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di Queen_of_Dreams
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Hola! :)

Visto che sono un'amante della Klaine da un sacco di tempo e che sono ancora tutta gasata per la 4x15, mi sono decisa a pubblicare la mia prima long.

Ebbene si, anch'io sono stata ispirata dal famosissimo fanvid “one more night”, il trailer che sicuramente conoscete, e in parte dal libro “Come tu mi vuoi” che ho letto un po' di tempo fa... giusto per la parte delle ripetizioni!!

Questo è un prologo, se mi farete sapere cosa ne pensate sarò felicissima ;) anche le critiche sono utili!

Baci <3

 

 

 

È un venerdì come tanti altri e mi trovo al centro commerciale, intento a girovagare e curiosare tra gli scaffali in compagnia dei miei migliori amici. Saranno almeno le 7.30 di sera ormai; per le 8.00 al massimo devo essere a casa per aiutare papà a preparare la nostra tradizionale cena del venerdì, ma oggi credo che mi tratterrò un altro po', anche perché ho un forte bisogno di distrarmi. La giornata a scuola non è stata piacevole, anzi forse è stata anche più pesante del solito, il che è tutto dire. Gli idioti della squadra di football non cambieranno mai, ormai me ne sono fatto una ragione.

So benissimo che trovarmi qui a spendere soldi per abiti firmati non farà altro che peggiorare la situazione a scuola, visto che mi farà sembrare ancora più “effeminato” agli occhi di quei bestioni, eppure sono qui, in procinto di acquistare un cardigan lungo e fregandomene altamente di tutte le occhiate e le granite in faccia che riceverò quando lo indosserò lunedì.

È anche vero però che sarei ipocrita a dire che il bullismo mi lascia indifferente e che non ci soffro sopra; ci sono giornate in cui lo stress è veramente troppo per me.

Semplicemente mi rifiuto di dargliela vinta. Mi rifiuto di comportarmi e vestirmi come piace a loro solo per integrarmi nel gruppo; vorrei tanto sentirmi accettato ma non se questo comporta rinunciare al mio vero essere.

Darò l'impressione di una persona coraggiosa, eppure continuo a sentirmi frustrato e ho ben poche cose con cui sfogarmi. Per fortuna ho dei buoni amici al Glee club della scuola che stanno sempre dalla mia parte e con cui so di potermi confidare in ogni momento. Ecco uno dei motivi per cui mi trovo qui con alcuni di loro oggi.

Mentre sto per presentare il cardigan alla cassa, Mercedes si ferma a guardare una maglia larga su una stampella.

Kurt, guarda... è fantastica!”

Si, ma quella sfumatura di verde non ti sta bene, per te andrebbe molto meglio una cosa... così.” Le dico indicandole uno splendido vestito rosso rubino alla sua destra, e lei si fa raggiante. La sua espressione però si tramuta in inorridita appena legge il prezzo, com'era prevedibile.

Mi ricordereste un'altra volta perché mi trovo qui con voi in un centro commerciale?” Chiede Sam.

Perché ti ho minacciato di dire a tutta la classe che non ti sai allacciare le scarpe.” risponde Mercedes.

Come odio i ricatti...”

Ok, non possiamo andare a vedere un reparto che si avvicini di più al MIO genere?”

Artie, una bella sistematina non farebbe male al tuo guardaroba antiquato, sai?” Gli rispondo io fintamente scocciato.

Ehi, guarda chi c'è...” mi dice poi Sam dandomi una leggera pacca sul braccio per farmi girare. Scorgo a qualche metro di distanza la nostra compagna di Glee Rachel Berry, impegnata a scrutarsi allo specchio mentre si prova un cappellino rosso, ma non è lei ad attirare la mia attenzione: il suo ragazzo, Blaine Anderson, si trova dietro di lei.

Anche lui fa parte della squadra di football ma non so praticamente nient'altro sul suo conto, a parte che è uno dei ragazzi più fighi del McKinley e che è felicemente fidanzato con la Berry da un anno. Infatti lo conosco solo di vista, per via di Rachel, visto che sono letteralmente inseparabili. Io sono sempre stato uno romantico eppure non mi intenerisco per niente a vedere le coppiette, sarà che ho provato così tante volte sentimenti per i ragazzi sbagliati che ormai mi è passata la voglia: con Finn era stato amore a prima vista ma lui è diventato presto il mio fratellastro e la cotta mi è passata da sola con il tempo; poi è arrivato Sam, ma in quel periodo era interessato a Quinn Fabrey... inutile dire che erano entrambi etero al 200% e che mi vedevano come un semplice amico, senza che potessi farci niente. Credo sia per questo che non credo molto nel “vissero felici e contenti”.

Rachel ci vede e ci rivolge un breve sorriso, ma quando sento Anderson gridare “ciao” io ho già voltato lo sguardo. C'è da dire che lui è uno dei pochi giocatori che non mi ha mai maltrattato o urlato “finocchio” per i corridoi, ma ciò non toglie che faccia parte di quel giro di amici, e io quelli così me li tengo alla larga. Si sa che sono falsi, che sono quel genere di persone che si fanno vedere con te solo quando gli serve un prestito o le risposte di un compito. Noi sfigati non facciamo parte del loro mondo, è chiaro, quindi non mi ci immischio per evitare ulteriori umiliazioni.

Mercedes, Artie e Sam rispondono al saluto mentre io mi giro verso la cassa con un'espressione leggermente infastidita, che non sfugge a nessuno di loro.

Kurt, perché quella faccia? Rachel sarà pure una pazza scatenata e ruba-assoli, ma non è una cattiva persona! E lui è mica male, no?”

È etero e fidanzato Mercedes, il problema non si pone.”

E che vuol dire? Non esistono mica solo le relazioni serie, una piccola avventura ogni tanto ci sta...”

Le rivolgo un'espressione esasperata mentre lei e i ragazzi sghignazzano. Non si sanno regolare, come al solito.

Usciamo dal centro commerciale quando ormai abbiamo già perso di vista entrambi. Mi chiudo il cappotto per il cambio di temperatura e mentre camminiamo Sam prende sottobraccio Mercedes. Non lo capirò mai se questi due stanno insieme o no... ripetono di essere solo amici ma a me sembra tutt'altro.

Hai parlato con tuo padre di quella vecchia questione?” mi chiede Artie distogliendomi dai miei pensieri.

Si, ma non era per niente convinto. Dice che sono giovane per lavorare, anche se si tratterebbe di semplici ripetizioni, e che il suo di lavoro è già sufficiente per pagare la scuola e le spese della casa, soprattutto da quando c'è Carole, e che cercherà di farsi bastare quello che già abbiamo...”

Secondo me tu non insisti abbastanza: insomma, devi fargli capire che non lo fai semplicemente per essere un aiuto economico, ma perché è una cosa che che ti darebbe soddisfazione. Hai quasi diciotto anni ed è giusto che inizi ad avere la tua indipendenza. Una sera tranquilla, quando siete soli, ti siedi di fronte a lui e gli spieghi tutto con calma... ho già in mente un discorso perfetto.”

Wow... so che Artie vuole fare il regista ma a volte si fa proprio prendere la mano e arriva quasi a confondere lavoro e amicizia. Epppure ha ragione, penso mentre lo spingo sulla carrozzella. Lui l'anno scorso ha dato ripetizioni di matematica ad un ragazzo e i risultati sono stati notevoli. Si, era un grande impegno per lui dividersi fra studio e lavoro, ma alla fine ne è uscito molto fiero di sé, ed è per questo che voglio provare anch'io.

Ci penserò più tardi comunque, ora devo sbrigarmi a tornare se non voglio affrontare la questione con papà in versione arrabbiato.

Ci dirigiamo verso casa mia, mentre Artie e Sam continuano a riempirmi di consigli e Mercedes parla della canzone di Whitney che porterà la prossima settimana al Glee club.

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** 2 ***


Allora, com'è?” Mi chiede Rachel distraendomi dai miei pensieri. Torno a guardarla e osservo il cappellino che si sta provando, che effettivamente le sta molto bene.

È carino!” lei sorride felice, mi prende a braccetto e ci dirigiamo verso la cassa.

Vuoi vedere anche qualcosa per te prima che ce ne andiamo?”

No tranquilla, abbiamo fatto parecchio shopping questi giorni.”

Perché ti ostini a comprare quei bizzarri papillon colorati?” Mi chiede perdendo il sorriso un attimo. Io alzo gli occhi al cielo ma senza perdere la pazienza.

Fanno solo parte del mio stile.” Lei annuisce a torna a sorridere rispondendo “ok”, ma sempre poco convinta, poi paga il cappello e una gonnellina che si è provata prima.

So bene che questi papillon non mi danno proprio un'aria virile e sono spesso tentato di non metterli, anche perché lei non li ha mai apprezzati, eppure mi aiutano a sentirmi me stesso. Rachel si lamenta parecchio su alcuni miei aspetti che non le vanno a genio, ma in fondo so che mi rispetta molto e che quello che prova per me è sincero. Io la adoro e la accetto con tutti i suoi difetti, perché è questo che si fa in una coppia.

Il mondo dello spettacolo è il suo sogno più grande: già si immagina al centro di un grande palcoscenico, magari a Brodway, ad interpretare Evita davanti ad una marea di fotografi e migliaia di ammiratori pronti a chiederle l'autografo... e diciamo la verità, questo sogno se lo può permettere alla grande dal momento che ha una voce mozzafiato e anche un talento innato per la recitazione. So di essere fortunato ad averla, anzi, è anche strano che uno come me sia finito con una così in cima a scuola. Pur facendo parte del Glee, è praticamente l'unica del club che non viene derisa.

Ci sono decine ragazzi che conosco che pagherebbero col sangue per essere al mio posto, io invece sembro l'unico non particolarmente allettato dall'idea. Sembrerà stupido visto che ho scelto io di mettermici insieme, ma se devo essere sincero, la nostra storia non rispecchia alla perfezione l'idea che mi ero fatto dell'amore.

Quando esco con lei è piacevole e mi diverto, amo i suoi occhi svegli e il suo modo di fare allegro e coinvolgente, ma non è che senta proprio quella grande passione incontrollabile che mi spinge da lei ogni secondo, come dicono nei film e nei libri quando parlano di sentimenti.

Molti dei miei amici che non credono nell'amore mi dicono sempre che un po' di scopate sono le uniche cose utili che si possono ottenere da una relazione. A volte penso quasi che abbiano ragione, magari è questo il motivo di quella strana sensazione di vuoto.

Oppure semplicemente è perché questo non è quello che voglio.

 

Era novembre dell'anno scorso quando incontrai Ryan. Era stato Nick a presentarmelo, e dalla prima volta che lo vidi mi colpì. Mi prese in simpatia per la passione per lo sport che avevamo in comune e in breve diventammo amici stretti, ma per me lui era molto più che questo. Mi iscrissi in palestra con lui e quando ci cambiavamo nello spogliatotio e chiacchieravamo io facevo fatica ad ascoltarlo: non potevo fare a meno di guardare con la coda dell'occhio il il suo corpo mentre si spogliava, e di trovarlo attraente.

