Don't ask if I’m alright, I don’t have the answer.

di wreckinyaz
(/viewuser.php?uid=232389)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Chapter 2. ***
Capitolo 3: *** Chapter 3. ***
Capitolo 4: *** Chapter 4. ***
Capitolo 5: *** Chapter 5. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


                                                           Prologo;
 
 
 
 
 
Sentii il campanello suonare incessantemente. Aprii lentamente gli occhi e sbattei più volte le palpebre, facendoli abituare alla luce del sole che penetrava dalla finestra semi-aperta. Con estrema lentezza scesi dal letto, infilai le ciabatte e scesi le scale, passandomi una mano tra i capelli scompigliati.
«Era ora! Cominciavo a pensare fossi morto!» si lamentò Louis non appena aprii la porta. «Stavo dormendo, non ho sentito.» mi giustificai, spostandomi di lato per farli entrare ed accomodare in cucina, dove li seguii anch'io dopo aver chiuso la porta.
«Allora? Come ti trovi a vivere qui dentro, Horan?» chiese Liam addentando un biscotto al cioccolato che gli avevo offerto poco prima.
«Come primo mese, direi bene.. la casa è grande ed Emma è fantastica.» Accesi il gas al pentolino del tè e mi accomodai al tavolo.
«A proposito di questa Emma, non credi sia l'ora di presentarcela? Sono due mesi che ci parli di lei, ma ancora non l'abbiamo vista, se non in una fotografia.» si lamentò Harry.
«
Ve la presenterò presto, riccio.» feci un mezzo sorriso e mi alzai per mettere la bustina alla vaniglia nel acqua che cominciava a bollire.


Dalle scale sentii urlare un 'porca puttana, è tardi', chi poteva essere se non la dolce e fine Emma, nonché mia migliore amica?! 
«Buongiorno anche a te, Emma.» Urlai ridendo, seguito da qualche risatina accennata dei miei amici. «Niall, taci se non vuoi che ti strozz..»
Una testa biondo-cenere fece capolino sulla porta, bloccandosi, facendo morire in gola la frase che stava per dire quando vide altri ragazzi presenti.
«Ehm, ciao!» salutò arrossendo. I ragazzi si affrettarono a salutarla e a fare conoscenza. «Dicevi, Em?» le chiesi non appena finì di salutare Harry, 
mentre apriva il frigorifero e vi inseriva la testa dentro.

Versai il tè nella tazza ed alzai il pentolino davanti ad Emma come per dirle 'ne vuoi un po'?' lei scosse leggermente la testa e continuò a parlare.
«Dicevo.. Taci, se non vuoi che ti strozzi. Ieri sera sei tornato alle 3 di notte, io stavo beatamente dormendo finché non sei arrivato tu e ti sei buttato con la delicatezza di un elefante in preda ad una crisi d'asma sul letto, facendomi svegliare! Ho ripreso sonno solamente questa mattina verso le 6!» mi rimproverò, facendomi ridere per quel paragone tra me e l'elefante.
Ricevetti un'occhiataccia da parte sua. «Davvero sembravo un elefante in preda ad una crisi d'asma, Em?» le chiesi ancora ridendo.
Alzò un sopracciglio e mi guardò male. «Si.» Risi ancora ed afferrai la tazza del tè sedendomi al tavolo. «Sicura che non ne vuoi un po'?» le chiesi di nuovo.
La vidi pensarci un po' e poi avvicinarsi a me. «Okay, prendo un sorso dalla tua, non ho voglia di prendere un'altra tazza!» rise ed afferrò la mia tazza sorridendo ingenuamente, sotto il mio sguardo minaccioso.
Sapeva che odiavo quando mi rubavano il cibo, ma sapeva anche che a lei avrei fatto fare di tutto, perciò spesso sfruttava questo 'vantaggio' a suo favore per fare tutto ciò che voleva.
Mi ridiede la tazza e salutò tutti, dirigendosi verso la scuola. Oggi era il primo giorno per lei, che si era trasferita da qualche mese dall'Irlanda nella freddolosa Londra, in una villetta a schiera che condivideva con me.
Veniva nella mia stessa scuola, però quel giorno, il quarto superiore sarebbe entrato un'ora dopo, mentre tutte le altre classi al solito orario, ovvero le 8.10.

«Eh però, mica male la tua coinquilina!» Ammise Louis sorridendo non appena sentì la porta chiudersi. Io risi.
Un'affermazione così da almeno uno dei ragazzi, me l'aspettavo. «Già.. Più la conoscerai, più ti renderai conto di quanto speciale sia, oltre che essere una gran bella ragazza!» 
Sorrisi pensando a tutto il bene che io volevo ad Emma, a tutte le cavolate fatte insieme, a tutte le notti sia in Irlanda che a Londra negli ultimi mesi, passate a sparare cavolate, a parlare.. a tutto ciò che avevamo fatto insieme.
Potevamo sembrare una coppia, ma no, non era così, nessuno dei due provava un sentimento, se non d'amicizia, verso l'altro.
Eravamo due fratelli, due anime gemelle. Ed io l'amavo, l'amavo come un fratello ama sua sorella, come una madre ama suo figlio.
Lei per me era diventata una parte fondamentale della mia vita; senza di lei io ero veramente perso, stessa cosa lei senza di me. 
«Ti piace, Horan?»
Chiese divertito Zayn.
Alzai un sopracciglio, scrutandolo. «No, è solamente la mia migliore amica.» Ammisi ancora sorridendo. «Se lo dici tu..»
Ci spostammo in salotto, dove lasciai i ragazzi e mi andai a vestire, mancavano poco più di 20 minuti e sarei dovuto entrare anch'io a scuola.


Attraversammo il cortile della scuola semi-vuoto, - dato che c'erano solo le due quarte superiori-, e ci andammo a sedere sul solito muretto, su cui sedevamo oramai da 4 anni, in attesa del suono della campanella. «Dopo domani sera la Morrison darà una festa, ci andremo?» Chiese Harry leggendo il messaggio che gli era appena arrivato sul suo i-Phone. «Si, perché no..» disse Louis. «Per me va bene..» aggiunse Zayn, facendo un tiro dalla sua sigaretta, appoggiato al muretto. «Anche per me.. lo dico anche ad Emma?» il suono della campanella si contrappose alla mia voce, così, mentre ci incamminavamo verso l'entrata, lo chiesi di nuovo, ricevendo come risposta dei 'si', alquanto contenti della cosa.
Per il corridoio della scuola incontrammo Emma che mi saltò praticamente addosso, schioccandomi un bacione sulla guancia. 
«Buongiorno biondo.» Sfoggiò uno dei suoi meravigliosi sorrisoni staccando la presa dal mio collo.
«Buongiorno Em, passata l'arrabbiatura?» ricevetti un'occhiataccia come risposta. Risi e le passai un braccio attorno alle spalle, dandole un bacio sulla guancia. «hai conosciuto qualcuno?» «mhm si, una ragazza nella lezione di letteratura.. simpatica» fece spallucce. 
«Come si chiama?» le chiesi pensando a chi poteva aver conosciuto tra le tante. «Si chiama tipo Rose, Rosy o qualcosa del genere..»
«Ah.. si, la conosco!» Rosaline, era la sorella di uno degli amici del mio gruppetto, era carina.. castana, alta, fisico niente male, occhi color caramello..
«E così voi cinque siete i 'popolari' della scuola.. eh?» sorrise dandomi un buffetto sul braccio. Io e gli altri ci facemmo scappare una risatina.
«Beh, si.. in un certo senso è così!» le rispose Liam sorridendo.
«In un certo senso? Dalle voci che girano siete i più popolari, avete tutte le ragazze ai vostri piedi, venite rispettati da tutti ed invitati ad ogni genere di festino..» ridacchiò guardando i miei amici, facendo scappare anche a loro un sorriso.

