This love is ours. di Lost in a daydream_ (/viewuser.php?uid=144260)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** We found love in hopeless place. ***
Capitolo 2: *** The way that you flip your hair gets me overwhelmed. ***
Capitolo 3: *** I'm only thinking about this girl I'm seeing. ***
Capitolo 4: *** Words will be just words,till you bring them to life. ***
Capitolo 5: *** 'Cause we are the same. ***
Capitolo 6: *** And when you smile at the ground it aint hard to tell. ***
Capitolo 7: *** I see you everytime i close my eyes. ***
Capitolo 8: *** You are my world. ***
Capitolo 9: *** Go run, run, run. ***
Capitolo 10: *** I'll carry you home tonight. ***
Capitolo 11: *** I was glad you came. ***
Capitolo 12: *** It's always been you ***
Capitolo 13: *** You'll be the Prince and I'll be the Princess. ***
Capitolo 14: *** Because good music can be so hard to find. ***
Capitolo 15: *** Life makes love look hard. ***
Capitolo 16: *** Say it on the radio. ***
Capitolo 17: *** Under the lights tonight ***
Capitolo 18: *** Who says you're not a star potential? ***
Capitolo 19: *** Too late for second guessing. ***
Capitolo 20: *** i'm doing what people say i can't do. ***
Capitolo 21: *** ATTENZIONE. ***
Capitolo 1 *** We found love in hopeless place. ***
“E che ti pare?! Anche per il primo giorno di scuola sono in ritardo!” Disse Giorgia correndo nel vialetto per uscire da casa. Le villette inglesi di quella via erano praticamente tutte uguali. Cortiletto davanti con entrata per le auto, vialetto che porta al portone, due piani, tre camere da letto… Una tipica casa da periferia inglese. Ma completamente diversa da quelle italiane. Soprattutto se ti ci trovi a vivere in pochi mesi. Senza preavviso. Mentre correva verso la scuola, mise al massimo l’Ipod,non voleva sentire il rumore dei suoi piedi sul terreno, non voleva sentire il suo fiatone, non voleva vedere quella serie di case tutte uguali, così chiuse gli occhi e si lasciò guidare. Sentiva gli One Direction, una delle poche ragioni per cui quel paese le sembrava ancora bello. Aveva sempre sognato di poter incontrare un giorno, ma di certo non avrebbe mai desiderato di trasferirsi in un paese straniero da un mese all’altro, improvvisamente, perché la madre era stata trasferita a Londra. Correva veloce cercando di non far uscire le lacrime che da giorni le rigavano le guance. Le mancava tutto, tutti, e poi, per quanto fosse stata brava in inglese non sarebbe ma riuscita a far amicizia e sarebbe stata “la Nuova” . In quel momento la riproduzione casuale fece partire “We found love” di Rihanna, e per quel che stava per succedere, non poteva uscire una colonna sonora migliore.
Dall’altro lato della strada, c’era qualcun altro che correva. Scappava. Precisamente, scappava da un gruppo di fan pazza, come solo le inglesi sanno essere.
Se magari Giorgia non avesse avuto la musica così alta, e gli occhi chiusi, si sarebbe potuta accorgere di quello che stava per succedere, e se lo sconosciuto non fosse stato troppo preso dal controllare se le fan lo seguissero, magari…
Ma purtroppo nessuno dei due si accorse di niente, e così, si preso in pieno, uno contro l’altro.
Giorgia aprì immediatamente gli occhi e si asciugò le lacrime con il palmo della mano. “Ma vuoi stare attento a dove vai?!” Disse ricordandosi poi che non era più in Italia, e che forse non l’aveva capita, ma non ebbe il tempo di potersi ripetere, perché lo sconosciuto la prese e la trascinò dietro una siepe con lui.
In quel momento, un orda di ragazzine urlanti passarono correndo davanti alla siepe, e per poco non li videro.
Appena le ragazzine furono abbastanza lontane, Giorgia si girò per dire qualcosa al ragazzo, quando si accorse di chi era. Niall Horan. |
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Capitolo 2 *** The way that you flip your hair gets me overwhelmed. ***
Rimase per un po’ con la faccia sconvolta mentre il ragazzo si toglieva le foglie dalla maglia e riprendeva fiato.
Appena si ricordò di avere una bocca per parlare cercò di tirare fuori qualche parola “Scusami ti prego, non ti avevo visto.” Disse mozzicando un po’ con l’inglese presa dalla ansia del momento.
“Oh, non preoccuparti, anzi scusami tu…Piacere Niall Horan”. Disse lui sfoggiando uno dei suoi meravigliosi sorrisi e allungando la mano. “S-Sei davvero quel Niall? O è uno scherzo??” “No,no, quelle ragazze che mi inseguivano te lo possono confermare, sono quello vero.” “Wow B-Beh, allora p-piacere Giorgia.” Disse lei allungando la mano cercando di mantenere la calma. “Sei italiana?” chiese lui. “Si, perché si nota così tanto?Mi sono trasferita da poco…” chiese lei preoccupata. “No, ho riconosciuto l’accento…Io adoro l’Italia! Soprattutto per il cibo!” Disse ridendo e riuscì anche a far ridere la ragazza, che improvvisamente si ricordò che era in un enorme ritardo. “Oh mio dio ma è tardissimo!Bene, farò tardi anche al primo giorno di scuola…Scusami, ma devo proprio andare…E’ stato molto più che un piacere conoscerti ma…” “Beh, io sono una delle cause di questo ritardo, se vuoi, ti posso dare un passaggio…”
“E’ che sono veramente MOLTO in ritardo…E poi, con cosa mi vorresti dare un passaggio? Qui non vedo niente…”
“Perché non hai guardato bene…” disse lui tirando fuori delle chiavi.
Mancavano meno di cinque minuti al suono della campanella. Il vento le scompigliava i capelli, e l’aria frasca cominciava a farmi venire i brividi, però era divertente.
Scese dal suo motorino appena arrivammo davanti alla scuola.
“Grazie mille, non so come avrei fatto senza il tuo passaggio” disse togliendosi il casco, e lasciando al vento i capelli ricci.
“Non c’è di che.” disse lui con un sorriso.
La ragazza se ne stava quasi per andare quando lui la fermò, prese un pennarello e gli scrisse un numero sulla mano. “Beh…Magari possiamo “scontrarci” un'altra volta…”
“B-Beh…S-Sarebbe più che fantastico …” disse lei diventando completamente rossa e scrivendogli anche lei il suo numero sul polso, un momento prima di sentire la campanella.
“Ora devo proprio andare… A presto…”
“A presto.” Gli rispose Niall vedendola correre via dentro la scuola.
Giorgia entrò nella segreteria per compilare gli ultimi moduli e mentre aspettava qualcuno che l’accompagnasse in classe si salvò il numero sul suo IPhone e mandò subito un messaggio alle sue amiche in Italia. “Se vi raccontassi chi mi ha accompagnato a scuola, non ci credereste mai…” Fece in tempo ad inviare il messaggio che dovette spegnere il cellulare perché doveva entrare in classe.
2D.
Wow. Avete mai visto quei film in cui arriva quella nuova, la presentano alla classe, e tutti la guardano male? Bene, andò esattamente così…
Dopo il “caloroso” benvenuto si andò a sedere al penultimo banco della fila vicino alla finestra.
Tirò fuori l’astuccio e un quaderno per prendere appunti, che naturalmente non prese. Era troppo impegnata ad accarezzare il numero scritto sulla sua mano. |
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Capitolo 3 *** I'm only thinking about this girl I'm seeing. ***
“Niall! Concentrati!” disse il coreografo mentre provavano insieme alle ballerine, la loro prossima esibizione.
“Vabbè ho capito, 5 minuti di pausa!”
Niall si diresse velocemente verso il divano, prese la bottiglietta e bevve, mentre gli altri gli si avvicinavano.
“Va tutto bene?” chiese Zayn buttandosi sul divano e trovandosi poi sommerso dagli altri tre che ebbero la stessa idea.
“Uh? Si si…Tutto bene…” rispose il biondo.
“Sai, sembri un po’ assente…” disse Liam cercando di far cadere Louis che si era tranquillamente seduto sulla sua schiena.
“Bah…Stavo pensando ad una ragazza che ho incotrato…”
“Vuoi dire che per una volta non pensavi al cibo?! Questa ragazza deve essere davvero bella!” Disse Louis risaltando addosso al mucchio di ragazzi.
“Beh….Si…” disse lui un po’ imbarazzato.
“ Ma se hai il suo numero, perché non la chiami?” disse Harry sedendosi tranquillamente su gli altri che lottavano.
“Come fai a sapere che ho il suo numero??” chiese Niall sorpreso.
“Perché se quello sulla tua fosse stato un numero di una fan normale, lo avresti già cancellato..” disse il riccio mentre tutti gli altri dietro annuivano.
“E’ che… Probabilmente sta ancora a scuola… Insomma, io l’ho lasciata lì…E poi non so se vuole sentirmi…”
“No vabbè… Dimmi chi non vorrebbe essere chiamato da Niall Horan uno degli One Direction?!” disse Zayn tirando su la testa.
“Tu, ti fai veramente troppi problemi, qui ci penso io.” Disse Louis prendendo il telefono a Niall e scrivendo un messaggio che inviò subito alla ragazza mentre gli altri bloccavano il biondo.
“Fatto.” Disse Louis soddisfatto.
“Almeno posso sapere cosa gli hai scritto?”
“I'm only thinking 'bout this girl I'm seeing”
“Dillo con le parole dei 1D, Simple but effective.” Disse Harry ridendo.
“Speriamo bene…” Disse Niall.
“Andiamo! Pausa finita! Datevi una mossa!” disse il coreografo rietrando.
“Forse anche lui ha problemi di cuore…La nostra prossima consulenza sarà per lui.” Disse Louis convinto, facendo scoppiare a ridere tutti gli altri.
Niall si girò e guardò il cielo fuori dalla finestra, sperando che qualcun altro in quel momento stesse vedendo le stesse nuvole passare. |
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Capitolo 4 *** Words will be just words,till you bring them to life. ***
Giorgia continuava a guardare fuori dalla finestra quando la professoressa la richiamò alla attenzione.
Non che le lezioni fossero così difficili, per fortuna in inglese andava abbastanza bene anche prima, solo che dopo aver avuto un incontro come quello di quella mattina, restare concentrati suonava un po’ difficile.
Ma poi sentì vibrare il telefono.
“Scusi professoressa, posso andare al bagno?” Chiesi alzando la mano.
“Uh? Si si, prego.”
Si alzò velocemente e attraversò la classe velocemente per non incontrare gli sguardi curiosi dei compagni.
Arrivò in bagno, sbloccò il telefono e quando vide da chi arrivava il messaggio per poco non svenne.
Niall, Niall Horan le aveva mandato un messaggio!
Lesse con le mani che le tremavano.
“I’m only thinking ‘bout the girl i’m seeing.”
Conosceva tutte le loro canzoni a memoria, quella Up all Night nel punto in cui canta Zayn. Doveva rispondergli, il prima possibile, altrimenti la professoressa si sarebbe insospettita, così ci pensò un po’ su e decise di scrivere anche lei un pezzo di una canzone. Prese e scrisse:
“Words will be just words, ‘till you bring them to life.”
Fece un respiro profondo e inviò. Uscì dal bagno e tornò in classe. Camminò fino al suo banco a testa bassa e riprese a seguire la lezione fino al suono della campanella.
Siccome era il suo primo giorno doveva rimanere solo poche ore, poi i genitori la sarebbero venuta a prendere e ritirare anche la divisa con cui dal lunedì sarebbe dovuta andare tutti i giorni.
Fortunatamente quelle ore erano passate velocemente, infatti la vennero subito a chiamare per uscire.
Mentre entrava in macchina con il padre le arrivò un messaggio:
“From the moment I met you, everything change… Ma sei una nostra fan?”
Un sorriso spontaneo uscì sul volto della ragazza.
Nel frattempo, si era creato il panico nella sala prove, quando Niall si era fermato perché aveva sentito il telefono vibrare gli altri ragazzi gli saltarono addosso per leggere. Dopo una lotta su per chi doveva leggerlo, Louis lo rubò dalla mano di Niall e urlò:
“E’ UNA DI NOI!”
“Perché?! Che ha scritto?!” chiesero gli altri andandogli intorno.
“Ha risposto a verso! Ma quella è Another World! Quindi è una nostra fan!” disse Harry dopo aver letto.
“Ottima deduzione Watson.” Disse Louis nella sua serietà stupida.
“Forse è solo un caso…” Disse Niall sconsolato.
“Beh, se non glielo chiedi non lo saprai mai…” gli rispose Zayn per tirargli sul il morale.
“Hai ragione!” disse lui sorridendo illuminato. “ E so anche che strofa sta bene adesso…” disse cominciando a scrivere velocemente sul telefono. |
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Capitolo 5 *** 'Cause we are the same. ***
“If i’m louder would you see me? Would you lay down in my arms and rescue me? … No, io non sono una fan, io sono una Directioner.”
Il sorriso sulle labbra della ragazza si fece ancora più splendente.
“Va tutto bene Giò?” chiese il padre incuriosito.
“Tutto a meraviglia.” Rispose lei guardando il panorama fuori dal finestrino.
“Vabbè abbiamo capito, noi ce ne andiamo…” disse il coreografo facendo cenno ai ballerini, quando a Niall arrivò la risposta al messaggio.
“FERMI TUTTI! Stavolta lo leggo io.” Disse Niall vedendo già i ragazzi che gli andavano incontro.
“Io non sono una fan, sono una Directioner.” Lesse ad alta voce.
“E’ ufficialmente una di noi. Bene, ha la nostra benedizione, chiedile di uscire!”
Disse Louis convinto mentre gli altri erano scoppiati a ridere.
“Louis ha ragione.” Disse ad un tratto Liam, “le devi chiedere di uscire.”
“Ma se lei non volesse??” chiese Niall spaventato.
“Con i se e con i ma non si va da nessuna parte.” Gli rispose Liam.
“Ehi! Questa l’hai fregata da qualche film, ne sono sicuro!”. Disse Louis puntando l’indice contro Liam.
“Ok, tanto, provare non costa nulla, giusto??” disse sorridendo timidamente e scrivendo il messaggio che inviò subito.
“Cause we are the same, you save me, when you leave it scarred again. Senti, ti andrebbe se sabato ci incontrassimo ad Hyde Park per prenderci qualcosa lì?”
Giorgia lesse il messaggio tutto d’un fiato, stava per urlare quando il padre le fece notare che erano arrivati a casa. Scese dalla macchina correndo e si diresse dritta in camera sua accendendo il pc il più veloce mentente possibile.
Accese Skype e inviò subito un messaggio alla sua chat di gruppo. “Connettetevi ORA. Vi devo assolutamente raccontare chi ho incontrato.”
Non ci volle molto prima che arrivarono le prime risposte.
Nella chat c’erano le sue migliori amiche, quelle che la conoscevano meglio, quelle che erano state sempre con lei, le sole e uniche. Agnese, Antonella e Giulia.
“Chi hai incontrato di così eclatante??” scrisse Agnese.
“Facciamo la web, voglio vedere le vostre facce mentre vi racconto, e voglio sapere anche io che faccia ho!” disse Giorgia inviando la richiesta.
“Allora? Racconta!” disse Antonella.
Giorgia cercò di mantenere la calma facendo dei respiri profondi, e trovare le parole giuste.
“Chi hai incontrato???” chiesero in coro le amiche.
“Beh.. Una persona….”
“Non puoi essere un po’ meno generica??” disse Agnese.
“Dai dai dai, vogliamo sapere!” disse Giulia.
“Una persona a cui piacciono le Polo…”
“E poi??” chiese Antonella con un presentimento.
“Giò, noi non conosciamo tutta Londra!” disse Agnese impaziente.
“Mmh…Nandos vi dice niente??”
“Oh,”disse Antonella.
“Mio,”disse Agnese.
“Dio…”disse Giulia.
“NIALL HORAN?!?!” urlarono le ragazze tutte e tre insieme.
“S-Stai scherzando? E che vi siete detti??” chiese Giulia.
“Beh…” balbetto Giorgia facendo un respiro profondo e mettendo la mano con il numero ancora scritto davanti alla webcam.
“Stavo messaggiando con lui fino a 5 minuti fa… Mi ha chiesto di uscire…”
“TU HAI IL SUO NUMERO?!” urlò Giulia.
“TU MESSAGGI CON LUI?!” urlò Agnese.
“LUI TI HA CHIESTO D’ USCIRE?!” urlò Antonella.
“Si, si e si… Sorprendete, vero?” disse Giorgia alzando le spalle sorridendo. |
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Capitolo 6 *** And when you smile at the ground it aint hard to tell. ***
“SCRIVIGLI SUBITO CHE USCIRAI CON LUI!” urlò Antonella mentre le altre due ancora si dovevano riprendere dallo shock.
“E’ che mi fa così strano… Sicura??” chiese Giorgia.
“Fallo.” Disse Agnese alzandosi dopo essere caduta dalla sedia quando l’amica le aveva dato la notizia.
Giorgia fece un respiro profondo, tirò fuori il telefono dalla borsa e iniziò a scrivere.
“I would swim all the oceans just to see you smile. A me va più che bene.” Lo lesse ad alta voce per avere la conferma delle amiche a ne furono tutte entusiaste così lo inviò.
“Gio…” Disse Giulia ad un certo punto. “ Ma lo sa che domani è sabato, vero?”
Tra le ragazze scese un silenzio tombale, finche Giorgia non si alzò e si diresse verso l’armadio che aveva appena finito di riempire borbottando qualcosa. Le amiche cercarono di vedere il più possibile dalla webcam, ma ormai la ragazza non si vedeva più, ma passarono solo pochi secondi che qualche vestito cominciò a volare fuori dall’armadio.
“MA PERCHE’ SONO COSI’ STUPIDA?! PERCHE’ PRIMA DI DARE APPUNTAMENTI NON MIO ORGANIZZO MAI?!” urlò da dentro l’armadio.
“VOI!” disse uscendo dall’armadio con un mucchio di vestiti e indicando le tre amiche. “Ora, mi dovete aiutare a decidere cosa mettere… Vi rendete conto?! Io domani dovrei uscire con Niall Horan, NIALL HORAN! E non ho neanche minimamente organizzato nulla… Conoscendomi arriverò anche in ritardo…”
Disse la ragazza buttando la testa tra le mani disperata.
“Non ti preoccupare, ti aiutiamo noi!” Disse Giulia sorridendo.
“Siamo o non siamo le tue migliori amiche??” disse Agnese mentre Giorgia alzava lentamente la testa.
“E non importa in quale parte del mondo sei, se ti serve una mano noi ci siamo e ci saremo sempre.”
“E poi se si tratta di un ragazzo saremo ancora più… Efficienti…Quindi, forza al lavoro! Facci vedere tutto quello che hai.” concluse Agnese.
Passarono ore e ore nella scelta del vestito.
C’era chi diceva che doveva essere elegante, e chi sportiva, chi casual.
Le ore che seguirono furono tra le più lunghe che le ragazze avessero mai vissuto, e quando si salutarono e chiusero la chiamata, ognuna a modo suo sperò che l’incontrò del giorno dopo fosse andato bene.
Dopo aver mangiato, Giorgia tornò subito in camera, mise a palla il Cd dei One Direction e rilesse tutti i messaggi che Niall gli aveva mandato.
Si addormentò stringendo il telefono tra le mani, con un sorriso stampato sulle labbra.
Il giorno dopo si svegliò di soprassalto con l’ansia di doversi preparare, con la paura di fare tardi.
Le lunghe ore di scelta vestito avevano portato alla conclusione di un paio di jeans, converse e un maglioncione di lana a righe grigie e bianche, uno dei preferiti della ragazza. Aveva lasciato i capelli sciolti, mandati indietro da un cerchietto grigio con un fiocco sopra , borsa in spalla si incamminò a piedi verso la fermata della metro, che l’avrebbe portata proprio all’entrata del parco.
In meno di un quarto d’ora era già arrivata, così si sedette su una panchina e si guardò un po’ intorno.
