliarmi davanti a lui!
Matty avvicina le labbra al mio orecchio.
 
You're all I need
According to your heart,
My place is not deliberate,
Feeling of your arms
I don't wanna be your friend,
I wanna kiss your neck

 

Al termine della canzone mi lascia un tenero bacio sulla guancia. Mi sorride, mi guarda attentamente e ridacchia divertito. “Hai gli occhi lucidi?! Sul serio?”.
Imbarazzata abbasso il capo, arrossendo violentemente. Quanto sono stupida, devo sembrargli una vera deficiente, la tipica fan esaltata che non ha un cervello funzionante, o peggio, avrà capito che caso umano io sia. “Perdonami” mormoro, il mio tono di voce ribadisce quanto io sia terribilmente imbarazzata.
Matty mi accarezza la guancia. “È bello sapere che, nonostante ti sia ritrovata nel falso e sbrilluccicante mondo delle celebrità, tu sia rimasta con i piedi per terra. Non voglio rompere l’incanto, ma sono un essere umano pure io, nulla in più, forse qualche neurone in meno, ma niente superpoteri. Sono felice di sapere che sei una fan della band, davvero, e grazie per questo fantastico ballo”.

 
Harry POV
Ellery è davvero bellissima.
È tutta sera che non riesco a pensare altro, da quando sono entrato in camera sua oggi, quel vestito la valorizza, si adegua alle linee del suo corpo senza segnarla, è come se fosse stato fatto su misura, pensato proprio per lei. È stupenda. Cavolo, quando sorride è così luminosa, è splendida, sovrasta chiunque sia attorno a lei, tuttavia, non nascondo di provare una leggere gelosia nei confronti di Matty, anzi dopo la divertente battuta fatta prima in macchina, non lo avrei immaginato. Ma sì, posso chiudere un occhio, o anche entrambi, è il suo compleanno dopotutto, in oltre è il suo idolo, è una reazione accettabile. E poi è adorabile, la sua difficoltà a relazionarsi con Healy mi fa tenerezza, è sempre la mia piccola Ellery, dura e fredda come il marmo all’esterno, ma fragile, dolce e sensibile all’interno, basta sapere in quali punti colpire la sua corazza, e questo suo lato nascosto emerge.
Mi chiedo, se mai le sia mai successo di fare gli stessi pensieri perversi su di me, proprio come su Healy, chissà se mi ha mai desiderato fino alla follia, in momenti casuali della giornata.
“Attento alla bava Styles, non vorrei che ti si rovinasse la camicia”.
Una mano si appoggia sulla mia spalla, curatissima e delicata. Due occhi scuri mi osservano con sensualità, il viso chiaro e tondo incorniciato da lunghi capelli lisci castani, caratterizzati, nella piega, dalla riga centrale sopra la fronte.
“Ciao Kendall” la saluto con un abbraccio. ”Come stai? Non pensavo riuscissi a passare!”.
“Sono a Londra per una sfilata, sono passata giusto per salutare, non ti vedevo da troppo tempo. Ti trovo molto bene, in oltre vestito così, sei davvero irresistibile!”
scherza sistemandomi il coletto della camicia.
“Speravo di fare colpo su Ellery” ammetto, le mie guance arrossiscono leggermente, sembra quasi stupido volersi tirare a lucido per incantare la propria morosa.
“È fortunata” dice senza particolare entusiasmo. Torno a guardare la mia ragazza mentre balla, noto Healy avvicinarsi di più a lei, le sussurra qualcosa nell’orecchio. Mi sento leggermente irritato, ma appena capisco che sta cantando, torno tranquillo, immaginandomi la reazione di Ellery. Rido.
“Sei accecato dall’amore” proclama Kendall a un tratto.
Mi volto e la guardo scettico. “Cosa intendi dire?”.
“Nulla, solo che sei così concentrato su di lei, che non ti rendi conto di tutto ciò che accade intorno”
esclama divertita. Si guarda intorno. “Per esempio, mio caro Harry, non sei l’unico fra i presenti, a guardarla con aria sognante, come ogni innamorato, dovresti stare molto più attento” sottolinea pungente, con voluta cattiveria. “Se tutti gli invitati sono tuoi amici, allora dovresti ripassare il significato di tale termine, perché c’è chi non lo è per niente nei tuoi confronti”.
“Non capisco cosa stai insinuando, se ti riferisci a Matty, sappi che i 1975 sono la band preferita di Ellery, non ci sta provando con lei” ribatto a denti stretti.
“Oh no, non parlavo di lui, ma tieni a freno la gelosia nei suoi confronti!” mi prende in giro “È di un’altra persona che parlo, te ne renderai conto, ma sarà già troppo tardi”.
Cosa sta insinuando? Queste sue parole mi infastidiscono, sono felice e va tutto bene, perché dovrei preoccuparmi di queste vane promesse di rovina? Non so nemmeno a chi possa riferirsi, perché lottando, Ellery ed io abbiamo vinto tutti gli ostacoli, che hanno sbarrato il nostro cammino, la nostra storia, la nostra felicità insieme. La vera fatica è stata superare i nostri mostri personali, le nostre paure, i fantasmi del passato, è stato difficilissimo, ma ci siamo riusciti. Blake e Audrie sono stati una passeggiata in confronto. Kendall parla a vanvera, non sa nulla di quello che abbiamo vissuto, quindi non si deve più permettere certi commenti.
