Odi et amo.

di Harmonia__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Qualcosa di diverso. ***
Capitolo 3: *** La cruda realtà. ***
Capitolo 4: *** Il giardino dell'Eden. ***
Capitolo 5: *** Wake Him Up. ***
Capitolo 6: *** Stanati. ***
Capitolo 7: *** Oro e Argento. ***
Capitolo 8: *** After That. ***
Capitolo 9: *** Uno pari. ***
Capitolo 10: *** Freedom. ***
Capitolo 11: *** Cooking. ***
Capitolo 12: *** Un salto nel passato. ***
Capitolo 13: *** Una visita inaspettata. ***
Capitolo 14: *** Sei bellissimo. ***
Capitolo 15: *** Avvicinamenti ***
Capitolo 16: *** Grandi Cambiamenti. ***
Capitolo 17: *** Trattieniti. ***
Capitolo 18: *** Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce. ***
Capitolo 19: *** Il lampo verde. ***
Capitolo 20: *** Expelliarmus ***
Capitolo 21: *** The End.. ***
Capitolo 22: *** SEQUEL NEL LINK :D ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


 

 

Prologo.

 

Hermione si sentiva pesante come non mai,quando si svegliò. Era svenuta,sentiva il sangue sul suo corpo,le ferite,i crampi ai muscoli. Le mani erano sporche di fango,cosi come i vestiti. Il sangue le colava sul viso da una ferita sulla fronte,infieritagli da Voldemort. Si ricordava della battaglia tra lei ed il Signore Oscuro. Da poco i giovani maghi,Harry,Ron,ed Hermione avevano scoperto il piano di Voldemort,catturare e rapire i maghi,farli prigionieri,usarli per i suoi scopi,investigare sulle decisioni prese oltre le mura di Hogwarts e poi farli fuori. Cosi,quando lui si presentò con uno schieramento di mangiamorte alle sue spalle,loro erano li a fronteggiarlo,a schiantare i mangiamorte,a mettere in salvo la loro vita. Poi,qualcosa la colpì,un incantesimo,sentiva le urla dei suoi amici,il suo corpo cadeva per terra,il buio la sovrastava,poi perse coscienza.

Cercava di aprire gli occhi,sentiva il suo corpo muoversi,sentiva qualcuno che la toccava,che la spogliava. Una sensazione calda poi le invase il corpo,ma ancora non riusciva a riprendersi. La sua mente era sveglia,ma il suo corpo non reagiva. Qualcuno la stava sfiorando,sentiva un profumo di vaniglia,la pelle nuda a contatto con l'acqua calda,una mano a reggerle la nuca,l'altra a strofinarla intenta a levarle di dosso il sangue. Beandosi di quella sensazione,si sentiva ancora meno forte per aprire gli occhi,si stava lasciando andare.

''Svegliati Herm... Ti prego.. '' sentiva chiamare il suo nome,la voce che le faceva appello era calda,sensuale,preoccupata. Si sentii sollevare,qualcuno la stava avvolgendo in qualcosa di caldo,di morbido. Si sentii subito meglio,sospesa. Aprii gli occhi lentamente,a scatti. Le luci erano diffuse,sfocate,calde. Era in braccio a qualcuno,che la teneva stretta. Quando riuscii a riconoscere la figura,sgranò gli occhi,e agitandosi cadde a terra,tenendosi stretto il suo asciugamano ben fisso al corpo. Non ci poteva credere,indietreggiò trascinandosi sul pavimento. Si trovò spalle al muro,quel giovane le si stava avvicinando,lentamente. Era disarmata,la bacchetta era dietro di lui,dietro quel bastardo,quel traditore. Draco Malfoy.

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Capitolo 2
*** Qualcosa di diverso. ***


 

''Draco,tu sia maledetto! Che mi hai fatto?'' Gli urlò lei,spaventata,arrabbiata,confusa.

'' Sempre a pensar male. Non dovresti essere la strega più intelligente della scuola?'' Le chiese lui,disprezzante.

'' E tu dovresti essere morto! Perchè uno come te solo la morte si merita! Cos'è? Mi vuoi portare da lui? Eh? Vuoi farmi uccidere? Avanti,non ti temo Malfoy!Ma devi riuscirci prima che io ammazzi te!'' Gli urlò furiosa lei,alzandosi malamente in piedi,reggendosi con una mano al muro e con l'altra teneva salda la presa dell'asciugamano.

''Guardati,Mezzosangue. Se ti avessi voluta morta gia lo saresti. Invece ti ho medicata,ti ho lavata e mi sono preso cura di te. Quando Lord Voldemort ti schiantò,fui io a distrarlo,ti presi e ti condussi fuori dal campo di battaglia. Ora ti trovi in casa mia,protetta da un incantesimo,non ti troverà qui.'' Gli disse lui,cercando di avvicinarsi piano,con tono calmo,ma irritato.

''Preferisco morire piuttosto che farmi salvare da uno come te! Un traditore! ... Dove..DOVE SONO HARRY E RON? A LORO COSA è SUCCESSO?'' Gridò lei con tutte le sue forze,tanto che a Draco venne quasi un mal di testa.

'' Cazzo Granger! Abbassa la voce.. Loro sono salvi,Voldemort dovette ritirarsi dalla battaglia quando vennero altri maghi a soccorrere i tuoi amici. Tra di loro c'erano i fratelli Weasly e alcuni Corvo Nero.. Ma Voldemort da la caccia a te. Sa che tu sei la mente della resistenza,lui vuole abbatterti per poter mettere in crisi il resto del gruppo. È puntato su di te,ed io volevo solo salvarti.''

Hermione fece due calcoli,ragionava sulle sue parole,in cerca di indizi che potessero condurla a capire se stesse dicendo il vero o se stesse semplicemente mentendo.

'' Malfoy,perchè lo hai fatto? Tu sei un mangiamorte,non uno di noi. Perchè salvi la vita al tuo nemico? '' Disse lei,con le parole che si spezzavano in bocca.

''Perchè non ho avuto scelta,Grenger. O mangiamorte,o avrebbero ucciso me e la mia famiglia. Di me poco importa,ma non voglio che per le mie colpe qualcuno a cui tengo....venga ucciso. In più.. non volevo che ti ammazzasse,nemmeno un mezzosangue come te merita una fine del genere..''

'' Cosa mi fa credere che ciò che dici sia vero? '' Chiese lei,senza mai abbassare la guardia.

Lui sembrò pensarci un attimo,poi abbassò la testa,si sbottonò uno ad uno tutti i bottoni della camicia,creando sconcerto alla giovane strega.

''Malfoy che..?'' Cercava di dire lei,con la testa che le girava.

'' Oh Grenger,so quanto ti piacerebbe ma no,non pensare male. '' Disse lui con un ghigno,sfilandosi di dosso la camicia nera e gettandola a terra. Allargò le braccia,e quando si voltò dall'altra parte,mostrò la schiena alla maga,che rimase scioccata. Sulla pelle del giovane mangiamorte,erano incisi a fuoco lacerazioni lunghe e profonde. La schiena muscolosa del ragazzo era ridotta ad una tela sul quale un pittore pazzo aveva dato sfogo alla sua angoscia. Quando Malfoy si girò per guardare la ragazza,attese un secondo prima di dirle ''Mio padre me li ha fatti. Lo stesso uomo per il quale ho accettato di essere un mangiamorte,per salvargli la vita. Mi torturava cruciandomi ogni giorno,sfogava su di me i suoi insuccessi. Mi diceva che non ero abbastanza cattivo,che dovevo uccidere i miei ex compagni,voi. E che dovevo far vedere al Signore Oscuro che lo volevo davvero. Ma io non lo volevo affatto. Cosi,l'ultima goccia è traboccata quando ho sentito del piano di Voldemort. Sentì cosa volevano farti per arrivare a delle risposte,e non ci vidi più.. Non potevo far parte di quell'orda di pazzi. Non volevo macchiare il mio buon nome solo per paura di morire.Ho dato la vita per un uomo che mi vorrebbe morto,ho tradito le persone sbagliate,Grenger. E se ti ho salvato la vita è per dare un senso alla mia. Non voglio essere un mangiamorte. Che tu ci creda o meno questa è la verità. Ora tieni..'' le disse,porgendole dei vestiti che aveva preso dal comodino accanto al letto..'' Vestiti,ti aspetto di sotto. Parleremo meglio del da farsi piu tardi.'' Disse lui,per poi uscire dalla stanza e lasciare sola la strega,ancora scombussolata dalle parole di Draco. Fidarsi di lui non era semplice,aveva tradito tutti,ma ora che gli aveva spiegato le motivazioni si sentiva più vicina a lui,se solo fossero parole vere,ma doveva scoprire se mentiva o no.. Mai fidarsi di un Malfoy..

Si mise le cose che gli aveva dato Draco,calze bianche,pesanti,una gonna nera ed una felpa bianca,probabilmente di Draco,poichè odorava del suo profumo. Un paio di scarpe nere,comode,semplici. Si guardò allo specchio,la ferita sulla fronte era arrossata,ma non le faceva più male.Sul comodino c'erano pomate,ovatta,pozioni medicinali e delle bende impregnate di sangue. Si era dato da fare per prendersi cura di lei. Guardò la camicia nera per terra,la raccolse e la tenne in mano,stringendola. Poteva dir la verità? Aveva visto le ferite di Malfoy sul suo corpo,ma neppure questo gliela diede a bere,scese rapidamente le scale con decisione,la sala che si ritrovò davanti era uno spettacolo architettonico,ma poco illuminato. Le finestre erano chiuse,tutte. La stanza era illuminata da un candelabro appeso magicamente al soffitto,era uno spettacolo incantevole,che dava alla stanza una luce calda e diffusa,come quella della stanza di Draco. Direzionò il suo sguardo verso un divano in pelle nera,dove era seduto il mangiamorte,che si era messo un maglione per scaldarsi,poi si alzò al vederla arrivare,la raggiunse e la condusse in una stanza adiacente al salone,che probabilmente era lo studio,completo di scrivania,libri,scacchiera e caminetto personale.

Poggiò una mano sulla schiena di Hermione,facendola accomodare su di un divano a due posti accanto alla libreria,e ci si sedette accanto.

Con tono duro,glaciale,le disse poi ..

'' Granger,so che ti disgusto. Ma credimi,se vi ho tradito è solo perchè sono stato costretto. Non sono cambiato,lo so,ma ho cambiato le mie decisioni.'' Prese in mano un pacchetto di sigarette e se ne fumò una,sembrava stanco,i suoi occhi erano del colore del fumo che usciva dall'estremità della sigaretta,spenti.

'' Se ciò che dici è vero,ti ringrazio. Ma ora io devo andare dai miei compagni.'' Disse lei convinta,ma venne interrotta subito da Draco che prontamente le disse

''Se esci i tuoi amici saranno in pericolo. Lui cerca te,sa che se ti avrà,ai suoi piedi cadrà anche San Potter e il vostro caro amico Ron.. mentre lui cerca te loro possono raggruppare più maghi,hanno piu tempo per organizzarsi mentre Voldemort è distratto. Se esci di qui sei morta,tu ed i tuoi cari amici,mezzosangue. Quindi resta qui,finchè i piani di Voldemort non cambieranno,tu sei una minaccia per tutti.'' Disse lui,con voce ferma.

''Se sono una minaccia per tutti lo sono anche per te però,allora perchè sono qui?'' Chiese lei di tutta risposta.

'' Proprio non ci arrivi vero? Io non ho nulla da perdere,comunque. Ed ora basta parlare,ho gia mandato un Patronus ai tuoi amici,aggiornandoli sulle mie decisioni e loro mi han risposto positivamente. Anche secondo loro tenerti nascosta e al sicuro gioverà ad entrambi. E adesso va,voglio rimanere solo. I miei elfi ti mostreranno i tuoi alloggi. Ricorda però,non aprire le finestre,non uscire e non usare per troppo tempo la magia. ''

Draco usava un tono al quale era impossibile dichiararsi in disaccordo,cosi Hermione uscii dalla stanza,dove ad aspettarla c'erano due elfi che la condussero nella sua stanza,accanto a quella di Draco. Era arredata come il resto della casa,in stile classico,con un letto a baldacchino,mobili in legno bianco d'antiquariato,una moquette color panna e le mura erano tinteggiate di rosa pastello. Una stanza deliziosa,la quale era completa di libri in ogni dove,Draco l'aveva fatta arredare proprio per lei,che sapeva fosse una gran studiosa amante dei libri.

Hermione si sedette al bordo del letto,era intrappolata nella tana del nemico,che non aveva tutti i torti.Il ragionamento del biondo non faceva una piega,forse tenuta li,gli altri avrebbero avuto una speranza in più per arrivare alla vita di Voldemort.

Notò che c'era una porta nella sua stanza,aprendola vide che c'era un bagno personale,con piastrelle azzurre,una vasca abbondante e uno specchio largo e ben illuminato. Asciugamani morbidi,accappatoio e ciabatte. Non si facevano mancare nulla i Malfoy.

Bussò qualcuno alla porta,dopo un invito ad entrare,un elfo apparve nel centro della stanza,annunciando che era pronta la cena al piano di sotto.

Hermione sorrise e ringraziò all'elfo,che al gesto della strega,arrossì delicatamente. Scese le scale,dove l'elfo di prima,che l'aveva preceduta,le indicò la sala da pranzo,la fece accomodare e con sua sorpresa si ritrovò sola.

'' Scusi,sa dov'è Draco?'' Chiese ad un elfo che le portò un vassoio di cibo appena sfornato.

'' Il padrone è di sopra,è l'ora della medicazione! '' Disse lui in tono gentile,e dopo un inchino,tornò in cucina. Hermione guardò il piatto,moriva di fame,ma non poteva mangiare da sola,dopo quell'abbondanza di cibo le sembrava anche maleducazione. Cosi salii le scale e decise di chiamare anche Draco. Bussò alla porta ma non rispose nessuno,cosi entrò senza invito,e non lo trovò. Entrò in camera ma niente,Draco non c'era. La porta del bagno era socchiusa,e senza pensarci,l'aprì,trovando Draco a torso nudo intento a medicarsi la schiena,il petto,il collo.

Vedendolo rimase impietrita,ora che Draco si trovava sotto una luce più forte si rese conto delle condizioni del mago,piu gravi di quelle che sembravano.

''Granger,non si bussa?'' A sentire quelle parole Hermione si risvegliò dal trans,e non seppe che cosa dire.

'' Si..io ho bussato ma non hai..Insomma.. Vuoi che ti aiuto? '' Chiese lei in imbarazzo.

Lui fece un ghigno divertito,compiaciuto dell'evidente imbarazzo di lei.

'' Non vedi l'ora di toccarmi eh,Mezzosangue?'' Disse divertito. Ma lei non colse l'ironia,anzi,s'arrabbiò cosi tanto che gli tirò un intera boccetta di disinfettante,spargendola per tutto il muro e pavimento,compreso il povero mago che si trovava nel mezzo.

Lui,a bocca aperta,inzuppato di disinfettante dalla testa fino alla fine del petto,rimase a bocca aperta.

Hermione strinse i pugni,e con le lacrime agli occhi e le parole che le morivano in bocca disse..

'' Sei sempre il solito deficiente,Malfoy.'' Fece per andarsene,ma lui la trattenne per un braccio,guardandola negli occhi poi le disse..

'' Cazzo Granger,scherzavo. Mi servirebbe il tuo aiuto.. Ma se te la prendi cosi per ogni mia battuta mi ammazzo prima! '' Disse lui,ma quando si accorse delle lacrime della strega,cambiò espressione. Abbassò la testa sospirando,si avvicinò a lei e le chiese scusa.

'' Granger,sai che scherzo. Dai,aspettami di sotto,io appena ho fatto ti raggiungo,tu intanto vai a mangiare.'' Disse,prima di prendere un'altra boccetta di disinfettante da uno scaffale e versarne un po sull'ovatta.

''No lascia,faccio io.'' Disse lei dura. Prese in mano l'ovatta imbevuta di disinfettante e gli ordinò di mettersi a sedere sul bordo della vasca. Lei gli si mise vicino e cominciò a tamponargli prima le spalle,poi il collo,arrivando ai graffi sulla schiena,che erano più profondi.

'' Granger,a quelli ci penso io..fanno troppo male e prefe...AAAAA CAZZO GRENGER!'' urlò lui,quando Hermione cominciò a tamponare le ferite sulla schiena.

'' Malfoy sei o non sei un uomo? Ora cuciti la bocca,sto facendo il piu piano possibile.''

'' Vorrei vedere te al posto mio..non è che sei proprio delicata tu!'' Lei di tutta risposta,spinse l'ovatta più a fondo creando altro dolore al mago.

'' Aaaaah... Merlino Grenger! Va bene va bene.. Fai come meglio credi.'' Si arrese lui.

Hermione riprese a medicarlo più accuratamente,delicatamente e premurosamente. Le ferite erano profonde,e sebbene ci mettesse sopra acqua gelida per alleviare il dolore,la pelle di Draco sembrava andare a fuoco. Sfiorò con il dito la lunghezza delle ferite,seguendo la loro linea,ungendole di pomate.

'' Ora alzati,devo bendarti altrimenti si infettano. Hai delle garze? '' Chiese lei,mentre lui si alzava.

'' Che? Garze? '' Chiese poi il mago.

'' Sono delle fasce che usano i babbani in caso di ferite superficiali. Ne hai qualcuna? ''

'' Non lo so,forse. Nel cassetto li sopra,l'ultimo in alto a destra'' Disse lui,allungandosi per prendere la roba nello scaffale,chiusa in una sacchetta. Ci mucinò dentro,tirando fuori vari oggetti,tra i quali delle garze.

'' Eccole!'' Esclamò lei,prendendole e srotolandone una fila lunga.

'' Dai allarga le braccia,devo fartele passare tutte attorno'' Disse lei,e lui come un cane ubbidiente fece ciò che gli si chiese senza proferire parola.

Lei gli sistemava le garze attorno al petto,avvicinandosi a lui cosi tanto da sentirne il profumo. Lui la guardava,lei si sentiva i suoi occhi glaciali addosso,non alzò lo sguardo nemmeno una volta,non prima di aver finito di bendarlo. Allora lo guardò negli occhi e gli disse..

'' Fatto. Queste te le cambio domani,dovrai chiedere ai tuoi elfi di procurartene altre..Ma per ora abbiamo finito. È stato tanto terribile?'' Disse lei,mettendo al loro posto gli oggetti utilizzati. Lui,mentre l'aiutava,ghignando le rispose :

'' Accidenti,non ho sofferto cosi tanto nemmeno durante le torture di mio padre'' Disse ridendo sotto i baffi.

Lei,di sana risposta,gli schiaffeggiò l'avambraccio,si guardarono in cagnesco e poi scoppiarono a ridere. Qualcosa stava cambiando.  

Nota dell'autrice : so bene che i capitoli sono molto lunghi alle volte,ma quando l'ispirazione ti prende tu coglila! Piacere sono Cherie e questa è la mia seconda FF,ma prima in assoluto che tratta di Harry Potter,piu nel dettaglio Draco ed Hermione :) Spero che vi piaccia questo primo capitolo,recensite e dite la vostra ^^ 

 

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Capitolo 3
*** La cruda realtà. ***


La cruda realtà.

Si era seduta sulla poltrona in camera,leggeva un libro a lume di candela,sfogliando quelle pagine con distrazione,pensando in realtà a quanto le mancassero i suoi amici. Harry,il coraggioso Harry. In loro stava nascendo un legame più forte,e dopo che lei e Ron ruppero il rapporto,sentiva i suoi sentimenti in continuo cambiamento,senza una vera e propria direzione. Si alzò dalla comoda poltrona,con una lacrima che le rigò il volto. Era sola,si sentiva profondamente sola ed in gabbia. Non sapeva che fare,come comportarsi. Cosa era meglio fronteggiare? La paura di svelare a Voldemort il luogo in cui si nascondeva la Resistenza,ovvero il gruppo di maghi intenti a non soccombere contro il terribile mago oscuro,o nascondersi fino a nuovo avviso? Cambiando il suo ruolo da ''generale'' a vigliacca in fuga.

La sera stessa Hermione non riusciva a dormire. Pensava a colui che le aveva salvato la vita.Si girava e girava nel letto cercando una posizione comoda sul quale dormire,ma niente. Pensava prima a lui,poi ai suoi amici,poi a Voldemort, alla distanza che li separava,alla soluzione da trovare.Ore ed ore passate a rimurginare su quel problema,come poter non essere un peso al gruppo? Voldemort la voleva per i suoi malefici scopi,probabilmente l'avrebbe uccisa se non ci fosse stato Malfoy,ed utilizzando qualche incantesimo l'avrebbe fatta parlare,rivelando il luogo nel quale si nascondeva la Resistenza. Al sol pensarci le veniva da vomitare. La più potente forza del mondo magico incombeva sui suoi amici e lei era li,nascosta dal suo stesso nemico.

Scese dal letto,indecisa sul da farsi. Avrebbe compromesso la vita di tutti se fosse uscita da quella tana,ma se non fosse uscita non avrebbe combattuto,non avrebbe aiutato i suoi amici. Per lei era impensabile. Poi,una soluzione. Bastava usare buone quantità di polisucco ed in un attimo Voldemort non l'avrebbe riconosciuta! Bastava poca pozione,giusto il tempo di arrivare alla base della Resistenza,da li non l'avrebbe potuta trovare! Si alzò dal letto,si mise qualcosa indosso e corse nel salone,dove Draco dormiva sul divano,con un libro sul petto,ed un braccio che penzolava dal bordo del divano in pelle. Hermione gli si avvicinò cautamente,prendendogli il libro dalle mani e lo posò sul tavolo. Si diresse ancora verso il mago,cercando di svegliarlo con dei colpetti sulle spalle,dove non v'erano ferite.

''Pss...Ehi Malfoy..Malfoy svegliati devo chiederti una cosa! '' Ma niente. Il potente mago dormiva e non aveva intenzione di svegliarsi,sebbene Hermione lo spronasse con colpetti sulle guance e sussurri. Alzò la voce,diede dei colpetti più forti,ma niente. Cosi gli tirò i capelli con uno strattone,e finalmente il biondo si svegliò di soprassalto,passandosi una mano sul viso,stiracchiandosi le braccia.

'' Voi mezzosangue dovreste imparare a svegliare un bell'uomo..Che c'è? Non dormi bene?'' Disse lui ancora assonnato.

''E se bevessi la pozione polisucco? L'Oscuro Signore non potrebbe riconoscermi e potrei girargli le spalle senza che se ne accorga! Tornare alla base senza esser vista,cosi da non mettere in pericolo la vita di nessuno!'' Disse lei tutto di un fiato,poi,prendendo il respiro,attese una risposta dal mago che aveva assunto un espressione più confusa che altro. Poi sembrò rifletterci un secondo,si sedette e prese le mani della strega,la guardò fisso negli occhi e con tono calmo le disse..

'' Hermione Granger.. Puoi dirmi di quale stupefacente sostanza tu ti sia drogata,mia dolce donzella?''

'' Malfoy..Mi stai prendendo per il culo,forse?'' Le chiese lei in tono irritato.

'' Pensavo che più ovvio di cosi non potessi essere,Grenger. Il Signore Oscuro non si fa ingannare da una semplice pozione polisucco,in più quando egli ti ha inflitto quel potente incantesimo,ti ha segnata a lui. Sa dove sei,come ti sei vestita,che profumo indossi,che acconciatura ti sei fatta,che intimo indossi quando il segnale è potente. Sa tutto. Solo questa casa è in grado di bloccare il segnale,e per far si che il segnale rimanga nascosto è necessario che tu rimanga qui. '' Disse lui,stendendosi sul divano.

'' Ma che ha questa casa di speciale?'' Disse lei tra la rabbia e la tristezza.

'' Questa casa è protetta dal suo stesso segnale. Fu costruita qui sin dalla prima lotta contro Voldemort,dai primi maghi guerrieri. Come puoi notare l'arredamento della casa è molto indietro,eccetto qualche piccola eccezione che ho fatto portare dagli elfi,tutto il resto era proprietà della prima resistenza,prima di quella notte,la quale Voldemort uccise i genitori di Potter. Da allora ancora la magia protegge la casa,ed è la stessa di anni orsono.''

A quelle parole rimase sbigotitta e angosciata. Non c'era via di fuga,tutto ciò che poteva fare era aspettare che la preda di Voldemort non fosse più lei,ma quanto tempo ci avrebbe impiegato prima di cambiar tattica?

''Malfoy,all'incirca quanto dovremmo restare qui?''

'' Secondo me non molto,sto gia provvedendo nel cercare una diversa base,ma il più lontano possibile dalla base della resistenza. Questa casa è rimasta nascosta per molto,ma molto tempo fa non c'era l'esercito oscuro di ora,e le orecchie e gli occhi di Voldemort si sono ampliati a nuovi orizzonti. Ora vieni qui fammi un po di coccole,mi sento cosi triste.''

Disse lui con gli occhi grandi,facendo il labbruccio e inclinando la testa,allargando le braccia alla maga che,prontamente,diede un sonoro schiaffo all'angelico viso di Malfoy.

''Sei disgustoso.'' Disse lei,prima di andarsene in camera e chiudere la porta.

''La solita schizzinosa Mezzosangue...'' Disse poi Draco sottovoce,con un ghigno divertito.