Sapevo che avrei dovuto fare in modo che non se ne accorgesse ma non era facile, visto che mi eccitavo ogni volta che avevamo un qualsiasi contatto fisico. Poi, visto che eravamo in confidenza, iniziò a parlarmi di una ragazza conosciuta in un locale, Lindsay. Era strano quello che provai; era come se la odiassi senza averla mai vista, eppure desiderai di conoscerla, per capire cosa aveva che invece a me mancava. Nonostante questo non ebbi mai il coraggio di farmela presentare, probabilmente perché avevo paura di scoprire che preferiva lei a me per il semplice fatto che era una femmina.

Quando la gelosia prese il sopravvento non ce la feci più, e gli confessai i miei sentimenti. Ricordo bene quel giorno; eravamo seduti davanti all'X-box dopo gli allenamenti in palestra, e l'essermi fatto avanti è ancora un rimpianto. Inutile dire che Ryan reagì molto peggio di come avevo immaginato. Ero molto più ingenuo di adesso e non ero al corrente di quanto chiusa possa essere la mentalità di un adolescente.

Il solo pensiero di piacere ad un maschio gli dava il voltastomaco. Mi squadrò dalla testa ai piedi come se fossi un marziano e mi urlò che credeva di potermi considerare un amico, di potersi fidare di me, che non era un fottuto finocchio.

Da quel giorno iniziò a non rispondere alle mie chiamate e ad evitarmi in palestra, e quello fu l'inizio del periodo peggiore della mia vita. Cominciò a frequentare altri ragazzi ai quali spifferò che ero gay e ben presto venni preso di mira. Ma aver perso lui faceva più male degli insulti e le botte che ricevevo nei corridoi. Io ero stato coraggioso, gli avevo aperto il mio cuore e cosa ci avevo guadagnato? Mi ero sempre ripetuto che nascondersi era da vigliacchi, ma almeno quando mi nascondevo lui non mi guardava con disgusto, mi confidava i suoi segreti, usciva con me regolarmente... forse avrei dovuto farmelo bastare.

Me ne andai da quella scuola e una volta al McKinley, entrai nella squadra di football. Mi feci molti amici ai quali non raccontai mai niente di quello che avevo passato, probabilmente per lasciarmelo alle spalle, anche se sapevo che era impossibile.

Passarono alcuni mesi in cui riuscii ad ambientarmi piuttosto bene, finché non conobbi Rachel Berry, che si torturava i capelli ogni volta che mi avvicinavo e mi faceva gli occhioni da cerbiatta quando chiacchieravamo tra una lezione e l'altra. Il messaggio era palese e io presi la palla al balzo. Lei non mi eccitava come succedeva con Ryan, quando camminavamo mano nella mano non sentivo niente, quando ci baciavamo era qualcosa di meccanico, ma almeno ero considerato normale. La storia in fondo non procedeva male, anche se ogni volta che provava a spingersi oltre i baci io la facevo smettere con qualche scusa.

Nessuno mi dava delle etichette, piacevo agli altri studenti e non dovevo sorbimi occhiatacce o insulti di nessun genere... capii che se avevo imparato la lezione con Ryan avrei dovuto accontentarmi di quello che avevo senza mandare tutto all'aria, anche a costo di dover fare qualche piccolo sacrificio. Stavolta me lo sarei fatto bastare.

 

 

 

Eccomi in camera mia col computer acceso mentre cerco le parole giuste per l'annuncio delle ripetizioni. Ancora non riesco a credere di essere riuscito a convincere papà! I consigli di Artie sono sempre più utili di quanto ci si aspetta.

Che fai?”

Non imparerai mai a bussare, vero Finn? Avrei da lavorare.

Tecnicamente non hai ancora iniziato a lavorare, ora non ti montare la testa solo perché Burt ti ha dato il permesso!”

È che sono un po' emozionato.” gli rispondo mentre inizio a scrivere una frase. Studente impartisce ripetizioni di spagnolo e francese. Garantite serietà e puntualità. Per ulteriori informazioni contattare il... aggiungo il mio numero di cellulare, e Finn si siede accanto a me.

Aggiungi anche: si accettano studenti di tutte le età, basta che siano maschi e che abbiano un bel culo.

FINN! È una cosa seria!” Prendo un pupazzo dalla scrivania e glie lo sbatto in faccia.

Più seria di così... Amico, scherzi a parte, se scrivi una cosa del genere quel foglio rimarrà attaccato al muro a marcire in eterno! Devi far sembrare le tue ripetizioni divertenti se vuoi che qualcuno chiami.”

Le ripetizioni non sono divertenti, bisogna farsene una ragione. E poi qualcuno chiamerà sicuramente, a scuola è pieno di somaroni pieni di insufficienze nelle lingue... tipo te.”

Quindi è per questo che mi aiuti sempre con i compiti eh? Ora mi chiederai di pagarti?”

Ridacchio dandogli una gomitata, poi decido di firmarmi solo Kurt, senza il cognome, così magari suona più familiare... Finn in fondo ha ragione, non deve sembrare troppo serio, ma non ho proprio idea di che altro metterci per migliorarlo... tanto vale non pensarci più e stamparlo.

Bene, la parte più semplice è completata... tra poco si passerà all'azione.

 

 

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Capitolo 3
*** 3 ***


Ecco la campanella dell'ultima ora. Prendo per mano Rachel e l'accompagno al Glee Club, mentre lei continua a parlare a manetta sul fatto che il liceo è la base dell'età adulta e che devo prenderlo sul serio se voglio fare strada... tutto per la F in spagnolo che ho preso poco fa. Non è colpa mia se non riesco! Forse è vero che non mi applico, come dice Schuester, ma le lingue non fanno decisamente per me.

Ogni tanto ci provo a studiare con Rachel e si è spesso offerta di aiutarmi con lo spagnolo ma diciamo solo che, per quanto tenga a lei, farci i compiti insieme non è proprio il massimo. Ecco quello che accade di solito: andiamo in camera e apriamo i libri, lei inizia a spiegare ma dopo due minuti già non la seguo più; di conseguenza non so svolgere gli esercizi e lei si spazientisce, rendendo il resto della lezione piuttosto tesa. Lo so che non devo aspettarmi di divertirmi con lo spagnolo, ma sinceramente ha un modo di spiegare che ad ascoltarla anche il bicchiere di plastica rossettato sul pavimento sembra più interessante. Delle ripetizioni sarebbero da prendere in considerazione.

Quando arriviamo davanti all'aula canto mi da un leggero bacio sussurrandomi:

Ti chiamo più tardi.” Le faccio un cenno di saluto con la mano mentre entra e dò una piccola sbirciata all'aula: scorgo Finn e Puck, due miei amici del football.

C'è anche Mercedes Jones, la tipa di colore dalla splendida voce, e alla sua destra Hummel, il fratellastro di Finn. Non so neanche il suo nome, ma me lo ricordo perché una volta ho sorpreso due dell'ultimo anno che gli versavano una granita in faccia. Ero in fondo al corridoio e non mi hanno visto, ma ricordo di essermi fermato un attimo e di aver sentito un forte istinto di andare là a dargli una mano. Avevo voglia di prendere Azimio per le spalle e sbatterlo al muro, e riempirlo di pugni finché non gli avesse chiesto scusa. Invece me ne ero andato senza farmi vedere, spaventato dalle conseguenze che ciò avrebbe comportato.

La sua omosessualità è nota a tutta la scuola ormai ma lui non sembra farsene un problema. Quando gli altri lo sfottono lui a volte risponde a tono, altre volte se ne va facendo finta di non aver sentito, continuando a camminare a testa alta. Mi chiedo come sarebbe vivere così, senza vergogna e rimpianti. È possibile ammirare una persona senza conoscerla? O forse è solo un'invidia mascherata da ammirazione. Sono disposto a tutto purché la verità su di me non venga a galla qui dentro, ma vivere nella menzogna può dinventare estenuante... a volte mi sembra di scoppiare.

Per questo non vedo l'ora di finire il liceo.

Immerso nei miei pensieri, torno a casa e trovo Nick stravaccato sul divano. Il suo zaino è gettato per terra davanti a lui, segno che è rientrato da poco.

Ti sembra l'ora di tornare, Anderson?”

Mi sono fermato a parlare con Rachel, Duval.”

Perché ti ostini ad andare in giro con lei rimane un mistero per me.”

Rachel non ha niente che non va.”

Non lo metto in dubbio, ma sai benissimo cosa intendo.”

Sospiro rumorosamente, ma non me la sento di rispondergli male. Quando c'era Ryan, Nick è stato uno dei pochi che mi è rimasto vicino, e di quei pochi è stato l'unico con cui mi sentivo a mio agio incondizionatamente.

 

La sveglia sul comodino segnava le 11.50. Non ricordavo più neanche che giorno fosse, sapevo solo che era la fine del mese e che erano passati pochi giorni da quando mi ero trasferito da Nick. La casa era piena di scatoloni ancora, ma in quel momento era l'ultimo dei miei problemi. Me ne stavo seduto sul letto a fissare niente in particolare mentre tenevo il cellulare tra le mani. Avevo chiamato Ryan già cinque volte e non aveva risposto. Fui tentato di scrivergli un sms ma non ce la feci, sapendo che l'avrebbe cancellato senza neanche leggerlo. Sapevo che dopo quel pomeriggio non avrebbe più voluto parlarmi. Cosa avrei fatto? Era tardi e non riuscivo a dormire. Avevo bisogno di qualcuno che mi confortasse. Composi il numero velocemente e mi portai il telefono all'orecchio, pregando che rispondesse.

Nick?”

Anderson, che combini ancora alzato? Io sono ancora in giro con Jeff, si è messo in testa che vuole esibirsi al karaoke, ti avevo detto che dovevi venire anche tu, voglio proprio godermi lo spettacolo...” disse ridendo. Per un attimo non dissi niente. Nick si stava divertendo, chi ero per rovinargli la serata?

Blaine, ci sei?”

S-si.”

Blaine, che succede?” Il suo tono di voce si era improvvisamente fatto serio.

Niente, oggi... Ryan...” Mi odiai per non riuscire a parlare senza che la voce mi tremasse. “Abbiamo litigato.”

Aspettami, vengo a casa.” Attaccò senza darmi il tempo di replicare, mentre io restai fermo qualche secondo, incapace di muovermi. Poi posai il cellulare e rimasi in quella posizione in attesa, distrutto come prima, ma consapevole di non essere solo, almeno.

Poco dopo sentii la porta aprirsi e una sagoma si avvicinò al letto.

Blaine! Perché stai a luce spenta?” Mi chiese con aria preoccupata. Si sfilò la giacca e la buttò a terra, poi si sedette vicino a me e io abbassai lo sguardo.

Ne vuoi parlare?”

