Baciami Ancora

di Niky McGregor
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Sul treno ***
Capitolo 2: *** 2.L'anno Precedente: Nuove conoscenze ***
Capitolo 3: *** 3. Scontri D'Amore ***
Capitolo 4: *** 4. INGANNO ***
Capitolo 5: *** 5. Scoperte e gelosie ***
Capitolo 6: *** Nuove emozioni ***
Capitolo 7: *** If you come back ***
Capitolo 8: *** La prima crisi ***
Capitolo 9: *** Chiarito?...Ma anche no! ***
Capitolo 10: *** Non faccio che pensare a te ***
Capitolo 11: *** Pensaci, almeno ***
Capitolo 12: *** Dubbi ***
Capitolo 13: *** Un bacio, una promessa ***



Capitolo 1
*** 1.Sul treno ***


Capitolo 1

Sul treno

 

In questo capitolo Harry sta per cominciare il suo sesto anno a Hogwarst mentre dal prossimo capitolo in poi si farà un salto   indietro di un   anno.

 

L'espresso per Hogwarts aveva appena lasciato il binario nove e tre quarti, una ragazza bionda e vestita in modo particolare era seduta in uno scompartimento, immersa nella lettura del Cavillo. La sua concentrazione fu interrotta dal rumore della porta che si apriva, alzò immediatamente lo sguardo, convinta di trovarsi di fronte il ragazzo di cui era innamorata ma non fu così.

 

-Ciao Luna!-

 

Neville Paciock, un compagno di Casa del suo amato la stava salutando con un sorriso a trentadue denti. Era contenta di vederlo, nonostante tutti i casini che, il moro, aveva combinato l'anno precedente.

Luna ricambio il saluto, sorridendo educata. Non aveva ancora dimenticato i problemi causati dal Grifondoro, ma lo considerava ugualmente un amico.

 

-Posso entrare?-

 

La richiesta del ragazzo la stupì, ma comunque dopo qualche incertezza, lo invitò ad accomodarsi. Iniziarono una normalissima conversazione, parlando delle loro vacanze e la bionda iniziava a rilassarsi, quando Neville si fece serio e la guardò negli occhi, cercando qualcosa di più di un semplice “come va?”

La ragazza prese immediatamente le distanze, spiegando che non sarebbe giusto provare a stare con lui, che lo vedeva come un amico, e non voleva prenderlo in giro, ferendolo inutilmente.

Il ragazzo abbassò lo sguardo sulle proprie mani, decisamente sconfortato. Aveva sperato che durante le vacanze la bionda avesse riflettuto e avesse capito che era lui il ragazzo che faceva per lei. Invece era stato rifiutato di nuovo. Ma lui non avrebbe demorso.. lo aveva dimostrato l'anno precedente, non in maniera ortodossa lo ammetteva ma comunque aveva dimostrato di tenerci veramente alla Corvonero.

Tacquero. Nello scompartimento si avvertiva una grande tensione oltre che un immenso imbarazzo. Fu Neville a rompere nuovamente il ghiaccio. La fissò nuovamente negli occhi e pronunciò le fatidiche parole che forse avrebbero cambiato tutto...

 

-Luna ti posso chiedere una cosa? Poi ti lascio in pace e ritorniamo ad essere amici!-

 

Luna socchiuse la bocca colta alla sprovvista. Avrebbe veramente chiesto solo una cosa per porre fine a quel supplizio che rischiava di mettere fine alla loro amicizia o era un altro trucco per separare lei e Harry un altra volta? Poi pensò era giunto il momento di fidarsi di lui, in fondo non era colpa sua se si era innamorato...

 

-Certo! Spara!- disse infine con finto tono allegro.

 

Il volto del moro si illumino di una nuova speranza, forse non era tutto perduto..

 

-Mi concedi almeno un ultimo bacio?- chiese con voce tremante.

 

-Ma sei fuori di testa?-

 

La bionda ricordava bene il giorno in cui lui l'aveva baciata la prima volta e non era stato un momento felice. Aveva accusato Harry di una cosa non vera, tutto macchinato dallo stesso ragazzo che aveva di fronte.

 

-Luna non ti chiedo molto solo un bacio per chiudere la faccenda!- ribatté lui con forza, fissandola intensamente.

 

Era rimasto ben poco di quel ragazzo paffuto e imbranato che sbagliava in tutto. Ora era diventato più forte e determinato e affrontava di petto le situazioni.. lei lo sapeva bene ed era proprio questo che la preoccupava. Concedergli quel bacio significava accendere in lui una nuova speranza e questo non doveva succedere..

Rifletteva con forza valutando tutti i lati di quella richiesta assurda. Da una parte c'era il rischio che Harry li beccasse, dall'altra c'era la possibilità che Neville si sarebbe finalmente deciso a mettersi da parte.

Sempre contrariata e per niente a suo agio fece cenno di si con la testa, permettendogli di avvicinarsi. Un attimo dopo le labbra del moro erano posate sulle sue in un bacio casto ma disperato. Proprio mentre Neville le prendeva la testa fra le mani, una voce da entrambi conosciuta proruppe nella stanza ponendo fine a quel momento orribile per lei e meraviglioso per lui.

-CHE DIAMINE STA SUCCEDENDO QUI?-

 

***Dieci minuti prima***

 

-Ginny! Sai dove Luna?- chiese Harry con un tono disperato.

 

L'aveva cercata dappertutto senza risultati e iniziava a credere che non si fosse presentata. Era tutta l'estate che non vedeva l'ora di rivederla e di riabbracciarla. Dopo gli eventi dell'anno precedente voleva solo averla accanto a sé il maggior tempo possibile.

 

-No, mi dispiace. Non l´hai ancora vista?- domandò la rossa di rimando.

 

Durante l'anno precedente aveva sofferto molto durante la relazione tra Harry e la sua migliore amica, essendo ancora innamorata di lui. Si era messa con Michael Corner nella speranza di dimenticarlo e ricominciare da zero. Era stata un azione stupida e crudele da un certo punto di vista, almeno nei confronti del Corvonero, oltre che totalmente inutile. Poi come un Fulmine a ciel sereno, era apparso Dean Thomas nella sua vita, stravolgendo totalmente i suoi sentimenti per quello stesso ragazzo che ora la guardava disperato perchè non riusciva a trovare la sua amata. Di quell'amore struggente che aveva provato era rimasto un grande affetto, lo stesso che riservava per i suoi fratelli, Hermione e Luna. Lo considerava alla stregua di un fratello maggiore e non poteva che sentirsi bene, perchè ora amava Dean e aveva trovato la sua pace. Come aveva detto Hermione “ogni cosa era tornata apposto”, anche se sapeva che quella frase era rivolta solamente a lei.

 

-No!! Non l'ho vista da nessuna parte. Secondo te dovrei preoccuparmi?- ribatté lui passandosi la mano fra i capelli scompigliandoli ancora di più.

 

Ginny si perse un attimo nel verde dei suoi occhi pensando a quante volte aveva sperato che lui le rivolgesse uno sguardo pieno di amore, come quelli che gli aveva visto regalare a Luna nel corso dell'anno precedente...

Sorrise appena al pensiero che ora c'era qualcuno che la guardava a quel modo, qualcuno che era altrettanto ricambiato del suo amore.

 

-No, forse ha già trovato uno scompartimento e ti sta aspettando! Tranquillo vedrai che vi ritroverete - lo rassicurò lei posandogli velocemente una mano sul braccio e sorridendogli incoraggiante.

 

Qualche mese prima non sarebbe stata capace di rassicurare in quel modo il ragazzo.

 

-Ok, Forse hai ragione tu.. Io continuo a cercarla, a dopo!- rispose Harry, conscio che la rossa non sapeva niente e che restando immobile in mezzo al corridoio non avrebbe trovato la Corvonero.

 

Detto questo si voltò e continuo con la sua ricerca.

 

-A dopo!- lo salutò lei, con ancora quel sorriso stampato in faccia.

 

Si voltò per raggiungere lo scompartimento dove stava Dean assieme a Seamus, quando incontrò una persona che non voleva assolutamente vedere, non così presto.

Michael Corner era lì in mezzo al corridoio, le braccia incrociate e un espressione seria in volto, il baule abbandonato dietro di lui.

-Ciao Michael. Posso passare per favore?- Lo salutò educatamente, senza sorridere.

Non era nelle sue intenzioni farlo soffrire, quindi un suo sorriso sarebbe potuto essere interpretato come una presa in giro.

-Per te Corner. Stai andando dalla tua nuova vittima?- la apostrofò lui, con tanto astio nella voce da farle fare un passo indietro, istintivamente.

-Come scusa?- chiese con tono minaccioso.

Michael sogghignò appena, avvicinandosi e sovrastandola di poco con la sua altezza.

-Hai capito benissimo. Non ti è bastato avermi tradito e poi lasciato come una scarpa vecchia? Ora vuoi fare la stessa cosa anche a quel povero fesso di Dean Thomas? È realmente convinto che tu lo ami? Lo sanno tutti che tu sei innamorata persa di Harry Potter.- Disse il ragazzo con la chiara intenzione di ferirla.

Un lampo d'ira attraversò gli occhi castani della rossa che gli si avvicinò ben intenzionata a fargli del male. Fece per ribattere ma qualcuno fu più veloce di lei.

 

-Perchè non lo chiedi al fesso?-

 

Entrambi si voltarono verso destra, dove Dean li osservava, all'apparenza tranquillo e posato come se la cosa non lo toccasse minimamente. Ma i nei suoi occhi vi si poteva leggere la furia che provava.

Preoccupata di quello che avrebbe potuto pensare il suo ragazzo vedendola così vicina a Michael, e anche offesa per le sue parole, Ginny si fece spazio con uno spintone e prese mano alla bacchetta nel caso lui volesse farle qualcosa.

 

Il moro alzò le mani in segno di resa e sfidando Dean con gli occhi si voltò (ben ricambiato), afferrò il baule e sorpassò il moro con una spallata, lasciandoli soli.

-Amore, mi dispiace, stavo venendo da te ma Harry mi ha fermata per chiedermi di Luna, poi Michael...- esclamò correndo ad abbracciarlo.

Gli era mancato così tanto durante le vacanze e quello non era di certo il modo in cui avrebbe voluto rivederlo.

 

In tutta risposta Dean la strinse a sé e la bacio con passione, accarezzandole i capelli.

-Tranquilla, non è colpa tua!- le rispose infine, con un sorriso splendido e lo sguardo pieno d'amore.

Rincuorata da quel bacio e dalla sua risposta, La rossa lo baciò di nuovo per poi entrare nello scompartimento, mano nella mano.

Sì. Ogni cosa era tornata apposto.

***

 

Nel frattempo, in un altro scompartimento, un ragazzo dai capelli rossi e il viso ricoperto di lentiggini stava cercando di iniziare una piacevole conversazione con la ragazza che gli stava di fronte, Hermione Granger.

 

La riccia infatti, stava leggendo un libro ma non stava voltando pagina da almeno dieci minuti, ovvero da quando Harry li aveva lasciati soli per cercare Luna.

I loro rapporti si erano raffreddati l'anno precedente a causa della sua stupidità e ora non sapeva come fare per far tornare la situazione come prima o per lo meno piacevole per entrambi.

-Così...- proruppe, grattandosi dietro la testa in evidente imbarazzo.

Hermione sollevò lo sguardo dal suo libro e lo guardò interrogativa.

Si era detta che non gli avrebbe più rivolto la parola dopo l'ultima volta che si erano ritrovati troppo vicini ma era impossibile, dato che aveano entrambi Harry come migliore amico. Dunque aveva deciso di rivolgersi a lui solo in caso di necessità e con la stessa gentilezza che si riserva a degli sconosciuti. Perché per lei era questo Ron: uno sconosciuto. Lo amava, tanto, ma era stanca di soffrire a causa delle sue insicurezze.

-Cosa c'è Ronald?- gli chiese infine con estrema gentilezza.

Ronald.” pensò il rosso. “Mi chiama Ronald! Sa quanto odio quel nome. Cavoli quanto è difficile...”

-Ehm. Niente. Cioè, ti va di parlare? Credo che Harry non tornerà!” balbettò infine, fissando un punto poco sopra la testa della ragazza.

 

Lei lo fissò con sguardo penetrante, cercando di capire le sue vere intenzioni. Parve non trovarle perchè sbuffò leggermente, mettendosi più comoda sul sedile.

-E di cosa vorresti parlare, di grazia?- domandò, con voce leggermente tremula.

Non vorrà affrontare il discorso lasciato in sospeso spero” pensò con disperazione.

Questo suo pensiero parve essere condiviso anche da Ron, che arrossì miseramente, distogliendo totalmente lo sguardo.

-Non lo so, di qualsiasi cos...- esclamò infine, ma venne interrotto da un Harry particolarmente arrabbiato che fece il suo ingresso nello scompartimento, buttandosi a peso morto accanto al suo migliore amico.

 

Dimenticando ogni problema tra di loro, i due si scambiarono uno sguardo basito, osservando il moro che respirava a fatica, stringendo con forza i sedili, lo sguardo furioso fisso davanti a se. Non si accorse di Hermione che prese posto davanti a lui, ne di Ron che posò con discrezione una mano sulla sua spalla nel tentativo di calmarlo.

 

-Harry? Perché non sei con Luna?- si informò la riccia delicatamente.

Questo parve riscuoterlo, perchè le rivolse un occhiata talmente disperata e ferita da stringerle il cuore.

 

-Tra me e Luna è finita. Voglio stare solo.- esclamò infine, chiudendo gli occhi mentre calde lacrime gli scivolavano lungo le guance.

 

Pur sconvolti da quella dichiarazione, i suoi migliori amici non poterono fare altro che lasciarlo da solo, alzandosi e cercando gli ex membri del ES per il treno...


Risalve XD dopo tanto tempo mi sono decisa a riscrivere questo primo capitolo. Andando avanti con la storia mi sono resa conto che molte cose non quadravano e ho deciso di rifarlo tutto. Non so neanche se qualcuno leggerà, in tal caso lasciatemi qualche commento please XD
Un bacio
Niky

 

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Capitolo 2
*** 2.L'anno Precedente: Nuove conoscenze ***


2.L’ANNO PRECEDENTE:Nuove conoscenze.

1 settembre. Stazione di King’s Cross. La famiglia Weasley più Harry ed Hermione si stanno salutando.

-Mi raccomando Harry caro! Riguardati!-

-Certo signora Weasley! Lo farò!- la rassicurò il ragazzo. -Grazie di tutto!- Si staccò dolcemente dall’ abbraccio della donna e si voltò per salutare il signor Weasley che lo fissava sorridente. Si strinsero la mano.

-Harry. Non cacciatevi in troppi guai! E fate in modo di non farvi espellere entro le prime settimane scolastiche!- disse allegro, sapendo che dire di non cacciarsi nei guai er come dire al sole di spegnersi. Anche Harry sorrise.

-Faremo del nostro meglio, signor Weasley!- Proprio in quel momento suono il classico fischio che avvertiva gli studenti ritardatari di salire sul treno.

-Su sbrigatevi! Forza!- disse loro la signora Weasley e i ragazzi salirono immediatamente. Salutarono i signori Weasley finche poterono poi Hermione e Ron si avviarono verso la carrozza dei prefetti. Fred e george si erano gia dileguati da un pezzo.

-Vieni Ginny cerchiamo uno scompartimento!-

-Ok!- Si avviarono insieme lungo il corridoio.

A un certo punto videro Neville appoggiato di fronte a uno scompartimento all’apparenza vuoto.

-Ehi Neville!- lo salutò Harry.

-Harry! Ginny! Ciao! Come state?-

-Bene, grazie! Te?

-Bene! Ma dove sono Ron ed Hermione?-

-Oh loro! Sono Prefetti quest’anno!-

-Ah…!- Rimasero in silenzio.

-Ma scusate perché non entriamo?- domandò Ginny all’improvviso.

-Ce dentro qualcuno! Non volevo disturbare!-

-Ma va che ce solo la Lovegood!- lo rimbeccò Ginny, allegra. Aprì la porta.

-Ehi Luna! Ti dispiace se ci uniamo a te?-

-No, no! Fate pure!- Rispose la ragazza voltandosi.

Improvvisamente senza spiegarsi perché, Harry si sentì imbarazzato di fronte a quella ragazza. Era bionda e riccia e aveva due occhi grandi blu e profondi, ma soprattutto aveva un viso d’angelo. Aveva un’espressione sognante sul volto, che la rendeva ancora più graziosa. Alle orecchie a mo di orecchini aveva delle specie di cipolle rosse e stava leggendo un giornale alla rovescia. Per altri quei particolari avrebbero fatto pensare di trovarsi di fronte ad una pazza, (che sembrava esattamente ciò che sembrava stesse pensando Neville, Ginny invece cercava di trattenersi dal ridere), ma per Harry erano motivo di fascino.

