Love & Magic

di angelikfire
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ron & Hermione ***
Capitolo 2: *** Tonks & Lupin ***
Capitolo 3: *** Neville & Luna ***
Capitolo 4: *** Harry & Ginny ***
Capitolo 5: *** Lily&James ***



Capitolo 1
*** Ron & Hermione ***


Ho deciso di scrivere questa raccolta di one-shot sulle mie ship preferite di Harry Potter per "festeggiare" - diciamo così - l'imminente uscita del settimo e ultimo libro di questa bellissima saga... Chiedo scusa già da ora se ho  trattato argomenti già descritti in altre storie, ma questa sezione contiene più di 10000 fan fic ed è letteralmente impossibile conoscerle tutte!! Inizio con Ron & Hermione, la mia coppia preferita! Spero vi piaccia.  Aspetto le vostre recensioni!!!

 

 

 

 

Love & Magic

 

 

Ron & Hermione

 

 

- Finalmente ti ho trovato! Si può sapere perchè ti sei nascosto qui?! -

Era una splendida serata di luglio: il cielo, nero come il carbone, era completamente limpido. L'unica cosa che lo decorava era una manciata di luminose stelle che emanavano la loro luce millenaria.

Si sentivano delle voci allegre e della musica. Poco lontano, in quell'immenso parco, era stata improvvisata una pista da ballo; era circondata da molti tavoli, pieni zeppi di cibo. Sopra il tavolo centrale spiccava una maestosa torta. Attorno ai tavoli e alla pista camminavano, parlavano e ballavano una cinquantina (o forse più) di maghi e streghe. Stavano festeggiando il matrimonio di Bill Weasley e Fleur Delacour.

In una zona più nascosta e silenziosa del parco, una ragazza aveva appena raggiunto un altro ragazzo dai capelli rossi, che era seduto ai piedi di una quercia. Quest'ultimo stava fissando il cielo stellato, quando si voltò per rispondere alla domanda che la ragazza gli aveva appena posto.

- Niente, Hermione. Tu cosa ci fai qui? - chiese a sua volta Ron Weasley.

Hermione Granger si sedette a fianco del ragazzo, un pò impacciata a causa dell'abito da cerimonia rosa pallido che stava indossando.

- Volevo stare un pò in tranquillità. Sai, la musica delle Sorelle Stravagarie mi stava stancando, dopo tre ore che la ascolto! -

- Sì, è vero - convenne Ron, incrociando le braccia e abbandonandosi contro il tronco dell'albero. - E poi io non riuscivo più a sopportare l'erre moscia di quei francesi... Cosa stanno  facendo gli altri? -

- Bè, sembra che Fred e George abbiano infilato delle Crostatine Canarine tra i pasticcini... e tua mamma, bè, ti puoi immaginare... E poi Mundungus Fletcher era già ubriaco fradicio e ci stava provando con la signora Figg! -

I due ragazzi scoppiarono a ridere. Poi calò un silenzio quasi imbarazzato, rotto solo dal vociare dei maghi festanti e dal cantare dei grilli nascosti tra l'erba.

Hermione si passò una mano tra i capelli e si mise a fissare i ciuffi d'erba, pensierosa.

- Cosa c'è? Sei stanca? - chiese Ron molto piano, voltandosi a guardarla.

Gli occhi castani di Hermione incrociarono quelli azzurri di Ron. - No. Cioè sì. Un pò - rispose la ragazza, distogliendo lo sguardo. Con la scusa della stanchezza, raccolse il coraggio e posò la testa sulla spalla del ragazzo.

Ron iniziò ad innervosirsi. Ma perchè diavolo faceva così caldo? Nonostante tutto, rimase calmo e non si mosse. Rimasero in silenzio per parecchi minuti.

- Ron... tu hai paura? - chiese Hermione lentamente.

- Di cosa? - chiese Ron, lo sguardo vacuo.

- Sì, volevo dire... della ricerca degli Horcrux e... di Voldemort...? - precisò Hermione, cautamente.

- Oh - Ron si prese qualche secondo per rispondere. - Bè, non proprio. So che potremmo morire, ma sarebbe per una giusta causa, no? Aiutare Harry a sconfiggere Tu-Sai-Chi, no? Perché me l'hai chiesto? -

Ron si voltò per guardare la ragazza, e vide che gli occhi le brillavano, mentre cercava di trattenere le lacrime.

- Io ho paura, Ron... Ho paura di perdere te e Harry! - mormorò Hermione.

Ron non rispose. Non sapeva cosa risponderle.

Hermione sbatté le palpebre per cacciare via le lacrime e poi, molto lentamente, avvicinò la sua mano a quella del ragazzo.

Appena sentì quel tocco, Ron prese la mano di Hermione e la intrecciò con la sua. Quel gesto fu talmente rapido e inaspettato che Hermione sobbalzò, sorpresa.

