Dobbleganger Family

di Lady_Klaine
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***



           NON VOGLIO NULLA CHE NON SIA TU


NOTE:
Ciao! Come promesso eccomi tornata con il seguito, che spero piacerà quanto il primo, speriamo in bene!!!
Non l’ho mai fatto prima, ma c’è una prima volta per tutto quindi consiglio di ascoltare questa canzone mentre  leggete il POV DAMON, specialmente per quanto riguarda la sorta di flashback, perché a me ha ispirato e spero possa piacere anche a voi.
Consiglio anche di leggere la traduzione perché secondo me è molto azzeccata, sempre che ne abbiate voglia, ovviamente.
Detto questo ci vediamo sotto
Niko

http://youtu.be/VR88FYrUtq8 



POV DAMON:
I pallidi raggi del sole giungono audaci e tracotanti nella stanza, illuminando il volto cereo del mio angelo bianco di una tiepida e fragile luce, facendo risaltare l’unione delle mie mani con la sua, in un insignificante ed inutile gesto di conforto.

Un sorriso, dolce e sincero come mai prima, non ha abbandonato il mio viso nemmeno per un istante.

Sono ore, forse giorni, che osservo la sua figura elegante ed immobile, rivivendo più e più volte la battaglia avvenuta poche ore prima nella mia mente confusa.

Anche in quel momento fissavo il suo corpo esamine fra le mie braccia, mentre lacrime pesanti e disperati sfuggivano al controllo di tutti e il flebile rumore dell’impatto con il terreno era l’unica eccezione in quel silenzio assordante.

Persino i nostri cuori erano fermi, e si frantumavano uno per uno in mille e più pezzi quando giunge, muta e sgradita, la consapevolezza della sua morte.

Ascoltavo il suo battito cardiaco diminuire con lentezza straziante, fino a cessare del tutto, tramortendomi e dilaniandomi internamente.

L’unica cosa a cui avevo il coraggio di pensare era che, forse, tutto quel dolore, quel tormento, erano forti abbastanza da uccidermi, per ricondurmi da lei e vivere la nostra eternità insieme, liberi ed incorporei.

E INVECE AVEVO TORTO, COME OGNI VOLTA.

Il destino, per un'unica ed egoistica volta, aveva scelto di stupirmi positivamente.

Ha riportato lei in vita, l’ha riportata da me, proprio quando credevo che mi avesse lasciato per sempre.

Ho sentito il suo cuore tornare a battere con un ritmo accelerato e ho visto i suoi fantastici occhi brillare di gioia e meraviglia, incantandomi.

E’ stato come morire lentamente ed inconsciamente, solo all’ultimo me ne sono reso conto, per poi rinascere in un singolo istante, insieme al mio angelo.

Ero lì, a fissarla sbigottito, cercando nella mia mente in cui dominavano caos e confusione, una spiegazione logica che rendesse tutta la situazione quantomeno possibile.

Ma a lei lo stupore di tutti, non solo il mio, non giungeva, o forse non le interessava.

Era stanca, spossata, stremata, faticava a tenere gli occhi aperti, gli stessi occhi che mi hanno risvegliato da un profondo sonno di 150 anni.

Eppure è riuscita comunque a trovare la forza necessaria per portarsi la piccola e pallida mano sul ventre piatto ed esclamare qualcosa che, se possibile, mi ha lasciato ancora più basito:

< E’ salvo >
 
Non so a cosa, o a chi, si riferisse ma una cosa è certa: appena sveglia, dovremmo parlare e io le dirò tutto quello che non ho avuto il coraggio di ma che ora faccio fatica a trattenere.

< Sono stato un vero idiota, non è così? Volevi sentirti dire che ti amavo e invece ti ho chiesto altro tempo, quando il tempo è proprio quello che tu stessa non ti eri concessa. Eppure io lo so che ti amo, anzi credo di averlo sempre saputo. Fin da quando ti ho vista la prima volta e i tuoi occhi hanno salvato la mia anima dalla prigione di ghiaccio che la circondava. E sai perché? Perché ogni tuo sguardo mi arriva come fosse un tuo bacio. E credimi, ho provato a resisterti, ad allontanare quel formicolio gradevole dal mio cuore, ho cercato di allontanarti ma la verità è che se anche solo penso di perderti mi sento smarrito a mia volta.  Se ci pensi su è anche strano, infondo non conosco quasi nulla di te. Non so se portavi gli occhiali da piccola, se andavi d’accordo con i tuoi compagni di classe o quale sia il tuo film preferito.
Però ho visto il luccichio dei tuoi occhi quando ti svegli, so che muovi velocemente le dita dei piedi quando sei felice e ho capito che ti senti abbandonata dai tuoi veri genitori ma non lo ammetterai mai.
E soprattutto so che ti amo, non ho mai amato nessuno come e quanto te. Perciò sbrigati a svegliarti, così potrò farti ascoltare tutto questo lungo ed imbarazzante discorso per poi baciarti e tu mi dirai il tuo “ti amo anch’io” che non vedo l’ora di sentire > concludo con un po’ di ironia per non sembrare troppo impacciato, mantenendo il sorriso spontaneo.

E’ giunto il momento di affrontare quel discorso che non ho mai fatto, un po’ perché non me ho mai avuto la possibilità.

E anche se è difficile ammetterlo, anche perché mi fa paura, almeno un po’.

Ma ho preso questa decisione e non intendo tornare indietro, sarò sempre sicuro di lei.

Spero solo che sia lo stesso per Linda.  
 



POV LINDA:

Non so che cosa sia successo; non so dove mi trovo.

Sento il corpo leggero e sospeso.

La mia mente è come avvolta da una nebbiolina tenue e costante, un piccolo insieme  di goccioline sospese nell’aria umida , senza un filo logico che le unisca.

Quanto avrò dormito? Ore? Giorni?

Non lo so, ma se dovessi dare una mia opinione direi all’incirca qualche decennio, forse secolo.

Però mi sento ugualmente stanca.

Tutti i miei muscoli sono tesi come corde di violino, non ho la forza di muoverli, sono troppo pesanti e lontani.

E’ tutto buio e silenzioso; non sento altro che non sia l’eco dei miei respiri, un ritmo lento e regolare.

Mi concentro su questa musica semplice e liberatoria, cercando di rievocare un qualcosa, qualsiasi cosa.

E poi, inaspettatamente, dopo un sospiro identico ai precedenti, lo sento.

E’ flebile,sommesso e irregolare, quasi impercettibile, ma c’è.

Un cuore, che batte con rintocchi veloci e incessanti.

La prima cosa a cui penso è.. Damon!

Tutto torna alla mia mente come un flashback fulmineo, probabilmente mi farebbe girare la testa se solo riuscissi a percepire meglio il mio corpo.

Klaus, le sue minacce, il sacrificio, Damon, Bonnie, la spada dai sette diamanti neri, mai madre.. il mio  bambino.

 
Salvo, il mio piccolo angelo è salvo.

Finalmente nella mia vita tutto il dolore, le sofferenze, le fatiche, i sacrifici..
sono tutti valsi a qualcosa.

Sono viva, dopo essere morta, e probabilmente vivrò per molto tempo.

Insieme a lui.

Insieme a lui, o lei, e a Damon.

Tutti insieme.

A quest’ultimo pensiero il battito cardiaco che nemmeno per un secondo ha abbandonato le mie orecchie o i miei pensieri aumenta percettibilmente.

E qui mi rendo conto che   non è il cuore di Damon quello che sento, anche perché il suo non batte, non senza il mio sangue.

E poi questo rumore e molto, troppo vicino per essere Damon, è troppo.. interno.

Sì, interno. Proviene da dentro di me e solo ora me ne sono accorta, ma questo non significa che sia il mio.

 No, ora ho capito, io, in questo preciso istante, sto sentendo quello che tutte le madri del mondo vorrebbero sentire fin dal primo istante.. il battito del cuore del proprio figlio.

Se prima ciò che mi aveva sempre salvato dall’abisso profondo che mi circondava era Damon, ora devo aggrapparmi a quel suono per riuscire a
salvare non solo me stessa, ma anche lui.

E mentre riprendendo contatto con la realtà circostante, con lentezza snervante e  usando tutte le mie poche forze, sento una voce iniziare quello che dal tono sembra un lungo ed importante discorso e rimango ad ascoltare incantata dal timbro famigliare e leggermente roco.

 
< Sono stato un vero idiota, non è così? Volevi sentirti dire che ti amavo e invece ti ho chiesto altro tempo, quando il tempo è proprio quello che tu
stessa non ti eri concessa>

Non è una voce qualsiasi, è la sua voce.

Sento una tristezza quasi infinita avvolgermi rendendomi conto del
rimpianto, del timore e della disperazione che si celano in quelle parole fugaci e sussurrate a stento.
 
 < Eppure io lo so che ti amo, anzi credo di averlo sempre saputo. Fin da quando ti ho vista la prima volta e i tuoi occhi hanno salvato la mia anima dalla prigione di ghiaccio che la circondava. E sai perché? Perché ogni tuo sguardo mi arriva come fosse un tuo bacio. E credimi, ho provato a resisterti, ad allontanare quel formicolio gradevole dal mio cuore, ho cercato di allontanarti ma la verità è che se anche solo penso di perderti mi sento
smarrito a mia volta >

Ma ecco che la tristezza si ritira arrendevole e lascia spazio ad una gioia
profonda e senza inizio ne fine.

Ho aspettato tanto che mi dicesse quelle stupide parole e finalmente, dopo essere morta e resuscitata, me le dice mentre, teoricamente, sto dormendo???

Oh, ma che importa??

Mi ama!

Alla fine ha superato la paura e ha ammesso senza esitazioni di amarmi e a giudicare dal tono di voce mi ama tanto quanto io amo lui.

Io lo sapevo, l’ho sempre saputo ma sentirlo da lui è stato come togliere
quel velo sottilissimo di incertezza che ha sempre accompagnato la mia mente e i miei pensieri.

Cos’altro potrei desiderare?

Io lo amo.

Lui ama me.

Stiamo per avere un bambino.

Oh. Gia, stiamo per avere un bambino.

E adesso è il mio cuore a battere ancora più velocemente, mentre mille e più dubbi mi assalgono, insinuandomi nella mia mente già confusa e spossata, circondandomi senza lasciarmi via d’uscita.

 Se Damon non lo accettasse? Se non  volesse il nostro bambino?

Se mi cacciasse??? E se volesse farmi.. abortire????

Non so che cosa fare, ho tanta paura.

Il mio piccolo istante di felicità si è già spento, la fiamma ha già consumato tutta la cera che aveva a disposizione, golosa, insaziabile e ardente.

Non penso che Damon sarebbe capace di mandarmi via, ma sono anche sicura che un terzo componente non fosse nei suoi piani, e non mi riferisco soltanto all’immediato futuro.

Credo che l’idea di non poter avere figli non gli dispiacesse poi tanto; dopo tutti i problemi che ci siamo appena lasciati alle spalle, o almeno credo che sia così, questa storia potrebbe farlo tornare il Damon freddo e irrazionale che era all’inizio.

Io.. io non so se questo bambino sarà umano, sarà un angelo o un vampiro, o tutte e tre le cose, ma so che è mio figlio e devo proteggerlo da tutto e da tutti.

Anche se ne ho ricevuto conferma solo poche ore fa, mi sono resa conto di avvertirne la presenza già da tempo e non posso permettere che qualcosa o qualcuno me lo porti via.

“Devo proteggerlo”  ripeto nella mia mente come un mantra e questo mi da la forza per ritornare totalmente alla realtà, pronta per aprire gli occhi, parlare e affrontare le conseguenze che sicuramente non saranno buone.

E nel frattempo la sua voce roca e calda riprende il discorso interrotto, forse per cercare le parole adatte.

<  Se ci pensi su è anche strano, infondo non conosco quasi nulla di te; non so se portavi gli occhiali da piccola, se andavi d’accordo con i tuoi compagni di classe o quale sia il tuo film preferito.
Però ho visto il luccichio dei tuoi occhi quando ti svegli, so che muovi velocemente le dita dei piedi quando sei felice e ho capito che ti senti abbandonata dai tuoi veri genitori ma non lo ammetterai mai.
E soprattutto so che ti amo, non ho mai amato nessuno come e quanto te.
Perciò sbrigati a svegliarti, così potrò farti ascoltare tutto questo lungo ed imbarazzante discorso per poi baciarti e tu mi dirai il tuo “ti amo anch’io” che non vedo l’ora di sentire >

E adesso che dovrei fare?

Aprire gli occhi, sorridergli e dirli “sono incinta” come se nulla fosse?

Dovrei accontentarlo, dicendogli che lo amo più di qualsiasi altra cosa, omettendo la verità e permettendo all’illusione del momento perfetto e privo di brutti pensieri di sopravvivere per  qualche altra  ora???

Non so cosa fare, non so cosa dire.

Spinta da non so quale forza apro gli occhi, richiudendoli subito dopo per la troppa luce che mi pizzica gli occhi.

Una volta abituata, almeno in parte, sollevo nuovamente le palpebre e osservo il volto sorpreso e raggiante di Damon fissarmi a sua volta, incantato.

E’ una visione così bella e rincuorante che per un attimo ho come la sensazione di non vederlo da molti anni.

Il suo sorriso radioso mi fa sorridere a mia volta, ma poi penso che
probabilmente quell’espressione serena sta per abbandonare il suo volto per colpa mia e l’angoscia dell’ignoto mi rende nervosa e impacciata.

< Ciao > mormoro con un po’ di fatica, cercando di sedermi.

Sento il mio corpo indolenzito e pesante, come se l’avessi abbandonato per
molto tempo e facessi fatica a tornarci dentro.

Lui continua a guardarmi per ancora una manciata di secondi, senza mollare la presa che ha sulla mia mano con le sue, per poi avvicinarsi ulteriormente e ampliare il sorriso.

Sembra davvero felice e anche un po’ imbarazzato.

Forse teme che io abbia sentito il suo discorso, e in effetti è così.

< Ciao > mi risponde, con la sua voce calda e dolce.

< Io.. devo dirti una cosa > mormoro un po’ impacciata, cedend
o al panico più totale.

Non so che reazione aspettarmi, di certo non sarà felice ma ci sono svariate
altre possibilità, una più deprimente e terrificante dell’altra.
 
< No, prima io. Mentre dormivi, ho preparato un discorso, piuttosto imbarazzante oltretutto, e.. > comincia cercando di mascherare il nervosismo con l’ironia.

Wow, vedere Damon imbarazzato è qualcosa di unico e irripetibile ma per
mia sfortuna sono costretta a interromperlo.

< Lo so, ho sentito tutto > gli confesso sempre più intimorita, ma facendo riemergere parte della sorpresa e della gioia che avevo provato ascoltando il suo monologo.

< Ah > è tutto quello che riesce a dire, ma a me sta bene, perché è arrivato il mio turno di parlare.

< Sì, ho sentito tutto e devo dirti una cosa importante.. > inizio ma questa volta è lui ad interrompermi.

< Beh meglio, non sarebbe stato facile ripetere un discorso del genere, ma sappi che per te sarei disposto a dirlo tutti i giorni, per cui sono io che ti chiedo una cosa > fa una pausa e prende un respiro, sembra quasi impacciato e impaurito, mi fa tenerezza ma allo stesso tempo mi rende triste.

Basta, devo mettere fine a tutto questo, adesso.

< Sono.. incinta > sbotto ad un tratto, un istante dopo di lui che mormora:

< Vuoi sposarmi??? >

Oh. Mio. Dio.

Che cosa ho fatto???

Per favore fa che non l’abbia detto davvero!

Non posso essere stata così stupida, non posso aver rovinato questo momento,no!

Le lacrime spingono prepotentemente per uscire e io abbasso la testa lasciandole libere, almeno non sono costretta a vedere la sua faccia.

Ma i secondi passano inesorabili e il silenzio diventa sempre più pesante, fino a farsi insostenibile e assordante, così rialzo il volto e lo guardo.

Proprio come pensavo, è una maschera di freddezza, di ghiaccio.

Lo sguardo perso nel vuoto e la mascella contratta, riesco a leggere l’odio nei suoi occhi ed è straziante, preferirei morire e rinascere altre mille volte piuttosto che vivere questa scena.

Le sue labbra si dischiudono e lasciano lo spazio ad un ghigno sprezzante ma carico di ribrezzo.
 
< E’ questo il tuo modo di dirmi “ sì ti amo anche io e ti voglio sposare?”, confessarmi che sei andata a letto con un altro? Beh, fa abbastanza schifo! > sbotta alla fine, mantenendo un tono di voce pacato con stento.

Cosa??? Davvero pensa che possa averlo tradito?


< No, ti sbagli, non è così > quasi urlo per giustificarmi.
 
< E come dovrebbe essere? Io non posso avere figli e lo sai > ribatte sempre più incazzato.
 
< Ma è tuo figlio! Io non so come sia possibile, mia madre ha detto di cercare nel libro di Klaus, però ti giuro che è tuo >
 
< E perché dovrei crederti? > mi domanda freddo e insensibile,  alzandosi dalla sedia e allontanandosi, sapevo che sarebbe finita così.
 
< Non ti sto chiedendo di credermi, anche se dovresti farlo perché non sto mentendo, ti sto pregando di fidarti di me e ascoltarmi > gli intimo, invitandolo a sedersi sul letto accanto a me.
 
Lui si avvicina di qualche passo, ma non si siede, beh è già qualcosa.
 
E’ disposto ad ascoltarmi, così gli racconto velocemente tutto quello che ho vissuto dopo avergli spezzato il collo e mentre i secondi passano la mia ansia cresce.
 
Termino il racconto ma lui continua a non proferire parola, fissando il vuoto come se in quel modo tutto questo potesse avere un senso nascosto da qualche parte.
 
< E ora che cosa vorresti, cosa ti aspetti? Vorresti crescere questo coso insieme come una felice famiglia da Mulino Bianco?? > sbotta alla fine, sembra quasi libero da un grosso peso, forse il peggio è passato.
 
Ma il termine che ha usato per descrivere il mio piccolo angelo, e quel tono quasi disgustato, mi spaventano e irritano allo stesso tempo.
 
< Come sarebbe a dire quel “coso”! > riprendo ad urlare.
 
< Non puoi sapere che razza di essere ci sia lì dentro! > mi risponde anche lui con tono di voce alto.
 
< Qui dentro c’è tuo figlio Damon! C’è nostro figlio e io non ho intenzione di abbandonarlo >
 
< E vorresti obbligare me a fare lo stesso, vero? > mi chiede  come se fosse una domanda retorica, come se conoscesse già la risposta.
 
< Io non voglio nulla che non sia tu >
 
 
 
Angolo autrice:
Salve!
Come promesso, ecco il seguito, dopo solo una settimana, waw!!!
Con questo capitolo la storia è fiera di potersi definire ufficialmente una serie, evviva!!!!!
L’ultimo capitolo, a quanto pare, vi era particolarmente piaciuto, beh spero che questo possa fare lo stesso.
Se devo essere sincera questo capitolo, specialmente il finale, non mi convince molto e so già che avrete da ridire sulla proposta di matrimonio, è una scelta un po’ azzardata e me ne rendo conto.
Però è stato un colpo di scena e poi Damon è rimasto profondamente segnato dal rischio di perdere Linda e vuole tenerla il più possibile vicino  a se.
Questo, almeno, finché non scopre che lei è incinta, questo lo spaventa un po’.
Lo so che infondo non si chiarisce quasi nulla, ma sarebbe diventato davvero troppo lungo se non l’avessi spezzato.
Quindi spero che vi soddisferà ugualmente e che avrete il tempo, o la voglia, di lasciare un piccolo commento!!!
 Vi do solo un piccolo consiglio, non vi aspettate che Damon la prenda subito bene, perché non sarà così,lui non è il tipo da “Famiglia da mulino bianco” ed è molto spaventato da questa nuova situazione!
Parlando di aggiornamenti, ho deciso che pubblicherò ogni domenica, mi verrà più facile, ma siccome farvi aspettare otto giorni non mi sembra giusto, cercherò di inserire il secondo capitolo a metà della prossima settimana.
Se avete delle proteste o dei consigli, dite pure!
Detto questo, ringrazio chi legge, chi ha messo e chi metterà la storia fra le preferite, le seguite e/o le ricordate.
Un grazie speciale va a chi ha recensito fin ora, grazie mille!!!
Un bacio e a presto
 
 
Niko



 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


     MSSING IN THE COLD
 
 
 
NOTE:
Ok, visto che ci ho preso gusto e che a voi l’idea è piaciuta, ho deciso di mettere un’altra canzone di accompagnamento per questo secondo capitolo. Anche qui consiglio di guardare il video con la traduzione, perché è legata al contesto della storia, anzi fa capire ancora meglio ciò che Linda sta provando.
Inoltre, specifico che le parti in corsivo sono flashback, si capisce ma è meglio non dare nulla per scontato.
Detto ciò, ci vediamo sotto
Niko
 
 https://www.youtube.com/watch?v=4AL6jPRrIXU 
 
 
 
Nubi dense e scure si divertono a rincorrersi e a scontrarsi una con l’altra, iraconde e impetuose, mentre il sole bonario e pallido si lascia oscurare, senza nemmeno provare a ribellarsi.
 
Insieme io e lui vaghiamo senza meta, aspettando che la notte precaria ci prenda per mano, ci avvolga e ci conduca dove il nostro destino ha deciso che dobbiamo andare.
 
Il cielo piange insieme a me le sue lacrime umide,veloci e profumate che si uniscono a quelle salate e disubbidienti che fuggono via dai miei occhi gonfi di tristezza e disperazione.
 
Avevo sempre pensato che la pioggia mi piacesse, ma ora non ne sono più tanto convinta.
 
A piacermi era la delicata pioggia cittadina, attutita dagli ostacoli che il profilo dei tetti frappone al suo cammino e intiepidita dal calore che si leva dalla città stessa.
 
Qui, in questo sentiero sempre diritto, con i ciottoli rumorosi sotto le scarpe e le erbe selvatiche ai lati dei muri bassi e freddi,la pioggia è feroce, aizzata dal vento ed esacerbata dal gelo.
 
Aghi di ghiaccio mi pungono il viso e la schiena, vasi di acqua gelata mi esplodono sulle spalle.
 
Dell’estate che ho scorto nell’ombra che il sole riproduceva, qualche giorno prima,  mentre tramontava con calcolata lentezza su quella distesa d’acqua all’apparenza  infinita, non c’è più traccia.
 
Tutto è freddo come l’inverno, persino i miei sospiri, i miei pensieri.
 
Il mio cuore è una piccola e fragile foglia circondata dalle pareti di ghiaccio di un lago nero, profondo ed immobile.
 
 I ricordi riaffiorano incontrollabili senza che avessi espresso completamente l’ordine o anche solo  il desiderio bruciante di riviverli.
 
 
 
< Non puoi sapere che razza di essere ci sia lì dentro! >
 
< Qui dentro c’è tuo figlio Damon! C’è nostro figlio e io non ho intenzione di abbandonarlo >
 
 
< E vorresti obbligare me a fare lo stesso, vero? >
 
< Io non voglio nulla che non sia tu >
 
< Ah sì? E io non sono di certo un padre! Io non voglio essere un padre, non di quel coso! Svegliati Linda, non c’è un bel bambino ad aspettarti > sbotta con tanta rabbia da farmi quasi tremare,  mentre un respiro si interrompe  fra le mie labbra e il battito del cuore successivo ritarda più del dovuto.
 
L’ha detto davvero?
Forse no, forse è soltanto la paura che inconsciamente è arrivata a distorcere quella realtà che non era poi così vera.
 
< Di quanto può essere? Una settimana? Due? Ti sembrano normali le nausee, i mal di testa, gli svenimenti, tutto per causa sua??? Non è umano! >
 
 
 
Dal giorno della morte di mia madre il dolore è divenuto una presenza costante nella mia vita.
 
Si è posato come polvere dovunque io andassi.
 
Ha coperto tutto e tutti; si è introdotto in me ad ogni respiro.
 
Ha avvolto ciascuno nella propria tristezza, nella propria disperazione.
 
Se sopporto di rivangare questi ricordi è solo per il gelo che sta penetrandomi fin nelle ossa, che paralizza il mio cuore congelato e gli impedisce di provare sentimenti troppo forti.
 
Perché Damon non riesce ad accettarlo, ad accettarci?
 
Perché mi ha lasciata sola ad affrontare tutto questo?
 
Attribuisce a me la colpa??
 
Forse ha ragione.
 
Se lui è tornato umano, e quindi in grado di concepire, è grazie al mio sangue.
 
Già, il mio sangue.
 
 
 
 
Senza che la possibilità di fermarle mi attraversi la mente, le lacrime scorrono, come ormai sono abituate a fare, lungo le mie guance per poi fermarsi al primo principio di impatto con il parquet color rovere.
 
La vista è appannata, come se fossi stata avvolta da una nebbiolina leggera  e improvvisa, ma non abbastanza da impedirmi di vedere quell’assenza che mi stringe il cuore in una morsa soffocante, facendomi annaspare in cerca di aria.
 
Ma prima ancora che io possa anche solo concepire per intero l’idea che lui se ne sia andato, ecco che ritorna nella stanza, seguito da una folata di vento provocata dalla velocità usata, con il libro di Klaus fra le mani.
 
< C-che cosa vuoi fare?? > riesco a domandare impaurita fra i singhiozzi, che a quanto pare questa volta non hanno alcun effetto su di lui.
 
Senza nemmeno guardarmi in viso, con gli occhi puntati su  il volume aperto, mi risponde freddo e imperturbabile:
 
< Cerco la risposta che possa spiegarci come siamo finiti in questo casino, e magari una via d’uscita >
 
 
“una via d’uscita, una via d’uscita”
 
 
Le parole riecheggiano prepotentemente nella mia testa, rimbalzando sui muri che invano cerco di creare per proteggermi.
 
Ogni suo respiro, ogni sguardo che evita accuratamente di avvicinarsi troppo alla mia figura immobile dinanzi a lui, ogni istante che passa senza che lui si scusi per ciò che ha detto, senza che lui mi parli, sono come lame affilate che sfiorano il mio cuore senza mai ferirlo veramente, senza mai porre fine all’agonia.
 
 
E, improvvisamente, dopo che un altro taglio sanguinate lacera superficialmente il fragile tessuto del mio cuore dilaniato, le sue spalle si irrigidiscono visibilmente, la mascella squadrata si contrae e le mani chiudono il libro con uno scatto pieno di rabbia e frustrazione.
 
Non mi aspetto una spiegazione, capisco la sua ostilità nel parlare, o forse non ho il coraggio di chiederla, anche perché è lui a fornirmela senza aspettare una mia richiesta.
 
< E’ il tuo sangue. Se il Dobbleganger beve il sangue della prescelta, oltre che ha tornare umano, conferisce, temporaneamente,  gli stessi poteri di un Originale e la capacità di procreare >
 
 
 
Continuo a camminare come stordita.
 