«Ti hanno detto bene!» ammise Zayn.
I corridoi si stavano lentamente svuotando e i minuti passavano velocemente. Diedi un'occhiata all'orologio sul polso di Liam e mi affrettai a salutare tutti quando vidi che ero di cinque minuti in ritardo.

«Scappo, altrimenti la Burner mi decapita.» risi e le schioccai un altro bacio sulla guancia, fuggendo nell'aula di biologia, seguito da Harry e Zayn che avevano la mia stessa materia in quell'ora.
 
Il resto delle noiose ore scolastiche passarono velocemente.
Al suono della campanella della fine dell'ultima ora di scuola, balzai in piedi uscendo quasi correndo dalla classe, seguito dai miei amici che non furono da meno.
Ci appoggiammo alla ringhiera del cancello, una volta che anche Liam e Louis ci raggiunsero, in attesa che anche Emma uscisse dalla scuola, parlando di ciò che che era successo nelle ore scolastiche.
 
 

 

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

PIPOOOOOOOOOOL! 



asdjsdsh buonasera dolcezze! questo è il primo capitolo della mia seconda ff, non spiega molto ed è corto, lo so, sorratemi(?) lol, vi spiegherò man mano che scriverò i capitoli cwc spero che vi piaccia! c': 
recensite scrivendo come vi sembra il primo, mi fa piacere sentire il vostro parere, grazie :)
byeeeeeeee, al prossimo capitolo!
 
Twitter: @irjshug


Image and video hosting by TinyPic

 
questa è una foto della nostra Emma, come io l'ho immaginata. Dovete pensare solo che ha i capelli più lunghi, fino al fondo-schiena, per il resto, è lei! che ve ne pare? c': non si vedono molto bene gli occhi, il particolare che più voglio rendere noto, perciò in uno dei prossimi capitoli vi metterò anche la foto dei suoi occhi da più vicino :)


un bacione, Aurora. 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Chapter 2. ***


                                                                                                           Chapter 1.



 

Capovolsi la pentola, facendo scivolare la pasta un po' nel mio piatto ed un po' in quello della mia migliore amica, che intanto metteva le ultime cose necessarie per il pranzo sulla tavola.
«Sembra buona.» disse quando mi sedetti anch'io, osservando il piatto.
«Modestamente l'ho cucinata io.» scherzai addentando la pasta. Lei rise e per poco non mi sputò la pasta in faccia.
Finimmo il pranzo ed 
Emma lavò i piatti, dato che era il suo turno, mentre io mi stravaccai sul divano a vedere i risultati delle partite giocate la sera prima in tv, dove mi raggiunse anche lei dopo una ventina di minuti.
«Sempre partite vedi tu? Non ti stufi?» mi chiese girandosi verso di me, con fare serio. 
«Mhm no, come tu non ti stufi di ascoltare sempre le stesse canzoni di Demi, io non mi stufo di vedere le partite.» le sorrisi ed andai ad aprire la porta, dato che poco prima avevano suonato. «Biondo.» mi salutò Zayn con un cenno di testa, attraversando la porta.
 «'Giorno!» ricambiai, andandomi a sedere sul divano, seguito dal moro, che salutò cordialmente la mia migliore amica non appena varcò l'arco che divideva il salone dall'entrata.
«Dovrebbero arrivare anche quei ritardati tra un po'.» annunciò guardando la partita che stavano trasmettendo in tv. 
«Un po' quando? L'ultima volta che mi avete detto 'arriviamo tra un po'', ho aspettato due ore e qualcosa.» risi ricordando l'episodio, seguito da Zayn.
«No vabbè quella volta è stata colpa mia, non riuscivo a fare un ciuffo decente.» rise passandosi una mano tra i capelli.
Con la coda dell'occhio vidi Emma afferrare il cellulare e rispondere velocemente, per poi scattare in piedi.
«Niall, io.. devo uscire! Torno tra qualche ora, non aspettarmi per cena!» Disse frettolosamente, mentre correva su per le scale.
Io e Zayn ci guardammo in faccia con espressione confusa.
C'era qualcosa che non andava. La vidi sfrecciare dopo qualche minuto fuori la porta, dopo avermi velocemente mandato un saluto.
Decisi di parlare con lei quando sarebbe tornata, 'non è niente', pensai. «Ieri sera il Manchester ha perso, due a uno! Diamine!» esclamò Zayn guardando i risultati che scorrevano sullo schermo della tv.
«Siete delle schiappe, babe.» lo presi in giro ridendo. «Non chiamarmi babe, e non siamo delle schiappe, piuttosto guarda la tua squadra, biondo.» rispose infastidito.
«Io l'ho vista, ed è seconda in classifica, state sotto, inutile negare la vostra evidente poca bravura.» lo presi di nuovo in giro scoppiando a ridere quando lui si girò verso di me con uno sguardo truce.
Mi alzai ancora ridendo ed andai ad aprire alla porta, dove trovai una testa riccia attaccata su quest'ultima, con una faccia disperata. Risi. 
«Harry? Che hai fatto?» chiesi alzando un sopracciglio. 
«Ti prego, Niall, aiutami. Louis mi perseguita, vuole tagliarmi i ricci, dice che sono poco sexy così.» 
Risi ancora più forte, seguito da Liam e Louis. 
«Dai entrate, penseremo dopo ai ricci di Harry.»
Si accomodarono, anzi, si sbracarono, sul mio divano, guardando sbalorditi anche loro, i risultati del Manchester della sera prima.
«Ma.. ma.. non è possibile! Quando sono andato a dormire ieri sera, erano uno a uno, pensavo fosse finita in pareggio!»
«Sbagliavi Tomlinson! Eddai che scendete dalla classifica e fate posto a noi Irlandesi, unici campioni!» dissi fiero, provocando una forte risata da parte dei miei amici. 
«L'importante è crederci, Horan.» Aggiunse Liam.