Se dovessi preoccuparmi di tutti gli invitati che stanno guardando la festeggiata adesso, allora non si salverebbe nessuno, dato che è esattamente al centro dell’attenzione. Dovrei odiare Scott? Onestamente non mi sta per nulla simpatico, ma so che vuole che lei sia felice. Dovrei odiare Louis? Sono migliori amici, non ci vedo nulla di male, ho smesso tempo fa di provare gelosia nei suoi confronti. Zayn? Mi ha perfino aiutato a conquistarla, perché mai dovrei preoccuparmi? Niall? Frequenta Antoinette! Liam? L’è stato accanto nelle grandi decisioni, ci ha aiutato a metterci insieme!
E se anche dovessi avere un nuovo rivale, un nuovo ostacolo, non esiterei a combatterlo, io ho bisogno di Ellery, non potrei mai farla scivolare via dalle mie dita senza provare a riafferrarla, non riuscirei a lasciarla andare. Perfino se fosse lei stessa a chiedermelo, cercherei di impedirlo con tutte le mie forze. Ho bisogno di lei.
“Kendall, io la amo”. Non c’è altro modo per concludere un discorso, che non sarebbe mai dovuto iniziare.
“Probabilmente non sei il solo” commenta acida.
Non ho il tempo di risponderle, dato che Matty e Ellery si dirigono verso di noi, guardandola la rabbia sparisce. “Hey Styles, spero non te la sia presa” scherza il primo.
“Ormai so che non sarò mai il suo numero uno” rispondo fingendomi triste. “Magari mi ha solo usato per riuscire a conoscerti”.
La faccia di Ellery si rabbuia spaventosamente. “Che dire, mi serviva qualcuno abbastanza stupido per raggiungere il mio scopo, e ora sono davvero sicura non poter trovare nessuno con meno neuroni di te”. Ho capito, ho fatto una battuta di cattivissimo gusto.
Matty la guarda e scoppia a ridere. “Hai scelto bene amico, mi piace, ha una bella personalità. Purtroppo, io adesso devo andare, mi dispiace. Buon compleanno Ellery, è stato un piacere”. Le porge un pacchetto. “A presto” le lascia un bacio sulla guancia e si allontana.
Ellery spalanca lo gli occhi e la bocca. La prendo in tempo per i fianchi. “Respira. Inspira ed espira. Puoi farcela” le dico fintamente preoccupato.
“Ringrazia che non sia in me, ti avrei già preso a schiaffi!” mormora ancora sotto shock. “Apro il regalo che forse è meglio. Però non posso garantire che sarò in uno stato psicologicamente accettabile dopo. Cioè ho danzato con Matty Healy, mi ha dato un bacio sulla guancia, mi ha fatto un regalo. Non potrò mai sopravvivere a tutto questo!”. Prende un respiro profondo e scarta il regalo, anche se le mani le tremano così tanto, da farlo apparire un compito veramente arduo. Una volta riuscita, caccia un urlo a pieni polmoni. Appoggia i palmi al mio petto, guardandomi incredula, incapace di dire una sola parola, agita due biglietti davanti ai miei occhi, con anche due tessere plastificate, quasi in estasi mi abbraccia forte. Appena si allontana mi mostra con più calma i regali: due biglietti per il concerto dei 1975 e due pass per il backstage. Sorrido, so che nessun altro regalo potrà battere questo. Per fortuna che i miei glieli ho già dati!
“Te lo chiedo per l’ultima volta, ti prego dimmi che non sto sognando” dice con timore.
La bacio dolcemente. “È tutto vero”.
“Beccateli allora! Tu che non volevi mandarmi al loro concerto, ah! Quanto ci godo Matty è il migliore in assoluto! Rosica Styles!”
mi canzona soddisfatta.
“Harry, non vorrei rovinare il momento, ma potresti, molto gentilmente, presentarmi alla tua fidanzatina?”. Oh giusto Kendall, è ancora accanto a me.
“Rimedio subito. Ellery ti presento una mia cara amica, Kendall. Kendall ti presento Ellery, quella che sono fortunato di poter chiamare, la mia ragazza”. Le due ragazze si scambiano un lungo sguardo, per poi stringersi le mani, con educazione e gentilezza.
“Non sei inglese, hai un accento diverso” constata Ellery.
“Infatti, sono Americana, vengo da Los Angeles” risponde la seconda sempre gentile.
“L.A.? Non ci sono mai stata, ma dicono tutti che sia bellissima e che il tempo sia sempre estivo. Perdona la mia ignoranza, ma ti ho già vista da qualche parte. Sei una modella?” chiede con innocenza.
Kendall le sorride. “Sì a tutte le tue affermazioni. L.A. ha un clima stupendo, è fantastico sembra quasi un’estate eterna. Comunque sì sono una modella, infatti sono arrivata a Londra per una sfilata. Sono felice di essere venuta alla tua festa e di averti conosciuta. Tanti auguri!”.
“Grazie mille” risponde Ellery. “Spero tu possa passare una buona serata”.
Sembrano piacersi, magari diverranno anche grandi amiche!

