Another me

di fabcyruss
(/viewuser.php?uid=322950)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


*Flashback*

M: "Dobbiamo andare e anche velocemente, avanti prendi le valige e mettile in macchina Rose"
R: "Calmati, sto facendo, tu aspettami in macchina devo prendere una cosa"
M: "Okay, ma se ci metti più di 10 minuti io parto senza di te"

Salii sopra e pensandoci, era la mia ultima volta che potevo salire/scendere quelle scale, mi venne un colpo al cuore, era incredibile, non riuscivo ad abbandorare il luogo in cui ero nata, cresciuta, mi mancherà da morire tutto ciò.
Arrivai in camera mia, mi abbassai fino al livello del letto, infilai la mano sotto il materasso e presi il libro, non un semplice libro ma il libro preferito di mia madre.

M: "Rose avanti sbrigati!" tuonò mio fratello da fuori casa, aspettandomi impaziente.

Dovevo affrettarmi, misi il libro nella borsa, mi diressi verso la porta e mi voltai per l'ultima volta.
"Beh è arrivato il momento, addio" sentii gli occhi bruciare per le lacrime.

Scesi le scale frettolosamente, uscii di casa, chiusi la porta a chiave e salii in macchina.

M: "Finalmente eccoti, stavo per partire senza di te"
R: Zitto e muoviti"
M: "Oh vuoi vedere che ti lascio qui? Sta zitta tu, emotivona"
R: "Senti dovrò passare la mia vita con te almeno cerchiamo di non litigare, okay?"
M: "Va bene" roteando gli occhi.

Marcus accese il motore e partimmo.

*Fine Flashback*




Fissando fuori la finestra pensavo dove potrei essere in questo momento se tutto questo casino non fosse successo.
"Signorina Puckett, risponda alla mia domanda!" urlandomi contro.
R:"Emh.. mi scusi professoressa, non stavo seguendo, davvero mi dispiace, starò attenta d'ora in poi" con tono dispiaciuto.
"Okay, le ripeto la domanda per l'ultima e spero, veramente l'ultima volta la mia domanda, quali fur.."
 
La campanella suonò.
Pensai fra me e me: "oh finalmente quanto tempo ci voleva per far suonare la campanella?"

"Risponderai alla mia domanda la prossima volta signorina Puckett"
R:"Oh certo professoressa"

Presi i libri sotto il banco e gli infilai nella borsa
"Buon pomeriggio professoressa"

Uscii dalla scuola soddisfatta, per la seconda volta la campanella mi aveva salvato dall'interrogazione.

"Oh cavolo ho perso l'autobus, di nuovo, merda" mi tirai uno schiaffo in fronte.
Non fui molto soddisfatta di questo invece.
Incominciai a camminare verso casa mia, da sola, e da come vedevo il cielo si stava scurendo, ti predo la pioggia no.
E ovviamente dopo qualche minuto la pioggia si fece sentire, una leggera pioggierella che mi bagnava i capelli.

Vidi una macchina arrivare verso di me, si accosto vicino al marciapiede dove stavo camminando.
La persona all'interno abbasso il finestrino.
"Signorina Puckett salga, la accompagno io a casa, con questa pioggia prenderà una febbre tremenda" mi sorrise. 
Era la prof, sapeva che se continuavo a camminare sotto quella pioggia mi sarei presa la febbre per saltare l'interrogazione, furba.

R:"Emh grazie" gli sorrisi accomodandomi in macchina.


Accendendo il motore si voltò verso di me dubbiosa.
"Non metti la cintura?"
La guardai tipo "ma pensi che abbia cinque anni?"
Allacciai la cintura come ordinato e partimmo, durante il tragitto gli spiegai dove si trovava casa mia.

"Arrivati".
Presi la borsa che avevo posato sulle mie ginocchia e me la misi sulla spalla e aprii lo sportello per scendere dall'auto.
R: "Emh grazie mille per il passaggio professoressa, ci vediamo, arrivederci" 
Stavo per chiudere lo sportello cosi da finalmente ritornare a casa a mangiare
"Aspetti signorina"
R:"Mi chiami pure Rose" sorrisi.
"Eh Rose, volevo chiederti, perchè i tuoi genitori non sono mai venuti ad una riunione? vorrei tanto incontrarli"
Rimasi immobile fissandola negli occhi.
R:"Sono morti..un paio di anni fà"
"Oh cavolo, mi dispiace io n-non volevo"
R:"No si figuri, in fondo lei non poteva saperlo, sono stati ritrovati morti la mattina del mio primo compleanno, non li ho mai conosciuti neanche io quindi.."
"Mi dispiace tantissimo, saresti la benvenuta qualche sera a cena a casa mia, vorrei passare più tempo con te, adoro conoscere i miei alunni" mi sorrise.
R:"Oh prof, non so che dire, accetterei volentieri" da quando volevo andare a casa delle professoresse? "Ma ho anche mio fratello, non sa cucinare quindi non posso lasciarlo solo, chissà cosa combinerebbe alla cucina" ridacchiai, infondo era vero, Marcus era capace di bruciare persino l'intera casa. 