Un piede di fronte all’altro, in una successione continua, ipnotica.
 
Non mi importa minimamente dove vado.
 
Avanzo barcollando senza guardare da nessuna parte, senza vedere nulla.
 
 Finché non urto qualcosa.
 
< Linda! Linda! > sento troppo freddo per sorprendermi, perché il mio viso reagisca alla sagoma che ho davanti, avvolta nei drappeggi di un materiale impermeabile verde.
 
La sagoma indistinta si muove velocemente verso di me e due mani piccole e delicate mi calano sulle spalle, scuotendomi.
 
< Linda! >
 
 
Mi sembra di riconoscere questa voce dolce e lievemente acuta, forse per colpa della preoccupazione a cui inutilmente tento di dare un significato.
 
Forse potrebbe essere.. Bonnie!!!!!!
 
Anche se la mia mente è offuscata dal freddo,  non potrei mai dimenticare la voce della persona che ha contribuito a salvarmi la vita.
 
< B-bonnie > riesco a dire, mentre il contrasto del  fiato leggermente intiepidito sui denti freddi che battono  mi fa tremare ancora più visibilmente.
 
< Santo cielo Linda! Sei cianotica per il freddo! Vieni con me, presto > mi prende per un braccio, trascinandomi velocemente ma con delicatezza via dalla strada buia e gelida, dalla pioggia incessante.
 
Io inciampo dietro di lei finché non raggiungiamo un porticato che ho già visto, una casa famigliare.
 
Spalanca con un gesto secco la porta già aperta, mettendomi dentro come un fagotto.
 
Il torpore dell’atrio mi avvolge e il mio tremito si acquieta lievemente, con calma, troppo lentamente per darmi definitivamente pace.
 
< Credo che dovresti riposare, ti porto un the > mi intima dolcemente, con molta più premura di quanto penso di meritare.
 
Mi guida pazientemente fino ad una stanza buia dal forte odore  di chiuso, sorreggendomi con un braccio intorno alle spalle e una mano sul mio polso, per conforto.
 
Arriviamo finalmente di fronte ad un letto con una calda e pesante coperta grigia dai fini ed elaborati ricami neri che riportano  a disegni floreali.
 
Mi fanno pensare alle fronde  che cadono d’autunno.
 
Foglie che consumano la propria linfa, fiori che perdono i propri petali.. persone che perdono la propria anima.
 
Lentamente riesco a coricarmi, anche grazie all’aiuto di Bonnie, che appena vede la mia pelle riprendere colore per il caldo donato dalle coperte esce a passo svelto dalla stanza per preparare il the in cucina.
 
Tutto è così buio e freddo e io sono così fragile, inutile ed insignificante.
 
L’oscurità mi avvolge senza che io possa fare qualcosa per fermarla, senza che io abbia la possibilità di volerla fermare.
 
 
 
Il mio sangue, tutto per colpa del mio sangue.
 
Vorrei poter dire, poter pensare che mi dispiace, che mi piacerebbe avere la possibilità di tornare indietro, ma non è così.
 
Io sono nata per questo, il destino ha deciso di offrirmi questa possibilità e io non voglio rifiutarla.
 
In questi ultimi mesi ho imparato molte cose e la prima fra tutte è che non si può sfuggire al proprio destino, troverà sempre il modo per tornare da te, per tormentarti inconsciamente.
 
E mentre Damon continua a sfogliare le pagine consunte di quel  libro nefasto con nervosismo, in cerca di quella che per lui sarebbe una soluzione, nella mia mente so già come andrà a finire.
 
Le mani mi tremano a causa  del pensiero che sono stata costretta a formulare; il cuore sembra non voler prendere nemmeno in considerazione l’idea di rallentare i suoi battiti.
 
So che dal mio risveglio, da quando quel macigno che portavo sulle spalle è precipitato nel baratro della verità, io e Damon ci siamo allontanati di molto.
 
Se prima le nostre anime e i nostri corpi erano adiacenti, limitrofi  e  complementari,  ora riescono appena a sfiorarsi, unite da un filo sottilissimo e trasparente creato dalla convenzione dei nostri ricordi, dei nostri momenti passati.
 
Tuttavia, ciò che sto per fare segnerà la rottura definitiva e insanabile del nostro rapporto, del nostro amore.. di noi.
 
I sacrifici che ho fatto, il dolore che ho vissuto, gli ostacoli che ho sormontato e quelli che ho volutamente ignorato mi hanno condotta fin qui per mano e ora mi abbandonano; prima o poi tutto ciò a cui tengo mi lascerà sola e io lo sapevo fin dall’inizio, ma ho deciso di chiudere gli occhi e cedere sotto al peso insostenibile della speranza.
 
Volevo solo sapere che lui mi amava.
 
 Volevo solo immaginare che tutto sarebbe potuto andare bene.
 
Volevo solo fingere di poter vivere, ma la realtà è che non posso, non io.
 
Però il mio bambino sì, il mio piccolo angelo avrà tutto ciò che io non ho potuto avere, non gli mancherà mai nulla.
 
“Tranne che un padre”
 
Sono parole venute dal nulla, mi pulsano dolorosamente nel petto,  si sono affacciate alla porta della mia mente formate per intero, senza lasciarsi dietro alcuna traccia.
 
Ricordo ancora tutte le volte che le lacrime assalivano malevole i miei occhi quando vedevo gli altri bambini giocare felici insieme ai loro padri.
 
Vorrei che nessun altro al mondo provasse quel dolore, specialmente mio figlio, ma questa scelta non spetta a me.
 
Stringo i palmi delle mano, affondando le unghie nella carne, con la stessa intensità con la quale il tormento si insinua nel mio cuore, muovendo passi svelti e decisi in direzione della porta.
 
< Dove credi di andare?  > per la prima volta nel giro di mezz’ora Damon alza lo sguardo da quel libro, per puntare i suoi occhi di ghiaccio nei miei, lucidi per le lacrime che escono e arrossati per quelle che invece si trattengono.
 
Il suo tono di voce è cambiato, più dolce, più fioco, come se avesse paura della risposta.
 
E il dolore aumenta, inizio a pensare che non esista un limite, una soglia che possa darmi un punto fermo su cui poter contare.
 
Ma, per una sola volta, non posso ascoltare le mie emozioni, quella vocina nella mente che dice “ Non farlo, perché io so che te ne pentirai”, per una sola volta non voglio ascoltarla.
 
< Non c’è una via d’uscita, Damon, e anche se ci fosse io non voglio saperlo. Me ne vado, crescerò questo bambino da sola e non mi vedrai più. Non ti daremo alcun fastidio. Addio, Damon > pronuncio risoluta quelle parole che angosciavano ogni mio sogno, ogni incubo.
 
Lo sento chiaramente; il rumore sordo e riecheggiante dello strappo a quell’ultimo filo d’unione risuona acuto e penetrante nella stanza immobile.
 
Usando tutto il coraggio che possiedo riesco a mantenere lo sguardo su quegli occhi che hanno sempre illuminato     la mia oscurità come le lucciole rischiarano la notte.
 
C’è tutto in quello sguardo: dolore, angoscia, indecisione, rimpianto, paura, rabbia, frustrazione ma anche sollievo.
 
Il conforto per non dover prendere lui questa decisione inevitabile, per non poter attribuire a lui la colpa di quel nastro spezzato che ora oscilla spezzato sopra le nostre teste, rosso come il sangue che fluisce dalle ferite insanabili del mio cuore.
 
Fa un passo incerto verso di me, allontanandosi dal muro freddo, per poi fermarsi a fissare incantato la distanza fra i nostri corpi.
 
Lo sguardo che si sposta incessantemente fra me e lui, incapace di decidere su dove soffermarsi.
 
E poi, dopo chi sa quale assillante pensiero, l’azzurro divenuto ormai grigio dei suoi occhi lo tradisce, facendomi intuire di aver fatto finalmente la sua scelta.
 
Le due lacrime copiose e rilucenti, che infrangono tacitamente quel silenzio assordante, sono un inequivocabile segno di ciò che ha deciso.
 
Sono proprio queste sue lacrime a darmi il coraggio sufficiente per tacere, nonostante ogni singola fibra del mio corpo mi stia ordinando di urlare.
 
Ho preso una decisione, forse quella sbagliata, ma per la seconda volta ho stabilito  che  ascoltare il ticchettio delle mie scarpe sul legno gelido delle scale, l’eco dei miei respiri strozzati e pesanti mentre il mio corpo si allontana dal suo asse, dal suo fulcro, è la giusta  punizione per aver tentato di sfuggire alla crudeltà del destino.
 
 
POV DAMON:
 
 
 
E’ andata via.
 
Ha volutamente ignorato il dolore, il tormento, l’angoscia, la rabbia, il rimpianto, persino il sollievo che trapelavano dai miei occhi e dal mio cuore, smascherandomi.
 
Quelle due futili  gocce salate che prepotenti e indomabili hanno  oltrepassato quella barriera che ho tentato inutilmente di preservare per oltre cinquecento anni e che ormai non è esiste più.
 
Al suo posto c’è solo una polvere argentea talmente leggera da volare via dopo lo spostamento d’aria provocato dalla sua figura, che senza un’ulteriore parola scivola via dalle mie luride mani, dal mio corpo senza più anima, dalla mia vita senza più  senso.
 
Avevo promesso a me stesso che nulla avrebbe più potuto ostacolarci, che non avrei più sofferto sentendola lontana, provando quella sensazione atroce contorcere ogni muscolo del mio squallido corpo, ogni centimetro della mia infima essenza.
 
Nonostante le paure, le riflessioni e i tanti tormenti che popolavano le mie notti insonni non sarei mai potuto arrivare a questo.
 
Un bambino, un mostro.. mio figlio.
 
In parte umano, in parte angelo, in parte vampiro.
 
Dio solo sa che cosa sarà in grado di fare quell’essere e Linda lo sta addirittura proteggendo.
 
Perché deve esserci sempre qualcosa o qualcuno che vuole portarla via da me?
 
  Perché ho la sensazione che questa volta non ci sarà alcuna profezia che mi permetterà di salvarla?
 
Salvarla.
 
Avevo promesso a sua madre, a lei, a me stesso che l’avrei protetta e invece è solo colpa mia se ora rischia la vita.
 
Non mi è bastato violare la sua purezza, macchiare  fatalmente la sua vergine  essenza.
 
Ho influenzato la sua natura semplice e bella, ho guastato una creatura meravigliosa e ho fatto in modo che concepisse un abominio.
 
 La rabbia si fa spazio dentro di me, una furia devastante  che anziché colpire me, come sarebbe giusto, si sfoga su ogni oggetto presente nella stanza.
 
Stringo le mani così tanto da sentire le nocche pizzicare.
 
Le mani fremono in cerca di vendetta, di sfogo.
 
Spazzo via tutto ciò che ho sulla scrivania: le nostre foto, i libri letti più e più volte, i fogli scarabocchiati, per poi riservare la stessa sorte anche al tavolo.
 
La mia furia si abbatte su tutti gli oggetti di quella che era la nostra stanza, senza riuscire a fermarsi.
 
Pezzi di carta, schegge di legno e vetro, cornici argentate volano incessantemente sopra la mia testa e capitolano a terra, frantumandosi in tante piccole parti, proprio come la mia speranza, la mia felicità.
 
Ma alle mie orecchie non giunge alcun suono, solo un bruciore straziante al petto, mentre l’oscurità che porto dentro avvolge ogni cosa, così come è riuscita ad arrivare a lei, ora circonda anche me.
 
 
 
Angolo autrice:
Ciao!
Scusate, non ci “leggiamo” da una settimana ma ho davvero avuto molto da fare, devo anche recensire un sacco di storie e non trovo mai il tempo!
 Probabilmente in questo momento starete odiando sia me che Damon, infatti è stato abbastanza stronzo in questo capitolo, forse, e sottolineo FORSE, si rifarà nel prossimo.
E poi non so voi ma io un po’ lo capisco, infondo ha solo paura e chi non ne avrebbe se fosse al suo posto????
 
Ok, ora passiamo alle cose importanti: OH MY GOD!!!!!!
Voi volete uccidermi!
10 recensioni per un solo capitolo???? Waw, per me è davvero tantissimo: GRAZIE GRAZIE GRAZIEEE!!!!
Spero solo che anche questo capitolo vi piacerà come il precedente.
Se avete ascoltato la canzone, beh spero che anche quella vi sia piaciuta.
La mia opinione non conta molto siete voi quelli importanti però mi sono impegnata molto per scrivere questo capitolo e devo dire che, stranamente, mi soddisfa abbastanza!
Come sempre ringrazio chi legge tacitamente, chi mette la storia tra preferite, seguite, da ricordare e in particolare chi recensisce
Ok, ora me ne vado
Baci baci
Niko
 
  

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


                                                                                         DON'T LEAVE US
 

Ciao a tutte!
 
Visto? Sono arrivata puntuale con un nuovo capitolo!
 
Ho deciso che quella di inserire una canzone di accompagnamento diventerà un’abitudine.
 
Mi dispiace per voi ma ancora una  volta una di queste è degli Evanescence! Però solo una, perché a differenza dei due capitoli precedenti potrete ascoltare una canzone all’inizio e una verso la fine  <3
 
Inoltre, vorrei gentilmente chiedervi di sprecare due minuti per leggere anche LE NOTE IN FONDO, ci sono AVVISI “IMPORTANTI” su cui vorrei discutere, nulla di cui preoccuparsi naturalmente.
 
Detto questo buona lettura e a dopo
 
Niko
 
 
P.s. forse si capisce, però vi dico comunque che l’inizio del capitolo è in corsivo per un buon motivo ( x IanSom: ti dico solo child, spero che tu capisca! )
  
  http://youtu.be/OTMNtPyp3KQ 
  
Tutto ciò che vedo intorno a me, sopra di me.. dentro di me è l’oscurità fitta di chi vive sordidamente.
 
Il mio corpo freme per l’ansia che aumenta, mentre si contrae in posizione di allerta.
 
Ogni punto di riferimento mi è stato tolto; lo scorrere dei secondi sembra non poter raggiungere questo luogo misterioso.
 
Le mie orecchie attendono impazienti ma anche spaventate, però nessun suono le sfiora se non i miei sospiri trattenuti e i battiti accelerati.
 
Eppure la mia mente è stranamente calma, svuotata.
 
Non so dove sono ma quella vocina che da tanto tempo non si faceva sentire mi dice che una ragione c’è se sono qui, devo solo aspettare.
 
Neanche il tempo di formulare interamente questo pensiero che la scena cambia, trasportandomi in un nuovo luogo sconosciuto.
 
Questa volta la luce è troppa, troppo bianca e troppo accecante, tanto da costringermi a coprire il viso con il braccio.
 
Eppure non riesco a resistere, devo guardare.
 
Aprendo gli occhi scopro che non provo nessun fastidio e riesco a scorgere delle figure in movimento man mano che il bagliore si affievolisce.
 
Dopo pochi secondi la mia vista mette a fuoco l’intera scena.
 
Mi trovo in un soggiorno in stile ottocentesco, o almeno credo.
 
La stanza è enorme e nonostante la grande vetrata che ricopre tutta una parete che da sul giardino illuminato dalla calda luce del sole, io non sento né caldo né freddo.
 
Esattamente al centro sono posti due divani dalla pregiata stoffa rossa, uno di fronte all’altro, ricoperti da cuscini abbinati dalle eleganti rifiniture dorate e da pesanti tappeti persiani.
 
La stanza è gremita del profumo febbrile delle rose che viene trasportato dal tiepido vento estivo che attraversa le fenditure dell’invetriata.
 
Dinanzi ad essa la figura immobile e discordante di un bambino.
 
 
Indossa un elegante vestito blu notte, probabilmente di seta.
 
I pantaloni orlati ricadono ordinatamente poco sopra la caviglia e lasciano intravedere distintamente le lunghe calze bianche che poi spariscono all’interno delle scarpe marroni di cuoio.
 
Mi da le spalle e non riesco a scorgerne  il volto né a stabilirne con certezza l’età, ma non credo che possa avere più di cinque anni.
 
Fissa tacitamente e con intensità qualcosa oltre il vetro, le spalle rigide e il busto dritto; sembra quasi spaventato dai suoi stessi pensieri.
 
Cerco di avvicinarmi senza fare rumore per non essere scoperta e tento di capire che cosa abbia suscitato tanto interesse in quel bambino così piccolo all’interno del giardino in fiore.
 
Tuttavia, i miei propositi vanno in fumo quando il mio sguardo incrocia il riflesso dei suoi occhi azzurri e profondi.
 
Il respiro che stava per solcare il confine delle mie labbra si arresta, immobile come il resto del corpo.
 
Solo il mio braccio è in grado di muoversi, per posare delicatamente  la mano pallida ed esitante sulla pancia piatta e leggermente scoperta dalla maglia corta e sottile.
 
Come se avesse potuto percepire il mio stupore, il bambino si volta di scatto nella mia direzione e i suoi magnifici occhi celesti si illuminano, per un singolo istante, di meraviglia e sorpresa.
 
Fissa esitante un punto oltre alla mia spalla mentre abbassa lo sguardo, tornato vacuo e carico di tristezza.
 
< Madre? > mormora con la voce acuta e sincera tipica di un bimbo.
 
Quelle lacrime che per giorni hanno proseguito il loro percorso prestabilito lungo le mie guance accaldate riprendono la loro sfida perenne, desiderose di scoprire al più presto chi di loro riuscirà ad infrangere i residui frammentati del mio cuore ormai debole e tediato.
 
Allora è vero? quello è davvero il mio piccolo angelo?
 
Perché non mi ricordo di lui? Perché non  rammento la sua nascita?
 
E’ così simile a Damon.
 
Ma lui dov’è???
 
Fisso incantata quel bambino bellissimo che continua ad osservare a testa bassa un punto dietro di me, con occhiate rapide e sbrigative che lasciano intendere la tacita richiesta di essere consolato.
 
Forse ho trovato la risposta alla mia ultima domanda; forse Damon si trova proprio alle mie spalle.
 
Ed è qui che il mio cuore riceve l’ennesimo squarcio, troppo profondo e  troppo doloroso per essere quello decisivo.
 
Una distinta signora, alta, affascinante e avvolta nei drappeggi di una veste pomposa in armonia  con l’arredamento della stanza, rivolge uno sguardo carezzevole e ricco di amore a quello che credevo essere il mio piccolo angelo dagli occhi azzurri.
 
< Che cosa ti turba figlio mio? > la voce dolce e armoniosa accarezza premurosa le ultime parole con timbro orgoglioso e fiero.
 
< Perché mio padre mi odia secondo voi? Perché non è qui con noi? Perché vi lascia sempre sola? >
 
Queste parole, seppur dette con sincera curiosità ed innocenza, hanno un risvolto amaro e io non posso fare altro che attingere alla mia scorta inesauribile di lacrime silenziose.
 
Che cosa farò quando anche il mio bambino mi porrà questa domanda inevitabile?
 
Che bugia potrò usare per non ferirlo?
 
Ho solo sedici anni e nemmeno io ho un padre e ora non ho neppure una madre.
 
 Perché devo soffrire in questo modo?
 
Perché far soffrire anche il mio piccolo angelo?
 
< Tuo padre non ti odia, Damon. Lui ti ama con tutto se stesso ma sta passando un periodo difficile. È arrabbiato con me e si sfoga con gli altri, ma ti vuole tanto bene >
 
E’ tutto così vero, così doloroso.
 
E’ tutta colpa mia.
 
Se il mio bambino soffrirà, se sentirà la mancanza di un padre è solo a causa mia.
 
Io non potrò mai dargli tutto ciò che non ho potuto avere, mancherà sempre la cosa più importante e mi odierò per questo.
 
Mi odio anche adesso.
 
 
POV DAMON:

   
 
Quando finalmente  riacquisto il contatto con la realtà non ricordo quasi nulla.
 
Poi tutto torna , insieme all’eco di uno strappo rumoroso che non riesco a spiegarmi.
 
Come un filo assottigliato e invisibile che ora oscilla pesantemente sopra la mia testa.
 
So che quella appena trascorsa è la giornata peggiore della mia lunga esistenza.
 
So che lei è andata via e che io non sono stato in grado di fermarla.
 
Ho distrutto la nostra stanza così come ho distrutto lei e qualcuno ha avuto la brillante idea di sedarmi con della verbena.
 
Alzo la testa e riconosco la cantina della pensione e tutto quello che riesco a pensare è: “No, non un’altra volta. Non lasciarmi tempo a sufficienza per realizzare che l’ho persa”.
 
Ricordo di aver sognato mia madre in uno dei suoi ultimi giorni di vita.
 
Ingenuamente le avevo chiesto perché mio padre mi odiava, perché ci lasciava sempre da soli e lei, nonostante sapesse la verità, mi ha assicurato che lui mi amava tantissimo.
 
Adesso come allora non riesco a credere a queste parole.
 

 
Solo quando sento una risata amara e di scherno venire da dietro la porta mi rendo conto di aver detto tutto ad alta voce.
 
< Non ti sembra di essere un po’ ipocrita?? >
 
No, non un’altra delle ramanzine di mio fratello, per favore.
 
< Tu non sai niente > sbotto con tanto odio da stupire anche me stesso.
 
< E’ incinta, cosa c’è da capire?  Aspetta un bambino, tuo figlio, e tu hai lasciato che se ne andasse, che vagasse da sola sotto la pioggia! >
 
Ecco, lo sapevo che sarebbe andata a finire così.
 
Come se non mi sentissi già abbastanza uno schifo.
 
< Quel coso non è un bambino, è un abominio. Creature del genere non dovrebbero esistere! E poi è stata lei che ha voluto andarsene e tu non dovresti ascoltare le conversazioni altrui >
 
< E tu non hai fatto nulla per fermarla! Pensavo davvero che dopo averla persa una volta non avresti più fatto l’idiota ma a quanto pare non si finisce mai di imparare >
 
Tutto questo è davvero insopportabile, perché non mi lascia in pace?
 
Perché non va dalla sua dolce Elena?
 
< Vattene > ribatto come se non avesse detto nulla ma ho imparato negli anni che mio fratello può essere più testardo di me, se ci tiene davvero.
 
< Perché ti comporti così? Perché non vuoi quel bambino? È tuo figlio, tu ami lei, lei ama te, dove sta il problema? >
 
Anche se il suo corpo è nascosto dietro la porta di quella sudicia cantina, posso immaginare nitidamente i suoi occhi verdi lampeggiare per la determinazione e la sua fronte corrugarsi mentre cerca con la mente di arrivare ad una risposta.
 
È pur sempre mio fratello e lo conosco molto bene, esattamente come lui conosce me.
 
< Perché ho paura Stefan! È così sbagliato? Ho paura che lei possa non farcela. Hai visto come l’ha ridotta dopo poche settimane? Che cosa succederà quando dovrà partorire? Chi può dire che quel bambino non sia come me e te? Lei vuole proteggerlo ma chi può dire che lui non riesca a distruggerla? E’ colpa mia Stefan e questo pensiero mi uccide >
 
Seguono interminabili minuti di silenzio e io non mi pento di ciò che ho detto, so che questa conversazione non uscirà mai da queste mura e so anche di aver ragione, per questo non dice nulla, non ha nulla con cui ribattere.
 
Tuttavia, quando sento i rumori prodotti dal suo corpo che lentamente si alza e si avvia lungo la rampa di scale rimango stupido.
 
Non credevo che cedesse con tanta facilità.
 
< Amare significa dare e ricevere fiducia Damon, ma tu hai sempre e solo preso, ora ne paghi le conseguenze. La porta è aperta, lei è da Bonnie, fa quello che vuoi. Anche se nemmeno tu ci credi, so che farai la scelta giusta >
 
Rimango così stupefatto che nemmeno mi accorgo del tonfo sordo della porta che viene chiusa al piano di sopra.
 
Per minuti, forse ore resto immobile a fissare quella porta che so essere solo socchiusa, riflettendo su ciò che dovrei fare.
 
E all’improvviso, dopo un lungo istante che nulla aveva di diverso dai precedenti, senza essermi dato veramente una risposta, scatto in piedi e a grandi falcate esco fuori di casa e salgo in macchina.
 
Non saprei dire nemmeno io sto correndo o meno, la realtà è che non mi interessa, ora tutto ciò di cui sono cosciente è la strada sempre dritta e umida di pioggia che mi porterà a casa Bennet, che mi porterà da lei.
 
 
POV LINDA:
 
Le lacrime continuano a scorrere inesorabili e io non ho la forza per fermarle, non ho la forza per volerle fermare.
 
Piangere mi aiuta a non pensare ed è esattamente quello che voglio fare in questo momento.
 
Mentre il mio corpo viene scosso continuamente dai miei gemiti e singulti sento una voce famigliare e arrochita dall’angoscia gridare il mio nome con disperazione.
 
E’ così lontana ma anche così preoccupata che con la poca energia che mi rimane cerco di aggrapparmi come une se fosse la mia unica possibilità di salvezza.
 
Apro gli occhi di scatto e immediatamente mi rendo conto che era tutto un sogno, una illusione corrosiva.
 
Al mio fianco, seduta sul letto e protesa verso il mio viso imperlato  di sudore, Bonnie assiste al mio risveglio, sconvolta quanto me, mentre l’angoscia pervade ogni mio muscolo e lo sconforto prende possesso di ogni pensiero, plasmandolo a suo piacimento.
 
Il mio tremito non si arresta nemmeno quando le braccia di Bonnie mi stringono in un caldo e confortevole abbraccio.
 
< Shh, va tutto bene > sussurro, forse più a se stessa che a me.
 
No, decisamente non c’è nulla che vada bene, non adesso.
 
< Non è vero Bonnie, è tutto un casino e la colpa è solo mia. Tutto per causa mia!!! Non avrà mai un padre per colpa mia! > urlo, o forse sussurro, non lo so.
 
Per me ci sono solo due  grandi occhi azzurri che mi implorano di  aiutarli, di non lasciarli mai soli.
 
< Chi? Chi non avrà mai un padre?? > Bonnie non capisce e infondo non capisco nemmeno io.
 
< Mio figlio! Mio figlio!! Sono incinta e Damon non lo vuole, capisci? >
 
< Come incinta ma.. come? Ti va di raccontarmi che cosa è successo? > chiede con tono di voce più calmo e anche molto dolce.
 
So che di Bonnie mi posso fidare, così le riporto tutto quello che ho passato negli ultimi giorni, anche le cose che sapeva già e con mia grande sorpresa smetto di piangere.
 
Quel senso di solitudine e angoscia sembra essersi leggermente ritirato mentre la mia amica ascolta concentrata il racconto.
 
E alla fine, dopo aver condiviso con lei ogni mio tormento, la guardo mentre i suoi occhi si velano di lacrime e mi abbraccia nuovamente, con trasporto.
 
< Mi dispiace tanto Linda, puoi rimanere qui quanto vuoi, davvero. Forse però dovresti parlare con lui, magari si è pentito.. > la sua voce sembra esitante, come se avesse paura di ferirmi.
 