 
Ellery POV
Kendall.
Non mi convince tantissimo, proprio per niente, c’è qualcosa di falso nel modo in cui mi ha rivolto la parola. Quando mi sono avvicinata a Harry, era chiaramente infastidita dalla mia presenza, per un attimo ho creduto che mi odiasse, stare così vicino a lei mi mette a disagio. Esalta tutti i miei difetti con la sua sola presenza, è perfetta, corpo da favola, è una modella, è famosa e di Los Angeles, io in confronto sono una grassa papera zoppa. Da come parlava con lui, sembravano abbastanza intimi, sono preoccupata, fino a che punto lo sono?
Non potevo essere sgarbata, ma è stato così difficile, in uno scarno dialogo è riuscita a umiliarmi, ha dimostrato la sua superiorità in modo egregio, atteggiandosi davvero interessata a conversare con me, mentre sono sicura che di me non le importi proprio nulla.
“Io vado a prendere qualcosa da bere. A dopo ragazzi. È stato un piacere El! Ciao Harry”. Gli lascia un bacio sonoro sulla guancia, fastidiosamente vicino all’angolo della bocca. Troppo vicino. La guardo andare via, con passo sinuoso ed elegante, i ragazzi presenti si voltano tutti al suo passaggio, lei lo sa, gioca con le loro attenzioni. Con grazia sorride a tutti e si accomoda a un tavolino, sorseggiando un cocktail.
Ho perso in partenza.
“Ho sete pure io, sarà meglio che vada a prendere un drink” esclamo subito, non voglio che Harry si accorga nei miei pensieri, ho solo bisogno di dimenticare questa scena e tutto andrà bene. Devo solo rimanere calma, in fondo non è successo nulla, è stata una normale chiacchierata. In più, loro sono solo amici, non mi devo preoccupare.
“Ti accompagno”. Mi prende sottobraccio e andiamo da tutt’altra parte, evitando di raggiungere Kendall. “Comunque, sei molto più bella tu” sussurra baciandomi il capo.
“E questo cosa c’entra?” domando disinvolta. Mi fa paura legge nel pensiero?
“Nulla, era solo una constatazione” risponde vago. “Gradisci qualcosa in particolare?”.
“Credo che per ora un semplice martini dry, con tre olive, sia perfetto”
sorrido. “Non voglio darci subito dentro con l’alcol, almeno lasciami ancora un po’ lucida, non ti pare?”.
“Giusto, perché poi devi anche aprire dei regali!” annuisce. “Ragazzi credo che questo sia il momento adatto”.
In men che non si dica, Liam, Louis, Niall, Zayn, Antonette, Scott, Peasly, Marion e July, ci circondano, e il tavolino davanti a noi si riempie di pacchetti colorati. Alcuni sono davvero grandi, altri molto piccoli, sono tutti diversi, è bello sapere che mi  hanno pensata tutti, che oltre alla festa, abbiano deciso di farmi tutti di lasciarmi un dono.
“Sono davvero tutti per me?” domando incredula.
Louis ruota gli occhi. “No, sono per me, perché oggi è l’anniversario della caduta del mio primo dentino da latte, te li sto mostrando solo per farti ingelosire. Certo che sono per te, che domande stupide fai?”.
“Gentilissimo come sempre” ribatto annoiata.
Prendo fra le mani uno dei più grandi, anche perché Niall fa di tutto per indicarmelo, senza farsi vedere dagli altri, mi pare chiaro che questo sia il suo, infatti, è chiaramente più emozionato di me, mentre lo scarto. È una borsa, precisamente è l’ultimo modello del mio stilista preferito. “Oh mio…” esclamo.
Niall sorride soddisfatto, ma mia sorella gli tira una gomitata. “Questa è da parte mia e di Antoinette”.
“Siete stati dolcissimi”
. Mi vien da ridere, pensando ad Antoinette che lo trascina per negozi, alla disperata ricerca del regalo adatto.
Il pacchetto successivo è un libro, una raccolta di Sonetti dell’Età Elisabettiana, periodo storico che comprende tutto il regno di Elisabetta I Tudor, che ha goduto del genio del mio autore preferito in assoluto, William Shakespeare. Questo è da parte di Zayn. Liam mi ha regalo il mio profumo preferito, di un grandissimo e celeberrimo marchio francese della moda, con tanto di crema per il corpo e gel da bagno allegato. July, Marion e Peasly hanno deciso di regalarmi, e regalarsi, un soggiorno alle terme solo noi quattro, per trascorrere un tranquillissimo weekend solo fra noi ragazze. Scott, invece, ha scelto un bellissimo paio di orecchini pendenti, composti da tantissimi smeraldi di piccolissime dimensioni, affermando che si intonassero perfettamente ai miei occhi.
“Adesso è il mio turno” commenta Tomlinson, porgendomi una busta. Non posso crederci! Dentro la busta c’è un coupon per uno degli studi di tatuaggi migliori di tutta Londra! “Mi hai sempre detto che ti sarebbe piaciuto tantissimo farti un tatuaggio”.
“Oddio grazie mille Louis!”
esclamo abbracciandolo fortissimo. “Tu dovrai venire con me, quando lo farò”.
Louis ride. “Ovvio cosa credi!”.
Dopo aver ringraziato tutti in modo appropriato, la festa riprende, procedendo con il famigerato taglio della torta, dove purtroppo non mi è risparmiato l’imbarazzantissimo momento del canto dei Tanti Auguri, durante il quale non so mai cosa devo guardare o cosa fare.
Io e gli invitati della Victorian Lions, ci sediamo in disparte a chiacchierare, divertendoci per i racconti assurdi di Scott sugli allenamenti di Polo, ascoltando July urlare esaltata per tutte le celebrità che ha conosciuto, sentendo Peasly e Marion prendendola in giro. Sembrerebbe davvero tutto perfetto, ma c’è una sola cosa che m’infastidisce molto.
La presenza di Kendall m’inquieta. È là, in piedi accanto alla piscina, avvolta nel suo abitino corto, bianco e striminzito, la sua pelle abbronzata risalta ancora di più, è così perfetta. Perché sta di nuovo parlando con Harry? Con tutti i ragazzi presenti, deve proprio stare con lui, quell’idiota poi sta ridendo e scherzando come se nulla fosse, certo non pretendo che passi la serata appiccicato a me, ma preferirei vederlo con chiunque altro che con lei. Insieme sono perfetti, due celebrità, avvezzi ai riflettori, è inimmaginabile che non vadano di comune accordo. Non posso neanche avvicinarmi, o passerei per quella gelosa, non mi va di dare spettacolo, non voglio nemmeno rovinarmi la mia festa. Devo smetterla di preoccuparmi, va tutto bene, è una serata splendida. Sto solo esagerando.