"Potrebbe venire anche lui insieme a te, sabato sera a cena da me" 
R: "Emh glielo chiederò" certo, come se mio fratello sprecherebbe un sabato sera per passare il tempo con la mia professoressa di storia.

"Quindi domani fammi sapere se venite" mi fece l'occhiolino.
Spalancai gli occhi per quel gesto "Sisi a domani, professoressa"

Chiusi lo sportello, mise in moto e se girando si allontanò con l'auto.
Io rimasi sul marciapiede pensando quanto sarebbe stato strano l'incontro, se ci penso mi viene l'ansia, ora dovrò trovare il modo di annunciarlo a mio fratello.

Mi incamminai verso il vialetto di casa mia.


Entrai, prima di posarla a terra presi il mio telefono, incamminandomi verso la sedia in cucina.
R:"Marcus, scendi in cucina devo chiederti un favore, fai veloce"
M:"Okay eccomi"
Scese le scale con una lentezza assurda, sembrava lo facesse apposta.

R:"Oh andiamo accellera il passo" dissi alzando di poco il tono della voce mentre digitavo sul telefono.
Obbedì e venne davanti a me, posò i gomiti sul tavolo, sedendosi di fronte a me.
Mi alzai dalla sedia facendo la disinvolta, sapevo che se gli avrei chiesto di venire con me alla cena mi avrebbe detto di no, quindi farò con calma.
Mi diressi verso il frigo, lo aprii, come al solito, pizza fredda, oh avanti, siamo io e mio fratello in casa, non possiamo permetterci chissà cosa.

R: "Senti dobbiamo andare a cenare dalla mia professoressa di storia sabato sera, ti chiedo per favore, puoi venire? mi aumenterebbe il voto del comportamento se gli faccio da leccaculo" ridendo.
M: "Pensi davvero che io sprechi un sabato sera con gli amici per pararti il culo? No grazie, preferisco divertirmi" disse ridendo
R: "Ma quanto sei gentile con tua sorella, la prossima volta che mi chiederai un favore, beh, puoi scordartelo" affermai "gettando" una fetta di pizza nel suo piatto.

M: "Puoi riscaldarla?" mi chiese con voce bassa.
R: "Okay" dissi con tono rigido.

Presi il piatto e lo misi nel microonde, passarono due minuti, presi il piatto e glielo posai davanti.
Finito il "pranzo" misi i due piatti nel lavandino e andai in camera mia.
Mi distesi sul letto, a pancia in giù, pensando a come sarebbe stato sabato a cena a casa della prof.
Mi addormentai, passarono le ore, mi svegliai, feci i compiti, cenai e poi a letto.

Il giorno seguente a scuola dissi alla professoressa che non poteva venire Marcus perchè aveva un evento importante per lavoro, odiavo mentire, Marcus non lavorava, si faceva mandare via posta soldi da mio nonno in Australia, passarono i giorni, si fece sabato.

Era pomeriggio.
R: "Marcus fra mezz'ora verrà a prendermi la professoressa, mi serve il bagno" strillai.
M: "Ecco, tutto tuo"

Entrando mi catapultai sullo specchio, un filo di trucco ed ero pronta.
Uscii dal bagno guardando l'orario dal cellulare, le sette e mezza, dovrebbe essere arrivata.

Presi la borsa ci misi dentro il telefono, e misi la giacca.

R: "Marcus io vado, chiudi la chiave quando esci"
M: "Okay mammina" disse in modo ironico, anche se a me non faceva ridere cosi tanto.

Uscii dal vialetto, lei era lì, ad aspettarmi, la intravedevo dai finestrini abbassati, la salutai con la mano da lontano, sorrideva, "wow" pensai "è bellissima senza quei orrendi occhiali da anziana, lei è giovane, con i capelli sciolti sta ancora meglio, infondo non è cosi tanto una strega come la descrivono a scuola"

"Buonasera Rose, come siamo carine" mi sorrise.
R: "Oh grazie, beh anche lei non è da meno" e lo dissi con tutta sincerità, era davvero meglio del solito.

Salii e ci dirigemmo a casa sua, viveva in una villa enorme, ci credo, fa l'insegnante, moglie del capo della polizia di Holmes Chapel, non poteva non avere una casa enorme con piscina.
Parcheggiò in garage, uscimmo dalla macchina, e ci dirigemmo verso il portone principale, prese le chiavi di casa e aprì.