Nota dell'autrice : So che questo capitolo è piu corto del precedente,ma dovendomi svegliare molto presto per andare a scuola,ovvero alle 4 e mezzo,debbo concludere questo breve capitolo qui,promettendovi che nel prossimo vi saranno sorprese. Ringrazio le numerose visite,non me le aspettavo cosi tante,e ringrazio le persone che hanno messo questa storia tra le seguite,non immaginate quanto sia contenta ^^ grazie e buona notte! A domani :D

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Capitolo 4
*** Il giardino dell'Eden. ***


Il giardino dell'Eden.

 

 

Ron era a terra,senza vita,il sangue gli colava dalla bocca,un avadakedabra lo aveva colpito in pieno,Voldemort era davanti a lui,e guardava fisso davanti a se. Guardava gli occhi di Harry,colui che sfuggì alla morte più di una volta,ma questa era speciale,questa volta Voldemort lo avrebbe ucciso. Harry era disperato,la ragione non lo seguiva più,il corpo inanime dell'amico gli offuscò la vista,le lacrime scendevano e nulla aveva senso.

''Ho aspettato a lungo questo momento Potter..ed ora con fierezza posso dirti che sei stato il mio gioco più divertente. Ma ora,finiamo questo gioco. AVADAKEDAVRA!''

Il corpo del giovane mago cadde a terra,nella mente l'ultima scena del corpo dell'amico ai piedi del Signore Oscuro. Poi il buio.

Hermione si svegliò di soprassalto,quel genere di incubi non erano proprio indicati in quelle situazioni. Si sentii male,conati di vomito al ripensar a quella scena,dei suoi 'fratelli' cadere come mosche davanti a colui dal quale si nascondeva. Pianse a lungo,tenendo stretti i pugni al viso,non c'era possibilità per lei d'essere d'aiuto. Ogni cosa le era impossibile,anche la luce del sole era per lei una meta lontana. Non stava vivendo a modo suo.

Scese dal divano,sul suo comodino c'era un biglietto che non aveva notato prima,sul quale c'era scritto : '' Nel tuo armadio troverai capi nuovi,la colazione ti attende in cucina. D.''

Posò il biglietto e andò ad aprire l'armadio,che era pieno di abiti di prima qualità,dai più comodi a quelli eleganti,dai più colorati ai piu grigi. C'era tutta una vasta scelta li per lei. Scarpe nuove,sciarpe,guanti e cappelli. Tutto per lei. Si andò a lavare,e dopo una bella doccia indossò capi semplici,i più umili e scese in cucina. Sul tavolo c'era dalla frutta ai dolci,dal caffè al thè,dai biscotti secchi a quelli ripieni di tutte le glasse e creme,alcune di esse nemmeno le conosceva. Prese una fetta di pane tostata e ci mise burro e marmellata,con una tazza di thè. Poi ci ripensò,prese un piatto più grande e fece doppia porzione,che,una volta raggiunta la sala da pranzo,ne porse una al Mago che come di suo solito era sul divano a leggere libri di incantesimi.Il suo viso era segnato dal sonno,la stanchezza regnava nelle sue espressioni e nella sua voce.

''Buon giorno.. Grazie per i vestiti e per la colazione. Te ne ho portata anche a te..'' Disse lei,a metà tra l'imbarazzo ed il cordiale.

''Ti ringrazio ma ho gia mangiato.. Ho una notizia da darti. '' Disse lui richiudendo il libro e spostando il suo sguardo sugli occhi di smeraldo di lei.

'' Ho lavorato tutta la notte ma sono riuscito ad allargare la zona protetta,ora potrai accedere al giardino adiacente la casa. Devi stare attenta a non oltrepassare la zona che ho delimitato con un recinto,ma vedrai che se non andrai oltre non ti accadrà nulla.'' Disse lui calmo,mentre lei sembrava scoppiare dalla felicità. Poteva rivedere la luce,poteva uscire e contemplare il cielo e la sua magnificenza.

Sul suo viso un sorriso prese vita,nacque come un fiore,sbocciando sulle sue labbra come la pioggia dopo la siccità.

'' Mi ci porteresti? '' Chiese lei trattenendo il più possibile la sua euforia. Lui sorrise debolmente e si alzò dal divano,con difficoltà,poichè usare la magia tutta la notte significava usare gran parte dei propri sforzi e per una magia come quella gli sforzi che vengono richiesti sono molteplici al normale.

''Seguimi'' Disse lui sereno,stanco,ma sereno. Lei gli veniva dietro come una cagnolina ed il suo padrone,se avesse avuto la coda,avrebbe scodinzolato. Seguì il mago e dopo poco erano arrivati davanti una porta che il giorno prima non c'era,essendo stata chiusa e nascosta. Quando l'aprii,davanti a loro apparve un giardino con erba rigogliosa,fiori colorati,una panchina in marmo e una fontana. Era un giardino grandissimo,delimitato da una staccionata bianca in legno. Come quelle dei sogni. Un viale fatto di ciottoli portava prima alla panchina,poi alla fontana dove era possibile sedersi. Si voltò verso Draco con l'istinto di abbracciarlo e ringraziarlo di quel gesto,sapeva quanta forza avrebbe dovuto metterci,e far allargare un campo magnetico protettivo da solo,costruire poi all'interno un giardino del genere per una che fino a poco tempo prima chiamava Mezzosangue la fece quasi commuovere.

''Grazie..'' Sussurrò appena,poggiando leggiadre le dita sul braccio di lui,che a quel tocco,quel semplice gesto,lui si illuminò. Dov'era il Serpeverde che era un tempo? Dov'erano sfacciataggine,cattiveria? Dov'era la superficialità di lui? A cosa dovevan far posto per scomparire cosi? A quel tocco,che tanto piccolo era,tanto grande l'emozione gli procurava.

La guardò,la guardò incantata a fissare ogni dettaglio del giardino,che nemmeno si accorse che lui,le cingeva i fianchi con lo stesso braccio sul quale lei aveva posato le sue attenzioni.

'' Vai,guardalo da vicino,non stare qui sull'uscio della porta'' La incoraggiò lui,spingendola piano con quel fottuto braccio,e lei non se lo fece ripetere due volte. Passava da una pianta all'altra,da un cespuglio di fiori alla fontana,carezzava la superficie dell'acqua ed ogni gesto che faceva era un gesto di gratitudine a lui,che le aveva salvato la vita. Ben due volte.

Ammirava quello splendere del sole che le coloriva la pelle e le donava lucentezza,che dentro quelle mura non avevano scampo,dovevano liberarsi.

Oh,come le si coloriron le guance poi,quando si accorse che lui la guardava,con una mano in tasca,le labbra curve in un sorriso splendido,ed il vento che gli carezzava i capelli,splendidi capelli d'oro al sole. Ecco cos'era Draco Malfoy. Dalla testa ai piedi,il sole erano i capelli,il cielo i suoi occhi,le sue labbra la terra su cui lei posava le sue emozioni,il suo corpo l'inferno,ove se lei avesse tentato di accedervi avrebbe peccato.

Cos'era cambiato in quei due? Cos'era quell'interessamento reciproco?

Mentre si guardavano,Draco si portò una mano sul cuore,ringhiando dal dolore,cadendo a terra. Lei accorse ad aiutarlo,e lo vide svenuto,inerme. Chiamò in soccorso gli elfi,che lo portarono nei suoi alloggi,uno di loro era abile nel padroneggiare le arti medicinali,cosi lo esaminò passandoci le mani sopra,senza sfiorargli il corpo,concentrandosi sulla zona del petto. Era svenuto a causa dell'eccessivo sforzo,un calo di energie,spiegò l'elfo. Niente di grave,ma il corpo del mago necessitava di riposo e tranquillità. Niente di grave. Niente di grave. Queste parole risuonavano nella testa di Hermione come manna dal cielo. Si stava preoccupando? Si. Per un traditore,falso,meschino,spregevole mago? Si.

Gli sedette accanto tutto il tempo,in attesa del suo risveglio.,gli stringeva le mani,gli bagnava la fronte,gli disinfettava le ferite inflitte dal padre. Si prendeva cura di lui come faceva lui con lei dopo la battaglia. Si sentiva in dovere. Passarono due giorni,lei quasi non mangiava per stargli vicino,si alzava solo per bisogni fisici o per andare a prendere le bende per curargli il petto.

Quando lo faceva,due volte al giorno,la storia era sempre quella. Abbassava le coperte fino alle ginocchia di lui,gli toglieva le bende rovinate,lo lavava,lo curava,e gliele rimetteva,ricoprendolo ancora. Cosi per due lunghi giorni.Poi,un movimento impercettibile di palpebra,iridi glaciali che prendono vita,un respiro profondo,uno sguardo alla donna seduta accanto a lui,e le dita delle mani si strinsero più forte a quelle della maga,che,dormiente,gli era accanto come lo è stata sempre in quei giorni.

 

Nota dell'autrice : Vogliate perdonarmi il ritardo ma oggi la professoressa di inglese si è sbizzarrita nel darci i compiti per casa :) Spero vi piaccia,recensioni o consigli sono sempre ben accetti ^^  

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Capitolo 5
*** Wake Him Up. ***


Angolo Autrice :)    : Dopo la pausa di ieri,poichè ero troppo impegnata per scrivere,ecco un nuovo capitolo :) grazie a coloro che hanno messo la storia tra le seguite e tra le preferite,non sapete che gioia :) E un grazie a chi legge,e a chi apprezza. Spero vi piaccia,in tal caso recensite,cosi che io possa capire se la storia vi piaccia davvero o no :) Grazie e buona lettura ^^

Wake him up.

 

''Mmh.. Hermione?'' Disse lui aprendo gli occhi,con voce sottile,che si disperdeva nella grandezza della stanza. Hermione era seduta su di una sedia al fianco del letto,con la testa poggiata vicino il braccio di Draco,e gli teneva la mano. Lui la vide li,dormiente,ed un sorriso nacque sul suo viso,cominciò a carezzarle i capelli,a sfiorarla,debolmente. La chiamava,cercando uno spiraglio nei suoi sogni ove potesse entrare ed apparire dentro di lei,nella sua mente,nei suoi occhi.

Finalmente lei aprì gli occhi,lo guardò e sorrise,guizzando diritta con la schiena,sorridendogli.

'' Sei sveglio!'' Disse lei con entusiasmo,e al debole cenno di lui lei sembrò trovar conferma a quel che era un sogno ora come ora.

'' Quanto ho dormito?'' Chiese Draco mettendosi schiena al muro.

'' Due giorni!''

'' Ah... Beh quando un Malfoy dorme lo fa in grande.. E che hai fatto tutto questo tempo?''

Il viso di Hermione si colorì di rosso,e disse quasi sussurrando..

'' Nulla,ho aspettato che ti svegliassi..''

Il mago inarcò in alto un sopracciglio,ammiccando un leggero sorrisetto malizioso.

'' La grande Hermione Grenger che si preoccupa per un traditore? Oh questa è da raccontare!''

''Smettila Malfoy,mi sono preoccupata solo che tu ricevessi le stesse attenzioni che diedi a me.. Insomma.. per sdebitarmi. ''

Il viso di Draco si incupì,ancora non c'era il legame che sperava ci fosse. Lei era distante,troppo orgogliosa per mostrare volontariamente affetto ad un ex mangiamorte. E non le dava tutti i torti.

La reputazione di Draco è sempre stata quella di un indomabile donnaiolo,strafottente,arrogante,viziato,presuntuoso,superficiale,stronzo,imbecille ragazzino che non capisce come far breccia nel cuore di una donna,ma solo tra le sue gambe.

Ma quel comportamento,era forse indice di cambiamento da parte di lui? E se era solo una sua trappola,per farla fidar di lui e dire poi tutti i suoi segreti? Sulla posizione della Resistenza,sui loro piani di attacco,su come distruggere coloro che si opponevano all'Oscuro Signore?Se cosi fosse stato,la morte di Malfoy sarebbe venuta tramite le mani di Hermione.

''Granger ti vedo assorta.. Qualcosa non va?'' Hermione su distolta dalle sue preoccupazioni al sentir la voce di lui,come se lo avesse quasi dimenticato.

'' No è che pensavo.. Hai fame? O sete,visto che per due giorni non hai mangiato ne bevuto..pensavo ti farebbe bene qualcosa di caldo.'' Disse lei mentendo spudoratamente.

Lui si alzò dal letto,si toccò il petto e notò che le bende che lo avvolgevano erano pulite e odoravano ancora di disinfettante.

'' Ehi,me le hai cambiate tu?''

'' Non volevo ti si infettasse cosi.. Si.. Comunque il tuo elfo ha portato da mangiare ma è cosi abbondante da poterci sfamare tutto il mondo babbano quindi ... cioè,devi mangiare perchè sei debole e l'elfo mi ha detto che devi mangiare.. Quindi.. Insomma.. mangiare... e.. Mangia.''

Disse lei porgendogli il vassoio stracarico di delizie e cibi ricchi di vitamine.

Lui l'adorava quando era in imbarazzo,cosi tanto che forse la metteva in tale situazione proprio perchè le piaceva il suo viso arrossato.

'' Grenger,prima andrei un secondo in bagno,sai,son comunque due giorni...e poi mangerò,ma ad una condizione. Mangiamo insieme.'' Disse,prima di andare andare in bagno e lasciare Hermione sul bordo del letto,imbarazzata ed arrabbiata per l'inutile imbarazzamento. L'odiare l'imbarazzo,è imbarazzante. Maledetto sia l'imbarazzo.

Mentre Hermione malediceva il medesimo stato d'animo,Draco uscì dal bagno lavato e vestito accuratamente. Profumava di felce,e l'olfatto le si inebriava di vitalità ad ogni contatto con quel profumo.

Draco prese il vassoio enorme,lo ripose sul tavolo che era nella stanza da letto ( poiché certi lussi non se li poteva proprio risparmiare ) e fece apparire una seconda sedia,doppie posate ed un secondo bicchiere.

'' Siediti con me..'' Disse lui sorridendole,dando pacche sulla sedia per farla sedere davanti a lui.

Lei fece come gli venne chiesto,e iniziarono a mangiare,entrambi affamatissimi.

Lui la guardava,spesso,e lei lo sentiva,quel gelo addosso,che le trasmetteva calore. Come poteva non accorgersene?

'' Hermione,tutto bene? Ti vedo assopita nei tuoi pensieri. ''

Hermione,l'ha chiamata per nome. Che dolce suono avevano quelle lettere pronunciate dalle sue labbra... Ma che stava pensando???

'' Uhm.. No no solo che essendo stata zitta praticamente per due giorni mi ero quasi abituata alla sensazione ma tranquillo mi basterà parlare un po per non smettere più hehehe.. '' Disse lei con un'espressione strana sul viso,il suo sorriso era finto,e lui la conosceva bene.

'' Qualsiasi sia la cosa che ti preoccupa,che ti sta facendo del male puoi dirmelo,ci penserò io a farti stare bene.''

Detto questo lui si alzò,le andò accanto e le prese il viso con la mano,spostandolo in direzione del suo,e lui le baciò la fronte,con fare protettivo.

'' Ci penserò io. '' Dette queste parole,la guardò negli occhi,intensamente,curvando un angolo della bocca in un mezzo sorriso,ed uscii dalla stanza.

Lei era rimasta di stucco,le sue gote si erano colorate di rosso e la sua bocca si era aperta in un monosillabo strozzato.. '' Ah..''

Le parole che aveva detto poco prima Draco le erano ancora vive in testa,ancora fluide,ancora quelle. Poteva chiudere gli occhi e sentirle con il loro tono,poteva sentirne le vibrazioni,poteva sentire il cuore galopparle nel petto.

Automaticamente si sentiva meglio,più leggera,più sorpresa,più felice,più emozionata. Ma meglio.

Meglio dei due giorni passati a sperare in un suo risveglio,senza sapere nemmeno perchè. Due giorni passati a sperare che in qualche modo lui potesse sentirle il pensiero,che continuamente chiedeva ''svegliati Malfoy,svegliati .. Draco.. svegliati''

E dopo le parole del mago,lei si sentiva non più in trappola. Ma a casa,una nuova sensazione la pervase lungo il corpo e le sue labbra fecero spazio ad un sorriso,la mano si posò sulla guancia li dove lui aveva posato le sue dita,e poi,salendo,la sua mano toccò la fronte,li dove un bacio prese vita dalle labbra di colui che fino a poco tempo prima credeva un traditore irrimediabile. Ed ora lui era li, per farla felice.  

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Capitolo 6
*** Stanati. ***


Angolo autrice : ed eccoci qui per un nuovo capitolo :) I due maghi sono stati scoperti e qualcosa di brutto accadrà ad uno di loro. Ma non vi allarmate,non muore nessuno,o quasi ;) . 
Ed ora voglio ringraziare chi ha messo la storia tra i prefeiti,le seguite e quelle da ricordare,e voglio ringraziare coloro che hanno recensito e che mi hanno inviato messaggi pieni di complimenti. un ringraziamento anche a chi mi ha messo tra i loro autori preferiti e spero che questo capitolo vi piacerà quanto o più dei precedenti ^^


Stanati.

 

Durante il periodo di convalescenza Draco ha perso molte delle sue energie e non sa per quanto la barriera possa essergli d'aiuto. Doveva trovare una nuova base per lei,la maga mezzosangue. Doveva trovarla prima che li trovassero,prima che Voldemort la prenda e la faccia sua. No,non poteva nemmeno pensarci.

Bastava che riacquistasse le sue forze e appena questo sarebbe avvenuto avrebbe ridato parziale libertà alla Grenger,concedendole una vita meno segregata,magari con un piccolo sforzo in più le avrebbe permesso anche di uscire dal giardino,non molto lontano,ovviamente,ma almeno per concedersi dello spazio in più.

Che discorsi. Non si riconosceva nemmeno più,lui,che aiutava la Grenger a vivere meglio. Se solo suo padre l'avrebbe visto ora,proteggere il nemico.. Ma che importanza aveva? Il padre sarebbe disposto anche ad uccidere il suo stesso figlio per avere salva la vita..Nemmeno poteva portare il nome di padre per la bestia che era.

Comunque,Draco non ci pensò su molto,pensò soprattutto alla felicità di Lei,che ora gli era seduta sul divano di fronte,con le gambe rannicchiate,intenta a leggere un libro cosi attentamente che non si rese conto che lui nel frattempo la guardava,con insistenza. Lei indossava delle calze nere con decori rosati,shorts di jeans ed una maglietta bianca a maniche lunghe. I capelli erano sciolti sulle spalle,ricci e ribelli,e gli occhi verdi di lei si immergevano nelle pagine di quel libro.

La sua lettura fu interrotta dall'elfo che entrò in camera con gli occhi sgranati,agitando le mani e nervosamente disse ..

'' Pad..Padrone ci sono i servi del Signore Oscuro.. I Mangiamorte stanno perlustrando la zona e non ci hanno ancora visti ma la barriera è debole e temo che sia solo questione di tempo.. prima che..''

L'elfo non riuscii a finire la frase che Draco si alzò dal divano,prese in braccio Hermione e di corsa salirono le scale,lei si aggrappava a lui senza dir parola,sconvolta dall'avvistamento di coloro che la volevano portare da lui.. per farla uccidere.

Salirono una rampa di scale e quando Draco formulò un incantesimo apparve una porta sul muro,fece scendere Hermione e prima di dileguarsi al piano di sotto le disse

'' Vai qui dentro,nasconditi,non osare uscire qualsiasi cosa accada,chiaro?'' Le parole di Draco erano dure,fredde,ma morivano di preoccupazione. Per lei.

'' S..si..'' Hermione riuscii a dire solo questo,poi,dopo un interminabile sguardo,lui scese le scale e lei entrò nella porta.

La stanza dove si trovava era buia,non era arredata in alcun modo,non aveva finestre,niente. E dovercisi chiudere dentro la terrorizzava ma era sempre meglio di niente.

Si accovacciò ad un angolo in attesa del ritorno di Draco.

In casa regnava il silenzio,Draco era davanti alla porta con la bacchetta puntata contro. Sapeva che i Mangiamorte avrebbero visto la casa dietro una barriera cosi debole,e di fatti,se ne accorsero pochi secondi dopo. Uno di loro avanzava più rapidamente degli altri. E tutti gli venivano dietro. Erano in sei.

Era spacciato,se lo sentiva. Ma un Malfoy non demorde,non si arrende. Un Malfoy non ha paura di niente.Sapeva come lottavano i Mangiamorte,sapeva bene che non si affaticavano a lanciare avadakedavra a raffica senza problemi,davanti a tutti,non si fermavano davanti a nessuno.

Specialmente ad un ex Mangiamorte traditore.

Qualche secondo di silenzio,poi,la maniglia si aprì e dalla porta entrò un Mangiamorte alto molto più di lui,sorpreso di trovarsi subito un mago davanti,e soprattutto,sorpreso di trovarsi un ex compagno. Ma Draco non si fece scrupoli,lo schiantò subito facendolo cadere addosso ad un altro di loro e la battaglia ebbe inizio. Colpi di bacchetta facevano tremare la casa,Hermione sentiva i colpi provenire dal piano di sotto,sentiva le urla,le imprecazioni,sentiva i corpi cadere a terra. Era terrorizzata. Non poteva lasciarlo li da solo,come si era potuta lasciar convincere?

'' AVADAKEDAVRA''

Quando sentii questa parola,il cuore le si fermò. Possibile che Draco fosse..? Non ci voleva nemmeno pensare. Si infischiò della promessa fatta e uscii dalla porta,bacchetta in mano e denti stretti. Scese dalle scale di corsa,un corpo era steso a terra,quando si avvicinò però,vide che era quello di un Mangiamorte.

Entrò nella camera affianco dove sentiva provenire gli schiantesimi,una volta entrata di corsa vide Draco disarmato,svenuto o solo Dio sa cosa,davanti cinque di loro che stavano alzando le bacchette. No,non poteva permettere che lo portassero via.

'' EHI,STRONZI! CERCAVATE ME?'' Gridò lei,schiantandone subito due di loro,che caddero a terra svenuti. Gli altri tre li disarmò e li pietrificò.Duellava come se fosse nata per questo. Uno di loro aveva evitato il colpo però e stava alzando la bacchetta contro di lei,la stava per colpire.

'' AVADAKE...''

''NO!!'' Urlò Draco steso a terra,incapace di muoversi,ma con le forze sufficienti per richiamare un expelliarmus contro il Mangiamorte. Ora era disarmato,ed Hermione schiantò anche quest'ultimo addosso agli altri stesi per terra.

'' Draco!'' Hermione accorse da Draco,che inerme giaceva a terra.

La strega chiamò gli elfi pregando fossero ancora vivi,e vedendone arrivare due ringraziò il cielo.

''Aiutatemi,dobbiamo fuggire e portarlo con noi. C'è un posto sicuro?'' Chiese lei alle due creature.

'' Si,noi aiutare Padrone e Signorina Ospite,lei prenda una mano a Padrone e una mano la dia a noi,noi trasportare!'' Disse uno di loro,cosi lei prese subito la mano ad entrambi e dopo un battito di ciglia si trovavano in una sala diversa.

'' Dove siamo?''

'' In casa di ex padrone,lui morto e a me lasciato casa,ma io non ci vivo perchè lavoro per il Padrone ora, quindi cedo a voi,è vostra.'' Disse lui sorridendo,e con un leviosa trasportò Draco in una camera al primo piano,adagiandolo sul letto.

'' Ecco ci siamo di nuovo,padrone svenuto e lei preoccupata. Non si preoccupi,la barriera per ora la innalzerò io e di lui no problema,lui forte. Si riprenderà entro sera. '' Detto questo con tono calmo si dileguò. Che elfo particolare.

Ma non aveva tutti i torti,era la terza volta che Draco rischiava la pelle per lei,non poteva che essere preoccupata per luiperò . Si stese sul letto accanto al biondo,e gli si accoccolò addosso.

''Dai Draco,non farmi preoccupare più..'' Disse lei,prima di addormentarsi sul petto di lui,abbracciandolo lungo il collo.

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Capitolo 7
*** Oro e Argento. ***


Angolo autrice : Premetto che qui il metodo di scrittura è leggermente variato per facilitare lo scorrimento della lettura :) Soffermandosi non sui fatti ma sui pensieri,soprattutti,dei personaggi ^^ In questo capitolo succederà qualcosa di bello e travolgente,e vorrei sapere se vi piace o no :) recensite e buona lettura :)
Ancora una volta ringrazio chi mi segue e chi mi sostiene ^^ 

Oro e Argento.

 

Al suo risveglio Draco si ritrovò con la mezzosangue incollata al suo petto. Con i ricci scomposti che ricadevano fluidi alle sue spalle,con una piccola ciocca sugli occhi.

Il mago si ritrovò a scostaglierla delicatamente,senza fretta,assaporando quel momento,stringendo a lui il ricordo del suo viso rilassato. Poi lo sguardo cadde sulla stanza,dove si trovava?

Un flashback. Aveva lottato contro i mangiamorte,lei era scesa,lei lo aveva difeso,lei in pericolo,lui l'ha salvata,poi il buio.

Lei lo ha salvato. Lei,non il contrario. Lei,la sua mezzosangue.

Si alzò dal letto cercando di non svegliarla,si alzò malamente dal letto,ancora un po frastornato.

La stanza era illuminata da una finestra non molto alta,le pareti erano bianche,l'arredamento umile.

