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di kagome123
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una giornata come le altre....o forse no!! ***
Capitolo 2: *** Una...tranquilla gita in montagna ***
Capitolo 3: *** La Battaglia ***
Capitolo 4: *** Solo noi due... ***
Capitolo 5: *** Momenti imbarazzanti... ***
Capitolo 6: *** Dichiarazioni e... ***
Capitolo 7: *** Nuove avventure ***
Capitolo 8: *** E arrivò l'inverno... ***
Capitolo 9: *** Obiettivo: Tornare a casa! ***
Capitolo 10: *** ...e vissero per sempre felici e contenti ***



Capitolo 1
*** Una giornata come le altre....o forse no!! ***


hhh AL DI LA’ DELLO SPECCHIO
di Kagome123



Era una mattina come le altre nell’epoca Sengoku: il sole primaverile riscaldava l’aria fresca e pura, la quale diventava a poco a poco più calda, preannunciando l’estate, ormai vicina.
Da ormai due settimane camminavano senza sosta poiché Inuyasha aveva fiutato l’odore del loro più grande nemico Naraku, un mezzo demone molto potente nato dall’unione di altri demoni che bramava la sfera dei quattro spiriti per ottenere un potere illimitato. In mano sua, infatti, vi era la maggior parte della sfera ma gli mancava l’ultimo frammento, il quale attualmente era in mano a Kagome, l’unica persona rimasta in grado di purificare la sfera e di lanciare frecce sacre, armi letali per lui.
Naraku, nascosto in una grotta molto distante, bramava nell’ombra pensando ad un piano per poter finalmente impossessarsi del frammento e porre fine alla vita dell’odiato Inuyasha e dei suoi compagni. Negli ultimi duelli che avevano avuto, aveva notato che i cinque ragazzi erano diventati molto uniti e con ciò avevano fatto accrescere di molto la loro forza. Bisognava dividerli! Ma come fare? Qualche tempo prima era riuscito a metterli l’uno contro l’altro ma era stato tutto inutile perché già allora il loro sentimento d’amicizia, seppure ancora ad uno stato iniziale, era così forte da contrastare la suggestione e il suo potere.
Mentre Naraku era immerso nei suoi pensieri apparve Kanna al suo cospetto…
Ka : “Naraku…usa gli “specchi paralleli”…..”
N : “Oh…Kanna, sei tu… Cosa sono gli “specchi paralleli”?”
Ka : “Essi sono degli specchi molto potenti….con i quali è possibile spedire qualsiasi persona in un luogo diverso da quello nel quale si trovavano poco prima ed è possibile che rimangano per sempre li….ma….”
N : “Ma….su continua!”
Ka : “Una volta dentro non è possibile più intervenire dall’esterno…tutto si svolgerà come desidera il demone che gestisce i due specchi….che ha un grande potere….”
N : ”Capisco……potrebbero essermi molto utili. Kanna ora va e trova gli specchi!”
Ka : “Si…….”
N : “Bene ora non mi rimane altro che recuperare la scheggia…..e so già come fare!!!!!! Wa ha ha ha aaaaaa! (risata malefica^.^’ )”

Ignari di tutto, Inuyasha e gli altri continuavano a correre velocissimi seguendo la scia di odore lasciata da Naraku.

All’orizzonte il sole stava già tramontando, colorando di rosso-arancione tutto il paesaggio circostante. I nostri amici erano esausti: avevano camminato ininterrottamente per tutto il giorno e si erano fermanti solo per pochi minuti a mangiare qualcosa. L’unico però che non era per niente stanco era Inuyasha il quale, non appena iniziò a sentire i lamenti dei suoi amici, ma soprattutto quelli di Shippo, non potè fare a meno di alterarsi.
I : “Siete proprio deboli voi umani che vi stancate per un po’ di ore di cammino! Su forza in piedi Pelandroni!!!!!!! Io non sono per niente stanco!”
Sh : “Inuyasha ti prego non ce la faccio più!! Mi si chiudono gli occhi!” e mentre diceva questo, Shippo si andò ad accoccolare tra le braccia di Kagome.
I : “Fhè, Shippo proprio tu parli? Tu che hai fatto PIU’ della METÀ del viaggio o in groppa a Kirara o in braccio a Kagome?? Shippo tu sei un demone e non dovresti stancarti!!!!!!!!!!!”
K : “Inuyasha lo sai che Shippo è ancora un cucciolo!!!!!! Si stanca facilmente, lui!!! E poi non dovresti parlargli così visto che anche noi siamo nelle sue stesse condizioni!!!”
M : “La divina Kagome ha ragione Inuyasha!!! Fino ad adesso abbiamo stretto i denti e abbiamo continuato a camminare, ma ora….siamo giunti al limite!!”
S : “E’ vero! Siamo esausti e sporchi di fango fino alle ginocchia!!!! E poi dovremmo pur risparmiare energie per poter arrivare preparati allo scontro finale con Naraku! Non ci hai pensato?”
K : “Non farci caso, Sango. Si vede che è proprio un egoista!!! Non si preoccupa minimamente di noi. Inuyasha…sei proprio uno STUPIDO!!!!!!!!!!!!!!!”
I : “Cos….TU…DANNATA come osi rivolgerti così a me??????????? Tu sei solo una debole UMANA!!!!!”
K : “E TU SEI SOLO UNO STUPIDOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Sh : “StupidoStupidoStupidoStupidoStupidoStupido……..ha ha ha!“
I : “Maledetto…….ora ti…..”
Inuyasha non ebbe nemmeno il tempo di parlare che……..
K : “Inuyasha!!! Lascia stare il piccolo Shippo!!!!!!!!! OSUWARIII!
Lo urlò con una tale potenza che il povero Inuyasha rimase spiaccicato al suolo per cinque minuti buoni.
I : “MALEDETTA………….”
K : “Bene! Ragazzi, che ne dite di accamparci qui per la notte?” (N. B. le è ritornato il buon umore!!!)
M : “Per me è un ottima idea!!! E poi qui vicino c’è una sorgente!! Potremo rilassarci un po’…… (allunga minacciosamente la mano verso Sango)…non sei d’accordo mia dolce Sango?”
S : “Maledetto monaco pervertito !!!!!! Togli subito quelle manacce dal mio fondoschiena!!!!!!!!!!” BONG! (L’Hiraikotsu era finito sulla testa di Miroku!)
M : “Ouch che male……….Sango non vuoi nemmeno che ti lavi la schiena?” (Glielo chiede con le lacrime agli occhi)
S : “NOOOOOOOOOOOOOO! SPARISCI!!!!!!!!!! Andiamo Kagome e….SE SOLO TI PESCO NELLE VICINANZE DELLA SORGENTE A SPIARE………..SEI MORTO!!!!!!!!!!!!”
M (tremando): “o……o…o….k…….”
K : “Arrivo Sango! Solo un attimo….prendo lo shampoo….A proposito……..Inuyasha, LA STESSA COSA vale per te! Non provare a spiarci!”
I : “Fhè! E io dovrei spiare una che inutile umana con un corpo da bambina????? Ma non farmi ridere! E’ l’ultimo dei miei pensieri!”
K : “Come ti permetti!!!!!!!! Non ho un corpo da bambina IO!!!!! E poi mi dici come faresti a trovare i frammenti senza di me????????…..IO……”
S : “Kagome…..su….calmati….se no il bagno non lo faremo più…..” (dice questo con un gocciolone sulla testa)
K : “Si scusa Sango….Andiamo….POI NOI DUE FACCIAMO I CONTI!!!!!!!”
I : “Fhè………(Kagome fa una paura quando si arrabbia)” (tremando)


K : “Ahhhhhhhhh……che bello!!!! Come si sta bene…..ci voleva proprio!! Hai avuto una grande idea Sango-chan…….Mmmmmmm!”
S : “Di nulla……….Come si sta bene!!!!! Ti senti quasi rinascere!”
Sh : “Si è vero!!!……..Ahaawww, sono così stanco però…… ragazze io me ne torno all’accampamento…..Buona notte!”
K : “Buona notte piccolo Shippo!”
S : “Buona notte!”
E così Shippo si rivestì e saltellando si diresse verso Miroku e Inuyasha, i quali però……NON erano lì, ma lui era troppo stanco per accorgersene! Si infilò nel sacco a pelo di Kagome e fu subito tra le braccia di Morfeo.
Le due ragazze, ignare di tutto, si stavano godendo fino in fondo il lungo bagno ristoratore. Sango, approfittando del fatto che erano sole, rivolse all’amica una domanda, cogliendola del tutto impreparata.
S : “Kagome-chan cosa ti doveva dire Inuyasha di così importante qualche giorno fa e in privato per giunta?” (qui si riferisce all’ultima puntata dove Kagome e Inuyasha sono su un albero e lui la ringrazia per il fatto di essere sempre al suo fianco ^.^)
Kagome arrossì tutta. K : “Cosa? Ahh…l’altro giorno? Bhè nulla di importante……”
S : “Allora perché sei diventata tutta rossa? Pensi che non me ne sia accorta? Tu dici di voler molto bene ad Inuyasha……..ma secondo me tu provi per lui un sentimento MOLTO più profondo…….per me tu sei INNAMORATA COTTA!”
Kagome diventò viola “Bhè……….ecco…………..io……. COME POTREI ESSERE INNAMORATA DI QUELLO STUPIDO CHE NON CI PENSA DUE VOLTE PRIMA DI INSULTARMI,……CHE…che…”
S : “…….Che?”
K : “………….che… quando mi guarda……a me sembra quasi di toccare il cielo con un dito mentre mi perdo nello splendore dei suoi occhi……..Oh…. O MIO DIO! CHE STO DICENDO!!!!!!! NON SONO ASSOLUTAMENTE INTERESSATA A QUELLO LI!” (arrossisce ancora di più)
S : “Bhè….a me però sembra il contrario…….Suvvia Kagome! Io e Miroku lo abbiamo capito subito che tra voi c’era del tenero già dalla prima volta che vi abbiamo conosciuti!! Il fatto è che siete così timidi……..soprattutto Inuyasha…..anche se tu non sei da meno…..”
K : “Ecco…………..io………..io…….non so………..a dire il vero…….ehmmmmmmmm……… ‘////’ ”
S : “Su Kagome! Ti ci vuole solo un po’ di coraggio…….uno di voi dovrà pur fare la prima mossa! Tu mi hai raccontato che nella tua epoca sono le ragazze che scelgono i ragazzi facendo la prima mossa….”
K : “Sango…tu non hai la minima idea di quello che fanno le ragazze della mia stessa età per accaparrarsi un ragazzo carino…….In confronto a loro io sono una Santa!! E poi non ci riuscirei mai, neppure impegnandomi al massimo…….mi vergognerei da morire….!”
S : “Ora mi stai incuriosendo……..cos’è che fanno di preciso le ragazze della tua epoca????”
Nascosti poco lontano da lì vi erano Miroku ed Inuyasha che sembravano molto interessati al discorso delle due ragazze………soprattutto Miroku……
M : “Il discorso sta diventando moooolto interessante…….non sei d’accordo anche tu Inuyasha? Lo so che stai ascoltando…….sei completamente rosso in volto…….”
I : “Non è vero…….(il kimono di Inuyasha in confronto alla sua faccia era rosa)…e poi sei tu che mi hai trascinato qui con la forza……NON SONO UN PERVERTITO COME TE IO!!!!!”
M : “Inuyasha………..pensi che non ti abbia visto girarti a guardare la divina Kagome mentre sono distratto????? Mmmmmmmmmm……(gli da un pacca con il gomito e lo guarda con occhi da pervertito) Ammettilo….anche tu ti fai dei “pensierini” su Kagome!”
I(più rosso di prima) : “………….Mi….Miroku !!!!!! ma che cosa stai dicendo????? IO NON STO GUARDANDO QUELLA LI!!! COME POTREBBE INTERESSARMI UN’UMANA COME LEI?”
M : “Shhhhhh…. Non urlare!!! Comunque so già che stai mentendo…..ma ti sei visto? Sei completamente rosso dalla testa ai piedi, ogni tanto sospiri mentre la guardi……..e poi…..(guardando verso il basso) anche il tuo “amico” si sta lentamente aggiungendo alla festa!”
Inuyasha ora poteva fare concorrenza ad un pomodoro maturo! Preso dal panico, inizio ad indietreggiare guardando in basso: non si era reso nemmeno conto di quello che stava accadendo al suo corpo e adesso…..non sapeva come comportarsi….era la prima volta che gli succedeva una cosa del genere……!
I : “………O…o….oh cazzo……cosa cavolo mi succede?????? Dannato bonzo pervertito!!! E’…….è tutta colpa tua……e…..ora che faccio????”
M : “Non dirmi che è la prima volta che ti succede??? Oh…beata gioventù ! IO alla tua età ero molto più esperto di te!!”
I : “Senti…….non me ne frega niente della tua vita………dammi una mano piuttosto………mi sta pure cominciando a fare male……!”
M : “Bhè io non posso fare niente……cerca di calmarti e scenderà da solo……ma ti devi calmare….!!”
Inuyasha iniziò a respirare profondamente e dopo un paio di minuti tutto ritornò normale. Ora lui voleva sapere……voleva conoscere il motivo di questa REAZIONE inaspettata del suo corpo.
I : “ehmmmmmmmm….Miroku?
M : “Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii????????? Vorresti sapere perché ti è successo questo? Bhè è una cosa NORMALE…….A te piace MOOOOOOLTO Kagome, tu la DESIDERI, ma, visto che a parole non lo ammetti, il tuo corpo ha voluto fartelo capire in questo modo. E poi questo succede a tutti i ragazzi……..è una cosa normale…..”
I : “………………….MA IO SONO UN MEZZO-DEMONE!!!!!”
M : “Questo non centra niente……..sei anche un uomo!”
Pensiero di Inuyasha: “Questo vuol dire che….che io sarei attratto da…..Kagome….ma….COSA STO PENSANDO! NON E’ POSSIBILE CHE IO…….io….però…quando lei mi guarda io …mi sento morire…..il mio cuore batte a mille…….quando lei mi sorride io ……..mi sembra di volare….il suo odore poi……è così buono…….mi sembra di perdere la testa quando lo sento…..Mi sa proprio che io…..sia innamorato cotto di lei…..E’ buffo ma, solo adesso me ne rendo conto…”
M : “Vieni Inuyasha, presto!!! Hanno ricominciato a parlare!”

Sango attendeva con impazienza la risposta dell’amica.
K : “Bhè……….ecco….indossano vestiti molto aderenti ma soprattutto molto corti per mettere in risalto il corpo…..e usano un trucco abbastanza deciso…”
S : “In che senso corti? Vorresti dire come la tua…ehm…come si chiama…gonna?”
K : “Diciamo….ma ancora più corta….dove addirittura si possono vedere le mutandine fuoriuscire…..E poi non parliamo delle maglie cortissime o addirittura trasparenti dove ti si vede praticamente tutto!!! Però non pensare male….non sono molte le ragazze che se ne andrebbero in giro così….”
S : “Wow…mi piacerebbe un sacco vederle…..”
K : “Secondo me tu saresti benissimo con addosso una gonna corta e un top….sei alta e hai un bel corpo….Faresti un figurone nella mia epoca e….UNA STRAGE DI CUORI tra i ragazzi!!!”
S(rossissima) : “Ma cosa ti salta in mente ?????? Io….mi vergognerei tantissimo anche ad indossare la tua gonna….e poi non ho un bel corpo…”
K : “E’ vero invece!!!!!! Ma guardati…..Se no, secondo te, per quale motivo il sommo Miroku non ti toglie mai gli occhi (o meglio qualcos’altro) di dosso? Ummmmm….. Dai, su…..ammettilo!!! Ti piace quando ti guarda o “involontariamente” ti tocca!” (Le si avvicina e le da una pacca sulla spalla)
S : “………*////////*…..KAGOME….!!! MA…..MA COSA STAI DICENDO??????….Non è che in questo modo ti stai vendicando per quello che ti ho detto prima ?”
Kagome stava cercando di trattenere disperatamente le risate dovute alla reazione dell’amica, quando Sango se ne accorse.
S : “Ahhhh…è così allora!…. VIENI QUI!”
Sango e Kagome iniziano a rincorrersi e a schizzarsi l’acqua ridendo come due matte, non sapendo che però Inuyasha e Miroku le stavano osservando. Infatti l’effetto dell’acqua e della luce della luna combinati davano ai loro corpi maggior risalto e bellezza, lasciando i due giovani a bocca aperta.
Inuyasha era imbambolato davanti a quel corpo…non riusciva a pensare più a niente. Stava avendo nuovamente un’erezione ma questa volta provava anche un grande desiderio….Se fosse rimasto lì sicuramente si sarebbe lanciato su Kagome e l’avrebbe fatta sua in cinque minuti…No…Doveva controllarsi! Non voleva fare del male a Kagome! Con uno sforzo sovraumano si volto dalla parte opposta e, accortosi che anche Miroku era nella sua stessa condizione, lo prese con forza e lo strascinò di peso verso l’accampamento, non curandosi dei suoi lamenti….Oggi avevano visto abbastanza!
Sango e Kagome, dopo essersi asciugate e rivestite, si diressero verso l’accampamento e li, vedendo che tutti i loro amici dormivano beatamente, si misero a dormire anche loro.
La mattina dopo le due ragazze e il piccolo Shippo erano già in piedi mentre non si poteva dire questo dei ragazzi, i quali non erano riusciti a dormire un gran che quella notte. Inuyasha aveva riflettuto molto su ciò che gli era capitato, sulle sensazioni che aveva provato ed era giunto ad un conclusione: si sarebbe dichiarato a Kagome anche se sapeva che avrebbe avuto lottare contro il suo orgoglio e la sua timidezza. Doveva però trovare il MOMENTO GIUSTO!


In una grotta molto distante da lì, Naraku attendeva con impazienza il ritorno di Kanna, la quale era via da molte ore.
N : “Finalmente potrò liberarmi di loro….non vedo l’ora! Spero proprio di non dover aspettare ancora a lungo altrimenti….Oh Kanna, sei tornata, finalmente!”
Il demone bianco fece la sua entrata con in mano due specchi non molto più grandi di quello che portava sempre con sè; l’unica differenza era il colore: gli specchi erano completamente neri ma si distinguevano l’uno dall’altro grazie ad una sottile striscia bianca che uno aveva sul lato destro mentre l’altro sul lato sinistro. Però si poteva sentire chiaramente che entrambi emanavano un’aura potentissima.
Naraku ne fu un po’ sorpreso: non si aspettava una tale potenza. Si avvicinò lentamente a Kanna e si mise ad osservare meglio gli specchi. All’improvviso apparve su uno si questi l’immagine riflessa di un demone metà caprone e con due corna sulla testa il quale, appena vide Naraku, gli domandò:
d : “Sei tu il demone che chiamano Naraku? Ho saputo cose incredibili sul tuo conto e sulla tua grande forza che ti deriva in buona parte dalla sfera dei quattro spiriti.”
N : “Vedo che già conosci le mie imprese”
d : “Mi domando in cosa potrò mai esserti utile dato che il tuo demone non è molto loquace…”
N : “E’ mia intenzione far fare un…viaggetto ad un gruppo di mocciosi insolenti che mi hanno dato non poco filo da torcere negli ultimi tempi e, con il tuo aiuto, potrò fare in modo che il viaggio sia…SENZA RITORNO!”

Bè, che ne dite? E questo è solo l'inizio!!
Alla prossima!!! ^___^

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Capitolo 2
*** Una...tranquilla gita in montagna ***


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Salve a tutti. Piaciuto il primo capitolo?

Si, è vero questa fanfic la scrissi tempo fa su manganet e ora ho deciso di farla conoscere anche qui. Spero piaccia a molti di voi. Buona lettura ^__^