"Beh, benvenuta, fa come se fossi a casa tua, ti presento intanto mio figlio, sai mio marito è fuori città quindi siamo solo noi tre" disse con tono accogliente. 
R: "Oh non si preoccupi, siamo pari, neanche Marcus è venuto quindi" 
"Harry vieni in sala, c'è una persona da presentarti" alzò il tono della voce per farsi sentire da suo figlio

Vidi un ragazzo alto, moro. riccioluto, occhi verdi, che attraversava il corridoio venendo verso di me presentandosi.

H: "Piacere sono Harry" e sfoggiò un sorriso a 32, diciamo 33.
R: "P-piacere sono Rose" 
Non sapevo cosa mi stava succedendo, sentivo le guance andarmi a fuoco, quel ragazzo era davvero carino, non sapevo che dire, volevo scappare per l'imbarazzo.

"Beh, ora che vi siete presentati io vado a preparare la cena, Harry, cortesemente, offri qualcosa alla nostra ospite" sorrise.
H: "Certo mamma, con piacere" disse guardandomi negli occhi sorridendo anche lui.
La prof, Anne se non mi sbaglio, non ricordo mai i nomi delle professoresse, andò in cucina.

E giuro, era dannatamente carino quando sorrideva.

H: "Vieni ti accompagno di là in salotto, ci sono degli stuzzichini e possiamo guardare la tv se vuoi"

Era cosi gentile e carino che non potrei dirgli di no, andammo in sala, lui mi guidava, ci sedemmo sul sofà, era morbido.

R: "E' comodissimo questo sofà, d-dove l'avete preso?"
Mio Dio Rose, non poteva uscirti una frase più decente? che vergogna, d'altronde non sapevo veramente come aprire un discorso.

H: "Emh, l'abbiamo preso da KlauSofà, sono, come hai detto tu, comodi, per questo li abbiamo scelti" dal suo sguardo potevo intuire che anche lui era in imbarazzo.
R: "Interessante" no, okay, per niente interessante "Senti, ma tu che classe fai? non ti ho mai visto a scuola"
H: "Forse perchè sono sempre in biblioteca, adoro leggere, ho appena finito di leggere Il Buio Oltre La Siepe, è un bel libro, direi che è il mio preferito, il tuo invece?"

Okay, panico assoluto, non leggo un libro da dieci anni e pensare che ho 16 anni, quindi all'età di sei anni, non è che leggevo libri interessanti.

R: "Harry Potter, sisi, direi che è proprio Harry Potter" dissi il primo nome del libro che mi venne in mente.
H: "Davvero? è una saga bellissima, hai letto tutti i libri?"
R: "Si certo, il mio preferito è il secondo"
H: "Sai, abbiamo tante cose in comune, che ne dici di vedere la mia collezione di libri?"
R: "Ma certo, volentieri" sorrisi.

Era un ragazzo dolcissimo, davvero, aveva un colore degli occhi stupendo, verde, un profondo verde, mi ci sarei persa dentro.

Mi guidò verso la sua camera, di fianco la porta aveva un enorme scaffale con minimo cento librine aveva di tutti i tipi.

R: "Sono tantissimi libri, li hai letti tutti?" dissi meravigliata.
H: "Si, amo leggere, amo anche la musica, molto"
R: "Anchio amo la musica, ho un pianoforte a casa, era di mio padre, me lo donò prima di.. emh.. essere trovato morto insieme a mia madre.." la mia voce pian piano si abbassò-
H: "Oh cavolo, mi dispiace, ma se vuoi non torniamoci più su questo argomento, ti capisco, anchio ho perso una sorella"
R: "Mi dispiace per te, ma parliamo d'altro.."
H: "Certo, emh, sei, f-fidanzata? sei davvero una ragazza carina, dovresti avere un ragazzo" mi sorrise, cacciò anche due fossette sulle guance, cavolo, è dolcissimo, sembra un angelo, okay Rose stai delirando.
R: "No, niente ragazzo, sono uscita da una relazione da poco e non me la sento di ricominciare da capo così presto"
H: "Ah ti capisco, neanche a me va poi così bene"

Quindi si era appena lasciato? Bene, hai il via libera Rose.

A: "E' pronto, a tavola!" sentimmo Anne urlare da sotto.

Io e Harry andammo in cucina, cenammo e nel frattempo parlammo dei nostri hobby.
Soprii che veramente io e Harry avevamo tante cose in comune, chissa se potremmo passare del tempo assieme.

M: "Sono quasi le 23:00 sarà meglio riportarti a casa"
H: "Tranquilla mamma, mentre pulisci i piatti l'accompagno io a casa" mi guardo e sorrise.
R: "Saresti davvero gentile, grazie" ricambiai il sorriso.