A quel punto davvero non resistetti più, appoggiai la fronte su una mano e inziai a piangere in silenzio, lasciando che le lacrime che avevo trattenuto fino a quel momento mi inondassero il viso. Due braccia mi tirarono verso di sé e mi strinsero forte, e io non trattenni qualche singhiozzo. Piansi come un bambino per non so quanto, forse tutta la notte, mentre lui mi stringeva e mi accarezzava la schiena. Capii che un amico come lui era l'unica cosa di cui avevo bisogno in quel momento.

 

Senti, lo chiederei a te, ma mi ricordo che media avevi al liceo, e so che il college ti porta via tanto tempo quindi... pensavo a qualche ripetizione.”

Mi pare l'unica soluzione... E deve essere il tuo giorno fortunato.”

Dici? Perché stranamente a me è sembrato tutto tranne che questo.”

Hai presente quello che mi ripara sempre il motorino, il patrigno di Finn? Mentre ci chiacchieravo mi ha dato il numero del figlio che dà ripetizioni di lingue, all'inizio mi serviva per Jeff ma poi lui ha trovato qualcun altro... ti interessa?” Eccome se mi interessa, aspetta però... Finn che dà ripetizioni? Cos'è, una barzelletta? Deve essere per forza l'altro, quell'Hummel... oppure un altro figlio che non conosco.

E come si chiama?”

Non me lo ricordo, ma lo scoprirai subito; tieni.” tira fuori dalla tasca un foglietto per porgermelo, e io inizio subito a digitare quelle cifre sul cellulare. No, per fortuna non è il numero di Finn. Premo il tasto verde e aspetto; lo ammetto, sono curioso.

Pronto?”

Leggero tuffo al cuore. Io questa voce l'ho già sentita!

Salve, chiamo per le ripetizioni.”

...ahhh, certo, benissimo!!” Mi risponde la voce, euforica. “Io sono Kurt, Kurt Hummel.” Già, come se non l'avessi riconosciuto.

Ciao, emh, interessato per lo spagnolo.”

Perfetto, sono due ore al giorno per tre volte a settimana, con pagamento a fine lezione. Si potrebbe cominciare dalla prossima se va bene per te.”

Si, certo...” Nick mi osserva parlare a braccia conserte e se la sta già ridendo sotto i baffi avendo intuito che l'interlocutore è un maschio.

Ok, vuoi dirmi il tuo nome così intanto ti segno sulla rubrica?”

Blaine Anderson.”

Attimo di silenzio. Perché non dice niente? È deluso perché si aspettava qualcun altro?

...Benissimo allora! Ora scusami ma ho un po' di fretta, possiamo sentirci via sms più tardi, così mi dai l'indirizzo e memorizzi anche il mio di numer... cioè no, voglio dire, il mio numero ce l'hai già, è vero...” Ridacchia imbarazzato.

Emh si, ti ho chiamato io...” Dico con una nota di dolcezza. La sua impacciataggine mi fa sorridere.

Ti scrivo più tardi allora, scusa ma devo proprio andare, ciao!” E chiude la telefonata senza neanche darmi il tempo di rispondere al saluto.

Allora? Perché quel sorriso Anderson?”

Cosa...?” Non mi ero neanche accorto di sorridere.

È il fratellasro di Finn, vero? Che se non sbaglio è gay...” Mi dà una gomitata e io lo fulmino con lo sguardo.

Non vedo perché la cosa dovrebbe fare differenza.”

Senti, in giro ci puoi prendere Rachel o i tuoi compagni di classe ma con me scordati che funzioni. Dillo che sei contento di averne trovato uno...” Ed ecco un'altra gomitata. Dio, questa è la volta buona! Se non la smette giuro che lo strozzo con la sua stessa cravatta.

Non dovresti studiare un po', Nick?” Detto questo lo sorpasso dirigendomi nella mia stanza, mentre lui ride così forte che spero solo che nessuno lo senta nel palazzo.

Mi ha fatto un certo effetto la telefonata. Cavolo, avrò Kurt Hummel a darmi ripetizioni, dovrei esserne allegro o deluso? La sua brillante media mi porterà sicuramente a buoni risultati ma non riesco a non pensare ai commenti non piacevoli che riceverò da Puck e gli altri quando scopriranno che studia con me. Mi odio per questo. Perché non posso semplicemente fregarmene di quello che pensano gli altri e fare le mie scelte solo in base a ciò che voglio io? E come si sentirebbe Kurt se sapesse che mi vergogno di lui? Tutto per quegli idioti che non hanno la minima idea di cosa voglia dire essere se stessi.

Una vocina continua a dirmi di non accettare quelle ripetizioni, ma per una volta voglio mostrare un briciolo di coraggio. Almeno per questa volta, non mi tirerò indietro.

 

 

Ehilà :) intanto grazie mille alle persone che hanno recensito il primo e a chi ha messo la storia nelle seguite e nelle ricordate, giuro che non me lo aspettavo così presto!!

Se non si è capito amo Nick e non potevo non inserirlo nella storia in un modo o nell'altro... credo che sarà parecchio presente.

Ho postato due capitoli insieme perché domani parto per uno scambio culturale e sicuramente non avrò il tempo di aggiornare, quindi ci si vede la prossima settimana <3

grazie ancora!

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Capitolo 4
*** 4 ***


Calmo Kurt, devi stare calmo. Facciamo un bel respiro e... non mi sento affatto meglio.

Perché Blaine Anderson?! Con tutti i ragazzi a scuola che hanno un gran bisogno di ripetizioni, proprio lui? Non è proprio sulla mia lista nera ma l'ho sempre tenuto alla larga... Quando mi saluta non gli rispondo quasi mai. E ora come dovrei comportarmi? Penserà che sono un odioso snob con la puzza sotto al naso e inizierà a prendermi in giro come i suoi amici. Non che non ci sia abituato, ma nei corridoi è un'altra cosa! Non avevo considerato che con le ripetizioni avrei potuto trovarmi faccia a faccia con uno di loro fuori dalla sede scolastica, il che equivale ad una situazione molto più tesa e imbarazzante.

Comunque, l'indirizzo è questo.

Dopo svariati minuti di preparazione psicologica e molti respiri profondi per calmarmi, mi decido a suonare. Spero proprio di presentarmi al meglio con i libri in mano, la giacca formale e l'espressione fintamente tranquilla da bravo studioso. Quando la porta si apre non c'è Blaine, ma un ragazzo piuttosto carino, moro e dall'aria simpatica.

Salve!” Fa lui gentile.

Sono qui per le ripetizioni.” Rispondo al sorriso. Poi lui sembra accorgersi dei libri.

Ah si, certo! Kurt Hummel, giusto? Nick Duval, coinquilino di Blaine.” Mi porge la mano che stringo amichevolmente. Poi si sposta leggermente per farmi entrare.

Accomodati, ti porto da Bla... oh, eccolo qui!” Sorrido di nuovo e faccio il possibile per fare una buona impressione, mentre lo vedo camminare per il corridoio verso di me; noto subito che ha meno gel del solito. Ho sempre pensato che dovrebbe lasciarli liberi, quei ricci. Mi rivolge subito un sorriso aperto e uno sguardo luminoso che mi fa rimanere imbambolato per un attimo. Ok, farà pure parte di quel gruppetto, però cavoli, non posso negare che sia davvero carino.

Ciao Kurt, benvenuto! Un po' ci conosciamo già, ma...”

Ora anche lui è lievemente imbarazzato. Odio questi silenzi che si creano tra quasi-sconosciuti, ora come ne esco?

Per fortuna è Nick a parlare.

Io vado di là e, tranquilli, tengo il televisore basso. Kurt, fallo lavorare e non avere pietà!”

Rido mentre Blaine guarda malissimo il suo amico, poi mi fa cenno di seguirlo. La sua stanza è la penultima del corridoio, prima di quella che immagino sia di Nick.

Appena entro, mi prendo pochi secondi per guardarmi intorno: è una camera molto ampia e spaziosa, con pareti verdi e parqué coperto da un grande tappeto. Rimango per un attimo sbalordito: il disordine è totale! Alla mia destra la prima cosa che vedo è un attaccapanni in legno con moltissime giacche appese una sopra all'altra alla rinfusa, il che già si differenzia moltissimo dall'ordine della mia camera. Attaccati alle pareti ci sono un armadio semi aperto con vestiti che fuoriescono e un cassettone con oggetti di ogni genere posati sopra: fogli, quaderni, piatti di plastica e lattine vuote. Al centro, attaccato alla parete a me opposta c'è un letto matrimoniale, ben fatto e con le lenzuola a posto, ma anch'esso ricoperto da fogli e decine di libri aperti. Che si stesse preparando studiando qualcosa prima del mio arrivo?

Scusa il casino... aspetta, ora levo un po' di roba.” Dice lui leggendomi nel pensiero, passandosi una mano sulla nuca.

No, tutto ok, ci sono abituato con Finn!”

Mentre sgombra il letto per far sedere entrambi, noto una chitarra acustica poggiata accanto al comodino. Blaine suona?

Ti piace?” Ops, si è accorto che la sto guardando. “Era di mio fratello.”

Hai un fratello?”

Si, più grande di me, ma preferirei lasciar perdere l'argomento!” mi risponde ridendo.

Mi siedo vicino a lui mentre apre il libro di grammatica spagnola, e mi sento un minimo meno nervoso. Devo dire che è una piacevole sorpresa vederlo così gentile ed educato... non pensavo sarebbe andata in questo modo. So che ora sono il suo insegnante e devo avere un distacco professionale, ma non posso non notare che è praticamente l'opposto dei suoi amici. Intendo, nonostante sappia benissimo che io sia gay non sembra minimamente disgustato. Magari ha davvero una mente aperta... perché si circonda di persone come quelle allora?

 

...Vosotros fuistes, ellos fuiron.”

Ellos fueron, Blaine, fueron.”

Merda.”

Ehi, non è male come inizio! C'è da ancora da lavorare, si, ma sei sulla buona strada.” Gli faccio incoraggiante. In effetti se dovessi essere del tutto sincero la sua conoscenza spagnola è piuttosto disastrosa, da quello che ho sentito, però sembra uno che impara in fretta.

Tanto lo so che questa roba non mi entra in testa.”

Smettila, è solo questione di impegnarsi e studiare con serietà, non te lo dice sempre anche il professore? Tu, a differenza di molti altri, ce le hai le potenzialità!”

Gli dico per far sparire quell'espressione affranta, mentre lui se ne sta a gambe incrociate con la testa appoggiata su una mano. Per un attimo alza gli occhi e intravedo un mezzo sorriso, anche se un tantino forzato.

E poi nella altre materie vai bene... ce la farai anche qui.”

Grazie Kurt.” Ora il suo sorriso non è forzato e mi fa arrossire un po'. Poi sento una vibrazione proveniente dal suo cellulare che è posato alla sua destra. Si scusa e guarda lo schermo.

Rachel?” Chiedo fingendo indifferenza. Ecco, ora mi crederà anche un invandente.