Le si sedette di fronte. Lei lo fisso con tanto di occhi, ma per la prima volta questo fatto non gli dette fastidio.

-Tu sei Harry Potter!- disse all’improvviso. Non era una domanda. Chi non conosceva Harry Potter, il Ragazzo Che è Sopravissuto?

-Sì! Te sei Luna Lovegood, giusto?

-Esatto!- disse lei sorridendo allegra. Si volto verso Neville.

-Te Non so chi sei!-

-Sono Neville Paciock!- rispose lui sulla difensiva.

-Ragazzi, Luna Frequenta il mio stesso anno, è di Corvonero!-

Evidentemente Ginny si sentì in dovere di darte spiegazioni.

Sia Harry che Neville annuirono. Passarono così il resto della mattinata chiacchierando su cose inutili. Arrivarono ad Hogwarst a notte fonda. Una volta giunti al castello Luna se ne andò al tavolo dei Corvonero.

Per tutta la serata Hrry non le levò gli occhi di dosso.

Doveva conoscerla meglio, si disse convinto mentre si infilava nel letto.

FINE CAPITOLO

SPAZIO AUTRICE: Ciao ecco il secondo capitolo! Lo so è corto ma volevo solo scrivere del primo incontro tra Harry e Luna! Spero che vi sia piaciuto! Un saluto, Veronica e recensite!! pleas!!

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Capitolo 3
*** 3. Scontri D'Amore ***


 3. SCONTRI D`AMORE

Era passata una settimana dall`arrivo dei ragazzi a Hogwarst e nel frattempo erano già succese tante cose. C`erano stati cambiamenti nel corpo insegnanti. Aveva preso il posto di insegnante della Difesa contro le Arti Oscure la professoressa Dolores Umbridge (Sottosegretario Anziano del Wizengamot, che aveva presenziato all`Udienza Giudiziaria di Harry in luglio).

Fin dalla prima lezione i ragazzi avevano capito che sarebbe stato un´anno noioso, in quanto non aveva permesso loro di utilizzare le bacchette. Inoltre Harry aveva avuto la sua prima settimana di punizione con la Umridge per aver detto a tutta la classe che il Ministero della Magia mentiva, che il Signore Oscuro era risorto l`anno precedente e che aveva ucciso Cedric Diggory durante la terza prova del Torneo Tremaghi.

La strega lo aveva ammunito me lui aveva continuato imperterrito. Naturalmente dopo questo fatto tutti gli studenti lo gurdavano diffidenti e gli sparlavano alle spalle. Alla fine della lezione la professoressa gli aveva consegnato una pergamenea con la consegna di darla alla Professoressa McGranitt. Dopo aver letto la missiva, in cui la Umbridge informava la McGranitt dell`accaduto e che Harry, per questo, sarebbe stato in punizione una settimana, Harry aveva ricevuto un rimprovero dalla professoressa.

Come se non bastasse Angelina Johnson, che quell´anno sarebbe stata capitano della Squadra di Quidditch del Grifondoro, gli aveva fatto una strigliata per essersi fatto mettere in punizione lo stesso giorno in cui aveva intenzione di fare i provini. A causa di tutto ció Harry non aveva avuto occasione di parlare con Luna e aveva problemi di concentrazione...                                                      

-Harry! Harry!!-

Harry si ridestó da tutti quei pensieri e fisso Hermione accigliato. Entrambi si ritrovavano in Biblioteca per fare i compiti di Trasfigurazione. Era sabato quindi Ron era andato ad allenarsi per il provino di quella sera, l´ultima sera della punizione di Harry.

-Che C´è?- domandò stupidamente.

-Che C´è??? Harry sono due minuti che d´sei assorto nei tuoi pensieri! Si può sapere che ti prende???- Gli rispose lei stizzita.

Harry la fissò per un momento incerto poi e balbettò:

-Ah.Eh! Io...Nnon lo so io, io...nncpsc!-

-Eh????-

-Io non capisco! Io sono confuso quanto te! La Umbridge che mi rende la vita impossibile, quella ragazza che inavade i miei pensieri dalla mattina alla sera, Cho che insiste di voler parlare a tutti i costi di Cedric, Angelina che mi stressa...! Io_io sono solo un umano! L´unica cosa che mi resta è rifugiarmi nei miei pensieri, anche se questi corrono sempre a Luna! Non ce la faccio più!-

-Scusa, puoi ripetere? Hai detto qualcosa riguardo a una ragazza? Luna? Chi è Luna?- Chiese lei allìmproviso sospettosa, ma allo stesso tempo divertita.

-Ragazza? Luna? Io non Ho mai detto queste parole!- mentì Harry rosso in volto, sapendo di everle dette.

-Harry... Io ci sento benissimo! Dimmi tutto!- ribattè lei di slancio.

-Non c`é niente da dire! Luna è solo una mia fantasia. E poi comunque non so come comunicare!-

-è un pò come con Babbo Natale... Non sai se esiste e per esserne sicuro gli scrivi una lettera, poi vedi che esaudisce i tuoi regali e tu ci credi! Ehi...dove vai??? Harry...!-

Troppo terdi, era troppo lontano per poterla sentire.

 

Harry se ne era già andato nel momento stesso in cui Hermione aveva detto "gli scrivi una lettera". Ma certo era così semplice! si disse mentre correva lungo i corridoi con la borsa che gli sbatteva sulla schiena. Non voleva fare quel passo davanti ad Hermione.

Nella sua corsa sfrenata non si accorse di una persona che veniva dalla direzione in cui lui era diretto. SBAM!

-Harry, dove vai così di fretta?-

-Oh, Neville! Scusa non ti avevo visto!-

-Ho notato! Io vengo appena adesso da una passeggiata con Luna, sai quella ragazza...-

-Sì mi è presente chi è Luna grazie! Così siete diventati amici!- Harry aveva abbandonato il tono amichevole che usava con Neville, sostituito da quello freddo, aggressivo, fingendosi interessato. Neville se ne accorse e divenne circospetto.

-Sì perchè? Ti dà fastidio?-

-Nooo, perchè dovrebbe darmi fastidio? Solo non capisco come tu ci sia riuscito!-

-Tsk! Con questo cosa vorresti dire?- Rispose lui provocatorio.

-Che un deficiente come te non può diventare amico di una ragazza affascinante come lei, non è umanamente possibile!!!- esclamò Harry, impaziente

-AH COSÍ SAREI UN DEFICIENTE! QUESTO SI CHE SI CHIAMA ESSERE SINCERI!! PECCATO CHE SIA TROPPO TARDI PER TE!- urlò Neville, facendo voltare un gruppo di Corvonero che erano riuniti alla finestra che dava sulla Foresta Proibita.

Harry si ritrasse spaventato dalla reazione. Neville era sempre stato un ragazzino pacifico.

Lo sbalordimento durò pochi istanti pooi si mise anche lui ad urlare, sperando che in quel gruppo non ci fosse Luna.

-TROPPO TARDI??? VUOI DIRE CHE NON HO SPERANZE CONTRO DI TE?? TSK; QUESTA É BUONA!!-

-NOOOOO! È TROPPO TARDI PERCHÉ IO LA FARÓ INNAMORARE DI ME E TE RESTERAI IN UN´ ANGOLO A GUARDARE COME CI AMIAMO; POTTER!-

-AH SÍ; LA VEDI COSÍ PACIOCK??? VEDREMO CHI SARÁ IL MIGLIORE, ALLORA!!!-

-BENE!-

-BENE!- Rimasero a guardarsi negli occhi con odio poi entrambi continuarono per la loro strada.

I Corvonero tornarono alle loro chiacchiere, con un argomento in piú di cui spettegolare. 10 di sera.

 

Campo di Quidditch deserto. Una ragazza dai capelli rossi camminava solitaria per il campo. Si era appena cambiata dopo il Provino. Voleva stare da sola a riflettere. Evidentemente qualcuno non la pensava allo stesso modo perchè un un ragazzo la seguiva veloce a pochi metri di distanza.

Era del Corvonero.

-Ginny!- la ragazza si voltò di soprassalto. Non appena vide il ragazzo dagli occhi scuri e i capelli neri si illumino in un sorriso mozzafiato.

-Michael! Quanto tempo!- Corse ad abbracciarlo e gli posò un bacio sulle guancie. Lui la strinse forte a sè.

-Che mi racconti Fatina?-

-Tutto regolare! Sono sfinita per il provino ma contenta! Mi hanno presa!- Il ragazzo la abbraccio felice e scoppiarono a ridere. Finito il momento delle risate il ragazzo fissò la rossa immensamente.

-Ginny, tu mi sei mancata tanto! E...Ti devo dire una cosa!- Lei gli accarrezzò una guancia.

-Forza! Ti ascolto!- sussurrò

-Io ti amo!- disse lui sempre sussurrando, Ginny sorrise ancora di più. Avvicino il suo viso a quello di Michael.

-Lo speravo!-rispose e lo bació. Il ragazzo non ci mise molto a rispondere al bacio.

Il momento era cosí magico che non sentirono dei passi avvicinarsi.

Udirono invece una voce alterata.

-Leva subito le mani di dosso a mia sorella, Porco!- Entrambi si voltarono e videro un Ron alterato e dal viso sconvolto dalla rabbia e dalla sorpresa, che li fissava.

Ginny sorrise beffarda e si strinse di più a Michael, che invece tentava di allontanarsi, imbarazzato.

-Ciao fratellone! Anche tu da queste parti?-

-Ginny, non provocare!-la ammmoní il rosso.

-oh! perché se no che mi fai?- ribattè lei temeraria.

-Ginny forse è meglio se me ne vado!- la avvertí Michael.

-Ok, tesoro,vengo anche io!- Gli sorrise lei baciandolo di nuovo.

Ron fece per parlare ma la ragazza lo fulminò con lo sguardo e sisse:

-Ron non proferire parola, hai appena rovinato il giorno più bello della mia vita! E ora stammi alla larga! Buona notte- disse lei fredda. Si voltò e mano nella mano con Michael si avvio verso il castello.

-Vai, vai! Tanto non finisce qua!- le urlò dietro Ron prima di incamminarsi anche lui verso il castello, per un altra strada.

 

-Ma Ron tua sorella è grande ormai! Non puoi continuare a essere iperprottettivo nei suoi confronti!!! Mettiti nei suoi panni!-

Ron ed Hermione si trovavano in sala Comune seduti ognuno su una poltzona e discutevano animatamente di ciò che era successo tra Ginny e Michael.

Infatti non appena era entrato in sala comune, Ron si era seduto vicino ad Hermione e aveva iniziato a fare una lunga tirata su quanto gli desse fastidio che la sorella si bacia coi ragazzi eccetera, eccetera.

-Oh! Hermione! Non capisci! Lo so che...-

- Ah!Ah!Ah! Questa è buona! Sarei io che non capisco? Stai attento a quello che dici Ronald, perchè quello che non capisce qua sei tu! Ti da solo fastidio il fatto che tutti hanno avuto almeno una storia o almeno un bacio, e tu no!!- glu rinfacciò la ragazza furiosa.

-Vorresti dire che sono geloso??? Di chi? Di Krum? Lo so che ti ha baciata! Di Harry? Di Ginny che si fa un deficiente come se fosse un genio? Ma fammi il piacere!-

-Sí Ron e finchè non lo ammetti, troverai sempre delle scuse! E ora se non ti dispiace vorrei andare a dormire! Non geloso!-

-Sí Buonanotte, so_tutto_io!- esclamò il ragazzo diretto. Lo schiaffo arrivò all´improvviso, potente, inaspettato. Ron rimase a fissarla con odio e incredulità.

-Tu sei pazza! Sei completamente andata!- gli sibilò lui, mentre col dito si picchiettava la fronte, come ad´avvalorare le sue poarole.

-E tu sei uno stronzo! Un grande, emerito coglione!- ribbattè lei fredda.

Si fissarono con odio poi Hermione si giró sui tacchi e si diresse altezzosa verso i dormitori femminili. Ron rimase ancora in piedi a fissare le scale accigliato, poi si buttò a peso morto sulla poltrona. Era sfinito.

-Io non sono geloso, si sbaglia!- sussurrò piano prima di sprofondare in un sonno profondo.

 

"Cara Luna, Non so come scriverti cio che vorrei scriverti, come iniziare a dirti ciò che provo per te! Io non so perchè, ma fin dal primo momento che ti ho vista, ho sentito il mio cuore battere fortissimo! Io non so perchè ma quando penso a quei tuoi occhi blu, mi emoziono come un bambino! Tu mi fai volare! Mi fai vivere! Mi fai camminare Tre metri sopra il cielo! Ti ho detto che non so il perchè e sono un bugiardo! Io lo so perchè quando ti penso spero sempre di poterti stringere a me e baciarti, e il motivo è molto semplice.... TI AMO! Ti amo fin dal primo istante che ti ho vista, fin dallo primo sguardo che ci siamo lanciati, fin dalla prima parola che ci siamo rivolti, fin dal primo sorriso, e ora non posso più farcela senza di te! Sento che la mia vita non sarebbe completa senza quei tuoi occhi blu accanto ai miei! Un Bacio....Harry!

Harry rilesse un ultima volta quelle parole e decise di mandre a Luna quella lettera. Consegnò ad Edwidge la lettera e distratto com´era si dimenticò di darle la destinazione. sicuro che la lettera sarebbe arrivata alla persona giusta, e sollevato dal fatto che finalmente i suoi sentimenti non sarerbbero più stati nascosti, quella notte dormì snno tranquilli. Non sapeva quanto si era sbagliato. Non sapeva che i suoi guai erano solo in agguato. pronti a coglierlo di sorpresa. Non poteva sapere che un´altra persona avrebbe letto quelle perole piene d`amore e che forse Luna non le avrebbe mai lette... FINE CAPITOLO! SPAZIO AUTRICE: CIAO RAGA! GRAZIE A IKA90 PER I SUOI INCORAGGIAMENTI! E GRAZIE A TUTTE LE PERSONE CHE LEGGONO MA NON RECENSISCONO ( MI PIACEREBBE UN PICCOLO COMMENTINO PLEAS; ANCHE CRITICHE; PER MIGLIORARE) SPERO VIVAMENTE CHE QUESTA STORIA VI PIACCIA CERCO DI ANDARE VELOCE MA PURTROPPO NON HO INTERNET A CASA QUINDI MI DEVO UN PO ARRANGIARE! GRAZIE PER LA COMPRENSIONE! CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO: INGANNO

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Capitolo 4
*** 4. INGANNO ***


4.INGANNO

Due giorni dopo...

Tutti i ragazzi avevano la testa affollata di pensieri.

Hermione pensava al suo litigio con Ron, a Ginny e Michael e a Harry e i suoi comportamenti strani;

Ron pensava ad Hermione, Ginny e Michael, al provino concluso con la sua entrata nella squadra e a Harry;

Harry era ancora furioso con Neville e attendeva con ansia la risposta di Luna;

Ginny voleva farla pagare a Ron e Michael aveva dei rimorsi per aver fatto litigare i fratelli.

Soltanto una persona aveva pensieri felici, se così si possono nominare.

Si trovava nella sua Sala Comune stravaccato comodamente sul divano mentre leggeva un foglio su cui c´era scritto qualcosa per lui molto interessante, dato che aveva un ghigno divertito e malefico sulla faccia.

Non era solo.

Da una poltrona lontana una ragazza lo fissava intensamente e si chiedeva cosa fosse quale maledetto pezzo di carta...

Era una ragazza di carnagione chiara, slanciata e magra e aveva degli occhi di un verde intenso, come il rivestimento di quella sala comune, e i suoi capelli erano neri e corvini. La sua bellezza e il suo portamento nobile la portavano ad avere molti corteggiatori, ma per via del suo carattere erano in pochi a desiderarla sul serio...

Soltanto quel ragazzo riusciva ad affascinarla sul serio, l´unico che non le andasse dietro e che le tenesse testa senza timore...quel ragazzo dai capelli biondo platino e dagli occhi grigi... Basta! Doveva scoprire che cosa stava leggendo di così interessante. Si alzò dalla poltrona e si avvicinò al ragazzo...