Avevamo appena finito di mangiare la pizza, Louis stava preparando il caffé, quando sentii la porta principale sbattere.
«Em?» urlai. «Sono io.» Rispose solo. Di solito aggiungeva il 'biondo'. C'era qualcosa che non andava, ora ne ero sicuro.
La vidi entrare in cucina e poggiare distrattamente le chiavi nella ciotolina sul davanzale, per poi salutare tutti, me con un bacio sulla guancia.
«Tutto bene?» le chiesi, vedendola strana più del solito. «Si.. si, tutto okay.» si morse il labbro guardando tutto, tranne che i miei occhi.
«Vado di là.» disse quando vide che sapevo c'era qualcosa che non andasse.
Dopo qualche minuto di riflessione mi alzai e la seguii in cucina, dicendo ai ragazzi che dovevo parlarle.
Mi avvicinai al divano, con l'espressione più seria che potessi fare, non era da me fare la parte del duro.
«Em, alzati.» Le ordinai. Lei corrugò la fronte. «Perché dovrei?» chiese infastidita.
«Fallo e basta.» l'ammonii. Lei storcendo la bocca, confusa, si alzò.
Io prontamente misi una mano dietro la tasca dei suoi jeans, prima che lei potesse allontanarmi ed estrassi il pacchetto di sigarette, nel quale trovai anche del fumo.
Già, Emma fumava.. diceva che la faceva sentire meglio, non le faceva pensare a tutti i problemi che aveva e che la vita era sua e poteva farne ciò che voleva. Emma veniva da una famiglia orribile. 
Il padre era diventato un ubriacone da quando sua madre era morta, e a volte, anzi spesso, l'aveva anche picchiata, non essendo in sé.
A scuola Emma, veniva spesso insultata, chiamata 'asociale' o 'sfigata', solamente perché lei preferiva rinchiudersi nel suo piccolo mondo, dove c'erano lei e la musica, dove nessuno poteva insultarla o criticarla, dove nessuno poteva entrare oltre lei, piuttosto che stare con le altre persone e parlare, sopportare gli insulti.
Prima che io piombassi nella sua vita, lei era sola, era fredda e non parlava troppo.
Emma mi aveva promesso, quando si trasferì assieme a me, andandosene dalla casa dove viveva con il padre, che non avrebbe più toccato il fumo e io l'avevo rassicurata dicendole che ora c'ero io, e se le succedeva qualcosa doveva dirmi tutto. 
«Niall, dammi quella roba!» mi ordinò. Io scossi la testa. «Cos'è successo, Em?» le chiesi semplicemente. 
«Niente, dammi quella roba.» ordinò di nuovo.
«Qual'era il patto, Em?» fece finta di non sapere e guardò altrove, facendo spallucce. 
«Che non avresti toccato più il fumo e che io ci sarei sempre stato e che mi avresti detto qualsiasi cosa ti succedesse, ricordi ora?»
Si morse il labbro e fece finta di non sentire. «Avanti Niall, dammi quella roba.»
Tentò di prenderla, mentre io me la passavo da una mano all'altra, evitando i suoi tentativi di rubarmela dalle mani.
«Niall, cazzo, dammi quella roba.» Scossi di nuovo la testa, sorridendo. «Mi prendi anche in giro, ora?» alzò un sopracciglio, guardandomi innervosita. 
«Voglio sapere cos'è successo.» le dissi evitando ancora una volta che me la rubasse dalle mani.
Mi diede un'ultima occhiata prima di entrare in cucina ed aprire il frigoriferio per poi afferrare l'acqua e versarla in un bicchiere, sotto sguardo curioso dei ragazzi.
Entrai anch'io e mi poggiai al davanzale, vicino a lei, che beveva tranquillamente.
«Allora? Devo bruciarla questa roba?» gliela sventolai davanti agli occhi, lei posò il bicchiere sul davanzale e si rigirò verso di me.
«Ti spezzo le mani. Ridammi quella roba, mi stai innervosendo.» «Tu parla ed io te la ridò.» le dissi accennando un sorriso.
«Ragazzi cosa sta succedendo?» si intromise Liam, guardando la bustina che tenevo in mano.
Lo guardammo sia io che Em, e poi ci riguardammo in faccia io e lei. «
Niall, te lo dico per l'ultima volta, ridammi quelle sigarette e togliti di mezzo.»
«Altrimenti, Em?» Socchiuse gli occhi guardandomi veramente al limite della pazienza e salì in camera, lasciandomi a guardarla, con la bustina a mezz'aria. 
«Niall, cos'è quella roba?» chiese Louis guardandola attentamente. «Sono sigarette, Lou.» gli risposi ovvio. 
«Solo
?» chiese ancora Zayn. «Si, solo.» risposi seccato. Sapevo che prima o poi Emma sarebbe esplosa, oramai la conoscevo come le mie tasche e sapevo che per farla parlare, bisognava farla innervosire fino a farla sbottare.

Passammo il resto della serata in salone; io e Louis giocammo all'x-box, Harry stette quasi tutta la serata al telefono, Zayn e Liam erano al pc che mettevano musica e vedevano foto di qualche ragazza, ed Emma era sopra a fare chissà cosa.


------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

PIPOOOOOOOOOOOOOOOOOOL!

buonasera dolcezze! asdjsks
come vi sembra questo capitolo? cominciate a capire qualcosa di più di Emma? :)
spero che vi piaccia! ditemi cosa vorreste che magari cambiassi, cosa vi piace o non vi piace nelle recensioni! vi leggo tutte.. grazie mille!


un bacione, Aurora.

Twitter; @irjshug

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Chapter 3. ***


                                                                                      Chapter 3.




Passai tutta la notte a pensare ad Emma e a cosa potesse esserle successo. Il padre ora era lontano da lei, giusto? Allora cos'era successo? 
Quella notte Emma dormì nel suo letto, cosa mai successa da quando abitavamo insieme.
Decisi di alzarmi e di andarle a parlare, avevo bisogno di capire.
La sgrullai lentamente e lei si girò di colpo. 'non sta dormendo', constatai.
- Em? - la chiamai. - Che c'è, Niall? - rispose seccata. - Ti va di parlare? - le chiesi
quasi impaurito dalla sua risposta. - No.- sospirai. - Beh, io ho voglia di parlare, ed ho intenzione di farlo ora, quindi alzati e parliamo.- le ordinai, tirando giù le coperte dal suo volto.
- Non ne ho voglia.- disse girandosi dall'altro lato del latto, ricoprendosi con le coperte. - Perché hai comprato del fumo? Cosa c'è che non va? Sai che a me puoi dire tutto, Em.- la rassicurai costringendola a guardarmi negli occhi. Emma sbuffò e guardò altrove, poi sembrò decisa a raccontare.
- Ieri Emily, - una nostra amica irlandese -, mi ha mandato un messaggio dicendomi che hanno arrestato mio padre trovandolo ubriaco fradicio mentre spaccava un bar ed urlava il nome di mia madre. Non ce la faccio a sopportare tutto questo, Niall. Sono solo una diciassettenne, con una vita disastrosa che cerca di apparire sempre solare e spensierata. Ho due fratelli che non vedo da due mesi e mezzo, quasi tre, uno maggiorenne e l'altro minorenne che siamo riusciti a far affidare al più grande per miracolo, altrimenti lo davano in affidamento. Sono stufa di tutto questo, perché non posso essere felice, Niall? Cos'ho fatto di male? Perché questa situazione doveva capitare proprio a me? Io davvero non trovo una soluzione. L'unica persona che davvero vuole il meglio per me e di cui io mi possa cecamente fidare sei tu, Niall, ti prego non lasciarmi anche tu.- parlava guardando fisso davanti a sè.
Potevo vedere i suoi occhi azzurri, pieni di rancore, rabbia, tristezza.. un mix che rendeva Emma debole e la portava a fumare quella roba. Lei in questo modo
- mi aveva spiegato più volte-, si sentiva libera e lontana dai problemi.
- Andrà tuttto bene, Em. Tu non sei sola, ci sono io, basto ed avanzo no? - mi indicai sdrammatizzando, per non piangere nel vederla in quello stato.
- Grazie Niall, per tutto ciò che fai per me, davvero.- io sorrisi e l'abbracciai forte.
- Ora mi ridai quella roba? - mi soffiò sul collo, facendomi rabbrividire. Soffocai una risata e la guardai dritta negli occhi.
- No, stasera ti sfogherai in un altro modo, una della nostra scuola organizza una festa e noi ci andremo.-
- Voi.- disse buttandosi a peso morto sul letto. - E' qui che ti sbagli, Em. Tu verrai con noi, quindi cerca di trovarti un vestito, non ammetto repliche.-
Lei ci pensò un attimo, poi sembrò illuminarsi..  sorrise maliziosa ed annuì.
- Va bene, allora vestiti che andiamo a fare shopping! - balzò giù dal letto e si infilò nel bagno, senza neanche darmi il tempo di rispondere, lasciandomi scioccato seduto sul letto.
 