Uscì dalla stanza e fu sorpreso di vedere i suoi elfi intenti nel preparare la cena.

''Padrone sveglio! Padrone sta bene? '' Dissero quasi in coro,lui fu sorpreso nel vederli li,ma soprattutto di essere felice che si siano salvati.

'' Sto bene.. Grazie.'' Disse lui,ammiccando un sorriso involontario.

Gli elfi lo guardarono come se avessero visto un miracolo. Il padrone che gli sorrideva.

'' Mi avete portato voi qui?'' Chiese poi lui

'' Si,questa casa ora è vostra padrone. La barriera abbiamo gia innalzato,casa protetta,la signorina.. è protetta.''

Draco sorrise e tornò in camera,allora anche i suoi elfi un po di bene gliene volevano. Che sensazione nuova per lui,non seppe nemmeno che pensare.

Entrò in camera dove c'era Hermione,che nel frattempo stava svegliandosi.

Aprii gli occhi lentamente,vederla rannicchiata su se stessa,con la luce che le rifletteva contro,carezzando le sue femminili forme. Era quasi eterea.

'' Buon giorno.'' Disse lui,sedendole accanto.

'' Oh,sei sveglio!'' Rispose,frenando la voglia di circondarlo in un abbraccio.

'' Si,sto bene ora. Dobbiamo fare due chiacchiere però. Quando io ti dico di restare in un posto,tu ci resti.'' Disse lui severo.

'' Oh ma smettila. Non intendevo di certo rimanere li mentre ti facevi ammazzare!'' Che spudorata,pensò lui.

''Io non mi faccio ammazzare proprio da nessuno!''

'' Allora quando ti ho visto per terra inerme con dei mangiamorte pronti a farti fuori me lo sono immaginato o eri in pericolo?'' Rispose lei stizzita da quella sua reazione per avergli salvato la vita.

I due si guardavano ora in cagnesco. Lui si alzò dal letto e aprì la porta,ma prima di uscire le rivolse questa frase.

'' Io non ho bisogno di qualcuno che mi salvi la vita. Se devo morire,morirò. Che sia l'ultima volta che mi disubbidisci. '' Ed uscì.

Hermione prese il cuscino e lo lanciò contro la porta,incrociando le braccia al petto e facendo il broncio. Il solito stronzo,pensò.

 

Draco era seduto ora sul divano che affacciava alla finestra e guardava fuori,con la mano che gli reggeva il mento ed un espressione arrabbiata sul volto.

Aveva reagito male,lo sapeva. Ma quella mezzosangue gli faceva saltare i nervi. Perchè faceva le cose più pericolose? È sempre stata cosi. Sin dal primo anno si scontrava con lui,con un serpeverde,ignorando le sue origini. Poi lottava contro il male da sempre,ed era solo una mezzosangue. E lui,purosangue,serpeverde,ex mangiamorte non era in grado di difendersi.

E se l'avessero ucciso e poi l'avessero trovata? Non era in grado di salvarla,non poteva da solo. Non per sempre. Era una continua fuga,come poteva resistere a lungo cosi? Ora che il Signore Oscuro sapeva chi c'era dietro,che sapeva chi la stava aiutando,sicuramente avrebbero ucciso anche lui. Ma non era quello il punto. A lui non importava niente della sua vita,oramai valeva meno del divano sul quale era seduto. Oramai per lui contavano altre cose.

Contava lei. Lei? Si.

Ora lui voleva dare un senso a quella fottuta vita. Voleva dargli uno scopo. Salvare lei. La mezzosangue. Nemmeno si riconosceva più. ' Cazzo ti prende Malfoy?' Pensò,riprendendo il suo stesso nome.

Si lasciò cadere la schiena contro il divano,chiudendo gli occhi e respirando a fondo.

Fanculo.

 

 

Hermione era ancora seduta sul letto,soffocava il pianto.

Perchè la trattava cosi? Avevano sempre avuto quel tipo di rapporto,ma sembrava che qualcosa stesse cambiando,sembrava che lui stesse cambiando.

Sembrava.

Mentre ora era tornato lo stesso di sempre,lo stesso di sei anni fa. E lei era tornata la mezzosangue di sempre. Perchè quel genere di pregiudizi? Che cosa non andava bene in lei? Gli aveva salvato la vita,e lui se ne sentiva ferito. Perchè? Lei aveva solo ricambiato il favore. O forse no? Forse c'era qualcos'altro nel cuore della strega che pensava diversamente. Era solo una questione di favore oppure si stava preoccupando per la sorte del mago?

Si. Se ne preoccupava. Ma era inevitabile! Dopo quello che avevano passato quei giorni chiusi in casa,dopo che lui le disse '' ci penso io a farti stare bene''.

'' Cazzo sono sempre una donna,non vado tratta prima come una principessa e poi come spazzatura!'' Pensò lei '' E soprattutto solo perchè gli ho salvato la vita!'' Pensò ancora,facendo smorfie che inconsapevolmente non erano rivolte a nessuno.

Crucciava le sopracciglia,storceva le labbra,insomma,come se lui fosse davanti a lei e lei gli stesse dicendo ciò che pensava.

Ma poi,perchè non glielo stava dicendo? Giusto,glielo doveva dire!

Si alzò dal letto e si diresse verso l'uscita della porta. Fece qualche metro e si ritrovò Malfoy che stava sdraiato come un gatto sul divano,e lei a crogiolarsi in camera. Inaccettabile.

''Malfoy,perchè ti da cosi fastidio che sia io una volta tanto a salvarti la vita?'' Sputò lei furibonda,fregandosene di apparire ridicola.

 

 

Lui la guardava,lei era davanti a lui,braccia lungo i fianchi con le mani chiuse a pugno,le labbra contorte in una smorfia,le sopracciglia rivolte verso il centro del viso,ed i piedi ben puntati a terra. Sembrava una bambina il giorno di Natale,quando al posto di un giocattolo,nel pacco regalo,si trovava un paio di calzini.Era cosi adorabilmente bella.

''Cazzo pensi?'' Si chiese lui tra se e se.

'' Grenger intanto calmati,e poi non mi da fastidio. Ma mi urta che tu non mi abbia obbedito.'' Disse lui con tono freddo.

'' Ah certo,ma forse ti sei scordato Malfoy che non sono un tuo cane.'' Maledettamente innocente. Bella.

'' Oh davvero? Da come scodinzoli quando mi vedi non lo avevo notato,ecco perchè non rispondi al nome di Fido'' Disse lui ghignando.

Questo era troppo,aveva esagerato. Lui notava gli occhi di lei sgranarsi,aprendosi come due fari,incattivirsi.

'' COME OSI?'' Gridò lei.

'' Non abbaiare,ti sento benissimo.'' Disse lui strafottendola.

'' Ora ti cavo le orecchie cosi vediamo come sentirai dopo!''

'' Cara,se tu mi mordi le orecchie e me le strappi,il mio timpano rimane invariato. Accidenti pensavo che tu fossi intelligente!'' Ghignò lui,tra il divertito e lo strafottente.

Ma non poteva prevedere la reazione della ragazza,che gli corse incontro,salendogli sopra letteralmente e in men che non si dica,i suoi denti stavano accanendo le orecchie di Malfoy.

 

 

Il suo cazzo di ghigno,no. Hermione non lo reggeva più. Gli si fiondò contro e gli morse le orecchie,controllandosi certo,ma male voleva fargliene. Certo,come reazione non era da lei,ma tutto stava cosi cambiando,il mondo si stava stravolgendo e la cosa la contagiò.

Gli era sdraiata sopra,si dimenava per non perdere la presa al suo orecchio. Si ritrovò a stringergli le spalle,a circondargli i fianchi con le gambe per non farlo muovere,e lui si contorceva sotto di lei.

''Hermione ma che cazzo fai!'' Gridava lui,nell'intento di levarsela di dosso.

Lei non rispondeva,ringhiava solo,proprio come un cane.

''Hermione!'' Gridò ancora lui,quasi ridendo,poichè il morso di lei ora essendo più lento gli faceva quasi il solletico.Cosi lui prese a fargli il solletico sui fianchi,per farla demordere.

Lei allentò la presa ancora un po,rendendo quel tocco quasi erotico,ridendo con lui. Entrambi si calmarono,ma non si mossero da quella posizione. Lei era ancora su di lui,lui le circondava la vita con le braccia che prima erano intente ad allontanarla,mentre ora erano li ferme a tenerla.

Le gambe di lei erano attorno ai suoi fianchi,e non sapeva nemmeno lei perchè,ma non le stava ancora togliendo.

Lasciò definitivamente la presa dall'orecchio,ma non ebbe il coraggio di guardarlo negli occhi. Quella situazione era troppo imbarazzante.

'' Herm..ione..'' Sussurrò lui quasi eccitato,al suo orecchio,con voce bassa e roca.

Lei era immobile,scossa da quelle parole. Sentiva le braccia di lui stringerla ancora di più,e quell'atto,fece si che i loro corpi si avvicinassero ancora,più stretti di prima.

Fu un attimo,ed i due corpi ancora avvinghiati scivolarono dal divano,cadendo a terra con un tonfo.

Ora la situazione era capovolta. Lui era sopra di lei,le sue gambe ancora attorno ai suoi fianchi,ma ora potevano guardarsi negli occhi.

 

 

Lei era li,sotto di lui. Cosi bella,cosi sexy.

''Che cazzo pensi,che cazzo pensi?'' Si chiese ancora il mago,sentendo qualcosa risvegliarsi in lui.

I loro occhi erano incatenati l'uno all'altro,com'erano belli i suoi occhi. Tutto il contrario di quelli del mago.

Lei aveva il sole negli occhi,lui,le nuvole. Oro e argento si mischiarono,fondendosi. I loro visi sempre più vicini,i loro sguardi spostarsi un po sulle labbra un po negli occhi dell'altro.

'' Hermione..'' Ripetè lui,chiudendo gli occhi,e posando un bacio leggero sulle labbra di lei,che al contrario di come si aspettava,lo lasciò fare.

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Capitolo 8
*** After That. ***


Angolo Autrice :

So bene che la lunghezza di questo capitolo non è immensa ma ho poco tempo a disposizione di questi tempi però non ho voluto lasciarvi completamente a mani vuote :(

In questo capitolo i due daranno inizio ad una vera e propria ''guerra'' di sensualità,il primo che perde,si innamora. Questo è solo l'inizio :) Nel fine settimana pubblicherò il prossimo capitolo dove le situazioni si faranno più piccanti :D

 

 

After that.

 

Le loro labbra ora si sfioravano,i loro cuori battevano all'unisono,impazziti. Che stavano facendo? Lei era Hermione Granger,la migliore strega della scuola,la ragazza che più di tutte odiava Lui,Draco Malfoy,che per anni l'ha derisa,umiliata,sottovalutata e fronteggiata più volte senza mai farsi perdere un occasione.

Lo guardò in viso,trovando il coraggio di guardare quel cielo incastonato nei suoi occhi,e l'espressione che aveva in viso era indecifrabile. Si ritrovò a pensare che forse anche lui si stesse rammentando su chi erano loro,sul suo passato da mangiamorte,sul fatto che lui è un Purosangue e lei in confronto era il niente. Anzi,ancor meno. Oppure ora aveva assunto un diverso valore per lui quella mezzosangue?

Si guardarono per un minuto,massimo due. Sembrava però esser passata gia mezza vita. I loro sguardi mai si erano incontrati cosi a lungo.

Lui si alzò da lei,mettendosi in ginocchio,ancora sopra di lei,e prendendola per le braccia per aiutarla ad alzarsi.

Mi ha chiamata Hermione.. pensò lei senza togliergli lo sguardo di dosso.

'' Dimentica tutto,è stato un momento. '' Disse freddo,neutrale,alzandosi dal pavimento,voltarle le spalle e andare in camera sua.

L'espressione che aveva in viso però tradiva il suo tono glaciale. Sapeva che era scombussolato tanto quanto lei. Glielo si leggeva negli occhi...E che occhi.. Si ritrovò a barcollare poi per rialzarsi dal pavimento,ancora frastornata dalla inverosimile situazione. Si gettò sul divano con lo sguardo perso nel vuoto,sfiorandosi con la punta delle dita quelle labbra

 

 

Draco era sdraiato sul letto,con il volto rivolto verso il soffitto,e scrutava le piccole crepe che si erano formate. Il bianco dell'intonaco era scalfito solo da quei graffi,cosi come la sua strega.

Una mente brillante,un'anima pura,ferita da lui. Lui stesso fu a ferirla più volte facendola sentire inadeguata. Ed ora l'aveva baciata,senza ragione alcuna. Ma si sentiva in colpa,seppur la sensazione di quelle labbra sulle sue era vivida nei suoi occhi,nei suoi battiti. Quel bacio,il più casto che diede in tutta la sua vita,fu quello più bello,che lo coinvolse di più,e non capia il perchè.

È tutto sbagliato. Lei è una mezzosangue,una m-e-z-z-o-s-a-n-g-u-e. Mai uno del sangue puro come il suo poteva mischiarsi con una strega nata babbana. Eppure le loro labbra pochi minuti prima si erano scambiate un gesto di pace,e a farle coincidere fu proprio lui.

E come un coglione ha reagito di impulso. ''Dimentica tutto,è stato un momento.'' Oh si Draco,un momento da coglione.

 

 

Coglione,coglione,coglione che non sei altro. Prima mi baci e poi mi lasci qui,dicendomi che è solo uno sbaglio. Ma lo hai fatto tu,razza di coglione! Pensava intanto la strega,travolta dalla rabbia. Non capiva come poteva essere trattata cosi da uno che l'ha appena baciata di sua iniziativa,e sentirsi anche in colpa. No,la colpa è solo dell'istinto. Perchè non l'ha schiantato? Perchè non lo ha schiaffeggiato? Un calcio nei paesi bassi o una testata in fronte sarebbero bastate per metterlo a nanna. Ma lei lo ha lasciato fare.

Cosa poteva mai accadere di peggio? Si stava invaghendo di un mangiamorte?

COGLIONA HERMIONE,SEI UNA COGLIONA.

Si era lasciata usare da uno come lui,per i propri divertimenti. Non avrebbe lasciato la storia in sospeso. Lui doveva pagarla cara per i suoi errori.

Bene Draco Malfoy,a te piace essere cercato,desiderato. Sei un mangiacuori di giovani donne,vero? Hai sempre avuto questa nomina,ma da oggi io ti farò impazzire. Vuoi la guerra,Mr. VengoPrimaIo? E guerra sia.

 

Sentì la porta della sua camera aprirsi,e vide lei entrare nella stanza,senza nemmeno degnarlo di uno sguardo,cambiandosi abito con un incantesimo,facendo apparire addosso una veste da notte corta fino al ginocchio,scollata sulla schiena,bianca e con i bordi in pizzo. Pura,pensò lui.Ma senza ancora guardarlo, si mise seduta sul letto accanto a lui con il corpo rivolto dalla direzione opposta,cosi che lei non avesse potuto vedere il suo compagno di sventure palesemente compiaciuto da quella visione,ma lui non avrebbe potuto vederla ghignare ,per la prima volta,che era cosciente di aver attirato la sua attenzione,senza però contraccambiare. Come se nulla fosse mai successo.

Eppure qualcosa era successo,lei come poteva mettersi a dormire tranquilla come niente fosse? Lui l'aveva appena baciata.

Poi si rammentò... Dimentica tutto...

Quelle parole gli suonavano in testa come una valanga di offese. L'aveva offesa ed ora lei ripagava l'arroganza con l'indifferenza.

Bene Granger,vuoi giocare? Giochiamo. Non resisterai a lungo senza di me,io non amo perdere.

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Capitolo 9
*** Uno pari. ***


Angolo autrice : scusate l'increscioso ritardo e la lunghezza del capitolo ma ho avuto dei problemi di salute ed ero incollata a letto. In aggiunta vi si son posti gli scapocciamenti del server che non mi permetteva di aggiornare e capitemi voi ^^ Ma volevo farvi questo capitolo così l'ho scritto e pubblicato interamente dal mio telefono smile spero apprezziate lo sforzo e vi prego di recensire per sapere come la pensiate ^^ buona lettura,Cherie. 

Uno pari. 




Quella mattina Draco si svegliò sul divano. Con la voce ancora impastata dal sonno chiamò gli elfi e ordinó di portare vassoi con colazione sia a lui che alla mezzosangue. 
Si era dovuto alzare dal letto non appena la Granger,dormendo,gli si era appoggiata contro,troppo vicino al suo viso. Una sua gamba si era messa sopra il suo fianco,scoprendo la coscia candida di lei. Le mani di lui bramavano quel corpo così sensuale eppure così innocente. Che avrebbe dovuto fare? Darle la soddisfazione di volerla? Di dimostrarsi attratto da lei? Mai. Così si alzò controvoglia dal letto dirigendosi verso il divano. 
Aveva il male alla schiena,il torcicollo e una gamba addormentata. Aveva passato una nottataccia. Ma quello era il prezzo del suo orgoglio. 

•••

Quella sera aveva finto di dormire per quasi tutto il tempo. Finché Draco non si fosse alzato lei lo avrebbe sedotto anche nel sonno. 
Respirava alternando bocca e naso,lentamente. Sdraiata a pancia in su,con le braccia accanto la testa,una a parte,vicino le orecchie. Inarcava ogni tanto la schiena,scoprendo il seno appena coperto da quella veste che aveva fatto fatica ad inventare con un incantesimo. Conosceva i gusti di Draco. Ed aveva fatto tombola. 
Sentiva gli occhi di lui addosso,poi,per farlo impazzire,si sdraiò contro il suo petto. Cingendogli un fianco con una gamba,assumendo un espressione totalmente rilassata e fingendosi ancora più addormentata. Aveva sentito il corpo del mago sussultare,irrigidirsi,eccitarsi. Lo sentii alzarsi dal letto quasi imprecando,e sorrise. Era riuscita a farsi desiderare. 
"Dimenticati di questo." Pensò lei ghignando e tornando finalmente a dormire. 
La mattina seguente,dopo essersi lavata ed unta la pelle con una lozione alla rosa,si vestì indossando una camicia bianca ,calzoncini di jeans comodi e si arruffò volontariamente i capelli,gonfiandoli. 
Si sarebbe vendicata della sua insolenza. Prima la bacia e poi la ignora? Non è più la Granger "so-tutto-io." Che Era prima. Ora era una donna e si meritava il rispetto. Ogni azione ha una sua conseguenza e lui ora doveva pagare la sua. 
Uscì dalla stanza trattenendo una risata guardando Draco che aveva un aspetto stanchissimo,e la guardava di sottecchi. 
Questo gioco le stava piacendo sempre di più. 

•••

" ora si veste anche sexy? Basta c'è l'ha con me. Dove cazzo e finita la bacchettona frigida che era prima? " pensò lui, non poteva credere a quello che i suoi occhi avevano visto poco prima. 
La mezzosangue si avviava verso la cucina sculettando. Sculettando! Da quando la Granger sculetta? È quella camicia? E quelle gambe scoperte? La sua pelle,sembrava di averla davanti. Era liscia,luminosa. Lasciava dietro di se un profumo floreale. L'aveva vista allontanarsi con uno sguardo compiaciuto. Era sicuro che lei si stesse vendicando di lui. Ne era sicuro. Ma l'aveva colto impreparato. 
Andò in bagno e si lavò anche lui,con una doccia rapida. Si mise una camicia nera che lasciò sbottonata dal petto in su,facendo intravedere i muscoli sul torace. Si mise un paio di pantaloni beige stretti con il cavallo basso. Si sistemò i capelli e scese in sala,dove ad aspettarlo c'era una maga seduta a gambe incrociate sulla sedia,intenta a stuzzicare qualche pezzo di pane mettendoci sopra della marmellata. 
"Buongiorno" le disse,ricevendo per risposta un sorriso da parte di lei. 
Si sedette davanti la strega,dalla parte opposta a lei,riempendosi una tazza con del thè caldo,una fetta di limone e zucchero di canna.
Non le rivolse parola,si limito a guardarla mentre lei,leccandosi le labbra,si pulì da una goccia di marmellata finita accanto al labbro. Ogni gesto era una provocazione. Non sapeva se era la sua mente a vederla così sexy o se lei si impegnava davvero. 
Ma ora toccava a lui. Si alzò una volta finito di bere,portando la sua tazza sul lavabo della cucina,passando le accanto,lasciando dietro di lui un profumo inebriante che fece sospirare silenziosamente la strega. 

•••

Hermione non capiva perché quel profumo la travolgesse così tanto. Fatto sta che lui,passandole accanto,le aveva fatto venire i brividi. 
I suoi fianchi stretti,ben circondati da quella camicia nera che aderiva su quel corpo perfetto in modo fluido,quei pantaloni che gli definivano le gambe affusolate,rendendolo più snello di quanto già non fosse. 
Ora lo stava fissando senza nemmeno accorgersene. Lui la guardava dovertito,ma nonostante lei sapesse che lui la stava guardando non riusciva a distogliere lo sguardo su di lui. Doveva trovare una scusa per quella figuraccia. 
"Sei sporco sulla camicia " disse,alzandosi e dirigendosi verso di lui. Prima però aveva intinto di nascosto un dito su una goccia d'acqua caduta sul tavolo,e passandoci il dito sopra la camicia sembrava che essa fosse già sporca. 
"Nulla nulla, era solo acqua. " disse poi,distaccandosi da lui. Ma lui non era sciocco come lei pensava,pur non essendosi accorto del fatto che la camicia l'avesse sporcata lei,si rese conto però che quella era solo una scusa per andargli vicino. 
La fermò per un polso,attirandola a se. 
"Aspetta."Le disse. 
Lei lo guardava atterrita,spiazzata. I loro visi erano di nuovo vicini. Lui posò un dito sul bordo delle labbra di lei,e poi ritraendolo lo mise in bocca. 
"Era solo marmellata" rispose lui ghignando. Poi si allontanò da lei è uscì dalla cucina. 
Glie l'aveva fatta. Si era vendicato. Uno pari,Malfoy. Non ghignar troppo.

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Capitolo 10
*** Freedom. ***


Nota dell'autrice : INNANZITUTTO volevo ringraziare di cuore ladyathena che mi sostiene sempre con le sue recensioni e mi fa venir la voglia di proseguire la storia :) Grazie mille!

Oggi capitolo a sorpresa,ne posto un secondo poiché voglio farmi perdonare della lunghezza del precedente che è davvero ridotta ai minimi termini! ( Nel mentre sto eseguendo i compiti di matematica,scusate il contagio :P ) Buona lettura e grazie per aver messo la mia storia nelle seguite,nelle preferite e nelle ricordate ^^ Recensite e godetevi lo show!

 

Freedom.

 

 

 

“È possibile che debba farmi sentire cosi idiota? Non va bene,non lo capisco nemmeno io. Questi continui cambiamenti non li reggo più. Voleva la guerra,gli piacciono le sfide ed è un ottimo avversario. Ma io sono una Grifondoro! Una guerriera che non si è fatta calpestare le mani nemmeno dal Signore Oscuro,ed ora mi facevo tener testa da lui? Mai.” Pensava tra se e se.. Però poi un lampo le balenò negli occhi,che si incupirono subito dopo. L'oscuro Signore,Voldemort,era ancora in libertà. Lei era nascosta. Una rifugiata. Una.. vigliacca.

“ No. Basta. Basta pensare a questo,se era li era anche per distrarre Voldemort,per concedere alla Resistenza un po di tempo per organizzarsi. Ma quanto ci avrebbe voluto? E perchè ero cosi preziosa per lui? Cosa rappresentavo di cosi vitale per.. “

Ma i suoi pensieri furono interrotti da una figura alta e snella appoggiata alla porta. Non ghignava questa volta,no. Sorrideva,mai visto sorriso cosi bello. La guardava,soddisfatto di non si sa cosa. Poi finalmente interruppe il silenzio che si era creato.

“ Granger .. Vuoi farti una passeggiata? “ Disse,allargando ancora di più il sorriso.

Una passeggiata. Uscire fuori. All'aperto. Muoversi,passeggiare.

Riuscii a sussurrare un piccolo ''si'' che uscì dalle sue labbra come una preghiera che viene esaudita.

“ Vestiti,ti porto fuori.” Fece per allontanarsi ma venne interrotto dalla strega.

“ Ma Voldemort? Non ci vedrà se usciamo? Non sentirà le nostre presenze? Saremmo allo scoperto e potrebbe essere pericoloso! “

“ Granger di questo non preoccuparti,il villaggio dove andremo è frutto della fantasia di un nostro elfo,è una dimensione parallela,dice che è il suo regalo per te,perchè sei gentile con lui. Sono un po geloso,a me di questi regali non li ha fatti mai. “ Nemmeno il tempo di rendersene conto che la strega era corsa verso l'elfo che si nascondeva dietro le gambe del padrone come un bambino che si nasconde dietro la gonna della madre,le fece cosi tenerezza che lo stritolò in un abbraccio sincero,tra le lacrime.

“ Grazie Grazie Grazie! “ Riusciva a dire solo questo,e l'elfo,cambiando colore in viso,passando da un color pelle grigiastro ad un rosso vivo,non disse niente. Ma abbozzò ad un sorriso.

Corse in camera e si cambiò con un gesto di bacchetta,indossando un paio di shorts di jeans scuri con sotto calze nere trasparenti pesanti. Una maglietta bianca che le arrivava alla coscia,facendo intravedere solo un bordo dei pantaloncini,e un giacchetto di pelle abbinato agli stivali neri lucidi a gambaletto. Malfoy,se non impazzisci ora non impazzisci più.