"Cara Luna, Non so come scriverti cio che vorrei scriverti, come iniziare a dirti ciò che provo per te! Io non so perchè, ma fin dal primo momento che ti ho vista, ho sentito il mio cuore battere fortissimo! Io non so perchè ma quando penso a quei tuoi occhi blu, mi emoziono come un bambino! Tu mi fai volare! Mi fai vivere! Mi fai camminare Tre metri sopra il cielo! Ti ho detto che non so il perchè e sono un bugiardo! Io lo so perchè quando ti penso spero sempre di poterti stringere a me e baciarti, e il motivo è molto semplice.... TI AMO! Ti amo fin dal primo istante che ti ho vista, fin dallo primo sguardo che ci siamo lanciati, fin dalla prima parola che ci siamo rivolti, fin dal primo sorriso, e ora non posso più farcela senza di te! Sento che la mia vita non sarebbe completa senza quei tuoi occhi blu accanto ai miei! Un Bacio....Harry!

"Uhm, interessante... e così lo Sfregiato ama questa qui...questa sì che è una notizia meravigliosa!" pensò il ragazzo.

-Ei che fai Draco?- la voce di Pansy Parkinson lo distrasse dai suoi pensieri di cattivo gusto.

-Niente che ti interessa!- le rispose in modo sgarbato, ripiegando la lettera e riponendola nella tasca dei suoi pantaloni.

La ragazza assunse un´espressione addolorata seguita poi da quella fintamente disinteressata.

-D`accordo, come credi!- lo assecondò per poi sedersi sul bracciolo del divano.

-Bene allora vedi di andartene! Anzi no, tanto devo rispondere a questa lettera quindi me ne vado io!- Ribattè lui stizzito e indispettito.

Gli dava fastidio quando la gente non si faceva gli affari propri o lo disturbava, anche se in quel caso no erano proprio affari suoi. Si alzò e si diresse verso i dormitori maschili.

-Draco...- lo richiamò Pansy.

Il ragazzo si voltò lentamente guardandosi attorno prima di guardare la ragazza. Tutti i compagni di Casa erano impegnati e non sembravano prestare attenzione a loro. Finalmente guardò Pansy.

Quello sguardo la fece sciogliere, quante volte si era detta di smetterla, di levarselo dalla testa, quante volte ci ricascava sempre...

-Sì? Che vuoi?-Lei lo fissò titubante poi sospirò.

-Draco mi dispiace di averti disturbato.- disse.

"Ti dispiace di averlo disturbato? Ma sei fuoriii??" le urlò la coscenza che era a posto. Draco la fissò disinteressato.

-La prossima volta pensaci prima! Comunque scuse accettate, ora lasciami in pace, non sono in vena!-le disse con freddezza disarmante.

Detto questo si voltò ed ando nel suo dormitorio... doveva iniziare al più presto.

 

Una ragazza camminava sconsolata per il corridio del terzo piano. Pensava a Neville con cui aveva stretto un`amicizia ferrea, a Harry Potter... Dopo una vita in qui tutte le persone preferivano ignorarla o prenderla in giro, sembrava che quel`anno, il suo quarto anno, si annunciasse pieno di nuove amicizie. Se Ginny Weasley non fosse entrata in quello scompartimento, la sua vita sarebbe rimasta quella di sempre. Ancora non sapeva se doveva ringraziarla oppure no...

-Luna! Luna!- la ragazza si voltò sorpresa e vide un Harry, proprio quell Hary, tutto trafelato che le correva incontro. Il mondo stava andando alla rovescia, pensò Luna ridacchiando per quella scena assurda.

-Harry! Ma che ti prende? Sembra che hai visto un Nargillo!-

-Niente! Mi chiedevo se nel prossimo fine settimana volevi venire con me a Hogsmead!-

Luna si ritrovò a pensare se quel comportamento fosse normale, poi si ricordò di essere la prima ad essere considerata anormale quindi lasciò perdere.

Sorrise in qule modo sognante che aveva già incantato Harry una volta. -Ma perchè lo chiedi proprio a me?- chise lei confusa. Harry parve rimanerci male per quella banale risposta. -Bhè perchè sei una ragazza bella, simpatica... e, e perchè vorrei conoscerti meglio. Ma, ma se non ti va, allora fa niente!- all`improvviso tutta la sicurezza che aveva, lo abbandonò in una secondo...per quella semplice domanda.

Luna si chideva perchè. Era così confusa che sembrava più anormale del solito, ma a Harry questa sua "anormalità" gli piaceva, lo inteneriva.

-Ah! No! Ehm, era per sapere, sai non capita tutti i giorni che un ragazzo o, forse sarebbe meglio dire una persona venisse da me per parlare, figurati invitarmi fuori...Voglio dire il massimo che mi dicevano era " dov`é il bagno" o "ciao, Luna Lunatica Lovegood" insomma... è strano!- disse lei con voce sognante. Harry la fissava con uno sguardo strano, come se... non non era possibile, scacciò suboto il pensiero che le era venuto in mente.

-Lo so! Ma io sono diverso! Io voglio conoscerti, non offenderti, e nemmeno chiederti dov`é il bagno! Fidati! Allora ci stai?- le chiese speranzoso.

Lei sorrise... una sorriso vero e annuì con la testa.

-Certo! Certo che vengo!- disse con entusiasmo.

Lui sorrise ancora di più e fece per abbraciarla, poi parve ripensarci e rimase lì dove era, impacciato.

-Fantastico! allora per le 10 in Sala Grande! Ciao!- disse voltandosi e andandosene, penserioso.

-Ciao!- mormorò Luna, in ritardo. Rimase in quel corridoio per calmare i battiti del suo cuore, accelerati alla sola vista del ragazzo... doveva capirci qualcosa, riordinare le idee.

 

Biblioteca.

-Michael...- il ragazzo alzò lo sguardo dal suo compito di Incantesimi e fissò la ragazza accigliato. -Ginny! Ciao! Che succede?- le domandò vedendola a disagio.

-Niente, volevo solo capire cosa aveveo fatto perchè è da sabato sera che mi eviti... volevo chiederti se avevo fatto qualcosa di male!- disse lei. Lui si alzò in piedi e abbracciandola, la baciò apassionatamente. Quando ripresero fiato lui le accarezzò le guancie e sospiro guardandola negli occhi.

-Amore! Tu non hai fatto niente! è solo che... sai quello che è successo con Ron...- Ginny si liberò subito dalla presa del ragazzo e lo fisso incredula e arrabbiata.

-Cioè, fammi capire bene! Ti senti in colpa, percè ho... cioè tu... ma ti sembra?? Non è colpa nostra se Ron è immaturo, deve capire che non sono più una bambina! Già ci si mette lui, poi ti senti pure in colpa tu?? Ti prego dimmi che ho capito male!- sbottò la rossa Michael fece un passo indietro e alzò le mani in segno di pace.

-No, cioè sì! Sì mi sento in colpa per avervi fatto litigare! è così grave?- chiese indeciso. Ginny strabuzzò gli occhi con rabbia.

-Se è così grave? Certo! Perchè non ne hai bisogno, ma se le cosde stanno così, bhè, ciao!- sibilò Ginny far i denti. Si girò sui tacchi e se ne andó fuori dalla biblioteca a passo di carica, ricevendo un´occhiataccia da parte della bibliotecaria. Due braccia forti la bloccarono e la fecero voltare.

Lui la baciò con forza poi la fissò in faccia e disse:

-Amore! Io.. Mi dispiace per quello che ho detto! Hai ragione non ha senso, ma era più forte di me! Ma io ti amo sul serio, e mi dispiace di averti evitato! Mi perdoni?-

 Ginny lo fissò con un sorriso incerto sulle labbra poi avvicinò il suo viso a quello di Michael.

-Mascalzone...- sussurrò piano, per poi baciarlo sulla bocca.

Lui sorrise sulle labbra della ragazza e rispose al bacio.

 

Sala Comune dei Grifondoro...

-Hermione, volevo chiederti scusa per l`altri ieri.- disse ron all`amica, che stava leggendo il libro di Aritmanzia seduta sulla poltrona. Lei levò lo sguardo dal libro per guardarlo velocemente.

-Di che cosa hai bisogno?- domandò Hermione con voce annoiata.

-Di niente! Giuro! Voglio veramente fare pace con te!- -Bene! scuse accettate! Ciao!- riabbatté lei senza levare lo sguardo dal libro. Ron sorrise.

Quando Hermione leggeva era facile farsi perdonare.

Si buttò su una poltrona guardandosi intorno. Il suo sguardo si fissò sul suo compagno di classe che stava facendo a botte con Dean Thomas.

Subito si sentì bollire dentro per quella scena... ma che li prendeva? Quei due erano migliori amici è normale che facessero così... Ma allora perché da quando lo vedeva insieme a Dean provava uno strano sentimento? Hermione l`avrebbe chiamata Gelosia, e poteva anche essere... ma no, era impossibile! Tuttavia...

-Ehi, amico guarda che se ti prendo ti faccio il culo a chiazze!- sentì Seamus che urlava questa frase a Dean, che stava correndo per la stanza con la maglia di Seamus in mano.

Ron decise di andare a fare due passi, per shiarirsi le idee. Proprio mentre stava per alzarsi si accorse di uno sguardo... Lavanda! Ecco... se le sue teorie erano vere, poteva nascondere tutto mettendosi con qualcuna...Ron si compiacque del suo piano e con fare mascolino si avvicino alla mora seduta poco lontano...

 

"Che strano, Luna sembrava sul serio sorpresa! Ma la lettera diceva...allora perché...! Qua ce qualcosa di strano!" pensava Harry dopo la coversazione con Luna.

Tirò fuori dalla tasca una pergamena e la rilesse, sapendo di averla ormai letta così tante volte da saperla a memoria.

Caro Harry, le tue parole mi hanno aperto gli occhi. Anche io fin dal primo momento che ti ho visto ho sentito il mio cuore battere fortissimo! Hai usato delle parole bellissime! Sappi che ti amo anche io! Spero di poterci verdere al più presto, perché anche io sento di non potercela fare senza di te! Un bacio, Luna.

Harry si sentiva confuso. Non appena aveva letto la lettera si era affrettato a raggiungere Luna, ma la reazione della ragazza non rientrava nelle sue aspettative... doveva capirci qualcosa, perchè se Luna aveva scritto quella lettera, o era una brava attrice, ottima, o non ne sapeva veramente nulla. Harry sentiva che c’era sotto qualcosa di strano ma non capiva cosa!

 

FINE CAPITOLO!

SPAZIO AUTRICE: CIAO TUTTI! SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO! CHIEDO SCUSA PER EVENTUALI E POSSIBILISSIMI ERRORI DI BATTITURA ECC. GRAZIE PER LE RECENSIONE E GRAZIE A CHINQUE LEGGA LA MIA STORIA! BUONA LETTURA! CIAOOO! VeroGranger

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Capitolo 5
*** 5. Scoperte e gelosie ***


5. SCOPERTE E GELOSIE

Sabato.10 di mattina. Sala comune dei Grifondoro mezza piena di ragazzi insonnoliti. Due ragazzi erano seduti ad un tavolino e giocavano a scacchi. Nessuno dei due spiccicava parola, anzi entrambi erano assorti nei propri pensieri. All’improvviso come a spezzare un incantesimo il ragazzo dai capelli rossi aprì bocca. -Harry, ma tu che faresti se la tua migliore amica continua a dirti frasi con doppio significato, se te questi doppi sensi li capisci ma al contrario ti attira un ragazzo?- Ron fissò l’amico con uno sguardo intimidito e speranzoso allo stesso tempo. Purtroppo Harry non lo fissava neanche. Sembrava trovarsi in un altro mondo. Ron gli mosse una mano avanti al viso. Harry si riscosse e lo guardò. -Cosa? Sì, sono d’accordo con te, bisognerebbe andare a fare colazione, ma prima devo fare una cosa!- disse alzandosi e dirigendosi verso l’uscita della sala comune. -Io non ho detto questo! Harry, dove stai andando??-urlò Ron dietro all’amico. -Ma che cavolo…-imprecò quando vide che l’amico era già sparito. Nell’ultimo periodo sia lui che Hermione si comportavano in un modo davvero strano. Intanto stava di nuovo fissando Seamus che si era riaddormentato su una poltrona. Si ritrovò a pensare che era la cosa più bella che avesse mai visto. Decise di spostare lo sguardo e vide che Lavanda gli si stava avvicinando con un sorriso stupendo sulle labbra. Si sentì in colpa per quello che stava facendo, ma era l’unico modo per non pensare a Seamus in quel modo così poco adatto. -Buongiorno Ron!- gli disse lei amichevole. -Buongiorno Lav!- rispose lui sorridendo. Si abbracciarono e poi entrambi andarono verso l’uscita per andare a fare colazione. Durante il tragitto parlarono animatamente. Una volta a tavola, Ron vide Hermione seduta da sola che mangiava con aria assorta. Vedendola si sentì vergognare perché la sera precedente, avevano litigato pesantemente a causa di Lavanda. Infatti dopo aver corteggiato Lavanda la ragazza aveva preso ad evitarlo. Poi Hermione era uscita e lui l’aveva seguita. Lì era iniziata una litigata tremenda ed Hermione gli aveva urlato che lui era un doppiogiochista e che non potevano più essere amici. Lui aveva riflettuto a lungo sulla litigata ed era arrivato alla conclusione che Hermione gli nascondeva qualcosa di importante. Cercò il suo sguardo, ma lei, come se avesse percepito la sua presenza, continuava a tenere lo sguardo basso. Ron soffocò il suo senso di colpa e sorridendo a Lavanda si sedette a tavola.

 

Harry aveva raggiunto il bagno del corridoio del terzo piano e subito sentì un gruppo di ragazzi che ridevano sguaiatamente. Riconobbe la voce del suo acerrimo nemico e sentendo ciò che diceva si sentì gelare. -Ha! Ha! Insomma vedo questa lettera e noto che è stata scritta da Potter. Era una lettera d’amore, allora decido di rispondere alla lettera con parole speranzose e rimango in attesa. Poi mi vedo lo Sfregiato che corre per il corridoio incontro a quella cretina di Lunatica Lovegood! Avreste dovuto vedere la faccia di Potter quando si è accorto che la ragazza non capiva perché lui la volesse invitare! Ha!ha!ha!ha! Che ridere!- Harry respirò a fondo e uscì dal bagno per reprimere l'impulso di saltargli addosso. Doveva immaginarselo. Ma Draco Malfoy non l’avrebbe passata liscia!! Questo era poco ma sicuro! Si accorse di tremare, così si sedette per terra e aspettò di calmarsi. Una volta calmato si diresse in sala grande. Si sedette di fronte ad Hermione che non sembrava in vena di chiacchiere e rimuginò con calma su quanto aveva sentito. “Così la lettera l'ha scritta Malfoy. Mumble... devo pensare ad un modo di fargliela pagare, ma quale?? bé per lo meno le vacanze di Natale sono alle porte quindi basta parlarne con Ron...A proposito, cos'era che mi aveva detto stamattina? Ah sì qualcosa riguardo Hermione e un ragazzo che lo attrae...ma non può essere mi sarò sbagliato, poi loro due sono fatti per stare insieme, peccato che non lo capiscono...Ma forse Hermione lo ha capito, è Ron lo stupido!” pensava senza neanche accorgersi di ciò che infilava in bocca. Si accorse invece di Luna, che era appena entrata e gli stava sorridendo, sognante come sempre. Rispose al saluto in ritardo e si soffocò con il succo di zucca che inconsciamente stava bevendo. Luna ridacchiò e con un cenno si sedette al suo tavolo. Harry rimase a fissarla imbambolato, finché Ron , passandogli accanto non gli dette una pacca dietro la testa urlando: -Sveglia la mattina!- facendo voltare tutte le persone vicine, compresa Luna. Harry gli fece la linguaccia e dopo aver lanciato un'ultima occhiata a Luna lo seguì fuori dalla Sala Grande.