< No, Bonnie. Lui mi ha fatto capire che non vuole sapere nulla di noi. Considera me un’incosciente e lui un mostro > le rispondo con nuove lacrime pronte ad uscire e sono sicura che non sia a causa degli ormoni.
 
Però riesco a trattenermi, sono sicura di ciò che ho detto e devo farmene una ragione.
 
< Beh, so che non  ti farà piacere, ma forse Damon non ha del tutto sbagliato. Insomma, da quello che ho capito dovresti essere circa alla seconda settimana e ti sei già indebolita molto > replica lei fissandomi negli occhi con apprensione. Ha paura che possa esplodere da un momento all’altro.
 
Io so cosa cedono tutti, cosa pensano di me e del mio piccolo angelo, ma solo io conosco la verità. 
 
Lui mi ha salvata e mi ha dato la forza necessaria per sottratte alla morte anche Damon.
 
E’ stato lui  a proteggere il suo papà e la sua mamma.
 
Come può essere un mostro, un demone??
 
< Sto benissimo Bonnie, ho solo bisogno di sapere che sia io che lui andremo avanti come una famiglia normale e forse tu puoi aiutarmi >
 
< Io?? > domanda sorpresa.
 
Infondo mi dispiace coinvolgere anche lei ma non ho nessun altro a cui rivolgermi.
 
< Sì. Potresti fare delle ricerche? Forse il mio non è il primo bambino ibrido nella storia, magari riusciamo a scoprire qualcosa di utile. Potresti aiutarmi? > le chiedo gentilmente e lei sospira sconfitta.
 
< D’accordo, lo farò. Ma davvero tu non vuoi tornare indietro? > mi domanda un’ ultima volta e io decido anche questa volta di risponderle sinceramente.
 
< Ogni respiro, ogni passo lontano dal dolore è un modo per guarire, per poter fingere di dimenticare. Perciò no, non tornerò indietro, non tornerò da lui >
 
< Lo so Linda, anche se può sembrarti banale ti capisco. Però fuggire non è la soluzione. È pur sempre vostro figlio, tuo e suo, avrà bisogno di entrambi >  mormora con sicurezza e io non so cosa ribattere perché lo so che è così, ma la decisione non spetta a me.
 
 
 
 POV DAMON:

  http://youtu.be/vjDUSW8O-AM  
  
Con una agitazione che mai avrei creduto di poter provare nel corso del mio secolo e mezzo parcheggio la mia Camaro azzurra un po’ malamente e scendo dall’auto.
 
Velocemente salgo i pochi gradini del portico e sollevo la mano per bussare alla porta.
 
Le nocche che risaltano per il pugno stretto stanno per toccare poco delicatamente il legno spesso e scuro dell’uscio  quando senso la voce di Bonnie  e della mia Linda che parlano fra loro turbate e angosciate.
 
Evidentemente la strega non era ancora al corrente degli ultimi avvenimenti ma non me ne frega poi molto.
 
 Ad attirare la mia attenzione sono i singhiozzi trattenuti a stento che arrivano dritti al cuore e lo feriscono ripetutamente.
 
E a darmi il colpo definitivo, quello che mette definitivamente a tacere il mio entusiasmo è quella frase sussurrata con sicurezza  e convincimento un istante dopo.
 
<  Ogni respiro, ogni passo lontano dal dolore è un modo per guarire, per poter fingere di dimenticare. Perciò no, non tornerò indietro, non tornerò da lui >
 E capisco che ancora una volta sono stato un’idiota.
 
Non posso farle questo, devo porre fine a questa cosa e non mi importa se dovrò soffrire mi basta che lei sia felice.
 
“Vorrei essere lì con te per poterti chiedere scusa.
 
Scusa, per averti fatto credere che io fossi una persona diversa, una persona cattiva anche quando ero con te.
 
Tutto quello che volevo era poterti stare vicino il più a lungo possibile.
 
Non ho avuto il coraggio di restare con te, sapendo che ti avrei vista soffrire a causa mia.
 
Non ho avuto la forza per fermarti quando sei andata via, anche se lasciarti andare è stato ancora più difficile.
 
Starai meglio lontana da me, senza di me, entrambi vivrete felici  e io lo accetto, lo capisco. 
 
Mi sforzavo di credere che quello che stavamo vivendo fosse per il bene di entrambi e invece era solo la strada più semplice per me.
 
Ma ora basta, quando ti ho vista morire fra le mie braccia ho giurato a me stesso che mai più avresti sofferto e che nemmeno io avrei mai più dovuto assistere a quella scena straziante.
 
Non so se quando nascerà quel bambino sarà un  umano, sarà un angelo o un vampiro, ma so che è mio figlio e io farò ciò che è giusto per proteggervi.
 
Addio, Linda
 
Addio ad entrambi”
 
Con una lentezza che mi appare per lunghi istanti insopportabile costringo il mio corpo a girarsi e a compiere un passo incerto verso la macchina, pronto a lasciare questa casa, a partire da questa città.
 
Ma proprio quando la speranza che un qualche miracolo potesse fermarmi da questa scelta si era spenta quasi completamente, sento distintamente i cardini della porta d’ingresso cigolare e una voce inconfondibile attraversa velocemente quel poco spazio rimasto fra lei e me.
 
< Damon >
 
 Mi volto verso la creature più bella che i miei occhi abbiano mai avuto la possibilità di guardare e un sorriso spontaneo mi scalda anche l’anima.
 
< Non andartene, non lasciarci mai più soli >
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Ciao a tutti! (di nuovo)
Ok, questa volta ho un bel po’ di cose da dire quindi preparatevi!
Prima di tutto mi scuso per quello che sto per scrivere, ma questo capitolo non mi piace.
Pur sapendo che alcune di voi vorrebbero uccidermi per tutte le volte che ho detto questa frase, e mi riferisco soprattutto a Giulytvd e IanSom, non posso farne a meno, senza voi due i miei capitoli sono illeggibili.
Specialmente non mi convince la fine. Mi sarebbe piaciuto tenervi sulle spine ancora un po’ e torturarvi, ma ho deciso di fare la brava.
Siete contente’ io spero di sì!
Resta comunque il fatto che non mi piace, ma è solo perché manca il vostro tocco!
Quindi solo per voi due un GRAZIE super gigantesco e un abbraccio extra coccoloso!!!!!!!!!!!!
Ehm, tornando a noi, spero comunque che vorrete lasciarmi le vostre stupende recensioni nonostante lo scemp.. ehm, volevo dire il capitolo.
Bene, come seconda cosa vi devo fare una domanda: probabilmente avrete notato che alcune autrici hanno creato degli appositi gruppi su Facebook per le loro storie.
Beh, alcune persone molto importanti per me mi hanno consigliato di crearne uno anche per la mia, giusto per socializzare.
A me non sarebbe mai venuto in mente e quindi non mi cambia nulla, quindi chiedo umilmente la vostra opinione.
Che ne pensate???
Lo so che lo fanno solo quelli molto seguiti, però voi per me siete importanti  quindi credo che la decisione spetti a voi.
Ok, dopo questo momento di tenerezza assoluta, passiamo al prossimo punto: votazione!
Linda è incinta e questo è stato appurato, ma sarà un piccolo Damon o una piccola Linda???
E se fossero due???
Beh, anche qui trovo che chiedere il vostro parere sia la cosa migliore.
Che cosa preferite?

  1. Femmina
  2. Maschio
  3. Due gemelle ( entrambe femmine)
  4. Due gemelli (maschio e femmina)
 
I nomi gli ho già scelti in ogni caso, ma non ve li dico dunque si rovina l’effetto sorpresa, quiiindi…
Uomini e donne, amiche ed amici, maestri di vita e maestri.. ehm.. non di vita: VOTATE!!
Ed eccoci all’ultimo punto di queste note lunghissime.. LA PUBBLICITA’
Per ringraziare quelle persone fantastiche che recensiscono la mia umile storia, voglio consigliare le loro storie.
E sottolineo che non lo faccio perché sono ruffiana, ho letto davvero TUTTE le storie e anche se per alcune sono un po’ indietro e non ho mai il tempo di recensire, beh spero che così mi possiate perdonare ;)


 
Ecco qui:
 
 
Did you Know that you breathDI Iansom
 
Sono passati sei mesi e Kristen si è trasferita a Sunnydale.
Ha abbracciato il suo destino e la sua vita è diventata una lotta continua.
La Cacciatrice e il Trio le sono costantemente vicino.
La ragazza dolce e indifesa di un tempo sembra ormai sparita nel nulla, ma sarà davvero così.
E se un'antica maledizione la portasse ad incrociare nuovamente il cammino di un certo vampiro dagli occhi di ghiaccio?
 
Probabilmente la conoscete già, però io la metto lo stesso xD
 
 
He wants her.Di lovelyvampire
Gabriel voleva lei e Kaitlyn voleva lui.
Un amore che è in qualche modo è riuscito a trionfare.
 
 
The Melany's Revengedi _Bubble_
 
 
The long and winding roaddi Giulytvd
Ed ecco(finalmente) la mia fanfiction a capitoli. Anche questa volta McCartney sarà uno dei protagonisti principali della storia. Dopo alcuni mesi dalla morte dell'amico John, Paul decide di raccogliere i suoi ricordi del grande musicista in un libro intervista, che si occuperà di scrivere Anna, una giovanissima giornalista... leggete e, mi raccomando, fatemi sapere! ogni recensione è davvero gradita.
Francamente, io la trovo STUPENDA, come tutte le altre del resto :P
 
La notte stellatadi Delena85
Damon è un ragazzo problematico, presuntuoso, ironico, donnaiolo e attaccabrighe. Ha un pessimo rapporto con il padre e questo lo ha portato a fare scelte discutibili, adora sua madre e ha un’intesa molto particolare con il fratello. Negli anni non ha mai permesso a nessuno di avvicinarsi troppo a lui e le persone che possono dire di conoscerlo sul serio si contano sulle dita di una mano.
Dal testo:
“Un po’ asociale non trovi?”
Riconoscendo la sua voce si voltò verso di lei e un sorriso ammirato gli illuminò il volto, era bellissima nel suo abito di raso blu scuro.
“Molto” ammise “diciamo che preferisco la solitudine a certe persone”
“Ah capisco” lo assecondò avvicinandosi a lui “allora forse sarebbe meglio se io tornassi dentro e ti lasciassi ai tuoi pensieri”
“Ho detto certe persone non tutte”
 
Remember Medi Defan64
Dal capitolo
[...] - Manca poco lo sento - mio fratello mi abbracciò e delle lacrime iniziarono a bagnare il mio volto
- Ho paura Liam -
- Non ti preoccupare sorellina, resterò accanto a te fino alla fine - [...]
 
Le cinque fasi del lutto.Di _Crisalide_
[SPOILER 4X15]
Jeremy è morto. Ma Elena inizialmente non vuole crederci, si ostina a non crederci.
Attraverso le fasi del lutto, ecco come (secondo me), affronta la morte del proprio fratello.
E’ davvero molto molto bella e anche molto molto triste. Bravissima tesoro!
 
Fearless.Di 69withJoseph
Gli Edwards: una famiglia che per anni ha fatto stragi, ha ucciso colpevoli ed innocenti, uomini, donne e bambini, nel clan dei Salvatore, finché il tutto è stato fermato dalla stessa famiglia. Perrie, l'unica discendente degli Edwards è cercata da anni da coloro che hanno ucciso i suoi genitori, da coloro che pensano che lei sia una vampira e che abbia gli stessi ideali dei suoi cari ormai defunti. I Salvatore non sanno che invece lei è stata accudita da Angel, un amico di infanzia, che le ha trasmesso ideali completamente diversi. Ma la vendetta rimane lo stesso vendetta, e come tale, può essere fermata solo procurando altre morti. Ma siamo totalmente sicuri che ciò che i Salvatore cercano sia proprio questa?
 
incontrarsi per una nuova possibilitàdi _RadinA_
[SPOILER:per chi non ha visto la terza stagione]
Sono passati 50 anni da quando Elena è diventata una vampira e ha scelto Stefan come amore della sua vita, Damon ormai si è stufato di tutti e di tutto, non fa che vagare per il paese, ma proprio un giorno di questi, apparirà una porta davanti ai suo occhi per dargli una nuova possibilità che potrebbe cambiare molte cose. Da quella porta uscirà Elena, ma lei non è quella che conosce, non è una vampira... è possibile che esista un'altra Elena nel mondo o c'è qualcosa di più che Damon non riesce a cogliere e che presto scoprirà?
LEGGETE E RECENSITE, PER DIRMI SE VI PIACE LA MIA IDEA!!!! GRAZIE, RADINA.
 
 
Ringrazio anche _3Alice3_, Fleccia90annaterraperché anche se non pubblicano storie lasciano delle recensioni fantastiche!!!!!!!
L’ennesimo grazie a chi ha inserito la storia fra le preferite:
1 - Defan64
2 - eltanininfire
3 - Fleccia90
4 - i91
5 - kia_salvatore89
6 - _Crisalide_
 
A chi ha messo la storia tra le ricordate:
 1 - PotterinaCullen
2 - robertajbieber
 
a chi ha messo la storia fra le seguite:
1 - alexis7
2 - angel2
3 - carlie_smile
4 - Delena85
5 - Iansom
6 - IsaB74
7 - jj96
8 - nj91
9 - ReliquiaEcho
10 - Serena94
11 - serenella94
12 - tamakisskiss
13 - valemelo
14 - _Bubble_
15 - _RadinA_
 
 
Siete tutte stupende, GRAZIE!!!
Siete davvero le migliori lettrici che si possano desiderare!!!!
Grazie mille per avermi concesso il vostro tempo, oggi ero in vena di coccole!!!
 
Un bacio enorme
 
 
 
Niko
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


                                CLOSE TO YOU



Ciao a tutti!
 
Prima di tutto mi scuso per questo enorme ritardo, vi spiegherò tutto più avanti.
 
Non mi perdo in ciance quindi vi dico solo buona lettura, spero che sia di vostro gradimento, sempre che qualcuno sia ancora disposto a leggere.
 
Solo una cosa, a un certo punto le cose si faranno un po’ “calde” ma giuro che non succederà nulla di strano, o meglio succede ma non viene scritto.
 
E dico questo pur sapendo che “qualcuno di mia conoscenza” si farebbe delle strane idee..
 
Quiindi..
 
Ecco il link della canzone che ho scelto.
 
http://youtu.be/EIuVtCoGSYY 
 
POV LINDA

 
La penombra sta lentamente avvolgendo la stanza, così come il silenzio.
 
Le parole di Bonnie riecheggiano nella ma mente confusa.
 
Non so da quanto tempo sono immobile, con il corpo contratto, seduta a gambe incrociate su questo letto.
 
“E’ pur sempre vostro figlio, tuo e suo, avrà bisogno di entrambi”
 
“Fuggire non è la soluzione”
 
Ha ragione, ha fottutamente ragione e io devo fare qualcosa.
 
Prendo un altro sorso di tè e cerco di calmarmi, inutilmente.
 
Nell’aria alleggia il delicato profumo di limone e zucchero ma non è quello che vorrei sentire.
 
Il  suo   inconfondibile odore di muschio e pioggia mi avrebbe fatta sentire meglio, a casa.
 
Ma ora come ora il suo ricordo serve solo a farmi pizzicare gli occhi e salire un nodo alla gola difficile da sciogliere.
 
Un involontario sospiro di rassegnazione solca le mie labbra umide e screpolate per il freddo prima che possa desiderare di trattenerlo.
 
L’ombra avanza inesorabilmente e lo scroscio costante e ritmato della pioggia sui vetri culla ogni mio pensiero.
 
Vorrei che tutto  potesse scorrermi addosso come la pioggia fa con quella finestra.
 
Vorrei che nulla infrangesse la mia muraglia, che il dolore rinunciasse ad inseguirmi e a consumarmi, che si cercasse, un’altra  preda da poter torturare.
 
All’improvviso la forza che sento dentro, quella del mio piccolo angioletto, si fa stranamente più presente, più intensa, quasi fosse stata richiamata da qualcosa.
 
Senza pensarci mi alzo dal letto e le mie gambe intorpidite riescono a condurmi fino al corridoio, diretta verso la porta d’ingresso.
 
 La luce del sole, anche se tenue, mi permette di vedere oltre le tende arancioni,sottili e ricamate una figura familiare allontanarsi dal portico.
 
Il respiro che stava per abbandonare la coltre sicura delle mie labbra si interrompe a metà percorso, incredulo ed immobile quasi quanto me.
 
Damon, il mio Damon.
 
Solo quando sento il rumore metallico della maniglia che si abbassa sotto il peso della mia mano mi rendo conto che sto corredo.
 
Correndo per uscire, per andare da lui.
 
E’ tutto ciò che voglio; tutto ciò di cui ho bisogno sono le sue braccia forti strette intorno al mio corpo e le sue labbra che infiammano la mia pelle.
 
No, mi sbaglio. Non sono io a volerlo, siamo noi, io e il mio angioletto, e questo rende tutto ancora più importante.
 
Lo osservo mentre si volta verso di me con i suoi profondi occhi azzurri sgranati per la sorpresa.
 
Sento le ultime lacrime rimaste premere per liberarsi e le guance arrossarsi quando capisco che mi è mancato, da morire.
 
Non lo vedo da un giorno ma a me sembrano passati lunghi anni infernali.
 
Ho davvero creduto di non rivederlo mai più e mi sono sentita morire per questo.
 
Sento l’eco dei nostri cuori accelerati rimbombare nella mia mente stressata e confusa.
 
< Non andartene, non lasciarci mai più soli >
 
Non so quanto queste parole abbiano di mio e quanto siano nostre.
 
Però so che entrambi abbiamo bisogno di lui.
 
Sento che tutto il mio piccolo mondo potrebbe cedere da un momento all’altro se lui non mi abbraccia.
 
Il dolore riuscirebbe a logorarmi se il suo sorriso non torna ad illuminare il mio cammino irto e spinoso.
 
Continuo ad avanzare verso di lui, questa volta con una calma e lentezza che non mi appartengono.
 
< Dimmi che hai cambiato idea, che resterai con noi, che non pensi davvero che lui sia un mostro. Dimmi che mi ami, perché ne ho bisogno >
 
La  pioggia continua a cadere imperterrita dal cielo grigio, annebbiando il paesaggio con una fastidiosa sfumatura slavata.
 
La sento solcare il mio viso lentamente, avverto il suo sapore in bocca.
 
O forse sono lacrime, gocce salate di una pioggia che è solo mia, solo nostra.
 
< Sia ben chiara una cosa – inizia lui con una voce così seria da diventare quasi irriconoscibile – io non ho intenzione di cambiare neanche un singolo pannolino >
 
Quel sorriso sinceramente divertito che da tanto tempo non mi concedeva il lusso di ammirare non può che farmi sorridere a mia volta.
 
< Sai, credo che questo tuo modo per dirmi “ti amo” faccia abbastanza schifo > lo prendo volutamente in giro riprendendo la sua frase dopo la mia fatidica confessione.
 
Adesso sono esattamente di fronte a lui e la tentazione di toccarlo, di abbracciarlo, di baciarlo è tanto forte da divenire quasi irresistibile.
 
Ma per fortuna è lui a cercare un contatto, prendendo il mio viso fra le mani.
 
Posso vedere le sue iridi di  ghiaccio risplendere di una luce intensa e speciale.
 
Proprio come le stelle, anche loro brillano di luce propria e più è profonda l’oscurità che li avvolge, più il
loro richiamo lucente ti attira verso quella vastità sconosciuta e tentatrice.
 
< Vi amo, con tutto me stesso >
 
Queste parole raggiungono scottanti e inattese la mia mente; tutto attorno a noi si annulla in un istante.
 
Non c’è più un passato doloroso, un presente difficile o un futuro ignoto.
 
Ora solo io, lui e il mio piccolo angelo possiamo occupare il mio mondo piccolo ma ora completo e assolutamente perfetto.
 
Ulteriori lacrime che sto versando, incapace di smettere.
 
La pioggia che ha reso i miei leggeri vestiti umidi e trasparenti, facendoli aderire al mio corpo come una seconda pelle.
 
Bonnie si arrabbierà con me per essere ritornata fuori al freddo  ma davvero dovrebbe importarmi???
 
 No. Ora per me esiste solo il suo braccio che delicatamente circonda la mia vita e mi attira verso di lui.
 
L’altra sua mano che accarezza la mia guancia disegnando dei cerchi concentrici sulla mia pelle fremente.
 
Il bacio dolce ma passionale che solo le sue labbra sono capaci di regalarmi, di quelli che ti fanno sciogliere come ghiaccio al sole.
 
Ogni fibra del mio corpo mi intima di avvicinarmi, di stringermi a quella piacevole sensazione prodotta dallo sfiorarsi della sua pelle d’alabastro contro la mia accaldata.
 
Voglio bearmi del profumo di pace e sicurezza che alleggia intenso in quel luogo fresco e accogliente che sono le sue braccia.
 
La sua figura è giunta come un raggio di sole per dissipare la coltre nuvolosa di disperazione che si faceva sempre più fitta introno a me.
 
< Ehm, ehm > uno schiarirsi di gola rumoroso ci riporta bruscamente alla realtà, facendomi sobbalzare e allontanare di scatto dal suo corpo.
 
Bonnie è in piedi davanti alla porta spalancata e ci fissa intensamente, con quel suo sguardo penetrante e indecifrabile.
 
Non capisco se sia arrabbiata con me o felice per noi, ma arrossisco come una ragazzina che viene scoperta dalla madre a pomiciare con un ragazzo più grande.
 
Infondo non è poi così diversa la situazione, solo che Bonnie non è mia madre e io non sono una ragazzina.
 
< Io vado a fare un giro. Sappiate che se al mio ritorno troverò vestiti sparsi per il corridoio vi costringerò a ripulirmi la casa da cima a fondo >
 
La sua voce suona minacciosa e autoritaria, ma quel sorriso sincero che sono sicura essere rivolto a me mi rende ancora più felice di quanto non sia già.
 
Ci oltrepassa velocemente come se nulla fosse e io faccio appena in tempo a mimarle un “grazie” con le labbra che sento due braccia familiari e forti avvolgere il mio corpo e sollevarlo con delicatezza.
 
Dopo una frazione di secondo la mia schiena entra in contatto con il morbido tessuto di una coperta.
 
Il letto di quella che in teoria dovrei considerare la mia stanza accoglie delicatamente il mio corpo, che subito viene sovrastato da quello di Damon.
 
Per un lungo istante non succede nulla, il mio sguardo è incatenato al suo e nemmeno Damon sembra voler demordere.
 
Ma poi, dopo che chissà quale riflessione ha attraversato la soglia della sua mente contorta, un fulmine carico di malizia e desiderio penetra i suoi occhi.
 
E come un fulmine le sue labbra tornano a torturare le mie.
 
Tutto si annulla ancora una volta.
 
Nemmeno l’esigenza di respirare si fa sentire, ma anche se fosse nulla riuscirebbe a staccarmi da quel contatto intenso e straordinariamente dolce.
 
Quando sento le sue mani accarezzare delicatamente il tratto di pelle che la mia maglietta lascia scoperto, da poco sopra l’ombelico fino all’elastico dei pantaloni, un brivido corre lungo la mia schiena, che inevitabilmente si inarca.
 
La sua bocca scende famelica a lambirmi il collo e io scosto la testa di lato per lasciargli più spazio.
 
Dalle mie labbra esce una serie infinita di sospiri che inutilmente cerco di trattenere, mentre le sue mani guadagnano sempre più terreno.
 
La mia ragione perde ogni contatto con la mia volontà quando arriva, silenziosa e inattesa, la consapevolezza che nulla sarà come prima.
 
Damon è lo stesso, i miei amici sono li stessi, ma io sono diversa.
 
Perché adesso, anche volendo, non potrò più essere sola, ci sarà sempre lui  con me, dentro di me e io accetto, lo amo.
 
 
POV DAMON
 


“Non andartene, non lasciarci mai più soli”
 
No, non lo avrei fatto, non lo farò.
 
Non dopo aver udito ancora una vola il mio nome accarezzato da quelle labbra perfettamente morbide e carnose implorandomi di porre fine a quella tortura deliziosa.
 
Ho assaporato ancora una volta il dolce sapore della sua bocca e il suo profumo delicato di mora e borotalco.
 
Ora le mie braccia stringono con gentilezza il suo piccolo corpo e vorrei non dovermi mai più allontanare.
 
Le mie dita giocano costantemente con le ciocche dei suoi capelli mentre le sue tracciano percorsi immaginare e casuali sul mio petto.
 
Le gambe slanciate e lunghe sono posate sulle mie e quel calore tiepido che viene emanato dal suo corpo mi riscalda più internamente che esternamente.
 
Il movimento fluido e leggermente irregolare del suo respiro è l’unico impercettibile rumore che impedisce al silenzio di sopraffare nella stanza buia.
 
Come ho potuto anche solo pensare di poter vivere lontano da lei, da loro???
 
Ricordo che la notte in cui ci siamo baciati per la prima volta, quando ho ascoltato il primo dei tanti “ti amo” che mi ha regalato, per un momento avevo pensato che sarei stato felice di avere un figlio da lei.
 
E la verità è che ne sono felice anche adesso, specialmente sapendo che nonostante le innumerevoli cazzate colossali che ho fatto lei mi ha perdonato ugualmente.
 
Ho avuto paura e non mi vergogno di ammetterlo, non con me stesso e nemmeno con lei.
 
Ho visto con i miei occhi che cosa le ha fatto questa gravidanza in sole due settimane e ho avuto il terrore di perderla un’altra volta.
 
Ma ora sembra stare meglio, entrambi stanno meglio o almeno credo.
 
La sua pelle non è più bianca come il latte, ha quella lieve sfumatura rosea che impedisce all’alabastro di risaltare agli occhi di chi la guarda.
 
Sembra leggermente dimagrita ma penso che sia normale, non che io sia un esperto di gravidanze.
 
Cazzo, non posso credere davvero di stare vivendo una situazione come questa.
 
Non mi ero mai posto il problema di come avrei agito se avessi scoperto una cosa del genere, in teoria non potrei avere figli.
 
Forse è proprio questo che mi ha fatto reagire in quel modo insensato.
 
Ho avuto una paura che non mi era mai capitato di dover provare e il pensiero di non riuscire a gestirla ha preso il sopravvento su tutto il resto.
 
Ma ora tutto potrà tornare come prima, o quasi.
 
Non abbandonerò la mia famiglia, mi prenderò cura di loro come mi sono sempre preso cura di lei.
 
< A cosa pensi di così interessante? >
 
La sua voce mi riporta fra i comuni mortali e per un attimo mi perdo ad osservare incantato la perfezione del suo viso.
< A noi tre >
Rispondo di getto ma non pensavo di aver detto nulla di strano però i suoi occhi si sgranano  leggermente.
 
< Ah > è tutto quello che riesce a dire.
 
