Anche un po' di burrobirra sulle labbra non poteva rovinare il suo sorriso.

di maddywatsons
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno ad Hogwarts. ***
Capitolo 2: *** Il viaggio ad Hogsmeade..o forse. ***
Capitolo 3: *** L'arrivo di Josh. ***
Capitolo 4: *** Lo shopping. ***
Capitolo 5: *** La scelta di Hermione ***
Capitolo 6: *** Il ballo. ***
Capitolo 7: *** La loro amicizia non finirà mai. ***



Capitolo 1
*** Ritorno ad Hogwarts. ***


*RIING*
Suonò il primo avvertimento per la partenza dell'Hogwarts Express, alla stazione di King's Cross.
Fred,George,Ron e Ginny Weasley salutarono i genitori e salirono sul treno,quasi in partenza.
Harry ed Hermione erano già su, e avevano già preso un posto a sedere nella cabina più grande che c'era.
Appena aprirono lo sportello, i gemelli Weasley si sedettero accanto ad Hermione, mentre Ginny e Ron accanto ad Harry.
George cominciò a balbettare qualcosa:
«Salve a tutti. Quest'anno io e il mio "adorabile" fratello creeremo una pozione che fa innamorare per cercare di rimorchiare qualche bella ragazza.»
Hermione arrossì.
Non si sapeva il perché, forse il motivo era che non aveva mai avuto un ragazzo e.. beh, forse sarebbe stato utile un filtro d'amore.
«Ah, e perché mai creare un filtro d'amore?» disse la Granger con un tono da risata.
«Che domande, per farti innamorare di noi, Granger.» ribattè Fred con tono compiaciuto.
Hermione arrossì.
Il treno d'un tratto si fermo. C'erano già.
Anche se erano al 4°/5°/6° anno, appena scesi dal treno, Hagrid scortò i Weasley, Harry ed Hermione al castello perché non c'erano barche a sufficienza.
Entrarono all'interno di quest ultimo e, tutti gli studenti fecero il loro ingresso in sala grande.
Hermione era bellissima quando entrava dal portone della sala. Almeno sotto gli occhi di qualcuno.
«Ehi Granger! Sembra che tu stia sfilando su una passerella!» sbuffò ridacchiando Fred.
«Ma che dici! Non è per niente vero!» disse con un tono arrabbiato Hermione.
«Come dici tu..» replicò sempre con aria divertita il rosso.
Come ogni anno, il preside Albus Silente, faceva il suo ingresso. E come ogni anno, annunciava l'inizio di quest ultimo.
«Benvenuti ragazzi! Volevo darvi il benvenuto e augurare a tutti un felice anno, inoltre, spero vivamente che gli studenti del 1°anno
si trovino a loro agio.»
I ragazzi degli anni seguenti al primo ne erano abituati,ma i nuovi studenti avevano bisogno di un degno incoraggiamento.
Tuttavia, anche quando l'intelligente Granger era al primo anno, l'incoraggiamento da parte del preside non era per niente necessario.
Finite le presentazioni, Silente assegnò le casate ai nuovi allievi e gli altri andarono già nella loro sala comune.
Hermione si diresse verso la sala comune dei grifondoro con Ginny,ma un grido da dietro la fece sobbalzare.
«Hey Granger!».
Era George.
«Oh! per mille cioccorane, George! mi hai fatto prendere un colpo!» urlò spaventata Hermione.
«Perdono,volevo solo chiedere a te e alla mia piccola sorellina se domani volevate venire a fare una passeggiata con noi.» replicò
il rosso.
«Devo pensarci.» rispose la ragazza.
«Ok,ma non fare che non vieni perché non vuoi rimanere esterrefatta dalla mia bellezza. Ciaoo!.» disse infine George.
Hermione non ebbe nemmeno il tempo di replicare, che George già si era fiondato al campo di Quidditch.
Era il primo giorno di scuola dopotutto, e il rosso aveva tutta la libertà di gironzolare per tutta Hogwarts.
Per Ginny andava bene, ma Hermione era ancora pensierosa. Infine si decise.
«Vabbè,vengo. Quanto può essere grave una giornata con gli amici?» disse Hermione.
«Esatto,così ti voglio.» ribattè Ginny.
Poi, andarono anche loro fuori al campo di Quidditch.
Arrivate, Ginny ed Hermione trovarono sugli spalti Luna Lovegood,la corvonero.
Ad allenarsi nel campo c'erano i tre Weasley, Harry e Draco Malfoy.
Avevano sempre odiato Draco,ma per le ragazze era diverso: Malfoy era diventato così carino!.
Presero le borsette con all'interno migliaia di aggeggi magici e le due ragazze si fiondarono sugli spalti,accanto a Luna.
La Lovegood era cambiata di botto: era molto più carina e da un pò usciva con molti ragazzi.
Non era un atteggiamento aspettabile da Luna,la loro Luna!,ma forse aveva capito che era tempo di cambiare.
Quasi a metà partita, Fred fece due colpi pazzeschi e fece guadagnare alla squadra tre punti,tuttavia essendo un allenamento,
quei punti non valevano nulla.
Alla fine della partita, i Weasley,Harry ed Hermione si diressero ad un bar a Hogsmeade dato che avevano la giornata libera.
Hermione e Ginny presero dei succhi di zucca, mentre i ragazzi presero una burrobirra per rinfrescarsi un po'.
D'un tratto, Hermione si ritrovò un baffetto color arancio sulle labbra.
Tutti fecero una grossa risata e dopo un pò, Hermione vide ciò che aveva e divenne rossa.
Fred, dopo aver ridacchiato abbastanza, si avvicinò alla Granger e con un dito le pulì le labbra sfiorandole.
Hermione chiuse per un momento gli occhi, e quando li aprii nuovamente, vide gli occhi smeraldo di Fred e il suo sorriso smagliante.
La grifondoro si fece cullare.
«Credo che la Granger si stia innamorando di me,ragazzi!» disse compiaciuto il rosso.
Hermione balzò sulla sedia di scatto e si svegliò miracolosamente dal mondo dei sogni.
«No..ma...che..dici...eh??» queste furono le ultime parole che disse la Granger.
Dopo un po' di tempo, i ragazzi fecero ritorno ad Hogwarts.
Quando Hermione e Ginny andarono nei dormitori, la Granger fu sommersa da molti pensieri che riguardavano ciò che era successo poco fa.
Poi,lei e la rossa si misero a dormire.




____Spazio Maddy. Hey! sono passata solo per annunciare il giorno di pubblicazione di ogni capitolo. Il Venerdì sembra il giorno adatto, oppure il Sabato.. dipende :) un bacio e un abbraccio.

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Capitolo 2
*** Il viaggio ad Hogsmeade..o forse. ***


Comincio con il dirvi che il capitolo sottostante l'avevo già fatto e volevo pubblicarlo,ma il prossimo lo farò Venerdì.
Baci e abbracci,-Maddy.



Josh era alto, magro e aveva una capigliatura bizzarra. Ha sempre vissuto con i suoi genitori e con il suo gatto, Lesli, in una grande villa con un meraviglioso giardino ricco di margherite.
Da un po' aveva pensato di andare da Hermione, a Hogwarts,ma vediamo un po' la storia e assistiamo al suo arrivo.


-


02/08/2007.