Cammino spedita verso a uno dei tavoli pieni di alcolici, giusto per fermare le mie paranoie, nel bicchiere verso una quantità generosa di Vodka alla mente, va tutto bene. La sorseggio con gusto, assaporando il gusto fresco. È una bella serata, Kendall non sta facendo nulla di male. Forse un secondo bicchiere può aiutarmi a capirlo.
“Bere è come fumare, in compagnia è sempre meglio”. Zayn.
“Se vuoi favorire” lo invito sarcastica “non sarò più da sola ”.
Zayn afferra una bottiglia di Vodka liscia. “Per quale motivo vuoi scolarti un altro bicchiere? Non mi sembri il tipo di persona che si sbronza, solo per fare qualcosa”. Mi guarda con gentilezza. “Non voglio che tu sia triste proprio stasera. È per Kendall vero?”. Non ho il coraggio di rispondere, ora mi sento davvero stupida, provo vergogna per le mie stupide insicurezze. “Sei migliore di lei, chiedilo pure a chi vuoi. Fidati, Louis sarebbe in grado di scrivere un’enciclopedia che illustra tutti gli aspetti in cui la superi. E poi, con questo vestito la eclissi completamente. Quindi, propongo un brindisi, a Ellery, l’unica ragazza di cui Harry sia follemente innamorato!”. Alza il suo bicchiere, ormai pieno, e lo fa scontrare con il mio, accosto le labbra e sorseggio lentamente il liquido trasparente, amando il modo in cui scivola nella mia gola. Malik mi guarda in silenzio, i suoi occhi brillano in quello strano gioco di luci e penombra. “Ora, non pensare che tu possa rimanere qui fino alla fine della festa, no cara”. Mi afferra per il polso.
“Che hai intenzione di fare?” chiedo preoccupata, se mi butta in piscina, giuro che lo ammazzo.
Malik mi sorride sornione, senza proferire alcuna parola, mi trascina in mezzo alla pista da ballo. Rido. Cominciamo a muoverci, lanciandoci anche in passi anche imbarazzanti, è divertente, in molti si adeguano a questo indefinibile stile, Louis ci raggiunge e dà spettacolo, poi decide di cambiare le regole. Urla in nome di un passo e tutti dobbiamo imitarlo, ovviamente nessuno e preso bene come lui, anche Scott e Niall sono davvero spassosi, fieri di ostentare la propria stupidità e scarsa capacità di muoversi a ritmo della canzone.
Ben presto, però, la velocità diminuisce, l’ennesimo lento sai espande piano piano dalle casse, creando una nuova atmosfera, in sostituzione alle risate, uccidendo l’allegria scherzosa, le coppie si creano attorno a me, fra cui spiccano le due teste bionde di Horan e Antoinette.
“Mi devi questo giro” sottolinea Louis affiancandomi.
“Come prego?” ribatto.
“Allora, hai ballato con Harry, poi con Matty e Zayn. Eri avvinghiata a Scott quando ero sul palco con Ed, mi hai deliberatamente ignorato per stare con lui, sono il tuo migliore amico, come hai potuto? Ho organizzato tutto solo per te, non puoi pensare di evitarmi, quindi ora tu, per risarcire il danno, danzi con me” spiega serio, senza battere ciglio. Subito mi cinge per i fianchi. “Voglio solo un po’ di tempo da trascorrere con la mia migliore amica, ultimamente ci vediamo solo se c’è anche Harry”.
“Mi machi anche tu Lou”
sorrido, gli accarezzo la guancia. I suoi occhi blu intensi sono una vera meraviglia. In un mondo parallelo, se non fosse mai esistito Styles, e proprio Tomlinson fosse stato il mio vicino di casa, probabilmente me ne sarei innamorata. Dopo il mio ragazzo, è lui la persona che si prende più cura di me, che mi vuole bene incondizionatamente.
“Hai già deciso che tatuaggio fare?” chiede all’improvviso.
“No, ci sto ancora pensando, ma voglio che sia piccolo e mi rappresenti, Credo che lo farò sul polso, o su una spalla, o sulla nuca” spiego. “È un regalo bellissimo, pure la festa grazie”.
“Ho fatto tutto solo perché ti voglio bene”
sorride. “Non avrei mai lasciato perdere il tuo compleanno, dovevo per forza organizzare qualcosa d’indimenticabile!”.
Louis mi fa volteggiare ancora un paio di volte, ricominciamo a dondolare insieme, e, al termine della canzone, lo abbraccio forte, sento che appoggia la testa sopra la mia.
“Direi che i momenti emotivi sono conclusi per stasera. Forza torniamo dagli altri” mi propone, non appena torna in sé. “Hey Styles, non mettere il muso, era un ballo fra amici, poi lo sai è Matty che le ha rubato il cuore” urla.
“Louis” soffio a denti stretti. “Non fare idiozie, ci stanno guardando tutti”.
Harry ride. “Lo so, purtroppo, mi sa che invitandolo mi sono rovinato da solo. Pensa andrà a un suo concerto, mentre ai miei non si è mai presentata!”.
“Non mi hai mai invitata”
sottolineo divertita. “Non sapevo nemmeno che tu fossi in una band, come hai detto che si chiama?”.
“Ah sì, gli ho sentiti, non mi ricordo il nome, però non è un problema, fanno schifo, non sanno cantare, specie quello riccio. Sono anche dei pessimi ballerini”
. Louis sostiene il mio gioco, questa situazione dev’essere di suo gusto. “Tuttavia uno di loro ha talento da vendere, oltre ad essere palesemente bellissimo, ha due occhi azzurri favolosi”.
“Dev’essere quello Irlandese!” s’intromette fiero Niall.
“No, proprio per nulla. È quello originario dello Yorkshire, di Doncaster, lui si che è un mito”
continua il mio migliore amico. I due proseguono la loro discussione, ognuno sostenendo la propria tesi, insultandosi giocosamente a vicenda.
“Approfittiamocene ora per allontanarci, se ci coinvolgono in questa loro strampalata diatriba, è la fine” sussurra Harry. Sono sempre più convinta, che questa festa si protrarrà davvero a lungo.

