Le mie lettere per te di xArwen (/viewuser.php?uid=118055)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prima lettera ***
Capitolo 2: *** Seconda lettera ***
Capitolo 1 *** Prima lettera ***
A
Te. Perché se stai leggendo vuol dire che ti ho trovato.
Caro
Te,
mentre ti aspetto ho deciso di
scriverti come me la passo in tua assenza. Voglio essere sicura che
una volta insieme tu possa avere ogni parte di me, anche il mio
passato. Ti permetterà di conoscermi più a fondo
e ti dimostrerà
che sei te che io voglio al mio fianco, per sempre.
Ancora non so chi sei, tra tutte le
milioni di persone che popolano questo pianeta, quindi ti
dirò tutto
senza filtrare nessuna informazione. Non adatterò la mia
storia al
tuo carattere o alla tua sensibilità, perché non
ti conosco. Ti
fornirò una descrizione oggettiva della mia
soggettività, affinché
tu possa farti un'idea precisa di chi sono io realmente, di chi si
cela dentro questo involucro di pelle, dietro ogni apparenza e
atteggiamento che involontariamente potrei assumere ai tuoi occhi.
Non ti nascondo che mentre scrivo ho
paura, e le parole mi escono dalla penna strascicate e tremolanti.
Se dovessi sbagliarmi, e non sei tu il
vero destinatario di queste frasi troppo piene di speranza, e se tu
non mi capissi... Andrei in frantumi. Perderei ogni appiglio.
Spero che questi miei timori siano
infondati e che tu mi capirai e mi terrai con te. Perdonami, se non
riuscirò a seguire un discorso in modo razionale ma, come ho
già
detto, la mano mi trema e il cuore mi trema e il labbro mi trema e la
schiena mi trema e mi trema la terra sotto i piedi e mi sento un po'
morire mentre concretizzo i miei pensieri su questo foglio di carta.
Tutto ciò che prima non aveva forma ora giace davanti a me,
in
questo ammasso di segni neri e disomogenei, e mi sembra tutto
così
terribilmente reale che mi manchi ancora di più e fremo al
desiderio
di riuscire a rintracciarti.
Concluderò qui la mia prima lettera,
così avrai tempo per riflettere e trarre le tue conclusioni
riguardo
me, prima di aprire eventualmente le successive. E anche
perché non
ce la faccio più. Vorrei continuare a scriverti
ininterrottamente
finché non sarai qui, ma è impossibile.
Comunque, la mia paura c'è sempre e
resiste. Questo è un altro dei motivi per cui chiudo qui
questa
busta. Se tu dovessi decidere che tutto questo è insano, e
uccidermi, fallo adesso (no, ti prego, non farlo mai, io ti amo!) e
non violentare gli altri pezzi di me contenuti nelle altre lettere.
Ti chiedo ancora scusa per questo
delirio, questo passare da un argomento all'altro, ma ti ho promesso
di non nasconderti nulla, e non ti nasconderò questo
groviglio che
ho dentro.
Con
totale amore,
Me.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Seconda lettera ***
Caro Te,
nella scorsa
lettera non credo di essermi comportata molto bene, ma l'ho scritta
di notte. Quando scende il buio mi sembra di precipitare in una
dimensione onirica e, sopraffatta dai miei demoni nutriti
dall'oscurità, cado.
Non ti farò una
cronaca della mia vita fisica. Ti racconterò ciò
che provo per te,
e ciò che provo ogni giorno. Ti racconterò di Me.
A volte guardo il
mare e penso che questo mio senso di eccessiva realtà sia
dovuto
alla solitudine intrinseca del paesaggio, che amplifica la mia. Senza
nessuno al mio fianco mi sento dispersa nel mondo. Tuttavia non ho
mai condiviso un paesaggio con qualcuno e posso solo immaginare cosa
si provi. Vorrei avere te, qui, su questa spiaggia, per non perdere
il mio tempo. Da soli, ogni azione diventa occupare un rettangolo di
terreno con il proprio corpo pesante.
Guardo le onde
innalzarsi e poi, all'improvviso, ricadere in una frenetica corsa di
topi schiumosi che si consuma sul bagnasciuga. Ma l'esperienza si
svuota di ogni evanescenza: la realtà è
così vera, definita e
reale da non potersi adattare ad un interpretazione sentimentale
slegata dalla malinconia da incapacità di volare.
Ci sono delle
sensazioni che possono essere percepite solo da fuori, guardando ad
esempio una foto, ma a viverla la si vive diversamente. Tranne quando
si ha qualcuno al proprio fianco. Sentire una persona come propria,
percepirla, toccarla, poterne disporre per nutrirsi. Cambia tutto. La
mente è riempita da essa, non c'è spazio per la
considerazione
razionale della realtà: i pensieri vengono contaminati da
questo
stato mentale. La mente stessa diventa il palcoscenico, la
realtà
un'illusione proiettata in essa, rappresentata, e ne siamo
spettatori.
L'unica cosa che
voglio, che mi porterebbe una felicità non effimera,
è poter
riversare il flusso traboccante della mia coscienza in te. Poter non
avere limiti o convenzioni nei tuoi confronti. Avere una
libertà
privata e condivisa. Non lasciar marcire ciò che abbonda nel
mio
petto e mi preme sulle costole. Già lo sento ribollire e
fermentare
questo amore per te. Dentro questo cuore nero si combatte una tacita
guerra civile. Le pareti ne risultano scalfite. Nessun pianto
può
drenare la mia anima con le sue lacrime salate. L'unico antidoto sei
tu.
Ti prego, fai
presto.
Me.
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=1681808
|