L'ultima notte al mondo la voglio passare con te...

di _Ginge_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Io. ***
Capitolo 3: *** La farfalla che mi dovrebbe far crescere.. ***
Capitolo 4: *** Lui ***
Capitolo 5: *** Perchè? ***
Capitolo 6: *** L'arrivo a casa.. Fantastico.. ***
Capitolo 7: *** Va tutto ok... Si come no ***
Capitolo 8: *** Buon natale , amore mio ***
Capitolo 9: *** What?? ***
Capitolo 10: *** L'unica soluzione ***
Capitolo 11: *** I Can't ... I Want Al Here. ***
Capitolo 12: *** Non lasciarmi.. ti prego non lasciarmi ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 - The End ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
 

Continuo a guardare quella stupida foto. Continuo a guardare quei 2 stupidi sorrisi. Continuo a guardare e ho paura che uno dei 2 sorrisi sia faso.  Non riesco a capire come sia possibile .

Ora provo solo delusione. Delusione verso colei con cui ho passato i momenti più belli, con cui ho vissuto uno degli anni più belli, più emozionanti.

Delusa perchè? Perchè mi sono sentita presa in giro, sentita usa, sentita... Sapete quando cercate di aiutare qualcuno, ma non avete il tempo di ragionare che la paura vi ofusca la mente? Ecco così. Non mi sento delusa di me stessa, anzi con me stessa sto bene, ma solo delusa di Lei...

Oggi Benedetta mi ha detto che era solo un periodo e che sarebbe passato e che saremmo tornato le 6 ragazze di sempre. Ieri Alberto  mi ha detto che se fosse risuccesso, le avrei dovuto tirare un cazzoto in pieno viso e no solo 2 sperle .

-La prossiama volta che svengo non mi devi tirare 2 sberle! Lo sai che mi da' noia!! - Urlò Giorgia.                                                                                                                                                                     -Che cazzo, come ti dovevo svegliare?? Io mi stavo per far male!! Vedi qui c'è uno spigolo!- Dissi io indicangli lo spigolo. - Se non arrivava Chris io a quest'ora mi sarei fatta tanto male, dal momento che mi sei venuta a dosso a peso morto!- Urlai io a mia volta.                                                            -Non mi devi urlare, capito??                                                                                                                                -Tu invece si? - Dissi più arrabbiata che mai. Alberto arrivò da noi, cercando di farci smettere di urlare nel centro del paese.                                                                                                                               - Ali,Giò! Basta urlare! Non siete due bambine!                                                                                              Me ne vado via, mandandola a quel paese con il braccio. La sento urlare qualcosa a Bene e alle altre, ma non so cosa.  Ho capito... Ho appena perso quel bellissimo legame che avevo con una elle mie migliori amiche. 


 

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Capitolo 2
*** Io. ***


 
Capitolo 1
Io.
 



- Ali ti vuoi alzare da quel maledetto letto? .- Mi aveva appena urlato Albe dalla cucina del nostro appartamento. Avevo 19 anni, avrei voluto vivere da sola la mia vita a Firenze ma, i miei avevano concesso che io me ne andassi da casa solo se fossi andata a vivere con Alberto Gheraldi. Conoscevo Al da circa 8 anni. Lo avevo conosciuto quando avevo iniziato a frequentare Bene, ma non mi ricordo come ci siamo conosciute io e lei. 

Albe era più grande di me di un anno, aveva deciso di non studiare e di trovare lavoro come barrista in un bar nel centro della città del David. Io, invece, avevo deciso di andare all'università. Volevo diventare psicologa e dicevano che quella di Firenze era la meglio. Meglio o no, sarei andata ugualmente lì: i miei vivevano a 10 minuti da Lucca e per rimanergli vicino avevo deciso di andare a Firenze. 

- Ali se non ti alzi io, giuro che ti faccio del male!- Continò a urlare. 

- Cosa mi faresti?- Dissi sedendomi sul tavolo della cucina.

- Finalmente ti sei alzata! Pensavo che dovessi entrare in camera tua, aprire la finestra per levare quell'odore di autocommiserazione che c'è se apri la porta di camera tua. 

- Al?? 

-Dimmi. -Disse senza nenche guardarmi. Era troppo occupato a fare le frittelle!!

- Ha chiamato Giò? 

- No... - Scesi dal tavolo per tornare in camera mia. La mia camera mi rispecchiava: le pareti erano lilla, il letto ero un normalissimo letto a una piazza e mezzo con le lenzuola gialle, la poltrona era a forma di guantone da Baseball, la scrivania era piena di fogli o di vestiti e a volte facevo fatica a trovare il mio portatile. 

- Alice, ascolta..- Disse ,non appena fu enatrato in camea mia, facendomi sedere sulle sue gambe e accarezzandomi la pancia. Cazzo quanto mi piaceva! Ma la cosa non era reciproca..- Giò è fatta così. Scommetto che tra 3 giorni ti chiamerà e ti chiederà scusa.. su dai.. Me lo fai un sorriso? 
Sorrisi. Lo abbracciai e lui mi stampò un baciò sulla guancia per poi tornare a mangiare le frittelle che si era appena preparato.
 


- Hai 19 anni sei una donna!- Mi urlò Mar. Martina era la mia migliore amica dalla prima superiore. Eravamo le unice del gruppo che avevamo 19 anni. Tutti gli altri ne avevano 20 anni o anche 21. 

- Mar,cazzo, lo so che ho 19 anni! 

- Secondo me, non lo sai.. - Si alzò dalla sedia della mia scrivania e uscì. Tirai il cuscino contro la porta. Forse aveva ragione Mar non lo sapevo. 

Mi alzai e andai in camera di Al senza neanche bussare. Era seduto sul letto senza maglia che leggeva una rivista di automobili. 

- Bussare no?- mi chiese quando mi vide entrare in camera sua. 

- Ti devo parlare. - Dissi sedendomi accanto a lui sul suo letto. 

- Dimmi, che problema hai?

- Voglio fare sesso. - Rise. Io ero seria. 

- Ali tu sei vergine!

- Allora?? prima o poi dovrò perderla. Tanto tutti dicono che la prima volta, soprattutto per una donna, è doloroso allora meglio perdorla con uno che non conosco e magari anche ubriaca, che con qualcuno a cui tengo... 

- Che cazzo stai deicendo Alice? Spero che tu stia scherzando? 

- No.. 

- Chiama Giorgia e parlaci. Questa è la cazzata più cazzata che tu potessi dire!  
Mi alzai dal suo letto facendo dei gridolini di rabbia. 

- Dai Ali vieni qui!- Urlava ma io non lo ascoltai. Non era vero che per fare qualunque pazzia avevo bisogno di Giò, avrei fatto anche io la mia cazzata.
 
_Ginge_ 
Che cosa ve ne pare? Vi piace? 
Un bacione!!!!!

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Capitolo 3
*** La farfalla che mi dovrebbe far crescere.. ***


Capitolo 3 .
La farfalla che dovrebbe farmi crescere


 

- Mamma tu sapessi cosa mi sono appena fatta! - Dissi a mia madre al telefono. 
- Cosa Ali? 
- Un tatuaggio!! 
- Cosa??  
- Si mamma! Una farfalla all'inguine. E' bellissima! 
- Alice dimmi che Albe era con te.. 
- Ecco questo non ne sarei proprio sicura.. però.. 
- Non lo sa, vero?- Come faceva a saperlo? 
- Esatto. 
- Aliceee!!
 
- Bimba sono a casa!- Al era appena tornato. Lui mi chiamamava "Bimba" e nessuno sapeva il perchè.. credo che neanche lui lo sappia il perchè.
- Albe Albe Albe!! - Iniziai a urlare. Ero in slip e in cannottiera e stavo saltando .
- Ehy! Tutto ok? 
- Ho trovato la cazzata!
- Eh?? Che cazzata ?? - Chiese posando le chiavi della macchina e levandosi la ciacca. 
- Ho fatto un tatuaggio!!- Si girò di scatto. Mi avvicinai a lui e abbassai la parte destra degli slip facendoglielo vedere. 
- E' fatto con l'enne vero? 
- No.. 
- Ma sei scema!! Alice che cazzo ! Tua mamma non lo sa vero?- Gli sorrisi.  Tutti dicevano che con quel sorriso mi salvavo. Non disse nulla, si limitò ad andare in camera a chiambiarsi .. stasera saremmo usciti. 
 
