I’ll wait here forever just to see you smile

di Mary West
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tails ~ Di sogni, nuvole e realtà ***
Capitolo 2: *** Spring ~ Di altalene, vicinanze, principi e ballerine ***
Capitolo 3: *** Phenomenal ~ Di incidenti, madri e stelle luminose ***
Capitolo 4: *** Fairy ~ Di specchi, difetti e (im)perfezioni ***
Capitolo 5: *** Alone ~ Di tradimenti, falsi amici e sogni infranti ***
Capitolo 6: *** Freedom ~ Di giostre, salvataggi e ruote volanti ***
Capitolo 7: *** Together ~ Di film, amici e sorprese ***
Capitolo 8: *** Humbug ~ Di inseguimenti, bugie e gentilezze immeritate ***
Capitolo 9: *** Royalty ~ Di feste, nobili e sogni che diventano realtà ***
Capitolo 10: *** Waivers ~ Di letture, liberali e ideali alti ***
Capitolo 11: *** Naive ~ Di maschere, parrucche e serate a distribuire dolcetti ***
Capitolo 12: *** Conspiring ~ Di fughe, complotti e giri in limousine ***
Capitolo 13: *** Happiness ~ Di sfilate, riunioni a Washington, fedi e notti sul divano ***



Capitolo 1
*** Tails ~ Di sogni, nuvole e realtà ***


I'll wait here forever just to see you smile



Tails ~ Di sogni, nuvole e realtà


Serena stava sognando. Era seduta su una nuvoletta azzurra e osservava con aria affettuosa due bambini che le giocavano accanto. Erano due gemellini, un maschio e una femmina, entrambi con i capelli biondi e luminosi e gli occhi azzurri ed entrambi con la fronte alta e intelligente, il mento squadrato e i ricciolini dorati a cascare morbidamente sulle spalle sottili.
Era un sogno magico e Serena si sentiva così piena, in quel sogno, così soddisfatta e speranzosa.
All’improvviso, un raggio di sole le colpì il volto con troppa intensità e si svegliò. Uno sbuffo di delusione le gonfiò le guance e rigirò fra le coperte con aria imbronciata, stringendosi al cuscino, cercando di tornare con la mente a quel fantastico ricordo.
Aveva già chiuso gli occhi da qualche minuto e stava cercando di immaginare di nuovo quei visini così delicati e dolci, quando tre voci la richiamarono alla realtà. Spalancò di nuovo le palpebre, con aria seccata e infastidita, ma un sorriso spontaneo le illuminò il viso quando vide la fonte della confusione.
“Buongiorno” disse amorevole. Dan le sorrise premuroso e la raggiunse nel letto, con due code al suo seguito.
“Buongiorno” rispose affettuoso e le baciò delicatamente le labbra.
Serena ricambiò il bacio e si sporse per abbracciare le code che ora saltavano sul letto. Accarezzò i visini innocenti e li strinse al petto, sorridendo appagata, consapevole, oramai, di non aver più bisogno di ricordare nessuna nuvoletta.
 
Il nostro sogno si è già avverato.
 











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Buonasera Upper East Siders 

So, come va? Dunque, è stato davvero un inizio settimana assurdo, non trovate? L'ultima puntata ci ha lasciati con il fiato sospeso, anche se devo dire che ci sono un paio di cosette su cui avrei da ridire, ma it doesn't matter. Abbiamo avuto il nostro happy ending, il matrimonio Chair e il piccolo Bass e tanto basta. 
Parlando di ciò, invece... lo so, non so stare con le dita ferme. La verità è che Gossip Girl è stato il primo, vero telefilm che ho seguito con tanta passione e mi ha accompagnato per gli ultimi tre anni in modo continuo e quasi ossessivo e io ho finito con l'amare questo mondo, questi personaggi, Blair più di ogni altro, e queste storie e volevo dedicargli qualcosa, dunque eccomi qui.
Si tratta, indovinate, di una raccolta. Ho scelto dodici frasi tratte dai cartoni Disney e le ho abbinata a dodici pairing della serie scegliendo fra quelli che più mi ispiravano e piacevano. Sono sicura che tutti si aspettano che inizi con i Chair, ma signori, loro sono la mia ciliegina sulla torta e vengono alla fine. LOL
Questa è la prima flash e spero tanto che sia di vostro gradimento; sono ansiosa di leggere i vostri pareri, anche perché è la prima volta che vado oltre il Chair. *WWW* 
Prima di lasciarvi, un paio di cosette: 

[1]: il titolo della raccolta è ispirato ad un verso della canzone With me dei Sum41 e non credo ci sia il bisogno gi chiedere perché questa; 
[2]: la citazione di questa flash è tratta da Aladdin 3 e si tratta di una frase che Jasmine dice cantando nella riprise della prima canzone del film, poco prima del primo tentativo di matrimonio con il suo bello sposo. 

Non credo ci sia altro da dire. E dunque buona lettura a tutti e un bacione forte ad ogni UESers *-*
Alla prossima, 
Mary.

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Capitolo 2
*** Spring ~ Di altalene, vicinanze, principi e ballerine ***