Questo periodo fu molto turbolento.
Hermione conobbe, durante le vacanze estive, un ragazzo,mago anche lui, di nome Josh. Passarono un'estate fantastica sulla nave del padre del ragazzo e chiacchierarono molto.
Quando l'estate terminò, Hermione dovette ripartire salutando Josh. Era stato un compagno d'avventure fantastico, e sinceramente era stato buono anche per lui.
La Granger,infatti, gli insegnò molti incantesimi che Josh doveva ancora studiare. Erano molto utili per scacciarsi dai guai.
Arrivò, dopo un po' di tempo, il 1° Settembre ed Hermione ritornò ad Hogwarts.

La ragazza si svegliò di soprassalto ritornando alla realtà: aveva rivissuto in un sogno l'incontro con Josh.
Hermione fece giusto un piccolo rumore cercando di infilare le ciabatte, ma Ginny la sentì e diede un urlo.
«Herm,che fai?!? Mi hai fatto spaventare!.» gridò Ginny.
«Mi stavo solo infilando le ciabatte per andare a fare colazione giù in sala grande.» replicò Hermione.
«Perfetto,vengo con te allora.» disse infine la rossa.
Quando le due scesero dai gradini, non trovarono nessuno,nemmeno in sala grande.
«Cosa sarà mai successo?!» chiese incerta Ginny.
«Non ne ho proprio idea.» rispose Hermione.
Poi,d'un tratto, l'intelligente Granger si ricordò della visita ad Hogsmeade guidata dalla vicepreside McGranitt.
«Oh! Per tutte le bacchette di Merlino, sono andati ad Hogsmeade!» urlò Hermione.
«Wow! E adesso che facciamo?» chiese la rossa.
«Vediamo se troviamo Gazza, altrimenti ritorniamocene in sala comune a ripetere pozioni.» disse esausta Hermione.
«Speriamo di trovare Gazza, allora.» pensò Ginny tra sè e sè, poiché non voleva per nulla al mondo studiare.
Le ragazze cominciarono a correre per i corridoi del castello, non trovando nessun anima viva.
Videro nei corridoi degli altri dormitori, in quasi tutte le aule degli insegnati e persino in giardino con tutto il freddo che faceva.
Niente.Nessuno. Poi, all'improvviso, scese dalle scale il preside Albus Silente e le guardò incredulo. «Che ci fate ancora qui, signorine?» disse con uno strano tono il preside.
«Abbiamo dimenticato la visita guidata per Hogsmeade.» replicò Hermione imbarazzata.
«Avete per caso l'avviso firmato?» chiese Silente.
Le due ragazze si guardarono. Non avevano avuto nessun avviso, nonostante la professoressa McGranitt glielo avesse accennato.
«Preside ci scusi,ma.. quale avviso?» continuò Ginny.
«Beh,di cosa stiamo parlando? Avevo chiesto ai vostri compagni di darvelo poiché non vi avevo viste.» disse il preside.
«Scusi la domanda,a chi avrebbe chiesto questo piccolissimo favore?» chiese ormai arrabbiata fino al midollo la rossa.
«I tuoi fratelli, Fred e George se non ricordo male.» rispose infine Silente, dileguandosi salutando le ragazze con un gesto di mano.
Ormai rossa di rabbia come i suoi capelli, Ginny disse queste parole con un tono molto alto: «Appena arrivano,li ammazzo. Parola di Weasley.».
Hermione non era mai stata arrabbiata così tanto, ma adesso era diverso: pensava di potersi fidare di loro, tuttavia era uno stupida visita quindi non fece altre storie.
Passarono delle ore, e per fortuna ritornarono tutti, compresi i due Weasley.
«Hey Granger,come va?» disse scherzando Fred ad Hermione. Quest'ultima però, non lo rispose e andò in sala grande per il pranzo.
«Cosa succede?» chiese correndole dietro.
«Tu e il tuo fratellino vi siete dimenticati di me e tua sorella.» lo rispose Hermione e, per un attimo, Fred si fermò.
Poi,la raggiunse nuovamente. «Oh Merlino! Me n'ero proprio dimenticato, scusami.» confermò dispiaciuto alla ragazza.
Hermione si girò verso di lui e gli fece un gran sorriso e si sedette al tavolo dei grifondoro.
«VOI! COME VI SIETE PERMESSI DI NON DARCI GLI AVVISI PER HOGSMEADE??» gridò furiosa Ginny contro i due fratelli.
«Ehi calma! Se voi vi foste svegliate in tempo, forse ve li avremmo anche dati quei maledetti inviti.» replicò Fred «Ma da come vedevo, Hermione era nel mondo dei sogni e tu, ti muovevi come fossi su una giostra.»
«Ma....questo non è VERO!» disse la rossa.
«Anche io direi così se non ti avessi vista,cara sorellina.» rispose George.
Il banchetto era cominciato e,come il solito, Ron mangiava tutto quello che la sua pancia potesse contenere. Successe anche che mordicchiando una salsiccia, disgustosamente, una goccia di sugo andò a finire sul naso di Hermione.
«Ronald! Vorresti stare più attento una volta tanto? E smettila di INGOZZARTI!» disse con un tono arrabbiato la Granger pulendosi il naso.
«Ah! faccio sempre e solo guai.» pensò Ron. Dopo un po' finì il banchetto e tutti andarono alla partita di Quidditch, una molto importante.
Dovevano giocare i grifondoro contro i serpeverde.
Tutti gli studenti si sedettero sugli spalti del campo, avvolgendosi al collo o alla vita la sciarpa della propria casata.
«VAI DRACO, VAI!»gridò una. Hermione si girò e vide Luna Lovegood. Molto strano da parte sua,ma la partita stava per cominciare e la grifondoro si voltò.
I serpeverde erano in netto vantaggio e, i grifondoro, invece, erano esausti.
«TIME OUT!» gridò Lee che faceva il presentatore, annunciando la vittoria dei serpeverde e la fine della partita.
«Ti ho battuto Potter,vedi? E anche alla tua banda di Troll!» disse con un tono compiaciuto Draco.
Poi, vedemmo Luna dare un bacio a Draco in maniera poco casta e molto appassionato. Erano molto increduli, Luna e Draco?!?..bah.
Se ne tornarono nel castello a ripetere per la lezione di pozioni.
«Fred,senti.. che dici,mi potresti dare delle lezioni di volo??» chiese sorridendo al rosso, l'imprevedibile Hermione.
«E io cosa riceverei in cambio?Sentiamo.» disse Fred con aria di ricatto.
«Tutto quello che vuoi..» rispose Hermione,ma ripensandoci, forse avrebbe dovuto scegliere lei.
«Ehm...tutto eh?» pensò Fred ad un'idea un po' balorda, poi trovò!. «Non riusciresti mai a darmi un bacio,Granger!»disse con un tono di sfida.
«oh...tu dici? Beh.. allora proviamo su e poi perché lo vorresti?!» replicò Hermione ormai lontana dai suoi pensieri.
«E' una sfida,qualunque cosa ricordi?»rispose Fred divertito.
La Granger si avvicinò di scatto a Fred e quest ultimo la strinse a sè.
«Uno solo,però.» disse Hermione molto vicina al ragazzo,
«Non ho detto mica che ne volevo due.» rispose Fred stringendola ancora di più al suo corpo.
Si avvicinarono lentamente e Fred la baciò, nonostante dovesse cominciare lei. Fu un bacio lieve senza sfociare in qualcosa di troppo.
Poi si staccarono l'un dall'altro e si guardarono increduli,ma con un sorriso stampato in faccia. «Ah però,mica male la Granger.» disse infine Fred, pensando a quanto fosse carina in quel momento.