 

-Aspetta, fammi capire bene. Te avresti scritto questa lettera a Luna. Questa lettera l'ha letta Malfoy e lui ha risposto alla lettera facendoti capire che tu piaci a Luna- disse Ron lentamente. Harry sospirò. Erano alla Tana da due giorni per le vacanze natalizie e già da un po Harry cercava di farsi capire da Ron, che sembrava non voler capire. -Sì, cosa non ti è chiaro nel discorso?- -Luna, magari?- -Senti io sento di amarla! Ha una tenerezza e qualcosa che nessuno ha mai visto in lei. Lo so cosa pensi, ma non ti è mai capitato di amare qualcuno incondizionatamente, ti rendi conto che non è giusto ma continui ad amare?- disse il moro con tono sospirante. Stava guardando fuori dalla finestra della camera dell'amico, perciò non vide la reazione del rosso. Ron infatti era avvampato e gli avevano iniziato a tremare le mani. Aveva istintivamente pensato a Seamus e al suo modo di dormire così dolce, ma poi il volto di Hermione invase i suoi pensieri e quella incertezza che sembrava averlo abbandonato, tornò a perseguitarlo. Rimase in silenzio, mordendosi la lingua per non dire ciò che avrebbe tanto voluto confessare. -A quanto pare no! Ma per me è così, Ron, e non voglio rinunciare a lei, anche a costo di aspettare una vita intera!- mormorò Harry con determinazione, rivolto più a se stesso che con l'amico. Ron da parte sua stava ancora pensando a Seamus, e non prestava ascolto a Harry. -Ma non è questo il punto di cui volevo parlare. Tu mi devi aiutare a trovare un modo per farla pagare a Malfoy!-aggiunse Harry a voce più alta distogliendo Ron dai suoi pensieri intensi. -Scusate cos'è che volete fare? Vendicarvi di Malfoy? Possiamo aiutarvi se volete!- dissero due voci all'unisono. Harry si voltò di scatto e vide i due gemelli, uno accanto all'altro, sull'uscio della porta, con due ghigni identici stampati sulla faccia. Harry e Ron si sorrisero. Avevano appena avuto entrambi la stessa idea ed erano contenti di poter contare sui gemelli. Stavano per confessare la loro idea quando un'altra voce si intromise nei loro discorsi. -Harry caro, verresti giù un momento per favore? Dovrei parlarti!- urlò la signora Weasley dal piano inferiore. Harry guardò perplesso i tre fratelli, che con aria preoccupata fecero il gesto di non saperne nulla. Harry fece una piccola smorfia e uscì dalla stanza. Entrando in cucina, trovò la signora Weasley che sferruzzava un maglione seduta sulla poltrona preferita del marito, accanto al camino acceso. -Signora Weasley? Eccomi, mi voleva parlare?- disse lui piano per non spaventarla. Lei lo guardò sorridente e gli fece cenno di prendere una sedia e sedersi accanto a lei. Una volta fatto, lei fece evanascere il lavoro e lo fissò in silenzio e sospirò. -Harry caro, non ho potuto fare a meno di sentire i tuoi discorsi e, perdonami, mi sono permessa di fare qualche considerazione!- Harry avvampò di colpo e assunse un'aria imbarazzata. La donna ridacchiò in un modo che Harry non le aveva mai visto poi continuò il discorso. -Harry se questa ragazza ti piace veramente, non scrivere lettere, passa all'azione!- -Signora Weasley, io l'ho già portata a Hogsmead, non ha sentito quando l'ho detto a Ron?- chiese lui perplesso. Lei lo fissò accigliata per un po poi parve riprendersi perché ridacchiò di nuovo. -Oh Harry, Bravo, complimenti, ma non fare troppo il ragazzo timido in sua presenza, quando avrai altre occasioni! D'accordo?- -Sì signora Weasley!- rispose Harry guardandola mentre si alzava dalla poltrona per andare in cucina. Harry si commosse un po per quello che aveva detto la signora Weasley e facendo quello che gli suggeriva il cuore, si alzò dalla sedia e la raggiunse. All'improvviso l' abbracciò con calore da dietro. La signora Weasley si voltò e lo strinse forte a se. -Grazie signora Weasley, di tutto! Io non so come ringraziarla, ma appena troverò il modo, le assicuro che le sarò riconoscente!- le disse mentre la signora Weasley tirava su col naso. Lei gli prese la testa fra le mani, con fare materno e con gli occhi lucidi disse: -Oh, Harry caro! Sei davvero carino! Ma tu non ti devi preoccupare! Io lo faccio volentieri! Ora su, prima che mi diventi sentimentale, va su a dire a quei birbanti dei miei figli di venire giù ad apparecchiare!- Harry sorrise e annuendo si avviò verso le scale. Mentre era quasi a metà strada le signora Weasley urlò dalla cucina -E non dimenticare ciò che ti ho detto!- Harry si mise a ridere in risposta e, sempre col sorriso sulle labbra entrò nella stanza dell'amico. I fratelli stavano parlando sul letto di questo ma si interruppero non appena Harry entrò nella stanza. Fred lo guardò con aria interrogativa e preoccupata allo stesso tempo, ma poi vedendolo sorridere si calmò. -Allora cosa voleva la nostra mammina?- chiese George. -Niente, darmi qualche consiglio!- rispose Harry sul vago. -Ah! No, pensavamo... va be è lo stesso! Scommetto che ti ha detto di mandarci giù ad aiutare in cucina!- aggiunse Ron svogliato. Il sorriso di Harry gli fece capire di aver indovinato. Una volta che Ron e company furono usciti dalla stanza, Harry si sedette sul letto, e pensando a Luna, si concesse qualche minuto di riflessione.

 

-Allora, figliola! Racconta come va a scuola?- .Bene papà! Non so perché ma sento che quest'anno sarà un anno meraviglioso!!- -Ma è fantastico tesoro mio, vuol dire che le radigorde ti seguono!- disse il signor Lovegood entusiasta. Luna sorrise raggiante. -Forse. Io mi sento così, così... libera!!- sospirò la ragazza, guardando fuori dalla finestra, assorta in pensieri che al padre non era dato sapere. Infatti stava pensando al suo fine settimana insieme a Harry, in cui avevano parlato tutto il tempo e lei era riuscita ad aprirsi sul serio, come non faceva da quando le era morta la madre. Aveva capito di essersi innamorata di quel ragazzo così dolce e con un passato così travagliato, come il suo d'altronde. -Cosa intendi dire con "libera" tesoro?- le chiese il padre- -Papà, tu ti ricordi la sensazione che provavi nei confronti di... di mamma, la prima volta che l'hai vista?- domandò Luna a sua volta. Il signor Lovegood deglutì a vuoto. Potevano anche definirlo un tipo strano, fuori dal comune, ma la sensazione di vuoto e perdita che provava al solo nominare della sua amata moglie, era comune a tutti. Attese un po prima di rispondere alla figlia, che al suo contrario amava parlare della madre. Sapeva che aveva indugiato prima di dire "mamma" perché voleva essere delicata e le era riconoscente. Amava sua figlia più di ogni altra cosa e sapeva che per Luna era la stessa cosa nei suoi confronti. -Beh il sentimento che provavo verso mamma era era amore, un amore forte! Insomma, pensavo sempre a lei e alla sua voce, ogni volta che mi era vicina o mi rivolgeva la parola, il mio cuore partiva in mille e sentivo le farfalle nello stomaco....- -Ok! Basta così! Ecco cosa intendevo con "libera"!- lo interruppe Luna emozionata, adorava quando il padre rievocava i ricordi dell'amore che provava per sua madre, e in quel momento non era da meno, soprattutto perché provava le stesse cose. Il padre la fissò sbalordito, come se avesse visto un Nargillo. Poi le si sedette di fronte e le prese una mano con fare paterno. -Oh, Luna tesoro! Ma tu sei innamorata!Speravo che accadesse più tardi ma... fa lo stesso! Ora la cosa importante è capire se il tuo Lui ricambia!- Disse entusiasta. -Ha! Ha! Ha! Papà! Ok, siamo seri... Insomma mi ha invitato ad un fine settimana a Hogsmead e abbiamo parlato. Ma forse è perché vuole essermi amico... non lo so!- rispose Luna con voce assorta e sguardo sognante, ingenuo. Il signor Lovegood sapeva perché sua figlia era così. Si era creta una maschera per celare il dolore per la perdita della madre e se l'era creata così bene da cambiare completamente carattere e punto di vista. Decise che era giunto il momento di far tornare sua figlia a quella di un tempo, quella forte, determinata e positiva, cosa che per anni aveva tentato inutilmente di fare, ma questa volta aveva gli strumenti giusti per riuscirci. -Tesoro non devi pensare così! Promettimi che quando tornerai a Hogwarst farai di tutto per capire cosa prova questo ragazzo per te, perché immagino sia un ragazzo vero?- -Certo papà che ti credevi una ragazza? Ha! Ha! Ha! comunque si te lo prometto!- rispose Luna ridendo e alzandosi dal tavolo per andare in cucina. Il padre la seguì. -Si può sapere chi è l'incantatore del tuo cuore?-le chiese l'uomo. -Harry Potter!-sospirò Luna mentre apriva il frigo e osservava cosa c'era dentro. Il signor Lovegood scoppiò a ridere come un matto, ricevendo un'occhiataccia dalla figlia. -Ha! Ha! Ha! Certo, e io allora sono un Gorgo-sprizzo!!- disse, piegato in due dalle risate. Non l'avesse mai fatto! La figlia assunse un'espressione seria e determinata, l'espressione di chi voleva difendere le proprie idee, quella determinazione che il padre attendeva da una vita. -Papà lo so cosa pensi! "Harry Potter è un partito troppo grande e pericoloso...", ma sai, io... io lo capisco e sento che per lui è la stessa cosa! Poi è la prima sensazione positiva che mi provoca da quando... sì hai capito e non ho intenzione di lasciar perdere!- ribatté Luna con forza. Il padre sorrise e provò un motto di allegria. Ci era riuscito! Sua figlia stava reagendo! Si annotò mentalmente di ringraziare Harry e i Maghi Riuniti per quel miracolo. -Brava figliuola! Hai ragione perdonami!!- disse l'uomo avvicinandosi alla ragazza per abbracciarla. Lei rise e gli scoccò un bacio sulla guancia, per poi stringersi al sicuro tra le braccia del padre. Ora che sapeva che il padre la appoggiava, si sentiva sicura e viva, come non si sentiva da 5 anni...

 

-Senti amore, bisogna fare qualcosa per nostra figlia! Da quando è tornata a casa non fa che starsene in camera a scrivere e a fissare il vuoto, e l'altro giorno l'ho anche vista piangere! Secondo me è quella scuola!- disse la signora Granger al marito. L'uomo la fissò serio poi sospirò e fece per parlare ma la voce di Hermione lo bloccò. -Non è la scuola! Io di lì non me ne vado! è solo un periodo un po così!- aveva una voce furiosa, accusatoria. La madre la fissò a sua volta con un cipiglio battagliero. -Hermione, così non va bene! Quella scuola...- -Smettila di dare la colpa alla scuola! I miei problemi ce li ho per un altro motivo, te lo già detto! Non togliermi l'unica cosa che mi rende felice!- urlò Hermione interrompendola. La madre fece per ribattere ma il padre le scoccò un' occhiata ammonitrice. -Tesoro, lascia perdere, sono gli ormoni!- le disse con voce tranquilla. -O te e tua figlia! In questa casa decidete tutto solo voi! Anche quando le è arrivata la lettera!! Allora sapete cosa? Non dirò più nulla, basta! Tanto decidete solo voi!!- infierì la donna dirigendosi a passo di carica verso le scale. Hermione fissò il padre preoccupata, e questo ridacchiò leggermente alzandosi dalla sedia in cucina, per seguire i passi della moglie. Passando fece l'occhiolino a Hermione. -Le passerà vedrai!- le sussurrò facendole una carezza sulla guancia. Hermione sorrise e calmatasi si diresse in camera sua. Sua madre aveva ragione... da quando era tornata a casa non faceva altro che studiare... per non pensare. Si buttò sul letto a pancia in giù e si mise a riflettere. Tutti i suoi pensieri ormai erano rivolti a Ron...possibile che non abbia ancora capito? Adesso ci si metteva anche quella Lavanda!! Doveva fare qualcosa... sì ma cosa? Proprio in quel momento si volto verso la finestra e vide un gufo planare proprio in quella direzione. Balzò giù dal letto e corse alla finestra per aprirla. Non poteva negare a se stessa che sperava in una lettera di Ron...ma dovette ricredersi. Il gufo che era arrivato non lo aveva mai visto prima. Il gufo lasciò che lei prendesse la busta, poi si voltò spiccò il volo. Hermione fissò imbambolata la busta che aveva nelle mani. Luna Lovegood che le scriveva? pensava. Aprì la busta e lesse la pergamena. Ciao Hermione, lo so cosa pensi! Ma che vuole sta qua? Ecco, sarò breve... Ti scrivo perché sono in crisi riguardo a Harry! Insomma io sento di essermi innamorata di lui, e ora non capisco se il fatto che quel fine settimana in qui siamo usciti insieme, sia stato un suo tentativo di farmi capire che gli piaccio, o se era solo per amicizia! Io non so come muovermi, perché non sono abituata a essere trattata come persona normale e non come la lunatica della scuola. Quindi vorrei chiederti un piccolo aiuto. Ah dimenticavo, un altro ragazzo credo mi vada dietro e non so come spiegargli la situazione. Scusa per il disturbo! Un bacio, Luna! Hermione sorrise complice. Allora Ron non era l'unico che non coglieva i segni... rispose alla lettera consigliando a Luna cosa fare. Dopo aver scritto decise di andare dalla madre a chiarire, magari poteva darle qualche consiglio...poi non voleva passare il resto delle vacanze sorbendosi le occhiatacce della madre...

 

Ritorno a Hogwarst

-Neville, ti dovrei parlare!- disse Luna all'amico, mentre si trovavano in biblioteca -Ecco io so cosa provi per me e ti capisco, ma il problema è che sono innamorata di qualcun altro! Insomma sto cercando di dirti che sento di amare Harry!- disse Luna senza giri di parole. Il sorriso sulle labbra di Neville svanì all'istante. Quando Luna aveva detto "ti dovrei parlare" aveva creduto che lei avrebbe detto frasi come " Neville ti amo" o"mi piaci..." questo però non se l'era aspettato. Fece per ribattere ma proprio in quel momento vide Harry arrivare verso la loro direzione. Così decise di complicare le cose. Guardò Luna e silenzioso la abbraccio affettuosamente, mentre teneva d'occhio Harry. Il ragazzo infatti si era fermato a guardarli, per poi ricominciare camminare con più velocità di prima. Neville strinse di più Luna e le sussurrò all'orecchio: -Sta arrivando il tuo amore!!- Luna si allarmò e si staccò velocemente da Neville. -Luna! Perché non mi hai detto che stai con sto qua? Potevi dirmelo! Mi sento preso in giro!! Io cerco di essere carino con te, ora volevo dirti cose importanti, e tu mi nascondi questo? Io... ah, fa lo stesso! Ormai non ha più senso!! E tu! Ti credevo mio amico! Tutto ciò a causa di quel litigio? Credevo che mi avesti capito, Neville! Ero disposto a fare pace con te... ma vedo che non ha senso! Beh, divertitevi!!- disse Harry con tutto il fiato in gola, voltandosi verso il castello. Luna cercò di fermarlo ma Neville la bloccò. -Lascialo... oggi è il nostro pomeriggio, se non posso stare insieme a te, almeno concedimi questo pomeriggio per stare un po soli!- disse con voce lamentosa. Luna lanciò un ultimo sguardo disperato verso Harry per poi sorridere a Neville e sedersi al loro tavolo. Neville sorrise sornione e ricominciò a parlare ma Luna non lo ascoltava. "Che strana reazione! Hermione aveva ragione! Secondo me non gli sono indifferente!! Mio dio sembrava sul serio arrabbiato! e poi cosa voleva dirmi? o ma perché i ragazzi sono così complicati? ah! Cosa devo fare? mi sa che Neville ha complicato di più le cose! Perché diavolo doveva abbracciarmi? E poi di che litigio parlava Harry? Non è che hanno litigato a causa mia? Sarebbe terribile!! Faceva presto mio padre a elencare tutti i lati positivi del suo amore!! Ho deciso cercherò di parlare con Harry!!" pensava senza prestare attenzione a Neville. -E così gli ho detto... Luna mi ascolti?- disse Neville. -o certo certo continua!! è molto interessante!!!- rispose Luna in tono convincente. Sì avrebbe parlato con Harry, dopotutto era la cosa giusta da fare! Così si alzò e salutando Neville in modo frettoloso, corse verso la porta. Non aveva idea di dove andare, ma optò per la classe di Difesa Contro le Arti Oscure, dopotutto era la sua materia preferita...