Spring ~ Di altalene, vicinanze, principi e ballerine


Il vento soffiava caldo e leggero quel primo pomeriggio di inizio stagione e il sole splendeva pigramente nel cielo terso. I suoi raggi ricadevano morbidi sulla distesa verde del parco e illuminava i visi radiosi dei bambini che gridavano entusiasti correndo sull’erba e dondolandosi sulle giostre, sotto gli sguardi vigili e orgogliosi delle madri che, sedute comodamente sulle panchine poco lontane, si preoccupavano di esaltare le qualità dei loro pargoli alle genitrici dei pargoli altrui.
Tra tutte quelle donne così elegantemente vestite e agghindate, si distingueva una signora dall’aria più umile; invece di un raffinato completo di Gucci o Prada, indossava un abito nero con sopra un grembiule bianco dal bordo ricamato, che si poteva intravedere benissimo al di sotto del leggero cappottino scuro, e portava una fascia delle stesse tonalità sul capo, a stringere ulteriormente la chioma legata in uno chignon sulla nuca. Sul suo viso pallido e affettuoso si notavano due iridi luminose che brillavano ancor di più nell’osservare l’unica bambina ancora sulle altalene.
Era piccola e dal fisico esile, con le guance rosee e un cerchietto color ciliegia fra i setosi boccoli bruni, in tinta con le ballerine in vernice e il nastro in vita sul vestitino blu. I suoi grandi occhi scuri scrutavano desolati i piedini e un’espressione adorabilmente affranta le storceva appena le labbra piene. Un sospiro muto si levò dal nasino sottile e si mosse appena sulla giostra, quando qualcuno le venne incontro e lei trasalì. Alzò di scatto il visetto di porcellana e i suoi grandi occhi scuri si spalancarono per la sorpresa quando si posarono sulla fonte del fastidio: era un bambino pressoché della sua stessa età, con due ammalianti iridi azzurre, dai riflessi smeraldini, e una chioma bionda a spiovergli sul capo, raffinato come un principe nei suoi pantaloni beige e con quel maglioncino blu. La piccola Blair dischiuse appena le labbra per la meraviglia e pensò che quel bimbo era davvero perfetto.
“Ciao” le disse lui e sorrise gentile. “Perché sei qui da sola?”
Blair indugiò. Si morse distrattamente il labbro e poi sospirò.
“Non mi va di giocare così” sussurrò imbarazzata, indicando con il capo gli altri bambini che si rotolavano sul prato con fare davvero inopportuno.
Il bambino annuì comprensivo e si fece più vicino; Blair arrossì, ma si accorse che quella situazione – quella vicinanza – le piaceva.
“Se vuoi, posso spingerti sull’altalena” si propose e lei avvampò e annuì.
“Grazie” bisbigliò imbarazzata.
“Comunque, io mi chiamo Nate” aggiunse e le prese una mano, sfiorandone il dorso con le labbra; Blair trattenne il fiato, emozionata e felice.
“Io mi chiamo Blair” rispose sempre rossa e agitata. Lui le sorrise ancora e la raggiunse alle spalle.
Blair si strinse alle redini, pronta a dondolarsi, ma i suoi occhi caddero su due bambini che li stavano osservando stupiti e parlò di nuovo.
“Sei sicuro che non preferisci giocare con i tuoi amici?” chiese indecisa. Nate scosse la testa deciso.
“Assolutamente no.”
E le diede la prima spinta.

Tutti rincitrulluliscono a Primavera.
 




















 
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Good morning Upper East Siders. 

Eccomi qui con l'aggiornamento. Mi scuso immensamente per il ritardo, ma purtroppo ieri ho passato tutta la giornata sui libri e sono arrivata alla sera con la testa in fase di implosione globale e non ho trovato la forza per accendere il pc e aggiornare. A questo proposito, infatti, avevo deciso di aggiungere una nuova flash ogni Mercoledì e spero di riuscirci, d'ora in poi. :)
Dunque, dunque... eccoci qui. Come seconda storia, ho voluto inserire una coppia storica: Nate/Blair. Vi dirò, in tutta onestà, che all'inizio non erano previsti e che, anzi, quando ho deciso di scrivere anche su di loro, è stato, perdonatemi la rozzezza, un gran casino perché mi ha scombinato tutta la struttura della raccolta. In origine, infatti, al loro posto, avevo intenzione di mettere Rufus/Ivy ma poi la loro relazione si è scoperta una bufala e non ho neanche tentato con lei e William anche perché, insomma, volevo inserire pairing con una certa storia, un determinato, un futuro e una base solida, motivo per cui ho pensato a loro: chi ha più passato di Nate e Blair, dopotutto? Ed è stato proprio questo passato che ho voluto ricreare, con il prato, i fiori e la Primavera che sboccia attorno alla principessina e al suo azzurro. 

Benché il Chair rimane un punto fedele fra i miei più affezionati OTPs, non posso negare che il Nair mi piaccia un po': la loro relazione, all'inizio, è dolce e così favolosa. Non mi piace lo sviluppo che prende con il ritorno di Serena e poi il limo!sex è quello che è, ma il secondo tentativo sul finale della seconda stagione mi piace perché è ingenuo e semplice e poi è l'inizio di una bella amicizia che raggiunge l'apice quando Chuck e Blair si lasciano dopo il baratto per l'Empire con Jack. 
Okay, la smetto di cianciare senza senso e vi lascio. Una sola cosa: la citazione è tratta da una scena fantastica di Bambi
Cercherò di rispondere alle recensioni nel modo più veloce possibile e sin da ora ringrazio di _Let it shine e EnyGleek93 per le loro parole straordinarie e smileygirl97 che ha inserito la storia fra le seguite. Spero che questo capitolo non deluda le vostre aspettative! ;)
Un bacio e a Mercoledì prossimo! 
Mary. 


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Capitolo 3
*** Phenomenal ~ Di incidenti, madri e stelle luminose ***


Phenomenal ~ Di incidenti, madri e stelle luminose


“Comunque sia, adesso è fuori pericolo.”
Elizabeth tirò un lungo sospiro di sollievo e volse lo sguardo al cielo notturno sopra di sé, con espressione persa e pensierosa.
“Sei preoccupata?”
La voce di Jack la fece trasalire violentemente e il bicchiere di cristallo che teneva fra le mani sudate cadde con un tonfo pesante sul pavimento. I mille frammenti si scontrarono con il suolo e il liquido ambrato sporcò il tappeto color porpora.
“Scusa” disse subito, chinandosi per tamponare con un fazzoletto quel disastro. Jack scosse la testa e la sollevò.
“Sei preoccupata?” le chiese ancora e sembrava molto più paziente di quanto in realtà non dimostrasse di solito. Lei rispose allo sguardo e una ruga impaziente le si formò sulla fronte.
“Sì” sussurrò dispiaciuta. “Una madre dovrebbe stare vicino al figlio, in situazioni come questa.”
La mano di Jack afferrò la sua e la strinse.
“Chuck sa che gli sei vicina, anche se non sei lì in carne ed ossa.”
Elizabeth spostò di nuovo lo sguardo e i suoi occhi – così simili a quelli di Charles – caddero su una foto appoggiata sul mobile. Il piccolo Chuck sorrideva spensierato all’obiettivo. Improvvisamente, si sentì meglio.
Tornò con il viso su quello di Jack, per ringraziarlo, e roteò gli occhi esasperata quando vi riconobbe il ghigno soddisfatto che aveva tramandato al figlio.
 

«Lei è fenomenale.»
«Lo so.» 






















 

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Buongiorno a tutti e buon anno :) 
Eccomi qui, alla soglia di questo spumeggiante 2013 con l'aggiornamento di questa raccoltina sui nostri amati Upper East Siders. 