Una...tranquilla gita in montagna

Il nostro gruppo di amici era in marcia da un bel pezzo quando giunsero ai piedi di una montagna altissima. Kirara si trasformò, fece salire Sango, Miroku e Shippo e iniziò a salire la montagna saltando da una roccia all’altra. Inuyasha fece salire sulle spalle Kagome e iniziò a saltare agilmente come Kirara. Kagome adorava quei momenti quando era sulle sue spalle: si sentiva così vicina a lui, protetta dalle sue braccia forti che la sostenevano senza alcuno sforzo durante i suoi salti. Poteva sentire i suoi muscoli tendersi per far in modo che lei non cadesse e i suoi lunghi capelli argentati solleticarle il viso e inebriarla con il suo odore selvatico.
Per Inuyasha era la stessa cosa: anche lui amava tenerla sulla schiena e poter sentire il suo corpo morbido premere sul suo. Era così rilassante!
Mentre facevano questi pensieri entrambi si lasciarono scappare un piccolo sorriso.
Non passò molto tempo che erano già arrivati in cima. Lo spettacolo che si trovarono di fronte li ripagò di tutte le loro fatiche: tutto era completamente ricoperto da un folto strato di neve soffice e i timidi raggi del sole che facevano capolino ogni tanto dalle nuvole davano a tutto il paesaggio un non so che di artistico.
Shippo velocissimo scese da Kirara e iniziò a giocare con la neve, urlando e ridendo come un matto.
Sh : “KE BELLO !!!!!! LA NEVE!!!!!!! Inuyasha ci fermiamo qui a giocare?”
I : “Fhè! Bambini! Pensano sempre a giocare! No! Non ci penso nemmeno!”
Kagome intanto si era unita a Shippo che stava iniziando a costruire un pupazzo di neve.
K : “E DAI INUYASHA! Fermiamoci qui per oggi. Abbiamo già fatto molta strada e poi……è bellissimo qui! Su vieni a giocare anche tu!”
I : “Cos…Kagome ora fai la bambina anche tu?????? No! Sango…..Miroku…. anche voi!”
M : “E’ così divertente! Unisciti a noi! E poi….è quasi il tramonto! La notte la passeremo in quel rifugio laggiù!”
I : “Ma…..V..”
Inuyasha non ebbe il tempo di rispondere che venne colpito in pieno da una palla di neve lanciatagli da Kagome, la quale ora rideva come una pazza insieme al piccolo Shippo.
Sh : “Inuyasha….dovresti vedere la tua faccia! AH AH AH!”
K : “Sei buffissimo!!!!!!!”
Inuyasha era furioso! Una grossa vena pulsante si ergeva sulla sua testa. Non poteva farliala passare liscia! Doveva vendicarsi! Prese un bel po’ di neve tra le mani e la lanciò contro Kagome, la quale, non appena si accorse del pericolo, si abbassò, lasciando che la palla andasse a colpire la povera Sango!
I : “OOOOPS…. Scusa tanto Sango…….io non volevo colpire te!”
Sulla testa di Sango apparve una vena pulsante.
S : “AHHHHHHH…….VERAMENTE????????????? PRENDI QUESTO ALLORA!!!!!!!!!!!!”
Sango lanciò una palla di neve che Inuyasha prontamente evitò ma, per sfortuna (o fortuna) andò a colpire il povero Miroku che si era seduto un po’ più in là.
Ebbe inizio così una frenetica battaglia delle palle di neve e tutti, nel giro di poco tempo, si ritrovarono bagnati e completamente ricoperti da esse. Continuando a ridere come matti, si avviarono verso il rifugio. Il freddo cominciava a farsi sentire dato che erano completamente fradici. Inuyasha prese un po’ di legna ed accese subito il fuoco per riscaldare l’ambiente, anche se lui non ne aveva proprio bisogno. Non voleva che i suoi amici prendessero freddo MA soprattutto non voleva che Kagome prendesse freddo. Annusò un attimo l’aria e ascoltò il vento: lì vicino doveva esserci una sorgente calda! Infatti, essa si trovava proprio dietro il rifugio. Così non appena rientrò, comunicò a tutti ciò che aveva scoperto.
K(tremando per il freddo) : “Veramente? Ci voleva proprio! In questo modo possiamo rilassarci finche non si asciugano i vestiti, non è vero Sango?”
S : “Si, è proprio una bella idea!”
I : “Hey voi! Chi vi dice che farete prima voi il bagno? Vieni, Miroku!!”
K : “COOOOOOSA? Vuoi fare morire di freddo queste due povere fanciulle? Non ci pensare nemmeno! Andremo prima noi!”
Sh : “Invece di litigare perché non facciamo il bagno TUTTI INSIEME? La sorgente è abbastanza grande!” disse Shippo come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Kagome, Inuyasha e Sango diventarono immediatamente rossi mentre Miroku aveva cominciato a considerare l’idea.
M : “Shippo ha ragione ragazzi! In questo modo nessuno prenderà freddo e ci terremo caldo a vicenda……che ne dici mia adorata Sango?”
Sango lo fulminò con il suo sguardo facendo rabbrividire il povero Miroku.
S : “Ti piacerebbe non è così??……GRRRRRRRRRR!”
K(con un enorme gocciolone sulla testa) : “Ehmmmm….Piccolo Shippo, non lo sai che uomini e donne non possono fare il bagno insieme?”
Sh : “E perché, Kagome ? Il mio papà e la mia mamma lo facevano sempre insieme a me e poi ricordo che lei mi cullava fino a farmi addormentare tra le sue braccia. Non vedo cosa ci sia di male!” disse innocentemente
I : “Quelli erano i tuoi genitori, marito e moglie. È normale per una coppia di sposi fare il bagno insieme al proprio figlio…..!”
M(con occhi da pervertito ed avvicinandosi a Shippo) : “E poi….ti sei mai chiesto perché ti facevano addormentare? Mmmmmmmm?”
Sh : “Si, perché volevano rimanere soli. Una volta, infatti, mi svegliai e vidi mio papà e mia mamma mentre si abbracciavano e si baciavano! ”
I quattro rimasero a bocca aperta, soprattutto Miroku, il quale non si aspettava una tale risposta dal piccolo. Ma il bello doveva ancora venire……
Sh : “Non vi preoccupate, il mio bagno sarà veloce in modo tale che voi possiate rimanere da soli! Non sono uno stupido! So benissimo come nascono i bambini e non vedo l’ora di avere tanti fratellini e sorelline!” Shippo, nel dire quest’ultima cosa, aveva stampato in faccia un sorriso a trentadue denti!
Sango e Kagome diventarono completamente rosse…ma anche Inuyasha non era da meno. Miroku invece guardava compiaciuto il piccolo Shippo.
M : “Questi bambini d’oggi! Conoscono già tutto della vita! Beata innocenza…!”
I quattro rimasero immobili davanti alla sorgente non sapendo che fare. Shippo allora, vedendo che non si decidevano, lanciò il suo KITSUNEBI prendendoli alla sprovvista: tra le urla generali, i quattro si ritrovarono ben presto in acqua mentre cercavano di spegnere le fiamme sui vestiti. Contento del risultato, il piccolo Shippo si spogliò e si getto in acqua in mezzo a loro.
I : “M…ma..ledetto!!!! sei impazzito per caso? Ora siamo completamente bagnati!”
Ma Shippo non gli dava ascolto, nuotando tranquillamente tra Kagome e Sango e non curandosi degli sguardi omicidi dei ragazzi.
Mentre continuavano a guardarlo lo sguardo dei due non poté fare a meno di notare che la maglietta di Kagome e il leggero yukata di Sango si erano appiccicati ai loro corpi mostrando bene le loro forme! Inuyasha deglutì rumorosamente e diventò completamente rosso. Miroku, invece, aveva un sorriso da maniaco stampato in faccia e lentamente iniziava ad avvicinarsi alle ragazze.
Kagome si sentiva stranamente osservata e solo allora si accorse che Inuyasha non toglieva gli occhi dal suo petto ormai “scoperto” davanti a lui.
Subito cercò di coprirsi con le braccia e iniziò ad urlare…così tanto che il povero Inuyasha dovette tapparsi le sue sensibilissime orecchie con le mani.
Sango urlava allo stesso modo ma contemporaneamente dava dei pugni in testa a Miroku che era riuscito a palparle il seno!
I due ragazzi furono costretti alla ritirata e si diressero completamente fracidi verso il rifugio. Shippo, intanto, rideva come un matto ma…dovette smettere dato che i due ragazzi poco prima di uscire dall’acqua lo avevano preso per la coda e portato con loro. Ora erano dolori! Sapeva in cuor suo che le avrebbe prese di brutto!
Grazie a Kirara, Kagome e Sango poterono recuperare i vestiti asciutti e, dopo essersi vestite, si diressero verso il rifugio. La vergogna provata era stata tale che i quattro non si guardarono più in faccia fino al giorno dopo.


Intanto nascosto nella caverna Naraku lavorava ad un piano per poter attirare nella trappola degli specchi Inuyasha e i suoi amici. Kagura si presentò al suo cospetto.
Ka : “Naraku…ora che Inuyasha è in grado di usare un nuovo e potente colpo con la sua spada, sarà molto difficile prendere il sopravvento…anche per te!”
N : “Però, per quante volte mi ridurrà in pezzi io potrò sempre rigenerarmi….lo sai anche tu questo…Kagura va e controlla che non si avvicinino troppo al luogo dove è nascosto il mio cuore!”
Ka : “Si! (Questa potrebbe essere una buona occasione per liberarmi finalmente di lui ed essere libera!)”
Così Kagura partì senza sapere che Kanna la stava seguendo di nascosto.

 

La montagna innevata era ormai lontana e i nostri amici ora stavano attraversando un immenso bosco ricoperto da una folta vegetazione che causava loro non poca difficoltà nel camminare. All’improvviso videro Inuyasha fermarsi ed iniziare a ringhiare.
I : “GRRRRR! Questo è l’odore di Kagura!”
Ka : “Salve Inuyasha! Quanto tempo! Vedo con dispiacere che siete ancora vivi!”
I : “Dannata! Dicci subito dove si trova Naraku e il suo cuore!”
Ka : “Forse ve lo potrei anche dire….ma non prima di essermi divertita un po’!”
Così Kagura cominciò a lanciare le sue lame e i suoi vortici di vento contro Inuyasha che le schivò con molta agilità….forse troppa. Inuyasha notò che i suoi attacchi erano strani: era come se non volesse combattere ma solo….far finta! Infatti chiuse quasi subito il suo ventaglio e volò via molto lentamente: voleva essere seguita!Questa era l’unica spiegazione al suo strano comportamento. Senza aspettare oltre Inuyasha prese Kagome e cominciò ad inseguire Kagura. Ben presto i nostri amici arrivarono nelle vicinanze di una piccola grotta scavata all’interno di una montagna. Miroku avvertì un aura molto potente provenire da lì e, prima che potesse aprire bocca, Kagura disse: “In quella grotta c’è il cuore di Naraku. Dovete distruggerlo ora, altrimenti sarà troppo tardi!”
I : “Fhè! E tu pensi che siamo così stupidi da cadere nella tua trappola? Secondo me lì non c’è un bel niente…”
M : “Invece Kagura dice la verità, Inuyasha! Avverto una forte aura maligna provenire da lì….ed è molto simile a quella di Naraku!”
Ma prima che potessero gioire per la scoperta apparve Naraku.
I : “Naraku! TU……..DANNATO!”
N : “Mi dispiace per voi ma….non riuscirete mai a distruggerlo!”
Ka : “Ma…. Naraku! Ma come è possibile…….!! Io….non mi sono accorta di nulla!”
N : “Sapevo di non potermi più fidare di te, Kagura, e così ti ho fatto seguire da Kanna….e ciò è servito allo scopo!”
Ka : “MALEDIZIONE!!!”
N : “Hai paura di morire, Kagura? Non ti preoccupare non soffrirai molto!”
E così dicendo la tagliò in due con la sua lancia, lasciando a terra una lunga scia di sangue. Kagome e Sango si coprirono gli occhi per non vedere la scena: era troppo crudele!
N : “Ed ora….passiamo a voi. Mi dispiace avervi fatto aspettare! Si è vero, lì c’è il mio cuore ma….non riuscirete mai a prenderlo perché…MORIRETE MOLTO PRESTO!”
M : “DANNATO!”
N : “…però non prima di essermi preso ciò che mi appartiene!” e mentre diceva queste parole guardava Kagome che fu subito difesa da Inuyasha che le si mise davanti.
I : “NON RIUSCIRAI NEMMENO A TOCCARLA! GRRRRRRR!”
N : “ EH eh eh! Questo lo vedremo! Combatti, lurido mezzo-demone!”
La battaglia finale stava per aver inizio.

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Capitolo 3
*** La Battaglia ***


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La Battaglia

Inuyasha sfoderò Tessaiga e si lanciò all’attacco seguito da Miroku e Sango.
I : “Miroku….Sango…voi..”
S : “Vogliamo combattere anche noi Inuyasha!”
M : “Non sei l’unico qui che vuole vendicarsi!”
Inuyasha sorrise. I suoi amici erano davvero coraggiosi. Così si lanciarono tutti e tre verso il nemico ma Naraku li sorprese all’improvviso facendoli andare a sbattere contro la parete di roccia.
N : “Stolti! Cosa credete di poter fare?”
Ma i nostri amici non si persero d’animo, continuando a combattere con tutte le forze.
Sango lanciava ripetutamente il suo Hiraikotsu, Miroku lo colpiva con i suoi sigilli esorcizzanti e con il bastone e infine Inuyasha lo colpiva o con il KAZE NO KIZU o con il BAKURYUHA (spero che si scriva così). Lo attaccarono così per ben quattro volte ma ben presto la stanchezza cominciò a farsi sentire. Infatti sia Sango che Miroku erano quasi allo stremo e Naraku non si era fatto alcun graffio! I loro sforzi erano stati inutili.
N : “Mi sto annoiando…sapete? Che ne dite se animiamo un po’ la festa?”
E mentre parlava lanciò un potentissimo attacco contro i tre ragazzi che, presi in pieno, caddero inermi al suolo. Kagome urlò il nome dei compagni con tutto il fiato che aveva in gola e iniziò a piangere. Inuyasha era stato colpito ma non aveva subito gravi danni, a differenza degli amici. Subito gli andò vicino insieme a Kagome la quale, notando che respiravano ancora, tirò un sospiro di sollievo.
I & K : “DANNATO!!!!!!!”
Inuyasha si lanciò subito all’attacco e pur colpendolo diverse volte, Naraku continuava a rigenerarsi. Ma questo non importava per niente ad Inuyasha: lui avrebbe vendicato i suoi amici ad ogni costo! Così si decise ad usare il nuovo attacco il KONGOSSHOHA (AHHHHHHH non so come si scrive!!!!!!!!!!!), il quale era stato in grado di mettere Naraku in difficoltà la prima volta che lo aveva usato. Naraku però non si lasciò cogliere impreparato: infatti nello stesso momento in cui Inuyasha aveva sferrato il suo colpo, Naraku ne aveva sferrato uno di uguale potenza. All’inizio Inuyasha era in vantaggio ma poi Naraku decise di giocare sporco utilizzando il potere della sfera dei quattro spiriti in suo possesso ribaltando così la situazione!
Kagome era molto preoccupata per la sorte di Inuyasha ma…non poteva rimanere più con le mani in mano! Silenziosamente lei e il piccolo Shippo si avvicinarono alla grotta dove vi era il cuore di Naraku. Kagome aveva estratto l’arco ed era più decisa che mai a disintegrare quel cuore ma…fu scoperta e Naraku sferrò un attacco potentissimo verso di lei mentre combatteva ancora contro Inuyasha!
I : “KAGOMEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” urlò con tutto il fiato che aveva. Avrebbe voluto andare da lei ma non poteva altrimenti sarebbe stato sconfitto. “MALEDETTO BASTARDO………..TU………COME HAI POTUTO???????????”
N : “Oh…quanto mi dispiace….Non ti preoccupare Inuyasha, non soffrirai ancora molto perché……TU MOLTO PRESTO LA RAGGIUNGERAI!! Ho intenzione di mandare te e i tuoi compagni in un luogo dal quale non potrete mai più uscire……”
I : “COSA????”
N : “STA A VEDERE….”
In meno di un secondo Inuyasha fu scaraventato contro la parete con una potenza tale che si formò un enorme crepa. Inuyasha si riprese subito ma…aveva il braccio destro rotto e perdeva molto sangue.
N : “ Preparati…..Kanna porta qui gli specchi !”
Apparendo dal nulla, Kanna posizionò i due specchi uno vicino a Kagome e Inuyasha e l’altro vicino a Sango e Miroku, i quali nel frattempo avevano ripreso conoscenza ma, a causa delle ferite riportate, non potevano muoversi.
Non appena le immagini delle due coppie vennero riflesse al loro interno, gli specchi sprigionarono una luce potentissima che illuminò tutto il paesaggio circostante.
N : “Bene…manca poco alla partenza a quanto vedo. Quindi devo affrettarmi se voglio recuperare la…..NO! NON E’ POSSIBILE!”
Kagome infatti, approfittando della distrazione di Naraku era arrivata vicino al cuore di Naraku e stava per distruggerlo!
K : “BASTARDO!!!!! MUORI!!!!!!!” e così dicendo lanciò la freccia che frantumò il cuore in tanti piccoli pezzi. Naraku cadde al suolo, e la sfera dei quattro spiriti gli scivolò lentamente dalle mani.
N : “NON….NON E’ POSSIBILE! IO………..SCONFITTO DA UN….. UN’UMANA! DA UNA DANNATA RAGAZZINA!!!!!!! NOOOOOOOOOO!”
Il colpo di grazia non mancò ad arrivare: infatti Inuyasha si era rialzato e con un solo colpo della sua Tessaiga lo fece scomparire per sempre.
I : “Ce lo fatta….CE LO FATTA !!!!!!!!!!!!!!!!!!! YUUUUUUUUUUU! CI SIAMO RIUSCITI!!!! ABBIAMO SCONFITTO NARAKU !!!!!!”
Miroku sorrise. Il suo sguardo cadde sul vortice della mano destra che lentamente si stava chiudendo fino a scomparire del tutto! Sango sorrise anche lei: adesso aveva vendicato la morte dei suoi compagni e la distruzione del suo villaggio ma…sapeva anche che d’ora in poi non sarebbe più stata sola perché ci sarebbero stati i suoi amici con lei. Il suo pensiero cadde inaspettatamente su Miroku e arrossì vistosamente.
“Ma perché mi è venuto in mente quello lì??? */////*”
Kagome lentamente si avvicinò alla sfera dei quattro spiriti e questa si purificò completamente al solo tocco della sua mano.
Sembrava che tutto fosse finito ma all’improvviso apparve Kanna che, prendendo tutti di sorpresa, azionò l’incantesimo di uno dei due specchi, quello vicino a Kagome, la quale iniziò subito ad essere risucchiata. Inuyasha le fu subito accanto e l’afferrò per la mano ma, per quanti sforzi facesse, l’incantesimo dello specchio risultò essere troppo forte. Senza che gli altri potessero far nulla i due vennero risucchiati all’interno dello specchio.

 

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Capitolo 4
*** Solo noi due... ***


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Solo noi due...

Buio e ancora buio. Non si sentiva alcun rumore se non il suo respiro. Lentamente il suo corpo iniziò a prendere contatto con il mondo circostante, mentre cominciava a dare i primi segni di risveglio. Molto lentamente aprì gli occhi ma li dovette richiudere subito, dato che la calda luce del mattino gli procurava non poco fastidio.
Quando finalmente si fu abituato alla luce, si accorse di stringere forte la mano di qualcuno disteso accanto a se. Si alzò di scatto e vide Kagome che era immobile vicino a lui.
I : “KAGOME! (Oh mio Dio fa che non sia…..meno male respira…!)”
Tirò un sospiro di sollievo e iniziò a guardarsi intorno. Lui e Kagome erano su un immenso prato fieno di fiori; poco lontano si poteva intravedere un bosco e poco più in là una piccola capanna. Inuyasha prese delicatamente in braccio Kagome e la condusse verso la capanna. Là almeno avrebbe potuto stenderla su un letto decente e non avrebbe preso freddo. Entrò. La capanna era disabitata da molto tempo dato che vi erano un po’ di ragnatele sparse qua e là ma il letto era ancora in buone condizioni. La adagiò delicatamente su di esso e la copri con la parte superiore del suo kimono. Dopo uscì a prendere un po’ di legna ed accese il fuoco. Solo in quel momento si ricordò che si era rotto un braccio e gemette dal dolore. Prese allora qualche erba medica lì vicino e si fece un impacco. Poi si fasciò il braccio alla ben meglio…non poteva fare un granché con un braccio solo. Come avrebbe voluto che Kagome lo curasse in quel momento! Si soffermò a guardarla. Era così bella e la debole luce del fuoco dava al suo viso un colore caldo e armonioso. Le accarezzò la guancia delicatamente con la mano, seguendo i contorni del suo viso. Poi il suo sguardo si soffermò sulle sue labbra di poco dischiuse e di colore rosa. Non poté resistere oltre e, senza quasi rendersene conto, aveva posato le sue labbra su quelle di lei!
La sensazione era indescrivibile e le sue labbra così morbide….quanto aveva desiderato farlo!
Kagome, intanto, si stava lentamente svegliando. Aprì gli occhi e…..vide Inuyasha che la stava baciando!!!!!! Diventò completamente rossa ma….decise di rimanere immobile! (ORA SE NE APPROFITTA!!!)
“(Oh mio Dio! Se questo è un sogno non svegliatemi!!!!!!!!! Inuyasha mi sta…..LUI MI STA………BACIANDO!!!!!!! E’…………BELLISSIMO!!!! MI SENTO AL SETTIMO CIELO!!!”) E mentre pensava queste cose non si accorse di muoversi lentamente e di rispondere al suo bacio!
I : “(Ma cosa????…..Oh mio Dio! Kagome si è svegliata ma….STA RISPONDENDO AL BACIO!!!!! E ora che faccio….continuo?…..però se collabora vuol dire che lei……vuole che continui!!!!….no…forse è meglio di no…)”
Kagome si accorse che Inuyasha si era fermato e che si stava sciogliendo dal bacio.
Lentamente aprì gli occhi contemporaneamente ad Inuyasha e entrambi si specchiarono negli occhi dell’altro! Inuyasha allontanò le sue labbra da quelle di lei e si girò dall’altra parte completamente rosso da testa a piedi.
I : “Scu….scusa….! Mi…dispiace….ecco…io…è stato un impulso….non pensare a male…..”
Kagome si stava ancora riprendendo….come poteva un piccolo e casto bacio sconvolgerla a tal punto? Forse perché, pensò, questo era il primo!
Kagome si alzò lentamente e guardò nella direzione di Inuyasha che adesso le stava dando le spalle. Notò subito che il suo kimono bianco era abbassato e il braccio destro fasciato molto malamente. Scese dal letto e gli si avvicinò, prendendolo di sorpresa, iniziando a fasciare meglio il braccio.
K : “Come ti sei messo queste bende? Così non faranno un bel niente! Vieni qui che te le aggiusto!”. Disse tutto questo tenendo accuratamente gli occhi abbassati perché sapeva che se adesso lo avesse guardato in faccia sarebbe arrossita di brutto!
Inuyasha era diventato un pezzo di marmo e cercava in tutti i modi di non guardarla tenendo la testa in alto. Kagome cercava di fare lo stesso ma, la sua vicinanza e il fatto che lo stesse toccando, peggioravano di molto le cose. Il cuore di Kagome batteva all’impazzata rimbombando come un tamburo nelle sue orecchie.
(“Possibile che Inuyasha non lo senta? Sembra quasi che voglia uscire dal mio petto! Mi sento così…..strana e poi…Inuyasha ha una pelle così morbida! ”) pensava Kagome.
Inuyasha non poté fare a meno di sentire che il cuore di Kagome batteva alla stessa velocità del suo e che il suo respiro diventava sempre più corto. All’improvviso un altro odore inizio a solleticargli il naso….un odore strano e…molto particolare. Inuyasha non capiva ma ben presto uno strano formicolio sotto i pantaloni gli fece comprendere ogni cosa. Kagome si stava eccitando, forse inconsapevolmente..ma…lo stava facendo.
Inuyasha entrò nel panico più totale “(Oh cazzo e….e adesso? Se non la smette subito io….non sarò più consapevole delle mie azioni! Come vorrei che entrasse qualcuno….chiunque…!)”.
Inuyasha stava quasi per cedere quando sentì un rumore provenire dall’esterno.
Si alzò in piedi rompendo l’incantesimo che si era creato tra lui e Kagome e iniziò a ringhiare.
K : “Inu…yasha cosa succede?” riuscì a dire a sforzo Kagome che non si era ripresa ancora del tutto dalle miriadi di sensazioni che l’avevano avvolta pochi istanti prima.
I : “Grrrrr! C’è un demone lì fuori e anche molto potente!”
K : “Inuyasha cosa pensi di fare ridotto in quel modo?”
I : “Fhè! Mi è sufficiente solo la mano sinistra per distruggerlo! Ci vorrà solo un secondo!”
E così dicendo uscì fuori e cominciò a combattere. Non ci volle molto e pochi minuti più tardi il demone era morto.
Kagome stava per andargli incontro quando dal nulla spuntò un nuovo demone, ancora più grande del precedente, che fu velocissimo nell’afferrarla.
$ : “Oh..ma guarda che bel…bocconcino!”
I : “METTILA Giù DANNATO!”
$ : “Perché? CHI TI CREDI DI ESSERE? SEI SOLO UN MOCCIOSO! Non ti preoccupare farai anche tu compagnia a questo bel bocconcino…nella mia pancia!!!!!!!!!”
E mentre diceva così aprì le enormi fauci nella direzione di Kagome.
K : “AHHHHHHHHH! INUYASHA AIUTO!!!!!!!!!!!”
Inuyasha, veloce come un fulmine, sguainò Tessaiga e tagliò con un solo colpo la mano che tratteneva Kagome la quale, però, ora la stava schiacciando! Inuyasha corse velocemente ad aiutarla, approfittando del momento in cui il demone si contorceva per il dolore. Mentre spostava l’enorme mano da sopra la gamba di Kagome notò che questa sanguinava parecchio.
Furioso come non mai, Inuyasha non fece nemmeno riprendere il demone che già lo aveva tagliato in due. Subito dopo si diresse verso Kagome.
I : “Stai bene?”
K(con le lacrime agli occhi) : “Certo che no!! AHI! CHE MALE ! Non riesco nemmeno ad alzarmi!”. All’improvviso vide che Inuyasha la stava sollevando con il solo braccio sinistro e divenne paonazza.
K : “HEY! MA CHE FAI?! Non devi sforzarti!”
I : “Fhè! Sforzarmi? Sei leggera come una piuma!”.
Kagome arrossì ancora di più a quel complimento ma si lasciò trasportare fino al letto, dove lui l’adagiò con delicatezza.