- Albe ci sei? - Gli urlai .
- Si.. - Mi disse freddo. Uscii dalla porta un Alberto con un paio di jeans stretti e una polo Verde. Era bellissimo. 
- Guidi te o io? - Dissi sorridendo. 
- Io. 
 
Arrivammo al bar e c'erano già tutti. Vicky e Sofi stavano spettegolando, Mar, Ste e Chris stavano parlando di sport, Lore, Bene e Giò stavano cercando di parlare di quel fatidico mercoledì sera. 
- Ciao a tutti!!- Disse Al a tutti. 
- Ehy.. 
La serata passò normamenvte come sempre. Mar commentava tutti i ragazzi, Vicky e Bene ridevano alle battutte di Ste , Albe e Lore Cercavano di attirare l'attenzione di 2 ragazze, Chris e Sofi si baciavano e per finire c'eravamo io e Giò che non ci parlavamo..
 
- Bene, io vado a letto.- Disse lui appena entrati in casa e diregendosi in camera sua.
- Scusa..- non disse e non fece nulla. - Albe mi dispiace.. - Continuò la sua strada senza neanche parlarmi. 
Andai anche io nella mia camera. Mi levai i vestiti e mi misi una marglia larga, mi misi sotto le coperte. 
- Ali dormi? - Mi tirai un po' su e accessi la lucina sul comò che avevo appena spento. Alberto era davanti a me in boxer, si vedevano bene i suoi addominali... i suoi muscoli. 
- No, en...- Non riuscii a finre la frase che me lo ritrovai sopra che mi baciava. La sua lingua giocava con la mia, danzavano ... Mi sentivo quasi in paradiso. - Al.. 
- Scusa.. Forse non avrei dovuto. - Disse tornardo in camera sua. Ok, il bacio che da tanto aspettato... era arrivato.

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Capitolo 4
*** Lui ***


CAPITOLO 4
LUI

 
 

1 settimana dopo.
- Scusami..- Mi disse un ragazzo con uno strano ciuffo in testa.
- No, lascia stare è colpa mia. - Mi abbassai per raccogliere le cose che mi erano cadute.
- No.. - Disse mentre mi passava il portafoglio e il cellulare. - Comunque io sono Tommaso.
- Alice piacere. - Sorrisi. - Ciao Tommaso.- Dissi andandomene. Dovevo arrivare fino all'Hard Rock Caffè. Le ragazze mi stavano aspettando. Speravo che ci fosse anche Giò. Mi mancava.
 

-Ciao! - Dissi sedendomi tra Mar e Vicky. Come immaginavo Giò non c'era.
-Ehi! Sei in ritardo..- Mi rinfacciò Mar.
- Ho incontrato un ragazzo... - Nell'aria si alzarono degli "Ooooo" o degli "Uuuuuu" .
- Chi è? - Mi chiese subito Vicky. Vicky era cilena ed era bellissima, come tutte le ragazze dell'America del Sud. Aveva 20 anni e studiava medicina. Voleva diventare un chirurgo.
- Si chiama Tommaso. Aveva uno strano ciuffo in testa e poi aveva una maglia bianca con il pentagramma e delle note Sono sicura di aver riconosciuto un Sol e un La. ma sappiamo tutti che non sono mai stata brava nel solfeggio.
- Beh un buon modo per dimenticare Albe..
- Di cosa stai parlando Sofi?? - La bionda che mi stava seduta davanti, era sempre occupata a messaggi are o a farsi i complessi per capire perché il suo ragazzo non le rispondeva e ora mi ascoltava? Che cazzo Chris rispondigli!
- Sofia ha ragione.
- Bene!! - Urlai io. - Comunque smettiamo di parlare di me e che diciamo di un certo Marco. Eh, Mar?
- E' fantastico! Io amo quel fotografo!
 

- Arrivo!- Urlai verso la porta. Corsi e aprii. Non ci posso credere!! Tommaso era davanti a me! - Ehi, che ci fai qui?? - Chiesi curiosa.
- Ciao.. Questa è tua? - Disse mostrandomi la mia agenda. L'avrei riconosciuta dappertutto: me l'aveva regalata Al, era rivestita con della stoffa arancione con i fiorellini e al centro c'era il mio nome. La presi in mano e controllai che fosse davvero la mia. Gli aprii e guardai se d'entro c'era la foto mia e di Al.
- Si, è la mia. Grazie mille! Sarei persa senza di lei.
- Non sarai mica una di quelle che hanno bisogno di programmarsi la vita per vivere, vero? - Disse mentre io le facevo segno di entrare nell'appartamento.
- No. D'entro ho solo l'orario del treno, delle lezioni all'università e del lavoro di Al.
- Il tuo ragazzo?
- No, il mio migliore amico non che il mio coinquilino. - Sorrise.
Parlammo per circa un’ora, seduti sul mio divano di pelle nera. Parlammo di tutto e di più. Avevo scoperto che era un artista, che studiava all'accademia delle Arti di Firenze e che gli piacevano le ragazze con gli occhi azzurro-verde. Io ce li avevo!
Vidi la porta aprirsi e Al entrare. Era tutto bagnato, doveva aver preso la pioggia.
- Ciao.. - Disse lavandosi le scarpe.
- Oi, ciao Al! Lui è Tommaso. Tommaso lui è Alberto. - Tommaso allungò la mano ma il mio coinquilino si limitò a fare un cenno con la testa.
 

- Chi era?
- Te l'ho detto, si chiama Tommaso. 
- Già si chiama Tommaso. Cosa sai di lui??
- Che studia all'accademia delle arti qui a Firenze. Che è un artista. Mi ha chiesto di uscire. Che gli piacciono le ragazze con gli occhi azzurri- verdi.
- LUI TI HA CHIESTO COSA?- Ecco che iniziava la guerra.
 

_ Ginge_
Scusate non mi sono accorta di aver postato il capitolo non corretto.. Questo lo è .. Grazie a Satananuda per avermelo fatto notare.. Alla prossima!!!

 

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Capitolo 5
*** Perchè? ***


Capitolo 4
Perchè??



 
Un mese che stavo con Tom.  Un mese fantastico. Quando stavamo insieme, ci divertivamo un sacco: ridevamo, scherzavamo, prendevamo in giro le coppiette felici che si strusciavano nel parco e soprattutto ridevavamo quando ci rendevamo conto che anche noi lo facevamo.
Albe non lo sapeva. No perché avevo paura che lui lo dicesse ai miei, anche perché lo sapevano, ma perché un mese prima aveva fatto una cosa che non avrebbe dovuto fare, rovinando così il nostro meraviglioso rapporto. 

Entrai in casa in modo silenzioso, sorridendo come un ebete. Ero stata a casa di Tom e rilassandoci sul letto, lui mi aveva alzato una pochino la gonna e mi aveva toccato l'intimità. Appena entrata Alberto era sdraiata sul divano che dormiva. Cercai di chiudere la porta senza svegliarlo, ma non ci riuscii.                                                                                                                            - Umm... Ali sei te?                                                                                                                                                                                                           - S-si.. Come mai sul divano? - Chiesi sedendomi accanto a lui sul divano.                                                     - Ti aspettavo. Non dovevi tornare alle 23?                                                                                                                                                                      - Chi sei mio padre??                                                                                                                                             - No, ma è che..- Disse sedendosi.- Alle 11 e mezzo mi alzato per prendere l'acqua e sono passato davanti a camera tua e non ti ho visto. Allora mi sono messo sul divano e ho cercato di  aspettarti ma mi sono addormentato.                                                                                      - Ah.. Scusami.                                                                                                                                                               - Che avete fatto? - Era il mio migliore amico, glielo avrei dovuto dire?                                             -Ci siamo divertiti tanto. Abbiamo mangiato, poi ci siamo baciati e dopo...                                             - E dopo?                                                                                                                                                                              - Mi ha toccato!- Dissi tutta contenta. Bum! Mi trovai a massaggiarmi una guancia con la mano. Gli occhi mi bruciavano. Albe mi aveva appena tirato uno schiaffo. Mi alzai di
scatto e andai in camera mentre lui continuava a chiamarmi.