- Scusa - borbottò Ron, senza però lasciare la mano della ragazza.

- No, non scusarti... - sospirò Hermione, stringendogli la mano con più forza.

Rimasero così per alcuni minuti, entrambi che fissavano il cielo. Poi Ron chiese:

- Ehm, Hermione... -

- Sì? - 

- Hai più sentito Krum? -

Immediatamente, Ron sentì che Hermione si era irrigidita, a quella domanda.

- Perché? - chiese freddamente la ragazza.

- Niente, lascia perdere - rispose Ron, cercando di svicolare. Si era accorto troppo tardi di aver toccato l'argomento sbagliato.

- No, adesso me lo dici - ribatté Hermione, gli occhi che lampeggiavano pericolosamente.

- Non era nulla di importante... - balbettò Ron, a disagio. A quelle parole, Hermione lasciò andare la sua mano e si alzò in piedi di scatto. Aveva le lacrime agli occhi.

- Possibile che devi sempre rovinare tutto, Ron?! - sbottò, mentre le guance le si rigavano di pianto.

Il ragazzo si alzò a sua volta. - Te la devi prendere sempre per tutto, vero? Non ti si può dire una parola... -

- Ah, davvero? Stai dicendo che sono permalosa, oltre che insopportabile e so-tutto-io, vero? Bene, me ne vado! - si girò e iniziò a correre via.

Ron era rimasto spiazzato perchè la ragazza gli aveva riferito le stesse parole che lui le aveva detto al primo anno, il giorno di Halloween. Si mise a correre a sua volta, per cercare di raggiungerla.

Quando finalmente le fu vicino, la afferrò per il braccio e la costrinse a voltarsi. La ragazza non oppose resistenza, ma continuava a fissare un punto imprecisato sopra la spalla di Ron.

- Hermione... - Ron sospirò profondamente. - Mi dispiace. Non volevo -

- Non si può risolvere sempre tutto con le parole, Ron - rispose Hermione, fissandolo severamente. Stava ancora piangendo silenziosamente. - Non è sempre così semplice... -

- Cosa vuoi dire? - chiese il ragazzo, guardandola intensamente.

- Lascia stare -rispose Hermione, con una smorfia. - Sono io che... -. Ma si interruppe.

- No, non sei tu; sono io - ribatté Ron, con un mezzo sorriso.

Anche Hermione abbozzò un sorriso, suo malgrado. - No, è anche colpa mia -

- E' colpa di tutti e due, ok? Così evitiamo di litigare di nuovo - disse Ron, molto piano.

Le labbra di Hermione tremarono, poi la ragazza si gettò tra le braccia di Ron, continuando a piangere. Ron non si mosse, abbracciandola e posando la testa della ragazza sulla propria spalla.

- Sono una stupida - mormorò la ragazza, tirando su con il naso. - Devo sempre mettermi a piangere -

- Fa' pure. Non mi da fastidio - disse Ron, calmo, giochicchiando con un ricciolo della ragazza.

- Ron, smettila di torturarmi i capelli, che stanno già male così - sorrise Hermione, riemergendo dall'abbraccio e guardando gli occhi azzurri di Ron. - Grazie, comunque -

Hermione si sedette nuovamente a terra, trascinando Ron con se, che si accoccolò di fianco a lei. Erano di nuovo mano nella mano. Nessuno dei due parlò per qualche minuto, entrambi persi nei loro pensieri.

- Hermione - esordì Ron alla fine. - Sto per dire una cosa che sarà sicuramente sbagliata, ma non interrompermi, perchè è già difficile così. Va bene? -

Hermione annuì, incuriosita. Il ragazzo le fu grato perché non gli lasciò andare la mano.

- Hermione - Ron non l'aveva mai guardata in modo così penetrante, mentre sospirava profondamente un paio di volte. - Hermione... -

La ragazza lo invitò a continuare con lo sguardo, e gli strinse più forte la mano.

- Hermione... ti amo - sospirò finalmente il ragazzo, fissandola impaurito. Era rimasto sconvolto dalle sue stesse parole. Vide che gli occhi le si stavano nuovamente riempiendo di lacrime, così aggiunse subito, mortificato: - Sapevo che avrei sbagliato tutto... -

Hermione scosse la testa furiosamente, prima di avvinghiarsi al collo del ragazzo. - Ron... Ron... - aveva iniziato ad accarezzargli i capelli. Dopo qualche secondo si staccò, raggiante.

- Ti amo anch'io Ron - soffiò la ragazza, avvicinandosi al volto del ragazzo.

Dopo un paio di secondi - che sembrarono un'eternità - i due ragazzi iniziarono a baciarsi.

Furiosamente.

Appassionatamente.

Finalmente, dopo sei anni.

Dopo qualche minuto, i due si staccarono.