 
Harry POV
Dev’essere molto tardi, il cielo è più nero della pece, la luna splende mostrando il suo intero volto argentato, specchiandosi nell’immensa distesa artificiale d’acqua, schernendo e svolendo tutte le altre luci, assolutamente insignificanti in confronto.
Le bottiglie scintillano, per la maggior parte vuote, sparse in modo causale e disordinato, alcune sono riposte sui tavoli, mostrando un contegno e un’eleganza, altre sono per terra, rovesciate, cadaveri della serata che nascondono la loro essenza di armi a doppio taglio.
Non so come sia successo, ma ho perso di vista Ellery, non riesco a trovarla da nessuna parte, se fossi più sobrio, forse ricorderei con chi era quando l’ho vista l’ultima volta, so solo che eravamo l’uno accanto all’altra.
Improvvisamente sento qualcosa sfiorarmi la spalla. Sulla mia giacca c’è un pezzo di stoffa bianco con dei ricami rosa, un fazzoletto. Alzo lo sguardo, dev’essere per forza caduto dall’alto. C’è una finestra aperta, una ragazza dai capelli lunghi mi sorride, ma quell’espressione non ha nulla di casto e innocente, si mordicchia il labbro inferiore. Allunga una mano, piega le dita, mi sta invitando a raggiungerla.
Barcollo fino all’entrata, voglia raggiungerla al più presto, non m’interessa del resto, ignoro, infatti, chiunque mi chiami per nome, io devo raggiungerla il prima possibile. Nella fretta inciampo nel tappeto del salotto, cado a terra. Rialzarmi è faticoso, l’alcool in circolo nel mio sangue rallenta i miei movimenti, rendendoli ancora più goffi. Mi fa un po’ male il ginocchio destro, temo mi uscirà un grosso livido. Mi viene da ridere, sembro un disperato, corro come un disperato, solo per poterla afferrare, solo per lo sguardo eloquente che mi ha lanciato, ma non so nemmeno dove possa essere, l’alcool annebbia i ricordi della planimetria della casa di Tomlinson. Scommetto che è ancora là, annoiata dall’attesa, devo raggiungerla.
Salgo le scale. Il piano superiore ha moltissime stanze, non so da dove cominciare a cercare, queste porte sono troppe, dov’è lei? All’ennesima porta chiusa a chiave, grugnisco arrabbiato e vi tiro contro un calcio maldestro, sconsolato mi appoggio al muro, comincio a pensare di essermi immaginato tutto. Forse dovrei bere ancora un goccio, giusto per schiarirmi le idee. Mi strofino gli occhi, merda, sono ubriaco e tutto sudato, fra poco mi verrà un mal di testa assurdo, ho bisogno di aria fresca. Allungo la mano verso lo stipite più vicino, ho bisogno di aggrapparmi a qualcosa per rialzarmi, ma con mia sorpresa, quella porta si apre. Forse lei è lì!
Una volta in piedi, mi precipito dentro, ma è tutto buio, l’unica luce proviene da fuori, dal cortile. La finestra è aperta, le tende vaporose svolazzano, creando un gioco di luci, una sagoma si delinea fra di esse. È lei.
“Ci hai messo molto” sbiascica sensuale. “Chiudi la porta”. Annuisco, mi ritrovo a ubbidire come un bambino. Provo ad avvicinarmi, ma si ritrae. “Non così in fretta”.
Rimango fermo immobile, un po’ scoraggiato da queste sue parole. Lei vede la mia espressione spaesata e si mette a ridere, beve poi un lungo sorso da un bicchiere appoggiato sul davanzale. “Sei ubriaca” affermo.
“Forse sì, forse no” ribatte ridacchiando. “Ma da come ti muovi, neppure tu sei sobrio, quindi non vedo alcun problema, anzi perché non recuperi un altro paio di bottiglie da condividere?”.
“Ok, ma sono pur sempre molto più lucido di te”
sbuffo divertito, avvicinandomi ancora.
“Ho detto che non puoi toccarmi!” grida stizzita. “Prima, tu prima devi essere punito”.
“Punito? Cos’ho fatto?
” chiedo. Dove vuole andare a parare?
Mi guarda male, piuttosto irritata. “Kendall! L’hai portata qui, sei stato con lei, mi hai ignorata, mi hai fatto sentire uno schifo”. Mi tira un ceffone sulla guancia, facendomi voltare la testa. “Non farla venire mai più. Le tue attenzioni sono una mia esclusiva.”.
“Ahia!” Mi lamento massaggiandomi la guancia. Compio un ulteriore passo verso di lei, le sfioro il collo con le dita, per poi avvicinare le mie labbra. “E così sei gelosa”.
“Non condurrai tu i giochi questa volta”
risponde spingendomi via. “Sarebbe troppo facile, non trovi Styles?”. Appoggia una mano fredda sul mio petto, tamburella le dita sul mio sterno, mentre l‘altra mano gioca con un bottone della camicia.
“Sei ubriaca fradicia” ripeto, perché da sobria è sempre stato molto più pudica in questi momenti, vivendo la nudità del corpo, come la completa esposizione di sé, l’abbandono di maschere e forzature, per far emergere tutti i suoi pensieri e i suoi sentimenti. Forse è proprio ciò che ho sempre amato dei nostri momenti intimi.
Sogghigna beffarda, fregandosene delle mie parole, sbottona completamente la mia camicia. Fa scorrere un dito da sotto al mio mento, lentamente e con un tocco leggero, fino alla mia cintura. Mi sfila allora la camicia, lasciandomi a petto nudo, con tutti i miei tatuaggi esposti, li accarezza tutti, stringe poi le braccia attorno al mio collo. Le nostre labbra sono separate da pochissimi millimetri, chiudo gli occhi, pronto a ridurre la distanza. “Eh no, non puoi baciarmi”. Preme le sue labbra contro la mia mandibola, seminando piccoli morsi su di essa, scivola poi sul mio collo, dove comincia a tirare la mia pelle con i denti. Un roco gemito mi sfugge, convincendola a insistere di più su quel punto. “Togliti le scarpe” soffia al termine della sua opera. “Poi stenditi sul letto”.