 
 
- Niall, che ne dici di questo? Ti piace? - per l'ennesima volta, la mia migliore amica uscì dal camerino con l'ennesimo vestito addosso.
Questo era carino, ma era troppo scollato e, conoscendo i ragazzi della mia scuola, non ci avrebbero pensato due volte e saltarle addosso, quindi no.
- No, provati quest'altro.- le dissi, porgendole uno dei tanti vestiti che mi aveva accollato mentre lei si cambiava.
- Peccato, era carino.- la sentii sussurrare mentre chiudeva la tenda del camerino.
Dopo qualce minuto uscì con un altro vestito ancora addosso, dopo con un altro ancora, un altro ancora ed un altro ancora..
Provò quasi tutto il negozio, finché non ne trovo uno che colpì entrambi; mi piaceva davvero tanto.
Era blu, con un fiocco color oro in basso a sinistra, aveva un enorme fiocco sul seno, attaccato al vestito, sempre di colore blu, non aveva le spalline e finiva a palloncino, poco più sopra delle ginocchia. 
- Questo è perfetto! - sorrisi sornione, mentre lei continuava a specchiarsi.
Pagammo e ci dirigemmo verso un altro negozio; quello di scarpe. Ne scelse un paio con un tacco 12, - lei amava i tacchi alti - con sfumature sul d'oro, che s'intonavano al fiocchetto del medesimo colore sul vestito.
- Non sono un po' troppo alte? - le chiesi squadrando le scarpe. - Mhm? - si girò a guardarmi, alzando un sopracciglio.
Era presa talmente tanto da quei tacchi che nemmeno mi aveva sentito. - Dicevo, non sono troppo alti? - chiesi di nuovo. - No, mi piacciono così. A te no? -
Fece un giro su se stessa mostrandomi i tacchi in ogni angolazione possibile, sorridendo. - Si.. si, anche a me piacciono ma.. mi sembrano un po' troppo alti, tutto qua.- alzai le spalle e le sorrisi. - Naah, sono comodi! Dai andiamo, devo prendermi una matita nera per gli occhi, l'ho persa di nuovo! - risi.
Era l'ennsima volta che perdeva una matita per gli occhi.. di solito le ragazze perdevano le forcine per capelli! Lei invece, perdeva le matite per gli occhi. Velocemente rimise le scarpe nella scatola e si avviò verso la cassa tutta contenta del suo acquisto. - Non capirò mai voi ragazze. Come fate a preferire quei 'cosi' a delle comode scarpe come queste? - le mostrai le mie supra soddisfatto. - Tu le vedi alte, scomode, ma se le provassi ti accorgeresti che sono proprio come le tue! O almeno per me.. - mi disse poi. - Per te, hai detto bene. Se io mi infilassi quelle 'cose' non uscirei vivo da qui! -
Rise e pagò, salutando la cassiera.
Uscimmo dal negozio ed entrammo nell'altro affianco. La seguii dietro al bancone dove c'erano i vari trucchi, tenendole le buste mentre lei frugrava tra i scaffali.
- Cazzo! - la sentii esclamare dolorante, mentre io ero intento a guardare divertito una ragazzina che si stava buttando tutto il gelato sulla maglia.
Risi e mi girai verso la mia migliore amica, che in quel momento stava imprecando contro lo scaffale per averle rotto una delle unghie.
- Diamine fa male e tu ridi? - chiese innervosita, mentre io continuavo a ridere. Mi guardò male, tanto male, ed io soffocai una risatina. Pagammo la matita ed uscimmo, facendo una pausa nello Starbucks prima di tornare a casa. 
 
- Sono le 21, Em. Muoviti o ti lascio qua! - le urlai dal salone, dopo aver dato un'occhiata all'orlogio appeso al muro difronte a me. 
- Si, ho quasi fatto! - mi urlò a sua volta. Sbuffai perché sapevo che a quel 'ho quasi fatto' corrispondeva almeno un'altra mezz'ora.
Mi buttai a quattro di spade sul divano, aspettando che Emma scendesse.
Guardai l'orologio minimo 5 volte prima di vedere la sua testa bionda scendere velocemente le scale. - Era ora! - esclamai alzandomi. - Come sto? - chiese facendo un giro su se stessa.
Per poco non mi prese un colpo, era splendida anche con un semplice vestito come quello.
Non aveva troppo trucco, aveva un fisico okay, - togliendo quella poca pancetta che stava mettendo da qualche settimana - e capelli meravigliosi.
I suoi capelli e i suoi occhi erano le parti che io più amavo di lei; i capelli erano lunghi fino a poco più sopra del fondoschiena, biondo cenere e un poco mossi, mentre gli occhi erano di un azzurro bellissimo, con sfumature più chiare all'esterno, più o meno come i miei. - Sei perfetta! - le dissi schioccandole un bacione su una guancia, prima di prenderla per mano e farla passare avanti a me per uscire dalla porta.
Ci incamminammo a piedi verso la casa della ragazza che aveva organizzato questa festa; abitava a quale isolato dalla mia e poi avevo voglia di camminare.
I ragazzi ci stavano aspettando lì da qualche decina di minuti, mi scrisse Louis in un messaggio.
Non ci diedi molto peso e continuai a camminare a passo lento affiancato dalla mia migliore amica che continuava a raccontarmi le pazzie fatte insieme alle sue amiche e a ridere a crepapelle, contagiando anche me.
 
Mano nella mano, ridendo ancora per la battuta fatta da lei poco prima, entrammo nella villetta. C'era la musica a tutto volume e gente che ballava ovunque, alcuni anche abbastanza ubriachi. Assottigliai gli occhi e cominciai a guardarmi attorno, alla ricerca di uno dei miei migliori amici.
Con la coda dell'occhio vidi solo una testa riccia, supposi fosse Harry, così mi avvicinai. - Ehi Harry! - gli misi una mano sulla spalla, facendolo voltare nella mia direzione. - Oh, ehm, scusa! - Ritirai la mano e tornai all'entrata ridendo insieme a Em, quando mi accorsi che avevo sbagliato persona.
Presi il cellulare e chiamai Liam. - Ma quello lì non è uno dei tuoi amici? - mi chiese Em mentre io continuavo a girarmi attorno con il telefono all'orecchio.
Guardai nel punto indicato da Emma e vidi Louis che ballava con un drink in mano. Riattaccai al cellullare ed afferrai la mano della mia migliore amica trascinandomela dietro. 


 
EMMA'S POV.
 
Uno.. due.. tre.. quattro.. cinque.. quant'è che avevo bevuto? 
Afferrai l'ennesimo bicchierino di birra e lo mandai giù tutto d'un sorso. Chiusi gli occhi e scossi la testa, sentendo il liquido scendermi lentamente
nello stomaco. Posai il bicchiere e tornai in pista a ballare. Erano due ore e mezza, credo, che ballavo senza mai fermarmi.
L'effetto dell'alcool non mi fece sentire nemmeno il dolore che i tacchi mi stavano procurando. 
Senza sapere nè come nè perché mi sentii strattonata fuori dalla pista da qualcuno. Istintivamente cominciai a ridere a squarciagola mentre mi
portava in giardino, supposi, sentendo il freddo vento di Londra sbattermi contro. - Em, ti avevo detto di sfogarti qui, ma non intendevo scolarti un quarto della birra che vendono al bar! - Risi ancora. Sentii Niall prendermi in braccio e portarmi in un'auto, seguito da altre voci maschili. 
Mi ritrovai seduta su un divano, con quattro o cinque ragazzi attorno che parlavano tra di loro.
Mi alzai, diretta in una cucina, ma non appena toccai terra caddi.
Scoppiai a ridere istericamente e sentii qualcuno rialzarmi per le braccia. Mi girai e gli sfiorai le labbra. - Sai che sei proprio figo? - gli dissi poi, prima di scoppiare a ridere.
Ero fuori di me, non riuscivo a controllare le mie azioni, agivo d'impulso e senza nemmeno pensare. Il mio cervello era decisamente in tilt. 
Sentii qualcun altro prendermi per un braccio e portarmi in cucina, - sotto mia richiesta - e poi porgermi un bicchier d'acqua che bevvi facendone cadere qualche goccia a terra. L'ultima cosa che ricordo è un bacio sulla guancia dal mio migliore amico.. il resto è come se non lo avessi vissuto, non ricordo assolutamente nulla. 