- Adesso non sarà più come prima, vero? - chiese Ron, malinconicamente, prima di prendere entrambe le sue mani e stringerle tra le sue.

- Ron? -

- Sì? -

Anche la ragazza rafforzò la stretta.

- Promettimi che non smetteremo mai di litigare! -

- Sicuro - rispose Ron sorridendo, prima di baciarla nuovamente.

 

Fine

 

 

Allora? Vi è piaciuta o vi ha fatto schifo? Per favore fatemelo sapere, così saprò se vale la pena continuare! Recensite, vi prego!!!

 

Angelikfire

 

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Capitolo 2
*** Tonks & Lupin ***


Ed ecco un nuovo capitolo... Mi sono dimenticata di dire che queste storie sono tutte ambientate dopo il sesto libro, ma non tengono conto degli avvenimenti del settimo (meglio precisare visto che, tra pochi giorni, finalmente, uscirà!!). Vi lascio al nuovo capitolo!

 

 

 

Love & Magic

 

 

Lupin & Tonks

 

 

 

- Dora, ti prego, va' via! -

- No, Remus, io non me ne vado... -

Era notte, e un uomo e una donna erano stagliati contro la luce opaca della luna, la quale era ancora coperta da un paio di pallide nuvole. L'uomo, sui quarant'anni, era molto pallido e malaticcio, e stava cercando di convincere una ragazza dai capelli rosa cicca ad andarsene.

- Ninfadora, ne abbiamo già parlato... - esclamò Remus Lupin debolmente. - Sai come la penso. Vattene, ora -

Lupin cercò disperatamente gli occhi della ragazza, che lo stavano fissando, risoluti e impauriti.

- Non lo farò - disse Tonks, avvicinandosi all'uomo, che ora si appoggiava allo stipite della porta.

- VA' VIA, DORA! - urlò Lupin, allontanandola bruscamente con il braccio. I suoi occhi lampeggiavano di rabbia, ma la ragazza non si allontanò.

Improvvisamente, un raggio più intenso di luce lunare colpì Lupin, che iniziò a trasformarsi. Il viso iniziò ad allungarsi e a ricoprirsi di pelo, mentre i denti si trasformavano velocemente in lunghe zanne. Gli occhi si allargarono e cambiarono colore, fino a diventare grigi e spenti. Nel frattempo anche il resto del corpo si era ricoperto di ispido pelo grigio; le mani e i piedi si erano trasformati in zampe dagli artigli spaventosamente lunghi, ed era spuntata una coda.

Il Lupo Mannaro rimase immobile per qualche secondo, ringhiando debolmente, mentre aspettava che la trasformazione si concludesse. Tonks indietreggiò di un paio di metri. Adesso sì che aveva paura: era la prima volta che lo vedeva trasformarsi, e non avrebbe mai creduto che Remus potesse diventare così "animale". La ragazza iniziò a tremare quando il Lupo Mannaro la guardò negli occhi. Una rabbia animale risplendeva in quegli occhi non più umani; Lupin non sembrava riconoscerla.

Adesso per lui era semplicemente un altro essere umano da predare. Non riusciva più a riconoscerla per ciò che era veramente: la donna che amava.

Il Lupo si avvicinò sempre di più alla ragazza, che però non si mosse. Non era più indietreggiata da quando aveva incontrato lo sguardo del Lupo.

Perché aveva capito cosa voleva fare.

Cosa doveva fare.

Ormai il Lupo Mannaro era solo ad una ventina di centimetri di distanza. Sempre fissando i suoi occhi grigi, Tonks allungò il braccio per accarezzarlo. Il Lupo rimase immobile, mentre le dita della ragazza gli sfioravano il muso.

E poi la attaccò.

Le sue zanne affondarono nel braccio di Tonks, che non aveva fatto niente per evitarlo. Il sangue iniziò a sgorgare dalla ferita, mentre il Lupo continuava a stringere il braccio della ragazza, che si accasciò a terra, tremante, dolorante e sanguinante.

Ma sorrideva. Sorrideva al Lupo.

- Ti amo, Remus... - mormorò, prima di svenire.

 

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- Dio, cos'hai fatto, Dora... Cos'hai fatto?! - esclamò un Lupin disperato. Era ritornato uomo.

Non ricordava cosa era successo mentre era un Lupo Mannaro; ma quando si era ritrasformato in uomo, aveva visto una cosa che lo fece quasi svenire dalla paura.

Aveva morso Tonks.

Incredibilmente si era limitato a morderle il braccio e poi l'aveva lasciata lì, svenuta. Non l'aveva uccisa. Ma l'aveva morsa mentre era un Lupo, e sapeva bene cosa questo significava...