Intanto fuori, nel mondo reale Sango, Miroku ma soprattutto il piccolo Shippo erano molto preoccupati per gli amici.
S : “Oh Mio Dio! Sono spariti nel nulla! Maestro, cosa facciamo?”
M : “Non lo so! Speriamo che almeno stiano bene! Inuyasha aveva un braccio rotto, se ben ricordo….”
Sh(piangendo) : “Kagome Kagome! Dove sei?”
All’improvviso uscì dall’atro specchio un demone con le gambe da capro e con le corna in testa e si avvicinò loro
d : “Mi dispiace per i vostri amici ma…noi da qui non possiamo fare nulla per aiutarli!”
S : “E tu chi saresti? Come fai a dire certe cose?”
d : “Io sono il demone custode degli specchi paralleli ed ero stato ingaggiato da Naraku per distruggervi!”
M : “Cosa????? E hai perfino il coraggio di parlare con noi????? Tu sei un nostro nemico! Se ci tieni alla pelle, libera subito da lì i nostri amici!”
d : “Mi dispiace ma…ora come ora non posso fare nulla! I miei poteri hanno effetto solo quando i due specchi hanno utilizzato i loro poteri nello stesso momento…e questo…non sembra che sia il nostro caso…”
Sh : “Non puoi far proprio niente?”
Il demone fece di no con la testa.
M : “Se ciò che dici è vero….allora…Inuyasha e Kagome non potranno uscire più da lì!”
Sh(piangendo come un forsennato) : “NOOOO! NON E’ VERO!!!! KAGOMEEEEE!!!!! WEEEEEEE!”
d : “Non ho detto questo. Ho detto soltanto che io non posso far nulla per farli uscire ma non che non possano uscire!”
S : “Quindi…ESISTE UN MODO PER USCIRE DALLO SPECCHIO???”
d : “Si, ma non sarà facile…dovranno camminare molto e capire gli indizi che troveranno durante il loro cammino….e alla fine giungere ad una porta che li condurrà al presente.”
S : “Quindi noi non possiamo…far nulla per aiutarli?”
d : “No, dovranno cavarsela da soli.”
M : “Precisamente dove si trovano, ora?”
d : “Loro si trovano in un luogo molto simile al nostro solo….in un'altra epoca. Da quel che vedo posso dirvi che sono di circa 400 anni indietro rispetto a noi….un gran brutto periodo per gli umani….costretti a lottare contro demoni di ogni sorta per sopravvivere!”
S: “Sono così preoccupata! Maestro…secondo te se la caveranno?”
M : “Non ti preoccupare Sango. Kagome è una ragazza forte…e poi c’è Inuyasha con lei! La proteggerà a costo della sua stessa vita!”
S : “Speriamo!!!”

Intanto dall’altra parte dello specchio, Kagome sedeva su un letto di paglia in preda a forti dolori. Aveva una profonda ferita che andava dalla caviglia al polpaccio e non smetteva di sanguinare! Inuyasha cercava con dei panni bagnati di pulire la ferita e di fermare l’emorragia ma, per quanti sforzi facesse, la ferita continuava a sanguinare. Inuyasha allora prese delle erbe mediche e preparò un impacco. Appena le erbe furono a contatto con la pelle, Kagome sentì un forte bruciore. Trattenne i singhiozzi stringendo i denti….non voleva far preoccupare ancora di più Inuyasha che, seppure ferito, stava facendo così tanto per lei.
Poco dopo l’emorragia si fermò e Inuyasha poté finalmente tirare un sospiro di sollievo. Ora Kagome era salva! Per finire prese delle bende pulite dallo zaino di Kagome, che stranamente aveva trovato accanto a lei al suo risveglio, e iniziò delicatamente a fasciare la caviglia.
Per Kagome era come se le stessero facendo un massaggio rilassante e…lentamente si lasciò profondare in quel mare di emozioni. Le mani di Inuyasha, forti e letali per i demoni, la toccavano ora con una delicatezza tale da farla sentire come un oggetto fragile e prezioso.
(“Mio dio è…..meraviglioso!!!! mi sembra quasi di volare! Mmmmmmmmmm……..)”.
Quel suono che credeva aver pensato era invece uscito dalle sue labbra come un sussurro ma era arrivato forte a chiaro alle orecchie di Inuyasha.
Sorrise. (“Deve davvero piacerle il mio massaggio….chissà se….”). ad Inuyasha gli venne un’idea Lentamente, mentre la massaggiava, la sua mano stava salendo pericolosamente verso il ginocchio movendosi con movimenti circolari.
Kagome era pervasa da mille brividi che le salivano su per la schiena, completamente in un altro mondo…Si…voleva che continuasse….che non si fermasse mai.
Intanto la sua mano era arrivata alla coscia e Inuyasha stava notando che man mano che saliva la pelle di Kagome diventava sempre più morbida…
(“Wow….è…così morbida….MA COSA STO FACENDO? Se….se non mi fermo subito…non credo che riuscirò più a farlo…MALEDIZIONE! FERMATI!”). Facendo uno sforzo sovraumano, tolse la mano dalla sua gamba, lasciando Kagome sul più bello…e si voltò dalla parte opposta completamente rosso in viso.
All’improvviso Kagome aveva sentito come un vuoto assalirla nel momento stesso in cui lui aveva tolto la mano. Aprì lentamente gli occhi e notò con dispiacere che lui le voltava le spalle.
(“Uffa! Perché ha smesso!!!!!!!!! A volte proprio non lo capisco….stavo così bene……)” e arrossì di colpo al pensiero della mano di Inuyasha che la toccava. Avrebbe potuto descrivere centimetro per centimetro i punti dove questa l’aveva toccata…era come se le avesse lasciato una scottatura sulla pelle.
Rimasero così in silenzio per parecchi minuti poi fu Inuyasha a rompere il silenzio.
I : “Ehmmm…Che ne dici di mangiare qualcosa?”
K : “…Si…Credo sia una buona idea! Ho una fame!”
Kagome uscì dallo zaino due confezioni di ramen istantaneo e iniziarono a mangiare, mentre ormai fuori scendeva la sera. Intanto il pensiero di Kagome volò ai suoi amici.
K : “Chissà cosa fanno gli altri in questo momento. Saranno sicuramente molto in ansia per noi!”
I : “Sango e Miroku sicuramente; credo invece che Shippo sarà piangendo come un fontana!”
K : “Inuyasha!”
I : “E dai stavo scherzando! Comunque dobbiamo trovare un modo per uscire da qui! Non appena sarai guarita ci muoveremo, d’accordo?”
K : “Ok! Però anche tu sei ferito! Dovresti perlomeno riposarti un po’!”
I : “Fhé! Entro domani il braccio sarà tornato come nuovo! Non sono un debole essere umano, IO!”
K : “Inuyasha, SEI UNO STUPIDO! OSUWARI!!!!!!!”
I(spiaccicato a terra) “DANNATA!!!!!!!”
K : “Così impari! Scemo!”
Si avvicinò allo zaino e iniziò a cercare il suo sacco a pelo ma…..
K : “Ma dov’è? Non lo trovo! Eppure ero sicura di averlo messo! E adesso?”
Inuyasha, sinceramente dispiaciuto per averla offesa prima, decise di farsi perdonare. Si tolse il pezzo di sopra del suo kimono e lo posò delicatamente sulla testa di lei. Kagome rimase piacevolmente sorpresa. Un gesto così dolce da parte di Inuyasha era un evento più unico che raro!
I : “Copriti con questo. Stasera fa freddo e con quei vestiti così leggeri lo prenderai tutto….non preoccuparti per me…io non ne ho bisogno…..”. e mentre diceva queste cose, il suo viso si colorò lentamente di rosso.
Kagome, sfoderando uno dei suoi più dolci sorrisi, lentamente gli si avvicinò e, prima che Inuyasha potesse far qualcosa, posò le sue labbra sulla sua guancia, ormai rosso fuoco!
K : “Grazie……e scusami per prima….Buonanotte!”
Detto questo si sdraiò sul letto e si addormentò felice.
Inuyasha intanto era rimasto pietrificato per parecchi minuti con gli occhi spalancati. Il bacio di Kagome lo aveva colto decisamente impreparato! Quando fu nuovamente in grado di muoversi, il suo sguardo cadde su Kagome che ormai dormiva profondamente. Sorrise. Kagome era così bella quando dormiva! Con la mano si sfiorò la guancia dove prima lei lo aveva baciato e sorrise nuovamente. Lentamente avvicinò il suo viso a quello di lei e gli diede un dolcissimo bacio sulla guancia. Poi gli sussurrò dolcemente all’orecchio : “Buonanotte, amore mio!”
Si alzò, si sedette vicino alla porta e ben presto cadde anche lui tra le braccia di Morfeo.

 

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Capitolo 5
*** Momenti imbarazzanti... ***


fhgf Momenti imbarazzanti...

La mattina non tardò ad arrivare. Inuyasha si era svegliato molto presto per andare a raccogliere la legna. Il suo braccio ora stava decisamente meglio e questo gli aveva facilitato alquanto le cose. Mentre camminava verso la capanna notò una piccola sorgente termale.
I : “Mmmmm….Mi ci vuole proprio un bel bagno rilassante! E poi, sono vicino alla capanna.”
Si spogliò e si immerse rilassandosi completamente.
Intanto Kagome si era svegliata e, non vedendo Inuyasha nelle vicinanze, iniziò a preoccuparsi. Prese un bastone e, aiutandosi con questo, uscì dalla capanna. La ferita le faceva ancora un po’ male ma poteva camminare senza difficoltà grazie al bastone. Mentre camminava, udì il rumore di una cascata e decise di andare a controllare.
Quello che vide la fece rimanere senza parole: Inuyasha era lì….COMPLETAMENTE NUDO DAVANTI A LEI!! Kagome iniziò a mangiarlo con gli occhi mentre le sue guance lentamente si infuocavano.
(“OH MIO DIO! E’…..è bellissimo….è stupendo……è…….UN DIO!!!!!)”pensava.
In quel momento anche Inuyasha era perso nei suoi pensieri.
(“Quando l’ ho lasciata questa mattina, Kagome era davvero carina! Come vorrei potermi svegliare accanto a lei tutte le mattine e vederla sorridere sempre in questo modo! Ieri sera quando mi ha sorriso mi è sembrato di toccare il cielo con un dito,…e poi le sue labbra……il suo bacio è stato così dolce! Come avrei voluto che fosse stato sulla bocca! L’altra volta è stato così…..Perché sono così tremendamente timido????????? Qui siamo completamente soli, non dovrebbe essere difficile farsi avan..”).
Il pensiero di Inuyasha si interruppe bruscamente perché un rumore aveva distolto la sua attenzione: infatti, Kagome aveva messo piede su un ramo secco, facendosi così scoprire. Kagome divenne paonazza e mentre cercava disperatamente di allontanarsi inciampò su una radice e cadde in acqua! Inuyasha cercò subito di aiutarla: la sua ferita non si era ancora completamente rimarginata e non avrebbe potuto mai rialzarsi da sola. Mentre l’aiutava, Inuyasha si accorse con stupore che i suoi vestiti erano completamente appiccicati al suo corpo, mostrandogli benissimo le sue dolci forme! Ad Inuyasha quasi non venne un colpo, ma cercò di mantenere un po’ di autocontrollo. Alzando gli occhi al cielo trasportò Kagome fino al bordo e la fece sedere e, dopo aver controllato che la ferita non si fosse riaperta, si allontanò un poco.
I : “Si può sapere perché ti sei alzata dal letto? La ferita si sarebbe potuta riaprire! Stupida!”
K(completamente fradicia) : “Bhè……ecco…..volevo camminare un po’, tutto qui! Ero stufa di stare a letto!”.
I : “E perché sei venuta qui? Mi volevi spiare……di la verità!!!” (guardandola con occhi maliziosi)
K(completamente rossa e con gli occhi serrati) : “NO……NO…MA..CHE COSA DICI!!!!!! IO…….”.
Kagome non sapeva più che cosa dire e poi Inuyasha era ancora lì nudo davanti a lei che la guardava con i suoi bellissimi occhi ambrati che erano in grado di farle perdere la ragione! Questa volta però, il suo sguardo aveva un che di diverso….ma Kagome non riusciva a capire cosa. Decise allora di seguire il suo sguardo e solo allora si accorse che la sua divisa era diventata come un seconda pelle e le si vedeva tutto!!!!!!!!!! Diventò ancora più rossa e, dopo essersi coperta il petto con le braccia, iniziò ad urlare. Avrebbe voluto scappare da lì, ma la ferita glielo avrebbe sicuramente impedito.
Inuyasha fu risvegliato dall’urlo di Kagome.
I : “Ahhhhh! Che ti urli! Mi hai quasi rotto i timpani!……dai calmati….prendi il mio kimono!”e glielo pose dolcemente sul capo “Se vuoi ti aiuto ad alzarti….un attimo che mi vesto.”
Uscì dall’acqua e si vestì. Quando si avvicinò a Kagome notò che aveva ancora gli occhi serrati.
I : “Hey, ora puoi aprire gli occhi!”
Kagome timidamente gli aprì e, vedendo che Inuyasha era vestito, si calmò. Lui le pose la mano e l’aiutò ad alzarsi. Poi, poggiandosi su di lui, si avviarono lentamente verso la capanna.
Il resto della giornata passò tranquillamente, se non fosse stato per il continuo borbottio di Inuyasha che si lamentava del fatto che la ferita di Kagome non si era ancora rimarginata completamente. E così, dopo aver mandato il povero Inuyasha “A CUCCIA” per ben venti volte, Kagome poté finalmente stare tranquilla.
Il giorno dopo Kagome stava decisamente meglio, tanto da poter camminare senza sforzo. Inuyasha ne era felicissimo, ma a causa del suo orgoglio, naturalmente, non lo diede a vedere.
Dopo aver sistemato la borsa ed essersi rifocillati, si incamminarono verso il bosco. Ora dovevano trovare un modo per uscire dallo specchio, anche se sapevano che non sarebbe stato facile.
Camminarono per oltre quattro ore di fila, senza mai fermarsi, finché non giunsero nei pressi di quello che sembrava un piccolo villaggio contadino. Kagome, esausta ed affamata, si avvicinò ad Inuyasha : “Inuyasha, che ne dici di fermarci qui per la notte? Tra poco il sole tramonterà e mi piacerebbe dormire su un futon visto che non ho il mio sacco a pelo! Tu non sei stanco? Abbiamo camminato tantissimo! E dai!!!! Di di si!!!”(guardandolo con occhi supplichevoli).
I : “Fhé!…….e va bene! Speriamo che almeno non facciano troppe storie per ospitarci! E poi…….(abbassando la testa)…oggi è il primo del mese….staremo al sicuro in questo modo! ”
È vero! Quella notte Inuyasha sarebbe diventato un essere umano! Kagome se ne era completamente dimenticata! Infatti non finì nemmeno il pensiero che già Inuyasha iniziò a trasformarsi e, dopo qualche minuto, era diventato un normale essere umano.
Inuyasha odiava quella situazione: si sentiva debole e inutile, senza contare il fatto che non avrebbe potuto difendere Kagome al meglio, e questo lo faceva stare malissimo.
Furono ospitati da una coppia di contadini anziani molto gentili, che insistettero moltissimo per offrire loro la cena.
Dopo che ebbero mangiato, l’anziana donna accompagnò i due ragazzi nella stanza accanto dove era già stato preparato UN futon. Inuyasha e Kagome sgranarono gli occhi: quello non era un semplice futon, era un LETTO MATRIMONIALE! Arrossirono.
V : “Che cosa succede ragazzi miei? La stanza non è di vostro gusto?”
K : “No….no…non è questo. La stanza è…molto bella….”.
V : “Oh, bene ! Allora non c’è nessun problema! Buonanotte figlioli!”
E detto questo, la vecchietta sparì senza dare il tempo ai due di rispondere. Kagome, ancora rossa in viso, alzò timidamente gli occhi verso Inuyasha.
K : “E…ora? Che facciamo?”.
I(completamente rosso anche lui) : “Tsé…non ti preoccupare io….dormirò per terra….dormi tu nel letto.”
K : “Ma Inuyasha, non senti il freddo che fa? Ti prenderai un malanno così, dato che ora sei un essere umano!”.
I(con occhi maliziosi) : “Vorresti che io dorma con te? Non sarà mica una proposta indecente questa? Mmmmm?”.
K(rossissima) : “INUYASHA, MA CHE COSA VAI A PENSARE!!!! Comunque il letto è molto grande, basta dormire ai lati!!”
I : “Oh…forse hai ragione!”. E detto questo si ficcò velocissimo sotto le coperte. Kagome rimase lì ferma, non sapendo che fare. Si era scavata la fossa da sola! Timidamente si mise anche lei sotto le coperte, controllando però che fosse abbastanza distante dal corpo di Inuyasha.
K : “Guai a te se provi ad avvicinarti!!!!!!!!!!!”
I : “Tsé ! Non ci penso nemmeno!” E detto questo, si girò dall’altro lato.
Passò un ora ma nessuno dei due era ancora riuscito ad addormentarsi. Dopo un’altra interminabile ora, la stanchezza prese facilmente il sopravvento su Kagome, facendola addormentare profondamente. Inuyasha, sentendo il respiro calmo e regolare di Kagome, capì che doveva essersi addormentata e, rassicurato da questo, ben presto anche lui cadde nelle braccia di Morfeo.

Il sole era appena sorto quando Inuyasha, ormai ritornato demone, si svegliò. Allungò un braccio per stiracchiarsi ma, mentre muoveva il suo corpo, urtò contro qualcosa. (“Mmmmm…..Ma che cosa?…..)
I suoi sensi erano ancora addormentati e non gli permettevano di percepire al meglio il mondo circostante. Decise allora di aprire gli occhi e, man mano che metteva a fuoco, notò con molta sorpresa che Kagome dormiva abbracciata a lui con il viso premuto sul suo petto! Inuyasha sgranò gli occhi. (“Ma….ma…cosa ci FA lei qui? Oh cazzo!….e adesso? Se…se adesso si sveglia….mi prenderà per un maniaco!…Oh mio Dio!!!!!!!!….”). Mentre pensava si accorse ben presto di un PICCOLO particolare: infatti Kagome teneva le sue gambe tra quelle di lui e ciò non fece che aumentare ancora il suo imbarazzo.
Inuyasha, con il viso praticamente in fiamme, non sapeva più che pesci prendere….poi il suo sguardo cadde sul viso di Kagome: aveva un espressione così serena e rilassata, sembrava quasi un angelo. Inuyasha sorrise e lentamente iniziò ad accarezzarle la guancia. (“Come è bella…..vorrei rimanere così per sempre….”) pensò. E così, cullato dal respiro della sua dolce Kagome, Inuyasha si riaddormentò.
Era passata quasi un’ora quando finalmente Kagome si svegliò e subito venne avvolta da una sensazione bellissima di calore e di protezione. (“Mmmmm….come si sta bene! È così caldo qui…..mi sento al sicuro!”) e senza accorgersene si accoccolò meglio sul petto di Inuyasha. Questo piccolo movimento fece svegliare anche Inuyasha dal suo dolce sonno. (“Non ho mai dormito così bene…..e poi il suo profumo è così dolce!”) pensò e la strinse meglio tra le sue braccia.
Ma a rovinare quel bel momento ci pensò l’anziana signora che li aveva ospitati.
V : “Buongiorno figlioli! Il sole è già alto! Su venite che è pronta la colaz…….”.
Solo in quel momento l’anziana signora si rese conto del modo in cui si trovano i due. Sorrise.
V : “Oh…scusate figlioli! Vi ho interrotto?”
In quel momento Kagome e Inuyasha aprirono gli occhi e, rossi come due peperoni, schizzarono come fulmini ai capi opposti del futon.
(“Oh mio Dio….. Oh mio Dio! Che imbarazzo!!!!!!!!!! Io ero……io ero….abbracciata ad Inuyasha…..e…anche lui mi abbracciava!!!!!!! Cos…cosa penserà adesso l’anziana signora di noi?????????? Oh mio Dio….. Oh mio Dio!”) pensava Kagome mentre le sue guance si coloravano di un rosso sempre più acceso.
V : “Come siete carini, figlioli!!!!! Mi ricordate me e mio marito quando eravamo appena sposati! Non dovete essere così imbarazzati! Se volete me ne vado e vi lascio finire……”.
I : “Cos…cosa ti sei messa in testa, vecchia? Io e Kagome…..state fraintendendo!!!!!!!!”.
K : “Signora, Inuyasha ha ragione!! Noi non siamo…due…..sposini…” e nel dire questo diventò ancora più rossa.
L’anziana signora sorrise.
V : “Va bene….Ora su venite a mangiare, altrimenti si raffredderà tutto! Dovete recuperare le energie!”.
Ad Inuyasha e Kagome comparve un grosso gocciolone sulla testa. (“Questa non ha capito niente!”) pensarono all’unisono.
Dopo un’abbondante colazione, salutarono i due vecchietti e si incamminarono verso il sentiero. L’anziana signora aveva dato a Kagome una mappa della regione grazie alla quale, ora, avrebbero potuto muoversi più velocemente.
Durante il cammino i due non si rivolsero per niente la parola, ancora imbarazzati per quanto era successo quella mattina.

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Capitolo 6
*** Dichiarazioni e... ***


kk Dichiarazione e.....

Verso sera i due giunsero nelle vicinanze di un fiume sul quale si specchiava bellissima la luna. Kagome, affascinata da quel paesaggio così incantevole, convinse Inuyasha a fermarsi lì per la notte.