Uscì svelta dalla camera e andò incontro a Draco,che si era messo solo una felpa di cashmere verde scuro con un cappuccio,e gli stava cosi bene,vestito cosi casual,perfetto. Una volta aperta la porta,il cielo era del colore degli occhi di Draco,ed il terreno era coperto da un manto di neve alta almeno mezzo metro.

La maga si girò ancora una volta prima di uscire per ringraziare nuovamente l'elfo,sorridendogli e mandandogli un bacio ''soffiato''.

Si guardarono,poi rivolsero lo sguardo al paesaggio di fuori. Era desolato,solo una grande distesa bianca.

Ma Draco fece il primo passo seguito immediatamente da quello di Hermione,e non appena uscirono completamente dalla casa si ritrovarono in un altro posto,in un altra ora,dove faceva anche più freddo,ma erano fuori. Liberi.

Si trovarono in mezzo alla strada,in un villaggio straniero dove la lingua che parlavano quei maghi era incomprensibile. Le persone erano solari,sembravano non essere stati nemmeno lontani dalla guerra,sembrava che nemmeno la conoscessero.

L'ambiente era mercantile,di fatti c'erano molte bancarelle,molte persone intente a comprare di tutto e di più. C'erano oggetti di tutti i tipi per tutte le categorie. Anche le leccornie non avevano rivali,erano abbondanti e di molti tipi. Ma la cosa che l'attrasse fu una bancarella con dei libri magici,scritti in lingue diverse dalla propria,ma che sapeva decifrare. C'erano anche delle pergamene con delle mappe,degli appunti,delle storie altrui. Un paradiso per la giovane maga.

Era cosi presa che si dimenticò quasi di Draco,che quando la chiamò per proseguire,sussultò nel vederlo accanto a lei.

“ Andiamo,qui è troppo chiassoso.” Disse prendendola per un braccio,camminando svelto verso una sottospecie di parco pubblico dove c'erano dei bambini intenti a giocare con una strana creatura non meglio identificata.

Si sedettero su di un muretto basso e largo abbastanza da potercisi sedere comodamente.

“ Ti ho preso una cosa.” Disse lui poi,sfoderando dal giacchetto un pacco.

Lei lo prese,incuriosita e soprattutto sorpresa. Quando aveva avuto il tempo di prenderlo?

“ Per me? Davvero? Quando..” Disse lei,intenta ad aprire il pacco.

“ Eri cosi attenta che non ti sei accorta,ma ti ho preso un libro sul quale ho visto che posavi l'attenzione molto più rispetto agli altri. È una diversa lingua,cosi ho pensato che potevi tradurlo,per passare il tempo sai,magari non ci sarà sempre l'occasione di uscire e allora.. insomma ti ho preso un passatempo.”

Il libro era bellissimo,di vecchia data,si riconosceva. Ma proprio per questo le sembrava anche più bello. La copertina era rossa in tessuto,con dei finimenti dorati,le pagine erano ingiallite,corrose dal tempo. Di magico non aveva nulla,se non il contenuto. Di fatti,non appena lo aprii,le immagini presero vita,le lettere si muovevano leggermente,quasi tremando dal freddo. Era vivo.

“ Draco..” Disse lei quasi commossa. Lo guardò negli occhi,creando un contatto cosi intimo eppure cosi scoperto. Sorridendogli gli posò un bacio sulla guancia,e poi tornò ad ammirare quel pezzo di storia tra le mani,cercando di capire il significato di quelle strane lettere.

 

°°°

 

L'aveva ringraziato con un bacio,con un bacio. Lei gli aveva sorriso. Perchè tutte quelle emozioni? Perchè tutto questo subbuglio di sensazioni strane nello stomaco?

“ Non ti ci abituare. È solo per inaugurare la nostra prima uscita.” Si rese conto di ciò che disse solo dopo che lei lo guardò inarcando un sopracciglio,e ammiccando con le labbra.

“ Dai che hai capito che intendo.” Disse lui imbarazzato.

Da quando la Grander aveva il potere di metterlo a disagio? No. Non a disagio,imbarazzato. Sorpreso di non saper rispondere adeguatamente. Si era ritrovato a conoscerla da sette anni ma non sapeva niente di lei,di come comportarsi con lei. Sapeva solo farla arrabbiare,solo offenderla. Fino ad allora non sapeva come prenderla,ecco da dove veniva quell'imbarazzo. Dalla paura di ferirla. Dalla inesperienza. Non sapeva parlarle. Eppure non aveva mai avuto di questi problemi,forse perchè con coloro con il quale parlava Draco,o erano tutte ragazze inutili,le quali non appena si sentivano dire una parolina dolce finivano nelle sue lenzuola,oppure sapeva parlare con persone altolocate. Importanti. Col quale condividere argomenti da adulti sebbene la sua giovane età.

Ma non con lei,non con una mezzosangue. Di cosa poteva parlarle? Del tempo? Di come si trovasse a fare la prigioniera? Di come stava vivendo quella esperienza? No. Tutte cose che avrebbero fatto i suoi amichetti. Lui era Draco Malfoy,non un piccolo rozzo Weasley che si lascia trasportare da discorsi futili. Poi,fu lei a parlare per prima.

“ Ora che facciamo?”

“ Uhm.. Non lo so,non conosco questo posto. È tutto nella fantasia dell'elfo. Quindi giriamo un po',male non fa.” Disse distrattamente lui,intento ad alzarsi e pulire ogni eventuale traccia di polvere dai pantaloni.

Per tutta risposta lei si alzò sorridendogli,prendendo il libro e tenerlo stretto nelle mani. Poi sembrò rifletterci su.

“ Draco ma se questo mondo è frutto della fantasia di qualcuno,anche il libro lo è?”

“ Mmm no. È errato. Un elfo può creare diverse dimensioni,ma anche se sono frutto della sua fantasia non significa che non esistano. In effetti,temo di essermi espresso male. Questo posto è un suo ricordo,e probabilmente non è ai tempi nostri. Forse prima,forse dopo. Ma a giudicare dall'abbigliamento dei popolani direi che siamo indietro di circa duecento anni. Comunque,quello che c'è qui esiste. È tangibile,puoi interloquire con le persone se solo vi capiste,puoi toccare le cose,puoi camminare senza cadere in un buco nero ecc ecc. Indice del fatto che tutto ciò che vuoi è ancora vivo nei suoi ricordi.” Si voltò verso di lei,che sembrava non aver capito molto di tutto ciò che disse il mago,cosi lui concluse semplicemente cosi “ In breve,puoi tenere il libro,non si smaterializzerà una volta tornati alla realtà”.

Il viso della maga si illuminò,e sorrise di nuovo. Contagiando anche lui. Vederla sorridere gli faceva bene,sentiva di essere utile a qualcosa,significava che stava facendo la cosa giusta in quel momento.

“Sentirsi appagato da un sorriso,ed il sorriso è della mezzosangue. Ma dove andrà a finire il mondo? Ma dove??” Pensò lui,ridendo tra se e se per quei strani pensieri.

“ Come mai ridi?” Chiese lei incuriosita.

“ Oh nulla,pensavo. Comunque il tempo a nostra disposizione è finito,dobbiamo tornare prima che i ricordi si affievoliscano fino a perdere anche noi. Vieni,dobbiamo tornare.” Il viso della maga i incupì,sospirando forte.

Lui si chinò su di lei,come un papà alla propria bambina.

“ Prometto che ti ci riporto,se farai la brava,evitando di farmi cedere in tentazioni che potrebbero essere.. mmm.. non proprio appropriate.” Disse con voce roca,sensuale. In un sussurro.

Lei divenne rossa in un secondo,e si ricordò dell'espressione che aveva avuto l'elfo,le venne da ridere.

“ Mh..non intendevo farti ceder..” Lui le posò un dito sulle labbra,sorridendole socchiudendo gli occhi.

“ Shh.. Non dire niente.” Le disse,con la stessa intonazione di prima.

“ Draco questo però...vale anche per te.” Disse lei di rimando. Lui la provocava,si divertiva. E lei non poteva fare lo stesso? Ingiustizia.

Lui sorrise,si sentiva più leggero con lei. Poi ad un tratto,un fiocco bianco,limpido,gelido,cadde sulla punta del naso della maga,facendola starnutire.

“ Ora è davvero l'ora di andare. Afferrami.”

Si guardarono negli occhi,e lei strinse il braccio di lui,che la trasportò nella casa da dove erano usciti. Una bellissima cella dal quale non poteva uscire.

In un attimo era sparito tutto,eccetto una cosa. Un libro,un regalo. Lo strinse forte a se e lasciò la presa dal braccio del mago.

“ Buona lettura,Granger.” e con un lieve sorriso,si allontanò da lei.  

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Capitolo 11
*** Cooking. ***


Note  dell'autrice :) Scusate il ritardo ma ero impegnata con l'altra storia riguardante Draco ed un nuovo personaggio :) se adorate Draco  tanto quanto me potete dare un occhiata non ci perdete nulla :) la storia si chiama Julia Ewan Hates Draco Malfoy. 
Ora torniamo a questo capitolo,spero vi piaccia ^^ Cherie. 

 

Cooking.

 

Erano ore che stava piegata a leggere e rileggere quel libro. Ma di quelle scritture non aveva nemmeno mai sentito parlare. Erano ore che faceva delle ricerche,che cercava di dare un senso a quelle storie.

Draco le era stato accanto inizialmente per aiutarla,ma entrambi non erano venuti a capo di quell'enigma che era il libro.

Le immagini però poteva capirle,ed erano magnifiche. Si muovevano con una lentezza maggiore rispetto ad una normale foto magica ma era comunque uno spettacolo al quale non poteva non assistere.

Raffiguravano maghi che lottavano contro draghi,babbani addirittura che salvavano le loro damigelle e streghe cattive distrutte dall'amore.

Odiava il fatto di non poter capirci altro,di non conoscere la storia.

Chiuse il libro e lo mise sul comodino,adagiandolo delicatamente. Era prezioso per lei quel manoscritto,e non solo perchè era un libro assolutamente interessante e pieni di misteri. Ma perchè era un regalo,e sebbene il committente fosse davvero insolito,è stato un gesto inaspettato,ma dolce.

Si vestì con abiti modesti,promettendo a se stessa di non voler più giocare a quello stupido scambio di tentazioni. Se son rose fioriranno,si diceva in mente.

Decise di mettersi un golfino azzurro sopra una maglietta grigia che aderiva al suo corpo in maniera piuttosto sciolta e dei semplici jeans chiari. Raccolse i capelli in una coda e si rannicchiò sul letto disegnando figure inesistenti con la bacchetta sospesa in aria. Doveva esercitarsi sugli incantesimi non pronunciabili,in questo caso un semplice wingardium leviosa era giusto per iniziare.

Inizialmente la bacchetta rimase in aria diversi secondi,poi però cadde sul letto,e dopo svariati tentativi,concentrandosi ogni volta sempre di più,riusci nel suo intento.

La sua testa era pesante,le girava,e gli occhi erano stanchi,che si chiudevan da soli.

Scese dal letto e andò a cercare Draco,che era intento a far magie davanti ad un muro.

'' Draco esercitarsi contro un avversario cosi non ha senso!''

'' Non mi sto esercitando,sto cercando di creare una stanza che sia capace di portarci in qualsiasi parte del mondo noi vogliamo,basta desiderarlo prima di tirare la maniglia. Potrebbe esserci utile in caso di una seconda irruzione da parte dei servi di Voldemort. Ma non è semplice e mi ci devo impegnare. Comunque bando alle sciocchezze,dimmi,come va con il libro? Non sei uscita dalla stanza per ore!''

'' Oh è un libro cosi pieno di misteri..vorrei davvero sapere di cosa si tratta,come fare a decifrare quei codici. Perchè non è una lingua,sai? È un codice,è stato scritto in un codice. Poiché vanto di essere una grande linguistica ma quel tipo li non l'ho mai visto. ''

'' Tu potresti vantarti di molto Granger,il bello di te è che non lo fai.''

Un complimento,le stava rivolgendo un complimento?

'' Draco,vorrei farti delle domande se non ti dispiace.''

Mi guardava interrogativo,incuriosito.

'' Certo,dimmi quel che vuoi.''

'' Vorrei sapere perchè ultimamente mi tratti come se io non fossi..io.''

'' Le persone cambiano Hermione credevo di avertelo gia dimostrato.''

'' Si ma tu sei Malfoy...cioè... non intendere male,ma tu hai vissuto in una famiglia dalle regole ferree e non hai mai battuto ciglio. Come puoi aver assunto un cambiamento cosi radicale?''

'' Hermione,io non credevo fortemente alle parole di mio padre,sulla superiorità del sangue puro,sull'essere più importanti di altri poiché si hanno tanti soldi,di essere padroni di tutto poiché si è di bell'aspetto e di nobil casata. Mi comportavo come se fossi di quel pensiero,è vero. Ma non ero io quello,Hermione. Non ero io. Ero come mio padre,l'esatta copia di lui,e non avevo altra scelta.

Non ero Draco,ero figlio di un rigido Malfoy. Draco era sparito. Io vi trattavo male perchè voi avevate quello per il quale io ho lottato a lungo,una famiglia. La felicità,l'unione. Mentre io dovevo badare con chi stare. Dovevo uscire solo con coloro che erano nobili,ma spesso e volentieri erano solo dei grandi stronzi interessati solo al mio denaro. Voi oltrepassavate questo,voi vi amavate e vi amate tutt'ora per affetto non condizionato da niente se non dal cuore. Io invece sono un guscio vuoto,e se ora cerco di rimediare è per riempire quel vuoto,ma non solo il mio,Hermione. Cerco di farmi perdonare,di farti capire che non sono io quello che hai conosciuto durante gli anni scolastici. Ero solo un burattino. Perdonami.''

Mai avevo sentito parole più sofferte di quelle,mai avevo sentito una fitta al cuore per aver sempre pensato male di lui,per averlo sempre giudicato. Io che guardo sempre dentro le persone,lui lo avevo solo visto superficialmente,non l'ho aiutato a scoprire se stesso da prima,magari non sarebbe stato possibile,ma rendersi conto di chi era forse avrebbe cambiato l'esito delle cose.

Ora nemmeno mi guardava in volto,era poggiato contro il muro con la schiena,la testa bassa,un sospiro pesante,la mano destra stretta a pugno batteva impercettibilmente contro il muro alle sue spalle.

Gli alzai il mento con le dita,costringendo i nostri occhi ad incontrarsi,e dopo una lunga fusione di sguardi,Gli carezzai la guancia,posando su di essa la mia mano,gli sorrisi debolmente,guardandolo negli occhi tristi,e poi quando vidi me stessa in quegli occhi,gli posai un bacio sulle labbra,sentendo il suo corpo irrigidirsi,per poi lasciare a grande quantità tutta la tensione,e lasciarsi baciare delicatamente da me.

Il bacio fu breve,casto,ingenuo quasi. Ma i nostri occhi ancora temevano ad aprirsi. I nostri visi avevano paura ad allontanarsi. Sentivo il suo respiro sulle mie labbra,la sua mano sulla mia guancia,quasi come volesse catturare quel momento e renderlo eterno,e la cosa non mi dispiacque.

Ma stavo baciando Malfoy. No...stavo baciando Draco. La persona che non conosco da sette anni ma da poche settimane,col quale convivere si è rivelata una dolce sorpresa.

''Questo è .. dimmi tu cos'è Granger perchè io non so descriverlo.''

La sua voce era emozionata,confusa,dolce,roca,bella.

'' è un bacio Draco,un bacio.''

Mi allontanai da lui e gli sorrisi,lui incurvò le labbra in un lieve sorriso,sentivo la sua emozione uscire dai suoi occhi,e chissà se lui riusciva a sentire la mia.

'' Draco..'' Sussurrai.

'' Dimmi.''

'' Mangiamo?'' Sorrise apertamente questa volta,e fu contagioso,poichè sorrisi di mia volta senza nemmeno accorgermene. La sua felicità era la mia.

'' Che vuoi mangiare?'' Chiese ridendo fievolmente.

'' Qualcosa che prepariamo noi,non voglio diciamo mangiare e basta,ma voglio cucinare e mangiare quello che prepariamo noi!''

'' Io non so cucinare..'' Disse quasi in imbarazzo.

'' Nemmeno io ed è questo che lo rende divertente'' Rise.

'' Allora andiamo in cucina,dirò agli elfi che hanno la serata libera.'' Fui io a ridere questa volta.

'' Dai!'' Esclamai contenta,ero euforica e per un momento mi dimenticai di essere nascosta da un assassino.

Ci dirigemmo in cucina dove congedammo gli elfi che non furono troppo tristi della notizia,e guardammo nella dispensa.

'' Mmm..questi sono ingredienti magici,io so cucinare solo roba babbana! Facciamo cosi.''

Presi in mano la mia bacchetta e con un incantesimo non verbale feci apparire pomodori,patate,zucchine,insalata,pasta di vari tipi,avokado,broccoli,carne di maiale,di mucca,di pollo. Poi del pesce e della frutta,ortaggi e quant'altro,tra cui spezie ed odori.

'' Non ho mai visto questa roba.'' Mi intenerii inutilmente al suon di quelle parole.

'' Ora cuciniamo qualcosa di buono. Che ne dici di..mmm..Risotto ai frutti di mare,filetto di salmone per secondo?''

Mi guardò come se avessi parlato in giapponese.

'' Ah beh...si mmm..buono! Ok!'' Gli sorrisi,ero contenta che per una volta ero io a far qualcosa per lui.

Iniziammo a cucinare insieme,lui affettava il salmone e devo dire che anche se era la prima volta che prendeva un coltello in mano era abile,aveva man ferma,poi io cucinavo il riso mescolando gli ingredienti molto spesso ed allungando il riso con del vino bianco.

L'odore era ottimo sebbene non fossi mai stata una cima in cucina,me la stavo cavando.

'' Questo pesce puzza!''

'' Lo so,è pesce ed il pesce odora di pesce ,ma si vede che è fresco quindi non fare storie! Lo sai che è buono anche cosi? Senza cuocerlo?''

Mi guardò stupefatto.

'' Vuoi dire mangiarlo vivo?''

Risi dall'espressione che aveva in viso.

'' Ma no,è morto solo che è crudo ed il pesce crudo si mangia! Ma viene chiamato sushi. È buono solo che bisogna essere capaci di farlo. Comunque qui è pronto. Assaggia.''

Presi un cucchiaino e lo immersi nel riso,me lo portai alle labbra e ci soffiai sopra,poi lo portai alla sua bocca.

Lo assaggiò e sembrava pensarci un attimo,degustare ogni sapore,poi mi guardò in viso e sorrise.

'' Hermione,è disgustoso.''

Ci rimasi malissimo. Il mio sorriso svanì per far posto ad un espressione triste ed afflitta,trattenevo le lacrime.

E lui le risate.

'' No dai non fare cosi – disse ridendo – stavo scherzando non vedi come rido? È buono molto buono,sei stata brava'' Aveva circondato la mia vita con le sue braccia,ed io fingevo il broncio.

'' Uno scherzo di poco gusto!''

Ridemmo insieme,ancora abbracciati,ancora felici.

'' Sei bravissima e lo sai,è buono.'' Mi guardò negli occhi,la distanza tra un viso e l'altro era minima ed i suoi occhi erano prima sui miei occhi poi sulle mie labbra,sul quale pochi secondi dopo,sentii il sapore del mio risotto.

 

 

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Capitolo 12
*** Un salto nel passato. ***


Note dell'autrice :) Vorrei innanzitutto dedicare questo capitolo a _Mistery96_ … che mi ha spronata a scriverlo,mi ha incoraggiata e apprezzata e questo fa di me davvero felice,onorata e anche un po commossa per i suoi complimenti e naturalmente grazie anche alle altre che mi hanno recensita e han messo la mia storia tra le preferite! :) Quindi,ecco il tuo capitolo cara Mistery,e spero che se non ti piacerà non mi ucciderai con un bazooka :) Buona lettura :D

 

Un salto nel passato.

 

Le nostre labbra erano ancora unite,ma non più in un bacio,ma in un sorriso.

Quando Draco mi baciò,sentii la schiena in preda ai brividi più forti,il mio cuore perse un paio di battiti ed i miei polmoni trattennero l'aria dentro di loro come io volevo trattenere le sue labbra alle mie.

Il suo tocco delicato ma audace mi rendeva contenta,sentivo che qualcosa andava bene seppur fui stupita del fatto che andavano come stavano andando grazie al famigerato Draco Malfoy.

Ci guardammo negli occhi,e per spezzare quel momento forse troppo romantico gli dissi.

'' Sai cosa? Hai ragione, è proprio buono!'' Riferendomi al sapore del riso che avevo incontrato sulle sue labbra. Lui inarcò entrambe le sopracciglia e fece la faccia stupita,ma divertita.

'' Oh ma per favore,sappiamo entrambi a cosa è dovuto il buon sapore del tuo riso!''

'' Ovvero?'' Chiesi incuriosita.

'' Le mie labbra ovviamente!''

'' Ma quanto siamo modesti Sig. Malfoy?''

'' Mai abbastanza,signorina Granger.''

Apparecchiammo la tavola in silenzio,con qualche sguardo ogni tanto,ghignando. Da quando in qua ghignavo? Mi sta contagiando.

 

 

Guardatela,quant'è bella,mentre apparecchia una semplice tavola. Attenta ad ogni dettaglio,al tovagliolo con sopra le posate,al bicchiere ben posto in modo che non dia fastidio,ed il piatto di portata con dentro il riso,ed un altro con il pesce.

Ci sedemmo l'uno davanti all'altra,devo dire che era davvero brava a cucinare,e scoprirmi abile anche io mi fece sentire come se qualcuno abbia dato una pacca sulla spalla del mio orgoglio,dicendo ''Bravo!''

Sta mangiando cosi compostamente che non sembra vera,perchè non ti sciogli a me Granger? Quanta perfezione ancora vuoi dimostrarmi?

'' Oh Merlino,da quanto non mangiavo pesce! L'hai cucinato a dovere! Devo,con risentimento,ammetterlo!''

'' Fai anche la risentita adesso? Cosi mi offendi,Granger!'' Dissi io ironico.

'' Oh ma quando mai un Malfoy si offende dalle parole dette da una Granger!?'' Lei era divertita,scherzava,ma la seria risposta che le diedi dopo la fece rimanere di stucco,lo so.

'' Da quando ad un Malfoy importa di una Granger.'' I suoi occhi si erano fermati sul piatto,vuoti.

La forchetta a mezz'aria tra il tavolo e la bocca. Alzò lentamente il viso per guardarmi,le sorrisi debolmente.

Ma perchè non mi tenevo mai la bocca chiusa? Coglione Draco,coglione.

'' Mi annoio molto qui dentro. Dovremmo far qualcosa stasera. Che ne dici?'' Cambiai discorso sulla prima cosa che mi venne in mente.

Lei si pulì le labbra con un tovagliolo,annuendo.

'' Sono d'accordo,che pensi di fare?''

'' Mi piacerebbe qualsiasi cosa purchè sia fuori. Chiamerò l'elfo,cosi magari ci potrebbe aiutare.''

'' Ma non è di peso per lui?''

'' Granger quando smetterai di preoccuparti per gli altri? Lui adora farti contenta,in più per un elfo è una magia di cosi poco sforzo che nemmeno se ne renderà conto.''

'' Se è cosi allora,si volentieri.'' Disse,accennando un sorriso contenuto. Era felice,magari non voleva dimostrarlo ma lo sentivo nei suoi occhi,sentivo il vibrare delle pupille,impercettibile,forse nemmeno c'era,ma quando lei era felice,per me vibrava tutto.

Chiamai il mio elfo mentre sparecchiavamo la tavola,chiedendogli questo favore.

'' Io aiuto volentieri padrone e signorina,secondo quale idea avete basato un eventuale posto dove andare? Cosa volete che immagini per voi?''

Guardai Hermione,come per incitarla a farla scegliere,e non esitò un attimo.

'' Vorrei poter essere ad Hogwarts,prima della guerra,molto prima,ancor prima che la frequentassero i nostri professori. Se non è troppo per lei.''

Dare del ''lei'' ad un elfo,classico di Hermione. O forse ero io a dar tutto per scontato?

L'elfo arrossii,e annuii dicendo di poter far tutto ciò che lei desiderasse. E cosi sia.

L'elfo chiuse gli occhi qualche secondo,poi indicò una porta che apparve all'interno della cucina,e l'attraversammo.

Una volta entrati,eravamo nella stanza delle necessità. Mi voltai verso Hermione,che stava gia lacrimando.

Le cinsi la vita con un braccio,stringendola a me,per farle capire che è tutto ok,almeno quando sono li con lei.

'' Coraggio'' Le dissi,spingendola delicatamente verso la porta della stanza delle necessità,ed uscendo,ci ritrovammo nello stesso corridoio dove appariva sempre,anche secoli dopo,quella stanza tanto importante.

Camminammo per un po,finchè non incrociammo un gruppo di Tasso Rosso diretti in sala grande,ma noi andavamo altrove,e senza nemmeno renderci conto di dove ci stessimo dirigendo,arrivammo davanti l'ufficio di Silente.