- Non ti preoccupare, Remus. Va bene così - replicò Tonks, stranamente tranquilla, mentre si puliva la ferita. Si era risvegliata poco dopo di lui, e non sembrava interessata al fatto che anche lei adesso era diventata un Lupo Mannaro.

- Dora, ti sei rovinata la vita...! - mormorò Remus, coprendosi stancamente gli occhi con la mano. Non si era mai sentito così in colpa in tutta la sua vita.

Tonks si fasciò il braccio ferito, poi guardò Lupin negli occhi.

- Me l'hai detto tu, che i tuoi amici erano diventati Animagi per starti vicino durante le trasformazioni, no? - disse la ragazza, sorridendo. - Così adesso anch'io potrò starti vicino, adesso che loro non ci sono più, no? -

- Ninfadora, non capisci... Adesso sei marchiata a fuoco... La vita da Lupo Mannaro è terribile! Non... non ti tratteranno più come prima, adesso avranno paura... non vorranno più starti vicino! -

- Veramente alle persone che conosco io i Lupi Mannari stanno molto simpatici. Ho un esempio vivente qui davanti a me - ribatté Tonks.

Lupin sorrise amaramente. - Ti sei rovinata la vita... - ripeté, guardando fuori dalla finestra.

Tonks si alzò e costrinse Lupin a voltarsi verso di lei.

- No, la mia vita non è rovinata - disse con forza, guardandolo negli occhi. - Finché tu sarai al mio fianco, niente e nessuno potrà rovinarmi la vita! -

Gli occhi di Remus brillarono: erano intrisi di colpa, di paura, di rabbia e... di amore. Prese le mani della ragazza.

- Dora, mi vuoi sposare? -

 

 

Fine

 

 

E adesso passiamo ai ringraziamenti per il capitolo precedente!

 

TheBestLady: Grazie! Veramente, sono davvero lusingata! A me non sembrava che la storia fosse tanto speciale... anzi, a metà mi ero bloccata e non riuscivo più a continuare. Dopo un bel pò sono riuscita a imbastire il finale, ma a me non soddisfaceva molto! Bè, grazie ancora! Mi raccomando, aspetto la tua recensione per questo capitolo!

potterina_88_: Grazie mille anche a te! Riguardo alle coppie, sono contenta di vedere che piacciono anche a te! Grazie di nuovo e dimmi cosa ne pensi di questo capitolo!!

 

Angelikfire

 

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Capitolo 3
*** Neville & Luna ***


Scusate scusate scusate!!!! So che non aggiorno da un casino di tempo, ma ultimamente non avevo idee! Me molto dispiaciuta ç___ç... Perdonatemi!!! Comunque, il nuovo capitolo: è una Neville-Luna, che non avevo nemmeno previsto (chiedo agli shipper James-Lily e Harry-Ginny di portare pazienza, perchè non riesco ad avere idee su di loro... Ma non preoccupate, prima o poi le scriverò!). Adesso vi lascio al nuovo chap!

 

 

 

Love & Magic

 

Neville & Luna

 

 

- Ehi, ciao, Luna! Come va? -

Un ragazzo un pò paffuto aveva rivolto la parola ad una ragazza che stava leggendo una rivista a rovescio seduta all'ombra di uno degli innumerevoli alberi che popolavano i giardini di Hogwarts. Quest'ultima alzò lo sguardo dalla rivista e lo posò sul volto gentile del ragazzo.

- Neville. Ciao - lo salutò, con un sorriso. Poi, senza sbattere le palpebre una sola volta, cominciò ad osservare il ragazzo. - Dove stai andando con tutti quei libri? -

- Oh, questi - esordì Neville, raggiante. - Me li ha dati la professoressa Sprite, sai. Sono delle letture facoltative sull'Erbologia... Posso sedermi? Sono stanco morto: questi libri pesano una tonnellata e me li sto trascinando dietro da due ore -

- Certo, fai pure - rispose la ragazza, tornando a rivolgere la sua attenzione alla rivista.

Neville si sedette accanto la ragazza. Mentre stava posando a terra i suoi libri, il suo sguardo cadde sulla copertina del giornale che la ragazza stava così avidamente leggendo. Il "Cavillo", ovviamente.

- Mi stavi dicendo dei tuoi libri, Neville -

- Oh, sì - riprese il ragazzo, sorridendo. - Sono... ma come fai a leggere e ad ascoltarmi allo stesso tempo? - chiese Neville, un pò spiazzato.

La ragazza non si offese. Anzi, sorrise.

- Sono stata morsa da uno gnomo, prima. La loro saliva ha effetti sorprendenti. Ti rende capace delle cose più strane - spiegò, scostando una ciocca di capelli biondo sporco dagli occhi e riprendendo la lettura del Cavillo.