Si sentiva vagamente osservata, ma non ci fece molto caso.
Passarono meno di cinque minuti e vide in lontananza il ragazzo arrivare. Il cuore batteva più forte ad ogni passo che faceva verso di lei. Ci fu uno scambio di sguardi, due timidi sorrisi e dei semplici saluti con la mano.
"Che ne dici, passeggiamo un po??" chiese Niall guardando la ragazza con gli occhi grigi allegri più del solito
"Certo." rispose lei con un sorriso timido abbassando lo sguardo per non rimanere incantata in quegli occhi stupendi.
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Capitolo 7 *** I see you everytime i close my eyes. ***
“Allora…Italiana vero? Però lo parli bene l’inglese.” Disse Niall per interrompere il silenzio che si era creato.
“Beh diciamo che è sempre stata la mia materia preferita, e una lingua che mi sono sempre sentita più mia dell’Italiano.” Disse la ragazza guardandosi poi intorno, verso gli alberi. “ Ma tu non hai la strana sensazione che qualcuno ci stia guardando?” chiese.
“Io ormai non ci faccio più tanto caso, quando sei membro di una band famosa c’è sempre qualcuno che ti guarda…” rispose lui.
“Hai ragione…Mi ero dimenticata che sto passeggiando con Niall Horan dei One Direction disse Giorgia ridendo.
Niall sorrise “Ci sediamo là?” chiese indicando un tavolino lì vicino. La ragazza annuì e si sederono uno di fronte all’altra.
“Allora, cosa prendi?” chiese Niall cominciando a sfogliare il menù.
Faceva spesso quella domanda alle ragazze con cui usciva, era come un esame che dovevano passare. Lui non voleva una ragazza che si vergognasse di mangiare davanti a lui.
“Mmh…Io prendo un muffin al cioccolato e un frappè cioccolato e vaniglia” disse Giorgia dopo averci pensato un po’.Aveva lasciato Niall tra il sorpreso e il felice.”Non ci posso fare niente, quando vedo del cioccolato non riesco a resistere..” aggiunse sorridendo e posando il menù sul tavolino.
Niall ricambiò il sorriso e chiamò il cameriere per l’ordinazione. Mentre aspettava che arrivasse guardò la ragazza che si guardava intorno e nella testa gli risuonava un solo pensiero. “Ma dove sei stata per tutto questo tempo?!”
Il cameriere arrivò prima che Giorgia potesse accorgersi che Niall la stava fissando.
“Bene, due muffin al cioccolato e due frappé cioccolato e vaniglia, grazie.” Disse il ragazzo al cameriere.
“Senza farlo apposta i gusti che hai scelto tu, sono i miei preferiti.” Disse poi guardandola.
La ragazza arrossì leggermente e poi distolse lo sguardo dal ragazzo, posandolo su un un tavolo lì vicino dove c’erano quattro persone che leggevano il menù molto attentamente. Non ci fece molto caso, se non quando si accorse che non appena lei girava la testa, loro spostavano i menù e li osservavano.
Non ci mise molto a capire chi erano,così si sporse un po’ in avanti e fece segno a Niall di avvicinarsi anche lui, e quando furono abbastanza vicini, aprì un menù e bisbigliò. “Te l’avevo detto che mi sentivo osservata… Lì nel tavolo di fronte ci sono i tuoi compagni di band.” Disse sorridendo.” No! Non ti affacciare!” disse abbassandolo appena in tempo. “E’ da un po’ che ci spiano, sono divertenti, ma falli venire..E’ meglio…” concluse ridendo.
Niall stava cominciando a diventare leggermente rosso, prese il telefono e chiamò e videro subito che uno degli ‘spioni’ fece di tutto per non far suonare il telefono.
“Ciao Liam.” Disse Niall non appena il telefono smise di squillare.
“Ehi Niall come sta andando?” rispose Liam facendo il vago e cercando di coprirsi con il menù.
“Che ne dite, vi va di unirvi al nostro tavolo?”
“Ma cosa??” chiese Liam fingendosi sorpreso e guardando verso di loro.
“Oh andiamo, vi abbiamo visto, venite…” disse Niall facendogli un cenno con la mano.
I quattro ragazzi chiusero i menù e si tirarono su i capelli gli occhiali da sole, presero delle sedie lì vicino e si sedettero tutti intorno .
Giorgia non credeva nemmeno più ai suoi occhi, non poteva credere di aver i suoi idoli tutti insieme lì davanti.
“Oh andiamo qualcuno dovrà fare le presentazioni.” Disse Louis. “Bene, io sono Louis, lui è Harry, lui Niall ma questo lo sai già, lui è Zayn e lui è Liam. E siamo gli One Direction.”
“Oh so bene siete…” Disse la ragazza smorzando una risata. “Salve a tutti, io sono Giorgia.” |
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Capitolo 8 *** You are my world. ***
“Allora, allora, allora….Quindi sei Italiana e sei una nostra fan, anzi no scusa, Directioner, ma vogliamo sapere di più!” Disse Louis pettegolo.
“Va bene… Sono Giorgia, ho sedici anni, sono Italiana, precisamente di Roma città stupenda in cui voi non siete mai venuti, e vi assicuro che vi siete persi molto. Non mi piace il mio paese, e ho sempre sognato l’Inghilterra. Mhh….”
Disse la ragazza pensando a cosa dire.
“Da quanto tempo sei nostra fan?” chiese Liam.
“Non penso che si possa capire quando qualcuno diventa fan…So solo che vi seguo dalla scorsa estate, quando ho visto il vostro video di What Makes You Beautiful.Lo so, non è molto, ma diciamo che in questo periodo siete diventati molto importanti…Siete i miei idoli. Infatti ancora non mi capacito di essere qui a parlare con voi, insomma credo che sia un sogno…”
Louis si alzò leggermente e allungò il braccio, visto che era dal lato opposto del tavolino, e diede un pizzico a Giorgia.
“Ahi!” disse lei.
“Visto? Se era un sogno ti saresti già svegliata.” Disse lui convinto.
“Ma fa sempre così?!” chiese la ragazza massaggiandosi il braccio e ridacchiando agli altri quattro che annuirono insieme.
“Purtroppo si…” Rispose Zayn.
“Come purtroppo?!” chiese Louis mentre tutti scoppiarono a ridere.
“E dicci, chi di noi è il tuo preferito?” chiese Harry curioso.
“Ah non ne ho uno, per me siete tutti fantastici… e poi, anche se ci fosse stato non ve l’avrei mai detto ora, di fronte a tutti gli altri…”Disse arricciando il naso.
“Allora c’è!” Disse Harry puntandole il dito contro.
“No, no…” Disse Giorgia cercando di mentire il meglio possibile.
“Pff… Io non ci credo, ma faccio finta di niente…”” Disse Harry deluso per non essere il prescelto.
“E vediamo un po’…A quale concerto sei venuta?” chiese Zayn.
“Beh… Purtroppo… In Italia non ne avete mai fatto nessuno e nessuno mi avrebbe mai potuto accompagnare qui per vedervi….”
“Quindi questa è la prima volta che ci vedi dal vivo??” chiese ancora Zayn.
“Ebbene si..”” Disse la ragazza alzando le spalle sorridendo mentre il cameriere portava le ordinazioni.
Non fece in tempo a posarle sul tavolo che un muffin era già sparito. La ragazza alzò lo sguardo verso il moro davanti a lei, e gli altri fecero lo stesso.
“Louis, ti pare che freghi i muffin alla gente?!”Disse Liam.
“Scusami Giorgia…Non ho fatto colazione per venire a pedinare te e Niall e stavo morendo di fame!”
La ragazza scoppio a ridere:” Tranquillo non fa niente.” Disse tranquilla sorridendo.
Niall si era incantato a guardarla. Non aveva mai conosciuto una ragazza che riuscisse a stare bene con tutti gli altri e piacergli così tanto allo stesso tempo.
“Tieni, prendi un pezzo del mio.” Disse a quel punto.
Ci fu un istante di silenzio.
L’aveva letto in un intervista, lo disse Liam, ‘Quando Niall condividerà il cibo con una ragazza sapremo che è quella giusta per lui.’
Giorgia si accorse degli sguardi che gli altri ragazzi si scambiarono in quel nano secondo e sul suo viso comparve un enorme sorriso.
“Beh, accetto volentieri, grazie.” Disse prendendo il pezzo offerto dal ragazzo.
“Sentite…” disse ad un tratto la ragazza. “Io ho delle amiche che sono delle Grandissime Directioner, e mi chiedevo se… Se insomma, le potessi chiamare e farle sentire la vostra voce…”
“Qualcuna di loro mi ama?” chiese Harry risvegliandosi dalla delusione precendente.
“Oh si, una alla follia.” Rispose lei.
“Ok, allora va benissimo!” rispose subito il ragazzo.
“Per voi?” Disse la ragazza rivolgendosi agli altri.
Acconsentirono tranquillamente tutti. La ragazze prese il telefono e avvertì le ragazze che le stava per chiamare. Fortunatamente la sera prima avevano deciso di dormire tutte e tre insieme.
‘Siete ancora insieme vero?’ scrisse su Whatsapp.
‘Si.’
‘Sisi…’
‘Si, perché?’
‘Ok, vi sto per chiamare, mi raccomando mettete il vivavoce.’
Giorgia fece partire la chiamata, mise il vivavoce e passò il telefono ai cinque ragazzi.
Dopo pochi secondi le amiche risposero.
“Hi! I’m Louis!”
“I’m Liam!”
“I’m Harry!”
“I’m Niall!”
“I’m Zayn!”
“And we are One Direction!”
Dal telefono partirono urla e singhiozzi in un istante e poi si sentì un botto.
“Ehm Giorgia… Credo che Agnese sia svenuta.” Disse Giulia cercando di trattenere i singhiozzi. |
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Capitolo 9 *** Go run, run, run. ***
Giorgia scoppiò a ridere così forte che nonostante i ragazzi non avessero capito nulla, risero anche loro.
Quando la ragazza riprese fiato, vide le facce confuse dei cinque e spiegò loro tutto e dopo qualche risata ancora, i ragazzi si preoccuparono delle tre al telefono.
Agnese si era leggermente ripresa mentre Giulia e Antonella un po’ l’aiutavano e un po’ morivano sentendo quelle risate splendide.
“S-Sto bene…. A-a-almeno credo…Ma s-siete davvero i 1D?!” chiese Agnese.
“Ebbene si…” rispose Harry.
“O-oh mio dio non ci posso credere, sono al telefono con l’amore della mia vita. TU NON HAI SENTITO NULLA!” urlò subito dopo mentre Harry sorrideva compiaciuto e girandosi verso gli amici disse,
“Ha detto che sono l’amore della sua vita”.
Ricevette quattro scappellotti, uno da ogni ragazzo, facevano sempre così quando il riccio si gasava troppo.
Poi, dal telefono si cominciarono a sentire frasi stacccate:
“Passamela…..Un attimo, ci sono io!....Oh no, passagliela!.....Ma ci sono io! Andiamo Nes, guarda! Oddio ok… Ecco brava….”
“Giò! Disse alla fine la voce di Antonella.
“Ehi Anto, dimmi!” disse la ragazza riprendendo possesso del suo telefono.
“Non per dirti niente, ma qui girano già foto del tipo: ‘ Questa potrebbe essere la nuova fiamma di Niall?’ ‘
‘Si dice che questa ricciolina sia una fan italiana, nuova fiamma di Niall…Che fortuna!’ citazioni di Twitter e Facebook.”
“STAI SCHERZANDO?! Già ci sono delle mie foto?! E come fanno a sapere che sono italiana?! Sono inquietanti…”
“Giuro, fanno paura….. Ah, e su twitter è scoppiata la mania di sapere chi è la fortunata ragazza…Stiamo zitte??”
“Si, vi prego, finché potete cercate di non dire nulla su di me….”
Giorgia alzò lo sguardo e vide i ragazzi guardarsi intorno, si sentiva uno strano brusio in sottofondo.
Ad un tratto dal lato opposto del parco cominciò ad arrivare una massa di ragazzine urlanti.Si capivano che erano loro fan dalla quantità di carote e patate che si portavano dietro.
“Oh oh…Mi sa che ci tocca correre…” disse Louis cominciando ad alzarsi.
“Emh ragazze….Mi sa che ci sentiamo dopo…” disse la ragazza guardando la folla esterefatta.
“Giò aspetta che sta succeden…..TU TU TU”
Fece appena in tempo ad attaccare il telefono che Niall la prese per mano e iniziarono a correre.
Giorgia pensò che non ebbe mai, mai, in tutta la sua vita corso così tanto.
Si nascosero nei cespugli,dietro gli alberi, nelle vie piene di gente e nei vicoletti bui.
“Qui!Qui!Presto!” disse Zayn entrando in un negozio di accessori in un angolo.
La ‘mandria’ di fans andò dritta senza esitazioni, e i ragazzi decisero di uscire fuori dai loro nascondigli, ma quando tirarono su le teste dagli scaffali non riuscirono a trattenere le risate.
Ognuno si era messo qualcosa in testa, parrucche, occhiali, baffi finti, cappelli, per non farsi riconoscere, ma il risultato era per lo più esilarante.
Uscirono dal negozio sperando di averla scampata ma dovettero ricominciare a correre subito dopo.
Ormai si era fatto pomeriggio e avevano girato praticamente mezza Londra, quando, nascosti in un vicoletto, a Louis venne l’idea geniale.
“Scusate, ma se chiamassimo il bus?”
Gli altri ragazzi su guardarono e nelle loro menti si chiesero perché non avessero avuto quella idea prima.
Rimasero ben nascosti finché un grande pullman nero non si fermò proprio di fronte a loro.
I ragazzi uscirono e si avvicinarono al mezzo e Niall passando avanti, aprì la porta davanti a Giorgia.
“Prego signorina.” Disse facendo un mezzo inchino.
“Oh, grazie mille.” Disse la ragazza sorridendo.
Salirono tutti e si misero seduti commentando le cose che gli erano successe in quella strana giornata , ma dopo un po’Niall fece segno di fare silenzio agli altri.I ragazzi si girarono e videro Giorgia con la testa appoggiata da una lato, che dormiva tutta rannicchiata. Il biondo prese una coperta e gliela stese sopra e poi si spostò con i ragazzi in un'altra ‘stanza’ del pullman.
“Certo che è proprio carina mente dorme.” Disse Louis andando vicino a Niall intento a guardare la ragazza.
“No, lei è carina sempre.” Disse lui.
__________________________________________________________________
Angolo scrittrice.
Salve a tutti, questo è il primo commento personale che faccio quindi mi sento un po’….Ansjbduivbfuvi :3
Vabbè, vi sto scrivendo questo per spiegarvi una cosa di questo capitolo.
All’inizio, ci sono i ragazzi che non capiscono quello che le amiche di Giorgia dicono, ecco, quello non l’ho mai specificato, ma Giorgia mentre è con loro parla in inglese, mentre con le sue amiche parla tranquillamente italiano…
E’ chiaro come concetto?
No, perché magari nella mia testa è chiaro e nella vostra no…
Se non capite qualcosa, in ogni caso basta recensire e chiedere.
Much love.
-G |
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Capitolo 10 *** I'll carry you home tonight. ***
Come aveva potuto addormentarsi?! Era in un autobus con i One Direction ed era riuscita ad addormentarsi….Che razza di idiota!
Quando si svegliò fuori ormai era buio. Alzò la testa e si accorse che qualcuno le aveva messo una coperta sopra, e proprio mentre si stiracchiava i cinque ragazzi rientrarono.
“La Bella Addormentata ha deciso di ritornare tra noi…” disse Louis causando il sorriso imbarazzato e un po’ di rossore sulle guance di Giorgia.
“Vi prego, perdonatemi… Ma quanto ho dormito?” domandò stropicciandosi gli occhi.
“Beh, visto che sono le 7…” iniziò a dire Zayn.
“LE 7?! SCHERZATE?! E’ TARDISSIMO! Io dovrei già essere a casa!” urlò mettendosi le mani tra i capelli. “E ora come faccio?!”
“Ehi, che ci stiamo a fare noi qui? Anzi, a dirla tutta Niall ci aveva già pensato…” disse Liam sorridendo.
La ragazza si girò verso il biondo confusa e lui le fece segno di uscire fuori.
C’era il motorino. Quello con cui il giorno prima l’aveva accompagnata a scuola.
“La carrozza l’aspetta signorina.” Disse Niall legandosi il casco e passandone un altro a Giorgia.
La ragazza si avvicinò sorridendo, prese il casco e salì dietro il ragazzo e fece appena in tempo a salutare i quattro con la mano, che dovette stringersi forte al biondo per non cadere.
Andare veloce fu un idea geniale, Giorgia stava praticamente attaccata alla schiena di Niall, che d’altro canto non aveva nessuna intenzione di rallentare.
Arrivarono vicino alla strada dove si erano conosciuti, dove girarono e in meno di tre minuti furono arrivati.
“Quella lì, quella con tutti gli scatoloni fuori…” indicò la ragazza con la mano.
Si fermarono e scesero entrambi.
“Mi dispiace per essermi addormentata, sono un vero disastro…” disse Giorgia coprendosi la faccia con le mani.
“Per me è stata una giornata fantastica.” Disse lui scoprendole il viso e sorridendole.
“Anzi, d’accordo con gli altri ragazzi, ti volevo chiedere se volessi venire con noi al photoshoot di domani… Insomma, ci sono anche altre ragazze, e se ci fossi anche tu, non sarebbe male….”
continuò mentre le guancie gli diventavano rosse, la paura gli saliva e iniziava a balbettare.
Lei vedendolo così non riuscì a fare a meno di pensare che fosse stupendo.
“Se non ci sono imprevisti, dovrei poter venire…Ma dove lo fate?” chiese.
“Ah, di questo non ti devi preoccupare, ora che so dove abiti, ti passeremo noi a prendere…” disse Niall visibilmente sollevato dalla risposta della ragazza.
“Ma ora è meglio se vado, altrimenti sarò in punizione a vita.” Disse lei avvicinandosi per dargli un bacio sulla guancia, ma lui si girò leggermente e finì per baciarlo molto vicino alle labbra.
I due si allontanarono imbarazzati e rossi in viso, continuarono a balbettare scuse e saluti vari finché lui non si rimise il casco e con un ultimo sorriso, salutò la ragazza e se ne andò mentre lei rimase incantata a guardarlo andare via.
Quando si risvegliò corse velocemente in casa.
“Salve famiglia! Siete fantastici, domani vado a fare un servizio fotografico, è stata una giornata stupenda, magnifica, fantastica, stupenda… L’avevo già detto stupenda? Ah, scendo subito per la cena, vi voglio bene!”
Disse nei pochi secondi che passarono da quando entrò in casa, la corsa per il corridoio e la salita sulle scale.
La madre si affacciò dalla cucina.
“Bentornata…” disse e poi si girò rientrando in cucina, scuotendo la testa.
“A volte mi chiedo da chi ha ripreso…”
“Sicuramente da te, io non sono così pazzo…” disse il padre continuando a preparare la cena.
Giorgia corse velocemente di sopra nella sua stanza, accese il pc e mentre aspettava che si caricasse camminava avanti e indietro, mettendosi le mani tra i capelli.
Non appena ci accese l’icona di Skype iniziò a lampeggiare.La ragazza l’aprì e fece partire la video chiamata.
“NON DOVEVI FARLO! Oh mio dio…. Adesso Harry penserà che sono una pazza che sviene al telefono…” disse Agnese appena la chiamata fu sintonizzata e le webcam tutte accese.
“M-Ma vogliamo parlare della voce di Liam?! Era puccioooossaaa!” replicò subito dopo Antonella.
“Vogliamo parlare di Zayn?!” Disse Giulia.
“Ti dobbiamo ricordare che sei fidanzata?!” chiese Agnese sarcastica.
“No, non vi preoccupate lo so… Ma racconta, come è andata??”
Le ragazze rimasero tutte in silenzio aspettando la risposta della ricciolina, che, si mise un ciuffo dietro l’orecchio e prese un respiro profondo.