 

"Maledizione, maledizione, maledizione!! Non è giusto! Io cretino che credevo di piacerle! Ma poteva almeno dirmelo di avere una relazione!! Le ragazze sono così complicate!! E adesso cosa faccio? Io la amo!!..." -Ei. Ti stai crucciando per niente, lo sai?- chiese una voce, facendolo sussultare. Alzò la testa verso la porta e vi trovò Luna appoggiata. -Oh, scusa non avevo visto che... non ti avevo sentito arrivare!!- rispose balbettando leggermente. Luna sorrise e gli si avvicinò. Prese una sedia e si sedette in modo di trovarsi di fronte al ragazzo. -Harry, tu hai frainteso tutto, sul serio! Ascolta io e Neville siamo amici, semplici amici! E lui lo sa! Non so perché ha voluto abbracciarmi, di sicuro per complicare le cose... ma ti posso assicurare che l'unico che io abbia mai considerato più di un amico... sei tu!- -Senti, io... cosa? Cioè tu vorresti dire che provi qualcosa per me?- chiese Harry incredulo, avvicinandosi di più a Luna. -Qualcosa? Harry, io ti amo e credo che sia importante che tu lo sappia!!- rispose lei. Harry rimase imbambolato. Poi si avvicinò ancora di più e le accarezzò una guancia fissandola attentamente negli occhi. -Oh Luna! Non sai da quanto tempo... anche io ti amo, ti amo dal primo istante che ti ho vista e non intendo mollare!- le sussurrò. Ormai le loro teste erano vicinissime e sarebbe bastato pochissimo perché quel bacio tanto atteso avvenisse. -Harry...- sussurrò la ragazza a sua volta. -Ti amo...- -Ti amo...- Harry avvicinò il viso a quello della ragazza e la baciò delicatamente. Dapprima fu un bacio lieve, cauto, poi l'amore fece la sua strada e il bacio divenne sempre più appassionato. Una volta finito quel momento tanto atteso, Luna sorrise a Harry in quel suo modo tipico e si avvicinò per dargli un ultimo bacio lieve. Harry sorrise a sua volta e la abbracciò. -Dì un po..adesso stiamo insieme vero? - -Certo Harry! Baciami ancora!- rispose luna sussurrando. Harry la baciò di nuovo e subito le loro lingue cominciarono una danza, una danza che seguiva un ritmo speciale, il ritmo del loro amore... entrambi sapevano che da quel momento in poi niente li avrebbe separati, e nessuno dei due avrebbe potuto desiderare di più...

 

-Dai Michael smettila!!Ah! Ah! Ah! dai smettila di farmi il solletico!! Ok hai ragione l'ho fatto apposta. Contento?- disse una ragazza dai capelli rossi sdraiata sul divano della Stanza delle Necessità. Un ragazzo era seduto accanto a lei e fino a quel momento le stava facendo il solletico. -Ah, allora ammetti! E perchè lo avresti fatto?. chiese Michael all'improvviso serio. -l'ho fatto per vedere la tua reazione!!- rispose Ginny ridendo come una matta. Michael assunse un'espressione seria e si chino per baciarla. Mancava poco perchè le loro bocche si sfiorassero. -Quindi te avresti fatto l'oca con Dean Thomas per farmi ingelosire?- chiese ancora , sussurrando. -Non proprio l'oca ma sì lo scopo era quello... volevo vedere quanto ci tenevi a me!- rispose Ginny sussurrando a sua volta e lanciandogli uno sguardo intenso. Michael sospirò lievemente e le lanciò uno sguardo esasperato... -io ti amo tesoro mio!- le soffiò sulle labbra e eliminò la distanza tra loro con un bacio mozzafiato. Ginny soffocò i suoi sensi di colpa e si lasciò andare al bacio.

 

Intanto nella biblioteca un ragazzo stava ribollendo dalla rabbia a causa di una ragazza. "Cosa ho fatto di male? Perché diamine si è dovuta innamorare di lui. Io potevo darle tutto ciò che voleva! Mi sento così...così.." -Scusa? Potresti passarmi quel libro? non ci arrivo!- disse una voce timida, interrompendo i suoi pensieri. Levò lo sguardo dal tavolo e vide una ragazza bionda, alta e magra, dagli occhi castani sorridergli. Subito le sorrise e si alzò per prenderle il libro. Quello sguardo... la ragazza sembrava dirgli ehi ci sono io, puoi parlarmene. Sentì un'emozione strana, un'emozione che non aveva mai sentito in presenza di Luna. -Tu sei Neville Paciock... 5° anno, Grifondoro, vero? Io sono Hannah Abbott, Tassorosso!- disse la ragazza dopo averlo ringraziato. Neville annuì impacciato. -Sì, piacere!- -Beh grazie per l'aiuto!! A presto!- disse Hannah sorridendogli raggiante e voltandosi per andarsene. Neville rimase lì impalato a fissare il punto dove fino a pochi minuti prima stava una ragazza bellissima che gli sorrideva. Sì domandò se non era magari il destino...no lui non aveva mai creduto a quelle cose... no lui amava Luna e avrebbe fatto di tutto per averla!

 

Non riusciva a capire... Quando chiudeva gli occhi il ricordo delle emozione passate lo travolgevano facendoli una confusione incredibile. Durante le vacanze di Natale si era convinto di essere arrivato a una conclusione ma ora, dopo averla rivista, quella sicurezza aveva iniziato a vacillare... Hermione, Lavanda, Seamus... Qual'era la persona più significante per lui? Come in risposta qualcuno bussò alla del dormitorio. Ron aprì gli occhi e fissò la porta come se volesse riconoscere il visitatore attraverso il legno. -Sì?- chiese con voce ferma. La porta si aprì e Hermione apparve sulla soglia , intimidita. In effetti era da prima delle vacanze che non si parlavano... -Ciao! Posso entrare?- chiese titubante. Ron annuì sorridendole e avvampando allo stesso tempo. Ma cosa gli succedeva? Era la sua migliore amica, era normale che lo venisse a trovare lì nel suo dormitorio, lo avevano fatto molte volte, anche in assenza di Harry. Ma se le cose erano cambiate? si chiese Ron mentre osservava la ragazza chiudere la porta e sedersi sul letto vicino a lui. Lei iniziò a fissarlo di tanto in tanto, a disagio e Ron capì da quei gesti di dover essere il primo a parlare. La fissò e cercando di controllare il suo respiro si decise a parlare. -Allora, come mai questa visita?- le chiese. -Noi dobbiamo parlare!- rispose lei tutto d'un fiato e fissando attentamente la porta di fronte a se. -Lo so già di cosa vuoi parlare- disse Ron sicuro. Hermione si voltò, un'espressione alterata sul viso. -No Ron, non lo sai! Non sai che ti amo e che mi fa male vederti sempre insieme alla Brown! Non sai che ho una confusione incredibile in testa riguardo a noi due!- disse nervosa. Ron rimase a guardarla basita..Era quella la risposta? Era Hermione la chiave di tutto? e Seamus? Decise di esprimere i suoi dubbi.. dopotutto, nonostante quella situazione era ancora la sua migliore amica....

FINE CAPITOLO

 

SPAZIO AUTRICE:

INTANTO VOLEVO CHIEDERE SCUSA PER IL RITARDO E VOLEVO RINGRAZIARE CHI AVEVA LETTO IL CAPITOLO 4... SPERO CHE LA MIA STORIA VI PIACCIA E PERFAVORE RECENSITE!!CIO...VEROGRANGER!

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Capitolo 6
*** Nuove emozioni ***


Capitolo 6

Nuove emozioni

 

-Mi spieghi cosa ti sta succedendo?-

-Niente cosa vuoi che mi succeda?-

 

Draco Malfoy era un Serpeverde convinto e mostrare le proprie emozioni non rientrava proprio nelle regole di una Serpe. Neanche se si trattava di qualcosa di importante. Suo padre gli aveva sempre insegnato a mostrarsi freddo e impassibile, quasi rasentando l'indifferenza, perché altrimenti si sarebbe mostrato debole agli altri.

 

Ma quella maschera non funzionava con il suo migliore amico, Blaise Zabini. Lui aveva il dono di saper leggere le persone e sapeva che Draco stava nascondendo qualcosa.

 

-Senti amico! Con Tiger e Goyle puoi fingere così spudoratamente, ma non con me!! Non mi inganni!!- ribatte il moro stizzito.

Il biondastro sospirò, infastidito.

 

-Ma dai Blaise su cosa starei mentendo??-

-Sul fatto che non ti succede niente Draco.-

-Cosa ti fa pensare che mi sia successo qualcosa? La mia vita procede magnificamente!!- gli chiese poi con indifferenza.

 

Il suo amico assunse un espressione fintamente pensosa e dopo 3 secondi puntò di nuovo il suo sguardo sul biondo.

 

-Oh fammi pensare bene... Forse perché non ti stai portando nessuna a letto, perché sei insofferente alle moine di Pansy e perché ogni volta che incontri la Mezzosangue stai tre ore a rimirartela?- chiese poi retorico.

 

Draco si mosse a disagio sul letto a disagio, per poi alzare le spalle con noncuranza.

 

-Non significa niente. La fisso perché voglio capire il motivo per il quale sta in questa scuola... niente di che!!- borbottò poi, alzandosi e dirigendosi in bagno.

 

Quello era il suo modo per porre fine alle questioni e il suo migliore amico comprese che era inutile insistere, avrebbe finito solo per peggiorare le cose.

 

Così con riluttanza uscì dal Dormitorio, lasciando Malfoy solo con i suoi pensieri.

 

Blaise aveva ragione. Era da qualche giorno che pensava costantemente alla Granger. Si era reso conto di quanto fosse bella e e quei pensieri lo terrorizzavano. Che cosa avrebbe dovuto fare? Secondo suo padre, innamorarsi di una Mezzosangue avrebbe comportato un offesa enorme alla famiglia , tuttavia però sembrava proprio ciò che era successo.

 

Spesso mentre la offendeva si era ritrovato a pensare a quanto sarebbe stato bello baciarla e accarezzarle quei capelli cespugliosi, che in qualche modo strano erano il suo fascino.

 

Che avrebbe dovuto fare? Affrontare di petto la situazione o scappare e soffocare quelle sensazioni? No un Malfoy non scappava mai, al massimo ingannava ma non avrebbe mai compiuto un gesto di codardia. Dopo questo pensiero poco confortante, si fece una doccia, sperando di poter fare chiarezza...

 

Aula di Difesa Contro le Arti Oscure, Ora di pranzo.

 

-Oh Luna! Non sai quanto sono felice di stare con te!- stava dicendo un ragazzo dai capelli neri, con la cicatrice sulla fronte e un paio di occhiali rotti.

Luna si trovava di fronte alla finestra che dava sulla capanna di Hagrid, mentre Harry, abbracciandola da dietro, teneva le braccia posate sul ventre della ragazza.

 

Avevano mangiato in fretta il pranzo, desiderosi di passare quell'ora insieme prima delle lezioni e da più di 10 minuti lui non faceva che dirle frasi romantiche all'orecchio.

 

Il fatto che stessero insieme aveva fatto scalpore sia fra gli studenti (tra cui molte ragazze invidiose) sia tra gli insegnati, che loro malgrado dovevano ammettere che i due si completavano a vicenda.

 

Hermione diceva sempre che Harry era l'ancora che teneva Luna a terra e che Luna fosse la fetta di paradiso in cui sperava tanto Harry.

C'erano stati anche riscontri positivi: Harry era più visto come ragazzo normale che come solamente il Ragazzo che è Sopravvissuto e la gente aveva smesso di offendere Luna per i corridoi (un po' per paura di qualche reazione da parte del suo ragazzo, un po' perché era realmente cambiata) o di nasconderle gli oggetti.

 

Luna sorrise teneramente e si voltò, allacciando le braccia al suo collo e guardandolo negli occhi.

 

-Se continui a ripetermelo potrei montarmi la testa!- sussurrò.

-Tanto lo so che ti piace sentirtelo dire!- scherzò il moro, guadagnandosi uno piccolo schiaffo sul collo da parte di lei.

-Molto divertente! Invece di scherzare, che ne dici di baciarmi?- gli propose poi, uno sguardo malizioso negli occhi.

 

Harry assunse un espressione pensosa.

 

-No, credo che la mia ragazza potrebbe ingelosirsi!- disse poi negando con la testa

-Io credo che invece le farebbe molto piacere!-

 

ponendo fine a quello scherzo inutile Harry posò le labbra su quelle della bionda, facendo poi incontrare le loro lingue.

 

Iniziò a giocare con una ciocca dei suoi capelli mentre luna affondava le dita tra i suoi, avvicinandosi di più col corpo.

 

Avevano raggiunto un'intimità tale che non udirono la porta aprirsi e non si accorsero nemmeno di uno sguardo addolorato e quasi schifato fisso su di loro.

 

-Ma che romantici!- commentò Neville, acidamente.

 

I due innamorati si voltarono e senza staccarsi da quel abbraccio, lo fissarono infastiditi per quel intrusione.

 

Neville a sua volta rimase in silenzio a fissarli.

 

Harry si staccò a malincuore da Luna e tornò a guardare fuori dalla finestra.

 

Non potevano andare avanti così, altrimenti qualcuno ne sarebbe uscito ferito ed era proprio quello che voleva evitare.

 

Luna invece teneva le braccia conserte, chiuse sotto il seno e guardava Neville interrogativa.

 

-Ti serviva qualcosa?- domandò poi, più per impazienza che per reale curiosità.

 

Neville si limitò a voltarsi ad andarsene. Aveva quasi raggiunto la porta, quando venne richiamato da Harry. Non si voltò ma diede segno di essere in ascolto.

 

-Ascolta Neville. Mi sembra stupido portare rancore per qualcosa che è successo senza che noi lo avessimo voluto. Io e Luna ci amiamo e credo che sarà così per tanto tempo ancora, almeno da parte mia! Che ne dici di lasciar perdere e di tornare ad essere amici come un tempo?- disse, una nota di supplica nella sua voce.

 

-Mi dispiace... Non posso e non voglio farlo!-rispose il ragazzo prima di andarsene e chiudersi la porta alle spalle. Ignaro di aver provocato dolore alle persone che stavano al suo interno.

 

Luna corse ad abbracciare Harry, che la strinse a sé con forza.

Che ne è stato di quella atmosfera dolce che si era creata tra loro prima??

 

 

Era da 20 minuti che si sentiva osservata, ma ogni volta che si voltava o si guardava intorno non vedeva nessuno.

Dopo quello che le aveva raccontato Ron, riguardo ai suoi dubbi su Seamus, lei e Lavanda, gli aveva domandato perché glielo avesse detto e lui le aveva risposto che si fidava di lei.

 

-Non so che dirti Ron, grazie della tua fiducia ma veramente non so come aiutarti!-gli aveva detto prima di andarsene e rifugiarsi in biblioteca.

 

Se aveva sperato di potersi concentrare, aveva sbagliato di grosso. Per tutto il tempo, le parole di Ron le erano ronzate in testa facendole perdere più volte il senso di quello che stava leggendo... e adesso quelli sguardi!!

 

Si voltò per l'ennesima volta, chiedendosi se non si stava immaginando tutto, per poi tornare con lo sguardo fisso davanti a se e vederlo, con le mani in tasca intento a fissarla con interesse.

 

-Malfoy, non hai niente di meglio da fare che osservarmi?- gli chiese bruscamente.

 

Lui si limitò a ghignare e a sedersi di fronte a lei.

 

-Mi chiedevo per quanto ancora intendevi far finta di studiare!- le chiese poi.

 

-Io non faccio finta di studiare!- ribatte la riccia piccata, e riprendendo a leggere , cercando di ignorare i battiti del suo cuore che erano aumentati alla sola vista del biondo...

 

-Come vuoi!- replicò il biondo con noncuranza.

Hermione continuò a leggere in silenzio per poi chiudere il libro con un tonfo e fissare Malfoy.

 

-Beh? Perché non studi?-le domandò il biondo, ghignando ( se possibile) ancora di più.

 

-Come hai detto tu stavo facendo finta, quindi preferisco stare qui ad aspettare che tu mi dica che diamine vuoi.- rispose lei, sarcasticamente.

 

Draco scoppiò a ridere di gusto e Hermione si rese conto di aver appena udito la risata sincera di qualcuno che di sincero aveva ben poco.

 

-Cos'è che ti fa ridere tanto?-

-Tu.- ribatte lui semplicemente, limitandosi a squadrarla con quello sguardo indagatore che la faceva sentire spoglia di ogni difesa.

Senti le proprie guance accaldarsi e sperò con tutto il cuore di non essere arrossita.

 

-Sono contenta di aver scatenato la tua allegria, ma non hai risposto alla mia domanda!- si inalberò poi, vedendo che lui non accennava ad andarsene.

 

-Quale domanda?- chiese lui, fintamente ignaro.

 

-Quella sul perché ti trovi qui!!-

-Ah quella!! Ma non era una domanda!! Hai solo detto che volevi capire perché mi trovassi qui...-

 

-Oh Malfoy non sono in vena oggi dei tuoi vaneggiamenti!!- disse la riccia infastidita.