- Oh, ehm, davvero? Bè, comunque, i miei libri, sì... Questo qui - e indicò un libro con la copertina interamente ricoperta di vero muschio. - ...è un libro che illustra i vari usi del pus di Bubotubero. Mentre quest'altro - e accarezzò la copertina di un secondo libro. - ... parla dei preparati a base di Pugnacio che possono essere usati dai Guaritori...-

- Ooooh! - Luna lo interruppe, abbandonando la lettura del Cavillo e sporgendo gli occhi facendola sembrare ancora più folle. - Sai che i cespugli di Pugnacio sono i nascondigli preferiti degli Snorticoli Cornuti? -

- Davvero? - chiese Neville, intimidito. - Oh, bè, immagino che... -

- Sì - annuì Luna, con un tono appassionato. - E poi, di quali altre piante parlano i tuoi libri? -

- Mandragole, Tranello del Diavolo, le piante acquatiche del Sud dell'Inghilterra, il Puffagiolo... guarda! - Neville le indicò un cespuglio basso e striminzito poco distante da loro. - Quello è un cespuglio di Puffagiolo! -

Luna trattenne il respiro teatralmente, mentre lo guardava come se non potesse credere ai suoi occhi. - Quello è veramente un Puffagiolo? -

- Sì, perchè...? -

Luna scattò in piedi alla velocità della luce, afferrando il polso di Neville e costringendolo ad alzarsi. Poi, correndo come una forsennata, lo condusse fino al Puffagiolo, e lì si inginocchiò.

- Ehm... perchè mi hai trascinato qui? -

Luna lo guardò sbalordita. - Non sai che il Ricciocorno Schiattoso si nutre dei fagioli del Puffagiolo? -

- Ehm, a dirla tutta no. Non era menzionato il Ricciocornuto nel mio "Mille erbe e funghi magici"... - spiegò Neville.

- Ricciocorno Schiattoso - lo corresse Luna, senza guardarlo: la sua attenzione era completamente rivolta al cespuglietto rachitico. Improvvisamente spalancò gli occhi, poi alzò lo sguardo e sorrise al ragazzo, che la guardava perplesso.

- Siamo fortunati oggi, Neville - dichiarò, indicandogli un fagiolo marcio con un microscopico forellino. - Quello è sicuramente il morso di un Ricciocorno Schiattoso! -

- Davvero? - chiese Neville, incontrando lo sguardo della ragazza.

E poi, improvvisamente, accadde.

Le labbra di Neville incontrarono quelle di Luna, ed entrambi si persero in un bacio profondo.

Dopo qualche secondo si staccarono, stupiti e spaventati.

Tra di loro cadde un lungo silenzio.

- Non mi stavi prendendo in giro a proposito del Ricciocorno Schiattoso? - chiese Neville dopo un pò, alzandosi, le guance scarlatte, offrendo una mano alla ragazza per aiutarla a tornare in piedi.

- Non lo farei mai - dichiarò Luna, solennemente.

Neville le sorrise. - Allora... Andiamo insieme stasera alla riunione dell'ES? -

 

Fine

 

 

Incredibile, finalmente sono riuscita a completare un altro capitolo. Ma ora passo ai ringraziamenti per chi ha recensito il capitolo precedente!

Eryp92: Grazie mille! Mi è sempre piaciuto molto il personaggio di Tonks, così ho voluto "testare" quanto forte era il suo amore per Lupin...

Ginny W: Grazie per i complimenti! Mi dispiace, credo che dovrai aspettare un pò per i capitoli su Harry e Ginny e Lily e James, ma non ti preoccupare, arriveranno!

TheBestLady: Grazie per aver recensito anche il secondo capitolo! Non ti preoccupare, come hai visto neanche io sono stata molto puntuale (I'm sorry!)... Inizialmente non avevo previsto che Tonks facesse quel gesto, ma poi mi è venuta l'idea così l'ho scritta! Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo!

potterina_88_: Grazie mille, sei troppo gentile! Scusa anche a te per il ritardo... Cercherò di essere più puntuale, lo prometto!

 

Grazie di nuovo a tutti (anche a quelli che leggono senza recensire!)...

Al prossimo capitolo!

 

 

Angelikfire

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Capitolo 4
*** Harry & Ginny ***


Sono di ritorno... Tutto sommato, vi ho fatto aspettare meno del previsto questa volta ^^. Cercherò di sbrigarmi anche per la James-Lily, ma non riesco a farmi venire idee! Ma arriverà anche il loro capitolo... spero. Bè, vi lascio al nuovo capitolo, augurandovi buona lettura!

 

 

Love & Magic

 

Harry & Ginny

 

 

Era una calda serata di fine agosto. La luna risplendeva nel cielo coperto da qualche nube solitaria, e i suoi deboli raggi colpivano una costruzione vecchiotta e un pò traballante, immersa nel verde della campagna inglese.