Ci alzammo, salutai Anne e la ringraziai per la magnifica cena, salimmo in macchina ma Harry non partì, stava succedendo qualcosa.

H: "Senti, abbiamo molte cose in comune, che ne dici se domani usciamo? sempre se ti va" si mise una mano dietro la testa grattandosi, fissando i miei occhi.
R: "Penso di si, non ho molti amici qui, uscire ogni tanto mi farebbe bene" arrosii.
H: "Awh quindi è un si?" disse dolcemente

Le mie guance, a fuoco, di nuovo.
Accese il motore e andammo verso casa mia.
Arrivati scesi dall'auto ma non chiusi lo sportello, dovevo confessare una cosa.

R: "Comunque non ti ho risposto alla domanda di prima e si, accetto, ora vado buonanotte Harry" sorrisi.
H: "Evvai" esultò ridendo "Quindi b-buonanotte Rose" mi sorrise per l'ultima volta.

Mise in moto la macchina e partì.

Tornai a casa, più che felice, Marcus rise a crepapelle quando mi vide salterellare per le scale, strano, non era uscito.
Mi struccai e andai a letto, pensando a quanto la cena sia stata un successo, non me la immaginavo cosi.
Misi il pigiama e andai a letto.


Stavo per addormentarmi, quando vibrò il cellulare da dentro la borsa che avevo posato sulla sedia.
Mi alzai, ero davvero stanca, mi incamminai verso la sedia, aprii la borsa, dov'era il cellulare? ah, eccolo, coperto dai fazzoletti.
Presi il telefono, sbloccai lo schermo..

"Oh merda.."




------------------------------------------------------------------------

buuuuuuuonasera, sono @ineedciasten e questa è la mia prima fanfiction, i personaggi vorrei che li immaginaste voi, ovvio, tranne Harry, oppure anche lui, boh HAHAHAHHAHAHAHAHHA, volevo suggerirvi che potete anche recensire la storia, questo è il primo capitolo quindi non è un granchè, devo ancora esercitarmi meglio, e mi scuso se ci sono errori grammaticali, ma ho fatto tutto di fretta e non potevo ricontrollare. spero vi piaccia, ciaao c:

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo II ***


Era il mio ex, Jason, non lo vedevo da quando ci siamo trasferiti io e Marcus.

Da: Jason 
"Ehi, forse dovremmo ricominciare sento come se non vivo senza di te, mi manchi, non sei un mostro per me, sei la mia principessa ancora"


Mi sedetti sul letto, cosa gli rispondo? 
Era il mio ex, ed ex rimarrà, non voglio essere.. trattata di merda un'altra volta.
Si mi aveva picchiata, ma io non ero da meno, mi ricordo ancora la scena, eravamo per strada, usciti da una festa, era mezzanotte.



*Flashback*

Camminavamo mano nella mano, io ero un pò su di giri, doveva essere la nostra prima volta, almeno per me.
Poi mi accorsi che stavamo andando in contro ad un vialetto stretto e cupo, non riuscivo a vedere la fine della strada, ma mi sembrava deserto.

J:"Mi hai tradito puttana" mi tirò un schiaffo sbattendomi contro un bidone della spazzatura.
R:"Jason che cazzo stai dicendo?" mi scese una lacrima, alzai il tono della voce. "Che cazzo ti è preso? Adesso ti permetti di titarmi gli schiaffi senza motivo?"
J:"Non dire cazzate, porca troia, ti ho visto baciare quello lì, sei una puttana" un'altro schiaffo "Immatura" schiaffo "E traditrice del cazzo" ultimo schiaffo.
Ero in lacrime, cosa gli era successo? io non avevo fatto niente, ero in balcone con le mie amiche, si era confuso, era ubriaco sicuramente, non credevo arrivasse a tanto, non mi aveva neanche parlato, non si era minimamente chiesto se ero davvero io la ragazza che aveva visto baciare un'altro.
R:"Jason, cazzo, sei ubriaco fino all'alluce dei piedi, smettila per favore, io non ho fatto niente, ero con le mie amiche cazzo, io non ho baciato nessuno, ti sei confuso coglione" accentuai coglione.  
" io non ho fatto niente" dissi in lacrime.
J: "Tu" mi indicò. "Tu non devi mentirmi o ti ritroverai morta come i tuoi bastardi genitori, hai capito, troia?" urlò.
Ora aveva superato il limite, non si doveva permettere di insultare i miei genitori, mi alzai da terra, lo presi per la camicia e lo spinsi contro il muro, gli tirai un fortissimo pugno seguito da un calcio nelle parti basse dopo che si chinò per il dolore.
R:"Ne vuoi ancora? eh?! rispondi coglione!" ero ancora più furiosa, nessuno parlava male della mia famiglia.
J:"Chi cazzo sei tu? oh mio dio, sei un mostro Rose, sei un fottuto mostro!" spalancò gli occhi ed incominciò ad urlare e scappare.
Non capivo di cosa stesse parlando, mi guardai in un finestrino di un auto lì vicino.
Avevo gli occhi rossi, la pelle si era schiarita in una maniera assurda, ero bianca come il latte, mi toccai i capelli, erano diventati ricci, nonostante li avevo piastrati, dai capelli passai alla bocca, erano diventate più formose e i miei denti erano più aguzzi, i miei canini per precisare.
Guardai Jason scappare ferito, con il sangue che colava dal suo labbro, poi guardai di nuovo il mio riflesso nel finestrino.
Cosa ero diventata? Che cosa ero? 
Riguardai Jason, mi stavo spaventando di me stessa, volevo scappare e infatti scappai, corsi a casa mia.