Eh, be', che dire? Non ho idea di come mi sia saltato in mente di scrivere una flash proprio su loro due, ma posso dire qualcosa a mia discolpa: nella mia mente malata e folle, Elizabeth ama Chuck, gli vuole bene davvero, ma non è stata capace di dimostrarlo. Il vero, grande difetto di Elizabeth è, per me, la mancanza di coraggio: non ne ha avuto quando Bart le ha intimato di stare lontano dal figlio né quando Jack l'ha coinvolta nel suo piano assurdo né quando Nate le ha chiesto di tornare. Non ha avuto il coraggio di combattere per lui e, dopo aver visto la conclusione tragica del primo tentativo, non ha avuto la forza di riprovare. Ecco, a me piace pensare che lei continui ad amare Chuck follemente come solo una madre può amare un figlio e che, un giorno, tornerà per farsi perdonare. 
Nulla togliendo a quel qualcosa strepitoso che sono Jack e Georgina, vi informo che scrissi questa flash prima della series final e che, di conseguenza, non sapevo che sarebbe stato introdotto un pairigi così incredibile; a questo proposito, sto pensando di farci un pensierino e magari infilare di straforo qualcosa su loro due qui dentro, magari prima del Chair. *-*
Tornando a questa flash, come probabilmente si è già capito, la storia è un missing moment e si può collocare in un qualsiasi momento dopo l'incidente di Chuck e Blair della 5x10 - cosa non è quella puntata T.T Probabilmente la notizia avrà fatto il giro di tutto il mondo e sono sicura che Elizabeth sia stata davvero in pena per il figlio e mi piace l'idea che Jack fosse lì per consolarla. Palese What if?: Jack, qui, è il padre di Chuck. Concedetemelo, perché Bart è troppo odioso per aver potuto generare tanta perfezione. 

La frase utilizzata qui è tratta da Gli Aristogatti
Bene, credo di aver detto tutto. Ora, voglio ringraziare, prima dei saluti, tutti voi che leggere/recensite/seguite/ricordate/preferite questa storia perché avete fatto la mia felicità. Un grazie speciale va d'obbligo a smileygirl97, _Let it shine, Fecalina, nari92 e A l b a_ che mi hanno lasciato delle recensione fantastiche. Non so quando, ma vi prometto che vi risponderò, una per una. E grazie di cuore. 

Dunque, un saluto spumeggiante a tutti e che questo 2013 ci porti tante belle cose. *-*
Un bacio e alla prossima, Mary. 

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Capitolo 4
*** Fairy ~ Di specchi, difetti e (im)perfezioni ***


Fairy ~ Di specchi, difetti e (im)perfezioni 


Un’atmosfera irreale avvolgeva la casa in festa e c’era un sapore stranamente dolce in quel finale che aveva tutto l’aspetto di una fiaba.
Eleanor finì di allacciarsi l’ultimo nastro sulla schiena e guardò con aria critica il proprio riflesso allo specchio, alla ricerca del solito difetto da nascondere; ma non ne trovò. Nell’immagine che lo specchio le restituiva, non c’erano grinze, mancanze o imperfezioni di alcun genere ed Eleanor, per la prima volta, si vide completa.
Sorrise, di fronte a quel riflesso magico, e camminò con il suo passo elegante verso l’atrio, trattenendo fra le labbra che tremavano, l’emozione di quel momento. L’abito bianco sfiorava cadenzato il pavimento e sentiva il rumore quasi timoroso dei suoi tacchi, come se le sue gambe temessero tutta quella felicità verso la quale stava andando incontro.
Finalmente raggiunse il salone e vide Cyrus davanti a sé. Un’altra immagine, ancora più perfetta della precedente, la irradiò con la consapevolezza di aver trovato il riflesso che stava cercando.
 

Eri tu. Eri tu fin dall’inizio.

 











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Toccata e fuga oggi, miei cari Upper East Siders, e mi scuso immensamente ma purtroppo non ho proprio scampo e finirò la giornata con il fumo e la linguistica che mi escono dalle orecchie. T.T
Passo al volo per aggiornare - non volevo farvi aspettare fino a domani per il nuovo capitolo - e stavolta è toccato a Cyrus ed Eleanor; due minuti su di loro li voglio spendere perché sono la coppia di adulti che più mi è piaciuta, a lungo termine. 
Naturalmente, tutti, me compresa, impazzivamo per Lily e Rufus sin dalla prima puntata perché, già a quei bei tempi, si capiva - insomma, era chiaro come il sole - che erano perfetti insieme. Poi, però, dopo un ottimo avvio, la situazione si è complicata e ci sono state un paio di battute d'arresto - Cece, il trasferimento, l'assurda storia di Scott, poi sparito nel nulla, William, Jenny la strega, la scoperta di Ben e del suo ingiusto arresto - che mi hann fatto tentennare nel mio affetto per loro e, lo dichiaro apertamente, dopo un buon finale di quarta stagione e anche un ottim inizio nella quinta - io personalmente li ho adorati nel loro Moves like Jagger nella 5x14 
♥ - si sono persi e il ritorno di Bart ha fatto il resto - per non parlare che io sto ancora cercando di capire se sono endgame o no. Nel caso qualcuno l'avesse capito, sarei felice se mi rendesse partecipe della cosa. Grazie. 
Cyrus e Eleanor non mi piacevano all'inizio - diciamo che, ancora una volta, avevo dato pienamente ragione alla mia B 
♥ - ma si sono evoluti diversamente e già a metà della terza hanno cominciato a piacermi tanto; nella quinta e nella sesta li ho amati definitivamente. Questo momento è tutto per loro. *-* Non mi convince troppo, ma spero convinca voi più di quanto faccia con me. 
Si tratta di un missing moment qualche minuto prima del loro matrimonio e ho pensato che la perfetta e algida Eleanor Waldorf abbia trovato la perfezione che ha sempre cercato. La citazione è tratta da La Sirenetta
Credo sia tutto, anche perché mi sono dilungata anche troppo, come sempre. :P
Prima di correre di nuovo sui libri, voglio però ringraziare come sempre tutti i lettori, silenziosi o meno, e chiunque segua/ricordi/preferisca questa raccolta; vanno a Fecalina, nari92 e A l b a_ un grazie speciale e mille scuse per non aver ancora risposto alle loro meravigliose recensioni. Prometto di farlo il prima possibile. 

Un bacio a tutti e a Mercoledì con Nate e Serena! ;)
Mary. 

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Capitolo 5
*** Alone ~ Di tradimenti, falsi amici e sogni infranti ***


Alone ~ Di tradimenti, falsi amici e sogni infranti


Nate stava piangendo.
Era assurdo, incredibile e anche piuttosto inutile, ma non riusciva a trattenersi. Le lacrime scendevano amare e copiose dai suoi occhi perfetti, rigandogli il volto segnato dalla delusione e dalla rabbia e lui non poteva fare nulla per impedirlo.
Nella sua testa, continuava a vedere l’immagine di Serena: Serena che lo tradiva, Serena che sceglieva un altro uomo, Serena che lo lasciava, Serena che tornava da Dan… il suo amico Dan…
Un’altra lacrima gli rigò il viso e lui la scacciò incredulo.
Come poteva esser stato così stupido, così ingenuo, così innamorato?
Lui non era stato che l’ennesimo giocattolo e per tutto il tempo aveva creduto di contare qualcosa, mentre solo alla fine aveva dovuto arrendersi alla realtà e accettare che non era stato altro se non il centesimo intermezzo fra Serena e il suo primo, vero, grande amore.
Niente più lacrime, niente più delusioni, niente più dolore. Chiuse gli occhi e un’ultima lacrima volò lontano dalle sue guance martoriate, mentre si concedeva di pensarla, un’ultima volta, prima di dimenticarla per sempre.
 