Un'esile figura seduta sulla soglia della Tana era impegnata a contemplare il cielo, mentre la luce lunare illuminava il suo viso pallido contornato da una cascata di capelli rosso fuoco.

La ragazza sospirò, poi udì un rumore di passi provenire dalla scala a cui dava le spalle. Si girò di scatto per scoprire chi era la fonte di quei rumori.

- Harry... -

Gli occhi della ragazza si illuminarono brevemente mentre un ragazzo occhialuto e dai capelli ribelli si fermava accanto a lei, rimanendo in piedi.

- Ginny... ascolta, dobbiamo parlare - esordì Harry Potter, sfregandosi nervosamente la cicatrice a forma di saetta che aveva sulla fronte.

- Credevo mi avessi già detto tutto quel che dovevi dirmi al funerale di Silente - ribatté Ginny Weasley, voltandosi a guardarlo brevemente.

Harry rimase in silenzio qualche secondo, ascoltando i rumori che provenivano dall'esterno. - Sì, lo credevo anch'io - disse infine.

- Allora? -

Harry la guardò, mentre era persa ad osservare il giardino della Tana. Fissò quel viso, che forse non avrebbe mai più rivisto, dopo la sua partenza alla ricerca degli Horcrux. - Sono preoccupato per te e per la tua famiglia -

- Lo so, Harry. Anche noi siamo preoccupati per te - gli rispose Ginny con un tono serio e deciso. - Ma ce la caveremo, non ti preoccupare -

Harry si sedette accanto alla ragazza, non sapendo cosa dirle.

- Dimmi solo perchè, Harry - 

Ginny si era voltata verso di lui e lo stava fissando duramente, con le sopracciglia aggrondate.

- Perché cosa? - chiese Harry, spiazzato.

Ginny sospirò. - Harry, non ti ho chiesto mai nulla. Non ti ho chiesto dove andrai e cosa farai con mio fratello ed Hermione; non ti ho chiesto cos'è successo con Silente; non ti ho chiesto nemmeno nulla riguardo a Voldemort. Penso solo di meritare una spiegazione riguardo la nostra separazione, no? -

Harry chiuse gli occhi e assaporò per un momento la fresca brezza notturna, prima di risponderle gravemente. - Te l'ho già spiegato, Ginny. Non è colpa tua... Non l'ho fatto perchè non voglio più stare con te, sia chiaro! Io... non avrei voluto farlo. Ma ho dovuto. Per proteggerti -

- Noi Weasley siamo traditori del nostro sangue, siamo sempre stati vicini a Silente e facciamo parte dell'Ordine... credi che se stessimo insieme saremo più in pericolo di quanto già non lo siamo? Lo credi davvero, Harry? -

- Io... - Harry esitò, preso alla sprovvista. - Ginny, tu sai chi è Voldemort, com'è fatto... ne hai avuto a che fare... -

A quelle parole la ragazza represse un brivido a fatica, ma non smise di ascoltare il suo interlocutore.

- Sai che non è disposto ad ascoltare nessuno, non gliene importa niente di quante persone dovrà uccidere per arrivare a me... Credi che io voglia che voi moriate, che tu muoia? - chiese Harry, ferito.

- Harry, noi moriremmo per te! Io morirei per te! -

Harry non riusciva a sopportare oltre. Doveva baciarla, oppure doveva andarsene immediatamente da lì. L'unico problema era che non sapeva quale delle due cose fare.

Ma Ginny fu più veloce di lui.

Si mise in ginocchio davanti al ragazzo che le sedeva accanto e con le mani gli prese la nuca, per avvicinare il suo viso al proprio, e per fare in modo che le loro labbra si incontrassero. Harry non si sottrasse al bacio; sapeva di aver bisogno di quel bacio, entrambi ne avevano disperato bisogno. Con quel bacio cercarono di attingere al coraggio dell'altro, di farsi forza a vicenda. Ne avrebbero avuto un estremo bisogno, di lì a qualche tempo.

Dopo un paio di minuti si staccarono, affannati.

- Ginny, tornerò... Ti prometto che tornerò da te, dopo quest'avventura. Te lo giuro. Giuro che tornerò da te! - esclamò lentamente Harry, afferrandole convulsamente la mano.

Ginny gli sorrise.

- Lo so, Harry... So che tornerai... -

 

Fine

 

 

Ed ecco concluso anche questo capitolo... Spero vi piaccia. Aspetto con trepidazione le vostre recensioni: sapere cosa ne pensate a proposito del mio lavoro mi aiuta enormemente (sia complimenti che critiche!). Quindi, per favore, continuate a recensire! Ringrazio tutti coloro che hanno letto il capitolo precedente e questo capitolo!

 

I ringraziamenti per chi ha recensito il capitolo precedente:

a crazycotton: non ti preoccupare, non sei affatto in ritardo, anzi! Mi fa molto piacere accogliere nuovi lettori! Comunque grazie mille per i complimenti ^^, spero recensirai anche questo capitolo!!!