Ci guardammo senza dir niente,e proseguimmo il giro per la scuola. Le cose non erano cambiate molto,forse le divise,qualche statua li e la. Uscimmo nel cortile,dove si respirava un aria fredda,sebbene ci fosse il sole.

Camminammo senza dire nulla,ritrovarci in quel luogo,che ora era stato quasi distrutto dall'esercito di Voldemort,faceva venire i brividi. Erano tutti cosi calmi,cosi felici,senza rendersi conto che di li a poco sarebbe scoppiata la prima guerra contro l'oscuro Signore, e nessuno poteva farci niente,nessuno sapeva.

'' Fa un certo effetto,non trovi?'' Disse lei,con la voce spezzata.

'' Oh,si. Un certo..effetto.'' Mi vennero i brividi.

Ci sedemmo sotto un alberello,appoggiati contro la ruvida corteccia del tronco.

'' Hermione,ricordi il primo anno? Quando ci siamo parlati la prima volta. ''

'' Si..''

'' Non volevo dirtelo,ne me,ne a me stesso. Non volevo dirlo nessuno. Ma provai stima per te da quel giorno in poi,da sempre in pratica. Una mezzo...una strega come te nata babbana che è un eccellente studentessa,dotata di grandi doti magiche,grande carisma,grande coraggio,grande. Grande in tutto. Ed io ero sempre nascosto dietro il mio grande nome,e tutto questo perchè ero una piccola persona. Ma tu precedevi il tuo nome,le tue origini. Hermione,io ti ho sempre invidiato per queste tue doti.''

 

 

Il mio cuore si fermò ancora,con lui ogni giorno era un grave colpo di stato al mio cuore.

Mi stava dicendo quelle cose,senza una motivazione. Non gli avevo chiesto di farmi dei complimenti,ne di parlare,in effetti. Mi stava dicendo tutto in circostanze dove i complimenti non erano diciamo cosi,obbligatori. Di fatti fu una dimostrazione di rispetto inconsueta da parte di Draco,ma che apprezzai. Ma non riuscii a rispondergli che gia riprese parola.

'' Vedi la? In quel punto li giu? Il primo anno tu amavi metterti sotto un albero li giu,a leggere i tuoi libri. Ed io passavo sempre per quella strada per andare a lezione con Piton.. Ogni volta che io passavo di li,e tu c'eri,ti odiavo. Odiavo me stesso, ma odiavo soprattutto te,perchè eri cosi dannatamente bella,ma non eri quella che tutti si aspettavano da me. Perchè è cosi che sono vissuto,sotto le aspettative di tutti. Perfino le tue,Granger. Anche tu ti aspettavi che io ti insultassi vedendoti. Lo vedevo da come mi guardavi quando incrociavo il tuo sguardo. Sembrava che i tuoi occhi stessero dicendomi ' forza,fatti sotto,che so che vuoi offendermi'. Eri,sei temeraria,non hai paura. Sei una maga assoluta,tu. E non so nemmeno perchè ti dico tutto questo,forse ho paura di una fine dove il vecchio Malfoy avrebbe predominato sul resto.''

Mi guardò,sorridendo debolmente. Si avvicinò al mio viso,sfiorandomi con il pollice la guancia,seguendo i lineamenti del mio viso. I suoi occhi si spostavano dalla mia fronte,al mio orecchio,alla mia guancia,al naso,alle labbra,agli occhi,al mento,al collo,e di nuovo alle labbra,e poi agli occhi. Ed i miei erano fissi nei suoi,aspettandomi qualcosa. Poi ricordai.

Perchè è cosi che sono vissuto,sotto le aspettative di tutti. Perfino le tue,Granger.

No,non mi aspetto niente da te,voglio che tu sia una sorpresa,e voglio esserlo anche io.

'' Draco..''

Chiusi i miei occhi,quando le sue labbra si avvicinarono al mio viso,posandosi sulla guancia. Un bacio che durò vari secondi,su quella guancia che ora mi bruciava.

'' Se potessi tornare indietro,Hermione,conoscendo come sarebbero andate le cose,ti avrei detto prima che tu per me,anche se sei una Granger,conti.''

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Capitolo 13
*** Una visita inaspettata. ***


Angolo autrice : Grazie a tutti i lettori per le numerose visite e per i messaggi di incoraggiamento :) contenta che vi stia piacendo,ho aggunto oggi un altro capitolo sperando che vi piaccia anche questo,dove ci sarà un GRANDE colpo di scena :) a voi scoprirlo,Cherie! 

Una visita inaspettata.

Il cuore mi ballava nel petto,ed io ero terrorizzata da nemmeno so cosa,il suo viso era ancora vicino al mio,le sue labbra cosi vicine alla mia guancia,il suo respiro sul mio orecchio.

'' Ma me ne sono accorto,meglio tardi che mai. Ora sei importante che tu lo voglia o meno. Ora torniamo,non è prudente stare troppo a lungo nelle fantasie di un elfo.''

Mi sorrise,si alzò e mi tese la mano,aiutandomi ad alzarmi.

'' Grazie..'' Gli dissi,senza nemmeno accorgermi di quanto rossa fossi in viso.

Mi prese la mano e ci smaterializzammo all'interno della casa,dove c'era l'elfo ad aspettarci.

'' Ora torno ai miei studi,tu se vuoi vai pure a dormire,è tardi.''

In effetti non mi ero resa conto di quanto tardi si fosse fatto,e non ne capii il motivo.

'' Ma come può essere gia mezza notte?''

'' Il tempo nella mente di un elfo viaggia piu lentamente,quindi noi passiamo due ore nella dimensione parallela e ne passano cinque o sei nella vita reale. Tutto normale,tranquilla.''

'' Non ci avevo mai fatto caso..'' Ero quasi sconvolta dal non sapere un fatto cosi rivelante.

Forse era la stanchezza che giocava un brutto scherzo,cosi decisi di salutare Draco con un bacio sulla guancia e andai a dormire. Pensai a lui prima di addormentarmi,alla piega che stava avendo quella faccenda e mi ritenei una completa matta.

 

°°°

 

Il tempo viaggiava nella stanza ed io ero immobile a leggere un libro,anzi,a pensare a lei. Ogni parola che leggevo mi faceva ricordare il suo volto,le sue labbra,il suo carattere,il suo fisico.

Ogni momento che la sentivo muoversi nelle lenzuola mi faceva stare bene,e sebbene fosse nell'altra stanza potevo sentirla respirare,stiracchiarsi,sognare.

'' Troppo assorto nei tuoi pensieri anche solo per prestarmi attenzione,Malfoy?''

Quella voce.

Mi girai di scatto,alle mie spalle era apparso lui. Lui che tanto ho odiato nel corso degli anni,lui che ora era li.

'' Potter.. Che ci fai qui?''

'' Voglio parlarti. Lei dorme?''

'' Ovviamente,sono le tre di notte,che vuoi che faccia?''

'' Bene.. Prima di tutto lei non deve sapere che sono passato. Perchè dovresti dirgli il motivo,ed il motivo per cui sono passato non piacerà ne a me,ne a te e ne tantomeno a lei. Abbiamo un problema Malfoy,e tu dovrai aiutarmi.''

Il suo tono era fermo,ma nei suoi occhi leggevo preoccupazione. Lo invitai a sedersi davanti a me,sulla poltrona dove di solito si sedeva lei,e gli prestai ascolto.

'' Draco.. ora abbiamo capito perchè Hermione è cosi importante per Voldemort. Pochi giorni fa abbiamo lottato contro un gruppo di mangiamorte,e li abbiamo sconfitti tutti. Ma uno restò in vita e decidemmo di portarlo al castello per interrogarlo,scoprire di più sui piani Voldemort. Abbiamo usato l'occlumanzia e abbiamo scoperto che ... ''

'' Hermione è un Horcrux. Lo so gia. Non sono scemo Harry,ho conosciuto Voldemort e non se ne sarebbe interessato troppo se non fosse stato come gia immaginavo. Non so come possa esserlo lei,non so che centri lei con lui ma non intendo farle sapere chi è. Si ucciderebbe da sola,e lo sai. Mi serve una scusa più convincente,Potter. Prima o poi lo capirà. ''

Il viso di Harry era devastato dall'angoscia,era dimagrito parecchio,i suoi occhi avevano perso forza,il suo viso aveva acquisito stanchezza e se non si fosse rimesso in forze.. aveva poche speranze contro di lui.

'' Harry,devi tornare alla tua base,portati con te tutto ciò che vi serve,cibo,acqua,coperte,nuove bacchette. Tutto. E dimmi come fare a proteggerla,aiutami,sai bene che Hermione è un genio,sai bene che non manca molto affinchè lei capisca. ''

'' Da quanto ti preoccupi cosi tanto per lei?''

Mi irrigidii al momento,ma poi mi sciolsi. Non avevo motivo di mentire.

'' Provo qualcosa per lei. Ma la proteggerei anche se non provassi nulla,poichè il rispetto che ho nei suoi confronti e che ho sempre avuto sarebbe bastato. Ora dimmi come fare.''

Potter sembrava aver preso un pugno nello stomaco,che deficiente,come se non provassi anche io delle emozioni. Poi ci pensò su,scrollandosi le spalle.

'' Le nasconderemo la verità,in un modo o nell'altro. Tu sei il genio delle menzogne,non io. Dovresti farti venire tu un idea.''

'' Solo perchè sono una serpe non significa che sia cosi meschino,Potter. Comunque,distruggere tutti gli Horcrux non potete,altrimenti dovreste ucciderla ma.. allora,come farete per batterlo?''

'' A questo ci stiamo arrivando,stiamo architettando un piano ben preciso ma di questo non preoccuparti. I giorni di Voldemort stanno per finire.''

'' Senti Potter,dimmi solo come difendere lei,al resto ci pensate voi a quanto pare. '' Mi stavo irritando,volevo solo metterla al sicuro,solo proteggerla,non me ne fregava meno di Voldemort.

'' Potremmo dirle che Voldemort la cerca perchè lei sa tutto della Resistenza.''

'' Ma questo gia lo sa. Lei capirà se non ci inventiamo qualcosa,Potter.''

'' Cosa dovrei capire?''

Ci girammo di scatto,lei era spuntata da dietro la porta,in pigiama,con il viso sconvolto.

'' Harry...''

'' Ciao..Herm.''

Le lacrime le scivolarono dal viso,gli corse contro e gli saltò addosso. Si abbracciarono a lungo,tra i singhiozzi di lei e quelli di lui. Una punta di gelosia mi percosse,ma dovevo trattenere i miei istinti,era normale che si fossero mancati infondo.

'' Oh Harry.. che ci fai qui? E successo qualcosa?''

'' Hermione.. sono venuto a trovarti,ovvio! Ero in pensiero per te.'' Non sapeva mentire,lo sfregiato.

'' E gli altri come stanno? E tu? Ti vedo sciupato!'' E lei è una credulona.

'' Beh.. Ron ultimamente è stato attaccato da un mangiamorte ma si è ripreso completamente,ci manchi molto Hermione. Ma grazie alla tua assenza Voldemort è cosi impegnato a cercarti che siamo riusciti ad infiltrarci in due sue zone coperte,ora abbiamo allargato il territorio della Resistenza,grazie per i tuoi sforzi Herm.''

'' No Harry,io non mi sto sforzando di niente. Io vorrei combattere al vostro fianco.. Vorrei potervi stare accanto quando lottate. Vorrei potervi aiutare.''

Silenzio. Le lacrime continuavano a scenderle sul viso,scaturendo in me la voglia di abbracciarla.

'' Hermione,sai che stando qui li aiuti.'' Dissi per confortarla.

'' Draco,io mi sto nascondendo. Non è giusto nei loro confronti. So bene perchè mi proteggete,ci arrivai gia da tempo. So di essere un Horcrux dal primo giorno. Ma ve l'ho sempre data a bere sperando che non appena avreste distrutto tutti gli altri,mi sarei tolta la vita. Ma a quanto pare i vostri piani sono cambiati,no?''

Che sciocchi a pensare che lei non abbia mai capito. Stupido,stupido Draco.

'' Hermione..''

'' No Harry,va bene cosi. Sono ancora all'oscuro di come io possa essere collegata a lui ma questo poco importa.''

'' Hermione noi non vogliamo che tu sacrifichi la tua vita. Il piano per ucciderlo è gia in atto e non servono gli Horcrux per compierlo. Avrai salva la vita!''

'' Harry,se tu uccidi lui,automaticamente morirò anche io.''

Il mio cuore perse un paio di battiti,mi faceva male nel petto. La mia Hermione sarebbe morta in un modo o nell'altro. No. Non potevo permetterlo.

'' No. Ci deve essere un modo per separare te dal segmento che ti lega a lui senza che tu muoia. È magia nera,ci capisco qualcosa. Stavo gia leggendo a proposito e penso di essere arrivato a capo alla questione,mi servono ancora un paio di studi,riuscirò a capire come fare ma tu non osare ad ammazzarti o quant'è vero che sono un Malfoy ti faccio resuscitare e poi ti riammazzo con le mani mie.''

'' Non c'è modo di separare l'anima dal corpo,Draco. Mi uccideresti comunque.''

'' Non intendo levarti l'anima,Hermione. Ma la parte di lui che vive in te. Separare le due entità,si può fare,ma è magia superiore alle mie capacità e quindi mi serve tempo per studiarla. Ti prego lasciami almeno altri due mesi. Se in due mesi non riuscirò ad arrivare a capo della situazione prenderai tu una decisione.''

Mi alzai e le andai vicino,mi misi in ginocchio davanti a lei e le presi le mani,causandole un immenso imbarazzo.

'' Ti prego Hermione,concedimi due mesi.''

'' Si si va bene va bene ma ora per l'amore di Merlino,alzati!'' Le sorrisi e mi alzai,ma non lasciai le sue mani,le strinsi forte,e poi parlai a Potter.

'' Potter,prendi tutto ciò che vuoi,tutte le riserve che ti occorrono alla base,puoi venire anche una volta alla settimana e ti farò trovare le scorte per quanti vuoi. Che ti serve?''

'' Bhe siamo molti li dentro. Almeno cinquecento. Come provvedi di tutte queste scorte?''

'' I miei elfi producono magicamente tutto ciò che mi serve,posso chiedergli di far apparire sei sacchi di farina e senza il minimo sforzo loro acconsentono. Anzi ho un idea migliore,prenditi uno dei miei elfi,portalo alla base e lui ti garantirà risorse finchè vuoi. ''

Mi guardavano stupidi,caspita,la mia cattiva reputazione mi precedeva davvero cosi tanto?

'' Ragazzi,ho un cuore anche io.'' Dissi infastidito.

'' Si ma ce lo mostri solo ora.'' Disse Hermione con tono dolce. Mi faceva impazzire ogni secondo di più.

'' Allora è deciso,Hermione,starai al riparo ancora per un po,Malfoy,confido in te. Prenditi cura di lei e trova una benedetta soluzione. Io ora devo andare alla base,grazie del tuo aiuto Draco. Non ti ci facevo cosi misericordioso.''

'' Ha-ha.. fai pure l'ironico Potter.'' Ridemmo insieme,in fondo lo sfregiato tanto male non era.

'' Siete due bambini!'' Disse Hermione ridendo,poi abbracciò Harry,nascondendo il suo viso tra la spalla di lui ed il suo collo. Ancora gelosia. Ma poi,sentire i suoi singhiozzi mi fece riportare alla realtà. Lui poteva morire il giorno dopo,e lei doveva stare rinchiusa senza poterlo difendere. È normale che si vogliano cosi bene. Sono cresciuti insieme,hanno lottato insieme,sono fratelli nell'anima,d'altra parte.

'' Hermione,ora devo andare. - disse Harry sciogliendo l'abbraccio - Draco,puoi far smaterializzare un tuo elfo ad Hogwarts per domani? Te ne sarei infinitamente grato e anche il resto della Resistenza chiuderebbe un occhio su... si insomma. Sul tuo passato.''

Che delicatezza.

'' Non cè bisogno che dimentichiate chi sono stato,ma che capiate chi sono ora,che sono sempre stato..in fondo. L'elfo da domani sarà con voi.''

'' Ti saluto Malfoy..Grazie di tutto. Ciao Hermione..'' Un altro abbraccio,altri singhiozzi. Altra gelosia,vaffanculo alla gelosia.

Allo smaterializzarsi di Harry,ancora lacrime dagli occhi di Hermione. Mi sedetti accanto a lei,circondandola con un braccio.

'' Ehi..non gli accadrà niente,vedrai. '' Non smetteva di piangere,cosi l'abbracciai più forte,cercando di calmarla. Nascosi il mio viso nei suoi capelli,assorbendone il profumo.

'' Draco.. Sono cosi in pensiero..'' Mi abbracciò anche lei.

'' Lo so,ti sento,ti vedo. Non preoccuparti,andrà bene,lui starà bene. Da domani comincerò i miei studi e tra meno di due mesi sarà tutto finito. Il Signore Oscuro sarà morto e tu sarai salva.''

Avevo fiducia nelle mie parole,dovevo averne. Volevo salvarla con tutto il cuore,volevo che lei vivesse.

'' Pensi che funzionerà?''

'' Deve funzionare. Metterò il cento per cento di me stesso in questa cosa,te lo prometto.'' Le baciai la nuca,la sentivo cosi vicina a me eppure cosi vicino a perderla.

Sentivo che si stava calmando,e appoggiò la testa al mio petto,bagnando il mio maglione di lacrime che fui contento di asciugarle.

Restammo in quella posizione svariati minuti,poi,improvvisamente,alzò il capo verso di me e mi guardò negli occhi. Mettendo poi le sue esili braccia attorno al mio collo,mi spinse a sdraiarmi sul divano,e dopo avermi dato la buona notte con un bacio sulla guancia,si addormentò su di me,con la testa sul mio petto,ancora bagnato dalle sue lacrime.

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Capitolo 14
*** Sei bellissimo. ***


Angolo autrice :) Vogliate perdonarmi anche questo ritardo,ma ero impegnata con l'altra storia riguardante Draco e Julia,nel quale scrivo capitoli molto più lunghi,perdonatemi anche questo accorgimento e godetevi questo nuovo capitolo appena sfornato. :) Spero vi piaccia,e come sempre
ringrazzio coloro che mi hanno sostenuta e 
aiutata a credere in me stessa,e nelle storie che scrivo. Con delle belle parole,una recensione,un parere.
Non immaginiate quanto piacere provi in tutto questo. Quindi grazie e spero vi piaccia
^^
Cherie.

Sei bellissimo.

I dolci raggi del sole filtravano attraverso la finestra,arrivando ai miei occhi come una distesa di miele sulla fetta di pane. Faceva leggermente più freddo del solito,ma mi accorsi che addosso avevo una coperta blu,ma il divano sul quale ero ospitava solo me. Dov'era dunque Draco?

Draco.. gia. Quel Draco che mai avrei creduto di conoscere. Un Draco apprensivo,dolce,sfacciatamente audace nel sedurre ma pur sempre un galante. Certo,a differenza del Draco di un tempo,quello che mi odiava,che mi chiamava Sanguesporco,sudicia Mezzosangue,feccia,e chi più ne ha più ne metta. Ma anche io non si risparmiavo! Si , mi ricordo dei nomignoli che gli affidai. Furetto,egoista maschilista stupido superficiale donnaiolo viziato cocciuto idiota di un Malfoy.

Ripensava poi al giorno prima,alla visita inaspettata di Harry,di quanto mi fosse mancato il suo abbraccio,di quanto lo tenessi stretto al cuore,di come lo amassi in un certo senso.

Perchè l'affetto che provavo per lui non era solo semplice affetto,ma era amore. Ne ero piu che sicura. L'amore di una sorella per un fratello,l'amore in quel punto di vista. Ma amore.

Ron. Ron fu il mio primo amore,diciamo. Magari cottarella,magari una grossa cottarella,ma era rimasto lo stesso migliore amico anche dopo la rottura. Quando lui mi aveva detto che non era pronto a qualcosa del genere,che non sapeva come trattarmi se non da amica. Non sapeva dove mettere le mani. Mi intenerii,e sebbene all'inizio ci stetti male,non lo allontanai mai. Era pur sempre Ron.

Mi alzai dal divano e stropicciai gli occhi,mi stiracchiai per bene tutti gli arti e andai alla ricerca di Draco. Prevedendo dove potesse essere,andai in primis nella cucina,ma non ci fu. Eppure lo trovavo sempre li,anche se non mangiava. La cucina era il suo punto di riferimento.

Non lo trovai nemmeno in camera da letto,e se nel salone non c'era,beh,poteva essere solo in bagno.

Avvicinata alla porta di fatti sentii il rumore dell'acqua della doccia. Scioccamente,senza bussare,senza prevedere quello che avrei visto in seguito,spalancai la porta e di primo istinto fui felice di vederlo. Aveva i capelli bagnati gocciolanti sulla fronte,la pelle era cosparsa di gocce come una foglia di rigiuda. Ma quando mi accorsi che oltre i boxer non indossava altro,e che se li stava mettendo proprio in quel momento,facendo intravedere quello che ovviamente era nascosto li,dove non batte il sole,la mia pelle ebbe un brivido e divenne d'oca,le mie guance divampavano,per non parlare del cuore,che aveva preso a battere piu rapidamente.

'' Merda.'' Gridai stridula,e richiusi la porta quasi sbattendola. Rimasi li davanti alla porta chiusa, immobile,pietrificata,a fissare il vuoto con la bocca aperta e la mano ancora sulla maniglia,che sentii abbassarsi circa cinque minuti dopo.

Fu sorpreso di vedermi li,e lui era ancora a petto nudo,con indosso solo i pantaloni,capelli bagnati leggermente tamponati dall'asciugamano che ora riponeva sulla spalla.

'' Oh,non riesci proprio a starmi lontana vero?'' Disse ironico,ma in quel momento ero cosi attratta da quel fisico,da quegli occhi che per me erano fumogeni. Non perchè fossero grigi,ma perchè quando mi immergevo in essi,non vedevo altro. E non colsi l'ironia,non al momento,almeno.

'' Pe..perdonami per prima,non sarei dovuta entrare cosi.''

Non osai fronteggiare il suo sguardo,ma quando abbassai gli occhi per la vergogna,il mio sguardo andò a finire proprio su quella collinetta che si formava nei pantaloni,e complimentandomi con la mamma,anzi,in tal caso col papà,alzai lo sguardo ancora più rossa in viso,costringendo i miei occhi a perdersi nei suoi.

'' Io ..io sai che cioè.. Tu hai..Io per esempio avrei fame ma sai mi sono svegliata ora e non so nemmeno che ore siano tu sai che ore sono ? Ahahaha ma che scema una strega brillante come me che nemmeno conosce l'ora! Cioè la conosco,ho sbagliato termine,volevo dire grosso..NO. Grossolanamente ho terminato l'errore variandone il significato.''

Complimenti Hermione,dissi tra me e me,hai appena vinto il premio per la cogliona dell'anno.

'' Herm..ione? Stai..bene?'' La sua mano sulla mia fronte era quanto di più sbagliato in quel momento.

'' Come no! Ah! Certo che sto bene,che vai dicendo!'' Mi scostai delicatamente dal suo tocco e andai in cucina con la faccia rossa come non mai. Stupida,stupida,stupida.

 

°°°

Oh,non vorrei sbagliarmi,ma quello che vidi nel suo sguardo era imbarazzo puro. Mi veniva da ridere,a crepapelle. Quando aprii la porta mentre ero in bagno stavo per scoppiarle in una risata solo dopo aver visto l'espressione che abitava la sua faccia. Poi ancora quando imbarazzata aveva abbassato lo sguardo e lo aveva rialzato subito dopo.

Hermione Jane Granger,che quando è imbarazzata,porta fuori dalle sue labbra discorsi senza senso,che hanno poco nesso logico e per di più con dei termini..come li aveva definiti? Grossolani.

E poi si era ritirata in cucina a passo di gazzella,con la schiena ritta come una scopa.

Non tratteni una risata leggera e andai a mettermi qualcosa in camera. Una maglietta a maniche lunghe verde,ed i jeans che portavo sembravano piacerle quindi li tenetti.

Lasciai i capelli bagnati e andai in cucina dove c'era lei seduta al tavolo con una tazza di thè fumante.

'' Le dieci. Le dieci di mattina,Hermione.''

'' Cosa?'' Sembrava uscita da un altra dimensione. Il suo volto era completamente rosso,i suoi occhi spalancati e con un sorriso cortesemente ebete sul viso. Ancora sforzi per trattenere una risata.

'' Dico.. Sono le dieci,Hermione.'' La voce tremava dal divertimento.

'' Ah,beh buon a sapersi! Io credo che andrei a lavare i .. a studiare. Si,andrò a studiare.''

'' Ti dispiace se sto con te? Sai,vorrei iniziare gia da oggi quegli studi su...su quell'argomento.''

Ancora quel sorrisetto teneramente ebete.

'' Certo,oh no non dai fastidio,certo certo,certo!'' Si alzò dalla sedia guardando il vuoto,e mi sorpassò per andare in sala,prendere due libri dalla libreria e si mise seduta a studiare.

Sorrisi a quella tenera visione,mi sembrava di essere tornato indietro nel tempo. Lei li,seduta su un tavolo a studiare pergamene per Lumacorno,mancava solo la divisa.

Mi avvicinai a lei,presi circa sei libri sull'argomento magia oscura e mi sedetti accanto a lei.