Una volta sopra, si sistema a cavalcioni su di me, una punta di lussuria caratterizza il suo sguardo, ma al momento si limita a far strofinare i nostri nasi. Ne approfitto per accarezzarle una guancia. “Vorrei davvero baciarti ora” sussurro.
Mi sorride e bacia la mia fronte. Compie con le sue labbra lo stesso tragitto che aveva compiuto con le dita, dal mento alla cintura, ma questa volta è più sensuale, anche la sua lingua lambisce il mio corpo. Improvvisamente afferro le coperte del letto, ansimando incontrollato, mi sta facendo un succhiotto, fra l’ombelico e linguine. È un bacio davvero… personale, mi sento andare a fuoco.
Si rialza, mentre mi osserva, dopo goffi tentativi, si slaccia la cerniera dell’abito. Con sfida, lo fa cadere ai suoi piedi, senza spostare il suo sguardo dal mio, senza battere ciglio. Mi rialzo, sistemandomi sul bordo del letto. “Sei meravigliosa” dico estasiato, pronto a toglierle anche l’intimo, sempre più desideroso di averla.
Mi slaccia la cintura, così da potermi sfilare anche i pantaloni. Ci ritroviamo in piedi, uno davanti all’altra, solo con la biancheria addosso, con una fortissima tensione fra di noi, respirando piano per non esplodere.
Dalla finestra giungono dei lenti colpi di batteria, ripetitivi, sopraggiunge anche una tastiera, lei sorride, sa perfettamente che canzone sia. “Money Power Glory, di Lana Del Rey, amo questo pezzo” spiega intuendo i miei pensieri.
Abbassa le spalline del suo reggiseno, slaccia il gancetto e mi mostra così il suo seno, il suo tanto adorato seno. Mi lecco le labbra rapito da quella visione angelica. “Sei mio” sussurra piano. “Completamente e solamente mio, non permettere più ad altre troiette di sfiorarti. Ho odiato il modo in cui Kendall ti ha toccato” afferma, con rammarico, sfilandomi i boxer. “Ti prometto che finché resterai tale, finché sarai…” la sua mano si stringe attorno alla mia intimità ”mio,” sottolinea “io sarò incondizionatamente tua” dichiara portando una mia mano sul suo soffice seno sinistro, che subito comincio a massaggiare con energia. “Ti amo” geme.
“Ti amo” rispondo nelle sue stesse condizioni. “Posso finalmente baciarti?”. E non appena annuisce, le nostre labbra si scontrano piene di amore, passione e necessità. Uniti, ci dirigono verso il letto, la faccio stendere sotto di me, continuando a baciarla, come se i suoi baci fossero ossigeno per i miei polmoni. Intrecciamo le dita, godendo appieno la reciproca presenza.
Appena ci separiamo, appoggia le sue mani sulle mie rondini, il suo tatuaggio preferito. “Questo corpo” sospira “mi ha resa donna, mi ha fatta fiorire, mi ha resa bellissima, anche solo per poco. Sono così felice che sia il tuo”. Riprende a baciarmi con insistenza, pronta a chiedere sempre di più.
È bellissimo unirmi a lei, vederla strizzare gli occhi non appena entro in lei, con quel sorriso che continua a conservare l’innocenza della sua anima, la purezza della sua persona, che sia da sobria, che da sbronza, riversa il suo amore per me. Adoro come brillino i suoi occhi, come si stringa contro di me abbracciandomi, come si vergogni dei propri gemiti e cerchi con affanno le mie labbra per diminuirli. Mi fa impazzire quando si aggrappa al mio collo, ai miei riccioli, quando allaccia le sue gambe alla mia schiena, come le ho insegnato, quando le mie spinte diventano più rapide e impetuose. È perfetta. Non smetto di ripeterglielo, insieme al riconfermare i miei sentimenti brucianti per lei. “Vieni per me, Chèrie, ti prendo, non ti lascerò mai andare”.
Il suo fiato corto, i suoi gemiti, mi invogliano a dare sempre di più, sentire i suoi muscoli stringersi sempre di più attorno a me, è il più grande piacere che abbia mai provato, un vero e proprio benessere, a cui voglio portare anche lei ad ogni costo, un’esperienza completa, solo se pure lei vi è partecipe.
Il culmine soggioga entrambi, portandoci insieme a pronunciare a piena voce i nostri nomi, come sempre, segno distintivo dell’unicità di questo momento, della decisione di donarci solo l’uno all’altra. “Harold!”. E non ho mai amato così tanto il mio vero nome, come in questi nostri momenti.
“Ellery!”. E giuro che non esiste nome più bello.
Stanco appoggio la testa sul suo petto, aspettando che cominci ad accarezzarmi i capelli, rilassandomi appena la mia attesa termina. Restiamo in silenzio, per pochi istanti, consci che non servano più parole, perché le nostre anime hanno raggiunto la perfetta comunione. Solo una volta del tutto separati, riconciamo a dire qualche parolina, mentre ci abbracciamo sotto le lenzuola, ancora leggermente seduti e profumanti di sesso.
“È il compleanno più bello che abbia mai passato” asserisce lei piano.
“Già, spero che ora tu possa perdonarmi, per averti trascinata qui” mormoro accarezzandole il naso.
“Diamine sì, altrimenti non avrei mai conosciuto Matty Healy” ribatte con aria sognante. “Quell’uomo è un dio del sesso” esclama convinta.
“Hey!” ribatto offeso.
Ellery ride. “Credevi davvero che io stessi pensando a te prima?”.
La guardo male. Comincio a farle il solletico per vendicarmi. “Rimangia subito quello che hai detto!”. Non riesce a rispondermi a causa delle troppe risate, ma scuote negativamente la testa. “Mi sembra tu abbia appena avuto una chiara lezione su chi sia bravo” ribatto giocoso.
“Forse ho bisogno di ripetizioni” mi sfida battendo le ciglia.
Ridacchio. “Allora preparati, sarà una lunga notte” affermo, prima di baciarla nuovamente.
 