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Capitolo 3
*** L'arrivo di Josh. ***


Quella notte, al dormitorio, Hermione pensò e ripensò a ciò che era successo nella sala grande con Fred.
Continuava a ripetersi di aver fatto un errore e di non aver dovuto chiedere nulla,almeno così, non gli avrebbe dato quel bacio.
Erano pressoché le due di notte, e Hermione era ancora sveglia. Ad un tratto la bacchetta fece un balzo in aria e ritornò sulle gambe della grifondoro.
Era una chiamata. Era Josh. La Granger non sapeva se rispondere o meno, quindi chiamò Ginny.
«AHH! MA COSA TI E' SALTATO IN MENTE?» gridò la rossa.
«Scusami,ma mi è arrivata una telefonata da parte di Josh,il ragazzo di cui ti ho parlato quest'estate.» rispose con molta serenità Hermione.
«E..qual è la tua spiegazione per avermi svegliato nel cuore della notte?» chiese con tono un po' più basso,ma sempre arrabbiato.
«Non so cosa dirgli..» replicò pensierosa la Granger.
La bacchetta ancora "squillava", infatti erano passati solo due minuti durante la conversazione.
Ginny rispose. «Ciao!Ehm..scusami,sono un'amica di Hermione. Ora lei non può rispondere,d'altro canto l'ho fatto io,quindi .. vuoi dire a me?» chiese tutto ad un fiato Ginny attraverso la bacchetta.
«Perdonami,volevo parlare con Hermione. Sapresti dirmi quando la potrei trovare?» rispose Josh, incredibilmente atterrito dalla risposta della rossa.
«E' tutto OK. Aspetta un attimo.». Queste furono le parole di Ginny prima di porgere la bacchetta all'amica. «O gli parli, o ti spacco la testa.» queste furono le ultime sue parole.
Hermione si fece coraggio e, prendendo la bacchetta,cominciò a balbettare qualcosa dall'altra parte. «C-ciao.» Riuscì a dire solo questo.
«Herm! Sono così felice di poter parlare con te. Volevo dirti una cosa» cominciò il giovane Josh «Sto arrivando ad Hogwarts e,ovviamente, sarò al quinto anno con te!» Terminò il ragazzo.
Hermione non disse più nulla. Le cose si complicavano e, con Fred e Josh, non sapeva più cosa fare.
«Si.Che felicità! Mi fa piacere.» disse infine Hermione, chiudendo la telefonata con un «Ti voglio bene». Il ragazzo ricambiò.
Preparate, Hermione e Ginny scesero in sala grande per la colazione. Giù trovarono già tutti, di ogni casata. Tranne Luna e Draco.
I grifondoro interessati subito pensarono al peggio,ma all'improvviso, videro correre verso la loro tavola Draco.
«Ragazzi scusate se mi intrometto, volevo solo nascondermi da Luna. Quella ragazza non mi dà pace.» disse il serpeverde.
All'improvviso venne Luna e cercò fra i serpeverde non trovando Draco. Di scatto la ragazza si girò e Draco, per far vedere che fosse finita la loro "lovestory", baciò Hermione.
Cosa inaspettata la sua, infatti Luna corse piangendo nei bagni femminili.
Draco si staccò dalla grifondoro. «Grazie Granger per avermi tenuto il gioco, non avrei mai pensato di baciare una mezzosangue,ma quando si deve.» affermò Draco, facendo un'occhiolino un pò falso ad Hermione.
Fred lanciò un'occhiata al serpeverde, come per dire «Lasciala stare e non farlo mai più», così Draco si andò a sedere al suo tavolo.
Hermione era ancora sotto choc. Non si sarebbe mai aspettata quel bacio, da parte di Draco per giunta.
Rimase lì per un po' con lo sguardo fisso verso il ragazzo, che notandola, le fece uno sguardo. «Hey,che hai da guardare Granger?» gridò Draco.
Hermione era incantata. Riuscì solo a rispondere: «Eh?Niente.»
La lezione stava cominciando. I ragazzi si trovavano nell'aula di Divinazione. Harry e Ron erano seduti allo stesso banco e avevano un'aria annoiata.
Ginny ed Hermione vicine e, Fred e George (con Angelina,la ragazza di George) erano ad un altro banco.
La professoressa Cooman diventava ogni volta sempre più strana e noiosa: cercava di far comprendere ai ragazzi il sapere vedere "al di là",ma bensì, si ritrovava solo con un sacco di teste addormentate.
Non so cosa volesse da loro la professoressa. Forse era sola e, per quanto ne possano sapere i ragazzi, non ha nemmeno un buon rapporto con gli altri insegnanti.
Tuttavia era ancora lì. Finì la lezione e, alcuni ragazzi che dovevano recuperare,tranne Hermione che voleva solo studiare altre creature, quali i Weasley, Harry, Hermione,Luna e Draco si recarono da Hagrid.
«Oggi faremo una lezione pratica!» gridò il professore di Cura Creature Magiche e nonché il miglior guardiacaccia. «Verrete trasportati da una Fenice!» continuò.
Hermione,come al solito, aveva afferrato il concetto. Le Fenici erano creature che potevano trasportare dei pesi enormi e, anche se non interessava in quel momento, queste creature magiche avevano il potere di curare una ferita con le loro lacrime "curative".
Dato che non erano in molti, Hagrid li divise in due gruppi: Hermione,Harry,George e Ron e Fred,Ginny, Draco e Luna.
Partì il primo gruppo. Harry era il primo,poi c'era Ron, George ed Hermione, quest'ultima sostenuta dal ragazzo prima di lei. «Reggiti Granger» disse George rivolto alla grifondoro.
La Fenice cominciò a volare: era una sensazione stupenda. I capelli che volavano grazie al vento e ti accarezzavano il viso, il castello visto dall'alto, l'aria pura.
Fecero un lungo giro e quando atterrarono, George prese Hermione sulle spalle. «Olè! La Granger non è caduta, festeggiamo!» gridò George con tono divertito.
Poi la mise giù. «Dai George, non fare così!» replicò Hermione ridendo assieme a lui. «Su via che ti sei divertita anche tu!» rispose il rosso.
Hermione era felice ed era OK. Poi, volarono gli altri quattro e si divertirono da matti.
«Un'esperienza stratosferica» utilizzò dire Luna, nonostante avesse dovuto volare assieme a Draco, triste com'era.
Hagrid li salutò dicendo un "Alla prossima".
I ragazzi ritornarono al castello, sani e vegeti, cosa che non capitava mai dopo una lezione del guardiacaccia. C'era una sorpresa. Josh era lì, in sala grande, aspettando che Hermione tornasse.
«HERM!» girdò.
«Oh caspita! Ciao Josh!» replicò Hermione.
Fred la guardò con un'aria strana. «Chi è?» chiese alla Granger. «Un amico» gli rispose.
«Senti,io vado a Quidditch e vi lascio soli. Se hai bisogno, fammi uno squilchetta!» disse Fred facendo ad Hermione un sorriso.
"Squilchetta" sarebbe una miscela fra le parole "squillo e bacchetta". Detto questo, Fred si dileguò.
«Herm, quanto mi sei mancata!» affermò con tono divertito Josh avvicinatosi già alla ragazza.
«Si,anche tu. Ascolta ma..che ci fai qui?» chiese la giovane grifondoro guardando il ragazzo in modo strano.
«Ti ho chiamata ieri,ricordi? E ti ho detto che sarei venuto a studiare qui. Il preside,Silente,mi ha accolto molto cortesemente registrandomi fra gli alunni.» spiegò Josh. «E mi ha anche detto che eri ad una lezione e che ti avrei trovata più tardi.» continuò.
Chiacchierarono a lungo,ma Hermione non sembrava molto attenta: la faccenda si faceva complicata. C'erano Josh e Fred, per non parlare del bacio inaspettato di Draco,ma quello, era sottovalutato.
Josh parlò a lungo e quando ebbe finito, fece cenno con la testa ad Hermione. «Hei!,ma mi hai ascoltato?» chiese incredulo il ragazzo che, guardando la faccia della grifondoro, sembrava come se lo stesse ignorando.
«Mmh..Sisi!» rispose Hermione, guardandolo mortificata.
«C'è solo un problema. Sono stato assegnato a Serpeverde.» disse Josh infine.
Poteva anche venire ad Hogwarts, essere accolto nel bel mezzo di un anno,ma proprio la casata non poteva scegliersela.
Ad Hermione venne un colpo di genio, come se all'improvviso si fosse accesa una lampadina e da mezza addormentata, si fosse svegliata di scatto.
Salutò il ragazzo e si diresse al campo di Quidditch, in cerca di Fred. Dalla faccia, sembrava dovesse dirgli qualcosa di veramente importante.
.