 - Ali dai ti muovi! Per arrivare a casa tua non ci vuole 10 minuti!- Avrei dovuto fare un viaggio di 2 ore con Alberto che guidava. Era il 23 dicembre e noi ci saremmo dovuti imbattere nel traffico pre-vigialia di Natale. Come ogni anno avrei passato la vigilia con la famiglia di Albe e quella di Giò e Il pranzo di Natale con la famiglia di Chris. Tommaso sarebbe andato a Londra con il padre . Mi aveva chiesto di andare con lui, ma ero stata costretta a  rifiutare perché avevano dimesso mio fratello Andrea dall'ospedale. 
- Puoi venirmi a prendere la valigia? Così faccio prima.
- Certo.- Disse entrando nella camera. – Qual è delle due?
- Quella blue.- Dissi fredda.

- Tu scendi dalle stelle.. o re del cielo...- Al canticchiava questa canzoncina mentre io lo supplicavo di smettere.
- La smetti? Non mi piace questa canzone.. Cioè mi piace ma non cantata da te!
- Alice dobbiamo parlare, lo sai vero?      
- Si.. Ma ora non ne ho voglia.. per nulla!
 
- Alice.. Alice .. Alice sveglia!
- Umm Albe siamo già arrivati?
- No.. Per colpa del traffico ho dovuto cerca un motel... - Mi alzai di scatto.
-  Cosa? Allora quando arriveremo? - Ero preoccupata.
- Domani per l'ora di pranzo. Dai scendiamo.
 
- Alice ascolta… - Iniziò lui, quando mi vide uscire dal bagno del motel. La stanza era carina , un po’ piccola ma carina..
- Dimmi!- Dissi sorridente..
- Mi volevo scusare per quello che è successo l’altra sera.. – Cosa?? Lui che si scusa?? Non era mia successo!!
- Tu ti stai scusando con me???
- Si… - Abbasso lo sguardo.. – Il fatto è che non mi puoi dire certe cose così!
- E come te le dovrei dire scusa?
- Non me le dovresti dire proprio!!- Cosa??
- Primo: sei il mio migliore amico.. Secondo : tu mi hai sempre detto quando qualcuna di faceva certi “lavoretti”.. allora non mi rompere!- urlai. Mi girai e gli diedi le spalle. Mi abbracciò da dietro e mi lasciò un leggero bacio sulla guancia.
- Scusami. – Sospirai.
- Da che parte vuoi dormire?? – Chiesi cambiando discorso.
- Sinistra!!
- Io dormo dalla parte destra e tu da quella sinistra. - Dissi tutta contenta di passare una nottata con il mio migliore amico.
- Come sempre! - Ci sdraiammo entrambi nel letto e lui mi abbraccio. Mi mancava quella sensazione. MI sentivo in pace. La sua mano che mi accarezzava la spalla e la sua bocca che mi lasciava dei piccoli baci sulla testa. Ora non capivo più nulla. Perché stavo con Tommaso se quando lo baciavo, pensavo ad Al? 

 






_Ginge_ 
Scusate per la parte del FlashBack... non riesco ad aggiustala... 
fatemi sapere...
Scusate se ci sono errori.. 
Già scusate se ho aggiornato così tardi, ma sono sommersa di compiti!!!
fatemi sapere un bacione!

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Capitolo 6
*** L'arrivo a casa.. Fantastico.. ***


Capitolo 4
L'arrivo a casa..
Fantastico

 

- Albe?
- Umm..

- Vuoi farlo con me?
- Dormi.. Sei stanca.
- Sei stato il mio grande amore. - Dissi avvicinandomi ad Al. Non so cosa mi stesse prendendo, ma qualunque cosa fosse .. ero felice. Le nostre labbra erano vicinissime e potevo sentire il suo respiro sulle mie. Sfiorò le mie labbra con le sue, fino che le nostre labbra non si toccarono. Mi misi a cavalcioni su di lui e iniziò a accarezzarmi la schiena.
- No.. Ali aspetta. - Mi fermò e fece in modo che io lo guardassi negli occhi. - E' quello che vuoi?
- Albe ti amo follemente da circa cinque anni e non so perché mi sono messa con Tommaso. Voglio stare con te.. Con te.. - Lui mi ribaciò.
Mi sfilò il pigiama pesante ed io feci lo stesso. Iniziò subito a stuzzicarmi il seno. La cosa che gli era sempre piaciuta di me era che dormissi senza quel pezzo di stoffa che mi copriva la parte che lui amava di più di una donna, dopo gli occhi. Quando fummo nudi e dopo che avevamo scoperto il corpo l'uno dell'altro, Al si alzò prese una bustina di preservati e l' aprì e se ne mise uno. Tornò da me, che lo aspettavo impaziente e impaurita.
- Ali sei sicura?
- Si.. Ma mi prometti che farai piano.??
-Certo piccola mia..  Ali una volta che sarò dentro di te.. non si torna più indietro. Tu sarai mia.. Mia e solo mia..
- Tua e solo tua..
Detto questo, aprii delicatamente le gambe e sentii lui si poneva nel mezzo. Iniziò a baciarmi, ero rilassatissima. Il mio relax fu interrotto dal suo membro che entrava dentro di me. Un dolore atroce mi si presentò davanti. Supplicai a lungo Alberto di smetterla ma lui mi ripeteva che sarebbe passato e che il mio dolore presto sarebbe diventato piacere. Infatti, fu. Le lacrime che avevo iniziato a versare erano scomparse e i gridolini di dolore ora e gemiti di piacere. 
La mattina seguente mi svegliai abbracciata al ragazzo che mi aveva fatto diventare finalmente donna. Iniziai ad accarezzargli il petto nudo e a baciargli gli addominali ben presenti. Lo sentii mugugnare qualcosa e poi aprire leggermente gli occhi.
- Buongiorno..- Dissi sorridendo.
- B-b-bungiorno..
- Come stai?- Chiesi allegra.
- Bene tesoro, Te?
- Tesoro??
- Ali,- Si sedette con la schiena appoggiata allo schienale. - mi piaci. Voglio stare con te. Voglio entrare domani a casa mia, mano nella mano, Baciarti sotto il vischio. Abbracciare mia madre e dirle :" Mi sono messa con la ragazza che tu sempre hai voluto per me. ".  E poi .. quel cavolo di tatuaggio lo adoro.- Disse l'ultima frase toccandomi il tatuaggio.
- Perciò quando arriviamo da te, tu mi apri lo sportello, mi palpi un attimo il sedere, ci diamo la mano e poi io dirò che ho mollato Tommaso per stare con te, amore mio.
 
- Alice, tesoro, che bello vederti!!! -Urlò mia madre.
- Ciao mamma!- Lasciai la mano del mio migliore amico. Ops, mi correggo: DEL MIO RAGAZZO. Al andò a salutare i suoi genitori e io dopo aver abbracciato mia mamma andai da mio fratello che era sulla carrozzina a rotelle.
- We fratellino!- Dissi scompigliandogli i capelli castani. Andrea era il mio fratellino diciasettenne- prossimo ai diciotto- che per colpa di un incidente con il motorino era stato operato al femore.
- Ali non mi toccare i capelli! Poi mi ce li rimetti te a posto!
- Mi sei mancato Andre!- Dissi lasciandogli un bacio sulla guancia e sedendomi accanto a lui. -Come va la gamba?
- Mi fa un po' male, ma ne ho passate di peggio.
- Con Aurora come va? - Aurora era la sua ragazza. Gli stava sempre vicino da quando lo avevano lo avevano operato.
- Bene. Guarda cosa mi ha regalato! - Mi mostrò un braccialetto con su scritto il suo nome.
- E' bellissimo!
- E tra te e Al?- Cosa??? Lo guardai stranita. - Su.. Dimmi! Non sei più vergine? - Io e mio fratello parlavamo di tutto. E il sesso era il primo discorso che affrontavamo.
- Emm.. Non sono più vergine da circa 6 ore...
- Batti il cinque, ragazza!!!
 
- Ali sali un attimo?? In tanto dobbiamo aspettare Giò. - Al mi prese per mano e mi portò in camera sua. Ci sedemmo sul letto e iniziammo a baciarci. Io ero sopra di lui. Le sue mani vagavano per tutta la mia schiena.
- Albe da quanto tempo ti... bhe ..si.. io..ti..  piaccio? 
- 2 anni e qualche mese.. - Wow.. perchè non me lo ha detto prima? Stavo per parlare ma lui non mi diede tempo...
- Allora, mi dica signorina, le è piaciuta la sua prima volta??
- Allora, guardi se devo essere sincera..E' stata perfetta.



_ Ginge_ 
Ciao gente che ve ne pare?? 
L'hanno fatto!!! Weee!! 
ho deciso di lasciare anche una foto di Andrea.. pronte? 