“Mi ha invitato al photo shoot di domani…” disse ‘calma’.
“Oddio, oddio, oddio, oddio, oddio…” iniziò a dire Antonella.
“Waaaaaaaaaaaaaaaaaaa” urlò Giulia.
“No, ma sei seria?! Apparirai in un photo shoot dei ragazzi?!” domandò Agnese.
“A quanto pare si..” rispose la ragazza alzando le spalle e sorridendo come un ebete.
In quel momento il telefono di Giorgia suonò e tutte le ragazze si girarono nel lato dove avevano sentito il rumore.
“Fammi indovinare, è lui?”
La ragazza mostrò un sorriso che partiva da un orecchio e arrivava all’altro e le amiche cominciarono ad urlare insieme creando un miscuglio di voci ormai incomprensibile.
-Domani passiamo lì alle nove. Ti conviene essere puntuale, non ti auguro mai di sorbire una sveglia stile 1D… xxx-
Il ragazzo spedì il messaggio e si sedette sul divano e Liam gli andò vicino.
“Ti piace tanto, non è vero?”
Niall provò ad obbiettare qualcosa, ma con Liam era sempre inutile, lui riusciva a capire qualsiasi cosa provava ogni volta.
“Si…è una delle ragazze più speciali che abbia mai incontrato, anzi, forse è La più speciale.”
Nell’altra stanza Louis e Harry stavano chiacchierando.
“Sai quella Giorgia non è proprio male…”dichiarò Louis.
“Stai scherzando vero?!Non ci vorrai provare con lei spero…”Chiese Harry preoccupato.
“E perché no, non è di proprietà di Niall fino a prova contraria.” Rispose il ragazzo mentre l’amico scuoteva la testa in disappunto. |
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Capitolo 11 *** I was glad you came. ***
Ancora non ci poteva credere, no, le suonava troppo strano.
Sarebbe andata ad un photoshoot dei 1D, anzi ne avrebbe fatto parte!
La scelta dei vestiti fu tragica e finì con la scelta dei soliti skinny jeans e una felpa leggermente larga..
Alle 8 e mezza era già pronta e camminava avanti e indietro per la stanza nervosa.
Faceva di tutto per non passare davanti allo specchio, altrimenti avrebbe cominciato a torturarsi i capelli o la faccia, non si era mai accorta di quanto potesse essere lunga mezz’ora.
Quando il telefono vibrò, il cuore della ragazza cominciò a battere più forte, saltando i battiti.
“Noi e la sua carrozza siamo qui fuori Signorina, la stiamo aspettando.xxx”
Giorgia scese velocemente le scale, si riprese appena in tempo da una leggendaria caduta, salutò velocemente i genitori e si catapultò fuori.
Il biondo era proprio lì fuori, davanti ad un bus nero.
La fece salire salutò gli altri ragazzi e poi si mise a sedere.
“Secondo te ci dovremmo preoccupare che nostra figlia sta salendo su un pullman totalmente nero?” chiese la madre guardando fuori dalla finestra della cucina.
Il padre affacciò il viso dal giornale.
“Nah…”
“Solo per curiosità, ma dove e come sarà il photoshoot?” domandò per attaccare discorso.
“Al mare.” Disse Liam.
“Nel bosco.” Disse Harry.
“In città.” Disse Zayn.
“Al Luna Park.” Disse Louis.
“In un magazzino di dolci.” Concluse Niall.
“Ah, insomma avete le idee chiare…” Disse la ragazza scoppiando a ridere.
“In realtà si… Dovremmo fare tutto questo…Solo oggi…” Spiegò Zayn.
“Tutto tutto?” domandò Giorgia un po’ preoccupata, e tutti i ragazzi annuirono.
“Beeeeeene…Allora, da dove si comincia?” chiese sorridendo.
“Dalla spiaggia…Sai il video di What Makes You Beautiful? Qualcosa del genere..”
“Allora credo che sarà una cosa stupenda!”
POV NIALL.
Fantastica, non riusciva a pensare altro, era semplicemente fantastica.
Nonostante non avesse mai partecipato ad un photoshoot, Giorgia sembrava così calma, naturale, quasi a suo agio e riusciva a regalare splendidi sorrisi a tutti.
Il biondo continuava a ripeterselo nella sua testa, non aveva mai incontrato una ragazza come lei. La sua paura di essere ferito, di innamorarsi, era sparita, era bastato uno sguardo, un solo sorriso.
Vederla sorridere mentre posava nascosta dietro ad un albero, o vedere brillare i suoi occhi con la luce che filtrava nelle radure faceva saltare i battiti del suo cuore.
Eppure c’era qualcosa che non quadrava.
Perché Louis le stava così vicino?
Perché continuava a farla ridere?
Perché non le staccava gli occhi di dosso?
Che fosse?
No, non poteva essere…
Louis era uno dei suoi migliori amici, non avrebbe mai fatto una cosa del genere…
Ma quello che video dopo tolse dalla sua mente qualsiasi dubbio.
Il moro si avvicinò all’orecchio della ragazza, bisbigliò qualcosa e poi le diede un bacio sulla guancia, provocandole una faccia sorpresa e il rossore sulle guancie.
Niall conosceva bene quella tattica, Louis la usava sempre quando voleva conquistare una ragazza.
Ma perché con Giorgia?
Insomma, lui era fidanzato, perché doveva provarci con quella ragazza che stava diventando così importante nel suo cuore?
La rabbia iniziò a crescere nel biondo, l’istinto gli diceva di saltare addosso all’amico e fargli capire che quella ragazza era troppo importante per lasciare che lui si comportasse così, ma la mente gli disse di rimanere in silenzio, di non rovinare quella giornata e non rovinare tutto con lui e con lei.
Così si richiuse in se stesso, lui non ascoltava mai l’istinto, e finse un sorriso per non destare sospetti.
Ma qualcuno se ne accorse.
POV LOUIS.
Era divertente, era facile farla ridere e la sua risata era divertente.
Apparirgli dietro e farla spaventare, era così facile!
Ogni tanto si fermava a pensare che era fidanzato, ma pensava anche che con Eleanor non era mai riuscito a ridere così tanto, o farla ridere così.
Quella ragazza era speciale, e si era anche accorto che era speciale per Niall, vedeva come li guardava male, anche se cercava di nasconderlo.
Ma lui non lo faceva apposta!
Si odiava per questo, non avrebbe mai voluto far soffrire l’amico, ma si divertiva con Giorgia, le facce che faceva la ragazza quando non capiva le sue battute, oppure la risata melodiosa che ‘urlava’ quando le capiva, gli faceva dimenticare i problemi che aveva con la ragazza, e poi gli faceva ricordare che in fondo c’erano ancora fan come lei e non solo quelle che lanciavano reggiseni o scrivevano cose assurde su Twitter.
La sua ragazza. Chiamarla così ormai neanche sarebbe stato realistico… Lui era troppo impegnato, e quando trovava un momento libero, quella occupata era lei.
Aveva provato ad invitarla a stare con loro quel giorno come Niall aveva fatto con Giorgia, ma lei aveva rifiutato… Impegnata.
A fare cosa poi?!
Gli sembrava che l’unico modo possibile per non pensarci era provarci con qualche altra ragazza.
Perché non la riccia allora?
Ok, era seriamente confusa.
Louis Tomlinson ci stava provando con lei?!
E Niall?
Perché se ne stava sempre in disparte?
Perché non stava con lei?
L’aveva pur sempre invitata lui.
Cercava di non far farlo vedere, ma, le dispiaceva, ogni foto che facevano, lui le stava lontano, come se avesse fatto qualcosa che non andava, ma lei non ci capiva più nulla.
Stavano facendo le ultime foto, erano in enorme magazzino pieno di dolci ovunque, e ogni fan che si rispetti sapeva che quello sarebbe stato il paradiso per Niall, eppure si vedeva dal suo viso che non era felice, e quel sorriso che aveva era una maschera, ormai l’aveva capito.
Finirono tutto e si diressero verso il bus.
Tutti parlavano. Tutti. Tranne Niall.
Si sentiva in colpa.
Ma cosa avrebbe potuto fare?
Si sentiva in colpa e inutile.
Si affacciò dal finestrino e guardò la luna e le stelle che ormai erano apparse, finché non arrivarono a casa sua.
Salutò tutti sorridendo, promettendosi di rivedersi presto, mentre Niall la salutò con la mano, facendo un mezzo sorriso e risalendo prima di tutti sul bus.
Ok, ora si sentiva in colpa, inutile e pure troia. |
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Capitolo 12 *** It's always been you ***
Quando rientrarono a casa, Niall si chiuse in camera sua, gli altri ragazzi si fermarono a mangiare qualcosa e poi fecero lo stesso.
Liam stava per entrare nella sua stanza e chiudere la porta, ma decise di andare verso quella di Niall.
“Posso?” chiese bussando e aprendo leggermente la porta.
Niall mugugnò qualcosa che Liam prese per un si.
Il biondo era seduto su un lato del letto e fissava fuori dalla finestra con lo sguardo vuoto, perso.
“Va tutto bene?”
“No.”
“E’ per Giorgia?”
Alcune volte odiava il fatto che Liam lo capisse così bene, non poteva nascondergli nulla.
“E per come si comporta Louis…”
Niall si alzò di scatto.
“Non lo capisco,perché deve fare così?! Lui è fidanzato, perché deve provarci?!E perché di tante ragazze proprio con Giorgia?!” Ormai aveva alzato la voce e la rabbia gli aveva colorato le guance di un rosso acceso.
“Non ne ho la più pallida idea…Era così strano… Lui non ti farebbe mai una cosa del genere…”
“E allora quello che ha fatto oggi?”
“Non lo so Niall, non lo so…. Ma adesso non ci pensare, è stata una lunga giornata, prova a dormirci su…”
Concluse Liam dandogli una pacca su una spalla, poi uscì dalla stanza, mentre il biondo si buttava di peso sul letto.
Liam chiuse la porta e andò dritto verso la stanza di Louis.
Bussò animatamente, ma non aspettò di certo nessun permesso dall’altro lato per entrare.
“Cosa ti salta in mente?!” domandò Liam mentre l’altro ragazzo lo guardava confuso.
“Uh?”
“Perché ti comporti così con Giorgia? Ho visto cosa facevi oggi!”
“Da quando far sorridere una ragazza è un reato?” chiese Louis sfacciatamente.
“Lo sappiamo bene entrambi che tu fai ridere così una ragazza quando ci provi con lei…” disse Liam puntandogli il dito contro.
“Oh va bene, ci stavo provando come lei,è vero… Il fatto è che è così bello sentirla ridere, è così semplice… Hai mai visto Eleanor passare un intera giornata con noi come ha fatto lei? O ridere, sorridere e ridere sempre e comunque? Lo so, sono stato meschino e non avrei dovuto fare una cosa del genere a Niall, ma… Avevo BISOGNO di farla ridere…” concluse seduto sul bordo del letto, infilandosi le mani tra i capelli.
Liam perse tutta la rabbia precedente che aveva verso di lui e si sedette accanto all’amico.
“Ma perché non ci ha detto nulla? Niente che tra te Eleanor non va così bene? Possiamo aiutarti!”
“Il fatto è che cercavo di convincere me stesso che andasse tutto bene, cercavo di non vedere quello che realmente succedeva…”
“Ehi, devi ricordarti che noi siamo i tuoi fratelli, siamo qui per te! Per qualsiasi cosa!”
Louis lo guardò con gli occhi grigi lucidi, come se volesse ringraziarlo con lo sguardo.
Liam gli sorrise e si alzò.
“Che ne dici se domani ne parliamo meglio? Ora è tardi…”
“Va bene, a domani..”
Uscì dalla stanza e si diresse finalmente verso la sua, prese il telefono e cercò velocemente il numero, per fortuna che se l’era fatto dare.
Scrisse velocemente il messaggio e ticchettò nervosamente le dita sulla gamba aspettando una risposta.
Il destinatario doveva essere nella stessa tensione e sveglia come lui, perché rispose immediatamente.
Liam lesse velocemente il messaggio poi posò il telefono sul comodino, si buttò sul letto poi si addormentò dopo pochi istanti.
Incolpa, Inutile, Troia.
Non riusciva a pensare ad altro, solo e soltanto questo.
Aveva rovinato tutto. Come al solito…
Perché non riusciva mai a farne una giusta?
Camminava avanti e indietro per la stanza, chiedendosi cosa avrebbe potuto fare, quando il telefono vibrò.
Ci saltò completamente sopra, con una vaga speranza che fosse Niall.
Non era lui, ma non ne rimase del tutto delusa, era Liam.
“Domani ti devo assolutamente parlare di Niall. E di Louis.”
“Ok, puoi venire a casa mia quando torno da scuola, verso le tre…Tanto la strada la sai.” Scrisse velocemente .
Doveva parlarle…Di certo aveva notato come si erano comportati quei due.
Sperava solo che lui le potesse chiare qualcosa.
Si mise il pigiama e entrò nel letto, poi si girò verso l’armadio dove era appesa la divisa.
Si, il giorno dopo sarebbe stato il primo, vero, giorno di scuola.
Si vestì velocemente sistemandosi il maglione e la gonna.
Si bloccò davanti allo specchio, osservandosi.
Aveva sempre sognato di indossare una divisa, andare nelle mense, avere gli armadietti. Ma non aveva proprio la forza di essere felice quella mattina.
La giornata scolastica fu abbastanza noiosa, si sentiva perennemente osservata e le sembrava che tutte le ragazze parlassero di lei, ma pensò fosse solo una sensazione.
Decise di non andare nella mensa, tanto l’ora dopo sarebbe tornata a casa.
Alle tre meno dieci uscì e si diresse verso casa.
Fuori dalla porta c’era qualcuno che l’aspettava.
“Scusami ma ti dovevo parlare urgentemente e non potevo aspettare…” si giustificò Liam.
“Ok vieni, ne parliamo dentro.”
“NO… cioè non è che non voglio entrare, ma è davvero urgente.”
Lei lo guardò preoccupata.
“Dimmi tutto allora!”
Liam le raccontò tutto quello che le avevano detto i ragazzi la notte passata.
Ora si che Giorgia era davvero confusa.
Ma poi, le venne un idea, era qualcosa di folle, ma sapeva cosa fare.
“Sei venuto qui in macchina?”
“Si perché?”
“Ok, portami a casa vostra, ho una faccenda da sbrigare.”
Salirono in macchina e dopo una decina di minuti arrivarono.
Giorgia corse velocemente verso la casa che gli le aveva indicato, mentre lui la seguiva dietro e bussò insistentemente.
La porta si aprì e apparve il viso di Zayn.
“Ehi ciao Giorgia!” disse senza ricevere alcuna risposta.
Louis e Niall seduti sul divano, si alzarono a sentire quel nome, la ragazza si avvicinò al biondo, gli prese la testa con le mani e lo baciò, mentre l’altro cadeva di peso sul divano.
Il ragazzo, nonostante la sorpresa, ricambio felice il bacio.
Ecco la verità, per lei era sempre stato lui, solo lui. |
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Capitolo 13 *** You'll be the Prince and I'll be the Princess. ***
Era
semplicemente un momento perfetto, sarebbe potuto durare per sempre se
gli altri ragazzi non si fossero messi in mezzo ad applaudire e fare
urli da tifosi, facendoli staccare per l'imbarazzo e colorandogli il
viso di rosso.
Rimasero comunque uno di fronte all'altra, a guardarsi negli occhi, lui
le spostò un ricciol ribbelle che le era ricaduto sulla
fronte e poi si abbracciarono.
Louis non sopportando quella vista, si alzò e se ne
andò.
Giorgia lanciò un occhiata a Liam e lui capì cosa
fare.
"Ehy, Zayn, Harry perché non venite un attimo
dillà con me?" disse vago.
Zayn capì subito, Harry un po' meno.
"Ma no, io voglio...." si lamentò lui.
"Andiamo dillà." ordinò Liam a denti stretti,
strattonandolo e indicando i due ragazzi.
"Ah....si... certo, voglio non la privacy... allora noi andiamo
dillà...." dichiarò il riccio in un
tono che di vago aveva ben poco.
I due ragazzi risero per l'intelligenza dell'amico, poi Giorgia si
sedette sul divano e fece segno al biondo di fare lo stesso.
"Mi dispiace per ieri..." disse guardando in basso e torturando il
divano con le mani. "...Io non volevo..."
Niall allungò una mano e fermò le sue, e con
l'altra le alzò il viso in modo che lo potesse guardare
negli occhi, quegli occhi color cielo che facevano fermare i battiti
del cuore della ragazza ogni volta che li vedeva, anche di sfuggita.
"Sono io che mi devo scusare, mi sono comportato come un idiotae mi
allontanavo invece che stare con te. Il fatto è che avevo
paura di perderti. Pensavo avresti preferito Louis a me..."
Ora era li ad aver abbassato lo sguardo, allora la ragazza fece lo
stesso che lui aveva fatto in precedenza con lei e gli
sfiorò leggermente le labbra con un bacio innocente.
"Vedi... Ti ricordi quando mi chiesero chi era il mio 'preferito' di
voi, e io risposi facendo la vaga?" domandò per poi vedere
il ragazzo annuire. "Beh, non volevo dire lì davanti a tutti
che... in realtà eri tu..." confessò guardandolo
negli occhi arrossendo.
"Eri tu quello per cui morivo dietro uno schermo vedendo quei video,
era la tua risata, i tuoi occhi. Eri
sempre stato tu. E... Quando ci siamo incontrati... Io
continuo a credere che sia tutto soltanto un bellissimo sogno e che
prima o poi mi sveglierò."
Il biondo le strinse la mano.
"No, non è un sogno, io sono reale. Anzi sono il principe
che ti ha salvato. E tu la principessa che cercavo da tempo."
Giorgia sorrise e fece combaciare gli spazi tra le sue dita con quelle
del ragazzo stringendo la sua mano forte.
"Ora però devo fare un altra cosa. Ti prego, se mi faccio
accompagnare a casa da Louis, tu ti fidi di me?"
"Dopo quello che mi hai detto oggi?" chiese lui serio, spaventanto
Giorgia. "Ciecamente." concluse ridendo, lei gli diede uno schiaffo sul
braccio e un bacio leggerò a stampo.
Andò nel lato in cui era andato Louis e lo trovò
seduto sugli scalini lì davanti.
"Ehi, mi puoi accompagnare a casa?"
"Cos'è il ragazzo che hai baciato non può?"
domandò in risposta acido Louis.
"No, io voglio che sia tu a farlo..." disse gentilmente Giorgia
guardandolo negli occhi.
Il ragazzo sbuffò alzandosi e andò verso una
Range Rover con tutti i vetri scuri parcheggiata poco più
avanti.
Per un po' ci fu un silenzio imbarazzante, ma poi la ragazza decise di
parlare.
"Mi dispiace che le cose tra te e Eleanor non vadano bene..."
"Fantastico! Devo ricordarmi di non dire più nilla a Liam..."
"Io l'ho sempre pensato che non fosse la ragazza adatta a te..."
"Ah ma davvero? E sentiamo come mai?" chiese lui sempre con un tono
acido.
"Io ti conosco. Sarò solo una fan più fortunata
delle altre, ma noi fan vi capiamo, capiamo quando i vostri sorrisi
sono finti, o quando la vostra risata è forzata. Ma
ammettilo, io sono solo una fan, ma tu... Tu vuoi sentirci ridere, e se
sei tu il motivo della nostra risata, ti senti bene...Solo che... Lei
non ride. L'ho vista...."
"E sentiamo, perché hai scelto lui allora?"
"Sinceramente, non mi era mai capitata una cosa del genere, due ragazzi
non avevano mai litigato per me.... E poi, stiamo paralando di Niall
Horan e Louis Tomlinson. Ma, la verità è che ho
sempre avuto uno spazio più grande per uno di voi nel mio
cuore..."
"Ed era Niall..." concluse lui la frase.
"Si... Mi dispiace, ma sono sicura che tu ti meriti qualcuno che ti ami
di più e meglio di Eleanor..."
"E se non trovassi nessuno?" domandò mentre accostava vicino
alla casa della ragazza.