La vecchia aveva dato a Kagome delle coperte, quindi per quella notte non avrebbe avuto problemi a dormire all’aperto.
Accesero un fuoco per riscaldarsi e per cucinare qualcosa da mangiare. Meno male che Kagome l’ultima volta che era tornata a casa aveva fatto rifornimento di ramen, altrimenti sarebbero morti di fame visto che stranamente in quel mondo non vi era alcun animale che non fosse un demone.
Dopo essersi rifocillati, Kagome si voltò a guardare la luna che si specchiava sul fiume.
K : “E’ così bello qui, non trovi Inuyasha?”
I : “Fhè! Sarà…..”.
K : “Uffa, Inuyasha! Non potresti essere un po’ più romantico? Ti comporti come se tutto quello che ti circonda non ti coinvolgesse affatto!”.
I : “Cosa ci sarà mai di bello in questo? Mmmmm… non capirò mai le donne!”.
Kagome sbuffò e si rigirò a guardare la luna. (“Inuyasha perché non capisci? Perché sei così rozzo?….Stasera c’è l’atmosfera giusta! Come vorrei che fosse come nei film…dove il principe si dichiara alla principessa sotto un cielo stellato…..”) pensò Kagome. Inuyasha intanto la guardava, incantato dalla sua bellezza che veniva ancor di più esaltata dalla luce della luna (“Come è bella! Vorrei stringerla forte tra le mie braccia….baciarla….ORA! DEVO DICHIARARMI! Ora o mai più!”).
I : “Kagome…..Io…..” Kagome si voltò verso di lui. “….devo dirti assolutamente un cosa…..è una cosa molto importante per me…”. Inuyasha fece un respiro profondo e deglutì rumorosamente, mentre ancora gli occhi di Kagome lo guardavano.
K : “Dimmi……”. Kagome senti il battito del suo cuore aumentare e la sua agitazione crescere all’improvviso.
Inuyasha prese una sua mano e la strinse delicatamente. Kagome a quel tocco fu pervasa da mille brividi lungo tutta la schiena.
Inuyasha le si avvicinò lentamente tanto da potersi specchiare nei suoi occhi.
K : (“Mamma mia quanto è bello……e i suoi occhi sono così…..stupendi!”).
I : “Kagome……io……ti……”
Ma proprio in quel momento uscì dal fiume un demone pesce gigantesco che catturò Kagome e si rigettò nell’acqua.
“Kagomeeeeeeeeeee!” urlò Inuyasha con tutto il fiato che aveva e si tuffò subito in acqua.
Iniziò così una lotta all’ultimo sangue tra i due. Inuyasha doveva sconfiggerlo velocemente altrimenti Kagome sarebbe soffocata, ma non era facile. Il mostro infatti si muoveva più veloce in acqua mentre lui aveva un po’ di problemi. Ci volle un po’ più del previsto, ma alla fine Inuyasha riuscì a tagliare in due il demone. Kagome intanto aveva perso i sensi e Inuyasha, senza perdere tempo, la trasportò sulla riva.
I : “( Oh mio Dio! Non respira!) KAGOME! KAGOMEEEEE! APRI GLI OCCHI, TI PREGO!!!!!!!!”
Inuyasha non sapeva più che cosa fare e iniziò a scuoterla. Poi all’improvviso si ricordò di quando Kagome gli aveva spiegato “le norme del primo soccorso” e della respirazione bocca a bocca. Posò delicatamente sul terreno il corpo di Kagome e iniziò a farle un massaggio cardiaco; poi avvicinandosi a lei, iniziò a soffiare fra le sue labbra semiaperte.
(“TI PREGO, KAGOME SVEGLIATI!!!!!!!!”) urlava nella sua mente Inuyasha.
Poi, quando ormai stava per perdere le speranze, Kagome si riprese e si liberò di tutta l’acqua che aveva bevuto.
Inuyasha rimase per qualche minuto immobile a guardarla. Kagome, che ormai si stava velocemente riprendendo, si girò verso Inuyasha e quello che vide la lasciò molto sorpresa: Inuyasha stava……PIANGENDO!
Non ebbe nemmeno il tempo di parlare che, improvvisamente, Inuyasha la strinse forte tra le sue braccia.
K : “Inuyasha, ma cosa….?”
I : “Kagome…..Kagome….SEI VIVA! Non immagini nemmeno quanto io sia felice! Oh, se ti fosse accaduto qualcosa io……”
K : “Inuyasha….io….”.
I : “Non dire niente, ti prego, fammi finire!….Kagome….tu sei la persona più importante per me….tu sei il mio sole…tu mi hai insegnato a stare con gli altri, tu mi hai aiutato a non essere più solo….Ti prego, promettimi che non mi lascerai mai più! IO…HO BISOGNO DI TE!”.
Calde lacrime di felicità scendevano sulle guance di Kagome, la quale non riusciva ancora a credere alle sue orecchie. Prese la testa di Inuyasha e l’abbracciò teneramente, mentre con la mano gli accarezzava dolcemente un orecchio.
K : “Su…adesso calmati! Sto bene ora…e tutto grazie a te!”
Inuyasha piangeva e rideva contemporaneamente. Non era mai stato in vita sua così felice.
Kagome intanto continuava ad accarezzargli le tenere orecchie che si muovevano velocemente ad ogni suo tocco. Inuyasha si sentiva in paradiso. Gli piaceva così tanto quando lei le massaggiava le orecchie! Infatti aveva persino iniziato a fare le fusa!
Kagome sorrise vedendo l’espressione di piacere dipinta sul volto di lui. (“Come è bello….sembra quasi un cucciolo indifeso!”)pensò. Poi si accorse che Inuyasha aveva iniziato a respirare più velocemente e che le sue guance erano leggermente arrossate. Inuyasha infatti stava lentamente perdendo il controllo, sconfitto ormai dalla miriade di sensazioni che lo stavano avvolgendo in quel momento; e così, seguendo ciò che il suo istinto gli diceva di fare, si ritrovò quasi senza rendersene conto a baciare con passione Kagome.
Kagome inizialmente rimase immobile, poi timidamente iniziò a rispondere al bacio, avvolgendo le sue braccia intorno al collo di lui.
Inuyasha l’abbracciò anche lui, mentre cominciava a passare sensualmente le mani sulla sua schiena, seguendone i contorni.
Kagome era pervasa da mille brividi: sembrava che le mani di Inuyasha la stessero modellando come fosse creta, facendole perdere lentamente il controllo. Inuyasha cominciò a leccare le labbra di Kagome implorandola di schiuderle per rendere più profondo il bacio. Ci volle meno di mezzo secondo perché Kagome gli desse il permesso. E così le due lingue incominciarono timidamente a danzare e a rincorrersi senza fermarsi mai.
Inuyasha era estasiato dal suo sapore così dolce e dal suo profumo che stava diventando per lui peggio di una droga.
Kagome non capiva più niente, il suo cuore nel petto era come impazzito e sembrava quasi che sarebbe uscito di li a poco.
Poi, per necessità di ossigeno, furono costretti a rompere il bacio. I loro respiri erano accelerati, come se avessero corso per una distanza lunghissima, e i loro visi imporporati di un rosso acceso.
Rimasero abbracciati e si guardarono negli occhi. Negli occhi di ognuno dei due si poteva leggere la passione e il desiderio.
Con la mano Inuyasha iniziò ad accarezzarle il viso dolcemente, seguendo i contorni con le dita. Kagome chiuse gli occhi per assaporare meglio quelle sensazioni. Inuyasha si avvicinò al suo viso e iniziò a baciare teneramente ogni punto: la fronte, il naso, le guance, il mento, l’orecchio ed infine la baciò con una dolcezza infinita, facendo nuovamente giocare la sua lingua con la sua.
Poi quando il bacio fu finito, le si avvicino all’orecchio e, con un filo di voce, le sussurrò: “Kagome…..io ti amo!”
Kagome spalancò gli occhi e, felicissima come non mai, gli buttò le braccia intorno a collo e lo strinse forte, mentre il suo viso era rigato da copiose lacrime di felicità. “Inu……yasha……..ti amo anch’io!!!!!!!!!!”
Rimasero così per un tempo che sembrò loro un eternità, finché non caddero addormentati l’uno tra le braccia dell’altro.
Il sole era sorto da poco quando Inuyasha si svegliò. Kagome aveva la testa poggiata sul suo petto e dormiva profondamente. Inuyasha sorrise. Era così bello sentirla così vicina. Avvicinò lentamente una mano al suo viso e iniziò ad accarezzarlo dolcemente. Kagome si mosse leggermente e poi aprì gli occhi. Gli occhi ambrati di Inuyasha la guardavano con una dolcezza infinita.
I : “Buongiorno…..dormito bene?”
K : “Mmmmm…..mai dormito meglio!”. Kagome gli si avvicinò e gli diede un bacio veloce sulle labbra.
Inuyasha rimase immobile per qualche istante, poi si portò vicino a lei dandole anche lui un bacio ma molto più profondo!
(“……WOW..!!!”) pensò Kagome mentre rispondeva al bacio.
Poi entrambi si alzarono e dopo aver fatto un abbondante colazione si rimisero in viaggio. Secondo la mappa a poche ore di cammino avrebbero trovato un villaggio e lì degli indizi per poter uscire dallo specchio.
Il sole era già alto nel cielo quando giunsero nelle vicinanze di un villaggio molto grande e pieno di gente. Inizialmente la gente del villaggio fu un po’ intimorita da Inuyasha ma dopo che Kagome ebbe spiegato loro che non si trattava di un nemico, furono lasciati liberi di entrare.
Inuyasha e Kagome furono ricevuti dal capovillaggio al quale raccontarono la loro situazione.
Dopo averci riflettuto un po’, il capovillaggio raccontò loro dell’esistenza di una porta che si diceva portasse in un’altra dimensione. Essa era situata sulla cima di una montagna altissima, che nessuno mai era riuscito a scalare. Ma non era facile arrivarci: bisognava infatti sconfiggere ad uno ad uno i nove demoni soprannominati da tutti come “I Demoni dell’Apocalisse” per la loro disumana crudeltà verso qualsiasi essere vivente. E non era tutto. Per poter aprire questa porta bisognava avere una chiave molto particolare: essa, secondo la leggenda, doveva essere fatta di ossa di drago, una creatura quasi del tutto estinta e difficilissima da trovare.
I : “Sempre più difficile, mmh?”
K: “Inuyasha! Lo scusi….comunque ci è stato di grande aiuto. Grazie!”
C : “Di niente….vi prego però di stare attenti! Siete così giovani…..sarebbe davvero un peccato se vi accadesse qualcosa per essere andati dietro a delle dicerie!”
E così, dopo aver nuovamente ringraziato l’anziano capovillaggio, i due si rimisero in cammino.
Il resto della giornata trascorse tranquillamente salvo per un paio di demoni che Inuyasha uccise in pochi secondi. Era ormai sera quando giunsero nei pressi di una capanna abbandonata. Dopo che Inuyasha ebbe controllato che lì non vi fosse alcun pericolo, decisero di fermarsi. Inuyasha accese il fuoco e mangiarono. Poi quando ebbero finito, Kagome si avvicinò ad Inuyasha e lo abbracciò. All’inizio Inuyasha si bloccò ma poi pure lui si decise a ricambiare l’abbraccio. Siccome nessuno dei due si poteva ritenere un esperto per quanto riguardava queste situazioni e siccome erano entrambi molto timidi, non fecero nient’altro. Rimasero così abbracciati per un bel po’, godendo del reciproco calore. Un po’ riluttante, Kagome ruppe l’abbraccio.
K : “Wahaaa! (sbadiglio) che sonno! Bhè…io me ne vado dentro a dormire. Vieni anche tu?”
I : “No, non ti preoccupare. Io rimango qui a fare la guardia…non si sa mai…”
K : “Brrrr! Con questo freddo? Vieni almeno dentro a fare la guardia…si sta più caldi!”
I : “Hey! Per chi mi hai preso? Io non sento né caldo né freddo! Sono un haniyu io!”
K : “Si, si….pensi che non ti abbia sentito tremare prima? Mmmmm?”
I : “Ehhhh? I….io….tremare? Ma QUANDO MAI!!!!!!!!!!”
K (ridendo) : “Va bene, io vado dentro. Scommettiamo che al massimo cinque minuti tu verrai dentro implorandomi di darti una coperta?”
I : “Non credo proprio! Fhè!”
Kagome rise nuovamente ed entrò nella capanna. Prese due coperte: una la distese per terra e con l’altra si coprì. Uscì una terza coperta: sapeva che tra poco sarebbe entrato Inuyasha tremando come un pulcino!
Infatti non ci volle molto e, come aveva detto Kagome, Inuyasha si avviò tremante verso l’entrata della capanna. Entrò molto silenziosamente: non voleva che Kagome lo vedesse e si prendesse gioco di lui. Ne valeva del suo orgoglio!
Ma mentre camminava non si accorse di una scarpa di Kagome. Inuyasha cadde ritrovandosi sopra ad una Kagome mezza-addormentata che lo guardava con gli occhi sgranati! Inuyasha e Kagome divennero tutti e due rossi come pomodori.
Inuyasha era nell’imbarazzo più totale! La posizione in cui si trovava ora era più che compromettente e poi a complicare ancor di più le cose c’era il fatto che una sua mano era poggiata su un seno di Kagome!
I : “Ehmmmmm…….Scusa……io……”. Inuyasha deglutì rumorosamente e si accorse che cominciava a sudare, non per il caldo però. Infatti stava cominciando ad eccitarsi!
Kagome inizialmente non si accorse di nulla, dato che era ancora un po’ addormentata. Poi un piccolo movimento fatto dalla mano di Inuyasha le fece intendere pienamente ciò che aveva fatto arrossire così tanto il ragazzo. Kagome a quel punto divenne paonazza! Voleva abbassare lo sguardo, fare qualcosa per liberarsi ma, per quanti sforzi facesse, non ci riusciva. I suoi occhi erano in grado di catturarla senza lasciarle scampo, travolgendola in una miriade di emozioni.
I loro visi si avvicinarono lentamente fino a fare fondere le loro labbra in un tenero bacio. Lentamente quel bacio si trasformò in uno sempre più passionale, che quasi non lasciava respiro. Kagome alzò la coperta permettendo ad Inuyasha di intrufolarsi, senza però mai staccare la mano dal suo seno. Le loro lingue iniziarono a giocare e a rincorrersi mentre i baci non avevano quasi fine. Timidamente Inuyasha iniziò a massaggiare il seno di Kagome la quale gemette quasi immediatamente all’interno del bacio. La mano sinistra si impossessò dell’altro seno e entrambe cominciarono a massaggiare. Kagome gemeva e il suo respiro si faceva più frammentato ogni minuto che passava. Avvolse le braccia attorno alla testa di Inuyasha e, prese le sue orecchie, iniziò a massaggiarle quasi in sincronia con il movimento delle mani di Inuyasha. Anche lui gemette rumorosamente al suo tocco dopo aver rotto il bacio. Aprì gli occhi e il suo sguardo cadde su Kagome che, con il viso rosso e respirando affannosamente, gli sorrideva. Nei loro occhi si poteva leggere il loro enorme desiderio. Si baciarono nuovamente con passione e ardore, poi Inuyasha sfilò la maglietta a Kagome, lasciandola in reggiseno. Inuyasha guardò incuriosito lo strano oggetto che gli impediva di vedere interamente Kagome e, timidamente iniziò a cercare un modo per toglierlo. Vedendo la sua difficoltà, Kagome sorrise e presa prima una mano poi l’altra, le guidò fino ai ferretti. Con movimenti impacciati, Inuyasha riuscì ad aprirlo anche se gli ci volle qualche minuto. Ma ne era valsa la pena. Lo spettacolo che ora gli si pareva davanti lo ripagava di tutte le fatiche fatte. Kagome per vergogna si coprì il petto con le braccia ma Inuyasha la bloccò.
I: “No…..fammi vedere….sei….bellissima!”
Kagome arrossì e timidamente sorrise al complimento. Inuyasha avvicinò nuovamente il viso al suo e la baciò. Poi scese a baciarle e leccarle il collo fermandosi dove sentiva le vene pulsare in preda all’eccitazione, dandole brividi di piacere. Scese lentamente fino al petto e riempiendolo di caldi baci. Prese un capezzolo tra i denti e iniziò a succhiarlo facendo urlare Kagome. Con la mano sinistra intanto massaggiava l’altro seno. La mano destra cominciò a scendere lentamente facendo dei movimenti circolari fino ad arrivare alla gonna. Kagome se ne accorse e l’aiutò a toglierla, rimanendo con solo le mutandine addosso. Inuyasha si alzò solo per togliersi la parte di sopra del kimono per poi riprendere subito la sua lenta tortura sui seni. Mentre baciava e leccava il suo petto la mano destra di Inuyasha si intrufolò tra le mutandine. A quel tocco Kagome gemette più forte e inarcò la schiena. Timidamente Inuyasha iniziò a massaggiarla nella sua parte più intima, inserendo prima un dito e poi un secondo seguendo dei movimenti circolari. Kagome era in estasi, il piacere che le stava dando quel semplice tocco era indescrivibile! Senza quasi accorgersene iniziò a muovere il bacino verso quelle dita seguendo il loro ritmo e andando sempre più veloce.
Inuyasha non poteva fare a meno di guardarla: era così bella e sentire le sue urla di piacere lo faceva eccitare ogni minuto di più.
Il suo membro era già del tutto eretto e aveva iniziato a pulsare in sincronia con il suo respiro accelerato. Sentiva una voglia, una voglia che doveva soddisfare al più presto ma, essendo la sua prima volta, giunto a quel punto non sapeva più cosa fare. Allontanò, allora, la sua mano dalla femminilità di Kagome e iniziò a pulirla con la lingua dai suoi umori, sorprendendosi di quanto fosse dolce il suo sapore. Kagome come risvegliatasi da un bellissimo sogno lo guardò con occhi pieni d’amore e, dopo avergli messo le braccia intorno al collo, lo baciò con una passione tale che neanche lei credeva di possedere. Mentre lo baciava, con le mani scese lungo la schiena delineando i suoi muscoli e premendosi ancora di più su di lui. Con una spinta ribaltò le posizioni (Kagome ora era sopra di lui) e iniziò a baciarlo sensualmente sul petto. Scese fino agli addominali e lì si fermò. Il suo sguardo cadde sul grosso rigonfiamento dei pantaloni. Il desiderio di Kagome era tale in quel momento che quasi non si accorse di aver cominciato a slacciargli i pantaloni. Inuyasha era rimasto immobile e si sorprese moltissimo quando vide Kagome “armeggiare” con i suoi pantaloni. Ora Kagome era lì davanti al suo membro ormai scoperto e lo osservava timidamente.
Avvicinò lentamente una mano fino a sfiorarlo con la punta delle dita. Inuyasha a quel tocco gemette e inarcò la schiena. Era come se in quel momento fosse stato colpito da un fulmine. Kagome intanto con la punta delle dita ne delineò i contorni, studiandolo attentamente. Poi afferrò il suo membro con tutta la mano iniziando a massaggiarlo delicatamente con dei movimenti circolari per tutta la sua lunghezza. Kagome si stupì di quanto calda e morbida fosse la sua pelle in quel punto e, aggiunta una seconda mano, cominciò ad andare più veloce. Inuyasha era in estasi: il suo corpo era attraversato da milioni di scariche elettriche che lo facevano rimanere a terra senza forze. E ogni minuto che passava sentiva che si stava avvicinando sempre più all’apice del piacere. Kagome avvicinò lentamente la bocca al suo membro e timidamente ne leccò la punta, non interrompendo mai il massaggio. Questo era troppo! Inuyasha era quasi sul punto di perdere la ragione e sarebbe successo se non si decideva a fare qualcosa subito! Con uno sforzo sovraumano si alzò e, preso delicatamente il volto di Kagome, lo baciò con passione. Ribaltò le posizioni e dopo essersi saziato della sua bocca cominciò nuovamente a scendere verso i suoi seni, lasciando segni rossi dappertutto. Poi dopo essersi saziato anche di quella parte del corpo, cominciò ad andare più giù verso la sua femminilità. Quando fu ormai vicino cominciò a riempire di baci tutta la parte circostante facendole aprire le gambe. In quel preciso istante fu avvolto da un odore fortissimo, un odore dolcissimo e inebriante, l’odore della sua Kagome. Senza aspettare un minuto di più cominciò a baciarla lì inserendo quasi subito la lingua dentro di lei. Kagome urlava e gemeva come una pazza, inarcando la schiena 100 volte al minuto e spingendolo sempre più dentro di lei. Quando Kagome venne, Inuyasha fu travolto dai suoi umori che sgorgavano copiosi da dentro di lei. Dopo essersi cibato di quel miele divino, Inuyasha si alzò e guardò Kagome. La ragazza tremava ancora per il forte orgasmo appena avuto ma nei suoi occhi lui poteva ancora leggere la sua enorme passione.
Dopo essersi baciati nuovamente Kagome sussurrò ad Inuyasha: “Inuyasha…….ti prego…..”.
Inuyasha sorrise e lentamente cominciò a posizionarsi verso la sua apertura. Poi lui si avvicinò all’orecchio di lei e le sussurrò: “Kagome….ho bisogno di te……ti prego guidami!”. E così Kagome prese il suo membro e lo guidò fino alla sua femminilità sfiorandola. A quel tocco entrambi gemettero. Timidamente Inuyasha cominciò ad entrare dentro di lei centimetro per centimetro con piccole spinte fino ad entrare completamente. Kagome fu attraversata da un improvviso dolore e si irrigidì. Inuyasha vide che le guance di Kagome erano attraversate da copiose lacrime e non sapendo cosa fare per alleviare il suo dolore di fermò. Kagome però in preda ai singhiozzi lo esortò a continuare: “Inuyasha….ti..prego…continua…non ti fermare…altrimenti il dolore non se ne andrà…..”. e così Inuyasha cominciò a muoversi prima lentamente e poi, vedendo che Kagome si rilassava, sempre più veloce e più forte. Poco dopo i due bacini avevano cominciato a muoversi seguendo uno stesso ritmo che aumentava ogni secondo di più.
“Inuyashaaaaaaaaaaaaaaaaaa!………….!!!!!!!!!!!!!!!”
“KAGOMEEEE….!!!!!!!”
I due amanti urlavano come pazzi il nome dell’amato/a mentre il loro ritmo diventava sempre più veloce. Kagome lo stringeva sempre di più a se scompigliandogli con le mani i capelli. Inuyasha giocava con un suo seno con la lingua. Inuyasha stava quasi per venire ma prima doveva assolutamente fare una cosa. Spintosi ancora di più dentro di lei si portò tra il collo e la spalla e lì, con un morso veloce e leggero, vi impresse il suo marchio.Poco dopo Inuyasha venne, liberando il suo seme dentro di lei fino in fondo e facendo venire anche Kagome. Stanchi e sudati i due si accasciarono tra le coperte, addormentandosi quasi subito l’uno tra le braccia dell’altro.