*****
 
La testa. Oh merda, quanto mi fa male la testa. La sola idea di alzarla da questo cuscino morbido, mi uccide. Non ho la minima idea di dove mi trovi, l’unica certezza è di essere in un letto comodo, grazie al morbido guanciale e alle coperte.
C’è un altro corpo accanto al mio, ne avverto il calore, dato che lo sto abbracciando e le nostre gambe sono intrecciate, in più sento pure il suo respiro. Sta dormendo. Chi è?
Forse dovrei aprire gli occhi, ma temo che l’impatto con la luce possa solo farmi sentire peggio, purtroppo però, non c’è altro modo per rispondere a tutti questi interrogativi. Gli occhi appannati dal sonno, ci impiegano un po’ di tempo per mettere a fuoco correttamente le immagini.
Oh è Ellery! Quale piacevole sorpresa. Mi richiede ancora del tempo realizzare, che lei, in effetti, sia completamente nuda. Dio, è bellissima.
Improvvisamente nella mia mente si proietta, come un film, tutta la serata precedente. Tutto parte dalla mia agitazione sotto casa sua, prima di entrare per portarla fuori, il dialogo in camera sua, la cena al Ritz perfetta e indimenticabile, la lite in macchina, la reciproca attrazione fisica sempre maggiore, la festa a sorpresa, e, infine, il mio ricordo preferito, la notte infuocata appena trascorsa. Sorrido, abbiamo fatto l’amore diverse volte, anche se a causa dell’alcool non ricordo proprio tutti i dettagli.
Tuttavia, non ho la minima idea di dove ci troviamo, nè dove si sia svolta la festa, ho come un vuoto, non riesco proprio a ricordare. Eppure questa stanza ha qualcosa di familiare.
La porta si spalanca all’improvviso, con violenza, rivelando dietro di essa Zayn e Louis. Tomlinson ha le sopracciglia aggrottate e il volto imbronciato, si erge a gambe divaricate con le braccia incrociate al petto. Il suo petto si alza e si abbassa affannoso, respira solo dal naso. È furioso. Entra a passi lunghi, posizionandosi alla fine del letto.
“Ti sei finalmente svegliato” ringhia duro.
Alzo gli occhi al cielo. “Buongiorno anche a te Lou”.
“Fanculo!”
risponde irritato. “Mi ripagherai tutti i danni”.
“Che ho fatto adesso?”
chiedo spazientito.
“Hai fatto sesso sfrenato in camera mia, nel mio letto, per tutta la notte!” urla. “Devo bruciare le lenzuola adesso! Potevate scegliere qualsiasi altro luogo in questa casa!”.
Zayn ridacchia per la scena, cercando di non farsi sorprendere dall’amico. Io mi limito ad arrossire, riuscendo a collegare ogni pezzo del mobilio a Louis, vergognandomi con un ladro della situazione. “Mi dispiace, al buio non avevo realizzato…”.
“Non peggiorare la tua situazione!”
tuona
“Mmm”. Ellery mugola qualcosa, si mette seduta accanto a me, appoggia il capo sulla mia spalla. “Non urlate, mi esplode la testa” mormora addolorata, con la voce intrisa di sonno. “Che succede?”.
Tomlinson sgrana gli occhi, rimanendo paralizzato per un attimo. Arrossisce di colpo, imbarazzato si gratta la nuca e abbassa lo sguardo, per poi coprirsi la bocca con una mano. Nervosamente osserva una parete della stanza, però non sembra assolutamente interessato a essa. “La colazione…” tossicchia. “La colazione è pronta” mormora dandoci le spalle.
Cerco con lo sguardo Zayn, per capire se sappia la ragione del repentino cambiamento di Louis, ma lo trovo intento a mordersi il labbro sempre più bianco, come se si stesse trattenendo da dire o fare qualcosa d’inopportuno.
Mi volto verso Ellery, ma mi pento subito di non averlo fatto prima.
Il lenzuolo è tutto arricciato sul suo addome, mentre rimangono scoperti i suoi seni, il cui candore è alternato da violacee macchioline, ricordi dei baci ardenti di poche ore prima.
Subito la spingo contro di me, per riparare al danno, anche se ormai è tardi. “Uscite subito” urlo. “Voi non avete visto nulla”. Louis annuisce e trascina via uno Zayn imbarazzatissimo.
“Non urlare” mi supplica la ragazza. Dev’essere così esausta, da non aver realizzato di essere completamente svestita. È meglio che non sappia cosa è appena successo.
“Come ti senti?” chiedo piano.
Appoggia la testa al mio petto. “A pezzi. La testa mi fa malissimo, mentre il bacino mi brucia. Cos’è successo?” domanda massaggiandosi le tempie.
“Hai bevuto parecchio” comincio. “Hai anche in po’ di nausea, vero?”. Annuisce. “Vai a farti una doccia, ti aiuterà”.
“Preferirei dormire un altro po’”
sussurra. Non la biasimo, nelle sue condizioni, peggiori delle mie, non riuscirei mai a uscire dal letto.
“Allora vado io, poi scendo a fare colazione. Ti porto su qualcosa da mangiare, lo sai, aiuta ad affievolire i postumi da sbornia”. Le lascio un ultimo bacio sulla fronte. Le vedo sprofondare sul cuscino, avvolta da tute le coperte, è davvero tenera. “Per quel che ricordo, è stata una notte magnifica. Sono davvero un ragazzo fortunato”. Ma le mie parole si disperdono nel silenzio, Ellery è già tornata alle cure di Morfeo.
 