"Stai scherzando?! Queste sono le domande che si fanno le ragazze che
si sentono delle sfigate perché le ha appena lasciate il
ragazzo, tu sei Louis Tomlinson! Ci sono milioni e milioni di ragazze
che farebbero di tutto anche solo per vederti da lontano! Pensa essere
la tua ragazza! Davvero ti fai questi problemi?" disse guardandolo e
poi abbracciandolo.
"Si, ecco, magari se devi parlare con Eleanor, magari non le dire che
ti ho detto queste cose... Va bene che guardo Jersey Shore, ma non sono
adatta a quel tipo di risse."
Il ragazzo scoppiò in una fragorosa risata.
"Va bene, manterrò l'anonimato."
Si diedero un altro abbraccio poi Giorgia scese e si diresse verso casa.
Il padre che stava guardando dalla finistra del salone, si
girò verso la moglie.
"Tesoro da quand'è che nostra figlia conosce gente con le
macchine dai vetri oscurati?"
"Ah, non ne ho idea." rispose la madre scrollando le spalle.
La ragazza entrò in casa e stava per scappare di sopra nella
sua camera, quando il padre si schiarì la voce, e si dovette
fermare. Fece una smorfia e si girò.
"Ehi papà!"
"Una domanda, da quando giri nei macchinoni con i vetri scuri?"
"Beh, da quando i sogni diventano realtà e sono una
principessa." rispose stampandogli un bacio su una guancia e scappando
di sopra.
"Ti sei fidanzata con il principe Harry?" urlò il padre da
sotto.
Ridendo, chiuse velocemente la porta della camera.
Prese il telefono, che naturalmente aveva dimenticato a casa per
l'ansia dopo il racconto di Liam, e notò vari messagi delle
amiche, tutti che domandavano se fosse morta o meno, e poi altri tre.
"Grazie per aver
sistemato tutto. Grazie per aver riportato il sorriso a tutti. xxx
Liam."
"Sicura di non voler dare prova delle tue capacità di
rissa?Sarebbe divertente vedere te e Eleanor con una cofana in testa,
l'abbronzante e i tacchi che vi picchiate. LOL xx Louis"
"Grazie di essere entrata nella mia vita. Buonanotte Principessa.
Niall."
Si buttò di peso sul letto e restò per un po' a
fissare il soffitto con le mani incrociate sulla pancia.
Dopo un tempo indefinito si allungò verso il comodino e
prese il pc. lo accese e aspetto le solite notifiche di Skype.
"Ma dove eri finita?!"
"Eri morta?!"
"Eri schiattata?!?"
"Scusatemi, sono stata impegnata a baciare Niall Horan."
|
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Capitolo 14 *** Because good music can be so hard to find. ***
Vi consiglio di
leggere il capitolo sentendo "Stereo Hearts" quando verrà
nominata nella storia. L'originale è dei Gym Class Heroes,
ma ci sono cover stupende, come quella di Glee, o anche quella di Niall.
Buona lettura.
___________________________________________
La sera prima, dopo la sua dichiarazione in chat, ci fu un esplosione
di commenti, applausi, risate, di "oddio, oddio oddio." , e
quando si fu stabilita una specie di calma, era ormai l'ora di
staccare.
"Ci
sentiamo domani, ora devo proprio andare." Scrisse, aspettò
di leggere i saluti delle amiche e poi si mise a letto addormentandosi
con un sorriso stampato in faccia.
Non
è che le sembrava che parlassero di lei, loro stavano parlando
di lei.
Ovunque
andasse nella scuola c'era qualcuno che cominciava a bisbigliare o a
guardarla male.
Arrivò
al suo armadietto, prese il necessario per l'ora successiva e cercando
di non badare troppo agli sguardi intorno, prese il telefono e
controllò il messaggio che le era arrivato qualche minuto
prima del suono della campanella.
"Va
bene se ti passo a prendere a casa tua verso le quattro? Un vero
appuntanmento, e stavolta niente 'spie', ho trovato qualcosa da fare a
tutti quanti. xxx Niall."
"Ok ci vediamo dopo. xxx."
Sorrise,
si mise il telefono in tasca e si avviò verso la classe di
letteratura.
La
mattinata passò velocemente, ma adesso l'asspettava il
momento più difficile. Il pranzo. Dopo aver preso il
vassoio, vagò con lo sguardo in cerca di un posto libero ma,
guarda caso, era tutti occupati da borse, zaini e oggetti vari.
Mentre
camminava tra i vari tavoli in cerca di una meta, tutti si giravano a
guardarla, cosa che la facenva sentire abbastanza a disagio.
Trovò
alla fine un tavolo all'angolo della mensa, una salvezza.
Mangiò quel poco che poteva essere ritenuto commestibile poi
si mise a leggere.
Aveva
organizzato un piano per sfuggire alle occhiate infuocate di mezza
scuola: avrebbe aspettato un po' prima di uscire da quella mensa,
almeno il tempo che si fosse leggermente svuotata.
Era
persa nella lettura, cercando anche di nascondersi il più
possibile dietro il libro, quando si accorse che qalcuno si era seduto
al suo tavolo.Fece finta di niente finché non
sentì chiaramente qualcuno scharirsi la voce per attirare la
sua attenzione.
Abbassò
il libro e si trovò davanti tre ragazze che la fissavano.
Mise il segnalibro e lo ripose nella borsa, neanche avevano aperto
bocca e quelle ragazze già le stavano antipatiche.
Assomigliavano molto alle ragazze di 'Mean Girls' , solo che loro erano
tutte e tra bionde. Quella al centro doveva essere il capo,
perché le altre due le stavano leggermente dietro, come per
rispetto. La 'capa' sembra di conoscerla, ma non riusciva a
capire dove l'aveva vista.
"Piacere, sono Meredith." disse allungando la mano e mostando uno dei
sorrisi più falsi e ipocriti che potessero esistere,.Giorgia
gliela strinse e velocemente lei riprese a parlare.
"Loro sono Beth e Alice" indicò le due ragazze che le
stavano dietro che facero un cenno con la mano.
"Sappiamo che sei nuova, italiana vero... Come hai detto di chiamarti?"
"In realtà non l'ho detto... Comunque, si sono italiana, mi
chiamo Giorgia." più parlava con loro e più le
sembrava di entrare nella parte di Lindsay Lohan.
"Oh, io adoro l'Italia, adoro Parigi e la torre Eiffel!" disse Beth,
lei a quanto pare doveva essere la stupida del gruppo.
"Veramente quella è la Francia..." la corresse Alice.
"Ah già, è vero.." Beth mise una specie di
broncio. "E allora che c'é in Italia?"
"Beh un sacco di cose..." Alice stava per cominciare a fare un lungo
elenco, lei doveva essere quella intelligente del gruppo, ma Meredith
la interruppe.
"State zitte voi due!" gli urlò contro. "...E come mai sei
finita qui Giorgia?"
"Beh, mio padre si è trasferito qui per lavoro e noi abbiamo
dovuto seguirlo..."
Doveva assolutamente uscire da quella conversazione, non era abituata
ad avere gente che le stava così appiccicata, quando era
alla sua vecchia scuola, era praticamente invisibile, e sapeva che la
loro attenzione aveva certamente uno scopo, e lei non voleva finire ad
essere il loro cagnolino.
Prese il telefono, guardò velocemnte l'orario e cercando di
dare il meglio di se come attrice, si inventò la prima scusa
che le era venuta in mente.
"Scusatemi, è davvero tardi... Devo proprio andare..."
Raccolse la borsa, il libro,si alzò congendando le tre
ragazze con un semplice gesto della mano e uscì velocemente
dalla mensa, ora leggermente svuotata.
Biologia. Ecco dove l'aveva vista. Era nel suo stesso corso di
Biologia, ed oltre ad odiare quella materia, doveva sopportare anche
quell'occhetta bionda che faceva di tutto per attaccare discorso.
Appena suonò la campanella, pensò che quello
fosse il suono più fantastico che potesse esistere, le stava
salvando la vita.
Corse velocemente fuori dalla classe, tirò fuori le
cuffiette dalla borsa e mettendosele nelle orecchie la aiutarono a far
sparire tutti i pensieri, ed in un quarto d'ora fu a casa.
Si mise velocemente a fare i compiti, cosa che spaventò i
genitori visto che solitamente bidognava costringerla con la forza (o
pagarla) per aprire i libri, poi si cambiò,
mettendosì dei semplici jeans e lasciandosi sopra la camicia
bianca della divisa.
Alle quattro meno dieci era pronta e con la musica nelle orecchie
aspettava seduta sui gradini di fronte a casa.
Quando alzò lo sguardo si trovò il biondo di
fronte, e dalla riproduzione casuale partì Stereo Hearts,
così lo guardò negli occhi e gliela
iniziò a mimare.
Niall la guardò confuso, così lei le
passò una cuffietta sorridendo e mentre camminavano la
canticchiarono insieme.
"I only pray you never
leave me behind,
because good music can be so hard to find.
I'll take your head and holt it closer to mine,
thought love was dead but now you're changing my mind."
Le loro mani combaciarono perfettamente mentre il ragazzo
cantava a voce più alta quella precisa strofa.
Sentirlo cantare le fece salore un brivido su per la schiena,
così si strinse un po' a lui e lo guardò negli
occhi.
"Allora, dove andiamo di bello?" la canzone era ormai finita
così mise via anche l'ipod.
"Ancora non lo so..."
Lei lo guardò confusa, così lui
scoppiò in una meravigliosa risata.
"Dovremmo improvvisare! Anche perché se avessi organizzato
qualcosa, ci saremmo trovati quattro staker che ci fissano
con il cannocchiale."
Non fecero in tempo a smettere di ridere che un gruppo di paparazzi
venne dalla loro parte.
I due ragazzi iniziarono a scappare, ma quel pomeriggio la fortuna non
era proprio dalla loro parte, sentendo un tuono, alzarono lo sguardo
verso il cielo e cominciò a diluviare.
Continuarono a correre finché non riuscirono a nascondersi
in un vicolo stretto, seminando i paparazzi.
Intorno a loro non c'era nulla a parte un grande cassonetto della
spazzatura.
Era uno scenario alquanto dprimente, ma almeno lì non
pioveva.
Giorgia si strizzò i capelli completamente bagnati da un
lato e cercò di non fare troppo caso alla camicia bianca che
per via dell'acqua era diventata del tutto trasparente.
"Dove dire che è un posto davvero romantico per un
appuntamento." disse ridacchiando.
"Pensala così...Almeno non dimenticherai mai questa
giornata...E poi, qualsiasi posto se sono con te è
perfetto." disse Niall stringendola a se e facendo avvicinare i loro
visi.
__________________________________________
So che quelle
poche che leggono questa storia, stavano morendo per avere questo
capitolo, perchiò, è tutto vostro.
Se magari recensiste un po' di più non mi dispiacerebbe!
Naturalmente non ce l'ho con te Giulla, tu sei fantastica :'3
Much love.
Geo.
|
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Capitolo 15 *** Life makes love look hard. ***
So don't you worry your
pretty little mind.,
people throw rocks at things that shine.
But life makes love look hard.
The stakes are high, the water rough,
but this love is ours.
I loro corpi
combaciavano perfettamente, mentre i ragazzi continuavano a baciarsi.
Le loro lingue sembravano giocare tra loro, rincorrersi, e poi trovarsi.
Giorgia teneva la mano nei capelli di Niall, spettinandoglieli, mentre
lui le teneva le mani sulle guance come per stringerla a se.
Niente avrebbe potuto rovinare quel momento, era perfetto.
Eppure, in quel preciso istante, dall'unico cassonetto che c'era in
quel vicolo, uscì fuori un paparazzo con una grande
macchinetta fotografica.
I due ragazzi, si staccarono per lo spavento.
"Mio Dio, ma siete arrivati a questi livelli?!Vi nascondete addirittura
nei cassonetti della spazzatura?!?"
Il biondo sembrava davvero arrabbiato, mentre la ragazza non riusciva a
smettere di ridere.
"Beh, se il tuo lavoro fosse basato sul beccare tizi famosi mentre si
sbaciucchiano con qualcuno, lo faresti anche tu!" disse l'uomo nel
cassonetto continuando a fare foto.
I due controllarono se c'erano altri paparazzi, poi uscirono dal vicolo
e si incamminarono.
Niall sbuffò mentre teneva un braccio intorno alle spalle
della ragazza.
"Non ci posso credere, ma hai visto come è uscito fuori? E'
stato qualcosa di esilarante!.... Ehi, va tutto bene?"
Lei aveva ancora gli occhi lucidi per le risate, ma il ragazzo aveva lo
sguardo perso.
"Certo che fa freddino..." disse poi sfregandosi le mani sulle braccia
coperte solo dalla camicia ancora bagnata.
Niall sembrò svegliarsi e le mise la sua felpa sulle spalle.
"So che è bagnata anche questa, ma è meglio di
niente. Comunque, anche sei molto sexy così..." disse
esitando e arrossendo leggermente. "..dovresti sempre portarti una
felpa dietro, è una delle prime regole per un Londinese."
Gli diede un leggero pugno sulla spalla per la sua affermazione, e
ridendo cercò di nascondere il rossore sulle guance.
"Terrò conto del suo consiglio signore, anche se in Italia
in questo periodo dell'anno fa già molto caldo..Mi ci
dovrò abituare...A cosa stavi pensando prima?"
"Al fatto che, a volte, è davvero stressante essere una
superstar..."
"Oh, che pensieri profondi! Povera superstar stressata!" gli
lasciò un dolce bacio a stampo sorridendo.
"Credo proprio di essere arrivata... Allora, secondo te, prima o poi
riusciremo ad avere un appuntamento normale?"
Disse prendendo le mani del ragazzo.
"Mmh, la vedo dura..." rispose sorridendo.
Si stavano per baciare quando la ragazza si accorse di essere osservata
e voltò velocemente la testa così da potersi
baciare sulle guance.
"Alla finestra della cucina c'è qualcuno che è
anche peggio di una centinaia di paparazzi e fan scatenate messe
insieme." bisbiglio Giorgia, e Niall girandosi, si accorse della madre
di lei che li fissava nascosta dalle tendine.
Il ragazzo cercò di trattenere la risata.
"Ok, allora meglio che vada..."
Lasciò la stretta delle loro mani e si avviò con
le mani in tasca scalciando via un sasso dalla strada, a testa bassa.
La ragazza entrò tranquillamente in casa.
"Sono tornata!"
"Oh, bene, appena in tempo per apparecchiare.. Su! Su! Veloce!"
Giorgia iniziò ad apparecchiare, poi la madre la prese da
parte.
"Allora? Chi è quel ragazzo?"
"Cos'è? Dalla finestra della cucina non si vede bene??"
"In effetti no.. Ho visto solo che era biondo... L'hai conosciuto a
scuola??"
"Beh... Diciamo mentre ci andavo... Anche se lo conoscevo da tempo..."
Approfittò dell'attimo di pausa che la madre prese per
ragionare sull'ultima risposta per scappare via e finire di
apparecchiare.
La cena passò veloce, tra i racconti delle varie giornate, e
visto che lei aveva apparecchiato, stava ai suo sparecchiare.
"Io vado di sopra..."
Mentre accendeva il computer e si stendeva sul letto le rivennero in
mente le parole di Niall. "a
volte è davvero stressante essere una superstar."
Lei
non lo aveva preso molto sul serio, eppure, sapeva che lui intendeva
qualcos'altro.
In quel momento le arrivarono vari messaggi dalle amiche, ma tutti
avevano una cosa in comune. Lei proibivano di aprire Twitter.
Ma ormai era troppo tardi.
Si ritrovò con i follower moltiplicati, e tra le menzioni
c'erano insulti di ogni genere, in qualsiasi lingua, tutti allegati ad
una foto di lei e Niall che si baciavano.
A quanto pare il paparazzo del cassonetto non ci aveva messo molto a
vendere le foto al migliore offerente.
E lei sapeva bene, che quando le Directioners si mettono in testa
qualcosa non si fermano davanti a nulla.
Lo era anche lei, sono che in quel momento era dalla parte del nemico.
Iniziò a leggere tutti quegli insulti, come se ne fosse
attratta, e solo allora riusciva a capire a quanto le persone potevano
essere cattive.
Le lacrime iniziarono a scendere silenziose, mentre lei faceva scendere
il mouse, e più scendeva, più i singhiozzi
iniziavano, prima piano e poi sempre più forti.
Lei non piangeva mai in pubblico, ma quando era da sola,
poteva piangere per ore, a volte piangeva anche nel sonno, ma
mai in pubblico.
E mentre continuava a leggere si chiedeva come potevano, tutte quelle
persone odiarla senza nemmeno conoscerla.
Prese di getto il telefono, doveva parlare con qualcuno.
Le sue amiche? No, sarebbe stato solo peggio, le avrebbe fatte sentire
inutili, e non voleva.
Niall? No, si sarebbe sentito in colpa, ed era l'ultima cosa che voleva.
Fece scorrere più volte la rubrica finché non
trovò la persona giusta.
Uno squillo, due squilli.
"Ehi!"
"Ciao Liam..." riuscì a dire tra un singhiozzo e l'altro.
"Giorgia, che succede??"
"B-Beh... Come posso dire... diciamo che le Directioners hanno saputo
che io e Niall usciamo insieme... E...diciamo che non sono mancati gli
insulti....anzi, in realtà c'erano solo quelli. Alcuni in
lingue che nemmeno conosco..." si asciugò una
lacrima con il dorso della mano.
"Alcune volte le Directioner, e scommetto che l'hai fatto anche tu,
sono davvero ossessive, e vi dimenticate sei sentimenti altrui...."
Parlarono per due ore. Ormai le lacrime avevano smesso di scendere
dagli occhi di Giorgia e i singhiozzi si erano calmati, e di tanto in
tanto riusciva addirittura a sorridere a qualche battuta squallida di
Liam.
"Ti senti meglio adesso?"
"Si....Grazie mille Liam.... Sei il migliore amico che non ho mai
avuto...Buonanotte."
"Lo stesso vale per me." Sorrise, per telefono, quella ragazza era
davvero speciale, e Niall era fortunato ad averla accanto. "Buonanotte."
La stanchezza della giornata si fece subito sentire e ci vollero pochi
minuti prima che si addormentasse.
-Mai piangere prima di
addormentarsi.
Se lo ripeteva sempre, ma chissà perché non lo
faceva mai. Infatti il giorno dopo si svegliò con gli occhi
gonfi e un gran mal di testa.
E la consapevolezza che sarebbe stata un giornata davvero terribile.
E fu così.
Gli insulti bisbigliati dei giorni precedenti si erano trasformati in
acidi commenti a voce alta.
E quelle che non la schifavano le stavano incollate come mosche su un
dolce.
Il motivo non era poi così difficile da intuire.
Quale migliore opportunità di conoscere i One Direction se
non diventare amica di una delle loro ragazze?
Peccato che Giorgia passò tutto il giorno a testa bassa
chiusa in se stessa.
Appena l'ultima campanella suonò, non alzò
nemmeno lo sguardo, prese le sue cose e scappò via, per
evitare chiunque.
Arrivata a casa si chiuse in camera, e iniziò piangere, come
il giorno prima, nascondendo la faccia in un cuscino per non far
sentire i singhiozzi a nessuno.
Perse la cognizione del tempo. Potevano essere passate ore, minuti...
Alzò la testa solo al suono del campanello. La voce
tremolante di sua madre che le chiedeva di scendere.
"G-Giorgia, c-credo sia per t-te..."
Si asciugò le lacrime con il dorso della mano e si
affacciò per le scale.
Sulla porta spalancata di casa, accanto alla madre sbalordita, c'erano
Niall e Louis. Scese di corsa le scale e corse dritta nelle braccia di
Niall, che la strinse a se. Lei schiacciò il viso contro il
suo petto e fece entrare il suo profumo sei polmoni. Quel profumo che
la faceva stare bene.
Quando si staccarono il padre arrivò dal salone.