Tu eri il mio nuovo sogno.














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Buongiorno a tutti Upper East Siders. 

Come va? A me abbastanza bene. Con un esame meno sulla schiena ed uno ancor più difficile da preparare, mi accingo a postare la quinta flash di questa raccolta. Si tratta di una delle più brevi e forse quella che mi è piaciuta di meno, ma non temete,  dalla prossima saranno più lunghette e anche piacevoli - almeno secondo me. LOL 
Nate e Serena... che dire, a me la Golden Couple piaceva e ci credevo in - o meglio, l'avrei voluto - un finale Serenate. Ma purtroppo, diciamoci la verità, niente avrebbe potuto impedire il matrimonio Darena. Non nutro particolare avversione verso di loro, anzi, all'inizio li amavo follemente ma nella seconda stagione hanno cominciato a fare troppi discorsi pieni di problemi e implicazione e nella quinta non mi sono piaciuti proprio. Magari cadrò nel banale, ma se io avessi scoperto che il mio primo amore mi ha umiliata pubblicata su internet per cinque lunghi anni - e quante volte Serena voleva andarsene per ritrovare e ricostruire se stessa senza Gossip Girl?! -  l'ultima cosa che avrei fatto è sposarmelo, ma magari mi sbaglio io. Magari Serena ha una variante della sindrome di Stoccolma o chessoio. :)
In ogni caso, a me Nate piace da impazzire e forse neanche lui era adatto per Serena. Quella ragazza avrebbe bisogno di uno tosto quanto lei - chissà, forse non ci sarebbe stato male un Carter Baizen. ;)
Btw, il finale della terza stagione è il momento in cui si colloca questo piccolo missing moment introspettivo dal punto di vista del nostro caro Nathaniel. La citazione è tratta da Rapunzel. ;)
Spero vi piaccia. ^^ E non ci crederete, ma ho già risposto individualmente alle recensioni. *ME ENTUSIASTA*
Dunque, non mi resta che concludere il mio solito soliloquio settimanale e salutarvi. 

Un bacione a tutti e a Mercoledì prossimo con B e... non ve lo dico. LOL
Mary. 

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Capitolo 6
*** Freedom ~ Di giostre, salvataggi e ruote volanti ***


Freedom ~ Di giostre, salvataggi e ruote volanti


Blair si sentiva felice. Era come se stesse volando, seduta su quella sedia troppo sporca su quella giostra ridicola in quello squallido luna park.
Eppure, si sentiva felice. Rideva, gridava, batteva le mani e sembrava che ogni cosa andasse per il verso giusto, finché rimaneva lì, su quel seggiolino con i braccioli rotti e lo schienale lurido, con Dan che rideva al suo fianco. L’aria fresca le soffiava piacevolmente in viso e poteva sentire il calore del sole al tramonto irradiarle sulle guance di porcellana, mentre dalle labbra dischiuse si levavano risate liberatorie e piene.
La ruota continuava a girare e lei sentiva girare la testa con la ruota, come se stesse davvero sferzando l’aria, in quel cielo così azzurro e terso e limpido sopra di sé e si sentiva completa, libera e felice come non succedeva da tanto, tantissimo, troppo tempo.
La sua voce colma di gioia risuonava in quell’aria e quella di Dan con lei ed era così bello, così semplice, così naturale ridere con lui, come se fossero amici dall’asilo, come se fossero amanti alla luce, come se fossero anime comuni.
La ruota fece un giro più forte e lei si sentì afferrare da Dan mentre scendevano dalla giostra.
“E adesso?” chiese impaziente. I capelli lisci le cascavano sulle spalle accaldate e il vestito rosa chiaro era sollevato dal vento che le arrossava gli zigomi sorridenti. Dan la guardò con una luce di totale riverenza e incondizionata devozione negli occhi scuri e Blair sentì le sue labbra fremere quando lui vi poggiò le proprie.
“Adesso il treno.”
Blair sorrise e lo seguì.
 

Sono stata salvata da un selvaggio volante con un perizoma.

 















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Buonasera a tutti, Upper East Siders. *-*
Ritrovarmi qui con voi è davvero un piacere e mi scuso immensamente per aver tardato di tanto il nostro appuntamento settimanale, ma, come si suol dire, superato un esame, ce n'è sempre un altro. Dovrei dedicare molto più tempo allo studio, ma meglio non toccare questo tasto dolente e passare ad altro.
Tà-rà-tà-tà-tà! Dair. Un applauso a Fecalina che l'aveva capito; anche se, comunque, il Nair c'era già stato e ormai credo di avervi già detto che il Chair sarà il finale. ;)
Dunque, dunque... un piccolo ed innocuo momento immaginario nel periodo oscuro di Blair, quando si ritrova sperduta tra Chuck e il Principe e Dan è, per citare Serena, "il suo unico cavaliere con l'armatura scintillante."
Premetto che sono assolutamente ed incondizionatamente pro Chair, ma all'inizio Dan non mi dispiaceva affatto e la sua amicizia con B mi è piaciuta molto e mi dispiace come ne sia uscita distrutta dal finale; spero comunque che siano rimasti buoni amici. <3 La citazione stavolta è di Tarzan
Prima di salutare, vorrei ringraziare quelle magnifiche cinque che mi hanno recensito lo scorso capitolo - smileygirl97, Fecalina, _Let it shine, A l b a_, nari92 So che alcune di voi mi hanno mandato messaggi privati: mi scuso se non ho ancora risposto né a quelli né alle recensioni, ma prometto di recuperare al più presto. 
Ora purtroppo devo fuggire, ma vi porto nel cuoricino, non temete.
Un bacio e ancora grazie a tutti. A Mercoledì prossimo!
Mary.