 

-Ok, ok. Vuoi dirmi, prima, perché sei così pensierosa e giù di corda? E non dirmi che è per il tema di Incantesimi perché mi metto ad urlare!!- la minacciò lui, con un sorriso sulle labbra.

 

-Hai ragione non è per il tema di incantesimi ma non vedo perché devo parlarne con te!!- si difese subito la Grifondoro.

 

-Perché al momento sono l'unico nei paraggi disponibile e perché sono preoccupato per te.- spiegò lui, serio. Non c'era più traccia del suo ghigno arrogante...

 

Mai in tanti anni la bocca di Hermione si era aperta così tanto.

Quella era stata la sorpresa più grande che avesse mai ricevuto, il Principe delle Serpi che si preoccupava per una insulsa Grifondoro so tutto io e per lo più Mezzosangue!!!

 

 

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Capitolo 7
*** If you come back ***


Capitolo 7

If you come back

 

For all this time I've been loving you girl

Oh yes I have, and ever since the day you left me here alone

I've been trying to find the reason why

So if I did something wrong please tell me

I wanna understand, because I don't want this love to ever end

And I swear if you com back in my life, I'll be there till the end of time

Come back to me,com back to me, back into my life

And I swear I'll keep you right by my side

Because you're the one I want, oh yes you are

I watched you go You've taken my heart with you

Oh yes you have

Maybe I didn't know how to show it and maybe I didn't know what to say

This time I want disguise then we can build our lives

then we can be as one...

Song – If you come back

 

Neville non sapeva più cosa fare, lo vedeva con i suoi stessi occhi che Harry e Luna si amavano, ma proprio non riusciva a capacitarsene. Lui non voleva e non poteva arrendersi, anche a costo di distruggere definitivamente la sua amicizia con Harry, lui avrebbe fatto innamorare Luna di sé, perché lui era convinto di amarla e anche se era sempre stato un ragazzino un po' incerto e insicuro quando aveva in testa qualcosa, faceva di tutto per ottenerla.

 

Mentre questi pensieri lo perseguitavano, stava attraversando il corridoio diretto alla biblioteca.

 

Assorto com'era non si era accorto di una ragazza in lacrime che usciva dalla biblioteca. Entrambi si scontrarono e finirono a terra.

 

Rosso di vergogna, Neville la aiutò ad alzarsi e dopo mille scuse fece per andarsene quando incontro i suoi occhi. Preoccupato le si avvicino e le prese una mano.

 

-Hannah? Che succede?- le chiese gentile.

 

Lei si limitò ad abbracciarlo e lui la strinse a sé, permettondole di appoggiare la sua testa sulla sua spalla sinistra.

 

Fu in quel momento che Neville si rese conto che non era l'unico a soffrire e che laddove una persona lo aveva abbandonato, ce ne era un'altra che aveva bisogno di lui...

 

-Ciao Harry!! Avrei bisogno di parlarti... in privato!- disse una ragazza riccia e castano al suo migliore amico, negli occhi uno sguardo determinato che non ammetteva repliche.

 

Harry guardò la splendida ragazza seduta accanto a sé al tavolo dei Grifondoro.

Luna gli sorrise, incoraggiandolo e lo baciò con dolcezza sulle labbra.

 

Harry le sorrise e si alzò, seguendo Hermione fuori dalla sala Grande.

 

La riccia si diresse fuori dal portone in silenzio raggiunsero la riva del lago. Si sedettero a gambe incrociate uno accanto all'altra e cominciarono a fissare dritti davanti a loro.

 

-Di cosa dovevi parlarmi 'Mione?- chiese dopo un po' il ragazzo.

 

La sentì sospirare e si voltò a fissarla.

 

-Ecco io... io voglio, voglio di nuovo il mio migliore amico! Quello che mi faceva arrabbiare con qualche frase detta male, quello che mi faceva ridere con pochi gesti buffi... quello di cui mi sono innamorata e che è il fautore delle mie attuali lacrime.- disse poi, con tono abbastanza alto da farsi udire dal moro.

 

Harry corrucciò la fronte, confuso.

 

-Credo di essermi perso qualche punto...- ribadì poi, imbarazzato.

 

-Sto parlando di Ron, Harry. Mi sono innamorata di lui e lui flirta sempre con Lavanda e continua a trattarmi come se fossi sempre la sua migliore amica, pur sapendo i miei attuali sentimenti... e in più da poco prima di Natale si sente attratto da Seamus!! Mi ha detto tutto questo ieri, dopo pranzo e io non so più cosa fare. Ieri ero talmente disperata che mi sono sfogata con Malfoy, perché non volevo disturbarti e perché effettivamente era l'unica persona disponibile nei paraggi, realmente interessato a ciò che avevo da dire. E sai qual'è la cosa più assurda?? Parlare con lui mi ha fatto dimenticare per due ore Ron e mi sono sentita proprio bene con lui!!!-

 

Aveva parlato quasi senza respirare e adesso guardava Harry in attesa di una sua parola, di un suo commento..

 

Harry sbatté gli occhi più volte, cercando di riprendersi dal fiume di parole che la ragazza gli aveva riversato addosso.

 

Ron si sentiva attratto da Seamus??

Hermione si era sfogata Malfoy??

Malfoy era realmente interessato a ciò che lei aveva da dire???

 

-COSA???- sbottò poi, alzandosi in piedi.

Allarmata, Hermione lo imitò, parandoglisi di fronte. Gli prese il volto fra le mani e fece in modo che i loro occhi si incontrassero.

 

-Harry ti prego, dimmi che almeno tu... che almeno tu mi starai vicino!! Lo so che adesso che stai con Luna è un po' complicato, ma ho bisogno di sapere che almeno UNO dei miei migliori amici rimanga sempre quello che è e che non mi abbandonerà all'improvviso!!- lo supplicò, le lacrime agli occhi che cercavano di uscire.

 

Sorpreso dalle parole di Hermione, il moro la abbracciò con forza, accarezzandole i capelli.

Come poteva pensare che lui l'avrebbe abbandonata?? Non era umanamente possibile.

 

-Non voglio più sentirtelo dire, 'Mione io non ti lascerò mai sola!!- le sussurrò.

Confortata da quelle parole Hermione si strinse più forte a lui, certa che niente le sarebbe potuto capire se al suo fianco ci sarebbe stato Harry....

 

Intanto, distante da loro, una persona li osservava con soddisfazione, nella mente un piano diabolico...

 

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Capitolo 8
*** La prima crisi ***


Capitolo 8

La prima crisi...

 

Quella sera Harry ed Hermione passarono molto tempo insieme, forse il tempo più lungo che avessero trascorso assieme dopo 5 anni di ferrata amicizia. Harry le parlò di Luna e di come si sentisse bene con la ragazza e Hermione si complimentò con lui, ammettendo che in parte era invidiosa del loro rapporto in quanto anche lei sperava di trovare qualcuno che la amasse per quello che era.

 

Abbracciandola con calore Harry le disse le parole più belle che la riccia si era mai sentita dire.

 

-Non importa quanta gente ti apprezzi per ciò che sei veramente, Hermione, l'importante è che tu ti apprezzi e che ti renda conto che sei una persona importante e speciale! Io sono convinto di questo e sono convinto anche che troverai la persona giusta per te!!-

 

A quelle parole la ragazza lo aveva stretto forte e gli aveva posato un bacio sulla guancia, le lacrime agli occhi.

 

-Vedo, vedo.- disse improvvisamente una voce alle loro spalle. Allarmati i due si voltarono di scatto, trovando Luna e Neville che li fissavano, il primo con soddisfazione, la seconda con le lacrime agli occhi.

 

Harry si staccò velocemente dalla migliore amica e fece un passo verso Luna. La bionda si scostò, fissandolo quasi con disgusto.

 

-E tu dicevi di amarmi!! Faceva bene mio padre a ridermi in faccia quando gli ho detto di te!!- esclamò con voce gelida.

 

-No Luna non è come pensi, io ed Hermione stavamo solo parlando, te lo giuro.. io- la supplicò il moro cercando di avvicinarla.

 

Ma lei si limitò a negare con la testa, guardandolo con delusione, prima di voltarsi e tornare al castello. Neville, gongolante aveva fissato il ragazzo a lungo.

 

-Che ti avevo detto Harry? Tu saresti rimasto in un angolo a guardare... e guarda un po'? Sei in un angolo!!- lo schernì con cattiveria, voltandosi e correndo dietro a Luna.

 

Harry si accasciò al suolo mentre delle lacrime calde gli scivolavano lungo le guance. Niente di più terribile poteva capitarli che vedere gli occhi luminosi e pieni d'amore di Luna, trasformarsi in due pezzi di mare tristi e sconsolati.. Niente era più doloroso che leggere la delusione in quei occhi....

 

Sentì una mano piccola e calda posarsi sulla su spalla e a quel punto pianse tutte le sue lacrime, rendendosi conto di aver perso la cosa più importante della sua vita....

 

-Luna, Luna aspettami!-

La ragazza si voltò, asciugandosi gli occhi con il dorso della mano e fissando il ragazzo con tristezza. A Neville gli si strinse il cuore nel vederla così mal ridotta, ma lui non poteva farci nulla, lui la amava e avrebbe fatto qualsiasi cosa per averla.

 

Quando aveva visto Harry ed Hermione abbracciati non aveva perso tempo, aveva cercato Luna e le aveva riferito tutto, con qualche aggiunta di particolari. Sapeva benissimo che tra i due Grifondoro non c'era altro che affetto fraterno, ma sapeva anche che non poteva lasciarsi perdere quella occasione. L'aveva incoraggiata a seguirlo e ora li bastava solo raccogliere i pezzi di quella relazione infranta...

 

La abbracciò con calore, facendole posare la testa sulla spalla e automaticamente gli tornò in mente quando un'altra ragazza lo aveva abbracciato in quel modo... una ragazza dagli occhi castani e dall'animo dolce... così diversa dalla sua Luna. Scacciò quei pensieri e prese a cullare la ragazza. I singhiozzi della bionda scemarono fino a sparire e quando si fu calmata, alzò la testa e incontrò gli occhi di Neville.

 

-Grazie per tutto quello che fai per me, io...- sussurrò.

 

Fu un attimo. Le labbra di Neville si posarono caute su quelle di Luna, gentili ma esigenti. Spaventata Luna si staccò da lui e lo fissò sconvolta.

 

Mortificato e a disagio, il ragazzo prese a contorcersi le mani, sul viso un espressione colpevole.

 

Luna biascicò qualcosa sul andare a dormire ed entrò nel castello, lasciando Neville alle porte del buio, ignara dei suoi sensi di colpa inspiegabili.

 

 

-Dean, dobbiamo portarlo in infermeria!!- urlò Seamus nel panico.

-Sì ma come??- urlò di rimandò Il ragazzo in questione.

 

Neville e Harry si trovavano chissà dove e loro cercavano in tutti i modi di svegliare Ron.

 

Il ragazzo infatti era in preda agli incubi e continuava a contorcersi e ad urlare.

 

-Senti vai a chiamare Madama Chips, io controllo che non gli succeda nulla!!- disse il ragazzo coi capelli color topo, chinandosi ai lati del letto di Ron e scuotendolo per u n braccio.

 

Dean annuì e corse fuori dal Dormitorio.

 

-No!!! Seamus no!! Lascialo stare!! Harry, Harry!! Dov'è Hermione??? Aiuto!! Hanno preso Lavanda e Neville!! No Luna non andare di là!!! GINNY!! SEAMUS!!!- Urlò il rosso,con voce spaventata.

 

Pur incuriosito dal perché Ron lo stesse sognando, Seamus lo afferrò per entrambe le braccia cercando di tenerlo fermo.

 

In quel momento rientrò Dean, seguito a ruota da Madama Chips e Neville.

 

-Che succede, che succede??- esclamò allarmata l'infermiera, raggiungendo di corsa il letto di Ron e iniziando a testargli il viso.

 

-Dormiva e all'improvviso si è messo ad urlare e a contorcersi... Io e Dean abbiamo tentato di svegliarlo, ma non c'era verso!!- le spiegò Seamus, quasi sul punto di scoppiare a piangere.

 

L'infermiera annuì poi fece evanascere una barella dove vi adagiò il ragazzo, che ancora si contorceva in modo disperato.

 

Borbottò qualche parola e Ron smise all'improvviso di muoversi, pur continuando a mugugnare.

 

-Che li ha fatto??- chiese Neville con impazienza.

 

-Visto che non riusciamo a svegliarlo ho fatto in modo che il suo corpo rimane fermo! Ora lo porto in infermeria e sarebbe meglio che veniste anche voi. A quello lì serve una pozione calmante.- disse burbera madama Chips, indicando Seamus che si teneva il cuore con la mano.

 

I tre ragazzi annuirono e la seguirono in silenzio.

 

Per la prima volta Neville si sentì in colpa per quello che aveva fatto quella sera, perché in quel momento ci sarebbe dovuto essere Harry in quella stanza a preoccuparsi per il suo migliore amico.

 

Madama Chips era appena riuscita a dare dei calmanti a Ron, quando le porte dell'infermeria si aprì e fecero il loro ingresso i gemelli Weasley seguiti dalla sorella. Avevano sentito la notizia da un loro compagno di Casa e ora voleva no sapere come stava.

 

Sentendosi di troppo, Neville e Dean lasciarono l'infermeria e si diressero nuovamente in Sala comune.

 

Incontrarono Harry ed Hermione lungo la strada e riferirono loro l'accaduto.

 

-Ron è in infermeria, andate a controllare.- aveva detto Neville, incapace di guardarli in faccia e i due ragazzi si erano diretti di corsa nella direzione da dove venivano...

 

Possibile che quella serata doveva annunciarsi così terribile??

Salve a tutti!! Intanto chiedo scusa per il ritardo... poi beh spero di non avervi sconvolto!! XDXD mi raccomando recensitee!!

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Capitolo 9
*** Chiarito?...Ma anche no! ***


Salve!! xD devo dire che questo capitolo non mi convince ma vorrei sapere la vostra opinione... ultimamente sono in crisi con lo scrivere e non ho molte idee... spero di non deludervi, e maggiormente spero di non deludere te Risa Koizumi!! Ciaoooo!

 

Capitolo 9

Chiarito?... ma anche no!

 

-Perché mi trovo in infermeria?-

-Perché dormivi talmente profondamente che abbiamo dovuto schiantarti e poi rinvenire, per svegliarti.- rispose bruscamente Seamus.

 

Aveva passato tutta la notte in infermeria preoccupato per il suo amico e fino a qualche minuto prima Dean non la smetteva di insinuare che tra lui e il rosso c'era qualcosa di più che semplice amicizia..

 

-Non ti ho mai visto così agitato per qualcuno, nemmeno quella volta che sono caduto per le scale rompendomi il braccio!- aveva detto, scrutandolo per bene.

 

-Con questo cosa vorresti insinuare?- aveva ringhiato di rimando, le mani strette a pugno, come se volesse colpire l'amico da un momento all'altro.

 

-Niente, solo che mi pare un po' strano.. permetti?- aveva risposto l'altro con aria di sfida.

 

Appena in tempo giunse un mugolio alle loro orecchie, facendoli voltare verso il letto dove stava Ron.

 

Harry si avvicinò velocemente all'amico e gli sorrise.

 

Intanto Dean si accorse del movimento involontario di Seamus riflesso al gesto di Potter.

 

-Come ti senti?- gli chiese Luna, che appena saputa la notizia si era catapultata lì. Non aveva mai guardato Harry, nonostante questo la continuasse a guardare con intensità. Le faceva male sapere che lui era lì ma che l'aveva solo presa in giro, anche se da qualche parte sentiva che Harry la amava sul serio.

 

-Stordito?- rispose Ron tentennante. Si era accorto della strana tensione che c'era fra il suo migliore amico e Luna, e anche se si sentiva in forte imbarazzo aveva deciso di far finta di nulla.

 

-È normale dopo sedici ore di sonno!- replicò Harry ridendo.

 

-Sedici ore? Ho dormito così tanto?- chiese i rosso.

 

No non ce la faceva più, doveva parlarle. Scusandosi con Ron con lo sguardo prese Luna per un braccio e la portò fuori, lasciando gli altri due con l'amico.

 

-Ehi!- si difese la ragazza guardandolo male. Harry la ignorò e una volta che furono fuori dall'infermeria la lasciò andare.

 

-Che vuoi?- chiese Luna, con ostilità.

 

"ferisci prima di essere ferito" pensò.