Bussai alla porta, passarono due minuti, pensavo non ci fosse nessuno in casa, buttai la porta a terra con un calcio, da quando ero diventata cosi forte? io ero l'ultima scelta nelle squadre di pallavolo a scuola, Marcus era disteso sul divano a dormire, sentito il tonfo della porta caduta a terra si alzò e corse verso di me, mi portò in camera mia.

M:"Okay Rose ti ha visto qualcuno tornare a casa o eri da sola?"
Aspetta, non si era accorto del cambiamento che avevo subito? Non si era accorto di come i miei occhi assomigliassero a due palle di sangue?
R:"M-Marcus, guardami, cosa s-sono?" dissi spaventata indicandomi.
M:"Devo chiamare il nonno, tu stai qui e rilassati, non devi arrabbiarti, non accendere il computer non fare niente, non muoverti" sembrava cosi serio, avevo paura.

Marcus prese il telefono dalla tasca e digitò i numeri.

Aveva il volume alto, quindi forse riuscirò a sentire la conversazione.

"Pronto?"
M:"Nonno, sono Marcus, s-senti è importante, Rose si è trasformata, non so ancora come ci sia riuscita, mi sembra tranquilla però" abbassò la voce.
Alzai un sopracciglio come per dire: allora perchè cavolomi dicevi di stare calma prima? 
"Senti Marcus, prima di tutto devi farla rilassare, stando calma ritornerà normale"
Normale? La curiosità mi stava dando i nervi, volevo sapere di cosa parlavano.
M:"Okay nonno, ma adesso non so se ha aggredito qualcuno, se è si, cosa dovremmo fare?" mi sebrava preoccupato, non l'avevo mai visto in quello stato dopo la morte dei miei genitori, non capivo.
"Dovrete andarvene, non siete al sicuro lì, e una volta andati non dovrai avere altri incidenti del genere, senno sarà la fine" Marcus a quelle parole rimase paralizzato.
M:"T-trasferirci? O-ookay nonno, grazie, ti richiamerò per darti altre informazioni, se ne avrò"
"Ciao Marcus a presto"
M:"A presto.."
Finita la conversazione, non riuscì a non dire: 
R:"Cosa succede Marcus? Penso che prima io debba sapere cosa sta succedendo e non il nonno, spiegami per favore" mi uscii una lacrima, ero davvero spaventata.
M:"Senti Rose, ora ti spiego" si mise accanto a me sul letto. "Tu, io, noi, la nostra famiglia, non siamo poi cosi normali, noi siamo v-vampiri"
Mi si gelò il cuore per due secondi.
R:"Come vampiri? che cazzo stai dicendo?" dissi ridendo.
M:"No, no Rose, non è una cosa divertente, noi siamo vampiri, anche papà, tutti lo siamo nella nostra famiglia, tranne tua madre, l-lei era un lupo mannaro, lei è stata l'unica"
La cosa diventata interessante.
M:"Rose, tu non sei come noi però.."
R:"In che senso? Diversa dici?"
M:"Esatto, sei d-diversa da noi, noi siamo vampiri normali ma tu, tu sei metà vampiro metà lupo mannaro, Rose non spaventarti, ti prego"
R:"Tranquillo, sono calma, solo che non capisco, perchè io?"
M:"Vedi, quando sono nato io, mia madre e papà si amavano.. poi mia madre morì a causa di una malattia, passarono tre anni papà e tua madre si incontrarono, ma tua madre era un lupo mannaro come ti ho detto prima, così nascesti tu, la mia sorellina, eri cosi paffuta' disse ironizzando.
Io sorrisi.
M:"Vedi sei l'unica al mondo ad esserlo, ma un giorno venimmo a sapere che tu eri p-pericolosa, avevi una forza assurda anche a tre mesi sollevavi le sedie con una mano ecco perchè io e te non litighiamo come due fratelli normali, potresti uccidermi, capisci?" ridemmo alla fine della frase.
"E quindi ti è stato fatto un incantesimo, tu essendo vampiro-lupo mannaro ti è stata fatta una maledizione dalla più magica vampira del mondo, Rose la maledizione dice che il giorno del tuo diciottesimo compleanno la tua anima dovrà scegliere se essere nella parte del bene o del male, questa maledizione è stata un colpo per la nostra famiglia perchè se la tua anima scegliesse la parte del male tu potresti uccidere tutti essendo la più forte,a-anche le persone più care per te, come mamma e papà" abbassò la voce diventando triste.
R:"C-cosa? Ho ucciso io mamma e papà? Li ho uccisi io? Dimmi che stai scherzando Marcus, ti prego" piangendo mi misi le mani fra i capelli, non riuscivo a crederci.
M:"Si, sei stata tu ad ucciderli, ma non eri cosciente eri appena stata colpita dalla maledizione nel giorno del tuo primo compleanno eri furiosa, mamma e papà cercavano di fermarti ma, non ci sono riusciti, dopo che sono morti tu tornasti normale, io avevo solo quattro anni e dovevo già prendermi cura di te"
Lo guardai negli occhi, non riuscivo a crederci, avrei promesso che un giorno avrei mandato in prigione l'assassino che uccise i miei genitori, ma non immaginavo fossi io.
R:"Voglio essere nella parte del bene"
Marcus ridacchiò. 
M:"Non è cosi facile, non sei tu a sceglierlo, è la tua anima, non tu, intendo il tuo cervello, hai il 50% di essere nel bene, e ovviamente il 50% di essere nel male, non è facile Rose"
R:"Quindi da cosa dipende?" dissi straziata.
M:"Dal tuo cuore, dalla tua anima, non si può sapere di che parte sarai, se non il giorno del tuo diciottesimo compleanno, Rose so che è dura per te sapere tutte queste cose all'improvviso, volevamo dirtelo io e il nonno ma volevamo aspettare il giorno giusto, e quel giorno beh, è oggi" mi sorrise.
R:"E adesso che si fa?" chiesi curiosa.
M:"Dobbiamo traferirci immediatamente, la persona che hai aggredito potrebbe dirlo in giro e a quel punto sarebbe la fine per noi, saremo seguiti ovunque, invece se andiamo via, si scorderanno di noi, è meglio Rose"
annuii con tristezza, i miei amici? Jason? Oh ma che cavolo dico Jason è uno stronzo..