< Credo che sarebbe meglio fare delle analisi, sai per controllare che sia tutto a posto. Di solito non si prenotano delle visite per fare ecografie e roba del genere?? >
 
Mi aspetto una sua risposta e invece dopo alcuni secondi sento le lacrime bagnarmi il petto e dei leggeri singhiozzi che cerca inutilmente di trattenere.
 
 Oh, no. E ora che ho fatto??  
 
< Ehi, perché piangi, che ho detto? >
 
Boh, io le donne non le capisco proprio. Forse saranno gli ormoni, ho sentito dire che giocano tiri mancini.
 
< Sei uno stronzo > riesce a dirmi con il respiro strozzato e la voce roca per il pianto.
 
Sto per chiederle nuovamente una spiegazione ma lei ricomincia a parlare come un fiume in piena.
 
< Mi hai fatto passare l’inferno in queste ultime ventiquattro ore. Credevo che mi avresti lasciata sola a crescere nostro figlio, che non ti avrei più rivisto. E invece arrivi qui come se nulla fosse, mi dici che mi ami, anzi che ci ami,  e mi parli di prenotare visiti, di ecografie e di pannolini come se nulla fosse >
Un altro singhiozzo interrompe la sua ramanzina più che giustificata.
 
< Mi hai lasciata andare dopo che ti ho detto addio e io come una stupida speravo con tutta me stessa che mi fermassi. Ho vagato per ore sotto la pioggia, per fortuna è stata Bonnie a trovarmi. Sei uno stronzo > conclude il suo lungo discorso e io abbasso lo sguardo colpevole, anche se so che lei non mi sta guardando.
 
Che cosa si dice in questi casi?? Come posso farla sentire meglio?
 
< Ti amo > credo che sia l’unica possibilità di salvezza e sicuramente è molto meglio di un banale “mi dispiace” che l’avrebbe solo fatta incazzare ancora di più.
 
< Lo so, ma vorrei sapere chi o cosa ti ha fatto cambiare idea >
 
Ora non piange più, è già qualcosa. Adesso devo solo essere sincero.
 
< In realtà non lo so. Stefan mi ha verbenizzato e mi ha chiuso in cantina. Poi, dopo essermi svegliato, ho dovuto ascoltare una delle sue lunghe prediche sul mio comportamento che, fidati, non era nulla in confronto alla tua. Non so come ma qualcosa è scattato e all’improvviso ho preso le chiavi della macchina e sono venuto qui per dirti tutto quello che ho provato e che provo per te >
 
Beh, un po’ lungo come discordo ma almeno sono stato totalmente sincero.
 
< Allora perché te ne stavi andando quando ti ho visto? >
 
Ecco, questa domanda avrei preferito evitarla.
 
< Perché per sbaglio ho sentito il discorso fra te e Bonnie. Tu le hai detto che non saresti tornata da me e io ho capito quanto ti ho fatta soffrire con il mio comportamento. Volevo lasciare la città credendo che saresti stata più felice senza di me. Ho avuto paura di perderti e non riuscivo ad accettarlo >
 
Bene, ora crederà che io sia un pappamolla. Credo proprio di essermi rimbecillito.
 
< Ti amo anch’io >
 
E’ tutto quello che ha da dire?? Io mi apro con lei, mi rendo ridicolo e in cambio ricevo solo un “ti amo anch’io”???
 
E no. Ora voglio la mia ricompensa.
< Dimostramelo > sussurro mentre faccio scivolare il suo corpo sotto al mio e per l’ennesima volta unisco le mie labbra con le sue.
 
< Molto volentieri >
 
Come ho potuto anche solo pensare di poter vivere lontano da lei, da loro???
 
 
Angolo autrice:
 
Ciao a tutti!
Prima di tutto vi porgo le mie scuse.
Non ho mai fatto un ritardo del genere e sono sinceramente dispiaciuta.
Vi dirò la verità: non solo non ho avuto molto tempo in questi giorni e non mi sono nemmeno sentita molto bene, per un momento ho davvero preso in considerazione l’idea di mollare.
Tutto ciò che ho scritto fino ad ora improvvisamente mi faceva solo che schifo, tanto schifo e mi ho pensato davvero che continuare non sarebbe servito a nulla.
Poi ci ho ragionato su e mi sono ricordata di quanto io abbia messo in questa storia.
Tutta la mia volontà e il mio impegno sono racchiusi in questi capitoli e voi che leggete, che recensite, che li inserita fra preferiti, seguiti e da ricordare ne avete preso con voi un frammento.
Ho attraversato un momento di crisi, credo che sia capitato ad altri, almeno lo spero, ma ora è passato e sapete grazie a chi???
A voi.
Ho riletto una per una tutte e 127 recensioni che avete lasciato a questa serie e no non sto scherzando.
Le ho lette TUTTE e per poco non mi mettevo a piangere.
Così mi sono piazzata davanti al computer e ho scritto questo capitolo.
Non vi dirò se mi piace o meno, perché le minacce di morte sono aumentate ultimamente, starà a voi giudicare.
Prima di lasciarvi alla pubblicità, voglio dire che questo capitolo a mio avviso molto dolcioso e quello che chiamano “la quiete prima della tempesta” ma questa sarà solo una piccola burrasca, promesso!
E ora.. PUBBLICITA’
 
Did you Know that you breathDI Iansom
 
Sono passati sei mesi e Kristen si è trasferita a Sunnydale.
Ha abbracciato il suo destino e la sua vita è diventata una lotta continua.
La Cacciatrice e il Trio le sono costantemente vicino.
La ragazza dolce e indifesa di un tempo sembra ormai sparita nel nulla, ma sarà davvero così.
E se un'antica maledizione la portasse ad incrociare nuovamente il cammino di un certo vampiro dagli occhi di ghiaccio?
 
Probabilmente la conoscete già, però io la metto lo stesso xD
 
 
He wants her.Di lovelyvampire
Gabriel voleva lei e Kaitlyn voleva lui.
Un amore che è in qualche modo è riuscito a trionfare.
 
Non è quello che sembra di _Bubble_
Dal capitolo 1:
> era l'undicesima volta che mi faceva questa domanda, e per l'ennesima volta avrei risposto si
>
E così salimmo in macchina, le mie valige erano pronte, mi stavo trasferendo, stavo partendo per New York, avevo raggiunto quello che volevo, mi ero diplomata con il massimo, e ora stavo partendo, volevo viaggiare, volevo l' America, e così è stato.
 
The long and winding roaddi Giulytvd
Ed ecco(finalmente) la mia fanfiction a capitoli. Anche questa volta McCartney sarà uno dei protagonisti principali della storia. Dopo alcuni mesi dalla morte dell'amico John, Paul decide di raccogliere i suoi ricordi del grande musicista in un libro intervista, che si occuperà di scrivere Anna, una giovanissima giornalista... leggete e, mi raccomando, fatemi sapere! ogni recensione è davvero gradita.
Francamente, io la trovo STUPENDA, come tutte le altre del resto :P
 
La notte stellatadi Delena85
Damon è un ragazzo problematico, presuntuoso, ironico, donnaiolo e attaccabrighe. Ha un pessimo rapporto con il padre e questo lo ha portato a fare scelte discutibili, adora sua madre e ha un’intesa molto particolare con il fratello. Negli anni non ha mai permesso a nessuno di avvicinarsi troppo a lui e le persone che possono dire di conoscerlo sul serio si contano sulle dita di una mano.
Dal testo:
“Un po’ asociale non trovi?”
Riconoscendo la sua voce si voltò verso di lei e un sorriso ammirato gli illuminò il volto, era bellissima nel suo abito di raso blu scuro.
“Molto” ammise “diciamo che preferisco la solitudine a certe persone”
“Ah capisco” lo assecondò avvicinandosi a lui “allora forse sarebbe meglio se io tornassi dentro e ti lasciassi ai tuoi pensieri”
“Ho detto certe persone non tutte”
 
Remember Medi Defan64
Dal capitolo
[...] - Manca poco lo sento - mio fratello mi abbracciò e delle lacrime iniziarono a bagnare il mio volto
- Ho paura Liam -
- Non ti preoccupare sorellina, resterò accanto a te fino alla fine - [...]
 
Le cinque fasi del lutto.Di _Crisalide_
[SPOILER 4X15]
Jeremy è morto. Ma Elena inizialmente non vuole crederci, si ostina a non crederci.
Attraverso le fasi del lutto, ecco come (secondo me), affronta la morte del proprio fratello.
E’ davvero molto molto bella e anche molto molto triste. Bravissima tesoro!
 
Fearless.Di 69withJoseph
Gli Edwards: una famiglia che per anni ha fatto stragi, ha ucciso colpevoli ed innocenti, uomini, donne e bambini, nel clan dei Salvatore, finché il tutto è stato fermato dalla stessa famiglia. Perrie, l'unica discendente degli Edwards è cercata da anni da coloro che hanno ucciso i suoi genitori, da coloro che pensano che lei sia una vampira e che abbia gli stessi ideali dei suoi cari ormai defunti. I Salvatore non sanno che invece lei è stata accudita da Angel, un amico di infanzia, che le ha trasmesso ideali completamente diversi. Ma la vendetta rimane lo stesso vendetta, e come tale, può essere fermata solo procurando altre morti. Ma siamo totalmente sicuri che ciò che i Salvatore cercano sia proprio questa?
 
incontrarsi per una nuova possibilitàdi _RadinA_
[SPOILER:per chi non ha visto la terza stagione]
Sono passati 50 anni da quando Elena è diventata una vampira e ha scelto Stefan come amore della sua vita, Damon ormai si è stufato di tutti e di tutto, non fa che vagare per il paese, ma proprio un giorno di questi, apparirà una porta davanti ai suo occhi per dargli una nuova possibilità che potrebbe cambiare molte cose. Da quella porta uscirà Elena, ma lei non è quella che conosce, non è una vampira... è possibile che esista un'altra Elena nel mondo o c'è qualcosa di più che Damon non riesce a cogliere e che presto scoprirà?
LEGGETE E RECENSITE, PER DIRMI SE VI PIACE LA MIA IDEA!!!! GRAZIE, RADINA.
 
Le sorelle Salvatore di eltanininfire
E se a Mystic Falls arrivassero cinque misteriosi quanto affascinanti ragazzi, amici degli Originari? E se due di loro fossero sorelle e si chiamassero Salvatore? Elena ha deciso di completare la Transizione per stare con Stefan. Cosa accadrà a Damon? Attenzione, Post terza stagione!
Dal capitolo 3:
POV DAMON
Ero riuscito a convincerle ad entrare. Volevo sapere quale fosse il loro problema e perché la mia moretta continuava a rispondermi male. Volevo sapere cosa le avevo fatto. Mi ero già scusato per il nostro primo incontro perciò non capivo il motivo di tanta indisposizione nei miei confronti.
Appena lei e la sorella furono dentro, chiusi la porta alle mie spalle, attirando i loro sguardi.
-Talia!!!- La piccoletta era corsa verso di lei e le era saltata in braccio stile koala, avvolgendo le gambe e le braccia attorno al suo corpo.
-Sei rimasta!!- le urlò all’orecchio.
-Si, si, sono qui, non gridare. Adesso per favore scendi, mi stai spezzando in due- La ragazzina obbedì senza discutere.
Bene, grazie alla piccola Cassandra avevo scoperto come si chiamava quella ragazza che occupava ormai tutti i miei sogni.
 
Ringrazio anche _3Alice3_, Fleccia90annaterraperché anche se non pubblicano storie lasciano delle recensioni fantastiche!!!!!!!
 
L’ennesimo grazie a chi ha inserito la storia fra le preferite:
 
1 - 69withJoseph
2 - Defan64
3 - eltanininfire
4 - Fleccia90
5 - i91
6 - kia_salvatore89
7 - _Crisalide_
 
A chi ha messo la storia tra le ricordate:
 
1 - annaterra
2 - PotterinaCullen
3 - robertajbieber
 
a chi ha messo la storia fra le seguite:
1 - alexis7
2 - angel2
3 - carlie_smile
4 - DamonizzataDal1864
5 - Delena85
6 - Iansom
7 - IsaB74
8 - jj96
9 - mtla_smile
10 - nj91
11 - ReliquiaEcho
12 - Serena94
13 - serenella94
14 - tamakisskiss
15 - valemelo
16 - _3Alice3_
17 - _Bubble_
18 - _RadinA_
 
Siete tutte stupende, GRAZIE!!!
Siete davvero le migliori lettrici che si possano desiderare!!!!
Grazie mille per avermi concesso il vostro tempo, oggi ero in vena di coccole ( di nuovo) !!!
 
Un bacio enorme
 
 
 
Niko
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Ciao a tutti!
 
Per farmi perdonare l’immenso ritardo per il quarto capitolo, ecco a voi il quinto dopo soli quattro giorni!!!
 
Spero di non creare nessun problema aggiornando così presto, visto che ci sono ancora un paio di persone che devono recensire, sempre che vogliano farlo ben inteso!
 
Grazie a tutte le meravigliose persone che sono arrivate fin qui, sostenendomi, aiutandomi, insultandomi e tante altre cose carine di cui parleremo dopo.
 
A chi ci è sempre  stato,
A chi si è aggiunto ora,
A chi era un po’ in ritardo ma portava sempre gioia:
 
 Ladra_Di_Anime
lovelyvampire
Defan64
_3Alice3_
Giulytvd
69withJoseph
Iansom
Delena85
_Bubble_
annaterra
_Crisalide_
Fleccia90
_RadinA_
eltanininfire
 
QUESTO CAPITOLO E’ DEDICATO A TUTTE VOI CHE SIETE LE LUCCIOLE CHE RISCHIARANO IL MIO CAMMINO BUIO E RICCO DI OSTACOLI, SIETE COME LA LUNA CHE HA ISPIRATO I PIU’ GRANDI SCRITTORI, SIETE IMPORTANTI E NON VE LO DIRO’ MAI ABBASTANZA.
 
Ecco il link per la canzone:
 http://youtu.be/NslQMvjvy9Q 


(E' banale lo so  ma mi piace tanto ! )

 
POV DAMON:
 
 
 








< Ferma un secondo, mi stai dicendo che non solo dall’ottavo mese dovremo rinunciare ai fuochi d’artificio, ma che dopo il parto dovremo aspettare altri quaranta giorni? >
 
Questa cosa mi sta facendo irritare abbastanza, nemmeno la sua mano che accarezza ripetutamente il mio braccio riesce a calmarmi.
 
Stavamo tranquillamente discutendo di ecografie e altre cose a me sconosciute, seduti sul letto con la schiena appoggiata alla testata, quando spunta fuori questa idiozia.
 
Vorrei proprio sapere chi ha deciso che fare dei bambini è tanto piacevole prima quanto stancante dopo.
 
< Sì, Damon. E’ proprio così > la sua voce è calma e naturale ma sotto, sotto lo so che si sta trattenendo dallo scoppiare a ridere, solo che non capisco cosa ci sia di tanto divertente, questa è una disgrazia.
 
< Ma non ha senso! Tanto vale che sia io a svegliarmi la notte per prendere il latte dal frigorifero! >
 
< Lascia che ti spieghi un paio di cose, amore mio. Punto primo: tu ti alzerai comunque la notte perché non ho intenzione di sgobbare solo io. Ti ricordo che ci siamo divertiti in due nel letto. Punto secondo: i neonati non bevono il latte preso dal frigorifero, hanno bisogno del latte materno oppure quello in polvere! >
 
Latte materno? A questo non avevo pensato!
 
A dire il vero ci sono un sacco di cose alle quali non avevo pensato e in queste due settimane trascorse dal nostro riavvicinamento Linda non ha fatto che elencarmele una per una.
 
< Vorrei tanto sapere come fai ad essere così informata sui bambini. Hai avuto una relazione passata e non mi hai detto nulla? >
 
Lei alza la testa di scatto, guardandomi dritta negli occhi e ho la netta impressione che avrei fatto meglio a starmene zitto.
 
< No, Damon. Per me è già abbastanza difficile essere incinta a sedici anni, figuriamoci prima! Ho solo letto qualche libro e visto qualche film.. >
 
Sarà, ma questa situazione mi da sui nervi, credo proprio che dovrò acculturarmi un po’..
 
< Che ne dici di andare a fare un giro??? > propongo come se nulla fosse, cambiando anche argomento.
 
Lei all’inizio mi guarda come se fossi pazzo, poi sorride e annuisce.
 
< Dove andiamo di bello? > mi domanda tutta felice per questa improvvisata.
 
“Beh, Bro, non puoi certo dirle la verità sul perché lo fai, trova una scusa valida”
 
E all’improvviso mi ritrovo ad amare la vocina nella mia testa! Se tu non fossi me potrei anche affermare di volerti bene!
 
 < Sai, ho pensato che siccome dovresti prepararti psicologicamente a questa nuova situazione, ti converrebbe informarti > le dico e nella mia mente sorrido trionfante per aver trovato una soluzione sensata.
 
< E tradotto in parole povere dove andiamo? > ribatte lei indagatrice.
 
< In biblioteca > rispondo di getto e devo complimentarmi perché almeno ha un senso logico.
 
“ Stiamo facendo progressi, brother”
 
Brava la mia vocina, mi viene quasi voglia di darti il cinque.
 
 
Linda si alza dal letto con uno scatto e si infila letteralmente dentro l’armadio, in cerca di qualcosa da mettere.
 
“ Ecco che ci risiamo” mormora la mia vocina pestifera, è da un po’ che non si faceva sentire.
 
< Damon!! Non ho niente da mettermi!!!!! >
 
< Oh, no. Non di nuovo, ti prego! Ci siamo già passati, mettiti qualcosa che non puzzi e basta >
 
< Al contrario della tua parte di armadio, qui dentro non c’è niente che puzza, come faccio a scegliere? >  mi risponde senza nemmeno riemergere da quel centro commerciale che lei chiama comunemente “armadio”.
 
Dopo circa un quarto d’ora afferra soddisfatta un paio di pantaloncini bianche e una canotta azzurra e si dirige tutta gongolante in bagno.
 
E a me non resta che mettermi comodo sul letto, ben sapendo di dover aspettare  un altro lasso di tempo infinito prima che sia pronta.
 
Raccolgo da una pila accanto al letto l’ultimo di una serie di libri e inizio a leggere.
 
“ Nodre Dame de Paris”, ottima scelta.
 
Quando finalmente sento la maniglia cigolare e con la coda dell’occhi intravedo la porta aprirsi lentamente credo di essere arrivata a metà del volume.
 
Linda non mi degna nemmeno di uno sguardo e a grandi falcate si piazza davanti allo specchi a grandezza naturale e si osserva in tutte le pose possibili e immaginabili.
 
< Come sto? > mi chiede alla fine, lanciandomi uno sguardo indecifrabile attraverso il vetro.
 
Ecco, questa è la domanda che ogni uomo preferirebbe evitare, qualsiasi cosa tu dica, non andrà bene.
 
L’ultima volta le ho detto che era bellissima e lei mi ha preso a pugni perché, secondo lei, volevo solo compiacerla..
 
 Forse se le dico che non sta bene e che attirerebbe troppi sguardi la faccio ridere.
 
Fiducioso di questa mia teoria le dico senza nemmeno guardarla in faccia e tornando a concentrare la mia attenzione sul libro:
 
< Stai male, dovresti coprirti un po’ di più >
 
Mi aspetto di sentire una sua risata da un momento all’altro e invece la stanza cade nel più assoluto silenzio.
 
Alzo lo sguardo confuso dalla situazione  e vedo attraverso lo specchio le lacrime che scendono lungo le guance.
 
“ Complimenti grande genio del gentil sesso, l’hai fatta piangere!”
 
Stupida vocina fastidiosa sta un po’ zitta, anzi cerca di aiutarmi piuttosto!
 
Mollo il libro lì dove lo avevo trovato e mi avvicino a lei lentamente, abbracciandola da dietro.
 
< Non piangere, lo sai che scherzavo! > le dico, sperando che valga come scusa convincente.
 
< No, hai ragione. Sono orribile, sembro una balena! >
 
Lei è solo al primo mese di gravidanza eppure sostiene che la pancia già si vede! E più le dici che non è vero, più lei si incazza.
 
In effetti una piccola rotondità c’è, ma io che sono un vampiro la posso vedere, lei no!
 
< Non è vero, non sei una balena e sei bellissima, ora sbrigati prima che cambi idea e ti molli qui >
 
Per fortuna sembra funzionare e dopo un bel sorriso esce dalla stanza tutta contenta.
 
Speriamo che tutto questa passi il più in fretta possibile..

 

 
 

 
 
Una volta arrivati in biblioteca, dopo una lunga passeggiata che avremmo potuto evitare se non fosse per la testardaggine di Linda, lei inizia a cercare nei vari reparti mentre io mi siedo comodamente ad un tavolo libero.
 
Dopo circa dieci minuti la vedo tornare con in mano una pila di libri più alta della sua testa.
 
E’ davvero  buffa.
 
Buffa e bellissima.
 
Dio, mi sto rammollendo.
 
< Hai intenzione di leggere tutta questa roba? Credo che dopo potresti anche ricevere una laurea in pediatria! >
 
Beh, come si dice in questi casi, scherzarci su è la cosa migliore.
 
< Oh,no no no. Noi  leggeremo tutta questa roba, devo forse ricordarti che è stata una tua idea?? >
 
Perfetto. Anche questa volta è riuscita ad incastrarmi, vorrei tanto sapere come fa.
 
< Buongiorno, posso esservi di aiuto in qualche modo? >
 
Ecco, ci mancava solo la nonnina decrepita e siamo a posto!
 
Ma dico io c’è una sala piena di gente, anche se non si direbbe eppure c’è, e tu devi venire a rompere le scatole proprio a noi???
 
< Beh.. ecco, noi.. veramente.. >
 
 Linda che balbetta imbarazzata, questa non me la devo perdere.
 
< Avete già preso un bel po’ di libri, che cercate in particolare? Posso vedere? > e senza aspettare una risposta prende il primo libro della pila e inizia a sfogliarlo distrattamente.
 
< Ohh.. >
 
Non so quale fra le facce di Linda, rossa come un pomodoro, o quella della nonnina che all’improvviso è diventato ancora più cadaverico mi divertano di più.
 
 < Beh.. congratulazioni > è tutto quello che riesce a dire, posa il libro sul tavolo e si defila di tutta fretta, mormorando un “e’ cos’ giovane”, credendo di non essere sentita.
 
< Waw, è stato.. > inizia lei.
 
< Strano > termino io e lei annuisce e dopo un paio di secondi scoppia a ridere e io non posso che seguirla.
 
 
E così iniziamo a leggere tutti quei noiosissimi libri, un susseguirsi infinito di paroloni di cui ignoravo l’esistenza ed ad essere sincero questa mancanza non mi pesava poi molto ma fa niente..
 
Tutto procede bene finché non arriva la parte peggiore; sento il corpo di Linda irrigidirsi al mio fianco e vedo i suoi occhi fissi su quella parola tanto semplice quanto spaventosa: parto.
 
Tutto di quel semplice suono, un insieme di lettere a cui noi abbiano attribuito un significato allegorico, suonava terrificante ed orribile.
 
< Credo che per oggi potrebbe bastare, no? > le chiedo cercando di distrarla.
 
Ma quando lei volta il suo viso verso di me nei suoi occhi spenti c’è solo il puro terrore e questo mi sorprende.
 
Capisco che possa essere sconvolta ma ne ha già passate tante, che cosa avrà letto di così terribile?
 
< Ehi > cerco di smuoverla accarezzandole un braccio ma lei continua imperterrita a fissare il nulla davanti a noi.
 
Sto iniziando ad innervosirmi e sento che tra poco perderò la pazienza  ma proprio in quel momento una smorfia di dolore si dipinge su quel viso candido e perfetto.
 
Ogni accenno di ira sparisce mentre l’angoscia pervade ogni muscolo e plasma ogni pensiero.
  
 
< N-non mi sento molto bene >
 
< Ti porto a casa > rispondo e lei annuisce impercettibilmente, sorreggendosi a me per alzarmi.
 
Con calma e a piccoli passi arriviamo alla macchina e cercando di fare il più in fretta possibile accendo il motore e guido fino al pensionato.
 
 
POV LINDA:
 





Appena messo piede in casa sento un inconfondibile e rivoltante odore di uova e pancetta.
 
Il mio stomaco di contrae disgustato e io corro il più velocemente possibile verso il bagno, con Damon che mi segue preoccupato.
 
Vorrei chiedergli di andarsene, vorrei dirgli che non è costretto ad assistere ad una scena del genere ma so che sarebbe inutile.
 
Vuole starmi vicino e io non riesco ad impedirglielo, non voglio che si allontani da me.
Ma anche se lo volessi non ne avrei la forza e lui lo sa perfettamente.
Una volta finito, dopo minuti che sembrano sempre lunghe ore, mi prende in braccio come una principessa, la sua principessa, e mi porta nella nostra stanza, adagiandomi sul letto.
 
< Credevo che fosse finita questa storia > mormora più a se stesso che a me.
 
Lo so che non è arrabbiato con me, che cerca solo di proteggermi e che vedermi soffrire la fa star male, ma qualcosa nella mia testa mi impedisce di ordinare alle lacrime di fermarsi, di non uscire.
 
< A-anche i-io > riesco a dire fra i singhiozzi.
 
La testa gira, le palpebre si fanno pesanti eppure non riesco a dormire, ad abbandonarmi a quel meritato riposo che il mio corpo anela ma la mia mente rifiuta.
 
< Sono un idiota. Per un momento mi sono concesso la speranza di poter credere che questo bambino fosse come tutti gli altri >
No, per favore. Non farlo, non lasciarci di nuovo soli.
 
< Lui non è un mostro, non è diverso > rispondo con rabbia, anche se sono sicura che non stessa parlando con me.
 
< Come fai a dirlo eh? E’ chiaro che non è umano, può anche non essere un mostro ma di certo non è normale e tu lo sai, solo che ti rifiuti di accettarlo >
 
Ha ragione, non è come tutti gli altri bambini ma questo non significa che sia cattivo, che sia un mostro.
 
Io lo so e ora deve saperlo anche lui.
 
< E’ stato lui a salvarmi Damon, lui ci ha salvati. All’improvviso ho sentito un forte potere dentro di me e ho avuto la forza di mettermi fra te e quella spada. E’ grazie a lui se sono tornata in vita, oltre che alle tue lacrime, ed è stato l’lui a farmi capire che tu eri vicino due settimane fa. Se ho aperto quella porta è perché lui mi ha silenziosamente detto di farlo >
 
Quel peso che gravava come un macigno lentamente si annulla e mi sento più libera, più sincera.
 
Nemmeno Bonnie sapeva di questo e non è stato facile tenerlo nascosto.
 
Ogni istante in cui sapevo che tutti stavano pensando che fossi pazza a voler crescere un mostro non facevano che scalfire la mia sicurezza.
 