 

-Luna ti assicuro che tra me ed Hermione non è successo nulla!- disse lui, serio.

-Ah se sei venuto a parlarmi di questo io me ne vado- esclamò lei con una freddezza mai vista da parte sua.

-Luna, Luna ti prego ascoltami! Ti chiedo di ascoltarmi solo cinque minuti, ok? Cinque minuti poi potrai fare quello che vuoi!- la supplicò lui avvicinandosi.

D'istinto la ragazza indietreggiò di un passo. Poi Harry la vide annuire nervosamente con il capo e un sospiro di sollievo uscì dalle sue labbra.

-Non mentivo quando dicevo di amarti... no aspetta... sul serio. Tra me e Hermione c'è solo amicizia, per me lei è come una sorella, non potrei mai vederla diversamente. Ieri lei stava veramente male a causa di Ron e perchè è molto confusa e io le ho semplicemente dato il mio supporto. Ascolta da quando ti conosco vedo le cose diversamente e non lo dico così per dire! In questo mese mi hai insegnato a vedere i fatti da un'altra prospettiva e mi hai fatto scoprire cosa significa amare qualcuno più della propria vita! Se tu decidessi di andartene io perderei una parte di me stesso e non sarei mai più completo come lo sono stato in quest'ultimo periodo... Tu sei il mio sole oramai e senza di te la mia vita sarebbe desolata e grigia come la tempesta più nera... Non sono solo parole le mie... penso davvero che tu sia il mio destino.- disse lui con tono serio, lo sguardo fisso nei suoi occhi.

Una lacrima sfuggì al suo controllo e lei la asciugò velocemente.

Annuì con la testa di nuovo e senza dire nulla si allontanò,il cuore che batteva fortissimo...

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Non faccio che pensare a te ***


 

Capitolo 10

Non faccio che pensare a te

 

Luna Lovegood non sapeva che fare. Le parole di Harry le erano entrate nel cuore, riempendolo di gioia e un calore mai provato prima l'aveva pervasa. Ma le era rimasto comunque il dubbio: e se mentiva?

 

Quella domanda non la lasciava mai sola e se la porgeva ogni volta che il ragazzo parlava, rideva o litigava con Hermione.

 

Si sentiva in colpa per come si stava comportando con la Grifondoro ma le immagini del loro abbraccio le apparivano ogni volta che si soffermava sul suo viso, portandola a rivolgersi a lei con trono freddo scostante.

 

-Hey Luna...- disse una voce alle sue spalle. Si voltò di scatto e rimase delusa nel constatare che si trattava solamente di Neville... sempre e solo lui.

 

-Che vuoi?- gli chiese bruscamente.

 

Il moro non rispose e si sedette accanto a lei, stringendo le gambe contro il petto e fissando il lago con aria assorta.

 

Luna sospirò. Era solo colpa di quel ragazzo se stava così male, era lui che le aveva insinuato il dubbio facendole vedere quella scena. Senza contare che la amava e che l'aveva baciata, senza fare conto dei suoi sentimenti, facendola anche sentire in colpa nei confronti di Harry.

 

-Ripeto: che vuoi?-

 

-Volevo scusarmi per il bacio che ti avevo dato.- rispose lui finalmente, continuando a sfuggire dal suo sguardo.

 

-Ah... e nient'altro?- commentò lei acidamente

 

Il moro sospirò. Sapeva a cosa si riferiva Luna ma non aveva il coraggio di chiedere scusa per quello, perché sinceramente nemmeno lui si sarebbe perdonato...

 

-So che ho sbagliato, ma devi capirmi...- iniziò a dire rivolto al suolo bagnato.

 

In quello stesso momento iniziò a piovere e si percepì l'atmosfera tesa che si era venuta a creare.

 

Con un gesto secco, la bionda si alzò in piedi, i pugni stretti e un espressione alterata sul viso.

 

-Cosa??? io dovrei capirti? Scusa se te lo chiedo ma cos'è che dovrei capire esattamente? Tu mi hai distrutto la vita, mi hai negato la felicità e vieni a fare la vittima? Adesso mi dirai che non sapevi cosa stavi facendo e che ti sei pentito! Sappiamo tutti e due che era quello che volevi quindi non venirmi a rifilare Queste stronzate.- esclamò con rabbia.

 

Anche Neville si alzò, i capelli bagnati dalla pioggia gli sia attaccavano alla fronte, ma non ci fece caso; nei suoi occhi ardeva il fuoco della determinazione, non si sarebbe dato per vinto facilmente.

 

-Sto cercando di scusarmi!- disse diminuendo di poco la distanza tra loro.

 

Luna fece un passo indietro: Non lasciava che Harry le si avvicinasse troppo, di certo non l'avrebbe permesso ad altri che non erano lui.

 

-Va bene parla- Mise ancora più spazio tra loro con un gesto della mano, ed aggiunse:- Ma stai lì.-

Si mise infine ad ascoltare il moro, con le braccia incorociate al petto.

 

Il ragazzo sopirò passandosi una mano fra i capelli bagnati. Non l'aveva mai vista così. Lei non era mai stata fredda e sapere che lo era a causa sua lo faceva sentire un verme.

 

-Io ti amo, Luna e non sopportavo l'idea di vederti con qualcun altro. Credevo che fosse solo una cotta passeggera e che sarebbe bastato una piccolezza per separarvi... sapevo che tra Harry e Hermione non c'è mai stato nulla tranne amore fraterno ma dovevo fare qualcosa e mi era capitata l'occasione giusta.- raccontò con voce tremante.

 

Luna strabuzzò gli occhi con rabbia.

 

-Una cotta passeggera?? Neville Paciock non osare mai più mettere in dubbio i miei sentimenti per Harry! Come ti sei permesso?? Io non ti amo, amo solo Harry e forse a causa delle tue supposizioni non potremmo più stare insieme!-

ribattè infine con voce maccheronica.

 

-Questo non accadrà mai!- si intromise una voce, la stessa voce che sognava tutte le notti e che sperava di poter risentire un giorno senza temere di essere presa in giro.

 

Entrambi si voltarono e videro un Harry fradicio, poggiato ad un albero con la schiena. Il piede destro faceva compagna al resto del corpo mentre le sue mani erano infilate nelle tasche dei jeans. Luna si soffermò a sul suo viso e e vide che aveva le occhiaie. Conosceva il motivo di quel suo stato...

 

La sua espressione dura e seria fece capire a Luna che aveva udito buona parte del discorso.

 

-Stavo parlando con Luna.-si difese Neville.

 

A quelle parole il Bambino che era sopravvissuto assunse un espressione sarcastica. Si staccò dall'albero e con passo lento si avvicinò al ragazzo abbastanza da poterglisi rivolgere faccia a faccia.

 

-A meno che tu non si sia sordo, mi pare di aver sentito che lei ama me e non te... quindi mi sembra inutile che tu rimanga qui.- disse poi.

 

Il compagno fece per aprire la bocca ma parve ripensarci perchè scosse la testa rassegnato. Si allontanò a testa basso senza nemmeno voltarsi.

 

Harry puntò lo sguardo sulla ragazza che amava e che riempiva i suoi pensieri da quando l'aveva vista per la prima volta su quel treno... quanto era cambiata da allora? Quando hanno perso la loro luce i suoi occhi? Ma soprattutto... quando sarebbe finito quel supplizio che li stava distruggendo entrambi?

 

-Ciao.- la salutò impacciato avvicinandosi con cautela.

Questa volta Luna rimase al suo posto e ben presto i loro visi si rtirpvavano vicini.

 

Entrambi percepivano l'emozione dell'altro ed erano consapevoli di quello che sarebbe successo da quel momento in poi.

 

Harry alzò una mano e la poggiò sulla sua guancia destra accarezzandogliela con dolcezza.

 

Il profumo della bionda lo inebriò facendoli dimenticare per un momento dove si trovava...

 

-Luna io...- iniziò a dire con voce rotta.

 

Lei gli mise un dito sulle labbra per farlo tacere, poi si avvicinò a lui e lo baciò velocemente prima di allontanarsi e rivolgerli un ultimo sguardo pieno di affetto.

 

Harry rimase a lungo sotto la pioggia a ripensare a quel momento. Sapeva benissimo che non erano tornati insieme ma poteva dire con certezza che quello era l'inizio di una lunga fase di chiarimento...

 

 

Evvaii! Mi sono impuntata di scrivere un nuovo capitolo e ci sono riuscita!

Bene... mi rendo0 conto che sto maltrattando Neville... ma ahimè è così che il mio cervello o le mie mani o la mia fantasia vogliono.. io mi devo solo adeguare..

Harry e Luna si stanno riavvicinando siii *batte la mani felice*

Questo capitolo è Dedicato a mia sorella Vanny_Winchester che mi ha anche aiutato nella realizzazione di questo capitolo! Grazie mille! <3

Inoltre ringrazio Risa Slytherin che con immensa pazienza recensisce sempre e comunque i miei deliri su Harry Potter! (sei un tesoro)


 

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Capitolo 11
*** Pensaci, almeno ***


Capitolo 11

Pensaci, almeno...

 

Ginny Weasley aveva visto tutto: la conversazione tra Luna e Neville, il modo in cui lei si era allontanata e la palese delusione negli occhi del moro, l'arrivo di Harry e il bacio finale dei due... aveva visto tutto dall'altra parte del lago e in quello stesso momento stava cercando dentro di se la forza per non piangere. Fu inutile. Calde lacrime le bagnarono il volto formando una linea imperfetta lungo le sue guance.

Si sentiva in colpa perché aveva sperato con tutta se stessa che la relazione tra i due fosse giunta al capolinea anche se dentro di se sapeva che era impossibile. Le menzogne non sono fatte per durare e quella di Neville era stata ideata talmente bene che era destinata a venire scoperta. In fondo anche lei era una bugiarda. Tutte le volte che aveva consolato la Corvonero, intanto esprimeva la propria gioia per quella pausa che si erano presi, ogni volta che Michael le diceva di amarla e lei rispondeva con un “Ti amo anche io” lei pensava ad Harry e a Dean Thomas. Non aveva abbastanza coraggio da dire la verità al proprio ragazzo, alla sua migliore amica e al ragazzo che amava sul serio.

Tirando su con il naso si alzò in piedi ed iniziò a costeggiare il lago con sguardo assorto. Nella sua mente il ricordo di quando si era messa con Michael. Quella sera era stata talmente contenta della sua presenza da accettare la sua proposta di stare insieme, da farle dire quel “Lo speravo” alla sua dichiarazione. Forse era stata l'euforia del momento o la sua disperazione per il fatto che Harry la considerava alla stregua di una sorella minore. Non si accorse della sua presenza fino a quando non alzò lo sguardo e lo vide accanto a sé che la fissava con grande interesse.

-Dean- sussurrò.

-Ginny- mormorò lui a sua volta.

Rimasero in silenzio a fissarsi e a chiedersi che cosa sarebbe stato giusto dire per una manciata di secondi.

-Allora..- dissero all'unisono, scoppiando poi a ridere.

Dean divenne serio e le fece cenno di parlare.

-Io ecco... quel bacio... non se che mi sia preso ma credo che mi sia piaciuto, ma se ti non vuoi più saperne io...- cominciò a dire ma non fece in tempo a finire la frase. Le labbra del moro si erano posate sulle sue in un bacio frenetico e disperato.

Superata la sorpresa per quel gesto inaspettato, Ginny rispose al bacio e le loro lingue si incontrarono in una danza fatta di passione nascosta, nascosta sotto strati e strati di bugie agli altri e a sé stessi.

Una mano della ragazza salì ad accarezzare i ricci di lui mentre le braccia di lui le cingevano la vita in un abbraccio caldo ma anche soffocante per i suoi sensi di colpa.

Quando si staccarono, Dean poggiò la sua fronte su quella della ragazza cercando di recuperare il fiato perso in quel bacio stupefacente.

-Tutto questo è sbagliato.- sussurrò nuovamente la ragazza, prendendo una mano del ragazzo e staccandosi leggermente da lui.

Il moro sospirò mentre una smorfia delusa prendeva forma sul suo viso. Per lui quello non era uno sbaglio, ma una cosa bella. Certo, si trattava sempre della sorella di un suo compagno di stanza non che amico, ma al cuor non si comanda e lui iniziava a provare qualcosa di profondo per quella ragazzina dai capelli rossi che scherzava con lui a tavola e che lo accompagnava a e vedere gli allenamenti della loro squadra.

-Sarà uno sbaglio per te, ma per me questo significa qualcosa, qualcosa di molto importante che sta nascendo piano piano. Questi due baci non sono stati un caso, per me significano molto e spero che significano qualcosa anche per te.- disse lui con voce profonda.

Ginny leggeva la sincerità in quegli occhi scuri che aveva sempre visti brillare di vita quando stava con lei. Quegli stessi occhi che le ricordavano il suo ragazzo, ignaro di tutto e così certo del suo amore da farla sentire in colpa il fatto che non ricambiava i suoi stessi sentimenti.

Delle piccole lacrime iniziarono a bagnarle il volto di fronte ad uno esterrefatto Dean Thomas, che ancora non conosceva l'attuale stato d'animo della ragazza.

Il silenzio di quella notte scura venne rotto da un singhiozzo e poi da un altro e ben presto la rossa sprofondò in un pianto disperato mentre lei si lasciava cadere per terra, il corpo tremante. Non sapendo come fare il ragazzo si accoccolò accanto a lei e la strinse in una abbraccio forte, cercando di esserle di confronto mentre le accarezzava i capelli.

A poco a poco i singhiozzi della ragazza scemarono fino a sparire, lasciando dietro di sé un volto bagnato e un petto che si alzava velocemente a causa del respiro corto.

Dean rimase in silenzio, aspettando che sia lei a parlare e infatti fu Ginny a spezzare il silenzio.

-Io... per me questi baci significano molto credimi...- iniziò a dire con voce tremula a causa del pianto precedente. -ma sto vivendo un periodo di grande confusione e le tue parole mi hanno fatto stare bene da una parte e peggio da un altra. Tu saprai che io amo Harry, e che sto con Michael da quasi cinque mesi nonostante io non lo ami. Non so che fare, davvero, si è creato questo triangolo amoroso che non era di certo mia intenzione creare e tra le altre cose mi sento sempre più vicina a te perché quando sto con te passa tutto in secondo piano e non penso ne a Harry ne a Michael. Prima quando mi hai trovato, stavo appunto ragionando su sta cosa e mi dispiace dirlo, ma ho un grande punto interrogativo in testa che penso che la cosa migliore sia quella di restarmene da sola per un po, in modo tale da schiarirmi le idee e capire quale sia la cosa giusta per me...-

Concluse il suo discorso con un bel sospiro e attese la reazione del ragazzo che non tardo ad arrivare.

Dean si alzò in piedi e lei non poté fare altro che imitarlo aspettando che lui esternasse i suoi pensieri.

-Vuoi stare da sola per fare chiarezza su di te, o per vedere se Harry e Luna si lasciano definitivamente?- chiese in fine con tono irritato.

Si era accorto di come Ginny sorrideva ad Harry da quando questo si era separato da Luna e sperava vivamente che la risposta della rossa non fosse quella che si aspettava.

Lo sguardo tentennante della ragazza la tradì e lui si passò una mano sulla faccia, evitando di gettarle addosso tutta la frustrazione e la delusione che quel gesto gli aveva arrecato.

-Ok beh... io non posso dirti che sarò per sempre qua ad aspettarti perché nessuno può conoscere il futuro, ma... sappi che per me stai diventando la cosa più importante che mi sia rimasta e credo che i miei sentimenti per te siano sinceri quindi... non voglio metterti fretta... quindi... pensaci, almeno, ok?- esclamò infine.

Ginny annuì in silenzio mentre i loro sguardi si incontrarono di nuovo, nero contro verde, poi si lasciò baciare un ultima volta per poi osservare la schiena di quel ragazzo fantastico che si allontanava.

Oh si... se serve una nuova parola per definire Confusione, possono usare Ginevra Molly Weasley” fu il suo pensiero mentre con aria più assorta di prima si trascinava al castello, i sensi di colpa a mille per aver tradito Michael e il cuore che batteva forte per il bacio e le parole di Dean...

 

Salve a tutti! Ho voluto palare un po' di una coppia (ormai agli sgoccioli) che avevo leggermente trascurato... spero sia stato di vostro gradimento! A presto!

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Capitolo 12
*** Dubbi ***


Capitolo 12

Dubbi

 

Hermione Jane Granger stava passando un periodo strano, fatto di emozioni, sguardi e battiti del cuore e dubbi. Dubbi che in presenza del biondo Serpverde sembravano svanire, lasciando spazio a delle emozioni che nemmeno lei sapeva di provare.