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Capitolo 7
*** Together ~ Di film, amici e sorprese ***


Together ~ Di film, amici e sorprese


“Quindi potremmo andare al cinema.”
Vanessa annuì riluttante, continuando a fissare il giornale davanti ai suoi occhi. Nate sbatté le palpebre confuso.
“Se non ti va, puoi dirlo” disse imbarazzato. “Solo pensavo che… dato che ormai, insomma… stiamo insieme, ecco, potevamo fare qualcosa. Insieme.”
“Certo” rispose subito lei e finalmente lo guardò. Nate sentì di nuovo l’aria entrare nei polmoni.
“Bene” replicò sollevato. “Allora, se non ti va il cinema…”
“Non è il cinema” lo interruppe subito lei e stringeva il labbro inferiore fra i denti, con aria pensierosa, come se stesse cercando le parole giuste per esprimersi. “Ecco, io vado sempre al cinema. Con Dan. Come amici, naturalmente” si affrettò ad aggiungere e continuava a torturarsi le mani con aria agitata, “però ci andiamo spesso. Ecco, con te” continuò, sentendosi più sicura, “vorrei fare un’altra cosa. Che non sia da amici.”
“Certo” replicò pronto Nate, finalmente anche lui partecipe della questione. “Dopotutto, noi non siamo amici.”
Lei sorrise, portandosi una ciocca di capelli già perfettamente in ordine dietro l’orecchio, e sembrò tranquillizzarsi. Rimasero a fissarsi per alcuni secondi e Nate sentì il sorriso sul suo volto farsi più radioso.
“Ora devo andare” disse lei dopo qualche istante. “Ci vediamo stasera.”
“Aspetta!” la richiamò lui, ma Vanessa ormai già era lontana qualche passo. “E dove andiamo?”
Lei si voltò e gli sorrise un’ultima volta prima di riprendere il cammino.

 

Sorprendimi.

 














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Buongiorno a tutti UESers. 

Come va? Ed eccoci ancora qui, con il nostro solito appuntamento settimanale con una nuova flash e una nuova ship. Tralasciando il fatto che oggi credo che, da grande irresponsabile, lascerò perdere i libri, parliamo di questo pairing. Nate/Vanessa. Allora, comincio con il diro che Vanessa non è che la ami chiassà quanto; essendo la mia B l'apice, non posso impazzire d'amore per Vanessa, ma nel periodo in cui lui e Nate stanno insieme, non mi dispiace troppo. La sua amicizia con Dan, nelle prime stagioni, è anche carina. L'unico lato negativo è come si vanno poi a perdere - lei soprattutto. Quella mezza liason con Chuck è da sotterrare con lei. In ogni caso, data anche come è andata a finire, a me un loro finale non sarebbe dispiaciuto. ^^ 
La citazione, stavolta, è tratta da Il libro della giungla II
Dunque, voglio solo ringraziare le cinque persone splendide che hanno recensito lo scorso capitolo. 
♥ Dato che oggi abbandonerò il mio dovere, cercherò almeno di rispondere alle recensioni per ringraziarvi nel migliore dei modi: _Let it shine, Fecalina, A l b a_, Alley e nari92
Alors, un bacio a tutti e a Mercoledì prossimo! Vi dico che ci sarà la perfida e splendida G. *-*
A presto, 
Mary. 

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Capitolo 8
*** Humbug ~ Di inseguimenti, bugie e gentilezze immeritate ***


Humbug ~ Di inseguimenti, bugie e gentilezze immeritate


Era piuttosto tardi e le strade di Manhattan erano buie e deserte già da diverse ore.
Georgina camminava con aria circospetta, stretta nel suo impermeabile blu e attenta a non attirare troppo l’attenzione. Stringeva una mano attorno al manico della borsa e nel palmo dell’altra teneva il cellulare, pronto e scattante in caso di bisogno immediato.
Corse attraverso un vicolo scuro e raggiunse con una scorciatoia l’altro lato della strada, dove Serena stava camminando, probabilmente alla ricerca di un taxi che la portasse a casa o forse – cosa che Georgina avrebbe trovato molto più eccitante e degna di nota – in un locale dalla pessima fama e frequentato da pessima gente. Una situazione del genere avrebbe senza dubbio animato la serata e lei avrebbe subito immortalato l’evento, che, non aveva dubbi, Gossip Girl avrebbe pubblicato con vero entusiasmo.
Si fermò dietro ad un palo della luce e prese a scrutare con sguardo pensieroso la sua vittima, quando qualcuno le venne alle spalle.
“Sarah!”
Georgina trasalì con violenza e si girò di scatto, nascondendo il cellulare in tasca.
“Dan!” esclamò a sua volta e un sorriso cordiale e stranamente sincero le incurvò le labbra pallide. “Che bello vederti.”
Dan sorrise a sua volta, di quel sorriso soltanto suo, così onesto e sincero e gentile – nessuno era mai gentile con lei – e Georgina si sentì soddisfatta.
“Anche per me… ma che ci fai in giro a quest’ora?”
“Oh” disse lei distratta. “Sono stata a trovare una mia amica, Sally” mentì spudoratamente, fingendo quell’espressione ingenuamente addolorata che tanto bene le riusciva, “e stavo cercando un taxi.”
Dan annuì, comprensivo.
“Ma è tardi” aggiunse preoccupato. “Perché non dormi da me? Mia sorella sta da una zia e la sua stanza è libera.”
“Certo” rispose subito Georgina. “Volentieri.”
Dan sorrise ancora e prese a farle strada. Dietro di lui, Georgina non poteva fare a meno di pensare che tutta quella gentilezza era rivolta, ancora una volta, a quella sfacciata di Sarah.
 

È inutile illudersi. Non vedrà mai niente in me… tranne che un mostro. 




















 

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Buongiorno a tutti! 
Mi scuso immensamente se me ne vado letteralmente fuggendo, ma ormai all'esame mancano circa dieci giorni e io sto a dir poco in alto mare, quindi non mi posso fermare a rispondere alle recensioni. T.T 
In ogni caso, prometto che le recupererò dopo la bocciatura e comunque voglio ringraziare di cuore le quattro splendide persone che hanno recensito lo scorso capitolo e che mi hanno riempito di gioia: smileygirl97, nari92, Fecalina e Lou
 Grazie immensamente e anche di più. 
Questo capitolo, giusto due parole al volo, è sulla Dan/Georgina. Non so per quale motivo l'ho inserito, sta di fatto che volevo G nella raccolta e, quando l'ho iniziata a scrivere, non avevo in testa la Jack/Georgina, quindi ho pensato a loro. Momento di ambientazione è prima stagione, tra la 1x15 e la 1x17 quando Dan è ancora convinto che Georgina sia Sarah; la citazione è tratta dalla Bella e la Bestia e, sì, ho esagerato un po'. In ogni caso, io credo che a G, Dan piacesse un pochetto e che forse, con il passare dei giorni, magari si stesse affezionando a lui; chiassà, forse c'era anche un po' di invidia per Sarah perché per lei tutto era più facile. ^^
Spero comunque di non essere risultata eccessiva o OOC perché non è che mi convinca troppo questa cosa. O.o
Un bacione a tutti e a Mercoledì prossimo con... no, non ve lo dico. *_* 
La vostra Mary. 