TheBestLady: grazie infinite, mia assidua lettrice! Ecco qui l'aggiornamento che aspettavi... spero ti sia piaciuto anche questo capitolo ^^! Continua a seguirmi, mi raccomando!!! Bacioni!

potterina_88_: grazie grazie grazie!!! Sei sempre troppo buona! E sono felice che tu continui a recensire la mia storia! Mi fa molto piacere! Bacioni anche a te ;-)

monipotty: un'altra nuova lettrice! ;-) Grazie mille, mi ha fatto molto piacere il tuo commento!! Spero che recensirai anche i prossimi capitoli! Salutoni anche a te!

 

 

Al prossimo capitolo!!!

 

Angelikfire

 

 

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Capitolo 5
*** Lily&James ***


Chiedo umilmente perdono!!! Sorry sorry sorry, I'm really afraid! Sono pienamente consapevole del fatto che non aggiorno da più di un mese, mi dispiace! Ma sapete, la fine dell'estate e il ritorno a scuola hanno rallentato i miei (già deboli) processi mentali, e sono in una tragica fase di stand by. Ma non volevo lasciare incompiuta questa raccolta di one-shot, non adesso che mancava un solo capitolo (questo ^^); così ho raccolto le forze e le poche idee che vagavano solitarie per la mia mente e ho scritto questo ultimo capitolo. Finalmente anche i fan di Lily e James avranno ciò che spetta loro. Spero vi piaccia... BUONA LETTURA!

PS: mi stavo dimenticando... questo capitolo può contenere qualche leggerissimo spoiler su Harry Potter and the Deathly Hallows, ma nulla di eclatante.

 

 

Love & Magic

 

Lily & James

 

Era una serata come tante, a Hogwarts. Gli studenti, finite le lezioni del pomeriggio, cominciarono ad avviarsi verso la Sala Grande per la cena. Altri, pieni di compiti fino al midollo, furono costretti a rifugiarsi in Biblioteca. Altri ancora vagavano per il grande parco di Hogwarts.

Uno di questi era un quindicenne alto e magro, con gli occhi color nocciola e i capelli neri, decisamente spettinati. Scopa in spalla, stava tornando al castello dopo uno dei faticosi allenamenti della squadra di Quidditch di Grifondoro, per la quale lui giocava da Cercatore. Aveva appena superato le serre di Erbologia, quando gli parve di sentire un rumore.

James Potter si fermò di scatto e si guardò attorno, alla ricerca della fonte di quel rumore. Dopo qualche secondo di silenzio assoluto, scrollò le spalle e ricominciò a camminare. Non fece in tempo a fare tre passi che quel suono giunse nuovamente alle suo orecchie. Ma questa volta riuscì a distinguerlo.

Era uno singhiozzo.

Molto probabilmente, qualcuno stava piangendo lì vicino.

James iniziò ad osservare la zona, incuriosito dalla fonte del rumore. Percorse il perimetro della serra tre, ma non trovò nessuno. Stava per abbandonare la sua ricerca e ritornare sui suoi passi quando notò una sagoma tremante, rannicchiata vicino l'ingresso della serra numero cinque.

Il ragazzo riconobbe quella figura esile all'istante: quei capelli rosso intenso erano inconfondibili. Lily Evans.

Quante volte si era incantato a fissarla, sprofondato in una delle poltrone della Sala Comune di Grifondoro, mentre la ragazza era china sui libri, gli occhi verdi che sfrecciavano da una parte all'altra del foglio, i capelli fulvi che le coprivano le spalle. Aveva preso molti Desolante e Troll per aver perso tempo a fissare i giochi di luce che il tramonto proiettava sui capelli di Lily, invece di concentrarsi sui suoi compiti.

C'era solo un piccolo problema: lei lo odiava.

Lo odiava perchè si vantava a proposito del Quidditch, per le cretinate che combinava assieme a Sirius, Remus e Peter, perchè trattava male gli altri. O meglio, specificando, perchè trattava male Moccios... Piton.

Ma anche se lei lo odiava, non poteva di certo far finta di non aver visto nulla e lasciarla lì a cavarsi gli occhi a forza di piangere. Doveva fare qualcosa. Sempre se lei non lo avesse trasformato in un Vermicolo, prima.

James respirò a fondo e si parò davanti alla ragazza.

- Evans... C'è qualcosa che non va? -

Lily alzò lo sguardo per vedere chi le aveva parlato. Quando si accorse che la persona in questione era James, sgranò gli occhi e smise di piangere, iniziando a gonfiarsi di rabbia.

- POTTER! Come osi rivolgermi la parola?! Proprio tu... viscido e schifoso bastardo! -

- Evans, calmati, non... Volevo solo aiutarti! - esclamò James, allargando le braccia, impotente.