"Un momento... Giorgia, ma loro non sono quelli di cui avevi tutti i
poster ? Lui è Miall, e..." squadrò Louis
dall'alto in basso e notò i pantaloni rigirati, " ...e lui
è 'Porca puttana me s'è allagata casa'!"
La ragazza nascose il viso tra le mani.
"Io vado di sopra, almeno evito che mi che mi facciate fare altre
brutte figure..." trascinò i ragazzi su per le scale.
"Possibile che debba avere un padre così idiota?!"
I due ragazzi ridacchiarono, ma poi tornarono immediatamente seri.
"Liam ci ha detto che lo hai chiamato piangendo ieri sera. Cosa
è successo?" chiese Louis.
Niall le accarezzò una guancia dove si doveva essere seccata
qualche lacrima.
La ragazza prese un respiro profondo.
Immaginava che prima o poi lo sarebbero venuti a sapere,
così cercando di trattenere le lacrime raccontò
tutto.
---------------------------------
I'm back, bitches.
So che
in molte aspettavano questo capitolo.
No, in realtà solo in tre, ma fa nulla.
Quindi, eccolo qua, tutto vostro.
Devo dire che non mi piace tantissimo, ma qualcuno (AGNESE) mi ha messo
tanta fretta e l'ho dovuto scrivere.
Spero vi piaccia, anche se è un po' palloso...
La canzone all'inizio, per chi lo vuole sapere è "Ours" di
Taylor Swift :3
Muuuuuuuuuuch looooooveee.
-Geo.
|
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Capitolo 16 *** Say it on the radio. ***
I
due ragazzi ascoltarono tutto in silenzio. Niall aveva i pugni stretti,
talmente tanto che ormai gli erano diventati bianchi e le guance di un
rosso acceso.
Quando finì il racconto, il biondo si alzò e se
ne andò. Gli altri due si guardarono confusi, poi dopo aver
salutato Giorgia, se ne andò anche Louis.
Non
riusciva a capire la sua reazione.
Poco dopo il
suo telefono vibrò.
"Scusami se me ne sono
andato così.. Non ti ho nemmeno salutato. Ma devo
assolutamente organizzare una cosa.. Scusami ancora.. xxx"
"Non ti preoccupare.. Beh, spero almeno che sia una cosa bella.. xx"
"Oh, lo sarà. xx"
Non riusciva a capire se doveva essere spaventa o eccitata
per l'ultimo messaggio.
Passò tutto il resto del pomeriggio a fare qualsiasi cosa
inutile, pur di non accendere il computer.
Fu un pomeriggio molto lungo.
In tarda serata, dopo cena, le vibrò nuovamente il
telefono, ma stavolta era Liam.
"Domani verso le tre,
saremo in diretta alla radio. Ci dovrai ascoltare assolutamente! xx"
Che fosse quella la cosa bella a cui si riferiva Niall?
A scuola le sembrò quasi di essere invisibile, il che era un
bene, visto le giornate precedenti. Erano tutti troppo impegnati a
preoccuparsi di quello che avrebbero detto i 1D alla radio.
Alle tre era a casa, tutta intera, radio accesa, tra canzoni,
pubblicità e l'ansia che piano piano cresceva.
Sapeva che avrebbero detto qualcosa su di lei, sapeva che tutta
l'Europa l'avrebbe sentita in diretta, magari anche qualche
Americana.Sentì la musica finire e una voce che annunciava
che la band era lì nello studio.
"Allora ragazzi, sappiamo che siete stati voi a chiedere
quest'intervista..Un motivo particolare?"
"In realtà l'ho chiesta io." disse Niall alzando una mano.
"Quindi... Niall... Scommetto che è per quelle foto che
girano sul web di te e quella ragazza, giusto? Che ci racconti?"
L'intervistatrice aveva indovinato subito il punto centrale di
quell'intervista.
"Solo la verità: si chiama Giorgia, e si visto le voci che
girano, lei è più piccola di me ed è
italiana. Era una semplice fan che ha realizzato il suo sogno.
Scommetto che molte di voi sognano di mettersi con uno di noi. Beh, lei
ci è riuscita. Ah, e si... E' la mia ragazza. Ora, non
vorrei nascere le discussioni sul fatto delle "Vere Directioner",
perché sappiamo quanto ci amate, ma vi chiedo solo di
rispettarla, perché è una ragazza normale, come
tutte voi, ha dei sentimenti. E non si merita degli insulti inutili.
L'intervista altra oretta e mezza.
Chiesero agli altri ragazzi cosa pensavano di Giorgia, e furono tutti
molto carini, Liam addirittura disse che era la sua migliore amica. Poi
andarono avanti a parlare sei loro prossimi progetti e cose varie.
La ragazza ancora non poteva crederci. Prese velocemente il telefono.
"Dove sei? Ti devo
assolutamente vedere!"
"Stiamo tornando a casa." La risposta di Niall
arrivò un istante dopo.
"Ok, ci vediamo lì."
Uscì di casa e iniziò a correre, la
loro casa era abbastanza lontana, ma a lei non interessava.Corse
finché non arrivò a qualche metro di distanza
dall'entrata della casa nel centro di Londra.
Niall era in piedi mentre gli altri quattro erano seduti sugli scalini
davanti alla porta.
Giorgia era ferma, in piedi, riprendeva fiato, e Liam diede una
gomitata al biondo in modo che la vedesse.
Si guardarono un attimo, poi lei gli corse incontro abbracciandolo. Lui
l'alzò da terra e la fece girare.
"Grazie per quello che hai detto." Disse non appena lui le fece posare
i piedi a terra, guardandolo negli occhi.
"Questo è altro per la mia ragazza."
Si baciarono, ma non durò molto perché gli altri
iniziarono ad applaudire, fischiare e fare qualsiasi altro rumore
possibile, così si staccarono, e furono avvolti da un enorme
abbraccio di gruppo.
Un abbraccio di quelli che ti fa sentire veramente amata. Veramente
felice.
I can't believe i had to see the
girl of my dream cheating on me.
Erano finalmente arrivare
le vacanze primaverili, anche se per Giorgia erano semplicemente le
vacanze di Pasqua, solo che lì in Inghilterra duravano
qualche giorno di più.
Avrebbe avuto più tempo per uscire con Niall. Aveva provato
a chiedere alle sue amiche se sarebbero potute venire, ma loro avevano
tutte quanto dato valide motivazioni, e quindi sicuramente non
sarebbero venute a trovarla.
Con i ragazzi avevano deciso di fare una specie di uscita di coppia. Un
uscita a sei. Giorgia e Niall, Louis e Eleanor, Danielle e Liam.
La ragazza non la trovava una grande idea, ma di certo non poteva
rifiutarsi, sarebbe stato un po' strano.
Si vestì scegliendo a caso tra i vestiti. Una felpa grigia,
calze blu, shorts di jeans e degli Ugg dello stesso colore della felpa.
Forse si sarebbe dovuta vestire diversamente, ma non aveva
assolutamente voglia di cambiarsi.
Faceva ancora freddino per essere Aprile, ma si stava abituando al
tempo di Londra. Sarebbero andati al chiosco di Hyde Park dove erano
stati la prima volta con Niall.
Erano le nove e mezza, e alle dieci si sarebbero dovuti vedere,
così prese le chiavi, il telefono e le cuffie e si
infilò tutto nelle varie tasche degli shorts.
Mentre si camminava, si accorse di un biondo che le veniva incontro.
"Non ti avrei lasciata senza accompagnatore."
"Oh, grazie mille."
"Sei bellissima." disse Niall salutandola con un dolce bacio a stampo.
Mentre camminavano, la ragazza si accorse di una menzione su Twitter di
Antonella.
Quando sbloccò il telefono non poteva prendere ai suoi
occhi. Passò il telefono al ragazzo che spalancò
la bocca. Una foto, e si capiva chiaramente.
Era Eleanor, e stava 'baciando' un tipo, in un pub.
"Ma quella è Eleanor?"
"Mmh-mh."
"E quello non è Louis..."
"A quanto pare... E ora che facciamo?"
"Tu intanto invia la foto anche a Liam, poi non lo so.."
Quando arrivarono, l'atmosfera era abbastanza fredda. Liam fece segno
ai due che anche loro avevano visto la foto e li guardava confuso sul
da farsi, loro scrollarono le spalle e si sedettero intorno al tavolino.
Cominciarono a parlare del più e del meno, ma l'unico che si
comportava normalmente era Louis. Tutti gli altri vacavano lo sguardo
prima su di lui, poi su Eleanor, e poi sul pavimento, o qualsiasi altra
cosa per svagare.
Ma quella calma apparente non durò nemmeno il tempo di fare
le ordinazioni.
Harry aveva notato la menzione di Giorgia per Liam e aveva deciso di di
farla vedere a Louis.
Tutti quanto sentirono la notifica arrivare sul telefono del ragazzo e
urlarono un "NO!" generale perché sapevano che qualsiasi
cosa gli fosse arrivata, poteva essere solo un riferimento quella foto.
Louis guardò prima confuso gli amici, e poi il telefono.
"Ehi amico, ma quello non sei tu!" Lesse il messaggio di Harry e
notò la risposta di Zayn sotto.
"E tu a volte sei un vero idiota."
La foto si aprì e il ragazzo posò lo sguardo su
ognuno degli amici lì di fronte per poi fermarsi si Eleanor.
"Chi è lui?!"
"I-o n-non...." le ragazza aveva le lacrime agli occhi.
"Forse è meglio se..." disse Liam, ma Louis si
alzò prima di lui e lo interruppe.
"Oh no, non vi preoccupate, continuate la vostra bella uscita, fingendo
di non sapere nulla e tenendomi allo oscuro di tutto... Io me ne vado
tranquilli!"
"No, Louis aspetta! " cercò di dire Giorgia, ma lui non
l'ascoltò, anzi si girò verso Eleanor.
"E se non si fosse capitò, io con te ho chiuso." disse con
disprezzo andandosene.
Iniziò a camminare. Non aveva una meta, voleva solo
camminare. Prese il telefono e si mise le cuffie nelle orecchie, e
partì una canzone casuale.
Eppure era davvero perfetta.
Una folata di vento gelida lo colpì in pieno viso, mentre
cercava di mandare via le lacrime amare che gli risalivano verso gli
occhi.
I can't believe I had to see the girl of my dream cheating on me.
The pain you caused has left me dead inside.
I'm gonna make sure you regret that night.
YO!
Lo so, ci ho messo secoli
a pubblicare questo capitolo.. Ma come si dice a Roma... No me
pijava...LOL
E' un capitolo un po'
scioccante, o almeno io la penso sempre così di questo
finale :3
L'ultima canzone
è "Warzone" dei The Wanted.
Giulla sarà
felice perché li pubblicizzo anche nella mia FF :'D
Che cosa volevo dire?
Ah beh, che mi dilungo
sempre troppo e-e
Grazie a tutti quelli che
recensiscono o che anche solo leggono. Sappiate che vi amo.
E se notate degli errori,
perdonatemi, sono dislessica. C'è un cambio di grafica a, diciamo metà capitolo. Chiedo perdono, ma sono un imbranata e non so come farlo tornare normale çwç Sorry.
Questi dovrebbero essere i
vestiti di Giorgia, se fa schifo come collage, perdonatemi.
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Capitolo 17 *** Under the lights tonight ***
Niall e Giorgia
camminavano a testa bassa tenendosi per mano.
Si sentivano in colpa, avrebbero voluto aver fatto qualcosa per Louis,
invece che essere rimasti lì, ad aspettare che tutto
accadesse.
"Succede qualcosa se rimango un po' a casa tua? Non penso che a casa
con i ragazzi ci sia proprio un atmosfera tranquilla..."
"Certo! Non ci dovrebbe essere nessuno a quest'ora... Il che eviterebbe
figure di merda.." gli rispose Giorgia ridacchiando.
Tirò fuori le chiavi dalla tasca e non appena
aprì la porta fu travolta da un enorme abbraccio di gruppo
che per poco non la fece cadere per terra. Quando riuscì ad
aprire gli occhi, e dopo che Niall aveva accesso la luce, ridendo,
riconobbe alcuni connotati, ma non ci poteva credere.
"SORPRESA!" urlarono allora le amiche, staccandosi da lei.
Antonella, Agnese, Giulia e Angela.
Le sue migliori amiche erano lì davanti a lei.
Iniziò a saltellare, come faceva solo quando era veramente
felice, e le abbracciò una ad una, poi prese per mano Niall
che era rimasto in disparte a guardare la scena.
"Ragazze, so che sapete chi è lui, Niall, loro
sono le mie migliori amiche, che, senza dirmi nulla, anzi, dicendomi
che non sarebbero venute, mi hanno fatto una sorpresa..."
Tremanti dall'emozione, si presentarono tutte. Era pur sempre uno dei
loro idoli.
"Sentite ragazze, da quanto ho capito, anche voi anche voi siete delle
nostre fan...quindi, che ne direste se vi portassi a casa mia e dei
ragazzi?Se vi fa piacere..."
Agnese stava per svenire solo all'idea.
Salirono tutte nella Range Rover dai vetri oscurati,e in meno di dieci
minuti arrivarono.
Niall sperava che la casa fosse un minimo decente. Ci sperava.
Chiese alle ragazze di aspettarli in macchina mentre lui e Giorgia,
entravano ad avvertire che avrebbero avuto ospiti, almeno non si
sarebbero presentati in mutande, o peggio, nudi.
"Ragazzi, ci sono le migliori amiche di Giorgia. Vestitevi se siete
nudi, e nascondete qualsiasi cosa di imbarazzante ci sia... Ah, sono
anche nostre fa, quindi cercate non ti farci odiare..."
Giorgia non poté fare a meno di scoppiare a ridere vedendo
tutti i ragazzi che correvano avanti indietro nascondendo vestiti o
qualsiasi altra cosa potevano.
L'unico fermo era Louis, seduto sul divano con lo sguardo perso.
La ragazza si sedette accanto a lui, lo fissò un po', poi
decise di abbracciarlo. Lui quasi svegliandosi, ricambiò
l'abbraccio e abbozzò un sorriso,ma lo si capiva bene che
aveva appena finito di piangere.
Louis Tomlinson che piange, queste si che sono cose davvero terribili.
I quattro ragazzi annunciarono di aver finito, così Giorgia
si affacciò e fece segno alle amiche di venire.
Entrarono una ad una e rimasero a bocca aperta di fronte ai cinque
ragazzi.
"Oh cazzo, ma sono i One Direction.." sussurrò Giulia.
"Beh, sei a casa loro..."
Ci furono le inevitabili presentazioni, anche se tutte le ragazze
sapevano tutto dei ragazzi, probabilmente molto di più di
quanto anche loro stessi sapessero.
"Allora... Chi è quella che dice che sono l'amore della sua
vita?" Chiese Harry pavoneggiandosi.
Tutti scoppiarono a ridere mentre Agnese nascondeva il viso dietro i
lunghi capelli ricci.
"No, ma avrai sicuramente capito male!" disse Antonella coprendo
l'amica.
"Si, sono sicura di aver tradotto io male...insomma, stavano urlando
come matte..."
Harry rimase veramente deluso, cosa che permise agli amici di prenderlo
in giro.
"Ragazzi vi va di andare in discoteca stasera?"
Tutti si girarono verso Louis.
Era stato zitto tutto il tempo e poi se ne uscì con quella
domanda.
Le ragazze si guardarono tra loro e annuirono , scrollando le spalle.
"Beh, per noi non ci sono problemi!" disse Giorgia sorridendo.
Angela le venne accanto e le scrollò il braccio. "Che ha
Louis? Sembra depresso..."
La ragazza fece avvicinare anche le altre amiche e le
raccontò tutto la storia di Eleanor.
"PORCA VACCA IN MENOPAUSA DI QUELLA TROIA DI ELEANOR CALDER!"
urlò Giulia, coprendosi immediatamente la bocca mentre tutte
le ragazze morivano dalle risate e i ragazzi le guardavano confusi.
Giorgia tradusse l'imprecazione dell'amica e anche i ragazzi si misero
a ridere, e si accorse anche che Louis fece una specie di smorfia, che
doveva essere un tentato sorriso.
Restarono lì ancora un po', finché il biondo non
si offrì di riaccompagnarle a casa.
Under the lights tonight,
you turn around,
and you stole my heart, with just one look.
When I saw your face, i fell in love,
take a minute, girl, to steal my heart tonight.
I'm waiting for a girl like you.
Casa di Giorgia
era un inferno.
C'era gente che correva ovunque, scarpe, vestiti, collane, borsette che
volavano.
Cinque ragazze, che si preparano per uscire in discoteca con i propri
idoli, in una sola casa, non è MAI una buona idea.
Alle undici e mezza sarebbero passati a prenderle,e tutte le ragazze si
stavano preparando per avere un outfit perfetto.
Tutte le ragazze avevano deciso di mettersi i tacchi, tranne Antonella
che aveva paura di cadere mentre ballava. Si riteneva piuttosto
imbranata.
Alle undici e venticinque erano tutte in salone, impazienti di uscire e
ad ascoltare le raccomandazioni dei genitori di Giorgia.
"State attente a tutti."
"Non parlate con gli sconosciuti."
"Non prendete da bere da nessuno che non conoscete."
E un altra lunga lista di consigli.
Il campanello salvò le ragazze dal diventare pazze.
"Genitori, non ci aspettate svegli. Torneremo tardi..."
Giorgia prese le chiavi di casa, e le mise nella pochette,
poi salutò velocemente il padre e la madre, ed uscirono.
Il solito macchinone nero le stava aspettando lì fuori.
I sedili anteriori erano occupati da Liam e Niall.
"Scusate ragazze ma vi dovrete accontentare di stare un po'
strette..Abbiamo pensato che lasciare qualcuno di voi stare da sola in
macchina con gli altri non sarebbe stata una buona idea."
Tutte annuirono, a parte Agnese che bofonchiò un "Questo lo
dici tu.." a cui non fecero molto caso.
Appena scesero dalla macchina rimasero a bocca aperta. Il locale era
enorme, ed era già pieno di gente.
Poi però fu il turno dei ragazzi di rimanere a bocca aperta,
quando le ragazze si tolsero i cappotti.
Si diressero tutti verso la pista da ballo.
La musica rimbombava nelle orecchie, nella testa, e continuavano a
muoversi a ritmo.
Alcuni dei ragazzi decisero di avvicinarsi al bancone.
"Ehi."
"Ehi."
Agnese bevve un sorso del drink che aveva ordinato.
"Beh, la ragione dei miei sorrisi non c'è... Potrei fare la
stessa domanda a te, ma penso di sapere la risposta..."
Louis spostò il ciuffo dal viso con un movimento della testa.
"Eri tu quella che disse che Harry era l'amore della sua vita..."
"Ebbene si, in carne e ossa!"
"Beh, questa sincerità merita un premio.. Se vuoi, ti posso
portare da lui."
La ragazzo lo guardò confusa, ma poi posò il
bicchiere e decise di seguirlo.
Fecero un po' di strada in macchina, e si fermarono davanti ad un
ospedale. I corridoi a quell'ora erano praticamente tutti vuoti,
così non ci misero molto a prendere l'ascensore fino al
quarto piano.
Appena le porte si aprirono si trovarono Harry con le mani nei capelli,
con gli occhi rossi, seduto in qualche sedia più avanti.
Louis diede una leggera pacca sulla spalla di Agnese e le
sussurrò ad un orecchio:
"Sono sicuro che tu lo puoi aiutare... non fartelo scappare."
Lei si avvicinò e si sedette nella sedia accanto alla sua.
Ci volle un po' ma lui alzò la testa, e la guardò
con gli occhi rossi e gonfi del pianto, poi si buttò tra le
sue braccia.
Agnese avrebbe volentieri voluto saltellare, ma sapeva che in quel
momento doveva solamente ricambiare quell'abbraccio.
"M-mio cugino...u-un i-incidente....moto"
Riuscì a capire solo questo sai singhiozzi del ragazzo.
Quando si fu calmato,alzò la testa e lo guardò
negli occhi.
"Due mesi fa mi successe lo stesso. Mio zio fece un bruto incidente con
la macchina...Vedrai.. Andrà tutto bene."