------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

PIPOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL!!
buongiorno directioneeers! eccoci qui con un altro capitolo, come vi sembra?
lasciatemi una mini recensione se vi va, mi fa piacere leggere
il vostro parere o i vostri consigli! :)


Volevo ringraziare;
le 15 persone che hanno recensito la mia storia;
le 5 persone che l'hanno aggiunta tra le ricordate;
le 7 persone che l'hanno aggiunta tra le preferite;
ed infine tutte le persone che leggono;
grazie a tutte!


Image and video hosting by TinyPic

vi lascio con una foto troppo asdjs del nostro Malik! 

Twitter; @irjshug

un bacione, Aurora.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Chapter 4. ***


                                                                          Chapter 4.


Emma's Pov.

Avevo un mal di testa assurdo, sicuramente dovuto alla sbornia della sera prima. Mi alzai lentamente dal letto sorreggendomi con i gomiti,
mentre mi passavo le mani sul viso massaggiandomi le tempie, che sembravano voler esplodere.
Tastai sul comodino, premendo il tasto di sblocco del mio cellulare per vedere l'ora. 11.25. Non troppo tardi.
Di solito, mi alzavo anche più tardi quando non avevamo scuola.
Era Sabato e di solito nella mia scuola il Sabato non si andava, dato che il Martedì ed il Giovedì si restava fino alle 16.46 del pomeriggio.
Con un'estrema lentezza strascinai le gambe in bagno, passandomi dell'acqua fredda sul viso per svegliarmi del tutto.
Con ancora il pigiama addosso - composto da dei pantaloncini corti e una felpa leggera, che mettevo da quando, qualche giorno prima, avevo messo delle coperte più pesanti -, scesi le scale ed attraversai l'arco della cucina, dove trovai Niall 
immerso con la testa nel Frizer, a cercare, probabilmente, qualcosa da mangiare. 

«ehi biondo» alzò la testa e sorrise, tirando fuori il latte che poi poggiò sul davanzale della cucina per farsi salutare come si deve.
Lo strinsi forte e gli diedi un bacione sulla guancia, stritolandolo per bene.
«Buongiorno» disse ricambiando il bacio.
«Dopo io e te dobbiamo fare due chiacchiere eh..» gli puntai un dito contro, con le sopracciglia corrugate.
«A che proposito?» prese il latte e lo verso nel pentolino, mentre con l'altra mano aprì uno sportello e tirò fuori i suoi cereali.
«Ieri sera, discoteca.. ti dice nulla?» mi guardò, facendo il vago. 

«Niall! Devi raccontarmi tutto, nei minimi dettagli, cos'ho fatto? Ho fatto figuracce? Da quel poco che ricordo si, ed anche molte!»
mi poggiai al Frizer mentre osservavo Niall. 
«Si beh, diciamo che..» «Niall!» Rise. 
«Ok, okay.. da dove inizio?» mise il latte nella tazza ed uscì dalla cucina, mettendosi comodo nel grande tavolo al centro del salone, seguito da me.
«Dall'inizio!» lo guardai di sbieco. 
«Okay, allora.. all'inizio hai solo bevuto, birra, qualche angelo azzurro ed hai ballato, dopo qualche altro bicchierino hai cominciato a svalvolare, ti sei scatenata in pista e hai cominc
iato a strusciarti addosso a Louis, che era più o meno nelle tue stesse condizioni e ti ha lasciata fare, poi sei salita sul cubo e hai cominciato a ballare anche lì su, con tutti i ragazzi che ti guardavano da sotto e per farti scendere da lì.. ce n'è voluto!» lo guardavo ad occhi sbarrati e mi vergognai come una ladra. 
«Dopo averti supplicata di scendere, abbiamo deciso di tornare a casa, anche perché erano le due del mattino e ti abbiamo fatta sedere sul divano. Hai cominciato a protestare, a ridere istericamente ed a fare proposte sconce ai ragazzi.. Infine ti sei alzata per andare in cucina a prendere l'acqua e sei caduta, Zayn, anche lui un po' brillo, ti ha ritirata su e tu gli hai sfiorato le labbra sussurrandogli qualcosa simile a 'sei figo'..»
Prima avevo gli occhi sbarrati? Adesso erano letteralmente fuori dalle orbite. 
«Mi stai prendendo in giro, Niall? Davvero ho fatto tutto questo?» lui annuì divertito, ricordando gli episodi della sera prima. 
«Oddio.. scusa, scusa, scusa!» ero diventata di un colorito più rosso del solito, simile a quello
di un peperone e mi stavo vergognando davvero di quello che avevo fatto.
Lui rise e mi fissò. «Stai tranquilla, sapevamo tutti che eri ubriaca e poi, non credo che gli altri stavano meglio di te per ricordare!»
Ad entrambi scappò una risatina.
Sgattaiolai via dalla stanza dicendogli che sarei andata a fare una doccia, per togliermi quelle poche immagini che ricordavo della sera prima dalla
testa; la vergogna mi stava divorando.
Che idea si erano fatti ora, gli amici di Niall di me? 
Mi gettai sotto la doccia, mettendo play alla musica dal telefono, che rimbombava in tutto il piccolo bagno.


Aprii le ante dell'armadio, piazzandomici davanti. Misi l'intimo ed il pantalone della tuta,
frugando ancora tra i vestiti cercando la felpa che avevo deciso di mettermi - una di quelle di Niall, che dopo tante mie suppliche mi aveva regalato -, senza nessun risultato. 
'Forse l'ha presa Niall' - pensai. Uscii dalla mia stanza in reggiseno e pantalone, bussando alla porta della stanza di Niall per poi aprirla.
Si, in reggiseno. Eravamo migliori amici, ci eravamo visti nudi da bambini quando le nostre mamme ci facevano il bagnetto,
ci eravamo visti in costume ed anche in intimo. Non avevamo vergogna, nessuno dei due.
In fondo eravamo migliori amici, no? «Niall, non trovo la felp.. Ops» 
Quando vidi Niall disteso sul letto ed i suoi amici seduti qualcuno vicino a lui e qualcun'altro per terra girati a fissarmi,
divenni di un rosso pomodoro, peperone, peperoncino.. la tonalità del rosso più forte che potesse esistere. 

«Ciao Em, che ti serve?» se ne uscì Niall, mentre io chiudevo di poco la porta, giusto per coprirmi. «La mia felpa!» dissi in imbarazzo. 
«Dovrebbe stare nel secondo cassetto della tua stanza, quello dentro l'armadio! L'ho presa io l'altro giorno.
» annuii e ancora
rossa in viso tornai nella mia stanza, bestemmiando in aramaico. 
Afferrai la felpa e la indossai, mentre mi sedetti alla scrivania accendendo pc e casse. Misi un po' di musica,
mentre davo un'occhiata su fb e twitter, giusto per vedere se c'era qualcosa di nuovo.