____Spazio Maddy. Heilà! Ho pensato di pubblicare un capitolo ogni giorno, in base al mio stato "d'animo" :D Lo so, vi sto assillando per questa data di pubblicazione, ma ho sempre voglia di aggiornarvi e quindi, ecco qui la conclusione. Alla prossima,Maddy.

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Capitolo 4
*** Lo shopping. ***


Arrivata, Hermione corse verso Fred.
«FRED DEVO DIRTI UNA COSA!» girdò la Granger.
Il rosso, molto entusiasta di vederla, corse immediatamente da lei ancora sulla scopa.
«Cosa c'è Herm?» chieste insospettito Fred.
«Ho bisogno di parlarti urgentemente..da amica ad amico.» rispose Hermione con un'aria un po' afflitta sul volto.
Il Weasley posò la scopa e, lui ed Hermione, cominciarono a camminare.
«Allora,di cosa vuoi parlarmi? Non sarà per caso qualcosa su quel ragazzo che ho visto parlare con te in sala grande?» chiese Fred, ancora pensieroso.
«E' proprio per questo che sono venuta. Josh rimarrà ad Hogwarts fino alla fine della scuola e, cosa peggiore, è stato smistato in serpeverde!» replicò agitata la Granger.
«E qual è il problema?» chiese nuovamente Fred per capire il misfatto.
«A dire il vero non so..All'inizio avevo paura che Draco potesse fargli degli "scherzi balordi",ma poi venendo verso di te, non ho più sentito questo bisogno di dirtelo,ma bensì di stare un po' con te» rispose Hermione,d'un tratto più serena.
«Ah ma davvero? Volevi stare un po' con me Granger?» domandò con un tono divertito il ragazzo.
«Beh..si! Ho questa sensazione al momento.» disse Hermione sempre molto serena.
Fred l'abbracciò. «Sei una persona fantastica, ti voglio bene.» affermò Fred stringendola fra le sue braccia.
«Ti voglio tanto bene anche io, Freddie.» rispose la grifondoro, guardandolo negli occhi e sorridendogli.
Dopo circa cinque minuti di dolcezza fra i due, arrivarono George,Angelina e Ginny e li guardarono salutarsi con molto piacere.
Ginny sorrise al fratello. «Quanto durerà secondo te?» chiese la rossa, guardando i due ragazzi ancora, da lontano.
«Forse neanche una settimana,ma in questo periodo l'ho visto strano..ecco la ragione!» replicò George, mettendo un braccio sulla spalla della morosa e un altro su quella della sorella.
«Sono felice che si vogliano bene,ma spero che con tutto quello che le sta capitando, Hermione non soffra troppo.» disse infine Ginny con un tono lieve ed un sorriso stampato in faccia.
Arrivò la sera e, non era una sera qualunque. Il preside Albus Silente aveva un messaggio da riferire.
I ragazzi raggiunsero la sala grande in ansia per sapere la notizia.
«Bene ragazzi, ci siete tutti?» cominciò Silente «Quest'anno, precisamente il 10 ottobre, quindi fra una settimana, abbiamo deciso di concedere una serata di puro relax.» continuò il preside. «Ci sarà un piccolo ballo. L'idea è stata proposta dal giovane Neville Paciock e, per regalarvi una pausa, io e gli altri insegnanti abbiamo deciso di accettare.» terminò Albus.
Erano tutti eccitati all'idea di un ballo scolastico. Quest ultimo non si faceva da ben due anni, e i ragazzi cominciavano a sentirne il bisogno.
Non so il vero motivo,ma per gli altri era OK poiché si divertivano con la bella musica che mettevano e specialmente con la persona con cui vi andavano.
Ginny ed Hermione erano entusiasta e, con un piccolo sorriso, Fred si voltò e guardò la Granger.Così fece anche Josh dal tavolo serpeverde. La ragazza ricambiò il sorriso.
«Dobbiamo pensare agli abiti, alle scarpe, ai capelli, ma soprattuto a chi inviteremo!» gridò agitata Ginny.
«Calma,calma,calma rossa! Non so se verrò. Sono eccitata,ma per l'accompagnatore ho un problema.» rispose con aria rattristita Hermione.
«Oh giusto..però un passo alla volta. Per primo, andiamo a procurarci le scarpe e gli abiti, poi penseremo al resto.» replicò la rossa, rassicurando la Granger.
Quando venne il giorno successivo, Hermione, uscendo dal dormitorio, trovò una lettera in sala comune su un tavolino. Su c'era scritto: Per Hermione.
Non aveva nemmeno la più pallida idea di cosa potesse dire la lettera o chi l'aveva mandata,ma nonostante tutti questi pensieri, la grifondoro aprì la busta.