In quel momento si trovava in Sala Comune, con un libro sulle gambe e lo sguardo puntato nel cammino. Osservava le fiamme danzare allegramente, mentre con la mente ripassava gli ultimi eventi della sua vita.

Era innamorata del suo migliore amico, a sua volta confuso e Draco Malfoy si interessava della sua vita senza volerla offendere come suo solito...

Cosa stava succedendo?

Sempre assorta nei suoi pensieri prese a giocare con una ciocca di capelli, mentre una smorfia prendeva forma sul suo volto.

C'erano delle volte in cui avrebbe voluto urlare a pieni polmoni tutta la frustrazione che provava, piangere disperatamente fino a consumare tutte le lacrime. Ma questo non avrebbe fatto chiarezza su nulla, non l'avrebbe aiutata a capire meglio i suoi sentimenti e a trovare una soluzione.

Un sospiro profondo fuoriuscì dalle sue labbra mentre si prendeva il volto tra le mani.

-Hermione? Tutto a posto?-

La voce preoccupata di Harry le fece alzare nuovamente il capo, mentre i suoi occhi castani incontravano quelli verdi del ragazzo.

Sorrise. Nonostante tutto Harry le stava ancora vicino. Avrebbe potuto odiarla per ciò che era successo con Luna e invece no, la trattava come sempre.. Certo con una vena di malinconia ma era sempre lui, il suo migliore amico. Sapeva di non avere colpa, che era stata tutta una macchinazione di Neville ma non poteva fare a meno di sentirsi comunque in colpa. E il fatto che lui continuasse a preoccuparsi per lei non aiutava di certo.

-Certo Harry, sono solo un po' stanca.- rispose, fingendo un tono allegro.

Non le credeva. Come faceva a crederle dopo quello che gli aveva raccontato?

Non riuscendo più a sostenere il suo sguardo, prese i suoi libri e si diresse verso l'uscita della Sala Comune.

Com'era prevedibile, una mano l'afferrò per il polso. Harry l'aveva fermata con delicatezza ma pur sempre con detemrinazione.

-Dove vai? Ti prego dimmi che succede.. non voglio che anche tu stia male.- disse con tono basso.

Alcuni Grifondoro si voltarono verso di loro, guardandoli ad occhi spalancati. In effetti la scena poteva essere abbastanza eloquente.

Anche tu.

Hermione rigirò quelle parole nella sua testa, valutandole in modo quasi maniacale.

Sicuramente parlava di Luna...

Sorrise nuovamente, stavolta con tristezza e si avvicinò nuovamente, per fargli una lieve carezza.

-Harry, non ti preoccupare... Hai già i tuoi problemi di cui io sono in parte colpevole, non voglio che ti occupi anche dei miei. Comunque vado in biblioteca, mi serve un libro per questo tema.- disse quasi sottovoce.

Vide il volto di Harry rabbuiarsi ma vedendo che non replicava decise di andarsene.

-Tu non hai colpa- furono le ultime parole che sentì da parte sua, prima di scivolare fuori da quella Sala Comune.

Non sapeva più cosa pensare.. quella situazione stava diventando pesante e lei non era abbastanza forte per sostenerla.

se esistesse un libro sui sentimenti sarebbe tutto più semplice” si ritrovò a pensare.

Dopo un ennesimo sospiro raggiunse la Biblioteca e si diresse verso il suo solito tavolo. Lo stesso dove l'aveva trovata Draco.

Lo stesso dove in quel momento sedeva proprio un ragazzo biondo dagli occhi grigi e il sorriso strafottente. Ma in quel momento non c'era traccia di quel sorriso, sostituito da un espressione seriosa che la fece preoccupare.

Leggermente tremante si sedette di fronte a lui e lo osservò in silenzio.

-Draco...- lo salutò infine.

Non sapeva nemmeno lei quando aveva cominciato a chiamarlo per nome, sapeva solo che non riusciva più a chiamarlo Malfoy. Non da quando aveva scoperto quel lato nuovo di Draco.

Ma la sorpresa più grande fu quando lui la salutò a sua volta.

-Hermione..-

Non Granger, non Mezzosangue, non So Tutto Io... Hermione.

Scoprì che il suo nome pronunciato da quel ragazzo assumeva qualcosa di dolce e magnifico.

Arrossì lievemente, gli occhi spalancati per la sorpresa.

-Sei tornata a far finta di studiare?- le domandò il giovane.

A quelle parole, la riccia scoppiò a ridere sinceramene divertita. Come non le succedeva da tempo.

 

 

***

 

 

 

Il vento gelido di gennaio lo colpì forte in viso, costringendolo a coprirsi meglio con la sciarpa. Non aveva senso, non avrebbe portato a nulla quella discussione. Sicuramente lei lo avrebbe offeso e forse avrebbe anche pianto e lui non voleva che qualcuno soffrisse inutilmente per lui. Non ulteriormente.

Udì dei passi dietro di sé e voltandosi la vide. Meravogliosa come sempre, nella sua divisa dei Grifondoro. I capelli ricci lasciati liberi sulle spalle, il volto fresco senza un ombra di trucco, gli occhi tristi e leggermente arrabbiati.

Vedendola così triste si maledì nuovamente per la sua stupidità. Lei gli aveva detto di amarlo e lui cosa aveva fatto? Le aveva gettato adosso tutta la sua confusione e le sue frustrazioni considerandola ancora come la sua migliore amica. Per risolvere cosa poi? Niente. Solo ulteriori sofferenze.

Non sapeva nemmeno lui perché le aveva chiesto di vedersi sulla Torre di Astronomia. Forse perché l'aveva vista parlare tranquillamente con Malfoy, ridere, scherzare... arrossire! Per Diamine, prima era lui quello che le faceva questo effetto e ora quei gesti erano per qualcun altro. Qualcuno che lui considerava meno di uno scarafaggio ma che sicuramente non la stava facendo soffrire, come invece stava facendo lui.

-Sono qui... cosa vuoi?- lo salutò lei freddamente.

Ron si portò una mano sulla bocca, a disagio e anche leggermente irritato. Quando sono arrivati a parlarsi con tutta questa freddezza? Dov'era finita la loro grande amicizia?

Poi parve ricordarsi del motivo per cui l'aveva convocata lì e scuotendo la testa le si avvicinò.

Com'era prevedibile lei si allontanò. Si stava difendendo... da lui, dal suo migliore amico. Quella nuova consapevolezza lo ferì paricolarmente, portando a sospirare.

-Io... io volevo scusarmi con te. So che probabilmente non mi perdonerai ma io ci proverò lo stesso. Tu sei la mia migliore amica. La mia brillante e bellissima migliore amica. Mi hai detto di amarmi e io da grande coglione ti ho riversato addosso le mie frustrazioni e la mia confusione, procurandoti dolore. Mi dispiace. Davvero. Certamente non era quella la mia intenzione ma è successo. Io ti chiedo per favore di perdonarmi e di continuare ad essere la mia migliore amica...- disse con voce profonda.

Dopo qualche minuto di silenzio, vide Hermione avvicinarsi e un barlume si speranza si fece strada in lui.

Speranza che si spense non appena vide il suo sguardo lucido e la sua mano sollevata.

Lo avrebbe colpito questo era certo.

Invece no. La mano di Hermione si posò sì sulla sua guancia ma con delicatezza in una muta carezza.

Superata la sorpresa, il rosso poggiò una mano su quella della riccia e anche i suoi occhi si inumidirono.

-Non sarà facile per me accantonare i miei sentimenti per te, ma ci proverò perché ci tengo a te e nonostante tutto non voglio perderti.-

Ron lasciò che quelle parole gli entrarono dentro, scaldandogli il cuore e l'anima. Chiuse gli occhi come a volerle imprimere per bene nel suo cervello e nel suo cuore.

Si stupì quando sentì l'altra mano di Hermione prendere posto tra i suoi capelli e spalancò nuovamente gli occhi. Quante sensazioni che gli provocava il suo tocco gentile...

La vide avvicinarsi e chiuse gli occhi mentre le loro labbra si sfioravano.

Un bacio casto che ben presto divenne qualcosa di più passionale.
Prese la ragazza per i fianchi, avvicinandola maggiormente a sé, mentre le loro lingue si incontravano in una danza incerta, ma passionale, dolce ma irruente...

Quando si staccarono, la ragazza gli sorrise imbarazzata. Quasi gli chiese scusa con lo sguardo.

-Scusa io...- cominciò a dire.

Ma il rosso non la fece parlare perché posò nuovamente le proprie labbra sulle sue, impegnando entrambi in un bacio ancora più passionale di quello precedente.

Nessuna immagine di Seamus o Lavanda fece capolino nella mente di Ron. Nessun dubbio si fece strada in Hermione.

Per entrambi era giusto così e non volevano lasciar perdere. Non in quel momento almeno.

-Io ti amo Ron.- sussurrò la riccia.

Ma quelle parole fecero irrigidire il rosso che non sapeva come ribattere.

Si affannò alla ricerca di una possibile risposta da dare ma ancora una volta le sue azioni ferirono qualcuno. Intuendo alla perfezione il suo silenzio, Hermione si allontanò da lui. Stavolta per sempre, forse.

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Capitolo 13
*** Un bacio, una promessa ***


 

Capitolo 12

U n bacio, una promessa

 

-Ciao.-

Quasi non udì quella voce maschile che tanto amava.

Voltò la testa di lato e osservò il ragazzo dai capelli neri e la cicatrice sulla fronte che si sedeva su un banco accanto a lei.

Non si chiese nemmeno come aveva fatto a trovarla, era quasi certa che non avesse avuto dubbi...

Quell'aula, per quanto insignificante per la maggior parte degli studenti, per loro era il luogo dove tutto aveva avuto inizio. La loro prima discussione, Il loro primo bacio, la loro prima dichiarazione e la prima minaccia da parte di Neville.

-Cosa sei venuto a fare qui, Harry?- gli chiese con un leggero tremolio nella voce.

Nonostante il bacio che gli aveva dato quella fatidica sera in cui aveva litigato con Neville, non riusciva a rilassarsi completamente in sua presenza. Sapeva benissimo che non l'aveva affatto tradita, ma la sua mente continuava a mandarle strani messaggi.

Ciò che pensava maggiormente era “Non è successo ma chi mi dice che in futuro non possa accadere?”

Non era abbastanza forte per per quell'eventualità, ma non era neanche abbastanza forte da chiudere quel capitolo della sua vita per sempre.

-Volevo parlare con te- rispose Harry con semplicità.

Luna si mosse su quel banco, stingendo le braccia attorno alle ginocchia e poggiandovi sopra il mento.

I suoi occhi blu vagavano per la stanza, come cercando una via di fuga, pur non volendo scappare. Tornò a fissare quel volto scavato dalla tristezza e sicuramente da notti insonni e sospirò, come a rassegnarsi all'idea di affrontare un discorso che forse non valeva la pena di affrontare.

-Ti ascolto.- disse infine con voce roca, come se non avesse parlato per anni, in attesa di quel momento.

Un sospiro di Harry la portò a sorridere lievemente. Per un attimo si era messa nei suoi panni ed aveva capito quando difficile doveva essere parlare alla persona che ami, per convincerla a tornare da te. Specie se questa persona aveva tanta paura di scottarsi...

-Io ti amo. So di avertelo detto un sacco di volte e che credi siano parole dette così ma è vero. Io ti amo in una maniera assoluta, forte e profonda. Non ho, davvero, occhi per nessun'altra. Non riesco nemmeno a pensare ad altre ragazze! Sei il mio primo pensiero al mattino e alla notte prima di dormire. Sei il mio pensiero sempre! Sai perché?-

Harry aveva parlato con tono serio, senza mai lasciare lo sguardo attento di Luna, e il cuore della ragazza prese a battere con forza. Trattenne il respiro in attesa del resto del discorso. Poi si rese conto che il ragazzo la fissava, anche lui in attesa di qualcosa. Probabilmente voleva una risposta alla sua domanda.

-No... perché?- chiese poi, quasi con timore.

Harry sorrise, e le prese la mano destra portandosela al petto, proprio nel punto in cui si trovava il cuore. Come batteva forte...

Luna poteva sentirlo attraverso le dita e la divisa di Harry.

Tu-tum. Tu-tum. Tu-Tum.

Si perse dietro a quei battiti, come se volesse imprimerseli nella mente. Si avvicinò di un poco senza accorgertene e il profumo di Harry le riempì le narici facendole chiudere gli occhi.

-Perché tu mi sei entrata nel cuore... questo stesso cuore che ora batte all'impazzata solo per te.. solo perchè sei vicino a me.- sussurrò infine il ragazzo.

Gli occhi della bionda si riaprirono, posandosi su quelle iride stupende del suo ex ragazzo.

Erano così vicini...

perché tu mi sei entrata nel cuore...”

Le parole del ragazzo rimbombarono nelle sue orecchie, mentre una lacrima di commozione prendeva forma nei suoi occhi blu spalancati.

-Io....- iniziò a dire, ma la voce le venne meno proprio quando vide il viso di Harry avvicinarsi al suo.

La sua mente gridava “scappa!” mentre il suo cuore sperava che quel bacio avvenisse... lo sperava con tutta se stessa!

Mancava poco.. il suo naso quasi sfiorava quello del ragazzo.

-No!- gridò, prima di allontanarsi bruscamente.

Raggiunse una delle finestre e si appoggiò alla mensola con entrambe le mani, respirando forte. Non era pronta. Sapeva che i suoi gesti erano contraddittori, visto che era stata lei a baciarlo quella sera, ma in quel momento la mente aveva avuto la meglio sul cuore...

-Adesso basta!- disse Harry a voce alta, afferrando la sua spalla destra e voltandola verso di lui.

Luna puntò lo sguardo sugli occhi verdi del ragazzo che amava e vi lesse tanta rabbia. Rabbia che stavolta era contro di lei. Vi lesse anche dolore, dolore per il suo rifiuto e per quella situazione che li stava distruggendo.

-Sono stanco del tuo comportamento! Ti ho lasciato del tempo per riflettere, ho cercato di pressarti il meno possibile.. cos'altro devo fare per convincerti che io ti amo e che non potrei mai tradirti??- disse Harry senza prendere fiato.

Si portò una mano fra i capelli, scomponendoli ancora di più e fece qualche passo indietro come per calmarsi.

Luna sapeva che aveva ragione. Dannazione ogni parola del suo discorso era vera, e lo poteva leggere nei suoi occhi!

Una lacrima le solcò il viso, silenziosa, come lo era stata lei durante lo sfogo di Harry.

Prese un forte respiro e gli si avvicinò lentamente..

-Lo so Harry. Lo so. Ma io non... Non riesco a fare a meno di pensare che se non è successo ora potrà succedere in futuro e io non... non credo che sarò abbastanza forte per sopportarlo.- ribatté infine, con voce rotta dal pianto.

Un sospiro rassegnato fuoriuscì dalle labbra del moro che le posò una mano sulla guancia.

-Io non so più cosa fare per convincerti, ma ti assicuro su tutto ciò che ho che io non potrò mai tradirti. Sei parte di me ormai e tradire te sarebbe come tradire me stesso. Ti amo. Ti amo più della mia stessa vita.- pronunciò quelle parole senza tentennare, senza mai distogliere lo sguardo dal suo.

Il cuore di Luna prese a battere con più forza di prima

Si avvicinò ancora e gli prese il colto tra le mani.

Finalmente le loro labbra si incontrarono in quel bacio tanto atteso e agognato. Dapprima fu uno sfiorarsi innocuo, quasi assente, per poi diventare qualcosa di più passionale.

L'altra mano di Harry si posò sul fianco destro di luna, spingendola più verso di se, mentre la ragazza allacciava le proprie braccia attorno al collo del moro.

Presto anche le loro lingue si incontrarono per iniziare quella danza di cui ormai conoscevano i passi a memoria. Si staccarono solo per prendere fiato, per poi ricominciare a baciarsi con passione.

Quando si divisero definitivamente, si fissarono negli occhi per un tempo che a loro parve interminabile, quando forse erano passati solo due minuti.

-Per sempre?- chiese Luna con voce piccola.

Harry sorrise appena.

-Per sempre.- promise, con tono serio.

Ecco qua il nuovo capitolo di questa fanfiction :) sono tornata ad amarla come un tempo e mi sono venuti in mente parecchi progetti. come un possibile seguito.. vedremo XD
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che mi lasciate qualche commento *-*
Bene, questo è tutto!
Un bacio,
TheWinchesterGirl

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