Ogni sguardo falsamente caritatevole di Elena, di Stefan o di chiunque altro mi tentava, sentivo queste parole pronte per uscire ma non senza sforzo riuscivo a ricacciarle dentro di me.
 
Ma ora questo discorso finalmente è riuscito a fuggire dalla sua prigione e non ho intenzione di fermarmi finché non avrò detto tutto quello che so e che penso di sapere.
 
< I-io, credo anche di averlo sognato, Damon > sussurro a stento e solo in quel momento si gira di scatto verso di me, scrutandomi con quei suoi occhi dipinti di cielo, sorpreso e.. impaurito.
 
< Cosa? > un semplice soffio appena percettibile ma che riesce a trasmettermi tutto il suo stupore e la sua angoscia.
 
< Sì, ho sognato un bambino di circa cinque anni che parlava con la sua mamma. Le chiedeva perché il padre non era lì con loro, perché li aveva abbandonati >
 
Le lacrime continuano a scendere quando ricordo la tristezza che dominava gli occhi spenti e vacui di quel piccolo angioletto dai capelli corvini.
 
Un bambino così piccolo che prova un dolore così grande.
 
< Me > mormora incredulo e nella sua testa tutto sembra improvvisamente chiaro.
Già, ma a me no.
 
< Sono io quel bambino Linda, hai fatto il mio stesso sogno, ancora una volta, eppure aveva sfumature diverse >
 
 
Lui?? Quel bambino era lui?
 
Anche lui ha fatto quel sogno?
 
Ancora una volta?
 
Sfumature diverse?
 
Il silenzio si fa pesante e posso sentire il battito accelerato del mio cuore mentre tento di dare una spiegazione.
 
Istintivamente porto una mano al petto e vedo Damon fissarmi con gli occhi sgranati
 
< Il cuore! > quasi urla come se fosse la risposta a tutto.
 
Con la sua velocità da vampiro si piazza di fronte a me e fa qualcosa che non mi sarei mai aspettata.
Mette una mano sulla mia pancia e in contemporanea vi posa l’orecchio.
 
< Come ho fatto a non accorgermene prima? > mormora a se stesso.
Ora mi sto arrabbiando, anche io voglio capire, ho paura di ciò che mi dirà.
< Che cosa c’è? > chiedo con voce malferma.
 
< Sono due >
 
 
 
 
Ciao a tutte!
Eccomi qui, visto?
Sono stata brava!
Prima di tutto voglio ringraziare la mitica IanSom per i suoi consigli, l’idea di portare Linda in biblioteca facendo finta che sia lei ad averne bisogno è sua, non mi sembra giusto prenderne il merito xD
Grazie bellissima ti voglio bene <3
Tu e Giulytvd siete le mie beta e senza di voi sono persa nei meandri della mia mente contorta!
Pensate che ho chiesto a mio nonno se una frese gli sembrava troppo pindarica e lui mi ha risposto: “ Chi è questo Pindaro? Un tuo compagno di scuola?”  -.-‘
Cooomunque..
Mi dispiace per aver interrotto così il capitolo ma un po’ di suspance non fa mai male!
Poi voglio dire che la citazione del libro “Notre Dame de Paris”, non è un qualche strano messaggio subliminare, neanche tanto subliminare, semplicemente è il prossimo che devo leggere e mi è venuto in mente, tutto qui.
E ora.. PUBBLICITA’
 
Did you Know that you breathDI Iansom
 
Sono passati sei mesi e Kristen si è trasferita a Sunnydale.
Ha abbracciato il suo destino e la sua vita è diventata una lotta continua.
La Cacciatrice e il Trio le sono costantemente vicino.
La ragazza dolce e indifesa di un tempo sembra ormai sparita nel nulla, ma sarà davvero così.
E se un'antica maledizione la portasse ad incrociare nuovamente il cammino di un certo vampiro dagli occhi di ghiaccio?
 
Probabilmente la conoscete già, però io la metto lo stesso xD
 
 
He wants her.Di lovelyvampire
Gabriel voleva lei e Kaitlyn voleva lui.
Un amore che è in qualche modo è riuscito a trionfare.
 
Non è quello che sembradi _Bubble_
Dal capitolo 1:
> era l'undicesima volta che mi faceva questa domanda, e per l'ennesima volta avrei risposto si
>
E così salimmo in macchina, le mie valige erano pronte, mi stavo trasferendo, stavo partendo per New York, avevo raggiunto quello che volevo, mi ero diplomata con il massimo, e ora stavo partendo, volevo viaggiare, volevo l' America, e così è stato.
 
The long and winding roaddi Giulytvd
Ed ecco(finalmente) la mia fanfiction a capitoli. Anche questa volta McCartney sarà uno dei protagonisti principali della storia. Dopo alcuni mesi dalla morte dell'amico John, Paul decide di raccogliere i suoi ricordi del grande musicista in un libro intervista, che si occuperà di scrivere Anna, una giovanissima giornalista... leggete e, mi raccomando, fatemi sapere! ogni recensione è davvero gradita.
Francamente, io la trovo STUPENDA, come tutte le altre del resto :P
 
La notte stellatadi Delena85
Damon è un ragazzo problematico, presuntuoso, ironico, donnaiolo e attaccabrighe. Ha un pessimo rapporto con il padre e questo lo ha portato a fare scelte discutibili, adora sua madre e ha un’intesa molto particolare con il fratello. Negli anni non ha mai permesso a nessuno di avvicinarsi troppo a lui e le persone che possono dire di conoscerlo sul serio si contano sulle dita di una mano.
Dal testo:
“Un po’ asociale non trovi?”
Riconoscendo la sua voce si voltò verso di lei e un sorriso ammirato gli illuminò il volto, era bellissima nel suo abito di raso blu scuro.
“Molto” ammise “diciamo che preferisco la solitudine a certe persone”
“Ah capisco” lo assecondò avvicinandosi a lui “allora forse sarebbe meglio se io tornassi dentro e ti lasciassi ai tuoi pensieri”
“Ho detto certe persone non tutte”
 
Remember Medi Defan64
Dal capitolo
[...] - Manca poco lo sento - mio fratello mi abbracciò e delle lacrime iniziarono a bagnare il mio volto
- Ho paura Liam -
- Non ti preoccupare sorellina, resterò accanto a te fino alla fine - [...]
 
Le cinque fasi del lutto.Di _Crisalide_
[SPOILER 4X15]
Jeremy è morto. Ma Elena inizialmente non vuole crederci, si ostina a non crederci.
Attraverso le fasi del lutto, ecco come (secondo me), affronta la morte del proprio fratello.
E’ davvero molto molto bella e anche molto molto triste. Bravissima tesoro!
 
Fearless.Di 69withJoseph
Gli Edwards: una famiglia che per anni ha fatto stragi, ha ucciso colpevoli ed innocenti, uomini, donne e bambini, nel clan dei Salvatore, finché il tutto è stato fermato dalla stessa famiglia. Perrie, l'unica discendente degli Edwards è cercata da anni da coloro che hanno ucciso i suoi genitori, da coloro che pensano che lei sia una vampira e che abbia gli stessi ideali dei suoi cari ormai defunti. I Salvatore non sanno che invece lei è stata accudita da Angel, un amico di infanzia, che le ha trasmesso ideali completamente diversi. Ma la vendetta rimane lo stesso vendetta, e come tale, può essere fermata solo procurando altre morti. Ma siamo totalmente sicuri che ciò che i Salvatore cercano sia proprio questa?
 
incontrarsi per una nuova possibilitàdi _RadinA_
[SPOILER:per chi non ha visto la terza stagione]
Sono passati 50 anni da quando Elena è diventata una vampira e ha scelto Stefan come amore della sua vita, Damon ormai si è stufato di tutti e di tutto, non fa che vagare per il paese, ma proprio un giorno di questi, apparirà una porta davanti ai suo occhi per dargli una nuova possibilità che potrebbe cambiare molte cose. Da quella porta uscirà Elena, ma lei non è quella che conosce, non è una vampira... è possibile che esista un'altra Elena nel mondo o c'è qualcosa di più che Damon non riesce a cogliere e che presto scoprirà?
LEGGETE E RECENSITE, PER DIRMI SE VI PIACE LA MIA IDEA!!!! GRAZIE, RADINA.
 
Le sorelle Salvatoredi eltanininfire
E se a Mystic Falls arrivassero cinque misteriosi quanto affascinanti ragazzi, amici degli Originari? E se due di loro fossero sorelle e si chiamassero Salvatore? Elena ha deciso di completare la Transizione per stare con Stefan. Cosa accadrà a Damon? Attenzione, Post terza stagione!
Dal capitolo 3:
POV DAMON
Ero riuscito a convincerle ad entrare. Volevo sapere quale fosse il loro problema e perché la mia moretta continuava a rispondermi male. Volevo sapere cosa le avevo fatto. Mi ero già scusato per il nostro primo incontro perciò non capivo il motivo di tanta indisposizione nei miei confronti.
Appena lei e la sorella furono dentro, chiusi la porta alle mie spalle, attirando i loro sguardi.
-Talia!!!- La piccoletta era corsa verso di lei e le era saltata in braccio stile koala, avvolgendo le gambe e le braccia attorno al suo corpo.
-Sei rimasta!!- le urlò all’orecchio.
-Si, si, sono qui, non gridare. Adesso per favore scendi, mi stai spezzando in due- La ragazzina obbedì senza discutere.
Bene, grazie alla piccola Cassandra avevo scoperto come si chiamava quella ragazza che occupava ormai tutti i miei sogni.
 
Ringrazio anche _3Alice3_, Fleccia90annaterrae  Ladra_Di_Anime perché anche se non pubblicano storie lasciano delle recensioni fantastiche!!!!!!!
 
Grazie infinite a tutte, non avrei mai creduto di poter arrivare dove sono ora, 47 recensioni per quattro capitoli per me sono tantissime.
VI VOGLIO BENE
Bacini bacetti
Niko
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


                                     Lost in Labyrinth, I want to be alive for you!
  


Ciao a tutti!
 
Come ho già spiegato ad alcuni di voi, ieri sono uscita con una mia amica, era da troppo che non lo facevo!, quindi non ho potuto aggiornare.
 
Mi scuso per questo giorno di ritardo ma penso che non sia una cosa così catastrofica, probabilmente ve ne fregate ma io mi scuso lo stesso!
 
Come sempre ringrazio le persone meravigliose che recensiscono e come sempre questo capitolo è tutto per voi!
 
Grazie anche per aver partecipato al mio “sondaggio”, alla fine hanno vinto, con metodo pienamente democratico, i gemelli maschio e femmina.
 
Sono felice per questa scelta, un po’ perché ci speravo, mi ha dato lo spunto per un’idea contorta!, e poi perché è la VOTRA scelta quindi ci tengo ancora di più
 
Ecco qui il link per la canzone:
 
 http://youtu.be/0IFC_t7suSI 

 
Baci e ci leggiamo sotto!
 
 





Ancora una volta non  so dove sono, mi è capitato molte volte nella mia vita, ma non per questo la situazione migliora.
 
Osservo ciò che mi circonda senza però riuscire a vedere.
 
I miei occhi sono annebbiati dal terrore di un angoscia pesante e ingiustificata che accompagna e distorce ogni pensiero, ogni respiro, ogni attimo.
 
Dormo?
 
Forse, ma è troppo semplice per crederci.
 
Oppure questa è la realtà più falsa che abbia mai visto?
 
Forse, ma allora cosa ci faccio qui?
 
Come ci sono arrivata?
 
Sto sognando?
 
O forse è quello che voglio credere?
 
C’è qualcuno insieme a me o sono rimasta sola di nuovo?
 
La risposta a quest’ultima domanda giunge chiara e inaspettata come un fulmine che attraversa la luna limpida e piena.
 
Una fitta dolorosa al ventre mi ricorda che no, non potrò mai essere sola, non adesso.
 
Colta alla sprovvista, le mie ginocchia cedono e io cado rovinosamente in avanti.
 
Un tappeto di fiori mi avvolge e impedisce così al terreno  ruvido e freddo di scontrarsi con il mio corpo candido e indifeso.
 
Mi metto a sedere faticosamente, facendo leva sui palmi delle mani che inevitabilmente si sporcano di erba e terra.
 
Mi circondo le gambe con le braccia in una posizione che rispecchia perfettamente quanto io sia piccola e insignificante se confrontata con la vastità di ciò che mi circonda.
 
 Questo luogo è il trionfo della luce sulle tenebre.
 
Il sole è incredibilmente luminoso e perfino il blu limpido del cielo sembra rifulgere di una luce sconosciuta.
 
Tutti intorno a me vi sono centinaia e centinaia di petali colorati che sembrano riflettere i raggi del sole e rifrangerli in mille tonalità accecanti.
 
Tuttavia, lo sfoggio di bellezza di questo posto non riesce a rincuorarmi.
 
Il tepore della luce abbagliante non riesce a combattere il gelo che sento dentro, che gravita su  di me come un grande orologio pronto ad arrestare il suo corso.
 
Quella e un’infinita serie di altre emozioni contrastanti, che si differenziano fra loro grazie a sfumature appena percettibili, fanno in modo che io non possa godermi questo spettacolo meraviglioso.
 
Continuo a fissare allibita la macchia verde che si staglia infinita attorno a me.
 
La luce  intensa rischiara la pianura ricolma di fiori colorati e talmente profumati che il loro aroma riesce ad inebriare persino i miei sensi perennemente in allerta.
 
Forse è l’alba, perché i raggi rosei del sole si posano su migliaia di petali carnosi e sull’erba umida di rugiada, che risplende amplificando ulteriormente quel gioco di luci e profumi.
 
Deve proprio essere un sogno perché  a quanto mi ricordo  a Mistic Falls era l’estate calda e afosa ad accompagnare le lunghe giornate.
 
In questo lembo sperduto di terra, invece, l’aria mite e umida  è gremita di primavera.
 
 Sembra un mondo a parte, isolato e lontano da tutto.
 
Perfetto per chiunque, ma non per me.
 
Io voglio solo tornare a casa, abbracciare stretto Damon e insieme prenderci cura del nostro bimbo.
 
“I vostri bimbi” mi corregge una voce esterna che sembra arrivare da ogni punto di quel pianoro senza fine.
 
Vorrei rispondere, chiedere spiegazioni, urlare, piangere.. ma i ricordi affiorano  maligni e inarrestabili.
 
Tutto intorno a me scompare.
 
 Tutto ciò che giunge alle mie orecchie è l’eco indistinta di due voci, due suoni con ritmi molto simili.
 
Ma se li si ascolta con precisione si colgono delle sfumature diverse che li contraddistinguono.
 
Uno è più dolce, lento, sembra quasi non voler disturbare con il suo battere calmo ma incessante.
 
L’altro è più deciso, incisivo. Da l’impressione di voler sfidare il mondo con quel suo tum-tum inarrestabile.
 
Centinaia di immagini sfocate e fulminee attraversano la mia mente senza darmi la possibilità di comprenderle.
 
Ma io lo so che sono ricordi, lo sento, ma ho anche la sensazione che non mi appartengano.
 
 
 
Fisso attentamente i suoi profondi occhi azzurri che in questo momento sembrano ancora più chiari.
 
Dopo una frazione di secondo il suo corpo è di fronte al mio e il suo sguardo mi osserva senza sfiorarmi, perso nei suoi ragionamenti.
 
Ha scoperto qualcosa, qualcosa che riguarda me, lui e il nostro bambino.
 
Riguarda noi e questo mi spaventa più di quanto vorrei.
 
Non credo di essere abbastanza forte per riuscire a sopportare qualcos’altro, non posso.
 
Quando le sue dita si posano con delicatezza sulla mia pancia sento un brivido corrermi lungo la schiena e una sensazione di gioia, di protezione sostituisce la paura e lo sconforto.
 
Perché ho l’impressione che queste emozioni non mi appartengano?
 
Non sono mie, le condivido questo sì, ma non sono mie.
 
Mi sento divisa a metà, da una parte provo quasi fastidio a quel contatto così semplice ed inaspettato, ma è sempre quel tocco a regalarmi una sensazione di protezione, di un’agognata  felicità.
 
Osservo stupefatta il suo viso avvicinarsi al mio ventre, ora anche il suo orecchio è a contatto con la mia pelle e quelle sensazioni contrastanti, se possibile, si fanno ancora più intense.
 
< Come ho fatto a non accorgermene prima? >
 
Il suo è solo un sussurro, una sua riflessione espressa a voce alta ma io non posso fare a meno di preoccuparmi.
 
Perché non mi parla? Anche io voglio capire, voglio sapere perché continuo a stare così male.
 
< Che cosa c’è? > la voce malferma che sento arrivare flebile e distante non può essere davvero la mia, anche se esprime esattamente i miei pensieri confusi.
 
< Sono due >
 
Distacca leggermente il viso da me e una sensazione di caldo e di freddo mi avvolge  nello stesso momento, facendomi rabbrividire.
 
Sono sicura che anche lui ha notato il mio leggero tremore ma lo ignora, mantiene i suoi pezzi di cielo incatenati con i miei leggermente più scuri.
 
 
No, non è possibile.
 
 
< C-cosa? >
 
< Sì, sono due gemelli. Chiudi gli occhi e ascolta >
 
Torna con il viso alla mia altezza e con una leggere pressione dei polpastrelli mi intima ad abbassare le palpebre, delicatamente.
 
No, non è possibile. Non voglio!
 
Sto per aprire gli occhi e dirgli che non è vero, che io non sento nulla ma un tenue tamburellare lascia quel respiro in bilico, per poi sopprimerlo del tutto quando lo ascolto con chiarezza.
 
Bum.. bum.. bum.
 
Il primo dolce e lento mi assicura con il suo  battere calmo e immutabile.
 
Bum, bum-bum.
 
E il secondo, più deciso, incisivo con il suo pulsare inarrestabile.
 
< Non è possibile >
 
Ripeto per la terza volta, in questo caso ad alta voce.
 
< Sì, invece. E’ sempre stato così Linda, è il nostro destino >
 
Io davvero non capisco, ha fatto tante scene quando credevamo fosse uno solo, ora sono due e sembra quasi esserne.. contento?
 
< Tua madre aveva ragione, fin dall’inizio.  Non sono stato io a salvarti Linda, sono stati loro. Uno di loro è più legato a te, ti vuole bene. Quando stavi per morire ti ha salvato perché è lui il simbolo della disperazione. Ma anche se mi sembra impossibile, credo che l’altro sia più legato a me, ti ha aiutata a salvarmi, lui è la prova.. >
 
Ricomincia come un fiume in piena, gesticolando con le mani e afferrandomi per le spalle
 
< Dell’amore > concludo io come un automa, mentre la paura si impadronisce del mio corpo.
 
< Era il nostro destino Linda, ti ricordi cosa mi hai detto quando ci siamo conosciuti? Che anche tu, come me, sognavi tutte le notti i miei occhi, proprio come io sognavo i tuoi. Ti ricordi quando tutto è finito? >
 
Me lo sta chiedendo seriamente? Crede davvero che non mi ricordi una cosa così importante?
 
< Certo che lo so, quando ti ho detto “ti amo” per la prima volta e tu non mi hai risposto! >
 
< Già, però ti ho baciata, e poi?? >
 
E poi.
 
Già, è stato il “poi” più bello della mia vita, ma non è questo il momento di parlarne.
 
< Dove vuoi arrivare?  >
 
< L’abbiamo fatto Linda! Era così che doveva andare! Non erano i nostri occhi che sognavamo, erano i loro >
 
Con un gesto veloce della mano indica la mia pancia, mentre osserva attentamente il mio viso sgranato per lo stupore.
 
Il suo volto invece è contratto, ma c’è qualcosa nel suo sguardo, una luce nuova e brillante, che mi da l’impressione di essermi persa qualche passaggio.
 
< Perché sei così felice? Io ho paura, tanta paura. Neppure quando la consapevolezza di stare per morire mi ha raggiunta ero in ansia come lo sono ora, ma tu sembri sollevato da questa scoperta >
 
< Non lo capisci? Se questo è il nostro destino, quello di creare una nuova razza, significa che sia tu che loro andrete avanti, avremo la nostra vita insieme. Forse non sarà facile, visti i tuoi sintomi, ma vivrete e per me questa è una vittoria >
 
< I-io.. > cerco di dire ma le lacrime e i singhiozzi non si fanno attendere più del dovuto.
 
Maledetti ormoni!
 
< Shh, sta calma. Andrà tutto bene >
 
Ancora una volta sono le sue braccia che circondandomi mi fanno sentire protetta, in pace.
 
Eppure quella sensazione di fastidio, quasi di gelosia c’è ancora.
 
< Credo che qualcuno qui dentro sia fortemente geloso del suo papà >  sorrido  timidamente.
 
Quella parola continua a risuonarmi nella mente.
 
“Papà”
 
Chissà se ha lui suona strano quanto a me?
 
Trovo stranamente la forza di alzare lo sguardo e per un attimo vedo lo stupore dominare sul suo volto, ma presto viene sostituito da un sorriso dolce e sincero.
 
< Hai paura? > mi chiede gentilmente.
 
Forse vuole solo cambiare discorso, o forse no.
 
< Molta, ma va bene così > mi stringo ancora di più a lui e il suo profumo di pioggia e muschio mi rilassa, facendomi sospirare impercettibilmente.
 
< Anche io ho paura ma non vi lascerò soli un’altra volta >
 
Poggia il mento sulla mia vesta e rimaniamo così, stretti l’uno all’altra per un tempo che mi pare infinito.
 
< Dimmelo ancora > sussurro alla fine, per rompere quel silenzio opprimente.
 
< Che cosa? >
 
< Dimmi che mi ami > rispondo e affondo il viso nel suo petto con un po’ di imbarazzo.
 
Ma in risposta ricevo solo una risatina ironia e oltremodo fastidiosa.
 
< Ci hai preso gusto, eh? >
 
Puft, pallone gonfiato!
 
< Mi piace sentirmelo dire > ribatto altezzosa e il suo sguardo si fa tremendamente serio.
 
Con tue dita mi afferra il mento, incatenando il mio sguardo al suo.
 
< Ti amo >
 
Oddio, perché invece che sorridere mi metto a piangere ancora di più???
 
 Non riesco a smettere e presto il mio corpo è scosso dai singhiozzi.
 
< Ehi, ehi. Sta calma! Che succede?? >
 
Ancora una volta la nostra pace non dura a lungo.
 
E ancora una volta è mia la colpa.
 
Tutti inizia a girare sempre più velocemente mentre l mio corpo si fa sempre più pesante.
 
< D-damon > mormoro con la voce strozzata e un secondo dopo sento la terra mancarmi sotto i piedi, mentre sue braccia forti mi stringono ad un petto marmoreo e freddo.
 
La testa pulsa incessantemente e ogni muscolo si contrae e si rilassa sempre più velocemente.
 
La pancia inizia a farmi sempre più male, fitte sempre più ravvicinate fra loro  rischiano ogni volta di farmi urlare dal dolore.
 
< Fallo smettere, fallo smettere > continuo a ripetere questa frase, mentre Damon mi appoggia sul letto e s stende acanto a me.
 
< Che cosa sta succedendo? >
 
Ora anche Bonnie è nella stanza ma io non riesco a darle peso.
 
Sento uno strano bruciore alla gola farsi sempre più intenso e senza volerlo tossisco sempre più forte.
 
Va avanti così per minuti interminabili finchè non sento un liquido caldo e denso uscirmi dalla bocca.
 
Con fatica apro gli occhi e osservo le mie dita sporche di sangue.
 
< Bonnie ti prego fa qualcosa! > sbotta Damon mentre cerca di sollevarmi la testa per non farmi soffocare.
 
< Non so che fare! No c’è nessun incantesimo che possa aiutarmi! >
 
Gridavano, inveivano uno sull’altro mentre io continuo a rigettare il mio sangue sul cuscino.
 
Con le bracca mi circondo la vita e prego con tutte le mie forze che finisca presto.
 
< Ho tanto sonno Damon, voglio dormire > sussurro talmente piano che persino io faccio fatica a sentirmi.
 
< No!! Ehi, mi ascolti??? Non arrenderti! Io sono qui con te >
 
Fatelo smettere, fatelo smettere!
 
< Ma certo! Posso addormentarla! > scatta all’improvviso Bonnie e sento i suoi passi svelti sul sul parquet.
 
 
 < Che intendi dire? > domanda Damon con la voce carica di una ritrovata speranza.
 
< Posso far addormentare il so corpo, congelare il suo dolore e risvegliarla quando avremo trovato una soluzione!! >
 
La sento appoggiare il suo grimorio sul letto e sfogliarlo volocemente.
 
 < Davvero sei in grado di farlo? > le chiede lui, senza smettere di cullarmi.
 
 < Sì, ma.. > la frase si interrompe e  se per un momento anche io ho creduto che potesse smettere, ora le mie speranze sono crollate di nuovo.
 
< Ma??? > anche Damon è preoccupato e mi domando per quanto ancora riuscirà a resistere.
 
< L’incantesimo dura tre giorni, se non troviamo una soluzione prima, dormirà per sempre >
 
< Cosa???? No non se ne parla! > sbraita Damon.
 
Non credo che possa superare anche questa non a solo.
 
< Fallo, ti prego Bonnie fallo >
 
Angolo autrice:
 
Ciao a tutti!
Eccomi qui!
Spero che questo capitolo vi piacerà iù che a me, non mi soddisfa molto e vi prego non picchiatemi per questo!
Grazie alle mie fantastiche beta, quante volte ancora dovrò dire che senza di voi non vivo???
Grazie anche a chi legge in silenzio, chi preferisce, segue o ricorda la mia storia!
Mi dispiace perché vi avevo promesso spiegazioni e invece l cosa si fa ancora più incasinata!
Chiedo perdono
Prima di dimenticarmene, la parte in corsivo è un flashback, mooolto importante ovviamente!
 
 

E ora.. PUBBLICITA’
 
Did you Know that you breathDI Iansom
 
Sono passati sei mesi e Kristen si è trasferita a Sunnydale.
Ha abbracciato il suo destino e la sua vita è diventata una lotta continua.
La Cacciatrice e il Trio le sono costantemente vicino.
La ragazza dolce e indifesa di un tempo sembra ormai sparita nel nulla, ma sarà davvero così.
E se un'antica maledizione la portasse ad incrociare nuovamente il cammino di un certo vampiro dagli occhi di ghiaccio?
 
Probabilmente la conoscete già, però io la metto lo stesso xD
 
 
He wants her.Di lovelyvampire
Gabriel voleva lei e Kaitlyn voleva lui.
Un amore che è in qualche modo è riuscito a trionfare.
 
Non è quello che sembradi _Bubble_
Dal capitolo 1:
> era l'undicesima volta che mi faceva questa domanda, e per l'ennesima volta avrei risposto si
>
E così salimmo in macchina, le mie valige erano pronte, mi stavo trasferendo, stavo partendo per New York, avevo raggiunto quello che volevo, mi ero diplomata con il massimo, e ora stavo partendo, volevo viaggiare, volevo l' America, e così è stato.
 