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Capitolo 9
*** Royalty ~ Di feste, nobili e sogni che diventano realtà ***


Royalty ~ Di feste, nobili e sogni che diventano realtà


La luce sfavillante del lampadario dorato irradiava l’intero salone e ogni cosa sembrava luccicare, sfavillante e reale, sotto quell’incantevole luce.
Un mormorio confuso e civettuolo invadeva la sala e le risate dei ricchi commensali – tutti così eleganti e raffinati e nobili – risuonavano contro le pareti ricoperti da affreschi e quadri d’alta classe. Un tappeto color porpora era steso sul pavimento cristallino e Blair entrò trionfante nella stanza.
Le suole delle sue Loubotin bianche si posarono fiere su quel tessuto pompeiano e lo strascico del suo Waldorf originale lo accarezzò riverente.
Un sorriso compiaciuto e anche piuttosto emozionato le incurvò le belle labbra piene, illuminando il suo viso roseo d’ammirazione ed entusiasmo.
Si passò nervosamente una mano sul collo, vagamente coperto da uno strato di sudore, e i suoi occhi bruni cercarono il suo Principe fra gli invitati. Finalmente lo trovarono e Louis la vide. Un’espressione di adorazione e orgoglio gli irradiò il viso gentile e corse a prenderle il braccio.
Bonsoir, ma princesse” gongolò in un sussurro soddisfatto. “Sei meravigliosa.”
Blair arrossì lievemente e si scostò ancora i capelli dal volto.
“Louis” mormorò emozionata. “Sei davvero un principe.”
Lui sorrise a sua volta e le strinse con galanteria una mano fra le sue, conducendola al centro della sala, dove la principessa madre Sophie era intenta a trattenere una lunga ed appassionante discussione con il duca del Devonshire a proposito dell’importanza della nobiltà nella società moderna.
Blair ascoltò compiaciuta il duca affermare il ruolo fondamentale dei regnanti in tutti i contesti, perché è sempre necessario che qualcuno, dotato di buon senso e carattere deciso, prenda in mano le redini del potere e le gestisca nel modo migliore per tutti, soprattutto per se stessi. Ne ricavava dunque che l’assolutismo era una forma di governo molto intelligente e moderna.
Blair aveva appena affermato il proprio consenso a questa democratica tesi, ponendosi come esempio della teoria del duca, quando l’orchestra iniziò a suonare un melodioso valzer.
Osservò sognante una coppia di marchesi prender posto in pista e un sospiro di venerazione le dischiuse appena le labbra. La voce di Louis la richiamò da quel rêve per condurla in uno più reale.
Chère” le sussurrò adorante, “vuoi concedermi questo onore?”
Senza aspettare la risposta – lo sguardo di Blair, dolce, incredulo, emozionato era più che sufficiente – la condusse in pista. Le loro mani si unirono e cominciarono a ballare.
Blair chiuse gli occhi e continuò a sorridere.
 

Oh, è come un sogno! Un sogno meraviglioso divenuto realtà.





















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Altra toccata e fuga perché ormai mancano pochi giorni e purtroppo il tempo fugge, ma non volevo assolutamente saltare un aggiornamento e domani sarà impossibile, quindi anticipiamo di un giorno. 
Blouis, stavolta e la citazione non poteva non essere di Cenerentola! *-* Trattatelo come un qualsiasi missing moment durante la quarta stagione, nell'intermezzo prima della richiesta di matrimonio. Lo stile è naturalmente versato in una situazione più principesca, con tante luci e tanti balli, bei vestiti, baciamani e splendore di vario genere. Louis è, dal mio punto di vista, un buon partito per la mia B, ma purtroppo è troppo un pesce lesso all'inizio e un infame manipolatore alla fine, quindi bocciato persino in confronto a Dan; tanto poi, lo sappiamo, Bass rules

Grazie di cuore alla Lou, nari92 e Fecalina che non mancano mai con le loro splendide parole. Appena questo esame sarà finito, vi dedicherò un mucchio di tempo, promesso. 
A prestissimo e grazie ancora! 
Mary. 

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Capitolo 10
*** Waivers ~ Di letture, liberali e ideali alti ***


Waivers ~ Di letture, liberali e ideali alti


Vanya stava leggendo.
Lui non era mai stato un grande amante dei libri, ma era stata Dorota a regalargli quel manuale – certo, lui doveva conoscere il nemico – e lui trovava sempre bello il sorriso di Dorota ogni volta che lui l’accontentava.
Stava appunto leggendo un passo molto cruento e appassionante in cui veniva descritta una scena drammatica in cui i socialisti erano morti in difesa dei loro ideali e aveva appena concluso la lettura di quel capitolo quando Dorota entrò in casa, piena di sacchi e sacchetti.
“Ti aiuto io” si propose subito e lanciò il libro sul tavolo per correrle in soccorso.
“Grazie” ansimò lei sotto il peso di tutte quelle buste, sorridendo affabile come sempre.
“Cosa stavi facendo?” chiese poi, quando entrambi si furono ritrovati sul divano, accanto al fuoco.
“Oh, niente di che” rispose lui noncurante e le prese la mano. “Leggevo.”
Lei sorrise, colpita e soddisfatta, e lanciò uno sguardo compiaciuto al volume che giaceva ancora sul tavolo. Vanya fissò pensieroso la copertina, poi guardò di nuovo Dorota e le strinse la mano con maggior vigore.
“Io per te farei qualunque cosa e rinuncerei a qualunque cosa” disse in tono solenne. “Anche alla mia vita.”
 

Preferisco morire domani piuttosto che vivere cento anni senza conoscerti. 
























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Buonasera a tutti UESers. :)
Buonasera e tante scuse. Adesso che l'esame è alle spalle mi rendo pienamente conto di quanto vi ho trascurato e mi scuso immensamente per questo, davvero non so come fare. :( Prometto che cercherò di recuperare le risposte alle recensioni il prima possibile; per quanto riguarda l'aggiornamento, mi scuso anche di averlo postato oggi e non ieri, ma Efp non andava e, ad un certo punto, mi sono esaurita e ho spento il pc. >.<
Per farmi perdonare, prometto che risponderò prestissimo a tutti e che Mercoledì prossimo posterò all'alba. 

Intanto spero possiate gradire questa breve flash su una coppia che magari non ci avrà fatto sognare, ma che, personalmente, mi ha strappato più di un sorriso e di un awwwwwwwwwwwwwwwwwww
♥ Dorota e Vanya sono davvero perfetti insieme, due persone che non riuscirei ad immaginare con nessun altro se non reciprocamente. *_* Il momento è collocato intorno al finale della seconda serie, nella 2x20, Remains of the J, quando Jenny e Dan, in occasione del sedicesimo compleanno della prima, vanno nell'attico dei Van der Woodsen e incontrano Vanya nell'atrio. In quella scena, Dan legge il titolo del libro che il portiere sta leggendo ed è un libro sui liberali che, a quando dice Vanya stesso, legge solo per far piacere a Dorota la quale afferma che bisogna conoscere il nemico. Mi sono ispirata a quella scena, quindi. XD
Spero gradiate questa flash e adesso volo a rispondervi! 