-
Cara Hermione, volevo chiederti se volevi venire al ballo con me. So che è quel tipo di ballo in cui le ragazze invitano i ragazzi, ma volevo fare il primo passo. Non spaventarti, è in segno di amicizia. Volevo solo andarci con un'amica,tutto qui. Spero non ti faccia strane idee e, se non accetterai, ricorda che sarò comunque il tuo "rosso preferito". Un bacio,
Fred.
.
Hermione rimase di stucco. Fred le aveva mandato una lettera per invitarla al ballo e lei era super felice.
La grifondoro entrò nel dormitorio, si vestì con la divisa scolastica e si diresse nella sala grande con Ginny.
Appena le ragazze scesero, Hermione incrociò George e vi urtò contro.
«Hei,alla buon'ora!» salutò il Weasley con un sorrisetto stampato in faccia.
«Ops,scusami Georgie!» rispose Hermione, cominciando a ridere.
«NON CHIAMARMI GEORGIE, HAI CAPITO PICCOLA GRANGER?» affermò con aria arrabbiata,ma divertita il rosso. Poi, si diressero nella sala grande.
Qui vi erano Harry e Ron; Fred, stranamente non c'era.
«George sai dov'è Fred?» chiese Hermione. «Non ne ho la più pallida idea.Aspetta, forse ricordo. Mi ha detto che era andato dal preside.» rispose George.
«E che cosa mai vorrà dal preside?» pensò Hermione. La ragazza voleva solo ringraziarlo e parlargli faccia a faccia. Così almeno, gli avrebbe detto cosa voleva fare per il ballo.
La giornata passò in fretta ed erano già le 17:00. Questo giorno, i ragazzi dovevano andare a prendere il vestito e ritornare al castello entro le 18:30.
Silente era molto rigido sulle regole e inizialmente voleva dare loro solo un'ora,ma poi cambiò idea.
«Su andiamo Herm!» gridò Ginny, ormai già cambiatasi per andare a comprare gli abiti.
«Aspetta, devo prendere dalla borsa la bacchetta. Devo fare una telefonata.» rispose la Granger, disperata non trovando la bacchetta.
«E dici di essere intelligente?» replicò Ginny, puntando la sua bacchetta all'interno della borsa e pronunciando "Accio bacchetta".
Quest'ultima saltò dalla borsa di Hermione e le due poterono andare a fare shopping.
Entrarono in vari negozi,ma quello che le colpì entrambe fu quello di Madama McClan, nel quale trovarono gli abiti adatti.
O meglio, Ginny trovò l'abito adatto mentre Hermione ancora era indecisa fra uno rosa carne ed uno azzurro.
«Secondo me è meglio quello rosa, non credi?» domandò la rossa. «A me piace più l'azzurro.» replicò Hermione.
Erano ormai le 18:20 e fra dieci minuti tutti, ma proprio tutti, dovevano ritornare al castello.
Hermione provò per l'ultima volta l'abito rosa e come per "magia", le calzò alla perfezione.
«Ok prendo questo.» confermò la Granger all'amica. Pagarono 50 galeoni e tornarono immediatamente ad Hogwarts.
Erano entrambe eccitate e, appena tornarono, Ginny raccontò che anche a lei era arrivata una lettera di invito per il ballo.




___spazio autrice. Buonsalve gente!
Sono passata per chiedervi se vi piace la storia, o come si sta presentando/svolgendo.
PS. E' un po' piccolo,ma spero piaccia lo stesso.
Spero che il capitolo seguente vi soddisfi e..alla prossima!
-Maddy

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Capitolo 5
*** La scelta di Hermione ***


La lettera di Ginny diceva:
Cara Ginny,
volevo chiederti se ti andava di venire al ballo con me. Lo so,non ti saresti mai aspettata una richiesta del genere e poi da me, ma volevo chiedertelo.
Se non accetterai, perché tu hai il diritto di invitare chi vuoi, capirò e sappi che ti vorrò sempre bene.
Con affetto,
Neville.

La rossa non si sarebbe mai aspettata una lettera del genere e, quando lei e Hermione rientrarono al castello, Ginny ne volle subito parlare.
Era agitata: non sapeva se accettare o se rifiutare ed invitare qualcun altro. A dirla tutta, la Weasley si aspettava di ricevere un invito da Harry, visto l'avvicinamento delle ultime settimane,ma purtroppo non era così.
Ginny non voleva ferire Neville, per niente, ma avrebbe voluto invitare Harry con tutto il cuore. Voleva fosse la "sua" serata indimenticabile.
Tuttavia, dato che la rossa non sapeva se il Potter accettasse oppure no, decise di parlare ugualmente a Neville.
Intanto, Hermione non parlò e non consigliò nulla a Ginny. Forse avrebbe voluto che la Weasley capisse da sola cosa fare, senza che invano ci fossero altre persone.


20:30.
Era ora di cena.
Le ragazze,Ron Harry e i gemelli, comprese le altre casate, andarono giù in sala grande per la cena.
Silente non voleva fare nessun appello per il ballo, disse solo che l'unica cosa negativa era l'orario di "chiusura". Infatti, finiva proprio alle 20:30.
Ci furono dei fischi in sala grande e dei lamenti,ma concedendo già questo lusso, il preside non poteva permettersi di dilungarsi con l'orario.
Dopo cena, i grifondoro salirono nel dormitorio.
Hermione, dopo essersi messa il pigiama, decise di fermarsi nella sala comune, su un divanetto, aspettando il rientro di Harry.
La porta si aprì: Hermione sentì la parola d'ordine "Mimbulus Mimbletonia" vedendo così entrare Harry.
La Granger lo fermò e lo fece accomodare accanto a lei. Gli parlò per molto tempo di lei e Fred e di Josh e, di non sapere cosa fare. Poi cominciò a parlare di Ginny e di chi Harry volesse invitare.
Harry non rispose subito. Dalla faccia che aveva interpretato dopo aver ascoltato le ultime parole riferite a Ginny, sembrava quasi che il grifondoro vi provasse qualcosa. Qualcosa di "magico", di sentimentale.
Dopo questa lunga chiacchierata, decisero di salutarsi e di andare a letto.
Hermione notò anche che i gemelli Weasley non erano ancora rientrati, e questi erano sempre in ritardo, quindi decise di non aspettarli.
Appena salito, Harry svegliò Ron che già dormiva beato sognando chissà che cosa.
-RON!- gridò Harry e il rosso immediatamente si alzò, dicendo a voce alta -STUPIDO TOPO DIVENTA GIALLO!-
Era bizzarro che avesse gridato quell'"incantesimo" che aveva pronunciato al primo anno, davanti ad Harry e ad Hermione, e che come ogni suo incantesimo, non avesse funzionato.
Harry spiegò tutto quello che era accaduto prima con Hermione, che gli aveva parlato di Ginny.
Cominciò a dirgli di non ingelosirsi per la sorella perché il prescelto ne era decisamente innamorato.
Ron gli diede una pacca sulla spalla e se ne tornò a dormire.
Il grifondoro non si sarebbe mai aspettato un comportamento così. Voleva solo un consiglio o qualcos'altro dal suo migliore amico che lo avesse aiutato a riflettere.
D'altra parte, il grifondoro era arrivato troppo tardi perché Neville aveva già mandato una sorta di invito a Ginny. Tuttavia, Harry non lo sapeva e non si dava per vinto.
Il giorno seguente, con l'aiuto di Edvige, Harry mandò una lettera a Ginny, nonostante c'erano pochi metri di distanza.
Due lettere in due giorni, la Weasley doveva essere molto fortunata!.
Quando Ginny si svegliò, trovò la lettera sul davanzale del dormitorio e ve l'aprì.
Dopo averla letta, fu decisamente più felice e chiamò Hermione per dirglielo.
Hermione era felice anche lei e, per quanto possa aver fatto capire ad Harry quanto Ginny volesse andare con lui al ballo, il grifondoro già dal principio voleva andare con la rossa.
Quando si vestirono con la divisa scolastica e scesero giù nel corridoio, Hermione e Ginny si allontanarono l'una dall'altra,salutandosi.
La Weasley si diresse verso Harry per ringraziarlo della lettera, mentre la Granger si diresse verso Fred.
Hermione voleva parlargli, infatti, era da un po' che non chiacchieravano. Diciamo che era passato un giorno circa,ma dall'aspetto dei due sembrava non si parlassero da un'eternità.
Ebbero una lunga chiacchierata e Hermione gli parlò di Josh, di come fosse confusa e non sapeva con chi andare al ballo.
Fred l'abbracciò come solo lui sapeva fare. Era rassicurante per la Granger e le servì parecchio.
Poi, quest'ultima sussurrò all'orecchio del ragazzo: Grazie, ci sei sempre per me.
Fred le rispose di volerla bene, e qualunque lei scegliesse come accompagnatore, lui ci sarebbe sempre stato per ascoltarla.
Hermione non poteva desiderare compagno migliore, ma nonostante questo, non voleva deludere Josh. Infatti, la Granger, dal volto, avrebbe voluto scegliere immediatamente Fred, ma voleva pensarci ancora. Se avesse fatto un errore, anche uno minimo, un'amicizia con uno dei due si sarebbe spezzata.
Non sapeva cosa fare. Era decisamente confusa.
Quando lei e il Weasley si staccarono da quel lungo abbraccio, lui le sorrise e si salutarono.
-Vado da George ad organizzare degli scherzi o a prendere dei succhi di zucca per il ballo, ci vediamo più tardi- disse infine Fred, voltandosi e dileguandosi.
Hermione fece per andarsene, e appena si girò, urtò contro Josh che la salutò felice.
-Allora, hai deciso? Verrai con me al ballo?- chiese il ragazzo, facendo alla fanciulla un gran sorriso.
Hermione non voleva dire di NO e specialmente dire di no davanti a quel suo sorrisone, così non disse nulla e pensò per poco tempo. Poi decise.
-Verrò con te- confermò Hermione, sorridendogli anche lei.