The long and winding roaddi Giulytvd
Ed ecco(finalmente) la mia fanfiction a capitoli. Anche questa volta McCartney sarà uno dei protagonisti principali della storia. Dopo alcuni mesi dalla morte dell'amico John, Paul decide di raccogliere i suoi ricordi del grande musicista in un libro intervista, che si occuperà di scrivere Anna, una giovanissima giornalista... leggete e, mi raccomando, fatemi sapere! ogni recensione è davvero gradita.
Francamente, io la trovo STUPENDA, come tutte le altre del resto :P
 
La notte stellatadi Delena85
Damon è un ragazzo problematico, presuntuoso, ironico, donnaiolo e attaccabrighe. Ha un pessimo rapporto con il padre e questo lo ha portato a fare scelte discutibili, adora sua madre e ha un’intesa molto particolare con il fratello. Negli anni non ha mai permesso a nessuno di avvicinarsi troppo a lui e le persone che possono dire di conoscerlo sul serio si contano sulle dita di una mano.
Dal testo:
“Un po’ asociale non trovi?”
Riconoscendo la sua voce si voltò verso di lei e un sorriso ammirato gli illuminò il volto, era bellissima nel suo abito di raso blu scuro.
“Molto” ammise “diciamo che preferisco la solitudine a certe persone”
“Ah capisco” lo assecondò avvicinandosi a lui “allora forse sarebbe meglio se io tornassi dentro e ti lasciassi ai tuoi pensieri”
“Ho detto certe persone non tutte”
 
Remember Medi Defan64
Dal capitolo
[...] - Manca poco lo sento - mio fratello mi abbracciò e delle lacrime iniziarono a bagnare il mio volto
- Ho paura Liam -
- Non ti preoccupare sorellina, resterò accanto a te fino alla fine - [...]
 
Le cinque fasi del lutto.Di _Crisalide_
[SPOILER 4X15]
Jeremy è morto. Ma Elena inizialmente non vuole crederci, si ostina a non crederci.
Attraverso le fasi del lutto, ecco come (secondo me), affronta la morte del proprio fratello.
E’ davvero molto molto bella e anche molto molto triste. Bravissima tesoro!
 
Fearless.Di 69withJoseph
Gli Edwards: una famiglia che per anni ha fatto stragi, ha ucciso colpevoli ed innocenti, uomini, donne e bambini, nel clan dei Salvatore, finché il tutto è stato fermato dalla stessa famiglia. Perrie, l'unica discendente degli Edwards è cercata da anni da coloro che hanno ucciso i suoi genitori, da coloro che pensano che lei sia una vampira e che abbia gli stessi ideali dei suoi cari ormai defunti. I Salvatore non sanno che invece lei è stata accudita da Angel, un amico di infanzia, che le ha trasmesso ideali completamente diversi. Ma la vendetta rimane lo stesso vendetta, e come tale, può essere fermata solo procurando altre morti. Ma siamo totalmente sicuri che ciò che i Salvatore cercano sia proprio questa?
 
incontrarsi per una nuova possibilitàdi _RadinA_
[SPOILER:per chi non ha visto la terza stagione]
Sono passati 50 anni da quando Elena è diventata una vampira e ha scelto Stefan come amore della sua vita, Damon ormai si è stufato di tutti e di tutto, non fa che vagare per il paese, ma proprio un giorno di questi, apparirà una porta davanti ai suo occhi per dargli una nuova possibilità che potrebbe cambiare molte cose. Da quella porta uscirà Elena, ma lei non è quella che conosce, non è una vampira... è possibile che esista un'altra Elena nel mondo o c'è qualcosa di più che Damon non riesce a cogliere e che presto scoprirà?
LEGGETE E RECENSITE, PER DIRMI SE VI PIACE LA MIA IDEA!!!! GRAZIE, RADINA.
 
Le sorelle Salvatoredi eltanininfire
E se a Mystic Falls arrivassero cinque misteriosi quanto affascinanti ragazzi, amici degli Originari? E se due di loro fossero sorelle e si chiamassero Salvatore? Elena ha deciso di completare la Transizione per stare con Stefan. Cosa accadrà a Damon? Attenzione, Post terza stagione!
Dal capitolo 3:
POV DAMON
Ero riuscito a convincerle ad entrare. Volevo sapere quale fosse il loro problema e perché la mia moretta continuava a rispondermi male. Volevo sapere cosa le avevo fatto. Mi ero già scusato per il nostro primo incontro perciò non capivo il motivo di tanta indisposizione nei miei confronti.
Appena lei e la sorella furono dentro, chiusi la porta alle mie spalle, attirando i loro sguardi.
-Talia!!!- La piccoletta era corsa verso di lei e le era saltata in braccio stile koala, avvolgendo le gambe e le braccia attorno al suo corpo.
-Sei rimasta!!- le urlò all’orecchio.
-Si, si, sono qui, non gridare. Adesso per favore scendi, mi stai spezzando in due- La ragazzina obbedì senza discutere.
Bene, grazie alla piccola Cassandra avevo scoperto come si chiamava quella ragazza che occupava ormai tutti i miei sogni.
 
 
Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena. Di
CharlottewithNJH
 
Leggendo alcune fanfiction su questo sito, mi è venuta l'ispirazione di scriverne una mia.
Questa storia parla di Charlotte, una ragazza timida ma testarda allo stesso momento, che decide di trasferirsi a Londra per vivere la SUA vita.
Il secondo giorno incontra un ragazzo, un ragazzo dai capelli ricci e scuri e con due occhi verdi lucidi.
Da lì incomincia la loro 'amicizia'..
se vi piace lasciate una recensione così vado avanti e.. BUONA LETTURA A TUTTI!
 
Ringrazio anche _3Alice3_, Fleccia90annaterra e  Ladra_Di_Animeperché anche se non pubblicano storie lasciano delle recensioni fantastiche!!!!!!!
 
Grazie infinite a tutte, non avrei mai creduto di poter arrivare dove sono ora, 58 recensioni ma vi rendete conto????????
Voi siete pazze e io vi ADOROOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!
VI VOGLIO BENE
Bacini bacetti e coccole coccolose
Niko
 
 
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


                  I can’t be a hero, I can’t live without you.


Ciao a tutti,

Mi scuso se posto oggi e non di Sabato ma come alcune di voi sanno sono stata da una mia carissima amica che con la sua pazienta infinita mi ha aiutata a studiare.
 
Grazie Giuly ti voglio bene <3
 
Bene, spero tanto che il capitolo vi piaccia e spero di soddisfare tutti con le tanto attese spiegazioni.
 
Ringrazio tutte le ragazze fantastiche che recensiscono la mia umile storie, come sempre il capitolo è dedicato a tutte voi <3
 
Ecco il link per la canzone:
 
http://www.youtube.com/watch?v=nX6CFCugpUw&feature=share&list=RD02-GqdbQWY_e0 


Ci leggiamo sotto
 
Niko



Pov Damon:
 
Sono minuti, ore o giorni che osservo la luce del sole accarezzare placidamente la tua pelle diafana e perfetta?
 
Di certo questo bagliore tenue può donarti più calore di quanto non possano fare  le mie mani che mi ostino ad intrecciare con le tue.
 
Quanto tempo mi rimane prima di dover decidere cosa fare?
 
Un sospiro di rassegnazione solca le mie labbra secche prima che queste si increspino per formare un sorriso spento, ironico e disperato.
 
Che importanza può avere il tempo quando la consapevolezza di non poter scegliere, di non avere un’altra possibilità bussa prepotentemente alla porta di quella tua mente confusa e di quel tuo  cuore che non credevi di possedere?
 
Colpi perforanti, che risuonano nelle  orecchie come il rintocco di una cattedrale  invisibile e distante, il cui unico compito è ricordarmi le poche ore che rimangono per decidere cosa fare, chi salvare.
 
Non mi importa quello che pensano Stefan o Elena, non mi importa quello che mi diresti tu ascoltandomi, la colpa è solo mia.
 
Avrei dovuto capire fin da subito che qualcosa non andava, avrei dovuto proteggerti invece sono scappato perché la paura che saresti stata tu a lasciarmi mi logorava.
 
Che eroe sono io per te?
 
Ho sempre lasciato che fossi tu a salvare me dall’oscurità che mi circondava.
 
Tu sei riuscita a ledere la mia prigione di ghiaccio, tu hai guidato la mia umanità attraverso la nebbia, illuminando il cammino come un raggio di sole sgargiante.
 
Io sono solo stato in grado i influenzare la tua natura semplice e bella, ho guastato una creatura meravigliosa e ti ho fatta soffrire come nessuno avrebbe dovuto fare.
 
Con una lentezza calcolata che rischia quasi di farmi impazzire, sfioro le tue labbra fredde con le mie, sentendo il tuo respiro gelido infrangersi sulla mia pelle tremante.
 
Sembra quasi che ogni sospiro, ogni fluire e defluire regolare di quelle lenzuola che velano il tuo corpo armonioso al mio sguardo implorante, ti costi un enorme sforzo.
 
Ed io non posso fare a meno di pensare che il tuo corpo diventerà ancora più freddo.
 
La tua pelle si farà ancora più bianca e il tuo dolore diverrà ancora più grande.
 
Che cosa devo fare, amore mio?
 
< Ma certo! Posso addormentarla! > lo scatto improvviso di Bonnie mi fa sobbalzare e  non riesco a trattenere quel lampo di speranza che attraversa i miei occhi velati di inutili lacrimi.
 
 < Che intendi dire? > domanda io con la voce carica di una flebile speranza che non potrà solo farmi male.
 
< Posso far addormentare il suo corpo, congelare il suo dolore e risvegliarla quando avremo trovato una soluzione!! >
 
La vedo appoggiare il suo grimorio sul letto e sfogliarlo velocemente.
 
 < Davvero sei in grado di farlo? > le chiedo, senza smettere di cullare la mia piccola.
 
 < Sì, ma.. > la frase si interrompe e  se per un momento  ho creduto che potesse esserci una soluzione, ora le mie speranze sono crollate di nuovo.
 
< Ma??? >  sono preoccupato e mi domando per quanto ancora riuscirò a resistere.
 
Per quanto ancora sentirò questa calma raggelante pervadermi?
 
Per quanto ancore i miei nervi frementi, la rabbia assopita coveranno in un angolo buio senza oscire alla luce?
 
Non sono sicuro di potercela fare.
 
Non sono sicuro di volercela fare
 
 < L’incantesimo dura tre giorni, se non troviamo una soluzione prima, dormirà per sempre >
 
Ed ecco che la mia pace interiore svanisce, si frantuma come le mie possibilità di vincere contro il destino, contro chiunque abbia deciso che io devo pensare.
< Cosa???? No non se ne parla! >
 
Non credo di poter superare anche questa cosa da solo.
 
< Fallo, ti prego Bonnie fallo >
 
La sua voce è così  flebile e tremante da farmi salire dei brividi gelidi lungo la schiena.
 
O forse sono le sue parole a lasciarmi basito, a far sì che il respiro che stava per solcare pesantemente le mie labbra si dissolva nell’arco di quell’istante senza fine.
 
 < Lasciami tentare Damon, abbiamo bisogno di una soluzione e del tempo necessario per riuscire a trovarla >
 
 
 
Ti ho odiata.
 
Ti ho odiata con la stessa intensità con cui ti amo.
 
Perché hai scelto la strada più facile, hai deciso di lasciare a me la responsabilità di scegliere.
 
Mi hai lasciato solo con il mio dolore, mentre i secondi non passano e il tormento mi consuma.
 
Quante altre ferite dovrà subire il mio cuore prima che voglia smettere di guarire?
 
Perché devo essere io a decidere per te?
 
Perché mi hai lasciato solo ad affrontare tutto questo?
 
 
Nella stanza l’oscurità si fa sempre più vicina, sempre più intensa.
 
Ma nulla può reggere il confronto con il tormento cupo che ho dentro.
 
Con il male che alberga nei miei pensieri, nei miei sospiri, nelle mie lacrime.
 
Solo il tuo viso immobile è distinguibile nella penombra della stanza, sembra quasi rifulgere di una luce propria, intensa e speciale.
 
< D-damon >
 
Un sussurro flebile mi risveglia da questi pensieri troppo cupi, troppo terribili per essere affrontati in questa situazione angosciante.
 
La porta è ancora chiusa ma la luce proveniente dal corridoio riflette l’ombra di due piedini piccoli e irrequieti.
 
< Damon devi venire, subito >
 
Quella voce squillante nonostante il tono molto basso che ha usato, non può che appartenere ad Elena.
 
Nulla mi interessa.
 
Nulla può farmi smuovere da questo letto, da questo corpo che diventa sempre più freddo, sempre più immobile.
 
< Abbiamo trovato qualcosa Damon, ti prego vieni >
 
Nulla, tranne questo.
 
Con la voglia di vivere che scema sempre di più costringo il mio corpo ad allontanarsi da quel letto,  da quella certezza opprimente, da lei.
 
La maniglia della porta si abbassa e cede arrendevole sotto al peso quasi inesistente della mia mano.
 
Quando entro in cucina la luce del lampadario quasi mi costringe a socchiudere gli occhi, ma ormai nulla può più ferirmi.
 
Ci sono Elena, Sfefan, Caroline e Bonnie.
 
Quest’ultima sembra leggere e rileggere incessantemente poche frasi prese da un libro che all’inizio non riconosco.
 
Guardo più attentamente, le pagine gialle che sembrano sgretolarsi solo ad incrociarle con lo sguardo.
 
 
Il libro che Klaus ha dato a me e a Linda.
 
< Che cosa avete scoperto? >
 
La voce esce inevitabilmente flebile e tremolante, ma non mi interessa.
 
Ho paura di quello che scoprirò e specialmente ho paura di soffrire ancora.
 
< C’è una parte di profezia che la madre di Linda non ha citato. Forse non lo sapeva.. o non avrebbe voluto saperlo >  
 
La piccola Bonnie sembra ancora più fragile mentre le lacrime salate solcano il suo volto a forma di cuore.
 
< Che intendi dire?? >
 
< Il corpo di Linda rifiuta i gemelli perché la Profezia è incompleta. Per poter generare degli ibridi, anche voi due dovete esserlo. Tu devi bere il suo sangue, per poi ucciderti, diventando così un angelo. Lei deve bere il tuo sangue, morire e diventare un.. >  il discorso si interrompe sul finale, ma tutti sanno come sarebbe andata a finire quella frase.
 
Anche io e questo pensiero mi uccide.
 
< Un vampiro. Devo trasformarla in un ibrido vampiro, angelo ed essere umano >
 
 
 
Angolo autrice:
 
Ciao a tutti!
Beh, che dire??? Ve lo aspettavate??
Io spero di no perché mi piacciono le sorprese!!!
Secondo la profezia, anche Linda e Damon devono diventare ibridi, questo significa che Linda dovrà diventare per un terzo vampiro
E Damon dovrà diventare per un terzo angelo.
Oooh ma lui è già un angelo dico bene???
Ahahah spero solo che l’idea, come il capitolo, vi sia piaciuta.
Mi scuso se non è molto lungo ma aggiornerò Venerdì promesso. Tanto c’è anche il ponte Yaaaaay!!!!!
 
Bene, prima di passare alla pubblicità ecco un po’ di ringraziamenti:
 
Grazia alle 9 persone che hanno messo la mia storia fra le preferite
Grazia alle 3 persone che hanno messo la mia storia fra le ricordate
Grazia alle 22 persone che hanno messo la mia storia fra le seguite
E infine un grazie speciale alle fantastiche 13 persone che recensiscono sempre la mia storia e che mi fanno sentire QUASI importante.
Ok, basta coccole e avance, ecco la pubblicità:
Did you Know that you breathDI Iansom
 
Sono passati sei mesi e Kristen si è trasferita a Sunnydale.
Ha abbracciato il suo destino e la sua vita è diventata una lotta continua.
La Cacciatrice e il Trio le sono costantemente vicino.
La ragazza dolce e indifesa di un tempo sembra ormai sparita nel nulla, ma sarà davvero così.
E se un'antica maledizione la portasse ad incrociare nuovamente il cammino di un certo vampiro dagli occhi di ghiaccio?
 
Probabilmente la conoscete già, però io la metto lo stesso xD
 
 
He wants her.Di lovelyvampire
Gabriel voleva lei e Kaitlyn voleva lui.
Un amore che è in qualche modo è riuscito a trionfare.
 
Non è quello che sembradi _Bubble_
Dal capitolo 1:
> era l'undicesima volta che mi faceva questa domanda, e per l'ennesima volta avrei risposto si
>
E così salimmo in macchina, le mie valige erano pronte, mi stavo trasferendo, stavo partendo per New York, avevo raggiunto quello che volevo, mi ero diplomata con il massimo, e ora stavo partendo, volevo viaggiare, volevo l' America, e così è stato.
 
The long and winding roaddi Giulytvd
Ed ecco(finalmente) la mia fanfiction a capitoli. Anche questa volta McCartney sarà uno dei protagonisti principali della storia. Dopo alcuni mesi dalla morte dell'amico John, Paul decide di raccogliere i suoi ricordi del grande musicista in un libro intervista, che si occuperà di scrivere Anna, una giovanissima giornalista... leggete e, mi raccomando, fatemi sapere! ogni recensione è davvero gradita.
Francamente, io la trovo STUPENDA, come tutte le altre del resto :P
 
La notte stellatadi Delena85
Damon è un ragazzo problematico, presuntuoso, ironico, donnaiolo e attaccabrighe. Ha un pessimo rapporto con il padre e questo lo ha portato a fare scelte discutibili, adora sua madre e ha un’intesa molto particolare con il fratello. Negli anni non ha mai permesso a nessuno di avvicinarsi troppo a lui e le persone che possono dire di conoscerlo sul serio si contano sulle dita di una mano.
Dal testo:
“Un po’ asociale non trovi?”
Riconoscendo la sua voce si voltò verso di lei e un sorriso ammirato gli illuminò il volto, era bellissima nel suo abito di raso blu scuro.
“Molto” ammise “diciamo che preferisco la solitudine a certe persone”
“Ah capisco” lo assecondò avvicinandosi a lui “allora forse sarebbe meglio se io tornassi dentro e ti lasciassi ai tuoi pensieri”
“Ho detto certe persone non tutte”
 
Remember Medi Defan64
Dal capitolo
[...] - Manca poco lo sento - mio fratello mi abbracciò e delle lacrime iniziarono a bagnare il mio volto
- Ho paura Liam -
- Non ti preoccupare sorellina, resterò accanto a te fino alla fine - [...]
 
Le cinque fasi del lutto.Di _Crisalide_
[SPOILER 4X15]
Jeremy è morto. Ma Elena inizialmente non vuole crederci, si ostina a non crederci.
Attraverso le fasi del lutto, ecco come (secondo me), affronta la morte del proprio fratello.
E’ davvero molto molto bella e anche molto molto triste. Bravissima tesoro!
 
 Midnight sun Di shesunbroken
 
I soliti pensieri che viaggiano nella mia testa la mattina prima di addormentarmi. I soliti soldi sporchi che ti ritrovi nel portafogli Gucci. Le solite chiamate che arrivano come di routine, rovinandoti tutta la giornata. Le cassiere che ti guardano con disprezzo quando vai in un negozio e compri vestiti che poi non coprono complessivamente nemmeno 10 centimetri di pelle. Le persone che ti circondano che ti trattano come un oggetto o addirittura una bambola che sperano di avere per una notte, ma di cui poi si dimenticano la mattina seguente. Le occhiaie, la carnagione cadaverica, le labbra screpolate ed il viso scarno che sei costretta a coprire usando una quantità di trucco impensabile per una ragazza di soli 22 anni. Ecco la mia vita.
Sono cresciuta troppo in fretta.
 
incontrarsi per una nuova possibilitàdi _RadinA_
[SPOILER:per chi non ha visto la terza stagione]
Sono passati 50 anni da quando Elena è diventata una vampira e ha scelto Stefan come amore della sua vita, Damon ormai si è stufato di tutti e di tutto, non fa che vagare per il paese, ma proprio un giorno di questi, apparirà una porta davanti ai suo occhi per dargli una nuova possibilità che potrebbe cambiare molte cose. Da quella porta uscirà Elena, ma lei non è quella che conosce, non è una vampira... è possibile che esista un'altra Elena nel mondo o c'è qualcosa di più che Damon non riesce a cogliere e che presto scoprirà?
LEGGETE E RECENSITE, PER DIRMI SE VI PIACE LA MIA IDEA!!!! GRAZIE, RADINA.
 
Le sorelle Salvatoredi eltanininfire
E se a Mystic Falls arrivassero cinque misteriosi quanto affascinanti ragazzi, amici degli Originari? E se due di loro fossero sorelle e si chiamassero Salvatore? Elena ha deciso di completare la Transizione per stare con Stefan. Cosa accadrà a Damon? Attenzione, Post terza stagione!
Dal capitolo 3:
POV DAMON
Ero riuscito a convincerle ad entrare. Volevo sapere quale fosse il loro problema e perché la mia moretta continuava a rispondermi male. Volevo sapere cosa le avevo fatto. Mi ero già scusato per il nostro primo incontro perciò non capivo il motivo di tanta indisposizione nei miei confronti.
Appena lei e la sorella furono dentro, chiusi la porta alle mie spalle, attirando i loro sguardi.
-Talia!!!- La piccoletta era corsa verso di lei e le era saltata in braccio stile koala, avvolgendo le gambe e le braccia attorno al suo corpo.
-Sei rimasta!!- le urlò all’orecchio.
-Si, si, sono qui, non gridare. Adesso per favore scendi, mi stai spezzando in due- La ragazzina obbedì senza discutere.
Bene, grazie alla piccola Cassandra avevo scoperto come si chiamava quella ragazza che occupava ormai tutti i miei sogni.
 
 
Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena.Di
CharlottewithNJH
 
Leggendo alcune fanfiction su questo sito, mi è venuta l'ispirazione di scriverne una mia.
Questa storia parla di Charlotte, una ragazza timida ma testarda allo stesso momento, che decide di trasferirsi a Londra per vivere la SUA vita.
Il secondo giorno incontra un ragazzo, un ragazzo dai capelli ricci e scuri e con due occhi verdi lucidi.
Da lì incomincia la loro 'amicizia'..
se vi piace lasciate una recensione così vado avanti e.. BUONA LETTURA A TUTTI!
 
My story with an Original...with Elijah. Di elyforgotten
FANFIC COMPLETAMENTE REVISIONATA!
Questa Fan-fic parla della sorellasta di Caroline, la figlia maggiore di Bill, Briony che torna a Mystic Falls dopo che si era trasferita per un evento drammatico che le era capitato... Ma quando tornerà scoprirà che niente è più come prima... Una nuova realtà che la sovrasterà, la incanterà, fino a divorarla.
DAL CAPITOLO 20:
"Non stai parlando con il cuore ora, è solo un pretesto per..”
Ma Elijah la interruppe bruscamente, guardandola diabolico:
"Io non ho un cuore, Briony" affermò lui con tono spietato allontanandosi da lei.
Dopo un po' lei lo seguì:
"Eppure io lo sento battere, dentro di te" disse timorosamente.
"È solo una tua illusione" sussurrò il vampiro fissandola con il suo sguardo crudelmente glaciale.
Briony non capiva se stesse mentendo a sé stesso o se stesse lottando per avere ragione. Sapeva soltanto che lui, un cuore, lo aveva...

 
Ringrazio ancheFleccia90, annaterra  e  Ladra_Di_Animeperché anche se non pubblicano storie lasciano delle recensioni fantastiche!!!!!!!
 
Grazie infinite a tutte, non avrei mai creduto di poter arrivare dove sono ora, 72 recensioni ma vi rendete conto???????? E avete recensito tutte subito!!!!!!!
Voi siete pazze e io vi ADOROOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!
VI VOGLIO BENE
Bacini bacetti e coccole coccolose ripiene di cioccolato
Niko
 
 
 
 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


                   Here Without you


Ciao a tutte,
Lo so. Ancora una volta sono in ritardo e mi dispiace.
Vi chiarirò tutto più tardi, ora vi lascio il link della canzone:
 http://youtu.be/1FBjWH4JY_A 
Prima di ritirarmi ringrazio ancora una volta le persone fantastiche che recensiscono la mia storia.
Grazie a tutte!
Un grazie super coccoloso alla mia spargitrice di papaveri e alla My Potato!
Niko
 
 
Pov Linda




Non saprei dire da quanto tempo mi trovo in questa dimensione sconosciuta.
 
Dopo aver capito tutto, dopo che i ricordi dolorosi sono riaffiorati con forza, ho osservato il paesaggio mutare sotto i miei occhi stanchi.
 
Quel prato fiorito, quel tappeto dai mille colori sgargianti è lentamente svanito sotto al peso del mio sguardo.
 
All’inizio è stato sostituito da un altro paesaggio meraviglioso.
 
I tramonti vermigli si susseguivano sui mari increspati di sabbia dalle dune.
 
Un luogo desolato, ma di una bellezza particolare e selvaggia.
 
Il luogo che mi si presenta ora, però, è ben diverso.
 
Qua e là si erge qualche duna sabbiosa, ma per lo più è un terreno duro e arido, ricoperto di ciottoli grigi.
 
Anche la scarsa vegetazione ha un che di minaccioso.
 
Piante marroncine o verde acido, ricoperte di lunghe spine e strani fiori inodori si allungano verso il cielo plumbeo in forme grottesche e proiettano sul terreno ombre lugubri.
 
Fa freddo.
 
Il sole non riesce a fendere la coltre delle nubi e le ore si susseguono identiche: non vi sono mutamenti nella luminosità di quell’ombra cupa.
 
L’alba si manifesta con un calore pallido ad est, che tinge appena di bianco le nubi grigie.
 
La giornata si srotolava fra la perenne ombra delle nuvole e il gracchiare insistente dei corvi.
 
Infine giunge uno squallido tramonto pallido che porta con se quella poca luce che ha illuminato le ore diurne.
 
Le notti sono gelide e silenziose.
 
Ovunque io guardi c’è solo deserto, ciottoli e quelle piante contorte, che sembrano  colmate dalla mia solitudine.
 
Tre giorni.
 
Per capire cosa mi stia succedendo.
 
Per trovare una soluzione.
 
Per salvarmi prima che io rimanga bloccata qui per sempre in questo mondo sconosciuto.
 
 
Perché sono ancora qui??
 
Perché nessuno mi risveglia?
 
Forse è successo qualcosa.
 
Forse rimarrò bloccata qui per il resto della vita.
 
Non rivedrò mai più i miei amici.
 
Non vedrò nascere i miei bambini.
 
Non rivedrò mai più Damon.
 
Il MIO Damon, con quel suo sorriso che ti scalda dentro.
 
 
Mi sento così sola, così impotente.
 
Ho lasciato Damon da solo ad affrontare tutta questa situazione assurda.
 
Deve riuscire a salvare me e i nostri bambini, ma conoscendolo dovrà prima salvare se stesso.
 