Un grazie speciale a voi che avete continuato ad arricchirmi con le vostre splendide parole nonostante la mia imperdonabile distrazione: Alley, Lou e smileygirl. Grazie di cuore. 

A Mercoledì prossimo! Con Lyfus. ;)
Un bacione, la vostra Mary. 

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Capitolo 11
*** Naive ~ Di maschere, parrucche e serate a distribuire dolcetti ***


Naive ~ Di maschere, parrucche e serate a distribuire dolcetti


Rufus consegnò altri dolcetti ai bambini mascherati e Lily sorrise divertita, scuotendo la testa alla vista di suo marito in un simile, imbarazzante e assolutamente suo contesto. I tre piccoli ospiti lasciarono la casa con le borse piene e i visi soddisfatti e lei lo raggiunse sul divano.
“Ho notato” disse lui e Lily sbarrò gli occhi, fingendosi stupita.
“Di che parli?”
“Lo sai.”
Lei sbuffò sonoramente e si sistemò una ciocca di capelli dietro la nuca.
“Volevo solamente che tu fossi felice” disse in un sospiro esasperato. “Non è colpa mia se tu preferisci stare a casa a distribuire dolcetti a bambini in calzamaglia piuttosto che andare all’inaugurazione di quello che promette di diventare uno dei locali più in di tutta Manhattan…”
“E tu” la interruppe Rufus, con ancora quella ridicola parrucca anni Sessanti in testa, “avresti fatto questo… per me?”
Lily lo guardò spazientita e annuì a disagio. Non riusciva a capire perché la cosa fosse di così grande importanza e non riusciva a capire neanche perché la imbarazzasse tanto. Certo, forse non era mai stata altrettanto disponibile con tutti gli altri suoi mariti, ma Rufus era diverso. 
Deglutì e avvertì le guance accendersi di gioia e imbarazzi quando le parole di sua figlia le tornarono vivide alla memoria.
"Lui è l'uomo della tua vita."
“Naturalmente” rispose con serietà e disinvoltura. “Non avrei avuto altra motivazione per passare una serata a casa ad aprire la porta a gente travestita da pompiere, cuoco e Lady Gaga…”
Il suo disappunto fu stroncato da Rufus e Lily rispose al bacio affettuosa. Le loro labbra si sfiorarono per un istante breve, in un tocco delicato e puro, ma così saturo d'amore da farle percepire nettamente la perfezione della loro unione, l'inutilità di qualsiasi parola perché nulla doveva essere aggiunto a quello
“Bene” disse Rufus dopo qualche secondo di silenzio. “Ora possiamo andare.”
“Alla festa di Chuck?” chiese Lily illuminandosi.
“No” rispose subito Rufus perplesso. “A bussare alle porte.”

 

Ah, gli uomini… sono così bambini! 

















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Buonasera a tutti e mille scuse. ♥
So che avrei dovuto postare all'alba, ma stavolta, invece che lo studio, si sono messi problemi di natura familiare e la cosa non è stata semplice da risolvere. Mi struggo in scuse. T.T
Dunque, adesso parliamo un po' di questi due. Loro mi sono piaciuti da morire all'inizio ed è stato un peccato come si siano rovinati durante la strada. Come credo di aver già detto, parecchi fattori hanno contribuito a rovinarli ed è stato un spreco perché avevano uno splendido potenziale. *_*
Il momento in questione è collocato nella 3x07, "How to succeed in Bassness". La citazione è tratta da Anastasia e quella scorsa, mi sono dimenticata di scriverlo Mercoledì, era tratta da Pocahontas. LOL
Ringrazio enormemente quegli splendori che mi hanno scritto meraviglie su meraviglie e prometto di rispondere loro domani perché adesso sto morendo: grazie immensamente a Fecalina, smileygirl97, Lou e Alley
♥ Grazie di cuore. 
Un bacione e alla prossima settimana con la penultima ship, Jack/Georgina! *_*
A presto, la vostra Mary.

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Capitolo 12
*** Conspiring ~ Di fughe, complotti e giri in limousine ***


Conspiring ~ Di fughe, complotti e giri in limousine


Il sole splendeva radioso quella fresca mattina di Giugno e Georgina pensò che era davvero una giornata perfetta. Uscì di casa di buon ora e passò da Starbuck’s per il suo solito caffè. Aveva appena lasciato il locale e stava riflettendo su dove trascorrere quella bella giornata quando qualcosa attirò la sua attenzione.
Per un attimo rimase sinceramente stupita: insomma, dopo tutta la fatica che aveva fatto solo il giorno prima per permettere a lui e alla sua dolce metà di svignarsela sotto il naso della polizia, Chuck se ne andava in giro in limousine come se niente fosse? Ma lo stupore durò solo pochi istanti perché la targa non era dell’auto guidata da Arthur e Georgina si chiese chi altri, se non un Bass, potesse muoversi a New York con un limousine personale. La risposta arrivò qualche istante dopo, quando il finestrino anteriore si abbassò lentamente e lei poté finalmente vedere il volto del suo inseguitore.
Era un uomo di almeno quarant’anni, ma Georgina pensò che il suo volto ne dimostrava molti di meno. Aveva i capelli e gli occhi scuri, dal taglio fine ed elegante; i tratti del suo viso erano decisi, ma molto raffinati, quasi aristocratici, e nelle iridi color nocciola brillava uno scintillio che Georgina era sicura di aver già visto molte volte.
“Georgina Sparks?”
L’uomo la chiamò e lei pensò che aveva una voce davvero incredibile. Rispose al suo sorriso con lo stesso fare malizioso e arguto.
“Dipende” cinguettò senza fermarsi. Le piaceva che lui le venisse dietro. “Chi la cerca?”
“Jack Bass.”
Ma certo: chi altri, se non un Bass, può muoversi a New York con un limousine personale.
“Il famoso zio Jack” commentò serafica.
“Blair dice che, in quanto a complotti, non sei seconda a nessuno” disse lui e qualcosa nei suoi occhi e nella sua voce le fece cogliere tutta l’ammirazione nei suoi confronti e se ne compiacque.
“Ha ragione” asserì con una punta di compiacimento.
Si fermò e la limousine con lei. Si avvicinò di qualche passo e Jack la raggiunse sul marciapiede.
“Vogliamo vedere se la donna è all’altezza del nome?” le chiese con fare affascinante e lei, involontariamente, sorrise.
Nessuno dei due aggiunse altro: lui le aprì la portiera e lei accettò il passaggio.
 

Eh, le donne impazziscono per un sedere bello pieno.