Non parlammo,fummo entrambi concentrati sul nostro studio,quando però le nostre ginocchia si incontrarono,sfiorandosi,ci voltammo a guardarci l'uno e l'altra.

'' Che studi?'' Le chiesi per interrompere quel silenzio troppo imbarazzante.

'' Studi sulle piante magiche,interessanti! Uhm.. Draco.. vado a farmi una doccia anche io.''

Il suo tono era tornato normale,ma mi sorprendette sentire quella frase sotto la forma di un permesso.

'' Certo,certo vai. Ti aspetto qui.''

Si alzò senza sconporsi,lentamente,ripose i libri nello scaffale e andò in bagno.

Quando la vedevo camminare qualcosa dentro di me si risvegliava,sentivo premere nei pantaloni,sentivo il cuore battere piu forte,non riuscivo a non guardare i suoi fianchi ondeggiare lentamente,non riuscivo a distogliere l'attenzione su quelle gambe fine e lunghe,su quelle spalle da mordere. Ebbi i brividi,e poi tornai a concentrarmi sullo studio.

 

°°°

L'acqua della doccia era calda,fluiva tra ogni ciocca di capelli,in ogni angolo di pelle scoperta. Mi sfiorai i fianchi,poi la pancia,poi i seni,e arrivai a toccarmi il collo,per poi arrivare alle labbra,e premere su di esse leggermente di più,chiudendo gli occhi,e sentendo le sue labbra sulle mie. O meglio,immaginandole.

Perchè mi faceva quell'effetto? L'unico modo per sfuggire a quello sguardo che si era instaurato tra noi era trovare una scusa dicibile,e l'unica cosa che mi venne in mente fu corpo,corpo nudo,lui nudo,doccia. Doccia era la soluzione.

Essere cosi attratta da lui imbarazzava anche me stessa,trovandomi spesso a pensarlo nei modi più indicibili,più passionali,più segreti,più intimi.

Uscii dalla doccia che ero rinata,la pelle era fresca,i capelli profumavano,e con un incantesimo asciugai e vestii il mio corpo con un completo simile alla mia divisa da Grifondoro. Uscii dal bagno e mi fermai sul corridoio,a guardarlo intento nella lettura dall'altra parte della stanza,con la mano tra i capelli,lo sguardo concentrato,le labbra intrecciate in una smorfia.

Poi mi notò,guardandomi negli occhi,mi sorrise.

'' Draco...''

'' Dimmi.''

'' Sei bellissimo.''

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Capitolo 15
*** Avvicinamenti ***


Angolo autrice :  Scusate il forte ritardo ma ho avuto degli imprevisti e non ho potuto aggiornare la storia,in questo capitolo però vi renderò giustizia per la vostra pazienza :) Spero vi piaccia,Cherie. 

Avvicinamenti.



Non volevo nemmeno credere a quello che avevo detto,sperando che lui non avesse sentito. Ma dall'espressione che aveva in volto,capii che aveva sentito,ed anche bene.

Si schiarii la voce e trattenne un sorriso compiaciuto. Si drizzò sulla schiena e con fare cortese mi rispose

'' Grazie Hermione,sei bellissima anche tu.''

Io intanto avevo mantenuto l'espressione da pesce lesso imbambolato da quando gli avevo fatto quel complimento,e quando lui alzò un sopracciglio,in attesa di risposta,girai i tacchi e andai in camera rigida come un manico di scopa.

Gli avevo detto davvero che era bellissimo? Davvero lo avevo fatto senza accorgermene? Che tipo di incantesimo era mai quello?

Mi sdraiai sul letto e nascosi la faccia sotto il cuscino,picchiando il materasso come se ad aver fatto la figuraccia fosse stato lui invece che io.

'' Stupida Hermione,stupida stupida Hermione!'' Mi dissi tra me e me,sempre più sconcertata dal mio recente atteggiamento.

Sentii la maniglia della porta abbassarsi,le mie guance divamparono,restai sdraiata immobile senza sapere cosa fare. La porta si aprii e si richiuse,dei passi si stavano avvicinando alle mie spalle,il letto che si abbassava sotto il suo peso,un braccio a circondarmi la vita,il suo viso tra i miei capelli,la sua guancia sulla mia.

La sua voce.

'' Che hai Hermione? Ti vedo spesso assopita,agitata,e non è per la recente scoperta,ne mi auguro sia per Potter. Dimmi,cosa ti ossessiona cosi tanto da dirmi addirittura che sono bellissimo?''

La sua voce,calma,delicata,una sinfonia cosi bella.

Ma potevo dirgli che era colpa sua? Che il suo corpo stava creando in me effetti diversi da come li percepivo prima,emozioni che cambiano,guance sempre rosse,mi sudano le mani quando sono con lui,ho gli occhi lucidi,persi nel vuoto dei suoi,scotto,mi sento debole. Alcuni potrebbero dire,Hermione hai solo la febbre ma... è inverosimile che io abbia la febbre solo ed esclusivamente quando c'è lui accanto a me. Che razza di malattia è mai questa?

'' Non ho nulla,sarà che ho qualche tacca di febbre.'' La prima cosa che mi venne in mente,

Poi,lo sentii spostarsi,alzarsi col busto e posare un delicato bacio sulla mia fronte,per qualche secondo.

'' Non hai la febbre,è qualcos'altro.''

Grazie tante per la conferma,allora. Ma non so che altro sia.

Mi venne da pensare,ma feci spallucce in segno di ignoranza. Perchè davvero ignoravo cosa mi stesse succedendo.

'' Come proseguono i tuoi studi?'' Chiesi poi,sempre tra le sue braccia.

'' Devo dire bene,sto prendendo appunti e so di essere ancora lontano dalla soluzione ma direi che sono avanti con la tabella di marcia. Forse riuscirò a trovare questo modo,Hermione,non preoccuparti.''

Mi girai qualche attimo dopo per guardarlo in faccia,per vedere se nei suoi occhi ci fosse qualche segno di dubbio. Ma erano chiusi,le sue labbra rilassate in un sorriso,i suoi tratti del viso erano piacevolmente distesi ed il suo respiro regolare e profondo.

Si era addormentato. Ero a pochi centimetri dal suo viso e finalmente,ora che dormiva,potevo guardarlo senza vergognarmene. Era cambiato,dai tempi di Hogwarts,il suo viso si era addolcito,non aveva piu quell'aria burbera,superiore,ma felice,serena,seppur abbia conservato quel suo aspetto fiero da Serpeverde. Una leggera barba quasi impercettibile sui lati della mandibola.

Quasi senza accorgermene,allungai un dito verso il suo viso e ne tracciai il contorno con il polpastrello,delicatamente,per paura che si svegli.

Sfioravo i suoi occhi,le sue tempie,i suoi zigomi,le sue guance,le sue labbra,e mi ci soffermai,le sfiorai per bene,chiudendo gli occhi,assaporandone ogni centimetro,e quasi mi sembrava di averle addosso,socchiusi le labbra,appoggiai la mia fronte alla sua,sentivo il suo profumo,continuavo a sfiorare quelle labbra.

Brividi.

Aprii gli occhi lentamente,e le sue labbra erano ancora li,cosi rilassate,le mie dita ancora li,avrei giurato che fossero eccitate di essere li,su quelle labbra. Poi alzai lo sguardo,ed i suoi occhi,erano nei miei. Si era svegliato. Un lampo di vergogna,di imbarazzo,mi balenò negli occhi,che spalancai subito dopo.

Lui non disse niente,si limitò ad avvicinare il suo viso,lentamente,e posò un bacio sulle mie labbra ancora socchiuse. Fu lento,dolce,morsi e carezze che desiderai ardentemente ancora e ancora,gli presi il viso tra le mani,avida di lui,e lo stringevo forte a me. Bacio dopo bacio,le nostre lingue si incontrarono,ballarono insieme,lentamente,dolcemente,ogni tanto si distaccavano,ogni tanto cedevano il posto a qualche morso.

Mi baciò le labbra,le guance,il collo,mettendosi sdraiato su di me,appoggiandosi su di un gomito. Continuammo a baciarci senza far altro,ogni tanto ci sfioravamo,inarcavo la mia schiena per sentire il suo corpo più aderente al mio,più vicino,e li lo trovavo,li era,come c'era sempre stato.

Le sue mani sfioravano i miei fianchi,andandosi ad infilare sotto la maglietta,ma rimanendo in quella zona,ed io fremevo sotto di lui,volevo farlo,volevo cedermi a lui.

Lo baciavo,lo baciavo passionalmente sul collo,sulle orecchie,lo stringevo sempre di più per eccitarlo,per fargli capire che ero pronta,che lo volevo.

Ma lui non mosse un dito nella direzione della mia femminilità,ne mi sfiorò con un solo dito il seno,mi strinse forte a se ma niente i più.

Poi,mentre mmi baciava le guance,si calmò,e mi calmai anche io,respirando meno freneticamente,odorando il suo profumo,i suoi capelli,nascondendo il mio viso tra le sue spalle ed il suo collo.

Ma non capii,perchè non si era fiondato su di me? Perchè non aveva nemmeno accennato a desiderarmi di più? Ron ogni qual volta ne aveva l'occasione era li a buttarcisi quasi dentro,quasi senza preavviso,senza romanticismo,ed io lo accoglievo come una scema sperando che prima o poi avrebbe imparato a comportarsi da gentil uomo. Ed ora mi sentivo una sciocca,credevo che fossero tutti come lui,desideravo un gentil uomo e non appena qualcuno ci si fosse comportato io ho subito pensato di non essere gradita.

Al pensiero che Draco,proprio Draco Malfoy mi avesse trattata con rispetto,invece di capitombolarsi subito al sodo,mi venne quasi da piangere,ma sorrisi,di rimando ad un suo sguardo cosi intenso,dove c'era tutta la voglia che ardeva in lui,che però traspariva solo negli occhi e non nelle mani. Lui,forse,era la mia febbre,lui mi scaldava il cuore,la fronte,le guance,lui mi faceva tremare le ginocchia,lui mi faceva sudare le mani,lui mi catturava solo con uno sguardo.

Lui,il Serpeverde che ora mi guardava con desiderio,in silenzio,sorridendomi,dandomi qualche bacio ogni tanto. Lui,il Serpeverde del quale mi stavo innamorando.

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Capitolo 16
*** Grandi Cambiamenti. ***


Salve a tutti,eccomi qui pronta ad augurarvi un buon Halloween con un nuovo capitolo all'insegna del cambiamento. Finalmente è giunto il momento che aspettavo,l'arrivo di un personaggio che adoro,che darà una svolta alla storia,facendo si che ogni capitolo sia piu scorrevole e meno pesante. 
Vi ringrazio per le recensioni,per chi ha messo la storia tra le seguite e le preferite e le ricordate,ogni vostra parola è per me uno spronamento a continuare a scrivere.
Vi invito anche a leggere Julia Hates Draco Malfoy,sempre una mia storia (d'amore ) che riguarda logicamente Draco e nel quale mi sono molto affezionata,la adoro e spero piacerà anche a voi. 
Con affetto,buona lettura,Cherie. :)

Grandi cambiamenti.

Ci addormentammo,credo,poichè quando aprii gli occhi lei era sopra il mio petto,che faceva cerchi immaginari con il dito esile,mi stiracchiai e la strinsi a me.

Quella strega,questa lurida,sporca,sudicia mezzosangue.. No.. Questa strega,fantastica,bellissima,eccezionale ragazza testarda,orgogliosa,coraggiosa di una mezzosangue.

'' Buongiorno'' Mi disse sottovoce.

'' Ehi..'' le dissi io,abbracciandola.

'' Ho dormito?''

'' Circa un ora.. ''

'' E tu hai dormito?''

'' Circa cinquantacinque minuti.''

Mi misi a sedere e appoggiai la schiena al muro,con la sua testa sulle mie gambe,ed io intento a carezzarle quei ricci scomposti,luminosi,profumati.

'' Hai ancora sonno,Hermione?''

'' No..''

'' Pensi a qualcosa?''

'' Si..''

'' A cosa?''

'' A quello che è successo. ''

Il suo tono di voce era cambiato,ma non seppi dire se era preoccupata,triste,felice,non capii bene.

'' E che ne pensi?'' Chiesi con un filo di voce.

Lei si alzò e si mise alla mia altezza,guardandomi con un espressione seria in viso,occhi negli occhi.

'' Non lo so.. ''

'' Ma.. stai bene? Te ne penti? Ho fatto qualcosa che ..''

'' No no no.. non me ne pento,sono stata bene,se l'ho fatto è perchè lo volevo,e quando mi hai baciata non volevo facessi altro.''

Arrossii violentemente e nemmeno seppi il perchè.

'' E.. quindi come mai hai quell'aria triste?''

'' Non sono triste,anzi,al contrario. ''

Mi baciò sulla guancia,posando una mano sull'altra,trattenendo l'istinto di baciarla ancora come un ora prima,le sorrisi,mi girai verso di lei e le baciai delicatamente la guancia.

Non mi riconoscevo,io,Draco Malfoy,ridotto a delle smancerie cosi sdolcinate con una mezzosangue tra l'altro,e che mezzosangue!

Poi la magia che si era creata fu spezzata in un attimo al suono di un tonfo,dei passi.

Prendemmo la bacchetta in mano e ci alzammo dal letto,in silenzio. Qualcuno era in casa nostra.

Attendemmo davanti la porta che qualcuno la aprisse,e quel qualcuno stava abbassando la maniglia della porta.

Il cuore mi batteva a mille,mi ero intanto messo davanti ad Hermione,per proteggerla da eventuali schiantesimi.

Ma quando la porta si aprii,da dietro apparve una figura alta,snella,con un sorriso a trentadue denti,pelle scura,occhi grandi,ed una voce beffarda.

'' Ehi,che accoglienza! La prossima volta,giuro,non vi farò visita!''

'' Blaise,che cazzo ci fai qui?'' Chiesi io,sorridendogli,e dopo una sua risata ci abbracciammo come due vecchi amici.

'' Oh oh oh ancora questa ingrata accoglienza! Ma mica sono tanto stronzo da non meritarmi nemmeno un 'ciao' di cortesia!?''

Ridemmo ancora,quasi mi scordai di Hermione,che feci apparire da dietro le mie spalle,sotto gli occhi di Blaise.

'' Oh,mi chiedevo dove fosti! Piacere di rivederla,Madame!''

Le prese la mano e gliela baciò,sotto gli occhi imbarazzati di Hermione,ancora frastornata per l'inattesa sorpresa.

'' Oh.. è un.. un piacere anche per me..''

'' Come mai sei qui? Come hai fatto a trovarci?'' Chiesi poi,facendolo accomodare in sala,sul divano. Hermione si sedette accanto a me,e Blaise davanti a noi,leggermente sorpreso di vederci cosi d'accordo.

'' Beh,sono entrato a far parte della Resistenza e ho saputo da Harry che eravate qui,però oramai lo sanno un po troppi e mi hanno mandato per dirvi di cambiare zona,oramai non è più sicuro. Opterei per una tua villa Drà,tanto oramai sono state gia perlustrate dai mangiamorte più di una volta! Comunque è un piacere davvero sapervi ancora vivi,ho saputo anche della tua condizione Hermione,mi dispiace,per fortuna abbiamo un ottimo mago sul quale fare affidamento. ''

'' Cosi mi lusinghi,Blaise!'' Scherzai su.

'' Comunque mi hanno anche mandato per rimanere con voi,nel senso,avrete un coinquilino in più. Anzi,due. Ci sarà anche Daphne,la sua famiglia è passata dalla parte giusta,ora stanno dando un importante appoggio alla Resistenza.''

'' Oh,Merlino,che notizia fantastica! Quindi ora siete più forti! Abbiamo una speranza in più..'' Hermione aveva parlato con una gioia nel cuore evidente,le lacrimavano gli occhi,e per darle forza le circondai la spalla con il braccio,sotto gli occhi curiosi di Blaise.

'' Mi sono perso qualcosa?'' Che appunto non mancò nel farlo notare.

'' Ti sei perso molto,Blaise. Comunque sono felice che starete con noi,abbiamo davvero bisogno di un appoggio in più in caso ci trovassero,e anche di compagnia,devo dire. Non trovi?'' Mi riferii ad Hermione che acconsentii scuotendo la testa in un ''si'',sorridendo.

'' Si,ci annoiamo spesso e cominciavo ad impazzire,voi Serpeverde spesso siete di poche parole!''

'' Senti chi parla!'' Proferii io,preso in contropiede.

Lei sorrise,ed io mi sciolsi a quel calore.

Poi chiesi a Blaise quando saremmo dovuti partire,quando ci avrebbe raggiunto Daphne,e ricevetti questa risposta.

'' Ci spostiamo subito,Daphne ci aspetta nella tua villa in Australia,è la più lontana e la più sicura per ora,con un incantesimo porteremo via le cose necessarie. ''

'' Allora che aspettiamo?'' Disse Hermione sorridente,alzandosi e prendendo la bacchetta in mano,riunii tutte le cose necessarie per il trasloco e le fece scomparire tutte in quella sua piccola borsetta ''contieni-tutto'' di sua invenzione.

'' Gli elfi però Draco dovremmo lasciarli qui,per non dare nell'occhio,è un problema per te?''

'' No,saranno contenti di non dover convivere con dei ricercati. Vado ad informarli e torno.''

 

°°°

Draco sparii dietro la porta ed io non feci caso nemmeno agli occhi fissi di Blaise che mi guardavano,poi capii il perchè. Io stavo fissando Draco più o meno allo stesso modo.

Poi un ghigno soddisfatto sul viso di Blaise apparve e fu seguito da queste parole.

'' L'avete fatto?''

'' Come scusa?'' Dissi io sgranando gli occhi.

'' L'avete fatto.'' Disse lui sorridendo,mettendo le mani dietro la testa e appoggiandosi allo schienale,con fare vittorioso.

'' Non l'abbiamo fatto,e anche se l'avessimo fatto non sarebbero affari tuoi!'' Dissi io tirandogli un cuscino,sotto gli occhi spalancati di lui,che di rimando,me lo ritirò addosso colpendomi in viso.

'' Questa me la paghi,Serpeverde!'' Gli tirai il cuscino ancora con più arroganza,ridendo.

'' Se avete smesso di uccidervi possiamo andare.''

Draco era uscito dalla cucina e rideva di rimando alla scena. Io e Blaise ci alzammo e ci smaterializzammo,felici di andarcene da quelle casa,anche se racchiudeva molti dei ricordi più belli che mi legavano a Draco.

Quando aprii gli occhi,mi ritrovavo in una sala grande,con colonne di marmo bianco,un pavimento fatto di altrettanto materiale,tende verdi e argentate coprivano le grandi finestre collocate in alto sul muro,sembrava quasi una chiesa,ma più elegante.

Comodi divani in pelle bianca erano situati in un angolo del salone,e addosso al muro c'era una fantastica libreria stracolma di libri i ogni tipo e dal soffitto due lampadari calavano argentei dal soffitto irradiando la stanza di una luce calda e diffusa.

Daphne Greengass era seduta su di una sedia e stava leggendo un libro,quando ci vide lo posò sul tavolo adiacente e corse verso Draco,saltandogli letteralmente addosso e piangendo come una scema.

Draco ricambiò l'abbraccio,ed io non potei che guardarli con affetto,rivedendo me ed Harry in quella scena. Sorrisi affettuosa e quando sciolsero l'abbraccio mi diressi verso Daphne,aspettandomi chissà quale insulto,mentre al contrario delle mie aspettative abbracciò anche me,lasciandomi sbalordita.

'' Sia ringraziato Salasar state entrambi bene.. Oh Hermione sei stata coraggiosa davvero1 Sono orgogliosa di essere qui per proteggerti!''

Rimasi letteralmente a bocca aperta,e Draco mi imitò,poichè era stupefatto anche lui,come non si poteva non esserlo?

'' Oh.. è .. non.. grazie..'' Riuscii solo a dire,e lei mi guardò con fare quasi materno.

Poi si diresse verso Blaise e gli posò un bacio sulle labbra,prendendogli il viso tra le mani.

'' Allora mi sono perso qualcosa anche io!'' Disse Draco.

'' Si,ci siamo messi insieme,finalmente!'' Disse Daphne con un tono da adolescente innamorata. Insieme erano carinissimi,dovetti ammetterlo.

Poco dopo aver smistato le cose dalla borsa e averle riposte al loro posto,Draco e Blaise si ritirarono per gli studi da fare,mentre io e Daphne ci dirigemmo in cucina per preparare qualcosa,vista la tarda ora.

'' Devo ammettere che senza gli elfi per me sarà molto difficile,non ho mai cucinato e sto iniziando giusto in questi ultimi periodi,spero comprenderai se qualche pasto saprà di pozione Polisucco.''

Ridemmo insieme e chiacchierammo amichevolmente sulle nostre incapacità culinarie,poi parlammo della guerra,della Resistenza,mi raccontò perchè voltò le spalle a Lord Voldemort e rimasi colpita dalla sua spiegazione.

'' Abbiamo capito il gioco di Voldemort,all'inizio eravamo con lui,ma poi si è rivelato molto più crudele di quanto ci aspettassimo. Ok alle discriminazioni razziali sui mezzosangue,senza offesa,ma addirittura il genocidio di tutti gli esseri non purosangue era esagerato anche per la mia famiglia,cosi ci siamo allontanati e rifugiati all'interno della Resistenza. Abbiamo dato loro il nostro contributo,anche mia sorella Astoria è all'interno della cosa ovviamente. Sono felice di essere qui,e anche se sei una mezzosangue non mi importa,hai il diritto di essere protetta tanto quanto un purosangue.''

La ringraziai delle sue parole,e la stimai per essersi rivolta contro l'Oscuro cosi esplicitamente,rischiando grosso tanto quanto gli altri.

Ci mettemmo ai fornelli totalmente ignare sul da farsi,e ne uscì fuori un piatto di riso in bianco con del pollo al curry,verdure miste in padella e qualche frutta per finire.

Cenammo tutti e quattro insieme e la cena fu scorrevole e piacevole. Ci sedemmo attorno al camino poi con una cioccolata calda,come si faceva di solito ad Hogwarts nelle sale comuni e poi,parlando,mi venne un dubbio.

'' Scusate se cambio discorso.. - dissi mucinando la cioccolata calda e lo zucchero con il cucchiaino – ma dove dormiamo?''

Evidentemente non ci si era fatto peso,perchè sulla faccenda nessuno sapeva rispondere.

'' Di sopra ci sono due camere da letto.. Matrimoniali,ovviamente. Una era la mia,mentre l'altra era dei miei genitori.'' Disse Draco,bevendo un sorso della sua cioccolata.

'' Ah,quindi apposto! Tu Hermione dormirai con Draco,e Daphne con me!'' Disse Blaise facendo spallucce,ricevendo una gomitata da Daphne.

'' Blaise non essere scortese,magari Hermione gradisce di più una compagnia femminile viste le divergenze con Draco che aveva in passato.''

Mi venne quasi da ridere,ma trattenni la risata e tranquillizzai Daphne.

'' Tranquilla,abbiamo risolto le nostre divergenze.'' Le dissi amichevolmente.

'' Quindi dormirai con me,Hermione?'' Disse Draco guardandomi negli occhi,con voce suadente.

Arrossii violentemente e annuii,sotto le occhiate maliziose di Blaise.

'' Ohohoh,ne avremo delle belle!''

'' Zitto Blaise! Non rovinare l'atmosfera!'' Disse poi Daphne con una seconda gomitata,sorridendogli,e dandogli un bacio sulle labbra.

Quel gesto,mi fece venir voglia di baciare Draco,ma mi vergognavo ancora ad esternare i miei sentimenti con gli altri,cosi mi limitai a sfiorargli la mano col quale era poggiato a terra con la mia,e d in quell'attimo ci guardammo. Era bellissimo,sotto la luce fioca delle fiamme del fuoco,quegli occhi glaciali che mi scaldavano,mi scottavano,mi bruciavano dentro.

Il calore del fuoco sembrava niente,confrontandolo il calore che quegli occhi di ghiaccio mi davano.

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Capitolo 17
*** Trattieniti. ***


Buona sera a tutti i miei lettori ^^ Come promesso ho pubblicato questo capitolo poco prima del fine settimana.

Perdonatemi,ma non potevo fare prima a causa di impegni ( come per esempio 60 pagine di pianificazione da studiare ) .
Ma non volevo deludervi,davvero,quindi ecco il capitolo che forse tutti voi aspettavate. Spero >.<
Ricordo che sono molto grata a tutti per le recensioni e per aver messo la mia storia tra le preferite,le ricordate o le seguite.
Vi invito come sempre a leggere la mia seconda FF su Draco e a recensirla,perchè ci tengo davvero molto.
Buona lettura,miei cari lettori,e spero che questo possa piacervi.
Io scrivo solo se voi leggete,quindi devo tutti a voi la possibilità di pubblicare i miei capitoli.
Grazie infinite a tutti voi.

Cherie. 
 

Uscii dal bagno dopo essermi fatto l'ennesima doccia fredda ed entrai nella nostra camera da letto.

Lei era seduta sulla poltrona con indosso una mia camicia e dei pantaloncini corti,effettivamente nella stanza faceva caldo,molto caldo. O forse ero solo io che la vedevo cosi attraente,con le gambe incrociate,intenta a leggere un libro su quella poltrona.

Si girò a guardarmi,prima sorridendomi,poi abbassò lo sguardo per farlo tornare subito sui miei occhi,ed i suoi erano spalancati.