Per una volta, una sola volta nella mia vita ho fatto una scelta egoista e ora lascio che il rimorso mi tormenti.
 
Come se l’angoscia non fosse sufficiente a torturarmi in queste ore interminabili.
 
Forse è davvero la fine, rimarrò rinchiusa qui per sempre..
 
Da una parte la paura mi consuma, ma come un’illusa ho ancora quel briciolo di speranza che non si riesce mai ad abbandonare completamente.
 
Nonostante la voglia disperata che ho di smettere di illudermi, di soffrire, il mio cuore si rifiuta di credere che nulla e nessuno verrà a salvarmi da questo posto.
 
Proprio come in un film, mi aspetto che da un momento all’altro una forte luce compaia dal nulla, per avvolgermi con la sua pace, per richiamarmi alla vita che mi spetta.
 
Sento la punta delle orecchie pizzicare in ascolto, gli occhi scattare ad ogni più piccolo movimento mentre la risposta che tanto attendo sembra non arrivare mai.
 
Un'altra notte buia e silenziosa avanza lentamente davanti ai miei occhi che non riescono a vedere nulla, troppo offuscati da ciò che vorrebbero guardare
 
Le lacrime salate sono ormai pronte per fuggire via, ancora una volta, ed io non ho più né la voglia né la forza per fermarle, ma un’improvvisa sensazione mi fa subito cambiare idea.
 
Sento uno strano formicolio in tutto il corpo e una stanchezza improvvisa prende il sopravvento.
 
Con un gesto secco cado e la schiena sbatte contro le rocce appuntite.
 
Vorrei gridare ma dalla mia gola esce solo un lamento soffocato.
 
Il dolore si fa via, via sempre  più intenso.
 
Sento tutte le energie abbandonare il mio corpo lentamente, ma proprio quando credo che finalmente sia finita ecco che una nuova forza, sconosciuta ed estranea, torna ad avvolgermi per poi abbandonare nuovamente il mio corpo in un circolo senza fine.
 
Un forte bruciore al collo mi impedisce quasi di respirare e tutto ciò che voglio è che finisca presto.
 
Non mi interessa se non rivedrò più i miei amici, se non vedrò mai i miei bambini e se Damon mi odierà per questo.
 
Sono troppo stanca per combattere ancora.
 
Il dolore aumenta sempre di più ma non una sola lacrima profana quell’attimi infiniti e costanti.
 
Ma nessuno sembra ascoltare le mie egoistiche preghiere; la tortura va avanti per ore e ore, sento il sole spostarsi lentamente sul mio viso fino a sparire completamente oltre i monti rocciosi.
 
Il mio corpo rimane immobile, con il fianco sinistro graffiato per la punta di roccia che preme contro di esso.
Le mani che tremano incapaci di muoversi.
 
Sto per svenire, ne sono certa.
 
Tutto inizia a vorticare incessantemente fino a quando non sento due braccia tenermi stretta contro un corpo freddo come il ghiaccio.
 
 
 
POV DAMON:
 
 
Avevo ragione sai?
 
Ti osservo, in questo momento, mentre il tuo corpo diventa ancora più freddo.
 
La tua pelle si fa ancora più bianca e il tuo dolore diventa ancora più grande.
 
Eppure rimani sempre così bella.
 
Che cosa devo fare, amore mio?
 
Quando finalmente mi riprendo dallo stato di shock in cui sono caduto, una domanda mi sorge spontanea e prende il sopravvento  fra le tante che annebbiano e stravolgono la mia mente.
 
< E i gemelli?? Loro.. >
 
Non riesco nemmeno a terminare la frase.
 
Pensare che sono io quello che l’ha fatta tanto soffrire perché li rifiutava.
 
< No, non se lo farai come deve essere fatto >
 
Perché ho l’impressione che non sarò né facile né semplice?
 
< Che devo fare? >
 
< Uno scambio di sangue fra te e lei. Per ventiquattro ore consecutive dovrai bere il suo sangue e donarle il tuo, in questo modo entrerà in circolo anche nei corpi dei piccoli e.. verranno trasformati anche loro >
 
I miei bambini, i nostri bambini trasformati in vampiri dal loro padre.
 
È una tragedia, è una cosa orribile e disumana, ma non credo che sia finita..
 
< E.. e poi dovrai ucciderti e ucciderla nello stesso istante, Damon. Con un pugnale intriso del sangue di entrambi >
 
Ucciderla.
 
Io, la devo uccidere.
 
Come si può uccidere la propria ragione di vita?
 
Ma in fondo è giusto così.
 
Perché lei mi ha ridato la vita, lei è la mia vita.
 
E io sarò la sua morte.
 
Perché? Perché mi hai fatto questo?
 
Perché devo essere io?
 
Come puoi chiedermi di ucciderti, di trasformarti? Oppure come puoi chiedermi di rinunciare a te e ai nostri bambini?
 
Vorrei solo sapere cosa fare.
 
Non posso lascarvi morire ma so che tu non vorresti una vita come la mia.
 
“ Toc. Toc ”
 
Un leggero bussare alla porta mi fa voltare la testa di scatto da quel volto pallido circondato dall’oscurità.
 
Sembra la luna piena in una notte limpida.
 
< Posso? > mi chiede la voce squillante e preoccupata di Elena.
 
< Fa come vuoi > le rispondo freddo come il ghiaccio
 
< Damon lo so come ti senti, so quello che pensi ma devi farlo > mi dice dolcemente mentre si siede dalla parte opposta del grande letto.
 
< Lei non vorrebbe questo e lo sai >
 
< Non è vero. Lei vorrebbe vivere, ad ogni costo. Lo farebbe per se stessa, per i vostri bambini ma soprattutto per te >
 
Quelle parole scandite e dolci, sembrano quasi uscite dalle due labbra perfette.
 
E quando quelle esili braccia circondano le mie spalle che ormai non sono più così forti come credevo, riesco quasi a sentire il tuo profumo di mora.
 
 
 
 
 
 
 
Angolo autrice:
 
Ciao  a tutte!
 
Ok, anche questa volta ho un po’ di cose da dirvi ma prima…
Vi chiedo scusa!
Scusatemi perché sono sempre in ritardo anche se ogni volta vi dico che cercherò di essere puntuale1
Scusatemi se ogni capitolo è più corto del precedente!
Scusatemi se vi ho deluso!
Ho sempre più cose da fare e non trovo ma il tempo di scrivere, leggere o recensire!
Vedrete cosa è successo a Linda nel prossimo capitolo, ma secondo me ci siete già arrivate..
 
Vi lascio il link di una OS che ho scritto per un contest, ovviamente non vi obbligo a leggerlaa ma l'ho scritta per 2 mesi, facendo del mio meglio e seguendo i consigli che mi avete dato, quindi.. beh ecco qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1794892&i=1  Vi lascio il link della mia pagina fb:  https://www.facebook.com/nikotvd.efp?ref=tn_tnmn
 
Questa invece è quello della pagina fb che amministro insieme ad altre due ragazze : https://www.facebook.com/nikotvd.efp?ref=tn_tnmn#!/EfpTheVampireDiaries
 
  Grazie mille e spero che il capitolo vi siapiaciuto più che a me.
Kiss Kiss
Niko
 
Scusate, sono così sbadata da essermi dimenticata  la pubblicità:
Did you Know that you breathDI Iansom
 
Sono passati sei mesi e Kristen si è trasferita a Sunnydale.
Ha abbracciato il suo destino e la sua vita è diventata una lotta continua.
La Cacciatrice e il Trio le sono costantemente vicino.
La ragazza dolce e indifesa di un tempo sembra ormai sparita nel nulla, ma sarà davvero così.
E se un'antica maledizione la portasse ad incrociare nuovamente il cammino di un certo vampiro dagli occhi di ghiaccio?
 
Probabilmente la conoscete già, però io la metto lo stesso xD
 
 
He wants her.Di lovelyvampire
Gabriel voleva lei e Kaitlyn voleva lui.
Un amore che è in qualche modo è riuscito a trionfare.
 
Non è quello che sembradi _Bubble_
Dal capitolo 1:
> era l'undicesima volta che mi faceva questa domanda, e per l'ennesima volta avrei risposto si
>
E così salimmo in macchina, le mie valige erano pronte, mi stavo trasferendo, stavo partendo per New York, avevo raggiunto quello che volevo, mi ero diplomata con il massimo, e ora stavo partendo, volevo viaggiare, volevo l' America, e così è stato.
 
The long and winding roaddi Giulytvd
Ed ecco(finalmente) la mia fanfiction a capitoli. Anche questa volta McCartney sarà uno dei protagonisti principali della storia. Dopo alcuni mesi dalla morte dell'amico John, Paul decide di raccogliere i suoi ricordi del grande musicista in un libro intervista, che si occuperà di scrivere Anna, una giovanissima giornalista... leggete e, mi raccomando, fatemi sapere! ogni recensione è davvero gradita.
Francamente, io la trovo STUPENDA, come tutte le altre del resto :P
 
La notte stellatadi Delena85
Damon è un ragazzo problematico, presuntuoso, ironico, donnaiolo e attaccabrighe. Ha un pessimo rapporto con il padre e questo lo ha portato a fare scelte discutibili, adora sua madre e ha un’intesa molto particolare con il fratello. Negli anni non ha mai permesso a nessuno di avvicinarsi troppo a lui e le persone che possono dire di conoscerlo sul serio si contano sulle dita di una mano.
Dal testo:
“Un po’ asociale non trovi?”
Riconoscendo la sua voce si voltò verso di lei e un sorriso ammirato gli illuminò il volto, era bellissima nel suo abito di raso blu scuro.
“Molto” ammise “diciamo che preferisco la solitudine a certe persone”
“Ah capisco” lo assecondò avvicinandosi a lui “allora forse sarebbe meglio se io tornassi dentro e ti lasciassi ai tuoi pensieri”
“Ho detto certe persone non tutte”
 
Remember Medi Defan64
Dal capitolo
[...] - Manca poco lo sento - mio fratello mi abbracciò e delle lacrime iniziarono a bagnare il mio volto
- Ho paura Liam -
- Non ti preoccupare sorellina, resterò accanto a te fino alla fine - [...]
 
Le cinque fasi del lutto.Di _Crisalide_
[SPOILER 4X15]
Jeremy è morto. Ma Elena inizialmente non vuole crederci, si ostina a non crederci.
Attraverso le fasi del lutto, ecco come (secondo me), affronta la morte del proprio fratello.
E’ davvero molto molto bella e anche molto molto triste. Bravissima tesoro!
 
 Midnight sunDi shesunbroken
 
I soliti pensieri che viaggiano nella mia testa la mattina prima di addormentarmi. I soliti soldi sporchi che ti ritrovi nel portafogli Gucci. Le solite chiamate che arrivano come di routine, rovinandoti tutta la giornata. Le cassiere che ti guardano con disprezzo quando vai in un negozio e compri vestiti che poi non coprono complessivamente nemmeno 10 centimetri di pelle. Le persone che ti circondano che ti trattano come un oggetto o addirittura una bambola che sperano di avere per una notte, ma di cui poi si dimenticano la mattina seguente. Le occhiaie, la carnagione cadaverica, le labbra screpolate ed il viso scarno che sei costretta a coprire usando una quantità di trucco impensabile per una ragazza di soli 22 anni. Ecco la mia vita.
Sono cresciuta troppo in fretta.
 
incontrarsi per una nuova possibilitàdi _RadinA_
[SPOILER:per chi non ha visto la terza stagione]
Sono passati 50 anni da quando Elena è diventata una vampira e ha scelto Stefan come amore della sua vita, Damon ormai si è stufato di tutti e di tutto, non fa che vagare per il paese, ma proprio un giorno di questi, apparirà una porta davanti ai suo occhi per dargli una nuova possibilità che potrebbe cambiare molte cose. Da quella porta uscirà Elena, ma lei non è quella che conosce, non è una vampira... è possibile che esista un'altra Elena nel mondo o c'è qualcosa di più che Damon non riesce a cogliere e che presto scoprirà?
LEGGETE E RECENSITE, PER DIRMI SE VI PIACE LA MIA IDEA!!!! GRAZIE, RADINA.
 
Le sorelle Salvatoredi eltanininfire
E se a Mystic Falls arrivassero cinque misteriosi quanto affascinanti ragazzi, amici degli Originari? E se due di loro fossero sorelle e si chiamassero Salvatore? Elena ha deciso di completare la Transizione per stare con Stefan. Cosa accadrà a Damon? Attenzione, Post terza stagione!
Dal capitolo 3:
POV DAMON
Ero riuscito a convincerle ad entrare. Volevo sapere quale fosse il loro problema e perché la mia moretta continuava a rispondermi male. Volevo sapere cosa le avevo fatto. Mi ero già scusato per il nostro primo incontro perciò non capivo il motivo di tanta indisposizione nei miei confronti.
Appena lei e la sorella furono dentro, chiusi la porta alle mie spalle, attirando i loro sguardi.
-Talia!!!- La piccoletta era corsa verso di lei e le era saltata in braccio stile koala, avvolgendo le gambe e le braccia attorno al suo corpo.
-Sei rimasta!!- le urlò all’orecchio.
-Si, si, sono qui, non gridare. Adesso per favore scendi, mi stai spezzando in due- La ragazzina obbedì senza discutere.
Bene, grazie alla piccola Cassandra avevo scoperto come si chiamava quella ragazza che occupava ormai tutti i miei sogni.
 
 
Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena.Di
CharlottewithNJH
 
Leggendo alcune fanfiction su questo sito, mi è venuta l'ispirazione di scriverne una mia.
Questa storia parla di Charlotte, una ragazza timida ma testarda allo stesso momento, che decide di trasferirsi a Londra per vivere la SUA vita.
Il secondo giorno incontra un ragazzo, un ragazzo dai capelli ricci e scuri e con due occhi verdi lucidi.
Da lì incomincia la loro 'amicizia'..
se vi piace lasciate una recensione così vado avanti e.. BUONA LETTURA A TUTTI!
 
My story with an Original...with Elijah.  Di elyforgotten
FANFIC COMPLETAMENTE REVISIONATA!
Questa Fan-fic parla della sorellasta di Caroline, la figlia maggiore di Bill, Briony che torna a Mystic Falls dopo che si era trasferita per un evento drammatico che le era capitato... Ma quando tornerà scoprirà che niente è più come prima... Una nuova realtà che la sovrasterà, la incanterà, fino a divorarla.
DAL CAPITOLO 20:
"Non stai parlando con il cuore ora, è solo un pretesto per..”
Ma Elijah la interruppe bruscamente, guardandola diabolico:
"Io non ho un cuore, Briony" affermò lui con tono spietato allontanandosi da lei.
Dopo un po' lei lo seguì:
"Eppure io lo sento battere, dentro di te" disse timorosamente.
"È solo una tua illusione" sussurrò il vampiro fissandola con il suo sguardo crudelmente glaciale.
Briony non capiva se stesse mentendo a sé stesso o se stesse lottando per avere ragione. Sapeva soltanto che lui, un cuore, lo aveva...

 
Ringrazio ancheFleccia90, annaterra  e  Ladra_Di_Animeperché anche se non pubblicano storie lasciano delle recensioni fantastiche!!!!!!!
 
 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


 

Ciao a tutti,

Mi scuso immensamente per questo ritardo apocalittico, sono state davvero due settimane pesantissime e io non avevo mai il tempo per scrivere o recensire!

Ma ora sono qui  e spero con tutto il cuore di farmi perdonare con questo capitolo.

Grazie infinite alla my potato e alla mia SdP.. non so cosa farei senza voi due!

Come sempre, ringrazio tutte le 15 persone meravigliose che hanno recensito i capitoli precedenti e vi lascio il link per la canzone ( ce ne sono due)  :

 

Buona lettura

Niko

 

 

 

 

 

POV DAMON

 

 

Le esili braccia di Elena circondano le mie rigide spalle.

 

So che dovrei alzare le braccia e stringerla a mia volta, ma non ci riesco.

 

Sento quel peso insostenibile che per giorni ha oppresso la mia mente e il mio cuore scemare impercettibilmente.

 

Una sensazione di tiepido calore riesce appena a sfiorare il mio dolore ma io, come il mio corpo, so che non è quella giusta.

 

Sento quel nastro che credevo spezzato attirarmi con forza incontrastabile verso quel letto morbido, quelle lenzuola fresche e quella pelle candida.

 

Lentamente sciolgo quella presa debole che inutilmente cercava di trasmettermi quanti più forza e conforto possibili.

 

Fisso lo sguardo in quegli occhi da cerbiatta traboccanti di lacrime salate ma non riesco a provare compassione per altri fuorché me stesso.

 

 < Ce la farete entrambi. Io lo so che la salverai; non lasciarla andare  >

 

Ascolto il ticchettio delle  scarpe sul legno gelido delle scale, l’eco dei respiri strozzati e pesanti che provengono dalla cucina al piano inferiore, mentre il mio corpo si avvicina al suo asse, al suo fulcro.

 

Forse  questa è la giusta  punizione per aver tentato di sfuggire alla crudeltà del destino.. o per averlo rispettato.

 

Vorrei perdermi ancora una volta nei miei pensieri egocentrici ed inutili ma dei colpi delicati e sordi contro la porta me lo impediscono.

 

La mascella si contrae quando una figura alta e conosciuta oltrepassa la soglia della stanza  senza aver ricevuto alcun permesso.

 

< Vattene > è il mo unico commento ma come sempre sono parole cedute al vento mancante.

 

Deve dirmi qualcosa e non si arrenderà facilmente.

 

< Non posso nemmeno salutare mio fratello prima che muoia, per la seconda volta??? >

 

Un giorno.

 

Per un intero giorno non devo fare altro che bere il suo sangue e donarle il mio.

 

Devo trasformare  me stesso, la ragazza che amo e i miei figli in ibridi.

 

Anche loro guarderanno le persone care andarsene senza poter fare nulla per impedirlo.

 

Saranno schiavi di una forza incontrollabile e dovranno imparare a non soccombere sotto un desiderio troppo grande per qualcuno così piccolo e indifeso.

 

Lei non vorrebbe questo, né per sé stessa né per loro e il pensiero di dover essere io a farle questo fa male; un dolore nuovo e incessante che mai avevo provato.

 

Come posso riuscirci se solo il pensiero del tuo sangue fa fremere il mio corpo con brividi di puro piacere?

 

Sento la gola ardere ricordando i particolari momenti in cui mi implorava di bere il suo sangue.

 

È proprio per quei  moment che ora siamo in questa situazione e anche se all’inizio non desideravo altro che poter tornare indietro, ora voglio solo poter vivere insieme.

 

Una volta uccisi sia me che lei, devo raggiungere Linda in una sorta di “altra dimensione” dove Bonnie suppone che sia bloccata e ricondurre entrambi nel mondo reale.

 

 In questo modo la profezia sarà finalmente completa e Linda non avrà più alcun sintomo.. ma è svegliarsi la parte più complicata.

 

Potrebbe volerci, un’ora, un giorno, un mese.. nessuno lo sa e non ci è dato saperlo. Non credo che sia mai stato fatto un incantesimo del genere prima.

 

Ma non posso nemmeno lasciarli morire.

 

Non voglio perdere più nessuno, non voglio più rischiare ed è proprio per questo che devo farlo.  

 

< Non posso sopportare  tuoi piagnistei da adolescente in piena crisi ormonale. Vattene e lasciamo morire in pace > replicai con falsa acidità.

 

< Ce la farete Damon, ne sono sicuro. Li salverai e vedrete crescere i vostri bambini insieme >

< Sì, certo. Ora sparisci > lo liquido con un gesto secco della mano, simulandomi scocciato.

 

Davvero non capisce che non ho il tempo o la forza per pensarci???

 

È così difficile credere che l’idea di poter perdere tutto mi faccia star male???

 

< A presto, Damon >

 

Prima ancora di poter inveire contro mio fratello sento le sue braccia strette attorno alle mie spalle.

 

È diverso dall’abbraccio scambiato con Elena; più semplice, più scabro e soprattutto più veloce.

 

Il tempo di rendermene conto che sento una folata di vento sforarmi appena, accompagnata dal rumore di una porta chiusa con poca grazia.

 

Se ci penso, quell’abbraccio era anche più caldo rispetto a quello di Elena, ma ora non ho tempo per questo.

 

Avvicino il mio corpo al suo.

 

Il fruscio della morbida seta nera contro il tessuto ruvido dei miei jeans interrompe il silenzio assordante creato dal suo respiro  sempre più leggero.

 

Con due dita scosto i lunghi capelli corvini dal collo candido e il suo profumo mi avvolge, costringendomi a chiudere gli occhi per non perdere la concentrazione.

 

Con l’indice traccio più volte il percorso dalla mandibola alla spalla coperta solo da un sottile strato di stoffa bianca.

 

E presto le labbra sostituiscono la mano, per poi fermarsi a metà strada, in quel punto che con il tempo ho imparato a riconoscere al primo colpo.. al primo morso.

 

Sento il viso mutare, la vista tingersi di rosso, le vene gonfiarsi sotto gli occhi e i canini sporgere dalle labbra socchiuse.

 

Senza rendermene conto esito per più di un attimo, concentrandomi su quella pelle lattea.

Poi, Con estrema lentezza e delicatezza, graffio la cute tesa del collo fino a bucarla quel tanto che bastava per succhiare il sangue.

 

Voglio che sa dolce e travolgente allo stesso tempo, perché solo così riuscirò ad andare avanti per tutte quelle ore, senza mai fermarmi.

 

Il suo sapore dolciastro mi invade e quando allungo la mano per afferrare l pugnale d’argento che avevo preparato in precedenza la vedo tremare leggermente.

 

Con l’arma stretta in una presa solida mi procuro una ferita netta e profonda sul polso che poso subito sulle sue labbra leggermente dischiuse.

 

Nemmeno una goccia deve andare sprecata e neanche una macchia deve sciupare le lenzuola di seta nera che frusciano ad ogni mio più flebile movimento.

 

Sento un’improvvisa stanchezza invadermi mentre il sangue sgorga copioso dal taglio.

 

Se non fossi così confuso potrei anche credere che Linda lo stia assorbendo inconsciamente, con foga.

 

Va avanti così per ore ed ogni volta credo di stare per cedere.

 

Sento che sto per perdere i sensi ma un’improvvisa forza mi fa aggrappare alla vita con la stessa intensità con cui mi nutro di lei.

 

All’improvviso, senza avere la possibilità di rendermene conto, vengo investito da un’aura bianca e luminosa che mi trascina nel buio più assoluto.

 

 

 

                                   ***

 

 

Riprendo conoscenza solo quando la mia schiena cozza dolorosamente contro un terreno ruvido e freddo.

 

Di scatto apro gli occhi che vengono accecati da una luce troppo pallida perché riesca a riscaldarmi.

 

A fatica mi rialzo e osservo ciò che mi circonda, più confuso che mai.

 

Davanti a me si apre una lunga strada lastricata da grosse pietre squadrate.

È sufficientemente ampia perché ci passino due automobile di medie dimensioni.

 

Le pietre sono smosse e nelle fessure crescono rigogliose piante ritorte e ricche di spine.

 

   Probabilmente era la via principale di questa città ora deserta; fronde di alberi imponenti dovevano averla fiancheggiata.

 

Ora si possono osservare solo i ceppi carbonizzati o scheletri che si scagliano contorti contro un cielo plumbeo.

 

Proprio su quei rami secchi sono appollaiati numerosi corvi e il loro gracchiare è il solo suono che riempie la solitudine della notte.

 

Ovunque sono sparsi calcinacci, vetri e qualche arma improvvisata sporca di sangue rappreso.

 

Fermamente deciso a trovare Linda e andarcene da questo posto al più presto mi aggiro fra le macerie intontito.

 

Tutto mi sembra estraneo in questo mondo nuovo e  sconosciuto.

 

Nessun suono si leva da questa città, il silenzio della morte copre ogni rumore e impedisce di capire fino in fondo lo spettacolo che offre.

    

Continuo ad avanzare finché la strada non si allarga per lasciare spazio ad una piazza enorme e desolata; le tracce di un incendio sono visibili su ogni residuo annerito .

 

Lo spettacolo è così raccapricciante che persino io resto per un momento inorridito.

 

I lati della piazza sono fitti di cadaveri accasciati uno sull’altro, i volti resi irriconoscibili, gli abiti a brandelli e i corpi incrostati di sangue.

 

Distolgo subito lo sguardo ma una consapevolezza orribile riesce comunque a raggiungermi: sono tutte  giovani donne.

 

 D’un tratto sento un flebile rumore alle mie spalle e subito scatto in posizione d’attacco.

 

Ogni muscolo freme per l’ansia e l’adrenalina, pronto a scontrarsi con tutto e  chiunque, ma quando mi volto per osservare il mio aggressore un sorriso spontaneo mi increspa le labbra.

 

Un corpo minuto ed elegante corre a perdifiato verso di me, sbracciandosi nonostante io l’abbia già vista.

 

Quando è orma a pochi etri da me noto con stupore la sua espressione terrorizzata.

 

Si fionda fra le mie braccia e come una bambina nasconde il volto contro il mio petto.

 

Mi stringe a sé così forte che se avessi la necessità di respirare sarei sicuramente soffocato.

 

< Anche io sono felice di rivederti > le dico scherzosamente ma con la sua espressione ancora stampata nella mente non riesco a celare la preoccupazione.

 

< Mi insegue, Damon. Ti prego salvaci. Il paesaggio cambia di continuo e poi mi sono sentita morire per un giorno intero, incessantemente. E ora li mi sta inseguendo. Ti prego  non lasciarmi mai più sola >

 

< Lui chi? > domando sempre più confuso e ansioso.

 

< Avaler  >

 

 

 

Angolo autrice:

 

Ciao a tutti!

Mi dispiace tantissimo per queste due settimane di ritardo, non ho trovato il tempo nemmeno per recensire le storie che avevo in programma, prometto di impegnarmi per rimediare.

Non posso garantire di non ripetere mai più in simile ritardo, ma certamente la prossima settimana sarò in orario e una volta finita la scuola nulla riuscirà a liberarvi da me!

Non so se questo capitolo vi piacerà, non vi dico la mia opinione altrimenti mi linciate, ma spero comunque di leggere i vostri fantastici commenti ;)

La mia vena fantasy si farà sentire più spesso da ora in avanti, spero apprezziate la cosa X)

Ringrazio Nada per avermi aiutato a scegliere  un nome per il cattivo della situazione; è stata un’improvvisata dettata da un momento di pura follia.. vi prego abbiate pietà!!!

 

Bene, prima di passare alla pubblicità ecco un po’ di ringraziamenti:

 

Grazie alle 9 persone che hanno messo la mia storia fra le preferite

Grazie alle 3 persone che hanno messo la mia storia fra le ricordate

Grazie alle 23 persone che hanno messo la mia storia fra le seguite

E infine un grazie speciale alle fantastiche 15 persone che recensiscono sempre la mia storia e che mi fanno sentire QUASI importante.