Si, lei...” ora si sta di nuovo sforzando di sorridere.

Beh, comunque, vedo che sono le sei.” Faccio notare. “Le due ore sono finite, posso lasciarti libero finalmente!” Dico ironico mentre chiudo i miei libri.

Che dici, non so come ringraziarti per queste ripetizioni... a proposito, ecco i soldi.”

Prende il portafoglio e me li porge.

Grazie. Allora ci vediamo... aspetta, dove ho messo il quaderno?”

Lui guarda sul letto spostando vari libri, poi guarda per terra e si china per raccogliere il quaderno che, non so come, è finito sotto il letto.

Ecco qui! Scusa, davvero, cerco spesso di fare un po' d'ordine qui ma ogni volta che ci provo, per qualche strana ragione il giorno dopo è ancora più incasinato di prima...”

Se vuoi la prossima volta possiamo stare da me.”

Mi guarda sorpreso. Cazzo!! Come mi è saltato in mente di prendere tanta confidenza dopo due misere ore passate insieme?! Se prima non mi credeva un maniaco ora gli avrò chiarito le idee! Perché sono così idiota?!

Cioè no, magari no, ovviamente era solo un'altern...”

Si!” Mi interrompe sorridendo. “Si, mi piacerebbe.”

Ho sentito bene? Qualcosa non quadra, tipo, perché non mi ha ancora urlato di andarmene da casa sua tirandomi dietro i libri?

So dove abiti, sono venuto spesso a prendere Finn e poi conosco l'officina di tuo padre.”

O-ok, allora... ci vediamo giovedì? Alle quattro?”

Giovedì alle quattro.” Ripete sempre con quel sorriso fantastico.

Annuisco contento e poi mi alzo, pronto ad andare. Poi usciamo dalla stanza e mi accompagna alla porta; quando passiamo davanti al soggiorno intravedo Nick davanti alla televisione. Mi saluta con la mano e mi urla:

Alla prossima, Kurt, stammi bene.”

Anche tu, a presto!” Sembra davvero un bravo ragazzo, peccato che non venga a scuola con noi, c'è un gran bisogno di persone così al McKinley.

Blaine apre la porta e io rompo il silenzio:

Spero che la prima ripetizione non sia stata troppo terrificante!”

Al contrario, spieghi molto meglio di Rachel.”

Arrossisco un po', di nuovo.

Allora a giovedì!”

Ancora grazie mille.” Mi tocca leggermente il braccio e io gli faccio un ultimo sorriso, per poi allontanarmi.

Mentre cammino mi sento stranamente leggero, quasi felice e non so perché. Mi piace l'idea di stare andando via dall'abitazione di Blaine Anderson. Mi giro un'ultima volta verso la porta e con mia grande sorpresa lui è ancora lì, che mi guarda, anzi mi scruta con un'espressione indecifrabile. Appena incrocia i miei occhi fa un sorriso imbarazzato e si affretta a rientrare, mentre io mi rigiro subito. Devo essere più rosso di un peperone in questo momento!

Cosa mi rappresenta un comportamento del genere? Forse mi guardava perché mi stava prendendo in giro mentalmente. Si, di sicuro è così... perché allora oggi pomeriggio è stato così... fantastico con me?

Kurt, non devi farti film mentali. È un normale studente, uno molto gentile e non omofobo per fortuna, e tu gli stai facendo un favore dandogli ripetizioni di spagnolo, punto. Niente di più di questo.

Mi chiudo gli ultimi bottoni della giacca e prendo la strada di casa, con ancora quella strana e piacevole sensazione di leggerezza.

 

 

 

Rachel mi si accoccola sul petto mentre siamo sdraiati sul mio letto. Quando mi ha mandato il messaggio in cui mi chiedeva se poteva venire ero tentato di dire di no, ma ovviamente non potevo.

Dici che mi prendono alla Nyada se faccio l'audizione?”

Ma certo Rachel... devono prenderti.”

Le accarezzo i capelli. Possibile però che i nostri unici argomenti di conversazione siano la Nyada, Broadway, il canto o semplicemente lei?

Oggi ho fatto la prima ripetizione.”

Oh, è vero, quasi mi scordavo! Come è andata?”

Direi bene.” Senza accorgermene mi ritrovo a ripensare a Kurt e al suo modo di fare così timido e insicuro all'inizio, poi spontaneo e alla fine quasi spavaldo. Si, ho fatto bene ad accettare queste ripetizioni, a parte che ne ho un gran bisogno, e poi lui è proprio la persona adatta a darmi una mano.

Ricordo che quando Rachel mi aiutava con i compiti e non mi venivano gli esercizi dopo un po' mi diceva che se continuavo a non impegnarmi abbastanza sarebbe stato tutto tempo perso. Oggi invece, Kurt mi ha guardato negli occhi e mi ha detto che posso farcela ad andare bene, perché ho le potenzialità.

Rachel mi sorride e poi mi accarezza una guancia, guardandomi con desiderio. Ricomincia a baciarmi ed è il solito meccanico gioco di lingue per me. Poi però si posiziona sopra di me e inizia ad accarezzarmi le spalle, il collo, il petto... si accorge che sono un po' rigido, quindi ci va un po' più piano, ma poco dopo riprende a stringermi con foga e più voglia di prima. Quando arriva a sfiorarmi il sedere e mi infila un dito nei pantaloni, mi stacco dal bacio.

Ehi, ehi, fermati.”

Lei mi guarda sorpresa e nello stesso tempo delusa.

Perché deve essere ogni volta così?”

Così come? Voglio solo aspettare di...”

Non intendevo solo questo, Blaine...” Dice guardandomi molto seria, mentre si mette a sedere sul letto. “Perché ogni volta che siamo insieme fai così? Sembra quasi che tu mi stia facendo un favore anche ad ascoltarmi!”

Cazzo, non sta accadendo sul serio...

Ma che dici, fosse per me staremmo insieme tutto il giorno e tutti i giorni, lo sai che...”

Mi fai sentire così ignorata!”

Per un attimo non dico niente, mi limito a fissarla sconvolto.

Vorrei solo sapere perché quando siamo da soli e io cerco di fare quache passo avanti tu mi fermi immediatamente guardandomi strano, quasi con... disgusto.”

I suoi occhi si fanno un po' bagnati. No, ti prego, no no no no...

Perché non mi dici semplicemente dove sbaglio?”

Perché tu non sbagli da nessuna parte, Rachel! Sei perfetta...” Mi avvicino per abbracciarla, ma lei si ritrae.

Perché sono sempre io a scriverti o a chiamarti? Perché ti sento così distante e perché l'idea di avere un po' di intimità con me è tanto strana per te? C'è forse qualcun'altra a cui pensi?”

No, ma come ti viene in mente? È che... Rachel, non lo so! È solo una tua impressione, davvero! Lo sai che quando sono con te è l'unico momento in cui posso fare ciò che mi viene naturale..."

Infatti non ti comporti come io faccio con te, proprio perché non ti viene naturale.” Una lacrima scende sulla sua guancia. È una tortura orribile vederla così.

Senti, mi dispiace se mi hai sentito distante, davvero... non lo farò più succedere ma...”

No!” Si alza dal letto e prende la borsa.

Tu non sai neanche quello che provi, Blaine. E finché non l'avrai capito non chiamarmi, per favore... ah giusto, dimenticavo che tanto non lo faresti in ogni caso!” Aggiunge con tono meno triste e più provocatorio, mentre va verso la porta. Un attimo dopo è già fuori dalla stanza.

Mi butto sul letto; questo si che è un casino. Dovevo immaginarlo, Rachel sarà anche un po' folle ma non è mica stupida... ha capito che qualcosa non andava tra noi, che qualcosa non andava in me. Non immagina neanche lontanamente la verità ma si è accorta che non sono attratto da lei, ed era proprio ciò dovevo evitare... anche se pensandoci bene, forse me lo merito. In fondo perché ci stavo insieme? Per costruirmi una buona reputazione, ecco perché. L'ho usata e basta.

Wow, da come se n'è andata deve esserci aria di burrasca tra voi...” Commenta Nick affacciandosi alla porta. Come dargli torto... non c'è niente di più spaventoso di una Rachel Berry infuriata.

Tutto per quella fottuta reputazione.

 

 

Ehilà :) Sono appena tornata dallo scambio culturale che è stato assolutamente bellissimo e sono troppo felice :D

ma essendo consapevole che non frega a nessuno eccomi con il nuovo capitolo xD

Spero di essere riuscita a descrivere bene l'uscita di scena alla Rachel Berry, e voglio chiarire che no, lei non si è tolta di mezzo... ma nonostante rappresenti un grosso ostacolo per i nostri ragazzi non mi va di farla apparire come un personaggio completamente negativo visto che la adoro, specialmente in questo periodo :)

Ringrazio dal profondo del cuore chiunque stia leggendo la storia <3 un bacio!

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Capitolo 5
*** 5 ***


Splash.

Sensazione di bagnato e di freddo all'improvviso sulla mia faccia. Se non ci fossi abituato direi che è piuttosto spiacevole.

Non ringraziarci per la doccia, le laviamo volentieri le fatine carine come te!” Azimio ride a crepapelle e batte il cinque a David, il suo amico, poi se ne va con lui. Vorrei che Mercedes fosse qui, ma è già andata in classe... quindi mi dirigo nel bagno dei ragazzi sperando che la mia faccia color mirtillo non attiri troppa attenzione. Purtroppo quando entro c'è già qualcuno, ed è l'ultima persona che avrei voluto trovare.

Kurt! Tutto bene?”

Mi chiede Blaine premuroso, ma non troppo sorpreso.

Si, si...” Mi sforzo di sorridere. “Niente di nuovo.”

Vado verso il rubinetto e faccio scorrere l'acqua fredda, portandomene un po' al viso.

Chi è stato stavolta?”
“I soliti della squadra di football.”

Mi guardo allo specchio pensando con orrore a stasera, quando dovrò raddoppiare il rituale di idratazione e pulizia del viso, per non parlare dello shampoo...

la granita è andata tutta via ma ora ho l'acqua un po' dappertutto. Tutti mi dicono che col tempo le cose migliorano, ma non è affatto così... non posso fare a meno di guardarmi per un attimo allo specchio con sguardo affranto. Purtroppo devo essermi dimenticato di Blaine, che mi osserva senza dire niente. Poi tira fuori un pacchetto di fazzoletti dalla tasca e si avvicina. Oddio, ma che diavolo...

Non è necessario che provi pena per me.” Dico con tono decisamente troppo aspro.

Non mi fai pena! È solo che... non è giusto.”

Ho un leggero brivido mentre mi passa un fazzoletto sulla fronte per poi scendere sulla guancia.

Voglio dire, mi riesce difficile credere che ancora non riescono a capire che ognuno è come è.”

Sono colpito. Avevo già constatato che lui era diverso dagli altri ma non capita tutti i giorni di parlare con qualcuno che ti capisce... o almeno, che si sforza di farlo.