Gli prese la mano e gliela strinse.
"Danielle, stai scherzando?! Ora non posso più nemmeno
andare in discoteca senza di te?!"
"Luca stai scherzando?! Non posso più nemmeno uscire con le
mie amiche?!"
I due ragazzi chiusero le chiamate e si diressero da parti opposte.
Liam lontano dal locale, aveva bisogno di aria. E Giulia dentro, aveva
bisogno di alcol.
Giulia finiva sempre così quando litigava con il ragazzo.
Lui se la prendeva per ogni minima cosa, e le urlava contro. E lei si
sfogava con l'alcol.
Entrò nel locale e quasi non si scontrò con
Antonella.
"Hai visto Liam?"
"Il tuo principe ha appena litigato con la ragazza ed è
andato in giro.."
"Wow, grazie Giulla!"
"Di nulla!" disse alzando un chupito come per brindare e mandandolo
giù tutto d'un sorso.
"Litigato con Luca... Vabbé, io lo vado a
cercare.."
Ma l'amica era troppo impegnata a bere per ascoltarla.
Era arrivata al settimo.. O forse l'ottavo drink diverso quando
qualcuno glielo sfilò dalle mani.
"Ehi ciuffo! Quello è mio!" disse sporgendosi, ma l'alcool
la fece praticamente cadere addosso al ragazzo.
"Sai che profumi di buono?"
Zayn sorrise, poi le mise un braccio intorno alle spalle e la fece
uscire dal locale, e si avvicinarono alla macchina.
"Ma io non voglio stare qui! Io voglio bere!"
"Non se ne parla! Tu hai bevuto abbastanza per stasera..."
"Allora vieni qui... Divertiamoci un po'.. " Giulia lo tirò
per il collo della camicia.
"Mi dispiace, io non mi diverto con le ubriache. E tanto meno potrei
farlo con te."
Il moro le spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e
le sorrise.
La ragazza allora decise di salire nei posti posteriori della macchina,
e il ragazzo le si mise accanto.Dopo aver parlato un po', Giulia si
addormentò sulla sua sua spalla e Zayn non poté
fare altro che rimanere lì con lei.
Antonella corse fuori dal locale alla ricerca del ragazzo. Per fortuna
si era fermato ad un piccolo parco giochi lì vicino e si
dondolava su un altalena.
"Ciao"
"Ehi"
Antonella si sedette su l'altra altalena lì accanto e si
mosse lentamente strusciando i piedi per terra.
"Va tutto bene?"
"Mmh, mmh."
"Sicuro?"
"No."
Rimasero lì a parlare per ore ed ore, parlarono di qualsiasi
cosa, risero anche, molto. Quando decisero di tornare indietro, in
lontananza si riuscivano a vedere le prime luci dell'alba. E anche una
persona incappucciatta che era stata lì per quasi tutto il
tempo decise di andarsene.
Ormai il locale era quasi completamente vuoto, e mentre Giorgia ed
Angela erano andate a prendere qualcosa da bere, Niall andò
a bisbigliare qualcosa al Dj, e quello cambio totalmente canzone e luci.
Il biondo si avvicinò alle ragazze e chiese il permesso ad
Angela, che annuì divertita.
"Posso avere questo ultimo ballo?"
"Oh volentieri." rispose Giorgia seguendo il ragazzo sulla pista, e
ballarono la canzone stretti, fronte contro fronte, mentre i loro nasi
si sfioravano.
"Non ci posso credere, hai chiesto un lento in discoteca!"
"Beh, volevo ballare con la mia ragazza.."
Angela si sedette su uno degli sgabbelli del bancone, e riconobbe
subito il ragazzo accanto a lei.
"Non sono carini?"
"Oh si, molto, ma prima o poi uno dei due tradirà l'altro e
manderanno tutto a puttane."
Louis mandò mandò giù il contenuto di
un bichierino e fece una smorfia.
"No, sono sicura che non accadrà."
"Scommettiamo?"
"No!!"
"Si!"
"NO!"
"SI!"
Finita la canzone, decisero di andare via.
Presero le loro cose e si avviarono al parcheggio, dove trovarono Liam
e Antonella che li aspettavano, e appena aprirono le macchine, in una
ci trovarono Zayn e Giulia che dormivano beatamente.
Non appena arrivarono a casa, di fronte trovarono anche Agnese ed Harry.
Ormai il cielo era quasi del tutto illuminato.
Si salutarono, e le ragazze si avviarono in casa cercando di non far
troppo rumore, e di non far fare troppo rumore a Giulia.
Stay with me.
Just remember, you're that one thing i can't get enough.
So I'll tell you something, this could be love.
'Cause, I've the time of my life.
No, I never felt this way before.
Yes,I swear, it's the truth.
And I owe it all to you.
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Capitolo 18 *** Who says you're not a star potential? ***
I'm broken, do
you hear me?
I'm blinded cause you're everything I see.
I'm dancing alone,
I'm praying that your heart will just turn around.
"Oh andiamo! Perché non vieni anche tu?!"
"Lo sapete! non posso permettermi di avere debiti, e come al solito la
biologia non mi da pace...Ma tranquille, avrete delle ottime guide."
Si girarono verso i quattro ragazzi lì accanto che le
sorrisero in risposta.
"...Va bene, ma non vi divertite troppo voi due a casa da soli.."
disse Agnese ammiccando, uscendo di casa e lasciando Niall e Giorgia da
soli.
I due salirono al piano superiore e andarono nella stanza della
ragazza, dove
li aspettavano già due enormi libri di biologia.
"Io e la biologia non andremo mai d'accordo." disse lei buttandosi
sul letto.
"Vedrai, con un prof come me, andrai benissimo.."
"No, se avessi un prof come te, sarebbe davvero difficile stare attenta
alla lezione!" ammise ridendo.
"Tu non hai un sogno?"
Giorgia alzò la testa da Mendel e le sue leggi e lo
guardò confusa.
"Si, insomma... Qualcosa che vorresti fare nella vita... Sogni del
genere.."
"Beh.. una cosa ci sarebbe.. Ma più che altro è
una grande cavolata...Non
è niente di che..." balbettò abbassando lo
sguardo.
Lui le alzò il mento con un dito ed incatenò i
loto sguardi.
"Lo sai che a me puoi dire tutto..."
E lei non riuscì a resistere ai sui occhi color cielo.
"Se proprio insisti... Il fatto è che... Io vorrei
cantare...."
"Bene! Allora fammi sentire! Sono la persona adatta per decidere,
infondo
è il mio lavoro... E giuro di non essere di parte."
"Ma non credo che possa essere un bello spettacolo..."
"Dai, fidati di me..."
"Ok... " concluse sconsolata, schiarendosi poi la voce.
"If I'm
louder, would you see me?
Would you lay down, in my arms and rescue me?
Cause we are, the same.
You save me, but when you leave it's gonna again."
Giorgia
fece un respiro profondo e si girò
verso il fidanzato.
"Devo essere proprio sincero?" chiese serio.
"Spara, sono pronta." chiuse gli occhi, pronta al peggio.
"Sei stata grandiosa! Bravissima!" urlò con un sorriso
enorme.
La ragazza socchiuse piano piano gli occhi.
"TU! MI HAI FATTO PRENDERE UN COLPO! Pensavo di essere una campana!"
iniziò a prenderlo a cuscinate.
"Ehi! Ehi! Facendo la cover una strofa del genere, come
potevi
andare male??"
"Ah, modesto il ragazzo!"
Si abbracciarono e si buttarono sul letto. Niall le lasciava piccoli
baci sulle
guance e sul collo, mentre lei rimaneva accoccolata sul suo petto.
Rimasero per un po' così, finché il biondo non le
spostò una ciocca di capelli
dietro l'orecchio e sussurrò: " E se ti aiutassi a
realizzare i tuoi
sogni?"
"In che senso?" domandò lei disegnando cerchi immaginari
sulla sua
maglia.
"La seconda settimana di Giugno, avremo un concerto qui a Londra. E non
c'è nessun artista di apertura... Se ci lavorassimo, oltre
all'apertura
potresti fare anche delle comparse durante il concerto..."
La riccia si alzò in piedi, e camminò per un po'
avanti e indietro per la
stanza, mentre il ragazzo, seduto sul bordo del letto la guardava. Poi
si fermò
di bottò e lo guardo corrugando la fronte.
"Ok,sarebbe un idea geniale, e un occasione meravigliosa.. ma ci sono
dei
piccoli dettagli che non hai considerato..."
"Cioè?"
"Prima di tutto, non ho mai cantato in pubblico. Il massimo che ho mai
fatto sono stati concerti sotto la doccia, che solo i miei potrebbero
aver
sentito, o canticchiare con l'ipod nelle orecchie... Ma lì
non mi sente mai
nessuno... Secondo, a Giugno, manca poco più di un mese, e
terzo..."
In quel momento Niall si alzò e bloccò la sua
parlantina posandole un dito
sulle labbra.
"Si, ma tu ti sei dimenticata di contare che sei la mia ragazza, e sei
con
i One Direction, e se sei con noi, tutto è possibile!"
Lo disse contale convinzione che Giorgia non poté fare altro
che sorridere e
abbracciarlo forte.
"Non dovresti mai dubitare di te. Hai del talento, davvero."
Lei lo strinse ancora più forte, allora lui decise di
sbilanciarsi di
proposito, e caddero entrambi sul letto e iniziarono a farsi il
solletico, ma
la ragazza passò immediatamente in svantaggio, e
cominciò a ridere e a
scalciare.
"No! Ti prego basta!"
"Ma no, è così divertente!"
Riuscì a bloccargli le mani, ma si sbilanciarono ancora e le
si ritrovò stesa
sul letto, mentre lui era completamente su di lei, se non per la parte
superiore che teneva alzata con la forza delle braccia. Si fissarono
per un
po', poi piegò leggermente le braccia e si
avvicinò alle sue labbra. Si
baciarono, prima dolcemente, poi sempre con più passione.
Niall stava iniziando
a infilare la mano sotto la sua maglia ma Giorgia lo fermò
prima.
"Niall, aspetta..."
"Lui si alzò leggermente e la guardò in viso.
"Io... non..." balbettò, poi prese coraggio. "Io
sono
vergine!" sputò tutto d'un fiato.
Il ragazzo spalancò gli occhi, velocemente si
alzò e si sedette lì accanto.
Cadde il silenzio nella stanza. Giorgia si maledisse per non
tenere mai la
bocca chiusa, e immaginò che Niall si sarebbe comportato
diversamente.
Si avvicinò lentamente, provando a baciarlo, ma lui si
spostò molto velocemente
e la guardò sorridendo.
"Dai, finiamo di studiare."
Si, si sarebbe comportato diversamente.
Who
says you're not a star potential?
Who says you're
not presidential?
Who says you can't be in movies?
Listen to me, listen to me.
Who says you don't pass the test?
Who says you can't b the best?
Who
said? Who Said?
Le
vacanze erano ormai finite e le amiche di Giorgia erano dovute tornare
in
Italia.
I ragazzi avevano trovato l'idea di Niall stupenda, quindi tutti i
pomeriggi si
incontravano anche con la ragazza per le prove.
Una sera di metà Maggio, Londra stava mostrando uno dei sui
peggiori temporali,
così Zayn si offrì di dare un passaggio a
Giorgia, mentre gli altri ragazzi ne
approfittarono per parlare.
"Che succede?"
Niall stava osservando lo scorrere della pioggia fuori dalla finestra e
ci mise
un po' a capire che stavano parlando con lui.
"Uh?"
"Che succede, perché ti comparti in modo così
'distaccato' con
Giorgia?"
"E' vergine." rispose continuando a guardare di fuori.
Louis e Liam non ebbero alcuna reazione a quell'affermazione, mentre
Harry uscì
una specie di acuto, che non riuscirono bene a capire se fosse di
sorpresa o
chissà che altro.
"E allora? Qual'è il problema?" chiese Liam.
Niall si girò finalmente verso gli amici.
"Ho paura. Ho paura di deluderla, ho paura di non essere il ragazzo
adatto, ho paura che non sia come sperava...Ho paura di farle del
male..."
"Aaaaaaaaaaaaaah! BASTA! Ho sentito più paure da te stasera
che in tutta
la mia vita!" urlò Louis. "Se te lo ha detto, significa che
si fida
di te. E che probabilmente sei proprio tu quello con cui lo vuole
fare.."
Liam e Harry annuirono alle parole di Louis.
"Quindi, cosa dovrei fare?"
"Prima di tutto, chiamala. Anche perché lei è
logorata dall'ansia. Pensa
che ti abbia perso per sempre.... E poi.."
"...poi dovresti prepararle qualcosa di speciale..."
Tutti si girano verso Harry. Lui non era un tipo romantico, solitamente
lui era
quello 'da una botta e via' , anche se, ultimamente si erano accorti
tutti che
era sempre a ticchettare messaggi sul telefono.
"Che c'è? Anche io posso essere romantico!" urlò
facendo scoppiare
tutti in una grande risata.
"E se lei non fosse pronta davvero?"
"Aspetterai...."
"O andrai a puttane..."
"HARRY!"
"Che volete?! Non vi va bene nulla! Se sono romantico, sono strano, se
dico così, mi urlate contro! Ditemi cosa devo fare!"
Mentre gli altri iniziarono a discutere, Niall decise di andare a
chiamare
Giorgia.
Uno squillo, due squilli.
"Pronto?"
"Ehi, ciao!"
"Niall!"
"Sei già arrivata a casa?"
"Emhh... Si, ho appena finito di aiutare.."
"Scusa..."
"Per cosa?"
"Per tutto il mio stupido comportamento., sono uno stupido,
è solo che...
Ho avuto paura... Ho paura di non essere abbastanza per te... Magari
non sarà
come te lo immaginavi... O magari ti deludo..."
"Niall, se te l'ho detto, era solo perché volevo anche dirti
che ero
pronta, che sono pronta, che sono sicura che deve essere con te e
nessun altro.
Può essere solo con te. Ne sono più che certa."
"Io non.. Io non voglio metterti fretta..."
"Non me ne stai mettendo, tranquillo, sono io che ho deciso che deve
essere con te."
"Va bene... L'importante è che non ti senti... obbligata."
"No,lo faccio per mia scelta, tranquillo. Mi stanno chiamando i miei.
Ci
sentiamo dopo, ok?"
"Ok, ciao!"
Il biodo, con il sorriso sulle labbra, tornò indietro dove i
ragazzi stavano
ancora bisticciando.
"Allora? Te la da?"
"HARRY!!" urlarono Liam e Louis contemporaneamente dandogli uno
scappellotto ciascuno.
"Che cosa ha detto?"
"Era come dicevate voi... Lei... E' pronta...Ora, ho bisogno di
organizzare qualcosa di davvero speciale, deve essere perfetto."
"Tranquillo, ti aiuteremo noi a fare tutto!"
"Io vi aiuto solo se la finite con gli scappellotti!" disse Harry
coprendosi la nuca con le mani.
Giorgia doveva assolutamente parlare con le amiche.
Cenò il più velocemente possibile poi corse
dritta al pc. Non fece in tempo a
scrivere che già stava ricevendo la richiesta per la
video-chiamata.
"Giorgia non puoi capire!" urlò Antonella.
"..Una notizia sconvolgente! " continuò Giulia.
"Ti giuro, siamo sconvolte!" gridò Angela.
"Dio, come la fate lunga..." sbuffò Agnese.
"Dici?! Certo perché messaggiare con Harry Styles
è una cosa da tutti i
giorni!!"
"COSA?!?"
"Ecco, ci mancava solo la romana-londinese...non bastavano ste tre?!"
"No, ora mi spieghi.. Tu ti messaggi con Harry e io non ne so nulla?!?
Che
cos'altro nascondi??"
"Sei una traditrice! Potevi almeno avvertire le tue amiche!"
Passarono la serata a ridere e scherzare, rinfacciando ogni tanto ad
Agnese
tutto il dramma, e alla fine Giorgia si dimenticò di
raccontare quello che le
stava per succedere.
Quando spense tutto, si mise sotto le coperte, ma sembrava proprio che
il sonno
non voleva proprio prenderla.
Si girava e rigirava, ma il vero problema era chiudere gli occhi.
Appena lo
faceva, le veniva in mente quello che stava per fare, e alla fine,
dovette
ammettere che un bel po' di paura l'aveva anche lei.
Improvvisamente lo schermo del suo telefono si accese. Era un messaggio
di
Niall.
"Domani sera. E' sabato, e sono riuscito a cacciare tutti i
ragazzi di
casa. Devi solo trovare una scusa con i tuoi. Ti prometto che
sarà perfetto.
xxx"
Giorgia perse un battito del cuore. Stava per succedere. Aveva paura,
ma sapeva
che stava facendo la cosa giusta.
"Va bene, mi fido di te. A domani. xxx"
Chiuse gli occhi, e si impose di dormire. Doveva assolutamente farlo.
Passò tutta la giornata a prepararsi.
Non sapeva nemmeno se si stava preparando fisicamente o più
che altro
psicologicamente.
Con i genitori era andato tutto liscio, gli aveva detto che andava a
dormire da
una sua compagna di classe, per il suo compleanno, e per fortuna le
avevano
creduto.
Dopo essersi mangiata tutte le unghie, alle nove, sentì
finalmente un clacson
sotto casa sua, prese velocemente la borsa e scappò di fuori.
Entrò in macchina e salutò Zayn, Louis, Liam ed
Harry.
"Ehilà verginella!" Harry non fece in tempo a dirlo che
tutti e tre i
ragazzi gli avevano dato una scappellotto.
"Ahi! Se andate avanti così, giuro che vi denuncio per
molestie!"
Era incredibile, quei ragazzi riuscivano sempre a farla ridere.
Non appena si fermarono davanti alla casa, Giorgia lanciò
uno sguardo
preoccupato a Liam che era seduto accanto a lei, nel posto del
guidatore.
L'amico allargò le braccia e lei gli si catapultò
direttamente addosso.
"Tranquilla, andrà tutto bene." le bisbigliò in
un orecchio,
accarezzandole la schiena e i capelli. Poi le lasciò un
bacio sulla testa prima
che si allontanasse. Lei si staccò e abbozzò un
sorriso. Salutò tutti e si
avviò all'entrata.
Trovò le chiavi attaccate fuori, così
aprì la porta lentamente, entrò e la
richiuse alle spalle.
Tutta la casa era immersa nel buio completo, se non una scia
di candele,
costeggiata da petali di rosa posati sul pavimento.
La ragazza sorrise emozionata, e seguì il percorso al piano
superiore, fino
alla stanza di Niall.
Aprì piano la porta e si ritrovò in una stanza
circondata da candele, vasi
pieni di rose e petali ovunque.
Si girò e vide il ragazzo che entrava proprio in quel
momento. Buttò la borsa a
terra e gli saltò al collo.
"Perfetto, perfetto, perfetto."
Il biondo sorrise, davvero felice, ed iniziò a baciarla.
La baciò piano, con calma, togliendole la giacca, e mentre
lei ricambiava i
baci, si avvicinarono al letto.
Piano piano i baci divennero sempre più passionali,
ed ogni che la
passione aumentava, uno strato di vestiti andava via.
Poteva essere solo lui.
E quella notte fu davvero perfetta.
This night is flawless, don't you let it go.
I'm
wonderstruck, dancing around all alone.
I'll spend forever, wondering if you know,
I was Enchanted to meet you
These wings are made
to fly!
YO!YO!
Chiedo scusa per il tempo ENORME che ci ho messo per scrivere questo
capitolo.
Ok, la mia amata Marie amerà il titolo di questo
angolo autrice.
Allora.. Erano mesi che aspettavo questo capitolo...
Anche se il peggio di tutti deve ancora arrivare...MUAHAHAH.
Si, sono mesi che penso a come continuerà la storia :')
Allora, so già che appena Giulia, Agnese e Antonella
leggeranno questo
capitolo, mi guarderanno in modo diverso.
E mi daranno della pervertita. lol.
Io amo tutte le canzoni che ci sono in mezzo, penso che ci stiano alla
perfezione.
Potreste recensire?