___Spazio autrice.
Salve gente! Ho cercato di coinvolgere la storia con meno dialoghi possibili, rendendola più indiretta e in terza persona.
Vi mando un bacio e alla prossima.
Buona lettura.
-Maddy

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Capitolo 6
*** Il ballo. ***


Il “sì” di Hermione fece esultare Josh.
Quest’ultimo salutò felicemente la ragazza e se ne andò; voleva dapprima partecipare al quidditch da quando era arrivato ad Hogwarts, e non ne aveva mai avuto il tempo o il “coraggio”.
Dalla sala grande, Hermione vide venire verso sé Ginny, che con aria allegra, la salutava.
Quando la rossa si avvicinò alla Granger, vide in quest’ultima l’occhio lucido. Come se si stava preparando a piangere.
Precedentemente, Hermione appariva appagata,serena e felice,ma adesso non sembrava così.
Ginny non disse nulla, cercò di consolarla abbracciandola e dicendole solo che Harry l’aveva baciata.
La Granger,nonostante fosse triste, si congratulò con l’amica dell’ottimo risultato.
La rossa ne fu entusiasta; pensava che con il morale giù al limite di Hermione, non avrebbe potuto raccontarle l’accaduto. Invece, a sua grande sorpresa, l’amica si era addirittura congratulata. E questo rassicurò Ginny.
Quando le due uscirono dalla sala grande per andare alla lezione di incantesimi, trovarono sul fondo del corridoio, Luna e Draco, che come sempre, da quando non avevano avuto quel battibecco, si stavano baciando.
La cosa non interessò particolarmente alle due amiche, che con aria indifferente, se ne andarono a lezione.
Non c’erano molti studenti. Era strano,davvero. Di solito, in questo periodo, tutti,ma proprio tutti, potevano far quel che volevano, o almeno, seguire altre lezioni.
Infatti, nell’aula, c’erano solamente Ginny,Hermione,Pansy Parkinson e Ron.
La cosa parve strana ad Hermione, che non aveva mai visto Harry non presentarsi ad una lezione. Quella di incantesimi, poi.
Ronald si sedette accanto ad Hermione; Ginny, invece, trovò posto in un banchetto in prima fila, e Pansy, la serpeverde che tutti odiavano, se ne stava nel banco in fondo all’aula, da sola.La lezione durò per un po’. Il professor Albus, nonché anche il grande preside, parlottò a lungo sugli incantesimi di difesa. Non erano dei suoi preferiti, ma almeno, qualche volta all’anno, doveva insegnarli. E questa era una buona situazione, dato che non c’erano molti studenti e quindi, non avrebbe dovuto rispiegare più di una volta.
Tuttavia, Hermione, sapientona com’era, decise di interpellarsi da sola e di chiedere a Silente qualcosa di più, nonostante la ragazza lo sapesse già.
Dopo la lezione, i ragazzi, compresa Pansy, si diressero fuori, al campo di Quidditch.
Non c’era nessuna partita importante, eppure quasi tutta la scuola era lì.
C’erano i corvonero, i tassorosso, alcuni fra i grifondoro e fra i serpeverde. La partita era fra i corvonero e i tassorosso ed era per questo che i ragazzi di queste due casate ne erano di più. Hermione si sedette accanto a Fred, che con aria esaltata, la fece accomodare vicino a sé. Intanto, la Granger vide da lontano Josh, che era seduto accanto ad una ragazza. Il che, rese felice la grifondoro, voltandosi e continuando a vedere la partita.
Codesta terminò dopo circa due ore, e vinsero i corvonero. Tutti gli studenti di quest’ultima casata esaltarono e gridarono –Corvonero siamo noi, imbattibili contro voi!-. Dopodiché, tornarono tutti nel castello: c’era chi andava ad altre lezioni, chi andava nel dormitorio per riposarsi o chi, addirittura, studiava di già per l’esame di fine anno. Può sembrare sciocco dire “addirittura” dato Hermione, ma costei aveva già studiato tutto. Dato quest’ultimo dato di fatto, la ragazza decise di andarsi a provare il suo abito rosa carne con Ginny.
Aveva ancora dei dubbi: e se avesse dovuto scegliere l’abito azzurro? Se avesse dovuto lasciar stare ed andare un altro giorno?. Le domande cominciavano ad assalirle la mente, quando d’un tratto, qualcuno bussò alla porta del dormitorio.
Ginny corse alla porta e con voce acuta chiese chi fosse. Ebbe come un sussulto nell’ascoltare una voce maschile provenire dalla soglia. Aveva come l’impressione di essere la voce di suo fratello, Fred. Poi, ne sentì anche un’altra e questa sembrava fosse di George. –Ci stanno spiando!- gridò la rossa, nascondendosi e avvertendo Hermione che i suoi fratelli le stavano osservando dall’occhio magico (spioncino).
Hermione fece per calarsi sotto ad un letto,ma, urtando vicino ad una sedia, l’abito si sfilò. –Oh no!- gridò la Granger, quasi sul punto di piangere. Aveva impiegato una vita per avere quel vestito e quasi tutti i suoi risparmi, e adesso era andato tutto in fumo per colpa di quei due gemelli ficcanaso.
-E’ tutta colpa loro!- dichiarò Hermione, ormai già piangente. Fred la sentì e, con aria triste e colpevole, decise di andarsene portando con sé anche George.
-Abbiamo fatto un disastro!- gridò Fred. –Solo perché volevo vederle il vestito!..Volevo vedere quant’era bella,ma ho solo rovinato le cose.- terminò Fred, con aria malinconica. -Non stare così, fratello! Le passerà..- rassicurò George, porgendo al fratello una pacca sulla spalla. –Ti vuole bene lo stesso- concluse George. Hermione era disperata. Non aveva altri abiti e nemmeno Ginny. Il tempo era quasi scaduto,mancavano due giorni al ballo e non poteva nemmeno andarlo più ad acquistarlo. La Granger si tolse l’abito e corse fuori dal dormitorio in cerca della professoressa McGranitt. Dato che quest’ultima era la “vicepreside” e inoltre anche “donna”, Hermione voleva rivolgersi a lei. Dopo lungo tragitto, la ragazza trovò la professoressa che la vide piangere. La McGranitt le chiese del perché stesse così, ma Hermione le mostrò solo il vestito, cacciandolo dalla sua borsa. La vicepreside rimase sbalordita. Chiese ad Hermione come avesse fatto a romperlo, ma quest’ultima rispose solo che “dei ragazzi”, senza fare nomi, si erano introdotti furtivamente e avevano osato spiare lei e Ginny dall’occhio magico del dormitorio femminile.
La professoressa non chiese i nomi, bensì prese la Granger per la mano e la portò nella sua aula. Quando arrivarono, la vicepreside aprì un baule; all’interno, c’era un grande abito fra il bianco e l’azzurro, un po’ come il vestito che avrebbe voluto comprare Hermione. Lo cacciò dal baule e lo diede alla ragazza. –Provalo, dimmi poi come ti va- disse la McGrannit, cercando di rassicurarla. Hermione, senza andarsene, decise di provare l’abito dietro una tendina che copriva le grandi finestre perché voleva che la prima a vederla fosse colei che le aveva offerto il vestito. Quando la Granger uscì, la professoressa restò di stucco. Il vestito le stava una meraviglia, le calzava alla perfezione e inoltre, la McGranitt aveva le scarpe abbinate. Erano un po’ grandi, e con un colpo di bacchetta, la vicepreside le restrinse e così le calzarono alla grande.
Hermione non fece altro che ringraziarla, di quanto fosse stata utile e presente. Avrebbe potuto infischiarsene,ma non l’ha fatto, forse perché anche la McGranitt, una volta, era stata giovane. La Granger corse felice fino al midollo dalla sua amica Ginny, quando incrociò per errore Fred. Quando Hermione si allontanò, Fred la guardò negli occhi e le chiese scusa almeno mille volte. La ragazza,che non aveva mai pensato di litigare con il rosso, decise di perdonarlo, anche se le cose non era migliorate del tutto. Si salutarono, ed Hermione riprese a correre verso il dormitorio con l’abito e le scarpette all’interno della borsa. Quando arrivò dinanzi alla signora Grassa e pronunciò la parola d’ordine, vide, appena si aprì la porta, Harry e Ginny baciarsi. Non voleva rovinare la scena sentimentale,ma doveva perché aveva bisogno del consiglio dell’amica.
Quando enunciò un forte e netto –Scusate!-, Hermione “rovinò” la situazione. Harry arrossì, mentre per Ginny non ce n’era bisogno. Lo era già di suo.
Il grifondoro svolazzò fuori e si diresse chissà dove e Ginny si arrabbiò,ma con qualche parolina dolce, Hermione si fece perdonare. Quando quest’ultima raccontò alla rossa cosa era successo poco prima, la Weasley rimase a bocca aperta. Era scioccante pensare che la McGranitt le avesse offerto quell’abito, e per giunta, carino. In seguito, la Granger se lo provò e Ginny poté solo dire: -Ti sta d’incanto- per far spuntare sulla faccia di Hermione un gran sorriso. Adesso sì che le cose si erano aggiustate.