Resto lì fermo come un idiota mentre mi pulisce, senza neanche guardarlo negli occhi. Appena ha finito sto per ringraziarlo, quando entra nel bagno David.

Blaine, che fai qui?”

Ehi, emh...”

Gli è piaciuto il trattamento doccia? Ne abbiamo anche per più tardi se vuole...”

Io esco da bagno senza guardare né Blaine né David.

Blaine è stato molto carino, devo ammetterlo, ma ci perderebbe la faccia a farsi vedere con me... il che, al punto in cui siamo, non mi dà neanche poi tanto fastidio.

Kurt!” La voce di Mercedes mi distrae dai miei pensieri. “La professoressa mi ha mandato a cercarti, ma dove eri finito?”

Poi sembra accorgersi che sono ancora un po' umido e capisce della granita.

Quegli stronzi! La pagheranno Kurt, ti assicuro che la pagheranno!”

Lascia perdere, andiamo...”

La prendo a braccetto mentre mi guarda preoccupata. So che vuole solo difendermi ma qualsiasi aiuto da parte sua sarebbe piuttosto inutile, per quanto io apprezzi il suo sostegno. L'unica cosa da fare è stringere i denti, ovvero l'unica cosa che ho fatto in questi ultimi anni.

 

 

 

Rachel è seduta al tavolo con Quinn e Tina mentre chiacchierano animatamente. Prendo coraggio e mi avvicino, determinato a parlarle. Dopo il casino che ho combinato, il minimo sarebbe chiederle scusa...

Poi oggi è stata proprio una giornata di merda, specialmente dopo aver visto Kurt conciato in quel modo. Non è una novità che lo maltrattino, ma è qualcosa che semplicemente non riesco ad accettare. Quello che mi dà più rabbia però è che quando è entrato David non ho avuto neanche il coraggio di parlare e ho ringraziato mentalmente Kurt mentre se ne andava velocemente dal bagno. Come mi sarei giustificato con David? E perché diamine avrei dovuto giustificarmi per forza? Avrei dovuto urlargli contro per la faccenda della granita, ecco cosa avrei dovuto fare. Ho aiutato Kurt, si, ma riesco ad aiutarlo solo se non c'è nessuno che guarda... con che faccia mi presenterò alle ripetizioni?

Ciao Rachel.”

Lei alza lo sguardo e non mi risponde, mentre la Febrey mi squadra da capo a piedi e Tina mi osserva confusa.

Ti posso parlare un attimo?”

Per un po' non dice niente, poi mormora un leggero “scusatemi” alle sue amiche e finalmente mi raggiunge.

Senti Rachel... mi dispiace ok? Davvero tanto.”

Non devi dispiacerti. Se non sei innamorato di me non è colpa tua.” Mi dice guardandomi male e con le braccia conserte. È vero, sta facendo un po' la vittima, ma tanto vale assecondarla.

Ma che dici, certo che sono innamorato di te!” Sorrido e le prendo le spalle.

Davvero?” All'improvviso cambia espressione e i suoi occhi si fanno un po' lucidi. Sono felice di vedere finalmente il lato di Rachel che mi piace di più.

Le sorrido e la abbraccio. Lei fa lo stesso e lascio che un calore familiare mi avvolga il corpo.

Scusami tu...” Mi dice. Le cingo la vita con le braccia e ci baciamo.

È che sono così sotto pressione... la scuola, il musical, la NYADA...” Scandisce l'ultima parola e guarda in basso. Non posso negare di volerle bene, anche se non provo una vera passione. È diventata una delle persone più importanti della mia vita e non potrei vederla soffrire. Le sollevo il mento con due dita:

Tu entrerai in quella scuola, fidati di me... hai una delle voci più meravigliose in questa scuola se non in questa città... tu sarai una star. Anzi, già lo sei.”

Mi sorride commossa. È strano, ma sento un affetto così forte per lei in questo momento che vorrei continuare a stringerla tutto il giorno.

 

Ed eccomi qui in casa Hudson-Hummel per la seconda ripetizione; Finn mi ha appena fatto entrare e mi ha detto che Kurt mi aspetta in camera sua.

Vai pure, è di sopra.” Mi fa indicandomi la strada. In cima alle scale busso alla prima porta che mi si presenta davanti e una voce mi dice di entrare.

Ehi!” Lo saluto sorridendo. Wow, la sua stanza è fantastica e... così ordinata! Se penso alla mia quasi mi vergogno.

Kurt si alza da una sedia e mi viene incontro con un sorriso radioso, salutandomi.

Mii sfilo il cappotto e gli chiedo dove posso posarlo.

Oh, dove vuoi! Buttalo pure sul letto. Allora, cominciamo?”

Certo!” Mi affretto a tirare fuori quaderni e libri e lui mi fa segno di sedermi di fronte alla sua scrivania. Mi accorgo subito di una forografia incorniciata che rappresenta una bella donna che tiene in braccio un bambino, che deve sicuramente essere lui da piccolo; la donna e il bimbo hanno gli stessi occhi e sorridono.

È tua madre?” Indico la foto. “Ti assomiglia da morire!”

Lui esita a rispondere.

Si, è lei. Avevo circa tre anni in quella foto ed era... poco prima che se ne andasse.” dice abbassando lo sguardo.

Per un attimo non dico niente. Stupido. Imbecille. Idiota.

Kurt, scusa.” Gli tocco un braccio e lui sembra sussultare. “Non lo sapevo.”

È tutto ok, non potevi. E poi non mi dispiace parlare di lei... è successo così tanto tempo fa che ormai ricordarla mi fa solo sorridere. E sai una cosa?” Sposta lo sguardo da me alla foto.

Cosa?”

È bello rivedere le foto, anche perché altrimenti non la ricorderei così bene, ma le immagini più belle sono quelle un po' sfocate che ti porti dentro e che non possono essere fotografate... sono speciali perché una volta che entrano in te, sono solo tue, per sempre.”

Lo ascolto in silenzio. Poi gli accarezzo delicatamente il braccio con il pollice.

Vorrei dirgli che ha ragione, o magari cercare di tirarlo su in qualche modo, ma al momento non riesco a parlare.

E tu che mi dici? Com'è la tua famiglia?”

Beh... cerco di tenermi in contatto con mio fratello maggiore ma vive in un'altra città e non ci vediamo molto spesso, per quanto riguarda i miei genitori... avevamo rapporti abbastanza buoni prima che io mi traferissi e ci allontanassimo un po'.”

E... come mai?”

Probabilmente non gli andavo a genio.” Non gli andava a genio il mio orientamento sessuale.

Scusa se mi faccio gli affari tuoi.” Sorride imbarazzato.

Perché fai così?”

Mi guarda interrogativo.

Ogni volta che parliamo mi sembri perennemente insicuro di ciò che dici, come se avessi paura di dire o fare la cosa sbagliata... non capisci che non devi farti nessun tipo di problema con me?”

È solo che non sono abituato alla gente che mi tratta... come uno di loro.”

Senti, Kurt... a proposito di questo, scusami per ieri. Io avrei dovuto dire qualcosa a quell'idiota, solo che...”

No, non devi scusarti, ti posso capire. Non voglio assolutamente metterti in imbarazzo e poi non ho bisogno di un difensore.” Nel suo sguardo rassicurante però c'è un accenno di tristezza. Vorrei tanto dirgli che non è affatto vero che mi mette in imbarazzo, ma poi la domanda che verrebbe spontanea sarebbe allora perché non gli hai dato una mano?

Pensiamo a spagnolo, piuttosto, somaro.”

Ora il suo sorriso è ironico e solo quando abbassa lo sguardo mi accorgo di tenere ancora la mano sul suo braccio. La levo subito imbarazzato, sinceramente non so cosa mi prende.

 

So che è corto e molto probabilmente è una schifezza, ma rimedierò, promesso xD

come sempre un bacio a chi ha messo la storia tra le seguite, le ricordate o i preferiti, a chi recensisce e a chi legge semplicemente :) <3

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Capitolo 6
*** 6 ***


UN ALTRO STRIKE!” Mercedes mi abbraccia contenta dopo aver fatto l'ennesimo bel colpo al bowling.

Non so neanche perché sono venuto qui ad annoiarmi guardandoti giocare...”

Ehi!” Mi pizzica la guancia. “Non è colpa mia se sono fortissima mentre tu non sai neanche tenere in mano la boccia.”

Lo sport ti rende anche più insopportabile del solito, sai?”

Non ha tutti i torti, però: io sono assolutamente negato nel bowling.

Ragazzi, non credo che qui ci siano dubbi su chi sia il più forte.” Dice Finn atteggiandosi al mio fianco.

Allora perché non mi fai vedere di cosa sei capace, Hudson?” Gli dice Mercedes con aria di sfida.

Veramente volevo andare a prendere qualcosa al bar, sai com'è, gli atleti devono mantenersi in forma.”

L'atleta ha solo paura di battersi con una professionista!”

Ho detto solo che faccio un salto al bar, vedrai che al mio ritorno ti farò il culo, Jones!” Dice con estrema finezza come suo solito, e poi si allontana. È srano che Finn sia voluto uscire con noi oggi, ma da quando Mercedes è diventata una di casa questi due hanno sviluppato un'amicizia inaspettata. Poi, da guru della moda quale sono, osservo che la mia amica è particolarmente curata e truccata oggi.

Quante ore hai passato allo specchio? E soprattutto, per quale occasione di cui non sono a conoscienza?”

Lei si fa rossa. Lo sapevo!

Più tardi esco con Sam.” Dice semplicemente. Le do una gomitata.

Allora si sta facendo una cosa seria eh?”

Forse.”

Sapevo che avrebbe fatto la vaga ma la conosco troppo bene, quando è interessata ad un ragazzo me ne accorgo io ancora prima di lei.

Passa quache minuto in cui continua ad umiliarmi con i suoi lanci e poi sento la voce di Finn dietro di me.

Ehi, guardate chi ho incontrato qui fuori!”

Mi giro e per poco non mi viene un infarto; il mio fratellastro è circondato da due ragazzi che ahimè riconosco subito.

Nick, Blaine! Che ci fate qui?” Fa Mercedes andandogli incontro.

Tornavamo da un'uscita con alcuni amici e ci eravamo fermati a prendere qualcosa. Ciao Kurt!” Mi fa Nick sorridente. Poi dà una gomitata a Blaine. “Che fai, non saluti?”

Come stai Kurt?” Mi chiede Blaine dopo aver fulminato con gli occhi il suo amico.

A dire la verità al momento sono un po' nervoso, ma gli rispondo amichevolmente come al solito. Non mi aspettavo proprio di vederlo qui! E la camicia leggermente sbottonata stranamente senza papillon che indossa oggi non è d'aiuto.

Il primo pensiero che ho è quello di guardarmi intorno, ma poi mi ricordo con sollievo che non mi trovo a scuola e posso parlarci tranquillamente senza dovermi preoccupare di farlo sfigurare... il pensiero è deprimente, ma ci passerò sopra.