Lo scorso capitolo ne ha ricevuta solo una e sono caduta in depressione
çwç
Vorrei
cambiare il titolo della storia. Questo ce l'hanno
in troppi ewe
Le opzioni sono:
-The story of us.
-Life makes love look hard.
-This love is ours.
-A place in this world; I found it.
SONO
APERTE LA VOTAZIONI! (?)
Ah, ed è probabile che cambi nome da un momento all'altro...
So, keep your eyes open! (riferimenti a Taylor Swift ovunque. lol)
Vado, anche perché devo ancora studiare 10 pagine di
filosofia D:
Nel prossimo capitolo potrei postare le foto di tutte le protagoniste :3
Preparatevi u-u
Bye bye!
-Geo.
|
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Capitolo 19 *** Too late for second guessing. ***
Un
filo di luce entrava dalla finestra, illuminando la
stanza.
L'odore delle candele, alla vaniglia, sciolte si univa a quello delle
rose
sparse tutte intorno.
Giorgia schiuse appena gli occhi da un leggero tocco su i capelli e dal
respiro
regolare sotto la sua testa.
Così si girò appena e incontrò lo
sguardo del biondo che le sorrise dolcemente.
"Dicono che dopo aver fatto l'amore per la prima volta si
diventi
più belli, hanno proprio ragione, sei ancora
più bella." disse
spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
La ragazza si strinse di più al lui abbracciandolo e
rimasero così per attimi
che avrebbero voluto durassero per sempre, in silenzio, mentre
continuava ad
accarezzarle i capelli.
"Niall.." la riccia puntò il mento sul petto del ragazzo per
guardarlo dritto negli occhi e anche lui alzò la testa.
"Niall...Io ti amo."
Lui spalancò gli occhi sorpreso, ma poi si alzo leggermente,
le prese il viso
tra le mani e la baciò.
"Ti amo anche io."
La mora sorrise mentre ricambiava i suoi baci.
I due si alzarono e decisero di rivestirsi, visto che da
lì a poco gli
altri ragazzi sarebbero potuti tornare.
Non appena si misero l'intimo, la ragazza rubò la maglia
del fidanzato.
"Questa la prendo io.... Me la regali vero? " disse infilandosela.
"No! Quella è nuova!"
"Mmh.. penso che me la terrò comunque...."
Niall fece uno scatto verso la ragazza che iniziò a scappare
urlando.
In quel momento sentirono bussare alla porta.
"Almeno evitate di accoppiarvi mentre siamo in casa!"
"LOUIS!" urlarono gli altri tre mentre i due fidanzati scoppiarono a
ridere.
Non appena si resero presentabili andarono a salutare gli amici.
Stavano per scendere con tutti gli altri quando il biondo la prese da
parte e
l'aiutò ad infilarsi una felpa, le stava leggermente larga e
si notava che era
un po' consumata.
"Questa è la mia preferita. Sono sicuro che però
sta meglio a te."
disse mostrando un sorriso di quelli che tolgono il fiato.
Lei gli saltò al collo e non smise un secondo di
ringraziarlo, era perfetta.
Salutarono velocemente tutti, la riaccompagnò a casa, e si
diedero appuntamento
per la sera, per le prove.
Arrivata a casa notò subito che i genitori non c'erano, e il
post-it sul frigo
gliene dava conferma.
Corse nella sua stanza, decisa a chiamare le amiche, dovevano sapere
TUTTO.
Dopo vari squilli a vuoto, tutte le ragazze apparsero sullo schermo del
pc.
"Ragazze, vi devo parlare..."
"Gio, tutto bene? Hai una faccia strana.."
"Sarà ancora sconvolta per la notizia di Agnese e Styles..."
"Io sono ancora sotto shock!"
"Mio Dio, ragazze! Quanto la volete mandare avanti questa storia?! E'
solo
qualche messaggio!"
"Ragazze.....Ragazze...." Giorgia cercò di attirare la loro
attenzione."Ragazze...RAGAZZE HO FATTO SESSO CON NIALL!"
Calò un silenzio assoluto, le amiche erano rimaste
letteralmente a bocca
aperta.
"Oh mio Dio...."
"Almeno, avete usato le protezioni? Sono troppo giovane per diventare
zia!" disse Agnese, e scoppiarono tutte a ridere.
"Si, tranquilla.... Beh... Gli ho anche detto che lo amo..."
"Awwwww.. e lui?!" urlarono contemporaneamente Giulia e Angela.
"Magari di ha risposto 'Lo so' come Katniss a Gale." disse Antonella.
"No Anto, probabilmente lo avrei odiato a vita se avesse detto una cosa
del genere.... Mi ha detto che mi ama anche lui."
" Ohhhhhhhhh , awwwwwwwwwwwww!" urlarono tutte insieme anche iniziava
a somigliare ad un ululato.
"Ah, un altra cosa..."
"Sei incinta?"
"Agnese!" urlarono le tre amiche.
"Agnese, no. Ho detto a Niall che il mio sogna sarebbe di cantare... Mi
ha
sentita, e ha deciso insieme agli altri che canterò come
artista di supporto al
loro prossimo concerto a Londra!"
Ci fu un insieme di urla, cori da stadio, e acclamazioni.
"Se aiuta a realizzare i sogni, anche io mi scopo Niall Horan!"
"AGNESE!"
"Inizio a capire perché tu ed Harry andate tanto
d'accordo. Siete
uguali! Ma, il dilemma sarebbe...Potreste venire a vedermi?"
Di nuovo silenzio, come se nessuno volesse parlare, come se stessero
nascondendo qualcosa.
"Faremo di tutto per venire!" urlò Angela per coprire quella
situazione, mentre tutte le altre balbettavano qualcosa di conferma.
Giorgia controllò l'ora e si alzò di scatto.
"Ragazze, è tardissimo! Devo andare alle prove! Ci sentiamo
presto!"
Salutò velocemente le amiche e iniziò a
prepararsi correndo da una parte
all'altra della stanza.
*
* *
"Ehi,
ma quella felpa non era di Niall?"
"La prima cosa che si fa dopo aver fatto l'amore è di
regalare qualcosa di
proprio alla ragazza."
"Io non lo faccio mai, anche perché, se lo facessi adesso
sarei rimasto
senza vestiti...."
"Se era una battuta non faceva ridere..."
"No, infatti era una schiacciata."
Mancavano meno di due settimane al concerto e non facevano altro che
provare.
Niall voleva che fosse tutto perfetto, voleva che il sogno di Giorgia
si
realizzasse.
Avevano deciso che avrebbe cantato durante i loro cambi di
vestiti,
avrebbe fatto alcuni canzoni con loro, e cantato nel finale.
Era una scaletta piuttosto piena, ma speravano davvero di riuscire a
fare
tutto.
"Giorgia, lei è la nostra stilista, ti aiuterà a
scegliere cosa mettere
per il concerto."
"Oh, molto piacere."
"Ciao! Allora, avevi in mente già qualche idea?"
"Una idea vaga l'avrei, ma magari tu potresti aiutarmi."
"Ok, tanto abbiamo un badget abbastanza alto, ci divertiremo!" disse
prendendo la riccia a braccetto. "Ragazzi noi andiamo a fare
shopping!"
"Dite addio a tutti i nostri risparmi!" annunciò Zayn mentre
la porta
si chiudeva alle loro spalle.
Qualche minuto dopo sentirono bussare pesantemente alla porta dello
studio.
Liam andò ad aprire la porta e si ritrovò una
Danielle furibonda che gli urlava
contro.
"Non chiami, non rispondi ai messaggi, devo supporre che tu e la
ragazza
di quella sera stiate bene insieme!" sputò puntandogli il
dito contro il
petto.
"Il triangolo no! Non l'avevo considerato!" canticchiarono
Louis e
Harry ricevendo un occhiata infuocata da Danielle, ma causando anche le
risate
degli altri.
"Non so di cosa tu stia parlando..."
"Certo, perché io sono stupida secondo te! Ti ho visto!
Quella sera che
siete usciti in discoteca, sono venuta anche io, e ti ho seguito. E ti
ho visto
con quella ragazza!"
"Tu mi hai seguito?! Sei diventata pazza?!"
"Noi... Vi lasciamo soli..." disse Niall trascinando via anche gli
altri che volevano godersi lo spettacolo.
"Si, ti ho seguito, eri con quella ragazzina, una delle amiche di
quella
troietta di Giorgia."
"Non parlare di lei in questo modo." ringhiò Liam a denti
stretti.
"Perché non dovrei? E' la verità!"
"Lei non ha mai detto niente del genere su di te, quindi non ti puoi
permettere di farlo tu."
Questa volta era lui a puntarle il dito contro e alzando la voce di un
ottava.
"E' davvero così importante?"
"E' la ragazza di Niall, ed è la mia migliore amica."
"Un tempo ero io la tua migliore amica..."
"Con il tempo, le cose cambiano."
Danielle lo guardò indignata, se ne andò via
sbattendo la porta non dicendo più
una parola.
"Amico, va tutto bene?" domandò Zayn rientrando seguito dai
ragazzi.
"Diciamo di si..." rispose abbozzando un sorriso.
Nel silenzio che si era creato dopo sentirono la suoneria di un
messaggio. Si
girarono tutti verso di Harry.
Era arrivato il momento di scoprire chi era la misteriosa destinataria
dei suoi
messaggi.
Ma il riccio fu più veloce ad intuire le loro intenzioni.
Iniziò a correre per
lo studio mentre gli altri lo inseguivano.
Stava per scamparla, battendoli sulla stanchezza, quando uno
Zayn-volante.
saltato dal divano non gli piombò addosso, schiacciandolo a
terra.
"BU-YA!" urlò il moro rialzandosi, mentre Louis prendeva il
telefono.
"Ultimi messaggi... ragazzi, rullo di tamburi..." disse Louis
enfatizzando, ma nessuno si mosse, "Insomma, un po' di
atmosfera!.......Agnese?"
"Quella Agnese?"
"Agnese italiana?"
"Agnese la migliore amica della mia ragazza?"
"Beh, effettivamente non conosco molte Agnesi...Si, lei...Siamo
amici..."
Louis si avvicinò all'amico toccandogli la fronte.
"Tu stai sicuramente male... Tu non sei MAI stato amico con nessuno del
sesso femminile, che non fosse tua madre!"
"Che esagerazione! C'è stata anche....
E.....no....C...no....MIA
SORELLA!...Ok, lo so... è strano...Ma lei è
diversa..."
"OH MIO DIO! Chiamate un ambulanza! Harry sta malissimo! Si sta
innamorando!"
"Ma che innamorando! Ho solo un amica femmina!"
"Va bene, se lo dici tu...."
"Che ne dite se riprendiamo le prove?"
"Un attimo, prima devo fare una cosa."
"E' per la sorpresa a Giorgia?"
"Si."
Prese il telefono e mandò qualche messaggio. Appena finito,
tornò dai ragazzi e
riprese a cantare.
Giorgia aveva passato tutto il resto del pomeriggio con la stilista.
Era una
donna simpatica, e aveva trovato fantastico l'outfit che aveva in mente
per il
concerto, che con qualche ritocco da parte sua , fu davvero perfetto.
Tornò a casa piena di buste che posò velocemente
in camera sua, poi andò in
cucina dalla madre.
"Mamma... Sai, i One Direction, il gruppo di cui ero ossessionata, di
cui
uno di loro è il mio ragazzo.... Canterò ad un
loro concerto."
La madre la guardò confusa.
"In che senso?"
"Beh, Niall ha detto che voleva aiutarmi a realizzare i miei sogni...E
canterò al loro concerto, il 22 giugno, qui a Londra. Ho
anche due biglietti,
riservati, nei posti migliori, per te e papà. Verrete, vero?"
"Certo tesoro, so quanto tu voglia cantare, e quanto tu ci tenga,
perciò
saremo lì per te."
"Oh, grazie mille mamma!"
La strinse in un abbraccio, e un po', sperò che non la
lasciasse più andare,
avrebbe voluto rimanere protetta nelle sue braccia per sempre. Tutto
stava per
cambiare.
"Ad una condizione."
Ecco, doveva immaginarlo.
"Che ci presenti questo Niall."
Era abbastanza accettabile.
"Va bene, ma lo devo avvertire, o preparare...."
"Ok, ma domani sera lo voglio a cena qui."
Ora diventava preoccupante.
La ragazza prese il telefono e chiamò velocemente il biondo.
"Emh, Niall..."
"Giorgia, che succede?"
"Abbiamo un problema..."
"Stai male? I tuoi non ti lasciano esibire?"
"Peggio, ti vogliono conoscere, domani, a cena qui."
"Questo è molto peggio! Non puoi dirgli che ho una qualche
malattia grave,
qualcosa di contagioso e non posso venire?"
"Lo farei volentieri, anche perché i miei genitori sono
MOLTO
imbarazzanti, ma non posso, niente cena, niente concerto...."
Il ragazzo sospirò rassegnato.
"E cena sia...Ma domani, dopo scuola devi venire qui e aiutarmi."
"Ok, ma tu iniziati a preparare psicologicamente per quello che
potrebbero
chiederti, sono davvero pessimi..."
"Va bene... ah Giorgia?"
"Si?"
"Ti amo."
Un sorriso spontaneo spuntò sul viso sella ragazza.
"Ti amo anche io."
Appena chiuse la chiamata, la madre accolse il marito i casa,
così la ragazza
si avvicinò a loro.
"VOI DUE! Dobbiamo parlare!"
Li tirò entrambi per un braccio e li fece sedere sul divano.
"Allora, Niall ha accettato i venire a cena qui, quindi voi dovete
evitare
qualsiasi stranezza. Niente nomignoli, niente domande strane, e niente
ricordi
d'infanzia, soprattutto quelli imbarazzanti."
"Ma chi è Niall?" bisbigliò l'uomo all'orecchio
della moglie.
"Il suo fidanzato."
"Cosa?! Giorgia è fidanzata e io non ne so nulla?!"
"E' ovvio, tu sei il padre!" risposero contemporaneamente madre e
figlia.
*
* *
Il pomeriggio seguente non tardò ad arrivare, e non appena
Giorgia uscì dalla
scuola si diresse a casa degli amici.
Zayn gli aprì la porta e le disse che Niall era in camera
sua da tutta la
mattina.
La ragazza corse al piano superiore e bussò delicatamente
alla porta.
"Avanti!"
Appena entrò capì che qualcosa non andava.
C'erano vestiti ovunque e sa dentro
una cabina armadio ne volavano altri. La testa del biondo si sporse
fuori.
"Giorgia! Aiutami a scegliere! Non so cosa mettermi!"
La riccia spalancò gli occhi e scoppiò a ridere.
"Non ridere e vieni ad aiutarmi!"
"E io che credevo fosse qualcosa di serio... Sei peggio delle
ragazze!"
"No! E' una serissima! Io voglio fare una bella impressione ai tuoi
genitori! Non voglio che pensino che tu esca con un barbone."
"Non potrebbero mai pensarlo... Sanno che ho degli ottimi gusti."
"Modesta la ragazza."
"Come te.." aggiunse ridendo e cominciando a smucinare tra i vari
vestiti sparsi.
"Che ne dici di queste? Ti mettono in risalto gli occhi."
Aveva raccolto una camicia a quadri bianca e blu, con una maglietta
grigia da
mettere sotto.
"Come hai fatto? Sei peggio di mia madre, sei riuscita a trovate la
cosa
perfetta!" le si avvicinò e le stampò un bacio
sulle labbra.
"Si, ma iniziati a preparare, o faremo tardi."
"Aspettami giù, cinque minuti e arrivo."
Scese le scale e si buttò sbuffando su uno dei grandi divani
del salone.
"Che succede?" chiese Liam sedendosi accanto a lei mentre Louis si
sedeva dal lato opposto.
"I miei hanno avuto la brillante idea di lasciarmi esibire al concerto,
a
patto che gli presenti Niall. Stasera, a cena."
"Andrà tutto bene, ne sono sicuro. Niall ha la
capacità di farsi amare da
tutti, come te."
"Pensala così, male che vada, non te lo faranno vedere
più e non ti
esibirai al concerto."
Giorgia lanciò uno sguardo disperato all'amico e nascose il
viso tra le mani.
"Non sei di aiuto Louis."
"Cercavo solo di essere realista."
Liam la strinse tra le sue braccia per consolarla.
"Ehi, anche io!" disse Louis aggiungendosi all'abbraccio.
"Che gioco è? 'Abbracciamo tutti la ragazza di Niall'?"
"No, è 'Abbracciamo la migliore amica di Liam'."
"Mettiamola così..Si chiama ABBRACCIO DI GRUPPO."
Come se avessero sentito un richiamo, arrivarono anche Zayn e Harry e
si unirono
al mucchio in cui si era trasformato l'abbraccio.
"R-ragazzi, non respiro...E siamo anche in ritardo.. Dobbiamo
andare."
"Va bene." dissero i ragazzi alzandosi sconsolati.
"In bocca al lupo!"
"Crepi!" disse Giorgia mostrando le dita incrociate prima di
chiudere la porta.
I due fidanzati salirono in macchina, e in poco tempo arrivarono a
destinazione.
Non fecero in tempo a suonare il campanello, che la madre di lei era
apparsa
davanti a loro con un sorriso a 32 denti.
"Ciao! Tu devi essere Niall! Molto piacere!"
"Salve signora...Mi ha riconosciuto dall'altra volta?"
"Oh no, ti ho riconosciuto dai miliardi di poster che Giorgia aveva
nella
sua camera in Italia!"
La ragazza sentì le guance avvampare.
"Fantastico, grazie mamma, tu si che sai mantenere alta la mia
reputazione!"
Il biondo trattenne le risate e seguì le due donne nel
salone.
"Cinque minuti e ceniamo, il tempo che tuo padre finisce di
prepararsi."
"Qualsiasi cosa ti dicono, si sono pazzi, e io ho ripreso da loro,
purtroppo..." bisbigliò la riccia nel orecchio del ragazzo.
"Pensala così....Meglio pazzi che noiosi." ridacchio lui in
risposta.
Sentirono dei passi veloci scendere le scale e un uomo sulla
cinquantina si
affacciò in salone.
L'irlandese scattò in piedi pronto a presentarsi.
"Salve signore, io sono..."
"Lui è il tuo ragazzo?! Ma non era quel... come si chiama...
MIALL! Quello
che avevi nei poster?!"
La ragazza si batté una mano sulla fronte disperata.
Perché tutti dovevano
cacciar fuori la storia dei poster?!
"Papà! E' Niall! Con la N! Certo che voi due avete ben
chiaro il concetto
di 'tenere alta la reputazione'."
La serata andò avanti tra risate e e chiacchiere, tra
ricordi d'infanzia, come
quello in cui Giorgia si era colorata tutta la lingua con i
pennarelli*, ma
anche ai più imbarazzanti momenti da Directioner.
Fortunatamente, riuscì a
convincere i genitori a non mostrare i filmini di famiglia.
La madre di Giorgia aveva cucinato una cena completamente all'Italiana,
e Niall
aveva trovato un altro motivo per amarla.
E così, quando alle undici e mezza Niall se ne
andò, arrivò il momento della
verità.
Giorgia si sedette su uno degli sgabelli della cucina mentre guardava
la madre
svolgere le faccende, poi arrivò anche il padre che si
fermò sullo stipite
della porta.
"Allora?"
"Allora cosa?"
"Giudizio finale?"
"Beh, è un bravo ragazzo e sembra anche simpatico... poi, se
non è scappato
dopo tutto quello che ha saputo di te stasera..."
"Papà!"
"Mi sta simpatico, e ti somiglia molto, avete un carattere molto
simile,
e...."
"E..?"
"E..Io e tuo padre ne abbiamo parlato. Si, potrai esibirti con loro."
I nervi di Giorgia si rilassarono e le comparse un enorme sorriso sul
viso,
prese il telefono e scrisse velocemente un messaggio prima di saltare
addosso
ai genitori entusiasta.
"Giudizio
finale: gli sei piaciuto...il concerto si fa!"