1 richiesta d'amicizia. 3 messaggi. 24 notifiche. Wow.
Aprii per prima le notifiche; solite cose, richieste per giochi, mi piace ai link, tizia/o ha condiviso il tuo link.. Poi passai ai messaggi;
Dafne. Sara. Andrea. 
'Dafne: mi manchi ogni giorno di più, non so se resisto, sai? Quando ti connetti mandami un messaggio, dobbiamo fare una video chiamata, ne necessito! Ciao bella! :)'
'Oi , come stai? Mi manchi un sacco! Forse e dico forse, il mese prossimo vengo in gita in Inghilterra.. non so dove di preciso, ma ti farò sapere! Tu in che parte sei? Rispondimi al più presto! Baaaci. :D'
'Nella crew manchi tu, devi tornare, lascia stare quel biondo finto, ti porta sulla mala via! Ahahahahahahahaha, ciao bella! :* Salutami Niall!'
Questi erano una parte degli amici Irlandesi miei e di Niall. Era
no i miei primi amici dopo le medie, quelli che mi accettarono
proprio così com'ero e che non mi giudicarono come fino ad all'ora gli altri miei 'compagni' erano soliti a fare.
Eravamo diventati una piccola famigliola, ci aiutavamo a vicenda, ci consigliavamo, se serviva qualcosa c'eravamo sempre, l'uno per l'altra,
in qualsiasi momento, anche in piena notte, se necessario. 
Con Andrea, Michael e Mattew, -altri due nostri amici- avevamo messo su anche una crew ed in tarda serata, quasi ogni sera,
ballavamo la break dance nella grande piazza del nostro vecchio paese, quand'eravamo in Irlanda. Ah, quanto mi mancava tutto ciò.
Risposi a tutti e tre e passai alle richieste d'amicizia. 
'Tamara Sein
Fissai per qualche momento le foto della ragazza, che non mi era per niente nuova. 
Afferrai il pc ed entrai nella stanza di Niall, bussando e chiedendo prima se potevo entrare.
Sentivo lo sguardo degli altri quattro ragazzi su me, che si erano girati per un attimo a guardarmi, 
mettendo la play station in pausa e ricominciare a giocare subito dopo.
La vergogna mi invase di nuovo ed arrossii leggermente.
Mi concentrai sul mio migliore amico e mi sedetti sul letto di fianco a lui, mostrandogli lo schermo del pc.

«La tua amata mi ha inviato la richiesta» gli dissi prendendolo in giro.
«Non è la mia amata, è la tua migliore amica questa!» rise. Era l'ex di Niall.
Ex, da quando l'aveva vista baciarsi con uno 
in auto,
a qualche isolato dalla piazza, dove era solito incontrarsi con il resto del gruppo.
Ex da quando Emma le aveva urlato contro tutto l'odio che provava verso di lei per aver fatto soffrire il suo migliore amico. 
Ex da quando lui l'aveva praticamente mandata a quel paese davanti a tutti i suoi amici quando lei si era ripresentata
da lui per chiedergli scusa e 'chiarire', come gli aveva detto lei.

«Che dici, l'accetto?» gli chiesi osservando le foto assieme a Niall, che ancora non aveva tolto dal suo profilo. 
«Fai tu, basta che la tieni lontana da me»
Risi e sistemai il pc sulle mie gambe, mentre accettavo l'amicizia a quella decerebrata.
Dopo qualche minuto mi si aprì una chat.
Tamara Sein.
'Ciao!' mi scrisse.
Risposi con un 'Ciao, che vuoi?' 

Tamara: 'Parlare..'
Emma: 'E di cosa? Di quanto tu ti sia comportata male? Di che figura tu abbia fatto facendo ciò che hai fatto?
Beh, lo so già.'
Tamara: 'Mi dispiace.'
Emma: 'Dovevi pensarci prima. Lo hai fatto soffrire, Niall ci teneva a te e lo sai benissimo.'
Tamara: 'Lo so quanto lui teneva a me, anch'io gli volevo bene, ma non ero innamorata di lui.'
Emma: 'Ed il modo più semplice per lasciarlo quindi è stato tradirlo davanti ai suoi occhi?'
Tamara: '..Si'
Emma: 'Senti, mi hai fatto passare anche il buon umore, ciao!'
Non le diedi nemmeno il tempo di rispondere perché mi misi offline, solo per lei, mentre continuavo a chattare con altre persone.
Feci vedere la conversazione a Niall che mi sorrise dolcemente e mi ringraziò, mentre io incazzata come una biscia, la insultavo mentalmente.
Odiavo quando qualcuno faceva soffrire Niall.
Vederlo triste era la cosa che più mi faceva male e lui non lo meritava.
Gli feci reggere per un momento il pc, mentre io cercavo il telefono che squillava, per tutta la casa.

Riattaccai la telefonata con mio fratello e risalii le scale, rientrando nella stanza.
Vidi un movimento strano nel gruppetto; quando rientrai saltarono e vidi Niall
affrettarsi a muovere il mouse per chiudere qualcosa, probabilmente. Li guardai tutti e cinque, con aria sospetta.

«Cosa stavate facendo?» chiesi squadrandoli, mentre loro si guardavano in faccia. 
«Niente, perché?» mi rispose prontamente Niall mentre continuava a fissare il pc e gli altri facevano finta di niente.
Scossi la testa e mi riposizionai accanto a lui. 

«Prima Andrea ti ha scritto 'Ehi breaker'» alzai lo sguardo dal mio cellulare, - dato che in quel momento stavo messaggiando con Dafne -
e guardai il pc.
Niall stava conversando amabilmente con Andrea fingendosi me. Strabuzzai gli occhi e lo guardai male.
Afferrai al volo il pc e scrissi ad Andrea che era stato Niall. 
«Pratichi breaking?» mi girai verso il moro, Zayne, Zayan.. Zayn!
Si credo Zayn si chiamasse, annuendo. 
«Ohw, figo. Una ragazza che ha la mia stessa passione, questa mi è nuova!»
mostrò i suoi denti perfetti, esultando per aver trovato una femmina che praticava quella disciplina. 

«Solo perché abbiamo qualche attributo in meno a voi, non vuol dire che siamo ritardate da non poter nemmeno ballare!»
esclamai ridendo, provocando anche le risate degli altri ragazzi. 
«Ragazza, da oggi sei il mio mito!» Il moretto dagli occhi azzurrini,
si alzò ridendo e mi strinse la mano. Io sorrisi. «Per così poco?» Sorrisi e ricambiai il gesto. «Non è da tutti i giorni trovare una ragazza
con un bel caratterino come il tuo» ammise risedendosi. «Com'è il mio carattere, scusa?» chiesi alzando un sopracciglio.
«Non fraintendere, intendevo che non tutte le ragazze rispondono ai ragazzi con frecciatine, di solito arrossiscono» Risi sentendo quell'affermazione.
«Naah, amo fare a frecciatine con i ragazzi.. sono così sciocchi!» Sentii dieci paia d'occhi puntati addosso, alzai lo sguardo e trovai tutti e cinque
i ragazzi che mi guardavano male. «Vorreste dire che siete più intelligenti di noi femmine, mhm?» 
Continuammo la discussione per un bel pezzo, facendo di tanto in tanto a frecciatine.


Eravamo tutti attorno alla tavola a gustarci il buon pranzo che tutti insieme avevamo preparato.. 
Erano simpatici gli amici di Niall, dopo tutto.. 
Harry, il riccio, era quello che, assieme al mio migliore amico, rideva in continuazione ad ogni battuta ed amava
giocare alla play station e cucinare, Liam quello magrolino, castano, era quello un po' più affidabile tra i cinque, da ciò che 
avevo potuto capire lui non beveva ed usava un po' più di cervello rispetto agli altri, Louis.. beh Louis era quello con cui mi divertivo 
a lanciarmi frecciatine, in tutta quella giornata non avevamo fatto altro, poi c'era Zayn.. moro, occhi marroni, sorriso mozzafiato..
Lui a dire il vero mi sembrava quello più misterioso, più riservato.. Non avevo ancora compreso bene il suo 'essere', come ero riuscita
a comprendere quello degli altri. Niall mi aveva accennato qualcosa dei ragazzi e sì, la sua descrizione non si sbagliava di una virgola.

«Ancora mi fa male la testa per ieri» ammise Harry mandando giù boccone, mentre con una mano reggeva la nuca.
«Anche ad un'altra persona che ieri sera a quanto pare si è data da fare faceva male la testa questa mattina» mi sfottè Niall.
Lo guardai male. 
«Ehi! Che ho detto? E' vero» «Prima o poi ti faccio ridiventare moro!» chiusi gli occhi a due fessure e lo guardai
di nuovo male, come per dirgli 'dopo facciamo i conti'.  I ragazzi risero. 
«Dai hai solo quasi baciato Zayn!» 
Le mie guance presero fuoco e mi girai con sguardo truce verso Louis che si tappò immediatamente la bocca.