***
Passarono i due giorni e, con grande attesa, arrivò anche la sera del ballo. Le lezioni erano finite prima e quindi, gli studenti,ma anche gli insegnanti avevano avuto più tempo per prepararsi. Hermione e Ginny con le altre grifondoro si misero il vestito, le scarpe e si prepararono l’acconciatura con tanto di gioielli. I ragazzi, invece, si misero lo smoking, si passarono una laccata di capelli oppure del gel, e si misero le scarpe. Quando le ragazze avevano finito, già si erano fatte le 18:30. La sala grande era già piena di ragazzi. “Ragazzi” solo maschi, perché le ragazze stavano ancora scendendo le scale.
Gli accompagnatori erano davanti la porta della sala grande, aspettando l’arrivo delle loro dame. Josh era vicino ad Harry, Draco aspettava solo l’arrivo di Luna, che l’aveva invitata per farsi perdonare, e George aspettava con ansia Angelina,la sua carissima fidanzata. Tutte fecero la loro entrata di scena senza dare occhio, solo quando entrò Hermione, ci furono tutto gli occhi su di lei. Brillava come una stella e scese una lacrimuccia anche alla McGranitt, che aspettava il suo arrivo per vederla con l’abito.
Josh rimase incantato,ma anche Fred, che ascoltando il suo nome provenire da altri ragazzi, si affacciò e la vide. Hermione afferrò le loro occhiate e le ricambiò, ma dirigendosi solo vicino a uno dei due: Josh. Intanto, Ron aveva invitato Calì Patil, dei grifondoro e Fred era solo. Voleva tanto andarci con il suo fratellone e fare baldoria, ma capiva che lui e la sua ragazza volevano un po’ di privacy. Solo quando sarebbe arrivato il momento dei fuochi d’artificio, George si sarebbe dovuto staccare da Angelina per andare con il fratello.
Silente diede inizio al ballo, e quasi tutti, si buttarono sul “palco”. Le canzoni erano tutte movimentate, solo quando arrivò un lento, Josh si tirò indietro, dicendo ad Hermione di non saperlo ballare. Quest’ultima rimase sola a ciondolare con il lento che andava avanti, quando d’un tratto, Fred si avvicinò e le chiese di concedergli “quel” ballo. Hermione accettò felice e ballarono a lungo molto stretti fra di loro. Intanto Josh non fece molto caso ai due poiché era impegnato a chiacchierare con un ragazzo dei corvonero. Quando il lento terminò, solo quando finì, i due si staccarono l’uno dall’altra, sorridendosi a vicenda come avevano fatto già molte volte.
Ripresero, in seguito, i balli scatenati e, questa volta, Fred ballò nuovamente con Hermione, prendendola anche sulle spalle. Fu una serata davvero speciale, per tutti, o forse. Luna venne a scoprire che Draco la tradiva con Pansy e che l’aveva invitata al ballo solo come riserva. Da quel punto, se ne andò nei bagni a piangere con Mirtilla Malcontenta. Harry e Ginny erano sempre più legati durante i balli e ci furono diversi baci. Arrivò, poi, il momento dei fuochi e Fred, dispiaciuto di lasciare Hermione, dovette andare comunque con George che a sua volta se ne andò da Angelina.
Tutti i ragazzi uscirono dal castello e videro quei fuochi magici che si alzavano in cielo. Erano di varie forme e anche di vari colori. Tutti furono entusiasti. La serata terminò e tutti tornarono ai dormitori, felici di una serata così speciale. La più felice era Ginny che era riuscita, finalmente, ad uscire con Harry






___Spazio autrice
Buonsalve gente. Volevo dirvi che in questo periodo non ho molta, come dire, "immaginazione" e quindi credo che i capitoli li aggiornerò un giorno a settimana.
In questo caso, credo di aggiornare la storia domani, il più presto possibile.
Fino ad allora, un bacio.
-Maddy

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Capitolo 7
*** La loro amicizia non finirà mai. ***