Allora, stai ripassando i verbi?”

Oddio, Kurt, ti prego!! Ti metti a parlare di scuola anche al bowling? Mi farei i complimenti da solo per questa trovata geniale.

Si, eccome! Non mi stacco dai libri ultimamente.”

Nick ride silenziosamente e dice:

Sembra che lo spagnolo gli piaccia da quando lavori con lui, sai? Mi sa che con le ripetizioni sei proprio bravo.”

Ridacchio arrossendo un po' e lo ringrazio, evitando lo sguardo di Blaine.

Non avevamo un conto in sospeso io e te, Finn?”

A dire il vero, Mercedes, dovrei rubarti Finn due secondi per questioni riguardanti suo padre e il mio motornino, posso?” Dice Nick circondando con un braccio le spalle di Finn, e quest'ultimo alza le braccia desolato guardando la mia amica.

Ti conviene ringraziarlo!” Le risponde lei. “Va bene, vengo con voi, così inizio ad avviarmi verso casa. Noi ci vediamo a scuola, ok?” Mi dice avvicinandosi per salutarmi. Le do un bacio sulla guancia e si allontana con loro. Così rimango di nuovo solo con Blaine. Non faccio neanche in tempo a finire di parlare che lui ha già in mano una boccia; si mette in posizione e fa un lancio a dir poco perfetto, buttandoli giù tutti. Se possibile anche con più precisione di Mercedes.

Sii!”

Come diavolo fa quest'uomo ad essere così... perfetto?

Incredibile! Non credevo ti piacesse il bowling.” Dico sinceramente sorpreso.

Lo adoro... dai, tocca a te.” Mi porge la boccia. Scherza, vero??

Ma io non so come si fa!”

Avanti, solo un tiro, non ti giudicherò.” Mi fa un occhiolino e alla fine mi convinco.

In fondo cosa ci vuole, basta piegare le ginocchia, prendere bene la mira... si, peccato che la mia boccia fa al massimo due centimetri di strada dritta per poi fiondarsi a destra, non colpendo neanche un birillo. Blaine tira in dentro le labbra e vedo chiaramente che si sta sforzando di non ridere.

No, no, guarda, non farti problemi e scoppia pure a ridere, signor “non ti giudicherò”, lo dicevo io che non sono capace!” Gli dico un po' deluso ma non seriamente offeso.

Ok, scusami...” Dice ancora ridacchiando un po'. “Lo so che non è facile come sembra, ma credimi serve solo pratica... innanzitutto devi imparare a impugnarla bene.”

Mi porge la boccia e il mio cuore salta quando posa la sua mano sulla mia per farmi vedere come prenderla.

Inserisci le dita giuste, così... poi ti abbassi un po' e sei pronto per lanciare.”

Mi guida nella posizione e io, un po' insicuro e con il cuore a mille, effettuo il secondo lancio. Incredibile ma vero, la boccia colpisce due birilli.

Wow, il tuo primo traguardo!” Mi dice dandomi una pacca sulla schiena.

Io ti insegno lo spagnolo e tu mi insegni come a giocare a bowling... mi sembra uno scambio equo.” dico appena mi rirpendo.

Lui ride. Potrei stare a guardarlo per sempre.

Senti, farei meglio and andare, Rachel mi aspetta qui vicino.”

Una piccola delusione si fa strada dentro di me e mi odio per questo. Cosa mi aspettavo? So benissimo che farmi false illusioni è sbagliato, eppure ogni volta che tira in ballo la sua ragazza non posso fare a meno di ingelosirmi un po'.

Ok, e grazie per la lezione!”

E di che? Ci vediamo tra due giorni!” Mi posa una mano sul braccio stringendo leggermente e poi se ne va, girandosi un'ultima volta per salutarmi con una mano.

Io lo saluto a ma volta e lo guardo per un po' mentre si allontana, proprio come aveva fatto lui con me alla fine della prima ripetizione... devo avere ancora un sorriso stupido stampato in faccia e inoltre mi sento la pancia sottosopra. Saranno queste le famose “farfalle”?

 

 

 

Ma sei completamente IDIOTA??” Urlo a Nick.

Cosa ho fatto?”

Hai fatto il cretino davanti a Kurt e Mercedes!! Sappi che non era divertente!!”

Dici? Perché per me è stato uno spasso.” Ridacchia ancora sotto i baffi. Ok, questa è proprio la volta che lo ammazzo.

Mi hai fatto vergognare da morire e si sarà sicuramente sentito in imbarazzo anche Kurt!”

Però è vero che da quando c'è lui ti impegni molto di più di prima in spagnolo, o no?” Mi dice con tono accusatore puntandomi un dito contro.

Beh, forse è vero ma è solo perché vorrei presentarmi al meglio con uno come lui che padroneggia così bene la lingua... e poi mi assegna tanti esercizi per farmi stare in allenamento, quindi non voglio deluderlo... tutto qui.

Ad ogni modo... se continui così non solo mi farai fare figure di merda colossali ma penserà anche che mi piace!”

Già, come se non fosse vero.”

Sto per dire qualcosa, ma resto semplicemente a bocca aperta.

Ah no, giusto, scusa... tu sei etero.”

Blaine!” La voce squillante dietro di me mi risveglia e mi costringe a girarmi, e prima che me ne accorga sento le morbide labbra di Rachel sulle mie.

Ciao Nick... tutto ok?” Sposta lo sguardo da me a lui, perdendo per un istante il sorriso.

Certo... ora scusate ma devo andare, ci vediamo a casa Blaine. A presto Rachel.”

Appena si allontana e mi ritrovo solo con lei, inizio a pregare nella mia testa che non abbia sentito neanche una parola della nostra conversazione.

Di che parlavate? Mi sembrava un po' alterato...”

Grazie al cielo... non ha sentito niente, almeno spero.

Di Hummel, sai, il ragazzo che mi dà ripetizioni.”

Ah si lo conosco, viene al Glee. È il fratellastro di quel tipo, Finn Hudson, no?”

Si, prorprio lui.” Rispondo, felice che abbia cambiato argomento.

Sai, l'altro giorno ho sentito Finn cantare una canzone di Cindy Lauper... è davvero bravo, non me lo aspettavo.” Sorride leggermente guardando davanti a sé. “Ma non è fantastico quanto te.”

Mi dà un bacio sulla guancia e io le accarezzo la schiena, mentre camminiamo verso casa mia.

Per il resto, come va?” Le chiedo.

Beh, il giorno dell'audizione per la Nyada si avvicina sempre di più e io... non sono mai stata così nervosa in vita mia.”

Ma il palco è la tua vita! Non sei mai nervosa prima di un'esibizione.”

Si, ma stavolta è diverso, c'è il mio futuro in ballo! Sicuramente darò il meglio di me stessa come sempre, ma se qualcosa dovesse andare storto e...”

NIENTE andrà storto. E se anche dovesse succedere tu rimarrai a testa alta, pronta a ripresentare la domanda. Un semplice no non ti ostacolerà... intesi?”

Rachel mi guarda sorridendo teneramente e appoggia la testa sulla mia spalla.

Hai ragione. Ci vuole molto di più per scoraggiarmi.”

Questa è la Rachel che conosco: quella ragazza coraggiosa, determinata e un po' matta che non si arrende di fronte a nulla e che ho imparato ad amare. So che se entrerà in quella scuola vorrà trasferirsi a New York, mentre io resterò qui per l'ultimo anno. Non ho idea di cosa ne sarà di noi, ma per adesso preferisco non pensarci... ogni cosa a suo tempo.

 

 

Appena entro in casa sento un rumore d'acqua proveniente dalla cucina; Nick sta lavando i piatti. Strano.

Ho appena accompagnato Rachel, i suoi due papà sono piuttosto rigorosi da questo punto di vista: guai se la riporto a casa dopo le nove e mezza durante la settimana.

Sul tavolo c'è un cheeseburger, non ho avuto tempo di cucinare, ma ormai sarà freddo... credevo saresti tornato prima.” Si asciuga le mani allo strofinaccio.

Non preoccuparti, sono stanco... voglio andare a letto presto.”

Devi pur mangiare qualcosa.”

Faccio per andare nell'altra stanza a posare la giacca, quando lui parla dietro di me.

Mi dispiace.”

Mi giro e lo guardo confuso.

Per oggi, intendo... sia per aver fatto l'idiota con Kurt sia per la cosa dell'”etero”. Lo so che la situazione nella tua scuola è difficile e in questo modo non ti sono affatto d'aiuto.”

Guardandolo negli occhi capisco che è sinceramente dispiaciuto. Vorrei dirgli che non deve esserlo, che ha ragione, che sono solo un codardo e che è il miglior amico che un ragazzo gay possa desiderare... ma suonerebbe troppo sdolcinato, e poi non sono pronto ad ammettere la mia vigliaccheria, nemmeno con lui che mi conosce quasi meglio di me.

È tutto ok. Troverò il modo di sbloccare questa cosa di Rachel, prima o poi... promesso.”

Mi sorride e mi abbraccia. Poi mi batte una mano sulla spalla augurandomi la buonanotte e se ne va nella sua stanza.

Ciò che ho appena detto sembra così facile a parole... riuscirò mai a trasformarle in fatti?

Perché la mia vita è così dannatamente complicata? È chiaro che l'ho scelto io. Forse me lo merito.

Dopo essermi lavato i denti mi infilo a letto, ma una volta sotto le coperte mi metto a fissare il soffitto al buio. Senza che me ne accorga mi tornano in mente le parole di Nick: “Già, come se non fosse vero.

Iniziano a passarmi per la mente le immagini delle ripetizioni con Kurt, rivedo il suo sorriso così dolce e i suoi occhi profondi; ricordo come si erano fatti lucidi mentre mi parlava di sua madre e come brillavano ogni volta che mi spiegava le regole di spagnolo.

Poi prima che riesca a formulare un altro pensiero coerente sprofondo nel sonno.

 

Scusate il ritardo terribile nell'aggiornare T.T sono un po' insicura riguardo a questi capitoli, quindi visto che non vedo più recensioni vorrei sapere se questa storia vi piace ancora! Fatemi sapere sinceramente se devo continuare a postare o no secondo voi,

anche perché ripeto, le critiche sono sempre ben accette!! :)

Baci ;)

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Capitolo 7
*** 7 ***


...This road never looked so lonely

This house doesn't burn down slowly

To ashes, to ashes

 

Lascio andare la voce accompagnandomi con la chitarra mentre canto questa fantastica canzone. A volte mi piacerebbe che ci fosse qualcuno ad ascoltarmi, e ogni tanto Rachel e Kurt l'hanno anche fatto, ma se condividessi questa passione con quelli del football immagino che lo riterrebbero un po' “da gay”. Non c'è niente di gay nell'amore per la musica, lo so, ma li conosco e qualcosa da ridire ce l'avrebbero sicuramente, quindi... per adesso mi limiterò a esibirmi mentre nessuno guarda.