Vidi, con la coda dell'occhio, Zayn abbassare lo sguardo e sorridere. «Ero ubriaca!» mi giustificai. «Però ti è piaciuto..»
continuò Louis. Lo guardai diventando ancora più rossa. «Non l'ho nemmeno baciato, Louis» «Gli hai toccato le labbra!» disse ancora.
«E quello ti sembra baciare?» «Senza girare attorno, ti è piaciuto?» Lo guardai di nuovo male. «NO!» 
«Nessuno resiste alla sua bellezza, non ci credo»
aggiunse Liam. «Ragazzi no, ero ubriaca, non l'ho nemmeno sfiorato e no, non mi è piaciuto» «Okay..» concluse Louis tornando a mangiare
come tutti gli altri. Zayn sembrava che non c'entrasse nulla, che non fosse successo nulla. Infondo era così, però mi aspettavo una reazione diversa da un
ragazzo. Consumammo il resto del pranzo in silenzio, continuando le nostre frecciatine, parlando del più e del meno. Louis si rivelava sempre più
simpatico. Credevo di aver trovato un amico con cui fare le migliori cazzate, oltre Niall che era sempre pronto a tutto.
Potevamo essere un bel trio.. Sì. 




-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
PIPOOOOOOOL.

hoooola gente! come va? asjdasgjs io tutto ok, togliendo che domani ho una verifica di storia e mi sto cagando sotto! AHAHAHAHAHAHAH c:
vabbè, meglio non pensarci, lol. allooora, scusate per eventuali errori ortografici ma ho scritto molto frettolosamente, dato che il libro mi sta
chiamando e mia madre anche.. con una cucchiarella(?) in mano! AHAHHAHAHAA, scappo!


grazie a tutte le persone che hanno recensito, che l'hanno messa tra le preferite o le seguite e a chi ha letto!
GRAZIE A TUTTI! 



Image and video hosting by TinyPic

vi lascio con un'altra foto seeeccssii del nostro keby, lol c':

Twitter: @irjshug

un bacione, Aurora.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Chapter 5. ***


                                                                                                   Chapter 5.


- Dolcezza alza il tuo bel fondoschiena e preparati, fai ciò che devi fare, tra mezz'ora si esce.- 
Mi aveva detto il moretto, Zayn, velocemente, prima di sparire tra le scale. 
- E dove dovremmo andare? - chiesi restando comodamente seduta sul divano.
- In giro, io e Liam ti porteremo a fare un giro per la città.- 
Alzai un sopracciglio. - E.. Niall? -
- Insomma, non puoi semplicemente annuire e vestirti come una qualsiasi ragazza avrebbe fatto? - chiese ghighando.
Corrucciai le sopracciglia e lo guardai sorpresa. - Mhm, no. Hai una faccetta furba, non sei troppo affidabile.-
Rise. - Davvero ho una faccetta furba? - Annuii. - Questa mi è nuova.- 
- A tutto c'è una prima volta, no? - Gli sorrisi lanciandogli un occhiolino e mi avviai in camera mia per prepararmi, come
mi era stato chiesto dal moro poco prima.


                                                                                                               ***

Mi allacciai la cintura sotto lo sguardo vigile di Zayn che mi guardava con occhi divertiti.
- Ho per caso le caramelle in faccia? - Gli chiesi facendo ridere Liam nei sedili posteriori.
- Forse.- Fu la sua risposta.
Mise velocemente anche lui la cintura e partì, non prima di aver pigiato un tasto sullo stereo per accenderlo.
- Dove vuoi andare? - Chiese Liam inserendo la testa tra il poggiolo del sedile su cui ero seduta io e quello del moro.
Feci spallucce. - Dove volete andare voi, è uguale per me..- 
Si guardarono velocemente. - Chiama gli altri, ho un'idea geniale! Digli che ci vediamo nella piazzetta.. - Liam saltò euforicamente sul sedile
mentre componeva il numero di uno dei suoi amici. Dopo due o tre minuti di telefonata riattaccò e sorrise. 
- Niall ha detto testuali parole 'ok, a dopo.. trattatemi bene la mia Em e non sfioratela nemmeno con un dito o potreste pentirvene
amaramente, ci vediamo lì' -
Risi scuotendo la testa. Quel ragazzo era irrecuperabile oramai, ma era per questo che lo adoravo.
Zayn si lasciò scappare una risatina mentre Liam tornava a messaggiare al cellulare.
- Hei, alza! - Dissi a Zayn sentendo Never Say Never di Justin Bieber nello stereo. 
Mi guardò sorpreso. - Ti piace Justin Bieber? - Annuii fiera. - Sì, che male c'è? - Sorrisi mentre lui, rassegnato, - sicuramente perché
anche Niall lo aveva rintontito con Justin -  alzava il volume. Cominciai a canticchiare a bassa voce guardando le persone fuori dal
finestrino che passeggiavano lungo i marciapiedi delle strade, mentre picchiettavo con le dita sulla coscia a ritmo della canzone.
Con la coda dell'occhio vidi il moro lanciarmi qualche occhiata veloce mentre guidava. - Allora? Dove si va? - chiesi sorridente.
- Sei la migliore amica di Niall, ti sei trasferita da poco qui, non conosci nessuno se non noi cinque.. quindi, sì, ti presenteremo al nostro 
gruppetto! Ti sto portando in piazza, dove ci riuniamo quasi tutti i giorni.. -
rispose Liam con tranquillità. 
Quel ragazzo era di una tenerezza unica, lo conoscevo pochissimo, è vero, ma mi trasmetteva tenerezza, dolcezza proprio a pelle.
Aveva una voce calma, rassicurante e, devo ammettere, che non era neanche da gettare, anzi, direi che era abbastanza carino.
- Ehi, e se io non voglio? - chiesi stizzita. - Ma.. com.. tu vuoi, vero? -
Quella del moro più che una domanda, era un'affermazione.
Tentai di dire qualcosa, ma non fu così. La mia bocca si aprì, ma non ne uscì neanche una parola, rimasi a boccheggiare,
finché non sentii delle piccole risatine provenienti dai due ragazzi. 