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Buongiorno a tutti Upper East Siders. 
Finalmente, come promesso, riesco a postare ad un orario decente. XD. Ed eccoci qui con la penultima flash di questa raccolta: Jack/Georgina. All'inizio, come probabilmente già ho accennato, loro non erano neanche previsti in questa raccolta, ma poi ho deciso di inserirli all'ultimo minuto e la scena del loro incontro mi è tanto piaciuta che non ho potuto fare a meno di usare quella come fulcro della storia. Il punto di vista è, naturalmente, quello di Georgina: il tutto appare filtrato attraverso i suoi occhi e notiamo quello che lei pensa, prova, ogni cosa è rappresentata come le appare. Il loro pairing è assolutamente innovativo e questa è una delle cose per cui possono sinceramente complimentare con gli autori. *-* 
La frase è tratta da "La principessa e il ranocchio" e sì, non potevo non vederci Jack in questa citazione e anche G. 
♥ 
Prima di lasciarvi, voglio ringraziare di cuore Fecalina, nari92 e Alley che mi hanno resa entusiasta con le loro splendide recensioni; vi risponderò il prima possibile, lo prometto. 

Un bacio forte a tutti e a Mercoledì prossimo con l'ultima flash e, finalmente, i Chair. *-*
Mary.

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Capitolo 13
*** Happiness ~ Di sfilate, riunioni a Washington, fedi e notti sul divano ***


Happiness ~ Di sfilate, riunioni a Washington, fedi e notti sul divano


Era molto tardi quella sera quando Blair tornò a casa stanca morta dopo l’ennesima, estenuante giornata di lavoro trascorsa tra uffici e strade, immersa com’era nella preparazione di quella che sperava tanto diventasse la sfilata più strepitosa dell’anno.
Tuttavia, il successo imponeva molti sacrifici e, quando varcò la soglia dell’ascensore, aveva un’espressione di stanchezza totale sul viso. Si sfilò scarpe e cappotto in un solo gesto e raggiunse il divano nell’ampio salotto, lasciandovisi cadere con un morbido tonfo. Chiuse gli occhi con un sospiro e gettò la testa sul bracciolo laterale, stendendo le gambe sui cuscini e stringendosi le mani in grembo. Stava per addormentarsi quando una voce improvvisa la fece trasalire.
“Non pensavo di mancarti tanto. Addirittura non riesci a stare a letto senza di me.”
Blair aprì gli occhi di scatto e le sue iridi scure si illuminarono un po’ di più nell’osservare il sorriso malizioso e adorante che Chuck le stava rivolgendo dalla soglia della cucina.
“Che ci fai qui?” chiese stupita. “Pensavo tornassi da Washington domani.”
Lui rise appena e la raggiunse sul divano, sedendosi al suo fianco.
“Non riuscivo più a starti lontano” sussurrò e le pose un bacio riverente sulla fronte e uno sul ventre. Blair rise e gli accarezzò delicatamente il capo.
“Mi sei mancato” bisbigliò in risposta. Chuck le diede un altro bacio e la prese in braccio, sollevandola di botto dal divano. Blair scoppiò a ridere, reggendosi al suo collo. Fece per parlare, ma Chuck la baciò finalmente sulle labbra e lei fu impegnata per tutto il tempo che lui impiegò a prendersi il suo posto, facendola sedere sulle proprie gambe.
Si poggiò contro di lui e intrecciò le proprie dita con le sue; le fedi si sfiorarono con un suono cristallino e lei le fissò sognante.
“Sono felice che tu sia qui” aggiunse dopo qualche istante di silenzio. “Tanto.”
Lui continuò ad accarezzarle la vita e le gambe con fare distratto, senza distogliere lo sguardo che pareva non saziarsi mai di quel volto leggiadro, e le sorrise ancora.
“Siamo in due” replicò, poi rise di più. “Anzi, in tre.”
Blair si unì a lui e poggiò la mano sul ventre, dove già c’era quella di suo marito. Posò il capo sulla sua spalla e si accoccolò maggiormente su di lui, lasciandosi stringere. In quel caldo abbraccio coniugale, continuava a sentirsi avvolta da quel senso di pienezza e di adeguatezza che aveva sempre cercato; era la sensazione più compiuta e intensa che avesse mai provato ed era solo l'apice di tutto che lei e Chuck avevano vissuto insieme da quando era nati. Era felicità, tanta intensa e tanto pura da farla piangere per la gioia. 
“Dormiamo qui” sussurrò poi. Chuck chiuse gli occhi con un risolino.
“Tutto quello che vuole” bisbigliò in risposta. “Signora Bass.”
E con le mani ancora strette su quel piccolo, meraviglioso gonfiore, si addormentarono abbracciati.
 

Finalmente ora so qual è il mio posto.





















 

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Buongiorno a tutti Upper East Siders. *_*
Lo so, lo so... vi starete chiedendo cosa diavolo ci faccio qui. In realtà, dovrei essere sul libro di francese a studiare, ma mi sono ricordata in tempo che nei prossimi tre giorni le probabilità di postare saranno a dir poco scarse e ho preferito anticipare piuttosto che farvi aspettare fino a Sabato. ^^
Ed ecco... i Chair! 
♥ Non vi dico quanto sono in ansia per loro. Insomma, sappiamo tutti quanto siano incredibilmente difficili da scrivere, complessi, pieni di sfaccettature e io ho voluto inserire un momento di loro due nel futuro, nello spazio temporale compreso tra il matrimonio e il finale dell'ultima puntata, nei primi mesi di gravidanza di Blair, quando è in attesa del piccolo Henry. A questo proposito, spero di non aver esagerato con il fluff e mi auguro con tutto il cuore di non aver fatto un flop, Santo Cielo. O.o
La citazione è tratta da Hercules e, sì, mi piaceva perché Blair e Chuck hanno sempre cercato il proprio posto nel mondo - lei accanto a Nate, con Louis e Dan e nessuno di loro è stato mai capace di accettarla per com'era davvero e lui con Eva e Raina e anche da solo - e l'hanno trovato solo l'uno a fianco all'altra. 
♥ Insomma, per me calzava a pennello e spero concordiate. LOL.
Cos'altro posso dire? Voglio ringraziare tutte le persone che hanno letto, seguito, ricordato, preferito, recensito questa raccolta, a cui hanno dedicato anche solo un minuto del loro tempo, commentandola o anche in silenzio:
Fede2211, FedericaSN, LaylaRed, nari92, XOXO e _Blair che l'hanno messa tra le seguite, Gaius che l'ha messa tra le ricordate, LaylaRed e _Let it shine che l'hanno messa tra le preferite e, naturalmente, tutte le pesone che l'hanno recensita: smileygirl97, _Blair, A l b a_, nari92, Alley e Fecalina che, con i loro commenti, mi hanno riempita di gioia. Spero con tutto il cuore che questo finale vi piaccia. ♥ Risponderò presto ad ognuno, ma nel frattempo grazie a tutti voi. *_*
Un bacione immenso e alla prossima!
Mary. 

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