Il mattino seguente, Ginny si svegliò immediatamente e corse giù, in sala grande, per fare colazione.
Purtroppo, la giovane rossa rimase la porta del dormitorio aperta e, un ragazzo vi entrò. Aveva i capelli rossi, era alto ed era “divertente”. Chi poteva mai essere? Si avvicinò ad Hermione, che ancora era nei sogni più belli e, cominciò ad accarezzarle il viso. -Buongiorno, principessa- cominciò lui.
Hermione si svegliò, avendo il presentimento che qualcuno la stesse fissando, e infatti era così. Si alzò e si coprì con la coperta del suo letto, appena vide Fred. -Cosa ci fai qui? E cosa più importante, come hai fatto ad entrare? Il ragazzo non rispose, e chiese solamente se Hermione volesse uscire con lui, dopo le lezioni.
La Granger, rimase un attimo senza dire nulla, come se fosse sbalordita,in qualche modo. Poi, con tono grazioso e silenzioso, disse di sì. Quando Fred la salutò con un bacio sulla guancia, Hermione era già vestita con la divisa scolastica, e già aveva preparato l’occorrente per le lezioni. La ragazza si precipitò giù, in cerca dell’amica,ma non la trovò. In sala grande, bensì, trovò Draco e Luna che chiacchieravano. Sembrava si stessero litigando.
Da un po’ di tempo, i ragazzi, più conosciuti come i grifondoro, erano sempre allerta per la “lovestory” di Draco e Luna, e adesso erano arrivati ad un punto netto. Può darsi, che i due si stavano per lasciare,sul serio stavolta. Ma ancora c’erano dei seri dubbi su Hermione, che ancora li fissava come fossero degli estranei. Quando Draco si accorse della “spiona”, decise di invitarla con lui e Luna. -Su, Granger. Che fai, ci spii? Sarà che sei invidiosa che non puoi stare con Fred,malgrado lui abbia una cotta per te?-
Questa furono le parole del Serpeverde, che con molta calma, fece sedere Hermione tra Luna e sé. -Granger, che vuoi?- cominciò a gridare Luna, che cominciava a piangere –Non t’è bastata quella serata indimenticabile?- terminò la corvonero, riferendosi alla sera del ballo. Hermione non ebbe il coraggio di rispondere,ma non sembrava “coraggio” quello per cui non voleva parlare,ma forse, era annoiata da questa storia inutile fra i due, ed era stata stupida a farsi notare. Quindi, non interessandole, non rispose.
-La nostra Granger furbacchiona non vuole risponderci del perché ci stava spiando, allora ti faremo parlare noi- insinuò Draco, con tono minaccioso. -Cosa volete farmi?- replicò Hermione, che cominciava ad essere un po’ impaurita. -Niente,se parlerai, altrimenti… bagno femminile!- rispose Luna, che era ormai al gioco di Draco. -Vi stavo guardando perché da un po’ va avanti questa storia,ma non vi ho mai visto uniti per davvero. E per di più, ogni volta che mi cade l’occhio, noto sempre che Luna piange, come se tu,Draco,la facessi star male- ribatté Hermione, alla sfida che avevano proposto i due. Draco si sentì sottovalutato, non voleva sentirsi dire queste parole, per di più da una “sudicia mezzosangue” o come chiamava lui Hermione. -Non ti permetto di parlarmi in questo modo, perdente!- obiettò Malfoy, che con gesto maligno, afferrò i capelli di Hermione e li tirò. -Basta Draco, basta!- cercò di dire Luna,ormai inconsapevole di quello che voleva fare il “ragazzo”. -AAAAAH!- gridò Hermione. -Devi chiedermi scusa,adesso, se non vuoi che ti metta la tua bella testolina nel lavandino del bagno femminile- cominciò Draco, che era disposto a fare qualunque cosa per ricavarsi le scuse da quella grifondoro.
Hermione non aveva più forze.
D’un tratto entrò Fred e, con mossa felina, spinse Draco e prese Hermione. Quest’ultima era stremata, quasi non si sentiva più i capelli e, se si provava a tirarli, non le facevan più male,come se i suoi capelli non tenessero più il bulbo. -Ti porto su- affermò Fred, portando Hermione nella sala comune.




*
Quando il rosso pronunciò la parola magica per entrare nel dormitorio, posò Hermione sul divanetto, lentamente. -Allora, vuoi dirmi cos’è successo?- chiese Fred, scombussolato per via di quello che era capitato poco fa. Hermione non rispose subito,ma dopo un po’ disse di aver “fissatto” a lungo Draco e Luna, inconsapevole che il serpeverde l’avesse vista. Il Weasley rimase esterrefatto,ma aveva un’espressione di rabbia sul viso, che si sarebbe tolta quando avrebbe scatenato una rissa con Draco. -Non lo fare,ti prego. Non ne varrebbe la pena.- disse Hermione, con un tono calmo, a Fred. –In realtà credo che quello che ho fatto sia servito alla loro storia, e a far capire a Luna di che pasta è fatta Draco.- terminò la ragazza.
-Comunque sia,la pagherà,stanne certa.- replicò Fred, con aria di sfida. Il rosso portò Hermione nel dormitorio, e la mise nel letto, consapevole che la ragazze non sarebbe potuta uscire con lui. A questo punto, il ragazzo decise di rimanere con lei, fin quando non si sarebbe sentita meglio.
Parlarono a lungo del più e del meno, di aver perso le lezioni, dei loro voti pessimi per Fred, e del loro rapporto. Hermione tirò in ballo anche Josh, che non sapeva come sarebbero andate le cose fra di loro e, cosa fondamentale, quando se ne sarebbe andato da Hogwarts. Fred, invece, le parlò di una ragazza che aveva conosciuto ieri, dopo il ballo e dopo aver lasciato Hermione. Si chiamava Susan, era rossa come lui ed era di Tassorosso. Hermione e la ragazza in questione, già si conoscevano, perché si erano incontrate al primo anno.
-E’ una ragazza in gamba- affermò Fred, guardando negli occhi Hermione che stava per addormentarsi. -Sono felice sai? Anzi, lo sarò se vi frequenterete,ma sarò gelosa. Solo un po’.- ribatté Hermione, ormai con gli occhi mezzi aperti. -Sarai sempre la mia Granger, chiunque frequenterò, tu ci sarai sempre. Con me, nel mio cuore. Si addormentarono insieme, mano nella mano, sul letto di Hermione. Si volevano bene, questo contava. E non volevano lasciarsi,ma non per amore,per amicizia perché la cosa più bella che esista è questa; l’amicizia.
Nonostante questo, Fred aveva sempre avuto un debole per Hermione, da circa due anni, quando è entrata nella fase della pubertà, e da lì se n’è innamorato. Ma questo non cambiava nulla, perché lui le voleva bene comunque, anche se la Granger non ricambiava il suo amore, lui era sempre lì ad aspettare un “sì” oppure un “no”,ma sull’amicizia avrebbe voluto essere risposto con un “sì”, netto e preciso.
Quando arrivò la sera, Ginny lasciò Harry, con cui era stata tutto il tempo durante le lezioni, e si diresse nel dormitorio. Pronunciò la parola d’ordine, entrò nella sala comune e in seguito nel dormitorio, e vide il fratello e la migliore amica abbracciarsi. Erano così carini sotto vari punti di vista,secondo Ginny. Non avrebbe mai voluto che la sua migliore amica stesse con il fratello, o viceversa. Ma sapeva che non avrebbe potuto intromettersi se si amavano. In questo caso, non lo facevano, si volevano solo un bene. Un gran bene, che era reciproco per entrambi.
Così, la rossa, decise di non dividerli o spostarli, e di andarsene a dormire, aspettando con ansia il giorno seguente, il giorno della grande partita di Quidditch.







_____Spazio autrice
Salve. Scusate il ritardo. Volevo preannunciarvi che il prossimo lo farò solo quando avrò tempo o ne avrò voglia, quindi non lo farò più ogni giorno come facevo prima.
Spero vi piaccia. Alla prossima.
Maddy.

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