*Fine Flashback*




Cosa potevo rispondergli? Io non l'amavo più da mesi ormai, a me piaceva.. Harry.

A: Jason
"Jason senti, io non ti perdonerò mai, mi dispiace, mi hai picchiata, non mi hai fatto finire di spiegare che subito mi hai tirato quattro\cinque schiaffi, mi dispiace di nuovo ma io non vorrei avere più a che fare con te"


Passarono cinque minuti, non mi rispondeva? ah no, ecco mi ha risposto. 

Da: Jason
"Se non mi vuoi, verrò io da te, io ti voglio a tutti i costi, ti amo ancora Rose"



-------------------------------------------------------------------------------------------------------


holaaaa c:
sono di nuovo io lol
questo è il mio secondo capitolo, in realtà serviva solo a farvi capire un pò di cose che in futuro posterò, spero vi piaccia.
per il terzo capitolo ci sarà una svolta(?) però voglio trovarmi minimo cinque recensioni, accetto anche le critiche non preoccupatevi, infondo è la mia prima ff.
se avete qualcosa da chiedere sono @ineedciasten su twitter. 

byee.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo III ***



Mi svegliai ancora con mille pensieri in mente, cosa voleva fare? cosa voleva intendere con quel 'verrò io da te'? Jason era capace di tutto, questo è quello che sò. 
Ma dovevo levarmi quel pensiero dalla testa, oggi sarei uscita con Harry, mi piace Harry, quegli occhi color smeraldo da far svenire, quelle fossette che spuntavano appena sorrideva, era perfetto.
Ma cosa dico? Non mi starò innamorando di un ragazzo che conosco da neanche tre giorni? 

Erano le 11:00 quando mi arrivò un messaggio, io ero in cucina a fare colazione con il telefono a portata di mano.

Da: *un numero*
"Hey Rose, sono Harry questo è il mio numero, ho chiesto il tuo numero a Ryan su Facebook e me l'ha scritto, mi ero dimenticato di chiedertelo a cena l'altra sera, passiamo al sodo hahaha allora per oggi cosa si fa?...usciamo come ci eravamo organizzati o hai impegni?..."



Salvai il numero di Harry nella rubbrica.


A: Harry
"Ciao Harry, io sono libera, se hai voglia passami a prendere e facciamo un giro al parco, ne hai voglia?.. Oggi c'è anche il gelataio haha"  


dopo un minuto.