Too late for second guessing,
too late to go back to sleep,
it's time to trust my instincts,
close my eyes and leap;
It's time to try defying gravity,
I think I'll try defying gravity,
kiss me goodbye, I'm defying gravity,
and you won't bring me down.
Katniss,
il distretto 12 non esiste più.
Dovevo dare un finale "SBAM" al capitolo, e l'unica cosa che mi
veniva in mente,
era la frase qui sopra, e allora ho pensato di metterla come titolo
dell'angolo-scrittrice.
YO!
Spero che questo capitolo vi piaccia. Io non riesco a capire se mi
piace, o se
lo odio. lol
Alcune
parti le amo, altre mi fanno schifo.
Non
ho idea di come sia la grafica, ho avuto diversi problemi oggi, e spero
che
sia decente,
si,
sto cercando di migliorare.
Spero
di non aver spoilerarato nessuno con quella frase, chiedo venia.
Beh...
Recensite in tante e.... nada mas.
Ora
vado a fare i compiti di spagnolo, francese, e matematica.
Si,
io li faccio alle 23:00. lol
Vorrei
dedicare questo capitolo a due persone:
Marie,
vedi, io ti dedico i capitoli, e tu nemmeno mi metti nell'angolo
scrittrice.
ewe
love
ya.
Agnese:
non importa quanto litighiamo, quanto urliamo forte, per quanto tempo
non ci parliamo.
io
ti vorrò sempre un bene dell'anima, sei la mia migliore
amica, non
dimenticarlo, mai.
ti
voglio tanto bene.
*=la
cosa dei pennarelli, è una cosa realmente
accaduta. lol.
Vi
presento la protagonista della storia, quella che è
presente anche nel banner. (si, sono io. lol)
Giorgia.
(spero si veda.)
|
Ritorna all'indice
Capitolo 20 *** i'm doing what people say i can't do. ***
una piccola nota, in questo capitolo ci saranno un po' di canzoni,
e alcune cantate da più persone;
qui scriverò i nomi con i rispettivi colori.
Giorgia, Zayn, Harry, Louis, Liam, Niall. Together.
See you behind.
***
Catch
your wings now you can't
stay,
take
those dreams and make them all come true,
butterfly
fly away.
We've
been waiting for this day all along
and
know just what to do.
Butterfly,
butterfly, butterfly fly away.
"Sei
davvero sicura di volerlo fare? Sai che
cambierà tutto, vero?"
"Si, lo so mamma. Ma è il mio sogno, e non voglio che se ne
vada solo
perché ora ho paura."
"Se tu sei sicura tesoro, io sono con te, sempre. Sei la mia piccola
farfalla, ed è arrivato il momento di aprire le tue ali.
Sono sicura che sarai
stupenda."
Gli occhi della donna iniziarono ad inumidirsi, così la
figlia si strinse a
lei. La madre le accarezzò i capelli e le diede un bacio
sulla fronte, come
faceva quando era piccola.
"Ti voglio tanto bene mamma."
"Te ne voglio tanto anche io farfallina."
"GIORGIA! Qui ci sono Miall, 'porca puttana me s'è allagata
casa' e gli
altri tre direction!"*
Madre e figlia scoppiarono a ridere e si avviarono verso il salone
dove erano
appena entrati i cinque ragazzi.
"Mi raccomando, trattatemela bene."
"Non si preoccupi signora. Ci sarò io sempre con lei." disse
Niall
stringendo la mano alla ragazza.
"Va bene... allora, ci vediamo tra un po'."
" A dopo!"
Mama told me not
to waste my life,
she said spread
your wings, my little butterfly.
don't let what
they say keep you up at night,
and if they give
you shhhhhhh,
then they can
walk on by...
Lo
stadio era completamente pieno, i bagarini
all'esterno cercavano di vendere gli ultimi biglietti a prezzi
esorbitanti.
La folla intonava cori e urlava ad ogni minimo movimento sul palco.
L'adrenalina saliva a mille anche solo al pensiero di uscire
là fuori e
cantare.
"Giorgia, come ti senti?"
"Beh, mi sto per esibire davanti a miriadi di persone, di vostre fan,
la
cui metà, se non di più, mi odia. Devo cantare
per prima, un pezzo
difficilissimo, e non mi ricordo se ho spento il forno. Per il resto
bene."
"E perché avresti dovuto accendere il forno?" chiese Louis
divertito.
"Magari quello non l'ho lasciato acceso, ma è solo una delle
TANTE
preoccupazioni della mia lista."
"Ma è già una in meno."
Lei fece una smorfia.
"Stai tranquilla, andrà tutto bene."
"Se lo dite voi..."
"Giorgia, puoi venire un secondo?"
La ragazza si mosse lentamente fino al biondo che l'aveva chiamata, e
che non
appena arrivò le lasciò un bacio
veloce sulle labbra.
"Devi
chiudere gli occhi, ti devo portare
da una parte."
"Va bene, basta che non è un trucco per portarmi di nascosto
sul palco.
Primo perché non sono pronta fisicamente, e secondo
perché non lo sono nemmeno
mentalmente."
"No, è una sorpresa."
"Uuuh, a me piacciono le sorprese!"
Sbirciò leggermente con l'occhi sinistro, me Niall se ne
accorse subito.
"Ti sto guardando! Smettila di sbirciare!" disse posando le sue mani
su gli occhi di lei.
Girarono in uno dei corridori dietro le quinte ed entrarono in uno dei
camerini
vuoti.
"Ora puoi aprire gli occhi, ma devi aspettare, un attimo qui."
Uscì velocemente prima che Giorgia potesse controbattere.
Lei si sedette su
una delle sedie girevoli lì vicino e ruotò
fissando il soffitto.
"Ehm... consegna ... speciale per la signorina Giorgia."
sentì dire
dopo che un battito violento non l'aveva quasi fatta cadere dalla sedia.
"Si, sono io, ma voi potreste anche bussare con più calm...."
La porta si aprì da sola e quattro ragazze le si
catapultarono addosso.
"Non ci posso credere... brutte... Mi avevate detto che non potevate
venire! E INVECE SIETE QUI!"
"Non saremmo mancate per nulla al mondo..."
"Insomma, la nostra migliore amica debutta come star, noi dobbiamo
esserci!
"Erano settimane che organizzavamo tutto, beh, più che noi,
è stato Niall,
ha fatto tutto lui."
Lei
si girò verso il ragazzo fermo sulla stipite della porta e
mimò un 'grazie' e lui rispose con un sorriso dolce.
Dietro di lui si fermò un omone con una cartellina, un
auricolare, si guardò un
po' intorno e poi urlò a gran voce: "GIORGIA, TRA 10 MINUTI
SUL
PALCO!"
"Oh no, io non ce la faccio... io svengo... anzi no.. muoio
lì, sul palco.
Si si, muoio di crepa cuore..:"
"Ma smettila! Tu sei nata per fare questo!" la rassicurò
Giulia.
"Lo pensi davvero?"
"Si, e puoi chiedere a chiunque, saranno d'accordo con me."
Giorgia guardò le amiche che stavano annuendo con
convinzione.
"Beh... Se lo dite voi... Mi vado a preparare. Da qualche parte, nella
parte vip, dovrebbero esserci i miei... magari potreste andare dove
sono
loro...."
"Si si, ora tu vai o farai tardi... e stai calma!"
"Dai, spaccherai i culi!"
La riccia abbozzò un sorriso e si avviò veloce
nella sala
vestiti-trucco-parrucco.
Per un momento le sembrò che tutto si fosse fermato, anzi
no, rallentato.
Tutti intorno a lei si muovevano a rallentatore, la ragazza che le
truccava le
guance, quella che le sistemava il vestito, quella che le acconciava i
capelli,
e anche il tipo che urlava ordini ovunque.
Tutto a rallentatore.
Finché non si trovò un microfono in mano.
Guardò preoccupata il tecnico che
gliel'aveva dato, che le sorrise e se ne andò veloce.
Sentì fare il conto alla rovescia e si ritrovò su
quel palco. Le luci erano
ancora spente, così fece un respiro profondo e chiuse gli
occhi.
Immaginò di essere nella sua stanza e cantare semplicemente
davanti allo
specchio.
Poi le luci si accesero.
Che lo spettacolo abbia inizio.
I stare my reflection
in the mirror,
why am i doing it
to myself?
Losing my mind on
a tiny error.
I nearly left the
real me on the shelf.
Don't lose who you
are in the blur of the stars,
seeing is
deceiving, dreaming is believing,
it's okay not to
be okay.
Sometimes it's
hard, to follow your heart.
Tears don't mean
you are losing, everybody's bruising.
Just be true to
who you are.
Brushing my hair,
do i look perfect?
I forgot what to
do to fit the mould.
The more i try,
the less it's working,
cause everything
inside me, screams no,no no.
Don't lose you you
are in the blur of the stars,
seeing is
deceiving, dreaming is believing,
it's okay not to
be okay.
Sometimes it's
hard, to follow your heart.
Tears don't mean
you are losing, everybody's bruising.
There's nothing
wrong with who you are.
Yes, no, egos.
Fake shows like
woah.
Just go and leave
me alone.
Real talk, real
life.
Good love, good
night,
with a smile,
that's my home.
that's my home.
Don't lose who you
are in the blur of the stars,
seeing is
deceiving, dreaming is believing,
it's okay not to
be okay.
Sometimes it's
hard, to follow your heart.
Tears don't mean
you are losing, everybody's bruising.
Just be true to
who you are.
Who you are.
Socchiuse
gli occhi, stringendo il microfono tra le mani.
Silenzio.
Poi qualcuno, battè le mani. E come una catena, lo feceri
tutti quanti, fino a
che non si aggiunsero anche le urla.
Giorgia fece un inchino imbarazzato e scappo dietro le quinte per
lasciare
spazio ai ragazzi che entrarono subito e iniziarono a cantare con le
foto
estive proiettate dietro.
Due, tre canzoni. Cambio scenografia. Era il momento delle cover, e del
falò.
"Non vi sento urlare..." incitò Louis divertito porgendo
l'orecchio
al pubblico.
"Vi è piaciuta l'apertura di questo concerto?"
Urla di consenso si sprigionarono dalla folla.
"E che ne dite se la richiamiamo qui?"
Altre urla.
"Penso che non vu abbia sentito.... Su! un po' più di
entusiasmo!!"
Ancora altre urla. Ancora più forti.
"Giorgia, penso che vogliono te."
La ragazza entrò di nuovo, sorridendo e salutando qua e la
con la mano, e si
mise seduta nel posto che Harry e Zayn le avevano fatto tra di loro.
Guardò i ragazzi uno ad uno ed iniziò la canzone
incrociando lo sguardo in
quello di Niall, che l'accompagnava con la chitarra.
My heart's a stereo,
it beats for your,
so listen close,
hear my thoughts
in every note.
Make me your radio,
turn me up when
you feel low,
this melody was
meant for you.
Just sing along to
my stereo.
If i was just another
dusty record on the shelves,
will you blow me
off and play me like everybody else.
If i ask you to
scratch my back could you manage that, like it read
well,
I can handle that
further more, i apologize for make skipping tracks,
this the last girl
play me, left a couple cracks.
i used to, used to,
used to, used to,
now i'm over that ,
cause holding
grudges over love is ancient artifacts.
If i could only find
the note to make you understand,
i sing a song and the
image grabe you by the head.
Keep stuck inside
your head,
like your favorite
tune.
And know my heart is
a stereo,
the only place for
you.
My heart's a stereo,
it beats for your,
so listen close,
hear my thoughts
in every note.
Make me your radio,
turn me up when
you feel low,
this melody was
meant for you,
just sing along to
my stereo.
If i was an old school ,
fifty pound boombox,
would you hold me
on your shoulder, wherever you walk,
would you turn my
volume up, before of the cops.
and crank higher
everytime they told you to stop.
And alll i ask is
that you don't get mad at me,
will you have to
purchase mad D batteries,
appreciate every
mixtape your friend make,
you never know me
come and go like we're on a interstate.
I think finally found
a note to make you understand,
if you can hear it,
sing along and take me by the hands.
Keep stuck inside
your head,
like your favorite
tune.
You know my heart is
a stereo,
the only place for
you.
My heart's a stereo,
it beats for your,
so listen close,
hear my thoughts
in every note.
Make me your radio,
turn me up when
you feel low,
this melody was
meant for you,
just sing along to
my stereo.
Oh, oh, oh, oh to
my stereo,
oh, oh, oh, oh so
sing along to my stereo.
I only pray you never
leave me behind,
because good music
can be so hard to find.
I take your head
and hold it closer to mine,
thought love was
dead, but now you're changing my mind.
My heart's
a stereo,
it beats for your,
so listen close,
hear my thoughts
in every note.
Make me your radio,
turn me uo when
you feel low,
this melody was
meant for you,
just sing along to
my stereo.
Oh, oh, oh, oh to
my stereo,
oh, oh, oh, oh so
sing along to my stereo.
So
sing along to my
stereo... Just the way you are.
La
ragazza si fermò facendo una smorfia, e guardarsi intorno
con
un espressione da finta sorpresa.
Oh, her eyes, her
eyes,
make the stars
look like they're not shining.
Her hair, har
hair,
falls perfectly
without her trying.
She's so
beautiful, and i tell her every day.
I know, i know,
when i compliment
her, she won't believe me.
It's so, it's so,
sad to think she
don't see what i see.
But every time she
asks me "Do i look okay?",
I say...
When i see you face,
there's not a
thing that i would change.
Cause you're
amazing,
just the way you
are.
And when you smile,
the whole world
stops and stare for awhile.
Cause you're
amazing,
just the way you
are.
Her lips, her lips,
i could kiss them
all day if she'd let me.
Her laugh, her laugh,
she hates, but i
think it's so sexy.
She's so beautiful,
and i tell her every day.
Oh you know, you
know, you know,
I'd never ask you to
change.
If perfect is what
you're searching for,
then just stay the
same.
So don't even bother
asking if you look okay,
you know i say...
When i see your
face,
there's not a
thing that i would change.
Cause you're
amazing,
just the way you
are.
And when you smile,
the whole world
stops and stares for awhile.
Cause you're
amazing,
just the way you
are.
The
way you are, the
way you are,
girl, you are amazing, just the way you are.
When i see your face,
there's not a thing that i would change.
Cause you're amazing,
just the way you are.
And when you smile,
the whole world stops and stares for awhile.
Cause
you are amazing,
just the way you
are.
Le
luci si spensero e i ragazzi corsero via per
il cambio di vestiti e di scenografie.
Niall prese la fidanzata da parte prima che potesse scappare le le
diede uno di
quei baci che sono dolci e passionali allo stesso tempo.
"Sei stata fantastica!"
"Beh, ho degli ottimi insegnati... ma ora vatti a preparare, che poi mi
devo preparare anche io!"
"Agli ordini capitano" la prese in giro lui.
"Non fare lo spiritoso, giuro che rimarrai stupito."
"Ci conto!"
Il ragazzo se ne andò, cosi lei potè andare ad
indossare il vestito più
elegante che avesse mai avuto.
"Se ve lo state chiedendo, si, dopo Giorgia ritornerà... Per
me, vuole
rubarci la scena." disse Harry ironico facendo sorridere anche la
ragazza
dietro le quinte.
Una, due, tre, quattro canzoni.
Era il suo turno.
Il lungo vestito strusciava per terra, ma non lo alzò,
rendeva tutto più..
incantato.
Si posizionò al centro del palco, mentre dietro, nello
schermo, apparivano
paesagi magici e cieli stellati.
La luce infine si accese e si puntò su di lei.
There i was again
tonight,
forcing laughter,
faking smiles,
same old tired,
lonely place.
Walls of
insincerity,
shifting eyes and
vacancy.
Vanished when i
saw your face.
All i can say is
it was enchanted to meet you.
Your eyes
whispered "have we met?"
Across the room,
your silhouette,
starts to make its
way to me.
The payful
conversation starts,
counter all your
quick remarks,
like passing notes
in secrecy.
And it was
enchanted to meet you,
all i can say is i
was enchanted to meet you.
This night is
sparkling,
don't you let it
go.
I'm wonderstruck,
blushing all the
way home.
I'll spend
forever, wonder if you knew.
I was enchanted to
meet you.
The lingering
question kept me up,
2 am, who do you
love?
I wonder 'till i'm
wide awake.
Now i'm pacing
back and forth,
wishing you were
at my door,
i'd open up and
you would say.
It was enchented
to meet you.
All i know is i
was enchanted to meet you.
This night is
sparkling,
don't you let it
go.
I'm wonderstruck,
blushing all the
way home.
I'll spend forever
wonder if you knew.
This night is
flawless,
don't you let it
go.
I'm wonderstruck,
dancing around all
alone.
I'll spend
forever, wonder if you knew,
i was enchanted to
meet you.
This is me praying
that.
This was the very
first page,
not where the
story lines ends
My thoughts will
echo your name,
until i see you
again.
These are the
words i held back,
as i was leaving
too soon.
I was enchanted to
meet you.
Please don't be in
love with someone else,
please don't have
somebody waiting on you.
Please don't be in
love with someone else,
please don't have
somebody waiting on you.
This night is
sparkling,
don't you let it
go.
I'm wonderstruck,
blushing all the
way home.
I'll spend
forever, wonder if you knew.
This night is
flawless,
don't you let it
go.
I'm wonderstruck,
dancing around all
alone.
I'll spend
forever, wonder if you knew,
i was enchanted to
meet you.
Please don't be in
love with someone else,
please don't have
somebody waiting on you.
Dall'alto
inizò a scendere una cascata di coriandoli,
che resero il tutto ancora più magico.
Le luci si spensero e in un attimo apparirono i ragazzi nei loro
completi
eleganti per il finale.
Erano rimaste poche canzoni nel repertorio, e il concerto sarebbe
finito.
Avrebbero cantato tutti insieme nel gran finale.
"Beh, è arrivato il momento nell'ultima canzone, e vorremmo
che Giorgia la
cantasse con noi, voi che ne dite?"
Folla in delirio.
Probabilmente non si sarebbe ami abituata a quella sensazione.
Entrò cercando di non inciampare in quel magnifico vestito.
"Sbaglio o ci manca ancora una cosa?"
And
you've got that one thing.
I
cinque indicarono tutti la ragazza che sorrise
emozionata e finì nel loro abbraccio di gruppo di fine
concerto.
Dopo un centinaio di inchini, standing ovation, e richieste di bis, i
ragazzi
uscirono dalle scene, e si avviarono verso i camerini per cambiarsi,
solo dopo
aver riempito di complimenti Giorgia che praticamente si stava
sciogliendo.
Pochi minuti, erano tutti pronti per il loro party after-concert.
Cause there's
gonna be a day,
when you're
standing in the hall of fame,
and the world's
gonna know your name.
Cause you burn
with the brightest flame,
and the world's
gonna know your name.
And you'll be on
the walls of the hall of fame.
SONO
DUE MESI CHE NON AGGIORNO E ORA VOI MI MANGIATE,
YO!
perdono,
chiedo umilmente perdono, davvero.
Sono un essere inutile, i know cwc
La scuola mi sta uccidendo.
E tutto quello che riesco a tirare fuori è questo.
Spero che a voi piaccia çwç
e spero che si vedano i colori.
odio la grafica cwc
qui sotto *dovrebbero* esserci i vestiti di Giorgia per il concerto.
Primo
vestito.
Secondo
vestito.
Visto che ci ho messo secoli ad aggiornare, vi do qualche spoiler per
il
prossimo :3
-Succederà un vero casino.
-Ci sarà qualche litigio.
-il titolo sarà: "She took him faster than you can say
sabotage."
Ora me ne vado, lalalalala
i love ya so much.
-Geo.
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Capitolo 21 *** ATTENZIONE. ***
ATTENZIONE.
Sono qui per dirvi che non
scriverò più questa fanfiction.
Le recensioni sono
minime e sinceramente a me è passata la voglia di scriverla.
Mi dispiace
per quelle povere che la leggevano, e non vi ringrazierò mai
abbastanza per aver lasciato anche una minima recensione.
Detto questo, vi
lascio alla lettura di qualche ff più interessante.
Love always,
Giorgia.
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