 

It's time to begin, isn't it?

I get a little bit bigger but then I'll admit

I'm just the same as I was

Don't you understand?

I'm never changing who I am

 

Appena suono l'ultima nota, parte un applauso dietro di me. Il mio cuore fa un balzo e mi giro velocemente aspettandomi di vedere Nick, e invece c'è Kurt.

È proprio lì, sulla porta, e batte le mani sorridente.

Per un attimo mi chiedo cosa ci faccia qui, poi guardo l'orologio a muro e vedo che sono le 16.00, in effetti è l'ora in cui ho ripetizioni.

Mi do dello stupido mentalmente, possibile che ogni volta che suono perdo la cognizione del tempo?

Adoro quella canzone... e tu hai decisamente del talento.” Dice.

Direi che ha sentito un bel pezzo della canzone. Perfetto.

Emh...” Rido molto stupidamente, in preda all'imbarazzo più totale. “Scusa, non ti avevo sentito arrivare e non mi ero neanche accorto che erano le quattro!”

Non c'è problema. È stato bello ascoltarti.”

E... quanto hai ascoltato, precisamente?”

Lui ride.

Non devi essere in imbarazzo!”

È così evidente?

È da quando mi hai mostrato la chitarra che desideravo sentire una tua performance, e oggi l'ho finalmente avuta! E credimi, sono piacevolmente sorpreso.”

Davvero?”

Altroché.”

So che anche a te piace la musica, sai, il Glee Club...”

Si, si, moltissimo.”

Perché non mi fai sentire qualcosa anche tu?”

C-come?” Deglutisce.

Lo ammetto, lo trovo tremendamente carino in questo momento. Decido di approfittarne, per divertirmi giusto un pochino:

Visto che mi hai sentito esibirmi, tra l'altro contro la mia volontà, pensavo che potresti cantare qualcosa per me... sai, una canzone a tua scelta, sono sicuro che sei bravissimo anche tu.”

È un modo per perdere tempo invece di fare spagnolo, Anderson?”

Dai, quanto potrà durare una canzone? Tre o quattro minuti? Sarebbe una perdita così grande?”

Un'altra volta.” Risponde, con l'aria di uno che non ha più intenzione di discutere oltre. Io metto un finto broncio e lui scoppia a ridere.

Non mi convincerai con quella faccia, ti ricordo che sei un somaro e che hai molto bisgono di esercitarti con lo spagnolo!” Si avvicina e mi sbatte il quaderno in faccia.

Ahi!!” Mi massaggio il viso e faccio finta di essermi fatto molto male, mentre lui alza gli occhi al cielo.

Dai, non ti ho detto di no, ti ho solo detto che sarà per un'altra volta! Ora prepara il libro.”

Ci conto allora, eh!”

PREPARA IL LIBRO, Blaine.”

Rido e ubbidisco, facendogli segno di sedersi sul letto e mettendomi un po' più vicino a lui.

 

 

Nick fa pigramente zapping mentre sbadiglia rumorosamente, accasciato sul divano accanto a me.

Stanco, eh?”

Il college mi sta distruggendo.” dice.

Credo che a momenti si addormenterà qui.

Oggi Kurt mi ha sentito cantare.”

...Hai cantato per Kurt??” Di colpo sembra sveglio come un grillo.

Non ho cantato per lui, mi ha sentito mentre cantavo e suonavo la chitarra, e non me ne ero accorto. Ha detto... che sono molto bravo.”

Però, fai progressi! E cos'altro ha detto?”

Gli ho chiesto di farmi sentire qualcosa anche lui, ma era titubante...”

Ma dai, che peccato!”

Non ha proprio detto di no, ha solo rimandato.”

Quindi è questo che fate al posto delle ripetizioni, eh? Vi dedicate serenate a vicenda come nei film ma non avete il coraggio di fare il primo passo... non è romantico?”

NICK.”

Ok, ok, la smetto. Beh, non sei contento di sentire la sua voce? Cioè, la sua voce la conosci ma l'hai solo sentita parlare, al massimo cantare qualche volta nel coro del Glee... scommetto che è un cantante mozzafiato.”

È quello che penso anch'io, e glie l'ho detto, ma so benissimo che non avrà mai il coraggio di cantare da solo di fronte a me.”

Perché tu lo metti in soggezione, non è così?”

Nick... seriamente.”

Si, la smetto. Domani non devi andare a prendere Rachel al Glee?”

Che c'entra adesso?”

Assisti alla lezione, magari avrai l'occasione di ascoltarlo. Vengo con te se vuoi, dopo che ho finito di studiare.”

Ci penso un momento e mi rendo conto che non è un'idea malvagia.

A volte lo strozzerei, ma riconosco che Nick ha delle belle trovate quando vuole.

 

 

Ed eccoci qui, in aula canto dopo scuola, aspettando che si riempi. Per ora vedo solo Sam, Quinn, Artie e Brittany, ma sono certo che a breve arriveranno tutti gli altri. Comincio a pentirmi di quello che sto facendo.

Sussurro a Nick:

Non so se sia stata una buona cosa piombare qui così.”

Non so se te ne sei accorto ma è leggermente tardi per cambiare idea! Perché, poi?”

Kurt non lo sa, e forse lo metterei a disagio...”

Qualunque cosa lui ti chieda, tu sei qui per ascoltare la tua ragazza.”

Beh, cercherò di tenerlo a mente. Nel frattempo entra nella stanza qualche altro membro, fra cui Mike, la Lopez e... Kurt. Eccolo lì, sottobraccio a Mercedes, mentre viene in questa direzione.

Appena sposta lo sguardo su di me si blocca, e mi fissa a bocca aperta. Gli faccio il miglior sorriso che mi riesce e faccio per andargli incontro, ma una ragazza che conosco bene mi piomba davanti e strilla il mio nome a volume decisamente troppo alto.

BLAINE!! Non mi avevi detto che saresti venuto!!” Mi salta letteralmente addosso e io ricambio la stretta.

Che sorpresa sarebbe stata?”

Mentre l'abbraccio lo sguardo mi cade su Kurt, che si gira dall'altra parte con un'espressione idecifrabile.

 

 

 

Bene, qualcuno saprebbe spiegarmi cosa diamine ci fa qui Blaine?? Doveva fare una sorpresa a Rachel evidentemente, ma proprio oggi che dobbiamo proporre le nostre idee per le nazionali?? Lo sfiderei a guardarmi negli occhi e dirmi che non l'ha fatto apposta.

E poi vederlo scambiarsi effusioni con la sua bella fidanzata mi dà sempre quella sensazione di disgusto che non riesco a trattenere, per quanto mi sforzi.

Hai visto? È venuto a vederci!”

Me ne sono accorto Mercedes, grazie.”

Non essere nervoso o se ne accorgerà.”

Già, sembra facile!!

Poi una voce riesce a distrarmi da Blaine, almeno un po':

Kurt! Come va?”

Ciao Nick, è bello rivederti. Hai accompagnato Blaine a fare la sorpresa, eh?”

Già, ho pensato di fargli da braccio destro. Ma sappi che siamo entrambi curiosissimi di sentirti cantare.” Dice sussurando, come se non volesse farsi sentire dall'amico. Perfetto, una frase del genere era l'ideale per farmi passare l'ansia.

Buongiorno ragazzi!” Fa il professor Schuester entrando in aula. “Blaine Anderson e il suo amico Nick mi avevano avvertito che oggi avrebbero assistito alla lezione, quindi mi raccomando, non facciamo brutte figure!”

I ragazzi ridacchiano e sorridono ai due spettatori. A me risulta leggermente difficile.

Allora, chi apre le danze?”

Io! Io!!” Esclama Rachel, posizionandosi al centro della stanza e impadronendosi in un secondo dell'attenzione di tutti.

Annuncia che la canzone che canterà è fra le sue preferite ed è uno dei successi di Katy Perry, il che, noto, fa immediatamente sorridere Blaine. Mi rendo conto che da quando è entrato non abbiamo scambiato neanche una parola.

La Berry inizia poi ad intonare Firework, con la sua solita stupefaciente bravura. Mi costa ammetterlo, ma sentirla cantare è ogni volta un'emozione nuova; non posso fare a meno di sorridere mentre la ascolto. Poco dopo le nostre voci si uniscono alla sua e faccio il possibile per concentrarmi sull'esibizione e non su Blaine.

Appena ha finito si guadagna la solita extradose di applausi e si rimette a sedere, mentre il professore le fa i soliti interminabili complimenti.

Kurt, sei pronto? So che avevi in mente una bella canzone per oggi...”

Si, professore.” Mi alzo e mi accorgo di tremare un po'. No, non ora. Non farti prendere dal panico ora. Non sei mai nervoso prima di un'esibizione.

Gli altri mi urlano frasi di incoraggiamento e mi sento finalmente pronto a cominciare. Faccio un cenno al nostro pianista per dargli l'attacco e lui esegue la prima nota di pianoforte.

 

Someone to hold you too close

Someone to hurt you too deep

Someone to seet in your chair,

to ruin your sleep

 

Appena intono le prime frasi mi sento già dentro la canzone e mi concentro solo su quello. L'ho scelta non solo perché la amo da quando sono piccolo, ma perché è fra le più emozionanti che conosca, una delle poche che riesca a esprimere sofferenza e gioia insieme; credo che sia anche la canzone perfetta per quando sai di stare per innamorarti.

 

Someone to crowd you with love

Someone to force you to care

Someone to make you come trought, who'll always be there

As fraightened as you of being alive

Being alive

 

Sono talmente preso dalla musica che mi dimentico di tutto e di tutti... beh, quasi.

Mercedes mi guarda fiera ed emozionata e Rachel sembra abbastanza colpita mentre si stringe al suo fidanzato; Nick, alla sua sinistra, mi fissa compiaciuto e si rivolge verso Blaine, il quale ha uno sguardo strano, quasi intenso.

 

Somebody hold me too close

Somebody hurt me too deep

Somebody sit my chair, and ruin mt sleep,

and make me aware of being alive

Make me alive, make me confused,

mug me with grace, let me be used

Vary my days, but alone is alone,

not alive

 

Mio malgrado, tra tutti gli sguardi dei ragazzi, riesco a vederne solo uno.

Blaine sbatte le palpebre, come se si stesse godendo davvero la canzone, e distende le labbra chiuse in un piccolo sorriso. Sento che potrei morire ora... oppure semplicemente restare a guardarlo per sempre.

 

Somebody crowd me with love

Somebody force me to care

Somebody let me come trought,

I'll always be there

as frightened as you, to help us survive

Being alive

Being alive

Being alive.

 

Appena canto l'ultima nota, il primo ad applaudire è proprio Blaine, con un sorriso chiaramente emozionato sulla faccia. Tutti gli altri lo imitano immediatamente, riportandomi alla realtà, e mi godo i loro complimenti prima di tornare al posto.