Ecco a voi la pubblicità:

Did you Know that you breath DI Iansom

 

Sono passati sei mesi e Kristen si è trasferita a Sunnydale.
Ha abbracciato il suo destino e la sua vita è diventata una lotta continua.
La Cacciatrice e il Trio le sono costantemente vicino.
La ragazza dolce e indifesa di un tempo sembra ormai sparita nel nulla, ma sarà davvero così.
E se un'antica maledizione la portasse ad incrociare nuovamente il cammino di un certo vampiro dagli occhi di ghiaccio?

 

Probabilmente la conoscete già, però io la metto lo stesso xD

 

 

He wants her. Di lovelyvampire

Gabriel voleva lei e Kaitlyn voleva lui.
Un amore che è in qualche modo è riuscito a trionfare.

 

Non è quello che sembra di _Bubble_

Dal capitolo 1:
> era l'undicesima volta che mi faceva questa domanda, e per l'ennesima volta avrei risposto si
>
E così salimmo in macchina, le mie valige erano pronte, mi stavo trasferendo, stavo partendo per New York, avevo raggiunto quello che volevo, mi ero diplomata con il massimo, e ora stavo partendo, volevo viaggiare, volevo l' America, e così è stato.

 

The long and winding road di Giulytvd

Ed ecco(finalmente) la mia fanfiction a capitoli. Anche questa volta McCartney sarà uno dei protagonisti principali della storia. Dopo alcuni mesi dalla morte dell'amico John, Paul decide di raccogliere i suoi ricordi del grande musicista in un libro intervista, che si occuperà di scrivere Anna, una giovanissima giornalista... leggete e, mi raccomando, fatemi sapere! ogni recensione è davvero gradita.

Francamente, io la trovo STUPENDA, come tutte le altre del resto :P

 

La notte stellata di Delena85

Damon è un ragazzo problematico, presuntuoso, ironico, donnaiolo e attaccabrighe. Ha un pessimo rapporto con il padre e questo lo ha portato a fare scelte discutibili, adora sua madre e ha un’intesa molto particolare con il fratello. Negli anni non ha mai permesso a nessuno di avvicinarsi troppo a lui e le persone che possono dire di conoscerlo sul serio si contano sulle dita di una mano.
Dal testo:
“Un po’ asociale non trovi?”
Riconoscendo la sua voce si voltò verso di lei e un sorriso ammirato gli illuminò il volto, era bellissima nel suo abito di raso blu scuro.
“Molto” ammise “diciamo che preferisco la solitudine a certe persone”
“Ah capisco” lo assecondò avvicinandosi a lui “allora forse sarebbe meglio se io tornassi dentro e ti lasciassi ai tuoi pensieri”
“Ho detto certe persone non tutte”

 

Remember Me di Defan64

Dal capitolo
[...] - Manca poco lo sento - mio fratello mi abbracciò e delle lacrime iniziarono a bagnare il mio volto
- Ho paura Liam -
- Non ti preoccupare sorellina, resterò accanto a te fino alla fine - [...]

 

Le cinque fasi del lutto. Di _Crisalide_

[SPOILER 4X15]

Jeremy è morto. Ma Elena inizialmente non vuole crederci, si ostina a non crederci.
Attraverso le fasi del lutto, ecco come (secondo me), affronta la morte del proprio fratello.

E’ davvero molto molto bella e anche molto molto triste. Bravissima tesoro!

 

 Midnight sunDi shesunbroken

 

I soliti pensieri che viaggiano nella mia testa la mattina prima di addormentarmi. I soliti soldi sporchi che ti ritrovi nel portafogli Gucci. Le solite chiamate che arrivano come di routine, rovinandoti tutta la giornata. Le cassiere che ti guardano con disprezzo quando vai in un negozio e compri vestiti che poi non coprono complessivamente nemmeno 10 centimetri di pelle. Le persone che ti circondano che ti trattano come un oggetto o addirittura una bambola che sperano di avere per una notte, ma di cui poi si dimenticano la mattina seguente. Le occhiaie, la carnagione cadaverica, le labbra screpolate ed il viso scarno che sei costretta a coprire usando una quantità di trucco impensabile per una ragazza di soli 22 anni. Ecco la mia vita.
Sono cresciuta troppo in fretta.

 

incontrarsi per una nuova possibilità di _RadinA_

[SPOILER:per chi non ha visto la terza stagione]
Sono passati 50 anni da quando Elena è diventata una vampira e ha scelto Stefan come amore della sua vita, Damon ormai si è stufato di tutti e di tutto, non fa che vagare per il paese, ma proprio un giorno di questi, apparirà una porta davanti ai suo occhi per dargli una nuova possibilità che potrebbe cambiare molte cose. Da quella porta uscirà Elena, ma lei non è quella che conosce, non è una vampira... è possibile che esista un'altra Elena nel mondo o c'è qualcosa di più che Damon non riesce a cogliere e che presto scoprirà?
LEGGETE E RECENSITE, PER DIRMI SE VI PIACE LA MIA IDEA!!!! GRAZIE, RADINA.

 

Le sorelle Salvatore di eltanininfire

E se a Mystic Falls arrivassero cinque misteriosi quanto affascinanti ragazzi, amici degli Originari? E se due di loro fossero sorelle e si chiamassero Salvatore? Elena ha deciso di completare la Transizione per stare con Stefan. Cosa accadrà a Damon? Attenzione, Post terza stagione!
Dal capitolo 3:
POV DAMON
Ero riuscito a convincerle ad entrare. Volevo sapere quale fosse il loro problema e perché la mia moretta continuava a rispondermi male. Volevo sapere cosa le avevo fatto. Mi ero già scusato per il nostro primo incontro perciò non capivo il motivo di tanta indisposizione nei miei confronti.
Appena lei e la sorella furono dentro, chiusi la porta alle mie spalle, attirando i loro sguardi.
-Talia!!!- La piccoletta era corsa verso di lei e le era saltata in braccio stile koala, avvolgendo le gambe e le braccia attorno al suo corpo.
-Sei rimasta!!- le urlò all’orecchio.
-Si, si, sono qui, non gridare. Adesso per favore scendi, mi stai spezzando in due- La ragazzina obbedì senza discutere.
Bene, grazie alla piccola Cassandra avevo scoperto come si chiamava quella ragazza che occupava ormai tutti i miei sogni.

 

 

Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena. Di

CharlottewithNJH

 

Leggendo alcune fanfiction su questo sito, mi è venuta l'ispirazione di scriverne una mia.
Questa storia parla di Charlotte, una ragazza timida ma testarda allo stesso momento, che decide di trasferirsi a Londra per vivere la SUA vita.
Il secondo giorno incontra un ragazzo, un ragazzo dai capelli ricci e scuri e con due occhi verdi lucidi.
Da lì incomincia la loro 'amicizia'..
se vi piace lasciate una recensione così vado avanti e.. BUONA LETTURA A TUTTI!

 

My story with an Original...with Elijah.  Di elyforgotten

FANFIC COMPLETAMENTE REVISIONATA!
Questa Fan-fic parla della sorellasta di Caroline, la figlia maggiore di Bill, Briony che torna a Mystic Falls dopo che si era trasferita per un evento drammatico che le era capitato... Ma quando tornerà scoprirà che niente è più come prima... Una nuova realtà che la sovrasterà, la incanterà, fino a divorarla.
DAL CAPITOLO 20:
"Non stai parlando con il cuore ora, è solo un pretesto per..”
Ma Elijah la interruppe bruscamente, guardandola diabolico:
"Io non ho un cuore, Briony" affermò lui con tono spietato allontanandosi da lei.
Dopo un po' lei lo seguì:
"Eppure io lo sento battere, dentro di te" disse timorosamente.
"È solo una tua illusione" sussurrò il vampiro fissandola con il suo sguardo crudelmente glaciale.
Briony non capiva se stesse mentendo a sé stesso o se stesse lottando per avere ragione. Sapeva soltanto che lui, un cuore, lo aveva...

 

Ringrazio ancheFleccia90, annaterra  e  Ladra_Di_Anime perché anche se non pubblicano storie lasciano delle recensioni fantastiche!!!!!!!

 

Grazie infinite a tutte, non avrei mai creduto di poter arrivare dove sono ora, 105 recensioni ma vi rendete conto???????? E avete recensito tutte subito!!!!!!!

Voi siete pazze e io vi ADOROOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!

VI VOGLIO  TROOOOOOPPO BENE

Bacini bacetti e coccole coccolose ripiene di cioccolato

Niko

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


                  A ghost with the eyes of devil
 

 
Ciao a tutti miei bellissimi tesori.
 
 
Non aggiorno da tantissimo tempo ma questa volta io non c’entro assolutamente nulla! Il capitolo è già pronto da tempo ma una certa  persona ( grrrrrr )  mi ha tolto il permesso per  postarlo!!!
 
Per fortuna sono riuscita a far valere i miei diritti ed ora sono finalmente tornata!
 
 Mi siete mancate tantissimo!!!
 
 
La mia vena fantasy voleva ringraziarvi per tutti i complimenti che ha ricevuto e presa da uno strano senso di onnipotenza si è data molto da fare in questo capitolo. Vedrete cosa è riuscita a combinare insieme alla mia mente malata!
 
Avaler non è solo il cattivo di circostanza, è molto moooolto di più e inoltre tra pochi capitoli vedremo la comparsa di un nuovo personaggio che, lasciatemelo anticipare, ha un ruolo abbastanza fondamentale.
 
Tutto questo per dirvi che mi sono resa conto di non aver lasciato spazio a sufficienza per personaggi secondari all’interno della storia e sto cercando di rimediare unendo la mia follia a quel pizzico di miglioramento che ho ottenuto grazie a voi <3
 
Avaler è stato del tutto una scoperta nuova anche per me, mentre l’altro esisteva già nella mia testa prima ancora di iniziare a scrivere la storia!
 
 
Questo capitolo è dedicato a tutte le 13 persone fantastiche che hanno lasciato altrettanto fantastiche recensioni allo scorso capitolo xD
 
Vi ringrazio infinitamente, scusate la lunghezza ma avevo bisogno di esprimermi ;)
 
Vi lascio con il link per la canzone:
 
 
Niko
 
 
POV LINDA
 
Correre.
 
Devo correre ; non posso fermarmi, non mi è concesso.
 
Mi sta seguendo, lo so.
 
È dietro di me e il suo respiro,  regolare a contrario del mio, mi raggiunge da ogni direzione.
 
Si diverte a confondermi; il mio cieco terrore e la mia speranza sempre più flebile lo lusingano.
 
Nonostante questo, la mia fuga procede spedita e indisturbata con il fiato corto, il cuore scalpitante e la sabbia rovente sotto i piedi nudi.
 
Le lacrime scendono indisturbate lungo le guance calde ma io me ne accorgo solo quando, con un rapido gesto della mano, le  asciugo per poter osservare distintamente  ciò che ho davanti.
 
In quel momento, inconsapevolmente, nulla conta più; la paura, le minacce, le torture, sono già divenute un doloroso ricordo.
 
Niente può spaventarmi, mentre corro ancora più velocemente verso quella figura nera che si guarda intorno inorridita.
 
Non penso a come tutto sia così strano, così impossibile. Ci sono solo volti stupiti, sorrisi sinceri, abbracci forti ed incredibilmente caldi.
 
Sento il mio mondo tornare sul suo asse, mi sento nuovamente completa solo osservando i suoi occhi azzurri.
 
I miei vestiti sono strappati in più punti e ricoperti di sangue. La mia pelle è stata ulteriormente  lacerata da fronde di alberi secchi o sassi acuminati, ma luisembra non notarlo.
 
Eppure ora, con le braccia di Damon strette attorno a i fianchi e il buio davanti agli occhi, riesco a sentire nitidamente il rumore della pelle aprirsi in piccoli e sanguinosi tagli superficiali. Il sangue scorre lentamente  verso il basso, trovando pace nella terreno arido sotto di me.
 
Quei suoni si ripetono incessantemente  ed io aumento, se possibile, la presa già ferrea che ho su Damon, come a voler diventare una cosa sola.
 
Se fosse umano, sicuramente lo starei soffocando, ma questo non gli impedisce di sorridermi e contraccambiare.
 
< Anche io sono felice di rivederti > mi dice ironico ed io sorrido perché la verità è che a me il suo sarcasmo non interessa.
 
La sua voce è così cristallina da far aumentare i miei battiti in pochi istanti.
 
 Quanto tempo è passato dall’ultima volta che ci siamo visti?? Mesi?? Anni??
 
In questo momento sono troppo paventata per poterlo sapere.
 
< Mi insegue, Damon. Ti prego salvaci. Il paesaggio cambia continuamente e poi mi sono sentita morire per un giorno intero, incessantemente. E ora lui mi sta inseguendo. Ti prego  non lasciarmi mai più sola >
 
Lo stupore e la gioia sul suo viso cedono lentamente il posto alla preoccupazione più cupa e al tormento più estenuante.
 
< Lui chi? >
 
Eppure la sua mente rimane lucida mentre con un solo sguardo riesce a rassicurarmi.
 
< Avaler >
 
Sento quel nome ardere nella gola ancora una volta  e prima ancora di averlo realizzato esso affiora prepotentemente dalle mie labbra insieme ai dolorosi ricordi che compaiono nella mia mente.
 
 
 
 
Sto per svenire, ne sono certa.
 
Tutto inizia a vorticare incessantemente fino a quando non sento due braccia tenermi stretta contro un corpo freddo come il ghiaccio.
 
Il mo cuore riprende a battere così velocemente da premere contro il petto, perché nonostante tutto non posso impedirmi di pensare che forse l’attesa è finalmente giunta al termine. (*)
 
Forse, quelle mani rudi che mi stanno sollevando senza troppa premura appartengono ad un Damon preoccupato che finalmente è arrivato per portarmi a casa.
 
< Finalmente ti ho trovata >
 
Una voce roca e ricca di un sarcasmo amaro mi giunge all’orecchio, accarezzato da un fiato caldo che mi fa rabbrividire.
 
Le lacrime continuano a scendere perché nonostante il dolore, la stanchezza e l’angoscia capisco subito che quel suono non appartiene a Lui; non è il mio Damon.
 
< Fra tutte le dobbleganger a cui ho dato la caccia, tu sei stata indubbiamente la più difficile da trovare. Spero solo di non essere arrivato troppo tardi, sarebbe un peccato doverti uccidere >
 
Mentre i miei piedi toccano finalmente terra, un viso sconosciuto si avvicina al mio, fino a che non riesco a sentire un fiato caldo scontrarsi contro l’orecchio destro.
 
La pelle dello sconosciuto è talmente pallida da sembrare trasparente, i capelli bianchi come latte raccolti in una lunga coda  e le spalle larghe ad almeno venti centimetri sopra le mie.
 
È alto, mostruosamente alto ed inquietante.
 
La tunica nera, lunga sino alle caviglie lasciate scoperte, gli conferisce un aspetto misterioso mentre la cintura d’ottone con intarsi d’argento strettamente legata in vita lo rende quasi affascinante.
 
Però, non è certo questo a spaventarmi: sono i suoi occhi.
 
Quelle iridi talmente rosse da dare l’impressione di poter  ardere anche l’inferno, catturano ed esaminano attentamente il mio sguardo vitreo.
 
“Un fantasma con gli occhi di un diavolo”
 
Eppure le sue parole, più di tutto dovrebbero spaventarmi; ciò che ha detto e che ha dimostrato di sapere dovrebbero  avvisarmi.
 
Ma quello sguardo vuoto, privo di qualsiasi luce che non sia di rabbia o odio,  mi sembra quasi familiare.
 
Nonostante l’aspetto inquietante e la statura imponente, sembra così fragile e tutto questo risulta quasi affascinante a chi si sofferma ad osservare più attentamente.
 
Mi ammonisco mentalmente per essermi incantata ad ammirarlo  anziché pensare a difendermi, a cercare di scoprire di più su di lui.
 
< Chi sei? Che cosa vuoi da me? Come sai che sono la Dobbleganger?? >
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             
 < Io sono molto vecchio e di conseguenza so molte cose. Mi hanno chiamato in molti modi, ma il mio vero nome è Avaler >
 
Il silenzio che segue è così pesante da farmi provare l’impellente bisogno di porvi fine, non posso permettermi di pensare a quello che sta accadendo.
 
<  Avaler >
 
Un soffice sussurro che suona inspiegabilmente carico di terrore ed assurda attrazione.
 
Come può un semplice nome provocarmi tutta questa confusione???
 
Credevo di non aver più spazio nella mia mente per   altre pericolose domande prive di possibili risposta e avevo torto, come sempre.
 
< Esatto,  Avaler. E siccome sono conosciuto per la mia benevolenza ti lascerò scegliere: vieni con me di tua volontà e rispondi alle mie domande, oppure sarò costretto a legarti >
 
< Dove vuoi portarmi?? >
 
Metto da parte ogni altro dubbio e cerco di apparire forte, posso contare solo su me stessa ora e devo proteggere me e i miei bambini.
 
Lo vedo arricciare  le labbra in un ghigno terrificante e velocemente porta le sue mani  affusolate sui miei fianchi.
La sua presa ferrea ed improvvisa non mi da nemmeno il tempo di ascoltare le sue parole.
 
< A scoprire se puoi essermi utile oppure no >
 
Lentamente, mentre sento quella frase senza riuscire a comprenderla, tutto attorno a noi si fa nero e silenzioso finché non rimangono  nient’altro che due iridi rosse come sangue.
 
 
 
 
 
 
*  Testo estratto dal capitolo 8, pubblicato secoli orsono e di cui sicuramente non avrete nemmeno il più misero ricordo.. -.-‘
 
 
 
Note di Me :P
 
 
Allora.. Come va???
 
Non ho davvero parole, non so proprio come scusarmi per questo ritardo di cui non sono responsabile.
 
Comunque sia ora sono tornata e non ho intenzione di lasciarvi più XD
 
Spero solo di avere ancora qualcuno disposto a seguirmi e di trovare qualche piccola recensione :3
 
A tal proposito, come alcuni di voi avranno notato non ho più potuto nemmeno recensire le storie oltre che pubblicarle.. beh per questo problema devo lavorare ancora un po’ ma ci siamo quasi..
 
Ancora una volta vi dico che mi dispiace ma per me già aggiornare di nuovo è una vittoria, siate pazienti!
 
Ora passiamo al capitolo..
 
Spero che vi piaccia,che non sia troppo banale o troppo difficile da capire cosa stia succedendo, io ve lo dico sempre che la mia mente è malata!!!
 
Ora, che ne pensate della lunghezza dei capitoli?? A voi vanno bene così oppure sarebbe meglio qualcosa in più??? Preferite aggiornamenti più frequenti con questa lunghezza oppure un capitolo a settimana però più lungo???
Fatemi sapere, ok??
Ora ecco la pubblicità:
Did you Know that you breathDI Iansom
 
Sono passati sei mesi e Kristen si è trasferita a Sunnydale.
Ha abbracciato il suo destino e la sua vita è diventata una lotta continua.
La Cacciatrice e il Trio le sono costantemente vicino.
La ragazza dolce e indifesa di un tempo sembra ormai sparita nel nulla, ma sarà davvero così.
E se un'antica maledizione la portasse ad incrociare nuovamente il cammino di un certo vampiro dagli occhi di ghiaccio?
 
Probabilmente la conoscete già, però io la metto lo stesso xD
 
 
He wants her.Di lovelyvampire
Gabriel voleva lei e Kaitlyn voleva lui.
Un amore che è in qualche modo è riuscito a trionfare.
 
Non è quello che sembradi _Bubble_
Dal capitolo 1:
> era l'undicesima volta che mi faceva questa domanda, e per l'ennesima volta avrei risposto si
>
E così salimmo in macchina, le mie valige erano pronte, mi stavo trasferendo, stavo partendo per New York, avevo raggiunto quello che volevo, mi ero diplomata con il massimo, e ora stavo partendo, volevo viaggiare, volevo l' America, e così è stato.
 
The long and winding roaddi Giulytvd
Ed ecco(finalmente) la mia fanfiction a capitoli. Anche questa volta McCartney sarà uno dei protagonisti principali della storia. Dopo alcuni mesi dalla morte dell'amico John, Paul decide di raccogliere i suoi ricordi del grande musicista in un libro intervista, che si occuperà di scrivere Anna, una giovanissima giornalista... leggete e, mi raccomando, fatemi sapere! ogni recensione è davvero gradita.
Francamente, io la trovo STUPENDA, come tutte le altre del resto :P
 
La notte stellatadi Delena85
Damon è un ragazzo problematico, presuntuoso, ironico, donnaiolo e attaccabrighe. Ha un pessimo rapporto con il padre e questo lo ha portato a fare scelte discutibili, adora sua madre e ha un’intesa molto particolare con il fratello. Negli anni non ha mai permesso a nessuno di avvicinarsi troppo a lui e le persone che possono dire di conoscerlo sul serio si contano sulle dita di una mano.
Dal testo:
“Un po’ asociale non trovi?”
Riconoscendo la sua voce si voltò verso di lei e un sorriso ammirato gli illuminò il volto, era bellissima nel suo abito di raso blu scuro.
“Molto” ammise “diciamo che preferisco la solitudine a certe persone”
“Ah capisco” lo assecondò avvicinandosi a lui “allora forse sarebbe meglio se io tornassi dentro e ti lasciassi ai tuoi pensieri”
“Ho detto certe persone non tutte”
 
Remember Medi Defan64
Dal capitolo
[...] - Manca poco lo sento - mio fratello mi abbracciò e delle lacrime iniziarono a bagnare il mio volto
- Ho paura Liam -
- Non ti preoccupare sorellina, resterò accanto a te fino alla fine - [...]
 
Le cinque fasi del lutto.Di _Crisalide_
[SPOILER 4X15]
Jeremy è morto. Ma Elena inizialmente non vuole crederci, si ostina a non crederci.
Attraverso le fasi del lutto, ecco come (secondo me), affronta la morte del proprio fratello.
E’ davvero molto molto bella e anche molto molto triste. Bravissima tesoro!
 
 Midnight sunDi shesunbroken
 
I soliti pensieri che viaggiano nella mia testa la mattina prima di addormentarmi. I soliti soldi sporchi che ti ritrovi nel portafogli Gucci. Le solite chiamate che arrivano come di routine, rovinandoti tutta la giornata. Le cassiere che ti guardano con disprezzo quando vai in un negozio e compri vestiti che poi non coprono complessivamente nemmeno 10 centimetri di pelle. Le persone che ti circondano che ti trattano come un oggetto o addirittura una bambola che sperano di avere per una notte, ma di cui poi si dimenticano la mattina seguente. Le occhiaie, la carnagione cadaverica, le labbra screpolate ed il viso scarno che sei costretta a coprire usando una quantità di trucco impensabile per una ragazza di soli 22 anni. Ecco la mia vita.
Sono cresciuta troppo in fretta.
 
incontrarsi per una nuova possibilitàdi _RadinA_
[SPOILER:per chi non ha visto la terza stagione]
Sono passati 50 anni da quando Elena è diventata una vampira e ha scelto Stefan come amore della sua vita, Damon ormai si è stufato di tutti e di tutto, non fa che vagare per il paese, ma proprio un giorno di questi, apparirà una porta davanti ai suo occhi per dargli una nuova possibilità che potrebbe cambiare molte cose. Da quella porta uscirà Elena, ma lei non è quella che conosce, non è una vampira... è possibile che esista un'altra Elena nel mondo o c'è qualcosa di più che Damon non riesce a cogliere e che presto scoprirà?
LEGGETE E RECENSITE, PER DIRMI SE VI PIACE LA MIA IDEA!!!! GRAZIE, RADINA.
 
Le sorelle Salvatoredi eltanininfire
E se a Mystic Falls arrivassero cinque misteriosi quanto affascinanti ragazzi, amici degli Originari? E se due di loro fossero sorelle e si chiamassero Salvatore? Elena ha deciso di completare la Transizione per stare con Stefan. Cosa accadrà a Damon? Attenzione, Post terza stagione!
Dal capitolo 3:
POV DAMON
Ero riuscito a convincerle ad entrare. Volevo sapere quale fosse il loro problema e perché la mia moretta continuava a rispondermi male. Volevo sapere cosa le avevo fatto. Mi ero già scusato per il nostro primo incontro perciò non capivo il motivo di tanta indisposizione nei miei confronti.
Appena lei e la sorella furono dentro, chiusi la porta alle mie spalle, attirando i loro sguardi.
-Talia!!!- La piccoletta era corsa verso di lei e le era saltata in braccio stile koala, avvolgendo le gambe e le braccia attorno al suo corpo.
-Sei rimasta!!- le urlò all’orecchio.
-Si, si, sono qui, non gridare. Adesso per favore scendi, mi stai spezzando in due- La ragazzina obbedì senza discutere.
Bene, grazie alla piccola Cassandra avevo scoperto come si chiamava quella ragazza che occupava ormai tutti i miei sogni.
 
 
Non ti sto dicendo che sarà facile, ti sto dicendo che ne varrà la pena.Di
CharlottewithNJH
 
Leggendo alcune fanfiction su questo sito, mi è venuta l'ispirazione di scriverne una mia.
Questa storia parla di Charlotte, una ragazza timida ma testarda allo stesso momento, che decide di trasferirsi a Londra per vivere la SUA vita.
Il secondo giorno incontra un ragazzo, un ragazzo dai capelli ricci e scuri e con due occhi verdi lucidi.
Da lì incomincia la loro 'amicizia'..
se vi piace lasciate una recensione così vado avanti e.. BUONA LETTURA A TUTTI!
 
My story with an Original...with Elijah.  Di elyforgotten
FANFIC COMPLETAMENTE REVISIONATA!
Questa Fan-fic parla della sorellasta di Caroline, la figlia maggiore di Bill, Briony che torna a Mystic Falls dopo che si era trasferita per un evento drammatico che le era capitato... Ma quando tornerà scoprirà che niente è più come prima... Una nuova realtà che la sovrasterà, la incanterà, fino a divorarla.
DAL CAPITOLO 20:
"Non stai parlando con il cuore ora, è solo un pretesto per..”
Ma Elijah la interruppe bruscamente, guardandola diabolico:
"Io non ho un cuore, Briony" affermò lui con tono spietato allontanandosi da lei.
Dopo un po' lei lo seguì:
"Eppure io lo sento battere, dentro di te" disse timorosamente.
"È solo una tua illusione" sussurrò il vampiro fissandola con il suo sguardo crudelmente glaciale.
Briony non capiva se stesse mentendo a sé stesso o se stesse lottando per avere ragione. Sapeva soltanto che lui, un cuore, lo aveva...

 
Ringrazio ancheFleccia90, annaterra  e  Ladra_Di_Animeperché anche se non pubblicano storie lasciano delle recensioni fantastiche!!!!!!!
 
 
Grazie per le 118 recensioni che forse on merito ma ammetto di esserne MOLTO orgogliosa :P
A presto
 
Niko
 

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