Da: Harry
"Okay va benissimo.. a che ora dovrei venirti a prenderti? Verso le quattro?"

A: Harry
"Certo, sai dove abito, quindi a dopo Harry"

Da: Harry
"A dopo bellissima"



B-bellissima? mi aveva chiamato bellissima? non sto sognando vero?
Okay ora ero nervosa avevo solo cinque ore per prepararmi.

Andai in camera di Marcus per svegliarlo, se non lo svegliamo io poteva dormire anche tutto il giorno, gli mossi la spalla.

R:"Hey Marcus, dai su sveglia, devo dirti una cosa" dissi a bassa voce, lui odiava sentire le urla la mattina.

Era a pancia in giù, si mise su un fianco.

M:"Dimmi" sbadigliando.

R:"Prima di tutto fatti una doccia, puzzi peggio di una fogna cavolo" mi misi a ridere "Secondo oggi dovrei uscire con Harry, il figlio della professoressa, quindi non starai da solo a casa sempre se non esci con i tuoi amici" dissi velocemente l'ultima frase, mi vergognavo a parlare di ragazzi con mio fratello, avevo sempre vergogna anche se lui si confidava sempre con me per i suoi 'fatti sessuali', capite?

M:"Harry? Harry Styles? Quel riccone sfondato?" con tono duro.
R:"S-si, ma non dire così, lui non è solo un riccone, è-è dolce e g-gentile"
M:"Okay okay, ma non voglio che tu torni tardi, chi cucinerà la cena, io non so cucinare e lo sai"
R:"Tranquillo non è un vero e proprio appuntamento, non starò via per tanto tempo giusto due o tre orette semmai"
M:"Okay però attenta.. Io non mi fido molto di lui, sai com'è di solito i ragazzi gentili vogliono solo arrivare a quella coosa, intendi?" disse accennando una risatina.

Arrossì, no, Harry non era quel tipo di ragazzo, lui non mi sembrava quel tipo.

R:"Senti sta tranquillo, non sono cosi facile da ingannare" dissi con tono imbarazzante, mi girai e andai in bagno.

Aprii la doccia, aspettai giusto tre minuti per far riscaldare l'acqua ed entrai.
Le gocce d'acqua mi rilassavano, si non vorrei mentire ma ero nervosa. era la prima volta che riuscivo con un ragazzo dopo 'la mia trasformazione'.

Non ci misi neanche mezzora nel farmi la doccia ed asciugarmi tutta.

Mi guardai allo specchio, i capelli appena asciugati formavano dei boccoli leggeri, però decisi di passare la piastra, lisci sembravano più lunghi ed io adoro i capelli lunghi, presi dal cassetto affianco al lavandino i trucchi, correttore, fondotinta, terra, matita e mascara, ero pronta, dovevo solo vestirmi, mi misi un paio di leggins, maglia larga e lunga ed un paio di vans come scarpe.

Ero ufficialmente pronta, erano ancora le tre, cosi decisi di andare un pò su Facebook.
Ryan era connesso, Ryan era il mio unico amico maschio a scuola, era carino, occhi azzurri e biondo, una volta ci siamo baciati, ma lui a me non piaceva, così gli chiesi scusa ma non ci parlammo per due mesi, per fortuna abbiamo risolto tutto e siamo ritornati amici.

Gli scrissi.
*Chat*
R:"Ehy Ryan, come stai?"
Ry:"Heeeeeeey Rose, da quanto tempo, comunque bene grazie tu? ho saputo che uscirai con Styles oggi"
R:"Bene grazie, si uscirò con lui, ti ha chiesto il mio numero, vero?"
Ry:"Si però sai io non sono molto d'accordo che usciate insieme"
R:"Come? Perchè? Sei geloso? Hahaha"
Ry:"A dir la verità si, sono geloso di lui, se ti porterà via da me noi due non ci parleremo più.."
R:"Ma cosa dici? Tu ed io saremo sempre amici, non dire sciocchezze"
Ry:"Mi stavo solo preoccupando,scusa...."
R:"Ryan mi fa piacere che ti preoccupi per la nostra amicizia ma non credere che io ti abbandoni così, ti voglio bene Ryan"
Ry:"Ow anchio ti voglio bene"
R:"Oh cavolo sono le quattro meno cinque devo andare, ciao Ryan, se è ci sentiamo stasera"
Ry:"Certo mi fa piacere parlare con te Ros, a stasera!"
*Offline*



Presi la giacca e la borsa, ci misi le chiavi e il telefono.
Uscii di casa salutando Marcus che era in salotto a vedere la TV.