Sto andando in iperventilazione e mi ci vuole una pacca sulla spalla di Mercedes per svegliarmi. Non la sento neanche mentre mi parla, sono troppo impagnato a perdermi in un paio di occhi, di un colore indefinibile, che ancora mi sorridono.

 

Spero che qualcuno si ricordi di questa storia anche se è un secolo che non aggiorno xD

Le critiche come sempre sono utili e ben accette, e ringrazio INFINITAMENTE chi preferisce, segue e ricorda :')

baci!

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Capitolo 8
*** 8 ***


Io e Kurt siamo seduti come al solito alla sua scrivania, mentre mi spiega qualche regola che neanche ascolto, anche perché in testa ho ben altro. Non riesco a non pensare all'esibizione a cui ho assistito al Glee, e credo che lui lo sappia; guarda caso oggi è più imbarazzato del solito e non ha neanche sfiorato l'argomento... il che significa che tocca a me.

Mi è piaciuta molto quella canzone.”

Blaine, mi stai ascoltando?”

Dai, cinque minuti di pausa, ascoltami tu un attimo!”

Sospira ma noto che fa di tutto per non guardarmi negli occhi.

Dico sul serio, e comunque, anche se quella è una bellissima canzone, sei stato tu a renderla speciale.”

...Davvero?”

Si vedeva che la sentivi tua.” Gli sorrido. “Anche tu hai del talento, Kurt Hummell.”

Dai, smettila, non è vero. È stato un caso che tu abbia visto proprio quell'esibizione, perché nella lezione di oggi, per esempio, sono stato di nuovo messo in secondo piano. Dalla tua ragazza.”

Senti, lo so che Rachel a volte è un po'...”

Insopportabile?”

Emetto una risatina senza riuscire a trattenermi.

Scusa, non ho il diritto di parlarne così... adoro il Glee Club, ma a volte non mi sento abbastanza valorizzato, è come se ci fosse solo lei. Stasera che fai, la vedi?”

No, ha detto che avrebbe studiato per l'audizione alla Nyada.”

Anch'io farò quell'audizione! Non mi sorprenderebbe se la prendessero e riuscisse ad oscurarmi anche lì.”

Kurt...”

Merda, l'ho fatto di nuovo.”

Ridiamo.

Sono sicuro che ti prenderanno. Tu e Rachel avete voci diverse, ma ciò che vi accomuna è la vostra passione.”

Lui sembra pensieroso.

E comunque, se la conoscessi bene, ti accorgeresti che non è poi così terribile.”

Ora accenna un sorriso.

Probabilmente hai ragione.”

E tu, che programmi hai per stasera?”

Finn è andato da Quinn e papà e Carole sono a cena da amici, perciò... me ne starò per conto mio. In casi del genere chiamo Mercedes, ma forse voleva uscire con Sam, quindi...”

Capisco.”

Chiediglielo, chiediglielo, forza...

Se vuoi ti faccio compagnia.”

Ecco. Glie l'ho chiesto.

O-ok... non devi sentirti obbligato se non ti va...”

No, che dici, passo volentieri la serata con te, se ti fa piacere.”

Si!” Risponde dapprima entusiasta, poi controllandosi un po'. “S-si, per me va bene, tanto avevo intenzione di ordinare una pizza e mettere un film.”

Perfetto!” Gli rivolgo il migliore dei sorrisi.

 

 

Kurt finisce la sua ultima fetta di pizza e butta la crosta nella scatola, posata sul tavolino di fronte a noi. Siamo stravaccati sul divano e stiamo guardando Les Misérables; quando mi ha proposto il film ho subito accettato entusiasta, ed è incredibile che più continuo a conoscerlo più mi sento in sintonia con lui.

Anne Heathaway inizia a cantare “I Dreamed a Dream” e lui canticchia piano con lei.

La amerei se fossi etero...” Mi dice senza staccare gli occhi dallo schermo. “Ma bada che non l'ho detto mai a nessuno!”

È comprensibile...” Rispondo facendolo ridere.

E vediamo, hai altri segreti da condividere?”

Tutti ne hanno, credo. Avevo qualcosa di grosso da nascondere prima di fare coming-out, direi, ma poi ho capito che la vergogna è per i deboli.”

Le sue parole mi fanno male, ma sono vere.

E tu? Ce l'hai un segreto?”

Lo guardo indeciso, e sono quasi tentato di raccontargli tutto. Nessuno mi aveva mai ispirato tanta fiducia, e forse se mi aprissi con lui non mi sentirei giudicato...

Beh, la musica, immagino... non lo dico troppo in giro perché non credo che capirebbero, ma è una passione che intendo coltivare, una volta uscito dal liceo.”

La vigliaccheria ha la meglio su di me, ancora una volta.

Tu credi che nessuno di quei ragazzi abbia nulla da nascondere? Ti preoccupi così tanto di far contenti gli altri che non sai neanche se sei contento tu.”

Non dico nulla, e mi fermo a pensare.

Se non ti capiscono è loro il problema, Blaine, non tuo.”

E si gira di nuovo verso il film. La tentazione di raccontargli il mio passato è veramente tanta... e forse lo farò, ma non ora. Il peggio è che tutto quello che ha detto mi rispecchia alla grande, anche se è difficile ammetterlo.

 

 

Il film è appena finito, e saranno le dieci passate quindi farei bene ad avviarmi prima che Nick inizi a domandarsi che fine ho fatto.

Passano i titoli di coda e mi giro verso Kurt, ma lui dorme. Si, si è addomentato contro lo schienale del divano, con la testa leggermente piegata; non sembra neanche una posizione comodissima, mi chiedo come faccia a dormire così. Mi viene da sorridere a vederlo con quell'espressione beata, ha l'aria così innocente...

Mi avvicino piano per guardarlo bene, e so che dovrei controllarmi, ma non posso fare a meno di sfiorargli la guancia con il dorso della mano. Poi mi alzo, anche perché sento il rumore della porta.

Dei passi si avvicinano per le scale mentre io finisco di raccogliere la mia roba e poi entra Finn.

Kurt, sono tornato... un momento, Blaine?? Che ci fai tu qui?”

Le ripetizioni, ricordi?”

Ma le ripetizioni voi le avete il pomeriggio, non avrete studiato fino ad ora??”

No, no, è solo che Kurt mi ha detto che eravate fuori e sono rimasto a fargli compagnia, abbiamo mangiato una pizza...” Mi passo una mano dietro la nuca, leggermente in imbarazzo. “E lui si è addormentato mentre guardavamo Les Misérables.”

Solo ora sembra far caso al fratellastro che dorme.

Si, vedo...”

E i vostri genitori, sono ancora fuori?”

Si, ma credo torneranno a momenti.”

Ok, allora io vado, ci vediamo a scuola.”

Ciao!”

Mi avvio verso la porta di casa e durante la strada non faccio che pensare alle parole di Kurt... e a quanto era adorabile mentre dormiva. Giuro che non so cosa provo. Kurt è una persona speciale, su questo non c'è dubbio, e anche quando non lo conoscevo bene mi ha sempre affascinato per il suo coraggio. Solo che, ora che siamo amici, mi sto accorgendo di che ragazzo d'oro sia nel profondo e non posso fare a meno di apprezzarlo ancora di più... dovrò pensarci su seriamente. Magari ne parlerò con Nick.

 

 

 

Oggi siamo di nuovo a scuola, e Mercedes accanto a me finge di prendere appunti mentre smanetta con il cellulare, nascosto nell'astuccio.

Cerco di sbirciare e lei me lo permette: ovviamente è Sam.

Devi finirmi di raccontare dell'altra sera.” Le sussurro.

Dopo... tu piuttosto, come è andata con Anderson? Mi ha detto Finn che è rimasto da voi fino a tardi.”

Mi faccio un tantino rosso.

Si, è stato un po' con me e poi è tornato a casa.”

E...?”

Niente! Abbiamo chiacchierato del più e del meno, è simpatico.” Le rispondo cercando di fare il vago.

Quando eviti di raccontare i particolari c'è sempre qualcosa sotto, cosa non mi stai dicendo?”

Si è... un po' confidato, ecco. Mi ha parlato del suo amore per la musica, tutto qui.”

E così state diventando amici intimi!”

NON È AFFATTO COSÌ.”

Purtroppo devo essermi dimenticato dell'insegnante che sta spiegando, infatti credo che tutta la classe mi abbia sentito. Qualcuno ride, in fondo all'aula.

Hummel, silenzio! Jones, dammi il cellulare.”

La mia amica fa una faccia incazzatissima ma glie lo porge, e la prof lo posa sulla sua cattedra. Cerco di trattenermi dal ridere mentre riprende a spiegare.

Bocca da Trota dovrà aspettare.” Le sussurro.

 

 

Kurt!”

Blaine mi chiama da dietro facendomi sobbalzare. Ok, è ufficiale, mi perseguita.

Ciao!” Rispondo allegramente, cercando di sorvolare il fatto che abbia scelto il momento in cui i corridoi si svuotano per parlarmi.

Ha una faccia strana, non si capisce se stia sorridendo o no.

Tutto ok?”

Si, si, è solo che...” Tira fuori un foglio dallo zaino e me lo porge. Ora non ha per niente un'aria contenta. “È il compito di spagnolo.”

Cazzo, non dirmi che è andato male! Vuol dire che è tutta colpa mia, che le mie ripetizioni non sono servite a niente o peggio che non l'ho aiutato nel modo giusto! Eppure ci ho messo tutto il mio impegno...

Prendo in mano il foglio con un po' di esitazione, e rimango sbalordito.

Una... B +?? Hai preso B +, Blaine, seriamente??!”

Già!!” Ora sulla sua faccia c'è il sorriso più felice che gli abbia mai visto e inizia a saltellare come un bambino.

Mi hai spaventato a morte, non provare più a farmi uno scherzo del genere...!!”

Lui ride e mi salta praticamente addosso, abbracciandomi. Non ci eravamo mai abbracciati prima d'ora ed è una bella sensazione, sentire le sue braccia intorno a me; sa di calore, e di qualcos'altro che non so spiegare. Si trattiene anche un po' più del previsto prima di lasciarmi.

È assolutamente merito tuo, quindi...”

No, Blaine, io ti ho solo dato una mano, i progressi li hai fatti tu da solo.”

Sorride, abbassando gli occhi.

Comunque, il tuo aiuto è stato determinante. Continuerai a darmi qualche lezione prima della fine dell'anno, no?”

Senti, non c'è bisogno di chiederlo. Oggi facciamo da te alle quattro?”

Si, perfetto. A dopo allora!”

Si allontana strizzandomi un occhio e facendomi arrossire, e io mi dirigo verso l'aula del Glee. Possibile che stia davvero provando qualcosa di serio per Blaine? Perché, se si, c'è da preoccuparsi.

 

 

E dopo trent'anni, eccomi ad aggiornare xD

P.s. Perdonatemi ma non potevo non inserire il film “Les Misérables” in qualche modo, correte a vederlo se non l'avete già fatto <3

un bacio!

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