La mattina dopo il sole era già alto quando Kagome apri gli occhi. Cercò lentamente di alzarsi ma due braccia forti la avvolsero in un caldo abbraccio. Si girò e vide Inuyasha che le sorrideva teneramente.
I : “Buongiorno…..Dormito bene?”
K(ricambiando il sorriso): “Magnificamente…..!!!”. Kagome gli si avvicinò e gli diede un veloce bacio sulle labbra.
I : “Mmmmmm…..tutto qui?”e senza perdere un secondo baciò Kagome con passione, facendo giocare la sua lingua con quella di lei. Dopo che il bacio fu finito, Kagome non resistette alla tentazione di toccare le sue orecchie, e con un movimento veloce ne afferrò una cominciando a massaggiarla. Inuyasha emetteva piccoli mugolii di piacere, simili a fusa.
Inuyasha e Kagome avrebbero desiderato rimanere così per sempre ma….dovevano alzarsi! Avevano moltissima strada da fare!
Riluttante, Kagome lasciò andare le sue orecchie mentre Inuyasha la scioglieva dal suo abbraccio. Lentamente si rivestirono, non distogliendo mai lo sguardo l’uno dall’altro. Poi dopo aver raccolto le loro cose e rimesso a posto, i due si incamminarono verso il bosco come era indicato nella mappa.
Quando arrivarono nelle vicinanze del bosco Inuyasha si fermò di scatto. Aveva percepito l’aura di un demone ma questa era diversa…… non ne aveva mai percepita una così prima d’ora.
I : “Kagome….stammi vicina!”
K : “Inuyasha? Cosa succede?….”
Ma non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che davanti a loro apparve un ombra. Inuyasha cominciò a ringhiare forte e sguainò Tessaiga.
I : “TU…..DANNATO! CHI SEI? FATTI VEDERE!!!!!!”
$: “Con piacere, hanyou! Io sono Chu, il primo dei nove Draghi dell’Apocalisse! Sapevo che ben presto saresti arrivato!”
Il drago fece un passo in avanti e venne illuminato dalla luce del sole. Davanti agli occhi stupiti di Inuyasha e Kagome apparve un traghetto verde, poco più alto di Shippo, che li guardava con aria di sfida.
I (con un enorme gocciolone sulla testa): “E….tu? Cosa credi di fare?……”
K : “Ohh! Com’è carinoooooooooo! E’ un cucciolo di drago!”
C (con una vena pulsante sulla testa) : “Co….Come OSATE!!!!!!!! ANCHE SE PICCOLO SONO FORTE COME I MIEI FRATELLI!!!!!!!!!!!!!!!!! LA PAGHERETE CARA PER AVERMI SOTTOVALUTATO!!!!!!!!”
E senza aspettare si gettò all’attacco in direzione di Kagome.
I : “Non osare toccarla!!!!!!!! Dannato!!!!!!!”
Inuyasha si mise davanti a Kagome per parare il colpo ma, per sua enorme sorpresa, il colpo era più forte di quanto non si aspettasse!Infatti furono entrambi scaraventati verso degli alberi vicini ma Kagome non si fece assolutamente nulla dato che Inuyasha le aveva fatto prontamente da scudo.
K: “Inuyasha…….Stai bene?”
I (un po’ ammaccato) : “Si…..non…ti preoccupare. Ora rimani qui…..devo dare una bella lezione a quel dannato!”
K : “Stai attento! Anche se piccolo è molto forte!”
I : “Sta tranquilla!….E ora A NOI DUE, MICROBO!”
C : “Fatti sotto, CAGNOLINO!”
Il drago era velocissimo nei movimenti tanto che il povero Inuyasha venne colpito due volte e rimase ferito ad una gamba. Inuyasha capì ben presto che non sarebbe mai riuscito a prevedere i suoi attacchi facendo uso della vista. Chiuse gli occhi e, dopo essersi concentrato al massimo, lasciò che fossero le sue sensibilissime orecchie e il suo naso a guidarlo.
C : “Oh, che succede cagnolino? Ti arrendi forse?”
I : “……..”
C : “Hai perso la lingua? Bene, meglio….PERCHE’ NON TI SERVIRA’ A NULLA DA MORTO!!!!!!!!! PRENDI!!!!!!!”
Il drago si era lanciato verso Inuyasha.
I : “Fhè! Sei caduto nella mia trappola! Kaze No Kizu!!!!!!!!!!!!”
Il drago fu colpito in pieno e poco dopo cadde a terra privo di forze.
C : “Non…..no….è un …..hanyou……solo un….debole…..mezzosangue…..!”
Mentre parlava il drago si disintegrò disperdendosi nella foresta. La battaglia era finita!
I : “Ho vinto!” e cadde a terra sfinito. Kagome iniziò subito a correre verso di lui preoccupatissima.
K : “Inuyasha, sei ferito? Stai bene?”
I : “Non è niente….è solo un graffio, non ti preoccupare….Uff..Sono sfinito!”
Kagome sorrise e gli accarezzò il viso facendo arrossire furiosamente Inuyasha.
K : “E così il mio cucciolo è stanco, mmhhhh? Ci penso io! Che ne diresti di un po’ di ramen?”
I(rossissimo) : “(….il suo CUCCIOLO???!!!!!!!)……Si…..sono così affamato che divorerei un cavallo intero!” disse, mettendosi subito seduto.
Kagome raccolse il suo zaino e uscì due porzioni di ramen istantaneo. “Ecco a te….” E sorrise. Inuyasha amava il suo sorriso. Era in grado di farlo sentire meglio e di fargli toccare il cielo con un dito. Sorrise anche lui e cominciò a mangiare.
Dopo che i due ragazzi furono sazi, decisero di riprendere il cammino.
Inuyasha voleva uscire assolutamente da quella foresta almeno prima del calare della sera. Non era un luogo sicuro per Kagome. Se le fosse successo qualcosa, non se lo sarebbe mai perdonato! E poi…ora Kagome era la sua compagna, colei con la quale avrebbe vissuto il resto della vita. Il suo bene più prezioso.
Il sole era già calato da un pezzo quando finalmente giunsero fuori dalla foresta. Davanti a loro ora vi era un’estesa pianura divisa a metà da un fiume dove si specchiava una luna meravigliosa.
K : “WOW!!!! CHE BELLO!!!!!!!!!! Inuyasha ci fermiamo qui, stanotte? Ti prego!!!!!!!!!!”
Inuyasha annusò l’aria e drizzò le orecchie. Il luogo sembrava abbastanza sicuro.
I : “Ok! Per me va bene!”
Kagome gli buttò le braccia al collo e gli diede un bacio appassionato sulle labbra. Inuyasha inizialmente rimase immobile ma poi rispose anche lui al bacio mettendoci tutta la passione possibile. Nel giro di pochi minuti i due erano già distesi l’uno sull’altra e stavano cominciando a togliersi i vestiti. Quella notte fecero l’amore tre volte poi, stremati, si addormentarono sotto il cielo stellato.



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Capitolo 7
*** Nuove avventure ***


Nuove avventure

La mattina dopo Inuyasha fu il primo ad aprire gli occhi. La prima cosa che vide fu Kagome, che dormiva beatamente tra le sue braccia e coperta solo dal suo kimono. Sorrise e l’abbracciò più forte, respirando a pieno il suo delizioso odore. Era bellissimo svegliarsi così. (“Come vorrei svegliarmi così ogni giorno!”) pensò. Poi si spostò lentamente giù lungo il collo e iniziò a leccare sensualmente il suo marchio sulla pelle di lei. Kagome si mosse lentamente e gemette nel sonno. Poi aprì lentamente gli occhi e si ritrovò a specchiarsi in quelli di lui che la guardavano con amore.
I : “Buongiorno, amore. Dormito bene?”e mentre diceva questo scese fulmineo a baciarle nuovamente il collo.
K : “……mmmmmhhhhhhh! Si.......divinamente!.....anche se…..a dire il vero…non ho dormito molto!!”e lo guardò maliziosamente, passando sensualmente il suo dito sul petto di lui e ansimando leggermente a causa delle carezze che le stava facendo.
I : “…..preferivi forse dormire? Mmmmhhh?”
Kagome sorrise e lo baciò. Era felicissima come non lo era mai stata. Inuyasha le aveva completamente cambiato la vita. Chissà come sarebbe stata la sua vita senza di lui! No…non voleva nemmeno pensarci!
Si alzò e nuda come era si diresse verso il fiume lì vicino, facendo segno ad Inuyasha di seguirla. Inuyasha arrossì ma poi sorrise, cominciando a seguirla. I due fecero un bagno rilassante l’uno tra le braccia dell’altro. Poi dopo essersi asciugati e rivestiti decisero di fare colazione. Kagome diede ad Inuyasha una porzione di ramen ma proprio mentre stava per prenderne una anche per lei, l’odore del cibo le fece venire la nausea. La sensazione si intensificò non appena Inuyasha aprì la sua confezione e Kagome non poté trattenersi oltre. Lasciò tutto e corse vicino ad un albero dove vomitò tutto, anche l’anima.
Inuyasha si alzò e corse subito da lei, ma per quanto facesse Kagome stava sempre peggio. Dopo circa un quarto d’ora finalmente la nausea cessò, lasciando però il posto a una forte emicrania. Kagome, sfinita, si accasciò tra le braccia di Inuyasha e perse i sensi.
Inuyasha era preoccupatissimo e non sapeva più che fare. Decise allora di dirigersi verso il più vicino villaggio dove avrebbe sicuramente trovato aiuto. Iniziò a correre velocissimo tra i campi ma quasi subito fu costretto a fermarsi.
Davanti a lui ora vi era un enorme drago vestito con una possente armatura e con una grandissima spada in mano.
$ : “Ti aspettavo, mezzosangue! Io sono Ling il secondo dei nove Draghi dell’Apocalisse. Sono qui per vendicare la morte di mio fratello Chu! Voglio proprio vedere quanto sei forte! FATTI SOTTO!”
Inuyasha in un altro momento avrebbe accettato la sfida all’istante, ma adesso Kagome era più importante!
I : “Giocheremo un’altra volta! Ora non ho proprio tempo!” e detto questo cominciò ad incamminarsi.
L : “Eh no! Tu non andrai da nessuna parte! La tua compagna dovrà aspettare finché non mi sconfiggerai!”
Il drago Ling sfoderò la spada e lanciò un colpo potentissimo in direzione dei due ragazzi. Inuyasha l’evitò per un pelo.
(“Maledizione!!!!!!!!! Con Kagome non posso muovermi come vorrei! Devo metterla in un posto sicuro e sconfiggerlo alla svelta!”) pensò. Indietreggiando raggiunse una piccola grotta dove decise di lasciare Kagome.
I : “Kagome, tesoro, ti prego aspetta qui. Mi ci vorrà qualche minuto e poi sarò subito da te!” e detto questo Inuyasha si lanciò all’attacco del drago. La sua enorme spada fu l’unica a dargli un po’ di problemi ma non gli ci volle molto per sconfiggerlo.
Quando il drago di disintegrò disperdendosi nell’aria, Inuyasha ritornò nella grotta dove aveva lasciato Kagome, la quale aveva finalmente ripreso i sensi.
K : “Cos…Cosa è successo?….Dove sono?”
I : “Kagome! Finalmente ti sei ripresa! Come ti senti ora?”
K : “Non molto bene. La testa mi gira e ho ancora un po’ di nausea!….Ma tu….Inuyasha, tu sei ferito!”
I : “Dove….ahhh, questo! No è solo un graffio, non ti preoccupare! Ho dovuto combattere contro un altro drago, ma non era un granché! Ci vuole ben altro per farmi fuori! A proposito, ti stavo portando al villaggio qui vicino…tu non ti svegliavi…e così…”
K : “Oh scusa se ti ho fatto preoccupare!….Io…se vuoi possiamo andare lo stesso al villaggio. Non mi sento ancora molto bene….forse è meglio che qualche dottore mi visiti….per non esserti poi un peso…”
I : “Tu? Un peso? Tu non sarai mai un peso per me Kagome! Mi sta molto a cuore la tua salute….ehmm…(arrossisce)”
Kagome sorrise e gli diede un dolce bacio sulle labbra. “Su andiamo al villaggio!”
E così, dopo che Inuyasha si fu ripreso, la prese in braccio e insieme si avviarono verso il villaggio.

Il villaggio era molto grande e pieno di bambini che correvano di qua e di là. Dopo aver chiesto loro indicazioni, Inuyasha si incamminò verso la capanna dell’anziana sacerdotessa del villaggio, la quale avevano detto essere anche un bravissimo medico.
L’anziana signora sedeva sull’erba circondata da bambini e ragazzi di ogni età che l’ascoltavano con un’attenzione tale da fare invidia a qualsiasi classe dell’epoca moderna. Ma non appena si accorse dei due ragazzi, si fermò, e dopo aver salutato tutti i suoi “alunni” esortò i due giovani ad entrare nella sua capanna.
S : “Venite avanti…..su….non abbiate paura!”
Kagome ed Inuyasha entrarono nella capanna e furono avvolti da un forte odore di zuppa appena cotta.
S : “Prego, non fate complimenti….se volete servitevi pure!”
Inuyasha non se lo fece ripetere due volte ma Kagome dovette a suo malgrado rinunciare dato che le stava ritornando la nausea.
K : “Per me no, grazie…”
S : “Che ti succede, bambina? Hai la nausea?”
I : “Si…è per questo motivo che siamo venuti fin qui a cercarla. Stamattina, quando stavamo per fare colazione lei, appena ha sentito l’odore del cibo, ha iniziato subito a vomitare e a sentirsi male.”
K : “Si, è vero. Non mi era mai capitata una cosa simile prima. Ho anche una forte emicrania e a volte mi gira anche la testa!”
S : “Capisco….senti ragazzo, ti dispiacerebbe andare a raccogliere un po’ di legna? Ho quasi finito la mia scorta e tu, a quanto vedo, sei molto forte.”
I : “Va bene. Torno subito, Kagome!”
K : “Ok!”
L’anziana sacerdotessa, dopo essersi assicurata che Inuyasha si fosse allontanato abbastanza, cominciò a parlare a Kagome.
S : “Dimmi….tu e quel demone siete compagni?…..compagni di vita, intendo.”
K (un po’ imbarazzata) : “Bè…a dire la verità….si….ci siamo dichiarati da poco il nostro…amore….non so se posso considerarmi la sua compagna….”
S : “Il tuo amico è un demone cane, giusto? La loro specie è l’unica che sceglie una ed una sola compagna per la vita e le rimane accanto fino alla morte. Di solito i maschi di questa specie marchiano le loro compagne con un segno simile ad una cicatrice lì tra il collo e la spalla. E a quanto vedo tu hai il suo marchio.”
Kagome si stava solo adesso rendendo conto di cosa significasse quel segno che prima aveva scambiato per qualcosa di molto meno importante. Ora era ufficialmente la compagna di Inuyasha, la sua “compagna di vita”. Arrossì al pensiero.
S : “Sai, bambina, sono molto felice per te. Quel ragazzo deve volerti molto bene. Mi sembrava sinceramente preoccupato prima quando mi raccontava quello che ti era successo questa mattina (sorrise). Ma ora, veniamo a noi e al tuo malessere. Dimmi, oltre al mal di testa e alla nausea senti qualcos’altro?”
K : “Si. Mi sento stranamente stanca e poi…..i miei seni sono diventati più morbidi, non so…..”
S : “Sei in ritardo con il tuo ciclo?”
K : “….ora che ci penso…forse di qualche giorno! Forse è dovuto al fatto che ho perso da poco la verginità…ops!! ” La ragazza si accorse di quello che aveva appena detto e diventò completamente rossa.
S : “Oh! Adesso mi è tutto chiaro!”
K : “Davvero? Cos’è? Influenza?”
S (ridendo) : “Bhè..non credo proprio! Tu aspetti un bambino!”
L’anziana sacerdotessa l’aveva detto così velocemente che dapprima Kagome non aveva capito.
K : “Cosa….COSA AVETE DETTO???????????”
L’anziana sacerdotessa sorrise e l’abbracciò. “Tu aspetti un bambino!!!” le disse nuovamente.
In quel momento era appena arrivato Inuyasha e la notizia non tardò ad arrivare alle sue orecchie.
Corse velocissimo in direzione della capanna e quando vi entrò vide Kagome che piangeva e tremava.
I : “KA…..KAGOME!”
K : “Inuyasha!!!!!!!” gridò gettandosi tra le sue braccia.
I : “Kagome….è vero? È vero…..quello che ho sentito???????”
Kagome in cuor suo era felice come non mai, ma aveva anche paura. Lei era ancora una bambina, non si sentiva pronta per una responsabilità così grande!
I : “Kagome!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ti prego, rispondimi!!!!!!!!!”
K : “Si………” disse, con un filo di voce.
Inuyasha rimase immobile per alcuni minuti, continuando a tenere stretta Kagome tra le sue braccia.
La sacerdotessa decise di lasciarli soli e si allontanò lentamente in direzione del villaggio.
Kagome continuava a piangere mentre Inuyasha era ancora immobile. Dopo parecchi minuti di silenzio Inuyasha si decise a parlare.
I : “….Kagome….tu sei stata la luce che ha scacciato la mia oscurità….tu mi hai insegnato a stare con gli altri….tu mi hai insegnato ad amare ed ad essere riamato….e ora…(prende il suo viso tra le mani e le passa dolcemente le dita sulle guance rigate dalle lacrime guardandola negli occhi)…e ora mi stai rendendo l’uomo, anzi il mezzo demone più felice della terra…donandomi un bambino….frutto del nostro amore….”
K : “Inuyasha…” disse commossa e trattenendo a stento le lacrime “…io…ho paura, Inuyasha”.
Inuyasha sorrise e l’abbracciò più forte. “Non devi avere paura! Ti prometto che non ti lascerò un solo secondo, ti rimarrò sempre accanto e ti difenderò a costo della vita da chiunque voglia farti del male!”
Kagome sorrise e lo baciò dolcemente sulle labbra. Poi rimasero abbracciati fino a quando non fu tornata l’anziana sacerdotessa.

S : “Come va? Ti senti meglio, ora?” disse la sacerdotessa rivolgendosi a Kagome.
K : “Si, va molto meglio. La medicina che mi avete dato ha fatto subito effetto!”
S : “Sono felice per te! Ora non avrai più problemi durante questi mesi. Ma mi raccomando…non devi sforzarti troppo nelle tue condizioni! So che avete un lungo viaggio da fare…”
I : “Oh, per questo non c’è problema! La porterò io per tutto il tragitto!”
K : “COSA????? INUYASHA IO NON SONO UN INVALIDA!!!!!! POSSO BENISSIMO CAMMINARE, IO!!!!”
I : “Hai sentito cosa ha detto la sacerdotessa? Non devi sforzarti!!!!”
K : “Bhè, ora posso ancora camminare….forse tra qualche mese….”
S : “Bambina, lo sai che le gravidanze youkai durano molto meno di quelle umane? Dato che tu porti in grembo un mezzo demone la gravidanza potrà durare dai 5 ai 6 mesi!”
K : “COS…COSA?????????? Vuol dire che io….sarei già al secondo mese…PUR ESSENDO INCINTA DA POCHI GIORNI!!!!!?????”
I : “….(con un gocciolone sulla testa)…io non sapevo nulla….”
S : “Ah, beata gioventù. Mi ricordi tanto me, quando ero giovane. Dovete sapere che molti anni or sono mi innamorai di un bellissimo demone volpe, ma il nostro amore doveva a tutti i costi rimanere segreto, dato che ero una sacerdotessa. La nostra relazione durò circa tre mesi poi lui, purtroppo fu ucciso da uno dei Nove Draghi dell’Apocalisse e io scoprii di essere incinta.”
K : “Deve essere stato difficile per lei….mi dispiace averle ricordato questo periodo bruttissimo della sua vita.”
S : “Non ti preoccupare. Purtroppo la storia non ha avuto un lieto fine. Infatti perdetti il bambino durante il parto….”
K : “Oh, mi dispiace, mi dispiace tantissimo…!” disse Kagome con le lacrime agli occhi.
S : “Non è nulla. Ormai sono passati così tanti anni….Promettimi che le starai sempre accanto (rivolgendosi ad Inuyasha), non voglio che a Kagome capiti un cosa così orribile….come perdere il suo bambino…”
I : “Non la lascerò per un solo minuto!!! La seguirò sempre!!!!!!! Lo prometto!”
S : “Sei proprio un bravo ragazzo….”

Rimasero al villaggio ancora per qualche giorno poi, dopo aver salutato l’anziana sacerdotessa si rimisero in cammino. La giornata era insolitamente calda per quel periodo nonostante fossero ancora agli inizi di aprile. I due stavano ora attraversando una palude la quale contribuiva ad aumentare il caldo intorno a loro. Kagome non riusciva più ad andare avanti perché il caldo, date le sue condizioni, era come triplicato per lei. Kagome non aveva mai sentito così caldo in vita sua, le mancava persino il respiro. Inuyasha si accorse subito che qualcosa non andava.
I : “Kagome! Cosa succede…?”
K : “Inu….non c’è la faccio più….fa troppo caldo…non riesco….a respirare….!”
I : “KAGOME!!!!!!!!!!!!!!!! Su, stai tranquilla! Sali sulle mie spalle! Ti porto via da qui! SUBITO!”
E così, dopo essersi assicurato che Kagome fosse ben posizionata sulle sue spalle, spiccò un salto più in alto che poteva, quasi fino a toccare il cielo. Kagome già cominciava a sentirsi meglio. L’aria lassù era fresca e pulita. Inuyasha ne fu felice e continuò a saltare tra le paludi dirigendosi verso le montagne che si intravedevano all’orizzonte. Giunto lì si fermò, facendo scendere Kagome. Ora l’aria non era più soffocante e calda come nelle paludi, poteva stare tranquillo.
I : “Come va?”
K : “Va molto meglio, ti ringrazio……scusa ma il caldo era troppo….”
I : “Non importa. Ciò che conta è che tu stia meglio!”
K : “Inuyasha….”. Kagome sorrise e si avvicinò a lui baciandolo dolcemente sulle labbra. “Ti amo, Inuyasha”


Intanto dall’altra parte dello specchio
S : “Houshi sama, è ormai passato più di un mese da quando Kagome ed Inuyasha sono finiti là dentro! Che sia successo loro qualcosa? Oh mio Dio! E se fosse impossibile uscire da lì? E se il demone dello specchio ci avesse mentito? Sono così preoccupata!”
M : “Non temere, Sango. Sono preoccupato anch’io ma, come ha detto il demone dello specchio, noi non possiamo fare nulla per aiutarli. Dobbiamo continuare a credere in loro. Questo è tutto ciò che possiamo fare….”
Sh : “KAGOME !!!!!!!!!!! INUYASHA!!!!!!!!!! Vi prego tornate…mi mancate tanto….”
d : “Non disperate. A quanto vedo i due giovani hanno fatto molta strada e si stanno avvicinando sempre più all’uscita.”
Sh : “Davvero????????????”
S : “Veramente? Oh! Sono felicissima!!!!”
M : “Sono felice. Credo che molto presto potremo riabbracciarli!”

Alla prossima ^___^

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Capitolo 8
*** E arrivò l'inverno... ***


hhhhhh E arrivò l'inverno...

Erano giunti ormai sulle montagne e Inuyasha aveva sconfitto altri quattro dei nove Draghi Dell’Apocalisse. Non era stato affatto facile sconfiggerli ma lui doveva difendere Kagome, la sua Kagome, e il bambino che cresceva sempre di più dentro di lei. Kagome stava per terminare il secondo mese ed il pancione era ormai evidente. E già da qualche settimana il piccolo aveva cominciato a tirare dei forti calci. Inuyasha era felicissimo di poter sentire il bambino e non perdeva mai l’occasione di appoggiare il suo orecchio sul grembo di Kagome. ‘

Giunta la sera, i due decisero di accamparsi in una piccola capanna abbandonata lì vicino. Inuyasha aiutò Kagome a sistemare le coperte per la notte e, dopo essersi assicurato che fosse ben coperta, si diresse verso la porta della capanna.
I : “Vado a prendere qualcosa da mangiare, sono stufo di mangiare solo e soltanto ramen ogni giorno…e poi non fa bene al bambino! Tu non muoverti di qui! Faccio in un attimo!”
K : “Va bene, non preoccuparti! Torna presto però…”
Inuyasha sorrise e sparì nel buio della notte.
K : “Mamma mia! Se non fosse per il fuoco acceso qui sarebbe tutto buio! Brrr…Che paura! Spero che Inuyasha torni presto!”
In quel momento il bambino tirò un forte calcio. “Mmmm? Che c’è? Anche a te manca il tuo papà?” e mentre diceva queste parole arrossì e accarezzò dolcemente il pancione. Tutto era successo così velocemente: prima avevano sconfitto Naraku ed erano finiti nello specchio, poi lei ed Inuyasha si erano dichiarati il loro amore e adesso lei aspettava un bambino da Inuyasha. Sorrise a questo pensiero e al fatto che molto presto avrebbe potuto abbracciare il suo bambino. (“Chissà se sarà un maschio o un femmina? Dalla forza con cui tira i calci penso proprio che sarà un maschio! Ma non mi dispiacerebbe avere un femmina…forse ad Inuyasha si…”) e immaginando la faccia che avrebbe fatto Inuyasha se fosse nata una bambina, cominciò a ridere. Poi improvvisamente si fermò. Un pensiero le aveva attraversato la testa come un fulmine. La sua famiglia! Se n’era completamente dimenticata! Come avrebbero reagito a una tale notizia? Come avrebbero reagito soprattutto sua madre e il nonno? Un brivido le attraversò la schiena.Doveva assolutamente parlare con Inuyasha. Forse insieme avrebbero trovato sicuramente un soluzione.
Pochi minuti dopo arrivò Inuyasha con in mano una coppia di conigli.
I : “Kagome! Ecco qui! Un po’ di carne fresca ci farà bene! Preparo subito il fuoco!….ma Kagome che hai?…Perché stai tremando?”
K : “Inuyasha….ecco…io…abbiamo un problema….”
I : “Che succede, Kagome? Ti senti male? È successo qualcosa al bambino?…”
K : “No non è questo….Inuyasha…stavo pensando alla mia famiglia….e a come prenderà la notizia che io avrò un bambino. Nella mia epoca non è una cosa normale che una ragazza di soli quindici anni partorisca un bambino…Non è che io non ne sia felice, per me infatti è la cosa più bella che mi sia capitata ma….non so se la mia famiglia mi vorrà più bene…”
I : “Kagome…”
Kagome gli si avvicinò abbracciandolo e posando la testa suo petto. “Ho paura, Inuyasha. Non voglio perderli!”
I : “Kagome, perdonami…è tutta colpa mia se adesso sei in questa situazione! Ti prego non odiarmi!”
K : “No, Inuyasha, che dici? Non è affatto colpa tua! Noi non potevamo evitare che questo accadesse…il bambino che porto in grembo è il frutto del nostro amore…io ti amo, Inuyasha. Non potrei mai odiarti!”
I : “Ti amo anch’io Kagome ma, non voglio che per causa mia tu perda la tua famiglia! So già quando è doloroso…Facciamo così: parlerò io con tua madre e tuo nonno! Non preoccuparti, ci penserò io!…e spero che mi lascino vivere….(gocciolone sulla testa)”
K : “Ohhhh, Inuyasha!!!! Grazie….grazie…snif…”
I : “Bene! Ora mangiamo, prima che si freddi tutto!”
K (sorridendo) : “Si!”