Belliino vero?? Lui è io mio fidanzato!! ( se magari!!!) Lui è FRANCISCO LACHOWSKI!! Modello brasilianooooooo!!! 
Dopo questo momento di slero.. vi progo di recensire e non aggiornerò prima di avere 2 recensioni.. ( maggiori di 11 parole prego...) 
un Bacioneeee 
_Ginge_

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Capitolo 7
*** Va tutto ok... Si come no ***


Va tutto bene...
Si come no..

 

 





La serata stava andando benissimo. Dire che andava bene era dir poco. Mangiammo come dei piccoli maialini in calore. Ero seduta in salotto con mio fratello e la sorella di Al. Sara aveva 30 anni e da quando ero piccola  che mi faceva da balia. Mi ero sempre confidata con lei. No perché mi dava dei consigli su come mettermi con suo fratello ma perché per me era come una sorella maggiore.
- Fammi capire: te stai con ...
- Con Albe.. - Risposi.
- Ma non stavi con Tom?- Mi chiese Andre.
- Si. Appena torna da Londra lo lascio.
- Dimmi com'è stata la tua prima volta?
- Fantastica Sa.. Fantastica.. Al è stato dolcissimo e poi non ho sentito neanche tutto quel dolore che tutte voi mi avete detto. Sara l'ho fatto con l'uomo che amo. Con lui.
- L'uomo che ami? Pensavo di essere io.- Mi girai di scatto e mi trovai davanti Tom con ancora la giacca addosso. Mi alzai di scatto. Sara si mise le mani sulla bocca per lo stupore invece mio fratello stava trattenendo i pugni per non spaccargli la faccia. Gli era sempre stato sul culo.
- Tom, ti posso spiegare..
- Spiegare cosa? Che mi hai tradito? E io che ho anche lasciato mio padre a Londra da solo per te. - Uscii dalla stanza e io lo segui, urlandogli di fermarsi. Sentendomi urlare uscirono tutti preoccupati.
- Tesoro che succede?- Mi chiese mio padre. Non riuscii a parlare che Tom iniziò prima di me. (?)
- Succede, che sua figlia, mi ha tradito con quel bastardo!- Disse indicando Al.
- Mi volete spiegare?
- Papà non né successo nulla...
- Non né successo nulla?? Nulla?? E' vero. Non né niente il fatto che abbia perso la tua verginità con Alberto che con me. Non né successo nulla. - Urlò.
- Non ti permettere di urlare in casa mia. - Urlò a sua volta Al.
- Sai che ti dico? Che non voglio passare un altro secondo in questa casa. Neanche uno. Questa troietta te la puoi anche tenere.- Fu tutto così veloce. Albe era sopra di Tom che lo riempiva di pugni. Carlo e mio padre che cercavano di fermali e io ero abbracciata a mia madre. Sara e sua madre che urlavano.
Al che veniva tirato a forza in cucina e Tom che veniva mandato fuori, mentre urlava che tra noi era finita. Andai in cucina dal mio amore. Lui continuava a camminare avanti e indietro per la stanza. Lo andai subito ad abbracciare. Appena le nostre pelli furono a contato lo sentii teso. Non contraccambiava neanche: le sua braccia erano lungo i suoi fianchi che facevano il pugno per trattenere la tensione.
- Ti ha chiamato Troia... Come si è permesso quel bastardo? Come?
- Al, ti prego calmati... - Lo supplicai, sporcandogli tutta la felpa di mascara.
- Ciao a tutti! Per caso siamo in ritardo?- Urlò Giò entrando in cucina. Forse un pochino ma non ne sono sicura.
 
- Si può?- Mi chiese una voce femminile da dietro la porta di camera di Al. Mi ero rifugiata lì per non sentire le urla. Non risposi.
- Ehy, va tutto bene, capito? - Disse Giò, venendomi ad abbracciare.
- Non né vero. Ho rovinato il Natale a tutti. - Piansi per circa 20 minuti sul gambe di Giò che dolcemente mi accarezzava la testa.
- Ali, guardami.- Mi ordinò.- Lo ami Alberto?
- S-si..
- L'importante è quello. Non ti deve interessare altro del mondo. Stai finalmente con il ragazzo che ami e con lui non hai solo perso la verginità, ma hai fatto per la prima volta l'AMORE. Stanotte dormirete entrambi in questo letto abbracciati a parlare, a baciarvi, a coccolarvi. Tu e lui. Lui e tu. - L'abbracciai spontaneamente. Presto, sono sicura, ci avrei chiarito.


_Ginge_ 
Ciao a tutte che vi sembra?? Vi piace?? 
Giò e Ali faranno Pace?Chi lo sa!
E Tom? Ve lo aspettavate? Certo che si, è un classco da telenovelas... 
Comunque non aggiornerò fino che non ci saranno 4 recensioni a questo capitolo( PERFAVORE... :'().. più di 10 parole please... 
Un bacioneeee 
_Ginge_

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Capitolo 8
*** Buon natale , amore mio ***


Buon Natale, Amore mio

 

Mi svegliai nel mio vecchio letto. Avevo deciso che era meglio se andavo a letto a casa mia quella sera. Anche perché volevo stare con la mia famiglia. Mi alzai e andai in cucina, dove trovai mia madre che preparava il caffè e mio padre e mio fratello che guardavano il "Griche".
- Buon Natale Gente!- Dissi felice. Il natale mi metteva allegria.
- Buon giorno. - Dissero tutti. Dopo aver fatto colazione e aver aperto i regali, suonarono alla porta e mio padre si offrì a malavoglia di andare a vedere chi fosse.
- Alice è per te! - Mi alzai e andai a vedere. Al con un enorme pacco in mano. Mio padre tornò sulla sua poltrona e io mi avvicinai al mio principe azzurro tutto imbacuccato per baciarlo. Dopo di che, dopo che ebbe fatto gli auguri a tutti i membri della mia famiglia, andammo in camera mia. Ci sedemmo sul letto e lui mi fece aprire l'enorme pacco con degli strani buchetti dai lati.
- Che mi hai comprato? Un negozio di animali? - Chiesi.
- Una semi specie. Premessa: Non né che te l'ho regalato perché stiamo insieme, anche perché è da ieri l'altro e non avrei avuto il tempo.
- Ok, ora sono curiosa. - Aprii il pacco e ci trovai dentro un piccolo cucciolo di Beagle che dormiva. Io amavo i beagle e Albe lo sapeva bene.
- Ho letto su internet che cercavano una casa per i cuccioli di Green Hill e allora ho pensato che... - Non gli feci finire la frase che lo bacia. Presi il cucciolo in braccio svegliandolo. Si aprirono due piccoli occhietti marroni.
- Ohh sei bellissimo! - Me lo portai vicino alla faccia e avvicinai il suo nasino al mio.- Ha già un nome?
- No.. E' un piccolo maschietto.
- Maschio eh? Ettore! Ecco come ti chiamerò!
- Ettore?
- Si, perché?
- Non mi piace. Io lo avrei chiamato Vik. - In effetti era più bello Vik.
- Ciao Vik...
 
Quel giorno c'era stato un cambio di programma: la famiglia di Chris sarebbe venuta da noi. Eravamo sul divano a nero con lo spumante a chiacchierare quando a Chris suonò il cellulare e si allontanò per rispondere.
- Alice, tu che passi tanto tempo con Christian, sai dirmi come vanno le cosa tra lui e Sofia?- Mi chiese la mamma di Chris.
- Che io sappia bene, ma perché?
- Sono 3 giorni che non si vedono e sono 3 giorni che ogni 3 per 2 lei lo chiama e... - Non poté finire di parlare che Chris prese la giacca e uscii di casa. Io feci lo stesso. Volevo sapere cosa era successo.
Si era seduto sul primo scalino e io feci lo stesso.
- Tutto ok?
- L'ho mollata.
- Chi?
- Sofia. 

_Ginge_
continuo quando ci saranno 2 recensioni!!! Più di 10 parole... 
Scusa ma mi sono rimesa ieri da questo "Trauma" .. 
Fatemi sapere un bacione 
_Ginge_

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Capitolo 9
*** What?? ***


What?
 