'' Che..?'' Non finii la frase che abbassai anche io lo sguardo in cerca di qualcosa che non andasse. Indossavo i miei boxer,quindi non ero scoperto. Ma.. la doccia fredda non aveva calmato i miei bollori,cosi .. credo si sia leggermente imbarazzata per la mia lieve erezione.

'' Beh,si.. capita quando non hai.. e poi vedi...e insomma. Capita! Non dire che a te non succede,succede anche a te! Solo che non puoi vederlo.''

Restava in silenzio,trattenendo una risata o non so cos'altro,mettendosi una mano davanti la bocca e guardandomi vispa. Era maledettamente bella.

Mi girai ed andai verso la sedia sul quale avevo posato dei pantaloni di una tuta e li misi. Era una tuta che indossavano abitualmente i babbani,grigia,calda,molto comoda anche se non nel mio stile. Rimasi a petto nudo poiché quando dormo preferisco non avere magliette indosso e anche per sentire più vicina a me lei.

Mi misi sotto le coperte e l'aspettai,aspettai pazientemente che finisse di leggere quello che doveva leggere e quando chiuse il libro mi sentii finalmente balzare.

'' Vado a farmi una doccia.'' Mi disse.. ed il mondo mi crollò addosso. Una doccia? Ora?

'' Ok,fai presto!'' Che cazzo ho detto?

'' Perchè..?''

'' Perchè è ovvio che se ti fai la doccia a quest'ora poi starai male domani!''

Coglione Draco.

'' Ah.. beh allora mi sbrigo.'' Mi sorrise ed entrò nel bagno privato.

Ed io,vedendola scomparire dietro la porta,buttai la testa all'indietro,sul cuscino,guardando il soffitto. COGLIONE!

 

°°°

Finalmente un po d'acqua calda,i muscoli mi si scioglievano sotto il forte getto caldo ed i nervi si stesero,rilassando tutto il mio corpo messo a dura prova da tutti i recenti avvenimenti.

Tra poco avrei dormito con lui,ma non sarebbe stato come le altre volte. Questa volta qualcuno dei due si aspettava qualcosa,qualsiasi cosa.

Presi a radermi le ascelle,le gambe,parti intime e mi cosparsi di balsamo i capelli,di oli la pelle e poi sciacquai tutto di nuovo.

Uscii dalla doccia e mi misi della biancheria intima più attraente e più adatta ad una giovane ragazza. Uscii dal bagno senza far rumore,ed aprii l'armadio senza badare a lui,senza guardarlo,ero li davanti a lui in intimo e frugavo tra le magliette. Optai per una sua camicia leggermente più larga,bianca. Profumava di lui...

E preferii non indossare alcun tipo di pantaloni. Lui infondo la maglietta non la metteva!

Quando fui pronta ad affrontare il suo sguardo mi girai. Lo vidi sdraiato a pancia in su,con il viso rivolto verso il soffitto e gli occhi chiusi.

Non dirmi che dorme.

Mi avvicinai a lui,lentamente,e mi abbassai sul suo viso,postando l'orecchio vicino la sua bocca,per sentirne il respiro.

Era lento,regolare,dormiva.

Il bastardo dormiva dopo tutta la fatica che avevo fatto? No.

Mi misi nel letto accanto a lui con il peggior umore del mondo e mi addormentai dopo circa un ora,col muso,e con le braccia conserte.

 

°°°

 

Quando mi svegliai non era ancora giorno,bensì notte fonda.

Lei era accanto a me,dormiva. Maledetto,devo essermi addormentato mentre era sotto la doccia!

Ma era tremendamente bella,con le braccia in quella strana posizione,quel viso cosi tranquillo,cosi assopito.

Non mi trattenni,non ci riuscii. Sentivo il suo profumo nelle narici,la sua pelle cosi soffice sotto le mie dita. Non potei fermarmi dall'avvicinarmi a lei e baciarle il collo,le spalle,le guance.

Si svegliò dopo poco,ma non smisi di baciarla,di stringerla,di averla tra le mie braccia.

Le presi a baciare il collo di nuovo,e lentamente le toglievo la camicia di dosso,speravo che non mi schiantasse,che si lasciasse andare come mi ero lasciato andare io.

La sentivo respirare forte,e lei prese a sfiorarmi il petto,i fianchi,tornava su e mi stringeva il collo,metteva una sua mano dietro la mia testa,mentre le mordevo le spalle.

 

°°°

 

Lo tenevo stretto,quel momento. Era un sogno? No.

Mi stava baciando come un angelo. Mi stava desiderando,io lo desideravo. Inutile negarlo.

Mi misi sotto di lui,lo accolsi tra le mie gambe aprendole e circondando la sua vita con esse,stringendolo ancora a me.

Poi,mentre mi baciava la guancia,mi spostai verso la sua bocca,e la baciai.

Lo baciai come mai avevo fatto,lo sentivo cosi vivo,cosi eccitato,cosi mio. Cosi innamorato.

Mi sfiorava come se fossi un petalo,pronto ad accogliermi tra le sue braccia.

Gli baciavo le labbra e non desideravo altro,o forse si. Forse lo volevo di più. Ma lui non si azzardava a far nulla,lui mi baciava,mi faceva salire i brividi ma forse aveva bisogno del mio appoggio.

Forse,aveva bisogno di sentire che io ero pronta. Pronta ad accoglierlo del tutto.

Gli alzai il viso con le mani,e lo guardai dritto negli occhi,in quella poca luce che filtrava dalle finestre,e gli sorrisi,lo guardai fino dentro l'anima,inarcando la schiena,facendo combaciare le nostre sessualità.

Facendogli capire che lo volevo. Mai mi ero vista cosi esplicita,mai avrei pensato di volerlo fare con lui. Mai,con il principe delle serpi.

Eppure ero li,sotto di lui,e gli stavo calando i pantaloni,guardandolo in viso. Mi sentii immensamente donna,e lui lo vidi cosi bambino,cosi imbarazzato,cosi rosso.

Quando gli tolsi i pantaloni,mi misi seduta su di lui,feci avvicinare il suo petto al mio,cosi da mettere seduto anche lui,e lo baciai passionalmente.

Mai cosi donna.

Mai cosi viva.

Gli spinsi il petto sul letto,facendolo sdraiare. Presi a baciargli le labbra,il collo,il torace,ed abbassandomi sempre di piu con le mani arrivai all'orlo dei suoi boxer,che tolsi lentamente,continuando a baciargli il petto.

 

°°°

 

Ero ammutolito dalla sua sicurezza,dalla sua determinazione,dalla sua sensualità,dal suo modo di essere donna.

Non più solo una bambina,non più solo una studiosa,non più solo una mezzosangue. Era tutto ciò,ma molto di più. Una donna fantastica,sensuale,bella,intelligente.

E mi stava spogliando dell'ultimo indumento rimasto,che fece scoprire tutta la mia eccitazione.

Lei indossava ancora il suo intimo,del quale la privai almeno inizialmente del pezzo sopra.

Le baciai il seno,la strinsi a me,ci muovemmo vogliosi l'uno contro l'altra,credendo di essere in un sogno complice. Di essere in un altra dimensione,perchè dopo tutta la sofferenza,quell'amore era troppo bello per essere vero.

La misi sotto di me,volevo farle capire che anche io la volevo,cosi le tolsi anche a lei l'ultimo indumento,scoprendola del tutto,baciandola ovunque riuscissi ad arrivare.

La toccai,la toccai e non smettevo di dirle quanto fosse bella. Lei ansimava,mi mordeva,mi baciava.

La sentivo fremere,stringermi la vita con le gambe,inarcare la schiena,stringermi tra le braccia e graffiarmi la schiena.

Io respiravo a fatica,troppe emozioni,troppo bello.

Entrai in lei,piano,con cautela,attento a captare ogni suo movimento brusco,non volevo farle male.

Ma quando entrai del tutto in lei mi feci male io,dal piacere.

Era troppo bello e dovetti trattenere la mia voglia almeno un po,per poter prolungare il momento al massimo.

Mi muovevo su di lei,in lei,stringendole le mani,sussurrandole che era bellissima,sussurrandole ogni qualvolta non si sentisse,un ''ti amo'' .

 

°°°

Era li,dentro di me,su di me,come un fuoco. Ardeva nella mia pelle e bruciava ad ogni contatto.

Lui,Draco Malfoy.

 

Tu,lurida sporca mezzosangue.

Mio padre lo verrà a sapere.

Allontanati da me,feccia babbana!

 

Al ricordo di quelle parole mi venne da ridere,ora non si distaccava da me nemmeno un secondo..

Non riuscivo a trattenerlo..

Poi,i suoi movimenti si fecero piu intensi,mi sentivo come una tigre in gabbia. Come se quell'animale volesse uscire dal mio corpo,mi sentivo bloccata,per un secondo,in balia delle sensazioni.

Dovevo trattenerlo..ma..

I suoi sospiri,i suoi occhi, le sue mani,i suoi movimenti..

Gemetti,controvoglia,ma fu un qualcosa di estremamente spontaneo e non potei proprio non dargli quella soddisfazione. Ma misi l'orgoglio da parte,ora Malfoy.. Draco era qualcosa di diverso per me.

Ora,aveva assunto un potere su di me ,che nemmeno io capivo come potesse riuscirci.

Venimmo insieme,contemporaneamente,attaccati l'uno all'altra,ancora in preda a brividi ed emozioni. Si appoggiò a me,nascondendo la sua testa vicino alla mia,posando qualche bacio sul collo,ancora respirando affannosamente.

Eravamo sudati,e sarà l'atmosfera.

Sarà...lui cosi bello,lui cosi vicino,il momento perfetto.

Dovevo trattenermi...trattieniti,trattieniti,non dire niente.

Ma non riuscii.

'' Draco..io credo.. credo di amarti.''



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Capitolo 18
*** Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce. ***


Eccomi qui con un nuovo capitolo,ho voluto accorciare i tempi di aggiornamento dei capitoli perchè mi avete non solo commosso con le vostre recensioni,ma anche fatto capire che ci tenete davvero,che vi piace,che vi prende. Cosi eccomi qui,pronta a donarvi un altro capitolo in segno della mia gratitudine.

Vero è che rispetto agli altri è forse leggermente più corto,ma vi assicuro,molto intenso,per lo meno lo è stato per me. 
Ringrazio ancora chi mi sostiene e chi apprezza il mio sforzo,un accenno in particolare a ladyathena,che recensisce sempre i miei capitoli non facendone mancare nemmeno uno,poi a OcchioCremisi5792,che è stata cosi gentile da farmi rigare le guance da lacrime per quanto mi ha commossa,ed a Dubhe7 e ad altri lettori e lettrici che mi hanno sostenuta con delle parole bellissime. Voglio ringraziarvi di cuore,ancora ed ancora.
Vi ricordo come sempre l'altra mia storia riguardante Draco Malfoy e Julia Ewan che è una storia a cui tengo molto. Ancora grazie di tutto e buona lettura!
 
 Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.

(B. Pascal)

 

Non so bene il perchè di quelle parole,sono uscite dando cazzotti alle corde vocali,dal cuore fino alle labbra,dalle mie labbra fino al suo cuore,quel cuore che credevo non ci fosse,quel cuore serpeverde,purosangue,mangiamorte,freddo,duro,menefreghista. Quel cuore non era di Draco,quel Draco non aveva quel cuore.

Il cuore che sentivo battergli nel petto ora,quel battito potente,di quelli che si fan sentire,che si fan notare,era li dentro. E stava battendo sotto il mio orecchio.

'' Draco..Io credo.. credo di amarti.''

 

Oh,come bruciano ancora quelle parole,e più non ricevevo risposta più ardevano,ardevano come fiamme di un drago , che ha fatto la sua tana dentro di me e che ora sputava fuoco in ogni dove.

Lo guardavo negli occhi,in quegli occhi cosi profondi,ma solo se ti ci butti. Perchè se lo guardi e non sai chi è,ti scherniscono e ti uccidono,ma se conosci quel Draco con quel cuore,ti abbracciavano in un immenso di ghiaccio e fuoco dove la temperatura è cosi perfetta che te ne innamori subito.

Ed io me ne ero innamorata dal momento in cui si era aperto con me.

 

°°°

 

Amore,che parola grossa è,l'amore. Lei,la grifona per eccellenza,quella studentessa modello acida,quella ragazza che mai nel torto voleva cadere,quella che ora era li a dirmi che mi amava,nemmeno pochi mesi dopo avermi detto che mi odiava,che gli ero di ripudio.

Ma lei,ora,è li. Qui. Lei è qui.

Non è lontana,non lo è mai stata. Nei miei pensieri,sempre e comunque ha albergato,in ogni caso lei c'era. L'ho odiata,l'ho ammirata,l'ho detestata e di nuovo ammirata. Ed ora,io l'amavo.

L'amavo?

Sentivo di si,sentivo il cuore battere più forte ma lo sentivo sempre di meno,sentivo solo gli urti che provocava muovendosi,ma il cuore,il mio cuore,non era tangibile.

La guardavo negli occhi,e forse annegai nel suo immenso.

L'immenso che lei racchiudeva negli occhi,nel quale amavo perdermi. Lei,la Granger,la sangue sporco,la donna che stavo amando,tra le mie braccia,per sempre.

'' Hermione.. io non..''

La sentii irrigidirsi,tendersi tra le mie braccia,cercare di allontanarsi,ma non glielo permettei.

'' Ferma.. Lasciami parlare.'' Le dissi baciandole la mano.

'' Io non credo di amarti. Io lo so,io so di essermi innamorato di te,e forse sbaglio,forse. Ma quando dico che ti amo,se tu mi chiedessi il motivo,io non saprei che dirti. Io credo di amarti e di non sapere perché. Non è per il tuo coraggio,per la tua bellezza,per la tua intelligenza,non credo sia per questo.

Ho un credo diverso dal tuo,non credo all'amore,credo nei moti dell'animo. Ovvero credo che quando incontri una persona speciale per te,solo per te,che ti prende,ti stravolge,ti sorprende,è perchè ti muove dentro. E quando ti senti muovere anche le viscere,Hermione,quello per me è l'amore che provi tu. Ma non lo chiamo amore,per me l'amore,per me il moto dell'animo ha un altro nome,e porta il tuo. Sei tu. Tu sei il mio moto,il mio amore,sei colei che sento di amare.''

Mi uscirono queste parole spinte da un senso di profonda fiducia,di libertà,volevo,sentivo,dovevo dirle quello che provavo prima che fosse troppo tardi. Prima di ogni brutta cosa che sarebbe potuta succedere. L'amore è una brutta bestia,sapete? Quando ti prende ti morde e non ti lascia più.

 

°°°

 

Sentivo,sentivo... no. Non sentivo niente. I rumori del vento,il suo,il mio respiro,non li sentivo più. Dove erano andati i grilli,dove stavano le civette che cantavano fino a poco fa?

Nemmeno il mio cuore aveva più un rumore proprio,sembrava come se le mie orecchie avessero smesso di funzionare,come se l'unica cosa che riuscivo a sentire era il calore delle parole di Draco.

L'istinto fu quello di prendere il suo viso tra le mani e baciarlo,baciarlo da morire,fino a consumarlo.

E per una volta,almeno una,lo seguii. Lo baciai con coinvolgimento,fu un bacio lungo ed intenso.

Li dove manca la parola ci arriva il bacio,per esprimere l'amore che si prova.

Perchè è cosi,l'amore non si spiega,l'amore non è altro che un sentimento, non è tangibile ma ti travolge,che ti tocca dall'interno. E lui,il mio Draco,lui era li,a baciare me,era li e non volevo fosse altrove.

L'amore che provavo,mai davvero,l'avevo sentito.

 

°°° Qualche coccola dopo °°°

 

Ci addormentammo poi finalmente quando era quasi l'alba,l'una attaccato all'altro in un nodo che mai più si sarebbe sciolto.

Quando ci svegliammo c'era il sole che filtrava i suoi raggi attraverso una finestra,appena coperta da una tenda,ci svegliammo,dunque,con la luce negli occhi.

Ci sorridemmo,guardandoci intensamente,i suoi occhi non erano mai stati cosi belli. La sua pelle,mai stata cosi luminosa,le sue mani nelle mie,la mia piccola mezzosangue.

'' Buongiorno..'' Disse in un sussurro.

'' Ehi..'' Dissi io,posandole un bacio sulle labbra.

Ci vestimmo,lentamente,senza fretta,indossando solo un asciugamano a testa,ed entrammo nella vasca da bagno insieme.

'' Non è che mi scotto?'' Disse lei,immergendo un dito nell'acqua che scorreva calda.

'' Non è nelle mie intenzioni ustionare la tua pelle,fidati,non ti brucerai!'' Le dissi sorridendole.

Cosi dopo uno sguardo pieno di imbarazzo,o ingenuità,si spogliò del suo asciugamano,mostrando ai miei occhi la più bella delle meraviglie.

Il suo corpo snello,dalla pelle liscia,chiara,luminosa,che si immergeva nella vasca,seguita da me,che mi misi dietro la sua schiena,facendola appoggiare al mio petto,stringendola quanto più potevo.

Rimanemmo in quella posizione senza parlare,probabilmente ancora scossi per il recente avvenimento,ci baciammo,quello si,spesso,in silenzio,guardandoci negli occhi ad ogni pausa tra un bacio e l'altro.

Dopo mezz'ora uscimmo dalla vasca e ci asciugammo,mentre ci vestimmo parlammo.

'' Draco..pensi sia dovere dirlo a Blaise e a Daphne che .. '' Mi chiese,mentre si stava mettendo un maglione grigio sopra una magliettina bianca.

'' Convengo di si ma ancora non son sicuro,magari questa sera,a cena,cosi eviteremmo parecchie battutine da parte di Blaise.'' Dissi scherzando con lei.

Rise,mi posò un bacio sulle labbra,uno di quelli che ti cura anche il peggior dei mali per un secondo,uno di quelli che,quando sei innamorato,ti sveglierebbero anche da morto.

Uscimmo dalla stanza e scendemmo le scale,incontrando Daphne che ci salutò dandoci il buongiorno.

Dopo una breve chiacchierata entrò Blaise nella stanza con una tazza di latte in mano,stava per salutarci quando all'improvviso cambiò espressione,accigliò lo sguardo,scrutando me ed Hermione con un sorriso beffardo.

'' Ohohoooohhh!!!.. '' Disse solo,accennando dei ''si'' col capo e scuotendo il dito in aria.

Io ed Hermione ci guardammo,spostammo lo sguardo verso Blaise che si era seduto sulla poltrona con la tazza di latte e continuava a ridere sotto i baffi,guardandoci di sottecchi.

Inutile nascondere qualcosa a Blaise Zabini.

 

 

 

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Capitolo 19
*** Il lampo verde. ***


Si lo so.. lo so lo so lo so sono in un ritardo catastrofico e non me ne compiaccio. Ho avuto gravi problemi familiari e solo ora che sono iniziate le vacanze ho un attimo di tempo. Chiedo umile perdono ed un po di comprensione.
Comunque ecco qui un nuovo capitolo,spero che sia all'altezza dell'attesa e presto ne avrete uno nuovo,poichè è tornata in me l'ispirazione giusta. Grazie a chi ha continuato a seguirmi,un bacio e buona lettura :) 

Il lampo verde. 

 

Facemmo colazione tutti insieme in un silenzio quasi imbarazzante,dovuto alle continue frecciatine beffarde di Blaise che non faceva altro che ridacchiare sotto i baffi.

'' Come procedono gli studi?'' Proferì poi Daphne.

'' Bene,due menti lavorano più di una,ieri siamo arrivati ad un punto importante,probabilmente oggi andremo avanti con il lavoro,vero Blaise?''

'' Assolutamente capo!'' Disse Blaise scherzando.

'' Ragazzi,voi che sapete di certo più cose di noi.. - disse Hermione incapace di trattenere oltre la sua preoccupazione– come .. come vanno le cose li fuori?''

Blaise e Daphne si guardarono con uno strano sguardo negli occhi.. Posarono entrambi il cucchiaio col quale stavano mangiando i cerali e fu Daphne a parlare.

'' Beh,Hermione.. Son successe molte cose. Da quando si è sparsa la voce che tu sei un Horcrux anche Voldemort si è dato da fare per cercarti. La Resistenza lavora sodo,ma la tua assenza si sente molto. Ma se tu fossi con loro logicamente rappresenteresti un'esca per Lui e quindi metteresti in pericolo quei pochi superstiti. Logicamente ora Voldemort si preoccupa molto di più per te che per loro,quindi è intento a cercarti prima degli altri. Ma questo sicuramente gia lo sai...

Io e Blaise e le nostre rispettive famiglie ci siamo allontanati da quell'essere e ora siamo ricercati anche noi dai mangiamorte,ecco perchè ci hanno allontanati dalla Resistenza e non hanno mandato altri a proteggervi. La Resistenza ha subito molte perdite ed è logico il loro ragionamento..''

'' Quali.. quali perdite?'' Disse Hermione con un filo di voce.

Blaise abbassò lo sguardo,appoggiando la schiena alla sedia,e poi parlò.

'' Ginny Weasley,Neville Paciock,il professor Lupin,Lavanda Brown,Calì Patil,Luna Lovegood..e..Asteria Greengass. Queste sono le ''principali'' perdite della Resistenza...le più recenti a quanto so.. Mi dispiace..''

Mi voltai verso Hermione,e quando la vidi mi si strinse il cuore.

Era raggomitolata su se stessa e si stringeva lo stomaco con le braccia,come se si stesse abbracciando da sola,le lacrime cadevano silenziose dal viso e la bocca era spalancata,cercava di dire qualcosa ma.. nulla disse.

Si portò le mani sul viso e cominciò a piangere,tra le mie braccia.

Vederla cosi mi distruggeva. Dovevo risolvere questa storia al più presto.

'' Hermione... vedrai risolverò questo casino e con l'aiuto di Blaise dimezzeremo i tempi ed i nostri compagni saranno vendicati..''

Guardai Daphne e le feci capire solo con lo sguardo quanto mi potesse dispiacere della morte della sorella.. più tardi le avrei fatto le mie condoglianze.

Sentivo la mia Hermione singhiozzare,tremare,sicuramente la scoperta che la sua migliore amica fosse morta l'aveva sconvolta a dir poco. Ma non voglio che si senta in colpa,non è assolutamente colpa sua.

Mi alzai dalla sedia e presi la mia decisione. Aveva bisogno di aiuto,di persone che le sarebbero state accanto,di una persona in particolare. Aveva bisogno di un amico che io non potevo essere per lei. Io ero impotente. Per lei questo è troppo,scoprire di essere un Horcrux e che la perdita della sua amica dipendesse da ciò l'ha sicuramente devastata. Non potevo aspettare oltre.

Mi misi al centro della stanza e mi smaterializzai.

 

°°°

Sparì al centro della stanza senza lasciar traccia,il mio cuore piangeva facendo cosi male che sembrava sanguinasse. Avevo bisogno di lui per sostenermi,cercai di alzarmi ma quasi ricaddi su me stessa,lui era la mia spina dorsale senza il quale io non sapevo sostenere me stessa.

Sentivo le mani gentili di Daphne avvolgermi le spalle e quelle di Blaise prendermi in braccio e portarmi sul divano,facendomi stendere.

'' Vedrai,andrà tutto bene..''

Non so chi fosse a parlare,la mia testa era piena di grida,sentivo il dolce profumo di Ginny nelle mie narici,sentivo la voce di Neville che mi salutava dall'altra parte della stanza,ed io ero li in una stanza dove non esisteva più nessuno dei miei amici. Dove erano morti tutti oppure se si fossero avvicinati troppo sarebbero morti anche loro.

Mi sentivo uno schifo,è colpa mia se sono morti,dovevo difenderli,invece mi ero solo nascosta,avevo fatto l'amore,mentre loro facevano la guerra.

Sentivo la pelle che bruciava,non credevo a ciò che mi avessero appena detto. Impossibile pensare che tutti coloro col quale ho passato gran parte della mia vita fossero morti,ed io rifugiata.

Cercavo di alzarmi senza nemmeno capirne il motivo,volevo forse scappare da quella situazione,da quella casa che mi ricordava la mia fuga.

Volevo uscire fuori e combattere,anche morendo,non me ne importava più nulla. Essere una rifugiata mi faceva sentire peggio,mi dimenavo dalle braccia di Blaise per scappare,urlavo di lasciarmi andare,lo strazio era troppo,lasciami andare,fammi morire lottando,questa che hai tra le braccia non è la vera Hermione Blaise,io voglio combattere.

Sentivo Daphne singhiozzare,pregarmi di fermarmi,di tranquillizzarmi,sentivo la sua voce ma non l'ascoltavo,volevo solo andarmene da li.

 

°°°

 

Mi smaterializzai all'interno di una stanza a me ben conosciuta,ma quello che avevo davanti era totalmente diverso da come me lo ricordavo.

La Sala Grande non splendeva più sotto la fioca luce delle candele sul soffitto,ma era buia,c'erano solo due tavoli anziché quattro e questo rendeva lo spazio della camera ancora più grande e spazioso,e più nostalgico.

C'era polvere ovunque,macerie,cenere,rottami. Ma non coloro che cercavo. La stanza era vuota.

Uscii dalla Sala Grande e un mare di ricordi mi pizzicavano negli occhi,camminavo svelto tra quelle macerie e cercavo il luogo in cui si riuniva la Resistenza.