Il paesaggio, man mano che salivano tra le montagne, si andava coprendo da una spessa coltre di neve e il freddo diventava sempre più pungente. Kagome si trovava sulla schiena di Inuyasha con addosso due coperte pesanti. Il calore del corpo di Inuyasha combinato con quello sprigionato dalle coperte la faceva stare perfettamente al caldo. E lui ne era molto felice. Improvvisamente arrivò al suo sensibilissimo naso un odore che gli era diventato familiare negli ultimi tempi : l’odore di drago.
I : “Abbiamo compagnia!”
K : “Cosa?”
Infatti apparve quasi subito una grande ombra che cominciò ad attaccare i due lanciandoli contro piccoli coltelli affilatissimi. Inuyasha abilmente li schivò tutti e si preparò all’attacco sguainando la sua Tessaiga.
I : “Fatti vedere, BATARDO!!!”
$& : “Hey! Vacci piano con le parole, maledetto mezzo sangue! Nessuno tratta in questo modo i terribili fratelli Myu e Ryu!
K : “Sono due!!”
I : “Grrrrrrr….!!!!Fatevi sotto! Voglio proprio vedere se siete così terribili! Kagome, tu rimani qui…ci penso io a loro!”
K : “Stai attento”
I : “Non preoccuparti. Ci vorranno solo pochi minuti!” e detto questo si getto subito all’attacco.
I due draghi si muovevano così velocemente che era quasi impossibile vederli, attaccando da tutte le parti il povero Inuyasha e colpendolo ripetutamente con i coltelli.
In poco tempo Inuyasha era coperto di ferite dalle quali usciva copioso il sangue. “Maledizione!!!!” urlò Inuyasha “se almeno non fossero così dannatamente veloci!!”
Man mano che passavano i minuti Inuyasha respirava sempre più affannosamente man mano che le ferite aumentavano.
$& : “Te lo avevamo detto, mezzo sangue! Noi siamo troppo forti per te! Non riesci nemmeno a vederci….di questo passo morirai dissanguato!”
I : “Maledizione…anf…anf…se non trovo subito un modo per fermarli….anf….qui ci lascio le penne…”
$& : “Cos’è?? Il cagnolino non ce la fa più? Se vuoi ti diamo subito il colpo di grazia così….potrai riposarti per molto, molto tempo!! Ah ah ah !”
I : “GRRRRRRR…….lo vedremo!!!!! KAZE NO KIZU!!!!!!”
$& : “Cosa credi di fare con quel misero vento? Ora ti facciamo vedere noi il vero vento!”
Dopo che i due draghi ebbero pronunciato una frase in una lingua incomprensibile, si formò davanti a loro un enorme tornado che iniziò a risucchiare ogni cosa con una forza tale da risucchiare persino enormi alberi secolari tra cui anche quello vicino al quale si trovava Kagome.
K : “AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHH! INUYASHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! AIUTOOOOO!!”
I : “KAGOMEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!”
Con uno sforzo enorme Inuyasha si gettò in aiuto di Kagome ma a causa delle ferite che non smettevano di sanguinare stavano rischiando di finire all’interno del tornado.
K : “Inuyasha, ho paura!!!!!!”
Kagome tremava e si teneva stretta a lui. Inuyasha non sapeva più cosa fare ma non poteva permettere che succedesse qualcosa a Kagome e al bambino. Il tornado intanto li stava risucchiando al suo interno sempre più velocemente. Inuyasha doveva agire ora e quando stava ormai perdendo le speranze ebbe un’idea.
I : “Kagome, sali sulle mie spalle e cerca di tirare una freccia verso il centro del tornado. Poi mantieniti forte a me!”
Kagome fece come le aveva detto e tirò la freccia verso il centro del tornado. Grazie alla freccia scoccata da Kagome si era creata una crepa all’interno del tornado.
I : “Bene!! Adesso Kagome stringiti a me più forte che puoi!!!”
Inuyasha si gettò nel tornado e usando la Tessaiga rafforzata dal Kongossoha lo tagliò in due. La potenza restante del colpo servì a distruggere i due draghi cogliendoli di sorpresa.
$& : “NON E’ POSSIBILE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! NOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!” e si disintegrarono.
I : “C’è…..l’ho….fatta…..!….!” e svenne.
K : “Inuyasha, sei stato grande….Inuyasha?? INUYASHA!!!!!!!!!!!!”
Kagome era disperata. Cominciò a scuoterlo ma niente. Inuyasha non accennava a svegliarsi. Lo guardò: Inuyasha era tutto ricoperto di sangue e respirava a fatica.
Usando tutta la forza che disponeva trasportò Inuyasha in un luogo riparato, dato che si era alzato improvvisamente un vento gelido e aveva cominciato a nevicare.
Lentamente gli tolse la parte di sopra del kimono e lo medicò.
Poi, esausta, dopo aver coperto entrambi con la coperta che li era rimasta, si addormentò abbracciata al suo Inuyasha.


Non era ancora l’alba quando Kagome si svegliò. Aveva nevicato per tutta la notte e il paesaggio era completamente ricoperto da un folto strato di neve. La luna era ancora alta nel cielo ma si potevano già i primi raggi di sole che preannunciavano l’inizio di una nuova giornata.
Kagome aveva dormito poco quella notte a causa dell’ansia e per i calci del bambino che non aveva smesso per un solo attimo di muoversi. Si alzò stancamente da terra, anche a causa del peso del pancione che aumentava ogni giorno di più, e si girò verso Inuyasha. Dormiva ancora ma per fortuna il suo respiro era tornato normale. Sorrise e gli accarezzò delicatamente una guancia. Lentamente iniziò a cambiare le fasciature ad Inuyasha. Le ferite più superficiali si andavano già rimarginando mentre quelle più profonde sanguinavano ancora. Prese il disinfettante dalla borsa che miracolosamente si era salvata e lo passò sulle ferite ancora aperte. Il viso di Inuyasha si contorse per un momento in un espressione di dolore ma poi tornò quasi subito serena. Kagome infatti stava cercando di fare più delicatamente possibile. Quando ebbe finalmente finito lo coprì con la coperta. Sospirò: si sentiva già stanca pur non avendo fatto niente quella mattina. Accarezzò dolcemente il pancione e non passò un minuto che subito il bambino le rispose tirandole un forte calcio.
K : “Sei sempre sveglio tu, eh? Non sei ancora stanco dopo quello che hai combinato stanotte?….sei proprio instancabile, come tuo padre…” e mentre diceva questo una lacrima scese lungo il suo viso.
I : “Inuyasha…promettimi che non metterai più così a rischio la tua vita!! Io…non voglio perderti…snif…”
Kagome pianse a lungo abbracciata ad Inuyasha poi, esausta, si addormentò.

Erano passate molte ore quando finalmente Inuyasha si svegliò. Il suo sguardo cadde subito su Kagome che dormiva beatamente tra le sue braccia. Sorrise e si chinò su di lei baciandole la fronte.
I : “Kagome…non so come tu abbia fatto a trasportarmi fin qui e a curarmi nel tuo stato….ma ti ringrazio” e la baciò nuovamente questa volta però sulla bocca.
Le dolci dimostrazioni d’affetto di Inuyasha fecero svegliare Kagome che non perse tempo a rispondere a quel dolcissimo bacio.
K : “Inuyasha…..snif….sei tornato da me!…..snif! Sono così felice!!! Promettimi di non fare più cose così azzardate!!”
I : “Kagome….tu sei la cosa più bella della mia vita. Pensavi che ti avrei lasciato proprio ora che manca poco alla nascita del nostro bambino? Non ci penso proprio!!! Noi staremo insieme per sempre!” e si baciarono di nuovo questa volta con più passione.
Improvvisamente lo stomaco di Inuyasha tuonò.
I : “OPS! Bè….scusa ma…ho una fame che non ci vedo!”
Kagome rise. “ Bè….ora che mi ci fai pensare, anch’io non ho mangiato nulla questa mattina!”
I : “COSA????? NON HAI MANGIATO NIENTE??? Aspetta qui vado subito a prenderti qualcosa di sostanzioso da mangiare!”
K : “HEY! Tu sei ferito!!!! Dove pensi di andare?”
I : “Fhè! Ma se sono soltanto quattro graffi! Faccio subito!!!” e uscì come un fulmine. Pochi minuti dopo era già di ritorno con in spalla un enorme cinghiale.
K : “WOW! È enorme!!! Come faremo a mangiarlo tutto?….ah, già! Ora ricordo che tu hai uno stomaco senza fondo!”
I : “Fhè! Pensa a mangiare anche tu un po’ di più! Mangi come un uccellino, e poi ti lamenti del fatto che ti senti stanca! È naturale che poi il bambino si nutra della tua energia! Come farai quando dovrai partorire? Ti ricordo che tra una settimana entrerai nel quarto mese!”
K : “Uffa! Sei peggio di mia madre, quando ti ci metti! E va bene! Farò uno sforzo!”
I : “Brava!”

Era calata la notte e i due stavano abbracciati godendo del calore sprigionato dal fuoco.
I : “Domani mattina ci metteremo in cammino! Tra qualche giorno, al massimo una settimana giungeremo sulla cima della montagna più alta, dove c’è la porta!”
K : “Cosa????? Vuoi già muoverti??? Ma….le ferite non si sono ancora rimarginate del tutto! Ti ricordo che manca ancora un altro drago da sconfiggere ed essendo l’ultimo sicuramente sarà il più forte! E se ci attaccasse all’improvviso? E se tu non fossi ancora in piena forma? Aspettiamo ancora qualche giorno!!”
I : “Non ti preoccupare. Entro domani le ferite saranno tutte guarite e poi qualcosa mi dice che troveremo l’ultimo drago quando saremo arrivati sulla cima della montagna! Ma ora non è questo il problema più importante: dobbiamo assolutamente trovare un villaggio e prenderti dei vestiti pesanti per te e qualcosa per il bambino! Sarà sempre più freddo man mano che andremo avanti…e non voglio che tu muoia assiderata!”
K : “E va bene!…sai Inuyasha, sei diventato così premuroso nei miei confronti che quasi non ti riconosco più!”
I ( con le guance in fiamme) : “Bhè…..ecco….io….credo che sia normale che il compagno si preoccupi della sua compagna e del suo bambino….”
Kagome iniziò a ridere. Era troppo buffo quando arrossiva! Sembrava un cucciolo! Poi gli si avvicinò ancora di più e lo baciò sulla guancia.
K : “Inuyasha, ti amo” gli sussurrò dolcemente.
I : “Ti amo anch’io, Kagome” e le accarezzò dolcemente una guancia. Poi lentamente scese sul pancione e si sorprese non poco della potenza con cui il piccolo tirava i suoi calci. Sorrise e scese a baciarla là dove era arrivato il calcio. Poi vi posò l’orecchio e rimase a lungo così, cullato dall’odore di Kagome.


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Capitolo 9
*** Obiettivo: Tornare a casa! ***


jj Obiettivo: tornare a casa!