 


- Tu hai fatto cosa?- Urlai.
- L'ho mollata. Mi ero stufato. Troppo appiccicosa. Troppo rompiscatole. Troppo paranoica. Soprattutto troppo bambina!
- Ma tu l'ami? - Chiesi, mentre lui mi mise il braccio intorno alle spalle e mi avvicinò a lui.  Lo facevamo sempre.
- Non lo so. Forse all'inizio si, ma ora non ne sono più tanto convito. Ora la stavo solo illudendo.
- Forse hai fatto bene. Sofia non merita di essere illusa.
- Lo so e che...
- Che Chris?
- Ho rivisto Carlotta. - Carlotta la ex troia di Chris. Non la sopportava nessuno del gruppo. Io ero la prima a dire che era un'oca tutta tette e niente cervello!
-Allora?- Disse con la voce che era tra un mischio di odio per Carlotta e tra l'incazzato.
- Ci sono andato a letto. - Gli tirai uno schiaffo. Lui rimase immobile. Passivo a ciò che avevo appena fatto. Come se lo sapesse che gli sarebbe capitato, se non da me perché era da Bene.
- Mi fai schifo.
 
Il ritorno a Firenze fu fantastico. Per Vik fu il primo viaggio in macchina e non fu tanto tremendo. Pianse solo un pochino all'inizio e poi si addormentò. Sono 2 giorni che siamo tornati e fra me e Al va tutto bene. Stasera saremmo usciti per la prima volta io e lui da soli.                    Mi stavo preparando. Avevo deciso di mettermi un paio di jeans stretti, una camicia bianca con sopra il cardigan e i tacchi neri.
- Ali ci sei? Ti muovi?
- Eccomi. - Dissi uscendo dalla camera da letto. - Chi guarderà Vik?
- Lucia.. Vuoi stare tranquilla? Entro mezzanotte saremo a casa. Non vuoi uscire con me? - Mi tranquillizzò. In effetti Lucia era la nostra vicina e non dovevo stare in ansia perché anche lei aveva avuto dei cani e ci sapeva fare.
 
20 minuti dopo eravamo già seduti al ristorante. Avevamo ordinato e come tutte le coppiette ci imboccavamo e scherzavamo.
- Non mi sembra possibile.
- Cosa Ali?
- Che ora quando mi diranno " Alice apri le gambe e rendimi felice" , te arriverai e li picchierai.- Dissi con voce da bimba piccola. Lui iniziò a ridere e io misi il broncio.
- Ali, rederai felice solo me vero?
- Non lo so. Se non picchierai il vecchietto che mi sta guardando le tette da circa 20 minuti.. Beh forse potrei anche tradirti.. – Sul suo viso scomparve quel bellissimo sorriso e assumere un’espressione seria.
- Quale vecchietto?- Disse mentre si guardava intorno.
-Questo davanti a me. – Dissi guardandolo.
- E io sarei vecchio?
- Umm..
- Amore mio Ho un anno più di te e basta!
 
-Ciao Ali..
- Giò.- Dissi sedendomi accanto a lei al tavolo del bar. Avevamo deciso di chiarire.
- Come va?
- Giorgia, bande alle ciance! Sto aspettando le tue scuse.
-Lo sai che io..- Non la feci finire di parlare.
- Sono troppo orgogliosa per farti le mie scuse..- Dissi imitando la sua voce. Lei rise.
-Mi dispiace, va bene?-Sorrisi e l’abbracciai. –Scusami è che.. Ho avuto un periodo pieno di esami e non ce la facevo più. Poi la rottura con Mattia. Il lavoro e il tuo schiaffo è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non volevo aggredirti e non volevo allontanarmi da te. Ci tengo a te piccoletta.- Ok, ora che avevo risolto anche questa, cosa dovevo voler di più dalla vita? 


_Ginge_ 
Ciaoooooo!!! Allora vi piace il piccolo Vik? E' dolcissimo! Verso ottobre dovrebbe arrivare anche a me il Beagle!!! Yeeee!!!
Comunque continuo tra 3 recensioni! Solo 3..  Più di 10 parole... 
Un bacio 
_Ginge_

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Capitolo 10
*** L'unica soluzione ***


L’unica soluzione!
 

-Merda! Merda e stramerda! Proprio oggi! – Urlò AL entrando in casa. – Vik sparisci! Ce ne sono anche per te, stasera!

- Ehy, che succede? – Chiesi andandogli incontro, pulendomi le mani nel grembiule verde da cucina.

- Che succede? Che succede? Cosa non succede! – Non riuscivo a capire cosa gli era successo. Ma una cosa era certa: era incazzato nero.

- Non ti seguo.. Dai, ora ti siedi e mi spieghi tutto.- Gli dissi con la voce più rassicurante che avevo. Gli presi la mano, conducendolo sul divano.

- Succede che,- Fece un respiro profondo, come per tenermi sulle spine. – Federico ha dovuto fare dei tagli sul personale. – Spalancai gli occhi. Lo avevano licenziato?

- Allora?

- Allora ha licenziato Marco e Carlotta. – Sospirai. –Ma.. A me e a Sonia ha abbassato radicalmente lo stipendio. – Ecco la mazzata tra capo e collo. Se prima arrivavamo a fine mese per un soffio, voglio vedere ora! La sua parte di stipendio lo utilizzavamo per pagare l’affitto, invece con i soldi che facevo con le ripetizioni ci riuscivamo a pagare le bollette.

-Cosa mi prendi in giro, vero?

- No. Sai qual è il vero problema?Che non posso cercare un lavoro migliore e soprattutto non posso chiedere soldi ai miei. Direbbero subito che sono un’incapace. Incapace di mantenere la ragazza che amo.

“ La ragazza che amo.. La ragazza che amo.. Che amo.. “

Misi la testa sul suo petto e sentii il suo cuore battere forte. Forte come quando facevamo l’amore. Infondo quel cuore era anche mio, come il mio era anche suo e come quella casa. Quella casa che ci aveva visto innamorare.. Cioè che lo aveva visto innamorare, perché io lo ero già.

-Troveremo una soluzione, amore mio. Io.. Io.. Io potrei trovare un lavori, o magari potrei mettere più annunci per le ripetizioni o chiedere un prestito ai.. – Non mi fece finire di parlare che mi alzò dal divano e mettendomi le mani sulle braccia, facendomi stare ferma e facendo in modo che lo guardassi in faccia.

- No! Non ti devi azzardare a chiedere un prestito ai tuoi! Ci penso io a te, capito? – Mi urlò. Mi abbracciò, lasciandomi un bacio tra i capelli e allentando la presa sulle mie braccia.

- Va bene..

-E ti prego non trovare altri lavori extra.. Leverai ore preziose ai tuoi studi..

- Al io ti amo, amo anche questa casa, e se non vogliamo che ce la levino, c’è bisogno che io lavori!
 

-Salve, chiamo per quel lavoro.. Si certo.. Sono diplomata in Psicologia e sto studiando per diventare psicologa … Si sono al primo anno.. Eh? Mi farà risapere?.. Certamente.. Grazie e Arrivederci..- Era il decimo negozio che chiamavo per un lavoro, ma ancora niente.

- Non hai trovato niente?- Mi chiese Vicky.

-No. Sai mi sembra strano: tanti annunci e nessuno che ti dica di si..

Eravamo sedute ad un ristorante cinese vicino alla mia università. Vicky studiava a Pisa, solo che il suo ragazzo Lorenzo , nonché il migliore amico di Al, viveva a Firenze perciò lei faceva su e giù.

-Sai un lavoro .. No dai, lascia stare..

-Bene parla! Tanto se continua così posso andare a fare la troia..

- Non lo dire neanche per scherzo, capito? Comunque, quando due settimane fa ti sei chiarita con Tommaso, non ti ha detto che se avevi bisogno di qualunque cosa lui ti avrebbe potuto aiutare? – Annui.-Ecco chiedi a lui..
 

-Grazie Tom, per aver accettato di incontrarmi.. –Dissi imbarazzata.

- No di niente. Mi ha fatto piacere sentirti ieri anche se, la tua chiamata mi ha sorpreso a dir poco. – Sorrisi. – Comunque, mi sembra di aver capito che avevi bisogno di un favore, no?

- Si, in effetti..

- Dimmi dai..- Disse prendendomi la mano che era appoggiata sul tavolo del ristorante e iniziando ad accarezzarla. All’improviso mi ricordai tutte le volte che lo aveva fatto quando stavamo insieme. Subito, nella mia mente apparve il viso sorridente di Al.

- Senti, tuo padre.. al ristorante.. Non né che ha bisogno di una cameriera o di una lava piatti? Mi accontento!

- Perché vuoi saperlo?

- Non abbiamo abbastanza soldi ,tutto qua..