- Non voglio il tuo aiuto! Vattene! - urlò la ragazza, infiammandosi. - Non l'hai capito che mi devi lasciare stare? Non voglio più vederti, sia tu che i tuoi luridi amici! -

- Si può sapere cosa ti ho fatto? - le chiese James, irritandosi a sua volta.

- Cosa mi hai fatto? Cosa mi hai fatto?! Passi le tue giornate a trattare male i miei amici! - gli occhi di Lily cominciarono a lampeggiare, cosa che allarmò notevolmente James.

- Io... se ti riferisci a Piton, ha cominciato prima lui...! -

- Non dire sciocchezze, siete stati voi quattro ad iniziare a prenderlo in giro! - soffiò Lily, cominciando a strappare manciate d'erba per il nervoso, mentre gli occhi tornarono a riempirsi di lacrime.

- Va bene, va bene! Ho capito, me ne vado! - gridò James, voltandosi di scatto e riprendendo a camminare.

Nemmeno questa volta andò troppo lontano. Lily aveva ripreso a piangere e, tutto ad un tratto, la verità piombò su di lui con la velocità di un fulmine.

James si girò e tornò accanto a Lily.

- E' stato lui... E' stato Piton, assieme ai suoi amichetti di Serpeverde... hanno fatto del male a quella tua amica... Sono stati loro, vero? Ne parlava mezza scuola, oggi - mormorò James piano, mentre guardava la ragazza che aveva affondato le sue unghie sulla pelle candida delle sue braccia.

- Sì, Potter... sì. Sono stati loro... E' stato lui! - sibilò Lily, fuori di se. - Contento adesso? -

- No, non sono contento - ribattè James, inginocchiandosi accanto alla ragazza.

- Non azzardarti nemmeno a giudicare Severus, Potter! Non tu, il re degli strafottenti! - lo avvisò Lily, gelida.

- Non voglio dire nemmeno una parola su Piton. Io voglio soltanto aiutare te -

- E come? - gli chiese Lily, fissandolo freddamente.

James sospirò. - Chiedendoti scusa. Per tutte le volte che io e gli altri abbiamo preso in giro Piton, soprattutto quella volta vicino al lago. Ti prometto che non lo infastidirò più. E per il fatto che ha mandato in Infermeria la tua amica... bè, immagino che sarai in grado di affrontarlo da sola. In fondo è un tuo amico, non mio -

La ragazza lo squadrò con gli occhioni verdi, ancora gonfi di pianto.

- Ho la tua parola d'onore, Potter? - gli chiese, ancora sospettosa.

James si portò la mano destra sul cuore. - Sì -

- Niente più liti con Severus? Mai più schifidi scherzetti... nulla di nulla? -

- Lo prometto - replicò James, fieramente.

Lily lo perforò con lo sguardo ancora una volta.

- Ti credo, Potter - disse infine, alzandosi in piedi. - Ma guai a te se oserai fare il contrario di quello che hai promesso! -

James annuì, accennando ad un sorriso. Anche Lily sorrise. Un sorriso sincero.

Lo stesso sorriso che si sarebbero scambiati qualche tempo dopo, il giorno del loro primo bacio.

Lo stesso sorriso che avrebbero fatto un paio d'anni dopo, durante il loro matrimonio.

Lo stesso sorriso che avrebbe illuminato i loro volti quando avrebbero preso in braccio per la prima volta il loro primo ed unico figlio, Harry.

Ma questo era il Futuro.

Loro erano ancora nel Presente, e per ora bastava. Dopo l'odio del Passato, era finalmente arrivato il Presente. E quello era un giorno speciale.

Il giorno in cui le le loro vite avrebbero iniziato a cambiare, le loro strade ad incrociarsi.

Da quel giorno niente sarebbe stato più lo stesso.

Le scelte del Passato non influenzano completamente il Futuro. Siamo noi che scegliamo cosa vivere.

Ma come effettuiamo le nostre scelte?

Destino.

 

Fine

 

Ora passo ai RINGRAZIAMENTI. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno seguito questa storia, sia quelli che hanno commentato sia quelli che hanno semplicemente letto. Un ringraziamento speciale va a TheBestLady e a __lauretta__  per aver inserito la storia tra i preferiti. Un bacione grosso grosso anche a potterina_88_, per aver continuato a seguire con pazienza e a recensire tutti i capitoli. Un GRAZIE enorme a monipotty, Creeper§EvYn§ per aver recensito il capitolo precedente. Vi ringrazio tutti, mi avete reso felicissima. Non avete idea di quanto tutte le vostre recensioni mi abbiano aiutato e resa felice. GRAZIE!!! VI VOGLIO BENE ^^!!!

Un bacione a tutti!

 

 

A presto, spero

Angelikfire

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