                                                                                                              ***


- Niall, ma dove siete? - chiesi sbuffando. Sentii il rumore di un accartorciarsi di una busta, stava mangiando, supposi. 
- Quasi arrivati.. siamo.. eccoci, dietro di voi! - Mi girai e vidi l'auto di Louis che ci salutava come un'ebete con la manina.
Scendemmo tutti dalle auto e ci riunimmo. - Non credo non ci sia nessuno, Michael prima su fb mi ha detto che per le tre e mezza lui era qui
con Mely e Sean.-
disse Harry, assottigliando gli occhi, cercando di guardare oltre i cespugli, dove c'era una fontana circondata da una piazzetta,
per vedere se c'era qualcuno, probabilmente. Ci incamminammo oltre tutto quel verde, trovando una decina/quindicina di ragazzi seduti attorno 
alla fontana; chi nelle auto con i sportelli aperti, chi sui motorini, chi sul bordo della fontana, chi sui gradini, chi in piedi. 
Sentii urlare nella nostra direzione degli 'oh, olè, ce l'avete fatta, ma guarda chi si rivede' come benvenuti. 
Ci avvicinammo a passo veloce e i ragazzi con strette di mano o abbracci salutarono tutti. Le mie guance si colorirono un po',
ero timida quando non conoscevo qualcuno e di certo stare davanti ad una quindicina di ragazzi a me sconosciuti che mi guardavano con aria
curiosa, non mi aiutava. - Lei.. è? - chiese uno di loro. Niall si affrettò a sorridere e passarmi un braccio dietro la schiena, per poi poggiarsi con una
mano sul mio fianco destro. - E' la mia migliore amica, Emma! - sorrise ancora e mi presentò ad ognuno dei suoi amici.
Erano simpatici e tutti insieme costituivano davvero un bel gruppetto. C'erano forse sette o otto ragazze, anche loro all'apparenza, simpatiche.
Strinsi la mano all'ultima di loro che mi lanciò un sorrisetto strafottente, la guardai confusa e riandai vicino a Zayn e Liam. 
- Non devi esserle troppo simpatica, ma tranquilla lei è così.- Mi sussurrò Zayn sorridendo appena. - Che vuol dire è così? E' strafottente di natura? -
- No, solo con quelle che ritiene possibili avversarie.- Lo guardai confusa. - Avversarie? E di cosa? - Risi. - E' una mia ex.- Risi ancora più forte,
per poi guardarlo sbigottita. - Cioè lei crede che io, te.. io e te insieme! - Risi quasi piegandomi in due. - Oh, dai, raccontami di più..- Continuai ancora
ridendo, mentre sentivo alcuni sguardi dei ragazzi su di me. - Mi stai dando del 'brutto ragazzo'? - - Non ho detto questo, anzi! Ma.. io e te, dai! -
Il mio tono di voce era divertito. Sì divertito, io e lui insieme? Ahahahahaha, suvvia, siamo seri. Era un bel ragazzo, non proprio il mio prototipo di ragazzo,
non si poteva dir di lui che era brutto, ma lui insieme a me.. no, no e ancora no. Non riuscivo a farmi un'immagine di noi.
- Beh, che c'è di male? - Sbarrai gli occhi e lo guardai mentre lui accennava una piccola risatina divertita, 
guardando Niall e Louis parlare di cose imbarazzanti successe ai cinque ragazzi. - Vedremo. - Disse infine prima di avviarsi verso il bar, per comprare
le sigarette, credo. Scossi la testa e velocemente lo raggiunsi. - Che vuol dire quel 'vedremo'? - Salimmo l'ultimo scalino ed oltrepassammo la grande
porta che si ci aprì davanti, rivelando alcuni scaffali, la cassa e le varie persone all'interno del bar sedute e in piedi. 
- Nessuno mi resiste.. e tantomeno tu. - disse semplicemente, fermandosi di punto in bianco nel mezzo del locale. Lo avevo a due centrimetri
dal mio viso, ed averlo così vicino a me mi intimoriva. Feci un passo indietro e lui si rigirò con un sorriso stampato sul volto,
chiedendo un pacchetto di sigarette alla cassa. - Sei così egocentrico! - sbottai seguendolo mentre usciva dalla porta principale del locale.
Lui rise mentre portava una sigaretta e l'accendino alla bocca. - Amo quando le ragazze mi offendono, siete troppo sexy.- 
Mi stava innervosendo. Sospirai e camminai a passo svelto verso Niall, mentre sentivo la risata del moro riempire la piazza.

- Che hai fatto, Em? - Niall rise quando tornai da lui nervosa come una biscia, con tanto di fumo che mi usciva dalle orecchie, come nei cartoni.
Ringhiai e mandai un'occhiataccia al moro che mi aveva appena raggiunta. - Cos'hai Emma? - chiese Zayn buttando fuori il fumo.
Lo guardai con gli occhi chiusi a due fessure, mentre lui continuava a ridacchiare. - Lo chiedi pure? Sparisci.- Rise ancora, mentre Niall
mi guardava confuso cercando di capirci qualcosa. - Cos'è successo Em? - - Niente, solamente.. fattelo dire, hai un egocentrico del cazzo come
amico! -
sbottai al limite della sopportazione. - Oh oh, questa te l'appoggio Em! - Sentii la voce divertita di Louis alle mie spalle e poi vidi
un pugno chiuso fermarsi davanti al mio volto. Guardai il ragazzo davanti a me e ricambiai il 'pugno', accennando un sorriso.
- Allora? Cos'avete fatto? - ripeté il biondo.
- E' fermamente convinto che lui mi piaccia.- dissi ridendo. - Vorresti dire che non è così? - mi girai verso il moro con uno sguardo truce che fece ridere
Niall e Louis. - No, non è così.- gli risposi stizzita, prima di camminare a passo svelto verso l'auto. - Dove vai? - mi urlò dietro il moro.
- A prendere le sigarette! - Solo dopo aver provato ad aprire la portiera, mi resi conto che era chiusa.
Sentii una presenza dietro le mie spalle ed il suo respiro sul collo. Rimasi immobile. Era buio, ero sola ed avevo paura.
Non so da dove, ma presi coraggio e mi girai di scatto pronta al peggio, ritrovandomi il moro a due centrimetri dal mio volto.
- Come pensavi di aprirla? - Alzò le chiavi a mezz'aria e me le sventolò davanti. Sbuffando le afferrai ed aprii la macchina prendendo le sigarette sul 
cruscotto. La richiusi e gliele riconsegnai mentre accendevo la sigaretta. - Perché fumi? - - Non posso? - Lo vidi con la coda dell'occhio alzare le
spalle e fare un altro tiro, mentre avanzavamo verso la fontana, passando sotto i vari lampioni ai bordi delle strade.
- Quindi stasera si va al Bowling? - stava domandando uno degli amici dei ragazzi. A quanto pare, quella sera si erano organizzati per andare
al Bowling. Io ero sempre stata una frana e l'idea non mi allettava molto, ma dopotutto era meglio che restare a casa senza far nulla. 
Mi poggiai all'auto di Louis, - che aveva parcheggiato vicino alla fontana, dov'erano appoggiati anche lui, Liam e Zayn- e seguii il loro discorso.


NIALL'S POV.
Vidi con la coda dell'occhio, la mia migliore amica afferrare il cellulare dalla tasca posteriore dei suoi jeans e dileguarsi con uno 'scusate'.
Di nuovo, era successo di nuovo. Sentivo che c'era qualcosa che non andava, che Emma mi stava mentendo, che le stesse accadendo qualcosa
di serio. Lei era sempre stata sincera con me, anche sulla droga. In qualsiasi caso, lei mi aveva detto tutto. Ma nell'ultimo periodo, non era più così.
Sembrava come se si stesse piano piano distaccando da me, e questo mi faceva male. La vidi tornare un quarto d'ora dopo un po' in ansia:
quand'era ansiosa, si vedeva da come camminava, era veloce e si muoveva nervosamente. Alzai il capo, come per dirle 'tutto ok?' lei rispose con un
semplice cenno in segno di approvazione, anche se sapevo che non era così. Mi spostai sull'altro lato dell'auto sulla quale ero appoggiato, vicino ad
Emma e la strinsi a me, sfregando il mento tra i suoi capelli: era una cosa che la tranquillizzava, infatti la sua stretta sui miei fianchi diminuì dopo qualche
minuto. Le lasciai un bacio tra i capelli e le feci alzare il capo: aveva gli occhi lucidi. - Cos'hai Em? - le sussurrai dolcemente, mentre lei abbassava
lo sguardo, evitando il mio. - Niente Niall, è tutto ok.- Si sforzò di sorridere. - So che non è tutto ok, Emma. Quando ti senti pronta, io sono qui. Sai che
su di me puoi contare sempre! -
Sorrisi e la strinsi un altro po' a me, unendomi al discorso che avevano preso i miei amici. 




---------------------------------------------------------------------------------------------------------------

PIPOOOOOOOOOL!!
buonasera dolcezze asdjds scusatemi se ho aggiornato tardi, ma nell'ultimo periodo
ho avuto un sacco di verifiche da fare a scuola e non sono potuta stare molto al pc..
sorratemi(?) lol. spero vi sia piaciuto, recensite! :) 


Image and video hosting by TinyPic


vi lascio con un'altra foto seecssi di malik! asdjs buonanotte! c:

Twitter: @shelovezayn (ho cambiato nick.)

un bacione, Aurora.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1586658