- Se stavi con me, non eri senza soldi .. – Stronzo! Me lo devi anche rinfacciare? Meno male ti ho mollato prima di scopre che razza di mostro sei..

- Se stavo ancora con te, ti starei solo e solamente illudendo

- Lo ami così tanto ?- Mi chiese senza guardarmi.

-Darei la mia vita per lui.

-Cos’ha lui , che io non ho?

- Al è Al , tu sei tu. Per te provavo solo attrazione .. per lui Amore.

- Allora se vuoi davvero quel lavoro , se ci tieni così tanto, dovrai venire a letto con me.
Ecco ora mi sarei pentita.
 

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Capitolo 11
*** I Can't ... I Want Al Here. ***


I can't..
I Want Al Here



 

-Pensi davvero di andarci a letto?

- Non lo so Mar..- Io, Mar e Giò eravamo sedute sul mio letto. Io ero , come si dice, DISPERATA!

-Senti, fai in questo modo..- iniziò Giò..- Tanto è domani, no? Tu di ad Al che viene a dormire qui, da me, così che tu decida si o no..Non gli fai prendere un colpo..

- Ok..-Dissi senza sapere cosa fare e guardando in basso.

 - Ehy..- Mar mi venne ad abbracciare..- So che farai la cosa giusta..
Perché solo lei sa che farò la cosa giusta?
 

-Mi spieghi perché devi andare a dormire da Giò?

- Al, te l’ho già detto!! Domani Giò ha un esame e voleva qualcuno che l’aiutasse.- Dissi mettendo nella borsa il pigiama.

- Ma io avevo comprato la pizza…- Disse facendo la voce da cucciolo e mettendomi le mani sui fianchi. Mi girai verso di lui e lo guardai in qui occhi verdi come il prato. Quanto erano belli.

- La mangiamo domani sera, ok?-E detto questo mi sporsi a baciarlo, mettendo più passione che potevo. – Ricordati che ti amo.- Gli dissi poggiando la testa sul suo petto. Asciugai molto velocemente le due lacrime che mi erano scese, per non farglielo notare.
Ero pienamente convita  di quello che stavo per fare?
 

-Entra pure..- Mi disse Tom, con un sorriso malizioso.

- Grazie.- Ero così a disagio.

- Saltiamo gli incovenevoli  e andiamo al dunque..- Disse avvicinandosi a me.

-Tom, aspetta. Ho deciso.. di cercare un altro lavoro..

- E a me non interessa …

Lui si avvicinò ancora di più a me. Io indietreggiai fino a sbattere contro la porta. Le sue mani su di me, i miei occhi pieni di lacrime. Le sue mani che bloccavano le mie sopra la testa. Lui che mi baciava il collo e che cercava di spostarmi le mutandine per entrare dentro di me.
 

Corsi fuori dall’appartamento vestendomi di corsa. Chiusi la porta del condomino e mi lasciai cadere a sedere in terra. Cercai subito il telefono e schiacciai il primo numero che trovai sulla rubrica.
“Al <3”

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Capitolo 12
*** Non lasciarmi.. ti prego non lasciarmi ***


Capitolo 12

Non lasciarmi.. ti prego …

 
-Ali… - Ecco cosa disse Al, quando mi vide seduta in terra. Alzai la testa e lo vidi correre verso di me e abbracciarmi. Mi sentivo in colpa: tecnicamente lo avevo tradito. Io non lo volevo fare.
- Al.. t-ti pre-g-go… non .. la-s-sci-armi..- singhiozzai.
-Te lo prometto.. ma ora andiamo a casa.
Mi prese in braccio e mi portò fino alla sua macchina. Il viaggio fu silenzioso .. l’unica cosa che si sentiva erano i miei singhiozzi …
-Mi spieghi cosa ci facevi a casa sua?? – Mi chiese gentilmente.
- Mi aveva offerto un lavoro.
-Ah. E quando sei arrivata da lui..
- Veramente , ero andata a dirgli che non accettavo più quel lavoro.
-Perché?
-Perché lui avrebbe dato il mio curriculum a suo padre se io fossi andata a letto con lui..
 
-Alice , hai finito sotto quella dannata doccia??- Mi chiese Al preoccupato. Entrò in bagno che io avevo occupato da circa 40 minuti. Continuavo a passarmi la spugna su tutto il corpo, soprattutto nelle parti intime. Mi sentivo le sue mani sul mio corpo .. il suo membro dentro di me. Mi sentivo sporca, dannatamente sporca. – Dai, Ali, sei pulita esci.. – Continuò lui, scostando di poco la tenda della vasca.
-  No ! Sono ancora sporca..- Mi guardò prima in faccia e poi il corpo: era tutto rosso.
-Dai Ali, esci.. –Ritentò , ma io gli urlai contro.
-Noo!! Al sono ancora sporca!!- Al Sbuffò. Si levò tutto e rimase in mutande. Entrò nella doccia lentamente, mi sottrasse la spugna di mano e iniziò a lavarmi. Avevo appena smesso di piangere, ma al tocco della sua mano sul mio seno, i miei occhi si riempirono di nuovo di quel liquido salato che tanto odiavo .
 
3 settimane dopo…
-Al , mi ha chiesto Marco se andiamo a mangiare fuori con lui e Bene.. E io ho accettato .- Gli dissi al telefono.
- Si ,hai fatto bene. Ci farà bene uscire, ti farà bene.- Sorrisi a sentire quelle parole.
-Certo . Ci vediamo dopo ?
-Certo che si, Amore mio. Vado .. ciao..
-AL??
-Si?
- Ti amo.
- Anche io .
 
Mi stavo preparando per andare fuori con Al , Marco e Bene. Avevo optato per un paio di jeans chiari, tacchi beige e una maglia bianca e beige. La situazione era migliorata: avevo smesso di piangere tutto il giorno, i miei incubi si erano ridotti e , però, non riuscivo ancora a fare l’amore con Al. Tutte le volte che c’eravamo vicini, nella mia mente tornava in mente il pensiero di Tom che faceva quel che aveva fatto con il mio corpo.
Mi stavo pettinando quando sentii la porta chiudersi di colpo. Al spuntò di colpo in camera con gli occhi lucidi e i pugni alla mani.
-Ehy, va tutto.. – Mi avvicinai a lui e cercai di toccargli il petto ma mi prese di colpo la mano, bloccandola. Quel gesto mi spaventò al quanto da non farmi finire la frase.
- Perché?- Mi urlò.
-Perché cosa?? – Chiesi spaventata .
- Perché mi hai mentito??? –



_____________________________________

Siamo quasi alla fine!!! Mancano 2 capitoli!!! Mi scuso se non ho più postato ma ho avuto problemi con il computer!!! Un bacioneee e scusate se ci sono problemi di scrittura!!! 

_Ginge_

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Capitolo 13
 

-Perché mi hai mentito??

-Al, di cosa stai parlando?? – Chiesi . Le lacrimi iniziarono a scendere.

- Oggi ho visto Tommaso. Mi ha d-detto…. Che..- Tirò su il naso.- che.. non era..

- Cosa ti ha detto?? – Ho paura di sapere , in più la presa sulla mia mano aumenta.

- Che non era la prima volta che vi rivedevate..- Disse in un attimo. Lasciando la presa sulla mia mano e
lasciandosi sedere sul letto. Sentii il mio cuore rompersi in tanti piccoli pezzettini e i miei occhi riempirisi di lacrime dopo aver udito quella bugia detta da Tommaso per farmi soffrire.

-Al, tu non ci crederai mica vero?? –Chiesi in un sussurrò. Lui non mi rispose facendomi capire chiaramente che ci credeva e come se ci credeva. Uscii dalla stanza piangendo ,aspettando che lui se ne andasse, per poi poter dare libero sfogo alla mie lacrime.
 


-Alice so che sei in casa! – Urlò Al da dietro la porta di casa. 
Ci eravamo lasciati. Cioè lui aveva mollato me, perché credeva di più alle parole di un verme che a quelle di una persona che conosceva da tutta la vita. Era una settimana che non uscivo di casa e che a mia volta non facevo entrare nessuno. Il mio povero Vik si era ritrovato a fare i bisogni sul terrazzo. La signora Lucia ogni volta che vedeva che uscivo sul terrazzo per prendere una bocca d’aria o per pulirlo dai bisogni fatti da Vik, mi allungava sempre una miriade di foglietti dei miei amici a cui io non avevo aperto . La maggior parte erano di Chris.
Mi alzai dal mio compagno di sofferenza, Sir Letto Sfatto, dopo che avevo riconosciuto la sua voce.