X POV
Probabilmente sto per compiere il più grande errore della mia vita, probabilmente rimpiangerò in eterno questo momento, mi maledirò per la mia stupidità, per non essere riuscito a frenarmi. Questa porta è l’ultimo bivio, se proprio ora non mi volto e non torno giù in cucina a far colazione con tutti gli altri, il danno sarà irreparabile. Finora ho giocato sul confine, reggendomi in equilibrio sul limite, voglio davvero spingermi oltre? Non ho nessuna valida ragione per farlo. Però è difficile, contenere un uragano è estenuante, sento il bisogno di liberarmi di questo peso. Ma non credo sia neppure quello, insomma, è così strano, insomma, ho già agito egoisticamente, mi sono già lasciato sopraffare una volta, quel confine l’ho già superato mille miglia fa.
Apro la porta, trattandola per l’oggetto insignificante che è, chiudendola alle mie spalle insieme a tutte le mie preoccupazioni e al buonsenso.
Mi avvicino a letto, cercando di non fare rumore, so che sta dormendo.
“Ciao Ellery” parlo a bassa voce, mentre la guardo assopita beata, “sono venuto a scusarmi per prima, mi dispiace, non avrei dovuto… guardare… Ho accompagnato Louis, solo per cercare di calmarlo un po’, l’avete fatto infuriare davvero!” ridacchio compiaciuto. “Ma” aggiungo tornando serio, “sono stato meschino, perché mi sono fermato ad ammirare il tuo corpo, ho sorriso appena sono uscito, ero felice. Sai Ellery, io sono un pessimo amico, sono una persona orribile. Ho aspettato che Harry scendesse a fare colazione, ho aspettato di avere la via libera, per una volta, non mi sono voluto nascondere dietro dei meri fiorellini”. Stringo con violenza alcune ciocche dei miei capelli, incastrandovi le dita per scaricare la difficoltà della scelta delle parole. “Ho bisogno di essere onesto, di tirar fuori tutta la verità, almeno per una volta. Voglio chiudere questa storia, voglio riuscire voltare pagina, perché non posso fare questo a te e a Harry”. Prendo fiato, sento i miei occhi lucidi, so cosa sto per dire, so he sto rischiando. “Ellery… sono innamorato di te”. Resto in silenzio, per assicurarmi che sia ancora nel mondo dei sogni. Ascolto attento il suo respiro, per mia fortuna è invariato. “Non sono mai stato bravo con le parole, così le ho affidate a quei fiori. Ho chiesto al rametto di Acacia, di dirti che il mio fosse un amore segreto, all’Agapanto di rivelarti che in quel bigliettino io abbia nascosto questo forte sentimento, confermandola come vera e propria lettera d’amore. I chiodi di Garofano ti hanno confermato che questo amore fosse completamente a tua insaputa. Mi sono dichiaro con la Rosa muscosa, ma con la Vedovella ho ammesso di sapere che fosse un amore sfortunato. Non ti chiederei mai di lasciare Harry, non voglio che accada, per niente. Perché ti rende felice, è questo che io voglio, che tu sia tale. Semplicemente non riuscivo più a trattenermi. Sei sempre stata speciale ai miei occhi, fin dall’inizio, da quando sei apparsa con Niall alle mie spalle, a casa di Styles, ma quando, in vacanza al mare. mi hai salvato la vita, ho capito che non era una semplice affezione. Mi sono fatto aiutare da Liam, in tutto questo tempo, che mi ha consigliato di non vergognarmi dei miei sentimenti, e di usarli per esserti un buon amico, per starti vicino nei momenti di difficoltà. Ho fallito ben due volte anche in questo. La prima volta, quando non volevo che confermaste la vostra storia alla stampa, perché non riuscivo ad accettare l’idea, la vostra storia diventava reale anche ai miei occhi, un chiaro ordine di farmi da parte definitivamente. La seconda è stata quando ho visto il vestito che hai indossato alla festa, ho subito pensato a quanto sarebbe stato perfetto per te e quanto avrei voluto sfilartelo. Mi vergogno di questo pensiero, scusami. L’ho fatto sistemare apposta sulla tua misura, ma non sapevo come dartelo. Poi ho letto quel sonetto dal libro che ti ho regalato, così mi è venuta l’idea del pacco a sorpresa”. Mi fermo a riprendere fiato, stremato dalla fatica di questo discorso. “Visto? Non mentivo quando affermavo la tua superiorità rispetto a Kendall” ridacchio. “Adesso me ne vado, tornerò a essere la tua spalla, il tuo complice, l’amico su cui puoi sempre contare, dimentica tutto questo. Ora posso lasciare andare questi sentimenti. Spero. Ti prego, rimani nella mia vita, perché mi piace averti fra i piedi”.
La guardo un’ultima volta, accarezzandole una guancia con dolcezza, conscio che, nonostante tutto, le vorrò sempre un gran bene. Ho solo un rimpianto, un egoistico rimpianto, non sono mai riuscito a baciarla. Quella notte che abbiamo passato insieme, quando era tornata dalla festa del polo, mi sono limitato soltanto a stringerla mentre dormivamo, per poi sparire la mattina presto, senza lasciare traccia. Stupido, era l’unica buona occasione, ma me la sono lasciato sfuggire dalle dita.
Le sue labbra sono dischiuse, rosate, maledettamente invitanti. Qualcosa in me comincia a bruciare. Una vocina nella mia mente m’invita a compiere questa pazzia, a tradire spudoratamente, a sfiorare il paradiso una sola volta. È sbagliato non posso farlo, lei non merita di essere sfiorata senza permesso, ho troppo rispetto per lei. Però… è così invitante… No, ho detto che avrei chiuso questa storia. Ma lasciare rimpianti, non lo permette, inoltre può essere il modo migliore per suggellare la mia promessa, per dimostrare la purezza dei miei sentimenti.
Mi sporgo verso Ellery, sorridendo, probabilmente sono pazzo, continuando ad accarezzarla. Chiudo gli occhi e appoggio le mie labbra sulle sue, finalmente la bacio. Sento il mio cuore sciogliersi per la felicità. Mi separo da lei felice, ammirandola in tutta la sua bellezza.
“Zayn”.
Il mio cuore cessa di battere, ogni singola goccia di sangue nel mio corpo si ghiaccia, le mie membra s’irrigidiscono, il mio respiro muore, mentre il terrore diventa la mia unica certezza. Non so con quale forza, con quale coraggio, mi volto verso la porta. È un incubo.
Il volto cadaverico di Harry mi fissa, incapace di esprimere emozioni. Il vassoio che regge fra le mani gli sfugge, schiantandosi irrecuperabilmente contro il pavimento, fracassando il piatto e la tazza, imbrattando tutto, di Pancakes, sciroppo d’acero, torta, avanzata dalla festa, e caffè.
Ma non c’è fine al peggio, il rumore sveglia Ellery.

 

Hey Little Carrots!
Sto ancora cercando un modo più decente per salutare le lettirci, ma sono convinta che questo sia l'ultimissimo Little Carrots che leggerete,
l'ho lasicato solo perchè è il primo capitolo che pubblico nel 2015!

FELICE ANNO NUOVO! Buon 2015!

Vi avviso subito che non so quando aggiornerò la prossima volta, perchè sono in sessio d'esami. La vita fa schifo. Quasi quanto questo capitolo.


Questa è la famosa second aparte del capitolo dedicato al compleanno di Ellery.
Ho fatto fatica a scriverlo, perchè mi sto pentendo dello stile che ho scelto nel lontano 2013, prima persona presente,
ma ormai è troppo tardi per poterlo cambiare.


Ok. Quanti di voi si aspettavano la confessione finale di Zayn?
Mi permetto di dire a _sowhat, di essermi divertita a farle credere che il regalo fosse di Blake. Muuuuuaaahahahah
Vi lascio il giusto significato di ogni fiore, così da capire un po' anche il suo monologo.


Acacia: amore segreto
Agapanto: lettera d'amore
Chiodi di Garofano: ti ho amato a tua insaputa
Rosa Muscosa: dichiarazione d'amore
Vedovella: amore sfortunato


Ringrazio tutti quelli che hanno letto il capitolo e sono arrivati fino a questo punto!
Grazie mille a chi userà un po' del proprio tempo per lasciare una recensione!



∞ ∞


See you soon! Love ya!
Sorry for my mistakes!

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