La mattina dopo partirono molto presto; aveva smesso di nevicare ed era uscito anche il sole. Lentamente attraversarono un fitto bosco e una grande pianura. Kagome si stancò quasi subito ma Inuyasha fu ben lieto di prenderla sulle sue spalle.
K : “Non sono troppo pesante? Mi sembra di essere diventata una enorme palla!
I : “No che dici! Per me sei leggera come una piuma!”
K : “Oh,…bhè...grazie. Comunque non credevo che il pancione sarebbe diventato così grande! Quando mia madre era incinta di Souta il pancione non era così grosso!”
I : “Bhè, io ho visto parecchie donne incinte e ti posso dire che ogni pancione era diverso dall’altro. E poi non devi dimenticare che nostro figlio ha sangue youkai nelle vene!”
K : “Umm? Sarà…. Parlando d’altro, pensi che il piccolo avrà le orecchie come te?”
I : “Ecco…io…non so…forse…”
K : “Sai, a me piacerebbe moltissimo!”e mentre parlava afferrò un orecchio di Inuyasha e iniziò ad accarezzarlo.
I : “Hey! Ma che fai?….lo sai che non riesco a sentire i rumori di qua intorno se tu fai così? E se per caso arrivasse qualche demone?”
K : “Uffa! E va bene, ma lo sai… a volte non riesco proprio a trattenermi! Sono così morbide!”
I : “Fhè! Le donne! Comunque tra un po’ arriveremo ad un villaggio. Sento distintamente l’odore di molte persone”
K : “Cosa? Esiste veramente qualcuno che vive su queste montagne?”
I : “A quanto pare si. Sento anche l’odore dell’acqua. Deve esserci un fiume o un lago lì vicino al villaggio. Sarà un villaggio di pescatori. Ora tieniti forte! Si balla!!”
Inuyasha iniziò a saltare da un albero al un altro e poi da una roccia ad un’altra correndo come un pazzo.
K : “Hey! Ma….Inuyasha vai piano!!! Non correre così….!!!…Aiuto!!”
E così in meno di cinque minuti erano già arrivati. Il villaggio era più grande di quel che si aspettavano e molto popolato. Inuyasha fece scendere Kagome e si inoltrarono al suo interno. Vi era una specie di fiera e ad ogni lato della strada vi erano commercianti di ogni genere. Kagome avrebbe voluto comprare qualcosa di carino ma si ricordò che non aveva soldi o almeno lo stesso denaro che veniva utilizzato in quell’epoca.
K : “Inuyasha, guarda! Che bello! Ci sono anche dei vestiti! Peccato che non abbiamo neanche un soldo!”
I : “E chi l’ha detto? (fruga nella tasca) Guarda, questi l’ho fregati a Miroku poco prima che sconfiggessimo Naraku! Non pensavo però che mi sarebbero serviti….”
K : “Davvero? Oh, Inuyasha! Sei un tesoro! Dai avviciniamoci e compriamo qualcosa! Mi sembra quasi di essere in una strada piena di negozi!”
I : “Hey, hey…vacci piano! Credo che questi saranno appena sufficienti per poter comprare qualche vestito, niente di più!”
K : “Che peccato! Mi stavo già immaginando tutte le cose che avrei potuto comprare…”
Così cominciarono a camminare tra le “bancarelle”. Kagome trascinava con se il povero Inuyasha ogni volta che vedeva qualcosa che le piaceva, urlando come una pazza. Inuyasha rassegnato e con un’enorme gocciolone sulla testa cercava di assecondarla seguendola. Dopo due ore finalmente, quando ormai Inuyasha aveva perso quasi completamente la pazienza, Kagome si decise. La sua scelta ricadde su un kimono a fiori di lana abbastanza largo e su uno scialle coordinato anch’esso di lana.
Poi usarono gli ultimi spiccioli che li erano rimasti per comprare qualcosa da mangiare.
Alla fine della giornata i due erano entrambi stremati. Kagome, dopo aver indossato i suoi nuovi vestiti e aver conservato la divisa scolastica che aveva indossato fino a poco tempo prima, stava già dormendo sulle spalle di Inuyasha.
Inuyasha sorrise sentendo il dolce peso della sua amata sulle spalle. Ora doveva trovare un luogo riparato dove passare la notte dato che stava iniziando di nuovo a nevicare. Mentre camminava tra le stradine del villaggio ormai addormentato arrivò nelle vicinanze di una locanda. Forse lì avrebbe trovato una stanza o un giaciglio.
Bussò alla porta e pochi minuti dopo arrivò alla porta un anziano signore leggermente addormentato.
v : “Chi è che disturba nel cuore della notte?”
I : “Mi dispiace disturbarla….io e la mia compagna cercavamo un luogo caldo dove passare la notte…”
v : “Oh,…mi dispiace ragazzo ma durante la fiera dei mercanti il mio locale è sempre pieno…non ho nemmeno un letto libero…mi dispiace…” e fa per chiudere la porta.
I : “Ma…aspetti! La mia compagna è incinta! La prego…fuori nevica sempre più forte e a quest’ora nessuno vorrà ospitarci!”
v : “Mmmm….Potete stare nella stalla con i cavalli. Non ho nessun altro posto. Ma tu ragazzo, hai dei soldi?”
I : “No…però potrei fare qualcosa per ripagarla…sono…ehmm…molto forte…”
v : “E va bene! Entrate! Vieni con me che ti mostro dove è la stalla”
I : “La ringrazio!!!!”
L’anziano signore condusse Inuyasha e Kagome in una piccola stalla piena di cavalli. Dove vi era un grande giaciglio di paglia Inuyasha posò delicatamente Kagome, che ancora dormiva, e la coprì con la coperta perché stesse più al caldo. Dopo averle dato un bacio sulla fronte si voltò verso il vecchio.
I : “Allora mi dica, cosa vuole che faccia?”
v : “Dovrai riempirmi l’intera dispensa di legna e tutto entro domani mattina. Se lo farai non ti chiederò nient’altro, anzi vi offrirò ad entrambi la colazione!
I : “Ok! (Sarà uno scherzo per me! In questo modo avremo anche un pasto gratis!)”
E così, dopo aver lasciato il fodero della spada vicino a Kagome per proteggerla, si diresse verso il bosco. Diversamente da quello che pensava, il compito non fu affatto facile: infatti quella notte si scatenò una tempesta fortissima che diede non pochi problemi ad Inuyasha. Dopo molte ore di duro lavoro, cioè quando ormai cominciava a fare giorno, Inuyasha era riuscito a riempire completamente l’intera dispensa. Stremato e mezzo assiderato (infatti le orecchie erano diventate viola!) si distese sotto le coperte vicino a Kagome, addormentandosi quasi subito.
Quando Kagome si svegliò, erano passate un paio d’ore. Inuyasha le era accanto e dormiva tenendola stretta tra le braccia. Kagome sorrise e si guardò intorno: sembrava una stalla, anzi era una stalla piena di cavalli che la guardavano con curiosità. Si alzò lentamente e in quel momento entrò il vecchio padrone della locanda.
v : “Buongiorno! Ti sei svegliata! Hai dormito bene?”
K : “Oh, sì…la ringrazio. Come mai ci troviamo nella stalla? E perché Inuyasha ha le orecchie così fredde pur essendo molto caldo qui?”
v : “Quel ragazzo deve volerti un’infinità di bene. Mentre tu dormivi lui è andato nel bosco a raccogliere la legna sfidando persino la grande tempesta ed è tornato solo poche ore fa. E tutto questo l’ha fatto per darti una stanza calda dove dormire e un pasto! Ora lascialo dormire. Quando si sveglierà vi preparerò da mangiare! A dopo!” e ritornò nella locanda.
Calde lacrime cadevano sulle guance di Kagome. Inuyasha aveva rischiato di morire assiderato per lei! Gli si sdraiò accanto e l’abbraccio forte dandole tutto il calore possibile. Lo baciò sulle labbra e strinse la testa sul suo petto, soffiando leggermente nelle orecchie.
Inuyasha era cambiato moltissimo dalla prima volta che lo aveva conosciuto, quando voleva ucciderla per avere la sfera dei Quattro Spiriti tutta per se. Era cresciuto molto negli ultimi mesi e molto maturato. Sarebbe diventato sicuramente un perfetto padre per il piccolo. Kagome sorrise al pensiero di lui con in braccio il bambino e lo strinse ancora di più. Inuyasha sussultò, chiaro segno che si stava svegliando.
I : “Mmmm….”
K(sfoggiando uno dei suoi più bei sorrisi) : “Buongiorno! Sei abbastanza caldo?”
I : “Si….(premendosi di più su i suoi seni)…meravigliosamente…caldo!”
Kagome sorrise nuovamente e prese ad accarezzargli le soffici orecchie.
K : “Inuyasha, volevo ringraziarti per tutto quello che hai fatto…”
I : “Di nulla. Per te farei di tutto…anche sfidare una bufera di neve!”
Non appena Inuyasha ebbe finito di parlare, Kagome ruppe la distanza che c’era tra le loro bocche e lo baciò. Inuyasha, superata l’incertezza iniziale, le rispose con uguale fervore e passione. Le loro lingue danzavano e lottavano senza fermarsi, i loro corpi cercavano di avvicinarsi sempre più, le loro mani tracciavano sentieri di fuoco sui loro corpi. La passione cresceva sempre di più man mano che i baci e le carezze aumentavano. Una mano di Inuyasha si era spinta all’interno del kimono di Kagome e aveva iniziato a massaggiare il seno. Kagome gemette subito al leggero contatto. I seni erano diventati ipersensibili a causa della gravidanza.
Lentamente cominciarono a spogliarsi godendo del calore sprigionato dal contatto dei loro corpi. Gentilmente Inuyasha fece sdraiare Kagome, non lasciando nemmeno per un secondo la sua bocca. Poi cominciò a scendere fermandosi ogni tanto tra i suoi seni e sul pancione. Quando fu sazio di quella parte del corpo, si diresse verso la sua femminilità ormai in fiamme e vi giocò a lungo con la lingua. Kagome quando sentì il suo alito caldo e la sua lingua entrare dentro di lei gemette più forte, avvicinandosi sempre più, man mano che aumentava il ritmo delle sue ministrazioni, verso il piacere assoluto. Quando Kagome venne, Inuyasha, dopo essersi cibato di quel nettare divino, iniziò a posizionarsi in direzione della sua apertura. La baciò nuovamente con fervore e poi entrò lentamente in lei. Non voleva fare del male al bambino, così cercò di essere il più delicato possibile senza però far affievolire la sua passione. E così i due amanti vennero, entrambi urlando e gemendo e stetti in un forte abbraccio. Stanchi ma felici rimasero così uniti per molti minuti, stretti ognuno nelle braccia dell’altro.
Era ormai l’ora di pranzo quando Kagome ed Inuyasha si alzarono e si diressero nella locanda. Il vecchio padrone della locanda prontamente diede loro un tavolo e fece preparare subito da mangiare. C’era molta gente a quell’ora tra cui molti dei mercanti che avevano visto durante la fiera del paese il giorno prima. Inuyasha si sentiva un po’ a disagio in mezzo a tutta quella gente: lui era pur sempre un mezzo demone e presto o tardi qualcuno dei commensali avrebbe sicuramente detto qualcosa nei suoi riguardi. Kagome notò subito il suo nervosismo.
K : “Inu…che ti succede?”
I : “Niente…è solo che non sono mai stato in una locanda e in mezzo a tante persone…ehm…esseri umani. Mi sento un po’ a disagio! E se qualcuno capisse che non sono come loro…cioè un demone…e mi cacciasse?”
K : “Dai, non ti preoccupare! Noi siamo ospiti del padrone della locanda! Stai tranquillo! Non diranno nulla…”
Ma Kagome dovette subito rimangiarsi quello che aveva detto. Infatti molti gruppi di uomini avevano notato le orecchie di Inuyasha e avevano incominciato a rivolgere verso di loro sguardi poco amichevoli. (“Come non detto….Mamma mia che sguardi!”) pensò Kagome.
Gli uomini avevano già cominciato ad alzarsi quando giunse inaspettatamente il vecchio padrone della locanda.
v : “Se i lor signori non gradiscono la presenza di un demone tra noi, sono pregati di lasciare questa locanda. Non sopporto la gente che vive di pregiudizi. Questo ragazzo ha quasi rischiato di morire assiderato pur di dare alla sua compagna incinta un luogo caldo dove passare la notte. Ma è un demone, direte voi! Si, è un demone, ma si è comportato come nessun essere umano avrebbe mai fatto… Quindi signori, fate la vostra scelta!”
Tutti i clienti della locanda rimasero per molti istanti a bocca aperta poi, prima timidamente e poi sempre con più entusiasmo, cominciarono a levarsi elogi e applausi tra la folla. Inuyasha diventò completamente rosso e intanto stringeva le mani o ringraziava chiunque lo applaudisse. Era la prima volta che gli accadeva una cosa del genere: lui era abituato ad essere disprezzato e non elogiato! Anche Kagome era diventata completamente rossa dato che era stata assalita da ragazzine che si congratulavano con lei e le auguravano buona fortuna per il parto. Poi, superata l’euforia iniziale, il pranzo proseguì tranquillamente.
Appena finito di mangiare e aver salutato il vecchio locandiere, i due si rimisero in cammino. La strada era completamente sommersa da metri di neve e Inuyasha trovò non poca difficoltà a camminare. Rischiava ogni volta di sprofondare completamente nella soffice neve a causa del peso di Kagome sulle spalle. Alla fine si arrese: non avrebbero fatto molta strada in quel modo e poi si era già fatto scuro. Poco distante da dove si trovavano Inuyasha intravide l’entrata di una grotta, controllò che non vi fosse nessuno al suo interno e entrò. Era un luogo perfetto e riparato per passare la notte. Fece scendere Kagome e accese il fuoco. I due, esausti, ben presto si addormentarono abbracciati e riscaldati dal tepore del fuoco.
A causa della neve che cadeva abbondante ogni notte, li ci volle più di una settimana per arrivare in cima. E così dopo 16 giorni di cammino erano giunti finalmente sulla vetta più alta. Lì avrebbero trovato la porta che li avrebbe riportati a casa ma…prima dovevano sconfiggere l’ultimo dei nove draghi!
Il paesaggio era completamente bianco colorato solo dai pochi alberi che crescevano in quei luoghi e…completamente deserto. Né Inuyasha né Kagome percepivano alcuna aura maligna nei dintorni.
K : “E’ strano, Inuyasha. Non c’è nessuno qui!”
Inuyasha annusò l’aria e drizzò le orecchie ma per quanto facesse non sentiva alcun rumore o odore sospetto. Era veramente strano.
I due cominciarono ad avanzare lentamente facendo attenzione ad ogni piccolo rumore.
I : “Fhè! Vuoi vedere che quel vecchio bastardo si è sbagliato e che i draghi sono otto anziché nove?”
K : “Bhe…se fosse veramente così, allora adesso avremmo già dovuto avere per le mani la chiave fatta di osso di drago! Non credi?”
I : “Mmmm….hai ragione o forse non esiste alcuna chiave!”
K : “NO, NON DIRE COSI’! Io…IO NON VOGLIO PASSARE IL RESTO DELLA VITA QUI…e non voglio che nostro figlio…”
I : “Non ti preoccupare, Kagome! Troverò un altro modo per uscire di qui! Se davvero qui non c’è alcun drago…”
Improvvisamente la terra cominciò a tremare, il vento aumentò di colpo e una fortissima luce rossa illuminò tutto il paesaggio circostante.
Kagome si aggrappò forte ad Inuyasha. “Ma….ma cosa succede????????????”
I : “Grrr! Credo proprio che il drago si sia deciso a venire fuori!”
Un forte boato echeggiò per tutta la vallata facendola tremare. In lontananza si poteva vedere una folta coltre di fumo avvolgere qualcosa, qualcosa di enorme. Due occhi rossi apparvero all’interno poi, man mano che il fumo si diradava, due enormi ali.
% : “COME OSATE ENTRARE NEL MIO TERRITORIO?” urlò con voce spettrale l’enorme drago.
I : “Siamo qui per prendere la chiave! Se ti preme la vita, ti conviene darcela subito!”
% : “TU, MOCCIOSO! COME OSI RIVOLGERTI A ME CON QUEL TONO? SEI SOLO UN MISERO MEZZO DEMONE!”
I : “Tsé! Per me sarà uno scherzo farti fuori come ho già fatto per tutti i tuoi fratelli! Su fatti sotto!!!!!!!!!!!”
% : “PICCOLO INSOLENTE! ALLORA SEI STATO TU…!!!!! MALEDETTO!!!!! Te la farò pagare!!!!!!!!!!!!!!!” e detto questo si lanciò all’attacco.
Kagome si andò a rifugiare vicino ad un albero con in mano il fodero della Tessaiga che le avrebbe fatto da scudo.
Inuyasha si lanciò anche lui all’attacco ma il drago era troppo grande e forte. Infatti venne subito sbattuto a terra da una zampata del drago.
% : “NON SO PRIOPRIO COME HAI FATTO A SCONFIGGERE I MIEI FRATELLI…GUARDATI! SEI GIA’ CON UN PIEDE NELLA TOMBA!”
I : “Non ti illudere! Ci vuole ben altro per sconfiggermi! KAZE NO KIZU!!!!!!”
Il colpo lanciato da Inuyasha colpì in pieno il drago, cogliendolo di sorpresa. Dopo un po’ il drago si alzò e si accorse di avere un taglio profondo sul braccio.
% : “DANNATO!!!! COME HAI OSATO!!!!!” urlò più furioso che mai “ADESSO TI FACCIO VEDERE IO!!!!”
Il drago lanciò dalla bocca una potentissima onda di energia, che diventava sempre più grossa man mano che avanzava. Inuyasha rispose all’onda con un altro KAZE NO KIZU ma questa risultò essere troppo forte. Il povero Inuyasha fu colpito in pieno!
K : “INUYASHA!!!!!!!!!!!!! NOOOOOOOOOOO!” urlò Kagome con tutto il fiato che aveva in gola. In lacrime, si avvicinò al corpo esanime di Inuyasha.
K : “Ti prego, Inuyasha, rispondimi! Non morire…snif…ti prego…”
% : “CHE SCENA COMMOVENTE! NON IMMAGINI QUANTO MI DISPIACE, DONNA! HA AHA AHAH! FINALMENTE HO VENDICATO I MIEI FRATELLI!!!”
K : “MALEDETTO!!!!!!!! Come hai …SNIF.. potuto! Io…io..ADESSO TE LA VEDRAI CON ME!”
% : “ COSA? UNA DEBOLE UMANA VORREBBE COMBATTERE CONTRO DI ME? E IN QUELLE CONDIZIONI? HAHAHA HAA! MA NON FARMI RIDERE!!! IO NON COMBATTO CONTRO LE DONNE SPECIALMENTE SE SONO IN QUELLE CONDIZIONI!”
K : “Non mi sottovalutare, drago! Potrei stenderti a terra con una SOLA freccia!”
% : “OHHH, DAVVERO? STO TREMANDO DI PAURA! GUARDA, MI SI SONO ADDIRITTURA DRIZZATE LE SQUAME! HAHAH HAAA!”
K : “Vediamo se dopo avrai ancora il fiato per ridere, drago!” e detto questo si alzò e, impugnato l’arco, si preparò a colpire.
Il drago continuava a ridere come un pazzo, non curandosi minimamente della donna. Improvvisamente, però, vide formarsi intorno alla ragazza un aura violacea molto potente che si ingrandiva sempre di più. Il suo corpo fu attraversato da un brivido. Non era possibile che una debole umana sprigionasse un’aura così potente. Chi era in realtà quella donna? Per riflesso cominciò ad indietreggiare… la potenza sprigionata da quella donna stava rapidamente raggiungendo i suoi livelli. Il drago era incredulo e immobilizzato dalla paura.
K : “Mi sembra che adesso tu stia tremando! Dove è andata a finire tutta quell’arroganza di poco fa? Mmmm?”
Il drago continuava ad indietreggiare. La sua aura era diventata quasi il doppio della sua…non avrebbe avuto alcuna possibilità contro quella donna!
K : “ORA VENDICHERO’ INUYASHA! PREPARATI A MORIRE E A SOFFRIRE LE PENE DELL’INFERNOOO!!!!”
Kagome scagliò la freccia con inaudita potenza contro il drago, che intanto stava cercando di darsi disperatamente alla fuga, colpendolo in pieno petto. Una luce fortissima illuminò tutto il paesaggio circostante nel momento preciso in cui la freccia aveva colpito il drago. Ora questo giaceva a terra con più della metà del corpo disintegrato. Ai piedi della enorme testa vi era una piccola chiave bianca. Esausta, Kagome si accasciò al suolo e si avvicinò ad Inuyasha. Aveva sconfitto il drago ma adesso era sola. Lo abbracciò forte e pianse sul suo petto.
K : “Inuyasha…svegliati, ti prego! Non voglio che nostro figlio cresca senza un padre! Non voglio vivere da sola…INUYASHA!!!”
Una lacrima cadde sul viso di Inuyasha che come per magia aprì gli occhi. “Kagome…” disse Inuyasha con un filo di voce.
Kagome si bloccò. Non poteva credere alle sue orecchie. “Inuyasha…SEI VIVO?”
Inuyasha le sorrise e rispose all’abbraccio baciandola teneramente sulle labbra. Kagome rispose al bacio piangendo come una fontana.
K : “Inu..snif…yasha…sniff…NON LASCIARMI MAI PIU’!!!!!! Non immagini nemmeno quanto mi sono spaventata…snif…snif!”
I : “Su, su… Non piangere…Dai! Anche se me la sono vista brutta, ora sono qui!”
K : “Inuyasha…snif…non sei ferito?”
I : “Ho sbattuto forte la testa ma, per il resto, va tutto bene…sono immortale, io! Ma…cosa è successo al drago?”
K : “Bhè…forse rimarrai un po’ sorpreso…ma me ne sono occupata io!”
I : “TU??????? MA COME?…COSA?….”
K : “Non lo so nemmeno io. All’improvviso ho sentito una grande forza avvolgermi e non ho fatto altro che trasferirla tutta nella freccia! Poi l’ho colpito e…il resto la vedi da solo J”
I (con la faccia sconvolta) : “Ah…”
K : “BHE’? NON DICI NULLA? L”
I : “…scusa …mi hai sorpreso…ma da te avrei dovuto aspettarmelo. Tu sei una ragazza diversa dalle altre!”
Kagome sorrise e lo abbracciò.
I : “Che ne dici se ora ce ne andiamo? La chiave dovrebbe essere ai piedi del drago.”
K : “Si non vedo l’ora di riabbracciare gli altri e di dargli la bella notizia. Riesci ad alzarti?”
I : “Si, ce la faccio. Tu invece stai bene? Non sei stanca dopo tutte le energie che hai usato per sconfiggere il drago?”
K : “No, mi sento bene. Su dai andiamo, Inuyasha!”
E così tenendosi per mano i due si avviarono verso il corpo, o meglio quello che era rimasto, del drago. Appena Inuyasha prese la chiave apparve magicamente davanti a loro una porta.
I : “Andiamo?”
K : “SI!!!!!!” e saltarono nel tunnel spazio-temporale.
Si ritorna a casa!!!

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Capitolo 10
*** ...e vissero per sempre felici e contenti ***


kj ....e vissero per sempre felici e contenti


Intanto Sango e Miroku, che nel frattempo si erano sposati, e il piccolo Scippo vivevano al villaggio della vecchia Kaede e attendevano da ormai più di 4 mesi il ritorno dei loro amici.
Sh : “Sango, pensi che Kagome e Inuyasha torneranno? Mi mancano tanto”
S : “Non so più cosa pensare, Shippo. Ormai è passato troppo tempo.”
M : “Io invece sono sicuro che torneranno molto presto. Non dobbiamo perdere la speranza! ”
Sh : “Spero che tu abbia ragione, Miroku. Ma…guardate! Una luce…!”
M : “…e proprio nella direzione della casa di Kaede! Andiamo a vedere!”
I ragazzi si diressero velocissimi verso la casa di Kaede dove avevano lasciato lo specchio. Quando erano ormai arrivati Shippo fu avvolto da un odore, anzi due odori molto familiari…
Sh : “SONO LORO!!!! INUYASHA…KAGOME!….SONO TORNATI!!!!!!!”
M & S : “COSA??????????”
Shippo corse come un fulmine ad aprire la porta. Nessuno poteva credere ai propri occhi. I loro amici erano finalmente tornati!
S : “Oh mio Dio!”
M : “Inuyasha….divina Kagome! Siete proprio voi?”
Inuyasha e Kagome sorrisero e si avvicinarono ai loro amici, sebbene fossero un po’ intontiti per il viaggio.
Shippo in preda ad una grande gioia saltò tra le braccia di Kagome piangendo forte. “ Kagome…snif…sei tornata…sei tornata…snif…”
K : “Su non piangere, piccolo Shippo. Ora sono qui…su…su…” gli disse accarezzandolo dolcemente sulla testa.
I : “Hey, moccioso! A me non mi saluti?”
Shippo sorrise e con ancora le lacrime agli occhi si gettò tra le braccia di Inuyasha. Nel frattempo Kagome corse a salutare Sango, ancora incredula del ritorno dell’amica. Poi neanche lei riuscì a trattenere le lacrime che per lungo tempo aveva tenuto soppresse piangendo a lungo sul petto dell’amica. Fu proprio in quel momento che Sango si accorse del pancione di Kagome. (e non solo lei)
S : “Ma cosa????….Kagome…”
M( con sguardo indagatore) : “Divina Kagome, ma… cosa vi è capitato? Mi sembrate alquanto ingrassata…”
Sh : “E’ vero! E poi perché sento l’odore di Inuyasha dentro la tua pancia?”
Inuyasha e Kagome arrossirono per quello che aveva detto il piccolo Shippo.
K : “Bhe…ecco…”
I : “Si…dunque…ehmmmm……”
Miroku e Sango, vedendo la reazione dei due, sorrisero (avevano capito tutto!!). Poi Miroku, con sguardo da pervertito, si avvicinò ad Inuyasha e dopo avergli messo un braccio sulla spalla gli disse : “Mmmm…ma bravo, Inuyasha! Sai, da te tutto mi sarei aspettato tranne questo! Mi hai sorpreso…e non poco! Che ne dici se…MI RACCONTI TUTTI I PARTICOLARI?????….AAAHHHIIIII, Sango!!!” (  Sango gli ha tirato l’Hiraikotsu sulla testa!!!)
S : “Non starlo a sentire…comunque…CONGRATULAZIONI Kagomechan!!!!! Sono così felice per te!!!!”
K : “Grazie, Sangochan!!” e l’abbracciò nuovamente.
M : “Inuyasha, Inuyasha….vecchio volpone!!! Su, vieni qui! Fatti abbracciare!”
Inuyasha tutto rosso ricambiò l’abbraccio.
Intanto Shippo che era rimasto sulla testa di Inuyasha a guardare tutta la scena, non aveva capito bene le cose.
Sh : “Qualcuno potrebbe spiegarmi cosa succede? Non ho ancora capito niente!!!!”
S : “Ma Shippo! Non hai capito? Kagome aspetta un bambino da Inuyasha!!”
Shippo appena sentite queste ultime parole cadde a terra. “COSAAA????”
K : “Si Shippo, è così! E nascerà anche molto presto!”
Shippo in preda alla gioia corse ad abbracciare di nuovo Kagome. “Che bello! Che bello! Finalmente avrò dei fratellini con cui giocare!!!”
S : “ Molto presto? Ma Kagome…a che mese sei? Io non penso più di cinque mesi…”
K : “Sono esattamente quattro mesi e mezzo, ma siccome il bambino ha sangue youkai nelle vene potrà nascere al massimo tra due o quattro settimane.”
M & S : “COSA??????? VERAMENTE?????”
I & K : “SI!! J J”
Ci fu un abbraccio collettivo e poi si diressero tutti dentro la capanna felici come non mai.
Il resto della giornata passò tranquillamente. Kagome e Inuyasha raccontarono agli amici tutte le loro avventure e di come avevano sconfitto ad uno ad uno tutti i draghi dell’Apocalisse. Sango e Miroku fecero lo stesso e quando dissero che si erano sposati Inuyasha e Kagome quasi non credettero alle loro orecchie. Ora toccava a loro due prenderli in giro!! Tra risate e abbracci poi toccò a Shippo parlare. Adesso lui viveva con alcuni parenti sulle colline non poco lontano da lì e si trovava molto bene. Raccontò a Kagome e Inuyasha tutto quello che aveva fatto e che aveva imparato.
“E sono diventato più forte di prima!!!” disse Shippo alzandosi in piedi.
I : “Ah si? Voglio proprio vedere quanto sei migliorato! Su andiamo, ti sfido!!! Fatti sotto!” e prendendo alla sprovvista lo colpì sulla testa con un pugno.
Tutti risero come matti. Tutto era tornato esattamente come prima o quasi…
K : “A proposito… ma la sfera dei quattro spiriti che fine ha fatto?”
Ka : “Non preoccuparti, bambina. È al sicuro tra le mie mani!”
Kagome vedendo la vecchia Kaede si alzò e con gli occhi gonfi lacrime l’abbracciò forte. “Nonna Kaede!!! Mi siete mancata tanto!!!”
Ka : “Anche tu e Inuyasha, ma a quanto vedo stai molto bene! Congratulazioni!” e sorrise ai due.
Kaede diede in mano a Kagome la sfera dei quattro spiriti ormai completa. “ Ora è tua. Tocca a te decidere cosa farne”
Kagome la prese e la guardò. Era passato così tanto tempo dall’ultima volta che l’aveva vista così e le venne in mente la prima volta che conobbe Inuyasha…che nostalgia! Poi il suo sguardo cadde sul pancione e sorrise. Quella piccola sfera aveva fatto in modo che accadesse tutto questo ma non voleva che allo stesso tempo finisse. Ormai nessuno dei suoi amici desiderava più utilizzare il gioiello. Il fratello di Sango era ormai morto e Sango aveva accettato la sua morte, Shippo aveva trovato tanti amici che gli volevano bene come dei genitori e Inuyasha non desiderava più diventare un demone completo.
Ora l’unico suo utilizzo era quello di permetterle di oltrepassare il pozzo per andare nella sua epoca.
K : “Nonna Kaede, se a te non dispiace io vorrei utilizzare la sfera per poter continuare a venire in questa epoca per sempre. In questo modo perderà tutti i suoi poteri e non potrà essere più causa di dolore per nessuno” e si voltò verso Inuyasha che le sorrise dolcemente.
Ka : “Sono d’accordo! Allora è deciso domani esprimeremo il desiderio davanti al pozzo mangia ossa!”
S : “ E’ bellissimo, Kagomechan!”
Sh : “Sono così felice! In questo modo potrò vederti sempre!”
M : “Non potevo aspettarmi altro dalla Divina Kagome.”
Inuyasha le si avvicinò e l’abbracciò dolcemente. “Naturalmente anch’io potrò attraversare il pozzo vero?”
Kagome ricambiò l’abbraccio e disse : “Ma naturalmente! Pensi che mi sarei potuta dimenticare di te? Devi parlare con i miei, se non ti ricordi! J”
I : “Ah, già! E’ vero! Brrrrrr, ho una paura!!!”
Tutti risero. Poco dopo Kaede preparo la cena e dopo che tutti si furono saziati andarono a dormire. Quello era stato un giorno magnifico per tutti.


La mattina dopo l’appuntamento era a mezzogiorno vicino al pozzo mangia ossa. Tutti furono puntualissimi.
Kagome si avvicinò lentamente al bordo del pozzo e una lacrima le rigò il volto. Non credeva che l’avrebbe mai più rivisto poi dopo aver tirato un sospiro alzò la sfera in alto e chiuse gli occhi.
K : “Ti prego, o potente sfera dei Quattro Spiriti! Fa in modo che io, Inuyasha e tutti i nostri discendenti possano ora come in futuro attraversare il pozzo mangia ossa, luogo di incontro tra due epoche. Per i Kami, ascoltami ed esaudisci questo mio unico desiderio!”
Appena Kagome ebbe finito di parlare la sfera emise una luce potentissima e accecante. Il tempo cambiò improvvisamente e il cielo, prima sereno, si riempì di enormi nuvoloni minacciosi. Kagome indietreggiò un po’ e si avvicinò ad Inuyasha che le era rimasto accanto fino a quel momento. Un fulmine colpì il pozzo e un bagliore accecante si sparse per tutto il paesaggio circostante. Poi tutto finì veloce come era iniziato. Dovettero passare alcuni minuti perché tutti fossero in grado di riaprire nuovamente gli occhi. Kagome fu la prima e subito il suo sguardo cadde sulla sfera: aveva perso il suo bel colore rosa ed era diventata completamente bianca.
K : “Il desiderio è stato esaurito! E ora la sfera non ha più alcun potere!”
S : “L’incubo è finito! Finalmente potremo vivere in pace per il resto della vita!”
M : “Niente più Naraku! Sono così felice!”     
Sh : “Anch’io! Anch’io!”  
Kagome sorrise e si voltò verso Inuyasha. “E tu non dici niente?”
I : “E che altro dovrei dire, scusa? Io sono già felice!”
K : “Mmmm?”
I : “Tu sei tutta la mia felicità! Che altro dovrei desiderare di più?”
K : “Oh, Inuyasha!” e i due si baciarono con passione davanti agli occhi degli amici che gli guardavano con un po’ di malizia (specialmente Miroku).
Ora rimaneva una sola cosa da fare. Andare dall’altra parte del pozzo e parlare con i suoi genitori del bambino. Come l’avrebbero presa? Kagome cominciò ad agitarsi.
Inuyasha percependo il suo cambiamento d’umore le strinse la mano : “Non devi preoccuparti Kagome. Andrà tutto bene!”
K : “Lo spero proprio. Tu restami vicino, però!”
I : “Si…(tanto sarò io quello a essere linciato dai tuoi!!!! Brrrr!!!)”
E così dopo aver salutato tutti ed aver ricevuto un amuleto porta fortuna da Miroku, i due saltarono nel pozzo.