HARRY'S POV

Ero agitato non potevo mentire, mi piaceva stare con Rose ma allo stesso tempo mi rendeva nervoso, non ero mai stato così nervoso per una ragazza e questo mi preoccupa, salutai mia madre prima di uscire di casa ed entrare in macchina, andai a casa di Rose.

Eccola, era davanti casa sua ad aspettarmi, quant'era bella, da lontano gli sorrisi sperando che mi avesse visto, credo proprio di si visto che ricambiò il sorriso, mi accostai vicino al marciapiede.

H:"Hey ma sei bellissima, sali su" gli sorrisi.
R:"G-grazie" salì e vedevo che stava arrosendo così abbassò la testa.
H:"Dove andiamo? Al parco, giusto?"
R:"Sisi andiamo lì"

Eravamo arrivati al parco stavamo camminando lungo il viale di alberi che ci portava ad un chioschetto che vendeva gelati e bibite.

H:"H-hai voglia di un gelato?" mi girai verso di lei, già dalla sua faccia capì la risposta, aveva fame, gli sorrisi.
R:"Si, grazie mille Harry" mi sorrise.

Adoravo quando ci scambiavamo tutti quei sorrisi, mi faceva sentire al sicuro dimostrando così che anche io a lei interessavo, non mi sentivo più così nervoso.
Comprai il gelato e glielo diedi.


ROSE'S POV

R:"Grazie ancora" gli sorrisi, di nuovo, sarà il millesimo sorriso che ci scambiavamo quel giorno.
Ci sedemmo su una panchina un pò lontana dalle persone, per stare da soli, incomincia a mangiare il gelato, aveva scelto Harry per me, crema e stracciatella, io adoravo la stracciatella, come lo sapeva? forse era vero che avevamo tante cose in comune.

H:"Emh, Rose.." rise "Ti sei sporcata qui" incominciò a ridere indicandomi il naso.
Incominciai a ridere anche io, presi un fazzoletto dalla borsa e mi pulì però non sapendo dove esattamente ero sporca Harry mi prese il fazzoletto e mi mise una mano sotto il mento per sollevare la testa e pulirmi.

Mi pulì, posò il fazzoletto sulla panchina, mi teneva ancora il volto alzato per guardarmi negli occhi.

H:"Rose, posso dirti una cosa?" continuando a fissarmi gli occhi, spostando ogni tanto lo sguardo sulle mie labbra.
R:"Dimmi H-Harry" deglutii, stavo cominciando ad essere nervosa.
H:"Forse mi piaci.." mi mollò il volto e abbasò lo sguardo fissando per terra mordendosi il labbro.
R:"Owh Harry è una cosa dolcissima da parte tua, forse anche a me tu piaci, ansi, vorrei togliere quel forse" gli sussurai vicino l'orecchio.

Harry si girò verso di me e mi sorrise, di nuovo, ma non era il suo solito sorriso, era felice si vedeva nei suoi occhi, mi prese la mano.

H:"Sai vorrei davvero riuscire con te, mi piaci Rose, davvero dico" 
R:"Anche io dico davvero, che ti credi" risi guardandolo negli occhi.

Mi strinse ancora di più la mano.
Passammo il pomeriggio a conoscerci ancora meglio, mi disse che suonava in una band, adoravo quando parlava, aveva una voce bassa e roca, era......sexy.

Erano le sei, decidemmo di tornare a casa visto il brutto tempo che stava arrivando.

H:"Vabbe siamo arrivati, quindi usciremo un'altra volta?" sorrise.
R:"Maccerto Harry, non vedo l'ora, ci vediamo in giro" sorrisi ricambiando.

Chiusi lo sportello, vedendo l'auto allontanarsi mi rattristai un pò.
Amavo stare con lui, mi faceva sentire speciale, nessuno mi trattava così da un bel pò.

Mi diressi verso la porta d'ingresso per entrare, vedevo Marcus alzarsi dalla poltrona e venire verso di me mentre chiudevo la porta.

M:"Come ti ha trattato?" abbassando la voce e guardandomi negli occhi.
R:"Cosa? Beh, mi ha trattato benissimo, gelosone" ridacchiai.
M:"Volevo solo sapere se mia sorella aveva passato un buon pomeriggio insieme a quello lì". 
R:"E' stato meraviglioso" sorrisi a 32 denti.


-----------------------------------------------------------------------------------

hoola pipol, sentite so che avevo detto che postavo questo capitolo dopo aver ragiunto le cinque recensioni al secondo capitolo, ma sono moooolto buona.
vorrei ringraziare a tutte per aver recensito i precedenti capitoli, grazie ancora, e scusate se questo capitolo è molto corto.
vorrei davvero che lasciaste qualche recensione perchè ci tengo, infatti ora per avere il quarto capitolo vorrei almeno sette recensioni.

byee.
(se avete da chiedermi qualcosa sono @ineedciasten su twitter)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1680929