Ma cercare per tutta Hogwarts mi avrebbe portato via troppo tempo. Lasciare Hermione da sola non è assolutamente saggio,soprattutto in queste condizioni.

Quindi,se la montagna non va da Maometto..

'' BOMBARDA!'' Distrussi qualche colonna,facendo un fracasso tremendo,impossibile da non udire.

Di fatti pochi secondi dopo mi ritrovai circondato dai miei ex compagni di scuola,nemmeno uno di loro non mi aveva puntato la bacchetta addosso.

Le loro facce erano incredule,sbigottite,avevano dinanzi a loro un ex mangiamorte,un ex amico,loro compagno.

Alzai le mani in segno di resa,facendo loro capire che le mie intenzioni erano diverse da quelle che si aspettavano.

'' Che ci fai qui Mangiamorte?'' Fu una ragazzina a parlare,alta più o meno un metro e cinquanta,capelli neri raccolti in una coda.Sguardo fisso nei miei occhi,e sebbene sembrasse essere la più piccola,era la sola a fronteggiarmi direttamente. Sicuramente Grifondoro.

'' Cerco Potter.'' Dissi più tranquillo che mai,abbassando le braccia.

'' E tu credi davvero che ti porteremmo da lui?'' Disse lei con un ghigno.

'' Oh no,so che non ce ne sarà bisogno. Verrà lui.''

'' Non credo proprio.'' La voce della ragazzina si fece più sottile,e avvicinandosi mi puntò la bacchetta al collo.

'' Ferma Camille!''

Appena sentii la voce di Harry alle mie spalle ghignai compiaciuto alla moretta che ora abbassava cauta la bacchetta,incredula.

'' Harry,è un mangiamorte! Ha il segno sul braccio!'' Esordì lei.
'' Si ma è quel mangiamorte. È Draco Malfoy.''

Un brusio di voci si spargeva nella sala,davvero non mi avevano riconosciuto?

'' Ex,Harry. Ex mangiamorte.'' Dissi io,stringendogli la mano che ora mi porgeva in cenno di saluto.

'' Sei l'ex mangiamorte più gradito ad Hogwarts in questo momento. Ma non dovresti essere qui,è successo qualcosa a Hermione?''

'' Si so che la mia visita è alquanto avventata ma ho bisogno di te e di Lentic...Ronald.''

'' Che succede?''

'' Hermione sa di Ginny. Ovviamente si sente in colpa della sua morte ed io credo che lei voglia uscire a combattere. È allo stremo della sopportazione oramai. Tu e Ronald invece la conoscete meglio di me,sapete come trattarla,avete un legame diverso. Devi convincerla..''

'' È un problema questo,lo sai? Ron è.. in una sorte di coma dopo la morte della sorella,non parla più non mangia e a fatica riusciamo a farlo bere.''

'' In pratica si sta lasciando morire.''

'' In pratica... ''

'' Dove si trova ora?''

'' In infermeria.''

Scansai Potter e gli altir alunni che erano rimasti ad ascoltare,mi diressi a gran passi verso l'infermeria seguito da Potter e quando arrivai finalmente,non credetti ai miei occhi.

Sui letti c'erano diverse persone,era tutto tremendamente malsano li dentro,bende ricoperte di sangue a terra messe accanto a delle macerie,una finestra era stata sfondata ed entrava aria fredda e pungente,la polvere dominava anche li dentro.

In un angolo,a mettere in ordine delle medicine,c'era lui.

Ronald Weasley,magro da far paura,gli occhi spenti,muoveva il suo corpo meccanicamente,come se non esistesse davvero,come se lui fosse solo un corpo vacuo senza più anima.

Mi fece rabbrividire.

'' Ron.''

Si girò verso di me e a stento mi riconobbe. Eppure non ero cambiato assai molto. Cosi gli mostrai anche il segno sul braccio,sembrò collegare il mio volto a quel disegno. Assottigliò gli occhi e si diresse verso di me lentamente.

'' Tu..''

Un bagliore sembrò passargli negli occhi,ma svanì subito dopo,nato e morto in quegli specchi rotti.

'' Che ci fai qui?''

'' Sono venuto a trovarvi.'' Dissi serio.

'' La tua visita non è gradita.''

'' Nemmeno se si tratta di Hermione?''

Sembrò riflettere un attimo,di nuovo quel bagliore.

Di nuovo quel buio.

'' Hermione,è morta?''

'' Ma che vai dicendo?' No è viva e vegeta ma ha bisogno di voi.''

'' Gia.. anche noi abbiamo bisogno di lei. ''

'' Voglio che vieni da noi,che le parli,che la convinci a stare nascosta.''

'' Hermione non è una che si nasconde. E quando decide di andarsene lo fa. Presto esploderà,uscirà allo scoperto e si farà catturare. Voldemort avrà la meglio e moriremo tutti.''

'' Ma che razza di discorsi fai? Se si nasconde è proprio per avere una possibilità in più. Ecco perchè devi aiutarmi a farla stare calma.''

'' Non posso aiutarla. Mi dispiace.''

La resa. Sapevo fosse un vigliacco ma fino a questo punto non lo credevo possibile. Credevo fosse cresciuto. Credevo provasse qualcosa per lei.

'' Non l'amavi? Non eri tu uno di quelli che l'avrebbe protetta sempre e comunque? Non eri forse tu?'' Glielo gridai dalla rabbia,si stava tirando indietro,nemmeno gli stessi chiedendo un favore per me. Ma per Hermione,la mia Hermione.

'' Non posso aiutarla.''

'' Tu non ci hai nemmeno provato!'' Ancora grida. Stavo cominciando a scaldarmi. Ho messo in pericolo la mia vita entrando nel castello ed Hermione metteva in pericolo la sua,e quest'essere lentigginoso non ne voleva sapere.

'' Ora basta! Chi cazzo sei tu per dirmi chi sono chi non sono,cosa fare e cosa no? Sei uno sporco mangiamorte,una merda della società,sei niente!'' Ora gridava anche lui,prese in mano la sua bacchetta e mi schiantò contro il muro.

Mi alzai dolorante,avevo battuto la testa,la vista era annebbiata,presi in mano la mia bacchetta e la alzai. Ma invece di lanciargli un benvoluto incantesimo per attaccarlo,la feci cadere a terra.

'' Non sono qui per lottare.''

'' Beh io invece si. Lottiamo tutti i giorni,senza Hermione non riusciamo nemmeno a contrastarli. Non resisteremo a lungo. Che venisse qui a lottare come tutti noi!''

Non poteva essere lui a parlare. Non poteva essere Ronald Weasley quello che mi gridava quelle cose.

'' Ron,ora basta. - Harry era entrato nella sala e si stava facendo avanti,affiancandomi - Sai anche tu che Hermione lo sta facendo per noi,se lei si nasconde Voldemort è distratto,non ci attacca direttamente. Non lo capisci?''

Una lacrima solcava le guance rosse di Ronald,che abbassava lentamente la bacchetta,e singhiozzando si scusò.

'' Io.. io non so cosa fare.. Io... Ho perso tutti,la mia famiglia non c'è più,capisci? Gli.. gli unici che mi sono rimasti sono in fuga e non so nemmeno se siano vivi ora.. Io non so cosa fare.. Malfoy..''

La sua voce era rotta dal pianto,dalla disperazione e dalla paura. Girava per la stanza e ci dava le spalle asciugandosi le lacrime. Fece un respiro profondo e sembrò calmarsi,quando si girò verso di noi e con grande sorpresa i suoi occhi si ingrandirono,fissando un punto dietro le mie spalle,mi girai,ma l'unica cosa che vidi fu un abbagliante lampo verde.

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Capitolo 20
*** Expelliarmus ***


Lo so.. sono in un increscioso ritardo da vergognarsene..ma son successe cosi tante cose che nemmeno potrei scriverle tutte.. ed in piu a scuola ho anche iniziato il periodo di stage e torno a casa alle nove di sera.. ma per fortuna ora,che mi è anche tornata l'ispirazione (finalmente) , durante i sabati liberi mi impegnerò per pubblicare un capitolo a settimana ^^ 
Questo è corto,ma perchè mi serve da ponte per il successivo,decisamente più lungo che è gia in lavorazione :) 
Quindi.. perdonatemi se potete e goetevi il capitolo ^^ 
Bacio.. Cherie :)
P.S. Ho creato un profilo Facebook per tenermi in contatto con 
voi in caso siate d'accordo :) 
Il nome è Lulù Delacroix e come immagine del profilo c'è 
la nostra amica ''Bellatrix Lestrange'' . 
Vi aspetto in tanti :)


...Expelliarmus...


°°°

Dovete lasciarmi,io voglio lottare,morire se sarà necessario,ma basta. Non mi nasconderò più.

'' Hermione... calmati... va tutto bene... Hermione..!!!!.''

 

Non sarò io la causa di altre uccisioni. No. Voldemort da la caccia a me,e allora mi farò trovare.

Voldemort .. io ti ucciderò anche a costo di uccidere me stessa.

''Hermione fermati ti prego... Basta, ferma! Non... ..''

 

Non è più tempo di nascondersi.

'' Hermione...Metti giu la bacchetta...No Hermione... Metti giu la..!''

 

'' Pietrificus totalus.''

Questo è il momento di agire.

 

°°°

Guardavo negli occhi il mio rivale,nascosti dietro una maschera scura.

Un Mangiamorte era davanti a me,e tutto accadde in una frazione di secondo.

Il fascio di luce verde aveva mancato il bersaglio,ed ora vagava nel vuoto.

Impugnai la mia bacchetta e disarmai il mio avversario,altri ragazzi intervennero e bloccarono il Mangiamorte che non riuscii a scappare.

'' Portatelo nei sotterranei insieme agli altri due..provvederemo ad interrogarlo più tardi.''

Disse Harry a due alunni e poi si girò verso di me.

'' Tutto bene?''

'' Si tutto bene,grazie Harry.''

'' Capisci perchè ci serve Hermione? - fu Ron a parlare – I Mangiamorte entrano senza problemi nel castello,la barriera protettiva non è abbastanza forte,Hermione è l'unica che può mettere le cose a posto. Ringraziamo il cielo che sia entrato solo un nemico,se fossero stati in tanti non avremmo avuto scampo.''

'' Questo perchè non vi impegnate abbastanza! È normale non riuscire a creare una barriera protettiva per tutto il castello. Quali aree cercate di proteggere?''

'' Tutto,eccetto la torre di Corvonero che è distrutta. Ci serve tutto il castello per poterci proteggere. Siamo pochi a combattere,è vero,ma abbiamo molti da proteggere. Draco,io mi fido di te,questa cosa che sto per dirti non deve uscire fuori,chiaro? ''

Annuii e mi feci serio. Che cosa stava per rivelarmi?

Ma mentre stava per proferire parola,una voce alle nostre spalle ci fece sobbalzare.

Riconoscemmo quella voce ed un tuffo al cuore si impossessò di noi. Sia io che Harry,compreso Ron,rimanemmo di stucco e quando ci voltammo lentamente verso l'ingresso dell'infermeria,una ragazza entrava nella sala.

'' Mi guardate nemmeno fossi mezza blu con le corna in testa.''

La voce di Hermione era chiara e tremava dall'emozione.

'' Hermione..'' Ron era letteralmente esterrefatto,ma la strega,vedendolo vivo e vegeto gli corse contro e lo abbracciò,dove si unì anche Harry.

Il trio era di nuovo unito.

Ed io non potevo essere più furioso di cosi.

'' Hermione! Che ci fai qui? È pericoloso,vattene immediatamente!''

Harry e Ron sciolsero l'abbraccio,guardandola tristi.

'' Draco ha ragione.. Se Voldemort sapesse che sei qui... ''

'' Non ci sarà problema. Inutile fuggire ancora. Morirò comunque,in un modo o nell'altro. Almeno lasciatemi morire combattendo.''

Stavo per ribattere.. quando sentii,fuori dalle mura del castello,avvicinarsi una presenza maligna.

Captai lo sguardo di Hermione,l'aveva avvertita anche lei. Ci scambiammo un cenno e uscimmo dalla stanza,di corsa,con uno sfregiato e una lenticchia perplessi alle spalle.

'' Harry,si stanno avvicinando altri mangiamorte. Ron,vai e raduna gli altri,portali di sotto,di loro i prepararsi per una battaglia. Questa volta sono tanti. E Draco...''

'' Non ti abbandonerò. Li rallenteremo insieme. Insieme,Hermione.''

Le afferrai la mano e presi a correre al suo fianco,verso l'uscita del castello,dove si stavano avvicinando almeno una trentina di figure nere,simili a fumo,che volavano a gran velocità verso di noi.

Senza lasciarle la mano alzai la bacchetta in direzione dei Mangiamorte ed Hermione fece lo stesso.

Un ultimo sguardo,l'ultima intesa,le mani strette tra di loro.

Se morirò.. morirò per proteggere lei.

Se morirò.. morirò felice.

'' EXPELLIARMUS!''

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Capitolo 21
*** The End.. ***


 

The End..

 

Non capii bene come fronteggiammo un vasto esercito di mangiamorte solamente in due... ma quando arrivarono i rinforzi,pochi minuti dopo,eravamo ancora vivi.

Noi eravamo una centinaia in linea massima,mentre di loro ve ne erano almeno il triplo.

Senza allontanarci troppo l'uno dall'altra,io e Draco affrontavamo insieme ai nostri amici quel che più temevamo che accadesse. Un attacco di larghe dimensioni.

Ho scelto di uscire allo scoperto,ed ho messo in pericolo la vita dei miei compagni,questo non era giusto.

Scagliai l'ultimo mangiamorte e gridai rivolta al cielo,mentre attorno a me infuriava la battaglia.

'' SONO QUI,PRONTA A FRONTEGGIARTI. LASCIA STARE I MIEI COMPAGNI!''

Nessuna risposta,Lui pareva non esserci.

Draco era troppo impegnato nella lotta per accorgersene,cosi ritentai.

'' VOLDEMORT! VOLDEMORT! ''

Chiamai il suo nome,al quale però non faceva appello.

Non ancora. Non finchè..

Il cielo improvvisamente fu coperto da una densa coltre di nubi scure,i mangiamorte si fermarono quasi contemporaneamente e cessarono di combattere anche tutti i miei compagni.

D'un tratto,delle grida.

'' Aaaaaah! No,va via! Va viaaaa!!!''

Una ragazza urlava,tappandosi le orecchie con le mani e si accasciò a terra. Quando lei finì finalmente di gridare,ecco che un secondo grido aleggiò sul campo di battaglia.

Anche ora era una ragazza,aveva un'espressione terrorizzata in volto,ma nessuno la stava ghermendo.

Poi.. una voce che sembrò udibile a tutti,ridotta ad un sibilo,fece accapponare la pelle anche a me.

Riconobbi subito la voce del mio nemico più acerrimo.

'' Oh,Hermione.. di quanta gratitudine io ti sono debitore. Mi hai risparmiato tempo venendo qui,al mio cospetto,qui,per morire.''

'' Uno di noi morirà stanotte,Voldemort. Nessun altro.''

Parlai come se il mio interlocutore mi fosse dinanzi al volto,certa che mi avrebbe ascoltata.

'' So che tu sei una strega eccezionalmente intelligente Hermione,una delle più geniali di Hogwarts.. eppure... venire da me è un gesto che io stesso riconosco come avventato,qual buon vento?''

'' Oh,Lord Voldemort. Il mago più potente di tutti,il più astuto,il più crudele,ridotto a nascondersi davanti a una strega appena maggiorenne. Puoi anche uscire allo scoperto,non mordo.''

Lo punzecchiai sperando celasse la sua presenza,fronteggiare un nemico invisibile di certo avrebbe ridotto le mie possibilità di vincere.. a zero.

Di tutto rimando,dalle nuvole scese,come un tornado,una lunga scia nera,enorme,e si dirigeva dalla nostra parte.

'' Hermione... no..'' Guardai Draco,gli sorrisi per tranquillizzarlo,ma so che non sarebbe servito a niente.

La nuvola oramai fluttuava a pochi centimetri dal suolo e si faceva largo tra la folla di mangiamorte che si chinavano in suo cospetto.

Dal nero, emerse una figura dalla pelle grigia,due occhi ridotti a due fessure,ed un largo sorriso sul volto del mago.

Voldemort aveva fatto la sua apparizione dinanzi a noi.

'' Voldemort,lascia stare i miei compagni. È,come sai,una cosa tra me e te.''

Prima che lui potesse rispondere,Harry si fece largo tra la folla,raggiungendoci.

'' Oh che piacere Harry Potter,vederti ancora vivo,spero non ti offendi,mi disgusta un po. Ma non sarai tu il mio bersaglio,non oggi.''

La sua voce era calma,come se non si stesse discutendo di vite umane,ma del tempo.

'' Non ti lascerò torcere un capello alla mia amica.''

'' Harry..''

'' No,Hermione. Non devi pensare che qui combattiamo solo per te,combattiamo per tutto. C'è la vita di tutti in gioco,molte vite sono state portate via da quest'essere,e tutti lotteremo contro di lui.''

Mi prese la mano,e con un cenno del capo,guardammo all'unisono Voldemort,che era divertito dalla scena.

'' Fossi in te non riderei troppo,amico.''

Fu Draco a parlare.

'' Potter ha ragione. Qui siamo tutti contro di te. Se moriremo,moriremo per la nostra libertà.''

Anche Draco si avvicinò e mi cinse la vita con un braccio,accolsi il suo gesto con un sorriso.

Dietro di noi,i nostri compagni avanzarono,con le bacchette alla mano,puntate sui nostri nemici.

'' Oh,che scenetta commovente. Quasi mi viene da.. ridere. Malfoy,perchè non guardi meglio tra la folla. Non vorrai lottare contro il tuo paparino,non è vero?''

Lucius Malfoy avanzò e esitante,si mise accanto a Voldemort.

'' Draco.. vieni qui,figliolo. Combatti per la giusta causa,non per questo branco di.. idioti.''

'' Come osi chiamarmi figlio? Sono figlio di Narcissa Black,mio padre è morto ai miei occhi. Tu sei solo l'ombra di colui che eri.''

Draco parlava a denti stretti,sentiva un odio dentro di se che era tangibile per chi lo vedeva da fuori.

Voldemort sogghignava.

Lucius guardò Draco con disprezzo,prima di tornare dietro Voldemort,dopo un rapido inchino a quest'ultimo.

'' E sia! La vostra scelta è la causa della vostra morte!''

Voldemort si librò in aria e diede l'ordine di combattere ai suoi seguaci,che presero in mano le loro bacchette puntandole contro di noi,che facemmo lo stesso.

Lottammo ancora ed ancora,ma senza perderci di vista,Harry,Ron,Draco erano al mio fianco,ed io al loro. Ci proteggevamo a vicenda,e scagliavamo via coloro che tentavano di attaccarci.

Poi,udii una voce famigliare urlare vicino a me.

'' Hermione,guarda in alto!''

Draco inicava il cielo,dove gli Auror inseguivano e attaccavano Voldemort.

Tra di loro,gli ippogrifi calavano in picchiata,aggredendo i mangiamorte alle teste,strappandogliele via dal resto del corpo.

Uno di questi mi planò vicino e scese a terra elegante e rapido,si inchinò frettolosamente ed io feci lo stesso,come ci insegnò Hagrid nel terzo anno ad Hogwarts.

L'animale mi fece cenno di salirgli in groppa,cosi una volta salita su di esso,planammo in volo.

Mi avvicinai al muso dell'ippogrifo egli parlai pregando che potesse capirmi.

'' Anche ai miei compagni serve una mano,aiutali ti prego!''

Gli occhi dell'ippogrifo si illuminarono,e mentre scagliavo incantesimi contro i mangiamorte dall'alto,la bestia fece un verso stridulo e continuo,radunando alcuni ippogrifi che scesero a terra e fecero salire alcuni maghi e streghe.

Vidi Harry e Ron sullo stesso Ippogrifo,Harry guidava l'animale e Ron attaccava i nemici.

Ma lui dov'era?

'' Hermione,è ora della resa dei conti.''

La voce di Voldemort alle sue spalle mi fece sobbalzare,mi girai di scatto e vidi Voldemort che andava sempre più in alto nel cielo,lo seguii con l'ippogrifo e ben presto mi ritrovai faccia a faccia con lui.

Senza attendere oltre,mi scagliai contro colui che non deve essere nominato,presi in mano la mia bacchetta dalla quale uscirono violente e luminose scintille direzionate al suo corpo,e lui fece lo stesso,facendo scontrare i nostri incantesimi in un lungo fascio di luce.

'' Sai vero che se tu dovessi uccidermi,moriresti? È questo che ci lega Hermione! La vita e la morte,muoio io,muori tu.''

'' Allora morirò per una giusta causa!''

'' Non riuscirai ad uccidermi,lurida strega! Ti costringerò a vivere mentre tutti i tuoi amici moriranno davanti a te,ti costringerò a vivere dentro di me,per sempre! Diventeremo una cosa sola! La tua mente brillante e la mia più potente magia domineranno il mondo magico e ben presto anche quello babbano! ''

'' Mai io mi unirò a te,Voldemort! Mai!''

Capii solo allora che lui non mi avrebbe mai uccisa,e che io non sarei riuscita ad uccidere lui.

Per quanto crudele lui fosse,era di gran lunga un mago più forte di me.

Ma ... se muoio io,muore lui.

Io sono l'ultimo Horcrux... l'ultimo spiraglio di vita di Voldemort.

Capii quanto fosse importante,in quel momento,che io morissi.

Mi calai a picco verso il campo di battaglia,e intravidi colui che volevo vedere.

L'unico che volevo avere vicino in quel momento.

Draco.

Calai al suo fianco e scesi dall'ippogrifo,Voldemort mi era alle calcagna.

'' Draco.. Devo fare in fretta.. Non sono mai stata cosi bene con nessuno,tu mi hai regalato gli attimi più intensi che abbia mai potuto avere e senza di te... io mi sento persa.. ma .. nonostante ciò.. non ... Draco.. ti chiedo solo di non dimenticarmi. Io ti amo.. ti amo Draco..''

I suoi occhi cambiarono espressione.. capii immediatamente dove volevo andare a parare.. nei suoi occhi leggevo la paura.

'' No.. no Hermione non osare.. non devi.. ''

'' Dimmi che mi ami ... che non mi dimenticherai..''

Oramai le lacrime scendevano a fiotti,le mie mani sul suo viso e le sue a stringermi il corpo.

Non c'era la battaglia,non c'era Voldemort. C'eravamo solo io e lui in quel momento.

'' Ti amo Hermione.. ma non..''

Lo zittii nell'unico modo che si può zittire una persona che si ama.

Lo baciai,lo baciai per l'ultima volta. Lo strinsi a me.. forte.

E quando ci staccammo,dai suoi occhi calarono le lacrime che gli bagnarono il viso.

'' Ti starò sempre accanto..'' Gli dissi prima di salire sul mio ippogrifo e andare contro Voldemort che nel frattempo era stato bloccato da alcuni Auror.

'' Hermione.. Hermione ti prego!''

Sentii Draco pregarmi di restare,ma so che avrebbe compreso. La mia morte è l'unico modo i liberarci tutti.

Una volta che fui abbastanza in alto.. Voldemort si liberò degli Auror e stava per venirmi incontro a gran velocità.

Il momento giusto,Hermione. È questo.

Mi lanciai nel vuoto,ad almeno cento metri d'altezza. Voldemort gridava,ma era troppo tardi.

Morire... è più facile che addormentarsi..

Morire... per la giusta causa.

 

 

Draco...”

Dimmi.”

Sei bellissimo.”

 

 

..Ti ho preso una cosa...”

..Per me? Davvero? Quando..”

..Ti ho preso un libro... insomma ti ho preso un passatempo...”

 

Oh,non riesci proprio a starmi lontana vero?”

 

Draco..Io credo.. credo di amarti.”

 

L'amore è una brutta bestia,sapete? Quando ti prende.. non ti lascia più andare via . . .

 

 

Angolo autrice.

 

Proprio cosi,la storia è arrivata alla fine e dopo tante fatiche per farla arrivare a questo punto,sono dispiaciuta che sia finita. Ovviamente,la fine avrà deluso molti di voi,ma non angustiatevi,c'è qualcosa dentro la mia testolina perfida e malvagia,che pensa che un sequel piuttosto ''sorprendente'' potrebbe fare al caso di voi piccole anime perdute nella tristezza dovuta alla morte della nostra Hermione. :)

Vorrei ringraziare innanzitutto tutti voi per il vostro appoggio,durante la stesura della storia,che mi ha aiutata e spronata a continuarla :)

Un abbraccio a coloro che terranno questa storia vicino al loro cuore e ai loro ricordi,e .. visto che durante tutto l'arco di tempo che abbiamo trascorso insieme non vi ho mai regalato un piccolo spoiler...

Ora,proprio alla fine di tutto... Vi svelo un segreto.

...La fine è solo un nuovo inizio...

A buon intenditor,poche parole :)

A presto,un saluto.. e .. fatto il misfatto!

 

 

 

 

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Capitolo 22
*** SEQUEL NEL LINK :D ***


ECCO IL PRIMO CAPITOLO DEL SEQUEL QUI SOTTO,ACCORRETE IN TANTI E SPERO CHE CONTINUIATE A SEGUIRMI :D
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1672209

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