Appena arrivati Kagome fu avvolta da rumori familiari che non udiva da ormai molti mesi: il rombo delle macchine, la campanella della scuola, l’aereo…
Una lacrima solitaria le rigò il volto. Fino a poco tempo fa credeva che non li avrebbe mai più uditi. Poi una voce giunse alle sue orecchie, la voce di suo fratello Sota.
So : “Ciao mamma! Sono tornato!”
E quella di sua madre.
M : “Bentornato. Come è andata la scuola, oggi?”
Kagome non poteva più attendere oltre. L’ansia e la gioia di poterli finalmente riabbracciare era troppa. Inuyasha percepì la sua agitazione e prendendola per mano la esortò ad andare. Kagome ricambiò la stretta e cominciò ad avviarsi verso l’uscita. Aprì lentamente la porta e, dopo aver tirato un profondo respiro, urlò con tutto il fiato che aveva in gola: “MAMMA, SONO A CASA!!!”
La mamma e Sota, appena udirono queste parole, si girarono contemporaneamente in direzione del pozzo.
M : “Ka…Kagome??
S : “Sorellina sei tornata!!!!”
K : “MAMMA!!! SOTA!!!!”
Kagome corse verso di loro piangendo e li abbracciò. Anche Sota e la mamma stavano piangendo. Rimasero così per molti minuti finché la madre di Kagome e Sota non notarono il pancione.
So : “Sorellina, come sei ingrassata!!”
M : “Kagome, ma…tu…?”
Kagome indietreggiò un po’ in direzione di Inuyasha e gli strinse la mano. “Mamma, io e Inuyasha dobbiamo qualcosa di importante da dirti.”
M : “Entriamo in casa. Anche il nonno sarà felice di vederti. E poi si discute meglio davanti ad una tazza di the!”
Il nonno appena vide la sua nipotina entrare incominciò a piangere come un pazzo e corse ad abbracciarla. Poco dopo anche lui notò il pancione.
N : “Ma…che…?
Poi il suo sguardo cadde su Inuyasha.
N : “TU, MALEDETTO DEMONE!!! COSA HAI FATTO ALLA MIA BAMBINA?? Sapevo di aver fatto un grave errore accogliendoti in questa casa e ora ne sto ricevendo conferma!!!! Avrei dovuto sigillarti subito…”
K : “NO! NONNO SMETTILA!!!!!” urlò Kagome “Non…ti permetto di trattare così Inuyasha! Lui è il mio compagno…”
N : “COMPAGNO? I demoni non hanno sentimenti, questo è risaputo! Lui ti ha solo usato come strumento di piacere! E guarda con che risultato!!”
K : “No! Nonno tu non capisci! Noi ci amiamo…questo bambino è frutto del nostro amore…”
N : “BASTA!!!!!!!!!” e diede uno schiaffo così forte a Kagome da farla cadere.
Inuyasha che fino a quel momento era rimasto fermo e zitto, vedendo la sua amata cadere, perse la ragione. D’istinto si gettò addosso al vecchio, bloccandolo a terra. Il suo sangue youkai stava ribollendo e stava lentamente perdendo la ragione. Kagome si accorse che i suoi occhi stavano diventando completamente rossi e un brivido le attraversò la schiena. Doveva fermarlo…doveva fare qualcosa! E così pochi istanti prima che potesse attaccare lo abbracciò. Inuyasha nel sentire l’odore della sua Kagome così vicino si calmò all’istante e tornò normale.
K : “Inuyasha, non è successo niente…calmati adesso…”
I : “Kagome…scusami….io…forse tuo nonno ha ragione quando dice che sono un mostro…”
K : “No, Inuyasha tu non lo sei! Se tu fossi veramente un mostro adesso non sarei qui. Tu hai fatto delle cose che nessun altro essere umano avrebbe mai fatto: mi hai difeso e hai messo a repentaglio la tua vita per me così tante volte che è impossibile contarle tutte. Io ti amo così come sei, Inuyasha!” e mentre diceva questo sorrise.
I : “Kagome…”disse e l’abbracciò forte.
La mamma sorrise nel vederli così innamorati. Poi parlò.
M : “Nonno, a me non interessa nulla se lui è un demone. Lui l’ha sempre difesa e voluta bene e ora che il loro affetto si è tramutato in amore vorresti che si separassero? Vorresti che il piccolo che Kagome porta in grembo cresca senza padre? Kagome e Sota hanno sofferto e continueranno a farlo per il resto della vita dato che non hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Non voglio che mio nipote cresca senza conoscere le sue origini. E poi, ammettilo, anche tu ti sei affezionato ad Inuyasha…”
N : “Io…no…cosa dici…ehmmm…”
So : “Colpito nel segno, nonno! Inuyasha adesso è diventato davvero mio fratello, vero?” disse, rivolgendosi alla mamma.
La donna annuì e Sota corse subito ad abbracciare il suo nuovo fratello maggiore. “Inu no nii-chan! Inu no nii-chan!” urlava mentre teneva stretta la manica del suo kimono. Inuyasha e Kagome sorrisero. Poi la donna si avvicinò ad Inuyasha e accarezzandoli dolcemente il volto disse: “Benvenuto in famiglia, Inuyasha!”
I(completamente rosso) : “Bhè…ecco io…grazie”
M : “Su, dobbiamo festeggiare! Forza Sota, aiutami! Vieni anche tu, nonno! Kagome non deve sforzarsi!”
Il nonno prima di andare in cucina, si avvicinò ai due. “Ragazzo, perdonami per prima…Sei il benvenuto nella famiglia Higurashi!”
I : “Grazie…anche io le chiedo scusa per…”
N : “Non è niente ragazzo, è già tutto passato! Goditi la festa!”
Inuyasha era un po’ disorientato ed incredulo dopo quello che era successo ma anche felice. La famiglia di Kagome aveva accettato sia lui che il piccolo e d’ora in poi sarebbe potuto rimanere con lei per sempre.
Kagome pianse a lungo. Era felice come non mai. Ora Inuyasha faceva parte della famiglia.

Il festino casalingo durò fino a tarda sera. Kagome ed Inuyasha avevano raccontato tutto quello che era successo in quei lunghi mesi e la madre di Kagome fu felicissima di sapere che il bambino sarebbe potuto nascere da un giorno all’altro. Poi esausti andarono a dormire. Inuyasha e Kagome dormirono insieme nella stanza di lei che d’ora in poi sarebbe diventata la loro e del bambino…

Il giorno dopo Kagome ed Inuyasha si svegliarono di buon ora. Dovevano andare tutti insieme a fare spese e a comprare le prime cose per il piccolo. Inuyasha rimase a casa con il nonno e Sota mentre la mamma e Kagome andarono al centro commerciale a fare spese. Le due donne tornarono parecchie ore dopo con un sacco di buste.
I(con un enorme gocciolone) : “Ma…cosa sono tutte quelle buste?”
K & M : “Il minimo indispensabile per la crescita del bambino!”
I : “Eh?”
K : “Vedi Inuyasha, questo è un biberon, questo è un ciuccio, questo….”
Inuyasha guardava stupito tutte le cose che continuavano ad uscire dalle buste e che Kagome minuziosamente gli faceva vedere. Alla fine, dopo che ebbe montato il lettino e il fasciatoio, inuyasha si avvicinò e cominciò a studiare ogni cosa attentamente.
I : “Non credevo che per un bambino così piccolo servissero tutti questi “strani aggeggi”! Mmmm….mia madre non ha usato tutte queste cose…”
K : “Bhè…naturalmente perché la maggior parte di queste cose non esistono nell’epoca SenGoku!”
I : “Hai ragione! I bambini di quest’epoca sono molto fortunati…”
K : “Inuyasha? Cosa c’è? Se così….pensieroso”
I : “No…niente!”
K : “Inuyasha, sai che con me puoi parlare liberamente”
Inuyasha rimase qualche minuto in silenzio poi, dopo aver fatto un respiro profondo, si girò verso Kagome, che intanto si era seduta sul letto vicino a lui e cominciò a parlare.
‘I : “Kagome…è da un po’ di tempo che ci sto pensando. Tu credi veramente che nostro figlio potrebbe vivere nella tua epoca?”
K : “E perché non dovrebbe, scusa?”
I : “No, non volevo dire questo...il mio più grande desiderio è che il bambino possa crescere in un mondo dove non ci sia né morte né guerra ma…”
K : “Ma, cosa?”
I : “Kagome nostro figlio non è uguale agli altri bambini! Lui è un…”
K : “Mezzo demone?”
I : “Si. Kagome, io non voglio che il piccolo cresca solo e allontanato da tutti, non voglio che diventi come me…”
K : “Inuyasha…”
I : “…io, prima di conoscere te e gli altri, ero introverso, spesso mi isolavo, facevo tutto di testa mia senza ragionare e a causa di questo mio stupido carattere ho messo molte volte a rischio la vostra vita! Per questo, Kagome, voglio che nostro figlio vada a quella tua scuola, si faccia degli amici e impari un sacco di cose utili che gli serviranno sicuramente ovunque andrà! Almeno in questo modo non crescerà ignorante come me…”
Kagome rimase molto colpita da quello che Inuyasha aveva appena detto. Sorrise dolcemente e poi l’abbracciò forte.
K : “Oh, Inuyasha non mi sarei mai aspettata queste parole da te! Tu che elogi la scuola! Sei veramente cambiato…”
Inuyasha arrossì. “Bhè…per questo devo ringraziare solo te…”
Kagome sorrise nuovamente e lo abbracciò più forte: “Però non è vero che sei ignorante! Hai imparato a maneggiare Tessaiga tutto da solo e con le tue sole forze! Bisogna elogiarti per questo!”
I : “Si…è vero…però…”
K : “Niente ma! Voglio che quando nostro figlio sarà cresciuto tu gli insegni ad usare la Tessaiga così che diventi forte e coraggioso come te! Anche se nascerà una bambina!”
I : “Cosa????? Una…bambina?”
K : “Bhè non possiamo sapere il sesso del bambino finché non sarà nato…potrebbe anche essere…”
I : “NO NO NO E ANCORA NO! Sarà sicuramente un maschio! Ne sono sicurissimo!”
K : “…e se invece fosse una bambina?”
I : “In questo caso allora….bhè…ecco…potremmo avere un altro bambino…sempre che tu sia d’accordo…ehmmm”(arrossisce completamente).
Anche Kagome era diventata completamente rossa dalla testa ai piedi. Non si aspettava una proposta del genere ma in cuor suo sarebbe stata felicissima di avere altri bambini…in fondo lei e Inuyasha erano “sposati”.
I : “Hey, non fraintendere! Questo non vuol dire che io non sia felice di avere una femmina, anzi….ne sarei onorato…      
K : “Inuyasha…”
I : “Si? (Oh mio Dio! Adesso mi dirà che sono un maniaco o peggio mi manderà “A CUCCIA” per almeno venti volte…Aiuto!)”
K : “Sai, fin da quando ero piccola ho sempre cercato di immaginare come sarebbe stata la mia vita dopo il matrimonio. Ma il mio più grande desiderio è sempre stato quello di avere tanti bambini con l’uomo che amo (mentre dice questo guarda verso Inuyasha). Quindi…non vedo niente di male nell’avere altri bambini! Solo che vorrei aspettare un po’ prima di averne un altro…finire la scuola…”
I : “Non sei arrabbiata con me?”
K : “Perché dovrei esserlo? Credo che sia una cosa naturale…e poi siamo compagni di vita, no?”
I : “Forse hai ragione!”
In quel momento la voce della madre di Kagome li risvegliò dai loro pensieri: “Kagomeeeee! Inuyashaaaaa! Su venite giù, la cena è prontaaaaaa!”
I : “Che ne dici di andare a mangiare qualcosa?”
K : “Oh, si! Ho una fame che non ci vedo!!!!!!!”
I : “Bene! È così che ti voglio!!!! Su salta su!” e così si diressero in cucina ridendo come matti.


Erano passate ormai due settimane e, dato che erano a Luglio, il caldo diventava ogni giorno sempre più asfissiante. Kagome era sul letto attanagliata da un fortissimo mal di testa che non sembrava volersene andare e cercava di combattere il caldo stando rinchiusa nella sua camera con l’aria condizionata accesa al massimo. Inuyasha non riusciva a stare fermo un minuto. Era molto preoccupato per Kagome ma sua madre cercava di tranquillizzarlo dicendogli che era perfettamente normale per una donna all’ultimo mese di gravidanza soffrire di forti emicranie. Questo era un chiaro segno che Kagome avrebbe potuto avere le doglie da un giorno all’altro.
Era notte inoltrata quando Kagome si svegliò in preda a forti dolori. Inuyasha non appena vide che le acque si erano rotte, capì tutto e corse subito a svegliare gli altri. La mamma fu la prima ad arrivare e mentre cercava di tranquillizzare la figlia cominciò a impartire i vari compiti: “Inuyasha, va a prendere una bacinella d’acqua! Nonno, tu prendi degli asciugamani! Sota, tu gli antidolorifici! Presto!”
“SI!” urlarono tutti all’unisono e in pochi minuti tutto era pronto.
Per Kagome quella fu la notte più lunga della sua vita. Il sole era già sorto quando, completamente sudata e stremata, aveva cominciato a spingere.
M : “Forza, Kagome! Dai!”
K : “Non…ce…la…faccio…più…!”
M : “Kagome! Un ultimo sforzo, su! Oh mio Dio! La testa! Si vede la testa! Non mollare proprio adesso!”
K : “ Mmmm….Mi sento svenire…aaaaahhhhhhhhhhhhhhhh!”
Kagome urlò con tutto il fiato che aveva in gola e un attimo dopo si potevano già sentire i primi vagiti del piccolo. Inuyasha, che era rimasto con lei per tutto il tempo e non le aveva mai lasciato la mano, cercò di imprimere bene nella sua mente quel nuovo odore e una lacrima di felicità gli attraversò il viso.
M : “Congratulazioni, Inuyasha! È un bellissimo maschietto!”
Inuyasha sorrise e timidamente si avvicinò al piccolo ancora un po’ sporco di sangue. Un ciuffo di capelli argentati gli copriva gli occhi semichiusi e sopra la testa aveva un paio di orecchiette da cagnolino come lui solo che avevano delle piccole striature nere. Era bellissimo! Inspirò a fondo il suo odore e gli accarezzò dolcemente il pancino.
M : “Ora vado a lavarlo e a medicargli il cordone ombelicale. Non ti preoccupare per Kagome, lasciala riposare. Sarà stanchissima come credo anche tu… perché non ti riposi un po’?”
Inuyasha annuì e dopo aver dato un bacio sulla fronte a Kagome si addormentò vicino a lei.

Erano passate un paio d’ore da quando era nato il piccolo. Kagome dormiva ancora mentre Inuyasha era sveglio e teneva in braccio il bambino. La madre di Kagome lo aveva lavato, medicato e vestito con un completino di colore azzurro. Poi dopo averlo fatto vedere al nonno e a Sota lo aveva riportato da Inuyasha, che intanto si era svegliato, e infine aveva medicato Kagome. Era stanchissima ma non le importava. Lei avrebbe fatto di tutto per sua figlia. E così dopo aver fatto alcune raccomandazioni ad Inuyasha andò anche lei a riposare lasciando Inuyasha felice come non mai.

Kagome aprì lentamente gi occhi ma fu costretta quasi subito a richiuderli a causa della forte luce mattutina. Mosse un po’ la testa ma fu attraversata da un forte dolore lungo tutta la schiena. Sembrava come se tutte le sue ossa fossero rotte. Provò di nuovo a girare la testa ma c’era qualcosa che le copriva la vista. All’inizio non capiva cosa fosse poi all’improvviso ricordò tutto quello che era accaduto la sera prima e la sua espressione cambiò.
K : “(E’ il mio bambino….il mio bambino)” pensò e avvicinò la mano verso quel piccolo esserino vestito di blu. Lo sfiorò dolcemente portandolo verso di se e facendo attenzione a non svegliarlo. Mentre lo guardava una lacrima le attraversò il viso: era la cosa più bella che avesse mai visto! Lo studiò attentamente in tutti i suoi dettagli: il viso piccolo e paffuto, le manine piccole e rosa, gli occhi e infine le orecchie, due bellissime e piccolissime orecchie da cagnolino. Sorrise e una nuova lacrima le solcò il volto.
In quel momento il piccolo si svegliò emettendo piccoli mugolii e aprendo piano piano gli occhi. Kagome osservò attentamente il colore dei suoi occhi e sorrise ancora di più quando si accorse che erano ambrati. Avvicinò lentamente la mano e con un filo di voce, in cui si poteva leggere tutta la sua commozione, disse: “Ciao piccolo! Sono la tua mamma!”
Il piccolo girò lentamente la testa in direzione di quella voce, aprì di più gli occhi e mosse leggermente le piccole orecchie. Poi, dopo aver fatto un profondo respiro, fece un lungo sbadiglio. Kagome rise e gli accarezzò la testolina.
K : “Buongiorno! Dormito bene? O sei ancora stanco?”
Il bambino la guardò a lungo come per studiarne la sua immagine e poi iniziò a muovere il naso inspirando forte l’aria circostante. Lui però lo conosceva già quel odore e sorrise.
Kagome lo guardava incredula e intenerita allo stesso tempo. Con un po’ di fatica si mise seduta e l’abbracciò meglio senza mai staccare lo sguardo da lui.
K : “Chissà quanto tempo abbiamo dormito. E poi mi piacerebbe sapere dove sono finiti gli altri!”
Proprio in quel momento la porta si aprì e apparve Inuyasha con in mano un vassoio.
I : “…Oh? Ti sei svegliata! Come ti senti?”
K : “Tutta indolenzita ma non è niente! Sto abbastanza bene. E poi è stato un bellissimo risveglio!
Inuyasha sorrise e guardò in direzione del piccolo tra le braccia di Kagome.
K : “Hai visto come è bello?”
I : “Non ho mai visto niente di più bello in vita mia” e si chinò per baciarla dolcemente sulla testa.
Kagome alzò la testa e incrociò il suo sguardo con quello di lui. Poi si baciarono con passione.
K : “Come lo chiamiamo?” disse Kagome dopo qualche minuto.
I : “Bhe…io…non saprei…che ne dici di…ehmmmm….Shinju?”
K : “Shinju?....Shinju Higurashi, suona bene! Ok allora è deciso! Shinju Higurashi sarà il tuo nome!” e mentre diceva questo teneva in alto il bambino muovendolo lentamente.
Inuyasha sorrise vedendo lo sguardo del bambino un po’ confuso e disorientato.
I : “Hai fame? Ti ho portato qualcosa da mangiare”
K : “Ti ringrazio…sto morendo di fame! Tienilo tu per favore…”
Kagome diede ad Inuyasha il bambino e dopo aver preso il vassoio cominciò a mangiare. Pochi minuti dopo arrivarono Sota e la mamma.
S : “Sorellina, ti sei svegliata finalmente!!” e corse vicino al letto ad abbracciare la sorella.
M : “Come ti senti, cara?”
K : “Sto bene, mamma…mi fanno solo un po’ male le gambe e sento un po’ di bruciore…”
M : “Vorrà dire che stasera ti medicherò di nuovo, così domani ti sentirai molto meglio. Il bambino si è svegliato?”
K : “Si, quando ho aperto gli occhi lui era accanto a me e pochi istanti dopo si è svegliato. È stato bellissimo!!”
S : “Come lo avete chiamato?”
I & K : “Shinju!!!”
S : “Che bel nome!!! Inu no nii-chan me lo fai tenere in braccio?”
I : “E va bene! Fai attenzione, però!”
S : “Non ti preoccupare!”
Il bambino rimase tranquillo e si lasciò dondolare fino a quando non iniziò ad innervosirsi e a piangere.
Subito Kagome lo prese in braccio e cercò in tutti i modi di calmarlo ma per quanti sforzi facesse il piccolo non accennava a smettere.
K : “Non capisco! Fino a qualche minuto fa era calmissimo! Su, Shinju adesso calmati! Shhhhh…”
Ma il piccolo non smetteva di piangere anzi…
M : “Kagome, secondo me il piccolo Shinju ha fame, guarda come si stringe al tuo petto!”
Kagome rimase per qualche istante immobile riflettendo sul da farsi. Poi aprì la camicetta e avvicinò il piccolo a un seno. Qualche istante più tardi il piccolo stava già succhiando il latte come un matto.
Inuyasha e Sota rimasero incantati davanti a quella dolcissima scena. Per Inuyasha era la cosa più bella che avesse mai visto.
K : “Avevi proprio ragione, mamma! Senti come tira! Avevi tanta fame, tu?” e mentre diceva queste parole iniziò ad accarezzargli dolcemente i capelli e poi volse lo sguardo in direzione di Inuyasha che la guardava con occhi sgranati e sorrise.
M : “Bene, ora io e Sota andiamo giù a sistemare un po’ di cose. Kagome, quando il piccolo finisce di succhiare alzalo e fagli fare il ruttino! Mi raccomando, ti ricordi come facevi con Sota?”
K : “Oh, si! Me lo ricordo benissimo! Non ti preoccupare!”
M : “Ok. Allora io sono in cucina...Inuyasha, non farla alzare dal letto, capito?”
Inuyasha, sempre continuando a guardare in direzione di Kagome, fece di si con la testa. La mamma sorrise guardandolo e dopo aver preso il vassoio se ne andò insieme a Sota.

Il resto della giornata passò tranquillamente. Infatti il piccolo si era addormentato subito dopo aver finito di mangiare e non aveva dato più alcun fastidio. Quella sera, dopo aver allattato nuovamente il piccolo e messolo a dormire nel suo lettino, Kagome era nel letto abbracciata al suo Inuyasha ma non riusciva a prendere sonno.
“Kagome che c’è?”
“Non riesco a dormire…”
“Ti fa male qualcosa?”
“No, non è questo…è solo che sono ancora emozionata per la nascita del bambino…”
“A dire la verità anch’io…Ci ha colto tutti di sorpresa”
“Già…sai non mi sembra vero. Da oggi sono una mamma anch’io. Ora la mia vita sarà piena di nuove difficoltà!!”
“Non avere paura…ci sarò io con te da ora in poi.” Disse baciandole la guancia.
“Si lo so. Ti amo Inuyasha”
“Ti amo anch’io”

Da quel momento i due rimasero sempre insieme movendosi tra passato e futuro. Pochi mesi più tardi anche Sango diede alla luce il suo primo bambino Toshio, primo di molti molti altri, per la grande felicità di Miroku. Anche Inuyasha e Kagome, dopo che si fu finalmente diplomata, ebbero altri bambini, un maschio e due femmine, tutti con le orecchie da cagnolino.
E come si suol dire alla fine delle storie fantastiche, i nostri amici “vissero per sempre felici e contenti”

Fine



Piacuta??????????? Commentate commentate!!! Non dimenticate di seguire l'altra mia fanfic "una nuova avventura" che, non preoccupatevi, cercherò di concludere al più presto, per la vostra e la mia felicità. Grazie ai tanti che mi hanno seguito e spero che se aggiungano sempre di più.
Baci*** ^___________________________^
Kagome123

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