-Alice,cazzo , aprimi!!!!!- Urlò ancora più forte. Dopo quella sera, dopo quella frase , non lo volevo più vedere!   

 

“Scusa, Ti amo e lo sai , ma io .. non ce la faccio.. Ho bisogno di tempo.. “
 

Presi un pezzo di carta e un pennarello e ci scrissi sopra: “ VATTENE ! TANTO NON TI APRO!!! ”  ,e lo feci passare sotto la porta. Non ci volle molto che lo sentii battere ancora più forte.

-Alice io non me ne vado! Sai che ti dico?? IO mi siedo qua, proprio qui, davanti alla porta. Sono le 21,00 e non mi sposerò di qui fino che mi aprirai.
 

Passarono ben si 3 ore e lui era ancora li che canticchiava varie canzoncine. Avevo passato quelle ore seduta sul divano a guardare film strappalacrime a tutto volume per non sentirlo parlare. Stavo tornando dal bagno, quando lo sentii parlare da solo come uno scemo, allora decisi di sedermi  con la schiena appoggiata alla porta scura.

-Ali, Ali, Ali.. Ma quanto ti amo?? SI hai capito bene , sempre se mi stai ascoltando. Ti amo alla follia e sono stato un cretino, un’imbecille , uno scemo e più ne ha .. più ne metta! Ho sbagliato a non crederti , dovevo ascoltarti no attaccarti . Lo so che ti sei innamorata di me per ogni mio difetto e per ogni mio pregio, per ogni mia cosa brutta e per ogni mia cosa bella. Ti amo. Sai in questi giorni non ho fatto altro che pensare a te. Ho pensato  a quando ci siamo conosciuti, te con i tuoi lunghi capelli rossi e quel vestitino verde acqua. Tu mi hai versato la bibita addosso e io ti ho detto che eri una deficiente e neanche 10 minuti dopo eravamo seduti ad un tavolo a raccontarci le barzellette. Voi abbiamo deciso di venire a vivere a Firenze e io mi sono innamorato, inizialmente, del tuo bellissimo culo e poi del tuo carattere. No, dai scherzo prima del tuo carattere dolce, apprensivo , stronzo… anche se il tuo bellissimo fondoschiena ha contribuito. – Un sorriso è comparso sul mio viso . – Sai cos’altro ho pensato in queste ore? Che voglio una famiglia con te.. Io, te e dei marmocchi. Elia, Mattia e Viola … ecco i nomi che darei a nostri figli. Ci potremmo sposare in campagna e poi fare il ricevimento nel giardino di tua zia Tina. Sai fare il primo ballo sotto quel gazebo con tutte le rose rampicanti che lo rendono così romantico? Ecco, sarebbe fantastico. Se potessi entrare , mi inginocchierei e ti domanderei se mi vuoi sposare. Porta provo a chiederlo a te: Secondo te , lei mi vuole sposare??




_Ginge_ 
Lo so... Lo so... Lo so... Sono in ritardo di 3 mesi nell'aggiornare questa storia!! Perdono non uccidetemi!!! Ho deciso di aggiornare oggi perchè oggi è il mio ultimo gorno da 15enne!!!! Domani sono 16!!!! (sono inscritta a metà con mia cugina Maggiorenne). Fatemi sapere numeroso!!! Già questo è il penultimo capitolo.. :-( 
Kiss kiss Torno presto promessso!!
Bacioniiiii!

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 - The End ***


Capitolo 14 

The End

 

Mi svegliai all’improvviso. Mi guardai intorno, ero ancora seduta in terra con la schiena appoggiata alla porta. Mi alzai velocemente e aprii la porta nella speranza che Al fosse li. Rimasi delusa quando notai che se n’era andato.

Lui non era più lì.

Mi rimisi a sedere a terra sul tappetino dove il mio amore aveva passato la notte. Le lacrime iniziarono a scendere senza controllo. La porta della casa della signora Lucia si apri e la donna venne ad abbracciarmi.

-Ali,tesoro!! –Disse lasciandomi un bacio tra i capelli.
-Se n’è andato Lucia… Andato…. Aveva detto che sarebbe rimasto qui… -Singhiozzai..
- Alice, ma tu lo ami davvero?? – Alzai gli occhi verso la donna e lei dolcemente mi asciugò un lacrima.
-Certo che lo amo.
- Allora corri alla stazione, vai! –Mi incitò ed io mi alzai di corsa. Mi misi il primo paio di scarpe che trovi e presi la borsa e le chiavi e corsi ad abbracciare la signora Lucia . Scesi di corsa le scale, perché come in ogni momento stile film che si rispetti l’ascensore è momentaneamente occupato.

Iniziai a correre giù per le scale, aprii il portone, aprii la macchina e ci montai in due secondi. In meno di 5 secondi mi trovai sulla statale. Accessi la radio e su una stazione a caso la nostra canzone.. la canzone che ascoltavamo sempre: A man in the Mirror.
Involontariamente inizia a ripensare a noi.. a me e a lui.. correndo sulla strada per raggiungerlo.

I'm gonna make a change, for once in my life 
It's gonna feel real good, gonna make a difference 
Gonna make it right... 


- Ti devo parlare. - Dissi sedendomi accanto a lui sul suo letto. 
- Dimmi, che problema hai?
- Voglio fare sesso. - Rise. Io ero seria. 
- Ali tu sei vergine!
- Allora?? prima o poi dovrò perderla. Tanto tutti dicono che la prima volta, soprattutto per una donna, è doloroso allora meglio perdorla con uno che non conosco e magari anche ubriaca, che con qualcuno a cui tengo... 
- Che cazzo stai deicendo Alice? Spero che tu stia scherzando? 
- No.. 
- Chiama Giorgia e parlaci. Questa è la cazzata più cazzata che tu potessi dire!  
Mi alzai dal suo letto facendo dei gridolini di rabbia. 
- Dai Ali vieni qui!- Urlava ma io non lo ascoltai. Non era vero che per fare qualunque pazzia avevo bisogno di Giò, avrei fatto anche io la mia cazzata.
 
As I, turn up the collar on my favorite winter coat 
This wind is blowin' my mind 
I see the kids in the street, with not enough to eat 
Who am I, to be blind? 
Pretending not to see thier needs 
A summer's disregard, a broken bottle top 
And a one man's soul 
They follow each other on the wind ya' know 
'Cause they got no where to go 
That's why I want you to know 


- Ho trovato la cazzata!
- Eh?? Che cazzata ?? - Chiese posando le chiavi della macchina e levandosi la ciacca. 
- Ho fatto un tatuaggio!!- Si girò di scatto. Mi avvicinai a lui e abbassai la parte destra degli slip facendoglielo vedere. 
- E' fatto con l'enne vero? 
- No.. 
- Ma sei scema!! Alice che cazzo ! Tua mamma non lo sa vero?- Gli sorrisi.  Tutti dicevano che con quel sorriso mi salvavo. Non disse nulla, si limitò ad andare in camera a chiambiarsi .. stasera saremmo usciti
 
 - Ali dormi? - Mi tirai un po' su e accessi la lucina sul comò che avevo appena spento. Alberto era davanti a me in boxer, si vedevano bene i suoi addominali... i suoi muscoli. 
- No, en...- Non riuscii a finre la frase che me lo ritrovai sopra che mi baciava. La sua lingua giocava con la mia, danzavano ... Mi sentivo quasi in paradiso. - Al.. 
- Scusa.. Forse non avrei dovuto. - Disse tornardo in camera sua. Ok, il bacio che da tanto aspettato... era arrivato.
 
 
I'm starting with the man in the mirror 
I'm asking him to change his ways 
And no message could have been any clearer 
If you wanna make the world a better place 
(If you wanna make the world a better place) 
Take a look at yourself, and then make a change 
(Take a look at yourself, and then make a change) 


- Chi era?
- Te l'ho detto, si chiama Tommaso. 
- Già si chiama Tommaso. Cosa sai di lui??
- Che studia all'accademia delle arti qui a Firenze. Che è un artista. Mi ha chiesto di uscire. Che gli piacciono le ragazze con gli occhi azzurri- verdi.
- LUI TI HA CHIESTO COSA?- Ecco che iniziava la guerra.

 
I've been a victim of a selfish kind of love 
It's time that I realize 
That there are some with no home, not a nickle to loan 
Could it really be me, pretending that they're not alone? 


Entrai in casa in modo silenzioso, sorridendo come un ebete. Ero stata a casa di Tom e rilassandoci sul letto, lui mi aveva alzato una pochino la gonna e mi aveva toccato l'intimità. Appena entrata Alberto era sdraiata sul divano che dormiva. Cercai di chiudere la porta senza svegliarlo, ma non ci riuscii.- Umm... Ali sei te?  - S-si.. Come mai sul divano? - Chiesi sedendomi accanto a lui sul divano.  - Ti aspettavo. Non dovevi tornare alle 23?                                                                                                                                                                      - Chi sei mio padre??                                                                                                                                             - No, ma è che..- Disse sedendosi.- Alle 11 e mezzo mi alzato per prendere l'acqua e sono passato davanti a camera tua e non ti ho visto. Allora mi sono messo sul divano e ho cercato di  aspettarti ma mi sono addormentato.                                                                                                                                - Ah.. Scusami.                                                                                                                                                                                                                                                                               - Che avete fatto? - Era il mio migliore amico, glielo avrei dovuto dire?                                                    -Ci siamo divertiti tanto. Abbiamo mangiato, poi ci siamo baciati e dopo...                                             – E dopo?                                                                                                                                                                              - Mi ha toccato!- Dissi tutta contenta. Bum! Mi trovai a massaggiarmi una guancia con la mano. Gli occhi mi bruciavano. Albe mi aveva appena tirato uno schiaffo. Mi alzai di
scatto e andai in camera mentre lui continuava a chiamarmi. 

 
- Vuoi farlo con me?
- Dormi.. Sei stanca.
- Sei stato il mio grande amore. - Dissi avvicinandomi ad Al. Non so cosa mi stesse prendendo, ma qualunque cosa fosse .. ero felice. Le nostre labbra erano vicinissime e potevo sentire il suo respiro sulle mie. Sfiorò le mie labbra con le sue, fino che le nostre labbra non si toccarono. Mi misi a cavalcioni su di lui e iniziò a accarezzarmi la schiena.
- No.. Ali aspetta. - Mi fermò e fece in modo che io lo guardassi negli occhi. - E' quello che vuoi?
- Albe ti amo follemente da circa cinque anni e non so perché mi sono messa con Tommaso. Voglio stare con te.. Con te.. - Lui mi ribaciò.
Mi sfilò il pigiama pesante ed io feci lo stesso. Iniziò subito a stuzzicarmi il seno. La cosa che gli era sempre piaciuta di me era che dormissi senza quel pezzo di stoffa che mi copriva la parte che lui amava di più di una donna, dopo gli occhi. Quando fummo nudi e dopo che avevamo scoperto il corpo l'uno dell'altro, Al si alzò prese una bustina di preservati e l' aprì e se ne mise uno. Tornò da me, che lo aspettavo impaziente e impaurita.
- Ali sei sicura?
- Si.. Ma mi prometti che farai piano.??
-Certo piccola mia..  Ali una volta che sarò dentro di te.. non si torna più indietro. Tu sarai mia.. Mia e solo mia..
- Tua e solo tua..

 
A willow deeply scarred, somebody's broken heart 
And a washed-out dream 
(Washed out dream) 
They follow the pattern of the wind, ya' see 
'Cause they got no place to be 
That's why I'm starting with me (br> (Starting with me) 

 
- L'uomo che ami? Pensavo di essere io.- Mi girai di scatto e mi trovai davanti Tom con ancora la giacca addosso. Mi alzai di scatto. Sara si mise le mani sulla bocca per lo stupore invece mio fratello stava trattenendo i pugni per non spaccargli la faccia. Gli era sempre stato sul culo.
- Tom, ti posso spiegare..
- Spiegare cosa? Che mi hai tradito? E io che ho anche lasciato mio padre a Londra da solo per te. - Uscii dalla stanza e io lo segui, urlandogli di fermarsi. Sentendomi urlare uscirono tutti preoccupati.
- Tesoro che succede?- Mi chiese mio padre. Non riuscii a parlare che Tom iniziò prima di me. (?)
- Succede, che sua figlia, mi ha tradito con quel bastardo!- Disse indicando Al.
- Mi volete spiegare?
- Papà non né successo nulla...
- Non né successo nulla?? Nulla?? E' vero. Non né niente il fatto che abbia perso la tua verginità con Alberto che con me. Non né successo nulla. - Urlò.
- Non ti permettere di urlare in casa mia. - Urlò a sua volta Al.
- Sai che ti dico? Che non voglio passare un altro secondo in questa casa. Neanche uno. Questa troietta te la puoi anche tenere.- Fu tutto così veloce. Albe era sopra di Tom che lo riempiva di pugni. Carlo e mio padre che cercavano di fermali e io ero abbracciata a mia madre. Sara e sua madre che urlavan
o.
 
 -Non mi sembra possibile.
- Cosa Ali?
- Che ora quando mi diranno " Alice apri le gambe e rendimi felice" , te arriverai e li picchierai.- Dissi con voce da bimba piccola. Lui iniziò a ridere e io misi il broncio.
- Ali, rederai felice solo me vero?
- Non lo so. Se non picchierai il vecchietto che mi sta guardando le tette da circa 20 minuti.. Beh forse potrei anche tradirti.. – Sul suo viso scomparve quel bellissimo sorriso e assumere un’espressione seria.
- Quale vecchietto?- Disse mentre si guardava intorno.
-Questo davanti a me. – Dissi guardandolo.
- E io sarei vecchio?
- Umm..
- Amore mio Ho un anno più di te e basta!

 
 
I'm starting with the man in the mirror 
I'm asking him to change his ways 
And no message could have been any clearer 
If you wanna make the world a better place 
(If you wanna make the world a better place) 
Take a look at yourself, and then make a change 
(Take a look at yourself, and then make a change) 

 
 
-Entra pure..- Mi disse Tom, con un sorriso malizioso.
- Grazie.- Ero così a disagio.
- Saltiamo gli incovenevoli  e andiamo al dunque..- Disse avvicinandosi a me.
-Tom, aspetta. Ho deciso.. di cercare un altro lavoro..
- E a me non interessa …
Lui si avvicinò ancora di più a me. Io indietreggiai fino a sbattere contro la porta. Le sue mani su di me, i miei occhi pieni di lacrime. Le sue mani che bloccavano le mie sopra la testa. Lui che mi baciava il collo e che cercava di spostarmi le mutandine per entrare dentro di me.
 
-Perché mi hai mentito??
-Al, di cosa stai parlando?? – Chiesi . Le lacrimi iniziarono a scendere.
- Oggi ho visto Tommaso. Mi ha d-detto…. Che..- Tirò su il naso.- che.. non era..
- Cosa ti ha detto?? – Ho paura di sapere , in più la presa sulla mia mano aumenta.
- Che non era la prima volta che vi rivedevate..- Disse in un attimo. Lasciando la presa sulla mia mano e
lasciandosi sedere sul letto. Sentii il mio cuore rompersi in tanti piccoli pezzettini e i miei occhi riempirisi di lacrime dopo aver udito quella bugia detta da Tommaso per farmi soffrire.

Secondo te , lei mi vuole sposare??

 
Make that change.

 
Scesi dalla macchina velocemente,correndo verso l’entrata della stazione. Iniziai a cercalo, invano. Tutti i ragazzi mi sembravano lui.
 
-Alice!!-Sentii urlare e mi girai di scatto e mi trovai Al a 10 metri, con la valigia in una mano e il cellulare nell’altra. Corsi verso di lui, l’abbracciai,lo baciai lentamente. Il mondo sembrò fermarsi. Ci staccammo solo per prendere fiato.
-Scusami, amore mio,io.. ti amo.. – Disse e io riniziai a baciarlo.
-Si.
-Si cosa?? – Chiese con lo sguardo interrogativo.
- Si voglio sposarti.. si voglio avere dei figli con te e si … TI AMO.
 
Tornammo a baciarci lentamente, nel mezzo della stazione con tutti che ci guardavano. Io e lui avremmo vissuto insieme felici e contenti per sempre. 




_Ginge_

E la storia è finalmente finita!!!! spero che questo capitolo abbia moooooolte recensioniiii!!! grazie a tutte!!!!!! Soprattutto a coloro che hanno recensito tutti i capitoliii!!! 

Se volete continuare a seguirmi mi farebbe piace se voi legeste anche l'altra mia storia romantica " Take me Home" ( http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1366882&i=1) 

Grazie ancora!!!!!! un bacioneeee!!!

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